Anno XIII - n.20 - 24 maggio 2017 · Quarta Categoria e Tpra un popolo di campioni Protagonisti e...

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Quarta Categoria e Tpra un popolo di campioni Protagonisti e risultati delle finali al Foro Italico Pag.32 e 34 Zverev I: la Storia ricomincia da Roma Riceve il trofeo da Rod Laver, Djokovic lo applaude: è lui la Nuova Generazione Pag.3 e 4 Anno XIII - n.20 - 24 maggio 2017 SPECIALE #IBI17 - 40 PAGINE Elina, che bella sorpresa! Pag.10 Spettatori dal vivo e digital: ancora record 222.475 biglietti venduti, in 57 milioni sui social Pag.18

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Quarta Categoria e Tpraun popolo di campioniProtagonisti e risultatidelle finali al Foro Italico

Pag.32 e 34

Zverev I: la Storia ricomincia da Roma

Riceve il trofeo da Rod Laver, Djokovic lo applaude: è luila Nuova Generazione Pag.3 e 4

Anno XIII - n.20 - 24 maggio 2017

SPECIALE #IBI17 - 40 PAGINE

Elina, che bella sorpresa!Pag.10

Spettatori dal vivoe digital: ancora record222.475 biglietti venduti,in 57 milioni sui social

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L'ombelico del mondodi Enzo AndErloni - foto A. CostAntini

Il titolo sarebbe stato lì, bello pronto da secoli: Roma caput mundi. Troppo facile, anche per-ché Roma, di per sé, “caput mun-

di” non lo è più da un bel pezzo. Lo è stata la scorsa settimana grazie al tennis perché capace di farsi centro della storia di questo sport, alle-stendo il teatro più bello e adeguato per un momento che resterà negli annali: il passaggio di consegne tra il numero 1 di questi anni, Novak Djokovic, e il probabile numero 1 dei prossimi, Alexander Zverev. Il principe della Next Gen, che si can-dida a Next Novak.È successo lì, sul Centrale del Foro Ita-lico, ed era tutto pronto per la miglio-re celebrazione che si potesse immagi-nare: il presidente Binaghi che passa la Coppa degli Internazionali BNL d’Italia a Rod Laver, l’uomo che con i suoi 78 anni e due Grand Slam completati in-carna la Storia del tennis, perché sia lui a consegnarla a Zverev. Che di anni ne ha 20 e con questo successo è il più giovane vincitore di un Masters 1000 del decennio e fa il suo ingresso tra i primi 10 giocatori del mondo. In tri-buna, per la prima volta agli Interna-zionali, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Accompagnato da tre Ministri, Pier Carlo Padoan, Angeli-no Alfano e Luca Lotti, e dal presiden-te del Coni Giovanni Malagò.Intorno a tutto questo la cornice di un pubblico che ancora una volta batte ogni record, 222.425 spettato-ri (contro i 204.816 del 2016, per un incasso che sfonda il tetto dei 12 mi-lioni di euro). E un pubblico digitale che si allarga alle 8.404.267 pagine viste in 8 giorni del sito ufficiale del torneo, cui si sono collegati 216 Pa-esi, e arriva ai 57 milioni di visua-lizzazioni in 12 giorni tra gli ac-count Facebook, Twitter, Instagram e Snapchat degli Internazionali BNL d’Italia e di SuperTennis TV.

È un evento pieno di “più” in un’e-poca col segno “meno”: +26% di ri-sposta “social”, +24% di app scari-cate e installate, più 40% di tempo medio di navigazione sul sito, +228% di sfoglio e download del magazine ufficiale. E soprattutto molti più par-tecipanti al torneo (15.707 contro i 9.019 del 2016) attraverso le pre-quali. Con un fantastico evento fi-nale dedicato ai giocatori di Quarta categoria - la grande base dei circa 100.000 agonisti della FIT - che ha espresso i “campioni della porta accanto”, di singolare e di doppio, maschile e femminile, al termine di un Master che è stato organizzato e gestito come le prove Atp e Wta. C’e-ra il live score sul sito IBI17; c’erano arbitri, giudici di linea, raccattapal-le e segnapunti elettronici sui cam-pi dedicati, 9, 10 e 11, proprio lì, ai piedi delle tribune del Centrale. Nel frattempo altri campioni, quelli pro-venienti dalle province del mondo

amatoriale, con il circuito Fit-Tpra, giocavano le finalissime nazionali sul campo 3. Insomma tutta l’Italia del tennis, che è ben desta, si è “stretta a coor-te” a celebrare il momento storico, nel luogo in cui pochi giorni prima il presidente Atp Chris Kermode aveva annunciato le nuove regole del tennis di domani, che verranno sperimentate a Milano in novembre, durante le Next Gen Atp Finals. Per le quali Zverev si candida già come grande favorito. Gli Internazionali BNL d’Italia sono in-vece grandi favoriti per diventare dal 2019 un mini Slam Atp da 12 giorni. E non nascondono di vedersi benissi-mo nei panni del quinto Grande Slam, con un tetto mobile sul Centrale e un allargamento naturale nell’area delle piscine olimpiche. Fantascienza? Mi-ca tanto. Se solo 10 anni fa avessimo prefigurato quello che oggi è realtà, chi ci avrebbe preso sul serio?

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Zverev INext is now!

Alexander vince il primo titolo Masters 1000 agli Internazionali BNL d’Italia battendo in finale Djokovic, che adesso parte all’inseguimento da coach Agassi. Ma occhio anche a Nadal, Thiem e... Fognini, che è diventato papà

dA RoMA, ALESSANdRo MASTRoLUCA

foTo A. CoSTANTINI, G. SPoSITo

E GETTy IMAGES

Knocking on heaven's door. Ale-xander Zverev bussa alle porte del paradiso tennistico. Bussa, poi entra sicuro, col passo e il

piglio del campione. La Next Gen è già qui, il domani è ora. Anche questo, co-me recita il mai così azzeccato payoff di questa edizione degli Internazionali BNL d'Italia, è un segno dei tempi.È il primo segno di vera discontinu-ità, repentina ma non del tutto inat-tesa, di una carriera scritta finora

Il tedesco Alexander Zverev,20 anni, in finale al Foro Italicoha battuto il serbo Novak Djokovic per 6-3 6-4

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lungo il binario delle convergenze parallele, della manifesta precocità e insieme della gradualità. Ha voluto nello staff Jez Green, l'ex preparato-re di Andy Murray, che per rimanere ha imposto come condizione un con-tratto almeno biennale. In campo, l'intenzione si traduce e si nobilita in una chiara visione di medio e lungo periodo. Ha imparato presto la lezio-ne principale che ha scritto la storia

Novak Djokovic, 12 slam e 30 Masters 1000 all'attivo, quattro volte vincitore a Roma, stringe la manoal tedesco Alexander Zverev

In tribuna anche il presidente della Repubblica MattarellaUna tribuna autorità come non si era mai visto prima per la giornata conclusiva degli Internazionali BNL d’Italia. C’era il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, prima volta di un Capo dello Stato al Foro Italico. Alla sua destra il presidente della Federtennis Angelo Binaghi, il presidente del Coni Giovanni Malagò, Alla sua sinistra il ministro per lo Sport, Luca Lotti, il ministro degli Esteri Angelino Alfano (nella foto qui sotto). E con loro il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, il sindaco di Roma, Virginia Raggi, il giudice della Corte Costituzionale ed ex presidente del Consiglio Giuliano Amato, il Segre-tario generale del Coni Roberto Fabbricini, il vice segretario generale del Coni Carlo Mornati. Ma anche protagonisti dello sport di ieri e di oggi come Lea Pericoli, Nicola Pietrangeli, Rod Laver, Andrea Lo Cicero, Clarence Seedorf, Alessandra Sensini, Radja Nainggolan. (r.p.)

di Agassi e Ashe: per essere grande non devi essere perfetto, devi solo giocare il tennis che serve per batte-re il tuo avversario, ogni volta, ogni giorno. Zverev l'ha applicata con la naturalezza dei grandi e così è di-ventato il quarto tedesco dopo Boris Becker, Michael Stich e Tommy Haas a vincere un Masters 1000 e il più giovane Top 10 dal 2008, dopo Juan Martin Del Potro.

Sascha impara in frettaDalla stesa con Nadal a Monte-Carlo, ha imparato presto e fatto adattamen-ti evidenti al suo gioco. La posizione può essere ancora un po' più vicina al-la riga di fondo con i piedi, anche se l'apertura ampia dalla parte del diritto e l'ancora scarsa fiducia nel migliorabi-lissimo gioco di volo, lo portano a cer-car spazio più dietro. Resta però una matura lucidità nella lettura delle par-

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Fabio Fognini al 2° turno ha fatto fuori il n.1 del mondo Andy Murray

(a destra); sotto, l’azzurro stringefra le braccia Federico, suo figlio,

nato il 19 maggio a Barcellonada mamma Flavia Pennetta

Juan Martin Del Potro, battuto da Djokovic nei “quarti”, ha infiammato il pubblico di Roma

tite e nel trovare i modi per superare situazioni differenti, ancor di più per un classe 1997. E insieme ha spostato anche il suo focus. Sono cambiati gli atteggiamenti, ha vissuto il suo status di top player con accresciuta serietà. Si è fatto responsabile, serioso, anche nelle manifestazioni pubbliche. Su In-stagram non ha più condiviso foto di allenamenti o di momenti quotidiani, si è limitato agli scatti con i trofei o a foto non direttamente scattate da lui. Niente foto sorridenti o scanzonate, ma una dedizione che passa anche per un'immagine ora più compita: il prez-zo, senza annacquati psicologismi, per essere preso sul serio in un mondo, co-me quello del tennis di vertice, sempre più terra straniera per baby-prodigi.

da Murray a federico: tutto fogniniTutto Fognini in 48 ore. In una notte di passione collettiva e travolgente, nel finale trash, il soldato inna-morato del tennis azzurro diventa il quinto italiano a battere un numero 1 del mondo. Un'impresa riuscita due volte a Panatta sempre contro Connors (a Stoccolma, al Masters nel 1975, nel girone di Ashe e del futuro vincitore Nastase, protagonisti di un match dalla doppia sconfitta sul campo, poi assegnato all'americano) e a Houston nel 1977; a Barazzutti, il primo a riuscirci, contro Nasty a Monaco nel 1974, a Pozzi per ritiro di Agassi al Queen's nel 2000, e a Volandri su quello stesso Centrale 10 anni fa con Federer. Contro un Murray spento e con poca fiducia nelle sue possibilità di rappresentare e restare il migliore al mondo, il numero 1 d'Italia firma uno di quei capolavori che fan crescere i rimpianti per quel che potrebbe essere e non è. Poi, meno di 48 ore dopo, in un mezzogiorno di fuoco, in condizioni di gioco meno favorevoli si scioglie contro Zverev. A Roma, Fognini perde il portafogli e un secondo turno il cui valore si comprende solo alla distanza. Poi, però, c'è spazio solo per la commozione, per l'attimo che cam-bia la vita, per il compimento della stagione che stagioni non sente. Poi c'è spazio solo per Federico, un nome un perché, il modo scelto da Flavia Pennetta per far vivere ancora il ricordo di Luzzi, il suo migliore amico. La paternità ha aiutato Federer, Djokovic, Murray a mettere il tennis in una diversa prospettiva e continuare a vincere. Potrà diventare anche il punto di partenza per un Fognini 2.0? (a.m.)

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Novak a caccia di Slamfa l’annuncio a Roma:“Agassi nuovo coach”Ha giocato a Roma la miglior partita da un anno a questa parte, contro Thiem. Ha annunciato l’accordo a gettone con il più affascinante dei super-coach, Andre Agassi. A trent'anni, Novak Djokovic annuncia il cambiamento più radicale e insieme più intrigante della sua carriera. “Siamo entrambi eccitati di lavorare insieme e vedere dove ci porterà. Non abbiamo alcun impegno a lungo termine. Cerchiamo di conoscerci un po’ a Parigi. Non resterà l’intero torneo. Dovrà rimanere solo per un certo tempo, e allora sapremo che cosa succederà dopo - ha detto Nole -. Andre ha attraversato tutto quello che sto attraversando io. In campo capisce il gioco incredibilmente bene. Inoltre crede nei valori fa-miliari, nel lavoro. È molto umile, molto istruito, può contribuire molto alla mia vita anche al di fuori del campo”.In fondo, è proprio questo che gli serve. Una strada da seguire, una figura abbastanza autorevole da poter risultare un esempio, da riusci-re a farsi ascoltare. Un uomo che sia compatibile con la sua filosofia di vita, che possa generare un equilibrio in grado di riportare il tennis al centro della vita e della storia di Nole. Agassi sa cosa voglia dire affrontare i dubbi, l'incertezza, cosa significhi per un campione ritro-varsi a rimirare i giorni di gloria passata, svaniti negli occhi di qual-che giovane ragazza. Sa che la strada del ritorno attraversa i luoghi dell'anima e porta a una ridefinizione delle priorità. Agassi ha cercato e trovato il suo guru in Gil Reyes, l'uomo che ha rimesso l'allenamento scientifico al centro della scena. La questione, anche per Djokovic, rimane identica. Così come la soluzione. (a.m.)

Rafael Nadal è stato sconfitto a Romanei quarti di finale da Dominic Thiem,che aveva battuto solo qualche giornoprima in finale a Madrid

Nella settimana di Roma, Zverev ha af-frontato tipologie diverse di giocatori. Ha sofferto di più contro i grandi bat-titori, Anderson e Isner, primo ameri-cano in semifinale al Foro. Per la prima volta, Long John si è spinto così avanti in un Masters 1000 sulla terra rossa, ma per la terza volta su tre si è fermato contro il tedesco che con lui si allenava a Saddlebrook già a 14, 15 anni. Il ta-lento, già evidente, e le piccole furbizie di chi cerca di accreditarsi sgomitando un po' fra i grandi, non con la boriosità spaccona del gradasso ma con la sicu-mera sfrontata di chi fa parlare il cam-po, già si vedevano. Contro Isner ha al-lungato gli scambi sulla sua diagonale migliore, la sinistra, quella che sente più naturale, e punito l'americano per la testardaggine nell'insistere da quel lato senza cambiare in lungolinea o co-struire lo scambio con traiettorie più centrali. Ha assorbito le "prime" poten-ti dell'avversario (farà anche più ace) grazie a una posizione molto arretrata in risposta e alla facilità, dettata dalla struttura fisica, di arrivare bene anche sulle prime a uscire.Con Djokovic ha vinto il sorteggio e scelto di rispondere. “Contro avversari come lui è difficile entrare negli scam-bi - ha spiegato -, ho pensato che così, essendo magari un po' freddo, avreb-be potuto regalarmi uno o due gratu-

iti. Visto che ho sempre servito bene per tutto il torneo, ho cercato subito il vincente in quel primo game, e di-rei che ha funzionato bene”. Nel corso del match, ha servito più al centro e al corpo, ha comandato subito sulla dia-gonale sinistra, tirando complessiva-mente più piatto e vincendo 42 punti a 27 negli scambi brevi. Per tutto il torneo, poi, ha fatto la differenza col servizio. In finale ha messo in campo il 71% di prime, e ne ha ricavato 36 punti su 45. Ha subito solo cinque break in tutta la settimana e limitato Djokovic a soli due vincenti di rove-scio in tutto l'incontro.

