A N N I

Nutrire il pianeta, musica per la vitaPaolo Arcà, consulente artistico

Concluse le manifestazioni celebrative per i 150 annidel Quartetto, la nuova stagione 2014-15 è tutta proiettataverso il grande appuntamento di Expo 2015.Abbiamo voluto estendere fino a tutto il mese di giugnola nostra programmazione, inserendo tre concerti chesi terranno in coincidenza dei primi due mesi di Expoe immaginando di variarne leggermente il motto originalein “Nutrire il pianeta,musica per la vita”, sottolineando cosìl’imprescindibile occasione di nutrimento spirituale chela musica offre, come ha sempre dimostrato la storia delQuartetto di questi primi 150 anni.Dopo il ritorno, a maggio, del grande pianista Murray Perahia,nel mese di giugno due complessi di musica barocca(I Turchini ed Europa Galante) concluderanno la stagione condue concerti che avranno al centro del programma, così comeè il tema di Expo, la musica nel suo rapporto con la naturae la nutrizione.In tutta la programmazione 2014-15 si susseguono dunqueoccasioni di vero nutrimento spirituale, con l'ascolto di operedi tanti compositori che in periodi diversi e con linguaggimolteplici hanno saputo dare voce, attraverso la musica, ai motipiù riposti dell’animo umano.La stagione di apre con una significativa collaborazione con

l’Accademia del Teatro alla Scala, prima con il concertoinaugurale dell’“Ensemble Bernasconi” diretto da Marco Angius(la Nona Sinfonia di Mahler, nella versione per gruppoda camera di Klaus Simon) e poi con un concertodell’Orchestra dell’Accademia al completo, diretta da FabioLuisi (con l’esecuzione di Verklärte Nacht di Schönberg e dellaQuarta Sinfonia di Mahler). Si attua così un progetto artisticocompiuto che punta il riflettore, in due concerti, sul sinfonismoaustriaco del primo Novecento di Mahler e Schönberg.Nel resto della programmazione, che troverete nelle pagineseguenti, molte sono le occasioni di ascolto importanti:con Bach, prima di tutto, di cui saranno eseguiti l’Oratoriodi Natale e la serie integrale dei seiMottetti per coro, affidatia grandi complessi internazionali. E poi opere di Mozart,Beethoven, Chopin, Brahms, pagine di musica romanticae del Novecento, fino al concerto dei King’s Singers con alcunifascinosi songs della tradizione americana.Con i tanti grandi artisti di fama internazionale che tornanoal Quartetto (di cui circa un terzo italiani), o con i giovani chesiamo felici di far debuttare da noi, si compone il mosaico riccodi una stagione che punta sempre all’eccellenza artisticae in cui la musica è protagonista, con la sua ineffabilità e il suoafflato unico di arricchimento interiore.

Ensemble GiorgioBernasconiAccademiaTeatro alla ScalaMarco Angiusdirettore

Mahler – Sinfonia n. 9in re maggiore,versione da camera di Klaus Simon

21 OTTOBRE 2014MUSICA DA CAMERA

1La stagione dei 150 anni inauguracon un azzardo, che rappresentatuttavia il segno di un’apertura versoil futuro. L’Accademia del Teatroalla Scala è stata definita «il pensierodella Scala per domani».Nell’ambito dell’Accademia si èformato anche l’EnsembleBernasconi, volto alla formazionedi professionisti in grado di affrontareal meglio il repertorio del Novecentoe contemporaneo, sotto la guidadi rinomati maestri e prime partidell’Orchestra della Scala.L’Ensemble presenta uno deimassimi capolavori del repertoriosinfonico, la Nona Sinfonia diGustav Mahler, in una recentetrascrizione per orchestra da cameradel compositore tedesco KlausSimon, che in precedenza aveva giàridotto per un gruppo strumentale

vari lavori di Mahler,Schönberg e Alban Berg.A guidare i giovanimusicisti dell’Accademia èil direttore Marco Angius,che collabora fin dagli inizial progetto dell’EnsembleGiorgio Bernasconi.

Katia Buniatishvilipianoforte

Musorgskij –Quadri diun’esposizioneRavel –Gaspard de la Nuit– La Valse

4 NOVEMBREPIANISTI AL QUARTETTO

2La pianista georgiana KhatiaBuniatishvili si è rivelata in questi anniuno dei maggiori talenti della nuovagenerazione. Il Quartetto è lieto diospitare per la prima volta questapromessa del concertismointernazionale, che artisti come MarthaArgerich e Gidon Kremer consideranodegna di salire in palcoscenico conloro, un riconoscimento che vale forsepiù dei numerosi premi conquistati neiconcorsi internazionali. Finora i suoiautori del cuore sono stati Liszt,Chopin, Rachmaninov, che hannopermesso alla giovane pianistadi Tbilisi di mettere in evidenzail temperamento focoso e la tecnicasbalorditiva. Il programma scelto perl'esordio al Quartetto mette in luceinvece il carattere virtuosistico delpianoforte del Novecento, che affondale radici in un certo senso nella

scrittura scabra e selvaggiadella versione originale deiQuadri di un'esposizione diMusorgskij, a lungo offuscatadalla trascrizione per orchestradi Ravel. Proprio il musicistafrancese infatti ha reinventatoagli inizi del Novecentoil virtuosismo pianistico conlavori di fantasmagoricainvenzione e scintillantesonorità come il ciclo diGaspard de la Nuit. La Valse,a sua volta, è la trascrizioneper pianoforte dell'autoredel capolavoro orchestrale,che rappresenta una sortadi necrologio della civiltàmusicale dell'Ottocentoincarnata dalla danza viennese.

