Rivista settimanaleAnno 3 nr° 1

17.05.2016

RIVISTA UFFICIALE DELL’ A.S. POCHI / S.V.BUCHHOLZ 89

TIMEWOLVES

Rivista settimanaleAnno 3 N° 12

15.02.2017

La nebbia scende, e qualche volta poi si esce un po’ di strada, si perde l’obiettivo..Succede che la testa sei costretto ad abbassarla, perché le partite certe volte prendono la piega che non ti aspetti, o forse ti ricordano solo che per vincerle, certe partite, devi fare la partita perfetta!Così rimaniamo un po’ li, in cima al monte e in mezzo alla nebbia, di colpo costretti a non guardare lontano, a guardare i nostri piedi, a guardare i nostri passi. E in fondo è sempre stata la nostra filosofia, quella stessa filosofia che lo scorso anno ci ha portato ad un passo dal sogno. Passo dopo passo, questo dobbiamo fare, credere su quello che stiamo diventando, su quello che il nostro mister ci ha insegnato, sulla squadra che stiamo costruendo. Passo dopo passo, perché non si diventa grandi tutti di un colpo, e certe volte è importante tornare coi piedi per terra, sporcarsi di fango. Ghiaccio e fango, dovrà essere così fino alle fine. E non dimentichiamoci che un vero lupo sa cacciare anche in mezzo alla nebbia!

Forza lupi, forza lupe! E’ il momento di far vedere i denti!

ghiaccio e fango

di Marco Montel

Welschnofen vs Pochi 89: 0-1

Per la terza volta in questa stagione do-menica si sono affrontati Welschnofen e Pochi 89.Il bilancio delle precedenti sfide vedeva una vittoria a testa, “la bella” si è giocata proprio domenica sera al palaghiaccio di Canazei.La squadra di mister Mitterhofer, nono-stante le importanti assenze di Carniello e capitan D’Acquisto, si presenta al pala-ghiccio consapevole della forza del “quar-tetto “Wieser-Lungher” e di tutta la loro squadra, ma proprio per questo è determi-nata a fare bene.Il match però inizia con i padroni di casa subito a imporre il proprio gioco ed i gial-loneri a difendersi con grande impegno.Nonostante la supremazia territoriale il Welschnofen non riesce a concludere spesso verso la porta pochera e quelle po-che volte che ci riesce trova un Veronesi prontissimo; in particolare su una conclu-sione ravvicinata del capitano avversario Manuel Wieser il biondo originario di Mezzocorona salva il risultato deviando sopra la traversa.Il gialloneri dopo qualche minuto di tor-pore si svegliano e cominciano anch’essi a giocare, arrivando diverse volete vicino al gol del vantaggio.L’episodio che cambia il volto della par-tita arriva nella seconda metà del primo tempo, quando in superiorità numerica Ja-copo Pedrinolla è lesto nel deviare in rete una conclusione di Martinelli.A vantaggio acquisito i gialloneri si di-fendo con ordine e al termine della prima

frazione si trovano quindi avanti di un gol.Nella ripresa il ritmo del match viene scandito dalle continue penalità assegnate ad entrambe le squadre. Ma nonostante le molte superiorità il risultato resta invaria-to.La partita si conclude quindi che la vitto-ria del Pochi 89, che con questi tre punti aggancia gli Sharks il vetta alla classifica del Pick round.Oltre alla classifica resta la soddisfazio-ne di aver battuto una delle favorite per la vittoria finale, ma nonostante ciò c’è la consapevolezza che ci sia ancora tanto da sudare e tanto lavoro da fare per poter puntare in alto.L’importante, come sempre, è MAIMO-LAR!!

