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MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

DIPARTIMENTO DELLA RAGIONERIA GENERALE DELLO STATO

ISPETTORATO GENERALE DEL BILANCIO

Analisi dell’efficienza delle direzioni territoriali del Ministero del Lavoro e delle

Politiche Sociali

Novembre 2012

ANALISI DELL’EFFICIENZA DELLE DIREZIONI TERRITORIALI DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

I

Sommario

1 - Introduzione e motivazioni ............................................................................................ 5

2 - Organizzazione e attività delle strutture periferiche ..................................................... 8

3 - Metodologia e fonti utilizzate ...................................................................................... 15

3.1 - L’analisi di efficienza tramite metodi non parametrici ................................... 15

3.2 - Fonti utilizzate e osservazioni sui dati disponibili ........................................... 17

4 - Analisi dell’efficienza delle Direzioni territoriali del lavoro ........................................ 19

4.1 - Attività ispettiva .................................................................................................... 19

4.2 Attività ispettiva ed altri servizi............................................................................... 25

5 - Confronto tra i modelli, potenziali risparmi e incrementi di produttività ................... 33

Conclusioni ........................................................................................................................ 38

Bibliografia ........................................................................................................................ 40

APPENDICE ........................................................................................................................ 41

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SINTESI

In questo contributo si analizza l’efficienza degli uffici periferici del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Come altre amministrazioni centrali dello Stato, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali presenta articolazione territoriale piuttosto capillare e la periferia assorbe una quota rilevante delle spese di funzionamento e del personale. La misurazione dell’efficienza degli uffici – anche in termini relativi - può contribuire a una migliore allocazione delle risorse dal centro alla periferia e alla promozione di processi competitivi tra strutture, orientati a un migliore utilizzo delle risorse a disposizione.

Vengono costruiti due modelli rappresentativi delle attività svolte dalla Direzioni Territoriali del Lavoro. Il primo riguarda l’attività più rilevante e per la quale vi è una maggiore disponibilità di dati: l’attività ispettiva relativa all’applicazione nelle aziende della normativa in materia di lavoro e di previdenza sociale e nei cantieri edili della normativa in materia di salute e sicurezza. Il secondo ricomprende anche altre attività di competenza delle strutture, come la gestione dei flussi migratori per motivi di lavoro e delle conciliazioni monocratiche. Viene, inoltre, valutata la capacità di riscossione di sanzioni alle aziende e il ruolo di coordinamento e di supporto svolto delle Direzioni regionali del lavoro.

I risultati mostrano come le strutture periferiche del Ministero del lavoro, siano caratterizzate in entrambi i modelli da apprezzabili livelli medi di efficienza, ma presentino graduatorie sensibilmente diverse. Al contempo, il contributo delle strutture regionali non sembra modificare in maniera significativa i risultati. Nel modello più completo, sembrano inoltre contare maggiormente le economie di scala mentre non è possibile ravvisare una macro area geografica del paese più efficiente dell’altra.

I due modelli sono analizzati tramite la tecnica non parametrica di Data Envelopment Analysis (DEA). In particolare vengono confrontati i risultati dei due modelli ponendo l’attenzione sulla distribuzione territoriale e sulla dimensione delle unità osservate. Vengono individuati anche i margini per un incremento di produttività o un riallocazione delle risorse utilizzando la slack analysis, sempre in un’ottica comparativa.

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ABSTRACT

The paper analyzes the efficiency of peripheral offices of the Ministry of Labour and Social Policy. The Ministry is widely distributed throughout the territory and the peripheral offices use an high portion of the financial and human resources of the Ministry. The aim is to compare the efficiency of the offices in order to improve the resource allocation from the center to the periphery and to promote competitive behavior on the better use of available resources among the offices themselves.

Two models are examined. The first is a focus on the main service delivered by the peripheral offices (and the one for which more data is available): inspection of enterprises as concerns the labour and social security regulation enforcement, as well as inspections of construction sites for security and health regulations. The second also takes into consideration other activities such as the issuing of work permits for migrants and resolving disputes between employees and employers before lawsuits. Further specifications include collection of fines and the role of the higher-level regional offices. The comparison is mainly based on the spatial distribution and the dimension of the DMU. It is also adopted the slack analysis to show the potential for increased productivity or a better resource allocation.

The results show a relatively high average performance of the territorial offices, albeit significantly different rankings among the models. The inclusion of regional coordination and support does not seem to modify relative efficiency scores. The second, more complete, model shows scale economies; while efficiency does not appear to be driven by the typical Italian North-Center-South divide.

The models are based on a non-parametric Data Envelopment Analysis (DEA)approach. .Results of the two reference models are compared looking, in particular at geographical and size issues. Margins for a reallocation of resources and an increase of productivity are examined through a slack analysis.

