Giudizio Universale Giotto - Cappella Degli Scrovegni

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13.3.2. Giudizio Universale La parte superiore è dominata dalla grande finestra a tre luci, che rinvia simbolicamente alla trinità: ai suoi lati due angeli stanno srotolando il cielo, antico motivo bizantino che simboleggi a la fine dei tempi. Scendendo, lungo i lati delle finestre si trovano le schiere degli angeli precedute da figure che recano dei vessilli. La figura di Cristo, circondata da una mandorla di luce, con angeli intorno, domina il centro della composizione : Cristo emette la condanna attraverso il gesto delle mani, palma destra sollevata per i beati, palma sinistra abbassata per i reprobi; ai suoi piedi, alla sua sinistra, si origina l’inferno. Ai lati della mandorla di luce si trova il collegio dei giudici, formato dagli apostoli: esso è disposto in modo da far sembrare la parete concava. Sotto la figura di Cristo due angeli reggono una grande croce, che costituisce lo spartiacque tra Bene e Male, fra beati, a sinistra, e dannati, a destra. Ai piedi della croce c’è Enrico degli Scrovegni in ginocchio che consegna alla madonna il modello della cappella. Nella rappresentazione dell’inferno emerge in particolare l’aspetto di caos e disordine, che si contrappone al gene rale ritmo ordinato del resto della composizione. Le figure dei dannati hanno diverse dimensioni, piccole e grandi, a indicare la loro differente collocazione nei vari punti dell’inferno, che presenta una propria estensione spaziale.  

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13.3.2. Giudizio Universale

La parte superiore è dominata dalla grande finestra a tre luci, che rinvia simbolicamente alla trinità: ai suoi lati due angeli stanno

srotolando il cielo, antico motivo bizantino che simboleggia la fine dei tempi.

Scendendo, lungo i lati delle finestre si trovano le schiere degli angeli precedute da figure che recano dei vessilli.

La figura di Cristo, circondata da una mandorla di luce, con angeli intorno, domina il centro della composizione: Cristo emette la

condanna attraverso il gesto delle mani, palma destra sollevata per i beati, palma sinistra abbassata per i reprobi; ai suoi piedi,

alla sua sinistra, si origina l’inferno.

Ai lati della mandorla di luce si trova il collegio dei giudici, formato dagli apostoli: esso è disposto in modo da far sembrare la

parete concava.

Sotto la figura di Cristo due angeli reggono una grande croce, che costituisce lo spartiacque tra Bene e Male, fra beati, a sinistra,

e dannati, a destra.

Ai piedi della croce c’è Enrico degli Scrovegni in ginocchio che consegna alla madonna il modello della cappella.

Nella rappresentazione dell’inferno emerge in particolare l’aspetto di caos e disordine, che si contrappone al generale ritmo

ordinato del resto della composizione. Le figure dei dannati hanno diverse dimensioni, piccole e grandi, a indicare la loro

differente collocazione nei vari punti dell’inferno, che presenta una propria estensione spaziale. 

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