Anno 2013 rivista agricoltura

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Programmazione al traguardo: modernizzato il territorio Gli interventi sulla competitività hanno generato incrementi su valore aggiunto e lavoro. Molte le domande per l’innovazione aziendale M entre si sta lavoran- do in questa fase al futuro Psr 2014- 2020, l’attenzione per l’attuale programmazione, che oramai è in chiusura, è con- centrata in particolar modo sulla valutazione di quanto realizzato e sulla misurazione dei risultati raggiunti, sia per una quantifi- cazione delle ricadute sul territo- rio, sia per affinare e definire le strategie più efficaci ed efficienti da attuare in futuro. Dall’inda- gine condotta sui più recenti dati aziendali è emerso come gli effet- ti generati sul territorio regionale grazie agli interventi finanziati dal Psr 2007-2013 presentino una performance particolarmente positiva nell’aver garantito una maggiore competitività del siste- ma agricolo. Questi risultati sono stati possibili finanziando inter- venti materiali e/o immateriali, investendo nell’integrazione tra i vari soggetti operanti nell’ambito delle diverse filiere, nell’innova- zione, favorendo il ricambio ge- nerazionale e la diversificazione dell’attività agricola. Nello specifico si è registra- to un incrementato del valore aggiunto complessivo (+9,5 milioni) e delle unità lavorati- ve (+275 unità) per le aziende beneficiarie degli interventi previsti per l’insediamento dei giovani agricoltori (Misura 112), ammodernamento delle aziende agricole (Misura 121) e diversificazione in attività non agricole (Misura 311), che con- giuntamente hanno puntato a favorire la stabilità reddituale e occupazionale delle aziende. I grafici a pag. 27 esprimono gli “Impatti Netti” e confrontano i valori rilevati nelle aziende beneficiarie con quelli di azien- de che non hanno partecipato al Psr regionale. Il confronto sottolinea come il sostegno aggiuntivo abbia determinato effetti particolarmente positivi laddove le aziende non benefi- ciarie mostrano variazioni più contenute o addirittura negati- ve. Da un’analisi più approfon- dita dei valori è emerso come gli interventi abbiano consen- tito alle aziende di contrastare il generale aumento dei costi variabili di produzione salva- guardando e incrementando in questo modo il valore aggiunto. Confrontando i valori delle aziende beneficiarie pre e post intervento si osserva in media un incremento di 20.828 €/ azienda (+10%) per la Misu- ra 112, e di 28.157 €/azienda (+15%) per la Misura 121. In- fine per la Misura 311 (a cui solitamente aderiscono aziende con dimensioni economiche decisamente minori) i valori sono di oltre 22 mila €/azienda (+31%). In quest’ultimo caso è bene sottolineare come il no- tevole aumento dei valori del fatturato è generato sia dalle attività di diversificazione sia (per quanto concerne gli agri- turismi) dalla nuova apertura di queste strutture. Gli effetti economici positi- vi sopra esposti si sono con- cretizzati anche in termini di variazioni positive delle unità MARILÙ D’ALOIA, ROBERTO GIGANTE Postazione regionale Rete Rurale Nazionale TERESA SCHIPANI Coordinamento tecnico Psr, Regione Emilia-Romagna 26 DICEMBRE 2013 Riccioni Psr News

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Programmazione al traguardo: modernizzato il territorio

Gli interventi sulla competitività hanno generato incrementi su valore aggiunto e lavoro. Molte le domande per l’innovazione aziendale

Mentre si sta lavoran-do in questa fase al futuro Psr 2014-2020, l’attenzione

per l’attuale programmazione, che oramai è in chiusura, è con-centrata in particolar modo sulla valutazione di quanto realizzato

e sulla misurazione dei risultati raggiunti, sia per una quantifi-cazione delle ricadute sul territo-rio, sia per affinare e definire le strategie più efficaci ed efficienti da attuare in futuro. Dall’inda-gine condotta sui più recenti dati aziendali è emerso come gli effet-ti generati sul territorio regionale grazie agli interventi finanziati dal Psr 2007-2013 presentino una performance particolarmente positiva nell’aver garantito una maggiore competitività del siste-ma agricolo. Questi risultati sono stati possibili finanziando inter-venti materiali e/o immateriali, investendo nell’integrazione tra i vari soggetti operanti nell’ambito delle diverse filiere, nell’innova-zione, favorendo il ricambio ge-nerazionale e la diversificazione dell’attività agricola. Nello specifico si è registra-to un incrementato del valore aggiunto complessivo (+9,5 milioni) e delle unità lavorati-ve (+275 unità) per le aziende beneficiarie degli interventi previsti per l’insediamento dei giovani agricoltori (Misura 112), ammodernamento delle aziende agricole (Misura 121) e diversificazione in attività non agricole (Misura 311), che con-giuntamente hanno puntato a favorire la stabilità reddituale e occupazionale delle aziende. I grafici a pag. 27 esprimono gli “Impatti Netti” e confrontano i valori rilevati nelle aziende

