ANNO SCOLASTICO 2013 2014 - istitutoremobrindisi.it esami/classe quinta... · Obiettivi programmati...
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Via M.M. Boiardo, 10 - 44029 LIDO ESTENSI (FE) c.f. 91007310385 tel. 0533/327440 - 326123 fax 327902 e-mail:[email protected]
L i ceo C lass i co - L ingu i s t i co I.P.S.I.A. – I.P.S.S.A.R. – I.P.S.S.C.T.
ANNO SCOLASTICO 2013 2014
DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE 5^ A –
IPSSAR TECNICO DEI SERVIZI DELLA
RISTORAZIONE
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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “REMO BRINDISI” Sedi coordinate: I P SIA - IPSSAR - IPSSC.T - LICEO CLASSICO
via M.M. Boiaro, 10 - 44024 LIDO ESTENSI (FE) c.f.: 91007310385 tel. 0533/ 327440 - 326123 fax 327902
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE 5A - Tecnico dell’attività alberghiera I.P.S.S.A.R.
ANNO SCOLASTICO 2013 / 2014
A. SCHEDA INFORMATIVA GENERALE
Presentazione Profilo Professionale Obiettivi programmati dal Consiglio di Classe e criteri di valutazione Presentazione della classe e suo excursus storico Percorsi pluridisciplinari e attività integrative
B. SCHEDA INFORMATIVA SULLA SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA E GRIGLIE VALUTAZIONE PRIMA SECONDA E TERZA PROVA
C. SCHEDA INFORMATIVA SUI PERCORSI INDIVIDUALI DEGLI ALUNNI AI FINI
DEL COLLOQUIO
D. SCHEDA INFORMATIVA SUL PROGETTO INTEGRATO DI TERZA AREA
E. SCHEDE INFORMATIVE ANALITICHE SULLE DISCIPLINE DEL QUINTO ANNO DI STUDI
Obiettivi disciplinari effettivamente raggiunti Metodi, mezzi, spazi Criteri e strumenti di valutazione Attività interdisciplinari
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Contenuti e tempi INDICE
Presentazione del Profilo Professionale ………………………………………… 6
Obiettivi Didattici Programmati dal Consiglio di Classe …………………….. 7 Criteri di Valutazione………………………………………………………………… 9
Composizione del Consiglio di Classe…………………………………………... 13
Quadro Orario.………………………………………………………………………... 14
Presentazione della Classe 5 A – Tecnico dell’Attività Alberghiera, suo Excursus Storico e Profilo.......................………………………………….. 15
Indicazioni per la Progettazione e lo Svolgimento della Terza Prova…… 18
Criteri per la valutazione della Terza Prova…………………………………….. 19
Griglie di Valutazione dei Quesiti a Risposta Aperta…………………….. 20
Scala Misurazione delle Singole Discipline…………………………………… 21
Schede Informative Relative alle Simulazioni della Terza Prova…………… 22 Griglia di Valutazione della Prima Prova……………………………………… 42
Griglia di Valutazione della Seconda Prova………………………………… 43
Griglia di Valutazione della Terza Prova……………………………………… 44
Scheda degli Argomenti del Colloquio…………………………………………… 45 Griglia di Valutazione del Colloquio……………………………………………… 46
Copertina della Terza Prova……………………………………………………….. 47
Scheda Informativa Relativa ai Percorsi degli Alunni……………………… 48
Scheda Informativa Relativa all’Attività di Terza Area………………………… 52
Schede Informative Analitiche sulle Discipline del Quinto Anno di Studi… 75
Elisa Busoli: Francese……………………………………………………………… 77
Stefano Felli: Laboratorio Operativo Gestionale dell’Azienza Ristorativa …………………………………………………………….. 83
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Gian Lorenzo Fogli: Alimenti e Alimentazione ……………………………….. 89
Paola Malagutti: Economia e Gestione dell’Azienda Ristorativa …………. 93 Annalena Mucchi: Educazione Fisica………………………………………….. 99 Ida Pacifico: Legislazione………………………………………………………… 103 Maria Pura Sanna: Italiano ………………………………………………………. 108
Maria Pura Sanna: Storia ………………………………………………………… 114
Francesca Schembri: Inglese: ………………………………………………….. 117 Marco Simoni: Religione Cattolica …………………………………………….. 120
Maria Silvia Vallieri: Matematica ………………………………………………. 125
Firme del Consiglio di Classe …………………………………………………. 130
Scheda Analitica F Parte del Documento in Appendice P.EI., Relazioni Disabilità e Suggerimenti per il Sostegno
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SCHEDA A
1. Profilo Professionale
2. Obiettivi Didattici Programmati dal Consiglio di Classe
3. Scheda Utilizzata per l’Attribuzione del Voto di Condotta
4. Composizione del Consiglio di Classe e Continuità
5. Quadro Orario classe 4^ e 5^ 6. Presentazione della classe 5^ A – Tecnico dell’Attività
Alberghiera – Suo Excursus Storico e Profilo
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PRESENTAZIONE PROFILO PROFESSIONALE
Il percorso formativo del tecnico dei Servizi e della Ristorazione, innestandosi direttamente sui risultati conseguiti nel triennio di qualifica di “Operatore dei Servizi di Cucina” e “Operatore dei Servizi di Sala e Bar”, richiede la conoscenza approfondita delle dinamiche che caratterizzano il settore ristorativo, l’acquisizione articolata e strutturata di due lingue straniere e un’ampia cultura professionale di base. Deve possedere adeguate doti di precisione, attenzione, concentrazione, deve essere in grado di individuare possibili soluzioni ai problemi che si presentano, deve recepire ed adattarsi al cambiamento, manifestando doti di concretezza, di disponibilità e di interesse. Il percorso scolastico tende infatti a far acquisire una professionalità concepita come capacità di comprendere situazioni complesse, di assumere nuovo sapere in funzione dell’evolversi delle esigenze produttive, di conoscere a fondo i processi che stanno alla base delle diverse mansioni, nonché le tecniche e le tecnologie utilizzate nei vari reparti. …Che cosa sa fare il Tecnico dei Servizi e della Ristorazione Il Tecnico dei Servizi e della Ristorazione è in grado di ricoprire le mansioni professionali che si svolgono nell’ambito delle moderne imprese del settore alberghiero e ristorativo ed è il responsabile delle attività di ristorazione nelle varie componenti in cui essa si articola, in rapporto anche alla specifica tipologia di struttura ristorativa in cui opera, ad esempio: possiede specifiche competenze nel campo dell’approvvigionamento di generi
alimentari, possiede le necessarie conoscenze che gli permettono di operare un controllo
sulla qualità, quantità e costi della produzione dei pasti;
possiede le necessarie conoscenze per organizzare la distribuzione del cibo;
possiede le competenze per allestire dei buffet e dei banchetti;
possiede le necessarie competenze necessarie all’organizzazione delle relazioni con gruppi di altri servizi;
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possiede competenze nel campo delle lingue straniere, dell’arte e della cultura umanistica, del diritto, dell’economia, che gli permettono di comprendere le esigenze della clientela, rappresentare adeguatamente le finalità dell’azienda in cui opera.
OBIETTIVI DIDATTICI PROGRAMMATI E APPROVATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE
E ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA. Programmazione del Consiglio di Classe
5 A – Tecnico dei Servizi e della Ristorazione Anno Scolastico 2013 - 2014
Il Consiglio di Classe della classe 5A I.P.S.S.A.R., dopo aver considerato i programmi ministeriali, gli obiettivi e le finalità educative espresse dal Piano dell’Offerta Formativa approvato dal Collegio dei Docenti per l’anno scolastico in corso, i livelli di partenza e la tipologia della classe, individua i seguenti: OBIETTIVI Obiettivi formativi trasversali: potenziare l’atteggiamento di responsabilità degli alunni; migliorare la capacità di ascolto; potenziare la capacità di lavorare autonomamente ed in gruppo; affinare il grado di precisione nello svolgimento delle attività mantenere e potenziare la capacità di rispettare i tempi di svolgimento del lavoro a
casa; migliorare la regolarità nella frequenza scolastica; consolidare le capacità di analisi, di sintesi e di rielaborazione personale; interpretare fatti e fenomeni ed esporre giudizi personale; consolidare l’acquisizione di un efficace metodo di studi; favorire lo sviluppo di un atteggiamento di tolleranza e di rispetto delle diversità.
Obiettivi cognitivi: acquisire conoscenza delle tematiche proposte; potenziare la capacità di utilizzare in modo corretto la terminologia e la simbologia
specifica di ogni disciplina; approfondire la capacità di attivare collegamenti interdisciplinari; migliorare la capacità di esporre con ordine e chiarezza gli argomenti studiati; consolidare la capacità di riassumere, di schematizzare e di servirsi degli strumenti
didattici nella risoluzione delle problematiche professionali; acquisire la capacità di organizzare in modo autonomo il lavoro scolastico; acquisire la capacità di applicare in contesti diversi le competenze disciplinari
acquisite. Obiettivi dell’attività di stage:
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acquisire la conoscenza diretta dell’organizzazione di un’azienda ristorativa e alberghiera;
favorire l’acquisizione della conoscenza delle normative e della legislazione del settore enogastronomico, della ristorazione e alberghiero;
sviluppare la capacità di apprendimento in situazione reale sviluppare la capacità di utilizzare strumenti in uso nella prassi di accoglienza
ristorativa, alberghiera, sala, cucina e bar; migliorare della capacità di relazionare con colleghi e superiori; potenziare la capacità di rispettare orari e tempi di svolgimento dell’attività in
azienda.
METODI Il docente farà il possibile per motivare l’allievo nell’apprendimento facendolo partecipare attivamente al processo didattico, in particolare cercherà di: mantenere un elevato grado di trasparenza nel rapporto con la classe, esplicitando
nella programmazione individuale gli obiettivi minimi ed i criteri di valutazione adottati
favorire un rapporto democratico, sereno ed autorevole con gli alunni nel rispetto dei reciproci ruoli
rispettare le specificità individuali nel processo di apprendimento correggere le verifiche in tempi rapidi in modo tale da rendere la correzione un
momento formativo favorire l’autovalutazione
A tale scopo si potranno utilizzare: Lezioni frontali Lezioni dialogiche Discussioni guidate Problem solving Lavori di gruppo Lavori individuali Attività pratiche
STRUMENTI Ogni docente utilizzerà nel modo che ritiene più opportuno gli strumenti didattici a disposizione: Lavagna Lavagna luminosa Laboratorio di informatica Laboratorio di simulimpresa Aula multimediale Calcolatrice tascabile Palestra
VERIFICHE E VALUTAZIONE Lo scopo della valutazione sarà duplice: Verifica del processo di apprendimento in itinere, con eventuale riaggiustamento
degli obiettivi Classificazione degli alunni in funzione del profitto raggiunto
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In particolare il Consiglio di Classe terrà in considerazione, oltre al profitto, l’impegno e la continuità nell’attività didattica, la partecipazione, l’interesse, il metodo di studio e di lavoro, il modo di comunicare e mettersi in relazione nonché la progressione nell’apprendimento. La valutazione non si baserà su una mera quantificazione dei risultati, ma comprenderà tutte le tappe intermedie dell’iter scolastico. Nella valutazione finale si terrà conto di tutti gli elementi previsti dalle norme ministeriali sull’esame di stato per attribuire il punteggio del credito scolastico. STRUMENTI DI VERIFICA Le verifiche saranno di tipo formativo e sommativo. All’occorrenza saranno eseguite: prove scritte: aperte, strutturate, semistrutturate prove orali: colloqui orali, tests, questionari prove pratiche materiale autonomamente prodotto.
Ogni docente dovrà prevedere nella propria programmazione un congruo numero di verifiche: almeno due scritte e due orali. CRITERI DI VALUTAZIONE Si conviene inoltre, coerentemente con quanto già stabilito durante il Collegio dei Docenti e nelle riunioni di coordinamento disciplinare, di adottare la seguente scala di misurazione: Voto 3 L’alunno rifiuta sistematicamente di sottoporsi alle verifiche, oppure dichiara di non saper rispondere ai quesiti proposti. Preparazione nulla.
_________________________________________________________________ Voto 4 Gravissime lacune nelle competenze e nella conoscenza dei contenuti, uso
notevolmente scorretto degli strumenti linguistico espressivi, rilevante difficoltà nell’organizzazione logica, scarsa pertinenza nello svolgimento delle consegne. Gravemente insufficiente.
____________________________________________________________________ Voto 5 Conoscenze e competenze frammentarie e non organizzate, linguaggio incerto,
poco appropriato, errori di comprensione, preparazione mnemonica e senza rielaborazione, analisi non sempre pertinenti. Insufficiente.
____________________________________________________________________ Voto 6 Conoscenze e competenze essenziali, linguaggio accettabile anche se non sempre
appropriato, analisi corrette sotto la guida dell’insegnante. Sufficiente. ____________________________________________________________________ Voto 7 Conoscenze e competenze sostanzialmente complete, linguaggio appropriato,
adeguata capacità d’analisi e sintesi, autonomia nell’organizzazione dello studio. Discreto. ____________________________________________________________________ Voto 8 Conoscenze e competenze complete, articolate e precise, linguaggio ricco e
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appropriato, capacità di analisi e di sintesi efficace, autonomia ed efficacia nell’organizzazione personale delle conoscenze acquisite. Buono.
____________________________________________________________________ Voto 9/10 Conoscenze e competenze complete, precise ed approfondite, registro linguistico
corretto, specifico ed articolato, notevoli capacità critiche ed espositive, apporti personali e creativi, completa autonomia organizzativa. Ottimo/Eccellente
____________________________________________________________________ Tenuto conto del decreto legge numero 137 del 1/09 2008, il Consiglio di Classe durante gli scrutini attribuisce il voto di condotta a maggioranza, secondo i seguenti criteri, approvati dal Collegio dei Docenti e qui sotto riportati:
Criteri per l’ attribuzione del voto di Condotta
Voto decimale
Indicatori
Descrittori
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Frequenza assenze ritardi NESSUNA Frequenza assidua e sempre puntuale
Partecipazione all’attività scolastica e al dialogo educativo
ATTIVA E COSTRUTTIVA Partecipazione attiva, costruttiva e propositiva alle lezioni, per tutte le discipline
Adempimento ai doveri scolastici e svolgimento delle consegne
PUNTUALE E COSTANTE Costante e costruttivo adempimento ai doveri scolastici. Impegno e responsabilità nello svolgimento delle consegne scolastiche. Disponibilità ad assumersi impegni facoltativi
Rispetto degli altri, dell’ambiente scolastico e del Regolamento di Istituto
MOLTO CORRETTO Comportamento educato e responsabile nei confronti dei docenti e dei compagni. Scrupoloso rispetto del Regolamento scolastico. Ruolo positivo all’interno della classe e ottima socializzazione.
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Frequenza assenze ritardi NESSUNA Frequenza regolare e puntuale, ritardi sporadici
Partecipazione all’attività scolastica e al dialogo educativo
NESSUNA Non ha a suo carico provvedimenti disciplinari
Adempimento ai doveri scolastici e svolgimento delle consegne
COSTANTE E COSTRUTTIVO Costante e costruttivo adempimento dei doveri scolastic
Rispetto degli altri, dell’ambiente scolastico e del Regolamento di Istituto
APPROPRIATO E RISPETTOSO Rispetto delle norme disciplinari d’Istituto. Ruolo positivo e collaborativo nel gruppo classe, equilibrio nei rapporti interpersonali
Frequenza assenze ritardi PUNTUALE E COSTANTE Frequenza regolare, ma con qualche ritardo
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o qualche uscita anticipata Partecipazione all’attività scolastica e al dialogo educativo
ATTIVA Partecipazione attiva e costruttiva nella maggior parte delle discipline
Adempimento ai doveri scolastici e svolgimento delle consegne
COSTANTE Costante adempimento dei doveri scolastici. Rispetto dei tempi per le consegne
Rispetto degli altri, dell’ambiente scolastico e del Regolamento di Istituto
APPROPRIATO Equilibrio nei rapporti interpersonali. Rispetto delle norme disciplinari d’Istituto
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Frequenza assenze ritardi Regolare Frequenza discretamente regolare. Assenze puntualmente giustificate. Diversi ritardi o uscite anticipate
Partecipazione all’attività scolastica e al dialogo educativo
NESSUNA O SPORADICHE Talvolta necessita di richiami verbali da parte dei docenti.
Adempimento ai doveri scolastici e svolgimento delle consegne
APPROPRIATO Utilizza in maniera responsabile il proprio materiale didattico e le strutture della scuola
Rispetto degli altri, dell’ambiente scolastico e del Regolamento di Istituto
DI NORMA CORRETTO Comportamento sostanzialmente corretto nei confronti degli insegnanti e dei compagni, con capacità di riconoscere i propri errori. Rispetto del Regolamento di Istituto. Si riscontrano sporadici richiami da parte degli insegnanti
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Frequenza assenze ritardi SUFFICIENTEMENTE REGOLARE Frequenza sufficientemente regolare, assenze non sempre giustificate puntualmente. Diversi ritardi o uscite anticipate
Partecipazione all’attività scolastica e al dialogo educativo
ALCUNE E NON GRAVI L’alunno viene ripreso con ammonizioni scritte e/o verbali, per atteggiamenti inadeguati, ma non gravi.
Adempimento ai doveri scolastici e svolgimento delle consegne
APPENA ACCETTABILE Utilizza in maniera non sempre responsabile il proprio materiale didattico e le strutture della scuola
Rispetto degli altri, dell’ambiente scolastico e del Regolamento di Istituto
SUFFICIENTEM;ENTE CORRETTO Rapporti interpersonali nei limiti della correttezza comportamentale, comunque con manifesta capacità di auto correggersi. Rispetto talvolta non puntuale del Regolamento di Istituto. Si riscontrano alcuni richiami da parte dei docenti
Frequenza assenze ritardi DISCONTINUO Frequenza irregolare, numerose assenze, del resto non sempre giustificate puntualmente. Frequenti ritardi e uscite anticipate
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5
Partecipazione all’attività scolastica e al dialogo educativo
RIPETUTE E GRAVI L’alunno viene ripreso con ammonizioni scritte e/o verbali, per atteggiamenti inadeguati, che possono comportare anche l’allontanamento dalla comunità scolastica.
Adempimento ai doveri scolastici e svolgimento delle consegne
NON ACCETTABILE Non utilizza in maniera responsabile il proprio materiale didattico e le strutture della scuola
Rispetto degli altri, dell’ambiente scolastico e del Regolamento di Istituto
RISPETTO LIMITATO Rispetto molto limitato per gli altri o per l’istituzione scolastica, ruolo negativo all’interno della classe. Atti recidivi
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Frequenza assenze ritardi DISCONTINUO Frequenza irregolare e sporadica. Ripetuti ritardi e richieste di uscita anticipata. Giustificazioni non puntuali
Partecipazione all’attività scolastica e al dialogo educativo
NON CURANTE Atteggiamento refrattario e non curante verso il dialogo educativo
Adempimento ai doveri scolastici e svolgimento delle consegne
NON CURANTE Atteggiamento refrattario e non curante nei confronti dei doveri scolastici
Rispetto degli altri, dell’ambiente scolastico e del Regolamento di Istituto
ASSENZA DI RISPETTO Mancanza di rispetto per gli altri o per l’istituzione scolastica. Atti di vandalismo e/o bullismo. Atti recidivi
Per quanto riguarda i contenuti, gli obiettivi disciplinari specifici e gli obiettivi minimi si rimanda alle programmazioni individuali dei singoli docenti del Consiglio di Classe .
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COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE E CONTINUITA’ DIDATTICA
Docente Disciplina Continuità didattica nel post-qualifica
Francesca Benetti Sostegno Sì
Marco Belli Sostegno Sì
Elisa Busoli Francese No
Stefano Felli Laboratorio dell’Organizzazione e Gestione dei Servizi Ristorativi No
Gian Lorenzo Fogli Alimenti e Alimentazione Sì
Paola Malagutti Economia e Gestione delle Aziende Ristorative No
Annalena Mucchi Educazione fisica Sì
Ida Pacifico Legislazione Sì
Maria Pura Sanna Italiano Sì
Maria Pura Sanna Storia Sì
Francesca Schembri Inglese No
13
Marco Simoni Religione Sì Tutti gli anni
Maria Silvia Vallieri Matematica Sì
QUADRO ORARIO DEL BIENNIO POST – QUALIFICA
Materie di insegnamento
IV
V
Area Comune
Italiano
4
4
Storia
2
2
14
Matematica
3
3
Lingua Straniera: Inglese
3
3
Educazione Fisica
2
2
Religione o alternativa
1
1
Totale
15
15
Area di indirizzo
Economia e Gestione delle Aziende Ristorative
4
4
Legislazione
2
2
Alimenti e Alimentazione
3
3
Lingua Straniera: Francese o Tedesco
3
3
Laboratorio di Organizzazione e Gestione dei Servizi Ristorativi
3
3
Totale
15
15
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
5 A IPSSAR – Tecnico dei servizi enogastronomici e ristorativi E SUO EXCURSUS STORICO
PROFILO DELLA CLASSE V^A La classe è composta da 26 studenti, 7 femmine e 19 maschi, quasi tutti provenienti dalla classe Quarta di questo istituto. Il percorso quinquennale di questi studenti è stato caratterizzato da una continua flessibilità numerica portando, nel biennio post qualifica, all’accorpamento di due classi parallele. Da mettere in evidenza, inoltre, l’avvicendamento dei docenti, con ripercussioni non sempre positive sull’approccio metodologico.