QuartettoKelemenVincitore del Premio Borciani 2014

Haydn – Quartetto in re minoreop.76 n. 2 Hob.III.76 “delle Quinte”Mendelssohn – Quartetto inla minore op. 13Bartók – Quartetto n. 5 Sz 102

MUSICA DA CAMERA18 NOVEMBRE

Sin dalla prima edizione, nel 1987, iquartetti vincitori del Premio Borcianidi Reggio Emilia sono stati subito invitatia suonare al Quartetto, in segno distima e affetto per Paolo Borciani e invirtù del profondo legame che ha legatola Società al Quartetto Italiano.Nell’albo d’oro figurano nomi che hannoraggiunto i vertici della carriera, come ilQuartetto Keller e il Quartetto Artemis.Nella storia del Concorso, il Primopremio è stato assegnato solo cinquevolte, a testimonianza dell’alto livellorichiesto ai partecipanti e del prestigiodella competizione.Quest’anno il Concorso arrivatoalla X edizione è andato a un quartettoungherese, il Kelemen, che a cinqueanni dalla fondazione ha già guadagnatola fama di uno tra i più emozionantigruppi di musica da camera del mondo.Il Kelemen ha superato nella seratafinale i concorrenti, tutti di altissimolivello, con una strepitosainterpretazione delQuinto Quartettodi Bartók, uno dei capolavori indiscussidella musica del Novecento. Il pubblicodel Quartetto avrà così la possibilità dirivivere idealmente la finale del Premio,ma anche di ascoltare altre due pietremiliari del repertorio quartettistico comeilQuartetto delle Quinte di Haydne ilQuartetto in la minore op. 13di Mendelssohn, ispirato almonumentale lavoro nella stessatonalità di Beethoven, l’op. 132.Mendelssohn aveva solo 18 anniquando scrisse ilQuartetto in la minore,nel 1827, ma era forse l’unico musicistadell’epoca in grado di capire a qualialtezze si fosse spinto il linguaggiodi Beethoven nei suoi ultimi lavori.

3

Orchestradell’AccademiaTeatro alla ScalaFabio Luisidirettore

Chiara Isotton soprano

Schönberg – Verklärte NachtMahler – Sinfonia n. 4in sol maggiore

25 NOVEMBRE

La prima parte della stagione,dedicata idealmente agli artisti didomani, si chiude con un concertodell’Orchestra dell’Accademia delTeatro alla Scala guidata da unafigura di spicco della scenamusicale internazionale come FabioLuisi, direttore principale delMetropolitan di New York. Ilprogramma del concerto ruotaattorno alla fervida vita artistica dellacosiddettaWien modern, che acavallo del Novecento ha posto lebasi per la grande rivoluzioneculturale del secolo scorso. Notte

trasfigurata diSchönberg,nata in origineper sestettod’archi, è unasorta di poemasinfonico dacamera, trattoda un testodello scrittoreRichard Dehmel,una delle voci

più inquiete del decadentismoeuropeo. Negli stessi anni, Mahlercomponeva la Quarta Sinfonia, nellaquale compariva ancora una voltauna lirica tratta dalla raccoltadi storie e leggende popolaridel Corno magico del fanciullo.“Das himmlische Leben”, la vitaceleste, intonata dalla vocedi un soprano, nasconde sottola veste dell’innocente visionedell’aldilà di un bambino la tragediasenza scampo della vita terrena,incarnata dal conflitto permanentetra natura e civiltà, uno dei temi piùricorrenti nella prima fasedella produzione di Mahler.

4

Cuarteto CasalsMozart –Cinque Fughe perquartetto d’archi (dal Clavicembaloben temperato di Bach) K 405Haydn –Quartetto in fa minoreop. 20 n. 5 Hob.III.35Mozart –Quartetto in fa maggioreK 168– Adagio e fuga in do minore K 546– Quartetto in sol maggiore K 387

