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Si riparte assieme! AnnoXLI - Nr.2 Ottobre 2017 - Periodico della Comunità Cattolica Italiana di Monaco di Baviera CONTATTO Italienische Katholische Gemeinde München Sapore di infinito...mas uno Il nuovo anno pastorale assieme Il riconoscimento dei titoli di studio in Germania

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Si riparte assieme!

AnnoXLI - Nr.2 Ottobre 2017 - Periodico della Comunità Cattolica Italiana di Monaco di Baviera

CONTATTO Italienische Katholische Gemeinde München

Sapore di infinito...mas

uno

Il nuovo anno pastorale assieme

Il riconoscimento dei titoli di studio

in Germania

SANTE MESSE

Domenica e giorni festivi Ore 11:00 St. Anna Kirche, Krenmoosstr. 7, Karlsfeld (S2 Karlsfeld) Ore 11:30 St. Andreas Kirche, Zenettistr. 46, Mü nchen (U3/U6 Poccistraße)

Ore 12:00 St. Michael Kirche, Johann-Michael-Fischer-Platz, Berg am Laim, Mü nchen (U2 Josephsbürg)

Ore 18:00 Bü rgersaalkirche, Neühaüser Str. 14, Mü nchen Zentrüm (U4/U5 Stachüs)

Dal lunedì al sabato Ore 18:30 Cappella della Comünita Cattolica Italiana, Lindwürmstr. 143, Mü nchen (U3/U6 Poccistraße)

Prima e terza domenica del mese Ore 18:00 St. Hildegard Kirche, Paosostr. 25, Pasing (S3/S4/S6/S8 Pasing)

Quarta domenica del mese Ore 16:30 Fraüenkapelle, Martinsfriedhof, Landshüt

2 Contatto

COMUNITÀ CATTOLICA ITALIANA

Lindwurmstr. 143 - 80337 München Tel. 089.2137.4200 U3-U6 - Poccistrasse

E-Mail: [email protected] Sito web: www.mci-muenchen.de

Segreteria:

Lün-ven: 9.00 –12.00 Mar-gio:14.30 –16.30

Missionari Scalabriniani

P.Gabriele Parolin P.Lorenzo Scremin P.Vincenzo Armotti Suore del Bell‘Amore

Sr. Rossana Sollai Sr. Zaira Dovico Sr. Maria Foti

I PROSSIMI EVENTI

Ottobre Iniziano i corsi di preparazione alla Prima Comünione e alla Cresima. È necessario iscriversi Domenica 8: Open day e inizio dell’anno pastorale Ore 15 .00 incontro in Missione Ore 18.00 Santa Messa nella Bü rgersaal con presentazione dei grüppi Novembre Corso fidanzati ogni sabato mattina alle ore 9.00 presso la sede della Missione Mercoledì 1 : Ore 10.30 litürgia e ricordo del cadüti al Waldfriedhof (neüer Teil) Ore 18.00 Santa Messa nella Bü rgersaal Dicembre Sabato 24 Ore 22.30 Veglia natalizia Ore 23:00 Messa solenne a St. Andreas Domenica 25 Natale Sante Messe come alla Domenica

INFORMAZIONI UTILI

CARITAS CENTRO Landwehrstr. 26, 80336 Mü nchen Servizio sociale: tel. 089. 23 11 49 21 Servizio psicologico: tel. 089. 23 11 49 51 COMITES Hermann-Schmid-Str. 8, 80336 Mü nchen, Tel. e fax 089. 721 31 90 CONSOLATO GENERALE D’ITALIA Mo hlstr. 3, 81675 Mü nchen, Tel. 089. 418 00 30 Fax 089. 47 79 99 PATRONATO ACLI Pettenkoferstr. 8 / IV 80336 Mü nchen Tel. 089. 55 48 76 PATRONATO INAS/CISL (DGB-Haus) Schwanthalerstr. 64 80336 Mü nchen Tel. 089. 53 23 32 PATRONATO INCA Ha berlstr. 20 80337 Mü nchen Tel. 089. 53 41 03 50 & PIÙ ENASCO Alramstr.4D 80371 Mü nchen Tel. 089. 74 64 08 14

Editoriale Contatto 3

IMPRESSUM CONTATTO

Erzdiözese München und Freising KdöR Vertreten durch das Erzbischöfliches Ordinariat Mün-chen Generalvikar Dr. Dr. Peter Beer Rochusstrasse 5 - 7 80333 München Herausgegeben von Italienische Katholische Gemeinde Fotohinweise: Italienische Katholische Gemeinde Padre Gabriele Parolin Druck: Wir machen Druck UID Nummer: DE811510756

Chefredakteur: Padre Gabriele Parolin Redaktion: Noemi Salamone Tel. +49.089.2137.4207, [email protected] Erscheint quartalsweise—Quattro numeri all’anno Spende— Quota annuale di sostegno 10 euro - Coordinate bancarie - Bankverbindung: Erz.-München-Freising (EMF) Ital.Kath.Gem.München (IKM Lindwurmstr. 143, München) Liga Bank EG München IBAN: DE28 7509 0300 0002 208601 (Konto-Nr.: 2208601 BLZ: 75090300) BIC (Swiftcode): GENODEF1M05 Verwendungszweck: Spende CONTATTO

ERZBISTUM MÜNCHEN UND FREISING

Cari lettori, spero che abbiate trascorso delle büone vacanze in famiglia e attorniati da persone a voi care e che siate pronti per riprendere le attivita nei vari grüppi presenti in

Comünita . Per qüest’anno pastorale il tema vertera sülle Beatitüdini. Da non perdere e il primo appüntamento in programma previsto per domenica 8 ottobre alle ore 15:00 presso la sede della Missione Cattolica Italiana “Che il benvenüto tü sia”: in tale occasione ogni grüppo presentera il proprio programma di fronte ad ün bel pezzo di torta e ad ün büon caffe italiano. Vi aspettiamo nümerosi! Nella speranza che la rivista risponda ai vostri interessi, vi invito a partecipare alle varie iniziative proposte dalla Comünita per qüest‘anno pastorale. Collaboratori per questo numero: Lücio Benaglia, Davide Cassata, Süor Zaira Dovico, Barbara Fradeani, Süor Maria Foti, Dr. Manüel Caballero Gonza lez, Isabella Güarino, Francesca&Andrea, Stella Iürato, Barbara Lambiase, Paola Maran, Laüra Mariani, Èlisabetta Officio, P. Gabriele Parolin, Pietro Tondello, Dott.ssa Paola Zippi. Foto Copertina: „Riposo dürante la füga in Ègitto" di Giovanni Francesco Barbieri detto Güercino (1626-27).

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attività!

www.mci-muenchen.de

In questo numero 3 Editoriale 4-5 In ascolto della parola 6-7 La pagina teologica 8 Dalla Diocesi di Monaco 9-11 Testimonianze 12-13 A servizio del migrante 14-18 Arte e cultura 19 La ricetta di Contatto 20-23 Salute e benessere 24-25 Vita in comunità 26-27 La voce dei gruppi 28-29 Vita in comunità 30 Info gruppi 31 Sacramenti

Dal Vangelo di Matteo (5,1-10)

1Vedendo le folle, Gesü salì sülla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i süoi discepoli. 2 Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo:

3 «Beati i poveri in spirito, perche di essi e il regno dei cieli.

4 Beati gli afflitti, perche saranno consolati. 5 Beati i miti, perche erediteranno la terra. 6 Beati qüelli che hanno fame e sete della giüstizia, perche saranno saziati.

7 Beati i misericordiosi, perche troveranno misericordia. 8 Beati i püri di cüore, perche vedranno Dio. 9 Beati gli operatori di pace, perche saranno chiamati figli di Dio. 10 Beati i persegüitati per caüsa della giüstizia, perche di essi e il regno dei cieli.

La programmazione di quest’anno pastorale riflette il messaggio delle Beatitudini proclamato da Gesù. Le troviamo nei vangeli di Matteo (Mt 5,1-12) e di Luca (Lc 6,17-26). Si tratta di uno stesso messaggio che ci è pervenuto in due forme diverse, perché ogni evangelista attualizza le parole di Gesù in riferimento ad una comunità concreta.

Che senso ha riflettere sülle beatitüdini?

Noi cristiani, scrive l’abate di Bose Ènzo Bianchi, al qüale ci rifacciamo, dovremmo saper mostrare a tütti gli üomini che la vita cristiana non e solo büona, segnata cioe dai tratti della bonta e dell’amore, ma e anche bella, e via di bellezza e di beatitüdine, di felicita .

Sì , le beatitüdini sono üna chiamata alla felicita , esse consentono di dare ün senso alla vita. Gesü proclama beati üomini e donne i qüali vivono alcüne precise sitüazioni in grado di rendere pieno di senso il loro cammino ümano sülla terra e, per qüanti hanno il dono della fede, in grado di facilitare il loro cammino verso la comünione con Dio.

Il primo e piü elementare senso delle beatitüdini e la felicita . La poverta di spirito, il pianto, la mitezza, la fame e sete di giüstizia, la misericordia, la pürezza di cüore, l’azione di pace, la persecüzione sübita a caüsa della giüstizia, sono sitüazioni capaci di prodürre beatitüdine,

felicita , gia qüi in qüesta vita, e poi nel mondo che verra , qüello in cüi Dio regna definitivamente.

Èsse sono indirizzate a persone che sono in condizioni ümane di prova, di difficolta , di contraddizione vissüta. È’ in tale stato che essi scoprono di essere destinatari di ün’azione di Dio, la qüale e gia oggi occasione di felicita . Certamente la beatitüdine non esclüde fatica, sofferenza e sacrificio, ma e tale perche nasce dalla consapevolezza della sitüazione in cüi si e . Le persone delle beatitüdini vivono la loro sitüazione presente con üna apertüra al fütüro, possono nütrire la speranza che l’ültima parola sülla loro via sara qüella pronünciata da Dio nel süo Regno.

Ma come e possibile proclamare beati, felici, qüanti sono poveri e miti, qüanti piangono o sono affamati di giüstizia fino ad essere persegüitati? Ieri come oggi le beatitüdini restano scandalose, riflettono in qüalche modo il lingüaggio della croce.

Èsse sono in effetti atteggiamenti vissüti radicalmente da Cristo Gesü e, come tali, devono diventare lo stile di vita dei süoi discepoli, i cristiani. Gesü e l’üomo delle beatitüdini, e lüi il povero, il piangente, il mite, il misericordioso ecc.

Gesü le ha dette per rivelare qüella che e stata la süa esperienza ümana, nella qüale egli ha trovato la felicita , üna felicita che nasceva dalla consapevolezza che il senso della süa esistenza consisteva nel vivere l’amore per Dio e per gli üomini.

Èsse pertanto non sono ün’ideologia o ün’ütopia o üna dottrina spiritüale, ma ci insegnano a ricercare sempre e al di sopra di tütto la comünione.

Secondo sant’Agostino le beatitüdini riplasmano l’üomo come era stato originariamente pensato da Dio nella creazione, e come sara nel giorno della risürrezione. Ci portano qüindi a contatto con lo splendore e la felicita dell’inizio, qüella che sperimenteremo per sempre in paradiso.

Se mettiamo in pratica le beatitüdini, allora partecipiamo di Dio, allora siamo del tütto simili a lüi, felici come lüi.

P. Gabriele Parolin

4 Contatto In ascolto della Parola

Un nuovo anno pastorale assieme

I mesi di maggio e di giügno sono caratterizzati in qüasi tütte le comünita cristiane occidentali dalla celebrazione della Prima Comünione e della Cresima. Sono i segni principali attraverso i qüali esprimiamo la nostra fede cristiana. Èntrambi qüesti segni avvengono nel mezzo di üna celebrazione eücaristica o santa messa, come la chiamiamo comünemente. Per molti, parenti ed amici, e ün momento per rivivere la propria fede, dopo lünghi mesi o anni di assenza religiosa. Ma perche andare a messa?, si chiedono alcüni. Non basta credere in Dio, essere battezzati, ricordarsi qüalche volta di Dio nella preghiera? Bisogna proprio andare in Chiesa, alla Messa? Per altri andare a messa e ün rito obbligatorio, da compiere spesso se si vüole essere cristiani, e non solo in alcüne circostanze particolari. Per altri ancora andare a messa e ün rito noioso, sempre ügüale, manca in esso la novita , lo spettacolo. Non ci sono forse tante altre cose da fare alla domenica, cose piü ütili, piü divertenti e piacevoli?

La nostra epoca viene definita come ün’epoca di “credenza senza appartenenza”. Crediamo sì in qüalcosa o in qüalcüno, spesso in ün Dio fatto sü nostra misüra. Pero la religione viene considerata ün fatto privato, fra me e il mio dio. Cio che accade alla domenica in üna Chiesa non ci rigüarda, non ci interessa. Èppüre la Chiesa continüa a dire che la Messa o Èücarestia e l’evento fondamentale dell’esistenza ümana, ün evento che garantisce la vita, che ci ümanizza, ci rende piü üomini, ün evento che ci forma come persone che credono, che sperano e che si nütrono dell’amore.

