ANALISI E CONTABILITÀ DEI COSTI (5 CFU) (prof. Paolo Roffia) · 2.7 La metodologia tradizionale...

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1 ANALISI E CONTABILITÀ DEI COSTI (5 CFU) (prof. Paolo Roffia) Corsi di studio in cui è offerto CdL in Economia e amministrazione delle imprese Obiettivi formativi Il corso, dopo aver delineato i tratti della contabilità direzionale, intende fornire le basi conoscitive e gli strumenti per l’elaborazione e l’utilizzo delle informazioni di costo a supporto dei processi decisionali e di programmazione e controllo della ge- stione. Programma 1. La contabilità per l’Alta direzione 1.1 L’alta direzione ed il processo di pianificazione e controllo aziendale 1.2 Il sistema informativo ed il processo di rilevazione, elaborazione, rappresentazione e comunicazione delle informazioni 1.3 Il sistema di reporting 2. L’analisi dei costi 2.1 Il concetto di costo 2.2 La classificazione dei costi 2.3 Direct costing e full costing 2.4 Il processo di formazione dei costi 2.5 Gli oggetti di costo 2.6 La contabilità analitica 2.7 La metodologia tradizionale per la determinazione dei costi di prodotto 2.8 I limiti della metodologia “tradizionale” di calcolo dei costi 2.9 L’activity based costing 2.10 L’utilizzo delle informazioni dei costi Libri di testo - G. Bruni, Contabilità per l’Alta direzione, 2^ edizione, Etas, Milano, 1999. - P. Roffia, Strumenti di pianificazione, controllo e reporting direzionale, 2^ Edizione, Giappichelli, Torino, 2003. Modalità di svolgimento delle lezioni Lezioni frontali Modalità di svolgimento dell’esame L’esame consiste in una prova teorico-pratica scritta. E’ possibile, a discrezione dello studente, un’integrazione orale.

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ANALISI E CONTABILITÀ DEI COSTI (5 CFU) (prof. Paolo Roffia)

Corsi di studio in cui è offerto CdL in Economia e amministrazione delle imprese Obiettivi formativi Il corso, dopo aver delineato i tratti della contabilità direzionale, intende fornire le basi conoscitive e gli strumenti per l’elaborazione e l’utilizzo delle informazioni di costo a supporto dei processi decisionali e di programmazione e controllo della ge-stione. Programma 1. La contabilità per l’Alta direzione 1.1 L’alta direzione ed il processo di pianificazione e controllo aziendale 1.2 Il sistema informativo ed il processo di rilevazione, elaborazione, rappresentazione e comunicazione delle informazioni 1.3 Il sistema di reporting 2. L’analisi dei costi 2.1 Il concetto di costo 2.2 La classificazione dei costi 2.3 Direct costing e full costing 2.4 Il processo di formazione dei costi 2.5 Gli oggetti di costo 2.6 La contabilità analitica 2.7 La metodologia tradizionale per la determinazione dei costi di prodotto 2.8 I limiti della metodologia “tradizionale” di calcolo dei costi 2.9 L’activity based costing 2.10 L’utilizzo delle informazioni dei costi Libri di testo - G. Bruni, Contabilità per l’Alta direzione, 2^ edizione, Etas, Milano, 1999. - P. Roffia, Strumenti di pianificazione, controllo e reporting direzionale, 2^ Edizione, Giappichelli, Torino, 2003. Modalità di svolgimento delle lezioni Lezioni frontali Modalità di svolgimento dell’esame L’esame consiste in una prova teorico-pratica scritta. E’ possibile, a discrezione dello studente, un’integrazione orale.

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ANALISI FONDAMENTALE DEI MERCATI (5 CFU) (prof. Alessandro Stangalini)

Corsi di studio in cui è offerto CdLS in Economia Internazionale Obiettivi formativi Completare la formazione dello studente specializzando in economia internazionale attraverso l'approfondimento delle conoscen-ze di teoria microeconomica, in particolare con riguardo all'analisi dei mercati delle materie prime, comunemente chiamate com-modities. L'abilità di applicare la teoria economica per la risoluzione di tipici problemi di un'impresa multinazionale, oppure di di-mensioni medio-piccole ed in via di internazionalizzazione, coinvolte nella produzione, trasformazione, distribuzione, commercio e consumo delle materie prime è una qualità altamente desiderabile sul mercato del lavoro. Infatti, questa capacità è richiesta dal mondo accademico, istituzioni internazionali, agenzie governative, centri di ricerca, operatori finanziari e hedge funds. La princi-pale finalità dall'apprendimento dei temi trattati in questo corso risiede nella comprensione della struttura e della dinamica dei mercati delle commodities e delle relazioni di causalità tra le cosiddette variabili fondamentali. Programma Introduzione al corso, motivazione, organizzazione. Parte A - Strumenti Teorici Determinazione del prezzo di equilibrio: domanda, offerta, stocks (variazioni di breve e di lungo periodo); Commodity Markets; Teorie sullo stoccaggio: normal backwardation e supply of storage, convenience yield, term structure, futures e hedging. Parte B - Strumenti Quantitativi Analisi statica: causalità, variabili esogene e variabili endogene, modello strutturale, forma ridotta; analisi dinamica 1: formulazione e risoluzione di modelli strutturali con aspettative razionali dei mercati delle commodities, regola di stoccaggio ottimale; analisi di-namica 2 (analisi politica): sostegno del reddito e stabilizzazione del mercato (attraverso pagamenti diretti e sostegno al prezzo di mercato). Parte C - Strumenti Qualitativi Definizione della griglia di analisi; applicazione agli Energy, Base Metals, Agriculturals Markets: analisi qualitativa e strumenti in-formativi. Libri di testo Dispensa a cura del docente, scaricabile dal sito web del corso: http://dse.univr.it/corisma Testi di approfondimento: CORPORATE AUTHOR, An introduction to the Commodities, Energy & Transport Markets, Reuters Limited, 2000 GEMAN H., Commodities and Commodity Derivatives: Modelling and Procing for Agricultural, Metals and Energy, John Wiley & Sons, 2005 HELMBERGER P.-CHAVAS J.P., The Economics of Agricultural Prices, Prentice Hall, 1995 Modalita d'esame Prova scritta

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ANALISI STRATEGICA NELLE PMI (5 CFU) (prof. Giuseppe Bruni)

Corsi di studio in cui è offerto CdLS in Economia internazionale Obiettivi formativi Il corso si propone di sviluppare un’appropriata metodologia di elaborazione e di analisi del processo strategico con particolare riguardo per le imprese di piccole e medie dimensioni, ovvero per le aree strategiche d’affari che si ricompongono in contesti a-ziendali di maggiori dimensioni. Programma Analisi aziendale dei profili strutturali-organizzativi e gestionali dell’impresa Individuazione delle criticità strategiche Definizione delle aree strategiche di affari, ovvero del business caratteristico della piccola impresa Analisi degli indicatori di performance strategica Rapporto di missione strategica Libri di testo G. Bruni, Contabilità del valore per ASA, Cap. III e IV, Giappichelli, Torino, Ult. Ed. G. Bruni, Sussidi didattici per il Corso di Strategia e Politica aziendale, Giappichelli, Torino, Ult. Ed. G. Bruni, P. Roffia, C. Grigoli, F. Milani, Analisi strategica aziendale: metodologia & casi di studio, Giappichelli, Torino, 2005 (parte di presentazione e un caso di studio a scelta) Un articolo a scelta dei tre seguenti: G. Bruni, Criticità strategiche e sensori di allerta, I quaderni, 2005. G. Bruni, Il rating aziendale, Evoluzione Bancassicurazione, n. 8, 2005. G. Bruni, Il sistema dei rischi di valore dell'impresa, Evoluzione Bancassicurazione, n. 5, 2003. Modalità di svolgimento delle lezioni Lezioni frontali e seminari Modalità di svolgimento dell’esame Orale

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COMMERCIO INTERNAZIONALE E SVILUPPO (10 CFU) (prof. Silvana Malle)

Corsi di studio in cui è offerto CdLS in Economia internazionale Obiettivi formativi Il corso presenta e discute i principi del libero commercio internazionale e si propone di contribuire a creare capacità di valutazione della sostenibilità dei conti con l’estero alla luce delle politiche tariffarie e dei regimi dei tassi di cambio e dei movimenti di capitali adottati da singoli paesi. Programma

(a) Aspetti metodologici del libero commercio internazionale. (b) Analisi delle politiche commerciali perseguite dalle grandi economie emergenti con le quali si confronta l’Italia. (c) Barriere tariffarie e non tariffarie: loro influenza sulla sostenibilità della crescita e dello sviluppo economico.

Libri di testo Indicazioni bibliografiche dettagliate saranno fornite nel corso delle lezioni e dei seminari e saranno pubblicate nel sito (webintegra-to) del Dipartimento di Scienze Economiche. Modalità di svolgimento delle lezioni Lezioni frontali con il coinvolgimento diretto e intensivo degli studenti. Incontri di gruppo tematici con gli studenti interessati. Modalità di svolgimento dell’esame Relazione scritta per un massimo di venti cartelle, presentata con power point e discussa nell’appello immediatamente successivo al termine delle lezioni con il docente e i colleghi di corso. Sono ammesse relazioni di gruppo in cui l’esito dell’esame dipenderà in parte dalla qualità della relazione e in parte da quella della presentazione.

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COOPERAZIONE NEI SISTEMI AGROALIMENTARI INTERNAZIONALI (5 CFU)

(prof.ssa Roberta Capitello) Corsi di studio in cui è offerto CdLS in Economia internazionale Obiettivi formativi Nella prima parte questo insegnamento si propone di far comprendere il ruolo che la cooperazione svolge nei sistemi agroalimen-tari mettendo in rilievo punti di forza e di debolezza. Successivamente, si confrontano le caratteristiche organizzative, gestionali e normative delle più significative esperienze della cooperazione agroalimentare in Italia, in Europa e negli Stati Uniti. Infine, si af-fronta il ruolo dell’associazionismo nelle più rilevanti filiere agroalimentari internazionali. Programma Il ruolo dell’impresa cooperativa e la sua capacità relazionale nei sistemi agroalimentari: principi cooperativi, obiettivi economici e mutualistici, opportunità e vincoli normativi, sistema organizzativo, nesso cooperativo e management cooperativo. Caratteri strutturali e orientamenti strategici della cooperazione nei più rilevanti comparti agroalimentari in Italia, negli altri Paesi europei e negli Stati Uniti: un confronto tra le realtà più significative anche attraverso l’analisi di casi studio. L’associazionismo agroalimentare nell’integrazione verticale di filiera e nella contrattazione collettiva: le esperienze europee e sta-tunitensi. Libri di testo All’inizio delle lezioni saranno messi a disposizione materiale didattico e puntuali riferimenti bibliografici. Modalità di svolgimento delle lezioni lezioni frontali, analisi e presentazione di casi studio Modalità di svolgimento dell’esame Orale

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DIRITTO AGRARIO (5 CFU) (prof. Igino Grendene)

Corsi di studio in cui è offerto CdLS in Economia internazionale Obiettivi formativi Il corso si propone di fornire agli studenti una approfondita conoscenza delle norme italiane e comunitarie del settore agro-alimentare, ponendo in evidenza gli orientamenti della giurisprudenza. Programma Le fonti del diritto.La nozione di consumatore. Alimentazione:potestà legislativa comunitaria, nazionale, regionale. La libera circo-lazione dei prodotti. Il principio del “mutuo riconoscimento”. Le organizzazioni comuni di mercato (OCM). La normativa tecnica in tema di alimentazione:denominazione di vendita, etichettatura, ecc. Libri di testo COSTATO L., Compendio di diritto alimentare, Cedam, Padova, 2006. Modalità di svolgimento delle lezioni Sono previste lezioni frontali ed alcuni seminari. Modalità di svolgimento degli esami L’esame è orale

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DIRITTO COMMERCIALE INTERNAZIONALE (5 CFU) (prof. Michele De Mari)

Corsi di studio in cui è offerto CdL in Economia del commercio internazionale Obiettivi formativi Il Corso di Diritto Commerciale Internazionale ha ad oggetto lo studio di taluni istituti del diritto commerciale e del diritto dei mercati finanziari che presentano elementi di transnazionalità, vale a dire di istituti giuridici che superano le barriere normative dei singoli Stati. Il Corso si prefigge di fornire agli studenti le competenze giuridiche utili e necessarie per l’esercizio dell’attività d’impresa all’estero e per intrattenere rapporti contrattuali con imprenditori esteri. L’ampiezza della materia impone necessaria-mente una selezione preliminare delle tematiche oggetto del corso: in questa prospettiva vengono affrontati ed approfonditi argo-menti concernenti la materia dell’impresa e delle società, dei contratti commerciali internazionali e dei mercati finanziari. Programma A. Storia ed origini del diritto commerciale internazionale 1. Il carattere internazionale del diritto commerciale primigenio e le fonti di produzione giuridica. 2. Le fonti attuali del diritto commerciale internazionale tra statualità del diritto e nuova lex mercatoria. 3. Le fonti del diritto commerciale comunitario: armonizzazione minima, armonizzazione ampia e concorrenza tra ordinamenti. B. L’impresa e le società 1. La nozione generale d'imprenditore, l’impresa transnazionale e la direzione e il coordinamento di società. 2. Le società nel diritto commerciale internazionale: operatività transfrontaliera e libertà di stabilimento. 3. Modelli organizzativi transnazionali: Società europea, Gruppo Economico di Interesse Europeo (Geie), Associazione europea, Mutua europea. 4. La fusione transfrontaliera. C. I contratti commerciali internazionali 1. Le fonti del diritto dei contratti commerciali internazionali. 2. Le linee fondamentali dei Prinicipi Unidroit e dei Principi di diritto europeo dei contratti: "diritto privato prodotto da privati". 3. La formazione e l’esecuzione dei contratti internazionali. D. I mercati finanziari 1. Gli intermediari del mercato mobiliare: la direttiva 2004/39/CE del 21 aprile 2004. L’internazionalizzazione dei mercati e l’operatività transfrontaliera delle imprese d’investimento. 2. Le offerte pubbliche d’acquisto: la direttiva 2004/25 del 21 aprile 2004 e le offerte pubbliche transfrontaliere. 3. L’informazione societaria: la direttiva 2003/71 del 4 novembre 2003 e il c.d. “passaporto unico” per gli emittenti. Libri di testo L’area tematica oggetto del Corso non è contenuta unitariamente in alcun manuale in commercio; è pertanto necessario fare rife-rimento alle specifiche parti dei seguenti libri di testo: SPADA P., Diritto commerciale. I. Parte generale (Storia, lessico e Istituti), 2004, Padova, Cedam Editore, 2004, capp. I-V (pp. 1-38). CASSOTTANA M. – NUZZO A., Lezioni di diritto commerciale comunitario, 2006, 2^ ediz., Torino, Giappichelli Editore, Parte I: cap. I (pp. 3-15), cap. II (pp. 17-25), cap. X (pp. 157-158), cap. XI (pp. 159-183), cap. XII (pp. 185-196), cap. XIII (pp. 201-220); Parte III: cap. I (pp. 397-418). BONELL M.J., Un “Codice” Internazionale del Diritto dei Contratti (I Principi Unidroit dei Contratti Commerciali Internaziona-li), 2006, 2^ ediz., Milano, Giuffrè Editore, capp. 1-4 (pp. 1-183), cap. 8 (pp. 357-381). Per quanto riguarda lo studio della parte relativa "all'impresa transnazionale" (punto 1, lett. B del programma), si legga GALGA-NO F., Globalizzazione e conglomerazione, in Contratto e impresa, Padova, Cedam Editore, 2006, pp. 73-85; relativamente alla parte concernente “le società nel diritto commerciale internazionale: operatività transfrontaliera e libertà di stabilimento” (punto 2, lett. B del programma), si può fare riferimento al Corso di Diritto Commerciale di PRESTI G. - RESCIGNO M., vol. II, 2006, 2^ ediz., Bologna, Zanichelli Editore: lezione XXXVI (pp. 348-352)ovvero a qualsiasi altro Commento aggiornato degli artt. 2507-2510 del codice civile e dell’art. 25 della Legge 31 gennaio 1995, n. 218. Lo studio dei testi sopra citati va sempre compiuto ed accompagnato con la lettura e l’analisi delle fonti normative di riferimento in versione aggiornata. Letture suggerite

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Ai fini di una migliore comprensione (anche in chiave storiografica) della materia d’esame sono vivamente consigliate, pur non costituendo oggetto del programma d’esame, le seguenti letture introduttive: ASCARELLI T., Lezioni di diritto commerciale (Introduzione), Milano, Giuffrè Editore, 1954 (pp. 1-68). GROSSI P., Globalizzazione, diritto, scienza giuridica, in Foro Italiano, Zanichelli Editore, 2002, V, c. 151-164. AA.VV., La concorrenza tra ordinamenti giuridici (a cura di A. Zoppini), Roma-Bari, Laterza Editore, 2004 (specif. pp. V-X, pp. 5-108). GALGANO F., La globalizzazione nello specchio del diritto, Bologna, Il Mulino Editore, 2005. Modalita d'esame Prima di sostenere l’esame di diritto commerciale internazionale è consigliabile aver superato l’esame di istituzioni di diritto com-merciale. La verifica delle competenze acquisite dagli studenti avviene tramite esame orale a fine corso.

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DIRITTO DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO DELL’U.E. (5 CFU) (prof. Annalisa Ciampi)

Corsi di studio in cui è offerto CdLS in Economia internazionale Obiettivi formativi Il corso ricostruisce le origini e l’evoluzione, nel processo di integrazione europea, del mercato comune e, nell’ambito di questo, del ruolo giocato dalle norme a tutela della concorrenza. Dopo una parte introduttiva dedicata allo studio delle fondamentali liber-tà (di circolazione di beni, persone, capitali e servizi), il corso verte specificamente, sul regime comunitario della concorrenza, con un approfondimento particolare delle norme destinate alle imprese (divieti di intese e di abuso di posizione dominante previsti, rispettivamente, negli articoli 81 e 82 del Trattato CE e disciplina delle operazioni di concentrazione fra imprese di cui al Regola-mento del Consiglio n. 139/2204). La trattazione comprende le innovazioni relative al sistema procedurale per l’applicazione delle norme comunitarie in materia di concorrenza e il problema dei rapporti fra la normativa comunitaria e la normativa antitrust nazio-nale. Programma

- La nozione di mercato comune e le principali tappe della sua realizzazione - Quadro generale della normativa comunitaria a tutela della concorrenza - Le norme comunitarie applicabili alle imprese: il divieto di intese e di abuso di posizione dominante - Segue: il controllo delle concentrazioni - Le funzioni della Commissione europea e il ruolo dei giudici comunitari in materia antitrust - L’applicazione da parte delle autorità antitrust e dei giudici nazionali - Il rapporto con la normativa nazionale antitrust.

