ANNO XXXIV - n. 17 - euro 0.50 [email protected]...

16
il ponte Settimanale Cattolico dell’Irpinia [email protected] ANNO XXXIV - n. 17 - euro 0.50 Sabato 26 aprile 2008 sped. in a. p. comma 20b art. 2 legge 662/96 - Filiale P.T. Avellino Associato alla FISC - CHIESA DIOCESI POLITICA pag. 6 pag. 5 RELIGIONE E GLOBALIZZAZIONE di Mons. Luigi Barbarito N el discorso che ai primi dell'anno Papa Benedetto XVI rivolse ai supe- riori maggiori degli Istituti religiosi, indi- cò i tre segni dei tempi che la Chiesa deve tenere presenti e scrutarli per una sua più efficace presenza nel mondo: la glo- balizzazione, il secolarismo e la ricerca di spiritualità fuori dalle religioni istituzio- nalizzate. a pag. 7 foto Franco Candela XXVIII Convegno Ecclesiale Vicino a Te è la Parola In Italia più si vota e più guadagnano i partiti di Alfonso Santoli L a norma sul "finanziamento dei partiti" annullata con un regolare referendum popo- lare, uscita dalla porta, è rientrata dalla finestra con una leggina denominata "rimbor- si elettorali". Si tratta di un meccanismo tutto all'italiana. Viene dato ai partiti "un euro all'anno per cinque anni di legislatura per ciascun iscritto nelle liste elettorali del- la Camera (47.295.978) più quelli del Senato /45.257.2008) che moltiplicati per 5 ci danno un totale di oltre 452 milioni di euro. Si badi bene, la legge non prevede la sospensione dei pagamenti in caso di interruzione della legislatura. Nella fattispecie i partiti continueranno ad incassare fino al 2010, suddi- visi tra loro, in base al risultato elettorale del 2006, circa 100 milioni di euro. A questi van- no aggiunti i rimborsi delle elezioni del 2008, pari a 407 milioni di euro circa e della Came- ra e 1,2 milioni di euro dei micropartiti che non ha raggiunto la soglia minima dell'1%. Conti alla mano il PDL incasserà 160.446.990 euro; il PDI 141.988.246 euro, Lega Nord 35.329.331 euro; UDC 24.081.774; Idv (Di Pietro) 18.427.6°8 euro; Sinistra continua a pag. 6 L’editoriale di Mario Barbarisi IL CONVEGNO ECCLESIALE T re giorni di Fede e di Speranza, tre giorni di grande partecipazione ed entusiasmo. E' la sintesi del Convegno ecclesiale che la Chiesa di Avellino ha vissu- to da protagonista. Ogni giorno, dal 18 al 20 aprile, il salone dell'Istituto Statale d'Arte di Avellino, ha fatto registrare il tutto esaurito, ogni giorno la media di circa mille pre- senze. Non solo l'apertura con il segre- tario della Cei, monsignor Giuseppe Betori, ma tutti i giorni un’affluenza che ha significato quanto la fede in diocesi sia radicata, partecipata e vis- suta con impegno. A testimoniare la riuscita dell'evento il lavoro svolto con dedizione e passione dagli iscritti ai 16 laboratori. Il tema "Vicino a te è la Parola" ha rappresentato un invito esplicito alla comunicazione, ad essere portatori di un messaggio di fede e di speranza. Un tema che ha stimolato, a giudicare dalle presenze e dalla par- tecipazione, i fedeli accorsi dalle par- rocchie della diocesi per guardare ad un punto di riferimento certo che è rappresentato dalla Chiesa, al Cristo stesso, che si è rivelato agli uomini proprio grazie alla Parola, come ha ricordato il vescovo Francesco Marino. Riscoprire la Parola significa proprio un ritorno alle origini per l'uomo, riscopri- re il senso e le ragioni di una fede che diventa speranza e gioia di vita. Que- sto numero racconta attraverso gli scritti e le immagini questo significati- vo evento vissuto dalla Chiesa avelli- nese. La Politica che non c'era e non c'è più. U sciamo appena da una competizio- ne elettorale, una delle tante, a dir il vero delle troppe. Tutti a dirsi catto- lici, pronti a giurare come le giovani marmotte…QUI,QUO,QUA! Nessuno ha ritenuto opportuno presentarsi al Con- vegno ecclesiale. Liberi, liberissimi, certo, anche noi del resto siamo liberi di credere che nessuno, ma proprio nessuno ha voglia di incarnare nel pro- prio agire politico i valori della fede. La laicità e diventata una moda, e come tale finisce con l'andare fuori stagione. Si fa appello al voto cattolico, ma dopo la consultazione elettorale, quando i posti sono stati assegnati, c'è solo tempo per festeggiare in maniera piro- tecnica l'assegnazione del seggio elet- torale. Difficile spiegare la differenza tra seggio e "seggia", anche se entrambi garantiscono di stare seduti. Al Convegno ecclesiale, comunque di spazio a sedere non era rimasto nean- che uno, perché per fortuna di gente che crede, alla Chiesa ce n'è tanta, anzi più di prima, perché si è capito che la soluzione ai problemi può veni- re solo dall'alto! www.ilpontenews.it Elezioni politiche 2008 - L'Italia svolta a destra e scompare la sinistra di Paolino Salierno A distanza di qualche giorno dallo svol- gimento delle elezioni politiche, è opportuno e doveroso fermare l'atten- zione sui risultati dello scrutinio delle schede elettorali. La percentuale dei votanti, oltre l'80% degli elettori e, quindi, con una lieve flessione rispetto alle elezioni politiche del 2006, ha dimo- strato la passione civile ed il senso di responsabilità dei cittadini italiani che, con il loro voto, hanno riposto ancora una volta, la loro fiducia nelle istituzioni democratiche del nostro Paese. a pag. 10 N U G A E di Michele Zappella L e orazioni di Berlusconi - Avuta la certezza del successo elettorale, dopo l'abituale flop degli exit-poll, Ber- lusconi è corso nella cappella privata di Palazzo Grazioli. a pag. 7 IL CONVEGNO DIOCESANO: UNA TESTIMONIANZA… di Amleto T ino M entre i rullii dei tamburi della campa- gna elettorale tacciono finalmente e sopravvive solo il cicaleccio dei conti da regolare, la gente comune riprende mesta- mente il tran-tran quotidiano, immergen- dosi negli avvenimenti minuscoli ma signi- ficativi dei propri orizzonti esistenziali. C'è come un lento rinsavimento dopo un'ubria- catura, per cui tu ritrovi il valore dell'esser- ci qui ed ora,senza chiedere altro ma appa- gato delle piccole certezze e conquiste del giorno dopo giorno. Caro lettore, non ti stupire di questo inizio de-amicisiano ma ti confesso che ho vissuto in questi giorni un'esperienza profondamente pacificante e salutare: la sento ancora vibrare dentro di me, accompagnata dai cori festanti di mil- le e più voci…sì, eravamo tantissimi a can- tare la gioia dei figli di DIO nel salone del- l'Istituto d'Arte, dove si è svolto il conve- gno diocesano sul tema suggestivo "Vicino a te è la parola". a pag. 3

Transcript of ANNO XXXIV - n. 17 - euro 0.50 [email protected]...

Page 1: ANNO XXXIV - n. 17 - euro 0.50 settimanaleilponte@alice.it ...win.ilpontenews.it/img/archivio/apr_17_2008.pdf · anzi più di prima, perché si è capito che la soluzione ai problemi

il ponteSettimanale Cattolico dell’Irpinia

[email protected] XXXIV - n. 17 - euro 0.50Sabato 26 aprile 2008

sped. in a. p. comma 20b art. 2 legge 662/96 - Filiale P.T. Avellino Associato alla FISC -

CHIESADIOCESIPOLITICApag. 6 pag. 5

RELIGIONE E GLOBALIZZAZIONE di Mons. Luigi Barbarito

Nel discorso che ai primi dell'annoPapa Benedetto XVI rivolse ai supe-

riori maggiori degli Istituti religiosi, indi-cò i tre segni dei tempi che la Chiesa devetenere presenti e scrutarli per una suapiù efficace presenza nel mondo: la glo-balizzazione, il secolarismo e la ricerca dispiritualità fuori dalle religioni istituzio-nalizzate.

a pag. 7

foto Franco Candela

XXVIII Convegno Ecclesiale

Vicino a Te è laParola

In Italia più si vota e più guadagnano i partitidi Alfonso Santoli

La norma sul "finanziamento dei partiti" annullata con un regolare referendum popo-lare, uscita dalla porta, è rientrata dalla finestra con una leggina denominata "rimbor-

si elettorali". Si tratta di un meccanismo tutto all'italiana. Viene dato ai partiti "un euroall'anno per cinque anni di legislatura per ciascun iscritto nelle liste elettorali del-la Camera (47.295.978) più quelli del Senato /45.257.2008) che moltiplicati per5 ci danno un totale di oltre 452 milioni di euro.Si badi bene, la legge non prevede la sospensione dei pagamenti in caso di interruzionedella legislatura. Nella fattispecie i partiti continueranno ad incassare fino al 2010, suddi-visi tra loro, in base al risultato elettorale del 2006, circa 100 milioni di euro. A questi van-no aggiunti i rimborsi delle elezioni del 2008, pari a 407 milioni di euro circa e della Came-ra e 1,2 milioni di euro dei micropartiti che non ha raggiunto la soglia minima dell'1%.Conti alla mano il PDL incasserà 160.446.990 euro; il PDI 141.988.246 euro, Lega Nord35.329.331 euro; UDC 24.081.774; Idv (Di Pietro) 18.427.6°8 euro; Sinistra

continua a pag. 6

L’editoriale di Mario Barbarisi

IL CONVEGNO ECCLESIALE

Tre giorni di Fede e diSperanza, tre giorni di

grande partecipazione edentusiasmo. E' la sintesi delConvegno ecclesiale che laChiesa di Avellino ha vissu-to da protagonista. Ogni

giorno, dal 18 al 20 aprile, il salonedell'Istituto Statale d'Arte di Avellino,ha fatto registrare il tutto esaurito,ogni giorno la media di circa mille pre-senze. Non solo l'apertura con il segre-tario della Cei, monsignor GiuseppeBetori, ma tutti i giorni un’affluenzache ha significato quanto la fede indiocesi sia radicata, partecipata e vis-suta con impegno. A testimoniare lariuscita dell'evento il lavoro svolto condedizione e passione dagli iscritti ai 16laboratori. Il tema "Vicino a te è laParola" ha rappresentato un invitoesplicito alla comunicazione, ad essereportatori di un messaggio di fede e disperanza. Un tema che ha stimolato,a giudicare dalle presenze e dalla par-tecipazione, i fedeli accorsi dalle par-rocchie della diocesi per guardare adun punto di riferimento certo che èrappresentato dalla Chiesa, al Cristostesso, che si è rivelato agli uominiproprio grazie alla Parola, come haricordato il vescovo Francesco Marino.Riscoprire la Parola significa proprio unritorno alle origini per l'uomo, riscopri-re il senso e le ragioni di una fede chediventa speranza e gioia di vita. Que-sto numero racconta attraverso gliscritti e le immagini questo significati-vo evento vissuto dalla Chiesa avelli-nese.

La Politica che non c'era e non c'è più.

Usciamo appena da una competizio-ne elettorale, una delle tante, a dir

il vero delle troppe. Tutti a dirsi catto-lici, pronti a giurare come le giovanimarmotte…QUI,QUO,QUA! Nessuno haritenuto opportuno presentarsi al Con-vegno ecclesiale. Liberi, liberissimi,certo, anche noi del resto siamo liberidi credere che nessuno, ma proprionessuno ha voglia di incarnare nel pro-prio agire politico i valori della fede. Lalaicità e diventata una moda, e cometale finisce con l'andare fuori stagione.Si fa appello al voto cattolico, ma dopola consultazione elettorale, quando iposti sono stati assegnati, c'è solotempo per festeggiare in maniera piro-tecnica l'assegnazione del seggio elet-torale. Difficile spiegare la differenzatra seggio e "seggia", anche seentrambi garantiscono di stare seduti.Al Convegno ecclesiale, comunque dispazio a sedere non era rimasto nean-che uno, perché per fortuna di genteche crede, alla Chiesa ce n'è tanta,anzi più di prima, perché si è capitoche la soluzione ai problemi può veni-re solo dall'alto!

www.ilpontenews.it

Elezioni politiche 2008 - L'Italia svolta adestra e scompare la sinistra

di Paolino Salierno

Adistanza di qualche giorno dallo svol-gimento delle elezioni politiche, è

opportuno e doveroso fermare l'atten-zione sui risultati dello scrutinio delleschede elettorali. La percentuale deivotanti, oltre l'80% degli elettori e,quindi, con una lieve flessione rispettoalle elezioni politiche del 2006, ha dimo-strato la passione civile ed il senso diresponsabilità dei cittadini italiani che,con il loro voto, hanno riposto ancorauna volta, la loro fiducia nelle istituzionidemocratiche del nostro Paese.

a pag. 10

N U G A E

di Michele Zappella

Le orazioni di Berlusconi - Avuta lacertezza del successo elettorale,

dopo l'abituale flop degli exit-poll, Ber-lusconi è corso nella cappella privata diPalazzo Grazioli.

a pag. 7

IL CONVEGNO DIOCESANO: UNATESTIMONIANZA…

di Amleto Tino

Mentre i rullii dei tamburi della campa-gna elettorale tacciono finalmente e

sopravvive solo il cicaleccio dei conti daregolare, la gente comune riprende mesta-mente il tran-tran quotidiano, immergen-dosi negli avvenimenti minuscoli ma signi-ficativi dei propri orizzonti esistenziali. C'ècome un lento rinsavimento dopo un'ubria-catura, per cui tu ritrovi il valore dell'esser-ci qui ed ora,senza chiedere altro ma appa-gato delle piccole certezze e conquiste delgiorno dopo giorno. Caro lettore, non tistupire di questo inizio de-amicisiano ma ticonfesso che ho vissuto in questi giorniun'esperienza profondamente pacificante esalutare: la sento ancora vibrare dentro dime, accompagnata dai cori festanti di mil-le e più voci…sì, eravamo tantissimi a can-tare la gioia dei figli di DIO nel salone del-l'Istituto d'Arte, dove si è svolto il conve-gno diocesano sul tema suggestivo "Vicinoa te è la parola".

a pag. 3

Page 2: ANNO XXXIV - n. 17 - euro 0.50 settimanaleilponte@alice.it ...win.ilpontenews.it/img/archivio/apr_17_2008.pdf · anzi più di prima, perché si è capito che la soluzione ai problemi

226

apr

ile 2

008

Il p

onte

Il p

onte

Ogni giorno 39 mila sacerdoti diocesani annunciano il Vangelo nelle parrocchie tra la gente, offrendo a tutti carità, conforto e speranza. Per continuare la loro

missione, hanno bisogno anche del tuo aiuto concreto: di un’offerta per il sostentamento dei sacerdoti. Queste offerte arrivano all’Istituto Centrale Sostentamento

Clero e vengono distribuite tra tutti i sacerdoti, specialmente a quelli delle comunità più bisognose, che possono contare così sulla generosità di tutti.

Offerte per i nostr i sacerdot i . Un sostegno a molt i per i l bene d i tutt i .

Per offrire il tuo contributo hai a disposizione 4 modalità:

• Conto corrente postale n° 57803009

• Carte di credito: circuito chiamando il numero verde 800.82.50.00

• Bonifico bancario presso le principali banche italiane

• Direttamente presso l’Istituto Sostentamento Clero della tua diocesi.

L’offerta è deducibile:

Per chi vuole, le offerte versate a favore dell’Istituto Centrale Sostentamento

Clero sono deducibili fino ad un massimo di 1032,91 euro annui dal proprio

reddito complessivo ai fini del calcolo dell’Irpef e delle relative addizionali.

Per maggiori informazioni consulta il sito www.offertesacerdoti.it

CartaSi

C H I E S A C A T T O L I C A - C . E . I . C o n f e r e n z a E p i s c o p a l e I t a l i a n a

I sacerdoti aiutano tutti.Aiuta tutti i sacerdoti.