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1 - Introduzione e motivazioni1

Nell’attuale contesto di riforma e contenimento della spesa pubblica, diverse norme hanno posto l’accento sulla necessità di razionalizzare la spesa sostenuta dallo Stato per le strutture periferiche.

Il decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, “Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria”, all’articolo 9, stabilisce che si dia “inizio ad un ciclo di spending review mirata alla definizione dei fabbisogni standard propri dei programmi di spesa delle amministrazioni centrali dello Stato”. Con particolare riferimento alla rete periferica dello Stato stabilisce, inoltre, che “per le amministrazioni periferiche dello Stato sono proposte specifiche metodologie per quantificare i relativi fabbisogni, anche ai fini della allocazione delle risorse nell’ambito della loro complessiva dotazione”. Tale testo è poi ripreso nell’articolo 1 del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito in legge 14 settembre 2011, n. 148, recante “Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo”.

In questo lavoro vengono esaminate le strutture periferiche del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, attualmente articolate in direzioni territoriali del lavoro (DTL) e direzioni regionali del lavoro (DRL). Entrambe svolgono numerose e complesse attività come l’ispezione nei luoghi di lavoro che vanno dall'accertamento della corretta applicazione delle disposizioni dei contratti collettivi di lavoro e di tutte le leggi in materia di lavoro e di previdenza sociale, all’applicazione delle norme in materia di salute e sicurezza nei cantieri edili, la gestione dei contenziosi tra lavoratori e datori di lavoro e il rilascio di pareri relativi all’immigrazione per motivi di lavoro.

Da un punto di vista finanziario e di risorse umane, il peso di queste strutture nell’amministrazione centrale è rilevante poiché assorbono circa l’84 per cento del personale del Ministero2 e circa il 22 per cento della spesa per l’acquisto di beni e servizi3. La possibilità di ottenere incrementi di produttività da parte del Ministero del Lavoro, risulta dunque fortemente correlato ad un approfondimento dell’attività delle sue strutture periferiche.

La Direzione Generale Attività Ispettive del Ministero interviene già su questo fronte, soprattutto con riferimento al miglioramento dell’efficacia dell’attività ispettiva delle strutture periferiche nell’ambito del progetto “Qualità”, manca invece un’analisi che faccia un confronto tra la combinazione di input impiegati e i risultati conseguiti da ciascuna struttura periferica. Allo stesso modo, l’attività di indirizzo e controllo svolta dalla DG Attività ispettiva proprio per le competenze attribuite a tale Direzione, si focalizza solo su una parte, seppure rilevante, delle attività svolte dalle direzioni territoriali ovvero l’attività ispettiva, mentre non sono rintracciabili rilevazioni analoghe per le restanti attività svolte dalle direzioni territoriali.

1 Questo lavoro è stato svolto nell’ambito delle attività del Nucleo di Analisi e Valutazione della Spesa (NVAS) del Ministero del

lavoro e delle politiche sociali, a cura dell’Ufficio XIII dell’IGB/RGS. Si ringraziano la Dott.ssa Claudia Trovato, la Dott.ssa Anita Pisarro ed il Dott. Gennaro Gaddi del Ministero del lavoro e delle politiche sociali per gli utili commenti ed il prezioso contributo fornito al lavoro.

2 Fonte: Conto annuale RGS, 2010.

3 Le spese di funzionamento delle DTL e DRL, al netto delle missioni, sono rapportate alla spesa per consumi intermedi (pagamenti totali) del bilancio consuntivo del Ministero del lavoro e delle politiche sociali con riferimento all’esercizio finanziario 2011.

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Al fine di fornire un utile approfondimento su questo tema, il presente lavoro, adottando un’ottica produttivista, effettua un’analisi dell’efficienza relativa di tali strutture. La numerosità e diversità dei compiti svolti sottotende un processo assai complesso, in cui il risultato delle attività non è sempre misurabile e il confronto tra gli uffici non è meramente riconducibile a indicatori di produttività che rapportano il risultato delle attività (gli output) ai fattori impiegati per ottenerlo (gli input).Pur presentando alcune limitazioni interpretative, come la non considerazione della peculiarità di alcuni uffici e della possibile evoluzione della domanda di servizi, tramite un’analisi non parametrica di Data Envelopment Analysis (DEA) è possibile definire una misura di efficienza per ciascuna struttura periferica come distanza dalla “frontiera” delle strutture più efficienti e su questa base consentire interventi puntuali di miglioramento.

