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Andrea Brandolini Banca d’Italia Servizio Studi di Struttura Economica e Finanziaria Incontro di studio “Opulenza e nuove disuguaglianze” Fondazione Lelio e Lisli Basso, Roma, 20 marzo 2008 Disuguaglianze di reddito

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Andrea BrandoliniBanca d’Italia

Servizio Studi di Struttura Economica e Finanziaria

Incontro di studio “Opulenza e nuove disuguaglianze”Fondazione Lelio e Lisli Basso, Roma, 20 marzo 2008

Disuguaglianze di reddito

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Atteggiamento etico sulla distribuzione

Considerate le seguenti coppie di distribuzioni del reddito, dove le persone hanno identiche caratteristiche socio-demografiche e si differenziano solo per il livello di reddito. Indicate quale distribuzione ritenete più disuguale o se pensate che non sia possibile stabilire una graduatoria.

(1) A = (5, 8, 10) B = (10, 16, 20)(2) A = (5, 8, 10) B = (10, 13, 15)(3) A = (1, 4, 7, 10, 13) B = (2, 4, 7, 10, 12)(4) A = (1, 4, 7, 10, 13) B = (1, 5, 6, 10, 13)

N.B.: l’esercizio riguarda giudizi di valore personali e non esiste una risposta “giusta”

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Indice della lezione

1. Perché interessarsi di disuguaglianza?2. Spazio valutativo3. Questioni di metodo: fare attenzione!4. Disuguaglianza nei paesi ricchi

• Confronto tra paesi• Andamenti di lungo periodo• Redistribuzione

5. Povertà in Italia

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Perché?• Interesse per la variabilità di un fenomeno,

così come ci occupiamo di medie

• Interesse normativo– Persone hanno giudizi etici sulla distribuzione

delle risorse

• Interesse strumentale– Effetto su altre variabili economiche o sociali,

es. crescita economica

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Spazio valutativo (1)

Consumi Reddito Indicatori di privazione materiale Functionings (funzionamenti), capabilities

(capacità)

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Reddito e spesa per consumi Scelta non neutrale

Quota di persone povere nel 2000 in Italia: 19% per Eurostat con reddito 13,9% per Istat con consumi

“Code” meno spesse nella distribuzione dei consumi anche con reddito nullo, consumi non comprimibili sotto sussistenza consumi aumentano meno che proporzionalmente con reddito

Quale utilizzare?

Consumi miglior indicatore sintetico dell’utilità

Consumi proxy del reddito permanente studente universitario/giovane operaio reddito elevato trent’anni fa non compensa fatto che anziano abbia oggi pensione al di sotto delle sue necessità imperfezioni mercati dei capitali e vincoli di liquidità

Reddito corrente: capacità di spesa, indipendentemente da scelte

Giudizio del ricercatore + valutazioni pratiche

Spazio valutativo (2)

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Funzionamenti e capacità

Critica di Sen (1992)“L’uguaglianza dei redditi può lasciare ancora un’estesa disuguaglianza nelle nostre abilità di fare ciò che per noi ha valore fare. Una persona disabile non può esplicare le proprie funzioni allo stesso modo di una persona abile, anche se entrambe hanno lo stesso reddito. Valutare la disuguaglianza rispetto a una variabile (per esempio, il reddito) ci può quindi condurre in una direzione molto diversa dal valutare la disuguaglianza nello spazio di un’altra variabile (per esempio, le capacità funzionali di stare bene)”

Spazio valutativo (3)

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Utilità (felicità o soddisfacimento dei bisogni)

risultato delle azioni, ignora processo decisionale e aspettimotivazionali: stessa utilità se liberamente scelto oottenuto per costrizione

Risorse primarie (reddito …)

presupposto non fine del processo decisionale, matrascurate modalità con cui gli individui convertono beniprimari in benessere

