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ANALISI SUI FABBISOGNI FORMATIVI DEI LAVORATORI A RISCHIO DI
MARGINALIZZAZIONE Ricerca effettuata da Ierfop Onlus Emilia Romagna
IERFOP ONLUS
Regione Emilia Romagna via Bigari 3 - 40128 Bologna
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Ottobre 2012
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ANALISI SUI FABBISOGNI FORMATIVI DEI LAVORATORI A RISCHIO DI MARGINALIZZAZIONE _________________________________________________________ 1
1.1 STRUTTURA DELL’INDAGINE ________________________________________________ 5
1.2 ISTRUZIONE, MANSIONE E TIPOLOGIE DI DISABILITA’ _______________________ 8
1.3 PERSONALE E CONTRATTI _________________________________________________ 11
1.4 CERTIFICAZIONI ___________________________________________________________ 15
1.5 SICUREZZA ________________________________________________________________ 16
1.6 FACILITATORI NELL'ATTIVITA' ____________________________________________ 17
1.7 VALUTAZIONE COMPETENZE _______________________________________________ 23
1.8 VALUTAZIONE PERFORMANCE _____________________________________________ 26
1.9 FORMAZIONE E CARRIERA _________________________________________________ 28
1.10 FATTORI E DIFFICOLTA' CHE INFLUENZANO L' ATTIVITA' __________________ 30
3
INDICE DELLE FIGURE
Figura 1: Livello di istruzione presente tra i lavoratori con disabilità. Valori percentuali. ....... 8 Figura 2:Tipo di disabilità dei lavoratori intervistati ..................................................................... 9 Figura 3: Rapporto totale dipendenti aziendali e lavoratori con disabilità. Valori percentuali. ............................................................................................................................................................ 10 Figura 4: Quota di lavoratori con disabilità le cui tipologie sono note all’azienda. Valori percentuali ........................................................................................................................................ 10 Figura 5: Tipologie di disabilità note all’azienda. Valori percentuali ........................................ 11 Figura 6: Differenza tra % d'incidenza per livello d'inquadramento tra dipendenti totali e lavoratori con disabilità. .................................................................................................................. 12 Figura 7: Presenza dei dispositivi di sicurezza in base alle risposte delle tre tipologie di soggetti rilevate. Valori percentuali. .............................................................................................. 17 Figura 8: Utilizzo di dispositivi di comunicazione. Valori assoluti .............................................. 18 Figura 9: Adattamenti e abbattimento barriere predisposti dalle aziende. Valori assoluti e totale frequenze dei rappresentanti aziendali ............................................................................... 18 Figura 10: Tecnologie assistive messe a disposizione dalle aziende. Valori assoluti e totale frequenze dei rappresentanti aziendali .......................................................................................... 19 Figura 11: Riorganizzazione lavorativa attuata dalle aziende. Valori assoluti e totale frequenze dei rappresentanti aziendali .......................................................................................... 21 Figura 12: Difficoltà di accesso o movimento all’interno dell’edificio ........................................ 22 Figura 13: Mezzi di circolazione delle informazioni aziendali. Valori percentuali sul totale frequenze. .......................................................................................................................................... 23 Figura 14: Coerenza tra competenze/capacità professionali accertate dai centri provinciali competenti per il collocamento mirato e profili professionali richiesti/messi a disposizione dall’azienda. Valori percentuali. ..................................................................................................... 24 Figura 15: Accertamenti realizzati per verificare la compatibilità delle mansioni svolte dai lavorator con disabilità .................................................................................................................... 25 Figura 16: Preassunzione. Valori percentuali. .............................................................................. 26 Figura 17: Produttività lavorativa. Valori percentuali sulle risposte fornite dalle aziende e dai lavoratori con rappresentanza sindacale ....................................................................................... 27 Figura 18: L’azienda realizza periodicamente una valutazione delle performance e difficoltà dei lavoratori? Valori percentuali. ................................................................................................. 28 Figura 19: Soggetti che esprimono un giudizio sufficiente sulla presenza dei fattori che influenzano positivamente l'attività lavorativa. Valori percentuali rispetto alle frequenze. .... 31 Figura 20: Soggetti che esprimono un giudizio di miglioramento sulla presenza dei fattori che influenzano positivamente l'attività lavorativa. Valori percentuali rispetto alle frequenze. .... 32 Figura 21: Giudizi espressi dai lavoratori rispetto al loro ruolo in azienda. .............................. 33 Figura 22: Buoni giudizi espressi sulla disponibilità dell’impresa. Valori percentuali. ............ 34 Figura 23: Giudizi espressi sulla poca disponibilità dell’impresa. Valori percentuali. ............. 34 Figura 24: Giudizi espressi sul riguardo dell’azienda nei confronti dei suoi dipendenti. Valori percentuali ........................................................................................................................................ 35 Figura 25: Per problemi o difficoltà riscontrante nel luogo di lavoro vi siete mai rivolti ai sindacati? Risposte espresse in valori percentuali rispetto alle frequenze. ................................ 36
4
INDICE DELLE TABELLE Tabella 1: Mappa argomenti indagati dagli strumenti di rilevazione- presenza dei diversi argomenti nei 3 strumenti di indagine utilizzati ............................................................................. 6 Tabella 2: Corrispondenza tra mansioni e titolo di studio ............................................................. 9 Tabella 3: Percentuale di lavoratori con disabilità sul totale dipendenti del livello d'inquadramento .............................................................................................................................. 11 Tabella 4: Distribuzione percentuale dei lavoratori totali e con disabilità per livello d’inquadramento .............................................................................................................................. 12 Tabella 5: Tipologia di contratti per i lavoratori con disabilità .................................................. 13 Tabella 6: Incidenza del tempo pieno e del tempo parziale ......................................................... 15 Tabella 7: Tipi di certificazioni possedute dalle imprese intervistate ......................................... 15 Tabella 8: Presenza affiancamento iniziale ................................................................................... 22 Tabella 9: Compatibilità tra mansione svolta o posizione ricoperta e formazione/preparazione e competenze/capacità del lavoratore. ............................................................................................ 25 Tabella 10: Giudizi espressi dai sindacalisti .................................................................................. 27 Tabella 11: Avanzamenti di carriera. ............................................................................................ 28 Tabella 12: Frequenza dei corsi di formazione realizzati dall’azienda. Risposte di aziende e lavoratori. .......................................................................................................................................... 29 Tabella 13: Elenco dei principali due corsi realizzati negli ultimi 2 anni. Risposte di imprese e lavoratori. .......................................................................................................................................... 30
5
1.1 STRUTTURA DELL’INDAGINE
La rilevazione, riguardante le aziende multiutilities dell’Emilia Romagna, indaga il contesto
ambientale ed organizzativo che vede la partecipazione lavorativa di dipendenti con
disabilità.
