Andrea Ricci (ODT) Andrea Ricci (ePub) - Liber Liber...TEC025000 TECNOLOGIA E INGEGNERIA / Scienza...

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QUESTO E-BOOK:

TITOLO: Trattato di fortificazioneAUTORE: Galilei, GalileoTRADUTTORE: CURATORE: Brunetti, FranzNOTE:

CODICE ISBN E-BOOK: 9788828100591

DIRITTI D'AUTORE: no

LICENZA: questo testo è distribuito con la licenzaspecificata al seguente indirizzo Internet:http://www.liberliber.it/online/opere/libri/licenze/

COPERTINA: [elaborazione da] "Ritratto di GalileoGalilei" di Justus Sustermans. - National MaritimeMuseum, Greenwich, London.- Pubblico Dominio. -https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Justus_Su-stermans_-_Portrait_of_Galileo_Galilei,_1636.jpg

TRATTO DA: Opere di Galileo Galilei / a cura diFranz Brunetti. - Torino : Unione tipografico-edi-trice torinese, 1980. - v. : ill. ; 24 cm.. - (Clas-sici della scienza)

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CODICE ISBN FONTE: 88-02-03457-5

1a EDIZIONE ELETTRONICA DEL: 28 marzo 19982a EDIZIONE ELETTRONICA DEL: 31 maggio 2017

INDICE DI AFFIDABILITÀ: 10: affidabilità bassa1: affidabilità standard2: affidabilità buona3: affidabilità ottima

SOGGETTO:TEC025000 TECNOLOGIA E INGEGNERIA / Scienza Militare

DIGITALIZZAZIONE:Catia Righi, [email protected]

REVISIONE:Claudio Paganelli, [email protected] Santamaria

IMPAGINAZIONE:Catia Righi, [email protected] Ricci (ODT)Andrea Ricci (ePub)Carlo F. Traverso (revisione ePub)

PUBBLICAZIONE:Claudio Paganelli, [email protected] Santamaria

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Indice generale

Liber Liber......................................................................4Trattato di fortificazione.................................................7

Regola per tirare la linea perpendicolare....................7Modo di dividere l'angolo in parti eguali.................12Della descrizione di diverse figure di lati ed angolieguali; e prima, del triangolo....................................13Regola universale, la quale servirà per descrivere unafigura di quanti angoli eguali e lati ci piacerà..........20La cagione perché sono ordinate le fortificazioni.. . .24Qual sia l'offizio dell'architetto.................................26Delli diversi corpi di difesa......................................33Delle diversità de' tiri................................................43Quello s'intenda per pigliare le difese......................46Delle tre cause della prima imperfezione de' baluardi...................................................................................47Della fossa, scarpa, contrascarpa e strada coperta....53Dell'orecchione.........................................................55Considerazioni nel determinare le difese..................57Della pianta e del profilo..........................................61Della scala.................................................................65Prime considerazioni intorno all'accommodare diversicorpi di difesa alle fortificazioni...............................67De' rimedi contro alle scalate...................................78Della zappa...............................................................80Della trinciera...........................................................82

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Indice generale

Liber Liber......................................................................4Trattato di fortificazione.................................................7

Regola per tirare la linea perpendicolare....................7Modo di dividere l'angolo in parti eguali.................12Della descrizione di diverse figure di lati ed angolieguali; e prima, del triangolo....................................13Regola universale, la quale servirà per descrivere unafigura di quanti angoli eguali e lati ci piacerà..........20La cagione perché sono ordinate le fortificazioni.. . .24Qual sia l'offizio dell'architetto.................................26Delli diversi corpi di difesa......................................33Delle diversità de' tiri................................................43Quello s'intenda per pigliare le difese......................46Delle tre cause della prima imperfezione de' baluardi...................................................................................47Della fossa, scarpa, contrascarpa e strada coperta....53Dell'orecchione.........................................................55Considerazioni nel determinare le difese..................57Della pianta e del profilo..........................................61Della scala.................................................................65Prime considerazioni intorno all'accommodare diversicorpi di difesa alle fortificazioni...............................67De' rimedi contro alle scalate...................................78Della zappa...............................................................80Della trinciera...........................................................82

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Come si attraversi la fossa........................................86De' rimedii per proibire l'accostarsi alla fortezza ezapparla.....................................................................90Delle mine e contramine...........................................92Della batteria e suoi rimedii......................................95Delle misure particolari di tutti i membri della fortez-za...............................................................................98Della diversità de' siti e loro proprietà....................108Della fossa..............................................................112Diversi essempi d'accommodare i corpi di difesa se-condo le diversità de' siti.........................................114Del fare di terra.......................................................138Del quarto buono, strumento per la scarpa.............144Dell'ordine da tenersi nell'edificare........................146

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Come si attraversi la fossa........................................86De' rimedii per proibire l'accostarsi alla fortezza ezapparla.....................................................................90Delle mine e contramine...........................................92Della batteria e suoi rimedii......................................95Delle misure particolari di tutti i membri della fortez-za...............................................................................98Della diversità de' siti e loro proprietà....................108Della fossa..............................................................112Diversi essempi d'accommodare i corpi di difesa se-condo le diversità de' siti.........................................114Del fare di terra.......................................................138Del quarto buono, strumento per la scarpa.............144Dell'ordine da tenersi nell'edificare........................146

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Trattato di fortificazione

Regola per tirare la linea perpendicolare.

In tre diverse maniere ci può venire di bisogno di tirareuna linea perpendicolare, ad angoli retti, a squadra, ovogliamo dire a piombo, sopra un'altra linea. Il primocaso sarà, come nella prima figura [v. figura 1],

quando si averà da tirar sopra la linea AB la perpendico-lare da un punto dato in essa, come dal punto C: il che sifarà in questo modo. Aprasi il compasso a caso; e postauna delle sue aste al punto C, notisi con l'altra li duepunti D, E; ed aperto un poco più il compasso, fermandouna delle due aste ora nel punto D ed ora nell'E, faccisicon l'altra l'intersecazione al punto F, dal quale sia tiratala linea al punto C: e sarà perpendicolare.Il secondo caso sarà, come nella figura appresso [v. fi-

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Trattato di fortificazione

Regola per tirare la linea perpendicolare.

In tre diverse maniere ci può venire di bisogno di tirareuna linea perpendicolare, ad angoli retti, a squadra, ovogliamo dire a piombo, sopra un'altra linea. Il primocaso sarà, come nella prima figura [v. figura 1],

quando si averà da tirar sopra la linea AB la perpendico-lare da un punto dato in essa, come dal punto C: il che sifarà in questo modo. Aprasi il compasso a caso; e postauna delle sue aste al punto C, notisi con l'altra li duepunti D, E; ed aperto un poco più il compasso, fermandouna delle due aste ora nel punto D ed ora nell'E, faccisicon l'altra l'intersecazione al punto F, dal quale sia tiratala linea al punto C: e sarà perpendicolare.Il secondo caso sarà, come nella figura appresso [v. fi-

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gura 2],

quando la perpendicolare doverà essere tirata dall'estre-mità A. Per il che fare, aprasi il compasso come ne pia-ce; e posta una dell'aste nel punto A, fermisi l'altra in unpunto qual si sia sopra la linea, come in C, e conl'altr'asta sia notata nella linea AB il punto D; e volgen-do il compasso, notisi (come si vede) l'arco al punto E, eper li due punti D, C sia fatta passare una linea retta oc-cultamente, la quale seghi il detto arco nel punto E: dalquale segamento cadendo la linea EA, sarà a squadra so-pra la AB.Nel terzo caso [v. figura 3],

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gura 2],

quando la perpendicolare doverà essere tirata dall'estre-mità A. Per il che fare, aprasi il compasso come ne pia-ce; e posta una dell'aste nel punto A, fermisi l'altra in unpunto qual si sia sopra la linea, come in C, e conl'altr'asta sia notata nella linea AB il punto D; e volgen-do il compasso, notisi (come si vede) l'arco al punto E, eper li due punti D, C sia fatta passare una linea retta oc-cultamente, la quale seghi il detto arco nel punto E: dalquale segamento cadendo la linea EA, sarà a squadra so-pra la AB.Nel terzo caso [v. figura 3],

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si deve sopra l'AB far cadere la perpendicolare dal puntoC posto fuora di essa. Il che faremo fermando un'astadel compasso nel punto C, ed allargando tanto che conl'altra si possino notare nella linea AB li due punti D, E;sopra i quali fermando una delle aste, con l'altra si faràl'intersecazione F; e posta la riga sopra i punti C, F, tire-remo la linea CG; quale sarà perpendicolare.

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si deve sopra l'AB far cadere la perpendicolare dal puntoC posto fuora di essa. Il che faremo fermando un'astadel compasso nel punto C, ed allargando tanto che conl'altra si possino notare nella linea AB li due punti D, E;sopra i quali fermando una delle aste, con l'altra si faràl'intersecazione F; e posta la riga sopra i punti C, F, tire-remo la linea CG; quale sarà perpendicolare.

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Modo di dividere l'angolo in parti eguali.

[v. figura 4]

Sia l'angolo BAC; e posta un'asta del compasso in A, no-tisi con l'altra li due punti D, E, sopra i quali si faràl'intersecazione nel punto F; e tirando la linea rettadall'A a F, sarà da essa segato l'angolo in eguali parti.

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Modo di dividere l'angolo in parti eguali.

[v. figura 4]

Sia l'angolo BAC; e posta un'asta del compasso in A, no-tisi con l'altra li due punti D, E, sopra i quali si faràl'intersecazione nel punto F; e tirando la linea rettadall'A a F, sarà da essa segato l'angolo in eguali parti.

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Della descrizione di diverse figure di lati edangoli eguali; e prima, del triangolo.

Sia proposto dover descrivere un triangolo di lineeeguali sopra la linea AB [v. figura 5].

Aprasi il compasso; e presa la distanza di essa linea AB,fermando l'asta nei punti A, B, facciasi con l'altra l'inter-secazione al punto C, dal quale tiransi l'altre due linee aipunti A, B: e sarà fatto il triangolo.Il quadrato [v. figura 6]

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Della descrizione di diverse figure di lati edangoli eguali; e prima, del triangolo.

Sia proposto dover descrivere un triangolo di lineeeguali sopra la linea AB [v. figura 5].

Aprasi il compasso; e presa la distanza di essa linea AB,fermando l'asta nei punti A, B, facciasi con l'altra l'inter-secazione al punto C, dal quale tiransi l'altre due linee aipunti A, B: e sarà fatto il triangolo.Il quadrato [v. figura 6]

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si formerà sopra la linea AB tirando la perpendicolaredal punto A, per la regola dichiarata di sopra; la qualeperpendicolare sia AC, e taglisi eguale all'AB; ed allar-gando il compasso secondo la larghezza AB, fermatauna delle sue aste ora nel punto C ed ora nel B, si faràl'intersecazione al punto D: dal quale prodotte le lineeDC, DB, sarà fatto il quadrato.E volendo sopra la linea AB costituire la figura di cinquelati [v. figura 7],

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si formerà sopra la linea AB tirando la perpendicolaredal punto A, per la regola dichiarata di sopra; la qualeperpendicolare sia AC, e taglisi eguale all'AB; ed allar-gando il compasso secondo la larghezza AB, fermatauna delle sue aste ora nel punto C ed ora nel B, si faràl'intersecazione al punto D: dal quale prodotte le lineeDC, DB, sarà fatto il quadrato.E volendo sopra la linea AB costituire la figura di cinquelati [v. figura 7],

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detta pentagono, prima allargheremo il compasso secon-do la distanza AB, ed intorno i punti A, B con tale aper-tura descriveremo due cerchi, come nella figura si vede,quali si segheranno ne' punti G, L; e fermata l'asta delcompasso nel punto G, descriveremo il terzo cerchioEABF. Fatto questo, tireremo dal G all'L una linea retta,la quale segherà l'ultimo cerchio nel punto I; di poi perli punti E, I faremo passare la linea retta EIC e per lipunti F, I la linea FID, e produrremo le due linee retteBC, AD; e con l'istessa apertura, con la quale si descri-vono i cerchi, sopra i punti C, D faremo l'intersecazioneal punto H: e sarà fatto il pentagono ABCDH.La descri-zione della figura di sei lati si farà facilmente nell'infra-scritto modo [v. figura 8].

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detta pentagono, prima allargheremo il compasso secon-do la distanza AB, ed intorno i punti A, B con tale aper-tura descriveremo due cerchi, come nella figura si vede,quali si segheranno ne' punti G, L; e fermata l'asta delcompasso nel punto G, descriveremo il terzo cerchioEABF. Fatto questo, tireremo dal G all'L una linea retta,la quale segherà l'ultimo cerchio nel punto I; di poi perli punti E, I faremo passare la linea retta EIC e per lipunti F, I la linea FID, e produrremo le due linee retteBC, AD; e con l'istessa apertura, con la quale si descri-vono i cerchi, sopra i punti C, D faremo l'intersecazioneal punto H: e sarà fatto il pentagono ABCDH.La descri-zione della figura di sei lati si farà facilmente nell'infra-scritto modo [v. figura 8].

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Sia la linea AB per uno dei lati della figura, ed aprasi ilcompasso secondo la sua larghezza, e con tale aperturasia fatta l'intersecazione al punto C; dove fermataun'asta del compasso, si descriverà il cerchio occulto,nella circonferenza del quale con la medesima aperturasi noteranno gli altri quattro punti D, E, F, G, li qualicon li altri due A, B divideranno il cerchio in sei partieguali; di maniera che, tirate le altre cinque linee BD,DE, EF, FG, GA, sarà descritto l'esagono di lati eguali:che è il proposto.La figura di sette lati, detta eptagono, sarà descritta intal modo [v. figura 9].

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Sia la linea AB per uno dei lati della figura, ed aprasi ilcompasso secondo la sua larghezza, e con tale aperturasia fatta l'intersecazione al punto C; dove fermataun'asta del compasso, si descriverà il cerchio occulto,nella circonferenza del quale con la medesima aperturasi noteranno gli altri quattro punti D, E, F, G, li qualicon li altri due A, B divideranno il cerchio in sei partieguali; di maniera che, tirate le altre cinque linee BD,DE, EF, FG, GA, sarà descritto l'esagono di lati eguali:che è il proposto.La figura di sette lati, detta eptagono, sarà descritta intal modo [v. figura 9].

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Prima descriveremo il cerchio occulto, e tireremo il suodiametro pur occulto AB; e fermando un'asta del com-passo nel punto B, servando l'istessa apertura con che sidescrive il cerchio, si noteranno nella circonferenza lidue punti D, C; e posta la riga sopra essi, tireremo oc-cultamente la linea DE; la quale replicata sette volte nel-la circonferenza del cerchio, cominciandosi dal punto B,la dividerà in sette parti eguali; tra le quali tirandosi lelinee rette BF, FG, GH, HI, IK, KL, LB, sarà chiusa la fi-gura di sette lati eguali: che è nostro intento.

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Prima descriveremo il cerchio occulto, e tireremo il suodiametro pur occulto AB; e fermando un'asta del com-passo nel punto B, servando l'istessa apertura con che sidescrive il cerchio, si noteranno nella circonferenza lidue punti D, C; e posta la riga sopra essi, tireremo oc-cultamente la linea DE; la quale replicata sette volte nel-la circonferenza del cerchio, cominciandosi dal punto B,la dividerà in sette parti eguali; tra le quali tirandosi lelinee rette BF, FG, GH, HI, IK, KL, LB, sarà chiusa la fi-gura di sette lati eguali: che è nostro intento.

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Regola universale, la quale servirà per de-scrivere una figura di quanti angoli eguali e

lati ci piacerà.

Sia nel presente essempio [v. figura 10]

la linea AB, sopra la quale sia di mestiero descrivere unafigura di molti lati. Prolunghisi la linea AB per dritto oc-cultamente sino al punto C; e sopra il centro A, secondol'intervallo di essa AB, descrivasi il cerchio DBC; e so-pra il punto A sia tirata la perpendicolare AD: e l'arcoDC sia diviso in tante parti eguali, quanti lati vogliamo

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Regola universale, la quale servirà per de-scrivere una figura di quanti angoli eguali e

lati ci piacerà.

Sia nel presente essempio [v. figura 10]

la linea AB, sopra la quale sia di mestiero descrivere unafigura di molti lati. Prolunghisi la linea AB per dritto oc-cultamente sino al punto C; e sopra il centro A, secondol'intervallo di essa AB, descrivasi il cerchio DBC; e so-pra il punto A sia tirata la perpendicolare AD: e l'arcoDC sia diviso in tante parti eguali, quanti lati vogliamo

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che abbia la figura da descriversi; e nel presente essem-pio supponiamo che deva avere sette lati; però dividere-mo il detto arco in sette particelle eguali, ne' punti E, F,G, H, I, K. Di poi, per regola universale, ne lasseremosempre quattro dalla parte inferiore, come nell'essempiosi veggono lasciate le quattro particelle CE, EF, FG,GH; e dal punto H al punto A tireremo la linea retta. Ol-tre a ciò, posta un'asta in H ed allargato il compasso sinoal punto A, faremo le due intersecazioni alli punti L, N;ed il medesimo faremo fermata l'asta del compasso nelpunto B, segnando le due intersecazioni M, O. Di poiper li due punti L, N faremo passar la linea occulta LN, eper li punti M, O l'altra linea occulta, la quale si giunge-rà con LN in P: dove posta l'asta immobile del compassoed allargato l'altra sino al punto A, descriveremo il cer-chio, il quale passerà necessariamente per i punti B, H; ereplicata in questo la linea AB sette volte, sarà descrittala figura che cercavamo (come si vede) AHQRSTB.

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che abbia la figura da descriversi; e nel presente essem-pio supponiamo che deva avere sette lati; però dividere-mo il detto arco in sette particelle eguali, ne' punti E, F,G, H, I, K. Di poi, per regola universale, ne lasseremosempre quattro dalla parte inferiore, come nell'essempiosi veggono lasciate le quattro particelle CE, EF, FG,GH; e dal punto H al punto A tireremo la linea retta. Ol-tre a ciò, posta un'asta in H ed allargato il compasso sinoal punto A, faremo le due intersecazioni alli punti L, N;ed il medesimo faremo fermata l'asta del compasso nelpunto B, segnando le due intersecazioni M, O. Di poiper li due punti L, N faremo passar la linea occulta LN, eper li punti M, O l'altra linea occulta, la quale si giunge-rà con LN in P: dove posta l'asta immobile del compassoed allargato l'altra sino al punto A, descriveremo il cer-chio, il quale passerà necessariamente per i punti B, H; ereplicata in questo la linea AB sette volte, sarà descrittala figura che cercavamo (come si vede) AHQRSTB.

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La cagione perché sono ordinate le fortifica-zioni.

Dovendo noi discorrere intorno al modo di fortificare,doviamo prima recarci inanzi alla mente il fine, per ilquale sono state ordinate le fortificazioni: il quale altronon è che il fare che pochi possino difendersi da molti;atteso che si deve sempre supporre che il nemico, ve-nendo per impadronirsi di una fortezza, sia per condurreassai più numeroso essercito, che non è la moltitudinede' difensori. Adunque bisogna che quelli della fortezzas'ingegnino di poter contrastare al nimico co 'l vantaggiodel sito.Bisogna, oltre a ciò, sapere a quali sorte d'offese si deveresistere; se vogliamo potere talmente ordinare la fortez-za, che possa a dette offese contrastare. E venendo alparticolare nostro, poiché s'è ritrovato l'artiglieria, stru-mento da guerra di tutti violentissimo, non possonoquelle difese, che anticamente bastavano, essere ne i no-stri tempi atte a resistere: però bisogna che troviamo al-tri corpi di difesa, che a gli antichi non furono di mestie-ro.I mezzi, con i quali s'offendono ed espugnano le fortez-ze, pare che siano principalmente cinque: cioè,la batteria, quando con l'artiglierie s'apre di lontano unamuraglia, e per l'apertura si fa adito per entrare nellafortezza;

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La cagione perché sono ordinate le fortifica-zioni.

Dovendo noi discorrere intorno al modo di fortificare,doviamo prima recarci inanzi alla mente il fine, per ilquale sono state ordinate le fortificazioni: il quale altronon è che il fare che pochi possino difendersi da molti;atteso che si deve sempre supporre che il nemico, ve-nendo per impadronirsi di una fortezza, sia per condurreassai più numeroso essercito, che non è la moltitudinede' difensori. Adunque bisogna che quelli della fortezzas'ingegnino di poter contrastare al nimico co 'l vantaggiodel sito.Bisogna, oltre a ciò, sapere a quali sorte d'offese si deveresistere; se vogliamo potere talmente ordinare la fortez-za, che possa a dette offese contrastare. E venendo alparticolare nostro, poiché s'è ritrovato l'artiglieria, stru-mento da guerra di tutti violentissimo, non possonoquelle difese, che anticamente bastavano, essere ne i no-stri tempi atte a resistere: però bisogna che troviamo al-tri corpi di difesa, che a gli antichi non furono di mestie-ro.I mezzi, con i quali s'offendono ed espugnano le fortez-ze, pare che siano principalmente cinque: cioè,la batteria, quando con l'artiglierie s'apre di lontano unamuraglia, e per l'apertura si fa adito per entrare nellafortezza;

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la zappa, che si fa accostandosi alla muraglia, e con palidi ferro, con picconi, ed altri istrumenti, si rovina;la terza è la scalata, quando con le scale si monta soprala muraglia;la quarta è la mina, la quale, per la forza del fuoco rin-chiuso in una cava sotterranea (come a suo luogo di-chiareremo), rovina in uno instante una muraglia;la quinta finalmente è l'assedio, quando, togliendo a i di-fensori ogni sorte di sussidio, si constringono per lafame a rendersi.Lasciamo stare il tradimento, come maniera d'espugnareignominiosa, ed alla quale male si può trovare rimedio,sendo impossibile guardarsi da i traditori. Lasciamo, persimile rispetto, le improvise rubberie, dalle quali non nepuò assicurare la forma della fortezza, ma solamente lavigilante cura delle guardie.

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la zappa, che si fa accostandosi alla muraglia, e con palidi ferro, con picconi, ed altri istrumenti, si rovina;la terza è la scalata, quando con le scale si monta soprala muraglia;la quarta è la mina, la quale, per la forza del fuoco rin-chiuso in una cava sotterranea (come a suo luogo di-chiareremo), rovina in uno instante una muraglia;la quinta finalmente è l'assedio, quando, togliendo a i di-fensori ogni sorte di sussidio, si constringono per lafame a rendersi.Lasciamo stare il tradimento, come maniera d'espugnareignominiosa, ed alla quale male si può trovare rimedio,sendo impossibile guardarsi da i traditori. Lasciamo, persimile rispetto, le improvise rubberie, dalle quali non nepuò assicurare la forma della fortezza, ma solamente lavigilante cura delle guardie.

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Qual sia l'offizio dell'architetto.

Dalle quattro prime offese è offizio dell'architetto il fareche la fortezza venga assicurata: però nell'ordinare lenostre fortificazioni avremo sempre inanzi a gli occhi,come scopo principale, l'assicurarsi dalle batterie, dallescalate, dalla zappa e dalle mine. E sì come la maggiorparte delle offese vengono dalle artiglierie, così dallemedesime verranno le principali difese.Però per generalissimo precetto e per regola invariabileterremo il fare che tutte le parti della nostra fortezzascambievolmente si vegghino e difendino, né sia in loroluogo ancor che minimo, dove l'inimico potesse staresenza esser offeso: perché, quando potesse pure un solosoldato stare senza offesa sotto a qualche parte dellamuraglia, comincierebbe ad aprirla; e fatta una buca,dove potessero lavorar due, a poco a poco l'allarghereb-bono per 4, 6, 10 o 20, e finalmente la tirerebbono a ro-vina. Bisogna adunque che una parte della muragliavegga l'altra e la difenda; il che non può fare una linearetta, ma fa di mestiero che siano due, le quali si rifletti-no e faccino l'angolo l'una sopra l'altra: come nella pre-sente figura [v. figura 11]

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Qual sia l'offizio dell'architetto.

Dalle quattro prime offese è offizio dell'architetto il fareche la fortezza venga assicurata: però nell'ordinare lenostre fortificazioni avremo sempre inanzi a gli occhi,come scopo principale, l'assicurarsi dalle batterie, dallescalate, dalla zappa e dalle mine. E sì come la maggiorparte delle offese vengono dalle artiglierie, così dallemedesime verranno le principali difese.Però per generalissimo precetto e per regola invariabileterremo il fare che tutte le parti della nostra fortezzascambievolmente si vegghino e difendino, né sia in loroluogo ancor che minimo, dove l'inimico potesse staresenza esser offeso: perché, quando potesse pure un solosoldato stare senza offesa sotto a qualche parte dellamuraglia, comincierebbe ad aprirla; e fatta una buca,dove potessero lavorar due, a poco a poco l'allarghereb-bono per 4, 6, 10 o 20, e finalmente la tirerebbono a ro-vina. Bisogna adunque che una parte della muragliavegga l'altra e la difenda; il che non può fare una linearetta, ma fa di mestiero che siano due, le quali si rifletti-no e faccino l'angolo l'una sopra l'altra: come nella pre-sente figura [v. figura 11]

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si vede, dove la linea AB, facendo angolo con la BC, lavede e difende in tutte le sue parti, e dalla medesimaviene difesa. E questa scambievole difensione si diman-da fiancheggiare o far fianco: e così diremo la linea ABfar fianco alla BC, e per l'opposito la BC fiancheggiarela AB. E con simil modo di linee riflesse si potranno cir-condare le città e fortezze; come si vede nella secondafigura ABCDEFGHIK [v. figura 12],

nella quale non resta parte alcuna indifesa. Ma perché,mediante il ripiegarsi che fanno le linee in dentro, congrande lunghezza di muraglia, e per conseguenza conmolta spesa, si circonda poca piazza, si deve sfuggire talmodo di fortificare e circondare tutta una fortezza con

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si vede, dove la linea AB, facendo angolo con la BC, lavede e difende in tutte le sue parti, e dalla medesimaviene difesa. E questa scambievole difensione si diman-da fiancheggiare o far fianco: e così diremo la linea ABfar fianco alla BC, e per l'opposito la BC fiancheggiarela AB. E con simil modo di linee riflesse si potranno cir-condare le città e fortezze; come si vede nella secondafigura ABCDEFGHIK [v. figura 12],

nella quale non resta parte alcuna indifesa. Ma perché,mediante il ripiegarsi che fanno le linee in dentro, congrande lunghezza di muraglia, e per conseguenza conmolta spesa, si circonda poca piazza, si deve sfuggire talmodo di fortificare e circondare tutta una fortezza con

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simili fianchi; e trovar modo di accommodare sopra an-goli esteriori o linee diritte altri modi di fianchi, comeco 'l progresso dichiareremo.Quando sarà circondata una piazza di cortine, che non siriflettino in dentro, ma faccino li angoli per l'infuori, eche, per conseguenza, non possino l'una l'altra difender-si, non si potendo ancora difendere una cortina diritta daper sé stessa, sarà di bisogno ritrovare ed ordinare unamaniera di fianchi, che le scuopra e difenda. E questoche siamo per dir ora deve esser attentamente avvertito,perché è il principale fondamento e ragione di tutta lafortificazione.Supponiamo dunque una terra esser circondata di corti-ne che si ripieghino e faccino angolo all'infuori, due del-le quali siano nell'infrascritto essempio [v. figura 13]

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simili fianchi; e trovar modo di accommodare sopra an-goli esteriori o linee diritte altri modi di fianchi, comeco 'l progresso dichiareremo.Quando sarà circondata una piazza di cortine, che non siriflettino in dentro, ma faccino li angoli per l'infuori, eche, per conseguenza, non possino l'una l'altra difender-si, non si potendo ancora difendere una cortina diritta daper sé stessa, sarà di bisogno ritrovare ed ordinare unamaniera di fianchi, che le scuopra e difenda. E questoche siamo per dir ora deve esser attentamente avvertito,perché è il principale fondamento e ragione di tutta lafortificazione.Supponiamo dunque una terra esser circondata di corti-ne che si ripieghino e faccino angolo all'infuori, due del-le quali siano nell'infrascritto essempio [v. figura 13]

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secondo le linee BAC. E perché la cortina AB non puòda per sé stessa difendersi, né è difesa da altre, bisognauscire infuori con una muraglia secondo la linea DE,dalla quale verranno vedute e difese tutte le parti dellacortina DB; e così di sopra la muraglia DE tenendosi ar-tiglieria, si potrà difendere la cortina DB. E perché peresser l'artiglieria strumento, il quale, per la sua grandez-za e per lo stornare che fa quando si scarica, non puòadoperarsi in ogni breve spazio, però fa di mestiero chela muraglia DE, quale dimanderemo fianco della cortinaDB, sia tanto lontana dall'angolo A, che vi resti spaziocapace per l'uso delle artiglierie. Sia dunque tale spazioquello che si vede racchiuso dentro le linee EGHD, ilqual domanderemo piazza da basso. Ecco dunque ritro-

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secondo le linee BAC. E perché la cortina AB non puòda per sé stessa difendersi, né è difesa da altre, bisognauscire infuori con una muraglia secondo la linea DE,dalla quale verranno vedute e difese tutte le parti dellacortina DB; e così di sopra la muraglia DE tenendosi ar-tiglieria, si potrà difendere la cortina DB. E perché peresser l'artiglieria strumento, il quale, per la sua grandez-za e per lo stornare che fa quando si scarica, non puòadoperarsi in ogni breve spazio, però fa di mestiero chela muraglia DE, quale dimanderemo fianco della cortinaDB, sia tanto lontana dall'angolo A, che vi resti spaziocapace per l'uso delle artiglierie. Sia dunque tale spazioquello che si vede racchiuso dentro le linee EGHD, ilqual domanderemo piazza da basso. Ecco dunque ritro-

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vata di già la necessità di fare le piazze da basso.Ma perché bisogna pensare di potere tenere nelle piazzel'artiglierie di maniera che non possino dal nimico esseroffese, ed il lasciarle nella piazza così scoperte sarebbemolto pericoloso, è stato conosciuto necessario l'armaree ricoprire con una fortissima e saldissima muraglia ledette piazze, la quale s'inalzi ancora tanto, che togli divista al nimico l'artiglierie: e però, spingendosi avantisecondo la drittura DE nel punto F, si è fatto di grossamuraglia il sodo EFNG, che doppo è stato dimandatospalla. E così abbiamo la cagione, perché il fianco si di-stingue in piazza ed in spalla. E quello che si è fatto so-pra la cortina AB, intendasi ancora, per la medesima ra-gione, fatto sopra la cortina AC; cioè la piazza KILM, ela spalla MSOL.Resta finalmente che, per fare il corpo di difesa perfetto,serriamo la figura, congiungendo l'una spalla all'altra: ilche si potrebbe fare tirando per linea diritta, dall'unaall'altra, la muratura NPO, o vero in arco secondo la li-nea NQO. Ma né l'uno né l'altro di questi due modimanca d'imperfezione; attesoché le dette due linee resta-riano senza difesa, non sendo da i fianchi opposti B, C,né da altro luogo, vedute. Però si chiuderà il corpo di di-fesa con le due linee rette FR, SR, ordinandole in manie-ra, che almeno da i punti B, C, dove saranno due altrifianchi, venghino scoperte e difese. E tali due linee sidimanderanno faccie o fronti del corpo di difesa.