Funzionamenti (functionings)

insieme delle azioni e condizioni che una persona ritieneimportante fare o essere nella vita (da adeguata nutrizionea prendere parte alla vita della comunità)

valutazione non limitata a functionings effettivamentevissuti, ma a combinazioni alternative di funzioni tra lequali una persona sceglie (capabilities) incorporare la nozione di libertà

Spazio valutativo (4)

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Nella realtà: persone differiscono per sesso, età e altre caratteristiche,

non vivono sole ma in famiglie diverse redditi percepiti in varie forme: salari, stipendi, pensioni,

altri trasferimenti pubblici e privati, rendite finanziarie consumi possono includere o meno auto-consumi

In pratica misurazione della povertà richiede di scegliere: unità elementare di aggregazione di redditi o consumi metodi per rendere confrontabili famiglie diverse unità di riferimento distribuzione intra-familiare trattamento dei valori estremi

Questioni di metodo (1)

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Unità di aggregazione delle risorse

nucleo familiare insieme di persone tra loro coabitanti legate dal vincolo di coppia e/o dal rapporto genitore-figlio”

famigliainsieme di persone coabitanti, qualunque sia il vincolo (di parentela, affettività, amicizia) che le lega, escluso vincolo di natura economica

unità abitativainclusi coabitanti per ragioni di natura economica

legislazione fiscale o anagrafica, situazioni “di fatto”

Effetto di definizione di famiglia più ampia: ambiguoJohnson e Webb (1989): riduzione povertà in UK in 1983 da 11,1% a 8,1% passando da family unit a household

Questioni di metodo (2)

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Scale di equivalenza (1)

Tenore di vita dipende non solo da ammontare risorse ma anche da composizione famiglia economie di scala – dipendono da numero componenti bisogni – dipendono da caratteristiche componenti

Usare scala di equivalenza deflatore per il reddito di ogni tipologia familiare

Scala CarbonaroFamiglia Coefficiente Reddito equivalente 2 persone 1 1.500 euro 4 persone 1,63 2.445 euro

Scala OCSE modificataFamiglia Coefficiente Reddito equivalente 2 persone 1,5 1.500 euro 2 + 2 minori 14 2,1 2.100 euro 2 + 2 maggiori 14 2,5 2.500 euro

Questioni di metodo (3)

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Scale di equivalenza (2)

Scale econometriche Engel: quota consumi alimentari proxy tenore di vita complessi sistemi di domandaScale soggettive risposte a domanda su livello di reddito corrispondente, per famiglia simile, a tenore di vita bassissimo, basso, insufficiente, sufficiente, alto e altissimoScale basate su bilanci standard valutazioni esperti su costo di panieri di beni di “sussistenza” es.: linea povertà assoluta 4 persone = 1,8 = 2.700 euroScale implicite nelle misure di assistenza sociale misure di sostegno economico per tipologia familiare es.: ISE 4 persone = 1,57 = 2.355 euroScale pragmatiche criteri di convenienza analitica e facilità di calcolo es.: scala OCSE modificata es.: scala m, dove parametro che misura economie di scala

Questioni di metodo (4)

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SENSIBILITÀ DELL’INDICE DI GINI DEI REDDITI DISPONIBILI EQUIVALENTI AL VARIARE DI

ITALIA, 1995 E 1998

θ

Reddito equivalente = Y / m

0,33

0,34

0,35

0,36

0,37

0,38

0,39

0,0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1,0

0,33

0,34

0,35

0,36

0,37

0,38

0,39

Distribuzione tra famiglie, 1995 Distribuzione tra persone, 1998Distribuzione tra famiglie, 1998

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Unità di riferimento famiglia

reddito contato una volta sola per famiglia persona reddito equivalente attribuito a ogni componente e

contato tante volte quante sono i componenti

Distribuzione intra-familiare persone concorrono in maniera diversa a formazione del

reddito complessivo e a fruizione delle risorse disponibili suddivisione intra-familiare presieduta da molte regole,

implicite o esplicite, frutto di comportamenti individuali, consuetudini sociali e norme giuridiche

mancanza di informazioni adeguate: equi-distribuzione sottostima della povertà misurata dall’indice P se 1,

effetto ambiguo se <1

Trattamento valori estremi troncare code delle distribuzioni bottom-coding o top-coding