Pa r t el'opera-

zione 730per 13milioni dic o n t r i -buenti che

dovranno presentarela dichiarazione.Il " modello" è riserva-to, per la maggioranzadei casi, ai lavoratoridipendenti ed ai pen-sionati e permette diottenere gli eventualirimborsi in tempi rapi-di, direttamente inbusta paga o con lapensione.I termini per la pre-sentazione del730/2008 sono fissatial prossimo 30 aprile2008 per la presenta-zione tramite sostitutod'imposta e al 3 giu-gno(dato che il 31maggio è un sabato eil 2 giugno è festivo)per la presentazionetramite i Caf o i profes-sionisti abilitati: con-sulenti del lavoro, dot-tori commercialisti,ragionieri o periti com-merciali.Chi presenta la dichia-razione al propriosostituto d'impostaconsegnerà il modellogià compilato insiemealla busta per la scelta

per la destinazionedell'8 e del 5 per milledell'IRPEF e non dovràesibire alcuna docu-mentazione. Chi, vice-versa, sceglie la via delcaf o del professionistaabilitato dovrà esibirein visione certificazionie ricevute onde verifi-care la conformità deidati esposti in dichia-razione.Tra le principali novitàdi quest'anno va evi-denziata la rimodula-zione della curva dellealiquote IRPEF nelmodo che segue:-23% per i redditi finoa 15mila euro;-27% per i redditi da15mila a 28mila euro;-38% per i redditi da28mila a 55mila euro;-41% per i redditi da55mila a 75mila euro;-43% per i redditisuperiori a 75milaeuro.

Si ricorda che l'8 permille può essere desti-nato alla Chiesa Catto-lica mettendo la firmanella casella apposita etale scelta finanzia lacomunicazione e, quin-di, anche la stampacattolica.

RUBRICA " ATU PER TU CON ILFISCO"a cura di Franco Iannaccone

OPERAZIONE 730

FONDAZIONE OPUS SOLIDARIETATIS PAXONLUS

Codice fiscale della Fondazione Opus Solidarietatis Pax Onlus da utilizzare per il 5 per mille 92057260645

La Fondazione "Opus Solidarietatis Pax Onlus", costituita nell'anno2004 dalla Diocesi di Avellino a mezzo della Caritas Diocesana, si occu-pa della promozione, del sostegno e della valorizzazione delle attivitàdi assistenza sociale e socio-sanitaria; della ricerca, della promozionee della formazione della cultura della solidarietà; dell'educazione e del-la tutela dei diritti civili; della promozione della reciproca e pacificaconoscenza; della comprensione e della convivenza tra culture e reli-gioni; della promozione, della valorizzazione e tutela dell'arte, delpatrimonio artistico, dei beni culturali e delle cose di interesse artisti-co e storico; nonché della tutela e della valorizzazione della natura edell'ambiente.In questo momento la Fondazione sta gestendo il progetto "Casa Ami-ca" che riguarda l'accoglienza di ragazze madri e di donne in difficoltà,la casa di accoglienza "don Tonino Bello", nonché tutte le opere carita-tive della diocesi (carcere, immigrati, centri di ascolto) …Pertanto, chiediamo di diffondere il Codice Fiscale della Fondazione92057260645 da utilizzare per il cinque per mille.Inoltre, ricordiamo che le offerte fatte alla Fondazione sono deducibiliin sede di dichiarazione dei redditi ai sensi del TUIR n. 917 del 1986.

Il Segretario Generale(Carlo Mele)

Piazza Libertà, 23 - Palazzo VescovileI-83100 AvellinoTel. 0825 760 571 - Fax 0825 760 571e-mail: [email protected]

Page 3: ANNO XXXIV - n. 17 - euro 0.50 settimanaleilponte@alice.it ...win.ilpontenews.it/img/archivio/apr_17_2008.pdf · anzi più di prima, perché si è capito che la soluzione ai problemi

3

Spec

iale

con

vegn

o26

apr

ile 2

008

il po

nte

il po

nte

XXVIII Convegno ecclesiale 18/19/20 aprile 2008“Vicino a Te è la Parola” (Rm 10,8)

Mentre i rulliidei tambu-

ri della campa-gna elettoraletacciono final-mente e soprav-vive solo il cica-

leccio dei conti da regolare, lagente comune riprende mesta-mente il tran-tran quotidiano,immergendosi negli avvenimen-ti minuscoli ma significativi deipropri orizzonti esistenziali.C'è come un lento rinsavimentodopo un'ubriacatura, per cui turitrovi il valore dell'esserci quied ora,senza chiedere altro maappagato delle piccole certezzee conquiste del giorno dopogiorno.Caro lettore, non ti stupire diquesto inizio de-amicisiano mati confesso che ho vissuto inquesti giorni un'esperienza pro-fondamente pacificante e salu-tare: la sento ancora vibraredentro di me, accompagnata daicori festanti di mille e piùvoci…sì, eravamo tantissimi acantare la gioia dei figli di DIOnel salone dell'Istituto d'Arte,dove si è svolto il convegno dio-cesano sul tema suggestivo"Vicino a te è la parola".Quando gli uomini di fede si rac-colgono in comunanza di cuore,tu senti davvero la pioggia pri-

maverile dello Spirito Santo,cheti bagna dolcemente e ti avvol-ge di una tenerezza delicata,accompagnandoti lungo i sen-tieri del Vangelo.In questo bagno di sensazioniintense ho sentito sciogliersi,come con una carezza, le ten-sioni politiche di questo Apriledelle urne: sono cadute ad unaad una le ragnatele di chiacchie-re, che avevano intasato i mieineuroni,sono stati zittiti i malu-mori biliari ed epatici, che ave-vano accompagnato il fastidio dirivedere il copione ammuffito,tante volte ripetuto fino allanausea.Eppure in questo stato di pro-fonda beatitudine un pizzico dimalizia mi ha suggerito alcuneosservazioni davvero simpati-che. Ho notato che in sala man-cava ogni traccia di personalepolitico, anche qualcuno di quel-li che si dichiara portatore deivalori cattolici(era presente soloil sindaco di Aiello ma a livellopersonale). Mi sono detto:"Se lamanifestazione fosse stataorganizzata durante il travaglioelettorale, sicuramente nonsarebbe bastato il palazzettodello sport a contenere gliimprovvisati paladini dellafede!!!"Me li sono immaginati uno per

uno al microfono esternareimpegni solenni, con i sorrisiipocriti, che accompagnano leanime inaridite!Un'altra riflessione mi è statasuggerita dall'ambiente, in cuisiamo stati ospitati ,grazie allagentilezza del prof. Sasso: lun-go le pareti dei corridoi sono alli-neate numerose statue e nonpochi nudi muliebri; in altri tem-pi ciò avrebbe suscitato qualchemormorio pruriginoso…invecequesta cornice didattica è sem-brata la più idonea a circondareil popolo di Dio in cammino ver-so la Geruslemme celeste.Ho pensato, come d'istinto, chela Verità è nuda,perché è sem-plice,senza orpelli o mimetismidialettici: non a caso in molterappresentazioni medievali erinascimentali essa è senza veli.Mi sono tornate in mente leparole di Chiara Lubich" Tuttisiamo chiamati a spostare i libri,a farlo almeno spiritualmente,per capire in modo vero, vitale edivino il libro di Dio"Saggio Vescovo Marino ci offraspesso, sempre più spesso que-ste occasioni preziose di ritro-varci come comunità difede,perché questo è il terrenopiù fertile perchè il seme dellaparola fruttifichi!

IL CONVEGNO DIOCESANO: UNATESTIMONIANZA… di Amleto Tino

La Parola di Dio corre per le vie del mondo! In questo mese di aprile, la nostra diocesi ha vissuto un momento di Chiesa, veramente importante e ricco, per la vita di tutti e di ciascuno: il Convegno pastorale. Latappa più significativa di un itinerario annuale, che, nella prospettiva del prossimo Sinodo dei vescovi, centra la sua attenzione sulla Parola di Dio nella vita e nella mis-sione della Chiesa. Non è facile raccontare la bellezza dello stare insieme, che ha caratterizzato questi giorni: l'entusiasmo di condividere la passione per il vangelo; ildesiderio di costruire insieme percorsi nuovi di evangelizzazione; l'impegno a lavorare per primi, perché Gesù sia sempre più conosciuto e amato; la gioia di vivere lacomunione tra noi e con il vescovo, come gregge unito sotto un solo pastore. Nel cammino di fede personale, e di gruppo, e di parrocchia, momenti come questo sononecessari, indispensabili, per ritrovare la forza della fede, il coraggio della testimonianza e lo slancio dell'annuncio.Tanti sono stati i messaggi, i chiarimenti, le proposte; ma, più di tutte, la riflessione, presentata da mons. Betori, il primo giorno, e ripresa nell'omelia della Messa con-clusiva, dal nostro vescovo Francesco Marino: la Parola di Dio corre per le vie del mondo! La Parola di Dio non è inchiostro asciugato su fogli di carta; non è immobile;non è "lettera morta". La Parola vive della e nella comunione di chi la accoglie con cuore puro ed umile. La Parola è comunione e fa comunione, nella misura in cui sicomunica, e, comunicandosi, vive ed agisce, formando e trasformando il cuore dell'uomo. E il "religioso ascolto" della Parola, al quale ogni credente è chiamato, rap-presenta la significazione di questo dialogo d'amore, che si stabilisce tra Dio e l'uomo; dialogo dove risplendono la verità e il bene. Così l'impegno, che noi giovani fran-cescani ci assumiamo, con la promessa, di "passare dal Vangelo alla vita e dalla vita al Vangelo", acquista nuova luce. Si tratta di incontrare Gesù; di vivere l'amiciziacon lui; di avere i suoi stessi sentimenti; di condividere con lui l'obbedienza alla volontà del Padre. Insieme con la Parola, correremo anche noi, per le vie del mondo,araldi di un regno di giustizia, di amore e di pace.

Tony LimongielloGioventù Francescana Minori

Istituto Statale d’Arte di Avellino

Page 4: ANNO XXXIV - n. 17 - euro 0.50 settimanaleilponte@alice.it ...win.ilpontenews.it/img/archivio/apr_17_2008.pdf · anzi più di prima, perché si è capito che la soluzione ai problemi

4Sp

ecia

le c

onve

gno

26 a

prile

200

8Il

pon

teIl

pon

te

La Parola di Dio neimezzi di informazione

locali.Hanno partecipato alladiscussione del tema pro-posto:Filippo Fortunato, respon-sabile di Radio Tenda, chetrasmette dalla Parrocchiadel Cuore di Gesù sullafrequenza 96,400 Mhz;Pina Alfano dalla parroc-chia di S. Maria delle Gra-zie, ex operatrice televisi-va, Francesca De Rita dal-la parrocchia di S. Felicis-simo di Forino, redattricedel giornale Forino NewsAmleto Tino ex insegnan-te di lettere, collaboratorede Il Ponte, Adele Cerretadalla parrocchia di MariaSS. Del Rosario, pubblici-sta collaboratrice de IlPonte, Giovanni Volpepoliziotto dal ConsiglioPastorale della Parrocchiadi Pratola Serra, Salvato-re Fuccio dalla parrocchiadi Fontanarosa, ElviraTozza da Napoli, impe-gnata al Seminario diCapodimonte, Elena Fiorecatechista ad Atripalda,Michelina Perillo catechi-sta presso la parrochhiadi S. Ciro ad Avellino,Luciana Preite dalla par-rocchia di Trinità deiPoveri ad Avellino, impe-gnata a Radio Tenda inuna trasmissione di donGerardo Capaldo il vener-dì sera, Geppino Flammiadalla Chiesa annessa alcentro Rubilli di S. Tom-maso ad Avellino, AdrianaMusco dalla Chiesa annessaal centro Rubilli di S.Tommaso ad Avellino,Carla Salerno dalla Chiesaannessa al centro Rubillidi S. Tommaso ad AvellinoAntonio Carpentieri dallaparrocchia di S. Felicissi-mo di Forino, AngeloNicastro redattore de IlPonte, Don FerdinandoRenzulli, Eleonora Davidedalla parrocchia di Monte-forte irpino, pubblicistaredattrice de Il Ponte,I lavori sono stati guidatida Mario Barbarisi, diret-

tore de Il Ponte e da Rosi-ta GrecoUna breve introduzione diRosita sull'importanzadella diffusione del mes-saggio di speranza chedeve essere alla base del-l'informazione cattolica,ha aperto i lavori. Facen-do, quindi, riferimento aidocumenti del ConcilioVaticano II, alla “InterMirifica” e al documentodei vescovi che istituisceil Direttorio delle Comuni-cazioni sociali, Mario hainvitato ad una riflessionesull'applicazione di questelinee guida nella Chiesa dioggi a cominciare dalleparrocchie, che stentanoancora ad unire le forze,rallentando un processovoluto e promosso dallostesso Concilio e ad utiliz-zare i mezzi della comuni-cazione esistenti, nonconsentendo che dialo-ghino tra loro in modoprolifico. Ricordando l'im-pegno dimostrato dalnostro Vescovo, Mons.Marino, che si è rivoltopiù volte ai giovani pre-

senziando anche adun'importante incontrodel Consiglio Comunale diAvellino sul tema deldisagio giovanile, inseguito ai luttuosi avveni-menti che turbarono lacittà un anno e mezzo fa,ha tenuto a precisare chelo stesso tentò in quell'oc-casione di difendere l'im-magine dei nostri giovaniche non sono tutti violen-ti o disagiati, ma vittime

di modelli negativi, chel'informazione tende adiffondere a discapito del-la cultura della speranza.Il dibattito che ne è segui-to ha visto contrapporsipoi diverse opinioni sullostato effettivo delle cose,riaffermando il principiodell'informazione secondoil quale i punti di vistapossono essere diversi ecosì varia deve esserel'informazione, partendosempre dai fatti, puntocentrale di ogni mezzo diinformazione. Così il giro di esperienzeintorno al tema dello sta-to dell'informazione localeha messo in luce un gene-rale disinteresse da partedei parroci a collaborare,a istituire delle figureidentificabili con il comu-nicatore sociale e lo scar-so impegno a mettere adisposizione mezzi finan-ziari per consentire unfunzionamento idoneo dei

mezzi esistenti e la nasci-ta di nuovi. Don Renzulliha inoltre esposto lanecessità di istituire pres-so i Seminari corsi di for-mazione sulla comunica-zione, che forniscano aisacerdoti la consapevo-lezza dell'importanza diun linguaggio che siaimmediato, comprensibilee concreto, vicino ai gio-

vani e a coloro che siavvicinano non da espertialla Parola di Dio. Cosache permetterebbe loroanche di aprirsi all'uso deimezzi di comunicazione.Alla mancanza di giovaninell'impegno per le comu-nicazioni sociali, lamenta-to da Luciana che ha por-tato l'esperienza dellaradio, Pina proponeva unaforma di incentivo che

potesse avvicinarli al ser-vizio pagandosi le spese,mentre Antonio ha avan-zato la possibilità di coin-volgere gli operatori esi-stenti, parrocchia perparrocchia, favorendo uncoordinamento che potrebbecostituire una vera fontedi ricchezza per tutta ladiocesi. Altro punto l'im-portanza del laicato che èChiesa e che, come ci haricordato Mario, consenteattraverso la comunica-zione di diffondere laParola di Dio in modidiversi, anche con un sor-riso, in modo più leggeroe più efficace. MentreRosita ha ribadito conconvinzione che noi dob-biamo rendere viva laParola, perché al di là del-le professionalità e deimezzi della comunicazio-ne, ciò che conta sono icontenuti. Amleto haofferto un pensiero sul-l'alto significato dell'espe-rienza personale con Cri-sto, che ci ha consentitodi soffermarci radunandotutte le considerazionifatte per rispondere aiquesiti proposti. LABORATORIO 3 - Sintesidei lavori:La Parola di Dio nei mezzidi informazione localiIl lavoro svolto, racco-gliendo le esperienze e leosservazioni esposte daipartecipanti, ha consenti-to di fare una sintesi dellasituazione che vivonooggi i mezzi di informa-zione nel territorio della

diocesi di Avellino. Daun’analisi della situazionesi è arrivati a dare dellerisposte ai quesiti propo-sti:Si è consapevoli che il cen-tro e il fine della Parola diDio (nelle sue fondamen-tali espressioni: Bibbia,Tradizione, Magistero) è lacomunicazione con e inGesù Cristo? Il rapporto personale conCristo contraddistingue ilcristiano e, nel lavoro chenoi operatori della comu-nicazione sociale svolgia-mo nel nostro settore (IlPonte, bollettini parroc-chiali, radio Tenda oaltro), spesso si realizzal'unità di Cristo che èChiesa, nel ritrovarci unitiper rendere viva la Parolae trasformarla in informa-zione, verificando la Suapresenza in mezzo a noi.La nostra paura è chemolti, pur proclamandosinella Chiesa non abbianofatto l'esperienza perso-nale dell'incontro con Cri-sto. Solo per chi ha fattoesperienza profonda diCristo, sarà meno difficile,se non facile, parlare atutti con un "linguaggio"fresco, del cuore dove leparole sono "animate",vivificate dalla Parola diDio, immutabile, al di