I soggetti partecipati alla rilevazione sono 18:
- 6 rappresentati aziendali,
- 6 lavoratori - uno per ogni azienda rilevata - con disabilità,
- 6 lavoratori - uno per ogni azienda rilevata - di rappresentanza sindacale.
Sono stati predisposti tre diversi strumenti di rilevazione diretta, contenenti
prevalentemente domande strutturate, alcune di queste hanno un carattere esclusivo e
sono state sottoposte solo ad una tipologia di soggetti oggetto della rilevazione; talune
vengono invece sottoposte a tutte e tre le tipologie di soggetti; altre ancora solo a due tipi
di soggetti.
Sottoporre alcune domande a tutti e tre i soggetti oggetto della rilevazione ha lo scopo
principale di confrontare, la diversità di opinione, di interessi, di aspettative e cerca di
individuare, nel modo più completo e oggettivo possibile, la situazione presente in
azienda. In alcuni casi sono presenti anche domande di controllo che aiutano a cogliere le
contraddizioni apparenti dichiarate dal singolo intervistato.
6
Tabella 1: Mappa argomenti indagati dagli strumenti di rilevazione- presenza dei diversi argomenti nei 3 strumenti di indagine utilizzati
Aree indagate - Tipologie di soggetti rilevati e presenza
degli argomenti negli strumenti di indagine
AZIENDA LAVORATORI SINDACATI DATI INDENTIFICATIVI E TIPOLOGIE DISABILITA' tipologie di disabilità presente presente titolo di studio presente anzianità di lavoro in azienda presente TIPO MANSIONE tipo di mansione presente presenza di compiti ripetitivi presente utilizzo di ICT presente PERSONALE E CONTRATTI numero dipendenti totali presente numero dipendenti per categoria presente inquadramento presente tipologie di contratto presente presente motivo presenza lavoro parziale presente CERTIFICAZIONI certificazioni SA 8000 presente certificazioni sociali presente SICUREZZA presenza dispositivi di sicurezza presente presente presente normativa sugli ambienti di lavoro presente presenza di un ambiente di lavoro adeguato presente FACILITATORI NELL'ATTIVITA' disponibilità di strumenti di facilitazione (es: cellulare) presente presente modifiche strutturali introdotte dall'az. presente presente difficoltà accesso all'azienda presente presente presente consulenza dei centri ausili presente affiancamento tutor presente presente informazioni provenienti dall'azienda presente VALUTAZIONE COMPETENZE CPI valuta adeguatamente le competenze presente convenzioni con CPI presente accertamento compatibilità mansioni presente presente presente soggetti che accertano compatibilità mansioni presente prima dell'assunzione (stage, tirocini, ecc) presente presente VALUTAZIONE PERFORMANCE produttività presente presente accertamento performance presente presente presente l'azienda considera lav. con disabilità come risorsa presente i colleghi considerano lav. con disabilità come risorsa presente FORMAZIONE E CARRIERA scatti di carriere presente formazione presente presente in che modalità presente elenco corsi presente presente convenzioni per formazione e inserimento presente FATTORI E DIFFICOLTA' CHE INFLUENZANO L' ATTIVITA' giudizio su fattori d'influenza attività presente presente presente giudizio sul ruolo ricoperto presente giudizio sulla disponibilità dell'azienda presente presente l'az.è rispettosa delle necessità del dipendente presente quale maggiore difficoltà nell'inserimento presente ci sono persone incaricate per dare supporto presente presente propensione a rivolgersi ai sindacati presente presente Totale argomenti ( il totale degli argomenti non coincide col totale delle domande di ciascun 25 26 14
8
1.2 ISTRUZIONE, MANSIONE E TIPOLOGIE DI DISABILITA’ I dipendenti con disabilità che hanno partecipato alla rilevazione sono equamente
distribuiti tra quanti possiedono una formazione universitaria o post universitaria (1/3),
formazione di scuola superiore (1/3) e di scuola dell'obbligo (1/3)
Figura 1: Livello di istruzione presente tra i lavoratori con disabilità. Valori percentuali.
0
10
20
30
40
scuola media scuola superiore Università formaz. postuniversitaria
Ad eccezione di un unico soggetto, tutti i dipendenti dichiarano di svolgere mansioni
ripetitive per il cui espletamento è necessario l’utilizzo di tecnologie dell’informazione e
della telecomunicazione.
Tra i soggetti prevale un’anzianità aziendale superiore ai 4 anni.
Per i casi considerati il ruolo ricoperto sembra coerente con la formazione posseduta e
con l’anzianità di rapporto intrattenuta con l’azienda. Un’ulteriore conferma di ciò è data
dal fatto che 5 lavoratori su 6 si sentono appagati nello svolgimento del proprio lavoro
(vedi sezioni “fattori d’influenza dell’attività”).
9
Tabella 2: Corrispondenza tra mansioni e titolo di studio
anzianità Titolo di Studio Mansione
Descrizione ripetitiva TIC Azienda 1 20 anni scuola superiore impiegato/a SI SI Azienda 2 1,5 anni scuola media reception e servizi esterni SI SI Azienda 3 2 anni formaz. post universitaria videoterminalista SI SI Azienda 4 12 anni scuola media fattorino/impiegato SI SI
Azienda 5 4 anni Università responsabile impianto di compostaggio NO SI
Azienda 6 4 anni scuola superiore impiegato/a SI SI
I lavoratori intervistati dichiarano tipologie di disabilità che in prevalenza (3 su 5 lavoratori)
non influiscono sulle facoltà cognitive, motorie e sensoriali.