Il Nole (quasi) ritrovatoAll'ormai ex RoboNole, però, la pace e l'amore non bastano più. Ha cullato e costruito, in un quinquennio d'oro da dominatore incastonato da un paio di stagioni da record (2011 e 2015) un mito di invincibilità che ha finito per diventare il suo tratto distintivo, una forza e insieme una debolezza. Perché quando quel mito si sfalda, ti costringe ad ammirarti in frantumi di specchio. Al ballo mascherato della celebrità, Djokovic è il Nelson strappato al suo carnevale, che rincorre la sua identità e “cerca l'orgoglio, lo stile, impegna-to sempre a vincere e mai a morire”. Quando la vittoria diventa abitudine e

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doppio “galletto”con Herbert/MahutI francesi Nicolas Mahut e Pierre-Hugues Herbert si sono laureati campioni agli Internazionali BNL in doppio e si sono aggiudicati i quasi 255.000 dollari riservati alla coppia vincitrice superando in finale il croato Ivan Dodig e lo spagnolo Marcel Granollers per 4-6 6-4 10/3. In semifinale i “gal-letti” avevano battuto anche i gemelli statunitensi Mike e Bob Bryan per 7-6 4-6 10/7.

Thiem dà spettacoloma poi crolla contro NoleUn capolavoro e una resa senza condizioni. Gli Internazionali BNL d'Italia di Dominic Thiem vivono dentro un chiaroscuro caravaggesco. Il combinato disposto della vittoria su Nadal e della lezione subita contro Djokovic racconta percorso, progressi e limiti dell'austriaco, forse l'unico insieme a Wawrinka capace di spezzare il gioco e trac-ciare vincenti da molto lontano e di essere così aggressivo da dietro sulla diagonale sinistra contro Rafa. Un giocatore, Thiem, che dopo le due sconfitte a Barcellona e Madrid contro Nadal, ha capito subito dove intervenire e che cosa cambiare. “Sono sceso in campo con una strategia aggressiva - ha spiegato - sapevo che se volevo avere una chance dovevo fare qualcosa di diverso”. È entrato di più con i piedi in campo, anche dalla parte del rovescio, rispetto a quanto visto nelle due precedenti sfide contro il maiorchino. Djokovic, però, lo pone di fronte a tipologie di interrogativi tattici diversi. “È molto difficile per me giocare contro Novak, perché non mi dà tempo - ha spiegato -. Non mi piace affrontarlo, visto il suo stile non riesco a far bene. Poi era la prima volta che giocavo a un livello così alto per almeno tre settimane consecutive e ho finito per pagarne le conseguenze”. È questo il vero limite di Thiem, che gioca un tennis dai lampi splendidi, complesso e dispendioso. E per riuscirci ha troppo bisogno di una condizione perfetta e della brillantezza di gambe da reggere a lungo l'iper-intensiva programmazione delle ultime due stagioni. (a.m.)

Dominic Thiem,austriaco, 23 anni e n.7 Atp,è stato dominato da NovakDjokovic in semifinaleper 6-1 6-0 ma il giornoprima aveva dominato Nadal

Alexander Zverev al centro con i genitori, papà Alexander Sr, mamma Irena il cagnolino Loewik; ai lati, il preparatore fisico Jezz Green (destra) e il fisioterapista Hugo Gravil

la sconfitta quasi si cancella dall'oriz-zonte dell'icona simbolo dello sport che più di tutti insegna a perdere, le motivazioni della scalata al vertice e le ragioni della caduta inesorabilmente si toccano, si confondono.Un anno fa, dopo il completamento dell'impresa più desiderata, quel Ca-reer Grand Slam marchio di comple-tezza e universalità, è entrato in una dimensione altra, ha inseguito equili-bri dietetico-filosofici per rispondere all'accumulo di tensione che la lunga ricerca dell'immortalità sportiva ha comportato. Tensione che ha provato ad allentare con l'addio alle vecchie certezze, con una rivoluzione che pas-sa per l'assenza di un vero coach e la condivisione di una parte del viaggio solo col fratello.

Grigor e delpo, destini diversiPer una sera, però, è sembrato di ri-vedere il Djokovic freddo, implacabi-le, che rimette il tennis al centro delle sue priorità. La sera in cui lascia un solo game al Thiem che pure aveva dimostrato di saper imparare dai suoi errori e di poter battere Nadal, al suo stesso gioco, e sulla sua superficie. Era bastato anche meno, in una sera buia e molto tempestosa, sotto un mare di pioggia da acquazzone tropicale, per far naufragare Juan Martin Del Potro. Il primo set perso prima della sospen-sione, e un secondo che diventa ap-pendice dell'inevitabile, testimonia-no l'attuale fragilità di Palito, ancora

troppo debole dalla parte del rovescio per reggere sul rosso contro i grandi. Eppure, anche questo Del Potro era ba-stato per battere Dimitrov. Il bulgaro quest'anno ha giocato almeno due del-le partite simbolo della stagione, con-tro Nadal a Melbourne e contro Thiem

a Madrid. Due scintillanti esempi di tennis, due partite che però ha perso. Tre indizi non sono solo una coinci-denza ma la prova del simbolo di una generazione che alle porte del paradi-so ha sempre bussato ma non è mai riuscita a entrare.

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Elina da favolaSvitolina vince a Roma e diventa n.6 del mondo. Ma per come sta giocandoil 2017 la mette in cima alle future candidate al trono Wta. Halep cadein finale (con una caviglia malconcia); “rotte” anche Muguruza e Sharapova

dA RoMA, ANdREA NIZZERo

foTo A. CoSTANTINI, G. SPoSITo

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Non è dato saperlo oggi, ma tra qualche anno Elina Svitolina potrebbe voltarsi indietro e guardare alla settimana di

Roma come a una di quelle che segna-no una carriera. Meglio: che la indiriz-zano. Ci sono infinite circostanze che possono fare in modo che una settima-na come questa non accada. È solo una, invece, la combinazione irripetibile di fattori che ha portato Elina a vincere il titolo più importante della sua carriera.

L’ucraina Elina Svitolina, natail 12 settembre del 1994, ha conquistato per la prima voltail torneo di Roma dopo aver battuto in finale la rumena Simona Halep (sotto insieme alla premiazione)per 4-6 7-5 6-1

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“Mi considero una persona fortunata in generale”, ha risposto, con una cer-ta presenza di spirito, a chi la metteva davanti al fatto che Garbine Muguruza si è ritirata in semifinale e Simona Ha-lep si è infortunata in finale: “Ma do-vevo essere lì oggi. Il punto è quello. Ogni singolo giorno, tutte lavorano duro, aspettano momenti come que-sto, quando arriva il momento giusto e il giorno giusto”.

La fortuna te la creiCon parole sue, Elina ha elaborato il concetto che afferma “la fortuna te la crei”. A parte lei, in questo 2017 nes-suno ha vinto quattro titoli e 31 parti-te nel circuito Wta, come nessuno ha raccolto più punti di lei: auguri a chi cerca di ridurre tutto alla buona sor-te. Potrebbe essere più utile, e di più semplice argomentazione, provare a puntare su un altro topos un po’ abu-sato: il destino. Dopo l’eliminazione al debutto a Madrid, pensare a lei come vincitrice degli Internazionali BNL d’I-talia era decisamente un pronostico azzardato. Eppure, l’abbiamo incon-trata proprio alla vigilia del suo de-butto e la sensazione che qualcosa di speciale potesse essere dietro l’angolo ce l’ha data eccome. È stata una chiac-chierata informale nello stand del suo sponsor: la sua serenità, il suo sorriso e una particolare miscela tra umiltà ed una sana consapevolezza dei propri mezzi raccontava chiaramente di con-dizioni di partenza ottimali.

dopo Roma è n.6 al mondoLei e il suo gruppo (il coach Andrew Bettles, il fisioterapista, il preparato-re atletico) sono sembrati per tutta la settimana in una congiuntura favore-vole di distensione e concentrazione, tanto in hotel mentre sedevano a fare colazione quanto sul campo d’allena-mento mentre preparavano il match successivo. Proprio la presenza di un team al completo ha costituito uno di quei fattori che ha contribuito alla settimana di Elina: “Mi sono fatta male all’inguine un paio di giorni fa e stavo facendo fatica. È andata bene, ho re-cuperato in fretta e qui avevo il mio fisio”, ha detto dopo la finale vinta. Ha detto anche di aver provato più ten-sione a Dubai, quando vincendo il suo primo titolo Premier aveva debuttato nella Top 10, ma questo trionfo sem-bra decisamente più significativo. Da questa settimana è numero 6, e quel-lo del ranking potrebbe diventare un

Minitennis a Ponte di NonaMinitennis, racchette e tanti sorrisi. Nella settimana degli Internazionali BNL d’Italia il tennis non è stato soltanto al Foro Italico. La Federazione Italiana Tennis, in collaborazione con il Comune di Roma, ha dato vita al “Progetto Tennis in Città”, costruendo tre campetti di minitennis dove giovani e giovanissimi hanno potuto prendere in mano per la prima volta una racchetta. Una settimana di sport e valori sani, di diverti-mento, aggregazione e integrazione che è andata in scena a Ponte di Nona, periferia est di Roma. Hanno presenziato, scambiando alcuni colpi con i ragazzi, anche Max Giusti (nella foto sopra a sinistra), volto della tv nonché consigliere Fit, e il talento romano classe 1998 Jacopo Berrettini. I campi sono stati allestiti nel Parco della Riserva Nuova, con tanto di maxi schermo per seguire in diretta i match su SuperTennis e almeno 150 ragazzi a sfidarsi ogni pomeriggio. In campo con i giovani di Ponte di Nona anche Daniele Frongia (nella foto a destra con Berrettini), assessore allo sport del Comune di Roma. La speranza è che il tennis possa raggiungere ogni zona della capitale, con il sogno dei Playground in salsa statunitense. “È un obiettivo della Fit, ma anche del Comune di Roma”, ha spiegato Frongia. 

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Record di spettatori: in 222.425 agli IBISono stati 222.425 gli spettatori paganti agli Internazionali BNL d’Italia 2017, record del torneo. Superato il dato del 2016, quando erano stati in totale 204.816. L’incasso è stato di 12.007.057 euro (nel 2016 furono incassati 11.733.165).

Oltre all’infortunio di Simona Halepin finale e al ritiro di Maria Sharapova al 2° turno, anchela spagnola Garbine Muguruzaè stata costretta al ritiroin semifinale dopo soltanto 5 giochi.Sotto, la premiazione del doppiofemminile con le finaliste russe Ekaterina Makarova ed Elena Vesnina e le vincitrici Martina Hingis (Svizzera) e Yung-Jan Chan (Taipei)e il consigliere Fit Giancarlo Baccini.Più a destra, le azzurre Sara Erranie Martina Trevisan giunte finoai quarti di finale

cruccio in meno: difficile immaginare la giocatrice vista all’opera questa set-timana fuori dalle prime 10, a meno di bruschi e del tutto imprevisti cali di livello. Il gioco che l’ha portata al titolo al Foro Italico potrebbe portarla molto in alto anche al Roland Garros, tra un paio di settimane. In definitiva, l’intera vicenda romana di questa ra-gazza di Odessa è sembrata formativa. Del resto, si sa, Roma a maggio è un luogo particolare, dalla bellezza quasi soprannaturale, che potrebbe aver da-to il via all’estate più importante della carriera di Elina.

Simona Halep e quella cavigliaAl contrario di Elina, a volte basta una terra rossa un po’ più umida del solito, un movimento troppo deciso e una ca-viglia che si gira, a modificare la storia di un torneo. È presto per sapere che conseguenze avrà la doppia caduta di Simona Halep sul Centrale del Foro Italico, ma non ci sono dubbi sul fatto che un punto di domanda accompa-gnerà a Parigi quella che era la favorita tanto per la finale degli Internazionali BNL d’Italia, quanto per la vittoria al Roland Garros. Rimane tutto ciò che di buono la coppia Halep-Cahill ci ha mostrato nell’ultimo mese: dalla brut-ta sconfitta nei quarti di Key Biscayne, cui era seguito un duro ultimatum da parte del coach australiano, il loro rap-porto professionale è cresciuto e sem-bra essere finalmente diventato un gioco a somma diversa da zero, da cui può scaturire qualcosa di importante.

Martina Hingis c'è sempreLa magia di Roma non sta solo nei singolari. Sono passati ben 21 anni da quando Martina Hingis raggiunse, qui al Foro Italico, la sua prima finale di doppio degli Internazionali BNL d’Ita-lia: aveva appena 16 anni. Domenica sul campo Pietrangeli, a quasi 37 anni, la leggenda svizzera ha conquistato il 101° titolo di una carriera ecceziona-

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Nole è ungrande papà nella Galleriadei CampioniSe tra le qualità di un fotografo c’è quella di cogliere l’attimo e l’inqua-dratura giusta per raccontare una storia intera con un singolo scatto, Novak Djokovic non è solo uno dei tennisti più grandi di tutti tempi. Ha fissato e postato su Instagram proprio l’attimo in cui il suo picco-lo Stefan metteva la manina sulla foto di papà nella nuova Galleria dei Campioni del Foro Italico, do-ve ci sono tutti e 147 vincitori (e dunque Nole compare ben 4 volte). Meraviglioso anche il messaggio che l’accompagna: “C’è l’emozione che si prova quando si vince un grande torneo. E poi c’è un’emozione così. Un figlio felice, un papà orgoglio-so”. Beh, Stefan ha un papà davvero speciale… (e.a.)

Leggenda Laver, sua la racchetta d’oroLa Racchetta d’Oro 2017 è stata assegnata all’australiano Rod Laver, unico tennista capace di fir-mare per due volte il Grand Slam (la vittoria dei quattro Major nella stessa stagione), a sette anni di distanza (1962 e 1969), ed all’azzurra Flavia Pennetta, vincitrice degli Us Open 2015, assente “giustificata” in quanto nella notte tra giovedì e venerdì ha dato alla luce Federico, primogenito della campionessa brindisina e di Fabio Fognini. È stato Nicola Pietrangeli a premiare Rodney George “Rod” Laver, classe 1938, uomo simbolo del nostro sport. “Ci vorrebbe una mezza giornata buona per raccontare tutti i suoi successi”, ha sottolineato l’ex campione azzurro. ”Tornare qui è sempre una grande emozione”, ha detto Laver che poi, per la gioia del pubblico, ha impugnato la racchetta scintillante e ha tirato un bel diritto sulle note di “Chariots of fire”, momenti di gloria. Il riconosci-mento - la cui organizzazione è gestita direttamente dalla Fit - è diventato nel corso degli anni un premio sempre più ambito che viene attribuito ai più grandi campioni del passato.

