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“La valutazione di igienicità degli impianti aeraulici: procedure di campionamento e metodologie di valutazione” Dott. Andrea Casa - Dott. Vincenzo Vargiu Quali sono le procedure e le metodologie di analisi idonee ad attestare le condizioni igieniche in cui versa un impianto? Come devono essere eseguite? Quali sono i criteri da impiegare per valutarne i risultati?

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“La valutazione di igienicità degli impianti aeraulici: procedure di campionamento e

metodologie di valutazione”

Dott. Andrea Casa - Dott. Vincenzo Vargiu

Quali sono le procedure e le metodologie di analisi idonee ad attestare le condizioni

igieniche in cui versa un impianto?

Come devono essere eseguite?

Quali sono i criteri da impiegare per valutarne i risultati?

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• “Schema di Linee Guida per la definizione di protocolli tecnici di manutenzione predittiva sugli

impianti di climatizzazione”, adottato il 5 Ottobre 2006

• Legge Regionale Ligure 2 Luglio 2002 n. 24 ed il relativo decreto di attuazione del 14 Maggio 2003

• Linee Guida NADCA ACR 2006

LE FONTI UTILI PER CERCARE DI FORNIRE UNA RISPOSTA:

LA VALUTAZIONE DELLE CONDIZIONI IGIENICO-MANUTENTIVE IN CUI VERSANO GLI IMPIANTI

AERAULICI OGNI QUANTO DEVE ESSERE SVOLTA?

a) La risposta fornita dall’art. 2.1 della Linea Guida Ministeriale del 5 Ottobre 2006:

- LA PRIMA VALUTAZIONE: PRIMA DELL’AVVIO DELL’IMPIANTO.

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- LA SECONDA E LE SUCCESSIVE VALUTAZIONI, IN CONFORMITÀ AL SEGUENTE SCHEMA:

A) IMPIANTI CON UMIDIFICAZIONE AD ACQUA: OGNI ANNO;

B) IMPIANTI CON UMIDIFICAZIONE A VAPORE: OGNI DUE ANNI;

C) IMPIANTI SENZA UMIDIFICAZIONE: OGNI TRE ANNI.

b) La risposta fornita dall’art. 3.1 delle Linee Guida NADCA ACR 2006:

IN RELAZIONE ALLA CLASSIFICAZIONE D’USODELL’EDIFICIO SI STABILISCONO DELLE

TEMPISTICHE de minimis, IMPLEMENTABILI IN RELAZIONE ALLE CONDIZIONI AMBIENTALI

ESTERNE.

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PRIMA DI PROCEDERE ALL’ATTIVITA’ DI ANALISI E’OPPORTUNO SVOLGERE UNA VERIFICA

PRELIMINARE:

E’ STATA SVOLTA UNA VALUTAZIONE DEI RISCHIO DI INQUINAMENTO CHIMICO E MICROBIOLOGICO

DELL’ARIA INTERNA?

IL DOMUMENTO DI CUI ALL’ART. 28 D. LGS. 81/2008 NE FA MENZIONE?

ESISTONO PROCEDURE INTERNE PER LA VALUTAZIONE E LA DOCUMENTAZIONE DEI

RISULTATI (es. registri di manutenzione, mansionari, ecc.)?

UNA CORRETTA VALUTAZIONE DELLO STATO IGIENICO IN CUI VERSA UN IMPIANTO AERAULICO

PRESUPPONE LA CONOSCENZA DELLA STRUTTURA E DELLA FUNZIONE DELLO STESSO.

E’ PERTANTO ASSOLUTAMENTE INDISPENSABILE PORRE IN ESSERE QUELLE ATTIVITA’ DI

ACCERTAMENTO CHE CI CONSENTANO DI AVERE UNA VISIONE GLOBALE DELL’IMPIANTO E CHE CI

PERMETTANO DI ELABORARE UN COMPIUTO “PROGETTO DI BONIFICA”:

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A) Accertamento della tipologia ed ubicazione di tutti gli apparati di cui gli impianti stessi

si compongono. In particolare va prestata molta attenzione all’eventuale

presenza di torri evaporative ed al loro posizionamento, specie in relazione all’ubicazione delle prese di aria esterna

degli impianti.

