Anatomia microscopica, digerente(1).docx -...

21
ANATOMIA MICROSCOPICA APPARATO DIGERENTE GHIANDOLA SOTTOMANDIBOLARE una delle ghiandole salivari maggiori annessa al digerente Esocrina Pari e simmetrica si forma nella sesta settimana di sviluppo tubulo acinosa composta secrezione mista , prevalentemente sierosa . Alcune cellule hanno secrezione sieromucosa, altre solo mucosa (adenomeri tubulari in cui le cellule sono meno colorabili e nucleo schiacciato alla base, cellule ricche di mucina)e altre solo sierosa ( semilune del giannuzzi con cellule con nucleo tondeggiante e citoplasma più intensamente colorabile) organo pieno parenchimatoso suddiviso in lobi e lobuli da tessuto connettivo presente un rivestimento capsulare connettivale sottile Si trova sul versante interno del corpo della mandibola (esterno della cavità buccale), anteroinferiormente alla parotide. Libera il secreto nel condotto della cavità buccale nei setti connettivali tra lobuli dotti escretori interlobulari (molto grandi) dotti escretori intralobulari tipi di dotti escretori: 1) dotti intercalari (molto sottili, rivestiti da cellule secretorie cuboidali) 2) dotti striati (N. B. I dotti striati sono presenti solo nelle salivari maggiori. La striatura è dovuta alla presenza di molti mitocondri). 3) dotti intralobulari 4) dotti interlobulari 5) dotti lobari GHIANDOLA SOTTOLINGUALE Anatomia microscopica, apparato digerente – Alice Pedroli Ingrandimento di un dotto escretore (freccia nera inf.), circondato da tubulo-acini a secrezione prevalentemente mucosa (freccia nera sup.). Ghiandola sottomandibolare (25x) risaltano nel parenchima ghiandolare di colorazione eterogenea

Transcript of Anatomia microscopica, digerente(1).docx -...

ANATOMIA MICROSCOPICA APPARATO DIGERENTE GHIANDOLA SOTTOMANDIBOLARE

una delle ghiandole salivari maggiori annessa al digerente

Esocrina Pari e simmetrica si forma nella sesta settimana di sviluppo tubulo acinosa composta secrezione mista, prevalentemente sierosa.

Alcune cellule hanno secrezione sieromucosa, altre solo mucosa (adenomeri tubulari in cui le cellule sono meno colorabili e nucleo schiacciato alla base, cellule ricche di mucina)e altre solo sierosa (semilune del giannuzzi con cellule con nucleo tondeggiante e citoplasma più intensamente colorabile)

organo pieno parenchimatoso suddiviso in lobi e lobuli da tessuto connettivo

presente un rivestimento capsulare connettivale sottile

Si trova sul versante interno del corpo della mandibola (esterno della cavità buccale), anteroinferiormente alla parotide.

Libera il secreto nel condotto della cavità buccale nei setti connettivali tra lobuli dotti escretori

interlobulari (molto grandi) dotti escretori intralobulari

tipi di dotti escretori:1) dotti intercalari (molto sottili, rivestiti da cellule secretorie cuboidali)2) dotti striati (N. B. I dotti striati sono presenti solo nelle salivari maggiori. La striatura è dovuta alla presenza di molti mitocondri).3) dotti intralobulari4) dotti interlobulari5) dotti lobari

GHIANDOLA SOTTOLINGUALE

una delle ghiandole salivari maggiori annessa al digerente Esocrina Si forma nell’ottava settimana di vita intrauterina Pari e simmetrica tubulo acinosa composta secrezione mista, prevalentemente mucosa si trova tra il pavimento della cavità buccale e la lingua libera il secreto sulla faccia anteriore della lingua, alla sua base.

Anatomia microscopica, apparato digerente – Alice Pedroli

Ingrandimento di un dotto escretore (freccia nera inf.),circondato da tubulo-acini a secrezione prevalentemente mucosa (freccia nera sup.).

Ghiandola sottomandibolare (25x) risaltano nel parenchima ghiandolare di colorazione eterogenea alcuni gruppi di dotti escretori (frecce nere).

GHIANDOLA PAROTIDE

una delle ghiandole salivari maggiori annessa al digerente

esocrina pari e simmetrica tubulo acinosa composta secrezione sierosa (le cellule infatti hanno

citoplasma basofilo scuro e ben colorabile) si forma tra la quarta e la sesta settimana di

vita intrauterina organo pieno parenchimatoso suddiviso in

lobuli da setti di tessuto connettivo presenza di tessuto adiposo (carattere

distintivo!) e strutture vascolari. Ogni lobulo contiene unità secretorie il paerenchima ha colorazione uniforme rivestimento capsulare (ispessimento

connettivale) nei setti connettivali tra lobuli dotti escretori

interlobulari (molto grandi) dotti escretori intralobulari

1) dotti intercalari (molto sottili, rivestiti da cellule secretorie cuboidali)2) dotti striati (N. B. I dotti striati sono presenti solo nelle salivari maggiori. La striatura è dovuta alla presenza di molti mitocondri).