sopra di ogni tempo, vale-vole lungo lo scorrere deisecoli, valevole per noi,per tutti, è la Parolaanche del nostro tempo,contenuta nella SacraScrittura che, al di là deglianni, dei secoli, è validaed efficace in ogni situa-zione morale e spiritualedella nostra storia delnostro "oggi".Come gestiamo i "nostri"mezzi di comunicazione ecome siamo presenti neglialtri?Per quanto riguarda inostri mezzi, che esistonosul territorio, non nascon-dendo un certo grado diinsoddisfazione per comeviene trattata l'informa-zione cattolica, vogliamochiarire che siamo "pre-senti" con sacrificio, nelsenso proprio del sacrumfacere latino, rendendocioè sacro il servizio dellaParola, nel volontariato enell'impegno quotidiano.Per questo spesso è diffi-cile trovare un buonnumero di persone,soprattutto giovani, chevi si dedichino concostanza.Per quanto riguarda, nve-ce, gli altri mezzi di infor-mazione, è stata rilevataun’informazione, nellaquale i mass-media pun-tano maggiormente sugliaspetti negativi dellasocietà a totale discapitodelle notizie foriere disperanza e di bene.Generalmente, noi opera-tori cattolici veniamo

ospitati/tollerati/strumen-talizzati e questo valeanche per la Chiesa tutta,che viene chiamata incausa in modo improprioe quando fa comodo,magari a fini propagandi-stici, senza che alla Paro-la venga data la dovutadiffusione.Cosa propongo per unamaggiore conoscenza del-la Parola di Dio, soprattut-to la Sacra scrittura?Proponiamo di:- Potenziare i nostri giàpochi mezzi d’informazio-ne, a partire da “Il Ponte”,ritenendoli insostituibilistrumenti della pastorale,e prevederne altri. - Concretizzare il diretto-rio delle comunicazioni egli altri ottimi strumentiprevisti dai documentidella Chiesa. - Promuovere la forma-zione dei sacerdoti allacomunicazione, poichésono loro per primi adover comprendere e rea-lizzare il cammino dellaParola verso i fedeli, inmodo efficace, convincen-te, interessante e perchéfavoriscano l'uso dei mez-zi di comunicazione nelleparrocchie, anche attra-verso la creazione all'in-terno delle comunitàecclesiali di figure di ope-

ratori pastorali per lacomunicazione e la cultu-ra, che sappiano porre lacomunità in dialogo con ilmondo, per rendere laChiesa capace di discerni-mento di fronte alle ten-denze ambigue e spessocontraddittorie del nostrotempo. La comunicazioneoggi, esige di esserecurata dal punto di vistadel linguaggio, della for-ma e degli strumenti, apartire dai bollettini par-rocchiali fino ad arrivarealle bacheche, ai librettidelle liturgie, alle omelie,ai siti internet. Questoservizio investe tutta lavita e l'azione della comu-nità ecclesiale sotto i pro-fili essenziali della litur-gia, della catechesi, dellacarità, allargandosi a tut-te le altre espressioni del-la vita ecclesiale. Per sopperire alla neces-sità di operatori, lamenta-ta durante i lavori dellaboratorio, proponiamoun censimento dei comu-nicatori sociali presentinella nostra diocesi al finedi realizzare un'indagineconoscitiva che individuicon precisione le realipotenzialità di interventoe di accesso della diocesiai mezzi di comunicazio-ne, e l'organizzazione diun convegno che coinvol-ga tutte le forze esistentisul tema: “Chiesa e infor-mazione”, che ci trovi alavorare insieme, comeoggi ci siamo ritrovati acondividere le esperienzee le motivazioni delnostro comune impegno.Un'ultima riflessione, sullinguaggio non verbale: lanostra cultura cristiana èprevalentemente compor-tamentale. Lo stessoGesù accompagnavasempre le sue parole e isuoi insegnamenti congesti-simbolo che restas-sero chiari nella memoriae dessero una spiegazio-ne al suo dire, nell'insie-me, il suo "linguaggio"era chiaro, comprensibile,ricco. Le parabole nonsono che rappresentazionivisive del pensiero divino.La vita di Gesù e dei suoidiscepoli, d'altronde, par-lavano da sole. Occorrepertanto arrivare allagente non solo attraversoscritti e discorsi, perquanto tecnicamente eprofessionalmente perfet-ti, ma comunicare signifi-ca appunto fare comu-nione con l'altro condivi-dere la propria esperien-za, prendere parteall'esperienza dell'altro,mettere in comune la pro-pria vita. L'attualità delleverità cristiane non sidiscute ed è soprattuttoin momenti di grave crisimorale ed intellettualequale quello presente,che si avverte di più lanecessità di messaggi erichiami sostenuti datestimonianze forti, daesempi visibili e concretiin perfetto stile evangelico.Al libro della Sapienzaaffidiamo le parole dellanostra preghiera, a chiu-sura del nostro laborato-rio, applicandole allanostra vita ed al nostroservizio: "Ci conceda Diodi parlare secondo cono-scenza e di pensare inmodo degno dei doni rice-vuti… In suo potere siamonoi e le nostre parole, ogniintelligenza e ogni nostraabilità" (Sap. 7, 15-16).

Laboratorio 3: la Parola deve essere comunicata

Don Ferdinando Renzulli, 82 anni, da 59 al serviziodella comunità ecclesiale irpina. L'attuale parroco diCesinali, da vent'anni direttore della Caritas di Avelli-no, fa sentire la propria voce a difesa dei valori cri-stiani autentici, contro la secolarizzazione imperantedel nostro tempo e a favore dei giovani, vittime diviolenze e costretti al precariato, figli della crisi deivalori che, ispirandosi al Calvario di Cristo Risorto,non devono mai perdere la speranza. "Se il cristianodi oggi si sente smarrito, se i giovani sentono lonta-na la voce della Chiesa, c'è un modo per riaccende lasperanza: ritrovarla nella parola di Dio. E' sulla pasto-rale che dobbiamo concentrarci, il cristiano deveimpegnarsi in un lavoro costante e quotidiano sullastrada di Cristo Salvatore. E' impossibile parlare diformazione cristiana se non facciamo un percorso difede profondo, interiore e quotidiano. Senza la paro-la di Dio siamo alberi con rami secchi. La primaveradella fede deve rifiorire in noi in un rinnovato rappor-to con Dio. La speranza c'è. Nutriamoci di speranza,ripartiamo dalla Parola di Dio".

Angelo Nicastro

Don Ferdinando Renzulli: “Ripartiamo dalla Parola di Dio”

Page 5: ANNO XXXIV - n. 17 - euro 0.50 settimanaleilponte@alice.it ...win.ilpontenews.it/img/archivio/apr_17_2008.pdf · anzi più di prima, perché si è capito che la soluzione ai problemi

5

Chi

esa

26 a

prile

200

8il

pont

eil

pont

e

La liturgia della Paroladella sesta domenica

del tempo di Pasqua pro-clama all'assemblea delpopolo di Dio, riunita percelebrare la santa Eucari-stia, un brano del Vange-lo tratto dal grandediscorso di "addio" diGesù collocato nella cor-nice dell'ultima Cena,vigilia della passione emorte di Cristo. Egli nellaprima parte di questosolenne discorso ha par-lato della sua imminentedipartita da questo mon-do, spiegando il significa-to reale della sua prossi-ma morte. Gesù sta perlasciare la terra, quindinon potrà essere visto daisuoi amici con gli occhidel corpo; perciò si preoc-cupa di insegnare aidiscepoli come dovrannocomportarsi durante lasua assenza. Gesù Mae-stro ha già raccomandatocaldamente l'amore fra-terno fino al dono totaledi sé e qui egli ricorda,per ben quattro volte, chel'amore per la sua perso-na deve essere dimostra-to con l'osservanza deisuoi comandamenti: "Semi amate, osserverete imiei comandamenti".L'amore del discepolo perGesù è qualcosa di con-creto; esso si provavivendo la sua parola. Sitratta quindi di un amoreche non si esaurisce nelleparole, ma si dimostra

con i fatti!Il discepolo di Cristo s'im-pegna a imitare la caritàeroica del Maestro fino aldono della vita per i fra-telli. In realtà il precettospecifico di Gesù è l'amo-re vicendevole in senoalla comunità dei suoidiscepoli, imitandol'esempio del Signore. Seuno ama il Cristo, mette-rà in pratica questa suaparola, amando i fratellicome ha fatto lui, cioècomportandosi comeGesù.Quest'amore così forte econcreto non è possibilealla natura, per taleimpegno eroico è neces-sario l'intervento delloSpirito di Dio. Per taleragione il Maestro chiede-rà al Padre di donare aisuoi amici lo "Spirito diverità", affinché sia sem-pre con loro. Lo SpiritoSanto infatti ha la missio-ne di far penetrare nelcuore dei discepoli la veri-

tà, cioè la parola di Gesù,rendendoli capaci diosservare i comandamen-ti del Signore e in modospeciale il precetto del-l'amore.L'evangelista Giovanni,

oltre alla singolarità delnome e della funzione diParaclito attribuiti alloSpirito santo, chiamaquesta persona divina -con una locuzione origi-nalissima - "Spirito diverità". Nessuno deglialtri evangelisti si espri-

mono in modo simile. PerGiovanni, lo Spirito santo,oltre ad essere il Paraclitocioè l'avvocato difensoredel Cristo nel grande pro-cesso intentato dal mon-do incredulo contro Gesù,svolge anche la funzione

specifica di far penetrarenel cuore dei discepoli "laverità", cioè la parola, larivelazione del Signore;per tale ragione è chia-mato "Spirito di verità".Oltretutto lo Spirito diverità non può esserericevuto dal mondo, inquanto personificazionedell'umanità chiusa allarivelazione di Gesù. Que-sto mondo preferisce letenebre dell'incredulità,perciò si trova nell'inca-pacità radicale di acco-gliere la verità, la paroladel Cristo e di ricevere loSpirito di verità. La Chiesa, ripiena delloSpirito del Risorto, è chia-mata ad annunciare laverità su Dio e sull'uomo,perché questa è la veracarità. Riporto qui qual-che passaggio dell'omeliatenuta dall'allora Cardina-le Ratzinger nella Messache lunedì 18 aprile apri-va il "concistoro" da dovesarebbe uscito, da li apoche ore, Papa Benedet-to XVI. Egli diceva: Quan-ti venti di dottrina abbia-mo conosciuto in questi

ultimi decenni, quantecorrenti ideologiche,quante mode del pensie-ro... Avere una fede chia-ra, secondo il Credo dellaChiesa, viene spesso eti-chettato come fondamen-talismo. Mentre il relativi-smo, cioè il lasciarsi por-tare "qua e là da qualsia-si vento di dottrina",

appare come l'unicoatteggiamento all'altezzadei tempi odierni. Si vacostituendo una dittaturadel relativismo che nonriconosce nulla comedefinitivo e che lasciacome ultima misura soloil proprio io e le suevoglie. Noi, invece, abbia-mo un'altra misura: ilFiglio di Dio, il vero uomo.È lui la misura del veroumanesimo. "Adulta" nonè una fede che segue leonde della moda e l'ulti-ma novità; adulta ematura è una fede pro-fondamente radicata nel-l'amicizia con Cristo. … Edè questa fede - solo lafede - che crea unità e sirealizza nella carità. … InCristo, coincidono verità ecarità. Nella misura in cuici avviciniamo a Cristo,anche nella nostra vita,verità e carità si fondono.La carità senza veritàsarebbe cieca; la veritàsenza carità sarebbecome "un cembalo chetintinna".

Il discepolo di Cristo s'impegna a imitare la carità eroica del Maestro fino al dono della vita per i fratelli. In realtà il precettospecifico di Gesù è l'amore vicendevole in seno alla comunità dei suoi discepoli, imitando l'esempio del Signore. Se uno ama ilCristo, metterà in pratica questa sua parola, amando i fratelli come ha fatto lui, cioè comportandosi come Gesù

La liturgia della Parola della sesta domenica del tempo di Pasqua

Dal Vangelo secondo Giovanni 14, l5-21

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: "Se miamate, osserverete i miei comandamenti; e io pre-gherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito per-ché rimanga con voi per sempre, lo Spirito dellaverità, che ft mondo non può ricevere perché non lovede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché eglirimane presso di voi e sarà in voi. Non vi lasceròorfani: verrò da voi. Ancora un poco e il mondo nonmi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivoe voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sononel Padre mio e voi in me e io in voi.Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, que-sti è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dalPadre mio e anch'io lo amerò e mi manifesterò alui".

di p. Mario Giovanni Botta

Luminosi tabernacoli della Santa Trinità

Vivere le tue parole,o Verbo del Dio vivente,è la misura e la manifestazionedell'amore nostro per te.Un amore che non si esaurisce nelle parole,ma si dimostra con i fatti!Perciò anche noi vogliamo impegnarcia vivere la tua eroica caritàe, come hai fatto tu servo per amore,donare ai fratelli fin'anche la nostra vita.E tu, o Cristo risorto,come hai promesso ai tuoi,donaci lo "Spirito della verità",che il mondo non può ricevere,affinché rimanendo sempre in noi faccia penetrare nei nostri cuori la tua parola di vita, la verità divina,rendendoci capaci di osservarlaogni istante della nostra esistenza.Concedici, così, di divenireluminosi tabernacoli della Santa Trinitàin questa oscura e travagliata storia umana.Amen, alleluia!

VENITE E VEDRETE!

Sabato 12 aprile i gio-vani di tutte le diocesi

della Campania si sonoritrovati ad Amalfi per unpomeriggio di preghiera efesta in occasione dellaGiornata Mondiale di Pre-ghiera per le Vocazioni. Amalfi: quale luogomigliore di questo per fer-marsi ancora ad interro-garsi sul senso della pro-pria vocazione? Amalfi,antica repubblica marina-ra, secondo la tradizionepatria dell'inventore dellabussola Flavio Gioia, sierge su rocce forti disecoli; il suo duomo, dal-l'alto di una lunga scalina-ta, contempla l'ampiadistesa del mare, custo-dendo dentro di sé le spo-glie di Andrea, il primoapostolo chiamato daGesù. Mi stupisce semprein misura più grandecome l'amore di Dio pos-sa entrare nelle cose, nel-le persone, nei luoghi,nella storia, rendendotutto sempre nuovo, dan-

do ogni volta un significa-to diverso, profondo allecose. E così, quello chepotrebbe essere un sem-plice, senza dubbio bellis-simo borgo marinaro, èdiventato grazie a Lui unluogo di condivisione difede, di memoria, diaccoglienza per i cristianie per i tanti giovani chesabato vi si sono riunitiper adorarLo. Abbiamocercato Gesù e lo abbia-mo trovato nel volto deifratelli incontrati, nel-l'emozione per la condivi-sione della testimonianzadi una giovane prossimaalla consacrazione religio-sa, ma soprattutto nellapreghiera di Adorazione.Nella profondità del silen-zio sembrava risuonarenell'aria, nei volti, neipensieri una domanda: "Maestro, dove sei?"Andrea si rivolgeva aGesù duemila anni fa conquesto stesso insistentee appassionato interroga-tivo. "Maestro, dove sei?"

. Lo chiediamo anche noiogni giorno, immersi inquesta società liquida checambia continuamenteforma, idee, valori, chesgretola le nostre identi-tà, che ci fa credere chele nostre giovinezze nonsiano doni, ma capitali dainvestire. "Maestro, dovesei?" ti chiediamo quan-do, nelle piccolezze delnostro egoismo, smarria-

mo la rotta, quando labussola perde il segnale,quando non sappiamo piùaspettare, perché la brez-za tarda a levarsi o quan-do il vento soffia troppoforte ed abbiamo timoredi spiegare le vele. " Veni-te e vedrete!" una rispo-sta diretta, essenziale,che non ammette esita-zioni o ritardi è quella diGesù. Una risposta che

lascia in noi giovani losgomento felice di unpensiero di libertà. Unarisposta che suona comeun invito. Un invito a nonavere paura di nulla, senon di amare troppopoco. Un invito a scoprireGesù nell'incontro direttocon l'altro, con il povero,con il cinico, con il giova-ne disilluso, con chi sem-plicemente ci sta accanto

ogni giorno. Un invito adiventare null'altro se nonciò che si è già, fuggendodal grigiore di una vitasenza amore e lanciando-si in un avvenire forseprivo di certezze, ma ric-co di speranza. Una spe-ranza contagiosa, unasfida affascinante per ungiovane, scelta ed assa-porata con la semplicità diun sì. "Abbiamo trovato il Mes-sia!" Andrea così, scoper-ta la vera gioia, chiamavaa sua volta il fratello Pie-tro. E noi cristiani ancoraoggi siamo chiamati atestimoniare in famiglia,nelle strade, all'universi-tà, al lavoro, la gioia delCristo risorto, del Messiache abbiamo trovato. Sia-mo chiamati ad esseresempre pronti a dareragione della nostra spe-ranza.

Maria Consiglia Alvino -Giovani

"Abbiamo trovato il Messia!" Andrea così, scoperta la vera gioia, chiamava a sua volta il fratello Pietro. E noi cristiani ancora oggi sia-mo chiamati a testimoniare in famiglia, nelle strade, all'università, al lavoro, la gioia del Cristo risorto, del Messia che abbiamo trova-to. Siamo chiamati ad essere sempre pronti a dare ragione della nostra speranza.