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Due ragazzi hanno scelto di non frequentare già dall’inizio del percorso. Dei restanti 24, una ragazza ha frequentato fino alla fine del Primo Quadrimestre, per poi smettere la frequenza, portando il numero a 23. All’interno del gruppo, inoltre, si trovano 2 ragazzi che seguono una Programmazione su Progetto, un PEI, quindi, altamente strutturato sulle loro problematiche e abilità Dei 21 rimanenti, due ragazzi, un maschio e una femmina, seguono una Programmazione Differenziata. Relativamente ai loro programmi specifici, si rimanda agli allegati 1, 2, 3, 4, della scheda F, ed alle descrizioni dettagliate, per quanto riguarda le motivazioni e le modalità di effettuazione delle prove d’esame dei candidati in questione, nonché le copie delle simulazioni della Prima, Seconda e Terza Prova d’esame. Il livello di socializzazione fra gli alunni si è dimostrato buono, anche se il comportamento non è sempre stato nei limiti di una corretta educazione relazionale nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale scolastico. La classe non si presenta omogenea per capacità, interesse e motivazione allo studio. Come spesso succede, alcuni appaiono più diligenti, sembrano motivati, interessati e impegnati, mentre altri tendono a sfuggire, a volte anche apertamente agli impegni del dialogo educativo. La partecipazione all’attività didattica è stata quindi, anche in questo caso, complessivamente passiva, con un impegno spesso discontinuo, non adeguatamente approfondito e scarsamente costruttivo per la maggior parte della classe, caratterizzato da numerose assenze che hanno condizionato il rendimento e non hanno permesso loro di esprimere compiutamente le reali potenzialità in tutte le aree disciplinari. Eppure, accanto ad alcuni alunni in cui si sono riscontrate incertezze nel porsi in forma autonoma e critica di fronte all’impegno scolastico e agli argomenti trattati, manifestando anche le conseguenti lacune e carenze nell’uso dello strumento linguistico, sia scritto che orale, ci sono però anche alcuni rari alunni che hanno lavorato con sufficiente, talvolta discreta e, a volte, anche apprezzabile continuità, evidenziando un rapporto consapevole nei confronti dello studio, mostrando discrete capacità di ascolto, di comprensione e di rielaborazione personale degli argomenti proposti, a cui si è spesso affiancato un impegno quasi sempre costante, che ha permesso di acquisire un sufficiente o discreto e, in alcuni casi, anche buon profitto complessivo nelle materie. Si è per altro riscontrato in tutti i discenti, chi più e chi meno, un processo di maturazione della personalità associato, qualche volta, ad un comune sforzo di apprendimento e di crescita, dimostrando, in taluni casi, di aver recepito i suggerimenti e le indicazioni dei docenti, volti all’arricchimento del loro bagaglio culturale, evidenziando una sostanziale disponibilità allo scambio educazionale. La partecipazione è stata in ogni caso più significativa nelle attività dell’area professionalizzante, in cui gli alunni hanno dimostrato di aver acquisito competenze discrete, accettabili o di buon livello, come si può dedurre dalla tabella delle valutazioni dello Stage e dal feedback di alternanza scuola – lavoro. (Vedasi a pag. 52 e segg.) Tenuto conto dei livelli di partenza, delle peculiari potenzialità, dei modi di apprendimento, delle attitudini degli alunni e di tutti gli elementi utili alla valutazione, a tutt’oggi si può affermare che le conoscenze e le competenze acquisite risultano, in un quadro valutativo tra il sufficiente e il discreto, nel complesso quindi nei margini della sufficienza. Il livello di apprendimento tra le varie discipline risulta, per i singoli studenti, non sempre omogeneo, anche se le difficoltà dei singoli, in una o più discipline, non hanno ostacolato il processo educativo in altre.
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SCHEDA B
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Indicazioni per la Programmazione e lo Svolgimento della Terza Prova
Criteri di Valutazione della Terza Prova
Indicatori per la Valutazione dei Quesiti a Risposta Aperta
Scala di Misurazione per le Singole Discipline
Griglia di Valutazione per la Prima Prova
Griglia di Valutazione per la Seconda Prova
Griglia di Valutazione della Terza Prova
Scheda Registrazione degli Argomenti del Colloquio
Griglia di Valutazione per il Colloquio
Copertina per la Fascicolazione della Terza Prova
Schede Relative alle Simulazioni della Terza Prova
INDICAZIONI PER LO SVOLGIMENTO DELLA TERZA PROVA
SCRITTA D’ESAME
CRITERI SEGUITI PER LA PROGETTAZIONE DELLA TERZA PROVA
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La terza prova coinvolge potenzialmente tutte le discipline dell’ultimo anno di corso.
Tuttavia, il Consiglio di Classe, tenuto conto delle scelte effettuate dal Ministero, e in
particolare Italiano 1^ Prova esterna, Alimenti e Alimentazione 2^ Prova interna, Francese
interna, Legislazione, Matematica esterne, degli obiettivi generali e cognitivi definiti nella
programmazione individuale dei singoli docenti, della composizione della Commissione
d’Esame e della disciplina della seconda prova scritta, ha individuato come particolarmente
significative le seguenti materie:
FRANCESE, interna
LABORATORIO OPERATIVO DELLA GESTIONE E DEI SERVIZI DELL’AZIENDA
RISTORATIVA interna
LEGISLAZIONE esterna
MATEMATICA esterna
E, in funzione di queste, ha predisposto le simulazioni della Terza Prova Scritta degli Esami
conclusivi della attuale classe 5^.
Al fine di prepararli all’Esame, nel corso dell’anno scolastico, sono state effettuate due prove
di simulazione riguardanti le tre prove scritte.
Dopo opportune considerazioni, inoltre, relativamente alla Terza Prova, si è preferito
utilizzare la TIPOLOGIA B + C, che prevede due quesiti a risposta singola, aperta, e 4 a
risposta multipla.
CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA.
Si intendono accertare le conoscenze, le competenze e le capacità acquisite dal candidato in
ogni singola disciplina pertanto, nella valutazione di tale prova, composta complessivamente
da quattro materie, il candidato si troverà a dover rispondere a sedici quesiti a risposta
multipla, quattro per ogni disciplina, e otto a risposta singola, due per ognuna delle materie
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La sufficienza si consegue con il i 10/15 del punteggio massimo che è dato da 1,5 punto per
ogni quesito a risposta multipla (in caso contrario zero punti) e un massimo di 4,5 punti per
ognuno dei due quesiti a risposta singola (Vedi griglia di valutazione) per un totale di 15 punti
per ognuna delle discipline. Il voto globale sarà fornito dalla media dei voti riportati nelle
singole discipline.
Nella pagina seguente potrà essere consultata la griglia di valutazione dei quesiti a risposta
singola, mentre quella di misurazione dei quesiti a risposta multipla è esposta di seguito.
MISURAZIONE DEI QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA
La scelta corretta della risposta pertinente ad ogni singolo quesito viene valutata 1,5, in caso contrario zero punti.
MISURAZIONE DEI QUESITI A RISPOSTA SINGOLA Per ogni singolo quesito si valuta 4,5, in presenza di una risposta corretta, completa ed esauriente in caso contrario zero punti.
GRIGLIA DI INDICATORI - VALUTAZIONE DEI QUESITI A RISPOSTA SINGOLA
CONOSCENZA
COMPETENZA CAPACITA’ PUNTI
Sapere termini, concetti, principi,
Saper fare applicazione
Saper elaborare in modo coerente, sulla
20
teorie, regole e metodi
concreta delle conoscenze teoriche
base delle competenze acquisite, la risposta ad un problema
Del tutto scorretta
- - 0
Limitata all’essenziale e, comunque, non del tutto scorretta
Non sa usare la terminologia specifica e ha limitate abilità operative
Elabora in modo privo di nesso logico e poco significativo
1
Parziale e superficiale limitata all’essenziale
Usa parzialmente la terminologia specifica ed espone in modo disordinato e/o inefficace
Ha difficoltà di analisi e di sintesi
2
Sufficientemente precisa
Usa la terminologia specifica in modo sufficientemente corretto ed espone in modo chiaro e/o schematico
Ė in grado di articolare i contenuti, ma con poca sicurezza nella sintesi e nei collegamenti
3
Discretamente completa
Usa la terminologia specifica in modo discretamente corretto e accettabile. Espone in modo chiaro e abbastanza sicuro
Ė in grado di condurre discrete analisi, concludendo con delle sintesi non sempre efficaci e con pochi collegamenti
4
Completa, omogenea e articolata
Sa esporre in modo sicuro
Ė in grado di analizzare e sintetizzare i contenuti con padronanza facendo collegamenti e rielaborazioni
4,5
SCALA DI MISURAZIONE DELLE SINGOLE DISCIPLINE COINVOLTE NELLA PROVA
21
L’allievo viene dapprima valutato in ogni singola disciplina inserita nella terza prova secondo la seguente scala di misurazione che riporta, oltre al giudizio sintetico, anche il voto previsto dalle ordinanze ministeriali GIUDIZIO SINTETICO
VALUTAZIONE
MISURAZIONE
ASSOLUTAMENTE INSUFFICIENTE - NULLO
1 – 2 – 3 - 4
0 – 1 – 2 – 3
GRAVEMENTE INSUFFICIENTE
5 – 6 - 7
4
INSUFFICIENTE
8
5
QUASI SUFFICIENTE
9
5.5
SUFFICIENTE
10
6
PIÙ CHE SUFFICIENTE
11
6.5
DISCRETO
12
7
BUONO
13
8
OTTIMO
14
9
ECCELLENTE
15
10
22
Schede
Di
Simulazione della
Terza Prova
Discipline Coinvolte: Francese
Laboratorio Operativo della Gestione e dei Servizi
dell’Azienda Ristorativa
Legislazione
Matematica
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE REMO BRINDISI
23
1^ Simulazione della Terza Prova A.S. 2013-2014 Classe: VA IPSSAR
Disciplina: II Lingua Francese
Nome:________________
1. Parlez de la dégustation du vin: quelles en sont les phases et qu’est-ce qu’elles
permettent d’analyser. __________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
…/4,5
2. Parlez de la naissance du champagne et de la méthode « champenoise ». _______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
…/4,5
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1. Vin « corsé » signifie :
a) Vin peu alcoolisé
b) Vin un peu tannique
c) Vin riche en alcool
d) Vin riche en alcool qui monte à la tête
…./1,5 2. Vin « sec » signifie :
a) Vin où dominent l’astringence et l’acidité
b) Vin qui n’a pas de perception sucrée à la dégustation
c) Vin ayant du caractère
d) Vin ayant une certaine richesse en sucre
…/1,5 3. Vin « tranquille » signifie :
a) Vin qui n’a pas d’effervescence
b) Vin qui manque d’acidité, sans relief
c) Vin légèrement mousseux
d) Vin très effervescent
…/1,5 4. La « robe » du vin c’est :
a) La partie supérieure du vin, dans un verre
b) L’aspect olfactif du vin
c) L’accord entre le vin et le met
d) L’aspect visuel du vin
…/1,5
25
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE REMO BRINDISI 1^ Simulazione della Terza Prova A.S. 2013 - 2014 CANDIDATO/A___________________________________CLASSE___________ DATA___________________________________________
Legislazione Quesiti a risposta singola ; 1) Quali sono le fonti dell'obbligazione.(Max. 10 righe)
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…/4,5 2) Dai una definizione di contratto. (Max. 10 righe) __________________________________________________________________________
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…/4.5 26
Quesiti a risposta multipla
1. La vendita è un contratto:
A .Normalmente oneroso
B. Normalmente gratuito
C. Sempre oneroso
D. Sempre gratuito …/1,5
2. Il contratto di assicurazione è nullo se il rischio:
A. Cessa di esistere dopo la stipulazione del contratto
B. Diminuisce dopo la stipulazione del contratto
C. Si aggrava dopo la stipulazione del contratto
D. Non esiste all'atto della stipulazione del contratto. …/1,5
3. Il contratto ENEL di fornitura di energia elettrica è un contratto:
A. Di vendita a rate
B. Estimatorio
C. Di somministrazione
D. Di appalto …/1,5
4. Il leasing permette di :
A. Acquistare un bene con una riduzione del prezzo
B. Solo di utilizzare il bene per un certo periodo
C. Acquistare il bene in qualsiasi momento
D. Utilizzare e/o acquistare il bene alla scadenza …/1,5
27
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE REMO BRINDISI 1^ Simulazione della Terza Prova Cognome e nome _______________________________ Data ___________________ Classe 5 A - I.P.S.S.A.R.
LOGSR
1. La temperatura ideale per servire il vino:
2. Le fasi di produzione della birra: …/4,5
…/4,5 3. Dall’esame visivo del vino possiamo valutare:
o La limpidezza, l’effervescenza, la persistenza e il colore.
o La limpidezza, l’effervescenza, la consistenza e colore.
o La limpidezza, l’effervescenza, la struttura generale e il colore.
o La limpidezza, l’effervescenza il colore e l’astringenza.
…/1,5 28
4. Dall’esame gustativo del vino possiamo valutare: o L’alcolicità, l’astringenza, la consistenza e l’equilibrio.
o L’alcolicità, l’astringenza, la persistenza, equilibrio
o L’alcolicità, l’astringenza, la persistenza e la consistenza.
o La consistenza , l’equilibrio il colore e la persistenza
…/1,5
5. Nella distribuzione dei pasti quale tipo di legame può essere utilizzato? o Il legame a caldo.
o Il legame refrigerato.
o Il legame surgelato.
o Tutti i precedenti sopra elencati.
…/1,5
6. Che cos’è il REC? o Il Registro Esercenti Catering.
o Il Regolamento degli Esercizi di Catering.
o La Richiesta per Esercizio Catering.
o Il Registro degli Esercenti per il Commercio. …/1,5
29
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE REMO BRINDISI 1^ Simulazione della Terza Prova MATEMATICA Cognome e nome _______________________________ Data ___________________ Classe 5 A - I.P.S.S.A.R. Dato il seguente problema: Un’azienda produce della merce sostenendo una spesa settimanale di € 300 più un costo pari a € 0,4 per ogni unità prodotta. Per pubblicizzare la merce sono previste spese pari allo 0,15 % del quadrato della quantità prodotta. La merce è venduta, in regime di concorrenza perfetta, al prezzo unitario di € 3,2. rispondere alle seguenti domande indicando con una crocetta la risposta esatta: 1. Il costo fisso sostenuto dall’azienda è:
a) CF = 300 b) CF = 0,4 x + 300 c) CF = 3,2 x + 0,4 x d) CF = 0,0015 x2
…/1,5 2. Il costo variabile sostenuto dall’azienda è:
a) CV = 300 b) CV = 0,4 x + 300 c) CV = 3,2 x + 0,4 x d) CV = 0,0015 x2 + 0,4 x
…/1,5
3. Il costo totale sostenuto dall’azienda è:
a) CT = 300 + 0,4 x b) CT = 0,15 x2 + 0,4 x + 300 c) CT = 0,0015 x2 + 0,4 x + 300 d) CT = -0,0015 x2 + 2,8 x - 300
…/1,5
4. La funzione utile è:
30
a) U = 300 + 0,4 x b) U = 0,15 x2 + 0,4 x + 300 c) U = 0,0015 x2 + 0,4 x + 300 d) U = - 0,0015 x2 + 2,8 x - 300
…/1,5
6. In riferimento al problema precedente, rappresentare la funzione utile nel piano cartesiano.
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…/4,5 7. In riferimento al problema precedente, indicare: a) i limiti di produzione entro cui l’azienda non è in perdita; b) il livello di produzione per cui l’azienda realizza il massimo utile ed il relativo importo. ……………………………………………………………………………………………
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…/4,5 ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE REMO BRINDISI 2^ Simulazione della Terza Prova
A.S. 2013-2014 Classe: VA IPSSAR
Disciplina: II Lingua Francese
Nome:_____________________ ___________Data_____________________ 1. Énumerez les principaux méthodes de conservation modernes et dites quelle est d’après
vous la méthode la plus efficace et pourquoi.
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…/4,5 2. Énumerez les principaux modes de cuisson. Lequel préférez-vous ? Pourquoi ?
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33
_______________________________________________________________
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…/4,5
34
1. La première phase de la fabrication des fromages c’est :
a) Le caillage
b) Le découpage
c) L’affinage
d) L’égouttage
…./1,5 2. « Ensemencer » un fromage signifie :
a) Diviser en morceaux
b) Donner une forme à l’aide d’une moule
c) Introduire des germes, des bactéries
d) Recouvrir
…/1,5 3. Le « Camembert » est un fromage :
a) Fondu
b) Frais
c) À pâte pressée et à croûte lavée
d) À pâte pressée et à croûte fleurie
…/1,5 4. Le « Chevrotin » est un fromage à base de :
a) Lait de vache
b) Lait de chèvre
c) Lait de brebis
d) Lait de noix de coco
…/1,5
35
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE REMO BRINDISI 2^ Simulazione della terza Prova Legislazione CANDIDATO/A___________________________________CLASSE___________
DATA___________________________________________ Quesiti a risposta singola ; 1) Definisci il lavoro subordinato indicando gli elementi della subordinazione.(Max. 10 righe) __________________________________________________________________________
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…/4,5 2) Indica quali sono le fonti del diritto del lavoro. (Max. 10 righe) __________________________________________________________________________
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…/4,5
36
Quesiti a risposta multipla
3. Il trasporto è un contratto:
A .Normalmente oneroso
B. Normalmente gratuito
C. Sempre oneroso
D. Sempre gratuito …/1,5
4. Il fenomeno di sovraprenotazione nel trasporto aereo è detto
A. Fascicolo ct
B. overbooking
C. crash flying
D. accettazione …/1,5
5. Tra i diritti dl lavoratore c'è:
A. il potere di licenziare
B. il potere di vigilanza
C. il potere di sospendere il rapporto di lavoro
D. Il potere di ispezionare senza preavviso …/1,5
6. Qual è il contenuto dell'obbligazione:
A. una sanzione
B. una prestazione
C. il bene oggetto della prestazione
D. un ordine
…/1,5
37
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE REMO BRINDISI 2^ Simulazione della terza Prova LOGSR CANDIDATO/A___________________________________CLASSE___________ DATA___________________________________________
1. Che cosa caratterizza il marchio DOP e in che cosa si caratterizza rispetto ai marchi IGP e STG?
2. Come si realizzano gli spumanti metodo classico? .../4,5
Quesiti a risposta multipla. 1. A quale gamma di alimenti appartengono i prodotti in scatola?
o Alla I gamma.
o Alla II gamma.
o Alla III gamma.
38
o Alla IV gamma.
…/1,5
2. Che cos’è il “Liqueur de tirage” ? o Un liquore concentrato.
o Un composto formato da sciroppo di zucchero di canna e lieviti
selezionati.
o Un liquore alla frutta.
o Un composto formato da sali e lieviti selezionati.
…/1,5
3. Quale delle seguenti mansioni non spetta all’economo? o Definire gli acquisti.
o Selezionare i fornitori.
o Ricevere e controllare le merci in arrivo.
o Pagare i fornitori.
…/1,5
4. Su quali prodotti surgelati è normalmente possibile trovare la glassatura?
o Su tutti i prodotti surgelati.
o Sulle verdure.
o Sulle carni.
o Sui prodotti ittici.
…/1,5
39
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE REMO BRINDISI 2^ Simulazione della Terza Prova Cognome e nome _______________________________ Data ___________________ Classe 5 A - I.P.S.S.A.R. MATEMATICA rispondere alle seguenti domande indicando con una crocetta la risposta esatta:
1) Data la funzione , prossiamo affermare che l’asintoto verticale ha equazione:
e) f) g) h)
…/1,5
2) Data la funzione , definita su tutto possiamo affermare che:
e) è razionale intera f) è razionale fratta g) è omografica h) è decrescente
…/1,5
3) Data la seguente funzione obiettivo che rappresenta un guadagno: , con , quale tra le seguenti affermazioni è vera?
e) La funzione è una parabola f) La funzione non può avere massimo g) La funzione ha massimo illimitato h) La funzione ha punto di massimo
…/1,5
4) Se in un problema la funzione utile è: , con , allora possiamo affermare che l’utile massimo si ottiene per:
e)
40
f) g) h)
…/1,5
5) Risolvi il seguente problema e rappresenta la situazione graficamente: Per la produzione di pasta alimentare un’industria sostiene spese fisse di euro 120 più
spese per ogni kg di pasta prodotto espresse in euro dalla legge ,
essendo il numero di kg di pasta prodotti giornalmente.
Determina in modo che il costo di un chilo di pasta sia minimo. …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
41
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…/4,5 6) Quali sono le fasi della ricerca operativa? Illustrale brevemente. ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…/4,5
42
Griglie
Di
Valutazione
Delle
Prove d’Esame
Prima Prova Seconda Prova
Terza Prova
Scheda Argomenti del Colloquio
Griglia Valutazione Colloquio
43
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA “R. BRINDISI” Sede Coordinata: I.P.S.S.A.R.