3) dotti interlobulari (epitelio cilindrico)DOTTO PAROTIDEO: origina dal margine anteriore della parotide e libera il secreto in corrispondenza del secondo molare

Le cellule hanno forma di tronchi di piramide abbondante connettivo tra i setti è la più voluminosa delle ghiandole salivari è collocata anteroinferiormente al padiglione

auricolare, avvinghiata all’osso della mandibola

contrae rapporti con la muscolatura masticatoria (massetere, sternocleidomastoideo)

Anatomia microscopica, apparato digerente – Alice Pedroli

Ghiandola parotide (2.5x) esempio di ghiandola esocrina tubulo acinosa a secrezione sierosa pura. E' netta la divisione del parenchima ghiandolare in lobuli,operata dai setti connettivali (freccia)

Ghiandola parotide (2.5x) esempio di ghiandola esocrina tubulo acinosa a secrezione sierosa pura. E' netta la divisione del parenchima ghiandolare in lobuli, operata dai setti connettivali (freccia)

DIFFERENZE SOTTOMANDIBOLARE/PAROTIDE

Sottomandibolare: 1. Citoplasma non caratterizzato ricco di mucina 2. nuclei piccoli e schiacciati nella parte basale

Parotide: 1. Cellula sieroso con cellule a forma di piramide tronca

DIFFERENZE PANCREAS/PAROTIDE

- ambiente connettivale: abbondante nella parotide, scarso nel pancreas

-dotti intralobulari: non visibili nel pancreas; striati nella parotide

- isole di langherans nel pancreas

PANCREAS

Ghiandola esocrina + componente endocrina

Annessa all’apparato digerente Acinosa composta/ramificata Organo pieno parenchimatoso Rivestimento capsulare connettivale dal

quale originano setti Suddivisione attraverso i setti in lobi e lobuli Nasce come diverticolo dell’intestino primitivo Attraverso il dotto pancreatico riversa il

secreto esocrino all’interno del duodeno per neutralizzare l’acidità proveniente dallo stomaco.

Pancreas esocrino :- Dotto pancreatico maggiore: Dotto di

Wiersung. Drena ¾ del pancreas, partendo dall’abbozzo dorsale.

- Dotto pancreatico minore: dotto di Santorini. Parte dall’abbozzo centrale.

- Solitamente i due dotti si fondono. Se ciò non avviene rimangono presenti due pancreas.

- Ghiandole acinose composte - Secrezione sierosa (cellule con citoplasma

basofilo intensamente colorabile), parenchima quindi omogeneo.

- Produce enzimi digestivi che vanno a costituire il succo pancreatico

Componente endocrina: Isole di Langerhans - Strutture isolate dalla componente sierosa,

cellule diversificate rivestite da sottile capsula reticolare

- Cellule più piccole e addensate- Citoplasma più chiaro con capillari- Disposizione delle cellule a cordoni

arrotolati- Producono:

1. Glucagone (cellule alfa)2. Insulina (cellule beta) ormone ipoglicemizzante3. Somatostatine (cellule delta) ormoni che bloccano l’ormone della crescita4. Polipeptide pancreatico (cellule PP)

Sistema dei dotti (ha origine dalle cellule centroacinose che dal dotto si gettano nel lume dell’adenomero):- Intercalari- Interlobulari- Intralobulari- Pancreatico

È possibile trovare recettori come i corpuscoli di pacini. Sono dei trasduttori che convertono energia meccanica in implulso nervoso. Sono costituiti da strati concentrici che in caso di infiammazione edema ecc., si comprimono e passano il segnale alla fibra nervosa che decorre al centro, che manda l’impulso al SN

Anatomia microscopica, apparato digerente – Alice Pedroli

parenchima lobulato suddiviso da setti

dettaglio del parenchima esocrino munito di dotti intercalari.(40X)Si nota inoltre una isola endocrina di Langerhans

FEGATO

Ghiandola extramurale, la più grande annessa all’apparato digerente

Ghiandola anficrina: secrezione endocrina (albumina, globuline, protrombine, glicoproteine) + secrezione esocrina (bile)

Organo pieno parenchimatoso Rivestimento capsulare di connettivo denso il parenchima è costituito da tessuto epiteliale

ghiandolare: gli epatociti Gli epatociti costituiscono il parenchima del fegato e

sono organizzati in cordoni. Sono cellule grosse con nucleo ben visibile, spesso binucleate, piuttosto chiare, basofile, con profilo poligonale

