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Le ultime riunioni podistiche a Genova. — A sinistra: La classica T re Ponti dell'U. S. Cavaletto vinta da Negli (Fot. Guarneri - I.astre Cappelli) — Nel centro: Il Giro podistico di Genova - Falcherò (22) primo dei juniores; Davoli (41) primo dei seniores; Benvenuti (13) primo dei non classificati (Fot. Guarneri - Lastre Cappelli). — A destra: Garaventa della Pro Marassi, vincitore del IV Giro della nuova Genova (Fot. Guarneri -Lastre Cappelli).

Davoli vince il Giro di Genova e Porro la traversata notturna di Milano

A cura della, Società ginnastica Ardita Juventus del Comitato regionale ligure della Fisa, si è

svolto il IV Giro podistico di Genova su di un percorso di 12 km. circa. Dopo una lotta emo-ionante fra Davoli, Bausola, Falcherò, Giovannini e Ottolia, la vittoria è spettata ancora una volta al magnifico Davoli, che ha vinto di forza sul nu-meroso stuolo degli avversari. Ecco l'ordine di irrivo :

1. Davoli Angelo, del Trionfo Ligure, in 45'25" (t° della prima categoria) : 2. Bausola Giuseppe, della Società La Piemonte, in 45'5o" a, 40 metri; 3. Falcherò (i° della seconda categoria) ; 4. Giovan-ìini, del Gruppo mitraglieri, a 150 metri; 5. Ottolia Giuseppe; 6. Ferrari Giacomo; 7. Corso Toiri-maso; 8. Benvenuti Antonio (i° della terza cate-goria); g. Boveno ; 10. Mangiante. Seguono altri 22 in tempo massimo.

La Coppa del « Secolo XIX », challenge trien-nale, è vinta dal Trionfo Ligure, con punti 3 ; 2- Società Carlo Luberto, con, punti 4.

Nell'attesa dell'arrivo del Giro si sono svolte e seguenti gare :

Giro di pista : 1. Pescetto, in 37' '3/5 ; 2. Rebuffo. Marcia m. 3000: i. Regestro, in 1 5 ' ; 2. Nani

Tulio, in 1 S'30'' ; 3. Giaccherò, in 16'. Co rsa mi. 1000 : 1. Garaventa, in 2*55 ; 2. Rebuffi;

3- Coero. Ottima 1' organizzazione.

d'occhio. La corsa pazza delle numerose automobili gremite di sportivi al seguito dei concorrenti ha fornito uno spettacolo non comune. Il Club Mi-nerva può andare ben orgoglioso del "successo con-seguito.

La centuria dei concorrenti si è lanciata per l'ampio Corso nella notte umida. I corridori, in

maglia e calzoncini, braccia e gambe nude, sguscia-vano tra molte dozzine di automobili dai quali grappoli umani pendevano. Dal gruppo si sono por-tati fuori Ferrario e Arturo Porro_ i quali si sono assicurati un leggero vantaggio e sono passati da Piazza del Duomo pari a pari. All'altezza di via Spadari Ferrario non ha saputo più reggere all'an-datura di Porro che si è avvantaggiato decisa-mente, mentre Negri e Breda si portavano quasi all'altezza di Ferrario. Le posizioni erano ormai delineate, perchè poche centinaia di metri divide-vano i concorrenti dal traguardo di arrivo. Il tra-guardo è stato per primo raggiunto da Porro che ha compiuto il percorso in dieci primi.

Ecco l'ordine di arrivo : 1. Porro Arturo dello Sport Club Italia, in 10 ' ;

2. Ferrario Disma, del Gruppo Sportivo Officine Meccaniche, a settanta metri ; 3. Negri Antenore, dello Sport Club Italia, a dieci metri; 4. Breda Gino, dello Sport Club Italia, a cinque metri ; 5. Bovida Angelo, dello Sport Club Volta, a trenta metri; 6. Garlaschelli Enrico, dello. Sport Club Ital ia; 7. Carraro Mario, dello Sport Club Volta ; 8. Rossi Vittorio, del Club Sportivo Breda; 9. La-nitri Eugenio dello Sport Club Italia; 10. Sacchi Nino, dello Sport Club Volta; 11 . Medico; 12. Gar-berino Stefano; 13. Antonino; 14. Corsi; 15. Lom-bardi; 16. Grassi; 17. Belloni; 18. Parolini; 19. Pic-coli; 20. Compagni. Seguono altri 116 in tempo massimo.

Buona è stata la prova dei militari. La folla è sostata al traguardo fino- a che sono giunti gli ul-timi corridori, mentre il numeroso-lotto dei con-correnti, sempre in costume succinto, discuteva sul-l'esito della gara.