L’Èücarestia e ün dramma in tre atti, attraverso il qüale noi condividiamo la vita di Dio e gia fin d’ora iniziamo ad essere toccati dalla süa felicita .

Nella prima parte dell’Èücarestia ascoltiamo la parola di Dio, per alcüni e il momento in cüi si entra in Chiesa e si salütano gli amici. Attraverso l’ascolto della parola e il riferimento alla nostra vita diventiamo üna comünita di fede.

Nell’ascolto cresciamo nella fede e qüindi siamo pronti a proclamare il Credo e a chiedere a Dio qüello di cüi abbiamo bisogno. Nel Credo

inoltre esprimiamo la nostra ünione con tütti qüelli che recitano le stesse parole nel mondo.

Nel secondo atto facciamo memoria dell’ültima cena di Gesü e diventiamo üna comünita di speranza, fidüciosi non soltanto per la nostra piccola riünione o per le nostre attese personali, ma ünendoci al Cristo morto e risorto inclüdiamo tütti coloro che sono morti e coloro che stanno affrontando tribolazioni e dolori e güardiamo noi stessi al di la della nostra morte.

Nella preghiera eücaristica ci ricordiamo di come Gesü , nella notte in cüi fü tradito, prese il pane e disse “Qüesto e il mio corpo”, poi prese il vino e disse “Qüesto e il mio sangüe versato per voi” e “Fate qüesto in memoria di me”. Siamo posti di fronte al süo ed anche al nostro fallimento, alla violenza ed alla morte, ma rispondiamo con la vita che continüa: ci viene data la speranza.

Nell’ültimo atto, dal Padre nostro in avanti, la speranza cülmina nell’amore. Ricevendo la comünione infatti ci üniamo intimamente a Cristo risorto e diventiamo segno della comünita che e la vita stessa di Dio e la dimora finale dell’ümanita . Proprio ünendoci intimamente a Gesü , nütrendoci di lüi, noi crediamo in Gesü verita della nostra vita, e insieme con lüi andiamo al Padre, fonte della vita piena, e assorbiamo l’amore che Dio ci dona per trasmetterlo agli altri.

Per qüesto l’Èücarestia e il dramma di üna vita intera, dalla nascita fino alla morte e oltre la morte. Èssa plasma il nostro cüore e la nostra mente per fare di noi delle persone nüove, che respirano la vita di Dio e trovano in lüi la propria felicita .

P. Gabriele Parolin

Perché andare a Messa

In ascolto della Parola Contatto 5

La Chiesa e il Corpo di Cristo e la Madre di tütti i credenti. Grazie a lei, noi siamo diventati cristiani e nel süo seno troviamo tütti i mezzi necessari per la salvezza, come abbiamo spiegato nell’articolo precedente. Infatti ün dogma di fede molto ripetüto lüngo i secoli afferma: extra Ècclesiam nülla salüs («füori della Chiesa non c’e salvezza»). Cosa significa esattamente qüesto dogma? Cosa e veramente la Chiesa? Davvero non c’e salvezza per chi non e in comünione con la Chiesa? Vediamolo nel dettaglio.

A Roma, nella capitale della Cristianita , vicino a Piazza Cavoür (via Marianna Dionigi, 59), c’e ün edificio molto bello che appartiene alla Chiesa Valdese. Separati dalla Chiesa Cattolica nel secolo XII, i valdesi sono ancora oggi üna comünita con non pochi membri attivi in Italia. Poco tempo dopo la süa scissione, concretamente nell’anno 1208 dell’era del Signore, il Papa Innocenzo III impose ai valdesi üna confessione di fede che menziona per la prima volta qüesto dogma del Magistero della Chiesa: Corde credimüs et ore confitemür (-!) ünam Ècclesiam non haereticorüm, sed sanctam Romanam (-!) catholicam, (sanctam,) apostolicam (et immacülatam), extra qüam neminem salüari credimüs («Con il cüore crediamo e con la bocca confessiamo l’ünica Chiesa, non qüella degli eretici, bensì la santa, romana, cattolica (santa), apostolica (e immacolata), füori della qüale (noi) crediamo che nessüno si püo salvare», Denziger-Scho nmetzer (DS) 792). È qüindi ovvia l’intenzione del Papa di esclüdere qüalsiasi mezzo di salvezza per qüelli che non riconoscono la fede nella vera Chiesa Cattolica. Qüesta dottrina venne ribadita nel qüarto concilio Lateranense nel 1215, qüesta volta contro gli albigesi e i catari: Una üero est fideliüm üniüersalis Ècclesia, extra qüam nüllüs omnino salüatür («Una sola e davvero la Chiesa üniversale dei fedeli, füori della qüale nessüno si püo assolütamente salvare», DS 802). La validita del dogma e ovvia, il senso pero rimane, almeno per alcüni, oscüro.

La polemica affermazione della Chiesa e contestata, füori e dentro la comünita dei credenti. Tra i protestanti ci sono qüelli che si servono di qüesto dogma per attaccare l’infallibilita del Papa perche adesso la dottrina cattolica ammette la salvezza füori della Chiesa; altri criticano qüesto dogma

come fondamentalista perche la Chiesa si mette così al centro dell’economia della salvezza e non si enfatizza il vero mezzo per raggiüngere la redenzione, vale a dire, sola fide. All’interno della Chiesa, invece, ci sono i tradizionalisti che interpretano il dogma letteralmente, cioe piena comünione con la Chiesa di Roma, e rifiütano la salvezza a tütti qüelli che non vi appartengano, con o senza loro colpa; ci sono poi anche i progressisti, pürtroppo specialmente nel mondo clericale e nella vita consacrata, che rifiütano qüesto dogma e credono che tütte le religioni sono valide per ottenere la salvezza.

La posizione della Chiesa e la retta interpretazione di qüesto dogma, che e assolütamente valido, si trova nel Catechismo della Chiesa Cattolica. «Formülata in modo positivo, significa che ogni salvezza viene da Cristo-Capo per mezzo della Chiesa che e il süo Corpo. Il santo Concilio… insegna, appoggiandosi sülla Sacra Scrittüra e sülla Tradizione, che qüesta Chiesa pellegrinante e necessaria alla salvezza. Infatti solo Cristo, presente per noi nel süo Corpo, che e la Chiesa, e il mediatore e la via della salvezza; ora egli, incülcando espressamente la necessita della fede e del Battesimo, ha insieme confermata la necessita della Chiesa, nella qüale gli üomini entrano mediante il Battesimo come per la porta» (CCC 846). Cio vüol dire, che la Chiesa e assolütamente necessaria per raggiüngere la salvezza. Anzi, proprio il Concilio Vaticano II, al qüale molti dei cosiddetti progressisti si rifanno afferma con somma chiarezza nella süa costitüzione sülla Chiesa Lümen Gentiüm 14: «non possono salvarsi qüegli üomini, i qüali, pür non ignorando che la Chiesa cattolica e stata fondata da Dio per mezzo di Gesü Cristo come necessaria, non

6 Contatto La pagina teologica

La Chiesa

La pagina teologica Contatto 7 La Chiesa

vorranno entrare in essa o in essa perseverare». Chi ha orecchi per intendere, intenda. È ovvio che l’appartenenza fisica alla Chiesa, anche per i laici predicatori, le süore oranti o i preti celebranti, non basta: «Non si salva, pero , anche se incorporato alla Chiesa, colüi che, non perseverando nella carita , rimane sì in seno alla Chiesa col “corpo”, ma non col “cüore”» (LG 14). Rigüardo le persone che non hanno potüto conoscere Cristo e la Chiesa, la fede cattolica e chiara: «Qüesta affermazione non si riferisce a coloro che, senza loro colpa, ignorano Cristo e la Chiesa» (CCC 847). È ovvio che senza il Battesimo, porta di ingresso nella Chiesa, e sacramento assolütamente necessario per la salvezza, nessüno püo ottenere la redenzione. Il Battesimo püo essere di acqüa (il sacramento ordinario) o di sangüe (martirio); a Dio pero rimane la possibilita di trovare ün altro mezzo per «battezzare» qüella persona, vale a dire, di ünirla definitivamente a Cristo Salvatore, ünico mediatore tra Dio e l’üomo.

Vorrei finire qüesto articolo con üna riflessione sülla nostra personale salvezza. Noi cristiani non dovremmo essere ossessionati da qüesto tema. Dürante i secoli e stato così , ma a me pare che non si vada al cüore della nostra fede. Noi dovremmo essere preoccüpati di arrivare alla vera seqüela Christi, ad essere süoi veri discepoli, e diventare amici di Dio in Gesü di Nazareth. Èssere con Lüi e in Lüi e ün desiderio di ogni innamorato di Cristo. Il termine «salvezza» centra tütto lo sgüardo sü se stesso qüando l’innamorato güarda sempre l’amato e l’amore. Qüesto e a mio parere lo scopo della nostra vita: diventare Cristo. Vale a dire, significa, e vero, salvarsi, ma con altri occhi.

Cf. Il blog «Apologe tica para el mündo» fatto da Arra iz, dal qüale mi sono ispirato e servito per qüesto articolo.

DS 325 non viene piü considerato al IV Concilio di Cartago. Un riferimento molto sottile c’e in DS 469.

Dr. Manüel Caballero Gonza lez

Collaboratore Pastorale presso la Comunità Cattolica Italiana di Monaco di Baviera dal 2013. Dopo aver

studiato teologia all´ Università Pontificia Gregoriana di Roma è diventato dottore di Filologia Classica (greco

e latino) con un riconoscimento europeo. Parte della sua tesi dottorale è stata di recente pubblicata in

tedesco nella collana Classica Monacensia.

Il teologo risponde Su quale autorità si basa la Chiesa per insegnare?

La Chiesa, Corpo di Cristo, si basa süll’aütorita del süo vero Capo, Cristo stesso, e la testimonianza degli apostoli scelti da Lüi per annünciare il Regno dei Cieli. La süccessione apostolica e preservata attraverso i vescovi, veri süccessori tramite l’imposizione delle mani dei primi discepoli di Gesü .

Perché si descrive la Chiesa nel credo come una, santa, cattolica e apostolica?

Si parla di ün’ünica Chiesa –non ce ne sono düe–, santa, perche e stata santificata dal sangüe di Cristo e ha tütti i mezzi per essere in piena comünione con Dio, cattolica, vale a dire, üniversale (in lingüa greca) e apostolica, cioe basata sül fondamento degli apostoli.

Perché si dice che la Chiesa Cattolica è Romana?

Si dice così perche la Chiesa ha come colonna principale san Pietro (anche e san Paolo), il cüi martirio ebbe lüogo a Roma dove e seppellito.

„Teologia alla spina“

Viviamo in Baviera, la terra della birra per eccellenza. Cosa c’e qüindi di meglio che üna bella serata in compagnia di amici con üna birra alla spina fresca e magari anche üna Schnitzel? È qüello che i legionari di Cristo di lingüa tedesca hanno ben compreso, dando la possibilita di ascoltare üna forte testimonianza di Vangelo vissüto e godersela con üna birra in mano! Un’iniziativa chiamata non a caso “Theologie vom Fass” che si svolge regolarmente in diverse citta della Germania e dell’Aüstria, nasce dai giovani per i giovani ed ha come motto:”Se le persone non vengono piü in Chiesa allora e la Chiesa che deve andare dalle persone!”. Forte, no? Vi assicüro di si, soprattütto se a parlare e ün giovane come Andreas Saüter che ha lasciato la süa brillante carriera prima di pilota dell’esercito e poi in Porsche per rispondere alla chiamata del Signore. È non mi sto riferendo al sacerdozio (lüi infatti si sposera a breve), ma alla chiamata che ognüno di noi cristiani ha: evangelizzare. Lüi lo fa insieme ad altre persone in ün modo speciale: annüncia il Vangelo ai profüghi. Il loro progetto si chiama Èlijah21, dal nome del profeta Èlia (che ci indica chi e il vero Dio) e 21 sta per ventünesimo secolo. L’obiettivo e appünto qüello di diffondere il Vangelo tra i profüghi che arrivano qüi in Germania, provenienti in gran parte da Paesi müsülmani. Viene data loro la possibilita di partecipare ad ün incontro in cüi i volontari trascorrono del tempo con loro, gli viene offerto ün piatto caldo e poi mostrato ün film sü Gesü nella loro lingüa madre. Alla fine dell’incontro hanno anche la possibilita di ricevere la Bibbia e fare domande per approfondire cio che hanno visto ed ascoltato nel film. Qüesto progetto sta gia portando molti frütti, storie straordinarie di

conversione che nascono dalla semplice visione di qüesto vecchio film e dalla condivisione del tempo con loro. L’esperienza straordinaria e stata per me ascoltare Andreas parlare al Theologie vom Fass (che si e svolto nella Aügüstiner Bra üstüben in Landsberger Str. 19) di come il Signore gli ha parlato (e continüa a parlargli) fino a portarlo alla realizzazione di qüesto progetto. Lüi, che ha avüto üna formazione militare, addestrato a pensare razionalmente ed a tenere da parte le emozioni, ci ha parlato di come ad ün certo pünto della süa vita ha incontrato Dio. “Dio ci parla continüamente” dice Andreas, “cerca di attrarre la nostra attenzione, ma noi siamo sempre indaffarati in altro. Se ci fermassimo ün attimo ad ascoltarlo, riüsciremmo a sentirlo”. Sta a noi qüindi aprire le orecchie ed il cüore per lasciarci güidare dal Padre lüngo la via dell’Amore, che ci consente di vivere il Paradiso sin da ora. Andreas ha risposto alla süa chiamata, ed i meravigliosi frütti sono gia visibili. È tü?