Libri di testo L. PROSPERETTI et al., Economia e diritto antitrust. Un’introduzione, Roma, Carocci editore, 2006 Modalità di svolgimento delle lezioni Il corso unisce a lezioni svolte con il metodo frontale, discussioni relative a casi concreti sulla base dei rilevanti materiali normativi e giurisprudenziali distribuiti all’inizio del corso. Modalità di svolgimento dell’esame L’esame si svolgerà in forma orale per tutti gli studenti frequentanti e non frequentanti. Per gli studenti che avranno frequentato il corso, l’esame verterà sugli argomenti svolti a lezione e potrà essere preparato sugli ap-punti e il materiale distribuito. Gli studenti non frequentanti debbono prepararsi sul testo consigliato.

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DIRITTO TRIBUTARIO INTERNAZIONALE (5 CFU) (prof. Guerrino Sozza)

Corsi di studio in cui è offerto CdL in Economia del commercio internazionale

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ECONOMIA AZIENDALE (10 CFU) (prof. Corrado Corsi)

Corsi di studio in cu è offerto CdL in Economia del commercio internazionale CdL in Economia e amministrazione delle imprese

Obiettivi formativi Il corso si propone di fornire le basi metodologiche e culturali necessarie per analizzare ed interpretare le condizioni di esistenza e le manifestazioni di vita delle diverse tipologie di azienda, attesa l’unitarietà del fenomeno indagato. Attraverso la comprensione delle categorie logiche dell’Economia aziendale, l’assimilazione di un linguaggio specifico e l’apprendimento delle peculiari meto-diche cognitive, il corso si prefigge di sviluppare le capacità indispensabili per analizzare la dinamica gestionale delle aziende e, in particolare, delle imprese e di procedere nelle determinazioni e nelle rilevazioni quantitative, che rendono fondamentale espressio-ne della vita aziendale: il reddito ed il capitale di esercizio

Programma: 1. La concezione istituzionale dell’azienda:

l’attività economica in forma aziendale: i requisiti fondamentali; la funzione strumentale dell’azienda; l’elemento soggettivo e l’elemento oggettivo: i soggetti ed il patrimonio; il principio di vitalità economica delle aziende; l’impresa e le sue condizioni di autosufficienza economica.

2. Le quantità espressive della dinamica gestionale: l’unitarietà della gestione nei suoi cicli operativo e finanziario; le categorie logiche e le quantità d’azienda; il sistema informativo aziendale e le rilevazioni contabili; la teorica del sistema del reddito: i presupposti e la logica; l’applicazione del metodo della partita doppia al sistema del reddito.

3. Le rilevazioni contabili durante il periodo amministrativo: l’analisi della dinamica gestionale riflessa nelle rilevazioni contabili; la logica della rilevazione delle operazioni relative al ciclo operativo; la logica della rilevazione delle operazioni relative al ciclo finanziario; la logica della rilevazione delle operazioni relative alle unità economiche particolari.

4. Il processo formativo delle quantità-sintesi della dinamica gestionale: il significato e la determinazione del reddito globale; la natura astratta del reddito di esercizio; la configurazione prelevabile (o da apportare) del reddito di esercizio; il vincolo di complementarietà tra gli elementi del capitale di esercizio; le quantità di derivazione numeraria e le quantità stimate nella determinazione del reddito e del capitale di esercizio; il processo estimativo extra-contabile delle quantità.

5. La rilevazione del reddito e del capitale di esercizio: la funzione delle scritture di assestamento e l’utilizzo dei conti di bilancio; la metodologia di assestamento contabile; la costruzione del conto economico a “struttura logica” e dello stato patrimoniale.

6. L’interpretazione del reddito e del capitale di esercizio attraverso la loro rappresentazione: le qualità del reddito di esercizio desumibili dalla “struttura logica”: l’ipoteticità e la parziale monetarietà; le qualità reddito di esercizio desumibili dalla riclassificazione a “ricavi e costi operativi”: la tipicità; l’apprezzamento dell’equilibrio finanziario della gestione attraverso la riclassificazione dello stato patrimoniale.

Libri di testo ANGELA BROGLIA GUIGGI – GIORGIO MION, Determinazioni e rilevazioni quantitative nell’economia d’azienda, Giappichelli, Torino, 2005 GIORGIO MION (a cura di), Strumenti per lo studio della contabilità, Giappichelli, Torino, 2005 Ulteriore materiale didattico a cura del docente, disponibile sul sito web della Facoltà alla pagina dell’insegnamento «Economia aziendale» Modalità di svolgimento delle lezioni L’insegnamento prevede lo svolgimento di lezioni per 6 CFU (48 ore) e di esercitazioni per 4 CFU (40 ore) Modalità di svolgimento dell’esame: L’esame, pur nella sua unitarietà, prevede lo svolgimento di una prova scritta e di una prova orale.

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ECONOMIA DEI MERCATI AGROALIMENTARI INTERNAZIONALI (5 CFU)

(prof. Francesco Pecci)

Obiettivi formativi Il corso si propone di fornire agli studenti i principali strumenti di conoscenza e di analisi dei mercati dei prodotti agroalimentari con particolare riferimento al commercio internazionale. Programma Le nuove tendenze nei consumi dei prodotti agroalimentari. La domanda ed il prezzo. La stima della domanda rispetto al reddito. I moderni sistemi agroalimentari. Modelli di offerta dei prodotti agricoli. Le forme di mercato. I futures markets. Gli effetti dell’intervento pubblico nel commercio internazionale. Testi di riferimento Durante le lezioni sarà fornito materiale didattico. Fanfani R., Montresor E., Pecci F., Il settore agroalimentare italiano e l’integrazione europea, Franco Angeli, Milano, 2001. Helmberger P., Chavas J-P., The economics of agricultural prices, Prentice Hall, New Jersey, 1996. Modalità di svolgimento delle lezioni Lezioni frontali. Modalità di svolgimento dell’esame Colloquio orale.

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ECONOMIA DEL LAVORO E DELLE MIGRAZIONI (5 CFU) (prof. Emanuele Giovannetti)

Corsi di studio in cui è offerto CdLS in Economia internazionale

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ECONOMIA DELLE AZIENDE COOPERATIVE (5 CFU) (prof. Silvano Corbella)

Corsi di studio in cui è offerto CdLS in Economia internazionale Obiettivi formativi Il corso si propone di approfondire i profili di specificità della formula cooperativa di impresa, osservata nelle sue diverse espe-rienze (cooperative di conferimento, cooperative di produzione e lavoro, cooperative di consumo, cooperative sociali). In partico-lare, il corso intende sviluppare i temi di seguito indicati: 1. la governance dell’impresa cooperativa, anche alla luce della riforma del diritto societario, con lo scopo di delineare i modelli di governo strumentali allo sviluppo cooperativo; 2. le condizioni di economicità di questa forma di impresa, al fine di delineare uno schema interpretativo delle condizioni di e-quilibrio nelle aziende cooperative; 3. la finanza nelle imprese cooperative, con l’obiettivo di mettere in luce gli elementi caratterizzanti la struttura e la dinamica fi-nanziaria di queste unità. Programma 1. Il fenomeno dell’azienda cooperativa 1.1. Il percorso evolutivo del fenomeno cooperativo – 1.2. I settori di presenza delle imprese cooperative – 1.3. I principi fonda-mentali dell’azione cooperativa – 1.4. Il dibattito sulla natura dell’azienda cooperativa – 1.5. L’impresa cooperativa nell’ordinamento italiano. 2. La governance dell’azienda cooperativa 2.1. Governance aziendale e sviluppo cooperativo – 2.2. I punti di forza e di debolezza della formula cooperativa – 2.3. I modelli di governo dell’impresa cooperativa – 2.4. Gli organi di governo e il ruolo dei soci – 2.5. Verso il ridisegno della governance cooperati-va. 3. L’economicità e la finanza nelle aziende cooperative 3.1. L’economicità dell’azienda cooperativa – 3.2. Le leve di sviluppo delle condizioni di economicità – 3.3. La struttura finanziaria della cooperativa – 3.4. Il finanziamento della crescita – 3.5. L’informazione di bilancio nelle aziende cooperative. 4. La cooperativa agricola 4.1. Attività agricola e sistema agro–alimentare: la prospettiva aziendale – 4.2. Le tendenze all’aggregazione e alla specializzazione nel sistema agro–alimentare – 4.3. L’azienda cooperativa come strumento di integrazione orizzontale e verticale – 4.4. L’analisi delle condizioni di economicità nelle cooperative agricole di trasformazione. 5. La cooperativa sociale. 5.1. La cooperativa sociale nella letteratura e nella prassi – 5.2. I caratteri di originalità della cooperativa sociale – 5.3. Le condizio-ni di equilibrio economico della cooperativa sociale – 5.4. Il governo dell’equilibrio economico nella cooperativa sociale. Libri di testo A. GARZONI, Il governo dell’azienda cooperativa, Egea, Milano, 2003, cap. 1, 2, 3, 4 e 7. S. CORBELLA-A. LIONZO (a cura di), Raccolta di letture sull’impresa cooperativa, Luev, Verona, 2005. Modalità di svolgimento delle lezioni L’inquadramento teorico-concettuale dei temi affrontati sarà seguito dall’approfondimento di casi aziendali specificatamente sele-zionati. Sono inoltre previsti alcuni seminari con interventi di esponenti del mondo della cooperazione. Modalità di svolgimento dell’esame L’esame ha luogo in forma orale.

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ECONOMIA DELL’INNOVAZIONE E DEI TRASPORTI (10 CFU) (prof. Enzo Fabio Arcangeli)

Corsi di studio in cui è offerto CdLS in Economia internazionale Obiettivi formativi Questo corso si compone di due moduli integrati: il primo tratta della teoria dell’innovazione e il secondo (più specifico) dei tra-sporti. Sull’innovazione saranno analizzate due domande chiave: 1) Quali effetti producono le innovazioni nel sistema economico? e 2) e da cosa esse dipendono? Nel dare risposta a queste domande si mostrerà il nesso tra crescita economica e capacità innovati-va, evidenziando concetti quali la differenziazione e specializzazione produttiva, l’interdipendenza industriale e l’importanza della mobilità delle idee, delle merci, e delle persone. Il secondo modulo di questo corso ha come scopo di fornire gli elementi per una analisi critica delle politiche applicate ai sistemi di trasporto e alla logistica integrata. Particolare attenzione è dedicata alla politica di programmazione dei trasporti e alle tecniche di analisi economica delle infrastrutture e dei sistemi di mobilità territoriale. Programma I MODULO 1. Cos’è l’innovazione 1.1 Storia economica e cambiamento tecnologico 1.2 Il processo innovativo organizzato 2. La ricerca e sviluppo 2.1 Indicatori di innovazione 2.2 Le fasi innovative 2.3 Conoscenza, scienza e tecnologia 3. Innovazione e crescita economica 3.1 L’innovazione quale determinante della crescita economica 3.2 Il contributo dell’innovazione e gli studi di “growth accounting” 3.3 Innovazione, competizione produttiva e struttura industriale 4. Le determinanti del cambiamento tecnologico 4.1 Teorie di “demand pull” 4.2 Teorie di “technology push” 4.3 Teorie della struttura di mercato 4.4 Teorie evolutive e neo-Schumpeteriane 5. Innovazione e dinamica economica strutturale 5.1 La dinamica strutturale dei beni prodotti 5.2 La dinamica strutturale dell’occupazione 5.3 La dinamica strutturale dei prezzi 5.4 L’interdipendenza industriale e l’evoluzione dei sistemi economici 6. Innovazione e specializzazione 6.1 Conoscenza e specializzazione 6.2 Cause della specializzazione produttiva 6.3 Importanza della mobilità delle idee, dei beni e delle persone. Libri di testo Testi di riferimento del I Modulo MALERBA F., Economia dell'innovazione, Carocci, 2000. ANTONELLI C., Economia dell'innovazione: cambiamento tecnologico e dinamica industriale, Laterza, Bari, 1995. ANTONELLI C., Elementi di economia dell'innovazione, Theleme, Torino, 1999. Modalità di svolgimento delle lezioni Lezioni frontali II MODULO 1. Politica dei trasporti: uso del territorio e sistemi di trasporto. Variabili esogene (demografia, tecnologia, ecc.) e livello dei tra-sporti. I trasporti nei paesi ad economia avanzata. Le problematiche di trasporto nelle grandi aree urbane. I trasporti nei paesi in via di sviluppo. Concorrenza ed integrazione fra sistemi di trasporto. Pianificazione dei trasporti. Intermodalità. Infrastrutture in-

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termodali e logiche di gestione. Il P.G.T.L. 2000. Assi e corridoi di trasporto. Bacini di utenza. L’Alta Velocità Ferroviaria. Tecni-che gestionali del trasporto. Il mercato unico europeo dei trasporti. 2. Struttura economica dei trasporti: definizioni e classificazioni. Concorrenza, monopolio e monopoloidi nei trasporti. I diversi costi del trasporto. I prezzi del trasporto. Elasticità ed interdipendenza. Coefficienti di esercizio ed indici di valutazione. Sistemi di tariffazione. Fondo nazionale/regionale trasporti. Meccanismi di finanziamento ai trasporti. Servizi minimi. 3. Tecniche di studio dei trasporti: metodi di analisi. Analisi costi-benefici. Tipologia dei costi e dei benefici. Indici di redditività. Indagini di campagna. Indagini volumetriche e O/D. Modelli gravitazionali ed econometrici. Limiti e validità delle analisi quantita-tive. Esame di casi specifici. Controlli e scelte degli enti di finanziamento nazionali ed internazionali. Libri di testo Testi di riferimento del II Modulo MAGGI S., Le ferrovie, Il Mulino, Bologna, 2003. NUTI F., La valutazione economica delle decisioni pubbliche. Dall’analisi costi-benefici alle valutazioni contingenti, Giappichelli, Torino, 2001. SURANO C.E., Metodologie dell’analisi costi-benefici applicata alle infrastrutture di trasporto, LEUV, Verona, 1983. Piano Generale dei Trasporti e della Logistica 2000, Avas News, Verona, 2000. Modalità di svolgimento delle lezioni Lezioni frontali Modalita d'esame L’esame si articolerà su un colloquio orale, eventualmente integrato da un test

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ECONOMIA E GESTIONE DELLE PMI (5 CFU) (prof.ssa Elena Giaretta)

Corsi di studio in cui è offerto CdL in Economia e amministrazione delle imprese Obiettivi formativi Il corso intende fornire agli studenti una chiave di lettura introduttiva delle logiche di governo dell’impresa con particolare atten-zione alla dimensione medio-piccola che tipicamente caratterizza il sistema produttivo italiano. Programma - Sull’impresa e la sua natura - La varietà delle imprese: una possibile classificazione sulla base della dimensione, dell’attività e degli organi di governo - I fini del decisore aziendale, le funzioni dell’impresa e i suoi fattori produttivi - L’architettura del processo decisionale: i criteri di efficienza, efficacia e redditività - L’impresa e l’ambiente in cui agisce - La produzione e distribuzione di ricchezza: il valore aggiunto e i portatori di interessi - I tratti caratteristici e le tipologie di imprese minori - Punti di forza e di debolezza della pmi - Imprenditorialità e successione aziendale - Scelte strategiche d’impresa: una questione di dimensione? - Le possibili vie dello sviluppo tra piccola e grande impresa - Outsourcing e reti di imprese - La piccola impresa e i sistemi produttivi locali - Le vie di innovazione tra piccola e grande impresa - La longevità dell’impresa, un obiettivo e una responsabilità: il caso delle aziende italiane ultracentenarie - Un modello per misurare il potenziale vitale di un’organizzazione aziendale Libri di testo Elena Giaretta, Vitalità e longevità d’impresa. L’esperienza delle aziende ultracentenarie, Giappichelli, Torino, 2004 Economia e gestione delle pmi, Dispense d’esame Modalità di svolgimento delle lezioni Le lezioni prevedono il ricorso a lavori di gruppo di tipo seminariale, la discussione di casi aziendali e in generale forme di didatti-ca attiva con la partecipazione di studiosi, imprenditori ed esperti in qualità di testimoni privilegiati. Modalità di svolgimento dell’esame L’esame verrà svolto mediante una prova scritta con domande aperte integrata da un colloquio orale successivo al superamento della prima.

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ECONOMIA E TECNICA DEI MERCATI FINANZIARI (10 CFU) (prof Giuseppina Chesini)

Corsi di studio in cui è offerto CdLS in Economia internazionale Obiettivi formativi Nella prima parte il corso si propone di analizzare la struttura ed il funzionamento dei mercati finanziari nella loro dimensione nazionale ed internazionale, in relazione soprattutto alle trasformazioni determinate dall’evoluzione tecnologica e dai processi di innovazione finanziaria. Più specificamente esso mira ad individuare le determinanti e le implicazioni dei processi di globalizzazio-ne, con particolare riferimento all’evoluzione del quadro normativo nelle principali aree valutarie ed alle conseguenze in termini di tutela dei mercati, delle politiche di controllo e del ruolo svolto dagli intermediari finanziari. Nella seconda parte il corso si propone di focalizzare l’attenzione sulle determinanti e sugli effetti dell’integrazione dei mercati fi-nanziari a livello globale, considerato che gli intermediari finanziari di ogni Paese per mantenere la loro posizione nei mercati na-zionali devono competere sempre più spesso con gli intermediari finanziari di Paesi diversi. Da questa integrazione operativa e-merge peraltro che le oscillazioni dei mercati finanziari di un Paese a economia avanzata rilevano ora un impatto maggiore sui mercati esteri rispetto al passato. La capacità di competizione dei mercati finanziari nazionali non dipende soltanto dalla cono-scenza dei meccanismi e degli strumenti finanziari nazionali, ma sempre più dalla familiarità con l’operatività dei mercati mondia-li. Programma I° parte Struttura, funzionamento e controllo dei mercati finanziari

1. L’evoluzione dello scenario finanziario internazionale; trasformazioni tecnologiche ed integrazione dei mercati. 2. Il processo di armonizzazione normativa nel contesto europeo e l’evoluzione in atto nelle principali aree finanziarie

mondiali. 3. Crisi finanziarie e coordinamento dell’attività di vigilanza. 4. Le evoluzioni in atto nella disciplina di emittenti, intermediari e mercati. 5. Le prospettive di sviluppo del mercato finanziario europeo.

