Anno II Ottobre 201 - Crea e gestisci in autonomia la tua ... Ottobre... · desime finalità della...

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EDITORIALE EDITORIALE EDITORIALE Creare pon per una migliore e reciproca comprensione Creare pon per una migliore e reciproca comprensione Creare pon per una migliore e reciproca comprensione “E guaglianza, libertà, fraternità: sono ques i tre valori che tre secoli fa l'Euro- pa rivendicò ed è su di essi che si sta realizzando l'incontro tra la Chiesa di Francesco e la modernità laica. Un Papa dal linguaggio profeco e rivoluzionario come Lui non s'era mai visto prima: gesuita fino in fondo, francescano fino in fondo, che ha saputo unificare la parte migliore di ques due Ordini della Chiesa, in appa- renza molto lontani tra loro. La loro storia è diversa, ma la loro ispirazione ha le me- desime finalità della Chiesa missionaria di Francesco: ama il prossimo tuo come e più di te stesso.” Abbiamo evidenziato questo paragrafo dall’arcolo domenicale di Eugenio Scalfari su Repubblica a commento della visita del Papa Francesco a Cuba e negli Sta Uni. Eguaglianza, libertà, fraternità sono i valori sui quali da sempre si basa EDITORIAL EDITORIAL EDITORIAL Launching bridges for mutual and deeper understanding Launching bridges for mutual and deeper understanding Launching bridges for mutual and deeper understanding “E quality, Liberty, Fraternity: Europe claimed these values three centuries ago. The same values inspired the meeng between Pope Francis’ Church and the modern secular world. A Pope who adopted such a prophecal and revoluonary language has no precedents in history. He’s a true Jesuit, but also a true Franciscan. He has been capable of bringing together two Orders of the Roman Church appar- ently so distant from each other. Based on their history and inspiraon, however, their goals and those of Pope Francis’ missionary Church are the same under the moo “Love Thy Neighbor as (and more than) Yourself.” This passage is an excerpt from an arcle by Eugenio Scalfari published on Repubbli- ca last Sunday as a commentary to the visit Pope Francis paid to Cuba and R occella Jonica - Colonne monolitiche in porfido egiziano, rinvenute nel 1868 sulla spiaggia dove aveva sede l’antico Porto della Magna Grecia. La storia delle colonne ha ispirato ipotesi più o meno fantasiose: tra queste, una le vuole provenienti dall’Egitto e destinate a Roma, mentre un’altra le suppone appartenute ad un Tempio greco, dedicato ai Diòscuri Castore e Pollùce. Le Colonne, in senso generale, sono elementi architettonici fondamentali di una costruzione e simboleggiano solidità e stabilità. Le colon- ne poste all’ingresso del Tempio di Salomone, descritte nell’Antico Testamento, hanno dato vita a molte interpretazioni e sono diventate importanti nella simbologia massonica. Rap- presentano la dualità: quella sormontata da tre melagrane si riferisce all'elemento femmi- nile, quindi all'Aria e al soffio che alimenta la vita; l’altra, sormontata da un globo, a quello maschile, cioè al Fuoco e all’ardore. Negli iniziati massoni le colonne sono assunte a simbolo della costruzione dell’edificio interio- re che l’iniziato deve disegnare e realizzare nel corso della propria esistenza. (Colonne: a cura di Vincenzo Asprea) Graphic Design Vincenzo Asprea, Architect - Roccella Jonica, Italy - STENTERELLO - Testata indipendente registrata a: Library of Congress di Washington DC Copyright Registration Number TX8-082-614 del 23/06/2014 Editor in chief: Oscar Bartoli - Washington DC - USA Executive Director: Vincenzo Asprea - Roccella Jonica - Italy E-mail: [email protected] / [email protected] >> >> SOMMARIO SOMMARIO SOMMARIO Editoriale (O. Bartoli) ............................. .. ……….. 2 Diario - Even 2015 ……………………………………………. 3 Discorso del M.V. della R.L. A. Fantasci di Siena .8 Sator: sua interpretazione e significa (di A.N.) .. 10 Una significava cerimonia a Siena ......... ……… ...13 hp://stenterellonewsleer.blogspot.it/ Anno II - Ottobre 201 5 >> >> Paestum -Il Tempio di Hera (530 a.c.) deo anche Basilica

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EDITORIALEEDITORIALEEDITORIALE Creare ponti per una migliore e reciproca comprensioneCreare ponti per una migliore e reciproca comprensioneCreare ponti per una migliore e reciproca comprensione

“E guaglianza, libertà, fraternità: sono questi i tre valori che tre secoli fa l'Euro-pa rivendicò ed è su di essi che si sta realizzando l'incontro tra la Chiesa di

Francesco e la modernità laica. Un Papa dal linguaggio profetico e rivoluzionario come Lui non s'era mai visto prima: gesuita fino in fondo, francescano fino in fondo, che ha saputo unificare la parte migliore di questi due Ordini della Chiesa, in appa-renza molto lontani tra loro. La loro storia è diversa, ma la loro ispirazione ha le me-desime finalità della Chiesa missionaria di Francesco: ama il prossimo tuo come e più di te stesso.” Abbiamo evidenziato questo paragrafo dall’articolo domenicale di Eugenio Scalfari su Repubblica a commento della visita del Papa Francesco a Cuba e negli Stati Uniti. Eguaglianza, libertà, fraternità sono i valori sui quali da sempre si basa

EDITORIALEDITORIALEDITORIAL Launching bridges for mutual and deeper understandingLaunching bridges for mutual and deeper understandingLaunching bridges for mutual and deeper understanding

“E quality, Liberty, Fraternity: Europe claimed these values three centuries ago. The same values inspired the meeting between Pope Francis’ Church and the

modern secular world. A Pope who adopted such a prophetical and revolutionary language has no precedents in history. He’s a true Jesuit, but also a true Franciscan. He has been capable of bringing together two Orders of the Roman Church appar-ently so distant from each other. Based on their history and inspiration, however, their goals and those of Pope Francis’ missionary Church are the same under the motto “Love Thy Neighbor as (and more than) Yourself.” This passage is an excerpt from an article by Eugenio Scalfari published on Repubbli-ca last Sunday as a commentary to the visit Pope Francis paid to Cuba and

R occella Jonica - Colonne monolitiche in porfido egiziano, rinvenute nel 1868 sulla

spiaggia dove aveva sede l’antico Porto della Magna Grecia. La storia delle colonne ha ispirato ipotesi più o meno fantasiose: tra queste, una le vuole provenienti dall’Egitto e destinate a Roma, mentre un’altra le suppone appartenute ad un Tempio greco, dedicato ai Diòscuri Castore e Pollùce.

Le Colonne, in senso generale, sono elementi architettonici fondamentali di una costruzione e simboleggiano solidità e stabilità. Le colon-ne poste all’ingresso del Tempio di Salomone, descritte nell’Antico Testamento, hanno dato vita a molte interpretazioni e sono diventate importanti nella simbologia massonica. Rap-presentano la dualità: quella sormontata da tre melagrane si riferisce all'elemento femmi-nile, quindi all'Aria e al soffio che alimenta la vita; l’altra, sormontata da un globo, a quello maschile, cioè al Fuoco e all’ardore. Negli iniziati massoni le colonne sono assunte a simbolo della costruzione dell’edificio interio-re che l’iniziato deve disegnare e realizzare nel corso della propria esistenza. (Colonne: a cura di Vincenzo Asprea)

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STENTERELLO - Testata indipendente registrata a: Library of Congress di Washington DC Copyright Registration Number TX8-082-614 del 23/06/2014

Editor in chief: Oscar Bartoli - Washington DC - USA Executive Director: Vincenzo Asprea - Roccella Jonica - Italy

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S O M M A R I OS O M M A R I OS O M M A R I O Editoriale (O. Bartoli) ............................. .. ……….. 2

Diario - Eventi 2015 ……………………………………………. 3

Discorso del M.V. della R.L. A. Fantastici di Siena .8

Sator: sua interpretazione e significati (di A.N.) .. 10

Una significativa cerimonia a Siena ......... ……… ...13

http://stenterellonewsletter.blogspot.it/ Anno II - Ottobre 2015

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Paestum -Il Tempio di Hera (530 a.c.) detto anche Basilica

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the US. Equality, Liberty, and Fraternity have been the values Freemasonry has been relying on since 1717. The French Revolution inspired

those values in 1789 after the War of Independence from the British Empire gave birth to a new Nation, also thanks to the Founding Fathers. They were Freemasons them-selves, including the Worshipful Master George Washing-ton. We don’t want to take credit for and simply paraphrase a message with an enormous moral value. The Pope himself spread this message globally thanks to those media that cause individual knowledge on this planet to shrink. The new focus of the Catholic Church on the three essen-tial values the modern democracies rely on unveils the path the Church, other confessions, the secular institu-tions, and the political movements could and should walk together to reduce human poverty and social injustice. The Freemasons expect to be judged for what they say and do, and for their active presence in the society. The Free-

masons are an association of free men, not the surrogate of a religious sect its detractors suggest they are. The latter continue to rake up old grudges of the propaganda fueled by the Vatican au-thorities since the time of Pius IX. He rashly responded to the loss of tem-poral power that had already polluted the message of Christ over the centu-ries. The Freemasons have always made ref-erence to building bridges among popu-

lations with a view to mutual and deeper understanding. Pope Francis’ live and penetrating words prove that he has taken back his invaluable function as bridge builder (that’s what Pontifex, the Latin word for Pope, means). Concerning bridges, we have witnessed several contacts between high representatives of Freemasonry in Washing-ton, DC and the Grand Lodge in the Havana, Cuba, not-withstanding the obvious restrictions due to the US em-bargo. Since Freemasonry means freedom of conscience and ac-tion, i.e. the exact opposite of a totalitarian regime, one might wonder why a dictator allowed Freemasons to stay in the Country. The answer is that Fidel Castro benefitted from the huge presence of Freemasons in Cuba as they provided wide-spread relief to hundreds of thousands of citizens. It’s a urban myth that the non-interference of the Cuban dictator in Freemasonry affairs results from his cultural education and the influence of one of the high school teachers, who was a freemason himself. Another myth has that, in the dark moments of US-Cuba relationships, the fax machine of the Vatican nunciature served as a link between the Freemasons in Washington, DC and those in La Habana. It may not be true, but it’s plausible.

