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ANNO XXII - LUGLIO-DICEMBRE 2000 - N. 2 Rivista semestrale - Spedizione in a.p. art. 2 comma 20/c legge 662/96 - Filiale di Udine Rivista dell’Associazione tra i friulani residenti a Roma e nel Lazio aderente a FRIULI NEL MONDO (Udine) e all’UNAR (Roma) iscritta nell’albo delle Regioni Lazio e Friuli-Venezia Giulia, Via Principessa Clotilde 1/A - 00196 Roma - Tel. 06/3226613 - Fax 06/3610979 TASSA RISCOSSA TAXE PERÇUE UDINE ITALY Friuli a Roma: cultura, problemi, personaggi - Notizie giovani Attività - Notizie - Segnalazioni - Recensioni Testi di: Baruzzini, Bertossi, Blasoni, Bortolussi, Bruzzo, Degano, Della Bianca, Disint, Franciosa, Mattiussi, Melchior, Pellicciardi, Pezza, Picotti, Sandicchi, Scaini, Zannier

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ANNO XXII - LUGLIO-DICEMBRE 2000 - N. 2Rivista semestrale - Spedizione in a.p. art. 2comma 20/c legge 662/96 - Filiale di Udine

Rivista dell’Associazione tra i friulani residenti a Roma e nel Lazioaderente a FRIULI NEL MONDO (Udine) e a l l ’UNAR (Roma)iscr i t ta nel l ’a lbo del le Regioni Lazio e Fr iu l i -Venezia Giul ia ,Via Principessa Clotilde 1/A - 00196 Roma - Tel. 06/3226613 - Fax 06/3610979

TASSA RISCOSSA

TAXE PERÇUE

UDINE

ITALY

• Friuli a Roma: cultura, problemi, personaggi - Notizie giovani

• Attività - Notizie - Segnalazioni - Recensioni

• Testi di: Baruzzini, Bertossi, Blasoni, Bortolussi, Bruzzo, Degano, DellaBianca, Disint, Franciosa, Mattiussi, Melchior, Pellicciardi, Pezza, Picotti,Sandicchi, Scaini, Zannier

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In copertina: La cjase dai furlans pal mont,Villa Deciani (nello sfondo il castello me-dioevale di Villalta) (Foto Picotti).

Rivista dell’Associazione tra i friulani di Roma e del Lazio

Via Principessa Clotilde, 1/ATel. 06/3226613 - Fax 06/3610979

Iscr. Albo Ass. - Regione Lazio del 47 del 05/08/1999Ass. Cult. Spett. Turismo-Sport e Reg. Friuli-Venezia Giulia

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C.C. Postale n. 52696002 - Cod. fisc. 80412500581sped. in omaggio

DIRETTOREAdriano Degano

COMITATO DI REDAZIONEAdalberto Leschiutta - Ermes Disint

Autorizzazione del Trib. di Roman. 16373 del 14-5-1976

TipografiaArti Grafiche Friulane - Tavagnacco (Ud)

UNIONESTAMPAPERIODICAITALIANA

Associato

Insumiâ

Insumiâ

un Friul d’unviâr

cun monz di nêf

blancje

cristaline...

Insumiâ

Une cjasute viere

Contadine

Cu l’ombre nere

Dal siò morâr

Daprûf...

Vèis di Nadâl

Passadis in Friûl

Insumiâ

In tun scûr di stale

Un agnul ch’al cjale

Il frutin dal cîl

Eddi Bortolussi

L’attuale situazione esistentenel Medio Oriente, anziché dimi-nuire, sta creando motivi di gravipreoccupazioni al punto di tra-sformarsi, purtroppo, in una vio-lenta guerriglia certamente cau-sa di molte vittime innocenti. In-cessanti consultazioni, a livellointernazionale, sembrano scatu-rire ben poco in quella vasta areanella quale Gesù ha mosso i suoiprimi passi.

D’altronde, spostandoci versoil nostro Paese, la recente cata-strofe del nord, ha messo a duraprova gli abitanti e le Istituzioniche, a causa delle incredibili, im-provvise inondazioni e cedimen-ti degli argini, hanno perso le lo-ro case, il calore delle loro fami-glie e di quegli impauriti bambi-ni verso i quali, ci sembra più chegiusto, far giungere il nostro af-fetto e uno scontato caloroso ab-braccio.

Buon Natale! Buon Anno!

Ermes Disint

Buon Natale!Buon Anno!

ASSOCIAZIONE TRA I FRIULANI

RESIDENTI A ROMA E NEL LAZIO

FRIULI NEL MONDO

ROMA

Via Principessa Clotilde 1/a(00196)

Tel. 06/3226613 - Fax 06/3610979E-mail: [email protected]

www.fogroma.it

CONSIGLIO DIRETTIVOPresidente onorario: cav. lav. dr. Sir

Paul Girolami.Presidente: cav. Gran Croce, dott.

Adriano Degano.V. Presidente: cav. Gran Croce, dr.

Adalberto Leschiutta.Segretaria: Domenica Camerlo Zanini.Tesoriere: comm. Giorgio De PianteConsiglieri: cav. dr. Enzo Annicchia-

rico, cav. rag. Giuseppe Baruzzini, M°Nino Brandolini, Domenica CamerloZanini, dr. Angelo Corazza, comm.Giorgio De Piante, cav. Ermes Disint,Mario Fantin, dr. Leopoldo Gobbi,Acc. Lincei, prof. Bruno Martinis, dr.Rino Militti, dr.ssa Teresa Mizzau Mas-sini, rag. Giuliano Panzardi, dr. Lucia-no Pascoletti, dr. Gianluigi Pezza, ing.Francesco Pittoni, prof. Mariarosa San-tiloni, arch. Francesca Sartogo Bianchi.

Consiglieri del Gruppo Giovani: ar-ch. Alessandro Scaletti, isp. Luca Cos-son, avv. Danilo Tonon.

* * *Collegio Revisori dei Conti: comm.

Romeo Fattori, presidente; comm. Eu-genio Braida, Riccardo Gubiani, dr.Emilio Lazzaro, ing. Carlo Mattiussi.

Collegio dei Probiviri: co. CorradoMasetti-Zannini de Concina, presiden-te; arch. Germano Colusso, Carlo Ge-rosa, arch. Rodolfo Grasso, GiorgioIoan, Bruno Menis.

Archivio: cav. Luigi Urbani.Biblioteca: Mirka Vianello.Contabilità: Wanda Magoni.Soci collaboratori: Paola Barberi,

Mattia Biasizzo, Nives Corazza, dr. An-tonella de Francesco, Gianna Flury, En-za Jannece-Battistuzzi, Irma Levan,Carmelo Lo Carmine, Gabriella Manu-ti, Gabriella Munisso, Bruno Nardini,Valeria Pellis, Luisa Polano Di Trapani,Ersilia Pasotti, Marella Sandicchi, Ceci-lia Sandicchi, Gloria Traina-Giacomel-lo, Rita Volpato.

Primadi dormire

Signor mi pon achi,

no sai si rivi al di,

ô rivâ o no rivâ,

Signor vignimi acompagnâ,

cu l’aghe sante mi bagni,

che il Signor mi compagni,

di dì e di gnôt,

fin al punt da mê muart.

Amen.

Luigi Urbani

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Non sembra possibile che siano giàtrascorsi dieci anni da quel 15 luglio cheportò Valerio a quell’approdo dove noncala più la notte per un cristiano tuttod’un pezzo come Lui è stato. Eppure: at-tenzione al tempo! Esso insidia neglianimi anche i ricordi più importanti, ten-dendo a diluire pure quelli offerti dallagenerosità e dalla grandezza di personecare e importanti che ci hanno precedu-to.

«La vita è un gettar ponti sopra i fiu-mi, che spariscono via» (GottfriedBenn): eccoci allora a difendere la soli-dità di quel ponte che c’è fra noi da unaparte, e i ricordi dall’altra. Lo dobbiamo!nei confronti di personaggi come Otta-vio Valerio; dobbiamo intensificare quel-la difesa senza lasciarci sorprendere dal-la precarietà del ricordo; tale precarietàè ancora così incisivamente sottolineatada un realistico pensiero di Henry Mor-ton Robinson che viene proprio a pro-posito e ammonisce: «Non mancano iluoghi, le persone, le cose, ansiosi di far-ci dimenticare. E il fatto veramente pie-toso è che ci riescono. I morti sono senzadifesa. Altre voci coprono le loro, altreimmagini offuscano il loro ricordo. Pas-sata la prima angoscia, il problema è disapere... come si farà a ricordare».

Ecco allora come un anniversario puòvenirci incontro e ravvivare, intensa-mente, la realtà nel nostro pensiero. E ri-torna l’immagine, la voce, lo sguardo, l’a-zione, e il tutto si fonde dentro di noi conl’affetto mai sopito. In fondo è propriol’affetto, schietto, sincero, intenso chenon lascerà svanire ciò che dobbiamo ri-cordare, a dispetto del tempo.

Ottavio Valerio: Maestro prezioso agenerazioni di giovani, quale censoreprima e direttore poi di importanti colle-gi, amico fortissimo degli emigranti cheaiutò e sostenne fin dalle fasi più delica-te dell’immediato dopoguerra; cofonda-tore dell’Ente Friuli nel Mondo assu-mendone successivamente la presidenza,nel 1962, che mantenne per lunghissimianni. In tarda età gli fu conferita la “Pre-sidenza Emerita” dell’Ente stesso checonservò sino agli ultimi giorni della sua

operosa esistenza. Divenne così il “pa-triarca” dei nostri emigranti, l’ abuelo, ilnonno - cordiale ed energico - come af-fettuosamente lo definirono i nostri friu-lani del Venezuela.

Oratore formidabile, maestro di paro-la infiammata e suadente, comunicatoredalla ispirazione profondamente uma-na, conquistava tutti con la sua calda, il-luminata eloquenza trasfondendo inognuno quella sensibilità che è semprestata la sua più grande ricchezza. Dicito-re di eccezionale effetto e suggestione,padrone di una memoria ferrea, conclu-deva spesso il suo dire con l’immancabi-le recita di una straordinaria scelta dipoesie, invariabilmente friulane, susci-tando ora commozione, ed ora anche se-rena allegria. Ricorda Lelo Cjanton nel-la sua poesia «Il fîl”: Valerio... al à dit fla-mis dute la sô vite tai fogolârs dalmont...” e i “Fogolârs», nel loro signifi-cato più profondo, erano la vite di Otta-vio Valerio.

Nato ad Osoppo il 4 dicembre 1902 fusempre sorretto da una fede profonda inDio e dall’amore per i suoi vecchi, so-prattutto per la madre il cui spirito con-tinuava a vivere in lui oltre ogni età. In-namorato del suo Friuli e delle sue mon-tagne, si può ben ribadire che dedicòtutta la sua vita proprio al Friuli, alleespressioni più significative della suacultura oltre che ai problemi dell’emi-grazione e ai giovani che diresse e so-stenne con la ricchezza del suo intellettoe la sensibilità del suo grande animo.Quante generazioni si sono formate agliinsegnamenti e all’esempio di OttavioValerio! educatore saggio e colto, buonoe severo ad un tempo. E quanta è la gen-te friulana sparsa nel mondo che lo ac-colse ovunque acclamandolo come buonpadre e prezioso amico, profondamente

amico, disinteressatamente amico.Nella sfera dell’emigrazione friulana

bastava solo citare il suo nome per susci-tare la più immediata e calorosa ovazio-ne di plauso, di affetto, di riconoscenza.E ciò è intensamente significativo deiforti motivi che determinavano quellapresa che la sua personalità esercitavasulla moltitudine dei suoi ascoltatori edinterlocutori.

Anche la Società Filologica Friulanacostituì uno dei più appassionati approdiper Ottavio Valerio e la Società stessa glidedicò un toccante ricordo affidato allapenna di sei scrittori e poeti amici, ricor-do pubblicato sul primo numero della ri-vista “Sot la nape” apparso dopo la suamorte (anno XLII, n. 3 - 1990). Nellapremessa si legge: «... Ottavio Valerio, fi-gura ben conosciuta nella nostra terra eall’estero per l’importante opera svoltacon appassionata intelligenza a favoredella più schietta e viva friulanità... fu dasempre, si può dire, socio della Filologi-ca, in seno alla quale ricoprì anche gli in-carichi di segretario dal 1949 al 1951 e vi-cepresidente dal 1955 al 1963.“Sot la na-pe” intende onorarne la memoria attra-verso scritti di estimatori e amici».

Fino a tarda età, fino all’ultimo, la suamente è stata lucidissima, fervida, poten-te come il suo spirito e il suo fisico chesembravano aver fatto propria tutta “lagiovinezza” alla quale aveva dedicatotanta parte della sua vita e del suo gran-de cuore.

Il modo migliore per celebrare questodecennale di Ottavio Valerio è dunquequello di ricordare! ricordare l’uomo, so-prattutto non dimenticando di continua-re ad operare secondo l’impegno, lo spi-rito e l’esempio edificante che egli hasempre offerto alla friulanità.

Alberto Picotti

Ottavio Valerio

Ottavio Valerio al Fogolâr di Roma il 31.3.1962. Da sin. si notano Ardito Desio, Elvira Valerio,Alberto Asquini.

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Dal 22 al 30 luglio il Fogolâr haorganizzato un viaggio con visitadi Berlino, Lipsia, Dresda e Praga.

Per illustrare il magnifico viag-gio, riportiamo le impressioni diuna partecipante, la prof. MariaAntonietta e Giancarlo Bruzzo,che ha voluto gentilmente inviarcial suo rientro a Padova, ove ri-siede.

Prima che il ritmo quotidiano al-lontani e riduca le impressioni del-lo splendido tour, vorrei ancorapiangere sulla Berlino spezzatache abbiamo toccato con mano, sulmuseo grigio luminoso dell’olo-causto ebraico, tagliato da profon-de ferite.

Vorrei rivedere, con nuova at-tenzione i monumenti della vec-chia importante città, l’universitàdi Humbolat, la porta di Brande-burgo, l’Unter den Linden, ed an-cora ammirare la grande Berlinodi oggi, così ricca di presente e difuturo nella sua incredibile libertàespressiva della nuovissima archi-tettura della Postdammer Platz.

Non dimenticherò la forza sug-gestiva del grande altare di Perga-mo, né l’insolita passeggiata nellacupola trasparente del Reichstadt,né la breve gita in battello intornoalla grande isola dei musei e poi igrandi viali, i parchi, il ritmo dellegrandi arterie dell’ordinato traffi-

co cittadino. Una grande viva, ve-ra, città del 2000!

Vorrei rivivere, a Lipsia, il fasci-no della bellissima piazza e delmondo di Bach o a Dresda – defi-nita la più bella città della Germa-nia ante guerra – “capire” di più latristezza del monumentale grigio-re dei suoi monumenti superstiti ericostruiti, tra le macerie ancoraaffioranti. Mi piacerebbe ancora,lungo il rilassante tragitto da unacittà all’altra nel super comodopullmann, “respirare il vento” chemuove le elegantissime pale deinuovi mulini sparsi nella grandeordinata distesa dell’altopiano sas-sone, gialla d’orzo e di segale tramacchie verdi di latifoglie, di acerie tigli e castani e più a sud di abetie di betulle.

Vorrei soprattutto ancora respi-rare a lungo l’atmosfera dellasplendida Praga, fiabesca realtànella sua raffinata “naturale” ele-ganza di linee, di colori, di panora-mi incantevoli. Indimenticabile lavita di questa città: giovani che conmolta discrezione ci hanno riempi-ti di amorevoli richiami ai concer-ti, alle opere, alle innumerevolimanifestazioni teatrali.

Questo stimolante bellissimoviaggio al quale abbiamo avuto lafortuna di partecipare, ha coinvol-to la nostra emotività ed il nostro

interesse culturale ed umano, sia-mo profondamente riconoscentialla valida associazione del Fogo-lar Furlàn di Roma che ha saputorealizzarlo con straordinaria e sa-piente regia, come pure al dott.Degano, ammirevole per il suo en-tusiasmo e la sua grande vasta cul-tura che ci ha aiutato, più volte, acapire e ad apprezzare le cose del-l’arte ed all’incredibile capacità dimanager della signora Daniela, lanostra tour operator, che spesso,amabilmente e intelligentemente èriuscita a “suggestionarci” con tut-ta la sua carica positiva. Le duegiovani guide di Berlino e di Pra-ga, con la forza della loro “comu-nicativa” ci hanno fatto riviverecon tanta obiettività la storia vivae recente della loro gente, trasmet-tendoci l’amore per la bellezzadelle loro città e facendoci cono-scere l’anima della loro gente contutti i problemi di ieri e di oggi.

La cordialità, la simpatia e la di-sponibilità del bellissimo gruppodei partecipanti ha contribuito arenderci indimenticabile questoviaggio e ci auguriamo di poter ri-petere una simile esperienza!

Maria Antoniettae Giancarlo Bruzzo

Padova 31-7-2000

DA BERLINO A PRAGA

Entusiasmante viaggio del Fogolâr

Il gruppo del Fogolâr nella arditissima cupola del Reichstag (foto R.C.).

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Una casa dell’emigrante sorgerà aUdine nel 1954? titolava il primo nu-mero (novembre-dicembre 1952) diFriuli nel Mondo, giornale illustratodegli emigranti, diretto da Chino Er-macora. Ci sono voluti non due, maquasi cinquant’anni e ora l’anticaaspirazione può finalmente realiz-zarsi. La Cjase dai furlans pal mont –che sarà presentata domani da Ma-rio Toros, presidente dell’Ente Friulinel Mondo e anche della FondazioneOnlus (Organizzazione non lucrati-va di utilità sociale) che ha dato vitaall’iniziativa – è la villa Deciani diVillalta di Fagagna, una dimora otto-centesca dotata di un bellissimo par-co.

L’idea della Casa dei friulani nelmondo è maturata a Verona dove ri-siede l’ingegner Renato Chivilò, ori-ginario di Valeriano, titolare delleVetrerie riunite di Colognola ai Col-li, una delle più grosse ditte del set-tore. Chivilò e l’onorevole Toros –che ha fatto da coordinatore – hannosubito trovato un altro generososponsor, l’industriale Luigi Papais,con radici a Sesto al Reghena tra-piantate a San Paolo in Brasile. Pa-pais, che è cavaliere del lavoro (èuno dei pochissimi italiani residentiall’estero insigniti di questa alta ono-rificienza) e nel ’90 ha ottenuto an-che il premio Epifania, in terra ca-rioca ha diverse aziende, nel ramolucchetti e chiavi, alle quali ha datoanche nomi che rivelano le sue origi-ni: La Friulana, L’Udinese...

A questi due benemeriti imprendi-tori innanzi tutto, oltre che al presi-dente di Friuli nel Mondo, si deve l’i-niziativa della Cjàse dai furlàns. Maaltri stanno per entrare a pieno tito-lo nell’operazione: tra i più impor-tanti si parla di un produttore dolcia-rio di Cordoba, Luigi Pagano, unodei maggiori d’Argentina, di originiudinesi. Intanto è stata istituita lafondazione il cui consiglio, presiedu-to da Toros, comprende Chivilò, Al-berto Picotti, il presidente del Fo-golâr di Roma Adriano Degano e al-tri tre componenti espressamentedesignati da Friuli nel Mondo: EnzoCainero, l’avvocato Roberto Petiziole Leonardo Bidinost di Pordenone.Ed è stata acquistata la villa Deciani.A una decina di chilometri da Udinee a cinque dall’ingresso autostradaledi Passons, ai piedi dello storico ca-stello dei Torre e Tasso, è la sede

ideale per ospitare un’istituzione diprestigio quale la Cjàse dai furlànspal mont, cioè un grande Fogolâr inFriuli.

La villa Deciani, che oltre al fab-bricato principale comprende duedépendances, è stata restaurata di re-cente e non richiede lavori struttura-li, ma soltanto la realizzazione degliimpianti, la messa a norma e la tin-teggiatura dei muri. Si ritiene che unanno di lavori sarà sufficiente perrenderla funzionale e che possa esse-re inaugurata nella prima domenicadi agosto del 2001, in coincidenzacon l’annuale incontro dei friulaninel mondo (quest’anno si celebreràdomenica a Sesto al Reghena). LaCjase sarà gestita da Friuli nel Mon-do e, oltre agli uffici dell’ente che la-scerà la sede udinese di via del Sale,accoglierà una qualificata biblioteca,un centro studi sui problemi dell’e-migrazione e sulle relazioni etniche,una sala per le videoconferenze etutte le altre strutture multimediali.

Questi cinquant’anni, infatti, nonsono trascorsi invano. L’emigrazioneè cambiata, se non addirittura, percerti aspetti, finita. “Oggi – affermal’onorevole Toros – si è affermatauna nuova politica. Se nei progettidegli Anni 50 la Casa dei friulaniaveva lo scopo di ospitare gli emi-grati di passaggio o temporanea-mente rientrati, dare loro un’occa-sione di contatto e di collegamento,oggi dovrà essere anche il punto dipartenza per questa nuova politica.Che è quella di considerare i friulaninel mondo come una risorsa e un fat-tore internazionale di ricchezza per

il Friuli, sulla base di una rete etnicafriulana mondiale.

L’obiettivo è un programma di ri-qualificazione dei nostri emigrati,quelli della seconda e terza genera-zione, da richiamare come forza la-voro e favorire gli investimenti in pa-tria di quanti hanno fatto fortuna al-l’estero. Quindi non più un rapportodi dipendenza, ma di reciprocità e discambio dal lavoro alla finanza”.

Si tratta quindi di ricompattare lafriulanità sia in patria che nel mon-do. E questo va fatto con strumentinuovi. Sono già in funzione le video-conferenze. A Udine, nel corso dellarecente manifestazione Centmil-fueis, c’è stato un collegamento Tele-com in piazza Libertà con Bruxelles,San Paolo (vi ha partecipato anchePapais), Montreal, Melbourne, Men-doza. Così avverrà anche per i corsidi lingua friulana, non occorrerà piùmandare gli insegnanti all’estero. Èstata lanciata una nuova rivista,Friulword, con articoli in cinque lin-gue, che affianca lo storico mensileFriuli nel Mondo. È stata organizza-ta la mostra itinerante Friuli-VeneziaGiulia - Le radici del futuro che daoggi farà tappa a Sesto al Reghena.E ora nasce la Fondazione Cjàse daifurlàns pal mont che diventa – perusare le parole di Ferruccio Clavora,direttore dell’ente e fervente soste-nitore del lavoro del presidente To-ros – il contenitore di questa nuovastrategia di Friuli nel Mondo”.

La nuova istituzione, alla qualehanno contribuito anche Camera di

Cjàse dai furlàns pal montvilla Deciani a Villalta di Fagagna

Firma dell’atto di costituzione della Fondazione. Da sin.: Degano, Toros, Chivilò, Papais. Al-le spalle: Picotti, avvocato della Crup, avv. Barbara Romanini, notaio Petrosso, avv. R. Peti-ziol, signora Angela Papais - Udine, 14 giugno 1999.

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Commercio, Fondazione Crup e As-sociazione industriali di Udine, Cas-samarca, è stata riconosciuta dallaRegione. A quanto si afferma a Friu-li nel Mondo, la politica regionalestenta a capire il nuovo, ancoratacom’è alla vecchia e ormai superatavisione dell’emigrazione. Lo prova ilfallimento della quarta conferenzaregionale del 1993, che è stato lamolla della svolta operata dall’entepresieduto da Toros. E ormai il dadoè tratto, si è voltato pagina. La dia-spora friulana non è più un concettonegativo di dispersione di un popolo,ma è diventata – come ha scritto Cla-vora sull’ultimo numero di Friul-word – un elemento costitutivo del-l’identità plurale dei friulani nelmondo. Che va valorizzata con unapolitica internazionale in rete, anchefavorendo le relazioni tra le varie co-munità sparse nei cinque continenticon un centro non egemonizzante,ma di smistamento: compito chespetterà alla Cjase dai furlans nellospirito del nuovo corso di Friuli nelMondo.

Mario Blasoni(Messaggero Veneto, 4.8.2000)

La presentazione de cjàse

FAGAGNA – La cjàse dei friulani è un punto di arrivo, di riferi-mento, di legami parentali, di radici. È stata, in passato, motivo di sa-crifici e di vanto. Il friulano ha con la casa un legame indissolubile. Fi-gurarsi quanto valore aveva quella casa, anche modesta, che gli emi-granti hanno dovuto lasciare per cercare lavoro all’estero “Un sogno –a detto il senatore Mario Toros, presidente di Friuli nel Mondo – di-ventato realtà vivente”. Ieri, nel tardo pomeriggio, alla presenza dimoltissime personalità, si sono aperti i cancelli della “Cjàse daifurlàns” a Villanova di Fagagna.