Questioni di metodo (5)

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Soggetto con una lunga storia1. Pareto: distribuzione del reddito costante nel tempo e

nello spazio2. Kuznets: relazione a U rovesciata tra disuguaglianza e

sviluppo economico3. Teorie Neo-kuznetsiane: Williamson e storici economici4. Squire: la variazione intertemporale della disuguaglianza

meno importante della variabilità tra paesi5. Bluestone e Harrison: “Great U-turn”, l’aumento recente

della disuguaglianza è generalizzato “Globalizzazione”, “nuove tecnologie”, …

Disuguaglianza nei paesi ricchi (1)

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Banca Mondiale

“Africa and Latin America have the world’s highest levels of inequality. Income and expenditure Gini coefficient”

World Development Report 2006

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Luxembourg Income Study (LIS) Analisi per paese Percentili delle mediane nazionali Ordinamenti completi (P10, P90, Rapporto interdecilico,

indice di Gini) e parziali (dominanza di Lorenz) Definizioni:

Reddito di mercato = salari + redditi da lavoro autonomo+ redditi da proprietà + trasferimenti privati

Reddito disponibile = reddito di mercato + trasferimenti pubblici – imposte e contributi

sociali Top- and bottom-coding Scala di equivalenza della radice quadrata Ponderazione per persone

Disuguaglianza nei paesi ricchi (2)

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Distribuzione dei redditi disponibiliP10 P90 P90/P10 Gini

(Low income) (High income) (Decile ratio) index

High-income economiesDenmark 2000 57 155 2.8 0.225Norway 2000 57 159 2.8 0.251Finland 2000 57 164 2.9 0.247Sweden 2000 57 168 3.0 0.252Netherlands 1999 56 167 3.0 0.248Slovenia 1999 53 167 3.2 0.249Austria 2000 55 173 3.2 0.260Luxembourg 2000 57 184 3.2 0.260Belgium 2000 53 174 3.3 0.277Switzerland 2000 55 182 3.3 0.280Germany 2000 54 180 3.4 0.275France 2000 55 188 3.4 0.278Taiwan 2000 52 196 3.8 0.296Canada 2000 48 188 3.9 0.302Japan 1992 46 192 4.2 0.315Australia 2001 47 199 4.2 0.317Italy 2000 45 199 4.5 0.333Ireland 2000 41 189 4.6 0.323United Kingdom 1999 47 215 4.6 0.343Greece 2000 43 207 4.8 0.338Spain 2000 44 209 4.8 0.340Israel 2001 43 216 5.0 0.346Portugal 2000 45 226 5.0 0.363United States 2000 37 212 5.7 0.370Middle-income economiesSlovak Republic 1996 56 162 2.9 0.241Czech Republic 1996 59 179 3.0 0.259Romania 1997 53 180 3.4 0.277Hungary 1999 54 194 3.6 0.295Poland 1999 52 188 3.6 0.293Estonia 2000 46 234 5.1 0.361Russia 2000 33 276 8.4 0.434Mexico 2000 32 331 10.4 0.491

Length of bars represents the gapbetween high and low income individuals

0 50 100 150 200 250 300 350

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Confronto delle curve di Lorenz per la distribuzione dei redditi disponibili equivalenti in 32 paesi

Comparisons are based on cumulative decile points. A + (–) indicates that the Lorenz curve of the country shown in the row lies below (above) that of the country shown in the column, with a difference exceeding 0.3 percentage point for at least a cumulative decile group; a ? indicates that the Lorenz curves cross.

