RIVISTA SETTIMANALE

Un d e g n o emulo di Girardengo

L'italiano Lucotti, il quale da solo ha saputo vincere la coalizione del più forte gruppo degli stranieri nel Giro di Francia. • » — — — u— m» — — LV (Clichés eseguiti dalla Ditta Carlo Crespi, Via Canova, 22 - Torino). I

Amo XVIII - N. 31. TORINO, U Settembre 1919. C E N T E S I M I 1 5

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Le ascensioni quotidiane del Dirigibile F. 6 a Milano. ita per eseguire un volo sui laghi.

La navicella dei passeggeri con tutti i conforto (Fot. Strazza - lastre Cappelli).

I dirigibili ed i trasporti aerei Il dirigibile E 34 inglese ha a t t raversa to per

ben due volte l 'Atlantico. E ' questo il più grande risultato o t tennto dal l 'aeronautica.

I dirigibili saranno d 'ora innanzi messi in ser-vizio pubblico non solo per piccoli viaggi ma per traspòrti su lunghi percorsi. L ' I t a l i a non è oggi l 'ult ima in fa t to di aeronavi . At tua lmente a Milano, i visitatori dell 'Esposizione di Tal iedo possono faci lmente procurarsi il piacere di pro-vare le emozioni di un viaggio- in dirigibile in gita sui laghi a bordo del l 'aeronave del l 'Eserci to F 6.

Oggi che il più grande raid si è compiuto da un dirigibile, con la t raversa ta dell 'Atlantico, dob-biamo dire che questo r isul ta to rappresenta il frutto di s tudi ed esperienze di un decennio.

In meno di un ventennio quant i magnifici gio-cattoli ci ha donato il genio dei nostri ingegneri! — Così nel 1910 scriveva il collega Mario Mo-rasso. — Ci ha dato dei piroscafi che sembrano metropoli galleggianti, di cui t an to più vas ta è la capacità a l t re t tanto più immenso è il carico di infelicità e di disinganno che possono t rasportare , ci La dato dei t reni s tupendi che sembrano fa-Mosi appar tament i fuggent i a 100 chilometri al-1 ora, ci, ha dato la visione a t t raverso i corpi opachi, come se già non vedessimo a sufficienza attraverso a quelli t rasparent i , ci ha dato il tele-grafo senza fili, il fonografo che serba l ' invisibile onda sonora e rende perpetua la parola labile, il cinematografo che rende e terno l 'a t t imo che fug-gii cr ha dato in potere con le perfezionate mac-e l l i n e elettriche, il più miracoloso e misterioso o«i talismani, ci ha dato, con l 'automobile la li-bertà inebbriante sulla te r ra e ora con l 'aero-plano ci dà la conquista del l 'ar ia e la suprema-»el d e l V O l ° ' 6 c o 1 dirigibi l<> l a t r i o n f a l e apoteosi

t ^ r e n d e t e il poema più a rdente di immagina-im^6' Orlando furioso, il racconto più fanta-lagorico, Le mille e una notte, la profezia più

«turistica-ed ardi ta , quella del Wells, e queste ver© queste previsioni e intuizioni dei nostr i

poeti e narra tor i r imar ranno ancora al da'1 delle opere e delle macchine fabbricate

, n a s t r i ingegneri e inventori , era" ?. m . a . T h u l e , la suprema ve t t a di quello che tor' d mondo chimerico, aperto ai sogna-stai'. U ' ! ' c ' ' j u so agli uomini di buona volontà, è

j a v l t tor ioBamente conquistata in questi giorni, ad -l10 ° l i e da un secolo sembrava possibile g n ' ' g ?? domani, che era già en t ra to nella Gon-n e l l a . degli spiriti senza mai però en t rare

1 P r a t ica , la vicenda cha già aveva forni to

^ruucc/yinci,

c/>e tutti, p r e f e -

Lsùfocrrlc

f i g l i D I S I L V I O S a n t i n i - F L R ^ a k a )

innumerevol i a rgoment i a scrittori, a disegnatori, a caricaturisti , a speculatori, come se si t ra t tasse di qualcosa di già ot tenuto o per lo meno di im-mancabile ma che viceversa ad ogni giorno sem-brava sfuggirci di mano, la navigazione aerea, il viaggio nell 'ar ia a bordo di un aerostato dirigi-bile, invece del viaggio ter res t re o di quello ma-ri t t imo, è finalmente dal 25 giugno 1910 un fatto compiuto, un fa t to che ha l 'assoluta definitività di appar tenere ornai al passato, alla storia.

Quello che è s tato il 27 se t tembre 1825 in cui il pr imo treno con passeggeri corse su rotaie da Stockton a Darl ington, è il 25 giugno 1910, in cui la pr ima aeronave dirigibile ha effe t tuato con pas-seggeri a pagamento il primo viaggio aereo t ra Dusseldorf a Dor tmund .

Due date egualmente indimenticabil i , egual-mente belle!

La pr ima locomotiva in servizio pubblico era il Bochet (Razzo) e la guidò il suo inventore e co-

s t rut tore , Giorgio Stephenson, la p r ima aeronave in servizio pubblico è la Germania (Zeppelin j n. VII) e la ha guidata il suo stesso inventore e costruttore, il nobilissimo vecchio, generale Zeppelin.

L 'ae ronave Germania è un colosso, misura 148 metri di lunghezza per un d iametro di 14 \ metr i ed ha una capacità di 190.000 me. di gas. E ' un immenso cilindro rigido, median te una po-derosa a rmatura in al luminio, ed è te rmina to alle due es t remità da calotte coniche. Questa mole enonne sospinta da qua t t ro robust i motori a benzina può correre a una velocità da 50 a 55 chilometri all 'ora, ma può andare anche a 80-90 chilometri se il vento le è favorevole. Il dirigibile porta sotto al suo ventre una cabina in alluminio che rassomiglia es ter iormente a un carrozzone ferroviario senza ruo te ma che in te rnamente è elegantissima.

L 'aeronave ol tre a 10 uomini di equipaggio può t raspor tare circa 25 passeggeri .

Il suo primo viaggio si è effe t tuato nelle con-dizioni più felici. Il 25 mat t ina il d i re t tore Cols-mann invitò i passeggeri in numero di 20 a pren-dere posto nella cabina. Alle 8,20 l ' ingegnere capo, il valoroso Durr , diede il segnale della par-tenza e il dirigibile B 'innalzò maestosamente nel-l ' a r ia per dirigersi verso Bochum e Dor tmund . Malgrado il vento l 'aeronave giunse a Dor tmund alle 9,45, compì varie evoluzioni sulla cit tà, virò e si avviò verso Dusseldorf ove discese alle 11, avendo percorso quasi 200 chilometri in due ore *' e mezzo.

A B B O N A T E V I A L L A S T A M P A S P O R T I V A

A Londra. — E-Dirigìbile E 34 di ritorno dalla Traversata dell'Atlantico,

ElMlr

Gare di nuoto a Genova. — Le signorine concorrenti. (Fot. Guarneri - lastre Cappelli). Gare Naziona'i di nuoto. — Gara mutilati.