Page 6: ANNO XXXIV - n. 17 - euro 0.50 settimanaleilponte@alice.it ...win.ilpontenews.it/img/archivio/apr_17_2008.pdf · anzi più di prima, perché si è capito che la soluzione ai problemi

6Po

litic

a26

apr

ile 2

008

il po

nte

il po

nte

Il fenomeno Lega

Le elezioni hanno dato i loro risultati definitivi ed ècominciata l'ora degli esami di coscienza, dei pen-

timenti , delle confessioni, dei buoni propositi e del-le promesse solenni. Questa volta, però, non vi sonodubbi: si sa bene chi ha vinto e chi ha perso e non visaranno ribaltoni né confusioni di ruoli. Ognuno avràil suo compito, la sua funzione, la missione politicache milioni di elettori hanno democraticamente deciso.

Può, ancora, essere il tempo delle analisi: per capire e spiegare ilvoto, non per giudicarlo, come fanno alcuni che, stupidamente, siritengono saggi.Ed allora, la nostra attenzione non può non fermarsi a valutare ilgrande successo della Lega! Certo, Berlusconi ha vinto, ma questo era molto probabile; certo, lasinistra estrema è stata sonoramente sconfitta, ma anche questo eraassolutamente prevedibile; quello che ha stupito è stato il risultatodella Lega di Bossi: proviamo a capire perché!Tanti anni fa si disse che il fenomeno Lega nasceva dalla capacità dicanalizzare la protesta del Nord contro un Sud sprecone e parassita!Alcuni definirono i leghisti come "i nuovi barbari"; molti immaginaro-no tempi difficili per la democrazia e per le istituzioni.In verità, la Lega nacque come "reazione" al fenomeno della corru-zione politica, del malaffare, del clientelismo, non più sopportabile daparte di una ampia fetta della popolazione del Nord, abituata ad unasana competizione economica (il lavoro c'era e non si sentiva il biso-gno degli apparati clientelari per trovarlo) e che aveva deciso di dareuna risposta negativa alla domanda di solidarietà perché convinta cheessa nascondeva sprechi e ruberie.Quelle convinzioni, per radicarsi nella mente e nel cuore del popolodel nord, ebbero bisogno anche di parole forti, di proclami, di quelpopulismo di cui spesso si circonda la politica, in tutti i partiti.Nacque, così, una nuova classe dirigente al Nord: un nuovo popolo diamministratori e di politici. La gente aveva posto delle domande ecostoro furono i primi a dare delle risposte: organizzarono i bisogni;si cimentarono con la amministrazione dei comuni, delle province,delle comunità montane. Impararono a risolvere i problemi dei citta-dini, senza grandi progetti politici, tranne uno: il federalismo, la paro-la magica che conteneva in sé una speranza e tante soluzioni. In altreparole, anche quando il loro impegno amministrativo non riusciva adavere successo, perché i problemi restavano insoluti, la loro giustifi-cazione immediata attribuiva ogni responsabilità alla mancata realiz-zazione del federalismo: quello fiscale, per primo, che avrebbe man-tenuto in loco le grandi risorse economiche versate allo Stato; quel-lo istituzionale, che avrebbe consentito una maggiore autonomia del-le regioni del nord rispetto al resto della nazione.Su questi presupposti si consolidò, poi, un diffuso appoggio degliinteressi forti delle aziende del nord le quali adottavano la politicadelle due facce: assistenzialista al sud, dove esse stesse chiedevanorisorse per offrire in cambio scarsissimi risultati in termini di posti dilavoro e di sviluppo; egoista al nord, dove reclamavano il risanamen-to della finanza pubblica e dello stato, a condizione di non dover sop-portare il peso di quel risanamento.Queste, in sintesi, alcune delle motivazioni del successo della Lega:il radicamento sul territorio (non a caso la Lega è stata l'unica forzapolitica a presentare uomini impegnati nelle istituzioni locali senzapersonaggi paracadutati dall'alto); la capacità di rappresentare inte-ressi diffusi (di diversa estrazione sociale: industriali ed operai insie-me); la rappresentanza della protesta contro la mala politica (quelladegli scandali, degli sprechi, del malaffare); infine, il premio alla coe-renza all'idea federalista. Ora, una politica "forte", guidata da uomini "preparati ed onesti", fon-data su "valori ed ideali sani" sarebbe riuscita ad offrire rispostediverse, più articolate: avrebbe dovuto impedire il malaffare e debel-lare il clientelismo; avrebbe potuto sconfiggere le mafie e favorire losviluppo al sud; avrebbe dovuto penalizzare i furbi e premiare il meri-to; avrebbe potuto amministrare in funzione del bene comune e nondegli interessi dei singoli e dei gruppi di potere. Invece sappiamo tut-ti quale immagine e quali risultati ha dato al Paese il governo dell'Uli-vo, negli ultimi anni!Oggi che la Lega ha vinto, stupendo tutti, si inventano soluzioni ina-deguate ed insufficienti. C'è chi, come il Partito delle libertà, ritienedi poter guidare ed addirittura inglobare il fenomeno (e si prepara alimitarne il peso e la influenza, con scarse prospettive); c'è chi comeil Partito democratico, propone soluzioni antiche: il partito del nord oil partito federale. La risposta, a nostro avviso, è un'altra! E non è il leghismo delsud, di mastelliana invenzione!Ecco, se mai il leghismo fosse la risposta sbagliata ad alcune doman-de giuste, allora la soluzione non potrebbe che essere diversa e nonpotrebbe non venire proprio dal Sud dell'Italia. Se la mala politica fio-risce soprattutto al sud, se il mal governo crea condizioni di difficoltàsoprattutto al sud, allora è qui che bisogna intervenire, è qui che biso-gna cambiare! In altre parole, dovremmo fare come il buon medico:curare il male alla radice, non limitarci a lenire gli effetti della pato-logia. Fino a quando le nostre regioni saranno invase dalla spazzatu-ra; fino a quando le nostre industrie saranno emblema dello sperperodel pubblico denaro; fino a quando la mafia e la camorra governeran-no i nostri territori, i leghismi vinceranno sempre! Fino a quando nellenostre regioni dominerà una certa cultura politica, non vi saranno spe-ranze! Potrebbero riuscirci partiti e forze politiche, vecchi e nuovi, che sisono affermate in questa tornata elettorale dagli esiti sconvolgenti:ad una condizione, che il rinnovamento sia effettivo, che la discontinui-tà non sia solo declamata, che i giovani assumano la responsabilità diguida della politica! Per realizzare questo disegno sarà indispensabileuna vera e propria rivoluzione meridionale: dovremmo trovare la for-za nella ragione, nella storia e nella cultura del sud, nella volontàmorale di distruggere la mala pianta, nella fede e nei valori dellanostra coscienza cristiana. A cominciare da subito, senza gattopar-dismi e senza finzioni!

I fatti e le opinioni di Michele Criscuoli In Italia più si vota e piùguadagnano i partiti

La norma sul"finanzia-

mento dei par-titi"annullatacon un regolarereferendumpopolare, usci-ta dalla porta, è

rientrata dallafinestra con una leggina deno-minata "rimborsi elettorali". Sitratta di un meccanismo tuttoall'italiana. Viene dato ai par-titi "un euro all'anno per cin-que anni di legislatura per cia-scun iscritto nelle liste eletto-rali della Camera (47.295.978) più quelli del Senato/45.257.2008) che moltiplica-ti per 5 ci danno un totale dioltre 452 milioni di euro.Si badi bene, la legge nonprevede la sospensione deipagamenti in caso di interru-zione della legislatura. Nellafattispecie i partiti continue-ranno ad incassare fino al2010, suddivisi tra loro, inbase al risultato elettorale del2006, circa 100 milioni dieuro. A questi vanno aggiuntii rimborsi delle elezioni del2008, pari a 407 milioni dieuro circa e della Camera e1,2 milioni di euro dei micro-partiti che non ha raggiunto lasoglia minima dell'1%.Conti alla mano il PDL incas-serà 160.446.990 euro; il PDI141.988.246 euro, Lega Nord35.329.331 euro; UDC24.081.774; Idv (Di Pietro)18.427.6°8 euro; SinistraArcobaleno 13.356.565 euro;La Destra (Storace) 9.629.998;Mpa (Movimento per le Autono-mie) 4.670.297Mentre i socialisti di Bosellinon avendo raggiunto la fati-dica quota, per pochi voti,dell'1% per aver diritto a2.128.000 euro, il Presidentedella Sicilia, neofita, leaderdel Movimento per l'Autono-mia con il suo 1,2% allaCamera e 1,8% al Senatoincassa 4.670.297 euro per lacorrente legislatura.Per fortuna 21 micropartiti omovimenti presenti nellerecenti elezioni sono scom-parsi, non avendo raggiuntola quota stabilita dell'1 percento.

L'Onorevole Storace delladestra, qualche giorno primadelle recenti elezioni , di fron-te all'illogicità della legge cheproroga il finanziamento deipartiti per cinque anni, anchein presenza dell'anticipatasospensione della legislatura,dichiarò: " E' una vergogna, èuna rapina che va sotto ilnome di legge. Appena si riu-nisce il Parlamento presente-rò una proposta, perché que-sti soldi siano commisuratiall'effettiva durata della legi-slatura…"Assistiamo in questa faseall'assurdo. Antonio Di Pietrodichiara che "i soldi dell'Italiadei Valori non sa nemmenocome spenderli. L'altr'anno ciabbiamo finanziato la raccoltadi firme sui referendum elet-torali. La verità è che sonosoldi che servono ai partitistorici che devono fronteggia-re grandi indebitamenti da cuidevono rientrare…Noi aveva-mo presentato un emenda-mento nell'ultima Finanziaria,ma non è passato. Siamostradeterminati, obiettiva-mente così non si può andareavanti…"In merito alla campagna elet-torale del 2006 nel quinquen-nio i partiti prenderanno 520milioni di euro, mentre per

finanziare le "liste" speserocomplessivamente "soltanto"117 milioni di euro. Ad esem-pio: Forza Italia spese50.033.744 euro e ne avutorimborsati 128.787.325 euro,Ulivo (Ds e Dl) spese28.028.000 e ne ha avuti rim-borsati 158.341.830 euro;UDC spese 12.389.160, euroe ne ha avuti 36.640.225euro; AN ha speso 6.234.198e ne ha avuti 60.526.275; Idvha speso 2.223.522 euro e neha vuti 10.726.055; Udeur neha spesi 1.547.161 euro e neha avuti 5.457.600; Prc haspeso 1.635.989 euro e ne haavuti 34.931.985; Verdi-Pdc(al Senato) ne hanno spesi377.639 euro e ne hannoavuti 8.383.190 euro.Concludendo queste notericordiamo a noi stessi e aigentili lettori che anche le for-ze politiche che non sono piùrappresentate in Parlamento,per non aver raggiunto il quo-rum richiesto dell'1%, conti-nuano a ricevere i finanzia-menti fino al 2010, come adesempio l'Udeur di Mastella, iVerdi, i Socialisti, la lista deiConsumatori ecc., mentretante famiglie italiane nonpossono raggiungere la quar-ta settimana per le spese diprima necessità.

di AlfonsoSantoli

Page 7: ANNO XXXIV - n. 17 - euro 0.50 settimanaleilponte@alice.it ...win.ilpontenews.it/img/archivio/apr_17_2008.pdf · anzi più di prima, perché si è capito che la soluzione ai problemi

7

Polit

ica

26 a

prile

200

8il

pont

eil

pont

e

RELIGIONE EGLOBALIZZAZIONE

N U G A E di Michele Zappella

Le orazioni di Berlusconi - Avuta la certezza delsuccesso elettorale, dopo l'abituale flop degli exit-

poll, Berlusconi è corso nella cappella privata di Palaz-zo Grazioli. Inginocchiatosi dinanzi alla sua immagine,ha rivolto al Signore fervorosi ringraziamenti, non tan-to per una vittoria già preannunciata, quanto per l'insi-pienza, l'improvvisazione, l'insulsaggine dei suoi avver-

sari, che hanno trasformato un'affermazione sicura in un trionfo tra-volgente. Il sacrista della cappella, mio conoscente, mi ha informatosul contenuto delle orazioni berlusconiane che, per la loro elevatezzamistica, saranno inserite nel "Corpus Scriptorum EcclesiasticorumLatinorum" - CSEL. Le trascrivo fedelmente.

Prima orazione

Grazie, Signore, per avermi dato come avversario politico Veltro-ni. Con la sua smania di semplificare il quadro elettorale, mi ha

semplificato il ritorno al governo. Da sindaco di Roma, evidentemen-te, si è ispirato al principio del "divide et impera", grazie al qualeRoma fondò ed estese il suo impero grandioso. Egli, infatti, ha divi-so la coalizione, che appoggiava Prodi, separandosi dai comunisti,dai verdi e dai socialisti, e mi ha consentito di imperare. Lui divideed io governo. "Si può fare": ha detto nella campagna elettorale, edio ho fatto. Grazie, Signore, per avermi dato Veltroni!Proposito- Mi propongo di regalare a Veltroni un'opera inedita, scrit-ta dal generale Cadorna e dal generale Badoglio, all'indomani del-la rotta di Caporetto. Il suo titolo è: "Strategia della disfatta".

Seconda orazione

Grazie, Signore, per avermi dato come avversario politico Pannel-la. I suoi radicali non contano niente, non sono un partito, né un

movimento, né un gruppo, non sono niente di niente. Eppure, sonoriusciti genialmente a farsi intruppare dal PD di Veltroni. Senzaalcun peso elettorale, hanno invece pesato, e quanto, impaludandoVeltroni sulle questioni etiche e spingendo molti cattolici ad emigra-re in altri lidi. Grazie, Signore, per avermi dato Pannella!Proposito- Mi propongo di mandare, ogni giorno, a casa Pannella,una guantiera di tramezzini, cornetti alla crema e pastarelle, persostenere il capo dei radicali, durante i suoi abituali scioperi dellafame.

Terza orazione

Grazie, Signore, per avermi dato come avversario politico Diliber-to. Il segretario comunista vede, nella falce e nel martello, la

soluzione dei mali del mondo. Forse, non si è reso conto che, nel-l'agricoltura tecnologizzata di oggi, la falce non si usa più. E il mar-tello serve solo per inchiodare al muro gli appendiquadro. E'stupefa-cente l'intensità con cui l'ideologia comunista necrotizza e mummifi-ca i cervelli. Grazie, Signore, per avermi dato Diliberto!Proposito- Mi propongo di far traslare la mummia di Lenin, dallaPiazza Rossa di Mosca, ove nessuno più la vuole, al Pantheon diRoma. Così Diliberto, ogni giorno, potrà bearsi nel contemplare unsì perfetto modello di mummificazione per sé ed i suoi.

Quarta orazione

Grazie, Signore, per avermi dato come avversario politico Berti-notti. Il rifondatore del comunismo, per tutta la campagna elet-

torale, ha invocato l'equa ridistribuzione del reddito e si è prefisso ilcompito di aumentare pensioni e salari. Ma, nei due anni del gover-no Prodi, dove stava? A Cuba, per assistere Fidel Castro infermo? Oa Pechino, per suggerire ai cinesi di non farsi tentare dalle seduzionineocapitaliste? Non sedeva il bravo Bertinotti sullo scanno più alto diMontecitorio? E il suo partito e i suoi uomini non erano al governo? Echi doveva pensare ai pensionati e ai lavoratori? Il mago Merlino o laFata dai capelli turchini? Grazie, Signore, per avermi dato Bertinotti!Proposito- Mi propongo di donare a Bertinotti un appartamento,intestandolo completamente a suo nome. Infatti, dei dodici fabbrica-ti che possiede, ben dieci sono in comproprietà con la moglie.

Quinta orazione

Grazie, Signore, per avermi dato come avversario politico Pecora-ro Scanio. Il principe degli ecologisti e verdisti ha espresso una

concezione integrale e globale dell'ambiente, secondo cui è sbagliatoparlare di rifiuti. Che cosa sono quelli che noi, erroneamente, definia-mo rifiuti? Sono elementi organici, sostanze chimiche, compostiminerali che risultano dall'ambiente e nell'ambiente vanno inseriti eintegrati in un processo di arricchimento. Via le discariche, via gliinceneritori, via i termovalorizzatori che impediscono questo natura-le sviluppo dell'ambiente. Si promuove l'ambiente, ammucchiandodappertutto la manna degli olezzanti residui fisici e industriali, testi-monianze storiche della civilizzazione umana. Grazie, Signore, peravermi dato Pecoraro Scanio!Proposito- Mi propongo di offrire a Pecoraro Scanio un gregge dipecore, perché egli lo porti a pascolare (e chi più di lui che è Peco-raro!) nelle verdeggianti praterie di Acerra. Là egli potrà godere deisoavi effluvi delle calde e fragranti evacuazioni delle pecore ambien-taliste, immergersi nella natura impregnata dalla più pura diossina,aspirare a pieni polmoni balsamiche fibre di amianto, in una meravi-gliosa osmosi verde-ambientale.

