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1DOMENICA10 APRILE 2016

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ANNO XV - N° 15 - DOMENICA 10 APRILE 2016

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2 DOMENICA10 APRILE 2016


Il Comune di Casoria è salvo. Avrà, da domenica 5 giugno o al massimo il 19, il Sindaco, anzi – è più corretto- troverà un salvatore. Casoria è una delle terre più amate dal giorno in cui, come racconta il Giusto, con le valigie di cartone i suoi uomini andavano a morire sul Carso o attraversavano l’Oceano per andare nelle Americhe o in Australia, privandola di tante energie positive. Amano tanto la loro Città i casoriani all’Estero (Enrico o Carmela) e al Nord (Antonio, Adriana, Anna, Enzo, Gigi, Antonella). E come posso, io, dimenticarli……Casoria di oggi è afflitta da debiti e cambiali; non può concedersi neanche i ricordi.I candidati Sindaco Fuccio, Scanca-riello, Pugliese, Ferrara e...?, dovranno prenderla in cura e mettere mano ai bilanci. Troppo disastrosa, la bilancia pubblica che troverà il vincitore tra essi, per poter riuscire a portare Casoria alla pari delle altre Città. Ed, oggi, colpa, una falsa propaganda mediatica, si rischia di ricadere in un cupo e sinistro governo. Fuccio vorrebbe cercare di ripetere

un’impresa che gli è riuscita cinque anni fa prima di essere costretto alle dimissioni da Presidente del Consiglio Comunale. Ferrara e Carfora vorrebbero ricominciare da dove sono stati interrotti da documenti notarili. Auguri.Fuccio, secondo alcuni, è un Sindaco di assalto, uno di quelli che investe negli uomini di cui si circonda per guadagnare fama. Forse è vero, anzi lo è senz’altro, che Fuccio e tipi come lui abbiano di queste intenzioni.Scancariello è un uomo pratico, con grandi capacità e con la visione chiara di cosa dovrà essere Casoria nello

scacchiere dell’area a Nord di Napoli, con la rivalutazione delle aree dismesse e con la valorizzazione degli svincoli autostradali.In un momento di gravi problemi dell’Azienda Comune non è il caso di fare gli schizzinosi o i nobili.Meglio evitare, per convenienza, se non peraltro, di fare le pulci all’albo nobiliare dell’ultimo governo in carica. Troppo facile caricaturizzare Carfora o il Senatore…; più produttivo, analizzare, in termini di fondo e di principio, quanto sia necessario modificare i parametri operativi dell’ultimo Governo. I bilanci sono, in larga parte, in rosso; molti settori operativi presentano deficit paurosi, partendo dai problemi del trasporto pubblico al problema rifiuti oppure la microcriminalità. Come gli ultimi interventi di Scancariello insegnano: “la lotta è al fisco; noi staremo certamente nei limiti europei. Lo slogan meno tasse per tutti vale sempre e comunque.

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L’EDITORIALE DI NANDO TROISE

CASORIA & le elezIOnISI VOTA IL 5 GIUGNO, CHISSA’?


Il servizio di trasporto scolastico del Co-mune di Casoria ha subito negli ultimi anni dei tagli ingenti.Nel febbraio 2012 tale servizio era co-stituito da 45 dipendenti ripartiti in 18 autisti, 25 accompagnatori 2 ammini-strativi e 1 responsabile di servizio. I veicoli messi a disposizione degli alun-ni erano 14, ma nel giugno dello stesso anno la rottamazione di ben 9 scuolabus portò il servizio a poter usufruire di sole 5 vetture. Un numero troppo esiguo per tutta la platea scolastica, che contava circa 400 bambini. La rottamazione, necessaria in quanto le condizioni in cui versavano i veicoli mettevano a serio rischio l’incolumità dei bambini trasportati, comportò ine-vitabilmente una riduzione del servizio e molto malcontento tra la i cittadini. Con uno sforzo dell’Amministrazione il servizio riuscì però a riprendere tutta la sua capacità operativa nel gennaio 2013, quando furono acquistati 3 nuovi scuo-labus.Le vetture messe al servizio dei bambi-ni raggiunsero quindi un totale di 8. La diminuzione dei veicoli richiese conse-guentemente anche un ridimensiona-mento dei dipendenti. Il numero degli autisti scese a 12, quello gli accompa-gnatori a 15. Crebbe il numero degli am-ministrativi (4), che però oltre al lavoro di ufficio, all’occorrenza, in assenza di accompagnatori, effettuavano tale ser-vizio. Il servizio, che è riuscito a garantire il trasporto anche ai bambini di etnia Rom presenti sul territorio nella zona di S. Salvatore, è proseguito senza interruzio-ni fino a dicembre 2015.Ad inizio 2016 però si sono presentate delle nuove complicazioni che hanno

messo a dura prova il proseguimento del servizio. Un autista, per gravi problemi di salute, ha dovuto lasciare il lavoro, ad un altro, per raggiunti limiti di età, non è stato rinnovato il contratto di lavoro e per al-tri tre sono stati predisposti trasferimenti ad altri settori. Per questi trasferimenti, che hanno inevitabilmente danneggiato il proseguimento del servizio, tra l’altro non è stato chiesto nessun parere al re-sponsabile. Ad oggi il servizio viene portato avanti con soli 7 autisti. La quantità di persona-le autista è numericamente insufficiente e una minima defezione comporta il non poter effettuare il trasporto per tutte le scuole del territorio. Di questo passo per il prossimo anno scolastico, se il numero degli autisti non sarà incrementato, ne-cessariamente alcune scuole dovranno essere escluse dal servizio scuolabus. Come se ciò non bastasse, c’è un un’al-tra complicazione ad aggravare la si-

tuazione. Degli 8 scuolabus ancora in funzione, 4, acquistati nel lontano 1991, non sono idonei alle vigenti norme di trasporto. I 4 fatiscenti autobus sono causa di ricorrenti opere di manuten-zione, che ovviamente determinano so-spensione del servizio.La rottamazione di tali autobus è dunque assolutamente necessaria. Quella del trasporto scolastico è un’altra faccenda che getta altra vergogna sulla città di Casoria.Il servizio, ad oggi, riesce ad essere por-tato avanti solo grazie alla tanta disponi-bilità dei suoi dipendenti.Considerando il vasto bacino di utenza della citta di Casoria, occorre al più pre-sto riorganizzare il servizio sia in nume-ro di dipendenti che in numero di vetture adatte al trasporto. Non garantire per i bambini di tutte le scuole il servizio di trasporto scolastico sarebbe una vera sconfitta per la nostra città.

ALESSIA DIANO

Anno scolastico 2016/17:il servizio di trasporto scolastico sarà garantito?