II° parte L’evoluzione tecnico-gestionale dei mercati finanziari internazionali 1. Sviluppi recenti nelle strutture finanziarie dell’area dell’euro.

2. IL MERCATO VALUTARIO E L’EURO. 3. LE ISTITUZIONI FINANZIARIE SOVRANAZIONALI. 4. L’EVOLUZIONE DELL’ATTIVITÀ NEL MERCATO CREDITIZIO INTERNAZIONALE E I RELATIVI PROCESSI DI ESPANSIONE. 5. I principali sviluppi tecnico-gestionali che interessano gli altri mercati finanziari nei processi di globalizzazione.

Libri di testo I° parte M. POLATO, La securities exchange industry in Italia. Listing, Trading e post trading nel mercato azionario, Giappichelli, 2004. IIa parte RESTI A. (a cura di), Le fusioni bancarie. La lezione dell’esperienza, Bancaria Editrice, Roma, 2006. Modalità di svolgimento delle lezioni Il corso si basa principalmente su lezioni frontali, integrate da attività di ricerca e di approfondimento svolta dagli studenti, anche in gruppo, sotto la guida del docente. Modalità di svolgimento dell’esame La prova d’accertamento avverrà in forma scritta.

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ECONOMIA INDUSTRIALE INTERNAZIONALE (10 CFU) (prof. Enzo Fabio Arcangeli)

Corsi di studio in cui è offerto CdLS in Economia internazionale Obiettivi formativi Il corso fornisce alcuni strumenti teorici, metodologici ed empirici utili alla comprensione delle dinamiche dei settori industriali a differente grado di internazionalizzazione. Più precisamente, il corso si propone di provvedere: i) una solida base metodologica che consenta di valutare i presupposti teorici, i fondamenti analitici e la robustezza empirica di ipotesi e proposizioni di economia industriale; ii) un’aggiornata metodologia di analisi dei settori industriali, dei distretti oppure dei segmenti competitivi, suscettibile di uso pratico in uffici studi aziendali o istituzionali; iii) elementi che permettano di collegare la micro-economia teorica ed applica-ta da un lato, e gli studi aziendali dall'altro (al fine di trarre implicazioni strategiche dalle analisi di settore; conoscere l'iter e i requi-siti di una scelta localizzativa internazionale; valutare il capitale cognitivo di un'impresa, ecc.). Programma Il corso si divide in tre parti. Nella prima parte, verranno illustrati gli strumenti teorici standard utili all’analisi dell’organizzazione industriale, delle forme di mercato e delle implicazioni in termini di benessere. Nella seconda parte, dopo aver discusso i principali fatti stilizzati empirici che caratterizzano le dinamiche industriali (p.es. crescita, dimensione e produttività delle imprese, ecc.) sia a livello nazionale che internazionale, verrà condotta una critica costruttiva dei modelli standard, proponendo modelli e schemi interpretativi alternativi che analizzano fenomeni chiave quali: (a) conoscenza, innovazione e crescita d'impresa; (b) territorio, localizzazione e globalizzazione; (c) economie di rete. Infine, nella terza parte del corso si discuteranno alcuni problemi empirici di economia industriale applicata. In particolare, si con-sidererà come caso-studio il settore delle tecnologie di informazione e comunicazione, con approfondimenti specifici mirate all’analisi del software libero o a codice sorgente aperto. I PARTE. TEORIE E TECNICHE STANDARD DELL’ECONOMIA INDUSTRIALE a. Introduzione all'economia industriale b. Modelli standard di organizzazione industriale e delle forme di mercato II PARTE. IMPRESE, RETI E MERCATI INTERNAZIONALI c. Evidenze empiriche e modelli standard: come si analizza un settore industriale d. Conoscenza, innovazione e crescita d'impresa e. La geografia delle scelte di localizzazione f. Economie di rete: le nuove economie “di scala e scopo” III PARTE. APPLICAZIONI DELL’ANALISI DI SETTORE g. Discussione di alcuni problemi di economia industriale applicata h. Il complesso industriale più globalizzato: le industrie digitali i. Seminari di economia industriale applicata a settori e casi-studio Libri di testo ARCANGELI E. F., Teoria dei Giochi: Coordinamento, Competizione e Duopoli, 2005 [Disponibile sul sito web del docente] GENTHON C., Analisi settoriale. Metodologia ed applicazioni, CEDAM, Padova, 2002 CABRAL L., Economia Industriale, Carocci, Roma, 2002 MCCANN P., Urban and regional economics, Oxford University Press, 2001 MARIOTTI S. - MULINELLI M., La crescita internazionale per le PMI, Il Sole 24Ore, Milano, 2003 Materiale di supporto didattico aggiuntivo (articoli, dispense, biblio- e web-grafie etc.) verrà riportato sui siti web dei docenti (Fa-bio Arcangeli: http://dse.univr.it/arcangeli/Teacher.html; Giorgio Fagiolo: https://mail.sssup.it/~fagiolo ). Modalità di svolgimento delle lezioni Lezioni frontali. Modalità di svolgimento dell’esame Elaborazione di una tesina.

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ECONOMIA INTERNAZIONALE E INDUSTRIALE (10 CFU) (prof. Giovanni Tondini)

Corsi di studio in cui è offerto CdLS in Economia internazionale Obiettivi formativi Il corso si propone di portare lo studente alla conoscenza non solo della realtà economica internazionale entro cui operano le a-ziende, ma soprattutto degli schemi di analisi del comportamento dell’ imprenditore e delle sue interazioni con gli altri operatori presenti sul mercato interno e internazionale. Programma Programma del modulo 1 : Economia internazionale: 1. Le caratteristiche dell’economia internazionale 2. Il modello ricardiano 3. Fattori specifici e distribuzione del reddito 4. Il modello di Heckscher-Ohlin 5. Verso un modello generale del commercio internazionale 6. Economia di scala, concorrenza imperfetta e commercio internazionale 7. La mobilità internazionale dei fattori Programma del modulo 2: Economia industriale 1. Teoria dell’impresa 2. Giochi e strategie 3. Monopolio 4. Concorrenza perfetta 5. Oligopolio 6. Discriminazione del prezzo e segmentazione del mercato 7. Differenziazione del prodotto 8. Pubblicità 9. Relazioni verticali Testi consigliati Modulo 1: Economia internazionale KRUGMAN P. R., OBSTFELD M., Economia internazionale, Hoepli, Milano, 1998 GANDOLFO G., Economia Internazionale, UTET, Torino, 1986 ONIDA F., Economia degli scambi internazionali, Il Mulino, Bologna 1984 Modulo 2: Economia industriale CABRAL L., Economia industriale , Carocci, 2002 N.B. Ulteriori approfondimenti con la relativa bibliografia verranno suggeriti durante le lezioni. Modalità di svolgimento delle lezioni Lezioni frontali Modalità di svolgimento degli esami Esame scritto con domande aperte e possibilità di sostenere l’esame orale a scelta dello studente, che ha superato la prova scritta

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ELEMENTI DI DIRITTO PRIVATO (5 CFU) (prof. Alessandra Salomoni)

Corsi di studi in cui è offerto CdL in Economia del commercio internazionale Obiettivi formativi Il corso di Elementi di diritto privato si propone di far acquisire agli studenti una adeguata conoscenza degli istituti giuridici che disciplinano le relazioni tra soggetti dell’ordinamento che operano su un piano di parità. Programma Nozioni generali introduttive Il diritto privato e le sue fonti I soggetti La proprietà e i diritti reali su cosa altrui. Il possesso La disciplina dell’obbligazione Il contratto in generale I fatti illeciti La tutela dei diritti Libri di testo Iudica-Zatti, Linguaggio e regole del diritto privato, Cedam, ult. ed., oppure qualsiasi altro manuale universitario. Gli argomenti sono trattati nel manuale Iudica-Zatti ai capp. 1-23, 30 e 38. È indispensabile utilizzare un codice civile aggiornato Modalità di svolgimento delle lezioni Lezioni frontali La lezione indicherà il livello di studio richiesto per i vari argomenti. Modalità di svolgimento dell’esame L’esame è orale.

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ELEMENTI DI MICROECONOMIA (5 CFU) (prof. Riccardo Fiorentini)

Corsi di studi in cui è offerto CdL in Economia del commercio internazionale CdL in Economia e amministrazione delle imprese Obiettivi formativi Il corso si propone di fornire agli studenti gli strumenti analitici necessari alla comprensione dei comportamenti degli agenti eco-nomici (consumatori, imprese) e del funzionamento dei mercati concorrenziali. In particolare, si studierà come i consumatori ef-fettuano le scelte di consumo in presenza di vincoli di bilancio e come le imprese decidono il loro livello di produzione in presen-za di vincoli tecnologici. Infine, si discuterà il problema della fissazione del prezzo nei mercati concorrenziali. Programma 1. Introduzione: I Modelli Microeconomici 2. Il comportamento del consumatore 3. Domanda di mercato ed equilibrio di puro scambio 4. Il comportamento dell’impresa 5. Offerta dell’industria ed equilibrio parziale 6. Approfondimenti e conclusioni Libri di testo VARIAN H., Microeconomia, V ed., Venezia, Cafoscarina, 2002. BERGSTROM T. - VARIAN H., Esercizi di Microeconomia, Cafoscarina, 1998. Modalità di svolgimento delle lezioni Lezioni Frontali (4 CFU: Lezioni; 1 CFU: Esercitazioni) Modalità di svolgimento dell’esame Prova scritta con domande teoriche ed esercizi. Prova orale opzionale.

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ELEMENTI DI SCIENZA DELLE FINANZE (5 CFU) (prof. Giulio Noris)

Corsi di studio in cui è offerto CdL in Economia e amministrazione delle imprese Obiettivi formativi Il corso (della durata di 40 ore) intende fornire agli studenti le nozioni di base della scienza delle finanze moderna o economia pubblica. Tale disciplina può essere descritta come l’applicazione della microeconomia allo studio dell’intervento pubblico. Un prerequisito importante è dunque la padronanza dei concetti fondamentali della microeconomia acquisiti nel corso di Economia Politica ed una certa qual dimestichezza con l’uso dei grafici cartesiani e altri strumenti matematici elementari. Obiettivi formativi: L'obiettivo principale del corso è quello di offrire una sintetica conoscenza dei problemi legati all'intervento dello Stato nell'economia. Sono illustrate le basi teoriche per l'analisi economica delle motivazioni dell'intervento pubblico e del suo finanziamento mediante tributi. Programma Si descrivono ed analizzano i principali problemi di finanza pubblica, ripartendoli, come usuale, sotto il punto di vista dell'efficien-za, dell'equità e della stabilizzazione. Dopo aver analizzato gli aspetti teorici generali (economia del benessere e teorie politico-sociologiche) si affrontano i temi legati alle giustificazioni dell'intervento pubblico ed alle teorie della giustizia distributiva. La seconda parte del programma è dedicata al bilancio pubblico, ai sistemi tributari ed ai suoi effetti (incidenza, rimozione, evasio-ne, ecc.), anche con riferimento al sistema tributario italiano. L'ultima parte tratta il tema del federalismo fiscale. Libri di testo Bibliografìa: P. Bosi (a cura di). Corso di Scienza delle finanze, Bologna, II Mulino, quarta edizione, 2006, Cap. I, par. 1 (esclusi punti 1.4, 1.5, 1.6), par. 2 (esclusi punto 2.3), par. 3 tutto; Cap. II solo par. 1; Cap. III, parr. 1, 2, 3, 4, 5; Cap. VII, solo parr. 1 e 2. P. Bosi e M.C. Guerra, I tributi nell'economia italiana, Bologna, II Mulino, settima edizione, 2006: Introduzione, Capp. I, II, III, Cap. IV (esclusi paragrafi 3, 7 e 8), Cap.V (esclusi i parr. 3 e 4), VII, VIII (solo paragrafi 2 e 3) e IX. N.B. Gli studenti che hanno scarsa familiarità con gli strumenti della microeconomia, la cui conoscenza è indispensabile, possono trovare utile riferimento nell'appendice "Alcuni fondamenti di microeconomia" al testo H.S. Rosen, Scienza delle Finanze, Milano, McGraw-Hill prima edizione, 2003. Modalita di svolgimento dell’esame Si compone di una prova scritta (svolgimento di un breve saggio e/o domande a risposta multipla) e di una prova orale cui acce-dono coloro che hanno superato la prova scritta. Entrambe le prove verteranno sull'intero programma.

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EVOLUZIONE DELLE TECNICHE COMMERCIALI (5 CFU) (prof. Francesco Giacobazzi Fulcini)

Corsi di studio in cui è offerto CdLS in Economia internazionale Obiettivi formativi Il modulo di Evoluzione delle Tecniche Commerciali, di 5 crediti, è a carattere monografico e si propone di approfondire alcuni aspetti di quel capitalismo mercantile che è stato alla base dello sviluppo economico e sociale degli Stati Uniti. Programma 1) Nascita e primi sviluppi dell’economia atlantica. 2) Le compagnie mercantili e la colonizzazione americana. 3) Privilegi e libertà: alle origini della Rivoluzione Americana. 4) Dopo l’indipendenza. Quale futuro per gli Stati Uniti? 5) I traffici interni e internazionali. 6) L’espansione verso l’Ovest e le sue conseguenze. 7) La ferrovia e l’età dorata. 8) Verso il primato mondiale. Bibliografia 1) O.BERGAMINI, Storia degli Stati Uniti, Laterza, Roma-Bari 2002 (in particolare i capitoli I, II e III). 2) F. GIACOBAZZI FULCINI – G. COLOGNESE, Radici. Per una storia economica e sociale degli Stati Uniti dalle origini al Novecento, QuiEdit, Verona 2005. La maggior parte delle informazioni e delle indicazioni bibliografiche sarà fornita nel corso delle lezioni che si consiglia di frequentare con regolarità anche per una migliore comprensione dei problemi trattati. Ora, dando comunque per scontata una discreta conoscenza della storia in generale dal Medioevo a oggi (senza la quale non è possibile svol-gere alcun approfondimento degli aspetti economici e sociali), crediamo che sia bene acquisire pure una conoscenza specifica della storia americana con un’approfondita lettura del libro di O.BERGAMINI, Storia degli Stati Uniti, Laterza, Roma-Bari 2002 (in par-ticolare i capitoli I, II e III), che raccomandiamo a chi intende frequentare di studiare (o almeno di leggere) agl’inizi del corso per avere un quadro del contesto politico, sociale e culturale a cui si farà riferimento durante le lezioni. Per quanto riguarda invece gli aspetti propria-mente economici e sociali il testo consigliato è F. GIACOBAZZI FULCINI – G. COLOGNESE, Radici. Per una storia economica e sociale degli Stati Uniti dalle origini al Novecento, QuiEdit, Verona, 2005 Modalità di svolgimento delle lezioni Lezioni ex cathedra, letture, filmati ecc. Modalità di svolgimento dell’esame L’esame è orale.

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FONDAMENTI DI AGRIBUSINESS (10 CFU) (prof. Ugo Maggioli)

Corsi di studio in cui è offerto CdLS in Economia internazionale Obiettivi formativi Dopo aver approfondito l’evoluzione del concetto di sistema agroindustriale e agroalimentare e quello di filiera, l’insegnamento intende guidare alla comprensione della struttura e degli orientamenti strategici degli agenti che intervengono nei sistemi agroali-mentari internazionali. Inoltre, si approfondiscono le nuove funzioni dell’agricoltura, le variabili e i criteri di scelta che orientano il consumatore e le pro-blematiche connesse alla gestione e alla certificazione della qualità nel sistema agroalimentare. Infine, si spiegano le opportunità offerte dalle forme di relazione interorganizzative anche in riferimento alla loro capacità di attivare processi di sviluppo rurale. Programma La definizione di agribusiness. Le scuole di pensiero. Il sistema agroindustriale e il sistema agroalimentare. Il concetto di filiera a-groalimentare. Le diverse agricolture nell’agribusiness. I consumi alimentari: variabili economiche, sociali e culturali e scelte dei consumatori. La segmentazione di mercato. L’industria agroalimentare. Sviluppi strutturali, competitività e concentrazioni. L’innovazione nel sistema agroalimentare. Struttura, evoluzione e strategie della Distribuzione moderna alimentare. Il concetto di qualità nel sistema agroalimentare. Le certificazioni della qualità. I prodotti tipici. Ruolo dell’agribusiness nei programmi nazionali e locali di sviluppo. Relazioni tra imprese e sistemi territoriali. I distretti agroalimentari. Libri di testo All’inizio delle lezioni saranno messi a disposizione materiale didattico e puntuali riferimenti bibliografici. Modalità di svolgimento delle lezioni Lezioni frontali Modalità di svolgimento dell’esame Orale

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GEOGRAFIA DEI SETTORI PRODUTTIVI (5 CFU) (prof. Paola Savi)

Corsi di studio in cui è offerto CdL in Economia del commercio internazionale Obiettivi formativi Il corso si propone di analizzare il rapporto tra localizzazione delle attività produttive, sviluppo economico locale/regionale e commercio internazionale. Particolare attenzione sarà rivolta alle dinamiche dei settori manifatturieri (tradizionali e innovativi), delle attività terziarie e alle trasformazioni dei sistemi urbani e regionali. Programma: - la localizzazione industriale, i settori manifatturieri tradizionali e le attività innovative, le economie di agglomerazione, i sistemi produttivi localizzati, le trasformazioni recenti della geografia industriale; - la terziarizzazione dell’economia, i modelli localizzativi dei servizi alle famiglie e alle imprese, le strutture della grande distribu-zione; - il settore turistico; - il quaternario e le funzioni direzionali del sistema economico; - i trasporti e le comunicazioni; - le trasformazioni dei sistemi urbani e regionali; - il commercio internazionale, globalizzazione e regionalizzazione del commercio internazionale, la distribuzione geografica degli scambi, flussi e poli finanziari. Libri di testo I libri di testo saranno indicati all’inizio del corso. Modalità di svolgimento delle lezioni Lezioni frontali. Modalità di svolgimento dell’esame Prova scritta.

