G Y O N G - S O O K G O H

ILGRANDE

BumbUM-

GYONG-SOOK GOH

orecchio acerbo

ILGRANDE

Bum bUM-

GYONG-SOOK GOH

orecchio acerbo

Titolo originale “Widaehan Moungchi”

© Gyong-Sook Goh per il testo e le illustrazioni

© 2007 Jaimimage Jaimimage Publications Co., Seoul

per l’edizione originale coreana

Per l’edizione italiana

© 2009 orecchio acerbo s.r.l.

viale Aurelio Saffi, 54 - 00152 Roma

www.orecchioacerbo.com

grafica orecchio acerbo

IL MIO NOME È BUM-BUM E VIVO CON ZIA ANSIOLINA. È LEI CHE MI HA CHIAMATO

“BUM-BUM LO SPACCATIMPANI”,

POI HA COMINCIATO A CHIAMARMI SEMPLICEMENTE BUM-BUM.

ADORO CHIACCHIERARE. PARLO, PARLO E PARLO, ANCHE MENTRE LEGGO

E PERSINO MENTRE FACCIO MERENDA. LA MIA BOCCA NON DORME MAI!

UN’ALTRA COSA CHE MI PIACE È LEGGERE SGRANOCCHIANDO POP-CORN.

E UN’ALTRA ANCORA È SUONARE LA TROMBETTA GUARDANDO LA LUNA.

UNA SERA, MI SONO MESSO A SUONARE CON LA TROMBETTA LA MIA CANZONE

PREFERITA GUARDANDO LA LUNA PIENA E SPLENDENTE.

AL SUONO DELLA MIA

TROMBETTA ZIA ANSIOLINA

È SALTATA PER ARIA E MI HA MESSO

LA MUSERUOLA. «MI SPACCHI I TIMPANI!»

MI HA DETTO. «NON TI BASTA PARLARE TUTTO IL GIORNO?

DEVI PROPRIO SUONARE LA TROMBETTA IN PIENA NOTTE!»

CHE C’È CHE NON VA NEL SUONARE LA TROMBETTA

AL CHIARO DI LUNA? DI SICURO NON PIACE A ZIA ANSIOLINA.

PERCHÉ? PERCHÉ LEI TRASALE AL MINIMO RUMORE.

QUANDO SALTELLO GENTILMENTE PER CASA, QUANDO CANTO UNA CANZONE

E PERSINO QUANDO SFOGLIO LE PAGINE DI UN LIBRO.

BOFO

NCHIO…

PARLOTTO…

CIANCIO…

LUNA

…LU

NAGIO

CONDA… BELLA COME UNA TORTA TONDA…A

ECCOLA QUI A FIANCO, ZIA ANSIOLINA,

PICCOLA PICCOLA, CHE SUSSULTA CONTINUAMENTE.

HA UN ORECCHIO COSÌ SENSIBILE CHE OGNI TANTO

NON RIESCE A PRENDER SONNO PER IL TIC-TAC

DELL’OROLOGIO. È PER QUESTO CHE PORTA SEMPRE

QUESTA GRANDE CUFFIA INSONORIZZATA.

UN GIORNO ABBIAMO DECISO DI LASCIARE LA NOSTRA RUMOROSA

CITTÀ, PER ANDARE A SISTEMARCI NELLA GROTTA SOLITARIA,

IL LUOGO PIÙ TRANQUILLO DI TUTTO IL PAESE. LA GROTTA SOLITARIA ERA RAFFINATA

E ACCOGLIENTE. ALL’ENTRATA C’ERANO SECOLARI ALBERI ESOTICI.

LE PARETI ERANO DI UN BIANCO SPLENDENTE CON PILASTRI DORATI CHE GIUNGEVANO FINO AL SOFFITTO.

QUESTE PARETI SCINTILLANTI MI HANNO ISPIRATO E MI È VENUTA UN’IDEA GENIALE.

AVEVO APPENA COMINCIATO A BATTERE

SU UN CHIODO PER ATTACCARE AL MURO

IL MIO QUADRO PREFERITO, CHE ZIA ANSIOLINA,

ALLE PRESE CON I FORNELLI, SVENNE!

OH NO! CHE FARE?

TERRIBILMENTE SCIOCCATO, PER UN PO’ NON FUI CAPACE DI AFFRONTARE

LA SITUAZIONE. ERO PRONTO A TUTTO PER FARLA RINVENIRE…

ALL’IMPROVVISO MI È VENUTO IN MENTE IL MIO LIBRO

IL SEGRETO DELLE SETTE MONTAGNE

CHE COMINCIAVA COSÌ:

«IL PAESE DELLE SETTE MONTAGNE,

DOVE SI NASCONDE LA MEDICINA

CHE GUARISCE OGNI MALE…»

DOVEVO TROVARLA!