L ' o r a d e l n u o t o

L' I ta l ia è la regina delle acque. Chi più fortu-na ta di essa nei mari , nei fiumi, nei l agh i? E non fu questo il sogno di t u t t i gli it.aliaui? E non è il l iquido e lemento che ci fece grandi nel pas-sato e che ci dà speranza di vere grandezze nel pre=ente e per l ' avvenire? L ' i ta l iano può consi-derars i come un marinaio.

Egli ha nel l ' acqua il suo vero e perfe t to ele-mento, e come l 'uomo di montagna sarebbe rite-nu to per inet to qualora non sapesse a t t raversar la , a l t r e t t an to deve dirsi di ua i tal iano che nel li-quido elemento non sappia muoversi ed agire. Noi facemmo al t ra volta, anni addietro, su questa stessa rivista, una battaglia.. . di articoli per que-sto benede t to nooto che vorremmo — come al-lora dimostrammo, e come ora ci sembra inuti le di r ipe tere — obbligatorio come è obbligatorio l ' a l fabeto , perchè, a pa r t e i principii d ' ig iene che pur lo dovrebbero rendere tale, noi pens iamo che l 'uomo il quale non sapppia nuotare , dove t an t a acqua invade la terra , è come l 'uomo che non sappia camminare.

Va inol t re da sè l 'osservazione che, se un uomo sa nuotare , è padrone del l iquido e lemento ; egli acquisterà quel l 'amore ai viaggi d ' o l t r emare ; e di qui quella graduale conquista di un mondo che è vasto, che ha for tune ancora inesplorate , e che dovrà appar tenere ai popoli che sapranno conquistarselo con le opere di civiltà domani, co-me ieri a l t r i seppe conquistarlo con opere bel-liche.

Il nuo to non è uno sport , e noi, quando i go-verni e gli ent i cost i tui t i ci avranno dimostra to con le opere, con i fa t t i il loro vero e proficuo in teressamento ad esso, lo cancelleremo anche dalle tes ta te dei nostr i giornali, t an to promett ia-mo e manter remo. Il nuoto è l ' a l fabe to della forza, della salute e del l 'ut i l i tar ietà . L ' i t a l iano — per ora noi facciamo il Cicero prò domo sua — deve saper nuotare come sa camminare, perchè esso è un anfibio. Ha la te r ra , ma ha l 'acqua che è più immensa della te r ra , e la sua vita, come la sua fortuna, si svolge, e deve svolgersi , più ne l l ' e lemento liquido che in quello solido.

Noi vor remmo che a t r e o quat t ro anni i nostr i piccoli fossero messi nel l 'acqua a nuotare come si fa per i piccoli cani che in questo fa t to ci dànno lezione... appun to perchè nessuno ne dà a loro. Invece è avvenu to che l 'uomo ha acquistato per la sua pigrizia, o per a l t re cause che noi non abbiamo tempo a ricercare nei libri dei secoli scorsi, e che forse non t roveremmo nemmeno no-

tati, uno spavento del l 'e lemento liquido da far morire di vergogna anche quando gli si lanci l 'offesa di figlio d'un cane. Oh! no, i figli di cani nuotano senza maestr i , senza sa lvagente , senza preparazione !

Il nuotatore Bacigalupo che a Parigi ha confer-mato il suo grande valore sportivo.

L'offesa va ritorta, e con nostro grande dolori Rivolgiamoci anche questa volta alle nuove gens razioni, giacché le vecchie non vollero ascoltarli e diciamo loro che mostr ino ai bambini a camini ua re nel l 'acqua, come hanno mostrato loro a cani minare sulla terra, giacché l ' I ta l ia ha tant'acqu che deve essere a t t raversa ta da gente che ne u padrona, che ci si senta sicura, e non ci s'. sena sicuri nemmeno nel più bello e comodo t ran j t iantico quando si ha il t imore di cadere in ut qua come un sacco di sabbia o di ferri vecchi Non str ingiamo la conclusione perchè siamo j corto di argomenti , anzi, ci sentiremmo, se a fosse lecito, di cont inuare per ore ed ore a sere vere fino a far morire di vergogna tut t i quei pi dri che non fanno impara re a nuotare ai loro figli (e figlie, ben s'intende), e quei tìgli che hanm la possibilità (e chi non l 'ha? e dove manca? i quali difficoltà si oppongono oltre l ' innata pigri zia... o la vergognosa paura che non ha il cane? di apprendere il nuoto, e preferiscono invece i bigliardo ed i tarocchi o... le quaranta carte?

Non vogliamo far propaganda sportiva, vi ab bandoniamo anche t u t t e le gare ed i cimenti pii o meno invernal i , ma per amore di questa patri che ha t u t t a la sua for tuna nell 'acqua, noi desi deriamo, implor iamo che al nuoto si dia quell importanza che hanno le cose necessarie. E nieut altro! Siamo s ta t i facili, volgari.. . e pretisi coi| l ' a rgomento lo chiedeva.

R a f f a e l e Perrone.

V ^ R I E T ^ '

La pesca marittima in Italia coi mezzi meccanici.

Adesso che la guer ra ha avuto la sua M gloriosa e che una quant i tà d'i giovani sono re -nati , o s tanno per tornare al le loro case, occorfl non indugiare a pensare in quale modo migh'^ si possa e si debba valorizzare la ricchezza de nos t ra Nazione.

E ' ormai notorio che una delle ricchezze H J cipali di una Nazione è il mare ; quindi 1 ' t ! . nostra , che, da ta la' sua s t r u t t u r a di lunga P1

sola, è un Paese eminen temen te marittimo, | una estensione delle sue coste di circa Km- ' (alle quali ora si possono aggiungere altri h"!,

t l l( circa delle coste Dalmate , senza contare <1 delle Colonie) può t r a r r e dai suoi mari una >(

di ricchezza mediante la pesca fa t ta su %

Nelle asprissime corse in montagna si confermano le doti dei

C A R B U R A T O R I F E R O L D l C A R B U R A T O R I F E R O L D l - Direzione Ufficio Esperienze: Corso Regina Margherita, 4 - TORINO — Officine in BORGOSESIA

I S O T T A F R A S C H I N I M I L A N O V I A M O N T E R O S A , 7 9

••IIMIIII» I nini II I i l i»• • l l i l l l l——I—•L—

tempo, per potere raggiungere la zona di pesca dove poi non si può pescare in fondali superiori ai 50 metri ; perchè conseguentemente il pesca-tore è obbligato a limitare i suoi giorni di pesca per il tempo "cattivo non potendo la piccola im-barcazione uscire con mare grosso, e perchè spesse volte per il r i tardo dovuto al r ientro in porto è costretto a get tare via i pochi Kg. di pesce perchè guastatosi.