Lo Sport Club Minerva ha dato nuovi segni di 'tta bandendo la classica traversata podistica di Milano. La prova è stata accolta con vivo entu-siasmo tanto dagli sportivi quanto dal pubblico Te ha fatto ala, nonostante l'ora notturna, al massaggio dei concorrenti. .11 corso Venezia, il corso Vittorio Emanuele,

Mazza del Duomo, via Torino e corso Genova, dove giovani corridori hanno attraversato come in

111 sol fiato, presentavano uno splendido colpo

I risultati sportisi della Domenica

Porro ha vinto la traversata notturna di Milano. (Fot. Strazza - Lastre Tensi).

A Torino presso il CAFFÈ DEL NORD (Cenacolo Sportivo), Corso Vittorio Eman., 58, ogni domenica sera si possono conoscere i risultati di tutte le principali gare sportive d'Italia svoltesi nella stessa giornata.

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Per la formazione della nuova squadra nazionale. Il match di selezione a Genova. - A sinistra: Barbieri in difesa (Fot. Guarneri - Lastre Cappelli). — A destra: Un incidente di giuoco toccato à Burlando (Fot. Guarneri - Lastre Cappelli).

Una questione da risolvere.

Gli Arbitri Non è la prima volta che da queste colonne ele-

viamo; energica la nostra protesta contro il mante-nimento nelle categorie superiori di arbitri ormai notoriamente insufficienti al loro mandato.

I dirigenti l 'A . I. A. si sono mostrati semplice-mente sordi al le varie forme di protesta — che vanno da quelle esercitate dal cronista a quelle più... sostanziose a cui il pubblico sovente è tra-scinato — forse perchè indotti da questioni di sen-timento, o forse perchè si trattava talvolta di prov-vedimenti a carico di membri autorevoli in campo... diplomatico.

II pubblico, questo bistrattato pubblico, e terri-bile. e quasi sempre giusto, selezionatore di valori ; e poiché, in fin dei conti, chi paga è lui, sarebbe almeno doveroso tener conto del suo giudizio che, purtroppo, molte volte non esprimle con semplici fischi od epiteti.

Non è naturalmente il caso sporadico che bisogna considerare, perchè può essere talvolta generato da un cieco spirito di fazione, ma è il ripetersi di dolorosi episodi, sempre provocati dagli stessi individui, che impone la massima severità di trat-tamento a carico degli individui stessi.

Quanto accadde l 'ultima domenica di campionato a Torino e a Firenze, e quello-, a cui abbiamo assi-stito sul campo dell 'Internazionale, nel match che questa disputò con lo Speranza di Savona, è sempli-cemente disgustante e nuoce a l la classe tutta dei nostri arbitri, che pur conta uomini il di cui va-lore grande è stato più volte sanzionato anche in campo internazionale.

Come può procedere regolarmente un match, quando giuocatori e pubblico hanno già ripetuta-mente valutato la incapacità di un arbitro ?

Noi crediamo che fino ad oggi le Commissioni di esame per l 'abilitazione al l 'arbitraggio siano state alquanto longanimi nelle loro concessioni, anche perchè i pretendenti non si presentavano in numero abbastanza grande.

Riteniamo necessario che primo requisito di un arbitro debba essere la sua qualità di ex-giuocatore di prima o seconda categoria, rotto quindi a tutte le astuzie di giuoco e non più facilmente impressio-nabile. Quanti giuocatori, memori degli episodi tal-volta feroci cui hanno assistito, si astengono dal presentarsi a l la Commissione dì esame !

Bisogna dar loro piene assicurazioni, incorag-giamenti, coli 'epurare l a classe degli arbitri dagli

elementi incapaci, e f a r sì che essa acquisti piena la fiducia del pubblico e dei giuocatori.

E poiché siamo in argomento di incidenti e di malintesi, teniamo a f a r rilevare che essi sono in parte dovuti anche ad alcune manchevolezze del regolamento che governa il nostro gioco del calcio, e che esponemmo chiaramìente in un nostro non lontano articolo, dedicato specialmente al calcio di rigore.

Se quel tal tizio del Torino che arbitrò il match di Milano, di cui abbiamo detto sopra, si fosse tro-vato di fronte, invece che degli uomini remissivi come quelli dello Speranza, dei giuocatori di una squadra di grido, o se il match avesse avuto un esito diverso, non se la sarebbe cavata così a buon mercato.

Saremmo curiosi di sapere che cosa ne pensa di questo signore il Presidente dell 'A. I . A . , che in qualità di... socio assisteva al match.