Gesù gli disse: “Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo

di me.” (Gv 14,6)

Per i prossimi appüntamenti del Theologie vom Fass potete consültare il sito internet: https://theologievomfass.com/müenchen/

Per maggiori info sül progetto Èlijah21 e/o dare ün aiüto (con la preghiera, finanziario o partecipando come volontari) potete consültare il sito internet: http://www.elijah21.org/

Stella Iürato

8 Contatto Dalla Dioeesi di Monaco

Missione. Qüi in missione possiamo dire di avere vissüto la straordinarieta e la bellezza di madre Chiesa che a noi piace paragonare ad üna strana famiglia: ognüno ha il süo carattere, le süe bellezze e le süe fragilita ...ma tütti, ma proprio tütti, sono sempre accolti con grandissimo affetto, proprio come le porte di üna casa accogliente e calda. Anche noi come tanti altri, abbiamo tantissima gratitüdine verso tütti coloro che ci hanno accolto come fratelli!

Dopo qüesti anni intensissimi di fidanzamento ci siamo sposati e abbiamo avüto la grazia di avere ün figlio che adoriamo. Ci siamo trasferiti a Milano con ün po’ di malinconia a lasciare qüesta splendida comünita , ma sappiamo che i cari amici che abbiamo salütato ci sono sempre vicini nelle preghiere e che ün’amicizia con la fede al centro süpera la lontananza fisica.

Il Signore ci ha riempito di doni e consapevoli della Süa fedelta continüiamo con fede il nostro cammino anche qüando la strada si fa piü in salita...perche sì , ci ha gia dimostrato di mantenere la Süa promessa di vita piena e forti di qüesto...güardiamo con gioia ogni giorno che ci viene donato!

Büon cammino a tütti!

Francesca&Andrea

Testimonianze Contatto 9

Da amore mediocre a “capolavoro di pienezza” Se ci chiedeste se crediamo nei miracoli, non potremmo dire che "certo che ci crediamo! ne abbiamo visti anche parecchi!”. Intendiamoci, nülla di spettacolare o "magico", ma ün passaggio da üna vita e storia di amore "mediocre" a ün vero e proprio capolavoro di pienezza...e per qüesto cambiamento (o meglio, conversione) poteva essere possibile solo con ün tocco che "ün Sapiente Pittore" poteva fare.

Io e mio marito siam stati tanti anni lontanissimi dalla fede e dalla Chiesa, da veri testoni abbiamo volüto "fare da se ", prendendo vie e scelte che di fatto non facevano altro che allontanarci come coppia. Tütto sembrava filare al meglio, i süccessi professionali non mancavano e il divertimento püre…eppüre c'era sempre qüalcosa che non ci soddisfava a pieno, eravamo sempre alla ricerca di qüalcosa che ci dissetasse per davvero, il nostro amore ristagnava anziche sbocciare.

Èd ecco che siamo capitati ad Assisi dai frati ed entrambi, seppür in maniera diversa, siamo rimasti fülminati dalla bellezza pürezza e gioia che emanavano. Da lì abbiamo incominciato a scavare nelle nostre vite, a scoprire la bellezza di San Francesco e farci toccare della parola di Dio.

Una frase in particolare ci tocco : fallire nell’amore e fallire nella vita. Caspita, che verita !!!Noi che eravamo sempre stati abitüati a "fare" tante cose per realizzarci ..non dovevamo fare altro che amare ed essere amati! Da qüel momento abbiamo ricominciato üna vera e propria vita insieme, qüesta volta mettendo il nostro amore al centro e non tütto il resto. Abbiamo dovüto fare spazio al Signore nei nostri cüori, scoprendolo giorno per giorno di come fosse presente nelle nostre vite...anche se l'avevamo sempre ignorato!

Abbiamo continüato il nostro cammino di fede con molta energia, eravamo proprio assetati di verita e tütto qüello che facevamo ci faceva crescere sempre di piü nell'amore. Qüanti corsi ad Assisi, a Monaco il percorso stüpendo sülle Dieci Parole e poi il grüppo giovani della

10 Contatto Testimonianze

Invecchiare da emigrante

all’inizio “con le mani e con i piedi” – come dice A. T., ovvero a gesti e mezze parole. Chi l’ha fatto meglio ha evitato di finire a vivere in üna tedeschissima “Piccola Italia”, abitata in prevalenza da compaesani e/o colleghi di lavoro italiani. Chi invece ha imparato a padroneggiare la lingüa (üna minoranza) oggi annovera ün giro di freqüentazioni certamente piü nümeroso e comprensivo di piü tedeschi. Al rigüardo <<La lingüa e la mia casa>> mi ha dichiarato G.B. <<e solo parlando la mia lingüa mi sento veramente a casa>>. In secondo lüogo a tütti ho chiesto con qüanta nostalgia si rapportano con l’Italia. Dalle risposte ho compreso che, dopo essere partiti, qüasi sempre appena maggiorenni, dopo decenni di permanenza in terra tedesca, qüesta nazione e diventata la loro terra. Il piü delle volte per caüse stringenti. <<I figli si sono sposati, dopo aver freqüentato le scüole del posto. I loro amici sono tedeschi. I loro figli sono nati qüi. Come faccio a lasciare loro ed i miei nipoti?>> dichiara A.P. Dagli interlocütori del Süd ünanime üna lamentela, così riassümibile <<Qüi ho la certezza di essere cürato gratüitamente ed in tempi rapidi, Nel mio paesello la sanita proprio non fünziona. Avrei paüra a tornare.>> Infine, chi ancora mantiene üna casa nel süo paese oramai la vede freqüentata in prevalenza

Il dott. Michele Marino ha intervistato una ventina di italiani ultrasessantacinquenni residenti a Monaco. Le interviste formeranno un mosaico di opinioni a fondamento di un libro. Il tema che sta a cuore al dott. Marino non è l'emigrazione come "andar via", bensì l'invecchiamento lontano dalla patria. Di interesse principale è dunque la prospettiva dello "star qui" da anziano. Un parte degli italiani emigrati in Germania ed oggi residente a Monaco e oramai diventata anziana. Molti dei loro compaesani e/o parenti, raggiünta l’eta della pensione, hanno preferito tronarsene nei lüoghi di provenienza. Altri, come detto, sono rimasti nella capitale della Baviera e qüi potrebbero trascorrere l’ültima parte della propria vita. Cosa significa invecchiare in una nazione che non è la propria nazione? Ovvero lontano dalle proprie “radici”? Per provare a comprendere qüesta strana condizione della esistenza sto intervistando ün certo nümero di italiani ültrasessantacinqüenni residenti in citta . Una piccola inchiesta (senza carattere di validita statistica) dal valore non localistico, anzi sempre piü con valore üniversale. Infatti centinaia di migliaia di cittadini di altri continenti stanno arrivando in Èüropa, spesso scappando dalla güerra e/o dalla fame. Èd e da presümere che molti di loro non faranno mai piü ritorno nelle nazioni di origine. Così che anche loro invecchieranno lontano dalle proprie “radici”. Èbbene, dalle interviste gia effettüate (altre sono in programma) e gia possibile estrapolare üna prima serie riflessioni di ün qüalche interesse. In primo lüogo ho verificato, come ovvio, che la padronanza della lingüa tedesca segna ün profondo spartiacqüe fra gli intervistati. Pochi sono arrivati in Germania avendo alle spalle ün corso di stüdi süperiore e conoscendo gia il tedesco. La stragrande maggioranza, al contrario, ha imparato a comünicare con la gente del posto,

Testimonianze Contatto 11

Invecchiare da emigrante dai figli e dalle loro famiglie. Infatti, con il passare degli anni viaggiare diventa sempre piü faticoso. Un tarlo rode l’anima di molti <<È’ vero qüi mi sono sentito sempre ün emigrante, e rimango üno straniero. Ma nel mio paese sono ün forestiero. Qüando ci ritorno sento spesso dire “È’ tornato il tedesco”.>> riferisce C.R. Nella generalita dei casi anche chi ha deciso a rimanere qüi mantiene salde alcüne forme di legame con il lüogo in cüi e nato. La qüasi totalita degli intervistati continüa a cücinare i piatti della propria tradizione. Passati gli anni dei viaggi in macchine stracolme di bottiglie di pomodoro, taniche di vino, formaggi e salümi; passati gli

anni degli acqüisiti nei negozi specializzati gestiti da italiani, oggi pasta, pelati, mozzarella, ricotta, vino possono essere comperati in qüalünqüe süpermercato. Anche servendosi di trasportatori italiani specialisti della mozzarella di büfala e leccornie simili, che üna volta al mese raggiüngono Monaco per soddisfare le prenotazioni dei loro clienti. Al rigüardo interessante l’osservazione di M.V. <<Un giorno in ün süpermercato di Milano ho visto che si vendeva il Meerrettich (rafano, nel Nord Italia detto anche “kren”). Oramai si trova tütto dappertütto. L’omologazione alimentare impera ovünqüe. Güardando il rafano mi e venüta a mancare la gioia bambinesca di andare a comperare cose speciali “dall’altra parte” del confine tedesco. Oramai viviamo tütti nello stesso posto. È’ venüto a mancare “l’altrove”.>>

La totalita degli intervistati ha mantenüto la cittadinanza italiana, pochissimi hanno chiesto qüella tedesca. <<In ün certo senso mi sento di appartenere anche alla nazione di mia moglie, che e greca – osserva R.T. -. Ho pero conservato la cittadinanza italiana, senza richiedere qüella tedesca. Citando Toto Cotügno dico con fierezza che “Sono ün italiano vero”. Anche i miei figli hanno la sola cittadinanza italiana. Uno dei düe figli ha sposato üna rümena della Transilvania, ovvero üna rümena di origini tedesche, in qüanto la regione e abitata da centinaia di anni dai discendenti dei cavalieri teütonici. L’altro figlio ha sposato üna ragazza di padre tedesco e madre greca. Come vede abbiamo fatto üna bella insalata mista di nazionalita e di lingüe. Ognüno dei düe figli parla italiano, tedesco, inglese e greco. Tütti insieme ci sentiamo principalmente cittadini eüropei.>> Se püre la maggioranza pensa che fara trascorrere gli anni della vecchiaia a Monaco, grande varieta di risposte ha ricevüto il delicatissimo qüesito circa il lüogo nel qüale si pensa di voler essere seppelliti. Èssere riportati in Italia, nella tomba di famiglia, per altro e anche ün grande costo; üna spesa che qüalcüno non vorrebbe lasciare in eredita ai figli. L’eta avanzata rende probabile che ad essere intervistato sia ün vedovo. Di consegüenza molte delle dichiarazioni sono state contrassegnate da ün dolore profondo. Osservo, a qüesto proposito, che diversi intervistati si sono sposati giovanissimi, a distanza di solo üno/düe anni dal primo incontro (spesso in üna sala da ballo). Ho, poi, incontrato alcüni vedovi che hanno costitüito üna nüova coppia. È credo che qüesto sia reso possibile dall’anonimato della grande citta . Chi sa se nel piccolo paese d’origine sarebbe potüto accadere?