Rastellando di conseguenza sempre le stesse zone con Bcarso prodotto, invece di poter avere agio di praticare la pesca su vasta scala, in zone I lontane non mai rastellate e in fondali dai 200 j ai 300 metri, dove è ormai stato dimostrato che i pesci commestibili si mantengono in maggior copia.

Nelle altre Nazioni invece e più specialmente in Inghil terra dove si hanno sin da 10 anni a • questa parte oltre 2000 barche da pesca a motore, oltre ad una quant i tà considerevole di velieri, l 'organizzazione della pesca con mezzi meccanici è a un punto tale di perfezionamento che per- I met te ai numerosi Comitati di pesca, colà costi-tuiti, di fare concorrenza a chiunque altra Na-zione, tanto colla quantità di pesce cat turato quanto col prezzo di ben lunga inferiore praticato per il pesce venduto.

Infat t i da alcune statistiche compilate prima del cootlitto mondiale si rileva chiaramente la dimostrazione di cui sopra : a parità di numero j di pescatori (120 mila) inglesi, francesi e italiani, i primi cioè gl'inglesi produssero una pesca annua del valore complessivo di circa 300 milioni, quan-tur que il prodotto fosse stato venduto a soli 28 j centesimi al Kg. ; i secondi, cioè i francesi, pro-dussero un valore annuo di circa 130 milioni quantunque il prodotto venisse venduto a 37 cen- | tesimi al Kg., e infine noi italiani producemmo solo in un anno 28 milioni quantunque il pesce j fosse stato venduto in media dai 65 ai 70 cente- j sinii al Kg.

Da ciò la necessità di pensare seriamente al miglioramento economico deila Nazione, il che può farsi venendo contemporaneamente iu aiuto alla famiglia del pescatore; di questo lavoratore del mare che le organizzazioni operaie hanno j sempre trascurato e dimenticato.

cala, con piroscafi o con grosse barche munite motori ausiliari alla vela, centuplicando la

attura del pesce, avviandolo così a bassissimo rezzo e più igienicamente conservato, miglio-amlo di conseguenza anche il tenore di vita dei lescatori, e procurando così a buonissimo mor-ato il cibo abbondante, sano e nutr iente come è | pesce, a benefizio di tut t i quanti , specialmente n Italia, dove la carne h a un prezzo quasi sba-orditivo.

E a valutare quale possa essere questo aumento >asta pensare che in Italia, prima della guerra, raevano la loro vita dalla pesca in mare circa 20 mila pescatori con 30 mila barche da pesca di piccolo tonnellaggio, pescando ogni anno una [nantità di pesce venduto per un valore appros-imativo di 28 milioni, al presto medio di circa 0 centesimi per Kg. Ben poca cosa, irrisoria addiri t tura, se si t iene

unto che in Italia si consuma annualmente tanto pesce per un valore approssima ivo di 125 milioni li lire, dei quali ben 97 milioni escono dall ' I tal ia per andare a rimpinzare i pescatori esteri, i quali più accorti, più progrediti e bene organizzati, vendo industrializzata la pesca, rendendola mec-:anica e abolendo quasi totalmente la vela, vivono :on tutti i loro agi avendo dai maggiori guadagni

Gara di nuoto a Genova. — Gara signorine, m. 100, 1' Mnragliano Maria, 2a Ver.carelli Maria, 3" Stro-

scia Lucia. (Fot. Guarneri - lastre Cappelli'.

una vita più comoda e più salubre, pur restando margine per distribuire lauti guadagni agli azio-nisti di quelle Società industriali di pesca.

La ragione della differenza sta in ciò: perchè in Italia si pesca tut tora con metodi e mezzi an-cora primitivi, con piccole barche a vela, che soggette ai capricci dei venti, fanno perdere molto

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l e n u m a m

In teoria s a rebbe consigl iabi le che t u t t i i pe-ccatori i tal iani , si r iunissero in Coopera t ive locali

•ioè sorgesse u n a Coopera t iva in ogni luogo di radunata di pescatori , o poco lungi) ind i pe r ogni Regione t u t t e ques te Cooperat ive si r iunissero in fascio o Consorzio (Consorzio regionale delle Ooo-«erative dei pescatori) e magar i addivenissero in Seguito alla Cost i tuzione di un E n t e s u p r e m o che riunisse le r app re sen t anze di t u t t i ques t i Consorzi Regionali (Federazione dei Consoni regionali delle Cooperative pescatori) pe r potere , mercè ta le or-ganizzazione, add iven i r e con la rghe sovvenzioni e con al tr i a iu t i del Governo al la Costruzione di flottiglie di ba rche pescarecce a motore e potet-e s i eserci tare la pesca su vas t a scala. Ma, in pratica, dobbiamo oggi r iconoscere p u r t r o p p o che nientre da una p a r t e ta le v a s t a e complesssa or-ganizzazione n o n è a t t u a b i l e con una cer ta faci-lità e b rev i tà di t empo (come oggi il caso lo esi-gerebbe per il benessere del paese), da to anche che l 'operaio pescatore non è ancora m a t u r o per potere gest i re e r ende re reddi t iz ia una g rande azienda, da l l ' a l t r a il Governo non si t r ove rebbe forse oggi in grado, per le esigenze del Bilancio, ili potere sovvenzionare colle for t i somme neces-sarie queste cos t i tuende Cooperat ive dei Pesca tor i e contr ibuire eff icacemente a p rocura re loro i mezzi ada t t i per una pesca in g r ande sti le e per costruire le occorrent i ed ind ispensabi l i f lott iglie di barche a motore .

Tenendo qu ind i in g r ande considerazione l 'ele-mento t empo che deve oggi essere par t icolar-mente apprezzato , ed essendo p ra t i camen te cer to che lo Stato non sarebbe in grado di me t t e r e sollecitamente le Cooperat ive pescator i al pun to di funzionare come sarebbe desiderabi le , noi fac-ciamo caldo appel lo a t u t t i i coraggiosi indus t r ia l i d'Italia, ai qual i s ta a cuore il benessere di t u t t a la nazione, pe rchè colla loro benefica in iz ia t iva , colla loro p ra t i c i t à di in ten t i , col loro in teressa-mento per t u t t o quan to r i f le t te il mig l ioramento economico del la nazione, concor rano a far cosa che è ad un t e m p o u n ' o p e r a b u o n a e una fon te di benessere per essi e per l ' i n te ro Paese .

Gli indus t r ia l i e i capi ta l is t i d ' I t a l i a (par l iamo a coloro che mer i t ano v e r a m e n t e quest i nomi e che hanno cioè in te l le t to , cuore, un i t i a r agguar -devoli forze organizzatr ic i ed economiche), si af-frettino a cos t i tu i re delle società per l ' i n d u s t r i a della pesca con mezzi meccanici , s f r u t t a n d o t u t t i i ritrovati del la tecnica moderna . Riso lveranno cosi un complesso economico, sc iogl ieranno ancor più l ' I tal ia da l l a sudd i tanza es te ra , e in pari t empo porteranno un vero a iu to al la misera classe dei pescatori, in modo che essi r i t r aggano dal la indù-stria delta pesca un più a d e g u a t o guadagno , so t to l 'aspetto del maggior prodot to o t t enu to col min imo sforzo.

