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ANDAMENTO DEI MERCATI

Euler Hermes Italia

Gennaio 2014 Ufficio Studi EHItalia 2

Andamento dei mercati

SOMMARIO

INFO AL 31.01. 2014

MONDO ............................................................................................................................................................................ 3

Stati Uniti .................................................................................................................................................................. 3 Giappone (terza economia del pianeta) .................................................................................................................... 4 Cina ........................................................................................................................................................................... 4 India .......................................................................................................................................................................... 4

EUROPA ........................................................................................................................................................................... 6

Germania .................................................................................................................................................................. 6 Gran Bretagna e Irlanda .......................................................................................................................................... 6 Spagna ...................................................................................................................................................................... 6

ITALIA .............................................................................................................................................................................. 7

I SETTORI ......................................................................................................................................................................... 8

AEROSPAZIO ............................................................................................................................................................. 8 AGROALIMENTARE ................................................................................................................................................ 8 NOLEGGIO AUTO E NAUTICO .............................................................................................................................. 9 CHIMICA, COMBUSTIBILI ED ENERGIA ......................................................................................................... 10

FARMACEUTICA ................................................................................................................................................. 10 CONCIA, CALZATURE E PELLETTERIA .......................................................................................................... 10 DISTRIBUZIONE E COMMERCIO ....................................................................................................................... 11 EDILIZIA ................................................................................................................................................................... 12

PIASTRELLE E ACCESSORI EDILI .................................................................................................................. 12 ELETTRONICA ED ELETTRODOMESTICI ....................................................................................................... 13 GIOCHI, SPORT, MUSICA E INTRATTENIMENTO ......................................................................................... 13 INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI ....................................................................................................... 13 LEGNO-ARREDO .................................................................................................................................................... 14 LUSSO ........................................................................................................................................................................ 14 MECCANICA VARIA E METALMECCANICA .................................................................................................. 15 METALLURGIA E PRODOTTI IN METALLO ................................................................................................... 15 NAUTICA E TRASPORTI MARITTIMI ............................................................................................................... 15 OREFICERIA E OCCHIALI ................................................................................................................................... 16 PUBBLICITÀ, EDITORIA E MEDIA ..................................................................................................................... 16 TESSILE- ABBIGLIAMENTO ................................................................................................................................ 16 TRASPORTI E LOGISTICA ................................................................................................................................... 17 TURISMO .................................................................................................................................................................. 17 WELLNESS E COSMETICA ................................................................................................................................... 18

MATERIE PRIME .......................................................................................................................................................... 19

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MONDO

LE PRINCIPALI PROBLEMATICHE � Per la prima volta da tre anni riviste al rialzo le stime di crescita globale. Un tapering troppo rapido può

creare contraccolpi sugli emergenti. � Cina verso il sorpasso sull’America. Nei prossimi mesi riviste le stime sul Pil a parità di potere d’acquisto.

A fine 2013 il dato cinese dovrebbe essere intorno ai 16.400 miliardi: quello degli Usa a meno di 16.200. India, Cina, Russia, Turchia, Brasile le 5 tigri fragili che non ruggiscono più. sono alcuni fra i paesi più importanti del mondo, e per ognuno si sono celebrati per anni i fasti e l’ipotesi di una crescita infinita: ma in tutti alla fine sono emerse le crepe derivanti dalle carenze strutturali e dai gap di democrazia economica.

� La svalutazione impossibile l’euro condannato a essere forte ma il prezzo è lo 0,3% del pil il valore corretto per l’Italia dovrebbe essere di 1,19 dollari ma quello per la Germania oltre gli 1,50: malgrado il ribasso dei tassi la valuta ha perso quasi nulla. La BCE può tentare altre carte ma deve vedersela con l’opposizione tedesca.

� Parte la lotta alla deflazione causa anche euro forte. I prezzi in calo si accompagnano a investimenti rinviati e quindi alla stagnazione con nuovi timori per un collasso economico nei Paesi periferici del continente. Secondo la Bce il pericolo sarebbe scongiurato solo con un’inflazione al 2%. L’area della moneta unica si mantiene tuttavia sulla strada del miglioramento economico. Tokio è uscita dall’impasse solo svalutando, ricetta non percorribile nel contesto europeo. La Bundesbank ha sottolineato il rischio bolla del mercato immobiliare tedesco dove l’inflazione frena. Già in territorio negativo Grecia e Cipro.

� Debiti, il male del millennio la “ripresina” del 2013 appesa a tassi e spread. Con tassi quasi a zero la profittabilità delle banche rischia di comprimersi.

� I Paesi emergenti stringono sui tassi per frenare i prezzi e sostenere la moneta. Dalla crisi brasiliana alla rivolta turca così il ceto medio non è più in paradiso. Anche le nazioni che sembravano più lanciate sono state investite dagli stessi problemi di quelle più sviluppate e si scopre che il 60% dei posti di lavoro persi dall’inizio della crisi nel mondo occidentale riguarda la middle class.

INNOVAZIONE E ALTRO � Pechino traina il mondo al record di brevetti, bene la Corea del Sud. Nelle richieste su scala globale

l’Italia recupera una posizione. � Dopo un decennio di ripresa del tasso di natalità l’Italia tona alla semiparalisi demografica: ogni anno

70mila bebè in meno, e così l’apporto degli stranieri sarà sempre più necessario. Ma se le qualifiche dei lavoratori immigrati si mantengono basse, scarso sarà il loro contributo alla crescita. E mentre l’Italia e l’Europa resteranno al palo, la popolazione asiatica salirà in 15 anni di mezzo miliardo.

� Per l’energia Usa autonomi nel 2035. Ma l’import crescerà in Europa. � Bitcoin, al via la corsa dei “cloni” in pista Ebay, Amazon e Facebook. Il successo della moneta virtuale

spinge i giganti della rete a creare ciascuno il proprio ecosistema in cui far circolare la rispettiva criptovaluta. piattaforme diverse ma tutte con l’obiettivo di aumentare gli scambi online.

Le principali aree Stati Uniti � L’attività economica si rafforza ma restano i timori sulla fine degli stimoli monetari. � All’Italia grandi benefici dall’accordo Usa-Ue. Per il sistema Moda l’incremento (18%) più consistente.

L’industria riprende forza e aumentano i consumi di made in Italy. Le migliori potenzialità nel settore dei macchinari e nel comparto dell’alimentare e dei vini. Il Paese verso l’indipendenza energetica che darà un grande vantaggio competitivo e farà crescere il reddito disponibile. Nel fotovoltaico sorpasso in vista sulla Germania.

� Messico , non più solo auto Usa: così ruggisce la “tigre azteca”. Costo del lavoro più basso che a Pechino

e qualità professionale superiore sono le carte vincenti. E’ l’approdo definitivo per chi delocalizza. Volano Pil e occupazione. Il paese accelera sulla via della crescita. Bassi costi del lavoro, buone infrastrutture, lotta a corruzione e criminalità: per gli emigranti latino americani non è più solo la tappa nel viaggio verso

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gli Usa ma una terra di opportunità e benessere. Per la prima volta saranno possibili investimenti stranieri nell’industria petrolifera con l’obiettivo di aumentare la capacità produttiva.

� Brasile , non solo petrolio. Etanolo, idroelettricità e solare termodinamico sono settori ormai molto affermati. L’intera produzione di autovetture è equipaggiata con tecnologia flex. Il 2014 è un anno cruciale per capire se la frenata è fisiologica o strutturale. La galoppata del Pil si è ridotta a piccolo trotto complice anche la volatilità della moneta. Mercato interno e fabbisogno di opere infrastrutturali possono trainare la ripresa. Oltre alla necessità di rilancio il governo deve fronteggiare una crisi sociale inasprita dall’inflazione e da sanità e scuola troppo elitarie.

� In Colombia il conflitto tra governo e Forze armate rivoluzionarie prosegue e il narcotraffico continua ad avere il suo peso. La guerriglia si finanzia con il tungsteno il cui giacimento situato nell’Amazzonia rifornisce fabbriche di tutto il mondo.

� In Argentina crolla il peso. Le riserve in valuta estera sono ai minimi da 17 anni. Via libera al dollaro ma adesso si teme la superinflazione. Restrizioni meno pesanti per evitare il cambio al nero con i pesos. Sembra esaurito il ciclo favorevole cominciato dopo il default del 2001.

� Le tigri asiatiche minori come Malesia, Thailandia, Filippine e Indonesia non accennano a fermarsi. Manila era stata promossa di recente a investment grade ma il tifone ridurrà del 10% il Pil delle regioni flagellate e inciderà dell’1% su quello nazionale. In Indonesia il costo del denaro è salito al 7,5% spingendo le imprese a rinviare gli investimenti. Svalutazione della moneta e stretta sui tassi pesano sull’economia.

Giappone (terza economia del pianeta) � Abenomics, fase due nei bilanci delle aziende la resurrezione della Corporate Japan. Lo yen debole non

basta ora ci vuole un aumento dei salari. Le retribuzioni sono scese del 15% negli ultimi 15 anni per questo la domanda interna non contribuisce alla crescita economica.

� Nel 2013 le esportazioni italiane sono cresciute del 22% battendo la concorrenza europea. � Quaranta miliardi di euro di nuove risorse per compensare l’aumento dell’Iva che scatterà ad aprile.

Investimenti infrastrutturali, agevolazioni fiscali e alle Pmi per il governo garantiranno un punto in più di crescita e 250mila posti di lavoro.

� Prossima tappa deregulation e riforme. � Il Giappone s’è messo a correre dopo 15 anni di deflazione. Torna a farsi viva l’inflazione. Cina � A fine 2012 erano 206 i Paesi che potevano vantare scambi e pagamenti effettuati in renmimbi, ormai al

13° posto nel mondo con il 14% degli scambi commerc iali. Si stima possano diventare il 30% nei prossimi 5 anni.

� Hong Kong grande hub per l’Asia. Dal 2015 il suo porto sarà strategico per il mercato unico Asean che può contare su un bacino di 600 milioni di consumatori giovani e hi-tech. Il potenziamento infrastrutturale riguarda anche l’aeroporto e la ferrovia veloce per Shenzhen e Guangzhou. Una base in Malaysia è la scelta migliore: è popolosa, meno corrotta dei vicini e ha regole semplici per chi apre un business.

