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PIEMONTE Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB/BN Anno XXXV - n. 2 - Febbraio 2018 - Euro 1,00 Periodico della Confederazione Italiana Agricoltori La sfida di un’agricoltura sostenibile Ricambio generazionale ai vertici della Cia piemontese: dopo la relazione di Lodovico Actis Perinetto, Gabriele Carenini eletto presidente all’unanimità, vice Alessandro Durando. Presenti ottantuno delegati e numerosi ospiti All’interno Alessandria - Fauna selvati- ca: protesta degli agricoltori Il presidio all’incontro con la Pro- vincia del 23 gennaio A PAGINA 12 Asti - «Dare valore al terri- torio e speranze ai giovani» Gli impegni primari dellanno per Alessandro Durando A PAGINA 15 Cuneo - «La politica risolva il problema acqua» Lappello di Cia dopo lassemblea Acque Irrigue Cuneesi A PAGINA 16 Novara - Dissuasori a ultrasuoni contro gli ungulati Un sistema sperimentato con ri- sultati positivi in Toscana A PAGINA 18 Biella - Nasce Cia di Biella, presidente Coda Zabetta Lassemblea straordinaria dellAsso- ciazione Contadini Biellesi A PAGINA 19 Torino - «Pascolamenti abusivi, adesso basta!» Chiesto a prefetto e autorità re- gionali il ripristino della legalità A PAGINA 20 Agricoltura, innovare per uno sviluppo sostenibile. Estato questo lo slogan del- la VII assemblea elettiva re- gionale della Cia del Pie- monte che si è svolta ve- nerdì 9 febbraio a Torino. Il direttore regionale Gio- vanni Cardone, aprendo i lavori davanti agli ottantuno delegati eletti nella assem- blee provinciali e interpro- vinciali e ai numerosi ospiti, ha reso omaggio a Marzia Serasso, prematuramente scomparsa, direttrice regio- nale dal 2010 al 2014, dando in questo ruolo un impor- tante contributo al radica- mento dellOrganizzazione nel mondo agricolo ed es- sendo apprezzata da tutti per le sue qualità umane e la sua competenza. Hanno assistito ai lavori dellassemblea il vice mini- stro dellAgricoltura Andrea Olivero, lassessore regio- nale allAgricoltura Giorgio Ferrero , leuroparlamenta- re Daniele Viotti, i parla- mentari Mino Taricco, Lu- cio Malan, Chiara Gribau- do, Federico Fornaro, Fa- bio Lavagno, Magda Zano- ni, i consiglieri regionali An- tonio Ferrentino, Elvio Ro- stagno, Gian Luca Vignale, Silvana Accossato, il diret- tore regionale dellInps Giu- seppe Baldino, il presiden- te dellUncem Lido Riba, Mario Abrate presidente di Fedagri Piemonte-Con- fcooperative, Paolo Berto- lotto in rappresentanza di Confagricoltura Piemonte. Il presidente uscente Lodo- vico Actis Perinetto ha svolto la relazione introdut- tiva, cominciando con un breve excursus sullattività e le battaglie condotte dalla Cia del Piemonte nel qua- driennio della sua presiden- za, che è coinciso con la piena realizzazione dellau- toriforma della Cia. IL MIO IMPEGNO «Rafforzare la Confederazione e valorizzare chi lavora la terra» n di Gabriele Carenini Presidente Cia Piemonte Assumendo la Presidenza della Cia del Piemonte de- sidero in primo luogo ringraziare tutti i delegati per la fiducia accordatami. Un pensiero riconoscente va in particolare al mio predecessore Lodovico Actis Pe- rinetto, che ha scelto di farsi da parte per lasciare spazio ai giovani e di cui spero di essere un degno erede. Lincarico che mi è stato conferito è molto gravoso, ma mi incoraggia il pensiero che potrò contare sul sup- porto e la collaborazione del vice presidente regionale Alessandro Durando, del direttore regionale Giovanni Cardone, dei soci, dei dirigenti, dei tecnici e di tutti i funzionari della Cia del Piemonte. La situazione del mondo agricolo non è facile. La redditività del settore è ancora troppo bassa. Le aziende agricole continuano ad essere oberate da costi di pro- duzione elevati, da bassi prezzi alla produzione, dalla troppa burocrazia, dalle difficoltà di accesso al credito e dai rapporti sperequati con lindustria di trasforma- zione e la grande distribuzione organizzata. Lagri- coltura è anche chiamata a rispondere sempre meglio alle aspettative della società rispetto ai temi della qua- lità alimentare, della biodiversità, del benessere degli animali, delluso delle risorse idriche. Cè ancora molto lavoro da fare per lo sviluppo del settore, per lemancipazione degli imprenditori agricoli ed il ricambio generazionale, e la Cia può svolgere un ruolo importante in questa direzione. Per parte mia mi impegnerò al massimo delle mie capacità per rafforzare ulteriormente lautorevolezza della Cia del Piemonte, che ha alle spalle un lungo percorso di sfide, battaglie e successi, e che può dare un contributo decisivo alla valorizzazione di chi lavora la terra e produce prodotti di qualità, creando ricchezza, servizi e paesaggio. LA VII ASSEMBLEA REGIONALE SI È SVOLTA VENERDÌ 9 FEBBRAIO A TORINO Passaggio di consegne tra il presidente uscente Lodo- vico Actis Pe- rinetto (a de- stra) e il neo eletto Gabrie- le Carenini (a sinistra) CONTINUA A PAGINA 3 Scanavino confermato presidente nazionale Nel momento in cui il giornale va in stam- pa, è in conclusione a Roma la VII As- semblea elettiva nazionale della Cia-Agri- coltori Italiani, che ha visto la conferma, nel suo secondo mandato, di Dino Scanavino (nella foto) presidente nazionale. LAssemblea, strutturata su due giornate di lavori (21/22 febbraio), si è svolta allAudi- torium della Tecnica di viale Tupini alla presenza di oltre 400 delegati provenienti dalle Cia di tutta Italia, più circa 150 ospiti esterni relatori e rappre- sentanti del mondo politico e istituzionale. « Egiunto il momento di un nuovo modo di intendere lagricoltura che deve essere basato sullinnovazione (di- gitale, della ricerca, organizzativa e so- ciale) e il legame del territorio. Questi capisaldi devono favorire le filiere delle diverse aree: intensive, interne, urbane, periurbane e Mezzogiorno - ha dichiarato il presidente Scanavino, illustrando il Do- cumento programmatico - Per ottimizzare la competitività, lagricoltura deve accorciare le filiere e sviluppare sistemi lo- cali di produzione, nellottica di tutela di un adeguato red- dito degli imprenditori agri- coli, oggi ancora molto infe- riore a quello medio degli altri settori produttivi. Stiamo la- vorando alla creazione di Or- ganizzazioni Interprofessio- nali convinti però che Governo e Regioni debbano promuo- vere la pianificazione strategica integran- do lapproccio ai consueti Tavoli di filiera. Ci aspettano altri quattro anni di impegno e opportunità da cogliere e attuare».

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PIEMONTEPoste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB/BN

Anno XXXV - n. 2 - Febbraio 2 018 - Euro 1,00

Periodico dellaC o n fe d e ra z i o n eItaliana Agricoltori

La sfida di un’agricoltura sostenibileRicambio generazionale ai vertici della Cia piemontese: dopo la relazione di Lodovico Actis Perinetto, Gabriele

Carenini eletto presidente all’unanimità, vice Alessandro Durando. Presenti ottantuno delegati e numerosi ospiti

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o

Alessandria - Fauna selvati-ca: protesta degli agricoltoriIl presidio all’incontro con la Pro-vincia del 23 gennaio

A PAGINA 12

Asti - «Dare valore al terri-torio e speranze ai giovani»Gli impegni primari dell’anno perAlessandro Durando

A PAGINA 15

Cuneo - «La politica risolvail problema acqua»L’appello di Cia dopo l’ass embleaAcque Irrigue Cuneesi

A PAGINA 16

Novara - Dissuasori aultrasuoni contro gli ungulatiUn sistema sperimentato con ri-sultati positivi in Toscana

A PAGINA 18

Biella - Nasce Cia di Biella,presidente Coda ZabettaL’assemblea straordinaria dell’Ass o-ciazione Contadini Biellesi

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Torino - «Pascolamentiabusivi, adesso basta!»Chiesto a prefetto e autorità re-gionali il ripristino della legalità

A PAGINA 20

“Agricoltura, innovare peruno sviluppo sostenibile”.E’ stato questo lo slogan del-la VII assemblea elettiva re-gionale della Cia del Pie-monte che si è svolta ve-nerdì 9 febbraio a Torino.Il direttore regionale G io-vanni Cardone, aprendo ilavori davanti agli ottantunodelegati eletti nella assem-blee provinciali e interpro-vinciali e ai numerosi ospiti,ha reso omaggio a Marz iaSerass o, prematuramentescomparsa, direttrice regio-nale dal 2010 al 2014, dandoin questo ruolo un impor-tante contributo al radica-mento dell’O rga n i zz az i o n enel mondo agricolo ed es-sendo apprezzata da tuttiper le sue qualità umane e lasua competenza.Hanno assistito ai lavorid e l l’assemblea il vice mini-stro dell’Agricoltura An dreaOliv ero, l’assessore regio-nale all’Agricoltura G iorgioFe r re ro , l’europarlamenta -re Daniele Viotti, i parla-mentari Mino Taricco, Lu -cio Malan, Chiara Gribau-do, Federico Fornaro, Fa -bio Lavagno, Magda Zano-ni, i consiglieri regionali An -tonio Ferrentino, Elvio Ro-stag no, Gian Luca Vignale,Silvana Accossato, il diret-tore regionale dell’Inps G iu-seppe Baldino, il presiden-te dell’Uncem Lido Riba,Mario Abrate presidente diFedagri Piemonte-Con-fcooperative, Paolo Berto-

l o tto in rappresentanza diConfagricoltura Piemonte.Il presidente uscente L odo-vico Actis Perinetto hasvolto la relazione introdut-

tiva, cominciando con unbreve excursus sull’attività ele battaglie condotte dallaCia del Piemonte nel qua-driennio della sua presiden-

za, che è coinciso con lapiena realizzazione dell’au -toriforma della Cia.

IL MIO IMPEGNO«Rafforzare la Confederazione

e valorizzare chi lavora la terra»n di Gabriele Carenini

Presidente Cia Piemonte

Assumendo la Presidenza della Cia del Piemonte de-sidero in primo luogo ringraziare tutti i delegati per lafiducia accordatami. Un pensiero riconoscente va inparticolare al mio predecessore Lodovico Actis Pe-rin etto, che ha scelto di farsi da parte per lasciarespazio ai giovani e di cui spero di essere un degnoere de.L’incarico che mi è stato conferito è molto gravoso, mami incoraggia il pensiero che potrò contare sul sup-porto e la collaborazione del vice presidente regionaleAlessandro Durando, del direttore regionale G iovanniCardon e, dei soci, dei dirigenti, dei tecnici e di tutti ifunzionari della Cia del Piemonte.La situazione del mondo agricolo non è facile. Laredditività del settore è ancora troppo bassa. Le aziendeagricole continuano ad essere oberate da costi di pro-duzione elevati, da bassi prezzi alla produzione, dallatroppa burocrazia, dalle difficoltà di accesso al credito edai rapporti sperequati con l’industria di trasforma-zione e la grande distribuzione organizzata. L’agr i-coltura è anche chiamata a rispondere sempre meglioalle aspettative della società rispetto ai temi della qua-lità alimentare, della biodiversità, del benessere deglianimali, dell’uso delle risorse idriche.C’è ancora molto lavoro da fare per lo sviluppo delsettore, per l’emancipazione degli imprenditori agricolied il ricambio generazionale, e la Cia può svolgere unruolo importante in questa direzione. Per parte mia miimpegnerò al massimo delle mie capacità per rafforzareulteriormente l’autorevolezza della Cia del Piemonte,che ha alle spalle un lungo percorso di sfide, battaglie esuccessi, e che può dare un contributo decisivo allavalorizzazione di chi lavora la terra e produce prodottidi qualità, creando ricchezza, servizi e paesaggio.

LA VII ASSEMBLEA REGIONALE SI È SVOLTA VENERDÌ 9 FEBBRAIO A TORINO

Passaggio diconsegne trail presidenteuscente Lodo-vico Actis Pe-rinetto (a de-stra) e il neoeletto Gabrie-le Carenini (as i n i s t ra )

CONTINUA A PAGINA 3

Scanavino confermato presidente nazionaleNel momento in cui il giornale va in stam-pa, è in conclusione a Roma la VII As-semblea elettiva nazionale della Cia-Agri-coltori Italiani, che ha visto la conferma,nel suo secondo mandato, diDino Scanavino (nella foto)presidente nazionale.L’Assemblea, strutturata sudue giornate di lavori (21/22febbraio), si è svolta all’Audi -torium della Tecnica di vialeTupini alla presenza di oltre400 delegati provenienti dalleCia di tutta Italia, più circa 150ospiti esterni relatori e rappre-sentanti del mondo politico eistitu zionale.« E’ giunto il momento di unnuovo modo di intendere l’agricoltura chedeve essere basato sull’innovazione (di-gitale, della ricerca, organizzativa e so-ciale) e il legame del territorio. Questi

capisaldi devono favorire le filiere dellediverse aree: intensive, interne, urbane,periurbane e Mezzogiorno - ha dichiaratoil presidente Scanavino, illustrando il Do-

cumento programmatico - Perottimizzare la competitività,l’agricoltura deve accorciare lefiliere e sviluppare sistemi lo-cali di produzione, nell’o tt i cadi tutela di un adeguato red-dito degli imprenditori agri-coli, oggi ancora molto infe-riore a quello medio degli altrisettori produttivi. Stiamo la-vorando alla creazione di Or-ganizzazioni Interprofessio-nali convinti però che Governoe Regioni debbano promuo-

vere la pianificazione strategica integran-do l’approccio ai consueti Tavoli di filiera.Ci aspettano altri quattro anni di impegnoe opportunità da cogliere e attuare».

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Febbraio 2 0182 | RE GIONALE

Latte, le dop casearieper contrastare la crisiIn Italia la filiera del latte deve fare i conti con unincremento delle consegne, cresciute mediamente del3,3% fra gennaio e novembre 2017, su base tenden-ziale, con una punta del 5,7% in ottobre. In Europa latendenza è ancora più accentuata. Montagne di lattein polvere affollano in questo momento i magazzinicomunitari ed è scattato lo stop agli ammassi.E’ di nuovo crisi? Non è detto. Se da una parte arrivanosegnali negativi: le Borse merci di Lodi e Verona hannoquotato a gennaio il latte spot circa un 6% in menorispetto allo stesso periodo del 2017, dall’altra parte,arrivano segnali molto positivi: le esportazioni italianedei prodotti lattiero caseari fra gennaio e ottobre 2017sono cresciute del 14% in quantità e del 12,3% in valore(con un boom di latte e panna, che hanno segnatorispettivamente il +42,3% in quantità e il 35,6% involume). Trend positivo anche per i formaggi, che neiprimi dieci mesi del 2017 hanno messo a segno un+6,6% in volume e un +9,4% in valore.I numeri positivi relativi alle esportazioni impongonoalla filiera italiana di proseguire con convinzione sullastrada delle Dop casearie, sostenendo l’export conpolitiche promozionali differenziate in base alle esi-genze dei consumatori nel mondo, ma facendo nelcontempo attenzione agli equilibri produttivi.

L’ANGOLO DELL’AV VO C ATOAgriturismo, rischio fallimento?Ho letto il vostro articolo (pubblicato loscorso mese) sul rischio di fallimento per il“f also” imprenditore agricolo, e cioè perchi esercita “attività connesse” a quellepropriamente agricole, quando sono leprime a prevalere sulle seconde e nonviceversa. In sintesi, avete detto che siviene considerati imprenditori commer-ciali - e quindi si può fallire - in due casi: inprimo luogo, se si praticano solo le “at -tività connesse”, senza svolgere anchequelle principali; in secondo luogo, se siesercitano entrambe, ma le attività pro-priamente agricole assumono rilevanzaminore rispetto a quelle “conness e”. In-sieme alla mia famiglia gestisco un agri-turismo. In quale situazione mi trovo?

Gentile lettore, anche con riferimentoa l l’attività agrituristica, la Cassazione(sentenza n. 8690/2013) ha applicato ilproprio generale orientamento, secondocui - per escludersi l’assoggettabilità afallimento di chi la esercita - va verificatoin concreto, caso per caso, «la ricorrenzadei requisiti di connessione fra attivitàagrituristiche ed attività propriamenteagricole e della prevalenza di queste ul-time rispetto alle prime». Tuttavia, la Su-prema Corte ha precisato che - nella fat-tispecie - la valutazione in questione vacondotta tenendo anche in considera-zione le previsioni portate dalla leggequadro nazionale (20 febbraio 2006, n.96) sulla disciplina dell’agriturismo, inparticolare quelle (suo art. 2) che de-

finiscono la dimensione e le caratteri-stiche di tale attività.Ai sensi di tale norma nazionale, rien-trano dunque nell’attività di agriturismoquelle di «ricezione e ospitalità esercitatedagli imprenditori agricoli (di cui all'ar-ticolo 2135 del codice civile), anche nellaforma di società di capitali o di persone,oppure associati fra loro, attraverso l'u-tilizzazione della propria azienda in rap-porto di connessione con le attività dicoltivazione del fondo, di silvicoltura e diallevamento di animali». Precisa poi lalegge citata che «possono essere addettiallo svolgimento dell'attività agrituristical'imprenditore agricolo e i suoi familiari(che collaborano nel contesto di un’im -presa familiare, di cui all’art. 230-bis delcodice civile), nonché i lavoratori dipen-denti a tempo determinato, indetermi-nato e parziale», precisandosi che «il ri-corso a soggetti esterni è consentitoesclusivamente per lo svolgimento di at-tività e servizi complementari».La stessa legge ha però coerentementerichiesto (art. 4) che «l'organizzazionedell'attività agrituristica non abbia di-mensioni tali da perdere i requisiti diconnessione rispetto all'attività agricola»,dovendo quest’ultima restare prevalente.

Al fine di chiarire quando ciò era daritenersi integrato, il legislatore nazionaleaveva fissato alcuni parametri unitari,mentre spettava alle Regioni ed alle Pro-vince Autonome il potere di definire «icriteri per la valutazione del rapporto diconnessione delle attività agrituristicherispetto alle attività agricole che devonorimanere prevalenti, con particolare ri-ferimento al tempo di lavoro necessarioall'esercizio delle stesse attività».Orbene, sia i parametri nazionali unitari,sia i criteri valutativi regionali o provin-ciali sono inapplicabili: i primi per de-cisione della Corte Costituzionale e i se-condi in virtù della citata sentenza resadalla Cassazione.In effetti, siccome le leggi regionali di-spongono in modo fra loro diverso, se siseguissero i rispettivi criteri valutativi,l’assoggettamento a fallimento dell’im -presa agrituristica sarebbe soggetto acondizioni non omogenee sul territorionaz i o na l e.A spingere la Cassazione a così decidere èstata anche la seguente ulteriore con-statazione: se si ritenesse l’attività agri-turistica connessa a quella agricola solonel caso di rispetto delle precise pro-porzioni nell'uso di prodotti propri e pro-

dotti esterni, fissate dalle leggi regionali,un'azienda agricola adibita a monocol-tura od a viticoltura non potrebbe eser-citare detta attività, poiché sarebbe im-possibilitata ad offrire ai clienti prodottiin prevalenza propri. Il che non è parsocor retto.Alla luce di siffatte considerazioni, la Cas-sazione ha quindi concluso: «trattandosi( l’agriturismo) di attività para/alberghie-ra, che non si sostanzia nella mera som-ministrazione di pasti e bevande, la ve-rifica della sua connessione con l'attivitàagricola non può esaurirsi nell'accerta-mento dell'utilizzo prevalente di materieprime ottenute dalla coltivazione del fon-do e va piuttosto compiuta avuto riguar-do all'uso, nel suo esercizio, di attrez-zature (quali, ad es., i locali adibiti allaricezione degli ospiti) e di ulteriori risorse(sia tecniche che umane) dell'aziendache sono normalmente impiegate nel-l'attività agricola».Si configura quindi esercizio di attivitàcommerciale (assoggettata a fallimento)e non agricola (invece da esso esente),qualora le attrezzature e le risorse im-piegate per l’ospitalità agrituristica pre-valgano rispetto a quelle impiegate perquella propriamente agricola. Mancandotale prova nel caso sottopostole, la Cas-sazione quindi ha ritenuto corretto con-siderare agricola l'attività di ricezione edospitalità esercitata nell’ambio diun’azienda dedita alla coltivazione dipiante e fiori ed alla produzione di fruttabiolo gica.