beneficiarie con quelli di azien-de che non hanno partecipato al Psr regionale. Il confronto sottolinea come il sostegno aggiuntivo abbia determinato effetti particolarmente positivi laddove le aziende non benefi-ciarie mostrano variazioni più contenute o addirittura negati-ve. Da un’analisi più approfon-dita dei valori è emerso come gli interventi abbiano consen-tito alle aziende di contrastare il generale aumento dei costi variabili di produzione salva-guardando e incrementando in questo modo il valore aggiunto.Confrontando i valori delle aziende beneficiarie pre e post intervento si osserva in media un incremento di 20.828 €/azienda (+10%) per la Misu-ra 112, e di 28.157 €/azienda (+15%) per la Misura 121. In-fine per la Misura 311 (a cui solitamente aderiscono aziende con dimensioni economiche decisamente minori) i valori sono di oltre 22 mila €/azienda (+31%). In quest’ultimo caso è bene sottolineare come il no-tevole aumento dei valori del fatturato è generato sia dalle attività di diversificazione sia (per quanto concerne gli agri-turismi) dalla nuova apertura di queste strutture. Gli effetti economici positi-vi sopra esposti si sono con-cretizzati anche in termini di variazioni positive delle unità

MARILÙ D’ALOIA, ROBERTO GIGANTE

Postazione regionale Rete Rurale

NazionaleTERESA SCHIPANI

Coordinamento tecnico Psr,

Regione Emilia-Romagna

26 DICEMBRE 2013

Ricc

ioni

PsrNews

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lavorative (UL) impiegate nel settore: le aziende beneficiarie delle Misure 112 e 121 han-no incrementano mediamente la manodopera aziendale ri-spettivamente di +0.19 UL e di +0.39 UL. Tale fenomeno assume un’importanza ancora maggiore raffrontando questi valori con quelli rilevati presso le aziende che non hanno par-tecipato al Psr, che registrano una contrazione occupazionale rispettivamente del -0.18 UL e -0.29 UL.L’impatto netto che considera la nuova occupazione creata e quella che si sarebbe persa in assenza del Psr rileva un feno-meno positivo di mantenimen-to e/o creazione di nuovi posti di lavoro pari al +0,68 UL. Per la Misura 311, infine, l’effetto occupazionale generato è di +0.49 UL, valore che sottolinea come a livello regionale si stia manifestando una dinamica sempre più marcata di tran-siozione degli occupati dalle attività più tradizionali a quelle multifunzionali.

Nei progetti di filiera oltre 279 milioni

Buona anche la performance dei progetti di filiera. La Re-gione ha finanziato 67 diversi progetti con il primo bando (nel 2009 a cui i dati qui pre-sentati fanno riferimento) aper-to a tutti i settori produttivi dell’agricoltura regionale e ha riservato il secondo (nel 2011) esclusivamente al settore lattie-ro-caseario. Con un volume di investimen-to superiore a 279 milioni di euro, e con 4,2 milioni di euro di spesa media ammessa per ogni progetto, l’approccio di filiera ha coinvolto complessi-vamente 8.496 beneficiari di-retti e indiretti, di cui il 95% rappresentato da imprenditori