Aus

tral

ia

Aus

tria

Bel

gium

Can

ada

Cze

ch R

epub

lic

Den

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land

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Ger

man

y

Gre

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Mex

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Net

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Slo

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Spa

in

Sw

eden

Sw

itze

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Tai

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Uni

ted

Kin

gdom

Austria – Belgium – + Canada – + + Czech Republic – ? – – Denmark – – – – – Estonia + + + + + + Finland – – – – – + – France – + + – + + – + Germany – + – – + + – + – Greece + + + + + + – + + + Hungary ? + + ? + + – + + + – Ireland + + + + + + – + + + – + Israel + + + + + + – + + + + + + Italy + + + + + + – + + + ? + + – Luxembourg – ? – – ? + – + – – – – – – – Mexico + + + + + + + + + + + + + + + + Netherlands – – – – ? + – ? – – – – – – – ? – Norway – ? – – ? + – ? – – – – – – – ? – ? Poland ? + + ? + + – + + + – – – – – + – + + Portugal + + + + + + + + + + + + + + + + – + + + Romania – + ? – + + – + ? + – – – – – + – + + – – Russia + + + + + + + + + + + + + + + + – + + + + + Slovak Republic – – – – ? + – ? – – – – – – – ? – – – – – – – Slovenia – – – – ? + – ? – – – – – – – ? – + ? – – – – + Spain + + + + + + – + + + + + + – + + – + + + – + – + + Sweden – – – – ? + – + – – – – – – – ? – ? ? – – – – + ? – Switzerland – + + – + + – + ? + – – – – – + – + + – – + – + + – + Taiwan – + + ? + + – + + + – ? – – – + – + + ? – + – + + – + + United Kingdom + + + + + + – + + + ? + + ? + + – + + + – + – + + ? + + + United States + + + + + + + + + + + + + + + + – + + + ? + – + + + + + + +

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Estonia

United Kingdom

Greece

Israel

Spain

Mexico

Russia

Portugal United States

Ireland

BelgiumRomania

Poland

Hungary

Norway

Slovak Rep.

Netherlands

Taiwan

SwedenCzech Rep.

Austria

Italy

Denmark

Finland

Switzerland

Slovenia

Luxembourg

Australia

Canada

France

Germany

Diagramma di Hasse

Distribuzione dei redditi disponibili equivalenti in 32 paesi

Maggiore disuguaglianza

Minore disuguaglianza

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Disuguaglianza nei paesi ricchi (3)

Luxembourg Income Study (LIS) Conversione dei redditi in standard comune

PPA per il PIL P10 e P90 calcolati rispetto alla mediana USA Indicatori rozzi delle differenze negli standard reali di vita

Dipende dalla scelta di PPA PPA sono per conti nazionali: intrinsecamente

differenti da indagini campionarie (Deaton, 2005) Differenza tra PIL e reddito disponibile Discutibile usare lo stesso fattore di conversione Non si dà conto delle prestazioni in natura

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Distribuzione dei redditi disponibili reali (% della mediana USA)Real P10 Real P90 P90/P10 Real

(Low income) (High income) (Decile ratio) median

High-income economiesDenmark 2000 45 125 2.8 80Norway 2000 48 134 2.8 84Finland 2000 36 103 2.9 63Sweden 2000 34 99 3.0 59Netherlands 1999 39 116 3.0 69Slovenia 1999 23 73 3.2 44Austria 2000 41 129 3.2 75Luxembourg 2000 65 209 3.2 114Belgium 2000 38 125 3.3 72Switzerland 2000 45 150 3.3 82Germany 2000 39 130 3.4 72France 2000 34 117 3.4 62Taiwan 2000 39 150 3.8 76Canada 2000 39 152 3.9 81Japan 1992 4.2Australia 2001 30 129 4.2 65Italy 2000 25 111 4.5 56Ireland 2000 30 136 4.6 72United Kingdom 1999 31 141 4.6 66Greece 2000 20 96 4.8 46Spain 2000 25 121 4.8 58Israel 2001 23 115 5.0 53Portugal 2000 18 91 5.0 40United States 2000 37 212 5.7 100Middle-income economiesSlovak Republic 1996 14 40 2.9 25Czech Republic 1996 18 54 3.0 30Romania 1997 8 27 3.4 15Hungary 1999 12 44 3.6 23Poland 1999 12 45 3.6 24Estonia 2000 9 47 5.1 20Russia 2000 3 26 8.4 10Mexico 2000 4 46 10.4 14