A CURA DI ABG. ANDREA FERRARI E AVV. ERMENEGILDO MARIO APPIANOVia Elvio Pertinace 6/E - 12051 Alba (CN)

Telefoni: +39.3387740969 - +39.3395312359 - e-mail: segreteria@dirittov i t i v i n i c o l o. e u

Stato-Regioni, approvato riordino Fondo di SolidarietàIl Ministero delle Politiche agricolealimentari e forestali ha reso noto chela Conferenza Stato Regioni ha ap-provato lo schema di riordino delfondo di solidarietà. La nuova normapromuove lo sviluppo di strumentiassicurativi innovativi, anche tramitela nuove polizze sperimentali e difondi di mutualizzazione ed estende,inoltre, le coperture agevolate anchead eventi di portata catastrofica, epi-zoozie, organismi nocivi ai vegetali.Il Fondo di solidarietà nazionale po-trà essere attivato anche a fronte deidanni causati da fauna selvatica pro-tetta e sono state semplificate anchele procedure per mettere a dispo-sizione delle Regioni le risorse per gliinterventi compensativi e, nell’am -bito delle polizze sperimentali, saràpossibile mettere a punto meccani-smi di calcolo delle perdite.Vi sarà una compressione dei costi digestione delle polizze ed una sem-

plificazione con maggiore trasparen-za dei meccanismi di risarcimentodel danno ed è stata prevista inoltre lapossibilità di calcolare le perdite sullabase di indici, anche ai fini dell’ero -gazione degli interventi compensa-tivi.«Abbiamo bisogno - ha dichiarato ilministro Maurizio Martina - di stru-menti più forti a protezione del lavoroe del reddito delle imprese agricole,soprattutto davanti al cambiamentoclimatico. Il provvedimento appro-vato va in questa direzione e puòaiutare ad affrontare meglio la pro-grammazione delle imprese. La ge-stione del rischio è un asse fonda-mentale per il futuro dell’agr icolturae per questo l’abbiamo posta al cen-tro della discussione al G7 di Ber-gamo. Con questa norma diamo con-cretezza agli impegni presi in quellao ccasione».«Si tratta - dichiara il sottosegretario

Giuseppe Castiglione - di un inter-vento legislativo strategico per il ri-lancio degli strumenti di gestione delrischio. Questa norma affianca ed in-tegra, nel segno dell’innovazione diprodotto e di processo, le misure fi-nanziate nel quadro della nuova pro-grammazione unionale 2014-2020».«Grazie alle nuove norme, - prosegueil sottosegretario - sarà più semplicesperimentare nuove tipologie di stru-menti integrati per la difesa dai rischia livello aziendale e per la stabiliz-zazione dei redditi delle impreseagricole; sulla base dei risultati dellasperimentazione sarà così possibilecontribuire al dibattito sul futuro del-la Politica Agricola Comune (Pac) po-st 2020 proponendo nuovi strumentiche possano accompagnare megliolo sviluppo delle nostre imprese e checontribuiscano a favorire la diffusio-ne settoriale e territoriale degli stru-menti di gestione dei rischi».

Pasta e riso, obbligatorial’origine nell’etich ettan di Gabriele Carenini

Presidente Cia Piemonte

Sono entrati in vigore i de-creti che consentono aiconsumatori di conoscereil luogo di coltivazione delgrano per la pasta e del risoin modo chiaro sulle con-fezioni. La sperimentazio-ne è prevista per due anni,ma potrebbe terminareprima, visto che entro

l’estate è prevista l’appro -vazione del regolamentoUe sull’etichettatura im-mediatamente applicabilein tutti gli Stati membri.Inoltre l’obbligo di indicarel’origine delle materie pri-me vale solo per il riso e lapasta prodotti in Italia ecommercializzati in Italia.Nonostante questi limiti,bene ha fatto il Governoitaliano a giocare d’antici -

po con l’intento di eser-citare pressione su Bruxel-les. Un’etichettatura d’or i-gine chiara ed esaustiva èuno strumento utile per ga-rantire al consumatore lamassima trasparenza epuò contribuire a contra-stare le frodi promuovendouna maggiore trasparenzalungo le catene alimentari.Tuttavia, come ha sottoli-neato il presidente nazio-nale della Cia Dino Sca-nav ino, l’obbligo dell’indi -cazione d’origine e la trac-ciabilità, pur essendo pas-saggi importanti, non sono

la soluzione miracolisticadi tutte le problematicheche interessano il settoreagricolo. Dal 2003, adesempio, è obbligatorio in-dicare l’origine dei prodottiortofrutticoli, ma il com-parto ha vissuto ugual-mente lunghi periodi dicrisi. L’etichetta d’or iginerimane un semplice cartel-lino applicato su un pro-dotto se non è accompa-gnata da efficaci azioni perpromuovere il prodottostesso ed il territorio da cuip rov i e n e.Etichettatura d’origine e

tracciabilità infine, sottoli-nea ancora Scanavino, nondevono distrarre, dallaquestione principale che èquella di dare certezze allestesse filiere, in termini diregole lungimiranti e con-divise per commercializza-zione e mercato. Anche

perché il quadro di riferi-mento del mercato deveessere quello globale e nonchiuso nelle logiche deiconfini nazionali.In altre parole etichettaturae tracciabilità sono soltan-to un punto di partenza enon un punto di arrivo.

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Febbraio 2 018REGIONALE | 3

LA VII ASSEMBLEA REGIONALE SI È SVOLTA VENERDÌ 9 FEBBRAIO A TORINO

Actis Perinetto ha poi ricor-dato le crisi che in questiultimi quattro anni hannotoccato quasi tutti i settori,dal latte alla carne, dall’or -tofrutta al riso e le iniziativedella Cia del Piemonte a so-stegno degli agricoltori. «Ilsettore agricolo italiano - haproseguito il presidenteuscente - necessita di risorseper recuperare il gap com-petitivo con gli altri Paesi,che vedono nella ricerca en e l l’innovazione genetica inagricoltura non un proble-ma, ma una soluzione allesfide globali. Con l’innova -zione si può coltivare il so-gno di un’agricoltura chepossa coniugare sostenibi-lità economica e ambientalee che riesca a diminuirel’utilizzo della chimica percombattere le malattie».Actis Perinetto ha ricordatoanche le azioni dell’Orga -nizzazione piemontese a fa-vore dei terremotati e hamesso in evidenza un pro-blema quanto mai attuale egrave: quello della prolife-razione dei lupi che sta ren-dendo drammatica la vita dipastori e margari in mon-tag na.Alla relazione introduttivadi Actis Perinetto è seguito ildibattito generale.Sono intervenuti alcuni de-legati che hanno fatto il pun-to sulla situazione dei di-versi comparti, e diversiesponenti delle Organizza-zioni, della Istituzioni e dellapolitica: il presidente di Fe-dagri Piemonte Mario Abra-te, il vice ministro Olivero,l’assessore Ferrero, l’euro -parlamentare Viotti, i par-lamentari nazionali Fornaroe Taricco.Ha chiuso il lavori il pre-sidente nazionale della CiaDino Scanavino. «L’incer -tezza e l’instabilità - ha dettoScanavino - non hanno ri-sparmiato l’Unione europeae le sue politiche agricoleche non hanno ancora pre-so una direzione precisa.L’impianto strutturale dellaPac fondata su una rigidalogica programmatoria perobbiettivi risulta sempre piùinadeguata a rispondere allarapide trasformazioni dellarealtà agricola». Scanavinoha poi sottolineato che leetichette d’origine non ba-stano per conquistare i con-sumatori, ma che bisognapuntare a una vera strategiadi valorizzazione del vero

SEGUE DALLA PRIMA

Made in Italy per assicuraremargini di reddito più ampia tutti i soggetti della filiera.« L’innovazione - ha poi ag-giunto Scanavino - è neces-saria per garantire la soste-nibilità economica, sociale eambientale dell’agr icoltura,ma senza sostenibilità eco-nomica, se l’attività agricolanon produce reddito di im-presa, tutto il resto cade».Dino Scanavino ha infinedenunciato la situazione or-mai insostenibile causatadalla proliferazione incon-trollata della fauna selvatica,a cui si è aggiunto in questoperiodo il pericolo dei lupi, eha sollecitato provvedimen-ti legislativi e attuativi checonsentano la limitazio-ne/gestione delle specie, inrelazione alla capacità delterritorio di sostenere la loropresenza nella logica dellacoesistenza sostenibile.Dopo le conclusioni di Sca-navino, l’Assemblea haprovveduto al rinnovo dellecariche, eleggendo la nuovaDirezione regionale, il nuo-vo presidente regionale nel-la persona di Gabriele Ca-re n i n i e il nuovo vice pre-sidente regionale nella per-sona di Alessandro Duran-do. L’Assemblea ha poi elet-to i delegati all’Ass embleanazionale e approvato il do-cumento politico finale e gliordini del giorno.

Gabriele Carenini e Alessandro Durando Consegna di un simpatico regalo al presidente uscente

Il pubblico presente all’assemblea durante l’intervento del presidente regionale uscente Lodovico Actis Perinetto

Tra gli ospiti presenti all’assemblea regionale, l’assessore Giorgio Ferrero e il viceministro Olivero Andrea

Dino Scanavino, Lodovico Actis Perinetto, Gabriele Carenini e il direttore regionale Giovanni Cardone

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Direttore Responsabile ATTILIO BORRONI

COMITATO DI REDAZIONE Gabriele Carenini, Giovanni Cardone, Attilio Borroni, Osvaldo Bellino, Daniele Botti, Paolo Monticone, Genny Notarianni, Nicolas J. Roncea

Autorizzazione Tribunale di Torino n.3068 del 16.6.1981

EDITORE AGRIEDITER SERVIZI srl

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Tel 0011 534415 / Fax 011 4546195

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Cia - Ecco dove siamo: gli indirizzi delle sedi provinciali e di zonaALESSANDRIASEDE PROVINCIALEVia Savonarola 31, Alessandria -Tel. 0131236225 int 3 - e-mail:alessandr [email protected] TERMEVia Da Bormida 4 - Tel.0144322272 - e-mail: al.ac-q u i @ c ia. i tCASALE MONFERRATOVia Del Carmine 15 - Tel.0142454617 - e-mail: al.casa-l e @ c ia. i tNOVI LIGURECorso Piave 6, piano 1° - Tel.014372176OVA DAVia Monsignor Cavanna 10/12 -Tel. 0143835083 - e-mail: al.ova-da @ c ia. i tT ORT ONAVia Montemerlo 25 - Tel.0131822722 - e-mail: al.torto-na @ c ia. i t

ASTISEDE PROVINCIALEPiazza Vittorio Alfieri 61, Asti -T e l . 0 1 4 1 5 9 4 3 2 0 - F a x0141595344 - e-mail: [email protected],i na c. a st i @ c ia. i tSEDE INTERZONALESUD ASTIGIANOCastelnuovo Calcea - RegioneOpessina 7Tel. 0141721691 - 0141835038

Fax 0141824006 - 0141994545C ANELLIViale Risorgimento 31 - Tel.0141835038 - Fax 0141824006MONTIGLIO MONFERRATOVia Roma 83 - Tel. 0141994545 –Fax 0141691963NIZZA MONFERRATOV i a P i o C o r s i 7 1 - Te l .0141721691 - Fax 0141702856

BIELLASEDE PROVINCIALEVia Tancredi Galimberti 4, Biel-la - Tel . 01584618 - Fax0158461830 - e-mail: g.fasani-n o @ c ia. i tCOS SATOPiazza Angiolo

CUNEOSEDE PROVINCIALEPiazza Galimberti 1/C, Cuneo -Tel. 017167978/64521 - Fax0171691927 - e-mail: info@cia-cune o.orgAL BAPiazza Michele Ferrero 4 - Tel.017335026 - Fax 0173362261 -e-mail: [email protected] SANOPiazza Dompè 17/a - Tel.0172634015 - Fax 0172635824 -e-mail: fossano@ciacune o.orgMOND OVI’Piazzale E l lero 12 - Tel .

017443545 - Fax 0174552113 -e-mail: mondovi@ciacune o.orgSALUZ ZOV i a M a t t a t o i o 1 8 - Te l .017542443 - Fax 0175248818 -e-mail: saluzzo@ciacune o.org

N OVA R ASEDE PROVINCIALEVia Ravizza 10, Novara - Tel.0321626263 - Fax 0321612524 -e-mail: [email protected] A N D R AT EVia Giacomo Matteotti 24 - Tel.0321838681 - e-mail: biandra-te @ c ia. i tBORG OMANEROVia Fratelli Maioni 14/c - Tel.0322836376 - Fax 0322842903 -e-mail: [email protected] SESIAV i a A l i g h i e r i 1 6 - Te l .3487307106 - e-mail: c.riz-zo @ c ia. i tOLEG GIOVia Santa Maria 16 - Tel.032191925SIZZ ANOCorso Italia 21 - Tel. 3487307106- e-mail: [email protected]

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n o @ c ia. i tALME SEP i a z z a Ma r t i r i 3 6 - Te l .0119350018 - e-mail: a.perot-t i @ c ia. i tCALUS OVia Bettoia 50 - Tel. 0119832048- Fax 0119895629 - e-mail: ca-naves [email protected] AVia Giovanni Giolitti 32 - Tel.0119721081 - Fax 01183131199 -e-mail: [email protected] RIVia San Giacomo 5 - Tel. e Fax0119471568 - e-mail: chie-r [email protected]’Via Monte Soglio 34 - Tel.0119228156 - e-mail: g.bollo-n e @ c ia. i tCHIVASS OVia Italia 2 (piano 1°) - Tel.0119113050 - Fax 0119107734 -e-mail: [email protected] COV i a C o t t a 3 5 / D - T e l .0114081692 - Fax 0114085826IVRE AVia Bertinatti 9 - Tel. 012543837- Fax 0125648995 - e-mail: ca-naves [email protected] ROLOCorso Porporato 18 - Tel. e fax012177303 - e-mail: pinero-l o @ c ia. i t

RIVAROLO CANAVESEVia Merlo 11 - Tel. 0124424027 -Fax 0124401569 - e-mail: ca-naves [email protected] - Sede distaccataVia dell’Arcivescovado 9, in-gresso dalla Galleria Tirrena -T e l . 0 1 1 5 6 2 8 8 9 2 - F a x0115620716TORRE PELLICEVia Caduti della Libertà 4 - Tel.0121953097

VCOVE RBANIAVia San Bernardino 31/e, lo-c a l i t à S a n t 'A n n a - Te l .032352801 - e-mail: d.bot-t i @ c ia. i tDOMODOSSOL AV i a A m e n d o l a 9 - Te l .0324243894 - e-mail: e.ve-s [email protected]

VERCELLIVE RCE LLIVicolo San Salvatore - Tel.016154597 - Fax 0161251784 -e-mail: [email protected] LIANOCorso Umberto I° 72 - Tel.016144839 - e-mail: vc.ciglia-n o @ c ia. i tBORG OSESIAViale Varallo 35 - Tel. 016322141- e-mail: [email protected]

Questo numero di Nuova Agricoltura Piemonte è stato chiuso in tipografia il 22 febbraio 2018. Ogni eventuale ritardo nella distribuzione è indipendente dalla volontà dell’Editore e della redazione.

I prodotti Piemondina saranno presentisugli scaffali Carrefour in tutta la regione“P i e m o n d i na”, il nuovomarchio ideato dall’Ass es-sorato all’Agricoltura, Cac-cia e Pesca della RegionePiemonte, nasce conl’obiettivo di facilitare l’in-dividuazione da parte delconsumatore del riso lo-cale, inteso come quelloproveniente da risaie delPiemonte e lavorato in im-pianti collocati in Piemon-te o nelle province italianec o n f i na nt i .Carrefour Italia è la primaGdo che sottoscrive il pro-getto della Regione: offriràai suoi clienti la possibilitàdi fare una scelta d’ac-quisto responsabile, a fa-vore dei produttori di risod’eccellenza piemontesi.Il presidente regionaledella Cia Gabriele Care-nini (nella foto insiemea l l’assessore Giorgio Fer-re ro ) ha partecipato al de-butto del riso con il mar-chio Piemondina sugliscaffali dell’iper mercatoCarrefour, in corso MonteCucco, a Torino.Il marchio Piemondina,sarà presente in tutti i pun-ti vendita delle insegneIpermercati, Market edExpress Carrefour Italia

della Regione Piemonte, econta 72 referenze carat-terizzate dalla presenza diriso garantito 100% pie-montes e.Solo due anni fa, Carrefouraveva aderito al progetto“P i e mu nto”, promosso an-che allora dall’ass ess oreregionale all’Agr icolturaFerrero e dedicato alla va-lorizzazione di prodotti abase di latte 100% piemon-tese. “P i e mu nto” ha rag-giunto risultati eccellenticon un incremento dellevendite che si attesta sul10% l’a n n o.«Sicuramente il marchioPiemondina - commenta il

presidente della Cia No-vara-Vercelli-Vco Manric oBr ustia - contribuirà a va-lorizzare il riso piemon-tese. I produttori risicolipiemontesi potranno ave-re in questo modo unavetrina all’interno dei su-permercati e dei centricommerciali che aderiran-no all’iniziativa. Il marchio“P i e m o n d i na” potrà darerisultati ancora più signi-ficati se sarà sostenuto daadeguate campagne dipromozione. Il nostro au-spicio é che il nuovo mar-chio porti ad un aumentodel consumo del riso pie-montese e ad una migliore

distribuzione del prezzolungo tutta la filiera. Lacrisi del comparto però èmolto profonda e non ba-sterà il marchio Piemon-dina per risolverla. Datempo chiediamo all’Eu -ropa di intervenire atti-vando la clausola di sal-vaguardia a tutela delcomparto risicolo dalleimportazioni a dazio zerodai Paesi asiatici Eba. Manon otteniamo risposte.Anche i comportamentidelle industrie di trasfor-mazione che approfittanodella situazione e non siimpegnano per svilupparecontratti di filiera conprezzi adeguati contribui-scono ad aggravare la crisidel comparto».Con i suoi 117mila ettaricoltivati, quello piemon-tese rappresenta oltre lametà del riso prodotto inItalia. Una realtà che, con isuoi oltre 1.800 produttori,rappresenta un’e ccellenzanon solo per la quantità,ma anche per la qualitàdel prodotto, per l’atte n -zione all’ambiente nellecoltivazioni, per la storia ela tradizione culturale chei n ca r na.

SCONTI ESCLUSIVIConvenzione Cia-Fiat

rinnovata per tutto il 2018La convenzione tra Fiat Chrysler Automobiles FCAItaly e Cia-Agricoltori Italiani è stata prorogata finoa fine anno. L’accordo consente alle imprese as-sociate di acquistare autovetture e veicoli com-merciali dei marchi Fiat, Abarth, Alfa Romeo,Lancia, Jeep e Fiat Professional presso tutti iconcessionari autorizzati della rete, usufruendo dispeciali condizioni di trattamento a loro riservate, invia esclusiva, per le vetture immatricolate entro il 31dicembre 2018.Per poter usufruire delle speciali condizioni ditrattamento l'impresa associata alla Cia-AgricoltoriItaliani, all'atto della prenotazione del veicolo,dovrà consegnare alla Concessionaria copia dellatessera confederale. A titolo di esempio le impreseassociate possono usufruire di sconti rilevantissimiper l'acquisto della nuova versione del Fiat Ducato,per tutti gli allestimenti e le motorizzazioni di-sponibili, sconti che aumentano ulteriormente incaso di permuta o rottamazione. I vantaggi con-sentono importanti riduzioni di prezzo e sonocumulabili con le offerte finanziarie proposte da FcaBa n k.Inoltre, è stato prorogato fino al 31 marzo l’e xt ra-sconto di 1.000 euro sulle Alfa Romeo Giulietta inpronta consegna.Per maggiori informazioni visita la pagina dedicatahtt p : / / d p ro m o. f iat. i t / C ia.

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Febbraio 2 0186 | RE GIONALE

“ANTEPRIMA VENDEMMIA 2017” Bilancio dell’annata viticola alla Vignaioli Piemontesi

Produzione in calo ma vince la qualitàMeno 20% di uva rispetto al 2016, ma si ferma l’emorragia delle superfici. Bene l’export. Ricerca insufficiente e D.O. da rivederePrima le terribili gelate diprimavera, poi un caldo aldi sopra di ogni media,quindi una lunga siccità edinfine qualche pioggia cheha accompagnato la rac-colta, anticipatissima, delleuve nere. Un’annata chepiù bizzarra non si poteva,ma che alla fine, pur do-vendo registrare un caloproduttivo che sfiora il 20%(la media italiana stata co-munque del 28%), ha re-galato al Piemonte vini digrande qualità con più diuna punta di assoluta ec-c e l l e n z a.Questo, in sintesi, il giu-dizio sul millesimo 2017della viticoltura ed enolo-g i a r e g i o n a l e v e n u t oda l l’ormai tradizionale ap-puntamento di AnteprimaVendemmia, organizzatodalla Vignaioli Piemontesie dalla Regione Piemonteper fare il punto sullo statodi salute del comparto nel-la nostra regione.Con qualche rara eccezio-ne, come quella del Bra-chetto, si tratta di una con-dizione molto interessanteche, come ha affermato ilpresidente di VignaioliGiulio Porzio n el l’apr irel’incontro nella sede di Ca-stagnito, fa del sistema vi-tivinicolo piemontese «unalocomotiva che traina nonsolo l’economia della vite,ma anche i settori collegatie complementari comel’agriturismo, la gastrono-mia, l’accoglienza, la tuteladel territorio».Un intero sistema che pre-senta forti connotazionipositive, tra cui la fined e l l’emorragia di superficivitate («forse abbiamo fi-nito di vendere diritti aiproduttori di Prosecco») ol’aumento generale deiprezzi di vendita, ma chepresenta ancora significa-tive criticità come quelledella ricerca che è parsa unp o’ in affanno negli ultimianni, soprattutto nella lottaalla Flavescenza dorata, odella ormai necessaria re-visione del sistema delleDenominazioni d’Or iginedove permangono alcunenotevoli contraddizioni,una per tutte quella degliundici Dolcetti a D.O.Temi che sono stati via viaaffrontati, sotto la guida dalmoderatore Maurizio Gily,da l l’assessore regionalea l l’Agricoltura G iorgioFe r re ro («condannati a fa-re qualità che peraltro deveprodurre reddito e quindianche permanenza sullaterra con tutte le conse-guenze di valorizzazione esalvaguardia che la cosacomporta»), Michele Viga-sio per gli aspetti tecnici,Giancarlo Montaldo p erquelli economici e dai pre-sidenti di alcuni tra i prin-cipali Consorzi di Tutelap i e m o nte si .