India � Il paese di Gandhi e Nehru promuove la più economica

delle missioni spaziali verso il Pianeta Rosso. Ottanta milioni di dollari, più o meno 55 milioni di euro impegnati nell’impresa. Ma è già polemica: molti si chiedono quale convenienza ci sia per la nazione nell’affrontare una sfida del genere. La popolazione soffre di carenze basilari come l’acqua potabile, i servizi igienici e gli ospedali.

� Il Paese apre le ferrovie agli stranieri. � Popolazione in calo in Russia anche a causa della piaga

dell’alcolismo. Crescita media bassa per i prossimi 15 anni. Archiviati gli anni nei quali l’incremento dei prezzi energetici spingeva l’economia, si fa sentire la mancanza

La classifica della produzione di petrolio

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di riforme ed è proprio questa la causa della svalutazione del rublo. In alternativa perde i capitali stranieri. Gli abitanti dell’Ucraina sono in trappola: bassi stipendi, prezzi quasi occidentali. Il salario medio a Kiev è di 300 euro, appena sufficienti per pagare l’affitto.

� Ucraina . Tra Mosca e Bruxelles spunta Pechino. Per l’economia sfiancata dalla recessione e dai moti di

piazza si fa strada a sorpresa una proposta di aiuto della Cina che però chiede in cambio la fornitura di tecnologie belliche: una soluzione che non sta bene né all’Europa né alla Russia.

� L’Africa è il Continente a maggior tasso di crescita (+6% nel 2014) ed esporta in paesi lontani e non in

quelli confinanti. Non solo materie prime, la crescita del continente è particolarmente forte nella parte orientale perché subisce il positivo influsso della vicina Asia. Kenya ed Etiopia sono i due paesi più promettenti. Revival delle ferrovie con fondi cinesi per decongestionare il traffico su gomma e potenziare i porti di Mombasa e Gibuti. Kenia ed Etiopia apprestano un progetto da 25 miliardi di dollari per il porto di Lamu, a nord di Mombasa, per farne un polo logistico e petrolifero.

� Hub per il Nordafrica, riforme e investimenti rafforzano la Tunisia . Passa per l’hi-tech la riscossa economica ecco la vera primavera sono già dieci i parchi tecnologici in tutte le regioni del paese, ma altri sono in costruzione: un fermento di idee e di innovazione spinto da una popolazione giovane e molto preparata. Hanno già aperto linee di credito Fmi, Italia, Fondo arabo, Francia, Germania e Spagna. Oltre a tessile, meccanica e agricoltura, si aprono opportunità nelle tecnologie, nelle infrastrutture e nel turismo di qualità.

� La Repubblica della Turchia nasce come dittatura, ma molto più democratica, nella sostanza, degli

Stati che sorgono sotto la protezione delle potenze coloniali. � Grandi opere da record, fra aeroporti e nucleare.

� Australia rimasta immune dalla crisi. Il Pil vola, la disoccupazione è al minimo storico. E agli immigrati

porte aperte, ma solo se facoltosi. Melbourne diventa meta degli uomini d’affari asiatici. I migranti fermati con navi da guerra e rispediti in patria.

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EUROPA

� Nessun Paese è riuscito a ridurre il debito nel 2013, tranne la Germania. Solo Estonia, Slovacchia,

Lussemburgo e Lettonia sotto la soglia del 60% nel 2014. Maglia nera alla Grecia (176%) seguita dall’Italia (133%).

Germania � Il Pil nel 2013 è aumentato dello 0,4% ma quest’anno accelererà all’1,7%. � Berlino è uscita dalla crisi ed è sui livelli del 2008. Il Pil reale della Germania è del 2,5% sopra ai massimi

precrisi. In quel che resta dell’eurozona è sotto il 5%. � Chi dovrebbe assorbire il surplus della bilancia commerciale? L’attivo delle partite correnti è stato

superiore al 6% dal 2007 in poi. Il Paese dovrebbe creare le condizioni per una durevole crescita salariale. La priorità, secondo Bruxelles, è la crescita della domanda interna per aiutare l’import degli Stati del Sud Europa.

Gran Bretagna e Irlanda � Nel 2013 crescita dell’1,9% della Gran Bretagna, la più alta tra le grandi economie Ue. La combinazione

tra stimoli monetari e tagli alla spesa ha rilanciato i consumi e la fiducia delle famiglie. Nel 2014 previsto un +3,4% mentre la prospettiva di una stretta nella seconda metà del 2015 fa volare la sterlina,.

� Londra hub mondiale dell’Ict. 300mila nuovi posti entro il 2020. La capitale britannica primeggia per numero di addetti nella maggior parte dei settori ad alto valore aggiunto e ha saputo rimpiazzare la flessione dei servizi finanziari e vale da sola un terzo del Pil nazionale.

� Irlanda verso un’uscita soft dal piano di aiuti dopo tre anni. I tassi di crescita degli anni del grande boom sono destinati a restare un ricordo, ma ora la disoccupazione cala. Pesanti i costi sociali e rischio addio multinazionali. Il possibile rialzo delle tasse (12,5%) fa paura alle società estere: da loro il 25% del Pil ma la Svizzera, su pressione Ue, si prepara ad aumentare la corporate tax.

Spagna � Lo spread spagnolo è già più basso di quello italiano e ben presto questa svolta potrebbe riverberarsi

anche sui rating sovrani dei due Paesi. Perché Rajoy le riforme le ha fatte davvero. Flessibilità in chiave spagnola: stipendi bassi, più occupazione.

o Madrid torna ad attirare investimenti nell’auto: dopo Renault e Ford Nissan ha annunciato che creerà mille nuovi posti. L’export sta ripartendo e negli ultimi due anni le grandi case automobilistiche hanno investito 5 miliardi di euro nel settore. La contrattazione decentrata a livello aziendale chiave della ritrovata competitività dell’industria. Il modello non guarda ai vantaggi di costo della Cina ma alla Germania degli accordi condivisi.

o Norvegia , la moneta forte spiazza l’export e l’esposizione delle famiglie è pari al doppio del reddito

disponibile. La Banca centrale chiede agli istituti di aumentare la capitalizzazione e mette in guardia sulla tenuta del modello di welfare. Da vent’anni Oslo deposita i profitti dei pozzi petroliferi nel Mare del Nord in un fondo sovrano. La parte intitolata a ogni cittadino oggi ammonta a 1.040.000 in corone, ossia 118 milioni di euro. Sono soldi virtuali, visto che non si possono ritirare.

o Rivoluzione Svizzera , addio al segreto bancario. messa alle strette dalla pressione congiunta dei paesi occidentali e delle organizzazioni globali, La Confederazione finisce con l’accettare l’inevitabile e progressivo smantellamento di quello che era da sempre il suo marchio distintivo. I mutamenti sono stati progressivi, indotti anche dalla lotta alla criminalità organizzata e al terrorismo. se uno si presenta con una valigetta di banconote in una banca, ha la (per lui) brutta sorpresa che non gliele accettano.

o Nel Canton Ticino viaggiano ogni giorno 60mila lavoratori a caccia di stipendi fino a tre volte più alti. Ora il

referendum approvato sulle quote agli immigrati rischia di inceppare il meccanismo. La busa paga media è di 2.900 euro. Ma un altro referendum vuole alzarla a 3.200.

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ITALIA

. CONSUMI E INVESTIMENTI � Inflazione ai livelli più bassi dal 2011, carrello della spesa in discesa. Senza impatto l’aumento dell’Iva,

cala la benzina, in ripresa i saldi. Colpiti duramente i beni durevoli (abbigliamento, arredo, elettrodomestici), si salva solo la tecnologia (smartphone e tablet). Soffrono anche gli alimentari. Rinvio delle spese non strettamente necessarie, ricerca di prodotti sotitutivi meno costosi e taglio dei prodotti voluttuari.

� Viaggi, coupon e acquisti all’asta la spinta dei pagamenti mobili. Il commercio elettronico attraverso smartphone è passato da un giro d’affari di 700 milioni nel 2011 a oltre 900 milioni nel 2012 (balzo del 30%). I pagamenti via cellulare sono cresciuti nel 2013 di oltre il 50% in tutto il mondo e oggi sono pari al 20% del totale dell’e-commerce, per un valore di 250 miliardi. E le prime stime sull’anno in corso fanno prevedere un progresso analogo. Interesse su beni e servizi.

OCCUPAZIONE E RETRIBUZIONI � La disoccupazione giovanile in Italia ammonta ormai al 35% un livello che potrebbe addirittura peggiorare

anche perché spesso alle figure professionali che servono alle aziende non corrispondono i requisiti dei candidati. Tra i più penalizzati dalla crisi gli over 45 che sono un quarto di chi cerca un impiego. Aumento record degli espulsi da fabbriche e uffici (+185% nelle regioni settentrionali). Sei su dieci in stand-by da almeno un anno.

IMPRESE � La spesa pubblica non potrà soddisfare da sola il gap infrastrutturale del paese. Sei gare su dieci del

project financing finiscono nel nulla. Intanto ci sono risorse per 170 miliardi in tre anni. � Prima della richiesta “in bianco” al tribunale in un caso su quattro si avviano cessioni di rami d’azienda.

Da settembre 2012 presentate 5mila istanze: un terzo sono a Nordovest. C’è chi lo chiama condono fallimentare.

ASSICURAZIONI E BANCHE � Rc auto, vent’anni di liberalizzazione ma paghiamo il doppio dei francesila concorrenza non è migliorata

perché le compagnie sono riuscite a smantellare pezzo per pezzo prima le “lenzuolate” di bersani e poi ogni iniziativa tesa a far emergere la competizione fra le imprese

� Istituti italiani sempre in difficoltà nella redditività e negli impieghi. Roe 2013 in contrazione, ripresa delle erogazioni attesa per il prossimo anno. Sofferenze ai massimi livelli ma stimate in calo a partire dalla metà del 2014. Alcune hanno coefficienti di solvibilità sotto la media.

