Anno XXV, numero 05 (683) - Il Gallo · Biscotti, Paolo Maci e Chiara Landolfo. Secondo la difesa,...

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Anno XXV, numero 05 (683) - 7/20 marzo 2020 - www.ilgallo.it - [email protected] TRICASE, TUTINO POLEMICA IN PIAZZA: LA SOPRINTENDENTE PICCARRETA RISPONDE ALLE PERPLESSITÀ DELL’ASS. LA CULONNA IL SALENTO DOPO IL CONTAGIO Contagi, lezioni sospese, ospedali in allarme, export a rischio, attività commerciali a rilento, sport a porte chiuse, acquasantiere svuotate, cresime saltate, crollo di prenotazioni nel turismo, fake news a gogo, comunità cinese emarginata. Questa è una pagina che non avremmo mai pensato di scrivere, né abbiamo piacere a farlo. Ma la realtà supera la fantasia e la cronaca giornalistica quotidiana ci impone di “stare sul pezzo”. Nel numero che avete in mano, lo scenario al momento di andare in stampa. All’interno la testimonianza carica di speranza di nostri compaesani residenti nelle zone calde in Lombardia. Nonostante tutto loro vivono bene il quotidiano e ci fanno sapere come «spesso, la stampa ingigantisce il problema» 13 UN CORONAVIRUS CARICO DI... 10-20 Parola agli imprenditori Abbiamo chiesto anche ad alcuni imprenditori se hanno avuto sentore delle temute conseguenze della diffusione del virus in Italia e in Europa. Alcuni hanno preferito prendere tempo per comprendere se ci siano contraccolpi e in che misura; altri hanno ci già anticipato qualcosa. Anche la chiesa si adegua Anche la chiesa si adopera per contenere il contagio. Dalle nostre diocesi: «Vuotare le acquasantiere; evitare il segno della pace durante la S. Messa; distribuire la Comunione Eucaristica sulla mano; invitare i fedeli a non esprimere le consuete forme di augurio o di cordoglio al termine delle liturgie; rispettare durante le Celebrazioni la distanza di sicurezza come consigliato dall’Autorità Sanitaria». E per le cresime... 18 22 4-5 Trova i galletti nelle pubblicità e lunedì 9 marzo , dalle 9,30, telefona allo 0833/545777. Tra i primi 30 che prenderanno la linea verrà sorteggiata una CENA PER DUE presso l’HOTEL TERMINAL DI LEUCA. In palio anche i biglietti per i cinema e tanti altri premi REGOLAMENTO A PAGINA 23 TROVA I GALLETTI Il viaggio di San Pietro fino a Galatina Il progetto di un team di archeologi, ricercatori e guide turistiche abilitate dalla Regione, mira alla mappatura completa dei luoghi di Puglia che rivendicano la cosiddetta “Tradizione Petrina”, ovvero il presunto passaggio di San Pietro in terra italica alla metà circa del I secolo Ironia a tavola

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Anno XXV, numero 05 (683) - 7/20 marzo 2020 - www.ilgallo.it - [email protected]

TRICASE, TUTINOPOLEMICA IN PIAZZA: LA SOPRINTENDENTE PICCARRETA RISPONDE ALLE PERPLESSITÀ DELL’ASS. LA CULONNA

IL SALENTO DOPO IL CONTAGIOContagi, lezioni sospese,ospedali in allarme, exporta rischio, attività

commerciali a rilento, sport aporte chiuse, acquasantiere svuotate, cresime saltate, crollodi prenotazioni nel turismo, fake news a gogo, comunitàcinese emarginata. Questa è una pagina che nonavremmo mai pensato di scrivere,né abbiamo piacere a farlo. Ma la realtà supera la fantasia ela cronaca giornalistica quotidiana ci impone di “stare sulpezzo”. Nel numero che avete inmano, lo scenario al momento diandare in stampa. All’interno latestimonianza carica di speranzadi nostri compaesani residentinelle zone calde in Lombardia.Nonostante tutto loro vivonobene il quotidiano e ci fanno sapere come «spesso, la stampaingigantisce il problema»

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UN CORONAVIRUS CARICO DI...

10-20

Parola agli imprenditoriAbbiamo chiesto anche ad alcuni imprenditori sehanno avuto sentore delle temute conseguenze delladiffusione del virus in Italia e in Europa. Alcuni

hanno preferito prendere tempo per comprendere se ci sianocontraccolpi e in che misura; altri hanno ci già anticipatoqualcosa.

Anche la chiesa si adeguaAnche la chiesa si adopera per contenere il

contagio. Dalle nostre diocesi: «Vuotare le acquasantiere;evitare il segno della pacedurante la S. Messa; distribuire la Comunione Eucaristica sulla mano; invitare ifedeli a non esprimere le consuete forme di augurio o dicordoglio al termine delle liturgie; rispettare durante le Celebrazioni la distanza di sicurezza come consigliato dall’Autorità Sanitaria». E per le cresime... 18

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Trova i galletti nelle pubblicitàe lunedì 9 marzo, dalle 9,30,telefona allo 0833/545777.Tra i primi 30 che prenderannola linea verrà sorteggiata una

CENA PER DUE

presso l’HOTEL

TERMINAL DI LEUCA.In palio anche i biglietti per i cinema e tantialtri premi

REGOLAMENTO

A PAGINA 23

TROVA I GALLETTI Il viaggio di San Pietro fino a GalatinaIl progetto di un team di archeologi, ricercatori e guide turistiche abilitate dalla

Regione, mira alla mappatura completa dei luoghi di Puglia che rivendicano la cosiddetta “TradizionePetrina”, ovvero il presunto passaggiodi San Pietro in terra italica alla metàcirca del I secolo

Ironia a tavola

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L’indagato avrebbementito agli inqui-renti. È quanto emergedalla nuova consu-

lenza tecnica – “Memorie di in-dagine” –  depositata nei giorniscorsi dall’avvocato  PaoloMaci presso la Procura di Leccee curata dal dottor Roberto Laz-zari, perito e criminologo inve-stigativo nominato dai genitoridi  Ivan Ciullo,  RitaBortone e Sergio Martella.Le nuove indagini, volute dallaPM  Maria Vallefuoco, mette-rebbero in luce le carenze inve-stigative dei primi anni edimostrerebbero che Ivan fu uc-ciso.L’analisi svolta dal criminologoRoberto Lazzari sui tabulati tele-fonici dell’indagato – un uomocon cui Ivan aveva avuto una re-lazione tormentata – ha messo inluce tutte le contraddizioni in cuil’uomo è caduto, non solo in ri-ferimento alle telefonate e aimessaggi scambiati con la vit-tima il giorno della morte, maanche sui suoi spostamenti. I ta-bulati infatti dimostrano che hamentito e che in realtà era ad Ac-quarica del Capo proprio nelleore in cui è stata collocata lamorte del ragazzo. L’uomo ha af-fermato di aver ricevuto dei mes-saggi dallo stesso Ivan ma di nonaverli letti. La perizia tecnica in-vece dimostra che li ha visualiz-

zati poco dopo averli ricevuti.Nella relazione il dottor Lazzarimette in evidenza che quei tabu-lati, richiesti nel 2016 dall’al-lora  PM Carmen Ruggero,erano misteriosamente scom-parsi dalla copia del fascicoloconsegnato agli avvocati. Per-ché? Che fine avevano fatto e chiaveva interesse a farli scompa-rire? Per quale ragione quei ta-bulati, “che contenevano la provadelle bugie dichiarate dall’inda-gato” non sono stati oggetto diulteriori indagini ma anzi hannoportato ad una richiesta di archi-viazione del caso? Solo a finegennaio 2020, grazie al lavorodella dottoressa Vallefuoco, i ta-bulati sono tornati nel fascicolod’indagine.Nel riepilogare gli esiti delle in-

dagini svolte in questi 5 anni, larelazione mette in evidenzaanche altri aspetti della vicendache meritano approfondimentiinvestigativi. Dov’è il mazzo dichiavi che era nella tasca del ra-gazzo quando fu ritrovato cada-vere? E i suoi abiti, perché nonsono stati restituiti ai geni-tori? Che fine hanno fatto?Qualcuno ne ha ordinato la di-struzione?Il cavo microfonico al quale èstato trovato appeso il corpo diIvan Ciullo risulta tagliato aduna estremità probabilmentecon un taglierino. L’altra metàdel cavo è stata rinvenuta nel ba-gagliaio della macchina del ra-gazzo, ma nell’auto non è statatrovata alcuna arma da taglio.Forse il cavo è stato tagliato da

qualcun altro?Il cellulare di Ivan Ciullo alle19,09 si trovava nel centrodi  Taurisano e non inlocalità Calie, dove è stato ritro-vato il suo corpo e dove la suamacchina si era fermata alle17,13, come testimonia il satelli-tare installato nell’auto. Con chiera Ivan? Chi lo ha portato daLocalità Calie a Taurisano? E achi appartiene l’immobile diTaurisano in cui viene collocatoil telefonino?A queste e a tante altre domanderimaste ancora senza riscontrimamma Rita e papà Sergio chie-dono che vengano date risposte.Ivan Ciullo, lo ricordiamo, vennetrovato impiccato ad un albero diulivo il 22 giugno del 2015 nellecampagne di Acquarica del Capo.

Il caso fu inizialmente liquidatocome un suicidio sulla base delfatto che nell’auto del ragazzo furitrovata una presunta lettera diaddio ai genitori, che però nonhanno mai creduto alla versionesuicidaria.La Procura di Lecce ha aperto unfascicolo per Istigazione al suici-dio e ha indagato un uomo concui il ragazzo aveva avuto unatormentata relazione. Dopo annidi indagini farraginose il caso èora nelle mani della PM MariaVallefuoco che ha dato nuovoimpulso alle indagini acco-gliendo le istanze dei genitori diIvan e dei loro avvocati ValterBiscotti, Paolo Maci e ChiaraLandolfo.Secondo la difesa, Ivan nonpuò essersi suicidato per i se-guenti motivi: “L’autopsia ha evi-denziato che l’osso ioide non èrotto; il cavo microfonico alquale è stato trovato appeso nonpuò in nessun modo allungarsi.Quindi non si spiega come maiIvan è stato trovato con le gambeflesse, quasi inginocchiato; isegni alla base del collo di Ivannon sono stati provocati dal cavomicrofonico, ma da un laccio piùsottile; lo sgabello ritrovato ac-canto al suo corpo è pulito, privodi impronte e non è infossato nelterreno. Prove inconfutabili delfatto che non è stato utilizzato.

ilgallo.it 7/20 marzo 20202 IN PROCURA PRESICCE - ACQUARICA

CASO IVAN CIULLO: LE NOVITÀLa svolta. Nuovi elementi all’attenzione della Procura di Lecce. I tabulati telefonici, misteriosamente scomparsi e poi riapparsi, dimostrerebbero che l’indagato ha mentito

NUOVO IMPULSOALLE INDAGINI

La Procura di Lecce ha aperto un fascicoloper Istigazioneal suicidio e ha indagato un uomo con cui il ragazzo aveva avuto una tormentata relazione

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Più che un virus da pandemiasiamo di fronte al virus dellapaura. Il turismo e l’intratte-nimento si nutrono di mode

ed umori: è quindi consequenziale chepossano trovare difficoltà in un mo-mento storico cosi travagliato. «Dobbiamo però saper reagire con unpiano straordinario di rilancio», diceAlessandro Zezza CEO della MasseriaPanareo ad Otranto, «i danni che il con-tagio da isteria da Coronavirus sta por-tando nel comparto turistico sono enormied ancora molto sottostimati. Il problemanon si risolve rincorrendo un piano diposticipo di imposte o sospensioni di pa-gamenti. Serve un piano strategico di ri-lancio da attivare il più presto possibile,che sappia far recuperare quell’appealche, momentaneamente, la nostra offertasembra aver perso».«È indispensabile», prosegue Zezza, «chetutto il Sistema Paese Italia si riappropridella sua autorevolezza e di una più mar-cata centralità nello scacchiere interna-zionale. C’è bisogno di una serie d’ azioniimmediate, concrete e strategiche da atti-vare non appena il contagio e l’isteria sifermeranno, o rallenteranno. E bisognaprepararle ora, il più presto possibile.Non si attenda oltre!». Poi l’invito alla Regione perchè «si at-tivi per dare risposte ai territori in questomomento più sensibili: il Salento ed ilGargano». Secondo l’imprenditore di Uggiano LaChiesa «abbiamo bisogno di un grandeinvestimento per un offerta di voli lowcost shock, soprattutto su Brindisi, per

rilanciare l’incoming». Poi le altre proposte: «Una speciale de-stinazione di scopo della tassa di sog-giorno da parte dei comuni che nebeneficiano per aumentare le possibilitàdi mobilità dei turisti e dei servizi sul ter-ritorio per il turista. Un pacchetto culturacon musei e chiese aperte fino a notte,con aperture speciali e gratuite. Si pre-veda inoltre un piano di ammortizzatorisociali per tutti quei professionisti del tu-rismo (camerieri, cuochi, barristi ecc.)che quest’anno potrebbero vedere sfu-mare il loro posto di lavoro e quindi laloro capacità di produrre reddito. Inpoche parole bisogna recuperare in pocotempo quello che non si è fatto in moltianni. Si intervenga con queste misure, lesi adottino subito», conclude Zezza, «pergiungere in tempo utile per salvare que-sta e (forse) anche le successive stagionituristiche».

7/20 marzo 2020 ilgallo.itORA PARLO IO DAI COMUNI 3

TURISMO: «SALVATECI DAL VIRUS DELLA PAURA»Alessandro Zezza. Il CEO della Masseria Panareo di Otranto: «Misure di rilancio immediate percontrastare le perdite causate dal Coronavirus. Come un’offerta shock di voli low cost per Brindisi...»

Firmato il decreto.Prosegue l’attuazione del Testo Unico del Vino.Teresa Bellanova:“Un altro tassello perconfermare il primatodella qualità”

Contrassegni vini a DOCG e DOC

Firmato dalla Ministra Teresa Bella-nova il decreto attuativo del TestoUnico del Vino. Un decreto atteso datempo dalla filiera vitivinicola, con cui

vengono stabilite caratteristiche, diciture, moda-lità per la fabbricazione, l’uso, la distribuzione, ilcontrollo e il costo dei contrassegni per i vini aDenominazione protetta, nonché le caratteristi-che e le modalità applicative dei sistemi di con-trollo e tracciabilità alternativi.«Con questo Decreto», dice la Ministra Bellanova,«rafforziamo la tutela delle produzioni di eccel-lenza nazionale, semplifichiamo il processo di ac-quisizione delle cosiddette fascette, riducendocosti e tempistica, aggiungiamo un ulteriore tas-sello per confermare il primato della qualità. Insintesi, alcuni degli obiettivi prioritari che ab-biamo ribadito, in accordo con l’intero settore,anche nell’ultimo incontro del gennaio scorso, fi-nalizzato a condividere il percorso di insedia-mento della Cabina di Regia del Vino».Con il Decreto, dunque, si definiscono le caratte-ristiche della cosiddetta “fascetta”, recante il si-gillo della Repubblica, apposta su molti vini a

DOC e su tutti i vini a DOCG, confermando che laFascetta ha natura di «Contrassegno di Stato»,a garanzia delle produzioni di eccellenza nazio-nali. Nel dettaglio, il testo introduce: la riduzionedei costi dei contrassegni (da un minimo del 12% fino ad un massimo del 20%) rispetto a quelliattualmente sostenuti dagli operatori; la possibi-lità per le aziende di ritirare uno stock di contras-segni corrispondente al quantitativo di vino attoa divenire DOC detenuto dall’imbottigliatore (ilprecedente decreto prevedeva la consegna di fa-scette solo in base al prodotto certificato - in talmodo le aziende potranno avere più rapidamentea disposizione le fascette necessarie); l’introdu-zione di un nuovo formato di contrassegno dipiccole dimensioni per rispondere alle esigenzemanifestate dalle imprese in relazione alla varietàdei formati delle bottiglie. Il Decreto reca, altresì,le disposizioni per l’attuazione del Sistema di con-trollo e tracciabilità telematico per i vini confezio-nati a D.O.C. e a I.G.T., ai sensi dell’articolo 48,comma 8, della legge. L’articolo definisce le ca-ratteristiche e la gestione del sistema di traccia-bilità alternativo al sistema delle “fascette”.