P e r la tutela del buon nome sportivo che fatico-

samente ci siamo guadagnato, ci auguriamo che l 'A . I . A. prenda in serio esame quello che mode-stamente e sinceramente abbiamo esposto.

Milano novembre 1922. Silvio Mari.

lazi per rincontro con In Svizzera Genova, 26 novembre 1922.

Noi non comprendiamo come, dopo tante infel ici prove passate, la Commissione nominata per la sceltai della squadra nazionale, abbia creduto bene di ritornare al sistema dei « probabili e possibili ».

Ragioni di economia federale sembra giustifi-chino essenzialmente lo spettacolo di prova dato al pubblico genovese, ma, per quanto plausibilissime,

Il match di selezione a Genova. - I 22 giuocatori nel 2» tempo (Fot. Guarneri - Lastre Cappelli).

L / l O X XX1VXX XX -JX WXV XXV-

non ci convincono affatto. Lo stesso risultato avreb-bero ottenuto i commissari con un vero e proprio match di allenamento, che, se pure sotto certi ri-guardi anch'esso discutibile, avrebbe comunque corrisposto meglio al bisogno contingente.

Mal la verità parmi evidente nella constatazione che una precisa direttiva, una sicura conoscenza degli elementi da studiare, i commissari non aves-sero anche attraverso il lungo periodo di osser-vazione, cui con lodevole cura si erano sottoposti durante lo svolgersi delle prime sei giornate di campionato.

Così è accaduto che i tre tempi in cui fu divisa la prova fatta sul campo del «Genoa» a nulla valsero se non a mettere in particolare rilievo la debolezza di certi punti della squadra che pare fosse però in pectore ai giudicanti.

Ne il compito era facile]: lo ammettiamo. Tolti alcuni uomini già provati! ai diversi posti che di consueto tengono nelle squadre cui appartengono, molti altri potevano ambire all'onore della camicia azzurra. Da ciò la difficoltà di una scelta fatta di autorità, da ciò l'idea di ritornare, nonostante tutto un passato, alla prova di selezione. Ma a nostro modo di vedere, una squadra, sia pure non defini-tiva, la si poteva a priori comporre. Non compren-devamo, ad esempio, la designazione di tre ele-menti per il posto di centro avanti. Le cronache han narrato sufficientemente che il più brillante fra i tre prescelti era il Ferraris. Egl i non è stato della partita nella gara di selezione, e necessaria-mente i commissari haq dovuto convergere esclu-sivamente su Moscardini, ma ciò non toglie che il ripiego dell'ultimo momento avrebbe avuto altro significato senza già dapprima svalorizzare quella che doveva essere l'efficienza del trio centrale di attacco.

Così, se in pratica meno facile, evidente a noi sembrava, che in mancanza di meglio s'impones-sero alle ali Forlivesi e Pozzi. Contare sulla prova di Migliavacca, assente dalle competizioni dalla decorsa stagione, non pareva opportuno. La prova infatti non è riuscita. E se Pozzi non pareva al-l'altezza della situazione, il vercellese Borello già si era imposto per il suo gioco impetuoso e rude, necessario tanto nel match con la Svizzera rinno-vata e rafforzata assai nelle sue linee.

Per la difesa simili osservazioni si potrebbero

-é\\

Il match di selezione. Altra squadra del t° tempo (Fot. Guarneri Lastre Cappelli).

fare, ma non faremmo che ripeterci cambiando solo di nome.

Dalla prova di Genova alcuni uomini sono emersi indiscutibili : dico di Calligaris, di Ceve-nini I I I , di Baloncieri, di Trivellini e di Barbieri. Nè avremmo a discutere di Burlando che, invece, come vedremo, fu escluso dalla nazionale e messo, f ra le riserve. Fra lui e Baldi, noi non avremmo esitato nel scegliere il genoano. Questi è più impe-tuoso, più redditizio certo per il match che dovremo affrontare. Nè ci spiacque però Baldi. Costui ha il vantaggio della statura : il suo gioco è più scienti-

fico, ma dubitiamo assai del risultato di un tale sistema, di fronte ad una squadra massiccia come si preannunzia essere l'elvetica. Può darsi che il giocare a Bologna giovi assai al Baldi in questa circostanza eccezionale in cui egli, prescelto dai commissari, indosserà per la prima volta l'azzurra camicia. E diciamo in qùesta circostanza eccezio-nale, dappoiché non ci sembrò mai ch'egli ecces-sivamente avvantaggiasse del fatto di giuocare sui suo terreno.

A sostegni d'ala furono provati Barbieri, Ro mano, Aliberti, Genovesi, Bigatto e Garzino.