PICKROUND

di Andrea

Martinelli

Pick round: Pochi ‘89 - B.C. Sharks 0-2

Turno infrasettimanale amaro per i nostri colori: nel giorno di San Valentino sono gli Sharks ad avere un motivo in più per fe-steggiare, sconfiggendoci per 2:0 nella tar-da serata di martedì.Ci presentiamo allo scontro diretto per il primo posto del girone quasi al completo, Miozzo e Barbi i soli assenti, mentre gli av-versari scendono in campo privi di Baratta, Borin e Podetti.Cerchiamo fin da subito di aggredire gli squali con la velocità delle nostre giovani e rapide leve, ma sin dall’inizio ci troviamo davanti ad una squadra solida, molto ben posizionata in campo e soprattutto determi-nata, purtroppo più di noi.Ben presto gli Sharks conquistano palla, e per oltre due minuti non ci fanno uscire dal terzo difensivo, riusciamo a liberare per cambiare, ma per i primi dieci minuti la partita segue questo canovaccio: ospiti a fare il gioco, noi a difenderci affannosa-mente, non senza ricorrere al fallo; è pro-prio da un’inferiorità numerica che arriva il gol del vantaggio degli squali: Huebser dalla destra serve Cappelletti, il quale sca-rica di prima intenzione all’indietro per Pe-dergnana il quale conclude in mezzo a un nugolo di giocatori e la mette all’angolo destro. Nella seconda parte della frazione riusciamo a presentarci più spesso vicino all’area avversaria, approfittando anche di alcuni power play, ma siamo prevedibili nel far girare palla, e le conclusioni non sono mai pericolose.Torniamo in campo cercando di recuperare

lo svantaggio, ma anche in questo caso al fischio di inizio sono gli avversari a pre-sentarsi sul ghiaccio più grintosi di noi, riuscendo a creare diverse occasioni peri-colose. Più o meno come nel primo tempo, le iniziative degli Sharks iniziano a perde-re efficacia verso la metà della frazione, il nostro gioco sembra migliorare, ma il pac-chetto arretrato avversario riesce a neutra-lizzare i nostri attacchi senza grossi patemi. Sul finire della partita, in quello che sembra essere il nostro momento migliore, subiamo la seconda rete: le nostre corse lungo le ba-laustre hanno fruttato una doppia superiori-tà numerica a un minuto dalla fine, Mister Mitterhoffer si gioca il tutto per tutto to-gliendo dal campo il sottoscritto innestando un sesto giocatore di movimento: vinciamo l’ingaggio, il pareggio sembra vicino, ma siamo frettolosi nel gestire la palla, la no-stra conclusione viene murata da Valentini, il quale riesce a servire Huebser che passa la rossa e in tuffo indirizza la palla verso la nostra porta: la rotonda rotola lentamente ed indisturbata oltre la linea rossa per il 2:0 che chiude la partita. I secondi finali non vedono cambiare il risultato e gli Sharks si portano a casa meritatamente 3 punti e pri-mato in classifica. Purtroppo non siamo ri-usciti a leggere la partita, e quando la nostra determinazione viene meno il gap tecnico con gli avversari diventa più marcato.Non tutto è però da buttare, prendiamolo come un buon allenamento in vista delle prossime partite, a cominciare dall’insidio-sa sfida di domenica sera con i Vikings di Laives. Soprattutto in questi momenti bi-sogna azzerare e ripartire, all’insegna del buon vecchio #maimolar!

PICKROUND

di Elia

Veronesi

QUALIFI-CATIONROUNDdi Claudio

Pedrinolla

Pochi Black Wolves vs Red Devils: 1-2

Ancora ad Egna. Ancora Red Devils.I ragazzi del Pochi’89 Black Wolves con la voglia di riscattarsi. Tra le fila pochere sempre gli stessi delle ultime partite ad ec-cezione di Callegari Manuel (si dice abbia avuto da discutere col dentista e che adesso mangi anche le bistecche con la cannuccia) e Florian Ceolan, ancora “stinco” da un week-end in Austria.Comincia il match. E come già visto duran-te tutta la stagione, i giovani pocheri, con-tro una squadra che sulla carta risulta essere nettamente più forte, entrano in campo con la voglia e la grinta per portare a casa i tre punti.Bellissimo primo tempo. Tutte e due le for-mazioni arrivano ad impensierire gli estre-mi difensori con azioni fluide e veloci.Da sottolineare alcuni interventi di Rossi M. che oltre a mantenere il risultato inva-riato, grazie alla spettacolarità delle sue gesta tiene alto il morale dei compagni ed infuoca il pubblico. Ciardi, i due fratelli Telch e il cugino Mitterhofer sono i princi-pali protagonisti delle azioni pochere.Nessun gol alla fine della prima frazione di gioco. 0-0.Si ricomincia a giocare dopo l’intervallo. La stanchezza dei lupacchiotti inizia a far-si vedere, così come la maggior esperienza dei diavoli di Vipiteno.I gialloneri calano il ritmo, le incursioni avversarie si fanno sempre più frequenti