Per orientarsinel vigneto PiemonteGià detto dell’arresto dellaperdita di superfici vitate,addirittura in lieve crescitan e l l’ultimo anno (oggi gliettari sono poco più di46mila, il 7% del vignetoItalia), e della diminuzionedi produzione (nel 2017 gliettolitri di vino piemontesesono stati 2 milioni e 43mila - meno 19,8% rispettoal 2016 - pari al 5,2% maanche al 18% di export del-

la produzione nazionale), èutile ricordare che il valored e l l’export supera il miliar-do di euro (60% della pro-duzione totale) e che la re-gione, dove sono del tuttoassenti le Igt, può contaresu 60 vini a denominazioned’origine di cui 18 docg e 42do c.Restando nel campo deinumeri, vale ancora la pe-na di segnalare che il 95%delle superfici vitate si tro-va nelle province di Cuneo,

Asti e Alessandria (in que-st ’ordine anche nella gra-duatoria interna) e che dal-le stesse province arriva il96,6% della produzione. Ivini bianchi, in grande cre-scita, costituiscono ormaipiù del 40% del totale con-tro il 20% di trent’anni orsono. La produzione è “co -per ta” per l’83% da una De-nominazione d’Origine e ilrestante 17% è rappresen-tato da vini varietali, quelliche un tempo si definivano

“da tavola”. Tre tipologie -Asti docg, Piemonte doc eBarbera d’Asti docg - co-stituiscono oltre il 50% del-la produzione regionale. Sea queste si aggiungono Bar-

bera del Monferrato doc,Barbera d’Alba doc, Lan-ghe doc, Barolo docg e Dol-cetto d’Alba doc si arriva adoltre il 75% dell’intera pro-duzione piemontese.

IL GIUDIZIO DEI CONSORZIPur avendo alcune caratteristichecomuni l’annata vinicola piemon-tese risulta avere connotazioni avolte molto diverse tra loro da zonaa zona. Vediamole attraverso le va-lutazioni dei presidenti dei Con-sorzi di tutela.

Caluso, Carema e Canavese(Caterina Andorno)Vendemmia fantasmagorica conproduzioni in calo ma non troppo equalità eccezionali. Cresce l’im -bottigliamento dell’Erbaluce. Beneanche i Nebbioli del nord.

Asti (Romano Dogliotti)La ricerca della qualità ha datoqualche problema, superato con lagiusta attenzione nel vigneto. Pro-duzione in calo contenuto. I nu-meri dello scorso anno (54 milionidi Asti Spumante e 34 di Moscatod’Asti) indicano un lieve ma in-coraggiante incremento commer-ciale, confermato dai dati dei primi45 giorni del 2018 che segnanoincrementi del 15% per l’Asti e del7% per il Moscato. Buone aspet-

tative per il nuovo arrivato Asti sec-co di cui è già stato commercia-lizzato un milione di bottiglie.

Barbera d’Asti e vini Mon-ferrato (Filippo Mobrici)Vendemmia mediamente scarsa(meno 17,2%) per tutte e dodici ledenominazioni tutelate dal Con-sorzio con punte massime perLoazzolo (-83%), Piemonte Corte-se (-44%), Chardonnay (-35%) ePiemonte Barbera (-31%) ma qua-lità alta per tutte. Si ferma l’emor -ragia delle superfici e cresce l’im -bottigliato complessivo che arrivaa sfiorare i 66 milioni di pezzi conottime performance dei vini da vi-tigno barbera (+5% per l’Asti docg,+ 16 % per l’Asti docg superiore, +46% per il Nizza) che, insieme, sfio-rano i 42 milioni di bottiglie. Increscita commerciale anche moltealtre tipologie tra cui si segnalanoLoazzolo (+120%), Freisa d’A st i(+17%), Dolcetto d’Asti, Grignolinod’Asti, Ruchè di Castagnole Mon-ferrato con incrementi intorno al7%, mentre segnano il passo il Cor-

tese Alto Monferrato e la Malvasiadi Castelnuovo Don Bosco con de-crementi del 21 e del 32%. Notaparticolare perla doc Terre Alfieridove si segnala un interessante in-cremento del Nebbiolo, sia pureancora su piccole quantità.

Barolo, Barbaresco, Langhe,Alba, Dogliani (Pietro Ratti)Al contrario del Gavi, la zona deigrandi nebbioli è quella che haregistrato il calo produttivo mino-re, pari quasi a zero. Si prevedegrande, o anche di più, annata perBarolo e Barbaresco. Per il primosuperfici stabili e imbottigliamentoin lenta crescita così come per ilsecondo. Diminuisce la produzio-ne di Dolcetto a favore di varietipologie di Nebbiolo che ormai sta“c o l o n i zz a n d o” l’intera produzio-ne viticola di Langa.

R o e ro(Francesco Monchiero)A fronte di un calo produttivo del9% dell’Arneis, si registra unaquantità invariata per il Nebbiolo.

Qualità assolutamente buone concrescite di produzione e di imbot-tigliato per Arneis, Nebbiolo e Bar-bera d’A l ba.

Gavi (Maurizio Montobbio)E’ l’area che ha patito il maggiorcalo produttivo, meno 33%, ma siregistrano prezzi in crescita, cosìcome si stanno incrementando gliimbottigliamenti fino a sfiorare i 14milioni di bottiglie. Qualità deci-samente alta delle uve e quindianche dei vini.

Brachetto d’Acqui(Paolo Ricagno)Dopo anni di “decrescita infelice”,il Brachetto d’Acqui è tornato alsegno più, almeno nelle vendite(+10%), Data la scarsissima resaufficiale, non è stata significativa ladiminuzione dovuta al clima. Qua-lità buona e molta voglia di ri-lancio, malgrado il decrementodelle superfici vitate, con l’immi -nente uscita sul mercato dell’Ac q u irosè secco e della richiesta di im-bottigliamento per tutta l’It a l ia.

Il giudizio degli espertiCome è consuetudine dell’Anteprima Vendemmia,l’evento è stato accompagnato dalla pubblicazione,per la prima volta scaricabile in digitale attraverso unweb-code, del fascicolo “2017. L’annata vitivinicola inP i e m o nte” che, curata dalla Vignaioli Piemontesi incollaborazione con la Regione Piemonte, contieneuna lunga serie di informazioni sull’andamento agro-meteorologico dell’annata appena trascorsa, l’a na l i sidella maturazione delle uve, gli aspetti economici delPiemonte vitivinicolo nel 2017 e la valutazioned e l l’annata e della qualità delle uve.Proprio da quest’ultimo capitolo sono tratti i giudizidi qualità complessiva per ogni uva indicati innumero di stelle (massimo cinque). Eccoli:Cinque stelle: Barbera, Dolcetto, Grignolino, Neb-bioli alto Piemonte, Pelaverga piccolo, Vespolina.Quattro stelle e mezza: Nebbioli di Langa e Roero,Me rl o t.Quattro stelle: Arneis, Cortese, Erbaluce, Favorita,Brachetto, Freisa, Chardonnay, Cabernet Sauvignon,Pinot nero.Tre stelle e mezza: Moscato bianco, Ruchè, Sau-vignon blanc.

Giulio Porzio, presidente di Vignaioli Piemontesi, apre l’incontro diAnteprima Vendemmia. Alla sua destra l’assessore regionale all’Agri -coltura, Giorgio Ferrero, e alla sua sinistra il moderatore Maurizio Gily

Giancarlo Montaldo, insieme all’assessore regionale Giorgio Ferrero e al presidente di VignaioliPiemontesi, Giulio Porzio, relaziona sui dati economici del Piemonte viticolo

Gremito di viticoltori e giornalisti il salone della Vignaioli Piemontesi a Castagnito, durante lapresentazione di Anteprima Vendemmia 2017

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Febbraio 2 018ANP - PATRONATO INAC | 7

INPS Il prestito pensionistico oneroso che permette di lasciare il lavoro in anticipo

Pensioni, è partita l’Ape volontariaGli operatori del Patronato possono essere di supporto e fornire una consulenza

Dopo mesi di attesa, sonostate pubblicate - tramitela circolare n. 28 del13/02/2018 - le istruzionid e l l’Inps per la versionevolontaria dell’Ape, il pre-stito pensionistico onero-so che permette di lasciareil lavoro in anticipo rispet-to ai requisiti previsti dallale gg e.Si tratta di un prestito cheviene corrisposto a quotemensili dall’istituto finan-ziatore scelto dal richie-dente iscritto a determi-nate forme previdenziali,con almeno sessantatréanni di età e venti anni dicontribuzione, che maturail diritto alla pensione divecchiaia entro tre anni esette mesi dalla domanda,a condizione che l’impor todella pensione, al nettodella rata di ammortamen-to corrispondente all'Aperichiesta per il tramited e l l’Inps, sia pari o supe-riore a 1,4 volte il tratta-mento minimo previstonell'assicurazione genera-le obbligatoria (oggi 710,39

euro). Poi non bisogna es-sere già titolari di pensionediretta o di assegno ordi-nario di invalidità.Nel 2018 potranno chie-dere l’Ape volontario tutti ilavoratori pubblici e pri-vati, gli autonomi e gliiscritti alla gestione sepa-rata nati nel 1955, o natientro il 31 luglio 1956 per il2019 (dal 1° gennaio 2019 ilrequisito minimo di età sa-lirà a 67 anni).Il prestito verrà erogato dabanche (Unicredit e Inte-sa), assicurazioni e sogget-ti finanziari aderenti agliaccordi stipulati tra i Mi-n i s t e r i d e l L a v o r o ede ll’Economia, l’Ania el’Abi. La restituzione del

prestito, coperto da unapolizza assicurativa obbli-gatoria per il rischio di pre-morienza (a tutela deglieredi), avviene a partiredalla maturazione del di-ritto alla pensione di vec-chiaia, con 260 rate di am-mortamento mensili peruna durata di venti anni.Si può chiedere un’ass e-gno-ponte da € 150 mensiliper sei mesi, mentre quellomassimo è legato alla du-rata (se superiore a 3 annisi potrà chiedere sino al75% della pensione, tra 24e 36 mesi l’80%, tra 12 e 24mesi l’85% e se meno di 12mesi il 90%).Per il r iconoscimentod e l l’Ape volontario, sul si-to dell’Inps, sono disponi-bili due nuovi servizi: il si-mulatore sui costi del pre-stito e la domanda di cer-tificazione. Il simulatore èun servizio online aperto atutti, che non comportanessun impegno e che,mediante l’inserimento didati e informazioni, con-

sente di calcolare, in par-ticolare, l’importo mensi-le, la durata dell’Ape e larata di rimborso mensileche sarà decurtata dall’im-porto di pensione. In talemodo, l’interessato puòvalutare la convenienza omeno di questo strumento.Gli operatori del Patronatopossono essere di suppor-to nell’utilizzo di tale stru-mento e a fornire una con-su l e n z a.Secondo le stime, il costoannuo del prestito è pari al3,4% (incorpora gli interes-si, il costo della polizza as-sicurativa e la quota de-stinata al fondo di garan-zia). Per effetto di un cre-dito d’imposta, il costo ef-f e t t i v o d i m i n u i s c ea l l’1,6%.La domanda di certifica-zione del diritto all’Ap edev ’essere presentataa l l’Inps dall’interessato at-traverso l’uso dell’i d e nt i t àdigitale Spid o il Pind e l l’Inps o dagli interme-diari autorizzati come il

Patronato. Pertanto, l’Ist i -tuto verifica il possesso deirequisiti di legge, certificail diritto all’Ape e comu-nica al richiedente l’i m-porto minimo e massimodel prestito ottenibile.I soggetti in possesso dellacertificazione del dirittoa l l’Ape possono presenta-re - anche rivolgendosi

a l l’Inac - la domandaa ll’istituto finanziatore,sempre per il tramited e l l’Inps. Si prevede cheesso necessiti in media dicirca due mesi di tempoper valutare la posizionedel lavoratore, la quale do-vrà ottenere anche l’accet-tazione della banca e dellacompagnia assicurativa.

FINO AL 31 MARZODisoccupazione agricola,la richiesta di indennità

Ricordiamo che c’è ancora tempo, fino al 31 marzo2018, per la presentazione della domanda di indennitàdi disoccupazione agricola.L’indennità spetta ai lavoratori che nel 2017 hannoprestato attività in agricoltura e hanno versato con-tributi per almeno 102 giornate, accreditate nel biennio2016/2017, oppure tutte nel 2017. In quest’ultima ipo-tesi, l’indennità spetta se il lavoratore ha almeno unagiornata di lavoro anche non agricola accreditata neglianni precedenti. In caso di contribuzione mista, deveprevalere quella agricola. Gli stranieri hanno diritto al’indennità se titolari di permesso di soggiorno nonstagionale, anche se assunti con contratto di lavoro atermine. Con la domanda di disoccupazione può essererichiesto, se spettante, l’Assegno per il Nucleo Familiare.Per maggiori informazioni rivolgiti al Patronato Inac.

BONUS ASILO NIDO 2018Sul sito dell'Inps è possibile presentare le domande perincassare il “bonus nido” da 1.000 euro, senza limiti direddito, a sostegno delle rette pagate per gli asili nel corsodel 2018. Si tratta di un bonus che si eroga fino aesaurimento dei fondi a disposizione. I fondi sono de-stinati anche a coloro che richiedano supporto presso lapropria abitazione per i bambini con meno di tre anniaffetti da gravi patologie croniche.La domanda può essere presentata, dal 29 gennaio fino al31 dicembre 2018, anche con il supporto del Patronato. Irequisiti per accedere, da confermare alla presentazionedella documentazione ogni mensilità rispetto a quantodichiarato inizialmente, sono: cittadinanza italia-na/Ue/permesso di soggiorno Ue per soggiornanti dilungo periodo/carte di soggiorno per familiari extra-comunitari di cittadini dell'Unione europea/carta disoggiorno permanente per i familiari non aventi la cit-tadinanza dell'Unione europea/status di rifugiato po-litico o di protezione sussidiaria; residenza in Italia;relativamente al contributo asilo nido, il richiedente è ilgenitore che sostiene l’onere del pagamento della retta;relativamente al contributo per forme di assistenza do-miciliare, il richiedente deve coabitare con il figlio e averedimora abituale nello stesso comune.La cifra massima di 1.000 euro viene versata per far fronteal pagamento delle rette, a cadenza mensile e solo afronte della presentazione di pezze giustificative di av-venuti pagamenti. Il rateo massimo è dunque di 90,91euro, accreditato direttamente al beneficiario che hasostenuto il pagamento. Il contributo riguarda anche gliasili nido “privati autorizzati”.

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Febbraio 2 0188 | FISCO & LEGISLAZIONE

Rivalutazione di partecipazionie terreni: entro il 30 giugno 2018

La Legge di Bilancio 2018ripropone la possibilità dirideterminare il costo o ilvalore d’acquisto delle par-tecipazioni non negoziatein mercati regolamentati edei terreni (edificabili oagricoli) con aliquota unicaper l’imposta sostitutiva pa-ri all’8%. La possibilità dirivalutazione di terreni equote societarie viene ri-proposta da ormai sedicianni.

FinalitàLa finalità della riaperturadei termini per la rivaluta-zione dei terreni e del valoredelle partecipazioni è quelladi consentire a persone fi-siche, società semplici, entinon commerciali e soggettinon residenti privi di stabileorganizzazione in Italia di“r ivalutare” il costo o valoredi acquisto delle partecipa-zioni non quotate e dei ter-reni posseduti, al di fuori delregime d’impresa, alla datadel 1° gennaio 2018, affran-cando in tutto o in parte leplusvalenze fiscalmente ri-levanti conseguite, allorchéle partecipazioni o i terrenivengano successivamentecedute a titolo oneroso.Dal punto di vista sostan-ziale, non ci sono particolarinovità rispetto alle prece-denti versioni dell’i st itu to.Oggetto di rivalutazionepossono essere, quindi, ilvalore dei terreni, sia a de-stinazione agricola che edi-ficatoria, e il valore dellepartecipazioni detenute insocietà non quotate che sia-no possedute da persone fi-siche (per operazioni estra-nee all’attività di impresa),

società semplici e a esseequiparate, nonché entic o m m e rc ia l i .

Come perfezionarela rivalutazioneDue sono i passaggi per per-fezionare la procedura di ri-valutazione, i quali devonoessere portati a termine en-tro la scadenza del 30 giu-gno 2018: compiere una pe-rizia di stima giurata a curadi un professionista abili-tato o iscritto a un albo(commercialisti, esperticontabili, revisori legali, in-gegneri, architetti, geome-tri, agronomi, agrotecnici,periti agrari, periti indu-striali edili) e versare l’im -posta sostitutiva dell’8% inun’unica soluzione o in trerate annuali di pari importo;in tal caso, ogni rata saràmaggiorata del 3% all’annoa titolo di interessi con de-correnza dal 30 giugno 2018e le rate avranno scadenza30 giugno 2019 e 30 giugno2020. Se il contribuente ef-fettuerà il versamento dellaprima rata nei termini dilegge ma ometterà di effet-tuare i successivi, questi ul-timi saranno iscritti a ruolo;al contribuente è concesso,comunque, di regolarizzarela situazione tramite ravve-dimento operoso.

L’opzione per la ridetermi-nazione del costo o valore diacquisto dei terreni si con-sidera perfezionata con ilversamento, entro il termi-ne previsto dell’intero im-porto dell’imposta sostitu-tiva dovuta ovvero, in casodi pagamento rateale, dellaprima rata.L’omessa indicazione nelmodello Redditi dei dati re-lativi all’opzione costituisceuna violazione formale, allaquale si rendono applicabilile sanzioni da 250 a 2.065e u ro.Nella redazione dell’atto ilconsulente che effettua laperizia di stima non devedimenticare che può incor-rere in responsabilità pena-li. La perizia può essere as-severata, oltre che presso unnotaio, anche presso il tri-bunale o giudice di pace.Utile poi ricordare chen e l l’ipotesi si effettui la ri-valutazione di una parteci-pazione, il costo della pe-rizia è deducibile dal red-dito d’impresa della societàin quote costanti nell’eser -cizio e nei 4 successivi, qua-lora la perizia sia stata pre-disposta per conto della so-cietà, mentre incrementa ilcosto rivalutato se la periziaè stata predisposta per con-to dei soci. In caso di ri-

valutazione di un terreno,invece, il costo della periziapuò essere portato a incre-mento del costo rivalutato,qualora effettivamente so-stenuto e rimasto a caricodel contribuente.La perizia, insieme ai datidell'estensore e al codice fi-scale della società periziata,nonché delle ricevute diversamento dell'impostasostitutiva (modelli F24),devono essere conservatidal contribuente ed esibitisu richiesta dell'Ammini-strazione finanziaria.

Cessione di un terrenoa un valore inferioreUna fattispecie molto dibat-tuta nelle precedenti edizio-ni della rivalutazione ha ri-guardato la cessione di unterreno a un corrispettivoinferiore al valore di perizia.Sul punto l’Agenzia delleEntrate è intervenuta pre-cisando che, per quanto ri-guarda la cessione di ter-reni, affinché il valore “ri -deter minato” possa assu-mere rilievo agli effetti delcalcolo della plusvalenza, ènecessario che esso costi-tuisca valore normale mi-nimo di riferimento ancheai fini delle imposte di re-gistro, ipotecarie e catastali.Pertanto, qualora il contri-

buente intenda avvalersi delvalore rideterminato devenecessariamente indicarlonell'atto di cessione anchese il corrispettivo è inferioree, in tal caso, le imposte diregistro, ipotecarie e cata-stali devono essere assoltesul valore di perizia indicatonell'atto di trasferimento.Nel caso in cui, invece, nel-l'atto di trasferimento sia in-dicato un valore inferiore aquello rivalutato, si rendonoapplicabili le regole ordina-rie di determinazione delleplusvalenze indicate nel-l'articolo 68 del T.U.I.R., sen-za tener conto del valore ri-determinato. In altre parole,un contribuente che inten-de cedere a un corrispettivoinferiore un'area a suo tem-po affrancata per un valoresuperiore ha due alternati-ve: la prima possibilità con-siste nell'asseverazione tra-mite una nuova perizia distima che riporta il valoreaggiornato (e inferiore) del-la precedente. In questo ca-so, non è dovuta alcuna im-posta sostitutiva; la secondaè rappresentata dal dare uf-ficialità nell'atto di venditaalla discrepanza esistentetra il maggior valore di pe-rizia (che costituisce valoreminimo ai fini delle imposteindirette) e il minor corri-

spettivo, richiamando il pri-mo ma trasferendo il benesulla base del secondo. Intale ultima circostanza, l'ac-quirente assolve i tributi in-diretti sul valore asseverato,mentre il venditore non de-ve assoggettare a imposizio-ne alcuna plusvalenza.