Per faci l i tare ta le soluzione sa rebbe des iderabi le ed utile che le a t tua l i i ndus t r i e di b a r c h e da pesca, di motor i mar in i e di a t t rezzi da pesca si accordassero sub i to f ra di loro e concre tassero là sollecita cost ruzione di un t ipo di barca a motore modello, per po te re d imos t r a r e p ra t i camente , me-diante una efficace p ropaganda al la quale d o v r e b b e concorrere l ' i n t e r e s s a m e n t o del Governo, degli industriali, del le Camere di Commercio del le c i t tà marittime e di una r app re sen t anza della classe dei pescatori, anche a chi non volesse convincers i , quanto può essere uti le e reddi t iz ia la pesca in alto mare f a t t a coi mezzi modern i .

Solo in q u e s t a maniera e colla b u o n a volontà di quanti v o r r a n n o p rende re a cuore il p roge t to ,

potrà, convincendo a n c h e gli scett ici , o t t e n e r e che in I ta l ia sorgano mol te società indus t r i a l i per la pesca m a r i t t i m a coi mezzi meccanici , costi-tuendo flottiglie di ba rche d a pesca con moto re , eoi relativi r e f r ige ran t i per la buona conserva-zione del pesce, in modo da po te r mol t ip l icare i prodotti del la pesca, r ibassandone di conseguenza enormemente il prezzo di costo e ponendo ques to sanissimo a l imen to alla p o r t a t a di t u t t i .

Abbiamo accenna to a l l ' i n t e r e s s a m e n t o del Go-\ e r Q ? ' Perchè ad esso deve s t a r e molto a cuore che in I ta l ia ci si avvìi a l p iù pres to sul la s t r a d a in cui t u t t e le a l t r e nazioni l ' h a n n o p r e c e d u t a e quindi non può e non deve d imen t i ca r e che l ' a t -tuale flotta pescareccia è a n t i q u a t a e di ben lunga à"11 o r e b i sogn i ; che i s is temi di conservazione

.Pesce t a n t o a bo rdo q u a n t o a t e r ra , sono M di r i t tura i n f a n t i l i ; che la misera classe dei Pescatori ha anch ' e s sa il d i r i t t o di essere risol-levata dal le a t t ua l i t r i s t i condizioni in cui si r o y a . E poiché il Governo già da t e m p o accan-a n o delle s o m m e di d a n a r o per p r emi , suss idi , concessioni, ecc. (vedi Decre to -Legge 29 apr i le

1 7 j n. t>98 « P r o v v e d i m e n t i per f avor i r e la in-

dus t r i a della pesca e del la acquico l tu ra ») si prov-veda subi to ad a u m e n t a r e i fondi s tanzia t i del Decre to-Legge su accenna to (voti f a t t i anche dal le sezioni X I V — Produz ion i Indus t r i a l i — e X I X — Marina Mercant i le e I n d u s t r i e Naval i — facent i pa r t e della Commissione per il dopo guer ra , nel le adunanze del 22, 24 e 25 n o v e m b r e 1918) per pro-teggere e coad iuvare nel per iodo iniziale, con metodo v e r a m e n t e efficace, un indus t r i a che si t r a s fo rma e si r innuova e per fac i l i ta re il compi to e incoraggiare quegli indus t r ia l i che r i sponde-r anno a l l ' appel lo loro r ivol to e che i m p i e g h e r a n n o i loro capitali e le loro energie , al la cost i tuzione di Società Indus t r i a l i pe r la Pesca .

E così t u t t i av ranno concorso a compiere opera mer i to r ia verso una benemer i t a classe opéra ia e av ranno se r i amen te giovato anche agli in teress i del Paese t u t t o .

Questo a iu to e ques te protezioni da p a r t e dello S ta to p e r m e t t e r a n n o pure , che a tu t e l a del la classe dei pescator i , non si t ra lasci perchè sia

L p gare di nuoto nel Naviglio grande a 'Milano. Il vincitore dei 1000 metri, Bossi

p r o v v e d u t o con apposi ta disposizione d i legge, d a pa r t e degli indus t r ia l i , al vero benesse re dei pe-scatori , con spe'ciali con t r a t t i di lavoro che d iano ad essi il d i r i t t o anche ad una e v e n t u a l e cointe-ressenza sul p rodo t to ; che ass icur ino a d essi u n lavoro u m a n o e r ag ionevo lmen te r e t r i b u i t o ; che e s t e n d a n o ad essi l ' a ss icuraz ione sugli i n fo r tun i , la Cassa pens ion i e q u a n t ' a l t r o oggi è r ichies to pe r t u t t e le a l t r e classi di lavora tor i . Quest i con-t r a t t i p o t r a n n o avere anche lo specia le control lo del le Coopera t ive dei pesca tor i .

C o n c l u d i a m o : Non si t r a t t a di fa re de l la teor ia o di r e s t a r e nel campo del le i po t e s i ; qui sono i f a t t i che pa r l ano : I pesca tor i del Nord di E u r o p a h a n n o quad rup l i ca to e ses tup l ica to il p rodo t to de l le loro fa t iche , decup l i candone il guadagno e mig l io rando le loro condizioni ig ieniche e di benessere , con t r i buendo ad un t e m p o al benesse re del la vi ta di t u t t i ; gli i ta l iani non manch ino al-l 'appel lo, e il capi ta le affluisca a n c h e da noi per l ' i n d u s t r i a del la pesca con mezzi meccanici , e la n u o v a I t a l i a a v r à fa t to un a l t ro passo, e notevole , verso u n a s se t to migliore del la sua v i ta i ndus t r i a l e , e verso l ' e f fe t t ivo mig l io ramento del la densa po-polazione del le nos t re coste, di ques te popolazioni di l avora tor i del mare , sui qual i la P a t r i a deve e p u ò fa re così sicuro a s s e g n a m e n t o per un mi-gliore avven i r e .

