Anno XXII - N° 10 Dicembre 2011 Mensile della … interpreti sono: Ines Paganelli, Omar Rottoli, il...

28
Anno XXII - N° 10 Dicembre 2011 Mensile della comunità

Transcript of Anno XXII - N° 10 Dicembre 2011 Mensile della … interpreti sono: Ines Paganelli, Omar Rottoli, il...

Anno XXII - N° 10 Dicembre 2011Mensile della comunità

Bonate Sotto2 l’

SoMMArIoLA PAROLA DEL PARROCO • SantoNatale • Benedictusfructusventris

LA vOCE DELL’ORAtORiO

SETTORI • SettoreFormazione • SettoreLiturgia • SettoreFamiglia-Scuola • SettoreCaritàeMissione

LEASSOCIAZIONI • DalleACLI • CentridiPrimoAscoltoeCoinvolgimentoCaritas • DalGruppoMissionario • Dall’UNITALSI • DallaResidenzaSocioSanitariaperDisabili

vitA DELLA COMUNITà • IlSantodiDicembre • Lacrisieconomicaelesuericadutepsicologiche • IlPiccoloResto • Notiziedistorialocale • Generositàperlaparrocchia

NELLENOSTREFAMIGLIE

L’INCONTRO DI BONATE SOTTOPeriodico mensile della comunità di Bonate Sotto. Reg. Trib. di BG n. 11 del 13.04.1990. Direttore Responsabile: Giovanzana Maria Luisa - Redazione: Casa Parrocchiale - Via S.Sebastiano, 1 - 24040 Bonate Sotto (BG) - Pubbl. in. al 70% - Stampa: Tipografia dell’Isola s.n.c. - Terno d’Isola (BG).

ANNO XXII - NUMERO 10 - DICEMBRE 2011

ORARIO delle SS. MESSE e pOSSIBILITà DI CONfESSIONI

LuNEDI ..........ore 8.30 - 16.30 - 20.00 (Chiesina dell’Oratorio)

MARTEDI .......ore 8.30 - 16.30 - 20.00 (Chiesa S. Lorenzo)

MERCOLEDI ..ore 8.30 - 16.30 (Elementari e Medie) - 20.00

GIOvEDI .........ore 8.30 - 16.30 - 20.00

vENERDI ........ore 8.30 - 16.30 (Cresimandi - 3ª Media) - 20.00

SABATO .........ore 8.30 - 18.00 (prefestiva) Confessioni dalle ore 16.00

DOMENICA ....ore 7.00 - 9.00 - 10.30 - 18.00

vISITA pERSONALE (la chiesa rimane aperta ogni giorno feriale dalle 9.00 alle 11.00)

CATECHESI ADuLTI: ogni martedì ore 9.00

LECTIO DIvINA: ogni lunedì ore 20.45 nella chiesina dell’oratorio

CONfESSIONI: ogni sabato dalle ore 16.00 alle ore 18.00 in chiesa parrocchiale

COpERTINA: Natività di pierino Nervi

INDIRIZZI E TELEFONI

DON fEDERICO BROZZONI - pARROCOVia S. Sebastiano, 1 tel. 035 99.10.26

DON MATTIA RANZA - DIR. ORATORIOVia G. Donizetti, 2 tel. 035 99.54.04

DON ETTORE RONZONIVia Ghiaie, 34 - GhIAIE DI BONATE tel. 035 61.31.19

www.parrocchia-sacrocuore.it

SCuOLA MATERNA “REGINA MARGHERITA”Via A. Locatelli, 1 tel. 035 99.10.68

fARMACIA tel. 035 99.10.25

AMBuLANZA / CROCE ROSSA tel. 035 99.44.44

GuARDIA MEDICA tel 035 99.53.77

IL PROSSIMO NUMERO IL 29/01/2012

TERMINE pER CONSEGNA ARTICOLICasa del parroco entro il 10/01/2012

E-mail: [email protected]

AuTOffICINA, CARROZZERIA, SOCCORSO, STRADALE

FRATELLIANGIOLETTI

s.N.c.

BONATE SOTTO - Via Vitt.Veneto, 64Tel. 035 / 99.10.27

Laparolaparrocodel

SANTo NATALE

ANataleciauguriamodicuorecheinmezzoatantafrenesiadelpresente,questotempodi festaciporti indonounpo’diriflessioneedigioia,dicontattoconlabontàdelnostroDioequindinuovocoraggioperandareavanti.Ricordiamoancoraunavoltachel’annoliturgicodellachiesanonsièsviluppatoguardandolanascitadiCristo,madalla fedenella sua risurrezione.PerquestolafestapiùanticadellacristianitànonèilNatalemalaPasqua.IneffettisololarisurrezionedelSignorehafon-datolafedecristianaehacosìdatoorigineallaChiesa.

TuttavianelcorsodeisecolilafededelNatalehaassuntounafisionomia semprepiùchiaranella cristianità,finoalpuntod’aversopravanzatonelcuoredellacristianitàlaPasqua.AbuondirittopossiamodirecheilmessaggiopiùanticodelNatale, il suoparticolarecaloree la suaumanità,l’umanitàdelnostroDio,hapotutocomunicar-sialleanimeedonareallafedeunanuovadimensione.LafestadellarisurrezioneavevaconcentratolosguardosullapotenzadiDio chevince lamorte e ci insegnaasperarenelmondocheverrà.NelNatalevienemessoinevidenza l’amore inermediDio, la suaumiltà e la suabontàchesimanifestainquestomondoinmezzoanoiesiproponediinsegnarciunnuovomododivivereediamare.InquestavisioneprofondamenteumanadelDiochesi fabambinosièdiffusa lapiùbelladelleusanzenatalizie: quella del presepio.Questa sensibilità scaturìdalcuorediS.FrancescoconlacelebrazionedelNataleaGreccionel1223.

Forsepuòessereutilefermarciunattimosuquestopuntoechiederci:dovesitrovaquestaGrecciochesiècaricatadiunsignificatotantograndeperlastoriadellafede?Sitrattadiunapiccolalocalitànellavallereatina,inUm-bria,situataanontroppadistanzadaRoma,anord-estdellacittà.Laghiemontagnehannoconferitoaquestopaese il suoparticolare fascinoe la sua silenziosabel-lezza,cheriesceacommuovereivisitatoriancoraoggi,tantopiùchenonèquasistatotoccatodallaconfusionedel turismodimassa. Il convento diGreccio, situato a638metridialtezza,haconservatoqualcosadellasem-plicitàdelleorigini;èrimastomodesto,comeilpaesel-loai suoipiedi.Questoquadroaiutaacomprendere lanuovadimensione,chemediantelasuafedevivaecom-

mossaFrancescoconferìallafestacristianadelNatale:lascopertadellarivelazionediDioracchiusaprecisamentenelbambinoGesù.PropriocosìDioèdavverodiventato“Emmanuele”,Dio-con-noi,dacuinonciseparaalcunabarrieradieccellenzaedilontananza.Comebambinosièfattocosìvicinochepossiamodarglitranquillamentedeltueaccederedirettamentealsuocuoreinfantile.NelBambinoGesùsimanifestaalmassimol’inermitàdell’a-morediDio.Alriguardonondimentichiamocheilmas-simotitolodiGesùCristoèquellodi“Figlio”,diFigliodiDio:ladignitàdivinavieneindicataconuntermine,chepresentaGesùcomeilbambinoperenne.Lasuacondi-zionedibambinocorrispondeinunamanieraunicaallasuadivinità, cheè ladivinitàdel “Figlio”. Perciò essa èun’indicazionedelmodoincuipossiamopervenireaDio,alladivinizzazione.Inquestalucevannocompreselesueparole:“Senonviconvertireteenondiventeretecomeibambini,nonentreretenelregnodeicieli”(Mt18,3).

Don Federico

“Andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe,e il bambino, adagiato nella mangiatoia” (Lc 2,16)

Bonate Sotto l’4

Benedictusfructus ventris

Ibambiniaspettanosempre.Guardanolagrottaeaspettano.

CommozioneetenerezzaSogniesperanzedanzanonellagrotta.

IbambinisonoilnostroNatale.Nataledibimbivestitidaangioletti

GirotondidipaceeconcordiaLucieprofumidirinnovatainnocenza.

EdallagrottaprofumodiMadre.

VentrebenedettocheospitastiilFiglioVentrechepartorìpertuttelemadri

OracheilTuoventreèvuotodov’è,Madre,ilTuoBambino?

Dov’èora?ÈBimboneglialtribimbi?

Èvocedipurezzaecandore?OnelvuotodelTuoventre,nelvuotodellagrotta

sinascondeilsemefecondodelnostroNatale?UnNatalebenedettodaunospaziovuoto

checiparladiunDioBambinoeternamentepresente.UnDioBambino

chetrovarifugionellanostracarne,nelnostroventre,nellenostrepartipiùintimesegreteevitali.

UnDioBambinocheamatantoilnostrocorpo

dasceglierlocomesedeelettadellaSuapresenza.Finoallafine.

UnDioBambinocheciguardaeciama

comeunbimboamaeguardasuamadre.Benedettoilventrevuoto

chenonconoscequalinuovesembianzeavràl’Amoreincarnato

diunDiocheaspettanoiperviveredaDio.

Ogginellarealtàdelnostrocorpogiovaneovecchio,sanoomalato

nuovamangiatoiadiDioBambino.

DalnostrocorpoprofumodiBimbo.

Benedictus fructus ventris

(Caterina Vasaturo)Natale 2011

Il gruppo che ha tenuto in San Giorgio la rappresentazione “Un canto nella notte”, un testo teatrale liberamente tratto da “Bariona o il fi glio del tuono” di Jean-Paul Sartre. Gli interpreti sono: Ines Paganelli, Omar Rottoli, il curato don Mattia Ranza; musica di Martina Locatelli; coro composto da Simona Cattaneo, Pamela Doneda, Davide Sangalli, Daniele Roberti e Francesco Sangalli; service luci e audio di Emanuele Balossi; coordinamento Walter Previtali.

La Voce dell’Oratorio

l’ Bonate Sotto 5

E TU CHI METTINEL PRESEPE?

Avetemaiprovatoapensare,mentrecostruiteilvo-stro presepe, quante delle statuine che state met-tendoeffettivamenterappresentanopersonaggicherealmentehannovisitatolacapannanellanottedellanascitadiGesù?Avetemaipensatopoi,aquanteper-soneeffettivamentevivevanoaBetlemmeinquell’e-poca che però non ritroviamo nella tradizione delpresepe?Qualèladiscriminantediquestapresenza/assenza?Beh,solouna:l’accoglienza.Nelpresepec’èchihaaccoltoilbambinello,nelpresepenonc’èchidiGesùnonvolevanemmenosentirparlare.Trovia-moipastori,troviamoiMagi,troviamogliangeli,manontroviamogliScribi,iSacerdoti,isoldati.Trovia-moipoveri,manontroviamoiricchi.Inparticolare,durantel’incontrodiformazione,cisiamosoffermatisutrefigure:GiuseppeeMaria,chesicuramentec’e-ranoedErodechesicuramenteallacapannanonsiè avvicinato. Giuseppe e Maria che hanno accolto,findall’annunciodell’angelo,lavenutaalmondodelSalvatore;edErodechenonlohaaccoltovedendolocomeunrivale.