� Filiali vuote e personale in esubero internet suona la sveglia per le banche. Dal crollo di Lehman Brothers al 30 settembre scorso i primi sette istituti italiani hanno abbassato la serranda su 4.591 sportelli. Intesa San Paolo la più attiva nel riordino: coinvolte oltre 2mila filiali.

� Acquisti col cellulare anno record in Italia e il mercato si attrezza. Il cellulare per la scelta on line dei prodotti la crescita in Italia è del 61 per cento. Ma cosa comprano gli italiani via cellulare? A sorpresa al primo posto gli elettrodomestici in circa il 6% dei casi, l’abbigliamento e gli accessori nel 5,4%, seguiti dai libri (esclusi gli e-book) a pari merito con i biglietti ( 4,3%).

� Le macchinette che permettono di pagare con carta di credito o bancomat hanno seguito la sorte di tanti negozi che hanno chiuso i battenti. Addio codice segreto, basta un telefonino, ecco la seconda vita del bancomat. Trent’anni fa il primo in Italia. E in futuro sarà sempre più tuttofare. Il boom è stato proporzionale al numero delle frodi. E oranè anche arma antievasori.

� Risalgono i tassi sui mutui a causa dello spread e nonostante l’Euribor ai minimi. Le sofferenze e il deprezzamento degli immobili rendono le banche molto prudenti.

� I dati ormai dimostrano il ritorno di interesse sui prodotti di risparmio per le famiglie il cui basso indebitamento si attesta al 65% del reddito disponibile.

� Il credit crunch fa bene agli istituti ma le sofferenze mangiano gli utili per cui la discesa dello spread non ha portato benefici. A settembre le nuove operazioni arrivano a poco più di 30 miliardi, meno della metà rispetto al 2008, prima della crisi.

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I SETTORI

AEROSPAZIO

Situazione macro

� Linate (quasi superato da Orio al Serio che punta sul low cost) e Malpensa. Pisa e Firenze prove di nozze in pista tra i due scali. Cedicor che gestisce 51 aeroporti ha comprato il 23,4 per centro di Sat Società Aeroporto Toscano in vista del nuovo piano nazionale degli aeroporti

Distretti � L’aeroporto Fellini in concordato riduce i traffici, nel capoluogo il Marconi cresce e investe 19 milioni. � Il polo aeronautico pugliese un’alternativa all’acciaio. dall’ala sinistra dell’eurofighter a una sostanziosa

parte della fusoliera del dreamliner a torino ma soprattutto a bari e a foggia i nuovi materiali applicati alle costruzioni aeronautiche aumentano il loro peso e creano posti di lavoro.

� Boeing-Airbus, sulle piste dell’Asia l’ultima corsa. Si gioca tutta ad Oriente l’ultima sfida fra i due grandi rivali dei cieli: al mega-ordine giapponese per la casa europea, gli americani rispondono con una commessa da 30 miliardi negli Emirati: un ruolo chiave lo gioca il fattore tecnologico

AGROALIMENTARE

Situazione macro

� L'agroalimentare italiano vale 133 miliardi di cui appena il 20% è realizzato all’estero. Il valore aggiunto dei prodotti agricoli è 33 miliardi: cresce di 100 con la lavorazione. La crisi dei consumi ha tagliato 20 miliardi di spesa ma finora è stato sufficiente agire sul turnover e sulla Cig. Margini ridotti e crisi aziendali non fiaccano la corsa ai mercati internazionali. Il comparto conta su 6.200 imprese e 450mila addetti, in calo di mille unità rispetto al 2012.

� tre milioni di controlli sugli alimenti ma le frodi spaventano gli italianile ultime analisi statistiche dicono che esami e ispezioni sono in numero elevatissimo e rivelano contaminazioni sotto la media europea. ma un’altra ricerca svela che 4 milioni di famiglie temono i prodotti importati

� Chilometro zero, non sempre è fattibile. La mancanza di materie prime affligge l’Italia ma sta diventando una questione planetaria. Il mattone ha conquistato ettari di terreno agricolo e incombe l’inadeguatezza tecnologica. Intanto scoppia anche la guerra ogm.

� Dai giovani alle green farm l’agricoltura torna a sorridere Bene l’export con un + 20%. L’agricoltura macina nuovi record ma dilagano truffe al made in Italy. Oltre ai dati economici positivi si registra anche un boom di interesse tra i giovani che accorrono in massa nelle facoltà di agraria

Prodotti � Gelato . Macchine e innovazione trainano dolci note dal business del gelato. Metà mercato mondiale delle

apparecchiature di produzione è italiana. Tengono il passo gli Usa. E si investe per inventare strumenti a più basso impatto sull’ambiente e consumi di acqua e luce. E la vendita di ingredienti si espande in Asia e Africa. Filippine, Pakistan ma anche Sud America e aree sub equatoriali hanno scoperto l’ice cream made in italy. più difficile la penetrazione in Cina. ricavi per 408 milioni dai preparati come concentrati di frutta fresca e paste di semi oleosi.

� Ovunque aumenta la domanda di vino di qualità e il casale con vigna resiste alla crisi. A reggere è soprattutto la domanda russa e asiatica per proprietà di alto livello.

� Domanda per il Prosecco in aumento a due cifre all’estero (distretto di Conegliano Valdobbiadene). � E’ aumentata la produzione nazionale (a 12,8 milioni di ettolitri) di birra . Le produzioni artigianali

favoriscono l’avvicinamento di nuovi consumatori. Dai microbirrifici 5mila occupati: +17% in tre anni.

AUTOMOTIVE

Situazione del settore � L’Europa (-1,8%) è l’unico continente in cui il mercato continua ad arretrare con immatricolazioni stagnanti

nell’area euro e in crescita nei Paesi che non adottano la moneta unica. Tra i grandi mercati Gran Bretagna e Spagna in positivo. L’Italia resta quarta e contribuisce al calo. Le vetture vendute nel 2013 sono 1,3 mln con una flessione sul 2012 del 7,1%. Per il gruppo Fiat il 10% in meno e una quota scesa al 28,7%. Dal 2007 consegne dimezzate ma a dicembre primo segno positivo dopo due anni di calo.

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� Toyota, superati i 10 milioni, ora vuole vincere in Europa. Il gigante nipponico sempre leader mondiale ora vuole vincere in Europa. L’obiettivo tornare oltre il milione nel Vecchio Continente entro il 2015. Cassa piena e fabbriche che lavorano al 100%. Successo dell’ibrido e l’azienda stima che nel 2020 i veicoli ecologici saranno il 20% del totale. Honda e Toyota incassano i vantaggi di produrre molti modelli localmente e di sfruttare quindi lo yen debole.

� I marchi inglesi sono tutti in mano straniera e la ripresa è dovuta ai capitali indiani e tedeschi. Fiat frena assieme all’Europa, cambia pelle e punta sull’alto di gamma (premium) con i marchi Maserati e Alfa Romeo. Per questi ultimi saranno cruciali le sinergie con i modelli Chrysler. L’integrazione con la filiale Usa permetterà di finanziare gli investimenti in Alfa Romeo. I conti del 2013 dimostrano che la filiale americana produce il grosso dei profitti. La Fiat europea rimane in rosso.

o L’indotto auto parla tedesco. Negli ultimi anni sei aziende su dieci incorporate dai gruppi della Germania e negli ultimi due anni le imprese della componentistica hanno aperto 39 stabilimenti in tutti i continenti. Quasi un’auto su tre venduta in Europa appartiene ai gruppi Volkswagen, Bmw e Mercedes.

� Anche il settore delle moto è in difficoltà e negli ultimi cinque anni ha fatto registrare un calo delle vendite del 65% e solo nel 2013 il 25% del fatturato. Nei primi sei mesi del 2013 la produzione nazionale è cresciuta di mezzo punto percentuale. Sicurezza, bassi consumi e comfort le armi dei produttori per contrastare il calo delle vendite. Impazzano l’Abs e i sistemi di controllo della trazione. Il costo della Rc moto in 18 anni è salito del 480%, contro il +245% della Rc auto.

� La bici resiste, ne sono state vendute quasi 20 milioni nel 2012, la svolta ecologica coinvolge 26 paesi su 28. Esclusi Belgio e Lussemburgo il primato coinvolge anche l’Italia. Boom di furti, pochi denunciano. Piace molto la “pedalata assistita” per le città con molte salite e la bici pieghevole. E nei mezzi elettrici diventa invisibile anche la batteria.

Prospettive e tendenze o La ripresa non prima del 2017 quando il mercato italiano tornerà a 1,8 milioni di vetture vendute. � Smartphone e tablet sempre più integrati nella vita di bordo. I dispositivi personali dialogano con i più

moderni sistemi di infotainment cambiando la vita a bordo e migliorando la sicurezza. Distretti

� Bulloni made in italy per i big dell’automotive. il distretto brianzolo è un leader mondiale: tre multinazionali familiari, Fontana, Agrati e Brugola e 150 aziende minori, 3,5 miliardi di ricavi. Contratti con Ford, Bmw, Renault, Jaguar, Ferrari e una marea di acquisizioni in giro per il mondo.

NOLEGGIO AUTO E NAUTICO

Situazione del settore

� L’industria del noleggio migliora i fatturati nonostante il calo delle immatricolazioni. Si conta di finire il 2013 in recupero a 5 miliardi. Marcia indietro per il mercato business true fleets a fronte di una flessione meno contenuta nel segmento canali speciali.

� L’auto? La uso ma non la compro così i privati scoprono il noleggio. La spinta viene dalle presenze estere. Artigiani e negozianti cercano il risparmio nel “lungo termine”. Il ricorso all’esternalizzazione per tentare di ridurre i costi. Diesel l’84% dei veicoli, in crescita quelli a gpl, il metano fa fatica e le elettriche muovono i primi passi.

� Penalizzati dalle tasse e lo Stato deve 50 milioni di crediti in sofferenza. Da noi le deducibilità sulle auto sono in calo mentre restano al top in Germania dove il peso delle immatricolazioni di settore arriva al 62% e al 49% in Spagna che è oggi, dopo la Germania, al secondo posto Ue per produzione grazie a incentivi al rinnovo del parco e riforme per i mercati del lavoro e dell’energia. La flessione del costo della manodopera ha consentito di creare 2.400 nuovi posti nel 2013 attraendo investimenti esteri. Da noi è al 36% e l’insoluto dei privati pesa il 3/4% del fatturato.