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GEOGRAFIA DELL’IMPRESA (5 CFU) (prof. Paola Savi)

Corsi di studio in cui è offerto CdLS in Economia internazionale Obiettivi formativi Il corso intende fornire allo studente gli strumenti teorici e metodologici per interpretare le dinamiche e le modalità del rapporto tra forme di organizzazione d’impresa e territorio nello scenario dell’economia globalizzata in cui la competizione non si gioca più esclusivamente tra soggetti economici ma tra territori. Programma Le teorie normative della localizzazione delle attività economiche Modelli organizzativi d’impresa e strategie spaziali: gerarchie, reti e ambiti competitivi Le strategie localizzative delle imprese multinazionali Il vantaggio competitivo delle imprese e dei territori Le esternalità territorialie i sistemi produttivi locali Tecnologia, innovazione e processi localizzativi: milieu innovateur e cluster tecnologici L’impresa e l’ambiente Politiche territoriali e localizzazione delle attività economiche Libri di testo Mc Cann P., Industrial Location Economics, Edward Elgar Publishing. Cheltenham, 2002 Conti S., Geografia economica, Utet, Torino, 2006 (cap. I, IV, V, VI, VII. VIII) Altri materiali indicati a lezione Modalità di svolgimento delle lezioni Lezioni frontali, esercitazioni. Modalità di svolgimento dell’esame Prova scritta.

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GEOGRAFIA DEI SISTEMI TERRITORIALI (5 CFU) (prof. Paola Savi)

Corsi di studio in cui è offerto CdLS in Economia internazionale Obiettivi formativi Il corso intende fornire allo studente un quadro generale dei principali sistemi territoriali – consolidati ed emergenti – che com-pongono il mosaico dello scenario economico globale, all’interno del quale si collocano le strategie di internazionalizzazione delle imprese, soprattutto di piccola e media dimensione. Programma Il concetto di sistema territoriale alle diverse scale geografiche Tipologie di sistemi territoriali La dinamica locale/globale Le determinanti della competitività territoriale Il rapporto centro-periferia e la sua evoluzione Lo spazio europeo: vecchi e nuovi protagonisti Il sistema mondo I modelli di sviluppo locale L’emergere delle economie asiatiche Libri di testo Vanolo A., globale Geografia economica del sistema-mondo. Territori e reti nello scenario globale, Utet, Torino, 2006 Altri materiali indicati a lezione Modalità di svolgimento delle lezioni Lezioni frontali, esercitazioni. Modalità di svolgimento dell’esame Prova scritta.

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GESTIONE FINANZIARIA DELLE PMI (5 CFU) (prof. Michele Rutigliano)

Corsi di studio in cui è offerto CdL in Economia e amministrazione delle imprese Obiettivi formativi Il corso si propone di illustrare i concetti e fornire gli strumenti tecnici indispensabili per una gestione finanziaria equilibrata nella specifica prospettiva delle piccole e medie imprese. In particolare, saranno approfonditi i temi della previsione finanziaria, delle scelte di finanziamento mediante valutazioni al netto degli effetti fiscali e del rapporto banca-impresa nel contesto delle regole di Basilea 2. Programma 1. Analisi finanziaria per indici e flussi: la costruzione del rendiconto finanziario 2. I modelli dello sviluppo sostenibile 3. La proiezione degli equilibri economici e finanziari e il preventivo finanziario 4. Le scelte di finanziamento a breve e a medio termine: la valutazione dopo le imposte 5. Le decisioni di investimento 6. La valorizzazione della proprietà intellettuale e i finanziamenti dedicati 7. I rischi finanziari dell’impresa: analisi e coperture 8. Il rapporto banche-PMI ed il rischio di credito nella prospettiva delle regole di Basilea 2 9. Il ruolo dei Confidi 10. Le problematiche finanziarie connesse all’internazionalizzazione della PMI 11. Regolamenti monetari internazionali e finanziamenti al commercio intermazionale Libri di testo I materiali per la preparazione dell’esame saranno comunicati dal docente Modalità di svolgimento delle lezioni Lezioni frontali Modalità di svolgimento dell’esame Esame scritto

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INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE AGROALIMENTARI (5 CFU)

(prof. Vittorio Bonuzzi) Corsi di studi in cui è offerto CdLS in Economia internazionale

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ISTITUZIONI DI DIRITTO COMMERCIALE (5 CFU) (prof. Eugenio Novario)

Corsi di studio in cui è offerto CdL in Economia del commercio internazionale CdL in Economia e amministrazione delle imprese

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ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO (10 CFU) (prof. Igino Grendene)

Corsi di studio in cui è offerto CdL in Economia e amministrazione delle imprese Obiettivi formativi Il corso si propone di far acquisire agli studenti una elevata conoscenza degli istituti fondamentali del diritto privato. Si propone inoltre di aumentare la capacità degli studenti di percepire le connessioni di queste conoscenze con i principi costituzionali, con la normativa comunitaria e con gli orientamenti della giurisprudenza. Programma Il diritto privato in generale. Fonti, efficacia delle norme nel tempo e nello spazio. Interpretazione ed integrazione delle norme giuridiche. I soggetti di diritto: persone fisiche, persone giuridiche, associazioni non riconosciute. I diritti della personalità. Fatti, atti, negozi giuridici. L’autonomia privata. Il contratto. Gli atti illeciti e la responsabili-tà civile. La tutela dei diritti. I beni. La proprietà e i diritti reali su cosa altrui. Il possesso. I diritti di obbligazione. La tutela del credito e le garanzie dell’obbligazione. I singoli contratti, con esclusione dei contratti di banca, di borsa e di conto corrente. Cenni al diritto di famiglia. La comunione legale dei beni nel matrimonio. Cenni alle successioni. Libri di testo TRABUCCHI A. Istituzioni di diritto civile, Cedam, Padova, 2006. Modalità di svolgimento delle lezioni Sono previste lezioni frontali ed esercitazioni. Modalità di svolgimento dell’esame L’esame è orale.

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ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO E DIRITTO DELL’ECONOMIA (10 CFU) (prof. Quirino Camerlengo)

Corsi di studio in cui è offerto CdL in Economia del commercio internazionale CdL in Economia e amministrazione delle imprese

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ISTITUZIONI DI DIRITTO TRIBUTARIO (5 CFU) (prof. Sebastiano Mauizio Messina)

Corsi di studio in cui è offerto CdL in Economia e amministrazione delle imprese Obiettivi formativi Il corso si propone di fornire gli strumenti di comprensione dei principi costituzionali che regolano il sistema impositivo italiano. Si propone, altresì, di fornire le conoscenze delle imposte principali che fanno parte di detto sistema impositivo e dei principi degli istituti fondamentali che operano all’interno di ciascuna imposta. Programma L’imposta sul reddito delle persone fisiche. L’imposta sul reddito delle società. L’imposta sul valore aggiunto. L’imposta di regi-stro. L’imposta sulle donazioni. Libri di testo S. LA ROSA, Principi di diritto tributario, 2 ed., Giappichelli, Torino, 2006, pagg. 38-115 e 149-207 e Novità della riforma dell’IRES ad uso degli studenti, a cura del Prof. Sebastiano Maurizio Messina, Verona, 2005 ovvero P. RUSSO, Manuale di diritto tributario, parte speciale, 4° ed., Giuffrè, Milano, 2002 pp. 1-162; 191-273 e Novità della riforma dell’IRES ad uso degli studenti, a cura del Prof. Sebastiano Maurizio Messina, Verona, 2005 ovvero F. TESAURO, Istituzioni di diritto tributario, vol. 2°, parte speciale, 7° ed., UTET, Torino, 2005, pp. 3-164 e 221-286 e Novità della riforma dell’IRES ad uso degli studenti, a cura del Prof. Sebastiano Maurizio Messina, Verona, 2005 Si consiglia l’uso di un codice aggiornato. Modalità di svolgimento dell’esame Orale.

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ISTITUZIONI DI STATISTICA (10 CFU) (prof. Marco Minozzo)

Corsi di studio in cui è offerto CdL in Economia del commercio internazionale CdL in Economia e amministrazione delle imprese Obiettivi formativi Il corso si propone di fornire le tecniche base della statistica descrittiva e della statistica inferenziale a studenti di corsi di laurea in discipline economiche ed aziendali. Nel loro insieme queste tecniche forniscono una metodologia di analisi quantitativa utile a fini descrittivi, interpretativi e decisio-nali, fondata sulla osservazione, rilevazione ed elaborazione dei fenomeni collettivi. Da un punto di vista applicativo, queste tecniche sono indispensabili nell'interpretazione delle informazioni statistiche ufficiali nonche' nella realizzazione di indagini statistiche di fenomeni economici e sociali. Oltre a fornire la necessaria strumentazione statistico-matematica, il corso si pone l’obiettivo di fornire anche gli strumenti concet-tuali necessari per una valutazione critica delle metodologie proposte. Programma a) Statistica descrittiva Concetti introduttivi; la raccolta, lo spoglio e la classificazione dei dati; caratteri qualitativi e quantitativi; fonti statistiche; rappre-sentazioni grafiche. Gli indici di localizzazione; le medie potenziate; la media aritmetica; la media armonica; la media geometrica; la media quadratica; la media cubica e le altre medie potenziate; i centri; le medie lasche; la mediana; quartili, decili, percentili e quantili; la moda. I numeri indici a base fissa e mobile; i numeri indici per l’adeguamento monetario. La variabilità e gli indici di variabilità; il campo di variazione; la differenza interquartile; gli scostamenti semplici medi; lo scarto quadratico medio e la varianza; la varianza di una trasformazione lineare, della somma di variabili, del miscuglio; la standardizza-zione; cenni sulle differenze medie; gli indici relativi di variabilità. La forma delle distribuzioni statistiche; i momenti dall’origine e i momenti centrali; l’asimmetria e gli indici di curtosi. Lo studio delle relazioni fra fenomeni; distribuzioni doppie di frequenza; distribuzioni condizionate e indipendenza; il coefficiente di correlazione lineare; la retta di regressione e il metodo dei minimi quadrati; il coefficiente di determinazione. b) Probabilita' Esperimenti aleatori; spazio campionario; diagrammi ad albero; eventi aleatori e operazioni tra eventi; elementi di calcolo combi-natorio. Spazi di probabilità; definizione assiomatica della probabilità; diverse interpretazioni della probabilità. Probabilità condizionata; legge del prodotto; indipendenza stocastica tra eventi; formula delle probabilità totali; teorema di Bayes; indipendenza condizionata e paradosso di Simpson (cenni). Variabili aleatorie; funzione di ripartizione; variabili aleatorie discrete e continue; trasformate di variabili aleatorie; valore atteso e varianza; disuguaglianza di Markov e disuguaglianza di Tchebycheff. Particolari distribuzioni discrete: uniforme, Bernoulli, binomiale, Poisson, geometrica, ipergeometrica (cenni). Particolari distribuzioni continue: rettangolare, normale, esponenziale negativa, gamma, chi-quadrato, t di Student, F di Snedecor. Variabili aleatorie doppie discrete e continue; distribuzione di probabilità congiunta; distribuzioni di probabilità marginali e condi-zionate; indipendenza tra variabili aleatorie; covarianza; coefficiente di correlazione di Bravais; variabili aleatorie multiple (cenni). Combinazioni lineari di variabili aleatorie; media campionaria di variabili aleatorie indipendenti; somma di variabili aleatorie nor-mali indipendenti. Legge (debole) dei grandi numeri; legge dei grandi numeri di Bernoulli per frequenze relative. Teorema del limite centrale. c) Statistica inferenziale Campioni probabilistici e distribuzioni campionarie; media campionaria; frequenza relativa campionaria; varianza campionaria. Stima puntuale; correttezza, efficienza e consistenza degli stimatori; stima di una media, di una proporzione, di una varianza. Stima per intervallo (intervallo di confidenza) per una media, per una proporzione (grandi campioni), per una varianza. Verifica delle ipotesi; test ad una coda ed a due code per una media, per una proporzione (grandi campioni), per una varianza; confronto tra due proporzioni (grandi campioni); confronto tra due medie. Il modello di regressione lineare semplice: stima e verifica di ipotesi dei parametri. Libri di testo – D. OLIVIERI (1998), Fondamenti di statistica, Seconda edizione. Cedam, Padova. Materiale integrativo distribuito a cura del docente - Veneto in cifre 2003-2004. Regione del Veneto. - L'Italia in cifre 2005. Istat.

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- Statistiche flash (Anno IV, numero 8, ottobre 2004), "Occupazione e produttivita' nei Sistemi Locali del Lavoro." Regione del Veneto. - Statistiche flash (Anno V, numero 1, gennaio 2005), "L'interscambio commerciale del Veneto." Regione del Veneto. - Statistiche flash (Anno V, numero 2, febbraio 2006), "I conti economici del Veneto - Anno 2003." Regione del Veneto. - Statistiche flash (Anno V, numero 6, settembre 2005), "Quanti siamo?" Regione del Veneto. - Statistiche flash (Anno VI, gennaio 2006), "Le Regioni e lo Stato, La finanza pubblica territoriale." Regione del Veneto. - Statistiche flash (Anno VI, febbraio 2006), "Brilla la stella del turismo Veneto. I turisti nel 2005." Regione del Veneto. - Statistiche flash (Anno VI, aprile 2006), "La spesa sociale dei comuni veneti, Anno 2003, Prima rilevazione sulla spesa pubblica per interventi e servizi sociali." Regione del Veneto. - Statistiche flash (Anno VI, giugno 2006), "Verso gli obiettivi di Lisbona." Regione del Veneto. Testi di approfondimento – D. OLIVIERI (2003), Temi svolti di statistica, Seconda edizione aggiornata al 2002. Cedam, Padova. - S. BERNSTEIN, R. BERNSTEIN (2003), Statistica descrittiva, Collana Schaum's, numero 109. McGraw-Hill, Milano. - S. BERNSTEIN, R. BERNSTEIN (2003), Calcolo delle Probabilita', Collana Schaum's, numero 110. McGraw-Hill, Milano. - S. BERNSTEIN, R. BERNSTEIN (2003), Statistica inferenziale, Collana Schaum's, numero 111. McGraw-Hill, Milano. - D. PICCOLO (1998), Statistica, Seconda edizione 2000. Il Mulino, Bologna. - D. PICCOLO (2004), Statistica per le decisioni. Il Mulino, Bologna. Guida allo studio Durante lo svolgimento del corso sarà indicato, per ogni specifico argomento, quali parti studiare del libro di testo e quali altri testi consultare. Gli studenti non frequentanti possono rivolgersi al docente per avere le indicazioni necessarie. Una guida definitiva allo studio del libro di testo sarà distribuita a fine corso. Si consiglia di seguire le lezioni e le esercitazioni e di prendere regolarmente gli appunti. Conoscenze preliminari Per seguire con profitto il corso non sono richieste particolari conoscenze preliminari di matematica. Si assumono per date le no-zioni acquisite con gli insegnamenti di base. Esercitazioni Fanno parte integrante del corso una serie di esercitazioni. I testi delle esercitazioni saranno resi disponibili agli studenti di volta in volta. I testi delle soluzioni saranno forniti a tempo debito. Alcune delle esercitazioni, da svolgere a casa individualmente, saranno successivamente corrette in aula. Sono inoltre previste alcune esercitazioni assistite in laboratorio informatico su argomenti di statistica descrittiva, probabilita' e in-ferenza. Nelle esercitazioni in laboratorio si utilizzera' il software Excel per ottenere simulazioni con il metodo di Monte Carlo, per illustrare alcuni dei concetti della statistica inferenziale, nonche' per analizzare alcuni particolari insiemi di dati. Per le esercita-zioni in laboratorio gli studenti saranno suddivisi in gruppi. Tutte le esercitazioni sono indispensabili per una adeguata comprensione degli argomenti del corso. Organizzazione del corso Il corso è articolato in 13 settimane del secondo semestre per un totale di 86 ore. Orario di ricevimento Nel caso di sovrapposizioni (con altre lezioni, ecc.) delle ore previste per il ricevimento studenti, si prega di contattare direttamen-te il docente. Modalita d'esame La prova di esame consiste in una prova scritta (di circa 1 ora e 30 minuti) seguita da una prova orale (di circa 20 minuti). Per la prova scritta si potrà usare solamente una calcolatrice e non sarà consentito utilizzare nessun altro materiale (libri, appunti, ecc.). Saranno ammessi alla prova orale soltanto gli studenti che avranno riportato un voto maggiore od uguale a 15/30 nella prova scritta. Per sostenere le prove lo studente deve presentarsi munito di libretto universitario.