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ilgallo.it 7/20 marzo 20204 IL PROGETTO TUTITNO

TRICASE: COSA C’È SOTTO PIAZZA DEI TRANE? Le perplessità. L’Associazione “La Culonna”: «Non sono stati approfonditi e tenuti nella dovuta considerazione gli studi che da decenni documentano la storia e l’archeologia del castello»

Riguardo ai lavori incorso in Piazza deiTrane a Tutino la localeassociazione “La Cu-

lonna” ha posto delle legittimeperplessità. Questi, in breve, ipunti sollevati con una lettera afirma della presidente Maria An-tonietta Martella e indirizzata asindaco, Soprintendenza Archeo-logia, Belle Arti e Paesaggio e Uf-ficio Tecnico comunale.

1) «L’Associazione “La Culonna-Tu-tino” ha constatato che nell’approc-cio al progetto non sono statiapprofonditi e tenuti nella dovutaconsiderazione gli studi che da de-cenni documentano la storia e l’ar-cheologia del castello».

2) «L’indagine preliminare con geo-radar aveva evidenziato con chia-rezza la traccia del fossato delcastello, ma, nonostante ciò, è statopermesso di intaccarne la sagomacon lo scavo per fognatura del pa-lazzo dei Trane; inoltre, pur cono-scendone la sagoma, i lavori disbancamento con escavatore nonhanno avuto la giusta cautela la-sciando evidenti e devastanti segnidel loro passaggio».

3) «Con la stessa indagine prelimi-nare con georadar si è confermato ilbanco di roccia esteso per tutta lapiazza e per questo motivo i lavoridi pavimentazione erano attesidagli studiosi locali per ricercareeventuali tracce di solchi del pas-

saggio dei carri e confermare/ac-certare l’originaria entrata nel ca-stello. Purtroppo i lavori giàeffettuati hanno irrimediabilmentecancellato le suddette tracce stori-che e la possibilità di studi futuri».

4) «La scoperta di una fossa grana-ria non è stata protetta durante ilavori. Pare si intenda evidenziarnela traccia con una lastra rotonda.Suggerimento: la si potrebbe boc-ciardare stilizzando una spiga digrano rendendola intuitiva all’os-servatore-turista ed anche per di-stinguerla dagli altri tombini».

5) «La Soprintendenza, dal cantosuo, si è limitata a decretare che, imarciapiedi esistenti su tutti i lati diPiazza Castello, dovrebbero essereripristinati; in questo caso, a nostromodesto parere, si è ecceduto nellostoricizzare marciapiedi costruitisoltanto qualche anno fa, falsandoal contempo la sagoma e l’origina-rio andamento plano-altimetricodella piazza; nel frattempo, alcunitratti di marciapiede si stanno rifa-cendo lontani esteticamente daquanto preesistente ed in aggiuntacon una rampa per superare un di-slivello che poteva essere tranquil-lamente evitata; aggiungiamo chechi ha pensato la rampa per disabiliin quel punto, non ha mai vissuto lapiazza: il turista che arriva itine-rante dalla Chiesa Madre, percorreil tratto iniziale del marciapiede e,arrivato in prossimità della nuova

rampa per disabili, ha già alzato latesta per ammirare il Palazzo deiTrane ma, inciampando nell’in-consueto gradino trasversale…potrebbe ricordarsene per sempre!».

6) «Si potrebbe svuotare il vecchiopozzo della piazza fino all’originaleprofondità, togliendo pochi metri dimateriale inerte di riempimento. Siritroverebbe, così, l’acqua e proba-bilmente i conci della vera del pozzo,che potrebbero essere stati buttatiall’interno durante i lavori di chiu-sura dello stesso. La ricostruzionedella vera sarebbe il gradito e natu-rale compimento dell’opera».

7) «Pur comprendendo le scarse ri-sorse economiche a disposizione perun lavoro completo di pavimenta-zione con basolato della piazza, in-vitiamo l’amministrazione ad unamaggiore attenzione, nei confrontidel borgo Tutino, durante le futureripartizioni delle risorse suddette.Ciò premesso, riteniamo estetica-mente sgradevole e fuori luogo lalingua nera d’asfalto prevista,tanto da suggerire di lasciare lostato di fatto e accantonare quantorisparmiato in attesa di poter com-pletare la pavimentazione in pietraanche della sede stradale».

8) «Altro risparmio potrebbe so-praggiungere dal ridurre al minimo,ovvero eliminare, i previsti dissua-sori (rigorosamente mobili, qualorasiano proprio indispensabili, onde

consentire una piena fruizione deglispazi durante le diverse manifesta-zioni e ricorrenze che già si svolgononel corso dell’anno e che potrebberoregistrare un deciso incremento alavori ultimati) e relative discrimi-nanti catene: la piazza è pubblica ese verrà utilizzato il geniale sistemacatena con lucchetto, la piazza di-verrà sorprendentemente dei pro-spicienti e felici proprietari».

9) «Tornando al fossato scoperto, èindispensabile uno studio archeo-logico per accertare l’importanza ditale ritrovamento, prima di coprireil tutto per sempre».

Questo elenco per l’Associazionela La Culonna non è il «brontolio diun vecchietto, ma un urlo d’allarme;questa è la Piazza di Tutino, questaè la nostra Agorà ed abbiamo la tri-stissima impressione che si stiatrattando come l‘ennesimo burocra-tico sopralluogo. Noi siamo una minuscola associa-zione di un piccolo borgo ma, pochimesi fa, un nostro associato haavuto il privilegio di ascoltare, du-rante un incontro culturale pressola sede del Caffè Letterario Nerito-nensis di Nardò, la nostra soprin-tendente architetto MariaPiccarreta. Egli è tornato entusia-sta e tessitore di lodi sul personag-gio ma soprattutto ha estrapolatoun passaggio del suo discorso nelquale si sottolineava l’importanzadelle associazioni, piccole o grandi

che siano, nella diffusione e salva-guardia del culturale salentino.Anche noi crediamo nella costru-zione di una colorata rete fullerianadi associazioni a protezione dei no-stri beni materiali ed immateriali; alcontempo sentiamo, nel caso dellapiazza, il nostro urlo soffocato dauna imperante superficialità, percui, ritenendoci un’associazione mi-nuscola ma interessata alla bel-lezza, nutriamo la speranza che laSoprintendenza e l’AmministrazioneComunale porgano maggiore atten-zione a quanto sta accadendo. «Altrimenti», conclude la presi-dente Martella, «è preferibile can-cellare il meno possibile ilpreesistente, in attesa di attori piùconsapevoli».

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7/20 marzo 2020 ilgallo.itFACCIA A FACCIA CONTI IN TUTINO 5

La Soprintendente Archeologicadelle Belle Arti e Paesaggio delleProvincia di Lecce, Brindisi e Ta-

ranto, Maria Piccarreta entra nel dettagliodel progetto e risponde alle perplessità sol-levate dall’associazione locale La Culonna.La soprintendente premette che «il progettoha tenuto in considerazione il valore storico,archeologico e architettonico di tutto il conte-sto, che anzi ha inteso valorizzare con l’elimi-nazione dell’asfalto e la posa di unapavimentazione che per caratteristiche di sot-tofondo, tessitura e colore, restituirà allapiazza un aspetto più congruo ai caratteridell’ambito urbano». Poi spiega: «Tutti i lavori di rimozione dellostrato bituminoso, degli strati di sottofondostradale, nonché gli scavi per gli allacci delleutenze sono stati eseguiti con sorveglianza ar-cheologica continuativa in corso d’opera».

L’arch. Piccarreta dice anche che è stata leistessa a «indirizzare e coordinare le diverse at-tività nel rispetto delle evidenze che andavanovia via emergendo. Proprio la documentazionefotografica preliminare ha consentito di veri-ficare come, al di sotto del manto bituminoso,la superficie rocciosa si presentasse priva ditracce di frequentazione antropica. Le stessefosse granarie, rinvenute tagliate nella rocciae prive dell’imboccatura e del coperchio, pro-vano che nei secoli scorsi il piano di calpestioera evidentemente posto ad una quota piùalta rispetto al banco roccioso, pertanto tuttigli elementi non rinvenuti in situ con ogni pro-babilità sono stati intercettati e asportati neidecenni scorsi». Tradotto in parole povere:qualcuno se li è portati via.La soprintendente, sottolinea che «il co-stante, assiduo e attento lavoro di questa So-printendenza si è svolto sempre in sinergia conl’amministrazione comunale e con la direzionelavori ha consentito di riportare a vistal’esatto andamento del fossato, anche nellesue irregolarità non rilevate dal georadar, alfine di valorizzarne la presenza nella tessiturapavimentale, esattamente come nel caso dellefosse granarie».

La Piccarreta rigetta e ritiene «infondatal’accusa che le supposte tracce storiche sareb-bero state «irrimediabilmente» cancellate dailavori, quando invece tutte le preesistenzesono state rilevate e protette prima dellaposa in opera del sottofondo pavimentale, pe-raltro totalmente privo di leganti cementizi,come espressamente richiesto proprio dallasottoscritta nelle note autorizzative sussegui-tesi ai diversi stadi della progettazione».Anzi proprio «la condivisione sin dalle preli-minari fasi progettuali dello stato di fatto, deidati storico-scientifici che sono emersi durantel ‘analisi e le indagine, dello studio delle quotealtimetriche dei vari accessi, hanno orientatola scelta in una visione organica al fine di ri-durre al minimo le interferenze e garantire lalibera fruizione agli individui con ridottecapacità motorie». Per la soprintendente «risulta infondata lapossibilità paventata che quanti arrivanodalla direzione della Chiesa Madre di Tutinopossano incappare «nell’inconsueto gradinotrasversale», in quanto coloro che giungonodalla suddetta Chiesa non hanno a disposi-zione alcun marciapiede da percorrere, masono costretti a camminare direttamente sul-l’asfalto. Contrariamente a quanto sostenuto,il marciapiede a cui si fa riferimento è un sem-plice cordone di larghezza compresa tra i 30e i 50 centimetri che difficilmente può acco-gliere un avventore»Riguardo alla posa in opera di dissuasorie/o catene «rigorosamente mobili», la Piccar-reta sottolinea che ancora «non si conosconogli sviluppi e le proposte che l’amministrazionecomunale, di concerto con la direzione lavorie con la sottoscritta, sta vagliando. I dissuasoriche si dovrebbero installare non saranno si-

curamente mobili e l’eventuale presenza di ca-tene sarà volta esclusivamente a limitare l ‘usoimproprio della nuova piazza a quanti vorreb-bero ancora la stessa destinata a parcheggio,ma non sarà in alcun modo precluso l’accessoe la libera fruizione dello spazio pubblico ur-bano tanto ai singoli cittadini quanto per con-sentire la «piena fruizione degli spazi durantele diverse manifestazioni e ricorrenze»».Senza escludere che «ulteriori indagini ar-cheologiche potranno essere eseguite in fu-turo, qualora si disporrà di risorse economichein grado di far fronte a tutte le esigenze di unoscavo archeologico che, visto il contesto, pre-senta notevoli criticità rispetto alla sicurezzadei lavoratori impegnati sul cantiere e che nonpuò essere considerata un’attività amatorialedemandata a volontari e appassionati, madeve essere eseguito da professionalità prov-viste dei titoli richiesti dalle norme sull’ar-cheologia preventiva».A tal proposito, la Piccarreta invita a «riflet-tere sulla necessità di preservare i depositistratigrafici nel caso in cui non si dispongadelle risorse necessarie ad affrontare le inda-gini archeologiche, adoperando tutti gli stru-menti diagnostici necessari ad assicurare lacompletezza delle informazioni. Per tale ra-gione, lo «studio archeologico del fossato»,benchè sia «indispensabile», non è tuttaviaurgente, perché non sono previsti al momentointerventi che comporterebbero la rimozionedel terreno di riempimento e tutte le attività fi-nora messe in atto hanno visto un limitato mo-vimento di terreno solo alla quota piùsuperficiale e sono sempre state eseguite conla sorveglianza di un professionista archeo-logo».

Giuseppe Cerfeda

I CHIARIMENTI DELLA SOPRINTENDENZAMaria Piccarreta. «Considerati valore storico, archeologico e architettonico. Eliminazione dell’asfaltoe pavimentazione restituiranno alla piazza un aspetto più congruo ai caratteri dell’ambito urbano»

Il progetto hatenuto in

considerazione ilvalore storico,archeologico e

architettonico ditutto il contesto

PICCARRETA««

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Si è riunita a Palazzo Chigi la ca-bina di regia per l’utilizzo delFondo per lo Sviluppo e la Coesione(FSC) per il rilancio della crescita.

Nel corso dell’incontro al quale hanno presoparte il Dipartimento per il Sud e la CoesioneTerritoriale, il Dipartimento Affari Regionali,il Ministero delle Infrastrutture, il Ministerodell’Ambiente e la Conferenza delle Regioni siè stabilita una nuova assegnazione di 10 mi-lioni di euro del FSC 2014-20 alla RegionePuglia per un «Piano straordinario di messain sicurezza delle strade nei piccoli comunidelle aree interne». Lo ha reso noto l’ufficio stampa del ministroper gli Affari regionali e le Autonomie, Fran-cesco Boccia.I Comuni salentini finanziati: Bagnolo delSalento, 163mila; Cannole, 243mila; Giug-gianello, 145mila; Giurdignano, 219milaPalmariggi, 157mila; Patù, 168mila; Sana-rica, 183mila; Seclì, 180mila; Surano,166mila; Zollino, 194mila.

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STRADE AREE INTERNE: 10 MILIONI DI EUROAi piccoli Comuni. Sicurezza: finanziati i progetti di Bagnolo del Salento, Cannole, Giuggianello, Giurdignano, Palmariggi, Patù, Sanarica, Seclì, Surano e Zollino

Lecce è tra le dieci provinceitaliane che registrano la piùbassa retribuzione media pro-capite per i dipendenti del set-

tore privato: appena mille euro al meseè quanto hanno percepito, nel 2018, circa147mila lavoratori, mentre nel 2017 il sa-lario medio mensile è stato di 995 europer circa 143mila lavoratori. Risultatoche vale al territorio leccese il sestultimoposto nella specifica classifica nazionalestilata dal Servizio Lavoro Coesione eTerritorio della Uil (su dati Inps). Peggiodi Lecce, solo Cosenza (995), Nuoro (990),Trapani (988), Crotone (987) e Vibo Va-lentia (886).Guardando alle altre province pugliesi,Taranto è il territorio che vanta le retri-buzioni medie pro-capite più elevate(1.269 euro nel 2018), Bari si attesta a unsalario medio pari a 1.236 euro, seguitada Brindisi (1.158), Foggia (1.087) e, ap-punto, Lecce (1.000). A livello regionale,la retribuzione media pro-capite am-monta a 1.166 euro.Sono tutte del Nord, invece, le provinceche registrano le retribuzioni più alte:Milano (2.168 euro nel 2018), poi Bolo-gna (1.894), Parma (1.874), poi Modena,

Lecco, Reggio Emilia, Varese, Trieste, To-rino, Bergamo, Lodi, Vicenza, Novara,Genova, Treviso. Passando ai dati sull’occupazione realenel settore privato (sono esclusi dallostudio gli operai agricoli e domestici), alivello regionale Bari è prima come nu-mero di occupati nelle aziende private(332.231 nel 2108, +2,8% sul2017),  Lecce  è seconda con 147.363(+2,9% sull’anno precedente), quindi se-guono Foggia (108.029, +1%), Taranto(104.775, +2,6%) e Brindisi (72.207,+3,1%). “È un quadro sconfortante quello cheemerge per la nostra provincia”, com-menta il segretario generale della Uil diLecce, Salvatore Giannetto, “Parliamodi un guadagno medio di appena mille euro

al mese, inferiore di ben 166 euro rispettoalla media pugliese e tra i più bassi in Italianel 2018. A penalizzare ulteriormente le re-tribuzioni medie”, sottolinea, “è dovutoanche alla forte componente di lavoro part-time nel settore privato, che in Puglia in-cide per il 46% e che riduce sensibilmentele giornate lavorative: in tutta la nostra re-gione, nel 2018, risultano attivi 416.977 la-voratori full time, contro 347.628 part-time.Ciò che che fa ancor più rabbia, a guardarei dati e i grafici contenuti in questo studioUil, sono poi alcuni elementi di criticità di-venuti strutturali nel nostro mercato del la-voro, così come rilevato dalla segretariaconfederale Ivana Veronese: parliamodell’evidente divario retributivo di genere aparità di qualifica ed una bassissima pre-senza femminile nelle qualifiche più alte;un Mezzogiorno caratterizzato da retribu-zioni medie mensili più basse rispetto alCentro-Nord. Sono temi, questi”, concludeGiannetto, “su cui occorrerà continuare alavorare con costanza: non bastano più lebuone intenzioni, servono misure concreteche incentivino la buona e stabile occupa-zione, cercando di ridurre, fino ad elimi-nare, le disparità di genere e territoriali chepurtroppo sono ancora marcate”. 