fino al momento del gol. Incomprensione difensiva, la palla resta al centro recuperata dall’attaccante completamente libero che trafigge l’incolpevole rossi sotto le gambe.Passano pochi minuti e arriva il raddop-pio. Bagarre davanti alla porta di Rossi e Pedrolli, rientrato per sostenere i suoi com-pagni devia accidentalmente la palla alle spalle del suo portiere.Un po’ ci tiriamo su. Iniziamo di nuovo a macinare gioco. A 5 dalla fine il contropie-de perfetto. 3 passaggi e il gol di Giaco-mozzi che si conferma così il più prolifico degli uomini di mister Isidoor fino ad ora.Gli ultimi minuti li giochiamo in 6 contro 5. Aggressivi, affamati, intimorendo gli av-versari che non sanno più dove buttare la palla. Ma non basta. Sirena finale.Primo tempo giocato egregiamente, consi-derando che loro erano i vincitori uscenti della Silver League dell’anno scorso.Il secondo decisamente meno ma sempre discreto.Bisogna anche dire che abbiamo affronta-to due penalità con due uomini in meno (5 contro 3) e non abbiamo subito neanche un gol. E i vostri giochetti con gli arbitri non è che ci siano piaciuti più di tanto.Vabbeh… tirando le somme si può dire che avete vinto ma se seo cagadi ados.. ehm… ci avete un pochino sottovaluati.Alla prossima. Contro i tutt’altro che “faci-li” Pinaiteri.

Pedro #3

Rotalnord vs Pochi 89 White Wolves 5 - 0Cavalese, giovedì 9 febbraio

Terza partita del girone di andata del cam-pionato femminile per le lupe bianche.La partita si prospetta come una delle più difficili sia sul piano fisico che mentale, infatti coach Armin cerca di ottimizzare le energie delle ragazze schierandone alcune solo per metà tempo.Siamo consapevoli che contro le pluri-campionesse della Rotalnord non c’è con-fronto, ma ciò non toglie che scendiamo sul campo ben determinate a dare il mas-simo per ostacolarle.Il reparto difensivo viene difatti messo a dura prova fin dai primi minuti, ma le mar-cature a uomo, pardon, a donna, sortisco-no l’effetto sperato e riescono ad annulla-re le offensive nemiche. Ne approfittano le ali pochère che in alcuni contropiedi riescono ad impensierire la retroguardia

della Rotalnord e addirittura a sfiorare la rete. Dodici minuti intensi per entrambe le squadre, ma la maggior esperienza preva-le e la Rotalnord infine riesce a far breccia nella nostra difesa e a beffare l’estremo difensore con un goal di Nicoletta Chiesa ed uno spettacolare di Mara Giacomuzzi da una angolazione impossibile.Si va alla ripresa con uno score di 2 goal subiti, ma non ci demoralizziamo perché sappiamo bene che lasciarsi andare pro-prio adesso significherebbe vanificare gli sforzi fatti fin’ora. La tecnica del franco-bollo applicata allo schema del catenaccio si rivelano le uniche opzioni per arginare le avversarie e, nonostante un evidente calo fisico, riusciamo a stringere i denti e a limitare i danni a 3 reti. Complessivamente siamo soddisfatte del-la prova espressa, si riesce a vedere final-mente una maggiore grinta ed incisività nel gioco e si cominciano a realizzare del-le azioni più strutturate.#33

WOMENCUP

di Silvia

Tonelli

Io sono il lupo.La fame è la mia compagna,la solitudine la mia sicurezzaun’eterna, triste condanna.

Io sono l’istinto.Passi svelti nella notte,

il freddo è il mio giaciglio,il vento la mia sola coperta.

Io sono il silenzio.Un’ombra nella forestaimpronte lungo il fiume

occhi di brace nel profondo buio.Io sono il mistero.

Canti d’amore alla luna,lunghe corse inseguendo fantasmi,ombre e tracce di odori e suoni.

Io sono il sogno.La libertà pura, assoluta

che tracima violentasu stagioni senza tempo.

Io sono alfa e omeganeve rossa d’ignare prede,

soffio di nuova vitachiusura del naturale anello.

Io sarò forse ucciso,mai disperso, cancellato

come immortale spirito del boscodi nuovo vigore sarò creato.

Io sono il lupo.