MUSICA DA CAMERA2 DICEMBRE

Il Quartetto Casals, una formazionespagnola di alto profilo internazionale,che fra i vari riconoscimentiinternazionali annovera il premio delBorletti-Buitoni Trust, presenta unprogramma imperniato sul rapportofecondo tra lo stile classico e illinguaggio della musica barocca, inparticolare di Bach. La scoperta dellamusica di Bach, infatti, rappresentò perMozart il seme per lo sviluppo di nuoviorizzonti delle forme musicali, grazieall’innesto del linguaggiocontrappuntistico sul tronco dello stilegalante in voga nel secondoSettecento. Le trascrizioni per quartettod’archi di alcune fughe delClavicembalo ben temperato, a quantopare molto gradite dalla moglieConstanze, sono un’eloquentetestimonianza dell’interesse di Mozartper le forme contrappuntistiche, maancora più profondo e significativoè il tardo omaggio a Bach offertonell’Adagio e fuga in do minoreK 546. Se Bach ha rappresentato perMozart una fonte d’ispirazione, Haydninvece è stato un maestro da studiareattentamente. Le sua grandi raccolte diQuartetti, come i sei dell’op. 20, di cuiil n. 5 in fa minore incarna nella manieramigliore lo spirito Sturm und Drang,hanno indotto Mozart a emulare ilcollega più anziano con una propriaserie di Quartetti, appropriandosi cosìa fondo di un linguaggio che nei lavoriprecedenti, come ilQuartetto in famaggiore K 168, era stato toccato soloin maniera superficiale. Il risultatoè l’eccezionale gruppo dei sei Quartettidedicati ad Haydn, che si apre appuntocon il solare ed energicoQuartettoin sol maggiore K 387.

5

Basilica di San Marcoore 19.30

RIAS KammerchorB’Rock BaroqueOrchestraRené Jacobs direttore

Sunhae Im sopranoBernarda Fink contraltoBernard Richter tenoreDominik Köninger baritono

BachOratorio di Natale BWV 248

BAROCCO E OLTRE16 DICEMBRE

Il concerto che precede il Nataleritorna ancora una volta alla musicadi Bach, ormai un appuntamentotradizionale per il pubblico delQuartetto. Il cosiddetto Oratorio diNatale, ovvero le sei Cantate scritteda Bach per i riti legati alla liturgiadel Natale, viene proposto da unodegli interpreti di spicco dellamusica barocca, René Jacobs, cheha alle spalle una lunga e prestigiosaattività concertistica e discograficanella musica sacra e profana del XVIIe XVIII secolo. Jacobs dirigela giovane e innovativa formazionebelga B’Rock Orchestra di Ghent,fondata nel 2005 con l’intenzionedi imprimere uno stile più modernoal mondo della musica antica,e il prestigioso RIAS Kammerchordi Berlino, che vanta un repertorioin grado di spaziare da Bachal contemporaneo. Completa lalocandina un cast di solisti, tra i quali

spiccano il sopranoSunhae Ime il mezzosopranoBernarda Fink, chehanno registrato direcente con Jacobsper Harmonia Mundiun’acclamataversione dellaPassione secondoMatteo.

6

Jan Lisieckipianoforte

Bach-Busoni – Preludio Corale“Wachet auf, ruft uns die Stimme”BWV 645– Preludio Corale “Ich ruf zu Dir,Herr Jesu Christ” BWV 639Bach - Partita n. 2 in do minoreBWV 826Paderewski – Tre Humoresquesde concert op. 14– Notturno in si bemolle maggioreop. 16 n. 4Mendelssohn – Rondòcapriccioso in mi maggiore op. 14Chopin – Dodici Studi op. 10

PIANISTI AL QUARTETTO13 GENNAIO 2015

Torna subito al Quartetto, dopoil convincente debutto in recital nelmaggio 2014, il pianista rivelazionedella nuova generazione, JanLisiecki. Canadese di originipolacche, il giovane artista rendeomaggio alla sua terra d’origineincludendo nel programma anchedue lavori di Ignacy Paderewski, cheoltre a essere stato una veraleggenda del pianoforte fu ancheil Primo ministro della Poloniaindipendente formata alla fine dellaPrima Guerra mondiale. Attorno aquesta sorta di totem della storiapolacca del Novecento, Lisieckicostruisce un percorso che partedal pianoforte di Bach e giunge finoal modernismo di Busoni, con le suecolte trascrizioni delle musichedi Bach, passando per due gioiellipreziosi del virtuosismo romanticocome la prima serie di Studi op. 10di Chopin e il Rondò capricciosoop. 14 di Mendelssohn.

7

Viktoria Mullovaviolino

Katia Labèquepianoforte

Mozart – Sonata in la maggioreK 526Schumann–Sonata in la minoreop.105Pärt – FratresTakemitsu – Distance de FéeRavel – Sonata in sol maggiore

MUSICA DA CAMERA20 GENNAIO

Da diversi anni, due grandi signoredella musica come Viktoria Mullovae Katia Labèque formano un solido eaffiatato duo violino e pianoforte cheil pubblico del Quartetto conoscebene per averlo ascoltato innumerose occasioni. Malgradola sensibile differenza di carattere trale due artiste, più riservata e riflessivala Mullova, estroversa e impulsivala Labèque, la loro intesa sul pianomusicale è perfetta e corrispondeanche a un’identità di vedute perquanto riguarda la scelta delrepertorio. Entrambe infatti, anchenella propria attività individuale,hanno sempre prediletto la ricercadi nuove strade da percorrere nellamusica. Questo vale sia nella manieradi interpretare gli autori del repertoriotradizionale, come Mozart, Schumanne Ravel, sia nella scelta di nuovi lavorida sottoporre all’attenzione delpubblico, come quelli di due voci fortie originali della musica del nostrotempo come Toru Takemitsue Arvo Pärt.