L’ALBO D’ORO2006 Maria Esther Bueno e Tony Roche2007 Margaret Court Smith e Ilie Nastase2008 Gabriela Sabatini e Manolo Santana2009 Conchita Martinez e Tom Okker2010 Arantxa Sanchez e Andres Gimeno2011 Ken Rosewall e Monica Seles

2012 Mary Pierce e Yannick Noah2013 Boris Becker2014 John Newcombe2015 Michael Chang e Martina Hingis2016 Stan Smith e Mima Jausovec2017 Rod Laver e Flavia Pennetta

le e ancora priva della parola fine. In coppia con Yung-Jan Chan ha battu-to per il titolo Ekaterina Makarova ed Elena Vesnina, la coppia n.1 del tabel-lone. Le forti tenniste russe, seconda coppia del ranking, si sono arrese al-la ex numero 1 del mondo (tanto in singolare quanto in doppio) e alla sua compagna taiwanese col punteggio di 7-5 7-6(4). Era la quinta finale in dop-pio, la terza consecutiva, per una gio-catrice che al Foro Italico ha vinto 5 trofei: due in singolare (1998 e 2006) e 3 in doppio (1999, 2016, 2017). Lo scorso anno era in coppia con Sania Mirza, con cui non gioca più. Non ha però avuto grandi difficoltà a formare una nuova squadra vincente: in que-sta stagione con la sua nuova compa-gna Chan ha già vinto a Indian Wells e Madrid. Saranno tra le favorite al prossimo Roland Garros. Anche Sara Errani e Martina Trevisan hanno disputato un bel torneo, con-clusosi nei quarti di finale e imprezio-sito dalla splendida rimonta vincente negli ottavi contro Johanna Konta e Laura Siegemund: davanti a un pub-blico strepitoso che ha riempito all’in-verosimile la tribuna del Campo 2, la coppia italiana ha recuperato dal pun-teggio semidisperato di 6-2 5-2, vin-cendo il tiebreak del secondo set per 7 punti a 4 e il super tiebreak per 10-8. Il pubblico è saltato per aria: cose da Foro Italico.

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Wheelchair carioca: doppiettadel brasiliano RodriguesÈ Daniel Rodrigues, numero 28 delle classifiche mondiali Itf, il vincitore degli Internazionali BNL Wheelchair Tennis, il torneo internazionale di tennis in carrozzina disputato sui campi del Foro Italico durante la settimana del torneo combined Atp e Wta. Due i tabelloni, uno di singolare da 8 giocatori, l’altro di doppio da 4 coppie. Nella specialità individuale, in finale, il brasiliano ha battuto per 6-4 6-0 l’austriaco Nico Langmann (numero 27 del ranking ITF). Mentre in doppio proprio Langmann in coppia con l’azzurro Silviu Culea sono stati sconfitti nel match clou con il punteggio di 6-0 6-2 dal britannico Marc McCarroll e sempre dal brasiliano Daniel Rodrigues, con quest’ultimo dunque che ha firmato l’en plein.L’azzurro Silviu Culea, n.42 del ranking mondiale e in gara con una wild card, era impegnato anche nel tabellone di singolare, ma è stato superato al primo turno dal britannico Marc McCarroll, n.16 delle classifiche mondiali, che si è imposto con il punteggio di 6-1 6-3. Per Culea la soddisfazione di una finale in doppio arrivata grazie al successo al super tie-break sul polacco Kamil Fabisial e sul tedesco Steffen Sommerfeld per 6-0 3-6 10/8.

L’olandese Kiki Bertens, 25 anni, n.19 Wta, è stata

battuta in semifinaleagli IBI per 7-5 6-1

da Simona Halep

Incontenibile GavrilovaTornando al singolare, Roma è un pal-coscenico adorato da giocatori e gioca-trici, si sa. Qualcuno, però, ci respira addirittura e per davvero aria da Slam. Daria Gavrilova, per esempio, diventa incontenibile - oltre che quasi imbatti-bile - quando gioca sul Pietrangeli: “È quasi come quando gioco a Melbou-rne”, ha detto l’australiana di origine russe. Come aveva già fatto due anni fa è partita dalle qualificazioni per arrivare fino ai quarti: questa volta sarebbe potuta partire dal tabellone principale, ma ha dimenticato di iscri-versi. “Quando l’ho scoperto è stato or-ribile”, ha ammesso, ma la sensazione che le "quali" l’abbiano messa in palla l’abbiamo avuta tutti, lei compresa.

Muguruza scocciataÈ stato il suo miglior torneo, da un bel pezzo a questa parte. Ma il suo ritiro improvviso, per un problema al collo in semifinale contro Elina Svitolina, ha lasciato un po’ di amaro in bocca. Garbine Muguruza dice di non voler pensare a Parigi e ai punti da difende-re: “Da un mese tutte le domande sono sul Roland Garros”, dice quasi scoccia-

ta. Poco importa che riesca a difendere i punti della vittoria dello scorso anno, basterebbe rivederla giocare a tennis come un anno fa.

Venus e Kontaveit:16 anni di differenzaA meno di un mese dal suo 37° com-pleanno, Venus Williams centra degli splendidi quarti di finale in una città che l’ha vista crescere: qui è stata fina-lista nel 1998 e campionessa nel 1999. Una donna eccezionale, il cui tennis ri-

mane da Top 10, la cui volontà è capace di fiaccare una malattia come la sindro-me di Sjogren, e il cui fascino continua a crescere. Ma Roma potrebbe aver portato alla luce un altro talento da primissime della classe. La vicenda di Anett Kontaveit al Foro Italico ricorda un po’ quella della giocatrice che l’ha battuta, Simona Halep, che agli Interna-zionali BNL d’Italia 2013 trovò il primo risultato di prestigio della sua carriera. La tennista estone ha la stessa età che aveva la romena all’epoca: 21 anni.

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i numeri della settimana

Sascha: nessuno come lui

dI GIoRGIo SPALLUTo

0 i tennisti nati dal 1989 in poi ad aggiudicarsi uno Slam o un Masters 1000 prima della vittoria agli InternazionaliBNL d’Italia di Alexander Zverev(nella foto), classe 1997.

160 i tennisti che sono entratitra i primi 10 al mondo dal 1973, quandofu istituito il ranking Atp. Alexander Zverev è il più giovane a riuscirci dal 2008, quando a fare il suo esordio in Top 10, qualche giorno dopo aver festeggiato il 20° compleanno, fu Juan Martin Del Potro.

11 i Masters 1000 vinti da un tennista diverso dai Fab 4 negli ultimi 86 disputatia partire dal 2008. Zverev va ad aggiungersi negli ultimi 10 anni a Davydenko (vincitore a Miami 2008 e Shanghai 2009), Tsonga (Bercy 2008 e Toronto 2014), Ljubicic (Indian Wells 2010), Roddick (Miami 2010), Soderling (Bercy 2010), Ferrer (Bercy 2012), Wawrinka (Montecarlo 2014), Cilic (Cincinnati 2016).

16 gli anni trascorsi dall’ultima vittoria in un Masters 1000 di un tedesco. Fu Tommy Haas a riportare l’ultimo successo per la Germania, nel torneo di Stoccarda del 2001, battendo in finale Max Mirnyi.

6 i tedeschi che nella storia sonoentrati nella Top 10. Zverev si unisce a Boris Becker (entrato tra i primi 10 nel lugliodel 1985), Michael Stich (giugno 1991), Tommy Haas (settembre 1999),Nicolas Kiefer (ottobre 1999)e Rainer Schuettler (giugno 2003).

I primi 20 del ranking AtpPos. Nome (nazionalità) Punti

1 Andy Murray (GBR) 103702 Novak Djokovic (SRB) 74453 Stan Wawrinka (SUI) 54454 Rafael Nadal (ESP) 53755 Roger Federer (SUI) 50356 Milos Raonic (CAN) 43607 Dominic Thiem (AUT) 41458 Marin Cilic (CRO) 37659 Kei Nishikori (JPN) 3560

10 Alexander Zverev (GER) 315011 David Goffin (BEL) 305512 Grigor Dimitrov (BUL) 290013 Jo-Wilfried Tsonga (FRA) 287014 Tomas Berdych (CZE) 278015 Jack Sock (USA) 241516 Gael Monfils (FRA) 236517 Lucas Pouille (FRA) 232018 Roberto Bautista Agut (ESP) 215519 Nick Kyrgios (AUS) 215520 Albert Ramos-Vinolas (ESP) 2065

I PRIMI 16 DELLA ATP RACE TO MILANPos. Nome (nazionalità) Punti

1 Alexander Zverev (GER) 21302 Borna Coric (CRO) 6313 Frances Tiafoe (USA) 3974 Hyeon Chung (KOR) 3835 Ernesto Escobedo (USA) 3486 Daniil Medvedev (RUS) 3157 Jared Donaldson (USA) 3078 Casper Ruud (NOR) 298

Pos. Nome (nazionalità) Punti9 Karen Khachanov (RUS) 290

10 Quentin Halys (FRA) 28511 Andrey Rublev (RUS) 26212 Taylor Fritz (USA) 20013 Alexander Bublik (KAZ) 19614 Noah Rubin (USA) 18915 Denis Shapovalov (CAN) 17816 Soon Woo Kwon (KOR) 177

I primi 20 italiani del ranking AtpPos. Rank. Nome Punti

1 29 Fabio Fognini 13502 34 Paolo Lorenzi 11533 83 Andreas Seppi 6314 103 Thomas Fabbiano 5355 104 Marco Cecchinato 5356 108 Alessandro Giannessi 5117 120 Luca Vanni 4698 158 Federico Gaio 3539 159 Stefano Travaglia 351

10 175 Lorenzo Giustino 31511 185 Stefano Napolitano 29312 196 Salvatore Caruso 27213 201 Riccardo Bellotti 26614 226 Matteo Donati 22915 230 Andrea Arnaboldi 227

16 237 Gianluigi Quinzi 21717 248 Matteo Berrettini 20518 319 Alessandro Bega 14919 328 Lorenzo Sonego 14420 369 Walter Trusendi 125

Le prime 20 del ranking WtaPos. Nome (nazionalità) Punti

1 Angelique Kerber (GER) 70352 Serena Williams (USA) 61103 Karolina Pliskova (CZE) 61004 Simona Halep (ROU) 57905 Garbine Muguruza (ESP) 46366 Elina Svitolina (UKR) 45757 Dominika Cibulkova (SVK) 44808 Johanna Konta (GBR) 43309 Svetlana Kuznetsova (RUS) 4310

10 Agnieszka Radwanska (POL) 409511 Venus Williams (USA) 394112 Caroline Wozniacki (DEN) 391513 Madison Keys (USA) 316314 Kristina Mladenovic (FRA) 291515 Elena Vesnina (RUS) 281616 Petra Kvitova (CZE) 278017 Anastasia Pavlyuchenkova (RUS) 264018 Anastasija Sevastova (LAT) 216519 Kiki Bertens (NED) 211620 Coco Vandeweghe (USA) 2082

Le prime 20 italiane del ranking WtaPos. Rank. Nome Punti

1 33 Roberta Vinci 14902 76 Francesca Schiavone 7903 91 Sara Errani 6724 99 Camila Giorgi 6005 161 Karin Knapp 3306 197 Jasmine Paolini 2767 215 Martina Trevisan 2438 247 Georgia Brescia 2079 301 Camilla Rosatello 147

10 302 Jessica Pieri 14711 308 Giulia Gatto-Monticone 14412 356 Anastasia Grymalska 11613 364 Martina Di Giuseppe 10914 377 Cristiana Ferrando 10015 400 Camilla Scala 89

16 421 Claudia Giovine 8117 422 Martina Caregaro 8018 470 Alberta Brianti 6619 471 Deborah Chiesa 6620 476 Alice Matteucci 65

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Realtà... aumentataUn’esperienza digitale a 360 gradi che è riuscita a fare numeri impressionanti, addirittura migliori rispetto al 2016. 57 milioni di visualizzazioni in 12 giorni sugli account social, 24% in più d’installazioni dell’App ufficiale e non solo...

di AnnAlisA de lUCA

Seduti sulle gradinate di mar-mi bianchi del Pietrangeli con la possibilità di rimanere ag-giornati su tutto ciò che acca-

de in ogni angolo del Foro Italico. Il connubio tra gli Internazionali BNL d’Italia e la strategia di marketing e comunicazione messa in atto dal torneo ha prodotto un’altra edizione da record. Una copertura ancor più performante rispetto al passato che ha permesso agli appassionati di godersi la manifestazione attraver-so più piattaforme. 57 milioni di vi-sualizzazioni in 12 giorni tra gli ac-count Facebook, Twitter, Instagram e Snapchat degli Internazionali BNL d’Italia e di Supertennis TV testimo-niano lo stretto rapporto creatosi tra gli utenti e i canali online dedi-cati all’evento. Wi-fi per tutti (gratis)Con oltre 11.000 connessioni alla rete gratuita del torneo, il wifi non ha deluso le aspettative risultando

un servizio imprescindibile. Rispon-dendo a qualche domanda sulle at-titudini tennistiche, gli spettatori hanno potuto usufruire di una con-nessione veloce su tutto il Foro. Le interferenze delle mega antenne dei broadcaster e l’elevata presenza di pubblico sui campi principali so-no stati anche quest’anno ostacoli superati con successo. Una vera e propria impresa che ha dato la pos-

sibilità di rimanere sempre online e servirsi di contenuti live, esclusivi e di backstage del torneo.

sempre più Appsugli smartphone Perfezionata e arricchita, la nuova app degli Internazionali BNL d’Ita-lia disponibile per iOS e Android si è rivelata lo strumento ideale per rimanere aggiornati in tempo rea-

Karolina Pliskova ed ElinaSvitolina nella nuova Social Room agli Internazionali BNLd’Italia; sotto, la app ufficiale

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le sull’andamento del torneo. Una struttura snella e facile da usare ha permesso di rimanere sempre ag-giornati sul programma della gior-nata, anche degli allenamenti. Sarà anche per questo che si è registrato il 24% di installazioni rispetto all’e-dizione 2016 e in un solo anno si contano circa 21mila utenti profilati.La sezione inerente i match in corso con i risultati in tempo reale e quella relativa ai match terminati sono sta-te le più cliccate. Immancabile anche la parte social con la sorprendente IBIcam capace di personalizzare le foto con sticker e filtri in grado di dare un tocco artistico agli scatti. Tra i servizi migliorati, il “pick and pay”, che ha consentito tramite pa-gamenti paypal di saltare la fila ne-gli svariati punti vendita sparsi per il Foro, facendo registrare un +263% di fatturato in app rispetto al primo anno di sperimentazione.

instantWin... un successoSolito successo anche per il gioco In-stantWin. Attraverso il quiz che pre-vedeva cinque domande giornaliere è stato decreto un vincitore al gior-no (oltre al vincitore della classifica finale). I fan più accaniti si sono po-tuti portare a casa magnifici premi targati Australian, Head o Dunlop e gli esclusivi biglietti per le Next Gen Atp Finals in programma a Milano dal 7 all’11 novembre 2017. Utilissima anche la sezione ‘Lost and Found’, in cui sono stati esibiti gli oggetti per-si all’interno dell’impianto con foto-grafia e data di ritrovamento. Anche Simona Halep ha aiutato a ritrovare qualche oggetto smarrito... Se ve lo siete perso, scorrete i canali social degli Internazionali BNL d’Italia per rivedere il video!

social sempre più suL’hashtag ufficiale #ibi17 ha inonda-to i social network e i contenuti del torneo hanno raccontato una storia emozionante e sorprendente, nono-stante l’assenza o l’abbandono pre-coce di alcuni big del tennis. Questo grazie a una narrazione dell’evento che ha accompagnato gli appassio-nati degli Internazionali BNL d’Ita-lia lungo tutta la giornata, svelando backstage, contenuti esclusivi, cu-riosità e grande tennis. È così che nei soli primi cinque giorni dell’e-vento si è registrato un incremento del 41% delle visualizzazioni sulle