Vale a maggior ragione, in questo momento, con l’imperfetto modello di governo precedente ha imposto sacrifici e non certo a chi ha le spalle più grandi”.In attesa che Padoan decida di riordinare in modo federalista la politica finanziaria in Italia, salutiamo con entusiasmo Scancariello, Notaro e Valiante, nella speranza che il 5 giugno vengano confermati alla guida di Casoria.I tre, consci del gravoso impegno che li aspetta, hanno dichiarato che non potranno promettere né follie né miracoli ma chiunque vinca “avrà da lavorare usando fantasia e cervello”.E’ un ragionare onesto che può diventare impopolare per l’occupazione (la chiamano egemonia culturale) della comunicazione e anche per i climi nevrotici dell’ambiente della politica. Casoria deve ristabilire il giusto equilibrio tra entrate e uscite.Gestioni più oculate, o meno avven-turose, non avrebbero portato la Città sull’orlo del collasso e ad un passo dal baratro tanto da far scappare 13 consiglieri 13.Casoria ha bisogno di dirigenti

seri e competenti, che sappiano di amministrazione e di ragioneria e non di megalomani a caccia di pubblicità. Gli elettori chiedono una seria programmazione, la realizzazione di qualche sogno ed un pizzico di felicità. Ben vengano le elezioni, se sono utili.Si sta impegnando molto l’ex Senatore nella preparazione di questa campagna elettorale.Li vuole da Casoria i voti. Li ha promessi al suo nuovo partito, Campania Libera, creando anche competizione tra i suoi, non certo, fedelissimi.Ha riconosciuto in uno dei suoi ultimi incontri pubblici che è disponibile a riparare i danni: “è veramente assurdo vedere in una crisi profonda Casoria, con un serbatoio di passione al quale la politica non può, e non deve, rinunciare”.Come e in che modo i cittadini possono essere protagonisti? Con il voto. L’unica arma in loro possesso.Come sarebbe bello se tutti votassero secondo coscienza e di esprimere il voto solo in base al proprio credo politico, alla propria ideologia e condannare a chi ha creato tanti guasti a Casoria ad una percentuale da prefisso telefonico.

Chi ha votato i partiti dell’imperfetto modello casoriano andato a casa è complice. Complice di quel pasticciaccio brutto che si è rivelato Casoria Ambiente, del fallimento del sogno Città del Libro, delle lottizzazioni convenzionate, della nascita di tanti centri commerciali e dei posti in ognuno di essi, delle licenze a costruire, del cemento nel centro storico, dei fitti passivi, degli sperperi e dei contributi mirati verso il miglior servitore, delle bugie, delle false promesse, di uno Stadio Comunale chiuso per tanti anni e apertosi grazie a questa Commissione Straordinaria, del fallimento politico, amministrativo e giudiziario dell’ultimo Consiglio Comunale, delle assunzioni pilotate, dei “consigli” alle imprese di costruzioni ed a chi investe a Casoria. E’ complice dei casi non risolti (vedi i terreni di Ponticelli).E’ colpevole della nascita di interi quartieri abusivi.Colpevole del disastro ambientale che è stata la discarica nella strada provinciale Cantariello e di quello che sono state e che saranno le aree dismesse non bonificate. Complice e colpevole di tante altre cose……

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Stadio San Mauro: tanta fatica per nulla. Derubato e violato

Ci incontriamo ormai giornalistica-mente tutte le domeniche e mi lasciate chiacchierare con strani monologhi con tanta pazienza, però c’è da dire che ogni tanto vi strappo anche un sor-riso, che non fa mai male! Oggi però parliamo di una cosa seria.Al termine dello scorso mese, una mia collega di Casoriadue ha sollevato la questione di un furto allo stadio comu-nale San Mauro, per i quali sono stati riportati danni per la modica cifra di 10.000 euro. Questi gentiluomini han-no tranciato cavi, rotto cancelli, scava-to buche e rotto i pozzetti, per poi rubare i trasformatori delle lampade delle torri.E si non esistono più i mariuoli di una volta… quelli che faceva-no progetti ambiziosi: banche, gioiellerie, architettando magari piani anche di una certa entità. Pure i ladri sono diventati cafo-ni. Un processo di “inzingarimento”(vorrei segnalare all’Acca-demia della Crusca questo interessante termine che analizza il processo di involgarimento e abbassamento di livello di certe categorie sociali già di vile livello) sempre più presente in pro-vincia e non solo.Ovviamente stiamo facendo ironia, non voglio certo giustificare il gesto. Anzi: rubare, nella sua versione zotica o di alta aspi-razione non è certo un bene, ma lo sapete che a volte mi piace fare un pochino di ironia e anche un po’ di sarcasmo su certe questioni. Quest’anno poi non posso scrivere la letterina al sin-daco, perché un sindaco non lo abbiamo e così devo scocciare per l’ennesima volta la dott.ssa Riccio, che poverina, non sta qua da tanto e chissà quanta gente l’avrà scocciata. Insomma sareb-be anche il caso che qualcuno che in piazza ci sta da tempo si assumesse qualche responsabilità, come attento conoscitore del luogo, e magari lanciasse qualche buona proposta.Innanzitutto, ora questi soldini per risistemare una struttura che era stata riaperta dopo tanto tempo e con tanti sacrifici, dove li vogliamo prendere? Ma soprattutto io andrei a monte: si po-

tevano risparmiare con maggiore con-trollo?Fermi, fermi, fermi. Non sto pro-ponendo un grande fratello in stile orwelliano per carità, ma di fare più attenzione alle proprie cose: si chiama salvaguardia. Mi suggeriscono dalla regia che il Settore Sicurezza e Mobilità del Co-mune di Casoria dispone di dipendenti comunali che svolgono un servizio pubblico di sorveglianza, regolarmen-te armati e riconosciuti da Questura e Prefettura di Napoli. Generalmente

questo servizio pubblico di sorveglianza piantona il Comune di Casoria, e va anche bene, ma si potrebbe utilizzare anche per sal-vaguardare e tutelare la città in orari un po’ più solitari, in modo da cercare almeno di prevenire e ridimensionare certi spiacevoli avvenimenti. È ovvio che non cerchiamo lo stato di polizia, sa-rebbe eccessivo, anche perché per fortuna non viviamo a Bru-xelles, Parigi o Baghdad, ma a volte nel proprio piccolo è bene predisporre misure cautelari per tranquillizzare la cittadinanza.Quindi questo vuole essere un suggerimento senza presunzione, non gridiamo alla bestemmia degli straordinari notturni (che poi da un punto di vista di guadagno non sarebbero neanche male per chi li fa), però se volete possiamo pure organizzare ronde notturne in pieno stile fascista o Italia del Nord anni 90. Si, effettivamente mi sembra un’ottima idea armare delle persone, gasarle facendogli pensare che sono i paladini della notte e della giustizia, e così è sicuro che ci sveglieremo con la necessità di uno stato di polizia che ci tuteli da gente invasata e galvanizzata da un potere inopportuna.Ovviamente scherzo con la storia delle ronde, sono cresciuta con la scuola del nonno partigiano per cui lasciamo le ronde del buon Benito al tempo che fu.Una sola preghiera, dopo tutto quello che è stato fatto per ripor-tare alla vita il nostro stadio, non lasciamolo nuovamente così violato e abbandonato a se stesso.