8

QuartettoGuadagniniBoccherini –Quartetto in domaggiore op. 2 n. 6 G 164Grieg –Quartetto n. 1 in sol minoreop. 27

Quartetto NoûsHaydn –Quartetto in re minoreop. 42Debussy –Quartetto in sol minoreop. 10

3 FEBBRAIO

Una delle iniziative più significativedel progetto “Verso il futuro, dalnostro passato”, inteso a celebrarei 150 anni del Quartetto, è statala master class tenuta dal Quartettodi Cremona e dal leggendarioviolista Hatto Beyerle, fondatoredel Quartetto Alban Berg e guidaineguagliabile per diversegenerazioni di musicisti.Due formazioni italiane che hannopartecipato al seminario, il QuartettoNoûs e il Quartetto Guadagnini,sono state ritenute meritevolidi essere presentate al pubblicodel Quartetto, in un concertostraordinario, aperto a tutti e inomaggio per i Soci, nella scia di unalunga tradizione di aperturae di sostegno ai giovani artisti.I due giovani quartetti, segnotangibile della rinnovata vitalità dellamusica da camera italiana, offrono

un ampio panoramadel repertorio,con un programmache spaziadal linguaggioclassico di Haydne Boccherinial lirismo romanticodi Grieg finoai misteriosichiaroscuri delQuatuor di Debussy.

Un regalo per tutti i Soci,fuori abbonamento:il concerto di due giovaniQuartetti italiani emergenti

Gabriele Carcanopianoforte

Bach – Partita n. 4 in re maggioreBWV 828Franck – Preludio, Corale e FugaBrahms –Sonata n. 3 in fa minoreop. 5

PIANISTI AL QUARTETTO10 FEBBRAIO

Un altro giovane interprete fa il suoesordio al Quartetto. GabrieleCarcano, torinese, si è segnalatoin questi anni a livello internazionalegrazie al sostegno di un’istituzioneimportante come il Borletti-BuitoniTrust di Londra. Mitsuko Uchidalo ha invitato più volte a partecipareal Marlboro Music Festival,riconoscendo la naturaleinclinazione di Carcano versola musica da camera.Per il suo primo recital al Quartettoil giovane pianista ha scelto unprogramma che nella prima partepresenta un interessante dialogo trail linguaggio contrappuntistico diBach e la scrittura tardo-romanticadi César Franck, intrisadi suggestioni neo-barocche, mentrenella seconda mette in luceil problematico neoclassicismo delgiovane Brahms nella monumentaleSonata in fa minore, ispirata dallavenerazione per la figuradi Beethoven, ma scossa da cimaa fondo dai fremiti dell’etàromantica.

9

Quartetto BelceaMozart – Quartetto n. 23in fa maggiore K 590Webern – Cinque pezzi op. 5Brahms – Quartetto n. 2in la minore op. 51 n. 2

MUSICA DA CAMERA17 FEBBRAIO

Il Quartetto Belcea ha festeggiatonel 2014 i vent’anni di attività.Il Quartetto è stato fondato al RoyalCollege of Music di Londra nel 1994dalla violinista romena Corina Belceae dal violista polacco KrzysztofChorzelski. In seguito si sonoaggiunti due musicisti francesi, AxelSchacher e Antoine Lederlin, dandovita così a una formazione inglesedi residenza, ma cosmopolita pertradizioni musicali e provenienzeculturali. Questa singolareesperienza si riflette nella fusionedi differenti punti di vista sullamusica e in una naturalepredisposizione a superare i confinidel repertorio tradizionale. In questoprogramma, tuttavia, si nota di più

forse l’impronta dello studiocon il Quartetto Alban Berg,che si manifesta inparticolare nella scelta deiCinque pezzi op. 5 di AntonWebern. Gli autori viennesidel Novecento, cherappresentano il fulcro deiprogrammi del ventennale,vengono messi in dialogocon i maestri del repertorioclassico come Mozarte Brahms, definendo cosìin questo incontro traavanguardia e tradizionela fisionomia interpretativadel Quartetto Belcea.