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ISTITUZIONI ECONOMICHE INTERNAZIONALI (5 CFU) (prof. Michela Sironi)

Corsi di studio in cui è offerto CdLS in Economia internazionale Obiettivi formativi Il corso si articola nell’esame dei “presidi economici internazionali organizzati”. Esso consentirà agli studenti l’acquisizione di una cultura economica globale secondo il dinamismo che collega soggetti ed elementi economici (Stato, imprese, individui) con le Isti-tuzioni/organizzazioni internazionali sul piano delle sinergie e delle interrelazioni nel superamento dell’area giuridica formale. Programma 1. Le Nazioni Unite e le sue agenzie di natura economica. 2. Il presidio internazionale in materia di organizzazione del lavoro : l’ILO 3. Il nuovo ordine dell’economia internazionale nel dopoguerra : soggetti ed istituzioni : 3.1. le origini : l’accordo di Bretton Woods 3.2. il FMI ; 3.3. il gruppo della Banca Mondiale ; 3.4. dall’ITO alla WTO attraverso il GATT ; 3.5. WTO : i principali accordi, la risoluzione delle controversie ; 3.6. l’OCSE ; 4. Processi di integrazione : condizioni, modelli applicativi, politiche. 5. L’area di integrazione europea : dalle istituzioni settoriali alle politiche monetarie ; dalla CECA all’UE ed all’Euro. 6. Le aree di integrazione americane : Nafta, Mercosur ed ALCA. 7. Le aree di integrazione dell’Asia e del Pacifico : Asean e Apec. 8. Le aree di integrazione africana, con riferimento alla UA Libri di testo. 1) A. FERRO - G. RAELI, Schede di Istituzioni Economiche Internazionali, ed. 2005 – dispense on line sulla pagina WEB del prof. FERRO 2) A. FERRO – G. RAELI – La liberalizzazione dei mercati mondiali, dall’ITO alla WTO passando per il GATT, Editrice de Il Sole 24 Ore, ed. 1999. Modalità di svolgimento delle lezioni 30 lezioni frontali. Modalità di svolgimento dell’esame Orale

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LINGUA FRANCESE (5 CFU) (prof. Anna Giaufret)

Corsi di studio in cui è offerto CdL in Economia e commercio internazionale CdL in Economia e amministrazione delle imprese Obiettivi formativi Conoscenza della lingua francese dell'economia. Programma Analisi della lingua francese dell'economia: lessico, tipologie testuali, strutture morfosintattiche. Lettura e analisi di testi specialistici in ambito economico. Testi di riferimento Paissa, Pipari, Vigna, Franconomie. Cours de français pour le monde des affaires. (Edizione 1), Celid 2004 Modalita d'esame L'esame si articolerà in una prova scritta (questionario su testo) e una orale (discussione in lingua su uno degli argomenti affrontati durante il corso).

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LINGUA INGLESE (+ LABORATORIO LINGUISTICO) (8 CFU) (prof. Cristina Gatti)

Corsi di studio in cui è offerto CdL in Economia e commercio internazionale CdL in Economia e amministrazione delle imprese

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LINGUA SPAGNOLA (5 CFU) (prof. Lucio Basalisco)

Corsi di studio in cui è offerto CdL in Economia e commercio internazionale CdL in Economia e amministrazione delle imprese

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LINGUA TEDESCA (5 CFU) (prof. Kristine Hecker)

Corsi di studio in cui è offerto CdL in Economia e commercio internazionale CdL in Economia e amministrazione delle imprese

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MACROECONOMIA (10 CFU) (prof. Giam Pietro Cipriani)

Corsi di studio in cui è offerto CdL in Economia e commercio internazionale CdL in Economia e amministrazione delle imprese Obiettivi formativi La macroeconomia studia gli effetti aggregati sull’economia nazionale e globale delle scelte che compiono gli individui, le imprese e gli operatori pubblici. Il corso intende fornire allo studente le basi per interpretare la realtà economica internazionale. Programma - Introduzione: micro e macroeconomia; contabilità nazionale; principali variabili macroeconomiche. - Breve periodo: mercato dei beni; mercati finanziari; modello IS-LM. - Medio periodo: mercato del lavoro; offerta aggregata e domanda aggregata; curva di Phillips; inflazione, produzione e crescita della moneta. - Lungo periodo: i fatti della crescita; risparmio, accumulazione di capitale e produzione; progresso tecnologico e crescita; progres-so tecnologico, disoccupazione e salari. - Aspettative: nozioni di base; mercati finanziari e aspettative; ruolo delle aspettative sul consumo e investimento; aspettative, pro-duzione e politica economica. - Economia aperta: mercati finanziari in economia aperta; mercato dei beni in economia aperta; produzione, tasso di interesse e tasso di cambio; regimi di cambio. - Politica economica: ruolo della politica economica; politica monetaria e fiscale. - Parte speciale: la storia della macroeconomia. Libri di testo BLANCHARD O., Macroeconomia, Bologna: Il Mulino, 2006. FINDLAY D.W., Esercizi di macroeconomia, Bologna: Il Mulino, ultima edizione. TONDINI G., Formazione e distribuzione della ricchezza nelle diverse scuole di pensiero economico, Aracne, 2004. Sito web del corso http://dse.univr.it/cipriani/macroeconomia.htm Modalità di svolgimento delle lezioni Lezioni frontali Prof. Giam Pietro Cipriani: 6 crediti Lezioni frontali Prof. Giovanni Tondini: 2 crediti Esercitazioni: 2 crediti Modalità di svolgimento dell’esame L’esame consiste in un test a scelta multipla e una prova orale. Si accede alla prova orale solamente se si supera il test. Il test e la prova orale vanno sostenuti nello stesso appello.

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MANAGEMENT INTERNAZIONALE (5 CFU) (dott. Ivan Russo)

Corsi di studio in cui è offerto CdLS in Economia internazionale Obiettivi formativi Scopo del corso è di consentire allo studente di appropriarsi della conoscenza dei modelli di comportamento imprenditoriale nell’approccio al mercato globale. Il corso avrà riguardo particolare al tema delle PMI. Programma 1. I Processi di internazionalizzazione delle imprese. 2. Assetti di governance e processi di internazionalizzazione nelle PMI 3. Configurazioni d’impresa per il mercato globale 4. Connotati organizzativi dell’impresa per il mercato globale 5. L’internazionalizzazione delle PMI in Cina e nell’Europa Centro Orientale Libri di testo - C. W. L. Hill, International Business, competing in the global marketplace, McGraw Hill International Edition Ultima Edizione (capitoli 12, 13, 14, 16, 17) - D.Velo – A. Malocchi (a cura di), L’internazionalizzazione delle PMI nell’Europa Centro Orientale, Giuffré, 2002 - Materiale didattico di supporto al corso (vedere pagina del docente online) Modalità di svolgimento delle lezioni Il corso viene tenuto da tre diversi docenti, in sede vicentina. Coordinatore del corso: dr. Ivan Russo. Modalità di svolgimento delle lezioni: lezioni frontali, lavori di gruppo. Modalità d’esame L’esame potrà essere scritto e orale. Per il dettaglio delle modalità d’esame, consultare la pagina web del docente.

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MARKETING (FONDAMENTI) (5 CFU) (prof. Paola Signori)

Corsi di studio in cui è offerto CdL in Economia del commercio internazionale CdL in Economia e amministrazione delle imprese Obiettivi formativi Il corso si propone di fornire allo studente le linee guida per comprendere ed analizzare le problematiche relative al rapporto delle imprese con il mercato. Ogni organizzazione infatti si relaziona con un mercato di riferimento, anche internazionale, dovendo co-gliere la sfida di offrire il miglior servizio possibile nel rispetto della condizione di efficienza ed efficacia. In tale corso lo studente potrà apprendere le leve strategiche e le modalità operative con cui le imprese sviluppano il proprio piano di marketing nel breve e lungo termine. Verranno inoltre affrontati concetti di marketing internazionale. Programma

- I concetti del marketing. Analisi dell’ambiente di riferimento e degli orientamenti al mercato. I concetti di bisogno, desi-derio, domanda

- Analisi SWOT (matrice delle opportunità - minacce in relazione ai punti di forza e di debolezza dell’impresa). - Analisi della concorrenza. Analisi del portafoglio di attività (BCG, GE) - Il comportamento dell’acquirente. Il processo e i ruoli d’acquisto. - La segmentazione del mercato: i criteri e le variabili. La valutazione dei segmenti. La segmentazione transnazionale. Il

targeting. - Il posizionamento e le leve di differenziazione. Il posizionamento internazionale - Strategie di sviluppo: intensivo, integrativo, diversificato. Le strategie di attacco e di difesa. - Le leve operative del marketing mix. Il prodotto ed il suo ciclo di vita. Il prezzo. La comunicazione. La distribuzione. La

logistica e il servizio al cliente. - Il piano di marketing e i relativi controlli (cenni).

Libri di testo consigliati - Lambin J.J., Marketing strategico e operativo, quarta edizione, McGraw-Hill, 2004 (tutto) - Borghesi A.A., a cura di, Marketing fondamenti, supporti didattici, QuiEdit, 2005 Eventuali letture integrative saranno aggiornate on-line nella pagina web del docente. Modalità di svolgimento delle lezioni Lezioni frontali. Al corso intervengono due docenti. Modalità d’esame L’esame potrà essere scritto e orale. Per il dettaglio delle modalità d’esame, consultare la pagina web del docente.

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MARKETING E LOGISTICA INTERNAZIONALE (5 CFU) (prof. Paola Signori)

Corsi di studio in cui è offerto CdLS in Economia internazionale Obiettivi formativi Scopo del corso è quello di fornire allo studente la conoscenza necessaria ad affrontare le problematiche del marketing e della lo-gistica internazionale, che necessariamente interessano qualunque tipo d’impresa internazionalizzata o di catena estesa di fornitura globale. Si affronteranno temi di International Marketing, Global Supply Chain Management in ottica di servizio al cliente, e quin-di di Customer Satisfaction.

Programma 1. Il nuovo mercato (the new market) 2. La creazione di valore per i clienti (customer value creation) 3. La competizione basata sul tempo (time based competition) 4. Il servizio al cliente globale (global customer service) 5. La logistica come funzione aziendale 6. I processi centrali di marketing 7. La gestione delle relazioni con i clienti (customer relationship management) 8. La gestione dello sviluppo del prodotto (product development management) 9. La gestione della catena di fornitura (supply chain mangement) 10. La gestione del marketing-logistica (marketing-logistics management) 11. La gestione basata sulle attività (activity based management) Libri di testo - Borghesi A.A., Marketing e Logistica, Giuffrè, 2005 - P. Signori, La misurazione dell’integrazione logistica nel Supply Chain Integrated Management, CEDAM, 2004 (capitolo 1) - Lettura integrativa: A. Borghesi, a cura di, supporti didattici per gli studenti del corso di Marketing (Logistica), QuiEdit, 2005 - Materiale didattico di supporto al corso (vedere pagina del docente online) Modalità di svolgimento delle lezioni Il corso viene tenuto completamente in lingua inglese da un docente straniero. È prevista la presenza in aula come supporto agli stu-denti del coordinatore del corso, Prof. Paola Signori. Modalità di svolgimento delle lezioni: lezioni frontali, lavori di gruppo, games. Modalità d’esame L’esame potrà essere scritto e orale. Per il dettaglio delle modalità d’esame, consultare la pagina web del docente.

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MARKETING INTERNAZIONALE (10 CFU) (prof. Paola Signori)

Obiettivi formativi Il corso si propone di fornire allo studente una linea guida per poter affrontare appropriatamente la definizione di adeguate azioni competitive sui mercati esteri e individuare le principali opportunità di vendita in nuovi mercati, con l’obiettivo di rendere più effi-ciente la gestione del marketing internazionale. Nell'attuale scenario economico, nessun mercato può ormai considerarsi protetto dalla concorrenza internazionale. Ciò modifica profondamente la definizione delle politichea aziendali, orientate alla ricerca di opportunità su scala globale e, conseguentemente, alla valutazione dell'ingresso in un numero sempre più elevato di paesi esteri. In quest'ottica, vengono esaminate le diverse fasi in cui può articolarsi la definizione delle politiche internazionali, nonché le deci-sioni di marketing funzionali al consolidamento della presenza internazionale dell'impresa. Casi di marketing internazionale verranno studiati e discussi durante il corso. Programma La ricerca dei mercati potenziali - L'analisi di un mercato estero - La concorrenza internazionale - L'impresa internazionale - Le strategie competitive nei mercati esteri - I fattori di successo del marketing internazionale: analisi dei punti di forza e di debolezza - L'analisi dell'attrattivìtà e la misurazione della potenzialità di un paese estero - La scelta delle strategie competitive nei mercati este-ri - L'ambiente estero: la macro e la microsegmentazione dei mercato internazionale - Il posizionamento nei mercati internazionali. La gestione del marketing internazionale - Le strategie di prodotto - La politica dei prezzi - La scelta dei canali di entrata nei mer-cati esteri - Le condizioni d'ingresso in un mercato estero - La scelta dei canali di distribuzione nei mercati esteri - La politica di comunicazione internazionale – Economia e tecnica degli scambi internazionali - Pagamenti internazionali e crediti documentari - I contratti, la subfornitura industriale e le negoziazioni internazionali Libri di testo consigliati "Mercati Internazionali e marketing", di Enrico Valdani e Giuseppe Bertoli EGEA, 2004 I casi e le letture integrative, saranno disponibili on-line nella pagina web del docente. Modalità di svolgimento delle lezioni Il corso è organizzato in due parti: la prima, con approccio teorico ed operativo, è svolta da due docenti diversi in italiano; la se-conda parte è tenuta da un docente straniero in lingua inglese. E’ prevista la presenza in aula come supporto agli studenti del coordinatore del corso, Prof. Paola Signori. Modalità di svolgimento delle lezioni: lezioni frontali, lavori di gruppo, casi, games. Modalità d’esame L’esame potrà essere scritto e orale. Per il dettaglio delle modalità d’esame, consultare la pagina web del docente.

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MATEMATICA (10 CFU) (prof. Alberto Roveda)

Corsi di studio in cui è offerto CdL in Economia del commercio internazionale CdL in Economia e amministrazione delle imprese Obiettivi formativi Il corso ha lo scopo di fornire le nozioni basilari del calcolo differenziale e di algebra lineare. Programma Elementi di base Insiemi. Sottoinsiemi. Insieme delle parti. Unione, intersezione. Insieme complementare. Prodotto cartesiano di insiemi. Insiemi numerici: numeri naturali, interi, razionali, reali. Cenni di geometria analitica. Equazioni e disequazioni. Relazioni. Funzioni. Intervalli. Valore assoluto, distanza, intorno, cenni di topologia in ℜ. Maggiorante e minorante. Massimo e minimo. Estremo su-periore ed estremo inferiore. Insieme limitato e illimitato. Funzioni di una variabile (reale) Grafico di una funzione. Proprietà delle funzioni. Funzione composta. Funzione identità. Funzione inversa. Funzioni elementari. Limiti Definizione di limite, teoremi sui limiti, algebra dei limiti. Continuità. Calcolo di limiti. Forme indeterminate. Limiti notevoli. Sim-boli di Landau. Infiniti e infinitesimi. Calcolo differenziale Definizione di derivata. Funzione derivabile. Retta tangente. Differenziabilità. Derivata di ordine n. Formula di Taylor. Regole di derivazione. Proprietà della derivata. Estremanti relativi. Punti stazionari. Teoremi di Rolle e di Lagrange. Funzione convessa. Convessità e segno della derivata seconda. Punti di flesso. Studio di funzione. Funzioni di più variabili (reali) Dominio e curve di livello. Continuità, derivabilità parziale, gradiente e differenziabilità. Teoria dell’Integrazione Definizione di integrale di Riemann. Condizione di integrabilità di Riemann. Additività e monotonia dell'integrale. Condizioni suf-ficienti di integrabilità. Teorema della media integrale. Teorema fondamentale del calcolo integrale. Integrale indefinito. Calcolo dell'integrale mediante una primitiva. Metodi elementari di integrazione. Integrazione per parti e per sostituzione. Integrali genera-lizzati (cenni). Spazi Gli spazi vettoriali. Lo spazio nℜ . Struttura algebrica e struttura metrica: addizione e moltiplicazione scalare, prodotto scalare, norma, distanza. Sottospazio. Combinazione lineare. Dipendenza e indipendenza lineare. Insieme di generatori. Base e dimensione di uno spazio vettoriale. Base canonica di nℜ . Matrici Matrice. Operazioni sulle matrici: addizione e moltiplicazione scalare. Moltiplicazione righe per colonne di matrici. Matrici inverti-bili. Matrice trasposta. Matrici simmetriche. Complemento algebrico. Definizione costruttiva di determinante. Alcune proprietà del determinante. Regola di Sarrus. Teoremi di Laplace. Caratterizzazione delle matrici invertibili. Calcolo della matrice inversa. Rango di una matrice. Proprietà del rango. Sistemi di equazioni lineari Teorema di Rouché-Capelli. Teorema di Cramer. Regola di Cramer per il calcolo delle soluzioni di un sistema. Sistemi omogenei e sistemi parametrici. Trasformazioni lineari. Libri di Testo Teoria A. Guerraggio, Matematica, Bruno Mondatori. P.V. Dolci, Matematica Generale, CEDAM, Padova. Esercitazioni G. Peretti, Appunti di Matematica, Edizioni Libreria Progetto, Padova P.V. Dolci, G.D. Marangoni, Esercitazioni di Matematica, CEDAM, Padova. Temi d’esame in internet. Modalità di svolgimento delle lezioni: Il corso è suddiviso in lezioni teoriche (7 CFU = 56 ore) ed esercitazioni (3 CFU = 30 ore) divise in due gruppi (A-K e L-Z). Modalità di svolgimento dell’esame L’esame consiste in una test preliminare a risposta multipla su argomenti di base da superare con punteggio minimo per poter so-stenere la prova scritta ed eventualmente la prova orale non obbligatoria.

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MATEMATICA PER LA GESTIONE AZIENDALE (5 CFU) (prof. Bruno Giacomello)

Corsi di studio in cui è offerto CdL in Economia del commercio internazionale Obiettivi formativi Il corso si propone di introdurre i principali metodi e strumenti quantitativi a supporto della gestione aziendale, in ambito certo e aleatorio, con particolare attenzione per le applicazioni e gli esempi illustrativi Il corso si divide in parti in ciascuna delle quali viene introdotto un modello quantitativo di riferimento per il quale vengono quin-di proposte applicazioni a specifici contesti aziendali. Per rendere proficua la frequenza delle lezioni, si consiglia di aver già superato gli esami di Matematica e Statistica. Programma

0. Premessa Richiami di metrica e topologia in nℜ . Funzioni di più variabili: dominio, grafico, superfici di livello, limiti e continuità. Derivate parziali. Differenziabilità, continuità e piano tangente. Funzioni lineari e forme quadratiche.