La “cjase” è una casa padronale di campagna, edificata nella secon-da metà dell’Ottocento dai nobili Orgnani e successivamente diventa-ta di proprietà dei conti Deciani di Udine. È stata acquistata e restau-rata grazie a sostanziosi contributi di imprenditori: dall’ingegner Re-nato Chivilò, originario di Valeriano, titolare delle Vetrerie riunite diColognola ai Colli; dall’industriale Luigi Papais con origini di Sesto alReghena che, a San Paolo in Brasile, possiede tre grandi fabbriche dichiavi e lucchetti. Altri sponsor sono la Fondazione della Crup, l’Asso-ciazione industriali, la Cassamarca e l’ingegner Carlo Melzi. L’idea erastata dell’Associazione Amîs del Friuli, della quale è presidente Al-berto Picotti, poi trasmessa all’ing. Renato Chivilò dal presidente delFogolâr di Roma, dr. Adriano Degano. Essi hanno attivamente coope-rato per la realizzazione dell’iniziativa.

A loro, con il sen. Toros che si è prodigato per la causa, si sono atti-vamente prestati l’avv. Roberto Petiziol, coadiuvato dalla dr. BarbaraRomanini, ed il commercialista dr. Enzo Cainero (n.d.r.).

C’era molta commozione, ieri, durante la cerimonia di villa Decianiche ospiterà, oltre alla sede della fondazione Onlus di Friuli nel Mon-do, anche gli uffici dell’ente, una biblioteca, un centro studi sui proble-mi dell’emigrazione e sulle relazioni etniche, un museo dell’emigrazio-ne e una sala per le videoconferenze.

“Dobbiamo utilizzare il progresso – ha detto Toros – perché Friulinel Mondo possa migliorare la struttura adatta per rispondere alle at-tuali esigenze dell’emigrazione”. “La fine dell’emigrazione – ha conti-nuato – ha creato un vuoto che va colmato con un ponte culturale edeconomico perché l’emigrazione è la nostra multinazionale”.

Tra i presenti l’industriale Papaiz, il prefetto Fusco, l’ingegner Val-duga, presidente degli industriali; Carlo Appiotti, presidente dellacrup; Silvano Antonini Canterin, presidente della Fondazione Crup;l’avvocato Petiziol che ha seguito la pratica; il direttore di Udine del-la Cassamarca; Domenico Lenarduzzi, vicepresidente di Friuli nelMondo; Alberto Picotti, Ferruccio Clavora, monsignor Caneva, l’ar-chitetto Aldo Bernardis, l’onorevole Collavini, il dottor Adriano De-gano, Romeo Fattori, Gian Alberto Tomini, industriale che operava inRuanda ed è stato nominato ambassadôr dal Friûl, Saule Caporale, iconsiglieri regionali Molinaro e Tesini, Giovanni Melchior, Ennio Be-nedetti, presidente della comunità collinare, Gerolin sindaco di Sestoal Reghena, con l’assessore Peressutti, Zuccato, direttore generaledella Crup, Bertossi della Camera di commercio di Udine, D’Agosto,presidente del Fogolâr furlan di Mulhouse, Gino Dassi, l’architettoElia Tomai, Bruno Chinellato, Gianni Nazzi, Maria Piccini, l’ingegnerTaverna.

È stato detto che chi ama la memoria ama l’avvenire.

Silvano Bertossi(Messaggero Veneto, 6/8/2000)

Gocced’acqua

È sera.Piove e sei lontano.Vorrei che tu accarezzassila mia pellee ti accompagnassela pioggiasui tetti e sul selciato.E insieme sperderei pensierinelle gocce d’acquae insieme viveredi dolcezzacome ieri sul mare.Ricordi ieri sul mare?Il ritmo delle onde tacquee visse una sensitiva manoverso le mie ginocchia.

3.9.1951

Maria Rosa Gobessi

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Domenica 6 agosto, ilconvegno annuale di“Friuli nel Mondo” anco-ra una volta ha richiamatouna grandiosa folla diemigranti da tutte le partidella diaspora migratorianei continenti.

Con il Vescovo di Con-cordia-Pordenone, S.E.Sennen Corrà, l’assessoreregionale Maurizio Salva-dori, il presidente dellaProvincia di PordenoneEnore De Anna, l’asses-sore della Provincia diUdine, Fabrizio Cigolotti,il presidente di Friuli nelMondo, sen. Mario Toros,l’on. Antonio di Bisceglie,il sindaco Daniele Gero-lin e tantissimi altri sinda-ci, si può dire che c’eranotutti gli esponenti dellaRegione Friuli-VeneziaGiulia. Una folla festante che si èandata ingrossando nel corso del-l’inaugurazione dell’importantemostra “Friuli-Venezia Giulia: leradici del futuro”, avvenuta ve-nerdì 3 agosto con la commoventetestimonianza, davanti all’interafamiglia, del cavaliere del lavoroLuigi Papais oggi grande indu-striale a San Paolo del Brasile:

“Quando si ha dato quanto occor-re ai propri familiari, si ha il dove-re di pensare a fare del bene agli al-tri senza risparmio!”.

Gremitissima la splendida chiesaabbaziale, con la concelebrazionepresieduta dal Vescovo che ha ri-cordato il valore dell’esempio, del-l’insegnamento e dei messaggi checi vengono dagli emigrati nel mon-

do. Faceva gli onori di casa l’abatemitrato mons. Giovanni Perin chepiù volte ha portato i giovani daDardago al nostro Fogolâr.Anima-vano il rito la corale sestense e ilcoro “L. Perosi” di Bagnarola.

Nel cortile del castello sono vi-brate le forti parole del PresidenteToros, dopo quelle di saluto cordia-le e convinto delle varie autorità.

È seguito un enome“gustà in compagnìe” otti-mo e ben servito, dovenon sono mancati i cantidel Friuli e vibranti poe-sie.

La serata, per i rappre-sentanti del Fogolâr diRoma si è conclusa in casadel cav. del lavoro LuigiPapais; che ci invita adunirsi a Lui nel prossimo2001 per celebrare cin-quant’anni di lavoro inBrasile.

Fra le numerosissimedelegazioni dei Fogolârsassai folta era anche quel-la di Roma, Latina e Apri-lia, con i presidenti, variconsiglieri e soci (n.d.r.).

“Ancje chest an la Fieste estive di Friuli nel Mondo e à vût un sucès grandonon. A Siest dal Reghe-ne, indulà ch’e jere stade inmaniade cheste volte, a son rivâts come che si po lei dentri vie lis pagji-nis di chest numar, centenârs e centenârs di furlans di dut il mont. Tes fotos ch’o presentìn culì oviodìn parsore il moment dal salût dal sindic di Siest Daniele Gerlin (ch’al à daûr di lui da çampe adrete l’onorevul Antonio Di Bisceglie, il vescul di Pordenon mons. Sennen Corrà, il president de Pro-vince di Pordenon Elio De Anna e il president di Friuli nel Mondo on. Mario Toros) e sot la jentrade deint te antighe Abazie”.

Piazza Castello gremita dai friulani presenti.

Memorabile incontro a Sesto al Reghena

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Dai cinque continenti si sono ritro-vati nella cittadina abbaziale per fe-steggiare l’incontro annuale dei friula-ni nel mondo. Circa 2000 persone pro-venienti dagli angoli più disparati delpianeta hanno fatto di Sesto una cittàcosmopolita: passeggiando per le viedel centro si potevano sentire le linguepiù diverse, ma era palpabile anche ilfatto che tutti si sentivano a casa, unitidalle proprie comuni radici. Giunta al-la trentacinquesima edizione, l’iniziati-va è stata organizzata dall’Ente Friulinel Mondo in collaborazione con ilComune e le associazioni di Sesto.Una giornata ricca di avvenimenti edemozioni che ha rinsaldato il legamedi amicizia e solidarietà tra le genti delFriuli.

In mattinata è stata deposta una co-rona d’alloro davanti al monumento aicaduti in piazza Castello e nei tre cimi-teri sulle lapidi degli emigranti; è se-guita una Messa officiata da monsi-gnor Giovanni Perin e cantata dai coridi Bagnarola e Sesto. Numerosissimele autorità, civili e religiose, che il sin-daco Daniele Gerolin ha accolto conun caloroso benvenuto, dichiarandosi

orgoglioso di partecipare nella sua car-riera politica un avvenimento così im-portante. “Sono circa mille i concitta-dini del comune di Sesto sparsi in 30paesi – ha precisato Gerolin – e sonoonorato di stringere la mano a quelliche sono qui oggi, dietro ogni lorosguardo c’è una storia di emigrazionee si intuisce la luce particolare di chivede in questa terra il proprio focolareda cui è partito”.

In segno di riconoscimento, ha con-segnato ai rappresentanti dei Fogolârsfurlans di tutto il mondo un omaggiodell’Amministrazione e della Provin-cia. Il senatore Mario Toros, presiden-te dell’Ente Friuli nel Mondo, ha ricor-dato come i Fogolârs furlans, nati a fi-ne ’800, hanno costruito un ponte tra ilFriuli in patria e il Friuli all’estero, poitenuto in vita dall’Ente Friuli. “Orache l’emigrazione è cessata da 30-35anni – ha continuato Toros – si viene acreare un vuoto tra le vecchie e le nuo-ve generazioni che dobbiamo colmarecon i rapporti culturali, sociali, artisti-ci, mantenendo il ponte di collegamen-to, portando avanti i valori e le tradi-zioni friulane e facendoli crescere nel

cuore dei nostri figli”. Hanno portato isaluti, anche in friulano, il presidentedella provincia Elio De Anna, l’asses-sore regionale Maurizio Salvador, ilvescovo Sennen Corrà e monsignorGentilini.

La giornata è stata allietata dalle no-te della banda e dal pranzo convivialeservito a oltre mille persone in unospazio appositamente predisposto. Èstato anche organizzato uno specialeannullo filatelico con cartoline dell’ar-tista Lionello Fioretti in piazza Barbo,dove i visitatori potevano soffermarsisu bancarelle tematiche sulla letteratu-ra friulana, l’artigianato della regionee il turismo, con un angolo dedicato alvecchio Friuli. Non mancava lo spazioper l’arte con l’esposizione, sempre inpiazza Barbo, dei lavori del gruppod’arte Sigalotti e ancora – nel saloneabbaziale – la mostra Friuli-VeneziaGiulia: le radici del futuro. Infine, all’exPila Riso, fotografie di Italo Michieli.

Sabrina Della Bianca

(Il Gazzettino ed. Pordenone 7/8/2000)

In duemila dai cinque continenti

Nella sede della Comunità collinarenel castello di Colloredo, sono statipresentati alla stampa e alle autorità ipremiandi del Premio “Merit Furlan”che sarà consegnato questa sera nelcastello di Arcano Superiore.

Come anticipato, i personaggi che ri-ceveranno questo riconoscimento edi-zione 2000 sono: lo scrittore storico epoeta, Giovanni Maria Basso, Orsaria,Ario Cargnelutti, Gemona-Latisana,filantropo e cultore della friulanitànella Bassa, Enzo Driussi, Udine-Mar-tignacco, noto poeta e presidente delcomitato per la difesa delle osterie,Edoardo Roncadin, Fiume Veneto-San Vito al Tagliamento, industrialedegli alimenti surgelati, attività che hadato lavoro nelle zone depresse delpordenonese in diverse iniziative diumana solidarietà.

Quest’ultimo non ha potuto presen-ziare alla presentazione in quanto im-pegnato in Germania per la sua atti-vità. Erano presenti i componenti del-la commissione per l’assegnazione delPremio che hanno vagliato le segnala-zioni pervenute e il loro presidente,professor Domenico Zannier.

Ennio Benedetti presidente dellaComunità collinare, ha portato il salu-to dell’ente consortile, dicendosi ono-rato di ospitare persone che hannoben meritato un riconoscimento per illoro impegno per valorizzare il Friuliin tutte le attività della vita, nonchéAdriano Degano, presidente del Fo-golâr di Roma.

Zannier ha illustratogli scopi e le finalità sul-le quali il Premio fondai suoi principi:“Renderepubblica testimonianzadell’opera che persone,ha sottolineato, hannoonorato il Friuli con illoro impegno sociale eculturale, e con il lorolavoro svolto in Italia enel mondo, dobbiamoloro, ha detto ancora,stima e affetto a chi conla sua vita ci ricorda chesiamo Friuli, e che esse-re Friuli significa civiltàe moralità, nonché lavo-ro e volontà di pace”.

Il programma prevede

questa sera in castello d’Arcano, unamessa in friulano, la commedia “Qua-tri rais di briscule”, il saluto delle auto-rità e infine la consegna del Premio.

Giovanni Melchior

(Messaggero Veneto 5/8/2000)

I vincitori del “Merit Furlan”

Da sin.: Edoardo Roncadin, Enzo Driussi, Ario Cargnelutti,Giovanni Maria Basso.

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È ormai consuetudine consolidatache i componenti del Fogolâr di Romasi incontrino in Friuli nel periodo fer-ragostano in luoghi del Friuli storico onelle località turistiche della montagnao della pianura. Il presidente del Fo-golâr della capitale, dott. Adriano De-gano, quest’anno ha accolto l’invito delsindaco di Zuglio, Domenico Romano,di fissare questo tradizionale appunta-mento a Zuglio, dove numerose sco-perte archeologiche testimoniano, inquella località, la presenza di Romaimperiale. All’invito del sindaco si èaggiunto anche quello di don Giorda-no Cracina, presidente della fondazio-ne “la Polse” e del prevosto della Pie-ve, mons. Pietro Degani.

L’incontro è avvenuto il giorno diferragosto, solennità dell’Assunta, alquale hanno partecipato quasi un cen-tinaio di friulani del Fogolâr di Romache con il presidente Degano sono sa-liti nell’antica Pieve di San Pietro assi-stendo alle funzioni per festeggiare ilsessantesimo di sacerdozio di mons.Elio Venier, originario del luogo, giàcapo ufficio stampa dell’Arcidiocesi diRoma e Canonico della basilica roma-na di Santa Maria Maggiore. Mons.Ve-nier ha celebrato la Santa Messa ac-compagnata dalla corale di Zuglio. Al-l’omelia don Cracina ha fatto gli augu-ri tessendo il panegirico elencando lebenemerenze di mons. Venier acquisi-te nei suoi sessant’anni di vita sacerdo-tale. È intervenuto anche il presidenteDegano portando il saluto dei friulanidi Roma ed ha consegnato a mons. Ve-

Incontro estivo del Fogolâr di Romaa San Pietro di Zuglio

Mons. Venier e mons. Degani durante la concelebrazione a S. Pietro di Carnia.

nier la medaglia del cinquantesimo difondazione del Fogolâr della capitale.

Al termine del rito è stata scopertala grande pala d’altare che rappresen-ta Gesù che consegna le chiavi a SanPietro dipinta dal carnico FrancescoPellizzotti alla fine del ’700 e recente-mente restaurata con il concorso dellaBanca di Credito Carnica. L’incontro ècontinuato con il convivio comunitariosotto i chioschi e tendoni che l’orga-nizzazione avevano predisposto. L’in-contro si è felicemente concluso dopouna giornata trascorsa nella schiettaatmosfera carnica e friulana.

Giovanni Melchior

(Friuli nel Mondo - ottobre 2000)

Imponzo (sopra e sotto): in casa Pittoni - 15 agosto.

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Trascorrere le vacanze estive neipropri paesi di origine è un po’ il de-siderio di tutti gli emigranti friulani,siano essi all’estero che nelle varie re-gioni italiane. Da oltre vent’anni i tre-dici Fogolârs della Lombardia man-tengono la tradizione di incontrarsi inFriuli durante le ferie per trascorrereuna giornata insieme, sempre sce-gliendo una località diversa per facili-tare a tutti la partecipazione e per an-dare alla scoperta di luoghi nuovi delnostro splendido Friuli.

Questa iniziativa è sempre statapromossa dal Fogolâr di Bollate, finoa qualche anno fa dal compianto pre-sidente Valentino Toniutti, e dopo lasua scomparsa dall’attuale presidenteErnesto Bosari. Quest’anno l’incon-tro si è tenuto a Casarsa della Deliziadove si sono incontrati circa duecen-to friulani appartenenti ai sodalizilombardi con i loro rispettivi presi-denti.Tutti assieme hanno assistito al-la Santa Messa celebrata da don Ro-berto Laurita, accompagnata dal Co-ro del Fogolâr di Milano, diretto dalm° Mario Gazzetta. Don Laurita al-l’omelia ha espresso parole di com-piacimento nei confronti degli ospitifriulani venuti dalla Lombardia peraver scelto Casarsa per trascorrereuna giornata di festa insieme.

Dopo il rito i partecipanti sono sta-ti ricevuti dal sindaco Colussi e dal-l’assessore della Provincia di Porde-none, Tubaro. L’incontro è avvenuto

nel palazzo che fu dei Conti Burovic,dove il sindaco ha portato il salutodella cittadina di Casarsa e Tubarodella Provincia di Pordenone. Il sena-tore Mario Toros, presidente di Friulinel Mondo ha portato il saluto del-l’ente sottolineando che i Fogolârssono la testa di ponte che collegaidealmente i friulani della diasporasparsi in tutti i continenti con il Friulistorico della piccola patria. Era inter-venuta anche la delegazione del Fo-golâr di Roma.

La comitiva si è poi recata in visitaalla Cantina Sociale Cooperativa do-ve vengono raccolte le uve di tutta lazona i cui vini si esportano in tutto ilmondo. È poi seguito il pranzo socia-le nel Centro Area Zuccheri di SanGiovanni di Casarsa al quale hannopartecipato anche le autorità e la ProLoco ha offerto un fiore a tutte le si-gnore presenti.

Giovanni Melchior

(Friuli nel Mondo - ottobre 2000)

Da Sammardenchia di Tarcento Daniela Sommaro ci scrive: “Caro Friuli nel Mondo, duran-te il mese di agosto è giunto in Friuli assieme alla sua famiglia, Giovanni Vidoni, 56 anni, ori-ginario di Sammardenchia di Tarcento ed emigrato in Argentina con i genitori, ora decedu-ti, all’età di sei anni. Giunto in Friuli per la prima volta dopo cinquant’anni ha potuto cono-scere e visitare la terra natale. Inoltre ha conosciuto i suoi cinque zii ed i venti cugini, alcu-ni dei quali sono arrivati da Aix Les Bains e Villeneuves des Avignon, Francia.Questa foto ritrae il gruppo dei parenti riuniti per l’eccezionale evento. Tutti noi salutiamoparenti ed amici assenti sparsi nel mondo con un saluto particolare a Giovanni ed alla suafamiglia”.

Fogolârs in vacance

La medaglia di Driutti al Museo di BuiaIl Fogolâr ha partecipato alla

“Festa della Pace 2000 - Friûl Eu-ropean”, organizzata dall’attivis-simo Vicario episcopale alla cul-tura, mons. Duilio Corgnali, a Se-dilis di Tarcento dal 4 al 6 agosto.

* * *

Il 7 agosto il nostro Presidenteha fatto visita al Sindaco ed agli

Assessori del Comune di Buia,assieme al Presidente del Fogolârdi Aprilia, cav. Romano Cotterli,al vice Presidente Renato Tosoli-ni ed al consigliere Adelchi Cot-terli.

Nel corso del cordiale incontro,il presidente Cotterli ha invitatoil Comune di Buia a prendereparte alle solenni celebrazionidella Festa di S. Michele Arcan-

gelo ad Aprilia.Il nostro Presidente ha donato

al Sindaco ed agli Assessori le li-tografie del 50° del Fogolâr non-ché, per il Museo comunale dellaMedaglia, l’originale opera rea-lizzata da Eugenio Driutti ed unamedaglia bronzea di PietroGiampaoli con il ritratto diAdriano Degano, eseguito nel1982.

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Sono sempre emozionanti gli in-contri fra emigranti. Sono occasioniin cui si riannodano tante storie delpassato. È successo anche ieri,quando i coniugi Tomini, originaridi San Lorenzo di Sedegliano, si so-no incontrati con i coniugi De Cri-gnis, originari di Ravascletto: si so-no rivisti, così, dopo ben 38 anni, daltempo, cioè, dalla guerra in Congo,quando erano emigrati in quelle zo-ne dell’Africa. In queste atmosferesi è svolto ieri, a San Mauro di Rived’Arcano, l’annuale incontro deglialpini con gli emigranti che si ripetedal 1978 la domenica successiva aferragosto per salutare con un ab-braccio ideale tutti i friulani sparsinel mondo. L’incontro è stato orga-nizzato da sempre dal gruppo Anadi Rive d’Arcano in collaborazionecon il Comune e con il patrociniodell’Ente Friuli nel Mondo. La ceri-monia ha avuto inizio all’ombra delcastello d’Arcano, dove si è forma-to un corteo con la banda di Rivi-gnano in testa che ha raggiunto ilcolle di San Mauro.

Qui il cavalier Angelo Nicli, capo-gruppo degli alpini, ha portato a tut-ti il saluto delle penne nere. Quindici sono stati l’alzabandiera e la de-posizione di una corona al cippo chericorda i caduti di tutte le guerre.

È seguita una preghiera specialepronunciata dal parroco don Anto-nio Castagnaviz, il quale ha pure ci-tato l’entusiasmante incontro deidue milioni di giovani con il Papa aRoma.

All’omelia il sacerdote ha poi cita-to l’aneddoto di una pronipote cheha chiesto il certificato di battesimodel nonno, nato a Rive nel 1860 epoi emigrato in Argentina, per otte-nere la cittadinanza italiana.

Al termine del rito, il sindaco En-zo D’Angelo, ha saluto i numerosiemigranti che ogni anno hanno par-tecipato a quest’incontro e si è as-sociato alle parole del parroco nelringraziare l’opera di volontariatodegli alpini e del gruppo della Pro-tezione civile comunale che ha ripa-rato la chiesetta di San Mauro.

Dante Soravito De Franceschi, vi-cepresidente della sezione Ana diUdine, ha sottolineato quanto fattodagli emigranti per far conoscere ilFriuli in tutto il mondo. Il dottorAdriano Degano, presidente delFogolâr furlan di Roma, ha quindiportato il saluto del senatore Toros,presidente di Friuli nel Mondo.Allacerimonia hanno partecipato il sin-daco di San Daniele, Paolo Menis,

l’assessore Christian Romanini diMaiano e Pierino Rolandi, sindacodi Azzio, Varese, già colonnello del-la Julia, i generali a riposo D’Ange-lo, Siccardi e Forgiarini, che fu co-mandante della Julia, nonché l’ono-revole Martino Scovacricchi.

Giovanni Melchior

(Messaggero Veneto, 21/8/2000)

Gli alpini festeggiano gli emigranti

Estate - Agosto 2000Pranzo organizzato presso il Ristorante “Al Pioniere” nell’amena Valle di Preone, dalComm. Enore Deotto in onore del Monsignor Aldo Moretti, suo Comandante nellaDiv. Partigiana Osoppo (1944-45) con sosta a Sella Chianzutan (Verzegnis Carnia)casa Ubaldo Paschini.Sulla foto da sinistra: Alessandro Secco (Presidente del Fogolâr Furlan di Milano),Patrizia Deotto (Ricercatrice ufficiale, lingua Russa - Scuola superiore Università diTrieste), Enore Deotto (già Presidente dello Smau - eminente personalità mondiale),Monsignor Aldo Moretti (Medaglia d’oro al V.M. - Comandante Partigiano Div. Osop-po), Concetta Mazzamuto Paschini, Anette Lunazzi Deotto, Dorina Lunazzi, UbaldoPaschini (Presidente del Fogolâr Furlan di Sesto San Giovanni).

Ecco i nomi premiati a San Mauro:Nicolò Molinaro di Ragogna, per 48anni emigrante in Svizzera; FerruccioCollovati di Teor, prigioniero in Ger-mania, assistente capo della Polizia fe-roviaria in varie città italiane;Aldo Gu-biani di Gemona, emigrante in Belgio eFrancia, dove risiede, dopo 42 anni dilavoro e 54 di emigrazione; AlessandroDe Monte, residente in Francia, figlio digenitori originari di Ragogna; RobertoGuerra di Buia, da 45 anni in Svizzera;Aldo Pascoli di Flaibano, da 48 anni aParigi; Maria Ganassin di Bertiolo, da45 anni in Argentina; Pietro Fabbro diBertiolo, da 50 anni in Argentina; EddaPugnetti Azzola di Pontebba, da 45 an-ni in Australia, a Melbourne; Renzo e

Assunta Buzzi di Pontebba, da 50 anniin Australia, a Melbourne; Franco Ber-toli di Turrida di Sedegliano, da 41 an-ni in Lussemburgo; Sesto Romano diVillaorba, da 37 anni in Australia; GianAlberto ed Ernesta Tomini di San Lo-renzo di Sedegliano, per 50 anni inAfrica; Saule ed Emma De Crignis diRavascletto, per 40 anni emigrante inAfrica.