B) Accertamento delle caratteristiche di ispezionabilità ed accessibilità di tali apparati.

C) Accertamento del tipo di ambienti e delle attivitàche si svolgono nei locali serviti dagli

impianti.

D) Accertamento del numero approssimativo e della tipologia (sesso, fasce di età, presenza di soggetti deboli

od immunodepressi) degli occupanti.

E) Accertamento di eventuali patologie afferenti la salute degli occupanti, documentate dal Medico

Competente ed anche soltanto potenzialmente riconducibili cattiva qualità dell’aria interna.

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F) Individuazione di eventuali anomalie impiantistiche (es. errato posizionamento presa d’aria

esterna, presenza di coibentazione all’interno delle condotte aerauliche, malfunzionamento del sistema di regolazione

generale dell’impianto).

G) Verifica dello stato dei filtri, attraverso: l’indagine visiva sul livello di sporcamento; la misurazione della

differenza di pressione a monte ed a valle dei filtri; la registrazione del tempo di esercizio; il

controllo relativo ad eventuali perdite di materiale filtrante ed alla mancanza di tenuta.

H) Verifica dei parametri microclimatici garantiti dall’impianto (in particolare temperatura, umidità relativa e velocità dell’aria) in punti significativi del sistema e dei locali

serviti.

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L’IMPORTANZA DELL’ UMIDITA’ RELATIVA

UMIDITA’ RELATIVA - VALORI CONSIGLIATI

- Inverno: 40%- Estate: 50%

TEMPERATURA - VALORI CONSIGLIATI

- Inverno: tra 20°C e 24°C- Estate: tra 23°C e 26°C

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I) La misura delle portate d’aria ed al confronto con i dati di progetto.

L) La valutazione del rapporto e dell’efficienza di miscelazione tra aria ricircolata ed aria esterna,

soprattutto nei sistemi a portata variabile.

UNA VOLTA CHE L’IMPIANTO E’ ENTRATO A FAR PARTE DEL NOSTRO AMBITO CONOSCITIVO,

POSSIAMO INIZIARE A SVOLGERE LE ATTIVITA’PIU’ PROPRIAMENTE ANALITICHE:

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A) In tutte le Unità di Trattamento Aria, con particolare attenzione alle condizioni in cui versano le prese d’aria esterna e

le griglie di espulsione, le batterie di scambio termico ed i recuperatori di calore, gli umidificatori, i separatori di gocce e le vasche di raccolta dell’acqua di condensa con le relative linee di

drenaggio.

1) DETERMINAZIONE QUANTITATIVA DEL PARTICOLATO E DEI CONTAMINANTI DEPOSITATI

SULLE SUPERFICIE INTERNE A TUTTI GLI APPARATI CHE COSTITUISCO GLI IMPIANTI.

TALE ACCERTAMENTO DEVE ESSERE SVOLTO ALMENO:

B) In un campione statistico significativo delle condotte aerauliche di impulsione e di ripresa, da determinarsi in

relazione alla loro struttura ed estensione. In particolare, devono necessariamente

essere presi in considerazione i punti di ispezione eventualmente definiti dal progettista e quelli suggeriti dalla UNI ENV 12097 in

corrispondenza dei vari componenti che possono creare ostacolo al flusso dell’aria favorendo

l’accumulo di contaminanti (cassette di miscelazione, silenziatori, serrande di regolazione o tagliafuoco, deviatori di flusso,

biforcazioni, restringimenti di sezione, cambi di pendenza, ecc.).