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Evento di notevole spessore cultura-le, il 2 Aprile scorso, nella biblioteca comunale “Mons. Mauro Piscopo”, dove, in una sala gremita di autorevoli personalità del mondo scolastico, po-litico, artistico e della società civile di Casoria, il prof. Francesco Palladino ha presentato il libro “San Gregorio Armeno” (con il sottotitolo “Cronache da un convento”), scritto dal dott. Fer-dinando Muto, edito da “Stamperia del Valentino”. Ha rivolto i saluti ai con-venuti (tra cui l’artista Enzo Marino, la dirigente scolastica Maria Grazia Puzone, lo storico Giuseppe Pesce, il dott. Carlo De Vita, la prof.ssa Giulia Campece, suor Giocondina, l’avv. Mauro Iavarone) il dott. Sergio D’An-na, il quale si è compiaciuto del fatto che è in atto nella nostra Città un rifio-rire di attività culturali, annunciando, al riguardo, la nascita di un salotto let-terario all’interno della libreria di fa-miglia omonima. Palladino, all’inizio del suo articolato e approfondito intervento, ha innanzi-tutto posto in rilievo che urge riscopri-re l’inestimabile valore del patrimonio artistico e religioso locale, ricco di storia e impregnato di spiritualità. “ Una città senza radici “ha rimarcato” è come se non fosse mai esistita; ci pian-ge il cuore veder dimenticate parti del-le tracce storiche di Casoria nell’indif-ferenza generale” , lamentando che le giovani generazioni sono condannate a un misero presente, nell’oblio della memoria storica, senza alcuna con-sapevolezza della propria identità. “Il libro di Muto” ha spiegato “è nato pro-prio con l’intento di invitare a fermarsi un momento, a guardare con occhi più attenti fatti, personaggi e problemi del tempo passato.Il testo è diviso in capitoli preceduti da una prefazione in cui l’Autore chiari-sce al lettore che, a differenza di altri studi e ricerche, compiuti da storici, archeologi e critici d’arte, suo obietti-

vo è stato di raccontare storie di per-sonaggi e fatti accaduti nel complesso monastico S. Gregorio Armeno tra il Medioevo e la prima metà dell’Otto-cento, mai resi pubblici. In ciò, dunque, consiste l’originalità e la preziosità del lavoro di Muto, il qua-le, ha proseguito Palladino, “con le sue “Cronache da un convento” ha ricreato un mondo intero, fatto di cose, circo-stanze, figure, emozioni”: il tutto sup-portato da un’ampia documentazione, cercata, consultata e studiata in manie-ra meticolosa,” dalla quale è emerso che in S. Gregorio Armeno viveva e si sviluppava una comunità di sole don-ne, custodi di una cittadella assai simi-le ad una polis greca, legata alle nobili famiglie partenopee e rappresentata al suo interno da discendenti di ramo femminile e spesso anche dall’autorità suprema, la Badessa. Il Recensore ha, poi, evidenziato che nella descrizione minuziosa dei luoghi del complesso monastico e di icone e oggetti religiosi che vi sono custoditi (tra cui il Reli-quiario contenente frammenti di ossa di numerosi martiri, biblioteca e ar-chivio) l’Autore ha posto attenzione a dettagli, “che ad un occhio qualunque sembrano particolari insignificanti, ma al suo occhio curioso assumono enor-me valore e sono spesso l’occasione per un tuffo nella storia, che è narrata come una novella in cui la verità è ri-vestita da quel quid di immaginazione che la rende insolita”. Affidata a studenti liceali del Velotti e del Brando la lettura di una breve, ma efficace narrazione della vita dei personaggi che animarono il mondo monastico del convento di S. Grego-rio Armeno: Enrichetta Caracciolo, Concetta, la “nuova linfa” di Afragola, Lucrezia Caracciolo, Zenobia, suora di S. Arcangelo a Baiano, Irene Malari, contessa di Oppido, la badessa Donna Galia Gatta, Giovannello Castaldo – badessa Maria Filomarino, Martuscella

Caracciolo – Voluta Ippolita, Manaca Canterina – Marianna Filangieri, Gia-como Scondito, nobile napoletano del sedile di Capuano Orinzia.Ultima annotazione, riguardante il linguaggio: “essenziale, brillante, im-mediato, anche quando si affrontano argomenti più impegnativi, dando a chi legge la possibilità di approfondire con l’arricchimento delle note il periodo storico in cui sono avvenuti i fatti.”Ha concluso, come da prassi consue-ta, l’autore Ferdinando Muto, il quale, dopo avere espresso la propria profon-da gioia per essere ritornato, dopo mol-ti anni, nella Città in cui è vissuto da piccolo, rivedendo, emozionato, amici della sua infanzia presenti in sala, in primis Sergio D’Anna, ha spiegato che c’è un legame tra il monastero di S. Gregorio Armeno e Casoria. In esso figurano, infatti, tracce significative attestanti che una forte spinta alla dif-fusione della devozione di S. Mauro fu data dalle monache benedettine di-moranti nel complesso monastico na-poletano.All’interno della sala del tesoro è cu-stodito un braccio del Patrono di Ca-soria, commissionato dalle stesse mo-nache, mentre nella chiesa dedicata a S. Patrizia, sotto il soffitto ligneo, vi è raffigurato S. Benedetto con i disce-poli S. Mauro e S. Placido. Inoltre, nell’archivio storico del Monastero, sono custodite piantine di Casoria an-tica e di possedimenti terreni che ri-guardano la nostra Città. Diverse sono le reliquie mistiche della Passione di Cristo, candelabri e altri tipi di manu-fatti custoditi nella sala del tesoro, ben catalogati da bolle pontificie che ne at-testano l’autenticità . Un motivo in più per visitare questo complesso mona-stico, che contiene documenti relativi alla storia di Casoria, in attesa di una Mostra da organizzare nella biblioteca civica, con l’auspicio che vari intralci burocratici vengano superati.