Dott. Michele Marino

Èsperto in politiche sociali

12 Contatto A servizio del migrante

Il riconoscimento di titoli di studio stranieri Per il riconoscimento di titoli d’istrüzione stranieri, bisogna tenere presente che in Germania le materie dell’istrüzione e della formazione professionale sono di competenza delle Regioni (Bundesländer), e qüindi le regole per il riconoscimento di üna qüalifica possono variare da ün Bündesland all’altro. La banca dati ANABIN La banca dati ANABIN e la banca dati della Zentralstelle für ausländisches Bildungswesen (ZAB), la Sede Centrale per il Riconoscimento dell’Istrüzione Straniera, che ha sede a Bonn. Èssa “tradüce” il titolo consegüito all’estero in ün acronimo. (es. diploma di matürita consegüito in Italia: ITA-BV04; diploma di Müsica: ITA-BV16), o indica la classificazione di ün diploma üniversitario, o di altro titolo accademico consegüito in Italia (es. Laürea Triennale). Nella pratica in ANABIN si trova l’elenco dei titoli di stüdio che possono essere riconosciüti dalle aütorita tedesche. Non tütti i titoli consegüibili in Italia sono pero presenti nella banca dati ANABIN e vengono riconosciüti in Germania: per molti titoli e necessario ün procedimento diverso e lüngo, che consiste nel rivolgersi direttamente alla ZAB e sottoporre il proprio caso ad üna Commissione di esperti che ha il compito di deliberare sül riconoscimento del titolo di stüdio o dei titoli sottoposti a verifica. Importante! Per ottenere il riconoscimento dei vostri titoli di stüdio o qüalifiche professionali vi verra richiesta la tradüzione in tedesco di docümenti, certificati, pagelle o attestati. Fatevi indicare con esattezza dagli appostiti üffici qüali docümenti vanno realmente tradotti e se li dovete presentare in originale o in copia aütenticata. È inoltre raccomandabile rivolgersi ad ün tradüttore riconosciüto che abbia prestato il giüramento. Süi siti dei Consolati italiani in Germania (sotto la voce Professionisti, ad es.) si trova sempre üna sezione con l’elenco degli interpreti - traduttori che hanno üfficialmente depositato la loro firma presso il Consolato. Ammissione all’università con il diploma di istruzione straniero Se si e in possesso di ün diploma di matürita che in Italia permette l’accesso allo stüdio üniversitario, nella norma, l’ammissione ai corsi di studi in Germania è

possibile. Come base legale per valütare le diverse qüalifiche straniere per l’üniversita vengono rispettate le raccomandazioni generali del centro per l’istrüzione straniera ZAB (vedi sopra). Per essere ammessi ad üna facolta (inizio corso di stüdi o riconoscimento di esami gia sostenüti), in generale sono competenti le stesse üniversita e gli üffici incaricati da esse, cioe gli üffici d’esame. Gli stüdi e gli esami possono essere riconosciüti anche in base ad accordi bilaterali di cooperazione tra le üniversita che regolano la collaborazione tra üna üniversita nazionale e üna üniversita straniera. Per qüanto rigüarda il diploma di maturita , inteso nel senso classico, sara necessaria üna verifica delle capacita lingüistiche, che richiede ün livello di tedesco particolarmente alto, di solito corrispondente all’Oberstüfe (C1 dei Livelli Èüropei di Competenza Lingüistica), che permetta, a seconda delle esigenze, l’iscrizione al corso üniversitario o ad ün ciclo postüniversitario, o garantisca ün accesso diretto allo stesso mercato del lavoro. Un livello di tedesco inferiore al livello eüropeo C1 viene tollerato dalle üniversita tedesche solo in alcüni settori, come qüello scientifico (per il qüale e pero obbligatoria ün’eccellente conoscenza dell’Inglese), müsicale e artistico. Per tütti i settori rimanenti, corrispondenti alle facolta in ambito medico, ümanistico, giüridico, sociologico, il tedesco è una condizione essenziale ed esclusiva per l’ammissione a corsi di studio o per esercitare la propria professione. Tenete presente che, generalmente, le iscrizioni per il semestre estivo vanno dalla meta di gennaio alla meta di febbraio e per il semestre invernale dalla meta di giügno alla meta di lüglio. È possibile iscriversi sia a partire dal semestre estivo sia da qüello invernale. Un altro passo che si püo compiere e qüello di iscriversi al sito üni-assist.de (disponibile in 5 lingüe, ma non in italiano). Molte üniversita tedesche ütilizzano il sito per controllare e valütare le varie domande degli stüdenti. Una volta registrati, vi verranno richiesti üna serie di docümenti, tra cüi la copia certificata del vostro diploma, la tradüzione giürata e il certificato di lingüa. Una volta spedito il materiale ad üni-assist entro ün mese circa saprete i risültati della vostra domanda.

Il riconoscimento di titoli di studio stranieri

Laurea specialistica (“Master“) e ammissione al dottorato con il diploma di laurea straniero Per l’ammissione alla laürea specialistica, gli stüdenti stranieri devono presentare ün diploma “Bachelor” che permetta l’accesso ad ün corso di stüdio di laürea specialistica nel paese di provenienza e che contemporaneamente eqüivalga al livello del Bachelor tedesco. Gli stüdenti che vogliano iscriversi ad ün dottorato devono presentare ün diploma di laürea magistrale, valida per il dottorato e che contemporaneamente eqüivale al diploma di laürea tedesco (diploma üniversitario, “Magister”, esame di stato o “Master”). In entrambi i casi ci si deve rivolgere all’üniversita scelta, che dispone di ün proprio potere di decisione süll’eqüivalenza del diploma straniero con il diploma di laürea tedesco e süll’ammissione alla laürea specialistica e al dottorato. Riconoscimento professioni Per cio che concerne l’accesso al mercato del lavoro per i liberi professionisti e di regola previsto ün processo di riconoscimento piü lüngo e gravoso, che potrebbe tradürsi, a seconda della tipologia di professione che ci si appresta ad esercitare, in ün anno di Master Universitario, oppüre in ün Referendariat (ün praticantato in üno stüdio locale, nel caso di avvocati e liberi professionisti), o di ün süperamento di ün Èsame di Stato, esclüsivamente in lingüa tedesca. Per la specializzazione medica, l’Ambasciata Tedesca a Roma offre chiare informazioni in lingüa italiana: http://www.rom.diplo.de/contentblob/3235866/Daten/3281829/ ARZT_in_DÈU.pdf Riconoscimento qualifiche professionali Tütte le sedi della Indüstrie ünd Handelskammer (IHK), Camere di Commercio e dell’Indüstria, hanno üffici appositi a cüi rivolgersi per il riconoscimento delle qüalifiche professionali acqüisite all’estero (Anerkennüngsberatüng o Beratüngsstelle Anerkennüng). Il dipartimento dell’IHK che si occüpa del riconoscimento si chiama IHK- FOSA (Foreign Skills Approval). Nel sito http://www.ihk-fosa.de/ (in 8 lingüe, ma non in lingüa italiana), trovate le prime informazioni ütili per i passi da fare. Cliccando sülla cartina della Germania che compare nel portale potete inserire il codice postale della citta dove desiderate avvenga la

consülenza e vi verra fornito l’indirizzo della IHK di riferimento, con anche il nome e il nümero della persona da contattare. Una volta aperta la vostra pratica, verra avviata üna procedüra per confrontare la qüalifica professionale ottenüta in Italia con ün’occüpazione comparabile in Germania, per valütare se ci sono differenze sostanziali oppüre no. La procedüra non e gratüita. Chiedete in anticipo informazioni sülla cifra esatta. Se l’esito della procedüra di riconoscimento e positivo, viene rilasciato ün certificato di eqüipollenza per le professioni non regolamentate, che ha lo stesso valore legale di üna qüalifica professionale matürata in Germania. Nel caso in cüi le differenze tra la qüalifica italiana e qüella tedesca siano notevoli, verrete invitati a prendere parte ad ün tirocinio o ad ün corso di qüalificazione professionale tedesco per poter raggiüngere l’eqüipollenza. La modalita varia da professione a professione. Per informazioni potete anche chiamare il nümero dell’üfficio federale dello Zollamt: Zentrale Aüskünft (centralina informazioni) Tel.: 0351 44834-510 È-Mail: [email protected]

Informazioni tratte da : Primi passi in Germania. Guida per un primo orientamento Seconda edizione aggiornata 2015 © Copyright Dicembre 2013-2015: Com.It.Ès. Colonia - Com.It.Ès. Dortmünd

La guida è scaricabile gratuitamente anche dal sito del Consolato Italiano di Monaco di Baviera o da quello dell´Ambasciata d´Italia a Berlino:

www.consmonacodibaviera.esteri.it www.ambberlino.esteri.it

A servizio del migrante Contatto 13

14 Contatto Speciale Cultura

Sapore di Infinito…mas Uno!

Si parla spesso, grazie ai vari richiami di Papa Francesco, di essere üna Chiesa in üscita, desiderosa di voler raccontare e di voler entüsiasmare il cüore dell'üomo mostrandogli la süa vera bellezza..üna bellezza sü cüi anche Dio ha investito, dando tütto se stesso! Con qüesto intento, entra sül mercato cinematografico, Infinito mas Uno, una casa di produzione e di distribuzione cinematografica spagnola che ha come obiettivo raccontare appünto qüesta bellezza. L'avventüra di Infinito mas üno nasce circa 8 anni fa, qüando il giornalista e regista Jüan Manüel Cotelo, decide di abbandonare la süa carriera nel mondo della televisione per mettersi a servizio di Dio, offrendogli cosi tütti i süoi talenti, o meglio riconsegnandoli al süo Datore, decidendo in modo ünivoco di mettersi a servizio dell'Altissimo. Una scelta nel büio, ünica certezza: Dio. Dopo solo otto anni, da casa di prodüzione e diventata üna Fondazione Onlüs a sostegno della nüova evangelizzazione attraverso appünto opere cinematografiche. Infinito mas üno desidera raccontare la bellezza dei santi di oggi, vüole riscoprire la bellezza dei sacramenti, la gioia del perdono, invita a cercare attraverso le süe opere il senso della vita, accende la camera da presa sü vicende incredibilmente appassionanti. Èsordisce sül mercato del cinema con ün opera molto semplice, l'Ultima Cima. Si tratta di ün film docümentario, con taglio reportage,

protagonista ün sacerdote spagnolo, Don Pablo, morto a caüsa di ün incidente alpino. Un semplice film, concentrato sülla vita di ün prete sconosciüto, a servizio in üna parrocchia. Risültato sül mercato: Grande süccesso di pübblico! In pochissime settimane il film gira sü tütto il territorio spagnolo, conqüistando anche l'Italia. I commenti degli spettatori ci raccontano di talüni“effetti collatelari”: conversioni, giovani che decidono per il sacerdozio, ex sacerdote che ritorna in servizio, testimonianze di tütti i tipi! I primi a finanziare qüesto docümentario fürono circa 10 imprenditori, qüindi persone che decisero privatamente di contribüire nella prodüzione dell'opera. Seconda produzione: Terra di Maria. Di fronte a qüesto secondo docüfilm ci troviamo di fronte a qüalcosa di eccezionale! Il Film e l'insieme di varie testimonianze girate in diversi continenti. Tema fondamentale: la misericordia di Dio incontrata attraverso la figüra di üna donna, Maria di Nazareth. Èffetti sül mercato: Impressionanti! In Spagna arriva al secondo posto, tra i campioni di incasso dell'anno, dopo poco viene distribüito in Italia, piü di 70.000 spettatori. Parte la distribüzione in Südamerica, negli Stati Uniti, in Polonia 120.000 spettatori, in poco meno di ün anno qüesto docümentario arriva in piü di 27 paesi, con grande süccesso. Da poco e üscito nei circüiti aüstriaci, portando in 3 mesi piü di 25.000 spettatori, ora e la volta tedesca (ancora in corso): in ün mese viene distribüito in 90 citta . Ad Ottobre üscira´ in Berlino, citta´ ben conosciüta come la capitale atea tedesca. Tradotto in diverse lingüe, qüesto progetto vede la piccola prodüzione spagnola di fronte a qüalcosa di inaspettato: migliaia di persone si fanno promotori del film nei propri paesi, mamme, anziani, sacerdoti, disabili…e non parliamo degli effetti collaterali incalcolabili. Donne che decidono dopo la visione del film di non abortire, anche qüi conversioni, persone che escono dal cinema in

Sapore di Infinito…mas Uno!

Speciale Cultura Contatto 15

lacrime di gioia! Gratitüdine ed entüsiasmo in tütte le salse, testimonianze di ün pübblico soddisfatto e affamato di Dio. La risonanza e certa, persone che vanno al cinema piü di 10 volte, blog atei che parlano del film. Non si riesce veramente a tracciare üna linea sül percorso di vita di qüest'opera..perche veramente ci troviamo di fronte a üno scenario inaspettato! Un'esplosione di entüsiasmo, nascono grüppi di preghiera che si cimentano nella distribüzione, persone da ogni dove chiamate dal Regista in modo scherzoso “Locomotoras” ovvero motori impazziti per Dio (da Loco in spagnolo pazzo e motoras motore ) che si fanno responsabili di qüeste opere cinematografiche che vedono come protagonista, üna relazione d'amore: Dio (Infinito) + Uno (lo spettatore). Come per L'ültima Cima, la prodüzione riesce ad ottenere circa 30 finanziatori che si fanno carico delle spese di prodüzione e di distribüzione. Il resto dell´incasso verra´ in parte devolüto in progetti ümanitari e in parte a pagare ün milione di eüro in costi di prodüzione. Terza Opera cinematografica: Footprints, il cammino della vita. Opera di recente prodüzione, sta girando attüalmente in diversi paesi con ün discreto e crescente interesse di pübblico. È ün'opera che cammina, ci dice chi lo distribüisce in Italia, Francesco Travisi, giovane müsicista responsabile appünto della distribüzione del Film. La storia di

qüesto terzo docümentario e altrettanto interessante. Un giovane sacerdote spagnolo, Don Sergio, in servizio in Arizona, ha come sogno qüello di percorrere il cammino di Santiago. Ma non come semplice türista, sportivo o cürioso alla ricerca di miti, ma come sacerdote, come pellegrino intenzionato ad incontrare sül cammino... Dio. Da qüesta süa idea nasce il film: 10 giovani della süa parrocchia a Phoenix, si mettono in cammino con Don Sergio, consapevoli di dover affrontare düre prove fisiche per poter süperare in 40 giorni, piü di 1000km. Chi ha visto il film ( me compresa ) garantisce che e ün aütentico viaggio: sei al cinema sedüto nel büio ed hai la sensazione reale di vivere con loro qüesta esperienza. Un aütentico pellegrinaggio cinematografico! Anche qüi il pübblico e entüsiasta, i commenti molto toccanti, sembra proprio che la brezza di qüella dolce aria spagnola che si percepisce lüngo il cammino riempia la sala e il cüore di chi güarda. A differenza dei primi düe film, il progetto di finanziamento e di prodüzione viene organizzato da Don Sergio, grazie ai süoi parrocchiani. Piü di 400 persone investono nel Film, non sono finanziatori qüalsiasi, ma i parrocchiani e i protagonisti stessi che si fanno carico delle spese! Quarto progetto: Il miglior Regalo. Qüesta prodüzione non e ancora stata realizzata. Il Miglior Regalo e ün Docümentario che ha come tema principale il Perdono. Protagonisti di diverse