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Barbieri, per le prove già date, non poteva essere discusso, essendo stata la sua forma costante anche nelle ultime partite. Non si impegnò molto, ma certo giocò bene.

Così pure si poteva ritenere per Aliberti e Bi-gatto. I due torinesi infatti s* equivalgono e stanno in rapporto fra loro come ad esempio De Vecchi con Martin II o Rosetta. Il granata è piò fine, il juventino più anziano. La Commissione ha scelto invece Romano, che entrò in lizza all'ultimo mo-mento. La prova dei sostegni laterali è stata pres-soché favorevole per tutti e considerazioni partico-lari come, ad esempio, una maggiore irruenza, può' aver decisamente influito sulla scelta fatta.

Al posto di terzino indietro si è ancora imposto l'anziano capitano degli azzurri. De Vecchi ci sem-bra ormai troppo fermo, ma tuttavia è indubitato ch'egli saprà uscire dalla prova ancora in modo brillante. Il suo gioco di posizione è redditizio, ma non vorremmo che per avventura egli fosse tra-volto dalla foga degli avversari.

A guardiano della rete è stato scelto Trivellini del Brescia. Questo è uno dei posti che potevano •ssere assegnati senza discussione. Soffientini, che ,u pure provato, non ha soddisfatto, per quanto egli sia apparso un portiere di classe.

Riteniamo inutile dopo tutto questo fare la cro-naca dei tre tempi attraverso alle diverse forma-zioni che vennero ad assumere le squadre.

Il primo tempo terminò con un goal segnato dai possibili" (maglia bianca). Un goal dei probabili maglia lilla) Venne annullato per un fuori gioco

di posizione. Il secondo tempo terminò zero a zero, ed il terzo

con tre goals per i lilla ed uno per i bianchi. Com-plessivamente adunque i lilla segnarono tre punti, : bianchi due. Il tempo più vivace fu il secondo: non mancarono belle fasi pure nel terzo.

Arbitrò Vagge. Pubblico scarso. La Commissione ha poi così composta la squadra

nazionale : Trivellini (Brescia F. C.), Calligaris (Casale),

De Vecchi (Genoa), Barbieri (Genoa), Baldi (Bo-logna), Romano (Reggio), Pozzi (Bologna), Ba-loncieri (Alessandria), Moscardini (Lucca), Ceve-ninì I I I (Internazionale) e Forlivesi (Modena).

Riserve : Soffientini (U. S. M.), Rosetta (Pro Vercelli), Burlando (Genoa), Genovesi (Bologna), Migliavacca (Casale), Perin (Bologna), Monti I I I (A. C. Padova).

Il match internazionale si svolgerà a Bologna il 3 dicembre. La Svizzera si preannunzia molto forte : auguriamoci di poter ottenere un buon ri-sultato, anche se non molto concorde è l'opinione pubblica sulla formazione della squadra azzurra.

Lo sparviero.

La squadra del Novara che in un match amichevole ha

19 iti a m o Riserve : Soffientini (U. S. Milanese), Rosetta

(Pro Vercelli), Burlando (Genoa), Genovesi (Bo-logna), Migliavacca (Casale), Perin (Bologna), Monti I I I (A. C. Padova).

Le opportune istruzioni per la convocazione a Bologna saranno inviate dalla presidenza federale alle società interessate. Vj

La Commissione Tecnica ha demandato alla Commissione Arbitri Lega dèi Nord la nomina del segnalinee ufficiale.

F.ti : Umberto Meazza — Augusto Galletti — Augusto Rangone.

Il comunicato della C. T. La Commissione tecnica, riunitasi la sera del

26 novembre, mentre si compiace vivamente per il contegno veramente disciplinato ed ammirevole col quale ancora una volta i giuocatori si sono comportati durante la prova alla quale sono stati chiamati, delibera di formare la squadra che giuo-cherà domenica 3 dicembre a Bologna contro la Nazionale Svizzera nel modo seguente :

Trivellini (Brescia), Calligaris (Casale), De Vecchi (cap. - Genoa), Barbieri (Genoa), Baldi (Bologna), Romano (A. C. Reggio), Pozzi (Bolo-

^ h S T ^ n m i T f ' u m e — S ! F o r l ì A ^ t l U „ COStU L . 1 5 vesi (Modena).

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8 I A STAMPA SPORTIVA 8

SUL CIRCUITO PELLE MAPONIE L a V i C o p p a F l o r i o -19 N o v e m b r e 1922 \

Palermo, novembre.

Con tempo incerto e con pubblico non troppo numeroso s'è svolta l a« VI Coppa Florio » sul Cir-cuito delle Madonie.