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TALE FASE DI ACCERTAMENTO SI PUÒ SCOMPORRE IN TRE DIVERSE E SEQUENZIALI SOTTOFASI

ANALITICHE:

3A) LA PRIMA SOTTOFASE, E LA PIÙIMPORTANTE, È QUELLA DELL’ANALISI

PROPRIAMENTE VISIVA, CHE PUÒ ESSERE SVOLTA ATTRAVERSO L’UTILIZZO DI IDONEE SONDE

OTTICHE, BOROSCOPI A FIBRE OTTICHE, APPARECCHIATURE ROBOTIZZATE DOTATE DI

TELECAMERE / FOTOCAMERE AD ALTA RISOLUZIONE.

TALE METODOLOGIA DI CAMPIONAMENTO ÈAPPLICABILE A TUTTE LE TIPOLOGIE IMPIANTISTICHE, COMPRESE LE CONDOTTE POROSE E/O DOTATE DI

COIBENTAZIONE INTERNA.

IN PARTICOLARE NADCA CONSIDERA UNA SUPERFICIE INTERNA VISIBILMENTE PULITA

“QUANDO È LIBERA DA SOSTANZE E DETRITI NON ADERENTI”.

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ESEMPI DI UMIDIFICATORE CONTAMINATO

ESEMPI DI VASCA DI RACCOLTA CONTAMINATA

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ESEMPI DI VENTILATORE CONTAMINATO

ESEMPI DI CONDOTTA DI MANDATA CONTAMINATA

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ESEMPI DI CONDOTTA DI RIPRESA CONTAMINATA

3B) LA SECONDA SOTTOFASE È QUELLA DELLA PROVA DI RAFFRONTO SU SUPERFICIE, CHE PUÒ

AVER LUOGO QUANDO LA METODOLOGIA PRECEDENTE NON HA PRODOTTO RISULTATI SUFFICIENTEMENTE CERTI.

IN QUESTO CASO SI RAFFRONTANO LE CONDIZIONI DELLA SUPERFICIE PRIMA E DOPO AVER SVOLTO (PER QUATTRO VOLTE E CON UN APPOSITO ASPIRATORE

MUNITO DI SPAZZOLA E FILTRO HEPA) UNA ASPIRAZIONE PER CONTATTO DEI CONTAMINANTI DEPOSITATI.

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ANCHE QUESTA METODOLOGIA DI CAMPIONAMENTO ÈAPPLICABILE A TUTTE LE TIPOLOGIE IMPIANTISTICHE, COMPRESE LE CONDOTTE POROSE E/O DOTATE DI

COIBENTAZIONE INTERNA.

IN QUESTO CASO NADCA CONSIDERA UNA SUPERFICIE INTERNA PULITA QUANDO, PUR APPLICANDO IL SUDDETTO METODO, NON

RISULTA UNA DIFFERENZA VISIBILE E SIGNIFICATIVA NELLE CARATTERISTICHE DELLA

SUPERFICIE.

3C) LA TERZA ED ULTIMA SOTTOFASE ÈQUELLA DELL’ANALISI QUANTITATIVA DELLE

PARTICELLE TOTALI SECONDO IL METODO DELLA DETERMINAZIONE SU UNITÀ DI

SUPERFICIE (NADCA VACUUM TEST), CHE PUÒ AVER LUOGO QUANDO ENTRAMBE LE METODOLOGIA

PRECEDENTI NON HANNO PRODOTTO RISULTATI SUFFICIENTEMENTE CERTI.

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IN QUESTO CASO, ATTRAVERSO L’IMPIEGO DI UN APPOSITO CAMPIONATORE SI DERMINA LA QUANTITÀ

DI PARTICOLATO DEPOSITATO SULLE SUPERFICIE INTERNE DEGLI IMPIANTI SECONDO UN RAPPORTO

ESPRESSO IN G/M2 O MG/100 CM2.

TALE METODOLOGIA DI CAMPIONAMENTO ÈAPPLICABILE UNICAMENTE ALLE CONDOTTE

NON POROSE E PRIVE DI RIVESTIMENTO INTERNO.

