Anno XI - n. 572 - 6 novembre 2011 - XXXII settimana del ... · L’incontro con il silenzio di Dio...

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Parrocchia Santa Maria Domenica Mazzarello Anno XI - n. 572 - 6 novembre 2011 - XXXII settimana del tempo Ordinario Il silenzio..” Una riflessione per i preti, ma non solo per loro, di san Carlo Borromeo “Ci sarà magari chi si lamenta che, quando entra in coro per salmodiare, o quando va a celebrare la Messa, la sua mente si popoli di mille distrazioni. Ma prima di accedere al coro o di iniziare la Messa, come si è comportato in sacrestia, come si è preparato, quali mezzi ha predisposto e usato per conservare il raccoglimento? Da' sempre buon esempio e cerca di essere il primo in ogni cosa. Predica prima di tutto con la vita e la santità, perché non succeda che essendo la tua condotta in contraddizione con la tua prèdica tu perda ogni credibilità.” Scusate il riferimento personale ma quarant’anni fa il 4 novembre varcavo la soglia del seminario diocesano di Lodi: iniziava la grande avventura del discernimento e poi dell’ordinazione diaconale e presbiterale. Erano anni bellissimi e difficili per il fenomeno culturale e sociale del ’68 che tanto ha dato alla società e alla Chiesa di bello, di bene, di libertà, di verità ma anche tanta confusione, disordine, male, sofferenza, nella società e nella Chiesa. Non fu facile per me e per altri accettare e convivere con un anziano vescovo zelante ma d’impostazione superata: viveva nella paura del giudizio di Dio, soffriva nel suo corpo (morì dopo pochi mesi d’infarto) la logica del dialogo e del pluralismo in quegli anni valori esasperati e portati all’eccesso ma era anche uomo della preghiera, del silenzio, dell’obbedienza. Era il pastore della Chiesa alla quale appartenevo e alla quale ho deciso di appartenere per sempre. Non si sceglie il gruppo, la parrocchia, la diocesi che ci piace ma ciò che Dio ci dona! La Chiesa è una,santa, cattolica, apostolica; da questa verità è nata l’esperienza dell’aiuto tra Chiese sorelle, per noi tra la Chiesa di Roma e la Chiesa di Lodi. Dal 29 agosto 2000 due preti della Diocesi di Lodi esercitano il ministero in questa parrocchia della diocesi di Roma e lo faranno fino al giorno che Dio e gli uomini lo riterranno opportuno. Che centrano il titolo e le considerazioni di san Carlo Borromeo con le riflessioni sopra scritte? Semplicemente: aiutatemi a “fare” il prete, a celebrare senza distrazione (quante chiacchiere inutili in sacrestia e in chiesa prima e dopo la Messa)! Cercherò di non disturbare il vostro raccoglimento, ma voi lo ripeto aiutatemi a rispettare il mio. “Fare” il prete non solo all’altare ma in ogni luogo e quindi la predica è la mia vita! Aiutatemi a essere accogliente, calmo, competente, dialogante, disponibile, fratello padre amico ma non tuttologo! Voglio essere santo, vogliamo essere santi insieme. La missione popolare parrocchiale ha questo scopo! L’incontro con il silenzio di Dio è la strada per accogliere Dio Padre di Gesù che è il nostro futuro. La parrocchia, questa nostra parrocchia di oggi non di ieri, non di domani è il luogo dove io peccatore, noi peccatori ci incontriamo con il Santo; è la nostra Chiesa Santa che ci fa essere santi.

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Parrocchia Santa Maria Domenica Mazzarello

Anno XI - n. 572 - 6 novembre 2011 - XXXII settimana del tempo Ordinario

“Il silenzio..” Una riflessione per i preti, ma non solo per loro, di san Carlo Borromeo “Ci sarà magari chi si lamenta che, quando entra in coro per salmodiare, o quando va a celebrare la

Messa, la sua mente si popoli di mille distrazioni. Ma prima di accedere al coro o di iniziare la Messa,

come si è comportato in sacrestia, come si è preparato, quali mezzi ha predisposto e usato per

conservare il raccoglimento?

Da' sempre buon esempio e cerca di essere il primo in ogni cosa. Predica prima di tutto con la vita e la

santità, perché non succeda che essendo la tua condotta in contraddizione con la tua prèdica tu perda

ogni credibilità.”

Scusate il riferimento personale ma quarant’anni fa il 4 novembre varcavo la soglia del seminario

diocesano di Lodi: iniziava la grande avventura del discernimento e poi dell’ordinazione diaconale e

presbiterale. Erano anni bellissimi e difficili per il fenomeno culturale e sociale del ’68 che tanto ha dato

alla società e alla Chiesa di bello, di bene, di libertà, di verità ma anche tanta confusione, disordine, male,

sofferenza, nella società e nella Chiesa.