10

Coro della RadioSvedesePeter Dijkstradirettore

BachMottetti BWV 225 - 230

24 FEBBRAIO

Una delle parti meno conosciute,purtroppo, della produzione di Bachsono i mottetti, una delle più anticheforme polifoniche della musicasacra. Esistono solo pochi esempidi questo genere nella musicadi Bach, anche se alcuni studiosisospettano che molti lavori analoghipotrebbero essere stati perduti.In pratica, il concerto offre la ghiottaoccasione di ascoltare una sorta diintegrale dei Mottetti, dal momentoche oltre ai sei in programma,il catalogo di Bach include un soloaltro lavoro, O Jesu Christ, meinsLebens Licht BWV 118, un tempoerroneamente annoverato tra le

Cantate. Uno dei motividella loro raraesecuzione è lanecessità di avere adisposizione un corodi grande spessoreartistico qual è il Corodella Radio svedese,diretto oggidall’olandese PeterDijkstra, successoredel leggendariofondatore dellaformazione scandinavaEric Ericson.

11BAROCCO E OLTRE

Rafal Blechaczpianoforte

Bach – Concerto ItalianoBWV 971Beethoven – Sonata n. 8in do minore op. 13 “Patetica”Chopin – Notturni op. 62n. 2 e n. 3– Valzer in la bemolle maggioreop. 64 n. 3– Tre Mazurche op. 56– Polacca in fa diesis minoreop. 44

PIANISTI AL QUARTETTO3MARZO

Dopo la meritata vittoria alConcorso Chopin del Bicentenario,nel 2010, Rafal Blechacz è giàvenuto due volte a suonare peril Quartetto e torna adesso per laterza, stabilendo di fatto un rapportoimportante con la nostra Società.Chopin rimane il vernacolodi Blechacz, che ama tuttaviaaccostare alla sua musica autori chepossano stabilire con essa unarelazione complementare o dicontrasto. In questo caso troviamodue lavori che hanno acquistato unanotevole popolarità, il Concertoitaliano di Bach e la Sonata Pateticadi Beethoven. Il primo, contenuto nelsecondo libro della Clavier-Übung, èuna delle poche musiche pubblicatein vita da Bach, che ha intesorimodellare nel proprio linguaggio lostile concertante diffuso in Europadai musicisti italiani. La Patetica,nominata così dall’editore per motivicommerciali ma con il consensodell’autore per la sua intonazioneschilleriana, rappresenta invece unpunto di svolta nel percorso artisticodi Beethoven, che trova in questaSonata ardente e appassionata unaprima espressione eroica dellatonalità di do minore, destinata adiventare parte intrinseca della suapersonalità musicale.

12

Nicolas Altstaedtvioloncello

Reto Biericlarinetto

Herbert Schuchpianoforte

Brahms – Trio in la minore perpianoforte, clarinetto e violoncelloop. 114Widmann – “Nachtstück” perclarinetto, violoncello e pianoforteBeethoven – Trio n. 4 in si bemollemaggiore per pianoforte, clarinettoe violoncello op. 11

MUSICA DA CAMERA10MARZO

Un concerto nel più puro spirito dellamusica da camera, quello che radunanel nome di Beethoven e di Brahmsuno dei pianisti emergenti della scenamusicale, Herbert Schuch, e duecolleghi versatili come il clarinettistasvizzero Reto Bieri e il violoncellistafranco-tedesco Nicolas Altstaedt.Schuch, vincitore nel 2013 delPremio “Una vita per la musica”del Teatro La Fenice di Venezia, è unvalido interprete sia del repertoriosolistico che di quello da camera,così come Bieri e Altstaedt si trovanoa loro agio nel repertoriocontemporaneo, come dimostrala presenza di un lavoro delcompositore emergente JörgWidmann. Il Trio op. 114 di Brahmsappartiene a un gruppo di capolavorinati negli ultimi anni, grazie all’influssodi un virtuoso del clarinetto comeRichard Mühlfeld. Il Trio op. 11di Beethoven invece è un lavorocurioso, soprattutto per le variazionidell’ultimo movimento, scritte su untema orecchiabiledi un’opera di JosephWeigl, moltopopolare per le strade di Vienna, dacui deriva al lavoro il nomignolo di“Gassenhauer Trio”.

13

QuartettoJerusalemBeethoven – Quartetto n. 4in do minore op. 18 n. 4Janácek – Quartetto n. 2“Lettere intime”Schubert – Quartetto n. 14in re minore D 810“La morte e la fanciulla”

24MARZO

Il Quartetto Jerusalem, primaformazione professionisticaisraeliana, è stato fondato nel 1993in seno al Jerusalem Music Centre,un’istituzione promossa nei primianni Settanta da Isaac Stern e dalfilosofo Isaiah Berlin allo scopo diaiutare i giovani musicisti del paesea sviluppare il proprio talento.Il suo repertorio, così come l’attivitàconcertistica, è particolarmenteesteso, toccando tutti i principaliautori da Haydn fino ai giorni nostri,di ogni scuola e tendenza. Ospitedella nostra Società nel 2003, direcente, il Jerusalem ha registratoper Harmonia Mundi i due Quartettidi Leos Janácek, che hanno riscosso

unanimiapprezzamentidalla criticainternazionale.Il Secondo,scritto pocoprima dellascomparsa, nel1928, esprimein manieratoccantee originalei sentimenti

ispirati nell’anziano musicista da unagiovane donna, Kamilla Stoesslová,una relazione coltivata soprattuttoin un fitto e appassionato epistolario.Accanto a questo capolavoro delNovecento, il programma prevededue classici del repertorio come ilQuartetto in do minore op. 18 n. 4di Beethoven e La morte e lafanciulla di Schubert, due lavoriche accompagnano la carriera delJerusalem fin dagli inizi.