Tra i cordoni di epatociti decorrono i sinusoidi, ampi capillari dalla forma irregolare che convergono verso la vena centrolobulare verso cui convogliano sangue misto

I sinusoidi sono capillari rivestiti da uno strato discontinuo di cellule endoteliali che non si appoggiano su una membrana basale (endotelio discontinuo e fenestrato). Le cellule endoteliali sono separate dagli epatociti tramite lo spazio di Disse, che drena nei vasi linfatici degli spazi portali.3 tipi di cellule di rivestimento dei sinusoidi:- Cellule endoteliali (nuclei appiattiti fortemente colorati e citoplasma assottigliato) - Cellule di Kuppfer (fanno parte del sistema monocitico-linfocitario)- Cellule di Ito o cellule stellate o lipociti epatici (contengono nel citoplasma gocce lipidiche ricche do

vitamina A, capaci di sintetizzare molti componenti della matrice extracellulare e fibr e collagene. Lo spazio di Disse ha una superficie ricca di microvilli che assorbono ciò che rimane in questo spazio. È una

barriera di decantazione. Contiene:- Cellule striate coinvolte nel

metabolismo della vitamina A e nei meccanismi di rigenerazione epatica

- Cellule di Kuppfer, macrofagi residenti nel fegato, coinvolti nei meccanismi di rigetto dei trapianti

Il percorso del sangue va dalla triade portale verso la vena centrolobulare, quello della bile dalla vena centrolobulare alla triade.

Unità funzionale: lobulo epatico classico. È una porzione di parenchima a sezione esagonale, al cui centro si localizza la vena centrolobulare (radici delle vene epatiche, tributarie della vena cava inferiore). Ai vertici dell’esagono si situano zone connettivali, gli spazi portali dove decorrono le triadi portali. Il lobulo ricrea tutto ciò che è caratteristico del fegato

Anatomia microscopica, apparato digerente – Alice Pedroli

Fegato.Notevole la struttura lobulata. Il parenchima dell'organo è suddivisoda tralci connettivali (non umano) (2.5X

Esagono: lobulo epatico classico Romboide: acino epatico Triangolo: lobulo portale

Le triadi portali, sempre situate in un setto connettivale, contengono:- Un ramo dell’arteria epatica- Un ramo della vena porta- Un dotto biliare

Ilo dell’organo: riceve un vaso arterioso e un vaso venoso dalla vena porta.

Sito di uscita venoso: non si colloca nell’ilo, ma nella parte posteriore

Acino epatico : porzione di parenchima che in sezione trasversale ha forma romboidale. È compresa tra due vene centrolobulari, al centro si localizza uno spazio portale

Lobulo portale : porzione di parenchima a sezione traingolare che pone al centro la triade portale

La bile è prodotta dagli epatociti ed è secreta in una rete di canalicoli biliari, la cui parete è formata da invaginazioni della membrana plasmatica degli epatociti. I canalicoli biliari si continuano con i canali di Hering che a loro volta si collegano ai dotti biliari, provvisti di rivestimento di cellule epiteliali che drenano negli spazi portali.

È possibile trovare noduli linfatici, linfonodi sparsi e cellule del Kuppfer Organo dotato di rigenerazione È il più importante metabolizzatore di grassi e proteine Maggior storage di glucosio Gli epatociti si dispongono in 3 zone, dalla periferia al

centro del lobulo epatico classico:- Zona 1: Periportale. Sono gli epatociti coinvolti

nella gluconeogenesi e rigenerazione epatica- Zona 2. Contiene gli epatociti che disattivano i

farmaci, enzimi lisosomiali e microsomiali- Zona 3: Perivenulare. Avviene la glicolisi, la

detossificazione, l’induzione enzimatica, sede del metabolismo aerobico

Anatomia microscopica, apparato digerente – Alice Pedroli

Dettaglio di uno spazio portale costituito da vena,arteria e dotto biliare. Lo spazio è circondato da epatociti (40X)

Nel fegato di maiale le triadi portali sono separate dai setti connettivali, quindi si individuano facilmente i lobuli

Nel fegato umano non si individuano setti che permettono di riconoscere i lobuli. Si individua però una vena centrolobulare molto grande e capillari sinusodi (colore bianco) che si dirigono in direzione centrolobulare.

CISTIFELLEA O COLECISTI

Organo cavo a tonache sovrapposte appartenente all’apparato digerente

Intimamente accollato al fegato Annesso alle vie biliari extraepatiche La maggior parte della bile non passa nel

dotto biliare comune, viene deviata nella cistifellea dove è temporaneamente depositata e concentrata.