Non fu facile per me e per altri accettare e convivere con un anziano vescovo zelante ma d’impostazione

superata: viveva nella paura del giudizio di Dio, soffriva nel suo corpo (morì dopo pochi mesi d’infarto) la

logica del dialogo e del pluralismo – in quegli anni valori esasperati e portati all’eccesso – ma era anche

uomo della preghiera, del silenzio, dell’obbedienza. Era il pastore della Chiesa alla quale appartenevo e

alla quale ho deciso di appartenere per sempre. Non si sceglie il gruppo, la parrocchia, la diocesi che ci

piace ma ciò che Dio ci dona! La Chiesa è una,santa, cattolica, apostolica; da questa verità è nata

l’esperienza dell’aiuto tra Chiese sorelle, per noi tra la Chiesa di Roma e la Chiesa di Lodi.

Dal 29 agosto 2000 due preti della Diocesi di Lodi esercitano il ministero in questa parrocchia della

diocesi di Roma e lo faranno fino al giorno che Dio e gli uomini lo riterranno opportuno.

Che centrano il titolo e le considerazioni di san Carlo Borromeo con le riflessioni sopra scritte?

Semplicemente: aiutatemi a “fare” il prete, a celebrare senza distrazione (quante chiacchiere inutili in

sacrestia e in chiesa prima e dopo la Messa)! Cercherò di non disturbare il vostro raccoglimento, ma voi –

lo ripeto – aiutatemi a rispettare il mio. “Fare” il prete non solo all’altare ma in ogni luogo e quindi la

predica è la mia vita! Aiutatemi a essere accogliente, calmo, competente, dialogante, disponibile, fratello

– padre – amico ma non tuttologo!

Voglio essere santo, vogliamo essere santi insieme. La missione popolare parrocchiale ha questo scopo!

L’incontro con il silenzio di Dio è la strada per accogliere Dio Padre di Gesù che è il nostro futuro.

La parrocchia, questa nostra parrocchia di oggi – non di ieri, non di domani – è il luogo dove io

peccatore, noi peccatori ci incontriamo con il Santo; è la nostra Chiesa Santa che ci fa essere santi.

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I nostri conti.. Nella risposta ad una delle lettere della scorsa settimana si annunciava la pubblicazione della sintesi dei rendiconti

economici di questi ultimi anni senza entrare nel dettaglio delle entrate e delle uscite che si potrà fare in altra

occasione.

Nella nostra parrocchia la giunta del consiglio parrocchiale ha anche il compito di essere il consiglio per gli affari

economici della nostra comunità cristiana. È il consiglio che decide le grosse spese che si devono sostenere dopo aver

esaminato l’urgenza dei lavori e vari preventivi; è compito dello stesso consiglio verificare il bilancio annuale e

firmarlo prima della consegna dello stesso all’ufficio amministrativo del Vicariato.

ANNO ENTRATE IN € USCITE IN € SALDO IN €

2002 76.820,11 51.201,35 + 25.618,76

2003 78.466,03 69.907,22 + 8.558,81

2004 74.202,32 60.368,86 + 13.833,46

2005 80.085,87 85.352,94 - 5.267,07

2006 88.212,56 94.903,29 - 6.690,73

2007 87.911,29 84.875,67 + 3.035,62

2008 107.947,77 123.454,55 - 15.506,78

2009 114.687,51 122.893,71 - 8.206,20

2010 99.089,33 110.292,87 - 11.203,54

Ringraziamo la generosità di tutti voi che è andata crescendo nel corso degli anni (tralasciamo il calo del 2010) ma

sono aumentate le uscite perché costantemente vi è stato un rincaro nelle utenze di ogni tipo ma soprattutto le

strutture necessitano di continue riparazioni o migliorie. Gli edifici parrocchiali – salone, aule, appartamento hanno

circa venticinque anni e furono costruiti in grandissima economia (basta guardare che c’è sotto le piastrelle) e la

chiesa ha quattordici anni e qualche revisione negli impianti luce, nei microfoni, nelle campane hanno avuto e hanno

necessità. Anche gli spazi all’aperto devono essere curati perché alcune generosità (piante messe senza alcuna

logica) hanno e stanno creando problemi.

Pur comprendendo le difficoltà economiche di alcune famiglie si constata che - senza sparare nel mucchio - vi sono

alcuni che in occasione di celebrazioni non consegnano nessuna offerta o lasciano buste vuote; non risulta, però, che

non facciano pranzi con decine di invitati! Quest’anno abbiamo dovuto chiedere il contributo obbligatorio per

l’iscrizione al catechismo perché alcune famiglie non hanno mai dato nulla nonostante la parrocchia dia sempre il

testo del catechismo. Anche per l’uso delle sale, a volte si constata che si spenda per il rinfresco, gli animatori e si

lascino (è vero che è offerta libera) pochi spiccioli che non coprono neppure le spese del riscaldamento e luci.