Figura 2:Tipo di disabilità dei lavoratori intervistati
010203040506070
motorie altro (non si compromettono lefacoltà cognitive, motorie e
sensoriali)
L’incidenza della totalità dei lavoratori con disabilità sull’organico aziendale, se escludiamo
l'unica impresa il cui rapporto tra dipendenti totali e con disabilità è dell'1,3%1, è
mediamente del 6%2.
1 È possibile che il rappresentate aziendale abbia fornito il numero dei lavoratori totali del gruppo e invece abbia fatta riferimento alla sola unità locale visitata per il numero di lavoratori con disabilità. 2 Si tratta delle media delle percentuali di incidenza di ogni impresa. Mentre facendo il rapporto tra la somma dei dipendenti totali e la somma dei dipendenti con disabilità delle 6 imprese rilevate, la quota di incidenza è del 2,7%.
10
Figura 3: Rapporto totale dipendenti aziendali e lavoratori con disabilità. Valori percentuali.
0
1
2
3
4
5
6
7
8
Azienda 4 Azienda 1 Azienda 5 Azienda 6 Azienda 2 Azienda 3
Per quanto riguarda la totalità dei dipendenti assunti dalle 6 imprese indagate è bene
precisare che il datore di lavoro non è tenuto a conoscere il deficit posseduto dal
lavoratore con disabilità.
Su 6 imprese solo 3 conoscono le tipologie di disabilità dei loro dipendenti. Mediamente
quindi, per quel che riguarda questa rilevazione, solo per il 24% di dipendenti con disabilità
è nota la tipologia.
Figura 4: Quota di lavoratori con disabilità le cui tipologie sono note all’azienda. Valori percentuali
01020304050607080
note non note
La maggioranza relativa dei dipendenti per i quali è nota la disabilità (34,6%) è affetta da
problemi motori, seguono (25%) i lavoratori la cui disabilità è legata a malattie quali
11
cancro, diabete, cardiopatie, ecc.3, quelle cognitive riguardano il 23% dei dipendenti,
mentre le difficoltà visive e uditive sono meno presenti (con rispettivamente il 9,6 e 7,7%).
Figura 5: Tipologie di disabilità note all’azienda. Valori percentuali
0
10
20
30
40
Motorie Altro* Cognitive Visive Uditive
* Per la voce “altro” è stato specificato dalle aziende “disabilità legate a malattie quali cancro, diabete, cardiopatie, ecc." che quindi non compromettono in modo significativo le facoltà motorie, sensoriali e cognitive.
1.3 PERSONALE E CONTRATTI Rispetto al livello d'inquadramento dei dipendenti quelli assunti in base alla legge 68,
compaiono solo tra gli impiegati/tecnici e gli operai/personale generico, con quote
d'incidenza medie che si aggirano intorno al 5%.
Tabella 3: Percentuale di lavoratori con disabilità sul totale dipendenti del livello d'inquadramento
Dirigenti Quadro Impiegato/ tecnico
Apprendista
Inserimento
Generico/ operaio
Azienda 1 0 0 7,0 0 0 7,0
Azienda 2* \ \ \ \ \ \
Azienda 3 0 0 1,4 0 0 1,5
Azienda 4 0 0 8,0 0 0 7,0
Azienda 5 0 0 6,1 0 0 8,0
Azienda 6 0 0 6,4 0 0 5,4
Media di quote 0 0 4,8 0 0 4,8
3 Tutti questi dipendenti fanno riferimento ad un'unica impresa, l'unica che conosce la tipologia di disabilità di tutti i suoi dipendenti
12
*L’azienda 2 pur dichiarando due lavoratori con disabilità non ne specifica il livello d'inquadramento Confrontando separatamente le quote d'incidenza per livello d'inquadramento del totale
dei dipendenti e dei dipendenti con disabilità, emerge una maggiore sovra
rappresentazione dei lavoratori con disabilità per il personale impiegatizio di 3 punti
percentuali (confronto tra le rispettive medie), mentre è leggermente inferiore la maggiore
rappresentatività del personale generico (2,6%).
Pur non avendo personale con disabilità per i restati inquadramenti, possiamo però
riscontrare che il maggior deficit con i normodotati è sui quadri (-3,7 punti percentuali). Figura 6: Differenza tra % d'incidenza per livello d'inquadramento tra dipendenti totali e lavoratori con
disabilità.
2,9 2,6
-0,1 -0,1
-3,7
-1,5
-5
-4
-3
-2
-1
0
1
2
3
4
5
Impiegato Generico Apprend. Inserim. Dirigenti Quadro
Tabella 4: Distribuzione percentuale dei lavoratori totali e con disabilità per livello d’inquadramento
Dirigenti Quadro Impiegato
/ tecnico
Apprendista
Inserimento
Generico/ operaio
Totale dipendenti
Distribuzione % dei lavoratori con disabilità per livello d’inquadramento
Azienda 1 0,0 0,0 55,6 0,0 0,0 44,4 100
Azienda 3 0,0 0,0 56,4 0,0 0,0 43,6 100
Azienda 4 0,0 0,0 40,0 0,0 0,0 60,0 100
Azienda 5 0,0 0,0 52,2 0,0 0,0 47,8 100
Azienda 6 0,0 0,0 56,8 0,0 0,0 43,2 100
Media di quote 0,0 0,0 52,2 0,0 0,0 47,8 100
Distribuzione % dei lavoratori totali per livello d’inquadramento
13
Azienda 1 1,5 4,4 52,2 0,0 0,0 41,9 100
Azienda 3 1,9 5,4 52,9 0,2 0,7 38,9 100
Azienda 4 2,1 2,8 35,0 0,0 0,0 60,1 100
Azienda 5 1,4 3,7 55,5 0,3 0,0 39,1 100
Azienda 6 0,8 2,2 51,1 0,0 0,0 45,9 100
Media di quote 1,5 3,7 49,3 0,1 0,1 45,2 100
Tre imprese su sei hanno il totale di lavoratori con disabilità assunto a tempo
indeterminato, considerando tutte le imprese analizzate l'incidenza è del 98,6%.