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vata di già la necessità di fare le piazze da basso.Ma perché bisogna pensare di potere tenere nelle piazzel'artiglierie di maniera che non possino dal nimico esseroffese, ed il lasciarle nella piazza così scoperte sarebbemolto pericoloso, è stato conosciuto necessario l'armaree ricoprire con una fortissima e saldissima muraglia ledette piazze, la quale s'inalzi ancora tanto, che togli divista al nimico l'artiglierie: e però, spingendosi avantisecondo la drittura DE nel punto F, si è fatto di grossamuraglia il sodo EFNG, che doppo è stato dimandatospalla. E così abbiamo la cagione, perché il fianco si di-stingue in piazza ed in spalla. E quello che si è fatto so-pra la cortina AB, intendasi ancora, per la medesima ra-gione, fatto sopra la cortina AC; cioè la piazza KILM, ela spalla MSOL.Resta finalmente che, per fare il corpo di difesa perfetto,serriamo la figura, congiungendo l'una spalla all'altra: ilche si potrebbe fare tirando per linea diritta, dall'unaall'altra, la muratura NPO, o vero in arco secondo la li-nea NQO. Ma né l'uno né l'altro di questi due modimanca d'imperfezione; attesoché le dette due linee resta-riano senza difesa, non sendo da i fianchi opposti B, C,né da altro luogo, vedute. Però si chiuderà il corpo di di-fesa con le due linee rette FR, SR, ordinandole in manie-ra, che almeno da i punti B, C, dove saranno due altrifianchi, venghino scoperte e difese. E tali due linee sidimanderanno faccie o fronti del corpo di difesa.

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Concludiamo dunque: ogni corpo di difesa, il qualedeve fiancheggiare una cortina, per il discorso fatto,deve esser composto di quattro linee, cioè di due fianchie due faccie.

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Concludiamo dunque: ogni corpo di difesa, il qualedeve fiancheggiare una cortina, per il discorso fatto,deve esser composto di quattro linee, cioè di due fianchie due faccie.

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Delli diversi corpi di difesa.

Abbiamo per le cose dette potuto comprendere, comequelli corpi di difesa, che hanno a difender le cortine,devono esser composti di dui fianchi e due faccie. Sé-guita adesso che veggiamo le diverse maniere di essi, edi diversi luoghi ove vanno collocati.E prima è da sapere, che se si accommoderanno corpi didifesa sopra li angoli del recinto (e per recinto doviamointendere tutto il circuito delle cortine, che abbraccianoe circondano la terra e luogo da fortificarsi), verrannociascheduna cortina ad aver doppia difesa, sendo postein mezo di due fianchi: e però il corpo di difesa postosopra l'angolo sarà il più reale e principale di tutti gli al-tri, e si adimanda bellovardo, quasi che belliguardo,cioè guardia e difesa della guerra; e sarà, come nella pri-ma seguente figura [v. figura 14],

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Delli diversi corpi di difesa.

Abbiamo per le cose dette potuto comprendere, comequelli corpi di difesa, che hanno a difender le cortine,devono esser composti di dui fianchi e due faccie. Sé-guita adesso che veggiamo le diverse maniere di essi, edi diversi luoghi ove vanno collocati.E prima è da sapere, che se si accommoderanno corpi didifesa sopra li angoli del recinto (e per recinto doviamointendere tutto il circuito delle cortine, che abbraccianoe circondano la terra e luogo da fortificarsi), verrannociascheduna cortina ad aver doppia difesa, sendo postein mezo di due fianchi: e però il corpo di difesa postosopra l'angolo sarà il più reale e principale di tutti gli al-tri, e si adimanda bellovardo, quasi che belliguardo,cioè guardia e difesa della guerra; e sarà, come nella pri-ma seguente figura [v. figura 14],

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il baluardo BAEDC, e il baluardo KLMNO.E perché può talvolta avvenire che la distanza tra l'uno el'altro baluardo sia tanto grande, che le difese che ven-ghino da i fianchi di essi non possino difendere scam-bievolmente l'uno e l'altro baluardo, allora in simile casosopra la cortina tra essi sarà lecito collocare un altro ba-luardo: come nella medesima figura si vede il baluardoPQR, li cui fianchi difendono le due fronti DE, LM.Ma se la lontananza tra l'uno e l'altro baluardo fusse cosìgrande, che le difese de i fianchi per difendere le frontide i baluardi fussero ben deboli, ma non però del tuttoinutili, e volessimo, comunque le si fussero, mantenerleed accrescervene altre; in tal caso non faremo il baluar-do PQR, perché, come si vede, impedisce la vista deglialtri baluardi a i fianchi opposti; ma faremo, come nelsecondo essempio si vede [v. figura 15],

il corpo di difesa KHGIL tanto accosto alla cortina, chenon impedisca a i fianchi AF, DE la vista delle frontiEB, FC: e questo corpo di difesa si addimanda piatta-forma, per esser una figura piatta e schiacciata. Ma però,se bene non occupa le fronti de' baluardi, impedisce

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il baluardo BAEDC, e il baluardo KLMNO.E perché può talvolta avvenire che la distanza tra l'uno el'altro baluardo sia tanto grande, che le difese che ven-ghino da i fianchi di essi non possino difendere scam-bievolmente l'uno e l'altro baluardo, allora in simile casosopra la cortina tra essi sarà lecito collocare un altro ba-luardo: come nella medesima figura si vede il baluardoPQR, li cui fianchi difendono le due fronti DE, LM.Ma se la lontananza tra l'uno e l'altro baluardo fusse cosìgrande, che le difese de i fianchi per difendere le frontide i baluardi fussero ben deboli, ma non però del tuttoinutili, e volessimo, comunque le si fussero, mantenerleed accrescervene altre; in tal caso non faremo il baluar-do PQR, perché, come si vede, impedisce la vista deglialtri baluardi a i fianchi opposti; ma faremo, come nelsecondo essempio si vede [v. figura 15],

il corpo di difesa KHGIL tanto accosto alla cortina, chenon impedisca a i fianchi AF, DE la vista delle frontiEB, FC: e questo corpo di difesa si addimanda piatta-forma, per esser una figura piatta e schiacciata. Ma però,se bene non occupa le fronti de' baluardi, impedisce

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pure le artiglierie poste in A, D, che non possino libera-mente scorrere tutta la cortina AD. Per lo che si è ritro-vato un terzo corpo di difesa, come nell'altra figura [v.figura 16]

si vede: dove si è aperta la cortina, e, ritirandosi in den-tro, si sono accommodate le due piazze E, F, dalle qualivenghino difese le fronti de i baluardi, senza impedire illibero passaggio dall'uno all'altro de i fianchi de i ba-luardi opposti. E questo terzo corpo di difesa è stato no-minato piattaforma rovescia.Li corpi di difesa dichiarati di sopra, pare che per lo piùservino per difesa della muraglia e della fossa; ma vo-lendo offendere e travagliare il nimico alla campagna eda lontano, fa di bisogno che abbiamo altri corpi di dife-sa, li quali, sendo più rilevati delli altri, possino meglioscoprire e dominare la campagna. Per questo sono statiordinati li cavallieri, li quali altro non sono che alcuniluoghi dentro della cortina, i quali s'inalzano sopra essae li altri corpi di difesa; e perché vengono compresi den-tro dal recinto, non importa qual figura ei si abbino. Pa-rimente ancora, per il medesimo rispetto, si possono col-locare in qual si voglia luogo [v. figura 17]:

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pure le artiglierie poste in A, D, che non possino libera-mente scorrere tutta la cortina AD. Per lo che si è ritro-vato un terzo corpo di difesa, come nell'altra figura [v.figura 16]

si vede: dove si è aperta la cortina, e, ritirandosi in den-tro, si sono accommodate le due piazze E, F, dalle qualivenghino difese le fronti de i baluardi, senza impedire illibero passaggio dall'uno all'altro de i fianchi de i ba-luardi opposti. E questo terzo corpo di difesa è stato no-minato piattaforma rovescia.Li corpi di difesa dichiarati di sopra, pare che per lo piùservino per difesa della muraglia e della fossa; ma vo-lendo offendere e travagliare il nimico alla campagna eda lontano, fa di bisogno che abbiamo altri corpi di dife-sa, li quali, sendo più rilevati delli altri, possino meglioscoprire e dominare la campagna. Per questo sono statiordinati li cavallieri, li quali altro non sono che alcuniluoghi dentro della cortina, i quali s'inalzano sopra essae li altri corpi di difesa; e perché vengono compresi den-tro dal recinto, non importa qual figura ei si abbino. Pa-rimente ancora, per il medesimo rispetto, si possono col-locare in qual si voglia luogo [v. figura 17]:

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cioè, o sopra i baluardi, come si veggono i cavallieri A,D; o vero a canto il baluardo, come si vede il cavallieroB; o pure tra l'uno baluardo e l'altro, come il cavallieroC. E questi si fanno ordinariamente di terra pura, néhanno altro offizio che di nettare la campagna.Altri architetti, con migliore providenza, hanno ordinatialcuni cavallieri, li quali abbino l'uno e l'altro uso, cioèdi difendere la fossa e spazzare la campagna: e però lihanno posti tra l'uno e l'altro baluardo, con una parte diessi fuori della muraglia, e l'altra dentro, come nella se-conda figura [v. figura 18]

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cioè, o sopra i baluardi, come si veggono i cavallieri A,D; o vero a canto il baluardo, come si vede il cavallieroB; o pure tra l'uno baluardo e l'altro, come il cavallieroC. E questi si fanno ordinariamente di terra pura, néhanno altro offizio che di nettare la campagna.Altri architetti, con migliore providenza, hanno ordinatialcuni cavallieri, li quali abbino l'uno e l'altro uso, cioèdi difendere la fossa e spazzare la campagna: e però lihanno posti tra l'uno e l'altro baluardo, con una parte diessi fuori della muraglia, e l'altra dentro, come nella se-conda figura [v. figura 18]

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si vede il cavalliero DABCE, facendoli nella parte difuori due piazze basse per difesa della fossa; ed alzan-doli sopra la cortina, la piazza da alto scuopre la campa-gna. Se li fanno ancora dalla parte di dentro due altrepiazze, come si veggono le D, E; quali servono per dife-sa della ritirata, come più distintamente a suo luogo di-remo. E sono stati dimandati tali corpi di difesa caval-lieri a cavallo.Sono alcune altre maniere di difese dette case matte,l'offizio delle quali non è se non offendere l'inimico,quando fusse entrato nella fossa: e sono alcune picciolestanze, le quali s'accommodano dentro alla cortina giù alpiano della fossa, facendoli delle feritoie, per le quali sipossa con archibugi offendere il nemico. Accommodan-si ancora nella fossa, come la casa matta K; nelli angolidella contrascarpa, come le I, L; ed in somma si possonocollocare in qual si voglia luogo, come ancora sotto a ifianchi ed alle fronti de i baluardi. E quelle che si fannonella fossa per lo più si costumano tonde, facendoli in-torno molte feritoie, per le quali con archibugi si mole-sta l'inimico.Oltre a i corpi di difesa già dimostrati, ne sono stati usatialtri ancora; perché delli detti, alcuni in alcuni siti nonsono necessarii, ed altri in altri siti non si possono ac-commodare: come, per essempio, in una fortezza dimonte, ogni volta che non abbia vicino qualche luogopiù elevato, sarebbe superfluo il far cavallieri; ed in unafortezza posta in mare non occorre far baluardi; sì come

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si vede il cavalliero DABCE, facendoli nella parte difuori due piazze basse per difesa della fossa; ed alzan-doli sopra la cortina, la piazza da alto scuopre la campa-gna. Se li fanno ancora dalla parte di dentro due altrepiazze, come si veggono le D, E; quali servono per dife-sa della ritirata, come più distintamente a suo luogo di-remo. E sono stati dimandati tali corpi di difesa caval-lieri a cavallo.Sono alcune altre maniere di difese dette case matte,l'offizio delle quali non è se non offendere l'inimico,quando fusse entrato nella fossa: e sono alcune picciolestanze, le quali s'accommodano dentro alla cortina giù alpiano della fossa, facendoli delle feritoie, per le quali sipossa con archibugi offendere il nemico. Accommodan-si ancora nella fossa, come la casa matta K; nelli angolidella contrascarpa, come le I, L; ed in somma si possonocollocare in qual si voglia luogo, come ancora sotto a ifianchi ed alle fronti de i baluardi. E quelle che si fannonella fossa per lo più si costumano tonde, facendoli in-torno molte feritoie, per le quali con archibugi si mole-sta l'inimico.Oltre a i corpi di difesa già dimostrati, ne sono stati usatialtri ancora; perché delli detti, alcuni in alcuni siti nonsono necessarii, ed altri in altri siti non si possono ac-commodare: come, per essempio, in una fortezza dimonte, ogni volta che non abbia vicino qualche luogopiù elevato, sarebbe superfluo il far cavallieri; ed in unafortezza posta in mare non occorre far baluardi; sì come

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ancora se un sito, per esser circondato da rupi e precipi-zii, sarà per natura inaccessibile, sarebbe superfluo ilfarvi corpi di difesa. E ritornando al nostro intento, poiche non tutti i luoghi ricercano e sono capaci delle me-desime fortificazioni, bisogna ritrovarne le proprie diciascheduno sito particolare.E perché accade alcuna volta, doversi fortificare un luo-go che da due o più parti viene assicurato da qualcheprecipizio, come nella prima seguente figura [v. figura19]

si veggono li dui precipizii X, R, i quali per natura ren-dono forte tal sito; in questo caso basterà chiuder i luo-ghi pericolosi con la cortina AD, accommodandovi persua difesa li fianchi AB, DE, con le fronti BC, EF facen-do dui mezzi baluardi, quali vengono a terminare sopra iprecipizii. E questa maniera di fortificazione si dimanda

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ancora se un sito, per esser circondato da rupi e precipi-zii, sarà per natura inaccessibile, sarebbe superfluo ilfarvi corpi di difesa. E ritornando al nostro intento, poiche non tutti i luoghi ricercano e sono capaci delle me-desime fortificazioni, bisogna ritrovarne le proprie diciascheduno sito particolare.E perché accade alcuna volta, doversi fortificare un luo-go che da due o più parti viene assicurato da qualcheprecipizio, come nella prima seguente figura [v. figura19]

si veggono li dui precipizii X, R, i quali per natura ren-dono forte tal sito; in questo caso basterà chiuder i luo-ghi pericolosi con la cortina AD, accommodandovi persua difesa li fianchi AB, DE, con le fronti BC, EF facen-do dui mezzi baluardi, quali vengono a terminare sopra iprecipizii. E questa maniera di fortificazione si dimanda

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forbicia o tanaglia.Ma se ci occorresse dover fortificare una china d'un col-le, la quale, per la disugualità del sito, non fusse capacedi baluardi o altri corpi di difesa reali e grandi, allora siaccommodano alcune picciole cortine, difendendo cia-scheduna con fianco; come nella seconda figura [v. figu-ra 20]

si veggono i fianchi e cortine A, B, C, D: e questo modosi dice fortificare a denti. E tal maniera di fortificazione

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forbicia o tanaglia.Ma se ci occorresse dover fortificare una china d'un col-le, la quale, per la disugualità del sito, non fusse capacedi baluardi o altri corpi di difesa reali e grandi, allora siaccommodano alcune picciole cortine, difendendo cia-scheduna con fianco; come nella seconda figura [v. figu-ra 20]

si veggono i fianchi e cortine A, B, C, D: e questo modosi dice fortificare a denti. E tal maniera di fortificazione

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si costuma ancora per circondare li alloggiamenti; per-ché, oltre all'esser tale, che in breve tempo si può con-durre a fine, non avendo corpi di difesa grandi, può an-cora esser difesa da artiglieria minuta, anzi da archibugiancora. L'essempio del circondare li alloggiamenti condenti si ha nella terza figura ABCD [v. figura 21].

Connumerasi ancora tra i corpi di difesa il rivellino, ilquale è un picciol forte separato e spiccato da tutto ilcorpo della fortificazione; per il che è stato così detto,quasi che sia revulso e separato dalli altri. E simili fortisi costumano porre incontro alle porte delle fortezze perloro maggiore guardia e difesa: ed a questi rivellini si

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si costuma ancora per circondare li alloggiamenti; per-ché, oltre all'esser tale, che in breve tempo si può con-durre a fine, non avendo corpi di difesa grandi, può an-cora esser difesa da artiglieria minuta, anzi da archibugiancora. L'essempio del circondare li alloggiamenti condenti si ha nella terza figura ABCD [v. figura 21].

Connumerasi ancora tra i corpi di difesa il rivellino, ilquale è un picciol forte separato e spiccato da tutto ilcorpo della fortificazione; per il che è stato così detto,quasi che sia revulso e separato dalli altri. E simili fortisi costumano porre incontro alle porte delle fortezze perloro maggiore guardia e difesa: ed a questi rivellini si

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può andare per strade sotterranee, che rieschino nellafortezza, acciò che il nemico non possa impedire il tran-sito.

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può andare per strade sotterranee, che rieschino nellafortezza, acciò che il nemico non possa impedire il tran-sito.

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Delle diversità de' tiri.

Prima che descendiamo alle regole particolari di ordina-re i corpi di difesa, è necessario che dichiariamo alcunitermini attenenti a i tiri delle artiglierie; però che conquesti, come nel progresso sarà manifesto, abbiamo adisegnare tutta la nostra fortezza.E prima, quando un tiro d'artiglieria va parallelo o equi-distante a una cortina, senza toccarla in luogo nessuno,s'addimanda tiro di striscio; come nella seguente figura[v. figura 22]

si vede il tiro AB, il quale striscia la cortina EF. Maquando il tiro va a percuotere e ferir la muraglia, in unsol punto, come si vede sopra la medesima cortina il tiroCD, questo vien dimandato tiro di ficco, o ficcare.Il medesimo ancora si deve considerare rispetto al pianodella campagna, dimandando tiro di striscio quello chela va radendo, e di ficco quello che, venendo da alto, la

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Delle diversità de' tiri.

Prima che descendiamo alle regole particolari di ordina-re i corpi di difesa, è necessario che dichiariamo alcunitermini attenenti a i tiri delle artiglierie; però che conquesti, come nel progresso sarà manifesto, abbiamo adisegnare tutta la nostra fortezza.E prima, quando un tiro d'artiglieria va parallelo o equi-distante a una cortina, senza toccarla in luogo nessuno,s'addimanda tiro di striscio; come nella seguente figura[v. figura 22]

si vede il tiro AB, il quale striscia la cortina EF. Maquando il tiro va a percuotere e ferir la muraglia, in unsol punto, come si vede sopra la medesima cortina il tiroCD, questo vien dimandato tiro di ficco, o ficcare.Il medesimo ancora si deve considerare rispetto al pianodella campagna, dimandando tiro di striscio quello chela va radendo, e di ficco quello che, venendo da alto, la

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percuote in un sol punto. E così nel secondo essempio[v. figura 23],

rappresentandoci la linea AB il piano dell'orizonte il tiroCD lo verrà a strisciare, ed il tiro EF, venendo da luogosublime E, ficcherà nel punto F.Ma più propriamente, in quanto appartiene al piano del-la campagna, potremo considerare tre diverse maniere ditiri, cioè: il tiro che viene da alto a basso, quale si chia-merà inclinato; il tiro da basso ad alto che domandere-mo elevato; ed il tiro paralello al piano, detto tiro a li-vello, o vero di punto bianco. E così nell'istessa figura iltiro EF sarà l'inclinato, GH elevato, e CD a livello o dipunto bianco. E chiamasi a livello, quasi che ad libel-lam; cioè in bilancio, e che non inchini più nell'una chenell'altra parte. E dicesi di punto bianco, essendo che,usando i bombardieri la squadra con l'angolo retto divi-so in dodici punti, chiamando l'elevazione al primo pun-to, al secondo, terzo e quarto, tiro di punto uno, di puntodua, di punto tre e di punto quattro etc., quel tiro, che

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percuote in un sol punto. E così nel secondo essempio[v. figura 23],

rappresentandoci la linea AB il piano dell'orizonte il tiroCD lo verrà a strisciare, ed il tiro EF, venendo da luogosublime E, ficcherà nel punto F.Ma più propriamente, in quanto appartiene al piano del-la campagna, potremo considerare tre diverse maniere ditiri, cioè: il tiro che viene da alto a basso, quale si chia-merà inclinato; il tiro da basso ad alto che domandere-mo elevato; ed il tiro paralello al piano, detto tiro a li-vello, o vero di punto bianco. E così nell'istessa figura iltiro EF sarà l'inclinato, GH elevato, e CD a livello o dipunto bianco. E chiamasi a livello, quasi che ad libel-lam; cioè in bilancio, e che non inchini più nell'una chenell'altra parte. E dicesi di punto bianco, essendo che,usando i bombardieri la squadra con l'angolo retto divi-so in dodici punti, chiamando l'elevazione al primo pun-to, al secondo, terzo e quarto, tiro di punto uno, di puntodua, di punto tre e di punto quattro etc., quel tiro, che

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non ha elevazione alcuna, vien detto tiro di punto bian-co, cioè di punto nessuno, di punto zero. E questo bastial presente circa i tiri.

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non ha elevazione alcuna, vien detto tiro di punto bian-co, cioè di punto nessuno, di punto zero. E questo bastial presente circa i tiri.

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Quello s'intenda per pigliare le difese.

Essendo che, come nel progresso sarà noto, tutte le partidella fortezza devono avere le loro difese, fa di bisognoche dichiariamo quello che appresso gli architetti signi-fichi pigliare le difese. Diciamo dunque che il pigliarele difese di alcuna cortina o faccia di qualche corpo didifesa non vuol dir altro, che drizzarla verso quella partedalla quale vengono le sue prime difese: come nel sotto-posto essempio [v. figura 24],

la fronte del baluardo AB piglia le difese dal punto G,perché prolungata per dritto la linea AB batte nel puntoG, di maniera che il punto posto in G viene a strisciarela faccia AB. E se bene altri luoghi ancora veggono e di-fendono la medesima faccia, come il punto I, il quale vificca, niente di meno si dice pigliare le difese dal puntoG, per essere il primo luogo che la difende partendosidal punto C, venendo verso il D. E per la medesima ra-gione la fronte EF piglia le difese dal punto H, dal qualeè strisciata, e non dal punto K, dal quale è ficcata.

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Quello s'intenda per pigliare le difese.

Essendo che, come nel progresso sarà noto, tutte le partidella fortezza devono avere le loro difese, fa di bisognoche dichiariamo quello che appresso gli architetti signi-fichi pigliare le difese. Diciamo dunque che il pigliarele difese di alcuna cortina o faccia di qualche corpo didifesa non vuol dir altro, che drizzarla verso quella partedalla quale vengono le sue prime difese: come nel sotto-posto essempio [v. figura 24],

la fronte del baluardo AB piglia le difese dal punto G,perché prolungata per dritto la linea AB batte nel puntoG, di maniera che il punto posto in G viene a strisciarela faccia AB. E se bene altri luoghi ancora veggono e di-fendono la medesima faccia, come il punto I, il quale vificca, niente di meno si dice pigliare le difese dal puntoG, per essere il primo luogo che la difende partendosidal punto C, venendo verso il D. E per la medesima ra-gione la fronte EF piglia le difese dal punto H, dal qualeè strisciata, e non dal punto K, dal quale è ficcata.

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Delle tre cause della prima imperfezione de'baluardi.

Per una delle imperfezioni di maggiore importanza chepossono accadere al baluardo, connumerano gli architet-ti l'essere l'angolo della fronte troppo acuto; perché, ol-tre all'esser debole e facilissimo ad esser tagliato, congran lunghezza di fronti si circonda piccola piazza; ilche è cagione che non vi possono stare molti difensori,né commodamente maneggiarvisi artiglierie, ed in tem-po di bisogno non vi si può fare ritirata. Però, come di-fetto notabile, doveremo esser cauti in ovviare a taleacutezza; il che potrà da noi più facilmente esser fatto,quando sapremo quali siano le cause che fanno riuscirel'angolo acuto. Le quali sono tre:la prima è quando l'angolo del ricinto, sopra il quale vaposto il baluardo, non sarà ottuso;la seconda è il pigliare le difese delle faccie troppo davicino;la terza è l'ordinare i fianchi molto lunghi.L'essempio della prima causa si vede nella prima sottoposta figura [v. figura 25]:

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Delle tre cause della prima imperfezione de'baluardi.

Per una delle imperfezioni di maggiore importanza chepossono accadere al baluardo, connumerano gli architet-ti l'essere l'angolo della fronte troppo acuto; perché, ol-tre all'esser debole e facilissimo ad esser tagliato, congran lunghezza di fronti si circonda piccola piazza; ilche è cagione che non vi possono stare molti difensori,né commodamente maneggiarvisi artiglierie, ed in tem-po di bisogno non vi si può fare ritirata. Però, come di-fetto notabile, doveremo esser cauti in ovviare a taleacutezza; il che potrà da noi più facilmente esser fatto,quando sapremo quali siano le cause che fanno riuscirel'angolo acuto. Le quali sono tre:la prima è quando l'angolo del ricinto, sopra il quale vaposto il baluardo, non sarà ottuso;la seconda è il pigliare le difese delle faccie troppo davicino;la terza è l'ordinare i fianchi molto lunghi.L'essempio della prima causa si vede nella prima sottoposta figura [v. figura 25]:

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nella quale, sendo sopra l'angolo del ricinto ABC consti-tuito l'angolo del baluardo FGH, quale di necessità èsempre minore dell'angolo del ricinto (come facilmentesi può trarre dalla 21ª proposizione del Primo d'Eucli-de), sendo dentro alle linee AGC dalli punti A, C consti-tuite le due linee AB, BC, ogni volta che l'angolo B sarào retto o acuto, l'angolo G sarà più acuto.Nella seconda figura [v. figura 26]

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nella quale, sendo sopra l'angolo del ricinto ABC consti-tuito l'angolo del baluardo FGH, quale di necessità èsempre minore dell'angolo del ricinto (come facilmentesi può trarre dalla 21ª proposizione del Primo d'Eucli-de), sendo dentro alle linee AGC dalli punti A, C consti-tuite le due linee AB, BC, ogni volta che l'angolo B sarào retto o acuto, l'angolo G sarà più acuto.Nella seconda figura [v. figura 26]

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si vede manifestamente che le due fronti LI, LH, pi-gliando le difese da i punti D, E, constituiscono l'angoloL più acuto dell'angolo K contenuto dalle faccie KI, KH,le quali prendono le loro difese da i punti A, C, più lon-tani. E però è manifesta la verità della seconda causache produce l'angolo del baluardo acuto, la quale dicem-mo essere la vicinanza delle difese.Conoscesi finalmente per la terza figura [v. figura 27],

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si vede manifestamente che le due fronti LI, LH, pi-gliando le difese da i punti D, E, constituiscono l'angoloL più acuto dell'angolo K contenuto dalle faccie KI, KH,le quali prendono le loro difese da i punti A, C, più lon-tani. E però è manifesta la verità della seconda causache produce l'angolo del baluardo acuto, la quale dicem-mo essere la vicinanza delle difese.Conoscesi finalmente per la terza figura [v. figura 27],

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come, pigliandosi le difese da i medesimi punti A, C, lecortine LH, LI, fondate sopra i più lunghi fianchi DH,EI, constituiscono l'angolo L più acuto dell'angolo K,compreso dalle fronti KF, KG, terminate sopra i fianchipiù corti DF, EG; il che dipende dalla medesima propo-sizione d'Euclide. Però, nell'ordinare le fortezze, dobbia-mo avere l'occhio all'acutezza degli angoli del ricinto, alnon prendere le difese troppo da vicino, ed al non fare ifianchi troppo grandi; perché da tutti tre questi capi siverrebbe a causare imperfezione nell'angolo del baluar-do.

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come, pigliandosi le difese da i medesimi punti A, C, lecortine LH, LI, fondate sopra i più lunghi fianchi DH,EI, constituiscono l'angolo L più acuto dell'angolo K,compreso dalle fronti KF, KG, terminate sopra i fianchipiù corti DF, EG; il che dipende dalla medesima propo-sizione d'Euclide. Però, nell'ordinare le fortezze, dobbia-mo avere l'occhio all'acutezza degli angoli del ricinto, alnon prendere le difese troppo da vicino, ed al non fare ifianchi troppo grandi; perché da tutti tre questi capi siverrebbe a causare imperfezione nell'angolo del baluar-do.

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Della fossa, scarpa, contrascarpa e strada co-perta.

L'uso ed introduzione della fossa è stato utilissimo per imolti commodi che da essa si cavano, ed in particolareper le fortezze di piano. Perciò che, quando non si ca-vasse la fossa intorno alla fortezza, ma si alzasse la mu-raglia tutta sopra il piano della campagna, verrebbe dimaniera scoperta ed esposta alla batteria, che, sendo bat-tuta dalla radice, facilmente sarebbe tratta alla rovina;dove che l'avere intorno la fossa fa che dall'altezza delsuo argine viene ricoperta tal parte della muraglia, chenon può essere battuta se non molto alto: come dal sot-toposto disegno [v. figura 28]

si può comprendere; nel quale per le lettere, A, B, C ci sirappresenta la muraglia; CD è il fondo della fossa; DEFl'argine di essa fossa, il quale ricuopre tal parte dellamuraglia, che il tiro H, posto in campagna, non può bat-tere se non dal punto I in su.

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Della fossa, scarpa, contrascarpa e strada co-perta.

L'uso ed introduzione della fossa è stato utilissimo per imolti commodi che da essa si cavano, ed in particolareper le fortezze di piano. Perciò che, quando non si ca-vasse la fossa intorno alla fortezza, ma si alzasse la mu-raglia tutta sopra il piano della campagna, verrebbe dimaniera scoperta ed esposta alla batteria, che, sendo bat-tuta dalla radice, facilmente sarebbe tratta alla rovina;dove che l'avere intorno la fossa fa che dall'altezza delsuo argine viene ricoperta tal parte della muraglia, chenon può essere battuta se non molto alto: come dal sot-toposto disegno [v. figura 28]

si può comprendere; nel quale per le lettere, A, B, C ci sirappresenta la muraglia; CD è il fondo della fossa; DEFl'argine di essa fossa, il quale ricuopre tal parte dellamuraglia, che il tiro H, posto in campagna, non può bat-tere se non dal punto I in su.