14MUSICA DA CAMERA

The King’s Singers

Orlando di Lasso–Musica Dei donumTrionfo di Dori (opere di Striggio,Giovanni Gabrieli e Palestrina)Brahms– Alle meineHerzgedanke, Dein Herzlein mild,Vineta, AbendständchenPetrassi– NonsenseCartoline dal mondo (4 canzonida tutto il mondo)Canzoni dal repertorio americano:The best is yet to come,Cry me a river, Beyond the sea,When I fall in love,The lady is a tramp

MUSICA DA CAMERA14 APRILE

I King’s Singers si sono esibiti per laprima volta al Quartetto nel 1976,quasi quarant’anni fa. Nel corso deltempo sono cambiati gli artisti dellaformazione, ma non lo spirito e lo stiledello storico gruppo inglese.La perfezione tecnica e il gustoraffinato nella scelta dei programmisi accompagna sempre al tonounderstated dei loro concerti, cheprevedono di regola una calibratadose di popular music, in questocaso classici della canzoneamericana. Nella prima parte invecei “cantanti del Re” compilanoun breve excursus di cinque secolidi musica vocale, dalla polifoniarinascimentale di Orlando di Lassofino alle asprezze satiriche deiNonsense di Petrassi. Di particolareinteresse è l’antologia tratta dalTrionfo di Dori, un ampio progettoculturale voluto nel 1592 dal patrizioveneziano Leonardo Sanudo, cheaveva chiesto a 29 poeti e altrettanti

musicisti dicomporre unmadrigale sul temadella ninfa Dori,figlia di Oceano,che rappresentavain formatrasfigurata ladedicataria delvolume, ElisabettaGiustinian.

15

Ensemble ZefiroMozart – Serenata n. 12in do minore K 388– Serenata n. 10in si bemolle maggiore K 361“Gran Partita”

BAROCCO E OLTRE21 APRILE

Ecco un altro gruppo italiano che fail suo esordio nelle stagioni delQuartetto, l’Ensemble Zefiro, deditoal repertorio di musica da cameradel Settecento e dell’Ottocento construmenti d’epoca. Come diceil nome, Zefiro lavora soprattutto congli strumenti a fiato, che inparticolare nel Settecento avevanouna vasta e articolata letteratura.Uno degli autori più sensibili e attentialle sfumature espressive deglistrumenti a fiato è stato Mozart, cheha lasciato innumerevoli

testimonianze del suoamore per questo mondosonoro e della suaintelligenza nello sfruttarele loro risorse artistiche.I due lavori in programmadimostrano come Mozartavesse cominciatoa concepire le serenateper strumenti a fiato inmaniera molto lontanadal cliché della musica daintrattenimento in vogaa quel tempo, e che luistesso aveva praticato consuccesso. La Serenata

in do minore K 388 si apre con untema cupo e ambiguo, che lasciaintravedere lo spirito severo cheinforma la scrittura. La Serenatain si bemolle maggiore K 361,conosciuta come Gran Partita,con un termine non attribuibile concertezza a Mozart, rappresenta il piùardito tentativo di trasformare lascrittura tradizionale della cosiddettaharmonie, ovvero l’orchestrinaformata dagli strumenti a fiato, in unlinguaggio sinfonico e universale.

16

Enrico Pacepianoforte

Debussy – Six épigraphesantiquesHindemith – Sonata n. 3Schumann – Kreisleriana op. 16Liszt – “Vallée d’Obermann”da “Années de Pèlerinage,Première Année: Suisse”

PIANISTI AL QUARTETTO28 APRILE

Il pianista Enrico Pace, che tantoabbiamo apprezzato in duo conLeonidas Kavakos nelle scorsestagioni per l’Integrale delle Sonateper violino di Beethoven, torna dasolo in un recital di grande impegnoartistico e virtuosistico. Pace mettein luce quattro temperamenti diversi,ma molto marcati, attraversoaltrettanti lavori di segno forte.Le Sei epigrafi antiche di Debussyformano un lavoro ammantato diun’aura di solenne ritualità e dimistero, in contrasto con il caratterescabro e nervoso della Terza Sonatadi Hindemith, ultima delle trecomposte nel 1936 dopola dispotica cancellazione dell’operaMathis der Maler da parte delleautorità naziste.Altrettanto contrastanti sono i temie i personaggi al centro dei due lavoridi Schumann e di Liszt. Entrambihanno alle spalle un lavoro letterario,per Schumann il personaggiodel maestro di cappella JohannesKreisler creato da E.T.A. Hoffmannin un ciclo di novelle, mentre per Lisztun racconto di Senancour. Attraversoil filtro dell’immaginazione edello scavo psicologico, il virtuosismodel pianoforte romantico si accendedi colori esaltanti e si arricchiscedi forme nuove.