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l’Istituzione Massonica Speculativa a partire dal 1717, fatti propri dalla Rivoluzione francese del 1789 che, a sua volta, aveva preso le mosse dalla

Guerra di Indipendenza Americana che aveva dato vita alla costituzione di una nuova nazione contro l’Impero britan-nico. Grazie all’impegno dei Padri Fondatori che erano membri dell’Istituzione, a cominciare dal Gran Maestro George Washington. Non è nostra intenzione fare da mosche cocchiere, para-frasando un messaggio di grande valore morale che il Pon-tefice ha diffuso a livello globale grazie ai media che rendo-no questo pianeta sempre più ristretto in termini di cono-scenza individuale. Ma il fatto che l’impegno della Chiesa Cattolica si stia evi-denziando sull’approfondimento dei tre valori essenziali sui quali si fondano le moderne democrazie fa capire quan-to cammino in comune Chiesa e Chiese, Istituzioni laiche e movimenti politici possano e debbano fare con il proposito di ridurre la miseria e le ingiustizie sociali che attanagliano tanta parte dell’umanità. I massoni vogliono essere giudicati sulla base di quanto propongono e perseguono in termini di presenza attiva nella società come asso-ciazione di uomini liberi e non surrogato di setta religiosa, come sostengono i denigratori, i quali continuano a rime-stare i liquami di una propaganda miser-rima messa in atto dalle autorità vatica-ne a cominciare da Pio IX che risponde-va solo alla inconsulta reazione per la perdita definitiva di quel potere tempo-rale che nei secoli aveva inquinato la parola del Cristo. Da sempre i massoni parlano di ponti da creare tra le genti per una migliore e reciproca compren-sione. La parola viva e penetrante di Francesco è la conferma che questo Papa, a sua volta, ha riscoperto la inestimabile fun-zione di creatore di ponti tra le genti, in quanto Pontifex. A proposito di ponti negli anni passati siamo stati testimoni dei numerosi contatti che venivano presi tra alti rappresen-tanti della Massoneria di Washington DC e la Gran Loggia dell’Avana, nonostante le pesanti turbolenze aggravate dalle misure restrittive americane dovute all’embargo. Giustificata è la domanda per quale ragione un dittatore permettesse all’Istituzione Massonica di essere presente nel paese quando, come è noto, Massoneria significa liber-tà di coscienza e d’azione, ovvero l’antitesi di un sistema totalitario. La risposta che viene data è che a Fidel Castro la imponen-te presenza dei Massoni a Cuba faceva molto comodo per-ché con la diffusione dell’aiuto capillare alleviava la pena quotidiana di centinaia di migliaia di cittadini. Vi è poi una leggenda metropolitana che attribuisce questa voluta “non ingerenza” negli affari della Massoneria da parte del dittatore cubano alla sua formazione culturale ed all’influenza ricevuta al liceo da un docente che appartene-va all’Istituzione. Un’altra leggenda metropolitana vuole che i contatti tenuti tra la Massoneria di Washington e quella dell’Avana avve-nissero, nei momenti più bui delle relazioni tra i due paesi, attraverso il fax della Nunziatura vaticana. Forse non è vero, ma certamente plausibile.

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I mesi di aprile, maggio e giugno sono stati di intensa e partecipata attivi-

tà massonica sia in Italia che negli Stati Uniti.

La delegazione della Grand Lodge di Washington D.C., composta dal Grand Master

Jeffrey D. Russell, dal Grand Secretary past Grand Master Joe Crociata, dal Maestro

Venerabile di Italia Lodge 2001 Enzo Letico, dal Grand Marshal, Annas F. Kamara e

dal Gran Rappresentante Oscar Bartoli ha partecipato ai lavori della Gran Loggia del

Grande Oriente d’Italia organizzati anche quest’anno nel Palazzo dei Congressi di

Rimini.

Sabato 11 aprile Italia Lodge 2001 ha tenuto la sua tornata speciale, un evento que-

sto ricorrente da oltre 14 anni. Più di duecento fratelli, in larga parte appartenenti

alle Logge del Grande Oriente d’Italia che sono gemellate con l’officina di Washing-

ton, hanno partecipato ai lavori di questa Special Communication.

Numerosi gli interventi dei Maestri Venerabili delle Logge italiane che hanno sottoli-

neato l’importanza del lavoro svolto da Italia Lodge sin dalla sua fondazione nel

2001, un ponte diplomatico-massonico tra gli Stati Uniti e l’Italia attraverso la stretta

collaborazione con il Grande Oriente d’Italia.

Il 12 aprile, giorno della chiusura dei lavori della Gran Loggia del Goi, il Gran Maestro

Stefano Bisi nel ringraziare il suo collega americano che gli consegnava una preziosa

immagine della cupola del Campidoglio affrescata da Costantino Brumidi

(considerato il Michelangelo americano) ha insistito nel ricordare che il giorno suc-

cessivo la delegazione americana sarebbe stata ricevuta a Siena, sua città natale, dal

sindaco nel Palazzo Comunale di Piazza del Campo.

Nel pomeriggio del 12 aprile la delegazione americana è salita a San Marino dove è

stata ricevuta privata-

mente dal Gran Mae-

stro di quella Gran

Loggia nella sua casa

realizzata sulle

strutture di una abita-

zione dell’anno Mille.

Il 13 aprile, dopo la

visita al Sindaco di

Siena, la delegazione

della Gran Loggia di

Washington D.C. è

stata onorata in una

tornata speciale della

Loggia Agostino Fantastici alla quale ha partecipato lo stesso Gran Maestro del Gran-

de Oriente d’Italia Stefano Bisi che ha voluto rimarcare gli stretti rapporti instaurati e

collaudati tra la Washington massonica e la realtà massonica delle Logge del Grande

Oriente d’Italia grazie alla intensa attività messa in essere da Italia Lodge 2001.

Nei giorni successivi gli ospiti americani sono stati guidati in approfondite visite al

Duomo di Siena e agli altri monumenti di questa splendida città medievale. Nel ca-

stello di Modanella (Serre di Rapolano) è stata servita una raffinata cena con una

torta che portava i colori della bandiera americana e di quella italiana.

Visita il giorno 15 aprile a San Gimignano per poi proseguire alla volta di Firenze dove

gli ospiti statunitensi sono stati testimoni della cerimonia di attribuzione della qualifi-

ca di membro onorario al Gran Rappresentante Oscar Bartoli in una toccante tornata

tenutasi nella Casa Massonica di Borgo degli Albizi dalla Loggia Europa 92. A questo

evento ha partecipato tra gli altri anche il Presidente del Collegio dei Maestri Vene-

rabili della Toscana, Francesco Borgognoni, che ha più volte citato la figura di Zanobi

Bartoli, attore, commediografo, massone vissuto alla fine del 1800, interprete per

DIARIO DIARIO DIARIO --- EVENTI 2015EVENTI 2015EVENTI 2015

ORDINE DORICOORDINE DORICOORDINE DORICO

N el trattato De Architectura Vitruvio scrive che gli Ateniesi per costruire

un “Tempio ad Apollo Panionio come ne avevano visti in Acaia (Grecia meridiona-le) lo denominarono dorico, poiché l’ave-vano visto costruito con tale ordine in primo luogo nelle città dei Dori”. Per realizzare le colonne “presero come mi-sura l’impronta del piede dell’uomo e la riportarono in altezza. Avendo trovato che il piede è la sesta parte dell’altezza dell’uomo, trasposero la medesima rela-zione nella colonna e riportarono in al-tezza sei volte col capitello il diametro con cui fecero la base del fusto. Così la colonna dorica iniziò a dimostrare negli

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Preparativi per la Special Communication di Italia Lodge 2001 alla

Gran Loggia di Rimini 2015

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più di 20 anni della maschera fiorentina Stenterello. Zanobi Bartoli era bisnonno del

Fratello Oscar Bartoli.

Il giorno 11 giugno si è tenuto nella ball room dello Scottish Rite Center la cerimonia

per la celebrazione del 25mo anniversario della costituzione della Loggia Mehr, offi-

cina degli iraniani in esilio, presenti anche le consorti dei Fratelli. Il W.M. Sassan So-

heili ha ricordato la formazione di questa Loggia che rappresenta il momento inziale

del programma della Grand Lodge of Washington DC che ha visto generare altrettan-

te Logge bilingue.

Il Past Grand Master Robert Heyat ha ricordato i momenti salienti della nascita di

questa Loggia bilingue alla quale hanno fatto seguito nel corso degli anni altre offici-

ne che, come ha sottolineato il Grand Master of DC, Jeffrey D. Russell, sono oggi l’a-

spetto qualificante della Grand Lodge di Washington in quanto ognuna svolge una

funzione di costante collegamento con la nazione di riferimento garantendo in ma-

niera sostanziale il principio della Universalità dell’Istituzione.