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È di grandissima commodità il far la fossa, ancora per-ché, dovendosi terrapienare la muraglia, la terra che sicava dalla fossa può servire per fare il terrapieno.Aggiungesi alle cose dette, che dovendo tal volta quellidella fortezza sortire fuori, per disturbare il nemico oper altra occorrenza, quando, sopragiungendogli la calcade' nimici, gli fosse necessità di ritirarsi, se la fortezzafusse sfasciata di fossa ed argine, non avendo tempo idifensori d'entrare nella fortezza repentinamente per unapiccola porta, verrebbono tagliati a pezzi; dove cheavendo la ritirata dell'argine e strada coperta, possono,in tal luogo fatti forti, volger la fronte al nimico e ribat-terlo.Nella medesima figura l'argine detto DEF si adimandacontrascarpa: e quel picciol piano segnato EK ci figurala strada coperta, coperta dico dall'altezza KF, qualechiameremo parapetto della strada coperta. La partedella muraglia segnata CB, la qual si vede pendere indentro, si dimanda la scarpa; e si fa in tale maniera pen-dente, acciò che dal peso del terrapieno, dal quale vienecalcata, non sia arrovesciata nella fossa. Giova ancoratal pendenza, perché, venendo battuta, minore effetto vifaranno le botte dall'artiglieria, ferendo non ad angoliretti, ma obliqui.

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È di grandissima commodità il far la fossa, ancora per-ché, dovendosi terrapienare la muraglia, la terra che sicava dalla fossa può servire per fare il terrapieno.Aggiungesi alle cose dette, che dovendo tal volta quellidella fortezza sortire fuori, per disturbare il nemico oper altra occorrenza, quando, sopragiungendogli la calcade' nimici, gli fosse necessità di ritirarsi, se la fortezzafusse sfasciata di fossa ed argine, non avendo tempo idifensori d'entrare nella fortezza repentinamente per unapiccola porta, verrebbono tagliati a pezzi; dove cheavendo la ritirata dell'argine e strada coperta, possono,in tal luogo fatti forti, volger la fronte al nimico e ribat-terlo.Nella medesima figura l'argine detto DEF si adimandacontrascarpa: e quel picciol piano segnato EK ci figurala strada coperta, coperta dico dall'altezza KF, qualechiameremo parapetto della strada coperta. La partedella muraglia segnata CB, la qual si vede pendere indentro, si dimanda la scarpa; e si fa in tale maniera pen-dente, acciò che dal peso del terrapieno, dal quale vienecalcata, non sia arrovesciata nella fossa. Giova ancoratal pendenza, perché, venendo battuta, minore effetto vifaranno le botte dall'artiglieria, ferendo non ad angoliretti, ma obliqui.

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Dell'orecchione.

Parlando di sopra del baluardo e sue parti, mostrammocome, per sicurtà delle piazze da basso, si facevano lespalle, le quali ricoprivano e difendevano dette piazzedall'artiglierie nimiche. Ma l'esperienza ha poi dimostra-to che tale difesa non basta, perché non assicura e difen-de da tutte le parti: come nella figura appresso [v. figura29]

chiaramente si vede, che dal punto I della campagna sipuò tirare nella cannoniera E, ed offendere quelli chefussero nella piazza; ed a questo non reca difesa alcunala spalla EB. Per il che, volendo pure li architetti ovviarea tal pericolo, andorno considerando che, non avendo al-tro fine le piazze da basso se non difendere la fossa, sipoteva trovar modo che le cannoniere non fossino cosìesposte all'essere imboccate ed accecate; e questo fu coltirare innanzi la spalla, secondo che ne mostra la figuraBDE, facendo un sodo di una grossa muraglia, la quale

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Dell'orecchione.

Parlando di sopra del baluardo e sue parti, mostrammocome, per sicurtà delle piazze da basso, si facevano lespalle, le quali ricoprivano e difendevano dette piazzedall'artiglierie nimiche. Ma l'esperienza ha poi dimostra-to che tale difesa non basta, perché non assicura e difen-de da tutte le parti: come nella figura appresso [v. figura29]

chiaramente si vede, che dal punto I della campagna sipuò tirare nella cannoniera E, ed offendere quelli chefussero nella piazza; ed a questo non reca difesa alcunala spalla EB. Per il che, volendo pure li architetti ovviarea tal pericolo, andorno considerando che, non avendo al-tro fine le piazze da basso se non difendere la fossa, sipoteva trovar modo che le cannoniere non fossino cosìesposte all'essere imboccate ed accecate; e questo fu coltirare innanzi la spalla, secondo che ne mostra la figuraBDE, facendo un sodo di una grossa muraglia, la quale

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ricoprisse la cannoniera E, in modo che non fusse vedu-ta dalla campagna; e questa tale ricoperta fu dimandataorecchione, e da altri musone. Ma bisogna avvertire, perdisegnarlo, di accommodarlo in modo che non impedi-sca le cannoniere, che non possino far l'ufficio loro neldifendere tutta la fossa. E con quali regole vadi disegna-to, dichiareremo a suo luogo.

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ricoprisse la cannoniera E, in modo che non fusse vedu-ta dalla campagna; e questa tale ricoperta fu dimandataorecchione, e da altri musone. Ma bisogna avvertire, perdisegnarlo, di accommodarlo in modo che non impedi-sca le cannoniere, che non possino far l'ufficio loro neldifendere tutta la fossa. E con quali regole vadi disegna-to, dichiareremo a suo luogo.

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Considerazioni nel determinare le difese.

In due maniere, come già si è detto, si può usare la dife-sa dell'artiglieria, cioè strisciando o ficcando; e tra gliarchitetti è qualche differenza nel determinare quale del-le due maniere sia più accommodata alla difesa dellafossa e sue parti; atteso che alcuni vogliono che i tiristriscino la contrascarpa e fronte del baluardo, come sivede il tiro della cannoniera H [v. figura 30],

il quale striscia la contrascarpa IL e la faccia AF: dicen-do che in questo modo un solo tiro offenderà tutti quelli,che fussero scesi nella strada coperta, o si fussero postisotto il baluardo, o vero vi avessero appressate le scale;il che non può fare il tiro che ficca, quale ferisce in unsolo luogo.A ciò rispondono quelli che vogliono il tiro di ficco, di-cendo tal considerazione essere vana, essendo che i ni-mici mai verranno in ordinanza su la contrascarpa o sot-to il baluardo, se prima non sarà aperto, e fattovi scala

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Considerazioni nel determinare le difese.

In due maniere, come già si è detto, si può usare la dife-sa dell'artiglieria, cioè strisciando o ficcando; e tra gliarchitetti è qualche differenza nel determinare quale del-le due maniere sia più accommodata alla difesa dellafossa e sue parti; atteso che alcuni vogliono che i tiristriscino la contrascarpa e fronte del baluardo, come sivede il tiro della cannoniera H [v. figura 30],

il quale striscia la contrascarpa IL e la faccia AF: dicen-do che in questo modo un solo tiro offenderà tutti quelli,che fussero scesi nella strada coperta, o si fussero postisotto il baluardo, o vero vi avessero appressate le scale;il che non può fare il tiro che ficca, quale ferisce in unsolo luogo.A ciò rispondono quelli che vogliono il tiro di ficco, di-cendo tal considerazione essere vana, essendo che i ni-mici mai verranno in ordinanza su la contrascarpa o sot-to il baluardo, se prima non sarà aperto, e fattovi scala

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per la salita; e volendo condursi nella fossa, non verrà senon ricoperto da trincere, ed aprirà la contrascarpa, e perl'apertura cercherà di traversare la fossa; nel qual caso leartiglierie di striscio non gli potranno arrecare impedi-mento alcuno, ma sì bene quelle che ficcano: come sivede per il tiro GM, il quale, quando il nemico avesseaperta la contrascarpa nel punto M, potrà tirarenell'apertura e travagliarlo. E quando ancora si fossecondotto sotto la faccia del baluardo DE, e l'avesse inco-minciato ad aprire nel punto O, il tiro GO non ve lo la-scierebbe dimorare, ficcando nell'apertura: il che nonpuò fare il tiro HF, che striscia la fronte AF; anzi in ognipicciola apertura, come si vede nel punto P, potrà rico-prirsi un uomo, e cavando allargare luogo per molti.Rispondono quelli che vogliono i tiri di striscio, che ilficcare nella contrascarpa deve essere officio delle piaz-ze da alto de' baluardi, e non delle piazze basse; perché,sendo i tiri delle piazze da basso poco elevati sopra ilpiano della fossa, non possono così bene scoprire il ni-mico come quelli della piazza alta; e così, quando il ni-mico avesse tagliata la contrascarpa nel punto M, moltomeglio si potrà travagliare dalla piazza alta del baluardovicino, come dal punto O, che dalla cannoniera G, bassae lontana.A questo s'aggiunge, che dovendo la cannoniera G fic-care nella contrascarpa IK, non si potrà ricoprire inmodo con l'orecchione, che non possa essere imboccatadalla campagna: come si vede per il tiro GM, che, pro-

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per la salita; e volendo condursi nella fossa, non verrà senon ricoperto da trincere, ed aprirà la contrascarpa, e perl'apertura cercherà di traversare la fossa; nel qual caso leartiglierie di striscio non gli potranno arrecare impedi-mento alcuno, ma sì bene quelle che ficcano: come sivede per il tiro GM, il quale, quando il nemico avesseaperta la contrascarpa nel punto M, potrà tirarenell'apertura e travagliarlo. E quando ancora si fossecondotto sotto la faccia del baluardo DE, e l'avesse inco-minciato ad aprire nel punto O, il tiro GO non ve lo la-scierebbe dimorare, ficcando nell'apertura: il che nonpuò fare il tiro HF, che striscia la fronte AF; anzi in ognipicciola apertura, come si vede nel punto P, potrà rico-prirsi un uomo, e cavando allargare luogo per molti.Rispondono quelli che vogliono i tiri di striscio, che ilficcare nella contrascarpa deve essere officio delle piaz-ze da alto de' baluardi, e non delle piazze basse; perché,sendo i tiri delle piazze da basso poco elevati sopra ilpiano della fossa, non possono così bene scoprire il ni-mico come quelli della piazza alta; e così, quando il ni-mico avesse tagliata la contrascarpa nel punto M, moltomeglio si potrà travagliare dalla piazza alta del baluardovicino, come dal punto O, che dalla cannoniera G, bassae lontana.A questo s'aggiunge, che dovendo la cannoniera G fic-care nella contrascarpa IK, non si potrà ricoprire inmodo con l'orecchione, che non possa essere imboccatadalla campagna: come si vede per il tiro GM, che, pro-

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lungandolo oltre il punto M, passa fuora della contra-scarpa, come si vede in R, di dove potrà essere imbocca-ta la cannoniera G; e così verrà impedito l'uso dell'orec-chione, il quale era di fare che le cannoniere non fusserovedute di fuori della fossa.Oltre a ciò, il volere tiri che ficchino nella fronte del ba-luardo, farà venire l'angolo del baluardo acuto: perché,se vorremo che il tiro HA ficchi nella fronte del baluar-do opposto, bisognerà mutare la fronte AF, la quale daldetto tiro è strisciata, e ritirarla più in fuori, secondo chesi vede per la linea AS; il che facendosi, non vi è dubbioalcuno che l'angolo del baluardo s'inacutisce.Tuttavia soggiunge l'altra parte, che lo sperare che lapiazza alta possa molestare il nemico, che abbia apertala contrascarpa, è cosa vana: perché, quando sarà ridottoa questo termine, avrà ancora ordinato modo di fare sìche i difensori in conto alcuno non possino affacciarsisopra la muraglia; per lo che le loro difese saranno deltutto tolte, di maniera che solamente il fianco del baluar-do opposto potrà recar travaglio all'inimico. E quanto aldire che il tiro di ficco sia causa che le cannoniere possi-no essere imboccate, rispondesi che, volendo li avversa-rii che la piazza alta possi molestare il nemico che sia sula fossa, potrà nell'istesso modo, e più facilmente anco-ra, impedirlo che non possa piantare le artiglierie per ac-cecare le cannoniere.Considerate tutte le ragioni dall'una e dall'altra parte, le

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lungandolo oltre il punto M, passa fuora della contra-scarpa, come si vede in R, di dove potrà essere imbocca-ta la cannoniera G; e così verrà impedito l'uso dell'orec-chione, il quale era di fare che le cannoniere non fusserovedute di fuori della fossa.Oltre a ciò, il volere tiri che ficchino nella fronte del ba-luardo, farà venire l'angolo del baluardo acuto: perché,se vorremo che il tiro HA ficchi nella fronte del baluar-do opposto, bisognerà mutare la fronte AF, la quale daldetto tiro è strisciata, e ritirarla più in fuori, secondo chesi vede per la linea AS; il che facendosi, non vi è dubbioalcuno che l'angolo del baluardo s'inacutisce.Tuttavia soggiunge l'altra parte, che lo sperare che lapiazza alta possa molestare il nemico, che abbia apertala contrascarpa, è cosa vana: perché, quando sarà ridottoa questo termine, avrà ancora ordinato modo di fare sìche i difensori in conto alcuno non possino affacciarsisopra la muraglia; per lo che le loro difese saranno deltutto tolte, di maniera che solamente il fianco del baluar-do opposto potrà recar travaglio all'inimico. E quanto aldire che il tiro di ficco sia causa che le cannoniere possi-no essere imboccate, rispondesi che, volendo li avversa-rii che la piazza alta possi molestare il nemico che sia sula fossa, potrà nell'istesso modo, e più facilmente anco-ra, impedirlo che non possa piantare le artiglierie per ac-cecare le cannoniere.Considerate tutte le ragioni dall'una e dall'altra parte, le

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quali sono efficaci e gagliarde, risolviamo che, potendo-si, non meno la contrascarpa che la fronte del baluardosieno difese e di ficco e di striscio. Però, dovendo in cia-scheduno fianco essere almeno due cannoniere, ordine-remo che una strisci il baluardo e ficchi la contrascarpa,e l'altra strisci la contrascarpa e ficchi il baluardo; il checompartiremo in maniera, che non causi inconvenientealcuno, come a suo luogo sarà manifesto.

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quali sono efficaci e gagliarde, risolviamo che, potendo-si, non meno la contrascarpa che la fronte del baluardosieno difese e di ficco e di striscio. Però, dovendo in cia-scheduno fianco essere almeno due cannoniere, ordine-remo che una strisci il baluardo e ficchi la contrascarpa,e l'altra strisci la contrascarpa e ficchi il baluardo; il checompartiremo in maniera, che non causi inconvenientealcuno, come a suo luogo sarà manifesto.

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Della pianta e del profilo.

Volendo dar perfetta cognizione della pianta e del profi-lo, e della loro differenza, bisogna farsi un poco di lon-tano, e dichiarare come in ciascheduno corpo sono tredimensioni, senza le quali non si può assegnare e deter-minare l'intiera sua quantità: e sono, tali dimensioni omisure, lunghezza, larghezza ed altezza o profondità; esono, come si è detto, necessarie tutte insieme per deter-minare l'intera grandezza di ciascheduno corpo. Perché,sendo noi dimandati quanto sia grande qualche corpo, sediremo essere tanto lungo, diremo imperfettamente, po-tendo con la medesima lunghezza essere congiuntamaggiore o minore larghezza, maggiore o minore altez-za; né si saria risposto sufficientemente, dicendo essertanto lungo e tanto largo, senza dire ancora essere tantoalto: ma quando alla dimanda si risponderà, il corpo es-sere tanto lungo, tanto largo e tanto alto, allora si sarà apieno satisfatto al quesito, non avendo corpo alcuno al-tre misure in sé che le tre sopra nominate. E perché neinostri discorsi, volendo dimostrare tutte le proporzionidelle parti della fortezza, aviamo bisogno di dichiararnetutte le misure; però sarà necessario dire non solamentequanto ciaschedun membro deva esser lungo, ma quantolargo ancora e quanto alto. Ma perché noi aviamo di bi-sogno di rappresentare i disegni della fortezza in una su-perficie, non essendo la superficie capace se non di duemisure, non potremo nell'istesso disegno rappresentare

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Della pianta e del profilo.

Volendo dar perfetta cognizione della pianta e del profi-lo, e della loro differenza, bisogna farsi un poco di lon-tano, e dichiarare come in ciascheduno corpo sono tredimensioni, senza le quali non si può assegnare e deter-minare l'intiera sua quantità: e sono, tali dimensioni omisure, lunghezza, larghezza ed altezza o profondità; esono, come si è detto, necessarie tutte insieme per deter-minare l'intera grandezza di ciascheduno corpo. Perché,sendo noi dimandati quanto sia grande qualche corpo, sediremo essere tanto lungo, diremo imperfettamente, po-tendo con la medesima lunghezza essere congiuntamaggiore o minore larghezza, maggiore o minore altez-za; né si saria risposto sufficientemente, dicendo essertanto lungo e tanto largo, senza dire ancora essere tantoalto: ma quando alla dimanda si risponderà, il corpo es-sere tanto lungo, tanto largo e tanto alto, allora si sarà apieno satisfatto al quesito, non avendo corpo alcuno al-tre misure in sé che le tre sopra nominate. E perché neinostri discorsi, volendo dimostrare tutte le proporzionidelle parti della fortezza, aviamo bisogno di dichiararnetutte le misure; però sarà necessario dire non solamentequanto ciaschedun membro deva esser lungo, ma quantolargo ancora e quanto alto. Ma perché noi aviamo di bi-sogno di rappresentare i disegni della fortezza in una su-perficie, non essendo la superficie capace se non di duemisure, non potremo nell'istesso disegno rappresentare

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le lunghezze, le larghezze e le altezze; ma potremo benerappresentarne due, cioè le lunghezze con le larghezze,o vero le larghezze con le altezze.Ed acciò che quanto si è detto, con l'essempio si facciapiù manifesto, proponghiamoci di volere rappresentarele lunghezze e larghezze di una cortina, con due mezzibaluardi, con la fossa e contrascarpa. E recandoci innan-zi la prima delle sottoposte figure [v. figura 31],

averemo per la linea EF la lunghezza della cortina; le li-nee ED, FG saranno le lunghezze de i fianchi; dalle li-nee GHI, DCA ci viene dimostrata la larghezzadell'orecchione e lunghezza delle fronti; per le linee 2 34 viene mostrata la lunghezza della contrascarpa; e vo-lendo vedere la sua larghezza, cioè quanto la pendenzadella sua scarpa la fa slargare dalla parte di sopra, guar-

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le lunghezze, le larghezze e le altezze; ma potremo benerappresentarne due, cioè le lunghezze con le larghezze,o vero le larghezze con le altezze.Ed acciò che quanto si è detto, con l'essempio si facciapiù manifesto, proponghiamoci di volere rappresentarele lunghezze e larghezze di una cortina, con due mezzibaluardi, con la fossa e contrascarpa. E recandoci innan-zi la prima delle sottoposte figure [v. figura 31],

averemo per la linea EF la lunghezza della cortina; le li-nee ED, FG saranno le lunghezze de i fianchi; dalle li-nee GHI, DCA ci viene dimostrata la larghezzadell'orecchione e lunghezza delle fronti; per le linee 2 34 viene mostrata la lunghezza della contrascarpa; e vo-lendo vedere la sua larghezza, cioè quanto la pendenzadella sua scarpa la fa slargare dalla parte di sopra, guar-

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deremo lo spazio compreso dentro alle due linee 2 3 4, 56 7; e lo spazio tra le due linee 5 6 7, 8 9 10 sarà la lar-ghezza della strada coperta. La linea KLMNOPQR,1 cherigira intorno tutta la fortificazione, comprende quellospazio e larghezza, che la parte inferiore acquista me-diante la scarpa; l'intervallo tra le linee EF, ST sarà lalarghezza del parapetto; e tra le linee ST, VX sarà la lar-ghezza della banchetta. Ecco come nel presente disegnoaviamo le lunghezze e larghezze, e non le altezze; lequali se vorremo avere, insieme però con le larghezze,le prenderemo dal secondo disegno [v. figura 32];

nel quale AB sarà la altezza della banchetta, BC la sualarghezza, CD altezza del parapetto, DE la sua larghezzae pendenza, EFG altezza e pendenza della cortina e suascarpa, GH larghezza della fossa, HI altezza e pendenzadella contrascarpa, IK larghezza della strada coperta, KL

1 In realtà la figura dell'edizione UTET non riporta la lettera K (che dovreb-be essere immediatamente sopra la A), né la lettera B. Si è ritenuto di noncorreggere la figura, segnalando qui l'errore [Nota per l'edizione elettroni-ca Manuzio]

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deremo lo spazio compreso dentro alle due linee 2 3 4, 56 7; e lo spazio tra le due linee 5 6 7, 8 9 10 sarà la lar-ghezza della strada coperta. La linea KLMNOPQR,1 cherigira intorno tutta la fortificazione, comprende quellospazio e larghezza, che la parte inferiore acquista me-diante la scarpa; l'intervallo tra le linee EF, ST sarà lalarghezza del parapetto; e tra le linee ST, VX sarà la lar-ghezza della banchetta. Ecco come nel presente disegnoaviamo le lunghezze e larghezze, e non le altezze; lequali se vorremo avere, insieme però con le larghezze,le prenderemo dal secondo disegno [v. figura 32];

nel quale AB sarà la altezza della banchetta, BC la sualarghezza, CD altezza del parapetto, DE la sua larghezzae pendenza, EFG altezza e pendenza della cortina e suascarpa, GH larghezza della fossa, HI altezza e pendenzadella contrascarpa, IK larghezza della strada coperta, KL

1 In realtà la figura dell'edizione UTET non riporta la lettera K (che dovreb-be essere immediatamente sopra la A), né la lettera B. Si è ritenuto di noncorreggere la figura, segnalando qui l'errore [Nota per l'edizione elettroni-ca Manuzio]

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altezza del suo parapetto. E così in questo secondo dise-gno aviamo le medesime cose che nel primo, ma rappre-sentate sotto altre dimensioni.E concludendo diciamo, quel disegno che ci rappresentale lunghezze con le larghezze dimandarsi pianta; el'altro, che ha le larghezze con le altezze, esser dettoprofilo.

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altezza del suo parapetto. E così in questo secondo dise-gno aviamo le medesime cose che nel primo, ma rappre-sentate sotto altre dimensioni.E concludendo diciamo, quel disegno che ci rappresentale lunghezze con le larghezze dimandarsi pianta; el'altro, che ha le larghezze con le altezze, esser dettoprofilo.

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Della scala.

Poi che le misure non sono appresso tutte le nazioni leistesse, ma alcuni usano il braccio e le altre misure piùlunghe, ed alcuni più corte; se vogliamo sfuggire l'ambi-guità e confusione, fa di mestiero che stabiliamo e fer-miamo con quali misure siamo per proporzionare e mi-surare ciascheduna parte della nostra fortezza. Diciamodunque che useremo per nostra misura il communebraccio toscano; il quale acciò sia noto a ciascheduno,noteremo l'infrascritta linea AB, che è uguale alla quartaparte del detto braccio.2

A_____________________________BE perché si possa con le debite misure proporzionareciaschedun membro della fortezza in qual si voglia pic-ciola superficie, bisogna che dichiariamo il modo di fareed usare la scala. Quando dunque avremo determinato,che figura vogliamo dare alla fortezza, e sopra a qualspazio s'abbia da disegnare, prima tireremo una linearetta di lunghezza tale, che giudichiamo, a un di presso,che tanto deva essere la lunghezza di uno de i lati dellafigura, o vogliamo dire una cortina tra l'uno e l'altro de ibaluardi; di poi, come averemo quando si dirà delle mi-sure, la divideremo in tante parti eguali, quante bracciadeve essere la lunghezza di detta cortina: e così averemola scala delle braccia, dalla quale caveremo tutte le altre2 In realtà la lunghezza della figura qui riportata è assolutamente arbitraria.

[Nota per l'edizione elettronica Manuzio]

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Della scala.

Poi che le misure non sono appresso tutte le nazioni leistesse, ma alcuni usano il braccio e le altre misure piùlunghe, ed alcuni più corte; se vogliamo sfuggire l'ambi-guità e confusione, fa di mestiero che stabiliamo e fer-miamo con quali misure siamo per proporzionare e mi-surare ciascheduna parte della nostra fortezza. Diciamodunque che useremo per nostra misura il communebraccio toscano; il quale acciò sia noto a ciascheduno,noteremo l'infrascritta linea AB, che è uguale alla quartaparte del detto braccio.2

A_____________________________BE perché si possa con le debite misure proporzionareciaschedun membro della fortezza in qual si voglia pic-ciola superficie, bisogna che dichiariamo il modo di fareed usare la scala. Quando dunque avremo determinato,che figura vogliamo dare alla fortezza, e sopra a qualspazio s'abbia da disegnare, prima tireremo una linearetta di lunghezza tale, che giudichiamo, a un di presso,che tanto deva essere la lunghezza di uno de i lati dellafigura, o vogliamo dire una cortina tra l'uno e l'altro de ibaluardi; di poi, come averemo quando si dirà delle mi-sure, la divideremo in tante parti eguali, quante bracciadeve essere la lunghezza di detta cortina: e così averemola scala delle braccia, dalla quale caveremo tutte le altre2 In realtà la lunghezza della figura qui riportata è assolutamente arbitraria.

[Nota per l'edizione elettronica Manuzio]

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misure.Ma per fuggire il tedio di avere a fare una sì lunga divi-sione, potremo fare con più brevità in questa maniera.Ponghiamo, exempli gratia, che la cortina abbia ad esse-re lunga quattrocento braccia: pigliando la quarta partedella linea che ci deve rappresentare detta cortina, ave-remo la misura di cento braccia, la quale divideremo indieci parti, e ciascheduna di esse ci rappresenterà brac-cia dieci; doppo divideremo una di queste decine in die-ci particelle, ciascheduna delle quali dimostrerà un brac-cio: e così da tale divisione potremo facilmente prendereil numero di quante braccia ne piacerà, come di sei,quindici, venti, venticinque, etc., sì come ciaschedunosenza difficoltà può da sé stesso comprendere.

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misure.Ma per fuggire il tedio di avere a fare una sì lunga divi-sione, potremo fare con più brevità in questa maniera.Ponghiamo, exempli gratia, che la cortina abbia ad esse-re lunga quattrocento braccia: pigliando la quarta partedella linea che ci deve rappresentare detta cortina, ave-remo la misura di cento braccia, la quale divideremo indieci parti, e ciascheduna di esse ci rappresenterà brac-cia dieci; doppo divideremo una di queste decine in die-ci particelle, ciascheduna delle quali dimostrerà un brac-cio: e così da tale divisione potremo facilmente prendereil numero di quante braccia ne piacerà, come di sei,quindici, venti, venticinque, etc., sì come ciaschedunosenza difficoltà può da sé stesso comprendere.

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Prime considerazioni intorno all'accommo-dare diversi corpi di difesa alle fortificazioni.

La fortezza si potrà difendere con i soli baluardi, quandola lunghezza delle cortine non sarà troppo grande, comedimostra la seguente figura [v. figura 33]:

ed in ciascheduno fianco si accommoderanno almenodue cannoniere, una a canto alla cortina segnata A, laquale, come si vede, striscia la faccia del baluardo oppo-sto e ficca nella contrascarpa; ed una accanto allo orec-chione, segnata B, che striscia la contrascarpa e ficcanella faccia del baluardo. E tale fortificazione è bonissi-ma e sicura.Nella seguente figura [v. figura 34]

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Prime considerazioni intorno all'accommo-dare diversi corpi di difesa alle fortificazioni.

La fortezza si potrà difendere con i soli baluardi, quandola lunghezza delle cortine non sarà troppo grande, comedimostra la seguente figura [v. figura 33]:

ed in ciascheduno fianco si accommoderanno almenodue cannoniere, una a canto alla cortina segnata A, laquale, come si vede, striscia la faccia del baluardo oppo-sto e ficca nella contrascarpa; ed una accanto allo orec-chione, segnata B, che striscia la contrascarpa e ficcanella faccia del baluardo. E tale fortificazione è bonissi-ma e sicura.Nella seguente figura [v. figura 34]

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sono accommodate, tra i baluardi, le piatte forme soprale cortine reflesse, senza che impedischino le cannonierede' baluardi; di maniera che la cannoniera a cantoall'orecchione striscierà la contrascarpa e ficcherà nellafaccia del baluardo, e la cannoniera a canto alla cortinaficcherà nell'uno e nell'altro luogo. Le cannoniere dellapiatta forma striscieranno le faccie de' baluardi. Ma talefortificazione non è da eleggersi in circondare tutta unafortezza: ma si può bene tollerare in un solo luogo,quando si avesse la distanza tra l'uno e l'altro baluardomolto grande.La piatta forma a rovescio s'accommoda, come nella se-guente figura [v. figura 35],

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sono accommodate, tra i baluardi, le piatte forme soprale cortine reflesse, senza che impedischino le cannonierede' baluardi; di maniera che la cannoniera a cantoall'orecchione striscierà la contrascarpa e ficcherà nellafaccia del baluardo, e la cannoniera a canto alla cortinaficcherà nell'uno e nell'altro luogo. Le cannoniere dellapiatta forma striscieranno le faccie de' baluardi. Ma talefortificazione non è da eleggersi in circondare tutta unafortezza: ma si può bene tollerare in un solo luogo,quando si avesse la distanza tra l'uno e l'altro baluardomolto grande.La piatta forma a rovescio s'accommoda, come nella se-guente figura [v. figura 35],

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di modo che strisci la fronte de i baluardi. Ma non po-tendo ella recare altra difesa, non è da eleggersi, anzi sideve sfuggire, e solo porsi in uso sforzati dalla necessi-tà, quando non vi sia altro modo di cavar le difese.Li cavallieri a cavallo, come dimostra la seguente figura[v. figura 36],

con le piazze da basso strisciano le faccie dei baluardi; esono di maniera situati, che le cannoniere de i baluardi,

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di modo che strisci la fronte de i baluardi. Ma non po-tendo ella recare altra difesa, non è da eleggersi, anzi sideve sfuggire, e solo porsi in uso sforzati dalla necessi-tà, quando non vi sia altro modo di cavar le difese.Li cavallieri a cavallo, come dimostra la seguente figura[v. figura 36],

con le piazze da basso strisciano le faccie dei baluardi; esono di maniera situati, che le cannoniere de i baluardi,

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le quali sono a canto all'orecchione, ficcano nella facciadel baluardo opposto e strisciano la contrascarpa, nellaquale ficca la cannoniera a canto alla cortina. Nel fabri-care questi cavallieri, siamo di parere che la cortina, chegli traversa, non si rompa, anzi s'inalzi all'altezza del ca-valliero; acciò che se mai venisse zappata e rovinata laparte dinanzi, resti la parte di dentro, sostenuta dallacortina, a guisa di semplice cavalliero. Tale fortificazio-ne è molto meglio di quella della piattaforma; perché,oltre a quello si è detto, scuopre la campagna, fa traver-sa di dentro al battere per cortina, serve per difesa dellaritirata, e da alto scuopre e batte i baluardi che fusserostati tolti.Nella seguente maniera di fortificazione [v. figura 37],

i baluardi prestano tutte le difese da per loro, ed i caval-lieri aggiunti tra l'uno e l'altro baluardo battono sola-mente la campagna, possono difendere la ritirata, ed, es-sendo preso uno baluardo, potranno travagliare e scac-ciarne il nemico; e questi si potranno fare di qual si vo-

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le quali sono a canto all'orecchione, ficcano nella facciadel baluardo opposto e strisciano la contrascarpa, nellaquale ficca la cannoniera a canto alla cortina. Nel fabri-care questi cavallieri, siamo di parere che la cortina, chegli traversa, non si rompa, anzi s'inalzi all'altezza del ca-valliero; acciò che se mai venisse zappata e rovinata laparte dinanzi, resti la parte di dentro, sostenuta dallacortina, a guisa di semplice cavalliero. Tale fortificazio-ne è molto meglio di quella della piattaforma; perché,oltre a quello si è detto, scuopre la campagna, fa traver-sa di dentro al battere per cortina, serve per difesa dellaritirata, e da alto scuopre e batte i baluardi che fusserostati tolti.Nella seguente maniera di fortificazione [v. figura 37],

i baluardi prestano tutte le difese da per loro, ed i caval-lieri aggiunti tra l'uno e l'altro baluardo battono sola-mente la campagna, possono difendere la ritirata, ed, es-sendo preso uno baluardo, potranno travagliare e scac-ciarne il nemico; e questi si potranno fare di qual si vo-

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glia forma.Per accommodare un cavalliero sopra uno baluardo, nontroviamo dimostratone da altri modo alcuno, che a pienone satisfaccia: il che è stato cagione di farci pensare so-pra, e finalmente crederò averne trovato un modo, ilquale augumenti molte difese, senza punto impedire odisturbare le solite difese del baluardo. E perché l'inten-dere a parole la sua fabrica è alquanto intrigato, la di-chiareremo, il meglio che si potrà, sopra la figura [v. fi-gura 38].