Qui sopra, Alexander Zverev;sotto, Andy Murray alle prese con uno dei giochi della Social Room

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piattaforme degli Internazionali BNL d’Italia e di SuperTennis TV. I match WTA trasmessi in alta qualità pro-prio da SuperTennis TV su Facebo-ok hanno generato milioni di tele-spettatori durante il torneo e sono ufficialmente diventati un servizio irrinunciabile per gli appassionati. In generale la risposta social ha avu-to una crescita totale del 26%, supe-riore alla già trionfale edizione della passata stagione, grazie anche agli aggiornamenti in inglese che hanno

consentito di raggiungere un pub-blico internazionale.

e c’era anchela social Room Tra le novità di questa edizione la So-cial Room situata all’interne del Cen-trale e dedicata agli atleti ha riscosso uno straordinario successo... non solo tra i fan! Dal memory e il ping pong, fino al tiro a segno e alla prova dei palloncini: i giochi hanno dato la pos-sibilità di conoscere il lato più uma-

no e scherzoso degli atleti, ma anche quello più competitivo e ingegnoso. In alcuni casi, come per Andy Murray e Fabio Fognini, si è assistito addirittura a una sfida nella sfida prima del match sul campo: tutta da vedere!

la centralità del sitoUna fonte inesauribile di notizie e informazioni riguardanti sia i risul-tati dai campi che la parte logistica. È www.internazionalibnlditalia.com, il sito ufficiale dell’evento. Con stati-

Di nuovo Svitolina e Pliskova.Sotto, a sinistra, la sfida socialtra Fognini e Murray; a destra,

il giapponese Kei Nishikori

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Binaghi: “la crescita continua”e si pensa già ai biglietti del futuroAlla consueta conferenza stampa di fine Internazionali BNL d’Italia hanno partecipato il Presidente FIT Angelo Binaghi, il vicesegretario generale del CONI Carlo Mornati e Nicola Pietrangeli, ambasciatore del tennis italiano e Presidente del Comitato d’Onore. Nel suo in-tervento Binaghi ha snocciolato i dati di un evento in costante crescita. In termini di vendite al botteghino e di biglietti, a conferma di un incremento strutturale e non occasionale, tutte le sessioni hanno ottenuto dati migliori rispetto all’anno scorso a eccezione della sessione serale di mercoledì, dove c’è stata la concomitanza della finale di Coppa Italia tra Lazio e Juventus. Interessante l’osservazione di Binaghi sulla biglietteria del futuro: inizialmente i costi dei biglietti saranno gli stessi, ma con l’avvicinarsi dell’evento potrebbe essere adottato un listi-no variabile in base alla richiesta, un po’ come accade per le compagnie aeree. Nel 2017, la biglietteria ha comunque superato i 12 milioni di euro. Il fatturato ha tenuto molto bene nono-stante un paio di mancati introiti dovuti a un paio di voci: la Ballroom (circa 700.000 euro) e i proprietari dei diritti TV in Cina, che hanno lasciato un’insolvenza di 800.000 euro che TPL (Tennis Properties Limited, oggi ATP Media) sta cercando di recuperare. “Ma non tutti i mali vengono per nuocere - dice Binaghi - questi elementi ci stanno facendo capire che il torneo potrebbe tranquillamente fare a meno di determinate attività collaterali, e ha confermato di avere un valore superiore a quello dei tennisti che partecipano”.

Sul piano tecnico, c’è stata l’impresa di Fabio Fognini. “Un fulmine che però non si è concre-tizzato. Avevo sperato in un Fognini in finale, ma alla fine c’è andato chi lo ha battuto. Credo che sia passato il concetto della Next Gen, questa categoria di nuovi giocatori e personaggi pronti a dominare il tour nei prossimi anni. La presenza di Zverev in finale lo testimonia. Sul resto dei giocatori italiani abbiamo visto qualche ombra nel femminile, mentre i nostri giovani hanno sfoderato buone prestazioni”. Binaghi ha poi dato un dettaglio importante sull’attività della FIT. Con l’ausilio di un grafico, abbiamo scoperto che la Federtennis è la federazione che trova in misura maggiore risorse proprie rispetto ai contributi del CONI (89%). Ed è ancora più significativo l’88% destinato all’attività sportiva, sul totale dei costi di produzione. Anche in questo caso, la FIT è davanti a tutte le altre federazioni.

Parlando del futuro, è previsto un ulteriore sforzo in merito alle Pre-Qualificazioni. Quest’anno sono stati coinvolti circa 16.000 giocatori: con la speranza di aggiungerne altri 10.000, il pro-getto coinvolgerà tutti i circoli. “Vogliamo migliorarle sia in termini di qualità che di quantità - ha detto Binaghi -. Vogliamo che diventino un appuntamento fisso per tutti gli atleti sostenuti dalla FIT. In questo senso, proveremo a spostare la data del Challenger di Roma Garden, in modo che la settimana prima degli Internazionali possa diventare una sorta di campionato italiano”. Le pre-quali resteranno l’antipasto all’evento vero e proprio: Roma spera - e c’è ot-timismo - di raggiungere l’upgrade per il 2019, quando ci sarà il rinnovamento del calendario. “Speriamo di arrivare all’upgrade che allungherebbe il torneo da otto a dodici giorni: con le pre-quali, si arriverebbe a una grande festa del tennis della durata di tre settimane”.

stiche di dettaglio sempre aggiornate, schede dei giocatori presenti, i tabel-loni, gli orari degli allenamenti... Sono soltanto alcuni dei servizi proposti sul sito degli Internazionali BNL d’Italia. Curate nel minimo dettaglio anche le notizie inerenti il meteo, la disponibi-lità dei biglietti e le informazioni su come raggiungere i campi. Alle ore 11 di ogni mattina è stato inoltre possibi-le scaricare e consultare il quotidiano degli Internazionali “Qui al Foro”. In-fine per segnalare eventuali problemi nell’area dei servizi sono stati messi a disposizione dei QR code in grado di risolvere nel più breve tempo possibi-le tutti gli inconvenienti.E ora non resta che aspettare il 2018 per provare a battere nuovi record con contenuti capaci di fidelizzare sempre di più gli amanti della racchetta. Nell’at-tesa continuate a seguirci. Perché i no-stri canali social sono sempre aperti.

Qui il canadese Milos Raonic;sotto, la britannica Joanna Konta

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Berrettini Jr studia da grande... con i bigJacopo, fratello minore del Next Gen Matteo, ci racconta la sua esperienza agli ibi17, tra le pre-qualificazioni e il campo diviso con campioni del calibro di Djokovic. Con in testa il sogno di una wild card per le Atp Finals di Milano

di AlessAndRo nizegoRodCeW

foto A. fioRiti

Una settimana con i campioni, per scoprire il tennis di ver-tice, crescere e migliorarsi. Jacopo Berrettini ha vissu-

to gli Internazionali BNL d’Italia 2017 come sparring partner, dividendo il campo con Nadal, Djokovic, Kyrgios e tanti altri protagonisti del circuito Atp e Wta. Classe 1998, fratello minore di Matteo Berrettini (attuale numero 250 Atp), Jacopo ha disputato alcuni buoni match nel torneo di pre-qualificazioni prima di vivere, al Foro Italico, un vero e proprio sogno. “Sono state giornate indimenticabili - ha raccontato l’attuale numero 1242 Atp - e tutti i giocatori so-no stati gentili e disponibili. L’obiettivo per il futuro è tornare su questi campi per poter disputare il torneo da prota-gonista. Next Gen? In questo momento sono l’undicesimo italiano nella ‘Race to Milano’, chissà che non riesca a di-sputare le pre-qualificazioni per la wild card...”.Jacopo è stata una settimana ricca, come è andata?“È stata un’emozione continua. Sono sceso in campo con Djokovic e Nadal, Muguruza e Kyrgios, passando per Isner, Karlovic e tanti altri. La prima sensazione? Io sono abituato a essere il più alto di tutti, anche nel circuito Fu-tures. Sono un metro e 92 ma diciamo che al Foro Italico mi sono sentito quasi sempre il più basso...”.Hai scaldato djokovic prima di ogni suo match…“Ho visto Novak molto in forma e concentrato sin dal primo giorno. È stato sempre gentile e disponibile e in campo è una vera macchina. Cre-do che in questo momento, senza coach, abbia ritrovato una certa tran-quillità emotiva”.

si allenaalla CanottieriAniene con santopadre

Jacopo BerrettiniNato a: Roma,Il: 27 novembre 1998Altezza: 192 cmPeso: 80 kg.Ranking Atp: 1.242Coach: VincenzoSantopadre e StefanoCobolli (Circolo CanottieriAniene Roma)

e nadal?“La pesantezza di palla di Nadal, dal primo colpo in allenamento, è impres-sionante. Quando lasciava andare il braccio era praticamente impossibile riuscire a tenere il suo ritmo”.il più simpatico?“Sono stati tutti gentili, ma se devo sce-glierne uno dico sicuramente Bernard Tomic. Sinceramente, dopo molti arti-coli che avevo letto, non me lo aspetta-

vo così disponibile: durante gli allena-menti si fermava per darmi dei consi-gli, sia sugli spostamenti e il footwork, sia sul mio servizio. Una vera sorpresa dal punto di vista umano”.Hai avuto modo anche di allenar-ti con tre giganti come Karlovic, isner e Kyrgios...“Isner e tutto il suo team sono stati molto simpatici, così come Karlovic. Kyrgios? Non ho capito nulla di ciò che mi diceva, il suo ‘australiano’ è incom-prensibile, almeno per me. Continuavo a dire “si” a ogni sua domanda, non c’e-ra altro modo”.Per quanto concerne il femminile?“Tra le ragazze ho avuto modo di pal-leggiare con Monica Niculescu e assag-giando il suo famoso dritto in backspin. La Muguruza invece mi era parsa in una forma psico-fisica straordinaria, pecca-to si sia dovuta ritirare”. tornando indietro di qualche set-timana, come sono andate le pre-qualificazioni?“Sono soddisfatto della mia prestazio-ne al Foro Italico. Dopo aver battuto in lotta Francesco Salviato ho messo in difficoltà un top 200 Atp come Salvato-re Caruso, al quale ho strappato anche un set. Ora mi concentrerò sugli alle-

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focus next gen

HAsHtAg #neXtgen

Parigi: stefanos tsitsipasfa il filosofo anche su twitter

Il greco Stefanos Tsitsipas si allena in Francia con Patrick Mouratoglou, vive a Parigi ed evidentemente sogna il Roland Garros. “Parigi esiste per ricordarti che i tuoi sogni sono reali”, ha scritto sul suo profilo twitter l’ormai ribattezzato ‘tennista-filosofo’.

zverev insegue Borg e nadalLa Next Gen al potere al Foro Italico. Alexander Zverev, classe 1997 e leader della Race to Milan, è il settimo giocatore nell’Era Open a conquistare il torneo di Roma da under 21. Il primo fu Bjorn Borg, che si impose nel 1974 portando a casa il titolo a tre giorni dal suo diciotte-simo compleanno (rimane l’unico minorenne nell’albo d’oro). Nel 1983 fu il turno di Jimmy Arias, che superò Josè Higueras in 4 set all’età di 19 anni. Nel 1989 il titolo finì nelle mani dell’argentino Alberto Manci-ni, che il giorno prima della finale aveva compiuto 20 anni. Per trovare la successiva vittoria under 21 bisogna andare al 2001 quando Juan Carlos Ferrero superò Guga Kuerten. L’unico tennista a conquistare tre volte il Foro Italico da under 21 è stato Rafael Nadal, vincitore dai 18 ai 20 anni nel 2005 (nella foto), 2006 e 2007. L’ultimo Next Gen ad alzare le braccia al cielo è stato Novak Djokovic, che nel 2008 vinse a pochi giorni dal suo 21° compleanno. (al.ni.)

Altro Millennial, altro titoloÈ lo spagnolo nicola KuhnNicola Kuhn, classe 2000, ha conquistato il primo titolo da profes-sionista sulla terra rossa ungherese di Zamardi. Il 17enne nativo di Innsbruck, ma spagnolo di nazionalità, ha superato in finale l’ostico giocatore di casa Balazs portando a casa il trofeo. Kuhn, già numero 5 under 18 a inizio anno, aveva impressionato al Masters 1000 di Madrid, durante il quale aveva battuto in qualificazioni il georgiano Basilashvili. Kuhn non è stato però l’unico Next Gen a conquistare titoli Futures durante la scorsa settimana. Ad Hammamet ha trionfato, senza perdere alcun set, il ventunenne argentino Mariano Kastelboim, mentre sulla terra iberica di Vic ha alzato le braccia al cielo il brasiliano classe 1996 Rafael Matos. Terzo titolo Itf in carriera per il 19enne rumeno Nicolae Frunza, che ha portato a casa il torneo casalingo di Bucarest. (al.ni.)

Jacopo Berrettini ha partecipato, insiemea Max Giusti, all’iniziativa Tennis in Periferia sui campi allestiti a Ponte Nona (Roma)

namenti e sul circuito Futures, così da migliorare il mio ranking. Questa setti-mana da sparring credo mi sarà molto utile per il futuro”.dove hai iniziato a giocare?“Ho preso in mano la prima racchetta da tennis al Circolo Magistrati della Corte dei Conti a Roma e oggi sono se-guito alla Canottieri Aniene da Vincen-zo Santopadre e Stefano Cobolli, due coach molto bravi che, seppur diversi nei metodi, credo si completino benis-simo”.Qual è il rapporto con tuo fratello Matteo di due anni più grande e già vicino alla top-200 Atp?“È come se fossimo migliori amici, ci di-ciamo tutto sia a livello tennistico che fuori dal campo. Matteo mi aiuta tanto, perché io sto vivendo oggi ciò che lui ha affrontato due anni fa. È il mio pun-to di riferimento, la mia guida e ogni suo consiglio è fondamentale”.Hai cominciato a giocare grazie a Matteo?“In realtà è il contrario. È grazie a me che Matteo ha iniziato a giocare a ten-nis. Mio fratello aveva cominciato alla Corte dei Conti ma praticava anche al-tri sport, aveva quasi smesso. Io sono sceso in campo per la prima volta a 5 anni e, pian piano, anche lui ha ritrova-to la passione per il tennis”.la tua passione ha avuto tentenna-menti?“Da piccolo ho subito raggiunto buo-ni risultati, come la vittoria al Lemon Bowl under 10, ma un paio di anni do-po avevo deciso di smettere. Non mi divertivo più, ero svogliato e non mi piaceva andare al circolo per allenar-mi. Col passare dei mesi le cose sono cambiate, la passione è tornata e ades-so non ho più intenzione di fermarmi, puntando al sogno di diventare un ten-nista professionista”.

