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Anno XXV - Numero 50 - Giugno 2007 - Poste Italiane SpA Spediaione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in l. 27/02/2004 n.46) art. 1 comma 1 - DCB - Roma

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Voce del RotaryPeriodico del Distretto 2080 R.I.www.rotary2080.org

Anno XXVI n. 50Giugno 2007

Poste Italiane S.p.A.Spedizione in abbonamento postale D.L.353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46)art. 1 comma 1 - DCB - Roma

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Progetto graficosoc. Mad-advvia Pinto, 21/23 - 00149 Roma

Questo numero di “Voce del Rotary” è stato chiusoin tipografia il giorno 5 giugno 2007

Registrata al Tribunale di Roma n. 191/82Registro Nazionale della stampa n. 619 del 12/12/82

La proprietà e l’editore declinano ogni responsabilitàper le opinioni espresse dagli autori.Gli articoli con il corredo di foto vanno inviati perposta elettronica. La rivista si riserva, a insindacabilegiudizio, la pubblicazione del materiale che, in ognicaso, non verrà restituito.Associato all’USPI

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Lettera del Governatore 3• Vie Claudio Marcello Rossi

Tema del mese 4• Fellowship Alberto Aime

Dal Rotary International 12• Il Consiglio di Legislazione Marco Claudio Randone• CIP - Il Rotary e la pace Antonio De Majo

50a Assemblea 15• Intervento del Governatore Roberto Ivaldi• Riconoscimenti

Dal Distretto 22• Premio “Tullio Fazi 2007” Adriana Pannitteri• Rinnovamento e tradizione Giorgio Castellucci• Il fil rouge del “Casalegno” Piero Amenta• Immigrazione Claudio Marcello Rossi• Un dono per le

emergenze pediatriche Mariacristina Romano

Quadro dell’Attività Progettuale 49

Note e Notizie dai Club 53• Assegnato il Premio “Luciano Vianelli 2007”• Premio Nazionale “Ara Pacis” Maurizio Verderame• Operazione “Mozambico” Mario Rau• Altri progetti e iniziative dei Club

Articoli 66• Giugno, il mese del sole… Domenico Apolloni• La battaglia di Lepanto Lucio Artizzu• Riflessioni di un presidente… ripetente Mario Virdis• Un nome, tre storie Giuseppe Bordignon

Er millepiedi cammina… Peppino Gallian 75

Good News Agency Sergio Tripi 77

SOMMARIO

7Considerazionifinali

Passaggiodel Collare

Inserto specialeIl Rotary el’Acqua

Articoli

Il lavoroClaudio Marcello Rossi

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Vie“ La storia del mondo occidentale, almeno dal X IV secolo in poi,

è stata tutta segnata dalla ricerca di una Via per le Indie, una stradaalternativa alla via di terra, obiettivamente irta di difficoltà”… unostraordinario resoconto di imprese compiute con caparbietà e deter-minazione da conquistadores, padri pellegrini, coloni… emigranti”.

Mi fermo qui citando qualche parola appena che intruduceun’opera di cui più oltre se ne dirà l’autore, ma che ci serve, da altraangolazione – ché infinite sono le angolazioni per guardare una cosa,come geometria e filosofia insegnano – per scambiarci un salutorotariano, per accennare ad un commento sull’anno trascorso. Perun segno d’affetto.

Finisce un anno, ci si volta indietro, ci si guarda dentro, si cerca dicapire il senso – più che la sola misura – di quanto fatto, di quanto adaltri ed anche a noi è servito. Se il Rotary è servizio, di questo servire èlogico parlare.

Un anno di realizzazioni e di progetti? Certamente. Ci sono sem-pre stati, ambedue, rinnovandosi via via all’interno del buon agire deiClub, sparendo poi nella negligenza del comunicarli e in gran partenella prospettiva del tempo, ricordati magari e neanche da chi neaveva beneficiato.

L’anno 2006-07 ha voluto con caparbietà cercarli questi odierniprogetti, richiamarli, citarli, esporli e commentarli; perché si vedesse-ro: e non tanto per l’orgoglio di coloro che meritatamente vi aveva-no profuso energie, ma quale esempio tangibile e fonte di emulazio-ne per altri volenterosi; e così far crescere la solidarietà. Unica via perla comprensione fra le genti. Per la difficile pace.

Un anno di entusiasmo quindi, ove la volontà dei buoni e deibravi, l’ansia di rigore e di trasparenza hanno cercato di esprimersi eche certamente avranno incontrato difficoltà . Ma si sa: il fare a ciòespone.

Questo foglio mensile, nella piccolezza della sua natura e dei suoimezzi, ha inteso sottolineare costantemente il bello di questa via: diun Rotary che – dando per scontata l’adeguata competenza degliuomini nel fare, nel fare cose in fondo semplici ancorché utilissime –non deve cessare di appoggiarsi al cuore e alla fantasia per costrui-re i suoi programmi, i suoi contatti, i suoi progetti, le sue parole.

Questa è una via, penso, la nostra necessaria “via per le Indie”;non da aprire, ma da indicare, da percorrere, qualunque sia il logodell’anno che la contraddistingua.

In omaggio al riserbo naturale di chi, ignaro, ci ha prestato leparole con cui si è iniziato questo saluto, pubblichiamo in fondo allaRivista l’immagine di copertina del libro da cui sono tratte.

Claudio Marcello Rossi

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VOCE del ROTARY Giugno 2007

fino al 29 giugno il versamento va fatto via SWIFT(è inutile ricordare che cosa è: in banca lo san-no bene). Dopo il 29 giugno si deve contattaretelefonicamente l’ufficio di Zurigo.

Io sto preparando la Relazione Conclusiva del-l’anno: ve la manderò presto per e-mail. Ho con-densato gli avvenimenti che ho ritenuto salientiper questo mio incarico annuale. Il Governatoretalvolta deve prendere decisioni impopolari per iClub, ma che sono necessarie per la sopravvi-venza stessa del Distretto: spero che vogliatecomprendere e accettare. Come ci ha detto il PIBhichai Rattakul, qualche anno fa, il successo sibasa spesso sul coraggio e su una certa dose ditemerarietà: osare fa sempre parte del bagaglioculturale di un responsabile di organizzazione, adogni appropriato livello.

Il 27 giugno, a Casina di Macchia Madama,passerò il testimone a Franco Arzano, un Gover-natore che proviene ancora da un Club romano:la continuità diventa dunque più evidente. Il mot-to del PI 2007-2008 è “Rotary shares”: non pos-so pensare ad un più appropriato tema per po-ter proseguire la linea di “Lead the way”: noi ab-biamo aperto una nuova via, voi la condividere-te dentro e fuori il Rotary.

Buon lavoro Franco!

Mese di Giugno

Cari Amici,siamo finalmente (oppure già, a seconda del-

l’umore del momento) arrivati all’ultima letteradel vostro governatore 2006-2007.

Devo confessare che si tratta di un momentotopico nella vita di un uomo che ha dedicato unanno intero al Rotary. Un anno, come ho già det-to in Assemblea, pieno di luci ed ombre, di suc-cessi e di sconfitte, ma sicuramente un anno den-so di “avvenimenti”.

Ci siamo chiesti spesso, con il Segretario ed ilTesoriere, quale interesse avessero i Rotariani delDistretto per le cose che lentamente andavamofacendo centralmente. La pulizia formale dei con-ti, la necessaria equilibratura della Segreteria perrenderla efficiente, il controllo continuo delle usci-te di danaro, per equipararle alle entrate dei Club.Non molti sanno quanto ciò sia complesso e pie-no di responsabilità per chi lo fa. Lo abbiamo fat-to con attenzione, e mi sembra che si dovrebbe-ro vedere i risultati dell’attenzione posta.

Giugno è il mese delle fellowship, questo stra-no gioco/utilizzo delle specializzazioni e deglihobby dei Rotariani per farne uno strumento diaggregazione e assiduità. Su questo argomentoavrei qualche riserva da fare. Mi sembra che lefellowship siano veramente troppe per esseredavvero efficaci e talune, come dire, troppo fol-kloristiche per poter essere credibili.

Ma tant’è: anche questo è Rotary.

L’Ufficio di Zurigo della RF mi prega di ricor-darvi che la data ultima per fare il versamentodel tipo solito è il 22 giugno. Dopo questa data e

La lettera del Governatore

ROBERTO IVALDI

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Giugno 2007

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VOCE del ROTARYTema del Mese

stava diventando piuttosto difficileorientarsi. Punto di partenza era sem-pre l’obbiettivo di sviluppare l’ami-cizia tra persone unite sia dalla “fe-de rotariana” che da interessi pro-fessionali o ricreativi, ma altra cosaè una “fellowship” costituita da ap-passionati di canoa o di bridge, al-tra quella i cui componenti si dedi-cano all’assistenza infermieristica oalla lotta alla droga. Sono esempi, ma se si pensa chel’elenco delle “fellowship” attive necomprende oltre novanta (e l’evolu-zione continua) è facile rendersi con-to del come l’intervento chirurgico

Il tema del Mese

La svolta è arrivata nel luglioscorso con un cambio di codi-fica: le “Fellowship” rotariane

sono state separate dai “gruppi d’a-zione rotariana”, per distinguere aglieffetti pratici le organizzazioni adorientamento ricreativo e professio-nale da quelle dedite ai servizi. In-sieme sono state inserite nella nuo-va classifica di “Gruppi ramificati glo-bali” (Global Networking Groups).Classifica e denominazione, appa-rentemente operazioni burocratiche,nascondono una realtà diversa e benpiù consistente: i “Circoli professio-nali rotariani” (denominazione ita-liana delle “Fellowship”) nati comegruppi di rotariani che si riunisconofra loro per perseguire un’attivitàprofessionale o ricreativa allo scopodi “sviluppare ulteriormente l’amici-zia individuale e di gruppo tra per-sone che condividono un particola-re interesse”, avevano ottenuto un

gradimento tanto alto da sconfina-re oltre i limiti che parevano natu-rali (tanto che il Consiglio centraledecise di designare tra i mesi spe-ciali giugno per le “Fellowship”): trale decine di raggruppamenti sorti

FELLOWSHIP I Circoli Professionali Rotariani

Una svolta per dare senso e definizione ai rispettivi gruppi

“….in molti “circoli professionali rotariani… icomponenti si sono rimboccati le maniche per provvederea colmare deficienze di amministrazioni centrali o localiche finivano per gravare sui cittadini meno provvedutioppure, più semplicemente, per snellire servizi o colmarepiccole e gradi lacune di questi. In pratica unsupplemento del “servizio” già prestato al Rotary.”

“… Ripristinare la focalizzazione del programma delleFellowship Rotariane sulla sua enfasi originale basatasulla ‘amicizia di gruppo’ fornendo al tempo stesso allacrescente classe delle Fellowship orientate al serviziouna struttura amministrativa che supporterà meglio illavoro che costituisce il loro obbiettivo primario”

(Ed Futa – Segretario generale R.I ALBERTO AIME

di separazione fosse necessario. L’u-tilissimo esercizio di consolidamen-to dell’amicizia sulla quale il Rotaryfissa le sue radici aveva fatto fun-zionare benissimo i “circoli”, la cuinascita era stata studiata per trova-re anche un nuovo moltiplicatore(senza peraltro necessità di ecces-sivo impegno da parte dei parteci-panti) delle attività della grande as-sociazione. Questo per la nascita edil primo sviluppo: quasi un diritto al-lo svago per rotariani di solito dedi-ti alla realizzazione di progetti uma-nitari di grande respiro come di mi-nore portata. Due fattori hanno fi-nito per modificare una linea chesembrava già definitivamente trac-ciata: la stessa definizione di “fel-lowship”, molto aperta alla fantasiadei volonterosi partecipanti, ed ilmoltiplicarsi di attività, all’esternodel Rotary, nel settore del volonta-riato. Accezione, anche questa va-stissima, nella quale si riconosconocentinaia di iniziative a sfondo uma-nitario, divenute sempre più efficientie importanti per l’impotenza (o l’in-differenza) di moltissimi governi arisolvere pesanti situazioni di ma-

lessere coinvolgenti intere popola-zioni o vasti strati di queste.Molti dei “circoli professionali rota-riani”, spinti dall’esempio e avendopresenti le radici del Rotary, hannoorientato così la loro attività versoobbiettivi che di “ricreativo” hannopoco o nulla. Senza peraltro entra-re in conflitto con le regole del R.I.i componenti si sono rimboccati lemaniche per provvedere a colmaredeficienze di amministrazioni cen-trali o locali che finivano per grava-re sui cittadini meno provveduti op-pure, più semplicemente, per snel-lire servizi o colmare piccole e gra-di lacune di questi. In pratica un sup-plemento del “servizio” già prestatoal Rotary.L’intervento “burocratico” del Ro-tary è dunque su questo punto: co-me ha spiegato Ed Futa, segretariogenerale del R.I., il principio gene-rale del cambiamento “è quello diripristinare la focalizzazione del pro-gramma delle Fellowship Rotarianesulla sua enfasi originale basata sul-la ’amicizia di gruppo’ fornendo altempo stesso alla crescente classedelle di Fellowship orientate al ser-

vizio una struttura amministrativache supporterà meglio il lavoro checostituisce il loro obbiettivo prima-rio”. Svolta nella politica del Rotary,quindi, più che semplice operazio-ne di amministrazione con l’obbiet-tivo dichiarato di “dar senso allespecifiche definizioni dei rispettivigruppi”.Da notare, viene precisato dal se-gretario generale che ha annuncia-to la modifica di indirizzo, la defini-zione secondo la quale le “fellows-hip” sono imperniate non su strut-ture a livello di club o di distretto,ma composte da individui apparte-nenti a club e distretti diversi. Socirotariani che, resta da ricordare, con-dividono gli stessi interessi e che at-traverso questi “gruppi” possono co-municare, scambiare informazioni eidee e instaurare rapporti. In so-stanza – che si tratti di “fellowship”di tipo ricreativo, professionale o le-gate alla salute – un mezzo che uni-sce “i rotariani nell’offrire amicizia,comprensione internazionale e ser-vizio in modi divertenti e innovativiche vanno a beneficio della comuni-tà globale”.

2 LUGLIO: MANIFESTAZIONE all’ALTARE DELLA PATRIA eal MONUMENTO a PAUL HARRISCome da tradizione, Franco Arzanoinizierà il proprio anno comeGovernatore rendendo omaggioall’Altare della Patria e deponendouna corona d’alloro al Monumento delMilite Ignoto.La Manifestazione avrà luogo il 2 luglioprossimo, alle ore 9:45.Successivamente il Governatore sirecherà a deporre analogo omaggioal Monumento a Paul Harris sulla viaCassia (Tomba di Nerone).Per favorire la partecipazione dei rotariani, è stato programmato un bus-navetta chepartendo da viale De Coubertin (dov’è disponibile un ampio parcheggio) alle ore 9:00si recherà a piazza Venezia. Porterà i rotariani sulla via Cassia, quindi li riporterà a vialeDe Coubertin.Tutti i rotariani interessati potranno prenotarsi presso la Segreteria Distrettuale.

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Dal Distretto

Giugno 2007

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VOCE del ROTARYTema del Mese

Cari Leader delle Fellowship Rotariane,come molti di voi sanno, al suo recente meeting il R.I.ha rivisto il programma delle Fellowship. Il Board hastabilito che a causa delle differenze tra le attività del-le Fellowship orientate ai servizi e quelle ad orienta-mento ricreativo e professionale, questi gruppi devonovenir collocati in due categorie separate con politichedistinte. Per questa ragione le Fellowship con focaliz-zazione ricreativa e professionale rimarranno con l’at-tuale titolo di “Fellowship Rotariane” mentre quelle fo-calizzate sul servizio verranno ora denominate “Grup-pi d’Azione Rotariana”. Entrambe non verranno più clas-sificate sotto l’entità “Programmi Strutturati del R.I.”(RI Structured Programs Entity) ma si porranno in unanuova categoria denominata “Gruppi Ramificati Globa-li” (Global Networking Groups).Questi cambiamenti organizzativi avranno effetto dal1° luglio 2006.Il principio razionale centrale alla base di questo cam-biamento è quello di ripristinare la focalizzazione del pro-gramma delle Fellowship Rotariane sulla sua enfasi ori-ginale basata sull’ “amicizia di gruppo” (fellowship) for-nendo al tempo stesso alla crescente classe di Fellows-hip orientate al servizio una struttura amministrativache supporterà meglio il lavoro che costituisce il loroobiettivo primario. Ogni Gruppo Ramificato Globale avràil proprio distinto gruppo di politiche, ma voi constate-rete che queste politiche differiranno molto poco da quel-le alle quali siete abituati ed hanno lo scopo di dar sen-

so alle specifiche definizioni dei rispettivi gruppi.Da notare la definizione:Le Fellowship non sono basate su strutture a livello diClub o di Distretto, ma sono composte da individui ap-partenenti a Club diversi e Distretti diversi.I Rotary Club offrono un grande senso dell’amicizia trai membri.A livello internazionale la comunità mondiale dei Rota-riani comprende molte persone che condividono gli stes-si interessi.Le Fellowship del Rotary mettono questi Soci in gradodi comunicare, scambiare informazioni e idee e instau-rare rapporti.Il programma delle Rotary Fellowship, un programmastrutturato del Rotary International, mette insieme i Ro-tariani che hanno interessi comuni in attività ricreati-ve, settori professionali e vari temi della salute e dellamedicina. Attualmente sono più di 90 le Rotary Fel-lowship dedicate a svariati campi di interesse, dal golfal yachting per quelle ricreative, dalla lotta all’AIDS al-le cure oculistiche per quelle più votate al servizio allacomunità.Le Rotary Fellowship conducono le loro attività in mo-do indipendente dal Rotary International.Che siano di tipo ricreativo, professionale, o legate al-la salute, le Fellowship uniscono i Rotariani nell’offrireamicizia, comprensione internazionale e servizio in mo-di divertenti e innovativi che vanno a beneficio della co-munità globale.

NOTA di R.

Una Fellowship Rotariana è costituita da un

gruppo di rotariani che si uniscono fra loro per perseguireun’attività professionale o ricreativa.

Lo scopo primario di una Fellowship dovrà essere quello disviluppare ulteriormente l’amicizia individuale e di gruppo

tra persone che condividono un particolare interesse.

Lettera di Ed Futa, Segretario Generale del RI, ai leader delle Fellowship Rotariane

AERONAUTICAAIDSALFABETIZZAZIONEALPINISMOAMBIENTEARTE APPLICATAARTI E COMUNICAZIONEARTIGIANATOASSISTENZA INFERMIERISTICAASTRONOMIAAUTO SPORT MOTORISTICIAUTO STORICHEBANCHE - FINANZABELLE ARTI – ANTIQUARIATOBIRD WATCHINGBOCCEBRIDGECANOACARAVANCARDIOPATIECHIRURGIA PLASTICACICLISMOCINOFILIACIVILTA’ PRECOLOMBIANE

COLLEZIONISMO – BAMBOLECOLLEZIONISMO – TARGHE AUTOCONGRESSISTI ROTARIANICONTABILITA’CORSA E FITNESSCRICKETCUCITOCURLINGDANZADESIGN FLOREALEEDITORIA E GIORNALISMOEGITTOLOGIAEQUITAZIONEESPERANTOINVESTIMENTIFARMACOLOGIAFERROVIEFINANZA – TITOLIFILATELIAFOOTBALLGENEALOGIA E ARALDICAGIURISPRUDENZAGO

GOLFGOURMETS INDUSTRIA CARTARIAINDUSTRIA DEI PNEUMATICIINFORMATICAINGEGNERIA – SCIENZE APPLICATEINTERNETISTRUZIONE SECONDARIAISTRUZIONE SPECIALELOTTA ALLA DROGAMAGIAMAGNA GREGIAMEDICINAMILITARIMINE ANTIUOMOMOTOCICLISMOMUSICAOCULISTICAODONTOIATRIAPESCAPOLIOPOLIZIAPOLLICULTURAPOPOLAZIONE E SVILUPPO

PROTEZIONE CIVILEPSICHIATRIA – PSICOLOGIAQUALITA’ TOTALERADIOAMATORISCACCHISCAMBIO CASESCISCLEROSI MULTIPLASCOUTISMOSERVIZIO UMANITARIOSORDITA’SPORT SUBACQUEISTORIA DEL ROTARYSTORIA E PATRIMONIO DEL ROTARYTECNOLOGIE DIGITALITENNISVEICOLI PER IL TEMPO LIBEROVETERINARIAVIAGGI E SOGGIORNIVIAGGIVINOYACHTINGYOGA

ELENCO FELLOWSHIP ATTIVE

Distretto 2080

Relazione conclusivadel

Governatore Roberto Ivaldianno 2006-2007

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VOCE del ROTARYDal Distretto

Giugno 2007

Dal Distretto

numeri della nostra Rivista.Una pagina speciale della Rivista èstata dedicata ai progetti dei Club.Da questa si è visto come il disegnogenerale sia lentamente cresciuto,comprendendo sempre più Club esempre più progetti, seguendo il pel-legrinaggio del Governatore nelle vi-site. La mia continua richiesta di do-cumentazione ha fatto sì che potes-simo parlare sulla Rivista dei variprogetti, raccontandone le caratte-ristiche e l’efficacia. Questo ci ha per-messo anche di raccogliere la docu-mentazione necessaria per raccon-tare le esperienze dei Club e le loroattività: RYLA, congressi, forum, ini-ziative per raccolta fondi, feste edeventi i più disparati.

Il Distretto. I miei predecessorihanno posto nel loro incarico annualeogni possibile loro conoscenza e at-tenzione. Io non posso tacere cheho trovato nella struttura del Di-stretto nessuna intenzione organiz-zativa, nessuna procedura di lavorodeliberatamente standardizzata eautenticata dall’autorità del Gover-natore.Tutto quanto veniva fatto era lasciatoalla liberalità ed all’onestà di chi lofaceva, senza nessun riscontro stu-diato di procedure contabili, forma-lità organizzative, controlli formalisui dati.

Con il mio Segretario Distrettuale edil mio Tesoriere Distrettuale abbia-mo dunque elaborato un criterio dicontrollo e di selezione dei dati, checi hanno permesso di uscire allo sco-perto, con una trasparenza formaledi tutte le procedure ed una chia-rezza dei dati contabili verificabili.Anche la Segreteria Distrettuale habeneficiato di questo procedimentodi evidenza, permettendo di lavora-re con competenza ed efficacia allepersone incaricate dei vari ruoli.

Il Manuale di Procedura prevede cheil Governatore visiti nel suo anno tut-ti i Club del Distretto e conosca il piùalto numero di Soci. Questo è statofatto in modo completo ed ho avu-to la possibilità di prendere diretta-mente visione di tutto il lavoro svi-

luppato da ogni Consiglio Direttivo,da ogni Presidente. Secondo la miaspecifica richiesta, tutti i Club mi han-no accolto con semplicità, senza re-gali e senza orpelli, probabilmenterisparmiando qualche Euro da ver-sare alla RF.

Mi sono confrontato con un gruppodavvero speciale di Presidenti, chemi hanno compreso e sostenuto sem-pre, con la loro dedizione e la lorofranchezza, pur nella differenza evi-dente dei caratteri e delle abitudini.Come racconto spesso ai miei più vi-cini, con un Presidente di Club ab-biamo parlato per buoni venti minutidi Cassiodoro: non mi era mai suc-cesso prima, né dentro né fuori il Ro-tary.

Il 3 marzo 2007 abbiamo celebratoa Roma l’IDIR distrettuale, con gran-dissima partecipazione di Club,la co-struzione del poster di fine anno ela possibilità di discutere di argo-menti rotariano tutti assieme.

Gli argomenti di cui voglio ora par-lare sono: Rotary Foundation, gio-vani, effettivo, acqua, alfabetizza-zione, sanità e fame, formazione.

Cominciamo dunque con la RF.Direi che le commissioni hanno la-vorato molto.

La commissione raccolta fondi haportato al 30 aprile alla raccolta di$ 210.893 su un obiettivo dichiara-to di $ 313.357 e su un obiettivo teo-rico di $ 404.000.Sicuramente la situazione migliore-rà al 30 giugno.La raccolta dello scorso anno è sta-ta di $ 234.855.

La commissione sovvenzioni ha po-tuto distribuire gli Euro 12.400 diDDF, che sono andati a 7 progetti dialtrettanti Club del Distretto: RomaCassia, Viterbo Ciminia, GuidoniaMontecelio, Roma Nord Ovest, Ro-ma EUR, Roma Colosseo, Roma mon-te Mario.Per i Matching Grant abbiamo avu-to 4 progetti approvati da Evansto-ne, presentati da Roma Cassia, Ro-

ma Tirreno, Bolsena Ducato di Ca-stro, Cagliari Est.Il progetto 3-H per il Nord Est delBrasile, guidato dal RC Pesaro e checi vede in prima linea (Finanziamentoed organizzazione) con il RC Romaed assieme a 10 Club del D.2090,oltre al 2040, 2050 e 4550, non èstato ad oggi approvato nella suapresente configurazione. La grandesquadra continua l’approfondimen-to dell’articolazione progettuale incontatto con Evanston.

La commissione fondo permanen-te ha lavorato soprattutto per sen-sibilizzare i Soci ed i Club a questotipo di versamento.

La commissione borse di studio halavorato a sistemare 8 dei 9 borsi-sti assegnati al nostro Distretto (ilnono ci è stato poi sospeso da Evan-stone) ed a giudicare le domande ri-cevute per l’invio dei nostri borsistiall’estero.

La commissione GSE è stata impe-gnata fin da settembre per ospitareil team del Distretto 4610 di San Pao-lo (Brasile). Il team ed il team lea-der sono stati ospitati da 21 Club esono tornati in Brasile con grandesoddisfazione.Il nostro team ha visitato il Brasiledal 18 marzo 2007 al 21 aprile 2007,guidato dal team leader Otello Fili-ni, del RC Latina.

La commissione Alumni ha lavora-to talmente bene che siamo riuscitia fondare l’Associazione Alumni delDistretto 2080, grazie al lavoro deicomponenti vecchi e nuovi della com-missione.

Un ultimo argomento, collegato conla RF, riguarda la “storia infinita” del-lo Tsunami. Ricorderete tutti chequando deflagrò nel mondo orienta-le la grande catastrofe dello Tsuna-mi (era allora Governatore Lucio Ar-tizzu), il nostro Distretto riuscì a ac-cumulare circa 75.000 Euro, che, nelmomento in cui provammo a girarlia favore dei paesi colpiti dalla cala-mità, ci fu detto che non servivanopiù: era troppo tardi.

Governatore Eletto,Past Governors,Governatore Nominato,Governatore Designato,Presidenti in carica,Presidenti eletti,Cari amici Rotariani,

Come vi ho già annunciato durantel’assemblea di Viterbo del 13 mag-gio 2006, data la particolare circo-stanza per la quale abbiamo decisodi anticipare il nostro Congresso alsettembre 2006, sono costretto afarvi avere questa mia relazione con-clusiva per posta e questo certo nonsarà un elemento negativo: a leg-gerle le cose si riesce a capirle edassimilarle meglio.

Scopo di questa mia riflessione èquello di esaminare le aspettativeposte con la mia Relazione Pro-grammatica di Viterbo, esporre quan-to realizzato e verificare il “rendi-mento” rotariano del mio anno, perlasciare traccia di questo nell’imme-diato.

Uno degli elementi formali della Pro-grammatica era stata la presenta-zione della “Squadra” distrettuale:la carica dei 229, come enfatica-mente l’avevo chiamata.Scorrendo la lista dei tanti, troppinomi, devo ammettere che questoè stato il primo errore della mia ge-stione. È inutile pensare che così tan-te persone possano produrre deglieffetti sull’andamento dei progettisviluppati nel Distretto. I progetti in-fatti sono radicati nei Club e sono iClub che li portano avanti, nel bene

e nel male. Pensare che una strut-tura centralizzata possa contribuirea far procedere i progetti o anchesolo a stimolarli è stato un azzardograve e infatti poi tale pensiero èstato negato nei fatti. Ciò non toglieche i progetti ci sono stati e ancheparecchi, come diremo tra poco. Laconclusione che traggo da questa ri-flessione è che: molte commissionidistrettuali sono inutili.

Il primo prodotto effettivo dell’an-no, nel mese di Settembre 2006, èstato il 50° Congresso. La struttu-ra di Pier Pier Giorgio Poddighe, cheaveva cominciato a lavorare con mea giugno del 2005, ci ha permessoun Congresso decisamente diverso,in una località amena come Forte Vil-lage a Santa Margherita di Pula, conil sole, il mare caldo e...tanto lavo-ro. Avevo chiesto ai Club un posterper la presentazione dei programmidel 2006-2007 e i Club hanno lavo-rato duro a luglio ed agosto per por-tarlo: tutti i Club! L’aspettativa delCongresso è stata poi ulteriormen-te soddisfatta dal tema congressua-le: “La professionalità etica presup-posto del servizio del Rotary” e dal-le due relazioni dell’Assistente delPresidente Internazionale DRI Raf-faele Pallotta d’Acquapendente, cheha plaudito all’idea di un Congressoanticipato, nel quale poter presen-tare i temi specifici del PI e con ilquale spingere i Rotariani del Di-stretto sulla strada giusta dell’atti-vità.Le relazioni sono risultate del mas-simo interesse da “Etica e Avvoca-tura” del PDG Carlo Sarasso, alla “Eti-ca dell’imprenditore” di Carmelo Co-sentino, dalla “Etica Biomedica” delPDG Gianni Gasbarrini Fortuna alla“Etica come valore aggiunto delleimprese” di Arnaldo Acquarelli ed al-tri ancora, fino alle conclusioni del-

la moderatrice Adriana Pannitteri delTG1, che ci ha riportato con i piediper terra, facendoci notare comequeste cose del Rotary “non le sap-pia nessuno!” e non mi è sembratoun complimento, posto che qualchecosa di buono ogni tanto succede,anche nel Rotary.La partecipazione di 650 persone alCongresso ha suffragato la giustez-za della linea scelta e l’intensa atti-vità svolta nei Club mi hanno con-vinto che questa è la linea corretta:l’Assemblea per presentare il pro-gramma, il Congresso per motiva-re. Spero che qualche futuro DG sap-pia trarre frutto da questa mia, di-rei personale, esperienza.

Il secondo fiore all’occhiello della miaannata è stato “Voce del Rotary”.Tutti i numeri della Rivista, dico tut-ti, sono stati redatti con cura, sia nelcontenuto che nell’aspetto formale,grafico; in tutti i numeri abbiamoparlato dei Club, abbiamo presenta-to i progetti e le realizzazioni del-l’intero Distretto, senza abbandona-re nessuno nel profondo Sud o nelprofondo Nord dei territori, dove cer-to sfuggono ad una lettura correttadei contenuti. Il Direttore EditorialeEsecutivo Claudio Marcello Rossi, la-vorando a stretto contatto con me,ha prodotto i vari numeri, prepa-rando in proprio e poi “componen-do” direttamente nella Tipografia diDaniele Borgia le pagine che veni-vano mano a mano impaginate, sug-gerendo colori e caratteri, ingran-dendo o rimpicciolendo immagini,con equilibrio di scelte, sempre conle mani direttamente “in pasta” nel-la rivista che veniva producendosi,riga per riga.Direi che le attività del Distretto, aldi là di questa mia relazione, po-trebbero essere derivate diretta-mente da una attenta lettura dei 10

Relazione conclusivaROBERTO IVALDI

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Giugno 2007

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VOCE del ROTARYDal Distretto Dal Distretto

Invece mi piace ricordare che ab-biamo dato origine al Largo PaulHarris a Roma, grazie all’intenso la-voro di Franco Chiappetta, a ViaPaul Harris a Velletri, grazie al la-voro di tutto il Club, ed in partico-lare del Presidente Rolando Colon-nelli, al Parco Giochi Paul Harris aLatina, per il lavoro del PresidenteGiorgio Loddo.

La commissione di Formazione eIstruzione di Antonio Arcese ha pro-dotto alcuni risultati veramente ec-cellenti. Abbiamo organizzato 6 cor-si, con la partecipazione di 216 So-ci di cui 122 nuovi Soci e 94 futuridirigenti.Sono stati identificati tutor in unagrande quantità di Club ed a questiè stato impartito un programma dicorsi specifico. Potremo continuaresu questa strada alla grande.Vorrei fare un cenno a due commis-sioni molto particolari delle quali siparla sempre poco. La commissioneInformatica e Aggiornamento delsito WEB ha lavorato molto bene,portando il sito ad un buon livello dimodernizzazione e creando i pre-supposti per una automazione com-pleta della immissione di dati e ri-cupero degli stessi.La commissione Promozione delCongresso Internazionale ci hadato la possibilità di recarci a SaltLake City a prezzi interessanti e conuna pianificazione attenta.

Vorrei ora citare il lavoro del CO.IN,che quest’anno ho avocato al di-stretto dal punto di vista organizza-tivo. Mi sembra che sia stato fattoun buon lavoro, sia nelle azioni or-dinarie (Borse di Studio ai figli deicaduti delle FF.OO, Premio Casale-gno, CRE Ippoterapia, Banco Ali-mentare, etc.), che nel progetto AU-TOAMBULANZA PEDIATRICA, finan-ziata dai Club Romani e donata alPoliclinico Umberto I, con una toc-cante cerimonia presso la Croce Ros-sa Italiana.