Quante è difficile educare al senso di responsabilità!

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CALAMITÀ NATURALI Per le popolazioni della Turchia e della Liguria: abbiamo raccolto 815 euro.

Intervento del CARDINALE GEORGE PELL a Londra

Mutamenti climatici tra verità e allarmismo «Occorre evitare che le conseguenze dell’impatto dei mutamenti climatici ricadano solo sulle persone più

vulnerabili»: lo ha sottolineato il cardinale arcivescovo di Sydney, George Pell, intervenendo a un

seminario presso la Westminster Cathedral Hall a Londra. Il porporato ha indicato la necessità di valutare

attentamente gli effetti finali che hanno i mutamenti climatici sulle popolazioni meno sviluppate. In

particolare, il cardinale ha voluto porre all’attenzione il problema delle talvolta distorte rappresentazioni

del problema climatico, che hanno come unica conseguenza, secondo quanto espresso, di procurare un

dannoso allarmismo. Tale allarmismo - ha spiegato - è sostenuto da campagne informative che hanno

come conseguenza quella di addossare le responsabilità ai «grandi produttori di inquinamento, ma le

conseguenze reali e concrete di ciò che comportano i mutamenti climatici rischiano di essere pagate

soltanto dagli utenti finali».

Anche in passato l’arcivescovo di Sydney aveva assunto posizioni critiche nei confronti delle campagne

volte a drammatizzare eccessivamente i rischi legati ai mutamenti climatici. «Il clima è cambiato - ha

osservato il cardinale - da quando la terra ha iniziato a modificarsi». Aggiungendo, a tale riguardo, che

numerosi dati storici dimostrano che anche nelle ere passate si sono verificate drastiche mutazioni

climatiche. I dati storici, ha evidenziato, «sono chiari e convincenti sull’esistenza nel passato di altre ere

più calde seguite da una piccola fase di glaciazione. Periodi contrastanti nei quali il tasso di anidride

carbonica nell’aria non è cambiato nonostante le temperature notevolmente differenti in tutto il mondo».

Pertanto, ha affermato,la discussione sui cambiamenti climatici non può negare l’evidenza storica e non

può essere ridotta semplicemente alla pura scienza. Il porporato ha quindi voluto, in conclusione,

richiamare l’attenzione sulla necessità di individuare proposte e soluzioni, per affrontare la nuova realtà

climatica, che siano valide e portatrici di benefici, valutando attentamente il rapporto tra gli aspetti

economici e quelli morali.

Come accennato, anche in passato il cardinale Pell è intervenuto criticando l’eccessivo allarmismo di

alcune campagne informative. Nel 2007, con un commento pubblicato da uno dei principali giornali

australiani, il «Sunday Telegraph», aveva messo in guardia i cristiani contro la diffusione della paura:

«Sappiamo che enormi cambiamenti climatici sono sempre avvenuti nella storia del mondo, e sappiamo

anche che negli ultimi cento anni i media hanno alternativamente provocato paure di una nuova era

glaciale e paure del riscaldamento globale». Secondo il porporato, «terribili siccità non sono infrequenti

nella storia australiana, a volte anche per periodi di otto anni. E sappiamo che un gennaio freddo non

significa molto sul lungo termine». Quindi, ha aggiunto, «non si può costruire un’evidenza basandosi

sull’osservazione di pochi anni. Ma gli allarmisti hanno usatole fluttuazioni della temperatura in periodi

limitati e in luoghi circoscritti per falsare gli andamenti di lungo periodo». Al riguardo, il cardinale aveva

citato una ricerca condotta della University of East Anglia che ha dimostrato come la temperatura globale

non sia aumentata tra il 1998 e il 2005, mentre un satellite della Nasa ha scoperto che l’emisfero sud del

pianeta non si è riscaldato negli ultimi venticinque anni. «La scienza - aveva concluso il porporato - è

certamente più complicata della propaganda » .

L’arcivescovo di Sydney aveva poi lanciato, in riferimento alle sfide per le nuove generazioni, un appello

sull’ambiente in occasione della Giornata mondiale della gioventù del 2008: «Abbiamo l’obbligo morale di

proteggere l’ambiente e di non distruggerlo per le future generazioni». Nel 2005 i vescovi cattolici in

Australia, in una dichiarazione, avevano affermato che occorrono da parte dei governi risposte «rapide,

radicali e dettagliate». In particolare, era stata posta in luce la difficile situazione delle comunità che

vivono sulle isole minacciate dall’innalzamento dei mari.