Il 12 giugno è stato organizzato un banchetto multietnico nel salone dello Almas Shri-

ners con la degustazione del cibo distinto per nazionalità. Al di là dell’interesse dimo-

strato dai Fratelli accompagnati dalle loro famiglie per i diversi menu (tra i quali ha

riscosso un significativo successo quello italiano servito da Italia Lodge 2001), lo sco-

po dell’evento era quello di organizzare una “silent auction” per raccogliere risorse

da destinare agli ospedali

gestiti in tutto il continente

americano dai Fratelli di Al-

mas Shriners. In queste

strutture vengono curati i

bambini a titolo gratuito

affetti da difficoltà nell’udito

e nella parola, gravi problemi

ortopedici e ustioni.

Il mattino del 13 giugno pres-

so l’auditorium dello Scottish

Rite Center, centinaia di

massoni si sono riuniti per

celebrare il Brother Hood

Weekend, una iniziativa della

Grand Lodge di Washington che da anni accoglie delegazioni massoniche provenienti

da tutto il mondo. Ogni singolo spezzone dei rituali viene pronunciato in una lingua

diversa a conferma del carattere universale della Massoneria.

Ci piace ricordare l’agape digitale che Italia Lodge 2001 ha condotto il giorno 17 giu-

gno, via Skype, con la R:.L:. Garibaldi all’Oriente di Catania una delle prime Logge del

Grande Oriente d’Italia che si sono gemellate con i Fratelli che vivono a Washington

D.C. Il Fratello S.C. ha letto una relazione sulla diffusione della pirateria marittima

che nel caso dell’Italia ha coinvolto i due Marò, una storia questa purtroppo non

ancora risolta. Da parte dei Fratelli della R:.L:. Garibaldi vi è stata una analitica espo-

sizione delle difficoltà in cui le popolazioni rivierasche della Sicilia si trovano a dovere

operare di fronte al costante arrivo di migliaia di profughi dalla Libia e dalla Tunisia. I

Fratelli della Garibaldi hanno dato notizia di avere iniziato un programma itinerante

di assistenza dentistica per i migranti. Ovvero: quando la Massoneria, al di là dei di-

scorsi, si cala nel mondo profano aiutando la gente.

Ed infine, dopo la ripresa dei lavori massonici dell’equinozio d’autunno, vogliamo

ricordare la bella cerimonia per il passaggio a Compagno d’Arte di un Fratello di Italia

Lodge 2001 di Washington D.C., svolta nell’Oriente di Siena, dalla Loggia “Agostino

Fantastici” N. 1472 , che esalta il legame fraterno tra le Logge del GOI e quella d’oltre

Atlantico.

edifici la proporzione, la fermezza e la bellezza del corpo dell’uomo.” (Pierre Gros, I, Libro Quarto, 1, 6, p. 371) La colonna dorica, in genere priva di base, poggia direttamente sullo stiloba-te. Il fusto può essere liscio o scanalato. Il capitello è composto dall'abaco e

dall'echino. Quest'ultimo, può presentar-si nella versione più antica in forma di cono tronco e ribaltato. Nell'ordine dori-co romano, documentato anche da An-drea Palladio, sotto l'echino si trova un cilindro schiacciato, liscio o decorato, chiamato collarino. Il fregio dorico è suddiviso in metope e triglifi.

ORDINE IONICOORDINE IONICOORDINE IONICO

V itruvio ricorda che i Greci dopo aver inventato l'ordine dorico “eressero il

Tempio di Diana” e utilizzando le “medesime piante lo adattarono all’esili-tà muliebre”, con la colonna dal diame-

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La delegazione della Gran Loggia di Washington DC ricevuta dal

Sindaco di Siena

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B efore the works were suspended for the Summer break, an intense masonic activity was recorded in both Italy and the US in the months of

April, May and June 2015, starting from the Meeting of the Grand Lodge in Rimini, Italy on April 10-12, 2015.

The Delegation of the Grand Lodge of Washington, DC was composed of the Grand Master Jeffrey D. Russell, the Grand Secretary and Past Grand Master Joe Crociata, the Worshipful Master of Italia Lodge 2001 Enzo Letico, the Grand Marshal Annas F. Kamara and the Gran Rappresensante Oscar Bartoli. Asusual, the delegation took part to the works of the Grand Lodge of the Grand Orient of Italy at the Congress Center in Rimini.

On Saturday, April 11, Italia Lodge 2001 had its Special Communication, an event that has been held for the last 14 years. More than two hundred brothers, largely

from Lodges of The Grand Orient of Italy that are twinned with Italia Lodge 2001, have attended this communication.

Many of the Worshipful Masters present have highlighted how im-portant the work of Italia Lodge has been since its creation in 2001. It has served as a diplomatic and ma-sonic bridge between the US and Italy, also thanks to its close collab-oration with the Grand Orient of Italy.

On April 12, during the Closing Cer-emony, Grand Master Stefano Bisi

expressed his gratitude to his American counterpart and presented him with an im-age of the Capitol frescoed by Costantino Brumidi, who is considered the American Michelangelo. He also recalled that the Mayor of Siena was about to host the US

Delegation in the Palace of Munici-pality on the following day.

In the afternoon of April 12, the US Delegation paid a private visit to the Grand Master of the Grand Lodge of San Marino, who hosted the del-egates in his house built on the ru-ins of a 11th Century building.

On April 13, after the visit to the Mayor of Siena, the Delegation of the Grand Lodge of Washington DC was honored to attend a special communication at the ‘Agostino Fantastici’ Lodge in Siena. Stefano Bisi himself, the Grand Master of

the Grand Lodge of Italy, also participated and stressed once again the strong and long-lasting masonic relationship between Washington, DC and the Grand Orient of Italy due to the intense efforts of Italia Lodge 2001.

Over the next days, the American guests have participated in comprehensive visits to the Duomo of Siena and other monuments of this wonderful medieval city. In the Castle of Modanella in Serre di Rapolano a fine dinner has been served, with the cake design recalling the Italian and US colors.

On April 15, the Delegation visited San Gimignano and then moved to Florence, where Oscar Bartoli received the title of Honorary Member of ‘Europa’ 92 Lodge during touching ceremony held at the Masonic Temple in Borgo degli Albizi. The President of the Board of Worshipful Masters of Tuscany, Francesco Borgognoni, also attended the ceremony and repeatedly recalled the figure of Zanobi Bartoli. He was an actor, comedy, masson writer of the late 19th Century who interpreted the

tro “equivalente ad un ottavo dell’altez-za, per avere un aspetto più slanciato”. Alle colonne apportarono altre modifiche sia alla base che in sommità “Sottoposero al letto inferiore una base sinuosa in luogo del calzare, collocarono a destra e a sinistra del capitello delle volute analoghe a ricci crespi pendenti dai capelli, sia con cimase sia con encar-pi disposti in luogo delle chiome ornaro-no le fronti e fecero scavare all’intero tronco delle scanalature a guisa di pie-ghe delle stole secondo il costume ma-tronale”.

Nel trattato De Architectura Vitruvio osserva che le colonne realizzate dai greci furono mutuate dalla figura uma-na. Quella Dorica “ dall’apparenza nuda senza ornamenti, virile” si ispira alla

figura maschile, quella Ionica “sia per ornamento sia per rapporti modulari caratterizzata da leggiadria muliebre” si ispira a quella femminile. Successiva-mente, “i posteri” “progredendo in squi-sitezza e sottigliezza di giudizi e dilettan-dosi di moduli più slanciati, fissarono per l’altezza della colonna dorica l’equiva-lenza a sette diametri di larghezza, per la ionica a nove. E quest’ultimo, poiché gli Ioni lo costituirono per primi, fu denomi-nato ionico”. (Pierre Gros, I, Libro Quar-to, 1, 7-8, p. 373)

La base della colonna ionica presenta due varianti, entrambe con plinto. Il fusto è scanalato e il capitello è compo-sto dall'abaco e da un echino decorato da ovoli e terminante con quattro volute. Il fregio è continuo e, in genere, decorato con bassorilievi. La cornice è provvista di dentelli.

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Il G.M. Stefano Bisi con il G. M. Jeffrey D. Russel e Oscar Bartoli a spasso per Siena

Il G.M. Stefano Bisi con il G. M. Jeffrey D. Russel Oscar Bartoli e il M.V. Enzo Letico in Piazza del Campo

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ORDINE CORINZIOORDINE CORINZIOORDINE CORINZIO

V itruvio scriveva che l’ordine “denominato Corinzio, presenta

l’imitazione della gracilità virginea, per-ché le vergini per la tenerezza dell’età configurate con membra molto esili ac-quisiscono nell’ornamentazione effetti più leggiadri”. Sull’origine e scoperta del capitello corinzio Vitruvio racconta la storia: “Una vergine della città di Corinto ormai in età da matrimonio colpita da una malattia morì. Dopo la sua sepoltura la nutrice portò sino al monumento, le tazze con cui tale vergine da viva aveva gioito raccolte e ordinate in un cestello, le collocò sulla sommità della tomba e lo coprì con una tegola, affinché tali tazze permanessero più a lungo all’aperto. Tale cestello per caso fu collocato sopra una radice di acanto. Tuttavia la radice di acanto premuta al centro dal peso nel tempo di primavera emise all’ingiro fo-glie e caulicoli, e i caulicoli di tale pianta

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Florentine stock character Stenterello for more than 20 years. Also, he was the grand-grandfather of Brother Oscar Bartoli.

On June 11, the Ball Room of the Scottish Rite Center hosted the ceremony for the 25th Anniversary of the Mehr Lodge, the lodge of exiled Iranians, at the presence of the Brethren’s spouses.