Retribuzioni: Salento fanalino di codaChe tristezza. La nostra provincia è sestultima in Italia, ultima traquelle pugliesi. Nel 2018 la paga media pro-capite per i dipendentisalentini del settore privato è stata di mille euro

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C’è una speranza con-creta per l’Ospedale“Ferrari” di Casarano.Certo, ogni promessa

fatta a qualche mese da qual-siasi elezione ha sempre quell’odore acre del sospetto  e laprima reazione è quella del sor-riso beffardo di chi è abituatoalle promesse di ogni tipo; maquesta volta (forse) qualcosa diconcreto sembra esserci.Ad illustrare lo stato delle coseriguardo la situazione dell’ospe-dale casaranese, nell’ambito diuno specifico incontro organiz-zato dal circolo cittadino di“Articolo uno” e moderatoda Rocco Morgante, segretariocittadino,  è stato Ernesto Aba-terusso, consigliere regionalema soprattutto referente regio-nale di “Articolo Uno” il partitodi sinistra che ha come segreta-rio nazionale proprio quel Mini-stro Roberto Speranza, inquesti giorni in prima linea inquanto titolare del dicasterodella Sanità.Non è un’indicazione superfluaquella del collegamento cosìprossimo fra Abaterusso ed ilMinistro perché è proprio graziea questa amicizia che è statopossibile organizzare un incon-tro che dona concrete speranzeal futuro del “Ferrari“.Il primo incontro avvenne già il23 novembre dello scorso anno

quando il Ministro Speranzavenne a Lecce per presentareproprio il libro di Abaterusso; inquell’occasione fu avanzata laproposta che era già nell’aria datanto tempo, quella propostalanciata anche da noi dalle co-lonne di questo giornale, la pro-posta ovvia, naturale, avanzatadalla gente comune e dagliesperti del settore, dai medici edai sindacalisti: creare un unicoospedale dato dall’unionedell’ospedale di Casarano equello di Gallipoli, dividendosicon criterio i reparti.Il Ministro Speranza è un tiposveglio e lo si sta capendo pro-prio in questi giorni di isterismocollettivo dovuto a questo viruse quindi, dopo averci pensatoun attimo disse: “perché no?“.Ovviamente una cosa così com-plessa non poteva essere liqui-data con semplicità così su duepiedi e quindi a quel primo ap-proccio è seguito uno studioserio ed un conseguente se-condo incontro fra i portavocedelle esigenze casaranesi (tracui Claudio Casciaro, presi-dente del comitato pro-Ferrari)ed i dirigenti del ministero chehanno confermato senza riservela possibilità di creare gli“Ospedali Riuniti” costituiti ap-punto dall’unione dei due noso-comi salentini.Sembrerebbe quindi che la

strada giusta sia stata questavolta intrapresa; dopo un susse-guirsi di tentativi che si sonoscontrati sempre contro unEmiliano determinato a non re-trocedere dalla propria deci-sione di declassare il Ferrari equindi in un sostanziale nulla difatto.Come detto in apertura, diffi-dare delle promesse elettorali èd’obbligo e su questa stessalinea si sono mantenuti tutti gliinterventi successivi a quello diAbaterusso.A partire da GabrieleCaputo (che, a sorpresa, è statoindicato quale candidato alleprossime elezioni regionali pro-prio nella lista civica formatadall’Unione di “Senso Civico” e“Articolo Uno” ) e che ha sottoli-neato in maniera netta come ladefinizione di questi ospedaliriuniti dovrà essere ufficializ-zata e formalizzata ben primadelle elezioni regionali perchéuna semplice promessa non sa-rebbe sufficiente ma soprattuttonon più nemmeno credibile.Che sia questa la volta buonaper mettere fine all’annosa que-stione sanitaria e far riavvici-nare altresì le comunitàcasaranesi e gallipoline? Lo ve-dremo già nelle prossime setti-mane…

Antonio Memmi

7/20 marzo 2020 ilgallo.itSANITÀ 7DAI COMUNI

CASARANO E GALLIPOLI: OSPEDALI RIUNITI?Lo spiraglio. Lo si apprende da alcune rivelazioni di Ernesto Abaterusso nel corso di un incontro del circolo di “Articolo uno” , il partito che ha come segretario il Ministro della Sanità

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ilgallo.it 7/20 marzo 20208 8 MARZO FESTA DELLA DONNA

Continua l’impe-gno della commis-sione pariopportunità di

Matino sul fronte delladiffusione della cultura edell’attenzione al mondodelle donne.L’amministrazione comu-nale, infatti, con la consi-gliera delegata alle pariopportunità Maria Anto-nietta Ferraro, ha organiz-zato per domenica 8 marzo,presso il Palazzo marchesaleDel Tufo, alle ore 18, la terzaedizione del premio “Ri-guardo la Donna”.L’evento, istituito dallaCommissione per le PariOpportunità, è finalizzato asensibilizzare e valorizzarela figura della donna e il suoimportante contributo al-l’interno della società civile. Nel corso della serata saràconsegnato l’omonimo pre-mio.Il riconoscimento andràquest’anno, a Sabrina Papa,la prima allieva pilota ita-liana non vedente.Nell’ambito della secondaedizione di “Matino in rosa –storie di vita al femminile”, la serata si articolerà, poi, attraverso i racconti sultema “La prima donna che…”.

Prenderanno parte il sin-daco Giorgio SalvatoreToma, la consigliera per lepari opportunità Maria An-tonietta Ferraro e il prof.Cosimo Mudoni.Parteciperanno, inoltre, leattrici della scuola di teatrodiretta da Liliana Putino ela cantante Sofia Marga-rito.

«Sono orgogliosa», ha dettola consigliera Maria Anto-nietta Ferraro, «di conse-gnare il premio Ri-guardo ladonna, giunto alla sua terzaedizione, a Sabrina Papa.La sua storia è il più grandeesempio che ci possa essere dipassione e superamento deipropri limiti. Una grande le-zione per tutti. In Italia e lastrada verso il superamentodelle disuguaglianze, in am-bito sociale e nella disabilitàè ancora lunga. Come personeimpegnate nelle Istituzioni»,conclude Ferraro, «abbiamoil dovere di impegnarci e la-vorare sempre al massimo».Le edizioni precedenti delpremio “Ri-guardo laDonna” sono state asse-gnate a Maria De Giovanni(2019) e Sabina Matran-gola (2018).

MATINO: RI-GUARDO LA DONNATerza edizione del premio. Quest’anno il riconoscimento a Sabrina Papa, la prima allieva pilota italiana non vedente. Maria Antonietta Ferraro: «La sua storia grande lezione per tutti»

L’Offishina di Matino campione di gusto

L’amministrazione comunaledi Matino ha voluto congratu-larsi con il concittadino DaniloRomano, in rappresentanza

della sua famiglia e titolare di Offishina,per il prestigioso riconoscimento avuto airecenti I.T.A. Awards 2020, gli Oscar Inter-nazionali del Gusto, tenutisi a gennaionella splendida cornice di Palazzo Montidella Pieve a Montichiari (BS).Gli International Taste Awards sono ilprimo concorso internazionale, che sisvolge in Italia, aperto a qualunque pro-dotto gastronomico o bevanda di qualità,sotto il Patrocinio delle Camere di Com-mercio (Italiane e straniere, degli Enti Ter-ritoriali (Comunità del Garda, Alto GardaBresciano, Val Saviore e Val Camonica), edell’E.N.I.T, l’Agenzia Nazionale del Mini-stero del Turismo, per l’alto valore del pro-getto. L’azienda matinese, nata sei anni fa, è statapremiata da una giuria composta da 160professionisti del settore, con 3 medaglieper tre particolari prodotti ovvero lo Spa-dino alle alghe (medaglia d’argento),Tunni (medaglia di bronzo) e il Pescato-rino (medaglia di bronzo).Più di 600 i prodotti valutati e giudicati,provenienti, non solo dall’Italia, ma da ben31 nazioni sparse su tutti i Continenti. IlBrand “Offishina” nasce da un vero e pro-prio gioco di parole tra la lingua italiana equella inglese, ovvero dall’unione del ter-mine italiano “officina” e quello inglese

“fish” che significa appunto pesce.Il termine officina, infatti, in Italia è sino-nimo di “laboratorio artistico attrezzatoalla creazione di nuovi prodotti, trasfor-mati da materie prime o semilavorati inprodotto commerciale”. In questo caso, nel laboratorio o officina,è proprio il pesce azzurro l’ingredienteprincipale, che viene lavorato, trasformatoe conservato all’interno.«Abbiamo voluto condividere», ha dichia-rato il Sindaco Giorgio Salvatore Toma,«il prestigioso risultato ottenuto dalla fa-miglia Romano, frutto del loro impegno,della loro creatività e della grande dedi-zione al lavoro. Un sentito ringraziamentoper aver portato nel mondo e nell’eccel-lenza della ristorazione il nome di Ma-tino».

Sabrina Papa in volo

Maria Antonietta

Ferraro

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7/20 marzo 2020 ilgallo.itAPPUNTAMENTI 9FESTA DELLA DONNA

Nel Salone delle Feste della splen-dida cornice di Villa La MeridianaCaroli Hotels di Santa Maria diLeuca, in occasione della Festa della

Donna, si rinnova la tradizione dei concertipomeridiani, in uno spazio esclusivo, di fine ot-tocento, completamente mosaicato ed arric-chito anche dalla presenza di un pianoforteZimmermann in noce con acustica esaltatadalla cupola sovrastante dell’ambiente. Fratorri merlate, azzurre pagode, timpani e co-lonne classiche, si potranno assaporare auten-tiche note d’autore.Appuntamento dunque domenica 8 marzo apartire dalle 17.Sotto la direzione artistica di Enrico Tricarico,è previsto un concerto per pianoforte a quattromani con Alessandro Licchetta e Andrea Se-questro che eseguiranno musiche di Mozart,Schubert, Gottschalk e Rossini. A seguire, alle 18, nel Salone di rappresentanzadel Principato di Leuca, un momento di convi-vialità con infusi, tisane, the e pasticcini.Prenotazioni dei posti limitati: tel. 0833758242 oppure [email protected]

LEUCA: CONCERTO IN VILLA PER L’8 MARZO

Che sfogo! Tutti potranno liberare la propria avversione per il cellulare: lanciare il telefonino il più lontano possibile, requisito fondamentale per vincere. Temaprincipale di questa edizione la sicurezzasulle strade e l’uso degli auricolari

Sbarca nel Salento il campionato nazionale di ... Lancio del telefonino!

Il “Lancio del Telefonino” sbarcaa Gallipoli. Una tappa, la prima,dell’undicesima edizione delCampionato Nazionale del singo-

lare sport si disputerà all’Ecoresort Le SirenèCaroli Hotels per una giornata all’insegna deldivertimento. Nessuna abilità particolare è ri-chiesta a chi vuole cimentarsi in questosport alternativo, stravagante e originale, cheappassiona giovani e meno giovani accomu-nati da un tocco di sana competizione e daun rapporto di amore-odio verso un appa-recchio tanto indispensabile, quanto stres-sante. Tema principale di questa edizione èla sicurezza sulle strade: l’uso del telefonoalla guida, purtroppo, è una delle più fre-quenti cause di incidente e per tale ragionel’organizzazione “Lancio del Telefonino”, incollaborazione con Caroli Hotels, si fa pro-motrice dell’uso di apparecchi auricolari cheriducono le distrazioni e lasciano libere lemani. Il lancio del telefonino, oggi un vero eproprio “evento-mania”, è stato importatodalla Finlandia dall’imprenditore comascoMassimo Galeazzi che nel 2009 lo ha brevet-tato in Italia e in Europa.Dopo il successo delle precedenti edizioni, ilcampionato torna nel 2020 invitando gli

aspiranti concorrenti a battere il recorditaliano di 71 metri e 11 cm detenuto daFrancesco Faraglia, 39 anni, informatico diRieti. Due le categorie partecipanti: Junior(ragazzi e ragazze dai 13 ai 20 anni) e Senior(Uomini e donne dai 21 anni in su). Si avrà a disposizione un solo lancio, conrincorsa libera nella corsia apposita e tiroentro la linea di demarcazione. I telefonini,forniti dall’organizzazione dell’evento,saranno tutti uguali del peso non superiorea 70 grammi. Il lancio può essere effettuatocon qualsiasi tecnica, ma solo con le braccia. Il punteggio verrà calcolato con la telemetria,

utilizzando l’apparecchiatura elettronica TeleLaser.Non occorre nessuna iscrizione anticipata (sipuò effettuare anche su Facebook “lancio deltelefonino Gallipoli”): nella giornata di garachi vorrà partecipare dovrà semplicementecompilare una cartolina con i propri dati. Tutti potranno dare sfogo alla propria avver-sione per il cellulare: lanciare il telefonino ilpiù lontano possibile è, ovviamente, il requi-sito fondamentale per vincere.Al miglior lanciatore in premio un telefoninodi ultima generazione.Il campo avrà una forma di un cono e la lun-ghezza sarà di circa 60 metri con larghezzapartire da 12 metri fino ad arrivare a 28 metri.Il vincitore sarà identificato tra coloro cheriusciranno a raggiungere la distanza mag-giore dal punto di lancio senza l’ausilio dialcun attrezzo usando solo gli arti superiori.In ballo anche il Guinness World Record.Sabato 21 marzo dalle 10 alle 11, sono pre-viste le prove, a seguire il via alla gara finoalle 17. Domenica 22 marzo, dalle 10 alle 16,si svolgerà la fase finale che ci concluderàcon la premiazione. Si potrà lanciare tre volteper ogni giornata. La seconda tappa delCampionato si terrà a Riccione.

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Primo caso di persona contagiata dal co-ronavirus anche nel Salento.Un 43enne di Torricella, nel tarantino,è stato ricoverato nel reparto di MalattieInfettive dell’ospedale Moscati.Il caso ha avuto conferma della positi-vità dalle analisi.L’uomo era stato a Codogno, in Lom-bardia, zona del primo focolaio italianoin quei giorni.Il riscontro con i sintomi noti: febbre,tosse. Dopo il trasporto con ambulanza adomicilio, il paziente è stato sottopostoal tampone in ospedale.Le sue condizioni sono ad ora buone,senza complicazioni, come ha specifi-cato lo stesso governatore Emiliano cheha dato ufficialità alla notizia.Le persone con le quali è stato in con-tatto dopo essere stato a Codogno, sonostate sottoposte al tampone e messe inquarantena per 14 giorni.

ilgallo.it 7/20 marzo 202010 PRIMI CONTAGITEMPO DI VIRUS

«COVID-19, COSÌ È ARRIVATO NEL SALENTO»26 Febbraio

Secondo e terzo caso a Taranto: il 43enne di Torricella ha infettato lamoglie e il fratello. L'uomo, che era rientrato da Codogno(zona rossa) viene ricoverato a Taranto.Moglie e fratello, positivi al tampone,vengono messi in quarantena nelle ri-spettive abitazioni. Si cercano i passeg-geri del volo Milano-Brindisi di lunedì24 febbraio. 42 tamponi risulteranno ne-gativi.

Quarto caso in PugliaUn barese di 29 anni, militare in Lom-bardia, tornato a casa per il fine setti-mana. Dalle prime informazioni riferitedal paziente ai sanitari l’infezione sa-rebbe stata contratta nella sede di lavoroin Lombardia. Qui in Puglia il pazienteha avvertito i primi sintomi.L’ufficio di Prevenzione della Asl di Bariha avviato l’acquisizione delle notizieanamnestiche ed epidemiologiche e l’at-tività di contact tracing per provvedereall’isolamento fiduciario domiciliare dieventuali contatti stretti.

Quinto caso, a FoggiaIl laboratorio di microbiologia e virolo-gia del Policlinico di Foggia ha rilevatoun nuovo caso: si tratta di una donna di74 anni, sorella di un uomo contagiato erilevato positivo all’ospedale di Cremonache era stato in visita in Puglia.