Length of bars represents the gapbetween high and low income individuals

0 50 100 150 200 250

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Disuguaglianza in Europa, 2000

Fonte: elaborazione su dati Eurostat, conti nazionali, ECHP e LIS

Allargamento all’Europa dell’Est nel 2004 ha aumentato la disuguaglianza nei redditi della UE considerata come un solo paese

0.290 0.2940.328

0.00

0.10

0.20

0.30

0.40

EU25EU15Euro area

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Income concept Gini index

P10 P20 P80 P90

EU25

Income in euros Unadjusted 0.378 22 43 161 206 Adjusted to GNI 0.361 26 46 157 198 Adjusted to HNDI 0.359 26 47 157 199

Income in PPS (GDP) Unadjusted 0.328 39 55 154 195 Adjusted to GNI 0.316 43 59 154 192 Adjusted to HNDI 0.317 44 59 154 194

Income in PPS (HFCE) Unadjusted 0.334 37 54 155 196

USA

Income in US dollars 0.369 39 55 163 213 Income in PPS 0.368 39 55 162 212

Disuguaglianza in Europa e negli USA, 2000

Fonte: elaborazione su dati Eurostat, conti nazionali, ECHP e LIS

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Disuguaglianza nei paesi ricchi (4)

Una sintesi del confronto Attenzione agli aspetti di metodo e spazio valutativo

Indice di disuguaglianza Nominale e reale Reddito, ricchezza, funzionamenti

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Mean net worth

0

50,000

100,000

150,000

200,000

250,000

Sw

eden

Fin

land

Can

ada

Ger

man

y

UK

US

(P

SID

)

Ital

y

US

(S

CF

)

Median net worth

0

50,000

100,000

150,000

200,000

250,000

Sw

eden

Ger

man

y

Can

ada

US

(P

SID

)

US

(S

CF

)

Fin

land UK

Ital

y

Mean income

0

10,000

20,000

30,000

40,000

Fin

land

Ital

y

Sw

eden

Ger

man

y

Can

ada

UK

US

(S

CF

)

US

(P

SID

)

Median income

0

10,000

20,000

30,000

40,000

Ital

y

Fin

land

Sw

eden

Ger

man

y

UK

Can

ada

US

(S

CF

)

US

(P

SID

)

Fonte: Sierminska, Brandolini, Smeeding (2006),LWS database, β-version (July 15, 2006)

Reddito e ricchezza

(dollari del 2002in PPA)

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PRIVAZIONE DI REDDITO E DI SALUTE IN ITALIA E GERMANIA

(valori percentuali)

Fonte: elaborazioni su dati ECHP, Wave 8.

POVERI DI SALUTE

POVERI DI REDDITO

POVERI DI SALUTE E DI

REDDITO

POVERI DI SALUTE O DI

REDDITO

GERMANIA 19.0 11.2 3.1 27.1

ITALIA 11.5 19.5 2.7 28.3

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PRIVAZIONE MULTIDIMENSIONALE (INDICE DI BOURGUIGNON-CHAKRAVARTY) IN ITALIA, FRANCIA, GERMANIA E REGNO

UNITO IMPORTANZA DELLA PONDERAZIONE

Fonte: elaborazioni su dati ECHP, Wave 8. Spostandosi da sinistra a destra sull’asse orizzontale il peso passa da solo salute (valore 0) a solo reddito (valore 1).