Sesta orazione

Grazie, Signore, per avermi dato come avversario politico RosyBindi. La paladina della sinistra cattolica o, meglio, dei cattolici

sinistri, s’ingegna, a seconda delle proprie convenienze, ora di far fin-ta di seguire la Gerarchia della Chiesa, ora di non fingere di prende-re da essa le distanze. E, poi, quel cardinale Ruini che non capisceche le unioni di fatto legalizzate introducono delle vivificanti novità inuna morale cristiana stantia e regredita! Grazie, Signore, per avermidato Rosy Bindi!Proposito- Mi propongo di consegnare, in omaggio, alla Bindi unacopia del "Catechismo della Chiesa Cattolica", perché ella possa ave-re una qualche conoscenza di che cosa è la Legge naturale, e la Leg-ge divina, e il Decalogo.

Orazione conclusiva

Signore, dammi sempre questi avversari politici. Con una bandacosì scalcinata di inetti e di incapaci all'opposizione, dentro e fuo-

ri il Parlamento, potrò governare, a mio piacimento, per i prossimicinquant' anni. Grazie, Signore!

Nel discorsoche ai primi

dell'anno PapaBenedetto XVIrivolse ai supe-riori maggioridegli Istitutireligiosi, indicò itre segni deitempi che la

Chiesa deve tenere presenti escrutarli per una sua più effica-ce presenza nel mondo: la glo-balizzazione, il secolarismo e laricerca di spiritualità fuori dallereligioni istituzionalizzate.Ci proponiamo di offrire alcu-ne osservazioni sulla prima,avendo già trattato in altreoccasioni delle altre due.Il processo di globalizzazionedella vita culturale ed econo-mica del mondo moderno èsotto gli occhi di tutti e proce-de con impressionante rapidi-tà come lo dimostrano alcunegrandi nazioni dell'Asia e dell'America meridionale. Il pro-blema è universale, ma poneparticolari sfide al mondo occi-

dentale, che vede per la primavolta dopo secoli messo indiscussione il suo predominioculturale, economico e politicodall'evolversi di grandi e popo-lose nazioni dell'Asia, quali laCina e l'India.Non v'è dubbio che la federeligiosa, cruciale nel formarsidella coscienza nazionale edidentità di molte nazioni, puògiocare un ruolo molto impor-tante sia in positivo, animandoe promuovendo la coesistenzapacifica e la comprensione trai popoli, che in negativoaccentuando diversità, incom-prensioni e conflitti egemonicie grossi interessi commerciali.Sono trascorsi poco più di die-

ci anni da quando in certiambienti filosofici e scientificidell'Occidente si dava la reli-gione come spacciata dallavita pubblica, ridotta ad unaesperienza meramente perso-nale e sentimentale e di cuimolti uomini e donne ritene-vano di poterne fare a meno.Però in realtà la religione findal tempo dell'Illuminismonon ha cessato di esistere e difarsi valere nella vita pubblicae privata anche se in tonominore. Dagli inizi di questosecolo stiamo tuttavia assi-stendo ad un ritorno delsacro, al risveglio della religio-ne sotto forme varie di movi-menti, sette, esperienze misti-che sia individuali che colletti-ve, ma soprattutto in un gran-de impegno per la pace, per lacomprensione tra i popoli, ini-ziative di lotta alla povertà, aimali derivanti dalla societàconsumistica ed edonistica,con l 'affermarsi del dialogo edella solidarietà. Tutto questofervore di opere è animato e

ispirato dagli insegnamenti edalla tradizioni umanitarie del-le varie religioni, in modo par-ticolare del cristianesimo cheha dato molto rilievo al rispet-to della dignità della personaumana, al valore della leggemorale nella vita privata e col-lettiva, all'eguaglianza di tuttigli uomini nei doveri e neidiritti e soprattutto del dirittoalla libertà, che è alla basedella democrazia. Non bisognad'altronde ignorare che nellostesso periodo abbiamo vistoil sentimento religioso stru-mentalizzato in non pochi pae-si e società islamici associatoal terrorismo e usato per ilsogno egemenico del califfato,

come potere unico e assolutosia religioso che politico. Nel-l'Induismo, poi, si è verificatol'acuirsi a fini nazionalisticidell'ostracismo verso altrereligioni, specialmente controla religione cristiana. Maanche al di fuori di queste for-me di fanatismo la fede reli-giosa può diventare strumentodi esclusione verso personeche nella stessa comunità nonne condividono i dettami e leforme di osservanza. Diventaquindi necessario aprirsi aldialogo affinchè nel reciprocoriconoscimento e rispetto, ilfattore religioso diventi fattoredi progresso, di assimilazionedi valori etici comuni per unfruttuoso e civile progresso euna convivenza comune. Perla prima volta, dopo secoli dipredominio, i paesi occidentalidevono far fronte al sorgere dinuove grandi potenze militaried economiche in Asia. Questasfida di rilievo mondiale nonpotrà essere affrontata senzauna dimensione spirituale.Quando tutto sembra cambia-re ed antiche certezze appaio-no minacciate da dubbi ango-sciosi, ed il futuro si presentaoscuro ed indecifrabile, si ren-de necessario scoprire oriscoprire l'essenziale umiltàdell'uomo di fronte al suoCreatore. La stessa scienza ela tecnologia, ritenute fino apochi anni fa l'unica risposta ainostri bisogni ed attese, vacil-lano di fronte al mistero dellavita dell'uomo e del cosmo dicui egli parte, e non sono piùin grado di essere al suo servi-zio e progresso materiale espirituale, ma rischiano didistruggerlo nella sua specifi-ca e particolare identità. Maper rispondere alle vitali aspi-razioni dell'uomo medesimo,la religione deve purificarsi,superare certi aspetti pura-mente formali e ritualistici,e latentazione di aspirare o farsistrumento di potere assoluto epolitico sulle coscienze, madiventare mezzo di libertà e dielevazione morale e civile, difratellanza, di solidarietà e diconvivenza pacifica ed arric-chimento culturale reciproco.In questo modo, la fede reli-giosa potrà dare un'anima allaglobalizzazione e farne la viaper tutti di un avvenire migliore.

+Luigi Barbarito

Page 8: ANNO XXXIV - n. 17 - euro 0.50 settimanaleilponte@alice.it ...win.ilpontenews.it/img/archivio/apr_17_2008.pdf · anzi più di prima, perché si è capito che la soluzione ai problemi

826

apr

ile 2

008

il po

nte

il po

nte

Spec

iale

con

vegn

o Sp

ecia

le C

onve

gno

Spec

iale

con

vegn

o Sp

ecia

le C

onve

gno Speciale Convegno - Diocesi di A

Spunti di riflessione dal XVIII Convegno Ecclesiale Diocesano

CHIESA: "FAMIGLIA DI FAMIGLIE" LABORATORIO DELLA PAROLA DI DIO?

L'ascolto e la lettura della parola di Dio costituiscano il nutrimento diogni famiglia cristiana. Genitori e figli insieme, con gradualità e nel

rispetto delle età e delle capacità di ciascuno, attuino qualche forma dimeditazione della Parola: da quella della preparazione o ripresa setti-manale dei brani biblici proclamati nella messa domenicale a quella piùfrequente o quotidiana almeno in alcuni periodi forti dell'anno liturgico,a quella praticata in ogni giorno dell'anno in modo più sistematico epuntuale secondo il metodo della "lectio divina". La comunità cristiana,da parte sua, non tralasci di educare ogni famiglia e di accompagnarlae aiutarla con opportuni sussidi perché l'ascolto, l'accoglienza e la pra-tica della parola di Dio costituiscano la solida roccia su cui viene fonda-ta la casa (cf Mt 7, 21-27)" (Direttorio di Pastorale Familiare, 140).Da qualche giorno si è concluso il XVIII Convegno Ecclesiale Diocesa-

no dove, le conclusioni del Vescovo Mons. Marino, sono state da stimolo e riflessione.Queste hanno, innanzitutto, evidenziato che la comunità diocesana è sì desiderosa del-la Parola di Dio, ma ha una forte difficoltà a confrontarsi con la Stessa. Essa, infatti, è e rimane, al centro della nostra considerazione - ne sono riprova i temiche sono stati proposti in questi anni (cf Ufficio Famiglia e Vita) - ma, comunque, c'è néun forte bisogno in risposta alle problematiche che percepiamo come urgenti: la Chiesacoerente alla sua natura, deve essere aperta al dialogo con il suo tempo, senza ambiguità.È opportuno, perciò, prendere in considerazione ciò che la Parola di Dio suggerisce allenostre comunità parrocchiali e ai diversi gruppi di aggregazione ecclesiale, riguardo altema della famiglia, per stimolare il nostro vivere con coerenza la fede cristiana e, anche,per rispondere alle esigenze di una matura vita sociale. Oggi, infatti, la famiglia non èritenuta più la base sicura del convivere sereno nella nostra società; il Paese, con le sueamministrazioni pubbliche, sembra decidere, in base a dubbie interpretazioni dell'opinio-ne pubblica, quali debbano essere i decreti e le leggi più opportune che possano orien-tare e regolare la sua impostazione e le sue dinamiche. Dalle considerazioni finali del Convegno si impone, dunque, un serio ripensamento sullapastorale familiare. Nell'Apostolicam actuositatem, 11 si afferma: "La famiglia ha rice-vuto da Dio la missione di essere la prima e vitale cellula della società. E tale missioneessa adempie se, mediante il mutuo aiuto affetto dei membri e l'orazione fatta a Dio incomune, si mostra come il santuario domestico della Chiesa e se tutta la famiglia si inse-risce nel culto liturgico della Chiesa". La Familiaris consortio al n. 52 definisce che la"missione apostolica" della famiglia, in continuità con quella degli apostoli, radicata nelBattesimo, riceve, dalla grazia sacramentale del Matrimonio, una nuova forza per tra-smettere la fede, e nella carità edificare, santificare e trasformare l'attuale societàsecondo il disegno di Dio.La comunità parrocchiale "fa della famiglia un ruolo privilegiato della sua azione, sco-prendosi essa stessa famiglia di famiglie e, considera la famiglia non solo come desti-nataria della sua attenzione, ma anche vera e propria risorsa di cammini e delle propo-ste pastorali" (CEI, Il volto missionario delle parrocchie in un mondo che cambia. Notapastorale [30.V.2004], 9). Ma per quale ragione la famiglia è chiamata ad essere e diventare - come si evince dalDirettorio di pastorale familiare - non solo un settore della pastorale, ma un soggettofondamentale per la vita e la missione della Chiesa? (cf C. GIULIODORI, La famiglia luo-go unificante della pastorale, in CEI-UNPF, Sulle orme di Aquila e Priscilla. La formazio-ne degli operatori di pastorale "con e per" la famiglia, San Paolo, Cinisello Balsamo (Mi)1998, 148). Fondata sul sacramento del Matrimonio, la famiglia cristiana viene edificatae plasmata come immagine viva della Chiesa stessa. Per questo si configura ed è rite-nuta, come "comunità salvata e salvante" (cf Familiaris consortio, 50). La sua qualifica di "Chiesa domestica" dice che c'è un legame essenziale tra Chiesa efamiglia: la prima è viva, se è viva la seconda (cf GIOVANNI PAOLO II, Lettera ai sacer-doti per il Giovedì santo 1994, 3).Da tali considerazioni è possibile, con realismo e gradualità, lavorare pastoralmente nel-la comunità cristiana? Certamente, l'esigenza di questa innovazione è presente tra ifedeli laici. Tuttavia, non solo l'azione ecclesiale non può essere ridotta a un insieme diattività da realizzare, ma si tratta di creare anche le condizioni perché, da comunità fat-te di tante iniziative, attività e "cose da adempiere", ci si incammini verso comunità"laboratorio", cioè comunità-in-formazione o comunità di pratica (cf D. LIPARI, Appren-dimento e "comunità di pratica", in AICA, Formazione e comunità cristiana. Un contribu-to al futuro itinerario, Urbaniana University Press, Roma 2006, 199-207). Il termine laboratorio è "una di quelle parole che sono entrate prepotentemente in que-sti ultimi anni nel campo formativo" (BARBON, Nuovi processi formativi nella catechesi.Metodo e itinerari, Dehoniane, Bologna 2003, 218). Ma cosa vuol dire trasformare lenostre parrocchie in comunità laboratorio? Quali sono gli aspetti che definiscono unacomunità, impegnata nella formazione, secondo i parametri di un laboratorio?È una comunità che, prima di tutto, con la sua realtà educa, poiché essa è e lo deveessere in maniera sempre più pregnante, un permanente cantiere pastorale.Una Chiesa (e più in concreto una parrocchia) deve, appunto, farsi laboratorio di fedesul paradigma familiare, sia sperimentando con la lettura della Parola di Dio,attraverso il metodo della lectio divina - che è, appunto, il vedere, il toccare e il con-dividere (cf Mc 3,14; Gv 1,39.46; 1Gv 1,1) - sia riproducendo le condizioni di setting for-mativo, valide per un'autentica esperienza di Chiesa.

di don Pasquale

Iannuzzo

Page 9: ANNO XXXIV - n. 17 - euro 0.50 settimanaleilponte@alice.it ...win.ilpontenews.it/img/archivio/apr_17_2008.pdf · anzi più di prima, perché si è capito che la soluzione ai problemi

9

26 a

prile

200

8il

pont

eil

pont

eSp

ecia

le c

onve

gno

Spec

iale

Con

vegn

oSp

ecia

le c

onve

gno

Spec

iale

Con

vegn

osi di Avellino 18/19/20 aprile 2008

foto servizio di Franco Candela

Page 10: ANNO XXXIV - n. 17 - euro 0.50 settimanaleilponte@alice.it ...win.ilpontenews.it/img/archivio/apr_17_2008.pdf · anzi più di prima, perché si è capito che la soluzione ai problemi

1026

apr

ile 2

008

il po

nte

il po

nte

Esilarante condanna,ma nello stesso tempo

carica di significativaattenzione del legislatorenei confronti degli spetta-tori di manifestazioni tea-trali, quella inflitta direcente dal locale Tribu-nale di Chiavari alla notae brava attrice MonicaGuerritore.Nel caso di specie i Magi-strati ha condannato laGuerritore a risarcire gliorganizzatori del localeFestival di Rapallo, inquanto ha rilevato "laconfigurabilità di un ina-dempimento contrattua-le", per essere durato lospettacolo rappresentatotroppo poco (solo 35minuti) rispetto al com-penso preteso e pagatodagli organizzatori dellarassegna (ben 4.000,00euro).E così l'artista dovràrestituire la metà diquanto percepito, contra-riamente a quanto aveva-no chiesto gli organizza-tori dell'evento che, tra-mite il loro legale, aveva-no richiesto la restituzio-ne dell'intera somma ver-sata, oltre al risarcimentodei danni morali e mate-riali subiti.Secondo il Collegio delTribunale adito, "la con-venuta attrice, avendo

rappresentato uno spet-tacolo di estrema brevità,ha alterato di fatto l'equi-librio tra le prestazioni delcontratto", violando cosìquanto sancito dal codicecivile all'art. 1375, il qua-le statuisce che "il con-tratto deve essere ese-guito secondo buonafede".In sostanza l'attriceavrebbe almeno dovutorecitare per una interaora per avere dirittoall'integrale compensopattuito; recitando perminor tempo avrebbe cosìprodotto un inadempi-mento rispetto all'accordointrapreso con gli orga-nizzatori.Sembra, comunque, chela sig.ra Guerritore nonresterà inerte a tale deci-sione, ma starebbe valu-tando la proposizione diun appello per salvaguar-dare la sua immagine eper richiedere un risarci-mento dei danni conse-quenziale molto elevato.(fonte Italia Oggi del21/4/2008)

***

Saranno trasmessi inaltrettante abitazioni ditutti i cittadini presentisul territorio italiano circa

60.000 questionari,diversi per tipo di richie-ste e modalità di compila-zione, contenenti richie-ste di giustificazioni inordine a contraddizioniemerse tra reddito dichia-rato e possesso di beni divalore.In tal modo l'Agenzia del-le Entrate riscopre nuova-mente il cosiddetto "red-ditometro", strumentofinanziario già utilizzato inpassato per indagare suicontribuenti attraversosistemi incrociati di noti-zie in suo possesso, tutteda verificare, e reali beniposseduti dal cittadinoma non denunciati. La novità di tali richiestesarà senza dubbio que-st'anno la possibilità cheil Fisco avrà di effettuareindagini a campione tuttele volte che il redditome-tro riscontrerà una evi-dente differenza tra red-dito ufficialmente denun-ciato e tenore di vitasostenuto dal contribuen-te, indagini che potrannoanche scaturire in richie-ste di movimentazionibancarie agli Istituti dicredito, incastrandolocosì senza alcuna possibi-lità di difesa.Ma se risulterà alquantoagevole tale tipo di accer-tamento incrociato con-

dotto nei confronti deisemplici cittadini, la diffi-coltà aumenterà quandosi andrà ad indagare suibeni risultanti in capo asocietà, per il semplicefatto che non sarà sem-pre semplice risalire alloro reale acquirente.Auguriamoci, comunque,che gli ispettori dell'Agen-zia delle Entrate riescanonel loro intento di stanarequanti più evasori possi-bile sull'intero territorionazionale. (fonte ItaliaOggi del 21 aprile 2008).