WM Sassan Soheili recalled the time when the Lodge was created as a first attempt of the Grand Lodge of Washington to create many other bilingual lodges.

Past Grand Master Robert Heyat summarized the pivotal moments of this bilingual Lodge. Many similar lodges followed since then and the Grand Master stressed how these lodges are the qualifying element of today’s Lodge of Washington, DC. Each and every of them is a linking element with the relevant country of reference and contributes to the universal character of Freemasonry.

On June 12, a multi-ethnic, nation-specific food-tasting banquet was organized on the Almas Shriners Hall. Besides the keen interest of the Brothers and their families for the menus – including the huge success of Italia Lodge 2001’s – the event itself hosted a ‘silent auction’ to raise funds for the hospitals man-aged by Almas Shriners in North America. These hospitals provide free care to children with hearing and speech impairments, or ortho-pedic issues, or burns.

On the morning of June 13, at the Auditorium of the Scottish Rite Cen-ter, hundreds of Freemasons gath-ered to celebrate the Brotherhood Weekend, an initiative of the Grand Lodge of Washington, DC to host masonic delegations from all over the world. All ritual parts are an-nounced in a different language to reaffirm the universality of Freemasonry.

Also, it is worth recalling the digital meeting via Skype that Italia Lodge 2001 orga-nized on June 17 with the Garibaldi Lodge at the Orient of Catania, one of the first lodges to twin with the Brethren in Washington, DC.

Brother S.C. read a report about maritime piracy, an issue that in Italy recalls the still unsolved case of the two marines.

The Brethren of the Garibaldi Lodge summarized the difficulties of the populations who live on the shores of Sicily as they try to deal with the uninterrupted flow of refugees from Libya and Tunisia. Actually, they have started a traveling program to provide dental care to migrants. That is, Freemasonry applied to the real world and helping people.

Last, but not least, as masonic activities resumed at the autumnal equinox, one member of Italy Lodge 2001 obtained his Fellow Craft Degree. The ceremony has taken place at the ‘Agostino Fantastici’ Lodge no.1472 at the Orient of Siena as a way to enhance the brotherly relationship between the Lodges of the Grand Orient of Italy and of the US.

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Il M.V. E. Letico con Oscar Bartoli in presenza del G. M. Stefano Bisi consegnano al Sindaco di Siena la Medaglia

ricordo di Italia Lodge 2001 di Washington DC.

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L unedì 12 ottobre 2015 i fratelli Carlo Petrone e Stefano Caffio in rappresentanza della R.L. “Pitagora” N. 856 dell'Oriente di Taranto hanno partecipato alle manifestazioni indette

annualmente in occasione del Columbus Day, festa nazionale in USA.

La foto ritrae i due fratelli nel corso della “parata” lungo la 5a strada insieme con il Gran Mae-stro dello Stato di New York William J. Thomas accompagnato nell’occasione dal fratello Vin-cenzo Salce Gran Cappellano della Gran Loggia di New York e dai fratelli delle Logge Garibaldi e Mazzini della stessa città.

Il successivo 14 ottobre i fratelli Petrone e Caffio si sono recati in visita alla R.L. Italia Lodge 2001 di Washington D.C., accolti con grande e fraterna amicizia dal Maestro Venerabile, Enzo Letico, dal segretario Max Ulmann, dai dignitari e da diversi fratelli. Alla tornata, a cui erano presenti all'Oriente il Gran Maestro della Gran Loggia di Washington D. C. Jeffrey D. Russell, il Gran segretario Joe Crociata, il Past Gran Master Jules Tepper e il Gran Rappresentante del GOI Oscar Bartoli, il fratello Carlo Petrone ha svolto una relazione sul tema “Massoneria ed identità europea”.

Ai lavori ha partecipato anche una folta delegazione della R.L. “Guardabassi” N.146 all'Oriente di Perugia con il M.V. Fratello Ruggero Stincardini, nonché il Fratello Giancarlo Centini della R.L. “Humanitas” N. 1071 dell’Oriente di Perugia, oltre ad una rappresentanza della R.L. “Mazzini” di New York.

E' seguita un'agape festosa aperta anche ai familiari. Nei due giorni successivi, il fratello Gian-carlo Oderda della R.L. Italia Lodge 2001 ha accompagnato i fratelli italiani in visita turistica della città, soffermandosi e descrivendo la Washington massonica con i monumenti e gli edifi-ci più significativi.

Le Logge italiane ospiti di Italia Lodge 2001 di Washington DCLe Logge italiane ospiti di Italia Lodge 2001 di Washington DCLe Logge italiane ospiti di Italia Lodge 2001 di Washington DC Sfilano sulla Fifth Avenue a New York per il Columbus Day Sfilano sulla Fifth Avenue a New York per il Columbus Day Sfilano sulla Fifth Avenue a New York per il Columbus Day

crescendo attorno ai lati del cestello a spinti all’esterno per costrizione del peso dagli angoli della tegola alle estremità furono costretti a dar luogo a girali in forme volute. Allora Callimaco, che dagli Ateniesi per l’eleganza e la leggiadria della sua arte di lavorare il marmo era stato chiamato chatatexitechnos (che distrugge l’arte estenuandola), passando presso questo sepolcro notò tale cestello e la tenerezza delle foglie nascente intor-no, e allietandosi per il tipo e la novità della configurazione fece a Corinto le colonne conformi a tale esempio e ne costituì le relazioni modulari, in base a tale paradgma costituì i principi dell’or-dine corinzio con le realizzazioni del suo operato” (Pierre Gros, I, Libro Quarto, 1,

9-10, p. 373) La colonna corinzia è dota-ta di base e, in genere, gli elementi che la costituiscono si ispirano a quelli della base ionica-attica, ma con l'aggiunta di un tondino di raccordo con il fusto. Que-st'ultimo è quasi sempre scanalato. Il capitello, le cui forme slanciate conferi-scono una maggiore verticalità all'intera colonna, è costruito attorno ad un volu-me di base, a forma di cestello o campa-na rovesciata denominata càlato, in riferimento al racconto di Vitruvio sull'architetto Callimaco. I lati dell'abaco sono concavi e, al centro, sono imprezio-siti da una decorazione floreale, come una rosetta. Attorno al càlato sono scol-pite, su due o tre file sovrapposte, foglie di acanto e, sulla sommità, compaiono due serie di quattro coppie di caulicoli disposte sotto l'abaco. La trabeazione, dotata di fregio continuo e decorato con bassorilievi, presenta una cornice con dentelli e modiglioni. (A cura di Vincenzo Asprea)

(Continua da pagina 6)

P er i graditi ospiti della Gran Loggia di Washington DC al ter-mine del viaggio d’arte in territorio senese, con la visita al

sistema museale delle Grancie, ed in particolare della Grancia di Serre di Rapolano, sotto l’esperta guida del M.V. Arch. Massimo Ventani, impegnato da anni nello studio di questo territorio, si è tenuta una emozionante serata di gala al Castello di Modanella. La serata si è svolta nel salone principale del Castello, detto Salo-ne degli Stemmi perché il soffitto, finemente decorato, riporta tutti gli stemmi araldici acquisiti nella storia dai proprietari del Castello. Durante la serata tutti i Fratelli presenti hanno voluto testimo-

niare l’importanza e l’emozione di poter ospitare il G.M. Jeffrey D. Russell ed il P.G.M. e Gran Segretario Joseph S. Crociata con le rispettive consorti, accompagnati dai carissimi Fratelli Oscar Bartoli ed Enzo Letico, che si sono adoperati con competenza e pazienza a rappresentare il ponte massonico che lega l’Italia e gli Stati Uniti. La Cena di gala si è conclusa con la presentazione di un grande e gustoso millefoglie alla crema con sopra rappresentati gli emblemi della Grand Lodge of District of Columbia, del Grande Oriente d’Italia, della Italia Lodge 2001, della Loggia Agostino Fantastici ed al centro la squadra e compasso. Il G.M. Russel, sotto lo sguardo attento ed emozionato dei partecipanti ha provveduto al taglio della torta ed all’avvio della sporzionatura tra gli applausi dei presenti. Alla conclusione, il proprietario del Castello di Modanella ha voluto offrire un simpatico “fuori programma” con una dotta spiegazione delle origini del castello ed i suoi segreti.

SSSerata di gala al Castello di Modanellaerata di gala al Castello di Modanellaerata di gala al Castello di Modanella

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D istinguished and Most Worshipful Grand Mas-ter Stefano Bisi

Brethren at the Orient, Brethren.

Our gathering has been organized by the respectful ‘Agostino Fantastici’ Lodge no.1472 on the occasion of the visit of the Brethren of the Grand Lodge of the District of Columbia accompanied by the brethren of Italia Lodge 2001.

Distinguished and Most Worshipful Grand Master Jeffrey D. Russell of the Grand Lodge of the District of Columbia,

Distinguished and Most Worshipful Grand Master Robert Heyat of the Grand Lodge of Azerbaijan,

Distinguished and Most Worship-ful Past Grand Master Joseph Crociata,

Worshipful Brother Enzo Letico,

Dear Brethren of the Grand Lodge of the District of Columbia and of Italia Lodge 2001, we are very pleased for and honoured by your visit, not only because you have chosen Italy, Tuscany, and our beautiful city, but also for the opportunity we are being given to host you and work together with you.

The works of our Lodge follow the Emulation Ritual and light

blue is the color of our aprons. They differ from those nor-mally used by the lodges of the Grand Orient of Italy, but this makes us no different from the other brethren. We belong to the same national masonic community and, more importantly, we feel we belong to a larger and pres-tigious international masonic community.

Since our origin, every Master Mason has had the great privilege of free circulation across the Old Continent. Thanks to the brothers willing to welcome him, he could always feel “at home”, enjoy consolation and hospitality.