I LIMITI DI RIFERIMENTO STABILITI DALLA MENZIONATA LINEA GUIDA MINISTERIALE DEL 5

OTTOBRE 2006 SONO I SEGUENTI:

- Al termine dell’installazione e precedentemente all’attivazione degli impianti il particolato depositato nelle

condotte aerauliche non deve superare la soglia di 0,75 mg/100 cm2 (=0,075 g/m2).

- Successivamente il sistema può considerarsi pulito quando le superficie interne di tutti gli apparati presentano una quantità

di particolato inferiore ad 1 g/m2.

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DUE ASPETTI PROBLEMATICI DEGNI DI APPROFONDIMENTO:

- la soglia di 0,75 mg/100 cm2 (=0,075 g/m2) APPARE DIFFICILE DA CONSEGUIRE E NON TROVA CORIPONDENZA NELLE ACR 2006.

- la lettera della norma (e soprattutto della L. Regionale Ligure 24/2002) SEMBRA CONFLIGGERE CON LA

FINALITA’ CHE NADCA ATTRIBUISCE AL TEST, CHE E’ QUELLO DEL CONTROLLO POST

PULIZIA.

PER ENTRAMBI I METODI DI INDAGINE ANDRANNO QUANTIFICATI ALMENO I SEGUENTI PARAMETRI:

- Carica batterica totale (CBT);

- Carica micetica totale (CMT).

2) ANALISI QUANTITATIVA DEGLI AGENTI MICROBIOLOGICI PRESENTI ALL’INTERNO DEGLI

IMPIANTI, SIA SECONDO IL METODO DELLA DETERMINAZIONE SU UNITÀ DI SUPERFICIE, SIA SECONDO IL METODO DELLA DETERMINAZIONE

IN VOLUMI D’ARIA.

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A TALI PARAMETRI SI POSSONO EVENTUALMENTE AGGIUNGERE QUELLI RELATIVI AD ALCUNI AGENTI MICROBIOLOGICI DI NATURA UBIQUITARIA ED A

POTENZIALE PATOGENICITÀ PER LA SALUTE UMANA. TRA QUELLI CLASSIFICATI COME APPARTENENTI

ALLA CLASSE 2 (PATOGENICITÀ MEDIO-ALTA) DALL’ALLEGATO XLVI DEL NUOVO TESTO UNICO IN MATERIA DI TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA NEI

LUOGHI DI LAVORO, SI POSSONO AD ESEMPIO CONSIDERARE:

- Staphylococcus Aureus;- Pseudomonas Aeruginosa;

- Legionella Pneumophila o più genericamente Legionella spp;

- Aspergillus spp;- Cladosporium spp;

- Penicillium spp.

PER QUANTO RIGUARDA TALI AGENTI BIOLOGICI DI CLASSE 2 (E OVVIAMENTE CIÒ VALE ANCHE PER QUELLI CLASSIFICATI NELLE SUCCESSIVE CLASSI 3

E 4) IL LIMITE DI ACCETTABILITÀ PER UN IMPIANTO AERAULICO È L’ASSENZA DELL’AGENTE

CONSIDERATO (<1 UFC).

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PER QUANTO RIGUARDA I LIMITI DI RIFERIMENTO PER GLI ALTRI DUE PARAMETRI INDICATI (CBT e

CMT) LA SITUAZIONE NON È COSÌ CHIARA.

LA “LINEA-GUIDA PER LA TUTELA E LA PROMOZIONE DELLA SALUTE NEGLI AMBIENTI CONFINATI” DEL 27/09/2001 (E TUTTE LE SUCCESSIVE DISPOSIZIONI

NORMATIVE REGIONALI AD ESSA COLLEGATE) SULLA BASE DI UNA INTERPRETAZIONE DEGLI STANDARDS

NADCA 1996 STABILISCE CHE:

- LA CARICA BATTERICA TOTALE DEBBA ESSERE <30.000 CFU/g;

- LA CARICA MICETICA TOTALE DEBBA ESSERE <15.000 CFU/g.