Riconoscimento al Fogolâr furlan diMilano consegnato al neopresidente,Alessandro Secco, di Tarcento. Ricono-scimento speciale all’Ente Friuli nelMondo, consegnato ad Adriano Dega-no, presidente del Fogolâr di Roma, e aGiovanni Melchior, del direttivo diFriuli nel Mondo.

Storie da tutto il mondo

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Festadel prosciuttoUna delegazione del Fogolâr ha

preso parte all’inaugurazione del-la tradizionale e sempre stuzzi-cante “Aria di festa” di San Danie-le del Friuli (25 agosto), ove la de-gustazione del prosciutto dolcedei colli morenici è ormai un rito.

Con le maggiori autorità friula-ne, che hanno assistito alla cerimo-nia inaugurale nel salone dellaCassa di Risparmio, ha tagliato ilnastro di apertura della festa labella attrice Anna Falchi.

Facevano gli onori di casa il sin-daco Paolo Menis e il presidentedel consorzio Mario Dukcevich.

* * *A San Daniele, in occasione di

“Aria di festa” – sagra del pro-sciutto, abbiamo incontrato unacoppia di sposi da “Guiness”: Ma-risca Cotterli di Moimacco e Ser-gio Marinig di Prepotto.

Sono produttori di ottimi vini inquella zona particolarmente fe-conda, ma soprattutto sono deditiai valori della cultura (la signora èottima dicitrice di componimentipoetici) e speciamente a quelli del-la generosità verso chi soffre. In-sieme hanno donato oltre una “da-migiana” di sangue (lo riferisceGiuseppe Longo nel MessaggeroVeneto del 22 dicembre 1998).

Il giovane Gianluca Cresciani,figlio della socia Carmen Cargne-lutti, ha realizzato a Gemona, suuna grande facciata laterale dellacasa di Nello Venchiarutti ungande murales a colori in occasio-ne del 50° del Fogolâr di Roma.

Dell’iniziativa si stanno interes-sando il sen. Mario Toros, presi-dente di Friuli nel Mondo, ed ilcomm. Ario Cargnelutti, al fine

di ottenere il necessario sostegnoche ha il pieno assenso del sinda-co Virgilio Disetti, dell’assessorealla cultura e del consigliereClaudio Sangoi, che ha presenta-to una lusinghiera relazione alconsiglio comunale.

L’opera è stata realizzata nelcorso dell’estate da Gianlucacon un gruppo di giovani amiciromani.

Murales a Gemona

A Povoletto

Gemona: il gruppo dei collaboratori con Gianluca Cresciani.

Mostradi Poz

Il nostro presidente ha parlatodell’arte di Arrigo Poz alla inau-gurazione della mostra personaledell’artista, a Salt di Povoletto(18 agosto).

Alla cerimonia è intervenutoanche l’assessore alle politichesociali del Comune di Roma, dr.Amedeo Piva, che ha risposto ca-lorosamente al cordiale saluto ri-voltogli dal sindaco prof. Rober-to Tracogna e dall’assessore allacultura della Provincia di Udinedr. Fabrizio Cigolot.

L’iniziativa è stata promossadal presidente della Pro loco diSalt, Sabato Toisi.

La “Quarte d’avost”, curata conimpegno della Pro Loco presiedu-ta da Francesco Conchione, si è in-centrata quest’anno su due eventiprincipali: “il quarantesimo di sa-cerdozio del parroco mons. ValerioZamparo, che ha solennementeconcelebrato domenica 27 agostonella Parrocchiale di S. Clemente esulla mostra dei “Tarocchi”, alle-stita nelle sale del vecchio e nuovomunicipio, inaugurata con l’inter-vento delle maggiori autorità dellaRegione, della Provincia, nonchéParlamentari ed altre personalitàdell’arte e della cultura.

La mostra è servita a richiamarel’attenzione della stampa, eseguita

nel 1890, di carte da gioco nella fa-mosa tipografia Lorenzo Muccioli,proprio a Povoletto (Marsure Bel-tramini), come ha messo in eviden-za il prof. Giuseppe Bergamini, giàpreside della scuola media del no-stro Comune ed ora Direttore deiCivici Musei di Udine.

Il programma, vasto e completodi mostre fotografiche e di prodot-ti enogastronomici, di gare e fuo-chi d’artificio, ha avuto un momen-to di alta classe artistica con il con-certo della società filarmonica“Euritmia” diretta dal m° FrancoBrusini e del complesso bandistico“Prosek”, diretta dal m° MarkoRupel.

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Il presidente della Provincia di Por-denone, dr. Elio De Anna ha presenta-to, nel corso di una conferenza stampanella sede romana della Regione Friu-li-Venezia Giulia, (6 settembre), l’inte-ressante ed importante mostra “DaGiovanni Antonio Pordenone a Palmail Giovane” realizzata nell’ex conventodi S. Francesco nella città del Noncellodal 15 ottobre al 10 dicembre.

Pordenone ospita dal 14 otto-bre al 10 dicembre la mostra “DaPordenone a Palma il Giovane,Devozione e Pietà nel disegnoveneziano del Cinquecento” chenasce da una lunga e fattiva col-laborazione tra la Regione Auto-noma Friuli-Venezia Giulia e laProvincia di Pordenone e pre-senterà al pubblico l’opera deipiù illustri e noti maestri del no-stro Cinquecento.

Artisti come Veronese, Tinto-retto, Tiziano e il Pordenone, fir-mano, infatti, una sessantina dicapolavori grafici e alcune tele diconfronto, in un’epoca che se-gna, per il disegno, il passaggioda semplice strumento prope-deutico al dipinto a vera e pro-pria opera d’arte unica ed irripe-tibile.

Carlo Franciosa

(Città mese - Roma ott. nov. 2000)

Il Teatro Verdidi Trieste

Ancient Artillery

Pordenone e il ’500Nel corso della conferenza, il presi-

dente e il coordinatore del comitatoscientifico prof. Caterina Furlan hannoposto in evidenza le grandi qualità diGiovanni Antonio Pordenone, e deisuoi seguaci, che hanno caratterizzatol’arte del ’500 in Friuli ed anche in Ita-lia.

All’incontro ha collaborato anche ilnostro Fogolâr.

Parla il presidente della Provincia di Pordenone, dr. De Anna (foto Fluri).

L’avv. Danilo Tonon e il padre di Giorgio, ing.Emanuele Tonon (foto Fluri).

Giovedì 28 settembre, nella sede ro-mana di rappresentanza della RegioneFriuli-Venezia Giulia ha avuto luogoun ampio dibattito nel corso della con-ferenza stampa, per presentare il riccocartellone di spettacoli che verrannopresentati nel corso della stagione2000-2001 dal glorioso e prestigiosoteatro “Giuseppe Verdi” di Trieste, percelebrare il bicentenario di fondazionedel teatro stesso.

Nel salone della Regione Friuli-Ve-nezia Giulia (Palazzo Ferraioli) mer-coledì 8 ottobre l’avv. Danilo Tonon,ha definito “interessante, commoventee suggestivo” il romanzo, opera prima,del giovane cugino Giorgio Tonon,scomparso per un male incurabile po-co dopo aver conseguito la laurea inlegge. Giovane brillante, avrebbe avu-to una bella carriera forense nello stu-dio dello stesso cugino, con il qualeaveva rapporti di perfetta sintonia.

L’avv. Danilo Tonon, si è soffermatoa descrivere la trama e soprattutto ilsignificato del romanzo, ambientatonel mondo americano ed ambiguo diLos Angeles, il mondo del cinema edelle grandi avventure.

Il presidente del Fogolâr, Degano,introducendo il relatore, ha avuto pa-role di plauso per i genitori, ing. Ema-nuele ed Annamaria, che, inconsola-bili per la perdita dell’unico e brillan-te figlio, hanno voluto raccogliere lepagine inedite scritte da Giorgio, so-prattutto durante il periodo dell’ag-gravamento della malattia, quasi perlasciare il proprio testamento di fede,di coraggio, di speranza di un bene

che non può mancare. Il giovane av-vocato, brillante e vivace, amava la vi-ta e con essa tutte le manifestazioniculturali dell’ingegno umano. Anno-tava i suoi pensieri, i suoi sogni, i suoiprogetti in numerosi saggi e brevi rac-conti.

Con quest’opera prima affronta ilromanzo “Amore e potere”, edito daGiovanni Monduzzi di Bologna, dimo-strando qualità di scrittore, capacità disviluppare un filone narrativo e note-vole spirito inventivo.

L’oriundo friulano Louis A. Zulianiha promosso all’Hotel Excelsior diRoma (2 ottobre) il 363° raduno delFall Field Tour of Duty, nella sua qua-lità di 292° captain commandingdell’Ancient and Honorable ArtilleryCompany of Massachuttes (USA). Albanchetto fra le numerosissime perso-nalità diplomatiche, politiche e milita-ri intervenute, è toccato al nostro pre-sidente Degano di portare il salutodell’Italia e del Friuli, anche conside-rato che il comandante è originario diFeletto Umberto (Udine).

Amore e potere

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Domenica 8 ottobre, grazie all’invitoche la redazione di Rai Internationalha rivolto all’Amministrazione Comu-nale di Codroipo ed all’Associazionedella Pro-loco del Friuli-Venezia Giu-lia e allargato al Fogolâr furlan e al-l’Udinese Club romano, alcuni di noi,presidente e segretario in testa, si sonouniti al gruppo codroipese per parteci-pare alla trasmissione “La grande gio-stra del goal”, condotta dal giornalistaGianfranco De Laurentis e dalla bellae simpatica Ilaria.

Tra gli ospiti abbiamo salutato edapplaudito il napoletano GiuseppeMaddaloni, Medaglia d’Oro a Sydney2000 nello judò insieme alla fidanzatabolzanina Lenia, Medaglia d’Argento,l’astronauta genovese Franco Maler-ba, la nuotatrice Cinzia Savi Scarponi,il pugile triestino Nino Benvenuti, l’al-lenatore Sonetti, l’ex calciatore “Spil-lo” Altobelli, l’atleta Gentile, ora Diri-gente Coni ed altri atleti dei quali nonricordiamo il nome, e ce ne scusiamo,ma che apprezziamo con simpatia perquanto hanno dato allo sport nelle va-rie discipline.

Alla trasmissione, che viene manda-ta in onda tutte le domeniche pome-riggio per la durata del campionato dicalcio e che è rivolta agli italiani cherisiedono all’estero, vengono invitatea rotazione le Associazioni delle Pro-loco Regionali che con un filmato

fanno vedere i gioielli d’arte del luo-go scelto e la variegata produzioneagroalimentare esposta che, nella cir-costanza, è stata letteralmente divo-rata.

Il Sindaco di Codroipo dr. Giancar-lo Tonutti ed il Presidente delle Pro-loco del Friuli-Venezia Giulia arch.Franco Molinari nei loro interventihanno dato ulteriori informazioni concompetenza e professionalità, presen-tando il Medio Friuli come una realtàche crea opportunità di lavoro grazieagli investimenti privati nei settori in-dustriale ed agricolo e che l’Ammini-

strazione Comunale si muove per da-re maggiore impulso alle iniziative so-ciali e culturali.

Salutiamo e ringraziamo gli amicicodroipesi, i musicisti Gianni Caroccifisarmonicista di Rigolât, Tony Croat-to dal “liron” di Savorgnan al Tôr e ledanzerine di Villa Santina ai quali fa-remo sicuramente visita e ci auguria-mo che il signor sindaco di Codroipo,compatibilmente con i suoi impegni, cifaccia conoscere i luoghi che abbiamovisto nel filmato girato dalla RAI.

Giuseppe Baruzzini

Codroipo a Rai International

Il gruppo di Codroipo intervenuto alla trasmissione di Rai International con i soci del Fogolâre dell’Udinese Club.

Offerta turisticadel Friuli-Venezia Giulia

Il Fogolâr ha partecipato allamanifestazione promozionaleorganizzata il 9 ottobre al Par-co dei Principi di Roma per lapresentazione dell’Offerta Tu-ristica 2000-2001.

Assai numerosa è stata lapartecipazione di giornalisti edoperatori del settore enoga-stronomico che, dopo l’ampiapresentazione del pacchetto,hanno potuto apprezzare l’altaqualità dei prodotti del Friuli-Venezia Giulia e la squisitezzadei suoi vini.

La manifestazione era statacurata dall’Azienda regionale edagli operatori turistici dellanostra regione.

Magnificat

Il Fogolâr ha dato il suo pie-no sostegno all’iniziativa del-l’Anthai (Associazione Nazio-nale Tutela Handicappati e In-validi) di svolgere una campa-gna di solidarietà nella giornatanazionale della Famiglia.

L’Anthai, presieduta dal dr.Giuseppe Trieste, grande inva-lido, ha messo in offerta specia-le uno splendido CD, con il“Magnificat”, ufficialmente ce-lebrativo del Giubileo 2000.

Alla realizzazione del CDhanno partecipato Ennio Mor-ricone, Marco Frisina, JosèCarreras, Montserrat Caballè,Renato Bruson e Pietro Ballo.

FlôrPelegrinAl amì Adriano Degano

Vessil svintulanta duc’ i àjars e a duc’i sorêliscu l’aquile furlanee cul cûr cristian.Cun afiet.

Meni Zannier

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Si è svolto dal 5 all’8 ottobre il viag-gio organizzato dall’UN.A.R., volto aripercorrere in chiave giubilare duetratti degli antichi percorsi: la via Ro-mea e la via Francigena. Più che la cro-naca interessa qui richiamare alcuni deimomenti più significativi del viaggio.

Di enorme interesse è stata la visitaalla Sede del Monte dei Paschi di Siena,accolti con estrema gentilezza, disponi-bilità e competenza da parte del dott.Tasso, Dirigente della Banca stessa. Ciè stato possibile ammirare, oltre all’ar-chitettura del complesso di Palazzo Sa-limbeni, gli archivi privati con le raccol-te di antichi documenti del Monte e dinumerose opere d’arte pittoriche.

La visita guidata di Ravenna, il se-condo giorno, ha toccato i punti piùrappresentativi dell’arte del mosaicoravennate: S. Vitale, Galla Placidia, S.Apollinare Nuovo, S. Apollinare inClasse; mentre la sosta e l’omaggio al-la Tomba di Dante, presenti l’Assesso-re Fabbri in rappresentanza del Co-mune di Ravenna e Padre Fantini Di-rettore del Centro Dantesco, hannocostituito un momento di riflessione

sul valore universale dell’opera e delpensiero dantesco. Di grande sugge-stione anche la visita pomeridiana allasala dei codici dell’antica BibliotecaMalatestiana di Cesena.

Degna conclusione della secondagiornata è stata la cena, a cui ha parte-cipato S.E. il card. Ersilio Tonini, ilquale in apertura ha trattato in chiavegiubilare il tema del ritorno alla terradei padri (in qualche modo rappresen-tato da questo nostro viaggio) ed hapoi risposto a numerosi quesiti postidall’uditorio. Presenti i rappresentantidei Comuni di Ravenna e di Cervia, ilPresidente dell’UN.A.R. on. Ricciuti epersonalità del mondo imprenditoria-le ed artistico romagnolo, tra cui il sig.Flavio Amadori, l’arch. Ilario Fiora-vanti, il m° Bruno Guidazzi con le ri-spettive consorti, la cantante Giovan-na Scandella.

La visita dell’indomani a Ferrara èterminata in bellezza, con il pranzo nelsontuoso e raffinato Ristorante “Du-chessa Isabella” situato in uno storicoedificio con arredamento d’epoca. Al-la sera graditissimo, nel piccolo e deli-

zioso Teatro Comunale di Cervia, lospettacolo condotto dal Guidazzi, nelcorso del quale si sono esibiti la Cora-le cervese in alcune Cante del reperto-rio classico, romagnolo, un gruppo digiovanissimi ballerini ha eseguito conmaestria balli lisci e moderni ed infinela cantante Giovanna Scandella hacantato canzoni attinenti le regionid’Italia.

Della giornata del rientro a Romamerita ricordare la simpatica tappa aBertinoro, città romagnola simbolodell’ospitalità e Patria di GiovanniGatti che ha fatto gli onori di casa (conannessa degustazione di ciambella evino locale amabilissimo), e la succes-siva sosta ad Assisi con visita alla Por-ziuncola ed alla Basilica di S. France-sco.

L’organizzazione è stata curata dalsegretario dell’UN.A.R. (Unione As-sociazioni regionali di Roma) comm.Adriano Simonelli, da Giorgio Pettinie dal presidente del Fogolâr furlan De-gano, che hanno fatto anche da esper-ta guida.

Ferdinando Pellicciardi

ATTIVITÀ UN.A.R.

Un viaggio sulle tracce dei pellegrini

L’UN.A.R. a Ferrara (foto L.C.). Ferrara - Golosità nel ristorante “Isabella d’Este” (foto L.C.).

L’UN.A.R. rende omaggio alla tomba di Dante Alighieri a Raven-na. Nella foto: il segretario Simonelli e la signora Rina Filippi delFogolâr.

S. Em. il card. Ersilio Tonini entra in sala accolto dall’on. Ricciuticon la presidenza dell’UN.A.R..

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Il dr. Maurizio Perissinot, presiden-te dell’Azienda di Promozione Turi-stica Piancavallo Cellina e Livenza, haconcluso il ciclo di iniziative fra i Fo-golârs Furlàns dell’Europa e dell’Ita-lia, con un’affollatissima serata pressol’Hotel Ritz di Roma (18 ottobre2000). Introdotti dal presidente delFogolâr Degano, ha illustrato l’ampiagamma di iniziative promozionalimesse in atto dall’azienda con il soste-gno dell’assessorato al turismo dellaRegione Friuli-Venezia Giulia.

Ciardo Ippazio, presidente del Con-sorzio Servizi Turistici ha illustrato laricchezza del comprensorio, che offrebellezza e originalità di paesaggio conmonti e località rupestri, laghi, collineubertose, pianure fertili, grande dovi-zia di monumenti, chiese affrescate dagrandi maestri del ’300-’400-’500, in-tensità di commerci, industrie, artigia-nato di qualità.

E tanto buon vino con l’abbondanzadi prodotti, di locali caratteristici, dipunti di ritrovo.

Tra i quali eccelle la stazione sciisti-ca di Piancavallo.

Con il presidente di Aprilia, cav. Ro-mano Cotterli, e i vice presidenti delFogolâr di Latina Italo Populin e Da-vide Panigutti, oltre un centinaio dipersone hanno poi degustato i prodot-

ti che l’azienda aveva portato dal Friu-li. All’incontro – ben organizzato dallasegretaria Desy Marcon – sono inter-venuti il dr. Francesco Sanzi dell’asses-sorato alla cultura della Regione La-zio, molti giornalisti e operatori eno-gastronomici.

Promozione Piancavallo-Valcellina

La presentazione del pacchetto turistico 2000 (foto L.C.).

L’attività del Consiglio RegionaleIl presidente del

Consiglio regiona-le, prof. AntonioMartini ha presen-tato giovedi 19 ot-tobre, nella sederomana della Re-gione Friuli-Vene-zia Giulia, unaconferenza stampaper la presentazio-ne del volume chedocumenta i diver-si momenti delparlamentarismoregionale che hacaratterizzato l’e-sperienza politico-istituzionale dellaregione ad autono-mia speciale.

La pubblicazione è stata cura-ta dall’Associazione fra i Consi-glieri regionali del Friuli-Vene-

zia Giulia, presieduta dal dr.Claudio Tonel. Assai importan-te è stato l’intervento sul pianodel diritto amministrativo, delprof. Saverio Bartole.

A Palazzo Ferraioli: il presidente del Consiglio regionale,prof. Antonio Martini col dr. Gianluigi Pezza (nello sfon-do l’arch. Giuliano Bertossi) (foto Fluri).

Pa la muartdi mê fieGiulianaFie, puore fie mê!Di dut il tô patî,mai un lament.Tu sês lade vie cussìlizere, lizerecome une paveutepuartade viedal vint…Tu sês tornade in cîldi dulà che tu sês vignude,lassant i tiei frutìnscome passaruzstranîz.Fie,anime dai tiei fîsdi to mari e mê,viot di lassùsu chel nîtche tu as lassâtcence guide.

Paulin Urbani

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Visita a Palestrina e GenazzanoDomenica 22 ottobre il Fogolâr di

Roma ha organizzato una bellissimaed interessantissima gita a Palestri-na, l’antica e famosa Preneste deiLatini, alla quale hanno partecipatonumerosi soci.

Preneste fu fondata e abitata dagliEtruschi sulle pendici del Colle Gi-nestro, molto tempo prima della fon-dazione di Roma. Sull’Acropoli del-la città fu eretto lo smisurato Tempiodella Fortuna Primigenia, che occu-pava tutta la pendice del colle, salen-do a ripiani dalla pianura sottostan-te, dove oggi è la cittadina di Pale-strina.

Sulla sommità, da dove si gode unostupendo panorama, nel PalazzoBarberini si trova il Museo Naziona-le Archeologico Prenestino, in cui so-no sapientemente e artisticamenteesposti reperti archeologici ed etru-schi (ciste, specchi, statue, terracotte,mosaici), di grande bellezza, che han-no suscitato l’ammirazione dei visita-tori, ancora una volta orgoglio diquesta nostra Italia, che “è tutta unmuseo”, ricca di arte meravigliosa.

Interessante anche la visita dellaChiesa di S. Rosalia, ricca di bei mar-mi, dove si trovano le tombe della fa-miglia Barberini, e della Cattedrale,costruita sui resti di un edificio delTempio della Fortuna.

La gita è proseguita poi per Ge-nazzano, dove attendeva PadreAmedeo, già più volte incontratoquando era Parroco di S. Maria delPopolo a Roma e ora Rettore delSantuario di Nostra Signora del Soc-corso del Buon Consiglio. Egli ha ac-compagnato i gitanti in un bellissimoristorante in mezzo al verde di ungran parco, dopo un ottimo pranzo,si è goduta una meravigliosa siestaall’aria salubre del luogo.

Quindi Padre Amedeo ha fatto vi-sitare il Santuario, che, sotto la suasapiente guida, è apparso a tutti mol-to interessante.

Così si è conclusa questa giornata,ricca della scoperta di tante cose bel-le, che hanno arricchito la cultura deipartecipanti alla gita.

Cecilia Sandicchi

Senazzano: con p. Amedeo nel museo del Santuario di S. Maria del Buon Consiglio (foto L.C.).

Il dr. F. Sanzi della Regione Lazio e gli intervenuti alla serata promozionale di Piancavallo (foto L.C.).

Palestrina: il Fogolâr in visita al Museo (foto L.C.)

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Nella nostra sede ha esposto, per ini-ziativa del Fogolâr Furlan di Latina edel Comune di Cisterna, il noto pittoreMario Spigariol una serie di interes-santissimi disegni ed olii sul tema “Illinguaggio dell’amore”.

L’artista era stato presentato dallacritica Alessandra Marini, che così si èespressa: «Affascinato dai volti e daicorpi delle donne della sua famiglia,cerca il “femminile” anche nella natura:nelle rose vermiglie, nelle margheritegialle, nell’uva delle “nature morte”.Tanto che, a me sembra, appartenganoal genere femminile perfino le “mac-chie” in movimento dei soggetti astratti.Che poi sono astratti quanto può esser-lo il sangue: rosso, vitale.

...A volte, nello spazio di un soloquadro, le sue interlocutrici diventanouna, due, tre. O una madre con uno odue figli. Ogni opera: il ricordo di un’e-

mozione, di un gesto d’affetto quotidia-no. Frammenti di dialogo d’amore».

All’inaugurazione (28 ottobre) lastessa signora Marini ha voluto chiari-re meglio il suo apprezzamento, po-nendo in luce l’intensità delle emozio-ni affettive che l’artista sa riprodurrenelle sue opere.

Lo hanno ribadito anche il noto e ce-lebre scrittore prof. Maurizio Marini(grande conoscitore dell’arte romanae napoletana e autore di un fonda-mentale volume sul Caravaggio); non-ché il critico della marsilio di Venezia,dr. Ferdinando Anselmetti.

Non è mancato un simpatico com-mento poetico del comm. Ettore Scai-ni e del prof. Mario Piazzantini di Ci-sterna, intervenuto assieme al consi-gliere comunale Alfredo Cassetti inrappresentanza del sindaco MaurizioCarturan.