agricoli. Gli interventi, che hanno interessato la maggior parte del territorio regiona-le, sono stati principalmente finanziati attraverso le Misu-re 121 “Ammodernamento aziende agricole” (170 milioni di euro) e 123 “Accrescimento del valore aggiunto dei pro-dotti agricoli e forestali” (qua-si 94 milioni di euro), mentre i settori che hanno coinvolto il maggior numero di progetti sono stati il lattiero-caseario con 19 progetti (di cui 17 nel comparto formaggi Dop e due in quello del latte alimentare e latticini freschi), l’ortofrutti-colo (14), il vitivinicolo (8) e il cerealicolo (7). Tra i settori minori si rilevano sia le produzioni animali (api e cunicoli) che le produzioni vegetali (orto-florovivaistico e vivaistico frutticolo). L’impatto dei progetti di filiera sul territo-rio - come afferma il 73,1% dei beneficiari intervistati - è stato particolarmente positivo sul tema del mercato del lavoro: i progetti hanno portato ad una qualificazione e stabilizzazione degli occupati, nonché ad un miglioramento della sicurezza sul lavoro (71,4%), alla crea-zione di nuovi posti (44,9%) ed alla stabilizzazione delle po-sizioni esistenti con contratti a tempo indeterminato (20,4%). Un aspetto rilevante da consi-derare nella valutazione degli interventi finanziati dal Psr è l’innovazione apportata sul ter-ritorio e nelle aziende regionali, dato che con gli investimenti effettuati si è incentivato un vero e proprio miglioramento della qualità dell’offerta delle produzioni, in termini di incre-mento dell’efficienza produtti-va e di trasparenza, tracciabilità dei prodotti, tutela dei consu-matori e riduzione degli impat-ti ambientali. Specifiche azioni previste nelle

Misure 121 e 123, e l’apposi-ta Misura 124 “Cooperazione per lo sviluppo di nuovi pro-dotti, processi e tecnologie nei settori agricolo, alimentare e forestale” hanno stimolato la cooperazione tra soggetti im-prenditoriali e organismi di ricerca per sviluppare congiun-tamente progetti di sperimen-tazione finalizzati all’inno-vazione. Il 57% delle aziende beneficiarie della Misura 121 ha realizzato progetti con con-tenuto innovativo, grazie all’a-dozione di nuove tecnologie e alla razionalizzazione dei mez-zi tecnici; mentre i 96 benefi-ciari della Misura 123 con un investimento complessivo di circa 150 milioni di euro han-no sviluppato 72 interventi per innovazioni di processo e 29 per innovazioni di prodotto e miste.Infine, per quanto concer-ne la Misura 124 i progetti finanziati sono stati com-plessivamente 86, di cui 42 nell’ambito dell’approccio di filiera e 44 tramite doman-da individuale. Da un punto di vista settoriale il maggior numero di sperimentazioni di nuovi prodotti o proces-si produttivi ha interessato il settore ortofrutticolo, seguito dalla filiera carni, cerealicolo e lattiero-caseario.

PSR 2007-2013:imPatti EconomiciEd occuPazionali

27DICEMBRE 2013

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NewsPsr

20 SETTEMBRE 2013

100 milioni di europer la tornata finaleCosa prevedono i nuovi bandi in questa ultima fase della programmazione 2007-2013, in uscita entro la fine dell’anno. Terremoto, giovani, impianti irrigui e ambiente le priorità.

MARILÙ D’ALOIA, ROBERTO GIGANTE

Postazione regionale Rete Rurale

NazionaleTERESA SCHIPANI

Coordinamento tecnico Psr,

Regione Emilia-Romagna

Hanno collaborato:MARCO CALMISTRO,

ANNA FAVA,ANDREA FURLAN,

CLAUDIO LAMORETTI

Grazie al riassetto e alla riorganizzazione del-le disponibilità finan-ziarie del Programma

regionale di sviluppo rurale e agli aiuti di stato aggiuntivi, la Regione Emilia-Romagna stan-zierà in questa fase conclusiva del periodo di programmazione 2007-2013 quasi 80 milioni di euro, che saranno erogati attra-verso varie misure dell’Asse 1. Inoltre entro la fine dell’anno verranno emanati nuovi bandi relativi all’Asse 2 per i quali si stimano finanziamenti per ulte-riori 20 milioni di euro. Per quanto riguarda l’Asse 1 l’e-

manazione dei nuovi avvisi è già stata avviata a luglio ed è prose-guita nel corso di settembre: alcu-ne misure intendono finanziare investimenti sull’intero territorio regionale, mentre altre interver-ranno esclusivamente in favore delle aziende agricole e agroin-dustriali operanti nelle aree colpi-te dal sisma nel maggio 2012 (a questo riguardo, si veda l’articolo alle pagine 8 e 9). Ecco in breve il dettaglio degli interventi.Misura 112 - “Insediamento dei giovani agricoltori”. L’obiettivo è incentivare il primo insediamen-to in agricoltura di imprenditori agricoli giovani e professiona-