Si tratta di un parrucchiere di 58 anni diAradeo risultato positivo al tampone. Lui stesso si è recato lunedì mattina al-l’ospedale Santa Caterina di Galatinacon tutti i sintomi che caratterizzano ilCovid – 19.Il primo tampone effettuato è risultatopositivo. Positività confermata da Bari inserata. Si tratta del primo caso nel Sa-lento, il sesto in Puglia.Immediato il protocollo per risalire atutte le persone con cui l’uomo era statoin contatto negli ultimi giorni.

Intanto il sindaco di Galatina, MarcelloAmante, ha annunciato la chiusuradelle scuole a Galatina. L’indomani ilprefetto ha richiamato alla calma, riban-dendo che «non ci sono ulteriori misurese non quelle adottate dal governo. Sequalche scuola è stata chiusa è solo perattività di sanificazione».

Nelle concitate ore seguenti il ricovero,il paziente uno della provincia di Lecce,il barbiere di Aradeo, ha dovuto fronteg-giare, dal letto d’ospedale, l’ondata diodio che gli si è riversata contro.Dettata dalla paura del contagio, si èscatenata, prontamente, la macchina delfango. Compaesani e non del malcapi-tato hanno preso d’assalto bacheche,gruppi facebook, notizie di quotidianionline e app di messaggistica, diffon-dendo messaggi, minacce e tanti, tan-tissimi commenti carichi d’astio. La maggior parte dei quali arricchiti dadettagli frutto di puri voli di fantasia.Il 58enne ha così interessato il suo le-gale, Roberto Tarantino, per difendersida chi lo attacca senza aver contezzadell’accaduto.«Sono stato in Lombardia dieci giorniprima», ha raccontato. «Appena rien-trato ho chiesto l’intervento del 118. Miè stato suggerito di attendere e di infor-mare il medico di base se avessi avvertitoqualche fastidio. Mi sono poi presentato inpronto soccorso, il 28 febbraio, dopo unlieve malore a colazione».28 Febbraio

1 MarzoPrimo caso nel Salento ad Aradeo

L’uomo di Aradeo:«Non sono un untore»

L’ultimo bollettino parla di 15 conta-giati in Puglia e l’ultimo è il secondosalentino positivo: si tratta di un me-dico anestesista dell’ospedale di Coper-tino. L’uomo non è entrato in contattocon il paziente zero della provincia diLecce, il parrucchiere 58enne di Aradeo.Avviate procedure di sanificazione nell’ospedale di Copertino.

Secondo contagionel Salento

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L’Italia sta vivendogiorni difficili per l’in-fezione da Covid-19. Almomento il Salento è

stato risparmiato, ma ormai ilvirus è in Italia, nella Asl di Ta-ranto ci sono tre casi e l’intero si-stema sanitario pugliese è inprima linea per contenere il con-tagio.Per quanto riguarda Asl Lecce gliospedali di riferimento per questaemergenza sono il Vito Fazzi diLecce e l’Ospedale di Galatinache ha un pronto soccorso conuna stanza idonea all’accoglienzadi pazienti potenzialmente infet-tivi e un intero padiglione, il “DeMaria”, in grado di accogliere 80ricoverati e, al pari della stanza diisolamento del pronto soccorso, èdotato di un sistema di ventila-zione ad aria forzata per evitarela dispersione aerea dei virus. «Il paradosso», sottolinea il consi-gliere di opposizione di GalatinaGiampiero De Pascalis, « è che sitratta di un reparto che tra le altreera un’eccellenza dell’Ospedale ga-latinese e oggi è stato cancellatodal Piano di riordino. Attualmenteha una dotazione di 10 posti lettodi cui solo 3 per gli infettivi e la re-stante parte per il ricovero di pa-zienti in extralocazione dallaPneumologia».«Il Santa Caterina Novella di Gala-tina», sottolinea il consigliere,«ha dimostrato, anche in questa

circostanza, che la struttura è statapensata con lungimiranza ed è ingrado di affrontare anche criticitàcomplesse. Per questo faccio un ap-pello ai vertici della Asl di Lecce esoprattutto al presidente della Re-gione Michele Emiliano (la pianifi-cazione della rete ospedaliera è dicompetenza regionale), affinché ilreparto di Malattie infettive sia ria-perto e messo nella condizione dirispondere ai bisogni della popola-zione salentina. Mi auguro», con-clude De Pascalis, «unavalutazione serena, da parte di chiha il potere decisionale, e nell’inte-ressa dei salentini che hanno di-ritto ad avere garanziesull’assistenza e cura».

7/20 marzo 2020 ilgallo.itCORONAVIRUS ATTUALITÀ 11

«RIAPRITE IL REPARTO INFETTIVI A GALATINA»L’appello. Giampiero De Pascalis: «Il paradosso è che si tratta di un reparto d’eccellenzadel “Santa Caterina Novella” ma è stato cancellato dal Piano di riordino regionale»

Il Tribunale ordinario diLecce sezione primapenale, in composi-zione monocratica, giu-

dice dott. Stefano Sernia ha resopubbliche con un apposito manife-sto all’interno della sede di viaBrenta le regole di accesso all’auladi udienza.«La corrente epidemia di coronavi-rus», si legge, «impone l’adozionedi misure di cautela che scongiu-rino il propagarsi del virus, più age-vole in ambienti circoscritti esovraffollati. Per tale ragione, perconsentire anche ai signori avvo-cati di non attendere tutti assieme,

per circa 20 processi chiamati inogni udienza si procederà distri-buendo nella chiamata in sei fascedi 20-25 minuti circa ciascuno, di-stribuite secondo la lettera con cuiinizia il cognome dell’imputato ca-polista, distinguendo tra processiche vengono da precedenteudienza, e tra quelli che vengonoper la prima udienza, fermo re-stando che tutti processi con l’im-putato sottoposto a custodiacautelare verranno chiamati perprimi. I processi di cui alle singolefasce parteciperanno e interver-ranno solo i diretti interessati perle evidenziate ragioni di igiene».

Anche il Tribunale di adegua

CORONAVIRUS: I 10 COMPORTAMENTI DA SEGUIREIl ministero della salute ha pubblicatoun decalogo comportamentale. Questi i comportamenti da seguire.

Lavati spesso le mani con acque sapone ocol gel a base alcolica

Evita il contatto ravvicinato con personeche soffrono di infezioni respiratorie acute

Non toccarti occhi, naso e bocca con lemani

Copri bocca e naso con fazzoletti monousoquando starnutisci o tossisci. Se non hai unfazzoletto usa la piega del gomito

No ai farmaci antivirali ed antibioticisenza la prescrizione del medico

Pulisci le superfici con disinfettante a base di cloro o alcool

Usa la mascherina solo se sospetti di essere malato o se assisti persone malate

I prodotti Made in China e i pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi

Gli animali da compagnia nondiffondono il nuovo coronavirus

In caso di dubbi non recarti al pronto soccorso, chiama il tuo medico difamiglia e segui le sue indicazioni

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Settimane di terrore,intere cittadine in qua-rantena presidiate ad-dirittura dai malati,

ospedali presi d’assalto al minimostarnuto, fake news ad oltranza. Epurtroppo anche delle personedecedute, in tutti i casi pazienticon patologie pregresse per i qualiil virus arrivato dalla Cina è statoletale. Mentre si spera si possapresto andare verso una situa-zione di normalità in Italia comenel resto del mondo vanno fatteanche delle considerazioni a mar-gine. L’esplosione del coronavirusin Italia sta minacciando, prima ditutto, la già precaria economia ita-liana. Anche il commissario euro-peo con delega all’Economia,Paolo Gentiloni, ha dichiaratoche le ricadute «saranno pesanti»pure sul breve termine, complici irischi di isolamento che incom-bono su pilastri come Lombardia,Veneto ed Emilia-Romagna, ca-paci di incidere , da sole, su circail 40% del Pil. Confcommerciostima una perdita di 5-7 miliardidi euro nel caso in cui la crisi siprolunghi fino a maggio, mentre ilgovernatore della Banca d’ItaliaIgnazio Visco ha stimato una ridu-zione del Pil dello 0,2% nell’arcodi un anno. Nell’attesa dei numerifinali, alcuni segmenti iniziano giàa calcolare i danni economici delvirus che ha “scelto” l’Italia comesuo focolaio in Europa.

Turismo, crollo di prenotazioni nel Salento per Pasqua e estate

In Italia, il segmento delturismo vale in totale146 miliardi di euro: unacifra pari al 12% del Pil,

generata da una filiera di 216milaesercizi ricettivi e 12mila agenziedi viaggio. La proliferazione delcoronavirus ha spinto diversi go-verni ad includere l’Italia tra iPaesi sconsigliati per le visite dipiacere e le trasferte di lavoro nonstrettamente necessarie. La situazione rischia di essereassai deleteria anche per il nostroSalento la cui economia puntaforte proprio sul turismo e non

solo quello balneare.I risultati si stanno già facendosentire, con la proiezione di untracollo senza precedenti nellastagione pasquale.Le prenotazioni dall’estero, sia peril periodo di Pasqua che per laprossima estate, si sono pratica-mente azzerate e la maggior partedi coloro che avevano già preno-tato hanno provveduto a disdire illoro viaggio nel Salento. Ameri-cani, australiani, inglesi, tedeschi,francesi e tutti gli altri hannopaura del contagio e non ci pen-sano nemmeno a venire in Italia.E poco conta il fatto che nel Sa-lento il Coronavirus non ci è pra-ticamente arrivato (ad oggi duesoli ammalati nel Salento di cui

uno contagiato in un viaggio alnord). Del resto, se noi dovessimofare un viaggio di piacere in Thai-landia e sapessimo di una malattiadiffusa in quel Paese, ci informe-remmo se riguarda proprio la zonada noi scelta o più semplicementecambieremmo la nostra destina-zione? Sempre sul fronte turisticonon possiamo esimerci dal sotto-lineare di come Lecce e provincianegli ultimi anni pullulassero digruppi di cinesi entusiasti dellacittà barocca, dei paesi della pro-vincia, del nostro mare, del nostrocibo e della nostra moda. Tanti turisti e tutti decisamentespendaccioni che ora sono bloccatiin Cina e non potranno più contri-buire alla nostra economia. Pleo-nastico ma opportuno ribadire chese si interrompe il flusso di denaroproveniente dal comparto turi-stico, questo avrà ricadute su tuttigli altri settori. Meno soldi, dun-que ed economia arrancante. Previsione funesta? Siamo pessi-misti? Forse si. Anzi speriamo disi, ma è inutile fingere un’ipocritaotimismo. Riguardo al Salento non ci sonoancora numeri ufficiali ma si pa-venta un perdita dell’80% dellepresenze! E guardare alle altre de-stinazioni solite dello Stivale nonincoraggia. Come ha già scritto ilSole 24 Ore, Napoli ha perso15mila visitatori e attende una di-sdetta del 30% delle prenotazioni

sotto Pasqua, a fronte del -40%subito da Venezia (già affossatadalla cancellazione con due giornidi anticipo del suo carnevale) e ilcrollo del 60-70% delle prenota-zioni incassato dal Lazio anchenei mesi dopo la festività. Pesante anche il conto di Milano,con un tasso di “debooking” del30%, mentre la riviera romagnolateme cali record per la stagioneestiva. Una stima prudenziale di Federtu-rismo, l’associazione di categoria,stima una perdita di 7 miliardidi euro su scala nazionale. Il bi-lancio finale potrebbe essereanche più drastico.

ilgallo.it 7/20 marzo 202012 DOPO IL CONTAGIO ECONOMIA

DOPO L’EMERGENZA: COSA RESTERÀ DEL COR Trend preoccupante. Le prenotazioni dall’estero, sia per Pasqua che per l’estate, si sono praticamen il viaggio nel Tacco d’Italia. Senza contare i tanti turisti cinesi, tutti decisamente spendaccioni che o

Page 13: Anno XXV, numero 05 (683) - Il Gallo · Biscotti, Paolo Maci e Chiara Landolfo. Secondo la difesa, Ivan non può essersi suicidato per i se-guenti motivi: “L’autopsia ha evi-denziato

Industria ed automotive Ad oggi sono quasi 6mila i lavo-ratori metalmeccanici lombardicoinvolti da fermi della produ-zione e riduzione d’orario a

causa del Coronavirus. La maggior parte,ovviamente, sono dipendenti di impresedella “zona rossa”, ma sono fortemente in-teressante anche le aziende industriali diBergamo, Milano e Cremona. I possibili ef-fetti negativi del Coronavirus sull’economialombarda si inseriscono in un quadro tut-t’altro che sereno tra lavoratori coinvolti incassa integrazione, licenziamenti e aziendecoinvolte dalla crisi. In generale si nota unforte rallentamento complessivo dell’atti-vità economica che conferma il trend già re-

gistrato nel primo semestre 2017, insiemealla difficoltà di molte imprese a riadattarsial nuovo contesto economico produttivo ea riposizionarsi sul mercato e nella con-giuntura economica.Poi c’è il delicato tema dell’automotive.L’agenzia di rating Moody’s ha analizzatol’impatto del coronavirus sull’intera filierae stima che la crescita nel settore a livelloglobale tornerà in positivo solo nel 2021, fa-cendo segnare un +1,5%. L’epidemia partitada Wuhan ha infatti ridotto la domanda e,poiché la Cina è un importante hub per icomponenti auto, ha anche interrotto le ca-tene di approvvigionamento nell’industria.Le previsioni di Moody’s sulle vendite glo-bali di auto nel 2020, non solo per effettodel coronavirus ma anche per le nuovenorme sulle emissioni, indicano un calo del2,5% nel 2020, in miglioramento rispetto alcalo del 4,6% che era stato registrato nel2019, ma con peggioramento del declino (-0,9%) previsto in precedenza per il 2020.Questo avrà un impatto anche sul settoredella componentistica molto forte in Lom-bardia e Veneto, di fatto “l’officina” delleauto tedesche e due regioni coinvolte nellerestrizioni e nelle quarantene sanitarie im-poste a causa del virus.

Export: a rischio 138 miliardi di euro

Un’altra batosta rischia di abbat-tersi sull’export, “grazie” alla re-gistrazione di casi di coronavirusin alcune delle province più inci-

sive sull’export nazionale. Secondo alcunestime, le vendite fuori dai confini nazionalidelle amministrazioni interessate da casi di

Coronavirus valgono un totale di 138 mi-liardi di euro a fronte di un volume com-plessivo di esportazioni pari a 465 miliardidi euro.Il conto si fa salato anche sul versante dellefiere, appuntamenti preziosi sia per l’af-flusso di visitatori che per il giro d’affari in-nescato dai vari eventi. La tegola più grave è arrivata forse su Mi-lano, con il rinvio a giugno del Salone delmobile: la vetrina globale dell’arredo cheporta in dote oltre 2mila espositori e400mila presenze.I due appuntamenti danno vita, insieme,alla Design week: una sette giorni del de-sign che genera, secondo dati della Cameradi Commercio di Milano, un indotto da 350milioni di euro.

Enogastronomia giù

Parlando di vendite oltreconfine,un’altra vittima rischia di essereil Made in Italy nell’agroalimen-tare. Una stima di Coldiretti su

dati Istat rileva un calo dell’11,9% delleesportazioni di prodotti italiani in Cina solonel gennaio 2020, ribaltando il trend di cre-scita che aveva raggiunto il suo apice nel2019: vendite record di 460 milioni di euro,con 140 milioni di euro in arrivo solo dalleesportazioni di vino. Coldiretti teme che la psicosi da coronavi-rus possa innescare speculazioni contro iprodotti italiani, favorendo i plagi stra-nieri (il cosiddetto italian sounding) a sca-pito delle esportazioni.

Moda, il fashion italiano teme contraccolpi

Durante la Fashion week, la setti-mana della moda milanese, al-cune sfilate si sono svolte con unformat abbastanza inusuale: a

porte chiuse. La proliferazione del corona-virus ha messo sotto pressione anche la fi-liera della moda italiana. Il sistema della moda italiana valeva, nel2019, ricavi per oltre 90 miliardi di euro, inrialzo dello 0,8% e sulla spinta dall’export(+6,2%, a 71,5 miliardi). La Camera della moda proiettava perditepari all’1,8% all’inizio di febbraio 2020,quando la crisi italiana era ancora in fase diincubazione. Un mese dopo, la conta deidanni rischia di essere assai più dolorosa.