ANTONIO BOTTA

NELLA BIBLIOTECA CIVICA DI CASORIA, PRESENTATO IL LIBRO“S. GREGORIO ARMENO”- CRONACHE DA UN CONVENTO

MUTO: “QUEL MONASTERO HA LEGAMI CON CASORIA”


Molto interessante, rispetto all’atteg-giamento da assumere nei confronti dei “nativi digitali” del terzo millennio, il seminario rivolto agli adulti sul “con-tinuo uso ed abuso dei social network, sia da parte degli alunni che dei geni-tori”, organizzato, il giorno 1 Aprile scorso, dal Dirigente scolastico dell’I. C. Casoria 1° “Ludovico da Casoria “ centrale, prof.ssa Maria Grazia Puzone. L’evento, svoltosi nell’ Auditorium della scuola secondaria, è stato condotto dagli assistenti capo Centrella e Mosca, del Dipartimento Polizia postale- Campa-nia. Nel porgere il saluto ai Relatori e al pubblico ( composto, oltre che da ge-nitori, anche da un nutrito gruppo di do-centi), il Dirigente Puzone ha sottolinea-to che, dopo alcuni incontri con ragazzi di terza media sulla stessa tematica, si è ravvisata la necessità di continuare ad affrontare l’argomento con gli adulti per imparare “a gestire e a controllare con avvedutezza certe situazioni che si possono verificare nelle classi e a casa rispetto all’uso degli smartphone e/o di altri mezzi digitali ”. Persuasivi al massimo, sia Mosca che Centrella, nel sostenere che è neces-sario, da parte degli adulti, conoscere le modalità d’ uso dei social network, approfondendone la tecnica, al fine di controllare e tutelare maggiormente i ra-gazzi. Al riguardo, hanno posto in rilie-vo che è importante informare gli utenti di tutte le età sulle problematiche che si verificano sulla “rete”, perché gli stru-menti tecnologici digitali sembrano in-nocui, ma non lo sono. Infatti, la Polizia postale, incontrando gli studenti nelle scuole, si pone l’obiettivo di sensibiliz-zare e responsabilizzare l’utenza sulle potenzialità, ma anche e soprattutto sui

rischi cui è possibile incorrere attraverso l’uso dei mezzi informatici.Tra i pericoli legati ad un uso improprio di Internet da parte dei minori, i Relatori si sono soffermati, in particolar modo, sul fenomeno del “cyberbullismo” (in-sulti, derisioni, calunnie, minacce fisi-che attraverso un qualsiasi media, con l’uso di immagini o meno ) e sul rischio di adescamento on line ad opera dei pe-dofili. Rispetto al primo pericolo, è sta-to rimarcato che, mentre il bullismo è praticato in un arco temporale limitato, (nel breve periodo della pausa didattica, all’uscita della scuola..), la gravità del cyberbullismo consiste nel fatto che le vittime sono sottoposte ad una perse-cuzione continua, senza alcuna tregua, puntualizzando che la diffamazione su fb è molto più grave e ha risvolti pena-li importanti. Come i genitori possono capire che un figlio subisce dileggi e offese? Bisogna porre attenzione a com-portamenti strani, entrare, attraverso il dialogo, in punta di piedi nella vita dei ragazzi, chiedendo quale problema li preoccupa e trovare le modalità più adeguate per aiutarli e proteggerli, fino alla denuncia ai Carabinieri e/o alla Po-lizia postale; inoltre, esercitando consa-pevolmente e responsabilmente la pote-stà genitoriale, devono assolutamente evitare che i bambini siano in possesso di smartphone e di altri mezzi digitali; ancora, non bisognerebbe consentire ai minori di iscriversi su fb (facebook). Vanno tutelati non solo le vittime del cyberbullismo, ma anche chi ne è re-sponsabile, perché spesso si diventa bul-li, nascondendosi dietro una macchina, dopo che si è stati oggetto di scherni e di sfottò.Perentoria questa affermazione di

Centrella e di Mosca: “ Quanto più si permette ai ragazzi di usare i social network e le nuove tecnologie informati-che, tanto più i genitori hanno l’obbligo di esercitare un controllo sull’uso che ne fanno e di educarli ad una modalità di utilizzo regolata da vincoli stabiliti da-gli adulti. Ecco perché, prima che i ge-nitori acquistino uno strumento digitale ai figli minorenni, devono istruirsi sul suo uso, essendo consapevoli che quel dispositivo (tablet, smartphon, compu-ter) permette ai minori di comunicare con chicchessia a insaputa dei genitori, con il rischio di entrare in contatto con pedofili.” A tal proposito, per una sor-veglianza più attenta dell’attività on line dei figli, in particolare degli adolescenti dai 14 ai 18 anni, che “navigano” fre-quentemente sulla rete, i Relatori hanno spiegato ai convenuti che esistono spe-cifici dispositivi: dal semplice “parental control” che ogni genitore può settare sui propri device ai “filtri” che Google offre ai propri utenti, fino ad arrivare alle “app” che bloccano l’accesso a de-terminati siti web. Rispetto all’utilizzo di immagini sui social network, vige questa norma: l’utilizzo non autorizzato di foto e di immagini è un reato; a livello priva-to, si possono pubblicare e inviare foto personali, ma per il riutilizzo, da parte di terzi, è necessaria l’autorizzazione. Generalmente, tutto quello che non è nostro non bisogna pubblicarlo. Ultima, importante affermazione: non c’è diffe-renza tra vita online e quella reale: alcu-ni modi di fare della vita online vengono traslati nella vita reale rendendo i rap-porti più fragili, superficiali, conflittuali. Anche di ciò, gli adulti devono essere consapevoli e rendere edotti i ragazzi.

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Con la Primavera ritrovia-mo il tempo delle allergie, degli starnuti, congiunti-viti e attacchi d’asma che sono tra le problematiche più ricorrenti in questa stagione, alle quali si può ovviare con una diagnosi tempestiva e una corretta profilassi. Molti bambini nati nell’ultimo decennio soffrono di vari disturbi allergici, al momento la teoria più accreditata è quella dell’ “ipotesi igie-nica”, ovvero meno infe-zioni deve combattere il nostro sistema immuni-tario, vivendo in un’am-biente pulito nei primi anni di vita, più sarà probabile che si sviluppino allergie negli anni successivi se si è predisposti. Il problema è che le allergie mettono KO il soggetto allergico, provocando sintomi fastidiosi come lacrimazioni e occhi gonfi, influenzando negativamente le capacità intellettive e la produt-tività, di conseguenza incidendo sulla spesa sanitaria. Ma le armi per difendersi oggi esistono e si sono raffinate diventando sempre più efficaci e con meno effetti collaterali.Delle allergie giunte con la Primavera, ne parliamo con il Dott. Dario De Brasi specialista in allergologia ed immunologia cli-nica e coordinatore di allergologia ASL NA 2 nord Distretto sanitario 44 Afragola. Perché le allergie sono in aumento come la gravità delle loro manifestazioni? Esistono molte cause che possono giustificare un incremento della prevalenza delle allergie, specie quelle respiratorie come predisposizione genetica , riscaldamento globale, sovrautilizzo di terapie antibiotiche con alterazioni della flora batterica inte-stinale, inquinamento atmosferico, ridotto contatto con animali domestici etc. In Campania, la società scientifica AISAI, fissa al 28 % la popolazione affetta da rinite allergica. Rispetto al 2002 sono aumentate in modo considerevole le forme severe di rinite ed asma allergico. Di sicuro l ‘incremento delle forme severe negli allergici è at-tribuibile ad una scarsa adesione ai protocolli terapeutici e/o alle visite dallo specialista allergologo. Quindi gli allergici si aggravano perché si curano male? E’ proprio cosi , in particolare nel sud Italia i pazienti allergici sono frequentemente gestiti con strumenti di automedicazione

o con terapie antistamini-che che potrebbero rive-larsi inutili o addirittura dannose se la diagnosi non dovesse essere cor-retta. La complicanza più frequente della rinite allergica è l’ asma bron-chiale. Circa il 40 % dei rinitici è già asmatico. Questa percentuale po-trebbe essere ridotta della metà con le cure farmaco-logiche adatte e del 90% con l’ immunoterapia (vaccino antiallergico). Quale allergene in Cam-pania risulta essere il più temibile per il paziente allergico?