lizzati, nonché il successivo svi-luppo del loro progetto impren-ditoriale. Tra i criteri di priorità previsti dal bando c’è l’erogazio-ne degli aiuti per l’insediamen-to di giovani in aziende la cui Sau ricada prevalentemente nei comuni su cui opera la Misura 126 “Sisma”. L’ammontare dei contributi disponibili è di circa 1,5 milioni di euro su fondi Psr, mentre la scadenza per la presen-tazione delle domande è prevista per fine ottobre. Si ricorda che nelle scorse set-timane la Regione ha stanzia-to 10 milioni di euro di risorse aggiuntive, per dare un risposta alle domande ancora in lista di attesa nelle graduatorie provin-ciali sia per quanto riguarda la Misura 112 che per i piani di ammodernamento aziendale (Misura 121) rivolti agli agricol-tori non insediati.Misura 121 - “Ammoderna-mento delle aziende agricole”. Oggetto d’intervento dovranno essere la realizzazione di im-pianti irrigui idonei a garantire la riduzione dei consumi idrici per far fronte alle problematiche legate ai cambiamenti climatici in atto. Per questi interventi sa-ranno stanziati i fondi degli aiuti di stato aggiuntivi, che ammon-tano a 6 milioni di euro. La sca-denza per la presentazione delle domande è entro fine anno.Misura 214 - “Pagamenti agro-ambientali”. Per quanto concer-

Dell’A

quila

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21SETTEMBRE 2013

ne l’Asse 2 attualmente la Dire-zione regionale Agricoltura sta lavorando alla pubblicazione dei nuovi bandi. Saranno attivate le seguenti Azioni: 1 “Produzione integrata”, 2 “Produzione biolo-gica”, 5 “Agrobiodiversità” e 9 “Conservazione di spazi naturali e seminaturali e del paesaggio agrario”. Si stima che per far fronte a questi interventi saran-no stanziati ulteriori 10 milioni

di euro con i quali sarà data an-che la possibilità di prolungare fino al 2014 gli impegni in sca-denza nel 2013. Sempre nell’ambito dell’Asse 2 è prevista l’attivazione della mi-sura 216 - Azione 3 “Ripristino di spazi naturali e seminaturali e del paesaggio agrario”.A inizio 2014 sarà inoltre attiva-to l’ultimo bando in favore delle zone svantaggiate (Misure 211

e 212), per assicurare continui-tà di sostegno a tutte le aziende operanti in tali aree anche nel-la fase di transizione tra le due programmazioni.Infine si segnala che l’Asse 3 ha esaurito la sua attività e pertanto per questo periodo di program-mazione non è prevista l’uscita di nuovi bandi, mente riguardo all’Asse 4 l’uscita dei bandi segue le attività già programmate.

Lo stato di avanzamento complessivo del Psr regionale 2007-2013

al 1° luglio 2013 segna un nuovo incremento positivo, raggiungen-

do la quota di quasi 61.000 domande ammesse a finanziamento

e il ragguardevole importo di oltre 900 milioni di euro di impegni

assunti; totale che, in considera-

zione delle risorse residue ancora

disponibili, sposta la lancetta del-

la percentuale di avanzamento

della spesa a quota 80%.

Esaminando i valori rilevati per

i singoli assi si osserva: l’Asse 1,

con una percentuale del 73% di

spesa sugli impegni assunti, ha

ammesso 26.200 domande (la

gran parte delle risorse si sono concentrate sulle Misure 112, 121

e 123); l’Asse 2, con una percentuale di avanzamento della spe-

sa dell’81%, ha ammesso a contributo oltre 32.000 domande, di

cui 24.000 solo per la Misura 214, che ha rappresentato una sor-

ta di catalizzatore; l’Asse 3 vede

la percentuale di avanzamento

della spesa attorno al 52% con

quasi 1.600 domande finanziate,

mentre le misure che hanno ca-

lamitato maggiormente le risorse

sono la 311 e la 321. Infine l’Asse

4 con una percentuale di spesa

che sfiora il 40%, ha finanziato

quasi mille domande.

A CHE PUNTO SIAMO?

Graf. 1 - lo stato dI avanzamento del psr dell’emIlIa-romaGna dal 2007 al 2013.

TAB. 1 - EMILIA-ROMAGNA: RIEPILOGO NUOVI BANDI EMANATI O IN CORSO DI EMANAZIONE DEL PSR 2007-2014 E DELL’OCM VITIVINICOLO.