� Da tre anni in Italia le vendite di vetture segnano il passo: ma le flotte aziendali resistono, confermando il portafoglio clienti e le unità: oltre 600mila.

� I furti pesano sui bilanci degli operatori. Per sconfiggere il fenomeno si responsabilizzano i driver e viene accentuato l’impiego di strumenti hi-tech come gli allarmi satellitari. In Campania e Puglia i problemi maggiori, ma c’è preoccupazione anche nelle regioni del Nord. Tornano ad aumentare i furti di mezzi pesanti. Sette al giorno secondo il report 2012. Lombardia, Puglia, Sicilia e Campania le regioni che risultano più colpite dalla piaga. I ladri hanno affinato le tecniche di azione. E a rendere più fosco lo scenario è il calo dei recuperi di veicoli.

Prospettive � Buy back, export e vendite online così l’auto entra nella seconda vita. Ecco come la vettura passa

dall’autonoleggio al nuovo proprietario. La domanda supera l’offerta e i noleggiatori a breve utilizzano

Gennaio 2014 Ufficio Studi EHItalia 10

Andamento dei mercati

meno il buy back. Lo strumento delle aste online è talmente apprezzato e condiviso che negli ultimi anni i maggiori attori del mercato del noleggio hanno sviluppato proprie piattaforme di aste. I canali sono svariati e cambiano in base alla provenienza dal breve oppure dal lungo termine. In generale fino ad ottobre nel 2013 registrati 3,5 milioni di passaggi di proprietà nel mercato dell’usato.

� Mobilità eco-friendly, strada in salita meglio il car sharing dell’auto elettrica. Consente di pagare solo il consumo e di accedere a parcheggi e aree riservate. La condivisione dei veicoli avanza gradualmente: giù i costi e dipendenti più soddisfatti. A Milano il prelievo e la consegna del mezzo con il free floating possono avvenire in qualsiasi punto della città, con i veicoli elettrici solo negli stalli, dove è possibile fare una ricarica di energia.

CHIMICA, COMBUSTIBILI ED ENERGIA

Situazione macro

� Il calo della produzione nel 2013 dovrebbe essersi attestato intorno al 2,2% in valore (soffrono meno le specialità) contro il 3,4% della manifattura. Tra il 2010 e il 2012 l’export è aumentato del 12% in linea con la media europea. Il settore vanta la più bassa incidenza di sofferenze sui prestiti bancari, pari al 4,7% contro una media del 15,6%.

� Nella chimica fine e delle specialità soffrono le realtà con settori di destinazione dei prodotti in difficoltà, in particolare quelle che non stanno puntando sui mercati oltreconfine. L’innovazione ha sostenuto il business, ora serve un salto di qualità.

� Decolla la chimica verde ora i poli italiani attirano i capitali dall’estero non solo mossi & ghisolfi e versalis: le nuove iniziative si moltiplicano ultima la joint venture franco-olandese che in piemonte ha realizzato il maggiore impianto al mondo di acido succinico “bio”. bottiglie sostenibili anche per coca e pepsi.

� Bitume , grande escluso e la strada diventa una giungla. Negli ultimi anni il continuo calo dell’attività ha portato alla chiusura di circa un terzo delle aziende specializzate. Le strade non si asfaltano più al collasso la filiera del bitume. Niente soldi, si rinuncia alla manutenzione. buche e vie molto più rischiose.

� Trend al ribasso dei listini dell’energia per le forniture industriali ma questa voce di costo rimane troppo cara alterando la competitività e nonostante lo sforzo enorme per l’efficienza energetica che è aumentata del 45% dal 1990.

Prospettive � Prevista una forte domanda di chimica di base nei Paesi emergenti nel 2014. Anche la domanda interna

invertirà la tendenza e aumenterà dello 0,9%. � Rinnovabili, aumentano i “paesi fan” e il fotovoltaico risorge in Asia. Giù i costi, pannelli sempre più

economici. Da qui al 2020 saranno competitivi, senza incentivi statali, in quasi tutti i mercati mondiali. News

Italia, bolletta d’oro imprese schiacciate dai costi di produzione le famiglie piangono il belpaese è il primo importatore netto di energia elettrica al mondo.

� Rifiuti hi-tech, meno raccolta per colpa della crisi e dei ladri di rame e terre rare. Pechino punta al consolidamento del settore. Su 32 produttori dovranno restarne solo 4.

� Il fotovoltaico ora punta su pannelli ultrasottili in formato tascabile e l’uso è destinato a diffondersi anche senza gli incentivi. Anche il Giappone va forte e la potenza globale installata a quota 36 gigawatt contro i 35,5 del vento. Crolla il prezzo dei moduli.

FARMACEUTICA

Situazione macro

� L’11 per cento dei principi attivi mondiali è made in Italy. Ricavi a 26 miliardi: esportazioni a quota 67% (+12,5% nel 2012). L’export vola, mercato interno in costante flessione a causa della clientela pubblica: pesano i debiti della Pa e i continui tagli alla spesa.

� Recordati, Chiesi, Zambon Rottapharm, Menarini, Dompè: tutti gruppi a capitale italiano campioni di export e tutti in fase di espansione con acquisti oltre confine. Una solida ledearship nel mercato dei principi attivi che sta richiamando capitali.

� Piccole farmacie crescono il business esorcizza la crisi. Gli effetti delle liberalizzazioni del settore fanno registrare un calo delle vendite. Eppure sono in aumento le richieste di apertura. Salgono i numeri di integratori e prodotti di bellezza. Bisogna completare la liberalizzazione dei farmaci di fascia C con obbligo di ricetta medica, per offrire un servizio più capillare e a prezzi più contenuti.

CONCIA, CALZATURE E PELLETTERIA

Gennaio 2014 Ufficio Studi EHItalia 11

Andamento dei mercati

Situazione macro � A sostenere la domanda sono state in particolare le grandi maison mondiali del lusso e del design, che

continuano a utilizzare la pell e italiana per i loro prodotti di alta gamma e vanno a rifornirsi sempre di più nei distretti conciari del Veneto, il più grande del mondo, o della Toscana, o anche in Campania, un’area specializzata nelle pelli destinate alla calzatura e alla pelletteria (in espansione all’estero con incrementi superiori a quelli dell’abbigliamento). Le imprese sono pronte ad allearsi per allargare l’offerta.

Distretti � Il polo tra Pisa e Firenze della pelletteria (2500 aziende specializzate in borse, portafogli, valigie e

cinture con 17mila addetti e 6 miliardi di fatturato incluse concia e calzature) beneficia delle commesse delle grandi griffe come Gucci e Dior attratte da know how e qualità delle lavorazioni. Il distretto si sta trasformando per soddisfare i big: la pelletteria in materiali pregiati prende il posto di quella in tessuto. Sul settore ora pesa la carenza di manodopera specializzata.

DISTRIBUZIONE E COMMERCIO

� Franchising, mini frenata per colpa dei risultati negativi delle agenzie immobiliari. Il 30% del business deriva dalla grande distribuzione alimentare. All’estero l’Europa è la meta preferita e ora si punta su Cina, Russia, Emirati Arabi.

Gdo � Sconti e promozioni da record nella Gdo, dall’alimentare alla cancelleria. I margini sono all’osso e nei

supermercati un prodotto su tre è in promozione spostando solo l’acquisto da un bene all’altro. � Continuano i processi di aggregazione e di concentrazione in un settore segnato dalla sovraccapacità.

Margini azzerati mentre aumentano i cambi d’insegna e le chiusure, specie dei marchi locali: la selezione è sempre più dura. La crisi spinge solo lo sviluppo dei discount con record per sconti e offerte speciali. Lo scontrino medio è in forte diminuzione. Aumentano le nuove aperture e le superfici dei market più economici. Perdono terreno gli acquisti negli iper. In controtendenza la domanda dei prodotti biologici, quelli senza glutine e gli integrali. In calo l’incidenza delle catene straniere.

� E sul mercato vanno forte le private label più economiche per le quali la differenza alla cassa raggiunge anche il 40 per cento. Gran parte dei consumatori percepisce i prodotti della marca commerciale di ottima qualità o analoga all’offerta dei brand. Crescono a doppia cifra, creano occupazione ma nessuno ne conosce il nome, perché usano quello dei supermarket. Hanno una quota di mercato del 20% e puntano ad arrivare al 30%. Nella guerra degli scaffali vincono le Pmi. Aumentano le vendite di prodotti premium mentre registrano un calo i prodotti per la cura della persona e della casa.

Prospettive � Negozi diretti e online le chiavi del futuro. Nel 2020 la distribuzione diretta salirà dal 31 al 40% dei ricavi

totali del lusso, il franchising scenderà dal 10 al 6%. il web per ora rappresenta il 7% con punte dell’11% negli Stati Uniti.

� Un cittadino su due mangia biologico e l’export aumenta. Nel 2013 gli acquisti domestici sono saliti del 7% nella gdo e di oltre il 10% presso i negozi specializzati mentre le vendite oltreconfine avanzano in Usa, Nord Europa e Asia. Questo ha determinato una crescita costante di produttori certificati

� Forti incrementi nei premium e nelle linee targhettizzate. Premium e bio battono la recessione e la marca commerciale ora vola

Coop Italia

Conad

Esselunga

Gruppo

Auchan

Gruppo

Carrefour

Italia

Selex

Commerciale

Despar Servizi

FiniperGruppo Pam

Bennet

SpaSisa

InterdisSigma

Gruppo Sun

C3

Rewe

Il Gigante

Agorà Network

Scarl

Crai

Agorà Network

AltriAltra

Quote di mercato nella Gdo in % (2013 giugno)

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Andamento dei mercati

alto. Il giro di affari ha superato la soglia dei 9 miliardi e il trend continuerà anche nel largo consumo confezionato a farne le spese saranno le etichette industriali minori .

EDILIZIA

Situazione macro

� Si rimette in moto il settore immobiliare a sei anni dallo scoppio della bolla dei subprime. Londra e la Germania fanno registrare segnali positivi e gli elevati prezzi spingono a cercare sicure location secondarie.