Senza ombra di dubbio le parietarie nel sud Italia, sono al-lergeni aggressivi che producono facilmente complicanze nei pazienti sensibilizzati ad esse, poiché sono pollini molto pic-coli riescono a penetrare in profondità nell’apparato respi-ratorio, predisponendo il soggetto a forme asmatiche spesso irreversibili se non curate per tempo. La terapia farmacologica più efficace nel proteggere l’evoluzione del paziente con rinite allergica verso l’asma, è la terapia nasale con cortisonici di ultima generazione. Per le cure non farmacologiche, l’immu-noterapia, come già accennato ( il vaccino antiallergico così chiamato impropriamente), può addirittura annullare questo rischio, se prescritto da un allergologo con esperienza clinica. Dr De Brasi se i cortisonici nasali e l’immunoterapia sono così efficaci come mai risultano a completo carico del paziente?E’ un ottima domanda, ma c’è da dire che tale distorsione av-viene solo in Italia ed in particolare in Campania. Basterebbe dispensare tali presidi con un piano terapeutico per contra-stare la crescita dilagante delle manifestazioni allergiche fuori controllo. Inoltre lo stato risparmierebbe milioni di euro nel lungo periodo proteggendo i cittadini da tale patologia. In conclusione che deve fare un paziente allergico affinché non veda peggiorare la sua manifestazione clinica? Deve imparare a non sottostimare i proprio sintomi, rivolgen-dosi ad uno specialista allergologo qualora la sintomatologia dovesse superare i trenta giorni consecutivi o se dovesse ri-scontrare sintomi di tipo asmatico anche occasionali. Un ringraziamento va alla disponibilità del Dott. De Brasi che si è prestato all’intervista, dedicandoci del tempo prezioso e donando importanti suggerimenti ai soggetti allergici.

PAOLA CONSOLETTI

PRIMAVERA...ALLERGIE DI STAGIONE


STEFANO D’ANGELO

IL CLIMA E LA SCUOLA STANNO CAMBIANDO ALLO STESSO RITMO?Come fanno gli scienziati a sostenere che il clima sta cambiando? E, soprattutto, come fanno a conoscere il clima del passato? Quali sono le “macchine del tempo” che consentono loro di ricostruirlo? Queste sono solo alcune delle domande su cui ci si è confrontati durante il Webinar PEI Master Class International Italian 2016 promosso dal gruppo di ricercatori e dottorandi del Byrd Polar and Climate Research Center della Ohio State University, negli USA, costituito dalla Prof.ssa Alessia Cicconi e dal Dott. Paolo Gabrielli. Uno degli argomenti trattati ha riguardato l’analisi del cittadino climate-literate, cioè di quella persona che:• capisce i principi essenziali del sistema climatico della Terra; • sa come valutare le informazioni scientificamente credibili sul clima;• comunica sul clima e dei cambiamenti climatici in modo significativo;• è in grado di prendere decisioni informate e responsabili per le azioni che possono influenzare il clima. Sotto questi aspetti è stata considerata

l’importanza del docente nel trasmettere ai propri studenti gli strumenti necessari a diventare cittadini clima-alfabetizzati, consci cioè della grande responsabilità civile che ogni cittadino del mondo

ha nei confronti dell’intero Pianeta. Dal punto di vista didattico, infatti, possiamo aiutare i nostri studenti a capire come i principi scientifici elementari si collegano ai concetti di clima e a comprendere la natura della scienza, favorendo un collegamento tra i giovani e la natura e fornendo, così, loro l’opportunità di cambiare il mondo che li circonda. Capire come le attività umane stanno causando problemi al clima e altri cambiamenti globali potrebbe fornire ai nostri allievi l’opportunità di cambiare il corso degli eventi e restituire al nostro pianeta quei ritmi biologici che oggi ci appaiono notevolmente compromessi ed accelerati.Obiettivo prioritario della nostra società è, dunque, l’esigenza di progettare strategie innovative che realizzino obiettivi multipli come la capacità di creare percorsi di sostenibilità ambientale per il raggiungimento di questi equilibri. Il webinar ha messo in luce, inoltre, alcuni aspetti fondamentali sui cambiamenti climatici degli ultimi decenni. In


particolare è emerso che le carote di ghiaccio contengono informazioni preziose: i “proxy” dell’atmosfera, clima e ambiente del passato hanno in sè la registrazione di storie climatiche e ambientali accuratamente datate. Dal confronto dei dati strumentali climatici-glaciologici, ricavati durante le molteplici campagne di rilevamento sui ghiacciai, con le informazioni estratte dalle carote di ghiaccio e da altri archivi paleo-ambientali, appare chiaro come il clima si sia modificato, gradualmente, fino a portarsi alle condizioni attuali. Il confronto dei dati relativi al clima del passato con quelli di recente rilevazione fanno emergere un quadro poco rassicurante per il futuro. Infatti, le proiezioni sull’andamento climatico globale sono quelle di un aumento complessivo delle temperature terrestri e conseguente scioglimento dei ghiacciai.