MISURA FINALITÀ TERRITORIO FONDI PSR** AIUTI DI STATO AGGIUNTIVI

SCADENZA BANDO

TOTALE COMPLESSIVO

Asse 1

112 Bando ordinario solo insediamento Regione 1.500.000

10.000.000

FINE OTTOBRE

77.500.000

121 Impianti irrigui Regione 6.000.000 ENTRO FINE ANNO

121 INVESTIMENTI IN GENERALE sisma (escluso settore vitivinicolo)* 20.000.000 15 OTTOBRE

123 Investimenti in generale sisma (escluso settore vitivinicolo)* 20.000.000 3 OTTOBRE

126 Adeguamanto sismico aree sisma 20.000.000 20-OTT (CIRCA)

Asse 2

211 Indennità zone svantaggiate zone svantaggiate montane

10.000.000 ENTRO APRILE 2014

20.500.000

212 Indennità zone svantaggiate zone svataggiate diverse dalle montane

214 Az. 1 Produzione integrata

Regione 10.500.000 ENTRO DICEMBRE

214 Az. 2 Produzione biologica

214 Az. 5 Agrobiodiversità animale

214 Az. 9 Conservazione paesaggio agrario

216 Az. 3 Ripristino paesaggio

214 - azioni varie Prolungamento impegni a scadenza 2013

OCM vitivinicola Azione 7 Investimenti in generale Regione - escluse aree sisma* - 3.800.000 11 ottobre 3.800.000

Totale 88.000.000 13.800.000 101.800.000

* Per il settore vitivinicolo in aree sisma sarà predisposto a breve un bando specifico. ** In corsivo neretto gli importi stimati.

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20 GIUGNO 2013

Cambiamenti climatici,nuovi interventi regionali

Utilizzate anche le risorse del Programma di sviluppo rurale per fronteggiare i recenti eventi meteorologici eccezionali che hanno causato gravi danni in Emilia-Romagna.

MARILÙ D’ALOIA, ROBERTO GIGANTE

Postazione regionale Rete Rurale

NazionaleTERESA SCHIPANI

Coordinamento tecnico Psr,

Regione Emilia-Romagna

Hanno collaborato:MARCO CALMISTRO,

ANNA FAVA,ANDREA FURLAN,

CLAUDIO LAMORETTI

Il continuo susseguirsi di eventi meteorologici ec-cezionali che ha colpito il territorio regionale nell’ul-

timo periodo è riconducibile ai cambiamenti climatici che si stanno verificando non solo in Emilia-Romagna, ma in tutta l’area del Mediterraneo diversi studi realizzati a livello europeo e nazionale mostrano come nel lungo periodo si andrà verifican-do in modo diffuso un sostan-ziale sconvolgimento dell’attuale sistema climatico.

Verso un clima “tropicale”

Le proiezioni realizzate dal Ser-vizio IdroMeteoClima dell’Arpa delineano un ulteriore e costante

incremento generalizzato delle temperature (massime, minime e medie) ed un aumento dell’in-tensità e della durata delle “on-date di calore”, come già avvenu-to nel 2012, quando hanno fatto registrare uno stato di stress idri-co stimato come il più elevato degli ultimi cinquanta anni. Più in generale, il quadro com-plessivo prevede una costante riduzione del numero di giorni di gelo e una diminuzione delle precipitazioni totali, mentre si verificherà un aumento dell’in-tensità degli eventi precipitativi che andranno a concentrarsi in brevi periodi dell’anno, con piogge di grande intensità in autunno e primavera. Sostan-zialmente vi sarà una tropica-lizzazione del clima, che andrà a minare l’attuale “ciclo dell’ac-qua”, con conseguenti sconvol-gimenti ed effetti negativi già oggi evidenti: crescente rischio di dissesti idrogeologici (in par-ticolar modo nelle aree appen-niniche), in contrapposizione a più frequenti episodi siccitosi nelle aree di pianura e collina. In quest’ultimo caso la ricaduta negativa riguarderà la disponi-bilità di risorse idriche, con un ulteriore impoverimento delle acque sotterranee ed un mag-gior inaridimento del territorio.

L’emergenza infinita

Considerati l’importanza e l’im-

patto, non solo economico, che questi fenomeni potranno cau-sare a livello europeo, la futura Pac 2014-2020 prevede tra gli obiettivi trasversali l’attuazione di specifiche strategie per con-trastare i cambiamenti climatici, e per sostenere gli agricoltori nel-la fase di adattamento alle sfide che dovranno affrontare. In questo periodo di fine pro-grammazione 2007-2013 la Regione Emilia-Romagna, per rispondere alle emergenze veri-ficatevi recentemente e contra-stare gli effetti dei cambiamenti climatici in corso, ha attivato una serie di interventi che di se-guito riportiamo.Misura 121 - Ammoderna-mento delle aziende agrico-le. Per affiancare gli interventi correlati alla priorità Health Check “Cambiamenti climatici - gestione delle risorse idriche - riserve idriche”, i fondi stan-ziati daranno l’opportunità alle aziende agricole di fronteggiare le ricorrenti e gravi crisi idriche che con sempre maggior fre-quenza stanno interessando l’E-milia-Romagna attraverso l’ac-quisto ed introduzione ex-novo di impianti irrigui rispondenti ai più moderni standard di ef-ficienza nell’utilizzo della risorsa idrica. Tali interventi consenti-ranno di tutelare le risorse idri-che, riducendo i consumi di ac-qua, e di garantire al contempo l’attuale livello produttivo.