Tabella 5: Tipologia di contratti per i lavoratori con disabilità
totale indeterminato
totale determinato
Totale lavoratori
con disabilità
Tipologie di contratti applicati dalle aziende
Azienda 1 100 0 100
Azienda 2 100 0 100
Azienda 3 100 0 100
Azienda 4 90 10 100
Azienda 5 95,7 4,3 100
Azienda 6 98,9 1,1 100
totale imprese 98,6 1,4 100
Tipologie di contratti dei lavoratori intervistati
Azienda 1 100 0 100
Azienda 2 100 0 100
Azienda 3 0 100 100
Azienda 4 100 0 100
Azienda 5 100 0 100
Azienda 6 100 0 100
totale imprese 83,3 16,7 100
Le imprese dichiarano che tutti i lavoratori con contratto a tempo determinato (1,4%) sono
assunti a tempo pieno, per quelli a tempo indeterminato l’incidenza è dell'89,3%, con circa
l’11% a tempo parziale.
Nel campione di assunti in base alla legge 68, su 6 lavoratori, 5 sono a tempo
indeterminato (83,3%) e uno a tempo determinato (16,7%). Due lavoratori a tempo
indeterminato sono part-time, mentre gli altri sono tutti a tempo pieno.
14
Si può quindi rilevare che il campione di lavoratori intervistato, sovrastima leggermente i
lavoratori part-time.
I motivi che hanno portato al tempo determinato non vengono specificati dal lavoratore,
mentre uno dei dipendenti a tempo parziale precisa che di tratta di una condizione che
dipende dalla sua volontà.
15
Tabella 6: Incidenza del tempo pieno e del tempo parziale
t.pieno t.parziale totale indeterminato t.pieno t.parziale totale
determinato
Tipologie di contratti applicati dalle aziende
Azienda 1 100 0 100 0 0 0
Azienda 2 0 100 100 0 0 0
Azienda 3 92,3 7,7 100 0 0 0
Azienda 4 100 0 100 100 0 100
Azienda 5 86,4 13,6 100 100 0 100
Azienda 6 87,2 12,8 100 100 0 100 totale
imprese 89,3 10,7 100 100 0 100
Tipologie di contratti dei lavoratori intervistati Azienda 1 100 0 100 0 0 0
Azienda 2 0 100 100 0 0 0
Azienda 3 0 0 0 100 0 100
Azienda 4 100 0 100 0 0 0
Azienda 5 100 0 100 0 0 0
Azienda 6 0 100 100 0 0 0 totale
imprese 60 40 100 100 0 100
1.4 CERTIFICAZIONI Tre aziende su sei possiedono certificazioni, solo una di queste dice di essere in corso di
certificazione per la lo standard internazionale SA8000 (che più di altri valuta il rispetto dei
diritti umani e sociali dell'impresa). Questa stessa impresa si fregia di ulteriori tre
certificazioni comunque legate all'implementazione di un sistema integrato per la qualità
dell'ambiente e della sicurezza. Le altre due imprese realizzano invece il bilancio di
sostenibilità che vede il suo punto di forza nella comunicazione e trasparenza, con lo
scopo di rendere note ai propri stakeholder le azioni intraprese dall'azienda.
Tabella 7: Tipi di certificazioni possedute dalle imprese intervistate
SA 8000 (1) altre certificazioni specificare Azienda 1 NO SI Bilancio di sostenibilità (2) Azienda 2 NO NO
Azienda 3 NO - in corso di certificazione SI ISO40001, ISO 9001, OMSAS
18001 (3) Azienda 4 NO NO Azienda 5 NO NO
16
Azienda 6 NO SI Bilancio di sostenibilità (1) Lo SA8000 (Social Accountability ovvero Rendicontazione Sociale) è uno standard internazionale che
elenca i requisiti per un comportamento eticamente corretto delle imprese e della filiera di produzione verso i
lavoratori. La responsabilità sociale d'impresa viene misurata attraverso: il rispetto dei diritti umani; il rispetto
dei diritti dei lavoratori; la tutela contro lo sfruttamento dei minori; le garanzie di sicurezza e salubrità sul
posto di lavoro. È lo standard più diffuso a livello mondiale per la responsabilità sociale di un'azienda ed è
applicabile ad aziende di qualsiasi settore, per valutare il rispetto da parte delle imprese ai requisiti minimi in
termini di diritti umani e sociali.
(2) Il bilancio di sostenibilità è un processo di reporting che le aziende decidono di pubblicare a beneficio di
tutti propri stakeholder, per renderli consapevoli degli impatti che l'azienda genera sul piano economico,
ambientale e sociale. Lo scopo del bilancio di sostenibilità è quindi rendere note le azioni intraprese
dall'azienda in merito alla propria responsabilità sociale.
(3) ISO40001: Autocontrollo e miglioramento continuo delle performance ambientali;
ISO 9001: Sistemi di gestione per la qualità, al fine di migliorare i processi aziendali, migliorare l'efficacia e
l'efficienza nella realizzazione del prodotto e nell'erogazione del servizio, ottenere ed incrementare la
soddisfazione del cliente;
OMSAS 18001:fornisce all'organizzazione un approccio strutturato alla pianificazione, implementazione e
gestione di un sistema di gestione per la Salute e Sicurezza sul Lavoro. E' inoltre stata progettata per essere
compatibile con le norme ISO 9001 e ISO 14001, facilitando quelle organizzazioni che intendono progettare,
implementare e gestire un sistema integrato per la qualità, l'ambiente e la sicurezza.
1.5 SICUREZZA
Le aziende affermano che i dispositivi di sicurezza seguono la normativa vigente in
materia di sicurezza sul lavoro e che la loro presenza si basa sulle valutazioni di rischio.
La risposta dei lavoratori invece è più puntuale e fatta eccezione per un lavoratore
(dell’azienda 2), secondo il quale i dispositivi non sono necessari, per i restanti (5
rispondenti) sono quelli visivi i più presenti (3), seguiti da quelli acustici (2), mentre in una
sola imprese sembra esistere un dispositivo vocale.
Le risposte dei sindacati sembrano più complete di quelle dei lavoratori ed anche in questo
caso sono quelli visivi ed acustici quelli più presenti. E' opinione della totalità dei lavoratori
con rappresentanza sindacale che le imprese siano rispettose delle normative di sicurezza
ed in linea con la normativa sugli ambienti di lavoro per i dipendenti assunti in base alla
legge 68. A loro giudizio in tutte le azienda intervistate è presente un ambiente lavorativo
adeguato per un lavoratore con disabilità.