COMACCHIO
ESAMI DI STATO 2013/2014
Scheda di valutazione della 1^ Prova: Italiano
Commissione – FERR Data…………… Candidato…………………………………………………… Classe…………. Indicatori Descrittori Punt Punteggio
attribuito
CORRETTEZZA MORFOSINTATTICA E RICCHEZZA LESSICALE
Produzione nulla – Consegna in bianco 0 Produzione scorretta 1 Produzione parzialmente corretta 2 Produzione corretta 3 Produzione corretta con lessico ricco e fluente 4
CONOSCENZA
SPECIFICA
DEGLI ARGOMENTI
Conoscenza nulla 0 Conosce i temi e i contenuti richiesti in modo gravemente carente 1 Conosce terni e contenuti in modo stentato e superficiale 2 Conosce temi e contenuti in modo sufficientemente adeguato 3 Conosce temi e contenuti in modo specifico, elaborato e completo 4
COMPETENZA, COERENZA , ADERENZA ALLA TRACCIA E ALLA TIPOLOGIA
Rifiuta di sviluppare la traccia 0 Sviluppa l 'argomento con parziale aderenza alla traccia 1 Sviluppa l'argomento con sufficiente aderenza alla traccia 2 Sviluppa l’argomento con una buona aderenza alla traccia 3 Sviluppa l’argomento con completa aderenza alla traccia 4
CAPACITA’ DI ARGOMENTARE IN MODO PERSONALE E/O CREATIVO
Non rielabora 0 La sua rielaborazione è modesta 1 La sua rielaborazione è sufficiente 2 La sua rielaborazione è apprezzabile 3
Punteggio attribuito dalla Commissione …………………………/15
44
I COMMISSARI ………………………………….. ………………………………….. ………………………………….. ………………………………….. ………………………………….. ………………………………….. ………………………………….. ………………………………….. IL PRESIDENTE………………………………………
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA “R. BRINDISI”
Sede Coordinata: I.P.S.S.A.R. COMACCHIO
ESAMI DI STATO 2013 - 2014
Scheda di valutazione della 2^ Prova: Alimenti e Alimentazione
Commissione – FERR Data…………… Candidato…………………………………………………… Classe…………. Indicatori Descrittori Punti Punteggio
attribuito
ADERENZA ALLA
TRACCIA
Rifiuta di sviluppare l’argomento 0 Ha sviluppato l’argomento con parziale aderenza alla traccia 1 Ha sviluppato l’argomento con accettabile aderenza alla traccia 2 Ha sviluppato l’argomento con adeguata aderenza alla traccia 3 Ha sviluppato l’argomento con una buona aderenza alla traccia 4
CONOSCENZA DEI
CONTENUTI
La conoscenza è nulla 0 La conoscenza dei contenuti disciplinari è gravemente carente 1 La conoscenza dei contenuti disciplinari è limitata 2 La conoscenza dei contenuti disciplinari si limita all’essenziale 3 La conoscenza dei contenuti disciplinari è completa 4
OPERATIVITA’
E COMPETENZA
LESSICALE
Rifiuta di produrre 0 La sua produzione è lacunosa 1 La sua produzione è adeguata 2 La sua produzione è appropriata 3 La sua produzione è notevole 4
RIELABORAZIONE
PERSONALE
La sua produzione è inesistente 0 La sua rielaborazione è modesta 1 La sua rielaborazione è sufficiente 2 La sua rielaborazione è apprezzabile 3
Punteggio attribuito dalla Commissione …………………………/15 I COMMISSARI ………………………………….. …………………………………..
45
………………………………….. ………………………………….. ………………………………….. ………………………………….. ………………………………….. ………………………………….. IL PRESIDENTE………………………………………
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA “R. BRINDISI” Sede Coordinata: I.P.S.S.A.R.
COMACCHIO
ESAMI DI STATO 2013 - 2014
Scheda di valutazione della 3^ Prova
Commissione – FERR Data…………… Candidato…………………………………………………… Classe………….
Indicatori Descrittori Punti
CONOSCENZA Sapere: termini, principi, concetti, teorie, regole e metodi
Prova inesistente 0 Del tutto scorretta 1 Molto scorretta 2 Limitata all’essenziale 3 Apprezzabilmente corretta e sufficientemente precisa 4 Completa e omogenea e articolata 5
COMPETENZA Saper fare: applicazione concreta delle conoscenze teoriche
Rifiuta di svolgere la prova 0 Usa parzialmente la terminologia specifica ed espone in modo disordinato e/o inefficace 1 Usa la terminologia specifica in modo sufficientemente corretto ed espone in modo chiaro e/o schematico 2 Sa esporre in modo discretamente sicuro con buona proprietà e correttezza, usa le conoscenze in modo abbastanza produttivo 3 Sa esporre in modo sicuro con correttezza, usa le conoscenze in modo produttivo 4 Sa esporre in con proprietà e ricchezza di particolari 5
CAPACITA ‘ Saper elaborare in modo logicamente coerente, e sulla base delle competenze acquisite, la risposta ad un problema
Rifiuta di rielaborare 0 Elabora in modo privo di nesso logico o poco significativo 1 Ha difficoltà di analisi e di sintesi 2 È in grado di esporre i contenuti, con discreta sicurezza nella sintesi 3 E’ in grado di sintetizzare i contenuti facendo rielaborazioni 4 E’ in grado di analizzare e sintetizzare i contenuti con padronanza facendo collegamenti e rielaborazioni 5
46
Punteggio attribuito dalla Commissione …………………………/15 I COMMISSARI ………………………………….. ………………………………….. ………………………………….. ………………………………….. ………………………………….. ………………………………….. ………………………………….. ………………………………….. IL PRESIDENTE………………………………………
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA “R. BRINDISI”
Sede Coordinata: I.P.S.S.A.R. COMACCHIO
ESAMI DI STATO 2013 - 2014
Scheda di Svolgimento del Colloquio Orale
Commissione – FERR 5A IPSSAR FER Data…………… Candidato…………………………………………………… Classe………….
Argomenti Trattati
Argomenti scelti dal candidato
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………
Argomenti proposti dalla Commissione
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
Argomenti relativi alla discussione degli elaborati
47
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
IL CANDIDATO
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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA “R. BRINDISI” - COMACCHIO
Sede Coordinata: I.P.S.S.A.R.
ESAMI DI STATO 2013 2014 Scheda di valutazione del Colloquio
Commissione – FERR – FERH TECNICO DEI SERVIZI DELLA RISTORAZIONE Data…………… Candidato…………………………………………………… Classe 5^ A IPSSAR
Max Indicatori Livello
Punteggio corrispondente
ai diversi livelli
Punteggio assegnato
all’indicatore Giudizio globale
6 Competenze sintattiche e specificità lessicali
Nullo 0
0: Nullo
1- 5: Comp. Insuff.
6- 10: Grav. Insuff.
11-15: Insufficiente
16-19: Scarso
20-22: Sufficiente
23-25: Discreto
26-28: Buono
29-30: Ottimo
Comp.Inuff 1 Grav. Insuff 2 Insufficiente 3 Sufficiente 4 Buono 5 Ottimo 6
8 Conoscenza specifica degli argomenti richiesti
Nullo 0
Comp.Inuff 1 Grav. Insuff 2 Insufficiente 3 Scarso 4 Sufficiente 5 Discreto 6 Buono 7 Ottimo 8
8 Capacità di utilizzare le conoscenza acquisite e di collegarle nell’argomentazione
Nullo 0
Comp.Inuff 1 Grav. Insuff 2 Insufficiente 3 Scarso 4 Sufficiente 5 Discreto 6 Buono 7 Ottimo 8
5 Capacità di discussione e/o di approfondimento originale dei diversi argomenti
Nullo 0
Comp.Inuff 1 Grav. Insuff 2 Insufficiente 3 Sufficiente 4 Buono 5
3
DISCUSSIONE ELABORATI (Riconosce e corregge gli errori Giustifica le scelte Completa e/o approfondisce il processo logico)
Nullo 0
Insufficiente 1 Sufficiente 2 Buono 3
PUNTEGGIO ATTRIBUITO
_____________/30 LIDO DEGLI ESTENSI, ……………
Il Presidente .......................................... I commissari ................................... ..........................................
..........................................
..........................................
49
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE
REMO BRINDISI LIDO ESTENSI COMACCHIO
ESAME DI STATO 2013 – 2014 TERZA PROVA SCRITTA TECNICO DEI SERVIZI DELLA RISTORAZIONE
COMMISSIONE FERR CLASSE – SEDE 5^ IPSSAR:
COGNOME:……………………………………………………….. NOME:……………………………………………………………….
DURATA DELLA PROVA: dalle ore 09,00 alle ore 12,00 Discipline Coinvolte Docenti Punti FRANCESE
ELISA BUSOLI
LABORATORIO OPERATIVO DELLA GESTIONE E DEI SERVIZI DELL’AZIENDA RISTORATIVA
STEFANO FELLI
LEGISLAZIONE
MATEMATICA
VALUTAZIONE COMPLESSIVA DELLA PROVA
50
SCHEDA C
Scheda Analitica Relativa ai Percorsi Individuali degli Alunni
51
Scheda D
Locazione di Stage nel Corso del 3^ Anno
Locazione di Stage nel Corso del 4^ Anno
Relazione delle Attività di Terza Area Percorsi di Stage
Valutazione Complessiva degli alunni e dei loro
Percorsi
52
SCHEDA PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI DI TERZA AREA
Anno Scolastico 2013 – 2014
( La presente scheda andrà compilata per ogni progetto presentato)
(Allegato 2 all’Invito a presentare progetti di Terza Area) per l’anno scolastico 2012 – 2013 - Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia – Prot. N. del 2012)
1 Titolo del Progetto ( che si svolgerà interamente nel corso dell’a.s. 2013 – 2014 Operatore della Ristorazione: Terza Area nella produzione di prodotti
enogastronomici locali 2 Indirizzo cui si riferisce il progetto Alberghi, ristoranti e servizi IPSSAR 3 Il progetto è presentato da
Una scuola X Una reta di scuole
4 Scuola che presenta
il progetto o scuola capofila in caso di rete
I.I.S “Remo Brindisi” Sedi associate I.P.S.I.A. – I.P.S.S.A.R. –I.P.S.S.CT. Via M. M. Boiardo, 10 – Lido degli Estensi (Fe) - 44024
Nel caso di reti, indicare le altre scuole aderenti
Con la presentazione di questa scheda, il Dirigente scolastico della scuola capofila dichiara, sotto la propria responsabilità, che il Collegio docenti della propria scuola, e delle altre scuole eventualmente coinvolte nella rete, hanno approvato il progetto 5 Eventuale Centro di Formazione Accreditato, che collabora al progetto
Enaip Ferrara – Via Montebello, 46 44100 Ferrara (Fe)
Via M.M. Boiardo, 10 - 44029 LIDO ESTENSI (FE) c.f.
L i ceo C lass i co - L ingu i s t i co I.P.S.I.A. – I.P.S.S.A.R. – I.P.S.S.C.T.
53
91007310385 tel. 0533/327440 - 326123 fax 327902 e-mail:[email protected]
ATTIVITA’ DI STAGE DELLA CLASSE 3^A IPSSAR A.S.2011\12
TUTOR PROMOTORE PROF. FELLI STEFANO
PERIODO DAL 06\02\12 AL 26\02\12 1
ALUNNO ANZOVINO ANTHONY TUTOR DENTI GIANCARLA
RISTORANTE LE AIE SUL LAGO VIA STATALE ROMEA 125 SAN GIUSEPPE (FE) TEL 0533 379839 P.I. 01758210327
2
ALUNNO BALLARINI REBECCA TUTOR TROMBINI NADIA
RISTORANTE PRIMON VIA V. C. BATTISTI 150 GORO (FE) TEL 0533 996071 P.I. 01271050385
3
ALUNNO BALLARINI VALENTINA TUTOR MARIO SCARPA
BAR DA MARIO VIA P. TAGLIATTI 57 GORO (FE) TEL 0533 996621 P.I. 01059920387
4
ALUNNO BELLINI JASON TUTOR BUSOLI MARCELLO
RISTORANTE CANTINON VIA MURATORI 22 COMACCHIO (FE) TEL 0533 314252 P.I. 01494120387
5
ALUNNO BIOLCATI RINALDI ROBERTO TUTOR MAZZOTTA MARINA
TRATTORIA DEL BORGO VIA MURATORI 51 COMACCHIO (FE) TEL 0533314563 P.I. 01768120386
6
ALUNNO CAPACCIO ALESSIA TUTOR BIZZI ENRICO
RISTORANTE SAYONARA VIALE CARDUCCI 154 LIDO ESTENSI (FE) TEL 0533 327405 P.I. 01457470381
7
ALUNNO CAVALIERI SERENA TUTOR CAVALLARI MARTINA
RISTORANTE CANTUCCIO VIA PIAZZA 3 AGOSTO 6 PORTOGARIBALDI (FE) TEL 0533 326638 P.I. 01611840388
8
ALUNNO CAVALLARI FRANCESCA TUTOR BUSOLI MARCELLO
RISTORANTE CANTINON VIA MURATORI 22 COMACCHIO (FE) TEL 328 1411564 P.I. 01494120387
9
ALUNNO CAVALLARI GIANLUCA TUTOR PANTALONE ANTONIO
RISTORANTE SETACCIO VIALE CARDUCCI 48 LIDO ESTENSI (FE) TEL 0533 327424 P.I. 00568410385
54
10
ALUNNO CHECCHIN GIANLUCA TUTOR PANTALONE ANTONIO
RISTORANTE SETACCIO VIALE CARDUCCI 48 LIDO DEGLI ESTENSI (FE) TEL 0533 327424 P.I. 00568410385
11
ALUNNO FARINELLI FRANCESCA TUTOR CUSINATTI ROBERTO
RISTORANTE PALADAR VIA MONTE PENEGA 5 LIDO POMPOSA FE TEL0533 381621 P.I. 01244690382
12
ALUNNO FERRI SILVIA TUTOR ANGELI MARCO
RISTORANTE WOODSTOCK VIA MATTEOTTI 24 MASSA FISCAGLIA (FE) TEL 0533 539646 P.I. 01185710389
13
ALUNNO MACCANTI ELIA TUTOR BRANCATO IGNAZIO
OSTERIA DEI GOLOSI VIA DELLE QUERCE 109 LIDO DEGLI ESTENSI (FE) TEL 0533 993869 P.I. 01715130381
14
ALUNNO POZZATI ERIK TUTOR GELLI GIUSEPPE
RISTORANTE LE VELE VIA VIALE CARDUCCI 97 LIDO DEGLI ESTENSI (FE) TEL 0533 324273 P.I. 01573750385
15
ALUNNO POZZATI MICHELE TUTOR MANTOVANI BARBARA
RISTORANTE BARACON VIA LUISA 2 SAN GIOVANNI DI OSTELLATO FE TEL 0533 57517 P.I. 01708160385
16
ALUNNO SELVATICO MATTIA TUTOR TELLOLI GIANNI
RISTORANTE BARACCA DEL SERPENTE VIA VOLANO CENTRO 42 CODIGORO (FE) TEL 0533 354247 P.I. 00923260384
17
ALUNNO ZAPPA ALESSIO TUTOR CASSONI MAURO
RISTORANTE IL CAMINETTO VIA CAPRARA 19 PORTOGARIBALDI (FE) TEL 0533 327152 P.I. 01778960381
18
ALUNNO ZARATTINI GIACOMO TUTOR CAZZOLA SIMONA
RISTORANTE PERICLE VIALE DEI MILLE 205 PORTOGARIBALDI (FE) TEL 0533 327314 P.I. 00610510398
IL DIRIGENTE SCOLASTICO REGGENTE Prof.ssa Elke Anders
L i ceo C lass i co - L ingu i s t i co I.P.S.I.A. – I.P.S.S.A.R. – I.P.S.S.C.T.
55
Via M.M. Boiardo, 10 - 44029 LIDO ESTENSI (FE) c.f. 91007310385 tel. 0533/327440 - 326123 fax 327902 e-mail:[email protected]
ATTIVITA’ DI STAGE DELLA CLASSE 3^B A.S. 2011 - 2012
TUTOR SCOLASTICO PROF. SANCHIONI BRUNETTO PERIODO DAL 06/02/2012 AL 26/02/2012 1
ALUNNA ALBERTINI ALICE TUTOR MENEGATTI STEFANIA
BAR LE RONDINI VIA G. PUCCINI 53 44021 CODIGORO (FE) TEL 3484963732 P.I. 01839720388
2
ALUNNO ANGOTTI CRISTIAN TUTOR PERETTI CLAUDIO
RISTORANTE RAMINA VIA S.S. ROMEA 12 44020 SAN GIUSEPPE (FE) TEL 0533 329176 P.I. 01608550388
3
ALUNNA BRUNALDI ANDREE TUTOR CAVALIERI FIORELLA
RISTORANTE IL CANTINON VIA MURATORI 21 44022 COMACCHIO (FE) TEL 0533 314252 P.I.01494120387
4
ALUNNA CARLI BALLOLA ERICA TUTOR LUCIANO CALAMIELLO
BAR PINETA VIALE CARDUCCI 68 44029 LIDO DEGLI ESTENSI (FE) TEL 3333298810 P.I. 01621100385
5
ALUNNA CAVALIERI FEDERICA TUTOR MANTOVANI VALENTINA
CENTRAL BAR PIAZZA RIMEMBRANZA 13 SAN GIUSEPPE COMACCHIO (FE) TEL O533 44067 P.I. 01803340387
6
ALUNNO CAVALIERI FEDERICO TUTOR CAVALLO FRANCESCO
FIAT LUX CAFFE VIALE DANTE 6 44029 LIDO DEGLI ESTENSI (FE) TEL 0533 328936 P.I. 02639281209
7
ALUNNA CEBOTARU MIHAELA TUTOR DIALUCE GIOVANNA
BAR CENTRALE VIA LUNGOMARE ITALIA 45 LIDO NAZIONI COMACCHIO (FE) TEL 0533 370385 P.I. 01645280387
8
ALUNNA DE STEFANI CRISTINA TUTOR RAVALLI SIMONE
BAR CAFFE PUCCINI VIA GIACOMO PUCCINI 35/A 44021 CODIGORO (FE) TEL 392 0806849 P.I. 01739590386
9
ALUNNA ELFERKANE CHAYMAA TUTOR ZANELLATI DAVIDE
BAR PIZZERIA MAS QUE NADA VIA DEL MARE 11/a 44027 MASSAFISCAGLIA (FE) TEL 3288053503 P.I. 01811990389
56
10
ALUNNO FARINELLI SIMON TUTOR CAVALIERI DORO CLAUDIO
RISTORANTE AROLDO VIALE ACACIE 26 44029 LIDO DI SPINA (FE) TEL 0533 330536 P.I. 01399070380
11
ALUNNO FICHERA SEBESTIANO TUTOR MINNUCCI FABRIZIO
HOTEL RUBINO VIA STRADA SOT CIAPAA 3 38031 CAMPITELLO DI FASSA (TN) TEL 0462 750225 P.I. 00585020225
12
ALUNNO GETMAN BOGDAN TUTOR MERLI MATTEO
HOTEL SOREGHES VIA STRADA DE PENT DE SERA 18 38031 CAMPITELLO DI FASSA (TN) TEL 0462 750060 P.I. 01464660222
13
ALUNNA LUCIANI GIULIA TUTOR PEDARZINI IVAN
BAR PASTICCERIA CAFFE DEL SOLE VIALE DEI MILLE 23 44029 PORTO GARIBALDI COMACCHIO (FE) TEL 0533 327269 P.I. 01476500382
14
ALUNNA MANTOVANI ELISA TUTOR SARA BRUGNOLI
BAR BELLAVITA PIAZZA V. VENETO 1 44026 BOSCO MESOLA (FE) TEL 3894390727 P.I. 01837150380
15
ALUNNA UNGUREANU OANA TUTOR VESSECCHIA LIBERA LUCIA
PIZZERIA TRATTORIA STELLA D’ORO VIA LIDI FERRARESI 197 44020 S. GIOVANNI DI OSTELLATO (FE) TEL 053357136 P.I. 00537250383
16
ALUNNO ZANNI MATTEO TUTOR CAVALIERI DORO CLAUDIO
RISTORANTE AROLDO VIALE ACACIE 26 44029 LIDO DI SPINA (FE) TEL 0533 330536 P.I. 01399070380
L i ceo C lass i co - L ingu i s t i co I.P.S.I.A. – I.P.S.S.A.R. – I.P.S.S.C.T.
57
Via M.M. Boiardo, 10 - 44029 LIDO ESTENSI (FE) c.f. 91007310385 tel. 0533/327440 - 326123 fax 327902 e-mail:[email protected]
ATTIVITA’ DI STAGE DELLA CLASSE 4° IPSSAR A.S. 2012 / 2013
TUTOR PROMOTORE PROF. MASSIMO BRUNELLI
PERIODO DAL 06/05/2013 AL 02/06/2013 1
ALUNNO ALBERTINI ALICE TUTOR MEZZOGORI MIRCO
DITTA LA TAVERNA DELLE FATE E GLI GNOMI VIA GRAMSCI PARCO D’ALOISO CODIGORO FE TEL. 349 2240538 P.I.