7/20 marzo 2020 ilgallo.itCONTI IN TASCA DOPO IL CONTAGIO 13

RONAVIRUS? S.O.S TURISMO NEL SALENTO nte azzerate e la maggior parte di coloro che avevano già prenotato hanno provveduto a disdire

ora sono bloccati in oltre la Grande Muraglia e non potranno più contribuire alla nostra economia

«IL VIRUS NON CI HA ANCORA CONTAGIATO»Le imprese salentine. Trasporti Primiceri: «Al momento non abbiamo subito alcun blocco»; DFV e Callistos: «Nessun contraccolpo»; Caroli Hotels: «Nessuna disdetta tra Leuca e Gallipoli»

Abbiamo chiesto anche ad alcuni imprenditorise hanno avuto sentore delle temute conse-guenze della diffusione del virus in Italia e inEuropa. Alcuni hanno preferito prendere

tempo per comprendere se ci siano contraccolpi e in chemisura; altri hanno ci già anticipato qualcosa. Come Sonia Primiceri, amministratrice di Trasporti Pri-miceri che spiega: «Stiamo lavorando senza restrizioni, almomento non abbiamo ricevuto blocchi. Chiaramente se cisono delle restrizioni, tipo zone rosse o gialle, i nostri ca-mion non entrano nel rispetto delle regole. Abbiamo co-munque munito di tutto l’occorrente (mascherine , guantiecc) i nostri autisti. Oltre a rispettare le linee guida nazio-nali», continua, «limitiamo la permanenza al solo carico escarico e seguiamo alla lettera ogni indicazione dell’auto-rità competente». Nessun contraccolpo? «Ripeto al mo-mento stiamo lavorando, probabilmente anche perchéstiamo espletando ordini precedenti alla diffusione del con-tagio. Spero solo che tutto finisca presto e si possa tornarealla normalità».Tina De Francesco ci racconta dell’andamento alla DFV,azienda leader nazionale delle decorazioni effettolegno con tecnologia polvere su polvere e che operaattraverso tre siti produttivi dislocati sul territorioitaliano (a Surano, Agrigento e Venezia) e, a livellointernazionale, con 2 stabilimenti ubicati a Sydney(Australia) e a San Paolo (Brasile). «Per il momento non abbiamo avuto alcun impatto», ci dicela De Francesco, «ma è chiaro che se il contagio non verràfermato al più presto inevitabilmente potremmo avere ri-

percussioni negative».Alla De Francesco abbiamo chiesto dell’altra attività difamiglia, l’albergo Callistos di Tricase e lei ci ha speigato:«Abbiamo preso delle cautele secondo protocollo nazionalee, per il momento, stiamo lavorando sena aprticolari con-traccolpi negativi».Al momento «nessun riflesso negativo» anche per i 5 al-berghi che tra Gallipoli e Leuca danno forma alla catenaCaroli Hotels con 1.100 posti letto. «Al momento tuttoprocede nella norma e non abbiamo registrato disdette».Anche perché «vista l’attuale situazione abbiamo datol’opportunità di prenotare sotto data, escludendo eventualipenalità in caso di disdetta proprio per dare la possibilitàal cliente di conoscere l’evoluzione degli eventi».Un’altra importante azienda salentina, che opera in tuttoil mondo nel settore dei gazebo e degli articoli da giar-dino ci fa sapere che «fino ad ora non abbiamo sentore diparticolari problemi. Come tutti però ci auguriamo che ilcontagio non vada troppo oltre e che si possa continuare alavorare tranquillamente»

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ilgallo.it 7/20 marzo 202014 CORONAVIRUS DAL FOCOLAIO

Anche da Milanoemerge la voglia diritorno alla norma-lità persa e il so-

spetto che qualcosa nellacomunicazione non abbia fun-zionato, dando l’impressioneche la situazione fosse addirit-tura peggiore di quanto real-mente fosse, aumentando idisagi. Ce lo racconta Roberto Cioli,pasticciere tricasino d’adozionepoi tornato nella “sua” Milano,in Zona Fornaroli, nei pressi del-l’Aeroporto di Linate:«Abbiamovissuto un fine settimana difficileper via del coprifuoco, per locali epub alle 18», racconta Roberto,«poi la situazione si è più o menonormalizzata. Certo in centro nonc’è quasi nessuno e, compliceanche il telelavoro, il traffico è aiminimi storici: pare agosto!». Ro-berto, però, avverte: «In alcunetrasmissioni tv si è travisata la re-altà, non ho notizia di assalti aisupermercati, così come è statoraccontato». Il pasticciere poiracconta un aneddoto sulla co-munità cinese: «Vista la situa-zione e per evitare tensioni,commercianti, ristoratori equant’altri si sono autosospesiper una settimana e le loro sara-cinesche sono rimaste abbas-sate». Poi la speranza: «Ciauguriamo che l’emergenza fini-sca presto e si possa tornare allanormalità».

Dalla zona rossa.La testimonianza diRosy, 63nne, lodi-giana e Rocco,

65enne, di Maglie.

Il racconto di questi giorni a duepassi dall’ospedale di Lodi doveRosi e Rocco vivono.

Li abbiamo contattati per farciraccontare in prima persona lavita “ai tempi del coronavi-rus” da chi la vive dalla famige-rata zona rossa.

Come si vive la quotidianitànella zona?

Noi siamo due pensionati, per-tanto viviamo la vita di sempre:usciamo senza particolari im-pellenze e, fortunatamente,stiamo tutti bene. Così come lamaggior parte delle persone checonosciamo. Anche nei super-mercati nulla di nuovo: sono ri-forniti e, a dir la verità, qui nonsi son mai visti i famosi scaffalivuoti.

Non ci sono, quindi, le sceneapocalittiche di assalto ai viveriraccontate in tv?

Assolutamente no! Certo, unpo’ tutti, noi compresi, abbiamopreso qualche accorgimento: dalpacco di spaghetti al fardellod’acqua in più. Si nota l’af-

fluenza in aumento alle casse,ma nessun supermercato qui èstato svuotato o è rimasto acorto di viveri.

Cosa ci dice del centro dellacittà? La gente ha paura aduscire, usa le mascherine?

C’è chi indossa le mascherine,ma generalmente si spostanotutti normalmente senza.Anche io, personalmente, nefaccio uso solo per recarmi invisita da una familiare, in unacasa di riposo. Un contesto par-ticolare e delicato dove ritengopiù opportuno indossarla.In merito alla preoccupazionegenerale, senz’altro c’è, ed èstata spinta soprattutto daimedia, in particolar modo nelprimo weekend in cui il virus siè diffuso in zona. Il lunedì se-guente il paese era deserto. Orai giornali stan provando a ridi-mensionare, ma dopo aver bom-bardato h24 con notizie sulcoronavirus e di casi su casi, èchiaro che la gente è andata inallarme, seppur in maniera con-tenuta. Si sta diffondendo infattigiorno per giorno la consapevo-lezza del fatto che, in fin deiconti, si tratta di un’influenzache è diventata molto più conta-giosa del solito sol perché nonancora conosciuta. Col passaredel tempo un po’ tutti han ri-

preso a uscire, stimolati anchedal bel sole delle ultime giornatee sicuramente stanchi di restarchiusi in casa.

Forze dell’ordine e ambulanzepullulano per le strade?

C’è ancora il cordone intornoalla città presidiato, per la qua-rantena, dalle forze di polizia. Ein questi giorni abbiamo sentitopiù volte l’elicottero dei carabi-nieri sorvolare l’area. Per ilresto, noi abitiamo nei pressidell’ospedale e le ambulanze leabbiam sempre sentite partire erientrare ed oggi mi pare lo fac-ciano con la stessa frequenza.

LE TESTIMONIANZE DEI SALENTINI RESIDENTILa vita ai tempi del coronavirus. Rocco, 65enne di Maglie, e Rosi, 63enne lodigiana: «Così è cambiata la nostra vita». Roberto vive a Milano: «Col coprifuoco weekend difficile»

»»

»»

»»IRONIA SOCIAL

Vendo Tampone positivo al Corona Virus.

Benefici immediati, 15 giorni a casa da soli,moglie e figli dai nonni,abbonamento Sky e

Netflix, cassa di birra. Solo seri interessati....

Roberto Cioli, pasticciere a Milano

Rosy, vive a Lodi

Rocco, da Maglie

a Lodi

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7/20 marzo 2020 ilgallo.itCORONAVIRUS ATTUALITÀ 15

Niente Panico. Filippo da Cremona: «Nessun assaltoai supermercati. In città reazione composta»

NELLA ZONA ROSSA Precauzioni per CoronavirusDidattica a distanza e lavoroagile: l’ordinanza di Emiliano

Cremona ha rispostocon compostezza. Celo racconta FilippoCerfeda, 56 anni, in-

gegnere informatico, originariodi Depressa di Tricase oramaitrapiantato in Lombardia in-sieme alla famiglia per lavoro.«Nessuna scena di isterismo col-lettivo», precisa, «tutto sommatola gente continua a fare la suavita. In centro, questo si, non c’è lostesso movimento che si registravaprima dell’avvento del coronavi-rus: diciamo che il flusso è del 60-70% rispetto al recente passato».I famosi assalti ai supermercati?«Per quanto ho visto di persona la

gente faceva tranquillamente laspesa e gli scaffali erano regolar-mente pieni». E ancora: «Persone con la ma-schera pochissime. Quello che honotato, invece, è l’attenzione so-prattutto nei supermercati o neiluoghi affollati ad evitare il con-tatto diretto ed a tenersi a di-stanza... di sicurezza».Filippo lavora a Milano e in que-sti giorni è stato costretto al te-lelavoro dalle disposizioni anticoronavirus: «L’obbligo di restarea casa», ci ha detto, «non è piace-vole ma è giusto adeguarsi.Ognuno di noi deve fare la suaparte».

«Solo nel momentodella sventura ci si abi-tua alla verità, cioè alsilenzio». è una frase

di Albert Camus tratta da Lapeste e tra le più gettonate diquesto periodo in cui conviviamocon la paura del Coronavirus. Chepare aver rivoluzionato anche leclassifiche dei libri. Nel giro dipochi giorni infatti Cecità di JoséSaramago e La peste di Camushanno scalato le top delle grandipiattaforme e-commerce. Il ro-manzo di Saramago, pubblicatoper la prima volta nel 1995, ha re-gistrato un incremento delle ven-dite del 180%. Camus invece èvolato nel giro di un mese dalla

posizione 71 al terzo posto su Ibse su Amazon al quattordicesimoposto nella categoria classici, convendite triplicate. Per entrambivale la fascinazione di un argo-mento legato all’attualità , untema che risveglia la curiosità e lavoglia di andare a riscoprire libridel passato nonostante gli scenarievocati non siano certo rassicu-

ranti. Cecità , edito da Feltrinelli,narra di un morbo che rende cie-chi e feroci gli abitanti di una mi-steriosa città.La peste di Camus (Bompiani) hatoni meno catastrofici. Uscito nel1947, racconta di una pestilenzache colpisce Orano, in Algeria, e diun medico, il dottor Rieux, chelotta per salvare i malati e difen-dere la dignità umana. Tra i saggiscientifici vince su tutti Spillover(Adelphi), primo nella sua catego-ria sia su Amazon che Ibs. L’autoreè David Quammen, scienziatoamericano e viaggiatore, che perscrivere il suo reportage sui virusha intervistato medici e sopravvis-suti in Africa, Cina e Australia.

Tutti rileggono “La peste” di Camus

Non è difficile accorgersi come tutti siano un po’ più attenti ad evitarei contatti ravvicinati

»» Sul portale istituzionale dellaRegione Puglia è on-line unasezione dedicata al Coronavi-rus per offrire ai pugliesi un

punto di riferimento ufficiale con le in-formazioni in tempo reale. Sul sito sonodisponibili i documenti ufficiali, i comu-nicati stampa e le indicazioni da seguire.Le pagine saranno costantemente aggior-nate.

«SE GLI STUDENTI RITENGONO AFINI PRECAUZIONALI DI ASSENTARSIDA SCUOLA O UNIVERSITÀ, QUESTASCELTA NON PUÒ COSTITUIRE UNPREGIUDIZIO E VA TUTELATA»

Proprio dal portale, prima delladecisione del governo di so-spendere le lezioni in scuole eatenei (vedi pagina 17) Emiliano

ha dato notizia della sua ordinanza per laprevenzione rivolta a studenti e datori dilavoro.«I dirigenti scolastici di tutte le scuole diogni ordine e grado della Puglia, sino al 15marzo», scrive, «possono attivare modalità

di didattica a distanza al fine di consentirela prosecuzione dell’attività anche agli stu-denti che scelgano di assentarsi da scuolaa fini precauzionali. La stessa disposizioneè stata emanata anche per i rettori delleUniversità e per i vertici delle istituzioni dialta formazione. I datori di lavoro potrannoapplicare le norme sul lavoro agile a tutti irapporti di lavoro subordinato».«L’ordinanza», spiega Emiliano, «si è resanecessaria perché il DPCM del 1 marzo2020 non prevede la sospensione delle at-tività didattiche nelle scuole e nelle univer-sità per la Regione Puglia cosa che ilGoverno nazionale non ha ancora intesofare. Ciononostante se gli studenti (o perloro le famiglie) ritengono a fini precauzio-nali di assentarsi da scuola o dall’univer-sità, questa scelta non può costituire unpregiudizio. Con l’ordinanza viene confer-mato questo principio che rende legittima egiustificata tale scelta».Ovviamente l’ordinanza è stata superataaeno per quel che riguarda le scuole daldecreto che sospende le lezioni su tuttoil terriotrio nazionale ma resta per quelche riguarda il telelavoro.

Filippo Cerfeda, di Depressadi Tricase, vive a Cremona

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ilgallo.it 7/20 marzo 202016 CORONAVIRUS OCCHIO ALLA NOTIZIA

BUFALE ONLINE: CONTAGIO DA FAKE NEWSMa fanno ridere? Il contagiato al “Fazzi” raccontato da una presunta infermiera; gli infetti di Castiglione, San Cassiano o Castrignano del Capo; le false pagine di Televideo...

Come ha detto il commissariostraordinario per l’emergenzaAntonio Borrelli “bisogna fareattenzione alle fake news e fare ri-

ferimento ai canali ufficiali”. E di fake so-prattutto sui social e su whatsapp ne sonogirate tante.

Nessun complotto contro la Cina

Come si è diffuso il Coronavi-rus? Nessuno lo sa con certezzae ci sono diverse ipotesi in me-rito. Tuttavia, quella che pare

meno solida riguarda l’ipotesi di un attaccobatteriologico  volto a colpire la Cina. Una delle ipotesi su come si sia diffuso ilCoronavirus riguarda gli animali, ma nonha nulla a che fare con i laboratori in cuivengono prodotte vere o presunte armibatteriologiche. Come riporta l’Istituto Superiore della Sa-nità, infatti, ci sono diverse ipotesi in me-rito: “Il nuovo coronavirus 2019-nCoV […]sembra essere originato da pipistrelli”, tut-tavia “si ipotizza che la trasmissione non siaavvenuta direttamente da pipistrelli al-l’uomo, ma che vi sia un altro animale an-cora da identificare che ha agito come unaspecie di trampolino di lancio per trasmettereil virus all’uomo”. Il 2019-nCoV potrebbe dunque esser statotrasferito da “alcune specie di serpenti, fre-quentemente venduti nei mercati di animalivivi”, oppure da un altro animale: il pan-golino. Diverse ipotesi che vanno tutte nella stessadirezione: le pessime condizioni igienicosanitarie del mercato di Wuhan.

Gli animali domestici non c’entrano

La paranoia da Coronavirus hacolpito anche gli animali dome-stici. Alcuni infatti hanno pun-tato il tio verso di loro,

affermando che potessero essere degli in-cubatori del 2019-nCoV. Nulla di più falso,come affermato anche dall’Istituto nazio-nale di malattie infettive Spallanzani,dall’Istituto superiore della Sanità e dalMinistero della Salute: “Non vi è alcunaevidenza scientifica che gli animali da com-pagnia, quali cani e gatti, abbiano contrattol’infezione o possano diffonderla”. Anche ilquesto caso il Ministero ha ribadito: “Siraccomanda di lavare le mani frequente-mente con acqua e sapone o usando soluzionialcoliche dopo il contatto con gli animali”.