Un buon lavoro è stato fatto ancheda Sergio Tripi con la sua Good NewsAgency, che sappiamo vive di vitapropria.

La commissione “Dal carcere allasocietà” ci ha dato parecchia sod-disfazione, con i progetti vecchi enuovi.Li ricordo tutti. La A floricoltura nelcarcere di Viterbo, il corso di infor-matica ad Alghero, il torneo di cal-cetto a Sassari, l’impianto di viticol-tura a Velletri, la scuola professio-nale di restauro ligneo a Rebibbia einfine il recente sviluppo dell’ado-zione di cani dal canile comunale diCivitavecchia, per farne, grazie al-l’azione dei detenuti, cani da soste-gno per handicappati.

Ricordo ancora l’ottima organizza-zione del Premio Tullio Fazi da par-te del RC Roma Tirreno, con l’elar-gizione di 6 invece delle 5 borse distudio a studenti medi di altro ren-dimento con famiglie o situazione incondizioni precarie. La sesta borsaè stata finanziata dal CO.IN.

Vorrei ricordare ancora la nuova strut-tura del Premio Casalegno che, do-po 30 anni di elargizione del premioa giornalisti che regolarmente di-menticavano il Rotary il giorno do-po aver ricevuto il premio, quest’annoè stato conferito, attraverso il buonlavoro del RC Roma Nord Ovest, aduna organizzazione di volontariatocon fini simili a quelli del Rotary. Han-no vinto il Premio ex-equo la “Fon-dazione Mario Negri” e “Medici Sen-za Frontiere”.

Un cenno alla nostra partecipazioneai progetti multidistrettuali.Ricordo la contribuzione al Premio“Un cuore per l’Albania” del Di-stretto 2090, che ha operato il tra-pianto cardiaco per 10 neonati al-banesi presso l’ospedale di Ancona.Sempre con il Distretto 2090, ab-biamo partecipato al Premio “Al-fredo D’Andrea” che ha attribuitouna borsa di studio ad uno studen-te romano.Abbiamo contribuito al Premio Ga-lileo Galilei, con la partecipazionedi tutti i Distretti italiani. Il premioverrà conferito nel mese di ottobrea studiosi non italiani che hanno con-tribuito a migliorare l’immagine del-la cultura italiana all’estero.

Infine abbiamo contribuito all’asso-ciazione AERA (5 Distretti per lavo-rare sull’ambiente) e a quella della“Fascia Tirrenica” con un Forumriguardante tre Distretti (quelli chesono bagnati dal Tirreno, appunto)che quest’anno si è svolto a Civita-vecchia, in occasione del 50° anni-versario di quel Club.Abbiamo avuto modo di festeggiareanche il 30° di Cagliari Nord e il 25°di Monterotondo-Mentana.

Ultima iniziativa in ordine di tempo,la creazione della Biblioteca Di-strettuale del Rotary, grazie al la-voro condiviso di molti Soci del Di-stretto e il contributo fattivo del Co-mune di Roma e delle maestranze diCorrado Perrone.

Ecco, ho cercato di esporre i fatti sa-lienti della vita del Distretto nel 2006-2007 in un certo ordine “storico”. Mala storia non c’entra mai molto nel-le nostre cose. Infatti, ricordandoEugenio Montale:

“La storia non si snodacome una catena.

…La storia non contiene

Il prima e il dopo….

La storia non è prodottaDa chi la pensa e neppure

Da chi l’ignora.….

La storia non giustificaE non deplora

….La storia non è magistraDi niente che ci riguardi.Accorgersene non serve

A farla più vera e più giusta.….”

Così, rassicurati da questa poeticacertezza di non poter raccontare conlogica sicumera il succedersi degliavvenimenti, ci potremo acconten-tare della illogica temerarietà di rac-contarci di aver fatto il nostro dove-re quando era più difficile e forsemeno probabile: nel mondo esternoche non si cura di noi e non credefacilmente alla nostra buona fede,anche quando c’è.

Allora il PDG Antonio Lico, assiemeal Distretto 2060, che conosceva be-ne il Distretto 3050, in Thaylandia,decise di dare vita ad un ProgettoMG.Attualmente la somma destinata aquesto progetto per accoglienza dimalati e attività educative per per-sonale nella lotta contro l’AIDS, nel-la province di Phang-Nga e Rangon(tra le più disastrate dallo Tsunami)complessivamente è di $ 161.500,

circa, cui la RF aggiungerà altri $80.750, non appena approvato il pro-getto.Pertanto tale cifra rimane accanto-nata per questa destinazione e co-me tale la vedrete nel mio bilanciodistrettuale.

Parliamo di Giovani.Anche su questo argomento sonomolto soddisfatto.

Per quanto riguarda il Rotaract, lacommissione ha lavorato molto.Abbiamo aumentato l’effettivo, giun-gendo a circa 600 Soci.Abbiamo aumentato il numero deiClub di due unità (Roma Mediterra-neo e Roma Foro Italico), portandoil totale dei Club a 39.Ben 9 Club Rotaract hanno ricevutola lodo presidenziale da Evanstone.Per l’Interact abbiamo aumentatoil numero dei Club di una unità (Ro-ma) arrivando così a ben 9 Club nel

Distretto e la commissione ha orga-nizzato il Congresso Nazionale, conla partecipazione di circa oltre 120Interactiani provenienti da 6 Distrettiitaliani.Sui RYLA è stato fatto un magnifi-co lavoro dalla commissione dedi-cata, con la organizzazione di 10RYLA in Sardegna e nel continente,sugli argomenti più disparati.La commissione Scambio Giovaniha lavorato moltissimo, aiutata dal-

la Segreteria Distrettuale, che ha da-to ampio supporto anche al CentroItaliano scambio giovani di Di Mar-tino.

Sulla commissione Effettivo devodire che il lavoro fatto è stato in-tenso, con il risultato di portare l’ef-fettivo del Distretto da 4.036 a 4.136Soci, malgrado l’uscita di 211 Soci,per i più svariati motivi.Il Club che ha ottenuto la maggiorecrescita percentuale è stato RC Far-fa Cures, quello che ha avuto il mag-gior numero di ingressi è stato RCRoma (ben 23 nuovi Soci), quelloche ha avuto la maggiore persistenzadi Soci è stato RC Viterbo.Abbiamo lavorato talmente bene cheben 42 Club hanno ottenuto la lodepresidenziale e ciò ha dato l’oppor-tunità anche al Governatore di otte-nere la lode presidenziale.Non abbiamo inteso creare nuoviClub, soprattutto a Roma, perché ab-

biamo ritenuto che il numero di Clubromani, di tutti i tipi, da quelli gran-dissimi ai piccolissimi, dai Club for-mati da Soci molto giovani a quellidove la anzianità costituisce una ga-ranzia di continuità, potrebbero ac-cogliere molti nuovi Soci spinti a en-trare in Club così differenziati.C’è stato il momento in cui stavamoper chiudere un Club, che si è rapi-damente rimesso in carreggiata edè quindi rimasto in vita.

Abbiamo invece deciso di re-scindere qualunque impegnocon Bono Goceano, il Clubcreato in data 24 giugno 2006,che in tutto questo tempo nonsi era neanche fatto vivo conl’Assistente e con il Governa-tore: il Consiglio Centrale delRI ci ha permesso di chiuder-lo ufficialmente il 30 maggio2007.

Parliamo ora delle RisorseIdriche. Alla data siamo inpresenza di 18 progetti, conla partecipazione di 26 Club.Questo ci fa ben sperare. Ri-corderete che abbiamo dovu-to limitare la nostra parteci-pazione alla giornata mondialedell’acqua della FAO al solo

Concerto del 23 marzo 2007, per laimprovvisa mancanza di sostegnoda parte degli altri 9 Distretti italia-ni sull’argomento. Ma il nostro Di-stretto mi sembra possa cammina-re egregiamente da solo. Nell’inser-to speciale sull’Acqua del numero diGiugno della Rivista Voce del Rotaryè indicato l’indirizzo possibile.

Sulla Sanità abbiamo ben 32 pro-getti diversi, nelle più disparate areegeografiche e interessi specifici.

Sulla Fame e Povertà i progetti so-no 21 e sull’Alfabetizzazione sono20.

Di argomento culturale abbiamo 35progetti e 49 progetti di tipo civico.

Di quasi tutti i progetti è stato datoampio risalto su “Voce del Rotary”,per cui non ritengo opportuno sof-fermarmi oltre.

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Giugno 2007

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VOCE del ROTARYDal Mondo Rotary InternationalDal Mondo Rotary International

Il Rotary celebra ogni anno l’an-niversario della sua fondazione,dedicando il mese di febbraio al-

la pace ed alla comprensione mon-diale, essendo la pace il fine ultimodel Rotary.Forse la parola “pace” è una delleparole che più è stata usata e tal-volta – come spesso accade quan-do si abusa di alcuni termini - anchea sproposito. In alcuni casi per pa-ce si è voluto intendere la mancan-za di guerra: che è già, indubbia-mente, un fatto positivo, ma che nonè quella vera pace in cui speriamo,la pace alla quale tende il Rotary.È una aspirazione, questa, non nuo-va, se è vero che già nell’epoca au-gustea, a Roma, venne innalzato unmonumento – l’Ara Pacis Augustae– non già per esaltare la pace comecontrapposizione alla guerra, ma perporre in rilievo la pace interiore, lapace della coscienza, la cosiddetta

“pax deorum”. Dopo una lunga se-rie di guerre, anche civili, che ave-vano stremato il mondo mediterra-neo – “già troppa neve e rovinosagrandine”, diceva Orazio, “ha man-dato sulla terra il padre Giove” – siera finalmente deciso di porre la pa-rola “fine” ad ogni tipo di contesa eveniva proclamato solennemente l’av-vento della pace: una pace venera-ta come dea, che scende sulla terraa regnare sovrana. Pace a tutti i li-velli, la fine di ogni con-flitto esterno e di ogni in-terna contesa; la rinun-cia anche a farsi ragionecon la forza, ciò che vie-ne simboleggiato nellachiusura definitiva delTempio di Giano, la divi-nità delle armi difensive:come a dire che neppu-re di quelle armi vi pote-va essere più bisogno.

Si tratta di un momento unico nellastoria del mondo: tutte le popola-zioni viventi nell’immensa area me-diterranea potevano gustare i fruttidella pace, in un ordine garantito daleggi, nel reciproco rispetto degli al-tri popoli. Ma anche al di là di que-sto mondo unificato, la pace era as-sicurata attraverso il trattato con ilpotente Impero dei Parti, al di là delfiume Eufrate; e, più lontano, i com-merci prosperavano con i Re del-l’India, che a Roma mandavano leloro ambascerie, stipulando rappor-ti di amicizia; mentre nell’EstremoOriente si era realizzato un analogoeffetto pacifico tra i vari regni nel-

CIP - Comitati InterpaeseIL ROTARY E LA PACEIn occasione dell’incontro CIP-Italia Russia

ANTONIO DE MAJO

guito delle decisioni (emendamen-ti) del CoL 2007 presentano modifi-che verso l’edizione vigente 2004.Vediamo ora insieme le modifiche,in genere di carattere amministrati-vo , che si applicano alle attività rou-tinarie del Club o del Distretto sindal primo semestre 2007/2008.

STATUTO DEL CLUBArt.8 sez.5 - Modifiche ai rapporti sul-la assiduità - prop. 07-16 e 07-17.Le assenze anche se giustificate dalConsiglio Direttivo non vengono esclu-se dal calcolo dell’assiduità.Art.10 - Quote sociali - prop. 07- 42Si dispensa dalla quota di ammis-sione il rotaractiano che entri nelClub entro due anni dall’uscita dalRotaract.

STATUTO DEL ROTARY INTER-NAZIONALEArt.5 sez.2 - Composizione dei Club- prop. 07- 329 e 07-57.

Dove si estende anche a ex-alum-ni RF, ed a persone notoriamente eda lungo tempo impegnate in atti-vità di servizio o sociali, la qualifi-ca di potenziale membro di un ClubRotary

REGOLAMENTO DEL ROTARY IN-TERNAZIONALEArt. 3 sez. 3.030 - Poteri disciplina-ri o di scioglimento - prop. 07-291.Dove si esplicita e si inserisce il con-cetto di “sospensione” come prov-vedimento disciplinare che vienecomminato dal Board al Club per ri-tardi di pagamento al RI o al DistrettoArt.7 Procedure Legislative - prop.07-304.Dove si anticipa di sei mesi il termi-ne di presentazione delle propostedi legislazione ad Evanston, e si ri-vede la tempistica di esame dellastesse proposte da parte degli uffi-ci competenti del RI.Art.13 - Designazione ed elezione

dei Governatori - prop. 07-240; 07-241; 07-250; 07-251; 07-252.Dove fra varie puntualizzazioni pro-cedurali, viene eliminata la facoltàdi un Club a candidare un membrodi un altro Club.Art.17Finanze - quote pro/capite ra-teali - prop.07-207.La quota parziale del nuovo socio peril primo semestre di ammissione de-ve essere calcolata in dodicesimi edaddizionata al primo versamentocompleto del 1 gennaio o primo lu-glio successivo. Viene così elimina-ta, sia la pro/quota forfettaria del 1ottobre e 1 aprile, sia il relativo ver-samento.Non mi sembra ci sia altro di urgente;di importante ed interessante suquanto approvato, su quanto riget-tato e su quanto, eventualmente, ri-proporre per il 2010, c’è molto dadire ancora.Ne faremo oggetto di un secondo ar-ticolo.

Il CoL ha avuto luogo dal 22 al27 aprile a Chicago (Illinois -USA).

Membri votanti i delegati dei Distrettidi tutto il mondo, (circa 530 pre-senti); le delegate sono state circa40, contro le 27 del CoL 2004 e leprime 10 del CoL 2001.Il Consiglio ha esaminato 337 pro-

poste, 167 emendamenti e 170 ri-soluzioni; il numero contenuto di pro-poste (476 nel 2004 e ben 631 nel2001) ha permesso un dibattito mi-surato senza la pressione psicologi-ca dei tempi stretti.Sono stati approvati 59 emenda-menti e 38 risoluzioni che entreran-no in vigore dal 1 luglio 2007.

Il testo delle proposte appro-vate è allegato al “2007 Reportof Action” che è disponibile escaricabile dal sito web http://www.ro-tary.org/support/council/in-dex.html.I documenti costitutivi del RI,(Statuto del RI, Regolamentodel RI, Statuto del Rotary Club)nella stesura aggiornata a se-guito delle decisioni del CoL2007, saranno disponibili in in-glese da luglio sul sito web eforse anche in supporto carta-ceo; saranno poi inclusi nell’e-dizione 2007 del Manuale diProcedura (edizione inglese inottobre/novembre, altre linguein febbraio/marzo).Il Consiglio di legislazione 2010è previsto tenersi a Chicagonell’aprile; i delegati dei Di-stretti dovranno essere elet-ti nel 2007/2008.Le proposte di legislazione

per il CoL 2010 devono perveni-re ad Evanston entro il 31 Di-cembre 2008, e come da normadovranno essere approvate dai Clubad un Congresso Distrettuale e/o tra-mite voto per corrispondenza.Pensiamo di fare cosa utile elencan-do nel riquadro (Tabella) gli articolidei documenti costitutivi che a se-

Il Consiglio di Legislazione 2007MARCO CLAUDIO RANDONE

PDG Marco RandoneDelegato D.2080 alConsiglio di Legislazione

Articoli dei documenti costitutivi che, verso l’edi-zione 2004, presentano modifiche a seguito delledecisioni del CdL. 2007.

STATUTO DEL ROTARY CLUBArt. 5 - Riunioni - Sez.1Art. 8 - Assiduità - Sez. 5Art. 9 - Sez. 5 - Elezione dei DirigentiArt.10 - Quote SocialiArt.11 - Durata dell’Affiliazione: Sez. 4; Sez. 5;

Sez. 10(nuova)Art.18 - Emendamenti

STATUTO DEL ROTARY INTERNAZIONALEArt.5 - Sez. 2 - Composizione dei ClubArt.10 - Consiglio di Legislazione - Sez.6 nuovaArt.16 - Emendamenti Sez.2 e 3

REGOLAMENTO DEL RIArt.3 - Dimissioni, sospensione e cessazione del-

l’appartenenza al Rotary InternazionaleArt.4 - Partecipazione a riunioni di altri Club Art.5 - Consiglio Centrale : 5.020 nuovaArt.7 - Procedure LegislativeArt.8 - Consiglio di LegislazioneArt.9 - Congresso InternazionaleArt.10 - Designazione ed elezione dei dirigentiArt. 11- Nomina ed Elezione del Presidente del RIArt.12 - Designazione ed elezione dei DirettoriArt.13 - Designazione ed elezione dei GovernatoriArt. 15- DistrettiArt.16 - CommissioniArt.17 - FinanzeArt.19 - Altre riunioneArt.21 - Sito Web del Rotary

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50a Assemblea

Giugno 2007

50a AssembleaD.2080

12-13 maggio 2007Roma - Hotel Sheraton Golf - Parco de’ Medici

La Relazione Programmatica dell’Incoming Governor Franco Arzano illustrata nel corso del-l’Assemblea, come pure i principali interventi dei responsabili di Commissioni ed Aree, sa-ranno pubblicati nel prossimo numero della rivista ‘Voce del Rotary’ che con il mese di luglioinizia il suo servizio all’anno rotariano 2007-2008. Le seguenti pagine, in questo numero digiugno, riportano note ed immagini relativamente alla partecipazione dei rotariani ed ai “ri-conoscimenti” assegnati dal Governatore Roberto Ivaldi ai più meritevoli nell’anno 2006-07.

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VOCE del ROTARYDal Mondo Rotary International

l’immenso Impero degli Han.E non a caso i Rotary romani hannovoluto – nel 1970, anniversario diRoma capitale – restaurare l’Ara Pa-cis Augustae, per ricordare che è al-la pace interiore che il Rotary ten-de, è la pace delle coscienze che ilRotary persegue.Ma la pace delle coscienze ha perpresupposto relazioni amichevoli tragli esseri umani. E il Rotary – comeè scritto nel suo Statuto al quartopunto - che specifica proprio la ne-cessità di tali relazioni, realizzabiliunicamente conoscendo rotariani dialtri Paesi e creando con loro rap-porti personali.Il quarto punto dello “scopo” del Ro-tary infatti stabilisce che occorre“propagare la comprensione reci-proca, la buona volontà e la pace tranazione e nazione, mediante il dif-fondersi nel mondo di relazioni ami-chevoli tra persone esercitanti le piùsvariate attività economiche e pro-fessionali, unite nel comune propo-sito e nella volontà di servire”.In genere, quando si parla di “azio-ne internazionale”, si pensa alla Ro-tary Foundation ed alla APIM. Bastaguardare gli organigrammi di alcu-ni Distretti per rendersi conto di que-sto. In altre parole l’azione interna-zionale consisterebbe nel metteremano al portafoglio. Ma, come si èvisto, non è così.La quarta via di azione del Rotaryben specifica la necessità di “rela-zioni amichevoli tra persone”, che sipossono realizzare unicamente viag-giando, conoscendo rotariani di al-tri Paesi e creando con loro rappor-ti personali.Così sono nati i Comitati Interpae-se, appunto per creare e incremen-

tare i rapporti ed ilegami tra due Pae-si, per promuovereconoscenza ed ami-cizia tra rotariani ditali Paesi e per rea-lizzare iniziative incomune, in vista delfine ultimo: la pace.Ognuno di tali Co-mitati è incaricato diorganizzare contat-ti tra i Rotary Club

dei due Paesi, di dar vita all’insiemedelle attività rotariane comuni a ta-li due Paesi, creando gemellaggi,scambi di notizie, di riviste, di bol-lettini, ma soprattutto contatti per-sonali, scambi familiari, apprendi-mento reciproco delle lingue, rap-porti con i rappresentanti diploma-tici dell’altro Paese, incontri tra pro-fessionisti della medesima specia-lizzazione, scambio di studenti, cor-si estivi presso Università per stra-nieri e così via.Sono così nati, nel tempo, Italia-Francia, Italia-Svizzera, Italia-Ger-mania, Italia-Austria e Italia-Russia.Ecco soltanto qualche esempio di ciòche si è realizzato nel tempo.Il C.I.P. Italia-Austria, quando erapiù alta la tensione politica derivan-te dalla questione dell’Alto Adige, or-ganizzava nel periodo estivo incon-tri sul confine italo-austriaco. Si po-neva un lungo tavolo sul confine; irotariani austriaci sedevano su ter-ritorio italiano e quelli italiani su quel-lo austriaco e si mangiava insieme.Venivano fatte fotografie e le si pub-blicava sui giornali. I risultati furo-no notevoli, dato che a Giulio Anto-nio Venzo, che fu Vice Presidente in-ternazionale del Rotary e Presiden-te europeo dei Comitati Interpaese,da parte austriaca venne conferitol’Ordine dell’Aquila tirolese in oro, lamassima onorificenza.Il C.I.P. Italia-Francia riuscì a re-staurare l’Ospizio del Piccolo San Ber-nardo, che, costruito poco dopo l’an-no mille, aveva subito danni insa-nabili durante l’ultimo conflitto mon-diale. Furono i rotariani italiani e fran-cesi che si unirono per rendere pos-sibile il restauro, iniziativa agevola-ta grazie all’azione degli ex alpini

valdostani. Oggi l’Ospizio è in pienaattività.Il C.I.P. Italia-Portogallo rese possi-bile il rinvenimento della tomba, chesembrava scomparsa, dell’unico Pa-pa portoghese della storia, Giovan-ni XXI, ritrovando il sepolcro, sitonella Cattedrale di Viterbo. Il gover-no portoghese concesse onorificen-ze ai rotariani di Viterbo che aveva-no “recuperato la memoria” dell’u-nico Papa, al quale Dante, che, lochiamò Pietro Ispano, assegnò la glo-ria del Paradiso.Il C.I.P. Italia-Maghreb ha realizza-to una iniziativa che è tuttora in cor-so. Dieci giorni dopo l’11 settembre2001, sono arrivati in Italia 50 ra-gazzi maghrebini, di religione isla-mica; sono andati a Cepagatti, vici-no Pescara, a studiare nel locale Isti-tuto Agrario insieme a ragazzi ita-liani. Trascorsi cinque anni, tali ra-gazzi, diplomatisi tutti in agraria, so-no tornati nelle loro case, senza averspeso alcunché, in cinque anni, néper studiare, né per vivere. I cinquemigliori ragazzi sono rimasti in Ita-lia per conseguire la laurea in agra-ria, sempre senza spendere. Sonopoi venuti in Italia altri 30 ragazzialgerini, che, sempre a Cepagatti,come i loro predecessori frequenta-no gratuitamente la Scuola di Agra-ria. Sempre ad iniziativa del C.I.P.Italia-Maghreb, 38 bambini del NordAfrica sono stati operati al cuore al-l’Ospedale di Massa: tutti guariti, an-ch’essi senza nulla aver speso.E si potrebbe continuare, parlando,ad esempio, dei giovani che ognianno, a cura dei Comitati Inter-paese, frequentano le Universitàestive di Siena e di Perugia per im-parare l’italiano: vivendo insiemead altri giovani, di altri Paesi e dialtre religioni.È credibile che giovani che hannovissuto con coetanei di religioni di-verse possano, poi, combattersi, di-menticando tutto?Sarà poco: forse. Ma significa farequalcosa di serio.Come qualcosa di serio e di costrut-tivo è quanto si è realizzato con ilComitato Interpaese Italia-Russia.Ma su questo punto siete Voi i mi-gliori testimoni.

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VOCE del ROTARY50a Assemblea

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50a Assemblea

Giugno 2007

ROTARYINTERNATIONALDistretto 2080

Lavori della50a ASSEMBLEA DISTRETTUALE

Apertura della Sessione Plenaria

Saluto del Governatore Roberto Ivaldi

Saluto del Governatore Designato Alberto Cecchini

Saluto del Governatore Nominato Luciano Di Martino

Relazione programmaticadel Governatore Eletto Franco Arzano

Riunioni dei Gruppi di lavoro

Assistenti del Governatore e Presidenti (Arzano - Arcese)

Segretari (Scala - Fozzi)

Tesorieri (Spizzichino - Rovera)

Sala B: Fondazione Rotary (Piccioni)

Comunicazione e Immagine (Gamaleri)

Relazioni Pubbliche di Club (Chiappetta)

La Leadership (Lico)

Membership (Randone)

Linea Editoriale VOCE del Rotary (C.M.Rossi)

Formazione (Arcese)

Orientamento Nuovi Soci (Pintore)

Programmi dell’anno (Gasbarrini Fortuna)

Progetti di servizio nei Club (Di Raimondo)

Azioni per i Giovani (Cabras)

Proposte Nuove Generazioni (Apuzzo)

Relazione dei Coordinatori dei Gruppi di Lavoro

Riconoscimentidel Governatore Ivaldi per l’anno 2006-2007

Conclusionidel DGE Arzano

Intervento del GovernatoreRoberto Ivaldi

“Lentamente muore chi non fa domande su ciò che non conosce,chi non risponde su chi gli chiedequalcosa che conosce.Soltanto l’ardente pazienzaPorterà al raggiungimentoDi una splendida felicità.”

Ricordate, esattamente un anno fa a Viterbo, il 13 maggio 2006, otto chili fa e con un fegato sicuramente mi-gliore di quello che ho adesso, concludevo con questi versi di Pablo Neruda la mia relazione programmatica.Abbiamo lavorato molto con i miei Assistenti e con i miei Presidenti, proprio per il raggiungimento di questa splen-dida felicità, con pazienza, con molte risposte, con moltissime domande: è stato un anno pieno di luci ed om-bre, di gioie, di delusioni, qualche sconfitta, ma moltissimo impegno, da parte di tutti e quando c’è l’impegno cisono anche i risultati.Non è mio compito qui, oggi, in questa enclave che Franco Arzano mi ha generosamente messo a disposizione,pronunciare la relazione conclusiva dell’anno 2006-2007: quella la riceverete via e-mail e poi la leggerete sul nu-mero di giugno di Voce del Rotary.Però mi faceva piacere anticiparvi qualche spezzone. Spero che ricorderete le mie aspettative di inizio anno. Doveva essere l’anno del cambiamento e in effetti tutti iClub si sono messi al passo con il nuovo Piano Direttivo ed hanno modificato lo statuto. Avevo chiesto a tutti iClub di preparare un poster programmatico per il Congresso di Forte Village: è stato fatto ed all’inizio di ottobretutti i Club erano già pronti a partire con il piano di attività. Ho trovato tutti i Club molto presi nelle loro attività,programmate con tanto anticipo. Abbiamo lavorato tanto sulle enfasi presidenziali, sui programmi per i giovani, sui programmi internazionali. De-vo dire che ho avuto poco successo con l’ammissione delle donne: 13 Club non hanno neanche una donna nel-l’effettivo e, in generale, le donne sono una percentuale ancora bassa (8%). Comunque più bassa della mediamondiale (13%).Più di 250 i nuovi progetti, molti dei quali già realizzati ad oggi.Forse è andata meno bene con le commissioni distrettuali: a parte RF, giovani, istruzione effettivo e Voce del Ro-tary, le altre commissioni si sono riunite appena e non hanno dato vita a grandi supporti per i Club.Non è una novità e non me ne voglio dolere.Ora passiamo ai riconoscimenti, che sono il vero obiettivo di questo mio intervento e da questi, vedrete se il vo-stro Governatore è stato contento di voi, di questo anno trascorso assieme.

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50a Assemblea

Giugno 2007

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VOCE del ROTARY50a Assemblea

RiconoscimentidelGovernatoreRoberto Ivaldinell’Anno2006-2007

° RC Roma Sud Est

° RC Roma Sud Ovest

° RC Roma Tevere

° RC Sassari Silki

° RC Siniscola

° RC Tempio Pausania

° RC Tivoli

° RC Velletri

° RC Viterbo

CONFERIMENTO PHF A NON-ROTARIANI

Per il contributo sostanziale fornito al Rotary International

Distretto2080

FUCILE Fabrizio PHF

INCISA DI CAMERANA Manfredo PHF

SELLITRI Luciano PHF

CONFERIMENTO PHF ALLA CARRIERA

AGULLI Gerolamo RC Carbonia PHF+1

MAGINI Brunello RC Fiuggi PHF+5

CONFERIMENTO PHF AI CLUB

AUTERI Francesco - RC Carbonia PHF

RAMELLI DI CELLE Roberto - RC Roma Sud Ovest PHF

MANCA Pier Angelo - RC Siniscola PHF

PETROCCHI Giuseppe - RC Tivoli PHF

RITOSSA Gian Paolo - RC Cagliari PHF+1

MARCOCCIO Angelo - RC Albano Albalonga PHF+1

SERVA Cristiana - RC Roma Centenario PHF+1

MARCONI Pieri Luigi - RC Roma Appia Antica PHF+2

TOMADA Fabrizio - RC Roma PHF+3

CONFERIMENTO PHF AI PRESIDENTI

Per le alte caratteristiche di leadership

AMMATURO Giovanna - RC Guidonia Montecelio PHF

BRIZZI Paolo - RC Colleferro PHF

CAJANO Nicola - RC Roma Parioli PHF

CAMILLI Silvio - RC Bolsena Ducato di Castro PHF

CAPELLI Francesco Paolo - RC Roma Prati PHF

DEDOLA Rita - RC Cagliari Anfiteatro PHF

LAFERLA Roberto - RC Latina Circeo PHF

LUPI Franco - RC Castelli Romani PHF

MEREU Salvatore - RC Dorgali PHF

SEONI Giovanni - RC Ogliastra PHF

SPALVIERI Claudio - RC Foro Italico PHF

VALCHERA Luigi - RC Frosinone PHF

FERRAGUTI Martino - RC Cagliari Sud PHF+1

SPASIANO Giancarlo - RC Roma Eur PHF+1

VANACORE Francesco - RC Cagliari Nord PHF+1

CONFERIMENTO PHF AGLI ASSISTENTI

Per aver assistito il Governatore con professionalità e

dedizione

FONSI Gianluca - RC Roma Mediterraneo PHF+1

SANNA Patrizio - RC Siniscola PHF+1

PINTORE Piero - RC Porto Torres PHF+3

CONVERSI Carlo - RC Tivoli PHF+4

MELIS Roberto - RC Macomer PHF+5

BORGIA Daniele - RC Roma PHF+6

FOZZI Salvatore - RC Cagliari PHF+7

CONFERIMENTO PHF SPECIALE DEL GOVERNATORE

GANGA Annico - RC Sassari Silki PHF

Per aver ottenuto una sponsorizzazione per il Distretto

2080

CALISSONI Giorgio - RC Roma Appia Antica PHF

Per aver controllato con pignoleria i Regolamenti dei Club

CECCHETTI Carla - RC Roma Campidoglio PHF+1

Per essersi occupata dell’Interact a livello distrettuale con

dedizione

CHIAPPETTA Franco - RC Roma Parioli PHF+1

Per essere riuscito ad intitolare Largo Paul Harris a Roma

RUSSO Daniela - Rotaract PHF+1

Per aver dato al Rotaract un grande impulso a livello

Distrettuale

SQUICCIARINI Marco - RC Roma Olgiata PHF+1

Per aver ottenuto una sponsorizzazione per il Distretto

2080

TRIPI Sergio - RC Roma Eur PHF+1

Per la grande diffusione data a Good News Agency

GHI Romolo - RC Roma Sud PHF+2

Per aver fornito ai soci del Distretto 2080 condizioni

speciali per la Convention a Salt Lake City

APUZZO Luigi - RC Roma Appia Antica PHF+3

Per aver condotto la Tesoreria del Distretto con equilibrio

e fedeltà

SCAMBELLURI Roberto - RC Roma Appia Antica PHF+3

Per aver fatto della Segreteria del Distretto una nuova

professione

WRIGHT Anthony Cecyl - RC Roma Sud Est PHF+3

Per aver dato al Sito del Distretto una nuova dimensione

PERRONE Corrado - RC Roma Campidoglio PHF+5

Per il progetto “Rottaract”

CECCHINI Alberto - RC Golfo d’Anzio Anzio e Nettuno PHF+6

Per aver controllato l’Effettivo Distrettuale con assidua

attenzione

ROSSI Claudio Marcello - RC Roma PHF+8

Per aver conferito alla Rivista distrettuale una nuova

vitalità

Altri riconoscimenti saranno consegnati il 27 Giugno in occasione della serata per ilPassaggio del Collare.