2
ALUNNO ANGOTTI CRISTIAN TUTOR PERETTI CLAUDIO
DITTA RISTORANTE RAMINA S.S. ROMEA 12 SAN GIUSEPPE FE TEL. 0533 329176 P.I.
3
ALUNNO ANZOVINO ANTHONY TUTOR RAMBELLI PAOLO
DITTA HOTEL HOLIDAYS VIALE INGHILTERRA 2 LIDO NAZIONI FE TEL.: 320 7798361 P.I. 00811140391
4
ALUNNO BELLINI JASON TUTOR VALISELLA GRAZIELLA
DITTA BAR PIZZERIA VALISELLA GRAZIELLA PIAZZA XXV APRILE 15 VOLANIA FE TEL.: 0533 356068 Cell.: 347 4304433 P.I. 00938070380
5
ALUNNO BIOLCATI R. ROBERTO TUTOR BELLOTTI SANDRO
DITTA RISTORANTE LE VELE VIALE GIOSUÈ CARDUCCI 97 LIDO DEGLI ESTENSI FE TEL: 0533 324273 P.I.
6
ALUNNO BRUNALDI ANDREE’ TUTOR BUSOLI MARCELLO
DITTA: RISTORANTE CANTINON VIA: MURATORI COMACCHIO FE TEL 0533 314252 P.I.
* 7
ALUNNO CAVALIERI SERENA TUTOR CAVALLARI FRANCESCO
DITTA: RISTORANTE IL CANTUCCIO PIAZZA 3 AGOSTO 6 PORTO GARIBALDI FE TEL 0533 326638 * DAL 02\09\13 AL 29\09\13 * P.I. 01611840388
8
ALUNNO CAVALLARI FRANCESCA TUTOR PEDRAZZINI IVAN
DITTA: PASTICCERIA CAFFÈ DEL SOLE VIALE DEI MILLE, 23 PORTOGARIBALDI FE TEL 0533 327269 - 338 5012117 P.I.
9
ALUNNO CAVALLARI GIANLUCA TUTOR PANTALONE ANTONIO
DITTA: RISTORANTE IL SETACCIO VIALE G. CARDUCCI 48 LIDO DEGLI ESTENSI FE TEL.: 0533 327424 P.I.
10
ALUNNO CEBOTARU MIHAELA TUTOR GUIDI GIANCARLO
DITTA: BAR 2000 PIAZZA FOLEGATTI 9 COMACCHIO FE TEL: 0533 81346 P.I.
58
11
ALUNNO FARINELLI FRANCESCA TUTOR MANTOVANI VALENTINA
DITTA: CENTRAL BAR PIAZZA RIMEMBRANZA 13 SAN GIUSEPPE FE TEL.: 0533 440677 Cell.: 392 4601319 P.I. : 01803340387
12
ALUNNA FERRI SILVIA TUTOR GIULIANI EVA
DITTA: BAR SPORT VIA 25 APRILE 15 MIGLIARO FE TEL: 339 5219580 P.I.
13
ALUNNO FICHERA SEBASTIANO TUTOR BELLOTTI SANDRO
DITTA: RISTORANTE LE VELE VIALE G. CARDUCCI, 97 LIDO DEGLI ESTENSI FE TEL: 0533 324273 P.I.
14
ALUNNO MACCANTI ELIA TUTOR GAMBALONGA RICCARDO
DITTA: RISTORANTE QUARTO MONDO VIA VALLE OPPIO LAGOSANTO FE TEL: 0533 948567 P.I. 01717800385
15
ALUNNO POZZATI MICHELE TUTOR VALISELLA GRAZIELLA
DITTA: BAR PIZZERIA VALISELLA GRAZIELLA PIAZZA XXV APRILE 15 VOLANIA FE TEL.: 0533 356068 - 347 4304433 P.I. 00938070380
16
ALUNNO SELVATICO MATTIA TUTOR MAZZINI MARTINA
DITTA: BAR DEL PORTO VIA A. BRUGNOLI 129 GORO FE TEL.: 331 8705371 P.I. : 01856960388
17
ALUNNO ZAPPA ALESSIO TUTOR PEDRAZZINI IVAN
DITTA: PASTICCERIA CAFFE’ DEL SOLE VIALE DEI MILLE 23 PORTOGARIBALDI FE TEL 0533 327269 P.I.
18
ALUNNO ZARATTINI GIACOMO TUTOR PEDRAZZINI IVAN
DITTA: PASTICCERIACAFFÈ DEL SOLE VIALE DEI MILLE 23 PORTO GARIBALDI FE TEL 0533 327269 P.I.
59
RELAZIONE SULL’ATTIVITA’ DI TERZA AREA ANNO SCOLASTICO 2013 2014
Quadro Generale L’impatto macroeconomico del turismo nell’economia italiana viene periodicamente misurato
nei Rapporti sul Turismo, calcolando il contributo del settore alla formazione del reddito
nazionale, al sostegno dei livelli di occupazione e all’equilibrio dei conti con l’estero,
attraverso la stima dell’attivazione diretta e indiretta dei consumi turistici su valore aggiunto,
occupazione e importazioni.
In Italia, la bilancia dei pagamenti turistici preparata dall’Ufficio Italiano Cambi, ha presentato
un saldo in positivo di circa 4 milioni di Euro, a fronte di un saldo di circa 7 milioni nello
stesso periodo dell’anno precedente. Le spese dei viaggiatori stranieri in Italia, pari a circa 20
milioni di Euro, sono aumentate dell’1,2 per cento, rispetto a quelle dei viaggiatori italiani
all’estero, circa 6 milioni di Euro, che risultano diminuite del 2,9 per cento. (Dati rilevati dal
Rapporto sull’Economia Regionale – Unioncamere Emilia Romagna).
Il peso del comparto risulta pari al 5% circa del valore aggiunto nazionale. Questo dato,
soprattutto se rapportato a quello relativo ad altri settori economici tradizionalmente
considerati portanti per l’economia italiana, è ampiamente indicativo del ruolo di primo piano
che il settore turistico detiene nell’economia nazionale.
Relativamente alla Regione Emilia Romagna, il bilancio consuntivo è stato, tutto sommato,
positivo. L’incremento complessivo del movimento turistico regionale si attesta sul 2,8%
rispetto agli anni precedenti. Il 2013 per l’Emilia-Romagna è stato un anno a due velocità:
dopo una prima parte caratterizzata da una crescita molto rallentata rispetto agli anni
precedenti, sono seguiti mesi, non proprio positivi nei numeri, all’insegna di un maggior
rallentamento. Entrambe le velocità sono ben raccontate e misurate dalle statistiche
contenute nel rapporto.
Alcuni numeri mostrano un sistema regionale che ha saputo reagire alla recessione degli
anni passati e presenti, recuperando parte di quanto perduto, sia con riferimento
all’occupazione che alla ricchezza creata. La ripresa del commercio con l’estero ha trainato
con moltissima fatica il manifatturiero, l’agricoltura secondo le previsioni chiuderà l’anno in
quasi crescita, il turismo è aumentato, soprattutto nella sua componente straniera.
Altri numeri, invece, raccontano di chi nel 2013 non è riuscito a ripartire: le imprese
dell’edilizia, i piccoli esercizi commerciali, le aziende artigiane.
60
Infine, vi sono i numeri che mostrano come negli ultimi mesi dell’anno il vento abbia preso a
spirare in senso contrario: le esportazioni nel terzo trimestre crescono ad un ritmo di gran
lunga inferiore della metà rispetto a quello degli anni precedenti; nel settore del credito si
moltiplicano i segnali di una forte stretta creditizia, l’inflazione è apparsa in ripresa, i fallimenti
sono aumentati in misura notevole.
Complessivamente, quindi, nel quadro economico generale, il movimento turistico, seppure
fortemente rallentato rispetto agli anni precedenti, costituisce ancora un apporto valutabile in
termini del contributo che esso fornisce alla Paese e alla Regione in particolare.
Sul fronte della domanda, si deve registrare come i forti cambiamenti, intervenuti nello stile di
vita dei paesi occidentali, abbiano avuti notevoli riflessi anche sull’evoluzione del settore
turistico alberghiero e della ristorazione. La molteplicità dei movimenti e le esigenze crescenti
dei consumatori determinano un conseguente adeguamento dell’offerta, anche in termini di
diversificazione e di specializzazione delle tipologie di aziende, a cui si sommano anche le
evidenti necessità di risparmio. Durante il giorno molti clienti frequentano snack bar, autogrill,
mense, tavole calde, self service, per consumare un pasto veloce nell’intervallo fra la parte
mattutina e quella pomeridiana della giornata lavorativa. Di sera, invece, preferiscono
frequentare ristoranti, pizzerie o pub dove passare dei momenti più rilassanti. Va inoltre
ricordato che un altro fattore determinante nel processo di evoluzione del settore della
ristorazione, riguarda la maggiore preparazione del cliente in tema di gastronomia.
Avendo sempre più la possibilità di confrontare i diversi locali tra di loro, premia quelli
migliori, sia in termini di prezzo, che di qualità del servizio, a cui si aggiunge, oggi più che
mai, la determinante del rapporto qualità prezzo.
Anche quando una persona pernotta fuori casa, ha sempre molteplici opportunità di scelta,
almeno in una regione come l’Emilia Romagna, dove il numero di aziende ricettive è ancora
molto attento alla cura dell’ospite.
Similarmente in questo caso, il cliente penalizza le strutture che non offrono uno standard di
qualità atteso.
Infatti il successo che finora ha avuto la Regione Emilia Romagna nell’ambito dei “molti
turismi”, da quello alberghiero a quello fieristico – congressuale, dipende in gran parte dalla
forte specializzazione e qualità dei servizi offerti nelle diverse tipologie di servizi.
La qualità della gastronomia si è trasformata in un importante risorsa competitiva per i diversi
“turismi” emiliano – romagnoli.
61
Una spinta alla ricerca della qualità stimola da diversi anni la trasformazione degli esercizi
ricettivi e ristorativi, favorendo anche un discreto turn over e rinnovo dei locali nonché la
richiesta di personale qualificato da parte degli operatori del settore.
Questa tendenza continuerà, si spera, anche nei prossimi anni con evidenti opportunità
occupazionali nel settore turistico – alberghiero.
La realtà locale Lo scopo di questa azione formativa, pertanto, è quello di fornire ai partecipanti una
esperienza in un settore come quello della ristorazione che, appunto, negli ultimi anni, in virtù
di successive rapide trasformazioni, ha modificato, in misura significativa, i propri modelli di
organizzazione del lavoro e dei ruoli.
Le imprese della ristorazione, con particolare riferimento al territorio del basso – ferrarese,
manifestano la necessità di disporre di personale adeguatamente formato e costituiscono,
quindi, una indubbia fonte di occupazione a livello locale, che rappresenta un sicuro valore
aggiunto al servizio reso al cliente e contribuisce a migliorare complessivamente l’immagine
dell’azienda.
Il corso si propone perciò di raggiungere i seguenti obiettivi:
Contribuire a dare ai futuri partecipanti, in deficit di opportunità, una risposta in termini
di qualificazione professionale, al fine di facilitare il loro ingresso nell’ambito del
settore della ristorazione e della ricezione, che rappresentano una indubbia fonte di
occupazione locale.
Fornire alle imprese operanti nel settore personale adeguatamente formato, allo
scopo di migliorare la qualità complessiva del servizio ristorativo.
Rispondere alla richiesta di qualificazione del personale proveniente dalle associazioni
di categoria.
Il percorso di alternanza scuola lavoro, di cui qui andiamo a relazionare, si inserisce
perfettamente all’interno del settore degli alberghi, ristoranti e servizi turistici, in riferimento ai
profili professionali maggiormente, e si pone pertanto nell’ottica di contribuire a formare
professioni che, accanto ad una corretta preparazione educativa, sappia rispondere alle
esigenze del mondo del lavoro in generale e del settore turistico in particolare e che
possiamo riassumere nel seguente modo:
Professionalità intellettuale
Professionalità in grado di inserirsi in un tessuto economico e produttivo caratterizzato
da piccole e medie imprese
62
Professionalità in possesso di competenze forti nell’ambito delle nuove tecnologie,
delle relazioni interpersonali, commerciali e organizzative
Professionalità coerente con le richieste del mercato del lavoro
Professionalità in grado di coniugare conoscenze scolastiche ad aspetti pratici.
Il progetto ha previsto una tipologia di alternanza di stampo classico, che si è attuata con
stage e tirocini presso strutture pubbliche e private, come può riscontrarsi dall’elencazione
delle aziende che hanno ospitato i nostri ragazzi in Quarta, a pagina e seguenti, o quella
relativa alla classe Quinta, a pagina e seguenti.
Le attività formative previste sono state le seguenti:
Preparazione
Svolgimento dell’attività in azienda
Feedback dell’esperienza con relazione e verifica finale delle attività effettuate e
dell’acquisizione delle competenze previste.
Le ore previste e svolte nel corso dell’Anno Scolastico 2013 2014, per la classe V^ A IPSSAR, per il progetto di TERZA AREA sono state come segue:
Preparazione: 30 ore Stage: 220 ore Feed back: 10 ore Totale: 260 ore
63
Attività di Preparazione Questa prima fase si era posta come obiettivo generale quello di preparare adeguatamente
gli alunni allo svolgimento dell’attività di Stage presso strutture aziendali reali distribuite sul
territorio.
Le azioni intraprese in questa fase sono state:
azioni di analisi delle caratteristiche dei candidati, svolte dal Tutor scolastico;
azione di preparazione degli alunni da inviare in Stage attraverso:
azioni di orientamento sull’organizzazione e amministrazione aziendale;
azioni legate al “clima aziendale”, inteso come insieme di risorse umane, di
norme e procedure ricorrenti, di vision e mission in comune, per facilitare la
presa di conoscenza e l’acquisizione di tali conoscenze da parte degli allievi
prima dell’effettivo inserimento in un determinato contesto aziendale;
azione di supporto per la redazione dei curricula personali;
azione di redazione di una scheda di autovalutazione per permettere al tutor
scolastico di orientare lo studente verso l’azienda più adatta;
preparazione e attuazione del colloquio con l’azienda di stage;
azione di definizione del progetto di Stage che è stato definito dal Tutor scolastico in
concerto con i docenti dell’indirizzo scolastico e con il Tutor aziendale prima della
immissione dell’allievo nella struttura aziendale ospitante.
Dopo aver definito i contenuti del progetto formativo di stage che tenesse conto delle
peculiarità del singolo allievo, il Tutor scolastico ha selezionato la struttura aziendale più
coerente con le caratteristiche dell’allievo all’interno delle strutture aziendali che hanno
manifestato la disponibilità a collaborare all’iniziativa, avendo cura di verificare la disponibilità
di un tutor aziendale interno che possa seguire lo stagista.
Il tutor ha successivamente incontrato ogni singola azienda nella persona del tutor incaricato
e ha concordato con lui il percorso formativo da attuarsi in azienda.
Ha poi sottoposto il progetto al ragazzo per la sua collocazione in stage.
Il periodo di formazione aziendale non è servito solo a rendere coerente “il sapere” con il
“saper fare”, ma anche con il “saper essere” e il “saper relazionarsi”. Oltre a mettere alla
prova le conoscenze scientifiche e tecnologiche acquisite in aula, lo stage ha anche aiutato il
tirocinante ad inserirsi positivamente in un contesto sociale organizzato. E’ stata pertanto 64
tenuta sotto controllo la capacità di collaborazione sia orizzontale che verticale con i colleghi
e con i superiori.
Attività di svolgimento dello stage in azienda Durante il periodo di stage, il tutor ha mantenuto stretti con l’azienda ospitante e il tirocinante
per modificare il progetto formativo in corso d’opera qualora ciò si fosse reso necessario. Le
eventuali modifiche, che in questo caso non sono stato attuate, sarebbero in ogni caso state
sottoposte al Consiglio di Classe per la sua approvazione preventiva.
Il progetto di stage svolto durante il IV anno del percorso di studi dell’attuale 5^A IPSSAR, si
è svolto sui seguenti aspetti:
saper utilizzare con buon grado di autonomia e nel rispetto delle normative sulla
sicurezza gli utensili e le attrezzature di laboratorio;
saper utilizzare con buon grado di autonomia, ma sempre nel rispetto delle normative
sulla sicurezza, le attrezzature più complesse, con particolare riferimento ai forni più
moderni, sia per quanto riguarda la produzione, che per la conservazione e
l’immagazzinaggio dei prodotti e delle materie prime;
saper scegliere le materie prime dalla dispensa e saperle acquistare;
saper effettuare, in autonomia, tutte le operazioni di manipolazione dei prodotti
finalizzate all’impasto, farcitura, cottura;
saper realizzare, in autonomia, le principali ricette della tradizione locale e elaborare
ricette innovative;
saper risolvere i problemi classici del proprio reparto, individuandone le cause,
decidendo sugli interventi di soluzione che deve effettuare autonomamente o di cui
deve riferire a chi di dovere (direzione, manutenzione);
saper effettuare operazioni semplici di gestione d’impresa: piani economici e
finanziari, controllo di gestione del personale, definizione di prodotti e di prezzi, azioni
pubblicitarie, operazioni di gestione del personale, dei fornitori, dei rapporti con le
banche e con le istituzioni.
65
Attività di Feedback dell’esperienza con verifica delle attività effettuate e dell’acquisizione delle competenze previste.
Al termine del periodo di stage, è apparso fondamentale svolgere un’attività di confronto con
gli allievi per esaminare il periodo svolto.
Questa fase è stata reputata di primaria importanza per comprendere con precisione
l’efficacia dell’intervento svolto, alla luce di un confronto che il tutor ha effettuato con i singoli
alunni.
Questa fase si è articolata in due momenti:
confronto con i ragazzi circa il gradimento e l’utilità percepita dai partecipanti, in
rapporto alle aspettative di ciascuno ed un confronto fra di loro sull’attività stessa.
L’esame si è svolto attraverso un’analisi dei periodi affrontati, che il tutor ha effettuato
singolarmente ed in gruppo. Dal confronto sono emersi sia gli elementi di criticità e dio
positività del periodo svolto, che sono state oggetto di discussione in gruppo per
comprendere le ragioni del gradimento p dell’insoddisfazione emerse e per
eventualmente apportare modifiche al progetto.
Analisi dei documenti di valutazione, forniti dai tutor aziendali, per comprendere il
livello di acquisizione delle competenze previste dal progetto formativo. In particolare
sono stati utilizzati i seguenti strumenti di valutazione:
Diario del tirocinante, che ciascun studente era tenuto a compilare
durante il periodo e che ha rappresentato una sorta di autovalutazione
del periodo.
Questionario di gradimento compilato dagli allievi circa il loro
apprezzamento relativo al percorso svolto.
Scheda di valutazione del tirocinante.
Scheda di valutazione finale e relazione del tutor aziendale.
Scheda di valutazione e relazione finale del tutor scolastico.
66
Date di svolgimento: Anno Scolastico 2012 – 2013 Il percorso di alternanza che stiamo presentando, rappresenta la conclusione di un percorso
cominciato durante il III anno di studi e che è stato finanziato, a seguito di un progetto da noi
presentato nel corso dell’anno scolastico.
Preparazione: Settembre 20011 – Novembre 2011 – Dicembre 2011
Stage in Azienda : Febbraio 2012 – Maggio 2013 - Giugno 2013
Feed back: Giugno 2012 – Febbraio – Marzo 2013 – Giugno 2013
Allo scopo di rendere maggiormente chiaro lo svolgimento del percorso di alternanza qui
presentato, riportiamo una scheda sintetica dei tempi di realizzazione delle diverse fasi:
preparazione, stage, feed back.
Anno Scolastico 2011 – 2012
Sett. 2011
Ott. 2011
Nov. 2011
Dic. 2011
Genn. 2012
Febb. 2012
Marz. 2012
Apr. 2012
Magg. 2012
Giug. 2012
Lug. 2012
Ag. 2012
Fase di preparazione dello
Stage
Stage
Fase di Feed
Back
Sett. 2012
Ott. 2012
Nov. 2012
Dic. 2012
Genn. 2013
Febb. 2013
Marz. 2013
Apr. 2013
Magg. 2013
Giug. 2013
Lug. 2013
Ag. 2013
Stage
Fase di Feed Back
67
Percorso Organizzativo
L’attività di individuazione del profilo professionale di riferimento su cui sperimentare
l’attuazione dell’ alternanza scuola lavoro, di progettazione del percorso complessivo e di
verifica rispetto ai vincoli organizzativi interni alla Scuola, ha seguito un processo lineare nel
quale hanno operato diversi soggetti: Scuola, Associazione Imprenditori, Ente di Formazione
Professionale. Ė partito da un esame delle competenze previste in uscita dal profilo
professionale individuato.
Sulla base dei risultati raggiunti, abbiamo proceduto poi ad una ridefinizione del curricolo
scolastico relativo al V anno dell’indirizzo Enogastronomico – Accoglienza Turistica.
Individuazione delle competenze acquisibili durante il progetto di alternanza.
Definizione del curricolo scolastico in termini di competenze e strutturazione del percorso di
alternanza da candidare a finanziamento.
Definizione delle modalità organizzative del progetto.
Stesura del progetto.