RITRATTODIMARIAFraquellicheaccolgonoilNatalec’èMaria.Èlaprima,inassoluto.Primaneltempo,primacomeintensitàeverità,primapercomeèaccadutol’evento,perchéèstataleilaportad’ingressoperDionelmondo.Prima,anchesenonsapevadiesserlo.Prima,anchesenonlepiacevanoicomplimenti,comenonpiaccionoqua-simaiallepersoneumilieconcrete.MariaèdiNa-zareth,unmicroscopicopaesedelNord,esclusodallerotte commerciali, lontano dalla capitale, un postochedetenevauncuriosoprimato,quellodinonesse-remaicitatonelleScrittureche,narrandofattistoricisvoltisinell’arcodipiùdimilleannieriguardanti,perlamaggiorparte,unterritoriograndecomelaCala-bria,difattoelencavamigliaiaditoponimidipaesi,fonti, strade, colli. Migliaia di nomi, eccetto quellodiNazareth.Maria,aNazareth,èpromessasposa,fi-danzata.Maria,perciò,hafraidodicieiquattordicianni,èappenadiventataunadonna.Nazarethèunpiccolopaese,eMariaunaragazzinaqualunque,in-significante,agliocchidelmondo,destinataallapiùmediocredellevite.Einvece,Diodecidediscendere,

Dietro le statuine comuni, personaggiche raccontano di gesti di accoglienza.

difarsiincontrare.Necessitadiuncorpo,diunafa-miglia,scegliedientrarenelmondonelpiùsemplicedeimodi:nascendo.Diohabisognodiqualcunochecollabori.Maria è beata perché ha creduto, vive nella gioiadiDioperchéhacredutonelDiodell’impossibile. Ètuttovero,allora.Diosièricordatodelsuopopolo.Dioviene.Diocisalva.Cisonodeimomentidifficili,nellavita,momentiincuidubitiamodifarcela,odicredere,momentiincuil’ombraeildoloresembranoprevalere, momenti di assoluto scoraggiamento. Inqueimomentibisognamettersiinviaggioeandareatrovarequalcunoche,comenoi,haincontratoDiodavicino,eparlareedanzare,ericordarsidituttelecosebellecheDiofa,nellanostraenell’altruivita.

RITRATTODIGIUSEPPELavitadiGiuseppeèdeterminatadaisogni,èsegnatadallanotte.Certo,l’inconsciononèancorastato“sco-perto”eilbuonFreudancoranoncihaspiegatocheisognisonoilcollegamentofrailconscioel’inconscio,malaBibbiaqualchebuonaintuizionel’hagiàavuta.Ilsognohaachefarecolmistero,conDio,conlare-lazioneprofonda,perchélarealtànonèlimitataaciòchesperimentiamoovediamo.Giuseppestaorganiz-zandocasaperaccogliereMaria.Èunbravoragazzo,unonesto lavoratoreedè sufficientementedevoto,insomma:unbuonpartito.EcontentodiaccogliereMaria, cheèuna ragazza timidamadecisa,gentile

Giovedì 1 dicembre c’è stato il primo incontro di formazione per catechisti e animatori adolescenti. Don Mattia nella serata ha voluto, visto il periodo dell’Avvento, farci rifl ettere su un atteggiamento, un gesto che con l’avvicinarsi del Natale si fa sempre più forte: l’accoglienza. Bibbia alla mano siamo tornati all’o-rigine del Natale e non solo, ricercando nei Vangeli la descrizione della nascita di Gesù.

La V

oce

dell’

Ora

tori

o

Bonate Sotto l’6

edi bell’aspetto:molti lo considerano fortunatodiavereinsposalapiccolaadolescentediNazareth.Inquestoclimadifestamatrimoniale,arriva ladocciafredda.Possiamo,però, immaginare lanotte inson-nediGiuseppe,lapeggioredellasuavita.Macome?Maria?LamiapiccolaMaria?Echisaràilpadre?Iochepensavofosseunacosìbravaragazza!Chestupi-dosonostato!Macisaràunaragione,qualcunoavràabusatodellasuagentilezza...Giuseppenonriesceaprenderesonno,sigiraesirigirasulgiaciglio.Cosadeve fare? A norma di legge (Dt 22,21), Giuseppedevesvegliarsieradunarealtriuominidellacomunitàdicendochequelbambinononèsuo,esubitoMariasaràlapidataamorte.Peressereunbuoncredenteeundevoto,deveuccidereMaria.Giuseppe,cheèungiusto,trovaunasoluzione.Mentirà.Giuseppeègiu-stocomeDioègiusto,perchénongiudicasecondoleapparenze,perchésisacrifica,superailsuoorgogliodimaschioferito(terribile!),esalvaMaria.E,proprioquandohasceltodisalvareMaria,quandosièdatopace,quandohasuperatoilproprioorgo-glio,arriva,insogno,unangelochelorassicura.Vatuttobene,glidicel’angelo,haiachefarecolmiste-ro.FaibeneafidartidiMaria,èprodigiosociòcheleècapitato,coluicheportaingrembononèilfigliodiunaltrouomo,madiDiostesso.Marialoparto-riràetu,Giuseppe,glidaraiilnome,cioèl’identità,ilcarattere,l’educazione.AMarial’angelochiededicollaborare.AGiuseppel’angelochiedediinsegnarea Dio a diventare uomo. Anche lui, Giuseppe, devecambiare la sua vita, i suoi desideri, le sue scelte,adeguarliall’eventoimprovvisodiunDiochedecidedidiventareuomo.Giuseppeobbedisce.SisvegliaeprendeconséMaria.

RitRAttO Di ERODEÈungran furbo,unabilepolitico, conuna spannadipelosullostomaco.Senzascrupoli,senzaremore,senzasensidicolpa,haunintuitopoliticochelofarestare insellaperquarant’annifilati.Maèabitatodaunodioferoce,unrancoreimmenso,unarabbiainestinguibile:isuoisudditinonloconsiderano,lui,ilred’Israele,comeunveroebreo.Erodeosa,giocatuttelesuecarteeinvestesoldiedenergieperco-struireuntempio,difatto,piùgrandediquellodiSa-lomone.Compieun’impresadapaura,unaverafolliaarchitettonicaedeconomica.Maneppurequestoloaiuteràadessereamato.Saràsempreesolotemuto,emaiaccettatocomeredeiGiudei,successorediDavi-de.Matteo,sagacemente,scrivecheèilrediGiudea,nonilredeigiudei.Possiedeunaterra,nonl’amoredichilaabita.Questosignorevedearrivarenelpropriopalazzo dei ricchi astrologi persiani o arabi che glichiedono:«Dov’èilnuovorecheènato?».Cosa?Maqualere?Mache,scherziamo?Erodehafattofuorituttiipretendentialtrono,cos’èquestastoria?Sonoio il re!Erodepensache ilMessiasia lasuarovina,la suacatastrofe, la suafine.Unverodelirio.Dioèunconcorrente.IlprimomodoperrifiutareilNatale,pernonaccoglierelaluce,èfarecomeErode.ErodeconsideraDiounavversario,unnemico,unostacoloinsuperabile.Diononè,némaisarà,unconcorrentedell’uomo.Dioèaserviziodellanostrafelicità:que-sto dice l’inatteso messaggio del vangelo. Gesù cisvelailvoltodiunDiochecooperaconl’uomo,cheloaiutaacrescere,ascoprirsiautentico,adonarsi.LalogicadiDiononriguardaireoipotenti,malaveritàdisé,cheportaaridiscuterenelprofondoilnostrobisognodiprotagonismo.

Meglio un passo in centoche cento in unoChe cosa signifi ca essere gruppo, ognitanto c’è bisogno di fermarsi e pensarci.

Mercoledì 7 e giovedì 8 dicembre il gruppo ani-mazione si è preso del tempo per fare il punto della situazione; quale punto, vi starete chie-dendo? Sono partiti dalle origini, da che cosa signifi ca essere gruppo, per poi declinare il tema dell’animazione in oratorio, tra bans, gio-chi e danze. 24 ore no stop per stare insieme e tornare più carichi di prima.

La Voce dell’Oratorio

l’ Bonate Sotto 7

Leparolehannodeisignificati,moltediesserisve-gliano particolari sensazioni. La parola gruppo èunadiqueste.Puòarrivareacrearepreoccupazio-neoppureserenità.Genera preoccupazione perché ci si rende contodelgrandeimpegnorichiesto:decideredifarpartediungrupposignificaconsumaredeltempoinsie-meconaltrepersoneconlequalisipossonocrearerelazioni, avere scopi/obiettivi comuni ma ancheideeepensieridiversi.Generaserenitàperchétifacapirechenonseidasoloequinditipuoiconfrontareperdareedartinuove risposte. Proprio in oratorio è dal gruppoches’imparaadareunnomealproprioimpegno:siècatechisti,sacerdoti,allenatori,baristieanima-toriedè,infatti,questol’iniziodell’esperienzadelgruppoanimazione.

CHI, CoME, QUANDo, DoVENoi animatori del gruppo animazione abbiamotrascorsoduegiorniinCittàAltaall’insegnadell’a-nimazione.Perunavoltanonsiamostatianimatorimadestinataridiun’animazionepreparatagrazieaduealtrianimatori.Conloroabbiamopassatounaseratatragiochidiognitipo,banzsempliciedivertentiedanze,ca-pendoanchecheinogniluogosipuòfaretutto.Nonoccorreaveretantomaterialepercostruireungiocobellissimoounapresadellacorrenteperat-taccarelaradio,possiamousareperesempioilno-strocorpoelanostravoce.Attraversoaltreattività

ci hanno permesso di riflettere sul nostro grup-poesullavorodigruppo,suiruoli,suilegamitranoianimatori,sullenostrecapacitàe,nellostessotempo,suinostri limiti.Eperchiuderequeste24oreno-stopdianimazioneabbiamosperimentatoillaboratoriodidanza.Cièstatochiestodiinven-tareunballoscegliendotraduecanzonidiritmodiverso.Questoperché?Perchéladanzaèaccom-pagnata dalla musica e quest’ultima non mancamai.Nonoccupasolo l’estatedelnostrooratoriomalautilizziamodurantelacatechesi, leattivitàd’animazione…perchélamusicafadivertire,met-teallegria,accoglieeintrattiene.

PERCHÈSulla base di tutto il lavoro che abbiamo svolto,possiamoraccontarechesiamotornatipiù ricchidiquantoloeravamoprima.Conquestiduegiornianchenoianimatoriabbiamoavutol’occasionedifermarciunattimoededicarcideltempo.Abbiamocapito che per funzionare come gruppo bisognaascoltarsi,confrontarsiecontinuareamettersiingiocoanchese lecosenonvannocomevorrem-mo.Bisognaprendersicuradichièpiùpiccolodinoi,affiancandoci,aiutandociproprioperchéinungrupponon siamomai soli. Bisognaancheavereattenzionedichianimiamo,inchemodoanimia-moeconchecosaanimiamo.Animazionesignificadareanima:dareanimanelservizioperfarcresce-reglialtrie,nellostessotempo,sestessi.