Successo di Spigariol

L’avv. Massimo Ferraro e l’artista Mario Spi-gariol (foto Fluri).

Gianluigi Pezza, Carlo Mattiussi, Massimo Ferraro e l’artista Mario Spigariol (foto Fluri).

Incontri di Fradae e Culture

Con una intelligente e nello stes-so tempo spiritosa e divertenteconversazione del nostro socio ing.Carlo Mattiussi, l’8 novembre scor-so hanno avuto inizio gli annualiincontri di Fradae e Culture.

L’ing. Mattiussi, che è stato pervari anni dirigente della Saint Go-bin e come tale ha frequentato am-bienti francesi dediti alla produ-zione dello Champagne, ha intrat-tenuto il pubblico, intervenuto as-sai numeroso, su un tema vera-mente suggestivo e interessante:“Il vino delle bollicine” narrandole origini e la storia dei vini spu-manti dalle lontane epoche di Ro-

ma antica fino all’abate Dom Peri-gnon. La serata è stata introdottada brevi parole di benvenuto daparte dell’avv. Massimo Ferraro cuiha fatto seguito un breve e ameno“fuori programma” su l’Estate diSan Martin nella tradizione friula-na, tenuto da Gian Luigi Pezza.

Gli incontri di Fradae e culture,coordinati dall’avv. Massimo Ferra-ro e Gian Luigi Pezza, con la colla-borazione di Gabriella Manuti, sisvolgono regolarmente da sette an-ni a questa parte e costituisconouna interessante occasione per i so-ci di dibattere temi della più varianatura.

L’architetto‘St. Artistavive pe’ Architetturaa vorte ‘sto fregno buffo‘un ragionap’esse ‘st’Arte, penso.Regginanata da la Statica Scenzapura.‘Sto fregno devese,senza a pauramove tra norme Edilie pìà bonal’idea der Cliente,ch’è padrona,mette ner lavoràla siglatura.Poi quanno che l’operaè finitaallora sò doloripè le spesed’opere chiestepe’ ‘na rifinita.Poi l’Architettochiede le pretesear su Cliente,questo de sortita,fa, voi li sordi?Fra quarche mese!!!

Giorgio Scazzocchio

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Domenica 29 ottobre us., ad As-sisi, presso la chiesa del Monasterodi San Giacomo De Muro Rupto(anno 1088), alla presenza delleAutorità locali e di numerosi friu-lani del Fogolâr furlan dell’Um-bria e di una rappresentanza deiFogolârs di Roma e del Lazio, haavuto luogo una suggestiva ceri-monia di amicizia tra la gente um-bra ed i friulani residenti in questaRegione.

Il motivo dell’incontro è statol’impegno che qualche tempo fa ifriulani avevano preso: “restaurareun’opera d’arte di Assisi lesionatadal terremoto”.

L’opera d’arte prescelta per que-sta iniziativa è stato l’affresco, si-tuato sulla parete sinistra dellachiesa romanica, di una Madonnacon Bambino (metà sec. XV) delMaestro di S. Quirico.

La cerimonia è iniziata con la ce-lebrazione della Santa Messa daparte di Frate Anselmo che si è di-chiarato lietissimo di parteciparealla manifestazione. Al terminedella Messa, con atto solenne, si èproceduto alla benedizione dell’af-fresco.

Successivamente in uno splendi-do cortile, interno al Monastero, il

Presidente del Fogolâr furlan del-l’Umbria, Gen Ronco, rivolgendoun cordiale saluto a tutti i presentiha illustrato i motivi che hannospinto i friulani residenti in Um-bria, a Roma e nel Lazio a donarealla città di Assisi il restauro diquel dipinto murale evidenziandoche il gesto vuole essere unaespressione di sincera amicizia neiconfronti della gente Umbra percondividere con lei quella solida-rietà che anche loro avevano avutoin occasione della calamità che liaveva colpiti nel 1976.

Per la circostanza il prof. Roma-gnoli, Assessore alla cultura delComune di Assisi, ha ringraziato ilFogolâr per la generosità dimostra-ta mettendo in evidenza l’altrui-smo e la concreta operosità dellagente friulana.

Ha preso poi la parola la prof.ssaPronti, Presidente della Pro Loco,che ha ricordato la validità dellascelta di quest’affresco della chiesadi San Giacomo, che oggi fa partedel Laboratorio-Ricreatorio di SanFrancesco, tenuto dalle SuoreFrancescane Angeline.

Di seguito il Presidente del La-boratorio prof. Ascani, ha rinnova-to i più sentiti ringraziamenti con-siderando il gesto del sodaliziofriulano degno della più alta consi-derazione e raro esempio di altrui-smo e generosità.

Al Maestro restauratore Proiettiche ha ricordato le varie fasi del re-

stauro è seguito l’intervento delcomm. Calzolari, personaggio dispicco della comunità locale e dasempre vicino al Fogolâr, che haevidenziato la grande sincera e cor-risposta amicizia, che oramai indis-solubile, lega la città di Assisi aifriulani.

È seguito poi l’intervento del cav.Baruzzini, in rappresentanza deiFogolârs del Lazio, che portando illoro saluto ha evidenziato, ancorauna volta, lo spirito altruistico deifriulani. Nella circostanza ha fattoomaggio alle autorità di pregevolistampe della città di Roma in ri-cordo della significativa giornata.

A conclusione, il presidente delFogolâr, ringraziando tutti i pre-senti ha ribadito che la consapevo-lezza di aver potuto fare qualcosadi concreto per la città di Assisi,che rappresenta nel mondo il sim-bolo della pace, ha reso i friulanifieri ed orgogliosi di esserlo.

Successivamente le Suore Ange-line hanno accompagnato tutti gliintervenuti a visitare l’intero Mo-nastero, anch’esso recentementerestaurato, riscuotendo l’ammira-zione di tutti i presenti per la bel-lezza dell’opera e per l’organizza-zione in atto.

Al termine, i presenti e le Auto-rità si sono recati al ristorante “DaAngelo” dove in allegria ed in pie-no spirito friulano si è conclusa lagiornata al canto delle villotte friu-lane.

Fogolâr Furlan dell’Umbria

L’affresco restaurato.

Soci del Fogolâr dell’Umbria all’inaugurazione dell’affresco restaurato.

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Martedì 21 novembre a Roma,presso l’Ufficio Delegato della Di-rezione Centrale delle Assicurazio-ni Generali - Piazza Venezia, sonostati presentati i volumi e le mostrea Gorizia e a Trieste su Maria Tere-sa ed Elisabetta d’Austria.

Al Castello di Gorizia è stata al-lestita l’esposizione “La Maestà so-vrana di Maria Teresa” che ripro-pone i grandi momenti della for-mazione dello stato moderno volu-to da Maria Teresa.

A Trieste, a Palazzo Morpurgo, èstata inaugurata e rimarrà apertafino ai primi di gennaio 2001 la mo-stra “Elisabetta d’Austria, Trieste el’Italia” che, con documenti prove-nienti dagli archivi di Stato e daifondi delle maggiori bibliotecheitaliane, testimonia l’atteggiamen-to delle città e delle popolazioni inoccasione delle visite dell’impera-trice. Questa mostra è organizzatadal Ministero dei Beni Culturalid’intesa con l’Associazione ItaliaAustria e al pari di quella di Gori-zia si avvale anche della collabora-

zione delle Assicurazioni Generali.La mostra di Palazzo Morpurgo è

inoltre in collegamento con quellaorganizzata dal Comune di Triestepresso le Scuderie del Castello diMiramare “Sissi, l’impossibile al-trove” che racconta la vita dell’im-peratrice.

Hanno parlato, applauditissimi,delle tre iniziative espositive e dei

volumi che le illustrano il dott. Ar-mando Zimolo, direttore delleGenerali, la prof.ssa Marina Bres-san, curatrice della mostra di Go-rizia e di quella di Palazzo Mor-purgo a Trieste, ed il sig. Luigi DeAngeli della Biblioteca Nazionaledi Roma che hanno collaboratoall’allestimento della mostra suElisabetta.

Maria Teresa ed Elisabetta

Il direttore delle Generali di Roma, Armando Zimolo, con Marina Bressan e Luigi De Angeli(foto L.C.).

Fra i vari gruppi venuti a far visita alFogolâr in occasione dell’Anno Giubi-lare, ricordiamo la “Filarmonica” diColloredo di Prato, guidata dal Presi-dente Marcello Di Benedetto (1-3 set-tembre).

La “Filarmonica”, accompagnatanelle visite ai monumenti di Roma daMargherita Ferro, ha eseguito un ap-plauditissimo concerto serale nellapiazza centrale di Frascati, assai ap-plaudita dal pubblico che la gremiva,ove li aveva accompagnati il nostroPresidente. Dopo il concerto la bandasi è incontrata festosamente con gli or-ganizzatori alla “Frasca”.

Ovviamente, non poteva mancareun concerto a Piazza S. Pietro, ove ilSanto Padre si è espresso con una par-ticolare menzione di elogio e benedi-zione.

GRUPPI A ROMA

La Banda di Colloredo di Prato

La Filarmonica di Colloredo di Prato in sede (foto M. Vianello).

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Carnera, il “Gigante buono”. Forse èproprio la realtà di questo appellativoche contribuisce a tener così vivo il mi-to del grande campione di Sequals. So-no trascorsi ben 67 anni dalla conqui-sta del titolo che lo ha reso famoso nelmondo, la morte lo ha colto oltretrent’anni fa... eppure il suo nome con-tinua a destare ricordo, simpatia, affet-to anche nelle giovani generazioni chepur di Carnera non hanno avuto unaconoscenza diretta.

Particolarmente significante è l’acu-ta osservazione di un noto critico spor-tivo americano allorché Primo Carne-ra giunse per la prima volta negli StatiUniti. L’intensa campagna pubblicita-ria che aveva preceduto il suo arrivodefiniva il colosso friulano come “unvero ciclope devastatore” e quindi “...ilpubblico si aspettava di vedere un gi-gante dagli occhi sanguinari, animatosoltanto dal desiderio di affermare lasua poderosa forza bruta. Si trovò in-vece accanto ad un fanciullo cresciutoprecocemente, dagli occhi buoni e dal-l’espressione sorridente...”.

È questo suo sorriso che sottende lapersonalità di Carnera “fuart come ilcret / bon come il pan”. Ed è proprioquesta sua personalità che nel tempone consolida il mito. Una concreta ri-prova la troviamo anche in questi ulti-mi anni con il riaccendersi di manife-stazioni che ne celebrano il ricordo.Così, negli Stati Uniti, il 25 ottobre1999 è stata istituita la Primo CarneraFoundation con una manifestazioneufficiale in Florida, presenti i figli delcampione, Umberto e Giovanna Ma-ria, il Console generale d’Italia, emi-nenti personalità del mondo sportivoamericano, tanti cari amici e – giuntodal Friuli – il presidente della Provin-

cia di Pordenone dr. Elio De Anna.È poi di questi giorni analoga mani-

festaizone in Italia estendendo la“Fondazione Primo Carnera” anche inpatria e il 14 novembre, a Roma, pres-so la sede della Enciclopedia ItalianaTreccani, ne è stata celebrata la pre-sentazione ufficiale. Oltre a Umbertoe Giovanna Carnera c’erano eminentigiornalisti quali Gianni Minà e Gio-vanni Branchini, il presidente della Fe-derazione Pugilistica Nazionale avvo-cato Gianni Grisolia, gli avvocatiArthur J. Furia e Gianluca Tartagliagiunti dagli USA, il campione NinoBenvenuti, il sindaco di Sequals condue assessori, il presidente del Fogolârdi Roma dr. Degano, Alberto Picottiper “Friuli nel Mondo” e amico di fa-miglia dei Carnera e molte altre perso-nalità vicinissime col cuore al Gigantebuono. Gli onori di casa li ha fatti Lo-

renzo Pallesi, Amministratore delega-to della Treccani che ha messo poi indistribuzione-omaggio un opuscoloestratto dalla “voce” Primo Carneraquale appare sul XX volume del Di-zionario Biografico degli Italiani.

Il sabato successivo a Sequals, pro-prio nella palestra di “Villa Carnera”,ha avuto luogo un cordiale intratteni-mento rallegrato dal bravissimo CoroCAI di Spilimbergo. Anche Udine havoluto salutare calorosamente la “De-legazione Carnera” con un ricevimen-to ufficiale a Palazzo D’Aronco pre-senti il Sindaco di Udine prof. SergioCecotti attorniato dai suoi più vicinicollaboratori nell’ambito dello sportche, successivamente, hanno accompa-gnato gli ospiti a rendere omaggio albusto bronzeo di Primo Carnera pres-so il Palasport dedicato all’indimenti-cato Campione friulano.

Primo Carnera. Un mito che si consolida nel tempo

Roma: all’Istituto dell’Enciclopedia italiana viene celebrato il grande Primo Carnera (foto L.C.).

Alberto Picotti e il Fogolâr di Roma con Giovanna Maria Carnera (foto L.C.).

Primo Carnera.

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post-novecentesca con la apposita ur-genza di un impegno non solamenteestetico. Di qui le aggressive contrap-posizioni di fatti edonistici a simbolidella civiltà dei consumi, non senza unsuo modo tutto personale di far pro-prie alcune istanze Pop, trasferite tutta-via in un linguaggio aderente alle no-stre tradizioni pittoriche”.

Mario Monteverde

“...il suo pensiero spazia oltre i limitidel costume attuale... apre con altreopere un dialogo con la realtà più vivaquella in cui la tecnologia ha sopraffat-to la conformazione dell’uomo, esal-tando ferro ed acciaio, distruggendol’anima e il cuore! L’immagine, in que-sti casi, diventa allucinante, agitata, ap-poggiata nel nulla; il travaglio diventauna tematica sostanziale, un incontroaspro e crudele tra illusione e realtà...”.

Gaetano Bonifati

Un artista che fa discutere

Gli organizzatori della collettiva: Pier GiogioColautti e Luigi Pittin (foto Fluri).

Pier Giorgio Colautti: Personaggi (acrilico).

Il prof. Pier Giorgio Colautti presenta le sue opere (foto Fluri).

Il prof. Desio all’inaugurazione della Collettiva del 1999 con un gruppo di artisti(foto Fluri).

Fernando Anselmetti critico della “Marsilio”alla vernice della Collettiva.

Il socio prof. Pier Giorgio Colauttisvolge con grinta un’intensa attività ar-tistica intesa a sviluppare temi di vita ecostume, con acuta analisi di caratteri esentimenti. Negli ultimi mesi ha espo-sto un po’ ovunque. Particolarmentenotevole la mostra tenuta a PalazzoCamerale del Comune di Allumiere(Lazio) nell’agosto scorso.

A Roma, nella sede del Fogolâr, si èpresentato dal 29 novembre al 16 di-cembre con una serie di quadri di viva-ce interesse, tanto da suscitare – comelui vuole – discussioni, consensi e dis-sensi – nel folto pubblico di artisti, ami-ci, estimatori e soci del Fogolâr.

Lo hanno presentato così: “...per unpittore indubbiamente dotato comeColautti, l’avvento di nuove tematiche,specie se implicanti problemi pressantied alienanti, ha costituito un traumanel senso ch’egli è stato indotto a por-re a confronto i termini di una pittura

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Un vivo entusiasmo ha manifestatoil folto gruppo di S. Lorenzo di Sede-gliano (105 persone) ringraziando ilFogolâr ed il concittadino cav. Giusep-pe Baruzzini prima di riprendere lastrada di ritorno verso il Friuli. Il grup-po, accompagnato dall’assessore allacultura Lorenzo Zanon e dagli orga-nizzatori Claudio Zanetto e LucianoMattiussi, giunto a Roma venerdì 24novembre sotto l’imperversare dellapioggia, ha gremito la splendida e arti-stica basilica di S. Maria del Popolo,ove la Corale “Laurentina”, magistral-mente diretta dal m° Lionello Baruzzi-ni, ha animato la concelebrazione “proDefunctis” presieduta da S.E. mons.Marcello Costalunga, arcivescovo tito-lare di Aquileia, originario di S. Vito alTagliamento. All’Omelia il presule hasaputo richiamare i soci del Fogolâr,unitisi numerosi ai corregionali giuntidal Friuli, al dovere cristiano di colle-garsi con la preghiera di suffragio aipropri cari defunti per cogliere la le-zione del loro esempio, della loro fe-deltà agli ideali, della loro operosità.

Alle preghiere dei fedeli, AndreinaTreu Fantin ha letto i nomi dei tanti so-ci ed amici che ci hanno lasciato in que-sti ultimi tempi, unendoli a quelli deicoristi “Laurentini” scomparsi. Dopo ilrito, concelebrato anche dal parrocodella Basilica e da don Daniele Ali-monda, parroco di S. Lorenzo di Sede-gliano, il coro ha eseguito – applaudi-tissimo – un concerto di canti e villottedel Friuli, concludendo con lo strug-gente “Stelutis Alpinis”. Nella sede delFogolâr il presidente Degano ha salu-tato gli ospiti, offrendo le litografie del50° ricambiando i doni di targhe, pub-blicazioni e prodotti che essi avevanorecato con copiosa abbondanza.

Il gruppo ha proseguito la visita deimonumenti della città con le bravissi-me guide Maria Silvia Zanini e Mar-

gherita Ferro. A S. Giovanni hanno in-contrato anche il vescovo S.E. Dome-nico Pecile.

Ma l’emozione più grande è stataquella della solenne messa cantata inlatino per Cristo Re all’altare berninia-no della Cattedra, presieduta, con unafolla di sacerdoti e del parroco donDaniele, da mons. Vittorio Canciani,canonico della Basilica di S. Pietro, che,ricordando di essere friulano, ha avutoparole di saluto e sviluppato, con l’acu-tezza del suo eloquio, una lezione dot-trinale della spiritualità di Cristo Re eSignore. Il rito è stato ancora una voltaanimato dalla Corale Laurentina, cheha avuto il privilegio di farsi ascoltare –e infine applaudire – dalle migliaia difedeli che gremivano la Basilica, i cuicapolavori e caratteri simbolici sonostati illustrati dal presidente Degano.

Vanno altresì ricordati gli incontri –fra canti e poesie e l’immancabile reci-ta di “Aquilee” nel ricordo di OttavioValerio, il padre degli emigranti –presso gli amici Maria e Giulio Massa“Ai Musei” e da “Trilussa” ove si sonoassaporati i tipici piatti romaneschi.

Un coro per i nostri defunti

Scambio di doni in sede (foto L.C.). L’arcivescovo Costalunga durante la conce-lebrazione (foto L.C.).

Nella sede del Fogolâr il m° Baruzzini, l’as-sessore di Sedegliano, dr. Lorenzo Zanon edil parroco don Daniele Alimonda (foto Fluri).

Il m° Lionello Baruzzini dirige a S. Maria del Popolo la Corale “Laurentina” (foto L.C.).

RequiemLa concelebrazione presieduta il

24 novembre dall’Arcivescovo titola-re di Aquileia, S.E. mons. MarcelloCostalunga assieme al parroco dellaBasilica di S. Maria del Popolo e aDaniele Alimonda, parroco di S. Lo-renzo di Sedegliano è stata dedicataal suffragio dei soci ed amici defunti:Osvaldo Amato, Albino Battiston,Vinicio Bertossi, Felice Bitussi, Ono-rina Bitussi, Maria Cervone, Esme-ralda Crucitti Raber, Gianni Degano,Francesca Florio Maseri, FerranteGiabbai, Myriam Omenetto Giabbai,Maria Gobessi, Paolo Mizzau, Gio-vanni Norvano, Attilio Piani, Gian-franco Pizzardo, Iberia Pizzardo, Al-do Sergio Ranieri, Domenico Righi,Mara Angela Rojatti, Silvio Ster-naiuolo, Paolino Urbani, Timo Ven-turini, Anna Vinadia Fabiani, PietroVissat, Nino Za, p. Sante Zaccaria.

Sono stati ricordati anche i coristideceduti della Corale “Laurentina”.

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Numerosissimi (oltre 400) i colti-vatori diretti giunti a Roma per ilGiubileo.

Le Federazioni Provinciali diPordenone (con il presidente Clau-dio Filipuzzi e l’attivissimo diretto-re dr. A. Toffoli), i presidenti diUdine e Gorizia hanno voluto pro-muovere un simpatico incontromusicale con la cittadinanza roma-na e particolarmente con la comu-nità friulana.

Grazie all’interessamento del no-stro Fogolâr e soprattutto dell’as-sessore alle politiche sociali Ame-deo Piva, è stato organizzato aPiazza Navona, sabato 11 novem-bre, un concerto di grande qualitàcon applaudita partecipazione deiCori di Castions di Strada, dellaCorale di Rauscedo, della Banda diVivaro e con la partecipazione an-che del coro “La Baita” di Scandia-no (Reggio Emilia).

Un cordiale saluto e lo scambiodi doni con i Presidenti ed i maestriè stato porto dal nostro PresidenteDegano, dall’assessore Piva e dalMinistro delle politiche agricole eforestali, on. Alfonso PecoraroScanio.

Un caloroso ringraziamento èpoi pervenuto dalle FederazioniFriulane e particolarmente daquella di Pordenone.

Coltivatori diretti del Friuli

L’Assessore Amedeo Piva col Ministro Pecoraro-Scanio ed i Coltivatori diretti del Friuli aPiazza Navona.

La banda di Vivaro a piazza S. Pietro durante l’udienza papale.

La nostra rivista, per esigenze edito-riali, deve uscire entro il mese di di-cembre. Non ci è possibile, quindi, in-serire le notizie di cronaca e le fotodelle seguenti manifestazioni pro-grammate nel mese:

Venerdì 8 dicembre:– concerto della Corale di Lauzacco

nella Cattedrale di Latina e visita delMuseo dell’Agro Pontino;

– concerto e spettacolo del gruppofolkloristico “Sot la nape” di Villa

Santina per la festa di S. Lucia e il 25°del Fogolâr furlan di Aprilia.

Sabato 9 dicembre:– partecipazione dei gruppi suddetti

all’Udienza papale;– accompagnamento corale alla S.

Messa celebrata dal S.E. mons. Do-menico Pecile nella Basilica di S.Giovanni in Laterano.

Domenica 10 dicembre:– spettacolo del gruppo “Sot la nape”

alla Festa di S. Lucia del Fogolâr fur-lan di Roma;

– visita del gruppo di Lauzacco colparroco ed il Sindaco a Roma, quin-di incontro con i Soci del Fogolârfurlan.

Mercoledì 13 dicembre:– serata di “Fradae e culture”: conver-

sazione del prof. Bruno Martinis, ac-cademico dei Lincei, su “Viaggio nel-la magia”.

Domenica 17 dicembre:– Inaugurazione della nuova sede e

Festa di Santa Lucia del Fogolâr fur-lan di Latina.

Mercoledì 20 dicembre:– scambio degli auguri e inaugurazio-

ne della Mostra collettiva degli arti-sti del Fogolâr, curata dai proff. Lui-gi Pittin e Piergiorgio Colautti.

Sabato 30 dicembre:– ”Capodanno in musica” con visita ai

monumenti romani.

Attività didicembre

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Ha visitato Roma nei giorni 1-3 di-cembre un gruppo di sessantatrè frapresidenti e soci dei Fogolârs furlansdella Svizzera, assieme a familiari e al-tri giovani ragazze e ragazzi di bellissi-mo aspetti, accompagnati dal presi-dente Chiaradia di Ginevra.

Accolti dal nostro Fogolâr, che haagevolato e coordinato il loro soggior-no, sono giunti in aereo da Ginevra eda Zurigo nonché altre 13 persone intreno.

Sistemati nel centrale Hotel Libertygrazie all’amico operatore turisticoGaetano, venerdì pomeriggio col pre-sidente Degano hanno potuto ammi-rare i stupendi affreschi delle stanze diRaffaello, che sviluppano il tema dellafilosofia religiosa del ’500, e la celebreCappella Sistina, per fortuna nontroppo affollata.

Sabato mattina hanno avuto l’onoredi essere salutati dal Santo Padre, inuna Piazza San Pietro gremitissima.

Inoltre il presidente della Federa-zione cav. Sergio Paronitti e la presi-dente del Fogolâr di Lugano DoloresBernasconi, emozionatissimi, hannoporto a nome degli emigranti friulaniin Svizzera un dono al Santo Padre,che ha avuto parole di particolare at-tenzione verso di loro.

È seguita con la bravissima guida diMargherita Ferro e dello stesso Dega-no la visita ai monumenti della città ealla incantevole Villa d’Este, ad ammi-rare il gioco delle mille fontane, acqui-stando il Giubileo sia nella Basilica diS. Pietro sia in quella di S. Paolo.