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XXXII domenica per Annum A

ANTIFONA D'INGRESSO

La mia preghiera giunga fino a te; tendi, o Signore, l’orecchio alla mia preghiera. (Sal 88,3)

COLLETTA Dio grande e misericordioso, allontana ogni ostacolo nel nostro cammino verso di te, perché, nella serenità del corpo e dello spirito, possiamo dedicarci liberamente al tuo servizio. O Dio, la tua sapienza va in cerca di quanti ne ascoltano la voce, rendici degni di partecipare al tuo banchetto e fa’ che alimentiamo l’olio delle nostre lampade, perché non si estinguano nell’attesa, ma quando tu verrai siamo pronti a correrti incontro, per entrare con te alla festa nuziale.

PRIMA LETTURA (Sap 6,12-16) La sapienza si lascia trovare da quelli che la cercano.

Dal libro della Sapienza La sapienza è splendida e non sfiorisce, facilmente si lascia vedere da coloro che la amano e si lascia trovare da quelli che la cercano. Nel farsi conoscere previene coloro che la desiderano.

Chi si alza di buon mattino per cercarla non si affaticherà, la troverà seduta alla sua porta. Riflettere su di lei, infatti, è intelligenza perfetta, chi veglia a causa sua sarà presto senza affanni; poiché lei stessa va in cerca di quelli che sono degni di lei, appare loro benevola per le strade e in ogni progetto va loro incontro.

SALMO RESPONSORIALE (Sal 62)

Rit: Ha sete di te, Signore, l’anima mia.

O Dio, tu sei il mio Dio, dall’aurora io ti cerco, ha sete di te l’anima mia, desidera te la mia carne in terra arida, assetata, senz’acqua.

Così nel santuario ti ho contemplato, guardando la tua potenza e la tua gloria. Poiché il tuo amore vale più della vita, le mie labbra canteranno la tua lode.

Così ti benedirò per tutta la vita: nel tuo nome alzerò le mie mani. Come saziato dai cibi migliori, con labbra gioiose ti loderà la mia bocca.

Quando nel mio letto di te mi ricordo e penso a te nelle veglie notturne, a te che sei stato il mio aiuto, esulto di gioia all’ombra delle tue ali.

SECONDA LETTURA (1Ts 4,13-18) Dio, per mezzo di Gesù, radunerà con lui coloro che sono morti.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési Non vogliamo, fratelli, lasciarvi nell’ignoranza a proposito di quelli che sono morti, perché non siate tristi come gli altri che non hanno speranza. Se infatti crediamo che Gesù è

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morto e risorto, così anche Dio, per mezzo di Gesù, radunerà con lui coloro che sono morti. Sulla parola del Signore infatti vi diciamo questo: noi, che viviamo e che saremo ancora in vita alla venuta del Signore, non avremo alcuna precedenza su quelli che sono morti. Perché il Signore stesso, a un ordine, alla voce dell’arcangelo e al suono della tromba di Dio, discenderà dal cielo. E prima risorgeranno i morti in Cristo; quindi noi, che viviamo e che saremo ancora in vita, verremo rapiti insieme con loro nelle nubi, per andare incontro al Signore in alto, e così per sempre saremo con il Signore. Confortatevi dunque a vicenda con queste parole.

CANTO AL VANGELO (Mt 24,42.44) Alleluia, alleluia.

Vegliate e tenetevi pronti, perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo. Alleluia.

VANGELO (Mt 25,1-13)

Ecco lo sposo! Andategli incontro!

Dal Vangelo secondo Matteo In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono. A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”. Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”. Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora».

PREGHIERA DEI FEDELI

Fratelli le letture odierne ci invitano a pensare seriamente a quello che ci aspetta al termine della vita: l'incontro con il Signore. Un incontro decisivo da cui dipende la nostra sorte eterna. Rimaniamo desti e vigilanti in attesa del ritorno dello sposo celeste. Preghiamo dicendo: Rendici vigilanti nella fede, Signore. • Per i pastori della Chiesa: nella loro predicazione ricordino ai fedeli di tenersi sempre pronti e vigilanti, preghiamo. • Per quanti vivono senza una mèta nella vita: perché la nostra carità li solleciti a pensare che sono creati per l'eternità, preghiamo. • Per le consacrate e i consacrati: perché siano i testimoni convinti e convincenti della loro totale appartenenza a Dio per la vita presente e per quella futura, preghiamo. • Per ciascuno di noi: perché ormai prossimi alla Missione popolare possiamo vivere questo evento per risvegliare e coltivare la dimensione spirituale dell'esistenza, così da dare vitalità ed equilibrio al nostro agire, preghiamo.

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Signore, tu ci avverti: «Vegliate e pregate! ». Fa' che prendiamo con serietà questo tuo avvertimento e ci teniamo sempre pronti ad aprirti, ora e quando verrai a bussare alla porta al termine della nostra vita. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. PREGHIERA SULLE OFFERTE Volgi il tuo sguardo, o Padre, alle offerte della tua Chiesa, e fa’ che partecipiamo con fede alla passione gloriosa del tuo Figlio, che ora celebriamo nel mistero.