CAROTe DI GHIACCIO COn POllInI, POlVeRI

VulCAnICHe e MICROMeTeORITI

Bolle d’aria “fossili” in carote di ghiaccioIl fenomeno è ben visibile in molte aree della Terra. Secondo l’ultimo rapporto sul clima, pubblicato nel novembre del 2014 dall’IPCC (International Panel on Climate Change), “il riscaldamento globale causato dalle attività umane e i conseguenti cambiamenti climatici in atto costituiscono un dato di fatto e non si possono negare”. Dunque, alla luce di ciò, quali potrebbero essere le conseguenze del cambiamento climatico?• Scioglimento dei ghiacciai;• Distruzione del permafrost, con ulteriore uscita di gas serra (CH4);• Aumento del livello medio del mare e relativa ingressione in aree costiere;• Aumento del dissesto idrogeologico;• Aree più esposte alla desertificazione, soprattutto in zone già interessate dal problema, cioè le regioni del sud Italia e le isole;• Migrazione di specie aliene pre-adattate, verso aree artiche ed antartiche.In tale contesto la scuola ha il compito di fornire il suo contributo attraverso

attività didattiche integrative (curricolo verticale), con l’introduzione della cultura dell’ambiente tra le materie d’insegnamento. Essa deve assolvere il suo compito nell’educare i giovani al rispetto del territorio, incoraggiare gli studenti allo studio delle leggi emanate per la difesa dell’ambiente, far sviluppare il senso di appartenenza al territorio e, all’occorrenza, contribuire alla sua salvaguardia.Queste costituiscono le nuove frontiere per noi docenti, per la futura società e, forse, per la risoluzione del problema del cambiamento climatico. Prof. Gaetano CaputoI.C.S. “F. Palizzi”Casoria (nA) - SPEs 2014

Prof.ssa Paola GiuntaI.I.S. “e. Medi”

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Su indicazione del Commissario Straordi-nario, Prefetto Silvana Riccio, la Polizia Municipale, guidata dalla Comandante Col. Anna Bellobuono, nel corso dell’ultimo mese ha intensificato i controlli sulla sicu-rezza stradale, finalizzati alla prevenzione e repressione degli illeciti ed in particola-re all’uso del casco protettivo alla guida di motocicli e ciclomotori. La campagna di prevenzione, avviata mediante l’istituzione di posti di controllo in diverse zone della città, con l’incremento di pattugliamenti anche in materia ambientale ha portato all’ele-vazione di oltre sessanta verbali di accertamento per guida senza casco. Elevate in numerosi casi anche sanzioni a carico dei condu-centi di veicoli che sono risultati non coperti dalla assicurazione RCA obbligatoria oppure privi della prescritta revisione. Dall’i-nizio dell’anno sono stati elevati oltre 2100, di questi ben 1100 sono stati elevati nel mese di marzo. Le sanzioni che colpiscono i conducenti indisciplinati prevedono oltre che il pagamento di una somma di denaro, in molteplici casi anche la sospensione del vei-

colo dalla circolazione stradale con fermi e sequestri operati dal personale della Polizia Municipale.I predetti controlli saranno intensificati in previsione del periodo estivo ma soprattutto per rispondere ad esigenze di prevenzione e sicurezza degli utenti della strada.Pattugliamenti nelle vie cittadine sono stati disposti e saranno intensificati per risponde-re all’esigenza del decoro urbano in materia

commerciale, ambientale e per illeciti edilizi.Con l’approvazione del nuovo regolamento sulla videosorveglian-za, sono previste nuove postazioni di siti sensibili per lo sversa-mento dei rifiuti adeguatamente individuati con l’apposizione del-la segnaletica stradale, in aggiunta al controllo di siti già attivo presso la locale caserma della Polizia Municipale con l’ausilio di telecamere in punti sensibili.Gli operatori ambientali quotidianamente pattugliano il territorio ponendo attenzione alle deiezioni canine ed al deposito illecito dei rifiuti.

COMUNICATO STAMPA

GIUSEPPE NAPPA

SICUREZZA, LA POLIZIA MUNICIPALE INTENSIFICAI CONTROLLI PER L’USO DEL CASCO

INTERVISTA A GAETANO GAUDIEROGaetano Gaudiero una voce radiofonica che ci accompa-gna da anni. Animatore, spe-aker radiofonico e conduttore e autore televisivo. Da anni sulla scena dello spettacolo e voce radiofonica da ben 17 anni.Tutte le mattine impegnato su Radio Crc programma radio-fonico “ La bella e la Bestia”.Pongo a lui alcune domande sulla sua carriera artistica: Come e quando inizia la sua carriera artistica?

La mia carriera artistica ini-zia nel 1997 con radio punto zero perchè fui notato come voce durante un programma alla Rai di Napoli dove lavo-ravo come assistente di palco per il pubblico e da lì è ini-ziato tutto.Un suo grande pregio e un suo grande difetto? Il mio pregio è assolutamente la sincerità e l’onestà.il mio difetto più grande è l’impulsività.Ci parli della tua attività in

radio? Sono 17 anni che faccio la radio passando da punto zero a ibiza a radio tour a radio kiss kiss napoli, radio kiss kiss network, radio mar-te, radio crc, radio club 91.I tuoi progetti futuri?I miei progetti futuri sono tanto Teatro tra il Diana e il San Gioacchino a Posillipo , poi vari eventi, moda e tv.Un consiglio che dai ai gio-vani che iniziano o vogliono intraprendere questo magi-

co mondo chiamato spetta-colo? il mio consiglio per tutti i giovani che vogliono intra-prendere questo mondo è capire davvero quello che si vuole e poi studiare, studiare studiare e fare tanta gavetta.


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LUIGI ESPOSITO

EX SNAIDERO: IL FUTUROSPETTA AI CITTADINI

“Ridiamo vita alla Snaide-ro”. Si terrà il prossimo 22 Aprile presso la sala teatro della Scuola Nino Cortese, la presentazione finale, del progetto del comitato civi-co, nato per dare un indiriz-zo popolare alla scelta delle funzioni d’uso dei locali co-munali in costruzione presso l’ex Area Dismessa Snaidero, di Via Primo Maggio (Fra-zione di Arpino). In pratica i delegati del comitato stanno promuovendo un question time, in giro per la città, chie-dendo ai residenti ed ai com-mercianti le funzioni preferite per l’area.Per ogni preferenza espressa c’è anche il selfie sul web, che testimonia la grande partecipazione dell’iniziativa. Commer-

cianti, residenti, giovani e meno giova-ni sono stati chiamati a compilare un sondaggio, per cercare di indirizzare la scelta d’uso di quello che per ora, è sem-plicemente un polifunzionale sociale.Al momento si sono espressi circa 1000 casoriani, ma il numero di votan-ti, dovrebbe crescere ulteriormente fino all’appuntamento finale. Pare, che alme-no per ora, tra tutte le ipotesi di funzioni, quella più gettonata sia quella del labo-ratorio teatrale.Recentemente è avvenuto anche un con-fronto tra i delegati del Comitato ed Il prefetto Silvana Riccio (massimo diri-gente del Comune di Casoria), che ha accolto molto favorevolmente l’inizia-tiva, assicurando un interesse diretto e concreto sulla questione.Al convegno oltre i ragazzi del comita-to interverranno: il dirigente scolastico Giuseppe Esposito, il dirigente ai lavori pubblici nonchè responsabile del pro-getto Salvatore Napolitano, il dirigen-

te comunale al patrimonio Errico Colucci, e appunto il commissario prefettizio Sil-vana Riccio. L’incontro sarà moderato dal giornalista Lu-igi Esposito. «Durante il con-vegno - spiegano i ragazzi del comitato Ridiamo Vita Alla Snaidero - saranno illustrati i risultati raccolti, e formulate richieste precise al commis-sario prefettizio».«L’obiettivo - concludono - è quello di poter pensare che può veramente toccare ai cit-tadini decidere il futuro del proprio territorio»Intanto presso l’area di Via Primo Maggio i lavori con-

tinuano senza sosta, e la fine dei lavori potrebbe avvenire già per i primi mesi autunnali.