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Una scuola da 60.000Tanti sono i ragazzi coinvolti dal progetto che vede in prima fila Fit, Coni,Miur e Federbadminton. Al Foro Italico i piccoli protagonisti premiati sulla Next Gen Arena. Binaghi: “Progetto basilare”. La ministra Fedeli: “Sport educa”

Ben 20 Regioni partecipanti e circa 500 istituti scolastici coin-volti, circa 60 mila bambini protagonisti. Sono solo alcuni

dei numeri di “Racchette di Classe”, il progetto promosso e sviluppato dalla Federazione Italiana Tennis e dalla Fe-derazione Italiana Badminton in colla-borazione con il Ministero dell’Istruzio-ne, dell’Universita e della Ricerca. Giun-to al terzo anno, Racchette di Classe si colloca nell’ambito dei Protocolli d’in-tesa CONI, CIP, MIUR ed è stato convali-dato ed inserito nel programma dell’at-tività motoria e sportiva per le scuole primarie. Durante gli Internazionali BNL d’Italia, è stata presentata la terza edizione di questo progetto di succes-so, alla presenza del Presidente della Fit Angelo Binaghi, del Presidente del Coni Giovanni Malagò, della Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Valeria Fedeli e del Presidente della Federazione italiana Badminton Carlo Beninati.“Per noi Racchette di Classe è un’occa-sione unica - ha detto il presidente Fit Binaghi -. Leggevo nei giorni scorsi sui giornali di quanto il Presidente Malagò voglia rinforzare il rapporto tra CONI e scuole. I bambini e la scuola vengono prima di tutto. Le imprese dei grandi campioni devono ispirare lo spirito emulativo di questi ragazzi, devono fa-re in modo che lo sport si diffonda sem-pre di più con messaggi positivi per i nostri giovani e i nostri ragazzi. Abbia-mo avuto molti risultati straordinari - ha proseguito Binaghi - però il suc-cesso più grande di questo corso della Federazione, che ho l’onore di guidare, credo sia il rapporto con la scuola. Tut-ti i miei predecessori avevano sempre pensato programmi che avrebbero do-vuto portare il tennis nella scuola e non ci sono mai riusciti”. Due anni fa erano tremila i bambini che hanno preso per la prima volta in mano una racchetta da tennis o da badminton grazie al pro-getto. L’anno successivo sono diventati 20.000, quest’anno sono stati 60.000.

fedeli: “lo sport è scuola”Per la Ministra Valeria Fedeli, non solo appassionata ma tennista praticante, lo sport è fondamentale nella crescita. “Ringrazio i Presidenti delle Federazio-ni, il Presidente del Coni, ma soprat-tutto le ragazze e i ragazzi che hanno partecipato, le loro famiglie e i loro do-centi. Progetti come ‘Racchette di clas-se’ sono importanti perché con essi si è iniziato un percorso di qualificazione dei contenuti forniti dalla scuola, utili per accrescere le competenze e le co-noscenze delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi. Per molto tempo si è avuta l’idea, sbagliata, che lo sport fos-se solo esercizio fisico e non contenuto educativo. Lo sport - ha continuato la Ministra - è invece l’occasione per fare scuola oltre la scuola, è una compo-

La giornata di presentazione di “Racchette di Classe” agli ibi17 tra NextGen Arena e sala conferenza, protagonisti Angelo Binaghi, Giovanni Malagò e la Ministra Valeria Fedeli

nente fondamentale nella formazione e nella crescita di ciascun individuo, è voglia di incontro, spirito di confronto. ‘Racchette di classe’ è anche un proget-to educativo che sostiene fortemente l’inclusione, parte essenziale della cul-tura didattica e formativa delle nostre scuole. Tennis e badminton oggi sono sport fortemente inclusivi, non hanno un’impronta di genere e sono diffusi tanto tra le sportive quanto tra gli spor-tivi. Questo è il messaggio che dobbia-mo trasmettere alle scuole, alle studen-tesse e agli studenti”. L’attenzione si è poi spostata alla Next Gen Arena dove, con tutti i bambini e le bambine delle scuole presenti, si è svolta la cerimonia di premiazione dei progetti speciali di alcune scuole sotto un sole che ha esal-tato i colori e i profumi del Foro Italico.

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ibi17

Paddle, show trasparenteDurante gli Internazionali BNL d’Italia è andato in scena anche il torneo FIP 500 di Paddle. Successo nel maschile per gli spagnoli Josè Antonio Diestroe Teodoro Zapata, mentre tra le donne conferma per Testud e Celata

Anche il Paddle ha infiam-mato il Foro Italico duran-te la settimana degli In-ternazionali BNL d’Italia.

Il Torneo Internazionale FIP 500, giunto alla sua ottava edizione, presentava un tabellone da 32 cop-pie per gli uomini e uno da 16 per le donne con montepremi rispet-tivamente di 5.000 e 2.500 euro. Intorno al campo “trasparente” del Foro Italico si è formata una folla di curiosi, soprattutto per la fina-le, che è rimasta a bocca aperta di fronte alle magie dei quattro pro-tagonisti del match decisivo, tutti professionisti di livello mondiale inseriti nel World Padel Ranking. Una finale in cui si sono visti tanta azione e agonismo, ma il risulta-to è stato netto: gli spagnoli Josè Antonio Diestro e Teodoro Zapata hanno superato per 6-1 6-2 la cop-pia misto ispano-argentina compo-sta da Cayetano Racafort e Marcelo Capitani.La parte del leone l’ha fatta Josè Diestro, 27 anni, dall’alto della sua 36° posizione mondiale (il suo gio-vane compagno Zapata, 22 anni, è invece n. 131 in classifica). Ha guidato il team con grande autore-volezza nonostante si trovasse di fronte la vecchia volpe Marcelo Ca-pitani, 37 anni, oggi “solo” n.89 del mondo ma nella top 10 tra il 2006 e il 2008. Cioè, a suo tempo, uno dei migliori del mondo.

testud e Celata campionesse Il paddle è lo sport emergente del momento e chi si è fermato a gu-starsi la partita ha potuto godere di qualche scambio davvero spet-tacolare, con più di una palla recu-perata uscendo addirittura dal box di gioco per cercare di raggiungere uno smash avversario. Meno for-tuna di pubblico ha avuto la finale femminile (anch’essa però molto

spettacolare) ma la bravura della francese Sandrin Testud, grande tennista, ex n.9 del mondo, finali-sta in doppio agli Us Open (e dalla sua compagna italiana Sara Celata) è stata comunque premiata da una netta vittoria su Chiara Pappacena e Roberta Lombardi. Il trofeo del Foro Italico, per quest’anno, è tut-to loro.

Sopra, i campi da paddle al Foro Italico durante la finale del torneo agli IBI; sotto,i vincitori, gli spagnoli Diestro e Zapata. Più in basso, le vincitrici Testud (destra) e Celata

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tennis in tv

Mercoledì 31 maggio alle 21.00 c’è tennis Magazine

Roma-Parigi solo andataCon tanti live in agendaQ

uattordici ore abbondanti al giorno per una setti-mana a tutto gas. Fanno più di 100 ore di dirette,

approfondimenti, interviste, curio-sità, aneddoti, immagini. Tutti dal cuore del Foro Italico, dal centro degli Internazionali BNL d’Italia. Con tanta carne al fuoco e molta interazione, soprattutto negli stu-di serali che hanno visto gli spet-tatori diventare attori e opinioni-sti con un filo diretto aperto via whatsapp.

il festival del tennisMa Roma 2017 è stato ancora una volta il festival del tennis in diretta e in chiaro, con tutti i campi coper-ti dalle telecamere di SuperTennis pronte a mostrare ogni punto caldo del torneo Wta. Con le protagoniste

Tra i tanti campioni ospiti nel salotto di SuperTennis al Foro

Italico durante gli IBI17 anche il mitico

australiano Rod Laver,qui con Dario Castaldo

Giovedì 2500:00 - WTA Roma Finale (replica)02:00 - WTA Strasburgo (replica) 04:00 - WTA Strasburgo (replica) 06:00 - Tennis Magazine 07:00 - WTA Strasburgo (replica) 08:45 - La Voce delle Regioni 09:00 - ITF U18 Santa Croce (differita)10:45 - La Voce delle Regioni 11:00 - LIVE ATP Lione 12:45 - Supertennis Today 13:00 - LIVE ATP Lione 14:45 - Supertennis Today15:00 - LIVE WTA Strasburgo 16:45 - Supertennis Today17:00 - LIVE WTA Strasburgo 19:00 - La Voce delle Regioni 19:15 - WTA Strasburgo (differita)21:00 - WTA Strasburgo (differita) 23:00 - ATP Lione (replica)

Venerdì 2601:00 - ATP Lione (replica)03:00 - Magazine ATP 03:30 - Tennis Magazine 04:00 - WTA Strasburgo (replica) 06:00 - WTA Strasburgo (replica) 07:45 - La Voce delle Regioni 08:00 - WTA Roma (replica) 10:00 - ATP Lione (replica) 11:45 - ATP Lione (replica) 13:15 - Supertennis Today 13:30 - LIVE WTA Norimberga 14:30 - LIVE ATP Lione 16:15 - Supertennis Today 16:30 - LIVE ATP Lione 18:15 - Supertennis Today18:30 - WTA Strasburgo (differita) 20:15 - La Voce delle Regioni20:30 - WTA Strasburgo (differita) 22:30 - WTA Norimberga (differita)

Sabato 2700:30 - ATP Lione (replica)02:30 - WTA Strasburgo (replica) 04:30 - Tennis Magazine 05:00 - WTA Strasburgo (replica)07:00 - WTA Norimberga (replica) 08:45 - ATP Lione (replica) 10:00 - LIVE Bonfiglio 12:00 - LIVE Bonfiglio 13:15 - Supertennis Today 13:30 - LIVE WTA Norimberga 14:30 - LIVE ATP Lione Finale 16:15 - Supertennis Today 16:30 - LIVE Bonfiglio 18:15 - Supertennis Today18:30 - WTA Strasburgo (differita) 20:30 - WTA Norimberga Finale (replica) 22:30 - ATP Lione Finale (replica)

Domenica 2800:00 - Bonfiglio (differita) 02:00 - WTA Strasburgo (replica)04:00 - WTA Norimberga (replica) 06:00 - Bonfiglio (replica) 08:00 - Bonfiglio (replica)10:00 - Bonfiglio (replica) 12:00 - LIVE Bonfiglio 13:45 - Supertennis Today 14:00 - LIVE Bonfiglio 15:45 - Supertennis Today 16:00 - ATP Lione (replica)18:00 - WTA Strasburgo (replica) 20.00 - WTA Norimberga (replica)21:30 - Tennis Magazine 22:00 - Bonfiglio (replica)23:30 - Bonfiglio (replica)

Lunedì 2901:30 - Tennis Magazine02:00 - ATP Lione Finale (replica) 04:00 - WTA Strasburgo Finale (replica) 06:00 - WTA Norimberga Finale (replica)08:00 - Wta Roma (replica) 09:30 - Halep vs Mladenovic, WTA Premier Madrid 201712:00 - Roddick vs Federer, Wimbledon 2009 16:45 - La Voce delle Regioni 17:00 - Parigi Today 17:30 - Tennis Magazine 18:00 - ATP Lione Finale (replica)19:30 - Wta Roma (replica)21:00 - trofeo Kinder + Sport Ortisei 21:15 - WTA Roma 2017 23:00 - Parigi Today 23:30 - Murray vs Thiem ATP 500 Barcellona

Martedì 3001:30 - Pennetta vs Zvonareva, Us Open 200904:30 - Tennis Magazine 05:00 - Wta Roma (replica) 07:00 - Trofeo Bonfiglio (replica)08:45 - Bouchard vs Sharapova, WTA Madrid 2017 11:30 - Djokovic vs Murray, UsOpen 2012 16:45 - La Voce delle Regioni 17:00 - Parigi Today 17:30 - Trofeo Kinder + Sport Ortisei18:00 - WTA Strasburgo Finale (replica) 19:30 - Nadal vs Thiem, ATP 500 Bracellona 2017 Finale 21:00 - La Voce delle Regioni21:15 - WTA Roma 2017 23:00 - Parigi Today 23:30 - WTA Roma (replica)

Mercoledì 3101:30 - Roddick vs Federer, Wimbledon 200906:30 - I Miti del Foro 07:00 - Trofeo Bonfiglio (replica) 08:45 - La Voce delle Regioni09:00 - WTA Roma (replica) 12:30 - Trofeo Kinder + Sport Ortisei 12:45 - Federer vs Murray, Wimbledon 201216:45 - La Voce delle Regioni 17:00 - Parigi Today 17:30 - WTA Norimberga Finale (replica) 19:30 - Wta Roma 2017 (replica) 20:45 - La Voce delle Regioni 21:00 - Tennis Magazine 15 21:30 - Dimitrov vs Goffin, ATP 250 Sofia Finale 23:00 - Parigi Today 23:00 - Magazine ATP

NB: il palinsesto è soggetto a modifiche. In rosso gli eventi live, in giallo le News, in verde le prime emissioni, in azzurro le differite e in viola gli speciali

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il tennis in tv

Alla ricercadel nuovo zverev:le dirette tvdal BonfiglioLa storia di Alexander Zverev (nella foto nel 2013) ora sarà per sempre legata agli Internazionali BNL d’Italia. Ma in realtà anche prima di vincere gli IBI17, Sascha aveva già mostrato una certa predilezione per gli Internazionali d’Italia. Quelli juniores che si giocano al Tc Milano Alberto Bonacossa, lo storico Trofeo Bonfiglio. Il biondino tedesco quattro anni fa proprio di questi tempi alzava al cielo italiano la coppa dell’evento milanese, da n.1 del mondo Under 18. Adesso, dopo la consacrazione del minore dei fratelli Zverev, la linea - è proprio il caso di dirlo - torna a Milano. Perché SuperTennis trasmetterà come di consueto le fasi finali del torneo di Grado A all’ombra della Madonnina. Le quattro semifinali di sabato, e le due finali di domenica (maschili e femminili). Insomma, in pura epoca Next Gen adesso tocca ai giovani, vale a dire agli under 18 più forti del mondo che si sfidano nella 58a edizione della kermesse meneghina. Lo storico torneo milanese, equiparato dall’ITF ai quattro eventi dello Slam (è di Grado A come Roland Garros, Wimbledon, Australian Open e Us Open) è in pieno svolgimento. Appuntamento per sabato 27 maggio a partire dalle 10.00, e per domenica da mezzogiorno in poi. Lo spettacolo è assicurato, alla ricerca del nuovo Alexander Zverev. E chissà che, come successo a Sascha, tra quattro anni chi vince a Milano...

del circuito pronte a ripartire nella caccia alla più in forma - chi se non la vincitrice degli IBI Elina Svitoli-na? - già dagli eventi di Strasburgo (giovedì 25 maggio in diretta a par-tire dalle 15.00) e di Norimberga (in differita sempre nella serata di giovedì e poi live per le fasi calde durante il week-end).

il circuito maschiletorna a lioneGermania e Francia dunque sotto i riflettori. E proprio dalla Francia, da Lione per l’esattezza, ricominciano le dirette del tennis maschile in chiaro. Evento Atp 250 da 482.060 euro di montepremi, l’Open Parc Auvergne-Rhone-Alpes Lyon segna il rientro in calendario della cittadi-na dell’omonima regione francese. Qui si è infatti giocato per 22 an-ni un torneo indoor, sul duro, ma adesso uno dei 5 tornei del circuito maggiore in Francia ha preso una collocazione diversa in calendario: la settimana precedente allo Slam parigino (la stessa delle qualifica-zioni al Roland Garros), ovviamente sulla terra rossa e all’aperto. Quat-tro giorni in diretta, comprese le semifinali di venerdì 26 maggio e la finale di sabato 27 (sempre live, sempre a partire dalle 14.30).

da lunedì Parigi today,in due appuntamentiL’uscita immediatamente dopo Lio-ne, sull’autostrada della stagione agonistica, è per tutti Parigi. Non solo per i giocatori, ma anche per SuperTennis che si ripresenta al se-condo appuntamento Slam dell’an-no con il format inaugurato per gli Australian Open. Allora fu Melbou-rne, ora sarà Parigi Today. Due le fasce orarie, una tardo pomeridia-na, dalle 17.00, e l’altra a chiusura di giornata a partire dalle 23.00. Tutti i giorni, con collegamenti, im-magini, interviste dall’impianto del Bois de Boulogne. La casa del tennis, dunque, con il suo salotto rinnovato a inizio 2017, resta sempre aperta. Dal di-vano di casa, sul canale 64 del digi-tale terrestre, dal numero 224 della piattaforma Sky, dal 30 di TivùSat o in web streaming su www.super-tennis.tv, sarà come avere un posto in prima fila per lo stadio Philippe Chatrier. Ma ormai gli appassionati italiani ci hanno fatto l’abitudine.