DISTINTIVI CON BRILLANTINO

ARCESE Antonio RC Fiuggi

ROSSETTI Giovanni RC Roma Appia Antica

PODDIGHE Pier Giorgio RC Sassari Nord

RICONOSCIMENTI DEL GOVERNATORE

RC Pomezia Lavinium Realizzazione RYLA

RC Roma Costituzione Interact

RC Roma Campidoglio Contributo al Congresso Nazionale

Interact

RC Roma Foro Italico Costituzione Rotaract

RC Roma Mediterraneo Costituzione Rotaract

RC Roma Parioli Realizzazione RYLA

RC Sassari Silki Realizzazione RYLA

RM Roma Ovest Realizzazione RYLA

RM Roma Monte Mario Realizzazione RYLA

RM Sud Est Iscrizione di un progetto nel file

WCS

Paola Marrocco Ugolini Per avere dato vita

all’associazione

EX-ALUMNI

Otello Filigi Per aver accompagnato il team

GSE in Brasile

Luigi Schiffino Per l’operazione “ambulanza

pediatrica alla CRI”

RC Velletri Per aver ospitato il CIP Italia-

Russia-Italia

RICONOSCIMENTI DEL PRESIDENTE INTERNAZIONALE

° RC Alghero

° RC Bolsena Ducato di Castro

° RC Cagliari

° RC Cagliari Anfiteatro

° RC Cagliari Nord

° RC Cagliari Sud

° RC Carbonia

° RC Cassino

° RC Civitavecchia

° RC Dorgali

° RC Flaminia Romana

° RC Formia Gaeta

° RC La Maddalena

° RC Macomer

° RC Nuoro

° RC Ogliastra

° RC Ozieri

° RC Pomezia Lavinium

° RC Porto Torres

° RC Rieti

° RC Roma

° RC Roma Appia Antica

° RC Roma Cassia

° RC Roma Centenario

° RC Roma Est

° RC Roma Foro Italico

° RC Roma Mediterraneo

° RC Roma Nord Ovest

° RC Roma Olgiata

° RC Roma Palatino

° RC Roma Parioli

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50a Assemblea

Giugno 2007

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VOCE del ROTARY50a Assemblea

Momenti ed immaginiin occasione dell’Assemblea

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Giugno 2007

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VOCE del ROTARYDal Distretto Dal Distretto

stituto d’Istruzione Superiore “Car-lo Urbani”.La cerimonia di consegna, precedu-ta dall’esecuzione dei tre inni che ca-ratterizzano l’ufficialità delle mani-festazioni Rotariane (quello nazio-nale, quello europeo el’inno del Rotary Inter-national) è stata coor-dinata da Riccardo Ro-magnoli, giudice del Tri-bunale di Roma e pre-sidente del Club RomaTirreno, organizzatoredella manifestazione,che con toccanti paro-le ha descritto l’ecce-zionale curriculum diciascuno degli studen-ti premiati, tra gli ap-plausi dei loro compa-gni di classe, presential gran completo conpresidi, insegnanti e rappresentan-ti dei rispettivi Consigli d’Istituto.Non sono mancati momenti di com-

mozione, quando ognuno dei presi-di ha tratteggiato l’ammirevole pro-filo comportamentale degli studen-ti e soprattutto quando la figlia diTullio Fazi (ex governatore del Di-stretto Rotary, scomparso nel 1989

cui è intitolato il Premio) ha conse-gnato ai ragazzi premiati, insiemeall’attuale governatore Roberto Ival-

di, gli assegni, ai quali il dr. Roma-gnoli ha aggiunto una medaglia-ri-cordo da parte del Club organizza-tore. Erano presenti 16 presidenti diClub Rotariani di Roma, con le ri-spettive insegne, e numerosi com-

ponenti del So-dalizio, nonchèil dr. AgostinoSantacroce, se-gretario dellaFondazione di-strettuale “Ra-nelletti” (che da16 anni sovven-ziona l’iniziati-va) e l’arch. En-rico Scala, giàpresidente delClub Roma, ilquale ha ricor-dato vita ed ope-re di Tullio Fazi.

Il Ministro dell’Istruzione Fioroni ave-va inviato un caloroso messaggio diadesione all’iniziativa.

Hassan Rahimi

Alfred Xhahisa

Andrei Diaconov Amir Tahoun con il presidedella sua scuola

Jessica Magnano

Con una suggestiva e affolla-tissima cerimonia, il Distret-to 2080 del Rotary Interna-

tional (che comprende i 27 RotaryClub romani e quelli di Lazio e Sar-degna) ha consegnato a sei studen-ti delle scuole medie superiori di Ro-ma i Premi “Tullio Fazi”.Si tratta di sei borse di E 1000 cia-scuna, assegnate ad alunni, che aves-sero superato al meglio situazioniiniziali di disagio personale e fami-liare (di natura economica, socio-culturale, etnica o d’altro tipo), per-venendo ciononostante a risultati dirilievo sul piano del profitto e dei rap-porti umani con i compagni di studie coi docenti.La peculiare formula dell’iniziativaha consentito di assegnare il premioa quattro studenti d’origine extra-comunitaria e a due italiani, tuttistraordinariamente meritevoli, scel-ti in una vasta rosa di candidati se-gnalati dai dirigenti scolastici.Notevoli i casi di due diciottenni, ospi-ti della Città dei Ragazzi, entrambifrequentanti un corso professionalepresso l’Istituto “Carlo Cattaneo”:

l’uno, Hassan Rahimi, rifugiato dabambino in Italia dal natio Afghani-stan dopo aver perso ogni contattocon la famiglia, privo d’ogni nozio-ne e praticamente analfabeta nellasua lingua madre, è giunto oggi adottenere voti finali quali 9 in ingle-se e 8 in italiano, matematica, in-formatica, disegno e tecnologia mec-canica; l’altro, Alfred Xhahysa, giun-to dall’Albania in condizioni di seria

difficoltà, oggi si presenta con 8 initaliano, storia e disegno tecnico e 9in inglese.Da segnalare il 17enne Amir Ta-houn, figlio di un cuoco egiziano che,nonostante difficoltà di varia natu-ra, dopo un ginnasio superato conmedie vicine al 9 (in particolare 8 initaliano, latino e greco, 10 in storiae geografia), è stato il più bravo alun-no del Liceo classico “Eugenio Mon-tale”, con la media dell’8.

Il quarto straniero è Andrei Diaco-nov, moldavo, allievo dell’IstitutoTecnico Industriale “Galileo Ferra-ris”, il quale vive con la sola mam-ma e contribuisce al bilancio fami-liare svolgendo la sera lavori di ca-meriere in una trattoria: si è distin-to come studente modello, supe-rando situazioni di forte disagio, e siè affermato con alte medie di pro-fitto nelle materie umanistiche e inquelle tecniche, raggiungendo per dipiù rilevanti risultati sportivi nel nuo-to e primeggiando in varie attivitàseminariali.Brillanti anche le due studentesseitaliane: Clelia Barbabella, di fa-miglia monoreddito, che ha corona-to il suo curriculum scolastico pres-so l’Istituto Tecnico “Enrico Fermi”con una media di 9 decimi (notevo-le il suo 10 d’informatica, sua disci-plina d’indirizzo) e Jessica Magna-no, che, malgrado la sussistenza dinon facili condizioni economiche, haconseguito senza cedimenti ottimirisultati per tutti e cinque gli anni delsuo corso d’odontotecnica presso l’I-

Il Rotary premia sei studenti romanieccellenti nonostante situazioni disagiate

Premio “Tullio Fazi 2007”Due italiane e quattro ragazzi d’origine stranierahanno ricevuto 1000 euro ciascuno

ADRIANA PANNITTERI

Amir Tahoun

Clelia Barbarella

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VOCE del ROTARYDal Distretto

Giugno 2007

Dal Distretto

stizia, scevri quindi da condizionamenti ambientali e da in-teressi personali, per comunicare esempi di scelte di qua-lità etica, come hanno fatto le tre Istituzioni selezionateper concorrere al Premio e come similmente fanno un mi-lione e duecentomila rotariani nel mondo, in una forma diideale sinergia.La premiazione ha visto l’assegnazione ex equo della pre-vista medaglia d’oro inserita in una struttura artistica rap-presentante un cavallino rampante, noto simbolo del ClubRoma Nord Ovest, a “Medici senza frontiere” e all’“Istitu-to Mario Negri”.Al momento della premiazione si avvertiva l’emozione del-la sala, ove tutti erano consapevoli dell’autentico valoredei due vincitori e del senso, del perché dei programmidell’operare umanitario rotariano ..Applausi, tanti applausi quasi a liberare il piacere di co-municare così la propria adesione allo scopo, al risultato,all’evento.La sorpresa è stata quando consegnato il premio con me-daglia d’argento al terzo Istituto, Cuam con l’Africa, e da-ta la parola a Mons. Luigi Mazzucato, che da tempo im-memorabile lo dirige, abbiamo tutti capito che avevamocon noi un vero gigante della solidarietà. Infatti abbiamoappreso dalla voce piena di sentimento dell’oratorequale importante attività da oltre cinquanta anni ilCuam svolge in Africa e con quanti eccezionali risul-tati. Molto bello e toccante è stata la lettura che Mons.Mazzucato ha fatto della ruota rotariana, interpre-tandone meravigliosamente il senso della sinergiache i denti della grande ruota vuole esprimere. Gra-zie poi alle belle parole di Silvio Garattini, fondato-re dell’Istituto Mario Negri e poi Gianfranco De Maio,responsabile medico in Italia di Medici senza fron-tiere, abbiamo ulteriormente capito la qualità del la-voro che tali istituti svolgono.Quindi ancora una volta “emozione” perché ancheloro, hanno capito come i rotariani presenti si iden-tificavano nei premiati e li apprezzavano non per unaovvia convenienza per una reale sentita profonda

stima. A questo punto la parola è passata al gior-nalista Luciano Onder, Vice Direttore del Tg2, checon garbata precisione ha prima tratteggiato lasplendida figura di Carlo Casalegno e poi ha sinte-tizzato i meriti delle tre Istituzioni selezionate dal-la Giuria del Premio cui ha fatto parte.Chiusa la cerimonia con il saluto del Governatore,altra emozione l’ha data Fabio Camarri, consigliereprefetto del Roma N.O., che ha letto alcuni pensie-ri ricchi di forti richiami alla solidarietà scritti dalmedico rotariano Albert Schweitzer.La parola è passata infine al pianoforte splendida-mente suonato dalla rotariana professoressa Mar-cella Crudeli. È difficile ora, con poche parole, rap-presentare l’emozione di sentire le note della mu-

sica di Chopin esplodere all’interno della austera ma so-lenne aula della Protomoteca mentre dalle grandi finestresi vedeva il cielo rosso del tramonto sul panorama del fo-ro romano.Lo stesso panorama, nell’imbrunire di un cielo terso, ci hapoi accolto nel limitrofo terrazzo del Vittoriano dove unaconviviale tra rotariani ha concluso degnamente la mani-festazione.Il Presidente internazionale del R.I. ha recentemente ri-cordato un pensiero di Eleonor Roosvelt: “Il futuro appar-tiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni”.È vero: perché insieme ai soci del Roma Nord Ovest ho so-gnato di dare al Premio Casalegno un contenuto più vici-no agli ideali rotariani, ed a tal fine ho cercato di comuni-care il senso della sinergia tra Istituzioni medico umani-tarie di grande qualità, il Comune di Roma che ci ha datouna sede prestigiosa ed la condivisione percepibile negliocchi e nelle parole dei convenuti, sulla giustezza di quan-do noi rotariani avevamo scelto di fare e realizzato.Questo sogno si è avverato e forse Marco Aurelio, l’altrasera, dall’alto del suo cavallo, sotto una luna che illumi-nava felice il paesaggio più bello del mondo, ha sorriso connoi per l’emozione di sentirsi un rotariano d’epoca.

“Emozionante” questoè il primo commen-to che mi viene spon-

taneo per ricordare la cerimo-nia di consegna del 29° Pre-mio Casalegno.Infatti il successo di una ma-nifestazione si misura nellaquantità di sensazioni positiveche riesce a trasmettere ai pre-

senti e nella sintesi emozionale che poiresta nel tornare a casa.Questa edizione non era facile e forse èstata una delle più belle, facendo viveremomenti emotivamente coinvolgenti.Per la prima volta dal 1981, anno dellasua istituzione, il premio non era desti-nato a giornalisti, in memoria di Carlo Casalegno, vice di-rettore della Stampa ucciso dalle brigate rosse, bensì adistituzioni medico umanitarie.La giuria ha pertanto selezionato tre prestigiose istituzio-ni, “ Medici senza frontiere”, “Istituto Mario Negri” , Cuamcon l’Africa”, ed i rotariani dei dieci diretti italiani hannoattribuito una sostanziale parità di voti alle prime due, cuiè stato quindi conferito il premio ex equo.I partecipanti sono stati subito coinvolti nell’importanzadell’evento, dalle sentite e puntuali parole introduttive pro-nunciate dal Vice Sindaco di Roma, on. Maria Pia Garava-glia. La sala della Protomoteca in Campidoglio, maestosanella sua austerità, con statue e busti ad onorare la sto-ria, gremita da oltre trecento rotariani, è stata giusta cor-nice all’importanza, all’omaggio che i partecipanti voleva-no tributare attraverso il correre di una bella, dovuta ce-rimonia , a chi opera per sostenere la difficoltà dell’uomo,laddove le condizioni del vivere sono difficili, pressoché allimite del possibile. L’organizzazione dell’evento ha volu-to avere con la presenza e la parola dell’on Garavaglia –in passato anche Ministro della Sanità - chi poteva auto-revolmente commentare e puntualizzare i profili delle treistituzioni, presenti alla cerimonia con i loro esponenti piùprestigiosi.Nel mio compito di Presidente del Club che da sempre or-ganizza il Premio ( ed in sostituzione del socio past Presi-dent Piero Amenta, Presidente della Commissione per laorganizzazione del Premio, assente per contingenti diffi-coltà ) ho illustrato lo spirito e gli intenti del rinnovamen-to del Premio. Un Premio più “rotariano”, nel senso di es-sere maggiormente proteso a sottolineare non solo i va-

lori morali, ma l’impegno concreto di chi opera nella soli-darietà in qualsiasi zona nel mondo ove ingiustizia, ca-renze e bisogno trovano nella solidarietà la prima e disin-teressata fonte di aiuto.Un premio che riconosca lk’enor-me valore del retto agire, quale esempio di professionali-tà e, in fondo, di vera utilità per la convivenza fra genti di-verse.Quest’obiettivo si poteva raggiungere solo uscendo dal li-mite rappresentato da un’unica categoria, che fino a que-st’anno era quella dei giornalisti, consentendo invece discegliere ogni anno un diverso settore professionale. Ri-mane e si rafforza il principio di base del premio che vuo-le che il vincitore del Premio possa rispondere, proprio insintonia con la formazione rotariana, alle note quattro do-mande di cui al documento del 1932: “ l’esempio di unaprofessionalità di alto livello etico come guida per gli altriverso una migliore qualità della vita di tutti”, Questo de-ve essere lo scopo primario del Premio Casalegno, in ar-monia con il meraviglioso ed indimenticato esempio di Car-lo Casalegno.Mi è piaciuto ricordare una frase di Marco Aurelio, impe-ratore romano del II° secolo d.C., la cui presenza con lastatua equestre sita nella limitrofa piazza del Campidoglio,lo rendeva quasi un virtuale partecipante alla cerimonia eil cui pensiero è molto vicino all’ideale rotariano perché fe-ce del vivere in modo esemplare l’essenza della sua vita.Sue le parole che potrebbero essere di Paul Harris “Se nonè giusto, non lo farlo; se non è vero, non dirlo: perché latua volontà è libera”.Questo bellissimo pensiero mi è sembrato una esortazio-ne a sentirsi “liberi” di comportarsi secondo equità e giu-

Rinnovamento e tradizioneUn emozionante Premio “Casalegno”

GIORGIO CASTELLUCCIPresidente Rotary Club

Roma N.O.

Il presidente Giorgio Castellucci assieme alle entitàpremiate rappresentate da (vedi da sinistra):Prof. Giorgio Garattini, Mons. Luigi Mazzucato eGianfranco De Maio

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Dal Distretto

Giugno 2007

Prodotto non in commercio. Proprietà del Distretto 2080 Rotary International.

Concerto diretto da Lucio Ivaldi

Georg Philipp Telemann (1681-1767)Ouverture “Wassermusik” (Musica sull’acqua) -“Hamburger Ebb’ und Flut”Ouverture – Grave, AllegroSarabande – Teti dormienteBourrée – Teti si risvegliaLoure – Nettuno innamoratoGavotte – Le Naiadi giocanoHarlequinade – Tritone scherzosoTempesta – Eolo impetuosoMenuet – Zefiro gradevoleGigue – Bassa e alta mareaCanarie – Gli allegri marinai

Antonio Vivaldi (1678 - 1741)Magnificat RV 610Magnificat anima mea Dominum – CoroEt exsultavit – Soli e CoroEt misericordia – CoroFecit potentiam, Deposuit potentes – CoroEsurientes implevit bonis – DuettoSuscepit Israel – CoroSicut locutus – CoroGloria Patri, Amen – Coro

Consort Vocale DiapenteAccademia Ottoboni

(esecuzione con strumenti originali)

Concerto diretto da Christian Capocaccia

Ottorino Respighi (1879 – 1936)Fontane di RomaLa fontana di Valle Giulia all’albaLa fontana del Tritone al mattinoLa fontana di Trevi al meriggioLa fontana di Villa Medici al tramonto

Antonin Dvorak (1841 – 1904)Carnival Ouverture

Orchestra Città Aperta

––––––––––––––

Consort Vocale DiapenteRita Alloggia, Sara Della Porta, Daniela Parrucci,Paola Ronchetti, soprani - Chiara Guglielmi, DanielaMy, Marco Paganelli, Bianca Simone, contralti -Giorgio Carducci, Pablo Cesar Cassiba, RobertoStaccioli, Ugo Tarquini, tenori - Simone Atzori,Matteo Busacca, Amleto Luciano Massa, GiulianoMazzini, bassi

Accademia OttoboniRiccardo Minasi, violino - Francesca Giuffrè, violino -Raùl Orellana, violino - David Simonacci, violino -Giancarlo Ceccacci, violino - Paolo Perrone, violino -Teresa Ceccato, viola - Pietro Meldolesi, viola e flau-to a becco - Marco Ceccato, violoncello - LudovicoMinasi, violoncello - Riccardo Coelati-Rama, con-trabbasso - Marco Minà, tiorba - Yu Yashima, clavi-cembalo - Laura Colucci, flauto traversiere - ManuelGranatiero, flauto traversiere - Martino Noferi, oboee flauto a becco - Fabio D’Onofrio, oboe

PROGRAMMA DI SALA

Roberto IvaldiGovernatore D.2080anno 2006-2007Rotary International

Il ROTARY e l’ACQUAAuditorium di Roma, Parco della Musica

23 marzo 2007

Concerto organizzatodal Distretto 2080Rotary International

Un CD rom ed un DVD sono stati realizzati con le musiche e le immagini del Concerto del 23 marzo 2007,all’Auditorium parco della Musica di Roma, nella serata Il ROTARY e l’ACQUA.Il contributo è di E.5,00 a unità. Il ricavato netto sarà interamente devoluto dal Distretto alla RotaryFoundation. Per le prenotazioni ed il ritiro rivolgersi alla Segreteria del Distretto.

FONDAZIONE OMERO RANELLETTIdel Distretto 2080 del Rotary Intarnational

Sostenete la Fondazione con il 5 per mille

Per aiutarci è sufficiente apporre la Vostra firma nel 1° spazio dell’apposita scheda –5 per mille – del Mod. 730, del CUD e del modello Unico indicando il

Codice fiscale della Fondazione

9 6 1 6 1 2 5 0 5 8 2

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VOCE del ROTARY

Quest’anno – si sente dire – ilPremio Casalegno è cam-biato: non è più il Premio di

Giornalismo Carlo Casalegno, è unaltro premio.Non è così e permettetemi di dar-vene una spiegazione.Il Rotary International è una gran-de associazione di volontariato e –in tale immenso campo di buone azio-ni e, spesso, di buoni risultati – in-tende improntare la propria azione,ponendo l’impegno professionale deipropri associati al servizio della so-cietà civile, ossia offrendo quell’im-pegno, quale contributo alla soddi-sfazione dei bisogni emergenti dal-la società.L’azione di ogni rotariano, dunque,è deputata ad un costante spirito diservizio.Ebbene fin dall’istituzione del Pre-mio Casalegno, nel tempo buio del-l’emergenza, il Rotary Club RomaNord Ovest, promotore del premio,ha inteso attestare il merito di colo-ro che, operando come giornalisti,hanno dato testimonianza significa-

tiva di quello spirito, professional-mente rispondendo alla domanda diun’informazione professionalmentecorretta e talvolta, in quell’epoca vio-lenta, a quell’impegno sacrificandola vita.Ed è appunto il riconoscimento di untale spirito di servizio l’elemento fon-dante del Premio.Trascorsi, dunque, gli anni di piom-bo - pur se, ahimè, non del tutto –finalmente, in un clima di civile con-vivenza, continuano molteplici a ma-nifestarsi azioni ed a realizzarsi ope-

re di uomini ed istituzioni che – ope-rando nei campi più diversi (medi-cina ed economia, scienza ed am-biente, sport e comunicazione e, co-sì, giornalismo) – pongono a dispo-sizione la loro professionalità persovvenire ad altrui bisogni, destina-ti a rimanere insoddisfatti.A questi uomini ed istituzioni, dun-que, da quest’anno il Rotary ClubRoma Nord Ovest ha voluto amplia-re la platea dei destinatari del Pre-mio, doverosamente mantenendo-ne l’intitolazione a Carlo Casalegno,esempio insigne di impegno profes-sionale al servizio della società civi-le.Così operando, il Rotary Club RomaNord Ovest ha esclusivamente inte-so ricercare, anche laddove una si-mile ricerca non era stata fino ad og-gi condotta, significative azioni edopere, sempre improntate allo spi-rito di servizio: esso è e rimane l’e-lemento fondante del Premio, il suosolo fil rouge.Ne sia riprova il fatto che gli uominie le istituzioni, ai quali di anno in an-no il Premio sarà assegnato, avran-no pur sempre dato prova di avereoperato in armonia con gli ideali dicomprensione, amicizia e solidarie-tà, ai quali da sempre è ispirata l’a-zione del Rotary International.Lunga vita, dunque, al nostro – uni-co – Premio nazionale Carlo Casale-gno!

Dal Distretto

Il fil rouge del Premio Nazionale“CARLO CASALEGNO” PIERO AMENTA

Premio CASALEGNO di Roberto Ivaldi

Quando nel 1981 venne istituito questo Premio, in memoria di Carlo Casalegno, uccisodalle BR mentre svolgeva il suo lavoro di giornalista attento ai valori della libertà di espres-sione e della sostanziale eticità nella sua ricostruzione giornalistica del racconto dei fatti,il RC Roma Nord Ovest intendeva onorare, nel giornalista che veniva premiato, lo stesso sen-so di consenso etico del valore della libertà che aveva ispirato Casalegno nella sua vita.

In tal modo il Premio di anno in anno ci ha fatto apprezzare l’opera di tanti giornalisti,la cui opera è stata valutata e votata da tutti i Rotariani italiani, coinvolti nell’attribuzio-ne del Premio, ed il cui senso profondo di correttezza e rettitudine veniva equiparato aquello stesso dell’essere Rotariani.

A distanza di più di 25 anni si è sentito il bisogno di allargare questo Premio, oltre lacategoria dei giornalisti, a categorie più ampie di professionisti, la cui attività può essereriguardata con l’occhio attento della lente rotariana, nello spirito della nostra tetralogia:quanto faccio risponde a verità? È giusto per tutti gli interessati? Produrrà migliori rappor-ti? Sarà vantaggioso per tutti gli interessati? Con le 4 domande noi ci poniamo sulla spondacorretta del fiume e siamo certi dei risultati.

Con questo stesso spirito assegniamo il Premio Casalegno anche quest’anno nella cer-tezza di aver premiato valori etici di grande spessore, senza nulla togliere allo spirito ori-ginario dei nostri predecessori rotariani.

Speriamo che, ravvivando il Premio, questo possa continuare a vivere per molti altri an-ni ancora, senza invecchiare nello spirito e nel contenuto formalmente etico dei premiatie senza perdere nel cammino il ricordo di chi donando la vita ha onorato il senso profondodella libertà.

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Giugno 2007

pacatamente, ma con la ferma con-vinzione che sempre, e quindi an-che per il crescente fenomeno del-l’immigrazione in italia, la realtà de-ve essere affrontata nella sua og-gettiva consistenza: nell’oggi e peril domani. E nel caso dell’immigra-zione anche sulla base di principi ir-rinunciabili: per l’interesse di chi ar-riva e di chi già risiede. Un investi-mento di intelligenza e di impegnopratico per un equilibrio essenzia-le, per la serena, proficua convi-venza fra genti differenti.Il tema dell’Immigrazione, apertonel Convegno dallo scorrere delleimmagini create dal regista Ema-nuele Crialese, ha indotto presso ipresenti quella emotiva disponibili-tà a vedere la realtà del fenomenoda un’angolazione non nuova, maspesso scordata.La nostra massiccia, drammaticaemigrazione di italiani - di una nonlontanissima Italia povera - che la-cerando i legami con la terra d’ori-gine, con familiari, con la miserama almeno conosciuta condizionedel proprio vivere, si avventuravaverso la speranza. Che poco altroavrà avuto nella mente oltre que-sta forza, che niente poteva sape-

re di come sarebbe poi andata, co-sa avrebbe raggiunto, con chi, quan-do e se mai avrebbe rivisto i propriluoghi natali.Erano gli anni d’inizio del ‘900. Spe-cie nelle Americhe, del Nord e delSud, l’Italia ha depositato milioni disuoi figli.Tanti, tantissimi sono cresciuti nel-la dimensione della nuova vita e lasperanza è divenuta felice realtà pertanti di loro e poi per i loro figli e ni-poti. Oggi i cognomi, il frutto del la-voro e della tradizione civile e cul-turale degli italiani sono trama deltessuto di grandi Paesi: specie neglistati Uniti, in Argentina, in Brasile,in Uruguay. Il richiamo a questi ricordi apre ilConvegno a riflettere serenamen-te su due aspetti differenti, dove-rosamente differenti e così richia-mati: da un lato il senso dell’emi-grazione quale diritto individuale enaturale a cercare una migliore esi-stenza; dall’altro il dovere assolu-to dell’immigrato di integrarsi nel-le società ove approda, soprattut-to rispettandone norme, regole,sentimenti locali e prassi, senza perquesto lasciar morire dentro le pro-prie tradizioni, i fili identitari della

propria origine. Solo così si può par-lare di multiculturalità di una na-zione, laddove la presenza delle va-rie culture non intacca né la forzadella legge né l’indirizzo fondante– di pensiero, di politica, di etica –della società ospitante, ma ne puòarricchire il patrimonio di cono-scenza.Ciò evita altresì la ghettizzazionedell’immigrato che, paradossalmente(in relazione ad un mal inteso sen-so di tolleranza), finirebbe per tro-varsela intorno e viverla , con dan-no per la società e per se stesso. Ilnon sapere o riuscire a conviverecon nuove norme, l’essere “para-dossalmente” lasciato libero in que-sto vuoto, crea forzatamente la suaestraneità, il suo ambito razziale,pericoloso ed autoescludente. È quin-di da osservare e rimediare con fer-mezza il possibile scivolamento ver-so la deriva razzista, ancorché ap-paia il contrario, causata dalla de-bolezza, il relativismo di applica-zione di norme e regole con cui guar-dare all’l’immigrato.Per tutti, immigrati e nativi, non so-lo i diritti, ma i doveri costituisconopatrimonio di civiltà e condizione disviluppo delle comunità umane.

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VOCE del ROTARYDal Distretto Dal Distretto

Il Rotary, nato per il desiderio dicostruire le relazioni umane in-torno ad una solidale visione del

bene e dell’aiuto reciproco, porta nelsuo DNA, - attraverso il tempo - lostesso desiderio iniziale. Un deside-rio che ha preso l’indirizzo e la for-ma statutaria della disponibilità alServizio, ovvero cosa di utile, di buo-no si deve pensare e quindi fare peri consimili, per il bene comune.L’evolversi della società quale oriz-zonte e delle comunità quali soggetticon cui corrispondere è terreno prin-cipale d’attenzione del Rotary nel suocomplesso e dei Club nello specifi-co. I progetti, le azioni, il sostegnoalle soluzioni dei problemi umanita-ri a livello internazionale, naziona-le, di città o di più ristretta comuni-tà sono la traduzione nei fatti del-l’attenta osservazione dei rotariani,della loro sensibilità, del dibattito al-l’interno e all’esterno per creare ul-teriore, diffusa sensibilizzazione, e

quindi possibiliproposte, ini-ziative, proget-tazione, esecu-zione di ciò chepuò contribuirealla soluzione delproblema o a le-nirlo.Così è stato alConvegno sul-l’Immigrazione,ove acute ana-lisi sono stateportate all’at-tenzione di unnumeroso pubblico di rotariani e non.L’organizzazione del Convegno nona caso ha voluto, fra gli ospiti, chi inparticolare - per competenza, perruolo istituzionale e professionale edanche per sensibilità artistica ( fan-tasia e arte sono elementi preziosiper comprendere e aiutare gli altrie per interpretare il mondo da an-

golazioni nuove e sottili) – aveva vo-ce in capitolo, autorità, influenza,anche potere.È così che sono state sviluppatepuntuali considerazioni del feno-meno immigrazione da oratori chehanno impegnato la loro vita nel-l’analisi scrupolosa e/o nella ge-stione del sociale, saggiamente e

“Immigrazione: quale viaall’integrazione in Italia?”CCoonnvveeggnnoo organizzato dal RRoottaarryy CClluubb RRoommaa EEssttin Interclub con i Rotary Club Roma, Roma Appia An-

tica, Roma Ovest, Roma Prati e Roma Tirreno 29 maggio 2007 al St.Regis Grand. Hanno partecipato fra gli altri il Prefetto di Roma AAcchhiill--llee SSeerrrraa, l’Assessore alle politiche giovanili del Comune di Roma JJeeaannLLeeoonnaarrdd TToouuaaddìì, il vice direttore del Corriere della Sera MMaaggddii AAll--llaamm, il regista EEmmaannuueellee CCrriiaalleessee e il Chief of Department of Ho-meland Security dell’Ambasciata USA a Roma JJaacckk BBuullggeerr. Ha co-ordinato il dibattito il Past President BBaallddaassssaarree CCiicceerroo..

CLAUDIO MARCELLO ROSSIAnnotazioni

S.E. Achille Serra

Emanuele Crialese Leonard Touadì

Dario CiceroRoberto Ivaldi

Magdi Allam

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VOCE del ROTARYDal Distretto

puano, di Luigi Schiffino, che col Dott.Capuano ha lavorato in stretto con-tatto; del Dott. Moretti, della dott.ssaMaria Luisa Tosches, Ispettore del-la Sezione femminile della CRI, se-

de di Roma, del Governatore RobertoIvaldi.Il Governatore Distrettuale, nel suointervento, ha ricordato che i prin-

cipi della Croce Rossa sono simili aquelli del Rotary. Ha poi aggiunto:“Sono particolarmente lieto di potercontribuire a migliorare l’assistenzasanitaria per gli utenti più piccoli, bi-sognosi di attenzioni specifiche equalificate, ancor più quando il no-stro nome è associato a quello di unaistituzione importante ed universal-

mente riconosciuta come la CroceRossa”. Dopo il taglio inaugurale del nastro,la Banda Musicale del IX Centro diMobilitazione della CRI ha allietatogli intervenuti con una pregevoleesibizione di brani musicali, che hatrovato il consenso e l’applauso deipresenti.