LA MENZIONATA LINEA-GUIDA MINISTERIALE PRECISA TESTUALMENTE SUBITO DOPO CHE “IL LIMITE PER LA CONTAMINAZIONE AMMISSIBILE NEI CONDOTTI

D’ARIA È PARI AD 1 g/m2”.

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IN TAL MODO PARREBBE ESSERE STATA FORMULATA UNA CORRELAZIONE TRA UFC/g/M2 CON LA CONSEGUENZA

CHE IL LIMITE DI RIFERIMENTO SAREBBE COSTITUITO DA:

- PER I BATTERI MESOFILI E PSICROFILI:<30.000 UNITÀ RISCONTRATE IN UN GRAMMO

DI POLVERI, RACCOLTO AL MASSIMO IN UN M2 DI SUPERFICIE INTERNA AGLI IMPIANTI.

IN ULTIMA ANALISI SI POTREBBE DIRE: <300 UFC/100 CM2.

- PER LE MUFFE ED I LIEVITI: <15.000 UNITÀRISCONTRATE IN UN GRAMMO DI

POLVERI, RACCOLTO AL MASSIMO IN UN M2 DI SUPERFICIE INTERNA AGLI IMPIANTI.

IN ULTIMA ANALISI SI POTREBBE DIRE: <150 UFC/100 CM2.

TUTTAVIA, APPARE CHIARO CHE SUL PUNTO SI RENDE NECESSARIA UN’ULTERIORE ATTIVITÀ DI SPECIFICAZIONE

TECNICO-NORMATIVA, IN GRADO DI DIPANARE I LEGITTIMI DUBBI INTERPRETATIVI CHE SORGONO ATTORNO ALLA

MENZIONATA DISPOSIZIONE.

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ANCHE PER POTER, SEPPURE PARZIALMENTE, OVVIARE A TALE SITUAZIONE DI INCERTEZZA, È POI PREVISTO UN

SECONDO METODO DI VALUTAZIONE DELLA COMPONENTE MICROBIOLOGICA PRESENTE

ALL’INTERNO DEGLI IMPIANTI AERAULICI.

TALE METODO SI SOSTANZIA NELLA DETERMINAZIONE QUANTITATIVA DEGLI AGENTI

MICROBIOLOGICI PRESENTI IN VOLUMI D’ARIA PROVENIENTE DAGLI IMPIANTI.

ATTRAVERSO UN APPOSITO CAMPIONATORE FISSO, MUNITO DI APPARATO D’ASPIRAZIONE NEL QUALE VENGONO FATTE ALLOGGIARE LE PIASTRE

CONTENENTI IL TERRENO DI COLTURA, È POSSIBILE DETERMINARE IL NUMERO DI MICRORGANISMI IN

SOSPENSIONE IN CIASCUN M3 D’ARIA.

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IN QUESTO CASO I LIMITI DI RIFERIMENTO SONO:

- PER LE SALE OPERATORIE l’ISPSEL propone la soglia limite di <1 UFC/m3;

- PER GLI ALTRI TIPI DI AMBIENTI INDOOR NON SOTTOPOSTI A PROCEDURE DI

PROTEZIONE DA AGENTI BIOLOGICI, l’Organizzazione Mondiale della Sanità

propone il seguente protocollo che distingue cinque fasce dicontaminazione, suggerendo di prevedere idonee misure di

bonifica a partire dal Livello “Alto” (501-2000 UFC/m3):

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CON TALE ACCERTAMENTO DIAGNOSTICO SI MIRA A DETERMINARE SE ED IN QUALE MISURA L’IMPIANTO AERAULICO

STA CONTRIBUENDO AD INTRODURRE PARTICELLE INDESIDERATE NELL’ARIA INDOOR DEI LOCALI SERVITI.