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racchette e dintorni

Armati fino ai denti...Quasi tutti i Pro hanno una cura maniacale per la taratura del loro attrezzo. Specificano tipo di corda, calibro e tensione ma anche orario e stringer. Da Zverev alla Svitolina, Marco Rossani racconta il backstage tecnico del torneo

di enzo AndeRloni

foto getty iMAges e eA

“Alexander Zverev fa in-cordare 5 racchette per ogni match. E vuole che il lavoro sia fatto

la sera prima, sempre dallo stesso incordatore, sulla stessa macchina. Una volta gliele abbiamo preparate alle 18.00 invece che alle 22.00. Ha una sensibilità incredibile: giocando ha sentito una differenza e quando è tornato ci ha chiesto se avevano cambiato macchina”. Ormai tutt’uno con la sua Baiardo, la macchina incordatrice ergonomica Wilson del team ufficiale degli In-ternazionali BNL d’Italia, Marco Ros-sani è pronto a raccontarci questa 74esima edizione dal punto di vista dei box, dove i “meccanici” mettono

zverev a tutta speedLe Head Speed MP di Sascha Zverev si presentano come quelle di serie. Il vinci-tore degli IBI17 fa montare un ibrido con il monofilo Head Hawk sulle verticali e il budello naturale sulle orizzontali. La ten-sione è 23/24 kg.

racchette e dintorni

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a punto i “bolidi” dei protagonisti del circuito. Alla fine delle settimana lui, come gli altri, ha le mani piene di cerotti a protezione delle dita che hanno fatto scorrere per ore e ore ogni giorno una corda in mezzo al-le altre, serpentelli da un millimetro e poco più, perlopiù in poliestere e dunque rigidi, quasi taglienti. Ma la passione è forte, l’organizzazione perfetta e la squadra gira come un orologio. Sì, perché il tempo è l’altra variabile fondamentale, insieme alla qualità del lavoro.

ibrido reverse per thiem - Per la sua Babolat Pure Strike Dominic Thiem chiede un’incordatura ibrida “reverse”, con budello naturale sulle verticali e monofilamento RPM Blast sulle orizzontali. La tensione è una sola: 25 kg. E aggiunge piombo sulla testa della racchetta, a ore 3 e ore 9.

dieci anni di WilliamsVogliono solo lui, Paolo Foschi di Roma. Da più di dieci anni nel team degli incordatori al Foro Italico Paolo si è sempre preso cura delle Wilson Blade 104 delle ‘sorellone’ e quest’anno Venus è venuta subito a cercarlo. Ha voluto un’incordatura ibrida con budello naturale Wilson sulle verticali e sintetico Luxilon 4G sulle orizzontali. 30 kg per il budello (con pre-stretch del 5%) e 29 per il sintetico.

“Le incordature hanno un loro asse-stamento nelle prime ore, sia si trat-ti di armeggi semplici in sintetico (quasi sempre monofilamento) sia in caso di ibridi (sintetico sulle verti-cali, budello naturale sulle orizzon-tali). Dunque è diventato importante anche il tempo che passa da quando noi montiamo la corda, alla tensione richiesta, a quando gli atleti utiliz-zano l’attrezzo. Un diverso interval-lo cambia il rendimento del piatto corde e per i pro è fondamentale avere sempre lo stesso riferimento, la stessa sensibilità. A questo pro-posito abbiamo notato un notevole incremento delle incordature ibride, rispetto alle tradizionali. Molti an-che in versione “reverse” cioè con le verticali in budello e le orizzontali in monofilamento.”

le corde più molli di sempreIl lavoro non ha soste. Gli attrezzi pronti vengono imbustati in sacchet-ti di plastica trasparente e appesi tutti in fila, come giacche, camicie, gonne e pantaloni in tintoria. Pronti per essere ritirati. E i giocatori han-no le loro richieste particolari che in certi casi assumono una forte valen-za tecnica, in altri sono dei vezzi di difficile interpretazione.“Tecnicamente la richiesta più stu-pefacente ce l’ha fatta Daniel Ne-stor, il veterano canadese, vincitore in doppio di tutti e quattro i tornei del Grande Slam e dell’oro olimpico a Sydney. – racconta Rossani - Ci ha portato le racchette dicendo che le voleva a 21 e 19… libbre. Cioè 9,5 e 8,6 kg di tensione. Gli abbiamo chie-sto se ci stesse prendendo in giro.

Marco Rossani con la kazaka Yaroslava Shvedova, semifinalista in doppio

Il team degli incordatori degli IBI17, da sinistra, Millo Cosmo, Giancarlo Sparla, Paolo Aramini, Andrea Cotugno, Paolo Facci,Marco Rossani, Erika Boccuti, Simone Scaturro, Michele Fabbretti, Guido Gasbarri, Francesco Canali (acc.), Sergio Ajello e Paolo Foschi

sulla sua c’è scritto RafaLa Babolat Pure Aero di Nadal è persona-lizzata con la scritta Rafa all’esterno del cuore. L’incordatura è a 4 nodi con monofi-lamento babolat RPM Blast a 25 Kg.

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racchette e dintorni

Giocatrice Racchetta Corde Tens. kgKiki Bertens Wilson Blade Luxilon 4G 26 x 25

Simona Halep Wilson Burn 100 Luxilon Alu Power 23 x 22

Elina Svitolina Wilson Burn Luxilon Alu Power Rough 23 x 22

Martina Hingis Yonex Ezone DR 100 Yonex Poly Tour Fire e Poly Tour Pro 26 x 25

Jelena Jankovic Prince Red LS 105 Luxilon Alu Power 19 x 18

Anett Kontaveit Babolat Pure Drive Luxilon Adrenaline 28,5 x 28,5

Venus Williams Wilson Blade 104 Budello Wilson e Luxilon 4G 30 x 29

Johanna Konta Babolat Pure Aero Babolat RPM Blast e budello VS 27 x 27

Carla Suarez Navarro Wilson Pro Staff Luxilon 4G 24 x 24

Roberta Vinci Head Extreme Pro Luxilon Alu Power e budello naturale 31,5 x 30,5

Angelique Kerber Yonex VCoreS V 100 Yonex Poly Tour Fire e budello naturale 26 x 26

...e delle giocatrici al foro

Non era così. Non ho memoria di una racchetta con le corde più molli di così nel circuito Atp. Ero rimasto ai 12, 13 kg di Volandri…”.“Per quanto concerne i dettagli – pro-segue Rossani- c’è il caso di Juan Mar-tin Del Potro che vuole i Power Pads sotto le corde all’interno del ponte, il segmento alla base del piatto cor-de. Sono quei pezzettini di cuoio che si usavano ai tempi delle racchette di legno perché la corda in tensione non danneggiasse progressivamente gli strati di frassino. Lui, come face-va Pete Sampras, li usa anche sui te-lai in grafite”.“Poi c’è tutta una gamma di sfuma-ture per l’apposizione del logo sulle corde - aggiunge l’incordatore mila-nese, primo italiano (nel 2015) a en-

l’amica risanata - Intervento di emergenza per risanare la Yonex di Daria Gavrilova semifinalista. La terra rossa ave-va fatto sollevare e staccare il bumper/pas-sacorde. La riparazione prevede un nuovo incollaggio: le fascette servono per farlo asciugare “sotto pressione”.

Giocatore Racchetta Corde Tens. kgBob Bryan Prince Tour Budello VS Touch e sintetico Solinco IperG 18,5 x 17,2

Fabio Fognini Babolat Pure Drive Babolat RPM 27 x 25

Rafael Nadal Babolat Pure Aero Play Babolat RPM Blast 25 x 25

Alexander Dolgopolov Wilson Pro Staff 97 Budello e Luxilon 4G 26 x 25

Kei Nishikori Wilson Burn 95 Budello e Luxilon 4G 21,3 x 20,4

Jack Sock Babolat Aero Storm Luxilon Alu Power Rough 15 x 15

Dominic Thiem Babolat Pure Strike Babolat VS e RPM Blast 25 x 25

Alexander Zverev Head Speed MP Budello VS Touch e sintetico Head Hawk 23 x 24

Juan Martin Del Potro Wilson FST Luxilon Alu Power e Budello Wilson 25,5 x 25,5

David Goffin Wilson Blade 98 Luxilon Alu Power 22 x 21

Daniel Nestor Wilson Pro Staff Budello e Luxilon Alu Power 9,5 x 8,6

Jared Donaldson Head Prestige MP Luxilon Alu Power Rough 20,8 x 20,8

Matteo Berrettini Head Extreme Pro Luxilon Original 24x23

Daniel Evans Wilson Pro Staff 97 Luxilon Alu Power e Wilson Sensation 22,6 x 22,6

Ivo Karlovic Head Radical MP Luxilon Alu Power e Natural gut 24 x 24

Philipp Kohlschreiber Wilson Pro Staff 97 Budello e Luxilon Alu Power 22,5 x 23,5

Adrian Mannarino Babolat Aero Pro Drive Luxilon Alu Power 17 x 16,5

Stefano Napolitano Head Extreme Pro Luxilon 4G 26 x 25

Sam Querrey Babolat Pure Aero Solinco Hyper G 24 x 24

Racchette, corde e tensioni dei giocatori...

trare nel team ufficiale di Wimbledon - Nishikori chiede specificamente un “logo light”, senza troppo colore sul-la corda quindi. Martina Hingis, che per le sue Yonex ha scelto un ibrido tra una corda gialla e una rossa, vuo-le anche che il logo venga disegnato al contrario, perché le piace che la grafica delle due palline che fanno da base alla “ypsilon” finisca vicino alla zona bianca del telaio. Estetica pura. Che per noi è comunque un piacere accontentare. A livello di sostanza ci ha invece stupito Jelena Jankovic, che ormai conosciamo bene perché questo torneo lo ha già vinto due volte. Fino allo scorso anno chiedeva tensioni delle corde molto alte, in-trono ai 29 chili. Quest’anno è scesa a 19 kg: un salto di 10 chili. Pazze-

sco, soprattutto se si pensa che era talmente pignola sulle corde che ci portava sempre 6 racchette. Quattro le faceva fare alla medesima tensio-ne, 29 kg. Una quinta la voleva più tesa di un chilo, 30 kg. La sesta la voleva a 30 ma fatta in un momento diverso, in modo che si assestasse la tensione. Questo per fare il ri-scaldamento con la racchetta più tesa, e poi ai successivi cambi palla, passare a quella più ‘stagionata’ e successivamente alle altre, cercan-do così di avere sempre il feeling che preferiva”. Perché nel tennis di alto livello ormai la differenza la fanno i dettagli, quelli che gli strin-ger professionisti sono chiamati a curare alla perfezione: in questo il team degli IBI è da Grande Slam.

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Gente di un’altra categoriaAndiamo a scoprire chi sono i vincitori della 1a prima edizione dei Campionati di Quarta Categoria giocata al Foro Italico. Atmosfera da circuito Pro:con i tabelloni luminosi, i giudici di sedia, i raccattapalle e tanto pubblico

di AlessAndro nizegorodcew

foto A. fioriti

In un luogo da leggenda, accanto ai campioni del circuito, i migliori quarta categoria d’Italia si sono sfi-dati inseguendo un sogno. A pochi

passi dal centrale del Foro Italico, sui campi 7, 8, 9, 10 e 11, si è svolta la prima edizione dei Campionati Nazio-nali d’Italia di quarta categoria, com-petizione sviluppata in sinergia con le Pre-qualificazioni agli Internazionali BNL d’Italia. Dalle fasi provinciali sino a quelle regionali, sono partiti 15.707 tennisti agonisti, la maggior parte dei quali di quarta categoria (in Italia sono circa 60.000), per inseguire il pass per

Tutti i premiati dei Campionati di Quarta Categoria giocati al Foro Italico con il consigliere Fit Pierangelo Frigerio

lorenzo de rosa, da un sogno all’altroFinale: battuto Roberto Bonafiglia 4-6 6-0 10/3

Vincitore del titolo di quarta categoria nel singolare maschile, Lorenzo De Rosa ha messo in mostra un tennis potente e completo. Nato a Campobasso il 9 luglio 1993, fisico sta-tuario, De Rosa ha iniziato a giocare a 4 anni e, nelle categorie giovanili, si è sempre fatto valere. “Ho avuto anche un punto Atp - racconta - conquistato ad Antalya nel 2011 dopo aver superato le qualificazioni”. De Rosa superò il turco Erun regalandosi una vittoria indimenticabile, ma alcuni brutti infortuni lo hanno fortemente condizionato. Dopo un paio d’anni ha dovuto abbandonare il sogno “ma senza rimpianti, anzi. Oggi amo insegnare ten-nis ai bambini. Il Foro Italico? Non avevo mai giocato di fronte a tutta questa gente, è stato bellissimo. Tennista preferito? Sarò banale ma non posso che nominare Roger Federer...”.

il Foro Italico. I migliori “quarta” sono giunti al Master, che ha visto in scena 32 uomini e 32 donne nei singolari ol-tre ai due tabelloni di doppio con 16 coppie in campo. Alla manifestazione hanno preso parte giocatori di ogni generazione: dalla sedicenne in cerca

di esperienza al sessantenne che si allena 3 volte a settimana, fino al più classico dei “Quarta”, pronto a lottare su ogni punto come fosse la finale di Wimbledon.La Federazione Italiana Tennis ha cer-cato di far sentire ogni partecipante come se stesse vivendo (e disputando) i “veri” Internazionali BNL d’Italia, con tanto di giudici di sedia, raccattapal-le, tabelloni luminosi e livescore. Tra doppi “storici” e altri improvvisati, tra l’emozione della prima volta al Foro e la tensione delle finali, appassiona-ti e curiosi hanno potuto ammirare la grande passione dei quarta categoria d’Italia, vero motore del movimento tennistico nazionale.

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Marta silvino:“emozioni indescrivibili”Finale: battuta Laura Carbonai 6-3 4-6 11-9

Trionfatrice nel singolare femminile, la Silvino ha disputato un tor-neo di altissimo livello facendo valere, non senza difficoltà, il ruolo di prima favorita del seeding. Nei quarti di finale è uscita fuori da una situazione disperata, superando Martina Baiutti per 11-9 al tiebreak decisivo. Nata a Latina il 29 giugno 1993, Marta vive e si allena a Terracina ispirandosi a Roger Federer e Dominika Cibulkova. “Ho co-minciato a giocare piuttosto tardi - spiega - e dopo alcuni anni di ago-nismo avevo un po’ abbandonato racchetta e palline. Pian piano mi sono riavvicinata a questo splendido sport dando però sempre priorità allo studio”. Si è laureata in Psicologia e oggi è pronta ad affrontare la magistrale. “Consiglio a tutti di provare a qualificarsi per questo fantastico evento - chiosa - perché si vivono emozioni indescrivibili a un passo dai campioni veri”.