I giovani dell’Interact Roma Appia Antica-Palatinoin una performance teatrale per il progetto “Ambulanza pediatrica”

È ampiamente positivo e incoraggiante il bilancio delle attività dei giovani dell’Interact Roma Appia Antica-Palatino.Il Club è stato costituito nell’anno rotariano 2002-2003: club padrini Roma Appia Antica e Roma Palatino, allora Presidentidei club il Governatore in carica Roberto Ivaldi (Appia Antica), e Luigi Schiffino (Palatino), Governatore Filippo Pirisi.Quest’anno, in stretto contatto con i club padrini, i giovani dell’Interact si sono dedicati a diverse attività: nel periododelle feste di Natale 2006 hanno raccolto dei fondi attraverso un mercatino, hanno realizzato una Befana per i bambinibisognosi.Hanno frequentato, insieme con altri giovani delle Scuole Medie Superiori, un corso dell’AGISCUOLA: “Educazione all’im-magine : come si legge un film”, organizzato e diretto dalla Dott.ssa Luciana Della Fornace. Al termine del corso, in unaserata rotariana, i giovani hanno ricevuto, con l’applauso e il compiacimento dei Soci dei Club Padrini, l’attestato del cre-dito formativo maturato nella frequenza del Corso.Dulcis in fundo: i giovani Interact hanno dato un valido contributo alla conclusione del progetto, realizzato dai ClubRomani, in sinergia con la CRI di Roma, di dotare la sezione del DEA del Policlinico Umberto I di un’ambulanza pediatricae neonatale.Il 14 maggio, infatti, per contribuire al finanziamento del progetto “ambulanza pediatrica”, si è svolta la rappresentazio-ne teatrale della Compagnia “AD HOC GIOVANI”, della quale fanno parte giovani studenti delle Scuole Superiori e giovanidell’Interact Appia Antica-Palatino. Organizzato da Piero Papale (Presidente RC Roma Palatino), con la collaborazione delRC Appia Antica , Presidente Pier Luigi Marconi, e con il coinvolgimento dei Club Romani, lo spettacolo si è svolto al TeatroItalia, generosamente offerto dal gestore, dott. Pietro Longhi, presidente dell’AGIS Lazio, con il Patrocinio dellaPresidenza del Consiglio Comunale di Roma e della Provincia di Roma.La dott.ssa Fiammetta Fiammeri, Presidente Nazionale della Federazione Italiana Teatro Amatori (F.I.T.A.), ha direttomagistralmente i giovani attori, i quali hanno interpretato con insospettata bravura, vivacità e grande senso dello humorla commedia “Non sparate sul postino”, di Derek Benfield , una commedia ricca di equivoci e di situazioni esilaranti, sot-tolineati da frequenti applausi a scena aperta da parte del pubblico.È stata una serata bella, ricca di significati importanti, di valori umani, nella quale i giovani insegnano la speranza e l’ot-timismo malgrado tutto, nella quale le sinergie offrono buoni risultati, e si dimostra che l’entusiasmo, oltre la fede, puòmuovere le montagne. Mariacristina Romano – Rotary Club Roma Palatino

Dal Distretto

Giornata da ricordare quelladi domenica 6 maggio, cheha visto realizzarsi un pro-

getto importante: quello di dotarela Croce Rossa Italiana di Roma diun’ambulanza pediatrica, che man-cava in un contesto così vasto e conuna grande incidenza di urgenze alivello infantile. La nuova ambulanza, dotata di at-trezzature molto sofisticate di ulti-ma generazione, è predisposta peril primo soccorso e trasporto di bam-

bini, e per la rianimazione neonata-le, e verrà utilizzata dal DEA pedia-trico del Policlinico Umberto I. Tutti i Rotary Club di Roma hannoaderito alla proposta del Segretariodel Co.In, dott. Luigi Schiffino, (RCRoma Palatino), di portare a termi-ne il progetto, iniziato dalla CRI, perl’acquisto dell’unità pediatrica. Lo spirito di solidarietà si è attivatoall’interno dei Club, con la realizza-zione di un concerto, e con la par-

tecipazione dei giovani dell’InteractAppia Antica-Palatino. Questi, insie-me ad altri giovani studenti dellescuole Superiori, hanno realizzatouna rappresentazione teatrale (“Nonsparate sul postino”), il cui ricavatoè stato devoluto al “progetto ambu-lanza pediatrica”. Al termine di un intenso lavoro dipreparazione, il 6 maggio, nella se-de romana della CRI di Via Ramaz-zini 37, è stato firmato il Protocollod’intesa tra il Comitato ProvincialeCRI di Roma, rappresentato dal Pre-sidente, dott. Fernando Capuano, e

i Rotary Club Romani, rappresenta-ti dal Segretario del Co.In., dott. Lui-gi Schiffino (RC Roma Palatino). Erano presenti all’evento il Diretto-re del DEA pediatrico dell’UmbertoI, dott. Moretti, Volontarie e Dirigentidella CRI, rappresentanti delle For-ze Militari legate alla CRI, il Gover-natore Roberto Ivaldi, i Presidenti ei Soci dei Club Romani con i familia-ri, Autorità, amici della CRI e del Ro-tary, medici e personale specializ-zato.Numerosi gl’interventi: del Presi-dente Provinciale della CRI, dott. Ca-

Un dono per leemergenze pediatricheCon la partecipazione di tutti i Rotary Club Romani,realizzato il progetto dell’Ambulanza pediatrica e neo-natale per la CRI di Roma. Hanno partecipato allaraccolta fondi anche i giovani dell’Interact Appia An-tica-Palatino. MARIACRISTINA ROMANO

Rotary Club Roma Palatino

Il Governatore Roberto Ivaldi - attorniato da alcuni dei Presidenti presenti, dal PDGe da esponenti della CRI - in una foto di gruppo vicino all’ambulanza, nel corso dellacerimonia di inaugurazione.

foto sopra:Luigi Schiffino

illustra il percorsoper la

realizzazione delprogetto, insieme

a FernandoCapuano.

foto a destra:un momento della

cerimonia.

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INSERTO SPECIALEVoce Del Rotary - Giugno 2007

• Nota Introduttiva• Il quadro generale

Il PROGETTO:– Sensibilizzazione– Iniziative dei Club– Formazione operatori

IlROTARYel’ACQUAPropostaprogettualeper il triennio2007-2010Distretto 2080

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VOCE del ROTARYDal Distretto

Appuntamento

Per un abbraccio, per un auguriodi buon lavoro

PASSAGGIODEL COLLARE

Roberto Ivaldi Franco Arzano

Casina di Macchia Madama27 Giugno 2007

Roma

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In preparazione della giornata rotariana per l’Acqua del24 marzo 2007, il distretto 2080 aveva proposto aglialtri nove Distretti italiani, sin dall’inizio del 2006, unprogetto ed una manifestazione congiunta quale condi-visa risposta del Rotary italiano all’appello del RotaryInternational che focalizza l’ACQUA quale elementoper una strategia pluriennale di attenzione e contribu-zione ai problemi ad essa legati. Per lo più: scarsità neipaesi poveri, riduzione della disponibilità di acqua pota-bile nel mondo.Il lavoro portato avanti dal D.2080, sintetizzato nelNumero Speciale di VOCE del Rotary di gennaio 2007,non ha visto nel corso del tempo l’affiancamento deglialtri partners. La giornata rotariana per l’Acqua, di marzo2007, allestita dal nostro Distretto sulla base di un gran-de Concerto sinfonico di due orchestre all’Auditoriumparco della Musica di Roma (serata del 23 marzo),conbrani tutti ispirati all’acqua, ha consentito di fare il puntosull’impegno del Distretto in termini di lavoro imposta-to e realizzato, lasciando allo scorcio di anno rotarianorimanente, la maturazione delle azioni necessarie peraddivenire ad un risultato concreto.VOCE del Rotary (divenuta quest’anno elemento strut-turale di contributo all’azione del Distretto) raccoglie epresenta, attraverso questo Inserto Speciale , il puntodella situazione : dagli aspetti e dati principali del pro-blema Acqua nel mondo a quelli più specifici in Italia, ad

una proposta di progettualità (azioni concrete) per ilnostro Distretto, da portarsi avanti nel triennio 2007-2010.Questa l’eredità a disposizione che l’anno 2006-07 è lietodi consegnare ai responsabili nel distretto per i successivianni. Non si tratta di sole idee, ma di elementi maturati,di intese raggiunte con terzi,, di attività già in essere ,anche nei Club.Il contributo che possiamo dare come rotariani ai vari,acuti o striscianti problemi dell’Acqua non può esaurirsiin un momento, un anno. Come indicano i Presidentidel Rotary International, l’acqua è stata scelta ed indica-ta ai Rotary nel mondo come una strategia a cui dare viavia i contributi possibili: dalla sensibilizzazione all’uso,alla prevenzione dello spreco, alla formazione dei tecniciper la ricerca e gestione nei paesi poveri, alla solidarietàattraverso azioni umanitarie dei singoli Club.E questo è esattamente il senso ed il contenuto del nostroProgetto Il ROTARY e l’ACQUA. Una piccola, ma con-creta eredità fattuale per la dirigenza futura del Distretto.Vari sono stati durante il corso del 2006-07 le giornate oconviviali dedicate dai Club al tema dell’acqua.Per gli elementi forniti - da cui i contenuti principali eprogettuali esposti nel presente fascicolo - si ringrazianoin particolare i RC Latina e RC Roma Nord ed il PP RCNapoli Est Prof. Alberto Carotenuto, Doc. Fisica tecnica,Università Partenope.

Nota introduttiva

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L’obbiettivo del Millennio del-le N.U. è ridurre del 50% –entro il 2015 – la percentua-le di persone che non posso-no accedere ad acqua non in-quinata e depurata.I principali dati sull’acqua og-gi, da differenti angolazioni:• 1.2 miliardi di persone sen-

za acqua potabile• 2.5 miliardi di persone con

acque senza sufficienti trat-tamenti di depurazione

• 6000 bambini muoiono gior-nalmente per mancanza d’acqua non inquinata.

In particolare la mancanza di acqua “sicura” è presente in:– Etiopia 78%”, Somalia 71%, Chad 66%, Mozambico

58%, Guinea 56%, Congo 54%– volume totale d’acqua sulla terra :1,4 miliardi di Km cu-

bi.– volume delle risorse acqua dolce :24 milioni di Km cu-

bi, con il 69 % sotto forma di ghiaccio e neve perma-nenti (montagne e poli)

– 30% di acqua è situato sotto terra ( 8 milioni di Km cu-bi).

Volume dell’acqua dolce dei fiumi e dei laghi :105.000 Kmcubi, ovvero solo lo 0,3% del totale dell’acqua dolce nelmondo.

Altri aspetti del problema• Nel 2030 la popolazione urbana sarà quasi 2/3 della po-

polazione mondiale, con vertiginoso aumento della do-manda nelle zone urbane.

• Grande problema è l’agricoltura. L’international WatersAssessment la indica comeuna minaccia grave per l’ac-qua dolce, con un peggio-ramento del problema al-meno fino al 2020, anno incui finisce lo studio.

• Necessaria la Pianificazioneagricola, ( piantagioni cor-relate a regioni in relazionealla disponibilità di acqua eall’evaporazione ambienta-le).

• Rischio di futuri e principaliconflitti per la dispèonibili-tà di risorse idriche. DiceGotthilf Hempel, biologomarino dell’università di kiel,

Germania. “ Nel lungo ter-mine, la lotta per l’acqua,sarà più drammatica di quel-la per il petrolio. Per il pe-trolio ci sono dei sostituti,per l’acqua no”.• I megatrend di lungo pe-

riodo fanno prevedere unasituazione idrica caratte-rizzata da un consumo cre-scente di acqua potabile,a fronte di una disponibi-lità di acqua sempre piùridotta.

• La regolamentazione del mercato delle risorse idriche sa-rà più pervasiva soprattutto in ragione delle esigenze am-bientali e dell’aumento dei costi.

Per queste ragioni, il trattamento dell’acqua costituirà ilrequisito necessario per continuare lo sviluppo econo-mico nel lungo periodo.

Il caso ITALIA: un mare di sprechi– Disponibilità annua teorica per usi civici e produttivi:

155 miliardi di mc.– Quota pro-capite (abitante): 2.700 mc– Il 97% dell’acqua dolce è nelle falde acquifere. L’acqua

effettivamente utilizzabile per tutti gli usi scende a 42miliardi di mc, pari a 764 mc a persona, ovvero circa2.000 litri giorno/persona.

– Un italiano su due beve solo acqua minerale (l’italia èprima nel consumo pro/capite)

– L’acqua era erogata fino a poco tempo fa, , da 6.000 sog-getti diversi, attraverso 13.000 acquedotti, per 8 miliar-

Il quadro generale

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di di mc. Molti enti, seppur chiusi con la riforma del1994 sono ancora in vita

– Un terzo almeno dell’acqua disponibile (2 milioni mc)si disperde (aspetti di fatiscenza e corrosione delle reti)

– Il 40% dell’acqua per irrigazione si perde lungo le tuba-zioni.

– L’Italia è il paese che consuma più acqua in Europa, ilterzo nel mondo dopo Canada e Usa.

– Non sono praticati il riutilizzo ed il riciclo.

– Esiste un voluminoso insieme di direttive, di autorità,senza un coordinamento a livello europeo.La gestionedeve essere in relazione ai bacini e deve tener conto deisoggetti utenti (partecipazione). Sono necessari Piani digestione.

Gli Obiettivi– Tutela e miglioramento della qualità delle acque– Conseguimento equilibrio del bilancio idrico (fabbiso-

gno/disponibilità)– Risparmio di acqua pregiata– Riciclo e riuso delle acque reflue– Regolamentazione del riutilizzo delle acque reflue do-

mestiche, urbane ed industriali– Definizione delle destinazioni d’uso e dei relativi requi-

siti di qualita’

– I principi di Precauzione (comportamenti)di prevenzione (mal uso)di Protezione (utilizzazione sostenibile. Questo comportalo sviluppo del principio di Solidarietà fra generazioni).

– Acqua da proteggersi in quanto tale, è un patrimonio– Un maggiore trattamento dell’acqua e un’organizzazio-

ne del ciclo idrico offrono soluzioni che possono anda-re incontro alle esigenze di qualità dell’acqua, ridurre icosti e rafforzare la competitività delle diverse regioni.

Esempi di consumo di acqua per produrre :– una tonnellata di carta servono fino a 45 m3

– una lattina di coca-cola sono necessari 40 litri;– 1kg di zucchero 120 litri;– 1kg di carta 280 litri;– 1 kg. di grano 1500 litri– 1 pollo arrosto 3500 litri– 1 kg. di carne d’agnello 10.000 litri– un’automobile 380.000 litriContesti di progetti/servizio per il Rotary– Raccolta e cisterne per acqua piovana– Nuovi pozzi– Depurazione delle acque: filtri bio-attivi– Mini-acquedotti– Formazione operatori in tecnica-idraulica (specie rura-

le), studio suoli, inavasi, mini-reti, ricerca, botanica , eccper operare in Paesi con carenze idriche.

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Il Rotary, entità nata oltre 100 anni fa e sviluppatasi costantemente nell’at-tenzione ai bisogni delle Comunità locali ed ai grandi temi nazionali ed in-ternazionali legati allo sviluppo dell’Uomo, dei suoi valori e delle sue neces-sità, ha ritenuto essere l’ “acqua” uno dei capitoli primari dei propri indiriz-zi. Il Distretto 2080 ha avviato nell’anno 2006-2007 un’iniziativa di carat-tere progettuale della durata di tre anni per una Campagna Educativa all’UsoConsapevole e responsabile dell’acqua e alla formazione di operatori di Pae-si carenti di risorse idriche o con gravi difficoltà di ricerca e distribuzione.

Tale progetto/proposta si articola nei seguenti capitoli:

1. Sensibilizzazione: sviluppo di appropriata conoscenza e comportamenti relativi nel ri-sparmio dell’acqua;

2. Iniziative dei Club: appoggio ed indirizzo del Distretto per la continuazione ed incre-mento di loro progetti in risorse idriche per comunità carenti;

3. Formazione: corsi e borse di studio per operatori provenienti da comunità estere con pro-blemi di grave insufficienza di risorse idriche. Apprendimento di tecniche e modalità perla ricerca, la conservazione e la distribuzione dell’acqua.

Proposta progettuale

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L’iniziativa ha lo scopo di sviluppare un’adeguata sensibilizzazione alla preziosità dell’elementoacqua, alle problematiche delle risorse idriche da cui derivi un uso consapevole delle stesseevitandone sprechi e preservandone la conservazione.Questi indirizzi prevedono un’adeguata campagna di comunicazione e di educazione allo scopo.Di seguito la traccia, articolata nel tempo, per concretizzare l’iniziativa.

1o annoNazionaleIdeazione di una brochure-decalogo sull’uso corretto dell’acqua distribuito durante eventi (es.Convegno FAO)Annuncio 10 bandi di gara per 10 borse di studio (uno per ogni Distretto)Realizzazione di un sito educativo all’uso consapevole dell’acquaUna conferenza stampa di presentazione del progetto triennale (a giugno del 2007)Un ufficio stampa di lancio sui media nazionali (che si avvia già con l’evento Fao di Roma,attraverso interviste a Mr. Futa)Una cartella stampa ( vedi indice ipotetico all. “B”)Un kit formativo-informativo per i diversi Governatori/Club

LocaleAcquisto e stampa a proprie spese della brochure (personalizzabile con il nome del Club) edistribuzione nel calendario di eventi localiUna conferenza stampa a livello locale da parte di Club omogenei per superficie geografica(stessi media)

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Ufficio stampa sui media locali (stampa, tv e radio) condiviso tra Club (come sopra)Distribuzione ed uso della cartella stampa centralizzata (con personalizzazione scheda diogni Club)Contribuzione al sito centrale attraverso pagine specifiche o blog

2o annoNazionaleUna campagna di adv sui media nazionali (esempio quella realizzata nel corso del Centenario,sostenuta grazie a Pubblicità Progresso)Arricchimento del sitoAssegnazione della Borsa di Studio alle medie superioriConferenza stampa di annuncio delle iniziative dell’anno (sede e tempi da definirsi)Attività di ufficio stampa continuativoEvento con Governatori 2° anno e con Associazione da definirsi (es. WWF, Goletta Verde, ecc)

LocaleAdattamento della campagna adv centrale e diffusione gratuita) sulle testate localiPartecipazione alla consegna delle Borse di StudioConferenza stampa a livello locale (come anno precedente)Continuazione ufficio stampa sui media locali (stampa, tv e radio) condiviso tra Club (comesopra)Partecipazione all’evento Rotary nazionale

3o annoNazionaleCoinvolgimento Water-Ambassador (personaggi famosi del mondo dello sport, cinema e tv edell’impresa che si prestino a diventare testimonial della campagna educativa)Realizzazione di mini-cartoline raffiguranti i W.A. con messaggi educativi ed espositore per il lorocontenimentoConferenza stampa di presentazione da parte dei Governatori 3° anno (sede da definirsi)Arricchimento del sitoAttività di ufficio stampa continuativoRealizzazione a fine anno calendario con foto dei W.A.Evento conclusivo con Associazione da definirsi (es. Confindustria, Ministero Industria, ecc)

LocaleAcquisto di distributori di mini-cartolineContatti e accordi con luoghi di aggregazione a livello locale (alberghi, università, palestre,centri sportivi, centri commerciali, stazioni, musei, ecc)Acquisto dei calendari da porre in vendita presso i Rotary Club e presso le edicole-librerie alivello localeConferenza stampa a livello locale (come anno precedente)Continuazione ufficio stampa sui media locali (stampa, tv e radio) condiviso tra Club (comesopra)Partecipazione ad evento Rotary nazionale

Sensibilizzazione all’uso dell’acqua

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D.2080I Progetti attuali dei Club nel settore Risorse Idriche.

Anno 2006-07

La spontanea sensibilità dei Club e la loro progettualità, le iniziative Distrettuali, l’azione analitica e divulgativa diVOCE del Rotary, l’indirizzo del Rotary International attraverso le “enfasi”, hanno portato una crescita delle iniziati-ve progettuali e/o di contribuzione per l’acqua (45 ). Esse, con varie modalità tecniche o finanziarie, sono volte a favo-rire opere idriche, specie per rendere disponibile acqua potabile a comunità carenti.

Alla fine dell’anno sociale 2006-07 le iniziative rilevate nel Distretto sono le seguenti. ( in ordine alfabetico di Clubper i progetti). Non si esclude che altre iniziative e realtà operative possano essere state sviluppate dai Club od esserein corso senza ancora averne dato comunicazione all’uscita di questo numero della rivista.

R.C. I Progetti (n° 18)

Albano laziale-Albalonga: Sensibilizzazione e diffusione adesiviBosa Pozzi in EritreaCagliari est “Una goccia per il Mozambico”Colleferro Approvvigionamento Makumbì (Congo)Dorgali “Acqua Marocco”Latina “Vie dell’Acqua”Porto Torres Convegno “Gestione e Governo dell’Acqua”Rieti Progetto Idrico MalawiRoma Appia Antica Rete acqua VillaggioTogba (Benin)Roma Castelli Romani Progetto idrico AfricaRoma Centenario “Mille e una goccia” (Moulay B.)Roma Nord Ovest Pozzo Scuola Tigrai (Etiopia)Roma Parioli Potabilizzazione rete idrica Cucapà (Messico)Roma Sud Est Progetto idrico IsmaniRoma Sud Ovest Progetti idrici in Burchina FasoPorto Torres Convegno AcqueSiniscola Sistema approvvigionamento idrico Akrur, Eritrea”Tempio Pausania Progetto idrico RC Beica (Mozambico)

R.C. I contributi (n° 26)

Alghero Missione Akrur (Eritrea)Bosa Missione Akrur (Eritrea)Cagliari Nord Missione Akrur (Eritrea)Makomer Missione Akrur (Eritrea)Ogliastra Missione Akrur (Eritrea)Oristano Missione Akrur (Eritrea)San Luri e medio Campidano Missione Akrur (Eritrea)Sassari Missione Akrur (Eritrea)Sassari Nord Missione Akrur (Eritrea)Sassary Silky Missione Akrur (Eritrea) e Pozzi in MozambicoSiniscola Missione Akrur (Eritrea) e Acqua MaroccoOzieri Missione Akrur (Eritrea) e Pozzi in MozambicoFlaminia Roma Pozzo Burchina FasoLa Maddalena Progetti risorse IdricheNuoro Acqua MaroccoRieti Risorse Idriche malatiRoma Progetti idrici AfricaRoma Appia Antica Rete Villaggio Togba (Benin)Roma Cassia Rete Villaggio Togba (Benin) e Acqua MaroccoRoma Foro Italico Pozzi in AfricaRoma est Acqua MaroccoRoma Mediterraneo Risorse Idriche beninViterbo Ciminia Acqia Panvei-Maharashtra (India)

Indirizzo e sostegnoallo sviluppo della progettualità per l’acqua

Il Distretto seguirà con particolare attenzione la meritoria attività dei singoli club rivolta a favorire la disponibilitàdi risorse idriche per comunità carenti e/o altre iniziative che sviluppino il tema della sensibilizzazione all’uso dell’ac-qua. Il Distretto sarà altresì attento ad esaminare assieme ai club le possibili vie di finanziamento che in ambito Rotary,specie attraverso Rotary Foundation, siano fruibili.

L’indirizzo delle attività dei club rivolte al settore acqua comprende anche la loro ricerca e selezione di richiesteAPIM emergenti dal registro del Rotary International. È auspicio che alla fine del 2006-2007 la cifra raggiunta di ben45 iniziative di club (fra progetti e contributi) indirizzata ai problemi dell’acqua nel mondo, sia via via crescente neiprossimi anni a dimostrazione della sensibilità e capacità dei club ad operare per la priorità “Acqua”

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INTRODUZIONEQuesta dichiarazione può apparire ovvia e rappresentareun dato di fatto per molte persone nel mondo, soprattut-to per coloro i quali sono nati e cresciuti in un paese svi-luppato, ma non certamente per gran parte della popola-zione africana che lotta quotidianamente per avere unaquantità minima di acqua per soddisfare i propri bisognifondamentali. Nonostante l’Africa sia considerata gene-ralmente abbondantemente dotata di acqua, la popola-zione del continente, sia essa urbana che rurale, soffre diuna grave carenza, quantitativa e qualitativa, di acquapotabile ed è soggetta ai gravi rischi di sicurezza alimen-tare, strettamente correlata con l’esposizione alle malattiederivanti da carenza idrica.Questa tragica situazione è attribuita non solo alla man-canza di acqua, ma principalmente ai livelli molto bassidi accesso alla risorsa ed alle caratteristiche inadeguate delsistema idrico continentale.Al Secondo Forum Mondiale dell’Acqua si è stabilito didover dimezzare entro il 2015 la percentuale di popola-zione senza accesso sostenibile all’acqua potabile; questotarget è stato successivamente adottato dai MillenniumDevelopment Goals (MDG).Per il raggiungimento effettivo di tale obiettivo, secondoquanto emerge dai dati di una recente indagine, nellezone urbane dell’Africa sarà richiesto un aumentodell’80% del numero di abitanti con accesso sostenibilealle risorse idriche. Solo per il mantenimento dei livelliattuali di copertura idrica, in considerazione della cresci-ta naturale e della progressiva urbanizzazione, la popola-zione urbana servita dovrebbe aumentare di più di 10milioni di unità ogni anno durante lo stesso periodo.

Quello del “Business as usual” risulta quindi essere unoscenario inaccettabile per la gestione idrica e per il siste-ma sanitario africano, soprattutto considerando le graviconseguenze di pubblica sanità. Ci troviamo di fronte aduno scenario che presenta un crescente livello di consa-pevolezza ed una generale convinzione del fatto che qua-lunque tentativo di invertire la tendenza alla povertàendemica ed al sottosviluppo che colpisce i paesi africanidebba essere basato su modelli di sviluppo integrati edattraverso la gestione nazionale e regionale delle risorseidriche ed ambientali per uno sviluppo sostenibile.Questa è la maniera più sicura per garantire alla popola-zione africana accesso all’acqua potabile e sicurezza ali-mentare.Questi obiettivi possono essere conseguiti attraverso larapida applicazione del IWRM in relazione al bisognodello sviluppo delle risorse idriche in Africa in manieraolistica e nel rispetto per la conservazione ambientale.La visione attuale che pone le basi per la gestione inte-grata delle risorse idriche (IWRM) è basata su una consi-derazione di fondo: l’acqua è un bene sia economico chesociale ed il suo sviluppo e la sua gestione devono essereeseguiti in piena armonia con l’ambiente. È, infatti, que-sto il momento di sfruttare le conoscenze e le competen-ze umane, le capacità istituzionali, nonché i moderniavanzamenti nella scienza e nella tecnologia per riuscire aconfrontare le interazioni del ciclo idrologico con i biso-gni delle società, nel rispetto dell’ambiente.La diffusione delle conoscenze e delle informazioni ed iltrasferimento delle tecnologie costituiscono parte fonda-mentale di un processo indivisibile che, se concepitoentro una struttura complementare, contribuirebbe

Formazione e Borse di studio Titolo dell’iniziativa IL CONTRIBUTO DEL ROTARY ITALIA PER LA GESTIONE INTEGRATADELLE RISORSE IDRICHE - AFRICA SUB-SAHARIANA

Paesi beneficiari Ethiopia – Uganda - Eritrea – Kenya – Sudan – Tanzania – Angola- Mozambique– Zambia – Zimbabwe – Niger – South Africa - Burkina Faso – Ghana – Nigeria –Ivory Coast – Senegal – Cameroon – Congo - Mali

Area AFRICA SUB-SAHARIANA

Numero dei partecipanti 20

Durata 2 months in Italy

Costo totale 179.500 Euro

Finanziamento DistrettiRotary Club Italia 147.000 Euro

Ente esecutore Comitato Nazionale Italiano IHP Unisco - WARREDOC Università per Stranieridi Perugina

Il contributo del Rotary Italiaper la gestione integrata delle risorse idriche

“Il diritto dell’uomo all’acqua è indispensabile per condurre una vita con dignità. È un presupposto per la realizzazione deglialtri diritti umani” Comitato delle Nazioni Unite per i Diritti Economici, Sociali e Culturali.

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sostanzialmente alla Capacity building, umana ed istitu-zionale, necessaria per affrontare la più ampia questionedella gestione integrata delle risorse idriche in sostenibili-tà con l’ambiente. Le figure professionali coinvolte nellosviluppo di tali risorse in Africa necessiteranno, quindi, diuna accurata formazione ed un continuo training peradattare ed utilizzare le nuove conquiste scientifiche etecnologiche nella risoluzione dei problemi relativi allerisorse idriche ed al degrado ambientale.

MotivazioneI problemi principali relativi allo sviluppo ed alla gestio-ne delle risorse idriche in Africa, a prescindere dallecostrizioni economiche, sono stati identificati nella scar-sità di dati attendibili e nella mancanza di capacità,umane ed istituzionali, necessaria per la realizzazione delIWRM (Gestione Integrata delle Risorse Idriche). Il livel-lo di sviluppo delle risorse idriche in molti paesi africanirisulta essere molto basso in quasi tutti i settori correlatiall’uso di acqua, come evidenziato all’interno dell’AfricanWater Vision 2025.Questo potrebbe rappresentare un beneficio inaspettatose coincidesse con la pianificazione di politiche per laprogettazione, lo sviluppo e la gestione delle risorse idri-che in Africa, approfittando dell’avanzamento scientificoe tecnologico e delle esperienze positive e negative deipaesi sviluppati, attraverso programmi di formazione etraining per attivare i necessari meccanismi di trasferi-mento delle tecnologie.In particolare, l’Africa risulta essere sprovvista di un ade-guato quadro professionale con competenze specificheche possano affrontare il complesso scenario della scarsi-tà di risorse idriche, della variabilità climatica e dellagestione condivisa delle acque internazionali.Esiste quindi un crescente bisogno di formare figure pro-fessionali (uomini e donne) che siano in grado di affron-tare con competenza teorica e pratica i problemi relativialla gestione integrata delle risorse idriche (IWRM).Attualmente, la maggior parte dei paesi dell’Africa sub-sahariana è sprovvista, infatti, di potenziale accademico,nonché delle infrastrutture necessarie alla preparazione ditali figure professionali.La proposta del corso presente è quindi giustificata dallanecessità di addestrare i tecnici e i quadri del settore,come rilevato e consigliato nei documenti dell’AfricanWater Vision e del suo Framework e come si evidenziaanche dal documento dell’Integrated Land e WaterManagement Action Programme. Le tematiche principa-li affrontate dal corso coprirebbero:• La molteplicità dei bacini internazionali.• La variabilità spaziale e temporale delle piogge.• La carenza idrica.• Le inadeguatezze istituzionali e finanziarie.

• L’inadeguatezza dei dati e la scarsità di capacità umane.• L’inadeguato sviluppo delle risorse idriche.• La diminuzione e degradazione delle risorse idriche

attraverso le azioni umane.• Il sicuro accesso al rifornimento idrico ed ai servizi sani-

tari.• L’acqua per il cibo, per l’energia e per lo sviluppo socio-

economico.• L’elevato spreco di acqua.• Le minacce alla sostenibilità ambientale• La gestione degli impianti esistentiPer il Corso in oggetto si prevede una durata di 2 mesi, ipartecipanti sono 12 tecnici esperti di alcuni paesidell’Africa Sub Sahariana forniti di laurea o diploma d’i-struzione superiore in discipline scientifiche e tecniche,che sono in servizio presso strutture pubbliche del setto-re nel loro Paese d’origine; tali tecnici verranno selezio-nati dalle Commissioni dei 12 Distretti del Rotary ClubsItaliani (uno per ogni distretto) selezionati sulla base delleindicazioni fornite dalle strutture locali del settore idro-logico e delle risorse idriche. In estrema sintesi ogniDistretto Italiano del Rotary Club “adotta” a sua scelta unpaese di quelli censiti finanziandone il corso di formazio-ne, anche in funzione delle precedenti o future iniziativeche i Distretti hanno effettuato o effettueranno in questipaesi. Si viene, così a delineare un “contatto” tecnico trai Rotary Clubs ed i paesi sedi delle iniziative sull’”Acqua”del Rotary con tutti i benefici conseguenti di una presen-za qualificata in situ.

Analisi del ContestoL’Africa è dotata di immense risorse naturali rinnovabili,coprendo un’area con una superficie di più di 21 milionidi Km quadrati di acqua, che sono fondamentali per losviluppo sociale ed economico del continente. Le risorseidriche e territoriali del continente sono importanti perl’agricoltura che rappresenta il 34% della destinazioned’uso, che a sua volta impiega il 70% della sua forza lavo-ro, e che rappresenta il 40% delle sue esportazioni.Nel rapporto sullo stato dello sviluppo delle risorse idri-che in Africa (African Water Development Report –IWDR), recentemente pubblicato, si è evidenziato come,in termini di accesso a fonti sicure per l’approvvigiona-mento di acqua potabile, l’Africa sub-sahariana abbia unacopertura di appena il 57% della popolazione, control’80% di quella dei paesi nord-africani e l’82% che rap-presenta la media mondiale. La popolazione rurale soffredi una situazione ancora più grave. La copertura urbanadelle strutture per l’approvvigionamento idrico non sem-bra essere migliorata dal 1990 a 2002, rimanendo fermaall’82%; la copertura rurale nel 2002 è ancora ad un livel-lo molto basso (46%) anche se è aumentata del 9%,garantendo l’approvvigionamento a 69 milioni di perso-

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ne in più, tra il 1990 e 2002. Per quanto riguarda invecela media di sviluppo mondiale, la copertura dell’accessourbano e rurale a fonti sicure di approvvigionamentoidrico ha raggiunto, nel 2002, rispettivamente il 95% e il72% della popolazione.Il livello basso dell’approvvigionamento dell’acqua peruso potabile e per sicurezza di cibo non ènecessariamente collegato alla mancanzadell’acqua ma alla bassa capacità adattiva,alla mancanza della strategia effettiva perlo sviluppo e alla fine, ai vincoli economi-ci, finanziari e risorse umane. Per esem-pio, il rapporto tra i prelievi totali dell’ac-qua dei paesi sub-sahariani con il volumetotale dell’acqua rinnovabile è assai pococonfronto ai valori delle altre parti delmondo, anche sotto la media dei paesi invia di sviluppo.Questo naturalmente riflette il basso livello di accessoall’approvvigionamento dell’acqua potabile per le popo-lazioni, soprattutto quelle delle aree rurali. Nondimeno,molte nazioni Africane, oggi sono affrante da gravosi pro-blemi ambientali che non solo inficiano il loro svilupposocio-economico, ma stanno creando anche una involu-zione globale.I problemi più importanti sono il dissennato disbosca-mento, la degradazione del territorio e della risorsa acqua,l’uso insostenibile del territorio e della risorsa idrica e laperdita della sua qualità biologica. Queste minacce pon-gono la sfida per una gestione della risorsa idrica nel con-tinente africano mediante la copertura delle domandecontrastanti per l’approvvigionamento dell’acqua potabi-le e per uso sanitario, per la sicurezza del cibo, per lo svi-luppo economico e per l’ambiente. Lo sviluppo econo-mico e sociale dell’Africa, quindi, dipende da comeriusciranno gli Africani a promuovere una gestione soste-nibile della loro terra, dell’acqua e delle altre risorse natu-rali rinnovabili.Secondo la World Water Vision, l’obiettivo per l’anno2025 è rivolto prima di tutto a fornire meccanismi perfe-zionati per integrare gli sforzi già esistenti per una soste-nibile gestione dell’acqua e del territorio. La sfida per

l’Africa è di invertire gli andamenti pre-senti di rapida degradazione delle risorsenaturali attraverso la gestione integratadelle strutture a ciò preposte affrontando iproblemi incalzanti dell’acqua con unapproccio rivolto al razionale sfruttamen-to delle risorse stesse. Un presupposto peraffrontare i problemi urgenti dell’acqua èdunque di cambiare l’andamento dall’ap-proccio frammentato verso un approcciointegrato alla gestione delle risorse idriche.