ANTIFONA DI COMUNIONE Il Signore è mio pastore, non manco di nulla;

in pascoli di erbe fresche mi fa riposare, d’acque tranquille mi conduce. (Sal 23,1-2)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE Ti ringraziamo dei tuoi doni, o Padre; la forza dello Spirito Santo, che ci hai comunicato in questi sacramenti, rimanga in noi e trasformi tutta la nostra vita.

Preghiamo per la Missione popolare..

Gesù Cristo,Tu sei l'unico Salvatore del mondo, Tu sei la Via, la Verità, la Vita!

Noi ti preghiamo per la Missione Popolare nella nostra Comunità parrocchiale.

Mostraci i tesori della Tua sapienza, riscaldaci con il fuoco dello Spirito Santo.

Facci conoscere il Padre, rendici Tuoi veri discepoli.

Accresci in noi il desiderio e l'impegno di essere simili a Te.

Concedici la grazia di accogliere

i Missionari con grande spirito di Fede, sicuri che, ascoltando loro, ascoltiamo Te.

Gesù Cristo, per intercessione di Maria, Tua e nostra Madre,

di Santa Maria Domenica Mazzarello nostra patrona,

fa che per mezzo di questa Santa Missione Popolare

nel nostro quartiere venga il Tuo Regno! Amen.

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L’influenza.. male di stagione.. L’influenza non è una malattia grave, è un malessere di stagione, è un essere un po’ giù

che non ti impedisce di fare le cose, ma le rende più pesanti. Tutto dà fastidio: la porta

socchiusa e i suoi spifferi, dover uscire per mettere fuori la spazzatura e provvedere

alla spesa, il telefono che suona nell’altro locale. Avresti voglia di startene tutto il

giorno sotto le coperte con gli occhi chiusi.

Il popolo dei credenti talora sembrano influenzato. Gli esperti dicono d’aver isolato

il virus: si chiama MALUMORE. Dicono che il nemico del bene, che chiamano anche il diavolo e satana, abbia tentato

in molti modi di contrastare il cammino festoso del popolo dei rendenti. Ha provato

con il martirio, ma il sangue dei martiri si è rivelato semente di nuovi cristiani. Ha

provato con la menzogna, suggerendo di chiamare bene il male e male il bene, e

quindi dichiarando la buona notizia una notizia cattiva e la verità cristiana un attentato

alla libertà. Ma molti alla fine hanno capito l’inganno e si sono rallegrati di riconoscere

la verità. Negli ultimi tempi, il nemico del bene sembra impegnato a diffondere il

malumore, come un male di stagione.

Gli ammalati di malumore trovano tutto fastidioso, ogni proposta li stanca, ogni

richiamo li irrita, ogni impegno sembra insopportabile. Gli ammalati di malumore

continuano, almeno per un po’, a fare le cose, a mantenere gli incarichi, ma di

malavoglia, tendendo al minimo, cercando di finire il prima possibile. Gli ammalati di

malumore si lamentano in continuazione, non c’è niente che vada bene, non c’è

nessuno che faccia le cose come si deve. Se poi, per caso, si sentono dire un no,

allora davvero si confermano nell’idea che la Chiesa abbia tradito il vangelo. Gli

ammalati di malumore in genere sono molto informati, le notizie però più che

alimentare la compassione, la preghiera e lo zelo, alimentano il malumore: leggono

volentieri i giornalisti deprimenti, quelli che prima di informare già denunciano,

quelli che piuttosto che cambiare idea, cambiano i documenti. Gli ammalati di

malumore stanno volentieri seduti, si adagiano nei luoghi comuni, ritengono che il

pensiero più intelligente sia quello che critica ogni proposta e smorza ogni

entusiasmo: ci sono dunque buone ragioni per stare seduti.

Verrebbe dunque da porre la domanda ovvia: quale sarà il rimedio? Ci

sarà una guarigione?

Devo però annunciare che la domanda non ha risposta, perché il rimedio non sarà un

discorso, una parola che s’aggiunge alle troppe parole. Il malumore si diffonde come

una epidemia, un contagio.

La guarigione si diffonde come una luce: “VOI SIETE LA LUCE DEL MONDO”

siano benedetti quelli che non si curano del malumore degli altri e percorrono la terra

irradiando la loro gioia invincibile e crocifissa. Sono la gente, milioni e

milioni, che si alzano ogni mattina e benedicono Dio:

ecco un altro giorno per far del bene.

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Leggere fa bene..

COSE CHE NESSUNO SA

Alessandro D'Avenia

Edizioni Mondadori

pag. 300 - € 19,00

Dopo il grande successo di Bianca come il latte, rossa come il sangue,

Alessandro D’Avenia racconta ancora una storia di adolescenti. Questa

volta la protagonista è una ragazzina di quattordici anni, Margherita,

alle prese con una situazione molto più grande di lei: suo papà ha

lasciato un messaggio sulla segreteria telefonica di casa per

comunicare alla famiglia che non tornerà più. Una bomba, proprio in un’età in cui i punti di

riferimento sono importanti per imparare a muovere i primi passi da grandi nel vasto mondo.