MENT

REZI

A ANSIO

LINA PREPARA DA MANGIARE

FARÒ

UNDIPINTO SUL MURO!

...!

HO FATTO UNA LUNGA CAMMINATA

FINO ALLE PORTE DEL PAESE DELLE SETTE

MONTAGNE, STUDIANDO LA MAPPA CHE STAVA

NEL LIBRO. POI SONO ARRIVATO ALLA PRIMA

MONTAGNA. LA TERRA ERA SCAVATA

DAPPERTUTTO E DAI BUCHI NASCEVANO

ALBERI-ARCOBALENO CHE FORMAVANO

UN PORTICATO. STAVO PER ATTRAVERSARLO

QUANDO QUALCUNO SI È AVVICINATO

A ME SALTELLANDO.

«IO SONO IL FANTASMA SALTERIO.

SONO GIÀ VENT’ANNI CHE SALTO ALLA CORDA.

NON MI RESTANO CHE CENTO MILIARDI DI SALTI

PER RIDIVENTARE UN ESSERE UMANO.

SE QUALCUNO SALTA ALLA CORDA CON ME,

IL NUMERO DI SALTI VIENE MOLTIPLICATO

PER CINQUANTA. MA SE INCIAMPA NELLA CORDA,

SI TRASFORMA ISTANTANEAMENTE IN PIETRA.

SE SALTI CON ME SOLO CENTO VOLTE,

TI DIRÒ DOV’È NASCOSTA LA MEDICINA MISTERIOSA.»

SIAMO RIUSCITI A SALTARE

INSIEME CENTO VOLTE

SENZA INCIAMPARE MAI,

E IL FANTASMA

HA SALTATO DI GIOIA.

«TROVERAI IL TOCCASANA

SULLA SECONDA

MONTAGNA»

MI HA DETTO.

POI SI È FATTO

SEMPRE PIÙ PICCOLO,

FINENDO PER SVANIRE

NEL NULLA.

A QUEL PUNTO GLI ALBERI-ARCOBALENO

HANNO INIZIATO A MUOVERSI

COSTRUENDOMI UN PONTE

PER CONDURMI IN CIMA

ALLA SECONDA MONTAGNA.

MI CHIAMO BUM-BUME SONO VENUTO QUIA CERCARE UNA MEDICINA

PER ZIA ANSIOLINA.

COSA MAI TI HA PORTATOSU QUESTA MONTAGNA BUCHERELLATA?

INCONTRO COL FANTASMA SALTERIOPRIMA MONTAGNA

STAVOLTA HO DECISO DI PRENDERE

IL MIO SKATE-BOARD

PER FARE PIÙ IN FRETTA.

DOPO UNA LUNGA

CORSA, QUALCUNO

MI È ROTOLATO DAVANTI

E, IN UNA POSIZIONE

PROPRIO STRAMBA,

MI HA CHIESTO

CHI FOSSI.

ERO DAVVERO CONFUSO. SEMBRAVA AVERE LA TESTA IN BASSO, MA ANCHE IN ALTO…

AVEVA FORSE DUE TESTE? DOPO AVERCI PENSATO UN PO’ SU, GLI HO DATO IL MIO SKATE.

RUZZOLO CI È SALITO SU SENZA PENSARCI DUE VOLTE. «ORA CHE SO DOV’È LA MIA TESTA NON HO

PIÙ BISOGNO DI ROTOLARE. GRAZIE, BUM-BUM. IL TOCCASANA È SULLA TERZA MONTAGNA. MA STAI ATTENTO:

LA TERZA MONTAGNA È MOLTO FREDDA E DOVRAI AFFRONTARE LE PERICOLOSE ROCCE-FORBICE!»

SI È PRESO LO SKATE-BOARD ED È PARTITO A TUTTA BIRRA.

INCONTRO CON RUZZOLOSECONDA MONTAGNA

SONO BUM-BUM,

TIENI, MONTA

SULLO

SKATE-BOARD!

SE MI AIUTI

TIDI

RÒDOVÈ TROVARLO

.

E TU CHI SEI? MI

CHIAM

O RUZZOLO.

S

UQUESTA

COSA TI

PORTA

MONTA

GNA?

STO CERCANDO

LA TUA TESTA

È QU

ESTA

OPPURE

…?