0.000

0.040

0.080

0.120

0.160

0.00 0.25 0.50 0.75 1.00

=0.5, =2

0.000

0.020

0.040

0.060

0.080

0.00 0.25 0.50 0.75 1.00

=1, =2

0.000

0.003

0.006

0.009

0.012

0.00 0.25 0.50 0.75 1.00

=5, =2

France Germany Italy United Kingdom

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Disuguaglianza nei paesi ricchi (5)

Una sintesi del confronto Attenzione agli aspetti di metodo e spazio valutativo

Indice di disuguaglianza Nominale e reale Reddito, ricchezza, funzionamenti

Chiaro raggruppamento dei paesi:Messico e Russia i più diseguali, seguiti dai paesi di lingua inglese e da quelli del sud-europa; seguono gli altri paesi dell’Europa continentale; I paesi Nordici sono I meno diseguali; maggior aprte dei paesi dell’Europa orientale mostrano livelli medio-bassi di disuguaglianza; Taiwan e Giappone sono in posizione intermedia

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Andamenti di lungo periodoA. Redditi non armonizzati: i problemi di

comparabilità contano sia tra paesi che all’interno dei paesi

B. Dati raccolti per studiare l’evoluzione di lungo periodo

1. Indice di Gini perché comune, ma tener conto che potrebbero esservi differenze con altri indici

2. Cercata coerenza all’interno, ma non tra paesi

Disuguaglianza nei paesi ricchi (6)

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52

56

1925 1935 1945 1955 1965 1975 1985 1995 2005

GINI COEFFICIENT (%) UNITED STATES

BEA, gross, households

CPS, market, households

CPS, disposable, households CPS, gross, families

CPS, gross, householdsBreak in 1992/93 (top coding)

Burns, early 1950s

“one of the great social revolutions of history”

Solow, 1960: “income distribution is a facet of economic life that changes slowly when it changes at all”

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20

24

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52

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1935 1945 1955 1965 1975 1985 1995 2005

GINI COEFFICIENT (%)UNITED KINGDOM

BB, disposable, tax units

ET, market, households

ET, disposable, households

GW, equivalent disposable, persons

Effect of equivalence scales

1977-1990: GINI(market) = GINI(disposable) = 9 p.p.

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50

54

1965 1970 1975 1980 1985 1990 1995 2000 2005

GINI COEFFICIENT (%)CANADA

SCF/SLID, market

SCF/SLID, disposable

SCF/SLID, gross

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16

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56

1965 1970 1975 1980 1985 1990 1995 2000 2005

GINI COEFFICIENT (%)SWEDEN

equivalent market

equivalent gross

equivalent disposable

Market vs. gross

role of transfers

1991, 1994, 2000 “outliers”Fiscal incentives to realise

capital gains

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1965 1970 1975 1980 1985 1990 1995 2000 2005

GINI COEFFICIENT (%)FINLAND

equivalent market

equivalent gross

equivalent disposable

Role of transfers in mitigating effects of recession in early 1990s unemployment rate from 3% in 1990 to 17% in 1994

Second half of 1990s?

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1955 1960 1965 1970 1975 1980 1985 1990 1995 2000 2005

GINI COEFFICIENT (%)FRANCE

ERF, gross taxable

ERF, equivalent gross

ERF, equivalent disposable

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1960 1965 1970 1975 1980 1985 1990 1995 2000 2005

GINI COEFFICIENT (%)WEST GERMANY

SOEP, equivalent disposableESV, equivalent

disposable

ESV, equivalent market

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1965 1970 1975 1980 1985 1990 1995 2000 2005

GINI COEFFICIENT (%)ITALY

SHIW, disposable (ex. financial incomes)

SHIW, disposable

SHIW, disposable (ex. imputed rents and financial incomes)

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1975 1980 1985 1990 1995 2000 200515

20

25

30

35

40

45

1975 1980 1985 1990 1995 2000 2005

GINI COEFFICIENT (%)SUMMARY FOR DISPOSABLE INCOME

Rough approximation: breaks ignored and different series joint Levels not comparable: comparison across time, not countries