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UNGHERIA-CROAZIA: IL VERO SPETTACOLO ERANO I TIFOSI

Dopo ‘’Peter Pan’’, ‘’Pinocchio’’, ‘’Ro-bin Hood’’ e ‘’O Amore o morire d’amo-re’’ l’associazione teatrale «Frammenti d’Arte» torna sulla scena teatrale con la favola Disney “ Beauty and the Beast”. L’appuntamento è fissato per il 16 e il 17 aprile presso il teatro Eduardo De Filippo (ex teatro Le Maschere in via Verdi 25-27 ad Arzano), stesso luogo dove è stato inscenato l’anno scorso l’inedito musical scritto dal regista Antonio Sepe sulla vita di San Ludovico da Casoria in occasio-ne della canonizzazione di quest’ultimo. Grazie al coinvolgimento delle istituzio-ni civili e religiose del territorio casoria-no, e al successo riscosso, lo spettacolo è stato poi riportato in scena anche a Pompei e nella Basilica di San Mauro. Ma cerchiamo di scoprire qualcosa in più su chi si nasconde dietro l’organizza-zione di queste rappresentazioni teatrali. La compagnia “Frammenti d’Arte” tro-va le sue origini nel 2007 dai Gruppi Giovanili e dall’Azione Cattolica Ra-gazzi (ACR) della chiesa San Paolo di Casoria, i quali comprendevano ragazzi e ragazze tra 14 e i 24 anni. Il suo sco-po era – ed è ancora - quello di “offrire a chi ne faceva parte un ambiente nel quale poter esprimere le proprie capa-

cità - nello specifico quelle artistiche - all’interno di un contesto relazionale sicuro, per allontanare il più possibile eventuali forme di disagio giovanile”. Nata quindi grazie ad un piccolo grup-po di persone, ad oggi l’associazione è formata da un vasto numero di giovani e meno giovani, con soci provenien-ti da Afragola, Mugnano, Frattamag-

giore, Casavatore, Arzano e Napoli. In continua crescita quindi il progetto di questi attori di ogni età con la passio-ne per la recitazione, il canto e il ballo, i quali cercano sempre di divertire ed emozionare facendo sognare gli spettato-ri catapultandoli in atmosfere fiabesche. Per conoscere meglio la compagnia ed avere informazioni su “Beauty and the Beast” visitate il sito www.frammenti-darte.org , cercate “Frammenti d’Arte” su Facebook o chiamate il 3406041106.“Beauty and the Beast”Regia: Antonio Sepe Coreografie: Vale-ria D’Andrea Direzione canto: France-sca Capasso Attori principali: Giuseppe Cortese (Be-stia); Alessandra Valiante (Belle); An-tonio Russo (Gaston, il cattivo); Ales-sio Sepe (Lumiere); Antonio Sepe (Din Don); Salvatore Amico (Le Tont, amico di Gaston)Appuntamenti:SABATO 16 APRILE ore 20:30DOMENICA 17 APRILE ore 19:30 TEATRO EDUARDO DE FILIPPO (ex teatro Le Maschere) in via Verdi n 25-27 ArzanoPer informazioni sugli inviti: 3406041106

Solitamente le amichevoli di preparazione per i campionati del mondo o quelli europei sono semplici partite per testare la squadra in vista di match più importanti. Ma quello a cui si è assistito al Groupama Arena di Budapest sabato 26 marzo aveva tutt’altro che il clima di una amichevole internazionale. Come noto, quel giorno c’è stata la partita Ungheria-Croazia. Una sfida sentita molto dalla tifoseria in quanto i due Paesi confinanti hanno una rivalità storica alle spalle. Lo stadio era gremito, il tifo è stato ininterrotto per 2 ore filate e il calore dei tifosi era qualcosa di inimmaginabile. Il nuovo stadio di Bu-dapest conta oltre 30000 posti a sedere e, come previsto, c’era il tutto esaurito. C’era anche una piccola porzione di curva riser-vata ai tifosi della Croazia che, nonostante l’evidente inferiorità numerica, mostrava-no con fervore il loro calore nei confronti della propria squadra. Uno dei momenti più emozionanti è stato di certo l’inno nazio-nale dove la folla gremita cantava a squarciagola e con orgoglio la propria canzone. La partita è stata povera di emozioni nel primo tempo, solo qualche bella iniziativa da parte del giovane Mateo Kovacic

(ex Inter ed ora in forza al Real Madrid). Il primo goal arriva nella seconda parte del primo tempo con un assist al bacio di Perisic e affondo di Mandzukic (il primo gioca nell’Inter ed il secondo nella Juventus).Nonostante lo svantaggio, la folla continua a incoraggiare i pro-pri campioni che sfiorano il pareggio in almeno tre occasioni. Il

goal arriva quasi allo scadere del secondo tempo con una punizione calciata in modo perfetto dal capitano Dzsudzsàk. Alla rete dell’Ungheria il delirio nella curva! Un’infinità di tifosi ad urlare e dimenarsi per il magistrale goal del loro capitano. Al termine della partita i giocatori sono venu-ti sotto la curva a ricevere l’applauso dei loro calorosissimi tifosi. Le canzoni e i cori non terminano con la partita infatti, anche fuori lo stadio ed

all’interno della metropolitana ogni tifoso ungherese si univa agli altri al suon del loro coro tradizionale: “RIA! RIA! HUN-GARIA!”.Di certo non una delle migliori partite che abbia mai visto ma il vero spettacolo lo hanno offerto i tanti tifosi accorsi a guardare la propria squadra.