La gara che sembrava dover riserbare una serie di duelli emozionanti, non soltanto per il primo posto ma anche per le altre « piazze », s'è circo-scritta ad una prova di regolarità della équipe francese « Peugeot» e ad una sparuta fine di una delle « Sunbeam » : le marche italiane, dopo un primo grave incidente toccato a Meregalli, si sono man mano eliminate per incidenti vari e l'ultimo giro le ha viste fuori corsa.

Francamente il nome italiano non ha rifulso in questa competizione : mancò serietà di prepara-zione di macchine e forse impegno da parte degli uomini, di cui alcuni già impressionati dalla dis-grazia del coéquipier furono poi via via tolti dal circuito da incidenti non troppo significativi per giustificare la scarsa preparazione delle macchine.

La vittoria di Boillot su « Peugeot » non segnò un successo importante per la casa francese : il corridore mantenne una marcia regolare ed uni-forme (mantenendosi ben lontano dai tempi del conte Giulio Masetti) nei primi tre giri, si attardò nell'ultimo quando la vittoria era ormai sicura e sul percorso erano spariti tutti i com(petitori, tranne l'altro corridore di « Peugeot » Recquet, e Seegrave su « Sunbeam ».

Il distacco fra il primo ed il secondo che sor-passa l'ora di tempo dà la misura esatta del poco impegno col quale si è combattuto.

La « O. M. », dopo un onorevole primo giro, è sparita per vari incidenti.

La « Diatto », colpita seriamlente da un gravis-simo ribaltamento di Meregalli che causò la morte del giovanissimo meccanico Giacchino e la ferita al braccio sinistro del guidatore, sostenne per due giri il suo ruolo per le fatiche del solo Maserati, poiché Arnone abbandonò al primo giro in seguito allo choc nervoso prodotto in lui dall'incidente del suo compagno.

Nel complesso si ha la netta/ impressione della completa impreparazione delle èquipes italiane : e se le intenzioni dei corridori sono state generose, non per questo il loro successo poteva prodursi con

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Andrea Boillot.

macchine che, per classe, si distaccavano netta-mente da quelle straniere. •

Ancora una volta la preparazione seria e la cono-scenza del circuito hanno avuto ragione delle Ma-donie : pur tuttavia, ripetiamo, è mancato com-pletamente un deciso risultato sportivo.

La corsa, col suo rigoroso selezionamento di gran parte dei corridori e col distacco notevole fra vin-citori e piazzati, arieggia al « Gran Premio » di Strasburgo, a parte la bellissima e strepitosa affer-mazione di Nazzaro che caratterizzò il gran suc-cesso italiano in Francia,

La « Coppa Florio » resta in Francia, passando da « Ballot » (Goux) a « Peugeot » (Boillot) : questa conclusione dovrebbe servire di sprone alle Case italiane per l'anno nuovo e il duro insegnamento che chiude la nostra gloriosa annata automobili-stica, ci serva di sprone per l'avvenire.

Ing. Bruno Sonnino.

»

Il vincitore della VI Coppa Florio in una cari-catura di Zito.

IN MATERIA DI AERONAUTICA

L'Aviazione Civile e la Federazione Aeronautica nazionale Italiana

La Federazione Aeronautica Nazionale Italiana in nome delle sue Associazioni federate, affigliate ed aderenti :

Lamentando ancora l'abbandono in cui fu sin qui lasciata, dopo la guerra, la nostra aeronautica militare e commerciale;

Denunzia al Governo ed al Paese la gravità delle nostre attuali condizioni in fatto di difesa nazionale, giacche Esercito e Marina non sareb-bero in grado di difendere da sole il suolo della Patria, qualora il nostro cielo fosse invaso dalle forze aeree nemiche ;

E denunzia altresì la nostra assoluta assenza nel giuoco delle grandi comunicazioni aeree nazionali ed internazionali ;

F a voti che gli stanziamenti assegnati alla di-fesa nazionale siano ripartiti in proporzione più equa e tale che alla aeronautica siano erogati fondi in misura più cospicua e siano spesi nel modo tecnicamente più oculato ed efficente.

Per quanto concerne il problema aeronautico generale, affermando la competenza della Fede-razione e rievocando i contributi organizzativi, tee-nici e pecuniari dati in passato dalle nostre Asso-ciazioni e dai loro uomini, mentre stabilisce di far concretare dai suoi enti federati e di rendere pub-blico un preciso programma stabilente le direttive fondamentali alle-quali dovrà informarsi l'aero-nautica del nostro Paese, urgentemente bisognoso di una pronta e completa difesa e di celeri colle-, gementi cogli altri Stati nonché colle nostre Co-lonie e con l'Oriente, ricorda al Governo del Re, che recentemente affermava la necessità di colla-borazione delle organizzazioni competenti, il do-veroso intendimento della Federazione Aeronautica Nazionale Italiana di essere udita e consultata per la risoluzione di problemi di così alto valore ed interesse per la grandezza d'Italia.