1. Differenziale di funzioni a più variabili e teorema del valor medio per l’analisi delle componenti del fatturato e del margine aziendale e delle rispettive variazioni Differenziale e Teorema del Valor medio per funzioni di più variabili. Applicazione all’analisi delle variazioni delle componenti del fatturato. Applicazione all’analisi delle variazioni delle componenti del margine. 2. Analisi delle frequenze relative e matrici di rappresentazione per la valutazione della fidelizzazione dei clienti aziendali Analisi delle frequenze relative di eventi e matrici di rappresentazione. Un modello per l’analisi della clientela aziendale per classe di prodotto. Condizioni di equilibrio dinamico. Indici di fidelizzazione. Applicazione all’analisi della fidelizzazione dei clienti. Ap-plicazione all’analisi della fidelizzazione dei clienti per classi di fatturato. 3. Sistemi dinamici lineari per la valutazione dell’andamento delle quote di mercato Sistemi di equazioni alle differenze finite lineari omogenei di primo ordine. Soluzioni e punti di equilibrio. Applicazione alle dina-miche di transizione dei clienti da marca a marca per prodotti omogenei. Applicazione alle dinamiche di transizione dei clienti tra prodotti fungibili. 4. Analisi delle frequenze cumulate relative e curva di Lorenz per la valutazione della concentrazione della clientela e del fatturato aziendale Frequenze cumulate relative e curva di Lorenz per l’analisi della concentrazione di un carattere quantitativo. Indice di concentra-zione. Applicazione all’analisi della concentrazione del fatturato. Applicazione all’analisi della concentrazione per classi di fattura-to.

5. Sistemi dinamici per la costruzione e l’analisi economico finanziaria di un business plan Sistemi di equazioni alle differenze finite di primo e secondo ordine. Rappresentazione vettoriale. Applicazione alla rappresenta-zione della dinamica nel tempo di flussi economici, finanziari, patrimoniali e del risultato di esercizio. Applicazione alla costruzio-ne di un business plan. 6. VaR ed indici di bilancio per la valutazione del rischio di insolvenza aziendale Default Point, Valore Atteso e Deviazione Standard, Distance to Default Point espressa in numero di Deviazioni Standard, Value at Risk e Probabilità di Default. Applicazione al valore di attività aziendali e valutazione del rischio di insolvenza. 7. Problemi di programmazione lineare ed applicazioni aziendali Problemi di programmazione lineare. Metodo grafico. Metodo del Simplesso e utilizzo del software JavaSimplex per la ricerca della soluzione. Analisi di sensibilità, interpretazione economica e prezzi ombra. Soluzioni a valori interi. Principali applicazioni aziendali: ottimizzazione del mix produttivo, ottimizzazione della combinazione di fattori produttivi (problema della dieta), otti-mizzazione del trasporto, ottimizzazione di turni, ottimizzazione di campagne promozionali. 8. Tecniche reticolari di programmazione, PERT e CPM, per la costruzione di progetti Teoria dei Grafi. Problemi di cammino e di flusso ottimo. P.E.R.T. e C.P.M. deterministico e stocastico: tempi, risorse, costi. Ap-plicazione alla costruzione di un progetto aziendale. Libri di testo Appunti e materiale del docente. E. CASTAGNOLI, L. PECCATI, La Matematica in azienda: strumenti e modelli. Volume II: sistemi lineari. Volume III: Calcolo differenziale con applicazioni. Volume IV: Sistemi dinamici, EGEA Bocconi, Milano 2003 M. FISCHETTI, Lezioni di Ricerca Operativa, II edizione, Libreria Progetto, Padova 1999.

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F.S. HILLIER, G.J. LIEBERMAN, Introduction to Operations research, McGraw-Hill, 1990. R.E. MARKLAND, Topics in Management Science, J. Wiley & Sons, 1989 Modalità di svolgimento delle lezioni Il corso si compone di 32 ore di lezioni frontali e di 10 ore di esercitazioni. Modalità di svolgimento dell’esame L'esame consiste in una prova scritta ed una orale. L'accesso alla prova orale è condizionato al superamento della prova scritta.

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MATEMATICA PER LE SCELTE ECONOMICO-FINANZIARIE (5 CFU)

(prof. Bruno Giacomello) Corsi di studio in cui è offerto CdL in Economia del commercio internazionale CdL in Economia e amministrazione delle imprese

Obiettivi formativi Nel corso vengono introdotti gli strumenti quantitativi classici e moderni per l’analisi delle principali operazioni finanziarie e per la valutazione di progetti economico-finanziari, sia in un contesto di certezza che di rischio. Per rendere proficua la frequenza delle lezioni, si consiglia di aver già superato gli esami di Matematica e Statistica. Programma 1. Leggi e regimi finanziari Operazioni finanziarie; capitalizzazione e attualizzazione. Leggi finanziarie: montante, valore attuale, interesse, sconto, tasso di in-teresse e tasso di sconto. Proprietà di scindibilità e uniformità di una legge finanziaria. Regime finanziario dell’interesse composto, regime finanziario dell’interesse semplice, regime finanziario dello sconto commerciale. Tassi di interesse equivalenti. Forza d’interesse. Tassi nominali, inflazione e tassi reali. Operazioni finanziarie in valuta e tassi di interesse. Struttura a termine e variabi-lità dei tassi di interesse. 2. Rendite e piani di ammortamento Valore attuale e montante di una rendita. Classificazione delle rendite. Problemi inversi relativi alle rendite: ricerca del valore della rata, del numero di rate, del tasso di interesse; tecniche di calcolo del tasso interno di rendimento. Valutazione di rendite con tassi variabili. Analisi dell’investimento in titoli obbligazionari. Analisi del piano d’ammortamento di un prestito: generalità e relazioni fondamentali. Tipici piani d’ammortamento progressivo: francese, italiano, tedesco, americano. Pre-ammortamento. Analisi di un piano di ammortamento con tassi variabili. Leasing finanziario: valutazione e piano di ammortamento. Credito al consumo: TAN e TAEG. 3. Valutazione e scelta di progetti economico-finanziari Criteri di scelta: generalità e analisi di cash flow con flussi certi, NPV; IRR; TRM.. Scelte con tassi variabili. Valutazione di progetti parzialmente finanziati con capitale di terzi: GAPV e WACC. 4. Introduzione alla valutazione del rischio finanziario Indici temporali e di variabilità di un cash flow. Duration e volatilità dei prezzi di attività rischiose. Funzione Valore ed introdu-zione alla immunizzazione finanziaria. Relazione Rischio/Rendimento e tassi aggiustati per la valutazione di flussi rischiosi. Intro-duzione alla selezione di un portafoglio di attività rischiose. Libri di testo Appunti e materiale del docente. P. BORTOT, U. MAGNANI, G. OLIVIERI, F.A. ROSSI, M. TORRIGIANI, Matematica finanziaria, seconda edizione con eserci-zi, Monduzzi, Bologna, 1998. E. CASTAGNOLI, L. PECCATI, La Matematica in azienda: strumenti e modelli. Volume I: calcolo finanziario con applicazioni, EGEA Bocconi, Milano 2003 Modalità di svolgimento delle lezioni Il corso si compone di 32 ore di lezioni frontali e di 10 ore di esercitazioni. Modalità di svolgimento dell’esame L'esame consiste in una prova scritta ed una orale. L'accesso alla prova orale è condizionato al superamento della prova scritta.

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MERCEOLOGIA DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI (5 CFU) (prof. Giovanni Goldoni)

Corsi di studio in cui è offerto CdLS in Economia internazionale Obiettivi formativi Il corso di Merceologia dei prodotti agroalimentari si propone di trattare e discutere le profonde modificazioni che la progressiva diffusione della cultura della qualità sta imponendo a livello normativo, produttivo, organizzativo, gestionale, con specifico riferi-mento al settore alimentare. Il corso si struttura in due moduli. Il primo modulo comprende la presentazione dei principali snodi produttivi e gestionali nel comparto agroalimentare. Nel secondo modulo sono proposte le metodologie per il controllo della qua-lità nella filiera alimentare, i principi che informano il sistema di autocontrollo nelle aziende alimentari, le opportunità che possono derivare dalla certificazione di conformità dei prodotti alimentari. Programma

Modulo I – Caratteristiche merceologiche e tecnologiche del comparto agroalimentare 1 Relazione tra evoluzione della disponibilità e dei fabbisogni alimentari e tipologie innovative: (a) rese e qualità del prodot-

to; (b) tecnologie e tecniche di lavorazione, trasformazione e conservazione. 2 Principali processi e trattamenti nel comparto agro-industriale: finalità prevalenti (ad esempio: pulitura per igienicità e la-

vorabilità dei materiali grezzi; separazione, per valorizzazione e lavorabilità dei semi-lavorati; stabilizzazione e confezio-namento, per conservazione degli alimenti), breve descrizione e criticità più importanti (controllo degli standard produt-tivi e garanzia degli standard igienici).

3 Dalle coltivazioni ai by-products: le filiere zootecnica, ortofrutticola e cerealicola.. 4 Problematiche della gestione dei cicli di produzione nell’agro-industria: (-) stagionalità delle produzioni e deperibilità dei

prodotti; (-) tempi di produzione, qualità del prodotto e logistica; (-) condizioni per la meccanizzazione e l’automazione dei processi: ripetitività delle operazioni e standardizzazione dell’input

Modulo II - Il sistema qualità nelle aziende alimentari. 5 Qualità e tipicità dei prodotti alimentari. I regolamenti sui metodi di produzione biologica, sulle attestazioni di specificità,

sulla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazione di origine. 6 Le direttive di tipo orizzontale per il sistema alimentare e il loro recepimento a livello nazionale. L'etichettatura dei pro-

dotti alimentari preconfezionati. Gli additivi alimentari. La tutela della qualità igienica degli alimenti. La valutazione dei rischi igienici e la procedura HACCP. La metodologia HACCP e la sua integrazione con le norme della serie ISO 9000.

7 L'attuazione del Sistema Qualità. I piani per la qualità e il manuale della qualità. L'iter certificativo volontario nelle azien-de alimentari.

8 Qualità e conformità dei prodotti alimentari. La certificazione di conformità dei prodotti alimentari. 9 Il concetto di "customer satisfaction". Il "Quality Function Deployment" quale strumento metodologico per la defini-

zione della qualità di prodotto/sistema. Qualità e ecocompatibilità: leve di marketing e cultura di impresa. Libri di testo e materiale didattico Durante il corso saranno distribuite Dispense a cura dei Docenti. Essendo una parte del corso svolta su temi sperimentali si consi-glia la frequenza. Sono consigliati per approfondimenti i seguenti libri di testo: - AA.VV., Normazione, certificazione, qualità. Le regole, le strutture, DINTEC, Roma. 1997. - R. FILIPPINI et al., ISO 9000 e Qualità Totale, Etas Libri, 1998. - G. MATTANA, Qualità. Affidabilità. Certificazione, F. Angeli, Milano, 1997 - C. PERI, Qualità: concetti e metodi, F. Angeli, Milano, 1994. - C. PERI, V. LAVELLI, A. MARJANI, Qualità nelle aziende e nelle filiere agroalimentari. Gestione e certificazione dei sistemi per la qualità, per la rintracciabilità e per l’igiene, HOEPLI, Milano, 2004. - J.L. MULTON, La qualità dei prodotti alimentari, Tecniche Nuove, Milano, 1987. - CESTAAT, Il sistema qualità in agricoltura, Roma, 1992. - G. LEPORE, D. FLORIO, Agroalimentare: la certificazione del sistema qualità, Adda, Bari, 1995. - ACCADEMIA DEI GE-ORGOFILI, Qualità e certificazione dei sistemi e dei prodotti agro-alimentari, Firenze, 1996. - G. SANTOPRETE, La situazione alimentare alle soglie del terzo millennio, Edizioni ETS, 1995. - C. CORRERA, Controllo ed autocontrollo degli alimenti, Maggioli Ed., 1995. - G. TIECCO, Igiene e tecnologia alimentare. Ed agricole, 1997. - F. TONI, R. NANNI, Il metodo HACCP e l'autocontrollo sull'igiene degli alimenti, Maggioli Ed., 1998. - SGS (a cura di), Guida alla progettazione e applicazione del sistema HACCP, Nuovo Studio Tecna, 1998. - M. VALLETRISCO, I.M. DE CLEMENTE, Nuovi prodotti e sicurezza nel settore alimentare, Giappichelli, 2000. Modalità di svolgimento delle lezioni Le lezioni saranno, come consuetudine, svolte frontalmente dai docenti. Docente del Modulo I sarà il prof. Giovanni Goldoni. Docente del Modulo II sarà il prof. Giorgio Savio.

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Modalità di svolgimento dell’esame L’esame si svolgerà in forma orale con possibilità, a scelta dello studente, di sostenere una prova di accertamento scritta.

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MERCEOLOGIA DOGANALE (5 CFU) (prof. Giorgio Savio)

Corsi di studi in cui è offerto CdL in Economia del commercio internazionale Obiettivi formativi Il corso di Merceologia doganale si propone di presentare alcuni elementi di natura tecnica relativi ai sistemi di classificazione delle attività economiche e dei prodotti, alla struttura della TARIC (Tariffa Integrata Comunitaria), ai fondamenti della normativa doga-nale con specifico riferimento al Codice Doganale Comunitario, per fornire le conoscenze di base necessarie ai successivi appro-fondimenti di preparazione professionale nel settore del commercio internazionale. Il corso si integra con i contenuti proposti in Tecnica degli scambi internazionali, Marketing internazionale e in altri corsi dell’area aziendale, economica e giuridica. Programma 1. I sistemi di classificazione delle attività economiche: il sistema delle Nazioni Unite ISIC (International Standard Industrial Clas-sification); il sistema dell’Unione Europea NACE; il sistema italiano ATECO. I sistemi di classificazione dei prodotti: i sistemi del-le Nazioni Unite: il sistema SITC (Standard International Trade Classification) e il sistema integrato CPC (Central Product Classi-fication); i sistemi dell’Unione europea: il sistema Nimexe e il sistema integrato CPA (Statistical Clasification of Products by Acti-vity); il sistema italiano PROATECO. Il sistema armonizzato (SA) e la nomenclatura combinata (NC). La Tariffa Integrata Comu-nitaria (TARIC). 2. Funzioni e organizzazione delle dogane. La struttura del Codice Doganale Comunitario. Il territorio doganale comunitario. La classificazione tariffaria delle merci. L’origine delle merci. Il valore delle merci in dogana. Le destinazioni e i regimi doganali delle merci. La dichiarazione doganale. 3. I regimi doganali delle merci estere. L’importazione definitiva e l’immissione in libera pratica delle merci. L’ammissione tempo-ranea. L’importazione temporanea e le operazioni di perfezionamento attivo. Il transito comunitario esterno e interno: il carnet TIR e il carnet ATA. Il deposito doganale. 4. I regimi doganali delle merci comunitarie.. L’esportazione temporanea e le operazioni di perfezionamento passivo. L’esportazione definitiva. La reimportazione. 5. Le zone franche e i depositi franchi. 6. Le controversie doganali e il diritto di ricorso. 7. La disciplina generale delle accise. 8. Il sistema E.D.I. (Electronic Data Interchange) e il Servizio Telematico Doganale. L’audit doganale per l’imprese. Libri di testo e materiali didattici Durante il corso saranno distribuite dispense a cura del Docente. Essendo una parte del corso svolta su temi sperimentali si consi-glia la frequenza. Libri di testo (consigliati per approfondimenti):

- V. BIVONA, G. CALABRO’, Il traffico mondiale delle merci: elementi di merceologia doganale. Samperi, Messina, 2000. - F. BALESTRIERI, D. MARINI, Lineamenti di Merceologia Doganale. Libreria Cafaro Editrice, Perugia, 2000.

- L. LOMBARDI, Guida pratica per l’esportatore. Franco Angeli, Milano, 2003. - L. LOMBARDI, Manuale di tecnica doganale e commercio estero. Franco Angeli, Milano, 2005. 2005. - L. FERRAJOLO, Codice delle dogane e delle accise. Il Sole 24 Ore Pirola, 2006. - G.U. AMODEO, F. D’ASCENZIO, Classificazione delle merci e operazioni doganali. Aracne Editrice, 2006 Modalità di svolgimento delle lezioni Le lezioni saranno svolte frontalmente dal docente. Modalità di svolgimento dell’esame L’esame si svolgerà in forma orale con possibilità, a scelta dello studente, di sostenere una prova di accertamento scritta al termine del corso.

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ORGANIZZAZIONE AZIENDALE (5 CFU) (prof. Cecilia Rossignoli)

Corsi di studio in cui è offerto CdL in Economia e amministrazione delle imprese Obiettivi formativi Il corso intende fornire agli studenti gli elementi di base e gli istituti fondamentali utili a comprendere i diversi assetti e modalità di funzionamento dell’organizzazione. A tal fine vengono forniti gli strumenti concettuali e operativi per progettare le strutture or-ganizzative. Si propone inoltre di sviluppare capacità di lettura dei fenomeni propri della cultura organizzativa d'impresa. Le lezioni teoriche saranno integrate dall’analisi di casi aziendali reperiti in letteratura e da testimonianze dirette di esperti di orga-nizzazione aziendale che operano in azienda. La didattica prevede pertanto frequenti discussioni di casi di studio focalizzati sulla definizione e risoluzione delle diverse configurazioni organizzative che possono essere adottate nei diversi contesti culturali e am-bientali. Programma Le teorie organizzative: fondamenti. Come nasce il problema organizzativo: la divisione del lavoro, strategie e struttura, l’ambiente, gli attori, le relazioni, la progetta-zione organizzativa. Gli attori organizzativi: soggetti e attori, la motivazione, il gruppo, i soggetti e il potere. L’organizzazione e i suoi ambienti: i confini dell’organizzazione, le dimensioni dell’ambiente, l’ambiente economico e i mercati, l’ambiente e la tecnologia, le istituzioni. Le relazioni organizzative: il mercato e gli scambi, la gerarchia e le transazioni organizzative, la cultura organizzativa, le forme ibri-de. Le forme organizzative unitarie e divisionali: la forma semplice, la forma gerarchico-funzionale, le forme divisionali. Le adhocrazie e forme organizzative ibride: forme adhocratiche e struttura a matrice, organizzare per processi, outsourcing, forme a rete. Ulteriori informazioni, avvisi e materiali didattici saranno pubblicati su sito del corso durante lo svolgimento delle lezioni. Libri di testo Costa G., Gubitta P. Organizzazione Aziendale: Mercati, gerarchie e convenzioni. McGraw-Hill, Milano, 2004. Modalità di svolgimento delle lezioni Lezioni frontali Modalità di svolgimento dell’esame L’esame consiste in una prova scritta a domande aperte.