Schema di sviluppo della progettazione
Individuazione delle competenze acquisibili durante il progetto di Terza Area
Esame delle competenze previste in uscita del profilo professionale
Ridefinizione del curricolo scolastico relativo al V° anno
68
Fonti informative utilizzate:
• Annuario socio economico ferrarese Anno 2011
• Annuario socio economico ferrarese Anno 2012
• Annuario socio economico ferrarese Anno 2013
• Rapporto economico regionale 2011
• Rapporto economico regionale 2012
• Rapporto economico regionale 2013
11 Aziende coinvolte
Enaip Ferrara, Confocooperative Ferrara
12 Edizioni del Progetto
Classi Ore preparazione Studenti (Presentazione, Orientamento)
Ore Teoriche
Ore in Azienda
Ore Feedback
Data Conclusione
1 3^ 30 0 220 10 15/03/2012
13
Competenze già acquisite
Situazioni di apprendimento
Strumenti di verifica e di valutazione
Competenze di base e trasversali
Capacità di rapportarsi correttamente con gli altri colleghi di lavoro, in una concreta situazione aziendale.
Capacità di acquisire o migliorare una corretta impostazione di metodo, mostrando affidabilità personale e rispetto delle consegne, dei metodi e dei tempi.
Capacità di sviluppare forme di autonomia di lavoro, pur nel quadro delle relazioni e dei processi produttivi vigenti all’interno dell’azienda.
Capacità di auto valutarsi, ripercorrendo criticamente gli aspetti qualificanti dello stage.
Simulazioni e esercitazioni svolte durante l’anno accademico da parte dei docenti del curricolo scolastico.
Stage di affiancamento al tutor aziendale o ad un lavoratore esperto che dialoga costantemente con il tutor aziendale durante il periodo del tirocinio svolto nel corso dell’anno scolastico.
Scheda di valutazione del tirocinante.
Diario del tirocinante, che ciascun allievo è tenuto a compilare durante il periodo e che rappresenta un’autovalutazione del percorso.
Questionario di gradimento, compilato da ciascun alunno circa il gradimento del percorso.
Scheda di valutazione finale del tutor aziendale.
Scheda di valutazione finale e relazione conclusiva del
69
Analizzare e valutare una situazione problematica o un ambiente, mettendoli in relazione con le proprie capacità ed i propri scopi.
Individuare, di una situazione, i fattori che motivano ad affrontarla e saperli correlare fra loro per decidere se coinvolgersi in un’azione al fine di risolverli.
Valutare il proprio grado di investimento, di implicazione diretta e di responsabilità in una situazione o un problema.
Definire obiettivi, risultati attesi e ambiti di azione possibili davanti ad una situazione da affrontare o ad un problema da risolvere.
Definire una strategia di azione per affrontare un problema o una situazione, valutando vincoli e risorse del contesto in relazione agli obiettivi da raggiungere.
Prevedere i possibili esiti e saper valutare le conseguenze delle azioni progettate per affrontare un problema o una situazione.
tutor scolastico.
Competenze tecnico professionali correlate alla qualifica regionale
Identificare e monitorare le caratteristiche e la qualità delle materie prime e dei semilavorati.
Adottare sistemi di conservazione delle materie prime e dei semilavorati
Utilizzare macchinari e strumenti per la pulitura e preparazione delle materie prime.
Individuare i piatti che possono comporre un menù semplice.
Scegliere le materie prime da utilizzare tenendo conto dei dosaggi previsti dalle ricette.
Applicare le tecniche di preparazione di piatti di diverse tipologie di antipasti, primi, secondi, contorni, dolci.
Mantenere ordine ed igiene della cucina e delle attrezzature, come previsto dalle norme di
Simulazioni e esercitazioni svolte durante l’anno accademico da parte dei docenti curricolari.
Stage di affiancamento al tutor aziendale o, in sua vece, ad un lavoratore esperto che dialoghi costantemente con questo durante il periodo di tirocinio previsto.
Scheda di valutazione del tirocinante.
Diario del tirocinante, che ciascun allievo è tenuto a compilare durante il periodo e che rappresenta un’autovalutazione del percorso.
Questionario di gradimento, compilato da ciascun alunno circa il gradimento del percorso.
Scheda di valutazione finale del tutor aziendale.
Scheda di valutazione finale e relazione conclusiva del tutor scolastico.
70
legge.
Adottare adeguati stili e tecniche di allestimento e di riassetto di una sala ristorante, pizzeria, in rapporto alla sua tipologia di struttura e agli eventi.
Impiegare lo stile comunicativo appropriato alla relazione con il cliente, nelle varie fasi del servizio.
Applicare le tecniche di servizio ai tavoli: raccolta delle ordinazioni, distribuzioni di piatti e bevande, riassetto dei tavoli.
Controllare la qualità visiva del prodotto servito, dell’immagine e della funzionalità della sala.
Descrivere le caratteristiche delle principali bevande da bar: calde fredde, alcoliche, analcoliche.
Applicare le tecniche di preparazione e presentazione delle bevande in diverse tipologie di snack.
Scegliere le attrezzature e i bicchieri in relazione alle bevande.
Scegliere le modalità di realizzazione del servizio appropriato alla struttura.
14 Competenze da acquisire Situazioni di apprendimento Strumenti di verifica e valutazione
Competenze di base e trasversali
Ore 100
Saper operare in sinergia con gli altri operatori di un gruppo, nel rispetto dei tempi dati.
Saper comunicare e relazionarsi in un contesto di lavorio.
Saper collaborare all’interno di un gruppo di lavoro.
Prevedere i possibili esiti e saper valutare le conseguenze delle azioni progettate per affrontare un problema o una situazione.
Utilizzare tecniche specifiche di soluzione di problemi, per affrontare problematiche.
Proporre e proporsi percorsi di mediazione.
Stage di affiancamento al tutor aziendale o, in sua vece, ad un lavoratore esperto, che mantenga un dialogo costante con questo, per tutta la durata della presenza in azienda del tirocinante, per garantire il corretto svolgimento del progetto di tirocinio.
Scheda di valutazione del tirocinante.
Diario del tirocinante, che ciascun allievo è tenuto a compilare durante il periodo e che rappresenta un’autovalutazione del percorso.
Questionario di gradimento, compilato da ciascun alunno circa il gradimento del percorso.
Scheda di valutazione finale del tutor aziendale.
Scheda di valutazione finale e relazione conclusiva del
71
Definire criteri e modalità per valutare i risultati di una strategia di azione, assumendo, se necessario, punti di vista diversi dal proprio.
tutor scolastico.
Competenze tecnico professionali eventualmente correlate alla qualifica regionale
150 ore
Utilizzare, con buon grado di autonomia e nel rispetto delle normative sulla sicurezza, gli utensili e le attrezzature del laboratorio.
Utilizzare con buon grado di autonomia, ma sempre nel rispetto delle norme sulla sicurezza, le attrezzature più complesse, con particolare riferimento ai forni più moderni, sia per quanto riguarda la produzione, che per quanto riguarda la conservazione e l’immagazzinaggio dei prodotti e delle materie prime.
Scegliere le materie prime dalla dispensa.
Saper acquisire le materie prime.
Effettuare, in autonomia, tutte le operazioni di manipolazione dei prodotti: impasto, farcitura, cottura.
Realizzare in autonomia le principali ricette della tradizione locale.
Elaborare, rielaborare e creare ex novo ricette innovative
Risolvere i problemi classici del reparto, individuandone le cause, stabilendo gli eventuali interventi per la loro risoluzione in modo autonomo o di cui dovrà riferire a chi di dovere.
Effettuare semplici operazioni di gestione d’impresa: piani economici e finanziari, controllo di gestione, definizione di prodotti e di prezzi, azioni pubblicitarie, gestione del personale, gestione dei fornitori, rapporti con le banche, rapporti con le istituzioni.
Stage di affiancamento al tutor aziendale o, in sua vece, ad un lavoratore esperto, che mantenga un dialogo costante con questo, per tutta la durata della presenza in azienda del tirocinante, per garantire il corretto svolgimento del progetto di tirocinio.
Scheda di valutazione del tirocinante.
Diario del tirocinante, che ciascun allievo è tenuto a compilare durante il periodo e che rappresenta un’autovalutazione del percorso.
Questionario di gradimento, compilato da ciascun alunno circa il gradimento del percorso.
Scheda di valutazione finale del tutor aziendale.
Scheda di valutazione finale e relazione conclusiva del tutor scolastico.
15 Modalità di valutazione del tirocinio all’interno del curricolo
Percentuale di peso del
72
modulo
Ricaduta sulle discipline %
AREA COMUNE
Italiano
10%
AREA DI INDIRIZZO
Economia e Gestione dell’Azienda Ristorativa
Lingua Inglese
Alimenti e Alimentazione
Legislazione
Laboratorio di Organizzazione e Gestione dei Servizi Ristorativi
10%
10%
10%
10%
10%
AREA DI SPECIALIZZAZIONE 40%
RICADUTA SULLA CONDOTTA Il percorso di tirocinio avrà un’incidenza, che verrà decisa in sede di Consiglio di Classe, sula base dell’andamento dell’intero percorso scolastico, anche sulla valutazione della condotta.
Descrizione delle modalità di accertamento dell’acquisizione delle competenze. La valutazione finale del percorso di tirocinio è fondamentale per monitorare sia gli aspetti
didattici dell’esperienza, che quelli relativi al percorso di apprendimento degli allievi.
Dovrebbe infatti permettere di formulare un giudizio complessivo non solo sul livello di
acquisizione delle competenze, di base e trasversali, da parte dei tirocinanti, ma anche
sull’efficacia dell’insegnamento, inteso, il più delle volte, come apprendimento sul lavoro e
fuori da tale ambiente circostanziato.
Per valutarlo appropriatamente, quindi, è fondamentale definire correttamente gli indicatori
che verranno utilizzati per monitorare l’esperienza in termini di competenze iniziali e finali
degli allievi, le aspettative degli stessi, l’efficacia dell’affiancamento offerto dall’azienda e
dalla scuola.
73
I soggetti coinvolti nella fase di valutazione saranno tutti attori che, con diversi ruoli, hanno
contribuito alla realizzazione del percorso.
Ai fini della valutazione finale, si utilizzeranno pertanto le schede di valutazione del tutor
formativo, del tutor aziendale e del tirocinante, le relazioni stese sull’andamento dell’attività e
i contenuti appresi, che vengono richiesti agli alunni, nonché l’analisi dei questionari, che
vengono somministrati a tutte e tre le tipologie di soggetti coinvolti a vario titolo nello stage,
tutor scolastico, tutor aziendale e tirocinante.
Per quanto riguarda la valutazione delle competenze prevista dalla qualifica, si opererà
attraverso il seguente processo logico – operativo:
Elaborazione preventiva degli strumenti di valutazione degli apprendimenti da parte
del Consiglio di Classe.
Elaborazione preventiva da parte del Consiglio di Classe dei valori da attribuire alle
singole prove, in rapporto ai risultati ottenuti dai singoli allievi.
Presentazione al Consiglio di Classe per la sua validazione dello schema di
valutazione da utilizzare per sondare il raggiungimento delle competenze previste nel
percorso di stage.
Validazione delle modalità di valutazione attraverso la compilazione di un verbale
riepilogativo.
Presentazione dei risultati delle prove al Consiglio di Classe per la sua valutazione
finale e per redigere un giudizio complessivo su ogni singolo alunno.
74
SCHEDA ANALITICA E
RELATIVA ALLE SCHEDE INDIVIDUALI DELLE DISCIPLINE DEL QUINTO ANNO DI STUDI ALUNNI:
1. Elisa BUSOLI: FRANCESE
2. Stefano FELLI: LABORATORIO OPERATIVO E
GESTIONE DELL’AZIENDA RISTORATIVA
3. Gian Lorenzo FOGLI: ALIMENTI E ALIMENTAZIONE
4. Paola MALAGUTTI: ECONOMIA E GESTIONE DELL’AZIENDA RISTORATIVA
5. Annalena MUCCHI: EDUCAZIONE FISICA
6. Ida PACIFICO: LEGISLAZIONE
7. Maria Pura SANNA: ITALIANO
8. Maria Pura SANNA: STORIA
9. Marco SIMONI: RELIGIONE CATTOLICA
10. Francesca SCHEMBRI: INGLESE
11. Maria Silvia VALLIERI: MATEMATICA
75
P.E.I E RELAZIONI DISABILITÁ DI FINE ANNO; SUGGERIMENTI ASSISTENZA PER LA COMMISSIONE
Francesca BENETTI: SOSTEGNO
Marco BELLI: SOSTEGNO
IN ALLEGATO
76
PROGRAMMA SVOLTO
CLASSE 5^A
ANNO SCOLASTICO 2013 - 2014
DOCENTE: Elisa BUSOLI DISCIPLINA: FRANCESE
77
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE REMO BRINDISI R E L A Z I O N E F I N A L E Anno Scolastico: 2013-2014 INSEGNANTE: Elisa Busoli MATERIA: II Lingua Francese CLASSE: V SEZIONE: A SEDE: I.P.S.S.A.R.
1. Osservazioni su frequenza e comportamento della classe. La classe ha manifestato nel primo periodo un comportamento turbolento, che è andato
migliorando nel secondo quadrimestre. L’attenzione in classe però non è stata adeguata
da parte di tutti gli alunni: solo un gruppo ha dimostrato un certo impegno, interesse,
buona volontà e capacità di gestione del materiale e del metodo di studio. Molti alunni
hanno invece manifestato un atteggiamento piuttosto passivo rispetto al dialogo
educativo e un comportamento scorretto (uso del cellulare in classe, non rispetto delle
consegne, mancanza del materiale in classe…).
Le assenze sono state globalmente piuttosto numerose, seppur nei limiti della validità
dell’anno scolastico.
2. Rapporti con le famiglie.
I rapporti con le famiglie hanno avuto luogo secondo le modalità previste dall’Istituto (vale
a dire durante l’ora settimanale di ricevimento messa a disposizione dall’insegnante e nei
due incontri generali annuali). L’affluenza è stata molto esigua.
3. Situazione didattica: strumenti di verifica, obiettivi cognitivi raggiunti
OBIETTIVI COGNITIVI DISCIPLINARI Declinazione degli obiettivi cognitivi in CONOSCENZE (sapere) – COMPETENZE (saper fare) – CAPACITA’ (saper essere): CONOSCENZE Conosce le diverse forme di ristorazione e le caratteristiche connesse alle diverse
tipologie.
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Conosce le caratteristiche fondamentali del materiale informativo e pubblicitario
connesso alle diverse tipologie di ristorazione.
Conosce le caratteristiche fondamentali socio-culturali e le peculiarità
enogastronomiche legate ai diversi ambiti territoriali.
Conosce le caratteristiche fondamentali in ambito storico-culturale dei prodotti tipici del
territorio.
Conosce alcuni aspetti del linguaggio letterario e l’ambito storico culturale dei testi
letterari oggetto della programmazione.
CAPACITA’ Sa interagire in modo pertinente ed appropriato adeguandosi alla situazione
comunicativa in ambito settoriale.
Sa utilizzare il lessico necessario alla comunicazione ai fini professionali.
Sa comprendere, organizzare e redigere materiali attinenti il settore ristorativo.
COMPETENZE Comprensione orale E’ in grado di comprendere un messaggio anche a carattere professionale
cogliendone il significato globale ed elementi specifici.
Espressione orale Sa utilizzare ai fini comunicativi le strutture, il lessico e le funzioni anche in ambito
professionale.
Comprensione scritta E’ in grado di comprendere un messaggio a carattere professionale ottenendo
informazioni globali e alcune specifiche.
Espressione scritta E’ in grado di produrre anche in ambito professionale messaggi adeguati al contesto
nel rispetto delle consegne date.
Competenze procedurali E’ in grado di utilizzare trasversalmente le informazioni acquisite nelle varie discipline
cogliendo i nessi concettuali comuni in un’ottica di unitarietà dei saperi.
Gli obiettivi cognitivi sono stati globalmente raggiunti da tutti gli alunni. Detto questo, si deve
però evidenziare una difficoltà diffusa della classe rispetto al raggiungimento degli obiettivi
79
legati alle competenze relative all’espressione scritta e all’espressione orale. Si tratta di
competenze certamente complesse, che necessitano di impegno, studio ma anche di molto
“allenamento”, che è stato evidentemente un po’ carente negli anni precedenti.
Per quanto riguarda gli strumenti di verifica, come concordato all’interno del Dipartimento di
Lingue, sono state somministrate tre verifiche scritte per quadrimestre ed un numero congruo
di verifiche orali. Le verifiche scritte sono state di tipo oggettivo e soggettivo; le verifiche orali
si sono configurate come esposizione di argomenti, interventi spontanei, domande flash.
4. Criteri di valutazione:
Correttezza formale e lessicale Correttezza fonetica Produzione di risposte pertinenti Rispetto delle consegne Apporto personale
5. Metodi e mezzi Fase di comprensione globale per il reperimento delle informazioni essenziali; fase di analisi
per la comprensione dettagliata del testo; fase di produzione per il reimpiego prima guidato e
poi autonomo di quanto appreso. La lezione frontale si è alternata a momenti di lavoro
individuale, a coppie o a piccoli gruppi.
Gli strumenti usati sono stati: il libro di testo, CD audio, materiale fornito dall’insegnante in
fotocopia, materiale scaricato dal web.
6. Profitto raggiunto e valutazione del livello raggiunto rispetto agli obiettivi prefissati. Rispetto agli obiettivi prefissati, la classe ha raggiunto un profitto globalmente più che
sufficiente. Si possono individuare le seguenti fasce di livello:
- Livello appena sufficiente: quattro alunni
- Livello pienamente sufficiente: sette alunni
- Livello discreto: sei alunni
- Livello buono: quattro alunni
80
PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO Dal libro di testo: B. Monaco, A. Bailly, Nouvelles Escapades Gourmandes, ed. Eurelle. Modulo1 La Provence:
Recettes typiques de Provence
Les saveurs de la méditerranée
L’olive de Nice
Les poissons
La véritable bouillabaisse
Le Pastis
Modulo2 Les Fromages Français:
Huit familles sur un plateau
Le fromage et l’alimentation
L’art de découper le fromage
Quelques fromages de Savoie
Modulo 3 La cuisson et la conservation des aliments:
Les principaux modes de cuisson
Les modes de conservation
Les méthodes de conservation modernes
Les aliments et la chaleur: conserver et cuire.
Modulo 4 Le vin et le champagne:
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La dégustation
Le vocabulaire du vin
Le mariage des vins et des mets
Le Champagne
La méthode champenoise
Les différents types de champagne
Modulo 5 La Gastronomie Francophone:
La Suisse : le chocolat
La Belgique: les frites et les moules
Le Québec: le sirop d’érable
Les Antilles Françaises: la cuisine créole, le sucre, le rhum
La Réunion: la vanille
Le Maghreb: les piments, le tajine, le couscous
Lido Estensi, 13/05/2014 _________________________ Elisa Busoli
82
PROGRAMMA SVOLTO
CLASSE 5 A
ANNO SCOLASTICO 2013 - 2014
DOCENTE: Stefano FELLI DISCIPLINA: LABORATORIO DELLE OPERAZIONI E GESTIONE DEI SERVIZI RISTORATIVI
83
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE REMO BRINDISI ANNO SCOLASTICO 2013 – 2014
Materia: Laboratorio di Organizzazione e Gestione dei Servizi Ristorativi DOCENTE: Stefano FELLI Classe: 5^A IPSSAR
La maggioranza della classe ha partecipato alle lezioni di L.O.G.S.R. in modo opportunistico,
tendendo spesso a distrarsi e rendendo difficoltoso il regolare svolgimento delle lezioni.
Il programma è stato svolto in ogni sua parte, anche se non in modo approfondito; i livelli
raggiunti possono, nella maggioranza dei casi, ritenersi sufficienti. Alcuni allievi si sono
distinti per l’impegno costante e la partecipazione al dialogo educativo e il profitto raggiunto è
da ritenere discreto o buono.
84
Programma svolto nella classe 5A IPSSAR
MODULO DI RACCORDO Obiettivo. Conoscere le diverse cucine del villaggio globale.
Obiettivo. Conoscere gli aspetti culturali, tecnici ed organizzativi del mercato ristorativo.
Obiettivo. Conoscere il sistema organizzativo degli spazi di lavoro e la tecnica degli acquisti
Obiettivo. Conoscere i principali prodotti offerti dall’industria agro-alimentare in funzione anche
dell’evoluzione tecnologica.
Obiettivo. Conoscere i fattori che intervengono nella stesura di una carta.
Unità didattica “ Tipologie ristorative e relativi prodotti alimentari”
Obiettivi Contenuto Strumenti Modalità
operative Tempi Valutazioni
Consolidamento dei prerequisiti in funzione dell’ultimo anno di corso
Ristorazione commerciale Collettiva. Prodotti alimentari di nuova gamma, biologici e di nicchia.
Libro di Testo.
Lezione Frontale.
9 unità orarie
Prova semistrutturata
MODULO N. 1: “IGIENE E ANTINFORTUNISTICA” Obiettivo: conoscere le prassi conformi alle normative vigenti in ambito igienico
sanitario e di sicurezza sul lavoro. Conoscenza: igiene dell’ambiente, delle attrezzature e del prodotto e il DLGS 626/1994 Abilità: rende operative le regole attraverso la riproduzione degli apprendimenti
Competenze: è consapevole dell’importanza dell’applicazione della normativa vigente
per fornire un prodotto di qualità.