UNITED KINGDOM

UNITED STATES

Rise in 1980s

SWEDEN

FINLAND

Rise in 1990s

Small rise in recent years

GERMANY

CANADA

FRANCE

ITALY

No rise or mixed pattern

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Una sintesi degli andamenti di lungo periodo Nessuna tendenza comune per disuguaglianza dei

redditi disponibili, più simile per quella dei redditi di mercato

Disuguaglianza tende a muoversi non lungo traiettorie ben definite, ma a scatti e in modo irregolare

Profili temporali dipendono dal concetto di reddito, in particolare dal comprendervi o meno le imposte pagate e i trasferimenti assistenziali e previdenziali ricevuti

Quindi i trend distributivi dipendono dalla redistribuzione pubblica che può cambiare nel tempo

Disuguaglianza nei paesi ricchi (7)

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Impatto della redistribuzione pubblica Come misurarla Problema: quale controfattuale? Ruolo delle prestazioni in natura per

sanità, scuola e abitazione

Disuguaglianza nei paesi ricchi (8)

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Redistribuzione attraverso imposte e trasferimenti Indice di Gini dei redditi di mercato e disponibili

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51

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30

29

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28

28

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25

25

25

25

23

23

33

33

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28

9

41

22

27

43

41

45

39

36

36

47

0 10 20 30 40 50

United States 2000

Israel 2001

United Kingdom 1999

Australia 2001

Canada 2000

Taiwan 2000

Poland 1999

Switzerland 2000

Romania 1997

Germany 2000

Czech R. 1996

Sweden 2000

Norway 2000

Netherlands 1999

Finland 2000

Denmark 2000

Gini index of market income Gini index of disposable income

Reduction in Gini index (1)

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1960 1965 1970 1975 1980 1985 1990 1995 2000 2005

Trend nella redistribuzione attraverso imposte e trasferimenti (%)

SWEDEN

FINLAND

UNITED KINGDOM

UNITED STATESCANADA

WEST GERMANY

GINI(redditi di mercato) – GINI(redditi disponibili)

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Povertà in Italia

Impoverimento Dinamiche differenti tra classi sociali Vulnerabilità Confronto internazionale

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POVERTÀ, 1997-2006INCIDENZA PERCENTUALE

Linea assoluta

Linea 80% base

Linea base

Linea 120% base

Fonte: Istat.

19.6 19.6 19.520.6 20.0

19.0 18.519.6 19.0 19.2

4.6 4.5 4.8 4.3 4.2 4.23.5 3.5 3.1 3.0

5.6 5.7 6.0 6.0 5.4 5.1 4.9 5.5 5.1 4.8

12.0 11.8 11.9 12.3 12.011.0 10.8

11.7 11.1 11.1

0

5

10

15

20

25

1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006

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FAMIGLIE A BASSO REDDITO, 1995-2006INCIDENZA PERCENTUALE

Fonte: elaborazione su dati Banca d’Italia.

Linea base del1995 rivalutata

Linea relativa

11.8

10.3

8.1

12.8

14.0

13.312.8

13.8

13.2

7.1

9.3

7

9

11

13

15

1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006

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Povertà in Italia (2)

Quindi non vi sono indicazioni di impoverimento, nel senso di aumento dell’incidenza complessiva della povertà

Ma dinamiche differenti tra classi sociali, dove la classe sociale è identificata in base all’attività principale del capofamiglia (maggior percettore di reddito)

Costi della “flessibilità” non ugualmente distribuiti

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FAMIGLIE A BASSO REDDITO, 1995-2006INCIDENZA PERCENTUALE (SOGLIE RELATIVE)

PER CONDIZIONE OCCUPAZIONALE

Operai

Fonte: elaborazione su dati Banca d’Italia.