As we dedicate it “to all Brethren on the land, the sea or in the air. A safe return to their native land, If they so desire.”

Tonight, consistently with the universal spirit of brother-hood and hospitality that has been our mark in every con-tinent and in every place across time, our Masonic Home is also your home.

Our roots are the common roots of our institution. Thanks to the values of solidarity, brotherhood, cosmopolitism, and tolerance, we are one.

I wish paraphrase the poem from Rudjard Kipling titled “The Mother Lodge” to say that whatever is our race, the color of the skin, the language we use, the culture we come from, the political side or the religion we choose,

I llustrissimo e Venerabilissimo Gran Maestro Stefano Bisi

Fratelli all’Oriente, Fratelli tutti.

Questa Tornata è stata organizzata dalla Rispettabile Log-gia Agostino Fantastici n. 1472, in occasione della visita a Siena degli illustri fratelli provenienti dalla Grand Lodge of District of Columbia accompagnati dai fratelli della Italia Lodge 2001.

Illustrissimo e Venerabilissimo Grand Master Jeffrey D. Russell;

Illustrissimo Venerabilissimo G.M. Jeffrey Russel della Grand Lodge of District of Columbia;

Illustrissimo e Venerabilissimo Robert Heyat Gran Maestro della Grand Lodge of Azerbaijan;

Illustrissimo e Venerabilissimo Ex Gran Maestro Joseph Crociata;

Venerabile Fratello Enzo Letico.

Carissimi fratelli dalla Grand Lod-ge of District of Columbia e della Italia Lodge 2001, questa vostra visita ci fa particolarmente piace-re ed onore, non solo per aver scelto come luogo del vostro sog-giorno in Italia la nostra bellissima città ed il nostro affascinante ter-ritorio della Toscana ma, so-prattutto, per averci dato l’opportunità di ospitarvi e condi-videre insieme a voi una nostra Tornata di lavoro.

La nostra Loggia svolge i propri lavori massonici secondo la ritualità Emulation, i nostri grembiuli sono azzurri, diversi da quelli normalmente utilizzati dalle Logge del Grande Oriente d’Italia, ma questo non ci differenzia in alcun mo-do dagli altri nostri fratelli perché facciamo parte della stessa grande comunità massonica nazionale e, al tempo stesso, ci sentiamo tutti parte integrante della più grande e prestigiosa comunità massonica internazionale.

Fin dalle nostre origini “operative” ogni “Maestro Murato-re” aveva il grande privilegio di circolare liberamente nel “vecchio continente” trovando sempre una “casa” e dei fratelli disponibili ad accoglierlo, fornendogli conforto ed ospitalità, facendolo così sentire a “casa propria”.

Questa percezione della “casa massonica” è sublimemen-te descritta nel brindisi del guardiano, brindisi che noi fac-ciamo sempre a conclusione di ogni agape rituale: “ a tutti i fratelli massoni sparsi per la terra, per il cielo e per mare, perché facciano un sereno ritorno alla loro casa, se essi lo desiderano”

Questa sera, secondo quello spirito universale di fratellan-za ed accoglienza che storicamente ci contraddistingue in

DISCORSO DEL M. V. MASSIMO VEN-DISCORSO DEL M. V. MASSIMO VEN-DISCORSO DEL M. V. MASSIMO VEN-

TANI DELLA LOGGIA “AGOSTINO TANI DELLA LOGGIA “AGOSTINO TANI DELLA LOGGIA “AGOSTINO

FANTASTICI” N. 1472, IN OCCASIONE FANTASTICI” N. 1472, IN OCCASIONE FANTASTICI” N. 1472, IN OCCASIONE

DELLA VISITA A SIENA DEI FRATELLI DELLA VISITA A SIENA DEI FRATELLI DELLA VISITA A SIENA DEI FRATELLI

DELLA GRAN LOGGIA DEL DISTRET-DELLA GRAN LOGGIA DEL DISTRET-DELLA GRAN LOGGIA DEL DISTRET-

TO DI COLUMBIA.TO DI COLUMBIA.TO DI COLUMBIA.

SPEECH BY WM MASSIMO VENTANI SPEECH BY WM MASSIMO VENTANI SPEECH BY WM MASSIMO VENTANI

OF ‘AGOSTINO FANTASTICI’ LODGE OF ‘AGOSTINO FANTASTICI’ LODGE OF ‘AGOSTINO FANTASTICI’ LODGE

NO.1472 ON THE OCCASION OF THE NO.1472 ON THE OCCASION OF THE NO.1472 ON THE OCCASION OF THE

VISIT OF THE BRETHREN OF THE VISIT OF THE BRETHREN OF THE VISIT OF THE BRETHREN OF THE

GRAND LODGE OF THE DGRAND LODGE OF THE DGRAND LODGE OF THE DISTRICT OF ISTRICT OF ISTRICT OF

COLUMBIA.COLUMBIA.COLUMBIA.

Il Gran Maestro Stefano Bisi e il Gran Master Jeffrey D. Russerl nell’incontro a Siena per la visita della città

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none of the above represents an obstacle for us. On the contrary, it is an added value that makes us richer ethically and as human beings.

What bounds us universally are absolute values that can-not be negotiated, as Immanuel Kant puts it. They are em-bedded in every brother, in every place. They go beyond ideologies, religions, states, and continents.

Freemasonry is not a school of thought that promotes an ideology. It teaches nothing but the sense of life. Also, we are given the great opportunity to understand the deep meaning of things and of what we are.

Freemasonry does not lead us to share any ideology or believe in one specific faith. Rather, it suggests a utopia. This is the greatness of its character, which drives us to open our minds and remove any prejudice from it.

In today’s world, the human beings fear even a soft wind. They fail in their attempt to grasp the infinite. That should not be limiting us. We have to pursue the beauty of utopia by “cultivating the garden in our minds.”

All starts from us.

When we decided to create this Lodge, the motto “Omnia ab uno, in unum omnia” was chosen.

“Everything from one, everything in one” means that eve-rything is part of something

This perception of the Masonic Home is superbly worded in the Junior Warden’s Toast, which we repeat at the end of every ritual agape, unique and that within every unique part, one can find everything. From a philosophical per-spective, the initiated are the same Men where virtue de-velops in order to reach the Grand Achievement, i.e. the perfection of Moral Men.

Let me end my speech by explaining why this evening spent with the distinguished brethren of the Grand Lodge of the District of Columbia and of Italia Lodge 2001 is so important in both real and symbolic terms.

Tonight, we managed to implement the universality of our brotherhood and this helped us to exchange our ideas and experiences, and to strengthen the sympathetic spirit of unity and mutual knowledge among brethren from what-ever nation or continent they come from.

That is why I look forward to fostering and pursuing the same unity of intent in the future. I hope we can manage to toughen the spirit of cosmopolitism and tolerance eve-rywhere on Earth for all of us. Similarly, I wish we can com-mit to deliver our thoughts and ideas proactively to the society and improve what is around us.

ogni continente ed in ogni luogo, la nostra Casa Massonica, è anche la vostra.

Le nostre radici, sono le radici comuni che caratterizzano la nostra istituzione, accumunandoci in quei valori di solida-rietà, di fratellanza, di cosmopolitismo e di tolleranza per tutti.

Parafrasando la bellissima poesia di Kipling: “La Loggia Ma-dre”, possiamo sicuramente affermare che: l’appartenen-za ad una razza, il colore della pelle, la diversità della lingua con la quale comunichiamo, la differente cultura da cui proveniamo, la politica o la religione che dichiariamo, non è per noi un limite o un ostacolo ma, al contrario, diventa un valore aggiunto che ci rende umanamente e eticamente più ricchi.

Ciò che universalmente ci unisce sono perciò quei valori assoluti che, come sostiene Kant: non sono negoziabili , sono imprescindibili per ogni fratello in ogni luogo, sopra ogni ideologia, religione, stato e continente.

La massoneria non è una scuola di pensiero ideologico, non insegna nulla tranne il senso della vita, ma ci offre una grande opportunità: quella di capire la profondità delle cose e il senso di noi stessi.

La massoneria non ci chiede di condividere alcuna ideolo-gia o di credere ad una fede, ma ci indica un’utopia ed è questa la sua vera grandezza attraverso la quale siamo spinti ad aprire la nostra mente svuotandola da ogni pre-giudizio.

Nel mondo contemporaneo l’uomo ha paura dell’alito del vento, si allunga cercando di afferrare l’infinito senza riu-scirci, noi non possiamo limitarci a questo ma dobbiamo perseguire la bellezza dell’utopia “coltivando il giardino della nostra mente”.

Tutto parte da noi stessi.

Così, quando abbiamo costituito la nostra Loggia, abbiamo voluto fissare questo principio usando come motto “omnia ab uno, in unum omnia”

"Tutto è nell'uno, l'uno è in tutto" ovvero tutto è parte di una unicità e, all’interno di ogni unicità, si ritrova il tutto. In senso filosofico, l'iniziato è anche lo stesso Uomo in cui si compie l'elaborazione delle virtù, al fine di giungere al compimento della Grande Opera: il perfezionamento dell'Uomo Morale.

Vorrei concludere questa mia allocuzione evidenziando a tutti voi il particolare significato simbolico e tangibile che assume questa serata trascorsa con gli illustri fratelli della Grand Lodge of District of Columbia e della Italia Lodge 2001.

Questa sera abbiamo concretizzato l’universalità della no-stra fratellanza e tutto questo ci è servito per maturare l’interscambio delle idee e delle esperienze, per accresce-re un solidale spirito di unione e conoscenza tra tutti i fra-telli, siano questi di ogni nazione o continente.