Le mascherine non servono

Le mascherine insieme al-l’Amuchina sono diventate lanuova fissa di tutti. Ma servonodavvero a qualcosa? Sì, ma solo

se avete contratto il virus (e più per gli altriche per voi): “L’Organizzazione mondialedella sanità raccomanda di indossare unamascherina solo se sospetti di aver contrattoil nuovo Coronavirus e presenti sintomi qualitosse o starnuti o se ti prendi cura di una per-sona con sospetta infezione da nuovo Coro-navirus (viaggio recente in Cina e sintomirespiratori). L’uso della mascherina aiuta alimitare la diffusione del virus ma deve essereadottata in aggiunta ad altre misure di igienerespiratoria e delle mani. Non è utile indos-sare più mascherine sovrapposte”.

Il Coronavirus non è la nuova peste…

Il Coronavirus è stato presentatocome una minaccia eccessiva,paragonato alle peggiori epide-mie. I dati ci dicono altro. Il Mi-

nistero della Salute: “Come altre malattierespiratorie, l’infezione da nuovo coronaviruspuò causare sintomi lievi come raffreddore,mal di gola, tosse e febbre, oppure sintomipiù severi quali polmonite e difficoltà respi-ratorie. Raramente può essere fatale”. Inparticolare “la maggior parte delle persone(circa l’80%) guarisce dalla malattia senzabisogno di cure speciali. Circa 1 persona su 6si ammala gravemente e sviluppa difficoltàrespiratorie”. Il tasso di mortalità invece,secondo i dati diffusi dall’Oms, è molto piùbasso rispetto a quanto creduto finora:

“Dalla missione Oms in Cina si è evidenziatoun tasso di letalità  fra il 2 e il 4% a Wuhan,e dello 0,7% fuori Wuhan”.Il tasso di mortalità in base alle fasce d’etàva dallo 0,2% dai 10 ai 39 anni fino al14.80% per gli over 80. Anche il noto viro-logo Roberto Burioni ha confermato: «Lapaura è un virus e il suo vaccino è l’informa-zione. Se un bambino teme che nella stanzaci sia un mostro, bisogna accendere la luce.Io sono il primo a dire che il coronavirus nonè un raffreddore. Ma questo non significa chesia la peste».

Le fake salentineSoprattutto audio su whatsapp:il contagiato al “Vito Fazzi” rac-contato da una presunta infer-miera che aveva conoscenze che

confermavano la notizia; gli infetti pre-senti di volta in volta a Castiglioned’Otranto, a San Cassiano o Castrignanodel Capo dove in effetti c’erano delle per-sone scese dal nord ma non dalle zone inisolamento e, comunque, a quanto ne sap-piamo fino ad oggi, non contagiate. In stile sfottò calcistici qualcuno si è anchepresa la briga di riprodurre una pagina diTelevideo Rai dando notizia di avvenuticontagi a Racale e Gallipoli: falsi anchequesti! Diversi siti hanno dato la notiziache, le scuole di tutta Italia sarebbero ri-maste chiuse fino al 5 marzo. È dovuta in-tervenire direttamente la presidenza delConsiglio per smentire. Sono stati chiusisolamente gli istituti di  Lombardia, Pie-monte, Veneto, Emilia Romagna, Friuli ,Trentino e Liguria e sono state sospese legite fino al 15 marzo.

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7/20 marzo 2020 ilgallo.itCONTAGIO NIENTE SCUOLA 17

SCUOLA E UNIVERSITÀ: LEZIONI SOSPESEFino al 15 marzo. Sospesa la frequenza delle lezioni. Sia all’Università che in tutte le scuole salentine resteranno aperti gli edifici, gli uffici e i servizi

Emergenza coronavirus:il governo ha deciso lasospensione delle le-zioni nelle scuole e uni-

versità fino al 15 marzo. In applicazione del Decreto delPresidente del Consiglio dei Mini-stri del 4 marzo 2020, all’Univer-sità del Salento ed in tutte lescuole di ogni ordine e gradodella provincia di Lecce (come intutto lo Stivale eccetto la zonarossa dove le chiusura sarà totale)è sospesa la frequenza delle le-zioni fino al 15 marzo 2020. Siaall’Università che nelle scuole sa-lentine resteranno aperti gli edi-fici, gli uffici e i servizi.L’Università del Salento ha già co-

municato che «agli studenti sa-ranno fornite indicazioni per la fre-quenza in teledidattica di alcuniinsegnamenti. Momentaneamentesospesi anche gli esami, in attesa didefinire modalità organizzative ido-nee per garantirne lo svolgimento».Per arrivare a questa decisione ilgoverno si è affidato al pareredella commissione scientifica chegià ieri aveva indicato la soluzionedella chiusura per un mese deglieventi sportivi in tutto il Paese.Decisivo anche il parere del Mini-stro della Salute Roberto Spe-ranza, che già si era espressofavorevolmente all’ipotesi di so-spensione delle lezioni in scuole eatenei.

Dopo la comunica-zione ufficiale dellasospensione dellelezioni in tutte le

università e in tutte le scuole ilpremier Giuseppe Contespiega così la decisione del go-verno: «In questo momentosiamo concentrati per adottaretutte le misure per ottenere uneffetto di contenimento o di ri-tardo di diffusione del virus. Ab-biamo strutture ospedaliere e unsistema sanitario che, perquanto efficiente ed eccellente,rischia di andare in sovraccarico.Non possiamo potenziarlo inbreve tempo». Il presidente del Consiglio rac-conta poi la genesi del decreto:«Ci siamo riuniti con tutti i mi-nistri per valutare l'emergenzasanitaria e ho chiesto anche lapresenza del prof. Silvio Brusa-ferro, presidente dell'Istituto Su-periore della Sanità. Il professoreci ha aiutato a valutare la situa-zione attuale epidemiologica,qual è l'andamento del contagio,e ci ha fornito una serie di valu-tazioni tecniche. È stato utile per

un aggiornamento a tutto campoper tutti i ministri».Nella mattinata del 4 marzo ètrapelata la notizia della chiu-sura delle scuole. L'ufficialità, dopo alcune ore diincertezza, è arrivata nel tardopomeriggio. «Noi abbiamo fattodella trasparenza e della veritàla nostra regola d'azione.Un'ampia parte dello scambioinformativo è stato dedicato ascuole e università. L'orienta-mento del consiglio è statoquello, in maniera prudenziale,di disporre la chiusura dellescuole. Però, ci siamo detti, de-mandiamo al professor Brusa-ferro di ritirarsi con il comitatotecnico-scientifico per un appro-

fondimento specifico sul puntodelle scuole. Ecco perché ab-biamo impiegato un po' di tempo.La notizia che è stata anticipataè stata completamente improv-vida, non ci eravamo lasciati conla decisione finale, avevamochiesto un approfondimento alprofessor Brusaferro. Ci è arri-vata da poco la valutazione tec-nico-scientifica. In base aglielementi sin qui acquisiti, ab-biamo ritenuto di disporre l'in-terruzione delle attivitàdidattiche fino al 15 di questomese».«Nel frattempo», ha concluso ilpremier, «il comitato tecnico-scientifico valuterà l'evoluzionedi questa crisi»

Conte: «Nostro obiettivo è contenere o ritardare virus»

Il premier Giuseppe Conte con il Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina durante la

conferenza stampa che ufficalizzava la sospensione delle lezioni in scuole e atenei

Foto d’archivio di Fabrizio Casto

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ilgallo.it 7/20 marzo 202018 CORONAVIRUS DALLE DIOCESI

CONTAGIO: PRECAUZIONI IN CHIESANel Salento. Anche la chiesa si adopera per contenere il virus. Le ultime dalle Arcidiocesidi Lecce ed Otranto e dalle diocesi di Nardò - Gallipoli e Ugento - Santa Maria di Leuca

Dopo il decreto che ha dispostosu tutto il territorio nazionale lasospensione delle lezioni negliAtenei e nelle scuole, anche la

chiesa si adopera per contenere il contagioda coronavirus.

Arcidiocesi di LecceNon appena resa pubblica la de-cisione del governo di sospen-dere le lezioni negli atenei enelle scuole, anche l’Arcive-

scovo di Lecce Michele Seccia con appo-sito decreto ha disposto per tutto ilterritorio diocesano “di seguire alcunesemplici norme durante il tempo dell’emer-genza: svuotare le acquasantiere; evitareil segno della pace durante la S. Messa; di-stribuire la Comunione Eucaristica sullamano (secondo le norme liturgiche vigenti);invitare i fedeli a non esprimere le consueteforme di augurio o di cordoglio al terminedelle liturgie; rispettare durante le Celebra-zioni la distanza di sicurezza come consi-gliato dall’Autorità Sanitaria».L’Arcivescovo Seccia ha disposto anche“l’interruzione delle attività pastorali cheprevedono raggruppamento di persone a ini-ziare dagli appuntamenti settimanali dellacatechesi ai fanciulli”.Ha, inoltre, ribadito nel documento la«piena collaborazione con le Istituzioni na-zionali e locali e con l’autorità sanitaria e haraccomandato, in modo particolare ai par-roci, ai sacerdoti e ai diaconi, di sostenerecon sapienza evangelica le persone più fra-gili, in particolar modo quelle che si lascianopiù facilmente condizionare dalla paura».Ha, infine, chiesto la preghiera a tutti spe-cialmente per le persone contagiate.

La diocesi di Nardò-Gallipoli, il3 marzo scorso così disponeva:«Nel rapporto di collaborazionecon le Istituzioni Pubbliche, il Ve-

scovo Fernando Filograna, invita i fedelidella Diocesi a non lasciarsi prendere dal pa-nico, cedendo ad allarmismi infondati, e a se-guire invece le indicazioni già da giornicomunicate dall’Autorità Sanitaria Locale ele direttive antipanico della Prefettura.Esprime umana solidarietà e fraterna vici-nanza a quanti, fratelli e sorelle, vivono lamalattia o l’isolamento, assicurando loro lapreghiera dell’intera comunità diocesana. Amero scopo precauzionale, e in attesa di unritorno alla normalità, il vescovo Fernandodispone di svuotare le acquasantiere, dievitare il segno di pace durante le celebra-zioni (gesto liturgico «facoltativo» secondo ilmessale), indicando altresì che la Comunionesia distribuita sulle mani, e che le attivitàdell’iniziazione cristiana (di catechismo deifanciulli) siano prudenzialmente sospese».

Dall’arcidiocesi di Otranto pro-prio mentre noi andavamo instampa abbiamo appreso che ilvescovo Mons. Donato Negro

stava approntando una nota con cui daredisposizioni a parroci e parrocchiani. Oltreai “soliti” svuotare le acquasantiere, di evi-tare il segno di pace, Santa Comunioneesclusivamente sul palmo della mano e ri-spetto della distanza di sicurezza, ab-biamo appreso che il Vescovo daràdisposizione di rinviare a data da desti-narsi tutti gli appuntamenti previsti nelprossimo mese per le cresime delle parroc-chie del territorio.

Arcidiocesi di Ugento - S.M. di LeucaPer la diocesi di Ugento – SantaMaria di Leuca già il 26 feb-braio, il Vicario generale Mons.Beniamino Nuzzo, comuni-

cava: «La diocesi si attiene responsabilmentealle indicazioni precauzionali date dalle au-torità civili e sanitarie della regione Pugliaper la tutela della salute di tutti». Il Vicariogenerale della Diocesi di Ugento dopo averrivolto «un particolare invito alla preghieraper gli ammalati e le loro famiglie, per il per-sonale sanitario per tutti coloro che si stannoadoperando per far fronte a questa emer-genza sanitaria», precisava: «In manieracautelativa, è opportuno osservare le indica-zioni di base». Ecco nel dettaglio quali sonole indicazioni di base: «I fedeli ricevanola Santa Comunione esclusivamente sulpalmo della mano, secondo le norme litur-giche vigenti; si eviti lo scambio di pace al-l’interno della santa messa;  sia rimossal’acqua benedetta presente nelle acquasan-

tiere delle chiese. Per la celebrazione del sa-cramento della riconciliazione siano evitati iconfessionali chiusi». Tali indicazioni già in-viate a tutti i parroci della Diocesi, ribadivaMons. Beniamino Nuzzo, «sono esclusiva-mente ispirate alla prudenza. Pertanto, conestrema serenità e senza alcun allarmismo,sia data comunicazione vedere evitando diindurre qualunque tipo di preoccupazioneeccessiva e immotivata». E poi le cresime: nella diocesi Ugento –Santa Maria di Leuca, i parroci incontre-ranno i genitori e li porranno davanti allascelta se fare ora la cerimonia con le restri-zioni dovute oppure se rimandare a tempimigliori.Quali sono le restrizioni? In linea generalequelle di comportamento dettate dal go-verno. Vale a dire: autodichiarazione checertifichi che nessuno proveniente dallazona rossa partecipi alla cerimonia; di-stanza di un metro l’uno dall’altro in occa-sione della messa; non coinvolgere allafunzione persone anziane. Saranno i geni-tori a decidere cosa fare tenendo poi pre-sente che le stesse restrizioni dovrebberopoi essere rispettare anche durante al-l’eventuale “rinfresco” al ristorante ma ciò,ovviamente, rientrerà nell’esclusiva re-sponsabilità di ognuno. Tali regole varranno almeno per i pros-simi 30 giorni e coinvolgeranno le dateche prevedevano la cresima per i ragazzi a:Corsano (parrocchia di Santa Sofia, 8marzo); Presicce (parrocchia di Sant’An-drea, 14 marzo); Depressa di Tricase (par-rocchia di Sant’Antonio) e Leuca (CristoRe), entrambe il 22 marzo; Salignano, fra-zione di Castrignano del Capo (parrocchiadi Sant’Andrea, 28 marzo); Tricase (par-rocchia della Natività B.V.M., 29 marzo).

Arcidiocesi di Otranto

Arcidiocesi di Nardò - Gallipoli

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7/20 marzo 2020 ilgallo.itRE CARNEVALE APPUNTAMENTI 19

GLI AVVOCATI RESTANO A CASAAstensione nazionale. Per fare fronte anche nelle aule di Tribunale all'emergenza coronavirus. Uffici di Lecce dei vigili del fuoco chiusi al pubblico fino al 20 marzo 2020

Usiamo il buonsenso. In tanti sono momentaneamentechiusi mentre gli altri, molto poco frequentati, fanno iconti per comprendere se valga la pena continuare a sostenere le spese o mettersi in ferie forzate

La decisione è stata ufficialmente proclamata dalladelibera emessa dall’Organismo congressuale fo-rense che così recita: «Astensione dalle udienze e datutte le attività giudiziarie, in ogni settore della Giuri-

sdizione, per il periodo di quindici giorni fino al 20 marzo 2020,in conformità alle disposizioni del codice di autoregolamentazione,con esclusione espressa delle udienze e delle attività giudiziarie re-lativi alle attività indispensabili come previste e disciplinate dagliarticoli. 4, 5 e 6 del Codice di autoregolamentazione delle asten-sioni dalle udienze degli avvocati».Anche da Lecce gli avvocati si erano fatti sentire con il direttivodella Camera civile salentina che aveva chiesto al Consigliodell’Ordine degli Avvocati «di intercedere presso le autorità com-petenti al fine di chiedere e ottenere, in via precauzionale, la so-spensione immediata di tutte le udienze, ad eccezione di quelleindifferibili, e di tutti i termini che non possono essere rispettatiper via telematica». Questo anche a causa delle condizione di «non dignità e di nondecoro nello svolgimento delle udienze secondo le attuali lineeguida della Procura generale e della Corte d’Appello e consideratoil dilagare incontrollato».Fino al 19 marzo per precauzione resteranno chiusi al pubblicoanche gli uffici del comando dei vigili del fuoco di Lecce.

Negozi cinesi semidesertiE molti chiudono per un po’...

Alzi la mano chi di voinon ha pensato: «Ai cinesinon ci vado più!». Legit-timo (forse) ma sbagliato.

