ANIMAZIONE TERRITORIALE BRINDISI 7 LUGLIO 2015

REPORT SINTETICO GRUPPO DI LAVORO INNOVAZIONE SOCIALE

a cura di Marco Ranieri

Il gruppo di lavoro sull'Innovazione Sociale � composto da 1 società consortile per azioni, 1 cooperativa sociale, 4 associazioni e 1 organizzazione di volontariato. Gran parte dei soggetti operano nella città di Brindisi.

Nella fase iniziale dell'attività di animazione si � realizzato un lavoro di ascolto-interazione finalizzato a presentare le realtà partecipanti. Attraverso “un giro di tavolo” e la visualizzazione a muro sono state descritte le risorse/competenze che ciascun soggetto � in grado di esprimere e, allo stesso tempo, i principali fabbisogni/criticità, nonché le aree di crescita di ogni realtà.

Di seguito la lista dettagliata dei partecipanti con descrizione delle principali attività, fabbisogni espressi e interessi:

Nome Ragione sociale

Dati aziendali Attivit' primarie Fabbisogni Possibili

connessioni progettuali

Fabrizio Guglielmi

APS TrulloSociale.net

APS TrulloSociale.netwww.paismundo.org

Attività di sportello (nodo lavoro, nodo antidiscriminazione, nodo agricoltura sociale).Servizi di fattoria sociale e masseria didattica

Marketing e comunicazione.Risorse economiche.Innovazione nei processi di produzione energetica e gestione rifiuti

Ambiente e Natura.Tradizione e paesaggio.Agrofood.Socio-sanitario.Progetti culturali-educativi sui beni comuni.

Francesco Parisi

Eridano&Friends

Cooperativa Sociale Eridanowww.cooperidano.it

Riabilitazione ed inserimento socio-lavorativo dei disabili attraverso uno spazio di produzione artistico-musicale.Comunità socio-riabilitativa.Centro diurno socio-educativo.Laboratori agricoli, artigianali e musicali.Gestione del Laboratorio Urbano di Brindisi.

Rete con partner creativi in grado di sviluppare progetti audiovisivi che favoriscano processi di innovazione sociale e integrazione.

Socio-sanitario.Progetti culturali per l'integrazione sociale.

Davide Di Muri, Annarita Del Vecchio, Isabella Benone

APS SEI

APS SEIwww.seiproject.org

Servizi al terzo settore (comunicazione, fund raising).Co-working.Facilitazione processi di partecipazione.Progettazione.

Spazio per innovazione sociale e produzione culturale.Rafforzamento del dialogo istituzionale.

Ambiente e Natura.Socio-sanitario.Valorizzazione dei beni pubblici.

Nome Ragione sociale

Dati aziendali Attivit' primarie Fabbisogni Possibili

connessioni progettuali

Tommaso Manfredi

Associazione culturale Ritmo Radicale

Associazione culturale no profit Ritmo Radicalewww.facebook.com/ritmoradicale

Cultura.Musica.Ricerca e formazione.Arte.Documentari.Eventi.

Facilitazione dei rapporti con la PA.Rete con altri operatori.Spazi culturali.Assistenza da parte di consulenti esperti di no-profit.Risorse economiche.

Archivio digitale di musica popolare.Tradizioni musicali.Micro iniziative culturali per la valorizzazione del territorio.

Prof. Mimmo Tardio Associazione

Promozione della memoria e dell'autobiografia.Eventi teatrali e culturali.Presentazioni di libri.Formazione

Spazi culturali.Rete con altri operatori.

Memoria, tradizione, narrazione.

Francesca Mariani

Amici dei Musei

OdV Amici dei Musei www.amicideimuseibrindisi.it

Tutela, conoscenza e divulgazione del patrimonio artistico e monumentale.Attività culturali (mostre, eventi, concerti).Arte.

Spazi culturali.Rete con altri operatori.

Turismo.Beni culturali.

Alessandro Distante

ISBEM

ISBEM s.c.p.awww.isbem.it

Ricerca.Formazione e formazione continua.Servizi nel pianeta della salute.Progettazione europea.Monastero del terzo millennio (m3m)

Innovazione nella struttura istituzionale.Creazione di una fondazione di comunità.Rafforzamento del dialogo istituzionale.

Socio-sanitario.Turismo culturale.Ambiente e natura.Nuove tecnologie.

Giuseppe Marchionna

www.pinomarchionna.it

Esperto di politiche di programmazione economica territoriale.

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Rafforzamento del management, delle strategie e del dialogo istituzionale

Dal giro di presentazione, a seguito di un dibattito aperto, � emerso che:

1) nella città capoluogo, l'amministrazione comunale ha realizzato nel recente passato un importante processo di coinvolgimento di associazioni, imprese e cittadini teso ad avviare azioni pilota immediatamente cantierabili per l’implementazione di soluzioni che potessero rappresentare una prima attuazione della pi< ampia strategia per lo sviluppo di una città intelligente e sostenibile (Brindisi Smart Lab).