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Unità didattica n.1:” Le corrette prassi igieniche” Contenuto Strumenti Modalità
operative Tempi Valutazione
Igiene dell’ambiente. Igiene dell’attrezzatura. Igiene del prodotto.
Libro di testo. Materiale specifico.
Lezione frontale, lezioni differite.
3 unità orarie.
Verifiche orali. Prove semistrutturate
Unità didattiche n. 2: “L’antinfortunistica” Contenuto Strumenti Modalità
operative Tempi
Valutazione
Il Dlgs 626\1994.
Libro di testo. Materiale specifico.
Lezione frontale.
3 unità orarie
Verifiche orali Prove semistrutturate
MODULO N. 2: “IL CATERING E IL BANQUETING” Obiettivo:conoscere i servizi alternativi ai sistemi ristorativi tradizionali. Conoscenza: il catering e il banqueting.
Abilità: organizzare il lavoro in base ai prodotti e all’utenza nell’ambito dei servizi alternativi.
Competenze: è in grado di inserirsi autonomamente nei servizi ristorativi programmati.
Unità didattica n. 1:”Il centro di produzione pasti” Contenuto Strumenti Modalità
operative Tempi Valutazione
L’organizzazione delle fasi di trasformazione e di veicolazione degli alimenti.
Libro di testo.
Lezione frontale, lavori di gruppo e lezioni differite.
5 unità orarie.
Verifiche orali. Prove semistrutturate.
Unità didattiche n. 2: “Il catering” Contenuto Strumenti Modalità
operative Tempi Valutazione
La classificazione e l’organizzazione del catering
Libro di testo.
Lezione frontale e lavori di gruppo.
10 unità orarie.
Verifiche orali. Prove semistrutturate.
86
Unità didattica n. 3:” Il banqueting” Contenuto Strumenti Modalità
operative Tempi Valutazione
Le caratteristiche e l’organizzazione del banqueting. Il banqueting Manager.
Libro di testo Materiale specifico.
Lezione frontale e lavori di gruppo
10 unità orarie.
Verifiche orali. Prove semistrutturate.
MODULO N.3: “IL SETTORE BEVERAGE” Obiettivo: conoscenza delle caratteristiche delle bevande usate nella ristorazione. Conoscenza: Le bevande alcoliche, le bevande analcoliche, il vino Abilità: sa individuare e scegliere tra le diverse tipologie di bevande proposte del mercato.
Competenze: è in grado di offrire le bevande adeguate ai diversi momenti della giornata.
Unità didattica n. 1:;”Il mercato delle bevande ” Contenuto Strumenti Modalità
operative Tempi Valutazione
I prodotti emergenti. Le bevande da pasto. Le bevande analcoliche e le acque minerali. I superalcolici e i cocktail.
Libro di testo. Materiale specifico.
Lezione frontale.
15 unità orarie.
Verifiche orali. Prove semistrutturate
Unità didattiche n. 2: “Il vino” Contenuto Strumenti Modalità
operative Tempi Valutazione
Classificazione del vino. I vini speciali. Lo Champagne e il vino spumante.
Libro di testo. Materiale specifico
Lezione frontale, lavori di gruppo e lezioni differite.
18 unità orarie.
Verifiche orali. Prove semistrutturate
Unità didattiche n. 3: “Il servizio dei vini” Contenuto Strumenti Modalità
operative Tempi Valutazione
La cantina. Libro di testo. Lezione frontale, 6 unità Verifiche orali
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Le regole di abbinamento cibo-vino.
Materiale specifico.
lavori di gruppo e lezioni differite.
orarie. Prove semistrutturate.
RELAZIONE SULLO SVOLGIMENTO DELLA TERZA AREA
Il progetto di terza area, mira a formare personale con qualifica di: “Tecnico delle attività Alberghiere specializzato nella produzione di prodotti enogastronomici locali”. Il
progetto sopra citato, svolto dalla classe nel biennio post qualifica, comprende un modulo da
10 ore sulla sicurezza negli ambienti di lavoro, un modulo di 10 ore sulla Sommellerie e 160
ore di stage presso aziende ristorative del territorio.
La partecipazione della classe ai due moduli di lezione frontali e pratici menzionati si può
ritenere di tipo opportunistico: la classe tendeva spesso a distrarsi e, nonostante l’alto livello
dei docenti, rendevano difficoltoso il regolare svolgimento delle lezioni, inoltre, tranne alcuni
che si sono sempre distinti per il loro impegno anche nelle lezioni curricolari, i livelli raggiunti
possono ritenersi appena sufficienti.
Nella partecipazione allo stage, invece, gli alunni hanno dimostrato serietà, competenza e
alcuni sono stati assunti dalle aziende per la stagione estiva.
Nel corso della 5^, gli studenti anno inoltre partecipato a dei progetti studiati appositamente
per dare loro informazioni aggiuntive sul mondo del lavoro:
Visita ad una struttura alberghiera al Camping Spina per un totale di 6 ore
Incontro con la Guardia di Finanza sulla legalità in campo economico per un totale di 2
ore
Incontro con C.E.S.T.A su preparazione Curriculum e Intervista per un totale di 5 ore
Incontro di pratica di laboratorio su “Drinks and Beverages” e sulla Birra. Per un totale
di 6 ore.
88
PROGRAMMA SVOLTO
CLASSE 5 A
ANNO SCOLASTICO 2013 - 2014
DOCENTE: Gian Lorenzo FOGLI DISCIPLINA: ALIMENTI E ALIMENTAZIONE
89
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA REMO BRINDISI RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
Prof. FOGLI GIAN LORENZO MARIA Materia ALIMENTI E ALIMENTAZIONE Classe 5^ A IPSSAR anno scolastico 2013-2014
1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER: MOD. 1: CONTAMINAZIONI ALIMENTARI
Inquinamento, cicli biogeochimici e catena alimentare. Contaminanti chimici: metalli
pesanti, contenitori per alimenti, pesticidi, fertilizzanti e prodotti usati nelle pratiche
zootecniche.
Contaminanti fisici: radiazioni. Contaminanti biologici: virus, batteri, protozoi e
metazoi.
MODULO 1 12 ORE
MOD. 2: PREVENZIONE E CONTROLLO PER LA SICUREZZA ALIMENTARE
Igiene negli ambienti di lavoro. Il sistema HACCP.
MODULO 2 11 ORE
MOD. 3: CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI
Metodi fisici di conservazione: metodi a caldo, metodi a freddo, ambienti modificati,
irradiazione, sottrazione di acqua. Metodi chimico-fisici: affumicatura. Metodi chimici,
naturali: uso di sale, zucchero, olio, alcol, aceto. additivi conservanti: antimicrobici,
antiossidanti, conservanti secondari.
Metodi biologici: le fermentazioni.
MODULO 3 10 ORE
MOD. 4: GLI ADDITIVI ALIMENTARI
Definizione di additivo. Additivi volontari e involontari. Alcune categorie di additivi.
Codice alfanumerico di identificazione degli additivi. DGA e DMC.
MODULO 4 5 ORE
MOD. 5: DIETA EQUILIBRATA Differenza tra dietetica, dietologia e dietoterapia. Diete in condizioni fisiologiche: dieta
nell'età evolutiva, di mantenimento, nella terza età, in gravidanza. Bioenergetica. Peso
teorico e ideale. MB, LAF e FET. I LARN. Le linee guida per una sana alimentazione. La
piramide alimentare mediterranea. 90
MODULO 5 10 ORE
MOD. 6: NUOVI ALIMENTI E OGM I nuovi alimenti: arricchiti e alleggeriti. Gli alimenti funzionali: antiossidanti, probiotici,
prebiotici. Gli alimenti geneticamente modificati: rischi degli alimenti ogm
TEMPI
MODULO 6 8 ORE
Le ore su riportate sono quelle impiegate esclusivamente per la spiegazione dei vari moduli
(inclusi i laboratori). Bisogna sommare a queste quelle impiegate per le verifiche (scritte,
anche di recupero, e orali) e per il ripasso.
Al termine dei diversi percorsi modulari, lo studente dovrebbe aver acquisito le seguenti CONOSCENZE :
Conoscere le principali cause di contaminazione degli alimenti
Conoscere i punti fondamentali sui quali si basa la sicurezza alimentare
Conoscere i principali metodi di conservazione degli alimenti
Conoscere le caratteristiche che deve avere una dieta equilibrata
Conoscere i principi basilari su cui si basa la dieta nelle diverse fasce d'età.
Conoscere le nozioni fondamentali sugli alimenti OGM e sui nuovi alimenti. COMPETENZE:
Saper utilizzare un linguaggio specifico adeguato
Saper mantenere un adeguato livello di igiene nell’ambiente lavorativo
Saper descrivere i principali sistemi di conservazione degli alimenti
Saper elaborare una dieta equilibrata per persone sane in funzione delle
diverse necessità
fisiologiche
Saper evitare gli errori alimentari più macroscopici
Saper riconoscere i vantaggi e i rischi legati al consumo di nuovi alimenti e
alimenti OGM.
2. METODOLOGIE
Lezione frontale, dettatura, gruppi di lavoro, attività di recupero-sostegno e integrazione,
finalizzati alla spiegazione degli argomenti trattati; lezione frontale con partecipazione
91
degli allievi al dialogo educativo in forma di discussione-dibattito finalizzata alla
sensibilizzazione degli allievi sull’importanza degli argomenti trattati; richiami in itinere su
argomenti precedentemente trattati.
3. MATERIALI DIDATTICI
Libro di testo, laboratorio, lavagna, schede sugli argomenti affrontati, pc. 4. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Verifiche scritte: prove semi-strutturate con test a risposta multipla, completamenti,
vero/falso, domande aperte; verifiche orali.
A disposizione della commissione d'esame sono depositati in segreteria alcuni esempi
delle verifiche effettuate.
5. ATTEGGIAMENTO DELLA CLASSE E LIVELLI DI RENDIMENTO RILEVATI Il comportamento della classe è quasi sempre stato idoneo allo svolgimento delle lezioni per
tutto l'arco dell'anno scolastico. Più precisamente, la maggior parte degli alunni ha
costantemente tenuto una condotta accettabile per una classe quinta, anche se si è reso
ogni tanto necessario richiamare l'attenzione sulle attività svolte. L'unico aspetto negativo è
consistito in richieste di uscita troppo frequenti e fatte con insistenza. Sono stati, peraltro,
molto rari gli atteggiamenti polemici, essendo stata la classe sempre molto disposta alla
discussione costruttiva.
Il rendimento della classe è stato globalmente positivo, anche se alcuni elementi potevano
dare di più. L'applicazione in fase di studio, pur se nel complesso accettabile, è stata in
alcuni casi opportunistica e non troppo approfondita per una parte degli alunni. Soltanto un
paio di studenti hanno, a oggi, un rendimento non del tutto sufficiente.
In conseguenza di quanto sopraesposto, e tenendo conto dei livelli di partenza, dell’impegno
profuso nello studio, della disponibilità verso l’insegnante e delle attitudini degli alunni, i livelli
di apprendimento della maggior parte della classe sono accettabili
Lido degli Estensi, 13 maggio 2014 Il docente
Gian Lorenzo Maria Fogli
92
PROGRAMMA SVOLTO
CLASSE 5 A
ANNO SCOLASTICO 2013 - 2014
DOCENTE: Paola MALAGUTTI DISCIPLINA: ECONOMIA E GESTIONE DELL’AZIENDA RISTORATIVA
93
ISTITUTO REMO BRINDISI, LIDO DEGLI ESTENSI
PROGRAMMA DI ECONOMIA AZIENDALE DISCIPLINA: ECONOMIA E GESTIONE DELLE AZIENDE RISTORATIVE DOCENTE: PAOLA MALAGUTTI CLASSE V^A IPSSAR NUMERO ORE SETTIMANALI 4 1). RELAZIONE FINALE
La classe costituita da allievi/e, non in possesso dei prerequisiti necessari ad affrontare
l’inizio del programma del 5° anno, si presenta, sia dal punto di vista didattico che
disciplinare, abbastanza omogenea ma non positivamente. Infatti si segnalano pochi allievi
che già dalla prima fase di attività didattica hanno evidenziato interesse e impegno per la
scuola, un numero invece elevato di allievi poco interessati, poco partecipi, scarsamente
motivati al dialogo educativo, al lavoro domestico e al lavoro di gruppo e, infine, un gruppo di
allievi seriamente disinteressati e demotivati alla programmazione che, con il loro
atteggiamento a volte scorretto, hanno creato una serie di problematiche generali che hanno
rallentato notevolmente il programma della disciplina.
2). STANDARD MINIMI DI APPRENDIMENTO, CONOSCENZA E ABILITA' CONOSCENZE
Conoscere le problematiche organizzative delle imprese in generale e di quelle alberghiere in
particolare; conoscere i principali aspetti della contabilità analitica e dell’analisi dei costi;
conoscere il contenuto del bilancio d'esercizio e dei principali principi contabili di redazione
del bilancio; conoscere i principali indici di bilancio; conoscere gli aspetti del capitale e della
gestione economico finanziaria;conoscere i principali aspetti della programmazione e del
budget delle imprese ristorative; conoscere le problematiche inerenti la gestione del
personale; conoscere i concetti principali del marketing e la struttura del marketing plan per
l’impresa ricettiva e di ristorazione
COMPETENZE O ABILITA' Riconoscere le fasi della formazione graduale del costo; saper individuare il punto di
equilibrio economico nel diagramma del break event point; individuare i principi di redazione
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del bilancio di esercizio ed il relativo contenuto; saper costruire un organigramma gerarchico
funzionale di un albergo e di un ristorante; saper compilare e commentare il contenuto del
bilancio d'esercizio; saper analizzare le forme di equilibrio finanziario patrimoniale e d
economico attraverso l’utilizzo degli indici di bilancio; analizzare le tecniche della
programmazione e pianificazione aziendale; evidenziare le potenzialità ed i limiti dei
finanziamenti interni ed esterni; saper leggere una busta paga e compilarla nelle sue parti
essenziali;saper elaborare un semplice piano di marketing
COMPETENZE SPECIFICHE DI SETTORE Durante quest' anno scolastico si è completata la formazione professionale degli studenti
fornendo loro una visione organica della dinamica aziendale considerata nel suo insieme.
Agli studenti sono stati messi a disposizione gli strumenti per effettuare l’analisi dell’ aspetto
economico, patrimoniale e finanziario dell' impresa alberghiera e di ristorazione e per avere
conoscenze e competenze relative ai problemi organizzativi e strutturali delle imprese in
generale e di quelle ricettive in particolare
3). STRUMENTI Le metodologie usate sono state le metodologie didattiche attive quale utilizzo del
laboratorio informatico multimediale, il role playng, business game per l’ analisi dei casi
pratici e per le esercitazioni di gruppo; le metodologie tradizionali quali lezione frontale,
lettura e commento del testo per le parti più teoriche.
Le verifiche programmate sono state effettuate nella forma prevista e cioè colloqui orali e
prove scritte strutturate e aperte. Per quanto possibile è stato fatto un lavoro interdisciplinare sia con le materie curricolari che
con le discipline affrontate nel percorso di terza area, allo scopo di preparare gli allievi all
esame di maturità e alle prove inter/pluridisciplinari che l esame richiede, in vista del diploma
e delle competenze in esso previste.
Strumenti di lavoro UTILIZZATI Il libro di testo in uso nella classe quaderno e calcolatrice tascabile, fotocopie, laboratorio di informatica, modulistica, casi aziendali,
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4). METODOLOGIA La metodologia didattica scelta è basata sulla discussione e sul confronto con gli alunni, su
lavori di gruppo e sull’esame di documentazione autentica proveniente dalla realtà aziendale
e sull’esame di casi aziendali. L’azione didattica è stata coordinata con l’ utilizzo del
laboratorio multimediale e del foglio elettronico oltre che del pacchetto office
Inoltre si è conto delle attività aziendali svolte durante i periodi di stage realizzati nel percorso
di alternanza scuola lavoro 5). VERIFICHE E VALUTAZIONI. Per quanto riguarda la verifica sommativa, sono state predisposte prove(scritte) non
strutturate anche con l’utilizzo del laboratorio d’informatica, strutturate (tests),
esercitazioni in laboratorio programmate e prove orali .
Sono stati assicurati, al termine di ogni quadrimestre, quattro voti per ogni allievo.
In sede di scrutinio si assegnerà un voto unico tenendo conto anche dell’impegno,
della partecipazione, dell’interesse e della serietà dimostrati dall’alunno e della
valutazione ottenuta nei moduli del progetto alternanza scuola lavoro e di terza area
collegati alla disciplina (così come stabilito nel consiglio di classe ) 6). OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI E PROGRAMMA SVOLTO MODULO 1 L’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELL IMPRESA RICETTIVA E DI RISTORAZIONE:saper costruire e leggere l' organigramma Dell’ impresa alberghiera e ristorativa individuando i ruoli e le mansioni del tecnico alberghiero UD1 L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLE IMPORESE RISTORATIVI organizzazione aziendale le variabili ambientali la struttura organizzativa la divisione del lavoro:brigata di sala e brigata di cucina la rappresentazione della impresa organizzativa lo stile di direzione
UD 2 LA DIVISIONE DEL LAVORO NELLE IMPRESE TURISTICO RISTORATIVE: saper leggere e costruire un semplice organigramma di un albergo e di un ristorante la struttura elementare la struttura funzionale e multifunzionale
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la struttura staff and line le figure professionali delle imprese alberghiere e ristorative nuove figure del settore turistico ed alberghiero
UD 1 LA DIVISIONE DEL LAVORO NELLE IMPRESE TURISTICO RISTORATIVE: saper leggere e costruire un semplice organigramma di un albergo e di un ristorante la struttura elementare la struttura funzionale e multifunzionale la struttura staff and line le figure professionali delle imprese alberghiere e ristorative nuove figure del settore turistico ed alberghiero
MODULO 2 IL REDDITO E IL PATRIMONIO NELLE IMPRESE RISTORATIVE Conoscere gli elementi fondamentali della gestione economico finanziria patrimoniale dell azienda, approfondendo gli aspetti quali- quantitativi del reddito e del patrimonio aziendale UD1 IL BILANCIO D'ESERCIZIO L'analisi qualiquantitativa del patrimonio lo stato patrimoniale il conto economico la determinazione del risultato economico d'esercizio il Bilancio civilistico
UD2 l L'ANALISI DI BILANCIO IL Bilancio riclassificato gli indici finanziari agli indici patrimoniali gli indici economici analisi della situazione economico finanziaria e patrimoniale dell azienda
UD3 LE IMPOSTE D'ESERCIZIO Cenni sul reddito fiscale le imposte dirette e indirette calcolo della base imponibile IRPEF e dell’ imposta dovuta
MODULO 3 LE FONTI DI FINANZIAMENTO:conoscere il contratto di fido e i tipi di apertura di credito nonché i finanziamenti a cui l impresa ricettiva può accedere UD 1 LE FONTI DI FINANZIAMENTO Le fonti di finanziamento l apertura di credito in c/c lo sconto cambiario il credito a medio lungo termine cenni sui finanziamenti nel settore alberghiero
MODULO 4 LA CONTABILITA' ANALITICA:conoscere ed elaborare il costo di un prodotto alberghiero o ristorativo, con il metodo del full costing determinare il punto di pareggio
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UD1 ANALISI DEI COSTI le decisioni aziendali e i costi l'analisi dei costi e dei ricavi costi fissi variabili e semi variabili costo totale costo medio costo marginale costi pluriennali e costi d'esercizio i centri di costo i ricavi e il reddito
UD2 L'EQUILIBRIO ECONOMICO le determinazione del prezzo la break event point analisi la creazione del grafico del punto di pareggio
MODULO 5 IL PERSONALE:saper leggere ed elaborare un semplice busta paga e conoscere la contrattazione dopo la legge Biagi UD 1 LE RISORSE DEL PERSONALE le risorse del per personale il centro per l impiego il curriculum vitae
UD 2 L AMMINISTRAZIONE DEL PERSONALE la busta paga
MODULO 6 IL MARKETING: CONOSCERE L'IMPORTANZA DELMARKETING E DELLE SUE FUNZIONI NEL SETTORE RISTORATIVO E TURISTICO IN GENERALE il Marketing: marketing strategico e marketing operativo i compiti del marketing analisi della domanda la segmentazione del mercato il posizionamento
il Marketing mix il prodotto il prezzo la comunicazione la distribuzione
Il piano di Marketing e le sue fasi
Lido degli Estensi, 13/05/2014 il Docente Paola Malagutti
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PROGRAMMA SVOLTO
CLASSE 5 A
ANNO SCOLASTICO 2013 - 2014
DOCENTE: Annalena MUCCHI DISCIPLINA: EDUCAZIONE FISICA ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE REMO BRINDISI Anno Scolastico 2013 2014 Materia: Educazione Fisica
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Insegnante: Annalena Mucchi Classe 5^ A IPSSAR
RELAZIONE FINALE Presentazione della classe a fine anno scolastico La classe ha dimostrato una partecipazione accettabile alle attività didattiche e un impegno
generalmente sufficiente. Nel primo quadrimestre le attività si sono svolte principalmente in
palestra per la rielaborazione degli schemi motori e delle capacità coordinative. Nel secondo
quadrimestre le lezioni si sono svolte principalmente all’aperto per l’attività di atletica. Gli
obiettivi raggiunti si configurano come segue:
1) Conoscenze
Conoscenza delle caratteristiche tecnico tattiche e metodologiche degli sport praticati.