17

Murray Perahiapianoforte

26MAGGIO

Anche il Quartetto partecipa algrande evento di Expo 2015 conun ciclo di concerti, che si apre conun recital di Murray Perahia.Il grande pianista americano, ospitepressoché esclusivo della nostraSocietà, non ha ancora comunicatoil programma, ma la sua presenzaè un sicuro richiamo per il pubblicointernazionale che raggiungeràMilano in occasione dell’Expo.In 40 anni di carriera, Perahia halasciato un’impronta profonda sulpubblico di ogni paese.Per festeggiare il traguardo, la casadiscografica Sony ha deciso dipubblicare un cofanetto di 68 cd,che rappresentano il riassunto di unacarriera artistica con pochi confrontitra i musicisti del nostro tempo.

18PIANISTI AL QUARTETTO

Nutrire il pianeta,musica per la vita

I Turchinidi Antonio FlorioAntono Floriodirettore

Valentina Varriale sopranoGiuseppeDeVittorio tenore

Frutti e pesci, pescatricie tavernariAnonimo (sec. XVI) – “Boccucciade ‘no pierzeco”, villanellaProvenzale – “Me sento ‘na cosa”,aria del singhiozzo da “Il Schiavodi sua moglie”Vinci – “So lli ssorve e nespoleamare”, aria da “Lo cecato fauzo”– “L’Uommo è comm’a ‘no piezzode pane”, aria da “Li zite ‘ngalera”– “Che bella ‘nzalatella”, duettoda “Lo cecato fauzo”– SinfoniaDe Majo – “Quanno lo pesce èbivo”, aria da “Lo finto laccheo”Leo – “Chesta è la regola”, ariadi Zeza ostessa da “Alidoro”– “La campagna mo che bella”,duetto da “Alidoro”Vinci – Sinfonia da “Partenope”Grillo – “Sosutose no juornode dormire”, cantataPaisiello – “Tengo triglierossolelle”, aria– “Gioia de’ st’armamia”, duetto da“Pulcinella vendicato”

BAROCCO E OLTRE16 GIUGNO

I Turchini di Antonio Floriocontribuiscono al tema di Expo 2015,Nutrire il pianeta, con un concerto atema intitolato in maniera appropriataFrutti e pesci, pescatrici e tavernieri.I Turchini hanno per costume l’abitudinedi formulare programmi che ruotanoattorno a un tema specifico, attingendoal vasto e ancora in gran parteinesplorato patrimonio musicalenapoletano del Settecento. Gli autori inprogramma, Provenzale, Vinci, DeMajoe gli altri fino a Pergolesi, erano tuttimaestri dei Conservatori di Napoli, unodei centri musicali più vivi e importantid’Europa nel XVIII secolo. Pergolesi,malgrado la precoce scomparsa a soli26 anni, fu uno degli autori più copiati econtraffatti, grazie alla immensapopolarità della sua musica. Vinci e DeMajo vennero lodati daMozart, chegiudicava le loro opere “bellissime” e nestudiava lo stile vocale. La grandecompetenza di Antonio Florio, checollabora sempre alla ricerca dellepartiture conmusicologi e studiosi dellaNapoli dei Lumi, è la garanzia discoprire in questo concerto una sortadi ricco presepemusicale, animato davoci e figure della tradizione popolarefiltrata dalla sensibilità dei grandi artistidell’epoca.

19

Nutrire il pianeta,musica per la vita

Europa GalanteFabio Biondidirettore

Geminiani – La Foresta IncantataFarina – Capriccio Stravagantea quattroVivaldi – Concerto per flauton. 2 in sol minore“La notte”RV439

BAROCCO E OLTRE23 GIUGNO

Per necessità o per spirito d’avventura,nel XVII e XVIII secolo unaimpressionante quantità di musicistiitaliani sono emigrati in tutta Europa,diffondendo un linguaggio di musicastrumentale nato e sviluppato nei tanticentri artistici della penisola. Il violinistaFabio Biondi, fondatore e direttoredell’ensemble Europa Galante, mette inluce in questo programma il caratterecosmopolita della musica antica, chetrova delle imprevedibili corrispondenzecon la vocazione internazionale dell’artee della cultura italiana di oggi.Il musicista più antico del programma èCarlo Farina, un violinista della corte deiGonzaga a Mantova chiamato nel 1625a occupare il posto di primo violinonell’orchestra della corte di Dresda alledipendenze di Heinrich Schütz.Il suo lavoro più noto è ilCapricciostravagante, con il quale si inaugurala stagione della musica strumentalea imitazione della natura e il pittoricismomusicale, esaltati un secolo dopo dallavasta produzione di Vivaldi. FrancescoGeminiani, invece, da Lucca arrivò aLondra nel 1714, dove visse tra alternefortune alimentando con la sua versatileattività la vivace vita musicale dellametropoli. La foresta incantata èla musica scritta da Geminiani persostenere le azioni coreografiche di unospettacolo, oggi si direbbemultimediale, concepito nel 1754dall’architetto Giovanni Servandonia partire dallaGerusalemme liberatadi Torquato Tasso.