***Edito da IL SOLE 24 OREdi Milano è uscito direcente un interessante

"Manuale delle società"2008, a cura di SilvioD'Andrea con prefazionedi Vincenzo Franceschelli.Il volume, di agevole con-sultazione per il lettore,risulta essere una guidacompleta ed esaustivaper chi si occupa dellagestione di tutti i tipi disocietà, sia di persone,sia di capitali che coope-rative.Aggiornato con il recentedecreto del 12 settembre2007, n. 169, esso analiz-za gli effetti più rilevantidel fallimento delle socie-tà commerciali alla lucedella riforma fallimentaree delle recenti modifiche"del correttivo applicabiliai procedimenti per la

dichiarazione di fallimen-to pendenti al 1° gennaio2008, nonché alle proce-dure concorsuali e di con-cordato preventivo apertesuccessivamente al 1°gennaio 2008".L'opera comprende unaparte generale ed altretre parti dedicate espres-samente alle società dipersone, di capitali e alladisciplina sulle cooperati-ve e diventa un utile edindispensabile strumentoper tutti gli operatori incampo societario, in virtùanche della comparazioneofferta tra vecchio e nuo-vo regime e alla ampiagiurisprudenza in materiafornita. (fonte Guida alDiritto n. 4 - Aprile 2008).

OSSERVATORIO GIURIDICO( a cura dell'avv. Ernesto Pastena)

Adistanzadi qual-

che giornodallo svolgi-mento dellee l e z i o n ipolitiche, èopportuno e

doveroso fer-mare l'atten-zione sui

risultati dello scrutiniodelle schede elettorali. Lapercentuale dei votanti,oltre l'80% degli elettorie, quindi, con una lieveflessione rispetto alle ele-zioni politiche del 2006,ha dimostrato la passionecivile ed il senso diresponsabilità dei cittadi-ni italiani che, con il lorovoto, hanno riposto anco-ra una volta, la loro fidu-cia nelle istituzioni demo-cratiche del nostro Paese.Il senso civico ha prevalsosull'antipolitica e ha por-tato gli italiani a rinuncia-re ad una protesta gene-ralizzata contro la castapolitica.La legge elettorale vigen-te non ha garantito larappresentanza democra-tica. In assenza delle pri-marie per la scelta deicandidati, che nessunpartito ha messo in cam-po, i cittadini non hannopotuto scegliere diretta-mente nessuna persona,lasciando ogni decisioneai segretari di partito,come avviene nei regimioligarchici; concentrando-si sostanzialmente il votosu due partiti, si esige daparte del corpo elettoraletrasparenza e controllosulla democrazia internadei partiti. Pertanto, tuttele forze politiche e soprat-tutto i due partiti maggio-ri, Pdl e Pd, hanno ildovere di modificare lalegge elettorale, per ren-derla più democratica e

più rispettosa della volon-tà popolare, ripristinandole preferenze che neppurela legge fascista cd. Acer-bo aveva abolito.Le scorse elezioni hannofatto registrare l'exploitdella Lega Nord, che haottenuto 1.776.000 votiin più, rispetto a quelli del2006. Sorprendente ilsuccesso della Lega inEmilia-Romagna, conoltre il 7% dei voti allaCamera, dimostrando disapere intercettare il con-senso ed il voto di quantihanno visto nel governoProdi il volto dell'esattoreesoso e quello troppoarrendevole nei confrontidell'immigrazione clande-stina e non. Ha ragioneBertinotti quando affermache la sinistra ed i sinda-cati sono restati fuori dal-la fabbrica e che moltilavoratori, per la tuteladei loro diritti si sonorivolti al sindacato, mapoliticamente si sonoavvicinati alla Lega.Anche Cremaschi, segre-tario nazionale della Fiome capo della minoranza diestrema sinistra dellaCgil, dichiara che non sidoveva fare la grandeopposizione a Berlusconi,ma tornare nelle fabbri-che e battersi per il sala-rio. Gli episodi di crimina-lità, poi, che hanno inte-ressato le regioni delnord, hanno creato unasituazione di allarme e diinsicurezza nelle popola-zioni del nord. Pertanto,la legge Bossi-Fini deveessere applicata nella suainterezza, salvo qualchetemperamento resonecessario da una mag-giore tutela dei dirittiumani.Le elezioni hanno eviden-ziato, altresì, la scompar-sa in Parlamento, della

sinistra cd. radicale cheha perduto 2.770.000voti. Sul risultato hannoinfluito negativamente lapolitica del no degliambientalisti di PecoraroScanio, la critica esternadell'azione di governo daparte dei ministri dellasinistra e dei rispettivipartiti, la confusione e laconflittualità della coali-zione dell'Ulivo e la forzaattrattiva del Pd nei con-fronti di Sd che è apparsaquasi pentita e poco con-vinta della rottura con ilpartito dei Ds.La extraparlamentarizza-zione della sinistra radica-le è motivo di grande pre-occupazione. Il senatoreAndreotti è stato sempreconvinto che, per evitareturbolenze politiche, lasinistra deve avere in Par-lamento la sua rappre-sentanza, perchè nonsenta lo Stato come unistituzione aliena o ostile.L'ex presidente Ciampi

parla di rischio di incogni-te pericolose, in quanto lefrange estreme vedevanonei partiti della sinistraradicale una carenza dicompensazione del con-flitto sociale.Il leader del Pd, Veltroni,ha dichiarato di voler con-frontarsi con l'Udc e didialogare con le forze del-la sinistra non rappresen-tate in Parlamento. Siritiene che sia il menoindicato a svolgere questoruolo, avendo con le suescelte indotto gli elettoridi sinistra, per un verso afar convergere un votoutile sulle liste del Pd eper l'altro a manifestare illoro disagio, rifugiandosinell'astensione che hadecretato la fine dei grup-pi parlamentari della sini-stra.I grandi partiti non hannoguadagnato voti, con unconsenso popolare infe-riore al previsto. Infatti, ilPdl ha ottenuto poco più

di 13,6 milioni di voti,mentre nelle elelzioni del2006, Fi e An avevanoottenuto quasi 13,8 milio-ni di voti. La flessionerisulta maggiore se si tie-ne conto degli 800.000voti di As, Dc e Psi e Pen-sionati che si sono pre-sentati nelle liste del Pdl.Anche il Pd di Veltroni,pur in presenza di un pic-colo progresso percen-tuale, non ha sfondatonell'elettorato, ottenendo12 milioni di voti controgli 11,9 milioni di voti del-l'Ulivo nel 2006; a questibisogna aggiungere unaparte dei 900.000 votiottenuti dalla Rosa nelpugno ed ora portati indote dai radicali. L'eletto-rato ha fatto un'aperturadi credito al Pd, ma nontale da affidargli il gover-no del paese.E' mancato il radicamentosul territorio di un partitoancora in fase di costru-zione. Non ha giovato

scaricare Prodi, quasi aprendere le distanze dallesue scelte governative.Dispiace leggere quantoha dichiarato Veltroni alquotidiano La Repubblica:"negli strati profondi dellapopolazione i lasciti dellavecchia maggioranzasono stati tasse, rifiuti eveti". E' lecito chiedersiperchè i Ds non abbianobloccato la crociata fisca-le di Visco contro i cetimedi, i lavoratori dipen-denti ed i pensionati.Dal punto di vista sistemi-co, la semplificazione delquadro politico, con lariduzione dei gruppi par-lamentari che ci avvicinaai modelli europei,sostanzialmente bipartiti-ci è stata troppo repenti-na e drastica. La nuovalegge elettorale dovràtener conto dei vari filonipolitico-culturali checaratterizzano la societàitaliana, per non doverregistrare la scomparsadel Psi che ha avuto unaparte rilevante nella poli-tica italiana del secoloscorso. La sua scompar-sa, dopo 116 anni in Par-lamento è motivo di tri-stezza per ogni democra-tico, come la scomparsadi ogni organo di stampa.Si è in presenza di unaemergenza che riguardala rappresentanza demo-cratica.Concludendo, si può farproprio l'augurio che haformulato al nostro Paeseil prof. Attali, presidentedella commissione per leriforme voluto dal presi-dente Sarkozy in Francia:che l'Italia riesca ad ave-re un governo stabile cheriformi la legge elettorale,metta in opera le riformestrutturali e quelle perstabilizzare la finanzapubblica.

Elezioni politiche 2008 - L'Italia svolta a destra e scompare la sinistra

di PaolinoSalierno

Avellino - Palazzo di Giustizia

Page 11: ANNO XXXIV - n. 17 - euro 0.50 settimanaleilponte@alice.it ...win.ilpontenews.it/img/archivio/apr_17_2008.pdf · anzi più di prima, perché si è capito che la soluzione ai problemi

11

26 a

prile

200

8il

pont

eil

pont

e

La Gifra in festa!Domenica 20 aprile in tutta Italia si è festeggiata laGiornata della Gifra e noi della Fraternità di Atripaldanon abbiamo perso neanche questa occasione pertestimoniare alla nostra comunità la gioia che derivadall'incontro con Cristo, secondo l'esempio di France-sco e Chiara d'Assisi.Nella serata di sabato 19 aprile, dopo un momento dipreghiera nella chiesa del Convento "S. Giovanni Bat-tista", eravamo già in Piazza Umberto I ad accoglierela cittadinanza con balli e canti. Qui si trovava ancheuno stand all'interno del quale fotografie e diversi car-telloni presentavano la nostra realtà, oltre a dei buo-nissimi dolci e dei graziosi lavoretti in decoupage, tut-ti realizzati da noi. Tutto questo è proseguito anchenella mattinata di domenica. Sempre domenica mat-tina, durante la S. Messa delle ore 10.30, oltre allaconsueta animazione liturgica, ci sono state anche letestimonianze di due giovani della nostra fraternità.Essi hanno raccontato della loro storia, del loro cam-mino nella Gioventù Francescana e di cosa vuol diresentirsi "fratello" dell'altro, ovvero riconoscere sem-pre il volto di Cristo nella persona che ti sta affianco,metterla al centro della nostra vita e spendersi sem-pre per la sua felicità. Al termine della CelebrazioneEucaristica, tutti insieme si è tornati nella piazza percontinuare la festa.Giunti alla fine di questa nuova esperienza, è dovero-so ringraziare tutte le persone che ci hanno accolto,tutti coloro che hanno partecipato ai nostri giochi e cihanno manifestato il loro sostegno, a Mons. FrancescoMarino, che con la sua presenza nella serata di saba-to, nonostante i suoi numerosi impegni, ci ha datouna grande iniezione di energia per il prosieguo dellamanifestazione, a Padre Vito e a Padre Pedro, che nonci fanno mai mancare il loro supporto.

Igino TomasettaGioventù Francescana di Atripalda

Con una grande parteci-pazione di terziari e non,nella sala consiliare delComune di Volturara Irpi-na si è conclusa la 6^edizione della manifesta-zione del "Dipingi le piaz-ze di pace" che ognianno l'Ordine Francesca-no Secolare Minori, pro-muove per testimoniareil suo impegno in ordinealla pace.La manifestazione, il cuitema dell'anno "famigliaumana comunità dipace", è stata una occa-sione importante diriflessione sulla famigliache è "attaccata" da piùfronti e messa in discus-sione come istituzionesacra fondata sul matri-monio.La manifestazione haavuto vari momenti nellequattro fraternità dellazona e precisamente:- Testimonianza di unacoppia ad Atripalda il cuitema è stato: "famigliaculla dell'amore e dellapace"- Veglia di preghiera aSalza Irpina durante laquale è stato letto unostralcio del messaggiodel santo Padre per lagiornata mondiale per lapace.- Cineforum e conferenzaad Avellino dove i relato-ri hanno trattato l'aspet-to delle nuove fragilitàdella famiglia e il nostrovescovo S.E. Mons. Fran-cesco Marino ha sottoli-neato che tutta l'umanitàdeve sentirsi e viverecome famiglia. Essa è,infatti, luogo di umaniz-zazione, luogo di dialogo,luogo di cultura. La fami-glia è sede e garante divalori non negoziabili: ladignità della persona, lasacralità della vita. Il vescovo ha anche sot-tolineato che occorrerestituire alla famiglia lasua identità di famiglianaturale fondata sul

matrimonio aperta allavita e all'educazione,cercando di trovare undialogo per trasmetterela verità della famiglia,testimoniando quello incui crediamo per far sìche ha famiglia diventisoggetto di solidarietà emissionarietà.- La conferenza a Voltu-rara ha avuto cometema: "la missione edu-catrice della famiglia sulmodello della famiglia diNazareth". S.E. Mons.Francesco Alfano, arcive-scovo di Sant'Angelo deiLombardi, ci ha introdot-ti sul tema con parolechiare e profonde, pre-mettendo che la famigliadeve svolgere una chia-mata di Dio ed ha unasua missione cioè è chia-mata a fare qualcosa e atrasmettere. Per prende-re a modello la famigliadi Nazareth ha citato ilbrano del vangelo diLuca in cui si parla diGesù che viene trovatonel tempio dopo tre gior-ni. E' inutile dire che icollegamenti che mons.Alfano ha delineato tra lafamiglia di Gesù e il vis-suto quotidiano dellenostre famiglie sono sta-ti continui, efficaci e pro-fondi suscitando rifles-sioni in ognuno di noi. E'passato simultaneamen-te dal brano alla nostrarealtà, ha messo in evi-denza i disagi di Maria eGiuseppe quando hannoperduto il figlio sottoline-ando il loro tornare indie-tro a cercarlo. Quantigenitori dialogano con iloro figli? Quanti riesconoa comprenderli? In sinte-si questo brano ci inse-gna come le famigliedevono comportarsi nelruolo educativo. Adognuno un compito,rispettare il ruolo deglialtri e accettare che i figlicrescano. Il professorMichele Zappella ha poi

presentato la missioneeducatrice della famigliaattraverso la grazia e lafede. La missione educa-tiva è una grazia che siriceve con il sacramentodel matrimonio e conce-de gli aiuti necessariall'educazione dei figli.La grazia di Cristo ènecessaria alla missioneeducativa della famiglia.Nel mettere in risalto letre grandi caratteristichedell’amore familiare:fedele - eterno - fecon-do, ci ha presentato ilsenso dell'indissolubilitàdel matrimonio. La mis-sione educativa pereccellenza nella famigliaè l'educazione alla fede,perciò la famiglia è pereccellenza chiesa dome-stica. Pregare in famigliaè un esempio pedagogicoche si dà ai figli. Preghie-ra e vita sacramentalesono elementi decisiviper la missione educativadella famiglia.I contenuti scaturiti dallerelazioni di tutti gli inter-venuti tra cui quelli di P.Alfonso Piccoli OFM assi-stente della commissioneregionale ofs famiglie, edi P. Manuel, parroco diVolturara Irpina, hannoconsentito di mettere afuoco il contesto in cui lafamiglia va collocata. Rinfrancati nella riflessio-ne torniamo nella nostraquotidianità ricchi deidoni ricevuti per contri-buire così a generarenuovi rapporti e a inter-rogarci sulla nostraresponsabilità in ordineall'educazione familiare."Beata la famiglia doveregna l'amore perché inessa la fede è sempreviva".