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PIANIFICAZIONE E CONTROLLO NELLE PMI (5 CFU) (dott. Silvia Cantele)

Corsi di studio in cui è offerto CdL in Economia e amministrazione delle imprese Obiettivi formativi Il corso si propone di fornire le basi dottrinali e di cultura tecnica specifica necessarie al fine di comprendere le finalità ed il fun-zionamento dei modelli aziendali di pianificazione e controllo strategico, provvedendo ad evidenziarne il collegamento logico e tecnico con il processo di formulazione della strategia d'impresa; tali considerazioni di carattere generale verranno contestualizzate nella realtà delle piccole e medie imprese. Programma Il processo di pianificazione strategica: dalla ideazione imprenditoriale, alla formulazione degli obiettivi strategici. La base informativa documentale del processo di pianificazione: il sistema dei dossier di pianificazione. Il piano d'impresa: finalità e struttura. La formalizzazione del piano d'impresa: sviluppo pluriennale e parametrizzazione annuale. Il sistema dei controlli di governo dell'impresa. Il processo di controllo degli obiettivi strategici. Elaborazione e commento di un caso di studio relativo ad una PMI. Libri di testo CAMPEDELLI B., Il piano d'impresa. Dall'ideazione strategica all'implementazione nei processi direzionali di pianificazione e controllo (seconda edizione), Giappichelli, Torino, 2004 Modalità di svolgimento delle lezioni Lezioni frontali Modalità di svolgimento dell’esame L’esame è scritto

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POLITICA ECONOMICA (INTERNA E INTERNAZIONALE) (10 CFU)

(prof. Giovanni Tondini) Corsi di studio in cui è offerto CdL in Economia del commercio internazionale Obiettivi formativi.

Obiettivi Generali : Lo studio della politica economica permette allo studente di sviluppare una dimensione critica e di pos-sedere una visione d’insieme dei problemi economici non disgiunti da numerosi altri problemi ( di politica, di organizzazione a-ziendale, ecc.).

Obiettivi Modulo 1. (Politica economica interna) In particolare in questa parte del corso partiremo dall’illustrazione degli elementi costitutivi della politica economica per guidare lo studente all’interno del modello e dell’analisi normativa. Affronteremo poi le ragioni dell’intervento dello Stato in economia e delle forme che questo intervento può assumere, con parti-colare riguardo alle politiche economiche implementate. La parte monografica è dedicata all’approfondimento di alcune tematiche relative ai processi di accumulazione e distribuzione del reddito e della ricchezza.

Obiettivi Modulo 2. (Politica economica internazionale) Comprensione delle caratteristiche e dei fenomeni più rilevanti della Politica economica internazionale. Acquisizione graduale di gruppo e personale delle problematiche attuali. Apprendimento critico ed attivo degli strumenti di politica economica interagenti sul piano internazionale adatti e coerenti a raggiungere certi obiettivi, in un’economia di mercato mondiale e globale. Programma

Modulo 1.(Politica economica interna) Parte introduttiva Il significato della politica economica La struttura del modello di politica economica L’ipotesi di razionalità in politica economica L’ideologia e la politica economica Parte prima L’autorità dello Stato e le sue modalità di intervento: lo Stato minimale; l’intervento dello Stato per il coordinamento; le istituzioni; il modello dei bureau; indipendenza e coordinamento dei bureau; il decentramento amministrativo. L’economia delle leggi e la politica economica: la legge come strumento di politica economica; benefici e costi delle leggi; l’applicazione della legge; la politica dei costi di transazione. Parte seconda Competenze e interventi dell’allocation bureau: i monopoli; le esternalità; i beni pubblici; la incompletezza dei mercati; le informa-zioni asimmetriche; i beni di merito e i beni comuni: Competenze e interventi dello stabilization bureau: la teoria classica e la teoria della domanda effettiva; il fine tuning della domanda aggregata; l’obiettivo dello sviluppo, della stabilizzazione del debito e dell’equilibrio della bilancia dei pagamenti. Competenze e interventi del distribution bureau: l’equità distributiva ; le politiche ridistributive; equità ed efficienza. I fallimenti dello Stato. Parte terza Gli interventi dello stato per risolvere i problemi legati alla disoccupazione, all’inflazione e alla tutela della concorrenza Parte quarta: Dinamica economica e processi di distribuzione e di accumulazione della ricchezza e del reddito La distribuzione del reddito e del capitale nelle teorie economiche con particolare riferimento al modello distributivo post-keynesiano; la distribuzione personale del reddito e della ricchezza evidenziando alcuni aspetti analitici ed empirici; processi di ac-cumulazione, concentrazione e distribuzione del reddito e della ricchezza. Modulo 2. (Politica economica internazionale) a) Elementi di politica economica internazionale. Obiettivi di politica economica internazionale nel passaggio da un mercato domestico ad un mercato globale. b) Lo scambio internazionale. Le teorie; le politiche; dal Gatt 1947 alla WTO. c) Il sistema monetario internazionale. Evoluzione, tendenze, crisi e prospettive. d) L’internazionalizzazione dell’economia. 1.I settori primario, secondario e terziario nella globalizzazione dell’economia; 2.Il sistema capitalistico nel contesto internazionale; 3.La dimensione internazionale del sottosviluppo; 4.I rapporti Est/Ovest; 5. Linee di tendenza delle grandi aree economiche. e) La dimensione internazionale del rapporto etica/economia.

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Libri di testo:

Modulo 1.(Politica economica interna) 1) R.BALDUCCI, G.CANDELA, A.SCORCU, Introduzione alla Politica economica, Zanichelli, Bologna, 2001, capitoli 1,7,8, 9, 10 e 11. 2) N.ACOCELLA, Economia del benessere: la logica della politica economica, Carocci editore, Roma, 2002 3) M.BARANZINI, G.TONDINI, Accumulazione, distribuzione e risparmio, Cedam, Padova, 2003, parti seconda e terza: dinamica economica e processi di distribuzione e di accumulazione. Modulo 2. (Politica economica internazionale) 1. Appunti del corso di Politica Economica Internazionale, dispense on-line sulla pagina WEB del prof. FERRO. 2. A. FERRO – G. RAELI, La liberalizzazione dei mercati mondiali. Dall’ITO alla WTO passando per il GATT, Editrice del Il Sole 24 Ore, ed. 1999. Modalità di svolgimento delle lezioni Lezioni frontali Modalità di svolgimento dell’esame Esame scritto con domande aperte e possibilità di sostenere l’esame orale a scelta dello studente, che ha superato la prova scritta.

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POLITICHE AGROALIMENTARI INTERNAZIONALI (5 CFU) (prof. Ugo Maggioli)

Corsi di studio in cui è offerto CdLS in Economia internazionale Obiettivi formativi Lo scopo del corso è individuare le relazioni tra sistemi agricoli, economie e politiche economiche che hanno reso la produzione e la distribuzione agroalimentare un fattore strategico delle relazioni internazionali e del processo di sviluppo mondiale. Occorre quindi partire dalla conoscenza degli specifici elementi strutturali che hanno portato all’attuale configurazione del settore agroalimentare. Lo sviluppo di tali elementi è stato accompagnat e frequentemente anche incentivato da specifiche politiche con orientamenti e tempi spesso diversi. Serve così soffermarsi su una adeguata tipologia di economie e politiche agroalimentari che riflettano i diversi stadi e mutamenti dello sviluppo economico e il loro apporto strutturale alla formazione dei mercati interna-zionali agroalimentari. Le crescenti interrelazioni, spesso conflittuali tra gli Stati e i loro mercati hanno suscitato lo sviluppo di organizzazioni internazio-nali che hanno tra gli altri anche il compito di rendere equi ed efficienti le produzioni ed i mercati agroalimentari. L’azione di alcu-ne di esse va approfondita data anche la loro capacità di mobilitazione e regolazione strategica dell’innovazione in campo aagroa-limentare. Programma Relazioni tra sistemi agricoli, economie e politiche economiche. Basi materiali, forze sociali e politiche, progresso scientifico e tecnologico nella formazione del settore agroalimentare. Interrelazioni ed interdipendenze tra settori agroalimentari nazionali. Obiettivi, vincoli e strumenti delle politiche agroalimentare nazionali. Politiche nazionali e relazioni di mercato. Obiettivi, istituzioni e programmi internazionali in campo agroalimentare. Azioni internazionali per il miglioramento delle strutture dalla produzione e dei mercati agroalimentqari mondiali. Distribuzione ed equità nei mercati mondiali. Interventi per la sicurezza alimentare. Interventi per la tutela ambientale e la salubri-tà alimentare. Regolazione del progresso scientifico e tecnologico e promozione delle relazione economiche e commerciali mondiali. Libri di testo All’inizio delle lezioni saranno messi a disposizione materiale didattico e puntuali riferimenti bibliografici. Modalità di svolgimento delle lezioni Lezioni frontali Modalità di svolgimento dell’esame Orale

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POLITICHE RURALI E AMBIENTALI (5 CFU) (prof. Vittorio Bonuzzi)

Corsi di studio in cui è offerto CdLS in Economia internazionale

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PRINCIPI DI ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE (5 CFU)

(prof. Federico Brunetti)

Corsi di studio in cui è offero CdL in Economia del commercio internazionale Obiettivi formativi Il corso si propone di introdurre gli studenti ai temi del governo delle imprese e dei processi decisionali a supporto delle scelte a-ziendali. Programma PARTE GENERALE -L’impresa come sistema relazionale -La varietà delle imprese: piccole, medie, grandi, industriali, commerciali e “di servizi”, imprese pubbliche e private -I fini del decisore aziendale e le funzioni dell’impresa -La nascita dell’impresa: una rivisitazione dei fattori produttivi -L’architettura del processo decisionale: i criteri di efficienza, efficacia e redditività -Razionalità, irrazionalità e non razionalità nelle scelte aziendali -L’impresa e l’ambiente in cui agisce -Le peculiarità dei diversi contesti nazionali tra locale e globale -I valori, la visione e la missione come premesse al governo dell’impresa -La strategia tra studio dei concorrenti e valorizzazione delle risorse aziendali -La strategia come scelta emergente dal dinamismo ambientale -Le possibili vie dello sviluppo: la via della differenziazione competitiva, la via dell’innovazione, la via della diversificazione, la via dell’espansione internazionale -Il processo di sviluppo internazionale -La delocalizzazione produttiva -Il governo dell’impresa tra strategia e struttura -La centralità delle persone nella ricerca di performance competitive -Imprenditorialità, managerialità e leadership -La produzione e distribuzione di ricchezza: il valore aggiunto e i portatori di interessi -Le valutazioni di convenienza economica tra scelte di breve e lungo periodo PARTE MONOGRAFICA -Recenti tendenze nel rapporto con il mercato: la pervasività d’impresa -Verso una rinnovata relazione tra impresa e consumo Libri di testo Gli studenti potranno utilizzare, per la parte generale: - Sergio Sciarelli, Fondamenti di Economia e Gestione delle Imprese (Estratto), CEDAM, Padova, 2005, mentre, per la parte monografica: - Federico Brunetti, Pervasività d’impresa e relazioni di mercato: quale futuro?, Giappichelli, Torino, 2004 Modalità di svolgimento delle lezioni Le lezioni prevedono il ricorso a forme di didattica attiva con la partecipazione di studiosi, imprenditori ed esperti in qualità di te-stimoni privilegiati. Modalità di svolgimento dell’esame L’esame verrà svolto mediante una prova scritta volta a valutare le conoscenze di base e un colloquio orale volto ad accertare la capacità di analisi critica del candidato.

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RAGIONERIA GENERALE E APPLICATA I (10 CFU) (prof. Andrea Lionzo)

Corsi di studio in cui è offerto CdL in Economia del commercio internazionale CdL in Economia e amministrazione delle imprese Obiettivi formativi Il corso si propone di sviluppare la conoscenza della logica di formazione del bilancio di esercizio, avuto riguardo ai principi, ai criteri e alle tecniche di classificazione e di valutazione delle poste di bilancio. La consapevole determinazione del reddito e del capitale di bilancio, nella prospettiva sia della normativa nazionale sia dei principi contabili internazionali, implica un complesso ragionamento economico sulla gestione d’impresa, strumentale a coglierne le condi-zioni di equilibrio dinamico. Programma 1. Teoria generale del bilancio di esercizio. 1.1. Il bilancio quale modello economico-finanziario della gestione di impresa – 1.2. L’oggetto e le funzioni del bilancio di eserci-zio – 1.3. La teoria della pluralità e dell’unicità del bilancio – 1.4. I bilanci di esercizio, i bilanci differenziati e i bilanci speciali. 2. La disciplina del bilancio di esercizio in Italia 2.1. Le fonti di riferimento per la redazione del bilancio: il “sistema duale” – 2.2. Il bilancio secondo la normativa nazionale di cui al D. Lgs. 127/1991 – 2.3. Il bilancio secondo i principi Ias/Ifrs – 2.4. I documenti di bilancio. 3. La struttura e il contenuto del bilancio di esercizio 3.1. I principi generali di classificazione – 3.2. Struttura e contenuto dello stato patrimoniale –. 3.3. Struttura e contenuto del conto economico – 3.4. Struttura e contenuto del conto finanziario – 3.5. Contenuto degli altri documenti di bilancio 4. I principi generali del bilancio di esercizio 4.1. I principi generali di bilancio – 4.2. Il sistema dei valori di riferimento – 4.3. I sistemi di valori ancorati al costo – 4.4. I sistemi di valori basati sul fair value – 4.5. Principi generali di determinazione del reddito imponibile. 5. La valutazione delle poste dell’attivo 5.1. Le immobilizzazioni materiali e immateriali; gli investimenti immobiliari – 5.2. Le immobilizzazioni finanziarie – 5.3. Le rima-nenze – 5.4. I crediti commerciali e finanziari. 5.5. Gli strumenti finanziari – 5.6. Le imposte anticipate – 5.7. I ratei e risconti attivi – 5.8. I disaggi su prestiti. 6. La valutazione delle poste del passivo 6.1. Il capitale netto. Gli share based payments – 6.2. I fondi rischi e oneri – 6.3. Le imposte differite – 6.4. I debiti commerciali e fi-nanziari. I mutui passivi e i prestiti obbligazionari – 6.5. I ratei e risconti passivi. 7. Gli ambiti di utilizzazione del bilancio di esercizio. 7.1. Le analisi di bilancio – 7.2. La determinazione del valore dell’impresa – 7.3. Il controllo di gestione – 7.4. La comunicazione economico-finanziaria Libri di testo A. TESSITORE (a cura di), Letture integrative sul bilancio di esercizio delle imprese, Luev, Verona, Ultima edizione, limitatamente ai ca-

pitoli 2, 3, 4 e 6. S. AZZALI (a cura di), L’informativa di bilancio secondo i principi contabili internazionali, Giappichelli, Torino, 2005, limitatamente ai

capitoli 1-8. R. STACCHEZZINI (a cura di), Esercizi in tema di bilancio d’impresa, Luev, Verona, Ultima edizione, limitatamente alle parti I e II. I lucidi proiettati in aula sono disponibili sul sito web del Corso.

Modalità di svolgimento delle lezioni Il corso prevede lo svolgimento di lezioni e di esercitazioni. Queste ultime riguardano i punti 3, 5 e 6 del programma. Verrà altresì studiato il bilancio di esercizio di un’impresa industriale, che costituirà un utile riferimento per gli argomenti oggetto di trattazione. Modalità di svolgimento dell’esame L’esame consiste in una prova scritta e prevede la possibilità, per lo studente, di richiedere anche un accertamento orale. In sede d’esame lo studente deve essere in grado di leggere e commentare in modo corretto il bilancio di esercizio dell’impresa studiata durante il corso.