Convenienza fiscalePrima di procedere a unarivalutazione, chiaramente,è opportuno che il contri-buente svolga alcune con-siderazioni circa la conve-nienza fiscale dell’operazio -ne. Si deve, infatti, tenereconto che le plusvalenze de-rivanti da cessioni di par-tecipazioni qualificate, nel2018, concorrono a formarereddito per il 58,14%, men-tre quelle non qualificatesono soggette a imposta so-stitutiva nella misura del26%. Quest’ultima aliquotasi applicherà, a partire dal2019, per tutte le plusvalen-ze da cessione quote, qua-lificate o no.Per quanto riguarda i ter-reni, invece, la cessione diun terreno edificabile gene-ra sempre plusvalenza tas-sabile, mentre la vendita diun terreno agricolo è fiscal-mente rilevate solo se pos-seduto da meno di cinqueanni.

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Febbraio 2 018FISCO & LEGISLAZIONE | 9

Bonus verde, chiarimentida l l’Agenzia delle Entrate

Scadenzario fiscaleMERCOLEDÌ 7 MARZOCertificazione Unica 2018Invio telematico all’Agenzia delle Entrateda parte dei sostituti d’imposta della Cer-tificazione Unica 2018 relativa ai:• redditi di lavoro dipendente e assimilati;• redditi di lavoro autonomo, provvigioni,redditi diversi e locazioni brevi.Nella Comunicazione va specificato l’in -dirizzo e-mail che l’Agenzia dovrà utiliz-zare per la trasmissione dei modd. 730-4relativi alla liquidazione dei modd.730/2018 (tale informazione interessa i solisostituti d’imposta nati nel 2018 che nonhanno mai presentato la comunicazioneper la ricezione telematica dei modd.730-4).

GIOVEDÌ 15 MARZOIva, corrispettivi grande distribuzioneInvio telematico dei corrispettivi relativi almese di febbraio da parte delle impresedella grande distribuzione commerciale edi servizi.

VENERDÌ 16 MARZOIva, liquidazione mensile e saldo annuale• Liquidazione Iva riferita al mese di feb-braio e versamento dell’imposta dovuta.• Versamento saldo Iva 2017, in un’u n i casoluzione o in forma rateale (massimo 9rate). È possibile differire il versamentoentro il 30.6.2018 con la maggiorazionedello 0,40% per ogni mese o frazione dimese successiva al 16.3 (30.7.2018, con unulteriore 0,40%).Isi e Iva, apparecchi intrattenimentoVersamento dell’Isi (codice tributo 5123) ed e l l’Iva forfetaria (codice tributo 6729) do-vute per il 2018 relativamente agli appa-recchi da divertimento ed intrattenimentodi cui all’art. 110, comma 7, lett. a) e c),Tulps, installati entro il 28.2.2018 o nondisinstallati entro il 31.12.2017.Irpef, ritenute alla fonte su redditi dilavoro dipendente e assimilatiVersamento delle ritenute operate a feb-braio relative a redditi di lavoro dipendente

e assimilati (collaboratori coordinati e con-tinuativi - nuovo codice tributo 1001).Irpef, ritenute alla fonte su redditi dilavoro autonomoVersamento delle ritenute operate a feb-braio per redditi di lavoro autonomo (co-dice tributo 1040).Irpef, altre ritenute alla fonteVersamento delle ritenute operate a feb-braio relative a:• rapporti di commissione, agenzia, me-diazione e rappresentanza di commercio(codice tributo 1040);• utilizzazione di marchi e opere dell’in -gegno (codice tributo 1040);• contratti di associazione in partecipa-zione con apporto di lavoro ancora in es-sere dopo il D.Lgs. n. 81/2015 (codice tri-buto 1040) e con apporto di capitale omisto (codice tributo 1030) se l’a m m o nt a red e l l’apporto è non superiore al 25% delpatrimonio netto dell’associante risultanteda l l’ultimo bilancio approvato prima delladata di stipula del contratto.Ritenute alla fonte operate da condo-miniVersamento delle ritenute (4%) operate afebbraio da parte dei condomini per leprestazioni derivanti da contratti d’ap pa l to/ d’opera effettuate nell’esercizio di im-presa o attività commerciali non abituali(codice tributo 1019 a titolo di Irpef, 1020 atitolo di Ires).Ritenute alla fonte, locazioni breviVersamento delle ritenute (21%) operate afebbraio sull’ammontare dei canoni / cor-rispettivi relativi ai contratti di locazionebreve, da parte degli intermediari immo-biliari e soggetti che gestiscono portali te-lematici che mettono in contatto personein cerca di un immobile con persone chedispongono di un immobile da locare (co-dice tributo 1919).Inps, dipendentiVersamento dei contributi previdenziali

relativi al personale dipendente, per le re-tribuzioni maturate nel periodo di paga dif eb b ra i o.Inps, gestione separata• Versamento del contributo del 24% -33,72% sui compensi corrisposti a febbraioa collaboratori coordinati e continuativi,collaboratori occasionali, nonché incari-cati alla vendita a domicilio e lavoratoriautonomi occasionali (compenso superio-re a € 5.000).• Versamento da parte dell'associante delcontributo dovuto sui compensi corrispo-sti a febbraio agli associati in partecipa-zione con apporto di lavoro con contrattiancora in essere dopo il D.Lgs. n. 81/2015,nella misura del 24% - 33,72% (soggetti nonpensionati e non iscritti ad altra forma diprevidenza). La Legge n. 81/2017 ha au-mentato il contributo al 34,23% per alcunisoggetti non iscritti ad altra Gestione ob-bligatoria, non pensionati e non titolari dipartita Iva.Tassa annuale libri contabili e socialiVersamento da parte delle società di ca-pitali della tassa annuale per la tenuta deilibri contabili e sociali (codice tributo 7085)pari a:• € 309,87 se il capitale sociale o fondo didotazione è non superiore a € 516.456,90;• € 516,46 se il capitale sociale o il fondo didotazione è superiore a € 516.456,90.

LUNEDÌ 26 MARZOIva comunitaria elenchi Intrastat• Presentazione in via telematica deglielenchi riepilogativi delle cessioni di beni /servizi resi, registrati o soggetti a registra-zione relativi a gennaio (soggetti mensili).• Presentazione in via telematica deglielenchi riepilogativi (con esclusiva valenzastatistica) degli acquisti di beni / serviziricevuti, registrati o soggetti a registrazio-ne, relativi a gennaio (soggetti mensili,considerando le nuove soglie).

SABATO 31 MARZOCertificazione utiliConsegna ai soci della certificazione dellesomme corrisposte nel 2017, da parte disocietà di capitali (srl, spa, ecc.), a titolo didividendo / utile. La certificazione è ne-cessaria anche per i compensi corrispostinel 2017 ad associati in partecipazione conapporto di capitale o misto.Certificazione Unica 2018.• Consegna da parte del datore di lavoro /committente ai lavoratori dipendenti e as-similati della Certificazione Unica dei red-diti 2017.• Consegna da parte del committente aipercettori di compensi di lavoro autono-mo, provvigioni, redditi diversi e locazionibrevi della Certificazione Unica dei com-pensi / provvigioni / redditi 2017.

MARTEDÌ 3 APRILEInps, dipendentiInvio telematico del mod. Uni-Emens con-tenente sia i dati contributivi che quelliretributivi relativi al mese di febbraio.L’adempimento interessa anche i compen-si corrisposti a collaboratori coordinati econtinuativi, incaricati alla vendita a do-micilio, lavoratori autonomi occasionali,nonché associati in partecipazione con ap-porto di lavoro con contratti ancora inessere dopo il D.Lgs. n. 81/2015.Enasarco, versamento firrVersamento annuale, da parte della casamandante, del contributo al fondo per l’in -dennità di risoluzione del rapporto diag enzia.Enti non commerciali, variazione datimod. EasPresentazione in via telematica del mod.Eas per comunicare le variazioni dati ve-rificatesi nel 2017, rispetto a quanto giàcomunicato. Il modello va inviato com-pleto di tutti i dati, compresi quelli nonvariati. Non è necessario presentare il mod.Eas relativamente alle variazioni già co-municate all’Agenzia delle Entrate con imodd. AA5/6 o AA7/10.

Tra le novità più interes-santi per l’anno 2018 intro-dotte - seppur non a regime- dall’ultima Legge di Bi-lancio c’è, indubbiamente,il cosiddetto bonus verde,un’agevolazione fiscale cheha animato sin dall’inizio ilsettore del florovivaismo,grazie al forte interesse ma-nifestato da parte dei pro-prietari immobiliari.Si tratta di una detrazioneper tutti i soggetti passiviIrpef del 36% sulle spese so-stenute per la sistemazionedi giardini, terrazzi, coper-ture, entro un limite mas-simo di spesa di 5.000 europer ogni unità immobiliare,da ripartire in 10 quote an-nuali di pari importo (il chesi traduce in una detrazionemassima di 1.800 euro, conrate da 180 euro).I primi importanti chiari-menti relativi a questo nuo-vo bonus sono arrivati conTelefisco 2018. La primaprecisazione delle Entrateriguarda la possibilità di ac-cesso al bonus nel caso incui un soggetto svolga piùinterventi di sistemazionedel verde nell’ambito dellostesso anno. La norma af-ferma che la soglia di 5.000euro è attribuita «per unitàimmobiliare ad uso abita-tivo» e «sulle parti comuniesterne degli edifici condo-miniali». Questo significache, qualora all’interno diun condominio, un condo-mino si trovasse a svolgeresia interventi di manuten-zione straordinaria sulleparti comuni, che lavori di

SPESOMETRO, NUOVA SCADENZA PER IL SECONDO SEMESTREL’Agenzia delle Entrate a fine gen-naio aveva annunciato la prorogadel termine per l’invio dello spe-sometro relativo al secondo seme-stre 2017. L’Agenzia il 5 febbraioscorso è intervenuta per regolare lamateria dello spesometro e dellealtre comunicazioni periodiche.La prima novità è la fissazione delnuovo termine per l’invio deglielenchi clienti-fornitori relativi alsecondo semestre del 2017, inizial-mente fissato il 28 febbraio e oraprorogato al 6 aprile 2018. A taleultima data non viene rinviato soloil termine per l’invio degli speso-metri, ma anche quello relativo allascadenza degli invii di eventualiintegrazioni e quello relativo allatrasmissione telematica opzionaledei dati fattura emesse e ricevute.

Quindi, sempre entro il prossimo 6aprile sarà possibile integrare ecorreggere, senza sanzioni, le co-municazioni dei dati riferiti al pri-mo trimestre 2017. È una impor-tante opportunità, che permetteràai contribuenti di sanare la propriaposizione senza che trovi appli-cazione il regime sanzionatorio cheprevede due euro di ammenda perogni fattura non comunicata fino aun massimo di mille euro per tri-mestre, fatti salvi gli sconti previstiin caso di tempestivo adempimen-to (sanzioni ridotte della metà perchi sana entro quindici giorni dallascadenza degli invii) o di accesso alravvedimento operoso.Tra le altre novità relative allo spe-sometro, va segnalata anche lanuova periodicità dell’ad e mp i-

mento che sarà trimestrale conpossibilità, però, per il contribuen-te di optare per il mantenimentodella cadenza semestrale. In ognicaso, sia per chi ha optato per iltermine semestrale, sia per chi hamantenuto il più breve termine ditre mesi, la scadenza relativa alprimo semestre/secondo trimestreanziché il 17 settembre 2018, lecomunicazioni dovranno essereinviate entro il 1° ottobre 2018.Infine, occorre segnalare i chiari-menti forniti dall’Agenzia circa idocumenti riepilogativi delle fat-ture di valore inferiore a 300 euro, lequali potranno essere registrate etrasmesse in maniera cumulativa,superando l’obbligo previgente diinviare tutti i dati relativi alle sin-gole fatture. Inoltre, la verifica della

soglia dei 300 euro deve essere con-siderata facendo riferimento al to-tale della fattura, comprensivod e l l’Iv a.Nel provvedimento non si è af-frontato il tema del mantenimentodi questo adempimento in capo aiproduttori agricoli esonerati dallatenuta delle scritture contabili. Per-tanto, per il comparto agricolo re-stano dispensati da questo adem-pimento solo i produttori in regimedi esonero (articolo 34, comma 6,D.P.R. 633/72) situati nelle zonemontane. I produttori agricoli ope-ranti in zone diverse continuano adassolvere all’obbligo dell’invio del-la comunicazione trasmettendounicamente i dati relativi alle ope-razioni attive (autofatture emessedai cessionari).

sistemazione sul propriogiardino privato, vedrebberaddoppiato il bonus: ilcontribuente avrà diritto,infatti, alla detrazione fino a5.000 euro per il lavoro sulproprio giardino e fino amassimo 5.000 euro perl’intervento sulle parti co-muni condominiali, i cui

costi saranno imputati atutti i condomini in basealla relativa quota.L’agenzia ha però fornitouna seconda precisazione,sempre in tema di bonusverde, che ha stretto l’am -bito di applicazione: nonpossono essere portate indetrazione le spese soste-

nute per lavori effettuati ineconomia sul proprio giar-dino in quanto ciò deve ri-tenersi incompatibile con ilconcetto di «interventistraordinari». Parimenti,devono ritenersi esclusidalla portata delle agevo-lazioni fiscali tutti gli inter-venti di mera manutenzio-

ne ordinaria annuale deigiardini preesistenti.La manutenzione ordinariadei giardini, così come lespese per la progettazionedegli stessi, potrà, invece,rientrare nell’ag evolazionein commento, purché siaagganciata a un interventoammesso al bonus, ossia la

sistemazione a verde di areescoperte private di edificiesistenti, unità immobiliari,pertinenze o recinzioni, im-pianti di irrigazione e rea-lizzazione pozzi nonché larealizzazione di coperture averde e di giardini pensili.Una buona notizia riguar-da, invece, le modalità dipagamento: per accedere albonus verde è sufficienteche il pagamento venga ef-fettuato tramite mezzi«tracciabili». Possono esse-re utilizzati, quindi, assegni,carte di credito e di debito,bancomat e bonifici ordi-nari. Non si applicherà per-tanto in capo ai prestatori laritenuta dell'8%.

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Febbraio 2 01810 | CIPA .AT

INIZIATIVA FINANZIATA AI SENSI DEL PSR 2014-2020 DELLA REGIONE PIEMONTE - MISURA 1 - OPERAZIONE 1.2.1 - AZIONE 1: ATTIVITÀ DIMOSTRATIVE E DI INFORMAZIONE IN CAMPO AGRICOLO

FEASR

Azione 10.1.1 - Produzioneintegrata: gli impegni aziendaliLa campagna 2019 rap-presenta il quarto anno diimpegno per le aziendec h e h a n n o a d e r i t oa l l’operazione 10.1.1 delPsr 20014-2020, pertantoè bene ribadire quali sonoalcuni tra i principali im-pegni cui sono sottopostele aziende.Innanzitutto registrare esottoscrivere i dati riguar-danti le fertilizzazioni e itrattamenti fitoiatrici,conservando le fatture diacquisto dei prodotti erispettando gli impegnirelativi ai disciplinari diproduzione integrata.Nella scelta del materialedi moltiplicazione poi,devono essere utilizzatesementi “cer tificate” o p-pure seme sano di pro-duzione aziendale, pro-dotto a partire da sementebase o certificata, anchein questo caso occorre

conservare la fattura dia c q u i sto.

Av v i c e n d a m e n t ocolturaleL'impegno richiede unarotazione quinquennalecomprendente almeno trecolture e al massimo unristoppio per coltura. In

deroga al criterio gene-rale, è consentita una suc-cessione comprendentedue colture e al massimoun ristoppio per coltura,oppure due ristoppi dellastessa coltura a condizio-ne che la coltura inseritatra i due ristoppi sia difamiglia botanica diversa,

limitatamente alle areecollinari e montane ed inalcuni altri casi moltospecifici, da verificare conil tecnico di riferimento.Da non dimenticare cheai fini del rispetto del-l'avvicendamento, i cerea-li autunno-vernini sonoconsiderati un'unica col-tu ra.

FertilizzazioneL’azienda deve disporre diun'analisi fisico-chimicadel terreno al fine di re-digere il piano di ferti-lizzazione annuale “a pre-ve nt i vo”.Le analisi devono essereuna per ogni ordinamentoc o l tu ra l e :• colture orticole in col-tura protetta (serre)• colture frutticole• seminativi, colture or-ticole e colture erbaceeper manenti

• riso in monosuccessio-ne• v i tePer le aziende miste, ob-bligate ad aderire per l’i n-tera superficie aziendale,è possibile derogare allanecessità dell’analisi persuperfici inferiori a 3 haper i seminativi, le or-ticole estensive e i prati e0,5 ha per le altre tipo-logie di colture. Le analisidel terreno non sono ne-cessarie solo in caso dimancata fertilizzazione ehanno una validità di 5anni.

IrrigazionePer le aziende che ef-fettuano interventi irrigui,occorre predisporre unpiano di irrigazione (ba-sato sul bilancio idricodella coltura o sull'utilizzodi strumenti di rilevamen-to diretto) o, in alterna-

tiva, la registrazione didata e volume di irriga-zione e del dato di piog-gia, nel rispetto dei vo-lumi massimi di adacqua-m e nto.

Verifica funzionalee controllo dellemacchine irroratriciLe aziende aderenti han-no l’obbligo di sottoporrea regolazione strumentalele macchine irroratrici diprodotti fitosanitari, acompletamento del con-trollo funzionale entro lescadenze stabilite dal Panper il controllo funzionalee comunque almeno unavolta entro il 15 marzo delquinto anno di impegno,che per le aziende chehanno aderito dal 2015quindi è il marzo 2019.Si rimandano al confrontocon il proprio tecnico diriferimento altri impegnirelativi alla gestione delsuolo e a eventuali azionifacoltative (inerbimento,cover crops) che vannoapprofondite per ogni ca-so particolare.Il Cipa-at di ogni pro-vincia resta a disposizioneper ogni ulteriore chia-rimento e approfondi-m e nto.

Antimafia: comunicazione e informativa a carico di terreni agricoliche accedono a fondi europei per un importo superiore a 5.000 euro

Presentazione domande Soglia Comunicazione antimafia Informativa Antimafia Inizio applicazione Termine applicazione

Fino al 18 novembre 2017 Fino a 150.000 € No No ---- ----

Fino al 18 novembre 2017 Oltre i 150.000 € No Sì ---- ----

Dal 19 novembre 2017 Fino a 25.000 € No No 19 / 11 / 2 017 3 1 / 12 / 2 018

Dal 19 novembre 2017 Oltre i 25.000 € No Sì 19 / 11 / 2 017 3 1 / 12 / 2 018

Dal 19 novembre 2017 Fino a 5.000 € No No 01 / 01 / 2 019 ----

Dal 19 novembre 2017 Oltre i 5.000 € No Sì 01 / 01 / 2 019 ----

La Legge di Bilancio numero205 del 27/12/2017, ha mo-dificato in parte le disposizionid e t t a t e d a l l a L e g g e d e l04/12/2017 numero 172 rela-tiva alla informativa antimafia acarico di terreni agricoli cheaccedono a fondi europei per

un importo superiore a 5.000euro e nel caso di terreni con-cessi in conduzione da EntiPu b b l i c i .La norma differenzia dalla pre-cedente, in quanto, esenta leaziende agricole che hannopresentato domande di paga-

mento per Misure a Superficie ePsr Strutturali antecedenti al 19novembre 2017 con importi in-feriori di 150.000 euro.Gli emendamenti recepiti dalGoverno, rimandano l’obblig od e l l’informativa e della comu-n i c a z i o n e a n t i m a f i a a l

31/12/2018, per importi supe-r i o r i a 2 5 . 0 0 0 m e n t r eda l l’01/01/2019, il limite verràulteriormente abbassato a5.000 euro.Per le concessioni di terreni daEnti Pubblici la norma intro-duce l’obbligo generalizzato

d e l l’acquisizione del documen-to antimafia a prescindere dalvalore complessivo a partire dal19 novembre 2017.Si riporta di seguito un pro-spetto riepilogativo ai fini delleerogazioni degli aiuti in vigore apartire dal 01/01/2018.

Spandimento liquami: r iprendonoattività nelle Zone Non Vulnerate da nitratiIn riferimento al RegolamentoRegionale 10/R 2007 e s.m.i., siricorda che a partire dal mese difebbraio sarà possibile ripren-dere le attività di spandimentodelle matrici non palabili nelleZone Non Vulnerate da nitrati.Riprenderà inoltre, la pubbli-cazione dei bollettini regionaliche regolano lo spandimentodei reflui zootecnici non pa-labili nelle zone Vulnerate da

Ni t rat i .Rimangono in vigore le restri-zioni nei Comuni contemplatinella D GR 20/10/2017 n.42-5805 sulla qualità dell’ar ia.Per spandere in questi Comunisi dovrà consultare preliminar-mente il Bollettino Aria che po-trebbe imporre ulteriori divietiallo spandimento delle matricinon palabili.Si ricorda, comunque, che l’uti-

lizzo agronomico è sempre am-messo nel caso di interramentoimmediato dell’e f f l u e nte.Le operazioni di spandimentosono vietate su terreni gelati,innevati, con falda affiorante.I bollettini bisettimanali pos-sono essere consultati diretta-mente sul sito all’indir izzo:www.3acloud.it :8000/pan/fi-l es.htm l? gr p= SPAN DI ME N-TO _ R E F LU I .