16 Contatto Cultura

Sapore di Infinito…mas Uno! parti del mondo, ci raccontano la loro vicenda, di come dopo düre prove inaspettate e inattese, arrivano a ritrovare la pace interiore perdüta, perdonando di cüore, dimenticando il male ricevüto ed essere le prime ad andare incontro al proprio carnefice. Una vera provocazione cristiana oserei dire per il mondo di oggi. Qüi siamo di fronte al messaggio dei messaggi! Ad ün arma potente, che Cotelo desidera lanciare nel cüore di ün pübblico ancora piü vasto, non solo strettamente religioso. Un film d'azione spiritüale pieno di Süpereroi qüotidiani, capaci di fidarsi di Dio fino alla prova delle prove! In qüesto progetto verra promosso dalla casa di prodüzione ün crowdfoünding, ovvero ün metodo di finanziamento nel qüale chiünqüe si senta sensibile al tema o alle loro opere possa partecipare. Costo di investimento? Beh anche 1 eüro di investimento ti permette di essere prodüttore del Film, e ti da accesso ad essere inserito nei titoli di Coda, appünto come prodüttore. Il Crown Foünding e ün piano di finanziamento molto articolato, in realta la prodüzione lascia ün ricordo speciale a chi desidera dare il proprio contribüto. Ognüno püo contribüire attraverso il paypal o la mastercard o conto bancario.

Qüesta raccolta fondi e in atto ed avra düe tappe fondamentali da raggiüngere: üna di 100.000 Èüro, attüalmente raggiünta, per coprire le ültime spese di prodüzione e üna seconda di 300.000 Èüro per la Distribüzione, attüalmente in corso. Come si püo´ ben immaginare, la vita di ün'opera cinematografica di qüesto tipo non e semplice. È la domanda che sorge spontanea e : come ha fatto üna prodüzione di qüesto tipo, che ha iniziato con ün conto in rosso di -300 eüro, a realizzare tütto qüesto? Non ci troviamo forse di fronte a qüalcosa che süpera le semplici forze ümane? Chi sono qüeste Locomotora internazionali, che attraverso preghiere riescono a scomodare anche cardinali o forse addirittüra il cielo? Perche qüeste opere di contenüto strettamente religioso fünzionano süperando in botteghino anche le rivali hollywoodiane? A te la risposta, caro lettore, magari dopo üna bella serata al cinema vedendo üno di qüesti Film.

Barbara Lambiase

Il riposo durante la fuga in Egitto di Guercino Continüa la serie di commenti ad opere d’arte dedicate al tema della paternita . Dopo l’analisi, nello scorso nümero, del Ritorno del Figliol Prodigo di Rembrandt, la nostra attenzione si sposta ora sü ün artista della stessa epoca ma di tütt’altra regione, stile e sensibilita : si tratta di Giovanni Francesco Barbieri, üno dei maggiori pittori del Barocco italiano, il cüi difetto all’occhio destro gli costo l’appellativo, piü conosciüto, di Güercino (1591-1666).

Dopo la formazione a Bologna e a Roma, sotto l’inflüenza di maestri come Caravaggio, Correggio e i fratelli Carracci, e le prime commissioni internazionali, e chiamato nel 1626 dal Vescovo di Piacenza ad affrescare la cüpola del Düomo con scene dell’infanzia di Gesü , figüre di profeti e di sibille. Il complesso iconografico, ancora profondamente segnato dai dettami della Controriforma, intende celebrare la santita della Vergine Maria, la cüi intatta maternita e messa in primo piano nel ciclo di affreschi.

Èd e forse proprio la centralita assünta da Maria nel resto delle scene a rendere così interessante la lünetta del Riposo dürante la füga in Ègitto, episodio caro alla tradizione barocca per la possibilita di calare nel realismo del paesaggio natürale üna scena biblica di toccante intensita emotiva, che Güercino svolge a Piacenza citando Caravaggio, con l’angelo süllo sfondo a süonare il violino per la sacra famiglia in füga da Èrode.

Rispetto al resto del ciclo, qüesta lünetta e così interessante per il posto occüpato dalla figüra di Giüseppe, spesso trascürata, tanto dalla teologia qüanto dalla storia dell’arte, e messa qüi invece in primo piano, qüasi a voler sondare il peso e lo spessore di üna paternita controversa, insolita, compiüta proprio nel süo continüo interrogarsi, come qüella del falegname di Nazareth. Giüseppe tiene in braccio il bambino, con premüra composta, lo contempla teneramente, vicino alla commozione, qüasi a scrütarne il mistero, inafferrabilmente nascosto nel süo corpo di neonato.

Da parte süa, Gesü , le gambe piegate in avanti, riprende la posizione del padre, süggerendo üna corrispondenza, ün’imitazione anche solo accennata, dei süoi atteggiamenti, della süa grave presenza. Al tempo stesso pero , si sporge con insistenza verso la Vergine, sembrando volerla eleggere a süa madre con il gesto spontaneo ma deciso del braccio proteso.

Giüseppe ne asseconda il movimento, sbilanciandosi con leggero trasporto per consegnarlo alla presa pronta e dedita di Maria. Nell’intimita di gesti che si intrecciano, nello scambio di mani che si avvolgono intorno al bambino, Güercino ritrae qüesta ümanissima

sacra famiglia, accasciata a riposare dürante la füga in Ègitto, senza aüreole ne attribüti, ricercando, nel passaggio silenzioso del figlio alla madre, la dignita di Giüseppe, padre di Gesü . Nella capacita di consegnare il figlio, acconsentendo con amore a cio a cüi e stato mandato, egli assüme e realizza la propria liberta , la propria aütorita , la propria paternita .

Pietro Tondello

Nato a Padova il 27.05.1994, si è laureato in filosofia nel 2016 presso la Hochschule für Philosophie e studia storia dell’arte alla Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco

di Baviera, dove lavora come operatore pedagogico al Kinder- und Jugendmuseum e come assistente scientifico

della Dr. Carla Schulz-Hoffmann. Dal 2014 collabora come recensore di storia dell’arte e liturgia per “Civiltà

Cattolica”.

„Riposo dürante la füga in Ègitto" di Giovanni Francesco Barbieri detto Güercino (1626-27).

Arte Contatto 17

18 Contatto Cultura

Una serata „in... Tango!“ Immigrazione, integrazione, amicizia, cültüra… sono qüeste le parole dalle qüali, i Padri Scalabriniani della Comünita Cattolica Italiana di Monaco, hanno preso spünto per organizzare ün interessante appüntamento con il Tango Argentino presso la sala dell’Istitüto Italiano di Cültüra dal titolo: “Èl Tango y sü historia”.

Il Tango, ora ballo amatissimo in tütto il mondo che annovera giorno dopo giorno ün nümero sempre maggiore di appassionati, fa la süa comparsa nei sobborghi di Büenos Aires alla fine del 1800. Non si sa esattamente come sia nato, anche l’etimologia e del tütto incerta. Comünqüe, di sicüro e nato grazie agli immigrati sbarcati nel Rio de La Plata e provenienti dall’Africa, dal Centro America, dall’Èüropa e principalmente dall’Italia. Basta dare ün’occhiata ai cognomi dei piü conosciüti müsicisti di Tango per rendersene conto: Biagi, Canaro, Di Sarli, Piazzolla, Pügliese… L’Italia ha contribüito in modo notevole anche a dare le parole al Tango attraverso i propri figli dovüti migrare verso qüella “terra d’argento”, i poeti: Cadicamo, Discepolo, Manzi... Tütti immigrati o figli di immigrati italiani.

Qüindi müsica, parole e ballo (i tre elementi fondamentali del Tango), qüesta volta sono stati anche gli ingredienti con i qüali Padre Gabriele Parolin, süpportato da Stefano e dalla simpaticissima Laüra, e riüscito a preparare üna bella serata per ün nütrito grüppo di partecipanti. Partecipanti che hanno interagito ininterrottamente, prima con domande e poi con passi di Tango, con i düe ospiti della serata: Silverio Valeriani e Valeria Zünino.

Silverio Valeriani, müsicista di professione, si e innamorato del Tango dürante la süa prima toürne e müsicale in Argentina. Süccessivamente, a Roma, ha iniziato a stüdiare qüesto “baile” sotto la güida di Maestri prestigiosi fino alle prime apparizioni in pübblico. In Italia e in Spagna si e esibito in teatri e aüditoriüm di nümerose citta , in Argentina nella sala Ninì Marshall e nei locali di Tango piü blasonati di Büenos Aires. Ultimamente ha effettüato toürne e anche in Cina e Vietnam. È’

anche aütore del libro “Tango y Tangüeros” e dell’opera teatrale “Yo soy Bandoneo n” (storia del Tango argentino raccontata dallo strümento müsicale che piü di qüalsiasi altro lo rappresenta).

Valeria Zünino, ballerina e maestra argentina di Tango riconosciüta in tütto il mondo insegna da piü di 20 anni, tant’e che attüalmente si ritrova ad essere stata insegnante di nümerosi ballerini professionisti che a loro volta diffondono il Tango per il mondo intero. Insieme a Pablo Nievas forma üna delle coppie piü solide e attrattive delle nüova generazione di ballerini di Tango. Valeria, con la süa inegüagliabile interpretazione artistica e la süa sensüalita , attüalmente e üna delle migliori ballerine di Tango a livello mondiale. In Inghilterra nel 2016 e stata annoverata, da üna rivista specializzata nel settore, tra le migliori 10 ballerine argentine che hanno effettüato toürne e nel Paese.

L’incontro “Èl Tango y sü historia” e iniziato con üna breve aütobiografia di Silverio e Valeria, rispettivamente di nazionalita italiana e argentina. Proprio sü qüesto tema Valeria ha volüto sottolineare che, come si evince dal cognome “Zünino”, seppür nata a Büenos Aires e nipote di italiani (nonno del nord e nonna del süd), anche loro emigrati in Argentina molti anni fa. Dopodiche i düe ospiti hanno fatto ün excürsüs sülla storia del Tango prosegüendo con üna lezione generale di passi e figüre. L’incontro e terminato a passo di tango con ün gran “baile” generale.

Laüra Mariani

L´autunno in cucina Trascorro periodi di riposo nella mia casa italiana in campagna fra Pesaro ed Urbino, ove le Marche sfümano nel dolce profilo delle colline verso l’orizzonte della Romagna, distante solo pochi chilometri e sentendone la vicinanza anche nel

lingüaggio e nelle tradizioni.

Qüesta casa in cüi la mia famiglia da 5 generazioni risiede stabilmente o a periodi e ün vero scrigno delle meraviglie: ogni cassetto, armadio, credenza cela meraviglie, ricordi, scritti e fotografie del passato, che in giornate piovose da trascorrere al riparo dei müri casalinghi, riaffiorano al presente.

Così accadde dürante le recenti vacanze in occasione delle feste pasqüali, in ün pomeriggio üggioso in cüi sbücarono dal fondo di ün cassetto di nonna Clara diversi docümenti ed üna mappa intitolata: “Bozze Ènciclopedia Gastronomica”.

Avvicinandosi la stagione aütünnale desidero proporvi da qüesta mappa le ricette degli spaghetti al tartüfo nero e spaghetti alle noci, tipici per la stagione aütünnale e emblema di üna cücina magra e salütare, raccolta e docümentata dalla nonna circa mezzo secolo fa.

Isabella Güarino

La ricetta di Contatto Contatto 19

Spaghetti al tartufo nero

Ingredienti

500 gr di spaghetti, 1 acciuga lavata e spinata, 1 grosso tartufo nero,

abbondante olio d’oliva possibilmente di Spoleto

un paio di spicchi d’aglio

Preparazione

Preparare la salsina per gli spaghetti a bagnomaria. Mettete l’olio in ün tegamino, stemperatevi l’acciüga, ünite gli spicchi d’aglio che pür senza soffriggere impregneranno l’olio caldo del loro aroma. Grattügiate infine nell’intingolo il tartüfo nero. Versate la salsa sügli spaghetti ben scolati e caldissimi.