PER MIA ZIA ANSIOLINA

IL TOCCASANA

PER

FAVO

RE

DIMM

I DOV’È

LAMIA TESTA.

VOILÀ!

LA TERZA MONTAGNA CON LE ROCCE-FORBICE MI DAVA

I BRIVIDI. LA MONTAGNA ERA INTERAMENTE COPERTA

DA ROCCE APPUNTITE, COME SE DELLE FORBICI VI FOSSERO

STATE PIANTATE A TESTA IN GIÙ. HO DOVUTO CAMMINARE

IN PUNTA DI PIEDI PER EVITARE QUESTE PUNTE AGUZZE

E TAGLIENTI. IN ALCUNI MOMENTI HO DOVUTO

PERSINO METTERMI CARPONI.

POI MI RIALZAVO E CONTINUAVO A INERPICARMI.

MI ERO APPENA SEDUTO PER RIPRENDERE FIATO,

QUANDO HO SENTITO UNO STRANO RUMORE.

«GRRRRRRRRR… BRRRRRRRR...»

ERO LETTERALMENTE TERRORIZZATO.

«E TU, COME SEI ARRIVATO SULLA TERZA MONTAGNA,

COSÌ TAGLIENTE E GELATA?

DUNQUE CERCHI IL MISTERIOSO TOCCASANA...

DA ANNI VIVO SU QUESTA MONTAGNA.

UN TEMPO ERO ALTO E FORTE, MA LE ROCCE-FORBICE

MI HANNO TAGLIATO POCO A POCO, FETTA DOPO

FETTA. ORA, COME VEDI, SONO QUASI PIATTO.

PERSINO IL MINIMO SOFFIO DI VENTO MI FA FREMERE

E HO SEMPRE FREDDO.»

«TI REGALO LA MIA SCIARPA E LA MIA MUSERUOLA.»

MENTRE LO INFAGOTTAVO CON LE MIE COSE, MI SONO

ACCORTO CHE ERA SOTTILE COME UN FOGLIO DI CARTA.

CAPITAN FETTINA MI SUGGERÌ DI ANDARE

SULLA QUARTA MONTAGNA PER CHIEDERE AIUTO

A TINTORETTO, E POI SPARÌ IN UN BATTER D’OCCHIO.

NON AVENDO PIÙ LE MIE COSE SENTIVO UN GRAN FREDDO

E LO STOMACO MI BRONTOLAVA.

COSÌ HO STACCATO UN PEZZO DI ROCCIA GHIACCIATA E L’HO MESSO

IN BOCCA. ISTANTANEAMENTE LE ROCCE-FORBICE HANNO COMINCIATO

A SCIOGLIERSI, TRASFORMANDOSI IN UN GRANDE SCIVOLO.

SONO SLITTATO GIÙ DALLA TERZA MONTAGNA IN UN BATTIBALENO.

INCONTRO CON CAPITAN FETTINATERZA MONTAGNA

CHI

VALÀ?

GRRRRRRRRR…

SONO BUM-BUM.

IO SONO CAPITANFETTINA.

BRRRRRRRRR…

CHEFRE

DDO!

MIA ZIA È MOLTO MALATA.

RUZZOLO MI HA DETTO

CHE QUI AVREI TROVATO

LAMEDICINA PER GUARIRLA.

PRENDI!

LA QUARTA MONTAGNA ERA TUTTA TONDA

E VARIOPINTA. C’ERANO ALBERI DAL PROFUMO

DELIZIOSO, CARICHI DI CARAMELLE!

AVEVO PROPRIO LA SENSAZIONE CHE IL TOCCASANA

SI NASCONDESSE QUI. HO SCALATO QUESTA

MONTAGNA COPERTA DAI GRAZIOSI

ALBERI-CARAMELLA. MA PIÙ AVANZAVO,

PIÙ GLI ALBERI SI SERRAVANO L’UNO

CONTRO L’ALTRO. IN POCHI ISTANTI LA STRADA

ERA SPARITA E ALL’IMPROVVISO HO SENTITO

IL TERRENO MUOVERSI SOTTO I MIEI PIEDI.

QUALCOSA STAVA SPUNTANDO

DALLA TERRA, ERA…

«SONO TINTORETTO, CUSTODE DELLA QUARTA

MONTAGNA. CAPITAN FETTINA MI HA GIÀ PARLATO

DI TE. HO UN GRANDE CRUCCIO,

MA SONO CERTO CHE TU PUOI AIUTARMI.

OGGI QUESTA MONTAGNA È MOLTO BELLA,

MA LE PIANTE STANNO APPASSENDO

«SEMI DI QUERCIA?» HO FRUGATO NELLE MIE TASCHE.