Una limitazione chiave allo sviluppo sia a livello naziona-le che continentale, è l’insufficienza di dati sulle risorseidriche. Questa limitazione è concatenata ad una inade-guatezza nelle capacità umane per il rilevamento, la valu-tazione e la divulgazione dei dati sulle risorse idriche perlo sviluppo, la pianificazione e la realizzazione dei pro-

getti. Allo stesso tempo, il progresso della scienza e dellatecnologia, unitamente all’aumento delle richieste per losviluppo in questi paesi e dall’altro lato, la sfida ecologi-co-ambientale dei nostri tempi, richiedono un grannumero di esperti dell’acqua altamente qualificati.Inoltre, l’Africa non ha un adeguato numero di tecnicialtamente motivati ed abili che possono efficacementetrattare delle complesse problematiche della scarsità del-l’acqua, la variabilità del clima e della gestione concorda-ta delle acque internazionali.L’adozione dei Principi delle Conferenze di Dublino e diRio, richiedono l’uso di un’integrata gestione delle risor-se idriche (IWRM). Le capacità per questo tipo diapproccio non sono largamente disponibili in Africa.Una programmazione intensiva per costituire tali capaci-tà è quindi legato alla preparazione del quadro dei pro-fessionisti dell’acqua (sia uomini che donne), che sianoabili nell’applicazione dei principi sopra detti (IWRM).Al momento attuale, in molti paesi dell’Africa SubSahariana, non esiste un potenziale accademico e infra-strutturale tale da consentire corsi avanzati con durata eintensità, che possano garantire il necessario fabbisognodi competenze per una gestione sostenibile delle risorseidriche ed ambientali.

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Obiettivi generaliIl trasferimento di know how verso i Pvs oggetto dellaproposta, attraverso il fattore umano, cioè avere tra gliobiettivi generali quello dello sviluppo dell’Africa SubSahariana, per il quale è indispensabile la formazione dirisorse umane preposte alla gestione delle risorse idrichecon azioni formative ed informative. Si intende con ciòperseguire la riduzione del “gap” temporaneo esistente frale conoscenze professionali acquisite e la difficoltà d’in-tendersi anche nell’ambito dello stesso paese per la rapi-da evoluzione scientifico/tecnologica in tale settore.Tra gli obiettivi generali rientra anche lo sviluppo dellestesse istituzioni locali preposte al coordinamento ed allagestione del settore, con contatti ancora più approfondi-ti e scambi frequenti d’informazioni per sfruttare almeglio l’effetto moltiplicatore della formazione, maanche per permettere l’applicazione di progetti di succes-so da una zona all’altra, vincendo le remore e gli impedi-menti di natura anche non tecnica che purtroppo ci sonoin detta area.Lo sviluppo delle risorse umane è un elemento basilareper poter riconoscere, reperire e gestire correttamente lerisorse idriche nel quadro di un’autonoma programma-zione degli obiettivi e delle politiche del settore, prospet-tate dalle stesse organizzazioni dei Pvs.Riconosciuta come prioritaria l’attività di formazione,con un’attività di ricerca applicata e di interscambio diinformazioni, magari sfruttando le possibilità della for-mazione anche a distanza, si raggiungono tappe significa-tive nello sviluppo complessivo del settore idrico che pos-sono essere verificate anche a breve termine.Specificatamente:• Mantenere e migliorare le competenze in un mondo in

rapido avanzamento scientifico, cambiamento tecnolo-gico e disfide sociali ed economiche.

• Eliminare la lacuna fra la pratica professionale ed ilrapido avanzamento nella scienza dell’acqua per andareincontro alla sempre crescente richiesta idrica dellamoderna società nel rispetto del delicato equilibrio del-l’ecosistema naturale.

Obiettivo specificoIndividuate, congiuntamente con le Organizzazioni loca-li, le linee di pianificazione e di programmazione genera-le nel settore idrico applicabili ai paesi d’origine, l’obiet-tivo specifico è quello di organizzare la formazione delpersonale nel settore della gestione delle risorse idricherelativamente alle prospettive d’intesa in un settoreampio come quello in oggetto. Lo scopo è mettere i par-tecipanti nelle condizioni di avere una conoscenza comu-ne ed omogenea necessaria ad affrontare le problematicheesistenti, con lo stesso linguaggio e con la stessa comuni-tà d’intenti legata alla corretta gestione dell’acqua. Così

facendo i partecipanti al corso, una volta formati, contri-buiscono alla definizione delle strategie di settore per tra-sferire le conoscenze acquisite nell’effettivo managementdelle risorse e sono capaci di guidare, oltre alla normaleelaborazione operativa delle attività nell’ambito dellagestione delle risorse idriche in cui sono impegnati, anchele attività scientifiche e di ricerca. Questo permette diaiutare a superare la diffidenza storica esistente tra i paesiche condividono bacini comuni transnazionali, attraver-so la creazione di una base scientifica e professionalecomune, nell’ambito di una cooperazione basata su uncontesto regionale che prende come unità indivisibile ilbacino. Tutto questo al fine di contribuire, in manieraconcreta nell’ambito della cooperazione internazionale,alla formazione di personale tecnico dei paesi delle regio-ni del Sub Sahara Africano, attraverso la realizzazionedelle agognate mete previste nell’African Water Visionnel campo dello sviluppo delle risorse umane e delleCapacity Building.Per tale scopo, il Comitato Italiano per il ProgrammaIHP dell’Unesco ed Centro WARREDOC metterà parti-colare enfasi su:1. Multidisciplinarietà e multiobiettività e criteri di stima

delle risorse idriche, progettazione e sviluppo.2. Costruzione della capacità e miglioramento attraverso

l’elaborazione e le analisi idrologiche, l’elaborazione dicasi di studio sulle risorse idriche, usando i dati localiche i partecipanti avranno cura di portare, con il sup-porto umano, tecnico e scientifico del ComitatoItaliano del programma IHP dell’UNESCO ed ilCentro WARREDOC.

3. Il miglioramento della capacità dei partecipanti nellapreparazione scientifica dei casi di studio attraversorapporti tecnici e comunicazioni durante le discussio-ni pubbliche settimanali.

4. La promozione di uno scambio attivo di idee ed espe-rienze professionali diverse fra i partecipanti.

5. Incoraggiamento ed arricchimento dei partecipantiper la possibilità di lavorare in un ambiente multicul-turale ed operativo, dal punto di vista sia della compo-sizione dei partecipanti che del carattere internaziona-le del personale accademico del Comitato Italiano delprogramma IHP dell’UNESCO e del Centro WAR-REDOC.

6. L’organizzazione di seminari e Incontri Scientificidurante il periodo del corso su temi rilevanti segnalatida invitati ed esperti internazionali che gravitano nel-l’orbita del Comitato Italiano del programma IHPdell’UNESCO e del Centro WARREDOC.

Strategie del corsoIl corso sarà inquadrato nel Programma Internazionaled’Idrologia dell’UNESCO (IHP), tenendo in conto la

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parte conclusiva della VI fase dell’IHP (2002-2007),“Water Interactions: Systems at Risk and Social Challenges”,e i contenuti della VII fase che inizierà in 2008, ovvero“Water Dependencies: Systems under Stress and SocietalResponses”.Il principale obiettivo del corso di formazione sullagestione integrata delle risorse idriche (IWRM) è fornirestrumenti e competenze professionali agli operatori nelsettore idrico dei paesi africani, in particolare modo inter-venendo sulle capacità tecniche e gestionali, quindi ilmonitoraggio e valutazione, idroenergia, irrigazione,approvvigionamento di acqua potabile e tutela ambienta-le. Il carattere multidisciplinare del corso rispecchia l’an-damento dei processi fisici del ciclo idrologico ed i mol-teplici usi dell’acqua in maniera integrata, ponendo par-ticolare attenzione alle differenti interazioni e feedbackcon il contesto ambientale, in rapporto alle relazioni dicausa-effetto.Basandosi sulla larga esperienza che il Centro WARRE-DOC ha acquisito negli anni attraverso l’organizzazionedi corsi, seminari, workshop, follow-up sulla gestionedelle risorse idriche e delle scuole estive e incontri di lavo-ro sui dissesti ambientali e sui disastri idrogeologici, ilproposto corso sarà strutturato per affrontare i successivitemi fondamentali:• Idrologia e valutazione delle risorse idriche• La base Idrologica per lo sviluppo e la gestione delle

risorse idriche.• Analisi degli esiti d’incertezza e rischio nella pianifica-

zione e nelle operazioni della gestione delle risorse idri-che.

• Le basi dell’Idraulica sull’efficienza dell’uso dell’acquanel rifornimento idrico e sui sistemi d’irrigazione.

• Conservazione ambientale e delle risorse idriche.• Efficienza nell’uso dell’Acqua e strategie di comparteci-

pazione nei bacini internazionali per una sostenibilecooperazione fra i paesi che si affacciano su di uno stes-so fiume.

• Approccio basato sulla metodologia multicriteria neiprocessi decisionali nella gestione delle risorse idriche.

• Amministrazione delle risorse idriche.• Trasferimento delle tecnologie e delle cognizione

gestionale e di apprendimento.Lo scopo e quindi quello di garantire e sostenere:1. acqua e salute,2. acqua e cibo,3. acqua e ambiente.Particolare enfasi sarà data alle seguenti tematiche:• Comportamento stocastico degli elementi idrologici e

incertezze insite nel loro accertamento e predizione.• Multidisciplinarietà della natura delle risorse idriche.• Multiobiettività sullo sviluppo e la gestione delle risor-

se idriche.

Risultati attesiAl termine delle previste attività di formazione i parteci-panti saranno in grado di:– raccogliere ed elaborare dati ed informazioni utili rela-

tivi all’assetto idrico di una regione utilizzando stru-menti di analisi scientifici e tecnologici adeguati;

– elaborare progetti di utilizzazione ottimale e di control-lo delle risorse idriche nell’ambito di un determinatobacino o comprensorio;

– comprendere e valutare in modo integrato gli aspettiingegneristici, ambientali ed economici dell’uso dellerisorse idriche;

– tenere conto nell’elaborazione di progetti, particolari especifici riferiti ad un’area definita o ad un particolareuso della risorsa idrica, del più generale quadro di rife-rimento regionale e delle ineludibili interdipendenze.

I risultati che ci si attendono sono: la costituzione di unnucleo di esperti e “formatori” capaci di operare per il tra-sferimento sia delle conoscenze teoriche che delle meto-dologie applicative nel loro ambito professionale sullabase di una omogeneità di vedute tecnico-scientifichecomune ai paesi interessati e facenti parte dell’Africa SubSahariana; la realizzazione di strumenti di sostegno scien-tifico e manageriale per l’avvio di un coordinamento frastrutture ed agenzie preposte alla gestione delle risorseidriche nell’Africa Sub Sahariana e, nell’ambito di ognisingolo paese, sia a livello nazionale che regionale ilpotenziamento di tutti quegli approcci, anche non strut-turali, che permettono da un lato un uso corretto dellarisorsa disponibile e parallelamente la salvaguardia dellesituazioni socio-ambientali esistenti.In definitiva ci si attende la formazione di tecnici capacidi intervenire, sia in fase di pianificazione che di proget-tazione, per un uso dell’acqua integrato e omogeneo nel-l’ambito dell’Africa Sub Sahariana.

Requisiti per l’ammissioneIl corso è principalmente designato a professionisti nelsettore ingegneristico, tecnico e amministrativo di istitu-zioni sia pubbliche che private, che si occupano di pro-gettazione e gestione di sistemi delle risorse idriche. I can-didati devono aver conseguito una laurea universitaria. Èinoltre richiesta una buona conoscenza della lingua ingle-se, poiché le lezioni saranno tenute in inglese.

Paesi beneficiari e Beneficiari direttiDestinatari dell’iniziativa sono i Paesi dell’Africa SubSahariana: Etiopia - Uganda - Eritrea - Kenya - Sudan -Tanzania - Angola- Mozambico - Zambia - Zimbabwe -Niger - Bukino Faso - Ghana - Nigeria - Costa D’Avorio- Senegal, classificati sia come “Low-income -economies”e come “Lower- Middle-Income- Economies”, Paesi prio-ritari per la Cooperazione allo Sviluppo del MAE.

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Dalla Redazione

Giugno 2007

Le tabelle che seguono rappresentano il lavoro concreto portatoavanti dai Club attraverso varie modalità di servizio (progettuali-tà, iniziative, contributi) nei vari campi della loro attività, quì con-globati nei capitoli (“enfasi” del RI) ACQUA, SANITÀ, POVERTÀ (eFAME), ALFABETIZZAZIONE ed anche CULTURA e CIVICO.

Questa analisi e sua pubblicazione ha consentito di:A) Rendere merito ai Club che si impegnano nell’allestimento di

opere ed attività significative e che possono costituire esempio espunto per altri Club (anche per co-partecipazioni).

B) Raffigurare il quadro complessivo (nel Distretto) dell’attività progettuale portata avanti nell’an-no: in termini di bilancio di quanto realizzato e del lavoro ancora in corso.

RRaaggggiiuunnttaa qquuoottaa

223333iinniizziiaattiivvee

a cura di CMR

ProgettiRipartizione per settori

Acqua

Civico

Culturale

Alfabetizzazione

Povertà

Sanità

Quadrodell’Attività Progettuale

dei Club

Distretto 2080

Anno 2006 - 07

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Schema finanziarioNella tabella seguente sono riportate, suddivise per fontidi finanziamento, le principali voci di costo del progetto.

Analisi dei costi

Ente Finanziatore: Rotary Club - ItaliaEnte Esecutore: Comitato Nazionale Italiano dell’IHP/UNESCO - Centro di Ricerca e Documentazione

sulle Risorse Idriche (Water Resources Research and Documentation Centre - WARRE-DOC) dell’Università per Stranieri di Perugia.

Patrocinio Scientifico: UNESCO IHP

Il finanziamento del ROTARY-ITALIA ammonta a Euro147.000, mentre l’importo a carico del WARREDOC,Ente Formatore assomma a Euro 32.500.

Voci di costo Risorse previste e ripartizione per fontidi finanziamento (Euro)

ROTARY WARREDOC TOTALI

Mantenimento partecipanti in Italia 57.600 57.600Didattica e Conduzione del Corso 62.200 5.000 67.200Spese di viaggio 19.200 13.000 32.200Attrezzature e Spese generali 8.000 14.500 22.500

TOTALI 147.000 32.500 179.500

RIPARTIZIONE ROTARY ITALIA-WARREDOC ROTARY WARREDOC

a. Mantenimento partecipanti in Italia 57.600a.1 - Mantenimento e servizi connessi per partecipanti (vitto, alloggio,assicurazione, assistenza medica..) (20 part. x 2 mesi x 80 E al giorno) 57.600

b. Didattica: Conduzione intervento in Italia 62.200 5.000b.1 - Consulenze scientifiche e di coordinamento per la preparazione edorganizzazione dell’iniziativa (1 persone x 2 mesi x 4.500 E/mese) 9.000b.2 Compensi Docenti italiani e stranieri (1 persona x 2oo h x 180 E/h) 36.000b.3 - Assistenza al Corso (1 persone x 2 mesi x 2.000 E/mese) 4.000b.4 – Risorse necessarie in fase preparatoria del progetto (2 mesi) 6.600b.5 - Mantenimento Docenti (1 persona x 40 gg x 90 E) 3.600b.6 - Corso di lingua italiana (12 persone x 250 E) 3.000b.7 - Ulteriore supporto staff tecnico 5.000

c. Trasporto 19.200 13.000c.1 - Costo viaggio dei partecipanti per/da Perugia (12 persone x 1.600 E) 19.200c.2 – Costo viaggio Docenti (5 viaggi intercontinentali x 1.600 E) 8000(10 viaggi continentali x 500 E 5000

e. Attrezzature 12.000e.1 – Utilizzo attrezzature informatiche, preparazione del materiale scientificoe didattico, funzionamento Centro di calcolo,aggiornamento biblioteca scientifica e software 12.000

d. Spese generali 8.000 2.500d.1 Spese generali (telef., posta, energia, pulizia,etc.., c.m. s.) 8.000 2.500Specchio riassuntivo- Finanziamento diretto WARREDOC-Università per Stranieri 32.500- Finanziamento Rotary 147.000

L’onere di finanziamento rotariano è pari a EE 12 a socio/anno per tre anni. È evidente che differenti articola-zioni della distribuzione dell’onere (es.: partecipazione di uno o più distretti) riducono ulteriormente la quota.

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VOCE del ROTARYDalla Redazione

PROGETTI PER SETTORE

Albano laziale -Albalonga progetto mensa “Anna Bocci” Contributo attrezzature “Nereo” (Protezione Civile)progetto Adesivi sensibilizzazine uso Acquaprogetto “Post Polio-Pluus”progetto Scuola

Alghero Premio Angelo Roth, lavori universitari in chirurgia e ortopediaContributo Sistema Risorse Idriche Missione Akrur, Eritrea

Bosa Progetto pozzi EritreaProgetto “campi estivi”Contributo Sistema Risorse Idriche Missione Akrur, Eritrea

Cagliari Anfiteatro Progetto “Martina” Alfab.ne Donne AfganeCagliari Est Progetto “Colombia” Parchi infantili scuole rurali

Progetto “Analaroa” Acquedotto in MadagascarCagliari Nord Progetto “Martina” Alfab.ne Donne Afgane

Contributo Materiale didattico Missione Camp garba, keniaContributo Casa Riposo Comune di CagliariContributo Sistema Risorse Idriche Missione Akrur, Eritrea

Cagliari S- C.Nord-Ca. Trofeo Challenge Rotary Cup (Vela) per donazioni alla RFCarbonia Progetto “Sreening patologie visive e scheletriche”

Progetto “Perfezionamento musicale”Cassino Progetto “Dispensario pediatrico - Costa d’AvorioCerveteri Ladispoli Progetto Forum del Tirreno (continuazione)Civitavecchia Progetto Canile Municipale

Progetto Scuola in M.G. Ivato (Madagascar): Progetto restauro Fone FiconcellaPremio Luciano vianelli

Colleferro Progetto Approvvigionamento Acqua Makumbì ( Congo)Contributi solidarietàProgetto promozione Adozione Villaggi (Zambia)Progetto “ADE”, alfabetizzazione bambini extra- comuni.Progetto “Scacchi a scuola”

Dorgali Progetto Acqua Marocco Progetto “Premio Orgoglio professionale”Progetto “Prevenzione” c/o scuole - triennale

Fiuggi Prog. FloraculturaFlaminia Romana Progetto parco Giochi a Civita Castellana

Progetto Libreria per scuolaContributo Pozzo Burchina Faso

Formia Gaeta Progetto “Strada Magistra” (asfaltatura)Prog. BLOG-MobilitàConcorso “Certamen Vitruvium”

Guidonia Montecelio ProgettoRiqualificazione Basilica S.SinforosaProgetto Riqualificazione Pineta S.Angelo RomanoProgetto Oratorio Parrocchia S.maria del Popolo VillalbaProgetto Premio Lapis TiburtinumProgetto Piazza Francesco BaraccaProgetto AlfabetizzazioneProgetto Annullo postale 30 anni Guidonia MontecelioProgetto Arredo Urbano- parcamento AereoProgetto Fedeltà al lavoroProgetto sanità “Ada” (Oculistica e Obesità)

Iglesias Premio “Iglesias che produce”La Maddalena C.S. Contributo a progetti Risorse IdricheLatina Progetto asfaltatura strada

Premio Mirella BarbatoProgetto Vie dell'Acquaprogetto Sicurezza Stradale

Latina Circeo Rassegna TeatralePremio C.Oreste "Smaltimento rif."Progetto Rampa

Latina Monti Lepini Sostegno a Unione Naz. Volontari pro CiechiMacomer Contributo Sistema Risorse Idriche Missione Akrur, EritreaNuoro Contributo Progetto acqua Marocco (partecipazione con Dorgali)

Progetto “Sentieri”( idee per..)Progetto Planetario Ist. Tec. Com. Salvatore Satta

Ogliastra Contributo e Studio iniziative assieme a RC DorgaliContributo interclub “Sistema approv.to idrico Akrur, Eritrea”

Oristano Contributo interclub “Sistema approv.to idrico Akrur, Eritrea”Ozieri Contributo interclub “Sistema approv.to idrico Akrur, Eritrea”

Sostegno (interclub) pozzi in Mozambico

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Rotary

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Denominazione

Colori: s/ tipologia progettuale

Color Giallo: Solo contributo finanziario

TOTALE Progetti (alla data)

Totale Contribuzioni (alla data)

Denominazione Progetto-Iniziativa

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Dalla Redazione

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Sostegno Assoc. “Nino e Gabriella” (pazienti neopl. e terminali)Sosteggno Iniziative Valorizzazione Lingua sardaProgetto “Matinée Ippico”Progetto Educazione Stradale Scuole Elementari (“Lascia un segnale”)

Pomezia Lavinium Contributo Missione Bam Goré - CIADcontributo a Comboniani in Africacontributo Adozioni a distanza (Africa)Progetto Forum su Ricerca FarmaceuticaProgetto Forum Sviluppo Area PontinaProgetto Protocollo d’Intesa con Comuni Pomezia e Ardea (umanit.- cult.-servizi)Progetto Task force ( medico/legale/ amm.va) p/immigrati (Caritas & Comune)

Porto Torres Convegno “Gestione e Governo dell’acqua”Rieti Contributo Risorse Idriche Malawi

Progetto Idrico MalawiRoma Progetto Corso Italiano per immigrati (continuazione)

Contributo Progetti idrici AfricaProgetto Casa Romana Anziano inaug. (“Nosso Brasil”/Morros)Progetto Adozioni scolastiche a distanza -continuazione (“Nosso Brasil/Edu)Costruzione n° 1 abitazione per indigenti (“Nosso Brasil/Morro tres)Progetto 3H Bahia ( “Nosso Brasil” )

Roma Appia Antica Progetto Premio Salute e AmbienteProgetto “Rete acqua Villaggio Togba”, BeninContributo Scuola restauro RebibbiaProgetto Consulenza professionale a indigentiProgetto Sedificio scolastico Cordoba (Argentina)Progetto centro orientamento professionale StudentiContributo restauro S.Anselmo (Aventino)Contributo Medical center Assaf H. GerusalemmeProgetto Premio “Una vita per….”

Roma Cassia Contributo Acqua Marocco (partecip. con Dorgali)Contributo Acqua Villaggio Togba, Benin Contributo progetto DREAM HIV Malawi S.Egidio Premio Veio (continuazione)Progetto “Mentore” - borse studio a scuola del Municipio RomaProgetto “Formazione Mediterraneo”Progetto Studio Inquinamento Indoor

Roma Castelli Romani Progetto Banca Consulenze professionali per indigentiContributo Malati AIDS Casa PinoProgetto Monitoraggio igiene territorio localeProgetto idrico Africa

Roma Centenario Progetto “I nostri figli” - Sindrome da maltrattamentoProgetto “Mille e una goccia” (Moulay B.)Progetto “Alfabetizzazione in Brasile (Amazzonia)

Roma Colosseo Contributo e Partecipazione Azione Padri Comboniani (Brasile)Progetto Corso guida per disabili

Roma Foro Italico Contributo Risorse Idriche: pozzo in AfricaProgetto Ambulanza (per Roma)

Roma Est Progetto Intolleranze alimentari infantili /celiaci (Africa)Contributo Acqua Marocco (partecip. con Dorgali)Progetto “Sportello del cittadino” con Municipio II° (continuazione)

Progetto biblioteca in sciuola romanaProgetto Sovvenzioni docenti per PVS

Roma Eur Inaugurazione e avvio Casa Romana Anziano 1 unità (“Nosso Brasil”/Morros)Roma Mediterraneo Contributo Progetto Risorse Idriche Benin

Progetto Attrezzature ambulatoriali RomaProgetto Assistenza Anziani (Roma)

Roma Monte Mario Contributo. Ospedale Anyama (Costa d’Avorio)Progetto adeguamento norme portatori handicap _ Biblioteca c. RispoliContributo progetto Qaqa Punku, Calapuja-PerùProgetto Censimento e Premio a Iniziative di eccellenza nell’imprenditoria a Roma

Roma Nord Contributo e sostegno per adeguamento strutturale Comunità Maria SilviaContributo e sostegno al Progetto “Learning to fly”, Ist. Vaccari - DisabilitàContributo a progetto Tanzania Roma S.Est (Nyumba Yetu)

Roma Nord Est Progetto Assistenza Anziani (San Pietro in Vincoli, RM)Progetto “Casablanca Oasis”

Roma Nord Ovest Progetto Pozzo acqua Etiopia (Scuola Tigrai)Progetto Biblioteca Centro Anziani, Municipio XVIII, RomaProgetto tele-medicina World WideProgetto rinnovamento premio CasalegnoSostegno base a CRE (Centro reabilitazione Equestre)

Roma Olgiata Progetto “scuole sicure” e defribillatoreProgetto “Ludoteca” al Policli. U. 1° - Ematologia pediatricaProgetto “disabili” P.V. (continuazione)Progetto “Calendario” (continuazione)Progetto “isola Socotra” (yemen) -incubatrice - con ONU e Policl. U.1°

Roma Ovest Progetto urbanistico Piazza CubaProgetto “orientamento professione” (Liceo de Santis, RM -continuazione)

Roma Palatino Progetto Interaract Educazione ImmagineProgetto Biblioteca Ruspoli (palazzo d. Panphili)Progetto RYLA Comunicazione Mass media - GiovaniProgetto Alfabetizzazione (linguistica/didattica) per extracomunnitari (cont.ne)

Roma Parioli Progetto “Renovazio Urbis”Progetto Potabilizzazione rete idrica Cucapà (messico)

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Comunicato Stampa

ASSEGNATO IL “PREMIO LUCIANO VIANELLI 2007”

Presso l’Istituto Professionale e Nautico “I.S.I.S.

CALAMATTA” si è svolta sabato 21 Aprile la pre-

miazione del premio “Luciano Vianelli” istituito sei

anni or sono in memoria del socio fondatore del Ro-

tary Club Civitavecchia. Questo premio intende for-

nire un riconoscimento, ogni anno ad una scuola

superiore diversa della città, agli alunni per i mi-

gliori componimenti e lavori di gruppo su argomenti

di attualità. Il tema proposto quest’anno era “Civi-

tavecchia, porto di Roma, snodo d’Europa, per un

Mediterraneo più europeo ed un’Europa più vasta

e prestigiosa,all’insegna della multiculturalità tol-

lerante e solidale.”, un tema quindi molto adatto a

studenti che del mare fanno la loro passione ed il

loro obiettivo di studio.

In una splendida cornice, con una Aula Magna ad-

dobbata con gusto dalle studenti del Corso di Mo-

da ed alla presenza di un gruppo hostess coordinate dagli insegnanti dell’Istituto, il Presidente del Rotary Club Civitavecchia,

Riccardo Vianelli, figlio del socio fondatore al quale è intitolato il Premio, ha conferito il riconoscimento di miglior tema a Ro-

berto Gasparri, della V classe Tecnico del Mare, per un pregevole lavoro, accompagnato da una accurata ricerca storiografi-

ca per immagini, sulla evoluzione, dal secolo scorso, del Porto di Civitavecchia. Il premio di gruppo, offerto, come ogni anno,

dall’amico rotariano e PHF Corrado Perrone del Club di Roma Campidoglio, è stato invece assegnato alla classe I A dell’Isti-

tuto Tecnico Nautico per un lavoro che, con un

piacevole e giovanile spirito di allegria, ci ha mo-

strato foto che illustrano in dettaglio tutta la

struttura portuale, indicando come è cresciuta

negli anni.

Quest’anno, infine, oltre alla consueta targa

offerta all’Istituto e ritirata dal Prof. Gianfran-

co Zintu, che con tanta passione e competen-

za lo dirige da molto tempo, un premio spe-

ciale della critica è stato assegnato a France-

sco Serio, studente lavoratore della V TIEN,

per un suo lavoro sul Porto giudicato dalla Giu-

ria particolarmente ben strutturato e di forte

impatto emotivo.

La premiazione si è svolta alla presenza di rota-

riani del Club di Civitavecchia e di Autorità loca-

li; nelle foto, il Presidente del Club consegna la

targa al Preside dell’Istituto e i premiati ritratti

assieme alla Prof.ssa Clorinda Ruzzi, socia del

Club e istitutrice del Premio ed al Preside Zintu.

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Giugno 2007

Note e Notizie dai ClubQuesta rubrica riporta acluni principali eventi in merito a Programmi e attività dei Club. Sono selettivamenteospitati quelli che siano dai Club stessi giudicati di particolare, rilevante interesse per l’apprezzamento dei let-tori della Rivista o per l’aggiornamento del QUADRO DELL’ATTIVITÀ PROGETTUALE DEI CLUB.

R.C. Civitavecchia

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VOCE del ROTARYDalla Redazione

Ad oggi, inizio di giugno, l’insieme delle iniziative rotariane portate avanti dai Club nell’anno 2006-07 ovvero Nuovi progetti e/ogestione in vita di precedenti progetti, Sostegni e Contributi mirati, è arrivato a “quota 233”. Una cifra che si arricchirà magari conle ultime rilevazioni entro il prossimo Luglio 2007.

QUESTO E' FARE ROTARY!

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Roma Prati Contributo materiale didattico I.Tec. CalamandreiProgetto MG per Hospital Lod - israelProgetto scolarizzazione bambini degentiProgetto Adozione personale medico Tanzania

Roma Sud Contributo Ristr. Laboratorio teatraleContributo Ambulanza pediatricaContributo a Giovane dipl. Conserv.Contributo a L.Filo d'Oro (P.Ara Pacis)Prog. Premio Sport (campioni de pass)lPremio “Musica”Studio Sponde tevereStudio Radom

Roma Sud Est Progetto Centro orientamento scolastico (Ist. Raffaello)Progetto Festa del varo (attività marinare e pesca del litorale; coll.con Munic.XIII)Progetto idrico IsmaniContributo Progetto Jandira Adozioni a distanzaProgetto Laboratorio didattico: Tutela e Salvaguardia della naturaProgetto Salvamamme e casetta Salvamamme al S.CamilloProgetto Orientamento professionale: Incontri con StudentiProgetto Tanzania(Nyumba Yetu): Cucina e farmaci per Casa acc.za orfani (AIDS)Contributo Progetto Huruma (Nairobi)Progetto intollerqanze alimentari infantili (Africa)

Roma Sud Ovest Progetto AlfabetizzazioneProgetti in Burchina FasoProgetto Conservazione Mura AurelianeProgetto Conservazione Mosaici Foro ItalicoProgetto recupero aereo Fiat G50 (Serbia)

Roma Tevere Progetto Residenza Familiare OspedalieraBiblioteca a Goma

Roma Tirreno progetto (cont.ne) Casa Ibrahima (Malika)Porto Torres Convegno gestione Acque

Progetto DVD Storia e musiche della cittàSabina Tevere Progetto Panificio"Tiebani -MaliSanluri Medio Campidano Contributo Sistema Risorse Idriche Missione Akrur, EritreaSassari Progetto Itinerario Turisrico culturale della città

Contributo Sistema Risorse Idriche Missione Akrur, EritreaPremio Musicale A.C.

Sassari Nord Contributo Sistema Risorse Idriche Missione Akrur, EritreaSassari Silky Contributo Sistema Risorse Idriche Missione Akrur, Eritrea

Progetto Tram slitta - raccolta giocattoli per bambini poveriContributo progetti Pozzi in MozambicoProgetto protesi odotoiatriche per immunodepressi.

Siniscola Contributo Sistema Risorse Idriche Missione Akrur, EritreaProgetto “Viniscola” (continuazione)Ristrutturazione artistica del molo della calettaProgetto Parco GiochiProgetto Vela per diversamente abiliProgetto interclub “Sistema approv.to idrico Akrur, Eritrea”Contributo Acqua Marocco (partecip. con Dorgali)Progetto restauro dipinti a Sutri

Subiaco Studio Valle AnieneLibro Petrarca

Tempio Pausania Progetto Rilancio Vestigia archeologicheProgetto Idrico Mozambico (RC Beica)

Terracina Fondi Progetto “Domus” (preservazione archeologica)Progetto “Dia Bambi”

Tivoli Progetto percorso “Passi nella Storia”Progetto Riscopriamo il DuomoProgetto Congo generatore elettricoProgetto Trasporto medicinali MadagascarProgetto patente informatica ai giovaniProgetto Borse Studio c/o ImpreseSeminari Formativi per stranieriPremio Giovani “Lapis Tiburtinus” sull’uso del Travertino romanoPremio G”Gocce d’Iro”, Documentari, MostraProgetto “Dono per la vita” (Donazione Organi )

Viterbo Progetto valorizz.ne patrim. stor/art./cult. Viterbo e Tuscia (p. giovani laur.ti)Viterbo Ciminia L.V. Progetto Lago di Vico

Progetto Casa Accoglienza “Nonna Anna”Progetto restauro Dipinto”San Paolo porta Croce” (Sutri)Contributo APIM Panvei- Maharashtra (India)

TOTALE Progetti (alla data)TOTALE Azioni di sostegno/contributo a Progetti (alla data)

TOTALE GENERALE INIZIATIVE

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Dai Club

Giugno 2007

R.C. Subiaco, Cassino e Norcia (D.2090)S.BENEDETTO PER L’EUROPA

I RC di Norcia (D.2090) e quelli di Subiaco e cassino (D.2080), nei cui territori Sanbenedetto è rispettivamente nato, vissuto e morto e da dove le Abbazie benedettinediffondono ancora il messaggio universale di fratellanza fra i popoli, hanno convenu-to di stipulare un Comitato per la realizzazione di un’opera (scultura) in onore di sanbenedetto Patrono d’Europsa”, da porre nella sede del parlamento Europeo a Bru-xelles, a testimonianza dei valori umanistici che il monachesimo benedettino, nel cor-so della sua secolare diffusione ha impresso nella coscienza comune dell’umanità, inparticolare in quella dei popoli europei.A tale scopo è stata già stilata una bozza del regolamento del Co-mitato ed i Club iniziano l’esame dei tempi , le modalità di repe-rimento fondi, la fattibilità nel suo insieme, secondo un pianoapprontato dal Consiglio Direttivo del Comitato.