Come può un padre abbandonare quanto di più caro ha (aveva?) e costruirsi una nuova vita?

Una domanda enorme. Forse sono proprio queste le cose che nessuno sa.

Ma Margherita ha bisogno di risposte e cerca intorno a lei qualcuno che possa aiutarla a trovarle. Il

piccolo mondo della famiglia, degli amici, della scuola, che gira intorno a lei è lo spazio in cui cercare. E

come nella storia di Leo alle prese con il dolore e la morte, ancora una volta sarà un professore, giovane

e sensibile, ad aiutare Margherita a intraprendere il viaggio verso la maturazione e la vita adulta..

Il grande successo editoriale di Bianca come il latte, rossa come il sangue e i numerosi e affollati incontri

con ragazzi e professori che ha generato, hanno certamente avuto una parte importante nell’ispirazione

di questo secondo romanzo. Certi libri sono come delle chiavi, che aprono porte e fanno entrare luce

e aria pulita nei cuori e nelle menti. Chissà che anche questo non lo sia. Le premesse ci sono tutte. Se è

vero che le perle si formano all’interno dell’ostrica a causa degli attacchi di un predatore marino (come

racconta la quarta di copertina), è anche vero che le perle non sono fatte per stare nascoste negli abissi

del mare ma per adornare di bellezza e splendere alla luce del sole. Alessandro è capace di tirare fuori dal

tesoro dell’esperienza di insegnante delle storie che sono come perle.

Non mancano, anche in questo romanzo, abbondanti riferimenti letterari e classici, che sono come un

sigillo di autenticità nei romanzi del D’Avenia. Primo tra tutti il tema del viaggio di Telemaco, il figlio di

Ulisse, al quale l’assenza del padre e le peregrinazioni per ritrovarlo hanno regalato la saggezza e la

maturità. L’appuntamento per scoprire tutto il resto è in libreria dal 2 novembre..

Le risposte importanti sono scritte tra le righe dei libri

e devi essere tu capace di leggerle!

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“Cristo è un ignoto,

un dimenticato, un assente.. in gran parte

della cultura contemporanea” parole dure che sono risuonate nel Duomo di Milano lo

scorso 25 settembre, a pronunciarle il Cardinale ANGELO SCOLA nell’omelia della Messa

d’inizio del suo ministero ambrosiano.. ma quel che impressiona è che queste parole il

Cardinale le citava da uno scritto del 1934 di GIOVANNI BATTISTA MONTINI, il futuro

Paolo VI. Parole “antiche” ma attualissime che ci devono far pensare.. come pensare che la

gente creda o riprenda a credere se ignora? se non conosce? se conosce modello pizza al

taglio.. quale consapevolezza ha l’affermazione io credo o io non credo? Come posso dire

di sì o di no ad una cosa che non so?

Ecco perché vogliamo accogliere tra le pagine della nostra Lettera parrocchiale una nuova

“rubrica”, la chiameremo TEOLOGIA SOLUBILE..

perché? beh teologia perché parla su Dio, solubile per dire che vogliamo offrire un

prodotto fast, veloce, facile da cucinare, senza avere la pretesa di essere un docg ma

comunque qualcosa di mangiabile, speriamo nutriente e forse capace di stimolare un più

ricercato appetito.. meno fast e più slow..

Dicevamo.. Teologia (Theo=Dio, Logia=parlare di).. Corbezzoli. Roba grossa, difficile! Però..

Come uomini, noi desideriamo cose: una donna, un'auto, non essere tartassati, una giornata di

sole. Ma se guardiamo bene, nessuna di queste cose ci soddisfa appieno. Vorremmo una

donna che ci ama totalmente; una giustizia per il mondo; che tutto sia bello. Insomma L'Amore, LA

Giustizia, LA Bellezza, LA Verità. Che non sono però di questa terra, evidentemente: sono

come un Mistero a cui tendiamo ma a cui non riusciamo ad arrivare.

Il nome che diamo a questo Mistero, cioè alla Bellezza, alla Giustizia, alla Verità, all'Amore, è

Dio. Perciò quando parliamo in un certo modo della donna, dell'auto, di tutto, parliamo di Dio.

Teologia, amici. Noi facciamo continuamente teologia!!!

La storia umana è un ininterrotto tentativo di

conoscere questo Mistero dell’esistenza. Ma

Dio, questo Mistero, è venuto incontro a questa

mia ricerca. Dio si è rivelato facendosi Uomo,

duemila anni fa. E il metodo con cui questo

Mistero si rivela nel mondo oggi è la Chiesa.