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Si riapre la caccia jo ^armis t iz io p rovv i so r i amen te composto ,

q un 'altra vo l ta ad a p e r t a gue r ra , ecco le f u -riallacciarsi con la memor ia del ie u l t ime

n e 6 e di marzo, ecco un pr incipio di vi ta nuova ' on le sue seducen t i a t t r a t t i ve , infuoca, inco-'i-, s ' insinua ne l l ' an imo nos t ro e pare che ti Iir'ri a l l 'orecchio: « S u via, r i corda t i che sei iatore »• L u n g i da noi ogni mal inconia e svo-ezza, r ip rendiamo con l ' u sa t a pass ione la v i ta nlice e modesta da qualche mese abbando-

e nella sol i tudine del la caccia ammir i l ' an i -nostro e r imanga sedo t to dai bei campi la rghi inerti; dalle o n d u l a t e e fer t i l i colline, dal fre-nigiadoso di un boscb dove agl i amor i p r ima-li di due usignoli fi cero forse eco gli amor i centi di due pastorel l i . R i to rna il bel t e m p o cacciatore. Egli a m a e spera , r ide e suda, i l'alita e la f resca a u r e t t a m a t t u t i n a che lo ,rono in campagna , ama il sole a rden te , in-ato che p iomba sul suo capo a mezzogiorno,

le maggesi fort i , faticose, a m a le s toppie he riarse, a m a sop ra tu t t o il fuci le gelosa-te tenuto nella sua custodia in t empo di pace, il cane fedele che lo incoraggia di f r o n t e fatiche, che pa r t ec ipa alle sue gioie e che gli

;nra le emozionant i soddisfazioni, cacciatore spera . Non i m p o r t a se le fa t i che na giornata i n t e r a s iano s ta te sc inpate , n o n orla se dopo ave r cammina to e suda to il car-e è ancor v u o t o ; il cacciatore spera , spera giorno dopo, e se ques to è la r iproduzione giorno an teceden te si spera ne l dì v e n t u r o : alla fine di ogni g iorna ta i n f ru t t uosa , ricor-

do a casa t u t t e le speranze sono r ipos te nel ani. .. si cacciatore ride. Con il giorno del la r iaper-della caccia, cessa al cacciatore ogni cura , pensiero, ogni preoccupazione . Il vol to i lare,

«scienza calma, t ranqui l l a , il cuore gonfio per tossirne gioie ed emozioni, in que i m o m e n t i odia, non ha an t ipa t i e , d iment ica perf ino le e ed è p ron to a p e r d o n a r e anche colili ohe

giorno seppe v i l m e n t e ca lunn ia r lo o t rad i r lo , uesta allegrezza d i cai uno n o n sa dars i ra-e, questa al legrezza la p rova il cacciatore che «plica e la m a n i f e s t a agli amic i con il suo iso che gli sfiora le l abbra , con le sue pa ro le insive, amorevol i . cacciatore s u d a . Sembra che al la fine del di-

0 della caccia, cor ra una sfida t r a cacciatori lvaggina, e, m e n t r e ques ta v a n t a la sua agi-e la sua accortezza, quas i i r r idendo ironica-te il cacciatore, ques t i ripone ogni fiducia nel bracco, nel p iombo micidiale , nel la sua m a n o

sta, nel polso fe rmo, nel l 'occhio sicuro. L a da è data e la sf ida acce t ta ta . P e r l ' a r i a li-

vanno volando gli uccelli e se s fuggono dal ubo di un cacciatore che ad i r a to impreca e dote il suo cane u n po ' t r o p p o sfur ia to , pas-o a tiro di un ins id ia tore che t ronca i s tan ta -mente nna v i ta p r i m a r icolma di l iber tà m i -sta. le astuzie raff inate , le as tuzie ingegnose del la

e, presto o t a rd i s a r anno scoper te , e se si

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« un futuro vincitore di Gare perchè usa il Cacao Talmone ».

salva in p i anura l ' a t t e n d e la m o r t e in mon tagna , dove dopo un paz ien te e faticoso lavoro dei cani e del cacciatore v iene r in t racc ia ta e scovata forse ne l m o m e n t o più vo lu t tuoso del suo riposo. Ai sudor i di una g io rna ta in te ra fa segu i to un poe-tico r i torno a casa, m e n t r e il sole m o r e n t e bacia le c res te dei mont i e va, per d i r 6on D a n t e :

A gente che di là forse l'aspetta. Pochi moment i ancora e la n o t t e cupa involge

t u t t o nel la sua ombra mis ter iosa , segui ta dal re-ligioso silenzio campes t r e non i n t e r r o t t o se non dai l a t ra t i e da l l ' abba ia r furioso dei cani in quel m o m e n t o pieno di gradevole mest iz ia , il caccia-to re che dal la via mira la bellezza del cielo stel-la to è assal i to d ' n n t r a t t o da ùn n u m e r o s termi-na to di pensier i e la sua niente e il cuore fissi in essi s en te e p i o v a le delizie di u n amore forte, nobi le , quel le delizie che i n t i m a m e n t e può pro-va re un affe t tuoso p a d r e al m o m e n t o del l 'Arrivo in casa. E ques te gioie famil iar i avvengono uel-in t imi t à del la casa domest ica dopo il r i to rno da l la caccia, t r a il bacio seducen te di u n a sposa adora ta , t ra le carezze infant i l i dei t ener i bam-bini .

E nei campi sol i tar i il cacciatore sen te l ' amore con t u t t e le sue a t t r a t t i ve , con t u t t e le s u e spe-ranze ; e l ' a l t a e nobi le poesia gli s cende in fondo a l l ' an imo. Venga d u n q u e il bel t empo del la cac-c ia ; veni te o bei g iorni di spens ie ra ta a l legr ia , ven i t e e traeteci fuor i a l l ' a r ia p u r a dal la mono-tona e in fe t t a c i t t à ; inf iammatec i di quel fuoco sacro che possederono un di i padr i nos t r i e ren-deteci degni di essi . Veni te , io vi benedico. E benedico la n a t u r a che seppe concedermi nna tal pass ione ; benedico la caccia come ar te , non come s e n t i m e n t o d i d is t ruzione, benedico t u t t i i miei amici e colleghi p u r c h é scrupolosi ed onest i ; be-nedico voi, o Fidi , o Arni, o P o che con t an to a f fe t to ci segui te coraggiosamente nel le nos t re imprese , e da u l t imo siate benede t t e anche voi, povere best iol ine, che noi ucc id iamo senza pietà e pe rdona tec i ; pensa t e che non è an imo ca t t ivo il nost ro , non sp i r i to di vandal i smo, non senti-m e n t o di d is t ruzione, ma amore del bel lo, del buono , amore d e l l ' a r t e .

Giuseppe Curzi.

Per le Olimpiadi del '20

Si l avora? Sper iamo, ma sa rebbe anche il caso di m o s t r a r e al pubbl ico q u a n t o e qua le lavoro si s ta compiendo e si ha l ' in tenz ione di compiere , g iacché il t e m p o vola, e quel lo che si può far oggi è t u t t o p e r d u t o se lo si r i m a n d a a domani , g iacché d o m a n i BÌ p u ò e si deve fa r a l t ro che per la s tessa ragione n o n si deve e non si può r iman-d a r e a posdomani .