Comportamenti efficaci ed adeguati da adattare in caso di infortuni.
Teoria del movimento e delle metodologie dell’allenamento riferite alle attività svolte.
Gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti dagli alunni in modo distinto dal 60%, ottimo dal
40%
2) Competenze
Sanno applicare operativamente le conoscenze delle metodiche inerenti al
mantenimento della salute dinamica.
Sanno mettere in pratica le norme di comportamento ai fini della prevenzione degli
infortuni.
Sanno organizzare e realizzare progetti operativi finalizzati.
Gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti dagli alunni in modo buono dal 22%, distinto dal
47%, ottimo dal 31%
3) Capacità
Praticare uno sport tra quelli programmati nei ruoli congeniali alle attitudini e propensioni. 101
Eseguire esercizi coordinativi, gesti tecnici dei principali sport di squadra e delle principali
discipline di atletica leggera.
Attività sportive individuali.
Organizzazione di attività e di arbitraggio degli sport di squadra praticati
Gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti dagli alunni in modo buono dal 22%, distinto dal
47%, ottimo dal 31%
PROGRAMMA SVOLTO L’educazione fisica contribuisce allo sviluppo della personalità, ed ha come obiettivo centrale
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il raggiungimento di un significativo miglioramento delle conoscenze, delle capacità e delle
competenze motorie rispetto alla situazione iniziale di ogni studente.
OBIETTIVI: 1) Consolidare e rielaborare gli schemi motori;
2) Sviluppare le capacità coordinative e condizionali;
3) Consolidare il carattere, sviluppare la socialità e il senso civico;
4) Conoscenza e pratica delle attività sportive.
CONTENUTI: 1) Andature pre-atletiche;
2) Esercizi di coordinazione neuro-muscolare e di mobilità articolare, potenziamento
muscolare a carico naturale e con pesi.
3) Stretching e rilassamento;
4) Attività sportive individuali e di squadra;
5) Organizzazione di attività sportive e di squadra e arbitraggi;
6) Cenni di anatomia e fisiologia, di igiene personale e di pronto soccorso;
VALUTAZIONE: La valutazione ha tenuto conto delle singole situazioni di partenza, dei progressi ottenuti
riguardo agli obiettivi, dell’impegno e della partecipazione dimostrata. Sono stati utilizzati test
e verifiche pratiche e teoriche.
METODOLOGIA: L’attività è stata proposta in forma ludica, variata e partecipata, privilegiando le situazioni che
hanno suggerito soluzioni autonome ed hanno favorito il passaggio da un approccio globale
ad una sempre maggiore precisione nella tecnica del movimento.
Lido Estensi 13 Maggio 2014 La docente
Annalena Mucchi
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PROGRAMMA SVOLTO
CLASSE 5 A
ANNO SCOLASTICO 2013 - 2014
DOCENTE: Ida PACIFICO DISCIPLINA: LEGISLAZIONE
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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE REMO BRINDISI
Anno Scolastico 2013/2014
Insegnante: Ida Pacifico
Materia: Legislazione
Classe V Sez. A Sede IPSSAR
1. Osservazioni sulla frequenza e comportamento della classe
La classe era inizialmente composta da 25 alunni: la gran parte di essi ha frequentato
abbastanza regolarmente; due alunni, M.M. e B.A. seguono un percorso differenziato,
mentre l'alunna C.M. ha interrotto la sua frequenza nel corso del II quadrimestre; a ciò si
aggiunge il caso dell'allievo G. M., ripetente, che non ha mai frequentato durante l'anno
scolastico in corso. Occorre segnalare la presenza di altri alunni ripetenti, i quali hanno
speso in modo positivo le proprie energie, raggiungendo dei risultati, in molti casi,
pienamente sufficienti. Infine, si rileva l'inserimento, all'inizio dell'anno scolastico,
dell'alunna S. G., elemento che ha influenzato positivamente il clima della classe.
Il quadro comportamentale è nel complesso sufficiente.
2. Rapporti con le famiglie
Le famiglie sono state informate della situazione didattico-comportamentale dei propri
figli negli incontri scuola-famiglia programmati dalla scuola, e negli incontri individuali,
qualora richiesti dai genitori interessati.
3. Situazione didattica: strumenti di verifica, obiettivi cognitivi raggiunti.
Sono state somministrate verifiche alla fine di ogni modulo e verifiche di recupero per gli
alunni insufficienti al primo quadrimestre; inoltre,alla fine di ogni capitolo, sono state
somministrate esercitazioni da svolgersi a casa e in classe. La classe ha raggiunto, nella
maggior parte, gli obiettivi minimi previsti.
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4. Profitto raggiunto in ciascuna classe valutazione del livello raggiunto rispetto agli obiettivi fissati.
La classe ha raggiunto un livello mediamente sufficiente .
Lido Estensi 13 Maggio 2014
Prof.ssa Ida Pacifico
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Docente: Ida Pacifico Materia: Diritto/ Economia Classe V A IPSSAR A.S. 2012/2013 PROGRAMMA SVOLTO Metodo di lavoro: Lezione frontale, lezione partecipata, lavoro di gruppo e a coppie
Strumenti: Libro di testo: P. Orabona e R. Orsini, Tecnico dei servizi della ristorazione. La legislazione,
Simone.
Criteri di valutazione Per la valutazione si adotterà la griglia approvata dal Consiglio di classe.
Numero e tipologia delle verifiche Verifiche dei prerequisiti:domande stimolo su concetti già acquisiti
Verifiche in itinere: Interrogazioni sugli argomenti trattati in classe
Verifiche sommative: verifiche sotto forma di test e domande a risposta aperta e
multipla, da somministrare alla fine di ogni modulo
Finalità Pianificazione disciplinare: Modulo 1- Le obbligazioni e i contratti Il rapporto obbligatorio
Il contratto in generale
Modulo 2- i contratti tipici La vendita
La somministrazione
La locazione
Il mutuo
Il contratto di assicurazione. 107
Modulo 3- i contratti di rilevanza professionale- Il trasporto
Il franchising
Il leasing
Il factoring Il catering e il banqueting
Il contratto di albergo
Modulo 4- il diritto del lavoro Lavoro autonomo e subordinato
Diritti e doveri del lavoratore
Diritti e doveri del datore di lavoro
Estinzione del rapporto di lavoro
Modulo 5- Il sistema previdenziale e assistenziale Assicurazione per invalidità e vecchiaia
Assicurazione per infortuni sul lavoro
Assicurazione contro malattie professionalizzanti
Assegno per nucleo familiare
Modulo 6- La legislazione ambientale Igiene e ambiente
Inquinamento idrico
Inquinamento atmosferico
Inquinamento acustico
Inquinamento del suolo: gestione dei rifiuti
Modulo 7- La legislazione igienico sanitaria. HACCP
Controllo ufficiale sui prodotti della vendita
L’igiene del personale
Ida Pacifico 108
PROGRAMMA SVOLTO
CLASSE 5 A
ANNO SCOLASTICO 2013 - 2014
DOCENTE: Maria Pura Sanna DISCIPLINA: Lingua e Letteratura Italiana
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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE REMO BRINDISI ANNO SCOLASTICO 2013 2014
DOCENTE Maria Pura Sanna CLASSE V A DISCIPLINA Italiano
Presentazione della Classe. Nel corso dell'anno scolastico, la classe ha seguito le lezioni dimostrando uno scarso o
appena sufficiente grado di interesse e motivazione allo studio. La partecipazione è stata
quasi sempre poco coinvolta; sono stati inoltre necessari interventi sollecitativi e richiami per
spingere alcuni dei ragazzi a seguire attivamente e spontaneamente il dialogo educativo e,
nella maggioranza, eccetto qualche caso isolato, non hanno cercato di trarre profitto dalle
lezioni, non prendendo appunto con solerzia e spesso rimandando le interrogazioni, che pure
erano state programmate: ciò ha impedito loro di raggiungere dei discreti livelli di
preparazione.
Per quegli alunni che non hanno mostrato sollecitudine, tale atteggiamento può trovare
giustificazione a volte nella noncuranza tipica delle nuove generazioni, tal altre nella
riservatezza e nel timore propri di vari alunni.
Lo svolgimento delle lezioni, poi, non è sempre stato lineare e continuo, in quanto intervallato
da numerose assenze opportunistiche e del tutto gratuite o dovute ad iniziative e impegni
scolastici o di Terza Area.
Ciò nonostante, la sufficiente disponibilità dimostrata dai ragazzi, ha permesso di svolgere il
programma non tralasciando gli aspetti significativi e fondamentali del periodo preso in
esame, il Novecento, e sono stati affrontati nella quasi totalità gli argomenti contemplati nella
programmazione iniziale.
L'impegno è stato complessivamente appena accettabile, in alcuni casi supportato da vivo
coinvolgimento. Il giudizio globale risulta appena sufficiente ma, come di solito avviene,
alcuni componenti la classe si sono distinti per capacità, mentre, in altri, permangono alcune
difficoltà nella competenza linguistica ed è stato privilegiato il sapere mnemonico ed
opportunistico, rispetto al sapere ragionato e fatto anche di ingegno. Vi sono anche stati
numerosi problemi disciplinari nel corso dell’anno scolastico e alcuni hanno proseguito nel
110
loro irriguardoso comportamento a dispetto delle regole della convivenza civile e
democratica.
OBIETTIVI DISCIPLINARI EFFETTIVAMENTE RAGGIUNTI. Sapere individuare le tematiche fondamentali del periodo e dell'autore presi in esame.
Tale obiettivo è stato raggiunto per la totalità della classe. Sapere analizzare i testi scelti.
Per i testi di ogni autore è stata condotta una puntuale analisi e gli alunni hanno dimostrato quasi sempre di avere acquisito gli elementi propri di tale analisi, anche se solo qualche volta li applicano in modo autonomo.
Sapere contestualizzare i testi proposti.
Obiettivo da ritenersi realizzato, anche se raggiunto attraverso un percorso guidato, o almeno iniziato.
Sapere individuare analogie e differenze.
Non tutti gli alunni riescono con immediatezza a soddisfare tale richiesta. Sapere rilevare il punto di vista del singolo autore.
Obiettivo realizzato in misura sufficiente o discreta. Sapere rielaborare in modo personale.
Obiettivo realizzato a fatica, ma una certa capacità di rielaborazione è propria di vari alunni.
METODI I metodi di insegnamento hanno previsto principalmente lezioni frontali; lezioni - stimolo, per
attuare una ricerca personale e critica tra i vari argomenti; ricerca guidata, al fine di aiutare le
alunne a crearsi un adeguato metodo di analisi dei testi; recupero in itinere e rinforzo di
concetti apparsi particolarmente problematici.
MEZZI I mezzi di insegnamento hanno previsto principalmente l'uso del libro di testo, unitamente a
fotocopie, videocassette e questionari.
SPAZI Le lezioni si sono svolte nell'ambito della classe.
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE. Criteri applicati alle prove scritte: correttezza e pertinenza linguistica
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competenza sintattica
rispetto delle modalità proprie delle varie tipologie, oggetto delle prove scritte ( tema
argomentativo, articolo di giornale, saggio breve, analisi testuale )
aderenza al tema proposto
conoscenza dell'argomento, coerenza del contenuto, capacità critica e originalità.
Criteri applicati alle prove orali: correttezza e pertinenza linguistica
esposizione fluida e convincente
consapevolezza di quanto viene espresso
capacità di stabilire confronti
capacità di analisi e sintesi.
Strumenti di valutazione per le prove scritte: Verifiche scritte, comprendenti:
Tema argomentativo
Articolo di giornale
Saggio breve
Analisi del testo poetico e in prosa
Questionario.
Strumenti di valutazione per le prove orali: Interrogazione
Interventi spontanei o richiesti
Analisi di testi non visti
Discussione e confronto
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PROGRAMMA SVOLTO - MODULI
1. Modulo storico - culturale Dal Primo Novecento alla Seconda Guerra Mondiale Il contesto:
Il quadro economico
Il quadro sociale
Il quadro culturale
Crisi della Ragione e relativismo
Il Nichilismo di Friedrich Nietzsche
La filosofia antipositivista
La nascita della psicanalisi
Le Avanguardie Storiche
I movimenti di avanguardia tra le due guerre
Testi tratti dalle singole raccolte sull'autore nel libro di testo.
Tempo: 30 ore 2. Modulo 2: Ritratto d’autore Giovanni Pascoli La vita e le opere
Il pensiero e la poetica
Testi tratti dalle singole raccolte sull'autore nel libro di testo.
Tempo: 10 ore 3. Modulo 3: La Poesia italiana del primo Novecento
Il Decadentismo italiano
I Crepuscolari
I Futuristi
Gabriele D’Annunzio La vita e le opere
Il pensiero e la poetica
Testi tratti dalle singole raccolte sugli autori nel libro di testo.
Tempo: 20 ore 4. Modulo 4: La poesia tra le due guerre L’Ermetismo e le altre voci poetiche
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La poesia italiana
Giuseppe Ungaretti
Umberto Saba
Testi tratti dalle singole raccolte sugli autori nel libro di testo.
Tempo: 30 ore 5. Modulo 5: Ritratto d un autore Eugenio Montale La vita e le opere
Il pensiero e la poetica
Testi tratti dalle singole raccolte sull'autore nel libro di testo.
Tempo: 10 ore Luigi Pirandello La vita e le opere
Il pensiero e la poetica
Testi tratti dalle singole raccolte sull'autore nel libro di testo.
Tempo: 10 ore 6. Modulo 6: I generi italiani La narrativa italiana tra le due guerre Alberto Moravia
La vita e le opere
Il pensiero e la poetica
Testi tratti dalle singole raccolte sull'autore nel libro di testo.
Tempo: 10 ore 7. Modulo 7: Incontro con un’opera La coscienza di Zeno Italo Svevo
La vita e le opere
Il pensiero e la poetica
Testi tratti dalle singole raccolte sull'autore nel libro di testo.
Tempo: 10 ore
Non compaiono le ore destinate alle verifiche scritte e orali ed alle attività esterne.
Lido Estensi, 13 Maggio 2014 La docente
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Maria Pura SANNA
PROGRAMMA SVOLTO
CLASSE 5 A
ANNO SCOLASTICO 2013 - 2014 DOCENTE: Maria Pura SANNA DISCIPLINA: STORIA
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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE REMO BRINDISI ANNO SCOLASTICO 2013 2014 Docente : Maria Pura Sanna Classe : V A IPSSAR Disciplina : Storia Presentazione della Classe. Nel corso dell'anno scolastico, la classe ha seguito le lezioni dimostrando uno scarso o
appena sufficiente grado di interesse e motivazione allo studio. La loro partecipazione non è
stata sempre attiva; inoltre sono stati necessari interventi sollecitativi per spingerli a
partecipare attivamente e spontaneamente al dialogo educativo, perché loro, nella
maggioranza, eccetto qualche caso isolato, non hanno cercato di trarre profitto dalle lezioni,
spesso rimandando le loro già programmate interrogazioni, fino ad aver bisogno di richiami
e non prendendo appunto con solerzia, cosa che ha impedito loro di raggiungere dei discreti
livelli di preparazione. Spesso, tale atteggiamento può trovare giustificazione nella spontanea
antipatia che le nuove generazioni provano nei confronti della materia, che appare loro ostica
e lontana dalle loro realtà.
Lo svolgimento delle lezioni, poi, non è sempre stato lineare e continuo, in quanto intervallato
da numerose assenze, spesso opportunistiche, dovute ad impegni relativi o iniziative
scolastiche o di Terza Area.
Ciò nonostante, la quasi sufficiente disponibilità dimostrata dai ragazzi, ha permesso di
svolgere il programma non tralasciando gli aspetti significativi e fondamentali del periodo
preso in esame, il Novecento, e sono stati affrontati nella quasi totalità gli argomenti
contemplati nella programmazione iniziale. L'impegno è stato complessivamente appena
accettabile, in alcuni casi supportato da vivo coinvolgimento.
Il giudizio globale risulta sufficiente ma, come di solito avviene, alcuni componenti la classe si
sono distinti per capacità, mentre, in altri, permangono alcune difficoltà nella competenza
linguistica e logica, nella sintesi e nei collegamenti causa effetto. E’ stato privilegiato il sapere
mnemonico ed opportunistico, rispetto al sapere ragionato e fatto anche di ingegno. Vi sono
116
stati problemi disciplinari e, in alcuni casi, il comportamento è stato irrispettoso delle normali
norme di convivenza civile e democratica.
OBIETTIVI DISCIPLINARI EFFETTIVAMENTE RAGGIUNTI Tematizzare il fatto storico, riconoscendone i soggetti, il periodo, i luoghi e la
dimensione settoriale e locale.
La quasi totalità della classe ha realizzato tale obiettivo. Consolidare l'attitudine a problematizzare e spiegare, tenendo conto delle dimensioni
e delle relazioni temporali e spaziali dei fatti. Non raggiunto completamente
Più difficile è stato riuscire a problematizzare gli eventi, rispetto al coglierne relazioni
spazio – temporali. Non tutti hanno raggiunto tale obiettivo. Esporre in forma chiara, corretta, specifica e ragionevolmente autonoma gli eventi
storici. Obiettivo raggiunto nella quasi totalità
Una certa chiarezza e pertinenza espositiva è stata raggiunta dai più. Analizzare i rapporti causa - effetto tra gli eventi, promuovendo il senso critico.
E' stata raggiunta la consapevolezza di come tale modo di affrontare la disciplina sia essenziale.
METODI I metodi di insegnamento hanno privilegiato la lezione frontale, oltre a lezioni volte ad attuare
una ricerca personale e critica rispetto ai vari argomenti, a lezioni guidate, al fine di aiutare le
alunne a compiere un'analisi adeguata dei testi. Soprattutto la lettura di documenti ha
permesso tale ricerca, cioè di applicare un metodo più autonomo e critico di apprendimento.
Inoltre, gli approfondimenti settoriali hanno contribuito a sollecitare la lettura specifica di testi
storici, legati alla storia della cultura, dell'ospitalità, degli scambi, dei viaggi, della socialità
attraverso fonti scritte ed iconografiche.
MEZZI Uso del manuale e di testi differenti come oggetto di consultazione; uso di proiezioni video,
come supporto ed ampliamento degli argomenti trattati; sono stati utilizzati schemi,
documenti, questionari e griglie interpretative.
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SPAZI Le lezioni si sono svolte nell'ambito della classe, oltre che a Palazzo Bellini, in occasione di
due incontri, relativi alla questione ebraica e alla Resistenza ed in occasione di uscite
attinenti l'indirizzo di studio.
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE I criteri di valutazione hanno tenuto conto della capacità di ciascuna alunna di dimostrare le
proprie competenze linguistiche, lessicali, di rielaborazione personale ed autonoma.
Gli strumenti di valutazione hanno compreso verifiche scritte e verifiche orali, che hanno
compreso interrogazioni, ma anche interventi personali, approfondimenti, confronti e
discussioni su argomenti di particolare interesse.