Auspico così, per il futuro, di poter ulteriormente coltivare la massima unione di intenti la quale possa saldare con maggior vigore lo spirito di cosmopolitismo, di tolleranza in ogni parte della terra per ognuno di noi, impegnandoci di portare attivamente ed operativamente il nostro pensiero e le nostre idee anche nella società al fine di migliorare la realtà che ci circonda.

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T he SATOR magic square contains five words that can be read in any direction. There is hi-

storical evidence about the presence of SATOR tiles on house walls in Ancient Rome. Many discoveries of the medieval period attribute the square to Templar Knights. Understanding the multiple ways to read the square has represented a challenge for scholars and enthusiasts in time as they tried to understand its ancient meaning and to provi-de several explanations, either satisfactory or not. One can try to understand the meaning of palindrome words by looking at the harmonic development of sacred buildings or at universal symbolism; this is very ancient knowledge given to us by the unknown. We know about it thanks to initiation schools.

Some scholars are convinced the magic square originated in the pre-Christian era and is linked to the initiation knowledge of master builders who, from Egypt at the time of Pharaohs, was enriched over time and transferred to the medieval masters and to Templars. The MATRIX of creation, the shapeless entity from which all shapes are created, is at the basis of construction har-mony in sacred buildings. Also, it repre-sents the power of the symbols and alpha-bets that originated from it. Some of those who studied esotericism focused on the possible ways to read the SATOR and other magic squares. In this field, we should recall the work of Pico della Miran-dola, a renowned member of the Platonic Academy founded by Marsilio Ficino un-der the sponsorship of Cosimo dei Medici. In 1489, Pico composed a multiple com-ment to the first verses of the Book of Ge-nesis based on the exegetic techniques of

Cabal. The cabalistic readings reveal that the very sacred Book represents – in Pico’s own judgment – the shrine of the most profound truths about the creation of the world and the original single wisdom (see “The Cabal Interpreta-tion” below). In the Book of Genesis, Moses presented su-perior truths so that “words, context, and order converged to represent the secrets of all worlds and of nature as a who-le.” In a sort of verbal seal, Pico saw an inter-link between macrocosm (the natural universe) and microcosm (the Man). To him, every form of knowledge represents a per-manent attempt to interpret one’s own “dignitas”, i.e. the level of knowledge any individual possesses. Samuel Lid-del MacGregor continued the studies of Pico della Miran-dola and provided his own interpretation of the square from the point of view of Cabal.

The Possible Literal Meanings

SATOR AREPO TENET OPERA ROTAS The words in the well-known magic square are “Sator Are-po Tenet Opera Rotas”. This is an ever present and myste-rious text in the history of the West that has been studied for long time and interpreted in several manners. It has al-ways been the source of controversial interpretations, as

I l quadrato magico del SATOR è un quadrato di cinque parole messe in fila sì da potersi leggere

in ogni verso, rinvenuto sulle mura di edifici anti-chi già dell’antica Roma. Numerosi rinvenimenti del perio-do medioevale lo legano all'Ordine dei Templari. Questo schema di lettura ha messo a dura prova studiosi e appassionati che hanno cercato di penetrarne l'arcano signi-ficato fornendo le più svariate, soddisfacenti ed insoddisfa-centi interpretazioni. Si può tentare di penetrare il segreto del palindromo se si osserva l'armonia delle costruzioni sacre e il simbolismo universale, una conoscenza antichissima, presupposta dona-taci dall’occulto e giunta fino a noi perché custodita dalle scuole iniziatiche. Alcuni propendono per l'origine precristiana del quadrato magico, connessa alla conoscenza iniziatica dei maestri costruttori che, dall’antico Egit-to dei Faraoni si è trasmessa ed arricchita in quella dei maestri medievali e dei Templa-ri. La Matrice della creazione, il campo informe da cui emergono tutte le forme, è infatti la base dell'armonia delle costruzioni sacre e della potenza di simboli e alfabeti che da essa hanno avuto origine. Un certo numero di studiosi di esoterismo si è concentrato sulle chiavi di lettura del Sator e dei quadrati magici. Su questo tema si distinse, in particolare, Pico della Miran-dola, appartenente di spicco della Scuola degli Accademici, fondata da Marsilio Fici-no su incarico di Cosimo dei Medici. Pico compose un commento multiplo ai primi versetti della GENESI, basato sule tecniche esegetiche della Quabbalah (1489). La lettura cabalistica rivela, a suo giudizio, come il testo sacro rappresenti il deposito delle verità più profonde sulla creazione del mondo e l’unità originaria di tutti i saperi (v. nel seguito “L’interpretazione cabalistica”). Mosè nella Genesi ha infatti esposto, in forma cifrata, alte verità “in modo che parole, contesto, ordine convergano pienamente a raffigurare i segreti di tutti i mondi e di tutta la natura”. Pico vide racchiuso in una sorta di sigillo verbale il nesso tra macrocosmo (l’universo naturale) e microcosmo (l’uomo): ogni sapere si configura ai suoi occhi come eser-cizio costante d’interpretazione propria della “dignitas” o livello di conoscenza di un individuo. Agli inizi del ‘900, il celebre esoterista Samuel Liddel MacGregor si ricollegò agli studi e ricerche di Pico e diede una sua interpretazione del quadrato in chiave cabalistica.

I possibili significati letterali

SATOR AREPO TENET OPERA ROTAS Il contenuto del famoso quadrato magico “sator arepo tenet opera rotas” è un testo enigmatico che ha attraversato la storia dell’occidente, a lungo studiato e variamente inter-pretato. La sua interpretazione letterale è da sempre contro-versa, perché non vi è una soluzione unica. Il problema nasce dalla parola AREPO, alla quale si è tentato di dare diversi significati.

SATOR: SUA INTERPRETAZIONE SATOR: SUA INTERPRETAZIONE SATOR: SUA INTERPRETAZIONE

E SIGNIFICATIE SIGNIFICATIE SIGNIFICATI “SATOR AREPO TENET OPERA ROTAS” “SATOR AREPO TENET OPERA ROTAS” “SATOR AREPO TENET OPERA ROTAS”

(di A. N.)

Tomba di Pico della Mirandola nel Convento di S. Marco (Firenze)

INTERPRETATIONINTERPRETATIONINTERPRETATION

AND MEANINGS OF THE SATOR AND MEANINGS OF THE SATOR AND MEANINGS OF THE SATOR

SQUARESQUARESQUARE

(by A. N.)

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there are many. The different meanings attributed to the word AREPO are in fact an issue. Should it be a person’s name – Arepo, in Latin – the senten-ce would translate as “The sower Arepone keeps the wheels going”. This interpretation has no solid grounds, though; in no Latin text you can find Arepone as a person’s name.

The Christian Interpretation At the border of Roman dominion was Anglia. Based on some examples of mixed words, the Latin word “arepus” would be a derivation of the Celtic word “arepos”, meaning

chariot. This is the most common interpreta-tion. A possible translation would therefore be “The sower takes care of the wheels at the chariot”. This justifies the Christian interpre-tation since God would be the sower, the wheels the planets, and the Universe the cha-riot, meaning ‘God watches over the life in the world’. Ludwig Diehl of Cambridge further reinfor-ced the Christian meaning of the palindrome words. He assumed the sentence should be read as a boustrophedon, i.e. from left to right and from right to left, alternatively. The sentence in the square would read “SATOR

OPERA TENET – TENET OPERA SATOR” with its more likely meaning being “The sower holds the deeds”, or – if we read it through the Christian lens – “God is the Master of Creation”.

The Cabal Interpretation Many have provided a cabal interpretation of the SATOR square by means of ancient Jewish texts. In doing so, one has to draw the Magic Square of Order 5, also known as the Magic Square of Venus. The square hosts all round numbers from 1 to 25. Number 13 is in the central box. The sum of every row, column, or diagonal is al-ways 65. By superimposing the five words of the magic palindrome, the notice the following:

The sum of numbers at the edges of the square and corre-sponding to the letters S and R of the outer word ROTAS is 26 (11+15 = 26; 23+3 = 26) in both cases;

All the letters associated to the remaining pairs of num-bers in the SATOR whose sum is 26 are identical (AA, EE, OO, PP, TT);

The only central letter, N, corresponds to number 13, which is half of 26.

Hence, the SATOR square is a cabal key centered on numbers 13, 26, and 65 – the latter being the sum of numbers in either a row or a column. All these numbers indicate Eternity, that is, God. As a matter of fact, in numerological studies: 1) 65 is the sum representing the word “ADONAI”; 2) 26 is the sum of the word “IAHVEH”; 3) 13 is the sum of the word “AHOD” Adonai and Jahveh are the names of God. The reduced sum is 65 + 26 = 91 =

Se si presupponesse che possa essere un nome proprio di persona (il latino Arepo), il senso della frase diventerebbe: «Il seminatore Arepone mantiene in opera le ruote». Ma questo tipo d'interpretazione non regge, perché nei testi latini non si è mai trovato Arepone come nome proprio.

Interpretazioni in chiave cristiana Poiché la dominazione romana si estese all’Anglia, con alcune frammistioni di vocaboli, l'interpretazione più co-mune fa derivare il latino arepus dal celtico arepos, che vuol dire "carro". La traduzione allora diventerebbe «Il Se-minatore al carro tiene con cura le ruote al carro ». In tal caso si giustificherebbe un'in-terpretazione di carattere cristiano, dove il Seminatore sarebbe Dio, per ruote s'intende-rebbe l'insieme delle sfere celesti e per carro l’universo. Il senso, quindi, sarebbe quello secondo cui Dio vigila sulla vita del mondo. Un rafforzativo al senso cristiano del palin-dromo è dato dallo studioso Ludwig Diehl di Cambridge, il quale ipotizzò che la frase doveva essere letta in maniera bustrofedica (cioè da sinistra a destra e da destra a sinistra e così via). In tal modo la frase del Quadrato si leggerebbe "SATOR OPERA TENET - TENET OPERA SATOR", il cui significato più attendibile è: «Il seminatore possiede le opere», ovvero, interpretando ancora in chiave cristiana: «Dio è il signore del creato».