Il cavalliero, dunque, accommodato sopra la gola delbaluardo, è quello che nella seguente figura ci viene rap-presentato per le lettere ABCDEFG; e le piazze di sottodel baluardo hanno il muro BC ed EF, che è commune aloro ed ancora al cavalliero, e sono dette piazze BCHI,

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glia forma.Per accommodare un cavalliero sopra uno baluardo, nontroviamo dimostratone da altri modo alcuno, che a pienone satisfaccia: il che è stato cagione di farci pensare so-pra, e finalmente crederò averne trovato un modo, ilquale augumenti molte difese, senza punto impedire odisturbare le solite difese del baluardo. E perché l'inten-dere a parole la sua fabrica è alquanto intrigato, la di-chiareremo, il meglio che si potrà, sopra la figura [v. fi-gura 38].

Il cavalliero, dunque, accommodato sopra la gola delbaluardo, è quello che nella seguente figura ci viene rap-presentato per le lettere ABCDEFG; e le piazze di sottodel baluardo hanno il muro BC ed EF, che è commune aloro ed ancora al cavalliero, e sono dette piazze BCHI,

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ed EFKL. Di queste se ne coprirà con la volta la metà overo li dui terzi acciò che, venendo battuto per fianco ilcavalliero, le sue rovine non proibischino il potere starenelle piazze da basso. Queste parti ricoperte sono segna-te BCTV ed EFRS; e quando saremo col cavallieroall'altezza di dette volte, si girerà, secondo la larghezzadelle piazze di sotto, un mezzo cerchio di qua ed uno dilà da' lati del cavalliero, quali entreranno in corpo al ca-valliero, come si vede M, N; e questi si alzeranno su aguisa di due nicchie, ed all'altezza di sei braccia incircasi chiuderanno: di maniera che, volendo noi tirar perfianco dalla piazza di sopra del baluardo, tra la larghez-za delle volte e lo spazio acquistato dai dui mezzi cerchivi sarà campo a bastanza per lo stornare delle artiglierie,quale spazio vien compreso per le lettere TVN ed RSM.Girerassi ancora in cerchio la parte dinanzi del cavallie-ro, come si vede EDC; e per poter salire sopra la piazzaalta del baluardo, si farà sotto il cavalliero una strada involta, segnata OD; e le salite del cavalliero si faranno acanto le piazze di sotto, l'una dov'è VBA, e l'altra dove èRFG; e si potranno accommodare ancora le due stanzeP, Q, quali potranno servire per la ritirata.I cavallieri a canto i baluardi, come si vede nella figuraseguente [v. figura 39],

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ed EFKL. Di queste se ne coprirà con la volta la metà overo li dui terzi acciò che, venendo battuto per fianco ilcavalliero, le sue rovine non proibischino il potere starenelle piazze da basso. Queste parti ricoperte sono segna-te BCTV ed EFRS; e quando saremo col cavallieroall'altezza di dette volte, si girerà, secondo la larghezzadelle piazze di sotto, un mezzo cerchio di qua ed uno dilà da' lati del cavalliero, quali entreranno in corpo al ca-valliero, come si vede M, N; e questi si alzeranno su aguisa di due nicchie, ed all'altezza di sei braccia incircasi chiuderanno: di maniera che, volendo noi tirar perfianco dalla piazza di sopra del baluardo, tra la larghez-za delle volte e lo spazio acquistato dai dui mezzi cerchivi sarà campo a bastanza per lo stornare delle artiglierie,quale spazio vien compreso per le lettere TVN ed RSM.Girerassi ancora in cerchio la parte dinanzi del cavallie-ro, come si vede EDC; e per poter salire sopra la piazzaalta del baluardo, si farà sotto il cavalliero una strada involta, segnata OD; e le salite del cavalliero si faranno acanto le piazze di sotto, l'una dov'è VBA, e l'altra dove èRFG; e si potranno accommodare ancora le due stanzeP, Q, quali potranno servire per la ritirata.I cavallieri a canto i baluardi, come si vede nella figuraseguente [v. figura 39],

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sono, in alcune cose, da posporsi al cavalliero piantatosopra il baluardo nel modo poco fa dichiarato; perché,restando dentro della cortina, non portano difesa se nonalla campagna oltre la fossa. È ben vero che servono ec-cellentemente per traversa al battere per cortina, e fannobonissimo fianco alla cortina per di dentro: ed insommaè fortificazione da apprezzarsi.La seguente fortificazione [v. figura 40],

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sono, in alcune cose, da posporsi al cavalliero piantatosopra il baluardo nel modo poco fa dichiarato; perché,restando dentro della cortina, non portano difesa se nonalla campagna oltre la fossa. È ben vero che servono ec-cellentemente per traversa al battere per cortina, e fannobonissimo fianco alla cortina per di dentro: ed insommaè fortificazione da apprezzarsi.La seguente fortificazione [v. figura 40],

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con la piattaforma sopra la cortina diritta, non ci piace;perché non si potrà accommodare talmente, che non im-pedisca le difese scambievoli de' fianchi de' baluardi; nési potendo nella piatta forma, per la sua picciolezza, ac-commodare altro che un tiro che strisci la faccia del ba-luardo, sarà difesa così scarsa, che sarebbe meglio ac-commodarvi un altro baluardo.E per dare qualche lume dell'adattare tutti gli altri corpidi difesa, abbiamo posto ancora la seguente figura [v. fi-gura 41],

composta di diversi fianchi; come forbici, segnate A, B,e C denti, D linee reflesse, E linee curve, F stelle, e Gcase matte. Dei quali fianchi non ve ne sono di reali al-

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con la piattaforma sopra la cortina diritta, non ci piace;perché non si potrà accommodare talmente, che non im-pedisca le difese scambievoli de' fianchi de' baluardi; nési potendo nella piatta forma, per la sua picciolezza, ac-commodare altro che un tiro che strisci la faccia del ba-luardo, sarà difesa così scarsa, che sarebbe meglio ac-commodarvi un altro baluardo.E per dare qualche lume dell'adattare tutti gli altri corpidi difesa, abbiamo posto ancora la seguente figura [v. fi-gura 41],

composta di diversi fianchi; come forbici, segnate A, B,e C denti, D linee reflesse, E linee curve, F stelle, e Gcase matte. Dei quali fianchi non ve ne sono di reali al-

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tro che le forbici, le quali sono in effetto due mezzi ba-luardi. Ed avvertiscasi che si dimandano corpi di difesareali quelli, che non si possono difendere se non conpezzi reali: e pezzi reali si chiamano quelli solamente, liquali tirano da otto libre di palla in su; e li altri, che por-tano meno di otto libre di palla, si adimandano pezzipiccioli o non reali.

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tro che le forbici, le quali sono in effetto due mezzi ba-luardi. Ed avvertiscasi che si dimandano corpi di difesareali quelli, che non si possono difendere se non conpezzi reali: e pezzi reali si chiamano quelli solamente, liquali tirano da otto libre di palla in su; e li altri, che por-tano meno di otto libre di palla, si adimandano pezzipiccioli o non reali.

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De' rimedi contro alle scalate.

Essendo nostra intenzione remediare, se sarà possibile, atutte le offese del nimico, e fare una fortificazione cosìbene ordinata che di esse non abbia a temere, sarà ne-cessario non solamente sapere con quali offese il nimicosia per venire ad assalirci, ma ancora con quali mezziegli sia per mettere ad effetto tali sue offese.Ed in quanto appartiene alle scale, chiara cosa è che nonsi possono usare molto lunghe, perché o si fiaccano peril peso de i soldati, o, se si vogliono fare gagliarde, sa-ranno tanto grosse e grevi, che del tutto saranno disa-strose per essere maneggiate. Adunque il fare una altez-za di muraglia da venti braccia in su sarà ottimo rimedioper assicurarsi dalle scalate: e tale rimedio verrà augu-mentato mediante la scarpa che si darà alla muraglia dalcordone in giù, e dallo sportare non poco il cordone infuori. Perché, volendo il nimico accommodare la scaladi maniera che si accosti con la sua estremità al parapet-to, sarà forzato a discostarla molto dal perpendicolo, emetterla assai inclinata; il che sarà causa, che la scalapiù facilmente si fiaccherà: e per arrivare all'altezza del-la muraglia doverà essere molto lunga; come nella se-guente figura [v. figura 42]

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De' rimedi contro alle scalate.

Essendo nostra intenzione remediare, se sarà possibile, atutte le offese del nimico, e fare una fortificazione cosìbene ordinata che di esse non abbia a temere, sarà ne-cessario non solamente sapere con quali offese il nimicosia per venire ad assalirci, ma ancora con quali mezziegli sia per mettere ad effetto tali sue offese.Ed in quanto appartiene alle scale, chiara cosa è che nonsi possono usare molto lunghe, perché o si fiaccano peril peso de i soldati, o, se si vogliono fare gagliarde, sa-ranno tanto grosse e grevi, che del tutto saranno disa-strose per essere maneggiate. Adunque il fare una altez-za di muraglia da venti braccia in su sarà ottimo rimedioper assicurarsi dalle scalate: e tale rimedio verrà augu-mentato mediante la scarpa che si darà alla muraglia dalcordone in giù, e dallo sportare non poco il cordone infuori. Perché, volendo il nimico accommodare la scaladi maniera che si accosti con la sua estremità al parapet-to, sarà forzato a discostarla molto dal perpendicolo, emetterla assai inclinata; il che sarà causa, che la scalapiù facilmente si fiaccherà: e per arrivare all'altezza del-la muraglia doverà essere molto lunga; come nella se-guente figura [v. figura 42]

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si vede, nella quale ancor che l'altezza della muraglianon sia più di venti braccia, la lunghezza della scala ABsarà più di ventitré.Ècci un altro ottimo rimedio a tale offesa: il quale è ilfare il letto della fossa non a livello, secondo la lineaDB, ma a schiso e pendente, secondo la linea DE; per-ché sullo sdrucciolo di tale linea non si potendo fermarela scala, sarà forza che l'arrivi dal punto A all'E, e che,per conseguenza, sia tanto lunga che non si possa ma-neggiare. E la medesima pendenza DE farà che, quandoil nemico volesse pur venir con ordigni e machine dagettar scale alla muraglia, non si potrà accostare, e saràvana ogni sua fatica. E finalmente lo aver cannoniereche striscino la cortina e fronti delli baluardi, potrà proi-bire l'accostare le scale e fermarle appreso la muraglia,con qualunche mezzo il nimico ciò far volesse.

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si vede, nella quale ancor che l'altezza della muraglianon sia più di venti braccia, la lunghezza della scala ABsarà più di ventitré.Ècci un altro ottimo rimedio a tale offesa: il quale è ilfare il letto della fossa non a livello, secondo la lineaDB, ma a schiso e pendente, secondo la linea DE; per-ché sullo sdrucciolo di tale linea non si potendo fermarela scala, sarà forza che l'arrivi dal punto A all'E, e che,per conseguenza, sia tanto lunga che non si possa ma-neggiare. E la medesima pendenza DE farà che, quandoil nemico volesse pur venir con ordigni e machine dagettar scale alla muraglia, non si potrà accostare, e saràvana ogni sua fatica. E finalmente lo aver cannoniereche striscino la cortina e fronti delli baluardi, potrà proi-bire l'accostare le scale e fermarle appreso la muraglia,con qualunche mezzo il nimico ciò far volesse.

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Della zappa.

All'offesa della zappa, quando il nimico avrà incomin-ciato a porla in opra, non pare che ci resti quasi altro ri-medio che i tiri che ficcano: come dimostra la seguentefigura [v. figura 43],

nella quale, avendo il nimico incominciato a penetraredentro alla muraglia ne i punti E, F, le cannoniere a can-to alli orecchioni C, D, ficcando nelle aperture e facen-do schizzare le pietre, molesteranno e scaccieranno izappatori; ed il simile faranno ancora nella cortina,quando il nimico venisse per zapparla: ma ciò rare voltepotrà intervenire, per esser la cortina sottoposta e messain mezzo alla doppia difesa e vicina delli due fianchi, ilche non avviene alle fronti de' baluardi. E per tale ri-spetto loderemo assai che la cortina tra l'uno e l'altro ba-luardo si refletta e faccia angolo in dentro, come le duelinee AG, GB, le quali ficcano l'una nell'altra scambie-volmente. Ma per esser l'offesa della zappa importantis-

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Della zappa.

All'offesa della zappa, quando il nimico avrà incomin-ciato a porla in opra, non pare che ci resti quasi altro ri-medio che i tiri che ficcano: come dimostra la seguentefigura [v. figura 43],

nella quale, avendo il nimico incominciato a penetraredentro alla muraglia ne i punti E, F, le cannoniere a can-to alli orecchioni C, D, ficcando nelle aperture e facen-do schizzare le pietre, molesteranno e scaccieranno izappatori; ed il simile faranno ancora nella cortina,quando il nimico venisse per zapparla: ma ciò rare voltepotrà intervenire, per esser la cortina sottoposta e messain mezzo alla doppia difesa e vicina delli due fianchi, ilche non avviene alle fronti de' baluardi. E per tale ri-spetto loderemo assai che la cortina tra l'uno e l'altro ba-luardo si refletta e faccia angolo in dentro, come le duelinee AG, GB, le quali ficcano l'una nell'altra scambie-volmente. Ma per esser l'offesa della zappa importantis-

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sima e scarsa di rimedii, bisogna stare molto cauto e vi-gilante per vietare ch'il nimico non si conduca sotto lamuraglia: il che acciò possiamo fare, sarà di mestiero di-chiarare e mostrare, in qual maniera il nimico si condu-ca nella fossa.

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sima e scarsa di rimedii, bisogna stare molto cauto e vi-gilante per vietare ch'il nimico non si conduca sotto lamuraglia: il che acciò possiamo fare, sarà di mestiero di-chiarare e mostrare, in qual maniera il nimico si condu-ca nella fossa.

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Della trinciera.

Essendo che l'offesa della zappa non si può usare se nonda vicino, come di sopra si è detto, però bisogna che di-chiariamo il modo, col quale si può venire sotto la mu-raglia; il quale è per via di trinciere sino in su la fossa: ecome poi si attraversi la fossa, dichiareremo più a basso.E prima supponghiamo che la fortezza abbia la tagliatae spianata a torno a torno per lo spazio di uno miglio; dimaniera che il campo nimico non possa piantare i suoialloggiamenti in luogo sicuro, se non in maggior lonta-nanza di un miglio. Essendo dentro a tale spazio ogniluogo scoperto e mal sicuro, né si potendo praticar lacampagna senza pericolo, bisognerà incominciar la trin-ciera lontana dalla fortezza un miglio: e volendo fartrinciera cavata per tutto il detto spazio, sarebbe operamolto laboriosa e lunga; per il che si potrà incominciareun argine di fascine e legnami ammassati insieme, ilqual lavoro non richiede molta lunghezza di tempo; e daquesta fascinata ricoperti si potrà venire un pezzo innan-zi, cioè sino a che si potrà giudicare che possa resisterealle artiglierie della fortezza. Ma sendosi molto avvici-nati, né bastando più la difesa delle fascine, come face-va in maggior lontananza, si comincierà la trinciera ca-vata: per la quale condurre ad effetto, si terrà tal ordine.Prima, di notte, si metteranno in opera cavatori, i qualipossino segnare, cavando un poco, la drittura, secondola quale doverà caminar la trinciera: la qual dirittura si

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Della trinciera.

Essendo che l'offesa della zappa non si può usare se nonda vicino, come di sopra si è detto, però bisogna che di-chiariamo il modo, col quale si può venire sotto la mu-raglia; il quale è per via di trinciere sino in su la fossa: ecome poi si attraversi la fossa, dichiareremo più a basso.E prima supponghiamo che la fortezza abbia la tagliatae spianata a torno a torno per lo spazio di uno miglio; dimaniera che il campo nimico non possa piantare i suoialloggiamenti in luogo sicuro, se non in maggior lonta-nanza di un miglio. Essendo dentro a tale spazio ogniluogo scoperto e mal sicuro, né si potendo praticar lacampagna senza pericolo, bisognerà incominciar la trin-ciera lontana dalla fortezza un miglio: e volendo fartrinciera cavata per tutto il detto spazio, sarebbe operamolto laboriosa e lunga; per il che si potrà incominciareun argine di fascine e legnami ammassati insieme, ilqual lavoro non richiede molta lunghezza di tempo; e daquesta fascinata ricoperti si potrà venire un pezzo innan-zi, cioè sino a che si potrà giudicare che possa resisterealle artiglierie della fortezza. Ma sendosi molto avvici-nati, né bastando più la difesa delle fascine, come face-va in maggior lontananza, si comincierà la trinciera ca-vata: per la quale condurre ad effetto, si terrà tal ordine.Prima, di notte, si metteranno in opera cavatori, i qualipossino segnare, cavando un poco, la drittura, secondola quale doverà caminar la trinciera: la qual dirittura si

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farà risguardare verso qualche parte, che non possa perdritto essere imboccata dalla fortezza. E, fatto tal segno,si caveranno, pur di notte, molte buche sopra detta dirit-tura, profondandole circa due braccia, e lontane l'unadall'altra dieci o ver dodici braccia; in ciascheduna dellequali si lascieranno due uomini, i quali ancora di giornopotranno seguitare il lavoro, e, buttando il terreno cava-to sempre verso la fortezza, lavorare al sicuro: avverten-do che il primo terreno cavato sia buttato quattro o cin-que braccia lontano dall'estremità dello argine, talmenteche vi resti spazio per l'altro terreno da cavarsi di manoin mano. Ma perché, vedendo quelli della fortezza appa-recchiarsi il nimico ad assalirli per via di trincere, e sa-pendo quanto le sieno pericolose, è credibile che conogni sforzo s'ingegneranno di disturbarlo e che moltisortiranno della fortezza per venire ad ammazzare quellidella trincera, i quali, avendo molto lontano il soccorsodell'essercito, prima sarebbono tagliati a pezzi che aiuta-ti da i suoi; però, per provedere a tal pericolo, sarà benefare alcune bastionate, come nella sottoposta figura [v.figura 44]

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farà risguardare verso qualche parte, che non possa perdritto essere imboccata dalla fortezza. E, fatto tal segno,si caveranno, pur di notte, molte buche sopra detta dirit-tura, profondandole circa due braccia, e lontane l'unadall'altra dieci o ver dodici braccia; in ciascheduna dellequali si lascieranno due uomini, i quali ancora di giornopotranno seguitare il lavoro, e, buttando il terreno cava-to sempre verso la fortezza, lavorare al sicuro: avverten-do che il primo terreno cavato sia buttato quattro o cin-que braccia lontano dall'estremità dello argine, talmenteche vi resti spazio per l'altro terreno da cavarsi di manoin mano. Ma perché, vedendo quelli della fortezza appa-recchiarsi il nimico ad assalirli per via di trincere, e sa-pendo quanto le sieno pericolose, è credibile che conogni sforzo s'ingegneranno di disturbarlo e che moltisortiranno della fortezza per venire ad ammazzare quellidella trincera, i quali, avendo molto lontano il soccorsodell'essercito, prima sarebbono tagliati a pezzi che aiuta-ti da i suoi; però, per provedere a tal pericolo, sarà benefare alcune bastionate, come nella sottoposta figura [v.figura 44]

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si vede per le lettere Q, E, R, le quali abbino i loro aperticon i suoi ripari dinanzi, acciò che dalla terra non possi-no essere dalle artiglierie imboccate. E queste potrannoservire per ritirate a quelli della trincera; ed ancora vipotranno stare alcune compagnie di soldati, per soccor-rere quelli che fussero occupati in cavare la trincera.Fannosi trincere ancora di linee storte, come si vede dalpunto O al punto V; quali si fanno nel medesimo modoche le dritte, avvertendo di gettare sempre verso la for-tezza. E nelle svolte, quanto più saranno strette, più sa-

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si vede per le lettere Q, E, R, le quali abbino i loro aperticon i suoi ripari dinanzi, acciò che dalla terra non possi-no essere dalle artiglierie imboccate. E queste potrannoservire per ritirate a quelli della trincera; ed ancora vipotranno stare alcune compagnie di soldati, per soccor-rere quelli che fussero occupati in cavare la trincera.Fannosi trincere ancora di linee storte, come si vede dalpunto O al punto V; quali si fanno nel medesimo modoche le dritte, avvertendo di gettare sempre verso la for-tezza. E nelle svolte, quanto più saranno strette, più sa-

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ranno ricoperte e sicure, perché manco potranno esserescoperte dalla fortezza: ma bisognando alcuna volta far-le capaci, acciò si possa girarvi l'artiglieria, si alzerà piùil terreno verso quella parte che ricuopre le svolte, chealtrove; e vi si metteranno de' gabbioni, de i quali chisarà alla campagna ne avrà sempre a bastanza. E facen-dosi le trincere con qualche riflessione, angoli, o fian-chi, sarà molto utile per poterle guardare e difendere;come più minutamente si dirà, quando tratteremo delfortificare gli alloggiamenti.Ed acciò che meglio si comprenda quanto si è detto, ri-sguardisi nella figura sottoposta. Nella quale il punto Oè tanto lontano dalla fortezza, che non può esser offeso:e di lì cominciando la trincera di fascine, si arriva alpunto R, il quale comincia ad esser pericoloso, né essera bastanza assicurato dalla fascinata; però quivi si co-mincierà la trincera cavata, la quale procederà non comela EF, la EG, o EH, le quali vengono imboccate da i ba-luardi o dalla cortina, ma si drizzerà come la QK, o veroRI, le quali non risguardano drittamente verso parte al-cuna della fortezza onde possino essere imboccate. Ipresidii e ritirate per i cavatori della trincera sono Q, E,R, ne i quali starà, come si è detto, il soccorso. La trin-cera storta OV sarà sempre più lunga che la dritta: puretal volta non si potrà fare altrimente.

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ranno ricoperte e sicure, perché manco potranno esserescoperte dalla fortezza: ma bisognando alcuna volta far-le capaci, acciò si possa girarvi l'artiglieria, si alzerà piùil terreno verso quella parte che ricuopre le svolte, chealtrove; e vi si metteranno de' gabbioni, de i quali chisarà alla campagna ne avrà sempre a bastanza. E facen-dosi le trincere con qualche riflessione, angoli, o fian-chi, sarà molto utile per poterle guardare e difendere;come più minutamente si dirà, quando tratteremo delfortificare gli alloggiamenti.Ed acciò che meglio si comprenda quanto si è detto, ri-sguardisi nella figura sottoposta. Nella quale il punto Oè tanto lontano dalla fortezza, che non può esser offeso:e di lì cominciando la trincera di fascine, si arriva alpunto R, il quale comincia ad esser pericoloso, né essera bastanza assicurato dalla fascinata; però quivi si co-mincierà la trincera cavata, la quale procederà non comela EF, la EG, o EH, le quali vengono imboccate da i ba-luardi o dalla cortina, ma si drizzerà come la QK, o veroRI, le quali non risguardano drittamente verso parte al-cuna della fortezza onde possino essere imboccate. Ipresidii e ritirate per i cavatori della trincera sono Q, E,R, ne i quali starà, come si è detto, il soccorso. La trin-cera storta OV sarà sempre più lunga che la dritta: puretal volta non si potrà fare altrimente.

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Come si attraversi la fossa.

Con l'aiuto e ricoperta della trincera si potrà arrivaresino su la fossa; ma per traversarla bisognerà ricorreread altri mezzi, atteso che le offese, che verranno dallapiazza alta de' baluardi e di sopra la cortina, saranno digrandissimo impedimento. Però bisognerà tòrle via; ilche si farà in due modi. L'uno, con il rovinare e tòr via ilparapetto, di modo tale che nessuno vi possi star dietroricoperto, ma venga veduto ed offeso dall'artiglieria difuori, che da qualche luogo rilevato offenda quelli chestanno alle difese. L'altro sarà con offenderli senza rovi-nare i parapetti: il che sarà col battere per cortina conqualche cavalliero; come nella sottoposta figura [v. figu-ra 45]

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Come si attraversi la fossa.

Con l'aiuto e ricoperta della trincera si potrà arrivaresino su la fossa; ma per traversarla bisognerà ricorreread altri mezzi, atteso che le offese, che verranno dallapiazza alta de' baluardi e di sopra la cortina, saranno digrandissimo impedimento. Però bisognerà tòrle via; ilche si farà in due modi. L'uno, con il rovinare e tòr via ilparapetto, di modo tale che nessuno vi possi star dietroricoperto, ma venga veduto ed offeso dall'artiglieria difuori, che da qualche luogo rilevato offenda quelli chestanno alle difese. L'altro sarà con offenderli senza rovi-nare i parapetti: il che sarà col battere per cortina conqualche cavalliero; come nella sottoposta figura [v. figu-ra 45]

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si vede il cavalliero R, il quale batte per di dentro lafronte del baluardo A, e il cavalliero Q, il quale batte lacortina BC.Il modo del levare l'offese rovinando i parapetti non sipuò fare da lontano; e però bisogna, per accostarsi sicu-ro, fare le trincere, come già si è mostrato: e quando sisarà vicino alla muraglia 250 o 300 braccia, si accom-moderanno i gabbioni, o bastioni, di maniera, che dietroad essi possa star sicura l'artiglieria e tirare a i parapetti.Come si vede nella presente figura: dove noi suppon-ghiamo che sieno fatte le trincere cavate EL ed EI, e letrincere OE, NE sopra terra; e volendo levare le difeseda A, B, C, D, tutte in un medesimo tempo, si metteran-no i gabbioni fra le due trincere cavate: avvertendo sem-pre di accommodarli in faccia a dove si vuol battere, ac-ciò il colpo sia ad angoli retti e faccia maggior effetto.Però si è posto nella figura che i gabbioni F risguardinola faccia del baluardo A, i gabbioni G la cortina, e li H lafaccia dell'altro baluardo. Da queste tre faccie ed ordinid'artiglierie si tirerà a i parapetti: e non è dubbio, comesanno i periti della guerra, che facilmente si levan via, oal meno si vieta lo starvi a offendere chi viene nel fosso.Levate che siano ne' modi dichiarati le offese che ven-gono dalla cortina e dalle piazze alte, tutta la speranza dique' di dentro si riduce ne i fianchi B e C; i quali si cer-cheranno anco di rovinare, o d'imboccare le cannoniere,per quanto sarà possibile, acciò non faccino effetto: equesto si fa col piantare le ali delle artiglierie S, T, l'una

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si vede il cavalliero R, il quale batte per di dentro lafronte del baluardo A, e il cavalliero Q, il quale batte lacortina BC.Il modo del levare l'offese rovinando i parapetti non sipuò fare da lontano; e però bisogna, per accostarsi sicu-ro, fare le trincere, come già si è mostrato: e quando sisarà vicino alla muraglia 250 o 300 braccia, si accom-moderanno i gabbioni, o bastioni, di maniera, che dietroad essi possa star sicura l'artiglieria e tirare a i parapetti.Come si vede nella presente figura: dove noi suppon-ghiamo che sieno fatte le trincere cavate EL ed EI, e letrincere OE, NE sopra terra; e volendo levare le difeseda A, B, C, D, tutte in un medesimo tempo, si metteran-no i gabbioni fra le due trincere cavate: avvertendo sem-pre di accommodarli in faccia a dove si vuol battere, ac-ciò il colpo sia ad angoli retti e faccia maggior effetto.Però si è posto nella figura che i gabbioni F risguardinola faccia del baluardo A, i gabbioni G la cortina, e li H lafaccia dell'altro baluardo. Da queste tre faccie ed ordinid'artiglierie si tirerà a i parapetti: e non è dubbio, comesanno i periti della guerra, che facilmente si levan via, oal meno si vieta lo starvi a offendere chi viene nel fosso.Levate che siano ne' modi dichiarati le offese che ven-gono dalla cortina e dalle piazze alte, tutta la speranza dique' di dentro si riduce ne i fianchi B e C; i quali si cer-cheranno anco di rovinare, o d'imboccare le cannoniere,per quanto sarà possibile, acciò non faccino effetto: equesto si fa col piantare le ali delle artiglierie S, T, l'una

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delle quali imbocchi il fianco C, e l'altra il B. Ma nonper questo saranno del tutto levate le offese, perché almeno le cannoniere a canto li orecchioni resteranno an-cora salve, e potranno fare offesa. Però bisogna, di not-te, avere preparate molte balle di lana e gabbioni e simi-li ripari; ed arrivato che si sarà alla testa della trincera Io vero K, o all'una e l'altra nel medesimo tempo, si co-mincierà a mettere una balla o un gabbione da man de-stra, e uno da sinistra; e se ne ordinerà due fila: uno chevada a trovare la punta del baluardo, per tòrre che ilfianco dell'altro baluardo opposto non impedisca l'entra-ta della trincera nel fosso; e l'altro filo vada attraversan-do il fosso alla volta delli orecchioni. E nell'istesso tem-po che si spingeranno innanzi le balle, bisogna circon-darle e ricoprirle, il più che sia possibile, di terra; laquale (se la qualità della fossa lo permetterà) si caveràdi essa medesima, perché nell'istesso tempo si sbasseràil fondo e s'innalzerà la traversa, e sarà ricoverta più si-cura. Quando non si possa cavare la fossa, si ordineran-no due fila d'uomini nella trincera, le quali con corbelliconduchino il terreno in questa maniera, che una fila sivadino porgendo l'un l'altro i corbelli pieni, e quellidell'altra fila riporgeranno in dietro i corbelli vòti; ecosì, senza moversi di luogo, con prestezza si condurràgrande quantità di terreno: avvertendo che le fila si vol-tino l'un all'altro le spalle, acciò non si diano impedi-mento. E quando quelli che hanno porto i corbelli pienisaranno stracchi, metti in loro luogo gli altri, che li ri-conducevano vòti; e così, rifrescandosi alternamente,

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delle quali imbocchi il fianco C, e l'altra il B. Ma nonper questo saranno del tutto levate le offese, perché almeno le cannoniere a canto li orecchioni resteranno an-cora salve, e potranno fare offesa. Però bisogna, di not-te, avere preparate molte balle di lana e gabbioni e simi-li ripari; ed arrivato che si sarà alla testa della trincera Io vero K, o all'una e l'altra nel medesimo tempo, si co-mincierà a mettere una balla o un gabbione da man de-stra, e uno da sinistra; e se ne ordinerà due fila: uno chevada a trovare la punta del baluardo, per tòrre che ilfianco dell'altro baluardo opposto non impedisca l'entra-ta della trincera nel fosso; e l'altro filo vada attraversan-do il fosso alla volta delli orecchioni. E nell'istesso tem-po che si spingeranno innanzi le balle, bisogna circon-darle e ricoprirle, il più che sia possibile, di terra; laquale (se la qualità della fossa lo permetterà) si caveràdi essa medesima, perché nell'istesso tempo si sbasseràil fondo e s'innalzerà la traversa, e sarà ricoverta più si-cura. Quando non si possa cavare la fossa, si ordineran-no due fila d'uomini nella trincera, le quali con corbelliconduchino il terreno in questa maniera, che una fila sivadino porgendo l'un l'altro i corbelli pieni, e quellidell'altra fila riporgeranno in dietro i corbelli vòti; ecosì, senza moversi di luogo, con prestezza si condurràgrande quantità di terreno: avvertendo che le fila si vol-tino l'un all'altro le spalle, acciò non si diano impedi-mento. E quando quelli che hanno porto i corbelli pienisaranno stracchi, metti in loro luogo gli altri, che li ri-conducevano vòti; e così, rifrescandosi alternamente,

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verranno a fare molto lavoro. Avvertendo che mentrequeste cose si fanno, le artiglierie non rifinino di tirare ai parapetti, ed i cavallieri di battere per cortina; per ilche fare bisogna avere aggiustati i tiri di giorno: perchéè credibile che quelli della fortezza faranno ogni sforzoper disturbare il nimico.Le traverse, che hanno a servire per ricoperta nel passa-re la fossa, non vorranno essere men grosse di ventibraccia, volendo che possino resistere all'impeto de ifianchi; e quanto all'altezza, quanto più saranno basse,più saranno gagliarde. E per maggior sicurezza si faràuna trincera a canto alla contrascarpa, sì come si vede latrincera AABB, gettando il terreno verso i gabbioni F, G,H, doppo la quale possino stare archibugieri, i quali conarchibusi a posta leveranno le offese per tutto, come pri-ma facevano le artiglierie F, G, H, con manco spesa etravaglio: ed aperta la contrascarpa in più luoghi, da det-ta trincera si potrà al sicuro offendere tutti quelli chesortissero dalla fortezza. E finalmente, doppo tutte que-ste preparazioni, si verrà sotto la muraglia a zapparla. Ese bene queste cose, come è in vero, nel mettersi ad es-secuzione sono pericolose molto e difficili, tutta via nonresta che non si possino fare e si faccino. Per il che è ne-cessario pensarvi molto bene, ed ordinare la fortezza dimaniera, come appresso dimostreremo, che toglia anco-ra la speranza e sicurtà al nimico di porsi a tale impresa.E questo basti circa il condursi sotto la muraglia.