17
Figura 7: Presenza dei dispositivi di sicurezza in base alle risposte delle tre tipologie di soggetti rilevate. Valori percentuali.
0
10
20
30
40
50
60
Vocali Acustici Visivi Altro
aziende lavoratori sindacati
1.6 FACILITATORI NELL'ATTIVITA'
La disabilità è spesso aggravata dall’isolamento e dell’esclusione, a cui ci sottopone
l’ambiente sociale e fisico che ci circonda, negandoci una piena partecipazione. Può
essere considerata come la conseguenza di una relazione tra le condizione di salute di un
individuo, i fattori personali e i fattori ambientali.
Più l’ambiente sarà propositivo e tollerante, maggiore sarà il grado di autonomia percepito
dalla persona portatrice di disabilità.
Come spesso viene ricordato, per dare uguali opportunità è necessario considerare le
differenze biologiche e realizzare ambienti differenti.
Dalle risposte fornite dai rappresentanti delle imprese emerge che in tutte le imprese della
rilevazione, il lavoratore con disabilità, nello svolgimenti delle proprie mansioni, possa
disporre di internet, e-mail e cellulare, mentre in una sola impresa è possibile l'utilizzo di
skype. Rispetto alle risposte dei lavoratori, fatta eccezione per un caso, sembra invece
non si possa usare il cellulare ne tanto meno skype.
18
Figura 8: Utilizzo di dispositivi di comunicazione. Valori assoluti
0
1
2
3
4
5
6
Cell. e-mail Skype Internet
aziende lavoratori
Tra gli adattamenti strutturali e gli abbattimenti di barriere quelli più realizzati (4 imprese su
6 li attuano) riguardano l'acquisto di arredi ergonomici, interventi edili (come ad esempio
rampe di accesso, bagni idonei), subito seguiti (3 imprese su 6) da installazione di
corrimano, adeguamento dei sistemi di sicurezza e di attrezzature di lavoro.
Figura 9: Adattamenti e abbattimento barriere predisposti dalle aziende. Valori assoluti e totale frequenze dei
rappresentanti aziendali
19
0
1
2
3
4
5
acqu
isto ar
redi e
rgono
mici
interv
enti e
dili
interv
enti d
i ristr
utturaz
ione
sistem
i di s
icurezz
a
adeg
uamento
attrezz
ature di
lavoro
installa
zione
di corr
iman
o
adeg
uamento
mac
china
rialt
ro
riallo
cazio
ne de
gli arre
di
Tra le tecnologie assistive quella più ricorrente è l'ingranditore o lettore di schermo (4
imprese su 6), seguita dall'utilizzo di tastiere speciali e personalizzate (3 imprese), meno
presenti (1 impresa ciascuno) mouse speciali e interruttori con timer.
Figura 10: Tecnologie assistive messe a disposizione dalle aziende. Valori assoluti e totale frequenze dei rappresentanti aziendali
0
1
2
3
4
5
ingranditori dischermo o lettori di
schermo
tastiere speciali mouse speciali/oselettivi
interruttori con timer
In merito alla riorganizzazione dell'attività lavorativa, le aziende sono molto propense (4
imprese) a concedere una certa flessibilità negli orari di lavoro, ma dove necessario
intervengono anche (3 imprese) cambiando la mansione, modificando i tempi necessari
per lo svolgimento dei compiti, incrementando le pause di riposo e accompagnando il
lavoratore verso una maggiore comprensione delle direttive. Una impresa segnala di
20
avvalersi anche di figure di supporto. Si deve tenere in considerazione che tra le imprese,
una (azienda 2) dice che per i suoi lavoratori non sono necessari adattamenti e
abbattimento di barriere e nemmeno tecnologie assistive. Per quest'azienda si apportano
modifiche nella solo organizzazione del lavoro, concedendo maggiori margini di errore,
cambiamenti di mansione e attenzione ai compiti che richiedono maggiore sforzo fisico.
21
Figura 11: Riorganizzazione lavorativa attuata dalle aziende. Valori assoluti e totale frequenze dei
rappresentanti aziendali
0
1
2
3
4
5
orari d
i lavo
ro fle
ssibi
li
cambia
menti d
elle m
ansion
i
cambia
menti
tempi
svolgi
mento
m...
modific
a dire
ttive per
la mans
ione
paus
e per il
riposo alt
ro
utilizz
o del
telela
voro
inseri
mento
di un
a figu
ra di su
pport
o..
Ad esclusione di un solo caso, le società non si avvalgono della consulenza dei Centri
Ausili, centri specializzati nella valutazione individualizzata degli ausili appropriati al
singolo utente.
Le imprese dichiarano, coerentemente da quanto dichiarato dai dipendenti intervistati, che
per un lavoratore con disabilità non è difficile accedere all’edificio aziendale, spostarsi
all’interno di esso o utilizzarne i servizi, solo in un caso (azienda 4) si afferma che esistono
molte difficoltà (anche se la testimonianza del dipendente, assunto dall’azienda 4, dichiara
che nel suo caso non ci sono difficoltà dal momento che non presenta disabilità sensoriali
o di movimento). Meno positiva la valutazione dei sindacalisti, per 4 dei quali esiste
qualche difficoltà, mentre solo in 2 casi non si manifestano difficoltà.
22
Figura 12: Difficoltà di accesso o movimento all’interno dell’edificio
0
1
2
3
4
5
6
nessuna diffic. qualche diffic. molte diffic.
Lavoratori Aziende Sindacati
Ad esclusione dell'unica impresa che non risponde, ed il cui lavoratore non ha una
disabilità che necessita di affiancamento, per le altre 5, nella prima fase dell’inserimento, il
lavoratore con disabilità, è stato affiancato da un tutor aziendale per supportare il
dipendente ai fini del corretto apprendimento e svolgimento delle mansioni assegnate. Ciò
trova riscontro anche nelle risposte di lavoratori.