I l Governo, ce lo a u g u r i a m o e ne s iamo anzi s icar i , concederà fondi in manie ra adegua t a , ma m e n t r e ques t i a r r i v a n o il Comita to ol impionico ha molto, mol t i ss imo da p repa ra re . P r i m a di ogni a l t ro , i campioni . Non a t t e n d e r e m o c e r t a m e n t e l ' u l t i m a ora, l ' u l t imo mese p u r che sia perchè ques t a l i s ta si comple t i e si mos t r i a noi come d e g n a r a p p r e s e n t a n t e di una nazione che ormai deve sape r figurare in questa mos t ra di pace, come già fece in gue r r a . Le Società s t anno , a q u a n t o ci si dice, lavorando. Chi a l ia sordina, chi più r u m o r o s a m e n t e , un lavoro lo s t a n n o t u t t i ef-f e t t u a n d o , m a è un buon lavoro quel lo che ognu-no compie per conto propr io , senza un ord ine , senza u n a gnida , senza quel la d iv is ione che è ne-cessar ia perchè esso lavoro sia proficuo, sia vera-m e n t e u t i l e al la b i sogna?

Perc iò noi v o r r e m m o che nna s u p r e m a dire-zione di t u t t o ques to lavoro p r e p a r a t o r i o fosse i s t i tu i ta , pe rchè se è vero e pro fondo il de t t o la-t ino vis unita fortior, mai come in ques to fa t to

è il caso di appl icar lo. E l 'appl icazione da p a r t e del Comita to ol impionico non ci s e m b r a m a t e r i a molto difficile o imbrogl ia ta , giacché lo spor t è ormai anche in I ta l ia una organizzazione che pos-s iamo dire pe r fe t t a , se non si vor rà p r e t e n d e r e l ' ideale della perfezione, cosa ques t a che s a r ebbe t roppo. . . ideale. Coordinare t u t t i ques t i e lement i , q u a n d o se li ha t u t t i a por ta ta di mano , n o n ci s embra cosa difficile, ma bisogna far lo in t empo , b isogna non lasciarsi p r e n d e r e da quel la m a l a t t i a che è un po ' t roppo i ta l iana (molti dicono che è il nos t ro cl ima caldo e delizioso che soven te ci impedisce questa con t inu i t à di lavoro, m e n t r e d ' a l t r a pa r t e r ipa r i amo a ques to con la svel tezza del l ' in te l l igenza che spesso ci fa compiere in un giorno ciò che ad a l t r i cos terebbe un mese d i fa-tica) e che si può ch iamare col verbo rimettere a miglior tempo, onde è r imas to t u t t o per noi l ' am-m o n i m e n t o del chi ha tempo non aspetti tempo. Non rinviamo, per ca r i t à di pa t r ia , e diamoci da

fa re con zelo r i nnova to dal le u l t ime nos t r e for-tune , e con qnel la sol lec i tudine che il p r o b l e m a richiede.

Prob lema, r ipe t i amo, che a noi s e m b r a di fa-ci l issima soluzione pe rchè a b b i a m o i da t i pre-cisi che ad essa soluzione p i a n a m e n t e ci condu-cono.

A b b a n d o n i a m o un po' i vecchi cr i ter i e rivol-giamoci verso quei pun t i dove sapp iamo di po te r t r ova re quel le ene rg ie sopite, ina t tese , nascos te .

Noi conosciamo giovani che po t rebbero figurare t r a i campioni migliori , vo r r emmo dire anche in-vincibi l i , ma chi li sprona a farsi avan t i , a fars i conoscere, a farsi app rezza l e? D o b b i a m o forse p resen ta rc i a q u e s t a nuova g r a n d e ga ra mond ia l e di c ivi l tà con e l emen t i già s f r u t t a t i e che ancora u n a vol ta lascerebbero il nos t ro nome f r a le na-zioni di minore impor t anza? D o b b i a m o anco ra una vol ta fe rmarc i nel la scqlta a pochi nomi , senza cercare , senza minuz iosamen te r o v i s t a r e — ci si passi il t e r m i n e che p u r ni piace di adope-r a r e nel l 'occasione — t ra gli e l emen t i poco not i , pe rchè mancò ad essi il mezzo di u n a maggiore no to r i e t à? Ecco dove deve a p p a r i r e « la nobili-tade » del Comi ta to o l impionico : ti ova re il mezzo per o t t ene re una maggiore e migl ior copia di campioni , e con essa p re sen ta r s i aggue r r i t a , si-cura alla g r a n d e ga ra in te rnaz iona le .

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Girardengo dopo la vittoria di Pelissier al Velo-dromo milanese. (Fot. Strazza - lastre 'Cappelli).

1 Circuito aviatorio e la Targa Florio -P e r lo sport del Mezzogiorno - La fede e l'entusiasmo di un uomo e di u n popolo - Florio ed i suoi amici.

Dovremmo r i a n d a r e con i nos t r i r icordi a quegl i noi di g rande en tus i a smo che ci pa r lano di Brer eia, di Coppe d 'Oro , di Esposizioni a Milano, a forino, a Par ig i , di T a r g h e Flor io , di Bologna, ua la nostra s tor ia , quel la del lo spor t è t u t t a là, lei nostri giornal i , i l lus t ra ta , commenta t a , anche liticata se vogliamo, m a s tor ia di g randezza ve ra

> propria, o t t e n u t a a t t r ave r so sacrifici, a t t r a v e r s o enacia di nomini , pe r fez ionamento di organizza-iorii, spirito p r o f o n d o e profe t ico di quel lo che ivrebbe dovuto o t t eners i e si è o t t enu to . — In inesta s tor ia a b b i a m o dei nomi . Quest i nomi ono moltissimi, e si d i spe rdono negli avven i -menti molteplici, e snsseguent i s i a b rev i d i s t anze per quanto riguarda lo sport nel se t t en t r ione ; sono pochissimi, e si r i cordano fac i lmente , nei r i gua rd i dello sport del mezzogiorno, reg ione nel la qua le oon ha ancora r agg iun to il suo pieno, vero e ra-gionevole svi luppo lo spor t . T r a ques t i pochi nomi ih nomini che t u t t o a n n o f a t t oe d a t o per f a r s i che lo "port avesse de l le g rand i mani fes taz ion i ne l la re-Rione nativa, r i fu lge per le opere , per la t enac ia , Per 1 entusiasmo, per la b u o n a volontà, p e r lo -pirito m o d e r n a m e n t e organizzatore , quello di Vin-cenzo Florio.