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verranno a fare molto lavoro. Avvertendo che mentrequeste cose si fanno, le artiglierie non rifinino di tirare ai parapetti, ed i cavallieri di battere per cortina; per ilche fare bisogna avere aggiustati i tiri di giorno: perchéè credibile che quelli della fortezza faranno ogni sforzoper disturbare il nimico.Le traverse, che hanno a servire per ricoperta nel passa-re la fossa, non vorranno essere men grosse di ventibraccia, volendo che possino resistere all'impeto de ifianchi; e quanto all'altezza, quanto più saranno basse,più saranno gagliarde. E per maggior sicurezza si faràuna trincera a canto alla contrascarpa, sì come si vede latrincera AABB, gettando il terreno verso i gabbioni F, G,H, doppo la quale possino stare archibugieri, i quali conarchibusi a posta leveranno le offese per tutto, come pri-ma facevano le artiglierie F, G, H, con manco spesa etravaglio: ed aperta la contrascarpa in più luoghi, da det-ta trincera si potrà al sicuro offendere tutti quelli chesortissero dalla fortezza. E finalmente, doppo tutte que-ste preparazioni, si verrà sotto la muraglia a zapparla. Ese bene queste cose, come è in vero, nel mettersi ad es-secuzione sono pericolose molto e difficili, tutta via nonresta che non si possino fare e si faccino. Per il che è ne-cessario pensarvi molto bene, ed ordinare la fortezza dimaniera, come appresso dimostreremo, che toglia anco-ra la speranza e sicurtà al nimico di porsi a tale impresa.E questo basti circa il condursi sotto la muraglia.

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De' rimedii per proibire l'accostarsi alla for-tezza e zapparla.

Come s'è dichiarato di sopra, per traversare e poter scor-rere la spianata, userà il nimico le trincere; per traversa-re la fossa, le traverse di balle e gabbioni: e finalmentesi condurrà all'atto del zappare. E per disturbarlo nelfare le trincere, non ci sarà più opportuno rimedio che ilsortire: e se saranno nella fortezza, come in effetto fa dimestiero che vi siano, de i cavallieri e luoghi eminentiche signoreggino la campagna, questi non lascierannoche il nemico possa piantare le sue artiglierie per rovi-nare i parapetti e tòr via le offese, e parimente potrannoimpedirli il far cavallieri alla campagna per battere percortina: alla qual offesa, quando pure sia posta in uso, siosterà col fare delle traverse, quali non lascieranno bat-tere per cortina; e se saranno di già stati fatti cavallieri acanto de i baluardi, essi medesimi presteranno tale uso.Ma per disturbare il nimico nel traversare la fossa, cisarà di mestiero, sì come in tutte le altre occasioni diguerra, di grandissima prestezza nell'uscir fuori a com-batter la fossa, avanti che siano fatte le traverse. E sedentro alla muraglia, sotto la contrascarpa ed in diversialtri luoghi della fossa, saranno delle case matte, appor-teranno commodo grandissimo, e forse sono il più op-portuno rimedio che in simile accidente usare si possa;ed al parer mio, in tal caso è più da sperare in esse chein qualunque altro avviso. Ma dato che finalmente, su-

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De' rimedii per proibire l'accostarsi alla for-tezza e zapparla.

Come s'è dichiarato di sopra, per traversare e poter scor-rere la spianata, userà il nimico le trincere; per traversa-re la fossa, le traverse di balle e gabbioni: e finalmentesi condurrà all'atto del zappare. E per disturbarlo nelfare le trincere, non ci sarà più opportuno rimedio che ilsortire: e se saranno nella fortezza, come in effetto fa dimestiero che vi siano, de i cavallieri e luoghi eminentiche signoreggino la campagna, questi non lascierannoche il nemico possa piantare le sue artiglierie per rovi-nare i parapetti e tòr via le offese, e parimente potrannoimpedirli il far cavallieri alla campagna per battere percortina: alla qual offesa, quando pure sia posta in uso, siosterà col fare delle traverse, quali non lascieranno bat-tere per cortina; e se saranno di già stati fatti cavallieri acanto de i baluardi, essi medesimi presteranno tale uso.Ma per disturbare il nimico nel traversare la fossa, cisarà di mestiero, sì come in tutte le altre occasioni diguerra, di grandissima prestezza nell'uscir fuori a com-batter la fossa, avanti che siano fatte le traverse. E sedentro alla muraglia, sotto la contrascarpa ed in diversialtri luoghi della fossa, saranno delle case matte, appor-teranno commodo grandissimo, e forse sono il più op-portuno rimedio che in simile accidente usare si possa;ed al parer mio, in tal caso è più da sperare in esse chein qualunque altro avviso. Ma dato che finalmente, su-

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perato il nimico tutte le difficultà, si sia condotto all'attodel zappare, potrà apportargli nova difficultà l'esser lamuraglia fabricata, secondo ch'è piaciuto ad alcuni, conarchi grandi e larghi più che sia possibile, i quali ven-ghino ascosi da una sottile camiscia di muraglia; perché,venendo a tagliare il nimico la parte inferiore del muro,resterà tuttavia in piede la superiore sostenuta da dettiarchi, quali non rovineranno se prima non verranno lorotagliate le coscie ed imposte; e queste, con difficultà sa-ranno affrontate dal nimico, sendo nascoste e tra di loromolto lontane. E se la fortificazione sarà di terra, potràassai resistere alla zappa, sendo tra essa terra mescolatomolto legname lungo e sottile, con le sue incatenature,secondo l'ordine che insegneremo quando parleremo delfortificare di terra; perché, venendo zappato da basso, illegname e le incatenature sostengono assai il terreno disopra.E tutte queste cose serviranno solamente, come si dicein proverbio, per allungare la infermità, atteso che nonvi ha dubbio alcuno che, perseverando di stringere, il ni-mico s'impadronirà del luogo. Ma la lunghezza del tem-po, o per novi soccorsi a quelli della fortezza, o per lamorte di qualche principe, o per dissensioni e discordienate tra' nemici, o per il sopragiungere tempi contrarii, oper peste e malattia, ha molte volte finita la guerra consalvezza delli assediati.

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perato il nimico tutte le difficultà, si sia condotto all'attodel zappare, potrà apportargli nova difficultà l'esser lamuraglia fabricata, secondo ch'è piaciuto ad alcuni, conarchi grandi e larghi più che sia possibile, i quali ven-ghino ascosi da una sottile camiscia di muraglia; perché,venendo a tagliare il nimico la parte inferiore del muro,resterà tuttavia in piede la superiore sostenuta da dettiarchi, quali non rovineranno se prima non verranno lorotagliate le coscie ed imposte; e queste, con difficultà sa-ranno affrontate dal nimico, sendo nascoste e tra di loromolto lontane. E se la fortificazione sarà di terra, potràassai resistere alla zappa, sendo tra essa terra mescolatomolto legname lungo e sottile, con le sue incatenature,secondo l'ordine che insegneremo quando parleremo delfortificare di terra; perché, venendo zappato da basso, illegname e le incatenature sostengono assai il terreno disopra.E tutte queste cose serviranno solamente, come si dicein proverbio, per allungare la infermità, atteso che nonvi ha dubbio alcuno che, perseverando di stringere, il ni-mico s'impadronirà del luogo. Ma la lunghezza del tem-po, o per novi soccorsi a quelli della fortezza, o per lamorte di qualche principe, o per dissensioni e discordienate tra' nemici, o per il sopragiungere tempi contrarii, oper peste e malattia, ha molte volte finita la guerra consalvezza delli assediati.

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Delle mine e contramine.

La mina, tanto quanto è offesa violenta, è ancoraall'incontro fallace; ma quando si conduce a fine, non viè dubbio alcuno che l'è violentissima. Questa si fa dalnemico, conducendosi per una cava sotterranea sottoquel luogo che egli intende di rovinare: dove arrivato,cava una piccola stanza, che si addimanda il forno dellamina; ed in questo mettendo quantità di polvere, e ser-rando l'entrata con travamenti fortissimi, quando si vie-ne a darli fuoco, con grandissima rovina si leva in capotutto quello che gli è di sopra, quando non trovi da sva-porare da altro luogo dalle bande; perché la natura sua èdi far forza verso tutte le parti, e di rompere finalmentedove trova minore resistenza. Come si possa arrivarecon la strada sotterranea al luogo destinato per minarsi,come si sfugghino l'intoppi che possono occorrere pervia, come si prepari il forno e si chiugga, e come se lidia fuoco, non dichiareremo al presente, non essendo laintenzion nostra d'insegnare a ordinare le mine, ma sìbene come ad esse si possa rimediare.Se la fortezza, essendo antica, non averà le contraminedi già ordinate, bisognerà che i defensori stiano moltovigilanti per accorgersi quando il nimico verrà per mina-re: il che potran conoscere dallo strepito che farà il ni-mico nel zappare la strada sotterranea, perché, tenendoun'orecchia appoggiata in terra, si sentirà lo intronamen-to che sarà fatto all'intorno. Potrassi ancora il medesimo

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Delle mine e contramine.

La mina, tanto quanto è offesa violenta, è ancoraall'incontro fallace; ma quando si conduce a fine, non viè dubbio alcuno che l'è violentissima. Questa si fa dalnemico, conducendosi per una cava sotterranea sottoquel luogo che egli intende di rovinare: dove arrivato,cava una piccola stanza, che si addimanda il forno dellamina; ed in questo mettendo quantità di polvere, e ser-rando l'entrata con travamenti fortissimi, quando si vie-ne a darli fuoco, con grandissima rovina si leva in capotutto quello che gli è di sopra, quando non trovi da sva-porare da altro luogo dalle bande; perché la natura sua èdi far forza verso tutte le parti, e di rompere finalmentedove trova minore resistenza. Come si possa arrivarecon la strada sotterranea al luogo destinato per minarsi,come si sfugghino l'intoppi che possono occorrere pervia, come si prepari il forno e si chiugga, e come se lidia fuoco, non dichiareremo al presente, non essendo laintenzion nostra d'insegnare a ordinare le mine, ma sìbene come ad esse si possa rimediare.Se la fortezza, essendo antica, non averà le contraminedi già ordinate, bisognerà che i defensori stiano moltovigilanti per accorgersi quando il nimico verrà per mina-re: il che potran conoscere dallo strepito che farà il ni-mico nel zappare la strada sotterranea, perché, tenendoun'orecchia appoggiata in terra, si sentirà lo intronamen-to che sarà fatto all'intorno. Potrassi ancora il medesimo

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scotimento comprendere da qualche cosa che facilmentesi muova, come sarebbe col posare in terra un vaso pie-no di acqua, la quale si vedrà tremare allo scuotere dellaterra percossa da i cavatori. Alcuni usano drizzare in ter-ra un tamburo, sopra il quale postovi sassetti leggieri, ofave, o simili cose che facilmente si movino, le quali,all'intronamento delle percosse di chi cava, si moveran-no e renderanno strepito. Questi e simili sono i mezzi davenire in cognizione, quando il nimico voglia minare.E per rimediare alla mina, tutti i cavamenti fatti a tornoal luogo sospetto saranno opportunissimo rimedio: iquali cavamenti, potendosi, si faranno sempre dalla par-te di fuori, cavando intorno al luogo, che intenderemovolere assicurare, una fossa sotterranea, facendo oltre aciò in essa ad ogni 25 o 30 braccia un pozzo; e se nelfondo de i pozzi si farà una fossa che vada dall'unoall'altro, sarà cosa bonissima. E quando non si possinofare simili cavamenti per di fuori, si faranno dalla partedi dentro, ordinando delle cave le quali vadino penden-do ed inclinando verso la mina; e la loro bocca si faràlontana dalle muraglie o altri luoghi atti a rovinare, ac-ciò che, svaporando per essa il fuoco, non offenda cosaalcuna. L'utilità di questi cavamenti è che, quando saràacceso il fuoco nel forno, trovando da poter rompere dai lati, più facilmente si farà strada per i detti pozzi e ca-vamenti, che col levarsi in capo tutto il peso sopra po-sto.Ma nelle fortezze che si averanno da fare di nuovo, ac-

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scotimento comprendere da qualche cosa che facilmentesi muova, come sarebbe col posare in terra un vaso pie-no di acqua, la quale si vedrà tremare allo scuotere dellaterra percossa da i cavatori. Alcuni usano drizzare in ter-ra un tamburo, sopra il quale postovi sassetti leggieri, ofave, o simili cose che facilmente si movino, le quali,all'intronamento delle percosse di chi cava, si moveran-no e renderanno strepito. Questi e simili sono i mezzi davenire in cognizione, quando il nimico voglia minare.E per rimediare alla mina, tutti i cavamenti fatti a tornoal luogo sospetto saranno opportunissimo rimedio: iquali cavamenti, potendosi, si faranno sempre dalla par-te di fuori, cavando intorno al luogo, che intenderemovolere assicurare, una fossa sotterranea, facendo oltre aciò in essa ad ogni 25 o 30 braccia un pozzo; e se nelfondo de i pozzi si farà una fossa che vada dall'unoall'altro, sarà cosa bonissima. E quando non si possinofare simili cavamenti per di fuori, si faranno dalla partedi dentro, ordinando delle cave le quali vadino penden-do ed inclinando verso la mina; e la loro bocca si faràlontana dalle muraglie o altri luoghi atti a rovinare, ac-ciò che, svaporando per essa il fuoco, non offenda cosaalcuna. L'utilità di questi cavamenti è che, quando saràacceso il fuoco nel forno, trovando da poter rompere dai lati, più facilmente si farà strada per i detti pozzi e ca-vamenti, che col levarsi in capo tutto il peso sopra po-sto.Ma nelle fortezze che si averanno da fare di nuovo, ac-

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ciò si stia senza sospetto, s'ordineranno le contramineintorno a tutta la fortezza dalla parte di fuori, facendostrade sotterranee con pozzi e cavamenti, come già si èdetto. Avvertendo che non tutti i luoghi sono sottopostialle mine: anzi quelli che hanno a torno acque, o dovel'acqua, cavando, facilmente si truova, come sono tutti iluoghi di piano, non corrono pericolo di mine; alle qualiper lo più sono sottoposte le fortezze di monte.

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ciò si stia senza sospetto, s'ordineranno le contramineintorno a tutta la fortezza dalla parte di fuori, facendostrade sotterranee con pozzi e cavamenti, come già si èdetto. Avvertendo che non tutti i luoghi sono sottopostialle mine: anzi quelli che hanno a torno acque, o dovel'acqua, cavando, facilmente si truova, come sono tutti iluoghi di piano, non corrono pericolo di mine; alle qualiper lo più sono sottoposte le fortezze di monte.

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Della batteria e suoi rimedii.

La batteria è veramente la più sicura e gagliarda offesache usar si possa: e di questa siamo per dire succinta-mente i mezi che si tengono per porla ad effetto, ed i ri-medii che contro di essa usare si possono.E prima, volendo che la batteria sia gagliarda, fa di me-stiero piantare le artiglierie vicine, perché, quanto piùsaranno da presso, tanto maggior passata potranno fare.Né sia chi tenga quella opinione ridicola, che l'artiglieriafaccia maggiore effetto in una certa distanza che più davicino; perché è del tutto falso. Adunque, avanti ad ognialtra cosa, bisogna che il nimico pensi di approssimarela sua artiglieria alla fortezza; il che non potrà fare senon col mezo di trincere. Ma come i difensori possinosturbare il nimico nel fare tali trincere, di sopra si è det-to a bastanza. E quando le artiglierie siano approssima-te, bisogna scoprirle in campagna aperta, volendo porlein uso per la batteria. Però ciò non sarà lecito fare, seprima non si torranno le offese che vengono di sopra iparapetti: e così il nimico o cercherà di rovinargli, o dibattere per cortina di sopra con cavallieri alla campagna.Al rovinare de i parapetti sarà ottimo rimedio il fargligrossi 18 o 20 braccia, perché, quando bene venghinobattuti nella parte dinanzi, ne resterà tuttavia per di den-tro tal parte in piede, che servirà per ricoperta. Al batte-re per cortina si rimedierà con traverse; anzi i cavallieria canto i baluardi in questo caso serviranno eccellente-

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Della batteria e suoi rimedii.

La batteria è veramente la più sicura e gagliarda offesache usar si possa: e di questa siamo per dire succinta-mente i mezi che si tengono per porla ad effetto, ed i ri-medii che contro di essa usare si possono.E prima, volendo che la batteria sia gagliarda, fa di me-stiero piantare le artiglierie vicine, perché, quanto piùsaranno da presso, tanto maggior passata potranno fare.Né sia chi tenga quella opinione ridicola, che l'artiglieriafaccia maggiore effetto in una certa distanza che più davicino; perché è del tutto falso. Adunque, avanti ad ognialtra cosa, bisogna che il nimico pensi di approssimarela sua artiglieria alla fortezza; il che non potrà fare senon col mezo di trincere. Ma come i difensori possinosturbare il nimico nel fare tali trincere, di sopra si è det-to a bastanza. E quando le artiglierie siano approssima-te, bisogna scoprirle in campagna aperta, volendo porlein uso per la batteria. Però ciò non sarà lecito fare, seprima non si torranno le offese che vengono di sopra iparapetti: e così il nimico o cercherà di rovinargli, o dibattere per cortina di sopra con cavallieri alla campagna.Al rovinare de i parapetti sarà ottimo rimedio il fargligrossi 18 o 20 braccia, perché, quando bene venghinobattuti nella parte dinanzi, ne resterà tuttavia per di den-tro tal parte in piede, che servirà per ricoperta. Al batte-re per cortina si rimedierà con traverse; anzi i cavallieria canto i baluardi in questo caso serviranno eccellente-

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mente.Tolti via i già detti impedimenti, non per questo si porràancora il nimico alla batteria, se prima non vedrà d'esse-re sicuro di poter poi venire all'assalto; né avrà tal sicu-rezza, se prima non toglie via le offese de i fianchi. Peròtenterà d'imboccare ed accecare le cannoniere, o vero,disarmando le piazze della ricoperta delli orecchioni,renderle del tutto inutili. A queste cose si osterà col fareli orecchioni grossi almeno quaranta braccia o ancorcinquanta; perché una muraglia così grossa e massiccia,quando anco venghi tutta rovinata, non si abbasserà maitanto, che le medesime rovine non ricuoprino le piazzeda basso. Ed all'essere imboccate, o, per dir meglio, alfare che, quando bene venghino imboccate, non per que-sto siano rese inutili, ne dimostreremo il modo più abasso, quando insegneremo la fabrica di un perfetto ba-luardo, e che al parer nostro possa resistere a qual si vo-glia offesa.Le cose sin qui dette serviranno per impedire e difficul-tar al nemico il venire all'atto del battere: e questo glisarà reso ancora malagevole se la fossa sarà assai pro-fonda, perché l'altezza della contrascarpa gli occuperàtanta parte della muraglia, che o non potrà battere senon dal cordone in su (e così le rovine non saranno a ba-stanza per fargli scala alla salita); o, volendo battere abasso, sarà forzato ad una delle due cose, cioè o ad inal-zarsi con cavallieri, battendo da alto a basso con suopoco profitto, sendo che la batteria che viene da alto a

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mente.Tolti via i già detti impedimenti, non per questo si porràancora il nimico alla batteria, se prima non vedrà d'esse-re sicuro di poter poi venire all'assalto; né avrà tal sicu-rezza, se prima non toglie via le offese de i fianchi. Peròtenterà d'imboccare ed accecare le cannoniere, o vero,disarmando le piazze della ricoperta delli orecchioni,renderle del tutto inutili. A queste cose si osterà col fareli orecchioni grossi almeno quaranta braccia o ancorcinquanta; perché una muraglia così grossa e massiccia,quando anco venghi tutta rovinata, non si abbasserà maitanto, che le medesime rovine non ricuoprino le piazzeda basso. Ed all'essere imboccate, o, per dir meglio, alfare che, quando bene venghino imboccate, non per que-sto siano rese inutili, ne dimostreremo il modo più abasso, quando insegneremo la fabrica di un perfetto ba-luardo, e che al parer nostro possa resistere a qual si vo-glia offesa.Le cose sin qui dette serviranno per impedire e difficul-tar al nemico il venire all'atto del battere: e questo glisarà reso ancora malagevole se la fossa sarà assai pro-fonda, perché l'altezza della contrascarpa gli occuperàtanta parte della muraglia, che o non potrà battere senon dal cordone in su (e così le rovine non saranno a ba-stanza per fargli scala alla salita); o, volendo battere abasso, sarà forzato ad una delle due cose, cioè o ad inal-zarsi con cavallieri, battendo da alto a basso con suopoco profitto, sendo che la batteria che viene da alto a

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basso è di pochissima forza; o vero bisognerà che taglied apra la contrascarpa; il che non potrà fare senza lun-ghezza di tempo e senza pericolo, e massime se ne ifianchi saranno cannoniere che ficchino nella contra-scarpa.Ma venendo finalmente alla batteria, se la muraglia eterrapieno saranno fatti con buona disposizione, avràmolto che fare; ed in particolare se vi saranno i contra-forti fatti nella maniera che più di sotto si dirà, i quali,quando bene sia rovinata la muraglia di fuori, sarannobastanti a mantenere in piede il terrapieno. Il quale sesarà capace doppo le cortine, e se i baluardi avranno lepiazze alte spaziose in modo, che commodamente vi sipossino fare le ritirate, si darà travaglio non picciolo alnemico nel venire all'assalto, purché vi siano difensori,nell'ardire e forze de' quali consiste il nervo della fortez-za: e sendo fatta la ritirata, si potrà benissimo difendereper fianco, di sopra i lati che mettono in mezo la rovina,accommodandovi, bisognando, delle artiglierie; e perfronte sarà difesa da archibusieri. Ed in simile caso nonsi può esprimere di quanta utilità siano i cavallieri a can-to i baluardi, i quali, come più volte s'è detto, possonofare eccellentemente fianco alla ritirata; la quale è ditanto giovamento, che, purché i difensori non si perdinod'animo, può render vane tutte le fatiche e pericoli supe-rati dal nimico.

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basso è di pochissima forza; o vero bisognerà che taglied apra la contrascarpa; il che non potrà fare senza lun-ghezza di tempo e senza pericolo, e massime se ne ifianchi saranno cannoniere che ficchino nella contra-scarpa.Ma venendo finalmente alla batteria, se la muraglia eterrapieno saranno fatti con buona disposizione, avràmolto che fare; ed in particolare se vi saranno i contra-forti fatti nella maniera che più di sotto si dirà, i quali,quando bene sia rovinata la muraglia di fuori, sarannobastanti a mantenere in piede il terrapieno. Il quale sesarà capace doppo le cortine, e se i baluardi avranno lepiazze alte spaziose in modo, che commodamente vi sipossino fare le ritirate, si darà travaglio non picciolo alnemico nel venire all'assalto, purché vi siano difensori,nell'ardire e forze de' quali consiste il nervo della fortez-za: e sendo fatta la ritirata, si potrà benissimo difendereper fianco, di sopra i lati che mettono in mezo la rovina,accommodandovi, bisognando, delle artiglierie; e perfronte sarà difesa da archibusieri. Ed in simile caso nonsi può esprimere di quanta utilità siano i cavallieri a can-to i baluardi, i quali, come più volte s'è detto, possonofare eccellentemente fianco alla ritirata; la quale è ditanto giovamento, che, purché i difensori non si perdinod'animo, può render vane tutte le fatiche e pericoli supe-rati dal nimico.

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Delle misure particolari di tutti i membri del-la fortezza.

Per procedere con la maggior chiarezza, facilità e brevi-tà che sia possibile, dimostreremo congiuntamente enell'istesso tempo il modo del disegnare ed accommoda-re a i loro luoghi tutte le parti della fortificazione con leloro misure e proporzioni.E cominciandosi dalle più universali e communi, diremodella grossezza della muraglia, la quale circonda intornointorno tutta la fortezza. E se bene potrebbe ad alcunoparere, che quanto più fusse grossa, tanto fusse miglio-re, tuttavia siamo di parer contrario, cioè che si facciapiù sottile che sia possibile; anzi se la fortezza non siavesse a mantenere lungo tempo, basterebbe formarla diterra. Ma perché nel processo del tempo i giacci, le nevi,e le pioggie vanno rodendo e consumando il terreno, fadi bisogno vestirlo di muraglia, la quale si farà solamen-te tanto grossa, aiutandola ancora con la scarpa e contra-forti, che basti a sostenere il peso del terrapieno; perchéla muraglia sottile, oltre al portar minore spesa, è ancorameno esposta all'essere rovinata che la più grossa. E laragione è questa: che tirandosi con le artiglierie in unamuraglia che non sia passata dalle palle, viene talmenteintronata e scossa, che doppo non molti tiri ne cascanograndissimi pezzi; ma la muraglia sottile, dando luogoalle palle, non si scuote, né riceve altra offesa che doveè forata. Per il che, nel risolverci intorno alla grossezza

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Delle misure particolari di tutti i membri del-la fortezza.