«NON NE HO, PERÒ HO DELLE GHIANDE…»

«CHE SCIOCCO, ALLORA NON LO SAI? SONO PROPRIO LE GHIANDE I SEMI!»

ABBIAMO RISO INSIEME, IO E TINTORETTO.

IN OGNI CASO IL TOCCASANA NON ERA SULLA QUARTA MONTAGNA.

TINTORETTO MI DISSE DI ANDARE SULLA QUINTA MONTAGNA

DOVE IL BAMBINO CHE PIANGE SEMPRE MI AVREBBE DETTO

DOVE TROVARE LA MEDICINA.

MOLTO CONTRARIATO E STANCO,

HO COLTO UN FRUTTO CHE SOMIGLIAVA

A UN MANDARINO E ME LO SONO MESSO

IN BOCCA. POI GLI ALBERI-CARAMELLA

HANNO COMINCIATO A MUOVERSI

PER APRIRMI UNA STRADA.

PER VIA DELL’ARIA INQUINATA CHE VIENE

DAL MONDO DEGLI UOMINI. MI HANNO DETTO

CHE BISOGNEREBBE PIANTARE DELLE QUERCE

PER FAR SÌ CHE LA MONTAGNA RESTI COSÌ BELLA.

MA LE QUERCE SI TROVANO NEL VOSTRO MONDO.

QUI NON POSSO TROVARNE.»

INCONTRO CON TINTORETTOQUARTA MONTAGNA

MA

IOSO

NOQUI

PER

CERC

ARELA MEDICINA

PER

ZIA ANSIOLINA…

SE MI DARAII SEMI DI QUERCIA,

ESAUDIRÒ IL TUO DESIDERIO

…

MENTRE SCENDEVO DALLA QUARTA MONTAGNA

IL SOLE SI ERA COLORATO DI ROSA ED ERA ANDATO

A DORMIRE. ERA CALATA LA NOTTE E TUTTO

ERA NERO. È APPARSA LA LUNA PIENA

E MI HA RICORDATO ZIA ANSIOLINA.

MI MANCAVA COSÌ TANTO…

ANDAVO AVANTI PIAN PIANINO

SUONANDO LA TROMBETTA.

«MI CHIAMO BUM-BUM. SONO VENUTO

PER CERCARE IL TOCCASANA.»

«IO SONO… SOB, SNIF, SNIF… SINGHIOZZO.

«SAI CHE PENSO? – GLI HO DETTO – PENSO CHE TU PIANGI SEMPRE PERCHÉ IL TUO

NOME È SINGHIOZZO. E SE LO CAMBIASSI? CHE TE NE PARE DI SOLLAZZO?»

«NO, IL MIO NOME È SINGHIOZZO. PERÒ… HI HI HI… SOLLAZZO…

HI HI… È PROPRIO DIVERTENTE!»

SINGHIOZZO ADESSO ERA PROPRIO CARINO E CON LA VOCE SOFFOCATA DALLE RISATE

MI HA DETTO DI ANDARE SULLA SESTA MONTAGNA, DOVE MI ASPETTAVA

IL SAGGIO KIKONOSHE. LA RISATA DI SINGHIOZZO AVEVA ILLUMINATO

TUTTA LA MONTAGNA, E COSÌ HO POTUTO TROVARE LA STRADA FACILMENTE.

TI PREGO, AIUTAMI E… SOB… TI DIRÒ DOV’È

LA MEDICINA. IO NON HO MAI RISO IN VITA MIA,

SOB, SNIF… PUOI FARMI RIDERE?»

ALL’IMPROVVISO HO INTRAVISTO IN LONTANANZA UNA LUCINA TREMULA E MI SONO AVVICINATO.

«SOB, SNIF, SNIF…» QUALCUNO SI LAMENTAVA CON UNA VOCINA TRISTE.

INCONTRO CON SINGHIOZZOQUINTA MONTAGNACHE

NEDI

CIDI UNA CANZONE

PE

RTIR

ARTI UN PO’ SU?

QUES

TAÈ…

SNIF…,

LAMO

NTAGNA DELL’OSCURITÀDO

VE IL SOLE NON SORGE

MAI.

PERCHÉ SEI ARRIVATO

FINQU

I?

TU DEVI ESSERE

ILBAMBINO CHE PIANGE SEMPRE

TINTORETTO.