Anna Pelliccia Carrino

Delegata regionale OFSper la famiglia

Page 12: ANNO XXXIV - n. 17 - euro 0.50 settimanaleilponte@alice.it ...win.ilpontenews.it/img/archivio/apr_17_2008.pdf · anzi più di prima, perché si è capito che la soluzione ai problemi

1226

apr

ile 2

008

il po

nte

il po

nte

BreviPADRE PIO: DA GIOVEDI’ 24 APRILE

L’OSTENSIONE, GIÀ PRENOTATE750 MILA PERSONE

“La ricognizionecanonica” - ha

detto mons. D’Am-brosio - “in risposta auna corale e circostan-ziata richiesta inoltrataalla Congregazione del-le Cause dei Santi, è ilpunto di arrivo di unameditata e prolungatariflessione; rientra nellacollaudata e secolareprassi della Chiesa;risponde alla storicaresponsabilità di garan-tire, attraverso appro-priate procedure, una

prolungata conservazione del corpo del nostro Santo perpermettere anche alle generazioni che verranno la possi-bilità di venerare e custodire le sue reliquie”. Anche uncomunicato dei frati cappuccini di San Giovanni Rotondoconferma che le spoglie di Padre Pio sono state trovate “indiscrete condizioni”. Dopo le procedure idonee per garan-tire al corpo del Santo di Pietrelcina le migliori condizionidi conservazione, le spoglie mortali sono state compostein un’urna che sarà collocata, da domani dopo la Messa,nella stessa cripta in cui Padre Pio è stato sepolto per 40anni, per consentirne la venerazione da parte dei fedeli. Ifrati hanno istituito un numero telefonico (0882 417500)per garantire a chi chiamerà la certezza del giorno e del-l’ora di accesso alla cripta. Per i non prenotati ci sarà,invece, un ingresso a parte, col rischio di dover attende-re in coda per entrare.

CHIESA E MEDIA: COMUNICAZIONEDELLA CHIESA

E “CULTURA DELLA CONTROVERSIA”

Tre vescovi - mons. Barry J. Hickey, arcivescovo di Perth(Australia); mons. Alfonso Delgado, arcivescovo di SanJuan de Cuyo (Argentina) e mons. Claudio Giuliodori,vescovo di Macerata (Italia) e alcuni direttori di UfficiComunicazione rifletteranno su "Cosa si aspetta unvescovo dall'ufficio di comunicazione e cosa si aspetta undirettore di comunicazione dal proprio vescovo". Espertiin comunicazione istituzionale della Chiesa e giornalistiincaricati di informazione religiosa in testate di grande“audience”dibatteranno su alcune esperienze di dialogofra queste due realtà; sociologi come Andrea Maccarini,dell'Università di Padova, rifletteranno sulle "tendenzeculturali" da tener presenti nel lavoro di comunicazionedella Chiesa. Il programma comprende, inoltre, sessionipratiche sulla preparazione degli interventi pubblici deiportavoce della Chiesa e sul loro ruolo di fronte alle tele-camere. Tra gli altri partecipanti, lo scrittore e giornali-sta John L. Allen, Jean-Etienne Rime, presidentedell'agenzia di comunicazione Giotto (Francia);Andreas Englisch, corrispondente a Roma di AxelSprinter Verlag (Germania), Delia Gallagher, anali-sta vaticana della CNN (Stati Uniti) ed EugeniaRoccella, saggista e opinionista in diverse testateitaliane. Previste la partecipazione all'udienzagenerale con il Santo Padre e una visita alla salastampa della Santa Sede.

Campagna abbonamenti 2008

Sostieni “Il Ponte”abbonamento ordinario € 23.00

abbonamento sostenitore € 50.00

abbonamento benemerito € 100.00

conto corrente n°. 82434556

Promos-so da

un'autore-vole par-tnership,compostadalla Pro-vincia di

Avell ino,dall'Asses-

sorato al Lavoro, dalComune di Atripalda,

dalla BiMED (Associazio-ne di Enti locali), dalGruppo Giovani , dallaConfindustria Avellino edENAIP - Campania, si èsvolto presso il CentroServizi P.M.I. di Atri-palda, nei giorni 22, 23e 24 aprile scorsi, laTerza edizione diExporiente. Essa vuolerendere alle nuovegenerazioni, in partico-lare agli studenti dellascuola secondaria disecondo grado di Avelli-no e della Regione Cam-pania un'idea concretasulle diverse opportunitàche offre il mondo del

lavoro. La manifestazio-ne racchiude in sé:conoscenza, saperi,mestieri e professioniper l'ambiente. L'Expo-rienta si distingue, infat-ti, per il carattere strut-turale e per la sua capa-cità di fare il punto sul-l'argomento.In questa terza edizione,la "tre giorni" si è posta

l'obiettivo di collegare laformazione e il lavoroaltre deterrenti che con-notano il divenire dellasocietà contemporaneanel suo insieme, e, inparticolare, nel Mezzo-giorno. E' stato sottoli-neato che un contesto,come questo, in cui ele-menti come l'ambiente eil paesaggio, il patrimo-nio storico, artistico earchitettonico risultanoessere elementi nondisgiungibili dall'operadegli uomini che nellatutela e nella salvaguardiarimettono il governo dellaprospettiva. E partendo

proprio da questo datoche si è stabilito di con-notare Exporiente 2008attorno ai mestieri e alleprofessioni, ai saperi ealle conoscenze impe-gnate in questo tempoper la difesa del "conte-sto mundi", della naturae degli elementi indi-spensabili per la vitadell'uomo come, per

esempio, l'aria, l'acqua ela terra, che in definitivadanno identità al conte-sto in cui esplode il quo-tidiano di ognuno di noi.Con i tre consueti spac-

cati espositivi (Istituzio-ni e Territorio, Orienta-mento e Formazioni,Industrie e Servizi), ilconvegno, che ha ospi-tato la riflessione e ilconfronto tra il contestoistituzionale e i nostrigiovani, i laboratori e gliincontri, è stato caratte-rizzato dalla vocazionedei protagonisti di esplo-rare e concepire il con-testo ambientale comerisorsa strategica per ilfuturo della nostrasocietà, un bene, dun-que, da salvaguardare inmaniera più consapevo-le e partecipata. Unsalone che si è caratte-rizzato per l’esposizionedei Servizi ai privati ealle imprese, in partico-lare la gestione dellerisorse idriche, curatedall’Alto Calore Servizipresente con uno standnel quale sono statemostrate le opere piùsignificative presenti nei130 Comuni soci, inte-ressante anche l’esposi-zione dei misuratori idri-ci dal 1950 al 2008. Mol-to curati anche gli altristand, sia delle aziendeche delle istituzioni,Carabinieri, Polizia, Guardiadi Finanza, AereonauticaMilitare, Esercito e i Vigilidel Fuoco, tutte Istitu-zioni sempre al fiancodei cittadini e delleimprese.

Terza edizione del Salone Regionale"Exporienta"

di Alfonsod'Andrea

Atripalda - Centro servizi

Il presidente e il D.G. dell’ACSin visita all�exp�

Page 13: ANNO XXXIV - n. 17 - euro 0.50 settimanaleilponte@alice.it ...win.ilpontenews.it/img/archivio/apr_17_2008.pdf · anzi più di prima, perché si è capito che la soluzione ai problemi

13

Cul

tura

e S

petta

coli

26 a

prile

200

8il

pont

eil

pont

e

L'arte è il canto di secolidi storia, il respiro ine-

briante del pensiero, il bri-vido delle più autenticheemozioni…E' l'eredità chesi tramanda da generazio-ne in generazione e divie-ne un vincolo di unioneper gli uomini di ogni raz-za, di ogni credo religioso,di ogni concetto politico,abbattendo confini e fron-tiere. Nelle sue più delica-te forme espressive, con iltesto "Il tempo e la rosa"(Edizioni Giuseppe Later-za), Rosa Spera, comuni-ca il messaggio della vita,del dolore, della speranza,della gioia, della trepidaattesa, talvolta della pro-testa, della denunciacoraggiosa di ingiustizie esoprusi. Ecco perché lapoesia di Rosa Spera èricca di creatività e rap-presenta una testimo-nianza di indubbio valoreumano, morale e sociale.Leggendo le sue liriche,l'animo si rinfranca, disse-tandosi alla fonte inesau-ribile del bene. Paginebellissime rivelano la bra-vura, la competenza, lapadronanza del linguaggioe della parola. E' una poe-

sia che vibra d'amore ediviene uno splendidoinno alla vita. Originalenella stesura, nello sno-darsi dei versi lungo l'iti-nerario poetico, le liricheraccontano vicende vissu-te, affetti intensi comequello materno in "Donid'amore"e "Attesa", quel-lo paterno in "E tuonò ilnostro tempo", verso igrandi della fede comeGiovanni Paolo II con "Ilfulgore delle Tue orme", lasolidarietà per le donne diKabul e per il drammadegli angeli di San Giulia-no. Ed ancora le lirichedescrivono scene di bel-lezze della natura, comein "Tramonto sul mare","La voce del vento", stu-pore di fronte alle imma-gini dell'amato paesecome in "Sulla vecchiapiazza", l'amore per lapropria terra in "Terra delmio Sud". Poesia intensa,sincera, coinvolgente,densa di significato. Lapoetessa scruta nel pro-fondo della sua anima,riscoprendo valori indele-bili e regalando emozionial lettore. E' innamoratadella vita, della bellezzadella natura, della realtàche la circonda. Sa descri-vere con versi rapidi, coltie raffinati, tutto ciò cheattrae la sua fantasia e ilsuo intelletto. Rosa saascoltare, meditare ecomunicare attraverso ilsuo animo profondo. Pagi-na dopo pagina, emergela padronanza del verso, ilvariegato calore e colore

delle immagini, l'autenti-cità delle emozioni, lamagia di una poesia cheaffascina. È nata a Barlet-ta (BA) ed ivi residente,accademica di merito diautorevoli centri culturali,ha ricevuto per la sua atti-vità letteraria svariatiriconoscimenti, collaboraattivamente con rivistespecializzate nel settore.Fa parte del MovimentoInternazionale "Donne ePoesia" di Bari ed è mem-bro di giuria di diversi pre-mi letterari. La sua produ-zione poetica ha varcato i

confini nazionali: alcunesue poesie sono state tra-dotte in francese e i suoicomponimenti sono statiinseriti in antologie didat-tiche. Illustri critici si sonointeressati alle sue opere,esaltandone i contenuti el'eleganza del verso. Pre-miata ed apprezzata daMario Luzi, ha pubblicato,nel maggio 2001, la rac-colta di poesie "Oltre isilenzi", che ha ricevutoinnumerevoli primi premie positivi apprezzamenti.Più volte definita poetessadelle dissolvenze e dei

grandi scenari naturali,Rosa Spera ha ricevutoper la sua attività lettera-ria anche un riconosci-mento dal Ministero per iBeni Culturali e la nominadi "Membro Honoris Cau-sa" a vita del C.D.A.P.(Centro Divulgazione Artee Poesia) di Viterbo. Èpresente con le sue operesu prestigiose antologie eimportanti bibliotechesparse sul territorio nazio-nale. Le sue considerazio-ni sulla poesia sono statepubblicate su libri didiversi autori ed inoltre è

presidente di giuria delpremio naz. di poesia"Massimo D'Azeglio" aBarletta. Tantissimi i pre-mi da lei conseguiti inconcorsi letterari naziona-li ed internazionali, tra iquali: 1° Premio "CesarePavese" (CN), "La Monta-gnola" (RM), "Picena"(Ascoli Piceno), "IniziativeLetterarie" (MI), "KettyDaneo" (Trieste), "Leo-nardo" (FI), "Agenda deiPoeti" (MI), "Nicola Mirto"(Alcamo), "Neapolis"(Na).

Sensibilità e sentimento nelle poesie di Rosa Spera

Si svolgerà sabato 26 aprile ore10.00 presso l'Antisala dei Baronidel Maschio Angioino di Napoli, ilPremio " Ischia L'Isola dei Sogni"-Oscar della Cultura Italiana, pro-mosso dall'Accademia Universale"Giosuè Carducci", fondatore epresidente, professore Biagio DiMeglio. La Commissione Giudica-trice del Premio "Ischia l'Isola deiSogni", per le Materie letterariecomposta da Caterina Voucaki(Atene), Caterina Grasso (BS),Flora Gelli (FI), Gilberto Antonioli(VR) e Gianni Ianuale (NA),Antonia Martino Fizzarotti (Presi-dente); per le Materie artisticheda Biagio Di Meglio, Mimmo Can-none, Giovanni Moschella, MarioSpera e Gianni Ianuale, PietroFratantaro (Presidente), dopoavere esaminato le opere pre-sentate al Premio, ha redatto iseguenti risultati: Sezione A Poe-sia a Tema religioso, sui Problemisociali, su Ischia e a Tema libero1) Ghezzo Giulio Dario (VE) Lepietre bisbigliano 2)Di SalvatoreRosa Maria (CT) Parole di poesia3) Cardillo Anna Maria (RM) Sta-bat mater 1999 Sezione B Rac-conto, Favola, Avvenimento, Sto-ria, a Tema libero 1) Riotto Mari-na Maria Iosè (RA) Il venticin-quesimo Natale) 2) Piccinini Ele-na (RE) Un angelo custode 3)Cerasuolo Vincenzo (NA) Spe-ranza Sezione C Libro di Poesie,Prosa, Pensieri, Massime, Mono-

loghi, Sonetti 1) Rossi UrtolerIdelfonso (MO) Ho mietuto il miograno 2) Piccoli Renzo (BO) Ver-so Esperia 3) Chessa OlivaresIole RM) Quel tanto di rossoSezione D Pittura, Grafica, Scul-tura, Fotografia, Disegno, Chinae Arti in genere 1) SignorinoElvira (ME) Trasparenze e Pri-mavera 2) Giudici Carlo Maria(LC) Paesaggio e Fiori 3) RussoRaffaele (SA) Sculture Sezione EVernacolo napoletano e Regionid'Italia con traduzione 1) Per-contra Carmen (PA) Carruzzelle'e Papule 2) Pentella Antonio(NA) 'A terra 'e Gesù 3) RussoVincenzo (NA) 'A libertà. Ospited'onore la nota poetessa TinaPiccolo. Sezione Speciale F Nonspecificata nell'invio delle opere1) Saggini Colò Madera (PO)Mare d'autunno 2) BadaluccoCavasini Mattia (TP) Le chochard3) Galdi Anna Maria (NA) A Davi-de Gargiulo Conferimento Spe-ciale alla Carriera - AgostinoMarano Premio della Giuria -Dalessandro Angela e LiguoriVincenzo Premio della PresidenzaA) Mancini Anna, Cambi Mario,Vadalà Fierro Teresa, Di MuzioViola, d'Armi Maurizio, Del NoceMario, Calmieri Emilia Collins eRosa Speranza B) Orsi Maurizio,Del Pezzo Giovanni Gerardo, DeSio Elisabetta e Valentini AmeliaC) Aurilia Silvana e AnrgentiMaria Ebe D) Di Scala IngeKress, Polcari Pina, Gonzales Ali-cia A.Mino, Mastrogiovanni Rita,Monti Rosa, Rapicano Giovanni eZaloni Panagiota E)AltobelliGerardo, Cerino Raffaela, GentileEla, Macidi Gabriella Maddalena,Signoriello Camillo e Parolini Vin-cenzo F) Amelia Rita, Basta Emi-lio, Gelli Maria Rosa e Lo FermoBarbara

Premio Ischia L' "Isola dei Sogni" Oscar della

Cultura Italiana Nona Edizione - Biennio

Accademico 2007-2008

E' stata presentataufficialmente l'Acca-

demia InternazionalePartenopea "FedericoII" presso l'Antisala deiBaroni del MaschioAngioino di Napoli, mar-tedì 25 marzo 2008, conla partecipazione dinumerose AssociazioniCulturali ed Artistiche,per concretizzare le nobi-li finalità che l'Accademiapresieduta dal dott.Domenico Cannone siprefigge di raggiungere.Tra queste l'Associazione"Alfonso Gatto" - "I Nuo-vi Angeli" rappresentatadal Presidente dott.Saverio Alfonso Gatto, ilSalotto Artistico "TinaPiccolo" con la titolare ,

con l'adesione di artistiaderenti al sodalizio diPomigliano D'Arco,l'esponente dell'Associa-zione "Telese Terme" Lui-gi Di Mezza, con il colla-boratore Franco Mauro,per il Circolo Culturale"La Contea" è intervenu-to l'On.le Luciano Schifo-ne, il dottore Bruno DePaola, regista Rai, il dot-tore Luciano Polimeno,dirigente Rai, l'operatoreculturale Pina Magro,l'Accademia Internazio-nale Vesuviana ha parte-cipato con il presidentedott. Gianni Ianuale cheha coordinato la manife-stazione, quindi per ilCentro Culturale di Lette-re, Arti e Scienze "Padre

Pio" la fondatrice e presi-dente poetessa GraziaCrisetti di Milano, nonchéi Delegati AccademiciAntoniette Marie Mancini,USA, Elio Moro, Svizzera,Fatima Abdulle, Somalia,Olena Kuzmenko, Cri-mea, Nino Gamreklidzesede della Georgia, Bar-bara Lo Fermo della Sici-lia . Tra gli ospiti eminen-ti lo scienziato Giulio Tar-ro, la dott.ssa Liana Gua-dagni, l'editore interna-zionale Canzio Morello, lostorico cinematograficoBiagio Di Meglio, l'attriceMaria Rosaria Carfora e lagiornalista Angela Faboz-zi, Alessandro D'Acqui-sto, fratello di Salvo, ilgiornalista e poeta Gio-

vanni Moschella , il diret-tore del giornale "Il Par-tenopeo" Vincenzo Fal-setti, il caporedattoreLino Sacchi, lo scrittoreVittorio Raimondo, l'attore Carmine Coppola,l'artista di prosa MarioRomano della Compa-gnia Teatrale Casalnuovoin Palcoscenico, la poe-tessa Carmen Percontra,la cantante Sonia DeFrancesco. Momenti dicomicità e simpatia sonostati regalati dall'attoreEnzo Cannavale. Enzonasce a Napoli e si impo-ne, quasi subito, nelmondo dello spettacoloper la sua verve, la suaistrionicità e quel suomodo di rendere la reci-tazione come la cosa piùnaturale di questo mon-do. I caratteri da lui inter-pretati e, ancor di più, ilmodo come li ha fattivivere, fanno di Enzo unodei più grandi, se non ilpiù grande, caratteristaitaliano. L'avanspettaco-lo, il varietà, la fiumanadi films interpretati (indi-menticabili le serie conBud Spencer e D'Angelo),il teatro (dove ha furo-reggiato con la grandeLuisa Conte) sono state lesue palestre di vita. Unadelle più belle esperienze diEnzo Cannavale è, sicura-mente, quella con EduardoDe Filippo, con il qualeesordì in "Natale in casaCupiello”

di Giovanni Moschella

Nasce l'Accademia Internazionale Partenopea

"Federico II"

TERRA DEL MIO SUD Braccia verdi estende nel vento la mia terra scrigno di verità celate tra refoli di umori fermentati in millenni. Terra di lotte, d'inganni e di riscatti, stemperati nelle arse pianure ove cuori scarlatti dall'amore germogliano succhiando il nettare possente delle querce. Terra d'orgoglio e sangue, mosaico di zolle mute e d'incantesimi fusi in connubi estrapolati a storie che hanno scavato rughe sulla fronte dei padri disgregando barriere mai violate. Terra di lune antiche, da secoli protesa a travagli di assonanze che strenuamente fluiscono dalle pietre elevando cori di dignitoso vivere tra uliveti e vigne macchiate d'oro. Terra di metamorfosi, di semine serene che odorano di pane e mandorli fioriti sul volto di stagioni che ruotano su strade di rinascite. Terra amara ove i varali insiti son lampade perenni volte a rosari di preghiere agresti bisbigliate a cicli custodi di memorie. Terra di emigranti, terra di luci ed ombre, infeconda e fertile, temi del mio Sud.