Lorena

La V

oce

dell’

Ora

tori

o

Bonate Sotto l’8

Alcune informazioni utili:CALENDARIO DEGLI INCONTRI PER I BAMBINI

15 – 22 – 29 gennaio, 5 (Giornata della vita)12 – 26 febbraio, 4 – 11 – 18 – 25 marzo, 1 e 15 aprile.

Domenica 19 febbraio (carnevale) e 8 aprile (Pasqua) la catechesi è sospesa.

LUOGHI E ORARI:Gli incontri avranno inizio alle ore 14.15

e termineranno alle 15.45 presso l’oratorio.

CALENDARIO DEGLIINCONTRI

PER I GENITORI15 gennaio, 11 marzo, 15 aprile

Da gennaio comincia il viaggiodella prima elementareAnche i più piccoli si incontreranno per iniziare il cammino di catechesi.“Su, venite a cantare al Signore, voi tutti che lo amate, voi tutti che egli invita a entrare nella sua casa, voi tutti che egli invita a varcare la porta della chiesa. Alzate le mani verso il Signore, cantate, benedite il suo nome, perché egli vuole il vostro bene, lui che ha creato il cielo e la terra”. (Salmo 134)Comeognianno,agennaioavràinizioilpercorsodicatechesiperibambinidiIelementare.Questobrevecam-mino(12incontridal15gennaio2012)serviràaibambiniperiniziareaconoscereGesù,soprattuttoattraversolepreghiere.Lamodalitàconcuiverrannoaffrontaticertitemisaràquellalaboratorialeedespressivaperchél’oradelladomenicanonassomiglialleorescolastiche,manondiventinemmenounaperditaditempo.Sico-struirannooggetti,sidanzerà,sigiocherà,sicanterà,sicercheràinsiemeaibambinidiconoscereeimpararecosenuovelegateallafedecristiana.Nonmancherannopoigliincontriparalleliperigenitori,attraversoiqualieffettuerannounpercorsochepermetteràlorodirifletteresullafede,sullafamigliaesullororuolodieducatori.

DI COSA PARLEREMO, GIOCHEREMO, RIDEREMO, SPERIMENTEREMO,CANTEREMO, IMPAREREMO…? • Attività di presentazione del gruppo • Salutiamoci: il segno della croce • Il Padre Nostro • L’Ave Maria • Angelo di Dio • Il canto degli angeli: il Gloria • La nostra casa, la casa di Gesù:

visita alla Chiesa• Una casa per tutti: l’oratorio • Conosciamolo meglio: stralci della

vita di Gesù

TUTTO IL NECESSARIO: • • astuccio con materiale

da disegno (matita, pastelli

o pennarelli, forbici, colla…)

• quaderno o cartelletta in cui

raccogliere le schede

• cartelletta o zainetto in cui mettere tutto! • una buona dose di volontà,

tanta allegria ed entusiasmo

Per maggiori informazioni potete rivolgervi a don Mattia oppure ai catechistiRoberta Vercesi, Andrea Caccia,Valeria Plati e Roberta Acerbis.

La Voce dell’Oratorio

l’ Bonate Sotto 9

Calendario degli Appuntamenti SABATo 24 DICEMBrE 2011

Ore23.30 ChiesadelSacroCuoreVEGLIA DI NATALEOre24.00 ChiesadelSacroCuoreS. MESSA DI MEZZANoTTE. Aseguirescambiodiauguriinoratorio.

MErCoLEDÌ 28 DICEMBrE 2011

Ore16.30 ChiesadiSanGiorgio,SantaMessaconlaBENEDIZIoNE DEI BAMBINIOre10.30-17.00 pressol’oratorio “MEDIAFEST For CHrISTMAS” pertuttiiragazzidellemedie,coniscrizionidadonMattia.

VENErDÌ 6 GENNAIo 2012

Ore15.00 ritrovoChiesadelSacroCuoreperil“PrESEPE VIVENTE” chesiterràpoiperleviedelpaese.

Lavoretti di AVVENTo

Form

azio

ne

Bonate Sotto l’10

Per un’etica condivisa:Essere stranieri, sfi da ai credenti

La parola stranieri la troviamo nella Prima lettera di Pietro, è ciò che abbiamo affrontato nel no-stro incontro del gruppo della formazione, con l’aiuto del libro scritto dal monaco Enzo Bianchi.

Nella sua Prima lettera, Pietro, indica chiara-mentechièilcristianoeloponecome“stra-nieroepellegrino”(2,11)chesaviverelapro-pria fede come differenza cristiana e che saessereevangelizzatoreinnanzituttomostrandounbelcomportamentoinmezzoainoncristia-ni. La nostra società divenuta in poco tempomulticulturale e multireligiosa, noi cristianiquandoparliamodi stranieri e li giudichiamopiùomeno capaci di integrarsi, dimentichia-mo che all’origine l’espressio-ne straniero e pellegrino usatoda Pietro caratterizzava proprionoi, così estranei edifferenti ri-spettoallamentalitàcircostante.Questa condizionedistranierità – che il vangelo definisce come“essere nel mondo senza esseredel mondo”- ridiventa essenzia-leoggiperuncristianesimochedevericonoscerelapropriasitua-zionediminoranza.Del resto, lachiesasiriconosceabitatadaunavocazioneall’esiliotralegenti,senzamaiiden-tificarsiconalcunaetnia, senzamaiadagiarsiin un determinato assetto storico- culturale.C’èdachiedersisenonsiastataproprioquestacapacità di inculturazione ad aver consentitoalla fedeealla testimonianzacristianadide-clinarsi in modi differenti conservando unitàinterioreericonoscimentoreciprocotraifedelinonostantelevicissitudinidellastoriaeilva-stoorizzontegeografico.Allorariscoprireque-stadimensionedellastranieritàconsentirebbedi misurarsi adeguatamente con irriducibiledialettica tra appartenenza e differenza, trasolidarietà e diversità, tra convivenza civile ealterità.Lepersonepresentidelgruppohannodialogatotralorosuquestetreantitesisoffer-mandosi sull’appartenenza e la differenza. Ioappartengoadunareligione,ilcristianesimo,epiùprecisamentesonocattolico,edapparten-goallarazzabianca.Tuchemistaidi fronte,

sei mussulmano e per giunta scuro di pelle,quindiladifferenzaègrandeepurevisibile.Maiocristianochevivolastranieritànonmichiu-donellamiaappartenenzatenendoadistanzachièdiversoealtrodame,perchéquestoal-troprimadiesseremussulmanoescuroèunapersonaconisuoisentimenti,attese,desideri,speranzeemagariinricercacomeme.Iocon-servandolamiaappartenenzacristianacatto-lica, non vedo nell’altro un avversario bensì

un portatore di occasioni perinterrogativi, ricerche ed appro-fondimenti. Il monaco Bianchicontinua scrivendo, Il ConcilioVaticanoIIricordavacomeanchelealtre religioni “nonraramenteriflettonounraggiodiquellaVe-ritàcheilluminatuttigliuomini”(nostraaetate2):riconoscendolapresenzadiquesti“semidiverità”evivendolastranierità,lachiesapuò scoprire essa stessa “seme”,annuncioeprefigurazionediuna

dimensionechelasuperainfinitamenteeallaqualedàilnomedi“regnodiDio”.Oggilasfi-daèpertuttiquelladiarticolareveritàealte-rità nel senso della comunione, dell’ascolto edell’incontro,nondell’esclusione,dell’arrogan-zaedell’autosufficienza. Inuna situazionedipluralismo,lachiesanondeveenonvuolees-sereungruppodipressioneperchéilsuopostonellasocietàèquellodiinterlocutrice,nondireggente, e perché, come ha ricordato Bene-detto XVI, “la chiesa non intende rivendicareper séalcunprivilegio (…)nonvuole imporreai non credenti una prospettiva di fede”, maporsi,insiemealoro,alserviziodell’uomo.

Cari lettori e redazione dell’ Incontro, il Settore Formazione augura a voi e alle vostre fami-glie un lieto e Santo Natale ed un felice Anno Nuovo. Vanna

l’ Bonate Sotto

Formazione

11

La Parola nell’Arte

Le rappresentazioni della na-scita di Gesù sono piuttostonumerose, ma quella di Fede-rico Barocci (Urbino, 1535 ca.– 1612) è una delle versionipiù coinvolgenti che colpisceper l’atmosfera serena, il ca-rattereintimoeraccolto.L’usosapientedella luce, in cuiBa-rocci è un veromaestro, con-tribuisce a rendere ancor piùtrepidantel’atmosferaeciof-freunascenasacraavvolta inunclimadiserenitàdomestica.Federico Barocci è stato unsensibile interprete della pit-tura religiosa di fine ‘500, re-alizzandoopere di straordina-ria comunicativa. Il suo stileelegante lofaritenereun im-portanteesponentedelManie-rismo italianoedell’ArtedellaControriforma.È consideratounodei precur-soridelBarocco.NatoaUrbinodaunafamigliadioriginilom-barde, hagodutodi immensapopolaritàehaesercitatounagrande influenza sull’arte delsuotempo.Fraisuoiestimatoriecommittentivieranoilpapa,l’imperatore, il re di Spagna,ilgranducadiToscana.Iltemadellanativitàèrappre-sentato in modo originale; lospettatore, anziché osservarela scena dall’esterno, la vivedall’interno. Anche la dispo-sizione della Sacra Famiglia èpiuttostosingolare:ilBambinononèalcentrodellascenamaposto lateralmente, al centrovediamo Maria e quasi sul-lo sfondo troviamo Giuseppe.L’ambiente ristretto acquista

“Natività”oliosutela,

cm.105x134,1597MuseodelPrado,Madrid

unanotevoleprofonditàgrazieall’accurataresaprospettica.TuttalascenaèilluminatadallalucecheprovienedalBambinoavvoltonelmantellobludellaMadre,volgelosguardoaleielaillumina:laluceèquelBambino.EssoemanaunalucespiritualechesiriversasullaMadre comeunalone caldoemisterioso. Rischiara il suovisodailineamentifiniedelicati,caricoditenerezzaedemozione.CimostraunagiovaneMadrecommossa,colmadiamoreche,in-ginocchiata,aprelebracciainsegnodiaccoglienza.Gliabitidaimorbidipanneggiecoloridelicati, contribuisconoalla solennitàdellafigura,rendendolapienadigrazia.AnchelapenombraintimadellacapannavienepercorsadalfascioluminosoemanatodaGesù.Sfiorandolatestadelbueedell’asino,fabrillared’oroifilidipaglia,masoprattuttometteinevidenzalafiguradiGiuseppecheemergedallasemioscurità.Lo vediamo quasi girato di spalle mentre apre la porta a duepastori che si affacciano all’uscio, ed indica loro con un ge-sto concitato, il figlio, segno del miracolo appena compiuto.Adifferenzadialtre rappresentazioni sul temadellanatività, inquest’opera,Giuseppeacquistaunruoloattivoditestimoneeri-velatoredellostraordinarioevento.