� Decisivi il ruolo delle banche nella concessione dei mutui (dimezzato il valore per l’acquisto di abitazioni) e nel finanziamento dei cantieri (la burocrazia blocca l’80% delle opere) e lo snellimento delle procedure per piani di sviluppo e licenze. A sette mesi dall’allentamento del Patto di stabilità lieve calo delle risorse inutilizzate.

� Dall’inizio della crisi il mercato italiano dei lavori pubblici si è dimezzato. E le aziende per sopravvivere sono andate all’estero, dove realizzano cantieri faraonici con gli Emergenti in prima fila. Dal 2004 al 2012 il fatturato oltreconfine delle nostre imprese è triplicato mentre la spesa nazionale è crollata di oltre il 35%. Per il 2014 segnali positivi dalle ferrovie e dalla ripresa dei lavori per alcune tratte autostradali.

� Cemento : nella Penisola c’è una capacità produttiva di 60 milioni di tonnellate e una domanda pari al 40-50%. Nell’ultimo triennio il comparto economico ha investito 147 milioni in misure di protezione del territorio e sicurezza dei lavoratori. Il settore è stato capace di ridurre le emissioni di anidride carbonica del 38% nei 13 anni tra il 1990 e il 2012.

Prospettive � Per il rilancio nell’immobiliare più liquidità nelle banche per i mutui, l’abrogazione dell’Imu sull’invenduto,

meno procedure per ricostruire su immobili demoliti. I prezzi potrebbero ripartire nel 2014 quando però potrebbe esserci un ulteriore caduta del 2,5% di investimenti pubblici: è il decimo anno consecutivo di contrazione, perdita del 40%.

� A Milano l’operazione delle Torri Garibaldi potrebbe rappresentare il rilancio del settore dell’edilizia che punta sul business delle riqualificazioni. E’ la sola voce in attivo e rappresenta il 65% del fatturato complessivo. Il settore è cresciuto del 12,6% dal 2008 al 2013 a fronte del crollo del 30% degli investimenti totali nel settore dell’edilizia.

� Entro il 2015 salirà al 12% la quota di abitazioni nuove mentre aumenta la richiesta di edifici (4 milioni non sono a norma) e realizzazioni di maggiore dimensione con nuovi posti di lavoro, oltre al risparmio energetico. In 5 anni il fatturato della riqualificazione su del 20%. Metà delle nostre case bisognose di cure drastiche.

� La formula contract, già affermata nei Paesi anglosassoni e nell’area medio-orientale, inizia a diffondersi anche nel residenziale italiano. Solo il 10% delle stanze d’albergo in Africa (Sudafrica a parte) ha standard occidentali.

PIASTRELLE E ACCESSORI EDILI

Situazione macro

� Pesano anche gli oneri in bolletta per le rinnovabili per cui le aziende italiane arrivano a pagare l’elettricità il 70 per cento più cara che in Germania. Tutti i benefici della liberalizzazione sono stati azzerati dalla crescita abnorme di tasse e oneri.

Distretti � Sassuolo rafforza il ruolo di hub internazionale ma restano impantanate nei ritardi della burocrazia

opere cruciali come la bretella (che aspetta da 25 anni) per il raccordo con l’A22 e l’A1 e i terminal ferroviari. La grande innovazione è la creazione di una struttura logistica di distretto che abbatte i costi per tutti i produttori grazie alle economie di scala dovute all’essere diventato un centro di smistamento al servizio di altri mercati.

� Il distretto di Civita Castellana è leader nel settore dei sanitari e punta su misure antidumping aspettando a breve le tutele Ue con design e flessibilità anche se l’area è poco aperta all’internazionalizzazione. Le aziende scommettono su nuove tecnologie e green economy per tutelare qualità e occupazione. Riciclo dei rifiuti e fonti rinnovabili devono accompagnarsi al risparmio energetico.

� In Toscana il cotto diversifica e conquista la Cina con il business delle pareti ventilate. Vietri (dove la ceramica è calamita per i turisti) e Impruneta guardano a Oriente. Cotto fiorentino, quando il distretto fa harakiri. un prodotto unico al mondo, ma le imprese del settore anziché fare rete e promuoverlo

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Andamento dei mercati

all’estero si fanno una concorrenza spietata tra di loro a colpi di sconti fino a finire tutte fuori mercato. ora le strategie prova a farle il sindacato.

� Il marmo bianco di Carrara naviga in blocco verso l’estero con esportazioni (soprattutto verso Usa e Medio Oriente) e saldo commerciale in progresso. Anche il Brasile spinge l’export di marmi e graniti a causa delle Olimpiadi: crescono le vendite di macchinari e prodotti finiti. Sul settore pesano incertezze, dazi e burocrazia.

ELETTRONICA ED ELETTRODOMESTICI

Situazione macro

� Italia, è ancora crisi per elettronica e tlc. Solo la telefonia mobile ha il segno più. Tra luglio e settembre 2013 il fatturato relativo al mercato dei technical consumer goods ha raggiunto i 4,27 miliardi di euro, segnando un decremento del 2,3% sul medesimo trimestre dell’anno precedente. Gli operatori chiedono alle amministrazioni di investire anche tramite project financing.

� Apple, Samsung, Nintendo, Sony il low-cost snobbato dal pubblico. Emerge con chiarezza una curiosa tendenza nel mondo della tecnologia: quando le grandi case lanciano prodotti di prezzo inferiore al solito le perplessità sono più forti della convenienza e causano clamorosi flop commerciali.

� Le pay-tv vedono calare gli abbonati e tagliano i budget. Il fatturato totale delle emittenti italiane scende sotto i 10 miliardi. Pesa il crollo della pubblicità. Sky sorpassa di nuovo la Rai. Nell’ultimo lustro Ti media in rosso più di via Mazzini con 546 milioni di perdite contro 408 milioni. Rai nuovo dominus del cinema a causa del ridimensionamento dell’impegno Mediaset-Medusa. Il broadcaster pubblico obbligato a impegnare nei film italiani il 15% dei ricavi complessivi.

Prospettive � Operatori e broadcaster pronti a darsi battaglia nel 2014 sull’offerta in streaming (Tv on demand). Lo

sviluppo della televisione a richiesta è legato alla diffusione di smart tv che ora solo per il 10% sono realmente connesse.

� Boom nella vendita di smartphone che rappresentano il 55% dei cellulari venduti. Oltre un miliardo di pezzi venduti nel 2014, ma costeranno sempre meno. In testa cinesi e indiani, italiani quattordicesimi. Paghi uno, porti via 15. Tante sono le funzioni: buono pasto, biglietto del tram, borsellino, badge. E’ merito del sistema Nfc.

� Gli elettrodomestici si salvano con l’export su alcuni mercati extra Ue e l’innovazione, nonostante gli impianti chiusi o che marciano a ritmo ridotto. Dai 30 milioni di pezzi nel 2002 siamo scesi a 15 nel 2012. Determinante il crollo della domanda interna e le politiche di prezzo dei competitor stranieri. La battaglia continuerà sulle promozioni e il risiko delle catene non è finito. I produttori di elettrodomestici investono per l’ammodernamento degli stabilimenti e dei prodotti ma esiste ancora il pericolo che vengano delocalizzati altri pezzi della filiera: in particolare nell’area del freddo e del lavaggio.

� Gli scarti dell’elettronica sono in costante aumento: da 49 milioni di tonnellate nel 2012 saliranno a 65 nel 2017. Gli apparecchi più grandi vengono esportati dagli Usa verso il Sudamerica mentre i portatili finiscono in africa o nei Paesi asiatici.

News � Kodak, Polaroid, Leica, ma anche Fujifilm e Agfa: molti marchi storici del settore della fotografia , travolti

dalla rivoluzione digitale, cambiano strategia e addirittura attività. Il mercato sembra oggi più che mai diviso in due segmenti contrapposti: smartphone che fotografano sempre meglio, da un lato, e reflex, dall’altro. nel mezzo, le compatte e le mirrorless che cercano di ritagliarsi un proprio spazio.

GIOCHI, SPORT, MUSICA E INTRATTENIMENTO

Situazione macro � In leggera ripresa nel 2013 il cinema, tengono lirica (nonostante il forte indebitamento degli Enti) e

mostre con più visitatori e biglietti venduti. In testa Capodimonte, Colosseo e Uffizi. Addio alla pellicola dal 1° gennaio 2014 e passaggio al digitale col 75% del parco schermi digitalizzato. La scadenza di fine anno ha affondato le piccole sale. Un cinema su 4 rischia di sparire e tonfo per i film in 3D.

INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI

Situazione macro

Gennaio 2014 Ufficio Studi EHItalia 14

Andamento dei mercati

• La spesa Ict complessiva della Pubblica Amministrazione ha subito tra il 2007 e il 2013 un calo medio annuo del 2,8%, con una punta del 4,3% nel 2012, a scapito degli investimenti. Fa eccezione la Sanità in crescita. Amministrazioni centrali e locali ancora a compartimenti stagni.

Prospettive � I risultati di una ricerca europea commissionata da Euronics dicono che tra poco potrebbe accelerare

il ricambio di televisori grazie al digitale. Nuovi televisori: design ultrasottile e grande spazio alla “smart Tv”. Si diffondono sempre più gli schermi “Ultra Hd (quattro volte più nitidi del “Full Hd”) che arredano la casa con eleganza. Il boom dei televisori “wide body” da 40 pollici in su non c’è recessione. UN mercato che è in crescita verticale e e non risente del rallentamento seguito all’entusiasmo per lo switch-off fra analogico e digitale. Anche gli smart-tv collegati al web vendono bene. La Samsung gioca la parte del leone.

� Per l’Ict italiano calo nel 2013, pesa la flessione delle tlc. Tlc, il mercato virtuoso, prezzi giù, tengono i margini pesano i costi delle scalate. Le tariffe sono scese e in Italia più che altrove. In più il settore ha dato alle casse pubbliche 20 miliardi per le frequenze. ma deve sostenere 58 miliardi di debiti e ora è al bivio perché il peso degli interessi rallenta i nuovi investimenti. Mobile, social e l’immancabile nuvola per il 2014.