A salutarli dai fratelli Giulio e Ma-ria Massa, con il presidente, sono in-tervenuti i Consiglieri ing. Carlo Mat-tiussi, dr. Rino Militti, Andreina Treu eMario Fantin. Naturalmente c’è statoun cordiale scambio di doni fra i Fo-golârs, specie di quelli di Berna, di Lu-cerna, di Basilea, che ha compiuto 40anni di attività, e quello di Zug, prossi-mo al 30°. Roma ha offerto le litogra-fie del suo 50° ai Fogolârs di Basilea,Berna, Ginevra, Lucerna, Lugano, SanGallo, Vienne, Zug, Zurigo.

Il presidente Paronitti non ha per-duto tempo. Rientrando a Vienne amezzanotte del 3, ha spedito un affet-tuoso fax esprimendo tutta la soddi-sfazione e la riconoscenza dei parteci-panti per l’accoglienza del Fogolâr fra-tello di Roma.

Friulani della Svizzera

Il gruppo giovani del Fogolâr di Ginevra (CH).

Il cjant di “Aquilee” agli ospiti della Svizzera.

I bianchi del FriuliSabato 18 e domenica 19 novembre, contemporaneamente in sei risto-

ranti romani si è svolta Superwites, una manifestazione organizzata daSlow Food Arcigola dedicata alla presentazione dei vini bianchi friulaniprodotti dalle 40 migliori Aziende vinicole del Friuli; la regione italianapiù vocata a competere alla pari con gli altri produttori Europei.

Gli appuntamenti enogastronomici prevedevano, nella prima fase, ungrande banco di assaggio dei 40 vini presentati, cui facevano seguito 6 ce-ne con menù scelti dai vari ristoranti partecipanti alla manifestazione,menù abbinati ai vini bianchi friulani.

Analoga manifestazione Superwites si era tenuta con successo a NewYork, nello scorso mese di giugno.

Carlo Mattiussi

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Il Santo Padre ha nominato Vesco-vo della Diocesi di Concordia-Porde-none mons. Ovidio Poletto di Canevadi Sacile e vicario generale della Dio-cesi di Vittorio Veneto.

Mons. Poletto è stato consacratonella cattedrale della città stessa dalVescovo mons. Alfredo Magarotto edai concelebranti mons. SennenCorrà, suo predecessore nella diocesidel Noncello e da mons. Eugenio Ra-vignani.

Il nuovo vescovo ha raccolto nelgiorno dell’Immacolata (8 dicembre)l’eredità lasciata dal dotto ed amatovescovo Sennen Corrà, collocato in

Scheda personale di mons. Ovidio PolettoNasce il 27 marzo 1935 a Caneva.Compie gli studi nel Seminario vescovile di Vittorio Veneto.Ordinato Presbitero a Cordignano il 6 luglio 1958.Vicario Cooperatore a Tarzo dal 1958 al 1959.Vicerettore, Insegnante e Pro-Rettore alla Scuola apostolica di Oder-

zo dal 1959 al 1967.Direttore dell’Ufficio missionario diocesano, Incaricato diocesano per

le Vocazioni e Vice-Assistente diocesano della G.I.A.C. dal 1967 al 1968.Vice-Rettore del Seminario maggiore dal 1968 al 1972; animatore di

gruppi di chierici in tirocinio pastorale dal 1972 al 1973.Parroco della Parrocchia Santi Pietro e Paolo in Vittorio Veneto dal

1973 al 1988; Vicario foraneo per la Forania di Vittorio Veneto dal 1975al 1984.

Vicario Episcopale per le Attività pastorali dal 1984.Prelato d’Onore di Sua Santità dal 1989.Vicario Generale della Diocesi dal 1988, mantenendo il coordinamen-

to delle attività pastorali.Febbraio-giugno 1987, Amministratore diocesano dopo la nomina di

mons. Ravignani.

11 novembre 2000: a Vittorio Veneto, ore 10, Cattedrale - Ordinazioneepiscopale Consacrante mons. Magarotto, vescovo di Vittorio Veneto.

Conconsacranti: mons. Sennen Corrà, vescovo di Concordia-Podenonee mons. Eugenio Ravignani.

8 dicembre 2000: ore 15.30, ingresso in Diocesi, Concattedrale di SanMarco in Pordenone. È seguito un ricevimento in Municipio con salutodelle autorità civili, Sindaco e Presidente della Provincia di Pordenone.

Nuovo Vescovo di Pordenone

S.E. mons. Ovidio Poletto.

quiescenza, ed ha rivolto alla diocesiun nobile messaggio, nel quale “sul-l’esempio di San Martino” si impegnaa servire i suoi fedeli come uomo dicarità, di preghiera, con coraggio e in-

traprendenza nella fede, per la pace el’unità.

(cfr. “Il popolo” di Pordenone apag. 3 dello speciale di domenica 6novembre).

Auguri a ClementeIl cav. di gran croce Aldo Cle-

mente, in occasione del suo ot-tantesimo compleanno, ha rice-vuto giovedì 21 ottobre gli affet-tuosi e calorosissimi auguri ditutti i soci dell’Associazione Trie-stini e Goriziani, nonché di quel-li dell’associazione internaziona-le AWR, con in testa il presiden-te on. Fausto Foschi, e dei tantigià componenti del direttivo del-l’Opera Profughi Giuliani e Dal-mati.

Aldo Clemente, lo ha detto ilnostro presidente Degano, meri-ta un monumento da vivo, sianella Regione Friuli-VeneziaGiulia, sia a Roma.

Infatti, moltissime sono le ope-re assistenziali ed educative cheegli fece costruire a Trieste, Gori-zia, Sequals, Moggio Udinese, intante parti d’Italia e soprattutto aRoma, ove l’Opera realizzò ilVillaggio Giuliano e Dalmata alquartiere Laurentino, e ben duecollegi e la casa di riposo di Fiug-gi.

Il presidente Clemente è statofesteggiato anche a Trieste dagliesponenti politici, amministrativie religiosi della Regione Friuli-Venezia Giulia.

Il Fogolâr gli ha donato la lito-grafia del 50° realizzata da BrunoMolinaro. Gli auguri del Fogolâr a Aldo Clemente.

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La festa dell’Epifania porterà indono all’Arcidiocesi dei SS. Ermago-ra e Fortunato il friulano mons. Pie-tro Brollo come successore del gran-de ed attivissimo arcivescovo mons.Alfredo Battisti, al quale va il rico-noscente saluto della gente friulana,specialmente per quanto ha fatto do-po i tragici terremoti del 1976.

Mons. Brollo, nato a Tolmezzo 67anni fa, è stato anche arciprete diGemona, Vescovo Ausiliare di mons.Battisti e, quindi vescovo, della Dio-cesi di Belluno Feltre, ove ha saputofarsi stimare ed amare per la sua il-luminata opera nella luce della ca-rità.

Nel suo messaggio all’Arcidiocesimons. Brollo dice: “Torno nella miaterra con emozione, è un compitodifficile, pregate per me”. E mons.Battisti: “ha fatto con noi il camminodella ricostruzione”. E a Tolmezzo,fra lo scampanìo delle campane sa-bato 28 ottobre: “È un segno diDio”.

Espressioni di umiltà e di grandeimpegno nel nuovo Arcivescovo, diaffetto e stima nel Predecessore, digrande gioia e speranza nella gentedel Friuli.

Il nostro presidente ha avuto conLui una cordiale conversazione pro-prio verso le ore 12 dello stesso gior-no.

Rispondendo alle espressioni au-gurali di esultanza della comunitàfriulana di Roma e del Lazio, che piùvolte lo ebbe graditissimo ospite, harivolto a tutti una particolare bene-dizione promettendo una prossimavisita.

Mons. Brollo arcivescovo di Udine

Il suo ApostolatoHa speso quasi interamente in Friuli il suo apostolato il nuovo Arcivesco-

vo di Udine.Nato a Tolmezzo l’1/12/1933 da Giovanni e Giovanna Copetti, mons. Pietro

Brollo ha frequentato nel capoluogo carnico le elementari, le medie e, nelcollegio Don Bosco, il ginnasio.

Entrato nel seminario di Udine nell’ottobre del ’49, vi ha frequentato il li-ceo classico e la propedeutica. Nel 1953 si è trasferito per lo studio della Teo-logia a Roma, nel Seminario Romano, dove si è laureato in Teologia presso laPontificia università del Laterano.

Ordinato sacerdote nel duomo di Tolmezzo il 17 marzo 1957 da mons. Giu-seppe Zaffonato, vi ha celebrato la prima S. Messa il 19 marzo seguente.

Incaricato dell’insegnamento di lettere prima e poi di lingua e letteraturafrancese nel Seminario di Castellerio, ha assolto successivamente anche al-l’incarico di preside del ginnasio-liceo “San Bernardino da Siena” di Udine.Ha svolto le funzioni di viceassistente diocesano degli universitari cattolicidella Fuci ed ha esercitato negli stessi anni il ministero sacerdotale come cap-pellano festivo nelle parrocchie di Passons e dei Rizzi.

Nominato nel 1972 da mons. Zaffonato, su indicazione dei sacerdoti dellaDiocesi, rettore del Seminario arcivescovile di Udine, ha svolto tale compitofino al settembre del 1976. Designato da mons. Battisti quale parroco dellachiesa arcipretale di Ampezzo, vi ha fatto il suo ingresso il 3 ottobre 1976.Dallo stesso Arcivescovo di Udine è stato nominato arciprete della Pieve ar-cipretale di Gemona del Friuli il 22 luglio 1981; ha preso possesso della nuo-va sede il 27 settembre dello stesso anno con una Messa solenne celebrata nelcentro sociale di Salcons, per l’inagibilità del duomo, gravemente danneggia-to dal terremoto del 1976. Nominato da Giovanni Paolo II Vescovo titolaredi Zuglio Carnico e ausiliare dell’Arcivescovo di Udine il 12 ottobre 1985, èstato ordinato vescovo il 4 gennaio 1986 nel duomo i Gemona, per la primavolta riaperto al culto dopo la ricostruzione. Oltre al compito di vescovo au-siliare, ha svolto anche quello di vicario generale dell’Arcidiocesi di Udine.

Nominato da Giovanni Paolo II Vescovo della diocesi di Belluno-Feltre il2 gennaio 1996, ha preso possesso della diocesi il 3 marzo 1996.

Roberto Pensa(La Vita Cattolica, 4-XI-2000)

Mons. Pietro Brollo col Santo Padre nell’u-dienza del 20 ottobre 1989 pel 40° di fonda-zione del Fogolâr (foto Mari).

Ai lebbrosi di suor Amelia

Sede, 16 settembre: Consiglieri, collaboratori e soci all’80° compleanno del presi-dente (foto Vianello).

Per festeggiare l’ot-tantesimo del Presi-dente Degano, Consi-glieri e Soci del Fo-golâr hanno offerto

oltre quattro milioniper un nuovo padi-glione donne nel leb-brosario OllavinaHalli (centro dell’a-

more) della friulanaSuor Amelia Cimoli-no, realizzato con im-mensi sacrifici a Kar-nataka (India).

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Valter Sara: le tappe di Adriano Degano (litografia).

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Il Comitato friulano coetanei del Papa e del Presidente Ciam-pi, si è ritrovato, domenica 19 novembre, nella parrocchiale di S.Clemente di Povoletto per ringraziare il Signore di ottantanni divita ed ascoltare le parole di augurio e di compiacimento dimons. Valerio Zamparo.

Vi ha sorretti – ha detto – il valore dell’unità famigliare nel-l’amore che trae luce e forza dalla fede cristiana.

Anche il Sindaco di Povoletto, prof. Roberto Tracogna, ri-spondendo al saluto del gr. uff. dr. Ezio Terenzani “Ai cons” diRavosa, ha posto l’accento sulla vita esemplare di impegno, dilavoro e di successi in mezzo alla Comunità della gente friulana,sia in Patria sia nel mondo ove molti della gloriosa classe 1920– figlia della prima guerra mondiale – sono andati in cerca di be-nessere e di fortuna, riuscendo ad inserirsi, a guadagnare rispet-to e ad affermarsi con grande successo.

Anche il gr. uff. Celso Silvestri, organizzatore dei precedentiincontri friulani e romani della Classe, ha voluto ricordare il si-gnificato degli incontri che va ben oltre i legami dell’amicizia edell’affetto.

Il cav. di gr. cr. dr. Adriano Degano, Presidente del Fogolârfurlan di Roma, ricordando le prime esperienze giovanili vissu-te a Povoletto in una famiglia di agricoltori, operai e artigiani,ha fatto dono a tutti i numerosi partecipanti della medaglia delGiubileo, benedetta dal coetaneo S. Padre, che a maggio hamandato la sua speciale benedizione.

Ha donato inoltre due poesie scritte per la circostanza dai no-ti poeti prof. Domenico Zannier e Alberto Picotti. Quest’ultimastampata su un grande foglio con la riproduzione a colori di unacquerello di Aldo Merlo del 1961, inteso a porre in risalto l’a-more di Degano per il Friuli, inoltre, è stata donata a tutti unaoriginale litografia realizzata dal conterraneo Valter Sara, cherappresenta le tappe più significative del percorso esistenzialedi Degano: Povoletto, Udine e la Capitale, come punto di irra-diazione dei suoi interessi verso il mondo dell’emigrazione friu-lana.

All’incontro, organizzato dalla bravissima Remigia Rojatti-Ballico, erano intervenuti: il cav. Rino Lizzi, i compagni delleelementari cav. Gino Tonutti, Mario Cantarutti (che operò permolti anni in Argentina), Renato Cuberli, l’imprenditore PietroBonin, Luigi Francese e tanti altri assieme ai famigliari, che han-no lasciato una generosa offerta per i poveri della Parrocchia.

Gli ottantenni del ’20 si incontrano a Povoletto

La Classe del ’20.

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In Friuli, già da molto tempo addie-tro, esisteva la scontata consuetudinedi riunirsi insieme, nei diversi paesi, frai coetanei, gli anziani militari e quelliche, di volta in volta rientravano, for-tunatamente, dalle varie guerre, vediRussia, Spagna, Grecia, Albania, Abis-sinia e altre.

Si riunivano molto spesso, fra loro,nel mentre le cronache, dei periodicilocali, non mancavano, oltre alle foto-grafie, di riportare i trascorsi di tuttiquei militari scampati dall’ultimagrande, disastrosa guerra mondiale.

Anche nel Comune di Tarcento c’e-ra la simpatica abitudine di riunirsi, frale varie classi di età, allo scopo di tra-scorrere, una o più giornate tutti insie-me, trasferendosi, con dei mezzi di tra-sporto, verso altri comuni limitrofi.Più, o meno, le cose andavano così fin-ché un giorno, di tredici anni orsono, ilgruppo della classe 1927 si riunì inChiesa, lasciando, in omaggio, nelle

mani di don Francesco Frezza, un bel-lissimo quadro giunto da Roma e an-cora appeso nell’attuale Canonica.

A questo punto potreste dire checentra questo? Centra, e come, inquanto è stato un segnale, una scintillache ha fatto giungere a Roma, presso ilsottoscritto, l’elenco da me richiesto, ditutti i nati del 1927 entro il Comunedel nostro caro paese. Ricevuto l’elen-co è stato facile contattare, verbalmen-te e/o telefonicamente, tutti i “venti-settini” del Comune stabilendo la datadell’incontro presso la trattoria “Là diGaspar”.

Eravamo in tanti, forse una cinquan-tina, tutti allegri e desiderosi di tra-scorrere una giornata piena di strettedi mano e di calorosi abbracci.

Nel tavolo delle autorità erano pre-senti, fra gli altri, l’ancora inossidabiledon Francesco Frezza e il prof. LuigiDi Lenardo, allora nelle vesti di Sinda-co di Tarcento.

Un pomeriggio indimenticabile co-rollato da un “Leit motif” che ripren-deva l’impegno di rivederci ancora e dilasciare il segno del nostro modo di es-sere vicini a tutte le istituzioni tarcen-tine.

Sembra una cosa incredibile, ma co-sì è stato fatto senza tanto chiasso macon la volontà di proseguire verso lastrada intrapresa.

Dopo il famoso incontro dei “venti-settini”, anni sessanta, alla presenza diun folto pubblico e di tante autorità, ilgruppo del 1927 ha continuato nellasua direzione rivolta ad accostarsi ver-so quelle istituzioni di Tarcento meri-tevoli di ricevere l’attenzione da partedi “quelli del 1927”.

Sono state diverse e, forse, ne saran-no ancora, però questi simpatici, e at-tenti amici del 1927, lasceranno ancorail loro segno.

Ne siamo certi!Ermes Disint

Breve storia di “quelli del 1927” di Tarcento

A propositodi anziani

Sfogliando i quotidiani abbiamoappreso che, oltre 150 mila perso-ne, hanno partecipato al Giubileodegli anziani a Roma compresoPapa Wojtyla che, facendone par-te, ha esaltato la terza età sottoli-neandone la maturità e la saggez-za che, accumulate con l’esperien-za, sono in grado di dedicare il lo-ro tempo e le loro attenzioni ver-so i giovani sostenendoli con la fa-tica di crescere, dedicando lorotempo e attenzione nel momentotopico in cui si aprono all’avveni-re e cercano la propria strada nel-la vita.

Giovanni Paolo II ha voluto an-che ricordare l’impegno dellaChiesa affinché nelle società mo-derne sia realizzato un contestosociale e spirituale che renda pos-sibile un degno attraversamentodella vecchiaia.

A proposito di quanto sopra èbene sottolineare che, nel mondo,la quota della popolazione, che hasuperato i sessant’anni, è prossimaai 600 milioni, pari al 10% dell’in-tera popolazione terrestre.

Ermes Disint

Il Fogolâr Furlan ha invia-to al Presidente della Re-pubblica

Carlo Azelio Ciampi

un fervido augurio, con sen-timenti di apprezzamentoper la sua opera, in occasio-ne del suo ottantesimo ge-netliaco (9 dicembre).

La magicacucinaMi accoglie con uno“stretto”, caldo abbraccio,la “Magica” cucinadel “Fogolar”.Mi sono innamorata di leial primo “Incontro”:è stato un vero colpodi fulmine!Quando, tutti insieme,tra una risatae un mestolo sulla testa,un bicchiere di vinoe una battuta, un grappinoe tanto Calore Umano,mi sento veramente serenae felice!Grazie “Fogolar”.

Dada Griffa Zanelli

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Nel salone della Associazione “Civi-ta” in Piazza Venezia - gentilmente con-cesso per l’interessamento del dr. Ar-mando Zimolo, Direttore romano delle“Assicurazioni Generali” - si è svolta,mercoledì 6 dicembre, la presentazionedella 25ª edizione della “Agenda Friula-na” della Chiandetti, casa editrice diReana del Rojale.

Introdotti dal dr. A. Degano, Presi-dente del Fogolâr di Roma, i presenta-tori, giornalista dr. Silvano Bertossi ecomm. Ario Cargnelutti, hanno parlatodella nascita e della storia dell’Agenda,evidenziandone i contenuti che raccon-tano il Friuli attraverso personaggi, co-stumi, leggende, attività produttive edartistiche.

Ed era bello ed emozionante sentirparlare del “Forum Julii” immersi, qua-si, tra i “Fori imperiali”, il Colosseo, il“Vittoriano” e tra i Colli del Quirinale,Palatino, Campidoglio sino al Gianicolo,che la splendida vista dalla terrazza delsalone consentiva di godere.

Il sen. Mario Toros, Presidente di“Friuli nel Mondo”, ha voluto esserepresente alla manifestazione ed haespresso il suo apprezzamento, compia-cimento ed augurio per tutta l’operaeditoriale che l’Editore Chiandetti svol-ge con impegno, professionalità edamore.

Ha poi preso la parola il comm. LuigiChiandetti, ringraziando il Fogolâr diRoma per la gradita occasione fornita-gli, e per il riconoscimento dei positivirisultati ottenuti dalla sua azienda, allaquale collaborano anche i suoi due figliche - lo ha dichiarato con malcelato or-goglio - ne continueranno l’opera.

La sala era gremitissima. Oltre aiConsiglieri, soci ed amici del Fogolâr,sono intervenuti alcuni personaggi friu-lani di Roma che, con le schede stilatedal dr. Degano, compaiono nell’AgendaFriulana 2001, fra i quali la pittrice Giu-stina Prestento Ziliotto, i figli del dr. Fe-lice Cimatti, la vedova e la figlia dell’avv.Aldo Sergio Ranieri.

Erano, inoltre presenti l’AssessoreAmedeo Piva, il dr. Tomada, il col. Ippo-lito, il dr. Fabris, esponenti dell’UN.A.R.con il segretario comm. Simonelli, il prof.Gatti e, festeggiatissimo, il prof. ArditoDesio, insigne geologo e conquistatoredel K2, che il Fogolâr ha festeggiato nel-l’aprile scorso in occasione del suo103mo compleanno. A suo fianco l’allie-vo-successore accademico B. Martinis.

La manifestazione si è conclusa conun caloroso brindisi augurale con spu-mante friulano offerto dall’”Assicura-zioni Generali”, grazie alla collaborazio-ne fattiva del dr. Majuri.

L.C.

Agenda Friulana 2001

L’assessore Amedeo Piva con i proff. Ardito Desio, Bruno Martinis e il dr. Fabrizio Tomada(foto L.C.).

Sullo sfondo del Campidoglio: sen. Mario Toros, Luigi Chiandetti, Silvano Bertossi e di spal-le Ardito Desio (foto L.C.).

Quanto azzurroè nell’aria del mattino.

Non lo teniamo in cuore.Lo rincorsi nelle lande

in fiore.Tesi le mani dalle vette.

Lo alletai sul mare.Tanta era la sete…

La mia vita fu tuttauna ricerca di volareper tentare le altezze

dell’azzurro.

E fui pilotaprima di conoscer l’ali.Smarrirlo.Ritrovarlo.Possederlo.Come da fonte alpestreacqua sorgiva a dissetarsi,cogliere - nelle palmea conca -la sua essenza,mutarsi in trasparenza.

Maria Rosa Gobessi

Sete d’azzurro

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5ª Giornatadel fungo porcino

Quest’anno si è svolta la quintaedizione della giornata del fungoporcino con la partecipazione dinumerosi soci e simpatizzanti delFogolâr furlan di Latina e AgroPontino ed una rappresentanza delFogolâr di Aprilia accompagnatadal presidente cav. Romano Cot-terli.

La giornata è iniziata con la visi-ta alla interessante mostra dei fun-ghi allestita dal gruppo amatorialenaturalistico erboristico micologi-co di Latina. I visitatori sono statinumerosi, mostrando curiosità e vi-vo interesse all’iniziativa. Altret-tanto interesse ha destato il museonaturalistico del Centro visitatoridel Parco del Circeo.

Alle ore 11.00 nel parco della Di-rezione della Forestale, don NataleMantovani ha celebrato la S. Mes-sa in suffragio dei forestali e deipionieri dell’Agro Pontino cadutiin servizio e nei lavori di bonifica.

Alle ore 12.30, nel nuovo e bellis-simo salone della Direzione delParco, è proseguita la manifesta-zione con la premiazione degli stu-denti della 3ª media della scuolastatale di Sabaudia per i tre miglio-ri componimenti e per i tre disegnisul tema “L’incendio dei boschi, undelitto contro l’uomo e la natura,perché?”.

Per la partecipazione e la qualitàdei lavori eseguiti la scelta dellacommissione è stata particolar-mente difficoltosa.

Alla premiazione, presieduta dal-la prof.ssa Carla Melegari Carelli,Preside della scuola ed animatricedell’iniziativa, erano presenti il prof.Mario Tieghi in rappresentanza delSindaco sen. Salvatore Bellassai,nonché Assessore alla Cultura delComune di Sabaudia, il dott. Alfon-so Alessandrini, Presidente del Co-mitato di gestione del Parco, il dott.Mario Priolo, Direttore del Parco, ilcomm. Ettore Scaini con tutto il Di-

rettivo del Fogolâr furlan di Latinae Agro Pontino.

La manifestazione al Centro visi-tatori del Parco Nazionale del Cir-ceo si è conclusa con l’intento diesaminare ed approfondire la pro-posta del Consiglio Direttivo del

Fogolâr di Latina di dare all’inizia-tiva un carattere nazionale ed eu-ropeo per il giusto valore che ilParco del Circeo merita.

Italo Populin(Friuli Pontino - dic. 2000)

Dal Fogolâr furlan di Latina e Agro Pontino

Auguri diBuon Natale 2000e Capodanno 2001

con tutto il cuore alle Autorità civili emilitari di ogni ordine e grado; agli am-malati il conforto dei parenti, degliamici e della società; agli anziani lagratitudine dei più giovani nello scon-figgere la solitudine; al mondo produt-tivo rurale, industriale, artigianale,commerciale, dell’arte e quello intel-lettuale e dell’insegnamento, perchérenda più felice l’umanità sottraendolaal bisogno e rendendo disponibili lenozioni dell’intero scibile umano.