Pensionati

Impiegati

Autonomi

54

6 65

11

13

19

2422

4

12

10121211

9

16 1312

12

16 2021

0

5

10

15

20

25

1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006

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FAMIGLIE A BASSO REDDITO:SCOMPOSIZIONE DELLA VARIAZIONE 1995-2006

PER CONDIZIONE OCCUPAZIONALE (PUNTI PERCENTUALI)

Fonte: elaborazione su dati Banca d’Italia.

1.2

0.30.0 0.0 0.0

0.4

-1.2

-2

-1

0

1

2

Operai Impiegati Dirigenti Autonomi Pensionati Altri nonoccupati

Variazionetotale

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Condizione economica e situazione lavorativa nel 2004

Forme di impiego dei componenti della famiglia

Quota di famiglie sul totale %

Quota di famiglie a basso reddito %

Incidenza di famiglie a basso reddito %

Esclusivamente impieghi tradizionali 48,9 36,9 9,0

1 occupato 30,9 33,6 13,1

2 o più occupati 18,1 3,3 2,2

Impieghi tradizionali e impieghi atipici 10,0 4,2 5,1

Meno di 1/3 in impieghi atipici 5,7 1,8 3,9

Oltre 1/3 in impieghi atipici 4,3 2,4 6,7

Esclusivamente impieghi atipici 6,7 16,7 30,0 Esclusivamente a termine 3,0 10,2 40,4

di cui: 1 solo occupato 2,6 8,9 42,0 Altre combinazioni in impieghi atipici 3,7 6,5 21,4

di cui: 1 solo occupato 3,1 6,0 23,6

Nessuna occupazione 34,3 42,2 14,8

Nessun reddito da pensione 1,1 7,0 76,8

Presenza di redditi da pensione 33,2 35,2 12,7

Totale 100,0 100,0 12,0

Impieghi atipici: posizioni lavorative a termine e interinali, rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e occupazioni a tempo parziale dipendenti e indipendenti (ore lavorate meno di 18 alla settimana). Impieghi tradizionali: i rimanenti. Varie forme di impiego aggregate, per persone con più occupazioni e per famiglie, sulla base delle ore lavorate.

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Povertà in Italia (3)

Ulteriore elemento: vulnerabilità Capacità di far fronte a uno shock Il reddito familiare può essere sufficiente rispetto allo

standard minimo fissato dalla società, ma vi può essere una elevata probabilità che questa condizione possa cambiare repentinamente

Condizioni di lavoro a termine Mancanza di attività patrimoniali Inadeguatezza delle misure assistenziali

sussidi di disoccupazione sostegno al reddito delle famiglie in povertà

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Spesa pubblica: disoccupazione, 2002 (% su PIL)

0,0

0,5

1,0

1,5

2,0

2,5

3,0

3,5

BE DK DE ES FI FR SE EL AT NL IE MT CY PL PT LU SI SK CZ UK HU IT LV LT EE

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Spesa pubblica: esclusione sociale, 2002 (% su PIL)

0,0

0,2

0,4

0,6

0,8

1,0

1,2

1,4

NL DK SK CY SE EL BE CZ DE FR LT LU SI FI AT EE IE PT ES HU MT UK LV IT PL

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Povertà in Italia (4)

Nessun aumento degli indici di povertà in Italia tra la metà degli anni novanta e i primi anni di questo decennio. Le distribuzioni dei redditi e dei consumi appaiono sorprendentemente stabili, nonostante i cambiamenti che hanno interessato il mercato del lavoro, il sistema fiscale e previdenziale e, più in generale, l’intera economia italiana.

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Povertà in Italia (5)

Questa stabilità aggregata nasconde tuttavia importanti cambiamenti nell’allocazione delle risorse. Dalla metà degli anni novanta e, in particolare,

tra il 2000 e il 2004, essa è mutata a vantaggio delle famiglie degli autonomi e dei dirigenti e a scapito di quelle degli operai e degli impiegati.

È cresciuta la mobilità temporale dei redditi e sono aumentati l’insicurezza delle famiglie e il loro senso di vulnerabilità nei confronti di eventi negativi.

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Grazie per l’attenzione!