Effetti del tornado del 3 maggio

scorso nella zona di S.Giorgio di Piano (BO).

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Page 6: Anno 2013   rivista agricoltura

21GIUGNO 2013

Misura 126 - Ripristino del potenziale produttivo agri-colo danneggiato da calami-tà naturali e introduzione di adeguate misure di preven-zione. Dopo le maggiori ne-vicate invernali e l’eccezionalità delle piogge che hanno interes-sato il periodo gennaio-aprile 2013 si sono verificati movi-menti franosi, smottamenti, lame e scoscendimenti nei ter-ritori collinari e montani delle province di Piacenza, Parma, Reggio-Emilia, Modena. Questi fenomeni hanno dan-neggiato fabbricati rurali ad uso abitativo, stalle, fienili, ma-gazzini con lesioni alle strut-ture portanti per cedimenti e deformazioni del terreno sotto-stante. Inoltre si sono verificati ingenti danni ai terreni colti-vati, con l’insorgere di strappi ed avvallamenti. I danni hanno coinvolto anche molte infra-strutture connesse all’attività agricola, come strade interpo-derali ed acquedotti, oltre ad infrastrutture di bonifica. A questi fenomeni calamitosi si affiancano i danni in pianu-ra derivanti dal recente tornado che ha colpito alcuni comuni dei territori di Modena, Bolo-gna e Ferrara. L’evento meteorologico di ec-cezionale portata ha fatto regi-strare ingenti danni a frutteti, campi di grano e barbabietola; numerose le aziende agricole

colpite, con centinaia di case, fienili, rimesse e capannoni sco-perchiati. Per fronteggiare la doppia emer-genza, insieme gli strumenti di intervento che a livello nazionale sono stati richiesti dal presiden-te della Regione, Vasco Errani, sarà possibile, anche attraverso la Misura 126 e con le risorse

che saranno reperite, interveni-re per il ripristino delle struttu-re aziendali, della produttività agricola e per interventi volti a favorire la regimazione delle acque superficiali e profonde, per evitare il proseguimento o l’espansione dei fenomeni di deterioramento delle superfici coltivate aziendali.

Nel primo quadrimestre dell’anno per il Programma di sviluppo rurale

2007-2013 in Emilia-Romagna sono state ammesse a contributo 1.445

domande, raggiungendo la quota complessiva di 54.587 domande

dall’inizio della programmazione. Sono stati assunti impegni per circa 21

milioni di euro (quasi 850 milioni di euro dal 2007), concentrati per il 50%

sulla Misura 121. Con i circa 38 milioni di euro spesi al 30 aprile scorso,

complessivamente è stato pagato il 77% delle risorse impegnate

nell’ambito del Programma, mettendoci in tranquillità rispetto al rag-

giungimento della soglia del disimpegno prevista per il 2013 (erogato il

95% del livello di disimpegno). Questi dati non includono le Misure 125 e

126, in quanto non si sono ancora concluse le istruttorie.

Ad un anno dal sisma un primissimo bilancio rispetto alla Misura

126, strumento del Psr con cui la Regione contribuisce a ripristina-

re la capacità produttiva delle aziende agricole, evidenzia: 246

domande ammissibili all’aiuto sul bando chiuso a gennaio, con

una spesa prevista pari a oltre 24,3 milioni di euro e un contributo

concedibile di circa 18,3 milioni; 140 domande pervenute sul

secondo bando chiuso ad aprile, per un contributo richiesto di

oltre 9 milioni.

A maggio è stato pubblicato il terzo e ultimo bando con una

dotazione di circa 10 milioni di euro. La fase di piena attuazione

prosegue a livelli ancora intensi negli Assi 1 e 4.

A CHE PUNTO SIAMO?