� Gli imprevedibili sviluppi e le prossime sfide delle tecnologie multimediali e informatiche applicate allo sport, che conosce una vera rivoluzione anche sotto il profilo della sicurezza scarponi con la stampante 3d cardiofrequenzimetri con il gps l’allenamento diventa hi-tech.

� Mappe, giochi, notizie, edicole digitali: in un solo anno le applicazioni scaricate sono passate nel nostro paese da 500 a 800 milioni e il mercato supera i 100 milioni di euro, una fetta sempre più consistente di tutti i servizi offerti online

LEGNO-ARREDO

Situazione macro

� Acquisti congelati in Italia per il settore, la domanda di cucine, salotti e bagni va a picco. Per chi compra i mobili ecco il bonus da 5mila euro. È una boccata d’ossigeno per un settore che in poco tempo ha perso il 30% del fatturato. Il 2013 ha registrato un calo del fatturato del 3,2%. 2.400 le aziende chiuse e 6.800 gli occupati persi. Mercato interno in picchiata (-7,1% nel 2013) ed esportazioni a +2,4% sul 2012. Si prevede un +3,4% nel 2014.

� 6,3 i miliardi di surplus della bilancia commerciale 2011 del comparto arredo che resiste con l’export soprattutto extra Ue. Restano i nodi distribuzione e dazi, che gravano sui piccoli, troppo sbilanciati in Europa e poco attrezzati per i Paesi emergenti. Le crescite maggiori sono in Russia, Usa ed Emirati.

� Dai porti italiani salpano navi cariche di pannelli e mobili per centri commerciali e uffici diretti in Egitto e in Algeria, mentre negozi monomarca d’alta gamma incassano come griffe d’alta moda in Moldavia e Azerbaijan. Qui il reddito nazionale è triplicato in 8 anni grazie alle nuove scoperte di petrolio e gas. Settore delle costruzioni dominato dai turchi ma crescono anche servizi e commercio.

� Più marchi e qualità invece per il mobile imbottito di Forlì per il quale cresce l’export verso Pechino. � Triangolo della sedia (San Giovanni al Natisone, Manzano e Corno di Rosazzo). C’è chi ha investito con

successo sulla flessibilità, passando dalla lavorazione conto terzi all’arredamento per grandi alberghi e navi, alla produzione di arredi sacri puntando su Emirati e Arabia. La rivoluzione del distretto della sedia vince il modello dell’azienda “unica”. La crisi ha colpito duro, con molte chiusure, il passaggio generazionale ha creato le condizioni per una nuova mentalità. ora ogni impresa collabora con le altre, si mettono assieme le liste dei clienti, si va alle fiere in modo coordinato e con un marchio che vale per tutti.

LUSSO

� Boom delle esportazioni di oro e gioielli dalla Svizzera nonostante la frenata cinese. Dopo arte e gioielli ora sono i segna polso a fare tendenza nel mondo del risparmio anche se la crisi rallenta il mercato. L’aumento di fatturato nell’export nasconde un saldo negativo dovuto all’aumento dei prezzi e all’alta valutazione del franco.

� La Cina è il Paese che acquista più orologi di lusso autentici (anche se in calo) ma anche il produttore del 90% di quelli contraffatti. L’Italia ha importato un milione di orologi in meno rispetto ai primi sei mesi del 2012 ma la spesa è cresciuta del 4,5% in valore grazie ai clienti stranieri. Perché la crisi dei consumi riguarda solo il segmento basso. Sono soprattutto russi, cinesi e americani a fare acquisti da noi: valgono il 15% del totale. I grandi marchi non vendono online e al penetrazione è al 2%, la più bassa del settore dei beni di lusso personali. Eppure il canale nel 2013 è cresciuto del 28% a 9,8 miliardi di euro. Per le imprese elvetiche invece bilancio in lieve calo soprattutto verso Hong Kong, Usa e Cina.

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Andamento dei mercati

MECCANICA VARIA E METALMECCANICA

Situazione macro

o Macchinari senza frontiere. L’export arriva al 76% dei ricavi e prevale l’extra-Ue. Nel terzo trimestre 2013 la produzione è del 31,4% sotto i livelli del 2008. Il tasso di aziende innovative balza oltre il 66%. L’intera filiera coinvolge più di 100mila imprese in Italia.

o Nella filiera il packaging verso il record. Vendite in crescita del 7,6%, confermato il balzo delle esportazioni, in ripresa anche il mercato interno. Virtuoso e green la seconda vita del packaging. La confezione gioca un ruolo fondamentale nella scelta di un acquisto. dalle capsule monodose del caffè al rotolo adesivo di ultima generazione.

o In crescita anche il 2013 delle aziende nei macchinari per ceramica, domanda domestica debole ma non preoccupante.

o Robot ritrovano la domanda interna. Dopo un anno in lieve frenata la produzione nel 2014 crescerà grazie anche alla ripresa dei consumi interni. L’anno prossimo sarà record per le vendite oltreconfine.

Distretti � Le restrizioni delle norme italiane ed europee fanno finire la moda della sigaretta elettronica. Nel 2012

hanno pagato 100 mln all’erario, ma il boom si è già sgonfiato per colpa della maxiaccisa del 58,5%.

METALLURGIA E PRODOTTI IN METALLO

Situazione macro � Il 2013 si è chiuso con valori della produzione in diminuzione sia per i piani sia per i lunghi anche a causa

delle difficoltà dell’Ilva. Al centro i casi anche di Lucchini e Ast che, con l’Ilva, rappresentano i tre principali poli siderurgici italiani. In calo l’export nel 2013 e bisogna evitare l’ingresso di materiale di scarsa qualità dai confini extra-Ue. I tondini di Odolo salvati dal Maghreb. Le mini-acciaierie che producono per le costruzioni resistono alla crisi con l’export in Nord Africa che salva i lunghi. L’Italia resta un mercato appetibile con il consumo pro capite più alto d’Europa. Fanno ben sperare per il 2014 le previsioni di ripartenza dei consumi relative ai settori automotive, meccanica e tubifici. Tra i competitor la Turchia è la minaccia peggiore perché forte della posizione geografica e di un mercato interno in crescita.

NAUTICA E TRASPORTI MARITTIMI

Situazione del settore

� Perso in cinque anni il 60% del fatturato, soltanto l’export va. Le imprese italiane mantengono la leadership nella costruzione di scafi e grandi imbarcazioni da diporto. Il mercato interno resta bloccato: navi da crociera e off-shore i settori trainanti. Oggi i grandi committenti per l’arredo di imbarcazioni di lusso si trovano in Turchia, Brasile e area Apac, come avviene per altri segmenti dell'economia italiana.

� L’armamento italiano è tra i più giovani al mondo: il 67% ha un’età inferiore ai dieci anni: 300 navi rottamate, in aumento quelle abbandonate. Nei porti della Penisola ferme 25 unità: sette nel 2013 con 82 marittimi “dimenticati” a bordo. Le norme consentono agli Stati aderenti di fermare le imbarcazioni che non rispettano le regole su equipaggi e welfare.

Prospettive � Traghetti, traffici in ripresa. Positivo il

sentiment degli operatori secondo cui però il comparto non tornerà ai livelli pre-crisi.

� Finito l’effetto Giglio il mercato delle crociere torna a crescere. Nel 2013 +4,5% per i passeggeri, più giovani e nuove navi. Per il 2014 stimato un aumento dei viaggiatori a 21,7 milioni con crescita dei first-time in particolare di generazione millennial. Nei prossimi due anni sono previsti 8 miliardi di investimenti e il varo di 24 scafi. Meta preferita i Caraibi. In salita la richiesta di lusso.

Principali flotte mondiali di navi traghetto Passeggeri 2012

Paese Numero di navi Tonn. portata lorda Mgl

Italia 180 1.273.648 2.081

Giappone 168 734.695

Svezia 69 570.733 42

Finlandia 65 476.946

Grecia 127 411.374 244

Danimarca 72 409.098 224

Usa 86 377.960

Francia 62 316.905 191

Germania 67 291.757 451

Turchia 75 290.087

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Andamento dei mercati

OREFICERIA E OCCHIALI

Situazione del settore � L’industria orafa made in Italy produce sempre più per il settore lusso che sta

diversificando nel campo dei gioielli. Ai big brand dell’estero i tre quarti dei gioielli made in Italy. Emirati Arabi e Svizzera fanno il pieno ma sale anche l’Asia. I prodotti unbranded sono l’80% del totale: un mercato da 120 miliardi che fa gola ai colossi (e ai piccoli). I pezzi che costano sotto i 1.500 euro pesano per il 57%, la fascia fino a 10mila il 28% e il top di gamma (che cresce di più) il 15%. Export, il made in Italy luccica ma non abbaglia e Arezzo batte Vicenza. Nel secondo trimestre le vendite all’estero degli orafi toscani sono cresciute del 15,4%, quelle dei veneti del 5% mentre la domanda mondiale è salita del 37%. Manca la materia prima perché le banche hanno tagliato il prestito d’uso.

� Compro oro in crisi e affari in picchiata. Le quotazioni sono in calo e la concorrenza agguerrita. Tre su dieci hanno chiuso piegati anche dalla fine della disponibilità dei clienti-venditori. Secondo Altroconsumo l’equità del business non è sempre garantita. Compro-oro ecco lo specchio della crisi.

� Va bene invece l’export degli occhiali . Prospettive

� Dopo il boom frena la corsa all’investimento in gioielli. Design unico a prezzi contenuti, così il lusso sfida la recessione.

Distretti � Vicenza paga il peso del carico fiscale.

PUBBLICITÀ, EDITORIA E MEDIA

Situazione del settore � Gli investimenti pubblicitari sono in

calo ma ci sono timidi segnali di recupero.

Prospettive � La pubblicità sui telefonini rischia

di insidiare la nostra privacy. La percentuale di applicazioni “aggressive” - capaci di carpire informazioni riservate sull’utente - che gestiscono i banner pubblicitari, è in costante aumento. symantec: “ha superato il 23% nel primo semestre 2013”

News � Il product placement compie dieci anni. Tra cinema e televisione un mercato da quasi 70 milioni:

aumentano le operazioni ma tariffe in calo.