Bettini e Baccini,30 anni in campoFinale: battuti Trapani/Poma 2-6 7-6 10/6

“Il nostro doppio? Per la prima volta in campo negli anni ‘80”. Andrea Bettini e Marco Baccini, uno accanto all’altro da trent’anni, hanno vinto in maniera rocambolesca il titolo di doppio maschile. “Dopo aver perso il primo parziale eravamo sotto 5-6 15-40 - raccontano - e poi ancora 0-5 nel tiebreak. Non sappiamo ancora come siamo riusciti a vincere”. Toscani doc, protagonisti per tanti anni nella storica Coppa Italia (“Ab-biamo vinto tre titoli con Forte dei Marmi”), si sono divertiti dal primo all’ultimo colpo. “Anche se quattro match in due giorni son tanti!”. Baccini, classe ’67, ha iniziato a 10 anni a Sesto Fiorentino. “Il mio idolo è sempre stato Bjorn Borg, mentre oggi è Federer”.Agente assicurativo, Baccini gioca anche a 3-4 volte a settimana. “E cerco di portare sempre in campo il mio compagno, cercando di fargli dimenticare i suoi problemi al ginocchio”. Andrea Bettini è nato a Fi-renze il 4 gennaio 1971 e ha cominciato a 8 anni al Dopolavoro Ferro-viario. Oggi impiegato in un’azienda metalmeccanica, ha sempre amato Stefan Edberg “ma se dovessi scegliere un giocatore attuale del circuito Atp direi Gael Monfils”.

Tutti i premiati dei Campionati Nazionali di Quarta Categoria giocati dal 19 al 21 maggio al Foro Italico

Caporusso e Moroni, abbraccio di stiliFinale: battute Montesi/Bevilacqua 6-2 7-5

L’esperienza e la gioventù al potere nel doppio femminile. Da un lato Claudia Caporusso di Merate, classe 1984 e istruttrice di primo grado, vincitrice lo scorso anno del titolo Open Tpra, dall’altra Camila Moro-ni di Erba, diciannove anni appena compiuti e figlia d’arte. “Mio padre Stefano è maestro nazionale a Merate. Gioco a tennis, studio e lavoro in un locale della zona, non mi faccio mancare niente. Ero stata tante volte al Foro, ma giocarci è stato molto emozionante.Il doppio lo abbiamo organizzato all’ultimo momento ma è andata benissimo, siamo molto felici. Giocatore preferito? Novak Djokovic. Claudia Caporusso si sofferma anche sull’organizzazione dell’even-to. “Devo dire che siamo rimaste impressionate dalla gestione del torneo: non era facile con tutti questi giocatori di quarta riuscire a essere così precisi. Il nostro doppio è stata una grande gioia, an-cor più incredibile se pensiamo che abbiamo chiuso il match point mentre a pochi passi, sul centrale, la Svitolina batteva la Halep nel torneo ‘vero’”.

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Gli amatori tricoloriNella domenica delle finali assegnati anche i titoli italiani amatoriali. Le finali sul campo n.3 del Foro Italico. Erano arrivati in 456 da tutta Italia, ecco chi sono (e che cosa fanno nella vita) i freschi campioni categoria per categoria

dA RoMA, ClAUdiA PAgAni

foto A. fioRiti

Sono arrivati a Roma in 456, hanno sfidato le insidie delle trasferte, delle lunghe attese e del maltempo pur di gio-

carsi la chance della vita, calcare la terra rossa del Foro italico, vive-re per un giorno le stesse emozioni dei professionisti e aggiudicarsi il titolo di Campione Nazionale degli Amatori. Dall’impiegato alla casalin-ga, dall’imprenditore all’insegnante, già dal giovedì si sono organizzati, in molti casi chiedendo permessi di lavoro, per poter andare in campo. Gli Area Manager del circuito Paolo Ranaldi, Gianluca Pozzi, Umberto Franza, Ivano Albergo, Alessandro Valente, oltre a Max Fogazzi, sono riusciti a fare i miracoli per mettere tutti in campo contro le avversità del tempo, mentre al Foro nello stand Fit Marcello Sportelli e Maurizio Celani accoglievano tutti coloro che, usciti prematuramente dal torneo, appro-fittavano dell’opportunità di accede-re al ground per osservare da vicino i “colleghi professionisti”.La scrematura avviene impietosa, prima nei 5 circoli romani delle fasi preliminari, poi durante la giornata di sabato fino ad avere la lista con-clusiva con i nomi dei finalisti dell’e-vento amatoriale più importante di sempre. Il grande giorno è la domeni-ca, una di quelle con sole, cielo lim-pido e una leggera brezza che si por-ta via le nubi minacciose del giorno precedente. L’atmosfera magica del Foro Italico fa letteralmente girare la testa a tutti i finalisti, che fanno i sal-ti di gioia anche solo per aver condi-viso con i campioni il passaggio negli spogliatoi. Tutte le finali si giocano sul campo 3, con tanto di raccatta-palle, asciugamani e bevande fresche nel frigorifero dietro la panchina, al-la presenza del giudice di sedia che scandisce nome e risultato. Come se

non bastasse a trasformare le gam-be in tronchi di legno, ad aumenta-re ancor di più la tensione emotiva ci si mettono Zverev per primo e poi Djokovic entrati nel campo dietro le loro spalle per il consueto palleggio di riscaldamento. Alcuni dei tifosi assiepati sugli spalti cedono alla ten-tazione di spostarsi per scattare una foto o ottenere una pallina lanciata dai campioni, altri non si muovono per non perdersi neppure un quindi-ci del proprio compagno di club.

Prima i doppi Sono le ragazze del doppio femminile le prime a rompere il ghiaccio. Vinco-no le riminesi del Tennis Viserba Elena Difilippo, 23 anni istruttrice di base-ball, e Sara Zaccaria, 38 anni responsa-bile marketing in un’azienda di servi-zi avanzati (foto sopra a destra) sulle giovani bergamasche Sally Belotti e Ala Turcanu. Che si dicono comunque sod-disfatte pur ammettendo di non avere giocato al meglio perché “l’emozione di scendere in campo lo stesso giorno della finale degli Internazionali, su un manto di terra perfetto, senza buche e con raccattapalle e arbitro si è fatta sentire”. Segue il doppio misto: il titolo

Tutti i premiati al Foro Italico con alle spalle la NextGen Arena

Sopra, le vincitrici del doppio ElenaDefilippo e Sara Zaccaria; sotto, i vincitori del doppio misto, Luca Dal Balcone Sara Sontacchi con Max Fogazzi

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va alla coppia Luca Dal Balcon e Sara Sontacchi di Vicenza, bravi a imporsi sulla fortissima coppia Raoul Raffaelli e Meri Amadori del Tennis Baratoff Pe-saro. Luca, ha 42 anni ed è un lavorato-re autonomo che ha conosciuto il Tpra proprio grazie a Sara, impiegata 38enne che si è iscritta al circuito su internet. Il loro gruppo, quello di Vicenza, è (insie-me a quello di Messina) decisamente il più numeroso e rumoroso sugli spalti. L’ultimo titolo di doppio, il maschile, se lo aggiudicano Stefano Rustichelli, arti-giano di 57 anni, e Ugo Cicognani, rap-presentante 25enne, entrambi di Faen-za. Hanno battuto in finale la coppia di messinesi Sergio Ruggeri e Francesco Di Mauro, detto “cagnotto” perché spe-cializzato in ruzzoloni.

i titoli limit Inizia poi la serie dei singolari con il Limit 45 maschile. Il giocatore alla de-stra della sedia si fa lanciare le palline dal raccattapalle. Una, due, e poi come i professionisti chiede la terza, le guar-da e ne scarta una. Si appresta a servire con estrema serietà, la spalla è calda (o forse no). La prima di servizio è un fallimento, dal movimento del braccio esce una “stecca” che scaglia la pallina nel campo opposto. Lui, indeciso, chie-de all’arbitro “è fuori?” e qualcuno da-gli spalti lo incita... “Forza Fabio”. Non Fognini, ma Viani, 51 anni. È consulen-te finanziario e arriva da Prato: è lui il campione di categoria dopo il successo in finale su Cosimo Damiano Palmieri di Barletta, già soddisfatto per aver an-nullato due match point all’avversario sul 5 a 3 e aver prolungato la partita. Giusto perché è più bello festeggiare in compagnia, il nostro Fabio trova subi-to un compagno con cui condividere la gioia, anche l’altro pratese vince a seguire la finale nel Limit 65 sul 35en-ne Michele Priori di Ancona, esultando

con un esemplare lancio della racchet-ta. È Massimo Bigagli, 52 anni e quando non gioca a tennis fa il commerciante.

i vincitori... open Nella finale di singolare femminile si respira aria di Next Gen. A contendersi il titolo italiano due giovani studentes-se: da una parte la vicentina Giorgia De Cao, classe ‘92 e dall’altra la ber-gamasca Sally Belotti (‘96), emoziona-te come non mai appena il giudice di sedia annuncia il loro nome al micro-fono. Sally, nonostante sia già scesa in campo poco prima per disputare la finale del doppio femminile non riesce a superare la tensione, mentre Giorgia pian piano si scioglie e ripensando al-le parole del suo fidanzato e promoter Davide Paganin (“pensa a divertirti”) conquista il titolo.

L’Open maschile presenta una finale tutta lombarda. C’è la testa di serie n.1 Giulio Cavalli, 45 anni, ingegnere milanese. E c’è l’amico brianzolo Ste-fano Nonini, 43 anni, imprenditore. I due sono compagni di stanza nei tre giorni romani e giocano in modo im-peccabile. È il primo ad aggiudicarsi il titolo: per Giulio è la ciliegina sulla torta. Ma adesso è salito di classifica, deve salutare il circuito che l’ha visto protagonista e mettersi in gioco tra gli agonisti. Al termine degli incon-tri Max Fogazzi, il responsabile na-zionale della commissione Fit/Tpra Ettore Marte e il Consigliere Federale Raimondo Ricci Bitti hanno premiato i vincitori. Il torneo del Foro Italico, alla sua seconda edizione, ha pre-miato i migliori amatori di tutta Ita-lia. Insomma, amatori tricolori.

Protagonisti e risultati delle finaliOpen Maschile: Giulio Cavalli (Milano) b. Stefano Nonini (Monza e Brianza) 6-3Open Femminile: Giorgia De Cao (Vicenza) b. Sally Belotti (Bergamo) 6-1Limit 45: Fabio Viani (Ct Etruria Prato) b. Cosimo D. Palmieri (Tennis Village Barletta) 6-4Limit 65: Massimo Bigagli (Tc Prato) b. Michele Priori (Moie Sc Ancona) 6-4Doppio Maschile: Stefano Rustichelli/Ugo Cicognani (Faenza) b. Sergio Ruggeri/Francesco Di Mauro (Messina) 6-1Doppio femminile: Sara Zaccaria/Elena Difilippo (Tennis Viserba Rimini) b. Sally Belotti/Ala Turcanu (Tc Sarnico, Bergamo) 6-1Doppio misto: Luca Dal Balcon / Sara Sontacchi (TC Union Creazzo Vicenza) b. Raoul Raffaelli / Meri Amadori (Tennis Baratoff Pesaro) 6-3

Qui sopra, Ricci Bitti premia il vincitore del singolare Open Giulio Cavalli; sotto,la vincitrice dell’Open femminileGiorgia De Cao con Max Fogazzi

Raimondo Ricci Bitti premia i vincitori del doppio Stefano Rustichelli e Ugo Cicognani;a destra, i vincitori del Limit45 Fabio Viani (sopra) e del Limit65 Massimo Bigagli (sotto)

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7° torneo san Marco:doppio recordIl 7° torneo san Marco (foto 1 tutti i premiati con organizza-tori e ufficiali di gara), valido per il Circuito Young Cup, ha fatto registrare un doppio record asso-luto: di iscritti (222 tra singolari e doppi) e di match giocati (188 in totale). L’organizzazione della Poli-sportiva San Marco è stata perfetta. Il successo della competizione va attribuito anche al giudice arbitro Luca Marcuzzi ed al direttore del torneo, e maestro del sodalizio, Stefano Capponi. Ecco tutti i vinci-tori dei singolari.Under 10: Sophie Parente (6-2 6-0 a Teresa Azzopardo), Patrick Cano-la (7-6 6-1 a Matteo Gherbassi).U12: Valentina Gruarin (6-3 6-3 ad Alessia Dolce), Tancredi Dipretoro (6-4 6-4 a Pierandrea Valvasori). U14: Vivian Fajt (3.5) b. Camilla Franzin (4.1) 6-7 6-3 6-3 dopo oltre due ore di gioco, Luca Sturmigh (6-4 6-0 a Filippo Boria).U16: Francesca Giorgi (6-0 6-0 a Caterina Vidal), Angelo Rossi (6-4 6-3 a Gregorio De Gasper).Le finali del doppio. U10: Tizia-no Bernardi/Andrea Cogolo (6-2 6-3 a Edoardo Chiarvesio/Alessio Dambrosi). U12: Valentina Grua-rin/Nicole Iosio (6-1 6-1 a Jaque-line Basiaco/Viola Dambrosi), Vid Colic/Pierandrea Valvasori (6-1 6-2 a Simone Gaetani/Claudio Sel-leri). U14: Vivian Fajt/Margherita Marcon (6-3 6-4 a Camilla/Cecilia Franzin), Lorenzo Bernobich/Tobia Olmo Piatelli (7-5 6-2 a Massimo Fanna/Pietro Grizzo). U16: Anna/Giulia Peres (6-3 6-1 a Giulia Bor-tolin/Beatrice Cautero), Matteo Blasich/Guglielmo Fonda (6-2 6-3 a Dejan De Cet/Leonardo Marcuzzi); quest’ultimo è stato un derby tutto targato Pol. San Marco.Da record anche i premiati (60): a

fare gli onori di casa il presiden-te della San Marco Andrea Bagat, il responsabile della sezione tennis Stefano Puissa e il vicepresidente del Cr Fvg Piero Tononi. (roberto dubs)

grado: a Mocchiuttila “Primavera cup”Sui campi del Tc Grado si è conclusa la “Primavera cup” 2017 (foto 2 la premiazione: da sinistra il giu-dice di sedia luca furlan, il pre-sidente del tc grado cesare Me-sce, il vincitore dennis Mocchiut-ti, il presidente fit fvg Antonio de Benedittis, il finalista Alessio rigonat e i semifinalisti fabrizio facchinetti ed Andrea commis-so). Il torneo (4ª/88 iscritti) è stato vinto dall’esperto Dennis Mocchiut-ti (4.1/Tc Garden) in finale (6-2 6-2) su Alessio Rigonat (4.1/Tc Gradisca). Nella prima semifinale Fabrizio Fac-chinetti (4.1/Tc Nova Palma), che nei “quarti” aveva eliminato (2-6 7-6 6-2) la prima testa di serie Davide Lotti (4.1/Tc Carlino), è andato ko per 2-6 4-6 col vincitore. Nella seconda, la sorpresa Andrea Commisso (4.Nc/Azteca S. Udine) è stato battuto per 5-7 6-4 2-6 dal finalista. Impeccabili la giudice arbitro Elisa Dimatteo e il giudice di sedia Luca Furlan. Premia-zioni con Cesare Mesce (presidente Tc Grado) e Antonio De Benedittis (presidente Fit Fvg). (r.d.)

friuli Venezia giuliaVia dei Macelli, 5 c/o Stadio Rocco34148 Trieste

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“eurosporting tennis cup”:festa per santin e MarconMargherita Marcon (nella foto 3 premiata da claudio Bortoletto con il giudice arbitro Mirco luc-chese) e Rudy Santin hanno vinto l’ “Eurosporting Tennis Cup” (4ª/153 iscritti in totale) all’Eurosporting di Cordenons. La giovanissima pro-messa Marcon (classe 2005/Atomat Udinese) ha superato in una finale molto combattuta (6-3 4-6 6-3) Da-niela Olivo. Per Marcon, che con la revisione delle classifiche è salita a “3.5”, si è trattato dell’ultimo torneo di “4ª”. In semifinale le prime due favorite: l’U18 Eleonora Ragagnin e l’U16 Giulia Bortolin. Nel maschile Santin (4.1/Tc Caneva) ha beneficia-to del forfait di Alessandro Taccali-ti. In “semi” l’U16 Marco Polesello ko (1-6 2-6) contro Santin e Sandro Sil-vestrin ko (5-7 6-7) contro Taccaliti. Giudice arbitro Mirco Lucchese. Ot-tima l’organizzazione con direttore Claudio Bortoletto. (r.d.)