Sacco muscolare rivestito da epitelio batiprismatico semplice

Strato più esterno: tonaca sierosa, ricoperta da peritoneo

Tonaca avventizia: spesso rivestimento connettivale esterno. Raccoglie grossi vasi

Tonaca mucosa: internamente sollevata in pieghe che possono formare delle finte cavità. Esse prendono il nome di seni di Rokitansky-Aschoff

Tonaca sottomucosa: connettivo relativamente lasso ricco di fibre elastiche. Contiene molti vasi ematici e linfatici. È possibile individuare ghiandole mucose che porducono un rivestimento protettivo per il tratto biliare.

La superficie luminare presenta numerosi microvilli: la cistifellea contribuisce a modificare qualitativamente e quantitativamente la bile prodotta dal fegato. I nuclei delle cellule sono alla pase: polarità funzionale per assorbimento.

Anatomia microscopica, apparato digerente – Alice Pedroli

Il sistema intraepatico dei dotti biliari confluisce a formare i dotti epatici destro e sinistro che si uniscono a formare il dotto epatico comune.

Quando fuoriesce dal fegato il dotto epatico comune si unisce al dotto cistitico che drena la cistifellea, formando il dotto biliare comune.

Il dotto biliare comune si unisce al dotto pancreatico (coledoco) e forma l’ampolla di Vater prima di aprirsi nel duodeno.

Al margine del parenchima epatico èvisibile in stretto rapporto l'avventizia della colecisti (2.5X)

ColecistiDettaglio dell'epitelio prismatico alto con microvilli,nell'asse la lamina propria si approfonda con capillari (40X)

CAVITA’ BUCCALE

Cavità virtuale Delimitata da:

- Guance- Pavimento della cavità buccale- Mandibola (unico osso mobile del cranio)- Apertura anteriore delimitata dal labbro superiore e inferiore (pieghe cutanee)- Porzione superiore: palato duro e palato molle (piega cutanea mucosa)

Sede della lingua, che la occupa quasi completamente. Sede dell’anello linfoepiteliale di Valdeyer (discrimina ciò che può passare o meno nella cavità buccale)

costituito da:- Tonsille palatine- Tonsilla linguale- Tonsilla faringea- Tonsille tubariche

L’apertura della bocca verso la faringe è l’istmo delle fauci

GUANCE

Epitelio pavimentoso molle non cheratinizzato negli umani Sottomucosa ricca di ghiandole salivari Sede di gran parte della componente della muscolatura masticatoria (muscoli scheletrici volontari)

LABBRA

Pieghe cutanee La parte rosea delle labbra è la parte intermedia tra epitelio esterno e mucosa interna. Qui è presente un

enorme sviluppo delle papille dermiche, scompaiono i peli e le ghiandole sudoripare.

LINGUA

Organo considerato né pieno né cavo Organo muscolare definito da una tonaca

mucosa Epitelio pavimentoso molle non

cheratinizzato Enorme massa di muscolo striato Scheletro fibroso Tonaca mucosa Funzioni:

- Organo della masticazione- Organo della fonazione- Sede del gusto

Costituita da:- Punta o apice- Corpo sviluppato- V linguale o solco terminale (sede delle

papille circumvallate)

Anatomia microscopica, apparato digerente – Alice Pedroli

PAPILLE:

Circumvallate : sede nella V linguale. Sono le più grandi e sono presenti in numero da 6 a 14. Formano una fila nella parte immediatamente anteriore al solco terminale. Alla base di questo solco si aprono aggregati di ghiandole sierose, le ghiandole di Von Ebner che facilitano la ricezione gustativa secernendo un liquido acquoso che dissolve i costituenti del cibo. Contengono la maggior parte dei recettori del gusto.

Filiformi: sede sulla superficie dorsale. Sono le più numerose. Sono formate da una parte centrale di connettivo denso. Appaiono come setole tra cui sono presenti le papille fungiformi

Fungiformi o corolliformi : sono disperse tra le papille filiformi. Sono piccole, rosse e globulari. Epitelio sottile e parte centrale di connettivo riccamente vascolarizzata.

Foliate : sede nei margini laterali del corpo della lingua

- Forame cieco (da quasto canale si forma la tiroide attraverso il dotto tireoglosso che inizialmente è aperto, poi si chiude)

Superficie dorsale- sede dei calici o bottoni gustativi (trasduttori di energia), costituiti da:

1 Cellule strutturali di sostegno 2 Cellule gustative3 Cellule basali di rimpiazzo4 Poro gustativo

- papille filiformi (infattti la superficie è rugosa) Superficie laterale: papille foliate Componente muscolare:

- Fasci di fibre muscolari scheletrici intrecciati, separati tra loro da tessuto connettivale direzionati dalla base della lingua verso il vertice

- Cellule satellite La mucosa che riveste la lingua è saldamente ancorata al muscolo sottostante grazie alla lamina propria

connettivale densa (in continuità con l’epimisio del muscolo linguale). Nel muscolo e nella lamina propria sono presenti numerose ghiandole salivari accessorie, mucose e sierose Superficie posteriore: dal terzo posteriore della lingua, superficie profondamente diversa rispetto al resto

del corpo. Presenta epitelio pavimentoso stratificato, relativamente liscio, sotto cui si trovano masse di tessuto linfoide: la tonsilla linguale. Essa presenta cripte epiteliali.