Al volontario che si prodiga per sal-vaguardare l’ecologia e l’ambiente,monumento in cui vive l’uomo.

Ai giovani che, nel continuare l’esi-stenza, siano preparati a migliorarlacon l’entusiasmo, la generosità e l’in-telligenza propri della loro età.

Questo vogliono esprimere il Comi-tato dei capi-zona, il Consiglio Diretti-vo del Sodalizio e il Presidente in oc-casione di questo irripetibile evento.

il PresidenteEttore Scaini

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XI Cocomerata

Come consuetudine, il benvenuto al-l’estate per i Fogolârs del Lazio vienedato con la “Cocomerata” giunta allasua undicesima edizione. Circa 500persone si sono ritrovate in via Selcia-tella presso la pineta “La Campana”.Una fresca giornata passata in compa-gnia con gli amici di sempre. Grandecommozione tra i partecipanti quando,durante la S. Messa, officiata da DonLuigi Fossati, ex parroco di Aprilia, ilPresidente del Fogolâr furlan di Latinaha ricordato la cara Venerina, non di-menticata consorte di Romano Cotter-li, Presidente del Fogolâr di Aprilia.

Dopo i saluti portati dal Sindaco diAprilia, Gianni Cosmi, e dall’ingegne-re dell’Ufficio Cultura del Comune diNettuno, si è passati al lucullianopranzo aperto da una “divina” pasta efagioli preparata alla perfezione dalcapo cuoco Renato. Dolcissimi e fre-schi i cocomeri serviti alla fine delpranzo.

Graditissima la presenza della Presi-dentessa, con una nutrita presenza de-gli amici del quartiere Nord, per rin-saldare i legami di amicizia e collabo-razione tra i due sodalizi Apriliani.

L’intera giornata è stata allietata daGabriele ed il suo gruppo, e si è con-clusa con una estrazione di premi tra ipartecipanti. Balli e risate si sono pro-tratti fino a notte fonda.

(Friuli Pontino - Sett. 2000)

* * *

Aprilia in festaper San Michele

Aprilia è in festa per il Santo Patro-no, San Michele Arcangelo, una ricor-renza particolarmente sentita dallacomunità apriliana che ne sottolineal’importanza con momenti di alta spi-ritualità e manifestazioni che unisco-no amministratori, cittadini ma anchei sindaci delle città limitrofe e i rap-presentanti delle città gemellate.

Dal primo cittadino, Gianni Cosmi,al parroco, don Antonio, al ComitatoFesteggiamenti, di cui è presidenteRomano Cotterli, l’invito a partecipa-re è esteso veramente a tutti. Questamattina alle 10, in piazza Roma, lagiornata si apre con la cerimonia diGemellaggio tra Aprilia e Montorio alVomano. Le manifestazioni riprende-

Dal Fogolâr furlan di Aprilia

Folla di friulani alla Cocomerata nel parco Borghese.

Le volontarie friulane di Aprilia preparano il pranzo per oltre cinquecento persone.

ranno nel primo pomeriggio: alle 14gara di briscola al Centro sportivoAprilia; alle 14.30 Memorial; 16.15,pallavolo femminile, Trofeo “Cafer-ra” - (S.M.S.G. Matteotti, via Respi-ghi) - organizzato dalla A.S. PallavoloAprilia. Estemporanea di pittura ProAgpha “Il colore della solidarietà” inpiazza Sturzo alle 16.30 e alle 18 an-cora sport con il 4° Trofeo Masello,presso il pallone tensostatico di viaRespighi. Organizza Virtus BasketAprilia.

La giornata si concluderà con unagrande artista. Dopo il concerto delleBande musicali, la Pontina di Aprilia eCittàdi Montorio (ore 19), alle 21 lacantante Spagna si esibirà in piazzaRoma, per la gioia dei suoi innumere-voli fans, presentando vecchi e nuovisuccessi. Non mancherà la bellissima“Con il tuo nome”, presentata al Fe-stival di Sanremo e preludio al nuovo

album “Domani”, arrangiato, scritto eprodotto dalla stessa artista con il fra-tello Teo e del quale fa parte “MiAmor”. La festa di San Michele pro-seguirà domani con un programma fit-to di appuntamenti ed il concerto de-gli “Articolo 31” (ore 21), formazioneHip Hop che ha scalato le classificheitaliane: cifre record di vendita, premie riconoscimenti nel “dna” di questogruppo fenomeno che anche questaestate è emerso con l’ascoltatissima“Tu mi fai cantare”.

Alla manifestazione del gemellag-gio, hanno partecipato molti sindacidel Lazio e numerose personalità diBuia (Friuli) col sindaco ing. AldoCalligaro, venuto assieme al buonissi-mo complesso musicale.

Friuli nel Mondo era rappresentatodal nostro presidente Degano (n.d.r.).

(Latina oggi - 30/9/2000)

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A Villa Manin

Verso la metà del Cinquecentola famiglia Manin avvia la costru-zione di una stupenda Villa, edifi-cio che domina con la sua candidae imponente scenografia la campa-gna friulana. Con la fine della Re-pubblica di Venezia essa ne seguela parabola discendente. Da resi-denza estiva dell’ultimo Doge Lu-dovico Manin, diviene sede delquartier generale di NapoleoneBonaparte, che detta le oneroseclausole del trattato di Campofor-mio (1797), con cui veniva sanzio-nata la fine della secolare potenzadi Venezia.

Oggi la Regione Friuli-VeneziaGiulia vi ha istituito il Centro dicatalogazione dei Beni Culturali ela Scuola Laboratorio di restauro.Inoltre la Villa ospita una zonamuseologica (cappella, scuderia,armeria, camera di Napoleone, sa-la Manin).

Dopo alcuni doverosi accenni al-la Villa, parleremo della manife-stazione per la nomina dei nuoviNobili del Ducato dei Vini Friula-ni. Il 13 ottobre il Duca Emilio I hadato il benvenuto a Passarianonella Sala Maggiore a coloro che,con una solenne cerimonia accom-pagnata dagli squilli delle trombe,sarebbero stati nominati nuovi

Nobili del Ducato. Era presenteanche una nutrita delegazione diNobili della Contea di Toronto(Canada).

Al ristorante “del Doge” di VillaManin si è conclusa la bellissimaserata con una cena sontuosa emusica del complesso “Quellasporca mezza dozzina”. Un ringra-ziamento sentito va al Conte Ro-meo I (Romeo Fattori) e al Presi-dente del Fogolâr furlan di RomaAdriano Degano.

Carlo Franciosa(Città mese - nov. dic. 2000)

* * *

Il conte Romeo I (Fattori) ha or-ganizzato a Roma venerdì 1° di-cembre, un cordiale incontro con-viviale dei nobili e familiari delDucato dei vini friulani, soci della“contea” della capitale.

L’incontro organizzato con lacollaborazione del nobile UgoRaffa, nell’elegante ristorante “LaPiazzetta”, ha offerto l’occasioneai molti nobili intervenuti di unfraterno scambio di auguri. Fra ipresenti anche l’Assessore alle po-litiche sociali del Comune di Ro-ma, dr. Amedeo Piva con la con-sorte, entrambi pordenonesi, ed il

comandante pilota Alberto Pelle-grino ed il decano della Camerapontificia, cav. gr. croce dr. Adal-berto Leschiutta.

Nel corso dell’incontro ha magi-stralmente parlato l’ing. CarloMattiussi su il vino delle bollicine,lo spumante, chiarendo con dotte eprecise citazioni che i romani anti-chi ben conoscevano questo pro-dotto che induceva a gioiosi “pro-sìt” (buon pro’ ti faccia).

Ciò ben prima del mitico e nonchiaramente identificabile don Pe-rignon al quale si attribuisce la for-mula di produzione dello champa-gne francese.

Nella contea romana del Ducato dei vini friulani

L’assessore Piva con il dr. Leschiutta ed il conte Romeo I° (foto L.C.).

Il giornalista Carlo Franciosa.

La cantante lirica Ivona Grzesiukiewicz no-bile del Ducato dei vini friulani col conte Ro-meo I° (Fattori).

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La presidenza dell’Udinese Clubdella capitale ed il Fogolâr, hanno in-viato la seguente lettera al presidentedell’Udinese calcio spa Giancarlo Poz-zo e signora:

Roma, 6.11.2000

Gentilissimi,Alziamo il calice per brindare al pri-

mo posto in classifica nella certezzache il campionato è lungo e pieno diinsidie; ma nella consapevolezza delbuon lavoro fatto sino a questo punto.

Ci piace anche la misura e lo stileche manifesta l’Allenatore De Canio.

Auspichiamo una vostra visita perun caloroso saluto presso il Fogolârfurlan di Roma – Via Principessa Clo-tilde, 1/A o presso il Bar del TeatroOlimpico - P.le Gentile da Fabriano, 18- Roma, frequentato dai tifosi delle“Zebrette” e adiacente allo StadioOlimpico – in occasione di una partitadi Campionato o Coppa Italia con laRoma o con la Lazio, con la presenzadi Sara giovane tifosa biancocelesteche invia un “bussôn”.

Complimenti a tutti e augûrs di ogniben. Mandi e Alè Udin.

Firmato: Rino Militti, Bepo Baruzzi-ni, Adriano Degano, Gildo Muzzulini.

* * *

L’Associazione Triestini di Roma,sempre attiva e molto attenta nellascelta di programmi che giovino allaconoscenza e alla valorizzazione delleterre giuliane e istriane, ha ricordatolunedì 27 novembre i soci defunti, fra iquali il comm. Giusto Carra, già presi-dente del collegio sindacale e respon-sabile amministrativo delle Raffineriedi Trieste e di Roma, nonché il m° Gui-do Cergoli, illustre esponente dellamusica leggera italiana.

Il rito è stato presieduto da S.E.mons. Eugenio Ravignani, vescovo diTrieste, assieme al parroco di S. Marconel quartiere Giuliano-Dalmata ed unpadre missionario.

* * *La tifoseria udinese, che il presiden-

te dr. Rino Militti raccoglie nell’omo-nima associazione di Roma si dà co-stante appuntamento alle partite chela squadra del cuore giuoca a Roma onelle città viciniori.

Domenica 12 novembre – su propo-sta del Segretario cav. Bepo Baruzzini– l’Associazione, aderente al Fogolâr,

ha voluto concedersi un momento cul-turale andando in gruppo a godere labrillante operetta “La vedova allegra”di Franz Lehar. L’occasione è stata ot-tima anche per un incontro convivialenel ristorante, annesso al teatro Olim-pico, gestito dal socio e amico GildoMuzzulini, che ha servito con la genti-le consorte tanti squisiti manicarettiben digeriti grazie a buon vino dallaquarantina di soci e famigliari interve-nuti.

* * *

Un foltissimo numero di soci che si èincontrato con tanti friulani giunti daUdine, da Torino, Milano e tante altrelocalità, ha tifato durante la partita di“Coppa Italia”, Lazio-Udinese pur-troppo – nonostante la bravura dellanostra squadra – persa con un 2 a 1.

* * *

Ora il gruppo attende con il batti-cuore la prossima partita (domenica10 dicembre) Roma-Udinese. Per l’oc-casione, dopo la festa di Santa Lucia,attenderà gli ospiti friulani per unbrindisi in sede.

Udinese Club di Roma

Franco Maschio per i fanciulli del mondoMonsigneur le Prince Albert de Mo-

naco, Madames et Monsieurs: voilà laFontaine universelle des Droits del’Enfant!

Un interminabile attimo di suspenseed il candido telo che accudiva il mo-numento ai diritti del bambino si solle-vava per mano del principe ereditarioAlberto di Monaco. Un crepitìo di fla-sh si scatenava ad immortalare l’operad’arte, ma una luce brillava più di tut-te: gli occhi emozionati dell’autore, ilMaestro Franco Maschio. Il “Baffo diMajano”, come lo chiamano dalle sueparti, il 20 novembre 2000, giornatamondiale dei diritti del fanciullo era aMontecarlo per l’inaugurazione dellasua ultima creazione.

Con lui a condividere l’emozione frala folle c’era un gruppo di amici e pa-renti commossi e felici per l’ennesimosuccesso del grande Franco. Dopo i di-scorsi di presentazione è toccato a luidescrivere la Fontana: un grandeClown che sorride a 5 bimbi. Il pa-

gliaccio simbolo del circo, di cui Mon-tecarlo è capitale mondiale, è oggi tu-tore dei bambini di tutto il mondo (5sono infatti i continenti), ma soprattut-to di coloro che troppo piccoli hannoperso il calore di una famiglia, che lisappia proteggere. È un emblema al dilà di ogni colore, fede o credo; un sor-riso donato all’infanzia troppe volteviolata.

Franco Maschio ha voluto interpre-tare a suo modo i principi sanciti dal-l’ONU nel 1959 all’Aja, quando i rap-presentanti delle Nazioni Unite si riu-nirono per stilare il decalogo dei dirit-ti dell’infanzia.

Un’opera che parla da sé, esprimen-do chiaramente la forza espressiva delsuo autore: un bimbo troppo birichinoche stuzzica il piede del bonarioClown; l’acqua, dispensatrice di vita,che accarezza il capo di questo fanciul-lo; un acciottolato, come tanti se ne ve-devano nel nostro Friuli, ma che si di-stingue per i nomi dei numerosi bene-

Franco Maschio: il clown circondato daibambini dei cinque continenti.

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fattori che li hanno firmati (il principeRanieri III di Monaco, il Principe Ere-ditario Alberto, la Principessa Stepha-nie, …e moli altri); una lastra di mar-mo su cui è inciso il decalogo dei dirit-ti dei bambini e sul quale termina ildolce ed eterno scorrere dell’acqua,quasi a benedirlo e sancirne l’inviola-bilità. Il tutto immortalato nel traverti-no, una pietra dal colore tenue e dal-l’aspetto accattivante per la sua carat-teristica porosità che le dona un “quiddi vissuto”. Un progetto apparente-mente semplice, ma nel quale nulla ècasuale, esprimendo ogni particolareun messaggio profondo.

Se ogni opera esprime ciò che il suoautore è, la Fontaine universelle desDroits de l’Enfant grida tutta la forzadell’essere Franco Maschio: un uomotenace e schietto, legato ad un mondoche forse non c’è più, ma i cui valoridevono resistere anche in un tempoche scorre sempre più velocemente.

È stata una grande festa che Francoha voluto vivere con le persone a luipiù vicine: un’indimenticabile espe-rienza, con cui è riuscito ad aggregareuna compagnia eterogenea i cui com-ponenti, legati dal suo genuino entu-siasmo, si sono sentiti quasi conoscen-ti di lunga data, pur non essendosimolti di loro mai visti prima. Franco ele sue opere trasmettono questo:un’incontenibile forza vitale, che que-sta volta si è espressa a favore di colo-ro che più di ogni essere umano, han-no il diritto e la necessità di essereprotetti: i bambini.

La Fontaine universelle des Droitsde l’Enfant gli è stata commissionatavincendo un concorso internazionaledi idee e poi donata al Principato diMonaco, dalla Fondazione “Les En-fants de Frankie”, un ente che, attra-verso il Clown Frankie, ormai un’isti-tuzione della cultura o dello spettaco-lo in Francia, dal 1997 si preoccupa diaiutare i bambini meno fortunati.Coordinatrice dell‘attività è la presi-dentessa, la signora Françien Giraudi,con la quale lo scultore majanese nonnasconde di aver instaurato un rappor-to di sincero affiatamento e reciprocastima: una persona dallo sguardo dol-ce, ma anche dal temperamento ener-gico e tenace, nel quale l’artista friula-no ha riconosciuto evidentemente nu-merosi punti comuni; dotata di unaforza comunicativa che incanta tutticoloro che hanno avuto la fortuna ed ilpiacere di parlarle o semplicemente diosservare con quale grazia e genero-sità si rivolge agli altri, siano essi Prin-cipi o anonimi curiosi.

Mentre il cielo grigio sembrava non

voler risparmiare qualche goccia dipioggia alla festosa e cordiale cerimo-nia, un timido sole trovava la forza disbucare fra le nuvole, quasi a volercontribuire con un sua luminosa carez-za alla gioia dei presenti: un doverosoregalo a chi si è impegnato per i bam-bini di tutto il mondo.

Così, alle spalle della statua in me-moria della principessa Grace di Mo-naco, nel giardino di Fontvielle a Mon-tecarlo, quando le luci ed i suoni delFestival del Circo si placheranno, rin-novando l’appuntamento all’anno se-guente, un Clown bonario e gioiosocontinuerà a sorridere e vegliare suibimbi che vorranno giocare nel prezio-so parco incastonato fra le opere digrandi scultori contemporanei. Se quelClown potesse rispondere al saluto deisuoi piccoli visitatori, sicuramente di-rebbe così: Mandi!

Christian Romanini

* * *

Alla cerimonia inaugurale (19 no-vembre 2000) oltre ai principi hannopresenziato tantissime personalità.Numerosi, con la famiglia Maschio, an-che i friulani giunti ad ammirare, assie-me al dr. Enzo Cainero, la splendida esignificativa opera, partecipando an-che al gran galà (n.d.r.).

Nella fontana sul ciottolato sono in-cise le firme dei seguenti personaggi:S.A.S. prince Ranieri III, S.A. princehereditaire Albert, S.A.S. princesseStephanie, M. Claude Van EugelandRepresentant UNESCO, M. Bruno Ri-catto Vice President UNICEF, M. Ja-ques Danois Segrétaire Général deAMADE. Inoltre: Valerio Adami, Mi-chele Alboreto, Barbara Bach, ShirleyBassey, Andrea Bocelli, Mike Buon-giorno, Thierry Boutsen, Helena Chri-stensen, David Coulthard, Tasha DeVasconcellos, Marc Duez, Jean-LucEtton, Virginio Ferrari, Jean-Michel

Folon, Heinz Garald Frenzen, AndreaGaudenzi, Jean-Paul Herbert, JaquesIckx, Goran Ivanisevic, Stefan Johans-son, Magnus Larsson, Piero Liatti, Gi-na Lollobrigida, Alister Mc Rae, Ro-ger Moore CBE, Helmut Newton,Ruggero Raimondi, Clay Ragazzoni,Roberto Rossellini, Emilio Sanchez,Claudia Schiffer, Armin Scwarz, SachaSosno, Ringo Star, Alberto Tomba,Umberto Tozzi, Ari Vatanen, KeesVerkade.

Carlo Mutinelli

La città di Cividale del Friuli e l’As-sessorato alla Cultura dedicano alprof. Carlo Mutinelli (Rovereto 1899-Udine 1969) una mostra antologicache verrà allestita nella Biblioteca co-munale dal 16 dicembre al 7 gennaio2001.

Per la circostanza, avrà luogo ancheuna “tavola rotonda” per mettere afuoco la grande opera di docente, arti-sta, critico d’arte, regista teatrale, di-

Il principe Alberto inaugura la fontana dedicata alla madre Grace.

Mostre

Segue a pagina 38

Carlo Mutinelli al Fogolâr di Roma nel 1962.

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vulgatore di storia dell’arte. Il Fo-golâr, che lo ebbe più volte applaudi-to ed affascinante conferenziere, hadonato alla Mostra una bella “Ma-donna” di ispirazione rinascimentaleeseguita nel 1949 ed una interessante“natura morta” (olio, 1946).

* * *

Il prof. Giovanni Tesoriere va svol-gendo un’intensa e assai feconda azio-ne per far conoscere e valorizzare l’o-pera dell’artista friulano GiuseppeCiotti (Udine 1898 – Roma 1998).

Quest’anno, nella galleria civica co-munale di Filignano (Isernia), ha or-ganizzato una mostra inaugurata il 12agosto, dedicata alla vita ed ai ritrattidel grande tenore Mario Del Monacocon opere del maestro friulano Gra-

Il parlamentare Roberto Visentin diGradisca di Spilimbergo, senatore delFriuli-Venezia Giulia, propone che iposti disponibili nelle aziende dellanostra regione, ma anche di tutto ilPaese, vengano dati in precedenza agliemigrati italiani nel mondo in cerca dilavoro o disoccupati.

* * *

Esposizione“Libro 2000”

In occasione del Giubileo, il Centroper la promozione del libro ha orga-nizzato a Palazzo Ferraioli una docu-mentatissima esposizione di pubblica-zioni edite nelle varie regioni d’Italianella straordinaria ricorrenza (2-14settembre).

La mostra è stata curata dal segreta-rio generale dr. Giovanni Cipriani.

* * *

Ambasciatrice friulana

Il Fogolâr porge un cordiale benve-nuto all’Ambasciatrice della Repubbli-ca Argentina in Italia, dott. Elsa Kelly,già vice-ministro degli esteri e deputa-to nazionale, figlia di madre friulana.

Ai primi di novembre ha preso par-

te a Cordoba (Argentina) alla manife-stazione organizzata da quel Fogolârassieme al presidente della RegioneFriuli-Venezia Giulia, dr. Roberto An-tonione ed al presidente di Friuli nelMondo, sen. Mario Toros.

In tale occasione, nell’ambito dellamostra sul terzo millennio è stato alle-stito uno stand sulla nostra Regione, acura della Presidenza dell’Assessoratoalla Cultura e di Luigi Papais.

* * *

Il voto agli emigrati

È giunta a metà traguardo la leggecostituzionale che assegna 18 parla-mentari (12 deputati e 6 senatori) agliitaliani residenti all’estero.

La Camera, senza modificare il testoapprovato dal Senato, ha approvato ilprovvedimento il 28 giugno 2000.

La legge vivamente auspicata ed at-tesa dagli emigrati che hanno tenace-mente mantenuto la cittadinanza ita-liana, dovrà essere approvata in secon-da lettura - senza modifiche - per poterentrare in vigore.

* * *

Walter La Tona è un friulano che in-venta le TV. Lo scrive Gian Paolo Pol-sini sul Messaggero Veneto dell’11agosto 2000.

Continua da pagina 37

Notizie da Roma e dalla Regione Friuli-Venezia Giulia

zioso David, nonché un gemellaggiodi grandi artisti del ’900 dell’Africa,Kuwait, America, Argentina, Belgio,Olanda, Spagna, Inghilterra, Italia.

* * *L’ottimo e famoso fotografo Elio

Ciol di Casarsa della Delizia (PN), haesposto splendide “Immagini d’Italia”alla June Bateman Gallery di NewYork dal 17 al 28 ottobre 2000, conse-guendo un grande successo.

* * *Il nostro socio artista prof. Franco

Rossi ha lasciato la capitale per rientra-re nel paese natale di Grions del Torrenel Comune di Povoletto, ove ha aper-to lo studio in Via della Repubblica.

Il prof. Vito Sutto così lo presenta:“Franco Rossi, artista friulano ritornaa casa, ritorna nella sua Grions dopo

trentacinque anni di vita romana, desi-gner e operatore nel mondo della pub-blicità, artista con frequenti rapportiimportanti, ha avuto modo di conosce-re Pasolini e Cagli, i Basaldella e Ber-tolucci.Trentacinque anni di immersio-ne nella cultura artistica romana glihanno consegnato un mondo di nume-rosi collegamenti con la letteratura el’arte figurativa internazionale. Oggi ri-torna in Friuli con un punto di riferi-mento conservato a Roma, il suo stu-dio a pochi metri dal Vaticano. AGrions apre una casa-studio nellastruttura contadina appartenente alpadre ed ai suoi predecessori, in Viadella Repubblica 25, per festeggiarecon gli amici vecchi e nuovi questo suoritorno in compagnia di quanti vorran-no vedere le sue opere, i quadri, alcunidei quali di grandi dimensioni, dedicatia Pasolini e a Tina Modotti, al neoclas-sicismo italiano e al nostro novecento”.

La Tona, figlio di una friulana, oggi èalla guida della SITCOM, una societàche ha creato “Marco Polo” (viaggi),“Nuvolari” (auto) e “Alice” (gastrono-mia) e realizza canali tematici per letelevisioni digitali.

* * *

Il massacro delle Foibe

L’esule Giuliana Maria AntoniettaMarocchi ha intrapreso una serie diiniziative, anche con un “sit-in” davan-ti al Parlamento, per richiamare l’at-tenzione del Governo italiano e delleCamere sui crudeli massacri avvenutiin Istria durante l’ultima guerra mon-diale, con l’infoibamento di tanti italia-ni assai spesso ingiustamente mandatia morte. (cfr. “Il Tempo” di Roma, del24.9.2000).