Elvezia Cavagna

Form

azio

ne

Bonate Sotto l’12

EQUITÀ,una parola poliedrica

Dalle ACLI

La crisi richiede “misure in grado di “conciliare il rigore con l’equità e di promuovere l’indispen-sabile crescita dell’economia’’. LohaaffermatoapiùripreseilpresidentedellaRepubblicaGiorgioNapolitano.Èunconcettoimportanteedegnodielogioso-prattuttoinquestomomentoincui lacrisicheha colpito l’Occidente e inparticolare il nostroPaese favorisce una profonda sfiducia verso ilfuturo. Crediamo sia però opportuno pesare leparole e per questo vogliamo concentrarci unmomentosultermine“equità”.L’equità raccoglie simpatie e consensonell’opi-nionepubblica,chelavedecomeun’opportuni-tà ridistributiva in un momento in cui occorrecontenerel’aumentodelledisuguaglianzesocio-economiche.C’èchil’hadefinitaunterzoocchiopreziosoper raccogliereautorevolezzae condi-visione, coesione efiducia,mettendo in campoprovvedimenticapacididare“carattere”alPaese.Essaappareunprincipiosemplicedaseguire,mahaunarealtàmultidimensionale,cheattraversatutte legrandiproblematichenazionali. Inaltritermini,equitàèunconcettosemplicenellado-manda,macomplicatonellarisposta.L’equità evoca il conflitto generazionale, il di-sagiogiovanile inquanto a istruzione e inseri-mento lavorativo, che richiede un nuovo patto

perilfuturo.Richiamaunaselezionepermeritoenonperraccomandazioneecooptazione:unaselezionedemocratica,senzatabùdiceti,dige-nere, di razza, generazionali, territoriali. Equitànelfisco,doveipesipossonoesseregradualmen-te ridistribuiti. Che dire poi del nostro cronicodivario traNordeSud su cui siedono, inmolticasi,poterinontrasparenti?Pernonparlaredelfunzionamentodellanostragiustizia,conlesuelungagginileggendarieedelledifferenzedige-nerecheancora incidono su retribuzioniepariopportunitàtraisessi.C’èpoi ilmercatodel lavoro,unnododelicato,cheattendelafinedellapesantedifferenzacheseparagarantitieprecari.L’equitàhaperciòdi-versivoltiesollecitaiprovvedimentipiùdispa-rati. Si tratterebbe di uno scambio equo tra leparti,alfine,tral’altro,dicrearegettitoafavorediunamisuraattesaormaidatutti:lariduzionedelprelievosuimpresaelavoro.Tuttavia,nonbisognafarsiillusionisulvaloremi-racolistico dell’equità, perché poi, nel concretodelle misure da adottare, è difficile mantenereungiustoequilibrio.Bastafareun’analisidetta-gliatadellacosiddetta“manovrasalvaItalia”perdimostrarequantoaffermato.Bastaascoltaregliaggettivio icommenti ipocritichealcunipoli-tici hanno usato per definire questa manovra:

iniqua, ma inevitabile, indi-spensabile,necessaria, si po-tevafaremegliomailtempoadisposizioneerapoco,nonavevano altra scelta, pri-madellagiustizia socialec’èl’urgenza,cisaràtuttaviaunsecondotempopercorregge-rel’equità.L’esperienzacihainsegnatoperòcheiseconditempispessosisonoscioltialsolediprimavera.Perconclu-dere l’equità dovrebbe tenercontoanchedelrapportotrale forze dell’economia e glieffetti sociali, ma questo fapartediunulterioretempo.

Liturgia

l’ Bonate Sotto 13

Il linguaggio del corponella Liturgia

Nell’incontrodinovembredelsettoreliturgiaabbiamoriflettutosuidiversiatteggiamentidelcorpodu-rantelacelebrazioneeucaristica.Abbiamosottolineatocheladevozionenonsimisuradallostareinpiedi,sedutioinginocchio,perchéognunodiquestiatteggiamentihalasuagiustacollocazioneeilsuovalorenellaliturgia.Inoltre,abbiamonotatocomeneisecoliilpesodell’unaodell’altraposturaèvariatasecondolasensibilitàdeifedelielaconsuetudinedeiluoghi.Èutileapprofondireilsignificatodiciascunodiquestiatteggiamentietentareunminimopercorsodistoriadellaliturgiaariguardo.

IN PIEDI o IN GINoCCHIo?L’ultimocanonedelconciliodiNicea(325d.C.)recitatestualmente:“PoichévisonoalcunichedidomenicaeneigiornidaPasquaaPen-tecoste si inginocchiano, per una completa uniformità è sembratobeneaquestosantosinodochelepreghierealSignoresifaccianoinpiedi”.SicuramenteaiPadridelprimoConcilioecumenicononsfug-giva l’espressionedella letteraai Filippesi: “NelnomediGesùogniginocchiosipieghineicieli,sullaterraesottoterra”(2,10).Ipotizzodunqueche lostare inpiedinelgiornodelSignore, sia incomple-toriconoscimentodellaRisurrezione:ilfedelechepregaopartecipaall’azioneliturgicadelladomenicarimandafisicamente,nelsuosta-reinpiedi,allaRisurrezionedelSignore.Nellacelebrazioneliturgical’assembleaèimmaginedellanuovaGerusalemme,deibeatichestan-no“tuttiinpiedidavantialtronoedavantiall’Agnello,avvoltiinvesticandide”(Ap7,9).Èconquestaconsapevolezzachel’anticatradizioneliturgicavedeicristianipregareinpiedi.Cosìscrivesant’Ireneo:“L’usodinonpiegareleginocchianelgiornodelSignoreèunsimbolodella

risurrezioneattraverso laquale,grazieaCristo,noisiamoliberatidaipeccatiedallamorte,chedaluistessoèstatamessaamorte”(cfM.Righetti,StoriaLiturgicaI,373-376).

Lo stare in ginocchio, che èl’atteggiamento più consonoe significativo della preghieraprivata, ha preso il sopravven-todurante lamessadaquandosi incominciòaperdere la con-sapevolezza che chi celebra èl’assembleadeifedelieilpopolofinì per dedicarsi alle devozioniprivatementre il sacerdote “di-ceva la suamessa” (cfA. Jung-mann, Missarum Sollemnia I,201-203).Èsignificativochegliinginocchiatoisianoapparsinel-lenostrechiesesoltantoaparti-redallafinedelXVIsec.

Contuttociònonpossiamopre-scindere totalmente dalla con-suetudine liturgica che sta im-mediatamenteallenostrespalle,né ignorare lasensibilitàche inquesti secoli si è radicata neifedeli. Pertanto, con saggezza il Messale Romano prevede che con molta libertà ci si possa mettere in ginocchio alla messa durante la consacrazione “amenocheloimpediscanolostatodisalute,laristrettezza del luogo, o il grannumerodei presenti, o altri ra-gionevolimotivi.Quellichenonsi inginocchiano alla consacra-zione faccianounprofondo in-chino mentre il sacerdote ge-nuflettedopolaconsacrazione”(OGMR43).

IN PIEDIAscoltiamoilVangeloinpiedi,recitiamoilCredoinpiedi,ri-ceviamolabenedizioneinpiedi,recitiamoilPadrenostroinpiedi…quandosiamodavantiaDio,cimettiamoinpiedi,cialziamoperdirglicheegliè ilnostrounicoSignore, l’unicochecidonalanostraverastatura.Cimettiamoinpiediancheperstarepiùinalto,piùvicinialcielo,peresprimereilnostrodesideriodicomunioneconDiochestaneicieli.

IN GINoCCHIoI banchi della chiesa ci invitano a metterci in ginocchio.QuandocimettiamoinginocchioriconosciamocheDioèilCreatoreenoisiamosuecreatureeciprostriamodavantiaLuiperadorarlo:“Venite,prostratiadoriamo,inginocchioda-vantialSignorechecihacreati”(salmo95).

SEDUTICisediamoperascoltarelaparoladiDioel’omeliadelsacer-dote…Quandocisediamo,attendiamosemprequalcosa:cheillettoreproclami,cheilsacerdotespieghi;quandocisedia-modiciamochenonabbiamofretta,chesiamodisponibiliadascoltare.Quandocisediamosiamoinunacondizionediripo-sochecirendeserenietranquilli,perchésiamoallapresenzadiDioevorremmostarglisempresedutiaccanto.

Bonate Sotto l’

Fam

iglia

- S

cuol

a

14

La crisi del matrimoniocome crisi epocale

ilmatrimoniononsembragoderedibuonasalute.Ilcalodeimatrimonie la relativamessa indiscussionedellostessoedellafamiglia,coinvolgel’interasocietà,la stessa identitàdell’uomoedelladonna. I cambia-mentioccorsi,alivelloeconomico,sociale,giuridicoedisignificatonellamanieradivalutareilmatrimonio,sonomoltiedifferenziati:laparitàgiuridicatrauomoedonna,l’accresciutaricchezzacheperòsiaffiancaadunapreoccupanteprecarietàdellavoro,disoccupazio-ne, al costo elevato delle case, all’incertezza verso ilfuturo.Altricambiamentisonoavvenutiancorainsen-sopiùradicaleeriguardanodifferenticomportamentisessuali, la concezione generale della vita, l’incontroconlenuoveculturediimmigrazione.Moltihannode-finitol’attualesocietàcome“liquida”,dovenonvisonopiùcertezzeassolutemamutevoli,liquide,appunto.Lacrisidelmatrimoniodicediunapiùgeneralecrisidici-viltà,crisidisensodiappartenenza,chenellageneraleinstabilitàsimanifestaanchenelmatrimonio.Occorrerebbe forse precisare che la crisi attuale, piùchedelmatrimonio,riguardasoprattuttounasuapar-ticolareversione,quellapropriadellaconcezione in-dividualistica della vita. È inaltreparole la crisi delmatrimonio borghese, inteso come atto meramenteprivato,egoistico,chiusoinsestesso,senzaalcunle-gameconlasuadimensionepubblico-sociale,conunorizzontedivaloriall’insegnadellaresponsabilitàedeldono di sé, quando invece i coniugi, non certamen-te considerati atomisticamente, possono divenire unbene più ricco e significativo, quale quello della co-munità familiare in séconsiderata.Èquestomodelloantropologicoadessereentratoincrisi:laconcezionedell’uomointerminidiunindividuoastratto,senzara-diciesenzalegami,chetendearidurreilmatrimonioadunmerocontrattogiuridicoedeconomico,ritenen-do,diconseguenzache“sposarsièfondamentalmenteunaquestioneprivata, individuale”,enon…anche….

a cura di Anna Donadoni

MADONE - via Piave, 4 ☎ 035 791 336Servizi funebri completi - Reperibilità 24 ore

una presa di responsabilità “pubblica”, un compito,un impegno fondamentalenella continuitàdelle ge-nerazioni, e nello stesso tempo una scelta-impegnodi tipo religioso, spirituale, ecclesiale. Volendo ana-lizzare le conseguenze di questa generale situazionebalzanosubitoall’occhioalcunisintomiallarmantichecivengonodallapartepiùsensibileepiùdelicatadelmatrimonio:ifigli.Destapreoccupazione,adesempio,il continuoaumento,neibambiniedadolescenti,deidisturbidell’alimentazione edel linguaggioche tra-duconounpiùprofondodisagioalivellosomaticoedaffettivo. Unaltro sintomodellamutata condizionesocialeè labassanatalitàdelnostroPaesecheportaconséaltreconseguenzepsicologiche.Nellefamiglieitalianeilfiglio,quandoc’è,èunico,ancheperevidentiragionidimotivoeconomico. Ilfigliounicoraccogliesudisétutteleansie,leaspirazioni,lefrustrazionideigenitorichenonlepossonodistribuireequamentesupiùfigli.Masoprattuttocrescendoegliconosceràsoloil tratto “verticale” genitori-figlio, non quello “oriz-zontale”trafratelli.Tuttociòcrealepremesseperunasocializzazionedifficile.A tal scopo è necessario ricordare che la fiducia difondoacquisitanell’ambitofamiliareèfondamentale,perché abilita alla capacitàdi vivere relazioni stabili,adaffrontaredifficoltàefrustrazioni,erisultadecisivaancheinvistadellosviluppomoraleereligioso.Lacri-sidelmatrimonio,quindi,vienepagatanonsolodallafamigliamadall’interasocietà.Abenguardaretutteleassociazionidivolontariatonasconocometentativodirispostaalla crisidella famiglia, chediventacrisi so-ciale.Tuttoquestoassistenzialismostaavalle,ancoraunavolta,dellacrisidellafamiglia.Necessitàdibase,certamente:maperaiutare,sostenere,rafforzare,nonpersostituirequellanuovaeanticafamiglia che è la chiave umana del problema.