Così affronteremo parola per parola il

fondamento che questa stessa Chiesa ha

dato per identificarsi, per evidenziare quello

che la distingue da tutti gli altri innumerevoli

tentativi che l’Uomo ha fatto nei secoli per

conoscere questo Mistero, insomma affronteremo

il SIMBOLO NICENO-COSTANTINOPOLITANO, noto

con l'affettuoso soprannome di

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Credo.. sì quello che diciamo tutte le domeniche a Messa!

Ma la Chiesa è una vita, e come tale per comprenderla veramente, al di là delle parole, occorre

viverla, parteciparvi. Occorre coinvolgersi con essa, così come per conoscere una persona

bisogna viverci assieme. Solo così si riuscirà a dare un volto alle parole, si farà sì che non

rimangano puro suono che non incide e svanisce. Capirle. Ed amarle.

Dopo quest’ampia premessa.. Cominciamo? Allora, partiamo dalla prima parola. Quella

importante, quella che da il titolo a tutto. Vediamo di capirla.

OK, senza sbirciare avanti: cosa vuol dire "credo"? Provate a dare una

vostra definizione. Adesso.

.

.

.

E questa è la mia. Credo vuol dire: "sono convinto che".

Una maniera di credere è l'accettazione bovina di quello che ti dicono: "Mio cuggino mi ha detto

che..."

Ma chi ti dice che tuo cuggino dice la verità? Ti fidi di lui? È ragionevole credere a tuo cuggino?

Credere, per il cristiano, non può e non deve essere una accettazione bovina di formule.

Credere è un percorso che ha tre parti:

ti arriva un'idea, un concetto (1),

la confronti con la tua esperienza, con il tuo cuore (2)

e quindi l’accetti proprio perchè l'hai verificata alla luce

di questa esperienza (3).

È un cammino ragionevole solo se usi la ragione, cioè

consideri la realtà nella sua totalità, senza mettere da

parte niente. Ricorda: niente è ragionevole se

esclude qualcosa. L'escludere qualcosa per far

quadrare un ragionamento si chiama preconcetto; dal

punto di vista del metodo, ideologia.

Se credi ad una persona, ovvero ti fidi di quella persona,

è perchè quella persona ha dimostrato di essere

affidabile. Allora diventa ragionevole credere a quanto ci dice.

Questo è stato anche il metodo di Gesù. Gesù non è che è il primo giorno ha detto ai suoi

discepoli "Salve, io sono la seconda persona della Trinità, adoratemi". Ci avesse provato, gli

avrebbero dato un sacco di legnate. È stato con loro tutti i giorni per tre anni, facendo miracoli e

dicendo cose mai sentite, prima che uno di loro trovasse il coraggio e la convinzione necessaria a

dire "Tu sei il Figlio di Dio". Perchè a quel punto era convinto che fosse ragionevole crederlo.

Ha verificato: ogni altra ipotesi, a quel punto, era diventata irragionevole.

Come ci richiama il Papa, dunque, credere è usare la ragione. Quando diciamo "Credo..." è questo

che intendiamo? Nel cristianesimo, fede e ragione non si possono separare.

E di questo dobbiamo esserne proprio convinti.

Alla prossima..

"È solo da quando conosco l'ortodossia che conosco l'emancipazione mentale".

GILBERT KEITH CHESTERTON, Ortodossia

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Club Alpino Italiano Sezione di Amatrice

e la Parrocchia di San Martino

FESTA DI SAN MARTINO Domenica 13 Novembre 2011

ore 9.15 Piazza A. Serva – PARTENZA ESCURSIONE AMATRICE-SAN MARTINO PER IL SENTIERO

ITALIA ore 11.00 MESSA SOLENNE CELEBRATA DA MONS. LUIGI AQUILINI partecipa il Coro Parrocchiale

di Roma “Suor Maria Domenica Mazzarello” diretto dal Maestro Luigi Ferrante

ore 13.00 PRANZO IN ALLEGRIA MERCATINO DI BENEFICENZA

Il ricavato della Festa verrà devoluto come ogni

anno al restauro della Chiesa di San Martino ed

alle attività di volontariato del CAI.

L’escursione è aperta anche ai non Soci CAI sotto

la propria responsabilità previa copertura

assicurativa obbligatoria presso “Gioielleria

Bacigalupo “ 0746 826468 entro il 11-11-2011 ore

18.00. Le Sezioni CAI partecipanti dovranno

provvedere all’assicurazione dei non soci.

I minorenni per partecipare, dovranno

comunque essere accompagnati da un adulto .

Per chi volesse unirsi da Roma all’allegra brigata canora contatti direttamente il nostro Coro.

Venerdì 11 novembre col gruppo adolescenti IO HO SCELTO VOI

andremo al

ore 21 GLI ALLEGRI

CRISTIANI..