* * *

Proposta di legge per ilParlamento Europeo

Il Fogolâr ha dato l’adesione all’ini-ziativa dell’Associazione “Il Gremiopopolare dei Sardi” di Roma di pre-sentare una proposta di legge affinchéogni Regione italiana abbia almeno unproprio rappresentante al ParlamentoEuropeo, a modifica della legge24.1.1979.

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* * *

Gaetano Martino

Il ministro plenipotenziario di I clas-se, dr. Franco Mistretta prosegue l’in-tensa attività di formazione culturale,quale direttore dell’istituto diplomati-co del Ministero degli Affari Esteri.

Il 28 settembre ha curato la tavolarotonda su “Gaetano Martino e l’Eu-ropa” con gli interventi qualificati,precisi e circostanziati dell’ambascia-tore Cesidio Guazzaroni, del prof. Pie-tro Pastorelli e, in modo magistrale ecarico di humor, del senatore a vitaGiulio Andreotti.

* * *

Il 19 ottobre la tavola rotonda hasviluppato il tema “Multiculturalismoe immigrazione” con gli stimolanti in-terventi dei prof. Giovanni Sartori,Paolo Ginzburg e dell’ambasciatoreAntonio Armellini.

* * *

Il dr. Mistretta ha curato anche lapubblicazione “Farnesina 2000” checontiene un’illustrazione delle struttu-re operative del Ministero per gli Af-fari Esteri.

* * *

Il friulano sottocapo di Stato Mag-giore dell’esercito, gen. c.d.a. Gian-franco Ottogalli ha assicurato il suopiù convinto sostegno al coinvolgi-mento dei militi nell’organizzazionedelle Universiadi Internazionali Inver-nali che si terranno a Tarvisio (Friuli)nel 2003.

Lo ha promesso all’incaricato dellapresidenza della Regione AutonomaFriuli-Venezia Giulia, dr. Luigi Papais,ricevendolo il 7 novembre, assieme alnostro presidente Degano.

* * *

La principessa Sforza Ruspoli ha in-vitato anche il Fogolâr alla solenneconcelebrazione (2 settembre) presie-duta da S.E., il card. Vincenzo Fagiolonella basilica di S. Lorenzo in Lucinain occasione della beatificazione di Pa-pa Pio IX, il pontefice dell’Immacola-ta Concezione.

50° di Messa

Mons. Ugo Turchetti, canonico diSanta Anastasia, ha celebrato solenne-mente a Trivignano Udinese, domeni-ca 3 settembre, il cinquantesimo di sa-cerdozio con la partecipazione di tuttisuoi concittadini, del dr. Luigi Papais,dell’ufficio di Presidenza della Regio-ne, che ha letto anche il telegrammaaugurale del Fogolâr di Roma. Il rito èstato ripetuto a Roma, con l’auguriofraterno della Comunità friulana delconsigliere Mario Fantin e AndreinaTreu, domenica 22 ottobre nella chiesadi S. Venanzio a Villa Fiorelli.

Mons. Vittorino Canciani, canonicodella Basilica di S. Pietro, ha portato iltelegramma augurale del Santo Padree del Cardinale Vicario.

* * *Il morteglianese mons. Vittorio Can-

ciani, canonico protonotario della Ba-silica di San Pietro, colleziona ricono-scimenti, onorificenze, lauree “honoriscausa” da ogni parte del mondo.

Recentemente il sindaco on. Rutelligli ha conferito in Campidoglio (31maggio) il premio “Terzo Millennio”.L’8 giugno gli è stato conferito il pre-mio nazionale “Montecitorio”.

* * *

Il collaboratore Ado Beltramini havoluto che il nostro presidente andas-

se a far visita all’omonimo AdrianoDegano pensionato e produttore di ot-timo vino assieme alla sua brava con-sorte Francesca, nella sua bella villettadi Corno di Rosazzo.

* * *

Il dr. Silvano Zinant - già responsa-bile del gruppo giovani del Fogolâr -, ela signora, dottoressa Virginia, hannofesteggiato nel Castello Formentini diS. Floriano al Collio (9 settembre) illoro anniversario di matrimonio.

L’augurio del Fogolâr è stato porta-to dai coniugi Baruzzini.

* * *

Il socio benemerito ing. Mario Sist èstato festeggiato a Roma e a Pordeno-ne nel suo ottantesimo compleanno.L’edizione pordenonese de “Il Gazzet-tino” gli ha dedicato un ampio articolosu tre colonne e foto, dovuto all’abilepenna di Piero Angelillo.

* * *

Il prof. Luigi Maranzana di Godia haraccolto in occasione del suo ottantesi-mo compleanno ben cinquantun fami-gliari originari di Godia e Povoletto(genitori Giovanni Maranzana e An-gela Sebastianutto).

(dal Messaggero Veneto del 5 agosto)

Miss Italia. È friulana la più bella d’Italia

Buinis

Segue a pagina 40

Miss Italia Tania Zamparo.

Si chiama Tania, la più bella d’Italia2000, e porta un cognome, Zamparo,che denuncia chiaramente le originifriulane della sua famiglia.

Infatti il padre Severo Giorgio è diAquileia, la splendida città fondata dalSenato romano nel 181 a. C. e divenu-ta meta prediletta di Giulio Cesare edell’imperatore Augusto.

La mamma, Rita Portigianone, è ori-ginaria della provincia di Frosinone,l’antico Sannio dal quale furono sceltii legionari che fondarono, assieme aisabini, l’Alma Mater friulana.

Tania Zamparo, pur essendo cono-sciuta come romana per nascita (16agosto 1975) ostenta con orgoglio lasua radice friulana. Telefonandoci, congrande soddisfazione ed orgoglio, lohanno confermato sia il padre, sia lasorella Egle.

Tania ha capelli castani, occhi verdied è alta 181 centimetri; ha conseguitola maturità liceale e studia lingue (par-

la inglese e francese), fa la modella edè una giovane molto spontanea.

E’ stata scelta, superando molte e fa-ticose prove, a Salsomaggiore a con-clusione del concorso presentato daFabrizio Frizzi in diretta su RAI Uno.

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* * *

Nella chiesa di S. Maria Maddalenadi Moncorèt (Francia) hanno giuratofedeltà coniugale Aurelio Peresson eValentine Pecheux. Il giovane Aurelioè figlio di Jean Peresson, emigrato conil padre da Piano d’Arta.

* * *

L’avv. Alessandra Gagliardi si è con-giunta a Cortona con il dr. Vittorio Te-sta, dirigente ed esperto in comunica-zione (22 ottobre 2000).

L’avvocatessa è figlia della nostrasocia prof. avv. Paola Zaghis (udinese),e dell’avv. Rodolfo Gagliardi, nobiledel Ducato dei vini friulani.

* * *

Il 2 novembre una gentile primulet-ta è venuta ad allietare l’animo musi-cale di mamma Bianca Maria Rapacci-ni e del m.° Marco Fiorini.

La graziosa Sofia ha reso esultantinonna Edda Patat (vice presidente delFogolâr dell’Umbria) e il dr. GiorgioRapaccini.

* * *

Monica Bari, figlia del gen. Ugo Ba-ri e della signora Giovanna Barbieri,assidui frequentatori del nostro Fo-golâr, ha giurato fedeltà a FabrizioProietti, nella chiesa di S. Andrea aCastel di Decima.

Ai felici sposi che sono andati a fareil viaggio di nozze fra gli emigrati del-l’Australia, il Fogolâr ha fatto giungereuna speciale benedizione del SantoPadre.

* * *

La casa dei giovani sposi, dr. Gianlu-ca Bari e Carla Scardala, è stata allie-tata dalla nascita della graziosa e vispafiglioletta Sofia.

Congratulazioni ai felici genitori edanche ai nonni, gen. Ugo e Giovanna.

* * *

Gianna e Franco Agosto hanno vo-luto festeggiare le Nozze d’Argento re-candosi il 9 luglio, con i figli, da Povo-letto a Roma, per ricevere la particola-re benedizione del Santo Padre, grazieall’interessamento del vice presidentedel Fogolâr, il cav. di gran croce dr.Adalberto Leschiutta, decano dellaCamera Pontificia.

Magistrale è stato l’esordio nella Ba-silica di S. Lorenzo in Lucina, nella se-ra di Ognissanti, del direttore artisticofriulano del Coro Polifonico di Ruda,Andrea Faidutti, da poco nominato“altro” maestro del Coro della Acca-demia Nazionale di Santa Cecilia.

Egli ha diretto, con riconosciuta bra-vura sottolineata da prolungati e frago-rosi applausi, la non facile “Petite Mes-se solennelle” di Gioacchino Rossini.

Numerosissimi i friulani intervenutisu invito al Fogolâr. Tra essi il gen. Co-melli, già comandante degli alpini, ilm.° Fausto Corrubolo con Nino Bran-dolini, i consiglieri Baruzzini, Gerosa,Pascoletti ed il nostro presidente.

* * *

L’associazione musicale “Euritmia”,già Filarmonica di Povoletto, ha cele-brato solennemente, con un concertodi grande classe, diretto dal m.° FrancoBrusini, il 125mo di fondazione.

Il dr. Adriano Degano, che fu presi-dente del complesso dalla sua rinasci-ta, dalla fine della Seconda GuerraMondiale (1945) al 1961, era stato in-vitato a tenere il discorso ufficiale.Non potendo partecipare per gli impe-gni romani, ha inviato al presidenterag. Ginelli Specogna Tracogna, uncordiale messaggio con la medaglia del50° anniversario del Fogolâr e la lito-grafia di Jacobuzio.

* * *

Fryderyk Chopin

Dal 7 novembre al 5 dicembre alleore 20.30 si sono svolti a Roma, i con-certi della XIV edizione dell’AutunnoMusicale Italiano, organizzati dall’As-sociazione Culturale “Fryderyk Cho-pin” di Roma presieduta dalla prof.

Marcella Crudeli, con il contributo delMinistero per i Beni e le Attività Cul-turali – Dipartimento dello Spettacoloe dell’Assessorato alle Politiche Cultu-rali – Dipartimento e Spettacolo delComune di Roma, sotto l’egida del-l’EPTA-Italy (Associazione ItalianaInsegnanti di Pianoforte).

Protagonisti, nel ciclo dei sette con-certi: la pianista Marcella Crudeli, conmusiche di Scarlatti, Beethoven,Prokofiev e Chopin (7 novembre); ilgiovane pianista Alessandro Roselletti,vincitore di diversi concorsi internazio-nali, con musiche di Beethoven e Liszt(14 novembre); il Quartetto “RomaClassica” con Fulvio Leofreddi (violi-no), Olga Doronina (violino), Umber-to Vassallo (viola) e Luigi Chiapperino(violoncello) con musiche di Boccheri-ni, Salieri, Mozart, Puccini, Catalani eDvorak (21 novembre); il baritono bel-ga Ludovic De San, accompagnato dalpianista Noël Lee, con un concerto in-teramente dedicato a Schubert (24 no-vembre); il pianista Gualtiero Togliatti,vincitore anch’egli di molti concorsi in-ternazionali, con musiche di Schu-mann, Schubert e Chopin (28 novem-bre); l’organista Roberto Marini, conmusiche di Franck, Calligaris, Reger eBossi (1 dicembre). Ha concluso il pia-nista uruguayano Humberto Quagliatacon un recital di musica spagnola: DeFalla, Mompou, R. Halffter, Montsal-vatge, Bernaola, C. Halffter, De Pablo,Prieto, Marco, Colome, Stefani Diez eBalboa.

Continua da pagina 39

Concerti

La prof. Marcella Crudeli.

E se doman……e se domansintîsun glon di cjampanech’al sune par me,no steit a vaî…

Soi lât lontan,lontan, lontandi culì,fra cîl e stelispar scrivi puesiisancjmò plui bielis.

Udin, 26.9.1978

Paulin Urbani

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Attività diAntonia Pillosio

Riceviamo dalla giornalista friulana,Antonia Pillosio, la seguente lettera:

Gentile Adriano Degano,Le scrivo perché non mi è possibile

in questo periodo venirVi a trovare epartecipare agli eventi che organizza-te. Ho sentito nella mia segreteria te-lefonica un vostro messaggio e vi co-munico che è cambiato solo il numerocivico della mia abitazione, ora sono inVia Annia n. 52, 00184 Roma.

Mi fa sempre molto piacere riceverela vostra corrispondenza. In questigiorni su Rai TV 1 alle 22.40, dopo “Ilcommissario Rex” il venerdì, va in on-da un programma televisivo al qualeho lavorato per ben 2 anni come aiu-toregia e regista II unità, si intitola “Ilritorno degli Dei”: un viaggio nel mon-do della spiritualità e del misticismo,in Oriente e Occidente, privilegiando isentieri che hanno condotto i misticidi ogni Credo alla ricerca di un collo-quio con l’Assoluto. Le prossime duepuntate: venerdì 11 novembre si par-lerà dei pellegrinaggi e sottolineo ilprezioso documento che ho girato inIsraele e poi venerdì 17 novembre siparlerà del New Age e di coloro chenon credono nelle Religioni, e in que-sto caso segnalo il segmento che ho gi-rato in Scozia a Findhorn, la comunitàNew Age che è il capostipite di questomovimento con un’importante testi-monianza che ho registrato di EileenCaddy, la fondatrice.

Autore e regista Sergio Giordani eproduttore Paolo Mondadori con lasocietà Dreamtime Productions che èriuscita grazie alla RAI e in coprodu-zione con la canadese Sleeping Giants,la tv svizzera e i francesi di Teleimagesa realizzare questi documentari in giroper il mondo.

In questo momento lavoro per RAITV 3 per il rotocalco storico “Correval’anno…” in onda il giovedì alle 23.20su RAI TV 3. Giovedì 30 novembreandrà in onda un filmato che ricorda“l’Eccidio di Cefalonia” e intervisto unreduce friulano Olinto G. Perosa insie-me a Nicola Caracciolo e ad altri testi-moni importanti e poi giovedì 7 di-cembre con un’intervista con M. Gor-baciov.

Mi farebbe piacere se potesse darnenotizia al Messaggero Veneto e nel vo-stro notiziario.

RingraziandoLa per l’attenzione, uncaro saluto a Lei e a tutti Voi,

Antonia Pillosio

Dante e la Madonna

Nella sala Baldini, il 21 ottobre si èsvolta una tavola rotonda che ha avu-to per tema le opere dell’artista Do-menico Antonio Tripodi sulla DivinaCommedia. Magistrale e assai profon-da spiritualmente è stata la lezione dimons. Elio Venier sulla Madonna, vi-sta, sentita e cantata nei versi dante-schi. Hanno parlato anche p. StefanoDe Fiores, Maria Ferloni, Luigi Tallari-co e Alberto Trivellini.

* * *

Le edizioni della Cometa hannopubblicato, a cura di Giuseppe Appel-la, una monografia sull’opera pittoricadi Paolo Cristiano, un avvocato amicodel Fogolâr, ove ha più volte esposto lesue opere e col quale ha promosso di-verse serate di poesia.

Fra queste particolarmente felice ilprimaverile incontro a Isola Farnese,ove è stata presentata la raccolta dipoesie ispirate dal suggestivo borgomedievale alla periferia della capitale.

Il giovane attore majanese RiccardoMichelutti formatosi nella accademianazionale d’arte drammatica “SilvioD’Amico” sta svolgendo un’intensa at-tività teatrale, affermandosi per grinta,bravura interpretativa, e piacevoleaspetto.

Recentemente ha interpretato, con lapiena soddisfazione del regista Damia-no Damiani, il ruolo di Salvatore nella“fiction” televisiva “Ama il tuo nemico

2”. Di Michelutti ha ampiamente scrit-to Guerrino Mattei sul Giornale d’Ita-lia. Arrivò al Fogolâr presentato dalcompianto consigliere Arnaldo Riva edallo scultore Franco Maschio.

Curriculum Vitae

Michelutti Riccardo: nato a Ternil’11.6.1973, altezza 1.75 mt, peso 65kg, capelli castano scuro, occhi noc-ciola.

Recapiti telefonici: 063217124 –0432959167 – 03383520669.

Agenzia Continental Veronica DeSantis: tel. 068414456.

Esperienze scolastiche: Liceo arti-stico “Giovanni Parini” Pordenone –Scuola di Commedia dell’arte “Al’Avogaria”Venezia – Accademia na-zionale di arte drammatica “Silviod’Amico” Roma. Stage con: PeterClaf, Jonathan Dean, Nikolaiv Kar-pof.

Esperienze professionali: Pubbli-cità per la Chiesa Cattolica (otto permille), per le Pagine Utili.

Teatro: “La disputa e gli attori inbuona fede” di Mariveaux regia G.Demeo Teatro Goldoni (Ve); “LaBettia” di Ruzzante regia G. De Bo-sio Teatro romano di Verona; “Ro-meo e Giulietta” di Shakespeare re-gia M. Cuscona, “Il Calderon” di P.Pasolini regia D. Polidoro; “Salò e lecentoventi giornate di Sodoma” di P.Pasolini regia di G. Vasilicò Teatrodegli artisti Roma; “Il principe diHamburg” di G.V. Klist regia di V.Zingaro Teatro spazio uno Roma;“Come dire” di I. Ghione regia di I.Ghione; “A proposito di FedericoGarcia Lorca” di I. Ghione regia di I.Ghione; “Il suono di Campana (vitadi un poeta)” regia R. Michelutti e I.Ghione;“Il gioco delle stagioni” di A.Conte regia di A. Conte Teatro dellaTosse Genova:

Cinema: “I cavalieri che fecerol’impresa” regia di P.Avati; ruolo: Mi-lon Phatus; “Apri gli occhi e sogna”regia di R. Errico; ruolo: Valerio.

Fiction TV: “Sospetti” regia di L.Perelli, ruolo: giornalista; “Via Za-nardi 33” regia di A. De Leo, ruolo:Mario;“Ama il tuo nemico 2” regia diDamiano Damiani; ruolo: Salvatore.

* * *

La giovane dottoressa Daniela Ros-sini, figlia della socia collaboratrice delFogolâr Elda Candoni Rossini, hascritto un volume di successo su “Il mi-to americano dell’Italia nella grandeguerra”, edito dall’importante Laterza

Segnalazioni

Riccardo Michelutti con Damiano Damiani. Segue a pagina 42

Un giovane di successo

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di Roma-Bari. Sono ben 285 paginedense di annotazioni e di argomentitrattati con acume, chiarezza, notevolebravura. Ne hanno ampiamente parla-to Sandro Gerbi nella rubrica “Culturae Spettacoli” del Corriere della Sera(25 aprile 2000); Marco Mariano su“L’Italia” di settembre; PiergiovanniPermoli su “La Voce Repubblicana”del 6-7 aprile. Assai lusinghiero ancheil giudizio espresso da Dante DellaTerza da Cambridge (Harward Uni-versity – Department of RomanceLanguages and Litteratures) con lette-ra autografa del 4 aprile 2000.

* * *Il liutaio friulano, di fama interna-

zionale, Giobatta Morassi, ci ha invia-to da Cremona una splendida sua mo-nografia illustrata.

È un volume edito da Cremona-books con una ben centrata prefazionee testo di Roberto Codazzi, inteso aporre nella giusta luce l’attività musi-cale e soprattutto creatrice di strumen-ti musicali (violini, viole, liuti, ecc. …)dello stesso Morassi, i cui strumenti so-no noti in tutto il mondo e sono suona-ti da musicisti famosi. Il volume riportal’elenco degli strumenti e l’anno diproduzione, molti dei quali illustraticon nitide fotografie a colori nel volu-me. L’attività del Morassi è stata pre-sentata dal Fogolâr con un felicissimoconcerto per strumenti a corda del gio-vane Stefano Picotti di Udine, nellaprestigiosa sala dello “Stenditoio” delMinistero dei Beni Culturali al “S. Mi-chele” di Roma.

* * *

Sul lago KiwuIl cav. Gian Alberto Tomini, giunto

a Roma, assieme alla consorte, con ilgruppo di S. Lorenzo di Sedegliano,ha portato al Fogolâr il poderoso, masoprattutto importante volume auto-biografico sulla sua attività lavorativae sulle vicende avventurose nella zo-na africana del Lago Kiwu, in Ruan-da.

Il libro è uscito in elegante e riccaveste anche fotografica per i tipi delleEdizioni Della Laguna (Monfalcone eMariano del Friuli) e col patrocinio diFriuli nel Mondo.

L’opera, su interviste, elaborazione estesura del poeta-scrittore Alberto Pi-cotti, reca un’incisiva presentazionedello scrittore Stanislao Nievo, che havissuto a lungo con il padre ed il fra-tello negli stessi luoghi e come tantinon sfugge al “Mal d’Africa”.

Ci promettiamo di presentare il vo-lume anche in un incontro culturaledel Fogolâr.

Continua da pagina 41

Ci hanno scritto...

I Volontari del Giubileo di Latisana(Luigi, Alberto, Maurizio, Guglielmo,Roberto, Flaviano); Suor Maria DeMonte; Club Vecchie Glorie di Co-droipo; dr. Luciano, Helena, Athina eRomina Dorotea dal Quebec; mons.Vito Ferini da Attimis; Marco Querel;Stefano Gori; dr. Jacopo e Paola Bar-bieri; Giuseppe Trieste; on. AlfredoAntoniozzi; ing. Vittorio Tonini; dr.Piero Adriana Villotta; P. Lopy dal Se-negal; il Coro “Voci del Friuli” di Poz-zuolo; dr. Alessandro Bolis; GruppoFolkloristico “Lis Rosutis”; RenataGasperotti e Pio Rafaeli della Asso-ciazione Naz. Alpini dell’Argentina;c.te Mario Catalano Farina; m.se Ales-sandro Ferrajoli; Don Fabrizio daTaiwan; Associazione Donatori San-gue di Buja; Pro Loco di Povoletto; ilPresidente ed il Consiglio del Fogolârdi Aosta; Fogolâr Furlan di Bollate; Sindaco Saule Capora-le; prof. Giovanni Tesoriere; Assessore Pasquale Donato;Galleria d’Arte Moderna di Udine; Dolores Angelotti Sol-la; Velio e Jowel Pianina dall’Australia; Don VittorinoGhenda; arch. Alessandro Scaletti; Achille Pivetta; Marghe-rita e Romeo Fattori; prof. Piero Monassi da Milano; LuigiSartori da Treviso; Prefetto Corrado Scivoletto; d.ssa Anto-nia Pillosio; prof. Daniele Falgioni; prof. Manlio Michelutti;sen. Aimone Finestra; Assessore Flavio Scialino; AntonioVolpe da Corno di Rosazzo; Coro “I Furlans” di Montreal;Andreina e Mario Fantin da Catania; Ida Vidussi Fabbrini;pittrice Flory Marocco; c.ssa Norina Faini Cussigh; il Fo-golâr Furlan di Mulhouse (Francia); Corale Polifonica diMontereale; Gianna e Roberto Petiziol; comm. Ettore Scai-ni; mons. Micheloni della Missione Cattolica Italiana di Alb-stadt (Germania); gen. Danilo Zago, Firenze; avv. EligioSimbula, Cagliari; Prefetto Natale Labia, Pordenone; ins.

Adriana Cesselli Pagnucco di Arzene; Gabriella Dal Seccoda Treviso; Suor Amelia Cimolino dall’India; dr. ArmandoZimolo; Loredana e Giannino Angeli; comm. Albino Batti-ston e il Fogolâr di Torino; il Coro Polifonico di Ruda daStrasbourg; dr. Alberto Picotti; M° Flocco Fiori; prof. Ric-cardo M. De Paoli; cav. lav. ing. Carlo Emanuele Melzi;scultore attilio Zamarian; Margareth e Enzo Belligoi daBrisbane; Franca Maldini; cav. gr. cr. dr. Francesco Roya daColonia Caroya (Argentina); P. Eligio Simbula, mons. LuigiPetris; P. Elio Ferro; O.P. Alberti; Solidea e Giorgio Zardi;ing. Aldo Calegaro;Amedeo Pascolo, sindaco di Gorizia; dr.A. Valente, sindaco di Gorizia; Maria Sut da Sesto al Re-ghena; M.G.B. Altan; Giustia Prestento Ziliotto; MariellaPeverini Stella; Ivana Cacitti da Montpellier; Liliano e Vir-ginia Zinant; Bepi Delle Vedove dalla Malaysia; avv. Massi-mo Ferraro da Montecatini; Giancarlo e Maria AntoniettaBruzzo; Linda Deanna e Andrea De Paoli.

Friulani-volontari del Giubileo in visita al Fogolâr (3.2.2000).

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Il poeta fotografico della nostramontagna e della sua gente: Gino DelFabbro: a cura di Novella Del Fabbroe Celestino Viezzi, Tip. Moro Andrea,Tolmezzo, 1999.