Graf. 1 - PaGamenti eroGati Psr 2007-2013 reGione emilia-romaGna: Per anno e confronto con il livello di disimPeGno al 30 aPrile 2013.

tab.1 - Psr 2007-2013 reGione emilia-romaGna: bandi in scadenza nei Prossimi mesi.

MISUREANNO 2013

LUG AGO SET OTT

125 - Infrastrutture connesse allo sviluppo e all’adeguamento dell’agricoltura e della silvicoltura 1

111 Az.1 - Formazione 31

114 - Consulenza 31

126 - Calamità naturali (neve) 6

126 - Calamità naturali (sisma) 10

413 Az. 1 – Agriturismo/GAL Antico Frignano e Appennino Reggiano 3

413 Az. 1 – Agro - energie/GAL Antico Frignano e Appennino Reggiano 3

411 Az. 5 - Aiuti per trasformazione e commercializzazione prodotti agricoli/GAL Antico Frignano e Appennino Reggiano 16

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10 MARZO 2013

Sviluppo rurale:due casi di successo

Come si sono impostati e realizzati in Emilia-Romagna i progetti per la valorizzazione di carne suina di alta qualità e per il recupero di un antico borgo nell’alto Appennino reggiano.

ROBERTO GIGANTEPostazione regionale

Rete RuraleTERESA SCHIPANI

Coordinamento Tecnico, Regione Emilia-Romagna

Hanno collaborato:ANNA FAVA,

ANDREA FURLAN,CLAUDIO LAMORETTI,

AGRICONSULTINGL’attuale Programma di sviluppo rurale

2007-2013 si sta avvicinando alla conclu-sione. In questo periodo che precede l’av-vio della nuova programmazione appare

particolarmente interessante esaminare alcuni casi di successo, relativi a progetti di sviluppo e valoriz-zazione del patrimonio agricolo e rurale regionale fi nanziati attraverso il Psr. In questa prima analisi delle “buone pratiche” rilevate in Emilia-Romagna riportiamo due pro-getti che fanno capo rispettivamente all’Asse 1 e all’Asse 3. Il primo progetto è legato al tema della tracciabilità e della valorizzazione delle produzioni biologiche, ed è stato attuato con approccio di fi -liera; è stato fi nanziato con 610.000 euro stanziati attraverso le Misure 111, 121, 123, 124. Il secondo progetto, fi nanziato tramite la Misura 322, è invece volto alla valorizzazione sociale e pae-saggistica del patrimonio edilizio tipico, e ha come obiettivo l’accrescimento dell’attrattività e della qualità della vita nelle aree rurali regionali.

Quattro aziende e un salumifi cio…

Il primo progetto, particolarmente articolato e complesso, ha coinvolto 4 aziende agricole della provincia di Modena, tra cui l’azienda capofi la (Ca’ Lumaco, con sede a Zocca), ed il Salumifi cio Vitali SpA della provincia di Bologna. Diversi gli obiettivi: miglioramento dell’effi cienza produttiva e delle condizioni lavorative dei dipendenti; ac-crescimento del benessere animale lungo tutta la fi liera; valorizzazione dei prodotti di alta qualità ottenuti dall’allevamento di suini di razza Mora Romagnola allevati allo stato brado, come previsto dagli standard per le produzioni biologiche. Le aziende coinvolte (produttori di granaglie e alleva-tori) hanno raff orzato e reso più stabili i propri rap-porti all’interno della fi liera suinicola, creando un raggruppamento temporaneo di imprese; oltre ad un miglioramento del benessere animale (è stata realizzata una nuova e moderna sala parto per scrofe) il fi ne ul-timo della cooperazione è stato quello di valorizzare il prodotto attraverso la sua completa tracciabilità. In particolare sono state acquisite tecnologie soft-ware ed hardware che consentono all’interno della fi liera il continuo monitoraggio dell’animale: con l’applicazione a ciascun capo di un microchip leg-gibile da dispositivi fi ssi o portatili risultano sem-pre disponibili tutte le informazioni dalla nascita fi no alla macellazione del suino. Sempre ai fi ni della tracciabilità, è stata realizzata un’etichetta bidimensionale, denominata “codice Qr”, che consente la lettura delle informazioni tra-mite smartphone. In conclusione, il progetto (che ha fi nanziato aziende ubicate per l’85% in aree montane) mira da un lato a migliorare la qualità e la tracciabilità dei prodotti biologici, valorizzandone le caratteri-stiche di tipicità locale e garantendo ai consuma-tori un prodotto certifi cato sull’origine e sulla pro-venienza; allo stesso tempo off re alle aziende della fi liera un’opportunità per allargare i propri mercati di sbocco.