Tabella 8: Presenza affiancamento iniziale
aziende lavoratori
Azienda 1 SI SI
Azienda 2 SI SI
Azienda 3 SI SI
Azienda 4 \ NO
Azienda 5 SI SI
Azienda 6 SI SI
Solo in due casi i dipendenti specificano in base alla loro esperienza le più rilevanti
problematiche d’inserimento, che per il lavoratore dell’azienda 3 ha riguardato la rapidità
con cui doveva svolgere il suo compito e al tempo stesso la precisione richiesta; mentre il
dipendente dell’impresa 4 ha avuto difficoltà nel comprendere l’organizzazione del lavoro e
nella gestione delle relative priorità.
23
La facilità e sistematicità organizzata con cui le informazioni aziendali arrivano ai
dipendenti è testimoniata dal fatto che le notizie inerenti all'azienda circolano tra i
dipendenti prevalentemente attraverso riunioni (5 lavoratori) e newsletter (5 lavoratori),
seguite dalle circolari (4 lavoratori), mentre è meno rilevante il passaparola o il giornalino
aziendale.
Figura 13: Mezzi di circolazione delle informazioni aziendali. Valori percentuali sul totale frequenze.
0
5
10
15
20
25
30
Newsletterinformatiche
Riunioni Circolari Passaparola Giornalinoaziendale
1.7 VALUTAZIONE COMPETENZE
Senza considerare una impresa che non risponde, tutte le altre hanno in essere
convenzioni con l’ufficio provinciale competente per l’assunzione di lavoratori con
disabilità.
Per favorire l'inserimento lavorativo dei disabili, la legge 68/99 prevede la possibilità per i
datori di lavoro di stipulare convenzioni con gli uffici competenti per la realizzazione di
programmi mirati. Le convenzioni prevedono l'impegno, da parte dei datori di lavoro,
dell'assunzione al termine del programma; in questo periodo l'obbligo si considera
comunque assolto. Per l'attuazione delle convenzioni si prevedono modalità come i tirocini
formativi, le assunzioni a termine, l'ampliamento dei periodi di prova.
Tre imprese su cinque sono più che soddisfatte del match realizzato dai CPI rispetto ai
profili professionali richiesti; le restanti due si ritengono comunque soddisfatte nella metà
dei casi. Il ruolo pubblico riceve quindi un giudizio mediamente buono.
24
Figura 14: Coerenza tra competenze/capacità professionali accertate dai centri provinciali competenti per il collocamento mirato e profili professionali richiesti/messi a disposizione dall’azienda. Valori percentuali.
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
sempre quasi sempre nella metà deicasi
in meno dellametà dei casi
quasi mai nonsoddisfacente
Coerenza
Azienda 1 sempre Azienda 2 quasi sempre Azienda 3 quasi sempre Azienda 4 Azienda 5 nella metà dei casi Azienda 6 nella metà dei casi
Dopo le verifiche realizzate nel periodo di inserimento, tutte la aziende sottopongono i
lavoratori con disabilità ad accertamenti periodici relativi alla compatibilità delle mansioni
svolte, a maggior regione quando sono i lavoratori stessi a richiederle (2 casi). I lavoratori
confermano la propensione delle aziende al controllo periodico (4 casi su 6), mentre, in
base alle loro risposte, meno pervasivi sembrano essere gli accertamenti prima
dell'assunzione o nel periodo iniziale di inserimento.
25
Figura 15: Accertamenti realizzati per verificare la compatibilità delle mansioni svolte dai lavorator con
disabilità
0
1
2
3
4
5
6
7
periodicamente primadell’assunzione/periodo
iniziale
su richiesta no
aziende lavoratori
Ciò potrebbe essere ricollegato al buon giudizio che le imprese esprimono sul ruolo dei
CPI (Centri per l’impiego) e comunque al fatto che prima dell'assunzione i lavoratori
svolgono periodi di prova o attività a tempo determinato.
I controlli e le verifiche realizzate sembrano dare esiti positivi dal momento che 5 lavoratori
su 6 ritengono le mansioni svolte compatibili con la loro formazione, preparazione e
competenza. In un solo caso ci si ritiene solo in parte soddisfatti.
Tabella 9: Compatibilità tra mansione svolta o posizione ricoperta e formazione/preparazione e
competenze/capacità del lavoratore.
Presenza compatibilità.
Azienda 1 SI Azienda 2 SI Azienda 3 SI Azienda 4 SI Azienda 5 SI Azienda 6 In parte
26
In due casi prima dell'assunzione definitiva il lavoratore è stato sottoposto a un periodo di
prova, in altri due casi si è stati assunti a tempo determinato, per gli ultimi due c'è stata
un'immediata assunzione a tempo indeterminato.
Confrontando queste risposte con quelle date dalle imprese - da cui si evince che i 3/4
applicano il periodo di prova - si può ipotizzare che anche quando si assuma direttamente
con contratto a tempo indeterminato possa venire applicato il periodo di prova.
Il periodo di prova al contrario del passato è ammesso anche per i lavoratori con disabilità,
ed è previsto dal CCNL, la sua durata varia in base alla tipologia contrattuale prescelta ed
al Contratto Collettivo Nazionale di categoria applicato. La forma deve essere scritta,
altrimenti il periodo di prova non si applica.
Figura 16: Preassunzione. Valori percentuali.
0
10
20
30
40
50
60
70
80
periodo di prova subito indeterminato tempo determinato altro
lavoratori aziende
1.8 VALUTAZIONE PERFORMANCE
Le aziende considerano la produttività del lavoratore con disabilità adeguata al contesto
lavorativo e in linea con quella dei lavoratori normodotati anche grazie agli ausili introdotti.
Le risposte dei sindacalisti concordano e anzi in un caso sono addirittura più positive
(viene detto che sono adeguate alle aspettative).
27
Figura 17: Produttività lavorativa. Valori percentuali sulle risposte fornite dalle aziende e dai lavoratori con
rappresentanza sindacale
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
si, adeguate adeguata al contesto lavorativo adeguata alle aspettative
aziende sindacati
Il giudizio dei sindacalisti è unanime nel ritenere che i colleghi di lavoro e l'azienda in
generale, considerano il lavoratore con disabilità una risorsa attiva per la produttività
dell'impresa. Tabella 10: Giudizi espressi dai sindacalisti
l’azienda considera il lavoratore con disabilità una risorsa attiva per la produttività aziendale
i colleghi di lavoro considerano il collega con disabilità una risorsa attiva
aziendale Azienda 1 SI SI Azienda 2 SI SI Azienda 3 SI SI Azienda 4 SI SI Azienda 5 SI SI Azienda 6 SI SI
Quasi i 2/3 delle risposte concordano sul fatto che l’azienda realizza periodicamente una
valutazione delle performance e delle difficoltà dei lavoratori. In generale le opinioni delle
tre tipologie di soggetti rispondenti sembrano uniformi.