Per procedere con la maggior chiarezza, facilità e brevi-tà che sia possibile, dimostreremo congiuntamente enell'istesso tempo il modo del disegnare ed accommoda-re a i loro luoghi tutte le parti della fortificazione con leloro misure e proporzioni.E cominciandosi dalle più universali e communi, diremodella grossezza della muraglia, la quale circonda intornointorno tutta la fortezza. E se bene potrebbe ad alcunoparere, che quanto più fusse grossa, tanto fusse miglio-re, tuttavia siamo di parer contrario, cioè che si facciapiù sottile che sia possibile; anzi se la fortezza non siavesse a mantenere lungo tempo, basterebbe formarla diterra. Ma perché nel processo del tempo i giacci, le nevi,e le pioggie vanno rodendo e consumando il terreno, fadi bisogno vestirlo di muraglia, la quale si farà solamen-te tanto grossa, aiutandola ancora con la scarpa e contra-forti, che basti a sostenere il peso del terrapieno; perchéla muraglia sottile, oltre al portar minore spesa, è ancorameno esposta all'essere rovinata che la più grossa. E laragione è questa: che tirandosi con le artiglierie in unamuraglia che non sia passata dalle palle, viene talmenteintronata e scossa, che doppo non molti tiri ne cascanograndissimi pezzi; ma la muraglia sottile, dando luogoalle palle, non si scuote, né riceve altra offesa che doveè forata. Per il che, nel risolverci intorno alla grossezza

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della muraglia, doviamo aver riguardo alla qualità delterrapieno: il quale, se sarà arenoso e non molto fisso,avrà bisogno di più gagliardo sostegno; ma se sarà piùtenace e saldo, più sottile muraglia basterà a reggerlo. Eper determinare in particolare, per sostenere un terrapie-no mediocre, una muraglia che da basso sia grossa trebraccia, e che, a poco a poco assottigliandosi, si riduca adue all'altezza del cordone, e tale si mantenga dal cordo-ne in su, sarà bastante; regolandosi poi col più e colmeno, secondo la qualità del terreno.L'altezza della muraglia sopra il piano della fossa deveesser tale, che ne possa assicurar dalle scalate: e perquesto dal cordone in giù si farà sedici braccia in circa,e dal cordone in su quattro o ver cinque, onde tuttal'altezza non sia meno di venti braccia; delle quali, diecivorrei che ne occupasse la profondità della fossa, talchéla muraglia si alzasse solamente sopra il piano dellacampagna braccia dieci o undici.La scarpa si farà più e meno pendente secondo la qualitàdel terrapieno, essendoché quanto maggiore sarà la pen-denza, tanto più fortemente sosterrà il peso del terrapie-no. Però quello che si costuma di dare ordinariamente,ch'è per ogni cinque braccia d'altezza uno di scarpa, cipiace assai, quando il terreno sia buono e fisso.In questo luogo è da notarsi, come molti costumano difar la muraglia del baluardo più alta che la cortina: ilche pare da approvarsi ogni volta che non si faccino ca-

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della muraglia, doviamo aver riguardo alla qualità delterrapieno: il quale, se sarà arenoso e non molto fisso,avrà bisogno di più gagliardo sostegno; ma se sarà piùtenace e saldo, più sottile muraglia basterà a reggerlo. Eper determinare in particolare, per sostenere un terrapie-no mediocre, una muraglia che da basso sia grossa trebraccia, e che, a poco a poco assottigliandosi, si riduca adue all'altezza del cordone, e tale si mantenga dal cordo-ne in su, sarà bastante; regolandosi poi col più e colmeno, secondo la qualità del terreno.L'altezza della muraglia sopra il piano della fossa deveesser tale, che ne possa assicurar dalle scalate: e perquesto dal cordone in giù si farà sedici braccia in circa,e dal cordone in su quattro o ver cinque, onde tuttal'altezza non sia meno di venti braccia; delle quali, diecivorrei che ne occupasse la profondità della fossa, talchéla muraglia si alzasse solamente sopra il piano dellacampagna braccia dieci o undici.La scarpa si farà più e meno pendente secondo la qualitàdel terrapieno, essendoché quanto maggiore sarà la pen-denza, tanto più fortemente sosterrà il peso del terrapie-no. Però quello che si costuma di dare ordinariamente,ch'è per ogni cinque braccia d'altezza uno di scarpa, cipiace assai, quando il terreno sia buono e fisso.In questo luogo è da notarsi, come molti costumano difar la muraglia del baluardo più alta che la cortina: ilche pare da approvarsi ogni volta che non si faccino ca-

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vallieri, perché allora dalla piazza alta del baluardo siscuopre meglio la campagna. Ma facendosi cavallierisopra o a canto il baluardo, non occorrerà alzare la mu-raglia di esso più che la cortina.Séguita che diciamo de' contraforti i quali si appiccanoalla muraglia dalla parte di dentro, e sono di grandissi-mo aiuto ed utile. E questi, alcuni hanno costumato difargli più stretti in quella parte dove appiccano con lamuraglia; come si vede nella seguente figura [v. figura46],

dove i contraforti C, D, E, dove appiccano con la cortinaAB, sono sottili, e dall'altra testa vanno allargandosi acoda di rondine: ma simil forma non ci piace, perché,venendo battuta la muraglia, e restando i contraforti inpiedi, il terreno tra essi cascherà nella fossa, non avendochi lo sostenga, come avrà quando li contraforti sianofatti al contrario; come si vede nell'altra figura [v. figura47],

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vallieri, perché allora dalla piazza alta del baluardo siscuopre meglio la campagna. Ma facendosi cavallierisopra o a canto il baluardo, non occorrerà alzare la mu-raglia di esso più che la cortina.Séguita che diciamo de' contraforti i quali si appiccanoalla muraglia dalla parte di dentro, e sono di grandissi-mo aiuto ed utile. E questi, alcuni hanno costumato difargli più stretti in quella parte dove appiccano con lamuraglia; come si vede nella seguente figura [v. figura46],

dove i contraforti C, D, E, dove appiccano con la cortinaAB, sono sottili, e dall'altra testa vanno allargandosi acoda di rondine: ma simil forma non ci piace, perché,venendo battuta la muraglia, e restando i contraforti inpiedi, il terreno tra essi cascherà nella fossa, non avendochi lo sostenga, come avrà quando li contraforti sianofatti al contrario; come si vede nell'altra figura [v. figura47],

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dove i contraforti H, I, K, nella parte che appicca allacortina FG, sono più larghi, e vanno ristringendo versol'altra testa. E questi, quando sia rovinata la cortina, re-stando in piedi, sosterranno il terrapieno, sendo l'apertu-ra fra l'uno e l'altro più stretta verso la parte di fuori; tal-ché il terreno, che per l'indietro va allargandosi, non po-trà smottare e uscire per la bocca più stretta.Farannosi li contraforti alti sino al cordone e, dove ap-piccano con la muraglia, larghi sette o otto braccia; laqual larghezza si ristringerà sino a due braccia versol'altra testa; facendo la lunghezza loro otto braccia, e ladistanza fra l'uno e l'altro braccia dodici in circa.Per ordinare poi i fianchi con le loro piazze e con tuttele misure debite a ciascheduna parte, procederemo nellaseguente maniera: avvertendo che noi nel medesimotempo insegneremo le misure di tutti i membri particola-ri, ed il modo di ordinare un baluardo che possa resiste-re ad ogni sorte di offesa. E perché le difese de' baluardivengono scambievolmente dall'uno all'altro, né può unbaluardo difendere sé medesimo, però nel disegnarli nonsi disegneranno soli, ma due insieme, cavando le loroforme da i tiri, da i quali devono essere difesi.Però prima si tirerà una linea retta, la quale sarà per lacortina tra l'uno e l'altro fianco, la cui lunghezza si de-terminerà o maggiore o minore, secondo la grandezzadel recinto: avvertendo ben sempre, che quanto più ifianchi saranno vicini, tanto più le difese loro verranno

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dove i contraforti H, I, K, nella parte che appicca allacortina FG, sono più larghi, e vanno ristringendo versol'altra testa. E questi, quando sia rovinata la cortina, re-stando in piedi, sosterranno il terrapieno, sendo l'apertu-ra fra l'uno e l'altro più stretta verso la parte di fuori; tal-ché il terreno, che per l'indietro va allargandosi, non po-trà smottare e uscire per la bocca più stretta.Farannosi li contraforti alti sino al cordone e, dove ap-piccano con la muraglia, larghi sette o otto braccia; laqual larghezza si ristringerà sino a due braccia versol'altra testa; facendo la lunghezza loro otto braccia, e ladistanza fra l'uno e l'altro braccia dodici in circa.Per ordinare poi i fianchi con le loro piazze e con tuttele misure debite a ciascheduna parte, procederemo nellaseguente maniera: avvertendo che noi nel medesimotempo insegneremo le misure di tutti i membri particola-ri, ed il modo di ordinare un baluardo che possa resiste-re ad ogni sorte di offesa. E perché le difese de' baluardivengono scambievolmente dall'uno all'altro, né può unbaluardo difendere sé medesimo, però nel disegnarli nonsi disegneranno soli, ma due insieme, cavando le loroforme da i tiri, da i quali devono essere difesi.Però prima si tirerà una linea retta, la quale sarà per lacortina tra l'uno e l'altro fianco, la cui lunghezza si de-terminerà o maggiore o minore, secondo la grandezzadel recinto: avvertendo ben sempre, che quanto più ifianchi saranno vicini, tanto più le difese loro verranno

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ad esser gagliarde. E nel presente essempio [v. figura48]

sarà la cortina la linea AA, sopra la quale si metterannoad angoli retti i fianchi, come si vede per le linee segna-te AB; delle quali se ne prenderanno braccia 30 per lelarghezze delle piazze di sotto, segnandole AC. Ed av-vertiscasi, che andando li due fianchi ordinati nell'istes-sa maniera, si contrasegneranno con le medesime lette-re; e quello che si dirà dell'uno, s'intenderà dettodell'altro. Dalla linea AC ci tireremo in dentro bracciasette; e tirata un'altra linea ad essa paralella, verrà for-mata la grossezza del muro dinanzi alla piazza. Di poi,ritirandoci in dentro sei braccia, tireremo un'altra lineasegnata ED, la quale comprenderà la sortita: ed averemo

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ad esser gagliarde. E nel presente essempio [v. figura48]

sarà la cortina la linea AA, sopra la quale si metterannoad angoli retti i fianchi, come si vede per le linee segna-te AB; delle quali se ne prenderanno braccia 30 per lelarghezze delle piazze di sotto, segnandole AC. Ed av-vertiscasi, che andando li due fianchi ordinati nell'istes-sa maniera, si contrasegneranno con le medesime lette-re; e quello che si dirà dell'uno, s'intenderà dettodell'altro. Dalla linea AC ci tireremo in dentro bracciasette; e tirata un'altra linea ad essa paralella, verrà for-mata la grossezza del muro dinanzi alla piazza. Di poi,ritirandoci in dentro sei braccia, tireremo un'altra lineasegnata ED, la quale comprenderà la sortita: ed averemo

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tra queste linee una larghezza di braccia 13, delle quali,quando noi saremo all'altezza di 7 in 8 braccia dal pianodel fosso, la scarpa ne avrà consumato braccia 1½, talche resteranno braccia 11½, sendo scemato dalla partedi fuori lo spazio sino alla linea FG. Pigliando dunque ilmezo tra DE ed FG, vi tireremo la linea HI, sopra laquale, cominciando dalla cortina A, misureremo duebraccia per la prima cannoniera: doppo, pigliando con ilcompasso la misura di braccia 5 e quarti 3, segneremoun cerchio, che avrà di diametro braccia 11½; doppo ilquale si lascieranno due altre braccia per la larghezzadella seconda cannoniera: doppo la quale disegneremoun altro cerchio con il medesimo diametro, e doppo essodue altre braccia per la terza cannoniera: e così delle 30braccia ne averemo consumate 29, cioè 23 per li duecerchi, che ci rappresentano due merloni, e 6 per le trecannoniere; e quel braccio che avanza, servirà per risaltoo spalletta.Ordinate così le cannoniere, per disegnar le piazze con iloro tramezi, si farà in tal maniera. Pongasi nel mezo diciascheduna cannoniera, sopra la linea HI, un'asta; dipoi sopra il dritto del fianco, cioè sopra la linea ACB,fuori del punto B misurinsi quante braccia vorremo perla larghezza del fosso, quale al presente ponghiamobraccia 50; dove si porrà un altro contrasegno, che sarànel punto K. E perché una cannoniera deve ficcare el'altra strisciare, la prima striscierà la fronte del baluar-do, ed offizio della seconda sarà strisciare la contrascar-

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tra queste linee una larghezza di braccia 13, delle quali,quando noi saremo all'altezza di 7 in 8 braccia dal pianodel fosso, la scarpa ne avrà consumato braccia 1½, talche resteranno braccia 11½, sendo scemato dalla partedi fuori lo spazio sino alla linea FG. Pigliando dunque ilmezo tra DE ed FG, vi tireremo la linea HI, sopra laquale, cominciando dalla cortina A, misureremo duebraccia per la prima cannoniera: doppo, pigliando con ilcompasso la misura di braccia 5 e quarti 3, segneremoun cerchio, che avrà di diametro braccia 11½; doppo ilquale si lascieranno due altre braccia per la larghezzadella seconda cannoniera: doppo la quale disegneremoun altro cerchio con il medesimo diametro, e doppo essodue altre braccia per la terza cannoniera: e così delle 30braccia ne averemo consumate 29, cioè 23 per li duecerchi, che ci rappresentano due merloni, e 6 per le trecannoniere; e quel braccio che avanza, servirà per risaltoo spalletta.Ordinate così le cannoniere, per disegnar le piazze con iloro tramezi, si farà in tal maniera. Pongasi nel mezo diciascheduna cannoniera, sopra la linea HI, un'asta; dipoi sopra il dritto del fianco, cioè sopra la linea ACB,fuori del punto B misurinsi quante braccia vorremo perla larghezza del fosso, quale al presente ponghiamobraccia 50; dove si porrà un altro contrasegno, che sarànel punto K. E perché una cannoniera deve ficcare el'altra strisciare, la prima striscierà la fronte del baluar-do, ed offizio della seconda sarà strisciare la contrascar-

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pa. E però, ritirandosi indietro nella piazza, e guardandoper il segno messo nella seconda cannoniera, si farà pas-sare una linea per detto segno e per il punto K; e ciò fa-cendo nell'altro fianco ancora, si troverà l'intersecazioneM; ed allungando le linee MK sino al rincontrodell'angolo del baluardo, sarà disegnata la contrascarpastrisciata dalle seconde cannoniere; doppo le quali nellepiazze si lascierà il segno N, nel luogo di dove si tra-guardò. Per terminare poi i tiri di ficco, traguardandoper il mezo della cannoniera I al punto M, si farà un se-gno nella piazza secondo tal drittura, qual sarà O; e tra-guardando, per il medesimo punto di mezo la cannonie-ra, l'angolo del fosso contraposto all'angolo L del ba-luardo, si segnerà nella piazza il punto P, per dove futraguardato: e poiché li due punti O, P ficcano nell'estre-mità della contrascarpa, qual si voglia altro tiro, che fic-chi in qual parte si sia della medesima contrascarpa, nonuscirà fuori de' termini O, P. E traguardando per la me-desima cannoniera e per lo punto B, si noterà il punto Qnella piazza, dal quale viene veramente strisciata la fac-cia del baluardo: il ficcare nella quale sarà offizio dellaseconda cannoniera; onde, traguardando per il mezo diessa ed il punto L, si noterà dove viene il tiro nella piaz-za, che sarà il punto R.Ma perché queste due cannoniere non possono esseretanto coperte, che non siano sottoposte all'essere imboc-cate, e massime la prima, però, per provedere il più chesia possibile, che il fianco non resti senza tiri, ci abbia-

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pa. E però, ritirandosi indietro nella piazza, e guardandoper il segno messo nella seconda cannoniera, si farà pas-sare una linea per detto segno e per il punto K; e ciò fa-cendo nell'altro fianco ancora, si troverà l'intersecazioneM; ed allungando le linee MK sino al rincontrodell'angolo del baluardo, sarà disegnata la contrascarpastrisciata dalle seconde cannoniere; doppo le quali nellepiazze si lascierà il segno N, nel luogo di dove si tra-guardò. Per terminare poi i tiri di ficco, traguardandoper il mezo della cannoniera I al punto M, si farà un se-gno nella piazza secondo tal drittura, qual sarà O; e tra-guardando, per il medesimo punto di mezo la cannonie-ra, l'angolo del fosso contraposto all'angolo L del ba-luardo, si segnerà nella piazza il punto P, per dove futraguardato: e poiché li due punti O, P ficcano nell'estre-mità della contrascarpa, qual si voglia altro tiro, che fic-chi in qual parte si sia della medesima contrascarpa, nonuscirà fuori de' termini O, P. E traguardando per la me-desima cannoniera e per lo punto B, si noterà il punto Qnella piazza, dal quale viene veramente strisciata la fac-cia del baluardo: il ficcare nella quale sarà offizio dellaseconda cannoniera; onde, traguardando per il mezo diessa ed il punto L, si noterà dove viene il tiro nella piaz-za, che sarà il punto R.Ma perché queste due cannoniere non possono esseretanto coperte, che non siano sottoposte all'essere imboc-cate, e massime la prima, però, per provedere il più chesia possibile, che il fianco non resti senza tiri, ci abbia-

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mo aggiunta la terza cannoniera, quale parimente difen-derà di ficco del baluardo; e però, traguardando per ilsuo punto di mezo il punto L, si noterà nella piazza doveviene il tiro, che sarà nel punto S. E questo ci darà rego-la all'orecchione, perché, come si vede, secondo il suodritto bisogna formarlo e terminare la sua grossezza; ela lunghezza si farà o più o meno, secondo che i tiri locomporteranno; perché alcuna volta sarà terminata daltiro NM, quale sarebbe impedito se l'orecchione fussetroppo lungo, ed in qualche altro sito sarà terminata daltiro OM. Però basta che sempre mai li due tiri QBL e SLfanno la grossezza dell'orecchione; e la lunghezza si faràche non occupi i tiri OM, NM. E perché potrebbe essereche la terza cannoniera talvolta, per esser imboccate laprima e la seconda, restasse sola, e che, venendo il nimi-co all'assalto, non potesse farli quel danno che sarebbenecessario; però abbiamo aggiunto una piazza nell'orec-chione, l'officio della quale è di difendere la cortina, sìcome fanno le altre ancora, nel modo che si vede per itiri segnati V.Resta ora che assegnamo la ragione del mettere i traver-si alle piazze, che devono andare a sghembo e secondarei tiri delle artiglierie, acciò che esse nello stornare sianolibere, e non corrino rischio di percuotere ne' muri erompersi. E però, primieramente, il tiro OM è causa chesi faccia pendere in dentro il muro della piazza: e perchéil tiro SL della terza cannoniera e il tiro TV della secon-da lasciano fra di loro spazio libero dietro al secondo

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mo aggiunta la terza cannoniera, quale parimente difen-derà di ficco del baluardo; e però, traguardando per ilsuo punto di mezo il punto L, si noterà nella piazza doveviene il tiro, che sarà nel punto S. E questo ci darà rego-la all'orecchione, perché, come si vede, secondo il suodritto bisogna formarlo e terminare la sua grossezza; ela lunghezza si farà o più o meno, secondo che i tiri locomporteranno; perché alcuna volta sarà terminata daltiro NM, quale sarebbe impedito se l'orecchione fussetroppo lungo, ed in qualche altro sito sarà terminata daltiro OM. Però basta che sempre mai li due tiri QBL e SLfanno la grossezza dell'orecchione; e la lunghezza si faràche non occupi i tiri OM, NM. E perché potrebbe essereche la terza cannoniera talvolta, per esser imboccate laprima e la seconda, restasse sola, e che, venendo il nimi-co all'assalto, non potesse farli quel danno che sarebbenecessario; però abbiamo aggiunto una piazza nell'orec-chione, l'officio della quale è di difendere la cortina, sìcome fanno le altre ancora, nel modo che si vede per itiri segnati V.Resta ora che assegnamo la ragione del mettere i traver-si alle piazze, che devono andare a sghembo e secondarei tiri delle artiglierie, acciò che esse nello stornare sianolibere, e non corrino rischio di percuotere ne' muri erompersi. E però, primieramente, il tiro OM è causa chesi faccia pendere in dentro il muro della piazza: e perchéil tiro SL della terza cannoniera e il tiro TV della secon-da lasciano fra di loro spazio libero dietro al secondo

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merlone, si può cavar la scesa che va alla sortita.Il muro XW della piazza dell'orecchione si deve tirar pa-ralello alla faccia del baluardo LB, lontano da essa brac-cia 40 o 35 almeno, acciò per tale grossezza si mantengala spalla, e la piazza resti larga 10 o vero 15 braccia.Ed essendo impossibile il trovare modo che la prima eseconda cannoniera non siano sottoposte all'essere im-boccate, perché, dovendo vedere, è forza che siano ve-dute, per dare maggior difficultà che si può al nimico,abbiamo pensato di fare almeno sì, che tale imbocca-mento resti vano; atteso che per altro non s'imboccanole cannoniere, che per fare che le non difendano la corti-na ed impedischino il venire all'assalto. Noi per il con-trario cercheremo che, se bene siano imboccate, non glisia tolto il difendere la cortina e vietare l'assalto: il chesarà in questo modo.La prima cannoniera è esposta all'essere imboccata dalpunto M sino a quanto tiene la contrascarpa, ed i tiri chedi tal luogo la possono imboccare comprendono nellapiazza lo spazio chiuso tra i tiri O, P, oltre i quali versoil punto Q tutto è sicuro: e però si è fatto il tramezo Z,doppo il quale si sta sicuro; e per l'istessa cannoniera sistriscia la cortina, come mostra il tiro YV. E perché po-trebb'essere, come s'è detto, ch'il nimico venisse su 'lfosso, e di qui imboccasse la seconda cannoniera, ve-nendo il tiro nel punto N, è stato necessario tirar la tra-versa U. Avvertendo che fra i tramezi Z, U resti tanto

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merlone, si può cavar la scesa che va alla sortita.Il muro XW della piazza dell'orecchione si deve tirar pa-ralello alla faccia del baluardo LB, lontano da essa brac-cia 40 o 35 almeno, acciò per tale grossezza si mantengala spalla, e la piazza resti larga 10 o vero 15 braccia.Ed essendo impossibile il trovare modo che la prima eseconda cannoniera non siano sottoposte all'essere im-boccate, perché, dovendo vedere, è forza che siano ve-dute, per dare maggior difficultà che si può al nimico,abbiamo pensato di fare almeno sì, che tale imbocca-mento resti vano; atteso che per altro non s'imboccanole cannoniere, che per fare che le non difendano la corti-na ed impedischino il venire all'assalto. Noi per il con-trario cercheremo che, se bene siano imboccate, non glisia tolto il difendere la cortina e vietare l'assalto: il chesarà in questo modo.La prima cannoniera è esposta all'essere imboccata dalpunto M sino a quanto tiene la contrascarpa, ed i tiri chedi tal luogo la possono imboccare comprendono nellapiazza lo spazio chiuso tra i tiri O, P, oltre i quali versoil punto Q tutto è sicuro: e però si è fatto il tramezo Z,doppo il quale si sta sicuro; e per l'istessa cannoniera sistriscia la cortina, come mostra il tiro YV. E perché po-trebb'essere, come s'è detto, ch'il nimico venisse su 'lfosso, e di qui imboccasse la seconda cannoniera, ve-nendo il tiro nel punto N, è stato necessario tirar la tra-versa U. Avvertendo che fra i tramezi Z, U resti tanto

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spazio, che, stornando, il pezzo vi capisca e talvolta, bi-sognando, tra l'uno e l'altro si farà la traversa di terra osabbione, la qual ritenga l'artiglieria, che non venga ascoprirsi nel punto N.La lunghezza della piazza non si farà meno di 40 brac-cia, facendola pendere un poco verso la fossa, acciò cheanco dall'estremità di dentro possa fare effetto; e perciòsi faranno le cannoniere senza soglia o scaletto.

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spazio, che, stornando, il pezzo vi capisca e talvolta, bi-sognando, tra l'uno e l'altro si farà la traversa di terra osabbione, la qual ritenga l'artiglieria, che non venga ascoprirsi nel punto N.La lunghezza della piazza non si farà meno di 40 brac-cia, facendola pendere un poco verso la fossa, acciò cheanco dall'estremità di dentro possa fare effetto; e perciòsi faranno le cannoniere senza soglia o scaletto.

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Della diversità de' siti e loro proprietà.

L'aver veduto diversi corpi di difesa ed il loro uso, èbene d'utilità per le particolari cognizioni; ma le distin-zioni de' siti e delle nature loro è necessariissimo, anziquello che più d'ogni altra cosa deve stimarsi in materiadel fortificare. E però, andando discorrendo intorno allediversità loro, c'ingegneremo darne sufficiente contezza,dimostrandole ancora di più gli essempii in disegno.E prima, per regola generale, tutti i luoghi di piano sa-ranno sicuri dalle mine, e le loro muraglie verrannobene ricoperte dall'argine e spalto della contrascarpa:averanno abondanza d'acque, il che è di grandissimaconsiderazione: le artiglierie di tali fortezze, tirandoquasi di punto bianco ed a livello della campagna, faran-no maggiore effetto che se tirassero da alto a basso. Ma,all'incontro, sono tali siti soggetti ai cavallieri, che fa-cesse il nimico in campagna, ed alle machine, le qualifacilmente possono condursi: oltre a ciò, avrà il nimicomeno difficultà a venire all'assalto, non avendo a salire;avrà, oltre a ciò, commodità di tenere cavalleria, chescorrendo rompa le strade, impedisca il soccorso, e piùgagliardamente stringa la terra; avrà altresì commoditàdi far trincere e con esse venire in su 'l fosso, fare de'forti e cavallieri, potendo commodamente lavorar di ter-ra.I siti de' monti, quando avessero altri luoghi più eminen-ti da i quali fussero scoperti e signoreggiati, non solo

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Della diversità de' siti e loro proprietà.

L'aver veduto diversi corpi di difesa ed il loro uso, èbene d'utilità per le particolari cognizioni; ma le distin-zioni de' siti e delle nature loro è necessariissimo, anziquello che più d'ogni altra cosa deve stimarsi in materiadel fortificare. E però, andando discorrendo intorno allediversità loro, c'ingegneremo darne sufficiente contezza,dimostrandole ancora di più gli essempii in disegno.E prima, per regola generale, tutti i luoghi di piano sa-ranno sicuri dalle mine, e le loro muraglie verrannobene ricoperte dall'argine e spalto della contrascarpa:averanno abondanza d'acque, il che è di grandissimaconsiderazione: le artiglierie di tali fortezze, tirandoquasi di punto bianco ed a livello della campagna, faran-no maggiore effetto che se tirassero da alto a basso. Ma,all'incontro, sono tali siti soggetti ai cavallieri, che fa-cesse il nimico in campagna, ed alle machine, le qualifacilmente possono condursi: oltre a ciò, avrà il nimicomeno difficultà a venire all'assalto, non avendo a salire;avrà, oltre a ciò, commodità di tenere cavalleria, chescorrendo rompa le strade, impedisca il soccorso, e piùgagliardamente stringa la terra; avrà altresì commoditàdi far trincere e con esse venire in su 'l fosso, fare de'forti e cavallieri, potendo commodamente lavorar di ter-ra.I siti de' monti, quando avessero altri luoghi più eminen-ti da i quali fussero scoperti e signoreggiati, non solo

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non devono fortificarsi, per essere inutili, anzi si devonosfasciare e smantellare. Ma quando non siano da altridominati, saranno assai più forti di quelli di piano, av-vertendo sopra tutto che siano capaci e spaziosi. Questicon manco spesa di terrapieno, avendolo fatto dalla na-tura, si fortificheranno; saranno sicuri da' cavallieri edalle machine, che non potranno condursi alle muraglie;sarà da questi tenuto lontano il nimico, e combattendo,si starà a vantaggio, facendoli ancora rovinare materiaaddosso per le valli che avrà intorno, le quali, sendomolte, impediranno anco l'assedio, e potranno facilmen-te venire soccorsi. Ma, all'incontro, sono sottoposti allemine, e l'artiglieria nemica vi ha gran forza, battendo disotto in su; patiscono d'acqua, né possono valersi di ca-valleria che tenessero dentro.Dentro a i laghi ed al mare si sarà sicuro da' rubbamenti,dalle mine, e con difficultà si potranno far batterie. Inquesti luoghi manco guardie bastano, e manco difensoriancora. Ma quelle fortezze che saranno poste in acquadolce, saranno pericolose ne' tempi de' ghiacci; oltreche, per lo più, in simil luoghi vi è cattiva aria. Sopra ifiumi o in mezzo ad essi s'è sicuro dalle mine, né si pati-sce d'acque; ma bisogna avvertire che il fiume non pos-sa esser deviato fuori del suo letto, onde per esso si pos-sa entrare nella fortezza: s'è, in oltre, molte volte sotto-posto alle inondazioni e naturali ed artificiali, quando,col turare il nimico l'uscita del fiume, allaga e sommer-ge la fortezza.

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non devono fortificarsi, per essere inutili, anzi si devonosfasciare e smantellare. Ma quando non siano da altridominati, saranno assai più forti di quelli di piano, av-vertendo sopra tutto che siano capaci e spaziosi. Questicon manco spesa di terrapieno, avendolo fatto dalla na-tura, si fortificheranno; saranno sicuri da' cavallieri edalle machine, che non potranno condursi alle muraglie;sarà da questi tenuto lontano il nimico, e combattendo,si starà a vantaggio, facendoli ancora rovinare materiaaddosso per le valli che avrà intorno, le quali, sendomolte, impediranno anco l'assedio, e potranno facilmen-te venire soccorsi. Ma, all'incontro, sono sottoposti allemine, e l'artiglieria nemica vi ha gran forza, battendo disotto in su; patiscono d'acqua, né possono valersi di ca-valleria che tenessero dentro.Dentro a i laghi ed al mare si sarà sicuro da' rubbamenti,dalle mine, e con difficultà si potranno far batterie. Inquesti luoghi manco guardie bastano, e manco difensoriancora. Ma quelle fortezze che saranno poste in acquadolce, saranno pericolose ne' tempi de' ghiacci; oltreche, per lo più, in simil luoghi vi è cattiva aria. Sopra ifiumi o in mezzo ad essi s'è sicuro dalle mine, né si pati-sce d'acque; ma bisogna avvertire che il fiume non pos-sa esser deviato fuori del suo letto, onde per esso si pos-sa entrare nella fortezza: s'è, in oltre, molte volte sotto-posto alle inondazioni e naturali ed artificiali, quando,col turare il nimico l'uscita del fiume, allaga e sommer-ge la fortezza.

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Imperò, tenendo fermi questi avvertimenti, sendo noisforzati ad accommodarci ad uno di questi siti, doviamocercare, s'egli è possibile, rimediare a quelle lesioni chegli possono essere fatte. Come, per essempio, ne' siti de'monti si provederà alle mine con l'ordinare le contrami-ne; e per non avere a patire d'acque, si faranno conservegrandissime. E simili avvertimenti si avranno intornoalli altri particolari.Ma, in generale, ci saranno ancora molte considerazioni,le quali sono utili a tutti i siti. Come, per essempio, saràdi necessità considerare il luogo da fortificarsi intornointorno per lo spazio di mille passi, e vedere quali cosevi siano che possino nuocere alla fortezza e giovare alnimico, e levarle via; osservando per regola ferma ed in-fallibile, che tutti i siti che hanno a torno altri luoghieminenti, onde possono essere scoperti e signoreggiati,si devono lasciar stare, perché non sono capaci da esserfortificati. Lo spazio di mille passi vuol esser tutto nettoe scoperto di maniera, che non possa né anche un uccel-lo accostarsi alla fortezza senza esser scoperto: però lecase, gli arbori e simili impedimenti si torranno tutti via,spianando tutto all'intorno. Ma da' luoghi rilevati o bassiper natura non sarà così facile l'assicurarsi: e da' luoghirilevati si può essere battuto, scortinato ed offeso dentro;e da i luoghi bassi si possono far mine e cavamenti.Quanto a i luoghi rilevati, si rimedierà con far dentro de'cavallieri, e rilevarsi tanto che si venga a superarel'altezza di fuori: che se ciò far non si potrà, per esser

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Imperò, tenendo fermi questi avvertimenti, sendo noisforzati ad accommodarci ad uno di questi siti, doviamocercare, s'egli è possibile, rimediare a quelle lesioni chegli possono essere fatte. Come, per essempio, ne' siti de'monti si provederà alle mine con l'ordinare le contrami-ne; e per non avere a patire d'acque, si faranno conservegrandissime. E simili avvertimenti si avranno intornoalli altri particolari.Ma, in generale, ci saranno ancora molte considerazioni,le quali sono utili a tutti i siti. Come, per essempio, saràdi necessità considerare il luogo da fortificarsi intornointorno per lo spazio di mille passi, e vedere quali cosevi siano che possino nuocere alla fortezza e giovare alnimico, e levarle via; osservando per regola ferma ed in-fallibile, che tutti i siti che hanno a torno altri luoghieminenti, onde possono essere scoperti e signoreggiati,si devono lasciar stare, perché non sono capaci da esserfortificati. Lo spazio di mille passi vuol esser tutto nettoe scoperto di maniera, che non possa né anche un uccel-lo accostarsi alla fortezza senza esser scoperto: però lecase, gli arbori e simili impedimenti si torranno tutti via,spianando tutto all'intorno. Ma da' luoghi rilevati o bassiper natura non sarà così facile l'assicurarsi: e da' luoghirilevati si può essere battuto, scortinato ed offeso dentro;e da i luoghi bassi si possono far mine e cavamenti.Quanto a i luoghi rilevati, si rimedierà con far dentro de'cavallieri, e rilevarsi tanto che si venga a superarel'altezza di fuori: che se ciò far non si potrà, per esser

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dominato da luogo troppo eminente, la fortificazione ri-man vana ed inutile; se già, non essendo tali luoghi trop-po lontani, non s'andassero ad abbracciare con le corti-ne, incorporandoli nella fortezza, o vero, potendo, allon-tanandosene almeno mille passi. Quanto a i luoghi bassi,dato che si possino fare cavallieri o baluardi che gli sco-prino, sarà ottimo rimedio; o vero andargli a trovare conqualche cortina, dove facilmente si possino scoprire: edato che né l'uno né l'altro far si possa, sarà bene a quel-la parte dentro alla muraglia fare de' pozzi, rispetto allemine, ed anche per sentire i cavamenti ch'il nimico fa-cesse, per potervi a tempo rimediare.