3) ANALISI QUANTITATIVA DELLE PARTICELLE RESPIRABILI PRESENTI NELL’ARIA VEICOLATA DAGLI IMPIANTI, SECONDO IL METODO DELLA

DETERMINAZIONE IN VOLUMI D’ARIA.

ATTRAVERSO L’IMPIEGO DI UN CONTAPARTICELLE LASER AD ALMENO 6 CANALI, CHE OPERI AD UN

TASSO DI FLUSSO DI 2,83 LITRI/MINUTO, BISOGNA RILEVARE:

- ALMENO N°03 CAMPIONI DELL’ARIA DI RIPRESA CHE ENTRA IN CIASCUNA UNITÀ DI

TRATTAMENTO ARIA;

- CAMPIONI DELL’ARIA IN ALMENO IL 50% DELLE BOCCHETTE DI MANDATA.

LA GAMMA DI MISURE DELLE PARTICELLE DA QUANTIFICARE COMPRENDE LE SEGUENTI: 0,3 – 0,5 – 0,7 –

1,0 – 2,0 – 5,0 MICROMETRI (µm).

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I DATI RACCOLTI POSSONO ESSERE USATI PER CALCOLARE L’AUMENTO O LA DIMINUZIONE PERCENTUALE DELLE PARTICELLE MISURATE NELL’ARIA, ATTRAVERSO L’IMPIEGO DELLA

SEGUENTE FORMULA:

% DI AUMENTO O DIMINUZIONE = 100 (ARIA DI MANDATA / ARIA DI RIPRESA – 1)

IL DATO OTTENUTO DEVE ESSERE POI COMPARATO ALL’EFFICIENZA ATTESA DI

RIMOZIONE DELLE PARTICELLE DAL FILTRO INSTALLATO NELL’IMPIANTO.

NADCA VACUUM TEST

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Metodo per la determinazione quantitativa del particolato depositato sulle superfici interne degli impianti valori di riferimento espressi in g/m2 o mg/100

cm2.

Costituito da: pompa d’aspirazione calibrata a 15 l/min,

filtri a peso bilanciato di 37 mm, dima o “template”

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NADCA VACUUM TEST

• utilizzato per la determinazione quantitativa delle polveri sulle superfici

•Ideale per la definizione dello stato di igienicitàdei canali post-pulizia

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NADCA VACUUM TEST

pompa di aspirazione calibrata

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filtri a peso bilanciato di 37 mm

NADCA VACUUM TEST

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rapporto espresso in g/m2 o mg/100 cm2.

VALORI DI RIFERIMENTOal termine dell’installazione e precedentemente (o contestualmente) all’attivazione degli impianti il particolato depositato nelle condotte

aerauliche non deve superare la soglia di 0,075 g/m2.

successivamente il sistema può considerarsi pulito quando le superficie interne di tutti gli apparati presentano una quantità di particolato

inferiore ad 1 g/m2.metodica di campionamento applicabile unicamente alle condotte non

porose e prive di rivestimento interno

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CAMPIONAMENTO MICROBIOLOGICO DELLE SUPERFICI

DIMA 100 cm2BASTONCELLO

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Superficie di campionamento

100 cm2

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CAMPIONAMENTO DELLE SUPERFICI PER

CONTATTO

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SPONGE BAGCAMPIONAMENTO DETERMINAZIONE

LEGIONELLA

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Metodi di campionamento monitoraggio ariaMetodi di campionamento monitoraggio aria

I metodi adottati per il controllo microbiologico dell’aria ambientale

si basano sui seguenti campionamenti:

CAMPIONAMENTO PASSIVO

CAMPIONAMENTO ATTIVO

CAMPIONAMENTO PASSIVO

impiego di piastre Petri di sedimentazione. Viene tolto il coperchio della capsula Petri contenente il terreno di coltura agarizzato sterile, in modo che la superficie dell’agar rimanga esposta all’aria per un tempo definito. Al termine si richiude la piastra e si procede all’incubazione a 37°C per 48 ore e a 25° C per altre 24 ore.