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Nutrire il pianeta,musica per la vita

Incontri con gli artisti

Tutti i concerti si terranno nella

Sala Verdidel Conservatorioovia Conservatorio, 12

il martedìalle ore 20.30

ad eccezione del concerto del16 dicembreche si terrà nellaBasilica di San Marcoalle ore 19.30

Condotti da Oreste Bossini,riservati agli studenti e ai Soci

Sala Verdi del Conservatorio

Martedì 21 ottobre, ore 11.30Ensemble Bernasconi,Accademia Teatro alla ScalaMarco Angius direttore

Martedì 18 novembre, ore 11.30Quartetto Kelemen

Martedì 10 febbraio, ore 11.30Gabriele Carcano pianoforte

Martedì 21 aprile, ore 11.30Ensemble Zefiro

Martedì 28 aprile, ore 11.30Enrico Pace pianoforte

Si ringrazia il Fondo MorosiniLa Società del Quartettosi riserva ogni modifica in caso di necessità.

INTERA STAGIONE(20 concerti)Chiusura abbonamenti:21 ottobre 2014

Intero: € 490

Posto fisso numerato: € 600

Giovani fino a 26 anni: € 80

Ridotto oltre 70 anni: € 450

MUSICA DA CAMERA(8 concerti)Chiusura abbonamenti:21 ottobre 2014€ 200

21 ottobre 2014Ensemble BernasconiAccademia Teatro alla ScalaMarco Angius direttore

18 novembreQuartetto Kelemen

2 dicembreCuarteto Casals

20 gennaio 2015Viktoria Mullova violinoKatia Labèque pianoforte

17 febbraioQuartetto Belcea

10 marzoNicolas Altstaedt violoncelloReto Bieri clarinettoHerbert Schuch pianoforte

24 marzoQuartetto Jerusalem

14 aprileThe King’s Singers

Abbonamenti 2014-2015Inclusivi della quota di socio ordinario (€ 100)

BAROCCO E OLTRE(5 concerti)Chiusura abbonamenti:16 dicembre 2014€ 140

16 dicembre 2014René Jacobs direttoreRIAS KammerchorB’Rock Baroque Orchestra

24 febbraio 2015Coro della Radio SvadesePeter Dijkstra direttore

21 aprileEnsemble Zefiro

16 giugnoI Turchini di Antonio FlorioAntonio Florio direttore

23 giugnoEuropa GalanteFabio Biondi direttore

PIANISTI AL QUARTETTO(6 concerti)Chiusura abbonamenti:4 novembre 2014€ 150

4 novembre 2014Khatia Buniatishvili

13 gennaio 2015Jan Lisiecki

10 febbraioGabriele Carcano

3 marzoRafal Blechacz

28 aprileEnrico Pace

26 maggioMurray Perahia

Quote associative Socio ordinario €100

Socio protettore € 300

Socio vitalizio €1.500

Associazioni e Abbonamentida lunedì 1 settembre a martedì 21 ottobre: ore 10 - 17.30(orario continuato)e da mercoledì 22 ottobre: ore 13.30 - 17.30

Biglietti€ 30 - 24 – Giovani (fino a 26 anni): € 5in vendita a partire da 30 giorni prima di ogni concerto presso:– Società del Quartetto, via Durini 24, da lunedì a venerdì ore 13.30 - 17.30– Call center 892.234 (a pagamento, maggiori dettagli su www.vivaticket.it)– Punti vendita Vivaticket– Siti internet: www.quartettomilano.it e www.vivaticket.ite da un’ora prima di ogni concerto, secondo disponibilità.

Modalità di pagamentoIn sede:Contanti, assegno bancario non trasferibile, bancomat,carte di credito (VISA e CartaSì)

A distanza:Bonifico bancario su uno dei seguenti conti correnti intestatialla Società del Quartetto,indicando chiaramente nome, indirizzo, recapito telefonicodel versante e abbonamento prescelto,e inviandone copia alla segreteria:

– Credito Valtellinese, Agenzia 1, via Larga 7, MilanoIBAN: IT85 K052 1601 6310 0000 0001 450

– Intesa Sanpaolo, Agenzia 15 di MilanoIBAN: IT55 G030 6909 4830 0001 5812 185

Le associazioni si ricevonosia in occasione dell’abbonamento,sia in qualsiasi altro momentodell’anno.

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Società del Quartetto di Milanovia Durini 24 – 20122 Milanotel. 02.795.393info@quartettomilano.itwww.quartettomilano.it

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Foto:RudyAmisano,BaluPhotography,MarcoBorggreve,MathiasBothor,

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