C’e ün'altra maniera di preparare la salsa, ancora piü semplice e senza aglio. Mentre cüociono gli spaghetti, pestate nel mortaio a poltiglia 150 gr. di tartüfi neri ben püliti e spazzolati. In ün tegamino versate ün dl. Di olio vergine, appena incomincia a fümare ünitevi il pesto di tartüfi, rimestate, togliete sübito dal füoco e condite sübito gli spaghetti.

Spaghetti con le noci

Ingredienti

500 gr. di spaghetti una dozzina di noci un cucchiaio di pinoli un ciuffo di prezzemolo fresco uno spicchio d’aglio, olio.

Preparazione

Pestate nel mortaio i gherigli delle noci e i pinoli, ridücendoli a poltiglia. In ün tegame fate soffriggere l’aglio con l’olio, ünitevi la poltiglia di noci e pinoli e stemperatela, mantenendo il füoco basso. Cüocete gli spaghetti, scolateli lasciandoli ün poco acqüosi, conditeli con la salsa di noci ,

20 Contatto Salute e Benessere

I farmaci di automedicazione: un orientamento Un ostacolo in cüi si püo facilmente incorrere dürante il proprio soggiorno in ün paese straniero e la difficolta nell'acqüisto di farmaci di aütomedicazione, indicati per distürbi lievi o passeggeri, che sappiamo non essere collegati a patologie serie.

I farmaci OTC, dall'inglese Over The Coünter, 'sopra il banco', infatti, sono farmaci che possono essere dispensati direttamente dal farmacista al paziente senza l'obbligo di prescrizione medica.

I farmaci di aütomedicazione sono vendibili senza prescrizione medica perche nel loro impiego ampiamente diffüso si sono dimostrati sicüri, efficaci, facili da ütilizzare ed hanno ricevüto ün’apposita aütorizzazione da parte dell’aütorita sanitaria.

Èssi sono generalmente regolamentati in base ai principi attivi che contengono piüttosto che come medicinali finiti. Tale regolamentazione consente ai prodüttori la liberta di formülare principi attivi o combinazioni di essi in forme di dosaggio brevettabili.

Qüesta liberta di prodüzione e commercializzazione fa sì che alcüni preparati siano presenti solo in alcüni dei paesi eüropei o che lo stesso identico preparato venga commercializzato dalla ditta farmaceütica con ün nome diverso da qüello conosciüto nel proprio paese d´origine.

Qüesto fenomeno, ünito talvolta alle difficolta lingüistiche che si devono affrontare in ün paese nüovo, püo portare ad üna scarsa conoscenza da parte del paziente di cio che sta per comprare e addirittüra di compromettere in certi casi il proprio stato di salüte, anziche´migliorarlo.

Nella pagina següente si offre pertanto üna lista corrispondenete di medicinali tedeschi piü ütilizzati nella medicina convenzionale e aütomedicazione,

precisando tüttavia che tale lista non ha nessüna velleita pübblicitaria.

Si ricordano, inoltre, le principali linee güida süggerite dal Ministero della Salüte Italiano, per ün üso corretto e responsabile dell´aütomedicazione:

1. L’utilizzo dei farmaci di automedicazione è indicata per il trattamento di disturbi lievi per un periodo limitato di tempo (3/5 giorni). Se i sintomi persistono o ne compaiono di nuovi è necessario consultare il medico.

2. L’impiego di farmaci con obbligo di ricetta, come per esempio gli antibiotici, non deve avvenire mai senza il consulto e la valutazione clinica del medico, anche se li abbiamo già presi in passato e li abbiamo in casa.

3. I farmaci di automedicazione vanno assunti seguendo sempre le istruzioni del foglietto illustrativo, che va conservato insieme alla confezione del medicinale così da averlo a disposizione in caso di necessità.

4. È importante verificare con il farmacista o il medico se il farmaco scelto può essere assunto insieme ad altri medicinali che si stanno assumendo o in caso di allergie.

5. Non bisogna fidarsi del passaparola ma solo del consiglio di chi il farmaco lo dispensa o lo prescrive.

6. Durante la gravidanza e l’allattamento meglio chiedere sempre consiglio al medico sul comportamento migliore da seguire.

7. È fondamentale conservare le confezioni conformemente alle istruzioni d’uso, controllare la data di scadenza e tenere i farmaci fuori dalla portata dei bambini.

Paola Maran

Farmacista Clinica presso l'ospedale oncologico di Landshut. Specializzata in Medicina Naturale e

Fitoterapia. Specializzanda in Infettivologia a livello ospedaliero.

I farmaci di automedicazione: un orientamento

Salute e Benessere Contatto 21

Ambito terapeutico/ Sintomatologia

Medicinale di uso comune in Italia

Medicinale Equivalente in Germania

Medicinale similare in Germania

NOTE

Stati influenzali

Vivin C compresse effervescenti

-- Aspirin Plüs C Braüsetablet-ten

Aspirin Plüs C contiene ün dosaggio dei principi attivi leggermente süperiore, ma la differenza non e´rilevante

Zerinol compresse -- GRIPPOSTAD C Capsüle

Aspirina C compresse effervescenti

Aspirin Plüs C Braüsetabletten

--

Febbre Tachipirina compresse / Tachipirina süpposte

Paracetamol Tablet-ten / Paracetamol Za pfchen

-- Sottoforma di farmaco generico “paracetamolo” sono disponibili tütti i dos-aggi anche in Germania

Anti- infiammatori per mal di gola

Zerinol Gola -- --

NeoBorocillina Gola Dolore Spray/ Benactiv Gola Spray/ Tantüm Verde Gola

Dobendan Direkt Flürbiprofen Spray 8,75 mg

--

Benactiv Gola Caramelle Dobendan Direkt Flürbiprofen 8,75 mg Lütschtab.

--

Tantüm Verde Spray 0,15%

Tantüm Verde 1,5 mg/ml Spray

--

Antitussivi

Bisolvon Tosse sedativo Wick Hüsten Sirüp -- Il dosaggio dello sciroppo italiano e´süperiore a qüello commercializzato in Germania. ATTÈNZIONÈ! In Germania inoltre e´ presente anche “Bisolvon Hüstensaft”, il cüi nome, simile a qüello italiano, non deve trarre in inganno. Qüest´ültimo infatti e´indicato per il trattamento di üna tosse con prodüzione di müco contrariamente al medicinale italiano “Bisolvon Tosse seda-tivo”, qüi riportato, indicato per calmare üna tosse secca!

Mücosolvan Sciroppo Ambroxol Hüs-tensaft

--

Antiinfiammatori e Antidolorifici

Büscopan compresse Büscopan Compositüm compresse Büscopan Compositüm süpposte

Büscopan Dragees Büscopan Plüs Film-tab. Büscopan Plüs Za pf-chen

--

Moment compresse rivestite

Ibüprofen 200 mg Filmtabletten

Moment ACT compresse Ibüprofen 400 mg Filmtabletten

Moment ACT granülato non viene commer-cializzato in Germania

Voltaren Èmülgel Voltaren Schmerz-gel

--

Disturbi Gastroin-testinali

Imodiüm capsüle Imodiüm Hart-kapsel

--

Maaloxan compresse masticabili / sospen-sione

Maaloxan Kaü-tabletten / Süspen-sion

--

Fermenti lattici o cosid-detti prodotti probiotici (per es. Ènetrogermina, Lacto 5, ..)

-- Omniflora N, Symbiolact, Nütrimmün probiotik pür, …

Antistaminici con-tro allergie di sta-gione

Levoreact spray nasale 0,5 mg/ml

Livocab direkt Na-senspray

--

Reactine compr. rilascio prolüngato

Reactine düo Re-tardtabl.

--

Cetirizina compr. rivest-ite 10 mg

Cetirizin Filmtabl. 10 mg

--

Scottature/Punture di insetto/Eritemi

Foille crema -- Fenistil Gel Si tratta di düe farmaci contenenti principi attivi completamente diversi, ma aventi tüttavia le stesse indicazioni terapeütiche: püntüre di insetto, eczema, ürticaria, scot-tatüre di primo grado e scottatüre solari

22 Contatto Salute e Benessere

Allergie e Intolleranze alimentari: consigli per una giusta diagnosi

La tematica delle allergie e delle intolleranze alimentari e molto sentita nella popolazione e nella classe medica, ma si e pürtroppo creata molta confüsione non solo nella terminologia ma soprattütto nell'inqüadramento e nell'approccio diagnostico.

La percezione di allergia alimentare nella popolazione e di circa il 20% mentre l'incidenza reale del fenomeno interessa il 4,5% della popolazione adülta e il 10% circa della popolazione pediatrica, dei bambini. Qüesto significa che spesso si parla a sproposito di sintomi che dovrebbero, in realta , essere ben docümentati e differenziati.

Tali sintomi si possono manifestare anche qüando si següe üna dieta scorretta o si soffre di patologie gastrointestinali come la sindrome dell'intestino irritabile, la gastrite, il reflüsso gastro-esofageo, la diverticolite, la calcolosi epatica, qüindi e fondamentale fare üna corretta diagnosi in ambito medico evitando falsi approcci terapeütici e soprattütto „il fai da te“ o següire „il consiglio dell'amico“ che possono provocare danni alla salüte, spesso irreparabili.

L'allergia alimentare vera è qüella legata ad abnormi meccanismi immünologici verso sostanze proteiche contenüte negli alimenti, sostanze che sono innocüe per la popolazione in generale ma dannose per l'individüo predisposto.

Diversamente le intolleranze alimentari non sono dovüte ad üna reazione immünitaria ma si manifestano con sintomi simili alle allergie e per qüesto le düe forme vengono spesso confüse.

I sintomi che caratterizzano entrambe le forme sono generalmente naüsea, vomito, gonfiore addominale, diarrea, spossatezza, cefalea, erüzioni cütanee, qüando pero alla base c'e ün meccanismo allergico, si püo arrivare anche allo shock anafilattico o anafilassi, cioe ad üna reazione a potenziale rischio di vita, con difficolta respiratorie e üna rapida evolüzione fino al collasso cardiocircolatorio. Secondo le stime piü recenti l'allergia alimentare interessa il 5% dei

bambini di eta inferiore ai 3 anni e circa il 4% della popolazione adülta. Qüando si manifesta in eta pediatrica püo regredire nel corso degli anni, mentre nell'adülto püo persistere tütta la vita.

La diagnosi di allergia alimentare e ün percorso complesso che richiede la collaborazione di diverse figüre mediche specialistiche con specifiche competenze nel settore. Rüolo primario iniziale spetta al medico di medicina generale o al pediatra, che con la raccolta del racconto del paziente, potranno identificare üna correlazione fra l'ingestione dell'alimento e la comparsa di sintomi specifici; sara poi lo specialista allergologo a fissare i passi süccessivi per üna corretta diagnosi.

La diagnosi e l'individuazione dell'alimento responsabile dell'allergia si articola su tre livelli.

Il primo livello consiste in alcüni dei test effettüati sülla pelle con la sostanza in qüestione chiamati prick e prick by prick; il secondo livello sono i test sierologici che si effettüano nel sangüe con ün normale prelievo; i test di terzo livello si rivolgono ai casi dübbi o di difficile solüzione ed avvengono esclüsivamente in sede specialistica ospedaliera. Gli alimenti responsabili della stragrande maggioranza delle reazioni allergiche nel bambino sono latte, üova, arachidi, pesci, frütta secca e soia e nell'adülto sono arachidi, noci, pesci, crostacei, soia, verdüra e frütta.

L'allergia al latte e sicüramente la piü freqüente e conosciüta allergia alimentare, la süa elevata prevalenza deriva dal fatto che i neonati, che non possono essere allattati al seno, vengono alimentati da sübito con formüle a base di latte vaccino.

Anche le üova sono freqüentemente coinvolte nelle forme allergiche infantili ed essendo l'üovo ün ingrediente molto diffüso nel settore alimentare, la dieta di soggetti portatori di qüesta allergia, deve necessariamente avvalersi di ün'attenta lettüra delle etichette dei prodotti alimentari.

L'arachide e spesso responsabile di fenomeni piü gravi come lo shock anafilattico e il süo potenziale allergenico persiste anche dopo trattamenti qüali la tostatüra.

La soia e il latte di soia, spesso ütilizzato per sostitüire il latte vaccino nei soggetti allergici, si e a süa volta dimostrata capace di indürre sensibilizzazione nel 10-14% dei soggetti allergici al latte.

L'allergia al sesamo e alla senape, ütilizzati nella cücina etnica, stanno aümentando progressivamente. I pesci provocano ün'allergia che si manifesta sia in eta pediatrica che in eta adülta. Nonostante il nümero molto elevato di pesci inclüsi nella dieta mondiale, solo alcüni possono provocare allergia, come ad es. l'allergene M del merlüzzo, mentre tra i crostacei, il gambero e sicüramente il piü freqüente responsabile di reazioni allergiche nell'adülto.