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Febbraio 2 018CIPA.AT | 11

INIZIATIVA FINANZIATA AI SENSI DEL PSR 2014-2020 DELLA REGIONE PIEMONTE - MISURA 1 - OPERAZIONE 1.2.1 - AZIONE 1: ATTIVITÀ DIMOSTRATIVE E DI INFORMAZIONE IN CAMPO AGRICOLO

FEASR

Elementi naturaliformi dell’agro ecosistemaper favorire biodiversità e qualità paesaggioCon determinazione dirigenzialen. 237 del 15/2/2018 sono stateapprovate le disposizioni attua-tive per la presentazione delledomande di sostegno per il ban-do 1/ 2018 Misura 4 - Sottomisura4.4 .L'operazione sostiene investi-menti non produttivi che com-prendono l'introduzione, il ripri-stino o l'ampliamento di forma-zioni arbustive e arboree, di areeumide e altri elementi atti a fa-vorire la biodiversità, il miglio-ramento della qualità del pae-saggio agrario e in generale ilconseguimento di obiettiviagro-climatico-ambientali, an-che nella prospettiva di una frui-zione pubblica del territorio se-condo modalità compatibili conla tutela dell'ambiente.In particolare, gli elementi na-turaliformi oggetto del sostegno

sono finalizzati a costituire zonedi rifugio, alimentazione e ripro-duzione per la fauna inframmez-zate alle coltivazioni, fasce tam-pone lungo fossi, scoline, corsid’acqua, tratti di connessioneecologica, elementi atti a deter-minare un graduale migliora-mento del paesaggio anche me-diante la schermatura di strut-ture estranee al territorio agri-colo tradizionale.

Termine presentazionedomande di sostegnoLe domande di sostegno devonoessere presentate a partire dalgiorno successivo alla pubblica-zione sul Bollettino ufficiale dellaRegione Piemonte e obbligato-riamente, pena la non ricevibi-lità, entro le ore 23:59 del9/4/2018.

BeneficiariIl presente bando è riservato a:• agricoltori e associazioni diagr icoltor i;• associazioni miste di agricoltorie altri gestori del territorio;• consorzi irrigui;• altri gestori del territorio ogruppi di altri gestori del terri-torio quali enti pubblici, fonda-zioni, Onlus (aventi tra i propriscopi/finalità la gestione del ter-ritorio). Gli Enti pubblici ammis-sibili sono Province, Comuni,Enti di gestione di parchi nazio-nali, soggetti gestori di aree pro-tette individuati ai sensi dell’ar t.12 della l.r. 19/2009, soggetti de-legati alla gestione di aree dellarete Natura 2000 ai sensi dell’ar t.41 della l.r. 19/2009, Autorità dibacino regionali e interregionali.Per maggiori informazioni rivol-getevi agli uffici Cipa.At.

“Sicurezza in selvicolturaper le imprese”: corso onlineSu Elfo, ambiente di formazione, informazione e confronto in campoforestale della Regione Piemonte, è disponibile il corso "Sicurezza inselvicoltura per le imprese".Si tratta di un'area corso, operativa fino a fine 2018, in cui è possibilet rova re :• documentazione per valutare correttamente i rischi relativi agliinterventi forestali;• prodotti informativi e formativi in materia di sicurezza (video didatticie promozionali, relazioni di convegni e manuali), prodotti da RegionePiemonte o altre amministrazioni che operano nel settore;• una serie di Faq (domande frequenti) con relative risposte;• uno spazio in cui porre quesiti relativi alla sicurezza, con riferimentoalla propria esperienza aziendale.Le risposte, validate dalgruppo sicurezza in sel-vicoltura (Regione Pie-monte e tecnici di Asl eS.Pre.S.A.L.), saranno re-se disponibili a tutti gliiscritti al corso.L’iniziativa, gratuita e ri-volta agli operatori fore-stali piemontesi e, in pri-mis, alle imprese foresta-li, intende approfondirele tematiche della sicu-rezza nei lavori boschivi,verificare l'adeguatezzadella propria organizzazione aziendale e permette un confronto conesperti del settore in un’ottica di crescita professionale condivisa.A differenza dei tradizionali corsi in presenza (in aula) questa strumentopermette la condivisione di conoscenze che, nel tempo, evolvono grazieal contributo dei partecipanti stessi.Per iscriversi occorre inviare una richiesta, mediante e-mail, all'in-dirizzo [email protected] indicando:• nome e cognome del partecipante;• categoria di appartenenza (impresa, libero professionista, PA);• denominazione impresa/ente e P.Iva;• provincia sede legale;• indirizzo e-mail cui inviare gli estremi per l’accesso al corso.Per accedere al corso è necessario disporre di un collegamento in-te r n e t.

“Legno Energia Nord Ovest”Un progetto per lo sviluppo sostenibileUn progetto pilota di coopera-zione per affrontare i nodi criticidella filiera del legno in Piemon-te e valorizzarla, al fine di pro-durre calore rinnovabile e so-stenibile, riducendo le emissioniinquinanti e favorendo lo svi-luppo locale. Si chiama “L egnoEnergia Nord Ovest” ed è statopresentato la scorsa settimananel corso di un convegno al Po-litecnico di Torino.Il progetto è finanziato dal PsrRegione Piemonte 2014-2020(Misura 16, operazione 16.2) ed èpromosso, oltre che da Replant,da “La Foresta”, impresa fore-stale di Susa, e Aiel, l’associa -zione italiana per le energieag ro f o re st a l i .L’obiettivo è stimolare un mu-tamento radicale nell’appro ccioe nell’uso delle biomasse fore-stali, promuovendo un nuovomodello di cooperazione con alcentro la gestione sostenibile, le-gale e tracciata delle risorse fo-restali piemontesi, l’uso efficien-te dell’energia da legno e la mi-nimizzazione degli impatti am-b i e nt a l i .L’utilizzo delle biomasse forestaliper la produzione di energia rap-presenta una grande opportu-nità di sviluppo socio-economi-co dei territori rurali e uno stru-mento potente di gestione dellefunzioni pubbliche esercitatedagli ecosistemi forestali.Gli impieghi energetici delle bio-masse si confrontano oggi, da unlato, con l’impatto che hannosulla qualità dell’aria, dall’a l t ro

con il contributo fornito allatransizione verso fonti energe-tiche rinnovabili.Produrre energia, in particolarecalore, da legname provenienteda lavorazioni forestali è una so-luzione responsabile dal puntodi vista ambientale, ma perchégli effetti benefici siano concretie duraturi è necessario un per-corso di qualificazione che as-sicuri riduzione delle emissioni,controllo e manutenzione co-stante di stufe e camini e im-pianti e qualità dei combusti-bili.Secondo l’assessore regionalea l l’Ambiente, progetti innovativicome “Legno Energia Nord Ove-st ” servono a creare un mec-canismo virtuoso attraverso cuila filiera foresta-legno-energiapossa affrontare i problemi dellaqualità dell’aria, delle importa-zioni dall’estero del mercatosommerso per attivare un’eco -

nomia rurale solida e pronta allesfide del futuro, come gli effettidei cambiamenti climatici, ilcontenimento degli incendi e deldissesto idrogeologico e l’incre -mento dell’uso di fonti di energiar innovabile.Il progetto mira alla cooperazio-ne fra le imprese della filiera e sisviluppa su tre assi:• comunicazione: con attività distimolo degli operatori econo-mici e degli enti locali;• elaborazione di dati: con analisiin termini ambientali, energetici,economici delle potenzialità ter-ritoriali in materia di teleriscal-damento a biomasse e di sosti-tuzione dei generatori di calore;• realizzazione di azioni di sup-porto: con attività di monitorag-gio economico, promozione del-le certificazioni, sostegno alla ri-c e rca.Per saperne di più: www.legnoe-n e rg ia. o rg.

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Febbraio 2 01812 | ALES SANDRIA

IL 23 GENNAIO Presidio all’incontro con la Provincia per manifestare la grave situazione dei campi colt i va t i

Fauna selvatica: la protesta degli agricoltori«I nostri produttori non sopporteranno più che ritardi burocratici mettano a rischio l’esistenza della propria attività»n di Genny Notarianni

Il presidente Gian PieroAme glio lo aveva antici-pato alle Assemblee zonalie il proposito è stato man-tenuto: gli agricoltori Ciahanno partecipato, in mo-do ordinato e composto,ad un presidio “si l e n z i o-s o” (ma determinato) diprotesta in occasioned e l l’incontro convocatodalla Provincia lo scorso23 gennaio, per la riu-nione del Tavolo di con-certazione tra Provincia,Atc, Associazioni agricolee venatorie sul Regola-mento relativo al controllodei cinghiali e altri ar-gomenti inerenti i danniarrecati dalla fauna sel-vatica, in primo luogo icaprioli, alle colture agri-c o l e.Gli agricoltori presenti, in-sieme ai colleghi di Con-fagricoltura Alessandriacon cui il dialogo è sempreaperto, con cartelli e slo-gan a spiegazione del gra-ve malessere, hanno at-teso l’incontro, poi sonoentrati in aula ma sola-mente il presidente dellaProvincia G ianfrancoBald i, dopo momenti diesitazione, si è fermatocon loro a parlare, mentregli altri membri del Co-mitato hanno lasciatol’au la.Fra poche settimane i vi-gneti germoglieranno e senon ci saranno interventi,soprattutto nelle aree piùcolpite dai caprioli (Ova-dese, Acquese e Novese), icaprioli poteranno le viticon esito disastroso. In-

fatti i danni non si li-mitano all’anno in corso,ma si protraggono neltemp o.Inoltre, le ripercussionidelle incursioni degli un-gulati non coinvolgonosoltanto il settore agricolo,ma l’intera comunità condanni alla circolazionestradale e al patrimonioboschivo che appartienealla collettività.«Occorre quindi che laProvincia avvii subito, conprovvedimenti urgenti, ilpiano straordinario dicontenimento dei caprioli,presentato già da alcunimesi, che stanno espan-dendo la loro presenza inaree sempre più vaste ar-rivando fin nelle imme-diate periferie delle città. Inostri produttori non sop-porteranno più che ritardiburocratici mettano a ri-schio l’esistenza della pro-pria attività - ha spiegato ilpresidente provinciale CiaGian Piero Ameglio - Di-verse centinaia di agricol-tori si interrogano se po-tare ancora le viti o se-

minare, dato che i lororaccolti saranno facilmen-te falcidiati. Se le aziendeagricole chiuderanno,l’economia di molti deinostri paesi non potrà piùcontare sul settore pro-duttivo più importante.Chiediamo che le Istitu-zioni e i cacciatori inter-vengano per riportare ilterritorio in equilibrio,con densità accettabili difauna selvatica».Commenta il direttoreprovinciale Cia Carlo Ri-cag ni: «Ci dispiace che icomponenti del Tavolotecnico abbiano sospesola seduta per la presenzadei nostri agricoltori, enon abbiano ascoltato ilconfronto con il presiden-te della Provincia Gian-franco Baldi che, seppurstupito della pacifica in-vasione, ha accettato cri-tiche e provato a indi-viduare un comune per-corso alla soluzione diquesto annoso problema.I danni stanno mettendoin ginocchio molte azien-de agricole e la loro esa-

sperazione sarà difficile dac o nte n e re » .Inaccettabile la posizionedella Coldiretti e del suopresidente, che ha rite-nuto “gross olana” l’i n i z ia-tiva di protesta; meglio laloro “ra f f i natezz a” che hadimenticato e chiuso in unc a s s e t t o i p r o b l e m id el l’agricoltura e degliagricoltori alessandrini.In seguito, durante il ta-volo tecnico, il presidenteBaldi ha ascoltato i sug-gerimenti proposti dalle

BASTIAN CUNTRARI

Al voto! Al voto!Se mi chiedono del “4 marzo” la primacosa che mi viene in mente è la canzone diLucio Dalla...No? C’è qualche altro riferimento? Ah! Leelezioni politiche in Italia! E mi chiedeteper chi voterà Bastian Cuntrari?Non ve lo dico... Anche perché non lo so!Sinceramente sto naufragando in un maredi simboli.Mi piacerebbe, però, riuscire ad ascoltarequalcosa di concreto ma sono disorientatoda una campagna elettorale che si rifàtroppe volte ai toni da trasmissione te-levisiva, quella fatta di urla (anche se siparla sottovoce) e insulti, tutte situazioniche poi, alla fine, non ti lasciano nulla inmano. Mi sono cimentato, allora, nell’im -presa di spulciare tra i vari programmielett orali.Si parla in tutti (o quasi) di agricoltura matroppo sovente il tutto viene sempre ac-costato alle parole “ambi e nt e”, “alimen -t azione”, “bio diversità”... Ma prese di po-sizione chiare e determinate sulla difesadel reddito delle nostre aziende non mi

pare di scorgerle. E di difesa del territorio?Se non tuteliamo e difendiamo la terracosa coltiveremo? Piazze, viali, centric ommerci ali?Ho la sensazione che come al solito siutilizzi, nei programmi partitici, l’agr i-coltura per fare colpo (elettorale) suglielettori non agricoltori. I cittadini devonoessere tutelati, ci mancherebbe, poi in findei conti anche gli agricoltori sono cit-tadini e, spero, non di serie B.Ora abbiamo bisogno di risposte e di con-ferme e credo che una croce messa su unsimbolo, qualunque esso sia, non porti adeleggere il “mag o” che con un colpo di“bacchetta magica” risolverà tutti i pro-blemi del nostro settore o che dal “c i li nd ro”possa estrarre la miracolosa soluzione.Pertanto al grido di battaglia “Al voto! Alv oto!”, tirata la tendina, posizionata lascheda, impugnata la matita votiamo se-condo coscienza intanto dal giorno dopotutto rimarrà immutato... Almeno per noip aisan!

Vostro Bastian Cuntrari

ELEZIONI La Confederazione si confronta con i candidati

L’incontro con il mondo politicoIn vista delle elezioni politichedel 4 marzo la Cia di Ales-sandria, insieme a Confagri-coltura, ha incontrato i can-didati per proporre le osser-vazioni e le istanze del settoreagr icolo.L’incontro si è svolto lo scorso16 febbraio in Camera diCommercio ad Alessandria.Erano presenti Massimo Be-r utti e Ugo Cavallera (For zaItalia), Riccardo Molinari(Lega), Federico Fornaro eNerina Dirindin (Liberi eUguali), Daniele Borioli eMarcella Graziano ( PD) ,Paolo Maria Mosca, Silv iaGambin o, Antonella Sca-g netti e Giuseppe Castagna(M5S), Olga Bertaina ( Po te real Popolo). Presenti in salaanche: il coordinatore di Fra-telli d'Italia Federico Riboldi;il coordinatore di M5S Pa oloMig h etti; il coordinatore diPotere al Popolo G iovanniCirri.

Il presidente provinciale G ianPiero Ameglio, insieme a Lu -ca Brondelli di Confagricol-tura, ha illustrato e conse-gnato il documento di sintesidel mondo agricolo.Tra i punti principali del do-cumento portati all’atte n z i o n edei candidati: attenzione aexport e relazioni europee, or-ganizzazione di filiera, eti-

chettatura di origine, sempli-ficazione per le imprese agri-cole (anche di tipo fiscale),riforma Agea, incentivi strut-turali di crescita economica,agevolazioni sul gasolio agri-colo, revisione della norma-tiva sul lavoro occasionale,riduzione del costo del lavoro,interventi e azioni per il con-trollo degli ungulati.

Agrisapori: Cia protagonista in tv

Puntata di Agrisapori, il format televisivo a carattere agri-colo-enogastronomico visibile su oltre 150 emittenti in tuttaItalia, interamente dedicata alla Cia di Alessandria.Le telecamere della trasmissione, condotta da Agnese Ap-p endino e curata da Toni Gavazza, hanno seguito lo svolgimentodel convegno Cia “Aperto e attrattivo: il territorio alessandrino”svolto lo scorso 12 gennaio al termine dell'Assemblea elettivaprovinciale che ha visto la conferma di Gian Piero Ameglio alsuo secondo mandato di presidenza, poi si sono recate nelleaziende di alcuni degli imprenditori invitati a raccontare lapropria esperienza in agricoltura, nell'ambito dello stesso in-c o nt ro.La puntata è ricca di commenti, belle immagini e riflessioniriguardo il territorio e la potete guardare dal sito www.ciaal.it,sezione “Ne w s”.

Il pubblico presente all’incontro con i politici venerdì 16 febbraio

componenti e ha dichia-rato che la Provincia siimpegna ad apportare al-cune modifiche al Rego-lamento Caccia al cinghia-le (di cui tra una ventina digiorni uscirà una nuovabozza in visione alle as-sociazioni) e chiederà allaRegione alcuni chiari-menti in materia.Approfondimento videodel presidio (curato da Te-lecity) visibile sul sitowww.ciaal.it (sezione Ne-ws).

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Febbraio 2 018ALESSANDRIA | 13

Fitofarma c i, verifiche funzionali e registrodei trattamenti: non sono solo obblighin di Franco Piana

Il Pan (Piano d’Azione Na-zionale sull’uso sostenibi-le dei fitofarmaci), per rag-giungere gli obbiettivi diriduzione dell’utilizzo deiprodotti fitosanitari, im-piega una serie di stru-menti, tra i quali la “ve -rifica funzionale e rego-laz i o n e” delle attrezzatureper la distribuzione deifitofarmaci e l’a desi oneobbligatoria ai principi didifesa integrata.Tali operazioni non de-vono essere viste comel’ennesimo obbligo buro-cratico che pesa sulleaziende, ma come un’op-portunità di miglioramen-to nella distribuzione enella tracciabilità dei pro-dotti fitosanitari.Per quanto riguarda le ve-rifiche funzionali, nell’es e-cuzione di un trattamento

spesso si bada solo edesclusivamente al tipo diprodotto fitosanitario dautilizzare per combattereuna particolare patologia.In realtà si deve tenereconto di molti altri aspettiquali la pressione di eser-cizio, il volume di acqua edi aria utilizzati, la tipo-logia di ugello.

Con le operazioni di con-trollo funzionale e rego-lazione è possibile correg-gere eventuali carenze (avolte presenti anche in at-trezzature nuove di fab-brica) e aumentare in que-sto modo le conoscenzed e l l’utilizzatore che lo aiu-teranno nella manuten-zione periodica della pro-

p r i a a t t r e z z a t u r a en e l l’adattare la distribu-zione alla realtà colturaledella propria azienda.Attraverso la compilazionedel “registro dei tratta-m e nt i” si traccia e si con-trolla l’utilizzo dei prodottifitosanitari per la difesadelle colture aziendali.In tal modo si garantisce lasalubrità delle derrate ali-mentari ottenute, in quan-to il rispetto delle normeindicate in etichetta sonoa garanzia di una resi-dualità dei fitofarmaci anorma di legge.Da non sottovalutare il la-to economico cui possonoandare a incidere le azionidescritte: intervenire nelmomento giusto, nel ri-spetto delle dosi, con letecniche più idonee e conattrezzature adeguata-mente verificate significa,infatti, ottenere anche un

importante risparmio ac-compagnato da una mag-gior sicurezza per chi ef-fettua il trattamento, perl’ambiente e per la po-polazione in generale.I tecnici della Cia-Agri-coltori Italiani di Alessan-

dria sono a disposizioneper ogni ulteriore chiari-mento sulla tenuta del re-gistro dei trattamenti esulla possibilità di sotto-porre a verifica e rego-lazione le attrezzatureaz i e n da l i .

Cia Casale: il corsoper prodotti fitosanitariAl via alla Cia di Casale Monferrato il corso per ilrilascio del patentino per l’acquisto e l’utilizzo deiprodotti fitosanitari. Il corso ha una durata di 20 ore esi svolgerà a partire dal prossimo 28 febbraio nellasede Cia in via del Carmine 15 a Casale Monferrato.Queste le date fissate per gli incontri: 28/02, 02/03,07/03, 09/03, 14/03. Tutti gli appuntamenti si svol-geranno dalle ore 13:30 alle 17:30. La data dell’e sa m eè giovedì 15 marzo alle ore 14:30.Per informazioni e iscrizioni: tel. 0142 454617 int. 3.

CIA TORTONESE Intervista ai rappresentanti Zonali recentemente eletti

Paola Finetti, una donna per presidente“Quote rosa”, direbbe qualcu-no, nella Giunta Cia Alessan-dria. Sono due le presidentidonna del gruppo dirigentealessandrino di recente nuovaelezione. A rappresentare gliagricoltori del Tortonese è Pa o-la Finetti, che succede a G ia-como Boveri, anche presiden-te provinciale Donne in Cam-p o.In passato, dopo gli studi inVeterinaria, Paola è stata a lun-go restauratrice a Milano, la suacittà, e in Toscana. Titolared e l l’omonima azienda biolo-gica in frazione Cascineta diVolpedo, alleva free range gal-line ovaiole, polli da carne emaiali di cinta senese incro-ciata con il Pietrain. L’az i e n daha anche un macello avicolo eun laboratorio per la lavora-

zione e il confezionamento del-le carni avicole e suine, invendita in azienda ma anchenei mercati organizzati dallaC ia.Paola, perché hai accettato ilruolo di Presidente zonale?«Come presidente provincialedi Donne in Campo, ho giàlavorato all'interno di Cia fa-cendo parte della Giunta e del-la Direzione provinciale. Hoaccettato il nuovo ruolo perchédesidero poter dare in modopiù attivo un contributo al-l'associazione, dando continui-tà al percorso già avviato».Essere donna in agricoltura,cosa significa?«Dipende dalla realtà nellaquale si trova a operare ladonna agricoltrice. Io auspicoche nel mondo agricolo le don-

ne vengano sempre più con-siderate per il loro valore im-prenditoriale ed intellettuale alpari dei colleghi uomini. E que-sto in Cia si sta realizzando:non a caso ci sono due donnesu sei presidenti di Zona (conDaniela Ferrando, presidenteZona Acqui Terme, ndr)».Come giudichi il territorio delTortones e?«E' un territorio molto varie-gato perché va dalla pianuraalla montagna, e anche le ti-pologie di aziende agricole so-no varie: dalle cerealicoleestensive ed orticole, ai piccoliallevamenti di montagna, pas-sando per aziende frutticole evitivinicole di collina. Credoche al Tortonese manchi solo ilr iso».Su cosa bisogna maggiormen-

te lavorare, relativamente allarappresentanza agricola?«In primo luogo, occorre con-tinuare in maniera più incisivail lavoro sul controllo della fau-na selvatica che danneggia nonsolo le colture ma anche gliallevamenti. Poi bisogna ricor-darsi che nella nostra zonavengono coltivati cereali diqualità il cui prezzo alla venditadeve essere commisurato. Inol-tre bisogna favorire la valo-rizzazione dei prodotti delcomparto frutticolo e vitivini-colo. E infine non bisognasmettere di lottare per far sì chevenga attuato un effettivo snel-limento delle pratiche buro-cratiche. E questo lo dico daallevatr ice».Cosa ti ha lasciato la tua espe-rienza passata nell’ambito del

re stauro?«Una gran passione per i mobiliantichi! Scherzi a parte, perrestaurare bene un mobile nonbisogna avere fretta, occorreaspettare anche giorni tra un'o-perazione e l'altra: in cam-pagna è la stessa cosa».