Un suggestivo scorcio del borgo

restaurato di Cecciola.

Dell’A

quila

Page 8: Anno 2013   rivista agricoltura

11MARZO 2013

…e l’intervento a Cecciola

Questo progetto ha coinvolto l’Unione dei Comu-ni dell’alto Appennino reggiano e l’Ente Parco na-zionale Appennino tosco - emiliano dove è situato il borgo di Cecciola. L’intervento ha interessato il recupero del borgo antico - un signifi cativo esem-pio di agglomerato rurale dell’alto Appennino - ca-ratterizzato da un “fi tto intreccio di piccoli viottoli con numerosi sottopassi sui quali si aff acciano ru-stici e caseggiati che mostrano in facciata antichi portali e pregevoli bassorilievi in marmo apuano”. Come in molte aree rurali montane, le dinami-che demografi che negative, accompagnate da un forte invecchiamento della popolazione residente, ha portato ad un lento e costante abbandono di questi luoghi, con impoverimento del patrimonio edilizio e degrado delle strutture. L’iniziativa dà continuità all’intervento di recupero iniziato nel 1990, e intende restituire al borgo storico una uti-lizzazione collettiva per attività culturali, turistiche e di servizio, legata in particolare alla valorizzazio-ne dei percorsi canossiani, per coniugare ricchezze ambientali e testimonianze storiche. Nello specifi co si è recuperata la struttura di quattro fabbricati e la pavimentazione di percorsi stradali con pietra arenaria. Si è inoltre realizzato l’impianto di illuminazione a servizio degli spazi aperti, adeguando le reti di fognature e di raccolta delle acque meteoriche. Il recupero del borgo e delle strutture edilizie, af-fi ancato da un generale miglioramento del livello di servizi off erti, ha consentito di includere la fra-zione di Cecciola nel calendario degli eventi pro-mozionali dell’area appenninica, determinando

una crescente numero di visitatori sul territorio, che oltre a ravvivare con la loro presenza il centro storico, rappresentano una concreta opportunità economica per le strutture ricettive locali.

Lo stato di avanzamento del Programma regionale ha raggiunto

complessivamente il 71% di risorse impegnate (pari a circa 821 milioni

di euro) sul totale della disponibilità finanziaria prevista per l’intero

periodo di programmazione 2007-2013 che ammontava a quasi

1.158 milioni di euro.

Per l’Asse 1 la percentuale di avanzamento è al 64%, valore che sale

all’81% se non vengono considerate le Misure 125 e 126 per le quali

l’attuazione è prevista solo nel 2013, mentre i dati del monitoraggio

qui esposti fanno riferimento al 31 dicembre 2012.

L’Asse 2 e l’Asse 3 si attestano con valori di utilizzo delle risorse oltre

l’80% (impegni/disponibilità), seguiti dall’assistenza tecnica che

raggiunge il 77%. In netto recupero appare l’Asse 4, che dopo una

partenza ritardata rispetto agli altri Assi registra un valore di avanza-

mento pari al 52%.

Nella concessione degli aiuti si conferma un progressivo aumento

della spesa per tutti gli assi: in particolare negli ultimi due mesi la

percentuale è cresciuta dal 69% (dati al 31 ottobre 2012) al 74% degli

impegni assunti. La performance migliore si registra proprio per l’Asse

4, che evidenzia un sostanziale incremento sia per il grado di utilizzo

delle risorse (+8%) sia per il livello di spesa (+13%), confermando come

l’attuazione stia procedendo a ritmi particolarmente sostenuti.

A CHE PUNTO SIAMO?

100%

80%

60%

40%

20%

0%

ASSE I ASSE 2 ASSE 3 ASSE 4 ASS. TECN.

Risorse impegnate già pagate Impegni non pagati Risorse non programmate

GRAF. 1 - PSR 2007-2013, REGIONE EMILIA-ROMAGNA. STATO DI AVANZAMENTO AL 31 DICEMBRE 2012.

TAB. 1 - SVILUPPO RURALE: BANDI GAL IN USCITA NEI PROSSIMI MESI.

MISUREANNO 2013

APR MAG GIU LUG AGO

Misura 411, Azione 7 - GAL ANTICO FRIGNANO

Misura 413, Azione 2 - GAL ALTRA ROMAGNA

Misura 413, Azione 3 - GAL APPENNINO BOLOGNESE

Lattonzolidi Mora Romagnola nell’azienda Cà Lumaco.

Dell’A

quila