(continua parte IV)

PARTE III

l’ Bonate Sotto

Carità e Missione

15

Le luci di questo Natale

Latradizionecelopresentainunamangiatoia, riscaldato dall’alitodiunbueediunasino.Ilsoffiodelle umili bestie che accompa-gnavanolagiornataditanticon-tadinidiognitempoèservitoperdare tepore al Re dell’universo,alDiochesifauomo,alSignoredel cielo edella terra. Lenostrecase sono riscaldatedamodernisistemi tecnologici, la luce elet-trica rischiara ogni ambiente eloscintilliodelle luminariedonaun tocco di poesia alle nostrecittà e ai nostri paesi. C’è tuttounmondochebrulicadivetrineaddobbateafesta,didolciumi,didoni opportunamente incartati,diceneepranziormaiprossimichedovrebberoappa-gareinostridesideri…QuantadistanzatrailmondodeltempodiGesùeilmondodioggi!Masiamocerticheintuttelecaseeintuttelepartidelmondoètuttocosìbelloescintillante?Sappiamo bene che non è così… Sappiamo beneche ci sono famiglie, anche da noi, che vivono nel

Questi sono i giorni nei quali facciamo memoria del Cristo che nasce povero tra gli ultimi della terra….

bisogno e nella povertà, senzadimenticare che nella grandemaggioranzadelpianetalafamee la sete ancora sono la paro-le d’ordine, anche oggi, anchea Natale… È proprio impossibilepensarechequestoNatalepossafarscattareinognicuoreildesi-deriodiunrinnovatoimpegnodisolidarietà e di fratellanza? Chepossa davvero spingere ognunodi noi a farsi prossimo di ognialtro uomo, solo, povero, mala-to,diseredato…?L’auguriochecifacciamoreciprocamenteèquel-lochelelucisull’alberodiNatalediventinotantequantelenostre“buone azioni”, tante quante le

personecheabbiamovisitato, aiutato, consolato inquestigiorni…Gesù,chehavolutocondividerelano-stravita,scegliendolapartepiùumileepoveradellasocietà,ciaiutiaviveredavericristianietestimonia-reconcoraggiolanostrafede,perchéquestoNatalesiaunNatalepiùvero…Auguri!

Alfredo

Produzione e vendita direttadi reti, materassi

e sistemi di riposo COMPLETIdi schermatura biomedicali

pONTIDA (Bg) Via Bergamo, 849 - tel. 035 795128 - fax 035 795509 - giusy@legarfl ex.itAperto dal lunedì al sabato dalle 8.00 alle 12.00 e dalle 13.30 alle 18.30

Massima qualitàal minor prezzo

DORMIRE BENE PER VIVERE MEGLIO

Siamo aperti anche a

LECCoVia Papa Giovanni XXIII, 14/16

Tel. 0341 350273

Bonate Sotto l’

Cari

tà e

Mis

sion

e

16

Centri di Primo Ascolto e Coinvolgimento Caritas

Le attività del volontariato che promuovono

la cittadinanza attiva: ACCoGLIENZAVogliamo rifl ettere su questo tema guidati dal libro “La fatica della carità”

di Luciano Manicardi della Comunità di Bose

“Chiediamoci allora: perché dare ospitalità? Perché l’ospitalità è stata ed è tuttora sentita in molte cul-ture come un dovere sacro, un gesto di solidarietà a cui è semplicemente impensabile sottrarsi? In radice, credo che la risposta sia semplice: perché si è uomini, per divenire uomini, per umanizzare la propria umanità e per rispettare e onorare l’umanità dell’altro. ogni uomo, in quanto venuto al mondo, è lui stesso ospite dell’umano che è in lui: noi diamo ospitalità perché sappiamo di essere ospitati a nostra volta. Dare ospitalità è l’atto con cui un uomo risponde alla propria vocazione umana, realizza la propria umanità accogliendo l’umanità dell’altro. Il considerarsi ospiti dell’umano che è in noi e negli altri, a uscire dalla perversa indifferenza e dal rifi uto di quella virtù che ci induce a comprometterci con l’altro nel suo bisogno…”

Questeparoletrattedaunlibrodannove-ramenteilsensoaquelvaloredell’ospitalitàchenonèsolo“cristiana”, maèuniversale,in quanto l’uomo bisognoso di ospitalitàviene dal mondo che è di tutti. Il richia-mo forte del periodo natalizio è un ulte-rioresollecitoall’ospitalitànelleformechevengonorichiestedallamobilitàumanainatto.Mavogliamosoffermarciunpocosuunmalechecorrodelanostrasocietà,cheèquello “dell’indifferenza”, edaquestaderivanotantesituazionidipovertàcheinun’ultimaanalisivogliono direnonabbiamo“ospitato l’altro” comeundoverediciascunoeditutti.Eccocheandareinprofonditàperanalizzareitantimalidellanostrasocietàdiventanecessariooggichecitroviamonelmezzodiunacrisichecoinvolgeunpo’tutti,perdirciancoraunavoltachecosì“non va bene” echeognunoètenutoafarelasuaparteperleresponsabilitàcheciascunohadifronte a se stesso, alla società e più in generale almondoincuiviviamo.Èl’invitoallasolidarietàchesipuòesprimereintantimodi,adognunocogliere l’opportunitàdicompiere“quell’azione buona” che permette all’altro di es-serericonosciutonelsuobisognoperpoiandareadanalizzarelecausechehannogeneratoquellasitua-zione.EccocheilNataleormaivicinoèunulteriorerichiamoacambiarementalitàedadadoperarciperrimuovereletanteingiustiziechecisononelmondocominciando da noi stessi, eliminando le cause cheincontriamoogni giornodentro la nostra comunitàche ha bisogno di crescere ancora per un primo efondamentaledovere “generazionale” perilquale cuiciascunohaunobbligo.Unaltrodovereparticolareèquello di far crescere la parrocchia come comunitàcristiana,chenonètrasformareilnostropaeseinuninsiemedi individuiuguali,maavereacuore lavo-

cazione stessa che è la parrocchia perchésia una vera testimonianza. Così che l’ac-coglienzadelle personediverse (e l’elencosarebbemoltolungoincludendotanteca-tegorieedituttiicolori)diventanaturaleperchénellenostreazioninonfaremosoloassistenza,ma“azione promozionale” cioèprendereacuorelastoriadell’altroelafapropria.Edèlafaticadellacarità,chenonèsem-

plicemente il gesto di dare l’obolo, certamente im-portanteperaiutarenelle forme tradizionaliquantinonriesconoacampare,maoggidobbiamopensareanche a forme diverse di aiuto permettendo quellacrescitacherendaciascunoautonomoeingradodipotersoddisfareipropribisogniequellidellafami-glia.Eccoche l’ospitalitàsi traduce intantigestidiattenzioneall’altroperesseresemprediaiutoversocoloro che in tanti momenti della vita sperimenta-nolafaticadivivere,perchéprovatidalpesochelischiacciadinonpoterarrangiarsidasoli.Adognunocoltivarenelcuore lasperanzacheèpossibilecam-biareinmeglioperprodurre“la coscientizzazione del male” chec’èinnoieletantecausesonoilprodot-todelleingiustiziechecisononelmondo.Eccochel’accoglienzanonè solocedere sempreaciòchecivienechiestomaèsoprattuttounapresadicoscienzael’assunzionedipreciseresponsabilitàinognunodinoi per favorire l’aiuto che non è sempre frutto dinoistessimaunconcorsodipiùsoggetticheinsiemeoperanoperlostessofine.Cosìilvolontariatodiventaunsemegettatonellaco-munitàperprodurrealtrisemierimuovereimalidel-lanostrasocietà,peresseretestimonianzadiamore.“Vai e fatti prossimo”. Gli operatori del Centro

di Ascolto e Coinvolgimento Caritas

l’ Bonate Sotto

Carità e Missione

17

Dal Gruppo Missionario

Note da un viaggioin Albania

Riportiamo uno scritto di fratel Evasio Rota, confratello marianista del nostrocaro Giorgio Arsuffi , di ritorno da una visita alla comunità dei Padri Marianistiin Albania… Con l’impegno di sostenere la loro opera anche in questo Natale

Sono stato conGiorgioArsuffi lo scorsomaggio in visitaallanostracomunitàdell’Albania,perprenderevisionedeiprogettiper ilfuturoeper incoraggiare l’operadeinostriconfratelli. Ilviaggioèduratocircadueoreemezza,convolodaRomaetrasferimentoinauto.Lacasadellanostracomunitàèconfortevole,moderna,concamereindividualieservizialpiano.Alpianoterraèpre-sente una tipografia che dà lavoro ad alcuni dipendenti:economicamenteèautonomaesopportaimodestistipen-di;lestampesonoinbiancoeneroeacolori.LaparrocchiaèseguitadapadreJesus,unsacerdotespagnolocheprestaserviziopastoraleecatechesiinaltritrecentriasuddellacittà,nonlontanidallacomunitàmarianista.Inparrocchiaèaiutatodaalcunesuorecheconosconol’albanese;nelleomeliedellemesselesueparoleinspagnolosonotradottesimultaneamenteperilpopolodaunaragazza.L’Eucaristiaèfrequentatadamoltifedelielagrandemag-gioranzaècostituitadagiovani.Glianziani,uominiedon-ne,impressionanoperladevozione,perisegniampidicro-ce: “Noi siamo quelli usciti vivi dalla grande tribolazione(persecuzionemarxista)eabbiamoconservato lafede”,cidiconoconcommozione.Luciano,nostroconfratello,cihapoiaccompagnatoalpia-noterradiunenormepalazzo,dovenel‘doposcuola’conlemaestreincontracirca200bambinirom.Insettebelleaulearredatedibanchiesedienuovi(ancoradapagare!),iniziaquotidianamenteillavorodirecuperodeibambinirifiutatidallascuolapubblica,esolamentedopotreannipossonoguadagnareillorospazioascuolacontuttiidiritti.ÈilCentroS.Nicola,doveibambiniromvivonodabambini,lasciandol’accattonaggioeilpiccolofurtopersopravvive-re. Insetteannigli iscrittialla scuolapubblicasonostati180.Unadata importanteèstato il2007,anno incuihapresoilviail“Pattopertuofiglio”firmatodaigenitoridibambiniromchesiimpegnanoamandareilfiglioascuolaealdoposcuolaeanonchiederel’accattonaggioperlestradeeaseguirliascuola.L’adozioneadistanzaquidàfruttivistosiper ibambinieperigenitori:illavorofattodaiPadriMarianistiinAlbaniaèapprezzatopubblicamentedallaChiesalocaleedalleau-

toritàciviliepolitiche,equestoèunulteriorestimolopernoiadesserepre-senti,pertestimoniarel’amorediGesùancheinquestospicchiodiEuropa.Al termine della mia visita mi sonoulteriormente convinto che in Alba-niac’èunposto,unruoloprecisoperilaiciMarinisti:econl’aiutoditantepersone generose possiamo davveroesserediaiutoperlacrescitaumanaedifededitantipiccoli,altrimentiab-bandonatiaséstessi…Conquestisen-timentibuonNataleavoitutti!