28
Figura 18: L’azienda realizza periodicamente una valutazione delle performance e difficoltà dei lavoratori? Valori percentuali.
0
10
20
30
40
50
60
70
Si, per tutti i lavoratori in generale No
aziende lavoratori sindacati
1.9 FORMAZIONE E CARRIERA
Cinque imprese su sei affermano che per i lavoratori con disabilità che attualmente
lavorano in azienda ci sono stati scatti di anzianità, solo tre imprese specificano il numero
di lavoratori coinvolti da avanzamenti di carriera, per due di queste la percentuale è
superiore al 50% dei lavoratori con disabilità attualmente impiegati, per la terza impresa la
quota scende all'8%. Per le sole due imprese che specificano gli anni necessari per la
progressione in carriera si va dai 6 ai 12 anni, sia per lavoratori con disabilità che per quelli
normodotati.
Tabella 11: Avanzamenti di carriera.
Carriera dei lav.
con disabilità
N. lavoratori coinvolti
anni per carriera lav. con disabilità
Totale lav. con disabilità
% nr. lav. con disabilità avanzati
anni per carriera
normodotati
Azienda 1 SI 5 9 55,6 Azienda 2 SI 1 2 50 Azienda 3 SI 6 12 78 7,7 12 Azienda 4 10 0 Azienda 5 SI 23 0 Azienda 6 SI 6,5 95 0 6,5
29
Tutte le azienda interpellate dicono di non fare differenze nella realizzazione e
partecipazione a corsi formativi tra lavoratori normodotati e con disabilità, tra l'altro gli
ultimi corsi realizzati in entrambi i casi risalgono a meno di 6 mesi fa.
Solo due aziende dichiarano di aver realizzato convenzioni con enti specializzati nella
formazione e nell'inserimento professionale dei lavoratori con disabilità. Anche le risposte
dei lavoratori sono coerenti, solo 2 dipendenti affermano che l'ultimo corso realizzato
dall'azienda risale a più di 6 mesi addietro. Tutti infatti affermano di svolgere
periodicamente aggiornamenti rispetto agli strumenti da utilizzare per la realizzazione dei
loro compiti - con un unica eccezione a cui comunque l'azienda propone i corsi ma che
non vengono realizzati per volontà del lavoratore .
Tabella 12: Frequenza dei corsi di formazione realizzati dall’azienda. Risposte di aziende e lavoratori.
Aziende Lavoratori con disabilità
Lav. normodotati Lav. con disabilità
formaz.
tempo ultimo
corso (6 m)
presenza convenz. con enti
formaz.
tempo utimo
corso (6 m)
proposta di formazione
tempo ultimo
corso (6 m)
aggiornam. periodici
Azienda 1 1 1 1 1 1 1 1 1
Azienda 2 1 1 0 1 1 1 1 1
Azienda 3 1 1 1 1 1 1 1 1
Azienda 4 1 1 \ \ \ 1 1 1
Azienda 5 1 1 0 1 1 1 0 1
Azienda 6 1 1 0 1 1 1 0 0
totale frequenze 6 6 2 5 5 6 4 5
A tutte le imprese è stato chiesto di elencare almeno due titoli di corso rilevanti realizzati
negli ultimi due anni: su 9 corsi (solo 5 aziende hanno risposto), 7 riguardavano la
sicurezza, il pronto soccorso o le emergenze, e due si riferivano strettamente
all'aggiornamento delle professionalità.
I corsi elencati dai lavoratori sono più operativi e su 8 titoli (4 lavoratori rispondono) solo 4
riguardano la sicurezza.
30
Tabella 13: Elenco dei principali due corsi realizzati negli ultimi 2 anni. Risposte di imprese e lavoratori.
Aziende Lavoratori
1° Titolo 2° Titolo 1° Titolo 2° Titolo
Azienda 1 Pronto soccorso Gestione emergenze np np
Azienda 2 Sicurezza nei luoghi di lavoro
Osservanza della normativa sulla
sicurezza dei dati personali
Privacy Sicurezza
Azienda 3 Linee guida "da
obbligo a risorse" - ASPHI
Lean Organization Sicurezza
Azienda 4 np np L'efficacia della comunicazione
scritta
Formazione specifica lavoratori rischio basso - accordo
Stato Regioni art 37 81/08
Azienda 5 Corso per addetti ai lavori sotto tensione
norma CEI 11/27 Corso per Preposti
Formazione per la lotta antincendio per
luoghi a rischio elevato
Lavori elettrici in tensione
Azienda 6 Formazione sulla
sicurezza Accordo Stato Regioni
La separazione funzionale np np
1.10 FATTORI E DIFFICOLTA' CHE INFLUENZANO L' ATTIVITA' È stato chiesto alle aziende, ai lavoratori ed ai sindacalisti di dare un giudizio sui fattori che
influenzano la partecipazione sociale e lavorativa del lavoratore (e dal punto di vista
operativo aziendale ne aumentano confort e produttività).
E' parere delle imprese che nel contesto lavorativo siano presenti in modo sufficiente tutti
quegli elementi che rendono l'ambiente sicuro, propositivo e adatto a far esprimere una
partecipazione ed una produttività adeguata al dipendente, sia in termini di disponibilità da
parte dell'azienda ad effettuare cambiamenti, strutturali, organizzativi e tecnologici e di
accompagnare il percorso formativo del lavoratore, sia come collaborazione di colleghi e
superiori.
L'opinione dei lavoratori è ugualmente positiva per quel che riguarda l'accessibilità, la
mobilità negli spazi aziendali e la presenza di dispositivi di sicurezza. Giudizi comunque a
grande prevalenza postivi (5 su 6 lavoratori) anche su tutti gli aspetti di collaborazione da
parte dei colleghi e dell'azienda.