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VOCE del ROTARYDai Club

R.C. Guidonia MontecelioROTARY E PROGETTO ORATORIO: UN SUCCESSO

Entusiastica risposta dei cittadini all’appello del Rotaryper aiutare Don Nino e S.Maria del Popolo

di E.A.

Il Rotary Club di Guidonia,con enorme successo,siè reso promotore di un progetto per rendere an-cora più accogliente l’Oratorio della chiesa di S.Ma-ria del Popolo a Villalba e la permanenza dei ra-gazzi. Per l’occasione si è ricomposto dopo anni ilgruppo:Appuntamento con la Poesia, di Tivoli,co-stituito da Marcello De Santis, Alberto Maria Ta-rantino, Grazia Palma Testa, Gianni Pasqua e lachitarra di Pino Sorvillo . Mancava solo PierluigiGarberini, per motivi personali.Lo spettacolo, intitolato “Era di Maggio”, è statoun successo meraviglioso. La musica e le poesiedi antiche canzoni napoletane, precedute da unaesplicazione sugli autori e tante piccole curiosità,ha preso totalmente la platea, di oltre 150 per-sone, da indurle più volte a fare da coro alle stro-

fe più note. Prima delle melodie napoletane, il grande cabarettista Alberto Alivernini, anch’egli come gli altri artisti interve-nuti gratuitamente, ha fatto letteralmente spellare le mani agli ospiti. La garbata ironia, la delicatezza delle gags, mai vol-gari, la appassionante loquacità che ne hanno fatto un beniamino del pubblico televisivo e non, ha fatto ridere fino alle lacri-me e sorridere di tante miserie umane. Al Grand Hotel Duca d’Este era presente Don Nino, parroco di S.Maria del Popolo cheper primo ha voluto onorare l’ingresso, come segno d’esempio. Presenti gli ex sindaci di Guidonia Giovan Battista Lombar-dozzi e Stefano Sassano oltre agli assessori all’ambiente di Sant’Angelo Romano Recchioni Filoteo, e di Guidonia Arturo Giu-ra. Ma soprattutto c’erano loro, tanti cittadini di diversa estrazione e pensiero che vogliono il bene di Villalba .Uomini e don-ne come i fratelli Petrocchi, Magliano, Mario Loiacono, il Prof Cela e tanti altri con l’unico obiettivo di aiutare la parrocchia etanti ragazzi a trovare inclinazioni e legalità quanto un conforto e tanto calore. Presente anche Don Franco Cardinale,parro-co della Chiesa di Borgonuovo, che insieme alla Presidente del Club, Giovanna Ammaturo, ed ai soci del Rotary , ha volutotestimoniare una presenza attiva e concreta sul territorio per apportare fiducia e opportunità ai ragazzi, che ancora di più diuna volta, hanno bisogno di guide sane, comprensione e amore filiale.

Fellowship

IN RICORDO DI MAURIZIOdi Antonio DanieleSocio IFFR - Italia

Rientrato da pochi giorni dal “Raduno di Primavera” che l’IFFR-Italia (fel-lowship rotariana alla quale sono iscritto da tre anni) ha svolto in quel diPisa, ho appreso la triste notizia della morte per incidente aereo dell’ing.Maurizio De Stasio, socio del RC di Caserta, ex Presidente del locale ae-roclub, Vice Presidente nazionale dell’Istituto del Nastro Azzurro fra deco-rati al Valor Militare d’Italia (Istituto che distribuisce ai soci una rivista bi-mestrale - tirata in 10.000 copie -della quale sono il Direttore Responsa-bile), e mio caro amico. Un giusto omaggio ad una persona di grande spessore culturale, di profonda umanità e di innegabi-le rotarianità.L’IFFR, la Fellowship che raggruppa i piloti e gli appassionati del volo rotariani ha registrato un grave lutto proprio all’indo-mani del Raduno di Primavera svoltosi a Casciana Terme (provincia di Pisa). L’ingegner Maurizio De Stasio, socio del RotaryClub di Caserta, ex Presidente dell’aeroclub di Caserta ed eminente personalità campana del mondo dell’aviazione, nonchéVicepresidente nazionale dell’Istituto del Nastro Azzurro fra decorati al Valor Militare d’Italia, è morto insieme al figlio, uffi-ciale del Carabinieri, in un incidente aereo occorso al loro aereo privato in circostanze ancora da determinarsi.

Gabriele D’Annunzio cantò “Amore e morte”, un verso di una delle più conturbanti canzoni di Lucio Battisti diceva “…Mi bastail tempo di morire...”, entrambi gli artisti si riferivano ad un luogo comune che spesso ricorre nei discorsi un po’ strani chefanno gli uomini tra di loro quando si raccontano le loro avventure galanti: “…mi piacerebbe concludere la mia vita tra le brac-cia di una bella amante…”. È la sublimazione dell’amore come piacere edonistico ultimo, un sogno romantico ed egoista altempo stesso. Eppure alcuni tra noi coltivano passioni e piaceri che vanno oltre quelli puramente istintuali. Uno di questi è lapassione per il volo, una passione che arricchisce la vita anche se, purtroppo, talvolta la toglie.Il grande vuoto che la scomparsa di un caro amico lascia nel mio cuore è solo lievemente mitigato dalla certezza che egli achiuso la sua esistenza terrena mentre godeva della sua grande passione: il volo. Una passione che ci accomunava e che cirendeva entrambi appartenenti a quella categoria di persone un po’ speciali che trovano nel volo il massimo appagamento ala più profonda felicità. Ecco l’accostamento dei precitati versi artistici al triste evento.In Maurizio de Stasio rifulgevano tutte le migliori doti che vorremmo trovare in un amico: l’allegria innanzitutto, la piacevo-le e varia conversazione, l’interesse comune per il volo, la vasta e variegata cultura, l’affabilità e l’umanità tipiche di chi vie-ne dalla Campania, insomma la sublimazione delle doti umane. Ecco perché lascia un vuoto incolmabile.Addio caro amico. Ti dico così perché ci hai lasciato, anche se so che ogni volta che mi leverò in volo col mio motoaliante, Tusarai accanto a me librato con le ali ideali della nostra comune passione.

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Giugno 2007

Dai Club

R.C. Pomezia LaviniumFESTA DELLA CHARTA DEL CLUB:

22° ANNIVERSARIO

Una pubblicità recente dell’Università BOCCONI diceva “per seminare occorre aprire le mani” noi l’abbiamo fatto e ne sia-mo fieri, ci siamo aperti all’esterno affermando in ogni occasione il nostro essere rotariani, abbiamo saputo fare lo dimostral’attenzione dei media, abbiamo saputo dare scegliendo chi aveva maggior bisogno: un piccolo e sperduto villaggio africano.Grazie a tutti e un abbraccio forte da parte di Padre Marco, dai suoi bambini e dall’intero villaggio di BAM.

Tommaso Gramiccia

30 marzo 2007un concerto per flauto e pianoforte dei musicisti Marco Ferraguto (flauto traverso) e Maria Tersa Lo Bianco (pianoforte); bra-ni di celebri autori classici, da Mozart a Chopin. Il presidente Gramiccia ha letto la lettera di Padre Marco Siciliano, missiona-rio cappuccino in Ciad a Bam.

* * *Bam-Tchad 25 feb 2007

Carissimo Tommaso,ti mando questa lettera tramite P. Eugenio da Foggia che è venuto a trovarci qui a Bam nel Ciad, e fra le altre cose ci ha por-tato anche la tua missiva con i 4000 euro.Un grande grazie di tutto cuore, soprattutto a nome dei nostri bambini africani: a te,alla tua famiglia, a Mario e a tutti i So-ci del Rotary Club di Pomezia-LaviniumCon 2000 euro abbiamo scavato e costruito un pozzo nuovo, 1000 euro sono andatiper i bambini della nostra scuola materna e 1000 euro per i malati dei nostri 2 dispensari. Grazie. . Tuo P .Marco

* * *

Il Club ha successivamente acquistato utensili per circa 3000 euro: motoseghe, trapani, saldatrici e un decespugliatore coni relativi pezzi di ricambio che i Cappuccini di Foggia spediranno per via aerea in CIAD .Nel mese di maggio sono stati invia-ti altri 4000/5000 euro per la costruzione di altri due pozzi e altre necessità. Alla serata erano presenti fra i rotariani il past president e PDG Antonio Lico, il Sindaco di Pomezia Enrico di Fusco, i presi-denti di club: Giorgio Loddo di Latina, Franco Lupi, Roma Castelli Romani, Carlo Francia di Golfo d’Anzio e Nettuno, LucianoSparvieri di Foro Italico ed otto past president ; fra gli ospiti: Il Prof. Bruno Borgia, il Generale Antonio Daniele e Signora, laProfessoressa Maria Teresa Lo Bianco, il Maestro Marco Ferraguto e il dott. Arnaldo Acquarelli e Signora. IL Presidente Gra-moccia ha rivolto infine un caloroso saluto ai soci fondatori, Goffredo Casadei, Francesco Iovine e Fabrizio Pirisi. Per questo progetto il Presidente Gramiccia ha ringraziato la SERONO, La SIGMA TAU, la MISA, La LAZIALE DISTRIBUZIONEche hanno dimostrato come in alcune aziende è in atto una particolare sensibilità e responsabilità verso il sociale, conside-rato non un solo costo ma un investimento che darà i suoi frutti.Gramiccia ha proseguito ringraziando i soci Righi e Orlandi che hanno messo e stanno mettendo a disposizione le loro azien-de, per le più importanti iniziative del Club: poster, foto, locandine, brochure, contribuendo cosi ulteriormente a finanziare ilprogetto africano.In questo ambito di considerazioni ed di azioni che legano impresa e società Il Presidente ha posto anche l’accento sul pro-gramma RYLA “ Cultura d’impresa e Comunicazione “che è stato un vero successo per il numero elevato dei partecipan-ti ( ben sessanta fra studenti e laureati) per la collaborazione con l’Università La Sapienza con coinvolgimento delle Facoltàdi Scienze della Comunicazione, di Scienze Politiche e di Economia e Commercio, per l’alta qualità dei relatori, docenti di bentre Università (LUISS, La SAPIENZA, ROMA TRE), dei manager delle più importanti aziende del territorio, (Sigma Tau, Sero-no, Menarini, Fiorucci, Lital, Data Ufficio, Procter &Gamble,)e imprenditori della comunicazione di livello nazionale ( GuidaMonaci, Unicab, Roncaglia &Wijlkander) Nei quattro incontri programmati i partecipanti hanno avuto l’occasione di mettersia confronto con grandi personalità dell’industria e della comunicazione su temi attuali quali la globalizzazione, le strategieaziendali, la comunicazione e l’editoria, e di avere la possibilità di acquisire informazioni dettagliate e concrete su strategie ecomunicazione d’impresa, strategie di sviluppo, comunicazione in situazioni di crisi, etica delle imprese, editoria e comunica-zione multimedialità nelle ricerche di mercato e campagne promozionali, conoscenza da vicino di un’azienda mediante unagiornata trascorsa presso la Data Ufficio, pratiche e segreti del mestiere, attraverso esperienze, presentazioni di casi da par-te di professionisti della comunicazione.Tutto ciò ha fatto sì che questo RYLA sia stato una vera e propria novità. L’eco sullastampa e nel distretto è stata notevole.Naturalmente ha proseguito Gramiccia l’anno rotariano non è finito ci aspettano due mesi ricchi d’iniziative: dal forum scien-tifico, alla targa industria 2007, alla presentazione del volume sul Ryla, al concerto aperto a tutti che stiamo approntando perfine maggio in collaborazione con l’amministrazione comunale. Il concerto potrà essere un’altra fonte d’aiuto per il progettoBAM, sarà in ogni caso gratuito per tutti, misureremo cosi la “passione di Pomezia” per la musica classica.

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VOCE del ROTARYDai Club

R.C. OgliastraUNA PIAZZA PER VILLAGRANDE

Arte e solidarietà nell’iniziativa del Rotary Ogliastra.Una mostra d’arte figurativa per la raccolta di fondi

di Enea Franco Gandini

L’indomani dei tragici eventi legati all’alluvione che nel 2004 ha scon-

volto l’abitato di Villagrande Strisaili, col doloroso tributo di vittime,

nonna e nipotina travolte dalla valanga d’acqua e detriti, “è stata av-

vertita nel nostro

club, – scrive il

Presidente Gio-

vanni Seòni nel li-

bretto di presen-

tazione della Mostra Mercato d’arte figurativa promossa dal R. C. Oglia-

stra , – l’esigenza di dare un contributo tangibile nell’opera di ricostru-

zione dell’abitato”. Così si è pensato subito a un concorso d’idee tra Ar-

chitetti e Ingegneri per la progettazione e ricostruzione di una piazza.

Perché una piazza? Una piazza per la sua valenza di simbolo e insieme

di sintesi. La piazza come ‘agorà’, come ‘centrum’ di convergenza so-

ciale e culturale della comunità. Come “ microcosmo comunitario e con-

gegno urbanistico, punto di raccolta e..d’irradiazione, spazio attrezzato

e scena pubblica”, -scrive il noto critico d’arte Placido Cherchi nella pre-

sentazione del catalogo-, ma anche luogo interiore, patria culturale della memoria”.

All’appello lanciato dal Past President Salvatore Cabras perché donassero un’opera d’arte da vendere a scopo benefico per il

finanziamento dell’iniziativa hanno risposto subito 63 artisti, con oltre 80 opere tra pittura e scultura.

Primi a raccogliere l’invito artisti del calibro di Sciola, Liberati, Pàntoli, Corrìga, Cano, Carta, Fara, Frogheri, Masu e Sorren-

tino solo per citarne alcuni. L’apprezzabile livello artistico dell’iniziativa ha richiamato un inconsueto afflusso di visitatori sin

dalla prima delle tre tappe espositive della Mostra itinerante.

Nello scorso mese di giugno il ‘vernissage’ della prima esposizione inaugurata a Tortolì, neo capoluogo di provincia, nella Sa-

la comunale delle Esposizioni ha visto la partecipazione di molti degli artisti donanti. Un crescente successo di pubblico e di

critica ha incontrato la seconda esposizione allestita a Cagliari, sala EXMA’ di via San Lucifero, dal 20 gennaio al 10 febbraio

2007. La presenza di opere diverse per stile, forma e materiale espressivo ha certamente influenzato l’interesse per questa

collettiva presentata e inaugurata dall’Assessore alla Cultura del Comune di Cagliari dott. Giorgio Pellegrini.

Parole d’apprezzamento per il livello delle opere esposte ma anche per la cura organizzativa e la chiarezza espositiva del ca-

talogo, curato dalla neo socia Marisa Mulas, ha avuto il Sindaco di Cagliari dott. Emilio Floris.

Certamente non minore l’interesse suscitato dalla terza tappa espositiva all’EXMA’ di Orani. Né poteva essere diversamente

per un paese come Orani, che vanta i natali di due artisti di chiara fama, quali sono MarioDelitàla e Costantino Nivòla.

Di Mario Delitàla, indiscusso maestro del colore, vincitore nel 1938 di una Biennale di Venezia per l’incisione, morto nel 1990

a 103 anni, è ancora vivo il ricordo della sua lunga attività artistica.

Chiamato dal Ministero a dirigere prima l’Istituto d’Arte di Urbino nel 1934, poi nel 1949 quello di Palermo ha lasciato prege-

voli affreschi a Trapani, Palermo, Urbino, Sassari, Nuoro e Lanusei. Suoi celebrati allievi artisti come Fiume e Brindisi.

Le opere di un altro suo discepolo, Costantino Nivòla, nato anch’egli a

Orani e assurto a fama internazionale, sono presenti nei maggiori Mu-

sei d’Arte Contemporanea del mondo.

Un paese con tali credenziali artistiche non poteva non accogliere con

favore la terza tappa della nostra Mostra itinerante, portata a Orani dal

24 febbraio al 10 marzo e inaugurata dal Sindaco Franco Pinna e dal-

l’Assessore alla Cultura Giuseppina Borrotzu. Tra gli infaticabili orga-

nizzatori delle tre tappe espositive è giusto segnalare gli architetti Sal-

vatore Cabras e Ignazio Picciau ai quali va il grato ringraziamento del

club, orgoglioso di aver conseguito un duplice obbiettivo: quello di una

cospicua raccolta fondi e insieme quello di aver promosso un’ampia va-

lorizzazione artistica e culturale del territorio.

ExMa di Cagliari

ExMA di Cagliari 2: al centro il sindaco di Caglairi tra ilPresidente Giovanni Seoni e il Past-President SalvatoreCabras del R.C. Ogliastra

Museo Nivola di Orani: da sin. Salvatore Cabras, Giovan-ni Seoni, Giuseppina Borrotzu – assessore alla cultura diOrani -, il sindaco di Orani Franco Pinna, un consiglierecomunale di Orani, il nostro tesoriere Carlo Torchiani.

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Dai Club

Giugno 2007

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VOCE del ROTARYDai Club

R.C. Roma SudCORSO RYLA “PROFESSIONI INTELLETTUALI

TRA NOVITÀ LEGISLATIVE E GIURISPRUDENZIALI”

A causa dell’esiguo numero di iscrizioni ricevute, il corso RYLA dal titolo “Professioni intellettuali tra novità legislativee giurisprudenziali”, previsto per il 30 marzo u.s., è stato, mio malgrado, rinviato.La Commissione organizzativa, in accordo con il Consiglio Direttivo da me presieduto, ha stabilito di riproporre il corso, conil medesimo programma, fissandone la data di svolgimento per Venerdì 15 giugno 2007.Ricordo che il corso si svolgerà a Roma, presso il C.N.R., Via dei Ramni 21, ed è rivolto a giovani rotaractiani e non.Il programma è articolato in conferenze su specifiche tematiche, anche comunitarie, connesse al tema, seguite da ampio di-battito. Inoltre tutti gli iscritti al corso saranno ammessi a partecipare anche al concorso (termine di scadenza 31.05.2007)per la Borsa di Studio in memoria dell’avv. Alberto Pugliese, annualmente indetta dal Rotary Club Roma Sud, svolgendo untema (massimo di 4 cartelle dattiloscritte) su “Il futuro delle professioni liberali”. All’autore del miglior elaborato verràriconosciuto un premio in denaro di E 1000,00 (mille).Le domande di ammissione al corso vanno inviate tramite scheda allegata alla segreteria del club entro il 5 giugno:Via Gaeta 16 – 00185 Roma – tel/fax 064462582 - e-mail [email protected] i Soci ad attivarsi per diffondere l’iniziativa al fine di consentire una significativa partecipazione all’evento e non va-nificare il lavoro preparatorio fin qui svolto con impegno dalla Commissione organizzativa.

* * *Il Rotary Club Roma Sud, per onorare la memoria dell’avv. Alber-to Pugliese, socio fondatore del Club e promotore dei Gruppi Gio-vani del Rotary, precedentemente all’istituzione dei Rotaract, haindetto il concorso Premio Alberto Pugliese “Una vita per il Ro-tary” che avrà luogo con cadenza annuale.Possono partecipare al concorso:• tutti i soci effettivi dei Rotaract Club del Distretto 2080• i giovani non rotaractiani che abbiano inoltrato domanda di iscri-

zione al Corso RYLA dal titolo “Professioni intellettuali tra novitàlegislative e giurisprudenziali”, previsto per il 15 giugno 2007.

Gli interessati, entro il termine del 31/05/2007, potranno far per-venire presso la Segreteria del Rotary Club Roma Sud in Roma, viaGaeta 16, unitamente ad un breve curriculum personale, un ela-borato (massimo di 4 cartelle dattiloscritte ed in tre copie) sul te-ma: “Il futuro delle professioni liberali”.Al vincitore del concorso, scelto da un’apposita Commissione or-ganizzativa, saranno assegnate una pergamena e una borsa di stu-dio dell’importo di Euro 1.000,00 in occasione di una serata con-viviale alla quale potranno partecipare i rappresentanti del Rota-ract Club del Distretto 2080 e nel corso della quale il vincitore illu-strerà il proprio elaborato.Qualora risultasse vincitore un giovane non rotaractiano, l’asse-gnazione della borsa sarà condizionata alla sua effettiva frequen-za al corso RYLA, pena la decadenza.

Marcello Elmi

XXXVIII PREMIO NAZIONALE “ARA PACIS”Nell’Auditorium del nuovo Mausoleo la Cerimonia di assegnazione

di Maurizio Verderame

Il 17 maggio u.s., con la partecipazione del Go-vernatore del Distretto 2080, Roberto Ivaldi, siè svolta nell’Auditorium del modernissimo com-plesso museale dell’Ara Pacis Augustae la ceri-monia di consegna del Premio Nazionale Ara Pa-cis, istituito dal Rotary Club di Roma Sud nel 1968,che per quest’anno è stato assegnato – su con-forme votazione di tutti i Clubs Rotary dei Di-stretti italiani – alla Lega del Filo D’Oro, orga-nizzazione, non lucrativa, di utilità sociale che halo scopo di assistere, riabilitare, recuperare ereinserire le persone sordo-cieche pluriminoratee psicosensoriali.La cerimonia, come preannunciato nelle comu-nicazioni-invito inviate a tutti i Club Rotary di Ro-

ma, è stata preceduta da una visita guidata, organizzata in vari gruppi, degli Amici rotariani che hanno voluto approfittaredell’occasione per conoscere la nuova struttura e visitare il Monumento e l’area museale allestita, anche con il contributo delRotary di Roma Sud, come meglio si dirà dopo.Il Premio costituito, tra l’altro, anche da una riproduzione in argento massiccio dello splendido altorilievo del Monumento raf-figurante l’”Alma Tellus”, è stato consegnato dal Presidente del Club, Marcello Elmi, all’Avv. Corrado Perrone, Vice Presiden-te della Lega del Filo d’Oro, che nel ringraziare ha svolto un intervento di particolare interesse sull’opera di grande valoreumano e sociale svolta dall’Associazione nei confronti di questi nostri sfortunati fratelli nati sordo-ciechi, nonchè delle diffi-coltà operative connesse a tale delicata attività.Alla consegna, avvenuta alla presenza di Autorità civili (dall’On. Ciocci ai Prefetti Ietto e Maninchedda, dall’Ambasciatore Bor-ga al Prof. Caruso, Conservatore per la Sovrintendenza Comunale dei Monumenti del Centro Storico di Roma, ecc.) e di tan-ti illustri rotariani (dal Governatore Eletto Alberto Cecchini, ai PDG Tony Lico e Aldo Ferretti, al Past President ed oggi caris-simo Socio onorario del Roma Sud, Maestro Felice Ludovisi), sono seguiti una serie di interventi diversi tra loro ma tutti par-ticolarmente interessanti.Il Prof. Mario Scoponi, noto chirurgo che assiste per la parte medica la specialissima comunità curata dalla Lega del Filo D’O-ro, ha diffusamente parlato del tipo di infermità di cui sono affetti gli assistiti e delle novità terapeutiche e/o tecnologiche ,già acquisite o di prossima disponibilità, intese a migliorare la condizione di vita dei sordo-ciechi.La Dott.ssa Orietta Rossini, Responsabile del Museo dell’Ara Pacis, ha diffusamente parlato del Monumento ed ha manifesta-to la sua soddisfazione per lo svolgimento della Cerimonia di consegna del Premio - per la prima volta - nell’Auditorium delnuovo Museo, sottolineando gli ot-timi rapporti intrattenuti, tramite lei,dalla Sovrintendenza di Roma con ilRotary di Roma Sud e la fattiva col-laborazione da questo prestata nel-la realizzazione di una parte non se-condaria dell’allestimento dell’areamuseale.La conclusione della Cerimonia dipremiazione è stata effettuata, tral’applauso dei presenti, dal Gover-natore Ivaldi che, con un incisivo in-tervento ha voluto manifestare il suocompiacimento e la sua giusta sod-disfazione.Non a caso, tuttavia, l’atto conclu-sivo è stato preceduto da un acco-rato intervento, anche di grande va-lore umano, dell’Amica rotariana Da-niela Tranquilli, figlia di Antonio Tran-

DISTRETTO 2080 R.I.

CORSO RYLA

“ PROFESSIONI INTELLETTUALI TRA NOVITA’ LEGISLATIVE E GIURISPRUDENZIALI”

PERIODO DI SVOLGIMENTOvenerdì 15 giugno 2007 - 10,00/13,30 interventi e

dibattito;- 13,30/15,00 colazione;- 15,00/17,30

interventi e dibattito;

SEDERoma Aula Conferenza II piano pentagono C.N.R.

Via dei Ramni 21 (Piazzale Aldo Moro);

DOMANDA DI AMMISSIONE

Il sottoscritto: ………………………………… Nato/a …………………………………. il …./.…/……..

Residente in ……………………………. Prov. ……… Via ………………………..……….. N. ………..

C.a.p. ………. Tel ……………….. Fax ………………… E-mail…………………………………………

Socio del Rotaract Club …………………… Patrocinato dal Rotary Club …………………………….

Non socio Rotaract

Chiede di essere ammesso al corso “ Professioni Intellettuali tra Novita’ Legislative e Giurisprudenziali”

e comunica i seguenti dati:

1) Laureato o laureando in ……………………... presso l’Università ……………………………………

Votazione………….

2) Corsi di specializzazione o perfezionamento conseguiti o in corso di frequenza ……………………..

………………………………………………………………………………………………………………….

3) Esperienze professionali (durata, mansioni, settore) ………………………………………….

………………………………………………………………………………………………………..

4) Cariche ricoperte nel Club di appartenenza ……………………………………………………

5) Altro (lingue straniere, esperienze informatiche, pubblicazioni, hobbies ecc. ecc. ) …………

…………………………………………………………………………………………………………

6) Servizio Militare ………………………………………………………………………………….

Il sottoscritto si impegna a:

a) partecipare al RYLA rispettando il programma, gli impegni previsti dal corso ed i relativi orari;

b) redigere una sintetica relazione sull’esperienza del corso. Tale relazione sarà da consegnare al Club

organizzatore con copia al Distretto 2080 R.I. ed al Rotary Club presentatore. Se richiesto, il

partecipante sarà tenuto ad esporre tale relazione al Club Presentatore;

c) inoltre il sottoscritto prende atto che nella fase di selezione verrà data la precedenza ai soci Rotaract

e che le decisioni in merito all’accettazione della domanda sono di esclusiva pertinenza del Club

organizzatore.

…………………. lì …………….

Il Candidato....................................…………………………..

Rotary Club proponente.........................................……………………….

Il Presidente..........................…………………………………

per informazioni rivolgersi a:

Rotary Club Roma Sud, Via Gaeta n. 16 00185 Roma, Tel/fax 06/4462582, o all’indirizzo e-mail [email protected]

SCHEDA INFORMATIVA

Periodo di svolgimento: venerdì 15 giugno 2007: 10,00/13,30 interventi e dibattito; 13,30/15,00 colazione;15,00/17,30 interventi e dibattito;

Sede: Roma Aula Conferenza II piano pentagono C.N.R. – Via dei Ramni 21 (Piazzale Aldo Moro);Numero partecipanti: massimo 20, con o senza distintivo, presentati dal Rotary e Rotaract Club del Distretto 2080(nella selezione la precedenza verrà riservata ai soci Rotaract);Destinatari: laureati o laureandi;età massima: 30 anni;Programma: in allegato;Organizzazione: Rotary Club Roma Sud;Presentazione domande: come da scheda allegata, entro il 5 giugno 2007 a Rotary Club Roma Sud, Via Gaeta, 1600185 Roma (eventuale preavviso al numero tel/fax 06/4462582, o all’indirizzo e-mail [email protected])

L’evento è offerto ai partecipanti dal Rotary Club Roma Sud

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VOCE del ROTARYDai Club

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Dai Club

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R.C. La Maddalena1° PREMIO “GIUSEPPE GARIBALDI”

ROTARY CLUBLA MADDALENA - COSTA SMERALDA

Distretto 2080 RI

1° PREMIO “GIUSEPPE GARIBALDI”Domenica, 3 giugno 2007, alle ore 11,00 presso il Teatro “Primo Longobardo”

il Rotary Club La Maddalena - Costa Smeralda, consegnerà allaMarina Militare Italiana il primo Premio Giuseppe Garibaldi.

La S.V. è invitata.

ROTARY CLUBLA MADDALENA - COSTA SMERALDA

DISTRETTO 2080 R.I.GGiiuusseeppppee GGaarriibbaallddii

11880077 -- 22000077

R.C. Roma CassiaI BORBONI, RETROGRADI O PROGRESSISTI?

di Carlo Maria Tardivo

Il Dott. Antonio Palazzi, Presidente dell’Associazione “Gli Alfieri dei Borbone”, già il 3 mar-zo 2004 ci aveva parlato del “regno di Napoli agli albori dell’Unità d’Italia”. Allora aveva pre-messo che non avrebbe parlato delle condizioni politiche, ma unicamente dello sviluppo eco-nomico. Così allora abbiamo appreso che lo sviluppo economico del Regno delle due Sicilie eraassai avanzato e che le imprese siderurgiche e meccaniche avevano uno sviluppo di altissimolivello e che a Caserta era sorto il primo complesso industriale con scuole, case, assistenzasanitaria e pensionistica. Tale tema è stato oggi sviluppato ed integrato con ulteriori indica-zioni storiche (interessante il ricordo degli statuti di S. Leuco, primo riconoscimento dei dirit-ti dei lavoratori, datato 1773; in Italia per uno statuto analogo aspetteremo altri 200 anni).Oggi finalmente è stato anche affrontato il tema politico e la drammatica storia della Repub-

blica Partenopea, con il ricordo del bagno di sangue verificatosi proprio il giorno prima della sua scomparsa. Ulteriori elementihanno indotto il conferenziere a concludere che il governo della Repubblica non era un governo liberale, bensì un “governofantoccio” (le leggi della Repubblica necessitavano della controfirma di un generale francese). La figura di Luisa Sanfelice (lelinee tracciate da Benedetto Croce puntavano più sui comportamenti personali che sulle idee) ha trovato il meritato ricono-scimento con precise e puntuali indicazioni storiche. Il tutto completato da indicazioni sulla effettiva realtà dei giacobini sici-liani e del ruolo svolto dalla Francia napoleonica. L’argomento, allora solo sfiorato, dell’incomprensibile disfatta – decenni do-po – di un esercito regolare di fronte ad un manipolo di garibaldini (peraltro tutelati dalla marina inglese), ha trovato la suaspiegazione nella corruzione dei generali borbonici. Infine, a conclusione, non poteva mancare il ricordo storico del ricono-scimento che Ferdinando IV di Borbone, salito al trono a soli 12 anni, è stato per i suoi sudditi un “padre”.