2) Esiste un cluster di soggetti che si confronta durante i momenti di dialogo e partecipazione

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promossi, ma che fa fatica a costruire una rete continuativa nel tempo, capace di essere solida, operativa, e collaborativa.

3) Nel dicembre 2014 (con Delibera Consiglio Comunale n. 92 del 19 dicembre 2014) il Comune di Brindisi ha adottato il regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione comunale per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani. Tale regolamento può rappresentare un utile strumento per consentire alle imprese culturali e creative di avviare processi di rigenerazione urbana, innovazione sociale e trasformazione socio-culturale del tessuto urbano.

4) Esistono diversi soggetti a carattere associativo che necessitano di rafforzare la propria dimensione di impresa culturale.

5) È ancora debole la capacità di costruire sinergie che permettano la creazione di progetti complessi e la partecipazione ad opportunità di carattere europeo.

6) È necessario rafforzare l'identità culturale dell'area brindisina, in modo da far emergere le peculiarità del territorio e la sua spendibilità in termini ambientali, culturali e turistici.

Sono emersi inoltre i seguenti fabbisogni:

1) rafforzare la cooperazione fra gli operatori culturali del territorio anche al fine di costruire sinergie positive fra i diversi soggetti;

2) attivare spazi e luoghi per l'espressione artistica, la produzione culturale e la generazione di processi di innovazione sociale;

3) migliorare il rapporto con la PA;

4) migliorare la comunicazione e la promozione delle iniziative socio-culturali realizzate;

5) ricevere assistenza da parte di consulenti esperti nel settore no-profit, nell'impresa sociale e culturale.

Nella seconda fase della giornata, il gruppo, attraverso la tecnica del brainstorming, ha prodotto un

elenco di idee e proposte di intervento. Le idee, visualizzate su un cartellone a muro, sono state

riorganizzate collettivamente, classificandole in macro-gruppi per analogie e affinità.

Da questo lavoro sono emerse le seguenti proposte di intervento:

A) Servizi ed iniziative attivabili dal DPPC a favore dei propri soci e non solo:

• favorire processi di rete fra gli operatori culturali;

• attivare percorsi di mentoring in cui soggetti con pi< esperienza (mentori) mettono a disposizione le proprie competenze a sostegno di iniziative con meno esperienza;

• favorire l'incontro con consulenti esperti nel settore no-profit, nell'impresa sociale e culturale;

• facilitare il rapporto con le istituzioni pubbliche locali o con altri enti pubblici (ad esempio SIAE) anche al fine di semplificare l'organizzazione e la realizzazione di eventi culturali e di promozione del territorio;

• attivare percorsi di formazione per gli operatori culturali che migliorino la capacità di management e organizzazione;

• attivare percorsi formativi per gli amministratori pubblici locali sui temi dell'innovazione sociale e della gestione dei beni comuni.

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B) Identità - memoria - narrazione.

Un percorso finalizzato a rafforzare, proteggere e promuovere l'identità culturale del territorio.

La memoria e la narrazione del passato come forme di salvaguardia dell'identità, ma anche come spunti per innescare processi creativi di innovazione, capaci di rielaborazione in chiave moderna la tradizione. Ad esempio, riscoprire la tradizione del reggae in Puglia e creare la Apulian Reggae Accademy: laboratori di formazione e approfondimento sulle peculiari tecniche e modalità di produzione, eventi culturali e una fiera internazionale della musica reggae.

Raccontare il presente, ovvero la transizione dal passato al futuro. Ad esempio, narrare le esperienze di ruralità che si stanno sperimentando oggi sul territorio, creando un “rural creative network” capace di rappresentare un nuovo modello di sviluppo sostenibile (che tutela i beni comuni e promuove la cultura della salute e del benessere).

C) Creazione di spazi e comunità creative e culturali.

L'obiettivo � aggregare saperi e persone in luoghi simbolo della cultura dove � possibile innescare percorsi di inclusione e innovazione sociale.

Da un lato spazi (“zone franche”) per l'espressione artistica e culturale che possano sia favorire l’accessibilità dei prodotti culturali e l'audience development, sia contribuire al rafforzamento dei settori culturali e creativi.

Dall'altro spazi di produzione culturale interconnessi a livello regionale, “moderne fabbriche” per la formazione, la creatività e l’impresa, capaci di generare processi di innovazione e nuove opportunità di occupazione (co-working, fab lab etc.).

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COMPETENZE/RISORSE ESPRESSE

FABBISOGNI / CRITICITÀ / AREE DI CRESCITA

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PROPOSTE DI INTERVENTO

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