Paola Finetti

URSULA STOR CONQUISTA EATALY E LA RAIUrsula Stor, l’associata svizzera del-la Cia (zona Acqui Terme) titolarede ll’agriturismo Punto Verde (aPonti), insieme allo chef Pier CarloVom eri è stata una degli 11 Agrichefscelti per festeggiare l’11° complean-no di Eataly del primo negozio diTorino Lingotto in un evento a Ro-ma, in svolgimento lo scorso 25 gen-naio. Undici ricette tipiche dei ter-ritori per festeggiare altrettanti annidi fondazione dello store dedicatoalla qualità. La proposta di Ursula ePier Carlo è stata “Ravioli al plin”.Commenta l’Agrichef: «Porto la ri-cetta tipica del Piemonte che è laprima che mi hanno insegnatoquando mi sono trasferita dalla Sviz-zera e ho aperto l’attività a Ponti. Mihanno detto che dovevo imparare afarla per dimostrare la mia integra-zione sul territorio, quindi è un sim-

bolo del mio legame con la zona e laprova del mio impegno in Italia!».La storia di Ursula ha incuriositoanche gli autori Rai, che attraverso laCia hanno voluto l’imprenditr iceospite in studio nella trasmissioneGeo condotta da Sveva Sagramola,

in onda su Rai3 nella giornata dilunedì 30 gennaio. Sul banco alle-stito, i prodotti dell’agriturismo e ilpane fatto a mano dedicato alla Con-fe derazione.La puntata si può rivedere dal sitowww.ciaal.it (sezione News).

Storie e ricette...da protagonisti!

Tutti hanno una buona storia da raccontare. CiaAlessandria è convinta che le migliori siano quelleche narrano la vita degli imprenditori agricoli, delleloro scelte, delle tradizioni famigliari o della scopertadel mondo legato alla terra e ai suoi prodotti.Mandate un breve video (due o tre minuti), realizzatoanche attraverso uno smartphone, dove presentate lavostra storia e la vostra azienda. Saranno tutti pub-blicati sul sito Cia Alessandria e sul sito Cia nazionalee rilanciato sui social. Stesso invito per la raccoltadelle ricette contadine delle vostre aziende, attra-verso l’iniziativa Cia Agrichef. Scrivete ingredienti,procedimento e allegate foto e vedrete pubblicato ilvostro piatto!Tutto il materiale deve essere inviato a Genny No-ta r ia n n i - Ufficio stampa e Relazioni esterne, via mail([email protected]) oppure per posta (per le ricettee foto): via Savonarola, 29 - 15121 Alessandria.

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Febbraio 2 01814 | AST I

INTERVENTO Il direttore provinciale della Confederazione provinciale e gli obiettivi per il 2018

Porta: ritorno alle visite aziendali e le O.P.Fondamentale conoscere necessità e problemi degli associati - Impegno sulle Organizzazioni ProduttoriDalla nuova sede interzonale delsud Astigiano al percorso che pro-segue quanto fatto nei suoi primiquarant ’anni. La Cia di Asti si pre-para a nuove sfide caratterizzatesostanzialmente dalla necessitàdi fornire ai propri associati, maanche a tutti i cittadini, servizitecnici ed amministrativi semprepiù efficienti e al contempo dipromuovere, grazie anche alletecnologie avanzate di cui l’or -ganizzazione dispone, tutto ciòche di rilevante sta sul territoriosotto il profilo agrario, produttivoe paesaggistico.« L’apertura della sede interzonaledel sud Astigiano - afferma il di-rettore provinciale di Cia Asti,Mario Porta - ci ha dato l’op -portunità di ripensare seriamentead uno degli aspetti fondamentalidella nostra attività professionale:il rapporto personale con gli as-sociati ed il conseguente ascoltodelle esigenze di ognuno di lo-ro » .Ne l l’era dell’informatica sem-pre più imperante, sembra unritorno al passato.«In effetti è proprio così - spiegaPorta - ma ci siamo resi conto inquesti anni di desk e computerche solo parlando di persona congli agricoltori siamo davvero ingrado di capire davvero quali sia-no le loro necessità e di agire diconseguenza. Perciò, sia pureconsiderando che dell’infor mati-ca non si può più fare a meno,

soprattutto quando la burocraziaè sempre più pesante e comples-sa, e che quindi gli uffici della Ciacontinueranno a fornire tutta l’as -sistenza amministrativa del caso,si è deciso di riprendere a pienotempo l’antico uso del contattodiretto con gli agricoltori».In pratica cosa significa?«Che, sia nell’area Nord e sia inquella Sud della provincia, si li-bererà a breve un tecnico che ef-fettuerà regolari visite nelle azien-de per rendersi conto di personadi quali siano le esigenze e i pro-blemi delle varie strutture».

Altri obiettivi per i prossimi me-si?«I temi da affrontare non sarannopochi - ricorda il direttore di CiaAsti - dal sempre incombente ri-schio di siccità ai danni provocatidal dilagare degli ungulati, mauno su cui la Cia sarà fortementeimpegnata riguarda la creazionedi una o più “O. P.” (Organizza -zione dei Produttori) avente pertema alcune tra le produzioni ti-

piche e di maggior interesse eco-nomico della nostra provincia».O.P., cosa sono esattamente?«In breve si tratta di organizza-zioni di produttori, la cui costi-tuzione è prevista (e favorita) dal-la normativa europea, che hannoper obiettivo principale la ridu-zione dei passaggi oggi esistentitra produttore e mercato, e quindiconsumatore, restituendo alme-no in parte la capacità di deter-

minazione del prezzo, e dunqueanche dell’eventuale profitto,a ll’agricoltore. Le azioni cheun’O.P. può svolgere variano dallatrasformazione, la distribuzione ela vendita comune ai controlli diqualità ed agli appalti dei mezzi diproduzione sempre in forma co-mune. Uno scenario articolato evario su cui vale la pena di scom-metterci. E la Cia ci proverà comeimpegno primario per il 2018».

Mario Porta, confermato nell’incarico didirettore provinciale della Cia di Asti

2017 In distribuzione la terza edizione dell’opuscolo “c o n s u n t i vo”

Un anno “pien o” per Cia di AstiPer il terzo anno, la Cia di Astiha dato alle stampe un brevema coloratissimo resocontodi quanto avvenuto (e fatto)nel 2017.Nel fascicolo, con testi curatida Paolo Monticone e foto diRoberto Signorini, viene sin-teticamente riassunta l’att i-vità della Confederazione nel2017, dagli impegni sulla si-curezza nelle campagne alcontrasto al dilagare degli un-gulati, dai festeggiamenti peri 40 anni della Cia ai problemidel mondo del Moscato,da l l’accoglienza di numerosibuyers stranieri in Monfer-

rato alla crescente “pa ssi o n e”per le nocciole e i noccio-leti.Il fascicolo si chiude con al-cuni cenni alla battaglia con-tro l’Agrivillage di Asti e alcoinvolgimento della Cian e l l’organizzazione del Ba-gna cauda day. Infine qual-che cenno alla famiglia Ciacon qualche nota particolareper i pensionamenti di L o-renzo Giordano e Laura Col-la .Il fascicolo è in distribuzionepresso la sede provinciale Ciadi Asti e quella interzonale diCastelnuovo Calcea.

PORTACOMARO Nella rinnovata Bottega del Grignolino

Anche 4 aziende associate

Dopo una chiusura di setteanni, ha riaperto i battenti,completamente rinnovatanella distribuzione dei lo-cali, disposti su tre pianid e l l’antico Torrione del ri-cetto del paese, la Bottegadel Grignolino di Porta-c o ma ro.Le musiche della bandahanno accompagnato ilcanonico taglio del nastro,presenti il sindaco Va l te rPierini, il presidente dellaRegione Piemonte, S ergioChiamparin o e l’ass ess o-re regionale all’Agr icoltu-

ra, Giorgio Ferrero.La Bottega, alla cui ria-pertura era presente an-che il presidente provin-ciale della Cia, Ale ssandroDuran do, si propone co-me luogo di incontro traAstigiano e Casalese, i ter-ritori in cui si produconole due Doc dello storicovitigno piemontese.Gestita dall’omonima As-sociazione presieduta daAndrea Cerrato, avrà alsuo interno un ristorantecurato dal cuoco astigianoMarco Baggi e un’esp o-

sizione, con degustazione,dei prodotti (Grignolino, èovvio, ma anche Ruchè,Barbere e quant’altro) diuna trentina di produttoridelle province di Asti,Alessandria e Cuneo. Traquesti sono presenti anchei vini di quattro aziendedella Cia di Asti: la FratelliDurando di Portacomaro,Cascina Tavijn di NadiaVerrua di Scurzolengo,Francesco Bersano di Por-tacomaro Stazione e Te-nuta La Fiammenga di Pe-nang o.

Il saluto inaugurale del sindaco di Portacomaro, Valter Pierini, all’apertura della Bottega del Grignolino,alla presenza del presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino e dell’assessore regionaleall’Agricoltura Giorgio Ferrero

CONVEGNO Durando all’incontro dell’Ucid di Costigliole

L’agricoltura deve innovare« L’innovazione è fonda-mentale per il futuro dellanostra agricoltura ed è stataquindi lodevole l’i n i z iat i vad e l l’Ucid che ha riunito adiscuterne tutti gli attori delcomparto, dagli istituti dicredito alle organizzazioniprofessionali agricole, perverificare quale sia in que-sto momento la situazionen e l l’Astigiano». Così il pre-sidente provinciale dellaCia, Alessandro Durando,al termine del convegno chel’Unione Cristiana Impren-ditori Dirigenti ha organiz-zato al Castello di Costiglio-le, in collaborazione con In-tesa San Paolo e Consorziodel Barbera d’A st i .Nel suo intervento Durandoha sottolineato, tra l’a l t ro,l’importanza di mettere inrelazione i diversi mondiche agiscono nel compartofavorendo una presenzaunitaria della rappresen-tanza agricola al fine di la-vorare insieme per lo svi-luppo del territorio.Nella foto l’intervento diAlessandro Durando al con-vegno presso il castello diCostigliole d’Asti. Al tavoloil presidente del ConsorzioBarbera d’Asti, Filippo Mo-bric i, e Paolo Porrino, re-sponsabile dell’Uc i d .

LUTTO NELLA FAMIGLIA CIALa scomparsa di Piero Bongiovanni,testimone del cardo gobbo di NizzaLutto nella famiglia Cia per la scomparsa, all’età di 81anni, di Piero Bongiovanni, storico socio dellaConfederazione per la zona di Nizza e celebre per ilsuo straordinario sapere nella coltivazione del Cardogobbo di Nizza Monferrato. Piero era stato tra i piùconvinti sostenitori della necessità di promuovere laqualità del “gobbo di Nizza” partecipando alleiniziative di Slow Food e dell’Associazione pro-duttor i.Alla famiglia di Piero i sentimenti di cordoglio e dipartecipazione al lutto della Cia di Asti.

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Febbraio 2 018ASTI | 15

OBIETTIVI Gli impegni primari dell’anno per Alessandro Durando, ora anche vicepresidente regionale

Dare valore al territorio e speranze ai giovaniIl ruolo delle leve agricole più fresche per collegare al meglio le terre Patrimonio Unesco e i loro prodottiConfermato alla presiden-za provinciale di Cia Astipoco più di un mese fa enominato vicepresidenteregionale all’ass embleaelettiva dello scorso feb-braio in cui è assurto allacarica presidenziale G a-briele Carenini, Ale ssan-dro Durando è tuttorauno dei più giovani di-rigenti d’Italia della nostraorganizzazione agricola eil suo operato si distingueper saper fondere in unasola linea d’azione l’ab i-lità operativa frutto di unacomunque già lunga espe-rienza professionale e l’i n-traprendenza nell’a f f ro n-tare le sfide che il ruolosindacale inevitabilmentecompor ta.A ll’inizio di un nuovoquadriennio dirigenziale iproblemi da affrontarepaiono molti e di nonfacile soluzione; alcuni diquesti sono stati indicatidalla Cia come primariper il lavoro dei prossimimesi. Quali? «Ovviamenteabbiamo un ampio ven-taglio di azioni da com-piere nell’anno - afferma ilpresidente provinciale diCia Asti - ma su alcunesarà necessario il nostroparticolare impegno: do-po l’apertura della sede

interzonale di Castelnuo-vo Calcea, sarà avviatal’opera di recupero delrapporto con gli associatidi tutta la provincia conspecifica attenzione alla levisite aziendali ed allaconsulenza tecnica; darevalore al territorio met-tendo a frutto tutta la ca-pacità di traino, di im-magine e di commercia-

lizzazione che viene dalriconoscimento Unesco;aiutare i giovani insediatinegli ultimi anni a co-struire obiettivi aziendaliprecisi e sbocchi commer-ciali soddisfacenti; infineprestare particolare atten-zione all’agricoltura socia-le per cui la Cia ha in-tenzione di svolgere unruolo di notevole rilievo».

Visite aziendaliL’apertura della sede in-terzonale di CastelnuovoCalcea dove sono conflui-te le zone di Nizza e Ca-nelli sembra aver datonuovi stimoli operativia l l’organizzazione. « E’proprio così, ma, devo di-re che ci ha anche indottoa ridare ai contatti con gliassociati l’importanza chehanno sempre avuto e chenegli ultimi anni gli adem-pimenti burocratici sem-pre più pesanti ci avevanofatto mettere un po’ aimargini della nostra azio-ne. Come ribadito più vol-ta dal direttore Mario Por-ta, torneremo ad impe-gnarci a pieno nelle visiteaz i e n da l i » .

Dare valoreal territorioAbbiamo la fortuna diavere un territorio quasii n t e r a m e n t e i n s e r i t on e l l’area del PatrimonioUnesco, un valore aggiun-to che sovente riteniamo,sbagliando, un dato di fat-to acquisito. L’Unesco bi-sogna conquistarselo ognianno e quale miglior mo-do per farlo se non co-struendo un legame sem-pre più forte tra il ter-ritorio ed i suoi prodotti

tipici. Checché se ne dica,l’origine e la tracciabilitàdi un prodotto sono cartevincenti per le produzionidi qualità e quindi vale lapena di cominciare a pen-sare a specifiche certifi-cazioni che abbiano an-che l’avallo di determinatestrutture sanitarie di in-dag i n e.

Le giovani leveagricoleNon sono pochi gli im-prenditori che sono statiammessi alla misura delPsr nota come “Ins edia-mento giovani”. Una no-tizia confortante ma solose all’insediamento vero eproprio seguono o si ac-compagnano indicazioni,suggerimenti, provvedi-menti capaci di dare cer-tezza a questi nuovi arrivinel comparto agricolo. So-vente i giovani impren-ditori hanno idee e pro-spettive molto diverse, nelcaso si tratti di un pas-saggio di consegne all’i n-terno della stessa famiglia,da quelle dei loro padri edè necessario dunque ac-compagnarli in un per-corso verso lo svilupporurale che metta da parteprincipi produttivi e com-merciali ormai superati e

affronti invece in modoadeguato le sfide di unmondo globalizzato dovesono cambiati i mercati, igusti dei consumatori,l’etica del cibo, i riferi-menti salutistici quandonon sanitari. Insomma ènecessario coprire il bucogenerazionale degli ultimivent ’anni e guardare alfuturo con qualche cer-tezza in tasca. E’ ciò che sipropone di fare la Ciaanche attraverso l’op eratodi una rinnovata e raf-forzata Associazione deiGiovani ImprenditoriAgr icoli.

L’agricoltura socialeGià da qualche anno laCia dedica un importanteimpegno all’agr icolturasociale che può aprire sce-nari di attività molto in-t e re s s a nt i p e r m o l t eaziende agricole, sia sottoil profilo etico, sia sottoquello dell’e ducazionea l l’ambiente ed alla sanitàdei cibi. Il 2018 vedrà laCia particolarmente im-pegnata, contando anchesulla collaborazione delCipa-at, su questi temicon iniziative di sensibi-lizzazione e comunicazio-ne a partire già dalle pros-sime settimane.

Alessandro Durando, confermato presidente provinciale Cia e daqualche giorno anche vicepresidente regionale della Confederazione

NUOVA SEDE Verso la piena funzionalità degli uffici interzonali

Attivato il servizio assicurativoSi sta progressivamente av-vicinando alla piena fun-zionalità la nuova sede in-terzonale Cia del sud Asti-giano, inaugurata alla finedel mese di gennaio in con-comitanza con lo svolgi-mento dell’assemblea pro-vinciale elettiva della Con-federazione. Oltre ai prin-cipali servizi agli agricoltoried ai cittadini, è ora attivoanche quello di consulenzaassicurativa messo a punto,in collaborazione con Uni-polSai, da Simona Tarascoche ha il compito di assi-stere tutti gli associati nellaelaborazione del Pai (Pianoassicurativo individuale)con particolare riferimentoal l’assicurazione contro idanni da grandine alle col-ture e nella stipula delle re-lative polizze che seguirà lastessa procedura delloscorso anno con pagamen-to differito al 30 settembre.Questo l’orario definitivodegli uffici Cia della sedeinterzonale dell’Op essinadi Castelnuovo Calcea. Uf-f i c i o Te c n i c o : l u n e d ì8/12-14/18; dal martedì alvenerdì 8/12-14/17; sabato8/12. Patronato e Ufficio fi-scale: lunedì 8/12-14/18;dal martedì al venerdì 8/14;sabato 8/12.

Nelle fotouno scorciodei due in-gressi dellasede interzo-nale di Castel-nuovo Calceacon i marchidel SistemaCia

FORMAZIONECorsi per i patentini fitofarmacie per la conduzione dei trattori

Sono iniziati nelle scorse settimane presso le variesedi zonali della Cia di Asti i corsi brevi per ilrinnovo del “pate nt i n o” previsto dalla legge perpoter utilizzare in agricoltura i cosiddetti fito-farmaci. I corsi brevi, a cui devono partecipare tutticoloro che erano già in possesso dell’autor iz-zazione, proseguiranno nelle prossime settimane,periodo in cui saranno organizzati anche due“corsi lunghi” per tutti gli agricoltori che invecedevono ottenerlo per la prima volta.Sempre in tema di corsi, riprenderanno nelleprossime settimane, quelli “bre vi” di aggiorna-mento per addetti alla conduzione di trattoriagricoli o forestali per ottenere l’autor izzazionealla guida degli stessi. I corsi sono riservati a tutticoloro che possono dimostrare di aver guidatotrattori per almeno due anni negli ultimi dieci.Gli interessati possono richiedere con urgenzainformazioni e formalizzare le relative iscrizionipresso gli uffici, di zona e provinciale, della Cia diA st i .

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Febbraio 2 01816 | CUNE O

«La politica risolva il problemaacqua prima della prossima siccit໫ L’Assemblea dell’ass ocia-zione Acque Irrigue Cuneesiha deliberato di inviare atutti i suoi soci una comu-nicazione in cui si evidenziala seria prospettiva che du-rante l’irrigazione si debbainterrompere il prelievo peril rispetto della popolazioneittica». E’ l’annuncio-provo -cazione del sodalizio cheriunisce i Consorzi di irri-gazione della pianura cu-neese dopo la siccità che nel2017 ha messo in ginocchioil mondo dell’agr icoltura.