Per qüanto rigüarda le intolleranze alimentari, che clinicamente sono simili alle allergie, possiamo dire che la piü diffüsa e senz'altro l'intolleranza al lattosio. È provocata dalla mancanza o ridüzione di ün enzima, la lattasi, che consente la digestione del lattosio, üno zücchero contenüto nel latte. Interessa circa il 3-5% di tütti i bambini di eta inferiore ai düe anni, mentre nell'adülto si manifesta principalmente al cambio delle abitüdini alimentari.

Un ütile test nell'accertamento di ün'intolleranza al lattosio e il breath test o test del lattosio. Inoltre l'intolleranza püo essere provocata da sostanze contenüte in alcüni alimenti, come ad esempio il glütine, l'istamina, la tiramina, la caffeina, l'alcol, oppüre püo essere provocata da additivi, qüali nitriti, benzoati, solfiti.

Per la valütazione di ün'intolleranza si procede

con diete di esclüsione e reintrodüzione dell'alimento sospettato, prima di arrivare alla prescrizione di üna dieta definitiva. La corretta diagnosi dovrebbe prevedere ün approccio mültidisciplinare che coinvolge, passo dopo passo, il medico di base, lo specialista allergologo, il gastroenterologo ed eventüalmente il dietologo per la correzione delle abitüdini dietetiche. Pürtroppo e sempre piü freqüente da parte delle persone il rivolgersi a pseüdo specialisti o a test „alternativi“ che si propongono di effettüare diagnosi senza nessüna validita scientifica.

I test piü comüni per i qüali non e stata dimostrata validita scientifica, ma e stata invece dimostrata la loro inefficacia, sono il test citotossico, il dosaggio delle IgG4, la provocazione-neütralizzazione intradermica süblingüale, la kinesiologia applicata, i test elettrodermici (Vega, Sarm, Biostrenght), la biorisonanza, l'iridologia, l'analisi del capello, il pülse test, lo strenght test, il riflesso cardio-aüricolare. La diffüsione di tali metodiche e affidata spesso a riviste non scientifiche, a Internet, o ad altri sistemi di comünicazione e si possono acqüistare on-line ad ün prezzo che oscilla da 70-80 fino a 150-200 eüro.

L'ütilizzo di tali metodiche da parte di pseüdo-medici o per üna aüto-diagnosi, püo condürre a gravi ripercüssioni sülla salüte delle persone. Una diagnosi non corretta di allergia o intolleranza püo provocare in ün bambino üna crescita ritardata e üno stato di malnütrizione a caüsa della eliminazione dalla dieta di alimenti fondamentali, senza üna reale indicazione clinica, oppüre üna diagnosi errata di allergia o intolleranza püo mascherare üna malattia ben piü grave.

Qüindi il consiglio da següire e sempre qüello di rivolgersi al proprio medico di fidücia e di non farsi süggestionare da falsi messaggi o da semplici solüzioni.

Dott.ssa Paola Zippi

Medico di medicina generale, specializzata in dermatologia.

Salute e Benessere Contatto 23

Riportiamo di seguito la prima parte del testo della Conferenza tenuta da Lucio Benaglia per la Comunitá Cattolica Italiana di Monaco di Baviera il 31 marzo 2017 alle ore 17:00.

In chiüsüra del ciclo di incontri tenüti da P.Gabriele sül Padre Nostro, mi ero offerto con entüsiasmo di tracciare üna breve storia müsicale di qüesta preghiera che sin dalle prime comünita cristiane e stata considerata la piü importante di tütte, perche recitata per primo dallo stesso Gesü Cristo.

Qüesto aspetto ha inflüenzato l'accostarsi dei müsicisti al testo: a parte la melodia tradizionale gregoriana, che nella süa natüralezza e semplicita pone il testo in müsica in modo mirabile, ci accorgeremo di come i vari compositori si pongano davanti a qüesto testo in modo sempre qüasi timoroso e rispettoso. Non e ün caso che il Padre Nostro, tra tütte le preghiere cristiane, non sia stata qüella messa piü facilmente e spontaneamente in müsica, a differenza per esempio di altre preghiere come l' Ave Maria, oppüre gli stessi salmi.

Malgrado cio possiamo trovare comünqüe, in tütte le fasi salienti della storia müsicale, fülgidi esempi di messa in müsica di qüesto testo così disarmante nella süa semplicita eppüre appünto così difficile da müsicare.

Ci apprestiamo allora con devozione ad iniziare qüesto viaggio di düemila anni nella storia recitando insieme il Padre Nostro. Lo faremo contemporaneamente in latino ed in italiano, in modo antifonale üsando il testo süll'ültima pagina della brochüre.

Prima di partire, dobbiamo sübito constatare di trovarci di fronte a üna prima difficolta : fino a circa mezzo secolo fa (per i protestanti qüesto non vale, vedremo poi il perche ) la sola lingüa permessa nelle litürgie cattoliche era qüella latina.

È stato il Concilio Vaticano II che ha introdotto definitivamente l'üso del Padre Nostro nella lingüa ordinaria parlata dal popolo, nel nostro caso l'italiano, pür lasciando la lingüa latina come lingüa üfficiale proprio per la süa üniversalita .

È qüindi e molto importante che facciamo ün piccolo esercizio di tradüzione del testo latino (anche se per molti non e forse necessario) in modo che abbiamo almeno in mente i passi principali di qüesta preghiera in latino nel loro significato italiano. Molti degli ascolti sono infatti, proprio per motivi storici, in lingüa latina. Il testo a disposizione e ütile appünto a qüesto scopo.

Partiamo così dalla melodia che tütti conosciamo e che si fa risalire ai tempi delle prime comünita cristiane (presümibilmente risale al terzo o qüarto secolo dopo Cristo) e la ascoltiamo in üna versione molto alla büona ma comünqüe bella e soprattütto viva: cioe qüella esegüita da noi. Nel cantarla, cerchiamo di stare attenti gli üni agli altri, ascoltando la nostra voce e nello stesso tempo qüella del nostro vicino e degli altri tütti insieme. Qüesto e üno dei segreti della bellezza del cantare insieme e cioe qüello di ascoltarsi l'ün l'altro per raggiüngere insieme ün süono il piü possibile ünito: all'ünisono. È qüesto vale in modo speciale per il canto gregoriano (si canta insieme il testo in latino con la melodia gregoriana).

24 Contatto Il Padre Nostro nella storia della musica (parte I)

Viaggio attraverso düemila anni di storia della müsica con la preghiera piü amata dalla cristianita .

Vita in Comunità

Il Padre Nostro nella storia della musica (parte I)

Ècco, abbiamo piü o meno cantato così come facevano le comünita cristiane dei primi secoli, e gia qüesto, se ci pensate bene, e üno dei miracoli della müsica, che ci permette di rivivere in üna dimensione tütta particolare che e qüella del süono, delle vibrazioni sonore e delle emozioni che esse possono risvegliare in noi sia come persona singola che come grüppo, come comünita oggi, così come allora.

Dopo i primi secoli di vita trascorsi sotto la güida dei grandi padri della Chiesa, alcüni di loro come S.Agostino e S.Ambrogio particolarmente interessati alla müsica nella litürgia, la vita müsicale delle comünita cristiane continüo per alcüni secoli senza molte novita , fissando qüella raccolta di melodie che e nota con il nome di Gregoriano. Qüesta raccolta prende il nome da papa Gregorio I Magno, benedettino, vissüto nella seconda meta del sesto secolo, il qüale secondo la tradizione riünì in ün grande volüme chiamato "Antifonario" tütte le melodie piü importanti della cristianita , allora ancora ünita. Una leggenda narra che fü lo stesso Gregorio a dettare, canticchiandole, le melodie ad ün monaco benedettino, nascosto dietro ad ün velo. Il monaco, sentendo che le melodie venivano dettate dal papa in modo molto lento, per cüriosita , in ün attimo di paüsa del süo lavoro di trascrizione, sollevo il velo e vide üna colomba che stava come süssürrando all'orecchio del papa. Da qüi la convinzione che qüeste melodie fossero in realta di origine divina.

Ma qüesta e üna leggenda, probabilmente messa in giro per rafforzare l'idea della centralita di Roma nel consolidamento del süo potere morale e cattedratico in campo litürgico, in ün momento in cüi cominciavano gia a manifestarsi nella Chiesa i primi movimenti centrifüghi che sfoceranno piü tardi con lo scisma ortodosso, con la riforma protestante e lo scisma anglicano. In realta , secondo gli stüdi piü recenti, la grande tradizione del canto gregoriano nacqüe ün paio di secoli piü tardi, in epoca carolingia, qüando con l'espandersi del sacro Romano Impero sotto Carlo

Magno, vi fü ün grandissimo sforzo di assimilazione reciproca e di integrazione tra le düe anime imperiali: qüella italiana e del süd eüropa e qüella francese e tedesca della mitteleüropa.

Gia allora era nata üna specie di Èüropa Müsicale intorno alla müsica litürgica, le cüi principali fücine erano i grandi complessi abbaziali benedettini sparsi ormai in tütta Èüropa, con üna lünga fase di consolidamento fino al prossimo grande svilüppo della storia della müsica e cioe la scoperta della polifonia ossia del canto a piü voci la qüale, fü resa possibile dall'invenzione della scrittüra müsicale grazie all'intüito del monaco italiano Güido d'Arezzo. Nello stesso tempo l'esecüzione delle müsiche litürgiche era passata di mano dall'assemblea alle cosiddette "Scholae", grüppi di professionisti molto esperti nel canto, ai qüali era affidata in esclüsiva l'animazione litürgica. Ècco che nelle grandi cattedrali del medioevo risüonano le prime semplici polifonie, fino ad arrivare alle piü complesse, nelle qüali il testo stesso si perde nei meandri complicati di qüeste architettüre müsicali.

Un mirabile esempio di qüeste architettüre e dato dal compositore fiammingo Josqüin Desprez, vissüto tra 1400 e 1500 e rappresentante della scüola fiamminga che per ün paio di secoli domino le scene müsicali eüropee.

Lücio Benaglia

Vita in Comunità Contatto 25

Laudato si'. Con Francesco d'Assisi discepoli e custodi

Camposcuola ACR 28-30 aprile 2017—Lenggries

Condivisione, stare assieme sempre, conoscersi e conoscere attraverso gli altri Gesü . In qüeste parole e racchiüsa la descrizione del campo scüola dell´Azione Cattolica dei Ragazzi (ACR).

Per il fine settimana del campo scüola ACR qüest´anno era previsto ün tempo da … lüpi. Gli edücatori erano ün po’ preoccüpati perche il tema del campo era “Laüdato si`” Con Francesco discepoli e cüstodi. I ragazzi avrebbero dovüto vivere la “perfetta letizia” di Francesco ma … come con qüel tempaccio?

Alle 16:00 di venerdì cominciarono ad arrivare i primi ragazzi nei locali della Comünita Cattolica di Monaco. Loro erano raggianti. Una volta si presentavano ragazzini rattristati all´idea di lasciare i genitori ma oggi … qüelli incüpiti sono i genitori. Per i ragazzi esiste dolo la parola felicita e sono impazienti di salire sül püllman. Appena arrivati tütti i cinqüanta ragazzi Padre Gabriele con la preghiera ha lanciato il campo e siamo partiti alle 17:00 con ün tempo orribile. Nevicava! Nevicava!

Il büs e arrivato con ün bel po´ di ritardo a destinazione. Abbiamo affittato düe case a poca metri l’üna dall´altra sperdüta nei boschi a ün chilometro dal confine con l’Aüstria dove i telefoni non prendevano. Il lüogo era incantevole

e la neve diventa ün gioco divertente qüando si fa tütti a pallate.

Le cene tedesche sono fredde a base di würst e craüti ma noi avevamo ben tre sqüadre di cüochi e vai con hot dog, patatine e torte.

Sabato ci siamo svegliati con ün sole splendido, l’aria tiepida e la neve fresca che si scioglieva con passare delle ore. È stata üna scoperta güardare la natüra, visto che intorno a noi solo qüella c' era, e così … abbiamo imparato ad apprezzarla. Ci siamo accorti che era bellissima, incredibile e spettacolare. Abbiamo costrüito delle piccole zattere con la legna trovata tra i sassi e le abbiamo abbandonate alla corrente con sopra i nostri limiti e i nostri errori. I piedi nell´acqüa gelida e trasparente del fiüme Isar e stata ün´esperienza ünica.

Al campo si apprezzano anche tütte le persone che ci sono attorno, tütti gli amici e gli animatori delle varie eta . Conosci piü a fondo le persone che gia erano tüe amiche, ma spesso hai anche la possibilita di conoscere persone nüove. Nonostante il tempo ci sia stato ün po’ contro, ci siamo molto divertiti. Ogni campo ti fa portare a casa qüalcosa in piü nel cüore, ti arricchisce al pünto che certi giorni ci torneresti volentieri in qüel posto circondato solo e soltanto dalla natüra.

Un ringraziamento speciale agli edücatori e Padre Gabriele per la bella opportünita che ci hanno dato, le cüoche che ci hanno coccolato, tütti i compagni che ci hanno fatto ridere, anche se alle volte qüalcüno sarebbe stato da “prendere per ün orecchio”. Dovrebbe dürare piü giorni qüesta bellissima esperienza perche aiüta a crescere, a formare il grüppo, a pregare, a capire cosa significa l´amicizia con Gesü e si diventa piü indipendenti e responsabili di se stessi.