Interpretazioni in chiave cabalistica Molti si sono soffermati sull'interpretazione in chiave caba-listica del quadrato del SATOR, rifacendosi ai testi dell’an-

tico ebraismo. Per poter procedere in tale strada, in primo luogo occorre scrive-re il quadrato magico nume-rico del 5, detto «Quadrato magico di Venere». Tale quadrato è formato da tutti i numeri interi dall'1 al 25, presenta nella casella centrale il numero 13 e la somma di ogni fila orizzon-tale, verticale o delle due diagonali principali dà sem-

pre, come risultato, il numero 65. Ora, sovrapponendo le cinque parole del palindromo magi-co, si notano alcune cose:

i numeri opposti negli angoli del quadrato corrispondenti alle lettere S ed R della parola esterna ROTAS danno la stessa somma, 26 (11 + 15 = 26; 23 + 3 = 26);

tutte le altre coppie di numeri la cui somma è 26 corri-spondono, nel SATOR, a lettere uguali, AA, EE, OO, PP, TT;

l'unica lettera centrale, la N, corrispon-de al n° 13, la metà di 26.

Se ne deduce che il quadrato del SATOR è una chiave cabalistica centrata sui nu-meri 13, 26 e 65 (somma dei numeri di una riga o di una colonna del quadra-to),che stanno tutti ad indicare l'Eterno, ovvero Dio. Infatti: 1) 65 è la somma numerologica corri-spondente al nome "ADONAI" ; 2) 26 è la somma numerologica del nome "IAHVE; 3) 13 è la somma numerologica del nome Il Quadrato Magico del Duomo di Siena

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"AHOD”. Ora Adonai e Yahvè sono i nomi di Dio, la loro somma ridotta dà 65 + 26 = 91 = 9 + 1 = 10 = 1. Uno è "Ahod" che dà 13, e quindi tutto è ricondotto al numero 13, che nel quadrato si trova esattamente al centro.

Pentacolo di Saturno derivato dal SATOR Agli inizi del ‘900, il celebre esoterista Samuel Liddel MacGregor Mathers studiò a lungo il quadrato del SATOR nella sua traduzione ed interpretazione di un antico mano-

scritto ebraico conservato pres-so la Bibliothèque de l'Arsenal a Parigi, "The Sacred Magic of Abramelin the Mage", del 1458. MacGregor Mathers af-fermò che il SATOR fosse uno dei pentacoli della chiave di Salomone. Esso va tracciato sostituendo alle lettere latine quelle corrispondenti nell'alfa-beto ebraico, il tutto va poi inserito in un doppio cerchio,

all'interno del quale va iscritto il «Il seguente versetto del Salmo LXXII, 8: “suo dominio sarà dall'uno all'altro mare, e dalle acque fino ai confini del mondo”. Questo versetto, nell'edizione originale ebraica, si compone esattamente di 25 lettere come quelle del quadrato magico. MacGregor Mathers propose ed affermò questo suo tema nella sua ope-ra "The Greater Key of Solomon", ricavata da alcuni mano-scritti antichi conservati al British Museum di Londra, ove appare il pentacolo in questione (riprodotto in fig. 2). Tor-nando al libro di Abramelin, invece, l'autore riporta un cospicuo numero di altri quadrati magici "cabalistici", tra i quali, per esempio, quello proprio creato da Abramelin con SALOM, abbastanza simile al SATOR, del quale utilizza la parola OPERA. Anagrammi Molti studiosi ed enigmisti hanno tentato la via dell'ana-gramma per scoprire altri significati reconditi della famosa scritta. Tale strada, però, non è particolarmente utile in quanto l’anagramma della frase può rivelare tutto ed il con-trario di tutto: - O PATER, ORES, PRO AETATE NOSTRA (O Padre, prega per la nostra età); - ORA, OPERARE, OSTENTA TE, PASTOR (Prega, ope-ra e mostrati, o Pastore); - RETRO SATANA, TOTO OPERE ASPER (Vai dietro, Satana, crudele in tutte le tue opere!); - SATAN, ORO TE, PRO ARTE A TE SPERO (O Satana, ti prego, io spero nel tuo artificio); - SATAN, TER ORO TE, OPERA PRAESTO (O Satana, io ti prego per tre volte, opera subito).

Il quadrato magico degli Inca

MICUC ISUTU CUYUC UTUSI CUCIM È stato scoperto che un quadrato magico analogo a quello del SATOR era noto in Perù agli antichi Inca. Si tratta an-cora di un quadrato 5 x 5, recanti parole in lingua Quechua: MICUC ISUTU CUYUC UTUSI CUCIM. An-che questo schema veniva impiegato presso gli Inca con fini magico-sapienziali. Quello che sorprende è innanzitutto il fatto che, come nel caso del SATOR, la traduzione letterale è resa difficoltosa dalla presenza di una parola miste-riosa, che non ha corrispondente nella lingua in cui è scritto, in questo caso UTUSI. La tradu-zione più soddisfacente di questo quadrato è: «Un pedicello che mangia l'UTUSI che si dime-na è felicità». La seconda caratteristica straordi-

9 + 1 = 10 = 1. One is Ahod, which goes back to 13. So everything goes back to 13, which lies exactly at the center of the square.

The Pentacle of Jupiter Derived from the SATOR Square In the early 18th century, a well-known esoteric scholar un-der the name of Samuel Liddel MacGregor Mathers focu-sed on the SATOR Square for long time while interpreting an old Jewish manuscript titled “The Sacred Magic of Abrame-lin the Mage” dated 1458 and preserved at the Bibliothèque de l'Arsenal in Paris. MacGre-gor Mathers stated that the SA-TOR Square was one of the pentacles of the Solomon Key. The pentacle should be drawn by replacing Latin letters with the corresponding Jewish let-ters and by inserting the resul-ting image within a double circle. Within the circles, the following verse of Psalm 72:8 should be inscribed: “May He rule from sea to sea, and from the River to the ends of the earth”. In the original Jewish version, this verse is com-posed of 25 letters, just as many as in the magic square. MacGregor Mathers suggested and reiterated this idea of his in “The Greater Key of Solomon”, a book he wrote after he analyzed the details of some old manuscripts preserved at the British Museum in London where the pentacle is de-picted (see Figure 2). In his book, Abramelin has included several other cabal squares among which, inter alia, the one based on the word SALOM. This square is similar to the SATOR Square and uses the word OPERA from it. Anagrams Many scholars and riddle solvers have used anagrams to find the hidden meanings of the renowned inscription. This is not a particularly effective solution, though, as anagrams can lead to all kinds of solutions, such as: - O PATER, ORES, PRO AETATE NOSTRA (Oh Father, Pray for Our Age); - ORA, OPERARE, OSTENTA TE, PASTOR (Pray, Act, and Reveal Thyself, Oh Pastor); - RETRO SATANA, TOTO OPERE ASPER (Begone Sa-tan! Cruel as Thee are in all Thee do!); - SATAN, ORO TE, PRO ARTE A TE SPERO (Oh Satan, I Invoke Thee, and Hope for Thy Action); - SATAN, TER ORO TE, OPERA PRAESTO (Oh Satan, Three Times I Invoke Thee, Act Now). Other Palindrome Squares

The Magic Square of Incas

MICUC ISUTU CUYUC UTUSI CUCIM The Incas in Peru knew a magic square similar to the SA-TOR Square. It is a 5 by 5 square with words in Quechua

language: MICUC ISUTU CUYUC UTUSI CUCIM. Incas used this square for magical and wisdom-related purposes as well. Similar to the SATOR square, it is surprising that translation difficulties are due to a mysterious word with no apparent meaning in the language it belongs to. This word is UTUSI. The best translation for the sentence would therefore be: “A zit ea-ting an UTUSI that wriggles is happiness”. The second extraordinary fact is that the Quechua

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naria è che la lingua Quechua era rigorosamente orale, non esisteva niente di scritto. Il quadrato, perciò, è stato compo-sto a memoria, tramandato a voce e veniva compreso a mente.

Il nome segreto di Roma:

ROMA OLIM MILO AMOR Durante gli scavi archeologici di Pompei, oltre al SATOR, venne alla luce un altro quadrato palindromo, di ordine più piccolo, sulla parete di una casa vicina a quella del Menan-dro, il cui schema è riportato nella figura 4. Un altro qua-drato simile è stato scoperto presso gli scavi di Ostia Anti-ca, nella Caserma dei Vigili, dietro le Terme di Nettuno ed è databile all'età di Adriano. La caratteristica di lettura se-condo quattro direzioni vale anche per questo quadrato. Secondo alcuni studiosi, questa «Roma Quadrata» esprime l'esoterico "nome arcano" dell'antica città di Roma: «Amor», attributo di Venere, divinità che è in relazione con il culto primordiale della Grande Madre creatrice.

language was handed down orally. Nothing written exists. The square was therefore composed by heart, handed down verbally, and memorized.