GHIANDOLE SALIVERI MINORI

Sono quelle ghiandole che insieme alle salivari maggiori (sottolinguale, sottomandibolare, parotide) producono la saliva

Secernono in continuazione Sono sotto controllo locale Sono:

- Ghiandole di Ebner: a livello delle papille circumvallate; secrezione sierosa- Ghiandole posteriori: nelle vicinanze della tonsilla linguale; secrezione mucosa- Ghiandole labiali e buccali: secrezione mista- Ghiandole palatine: nel palato molle e in una porzione del palato duro.

FARINGE

Organo cavo a tonache sovrapposte:- Tonaca avventizia: connettivale lassa- Tonaca muscolare: muscoli striati che formano un involucro attorno al condotto- Tonaca fibroelastica (fascia faringea)- Tonaca mucosa

Posteriore all’istmo delle fauci, sotto al cranio Si divide in:

- Parte nasale (rinofaringe). Apertura nelle cavità nasali nelle coane. Mucosa con epitelio pseudostratificato ciliato e sottomucosa con ghiandole a secrezione quasi completamente mucosa

- Parte buccale (orofaringe). Epitelio pavimentoso molle non cheratinizzato- Parte laringea (laringofaringe). Epitelio pavimentoso composto molle

Pareti:- Una parete anteriore: completa solo in corrispondenza della faccia posteriore della laringe- Una parete posteriore: volge verso lo spazio retrofaringeo, occupato dal connettivo lasso tramite il quale

la parete stessa si mette in rapporto con la fascia cervicale profonda

Anatomia microscopica, apparato digerente – Alice Pedroli

- Due pareti laterali: formano la parete mediale dello spazio faringomandibolare- Un’estremità superiore o volta: rapporto con la base cranica- Un’estremità inferiore: piano che passa per il margine inferiore della cartilagine cricoide (sesta vertebra

cervicale)-

ESOFAGO

Lunghezza: 25-28 cm Si distinguono 3 porzioni:

- Cefalica (collo): porzione diretta dalla faringe- Toracica (mediastino superiore): diaframma

toracico- Addominale: si prosegue direttamente nello

stomaco Decorso a S italica Rapporti stretti con organi del mediastino (aorta

toracica; nervo vago; trachea) Lume stellato per pieghe ( protrusioni della

sottomucosa) Organo cavo viscerale a tonache sovrapposte:

- Tonaca mucosa: rivestita da epitelio pavimentoso molle pluristratificato non corneificato non cheratinizzato a funzione tipicamente protettiva durante il passaggio del bolo alimentare. Esso poggia su una lamina propria formata da tessuto connettivo fibrillare lasso che è a contatto con uno strato di muscolatura liscia longitudinale (la muscolaris mucosae) che consente movimenti locali e indipendenti della mucosa rispetto alla sottomucosa

- Tonaca sottomucosa: costituita da tessuto connettivo lasso e può contenere ghiandole prevalentemente mucose

- Tonaca muscolare : disposta su due strati con opposto orientamento: lo strato più interno è a disposizione circolare, quello esterno longitudinale. Fra essi sono posti i gangli del plesso mioenterico di Auerbach. La peristalsi è intrinseca al muscolo liscio stesso ma il livello di attività è modulato dal SNA: l’attività parasimpatica aumenta la peristalsi mentre l’attività simpatica la diminuisce. La muscolatura è nel primo tratto, fino al terzo superiore, striata (la masticazione è infatti volontaria) e successivamente, dal terzo superiore in giù, liscia.

- Tonaca avventizia: costituita da connettivo

Anatomia microscopica, apparato digerente – Alice Pedroli

Esofago (sezione trasversale 2.5x).Sono visibili tutti gli strati: epitelio pavimentoso composto con numerose papille,sottomucosa con ghiandole tubulo acinose siero-mucose,due strati di muscolatura (circolare interno, longitudinale esterno).

Esofago (dettaglio delle ghiandole esofagee nella sottomucosa 40x).Le ghiandole appaiono come adenomeri tubulo acinosi siero mucosi.La parte sierosa si localizza a livello delle semilune di Giannuzzi (freccia grigia).Evidente anche un dotto escretore (freccia nera).

GIUNZIONE ESOFAGO-GASTRICA

Cambiamento drastico della mucosa per il cambiamento dell’ambiente: da epitelio pavimentoso stratificato di protezione a mucosa secretoria ricca di ghiandole

La muscolaris mucosae è continua a livello della giunzione, ma diventa più sottile nello stomaco La sottomucosa e la muscolare propria non forma uno sfintere anatomico ma fisiologico.