31
La possibilità di accedere alla formazione è stata giudicata sufficiente da 4 lavoratori su 6;
è questo l'unico aspetto, all'interno di un quadro in cui i lavoratori esprimono giudizi
ampiamente positivi, a cui sembra possano essere riservati alcuni margini di
miglioramento.
Quadro parzialmente differente per i colleghi sindacalisti, i cui l'83% dei giudizi (5
sindacalisti su 6) rimandano a possibili ulteriori miglioramenti in primo luogo per la
possibilità di accedere a corsi di formazione o aggiornamento professionale,
secondariamente (4 su 6) sulla disponibilità dell'azienda ad affiancare tutor nello
svolgimento di nuove attività.
Da ultimo, per la metà dei sindacalisti intervistati, potrebbe essere ulteriormente migliorata
la disponibilità dell'impresa verso i cambiamenti e le relazioni comunicative intra aziendali
rispetto ai colleghi e superiori.
In definitiva i giudizi espressi dai lavoratori (inclusi i colleghi sindacalisti) possono essere
considerati buoni, perché - ad eccezione di 1 sindacalista che giudica assente in un caso
l'utilizzo di software dedicati e nell'altro la presenza di arredamenti dedicati – solo in una
minoranza di casi, alcuni aspetti possono essere semplicemente migliorati.
Figura 19: Soggetti che esprimono un giudizio sufficiente sulla presenza dei fattori che influenzano positivamente
l'attività lavorativa. Valori percentuali rispetto alle frequenze.
0
20
40
60
80
100
120
g) i) a) b) c) d) f) h) e)
aziende lavoratori sindacati
a) Disponibilità dell’impresa ai cambiamenti b) Collaborazione da parte dei colleghi c) Relazioni comunicative d) Disponibilità di affiancamento e) Possibilità di accedere a formazione f) Utilizzo software dedicati
32
g) Mobilità negli spazi aziendali h) Arredamenti aziendali dedicati i) Dispositivi di sicurezza
Figura 20: Soggetti che esprimono un giudizio di miglioramento sulla presenza dei fattori che influenzano
positivamente l'attività lavorativa. Valori percentuali rispetto alle frequenze.
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
g) i) a) b) c) d) f) h) e)
aziende lavoratori sindacati
Un ulteriore conferma è data dal giudizio dei lavoratori: cinque su sei si sentono appagati
nello svolgimento del proprio lavoro e giudicano soddisfacente il confort con cui riescono
ad esercitare le loro funzioni.
Quasi il 70% dei dipendenti (quattro su sei) si ritiene appagato per il fatto di riuscire ad
esercitare il proprio lavoro in maniera indipendente, gli altri (2) non danno comunque un
giudizio negativo ma neutro. Ma solo la metà dei dipendenti intervistati si sente
adeguatamente motivata dall'azienda nello svolgimento del proprio lavoro , mentre per un
terzo di loro vale l'esatto opposto.
33
Figura 21: Giudizi espressi dai lavoratori rispetto al loro ruolo in azienda.
Valori percentuali
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
a g c f h b
soddisfatto poco soddisfatto giudizio neutro
a) Si sente appagato nello svolgimento del suo lavoro b) L’azienda la motiva adeguatamente nello svolgimento del suo lavoro c) Si sente valorizzato nelle sue mansioni f) Riesce ad esercitare le sue funzioni in maniera indipendente
g) Riesce ad esercitare le sue funzioni in maniera confortevole
h) Riesce ad esercitare le sue funzioni in maniera produttiva
Sia i lavoratori che i sindacalisti giudicano buona la disponibilità dell'azienda nel
concedere congedi familiari e permessi. Più della metà dei lavoratori intervistati (inclusi i
sindacalisti) pensa che non ci siano particolari problemi da parte dell'azienda nel
concedere il part-time. Un po’ più distante invece il parere tra lavoratori con disabilità e
quanti svolgono rappresentanza sindacale, sulla concessione di periodi di riposo: giudizio
favorevole per la metà dei primi e per i 4/5 dei sindacalisti.
Sembra invece che si riscontri una maggiore rigidità da parte dell'azienda a modificare le
mansioni svolte dai lavoratori.
34
Figura 22: Buoni giudizi espressi sulla disponibilità dell’impresa. Valori percentuali.
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
d a b c e
lavoratori sindacati
a- Permessi b- Orario ridotto o part-time c- Periodi di riposo d- Congedi familiari e- Modifica dei compiti/mansioni/funzioni
Figura 23: Giudizi espressi sulla poca disponibilità dell’impresa. Valori percentuali.
0
5
10
15
20
25
30
35
b c e
lavoratori sindacati
Interessante il giudizio espresso dai sindacalisti sul grado di riguardo che l'azienda
manifesta nei confronti delle necessità dei dipendenti a seconda del genere, della
35
nazionalità e della disabilità. A parere di 5 sindacalisti su 6, l'azienda è maggiormente
rispettosa delle esigenze femminili, poi seguite dai dipendenti con disabilità, ultimi gli
stranieri.
Figura 24: Giudizi espressi sul riguardo dell’azienda nei confronti dei suoi dipendenti. Valori percentuali
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
donna dipendente con disabilità uomo normodotato straniero
rispettosa giudizio neutro
Ad esclusione di un solo caso, i rappresentanti sindacali affermano che in azienda non ci
sono persone incaricate di dare assistenza ai lavoratori con disabilità nel caso questi
incontrassero difficoltà nei movimenti o nelle attività. Al contrario, tutti i lavoratori con
disabilità che rispondono (4), dicono che ci sono colleghi di lavoro o responsabili della
sicurezza incaricati di dargli aiuto quando incontrano ostacoli o complicazioni.
In tutti quelle circostanze in cui si rendesse necessario evidenziare problematicità o fare
rimostranze e reclami, le risposte di lavoratori fanno emergere una bassa propensione dei
lavoratori con disabilità a rivolgersi ai sindacati per avere risposte in merito ai problemi
incontrati. I soli due lavoratori che rispondono alla domanda dicono di non essersi mai
rivolti ai sindacati. Mentre 4 sindacalisti su 6 rispondono che qualche volta i dipendenti si
rivolgono a loro.