Da più parti sono arrivati appelli anon lasciarsi prendere dalla pauradel contagio e a non lasciarsi andaread inutili isterismi. Quello di nonfrequentare più i negozi gestiti dacommercianti cinesi è uno di queicomportamenti che non segue ilbuon senso. Basti pensare che il contagio in Ita-lia si è diffuso tramite italiani di ri-torno dall’estero o a contatto conpersone che sono state all’estero.Più chiaramente: essere cinesi nonè una condizione sufficiente per es-sere contagiosi, tutt’altro!Invece quello a cui abbiamo assi-stito anche nel nostro Salento èstato lo svuotamento dei negozi dimatrice orientale. Tanto che molti

di loro hanno preferito, anche senon in maniera univoca come a Mi-lano, sospendere per qualche giornola loro attività. Così a Casarano unpo’ tutti i punti di rivendita a ma-trice cinese sono andati… in ferie.Così come ha momentaneamentechiuso i battenti il Fushisan (Sushi eAl You Can Eat, foto a fianco) in viaMadonna della Campana. Stessasorte per il ristorante Sakura a Tri-case nei pressi dell’Eurospin. Allostesso modo sono momentanea-mente chiusi alcuni dei negozi inpaese mentre gli altri, molto pocofrequentati, fanno i conti per com-prendere se valga la pena conti-nuare a sostenere le spese omettersi in ferie forzate.Sono per ora aperti, ma a quanto ciriferiscono con un afflusso assai mi-nore di clienti, i grande centri di Su-rano, Hong Kong e Grande Muraglia.

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ilgallo.it 7/20 marzo 202020 CONTAGIO ATTUALITÀ

Una struttura per ilpaziente e non unpaziente per la strut-tura. Su questa mas-

sima fu fondato, dal cardinaleGiovanni Panico, l’ospedale diTricase. Principio che ancoraoggi resta alla base del lavoro diquanti operano quotidiana-mente per la salute pubblica. Eper uno di loro, in particolare,una grossa fetta di Tricase si stain questi giorni mobilitando. ÈMassimo Giuseppe Viola, ca-tanese di nascita e ormai trica-sino d’adozione. Direttore delreparto di Chirurgia Generale, ildr. Viola potrebbe a breve di-ventare cittadino di Tricase gra-zie ad una petizione popolare.Nello scorso mese di dicembre,infatti, è stata protocollata al-l’attenzione del Sindaco di Tri-case e del presidente delConsiglio Comunale e dei Con-siglieri stessi, la richiesta diconferimento della cittadi-nanza onoraria al 44enne me-dico. A corredo delle centinaiadi firme già raccolte e moltipli-catesi di settimana in setti-

mana, le ricche motivazioni ad-dotte alla domanda e così rias-sumibili: “Per la fondamentale eimprescindibile sensazione diumanità e di ascolto che mette alcentro del servizio sanitario ospe-daliero i pazienti e i loro fami-liari; per la sua instancabile etotale dedizione al lavoro, al li-mite della resistenza psicofisica etrascurando riposo ed affetti fa-miliari; per l’impegno dimostratoal potenziamento della strutturasanitaria con l’esempio nella ra-dicata certezza della necessità diuna sanità a misura di paziente;per lo sforzo di voler proseguire illavoro avviato da un altro sici-liano, anche lui cittadino onora-rio di Tricase, il prof. GaetanoRenda”. L’iniziativa, portataavanti con crescente consensodal professor Carlo Cerfeda,conta di portare a casa il risul-tato. Il dottor Viola, già medicopresso il “San Raffaele” di Mi-lano e l’ospedale di Rimini, èPrimario del “Panico” di Tricasedal 2015. Cinque anni nei qualiha introdotto il concetto rivolu-zionario di “presa in carico” del

paziente oncologico che ha per-messo a centinaia di pazienti dievitare la forzata “fuga” verso ilNord Italia. Da tre anni opera indiretta mondiale durante ilCongresso mondiale di chirur-gia laparoscopica, insieme adun ristretto numero di colleghinazionali ed internazionali. Èstato protagonista del successoriscosso nel 2018 dall’ospedaledi Tricase, ritenuto primo noso-comio della Regione Puglia perinterventi su tumori colorettalie primo ospedale nel distrettoepatobiliopancreatico. Per ilvulcanico siciliano (come vienedefinito nella stessa petizione ildottor Viola), la cittadinanzaonoraria si configurerebbecome naturale approdo di que-sti 5 anni di lavoro salentino in-trisi di professionalità, impegnoe risultati. Fattori che hannocontribuito a rendere il “Pa-nico” un punto di riferimentoper la sanità non più solo a li-vello locale. Sempre con un solocredo: la struttura a disposi-zione del paziente, e non il pa-ziente per la struttura.

“Cittadinanza onoraria al dottor Viola!”Medico esemplare. La petizione a Tricase dove sono state raccolte centinaia di firmeper conferire il titolo al Direttore di Chirurgia Generale dell’ospedale “Cardinale Panico”

Tricase: petizione per i servizi in via Vecchia Serra Porto

Avviata una raccolta firme per chiedere «La sistemazione el’approvviggionamento dei beni e servizi di urbanizzazione dellaStrada denominata Via Vecchia Serra Porto sita nel compren-sorio di Tricase e dei loro vicinali»

Mozione per salvare la Torre del Sasso

Otto consiglieri (Nunzio Del-l’Abate, Vito Zocco, FernandoDell’Abate, Maria Assunta Pa-nico, Alessandro Eremita,

Dario Martina, Federica Esposito e Giu-seppe Peluso) presenteranno una mozionenel prossimo consiglio comunale affinchè si«proceda senza indugio ad attivare il procedimento ex art. 34 del Codice dellaNavigazione al fine di prendere in consegna dal demanio la Torre del Sasso econseguentemente a pianificare, con il supporto delle associazioni locali e diquanti vorranno, se del caso attraverso un apposito concorso di idee, il migliorpercorso di recupero e rifunzionalizzazione della Torre per attingere ai tantifinanziamenti in essere dedicati proprio alla valorizzazione degli immobilistorico-culturali, predisponendo nel frattempo gli interventi di puntellamentostrettamente necessari».

Quando tutto fu finito si disseche l’epidemia aveva provocatola morte di 12 o al massimo 24persone, mentre i ricoveri in

ospedale erano stati quasi mille. Un bilan-cio preciso manca e, in ogni caso, i numerinon appaiono certo quelli di una cata-strofe. Tuttavia in quella fine estate del1973 a spedire all’improvviso Napoli in-dietro nel tempo e lontano dal mondo svi-luppato bastò una sola parola, evocatrice dipaure ancestrali: colera. Nel 1973, in pienaera di progresso tecnologico e scientifico enel cuore dell’Occidente avanzato, nep-pure un fantasioso autore di film catastro-fisti avrebbe immaginato la trama di unacittà e del suo hinterland, tra le più den-samente popolate dell’Europa, in baliadi un male che si riteneva sopravvivesseormai soltanto in angoli remoti della terrasegnati da miseria e sottosviluppo. Tuttoebbe inizio il 24 agosto 1973 quando aTorre del Greco (la città alle falde del Ve-suvio dove Giacomo Leopardi morì nel1837 proprio di colera) si registrarono duecasi di «gastroenterite acuta». Fu nei giornisuccessivi, quando all’ospedale Cotugno sipresentarono altri casi di ammalati con glistessi sintomi (diarrea, vomito, crampi allegambe) che vennero fugati i residui dubbi.Da quel momento il colera a Napoli non fupiù solo la storia di una malattia conta-giosa e degli interventi per debellarla, masoprattutto il racconto della paura che siimpossessa della gente, della psicosi cheinduce a comportamenti spesso irrazionalie dell’immagine stravolta di una città chesarebbe pesata negli anni successivi. Chi èstato testimone di quei giorni ha vivo il ri-cordo di momenti ora drammatici ora grot-

teschi, immortalati talvolta nelle foto enelle riprese tv di reporter piombati a Na-poli da tutto il mondo. Come le file chilo-metriche per le vaccinazionisomministrate dai militari americani mu-niti di pistole-siringa, scene che somiglia-vano a quelle vissute nel ‘43, quando nellaNapoli devastata dalla guerra che qui eraappena finita i soldati a stelle e striscespruzzavano il Ddt per scongiurarel’estendersi della epidemia di tifo. E an-cora: i familiari degli ammalati accalcatidavanti ai cancelli del Cotugno in attesadei bollettini medici. Tra i casi di psicosicollettiva si ricorda quello di un uomo che,

dopo essere inciampato, si stava rialzandoallorché i passanti, vendendolo barcollare,si allontanarono urlando ‘’tene ‘o colera,tene ‘o colera!!’’. Il responsabile dell’infe-zione venne individuato nel consumo dicozze all’interno delle quali si annidava ilvibrione (poi si stabilirà che non si trattavadi quelle coltivate nel Golfo di Napoli madi una partita importata dalla Tunisia). Fu-rono adottate numerose misure di profi-lassi. ‘’Allora si capì il valore dellaprevenzione’’, spiega il professor GiulioTarro, virologo di fama mondiale, in queigiorni in prima linea, che isolò il vibrione.Cambiarono anche le abitudini alimentari:molti ricorsero però a misure assoluta-mente empiriche. Gran parte dei napole-tani, senza alcuna ragione plausibile senon una paura immotivata, non bevveropiù acqua dal rubinetto. E si sparse inol-tre la voce che i limoni rappresentasseroun ottimo sistema per prevenire l’infe-zione: così in pochi giorni il prezzo salì allestelle e ciò nonostante divennero introva-bili. Fu il colera comunque a far aprire gliocchi su una serie problemi che preesiste-vano all’epidemia ma che fino ad alloraerano come rimossi dalla coscienza collet-tiva: quartieri degradati, in città come inprovincia, condizioni igieniche da terzomondo, un mare inquinatissimo e un si-stema fognario vecchio di secoli inade-guato alle esigenze imposte da una crescitaurbanistica spaventosa e incontrollata.‘’Quell’esperienza fu superata - dice il pro-fessore Tarro - ora le emergenze sono altree per affrontarle ci vorrebbe lo stesso im-pegno. Penso all’inquinamento che è causadei tumori’’.

Enzo La Penna

IL COLERA AI TEMPI DEL CORONAVIRUSEra il 1973. Quell’anno si fermò l’inaugurazione della Fiera del Levante e persino le scuoleiniziarono il 5 novembre, 35 giorni dopo (all’epoca si tornava a scuola il 1° ottobre)

EFFETTO COLERAIN PUGLIAI contagi arrivarono anche inPuglia: 110 a Bari, con 6 morti; 4 a Foggia, 1 morto; 8 a Taranto, nessun morto; 2 a Brindisi, nessun morto; un contagiato a Lecce, nessun deceduto...

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7/20 marzo 2020 ilgallo.itCRONACA WWW.ILGALLO.IT 21RUBA MERCEDES E FINISCE CONTRO AUTO IN SOSTA

SPACCIAVA COCAINA: ARRESTO A POGGIARDO

MIO FIGLIO HA IL CORONAVIRUS!FERMA TRENO PER STARNUTO

PESCATORE SORPRESO CON 1200 RICCI

GALATINA: INCIDENTE AL PASSAGGIO A LIVELLO

MISTERO A GALLIPOLI: CADAVERE SULLA SPIAGGIA

A Racale i carabinieri della lo-cale Stazione hanno arrestato inflagranza di reato, per rapina im-propria e danneggiamento, un

ragazzo del posto. Micheal De Carlo, appena 18enne, dopoaver rubato una Mercedes, si è dato allafuga, perdendone il controllo ed andandoad impattare, danneggiandole, quattroauto parcheggiate in via Montesanto.

Dopo l’impatto e il ribaltamento dellaMercedes, il 18enne è stato raggiunto edimmobilizzato dai carabinieri, allertatipoco prima da un passante.Per fortuna, nonostante fossero appena le19,30, in quel momento nessuno transi-tava in zona ed è rimasto ferito.L’arrestato, espletate formalità di rito, èstato accompagnato presso la casa circon-dariale Borgo San Nicola di Lecce.

A Poggiardo icarabinierihanno trattoin arresto un

uomo di 22 anni perspaccio di cocaina.Si tratta di Ayoub La-hrach, nato in Marocco.Il 22enne, appena hacapito che i carabinierilo avrebbero perquisito,ha tentato di disfarsi,gettandolo per terra, un

involucro in cellophanecontenente 11 grammidi cocaina.Il tentativo, però, èstato smascherato daicarabinieri che hannorecuperato lo stupefa-cente e stretto le ma-nette ai polsidell’uomo.Lahrach è ora agli arre-sti domiciliari presso lapropria abitazione.

DISCARICA ABUSIVA A CONCA SPECCHIULLA

Incidentesulla stradaprovinciale traGalatina e

Copertino.All’altezza del passaggioa livello della stradaprovinciale 18 che dal-l’abitato galatineseporta verso la città diCopertino, a causa di unsinistro si è reso neces-sario l’intervento di soc-corsi e forze dell’ordine.Rallentamenti sul posto.Non sono gravi le condi-zioni dei coinvolti.

Rinvenuto un cadaveresulla spiaggia di localitàPadula Bianca, nei pressi diGallipoli, attorno a mez-

zogiorno. Si tratta del corpo di unadonna di mezza età che, dai primi ri-scontri, sarebbe una 68enne di Cu-trofiano. La scoperta è avvenuta adopera di una donna (che si trovava almare con marito e figli) che ha poicontattato le forze dell’ordine giuntesul posto per gli accertamenti delcaso. Non si esclude nessuna pista.

Ai disagi dettati dalle misure impo-ste per evitare il diffondersi del coro-navirus, si aggiungono quelli portatispesso e volentieri dall’allarmismo.

E’ il caso del treno partito il 3 marzo da Milanoe diretto a Lecce, con a bordo numerosi salen-tini, fermatosi a Rimini per un falso allarme.A bordo del convoglio i due protagonisti dellavicenda, padre e figlio: il ragazzo reo di aversemplicemente starnutito, mentre il genitore,improvvisamente preoccupato per lo starnutodel figlio, impuntatosi per far attivare su di lui icontrolli anti coronavirus.Scena che ha scatenato il disappunto degli altriviaggiatori, costretti a una sosta che, dopo circa30 minuti, e a controlli terminati, si è rivelatainutile.

Il Nucleo Operativo di Protezione Ambientale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Otranto è intervenuto in Località Conca Specchiulla ed ha sequestrato un’ area adibita a discarica abusiva.

I militari della Guardia Costiera hanno scoperto che un terrenodi circa 4.500 metri quadri ospitava rifiuti pericolosi: una vera epropria discarica abusiva con scarti edili (guaine di impermeabilizzazione, asfalti, inerti, residui cementizi e altro) erifiuti ingombranti di natura domestica (materassi, frigoriferi,televisori, strutture in ferro), con molta probabilità abbandonatida diverso tempo in violazione delle norme poste a tutela dell’ambiente. I rifiuti erano in parte coperti da teli ed in parteimbustati e privi della classificazione (codice CER), aperti alleintemperie e abbandonati senza alcuna forma di isolamentorispetto al terreno che li “ospitava”, con conseguente seriopregiudizio all’ambiente.Mentre sono stati avviati accertamenti per appurare ogni responsabilità, il Comune di Otranto ha avviato l’iter perla bonifica.

Sanzionato un pescatore a Leuca. Laguardia costiera lo ha sorpreso rien-trare nel porto con 1200 ricci vivi. Ilnumero di esemplari portati a terra

superava il limite di mille al giorno previsto dallalegge. L’uomo, per-tanto, è stato multatodalla Guardia Co-stiera: sanzione di2mila euro per lui esequestro dell’attrez-zatura impiegata.