dal nostro inviato a Budapest


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Questa settimana il nostro settimanale si è pro-posto di intervistare il procuratore di Lorenzo Insigne, calciatore amato e sostenuto da tutti noi tifosi napoletani. Si tratta di Fabio Andre-otti che ha risposto in maniera cordiale a tutte le nostre domande e ci ha raccontato del suo rapporto storico con Insigne. Abbiamo anche affrontato l’argomento scudetto che appare sempre più difficile da raggiungere, ma non impossibile come ci tiene a sottolineare An-dreotti. Per quanto riguarda la convocazione in Nazionale, Andreotti spera che Insigne possa far parte dei 23 dell’Italia all’Europeo, ma ri-badisce che l’obiettivo principale di Lorenzo è sempre il Napoli. Come è avvenuto l’incontro con Lorenzo Insigne e da quanto tempo lo segue?Io lo seguo da quando era piccolissimo, è un rapporto storico il nostro. Io e Peppe Santo-ro lo andammo a prendere alla scuola calcio di Sant’Arpino, all’epoca io ero Dirigente nel settore giovanile del Napoli e si è costruito pian piano un rapporto forte e di fiducia tra di noi. Quando ho deciso di intraprendere la car-riera di procuratore, è stata consequenziale la voglia di seguirlo e di accompagnarlo nel suo percorso di calciatore. In che modo definirebbe il suo talento di cal-ciatore?Mi piace definire Lorenzo come un talento fuo-ri dal campo e forse questa è la sua più grande forza. È davvero un ragazzo speciale, la sua capacità di saper leggere e capire le perso-ne, di saper aspettare il momento opportuno

prima di agire è davvero straordinaria. Da questo punto di vista vanno fatti i complimenti a mamma Patrizia e papà Carmine che sono stati bravi a trasferire ai figli queste qualità.I valori che Lorenzo porta con sé, sono un co-mun denominatore dell’intera famiglia. Natu-ralmente a tutto questo va sommato il talento calcistico, che in questi anni ha fatto la diffe-renza e lo ha portato a diventare quello che è oggi. In una recente intervista lei ha confessato che il sogno di Lorenzo è quello di vincere lo scudetto con il Napoli, dopo la sconfitta con l’Udinese pensa che questo sogno sia ancora realizzabile?Certo ribadisco che Lorenzo desidera raggiun-gere questo traguardo con il Napoli, sarebbe per lui il compimento della sua straordinaria favola. Certo lui dà molto valore anche alla Nazionale e io stesso spero che Conte possa apprezzare le capacità di Insigne e il modo in cui sta affrontando ogni partita, per la convo-cazione agli Europei. Per quanto riguarda lo scudetto il campiona-to è ancora aperto e non credo assolutamente che questo sogno debba considerarsi impossi-bile, certo la Juve è una società molto diffici-le da affrontare, oltre ad essere una squadra molto ben strutturata, è anche una società che fattura tre volte in più rispetto al Napoli e che ha delle potenzialità economiche superiori. Nonostante ciò, il sogno scudetto non è irre-alizzabile, bisogna continuare a combattere e soprattutto continuare a crederci.

CARMEN PALUMBO

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Autorizzazione del Tribunale di Napolin. Reg. 5116 del 28/02/2000

Direttore Responsabile: Ferdinando TroiseStampa: pRINTING HOUSE - CaSORIa

Tiratura 7000 copie. Distribuzione gratuita.Questo numero è stato chiuso il 7 APRILE 2016

Direzione, Redazione, Amministrazione e PubblicitàVia Capri, 2 - 80026 Casoria (Na) - Tel./Fax 0817597271

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Editore CaSORIa dUE s.a.s

Egregio Direttore,dopo 25 anni di assenza dallo scorso ottobre sono tornato a Casoria. Da quel che sento da parenti e amici sembra notevol-mente peggiorato lo stato delle cose e non poco.Mi è parso opportuno,spinto da naturale curiosità, girar-mi intorno per meglio capire. Certo ho notato anch’io tante cose diverse. Tanti insediamenti urbani inesistenti 25 anni fa. Una moltiplicazione di esercizi commerciali grandi e picco-li. Mi son chiesto ma basta questo per affermare che tutto è peggiorato?Oltretutto 25 anni sono passati ma la condizione urbanistica di Casoria già allora certamente non brillava. For-se il peggioramento è dovuto alla criminalità organizzata o alla piccola criminalità?Non so se mi sbaglio, ma leggendo i fatti di cronaca casoriana sui quotidiani, mi sembra di rilegge-re più o meno le stesse cose di allora. Qualche nome diverso ma l’entità del fenomeno sostanzialmente è rimasto immutato. Forse cambiamento c’è stato nel quadro politico. Ma non c’è da meravigliarsi considerando la tormentata vicenda politica dell’intera Italia. Tuttavia sento ancora, leggendo anche la sua pubblicazione, gli stessi nomi di allora. Qualcuno non vuole ancora rassegnarsi alla pensione ma per lo più hanno passato il testimone ai loro figli o nipoti. Ma di una cosa sono certo: l’indecenza con cui viene gestita l’amministrazione comunale è sempre la stessa. Una gestione della cosa pubblica oggi come prima improntata ad un clientelismo estremo,sfrenato applicato anche alle operazioni più miserabili e misere. Un quadro politico disarmato culturalmente,incapace di ogni progettualità. A parte le roboanti dichiarazioni di principio da loro pronunciate ma scritte da altri, quali azioni concre-te hanno messo in campo ad esempio per le aree industriali dismesse?Nessuna. Proprio come 25 anni fa. Resia, Mon-tefibre cosa è cambiato da allora?Assolutamente niente. Egr. Direttore, le cose non sono peggiorate ma tristemente sono ri-maste le stesse. Questo è semplicemente avvilente e forse più grave. Perchè questo squallore sta inducendo in tutti i cittadini quasi un senso di impotenza. Si radica sempre più nei molti la convinzione dell’impossibilità di mutare questa condizione del vivere. Ma nonostante quanto scritto finora non mi con-sidero un irrecuperabile pessimista. Perchè esistono,e li co-nosco, persone in grado di realizzare l’ “impossibile”.Queste persone possiedono spessore culturale, competenza per dare inizio alla trasformazione dell’esistente. Ma soprattutto han-no la dote essenziale: il coraggio! Spero che al più presto rompano gli indugi, Casoria ha biso-gno di loro.

Luigi A. Castaldo

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMOAVVISO DI CONVOCAZIONE DELL’ASSEMBLEAANNUALE DEI SOCI ASSOCIAZIONE SPORTIVA

DILETTANTISTICA QUASAR ALESSANDRO IMBALDIA tutti i signori sociConvocazione di assemblea ordinaria per l’approvazione del rendiconto al 31/12/2015E’ convocata per il giorno 29/04/2016,alle ore 18:00 in pri-ma convocazione e occorrendo,per ilgiorno 29/03/16 alle ore 19:30 in seconda convocazione, presso la sede sociale o in altro luogo stabilito in via nazionale delle puglie n°234 l’assemblea ordinaria dei soci dell’Associazione Polisportiva Dilettantistica Quasar Alessandro Imbaldi per discutere e de-liberare sul seguente

ORDIne Del GIORnOesame ed approvazione del rendiconto chiuso al 31/12/15

rinnovo consiglio direttivovarie ed eventuali

Potranno intervenire all’assemblea tutti i soci maggiorenni in regola con il versamento della quota associativa.

Il Presidente dell’AssociazioneIsabella De Luca

Nel dolore di questo giorno, ci uniamo alla vostra sofferenza con un profondo abbraccio

le nostre più sentite condoglianzea NUNZIO d’aNdREa

per la dipartita del caro fratellopaSQUaLE

CISSA’ - Crea e gestisci in autonomia la tua rivista ...

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