Chi di noi — vecchi sc r i t to runcol i spor t iv i — |on tia dovuto d e g n a m e n t e t e s se rne le lodi e pre-s t a r l o ai p ropr i i le t tor i nel la completezza del la "a simpatica figura m o d e r n a m e n t e fa t t r i ce di T>ere di vero progresso, di sana civi l tà? Egl i è 5~:° ® l ' an ima del lo spor t in Sicilia,' m a in

111 1 Italia il sno nome è noto , pe rchè dove non organizzato d i r e t t a m e n t e , h a pa r t ec ipa to con

^persona , con la borsa, con la volontà, con il „ '®e' Lodarlo oggi , quando r i p r e n d e a da rc i or-R izzazioni nuove , f acendo r i v i v e r e di nuova e iont'i secchie , s e m b r a a noi compi to

«nj ' P e r q u a n t o ci sa rebbe faci le. Noi lo se-* S < \ c o n que l l ' ammiraz ione ch 'egl i ha s a p u t o

ars i anche in ques to r innovars i , pe r ope ra

L'italiano Lucotti, 7° classificato nel XIII Giro di Francia. (Fot. Argus - lastre Cappelli).

mente , come ne l le a l t re mani fes taz ioni del la v i ta nazionale , t r a le a l t re . Ma a d i r ciò ci è di sprone , di ausil io, di confor to la pa ro la de l l ' o rgano p iù i m p o r t a n t e del mezzogiorno d ' I t a l i a , Il Mattino, q u a n d o giorni add i e t ro a n n u n z i a v a la fo rmazione di una g rande Federaz ione spor t iva di t u t t e le società spor t ive meridional i , onde f o r m a r e quel fascio di forze che, d isperse come sono, non con-tano, e r iun i te ass ieme d a r e b b e r o a l la v i t a spor-t iva mer id iona le il mer i t a to sv i luppo.

Noi ca ldeggiamo, app rov iamo p i e n a m e n t e que-sto sorgere di u n a Federaz ione del le società spor-t i ve meridional i , m a vor remmo, e c r ed i amo che ciò sia anche ne l le in tenzioni degli ideator i , che essa non sia un nuovo d iv iders i da quan to in mer i to si è già f a t t o nel s e t t en t r ione . In ogni, anche piccolissima, mani fes taz ione del la v i t a na-zionale i ta l iana , noi amiamo la concordia , l ' un ione , l ' u n i t à degl i i n t e n t i e degli scopi, e ne l le que-s t ioni spor t ive ques t e qual i tà , sono o l t r eché ne-cessarie, ind ispensab i l i .

Si cos t i tu i scano pu re dei nucle i reg ional i , s ' in-coraggino le n u o v e società a formars i , e le vec-chie a r iorganizzars i con nuovo en tus iasmo, con r i nnova t a fede, ma che t u t t o ciò non abb ia ca-r a t t e r e divis ionale , non faccia sorgere n u o v e que-s t ioni di an t ipa t i co ed an t ipa t r io t t i co regional i -smo, perchè — e noi l ' abb i amo vis to — l ' I t a l i a a l lora è g r a n d e e si most ra t a le q u a n d o sa essere t u t t a e comple t amen te i ta l iana .

Noi par l iamo a chi non ha bisogno di mol t e pa-role ed è perciò che non a b b i a m o t a n t e cose da agg iungere come a rgomen t i che raf forz ino ques ta nos t ra — che poss iamo a n c h e c rede re inu t i l e — inut i le raccomandazione .

L o spor t ne l mezzogiorno d ' I t a l i a ha avu to , e con t inua ad a v e r e , degli uomin i di g r a n d e ed il-l u m i n a t a fede, d i fer rea ed indiscut ib i le buona volontà di vero e profondo dis in teresse , d i forte

sua a l t a m e n t e d e g n a d i encomio, d i n n a v i t a spor-t iva sicil iana che t a n t i benefici a r r eca a quel la regione, bel la f r a le bel le d ' I t a l i a , e ancora una vol ta la s tor ia d i ques t e man i fe s t az ion i sarà da noi i l lus t ra ta , c o m m e n t a t a , ad onore e glor ia di un uomo che volle e seppe fare , e che a t t o r n o a sè r iun ì uno s tnolo di amici, di en tus ias t i , che gli fu rono e gli s a r anno degni col labora tor i .

Se da una p a r t e il Flor io organ izzando il cir-cuito aviator io sicil iano d imos t r a la m o d e r n i t à delle sue vedute , la fede se rena n e l l ' a v v e n i r e de l -l 'aviazione, d ' a l t r a p a r t e con la T a r g a Flor io di-m o s t r a come l ' au tomobi l i smo non d e b b a essere messo da pa r t e , pe rchè res ta sempre , e res te rà , come uno dei migl ior i , s t a r e m m o anzi pe r d i r e il migl iore , dei mezzi di comunicazione t e r r e s t r i .

Seguiamo quindi con g rande a t t enz ione ques te manifes taz ioni spor t ive siciliane pe rchè esse vanno o l t re la propr ia regione, e ci confo r t ano sempre più nel la speranza che anche il mezzogiorno st ia per cos t i tu i re un edificio spor t ivo solido, s tabi le , moderno .

Ed a b b i a m o in proposi to da no t a r e ohe Napol i s ta assumendo, inc i tando le regioni vic ine a fa re a l t r e t t a n t o , una figura di c i t t à m o d e r n a e civile p ropr io a t t r ave r so le manifes taz ioni spor t ive che vanno organizzandosi ad opera di giornal i e di uomini , ai quali vada anche la nos t r a paro la se-rena d ' i nco ragg iamen to e di lode.

E se da vecchi i nnamora t i di ques ta t e r ra calda di f ede e di en tus iasmi , qual è la t e r r a di lavoro e t u t t o il Mezzogiorno del la nos t ra g r a n d e I ta l ia , da vecchi organizzator i e p ropagand i s t i spor t iv i , ci p e r m e t t i a m o di ch iudere ques t e brevi no te con una nos t ra raccomandazione , non facc iamo ques to per a l t ro che pe r que l desiderio for te in noi di far sì che anche ques ta bel l issima t r a le regioni d ' I t a l i a abbia que l posto che le spe t ta spor t iva-

II belga Firmin Lambot, vincitore del Xlll Giro di Francia. 7

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2. L e o b b l i g a z i o n i , o f f e r t e i n s o t t o s c r i z i o n e , h a n n o il v a l o r e n o m i n a l e di l i r e 1 0 0 0 c i a s c u n a ; f r u t t a n o l ' i n t e r e s s e de l 5 / 2 a n n u o , n e t t o d a q u a l s i a s i i m p o s t a p r e s e n t e e f u t u r a , c o n d e c o r r e n z a da l 1° l u g l i o 1 9 1 9 . ' m i n

3. L e o b b l i g a z i o n i s o n o o f f e r t e in s o t t o s c r i z i o n e al p r e z z o di L i t . 9 7 0 c i a s c u n a , p i ù i n t e r e s s i 5 , % p e r c e n t o d a l 1 l u g l i o 1 9 1 » al g i o r n o d e l l e rispettive s o t t o s c r i z i o n i . , , . . , . . * . , .