STOMACO

Organo cavo a tonache sovrapposte- Tonaca mucosa: epitelio di rivestimento

cilindrico semplice in cui le cellule sono specializzate nella secrezione di muco che forma un rivestimento sulla superficie epiteliale con la funzione di proteggere la parete dello stomaco dall’acido cloridrico e dagli enzimi prodotti dalle ghiandole gastriche (Criterio differenziale con il colon!). l’epitelio presenta invaginazioni che costituiscono le fossette gastriche (riconoscibili perché rivestite da cellule mucose pallide), sul cui fondo si aprono le ghiandole gastriche presenti nella lamina propria

- Muscolaris mucosae: abbastanza sviluppata e organizzata in uno strato circolare interno e in uno strato longitudinale esterno

- Sottomucosa- Tonaca muscolare: elevato spessore e presenza di

uno strato aggiuntivo. In totale possiede tre strati di muscolatura liscia: 1 strato longitudinale esterno 2 strato circolare e intermedio3 strato obliquo interno

Forma di sacco Riceve il bolo alimentare che proviene dall’esofago e

lo trasforma in chimo mediante azione degli enzimi digestivi prodotti dalle ghiandole gastriche (circa due ore di permanenza nello stomaco)

Non si verifica nello stomaco l’assorbimento, ad eccezione di acqua, alcool e alcuni farmaci

In mancanza di cibo la mucosa gastrica è sollevata in grosse pieghe longitudinali, le rughe, che rendono possibile la distensione all’arrivo del cibo

Lo stomaco è anatomicamente diviso in 4 regioni:- Cardias: piccola area di ghiandole a secrezione prevalentemente mucosa che circondano l’ingresso

dell’esofago nello stomco

Anatomia microscopica, apparato digerente – Alice Pedroli

Stomaco: Visibili i tre strati: mucosa (spessa), sottomucosa e strati muscolari (40X)

Stomaco: dettaglio dell'epitelio secernente muco (40X)

- Fondo: la mucosa del fondo, con quella del corpo, forma la principale regione istologica ed è formata dalle ghiandole che secernono i succhi gastrici e il muco di protezione. Esse raggiungono la profondità sino alla muscolaris mucosae e si aprono nel lume gastrica livello delle fossette gastriche. La mucosa presenta estroflessioni o rughe

- Corpo: come fondo- Antro pilorico: diversa conformazione ghiandolare. Le ghiandole secernono muco di due tipi differenti e

le cellule endocrine associate secernono l’ormone gastrina Nel corpo e nel fondo: le fossette gastriche occupano un quarto dello spessore della mucosa e in ogni

fossetta si aprono da una a sette ghiandole gastriche, lunghe ghiandole tubulari che si approfondando nelle fossette gastriche

Il succo gastrico è un secreto acquoso che contiene acido cloridrico e la pepsina, enzima che idrolizza le proteine in frammenti polipeptidici

La mucosa gastrica è protetta dall’autodigestione da uno strato di muco mantenuto ad un pH più elevato del succo gastrico (attraverso ioni bicarbonato secreti dalle cellule mucose della superficie gastrica)

Classificazione ghiandole gastriche: - Cellule superficiali: secernono muco. Rivestono la superficie luminale dello stomaco e le fossette

gastriche in cui si aprono le ghiandole gastriche. Citoplasmi scarsamente colorabili. Queste cellule hanno corti microvilli sulla superficie apicale e secernono bicarbonato direttamente negli strati più profondi del rivestimento di muco

- Cellule del colletto : cellule mucose poste tra le cellule parietali nel collo e nel fondo delle ghiandole gastriche. Hanno granuli secretori più grandi e molti più poliribosomi delle cellule superficiali secernenti muco

- Cellule parietali o delomorfe o ossintiche Pl : Cellule secernenti acido cloridrico. Sono distribuite lungo tutta la lunghezza delle ghiandole gastriche, ma tendono a essere più numerose nella porzione mediana (istmo della ghiandola). Sono cellule grandi e rotonde con citoplasma fortemente eosinofilo (ossintico) e nucleo centrale. Oltre all’acido cloridrico secernono il fattore intrinseco, necessario all’assorbimento della vitamina B12 nella porzione terminale dell’ileo

- Cellule peptiche o zimogeniche o principali o adelomorf e: Cellule che secernono pepsina. Localizzate alla base delle ghiandole gastriche. Sono riconoscibili per il nucleo addensato e localizzato alla base e per il citoplasma granulare fortemente basofilo per il grande contenuto di ribosomi

- Cellule neuroendocrine : sono parte del sistema neuroendocrino diffuso, localizzate alla base delle ghiandole gastriche. Secernono serotonina e altri ormoni

- Cellule staminali: si trovano nel colletto delle ghiandole gastriche. Sono cellule indifferenziate che si dividono continuamente per rimpiazzare l e cellule epiteliali che si staccando continuamente.