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Tra la fine del 1944 ela primavera del 1945,quando le sorti dellaguerra mondiale ini-

ziata nel 1939 erano già segnate,migliaia di Ebrei, scampati allaShoah e liberati dai campi disterminio nazisti, che non inten-devano tornare nei luoghi di ori-gine dell’Europa centro-orientale, si muovevano verso ilsud Italia per emigrare verso laPalestina o verso l’America. Molti giunsero nel sud-Salentodove furono accolti nei campiche l’U.N.R.R.A., l’ente delle Na-zioni Unite preposto all’assi-stenza dei rifugiati Ebrei, avevaorganizzato requisendo le ville dirinomate località balneari: SantaMaria al Bagno, Santa CesareaTerme, Santa Maria di Leuca eTricase Porto. Di quest’ultimo campo, ilDispla-ced Persons n. 39, è stata rico-struita la storia negli anni1945-1947 grazie ai documenti,alle foto e alle oltre 50 testimo-nianze raccolte da chi scrive. Il libro, dal titolo “Ebrei a Tri-case-Porto”, che ha avuto dueedizioni e una ristampa, è stato il“co-generatore” di varie crea-zioni artistiche: un docu-filmprodotto da Gady Castel moltoben accolto in Israele e in Italia;uno spettacolo teatrale pro-dotto dalla Compagnia Alibi,ampiamente apprezzato per leemozioni che riesce a suscitarespecie tra i giovani, grazie al re-gista Gustavo D’Aversa e agli at-tori, in primis Walter Prete; unromanzo premiato a livello na-zionale, scritto da Rodolfo Fra-casso. Molti sono i fatti che il libro rac-conta con i dovuti riferimenti ar-

chivistici o ricordati dai testi-moni; qui mi limito a ricordarnealcuni, tra i più significativi, le-gati alla cittadinanza onoraria diTricase conferita alla sen. Li-liana Segre il 21 febbraio scorso.Il 3 febbraio 1946, in seguito aduna mancata partita di calcio daparte degli Ebrei sul “camposportivo” di piazza Cappuccini, siebbe una rissa che sfociò nell’in-seguimento, da parte dei trica-sini, degli Ebrei ospiti del campoUNRRA di Tricase-Porto. Il 17 marzo dello stesso anno,per far tornare la pace tra le duecomunità, il presidente della lo-cale Conferenza di San Vincenzode’ Paoli, dr. Antonio Santa-croce (futuro professore della IICattedra di Clinica ortopedica alPoliclinico di Bari), d’accordo colparroco e viceparroco (Mons.Tommaso Stefanachi e donUgo Schimera) chiese formal-mente al sindaco democraticocristiano, Francesco Ferrari, laconcessione della cittadinanzaonoraria di Tricase, per meriti

umanitari, al comandante delD.P. Camp n. 39, cap. Karl Ham-lander di Magnus e al medicodel campo, dr. Friedrich Maierfu Ignaz (entrambi verosimil-mente di origine ebrea).

Il 23 marzo convocata dal sin-daco si riunì la giunta comunale(prof. Salvatore Cassati, prof.Antonio Girasoli, Oreste Mor-ciano, Mario Turco, EspeditoPallavicini, ins. Giuseppe Cop-pola e Otello Cavalieri) e al-l’unanimità fu accolta laproposta con la seguente moti-vazione: “Considerato che il pre-cisato signor Hamlander haconsentito con atto veramente fi-lantropico, il trasporto gratuitocon ambulanza in vari ospedalidella provincia di diversi ammalatipoveri, in stato del tutto grave oltread elargire ad essi cospicue sommecontribuendo così a salvare la vitaad infermi che diversamente sa-rebbero deceduti per difetto dipronto intervento e di mezzi eco-nomici; che lo stesso signor Ham-lander … ha gentilmente messo adisposizione uno o più automezziper il ritiro di farine o altri generi

alimentari… scongiurando, così, laminaccia su questa popolazione dirimanere più volte senza farina epriva di altri generi di prima ne-cessità”. Altrettanto circostanziata la mo-tivazione per il dr. Maier il quale,sin dal giugno 1945, con spiritofilantropico e senso di altruismo,si era prodigato con oltre 300 vi-site gratuite, ricoveri ospedalieri,gessature ortopediche e aiuti indanaro ai tricasini poveri e ma-lati. Poco dopo, non a caso,“scoppia la pace” tra ebrei e tri-casini con una cena, offerta dagliebrei nella villa del conte Risolo(una delle tante requisite perospitarli) alla quale partecipanomolti tricasini compresi i giovanicalciatori, e la serata viene allietada una band locale; tra gli altrigiovani suona Donato Valli, fu-turo rettore dell’Università delSalento. Solo se si conosconoquesti e altri fatti si può capire iltelegramma che gli Ebrei, giàospiti del D.P. Camp n. 39, da Mi-lano, in partenza dall’Italia, in-viano alla Parrocchia di Tricase il21 febbraio 1947, messaggio di“gratitudine e riconoscenza”col seguente testo: “EBREI TRI-CASE SALUTANO ET AUGU-RANO FELICITA’/ETBENESSERE MEMORI COR-DIALI OSPITALITA’ INTERES-SAMENTO/COMPRENSIONE/PER COMITATO/ Leo Thur”. Si tratta di un documento straor-dinario che rende onore alla no-bile città di Tricase perchésintetizza una storia fatta di epi-sodi di umana fratellanza al disopra di ogni diversità: una sto-ria da conoscere, ricordare e va-lorizzare.

Ercole Morciano

ilgallo.it 7/20 marzo 202022 TERZULTIMA STORIA

STORIE DI TRICASINI E DI EBREIGuerra e Pace. A margine della cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre, il racconto di quanto avvenne nel marzo 1947 tratto dal libro “Ebrei a Tricase-Porto”

Galatina sulla Via Petrina«Il Viaggio di San Pietro dalla Puglia a Roma”. Il progetto mira alla mappatura completa dei luoghi di Puglia che rivendicano la cosiddetta “Tradizione Petrina”

Tricase-Porto, strada Castro-Tricase, 1946. Un gruppo di rifugiati Ebrei,bandiera in testa, durante una manifestazione contro gli Inglesi.

Carte don Ugo Schimera in E. MoRCIAno, Ebrei a Tricase-Porto, II Edizione, p. 285.

Galatina ed il suo territoriorientrano nell’itinerario “La ViaPetrina: il Viaggio di San Pietrodalla Puglia a Roma”. Ne da no-

tizia l’assessore comunale al Turismo, NicoMauro. Il progetto di un team di archeo-logi, ricercatori e guide turistiche abilitatedalla Regione Puglia, riuniti nella societàcoopertiva «Polisviluppo», mira alla map-patura completa dei luoghi di Puglia che ri-vendicano la cosiddetta “TradizionePetrina”, ovvero il presunto passaggio diSan Pietro in terra italica alla metà circadel I secolo, con il relativo patrimonio cul-turale ad essa collegabile (chiese, siti ar-cheologici, monumenti, bellezzenaturalistiche, ecc..). Il progetto permet-terà, attraverso specifici itinerari turisticie culturali, la conoscenza e la valorizza-zione di un insieme di territori legati alviaggio apostolico di San Pietro che, comeriporta un’iscrizione latina posta sul San-tuario di Santa Maria di Leuca, giunse sullesponde Salentine nel 43d.C. Per questo,Galatina non può che porsi come luogo

eletto per ragioni storiche e di tradizione.Risale al 1188 il primo documento storicorelativo a Galatina, menzionato non a casocome Casale Sancti Petri in Galatina. Sullascia della tradizione petrina in questoluogo, infatti, sostò il pescatore di Cafar-nao reduce del viaggio da Antiochia versoRoma, dove tra il 64 e il 67 subì il martirioper crocefissione. «San Pietro in Galatina» figura anche inuna delle quaranta carte geografiche affre-scate sulle pareti di una galleria dedicata,all’interno dei Musei Vaticani. Le carte raf-figurano le regioni italiane e i possedi-

menti della Chiesa all’epoca di papa Gre-gorio XIII e furono dipinte tra il 1580 e il1585, sulla base di cartoni di Ignazio Danti,famoso geografo del tempo.Fu l’arcivescovo di Otranto, GabrieleAdarso de Santander (1657-1674), resi-dente nel castello galatinese dei Castriotaper timore delle incursioni turche, ad ali-mentare la devozione verso il santo, fa-cendo collocare all’interno della chiesamatrice, dedicata ai Santi Pietro e Paolo,un masso rinvenuto in contrada San Vito eutilizzato da Pietro, secondo la leggenda,per riposare le stanche membra dopo averpredicato la buona novella. Il culto si ra-dicò fino a tal punto che solo dopo l’Unitàd’Italia la città mutò il nome e, pur rima-nendo sotto l’ala protettiva del vicario diCristo in terra, venne denominata solo edesclusivamente Galatina. Le chiavi pontificie presenti nello stemmadi Galatina testimoniano la scelta di questacittà, da parte dei Papi, quale centro pro-pulsore di latinità nel Salento proprio nel-l’intento di contrastare la presenza di

cultura greca e il rito religioso bizantino.Le chiavi furono concesse per insegna dalPontefice Urbano VI che, tenuto prigio-niero a Nocera, fu liberato dai Galatinesiguidati da Raimondello Orsini del Balzo.“San Pietro in Galatina” era uno dei feudiche costituivano la Contea di Soleto, percui, fino ad un certo periodo, i feudatariConti di Soleto furono anche utili Signoridi “San Pietro in Galatina” fino a quando,poi, questo centro prese il sopravventosugli altri.«Le Mappe Petrine, che saranno il prodottofinale di questa prima fase progettuale»,spiega l’assessore al turismo, «colleghe-ranno tra di loro diversi territori della Puglia,dal Gargano fino al Capo di Leuca favorendoun turismo lento e sostenibile, sia di naturareligiosa che di interesse storico-culturale».«Sarà quindi un’ulteriore occasione per fruiredelle risorse materiali ed immateriali dellaCittà», conclude Nico Mauro, «facendo cre-scere, con un progetto sempre più organiz-zato, le ragioni di interesse verso Galatina,oltre ciò per cui è comunemente apprezzata».

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7/20 marzo 2020 ilgallo.itTEMPO LIBERO 23

NON SONO AMMESSI GLI STESSI VINCITORI PER ALMENO 3 CONCORSI CONSECUTIVINON SI ACCETTANO NOMINATIVI DELLA STESSA FAMIGLIA

Cerca tra le pubblicità, individua i 3 galletti “mimetizzati” e segnalacelilunedì 9 marzo dalle 9,30, telefonando allo 0833 545 777. Tra i primi30 che prenderanno la linea verrà sorteggiata una CENA PER DUE

presso l’HOTEL TERMINAL DI LEUCA offerto dalla direzione della CAROLIHOTELS. In palio anche: i biglietti per i cinema; 1/2 kg di MIGNON offerti dallapasticceria DOLCEMENTE di Tricase; CAFFÈ E CORNETTO X 2 offerti dal BAR DELLA LI-BERTà di MAGLIE; CAFFÈ E CORNETTO X 2, offerto da GREEN WORLD a TRICASE; PANET-TONE ESTRO E DOLCEZZE E TRICASE COLAZIONE X 2 offerta da GOLOSA a TRICASE;APERITIVO SALENTINO con calice di vino a scelta e prodotti tipici salentini all’ENO-TECA LE VIGNE DEL SALENTO ad ALESSANO; un LAVAGGIO PIUMONE MATRIMONIALE CON

DETERGENTI (asciugatura esclusa) offerta dalla LAVANDERIA BLU TIFFANY a MARIT-TIMA; CORNETTO e CAPPUCCINO al CAFFÈ PISANELLI DI TRICASE; DUE APERITIVI alBar MENAMÈ di TRICASE PORTO; DUE APERITIVI al DOLCI FANTASIE di SAN CASSIANO;BUONO SCONTO di EURO 50 sull’acquisto di occhiali da sole o da vista da OTTICA

MORCIANO a TRICASE, ANDRANO, TIGGIANO o CASTRO.

Telefona lunedì 9 marzo dalle ore 9,30

L’OROSCOPO dal 7 al20 marzo

I venti della razionalità prende-ranno il posto di quelli della pas-sione. Venere, dopo aver scaldato ilvostro cielo, passerà oltre e Mercu-rio metterà ordine nei pensieri.Avrete un quadro chiaro dei vostriobiettivi e vi metterete all’opera.

Lasciate andare quel bisogno asso-luto di controllo che vi contraddi-stingue. Niente è impossibile sottoquesto cielo: la parola d’ordine è“lasciarsi andare”. Fidatevi dellavita, accettate i suoi doni e nonmettetevi a sindacare sul come...

ARIETE TORO7+ 6,5

Qualcosa torna a muoversi. Mercu-rio smetterà di farvi i dispetti, anzi,inizierà a inviare al vostro indirizzouna splendida energia soprattuttoa livello mentale. Troverete la solu-zione ad un problema che sem-brava essere insormontabile.

Le amarezze e le preoccupazionidelle ultime settimane sono desti-nate a sciogliersi come neve al sole.Scaldati dal raggio passionale del-l’astro dell’Amore, guarderete allevostre relazioni in maniera moltopiù rilassata e ottimistica.

GEMELLI CANCRO8 9

Soprattutto in campo affettivo, sa-rete esposti a cambiamenti diumore improvvisi e le discussionipotrebbero innescarsi per un non-nulla. Per fortuna siete un segno diFuoco e la fiamma in voi si accendee si spegne con estrema rapidità.

La chiave per dare una svolta ve laforniscono Venere e Urano con-giunti nel segno. Ad assicurarvi,poi, una protezione nel vostro cam-mino ci pensano lo scudo di Martee l’influenza di Giove. Seguite, ilvostro istinto senza paura.

LEONE VERGINE5+ 9

L’astro dell’amore smetterà di farvii dispetti e farà cadere le barrieretra voi e gli altri . Mercurio rientreràinfatti nel segno e la comunica-zione riprenderà a pieno regime e,i cattivi pensieri verranno sostituitida pensieri costruttivi e propositivi.

Strani stati d’animo con cui dovreteiniziare a fare i conti. Venere in op-posizione, stuzzica i battibecchi.Mercurio amplifica le possibilità difraintendimenti. Fermatevi un at-timo e – prima di rispondere alleprovocazioni, contate fino a 10.

BILANCIA SCORPIONE8 5

Alti e bassi, tra momenti in cuiavrete ogni situazione chiara da-vanti a voi e altri in cui invece visentirete la testa nel pallone.Vi converrà avanzare con prudenzaed evitare di esporvi troppo, in at-tesa di capire meglio la situazione.

Quali le vostre prospettive, la vo-stra condizione, le vostre aspira-zioni, potreste trovare occasionifavorevoli che andranno dal mi-nimo di chi finalmente vive un pe-riodo di umore leggero a chi inveceaccoglie la fortuna e cambiamenti.

SAGITTARIO CAPRICORNO5+ 9,5

Non perdete di vista l’importanzadegli affetti: ricordatevi di dire a chiamate cosa provate e fate spazioalle emozioni. Presto SaturnoMarte aumenteranno ancora di piùle esigenze e sarete proiettati versoil futuro e la materialità.

Venere torna a splendere e strizzal’occhio proprio in direzione del vo-stro spicchio di firmamento. Attendetevi manifestazioni d’af-fetto concrete… chi vi ama lo dimo-strerà più con i fatti che con leparole...

ACQUARIO PESCI5 8+

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in programmazione al cinema

Dal 5 marzo

15,45 - 18,4521,45

gli annipiù belli

17: il releone

19,50: sonic

22,10: tolotolo

18,55: cattiveacque21,50:

odio l’estate

15,30 - 18,2021,15

bad boys for life

16,10 - 18,15- 20,20brunuel -

nel labirintodelle

tartarughe

19,15 - 22,10:quenn & slim

19,15: tolo tolo

17,35 - 2022,20

the grudge

16 - 18,2520,55

il richiamodella foresta

15,50 - 18,20: sonic20,45: parasite

18,30 - 20,45

volevo nascondermi

18,30 - 21

quenn & slim

18,45 - 20,30:picciridda

22,10:cattiveacque

18,30 - 21

gli anni più belli

18,45: ilrichiamo

della foresta20,30: l’hoteldegli amorismarriti

18,30 - 20,45

volevo nascondermi

16,30 (dom)18,30 -20,30

22,30

il richiamodella foresta

16,30 (dom)18,30 -20,30

22,30

the grudge

18 - 20,15 -22,30:

gli annipiù belli

16,45 - 19,45- 21,45

(solo sabatoe domenica):gli anni più

belli

17 - 19 -21,15

the grudge

16,45 - 19 - 21:il congedo(cortometraggiodi Winspeare)17 - 19,15:il richiamodella foresta

Sala 1 Sala 2 Sala 3 Sala 4 Sala 5 Sala 6 Sala 7 Sala 8 Sala 9

Sala 1 Sala 2 Sala 3

Tartaro17 (sab/

dom/merc) -19,15 -21,30

volevo nascondermi

Sala 1 Sala 2 Sala 3 Sala 4 Sala 5

Italia - 1 Italia - 2 Italia - 3 SchipaMAGLIE - MultiSala Moderno GALLIPOLI - Cinema Teatri Riuniti

SURBO - The Space Cinema

LECCE - MultiSala Massimo GALATINA

17 (sab/dom/merc) -19,15 -21,30

volevo nascondermi

19,15:gli annipiù belli

21,30: bad boys

19,30 -21,30

the grudge

Moderno Aurora ParadisoTRICASE

PRIMA VISIONE

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