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RAGIONERIA GENERALE E APPLICATA II (5 CFU) (prof. Silvano Corbella)

Corsi di studio in cui è offerto CdL in Economia e amministrazione delle imprese Obiettivi Il corso costituisce il proseguimento dell’insegnamento di Ragioneria Generale ed Applicata I impartito nel primo semestre. Al fine di portare a compimento il percorso formativo avviato in quella sede, il corso di Ragioneria Generale ed Applicata II affronta due tematiche fondamentali: - la prima parte del corso mira a fornire una base di conoscenze utili per acquisire capacità di interpretazione e di analisi del bilancio di esercizio di singola impresa; l’obiettivo è quello di sviluppare la logica e le tecniche di interpretazione del bilancio di esercizio, per fare emergere il potenziale informativo di tale documento ai fini dell’apprezzamento delle condizioni di equilibrio dinamico della gestione; - la seconda parte del corso sposta l’attenzione dal bilancio d’impresa individuale al bilancio di gruppo; l’obiettivo è quello di for-nire le conoscenze di base relative al reddito e al capitale di gruppo nonché alla tecnica di redazione del bilancio consolidato; l’analisi è sviluppata in una prospettiva economico-aziendale, tenendo peraltro conto delle disposizioni della normativa civilistica e delle prescrizioni dei principi contabili internazionali. Programma Parte I 1. L’interpretazione del bilancio di esercizio 1.1. Il potenziale informativo del bilancio di esercizio – 1.2. L’interpretazione e l’analisi del bilancio di esercizio – 1.3. Lo schema concettuale di interpretazione: liquidità, solidità, redditività e sviluppo. 2. L’analisi del bilancio di esercizio: gli schemi di riclassificazione 2.1. La riclassificazione dello stato patrimoniale – 2.2. La posizione finanziaria netta e le scelte di finanziamento – 2.3. La riclassi-ficazione del conto economico – 2.4. Ebit ed Ebitda: determinazione e potenziale informativo. 3. Segue: il sistema degli indici di bilancio 3.1. Il sistema degli indici di bilancio e il relativo potenziale informativo – 3.2. Gli indici di liquidità – 3.3. Gli indici di solidità – 3.4. Gli indici di redditività – 3.5. Gli indici di sviluppo. 4. Segue: i flussi finanziari 4.1. Il rendiconto finanziario: oggetto e scopo – 4.2. Il rendiconto finanziario dei flussi di disponibilità monetarie nette – 4.3. Lo schema di rendiconto finanziario prescritto dai principi contabili internazionali. Parte II 5. Nozioni di base sul bilancio consolidato 5.1. Gruppi aziendali e bilancio consolidato – 5.2. Le teorie e i metodi di consolidamento. Le teorie dell'entità, della proprietà e della capogruppo. I metodi di integrazione globale, proporzionale e del patrimonio netto. 6. Normativa civilistica ed aspetti tecnici di consolidamento 6.1. Il bilancio consolidato nella legislazione italiana: soggetti obbligati e casi di esonero; esclusioni obbligatorie e facoltative; deli-mitazione dell'area di consolidamento – 6.2. I metodi di consolidamento; le differenze di consolidamento; il trattamento del resi-duo attivo e passivo – 6.3. Le rettifiche di consolidamento attinenti alle operazioni infragruppo. 7. Il bilancio consolidato nei principi contabili internazionali 7.1. La “centralità” dell’informativa economico–finanziaria di gruppo nella prospettiva dei principi contabili internazionali. – 7.2. Disciplina generale e aspetti tecnici di consolidamento. Conclusione 8. L’apprezzamento dell’assetto economico–finanziario d’impresa e di gruppo 8.1. L’espressione del giudizio di liquidità, solidità, redditività e sviluppo – 8.2. La formulazione del giudizio di sintesi sull’assetto economico–finanziario d’impresa e di gruppo. Libri di testo G. Brunetti, L’interpretazione e l’analisi di bilancio, in A. Tessitore (a cura di), Letture integrative sul bilancio di esercizio delle imprese, Luev, Verona, Ultima edizione. R. Stacchezzini (a cura di), Esercizi in tema di bilancio d’impresa, Luev, Verona, Ultima edizione, parte III e IV. P. Pisoni, D. Busso, Il bilancio consolidato, Giuffré, Milano, 2005, esclusi par. 6.3., 6.4., 6.7., 7.6. Letture integrative consigliate per i non frequentanti: O. Paganelli, Analisi di bilancio. Indici e flussi, Utet, Torino, 2001, p. 15-17, cap. III, IV, V, VI, VII, VIII, IX, p. 135-139; M. Massari, Finanza aziendale. Valutazione, McGraw-Hill, par. 1.2.-1.3. I lucidi del corso saranno resi disponibili sul sito Web di Ateneo, nella pagina dedicata al docente. I bilanci (d’impresa e di gruppo) da utilizzare nell’ambito del corso saranno indicati durante la prima lezione e saranno resi dispo-nibili, insieme ai lucidi proiettati in aula, sul sito Web di Ateneo, nella pagina dedicata al docente. Modalità di svolgimento delle lezioni Il corso è sviluppato mediante lezioni settimanali (4 crediti) ed esercitazioni (1 credito). Verrà presentato il bilancio consolidato di un gruppo industriale che costituirà il riferimento concreto degli argomenti oggetto del programma.

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Modalità di svolgimento dell’esame L’esame ha luogo in forma scritta, con eventuale integrazione orale facoltativa. Crediti per attività formative di tipo f) A completamento del corso è inoltre proposto un progetto (ad adesione facoltativa) relativo ad attività formative di tipo f) per l’acquisizione di abilità relazionali. Gli studenti devono svolgere un lavoro di gruppo (su personal computer mediante software “Excel”) finalizzato all’interpretazione e analisi del bilancio di esercizio di un’impresa scelta dal gruppo, formato, al massimo, da cinque studenti. L’analisi del bilancio deve essere svolta mediante: a) riclassificazione dei prospetti di stato patrimoniale e di conto economico; b) calcolo del sistema dei quozienti di bilancio; c) calcolo dei flussi di cassa; d) predisposizione di una sintetica relazione finale sullo stato di “salute” dell’impresa. L’impegno previsto per ciascuno studente è di circa 6 giornate da 8 ore ciascuna, corrispondenti a 2 CFU.

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RETI, ACCORDI E COOPERAZIONI AZIENDALI (5 CFU) (dott. Riccardo Stacchezzini)

Corsi di studio in cui è offerto CdLS in Economia internazionale Obiettivi formativi Il corso tende a sviluppare la capacità di comprensione di diversificate realtà aziendali operanti nei sistemi economici contempora-nei. Al riguardo, si studiano i caratteri istituzionali delle aggregazioni di imprese ed i conseguenti processi di integrazione. Si ana-lizzano in particolare i connotati peculiari dei gruppi e i percorsi di sviluppo aziendale in ambito internazionale. Programma 1. L’evoluzione dell’impresa dalla crescita interna alla nascita degli aggregati aziendali

-I processi di crescita interna e i processi di crescita esterna -I fattori determinanti i processi di aggregazione -La ridefinizione dei “confini” organizzativi e istituzionali dell’impresa e i connessi processi di integrazione -Le reti di imprese

2. Le tipologie di aggregazione aziendale -Le forme non equity e i loro fattori determinanti -Le forme equity e i loro fattori determinanti

3. I gruppi di imprese -I processi e le cause di formazione dei gruppi -Il rilievo delle peculiarità istituzionali del gruppo nell’apprezzamento dei suoi profili di equilibrio

4. I percorsi di crescita per linee esterne delle imprese di piccole e medie dimensioni -Il ruolo degli assetti di governance nei percorsi di crescita -La strategia di internazionalizzazione tipica delle pmi -La dimensione economico-finanziaria nel processo di sviluppo dimensionale

5. Analisi critica di alcuni accordi aziendali Libri di testo – M. CONFALONIERI, Lo sviluppo e la dimensione dell’impresa, Giappichelli, Torino, 1998, limitatamente ai capitoli V, VI, VII, VIII, IX e X. – G. CORBETTA, Capaci di crescere, Egea, Milano, 2005, limitatamente ai capitoli 1, 2, 3, 5, 6 e 8. – A. LAI, Lo sviluppo delle imprese nell’era della rivoluzione digitale, in A. TESSITORE, A. LAI (a cura di), Globalizzazione e territorio. Il futuro di un sistema locale, Franco Angeli, Milano, 2003, pp. 97-149. – Altre letture integrative verranno indicate sul sito web del corso. – Il materiale utilizzato in aula e i casi aziendali saranno pubblicati sul sito web del corso. Modalità di svolgimento delle lezioni Il corso prevede lezioni ed esercitazioni. Queste ultime riguardano l’analisi di concrete situazioni aziendali. Modalità di esame L’esame consiste in una prova orale.

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SEMINARI/LABORATORIO (2 CFU) (prof. Hadley C. Taylor)

Corsi di studio in cui è offerto CdL in Economia del commercio internazionale CdL in Economia e amministrazione delle imprese Obiettivi formativi Obiettivo del corso è di fornire agli studenti una visione delle potenzialità legate all’utilizzo dell’Information and Communication Technology, al fine di favorire il loro contributo all’ottimale integrazione dei processi operativi, funzionali e direttivi in una realtà aziendale. Iniziando da uno spaccato sulla struttura ed il funzionamento di un elaboratore fino agli ambiti di applicazione della Business Intelligence, viene dispiegato il percorso seguito lungo il paradigma dati – informazione – conoscenza, calando le odierne tecnolo-gie e metodi di elaborazione dell’informazione sulle varie funzioni aziendali. Programma I. FONDAMENTI 1 Hardware 1.1 Cenni storici; tipologie di elaboratori elettronici 1.2 Componenti di un elaboratore e periferiche 1.3 Reti: - Tipologie, topologie e tecnologie - Internet: cenni storici; struttura - Architetture: dal Mainframe ai Client/Server alle SOA. 2 Software e Programmazione 2.1 Dati e istruzioni, linguaggi, interpreti, compilatori, macchina virtuale 2.2 I Sistemi Operativi: evoluzione; funzioni principali 2.3 Programmazione multi-piattaforma e programmazione Web 2.4 Software open-source II. I DATI 1 DBMS 1.1 Dal File System ai DBMS 1.2 Modelli di DBMS, il modello Relazionale. 1.3 Transazioni: proprietà e gestione. 1.4 Componenti di un RDBMS 1.5 Definizione, modifica, accesso e standard di connessione. 2 La progettazione di una base dati III. L’INFORMAZIONE 1 Ciclo di vita del software: fasi e modelli 2 La progettazione del software 3 Esempi di Applicazioni 4 Sistemi Informativi 4.1 Definizione e tipologie di sistemi aziendali 4.2 Integrazione funzionale: orizzontale e verticale 5 Servizi Informativi 5.1 Funzione e ruoli dell’ICT in azienda 5.2 Outsourcing 5.3 e-business, Sicurezza e Protezione 5.4 Dai Web Services alle SOA IV. LA CONOSCENZA 1 Business Intelligence: dai dati alla conoscenza 1.1 Data Warehouse e MiddleWare 1.2 Data Mart e OLAP 1.3 Sistemi Esperti 2 KDD e Data Mining: metodi e applicazioni 3 Il Knowledge Management Testi di riferimento CARIGNANI A. (a cura di), Tecnologie dell’informazione e della comunicazione per le aziende (Edizione 2), McGraw-Hill 2003 (per approfondimenti)

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Modalita d'esame La prova consiste in domande a scelta multipla da rispondere direttamente su elaboratore integrate, se necessario, a discrezione del docente, con una verifica orale che eventualmente averrà in sede di verbalizzazione. Gli studenti sosterranno una verifica equiva-lente, ma distinta nei contenuti e nei tempi in base all'ordinamento di appartenenza.

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STORIA DELLE RELAZIONI ECONOMICHE INTERNAZIONALI (5 CFU)

(prof. Francesco Barbarani)

Corsi di studio in cui è offerto CdLS in Economia internazionale Obiettivi formativi Il corso intende offrire gli elementi di base per la comprensione delle relazioni economiche sviluppatesi in Età Moderna tra l’Europa, l’Africa e le colonie del Nuovo Mondo. Delineate le condizioni storiche e i moventi che stanno all’origine dell’espansione europea, il corso approfondisce, per i secoli XVI-XVIII, le forme di organizzazione produttiva e di circolazione dei beni caratteristiche delle diverse aree coloniali, con speciale riguardo al problema della forza lavoro e alla struttura dei circuiti commerciali interregionali e intercontinentali. Programma Produzione e scambi nell’Europa del ‘400: merci, vie di traffico, organizzazione finanziaria e commerciale. I rapporti con l’Oriente: le spezie e il ruolo di Venezia. Condizioni storiche, motivazioni economiche e fattori religiosi dell’espansione europea. Conquista e colonizzazione del Nuovo Mondo: le Antille, il regno azteco, l’impero inca. Ricchezze e prodotti del Nuovo Mondo. Modalità di impiego della forza lavoro indigena. I religiosi e la protezione degli indios. Il tracollo delle popolazioni indigene: dimensioni e cause. Settori produttivi, mercati locali e traffici interregionali. L’interscambio con l’Europa: il monopolio di Sevilla e la geografia dei circuiti commerciali. Forme di concorrenza: guerra, pirateria e contrabban-do. Capitale commerciale, investimenti e profitti. L’inizio della colonizzazione portoghese e i rapporti con le popolazioni indigene. Bandeirantes, piantagioni e schiavi africani. Il ciclo dello zucchero. Il ciclo dell’oro. La penetrazione nell’interno del Brasile e lo sviluppo dell’allevamento. La commercializza-zione dei prodotti coloniali. Il contrabbando con le colonie spagnole. La società coloniale brasiliana: aspetti demografici e sociali. Le colonie inglesi e francesi: formazione e valorizzazione economica. L’argento americano e i suoi effetti sulle economie europee. Le esportazioni del Rio de la Plata. La tratta degli schiavi. Flussi migratori, trasformazioni demografiche e cambiamenti sociali nelle colonie del Nuovo Mondo. Libri di testo PARRY J. H., Le grandi scoperte geografiche 1450-1650, Milano, Il Saggiatore, 1994: capitoli I, II, IX, X, XI, XIII, XIV, XVI, XVII. BARBARANI F., “Vaquerías” ed esportazioni di cuoio nell’economia del Río de la Plata nel Sei-Settecento, in “Studi Storici Luigi Simeoni”, vol. LII (2002). Modalità di svolgimento delle lezioni Frontali Modalità di svolgimento dell’esame Orale

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STORIA ECONOMICA (10 CFU) (prof. Maurizio Pegrari)

Corsi di studio in cui è offerto CdL in Economia del commercio internazionale CdL in Economia e amministrazione delle imprese Obiettivi formativi Il corso di storia economica affronta la tematica della transizione al sistema del capitalismo industriale, un complesso processo e-volutivo che abbraccia l’età moderna e che per i paesi ritardatari dura ben addentro l’età contemporanea. Attraverso un percorso che giunge sino ai mutamenti più recenti del sistema capitalistico, lo studente viene abituato a cogliere i fenomeni economici nello loro dinamica evolutiva e ad intenderli nei mobili contesti di riferimento e a rendersi conto che il presente si spiega alla luce dei processi di lungo periodo che lo hanno creato. ProgrammaI La transizione dall’Europa preindustriale all’Europa industrializzata

0. Problemi di metodo. 1. Il sistema economico in età preindustriale (XVI-XVIII secolo). 2. La popolazione: natalità, mortalità, nuzialità. 3. Il settore primario: l’assetto delle campagne, il mercato della terra, i rapporti di produzione, le rese, la rivoluzione del

mais, proprietà nobiliare e proprietà borghese, le bonifiche, i salari agricoli, le terre di uso civico. 4. Il settore secondario: la bottega artigiana, l’industria a domicilio in città e nelle campagne, il mercante-imprenditore, i

corpi d’arte e mestieri, i salari. 5. il settore terziario: il mercante e la mercatura, le forme di società, la contabilità, la lettera di cambio e le operazioni sui

cambi, i sistemi monetari, i banchi privati, l’attività creditizia degli Ebrei, l’attività creditizia di enti monastici e conventua-li, i Monti di Pietà, i tassi di interesse e le pratiche usuraie, le grandi correnti di traffico, i trasporti per via d’acqua e per via di terra.

6. L’ordinamento fiscale. Imposte dirette e imposte indirette, forme d’esazione: l’estimo. 7. L’espansione del sistema economico nel lungo Cinquecento (1501-1630): cause ed effetti. 8. L’espansione del sistema economico nel lungo Seicento (1631-1750): cause ed effetti. 9. Il primo capitalismo: interpretazioni. 10. La grande trasformazione della Gran Bretagna nel Settecento: la rivoluzione demografica, la rivoluzione agronomica, le

“recinzioni”, le innovazioni tecnologiche nel comparto cotoniero del settore tessile, le innovazioni nel comparto siderur-gico, i canali, il ruolo delle banche, le ferrovie.

11. La via dello sviluppo industriale della Francia: la popolazione, la struttura della proprietà fondiaria, i settori secondario e terziario, i salari, il centralismo di Napoleone III, la Società di Credito mobiliare dei fratelli Perire, le obbligazioni come mezzo per mobilitare i capitali ai fini dello sviluppo industriale.

12. La via allo sviluppo industriale della Germania: l’andamento demografico, l’Unione doganale del 1834, i settori primario, secondario e terziario, il ruolo delle banche nello sviluppo economico tedesco, i cartelli orizzontali e verticali, l’iperinflazione del primo dopoguerra, il nazismo.

13. La via allo sviluppo industriale dell’Italia: la popolazione, i settori primario, secondario e terziario, la proprietà fondiaria del centro-Nord e la proprietà latifondistica del Sud, il divario Nord-Sud; i limiti della borghesia italiana, la funzione dello Stato, la discesa delle banche tedesche, il ruolo delle banche popolari, dal libero scambio alle tariffe protettive, le lotte del lavoro di fine Ottocento, l’equilibrio economico-sociale del periodo giolittiano, le conseguenze economiche della Prima Guerra mondiale, il fascismo.

14. Aspetti dell’evoluzione dell’impresa e degli assetti proprietari tra Ottocento e Novecento. 15. Il capitalismo finanziario all’aprirsi del Novecento. 16. Il capitalismo tra le due guerre: dall’inflazione alla crisi del 1929, la disoccupazione di massa, le idee di J.M.Keynes, il ca-

pitalismo organizzato e cooperativo di F.D. Roosevelt. 17. Gli assetti proprietari del capitalismo contemporaneo. 18. Gla globalizzazione finanziaria e i suoi effetti.

Libri di testo G. Borelli, Questioni di storia economica europea tra età moderna e contemporanea, seconda edizione, Cedam, Paova 2006. G. Borelli, La forma e l’organizzazione, Cedam, Padova 1997. Modalità di svolgimento delle lezioni Lezione frontale Modalità di svolgimento dell’esame Orale

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TECNICA PROFESSIONALE PER LE PMI (5 CFU) (prof. P. Roffia)

Corsi di studio in cui è offetro CdL in Economia e amministrazione delle imprese Obiettivi formativi Il corso intende approfondire, in chiave professionale, le tematiche inerenti le operazioni straordinarie di impresa. Oltre ai fenomeni della costituzione e della trasformazione, particolare enfasi verrà posta all’analisi degli istituti della fusione e del-la scissione aziendale. Per questi ultimi si forniranno supporti metodologici idonei ad analizzare le determinanti strategiche ed ope-rative sottostanti, con particolare riguardo alla governance ed al processo di creazione del valore. Programma I - Parte generale 1. Valore e determinazioni di capitale economico 2. Fusioni e scissioni. 3. Trasformazione e liquidazione. 4. Scorporo e conferimento II - Parte speciale 5. Casi di studio di fusioni e scissioni Libri di testo - G. Bruni, Fusioni & Scissioni, Giuffrè, Milano, 1997 - G. Bruni - P. Roffia - C. Grigoli – F. Milani, Analisi strategica, metodi & casi, Giappichelli, Torino, 2005. Modalità di svolgimento delle lezioni Lezioni frontali Modalità di svolgimento dell’esame L’esame consiste in una prova teorico-pratica scritta. E’ possibile, a discrezione dello studente, un’integrazione orale.