Anatomia microscopica, apparato digerente – Alice Pedroli

DUODENO

Organo cavo a tonache sovrapposte:- Tonaca mucosa : epitelio di rivestimento batiprismatico

semplice che poggia sulla lamina propria di natura connettivale ricca di ghiandole tubulari semplici (cripte di Lieberkuhn o del Galeazzi), che si estendono fino alla muscolaris mucosae. L’asse dei villi è formato dal connettivo della lamina propria. La lamina propria presenta noduli linfatici singole o raggruppate

- Muscolaris mucosae : separa mucosa da sottomucosa- Tonaca sottomucosa: costituita da tessuto connettivo lasso

contenente numerose ghiandole tubulari: le ghiandole di Brunner (criterio differenziale!). Esse sono ghiandole tubulari, glomerulari e ramificate che secernono muco alcalino nelle cripte tra i villi. I dotti delle ghiandole di Brunner passano attraverso la sottomucosa. Le cellule che le costituiscono sono batiprismatiche con citoplasma abbondante, scarsamente colorato, pieno di muco e nucleo denso localizzato alla bare. La presenza di chimo nel duodeno stimola le ghiandole di brunner a secernere un nucleo filamentoso, alcalino, che aiuta a neutralizzare l’acidità del chimo. Le ghiandole di Brunner producono anche il lisozima e il fattore di crescita epiteliale

- Tonaca muscolare : muscolatura liscia che si dispone in uno strato circolare interno e uno longitudinale esterno

- Tonaca sierosa È la prima parte dell’intestino tenue Funzione principale: neutralizzare l’acidità

gastrica e cominciare il processo di assorbimento dei prodotti della digestione

La mucosa si solleva a formare estroflessioni digitiformi, i villi intestinali, che aumentano la superficie assorbente

I villi intestinali sono costituiti da un asse fibroso di lamina propria con epitelio batiprismatico semplice dotato di microvilli e cellule mucipare caliciformi, intercalate tra le cellule di rivestimento (enterociti). Il muco serve per favorire i meccanismi di riconoscimento, per il trofismo cellulare e per mantenere commensalità con la flora batterica intestinale. Essi sono rivestiti da enterociti con orletto a spazzola sulla superficie apicale. Gli enterociti sono saldamente uniti fra loro mediante complessi giunzionali. I villi sono riccamente vascolarizzati

Lungo la mucosa, alla base delle cripte di Lieberkuh, sono situate le cellule di Paneth. Esse contengono numerosi granuli citoplasmatici fortemente eosinofili. La loro funzione è quella di produrre enzimi proteoliticie antibatterici secreti nel succo enterico che fungono da prima difesa contro eventuali batteri che transitino nel tratto gastrointestinale

La superficie interna presenta le pieghe circolari o valvole conniventi: sono formate dalla sottomucosa che solleva in rilievi circolari la mucosa intestinale. Nel duodeno sono numerose e ravvicinate.

Anatomia microscopica, apparato digerente – Alice Pedroli

Duodeno: Visibili gli strati: mucosa, sottomucosa con ghiandole, e strati muscolari (2.5X)

Duodeno: dettaglio della lamina propria. Da notare le ghiandole di Brunner nella sottomucosa (40X)

INTESTINO MESENTERIALE: DIGIUNO + ILEO

È lungo 6-7 metri Digiuno: costituisce i 2/5 prossimali Ileo: costituisce i 3/5 distali Il digiuno possiede un lume relativamente più ampio dell’ileo, una parete più spessa ed è più ricco di villi e

ghiandole Nell’ileo aumentano invece le cellule mucipare caliciformi

DIGIUNO

Organo cavo a tonache sovrapposte:- Mucosa: epitelio

batiprismatico semplice con specializzazioni di membrana: i microvilli. Aumentano le cellule mucipare caliciformi. Sono presenti le cripte di Lieberkuhn o ghiandole di Galeazzi. La mucosa si solleva nei villi intestinali. Nella lamina propria sono presenti noduli linfatici singoli e aggregati.

- Sottomucosa : molto sviluppata, sembra spingersi nella mucosa. NON presenta ghiandole. Costituita da connettivo lasso. Comprende il plesso di Meissner, plesso nervoso che insieme al plesso di Auerbach va a costituire il sistema nervoso enterico

- Muscolare : molto sviluppata, costituita da due strati: circolare interno, longitudinale esterno.

- Sierosa Il lume è occupato villi, meno

compatti rispetto al duodeno. Presentano la forma di triangoli molto allungati.