TESSILE- ABBIGLIAMENTO

Situazione macro � Tra i settori il tessile-moda rimbalza e l’export fa record. Il surplus vola oltre 20 miliardi. Nel primo

semestre il fatturato dovrebbe tornare a crescere dopo due anni consecutivi di calo. Il clima è cambiato. Il settore a valle della filiera ha capito che bisogna aiutare quello a monte.

� L’export extra-Ue del sistema moda cresce ma crollano i consumi in Europa. Lo shopping per i saldi parla straniero. In molti negozi la curiosità prevale sugli acquisti.

� La moda uomo corre verso l’Asia. L’export torna ai livelli pre-crisi trainato dai Paesi extra-U (come Hong Kong e Cina) che si preparano a superare i tradizionali clienti europei. Bene anche l’export donna (+3%).

� Le prime 15 aziende della moda junior crescono, il settore soffre. Nel 2013 l’export è salito dell’2,2%, ma i consumi sono andati a picco. Il mercato interno pesa ancora per il 66% e le aziende puntano sul retail all’estero.

Prospettive � Un 2012 da dimenticare per la filatura tessile il cui export si riprende e si registra una ripresa anche

dall’Italia.

Domanda mondiale di oro

2009 3,6

2010 4,2

2011 4,6

2012 4,4

2013 3,8

Mercato pubblicitario

-20,7

-24,4

-11,8 -11,8

-2,4-3,5

-5,8 -6,3

-23,4

-15,1-13,7

Qu

otid

iani

Per

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Inte

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Ou

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Tra

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Cin

ema

Dire

ct m

ail

Tot

ale

Var.% gen-ott 2013/gen-ott 2012

Gennaio 2014 Ufficio Studi EHItalia 17

Andamento dei mercati

� Il sistema moda a caccia dei consumatori “top”. Sono 150mila i Paperoni nel mondo che spendono 100mila euro l’anno in beni personali. Il made in Italy domina il mercato mondiale dell’alta gamma con una quota che sfiora il 13%.

Distretti � La mappa degli affari cinesi in Italia parte da Milano e arriva in Veneto passando per Prato . Nel distretto

competizione sui prezzi all’estremo. Su 2 miliardi di giro d’affari uno è illegale. Il 91% dei contratti è a tempo indeterminato: i dipendenti firmano le dimissioni in bianco. Il tasso di turn over delle imprese cinesi ha un ritmo vertiginoso: il 45,3% contro il 13,2% di quelle italiane. In provincia un’azienda su sei è cinese. Ventimila lavoratori in gran parte clandestini restano invisibili al fisco.

TRASPORTI E LOGISTICA

Situazione del settore

• Marchi solidi e italiani sono stati inghiottiti dai colossi esteri. Il settore resta una colonna dell’economia del Paese, con un volume d’affari di 200miliardi: rappresenta il 13% del Pil nazionale.

• Le tariffe minime dell’autotrasporto penalizzano ulteriormente le imprese perché tengono alti i prezzi. Circa tre quarti delle 98mila imprese ha meno di 4 camion. Negli ultimi tempi le chiusure sono accelerate. Le aziende dell’Est europeo hanno costi del carburante e dei dipendenti che sono mediamente più bassi del 30 e del 40%.

Distretti • L’Italia resta il primo fra i 27 paesi Ue per merci trasportate nel mediterraneo con 204,4 milioni di

tonnellate la compagnia Grimaldi di Napoli conquista la leadership e batte tutti i record. • Il trasporto delle merci ha rimesso le ali e scommette sui cargo. La crisi è ormai alle spalle, gli Stati Uniti e

l’Europa motori della ripresa insieme con Medio Oriente e America Latina il futuro e’ nei cieli: nei prossimi 20 anni flotte destinate a raddoppiare.

• Traffico container, le grandi compagnie non riescono a frenare l’altalena dei prezzi che prosegue dal 2011, allarme sulla volatilità dei noli. Baltic Dry al record da tre anni grazie a minerali ferrosi e cereali. Su alcune tratte l’incertezza è insostenibile. Le attuali rate di nolo sulla tratta Asia-Europa si aggirano sui mille dollari a container da 20 piedi. Nel 2008 superavano i 2mila dollari. Nello shipping l’eccesso di stiva delle flotte rischia di durare fino a un massimo di cinque anni. Indice puntato contro le grandi concentrazioni. I prezzi per affittare le navi si sono ridotti di un terzo, a conferma che il surplus di grandi unità potrebbe durare fino al secondo trimestre 2014. Le alleanze tra compagnie aumentano la stazza delle portacontainer nel Mediterraneo e pochi scali ospitano unità da 13mila teu. O l’Italia si adegua dragando o acquistando nuove gru o perderemo gran parte del carico che movimentiamo. Le maxi-petroliere dovrebbero essere dimezzate ma trainano la ripresa dei traffici. In sofferenza quelle tradizionali, avanzano le product tanker. Adeguandosi ai cambiamenti della geografia dei pozzi e delle modalità di produzione nonché al boom dell’estrazione di greggio e gas da scisto e spostando le rotte internazionali dall’America verso la Cina. Perdono colpi anche le rinfuse e le movimentazioni ro-ro (rotabili): si salva Gioia Tauro che si conferma primo scalo italiano per il transhipment. Merci in calo a Genova nel 2013. Oltre alla caduta dell’import pesano il crollo della torre piloti e il blocco dell’Ilva; bene le crociere. ici merci in nave. Incide lo stop dei consumi che rallenta l’arrivo di beni dai Paesi asiatici ma anche il sistema degli scali che soffre di una storica eccessiva frammentazione. Le merci destinate all’Italia transitano dai porti del Nord Europa per bypassare i colli di bottiglia. Rotterdam è l’hub dei container. Lo scalo olandese garantisce tempi record sulle verifiche doganali. Il periodo di fermo è di poche ore, massimo di un giorno, da noi invece si rischiano blocchi fino a tre mesi.

Prospettive � Web e smartphone arruolati per l’informazione sul pacco. Il mondo dei corrieri ha dovuto cambiare pelle

e i microchip sono sempre di più una componente decisiva: ci si affida a furgoni “intelligenti” e aerei con temperature controllate per merci sensibili come i farmaci.

� I big delle consegne espresso puntano le carte del rilancio sull’e-commerce: dalle vendite online può venire una svolta per il settore sulla spinta di quanto accade in America e può essere l’antidoto a un mercato domestico che stenta a ripartire. Ottimi segnali invece dal made in Italy che va forte oltreconfine.

TURISMO

Situazione del settore

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Andamento dei mercati

� Turismo, 2014 a pieni giri per quelli esteri. L’aumento degli arrivi ha fatto crescere l’interesse per le strutture italiane.

� La crisi non ha toccato il mercato sul web: il turismo fai da te è cresciuto del 20 per cento, business oltre i 5 miliardi e oltre il 40% dei ricavi dell’e-commerce. Boom di siti couponing, dei social network e l’ingresso dei retailer tradizionali: le applicazioni per smartphone e tablet sono l’ultimo grido per chi viaggia. Il 75% degli utenti compra biglietti aerei e ferroviari. I viaggi a pacchetto sono un busi1ess poco sfruttato.

� Boom del turismo wellness. Continua a crescere il numero delle strutture agrituristiche sulla spinta, specie in autunno, delle manifestazioni dedicate al comparto alimentare.

� Grande shopping degli arabi sugli alberghi romani. Senza soste i fondi sovrani del Golfo prio mentre le catene registrano i dati migliori dell’ultimo triennio. Tra le città la migliore performance è stata quella di Venezia.

� Viaggi d’affari, la convenienza spinge il Vecchio continente. Il treno più amato dell’aereo, tra le città perde terreno Torino. La crisi consente alle aziende di trattare di più per tagliare i costi e si usa di più la tecnologia come alternativa al viaggio. Più trasferte anche intercontinentali per le aziende. Dubai batte New York come prima destinazione extra Ue.

� L’Italia segna il passo su meeting e congressi. Lo scorso anno la spesa è aumentata del 2% grazie alla domanda domestica che ha segnato un +4,8% a cui si contrappone la flessione del 5,1% della componente estera.

WELLNESS E COSMETICA

Situazione del settore

� La cosmesi insegue il lusso con un incremento record delle vendite all’estero (3,5 mld stimati a fine 2013, +12%) e un surplus commerciale di 1,5 mld a fronte di consumi interni in calo (-1,3%). L’Italia produce i 2/3 del make-up griffato. Incarnati scuri del Brasile e diafani del Giappone, due Paesi dove il consumo è in ascesa. Tra i mercati più appetibili Hong Kong e Emirati Arabi dove il 10% delle donne spende ogni anno 20mila euro in marchi europei e che si candidano a essere capitale dell’economia modellata sui precetti religiosi. Un giro d’affari da migliaia di miliardi di euro.

� Sui solari la farmacia è il canale star. Nell’acquisto vince la specializzazione, mentre super e ipermercati sorpassano (seppur di poco) la profumeria. Il business della cosmetica diventa sempre più “green”, la crisi e il conseguente calo dei consumi interni hanno cambiato i gusti dei consumatori italiani che oggi premiano sempre di più le offerte in arrivo sul canale delle erboristerie. A soffrire di più i saloni di acconciatura e i centri estetici.

� Per le terme ripresa nel guado. Dopo tre anni di crisi il 2013 si chiude confermando il giro d’affari del 2012. Quasi tre milioni le presenze, in crescita dall’Est e dal Medioriente. Reggono le piccole località ma soffrono le strutture pubbliche storiche come le toscane Montecatini e Chianciano. Camminate, corsi in acqua e grandi chef in cucina il wellness traina il settore dei viaggi con un’offerta che si sta rinnovando.

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Andamento dei mercati

MATERIE PRIME

� Petrolio e oro, prezzi in ribasso gli hedge fund riducono la spesa. Cosa frena le due materie prime più

scambiate? Le scorte di greggio negli Usa sono cresciute oltre le previsioni (così anche nel resto del mondo), mentre la Fed dovrebbe continuare ancora per un po’ a stimolare l’economia.