PROGRAMMAZIONE - MODULI Contenuti
Modulo I : All’alba del Novecento 1. Unità 1: La società di massa Cos’è la società di massa
Il dibattito politico e sociale
Nazionalismo, razzismo, irrazionalismo
2. Unità 2 : L’età giolittiana I caratteri generali dell’età giolittiana
Il doppio volto di Giovanni Giolitti
Tra successi e sconfitte
Modulo svolto interamente Tempi: 10 ore
3. Modulo II : Guerra e Rivoluzione Unità 1: La Prima Guerra Mondiale Cause ed inizio della guerra
L’Italia in guerra
La grande guerra 118
I trattati di pace
Unità 2: La Rivoluzione Russa L’Impero Russo nel XIX secolo
Tre Rivoluzioni
La nascita dell’URSS
L’URSS di Stalin
Unità 3: Il Primo Dopoguerra I problemi del Dopoguerra
Il Biennio Rosso
Dittature, democrazie e nazionalismi
Modulo svolto interamente Tempi: 20 ore
Modulo III : L’età dei Totalitarismi 1. Unità 1: L’Italia tra le due guerre: il Fascismo La crisi del dopoguerra
Il biennio rosso in Italia
La marcia su Roma
Dalla fase legalitaria alla dittatura
L’Italia fascista
L’Italia antifascista
2. Unità 2: La crisi del 1929 Gli “anni ruggenti”
Il “Big Crash”
Roosevelt e il “New Deal”
3. Unità 3: La Germania fra le due guerre: il Nazismo La Repubblica di Weimar
Dalla crisi economica alla stabilità
La fine della Repubblica di Weimar 119
Il Nazismo
Il Terzo Reich
Economia e società
4. Unità 4: La Seconda Guerra Mondiale Crisi e tensioni internazionali
La guerra civile in Spagna
Verso la guerra
1939-1940: “la Guerra Lampo”
1941: la Guerra Mondiale
Il dominio nazista in Europa
1942-1943: la svolta
1944-1945: la vittoria degli Alleati
Dalla guerra totale ai progetti pace
La guerra e la Resistenza in Italia dal 1943 al 1945
Modulo svolto interamente Tempi: 30 ore Non compaiono le ore destinate alle verifiche scritte e orali
Libro di testo in adozione: “Sistema Storia” di Mario Palazzo e Margherita Bergese
Casa Editrice La Scuola
Lido degli Estensi, 13 Maggio 2014 La docente Maria Pura SANNA
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PROGRAMMA SVOLTO
CLASSE 5 A
ANNO SCOLASTICO 2013 - 2014
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DOCENTE: Francesca SCHEMBRI DISCIPLINA: Inglese
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “REMO BRINDISI” LIDO DEGLI ESTENSI – COMACCHIO (FE)
RELAZIONE FINALE ANNO SCOLASTICO 2013-2014
Classe 5^ Sez. A Insegnante Prof.ssa Francesca Schembri Materia: Lingua e civiltà straniera Inglese
PROFILO DELLA CLASSE :
La classe V A è formata da 25 alunni, di cui 18 ragazzi e 7 ragazze. Una delle ragazze nel
corso dell’anno si è ritirata e 2 ragazzi non hanno mai frequentato. Uno dei ragazzi
frequentanti è diversamente abile e non partecipa alle lezioni della classe, ma è seguito
specificatamente da colleghi di sostegno. La classe risulta eterogenea per il livello di
preparazione di base e la motivazione allo studio. Un gruppetto di alunni, ha accompagnato
alle buone capacità logiche, un impegno costante nel lavoro scolastico ed una
partecipazione attiva al dialogo didattico; un altro gruppo, pur mostrando qualche difficoltà
nello studio e una preparazione di base un po’ lacunosa, grazie all’ impegno, ha raggiunto gli
obiettivi prefissati. Si rileva solo un singolo caso con difficoltà nel raggiungimento degli
obiettivi minimi. Dal punto di vista disciplinare la classe ha presentato un comportamento
idoneo seppur vivace. OBIETTIVI PREFISSATI E REALIZZATI:
Per sviluppare un programma con obiettivi raggiungibili, la primissima fase dell’anno
scolastico è stata dedicata alla conoscenza della preparazione degli alunni e da queste basi
cognitive si é partiti verso la costruzione di strutture lessicali e morfosintattiche della lingua
Inglese necessarie al fine di poter intraprendere il percorso formativo delle quattro abilità
linguistiche previste dai programmi ministeriali, ovvero
122
1. LISTENING AND COMPREHENSION (ascolto e comprensione): In questa prima
fase grande rilevanza è stata data all’acquisizione delle varie funzioni comunicative,
non dimenticando la riflessione grammaticale. La sottoscritta ha fatto sì che tutto
avvenisse in maniera graduale attraverso attività controllate, centrate principalmente
sulla competenza linguistica al fine di poter comprendere per poter comunicare nella
seconda lingua, preferendo seguire il metodo del role-play all’ascolto passivo di
supporti tecnici (CD, Video, Cassette), ovvero la simulazione di casi concreti in cui gli
alunni venivano coinvolti e in questi contesti ci si è concentrati sul suono della L2
diretto degli stessi interpreti. Questo primo obiettivo è stato ampiamente raggiunto
dalla classe.
2. SPEAKING (parlare): In questa seconda fase ci si è concentrati nel mettere in scena
casi in cui gli alunni erano in grado di invitare i clienti a raggiungere il posto
assegnato, parlare delle portate, descrivere le caratteristiche dei piatti, prendere
ordini. Tale obiettivo è stato raggiunto dalla classe in maniera soddisfacente.
3. READING (lettura): In questa fase ci si è applicati nel comprendere semplici testi
generici, leggere e comprendere un dialogo inerente la vita quotidiana nelle strutture
recettive, leggere e comprendere ingredienti e menù fino a raggiungere una certa
padronanza inerente la micro lingua con il supporto del testo scolastico. Tale obiettivo
è stato raggiunto dalla totalità della classe.
4. WRITING (scrittura): infine è stato dato ampio spazio all’abilità del writing nelle
verifiche scritte della micro lingua, come risultato finale delle precedenti abilità
linguistiche. La classe ha raggiunto in modo soddisfacente, seppur a fatica, questo
obiettivo.
METODI DI INSEGNAMENTO (Lezione frontale, lavoro di gruppo, insegnamento individuale,
problem solving, simulazioni ecc.)
Per il raggiungimento degli obiettivi prefissati è stato seguito il “Communicative
approach”, la lingua è stata acquisita in modo operativo come strumento e non come fine
dell’apprendimento. La riflessione linguistica si è basata sul metodo induttivo – contrastivo.
Una certa rilevanza è stata data alla lettura del testo con domande relative alla situazione e
all’ascolto della lezione, stimolandone l’intervento e la simulazione di episodi naturali e
frequenti in strutture ricettive. 123
L’attività didattica si è basata altresì sulla lezione frontale, l’insegnamento individualizzato e il
role – play. MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO
Strumenti adoperati per il conseguimento degli obiettivi : libro di testo, fotocopie, materiale
autentico, ricerche su internet di materiale vario (fotografico, di composizione, ecc.). STRUMENTI DI VERIFICA:
La verifica è servita ad accertare i progressi e le competenze di ogni alunno. Si è basata su
attività orali e scritte: tests vero – falso, a risposta multipla, completamento di frasi o dialoghi,
questionari a risposta aperta, interrogazioni. VALUTAZIONE:
L’analisi dell’errore ha rappresentato lo strumento diagnostico fondamentale per impostare
attività di recupero a favore di alunni in difficoltà e a modificare, se necessario, gli obiettivi e
la metodologia d’insegnamento. La valutazione è stata in itinere e sommativa, ha tenuto
conto dei risultati delle prove orali e scritte, dell’impegno, della partecipazione e dei progressi
rispetto ai livelli di partenza raggiunti nel corso dell’anno, senza prescindere dagli obiettivi
minimi prefissati.
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PROGRAMMA SVOLTO: EXPLANATION
1. Function catering and Function Catering Responsibilities; Specialised forms of catering,
school lunches, hospital tray service. Menù in an elementary school; Tempo 7 ore
2. Hospital tray service; Airline tray service; Rail service; Tempo 10 ore
3. Starches and bread; Tempo 3 ore 4. Unit 5 Fats, oils, sugar and sweeteners; Tempo 2 ore 5. Unit 6 Food safety precautions – HACCP; Tempo 3 ore 6. Kitchen technology, cook and chill; Tempo 9 ore 7. The art of turning a meal into a culinary event; Tempo 8 ore 8. Italian food, culture and traditions; Tempo 3 ore 9. Italian food: Region Italy; Tempo 9 ore
10. Regional Italy: Northwest and Tuscany – food and wines; Tempo 3 ore 11. Regional Italy: the south and the Islands; Tempo 8 ore
12. Regional Italy: Northeast food wines; Tempo 5 ore 13. Emilia Romagna and Latium food; Tempo 5 ore 14. Wines, grape varieties such as Chardonnay, Dolcetto, Merlot, Sangiovese. Principles
of tasting wine, taste of wine, criteria for drinking wine with food. Tempo 3 ore
15. Spirits and liqueurs, the distillation process: principles and procedures. Gin, vodka and
whiskies, Baileys, Cointreau, Kahlua. Tempo 2 ore 16. What is the beer: the brewing process. Tempo 2 ore
Le suddette lezioni in L2 nel contempo analizzavano gli aspetti fonologici e grammaticali.
Lido degli Estensi, lì 13 Maggio 2014
125
_________________
Francesca Schembri
PROGRAMMA SVOLTO
CLASSE 5 A
ANNO SCOLASTICO 2013 - 2014
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DOCENTE: Marco SIMONI DISCIPLINA: Religione Cattolica ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE REMO BRINDISI Classe V A IPSSAR Anno Scolastico 2013/2014 Insegnante: MARCO SIMONI
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe V^ A IPSSAR è formata da 21 alunni. Il quadro complessivo si presenta buono, il
comportamento è corretto.
La classe ha mostrato fin dall'anno precedente un buon interesse per la materia, è dotata di
un buon spirito di iniziativa e nel complesso partecipa attivamente al dialogo educativo.
OBIETTIVI EDUCATIVI
Sulla base degli obiettivi educativi generali e delle indicazioni dei programmi Ministeriali
relativi all'insegnamento della Religione Cattolica nelle scuole secondarie superiori sono stati
sviluppati i seguenti obiettivi:
Obiettivi educativi generali comportamentali:
Porsi in relazione con se e gli altri in modo corretto;
Rispettare le regole.
Obiettivi educativi generali cognitivi:
Essere in grado di riconoscere, attraverso una conoscenza oggettiva e sistematica, i
contenuti essenziali del Cattolicesimo;
Saper riconoscere i vari sistemi di significato; saper comprendere e rispettare le diverse
posizioni che le persone assumono in materia etica e religiosa. 127
Essere in grado di passare gradualmente dal piano delle conoscenze a quello della
consapevolezza e dell'approfondimento dei principi e dei valori del Cattolicesimo in
ordine alla loro incidenza sulla cultura e sulla vita individuale e sociale.
CONTENUTI
L'insegnamento della Religione Cattolica nella scuola secondaria superiore concorre a
promuovere, insieme alle altre discipline, il pieno sviluppo della personalità degli alunni e
contribuisce ad un più alto livello di conoscenza e di capacità critiche. Tra le finalità della
scuola e in conformità alla dottrina della Chiesa, l'insegnamento della religione Cattolica
concorre a promuovere l'acquisizione della cultura religiosa per la formazione dell'uomo e del
cittadino e la conoscenza dei principi del Cattolicesimo che fanno parte del patrimonio storico
del nostro paese.
Con riguardo al particolare momento di vita degli alunni, l'insegnamento della religione
Cattolica offre contenuti e strumenti specifici per una lettura della realtà storico-culturale in
cui essi vivono; viene incontro a esigenze di verità e di ricerca sul senso della vita;
contribuisce alla formazione della coscienza morale e offre elementi per scelte consapevoli e
responsabili di fronte al problema religioso.
PROGRAMMA SVOLTO
Modulo 1: L'uomo e la morale. Competenze: conoscere il significato del termine morale e i propri risvolti sulle scelte
dell'uomo.
Contenuti: il vocabolario dell'etica; diversi tipi di morale; i fondamentali della morale cristiana;
la conoscenza.
Tempi: 10 ore
Modulo 2: Il rispetto della vita umana. Competenze: riconoscere la vita come valore universale.
Contenuti: la vita è un valore; il suicidio; l'aborto; l'eutanasia; la pena di morte; le
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biotecnologie; la qualità della vita.
Tempi: 8 ore
Modulo 3: Il bene comune. Competenze: saper distinguere tra bene personale e bene pubblico.
Contenuti: i valori che stanno alla base del bene comune; la politica; l'ecologia.
Tempi: 6 ore
Modulo 4: La pace. Competenze: saper riconoscere all'interno della propria esperienza umana gli elementi che
contribuiscono a costruire la pace. Alcuni personaggi storici a confronto.
Contenuti: La pace: realtà o utopia. Non esiste pace senza giustizia; la scelta non-violenta.
Responsabilità personali e dello Stato.
Tempi: 8 ore
STRUMENTI E MEZZI
E’ stato utilizzato solo in parte il libro di testo (non avendo argomenti specifici).
Sono state tenute:
Lezioni frontali
Lezioni dialogiche
Lezioni interattive
Lezione con uso dì audiovisivi, film, lavagna luminose...
Lezioni di ricerca su documenti vari e su internet
VERIFICA E VALUTAZIONE
La valutazione inerente l’insegnamento della Religione Cattolica, come per ogni altra
disciplina, si fonda su criteri oggettivi. Oggetto di verifica non possono essere solo i contenuti
(indispensabili per sviluppare il patrimonio culturale dell’alunno), ma anche il livello di crescita
e il consolidamento delle abilità dello studente.
Sono, qui di seguito riportati alcuni criteri di valutazione per verificare gli obiettivi prefissati:
Partecipazione: è la capacità di intervenire (su invito o meno dell’insegnante e dei 129
compagni) nel lavoro che si svolge, dimostrando la capacità di essere pertinenti e la
capacità di auto-valutazione del proprio intervento. La partecipazione è, inoltre
un’occasione favorevole per valutare a quale livello l’alunno abbia acquisito i contenuti
e li sappia utilizzare.
Interesse: questo criterio permette di valutare il grado di apprezzamento che l’alunno
manifesta per la materia e per le tematiche affrontate.
Conoscenza dei contenuti: anche se questa conoscenza non è da confondersi con il
mero nozionismo, tuttavia si deve tenere conto che ogni abilità si concretizza sulla
base di contenuti definiti e precisi.
Capacità di riconoscere e apprezzare i valori religiosi: è la capacità dì andare oltre alle
semplici informazioni sulla Religione, per arrivare a comprendere i valori che esse
portano in sé ed esprimono. L’apprezzamento, che non significa condivisione o
plauso, è allora la capacità di percepire e valutare l’importanza della Religione e di
quanto propone.
Comprensione e uso del linguaggio specifico: questa capacità si configura come
possibilità di decodificare in maniera piena quanto il linguaggio religioso veicola, cosi
da poterne esprimere con altrettanta pertinenza i contenuti.
Capacità di rielaborazione: conoscendo e sapendo comunicare con i codici propri
della disciplina, lo studente dimostra il proprio grado di crescita culturale quando,
personalmente, sa rielaborare, nel proprio sistema di pensiero, quanto ha appreso.
L’Insegnante
Marco SIMONI
Lido Estensi, 13 Maggio 2014
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PROGRAMMA SVOLTO
CLASSE 5 A
ANNO SCOLASTICO 2013 - 2014
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DOCENTE: Maria Silvia VALLIERI DISCIPLINA: MATEMATICA ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE REMO BRINDISI
DOCENTE Maria Silvia Vallieri CLASSE 5 A – Tecnico dei servizi di ristorazione DISCIPLINA MATEMATICA
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe, che conosco da due anni, si è dimostrata poco interessata alla attività didattica,
manifestando una certa insofferenza per le regole della vita scolastica, scarsa attitudine allo
studio della disciplina ed un impegno molto limitato ed opportunistico. A parte qualche
eccezione, la partecipazione doveva essere ripetutamente sollecitata per la evidente
difficoltà degli alunni nel mantenere la concentrazione durante le spiegazioni. La frequenza
discontinua e la scarsa attitudine allo studio, che per molti è di tipo mnemonico, hanno reso
difficoltoso lo svolgimento del programma, che non è stato possibile svolgere interamente
come programmato. Nel mese di febbraio è stato attivato un recupero in itinere, per
consentire agli allievi di superare le lacune evidenziate nel primo periodo, ma con esiti
piuttosto deludenti, perché anche gli alunni dotati di discrete capacità non si sono impegnati
adeguatamente. Nel secondo quadrimestre, affrontando problemi di applicazione della
matematica all’economia, l’interesse e il profitto sono lievemente migliorati.
Il programma è stato svolto nelle sue linee essenziali, senza approfondimenti.
CONTENUTI DELL’ATTIVITA’ DIDATTICA MODULO 1 - LE FUNZIONI
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Ripasso: Concetto di funzione, dominio e codominio; Classificazione delle funzioni; Dominio
di una funzione reale di variabile reale; Grafico di una funzione.
Funzione lineare: dominio, grafico, punti di intersezione con gli assi cartesiani.
Funzione quadratica: dominio, grafico, coordinate del vertice, punti di intersezione con gli
assi cartesiani, equazione dell’asse di simmetria.
Funzione esponenziale: dominio, grafico, proprietà.
Iperbole equilatera: dominio, asintoti, grafico.
Funzione omografica: dominio, asintoti, grafico.
Funzione somma: dominio, asintoti, coordinate del massimo e del minimo, grafico.
Proprietà delle funzioni: crescenti, decrescenti, monotone.
Funzione somma: dominio, asintoti, coordinate del massimo e del minimo, grafico.
Proprietà delle funzioni: pari, dispari, nè pari nè dispari, crescenti, decrescenti, monotone.
TEMPO: 24 ORE. MODULO 2 – LIMITI E CONTINUITA’
Definizione di intorno completo di un punto, intorno circolare, intorno destro, intorno sinistro.
Definizione di punto di accumulazione.
Concetto intuitivo di limite di una funzione in un punto. Definizione di funzione continua.
Limite delle funzioni continue. Verifica di un limite applicando la definizione. Verifica di un
limite mediante il calcolo dei valori. Limite destro e limite sinistro. Limite infinito per x che
tende a un punto. Limite infinito per x che tende a infinito. Limite finito per x che tende a
infinito. Algebra dei limiti. Calcolo del limite di semplici funzioni continue. Asintoti orizzontali e
verticali di una funzione. Limiti di una funzione dedotti dal grafico.
TEMPO: 24 ORE
MODULO 3 - LA RICERCA OPERATIVA La Ricerca Operativa: cenni storici; fasi della Ricerca Operativa; modelli matematici.
Funzione costo fisso, funzione costo variabile, funzione costo totale: caratteristiche e grafici.
Funzione costo medio dedotta da funzione costo totale lineare o quadratica: caratteristiche e
grafico.
Funzione ricavo: caratteristiche e grafico.
Funzione utile: grafico. Problemi di massimo utile nel caso continuo con funzione obiettivo
lineare e quadratica, con vincoli di segno e vincoli tecnici.
133
Studio del diagramma di redditività; punto di equilibrio economico (break-even point).
Problemi di minimo costo quando la funzione obiettivo è un’iperbole.
Problemi di scelta fra più alternative di costo.
Problemi di scelta fra più alternative di guadagno.
TEMPO: 18 ORE (in corso di svolgimento). METODI
Lezione frontale e dialogata
Esercitazione guidata
Esercitazione autonoma
I contenuti sono stati sviluppati in modo prevalentemente applicativo, evitando eccessivi
formalismi o calcoli complessi che avrebbero distratto gli allievi dalla logica da seguire nelle
procedure risolutive. E’ stato introdotto lo studio dei limiti ma non lo studio delle derivate viste
le difficoltà incontrate dagli studenti nell’affrontare concetti astratti..
STRUMENTI Libro di testo:
N. Dodero- P. Baroncini- R. Manfredi – “ Gli Argomenti di Matematica per gli istituti
professionali per il commercio-servizi” Vol. 3 – Ghisetti e Corvi Editori.
Appunti
Esercizi proposti dall’insegnante
Lavagna
Calcolatrice scientifica
CRITERI DI VALUTAZIONE Conoscenza dei contenuti e della terminologia specifica
Comprensione delle procedure risolutive
Applicazione corretta delle procedure risolutive
Uso corretto del linguaggio e della simbologia specifica
Capacità di analisi e di sintesi
Partecipazione attiva all’attività didattica
Impegno nello studio
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VERIFICA La verifica formativa è stata caratterizzata dall’osservazione costante della progressione
nell’apprendimento mediante domande, esercitazioni collettive alla lavagna o esercitazioni
individuali corrette ed analizzate con gli studenti al fine di ottimizzare la procedura risolutiva
ed eliminare eventuali errori.
Al termine di ogni modulo, o di una parte significativa di esso, sono state svolte verifiche sia
orali che scritte. Le verifiche scritte, di tipo semistrutturato o applicativo, sono state corrette
con apposite griglie di valutazione, rese note agli allievi, tenendo conto degli obiettivi da
valutare ed in conformità con quanto stabilito dal Consiglio di Classe.
OBIETTIVI RAGGIUNTI Conoscenze La maggior parte della classe ha una conoscenza appena sufficiente dei concetti
fondamentali, della terminologia specifica e delle procedure risolutive.
Competenze Alcuni allievi, che si sono impegnati in modo serio e costante, sanno applicare le conoscenze
in modo corretto, usando la terminologia specifica; circa un terzo fa errori di applicazione ,
anche per lacune pregresse nel calcolo algebrico; i rimanenti hanno raggiunto solo in parte
gli obiettivi minimi, per lacune pregresse, scarsa attenzione in classe ed impegno inadeguato
o nullo nello studio personale.
Capacità Solo i pochi alunni più motivati sanno analizzare e sintetizzare i contenuti con discreta
padronanza. La maggior parte della classe, avendo privilegiato uno studio mnemonico,
dimostra scarsa autonomia nell’analisi di una situazione problematica e nel fare collegamenti
logici. Lido Estensi 13 Maggio 2014 Il Docente
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Maria Silvia Vallieri
IL CONSIGLIO DI CLASSE
Docente Disciplina Firma
Marco BELLI Sostegno
Francesca BENETTI Sostegno
Elisa BUSOLI Francese
Stefano FELLI LOGSR
Gian Lorenzo FOGLI Alimenti e Alimentazione
Paola MALAGUTTI Economia e Gestione dell’Azienda Ristorativa
Annalena MUCCHI Scienze Motorie
Ida PACIFICO Legislazione
Maria Pura SANNA Italiano
Maria Pura SANNA Storia
Francesca SCHEMBRI Inglese
Marco SIMONI Religione Cattolica
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Maria Silvia VALLIERI Matematica
Il Dirigente Scolastico Prof. Elke Anders
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Lido degli Estensi, 13 maggio 2014
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