ILEO

Organo cavo a tonache sovrapposte:- Mucosa: epitelio batiprismatico semplice con

specializzazioni di membrana: i microvilli. Aumentano ancora le cellule mucipare caliciformi. Sono presenti le cripte di Lieberkuhn o ghiandole di Galeazzi. La mucosa si solleva nei villi intestinali. Qui i villi si fanno sempre più bassi e con base più allargata Nella lamina propria sono presenti noduli linfatici singoli e aggregati che qui formano le Placche di Peyer

Anatomia microscopica, apparato digerente – Alice Pedroli

Digiuno: visibili gli strati: mucosa, sottomucosa,muscolare interno, muscolare esterno (2.5X)

Digiuno: dettaglio di un villo intestinale. Epitelio prismatico semplice con sporadichecellule caliciformi mucipare intercalate. Da notare la presenza di invaginazioni della lamina propria nell'asse del villo e la presenza di orletto striato (40X)

Ileo: Visibili gli strati: mucosa, sottomucosa con placche di Peyer, e due strati muscolari (2.5X)

- Sottomucosa : molto sviluppata, sembra spingersi nella mucosa. NON presenta ghiandole. Costituita da connettivo lasso. Comprende il plesso di Meissner, plesso nervoso che insieme al plesso di Auerbach va a costituire il sistema nervoso enterico

- Muscolare : molto sviluppata, costituita da due strati: circolare interno, longitudinale esterno.

- Sierosa: composta da connettivo attraverso cui passano vasi e nervi; contiene quantità variabili di grasso

Le placche di Peyer si riconoscono perché non presentano villi intestinali o mucipare caliciformi. Sono costituite da 3 domini:- Zona follicolare- Zona parafollicolare- Epitelio associato alle strutture

linfoidi che accoglie le cellule M: Le cellule M sono un tipo di cellule assorbenti che presentano una superficie luminale sollevata in corti microvilli o micropliche. Queste cellule hanno la capacità di internalizzare antigeni presenti nel lume intestinale, trasferendoli ai linfociti accumulati nella lamina propria. Esse, quindi, assicurano l’assunzione di antigeni a livello delle placche di Peyer. Presentano il materiale antigenico alla massa linfocitaria dei linfociti T e B

Anatomia microscopica, apparato digerente – Alice Pedroli

Ileo: dettaglio della base dei villi (40X)

GIUNZIONE ILEO-CECALE

I residui alimentari non assorbiti passano dall’ileo al cieco, la prima parte dell’intestino crasso attraverso una valvola coniforme ileo-ciecale. Questa valvola è formata da un’estensione della muscolatura propria che fornisce supporto alla mucosa.

INTESTINO POSTERIORE:

CIECO E COLON

Organo cavo a tonache sovrapposte:- Mucosa : epitelio di

rivestimento cilindrico semplice dotato di microvilli. NON ci sono villi e valvole conniventi. Sono presenti cripte di Galeazzi-Lieberkuhn e delle ghiandole tubulari semplici e numerose mucipare caliciformi. La lamina propria è costituita da tessuto connettivo che contiene ghiandole tubulari semplici a secrezione mucosa. La muscolaris mucosae è molto sviluppata.

- Sottomucosa : connettivo lasso con presenza di vasi e noduli linfatici solitari. È presente il plesso di Meissner

- Muscolare : presenza di due strati differenti: circolare interno e longitudinale esterno, che non riveste completamente l’intestino ma forma tre bande longitudinali separate, le tenie (nastri costituiti da cordoni solidi).

- Sierosa nella porzione più esterna possono apparire interruzioni o ispessimenti dovuti alla muscolatura

longitudinale, che sono dovute alla presenza di tenie che formano insieme alle pieghe le gibbosità. Nel colon sigma o pelvico le tenie passano da tre a due

RETTO

Organo cavo a tonache sovrapposte- Mucosa : epitelio di rivestimento cilindrico semplice dotato di microvilli. Ad 1 cm dall’orifizio anale

questo epitelio di rivestimento è sostituito da epitelio pavimentoso composto che all’esterno si fa corneificato e prosegue nella cute. NON ci sono villi e valvole conniventi. Sono presenti ghiandole tubulari semplici e numerose mucipare caliciformi..

- Sottomucosa : connettivo lasso Muscolare: Lo strato circolare interno si ispessisce formando lo sfintere interno liscio, mentre all’esterno vi è il muscolo sfintere striato

- Sierosa

Anatomia microscopica, apparato digerente – Alice Pedroli

Colon: Visibili gli strati: mucosa con numerosissime ghiandole caliciformi mucipare intercalate nell'epitelio, muscolaris mucosae, sottomucosa, 2 strati muscolari (circolare interno e longitud. esterno) (2.5X)

Anatomia microscopica, apparato digerente – Alice Pedroli