Prof. Antonio Palazzi, Presidente dell’Associazione “Gli Alfieri di Borbone”

quilli, la cui figura, insieme a quella di Giuseppe Furitano e di Carlo D’Amelio (tutti rotariani del Roma Sud) è indissolubil-mente legata al ripristino, con le nuove vetrate, del vecchio Mausoleo del Morpurgo (contenitore dell’Ara Pacis sin dal mo-mento della sua ricomposizione ad opera dell’archeologo Giuseppe Moretti), intervento cui all’epoca collaborarono anche al-tri Rotary Club romani.Daniela ha, infatti, richiamato l’entusiasmo che caratterizzò quei momenti e quegli eventi, ormai storici, che la videro bam-bina e che, con la restituzione alla città del Monumento nuovamente fruibile, videro la nascita del Premio Ara Pacis, giuntoadesso alla sua 38ma edizione e destinato, annualmente, a persona od Ente – italiani o stranieri – che abbiano apportato unvalido contributo al concreto sviluppo della solidarietà umana, secondo i principi del Rotary International.L’inizio della lunga storia del Premio, infatti, è concomitante con questi eventi gloriosi e con il compito che, da allora e per gli

anni che seguirono, il Club diRoma Sud ha continuato a svol-gere per la tutela e la fruibili-tà del Monumento.Come risulta dalle “Res Gestae”di Augusto, l’Ara Pacis Augu-stae, fu eretta a Roma nel 13a.C. per celebrare le vittorie inSpagna e in Gallia ed il rag-giungimento di un lungo pe-riodo di pace (Pax Augustea)in tutti i domini dell’Impero.Il Monumento, nato come l’al-tare della concordia fra i popolie della abbondanza, rappre-senta oggi non solo il princi-pale oggetto di attenzione e tu-tela ma addirittura il simbolodel Club di Roma Sud (cfr: ilrelativo sito-web www.rotary-romasud.it) il quale, con tuttala grande famiglia rotariana,

avverte profondo l’impegno di adoprarsi al servizio della comunità per consolidare la convivenza pacifica, nella serenità deirapporti e nella massima collaborazione in tutti i campi, dalla cultura alla difesa dell’ambiente, alla salute umana.Ad ulteriore tangibile segno di questo impegno, in occasione della costruzione e dell’apertura al pubblico dell’attuale nuovoMausoleo, il Club di Roma Sud, con il rinnovato entusiasmo di quarant’anni fa ed in collaborazione con la Sovrintendenza delComune di Roma, ha voluto arricchire l’arredo del Museo con due splendidi plastici che riproducono mirabilmente, uno, l’AraPacis Augustae, in scala perfetta, e l’altro, la zona (di ritrovamento) del Campo Marzio così come era all’epoca della costru-zione dell’Ara. Plastici visibili e collocati in evidenza nelle sale del nuovo complesso, a felice conclusione di un progetto per-seguito, con costanza ed armonia, nell’arco di cinque anni cosa che si ha motivo di ritenere molto significativa per questa an-nata rotariana.Il dono del Club di Roma Sud rimarrà persempre a testimonianza del contributo delRotary International in favore della Pace che,come tale, si può considerare “il fulcro del-la ruota”.Non bisogna infatti dimenticare che, natoanche per difendere e diffondere fra gli uo-mini i valori della comprensione e della so-lidarietà, il Rotary è costantemente impe-gnato ad attenuare le tensioni fra i popoli,evitare i conflitti, condannare e combatterela violenza in ogni sua forma.La pace è esigenza fondamentale e dirittouniversale di tutti gli uomini e di tutte le don-ne! Essa non può essere delegata a nessu-no, dipende soltanto da noi, con l’impegnoper ciascuno di vivere il presente, sognareil futuro ed imparare dal passato.

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VOCE del ROTARYDai Club

R.C. Tempio PausaniaOPERAZIONE

“FLUSSI D’ACQUA IN MOZAMBICO”di Mario Rau

Presidente Rotary Club Tempio Pausania

Abbiamo deciso di utilizzare questa felice espressione poetica per defi-nire il nostro impegno in Mozambico.Il SIPE di Sassari del marzo 2006 è stata l’occasione per stabilire i primicontatti con i Presidenti d’altri Club. Siamo motivati a dovere. Il Gover-natore Ivaldi nel Suo intervento ha toccato le corde giuste.Accolgono il nostro invito i Presidenti di Ozieri e di La Maddalena – Co-sta Smeralda.Cerchiamo di fare gruppo.Il Club di Tempio diventa il motore dell’iniziativa.Una felice puntata in Corsica presso gli Amici Rotariani di Porto Vecchiosi conclude felicemente. Col passare dei giorni altri Club si uniscono a

quello di Tempio. Costituiamo un bel gruppo, siamo in nove.Ogni Club partecipa con mille euro.Nasce il Matching-Grant che vede Tempio come Club Scief –Sponsor e come Co-Sponsor i Club di Ozieri, La Maddalena –Costa Smeralda, Alghero, Porto Torres, Sassari Nord, SassariSilki, Cagliari, Porto Vecchio (Francia).La coordinazione avviene col Club di Beirà id 29131 Mozambi-co Distretto 9210. L’organizzazione cooperante è l’Associazio-ne Esmabama col suo Direttore Padre Ottorino Poletto, Mis-sionario Comboniano.Il budget del progetto è pari a 21.313 Dollari e verrà attuatonel villaggio di Magunde nella Provincia di Sofala.Prevede la trivellazione di pozzi completi di pompa ad immer-sione e pompe manuali comprese le prove di portata e relati-ve analisi in conformità con le esigenze del “Departamento deagua” del Mozambico.Ne beneficeranno 6.600 studenti delle Missioni in quanto ci sa-rà fornitura di acqua corrente nelle scuole della Missione.Perché abbiamo scelto il Mozambico?Perché è un Paese che ha molto sofferto e che è ancora unodei Paesi più poveri dell’Africa. Non ha mai conosciuto plurali-smo politico, ha sempre subito l’ingerenza straniera che è stata politica ed economica e che ha nel suo insieme penalizzatole possibilità di attecchimento di iniziative realmente indigene.Gli Stranieri, in modo particolare i Portoghesi, hanno tenuto lontano la Società civile dalla politica, dal commercio, dagli af-

fari come dall’amministrazione civile.

Questo ha determinato un’assuefazione all’attivitàsociale e al dialogo. Il quadro generale è reso ancorpiù problematico dal livello molto basso di alfabetiz-zazione e dall’assenza totale di organizzazioni sin-dacali che in altre parti dell’Africa hanno contribuitoa dar voce alla popolazione. Il problema fondamen-tale è oggi quello dell’identità nazionale. Quando iMozambicani riusciranno a riconoscersi nello Statodi cui fanno parte, molta strada sarà fatta.

La dominazione straniera comincia alla fine del 1400.Il navigatore portoghese Vasco de Gama giunge inMozambico e seguendo il corso dello Zambesi co-mincia la colonizzazione. Gli abitanti della Colonia

diventano nel tempo merce umana alimentando il commercio degli schiavi.Durante la dittatura di Salazar che rimase al potere sino al 1968, sono stateintrodotte colture intensive e sono stati costretti al lavoro, spesso in catene,ragazzi appena al di sopra dei 15 anni. Scuole e Ospedali erano riservati so-lo ai bianchi.La rivoluzione pacifica dei Garofani in Portogallo con la caduta di Salazar nonfu la fine dei mali del Mozambico perché dal 1975, anno della proclamazionedell’indipendenza, iniziò la guerra civile fra il Frelimo e i guerriglieri del Re-nano. Il primo era sostenuto dalla Russia sovietica e dalla D.D.R. e ispiran-dosi all’ideologia marxista mirava a realizzare nella società il modello del so-cialismo scientifico. Il secondo, sostenuto dalla Rhodesia e dal Sud Africa, con-trastava questo progetto. Dopo quindici anni di lotte che lasciarono sul cam-po più di un milione di morti e tre milioni di profughi si giunge alla pacifica-zione. Grazie alla mediazione della comunità di Sant’Egidio a Roma viene sti-pulato l’accordo finale nel 1992.Sono poste così le basi dello Stato-Nazioneche rimane ad oggi un grande, ambizioso, difficile progetto.Trovata la pace, il mercato Mozambicano si è aperto, e non poteva fare altri-menti, agli investimenti stranieri. Questi sono stati in grado di dinamizzarel’economia del Paese, ma nascondono una pericolosa insidia perché rischia-no di ricostituire altri vincoli di matrice colonialista.La Provincia di Sofala, nella quale rientra il Distretto di Magunde, ha circa1.650.000 abitanti. L’85% della popolazione si dedica all’agricoltura di sussi-stenza. Le colture di rendimento sono il cotone ed il mais. Fra gli ortaggi siproduce soprattutto zucca. Il tasso di analfabetismo è pari al 52 % della po-polazione; il tasso di incidenza dell’AIDS è pari al 26 % nella provincia.Il progetto di aiuti è nato nell’ambito dell’Arcidiocesi di Beirà, come risposta in nome della Chiesa Cattolica locale alle esi-genze della popolazione.Oggi operano in Mozambico numerose comunità umanitarie impegnate nella ripresa dell’agricoltura e dell’allevamento e nel-la scolarizzazione generalizzata. Sembra questa l’unica via per rendere il Paese autosufficiente ed in grado di gestire in pri-ma persona le proprie risorse, la propria storia e il suo avvenire.

�1° PREMIO ARTIGIANO DI GALLURA

Immagini della 1° Edizionedel Concorso per il PremioArtigiano di Gallura, cheha selezionato n° 4Artigiani: Giovanni Santu(Fabbro), FrancescoPiras (coltellinaio),Salvatore Pisanu (Artelegno), Anna Grindi(titolare della SocietàGrindi)

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Dai Club

Giugno 2007

R.C. Formia GaetaCERTAMEN VITRUVIANUM FORMIANUM

Anche per quest’anno scolastico 2006-2007, il Liceo classico “Vitruvio” di Formia indice il Certamen Vi-truvianum. Il concorso è alla sua V edizione, con il patrocinio della Regione Lazio, la Provincia di Lati-na ed il Comune di Formia e si è svolto inFormia nei giorni 16/18 aprile 2007.Il Club Rotary Formia-Gaeta, per la sua costante sinsibilità ed attenzione al mondo giovanile, è statoun convinto sostenitore fin dall’inizio di questa iniziativa, partecipando concretamente alla sua realiz-zazione. Il Certamen è riservato agli studenti del-l’ultimo anno dei Licei Classici, Scientifici ed Istitu-ti Magistrali del territorio nazionale, ed ha come fi-nalità la rivitalizzazione dello studio del latino qua-le radice linguistica e culturale della civiltà europea

ed occidentale, attraverso la conoscenza dell’opera di Vitruvio Pollione, fa-moso architetto dell’epoca imperiale romana, ritenuto originario di For-mia.Il Certamen, consiste nella traduzione di un brano tratto dal “De Archi-tettura” di Vitruvio Pollione.Come nelle ultime edizioni precedenti è prevista una partecipazione mas-sima di 60 studenti, che abbiano riportato un avalutazione in Latino, du-rante il corso degli studi, non inferiore all’otto/decimi.Il Club, anche per questa edizione, ha istituito due premi in danaro delvalore di Euro 1000,00 da assegnarsi al primo vincitore in assoluto ed almiglio classificato dei Licei ubicati nei territori di competenza del Club.La Commissione giudicatrice, presieduta dalla Professoressa Elisa Roma-no, ordinaria di Filologia Classica presso l’Università di Pavia, unitamentealla Prof. Chiara Pisoni della stessa Università ed al Prof. Giorgio Piras del-l’Università “La Sapienza” di Roma, ha assegnato il nostro primo premioalla studentessa Giordana Aquilea del Liceo Classico “Tasso” di Roma edil nostro premio speciale al miglior classificato del territorio del Club aGiorgio Olivo del Liceo Classico “Vitruvio” di Formia.

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VOCE del ROTARYDai Club

R.C. Viterbo CiminiaPROGETTI UMANITARI DEL CLUB

(sovvenzionato anche da RF con i fondi DSG)di Domenico Apolloni

Poteva essere soltanto una serata fresca di un giovedì qualunque; invece era il 31 maggio e diver-si Soci del Club “Viterbo Ciminia” si sono ritrovati sulla riva meridionale del lago di Vico, presso ilRistorante Fiorò, per una cerimonia attesa da tempo: la consegna di un assegno cospicuo alla “Ca-sa Nonna Anna”.Erano presenti due PDG (Tony Lico e Giorgio Di Raimondo), l’Assistente del Governatore Ivaldi (G.F.Chiarini) e il Responsabile della apposita Commissione Distrettuale (Domenico Concezzi) che ha vo-luto ricordare a tutti la commovente visita di due ore prima alla Struttura di Accoglienza per bam-bini provenienti da zone di guerra, con gravi patologie/malformazioni.

È il secondo anno consecutivo che “Viterbo Ciminia” segue con aiuti concreti la “Casa Nonna Anna” situata nel proprio terri-torio (a Capranica) e diretta dal proprio Socio Paolo Giampietro (medico volontario C.R.I. e responsabile sanitario del Com-plesso); Giampietro, prendendola busta con l’assegno dalle ma-ni del Presidente di Club MarcoJorio, ha rivolto poche parole va-lide per tutti e ha brevemente il-lustrato il percorso di quella checi siamo abituati a considerareuna sua creatura: alla prima strut-tura, inaugurata nel 2000 e co-stituita da una villetta con giar-dino, ottenuta in comodato gra-tuito, se ne è affiancata una se-conda, affittata nel 2004; finorasono stati più di ottanta i bambi-ni assistiti e “adottati” dall’interacomunità di Capranica (di questi,quaranta sono bosniaci, quindicisono iracheni e pochi sono ancheafricani).Oggi “Casa Nonna Anna” è unarealtà e dispone di attrezzatured’avanguardia; per la stessa, i cit-tadini di Capranica hanno fattouna scommessa col destino e sisono dati un obiettivo: quello di trasformarla nel Centro Sanitario di alto profilo che meritano i piccoli Ospiti di ogni razza eprovenienza; i tanti bambini che, malgrado i malanni e i tristi ricordi, non hanno dimenticato il sorriso e con questo ringra-ziano il mondo.

R.C. Bosa

Da giugno a settembre 2006,per ogni federa utilizzata dai

clienti, gli alberghidevolveranno E 0,50 a favore

del Rotary

Iniziativa per un progetto diservizio in collaborazione con

gli Alberghi di Bosa

Foto 1: Il Presidente del Club Franco Buonomo premia la 1a clas-sificata Giordana Aquilea del Liceo Classico “T. Tasso” di Roma.

Foto 2: Il Delegato del Club per il Certamen P.P., P.H. ErasmoNocella premia il miglior classificato di tutti i Licei Classici e

Scientifici ubicati nel territorio del Club, Giorgo Olivo del LiceoClassico “Vitruvio” di Formia.

“Voce del Rotary” si complimenta con lapresidenza del Club di Ozieri per il nobi-le appello in favore della liberazione delsequestrato Titti Pinna pubblicato da

questa rivista nel n. 47 di marzo e di cui siamo tuttilieti per il felice esito finale.Nella foto il presidente Nicola Addis mentre leggel’appello.

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VOCE del ROTARYArticoli

Secondo Alfredo Cattabiani (unostudioso di simbolismo, re-centemente scomparso) il me-

se assiste sorridendo “alle nozze deidue astri, che spargono le loro ener-gie sui campi, tra il frinire delle ci-cale e il canto notturno dei grilli”.Sembra una favola raccontata bene,ma dice cose vere e dal sapore an-

tico; il nome stesso del mese (dallatino ianua) lascia intravedere laporta del solstizio estivo.Sul mese c’è, comunque, un alonedi mistero; un alone rinforzato dafeste religiose di particolare natura:il Corpus Domini, la festa di San Gio-vanni e quella dei Santi Pietro e Pao-lo; la prima interessa da vicino il ter-ritorio della Tuscia e conserva il ri-tuale che la vuole ammantata di fio-ri; la seconda ha la sua stranezzanon tanto nelle lumache romane (indefinitiva, sono anche buone, se cu-cinate bene), quanto nel fatto cheribalta i principi della liturgia catto-lica (ricorda la presunta data di na-scita del Giovanni Battista e non ilsuo dies natalis che sarebbe, comeper gli altri Santi, quello della mor-te); la terza, infine, sovrappone il ri-

cordo di due big della Chiesa (che,a dire il vero, non sono mai andatimolto d’accordo; che, comunque,non sono morti insieme e, forse,nemmeno durante la stagione cal-da) a quello dei gemelli della Lupa,Romolo e Remo, dal mondo anticocelebrati proprio alla fine di giugno.Ma, il nostro bel mese si distingue

anche per l’alto indice di gradimen-to raggiunto da quasi tutti gli even-ti che lo affollano; sarà per questoche Margaret Mitchell ebbe a solle-citare l’Editore perché il suo “Via colVento” uscisse nelle librerie entro ilgiugno del 1936? (ci riuscì per unpelo: il lancio avvenne il 30 e la stam-pa pubblicò la notizia sui giornali del-la sera).Al mito della buona sorte non si sot-trasse il Duomo di Milano (la primapietra è del 18 giugno 1386) e nem-meno Gino Bartali (il suo primo Gi-ro d’Itala lo vinse il 7 giugno del1936); il primo è rimasto nel cuoredi tutti i Milanesi e viene ammiratoperfino dai Giapponesi, il secondo haaddirittura guadagnato l’aureola dieroe nazionale.E nel mese della porta nacquero pu-

re tre persone che ebbero tanta for-tuna: lo stravagante Rousseau (ab-bandonò i cinque figli avuti dalla suaTherese, una donna di basso livelloculturale, che a volte, forse spesso,lo tradiva pure), Enrico VIII Tudor(fondò la Chiesa Anglicana e gene-rò Elisabetta, la furba regina che fa-ceva fregare i carichi d’oro alle navi

spagnole e diceva chelei non c’entrava perniente) e, anche, labellissima creola Giu-seppina (vedova e tren-tenne, con un solosguardo fece impaz-zire d’amore niente-meno che Napoleone).Sono tre personaggiche colpiscono anco-ra la mia fantasia; J.J.Rousseau, perché pian-geva ogni volta checoncludeva una suaopera; Enrico, perchési dispiaceva semprequando mandava amorte qualcuno (al tur-no della quinta mo-glie, una ventenne as-satanata che frequentavail letto di tutti fuorchéil suo, si disperò ad-dirittura); Giuseppi-na, perché ebbe a con-fidare: <ho sposatoNapoleone, giudican-

dolo in grado di pagare i miei debi-ti> (la replica fu secca: <l’ho spo-sata, ritenendola molto ricca>).Peraltro, la fortuna del giugno nonsempre fece centro: anzi, con Gari-baldi, fece proprio cilecca; nel 1856incontrò Giuseppina Raimondi (fuamore a prima vista, anche se la ra-gazza aveva diciassette anni e luicinquantadue); il Generale la cor-teggiò discretamente e lei – in quelgiugno insolitamente caldo – ne fulusingata; andarono a nozze tre an-ni e mezzo dopo, ma durante il pran-zo, che seguì la cerimonia, uno sve-nimento della sposina denunciò lasua gravidanza; Garibaldi la piantòprima di tagliare la torta: quel figlionon era suo ma di un Tenente di Ca-valleria; la giornata terminò tra in-sulti e pianti.

DOMENICO APOLLONI

cmr

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Giugno 2007

La prima domenica d’Ottobre,secondo una tradizione conso-lidata in oltre quattro secoli, si

rinnova a Cagliari la processione del-la Madonna del Rosario.Prende avvio dalla nuova chiesa diSan Domenico, ricostruita negli an-ni cinquanta nel cuore del quartieredi Villanova, a ridosso di quel mera-viglioso monumento gotico che svet-tava nella sua imponenza architet-tonica fra i prati e le casupole circo-stanti il predio di San Domenico. Laferocia della guerra lo rase al suololasciando soltanto scheletrici ruderidi quel tempio che - secondo la sto-ria - fu costruito nel 1254 ad operadi Nicolò da Fortiguerra, il frate che- con un gruppo di confratelli do-menicani - insediò a Cagliari l’Ordi-ne dei Padri Predicatori.Adiacente a quel maestoso monu-mento, era stata realizzata ancheuna grande cappella dedicata alladevozione della Madonna del Rosa-rio il cui simulacro, attualmente, èsistemato nella nuova chiesa. Ed eradall’antica cappella che, a partire dal1578, ebbe inizio la pratica della pro-cessione della Vergine per iniziativadella Confraternita del SS. Rosario,costituita con bolla papale in quellostesso anno.Confratelli e consorelle, in abito bian-co guarnito di frangia, contornato dibindello nero, capetta aperta nera,placca di tela con l’effigie della Ma-donna del Rosario, aprivano il cor-teo - oggi come allora - costituito dagran folla di fedeli; dopo aver per-corso le strade principali del rione diVillanova, la processione prosegui-va il suo cammino verso le principalistrade degli altri rioni della Marina,di Castello e di Stampace.Fra le immagini sacre e i gonfalonidei vari gremi cittadini che vivaciz-zavano il corteo religioso, c’era unostendardo che più di tutti destava

curiosità e atten-zione miste ad unsenso di emozionefra i fedeli. Era unagrande bandiera,un po’ lacera e bu-cherellata, con set-te strisce verticali,tre rosse, quattrogialle, ed il popolosapeva che quel po-licromo pavese eraun vessillo della na-ve ammiraglia tur-ca conquistato daiSardi in una me-moranda battagliache fu vinta grazieal loro eroismo nelmare di Lepanto, il 7 ottobre del1571, e che segnò la vittoria dellaCristianità sull’Islam e sull’imperoOttomano.Quello stendardo, forse strappatodall’albero maestro della nave am-miraglia turca e consegnato ai Sar-di perché lo custodissero a Cagliari,era il glorioso testimone del loro eroi-smo dal momento che al loro co-raggio e ardimento - come attesta-no le fonti storiche - si ascrive l’esi-to esaltante della vittoria dei Cri-stiani.Pertanto, quella processione che dal-la Chiesa di San Domenico percor-reva nei secoli passati le strade delpiccolo quartiere di Villanova per ad-dentrarsi, poi, nelle viuzze dei bor-ghi di Stampace, della Marina, co-stituiva per i Cagliaritani un omag-gio agli eroi di Lepanto e, nel con-tempo, un atto di devozione verso laMadonna del Rosario alla cui inter-cessione veniva attribuita la vittoria.Non a caso, per volere del ponteficePio V, alle lodi per la Vergine venneaggiunta quella di Auxilium Cristia-norum, l’aiuto dei Cristiani che si ma-nifestò nel cimento di Lepanto.

Il ricordo di quella sanguinosa bat-taglia è rimasto, ancora oggi, vivonella memoria popolare pur fra ledolorose vicende vissute dalla cittàe non è senza significato che unatraccia di questa memoria si ritrovianche nella poesia popolare.Un esempio viene offerto dal ver-setto di un mutettu che ci è statotramandato nella preziosa raccoltadella poesia popolare cagliaritana cu-rata da Raffa Garzia.

“Bessidi s’Arroseri - cun sabander’’e is Morus”

(“Esce l’Arciconfraternita del Rosa-rio - con la bandiera dei Mori”), do-ve i Mori, a prescindere dal coloredella loro pelle, razza e provenien-za, sono per antonomasia gli inva-sori. Solo che, in questo caso, il po-polo ricordava con quella bandieral’orrore per i temuti predoni che ve-nivano dal mare per cui maggioreera l’orgoglio di possedere a Caglia-ri un vessillo musulmano conquista-to grazie alle prodezze di quattro-cento ardimentosi archibugieri chenei lontani lidi di Lepanto avevanoonorato il nome di Cagliari e dellaSardegna.

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Sardi valorosi

La battaglia diLepanto LUCIO ARTIZZU

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Giugno 2007

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VOCE del ROTARY

A rivederlo oggi, quello stendardoscolorito e sfilacciato, è una reliquiaridotta all’essenziale e la si può os-servare nella spessa bacheca di cri-stallo situata all’interno della sagre-stia di San Domenico, La confrater-nita del Rosario non ha mai cessatodi venire meno al voto fatto alla Ver-gine portandone il simulacro in pro-cessione anche se, forse, molti fe-deli ignorano il significato storico del-la sacra manifestazione.Scrisse Emilio Lussu, in un articoloapparso sulla rivista Il Ponte del 1951,che al di là degli episodi di grandeeroismo, di ardimento e di amalga-ma di cui furono protagonisti, nellaprima guerra mondiale, i soldati sar-di della mitica “Brigata Sassari”, iquali si imposero all’ammirazione delPaese, diceva - appunto - Lussu cheper trovare un avvenimento simile“bisognava andare molto lontano nel-la storia della Sardegna” e fra que-sti avvenimenti citava “l’eroismo dei400 archibugieri sardi che, sotto ilvessillo di Filippo II, si coprirono digloria nella battaglia di Lepanto del7 ottobre del 1571”.

La battaglia cruenta combattuta nelmare fra Patrasso e Corinto, costi-tuisce, pertanto, anche un’occasio-ne per fare una breve riflessione suun aspetto del carattere dei Sardi, ecioè chiedersi se nella loro storia an-tica o recente, essi siano stati un po-polo inerme, facile a sottomettersi ealla resa, o non piuttosto un popoloche non ha esitato a scendere in ar-mi quando invasori e predatori stra-nieri, soprattutto i temuti raiders pro-venienti dall’altra sponda del Medi-terraneo, hanno ciclicamente tenta-to di privarli dei loro beni e della lo-ro libertà.La storia isolana è ricca di avveni-menti che testimoniano più sconfit-te che vittorie ma va ricordato chequando i sardi si sono uniti insiemeper difendere la loro libertà e la lo-ro terra hanno saputo essere indo-miti protagonisti delle vicende dellaloro piccola patria sicché coglie for-se nel vero Pasquale Tola (che si gua-dagnò la fama di “Plutarco Sardo”),allorché afferma che fu “grande sven-tura per la Sardegna il non essereben conosciuta ed essere sempre in-

giustamente giudicata”.Già prima che la Sardegna catalanae spagnola conoscesse il periodo flo-rido dell’autogoverno giudicale, lesue popolazioni sono vissute per se-coli sotto l’incubo delle invasioni deipredoni che venivano dell’altra spon-da del Mediterraneo: quelli che contemine generico ma significativo era-no chiamati “is morus” e che pote-vano essere Saraceni o Mauri o Mo-ri d’Africa ma anche i non cristiani ingenerale e fra questi i turchi.Ma forse un’idea non certo partigia-na del carattere bellicoso dei Sardisi può ricavare dalla descrizione chedel loro carattere ha lasciato unoscrittore di indiscussa obiettività: lostorico arabo Edrisi che visse nel XIIsecolo.“Fiera gente - egli scrisse - assicu-rata dalla povertà, dal proprio valo-re e dai luoghi aspri e selvatici, scan-sò il giogo dei Musulmani i quali, fat-to fardello dell’oro e argento, maspaventati insieme dai frequenti nau-fragi e dalla resistenza degli isolaninelle scorrerie minori, li lasciaronotranquilli tenendoli uomini indoma-

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bili, avvezzi a star sempre con le ar-mi al lato, da buscarsi appo di loropiù colpi che preda”.Insomma, il concetto dei Sardi, po-polo disposto sempre a subire pas-sivamente invasioni e conquiste, vaforse rivisto visitando attentamentetutta la sua storia e di certo nume-rosi si ritroverebbero esempi atte-stanti la loro tempra indomita e bel-licosa. Dal canto suo, il Tola, nellalunga prefazione al suo Dizionariobiografico degli uomini illustri di Sar-degna, nel tracciare una sintetica maefficace ricostruzione dei più impor-tanti eventi della storia dell’Isola,mette - appunto - in risalto l’eroi-smo di molti Sardi che “di onorateferite e di bella gloria militare si co-prirono, combattendo contro i mu-sulmani feroci, altri le patrie muradifendendo e le cittadi sarde dagliassalti stranieri, per egregio valoresi segnalarono”.E fra gli episodi nei quali le genti iso-lane eccelsero, il Tola non dimenti-ca “l’eroismo dei trecento sardi vin-citori della turchesca ferocia nella fa-mosa giornata navale di Lepanto”,contribuendo, così, a sottrarre me-ritoriamente all’oblio un episodio cherende onore al coraggio ed alle vir-tù guerriere dei Sardi i quali, non vadimenticato, combattevano sotto leinsegne della Corona di Aragona.Va tuttavia rilevato che la battagliadi Lepanto - come hanno evidenzia-to diversi storici italiani e stranieri -è pura gloria italiana nella quale eb-bero un ruolo preminente la Chiesa,attraverso l’opera del pontefice PioV( il quale poi assurse agli onori de-gli altari), promotore della potente“Lega Cristiana”, cui aderirono laSpagna, la Repubblica di Venezia edaltri stati minori: “Lega” che si pro-poneva di contrastare la politica diespansione dei Turchi nel Mediter-raneo come pure il diffondersi del-l’Islamismo nelle terre già evange-lizzate dai Cristiani.Per la spedizione a Lepanto fu orga-nizzata una grande flotta il cui co-mando supremo venne affidato aDon Giovani d’Austria, figlio natura-le di Carlo V e fratello del sovranospagnolo Filippo II, ed a Marcanto-nio Colonna, comandante in capo

della Marina pontificia. Anche la re-pubblica di Genova - in omaggio alPapa - prese parte alla spedizioneinviando una potente nave al co-mando di Gianandrea Doria.Fu, appunto, alla nave ammiragliadi don Giovannid’Austria, chiamataLa Reale, che per un preciso pianostrategico vennero destinati i 400archibugieri sardi i quali facevanoparte del cosiddetto “Tercio de Cer-deña”, ovvero del Reggimento di Sar-degna sul cui ardimento la Coronaspagnola aveva sempre contato nel-le più aspre battaglie.Va notato che l’esercito spagnolo era- appunto - costituito dai “tercios”che si possono equiparare ai mo-derni reggimenti, ciascuno dei qua-li era formato da 3000 a 4500 uo-mini. Ed è grazie a quanto gli stori-ci hanno tramandato sulla battagliadi Lepanto che si è in grado di ap-

prendere dell’esistenza di un “ter-cio” costituito da Sardi. La testimo-nianza più autorevole ci giunge daun accurato storico dell’epoca, Ge-ronimo Costiol, che, con tempismodi cronista, scrisse nel 1572 che “enla galera de su Alteza don Juan deAustria ivan quatrocientos Arcabu-zeros sacados del tercio de Cerde-ña los quales estavan a cargo delMaestro de Campo don Lope de Fi-gueroa”.Perché furono scelti gli archibugieriSardi?Evidentemente, essi costituivano uncorpo scelto di tiratori in un periodo

storico in cui andavano affermandosile armi da fuoco e i Sardi, che sem-pre hanno goduto fama di soldati co-raggiosi e valorosi, primeggiavanonell’uso delle armi e di questi nuovistrumenti di guerra in particolare.Nella battaglia di Lepanto, per una-nime giudizio degli storici, un ruolodecisivo fu svolto, appunto, dagli ar-chibugieri di Sardegna che furonopraticamente gli artefici della vitto-ria. Ma vediamo in sintesi lo svol-gersi dei fatti.Il porto di Messina fu scelto per ilconcentramento delle varie armate;la prima a comparire il 20 luglio 1571fu quella romana agli ordini di Mar-c’Antonio Colonna; giunsero, quin-di, le altre unità ed il 24 agosto laflotta fu completata con le 44 gale-re provenienti dalla Spagna al co-mando di don Giovanni d’Austria.Non trova, pertanto, fondamento la

tesi sostenuta da taluno secondo laquale gli archibugieri sardi sarebbe-ro partititi dal porto di Cagliari. Inrealtà, il 16 settembre, l’armata cri-stiana, completa di tutte le unità, la-sciò il porto di Messina per giunge-re il 2 ottobre nel mare di Lepantodove era radunata la flotta turca alcomando di Aly Pascià, più numero-sa per navi ed uomini.La mattina del 7 ottobre le due flot-te si fronteggiarono decise a darsibattaglia dopo che don Giovannid’Austria ebbe dato il segnale is-sando il grande stendardo della “Le-ga”, donato dal Papa, sul quale era

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Giugno 2007

Credo molto nell’amicizia. So-no entrato nel Rotary con laconvinzione che l’amicizia e

l’etica sono e saranno sempre i pi-lastri basilari della nostra associa-zione. La definizione che esprimemeglio il mio concetto di amicizia èquella data da J.M. Reismann: “…ami-co è colui a cui piace e che deside-ra fare del bene ad un altro e che ri-tiene che i suoi sentimenti siano ri-cambiati…”. Questa amicizia pre-suppone già di per se uno scambio,una condivisione.Uno dei modi eccellenti, poi, per raf-forzare l’amicizia è quello di fre-quentarsi, mettere insieme le pro-prie conoscenze ed esperienze, af-finando, incontro dopo incontro, laconoscenza l’uno dell’altro o dell’al-tra. Francesco Alberoni, a questoproposito, dà una ulteriore partico-lare definizione dell’amicizia, defi-nendola “una filigrana di incontri”,che “si rinnova ad ogni nuovo in-contro migliorandosi e completan-dosi”. La mia partecipazione alla 50^Assemblea del nostro Distretto è sta-ta, quest’anno, in qualità di Presi-dente Incoming del mio club, quel-lo di Oristano. Questo incarico, chemi accingo a portare avanti per laterza volta, destava una certa cu-riosità: in una squadra che si pre-parava ad apprendere i segreti delcomando, della leadership, ero unpresidente..ripetente! Mi sentivo,quasi un alunno che non aveva su-perato gli esami e giocoforza dove-va ripetere.Leggevo negli occhi dei tanti amiciche mi salutavano e mi abbraccia-vano affettuosamente sensazioni di-verse. In alcuni era semplice curio-sità, in altri stupore, in altri ancoracomprensione, per il peso che la re-sponsabilità comporta. In tutti, in-vece, una certezza: se il club torna-va su un vecchio presidente attra-

versava un momento poco favore-vole: mancava, quindi, di quell’ar-monia necessaria al suo buon fun-zionamento. Detto con una sola pa-rola mancava, all’interno del nostroclub, l’armonia e la responsabilitàdella condivisione.Si, cari amici, il Rotary è condivisio-ne! Il motto del prossimo anno ro-tariano “ Rotary Shares”, vuole ri-badire, se mai ce ne fosse bisogno,che il Rotary è condivisione. Questo

significa non solo condividere la no-stra esperienza, la nostra capacità,il nostro sapere mettendolo al ser-vizio degli altri, ma anche condivi-dere, all’interno del nostro club, ilcarico degli impegni di servizio: nes-suno, salvo particolari motivi tem-porali o logistici, può declinare lachiamata alle varie cariche neces-sarie per il buon funzionamento delsuo club.Perché questo avvenga c’è innanzi-tutto il bisogno, la necessità, di unaoculata scelta dei nuovi soci. Il can-didato socio non deve essere solo unprofessionista, un imprenditore difama, ai vertici della sua categoria,ma soprattutto deve possedere quel-lo che comunemente viene definito“spirito rotariano”. Il suo modo di vi-vere, di operare nella sua azienda enella società, deve già essere im-

prontato ai principi che ispirano ilRotary. In sintesi deve essere già unrotariano in pectore. In tutti i nostriclub la scelta di un nuovo socio do-vrebbe partire non dalla fama rag-giunta nella professione dal candi-dato, ma della sua disponibilità alservizio, dall’attenzione agli altri, dal-la sua capacità e disponibilità al la-voro di squadra, in sintesi dalla suacapacità di condivisione.Un sentito grazie al Presidente Elet-to Wilkinson che ha voluto dare alsuo anno una connotazione forte dicondivisione (in inglese to share haun significato ancora più marcato didividere con gli altri, distribuire) delnostro grande patrimonio rotariano.Ho apprezzato molto l’interpretazio-

ne che ne ha fatto il nostro Gover-natore 2007-08 Franco Arzano nel-la sua relazione programmatica eche voglio riportare: “…Ciò che ac-comuna i rotariani di tutto il mondoè infatti la volontà di condividere:condividere il loro tempo, le loro ca-pacità, la loro esperienza e le lororisorse finanziarie: il tutto per rea-lizzare progetti che, affrontando unampio spettro di problematiche so-ciali ed umanitarie, mettono a fat-tore comune la loro comprensione,il loro entusiasmo e la loro dedizio-ne per assistere i più bisognosi e fa-re del mondo un posto migliore….”.La condivisione del tempo e delle ca-pacità di ciascuno di noi significa nonsolo dare risposte all’esterno, ma an-che assumersi tutte le responsabili-tà ed i ruoli che la nostra Organiz-zazione comporta.