Si conta il numero di colonie cresciute, ciascuna delle quali rappresenta una particella trasportante microrganismi caduta sulla superficie dell’agar.

I risultati vengono espressi nell’ unità di misura: UFC (=Unità Formante Colonia)/m2/ora (oppure anche UFC/dm2/ ora).

Candida albicans

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CAMPIONAMENTO ATTIVO

attraverso l’uso di una apparecchiatura “SAS Surface Air System” portatile una quantità misurata di aria èaspirata in un coperchio sotto il quale è collocata una capsula petri contenente terreno agarizzato.Le piastre Petri vengono incubate a 37°C per 48 ore e a 25° C per altre 24 ore.Le colonie cresciute sulla superficie dell’agar vengono contate e i risultati espressi in UFC/m3 in rapporto al volume d’aria aspirato ed analizzato.

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CAMPIONATORE MICROBIOLOGICO

TIPO SAS

Programmazione dei tempi e volumi di campionamento

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CAMPIONAMENTO MICROBIOLOGICO DELL’ARIA

Utile per determinare:

il livello di contaminazione dell’aria ante e post trattamento.

la qualità dell’aria all’interno delle UTA

la qualità dell’aria negli ambienti serviti dagli impianti

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CAMPIONATORE MICROBIOLOGICO TIPO SAS

Per la determinazione di:

Carica batterica totale Carica micetica totale

Ricerca specifica di altri patogeni:

Staphylococcus Aureus; Pseudomonas Aeruginosa;

Legionella Pneumophila o Legionella spp- Aspergillus spp; Cladosporium spp;

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Sterilizzazione della testata in alluminio

Testata in alluminio

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Fase di campionamento microbiologico aria di mandata

CAMPIONATORE MICROBIOLOGICO TIPO SAS

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CONTATORE DI PARTICELLE

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CONTATORE DI PARTICELLE

I dati raccolti possono essere usati per calcolare l’aumento o la diminuzione percentuale delle particelle misurate nell’aria, attraverso l’impiego della

seguente formula:

% di Aumento o Diminuzione = 100 (Aria di Mandata / Aria di Ripresa – 1)

Il dato ottenuto deve essere poi comparato all’efficienza attesa di rimozione delle particelle dal filtro

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SondaTemperatura umidità

Sonda isocinetica

CONTATORE DI PARTICELLE

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Fase di campionamento del particolato aerodisperso

CONTATORE DI PARTICELLE

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MISURATORE DI COV (COMPOSTI ORGANICI VOLATILI)

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VOC = Composti Organici Volatili

Carburanti: Benzina, Diesel, carburanti per aerei, Benzene

Vernici e solventi: Xilolo, Toluolo

Oli e Grassi: Tricloroetilene

Sgrassanti: MEK, MPK, Percloroetilene

Resine e Plastiche: Cloruro di vinile monomero

Solventi chimici: Acetone, Acetato di butile

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MISURATORE DI COV (COMPOSTI ORGANICI VOLATILI)

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CONSIGLI UTILI DURANTE L’ISPEZIONE E IL CAMPIONAMENTO

UTILIZZO DI DPI DURANTE IL CAMPIONAMENTO

TRASPORTO DEI CAMPIONI A TEMPERATURA CONTROLLATA

INVIO IMMEDIATO AL LABORATORIO

LABORATORIO ACCREDITATO

VERIFICARE L’AUTONOMIA DELLE BATTERIE DEGLI STRUMENTI

TARATURA PERIODICA DEGLI STRUMENTI

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“La valutazione di igienicità degli impianti aeraulici: proceduredi campionamento e metodologie di valutazione”

REGISTRO -VERBALE DI ISPEZIONE E CAMPIONAMENTO

“La valutazione di igienicità degli impianti aeraulici: proceduredi campionamento e metodologie di valutazione”

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