The Secret Name of Rome

ROMA OLIM MILO AMOR During the archeological excavations of Pompeii, another palindrome square of a smaller order was discovered fur-ther to the SATOR on the wall of a house near to Menan-dro’s (see figure 4). An additional square was found during the excavations in Ostia Antica, near Rome, within a Local Police barracks and just behind the Neptune Thermal Baths. It dates back to the time of Emperor Adrian. The reading methodology along four directions also applies to this squa-re. According to some scholars, this “Squared Rome” repre-sents the esoteric “arcane name” of Ancient Rome: AMOR. Amor was an attribute of Venus, a deity related with the primordial worship of the Grand Mother Creator.

LA RITUALITÀ È IL MEZZO E NON LA RITUALITÀ È IL MEZZO E NON LA RITUALITÀ È IL MEZZO E NON IL FINE ATTRAVERSO IL QUALE È IL FINE ATTRAVERSO IL QUALE È IL FINE ATTRAVERSO IL QUALE È POSSIBILE TROVARE LA “LUCE”.POSSIBILE TROVARE LA “LUCE”.POSSIBILE TROVARE LA “LUCE”. UNA SIGNIFICATIVA CERIMONIA UNA SIGNIFICATIVA CERIMONIA UNA SIGNIFICATIVA CERIMONIA DELLA LOGGIA “AGOSTINO FAN-DELLA LOGGIA “AGOSTINO FAN-DELLA LOGGIA “AGOSTINO FAN-TASTICI” DI SIENATASTICI” DI SIENATASTICI” DI SIENA

I l 22 settembre scorso si è tenuta una speciale “tornata” della Loggia del GOI “Agostino Fanta-

stici” di Siena, per il passaggio di grado del Fratel-lo P. C. affiliato alla “Italia Lodge 2001” di Washington D.C. (USA) Tutto si è svolto con un altissimo livello ritualistico alla pre-senza di numerosi MV di altre Logge della regione. Data la particolarità dell’iniziativa, riportiamo l’interessan-te discorso del M.V. Massimo Ventani che sottolinea i valo-ri fondanti e universali dell’Istituzione Massonica. “Fratelli all’oriente fratelli tutti anche questa sera la pietra grezza è stata lavorata ed un fratello ha guadagnato un aumento di salario. Con grande piacere esprimo, anche a nome di tutta la mia Loggia, le nostre più sentite congratulazioni al Fr. Paolo, che lavorando e perseverando lungo la strada iniziatica, ha meritato la maggiore ricompensa, salendo al grado di Com-

RITUALS ARE THE MEANS, NOT RITUALS ARE THE MEANS, NOT RITUALS ARE THE MEANS, NOT THE END, TO FIND “LIGHT”THE END, TO FIND “LIGHT”THE END, TO FIND “LIGHT” A REPORT ABOUT A WONDERFUL A REPORT ABOUT A WONDERFUL A REPORT ABOUT A WONDERFUL CEREMONY HELD AT THE CEREMONY HELD AT THE CEREMONY HELD AT THE ‘AGOSTINO FANTASTICI’ LODGE ‘AGOSTINO FANTASTICI’ LODGE ‘AGOSTINO FANTASTICI’ LODGE IN SIENA, ITALYIN SIENA, ITALYIN SIENA, ITALY

O n September 22, 2015, a special communica-tion of the ‘Agostino Fantastici’ Lodge in Si-

ena, Italy, was held on the occasion of the raise of salary for Br.: P.C., an affiliated to ‘Italia Lodge 2001’ of Washington, DC. The rituals in the ceremony have been of a very high level and held before several WMs of other lodges in the area. Given the keen and widespread interest in the initiative, we have decided to quote the speech by WM Massimo Ventani, who recalled the founding and universal values of Freemasonry. “Brethren at the Orient, Brethren: the ashlar has been worked on and polished and one Brother has earned a raise in his salary, eventually. It is with great pleasure that I express, also on behalf of the Lodge, my most heartfelt congratulations to our Brother Paolo. With his effort he has worked along the ritual path

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pagno. Vorrei ricordare al Fr. Paolo ed a tutti i fratelli pre-senti che questo evento non sancisce un traguardo di arri-vo ma è solo un’ulteriore tappa per continuare il proprio percorso iniziatico verso il perfezionamento interiore. Stanghellini: k. 468 “lied zur gesellenreise” Dalla composizione K. 468 “Lied zur Gesellenreise” “Viaggio del compagno d’arte” di W. A. Mozart: “ Voi che adesso vi avvicinate a un nuovo grado di cono-scenza, andate con sicurezza per il vostro cammino perché sapete che è il cammino della saggezza. Soltanto l’uomo che persevera può avvicinarsi alla sorgente di luce”. Nella ritualità Emulation la cerimonia di passaggio richiede un particolare impegno esoterico non solo da parte dei fratelli che in prima persona la svolgono, ma anche da tutti i Fr. partecipanti, coinvolgendo e trasportando attivamente il candidato verso la consapevolezza del suo nuovo grado ed “esortandolo ad affinare ed abbellire la propria mente”. Il Rituale Emulation non è altro che la traduzione letterale dell’originale Rituale Inglese del 1816 della Gran Loggia Unita d’Inghilterra E’ un Rituale sicuramente affascinante, ma per cogliere il senso ed il significato del messaggio esoterico che esso racchiude, non dobbiamo soffermarci su alcuni dei suoi passaggi letterali che potremmo definirli “arcaici”, perché questo ci farebbe smarrire il sentiero lungo il quale è possi-bile trovare la conoscenza. La ritualità è il mezzo e non il fine attraverso il quale è pos-sibile trovare la “luce”. La luce non si vede, ma esiste ed è solo attraverso di essa che si posso scoprire le cose che ci circondano. E’ questo il vero messaggio che la massoneria ci insegna: saper vedere attraverso la luce, conquistare la conoscenza e usare la ragione. Questo messaggio è universale ed ogni fratello lo può tro-vare, se lo vuole, durante i nostri architettonici lavori in qualsiasi Loggia della Terra. E’ un messaggio comune alla massoneria fin dalla sua na-scita (lo troviamo come valore fondante nel mito delle ori-gini) ed è questo il fine ultimo che ci unisce e ci rende uguali in ogni parte del mondo. Così, anche la cerimonia di questa sera, attraverso la quale si celebra, nella casa massonica dell’Oriente di Siena, il passaggio a compagno di un fratello della “Italia Lodge 2001” di Washington D.C., dimostra che la vera “casa” di ogni massone deve essere ritrovata nel valore di universali-tà della nostra istituzione, perché ogni fratello in ogni luo-go in cui lavora una loggia, lì trova la sua casa, lì trova quelle affinità elettive che uniscono e rendono veri masso-ni. La Loggia non può e non deve essere una frontiera ma un orizzonte, l’orizzonte di nuove conoscenze e di nuovi incontri. Concludo utilizzando un bellissimo motto assunto come manifesto dall’urbanistica moderna, che dice: pensare globale ed agire locale. Io ritengo che questa debba essere la filosofia che dovrem-

mo perseguire per il nostro futuro, una massoneria con

le radici locali ma con ramificazioni globali”.

he earned his new salary and the Fellowcraft Degree. I would like to remember Brother Paolo and all Brethren

that this is not a goal, but a further step towards the per-

fection of his inner self.

Let me quote a passage from opera K. 468 “Lied zur Ge-

sellenreise” (Journey of the Fellowcraft) by Wolfgang

Amadeus Mozart: “A higher state of knowledge You are

now approaching, Wandering firmly on your path, Knowing

that it is the path of wisdom. Only the serene man May

approach the source of light.”

According to the Emulation Ritual, the ceremony for the

transition to Fellowcraft requires a special esoteric com-

mitment not only on the part of the brothers who are di-

rectly involved, but also by those who participate in it.

They involve the candidate and lead him to be aware of his

new degree while “urging him to make his mind finer and

more pleasant.”

The Emulation Ritual is the literal translation of the original

English Ritual of 1816 of the Grand United Lodge of Eng-

land.

It is indeed a fascinating ritual, but to understand the deep

sense and meaning of the esoteric message it enshrines,

we should not limit ourselves to reflect on the ritual mo-

ments that may seem “archaic”: this would make us lose

the path to knowledge.

Rituals are the means, not the end, to find “light”.

Sometimes you cannot see the light. Nevertheless, it’s

there and only trough it we will be aware of what sur-

rounds us. This is the true message Freemasonry is deliver-

ing to us: seeing through light, obtain knowledge, use the

intellect.

This is a universal message and every Brother wishing to

do so will find it in the works of every Lodge on Earth.

It’s a message common to all Freemasonry since the begin-

ning; it is one of the original founding values and the goal

that makes us one and unites us in every part of the world.

Even tonight’s ceremony – held at this Masonic Temple at

the Orient of Siena to celebrate the Fellowcraft Degree of

one of the Brothers of “Italia Lodge 2001” of Washington

DC – shows that the true “home” of every freemason can

be found in the universal character of our institution. Every

Brother, wherever a Lodge is active, has his home there.

There is where he can find the kinship that unites and

shapes the real freemasons.

The Lodge should not and must not be a frontier but a

horizon, a destination; indeed, the horizon to know more

and to meet something else and someone else.

Let me conclude by quoting a beautiful motto that is at the

hearth of modern landscaping: think global and act local.

I think this should be our philosophy for the future. It is for

Freemasonry as an institution that has local roots but glob-

al branches.

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STENTERELLO è una testata indipendente, aperta al contributo di quanti vorranno raccontare in chiave esote-rica le proprie conoscenze che possono essere inviate a queste e-mail: [email protected] - [email protected]

Stenterello in scena nel 1895 interpretato da Zanobi Bartoli

Paestum - Il Tempio di Hera detto anche Tempio di Poseidone o Tempio di Nettuno, 460 a.C.