Ermanno LocatelliGruppo missionario Bonate Sotto

La comunità marianista in Albania

Bonate Sotto l’

Cari

tà e

Mis

sion

e

18

Dall’UNITALSI

La Vergine Maria nell’arteIn questo articolo natalizio proponiamo la fi gura di Maria nella pittura,

con particolare riferimento ai primi secoli del cristianesimo

RaggiungereMariaattraversolapitturasignificapercorrereuncamminopressochéparalleloaquelloditantiartisti,cheaMariasisonoispiraticomepuntodiriferimentoecomestellaluminosanellanotte.EsindaiprimisecolidelcristianesimolaVergine,raffiguratasutavole in legno,sutele,sumuri,sembraquasisivogliastaccareleistessadall’operad’arteperentrarenellamenteenelcuoredelvisitatore.Mariasiabbandonaanoiconlasapienzadell’intuitomaterno.Anoichenondobbiamoseguireleli-nee,icolori,leformedelritratto,machedobbiamosoprattuttomettereilnostrosentimentod’amoreneiconfrontidiMaria,pergiungeresinoalfondodell’animadeldipinto.ÈcosìchevacontemplatalaMadonnanell’arte,lasciandocipervaderedalladolcezzedelsuovolto,dalsuosguardomaterno,dall’immensitàdiciòcheleirappresenta.LeprimedueimmaginidiMariachesiconoscanosonoquelleriprodotteattornoall’anno220d.C.nellecatacombediPriscilla,aRoma,sulla via Salaria. Esse sono due immagini prettamente natalizie: la prima raffigura la Vergine colBambinoingremboeunprofetacheindicanelcielounastella.Laseconda,cheriportiamo,raffiguraMariaconilbambinoGesùinbraccioeiMagicheaccorronoperoffrireoro,incensoemirra.ConquesteimmaginideiprimisecolidelcristianesimovogliamoaugurarviunbuonNatale,conlasperanzadisapervivere,conlastessasemplicitàefededelleorigini,ilnostrocamminoincontroalSignorecheviene!Allaprossima!

Gianni Arrigoni

VISITA MENSILE ALLE CASE DI rIPoSoRingraziamoquantisistannounendoaivolontaridelgruppoUNITALSInellavisitamensileallecasediriposo:loscorsomeseeravamoinventi!L’invitoèancorarivoltoaquantivoglionoaggiungersi(lemacchinenonmancano!!!).Ciritroviamoalle14.15vicinoall’ingressodell’Oratorio. Le pros-sime visite sono fi ssate per DOMENICA 15 GENNAIO E DOMENICA 26 FEBBRAIO 2012.Inostrianzianiaspettanoancheteperunsalutoeunsorriso!!!

L’interno delle catacombe di Priscilla a Roma L’affresco di Maria con i magi all’interno della catacombe di Priscilla

l’ Bonate Sotto

Carità e Missione

19

Dalla residenza Socio Sanitaria per Disabilipresso il Centro Bernareggi

Tantissimi Auguri!Carissimi lettori siamo nuovamente con voi pronti a raccontarvi le ultime notizie.

L’educatrice professionale Catia Sinigaglia

BISCoTTI SPEZIATIINGrEDIENTI:350grfarina150grzucchero150grburro4tuorlid’uovo1cucchiainocannellaozenzero1pizzicodisale

Mescolarelozuccheroalburro,unireituorlidell’uovo.Unirelespezieedilsaleallafarina.Impastarevelocementeefarriposare lafrolla infrigoriferoperun’oracirca.Stendere lapastatraduefoglidicartafornoeconglistampiniformareibiscotti.Infornarea180°per10/15minutiebuonappetito!

Visalutiamolasciandovilaricettadeinostrifavolosi...

Questo meraviglioso autunno sta volgendo altermine, gli alberi hanno perso foglie e colo-ri,mailsoleilluminaancoralenostregiornatee ci regala stupende giornate all’aria aperta;siamoappenatornatidaunabellissimagitaaSanGirolamodoveabbiamovisitatoilcastellodell’Innominato. È stata una bellissima ed in-teressanteesperienza soprattuttoper ilpano-ramamozzafiatocheabbiamoosservatoeperl’abbondantepranzocheciattendevadopolalungaefaticosacamminata.Ilrestoprocedemoltobene,legiornatescorro-novelocitraattivitàetantodivertimentoeinunattimosiamonuovamenteadicembre.SonoiniziatiipreparativiperaddobbarelastrutturaeprepararelagrandefestadiNatalechecoin-volge tutti gli ospiti, i famigliari e gli opera-toridellaR.S.Decosìsistagiàrespirandoun’atmosferadiversa:ovunquecisonoaddobbiinpreparazione, dalla cucina fuoriesce il profu-modeibiscottispeziati,dallamattinaallasera

ascoltiamoicantinataliziesonogiàspuntaticappellinidiBabboNatale…insommaquic’èilsolitodelirio!!Quando termina l’anno, tutti noi abbiamo latendenzaafermarciarifletteresuidodicimesiappena trascorsi, ripensiamo a quanto abbia-mo fatto, a quello che è successo e così nonpossiamocheripensareatuttelepersonecheabbiamoconosciuto,atuttalagentechecihacoinvolto in tantissime iniziative ed eventi enon possiamo che ringraziare tutti….perchè èsolo attraverso la condivisione che avviene laveraintegrazione.A tutti voi che pazientemente leggete di noiognimeseauguriamodipassaredellefestese-rene incompagniadellevostrefamiglie.Que-stael’occasionegiustaancheperfarelostessoaugurioallenostrefamiglie,aimedici,aicon-sulenti,aglioperatoriedaivolontaricheciac-cudisconoquotidianamentecontantoaffettoecalore:graziedicuoreatuttivoi!

Bonate Sotto l’

Vita

della

Com

unità

20

IL SANTo DI DICEMBrE

STorIE di PAPI: Gregorio XV,Alessandro Ludovisia cura di Vico roberti

Per Natale, la storia del Papa checambiò per sempre le regole delConclave. Si chiamava AlessandroLudovisiederabolognese,figliodelconte Pompeo e di Camilla Bian-chini. Studiò filosofia e teologiaal Collegio Romano, si laureò nel1575inutroque iureall’UniversitàdiBologna. Il termine latinonelleuniversitàeuropee indicavaed in-dicaancoraoggiilaureatiindirittocivileeindirittocanonico.IlPapaPaolo V Borghese era morto il 28gennaio 1621 e lui entrò in Con-clave conaltri 51Cardinali sui70aventi diritto. La gente mormora-va i pronostici più vari…il Delfinoera veneziano? Non andava bene,perchésanMarcoèlontanodasanPietro! Il de la Roche Foucault èfrancese, non si può! Il romagno-lodiVarola?Nondegnodiparola!EilCardinalediTivolidicognomeRoma? No, perché Roma non co-nosceRoma! Sorrisi emaldicenze.C’era certo il grande Bellarmino,maera sordo egesuita, nientedafare!Elui,Ludovisi,arcivescovodiBologna, e bolognese di nascita?Dovete sapere che 50 anni prima,sotto Gregorio XIII Boncompagni,bolognese anche lui, Roma si erariempita di bolognesi, superbi edesageratamente insolenti: lui perònonsembravacosì!Ilnovefebbraio1621, la scelta fu piena: GregorioXV,papaLudovisi,il234esimodopoPietro.Salutefragile,visopallidoepacifico, nemico di nessuno, cor-diale come tutti i bolognesi, glimancava solo proprio il loro belcolorito, aveva pelle gialliccia chelofacevaanchepiùvecchio,pochicapelli,barbettasecca,visoscava-to, come lo immortalò il grandeBernini. Che carriera però! Nel 12marzo 1612 era stato nominatoarcivescovo di Bologna. Nell’ago-sto 1616 Nunzio Straordinario in

Savoia per dirimere la controver-sia sul Monferrato tra il duca diSavoia Carlo Emanuele e il re diSpagna Filippo III. Nel Concisto-rodel1616papaPaoloVloavevafattoCardinale,edoraeccoloPapa.Viene incoronato nella basilica diSanPietro il14febbraioeprendepossesso dell’arcibasilica del Late-rano il 14 maggio. Inizi però nondel tutto felici, perché subito no-minòil25enneLudovico,figliodelfratellomaggiore,suoCardinalNi-pote,traimormoriidentroefuorilaChiesa.QuestonipoteinseguitofececostruirelosplendidoPalazzoLudovisi, che restaurato, diverràpoil’attualeMontecitorio.Mator-niamoaGregorioXV: fualfiancodell’imperatore tedesco contro iProtestanti, e del Re di PoloniacontroiTurchi.Luisicimentòsubi-toingrandiimprese,canonizzòperesempio Ignazio di Lojola, fonda-toredeiGesuitieFrancescoSave-rio, l’apostolo dell’ oriente, Teresad’Avila,eFilippoNeri,ilSantodellagente romana: quattro giganti! Itempi erano agitati, ancheperchédal 1618 imperversava la Guerradei Trent’anni, tutti contro tutti elaFedesempre inmezzo.L’espan-sioneProtestantearrivòaVenezia,dovepredicavafraPaoloSarpi,ungrattacapodaniente!Lui,allalucedi quei suoi santi, pensava ancheingrandeenel1622,conlabollaInscrutabili Divinae Providentiae, fondò la Congregazione Propa-ganda Fide,incaricatadelladiffu-sionedellaFede.Nelcorsodelsuopontificato volle porre un arginealle ingerenze degli Stati cattolicinell’elezionepontificia.LaSpagna,la Francia e l’Austria, infatti, adognielezionepapale, esercitavanola loro decisiva influenza trami-te i rispettivi Cardinali presenti inconclave, infrangendo il principio

di fede secondo ilquale l’elezionedel nuovo pontefice avviene peropera e virtù dello Spirito Santo.Atalfineemanònel1621labolla Aeterni Patris,seguita,l’annosuc-cessivo,dallabollaDecet romano-rum Pontificem,mediantelequalivenivariaffermatalanecessitàdel-laclausuraperilConclave,nonchél’obbligo dell’elezione medianteunamaggioranzadeidueterzidelSacro Collegio. E la salute? Resseancora per poco, perché nel 1623il declino fu veloce: calcoli renalidolorosi, problemi di respirazione,febbrefortissimael’8luglioinunatorridagiornataestiva, iltrapasso,nel palazzodelQuirinale.Causa ilMaldellaPietra.PapaLudovisi,dueanni e cinque mesi precisi, fu se-polto nella chiesa di Sant’Ignazio.Aveva69anni.UnPapapropositivo,eccovi per finire, un’ultima curio-sità:persottrarreai“fruttaroli”diCampode’FiorilafontanadiGia-comodellaPorta,dettadeiDelfini,cheerausataperdepositarvifruttae verdure al fresco, fece metteresull’elegantevascaovaleinmarmo,uncoperchioditravertino;daallo-rairomanilachiamano“Fontana della Terrina”,perlasuaformacheoraricordaunazuppiera.Asportatanel 1899 per far posto al monu-mentoaGiordanoBruno,èvisibileoggi inpiazzadellaChiesaNuova,col suo bel coperchio. E ….AuguridibuoneFesteatutti!