Ci è voluta Vascesa del fascismo al potere pei fare scuotere i dirigenti della F.A.N.I., ma dob-biamo anche convenire che ci sono voluti ì fascisti al Governo, perchè quello d'Italia sì occupasse, del problema aeronautico. I Governi passati del dopo-guerra non hanno sentito questa responsabilità, che invece ì governanti dei grandi Stati, anche nel periodo del disarmo, non hanno mai perduto di vista. Non vogliamo in questo momento prendere le difese di alcuno; vogliamo solo affermare che l'on. Montù, presidente dell'Aero Club d'Italia, ebbe in più occasioni. (congressi, conferenze e ban-chetti) ad additare ai rappresentanti del Governo la grave questione, ma le promesse furono tante a parole... Noi abbiamo su queste colonne più volte indicato, a chi aveva il dovere di provvedere, il programma aviatorio, abbiamo anche biasimato l'inerzia dei dirigenti preposti al Comando d'ae-ronautica, abbiamo additato tutto ciò agli amiet del Gruppo parlamentare sportivo ed aeronautico (S. E. Von. Fìnsi ce ne può fare fede), ma le cose andarono sempre peggio. Ci voleva, ripetiamo, un Goz>erno fascista; questo era, l'unico mezzo pei uscire dalla triste situazione in cui erano venute a trovarsi Vaviazione civile e militare nel nostro Paese.

Oggi il Governo fascista deve valersi di tutte l? forze vive del Paese, ma rivolgendosi ai giovai'» ; >n deve dimenticare coloro che operarono nei momenti difficili, quando nessuno credeva nel-\' aviazione. L'on. Montù è stato uno di questi!

V- g-

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L A VI C O P P A F L O R I O

L a VI Coppa Florio per automobili sul Circuito delle Madonie. — 1. Chassagne su Sunbeam. — 2. Seegrave durante il percorso. — Boillot fotografato subito dopo l'arrivo. — 3. Un rifornimento di Chassagne. — 4. Un box di rifornimento della benzina Lampo e gomme Good-Ycar — 5. Becquet su Peugeot 30 classificato. — 6. Boillot e Minoìa subito dopo la corsa (Fot. Strazza - Lastre Tensi, e prof, Gelfo - Lastre Agfa).

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Le ultime riunioni al Motovelodromo Milanese. — A sinistra : Bergamini. — A destra : Girardengo riceve il mazzo di fiori da Carapezzi. (Fot. Strazza - Lastre Tensi).

Lo sviluppo mondiale dell'Aviazione civile

Il primato spetta oggi alla Germania, che pos-siede una rete di linee regolarmente attivate per circa 6950 chilometri, facenti centro a Berlino od a qualche altro importante nodo commerciale : Amburgo, Brema, Magdeburgo.

La maggior parte dei servizi sono quotidiani, e si svolgono quasi tutti nell'ambito degli attuali confini tedeschi, salvo qualche punta in Olanda e Svizzera.

La Francia, invece, se viene al secondo posto, con una rete dello sviluppo di 5700 chilometri, vanta non solo delle linee interdipartimlentali, ma anche dei grandi servizi internazionali, che la met-tono in comunicazione diretta sia col Belgio e l'In-ghilterra, sia con la Ceco-Slovacchia e la Polonia, sia con l 'Africa Settentrionale (Tangeri, Rabat, Casa-Bianca).

Inoltre, nella Guiana Francese, una linea di quasi QOO chilometri allaccia Cajenna a S. Laurent du M,aroni e si spinge a s.ud fino all'Inni.

La rete coloniale è però in via di' prendere un assai più grande sviluppo, specialmlente per le co-municazioni nell 'Africa Settentrionale. ; mentre per la rete internazionale si prepara il prolungamento dell'attuale Parigi-Praga-Varsavia a Costantino-poli, per Bucarest, a tacere di alti e minori inno-vazioni.

Il piccolo Belgio per conto suo esercisce 2875 chilometri di linee aeree, ripartiti in due servizi europei (per Parigi e per Londra) e in un servizio coloniale che segue il corso del Congo da Kinchasa a Stanlejville.