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Riflessioni di unpresidente…ripetenteMARIO VIRDIS

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VOCE del ROTARY

ricamato in oro e argento un gran-de Crocifisso mentre in basso era-no riprodotti gli emblemi del re diSpagna, le insegne del pontefice,della Corona spagnola e della Re-pubblica di Venezia.“Terribile fu lo scontro - così rac-conta lo storico sardo Meloni Sattaservendosi delle fonti dell’epoca - eaccanito fu il combattimento. Aly Pa-scià, comandante supremo dell’ar-mata musulmana, confidentissimonella ferocia dei suoi giannizzeri,spingevasi con questi contro la Rea-le cristiana dove eranvi i 400 archi-bugieri sardi. Questi con coraggioda leoni, non solo si opposero al-l’impeto del nemico, ma per tre vol-te lo ributtarono indietro , finchèmescolatamente coi giannizzeri, po-terono penetrare nella Reale mao-mettana facendo di tutti orribile ma-cello. Avuto rinforzo dagli altri com-battenti, dopo un’ora di accanita pu-gna, i giannizzeri furono totalmen-te sconfitte e lo stesso Aly n’ebbereciso il capo”.“Fu una memorabile vittoria per laLega - osserva a sua volta lo stori-co Carta Raspi - sia per i risultati im-mediati che per le sue conseguen-ze. Cipro, che secondo il disegno del-la “Lega” doveva essere liberata, inrealtà non lo fu ma la perdita di na-vi e di uomini da parte ottomana fuveramente considerevole. Lepanto,tuttavia, segnò per i Turchi un arre-sto alla loro espansione e poi il de-clino della loro potenza”.La clamorosa vittoria dell’armata cri-stiana ebbe ovviamente vasta econegli Stati mediterranei in quantosegnava la fine dello strapotere ot-

tomano ma quel che in questa oc-casione è il caso di rilevare furonoanche l’apporto determinante ed ilruolo decisivo dei coraggiosi archi-bugieri sardi, i reali artefici di unavittoria per niente scontata dal mo-mento che l’inizio della battaglia vi-de le navi della Lega in affanno con-tro il nemico.L’eroismo dei 400 archibugieri noncostituisce, pertanto, un vanto o unagloria locale ma diventa un episodiodi rilevanza europea grazie alla ri-costruzione fattane da storici auto-revoli del tempo ed in particolare dalcitato Costiol (Historia de las cosasde España, 1586) e dallo studioso distoria marinara, il padre Alberto Gu-glielmotti (Marc’Antonio Colonna al-la battaglia di Lepanto, 1862).Que-sti, in particolare, ricostruendo le fa-si della battaglia, ha così racconta-to l’episodio culminante.“I giannizzeri d’Aly, 400 giovani discelta milizia, fatto un terribile sfor-zo,, tentarono innanzi a tutti saltardentro nella Reale di Spagna; e gliarchibugieri del “Terzo” di Sardegna,con molta venturiera, non solo si op-posero al loro impeto, ma per trevolte con fierezza terribile li ricac-ciarono indietro, sino al trinchetto...Si vide il mare mutar colore, di-ventar vermiglio di sangue ... Scen-deva giù per le sagole lo stendardodella luna e saliva in alto quello del-la croce, gridando i soldati di ogniparte: Vittoria! Vittoria! Vittoria!”.Lo studioso che volesse ap-profondire quest’episo-dio della storia sarda edeuropea in uno con lasintesi delle fonti che at-

testano l’autenticità dell’eroismo de-gli archibugieri sardi, troverà utilee interessante un documentato sag-gio di Giuseppe Luigi Mulas, appar-so a Cagliari nel 1887. In esso, l’au-tore puntualizza alcune inesattez-ze contenute in un articolo appar-so su quest’argomento sul fascico-lo di Ottobre della prestigiosa Rivi-sta di Lettere, Scienze ed arti chesi pubblicava a Roma, e dalla Nuo-va Antologia, ambedue autorevolitesti nei quali comparivano firme diillustri poeti e letterati dell’Otto-cento italiano.L’autore del saggio, che si intitola“Don Giovani d’Austria a Lepanto” ,nel ricostruire le fasi della battaglia,commise l’imprudenza di definirespagnoli e italiani i prodi archibugieriche di fatto furono gli artefici dell’e-pico scontro e per confutare questatesi “eretica”, il Mulas Mameli esa-mina minuziosamente e con foga leparti incriminate del saggio per smen-tirle, di volta in volta, alla luce del-le fonti storiche disponibili ( di au-tori catalani e italiani) e per dimo-strare che i prodi archibugieri furo-no veramente sardi.In realtà, che sardi fossero è testi-moniato, oltre che dalle fonti sto-riche, anche dalla tradizione e dal-la memoria popolare che nei seco-li, in Sardegna, come in altre re-gioni d’Italia, ha rinverdito, ognianno, ad Ottobre, il ricordo di quel-la grande prova di eroismo dei 400archibugieri.Quell’episodio rivive non soltanto nel-la memoria popolare ma anche nel-l’arte e soprattutto nella poesia. Fucertamente il poeta italiano più “gla-mour”, Gabriele D’Annunzio, che, nel-la raccolta poetica Merope ( “La can-zone dei Trofei”) conchiuse la laudecon pochi ma vigorosi versi che esal-tano l’impresa di quei 400 scono-sciuti sardi che, nella battaglia di Le-panto, “incrollabile muraglia” controil nemico, tramandarono ai posteriuna pagina gloriosa di Cagliari e del-la Sardegna:

Articoli

.... O Cagliari,i quattrocento archibusieri sardi,

che don Giovanni d’Austria alla battaglia,sotto il vessillo della sua Reale

s’ebbe per incrollabile muraglia.

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VOCE del ROTARY Giugno 2007

Un anno di lavoroinsiemeallo stafftecnico

dove nasceVoce del Rotary

Angelo alla consolle…

Fiorellaall�amministrazione

Da sinistra: Renato Bosco, Ettore Benini, Luciano Sellitri,Angelo Garofalo, Claudio Marcello Rossi

Alessandro e Elvira alla cucitura

Luigi alla Speedmaster 2

… e alla Speedmaster Antonio al taglio

Immagini dalla Borgia srl, Industrie Grafiche Editoriali Associate – RomaEditore di “Voce del Rotary

“ I portoghesi cheper primiaffrontarono glioceani in modo“professionale”per conquistarel’oriente, lachiamavano la…carreira da

India…

Una rotta cosìlunga e faticosa ebattuta pertalmente tantotempo che non haeguali nella storiadell’umanità.Simboleggiavatutti gli sforzidell’uomooccidentale peresplorare,conquistare esottomettere ilmondo magico ericchissimo dellacolonia”.

Agli interessati del libro, ritirabile presso la Segreteria del Distretto, èrichiesto un contributo di Euro 5 che sarà interamente devoluto alla

ROTARY FOUNDATIONRoberto Ivaldi

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VOCE del ROTARY Giugno 2007

Er millepiedi* cammina piu` spedito…appresso a�n sogno che nun e` utopia…

di Peppino Gallian

Mentre me leggo er solito giornale spaparacchiato all’ombra d’un pajaro,vedo un porco e je dico: – Addio, maiale! – Vedo un ciuco e je dico: – Addio, somaro! –Forse ‘ste bestie nun me capiranno, ma provo armeno la soddisfazionede potè dì le cose come stanno… senza paura de finì in priggione.

Trilussa (da Giove e le Bestie, 1932)

un tajjio qua ha curato, là ‘na botta:tra cene e lodi, pranzi, strilli e canti,senza fermasse, sempre è annato avanti…e ‘na zampa m’ha drizzato ch’era rotta!”

“Anch’io me sento piuttosto rinfrancato,volo sicuro sui campi e sopra ar tetto:co’ l’ojjio che m’ha dato ‘n architettonun fo rumore…e so’ risuscitato!”

“Questa me pare ‘na bella allegoria!”penzò la formichella che passava.“Ha preso du’ piccioni co ’na fava‘sto personaggio nell’aprì la via.

D’un sogno appresso a ‘na lucida follia,puntando sui proggetti dritto er dito,chissà, …po’ esse che s’è puro divertito…e un cambio ha smosso che nun è utopia!”

25 maggio 2007

“Me pare che cammini più speditode quanno ce parlammo l’anno scorso:che t’è successo doppo quer discorsosi mo te vedo qui ringalluzzito?”

Così quer calabbrone incuriositol’ali sbattendo forte je chiedevaar millepiedi che sotto a lui corevaassai de più de quanno era partito.

“Propio nun penzo de finì ‘n priggione”,de rimando er millepiedi j’arispose,“si mejjio dico che qui vanno le cose….Forse sarà pe’ ’r cambio de staggione

o, de sicuro, pe’ ‘sta cura da cavalloche ’n dottore m’ha scritto…, benedetto!Lo devo aringrazià co’ molto affettoperché, d’amico, lì m’ha tolto ‘n callo,

* vedasi Voce del Rotary n.42 agosto-settembre 2006, pag. 34

indovina chi so’?

PROPIO NUN PENZO DE FINI’ ‘N PRIGGIONE

FELLOWSHIPCari ed illustri Governatori,

ho il piacere di informarvi che nei giorni dall’8 al 15 settembre 2007si svolgerà in Italia (a Salerno) il “3rd ITFR World Tennis Cham-pionship – Rotarians’ Tennis Meeting” (International Tennis Fellowshipof Rotarians – Rotary International).

L’iniziativa costituirà una importante occasione di incontro per tutti i ro-tariani che con passione giocano o, comunque, seguono il tennis in tutto ilmondo secondo il motto “Score an ‘ace’ with Rotary! For a winning ‘servi-ce’!”.

Il tennis è uno sport i cui princìpi si coniugano perfettamente con lo spirito rotariano e proprio la leal-tà ed il fair-play che lo connotano rispetto agli altri sport lo rendono “speciale” per la nostra attività diservice.

L’ITFR in questa prospettiva diviene strumento privilegiato per l’organizzazione di straordinarie oc-casioni di affiatamento e di solidarietà in tutto il mondo. La presenza capillare del Rotary Internationalin tutti i continenti (il R.I. è presente in 168 Paesi) consente all’ITFR di poter dialogare con soci di ogninazionalità accomunati dai medesimi obiettivi scritti nel sodalizio rotariano e dalla medesima passio-ne per il tennis.

Come per ogni iniziativa rotariana anche questa importante manifestazione (che per la prima voltasi svolge in Italia) costituirà non soltanto un significativo ed importante momento di affermazione del-la Fellowship e del Rotary in Italia, quanto offrirà l’opportunità per dare sostegno a specifiche iniziati-ve umanitarie (“Progetto Africa”) tramite il Club promotore (Rotary Club Salerno).

L’evento internazionale è assistito dai più autorevoli patrocini istituzionali (International Tennis Fe-deration, Tennis Europe, Federazione Italiana Tennis, ATP, CONI, ecc.).

Ulteriori informazioni sull’evento potranno essere re-perite sul sito web ufficiale www.rotarytennis.org . Me-diante l’iscrizione alla newsletter potrete essere infor-mati anche sulla novità che periodicamente saranno in-serite. L’iscrizione potrà essere effettuata esclusiva-mente on-line ed il termine ultimo per aderire è fissa-to per le ore 10 del 9 luglio 2007 (ora e data Italia).L’iscrizione entro il termine indicato ci consentirà di or-ganizzare al meglio questa occasione speciale di incon-tro rotariano.

Per questa ragione cari amici vi chiedo tutto il possi-bile supporto all’iniziativa non ultimo quello relativo al-la diffusione e alla comunicazione capillare dell’evento

a tutti i soci. La pubblicazione tempestiva sui siti web distrettuali e sui siti web dei club, la pubblica-zione nelle riviste distrettuali e dei club, sono sicuramente opportunità comunicative essenziali per dif-fondere tempestivamente la notizia.

Ogni ulteriore forma di supporto e di partecipazione che potrà essere offerta dai Distretti e dai Clubsarà sicuramente utile alla costruzione di un incontro rotariano indimenticabile.

Sono sicuro perciò che potremo vivere insieme una splendida settimana di amicizia rotariana inquesto meraviglioso comprensorio meta privilegiata del turismo mondiale che racchiude straordinarieed uniche bellezze naturali, archeologiche e d’arte.

Mi auguro di incontrarvi numerosi “in campo” nel perseguimento della comune azione rotariana an-cora per un altro … “ace”!

Marco MarinaroPresidente del Comitato Organizzatore

ITFR WTC SALERNO 2007

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Da Good News Agency

Giugno 2007

Stralcioe/o sintesi di alcune notizie,

operati liberamente da VOCE DEL ROTARY.(testi originali, autori e riferimenti sono leggibili sul sito http://www.goodnewsagency.org)

N.d.R.: Le immagini sopra riportate hanno un collegamento solamente concettuale con i singoli temi e non si riferiscono specificatamente alla notizia pubblicata

Rotary International: attività per la Giornata dell’Acqua inclu-dono il lancio di un nuovo gruppo d’azioneI Rotariani nel mondo hanno celebrato la Giornata Mondiale dell’Acquail 22 marzo richiamando l’attenzione sui problemi relativi all’acqua checolpiscono 2,6 miliardi di persone in tutto il mondoDi Joseph Derr, Rotary International NewsDurante una conferenza stampa per la Giornata dell’Acqua al Circolonazionale della stampa a Washington D.C., Ron Denham ha annuncia-to il lancio del Gruppo di azione rotariano per l’acqua e i servizi sani-

tari. Denham, già governatore distrettuale Rotary e coordinatore del Gruppo per le risorse idriche per il 2006-07, ha dichiarato che il nuovo Gruppo d’azione rotariano contribuirà a rafforzare le iniziative idriche del Rotaryin corso. Inoltre, esso rafforzerà i collegamenti e la collaborazione tra i club Rotary e i distretti all’opera su ini-ziative per l’acqua, e promuoverà progetti cooperativi per l’acqua con altre organizzazioni.Ecco alcune altre attività della Giornata per l’Acqua:• Con un progetto congiunto con l’ufficio del Senato belga e altre organizzazioni non governative, tre distrettiin Belgio (1620, 1630 e 2170) hanno sponsorizzato una mostra fotografica sui problemi dell’acqua del fotogra-fo Dieter Telemans nel palazzo del parlamento federale a Bruxelles.• I Rotariani belgi hanno contribuito ad organizzare un forum sull’acqua cui hanno partecipato studenti di scuo-la media superiore da tutto il Paese. Il Principe belga Laurent ha partecipato ad uno dei seminari.• In Canada, il Rotary Club di Ancaster, Canada, ha sponsorizzato la marcia Acqua per la Vita per contribuirealla raccolta di fondi per progetti in corso ad Haiti (approfondimento: Learn more).

http://www.rotary.org/newsroom/programs/070319_waterday3.html

“9 maggio – Giornata dell’Europa nelle scuole”: i responsabili della cooperazione allo sviluppodell’UE nelle aule di tutta Europa per dialogare con gli studentiBruxelles, 8 maggio - Il 9 maggio un centinaio di funzionari della Commissione europea che operano quotidia-namente nel settore della cooperazione allo sviluppo con i paesi terzi si recheranno nelle scuole di tutta Europaper incontrare gli studenti. L’iniziativa “Giornata dell’Europa nelle scuole”, organizzata in collaborazione con le

Good News AgencyOpera per lo sviluppo delle coscienze e promuove una culturadella pace nella prospettiva del ‘villaggio globale’ basatosull’unità nella diversità e sulla condivisione.

Portiamo Good News Agency nelle scuole!

Questa campagna è sostenuta da noi del Rotary da tre anni perché puntare sui giovani significa contribuiresignificativamente a costruire un ponte verso il futuro. Il Distretto 2080 rinnova uno speciale invito a tutti iClub affinché presentino Good News Agency ai professori degli istituti superiori del loro territorio e segnalinol’indirizzo e-mail delle scuole “reclutate” al responsabile del progetto distrettuale di servizio per Good NewsAgency, Sergio Tripi: [email protected] Le scuole riceveranno gratuitamente e regolarmente il notiziario senzaalcuna formalità. Tra le notizie di ogni numero è sempre inclusa l’evidenza dell’attività del Rotary sul campo e il fatto che imedia ricevano questa evidenza da un’agenzia di stampa indipendente aumenta le possibilità che sia pub-blicata..Per segnalare un’importante iniziativa di Club, inviare un e-mail al Direttore Sergio Tripi (è socio delR.C. di Roma-EUR). Queste sono alcune notizie dai numeri precedenti, tutti disponibili sul sito www.good-newsagency.org

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VOCE del ROTARY

L’analogia dei tre nomi è inte-ressante e mi permetto di sot-toporla all’attenzione di tutti.

Rotari, (Brescia 606-Pavia 652) eraun Re Longobardo; prima, fu Ducadi Brescia, uno dei trentasei Duchiche governarono l’Italia longobardadi allora. Diventò Re dopo Arioaldo,marito della Gundeberga figlia di Agi-lulfo e Teodolinda. Le vicissitudini diquesta famiglia, non lasciano ricor-di molto edificanti: rapimenti, ripu-di e prigionie in castelli ricorrono confrequenza nella sua storia. La con-clusione fu il matrimonio di Rotaricon Gundeberga, vedova dell’Arioaldodi prima.Gundeberga praticava l’Arianesimo,in opposizione alla politica filo cat-tolica di Arialdo. La rivolta che nederivò, fece tornare il Regno Longo-bardo al regime Ariano, pur nel ri-spetto della parte di popolazione cat-tolica. Anche questo aspetto di ca-rattere religioso, segnò la storia deiLongobardi in Italia. Al Re Rotari ven-nero riconosciuti importanti meriti,come la conquista di nuovi territori:le due riviere Liguri ed alcune zonedel Veneto, vennero annesse – sot-to di lui – al Regno Longobardo. Lamemoria di questo sovrano è, pe-raltro, solennemente legata alla pub-blicazione del famoso “Editto” che

da lui prese il nome. Si tratta dellaraccolta scritta, in lingua latina (an-che se nel testo appaiono numero-se parole sicuramente di origine lon-gobarda), delle prime leggi longo-barde. Consta di 388 articoli basatisu norme, consuetudini e tradizionidi questo popolo antico, strettamentelegato alla storia d’Italia. L’Editto fupromulgato il 22 novembre dell’an-no 643 ed era applicabile “solo peri soggetti italiani di origine longo-barda”. La popolazione di origine ro-mana, soggetta al dominio longo-bardo, rimaneva regolata dal “dirit-to romano” codificato dall’Impera-tore “Giustiniano” nel 533.L’unica copia esistente dell’Editto, èconservata al Museo del Duomo diVercelli, purtroppo non è permessoal pubblico di visionarla. È interes-sante ricordare che le norme dell’E-ditto portarono qualche significativainnovazione nella vita pubblica. Fueliminato il famoso concetto dellafaida (vendetta privata), in parte so-stituito dal concetto del guidrigildo(risarcimento in denaro); poi, l’ap-plicazione dell’Editto limitò molto ilricorso alla pena capitale.La storia del Rotari Longobardo, det-te luogo, circa vent’anni or sono, adun dibattito, in occasione della na-scita di un Club del Rotary nell’Ita-lia del Nord-Est. La zona scelta perdare vita al nuovo Club, era situatanel cuore di famosi vigneti donato-ri, a “delicati palati”, delle gioie digustosi perlage.I produttori del noto spumante de-nominato Ròtari partecipavano conentusiasmo alla nascita dell’iniziati-va rotariana! Sorse tuttavia, nellafase iniziale della fondazione del Club,

un ostacolo che fece discutere sullalegittimità dell’uso della denomina-zione commerciale dello spumante“Ròtari”. Una prima tesi sulla diver-sità della denominazione, basata sul-l’accento tonico della parola, vennepresto meno. Si constatò infatti chele più pregiate enciclopedie della lin-gua italiana ponevano, il famoso ac-cento esattamente nella prima silla-ba della parola, imponendo la stes-sa lettura.Non soltanto per questo, ma per pa-recchi altri motivi l’amichevole dis-cussione espresse parere favore-vole all’uso della denominazionecommerciale dello spumante Rota-ri. Infatti, quel nettare, si era chia-mato così fin dall’inizio, con la “i”finale e non la “y“, e con l’attesta-zione che il nominativo era riferitoal Re Longobardo Rotari. Il concet-to era rafforzato dal fatto che, nel-la zona vinicola, molti ricordi e re-perti archeologici sono attribuiti al-l’epoca della occupazione longo-barda, che storicamente riguardò ilterritorio.Sono da ricordare, a questo propo-sito, le denominazioni delle localitàdi Mezzolombardo (che deriva daMezzo Longobardo) sulla riva destradel fiume Noce, e la località di Mez-zocorona, il cui ricordo si collega aiterritori di competenza della Coro-na del Sacro Romano Impero, sullariva sinistra dello stesso fiume.Il ricordo di quel sereno dibattito èancora simpaticamente vivo oggi,durante le molte occasioni di incon-tri che avvengono tra Club Rotaria-ni della zona, nella straordinaria cor-nice del posto, con l’accoglienza con-fortevole dei locali.

Articoli

Curiosità storica

Un nome, tre storieRotary: il nostro nome nel MondoRotari: il Re LongobardoRòtari: uno “spumante” del TrentinoGIUSEPPE BORDIGNON

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Giugno 2007

Da Good News Agency

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VOCE del ROTARYDa Good News Agency

tici più nuovi, come l’inclusione sociale e la migrazione” ha detto Bashy Quraishy, presidente dell’ENAR, che ha aggiunto: “IlCongresso Strategico ha coinciso anche con un accordo importante sulla decisione quadro dell’UE sul razzismo e la xenofo-bia, e ci congratuliamo con la presidenza tedesca per i suoi sforzi volti a garantirne l’adozione. L’ENAR si rammarica per l’af-fievolimento della proposta iniziale della Commissione e l’introduzione di clausole-scappatoia; comunque, si tratta di unprimo passo nella giusta direzione.”L’ENAR ha convenuto su quattro obiettivi chiave da raggiungere nel periodo 2007-2010:- Combattere la discriminazione, promuovere l’eguaglianza e risanare gli svantaggi- Promuovere lo sviluppo di politiche progressiste di migrazione e di integrazione- Aumentare il riconoscimento dell’antirazzismo tra i diritti fondamentali e di uguaglianza- Aumentare la capacità della rete a realizzare la sua strategia

http://www.enar-eu.org/en/press/2007-04-26.pdf

Il Programma UNEP per l’Energia Solare in India vince il prestigiosoEnergy GlobeBruxelles, 12 aprile – Dopo aver aiutato più di 100.000 persone finanziando18.000 case a energia pulita grazie ai sistemi domestici a energia solare, ilProgramma Energia Solare per l’India del Programma Ambientale delle NazioniUnite ha vinto il prestigioso Energy Globe. L’Energy Globe(www.energyglobe.info) è il “Premio Mondiale per la Sostenibilità” ed è consi-derato attualmente il premio per l’ambiente più prestigioso e rinomato; vieneconferito ai progetti che, in tutto il mondo, “fanno un uso attento ed economi-co delle risorse e utilizzano fonti energetiche alternative”. “Il premio dimostracome un miglior accesso alle finanze possa contribuire a influenzare il passag-

gio a energie più pulite nel mondo in via di sviluppo, “, ha dichiarato il Direttore Esecutivo dell’UNEP, Achim Steiner. “In pas-sato sono stati fatti molti investimenti nei mercati emergenti, soprattutto come sussidi per i capitali più bassi, ma con pochisuccessi”.Varato nel 2003 con il supporto della Fondazione ONU e Shell, il programma quadriennale Energia Solare per l’India è unacollaborazione tra l’UNEP, l’UNEP Risoe Centre e due dei più grandi gruppi bancari indiani per creare un mercato di creditoconsumistico per finanziare case con sistemi solari (SHS) nel meridione dell’India dove la rete elettrica convenzionale èassente o inaffidabile. Questi sistemi innovativi comportano una riduzione dei tassi d’interesse, un supporto per lo sviluppodel mercato e un processo per qualificare i fornitori.

http://www.unep.org/Documents.Multilingual/Default.asp?DocumentID=504&ArticleID=5562&l=en

“Dono di Vita”: altri quattro bambini vengono operati al cuore per intervento salvavitaIl programma del Rotary offre assistenza gratuita a bambini affetti da scompensi cardiaci graviHoward Chang and A.C. Peter ([email protected])Delhi, 30 marzo – Quattro bambini dell’India rurale saranno sottoposti la prossima set-timana ad interventi chirurgici salvavita al cuore grazie ad un partenariato tra i clubRotary e gli ospedali dell’area di Dehli. I bambini, provenienti da Madanpur Khadar inDelhi, da regioni remote di Haryana e da regioni del Kashmir, hanno malformazioni car-diache congenite che possono essere fatali senza intervento. I bambini saranno sottopo-sti a test clinici il 30 marzo al National Heart Institute e al Delhi Heart and Lung Hospital.Il progetto fa parte del programma del Rotary “Dono di Vita”, che unisce i club Rotarycon gli ospedali per far affluire bambini con gravi patologie cardiache a centri che possono praticare le cure appropriate. “Lefamiglie di questi bambini con malattie cardiache croniche non hanno mezzi e non sarebbero mai in condizione di avere ildenaro necessario per l’intervento”, dice A. C. Peter, socio del club Rotary dei Delhi East End e uno dei leader del program-ma. “Così il Rotary si fa avanti per sostenere questi bambini e le loro famiglie”.Recenti statistiche indicano che in India circa 8 bambini su 1000 soffrono di patologie cardiache congenite. Soltanto una pic-cola minoranza di essi è sottoposta a cure specialistiche poiché la maggioranza non può permettersi l’alto costo dell’inter-vento chirurgico. Il progetto “Dono di Vita” è stato lanciato dai club Rotary in India nel dicembre del 2002; con esso, cen-tinaia di bambini nati con malformazioni cardiache hanno ricevuto gratuitamente l’intervento chirurgico, le medicine e lealtre cure del caso. Il Rotary Club di Delhi East End, che ha lanciato il suo programma Doni di Vita tre anni fa, ha provve-duto a far operare 28 bambini nei cinque mesi scorsi. Con questo prgramma, anche molti bambini di nazioni limitrofe sonogiunti in India e sono stati sottoposti ad intervento, con esiti positivi.I club Rotary in India hanno programmato altri 100 interventi chirurgici per bambini bisognosi entro la fine di quest’anno,in partenariato col National Heart Institute, Delhi Heart and Lung Hospital, Fortis Hospital, Apollo Hospital e la comunitàmedica indiana.

http://www.rotary.org/newsroom/presscenter/releases/2007/309.html

regioni europee, mira a sensibilizzare i giovani sulle azioni realizzate dall’Unione euro-pea in tutto il mondo. Da Jelgava (Lettonia) a Palermo, i funzionari della Commissioneparleranno direttamente agli studenti di età compresa tra i 13 e i 18 anni e risponde-ranno alle loro domande, per stimolare un dibattito sui valori e sui principi alla basedella solidarietà europea, proprio mentre l’Europa celebra il suo cinquantesimo anni-versario. Per ricordare simbolicamente il cinquantesimo anniversario del trattato diRoma, l’iniziativa “Giornata dell’Europa nelle scuole” coinvolge quest’anno 50 regioni,in rappresentanza di 18 paesi dell’UE, per un totale di circa 97000 studenti di 4420classi. Oltre 90 “ambasciatori” - funzionari della Commissione europea quotidiana-mente impegnati nel settore della cooperazione allo sviluppo - arriveranno diretta-mente da Bruxelles per incontrare gli studenti.Per aiutare studenti e insegnanti a organizzare gli incontri e preparare i dibattiti, la Commissione ha inviato a ogni scuo-la partecipante del materiale informativo sulla cooperazione allo sviluppo dell’UE. Per celebrare il cinquantesimo anni-versario del trattato di Roma, sarà inoltre distribuita una pubblicazione speciale intitolata “50 anni - 50 storie di solida-rietà”, che illustra 50 progetti concreti realizzati in tutto il mondo grazie all’Unione europea.

http://ec.europa.eu/europeaid/9-may-initiative/index_it.htm

L’ONU adotta nuovo Accordo Internazionale a tutela delle foreste mondiali28 Aprile – Dopo 15 anni di discussioni e negoziati su un approccio globale a tutela delleforeste mondiali, i paesi riunitisi al Quartier Generale delle Nazioni Unite a New Yorkhanno adottato un accordo storico su politica forestale internazionale e cooperazioneall’indomani di due settimane di intensi negoziati. L’accordo finale è stato raggiunto giu-sto all’alba di oggi dopo che i delegati al Forum ONU sulle Foreste ci hanno lavoratotutta la notte. Esausti, i delegati hanno definito l’accordo una pietra miliare, sottoli-neando come per la prima volta gli Stati abbiano raggiunto un accordo su uno stru-

mento internazionale per la gestione sostenibile delle foreste. Il risultato, comunque, è considerato il riflesso di un forteimpegno internazionale per la promozione sul campo della gestione sostenibile delle foreste attraverso un nuovo approccio,più olistico, che riunisce tutte le parti interessate. Inoltre ci si aspetta che l’accordo rafforzi le misure pratiche a livello loca-le per integrare le politiche forestali con altre politiche del governo.Un altro settore di disaccordo che ha minato a lungo le negoziazioni sulle foreste riguardava il meccanismo finanziario permuovere fondi per una loro gestione sostenibile. L’accordo richiede ai paesi l’adozione, entro il 2009, di un meccanismo difinanziamento globale volontario per la gestione delle foreste.

http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=22389&Cr=forests&Cr1

La fotografia e il suo mondo – Premio “La Ruota d’Oro”per l’artigianato artistico 2007Roma, Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari, 9 maggio ore 17,30Roma, 17 aprile - Istituito nel 1986 dal Rotary Club Roma Sud Ovest per valo-rizzare e salvaguar-dare l’artigianato artistico, il premio rappresenta unimportante appuntamento culturale che ha avuto la collaborazione delle piùimportanti istituzioni nazionali. Mostre, convegni e rassegne si sono svolte amargine delle manifestazioni, nelle quali sono stati affrontati aspetti e pro-blematiche del settore.Per questa edizione del 2007 il premio è dedicato alla “Fotografia e il suomondo” e riguarderà tutti gli operatori di questo campo; sono previste duesezioni: la prima, quella dei fotografi professionisti; la seconda, riservata ai giovani futuri fotografi.

Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari, Segreteria: [email protected] Club Roma Sud Ovest, Segreteria: [email protected]

Il movimento europeo contro il razzismo adotta i suoi orientamenti strategiciper il periodo 2007-2010Bruxelles, 26 Aprile - Dal 20 al 22 Aprile, i 27 coordinamenti nazionali della Rete Europea contro ilRazzismo (ENAR), che riunisce più di 600 ONG nell’Unione Europea, si sono riuniti a Berlino per il loroCongresso Strategico con il motto “Guidare il futuro del Movimento Europeo antirazzista” e hannoadottato il programma strategico della rete per i prossimi tre anni.I futuri orientamenti politici dell’ENAR riflettono le sfide future concernenti la politica pubblica della UE

e più in generale l’ambiente politico europeo. “Oltre al concentrarsi sul campo ‘tradizionale’ di garantire l’applicazione dellalegislazione europea antidiscriminazione e di battersi contro i reati razziali, la ENAR ha un ruolo da svolgere in settori poli-

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VOCE del ROTARY

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