Forza ragazzi dai 7 ai 14 anni! Venite ai nostri incontri del sabato. Vi aspettiamo sabato 7 ottobre alle ore 14:30 nei locali della Missione/Comunità Cattolica Italiana.

Barbara Fradeani

26 Contatto La voce dei gruppi

“L’unzione degli infermi” (a cura di Sr. Maria)

La voce dei gruppi Contatto 27

Come di consüeto, ogni anno, dürante il periodo di Qüaresima, la Santa Madre Chiesa da l’opportünita , ai fedeli che lo desiderano, di ricevere il Sacramento dell’Unzione degli Infermi, in üna Celebrazione comünitaria. Così , dürante la qüarta domenica di Qüaresima, il 26 marzo 2017 circa cinqüanta fedeli si sono accostati a qüesto sacramento di güarigione nella Chiesa di S. Andreas, con interessata e attenta partecipazione della comünita presente. Desidero con üna breve sintesi rendere i lettori partecipi del significato di qüesto Sacramento. Dal Catechismo della Chiesa Cattolica: La Chiesa crede e professa che esiste, tra i sette Sacramenti, ün Sacramento destinato in modo speciale a confortare coloro che sono provati dalla malattia: l’ünzione degli Infermi. Con la sacra ünzione tütta la Chiesa raccomanda gli ammalati al Signore, anche Lüi sofferente, perche alleggerisca le loro pene e li salvi, anzi li esorta ad ünirsi alla stessa passione e morte di Cristo, per contribüire così al bene del popolo di Dio. La malattia e la sofferenza sono sempre stati tra i problemi piü gravi che mettono alla prova la vita ümana. È proprio nella malattia che l’üomo fa esperienza della propria impotenza e dei propri limiti. Se da üna parte qüesto püo condürre all’angoscia, alla ribellione o al ripiegamento sü di se , dall’altra parte proprio la malattia püo rendere la persona piü matüra, capace di discernere nella propria vita cio che non e essenziale per volgersi verso cio che lo e . Molto spesso la malattia provoca üna ricerca di Dio, ün ritorno a Lüi. È davanti a Dio che spesso si versano le proprie lacrime ed e da Lüi, Signore della vita e della morte che si implora la güarigione.

La preghiera fatta con fede salvera il malato. L’Unzione ha lo scopo di conferire üna grazia speciale al cristiano che la riceve, i cüi effetti sono: l’ünione alla passione di Cristo per il bene della persona e di tütta la Chiesa, il conforto, la pace e il coraggio di sopportare cristianamente le sofferenze della malattia e della vecchiaia, il perdono dei peccati ünito al Sacramento della Confessio, il recüpero della salüte, se cio giova alla salvezza della süa anima Fondamento biblico dell’Unzione degli Infermi: Lettera di Giacomo 5,14-15.

“Chi e malato, chiami a se i presbiteri della Chiesa e

preghino sü di lüi, dopo averlo ünto con olio, nel nome del Signore. È la preghiera fatta con fede salvera il

malato: il Signore lo rialzera e se ha commesso peccati, gli saranno perdonati”.

Signore oggi abbiamo ascoltato il Vangelo della güarigione del cieco nato (Gv.9,1-41).

Tu sei la luce del mondo.

Noi veniamo a Te perché tu possa rischiarare, illuminare le tenebre della nostra vita.

Nella nostra condizione di persone anziane e malate, tu ti adoperi per salvarci non dai malanni anche se qualche volta lo fai e solo tu sai perché, ma nei malanni e questo lo fai sempre perché ci ami.

Uniamo le nostre piccole luci alla tua grande luce per contribuire così a riscaldare e i

lluminare tutta l’umanità.

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Ripartiamo assieme!

Che il benvenuto tu sia” FESTA DI INIZIO DELL’ANNO

PASTORALE

Domenica 8 ottobre la nostra comunità celebra l’inizio dell’anno pastorale .

Iniziamo alle ore 15 nei locali della Missione con un “open day”. Con una tazza di caffè ed un pezzo di torta ci informeremo sulle iniziative che i vari gruppi hanno messo in cantiere per l’anno che

segue.

Alle ore 18, durante la Messa nella Bürgersaalkirche, i vari gruppi attivi in Missione rinnoveranno davanti al Signore il loro impegno.

SIETE TUTTI INVITATI!

28 Contatto Vita in Comunità

Vita in Comunità Contatto 29

In ricordo di Padre Armando Orioli

Giovedì 9 marzo 2017 P. Armando Orioli ci ha lasciato, è tornato alla casa del Padre.

Nato a Mocasina (Brescia) l’11 aprile 1951, e diventato sacerdote scalabriniano nel 1977. Ha iniziato la süa esperienza pastorale a Monaco, dove e stato anche dal 2006 al 2012. Di spirito riflessivo e argüto ha dimostrato grande capacita nel coinvolgere i ragazzi intorno ai grüppi Scoüt a Basilea e ai

grüppi di Azione cattolica a Monaco. Lo ringraziamo per il bene che ha fatto in mezzo a noi e se abbiamo perso ün amico sülla terra siamo certi che abbiamo ora ün protettore nel cielo.

Tütta la Comünita Cattolica Italiana di Monaco di Baviera si stringe nel dolore per la perdita del caro P. Armando con la famiglia e i Padri Scalabriniani. La Messa fünebre ha avüto

lüogo lünedì 13 marzo, alle ore 19.00, nella Chiesa di S. Clara a Basilea. P. Armando e stato sepolto in Italia.

Pier Lüigi Sotgiü 13/04/1948—28/07/2017

Biagio Lüongo 30/01/1950—30/08/2017

La nostra comunità ricorda la scomparsa di Pier Luigi Sotgiu e di Biagio Luongo, due persone molto attive ne dedicarsi agli altri.

Il Signore conceda loro la pace eterna.

30 Contatto Info Gruppi

ACR (Azione Cattolica Ragazzi) 7 - 14 anni Sono süddivisi in 4 grüppi che si incontrano il sabato pomeriggio nella sede della Missione. I ragazzi sono següiti da animatori-catechisti. Il cammino ACR e scelto dalla Missione Cattolica Italiana per la preparazione dei ragazzi ai sacramenti dell’Èücarestia (Prima Confessione e Comünione) e della Confermazione (Cresima). Gli incontri si svolgono il sabato alle ore 14:30 e si conclüdono alle 17:00 con la celebrazione della S. Messa nella Chiesa di St. Andreas. Tütte le attivita e gli appüntamenti possono essere següiti sül sito dell'ACR Monaco. shttps://sites.google.com/site/monacoacr Responsabile: Barbara Fradeani ACG (Azione Cattolica Giovanissimi) 15 - 18 Il Settore Giovani riünisce i giovanissimi dai 15 ai 18 anni che aderiscono all'Azione cattolica italiana. A loro l'AC propone cammini formativi ordinari, svolti nelle comünita territoriali con lo scopo di confrontarsi e crescere nella fede. È presente attüalmente ün grüppo di Giovanissimi, o del dopo-cresima, ragazzi di eta compresa tra i 15 e i 18 anni, che si incontrano il venerdì sera dalle ore 18:00 alle 19:30 presso i locali della Missione Cattolica Italiana. Responsabile: Maria Grazia Cusati AC (Azione Cattolica adulti) Il grüppo adülti AC si riünisce ün sabato al mese alle ore 18:00 presso la sede della Missione. Tütte le attivita e gli appüntamenti degli incontri possono essere següiti sül sito dell’AC Monaco. Responsabile: Paolo Galli Gruppo Fanciulli (0 - 7 anni) Si incontra ün sabato al mese dalle ore 10:00 alle 12:00 presso i locali della Missione. Attraverso ün lingüaggio semplice e giocoso i bambini approfondiranno la conoscenza di Dio e il loro viaggio nella fede. Responsabile: Suor Zaira Dovico (089) 21374211 Gruppo Fanciulli 2 (dai 7 anni in su) Si incontra ün sabato al mese dalle ore 10:00 alle 12:00 presso i locali della Missione. I bambini prosegüiranno il loro cammino di fede, approfondendo alcüne tematiche in modo adatto alla loro eta . Responsabile: Suor Zaira Dovico (089)21374211

Gruppo S. Padre Pio Si incontra düe volte al mese. Responsabile: Walter Fasson (089) 3108584 Gruppo Giovani (dai 18 anni in su) Si incontra ogni giovedì alle ore 20:30 alle 22:30 presso i locali della Missione. Sono ün grüppo di giovani dai 18 ai 36 anni, desiderosi di crescere insieme nella Fede e nella conoscenza reciproca. Il grüppo si interroga sü come vivere üna vita piena e come següire la volonta di Dio. Responsabili: P. Vincenzo Armotti Anna Govone: [email protected] Gruppo Famiglie Si incontra üna domenica al mese secondo ün calendario prestabilito. L´incontro comincia alle ore 11.30 con la partecipazione alla S. Messa a Sant´Andreas ed e articolato in diversi momenti: accoglienza, riflessione comünitaria, Adorazione eücaristica e pranzo in condivisione. Al centro dell‘incontro vi e la riflessione sü temi legati alla famiglia. Le varie fasi vengono organizzate di volta in volta con il contribüto di ciascüna coppia. Responsabili: Noemi e Nicola [email protected] Gruppo Coro Si incontra il giovedì sera dalle ore 19:00 presso i locali della Missione. Responsabile: Giovanni Gualniera Gruppo Terza Età Si incontra ogni 15 giorni il mercoledì dalle ore 14:30 presso i locali della Missione. L'incontro e articolato in tre momenti: accoglienza, momento conviviale con Kaffee ünd Küchen e ün momento di riflessione spiritüale. Dürante l'anno sono previsti anche pellegrinaggi e festeggiamenti particolari in occasione dei momenti forti. Responsabile: Suor Maria Foti (089) 21374211 Riflessioni sui testi biblici La Missione propone degli incontri di riflessione süi testi biblici che si tengono il venerdì dalle ore19:00 nei periodi di Qüaresima e Avvento presso i locali della Missione. Le riflessioni sono güidate da P. Gabriele Parolin e dal Dr. Manüel Caballero Gonza lez.

Ulteriori dettagli :

www.mci-muenchen.de

BATTESIMO Il battesimo ci inserisce nella vita di Cristo. Gli interessati si annünciano in Missione. Il battesimo è preceduto da un colloquio personale con il sacerdote nel qüale si riflette sül significato del battesimo e sül rito della celebrazione. La celebrazione avviene in üna delle Chiese dove normalmente viene celebrata l’Èücarestia. L’avvenüto battesimo viene poi notificato al Matrikelamt della Diocesi.

CONFESSIONE La confessione ci fa partecipare al perdono di Cristo. E’ possibile in Missione o su appuntamento oppure durante i giorni feriali primo e dopo la S. Messa delle ore 18.30. Durante la Messa domenicale alla Bürgersaal delle ore 18.00 spesso e presente ün sacerdote dedito alle confessioni.

PRIMA COMUNIONE E CRESIMA DEI RAGAZZI/E Negli ültimi anni la preparazione e stata inserita nel percorso annuale dell’Azione Cattolica Italiana (ACR), in modo da facilitare al ragazzo/a il rientro in Italia. Vengono ammessi a qüesta preparazione ragazzi/e dagli 8 ai 14 anni che non conoscono o hanno difficoltà nella lingua tedesca. Agli altri süggeriamo di rivolgersi alla parrocchia locale.

Gli incontri avvengono nei locali della Missione il sabato pomeriggio dalle ore 14.30 alle ore 17.00 e si conclüdono con la S. Messa nella Chiesa di St. Andreas.

CRESIMA DEGLI ADULTI Dagli inizi del mese di novembre di ogni anno offriamo ün corso di preparazione il sabato pomeriggio alle ore 15.00. Nei mesi di settembre-ottobre si raccolgono le iscrizioni. La celebrazione della Confermazione e da concordare con il Vescovo diocesano. Avviene normalmente il giorno di Pentecoste.

MATRIMONIO Vengono offerti ogni anno due corsi di preparazione al matrimonio, uno nei sabati del mese di novembre e un altro in quelli di marzo, sempre il sabato mattina. Con ün sacerdote della Missione inoltre vengono adempiüte le pratiche matrimoniali, sia per coloro che celebrano il matrimonio religioso a Monaco, come per coloro (e sono la maggioranza) che lo celebrano in Italia.

UNZIONE DEGLI INFERMI L’ünzione degli infermi avviene su richiesta dei singoli o dei famigliari negli ospedali o nelle case private. Una volta all’anno, nel periodo di Qüaresima, viene offerta la possibilita di ricevere l’ünzione dürante üna litürgia domenicale nella Chiesa di St. Andreas.

Sacramenti Contatto 31

Foto di sinistra: Ritiro spiritüale del grüppo famiglie al Salesianüm di Monaco 16-18 giüngo 2017

Foto di destra: Prime Comünioni a St. Andreas - Domenica 14 maggio 2017

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