� Riparte la locomotiva Asia record di petrolio importato ma il carbone resta leader anche se nel 2025 sarà superato dal gas. In crescita le rinnovabili, l’atomo e il vento, ma non superano il 15%. Grazie allo “shale” le imprese americane pagano il gas di scisto, che rappresenta ormai il 30% della produzione nazionale, quasi quattro volte meno di quelle europee, con bassa emissione di CO2, togliendo spazio a carbone e petrolio: per il vecchio continente diventa urgente avviare dove possibile le ricerche per avere la stessa fonte, ma tutto è bloccato da pregiudiziali ideologiche, caratteristiche geologiche e limiti infrastrutturali che renderebbero la produzione meno conveniente. L’industria ad alta intensità energetica e i cittadini osteggiano l’export spinto del nuovo gas. Molte (troppe) esportazioni farebbero aumentare i prezzi interni diminuendo i vantaggi di cui gode l’America. La rigidità di Washington sull’oro nero fa il gioco della Cina: Pechino ha già fatto accordi con il Canada e con altri fornitori degli Stati Uniti.

Acciaio � Il minerale di ferro è sostenuto dalla forza dei consumi cinesi. Il mercato dovrebbe comunque

raffreddarsi nel 2014 per Rio Tinto perché la produzione mineraria è destinata a crescere.

Cacao • Balzo in avanti dei raccolti ugandesi.

Caffè, tè e caucciù � L’offerta in crescita riporta ai minimi le quotazioni del caffè, produzione in ripresa in Colombia e Brasile.

In frenata l’export del Camerun e dello stesso Brasile dove i costi di produzione oggi sono più alti. Il fungo roya distrugge il 16% della produzione e danneggia anche i raccolti del Salvador e del Costa Rica. Caffè arabica al record da 13 mesi.

� Prezzi del caucciù a picco nonostante la crisi thailandese. Carbone � Il carbone è insostenibile senza tecnologie pulite ma i consumi corrono. Domanda in crescita del 2,3%

fino al 2018. Alti rischi per l’ambiente se non cambia nulla. Cereali � L’Igc alza le stime sui raccolti mondiali. Più produzione in Usa e Cina. � Dopo raccolti in calo la Cina accelera gli acquisti di riso. Pechino avviata a consolidare il primato

dell’import. Al via un nuovo future a Zhenghzou. � Dopo l’accordo Ue con i Paesi in via di sviluppo importazioni di riso che non paga la dogana e minaccia i

nostri produttori cresciute di 13 volte. Arriva da Cambogia e Asia. I prezzi senza dazi costano meno, così sono scesi da 35 a 27 euro a quintale. La Thailandia non ha più soldi né potere per prorogare i piani con cui ha accumulato scorte equivalenti a un terzo dei consumi mondiali, così il prezzo nei prossimi mesi potrebbe crollare.

� L’Usda alza le stime sui raccolti di frumento e mais il cui prezzo è spinto ai minimi da tre anni stimolando i consumi. Negli Usa riaprono impianti di etanolo.

Cotone � Sul mercato incognita delle scorte statali cinesi messe in vendita per scoraggiare l’import. Usa e Australia

alleati con il marchio Cotton Leads. L’export americano riporta in tensione i prezzi. Ferro � La Cina rallenta l’import di minerale di ferro australiano con prezzo spot della materia prima ai minimi da

5 mesi.

Commodities 2012

Addetti 4.500

Ricavi mln 750

Export 2011 mln 704

Artigiani (% aziende) 63

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Andamento dei mercati

Non ferrosi – � Rame, il rilancio dei consumi oltre le attese, e i grafici puntano a futuri rialzi. Le quotazioni per ora

mostrano oscillazioni ridotte. Scorte in calo e concentrate in pochi magazzini Lme dove un soggetto ha il 90% delle posizioni cash provocando tensioni sui premi. C’è surplus di concentrati, non di catodi, la cui scarsità favorisce i rialzi del metallo. Sempre elevata l’influenza delle politiche Fed. Le eccedenze potrebbero essere finite in Vietnam.

� Alluminio . Ridotta a 50 giorni l’attesa massima per il ritiro di scorte all’Lme che rappresentano un freno per la ripresa delle quotazioni. Consumi in ripresa grazie al mercato dell’auto (Ford sceglie il metallo leggero per il nuovo pick-up) mentre frena la produzione. Si va verso un deficit ma solo se si esclude la Cina. Sul fisico premi da record in Europa e Usa ma gli esportatori europei non trovano abbastanza metallo per approfittarne.

� Sotto pressione le quotazioni di stagno e nickel in Giappone per le tensioni derivanti dal bando all’export in vigore in Indonesia. Sumitomo e altri produttori stanno facendo incetta di metalli provenienti soprattutto dalle Filippine e dalla Nuova Caledonia.

Petrolio � Gli Usa puntano sempre più sullo shale oil minacciando il primato e l’influenza dell’Opec che stima un

forte calo della propria quota di mercato e registra il primo calo in tre anni per le entrate. Le estrazioni Usa salgono ai massimi da gennaio 1989 e gli oleodotti sono inadeguati a fronte del boom di produzione. Risale il consumo Ocse dopo otto trimestri ma il prezzo tiene anche perché la domanda europea di prodotti raffinati è prevista in calo e il mercato resta ostaggio di tensioni geopolitiche. La concorrenza di nuovi idrocarburi, la minor domanda, gli alti costi di produzione stanno mettendo sotto pressione le major. L’eccesso di capacità ha depresso i margini della raffinazione. Si sono aperti nuovi spazi per l’estrazione, anche se a costi elevati. L’accordo con l’Iran non alleggerisce i prezzi, ma se tornerà a estrarre a pieno ritmo potrebbe far calare il prezzo mondiale di dieci dollari al barile nonostante le forniture ancora off limits per i raffinatori Ue. L’export libico stenta a ripartire e un nuovo oleodotto apre al petrolio curdo la via del Mediterraneo. Rientra sul mercato anche l’Iraq dove le compagnie cinesi si aggiudicano i maggiori contratti energetici, in più vi sono gli scisti.

� Usa maggiori produttori di petrolio e gas con un prezzo che è tre volte e mezzo inferiore a quello europeo.

� Cresce il vantaggio delle raffinerie Usa. Margini altissimi grazie allo shale oil. Intanto la produzione di petrolio americano è ai massimi dal 1992 e sono enormi le riserve di shale gas per il quale i Paesi europei si muovono in ordine sparso. L’offerta record fa crollare i prezzi locali. Al via il primo progetto nel Nord dell’Inghilterra, Polonia e Ucraina si accodano. Quest’ultima snobba la Ue in quanto dipende da Mosca per la fornitura di gas – lo stato dell’economia è disastroso – e in questo modo ha ottenuto uno sconto sul prezzo.

� Il petrolio delle sabbie bituminose richiede tecnologie straniere sia per l’estrazione che per la tutela dell’ambiente per cui il Canada va verso un accordo commerciale con la Ue che abbatte i dazi e facilita l’accesso alle gare. L’oil&gas offre opportunità alle Pmi italiane nell’outsourcing di particolari fasi del processo produttivo. Le società italiane che operano nell’engineering alla ricerca di nuovi spazi.

� Slitta ancora l’uranio di Camieco. Primi tagli di produzione in reazione alla caduta dei prezzi. Valori spot inchiodati ai minimi da 7 anni. Il metallo vale 34$/libbra, il minimo da ottobre 2005.

� Nell’Europa dei mega-gasdotti i consumi di metano languono. Entro il 2018 serviranno solo 12 miliardi di metri cubi in più, meno della metà della portata dei nuovi Corridoio Sud e South Stream, per il quale salgono i costi e le polemiche. Budget a 46 miliardi di $ (+20%), la metà in Russia che registra una produzione record 2013 di petrolio. Per Bruxelles gli accordi intergovernativi sono illegali.

I produttori di platino (dati in %)

Sudafrica

78%

Zimbabwe

2%Altri

2%

Usa

2%Canada

3%

Russia

13%

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Andamento dei mercati

� A Bagdad la produzione è in netta ripresa e si accentua lo scontro tra Governo centrale (Baghdad) e regione autonoma del Kurdistan (Erbil) per siglare i contratti con le major. Bp si appresta a sviluppare i pozzi contesi di Kirkuk, mentre i curdi avrebbero stretto accordi con Ankara anche per vendere gas.

Metalli preziosi � La Cina conquista il primato dei

consumi. Già maggior produttore al mondo del settore, ha sorpassato l’India, diventando il numero uno tra i Paesi importatori. New Delhi potrebbe attenuare le restrizioni all’import che consistono in un dazio al 15% mentre sui lingotti si ammettono solo forniture pagate in anticipo in quanto la bilancia commerciale sta andando in tilt. La robusta domanda asiatica non basterà a evitare che le quotazioni aurifere calino anche quest’anno: a settembre 2011 il prezzo del metallo giallo faceva segnare il record storico a 1.920 dollari l’oncia e sta scivolando verso 1.100 $. La ripresa degli Usa, la Fed che sembra pronta ad avviare il tapering, il dollaro forte e i consumi deboli hanno arrestato la corsa al bene di rifugio. L’oro si sposta a Est. Lingotti europei fusi e spediti verso l’Asia, quelli di carta sono 92 volte quelli fisici e il sottostante non è più in Occidente. Domanda globale -21%, ai minimi da 4 anni.

� Da primato la produzione mineraria e anche in Sudafrica fortissimi recuperi produttivi (ma nel 2012 il settore venne frenato da ondate di scioperi).

� Platino con deficit da primato ma i prezzi non decolleranno. Forte domanda di Etf black-out e scioperi sostengono i corsi.

Zucchero � Il surplus mondiale si appesantisce e i produttori faticano a smaltirlo. Quotazioni ai livelli del 2009. L’anno

scorso Pechino ha importato enormi quantità ma adesso ha scorte record e la merce locale è tornata ad essere più conveniente.

RIPRODUZIONE RISERVATA . Il presente documento riflette il parere del Servizio Studi di Euler Hermes Italia. Le informazioni, le analisi e le previsioni contenute nel presente documento si basano su ipotesi e punti di vista attuali del Servizio Studi e e sono di natura prospettica. A questo proposito, Euler Hermes Italia non ha alcuna responsabilità per la utilizzazione del presente documento e declina, a tal fine, ogni responsabilità. Inoltre, queste analisi sono suscettibili di modifiche in qualsiasi momento.

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