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dominato da luogo troppo eminente, la fortificazione ri-man vana ed inutile; se già, non essendo tali luoghi trop-po lontani, non s'andassero ad abbracciare con le corti-ne, incorporandoli nella fortezza, o vero, potendo, allon-tanandosene almeno mille passi. Quanto a i luoghi bassi,dato che si possino fare cavallieri o baluardi che gli sco-prino, sarà ottimo rimedio; o vero andargli a trovare conqualche cortina, dove facilmente si possino scoprire: edato che né l'uno né l'altro far si possa, sarà bene a quel-la parte dentro alla muraglia fare de' pozzi, rispetto allemine, ed anche per sentire i cavamenti ch'il nimico fa-cesse, per potervi a tempo rimediare.

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Della fossa.

Intorno al determinare, se sia bene che la fossa sia conacqua o pure senza, sono discordi fra di loro gli autori,essendo che non mancano ragioni per l'una e per l'altraparte. Ma se procederemo con distinzioni, non sarà dif-ficile il conoscere come ragionevolmente in alcuni luo-ghi sia meglio aver la fossa con acqua, ed in altri senza.Il fosso con acqua vuol esser largo assai; ed asciutto,vuol esser profondo. L'acqua deve esser almeno sinoallo stomaco, acciò non possa esser passata senza gran-de danno.Riceveranno grand'utilità dall'acqua que' luoghi, cheavranno il paese vicino occupato da' nimici, per rendersisicuri dall'improvvise scalate; ma fa di bisogno star cau-to ne' tempi di ghiacci. Giova l'acqua alle fortezze pic-ciole, ove non possono stare assai genti, e per conse-guenza non si sortisce, ma solo si sta a guardia dellemura; per il che bastano manco sentinelle, non potendoil nimico passare l'acque, e, senza esser sentito, venirealla muraglia con le scale.Le fortezze grandi, ove sono genti assai da poter sortire,è bene che abbino la fossa asciutta, perché sicuramentesi possa difenderla e combatterla. Oltre a ciò, essendoasciutta, facilmente si va a levare le rovine: e dato che ilnimico facesse fascinate per riempirla, si potranno ab-bruciare, il che non si può nella bagnata. È utilissima

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Della fossa.

Intorno al determinare, se sia bene che la fossa sia conacqua o pure senza, sono discordi fra di loro gli autori,essendo che non mancano ragioni per l'una e per l'altraparte. Ma se procederemo con distinzioni, non sarà dif-ficile il conoscere come ragionevolmente in alcuni luo-ghi sia meglio aver la fossa con acqua, ed in altri senza.Il fosso con acqua vuol esser largo assai; ed asciutto,vuol esser profondo. L'acqua deve esser almeno sinoallo stomaco, acciò non possa esser passata senza gran-de danno.Riceveranno grand'utilità dall'acqua que' luoghi, cheavranno il paese vicino occupato da' nimici, per rendersisicuri dall'improvvise scalate; ma fa di bisogno star cau-to ne' tempi di ghiacci. Giova l'acqua alle fortezze pic-ciole, ove non possono stare assai genti, e per conse-guenza non si sortisce, ma solo si sta a guardia dellemura; per il che bastano manco sentinelle, non potendoil nimico passare l'acque, e, senza esser sentito, venirealla muraglia con le scale.Le fortezze grandi, ove sono genti assai da poter sortire,è bene che abbino la fossa asciutta, perché sicuramentesi possa difenderla e combatterla. Oltre a ciò, essendoasciutta, facilmente si va a levare le rovine: e dato che ilnimico facesse fascinate per riempirla, si potranno ab-bruciare, il che non si può nella bagnata. È utilissima

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ancora la fossa asciutta, quando i soldati, sendo usciti ascaramucciare ed impedir al nimico il far trincere epiantar gabbioni e simili essercizii, avendo la carica adosso, fossero forzati a ritirarsi e salvarsi nella fossa; ilche far non potrebbono sendovi l'acqua: come ancoranon vi si possono accommodare strade coperte, casematte e sortite, che pur sono di grandissimo commodo.Ed in somma la fossa con acqua è per que' luoghi, che,non avendo gran quantità di difensori, stanno aspettandodi straccare il nimico che gli assedia: e l'asciutta servedove sono assai difensori, e vogliono far forza di levarsiil nimico dalle spalle più presto che sia possibile.

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ancora la fossa asciutta, quando i soldati, sendo usciti ascaramucciare ed impedir al nimico il far trincere epiantar gabbioni e simili essercizii, avendo la carica adosso, fossero forzati a ritirarsi e salvarsi nella fossa; ilche far non potrebbono sendovi l'acqua: come ancoranon vi si possono accommodare strade coperte, casematte e sortite, che pur sono di grandissimo commodo.Ed in somma la fossa con acqua è per que' luoghi, che,non avendo gran quantità di difensori, stanno aspettandodi straccare il nimico che gli assedia: e l'asciutta servedove sono assai difensori, e vogliono far forza di levarsiil nimico dalle spalle più presto che sia possibile.

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Diversi essempi d'accommodare i corpi di di-fesa secondo le diversità de' siti.

Considerando quanto abbiano grande forza gli essempisensati in persuadere e dichiarare i pensieri dell'animo,abbiamo determinato, per dar maggior lume dell'inten-zione nostra, recare innanzi a gli occhi diversi disegnide' luoghi fortificati.E prima [v. figura 49],

la seguente pianta ABCDEF sarà d'una terra in campa-gna aperta, la quale, avendo il recinto antico, vogliamofortificar secondo l'uso moderno. E però è bisognato so-pra le cortine vecchie mettere baluardi; ed in qualcheluogo si sono messi cavallieri, dove gli spazii dall'uno

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Diversi essempi d'accommodare i corpi di di-fesa secondo le diversità de' siti.

Considerando quanto abbiano grande forza gli essempisensati in persuadere e dichiarare i pensieri dell'animo,abbiamo determinato, per dar maggior lume dell'inten-zione nostra, recare innanzi a gli occhi diversi disegnide' luoghi fortificati.E prima [v. figura 49],

la seguente pianta ABCDEF sarà d'una terra in campa-gna aperta, la quale, avendo il recinto antico, vogliamofortificar secondo l'uso moderno. E però è bisognato so-pra le cortine vecchie mettere baluardi; ed in qualcheluogo si sono messi cavallieri, dove gli spazii dall'uno

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all'altro baluardo venivano troppo lunghi, attesoché, ri-spetto alle cortine vecchie, è bisognato fare i corpi di di-fesa minori e più vicini che in un altro; come quelli del-la cortina AB. Con tutto ciò dal fianco dell'uno al fiancodell'altro sarà circa 400 braccia. E perché nella pianta Enon era possibile sopra le cortine FE e DE formar ba-luardo che acutissimo non venisse, è stato di necessitàritirarsi con i fianchi in dentro, come si vede il fianco Ged il fianco H, e tirare la cortina GR, e la cortina HK,quali nei punti R, K si congiungono con le cortine vec-chie; e perché nel punto R e nel punto K fanno reflessio-ne in fuori, vi facciamo sopra dui cavallieri grandi, ac-ciò, se mai quel baluardo venisse tagliato e preso da' ni-mici, questi non ve li lascino stare: ed in questa maniera,con bellissima invenzione, e con poca mutazione delledue cortine vecchie RE, KE nelle due nuove RG, KH,viene accommodato il tutto. Nel resto tutte le cannonie-re fanno quello s'è detto nella fabrica del baluardo, stri-sciando e ficcando nelle faccie e nella contrascarpa. Ilterrapieno viene a torno con braccia 40 di lunghezza, econ altrettanta i cavallieri segnati N. E perché simili fa-briche antiche hanno intorno intorno molte torri, quelleche saranno troppo vicine a i fianchi bisogna levarle,come nella figura quelle che sono segnate Q. Nel fare iterrapieni s'avvertirà di mettervi de' legnami, acciò chenon lascino così subito aggravare le mura, ma vadinoassodandosi a poco a poco.Nella pianta passata, per essere ella in piano libero ed

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all'altro baluardo venivano troppo lunghi, attesoché, ri-spetto alle cortine vecchie, è bisognato fare i corpi di di-fesa minori e più vicini che in un altro; come quelli del-la cortina AB. Con tutto ciò dal fianco dell'uno al fiancodell'altro sarà circa 400 braccia. E perché nella pianta Enon era possibile sopra le cortine FE e DE formar ba-luardo che acutissimo non venisse, è stato di necessitàritirarsi con i fianchi in dentro, come si vede il fianco Ged il fianco H, e tirare la cortina GR, e la cortina HK,quali nei punti R, K si congiungono con le cortine vec-chie; e perché nel punto R e nel punto K fanno reflessio-ne in fuori, vi facciamo sopra dui cavallieri grandi, ac-ciò, se mai quel baluardo venisse tagliato e preso da' ni-mici, questi non ve li lascino stare: ed in questa maniera,con bellissima invenzione, e con poca mutazione delledue cortine vecchie RE, KE nelle due nuove RG, KH,viene accommodato il tutto. Nel resto tutte le cannonie-re fanno quello s'è detto nella fabrica del baluardo, stri-sciando e ficcando nelle faccie e nella contrascarpa. Ilterrapieno viene a torno con braccia 40 di lunghezza, econ altrettanta i cavallieri segnati N. E perché simili fa-briche antiche hanno intorno intorno molte torri, quelleche saranno troppo vicine a i fianchi bisogna levarle,come nella figura quelle che sono segnate Q. Nel fare iterrapieni s'avvertirà di mettervi de' legnami, acciò chenon lascino così subito aggravare le mura, ma vadinoassodandosi a poco a poco.Nella pianta passata, per essere ella in piano libero ed

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ispedito, non fu difficile l'accomodar i corpi di difesa,non vi essendo cosa altra di singolare, che d'accommo-dare il baluardo in quella punta acuta. Ma nella seguente[v. figura 50],

se bene anco ella è in sito piano, ha non di meno a tornodui luoghi bassi, quali è di necessità scoprire, come sivede uno di essi con le due punte A, B, e l'altro con ba-luardi C, D, E (ed avvertiscasi per intelligenza della pas-sata e delle seguenti figure, che quello che si vede se-gnato di nero dimostra la muraglia antica, e le delinea-

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ispedito, non fu difficile l'accomodar i corpi di difesa,non vi essendo cosa altra di singolare, che d'accommo-dare il baluardo in quella punta acuta. Ma nella seguente[v. figura 50],

se bene anco ella è in sito piano, ha non di meno a tornodui luoghi bassi, quali è di necessità scoprire, come sivede uno di essi con le due punte A, B, e l'altro con ba-luardi C, D, E (ed avvertiscasi per intelligenza della pas-sata e delle seguenti figure, che quello che si vede se-gnato di nero dimostra la muraglia antica, e le delinea-

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zioni rosse 3sono i corpi di difesa fatti di nuovo ed ac-commodati sul vecchio): e per fare migliore effetto s'èvenuto in fuori, nella seguente figura, con il cavaliero F,al quale non accaderà dare più una ch'un'altra forma,sendo compreso in mezo a due baluardi. La punta G del-la cortina vecchia, essendo troppo acuta, fa sì che si la-sci la reflessione, e, tirato dall'angolo G all'angolo E lafortificazione nuova, si va a scoprire i luoghi bassi piùcommodamente col baluardo C, e si forma l'altro baluar-do H sopra miglior angolo.Già di sopra si disse, che dentro allo spazio di mille pas-si intorno alla terra si deve, fra le altre cose, avere consi-derazione a i luoghi rilevati. Imperò la seguente pianta[v. figura 51]

3La nostra figura, in bianco e nero, evidenzia come più sottili le linee rosse citate da Galileo [Nota per l'edizione elettronica Manuzio]

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zioni rosse 3sono i corpi di difesa fatti di nuovo ed ac-commodati sul vecchio): e per fare migliore effetto s'èvenuto in fuori, nella seguente figura, con il cavaliero F,al quale non accaderà dare più una ch'un'altra forma,sendo compreso in mezo a due baluardi. La punta G del-la cortina vecchia, essendo troppo acuta, fa sì che si la-sci la reflessione, e, tirato dall'angolo G all'angolo E lafortificazione nuova, si va a scoprire i luoghi bassi piùcommodamente col baluardo C, e si forma l'altro baluar-do H sopra miglior angolo.Già di sopra si disse, che dentro allo spazio di mille pas-si intorno alla terra si deve, fra le altre cose, avere consi-derazione a i luoghi rilevati. Imperò la seguente pianta[v. figura 51]

3La nostra figura, in bianco e nero, evidenzia come più sottili le linee rosse citate da Galileo [Nota per l'edizione elettronica Manuzio]

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ne mostra una terra, quale abbia vicino un luogo rileva-to, non già tale che superi la muraglia di altezza, mache, facendovi i nemici qualche cavalliero, facilmentedominerebbono dentro, e principalmente potrebbonoscortinare la cortina AB dal punto C, e la EF dal puntoD. E perché, per la molta vicinanza, chi se ne volesse di-scostare, sarebbe di bisogno ritirarsi almeno sino alla li-nea GH, riducendo la piazza in troppo breve forma, peròsarà miglior partito andare a pigliare quel luogo rilevatocon la fortificazione BIKLE.Ma quando i monti e luoghi rilevati superassino di mol-to la muraglia, né si potesse andare a pigliare, perchéfossero molti, l'uno appresso l'altro, che si seguitasserocome nella sottoposta figura [v. figura 52]

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ne mostra una terra, quale abbia vicino un luogo rileva-to, non già tale che superi la muraglia di altezza, mache, facendovi i nemici qualche cavalliero, facilmentedominerebbono dentro, e principalmente potrebbonoscortinare la cortina AB dal punto C, e la EF dal puntoD. E perché, per la molta vicinanza, chi se ne volesse di-scostare, sarebbe di bisogno ritirarsi almeno sino alla li-nea GH, riducendo la piazza in troppo breve forma, peròsarà miglior partito andare a pigliare quel luogo rilevatocon la fortificazione BIKLE.Ma quando i monti e luoghi rilevati superassino di mol-to la muraglia, né si potesse andare a pigliare, perchéfossero molti, l'uno appresso l'altro, che si seguitasserocome nella sottoposta figura [v. figura 52]

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si scorge; in simil caso, o bisogna del tutto tralasciaretale fortificazione, o vero, potendo, ritirarsi ed allonta-narsi tanto, che si sfugga l'offesa del monte: come sivede nella figura per la ritirata ABCD, con il cavalliero acavallo nell'angolo della reflessione, tra i due baluardi dimezo.Quelli siti, i quali sono traversati da un fiume che gli di-vide per il mezzo, si fortificheranno nell'entrata enell'uscita del fiume, come ci mostra la sottoposta figura[v. figura 53].

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si scorge; in simil caso, o bisogna del tutto tralasciaretale fortificazione, o vero, potendo, ritirarsi ed allonta-narsi tanto, che si sfugga l'offesa del monte: come sivede nella figura per la ritirata ABCD, con il cavalliero acavallo nell'angolo della reflessione, tra i due baluardi dimezo.Quelli siti, i quali sono traversati da un fiume che gli di-vide per il mezzo, si fortificheranno nell'entrata enell'uscita del fiume, come ci mostra la sottoposta figura[v. figura 53].

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Cioè, che se il fiume sarà tanto largo, che dall'unaall'altra ripa non si possa far batteria, basterà fortificarlocon due mezzi baluardi, i quali assicurino le parti versoterra, come si vede nelle piante A, B; avvertendo che ledue fronti CD, EF siano in maniera situate, che non pos-sino essere scoperte di terra dalle medesime parti dovesono poste. Ma quando la strettezza del fiume non to-gliesse il poter far batteria dall'una all'altra sponda, sarànecessario fortificare la sua bocca con baluardi intieri,come dalle due piante I, K si può comprendere.La seguente pianta [v. figura 54]

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Cioè, che se il fiume sarà tanto largo, che dall'unaall'altra ripa non si possa far batteria, basterà fortificarlocon due mezzi baluardi, i quali assicurino le parti versoterra, come si vede nelle piante A, B; avvertendo che ledue fronti CD, EF siano in maniera situate, che non pos-sino essere scoperte di terra dalle medesime parti dovesono poste. Ma quando la strettezza del fiume non to-gliesse il poter far batteria dall'una all'altra sponda, sarànecessario fortificare la sua bocca con baluardi intieri,come dalle due piante I, K si può comprendere.La seguente pianta [v. figura 54]

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ci rappresenta e dimostra il modo del fortificare i siti po-sti dentro a stagni, laghi, o ancora dentro a qualche senodi mare. Dove è d'avvertirsi, che rimanendo fuori del re-cinto qualche spazio di terra ferma, dove potesse sbarca-re moltitudine di soldati, si fortificherà con baluardi edaltri corpi di difesa, li quali sporghino in fuori, come sivede nella pianta X: ma nel restante del recinto, che arri-vasse sopra le acque, basterà che siano fatti cavallierisopra li angoli, i quali signoreggino le acque circonvici-ne, come ne mostrano le piante segnate C. Farassi oltrea ciò, secondo la distanza di 400 o 500 braccia, una pali-ficata che circondi tutta la fortezza, ficcando i pali sola-mente tanto che venghino ricoperti dalle acque, ondealle navi ed altre barche sia tolto il potersi approssimarealla terra. Lascierannosi bene alcune bocche, le qualiconduchino a i seni segnati A, che saranno come porti

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ci rappresenta e dimostra il modo del fortificare i siti po-sti dentro a stagni, laghi, o ancora dentro a qualche senodi mare. Dove è d'avvertirsi, che rimanendo fuori del re-cinto qualche spazio di terra ferma, dove potesse sbarca-re moltitudine di soldati, si fortificherà con baluardi edaltri corpi di difesa, li quali sporghino in fuori, come sivede nella pianta X: ma nel restante del recinto, che arri-vasse sopra le acque, basterà che siano fatti cavallierisopra li angoli, i quali signoreggino le acque circonvici-ne, come ne mostrano le piante segnate C. Farassi oltrea ciò, secondo la distanza di 400 o 500 braccia, una pali-ficata che circondi tutta la fortezza, ficcando i pali sola-mente tanto che venghino ricoperti dalle acque, ondealle navi ed altre barche sia tolto il potersi approssimarealla terra. Lascierannosi bene alcune bocche, le qualiconduchino a i seni segnati A, che saranno come porti

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delle barche amiche; ma però ed essi e l'entrate si cir-conderanno con palificate simili, lasciandovi a canto ter-ra alcuni passi aperti, per li quali possano, per loro com-modità, traghettarsi le barche dall'uno all'altro seno: edessendo detti seni incurvati indentro, verranno assicuratiin parte da i venti, e benissimo fiancheggiati dalle corti-ne. I canali poi e bocche che conducono a i porti, per si-curtà delle barche che vi alloggiano e di tutta la terra, sisbarreranno ed attraverseranno la notte con catene diferro, le quali proibiranno il transito alle barche nimi-che.Nel numero de' siti da fortificarsi sono posti i porti dimare, ne' quali ricoverandosi gran quantità di legni, fa dimestiero assicurargli: il che si farà col fortificar la boccaed entrata del porto. Ma prima è da considerarsi al sito enatura di detto porto, e se vi è altezza d'acqua sufficienteper il transito delle navi: avvertendo che quelli, che sonofatti naturalmente, saranno sempre migliori che i fattiartificiosamente; perché non mai s'alzeranno le muragliedi maniera, che qualche parte del porto non resti espostaa qualche traversia, ma il porto naturale dall'altezza de'monti e scogli circonvicini viene molto meglio ricoper-to. Ma, o sia fatto per arte o per natura, bisogna univer-salmente considerare, che tutte quelle bocche, per lequali entrano per linea dritta venti, essendo esposte adessi, faranno traversia, e saranno pericolose: oltre chemolte volte simili traversie riempiono di rena la bocca etutto il porto ancora; e ciò fanno alcuni venti più ed altri

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delle barche amiche; ma però ed essi e l'entrate si cir-conderanno con palificate simili, lasciandovi a canto ter-ra alcuni passi aperti, per li quali possano, per loro com-modità, traghettarsi le barche dall'uno all'altro seno: edessendo detti seni incurvati indentro, verranno assicuratiin parte da i venti, e benissimo fiancheggiati dalle corti-ne. I canali poi e bocche che conducono a i porti, per si-curtà delle barche che vi alloggiano e di tutta la terra, sisbarreranno ed attraverseranno la notte con catene diferro, le quali proibiranno il transito alle barche nimi-che.Nel numero de' siti da fortificarsi sono posti i porti dimare, ne' quali ricoverandosi gran quantità di legni, fa dimestiero assicurargli: il che si farà col fortificar la boccaed entrata del porto. Ma prima è da considerarsi al sito enatura di detto porto, e se vi è altezza d'acqua sufficienteper il transito delle navi: avvertendo che quelli, che sonofatti naturalmente, saranno sempre migliori che i fattiartificiosamente; perché non mai s'alzeranno le muragliedi maniera, che qualche parte del porto non resti espostaa qualche traversia, ma il porto naturale dall'altezza de'monti e scogli circonvicini viene molto meglio ricoper-to. Ma, o sia fatto per arte o per natura, bisogna univer-salmente considerare, che tutte quelle bocche, per lequali entrano per linea dritta venti, essendo esposte adessi, faranno traversia, e saranno pericolose: oltre chemolte volte simili traversie riempiono di rena la bocca etutto il porto ancora; e ciò fanno alcuni venti più ed altri

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meno, e più in un luogo ch'in un altro. E per questo bi-sogna procedere con molta considerazione, e tanto piùessendo che simili muraglie sono di grandissima spesa,né si possono, fatte che siano, più rimutare.Dato dunque che s'abbia qualche ricetto naturalmentefatto, grande e profondo a bastanza, s'avvertirà sel'entrata è troppo larga, perché, sendo, tale, sarà forza re-stringerla. Per il che fare, si porrà nel mezo di essa labussola, e si considererà quali sieno i venti che dritta-mente l'imboccano. Come, per essempio, aviamo la se-guente figura [v. figura 55],

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meno, e più in un luogo ch'in un altro. E per questo bi-sogna procedere con molta considerazione, e tanto piùessendo che simili muraglie sono di grandissima spesa,né si possono, fatte che siano, più rimutare.Dato dunque che s'abbia qualche ricetto naturalmentefatto, grande e profondo a bastanza, s'avvertirà sel'entrata è troppo larga, perché, sendo, tale, sarà forza re-stringerla. Per il che fare, si porrà nel mezo di essa labussola, e si considererà quali sieno i venti che dritta-mente l'imboccano. Come, per essempio, aviamo la se-guente figura [v. figura 55],

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dove si vede il ricetto ABCDE, la cui bocca AE è largabraccia 1500, per il che dentro non ci possono stare le-gni sicuri da venti e traversie; ed essendo luogo oppor-tuno e capace, è necessario accommodarlo. E per serrareed assicurare la bocca, si troverà prima, come s'è detto,col mezo della bussola posta tra 'l punto A ed E, a qualiventi è esposta: dove si vede che il vento ostro per linea

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dove si vede il ricetto ABCDE, la cui bocca AE è largabraccia 1500, per il che dentro non ci possono stare le-gni sicuri da venti e traversie; ed essendo luogo oppor-tuno e capace, è necessario accommodarlo. E per serrareed assicurare la bocca, si troverà prima, come s'è detto,col mezo della bussola posta tra 'l punto A ed E, a qualiventi è esposta: dove si vede che il vento ostro per linea

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dritta l'imbocca, e per ciò più di tutti gli altri molestaquesto porto; e però movendo dal punto A verso E unmuro, lasciando tra l'estremità F e la terra E spazio ra-gionevole per l'entrata delle navi, chiaro è che il ventoostro e libeccio non potranno più nuocere come prima,trovando l'intoppo del muro. Niente di meno per tutte ledritture che sono paralelle a' due venti sopradetti potràvenire molestata l'entrata; onde sarà necessario restrin-gerla ancora più con l'altra traversa HIK, lasciando lispazii FH, KE per il transito delle navi. E perché la boc-ca FH sarebbe imboccata dal vento di ponente ZY, s'èfatta l'altra traversa OQ: e tutto questo per sicurtà contraalla forza de' venti e dell'onde.Ma per assicurarsi dall'invasione de' nemici, fa di me-stiero che fortifichiamo con corpi di difesa l'entrata delporto: il che potremo fare con fortificare il molo segna-to, nella seguente figura [v. figura 56],

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dritta l'imbocca, e per ciò più di tutti gli altri molestaquesto porto; e però movendo dal punto A verso E unmuro, lasciando tra l'estremità F e la terra E spazio ra-gionevole per l'entrata delle navi, chiaro è che il ventoostro e libeccio non potranno più nuocere come prima,trovando l'intoppo del muro. Niente di meno per tutte ledritture che sono paralelle a' due venti sopradetti potràvenire molestata l'entrata; onde sarà necessario restrin-gerla ancora più con l'altra traversa HIK, lasciando lispazii FH, KE per il transito delle navi. E perché la boc-ca FH sarebbe imboccata dal vento di ponente ZY, s'èfatta l'altra traversa OQ: e tutto questo per sicurtà contraalla forza de' venti e dell'onde.Ma per assicurarsi dall'invasione de' nemici, fa di me-stiero che fortifichiamo con corpi di difesa l'entrata delporto: il che potremo fare con fortificare il molo segna-to, nella seguente figura [v. figura 56],

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ABCD; o vero, senza tale fortificazione, col fare li dueforti in terra ferma segnati E, F, quali, come si vede,mettono in mezzo l'entrata del porto. Volendo fortificareil molo, si farà in prima largo 35 o 40 braccia, armando-lo e dall'una e dall'altra parte, come si scorge nella figu-ra, con baluardi. Vero è che dalla parte del mare, sendoil molo AB fiancheggiato dall'altro CD, basterà fare unsolo corpo di difesa verso terra. Ma perché ci sarà di bi-sogno aver luogo dove possino abitare quelli soldati chestaranno alla guardia di detto porto, sarà necessario farela fortezza E, dove alloggi tal presidio, la quale servirà

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ABCD; o vero, senza tale fortificazione, col fare li dueforti in terra ferma segnati E, F, quali, come si vede,mettono in mezzo l'entrata del porto. Volendo fortificareil molo, si farà in prima largo 35 o 40 braccia, armando-lo e dall'una e dall'altra parte, come si scorge nella figu-ra, con baluardi. Vero è che dalla parte del mare, sendoil molo AB fiancheggiato dall'altro CD, basterà fare unsolo corpo di difesa verso terra. Ma perché ci sarà di bi-sogno aver luogo dove possino abitare quelli soldati chestaranno alla guardia di detto porto, sarà necessario farela fortezza E, dove alloggi tal presidio, la quale servirà

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ancora per difesa dell'offese che venissero per terra. Enon volendo fortificare il molo, si farà dall'altra parte diterra il forte F: quali, mettendo in mezo la bocca delporto, la renderanno sicura. Abbiamo fatto le due fortez-ze E, F di forma così irregolare, acciò si vegga il mododell'andarsi accommodando alla qualità del sito, e comemolte volte si viene forzati a far corpi di difesa più gran-di e più piccoli, intieri ed imperfetti, secondo che 'l sitocomporta e ne è capace.Accade alcuna volta, che intorno ad una terra sprovedu-ta e non fortificata, improvisamente sopragiunge un es-sercito, dal quale, per la sua debolezza, non può lunga-mente difendersi; e per essere circondata dal nemico,non si può uscir fuori a fortificarla. Però in simile acci-dente bisogna che pensiamo al meglio che far si possi,che sarà di fortificarla per di dentro; come si mostreràper la seguente figura [v. figura 57].

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ancora per difesa dell'offese che venissero per terra. Enon volendo fortificare il molo, si farà dall'altra parte diterra il forte F: quali, mettendo in mezo la bocca delporto, la renderanno sicura. Abbiamo fatto le due fortez-ze E, F di forma così irregolare, acciò si vegga il mododell'andarsi accommodando alla qualità del sito, e comemolte volte si viene forzati a far corpi di difesa più gran-di e più piccoli, intieri ed imperfetti, secondo che 'l sitocomporta e ne è capace.Accade alcuna volta, che intorno ad una terra sprovedu-ta e non fortificata, improvisamente sopragiunge un es-sercito, dal quale, per la sua debolezza, non può lunga-mente difendersi; e per essere circondata dal nemico,non si può uscir fuori a fortificarla. Però in simile acci-dente bisogna che pensiamo al meglio che far si possi,che sarà di fortificarla per di dentro; come si mostreràper la seguente figura [v. figura 57].

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E prima, non ci potrà essere proibito il fare que' corpi didifesa, che non escano fuori della muraglia, come sonocavallieri e piatte forme rovescie; però si sono fatte nel-le reflessioni ed angoli per l'indentro le piatte forme se-gnate D, G, L, M. Nelli altri luoghi, dove sono angoliper l'infuori, dandoci tempo il nemico, faremo le ritiratedi dentro, con li suoi fianchi e baluardi, come si vede in

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E prima, non ci potrà essere proibito il fare que' corpi didifesa, che non escano fuori della muraglia, come sonocavallieri e piatte forme rovescie; però si sono fatte nel-le reflessioni ed angoli per l'indentro le piatte forme se-gnate D, G, L, M. Nelli altri luoghi, dove sono angoliper l'infuori, dandoci tempo il nemico, faremo le ritiratedi dentro, con li suoi fianchi e baluardi, come si vede in

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NABC. Ma quando non si avesse tempo, e che i nemicicominciassero a battere qualche cortina, si ricorrerà adaltro rimedio più espedito, facendo dalla parte di dentroi fossi OP, QR; e la terra, che di essi si caverà, si getteràdalle bande, facendo due argini grossi dieci o dodicibraccia, ed alti il più che si potrà, dandoli, al meglio chesarà possibile, forma di corpi di difesa, come si vede perle figure EP, OF, RS, QT; e sopra questi argini, per dife-sa de' fossi, si terranno artiglierie, e, non ne avendo, ar-chibusoni a posta, ed archibusieri ordinarii: e queste sa-ranno le difese per fianco, mettendo poi per fronte li uo-mini armati di picca.