L'Olanda ne hai per 2100 chilometri; per 1260 la Svezia; e finalmente l'Inghilterra non può mettere in campo che una linea fissa, Londra-Parigi, e ima linea regolare Londra-Birmingham. Gli altri Paesi europei nulla.

Fuori d'Europa, in Cina funzionano due linee Postali, la Pechino - Tien-Tsin e la Pechino -Shangai, di 1250 chilometri complessivi.

Negli Stati Uniti, una flottiglia di 1000 appa-recchi assicura diversi servizi commerciali e po-sali fra i quali i più importanti sono fra New-York e Washington e fra New-York e San Fran-

cisco. Le 88 Comlpagnie aeree nord-americane hanno già percorso 6 milioni di miglia e traspor-tato 225 mila passeggeri.

L'Inghilterra prepara una linea transatlantica, alla cui realizzazione molto gioverà la recente con-ferenza di Bonimii; la Francia pensa a congiun-gere Dakar a Pernambuco; la Germania vuole isti-tuire la Berlino-Londrà e. la Amburgo-Belgrado; la Spagna studia persino un servizio di dirigibili con l'America del Sud, che richiama singolarmente un progetto analogo lanciato ora è poco in Ger-

L'ultima riunione al Velodromo Sempione. — Arduino il vincitore del match di inseguimento per il bracciale Tullio Morgagni.

(Fot. Strazza - Lastre Tensi).

mania. Infine., nell 'Africa Inglese è in prepara- 1 zione la Transafricana aerea (il sogno di Cecil j Rhodes è per essere superato dalla realtà), che per | mezzo di 24 aeroscali dovrà congiungere il Capo al Cairo.

Ebbene, in tutto questo fervore di attività e di iniziativa l 'Italia è assente. Nella carta di navi-gazione aerea mondiale, al posto della Penisola | bisognerà scrivere, come sulle terre incognite negli I antichi atlanti, hic sunt leones.

Ma alla prossima accademia risentiremo parlare dell 'Ala latina, destinata ad essere la dominatrice dei cieli...

Ing. Fossati.

Attorno allo Sport

In onore ài Rimo Bartolomeo Per iniziativa di un Comitato presieduto dal

geom. Borgogna e composto dai signori Cerutti, Pochettino, Garetta, Sereno e Lardone, vi furono domenica 26 u. s. a Virlè Piemonte grandiosi fe-steggiamenti in onore del forte corridore Aimo Bartolomeo.

All'entrata del paese l'Aimo, che giunse da To-rino accompagnato da numerosi ammiratori ed amiici, venne ricevuto da! Sindaco signor Pochet-tino e dall'avv. Leone Levi, presidente dell'Unione Sportiva (( La Piemonte », di cui Aimo è campione sociale.

Preceduto dalla musica, l'imponente corteo si recò all'Albergo della Posta, ove venne offerto un vermouth d'onore.

Seguì un banchetto, al termine del quale parlò, applauditissimo, l 'avv. Levi, portando al festeg-giato ed al Comune di Virle, nel nome degli spor-tivi torinesi, ogni più ampia lode per l'incremento dato nel dopo-guerra all'educazione metodica della gioventù. Parlarono in seguito, applauditissimi, l 'avv. Corradjni, per la Gazzetta, dello Sport, ed il noto sportman Carlo Rosso.

La lieta festa ebbe un epilogo nel prossimo Vi-gerne, dove ai forestieri vennero offerti sontuosi rinfreschi.

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ti nurwn r a nn• del Governo è uno sDortsman completo. — Automobilista, aviatore, è pure torte scnermitore. l.a iotograna ;queuo u. u ^ i » , tv* rà^presenm ^ u r u ) de?suoTassalti di a^lenamento che fa precedere ogni manine all'inizio degli affari di Stato (Fot. D. Biond. - Lastre Gevaert).

Ministero Sportivo E ' con profonda soddisfazione che, volgendo

il pensiero ai tempi passati, noi riandiamo sull'o-pera non del tutto infeconda, che stiamo dando da- oltre cinque lustri a l la causa dello Sport.

Chi venticinque anni or sono avesse osato di manifestare il desiderio che al la causa sportiva 'dedicasse l 'opera propria un pubblico funzionano od un uomo politico, avrebbe per lo meno corso l 'a lea di essere giudicato uomo poco seno, se non addirittura un visionario.

Al lora essere sportivo era sinonimo di leggero e sfaccendato : le cronache sportive nei giornali po-litici, introdotte da Gustavo Verona, formavano una rubrica dedicata ad un numero ristrettissimo di appassionati, mentre la grandissima maggio-ranza di lettori badava a tale rubrica come ad uno spazio che le era sottratto, come a carta, composi-zione ed inchiostro rubati a notizie ben altrimenti interessanti.