SERATA con C.S.LEWIS e le CRONACHE DI NARNIA

Primo appuntamento da non perdere con la prima novità del GP2. Musica, parole,

videoclip e libri per raccontare i grandi protagonisti della letteratura del novecento

ed il loro (poco conosciuto, ma vivissimo) rapporto con la fede cristiana.

La MISSIONE POPOLARE PARROCCHIALE dal 27 novembre all’8 dicembre è evento di Grazia che mi riguarda!

Grazie a chi ha capito che anche l’annuncio del vangelo ha dei costi! Il nostro appello a chi vuole aiutare di non aver timore ad offrire il proprio contributo in segreteria parrocchiale o consegnarlo ai sacerdoti trova risposte significative. In settimana sono stati offerti €20, il gruppo del ballo animato da Clara €45, Comunità Gesù Risorto

€100, il gruppo di preghiera Padre Pio €150.

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PARROCCHIA SANTA MARIA DOMENICA MAZZARELLO PIAZZA SALVATORE GALGANO, 100 - 00173 ROMA - TELEFONO 06.72.17.687 FAX 06.72.17.308

E MAIL: [email protected] - [email protected] www.vicariatusurbis.org/santamariadomenicamazzarello/

LA DOMENICA LA MESSA FESTIVA È H. 10, H. 12, H. 17, H. 19

IL SABATO LA MESSA FESTIVA È ALLE H. 18

NEI GIORNI FERIALI LA MESSA È ALLE H. 8.30 e H. 18

CONFESSIONI: MEZZ’ORA PRIMA DELLA MESSA

SEGRETERIA: da lunedì a venerdì dalle h. 17 alle h. 19,30

Giorno Appuntamenti della settimana

DOMENICA 6

h. 10,15 Catechesi IO SONO CON VOI

h. 10,15 Catechesi familiare SARETE MIEI TESTIMONI 1

h. 11 ADORAZIONE ANIMATA DA SARETE MIEI TESTIMONI 2

h. 11 primo incontro del dopo-Cresima

h. 11,30 Catechesi VENITE CON ME

h. 11,30 Catechesi familiare SARETE MIEI TESTIMONI 2

h. 11,30 Catechesi SARETE MIEI TESTIMONI 3

h. 13 ADORAZIONE ANIMATA DA SARETE MIEI TESTIMONI 1

LUNEDÌ 7 h. 19 PREGHIERA CARISMATICA comunità carismatica Gesù Risorto

MARTEDÌ 8 h. 16,45 Catechesi IO SONO CON VOI

h. 16,45 Catechesi VENITE CON ME

MERCOLEDÌ 9

h. 9, h. 18,45 Lectio Divina

h. 15,30 - 18 il GRUPPO S.M.D. MAZZARELLO ti aspetta..

h. 16,45 ADORAZIONE ANIMATA DA SARETE MIEI TESTIMONI

h. 16,45 catechesi familiare SARETE MIEI TESTIMONI 1 e 2

h. 16,45 catechesi SARETE MIEI TESTIMONI 3

GIOVEDÌ 10 h. 9 ADORAZIONE EUCARISTICA

h. 18,30 CAMMINO DI CRESCITA comunità carismatica Gesù Risorto

VENERDÌ 11

h. 17 - 19 CIRENE: Accoglienza indigenti e centro d’ascolto

h. 19,30 gruppo adolescenti IO HO SCELTO VOI a seguire al GP2

h. 21,30 itinerario in preparazione al MATRIMONIO CRISTIANO

SABATO 12 Pellegrinaggio per le matricole universitarie

DOMENICA 13

h. 10,15 Catechesi familiare IO SONO CON VOI

h. 10,15 Catechesi SARETE MIEI TESTIMONI 1

h. 11 ADORAZIONE ANIMATA DA VENITE CON ME e SARETE MIEI TESTIMONI 3

h. 11 secondo incontro del dopo-Cresima

h. 11,30 Catechesi familiare VENITE CON ME

h. 11,30 Catechesi SARETE MIEI TESTIMONI 2

h. 11,30 Catechesi familiare SARETE MIEI TESTIMONI 3

Ti piace la MUSICA

e VUOI SUONARE le tue melodie preferite?

la parrocchia te ne dà la possibilità con lezioni di teoria musicale

e pratica su tastiera con un maestro diplomato in conservatorio..

se sei interessato vieni a trovarci martedì e mercoledì dalle 17 alle 19

potrai chiedere direttamente info al PROF. ENRICO MARIA FERRANTE.. ti aspettiamo!!! (le lezioni sono aperte a ragazzi/e dalla 5^ elementare in su..)

Anche quest’anno la nostra CLARA si rende operativa per la scuola di ballo per

bambini dai 6 anni in su.. la puoi trovare giovedì dalle 16,30 alle 17,30