Il Strolic pal 2000: Societât Filologji-che Furlane, Tip. Geaprint, 1999.

Abbazia Benedettina S. Maria inSylvis di Sesto: a cura di Mons. PietroFurlanis, Arti Grafiche Friulane, Tava-gnacco, 1997.

La Panarie: Rivista friulana di cultu-ra, Anno XXXI, n. 124, marzo-giugno2000.

Personaggio originale il nostro Fer-rante Giabbai.

Nato nel 1907 a Persereano (Pavia diUdine) si arruola giovanissimo nell’ae-ronautica, diventa maresciallo edesperto in fotografia aerea per i servi-zi speciali dell’aeronautica.

La contessa Emanuela Florio, cheben lo conosceva quale giovane serio ecapace, lo segnalò al marito marescial-lo dell’aria Italo Balbo, del quale di-venne uomo di fiducia e che lo portò alGovernatorato della Libia.

Qui, ebbe incarichi di particolare re-sponsabilità ed a lui il maresciallo in-dirizzava ambasciatori, generali, nobiliospiti per l’organizzazione di tornei,battute di caccia nel deserto, ricevi-menti e manifestazioni. Ascoltato, sti-mato, preziosissimo per precisione,puntualità, bravura, puntiglio. Piccoloe uomo semplice, sapeva essere grandee meritarsi la stima che solo pochepersone riescono ad ottenere. Sposatoa Miriam Omenetto di Percoto, ebbeda lei tre figli che indirizzò verso l’ae-ronautica ove divennero ufficiali eduno, Enzo, comandante pilota dell’a-viazione civile; il primo, Italo, dopo ilservizio militare entra all’Enea, EnteNazionale Ricerche, e diventerà in se-guito segretario nazionale del sindaca-to CISL-ricerca.

Il terzo, Maurizio, farà il ricercatorenegli USA, ed ora è un esperto spe-cializzato nell’informatica. Il mare-sciallo Ferrante è vicino al Governa-tore della Libia al momento della tra-gedia di Tobruk che costò la vita aBalbo. Rientrato a Roma, presso ilMinistero dell’aeronautica prenderàservizi speciali di rilevazione fotome-trica. Dopo la guerra essendo friulanosino al midollo sarà tra i primi a fre-quentare il Fogolâr portando la suaprima collaborazione nell’organizza-zione di incontri, gite, manifestazionie soprattutto nella fondazione del co-ro al quale darà tutto se stesso a fian-co dei maestri succedutisi (Lenardon,Guglielmotti, Corrubolo, Brandoliniecc.) collaborando con Alfredo Mi-

locco, Vittorino Frittaion, Alda Ber-tossi e con la presidenza del Fogolâr,come consigliere, revisore dei conti,curatore del servizio fotografico edell’archivio, divenuto un documentodi grande importanza per la storia delFogolâr nella capitale. Uomo di carat-tere, di onestà adamantina, capace,puntiglioso, preciso e sempre sereno,aperto all’amicizia con animo buonoe sincero.

Un piccolo, ma veramente grandeuomo che ha voluto seguire l’amataMiriam appena tre giorni dopo la suascomparsa, attivo ed operoso sino allafine, giunta a quasi 93 anni.

A.D.(da Agenda friulana, 2001)

* * *

Giovanni Norvano, nativo di AzzanoDecimo è morto a Colleferro (Frosi-none), città nella quale da lungo tem-po risiedeva.

In gioventù è stato allievo del Colle-gio di Rubignacco sotto la guida di Ot-tavio Valerio, che ha sempre ricordatocon grande stima ed affetto.

Non ha mai dimenticato il suo Friulie, per sentirsi più vicino alla sua amataterra, è stato nostro Socio Benemerito,pur vivendo lontano da Roma, scri-vendoci spesso “per sentirsi – come luidiceva – sempre uniti nello spirito delFogolâr”.

* * *

Aldo Sergio Ranieri, lo conobbi nel1969, studente in Giurisprudenza, e di-venne un preciso ed entusiasta collabo-ratore nell’organizzare il secondo fer-vido periodo del Fogolâr della capitale.

Dai FogolârsSono numerosi i Fogolârs,

che come noi, pubblicanonotiziari con la documenta-zione della loro attività inItalia così come all’estero:Torino, Milano, Bollate, Se-sto S. Giovanni, Bolzano,Latina, “La Cisilute” dellaFederazione Fogolars delCanada, “Cjacaris” di Avel-laneda-Santa Fé (Argenti-na), “Sot la Nape” di Sidney,ecc. …

Una segnalazione partico-lare, sia per la veste tipogra-fica sia soprattutto per il con-tenuto, merita uno degli ulti-mi arrivati: “La vôs dal Fo-golâr” di Verona.Aperto dal-la lettera del presidente, spa-zia moltissimo in Friuli, connotizie, curiosità, segnalazio-ni di iniziative, di prodotti, diattività produttive. Tratta ar-gomenti di storia, di musica edi folklore. Presenta perso-naggi (chi era QuintilianoErmacora?), monumenti, ga-re sportive. E non manca ladocumentazione fotografica.

Complimenti alla Presi-denza ed ai redattori.

RicordiamoliLibri e riviste

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Miriam e Ferrante Giabbai.

Aldo Sergio Ranieri.

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Aveva l’occhio vivace, che denotavaintelligenza, volontà, tenacia tanto dadivenire avvocato di prestigio e grandestima, dedicandosi soprattutto alla di-fesa degli interessi dei piccoli proprie-tari di cose. Stava infatti dalla parte deideboli, egli che aveva avuto un’infan-zia piuttosto difficile con la mamma ri-masta vedova anzitempo. Caparbio,puntiglioso, lavoratore, seppe esercita-re la professione forense, soprattuttonel campo civile con particolare sag-gezza e bravura, sia come presidentedell’Uppi (Unione piccoli proprietariimmobiliari) da lui fondata, sia comegiurista di grande cultura e grandepreparazione.

Ma sapeva spaziare anche nel cam-po dell’arte, che amava da competentecollezionista ed in ogni campo dellacultura (letteratura, storia, diritto, arte,musica) che lo vedeva assiduo fre-quentatore nelle più importanti sediespressive della capitale e attivo colla-boratore del Movimento e nell’Unio-ne giuristi cattolici e quale consiglieredell’Ordine degli Avvocati. Era ancheuno studioso di elevata cultura, soprat-tutto nel campo giuridico, collaboran-do con prestigiose riviste specializzate.

Sposato con Patrizia Ascarelli, cheha ascendenti nella nobile famigliaColonna, riversò il suo amore di padrenella figlia Sabrina, che lo seguì nel-l’avvocatura e da lui succhiò il grandeamore per il Friuli, terra delle radicipaterne.

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* * *

Francesca Florio Maseri, donna ec-cezionale per temperamento e spiritorealizzativo.

Affabile, dolce, gentile e premurosadonna Francesca Florio sapeva gestirecon capacità manageriale la sua tenutadi Persereano.

Tornava volentieri nella sua grande

casa, ricolma di ben conservate raccol-te, di utensili di rame, che rendevanoquanto mai originale la cucina di im-pronta tipicamente friulana.

Con altrettanto amore curava lagrande biblioteca con mobili settecen-teschi che conservano migliaia di volu-mi e incunaboli di grandissimo valore.

Sempre a fianco del marito, il prof.Attilio Maseri, che accompagnava nel-le sue peregrinazioni nel mondo, doveteneva conferenze scientifiche qualecardiologo di fama mondiale, più voltechiamato dai reali d’Inghilterra, dalPapa Giovanni Paolo II, dal presiden-te della Repubblica Scalfaro.

Dopo la tragica perdita della madrecontessa Giuliana, segue quella delgiovane figlio dott. Filippo; per ricor-dare le doti di già esperto agronomo,fonda con il marito un premio interna-zionale.

Operò, inoltre, attivamente nellafondazione del centro di ricerche coro-nariche presso l’Università cattolicadel S. Cuore di Roma “Gemelli”, ove ilprof. Maseri è Direttore dell’Istituto diCardiologia.

È deceduta a Roma il 15 giugno2000, a 62 anni stroncata in breve tem-po nonostante le solerti e premurosecure del celebre marito.

A.D.(da Agenda friulana – 2001)

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Esmeralda Raber Crucitti, (Roma26.6.1925-1.4.2000), discendente dal-l’antica famiglia Raber della Carnia, silaurea in lettere all’Università “La Sa-pienza” di Roma. Poi rivolge le sue at-tenzioni all’archeologia specializzan-dosi presso il Pontificio Istituto di ar-cheologia cristiana. Incentra quindi isuoi studi nella ritrattistica imperiale,con ricerche approfondite, studi escritti di rilevante importanza, conden-sati nel 1976 nel volume “Roma paga-na e cristiana” e ne “Le persecuzioni”(ed. Palombi-Roma).

Nel 1978, quale riconoscimento allasua molteplice attività culturale, le vie-ne conferito il Premio Cultura dallaPresidenza del Consiglio dei Ministri.Nel 1990 per il Dipartimento scuola ededucazione della Rai, cura una serie ditrasmissioni su “piante sacre, mitolo-gia, arte e religione”, temi che ama ap-profondire e trattare anche in dibattitie conferenze, con particolare compe-tenza e felici interpretazioni simboli-che e scientifiche. Pubblica il docu-mentato volume “La Via Nomentana”,a conclusione di lunghe, attente, im-portantissime ricerche sul rito, sui mo-numenti e le tombe che abbellivanol’importante via suburbana che daPorta Pia porta verso l’antica “Nomen-tum”, oggi Nomentana.

Donna di eccezionali interessi, colta,

poliglotta, abile e piacevole conversa-trice, ha saputo unire alla cultura gliaffetti famigliari a fianco del dottorGabriele Crucitti, uno dei primi gior-nalisti radiofonici, e allevare i figliAlessandra e prof. Pierangelo, che se-gue le orme della madre dedicandosiallo studio degli insetti.

A.D.(da Agenda friulana – 2001)

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La dottoressa Maria Gobessi, donnacolta, elegante e di distinta eloquenza,friulana di Tricesimo, sempre interes-sata ai problemi della società contem-poranea, è morta all’improvviso men-tre festeggiava la sorella Bianca Go-bessi Arnaldi la sera del 6 luglio 2000.

Giornalista e pubblicista dal 1957 al1994, ha collaborato con le più impor-tanti testate nazionali ed è stata attentae fruttuosa giornalista e dirigente allasezione periodici della Rizzoli Editori.

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Estate 2000. Grande attesa per la an-nuale festa che vede radunati tantifriulani giunti nella terra natale daogni parte del mondo per le ferie esti-

Continua da pagina 43

Contessa Florio Maseri.

Maria Gobessi.

Albino Battiston.

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ve. Ma una notizia tristissima giungeimprovvisamente da Torino. Il cav. Al-bino Battiston è morto il 3 agosto do-po una breve ma inesorabile malattia.

Un grande vuoto in quella festa allaquale mai era mancato “Bino”, Presi-dente del Fogolâr Furlan di Torino, cheaveva organizzato con grande impe-gno ed in maniera egregia tanto da es-sere considerato uno dei più attivi e di-namici sodalizi friulani operanti in Ita-lia e nel Mondo, in ispecie da quandoaveva trasferito la sua sede in ampi econfortevoli spazi proprio nel cuoredella città.

A Roma è venuto tante volte assie-me alla gentile signora Teresa per par-tecipare alle manifestazioni del nostroFogolâr ed anche solo per una visitaamichevole.

Era nato a Bagnarola il 3 luglio del1933 ove ha voluto tornare per riposa-re accanto ai suoi cari.

* * *

Un altro dolorosissimo evento hacolpito la Comunità friulana nel mesedi agosto 2000: la morte in Friuli di Pe-ter Vissat-Louisa, da oltre 25 anni Pre-sidente della “Famee furlane” di NewYork e rappresentante dei friulaninewyorkesi in molti Enti e Comitatiregionali dell’emigrazione. Era statoassistito fino all’ultimo dalla moglieFlavia e dalla figlia Carla.

Grande cordoglio hanno espresso leAutorità della Regione, a cominciaredal Presidente della Giunta Antonio-ne, per la scomparsa di un uomo che -come ha detto il Presidente del Consi-glio Regionale Martini - “ha sempredato esempio di equilibrio e profondoamore per la sua terra, portato con or-goglio in America”.

Era nato a Frisanco da dove venten-ne era partito per gli Stati Uniti, ini-ziando a lavorare nel settore del ter-razzo e della pavimentazione, sino adimpiantare una sua propria attivissimaImpresa. Anche il Fogolâr di Roma loricorda con grande rimpianto. Non

mancava mai di venirci a trovare in oc-casione delle sue frequenti visite a Ro-ma ove vive la figlia avv. Carla con ilmarito avv. Ceci Ginestrelli e gli ado-rati nipoti. Il presidente Degano lo haaccompagnato col sen. Toros, e tantis-simi altri, al riposo eterno nel cimiterodi Frisanco (PN).

* * *

Accompagnato in duomo da più dicento sindaci del Friuli e alla presenzadi una grande folla, si è svolto lunedì29 agosto il funerale del presidentedella Provincia di Udine Carlo Ema-nuele Melzi. Il rito è stato presiedutodall’arcivescovo di Udine, mons.Alfre-do Battisti, che aveva accanto, comeconcelebranti, il gesuita padre Ambro-setti, amico di lunga data dell’ing. Mel-zi, monsignor Soravito, parroco titola-re del duomo di Udine, ed altri quattrosacerdoti. Nel prossimo numero di“Friuli nel Mondo” approfondiremo laconoscenza sulla figura di Carlo Melzie l’opera di questo importante perso-naggio della nostra terra, che ha svoltoun ruolo determinante per la crescita ela valorizzazione del Friuli.

(Friuli nel Mondo - Sett. 2000)

* * *

Il 3 settembre 2000 è morto a Mon-tebelluna, all’età di 73 anni, padre San-te Vittore Zaccaria dei Frati Minoriconventuali, insigne musicista e giorna-lista.

Era molto amico del Fogolâr ed halasciato un grande vuoto fra i soci ap-partenenti alla Parrocchia romana deiSS. Pietro e Paolo all’EUR ove perlunghi anni ha esercitato il suo mini-stero sacerdotale.

* * *

Il cav. Domenico Righi, cav. di Vitto-rio Veneto, ha vissuto la sua primissi-ma infanzia nel 19° secolo, essendonato a Colle Val d’Elsa il 15 ottobre1898.

Il 20° secolo lo ha visto: combattentedella Prima Guerra Mondiale (assie-me a due suoi fratelli caduti a Capo-retto), sposo di Caterina, friulana diRacchiuso, padre di Renato (da moltianni nostro socio), nonno di Stefania(componente del Coro del Fogolâr) edipendente a Roma del Ministero del-la Difesa.

Giunto alla pensione e ritornato inFriuli nella sua casa di Attimis dove,festeggiatissimo ha compiuto i suoi101 anni.

Ha voluto essere presente anchenel 21° secolo. Lo ha lasciato il 17maggio 2000.

* * *

A Gemona, all’età di 88 anni, è de-ceduto Paolino Urbani, fratello delcav. Luigi, Socio, Collaboratore e giàConsigliere del Fogolâr di Roma.

“Paulin” era molto conosciuto e sti-mato a Gemona ove è ritornato, dopoaver emigrato in diversi Paesi delMondo facendo i più svariati mestieri,

Peter Vissat-Louisa.

Carlo Emanuele Melzi.

Segue a pagina 46Padre Sante Vittore Zaccaria.

Cav. Domenico Righi.

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dedicandosi interamente, e con note-voli risultati, all’arte della scultura edalla poesia.

Al Fogolâr di Roma offrì la bellissi-ma scultura in legno della Madonna,donata poi al Santo Padre nel nostro40mo di fondazione.

* * *

Vogliamo inoltre,ricordare e dedicare

una preghiera a:

Dr. Paolo Mizzau, deceduto a Lon-dra il 2 giugno 2000, fratello della d.ssaTeresa Mizzau Massini, Socia beneme-rita e Consigliere del Fogolâr.

* * *

Anna Fabiani Vinadia, deceduta aVelletri nello scorso febbraio, nostraSocia e cognata del “Premio GiovanniDa Udine” prof. Celestino Giampaoli.

* * *

Dr. Silvio Sternaiuolo, napoletano,ma socio e caro amico del Fogolâr diRoma.

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Mara Angela Rojatti, nata a San Da-niele nel 1943 e deceduta a Roma il 3aprile 2000, sorella dell’artista scultoreClaudio Roiatti. Era stata per moltianni segretaria della Galleria d’arte“L’Agostiniana” di Roma a Piazza delPopolo.

* * *

Attilio Piani, che insieme alla con-sorte Ada Celotti è stato un assiduo

frequentatore del Fogolâr, è decedutoa Roma nel dicembre 1999.

In particolare egli partecipava agli“incontri di briscola” con il Vice Presi-dente gen. Italo Pascoli e con il Presi-dente del Collegio Sindacale comm.Vittorino Frittaion.

* * *

Gen. Timo Venturini, presidente del-l’Associazione Arma Aeronautica diManzano, più volte con il suo gruppovenuto in visita al Fogolâr.

* * *

Gianni Degano, nipote del presiden-te Adriano, deceduto a Povoletto al-l’età di 64 anni, attivissimo nel gruppoalpini.

* * *

Vinicio Bertossi, nato a Flumignanodi Talmassons (UD) il 2.8.1932 è dece-duto nel mese di settembre 2000 a Pa-rigi, ove era emigrato per lavorare nel-le fornaci e nell’edilizia.

Lascia i figli Marco e Bruno.Era fratello di Linda Bertossi che

tutti i soci ed amici chiamano “mammaLinda”, socia e collaboratrice, in parti-colare, del coro del Fogolâr, assiemealla compianta figlia Alda.

* * *

Il 10 luglio 2000 è deceduta a Romaall’età di ottant’anni Maria Cervoneved. Batosi, amatissima mamma dellasocia Pina Batosi.

* * *

In ringraziamento a mia nonna ma-terna di Gemona Maria CargneluttiRizzi, classe 1875, deceduta nel 1960,perché ci insegnò il gusto di Dio nel vi-vere la fede calata nel quotidiano scor-rere dei giorni, cominciando la giorna-ta “cu lis orazions” così:

Signôr mi ves dât une buine gnot,us prei deimi ance un bon dì,uè, ogni gnot e ogni dì,pâs ai vîs e requiea chei puârs muars. Requie!

E dopo:

Signôr us oferis lis mes stentis fadîs,oparis e pinsirs,dut ce chi disarai, dut ce chi fasaraiin cheste sante sornade di vuei.Sei fate la vuestre sante benedetevolontât.Graziis none, mandi in Paradis.

Andreina Treu Fantin

Continua da pagina 45

Paolino Urbani.

Tra ’n po’ de tempo a mò,

ce risemo

cò n’antro Anno Santo

e Giubilare

speranno da poter vive

e sgamare

er novo millennio poi…

annaremo!

A ’sto Secolo che viè

jie volemo

dijie de ’un portacce

tant’amare cose,

perché me dico,

come pare,

che ’sto Novecento

lo penzeremo.

Guerre, disastri,

ommini nefasti

popoli interi hanno fatto gare

p’esse brutali, cò Capi nò casti.

Mò, ’sti Capi, de’ Partiti,

se so guasti

sarebbe, caro Secolo,

pe’ dare er viatico

a l’Onorevoli… guasti!

Giorgio Scazzocchio

Fine der secolo

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Proseguono gli incontri culturali cu-rati dall’arch. Alessandro Scaletti.

In questo numero pubblichiamo unaltro articolo di Cecilia Gobbi sull’ar-cheologia romana; questa volta si parladi Aquileia: viene presentato uno deireperti archeologici che saranno de-scritti, tramite conferenza e proiezionedi diapositive, in una prossima riunionedel gruppo giovani.

Aquileia e Roma

In questo articolo descrivo un’aramarmorea romana (InscriptionesAquileiae n° 266), emblematica pernoi, discendenti dei coraggiosi coloniz-zatori romani e latini della Gallia Ci-salpina, conservata nel Museo Ar-cheologico Nazionale di Aqui-leia. E’ un blocco di centime-tri 113 x 58 x 42, risalente al-l’inizio dell’età imperiale eriutilizzato per un’iscrizionenel III secolo d.C.

L’ara fu scoperta dall’ar-cheologo friulano GiovanniBattista Brusin (1883-1976) adAquileia nel 1929, essa rappre-senta l’unione e l’amicizia tra ledue città a noi ben note: Roma, lacittà in cui viviamo, ed Aquileia,la bella ed antica città friulana,fondata da Roma nel 181 a.C.

Nel rilievo, a sinistra, si trovaRoma, la sua figura è grande edomina tutta la scena, questo in-dica la maggiore importanza del-la città rispetto alle altre figure.Roma ha sul capo una coronaformata da mura e torri (coronaturrita), tipico attributo dellepersonificazioni di città, nellamano sinistra ha lo scettro, sim-bolo del potere e con la destratocca la devota figura di Aqui-leia in un gesto che indica laprotezione elargita dalla divi-nità alla città friulana. Que-st’immagine di Roma si disco-sta dalla sua rappresentazione

più usuale: quella di guerriera, ma iltrovarla qui nel tipo di Cibele, deaorientale dell’abbondanza, non puòche rafforzare il gesto benevolo dellasua mano destra e Roma ci appare, co-sì, benigna madre e serena dominatri-ce.

Alla destra del rilievo troviamo perla prima volta nell’arte figurativa ro-mana la personificazione della città diAquileia, nelle vesti di una donna, sulcapo la corona turrita. Aquileia è ingi-nocchiata e tende le mani verso Romaad indicare la sua devozione verso lacittà madre. Un interessante particola-re è l’aquila che sovrasta la donna, in-fatti, da un’orazione dell’imperatore

Giuliano (361-363 d.C.) ap-prendiamo la leg-

genda in basealla qua-

le la

città friulana trasse il nome da un’a-quila che, volando nel cielo, indicò aifondatori romani l’ubicazione per lanuova colonia che così prese il nomedi Aquileia dal latino aquila. Si trattasolo di una leggenda, è probabile, in-fatti, che il nome della nostra città de-rivi da Aquilis, il nome di un antico fiu-me friulano.

Tuttavia la presenza di un volatilenella leggenda sorta intorno alla cittàdi Aquileia ci riporta ad un altro mito,quello della fondazione di Roma, an-che qui fu il volo degli uccelli a deter-minare la sorte: Romolo, che vide vo-lare più uccelli nel cielo rispetto al fra-tello Remo, ebbe il diritto di fondare edi dare il nome alla nuova città: dun-que, Aquileia e Roma legate anchenella leggenda!

È curioso conoscere il riutilizzo dicui fu oggetto questa pietra.

Siamo nel 238 d.C.: Massimino ilTrace, un soldato che da tre anni erasalito illegittimamente sul trono impe-riale, marciava verso Roma contro ilSenato a lui ostile. La sua marcia fufermata ad Aquileia: la città resistettead un lungo assedio e l’usurpatoretrovò la morte sotto le sue mura.

A seguito di questo episodio gliaquileiesi vollero ringraziare con un’i-scrizione la triade capitolina (Giove,Giunone, Minerva) e Marte (dio dellaguerra), e scrissero il ringraziamento(quasi un “Per Grazia Ricevuta”) pro-prio su un lato di questa pietra, giàvecchia di oltre un secolo!

Giovanni Brusin trovò quest’aramurata in un torrione delle mura citta-dine, risalenti all’età tardo antica: erain vista unicamente il lato con l’iscri-zione del ringraziamento e solo al mo-mento dell’estrazione fu fatta la sco-perta del singolare rilievo di Aquileiae Roma.

Questo è un bell’esempio del modoin cui gli antichi usavano riutilizzare imarmi; abitudine questa che, in casifortunati, ci permette di ricostruire levicissitudini patite da un “povero pez-zo di pietra”!

Cecilia Gobbi

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Associazione fra i friulani residenti a Roma - Friuli nel mondoaderente all’UNAR - Unione delle Associazioni Regionali di Roma

Via Principessa Clotilde 1/a (00196) - Tel. 06/3226613 - Fax 06/3610979

E-mail: [email protected] - www.fogroma.it

Spediz. in a.p. art. 2 comma 20/c legge 662/96 - Filiale di Udine

In caso di mancato recapito rinviare all’Ufficio di Udine Ferroviaper la restituzione al mittente che si impegna a pagare la tariffa in vigore.

S TA M P E

Sig.

di Roma

Il murales di Gianluca Cresciani sulla casa Venchiarutti a Gemona (UD), nel 50mo del Fogolâr.