L’incontro del 25 gennaio, acui ha partecipato anche CiaCuneo, ha ripercorso quan-to vissuto l’estate scorsa, pernon arrivare impreparati al-la prossima stagione.Nodo centrale il Minimo de-flusso vitale, la quantitàd’acqua che deve rimanerein alveo per salvaguardare lasopravvivenza dei pesci co-me previsto dalla legge: lascarsità d’acqua ha costrettopiù volte a non rispettarlo ea prelevare anche oltre il ter-mine ultimo del 30 settem-

bre 2017. Per questo i Con-sorzi si sono visti recapitaredalla Provincia multe sala-t e.«Il problema dell’irrigazio -ne - dice il presidente del-l'associazione Giorgio Ma-ria Bergesio - è confinato aimargini della società civile.Prima viene il doveroso ri-spetto dell’ambiente, deipesci, della natura, mentreagricoltori e consorzi irriguisono considerati i distruttoriperché utilizzano l’80% del-la risorsa idrica. Ampia-

mente consapevoli chel’ambiente va tutelato inogni sua forma, ma altresìche l’acqua è essenziale perl’agricoltura, quando questanon c’è o è estremamentescarsa, bisogna provvedereanche prelevando fuoritempo massimo o utilizzan-do quella poca che scorrenei corsi d’acqua».«Cuneo ha patito più di altrezone - commenta Marc oB ellone per Cia -. L’acquac’è ed è sufficiente per leesigenze di tutti, basterebbe

solo saperla gestire. E’ u naquestione tutta politica, èora che il Governo si assumale sue responsabilità. Non èpiù accettabile che vengadata priorità alla pesca spor-tiva rispetto all’agr icoltura.Il rischio quest’anno, se ilproblema non verrà seria-mente affrontato, è di rima-nere senza acqua. Mancanobacini adeguati».Un compito che spetta allaRegione Piemonte. Non so-

L’APPELLO DI CIA DOPO L’ASSEMBLEA ACQUE IRRIGUE CUNEESI

L’Assemblea dell’associazione Acque Irrigue Cuneesi del 25 gennaio

lo: negli ultimi 50 anni, permancanza di risorse, non siè più messo mano ai canaliirrigui, se non per le ma-nutenzioni, per cui dal 2010i Consorzi irrigui non rice-vono più i finanziamentidal l’Ente proprietario deicanali, ovvero la Regione. Lemanutenzioni sono pagatedagli stessi agricoltori attra-verso il canone annuale perpoter derivare acqua per l’ir -r igazione.

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PINOT NERO VCR453

Clone con vigoria e produttività inferiore alla media. Possiede un ottimo quadro aromatico, un’ottima struttura ed elevata acidità. Indicato soprattutto per la produzione di base spumante di notevole struttura.

PINOT NERO VCR274

Clone con vigoria e produttività nella media. Ottima la struttura e l’acidità ed è pertanto adatto per la produzione di base spumante che di vini tranquilli.

PINOT NERO R4

Clone di medio vigore e produttività. Dà vini di buona/ottima struttura ed acidità. Indicato sia per vini tranquilli che per base spumante.

PINOT NERO VCR9

Clone di origine californiana di moderata vigoria e produttività. Dà vini di ottima struttura e di gradevole complesso aromatico; è adatto sia per la produzione di base spumante anche rosati.

PINOT NERO VCR20

Clone selezionato a Torrazza Coste (PV) di ottima vigoria e buona produttività. Dà vini particolarmente aromatici ed è indicato sia per la produzione di vini tranquilli che di base spumante.

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CHARDONNAY R8

Clone di ottima vigoria e produttività superiore alla media. Dà vini di ottima struttura ed acidità. Clone indicato per la produzione di vini tranquilli e spumanti.

CHARDONNAY VCR10

Clone di buona vigoria e produttività nella media varietale. Dà vini di elevata acidità ed eleganza. È adatto alla produzione di base spumante.

CHARDONNAY VCR11

Clone selezionato in California, di buona vigoria e produttività media. Dà vini di grande struttura e acidità, con evidenti note floreali-agrumate. Consigliato in taglio con il VCR10 per base spumante.

CHARDONNAY VCR481

Clone di vigoria e produttività superiore alla media. Dà vini di ottima struttura ed acidità. Indicato sia per la produzione di vini tranquilli che di base spumante.

CHARDONNAY VCR484

Clone di elevata vigoria e produttività. Dà vini di ottima acidità e struttura con un quadro aromatico complesso. Indicato per base spumante.

VIVAI COOPERATIVI RAUSCEDO – Rauscedo (PN) – Tel. 0427.948811 – www.vivairauscedo.com – [email protected]

I CLONI VCR PER L’ALTA LANGA DOCGI Vivai Cooperativi Rauscedo per la produzione dello spumante Alta Langa DOCG nella versione bianco

e rosato hanno predisposto un pacchetto dei migliori cloni “VCR” e francesi da spumante classico:

- Chardonnay R8, VCR10, VCR11, VCR481, VCR484; Chardonnay cl. 75, 76, 96, 121, 130, 132

- Pinot Nero R4, VCR9, VCR20, VCR274, VCR453; Pinot Nero cl. 375, 386, 521

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Febbraio 2 018CUNEO | 17

VITICOLTURA L’azienda della famiglia Ferrio a Canale ha ottenuto importanti riconoscimenti sulle guide più note

Pioggia di premi per Cascina Cà Rossa«La nostra filosofia è sempre la stessa: fare vini in modo semplice e naturale, rispettando i terreni»Angelo Ferrio è un vignaiologenuino e ottimista. «Sono natocontadino e morirò contadino -dice con la sua inconfondibile econtagiosa risata -. Sono ar-rivato in ritardo per diventarericco, ma ho tutto il tempo pervivere felice e togliermi anchequalche soddisfazione».Una di queste è senza dubbio ilfiglio Stefan o, 26 anni, che pareanimato dallo stesso spirito delpadre. L’altra è la bella CascinaCà Rossa sulle colline di Canaleche ospita la sua casa e lacantina ereditata da papà Al-fons o: una realtà nel cuore delRoero che in oltre vent’anni (ilprimo imbottigliamento risale al1995) si è costruita un percorsoattento e preciso e ha maturatouna grande attenzione per l’am-biente, scegliendo la via del bio-logico senza estremismi per pro-porre vini di alto livello qua-l i t at i vo.La conferma arriva dai tantipremi ottenuti dalle etichette diCà Rossa sulle principali guideitaliane: il Roero AudinaggioValmaggiore 2015 ha ricevuto iTre Bicchieri dal Gambero Ros-

so e 96 punti sulla Guida Es-senziale ai Vini d'Italia di Da-niele Cernilli. La Barbera d’A l ba2015 è stata nominata dal Gam-bero Rosso per la Guida BereBene 2018 e il Langhe Nebbiolo

"Funsu" 2016 ha ottenuto lacorona dai Vini buoni d’It a l ia.Inoltre, il Roero Arneis 2016 èstato inserito dalla Guide deL’Espresso 2018 nella lista deimigliori 100 vini da comprare,

mentre Slow Wine ha confer-mato per l’ennesima volta la suachiocciola alla cantina di Ca-na l e.«Siamo molto soddisfatti - diceAngelo Ferrio -. La nostra fi-

losofia è sempre la stessa: farevini in modo semplice e na-turale, rispettando i terreni sen-za forzature ideologiche, ma conla consapevolezza che sono leposizioni giuste a garantire imigliori prodotti».Tredici ettari di vigneto, unaproduzione annua di 90milabottiglie (i rossi sono certificatibio dal 2012) e la convinzioneche anche il rosso Roero Docgpuò avere uno spazio impor-tante al fianco del bianco RoeroArneis. «Ci vuole pazienza etanta promozione, ma il neb-biolo del Roero è un vino ele-gante, che non delude mai».Tra le novità, la famiglia Ferriopresenterà nei prossimi giornidue nuove etichette: il Roero e ilRoero Arneis Le Coste, ricavatida una vigna di tre ettari ac-quisita a Santo Stefano Roero.« L’ho comprata nel 2012, quan-do mio figlio Stefano si è di-plomato alla Scuola Enologica:invece di regalargli una mac-china, gli ho regalato una vigna eora siamo pronti a presentareinsieme il frutto del nostro la-vo ro » .

Festival della tv di Dogliani: comepartecipare al mercatino agricoloE’ partito il conto alla rovescia per il Fe-stival della tv e dei nuovi media di Do-gliani, sesta edizione. Da giovedì 3 a do-menica 6 maggio torna in Langa la ma-nifestazione nazionale che porta sul palcoospiti in arrivo dal mondo della televisionee del vasto mondo dei mezzi di comu-nicazione, in una due giorni che trasformail paese di Dogliani in una piccola capitaledel grande e del piccolo schermo.L’evento, capace di attirare nell’ultima edi-zione 40mila visitatori, rappresenta ancheuna vetrina della straordinaria ricchezzadi cultura e gusto del Piemonte.Anche quest’anno, la Cia di Cuneo par-tecipa al mercatino dei prodotti agricoliaderenti alle associazioni di categoria chesarà organizzato tra le piazze doglianesinelle giornate di sabato 5 e domenica 6maggio. Le aziende interessate a parte-cipare possono presentare domanda. Lapartecipazione può essere di uno o en-trambi i giorni, il costo è di € 20 per un

giorno solo, € 30 per entrambi.Per motivi organizzativi si prega di con-segnare le adesioni entro il 30 marzo 2018nelle sedi Cia di riferimento. L’att rezz atu rae il montaggio degli stand saranno a caricodelle aziende partecipanti.

Enrico Mentana al Festival della tv 2017

Sconti e bonus: due convenzioniper noleggio e acquisto di veicoliDoppia convenzione per noleggio e ac-quisto di veicoli con due importantiaziende nel settore. Gli associati alla Ciadi Cuneo potranno approfittare di extrasconti variabili in base al prodotto ebonus esclusivi.Mantova Diesel dispone di oltre 200 vei-coli tra leggeri, medi e pesanti con unavasta scelta di marche in grado di sod-disfare tutti i tipi di esigenza, sia per quelche concerne il noleggio che l’a c q u i stodi mezzi nuovi e usati. Giadil Consultingè invece una società leader nel settoredel noleggio a lungo termine di vetture e

veicoli commerciali che opera a fiancodel cliente, con lo scopo di reperire ilmiglior rapporto qualità prezzo, indi-viduando le opportunità più vantaggioseche il mercato propone in quel precisomomento. Dopo la fornitura dei veicolistessi, assiste quotidianamente i clienti,con particolare attenzione ai rapporticon le società di noleggio, collaborandonella soluzione di eventuali problemi.Per approfittare della convenzione o ave-re maggiori informazioni contattare G iu-seppe Marinelli: tel. +39 349 5664288mail [email protected].

A Savigliano in scena la 37ª Fieradella Meccanizzazione AgricolaA Savigliano, nell’area fie-ristica di Borgo Marene, dagiovedì 15 a domenica 18marzo 2018 si terrà la 37ªFiera della Meccanizzazio-ne Agricola organizzatoda l l’Ente Manifestazioni diSav ig l ia n o.Da 36 anni la Fiera mette incontatto produttori e fruitoridi macchinari agricoli, uti-lizzabili nelle specificherealtà della pianura, dellacollina e della montagna.Inoltre, la sezione Ecotech èconsacrata specificatamen-te alle energie rinnovabili,a l l’efficienza energetica e al-le soluzioni ecologiche.Confermata l’area incontriAgrimedia. Il padiglione co-stituisce un contenitoremultimediale nel quale si

susseguiranno appunta-menti tematici di interesseper il settore.Il 18 dicembre scorso, inol-tre, è stato siglato il gemel-laggio della Fiera della Mec-canizzazione Agricola con ilSiat (Salone Internazionaled el l’Investimento e della

Tecnologia) tunisino. Que-sta importantissima par-tnership riconosce il valoreinternazionale della Fiera diSavigliano e conferma la vo-lontà di continuare a cre-scere seguendo due diret-tive precise: innovazione ei nte r naz i o na l i zz az i o n e.

Sedi:

- Corso IV Novembre 29, CUNEO – 12010

- Piazza Roma 33, BURIASCO – 10060

Commercializzazione di latte crudo piemontese derivante dalle aziende agricole delle province di Torino e Cuneo

BUON LATTESocietà Cooperativa Agricola

Contatti:

347 45.80.017

[email protected]

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Febbraio 2 01818 | NOVARA-VERCELLI-VCO E BIELLA

INNOVAZIONE Iniziativa Cipa.At Piemonte in collaborazione con il Consorzio Tutela dei Nebbioli Alto Piemonte

Dissuasori a ultrasuoni contro gli ungulatiUn sistema sperimentato con risultati positivi in Toscana per difendesi dalla fauna selvatica in modo ecologicoInteressante iniziativa diCipa.At Piemonte, sezionedi Novara, in collabora-zione con il Consorzio Tu-tela dei Nebbioli Alto Pie-monte, sulla difesa dellavite dalla fauna selvatica aGhemme (NO), presso lasala Consigliare del Mu-nicipio in Via Roma 21,giovedì 1 marzo alle14.30.Un incontro divulgativoper presentare alle azien-de vitivinicole un innova-tivo sistema di difesa ba-sato su dissuasori a ul-trasuoni progettati per l'al-lontanamento degli ungu-lati selvatici e per esporretecniche innovative di di-fesa agronomica da partedel dottor Gabriele Bal-z aretti.I dissuasori a ultrasuoni,prodotti da un’ az i e n dasenese, rappresentanouna soluzione innovativain grado di mitigare i con-flitti esistenti tra ungulatiselvatici e attività agricolein modo ecologico e nelrispetto delle caratteristi-che fisiologiche e compor-tamentali degli animali.Un sistema sperimentatocon risultati positivi in To-scana grazie alla collabo-razione tra la Regione, Isti-tuti Universitari e alcunesignificative realtà agrico-le, tra le quali il Consorziodel Chianti Classico.Conclusa questa prima fa-se sperimentale, si sta oraavviando in Toscana unpiano strategico che con-sentirà di introdurre la tec-nologia a ultrasuoni suscala interaziendale: i di-spositivi saranno collocatisul territorio, nei campi dipiù aziende agricole, inmodo che, grazie ai se-gnali emessi, gli animalisiano indotti ad allonta-narsi seguendo quelli chein gergo tecnico si chia-mano corridoi ecologici,percorsi obbligati in di-rezione di aree boschive oparchi naturali, così daevitare che possano sem-plicemente spostarsi nellavigna del vicino.Il dispositivo a ultrasuoni,pensato per la protezionedi grandi superfici agricole

e in particolare i vigneti, èdotato di un sensore ingrado di rivelare la pre-senza degli animali e diuna centralina di diagno-stica in grado di control-lare il corretto funziona-mento del dispositivo (lacarica delle batterie) e diinviare i dati raccolti a un

interfaccia web (computer,s m a r t p h o n e , t a b l e t ,e cc...).Non necessita inoltre diallaccio alla rete elettricain quanto dotato di ali-mentazione autonomatramite “Energy Harve-sting ” mediante pannellofotovoltaico e batteria

tampone per una autono-mia di 48 ore. Per evitarepericoli di assuefazionedegli animali e al fine diridurre al minimo l’i mpat -to ambientale, il disposi-tivo si attiva solo quandointercetta un animale gra-zie alla presenza di un si-stema di rilevamento po-

sizionato al suo interno.La realizzazione del pro-getto di difesa a ultrasuo-ni, avviato in Toscana, èdurata quasi tre anni e hacoinvolto i laboratori delCnit (UdR Università di Pi-sa) e del Dipartimento diIngegneria dell’Infor ma-zione dell’Università di Pi-s a.La sperimentazione incampo, patrocinata tra glialtri dal Consorzio del Vi-no Chianti Classico, è stataavviata a marzo 2015 pres-so un’azienda vitivinicola icui terreni, negli anni pas-sati, erano stati fortementeattaccati dai caprioli. Lasperimentazione, duratadue mesi, ha dato ottimirisultati sia in termini diefficacia, riducendo sen-sibilmente le brucature daparte dei caprioli, sia intermini di affidabilità perquanto riguarda la com-ponentistica elettronica.Anche la protezione sulcinghiale nei mesi di ago-sto, settembre e ottobre ha

permesso un’impor tantedifesa della produzione vi-t i v i n i c o la.Infine, un’annotazione suidanni provocati alle col-ture agricole dalla faunaselvatica. Secondo una re-cente stima basata su datiEurispes, solo in Italia idanni causati dalla faunaselvatica ammontano acirca 70 milioni di eurol’anno, di cui circa 58 mi-lioni causati da ungulati.Analizzando l’impatto del-le singole specie emergeche il 70% dei danni sonoimputabili al cinghiale,circa il 20% è causato dacapriolo e cervo e il re-stante 10% da altri ani-mali. Considerando il solosettore agricolo italianonotiamo che le tre colturepiù attaccate rappresenta-no il 72,10% dell’inte raproduzione nazionale (vi-ti, cereali, oleoproteagino-se) con una superficie to-tale in produzione di2.300.903 ettari (fonteIstat, 2013).

La lettera Un nostro associato chiede alla Regione un trattamento costituzionaleWalter Zanino, nostro socio,coltivatore diretto valsesiano, in-dirizza un’accorata missivaa l l’assessore regionale all’Agr i-coltura Giorgio Ferrero per de-nunciare una carenza normativain materia di risarcimento dannida fauna selvatica.

Caro assessore Ferrero, se la leggeè uguale per tutti e i principifondamentali della Costituzionelo sono per tutti, ricordo chel’articolo 1 dice: «L’Italia è unaRepubblica democratica fondatasul lavoro, la sovranità appar-tiene al Popolo, che la esercitanelle forme e nei limiti dellaCostitu zione».E all’articolo 2 si legge: «LaRepubblica riconosce e garan-tisce i diritti inviolabili dell’u o-mo, sia come singolo, sia nelleformazioni sociali ove si svolge lasua personalità e richiedel’adempimento dei doveri inde-rogabili di solidarietà, politicaeconomica e sociale».L’articolo 3 poi: «Tutti i cittadinihanno pari dignità sociale e sono

eguali davanti alla legge, senzadistinzione... E’ compito dellaRepubblica rimuovere gli osta-coli di ordine economico e so-ciale, che limitano di fatto lalibertà e l’eguaglianza dei cit-tadini, impediscono il pieno svi-luppo della persona umana el’effettiva partecipazione di tutti ilavoratori all’organizzazione po-litica, economica e sociale delPaes e».Infine, l’articolo 4: «La Repub-blica riconosce a tutti i cittadini ildiritto al lavoro e promuove lecondizioni che rendano effettivoquesto diritto. Ogni cittadino hail dovere di svolgere, secondo leproprie possibilità e la propriascelta. Un’attività o una funzioneche concorra al progresso ma-teriale o spirituale della socie-t à».E facendo proprio riferimento aquesti articoli, mi chiedo e Lechiedo come mai il mio lavorovale meno di quello di altri? E idoveri inderogabili di solidarietàper me non valgono?Le opere e i manufatti da me

realizzati che ritengo di impor-tanza vitale per lo svolgimentodella mia attività, danneggiatidalla fauna selvatica, patrimo-nio indisponibile dello Stato chemi arreca gravi danni che non mivengono riconosciuti.L’opera da me realizzata consistein una pista (a uso agricoloforestale), che collega l’alpe, chesi trova a una altezza di 1.250metri e arriva a una altitudine di1.600 metri s.l.m.La zona è impervia, i passaggiqualche volta sono scavati nellaroccia oppure necessitano di mu-ri di contenimento per poter con-sentire il passaggio ai mezzi, èdifficoltoso poter fare delle sem-plici manovre, il danneggiamen-to dei muri di contenimento miimpediscono di svolgere la miaattività, fonte delle mie entrate.Quindi non riesco a capire comeè possibile che delle opere co-struite in zone montane, congrandi sacrifici, siano ritenute dipoca importanza e debbano su-bire un trattamento diverso daaltre colture.

Mi chiedo e Le chiedo come èpossibile che coloro che hannoscritto la L.R. 70/96 art. 55 punto5b abbiano elencato solo le operee i manufatti al servizio solo dialcune coltivazioni, e di fattohanno tenuto conto solo di pochilavoratori, discriminando tuttigli altri e visto il territorio piùdifficoltoso in cui opero.Quando si scrivono delle regole oleggi, che siano nazionali o re-gionali, si dovrebbero scriveretenendo conto e in rispetto deiprincipi fondamentali della Co-stituzione, onde evitare di crearedelle caste e dei privilegiati.Tutti i giorni sento che ci siriempie la bocca per la difesadella montagna, il recuperod e l l’ambiente, combattere lo spo-polamento e poi al momento delbisogno non c’è nessuno, dietro leparole non c’è nulla, di fatto leamministrazioni remano con-t ro.La saluto sicuro di un suo in-tervento per stabilire un trat-tamento equo per tutti.

Walter Zanino

RISO In parte dipende dalle importazioni dai Paesi meno avanzati

Stock di invenduto in costante aumentoGli stock di riso non vendutosono in costante aumento. Nellac a m p a g n a c o m u n i t a r i a2015-2016 la giacenza di risobianco (quindi lavorato) am-montava a 400.000 tonnellate.Negli anni 2016-2017 gli stockerano saliti a 600.000 tonnellate,mentre si prevede che nel2017/2018 il riso invenduto rag-giungerà le 650.000 tonnellate.

Una parte della rimanenza èfisiologica, un’altra invece è col-legata direttamente alle impor-tazioni a dazio zero di riso daiPaesi meno avanzati.La Cia chiede l’attivazione dellaclausola di salvaguardia e l’i m-mediato ripristino dei dazi alleimportazioni di riso da Cam-bogia, Myanmar e Vietnam, abo-liti nel 2009, perché è a rischio la

sopravvivenza e il futuro dell’i n-tera filiera risicola.L’abbandono della risicolturaprovocherebbe ripercussionigravissime non solo sotto il pro-filo della tenuta socio-econo-mica di molti distretti rurali maanche dal punto di vista am-bientale, tenuto conto del valoredegli ecosistemi che caratteriz-zano le aree di produzione.

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Febbraio 2 018NOVARA-VERCELLI-VCO E BIELLA | 19

PROVINCIA DEL VCO: AL VIA I CONTROLLI SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVOROAl via, in provincia di Verbania, una nuova stagione dicontrolli alle aziende agricole da parte dello Spresal, ilservizio Asl che si occupa di sicurezza nei luoghi dilavo ro.I controlli interesseranno in particolare le aziendezootecniche e florovivaistiche e saranno effettuati par-tendo dal contenuto della “Scheda sopralluogo aziendeagr icole” che prevede una serie di verifiche che diseguito proviamo a sintetizzare.