La recensione

Page 14: ANNO XXXIV - n. 17 - euro 0.50 settimanaleilponte@alice.it ...win.ilpontenews.it/img/archivio/apr_17_2008.pdf · anzi più di prima, perché si è capito che la soluzione ai problemi

14Sp

ort

26 a

prile

200

8il

pont

eil

pont

e

Niente è compromes-so. La sbornia per la

sconfitta interna controMilano non ha inciso piùdi tanto nel morale degliuomini della Scandoneche hanno ripreso a rit-mi vertiginosi la prepa-razione per l'ultima garadella "regular season"in quel di Pesaro.L'ordine tassativo dichiudere le porte delPalazzetto, per prepara-re al meglio uomini e

schemi, deve essereinterpretato positiva-mente, da parte deitifosi, che hanno l'abitu-dine di frequentare, pertutta la settimana, illuogo.Coach Boniciolli ha ilcompito delicatissimo didover inserire i nuovigiocatori che per laverità non si sono dimo-strati molto pronti.Relativamente a Cam-pbell c'è un grande

lavoro da fare. L'ameri-cano è apparso moltolento di mani e pocopropenso alla manovra,in più non ha dimostra-to di essere un dragosotto canestro.Ci sono molti problemida risolvere: la perfettaguarigione di Smith eBurlacu, la situazioneOrtiz, la verifica dellacondizione del nuovoplay greco.Tutta la preparazione è

ormai incentrata in pro-iezione play-off, questimostruosi giochi post-campionati che dovran-no assegnare lo scudet-to.Ovviamente è impor-tante partire bene, perl'enorme mole di lavoroche attende la forma-zione avellinese. Pensa-te che se le cose doves-sero andare normal-mente gli uomini diErcolino dovrebberoaffrontare circa 20 par-tite in 25-30 giorni.Data la limitatezza del"roster" e la poca quali-tà della nostra panchi-na, gli uomini del "fivestarting" sono chiamatiad un impegno stres-sante, fuori del norma-le.Bisognerà evitare diincontrare, per esempioMilano, che si è dimo-strata una mina vagan-te e potrebbe dare fasti-dio a tutti ,perché com-posta da giocatori digrande spessore, comeDanilo Gallinari, in odo-re NBA, e tanti altriscelti, all'inizio di questotorneo, per portare loscudetto a GiorgioArmani.

Antonio Mondo

Numeri utiliEmergenza Sanitaria 118Vigili del fuoco 115Carabinieri 112Polizia 113Guardia di Finanza 117Guardia medica Avellino 0825292013/0825292015Ariano Irpino 0825871583

Segnalazione GuastiEnel 8003500Alto Calore Servizi 3486928956Sidigas Avellino 082539019Ariano Irpino 0825445544Napoletana Gas 80055300

Farmacie di Turnocittà di Avellino

dal 28 aprile al 4 maggio 2008servizio notturno

Farmacia MazzaVia Largo Ferriera

servizio continuativo Farmacia Tulimiero

Via CircumvallazioneSabato Pomeriggio e festivi

Farmacia CoppolinoViale Italia

Squadra Brutta e senza orgoglio

E' finita con fischi,disapprovazioni e l'in-

vito "vergognatevi" daparte dei tifosi, delusi peril relativo impegno profu-so nell'ennesima "partitadella vita", da parte dei

giocatori dell'Avellino,contro il Messina.Metaforicamente lanostra squadra sembraun malato terminale, cheguadagna giorni disopravvivenza, ma che

ha il destino ineluttabil-mente segnato.C'è stata la grande mobi-litazione, con riunionisegrete, porte chiuse allostadio e "ramanzine" atecnico e giocatori, daparte della proprietà, cheha perduto qualunque"orizzonte", sia diploma-tico che tecnico.La gravissima situazione,tecnica e di classifica, incui è piombato l'Avellino,ha ribadito che i problemisi possono risolvere solocon tutte le forze sociali.Anche se al capezzale delmalato sono accorsimedici e psicologi, l'unicorimedio, per rivitalizzareil morente, è una vittoria,occorre la forza di reazio-ne.

Non ci piace rimarcareche la reazione potrebbevenire solo se la societàscucesse una grossasomma per un premio-salvezza. Sarebbe cosasgradevole, ma pur sem-pre verosimile. Ma noisiamo più inclini a crede-re che il teatrino degliinsuccessi è dovuto airapporti non idilliaci tra ilnuovo tecnico e i giocato-ri e tra i vari "senatori"per incomprensioni edispettucci.Questo purtroppo capita,nei momenti peggiori,nelle buone famiglie efiguriamoci come nonpossa capitare nell'Avelli-no di quest'anno, chebuona famiglia non l'hamai dimostrato di essere,

ad onta dei ripetitivi " lospogliatoio è sano".In effetti, l'unico spiritovitale dovrà essere l'im-pegno personale, essereseveri con sé stessi edare continuamente pro-va di attaccamento aicolori sociali. La tifoseria,anche se a fine gara,disillusa per l'ennesimotop, ha invitato la squa-dra con slogan severi edissacranti "andate alavorare", rimane l'unicobaluardo che domandacoesione e serietà, meritoe difesa dei valori e dellacategoria. L'occasionenon deve essere sprecataperché una eventualeretrocessione potrebbe

scatenare reazioni impre-viste nel futuro del calcioin città. Oggi c'è un'altrapartita topica per la vitadell'Avellino. Si gioca a LaSpezia l'ultima fetta disalvezza, contro una for-mazione che 20 giorni faera praticamente retro-cessa ed oggi, grazie adun azionariato popolare,dei propri tifosi si è ripor-tata in quota tanto dapoter ora competere consquadre di alto lignaggiocome la nostra. Un gran-de esempio da seguire euna grande lezione disana amministrazione,quella spezzina.

A.M.

E’ attesa per i Play-OffBASKET - Scandone

CALCIO AVELLINO

Scriveteci!Lettere al Ponte.

Aspettiamo in redazione le vostre lettereInviatele a: redazione settimanale

il Ponte Via Pianodardine 3 Avellino tel/fax: 0825610569

e-mail: [email protected] [email protected]

Arrivederci al prossimo numero

il ponteSettimanale cattolico dell’Irpinia associato alla Fisc

Direttore editoriale: Mario Barbarisi

Direttore responsabile: Gerardo Capaldo

Redazione: Via Pianodardine - 83100 Avellino

Telefono e fax 0825 610569

Stampa: Rotostampa Nusco

Abbonamenti Annuo Euro 23.00.

Sostenitore Euro 50.00

sul conto corrente n°. 82434556

Registrazione presso il Tribunale di Avellino del 22 dicembre 1975

Iscrizione al RNS n. 6.444

Iscrizione ROC n. 16599

sped. in a. p. comma 20b art. 2 legge 662/96 - Filiale P.T. Avellino

Lutto Gizzo - Guardia dei Lombardi

Il 21 aprile u.s. è uscita dalla vita terrena ed è vola-ta nella gloria celeste Giuseppina Cona vedova Giz-zo da Guardia dei Lombardi.Colei ceh tanto amò lavita non è morta per i familiari.La sua cara immagine sarà sempre una fiaccola vivanel ricordo di chi le ha voluto bene.Donna buona egenerosa, moglie esemplare, madre e nonna affet-tuosa, lascia un vuoto incolmabile nei cuori dellefiglie Clelia e Paola, del genero Gaetano Fischetti,nei nipoti Gianvito e Antonello e nei parenti tutti.Partecipando al dolore dell'intera famiglia porgiamole nostre sentite ed affettuose condoglianze a tutti.(al.sa.)

Page 15: ANNO XXXIV - n. 17 - euro 0.50 settimanaleilponte@alice.it ...win.ilpontenews.it/img/archivio/apr_17_2008.pdf · anzi più di prima, perché si è capito che la soluzione ai problemi

Ras

segn

a St

ampa

- R

asse

gna

Stam

pa -

Ras

segn

a St

ampa

- R

asse

gna

Stam

pa -

Ras

segn

a St

ampa

- R

asse

gna

Stam

pa -

Ras

segn

a St

ampa

-R

asse

gna

Stam

pa -

Ras

segn

a St

ampa

- R

asse

gna

Stam

pa -

Ras

segn

a St

ampa

- R

asse

gna

Stam

pa -

Ras

segn

a St

ampa

- R

asse

gna

Stam

pa -I TITOLI DELLA SETTIMANA

L'ultimo sguardo Un saggio sulla morte e suimorenti

Prosegue la nostra "rasse-gna stampa" dedicata a ser-vizi, saggi e interventi diquella che un tempo si chia-mava la "terza pagina" dovetrovavano spazio gli "elzevi-ri". Vengono prese in consi-derazione "idee" di saggisti,studiosi, scrittori, pensatori.L'attenzione è rivolta priori-tariamente al fatto religiosoe ai suoi risvolti etici, cultu-rali, spirituali, politici. Si trat-ta di pensieri scelti a volteper la loro "sana provocazio-ne" e per gli interrogativi chepossono sollevare in modocostruttivo anche nella realtàcattolica.

Quando non c'è sbocco."Di fronte all'ultima scaden-za il coraggio di uno sguardosereno" è il tranquillizzantetitolo di un lungo saggio-recensione circa l'accompa-gnamento dei morenti, cheAdriano Prosperi ha firmatosu "Il Manifesto" del 22 apri-le. Il libro da cui l'autoreprende le mosse per una let-tura allargata di questoargomento si intitola "Modidi morire" e l'autrice è IonaHeath, medico inglese, pre-

sidente dell'Ethics Commit-tee del "British Medical Jour-nal", che negli ultimi diecianni ha scritto altri libri suitemi dell'etica medica. Pro-speri afferma, in apertura,che il testo considerato "por-ta nell'Italia delle polemichesu eutanasia e aborto i pen-sieri di una diversa cultura" eciò è valutato positivamentein quanto "in questa Italiadei nostri tempi non solo èsempre più difficile vivere,ma è anche e soprattuttodifficile morire". Spezzandouna lancia in favore dell'eu-tanasia, l'autore scrive poi:"Come tutti sanno, da noistenta a entrare nel costumecivile la liceità dei mezzi perdiminuire la sofferenza deimalati terminali: ed è emer-so in casi clamorosi quantosia arduo disporre della pro-pria vita con l'aiuto dei medi-ci anche quando la malattianon ha nessuno sbocco salvola morte".

Il partito della vita. Secon-do Prosperi, "Le autorità del-la Chiesa influenzano in mol-ti modi i comportamenti deimedici e il funzionamentodelle istituzioni per imporre atutti un'idea della vita e deldolore che appartiene ai solicattolici, ma che intantoinvade il terreno della sanità

pubblica e influenza il com-portamento degli operatorisanitari e delle autorità civi-li". Accanto "all'ordinaria dif-ficoltà di accedere ai servizidella sanità pubblica" -annota più avanti - "e all'or-dinaria carenza dei servizistessi, naturalmente ci sonoanche i successi del sistema.Nella faccia della medagliache viene più volentieri esi-bita questi successi sonoriassunti in un dato: l'Italia èil paese che gode il primatodella longevità. La vita siallunga; non è ancora l'im-mortalità ma è pur sempreun passo in quella direzio-ne". La fotografia dellanostra situazione sanitariafissata da Prosperi indicaanche un fenomeno recente:c'è "il crescente frastuono diun partito trasversale al qua-le è facile pronosticare il suc-cesso, benedetto com'è dadestra e da sinistra, da cleri-cali e da atei: il partito dellavita. Tutti vogliono la vita,tutti la promettono o almenosi impegnano a difenderla aogni costo".

Il nemico pubblico. "Chivuol morire è un nemicopubblico - spiega Prosperi -:anche la Chiesa cattolica,impegnandosi nella battagliaper la vita (quella terrena, di

questo mondo) sembra avermesso da parte quella capa-cità di ascoltare i morentiche era un tempo la prero-gativa dei sacerdoti". Cosìl'autore afferma che "in unpaese così belluinamentevitale è impopolare e male-ducato parlare della morte,anzi addirittura dei modi dimorire", anche perché "lasocietà moderna tratta ilmorente come una presenzaoscena, da nascondere il piùpossibile per non disturbareuna vita sociale dominatadai miti dell'efficienza e delsuccesso. Di fatto la mortedei nostri tempi e dei nostripaesi non è più la condizionenaturale del vivente, il com-pimento inevitabile di un'esi-stenza nel luogo e tra le cosee le persone della vita di ognigiorno". Ciò che turba Pro-speri è che "non si muore piùnei luoghi dove si è vissuti,accanto a persone e cosefamiliari, con un volto amicoche ti sta accanto", ma "simuore solo negli ospedali eda soli, fra quattro mura odietro un paravento se incorsia: e, se va bene, conaccanto un medico". Ci tro-viamo così di fronte "al piùintollerabile dei rifiuti: ilmorente" con uno stravolgi-mento del rapporto vita-morte a tutto vantaggio del-

la prima per negare ad ognicosto la seconda.

Ritrovare un senso."Supremamente ingiusta, lamorte sconvolge ogni tenta-tivo di far quadrare i conti edi trovare un senso alle cosedella vita. Resta salda eincancellabile la realtà di unamorte dalla quale, comescrisse San Francesco d'Assi-si, nessun uomo vivente puòscampare": così Prosperiintroduce la parte finale delsuo saggio nel quale formulal'auspicio che "i medici deb-bono imparare a svolgere ilcompito più impegnativo cheli attende, quello di assisterei morenti". "Il medico -annota - deve imparare anon distogliere lo sguardodal morente, come vieneistintivo fare: lo sguardo è iltramite di un rapporto vivotra vivi (...) negare lo sguar-do a chi muore significaannunciargli che lo si consi-dera già morto". Un ultimocompito che attribuisce aimedici è quello di "aiutare ipazienti a rielaborare lamemoria del passato rievo-cando tutte le cose belle cheuna vita ha avuto - quellecose che vengono dette sol-tanto ai funerali e che il mor-to non potrà più ascoltare".

Page 16: ANNO XXXIV - n. 17 - euro 0.50 settimanaleilponte@alice.it ...win.ilpontenews.it/img/archivio/apr_17_2008.pdf · anzi più di prima, perché si è capito che la soluzione ai problemi

I.R.

AVV

I SO

S AC R

O

GR

A FI C

A : A

C &P

S RL

| AU

REL I

OCA

NDI D

O &

PAR

TNE R

S

in collaborazione con “Il Ponte”