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elisabetta è tornataMentre i “pro” marchigiani Stefano Travaglia e Gianluigi Quinzi festeg-giano il best ranking, i loro giovani corregionali continuano a maturare. A cominciare da due 16enni: elisa-betta cocciaretto (foto 1) ed Emi-liano Maggioli. Per Cocciaretto ritor-no in grande stile, dopo un anno di stop per problemi alla schiena: due brillanti semifinali nei tornei interna-zionali (U18) di Salsomaggiore e Pra-to (entrambi Grado 2). Per Maggioli, splendido bis in Mace-donia, dove ha intascato due appun-tamenti a Skopje (entrambi Grade 5): best ranking di categoria (306) e dop-pia festa per il primo torneo, vinto nel giorno del suo 16° compleanno. Maggioli (ct Montecchio), allievo del maestro luca Pavoni (insieme nella foto 2), si allena presso il Ctp federale di Bari. Esordio internazionale, invece, per l’11enne promessa fabrianese (Ja-nus) Nadin Barbarossa Lisi. Invitata al torneo di Maglie (U12) con una wild card, Barbarossa ha perso lot-tando all’esordio, giungendo poi in finale nel tabellone di consolazione e in semifinale nel doppio. Nel torneo pugliese, altri tre marchigiani sugli scudi: i semifinalisti Filippo Mazzola, Luigi Meduri e Federica Urgesi (che ha trionfato nel torneo di coppia con la laziale Benedetta Sensi). Da Maglie, Barbarossa (nella foto 3 con co-ach Valerio Moretti) è poi volata in Croazia, a Cakovec, dove ha superato le qualificazioni e colto gli ottavi di finale. (roberto senigalliesi)

fit-Babolat a lanciano:è quasi en plein Giovani marchigiani a un passo dall’en plein nella tappa di Lan-ciano (macroaera centro sud) del Circuito nazionale giovanile Fit-Babolat 2017: 11 vittorie su 16 di-sponibili, 7 su 8 in singolare e 4 in

doppio (nella foto 4, sopra stel-la/gentili e falzetti/ramadori, sotto grossi/Valentini). Nel det-taglio i vincitori marchigiani e i mi-gliori piazzati. U10: Carlotta Bas-sotti (Ct Montemarciano) e Daniele Mecarelli (Ct Moie) che ha battuto in finale (6-4 6-4) Danny Stella (Ct

MarcheCorso Mazzini, 156 - 60121 Ancona

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Porto San Giorgio); in semifina-le Diego Paoloni (Junior Osimo). U12: Nadin Barbarossa Lisi (Janus Fabriano). U14: Leonardo Primucci (Riviera Conero Ancona) e Federi-ca Urgesi (Ct Fano); in semifinale Silvia Soresina (Ct Porto S. Giorgio) e Nicole Ceciliani (Ct Moie). U16: Davide Grossi (Maggioni S. Bene-detto) in finale nel derby (6-1 6-2) sul compagno di circolo Cristian Valentini e Chiara Alesiani (Ct Por-to S. Giorgio); in semifinale: Letizia Corsini (Ct Porto S. Giorgio). Que-ste le coppie vincitrici nel doppio. U10: Paoloni/Stella. U12: Barbaros-sa Lisi/Francesca Tassi (Janus) e Luca Gentili (Ct Porto S. Giorgio col pugliese Mattia Arleo). U16: Gros-si/Valentini e Giorgia Falzetti/Lu-isa Ramadori (At Tolentino). (r.s.)

ciotti vince a fabriano,Berardi a fossombrone Valentino Ciotti e Davide Berardi hanno incamerato, rispettivamen-te, il 2° open “città di fabriano” (Janus) e il torneo di 4ª categoria indoor al ct fossombrone (foto 5, le premiazioni: sopra l’open, sotto il “4ª”). A Fabriano il nume-ro uno del tabellone Ciotti (2.4/Ct Foligno) ha battuto in finale (6-2 6-3) il secondo favorito argentino Facundo Jofre (2.6/Janus). In semi-finale: Valerio Moretti (2.8) ko (4-6 4-6) contro il vincitore e Riccardo Cinquilli (2.7/Ct Umbertide) ko (6-7 1-2 rit.) contro il finalista. A Fos-sombrone, finale tra outsider e suc-cesso per 7-5 2-6 6-3 di Davide Be-rardi (4.2/Ct Fano) su Massimiliano Lucarini (4.2/Ct Fermignano). In se-mifinale altri due fanesi: il numero due Tommaso Serafini (4.1) ko (4-6 5-7) contro il vincitore e l’albane-se Rrjolli Klesti (4.2) ko per 2-6 3-6 contro il finalista. (r.s.)

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giovani umbre: Paolettiguida il movimentoDa qualche anno molte giovani um-bre sono sulla cresta dell’onda, di-stinguendosi in Italia e all’estero. Il “movimento” è guidato dalla 14en-ne Matilde Paoletti (foto 1) che dall’U12 ha ottenuto importanti ri-sultati (una decina i successi inter-nazionali nel circuito Tennis Europe Junior). Nel 2017 l’allieva del mae-stro Andrea Grasselli (2.6/Junior Perugia), che la segue dai primi pas-si, ha disputato la Serie C regionale col team perugino, vincendo tutti i match anche contro avversarie più grandi e con ranking migliore. In settimana Paoletti si allena a Foligno (Tennis Training Villa Candida), Top School Fit e sede Ctp e Cpa federa-li. Con Lisa Pigato, Paoletti è tra le big europee di categoria ed è titola-re della nazionale azzurra (Winter e Summer Cup). (sergio Pioppi)

Arianna Volpe,baby terribileIn aumento il numero delle “baby terribili” del tennis umbro. Ultima, in ordine di tempo, l’11enne Arian-na Volpe (4.4/Junior Perugia) prota-gonista proprio in questi primi mesi del 2017 con sei finali e tre titoli: due timbri “Kinder” in regione ed il titolo di campionessa regionale indoor di categoria. (s.p.)

Pizzoni insegue le primeDopo sei mesi di calvario per col-pa dei polsi, sofia Pizzoni (foto 2, classificata 2.8 tesserata per la Tennis Training Foligno) è rientrata alle gare, conquistando fin da su-bito buoni risultati nel circuito Eu-rope Junior Tour. Nata e cresciuta nel circolo folignate, l’allieva della maestra Rebecca Alessi è conside-rata tra le migliori Under 14 dell’in-tero panorama azzurro dopo Matil-de Paoletti e Lisa Pigato. Più volte convocata al Centro Tecnico Fede-rale di Tirrenia, tra i successi di maggior prestigio di Pizzoni c’è lo scudetto a squadre Under 12 vinto con Veronica Sirci, altra promessa di Villa Candida. (s.p.)

UmbriaVia Martiri dei Lager, 65 - 06128 Perugia

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Abruzzo e MoliseStrada Comunale Piana, 365129 - Pescara

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francavilla: il re d’Abruzzoè il portoghese sousaPrima edizione degli “Internazionali di Tennis d’Abruzzo” (€43.000+H/terra), evento sportivo regionale top del 2017 (nella foto 3 la premiazione). Al Ct Francavilla Sc si è imposto l’outsider portoghese Pedro Sousa, che ha battu-to tre azzurri: Matteo Donati nei “quar-ti”, il numero quattro Marco Cecchinato in “semi” e il numero due Alessandro Giannessi in finale (6-3 7-6). Per il 28enne Sousa, per la prima volta ad un passo dai Top-150 Atp, è il primo tito-lo Challenger. Match del torneo, diretto da Luca Del Federico, il primo turno vinto da Donati su Simone Bolelli dopo oltre tre ore con match-ball annullato. (fabio Bagatella)

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ortona: vinconoMastrogiuseppe e ciapanna Oltre 130 racchette per il torneo combined di 4ª ad ortona (easy tennis, nella foto 4 i finalisti e la vincitrice). Nel maschile ha vinto (7-6 6-3) il molisano Fabio Mastro-giuseppe (4.1/Atd Termoli) sul gio-vane locale Emanuele Giangiordano (U16). Nel femminile ha prevalso (6-4 3-6 6-3) la giovane (U12) marchigia-na Giulia Ciapanna (4.2/Maggioni S. Benedetto) su Laura Spadano (4.1/Ct Lanciano). (f.b.)

Molise: il ritorno di de rosaMartina de lucrezia (foto 5, 4.1/At Campobasso) ha sfiorato l’in-gresso nel tabellone principale del torneo internazionale di Brindisi (U14/Grade 3): nelle “quali” ha pie-gato per 4-6 6-3 7-5 la beniamina locale Arianna Piscopiello (4.1), poi lo stop per 6-0 5-7 3-6 contro la si-ciliana Maria Nuova Covato (3.5). Dalle battaglie pugliesi di De Lucre-zia a Roma, dove il Molise è giunto con due mini-delegazioni all’even-to finale di “Racchette di classe”, il progetto Fit e Fib (badminton) ap-provato da CONI e Miur dove una Sat “adotta” una scuola primaria (foto 6, i due gruppi scolastici molisani a roma: l’istituto com-prensivo san Martino in Pensilis e l’omonima Polisportiva con giannicola Virgilio e rita gran-de; l’istituto Petrone di campo-basso con l’At campobasso e fa-brizio Perrella). (f.b.)

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notizie dalle regioni

i verdetti di serie c:ecco le squadre promosseLa Serie C regionale ha emesso i suoi verdetti. Nel tabellone maschile Tc Pe-trarca Napoli e Tt Avino San Giuseppe Vesuviano hanno conquistato la quali-ficazione alla fase nazionale e cerche-ranno la promozione in B; battute nel-le semifinali decisive Poseidon Sc ed Equipe Lucioli. Retrocesse in D1 Athe-neo Napoli e Ct Averno. In campo fem-minile, al tabellone nazionale andrà il tc napoli (foto 1) per sorteggio sul Tc Caserta. Ecco le rose delle squadre pro-mosse al tabellone nazionale di Serie C. Tc Petrarca: Arauzo Martinez (2.7), Consiglio (3.1), De Maria (3.3), Luise (2.6), Martos Gornes (2.4), Motta (3.2) e Rosini (2.7). Tt Avino: Avino (4.2), Cier-ro (3.2), De Giorgio (2.5), Ferrillo (2.6), Fioravante (2.2), Navarra (3.1), Rizzuti (2.3) e Sorbino (3.1). Tc Napoli: Petraz-zuolo (3.1), Pinto (2.4), Pistone (3.3), Porzio (2.6) e Staiano (2.8). (Maria gra-zia ciotola)

“terza”: Motta e lanzettabene all’euro napoliEvento combined all’euro napoli (nel-la foto 2 i quattro finalisti) di Cosmo Godino (114 iscritti). Nel femminile vittoria (4-6 6-4 6-3) di Chiara Lanzet-ta (3.5) sull’U18 Costanza Pistone (3.3), nel maschile successo (2-6 4-3 rit.) di Giovanni Motta (3.2) sull’U18 Antonio Ruocco (3.1) vittima di crampi; in semi-finale l’altro U18 Mario Pariota (3.4) ed Enzo Russo (3.2). Appuntamento ma-schile a Mercogliano in Irpinia presso lo sporting tt di Vittorio Vecchia-relli (38 partecipanti, nella foto 3 la premiazione). Alloro all’U18 Andrea Razza (3.1) che ha piegato in un’entu-siasmante finale (7-6 4-6 7-6) Vittorio Freda (3.4). Nelle sezione intermedie, affermazioni di Maurizio Carosella (4.2) e di Elvio Gaita (4.Nc). (m.g.c.)

circuito Joma avanti tutta Continua il successo di partecipazione

del I° Circuito regionale Joma (M/F 4ª), promosso dal Cr Campania. Nella quar-ta tappa irpina, al country sport Avel-lino (foto 4 la premiazione di grup-po), vittorie di Carlo Airone sull’U16 Andrea Sfera (7-6 6-7 7-5) e dell’U16 Alessia Marra sull’U14 Sara Milanese (6-2 6-2). Nella quinta tappa partenopea, all’equipe lucioli (nella foto 5 fina-listi e finaliste), successi di Giovanni Toscano su Marco Tenneriello (6-3 6-2) e dell’U14 Roberta Liberti sull’U16 Giu-lia Mazzocca (6-3 6-1); in semifinale gli U16 Lorenzo Terracciano e Filippo Di Siervi, l’altra U16 Roberta Semplice e Maria Rosaria Leonardo.Questi i vincitori e le vincitrici del-le precedenti tre tappe. Le Querce Salerno: Luigi Giovagnoli e Roberta Semplice; Tc Grumo Nevano: Mario Casillo e Roberta Semplice; Tc Capua: Roberto Bonafiglia e l’U14 Giorgia Fu-sco. (m.g.c.)

campaniaViale Giochi del Mediterraneo, 3080125 Napoli

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Marco zottisorprende tutti nel torneo opendel team BoscattoTradizionale appuntamento al Team Bo-scatto di Pianura per il torneo Open, va-levole anche come 13° Memorial Albino e Giovanni Boscatto. Il titolo è andato a Marco Sebastiano Zotti (classifica Fit 2.6) che in finale è stato bravo a piega-re in rimonta per 1-6 7-5 6-3 Giuseppe Caparco (classifica 2.4) al termine di un match equilibrato e divertente (nella foto in alto la premiazione dei due finalisti con il presidente del Comitato regionale Campania Giovanni Improta). In semifi-nale sono arrivati l’Under 18 Simone Bo-scatto (classifica 2.7) e Andrea Paciello (2.4). Nei tabelloni intermedi invece hanno primeggiato Vittorio Cammarota (3.2) e Ilario Strato (4.1). (m.g.c.)

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