l’ Bonate Sotto

Vita della Com

unità

21

Dr. Sarah Viola (7 novembre 2011)

La crisi economica e le suericadute psicologiche

Cisonodeglielementioggettivichetestimonia-nolacrisi:precarietà,riduzionedistipendio,vo-latilitàdeimercatiecc.Nonsiamoincrisiperlaprimavolta,maquestasembrapiùpesanteeciòci induce a pensare che ci debbano essere ele-mentidivalutazionesiasoggettivicheoggettivi.Come si supera la crisi? Che cosa ci dicono gli“esperti”?Lacrisisisuperaspendendodipiù!Op-pure:lostatohadatotroppisoldiaicittadiniinpassato,maora…Oppure:bisognaritornareaunmodellodivitapiùparco…Siamospaventatiinmodoeccessivoperchénonsivedeundopooltrelacrisi.Dopolaguerranes-sunodeigiovanihamaipensatodiaddossareaigenitorilaresponsabilitàdeldisastro,matuttisisonodatidafareperrimediare.Ilsistemaattua-lehaindottofalsibisogni.Maperchésiamocosìspaventati? Siamo sopraffatti, pieni di sensi dicolpa verso le nuove generazioni. Ora manca ilsensodellastoriaincuigliantichisapevanochelavitaè fattadiperiodi “buoni”e “cattivi”.Noinonattribuivamolacolpaaglialtri,macisenti-vamoarteficidellanostravita.Oggisiamofermi,igiovanisisiedonoenoisiamoattoniti.Lacrisichecosacipuòtogliereechecosacipuòdare?Lacrisipotrebbeessereunafortunaepotrebbeaiutarci a riflettere. Siamo nel benessere mate-riale,maabbiamodistrutto la famiglia, le rela-zioni interpersonali, lacomunicazione.La TV fa conversazione nei suoi salotti e noi siamo con-versati dagli altri. Checosatemiamodiperdere? Le cose.Lecosehannofunzionifondamentalidiidentifi-cazioneeperciòesercitanounpoterediseduzio-nesull’altro.

1. Lacosahapreso lacapacitàdi seduzioneedifascinazione:essasostituiscemepersona.Oggiquestotipodimeccanismoèfrequenteperchégliuominieledonnesonomoltosen-sibilialfascinodellecose.

2. Lecosedannosicurezza.Unavoltanessunosisognavadiconquistarel’altroconlecose;nonc’eravogliadiusarelacosacomesosti-tutodellapersona.

Oralaesibiscoperchéèdimechenonmifido;quindilacosaèunsostitutodell’IO.

In passato c’era differenza tra il ricco e l’arric-chito: il riccononesibiva le cose, l’arricchito siservivadiessepermostrarsiallasocietà.Oggilecosestannoalpostodellapersona,dellarelazio-ne,dell’impegno.La relazione con i figli è molto veicolata dallecose;c’èunmercimoniodell’affettoattraversoilcomprarelecose(tivogliobene,perciòtifaccioregali).Ciòèsganciatodal“ticonquistilecose”tragliadultieigiovani.Lacosadeveessereoraesubito,mancailconcettodiconquistaconfatica.Dunquecomeaverelecose?Intuttiimodi,an-checonladelinquenza,vedilebandedigiovanicherubanociòchenonhanno.Setuttoè“cosifi-cato”,senzalecosechisonoIO?Seperdolecose,perdomestesso,perciònonpossoammetterechec’ècrisiechequalcosaècambiato.Èperquestochecisidispera,perchélecosehannopiùvalo-redellapersonaehannosostituito larelazione.Difronteallacrisiilegamisifrantumanoperchéfondatisuscambidicose.Nonbastanolebancheperusciredallacrisi,madobbiamospostarcidalfalsobisogno.Lecoseuccidonoidesiderieibiso-gniattualienonsonoportatricidifelicità.Aifigliabbiamotoltoildesiderioel’abbiamosostituitoconl’illusioneseguitadalladelusione.Ildesiderioèpulsioned’amore.“MenomalecheDiononsoddisfainostridesideri,perciòessire-stanoefannodamollaperilnostrospirito”.L’a-vere,unavolta,erafruttodiunprogettopercui,ancheselosiperdeva,nonsubentravaladispe-razioneperchél’uomoeracapacedifareunaltroprogetto.Perderelecoseoggiportaall’angoscia,perchéessendociidentificaticonesse,perdendoquesteperdiamonoistessi. Inostrifiglipreten-dono: li abbiamo allevati egoisti, pretenziosi,giudicanti,incapacidisolidarietà,perchélecosenon lihannoresi felici.Comeusciredallacrisi?Facciamocrescereindividuienonschiavi.Faccia-mounprogettodieducazioneperinostrifigli.Illavoroènobileinsé,perciòinostrifiglidevonoadattarsiafareunlavoro,nonnecessariamentequello chehanno in testa loro e che forsenontroverannomai.Trasformiamolacrisiinunaoc-casione,èl’immobilitàcheuccide.

Sintesi a cura di A & A

Bonate Sotto l’

Vita

della

Com

unità

22

Un’esperienza che continua

diHenryJ.M.Nowen(19apuntata)

Il Piccolo restoSintesi di “Viaggio Spirituale per l’uomo contemporaneo”

L’ospitalità, come accoglienza e scambio reciproco, può essere vissuta anche tra insegnanti ed allievi. Sappiamo bene che, in una società che offre tanti interessi e distrazioni, l’educazione nell’ambito sco-lastico è, come per la famiglia, uno dei compiti più diffi cili.Nella scuola i ragazzi vivono anni importanti del-la loro vita; purtroppo però vengono vissuti spesso senza entusiasmo, perché percepiscono l’educazio-ne come una serie di doveri da svolgere ed è sempre più diffi cile per gli insegnanti riuscire a risvegliare quella curiosità, quella voglia di sapere che dovreb-bero spingere gli studenti a lavorare con serietà. La ricerca del valore e del signifi cato della vita, che per un ragazzo dovrebbe essere fondamentale, l’atten-zione per un cammino di crescita dei propri fi gli, che dovrebbe essere la preoccupazione principale dei genitori, vengono soffocati dall’ansia di ottenere buoni risultati scolastici.È evidente che, se l’obiettivo, anziché essere quello di apprendere per una crescita e una maturazione personale, è rappresentato esclusivamente dal di-ploma, gli studenti vedranno l’insegnante non come una guida che li accompagna nel loro cammino, ma come un padrone esigente.Il problema più grave dell’educazione è quello di dare risposte senza che si siano formulate domande. Spesso i docenti affrontano tematiche anche impor-tanti, di cui però i ragazzi non hanno fatto esperien-za e diventa allora comprensibile il loro disinteresse. È fondamentale perciò che insegnanti e studenti possano entrare in uno spazio di comunicazione dove le esperienze degli uni e degli altri diventano fonte di crescita e di maturazione, in un rapporto di fi ducia reciproca. È possibile essere ospitali gli uni verso gli altri nell’ambiente scolastico?È diffi cile, ma non impossibile. L’idea che ha valore solo chi produce, relega qualche volta al secondo posto lo sviluppo personale, dando spazio alla capa-cità di guadagnarsi voti da una parte e di che vivere dall’altra. Di conseguenza gli interrogativi sul per-ché si vive, si ama, si lavora e si muore raramente vengono affrontati. Il compito primario dell’inse-gnante dovrebbe essere quello di dare la possibi-lità agli alunni di dar voce a queste domande e di cercare insieme le risposte. La missione di chi inse-

INSEGNANTI E ALLIEVIgna comprende due passaggi importanti: quello che rivela e quello che conferma. I ragazzi, in genere, nell’ambito scolastico pensano di avere esclusiva-mente il ruolo di chi deve ricevere. Il docente deve allora rivelare loro che hanno anche qualcosa da offrire sia ai compagni che all’insegnante, il quale deve prestare attenzione alle loro esperienze, ai loro desideri, aspirazioni e convinzioni. I ragazzi si con-vinceranno di avere qualcosa da dare solo quando incontreranno maestri capaci di ricevere e di dare valore ai doni ricevuti. In questo contesto diventa fondamentale l’incoraggiamento e l’appoggio per-ché, scoprendo prima e sviluppando poi le doti ri-velate, il ragazzo possa camminare da solo con più fi ducia in se stesso. A questo punto è importante la conferma da parte dell’insegnante, che può essere espressa con atteggiamenti di apertura, con parole di ringraziamento, con consigli o raccomandazio-ni nella convinzione che i doni rivelati meritano sempre cure e attenzioni costanti. La rivelazione e la conferma hanno una grande importanza anche nell’educazione religiosa, intesa come offerta di uno spazio dove i ragazzi possono rivelare a se stessi e agli altri la capacità di amare, donare e creare e dove la conferma infonde loro il coraggio di conti-nuare la ricerca.In questa ricerca e attraverso le esperienze persona-li capiranno che Gesù non si è limitato a predicare, ma ha toccato con mano il dolore dell’uomo; il Van-gelo è un messaggio di speranza che coinvolge ogni condizione umana e la Chiesa è una comunità che accoglie sempre.

l’ Bonate Sotto

Vita della Com

unità

23

Voglio augurare un buon Natalea chi è in un letto dell’ospedale

a chi ha un cuore debole e malatoa chi è più fortunato,

auguri a te anziano che stai ad aspettarepersone che ti vengono a trovare,all’uomo della strada, al barboneche dorme nella casa di cartone,

auguri a te alluvionatocon la sua forza l’acqua, la tua casa ti ha sfasciato,

buon Natale a chi spera una volta tantoin un sorriso, o una carezza soltanto,

auguri a chi crede nell’Amorea chi ha un sogno nel cuore.

A chi ha un desiderio tanto bramatosulle ali d’angelo venga portato

davanti alla culla del bambino Gesù

Buon Natalefa, che gli uomini si amino sempre più.

Anche quest’anno con il freddo invernaleè arrivato il Santo Natale

nella notte Santa colma di magiaansia e tristezza volano via;

quel bambino, tutti i cuori vuole allietarecon il suo Amore li vuole abbracciare

da Lui, sia confortato ogni uomodal più bravo al meno buono.

il bambino benedetto porti gioia ad ogni tettoe, nei cuori dell’umanità

ci sia pace e serenità.e... su una nota magica e speciale

auguro a tutti BUON NATALE!!!