Dire che un uomo era sportivo, era sinonimo di istrione, e . non pochi dei nostri attuali uomini rappresentativi del campo sportivo ebbero a subire lotte nè faci l i , nè superficiali, da parte di chi non voleva riconoscere la grande funzione che lo sport ha nella moderna concezione di una grande

Oggi, col mutar dei tempi, son mutate anche le idep... Sportivo oggi è sinonimo di uomo ordinato, disciplinato, capace di affrontare cortesi, tenzoni fisiche, senza lasciarsi trasportar dalla passione; di uomo che comprende quale e quanta differenza passi f ra la emulazione e la inimicizia, cosicché al termine di una gara il vincitore possa e debba ricevere l 'omaggio del concorrente, che per primo riconosce il valore dell 'avversario.

Esserd sportivi oggi significa occuparsi con pa-terno amore di quella gioventù da tanti anni mi-sconosciuta, di quella gioventù che ha saputo al momento opportuno fare offerta di tutta sè stessa alla idea nazionale, offrendosi come olocausto sul-l 'altare della Patria.

Quando ai confini incombeva la minaccia ne-mica, quando il sacro suolo della Patria era cal-pestato dal barbaro piede teutonico ed orientale, i vecchi... parlavano ; ma fortunatamente la nostra bella gioventù operava...

L a guerra ha valorizzato la energia del gio vane : essa ha dimostrato che, sapientemente di-retta, sorretta, consigliata e disciplinata, la gio-ventù d 'Ital ia non è seconda a nessun'altra nel fare il proprio dovere.

A questa gioventù, oggi che siamo in pace, e doveroso il pensare.

Benito Mussolini, il duce dei giovani, l 'incan-tatore della nostra più bella gioventù, dichiarava giorni sono : « Che il nuovo Ministero d ' I ta l ia era tutto sportivo ».

Quale distanza, quale cammino è stato percorso .dallo sport da venticinque anni a questa parte !

Un capo di Governo non si perita di guardar con occhio benigno alle giovani baldanzose squa-dre degli sportivi italiani.

Non solo, ma egli , quasi a vanto, invoca l a sua qualità di uomo di sport, facendoci tornare alla memoria che vice ministro degli interni è Finzi, il novello centauro, che sul caval lo d'acciaio af-frontò anche recentemente lunghe e perigliose gare.. .

Ma il rilievo di Benito Mussolini è e deve rap-presentare per gli. sportivi d ' I ta l ia un programma preciso e conciso, enunziato da un uomo di azione, quale è il nuovo Presidente del Consiglio dei Mi-nistri.

Se il Ministero è tutto sportivo, esso deve co-noscere i maggiori problemi che si agitano attual-mente nelle varie branche dello sport.

Principale preoccupazione ministeriale deve es-sere quella dell'incremento dell'educazione fisica della gioventù, di quella gioventù a l la quale Be-nito Mussolini chiede forza fisica e morale per l 'adempimento di un programma di risurrezione politica e morale della Patria nostra.

Attendia'mo con animo tranquillo il nuovo Mi-nistero a l la prova dei fatti. Non è possibile, non è logicamente probabile -che il fascismo dimentichi le necessità fisiche della gioventù, poiché esso è retto da un giovane, poiché giovane è lo stesso partito, poiché dei bisogni della gioventù risentono gli stessi giovani dirigenti.

E noi, che pur siamo alieni dal f a r della poli-tica nel campo sportivo, non possiamo che ralle-grarci dell 'avvento al potere di Benito Mussolini,

che esordisce, con atti di coraggiosa forza, che non si perita di assumere apertamente di fronte a l la Nazione la . posizione, di un uomo che conosce la funzione altamente educativa dello sport, e che per conseguenza lo incoraggia, lo protegge e lo sostiene.

Elle Elle.

Nuovi r e c o r d s Il conte Zborowsky con una vettura Bàl lot ài

8 cilindri ha. battuto il record del mondo delle io miglia, percorrendole in 5 '4g" , cioè ad una velo-cità di 186,450 km. all 'ora.

I l conte Zborowsky ha pure battuto il record del mezzo miglio, del chilometro, del miglio, delle due miglia e delle cinque miglia.

Sull 'autodromo di Brooklands i motociclisti Ma-thers e Dicker hanno battuto, su motocicletta di 9 FIP., il record, del mondo delle sei ore, con una media di miglia 75,06 al l 'ora, delle 500 miglia , con una media di 74,oq6, e quello delle 700 migl ia con una media di 71,627.

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