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NABC. Ma quando non si avesse tempo, e che i nemicicominciassero a battere qualche cortina, si ricorrerà adaltro rimedio più espedito, facendo dalla parte di dentroi fossi OP, QR; e la terra, che di essi si caverà, si getteràdalle bande, facendo due argini grossi dieci o dodicibraccia, ed alti il più che si potrà, dandoli, al meglio chesarà possibile, forma di corpi di difesa, come si vede perle figure EP, OF, RS, QT; e sopra questi argini, per dife-sa de' fossi, si terranno artiglierie, e, non ne avendo, ar-chibusoni a posta, ed archibusieri ordinarii: e queste sa-ranno le difese per fianco, mettendo poi per fronte li uo-mini armati di picca.

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Del fare di terra.

Perché per fabricar di muraglia in tutti i luoghi si trova-no muratori ed uomini esperti in tale professione, nonabbiamo detto o siamo per dire cosa alcuna appartenenteal murare, non dubitando necessario al soldato l'averesimile cognizione. Ma perché l'edificare di terra è cosamolto differente dal murare, non s'usando salvo che inmateria di fortificazione, di questo è necessario al solda-to aver cognizione e prattica: però anderemo discorren-do intorno alle cose attinenti a tale essercizio.E prima, quanto alla forma delle fortezze, nelle cortine,corpi di difesa, loro membri, ed in somma in tutte leparti, si manterranno l'istesse misure e proporzioni, chesi serverebbono nel fare una fortezza murata: ma nel di-sporre ed accommodar le materie si procederà diversa-mente. E prima, si deve avere considerazione se la for-tezza fatta si deve porre in uso e servirsene subito chesia fornita, o pure se potrà stare qualche tempo avantiche s'abbia a difendere. Perché, dovendoci noi servireimmediatamente della fortezza, bisognerà fortificare edassicurare il terreno con pali grossi e lunghi, piantati perdritto ed attraversati con molte incatenature di legname:perché, mettendovi sopra le artiglierie, nel moto chefanno sparandosi, trovandosi il letto non bene assodato,guasterebbono e rovinerebbono il forte; dove che i paliper dritto e le incatenature saranno atte a tenerlo insie-me. Ma se avanti che vi si abbiano a usare sopra l'arti-

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Del fare di terra.

Perché per fabricar di muraglia in tutti i luoghi si trova-no muratori ed uomini esperti in tale professione, nonabbiamo detto o siamo per dire cosa alcuna appartenenteal murare, non dubitando necessario al soldato l'averesimile cognizione. Ma perché l'edificare di terra è cosamolto differente dal murare, non s'usando salvo che inmateria di fortificazione, di questo è necessario al solda-to aver cognizione e prattica: però anderemo discorren-do intorno alle cose attinenti a tale essercizio.E prima, quanto alla forma delle fortezze, nelle cortine,corpi di difesa, loro membri, ed in somma in tutte leparti, si manterranno l'istesse misure e proporzioni, chesi serverebbono nel fare una fortezza murata: ma nel di-sporre ed accommodar le materie si procederà diversa-mente. E prima, si deve avere considerazione se la for-tezza fatta si deve porre in uso e servirsene subito chesia fornita, o pure se potrà stare qualche tempo avantiche s'abbia a difendere. Perché, dovendoci noi servireimmediatamente della fortezza, bisognerà fortificare edassicurare il terreno con pali grossi e lunghi, piantati perdritto ed attraversati con molte incatenature di legname:perché, mettendovi sopra le artiglierie, nel moto chefanno sparandosi, trovandosi il letto non bene assodato,guasterebbono e rovinerebbono il forte; dove che i paliper dritto e le incatenature saranno atte a tenerlo insie-me. Ma se avanti che vi si abbiano a usare sopra l'arti-

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glierie, ci sarà tempo di poter lasciare rassodare il terre-no, basterà mescolare tra esso certo legname minuto,come più distintamente a basso dichiareremo.Ma edifichisi nell'uno o nell'altro modo, bisogna pensa-re d'incamiciare la parte di fuori, di maniera che possidifendere il tutto dalle pioggie, le quali, dilavando il ter-reno, a poco a poco lo consumerebbono: e ciò si farà colcovertare di una corteccia di piote, le quali altro nonsono che alcuni pezzi di terra erbosa, cavata di praterieo luoghi tali, che per molto tempo non siano stati rotti:avvertendo che la forma di dette piote non deve esserquadrata, come alcuni hanno detto, ma d'alcuna dellesottoposte figure o forme segnate A, B, C, [v. figure 58 e59]

a ciò meglio e più fissamente s'incastrino insieme. Edove non fosse la commodità di simili piote, si provede-rà di terra da far mattoni, della migliore che si trova,cioè che non sia arenosa né sassosa; e con questa si fa-

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glierie, ci sarà tempo di poter lasciare rassodare il terre-no, basterà mescolare tra esso certo legname minuto,come più distintamente a basso dichiareremo.Ma edifichisi nell'uno o nell'altro modo, bisogna pensa-re d'incamiciare la parte di fuori, di maniera che possidifendere il tutto dalle pioggie, le quali, dilavando il ter-reno, a poco a poco lo consumerebbono: e ciò si farà colcovertare di una corteccia di piote, le quali altro nonsono che alcuni pezzi di terra erbosa, cavata di praterieo luoghi tali, che per molto tempo non siano stati rotti:avvertendo che la forma di dette piote non deve esserquadrata, come alcuni hanno detto, ma d'alcuna dellesottoposte figure o forme segnate A, B, C, [v. figure 58 e59]

a ciò meglio e più fissamente s'incastrino insieme. Edove non fosse la commodità di simili piote, si provede-rà di terra da far mattoni, della migliore che si trova,cioè che non sia arenosa né sassosa; e con questa si fa-

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ranno alcuni pastoni [v. figura 60],

lunghi circa un braccio, e grossi un quarto, e si farannoben seccare, mettendoli di poi in opera in luogo dellepiote: e se tra la terra s'impasterà pula di grano o altrebiade, fieno trito, paglia battuta, vette di scope, scotola-ture di lino o canapa, sarà bonissimo. E acciò che il ter-reno stia più unito insieme, si pigliano delle scope, overo altri legnami forti e sottili, come castagno o quer-cia; e presone quante commodamente n'entrano in unamano, tenendo fermi i pedali, s'avvolge e s'attorce il re-sto: doppo destramente s'addoppiano, torcendo pur sem-pre; e così addoppiati, si legano con ginestre o giunchiin due o tre lati, facendo le manocchie, come si vede peri disegni K, LM [v. figura 61]:

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ranno alcuni pastoni [v. figura 60],

lunghi circa un braccio, e grossi un quarto, e si farannoben seccare, mettendoli di poi in opera in luogo dellepiote: e se tra la terra s'impasterà pula di grano o altrebiade, fieno trito, paglia battuta, vette di scope, scotola-ture di lino o canapa, sarà bonissimo. E acciò che il ter-reno stia più unito insieme, si pigliano delle scope, overo altri legnami forti e sottili, come castagno o quer-cia; e presone quante commodamente n'entrano in unamano, tenendo fermi i pedali, s'avvolge e s'attorce il re-sto: doppo destramente s'addoppiano, torcendo pur sem-pre; e così addoppiati, si legano con ginestre o giunchiin due o tre lati, facendo le manocchie, come si vede peri disegni K, LM [v. figura 61]:

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e di queste se ne preparano gran quantità. Usansi anco-ra, e saranno migliori, le manaiole fatte come si dirà: pi-gliansi scope che abbino da i loro pedali un poco di cep-po, e si legano in due luoghi vicino a i pedali, lasciando-le verso l'altra estremità sparse, come si vede NO [v. fi-gura 62].

Oltre a ciò, per mettere a filo i pastoni e le piote, fa dibisogno avere alcuni coltellacci grandi, simili al disegnoP. In oltre, per battere e serrare bene insieme i pastoni ele piote, s'averanno certe mestole lunghe e di legnamegrave. E perché la terra, che si doverà mettere sopra lemanocchie e manaiole, deve essere trita e netta da i sas-si, si farà provisione di rastrelli di ferro, segnati R [v. fi-gura 63];

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e di queste se ne preparano gran quantità. Usansi anco-ra, e saranno migliori, le manaiole fatte come si dirà: pi-gliansi scope che abbino da i loro pedali un poco di cep-po, e si legano in due luoghi vicino a i pedali, lasciando-le verso l'altra estremità sparse, come si vede NO [v. fi-gura 62].

Oltre a ciò, per mettere a filo i pastoni e le piote, fa dibisogno avere alcuni coltellacci grandi, simili al disegnoP. In oltre, per battere e serrare bene insieme i pastoni ele piote, s'averanno certe mestole lunghe e di legnamegrave. E perché la terra, che si doverà mettere sopra lemanocchie e manaiole, deve essere trita e netta da i sas-si, si farà provisione di rastrelli di ferro, segnati R [v. fi-gura 63];

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e per assodarla si averanno de' pilloni o pistoni, simili aquello ch'è segnato S; e per spianarla si adopreranno lemazzaranghe T. Si provvederanno, oltre a ciò, corbellied altri strumenti da portar la terra, e di questi granquantità; parimenti ancora, zappe, pale e vanghe. I gab-bioni, segnati V [v. figura 64],

si metteranno in cambio di parapetti nelle piazze di sot-to; li altri, segnati Y, che sono quadri, servono per tra-mezzi e parapetti in altri luoghi. I graticci, come X [v. fi-gura 65],

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e per assodarla si averanno de' pilloni o pistoni, simili aquello ch'è segnato S; e per spianarla si adopreranno lemazzaranghe T. Si provvederanno, oltre a ciò, corbellied altri strumenti da portar la terra, e di questi granquantità; parimenti ancora, zappe, pale e vanghe. I gab-bioni, segnati V [v. figura 64],

si metteranno in cambio di parapetti nelle piazze di sot-to; li altri, segnati Y, che sono quadri, servono per tra-mezzi e parapetti in altri luoghi. I graticci, come X [v. fi-gura 65],

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serviranno per la parte di dentro alle cannoniere ed altriluoghi, in cambio di piote o pastoni: però si prepareran-no molti vimini di castagno o di quercia, per poterli fare,ed ancora molti pali per fare i cantoni de' gabbioni Y.

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serviranno per la parte di dentro alle cannoniere ed altriluoghi, in cambio di piote o pastoni: però si prepareran-no molti vimini di castagno o di quercia, per poterli fare,ed ancora molti pali per fare i cantoni de' gabbioni Y.

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Del quarto buono, strumento per la scarpa.

Fatte le provisioni dette di sopra, acciò si possa dar prin-cipio alla fabrica, bisogna far il quarto buono, conformealla pendenza che vorremo dare alla scarpa. E questo sifarà in tal maniera.Piglisi un quadrato di legno ben spianato, quale sia circaun braccio per ogni verso, come si vede nella sottopostafigura [v. figura 66]

il quadrato ABCD: e secondo che vorremo dar di scarpauno per ogni quattro, cinque o sei, d'altezza, divideremoil lato DC in 4, 5, o vero 6 parti eguali. E supponendoper adesso volere uno per quattro di scarpa, divideremo

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Del quarto buono, strumento per la scarpa.

Fatte le provisioni dette di sopra, acciò si possa dar prin-cipio alla fabrica, bisogna far il quarto buono, conformealla pendenza che vorremo dare alla scarpa. E questo sifarà in tal maniera.Piglisi un quadrato di legno ben spianato, quale sia circaun braccio per ogni verso, come si vede nella sottopostafigura [v. figura 66]

il quadrato ABCD: e secondo che vorremo dar di scarpauno per ogni quattro, cinque o sei, d'altezza, divideremoil lato DC in 4, 5, o vero 6 parti eguali. E supponendoper adesso volere uno per quattro di scarpa, divideremo

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la linea DC in due parti nel punto F, e ciaschedunad'esse in due altre ne' punti G, E, e dal punto B al puntoE tireremo una linea BE, e taglieremo via il triangoloBEC; e potremo ancora, per far più leggiero lo strumen-to, buttarne via la parte HFDA. Fatto questo, si divideràla linea FE per il mezzo nel punto S, e l'HO nel punto I,dal qual punto si sospenderà un filo con piombino, comesi vede IK; con l'aiuto del quale, quando averemo a ser-virci dell'instrumento, lo aggiusteremo, alzandolo ed in-clinandolo sin tanto ch'il filo batta a punto nel punto S:il che quando sarà, la linea EB ci darà per l'appunto lapendenza della scarpa. E perché questo instrumento èpicciolo, e la fabrica viene molto più alta, si piglierà unregolo lungo, dritto e saldo, quale nella figura si vede L;ed accostandolo alla linea BE, con l'aiuto del medesimofilo si darà la debita inclinazione a tutto il regolo: conl'aiuto del quale, come di sotto si dirà, faremo la scarpa.

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la linea DC in due parti nel punto F, e ciaschedunad'esse in due altre ne' punti G, E, e dal punto B al puntoE tireremo una linea BE, e taglieremo via il triangoloBEC; e potremo ancora, per far più leggiero lo strumen-to, buttarne via la parte HFDA. Fatto questo, si divideràla linea FE per il mezzo nel punto S, e l'HO nel punto I,dal qual punto si sospenderà un filo con piombino, comesi vede IK; con l'aiuto del quale, quando averemo a ser-virci dell'instrumento, lo aggiusteremo, alzandolo ed in-clinandolo sin tanto ch'il filo batta a punto nel punto S:il che quando sarà, la linea EB ci darà per l'appunto lapendenza della scarpa. E perché questo instrumento èpicciolo, e la fabrica viene molto più alta, si piglierà unregolo lungo, dritto e saldo, quale nella figura si vede L;ed accostandolo alla linea BE, con l'aiuto del medesimofilo si darà la debita inclinazione a tutto il regolo: conl'aiuto del quale, come di sotto si dirà, faremo la scarpa.

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Dell'ordine da tenersi nell'edificare.

Preparate, come s'è detto, le materie e stromenti, si tire-ranno le corde dove va piantata la fortezza; e tirata laprima corda di fuori, se ne tirerà un'altra di dentro, lon-tana dalla prima 14 braccia; e lo spazio tra esse si faràcavare sino a che si trovi il terreno sodo, da poter soste-nere sicuramente la fortezza, facendo che il suo fondoabbia di pendenza per l'indentro circa un braccio in tuttala larghezza. Scostandosi poi dal primo filo 5 braccia, sitirerà un'altra corda, ed, oltre a questa, due altre, con in-tervalli tra di loro di 3 braccia; e sarà scompartito tutto ilfondo in 4 parti con le tre corde dette; e lungo ciascunadi esse si pianterà un ordine di pali grossi quanto la co-scia d'un uomo, e lunghi 20 braccia, lasciando fra l'unoe l'altro 3 braccia di distanza: avvertendo che quelli delsecondo ordine non incontrino quelli del primo, ma sia-no piantati come si vede nella seguente figura [v. figura67],

dove AB è il filo di fuora e CD quello di dentro, ed i pali

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Dell'ordine da tenersi nell'edificare.

Preparate, come s'è detto, le materie e stromenti, si tire-ranno le corde dove va piantata la fortezza; e tirata laprima corda di fuori, se ne tirerà un'altra di dentro, lon-tana dalla prima 14 braccia; e lo spazio tra esse si faràcavare sino a che si trovi il terreno sodo, da poter soste-nere sicuramente la fortezza, facendo che il suo fondoabbia di pendenza per l'indentro circa un braccio in tuttala larghezza. Scostandosi poi dal primo filo 5 braccia, sitirerà un'altra corda, ed, oltre a questa, due altre, con in-tervalli tra di loro di 3 braccia; e sarà scompartito tutto ilfondo in 4 parti con le tre corde dette; e lungo ciascunadi esse si pianterà un ordine di pali grossi quanto la co-scia d'un uomo, e lunghi 20 braccia, lasciando fra l'unoe l'altro 3 braccia di distanza: avvertendo che quelli delsecondo ordine non incontrino quelli del primo, ma sia-no piantati come si vede nella seguente figura [v. figura67],

dove AB è il filo di fuora e CD quello di dentro, ed i pali

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vanno piantati secondo le linee EF, GH, IK con l'ordineche dimostrano i segni O. E basterà che detti pali sianofitti in terra solamente tanto che stiano dritti, perché, nelriempier poi di terreno, vanno sotterrati. Ma bisogna av-vertire, che siano dritti e senza nodi, acciò che la incate-natura, che tra essi va intrecciata, possa senza impedi-mento abbassarsi, secondo che il terreno avvallerà.Fatto questo, si pianteranno regoli appresso il filo difuori, pendenti all'indentro secondo l'ordine del quartobuono, acciò si possa fare la scarpa per tutto uniforme.Di poi si comincerà a riempir dentro, avvertendo che illavoro vadi sempre eguale ed a livello: e secondo che vail filo di fuori, si metterà un ordine di piote, lasciandosempre la parte erbosa di sotto; le quali, acciò che sipossano commetter bene insieme, si raffileranno col col-tellaccio P: e messone un filare, si batteranno di sopra edi fuori con la mestola Q. Per di dentro, appresso le pio-te, si metterà terra ben trita e sottile, nettandola da' sassicon il rastrello R, battendola ed assodandola col pilloneS; ed avvertiscasi che non sia più o meno alta che le pio-te, e vadia pendendo all'indentro come il suolo di sotto:e quando sarà bene assodata col pillone, si spianerà conla mazzeranga T. Di poi col medesimo ordine si metteràun altro filo di piote ed un suolo di terra: e spianato edassodato il tutto, se ne metterà un altro: e sopra si porràun ordine di fascinette, pigliando delle frasche più lun-ghe e sottili che si può; e se saranno scope, saranno me-glio che le altre: e di queste si metteranno i pedali sopra

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vanno piantati secondo le linee EF, GH, IK con l'ordineche dimostrano i segni O. E basterà che detti pali sianofitti in terra solamente tanto che stiano dritti, perché, nelriempier poi di terreno, vanno sotterrati. Ma bisogna av-vertire, che siano dritti e senza nodi, acciò che la incate-natura, che tra essi va intrecciata, possa senza impedi-mento abbassarsi, secondo che il terreno avvallerà.Fatto questo, si pianteranno regoli appresso il filo difuori, pendenti all'indentro secondo l'ordine del quartobuono, acciò si possa fare la scarpa per tutto uniforme.Di poi si comincerà a riempir dentro, avvertendo che illavoro vadi sempre eguale ed a livello: e secondo che vail filo di fuori, si metterà un ordine di piote, lasciandosempre la parte erbosa di sotto; le quali, acciò che sipossano commetter bene insieme, si raffileranno col col-tellaccio P: e messone un filare, si batteranno di sopra edi fuori con la mestola Q. Per di dentro, appresso le pio-te, si metterà terra ben trita e sottile, nettandola da' sassicon il rastrello R, battendola ed assodandola col pilloneS; ed avvertiscasi che non sia più o meno alta che le pio-te, e vadia pendendo all'indentro come il suolo di sotto:e quando sarà bene assodata col pillone, si spianerà conla mazzeranga T. Di poi col medesimo ordine si metteràun altro filo di piote ed un suolo di terra: e spianato edassodato il tutto, se ne metterà un altro: e sopra si porràun ordine di fascinette, pigliando delle frasche più lun-ghe e sottili che si può; e se saranno scope, saranno me-glio che le altre: e di queste si metteranno i pedali sopra

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le piote. Ma prima si saranno confitte le piote con cavic-chi di legno lunghi un braccio: e perché le frasche nonsono tanto lunghe che possino traversare lo spazio delle14 braccia, se ne metteranno delle altre, sopraponendo ipedali delle seconde alle vette delle prime; avvertendodi spianarle bene, acciò non rilevino più in un luogo chein un altro. Oltre a ciò, fra i pedali posti sopra le piote simetterà della malta di terra, fatta come quella che si usa,nel murare di terra, in cambio di calcina: e sopra si di-stenderà un altro filo di piote, mettendo dentro, sopra lefrasche, terra trita, unendo, assodando e spianando, intutto come si fece da principio: e poi si metteranno duealtri filari di piote e suoli di terra al modo usato: e adogni terzo filaro di piote si metterà una fascinata, e adogni quinto ordine di fascine si metterà una incatenatu-ra. Queste incatenature si fanno di legni grossi quanto lagamba d'un uomo, incrociandoli insieme a guisa di fine-stra ferrata; e negli angoli de' quadri verranno quattro le-gni di quelli che si ficcorno per dritto: e l'intersecazionidelle incatenature si conficcheranno con cavicchi di cor-gnolo o altro legno forte. E si accommoderà detta inca-tenatura, che liberamente possa scorrere tra i pali postiper dritto, e calare mentre che il terreno abbasserà: eperò si disse ch'era di bisogno che i pali piantati fussinodritti e senza nodi, perché se l'incatenatura, nell'abbassa-re il terreno, trovasse qualche intoppo, rimarrebbe lafortificazione cavernosa; il che sarebbe grande imperfe-zione. Tali incatenature penderanno ancor esse perl'indentro, secondo che va il suolo della terra. E con

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le piote. Ma prima si saranno confitte le piote con cavic-chi di legno lunghi un braccio: e perché le frasche nonsono tanto lunghe che possino traversare lo spazio delle14 braccia, se ne metteranno delle altre, sopraponendo ipedali delle seconde alle vette delle prime; avvertendodi spianarle bene, acciò non rilevino più in un luogo chein un altro. Oltre a ciò, fra i pedali posti sopra le piote simetterà della malta di terra, fatta come quella che si usa,nel murare di terra, in cambio di calcina: e sopra si di-stenderà un altro filo di piote, mettendo dentro, sopra lefrasche, terra trita, unendo, assodando e spianando, intutto come si fece da principio: e poi si metteranno duealtri filari di piote e suoli di terra al modo usato: e adogni terzo filaro di piote si metterà una fascinata, e adogni quinto ordine di fascine si metterà una incatenatu-ra. Queste incatenature si fanno di legni grossi quanto lagamba d'un uomo, incrociandoli insieme a guisa di fine-stra ferrata; e negli angoli de' quadri verranno quattro le-gni di quelli che si ficcorno per dritto: e l'intersecazionidelle incatenature si conficcheranno con cavicchi di cor-gnolo o altro legno forte. E si accommoderà detta inca-tenatura, che liberamente possa scorrere tra i pali postiper dritto, e calare mentre che il terreno abbasserà: eperò si disse ch'era di bisogno che i pali piantati fussinodritti e senza nodi, perché se l'incatenatura, nell'abbassa-re il terreno, trovasse qualche intoppo, rimarrebbe lafortificazione cavernosa; il che sarebbe grande imperfe-zione. Tali incatenature penderanno ancor esse perl'indentro, secondo che va il suolo della terra. E con

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quest'ordine s'alzerà il bastione, mettendo ad ogni terzoordine di piote una fascinata, e ad ogni cinque fascinateuna incatenatura.Il restante dello spazio per il terrapieno, di dentros'anderà riempiendo di terra alla rinfusa, fabricando conl'ordine detto, di piote, fascine ed incatenature, lo spaziocontenuto dentro alle 14 braccia. Quando poi si sarà al-zato il lavoro all'altezza di 15 braccia, si metteranno, incambio di cordone, alcune doccie di legname, le quali,rigirando intorno, riceveranno l'acque che verranno dalparapetto, acciò non dilavino la scarpa; e l'acque ricevu-te in dette doccie si condurranno, col mezzo di altredoccie che traversino la fabrica, nella parte di dentro,mandandole in pozzi da smaltire: e questo conserveràassai la fortezza. Dalle doccie in su si tirerà il filo dellepiote per di fuori con un ottavo per braccio di scarpa so-lamente, edificando con l'ordine precedente, se non chesi lascieranno stare le incatenature. Il profilo si vede nel-la seconda figura seguente, dove A sono le doccie, edAB altezza di due braccia, con un ottavo per braccio discarpa. A questa altezza, che sarà dal piano del fossobraccia 17, spianerà per tutto a livello, come dimostra lalinea BC: e si segneranno, dal punto B indentro, braccia10, che sarà nel punto C, e con tale spazio si tirerà unacorda di dentro intorno intorno; e lungo questa corda, adogni mezzo braccio, si ficcheranno pali lunghi sei brac-cia e grossi come un braccio d'un uomo, ficcandone sot-terra la metà; e sopra s'anderanno intrecciando e colle-

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quest'ordine s'alzerà il bastione, mettendo ad ogni terzoordine di piote una fascinata, e ad ogni cinque fascinateuna incatenatura.Il restante dello spazio per il terrapieno, di dentros'anderà riempiendo di terra alla rinfusa, fabricando conl'ordine detto, di piote, fascine ed incatenature, lo spaziocontenuto dentro alle 14 braccia. Quando poi si sarà al-zato il lavoro all'altezza di 15 braccia, si metteranno, incambio di cordone, alcune doccie di legname, le quali,rigirando intorno, riceveranno l'acque che verranno dalparapetto, acciò non dilavino la scarpa; e l'acque ricevu-te in dette doccie si condurranno, col mezzo di altredoccie che traversino la fabrica, nella parte di dentro,mandandole in pozzi da smaltire: e questo conserveràassai la fortezza. Dalle doccie in su si tirerà il filo dellepiote per di fuori con un ottavo per braccio di scarpa so-lamente, edificando con l'ordine precedente, se non chesi lascieranno stare le incatenature. Il profilo si vede nel-la seconda figura seguente, dove A sono le doccie, edAB altezza di due braccia, con un ottavo per braccio discarpa. A questa altezza, che sarà dal piano del fossobraccia 17, spianerà per tutto a livello, come dimostra lalinea BC: e si segneranno, dal punto B indentro, braccia10, che sarà nel punto C, e con tale spazio si tirerà unacorda di dentro intorno intorno; e lungo questa corda, adogni mezzo braccio, si ficcheranno pali lunghi sei brac-cia e grossi come un braccio d'un uomo, ficcandone sot-terra la metà; e sopra s'anderanno intrecciando e colle-

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gando insieme con vimini di castagno, a guisa di gratic-cio: e questa sarà la pelle di dentro del parapetto, cheverrà secondo l'altezza CD. Doppo, lo spazio BCD siriempirà di terra bonissima e ben battuta, lasciando lapendenza secondo la linea DB: la qual pendenza si co-prirà di piote commesse insieme esquisitissimamente,lasciando la parte erbosa di sopra, per maggior difesadalle pioggie. Si anderà poi scompartendo per accom-modare i letti per l'artiglierie, largo ciascheduno 15braccia; quali cominceranno dalla parte di dentro del pa-rapetto, ciò è dal punto D, ed anderanno pendendoall'indentro sino al punto E: e tra l'uno e l'altro letto silascierà uno spazio di 10 braccia per li archibusieri, ac-commodandovi la banchetta FGH, acciò vi possanomontar sopra e scaricare, e doppo, scendendo, ritirarsi alsicuro. Ma sopra tutto s'avvertisca, che le acque sopraparte alcuna del terrapieno non covino, ma abbino i loroscoli verso la parte di dentro.Alle piazze di sotto si faranno i recinti con la pelle difuori di piote, bastionando, con terra e fascine, al mododetto, una grossezza di 6 braccia, facendoli i loro tra-mezzi con graticci e gabbioni quadri. I merloni e canno-niere si faranno dalla parte di fuori di piote ben com-messe, e di dentro si armeranno e sosterranno con gra-ticci.Ma quando non s'avesse commodità di piote, bisogneràservirsi di pastoni, adoperandogli in questa maniera.Metterassi, secondo l'ordine del filo di fuori, un filaro di

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gando insieme con vimini di castagno, a guisa di gratic-cio: e questa sarà la pelle di dentro del parapetto, cheverrà secondo l'altezza CD. Doppo, lo spazio BCD siriempirà di terra bonissima e ben battuta, lasciando lapendenza secondo la linea DB: la qual pendenza si co-prirà di piote commesse insieme esquisitissimamente,lasciando la parte erbosa di sopra, per maggior difesadalle pioggie. Si anderà poi scompartendo per accom-modare i letti per l'artiglierie, largo ciascheduno 15braccia; quali cominceranno dalla parte di dentro del pa-rapetto, ciò è dal punto D, ed anderanno pendendoall'indentro sino al punto E: e tra l'uno e l'altro letto silascierà uno spazio di 10 braccia per li archibusieri, ac-commodandovi la banchetta FGH, acciò vi possanomontar sopra e scaricare, e doppo, scendendo, ritirarsi alsicuro. Ma sopra tutto s'avvertisca, che le acque sopraparte alcuna del terrapieno non covino, ma abbino i loroscoli verso la parte di dentro.Alle piazze di sotto si faranno i recinti con la pelle difuori di piote, bastionando, con terra e fascine, al mododetto, una grossezza di 6 braccia, facendoli i loro tra-mezzi con graticci e gabbioni quadri. I merloni e canno-niere si faranno dalla parte di fuori di piote ben com-messe, e di dentro si armeranno e sosterranno con gra-ticci.Ma quando non s'avesse commodità di piote, bisogneràservirsi di pastoni, adoperandogli in questa maniera.Metterassi, secondo l'ordine del filo di fuori, un filaro di

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manocchie, accostando la piegatura alla corda; e tra essesi metterà terra ben trita, assodandola ben sopra con i pi-loni e mazzeranghe, avvertendo che la vi sia sopra sotti-lissima: e poi si metterà un suolo di pastoni, conficcan-dogli da piede e da capo con cavicchi, come si disse del-le piote; e di dentro si metterà della terra, assodandola espianandola benissimo, e sopra essa un suolo di manoc-chie, bene accommodate e spianate con terra, e doppoun altro suolo di pastoni: e così ad ogni due mani di pa-stoni si metterà poi una fascinata, e ad ogni tre fascinateuna incatenatura: e nel resto si seguirà in tutto come èdetto. E con quest'ordine di piote e pastoni si faranno icorpi di difesa e le cortine, così in campagna come in-torno alle terre.E perché si possa meglio comprendere come vadino ac-commodati i letti, abbiamo disegnata la seguente figurain prospettiva [v. figura 68].

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manocchie, accostando la piegatura alla corda; e tra essesi metterà terra ben trita, assodandola ben sopra con i pi-loni e mazzeranghe, avvertendo che la vi sia sopra sotti-lissima: e poi si metterà un suolo di pastoni, conficcan-dogli da piede e da capo con cavicchi, come si disse del-le piote; e di dentro si metterà della terra, assodandola espianandola benissimo, e sopra essa un suolo di manoc-chie, bene accommodate e spianate con terra, e doppoun altro suolo di pastoni: e così ad ogni due mani di pa-stoni si metterà poi una fascinata, e ad ogni tre fascinateuna incatenatura: e nel resto si seguirà in tutto come èdetto. E con quest'ordine di piote e pastoni si faranno icorpi di difesa e le cortine, così in campagna come in-torno alle terre.E perché si possa meglio comprendere come vadino ac-commodati i letti, abbiamo disegnata la seguente figurain prospettiva [v. figura 68].

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