4 . I l c a p i t a l e d e l l e o b b l i g a z i o n i e g l i i n t e r e s s i r e l a t i v i s o n o g a r a n t i t i c o n i p o t e c a s u g l i s t a b i l i m e n t i s i d e r u r g i c i s o c i a l i . 5. I l r i m b o r s o d e l l e o b b l i g a z i o n i v e r r à e f f e t t u a t o a l l a p a r i , e n t r o v e n t i a n n i , p e r e s t r a z i o n e a s o r t e , i n c o n f o r m i t à d e l

r e l a t i v o p i a n o di a m m o r t a m e n t o . L e e s t r a z i o n i a v r a n n o l u o g o n e l l a p r i m a m e t à d i o t t o b r e d i o g n i a n n o , a p a r t i r e d a l l o t t o b r e 1 9 1 9 . 6. L e o b b l i g a z i o n i s u d d e t t e v e r r a n n o p u r e o f f e r t e in c a m b i o ai p o r t a t o r i p e r t u t t e q u e l l e o b b l i g a z i o n i " S a v o i a , , e "P iombino, ,

c h e s o n o a t t u a l m e n t e in c i r c o l a z i o n e . I l c a m b i o è o f f e r t o a l l a p a r i in r a g i o n e di u n a o b b l i g a z i o n e " I L V A c o n t r o d u e " S a v o n a , ,

7. L a s o t t o s c r i z i o n e ed il c a m b i o , co inè s o p r a i n d i c a t i / s o n o a p e r t i p r e s s o gl i s p o r t e l l i d i t u t t i g l i s t a b i l i m e n t i d e g l i e n t i b a n c a r i s o t t o s c r i t t i , c o s t i t u i t i i u c o n s o r z i o d i g a r a n z i a p e r il c o l l o c a m e n t o d e l l ' e m i s s i o n e .

B A N C A C O M M E R C I A L E I T A L I A N A - C R E D I T O I T A L I A N O - B A N C A I T A L I A N A D I S C O N T O B A N C O D I R O M A S O C I E T À ' G E N E R A L E P E R L O S V I L U P P O D E L L E I N D U S T R I E M I N E R A R I E

E M E T A L L U R G I C H E - M A X B O N D I e C . - Z A C C A R I A P r I S A .

Q u e s t a s o t t o s c r i z i o n e si c a r a t t e r i z z a E P e r il s u o a l t o r e n d i m e n t o : 5 , 6 7 p e r c e n t o . ; ; . <.

I I . P e r l a s u a s o l i d a g a r a n z i a i p o t e c a r i a r a p p r e s e n t a t a d a t u t t i g l i s t a b i l i m e n t i s i d e r u r g i c i d e l l I L V A „ ì q u a l i s o n o

t t t c a l c o l a t i i n b i l a n c i o a l p r e z z o d e l l ' a n t e g u e r r a . _ j , ' I I I . P e r il s u o r a p i d o a m m o r t a m e n t o in a n n i v e n t i , a p a r t i r e d a l l o t t o b r e 1 9 1 9 , co l r e a l i z z o d i L . 3 0 d i u t i l i s u o g n i

o b b l i g a z i o n e . ' . P " a

L a " 660 km. , , e il giro del l 'Emil ia. In questa p rova di fondo senza... scalo, orga-

izzata a meravigl ia dal la società ciclistica La Curino col patrocinio della Gazzetta del Popolo,

'.'3 par tent i f u rono classificati, cioè compi rono I Dcrcorso Tor ino -Tren to -Tr i e s t e , i s eguen t i :

1. sivocci Al f redo di Milano, a l le ore 18 37' 26" innicgando a percor rere la d i s tanza Tor iuo-rneste (km. 662,4) ore 27 23' 2 6 " 1[5 con u n a ' e l o c i t à media orar ia di k m . 24,189 (Leguano-% e l l i ) - 2 . Gaie t t i Carlo, di Milano a due lun-hezze (Legnano-Pirel l i ) . 3. Bnysse Marcello, di ,ootenhulle, a un q u a r t o di ruo ta (Bianchi-Pirel l i ) .

Agostoni Ugo, di Lissone, a d u e lunghezze. ,'. Santhià Giuseppe, di Cavaglià, ad una lun-ghezza. 6. Buysse Luciano, di Lootenhi t i le a ruo ta , f. Cervi Giovanni , di Fer ra ra , a ruo ta . 8. D u r a n d o 'arlo, di Tor ino , a 10 metr i .

P o c h i giorni dopo la 660 km. Gi ra rdengo t rova modo di r i farsi del la sconfi t ta v incendo il giro dell'Emilia che dà la seguente classif ica:

1. Girardengo Costante di Novi L igu re , al le jre 17,48, imp iegando ore 11,16 a pe rcor re re i 280 km. del percorso alla media orar ia di chilo-metri 24,840. 2. Corlai ta Ezio, di Bologna, a due macchine. 3. Bordin Lauro , di Crespino. 4. Schie-rano Domenico. 5. Aymo P ie t ro , di Vir le P iem. 6. Calzolari Alfonso, di Bologna, — t u t t i in g r u p p o , serrato. V . . ' : ; I Seguono in o rd ine alfabet ico, nel lo s tesso g rup-po. non ident i f icat i , a par i m e r i t o :

7. Agostoni Ugo, di Lissone . 8. Brutterò Gio-vanni, di Cirio. 9. Gremo Angelo, di Tor ino .

• V

Match Girardengo-Pelisaier — La partenza., (Fot. Strazza - lastre Cappelli).

10. Pe t i va Emilio, di Torino. I L Torr ice l l i Leo-poldo, di Tor ino. 12. San th ià Giuseppe , di Ca-vaglià.

Nel mondo automobilistico I campiona t i motociclistici d ' I t a l i a si sono dis-

pu t a t i domenica scorsa a Cremona ed hanno sor-t i to l ' es i to s e g u e n t e :

Ca tegor ia 350 cmc. 1. Pozzi Enr ico (Motosacoche) M. C., Tor ino, in

ore 4 21' 5 2 " 1^5, alla veloci tà media Oraria di k m . 72,173.

2. Boi-Badino Fel ice (Douglas), S. C., Milano, in 4 29' 17" 2[5, media orar ia k m . 70,018.

3. Sassi Mario (Maffeis), S. C., Milano, in 4 34', media orar ia km. 65,979.

Ca tegor ia 500 cmc.

1. Dovo Mario (Della Fer re ra ) , M. C., Tor ino , in ore 3 321 34" 4[5, alla veloci tà media orar ia di k m . 88 907.

2. Gnesa Ernes to (Motosacoche), S. C., Milano, in 3 58' 52" 2|5, al la velocità orar ia di k m . 79,120.

3. Borgotti Giovanni (Fongri) , S, S., Milano, in 3 59' 59" 2[5, a l la velocità orar ia di k m . 78,775.

•r. Questi uomin i dov ranno dare a ques t a e mie regione, che t u t t o può offrire, che t u t t o

• concedere, quel la v i ta spor t iva che la faccia °goa di credersi , come le a l t re , a l l 'a l tezza dei

'ones to è nei nostri- vot i , ques to è nel desider io in popolo che ha d imos t r a to sempre , in ogni

'castone, di sapere e di voler v ivere ass iemo eli altri f e rmo nei suoi deveri , fermiss imo

°ei suoi dir i t t i . R A F F A E L E P E R R O N E .

Napoli, agosto 1919.

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