Maria Capelli

4 dicembre: il momento della festa perl’80° compleanno di don Donato Forlani

L’Ensemble “Sacro Cuore” ha tenuto l’elevazione musicale “Canti di Natale” sabato 17 dicembre, riscuotendo grande successo di pubblico che ha dimostrato il suo gradimento con lunghi e calorosi applausi. All’organo il maestro Ste-fano Bertuletti, al fl auto Alessandra ravasio e direttore dell’ensemble il diciottenne Francesco Sangalli.

Canti di Natale

Domenica 1° gennaio 2012 il ma-estro Stefano Bertuletti terrà un concerto nella National Cathe-dral di Washington (USA).Noi bonatesi siamo orgogliosi che la fama del nostro maestro Bertuletti è andata oltreocea-no, dopo aver tenuto concerti in Francia, Germania e Svizzera. Lo accompagniamo col nostro pen-siero e gli facciamo tanti auguri.

Bonate Sotto l’

Vita

della

Com

unità

24

Prospetto della popolazionedi Bonate Sotto dal 1805 al 1861

NoTIZIE DI STorIA LoCALE

acuradiAlbertoPendeggia

Note riguardanti lo stato della popolazione di Bo-nate Sotto, tratte da altre fonti.

Anno 1805–31maggio.“Anime in tutto viventi n. 1082.”Daunelencodeibeniparrocchialiafirmadidon Giovanni Battista Pelandi, Prevosto di BonateSotto.(ArchiviodiStato–Milano–BonateInferiore,Partemoderna,Faldonen.499.)

Anno 1816“Regno Lombardo-Veneto - Stato della Popolazione – Bonate di Sotto – Distretto V° di Ponte S. Pietro. - Villaggi n. 1 – Case n. 119 – Famiglie n. 216 - Ec-clesiastici n. 9 – Nobili n. 1 – Funzionari pubblici e dottori graduati n. 1 – Possidenti di beni ereditari (da più di 10 anni) n. 35 – Enfiteuti Livellarj n. 9 – Coloni n. 78 – Allievi per li studi e per le belle arti n. 1 – Figli unici dei possidenti beni ereditari n. 10 – Figli unici dei coloni 11. Al sesso mascolino: da anni 1 a 17 n. 239 – da anni 18 a 24 n. 62 – da anni 25 a 34 n. 55 – da anni 35 in più n. 109.Al sesso Femminile in generale n. 343 – Somma dei Nazionalj n. 1163.”(ArchiviodiStato–Milano–PopolazioneStatogene-raledellesingoleProvincieLombardo-VeneteBerga-mo–Brescia–Partemodernacartellan.47).

Anno 1819BonateSotto“...il suo territorio è fertile in biade, e in gelsi, e dà anche del buon vino, comecchè situa-to in pianura. Quindi i suoi mille duecento abitanti sono quasi tutti agricoltori. Le donne si distinguono nell’arte del tessere e dell’imbiancar le tele.”(Nota tratta dal “Dizionario Odeporico, o sia Stori-co - Politico-Naturale della Provincia Bergamasca” diGiovanniMaironidaPonte.Bergamo1819-1820.Trattoda“Opinione”n.28-33ArchivioStoricoBrem-batese,1975pp.16-17.

Anno 1826“ Bonate di Sotto - Prospetto del riparto territoriale e superficie del suddetto Comune, numero delle case e stato della popolazione per l’anno 1826.Autorità del Circondario n. 1 – Comuni n. 1 – Luoghi e Frazioni dei Comuni n. 9 – Villaggi n. 1 – Case n. 119 – Focolari ossiano famiglie n. 218 – Sacerdoti n. 9 – Nobili n. 1 – Impiegati n. 4 – Cittadini Artieri e Artisti n. 19 – Contadini n. 614 – Esercenti mestieri in

casa n. 7 – Tutte le altre classi di uomini n. 16 – Fem-mine n. 630 – Somma totale di tutta la popolazione n. 1300.Forestieri d’altri paesi ereditarj che non sono com-presi nei Ruoli della popolazione e tassa personale n. 5.” Dall’Ufficio della Deputazione Comunale, li 23 Gennaio 1827 – Deputati: Francesco Serighelli – Ca-vagna Prete Francesco.”(ArchivioComunale–BonateSotto–Faldonen.1).

Anno 1847BonateSotto-“Superficie pertiche nuove 8.828,20. – Estimo scudi 52563. 0.1.Comune con Convocato e 1351 abitanti, tra i quali 392 collettabili.” Il“Convocato”eraunaassembleadituttigli“estimati”cioèunaspeciediassembleage-neraledeipossidenti, congli stessipoterideinostriConsiglicomunali.i “collettabili” di cui si fa cenno per ogni Comunesonocosidefiniti:“I collettabili ossia maschi dai 14 ai 60 anni de’ comuni non murati, i quali pagano il testatico.” E sappiamo che il”testatico” eraun’im-posta – derivata dall’antico “tributum capitis” deiRomaniechecontinuòalmenofinoalsecoloscorso–sulredditodicaratterepersonale;mentreil “foca-tico”corrispondevaallanostra“impostadifamiglia.”Tributocomunaledaannioramaisoppresso.”(Dalla“CorografiadellaLombardia”anno1847-Datienotetratteda“L’Opinione–IsolaBrembanadell’Ot-tocento”–N.28-33–Gennaio–Dicembre1975,pag.50,ArchivioStoricoBrembatese,acuradelprof.Ma-rioTesta).

Anno 1854“Bonate Inferiore o di Sotto – Provincia e distretto come l’antecedente (ilriferimentoèaBonateSupe-rioreodiSopra,ProvinciadiBergamoeDistrettoIII°diPonteS.Pietro) da cui è distante un miglio più a mezzogiorno.È comune con convocato e conta 1525 abitanti. Superficie pertiche nuove 8828.20 – Estimo scudi 52.563.0.1.4. – Il suo territorio non differisce molto dall’antecedente; le donne del paese si occupano a tessere ed imbiancare le tele. Eravi anticamente una chiesa dedicata a Santa Giulia ed eretta dalla regina Teodolinda, della quale non restano che poche ve-stigia in un luogo appartato e lasciato a boscaglia. Quivi si è scavato una lapide romana..”

Tratto da “La Popolazione di Bonate Sotto durante il Regno Lombardo-Veneto” 1815-1859

l’ Bonate Sotto

Vita della Com

unità

25l’l’ Bonate Sotto

Vita della Com

unità

25

(ArchiviodiStato–Milano-DalDizionarioCorografi-co-Universaledell’Italia,VolumeI°-Lombardia–Sta-bilimentodiCivelliGiuseppeeComp.-Milano–1854,pag.65).Anno 1861Popolazione del Comune diBonateSottonell’anno1861.Censimento generale della Popolazione al 31 Dicembre 1861.

Numero delle Famiglie 243Popolazione presente 1528Popolazione assente 50Popolazione totale 1578 abitanti

Numero delle Case 1861 Case abitate Case vuote FamiglieBonate Centro unico 77 1 177Mezzovate 11 = 15Campagna-Villa 10 1 31Case sparse 9 = 20Totale 107 243

(ArchivioComunale–BonateSotto–Faldonen.10(vecchiaclassificazione–CensimentoGeneraledellaPopolazione1861–1862

I PROFESSIONISTI DEL LEGNO

BONATE SOTTO Via Delle Regioni, 5

Tel. e Fax 035.993577

di Crotti Umberto & c.

Costruzione Infi ssi Porte Finestre • Finestre legnoalluminioPortoncini d’ingresso • Falegnameria in genere

Realizzazione di infi ssi legnoalluminio

l’ Bonate Sotto

Vita della Com

unità

25

Bonate Sotto l’

Vita

della

Com

unità

26

ChiesaS.Giorgio..................................................€ 564,00ChiesaS.Cuore........................................................€ 3.340,00CandeleVotive.........................................................€ 872,00Buste(n.110).............................................................€ 990,00CelebrazioneBattesimi.........................................€ 370,00CelebrazioneFunerali............................................€ 400,00Offerteanonime.....................................................€ 250,00ChiesaS.Lorenzo....................................................€ 80,00

Generosità per la parrocchia

Periodo: NoVEMBrE 2011

A TUTTI UN GrAZIE DI CUorE

acuradiFedericoGianola

Offerte per tetto chiesa parrocchialeN.N..............................................................................€ 500,00N.N..............................................................................€ 50,00N.N..............................................................................€ 400,00N.N..............................................................................€ €50,00

N.B. Dal 4 Febbraio 2008 il totale delle offerte pervenute per il tetto chiesa Sacro Cuore ammon-ta ad Euro 77.013,00.

CAMPAGNA ABBONAMENTO AL NOTIZIARIO PARROCCHIALE: Sirendenotocheilcostodell’abbonamentoalNotiziario“INCONTRO”

perl’anno2012rimaneinvariatoad € 20 (Venti). Laraccoltadelleadesioniverràeffettuataentroil31Gennaio2012.

Grazieailettorichevorrannoconfermarelalorofiducia. Buon Natale e Buone Feste a tutti, dalla Parrocchia S. Cuore

Tironi LucaCell. 331 7790091Tel. 035 995481

[email protected]

BONATE SOPRA (BG)Via S. Francesco d’Assisi, 10

BONATE SOTTO (BG)Via Trieste

SERVIZIO AMBULANZASEMPRE DISPONIBILE

Onoranze

funebri

• pulizia fosse biologiche e pozzi • Trasporto e smaltimento rifi uti speciali• Stasamento tubazioni e fognature con alta pressione

BONATE SOpRA (BG) Via Roma, 17/D - Fax 035/9000099 - Tel. 035/4942600 - Cell. 335/8136832

di Boroni A. & C.

AuT. REG. MI 002660 pRONTO INTERvENTO

l’ 27Bonate Sotto

Nelle nostre famiglie

rICorDIAMo I NoSTrI CArI NELL’ANNIVErSArIo DELLA MorTE

BESANA TErESAved. ronzoni+16/12/2008

roNZoNI EMILIo+31/5/1994

GrITTI VITTorIo+14/12/2005

ANGIoLETTASuor LoCATELLi+18/12/2009

GALBUSSErAGAETANo

+20/12/1985

LoCATELLIIoLE

+23/12/1995

SANGALLIADrIANo

+25/12/2008

PANSErISAVErIo

+31/12/2006

DENTELLAALESSIo

+3/1/1982

MANGILI GIoVANNAved. Pizzoni+5/1/1996

IN ATTESADI rISorGErE

ArNoLDIELISABETTA,dianni74+6/12/2011viaTrieste,5

PIZZoNIANGELo

+1/2/1972

FILoMENA BACISsuor FErNANDA

+5/1/2001

LoCATELLIroSANNo

+14/1/2009

PANSErIGIACoMINA +10/12/1976

Servizi Funebri

BONATE SOTTO - Via Donizetti, 1 - Tel. 035 90.40.14 - Cell. 335 210028TERNO D’ISOLA - Via Trento, 13 - Tel. 035 90.40.14 - Cell. 339 5341345

AR

RE

DA

ME

NT

I

S.r

.l.24

040

BO

NA

TE

SO

TTO

(B

G)

Via

F.ll

i Cal

vi, 9

Tel.

035

9910

36 -

Fax

035

993

163

info

@ar

reda

men

ticap

elli.

itw

ww

.arr

edam

entic

apel

li.it