E’ nata la Cia di Biella, elettopresidente Guido Coda ZabettaL’Associazione ContadiniBiellesi, fino a ieri ade-rente alla Cia, è entrato afar parte in modo organicodella “f a m ig l ia” della Con-federazione Italiana Agri-coltori. Lo ha deliberato il27 gennaio l’ass embleastraordinaria dell’Ass ocia-zione che ha anche elettoGuido Coda Zabetta - al-levatore 48enne di Castel-lengo di Cossato, doveconduce un’azienda agri-cola di 60 ettari e alleva200 bovine di razza Brunae Frisona - alla guida diquella che ora è la Cia diBi e l la.«Si tratta di un passaggiostorico - ha commentato ilpresidente regionale dellaCia, Gabriele Carenini,ringrazio i soci dell’Ass o-ciazione Contadini Bielle-si, con cui la Cia ha sempreavuto degli eccellenti rap-porti di collaborazione,per aver preso questa de-cisione e formulo i mi-gliori auguri di buon la-voro al novo gruppo di-

rigente ed al nuovo pre-si d e nte » .«La confluenza nella Cia -ha detto Coda Zabetta - è il“natu ra l e” sbocco peru n’associazione fondatanegli anni Cinquanta, checon la Cia ha sempre man-tenuto rapporti moltostretti e con la quale hacondiviso tutte le battagliein difesa dell’agricoltura edegli agricoltori».«Collegialità nella guida,

efficienza e trasparenzanella gestione - ha pro-seguito Coda Zabetta - sa-ranno i principi ispiratoridella mia presidenza e faròaffidamento sull’aiuto e lacollaborazione di tutti i so-ci e del nuovo gruppo di-rigente per non venir maimeno a questi principi».L’agricoltura biellese e val-sesiana, sulla scia di ciòche è avvenuto nel restodel Paese, ha subito negli

ultimi anni una profondatrasformazione e oggi siconfigura come un’att i v i t àcomplessa e multifunzio-nale. Guardando il terri-torio della provincia si no-ta immediatamente che lasua principale caratteristi-ca è la diversificazione al-timetrica. Questa partico-larità influisce in mododeterminante sulla di-mensione e sulla tipologiadel settore agricolo, che è

estremamente variegato epresenta molteplici sfac-cettature. Si va dalla col-tivazione del riso alla pa-storizia, dalla floricoltura,alla viticoltura ed all’al-levamento E non possia-mo dimenticare un pro-blema che tocca tutti icomparti: quello della pro-liferazione della fauna sel-vatica e del ritorno dellupo che rende la vita dif-ficile ai margari che tra-

scorrono i mesi estivi neglialpeggi del Biellese.«Dovremo cercare di es-sere in grado di rispondereal meglio alle esigenze del-le nostre aziende associate- ha concluso Coda Za-betta - e di essere presentilà dove si prendono le de-cisioni che riguardanol’agricoltura biellese e val-sesiana per contribuire adindirizzarle nella giusta di-rez i o n e » .

Sopra, Guido Coda Zabetta, presidente Cia Biella.Nella foto di gruppo, Giovanni Cardone (direttoreCia Piemonte), Giorgio Macchieraldo (funzionarioCia Biella), Guido Coda Zabetta, Cinzia Pagni (vi-cepresidente vicaria Cia Nazionale), Gabriele Care-nini (presidente Cia Piemonte), Alfredino Sola (pre-sidente uscente Associazione contadini biellesi)

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Febbraio 2 01820 | T ORINO

ZOOTECNIA La Confederazione torinese chiede al prefetto e alle autorità regionali il ripristino della legalità

Pascolamenti abusivi, adesso basta!Il presidente provinciale Roberto Barbero: «Situazione inaccettabile, non lasciamo prevalere la paura»Cia Torino ha posto con fermadeterminazione direttamente alprefetto Renato Saccone e all’as -sessore regionale alla Sanità An -tonino Saitta, il problema semprepiù grave del pascolamento sel-vaggio nelle zone del Canavese,del Ciriacese, del Chierese e delChivass es e.Due incontri, con tanto di det-tagliata relazione, su una questio-ne dai contorni a dir poco grot-teschi, quanto drammatici, che sitrascina da oltre vent’anni: oltreduemila pecore e capre, insiemead almeno duecento bovini, chevagano liberamente da un campoa l l’altro, depredando coltivazioni,devastando semine, diffondendocontagi, senza che di fatto nessunoglielo impedisca, a causa di as-surdi conflitti di competenze, ma,prima ancora, per paura, dopo chefienili e macchinari sono sospet-

tosamente andati in fiamme e duebraccianti agricoli, l’anno scorso,hanno trovato la morte a colpi dibastone. Nessuno che faccia de-nuncia, per timore di ritorsioni.Un clima da intimidazione eomertà che Cia Torino ha deciso diaffrontare richiamando ognunoalle proprie responsabilità: «E' unasituazione gravissima e parados-

sale - osserva il presidente di CiaTorino, Roberto Barbero -; il pro-blema è noto da anni, ma di fattonessuna autorità fino ad ora hapreso dei provvedimenti risolutivi.Non si capisce chi debba inter-venire, nel frattempo la situazionerimane la stessa. Ci sono problemidi salute pubblica, pascolo abu-sivo, abbandono di animali morti,

macellazione clandestina, venditaabusiva di carni macellate senzarispetto di norme igieniche, ri-schio di epidemie e contagi per glianimali degli allevamenti della zo-na. Le autorità non possono più farfinta di non vedere, senza contareil danno di immagine agli alle-vatori onesti, che vengono asso-ciati a comportamenti inammis-sibili e gravemente pericolosi».A l l’incontro con il prefetto di To-rino e con l’assessore regionale,Barbero era accompagnato da unadelegazione di Cia Torino, che hasupportato con dati specifici le di-chiarazioni del presidente.«Voglio capire qual è l’imp e g nodelle istituzioni - insiste Barbero -,comprendere, ad esempio, comemai l’Asl, giustamente solerte nelcontrollare le stalle di chi lavoraalla luce del sole, non si accorgadegli “allevamenti fantasma” ch e

di notte si spostano per decine dichilometri, tra l’altro lasciando suicampi animali morti non iden-tificabili, dei quali potrebbero es-sere chiamati a rispondere, a suondi salatissime multe, gli stessi pro-prietari del fondo, che in ogni casodevono provvedere allo smalti-mento di quelle carcasse, aggiun-gendo al danno, la beffa».Argomenti che saranno all’o rd i n edel giorno dell’apposito tavolo diemergenza che il prefetto ha pro-messo di convocare non appenaavrà raccolto tutti gli elementi delcaso, coinvolgendo sindaci, forzed e l l’ordine, autorità sanitarie eamministrative a livello provincia-le e regionale.«Resta inteso - conclude Barbero-, che, se nulla si muoverà, spor-gerò formale denuncia controignoti per attentato alla salutepu b b l i ca » .

CONVEGNO Le problematiche delle aziende datoriali al vaglio di Cia Torino

La Legge di Stabilità cambia il lavoroLunedì 5 febbraio, nella se-de di via Onorato Vigliani123, si è svolto l’ormai tra-dizionale convegno an-nuale di Cia Torino dedi-cato alle aziende datorialidi lavoro agricolo, con l’in -tervento di Danilo De Lel-l is, responsabile dell’Uffi -cio nazionale Lavoro e Re-lazioni sindacali della Cia.Al centro dell’attenzione lanuova norma secondo cui,a decorrere dal 1 luglio2018, i datori di lavoro ecommittenti, non potran-no più corrispondere la re-tribuzione ai lavoratori permezzo di denaro contante,indipendentemente dallatipologia del rapporto di la-voro instaurato tra le parti.Le retribuzioni e i compen-si andranno quindi corri-sposti esclusivamente me-diante bonifico bancario( s u l c / c i d e n t i f i c a t oda l l’iban del lavoratore),strumenti di pagamentoelettronico, pagamenti incontanti presso lo sportellobancario o postale dove ildatore di lavoro abbiaaperto un conto corrente ditesoreria con mandato dipagamento, assegno con-segnato direttamente al la-voratore o ad un suo de-

legato in caso di impedi-mento (il delegato può es-sere il coniuge, il conviven-te o un familiare, in linearetta o collaterale del la-voratore, di età non infe-riore a 16 anni).La firma del lavoratore ap-posta sulla busta paga noncostituirà più prova dell’av -venuto pagamento dellaretribuzione, così come lanuova normativa si appli-cherà anche agli eventualipagamenti a titolo di ac-conto. Le sanzioni previstein caso di violazione degliobblighi, vanno da 1.000 a5.000 euro, con riferimentoa ogni lavoratore.Quanto alle trattative per ilcontratto di lavoro, gli au-menti salariali fin qui con-cessi sui tavoli provincialisono mediamente quanti-ficabili intorno al 2,2 percento. In ogni caso, la bat-taglia più importante sulfronte nazionale riguarde-rà l’eliminazione dell’o b-bligo delle 6,30 ore gior-

naliere per i lavoratori atempo pieno, in modo darendere l’orario più ade-rente alle mutevoli esigen-ze del lavoro agricolo. Lachiusura del contratto èp r e v i s t a n o n p r i m ad e l l’e st ate.C’è attesa anche per il de-creto attuativo sulla revi-sione delle macchine agri-cole, che dipenderà dalledecisioni del nuovo gover-no. Al momento, la situa-zione è bloccata.Già prorogate al 1 gennaio

2019, invece, le norme suUniemens agricolo mensi-le e Libro unico del lavoro(Lul) telematico.Sono poi state fornite di-verse risposte a domandespecifiche: dal 2019 i figlipossono rimanere a caricodei genitori fino a 24 anni,se guadagnano meno di 4mila euro all’anno; attual-mente non sono previstibenefit per l’assunzione dilavoratori over cinquanta;il datore di lavoro è tenuto aversare il Bonus Renzi allavoratore e non è lui a ri-sponderne, ma il lavorato-re, nel caso in cui quest’ul -timo risultasse non avernediritto; le dimissioni sonovalide solo se manifestateper forma telematica e noncartacea; per le detrazionifiscali, vanno indicati i co-dici fiscali di tutti i com-ponenti della famiglia, an-che di quelli non a carico.A concludere, è intervenu-to il presidente provincialedi Cia Torino, Rob ertoBarb ero, che ha presiedu-to il tavolo insieme al di-rettore Francesco Ama-tuzz o: «Ringrazio il relato-re De Lellis per la collau-data professionalità concui ha condotto l’incontro -ha detto Barbero -, certa-mente molto proficuo per

della giornata è stataespressa anche da G iovan-na Cibelli, responsabiledelle Relazioni sindacali diCia Torino, secondo cui «lanotevole e attentissimapartecipazione delle azien-de agricole ripaga ampia-mente tutti gli sforzi orga-nizzativi per offrire agli as-sociati un servizio all’altez -za delle aspettative e dellene cessità».L’ultima parola è stata delpresidente di Cia Piemon-te, Gabriele Carenini:«Apprezzo il “metodo Bar-b ero” nel trovare semprerisposte pragmatiche alledomande di conoscenzadelle aziende. Quanto allabanda larga, l’Italia è agliultimi posti in Europa e gliagricoltori sono cittadini diserie B, perché non lavo-rano in piazza San Carlo.Dai politici vorremmo sa-pere se siamo un problemao una risorsa. Non ci pren-dano in giro sulla sempli-ficazione, è sotto gli occhidi tutti che il carico bu-rocratico, invece di alleg-gerirsi, si appesantisce».

l’amplia platea delle azien-de intervenute. Personal-mente, credo che la trac-ciabilità dei pagamenti ser-va in ultima analisi soltantoalle banche e mi auguroche in Commissione na-zionale ci sia modo di in-tervenire su certe norme,prima di doversi occuparedei danni che provocano».Soddisfazione per l’e sito

Giovanna Cibelli, Danilo De Lellis, Gabriele Carenini e Roberto Barbero

I CORSI DI MARZOAcquisto e utilizzoprodotti fitosanitari

Presso la sede torinese, il Cipa-at avvierà nel mese dimarzo i seguenti corsi per il rilascio e il rinnovo deicertificati di abilitazione per l’acquisto e l’utilizzo deiprodotti fitosanitari per utilizzatori professionali:• Rocca Canavese, presso la sede dell’agr itur ismoCottino, Case Belgiovanni 92, durata 20 ore: 5, 6, 7, 8, 9marzo orario parzialmente serale e pomeridiano. Esa-me il 13 marzo.• Torino, presso sede Cia provinciale, via OnoratoVigliani 123, durata 20 ore: 15, 22, 29 marzo in orariodiurno. Esame il 30 marzo.Qualora ci fosse un numero sufficiente di richieste, siprevede di attivare anche un corso per il rilascio e ilrinnovo dell’abilitazione alla vendita dei prodotti fi-tosanitar i.Per informazioni e iscrizioni contattare la responsabileformazione provinciale sede di Torino Elena Mas-s arenti: tel. 011.6164210 o mail [email protected].

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Febbraio 2 018TORINO | 21

POLITICA Il dibattito alla Cia di Torino con i candidati alle votazioni del 4 marzo

Elezioni, voteremo per l’agric olturaGli impegni dei politici su Pac, Ceta, caporalato, fauna selvatica, legge Bassanini...

«Sappiamo che la burocra-zia è un problema, però vichiedo di non promettercila semplificazione, perchéogni volta che si sono fatteleggi per sburocratizzare ilsistema, per gli agricoltorisono aumentate le compli-cazioni. La riteniamo unabattaglia persa e saremocontenti di essere smentiti,chiediamo che almeno civengano risparmiati i pro-clami sulla semplificazio-ne».Così Roberto Barbero,presidente provinciale diCia Torino, ha accolto i can-didati alle elezioni del 4marzo intervenuti al dibat-tito nella sede di via Ono-rato Vigliani per confron-tarsi sui temi più scottantid e l l’attualità agricola.A ll’appello di Cia Torinohanno risposto Alb ertoAv etta (Pd), Roberto Pla-c ido (Liberi e Uguali), Pao -lo Maria Mosca ( Movi-mento 5 Stelle), Clau diaPo rc h i e tto (Forza Italia),Giorgio Bergesio (Lega) eRoberto Rosso (Noi conl’Italia), assenti giustificatiFabrizio Comba ( F rate ll id’Italia) e Massimo Striglia(Civica Popolare) che ave-vano comunque comuni-cato la loro adesione.Tra i temi posti al centrodella discussione, la Poli-tica agricola comunitaria, ilTrattato di libero scambiocommerciale tra Canada eUnione europea, la leggesul caporalato, la legge sullasicurezza sul lavoro, la fau-na selvatica, la legge Bas-sanini... Un confronto a vi-so aperto, davanti a una fol-ta platea di agricoltori e indiretta streaming, con lapossibilità, per chi se lo fos-se perso, di rivedere il di-battito in qualsiasi momen-to, attraverso il sito ciato-rino.it, sulla pagina face-book di torinoggi.it e sulquotidiano agricolo ter-raoggi.it, in condivisionecon le pagine facebook ditargatocn.it (provincia diCuneo), newsbiella.it (pro-vincia di Biella), alessan-drianews.it (provincia diAlessandria), infovercel-li24.it (provincia di Vercel-li), ossolanews.it (Ossola) everbanianews.it (Verbano).In apertura, Paolo MariaMosca (Movimento 5 Stel-le) si è detto assolutamentecontrario al Ceta: «Apriamola porta a prodotti che nullahanno a che fare con il no-

stro modo di lavorare, dan-neggiando produttori econsumatori; le nostreaziende agricole non sonostrutturate per affrontarequesto tipo di mercato».Mosca, come tutti gli altricandidati, ha promossol’etichettatura, «in modo damettere il consumatorenelle condizioni di sceglie-re, distinguendo la qualità»,mentre la Pac «deve essereriparametrata sull’efficien -za, ad esempio premiandochi vive e lavora in mon-tagna tutto l’anno».Sempre sulla Pac, ClaudiaPorchietto (Forza Italia) hacriticato la gestione dellaRegione Piemonte, sottoli-neando che «la burocraziapesa sui bandi», così come«occorre fornire le infra-strutture e i servizi affinché

si possa fare impresa inmontagna e in campagna».Quanto alla riforma dellalegge Bassanini, la Por-chietto ha ammesso che sene parla da vent’anni, mache è «necessario che an-che le associazioni faccianola loro parte nel sostenerechi vuole cambiarla».Roberto Rosso (Noi conl’Italia), segnando un di-stinguo con gli alleati dellaLega, ha sostenuto, riferen-dosi alla propaganda sulegge Fornero e Flat tax, che«c ’è la possibilità di faremolto e bene, anche senzavoler esagerare». «Va ridatala centralità alla politica -ha detto Rosso impegnan-dosi anche lui a riformare laBassanini -, vogliamo es-sere liberali fuori, ma anchedentro, perché non possia-

mo più accettare che siano icapi a scegliere la base, co-me avviene oggi».Di quote latte, ha parlatoRoberto Placido (Liberi eUguali): «Chi oggi promettela luna, ieri garantiva l’il -legalità», così come, sull’al -tro fronte, «nessun politicodi media capacità avrebbemai commesso gli erroriche hanno prodotto gli eso-dati». Secondo Placido «laBassanini è un disastro,p e r c h é h a p e r m e s s ol’aziendalizzazione delpubblico, senza responsa-bilizzare i funzionari, chenon sono sottoposti al vo-to » .Giorgio Bergesio (Lega) harichiamato l’atte nz i on esulla regimentazione delleacque, «necessaria perl’agricoltura, ma anche per

il turismo e le piste da sci,perché l’acqua manca an-che d’inverno, quando bi-sogna provvedere all’inne -vamento artificiale»: «Leaziende agricole stanziali -ha rilevato - sono fonda-mentali per la salvaguardiad e l l’ambiente e vanno so-stenute non solo attraversoi macchinosi strumenti del-la Pac, ma anche garanten-do il credito alle imprese». Esul Ceta ha osservato che«controllare le frontiere, di-re stop all’i mm igrazi o ne,vuol anche dire controllarecosa entra nei nostri con-fini, tutelando le nostreproduzioni agricole».A ricordare «il miliardo dieuro di detassazione almondo agricolo da partedel Governo nazionale», èintervenuto Alberto Avetta

(Pd), secondo cui ora lapartita si sposta sulla nuovaPac, che vedrà ridursi le ri-sorse e renderà indispen-sabile privilegiare i veriagricoltori. «Stare al fiancodegli agricoltori, oggi vuoldire occuparsi della bandalarga e trovare un equilibriosul Ceta, lavorando sullacertificazione dei prodottii t a l ia n i » .Intervenendo dalla platea,Roberto Buratto, delegatoal settore carne di Cia To-rino, ha richiamato «il pa-radosso di chi va in pen-sione, ma deve continuarea pagare l’Imu sulla stallavuota» e l’assurdità del“click day”, che «taglia fuorile aziende in campagna e inmontagna dove Internetnon funziona». «Bisognafrenare lo sviluppo dellaGdo - ha aggiunto Buratto -,perché non è vero che creaposti di lavoro, ma fa chiu-dere i negozi nei paesi e,trattandosi di gruppi moltospesso stranieri, viene avendere da noi i prodottid’importazione, lasciando inostri produttori alla fine-st ra » .In chiusura è intervenuto ilneo presidente regionale diCia Piemonte, G abrieleCa re n i ni : «L’agricoltura èdiventata una moda, mapochi davvero la conosco-no. Chiunque vinca le ele-zioni, vada a Roma ancheper rappresentare il Pie-m o nte » .

ECCO IL NUOVO COLLEGIO DEI GARANTI Emanuele Pasquaretta èil nuovo presidente delCollegio dei Garanti diCia Torino, eletto all’in -terno dello stesso orga-nismo (del quale fannoparte anche Frances caRomana Guarnieri eStefania Nasi) il 25 gen-na i o.Le felicitazioni al presi-dente e ai componentid e l l’organismo di garan-zia sono state espresse dalpresidente della Cia pro-vinciale Roberto Barbe-ro , a nome di tutti i soci.Francesca Romana Guarnieri Stefania NasiEmanuele Pasquaretta

I relatori al dibattito politico (foto di Luigi Bacco): Roberto Barbero (presidente Cia Torino), Paolo Maria Mosca (M5S), Claudia Porchietto (Forza Italia), Roberto Placido (Liberi euguali), Roberto Rosso (Noi con l’Italia), Giorgio Maria Bergesio (Lega), Alberto Avetta (Pd)

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Rivese Soc. Agr. Coop.C.na Vercellina - Riva Presso Chieri (TO)

Tel. 011 9469051

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Vigonese Soc. Agr. Coop.

via Cavour - Vigone (TO) Tel. 011 9809807

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Febbraio 2 018MERCATINO | 23

Mercatinocompro, vendo, scambio

Questa rubrica è un luogodi incontro dei lettori cheintendono comperare, ven-dere, scambiare qualsiasicosa .Invitiamo gli interessati autilizzare la scheda perrendere più agevole il no-stro servizio. Le schede van-no trasmesse alla redazio-ne di “Nuova AgricolturaPiem onte”, via OnoratoVigliani 123, 10127 To-rino - fax 011.4546195 -e-mail: [email protected] pubblicazione è intera-mente gratuita. Gli annun-ci restano in pubblicazioneper un mese, dopo di che ènecessario inviare un nuo-vo tagliando.

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