DI CUI MI HA PARLATO

NON È AFFATTO…

SOB…

DIVERTENTE.LUNA… LUNA GIOCONDA

…BE

LLA

COME

UNA TORTA TONDA…

INCONTRO CON KIKONOSHESESTA MONTAGNA

LA SESTA MONTAGNA ERA LA PIÙ ALTA

DI TUTTE QUELLE CHE AVEVO SCALATO.

ERA COSÌ ALTA CHE DA SOTTO LA SUA CIMA,

COPERTA DALLE NUVOLE, NON SI VEDEVA.

CE L’AVREI FATTA A SALIRE FIN LASSÙ?

ERA TAPPEZZATA DI CARTA E LIBRI DI OGNI TIPO.

SONO SALITO SU UNA SCALA FATTA DI LIBRI

E HO ATTRAVERSATO UNA FORESTA DI CARTA,

DOVE UCCELLI DI CARTA CINGUETTAVANO

INTORNO A NUVOLE E ANIMALI DI CARTA.

ERA LA MONTAGNA DELL’IMMAGINAZIONE.

“MI PIACEREBBE VIVERCI PER POTER LEGGERE TUTTO

IL GIORNO” HO PENSATO, PRENDENDO

UN LIBRO CHE GALLEGGIAVA

SU UN RUSCELLO

DI CARTA.

APPENA L’HO APERTO, NE È SALTATO FUORI UNO STRANO PERSONAGGIO ESCLAMANDO:

«ECCOTI QUA BUM-BUM, LO SPACCATIMPANI DELLA GROTTA SOLITARIA! IO SONO IL SAGGIO KIKONOSHE.

HO CREATO QUESTA MONTAGNA CON TUTTA LA CARTA

CHE GLI UOMINI HANNO BUTTATO».

KIKONOSCE CONOSCEVA GIÀ IL MIO NOME

E LA RAGIONE PER CUI ERO LÌ.

«MA IL MIO LIBRO DICEVA CHE BISOGNA SCALARE

SETTE MONTAGNE…»

«È PROPRIO IL TUO LIBRO, IL SEGRETO DELLE SETTE

MONTAGNE, LA SETTIMA E ULTIMA MONTAGNA.

LEGGI AD ALTA VOCE LA SETTIMA PAGINA DEL LIBRO.»

MENTRE LEGGEVO LE PAROLE DELL’ULTIMA PAGINA DEL LIBRO

“CASA CASA CASA” QUASI GRIDAVO.

«MA QUANDO TORNERAI DA TUA ZIA, FARAI BENE A TRATTENERTI DAL PARLARE TROPPO.»

TI PREGO, AIUTAMI

D’ACCORDO, TI DIRÒ

COME TROVARE LA MEDICINA.A GUARIRE ZIA ANSIOLIN

A!

GRAZIE!

CASA,

CASA,CA

SA…

IN UN BATTER D’OCCHIO

MI SONO RITROVATO A CASA.

APPENA MI HA VISTO, ZIA ANSIOLINA

MI HA STRETTO FRA LE BRACCIA.

DURANTE IL MIO LUNGO VIAGGIO, LA ZIA ANSIOLINA SI ERA COMPLETAMENTE RISTABILITA.

LE HO RACCONTATO COSA ERA ACCADUTO AL PAESE DELLE SETTE MONTAGNE, CERCANDO DI NON IMPRESSIONARLA

TROPPO. DOPO AVER ASCOLTATO LA MIA STORIA, LE MI HA STRETTO DI NUOVO FORTE.

«SEI STATO UN VERO EROE! COME SEI STATO CORAGGIOSO!»

ORA ZIA ANSIOLINA SUSSULTA ANCORA OGNI TANTO, MA NON COSÌ SPESSO COME PRIMA.

DURANTE LA MIA ASSENZA IL SIGNOR CHEF SI È STABILITO NELLA GROTTA A FIANCO.

È VENUTO QUI ALLA RICERCA DI FRUTTI E FUNGHI RARI PER LA SUA NUOVA RICETTA.

ABBIAMO CHIESTO A CHEF DI FARCI UNA FOTO,

NATURALMENTE SENZA FLASH, PER NON SPAVENTARE ZIA ANSIOLINA.

ZIA ANSIOLINA!

CIANCIO…PARLOTTO…

OH, DOLCE BUM-BUM!

DOV’ERI FINITO?

ADESSO IO E ZIA ANSIOLINA VIVIAMO INSIEME CON IL SIGNOR CHEF,

CHE È IL PIÙ GRANDE E PIÙ BEL CUOCO DEL MONDO.

� FINE �

Finito di stampare

nel mese di marzo 2009

da Futura Grafica ‘70 · Roma

Stampato su carta

Fedrigoni Arcoprint E. W.

€16

,50