In questa prospettiva, l’analisi empirica si è basata sull’ampia letteratura sulla valutazione dell’efficienza nel settore pubblico. Bisogna comunque rilevare che la maggior parte della letteratura empirica di riferimento risulta concentrata sull’efficienza dei servizi pubblici locali. Meno approfondito appare, invece, il tema dell’efficienza dei servizi territoriali delle amministrazioni centrali. In particolare proprio nel campo dei servizi territoriali erogati dalle strutture periferiche del Ministero del Lavoro non sono rintracciabili precedenti contributi.

Le motivazioni sottostanti la minore diffusione di analisi nel campo delle strutture centrali sono essenzialmente due:

a) le strutture periferiche delle amministrazioni centrali si configurano come entità dotate di bassa autonomia, che non hanno pieno controllo degli input sebbene siano direttamente responsabili delle loro modalità di utilizzo;

b) la scarsa disponibilità di dati per l’analisi.

Con riferimento al primo punto, l’analisi può rappresentare un utile ausilio per rafforzare l'attività di indirizzo e coordinamento, attraverso una comparazione dei risultati degli uffici sotto il profilo dell’efficienza e dell’efficacia si può infatti contribuire a una migliore allocazione delle risorse e a promuovere processi competitivi orientati a un migliore utilizzo delle risorse messe a disposizione a ciascun ufficio.

Per quanto riguarda il secondo punto, il presente lavoro fornisce un’utile ricostruzione delle principali fonti informative utilizzate per l’analisi che sono state raccolte appositamente per gli scopi specifici di questo lavoro ed in misura prevalente sono frutto della collaborazione con le amministrazioni, nell’ambito dei Nuclei di Analisi e Valutazione della Spesa4. Tali dati e informazioni costituiscono un notevole arricchimento – rispetto all’insieme di informazioni desumibile puramente dal sistema di contabilità economica e non dedicato allo scopo – in particolare per ciò che riguarda le attività svolte, le dotazioni strumentali e i fenomeni di contesto più direttamente correlati all’azione delle strutture analizzate.

Il lavoro è articolato come segue: il prossimo paragrafo fornisce una dettagliata descrizione delle attività svolte strutture periferiche e della loro organizzazione; il terzo paragrafo approfondisce invece la metodologia e le fonti utilizzate nell’analisi di efficienza; nel

4 I Nuclei di Analisi e Valutazione della Spesa (NAVS) sono previsti dall’art.39 della legge 196 del 2009 e rappresentano uno

strumento di collaborazione tra il Ministero dell’economia e delle finanze e le altre amministrazioni centrali dello Stato. I Nuclei hanno lo scopo di individuare e quantificare i principali fattori che ostacolano l’allocazione ottimale e l’utilizzo efficiente delle risorse da parte delle amministrazioni centrali dello Stato, nonché verificare l’efficacia delle misure disposte, ai fini del raggiungimento degli obiettivi di razionalizzazione della spesa.

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quarto paragrafo vengono riportati i risultati dell’analisi considerando separatamente l’efficienza della sola attività ispettiva e poi l’efficienza complessiva delle strutture, estendendo la misurazione ad altre attività svolte dalle strutture periferiche del Ministero del lavoro e delle politiche sociali; il quinto paragrafo mette a confronto i vari modelli e approfondisce l’analisi per consentire una misura degli incrementi di produttività possibili o di razionalizzazioni effettuabili a parità di servizi offerti; nel sesto ed ultimo paragrafo vengono tracciate alcune conclusioni e osservazioni per futuri lavori in campi simili.

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2 - Organizzazione e attività delle strutture periferiche

Le strutture periferiche del Ministero del lavoro e delle politiche sociali sono suddivise in Direzioni territoriali del lavoro (DTL) e in Direzioni regionali del lavoro (DRL). Allo stato attuale sono presenti nel territorio 18 Direzioni regionali e 91 Direzioni territoriali. Questa suddivisione risale al Decreto Ministeriale n. 687/ 1996 che ha previsto una struttura regionale in ogni capoluogo di regione ed una struttura territoriale legata all’assetto provinciale, confermata anche dopo le riorganizzazioni dovute all’articolo 45, del decreto legislativo n. 300/1999. La Regione Sicilia e le Province Autonome di Trento e Bolzano svolgono in autonomia funzioni e competenze in questo campo.

Modifiche all’assetto organizzativo del Ministero, che potranno avere ripercussioni anche sulle strutture periferiche, sono in corso di determinazione anche in base agli interventi legislativi più recenti in materia di riorganizzazione della spesa pubblica e degli uffici territoriali (decreto legge n. 138/2011)5.

A livello funzionale e organico, le strutture periferiche del Ministero del lavoro e delle politiche sociali dipendono dalla Direzione generale per le politiche del personale, l’innovazione, il bilancio e la logistica (DG PIBLO). Tuttavia, altre Direzioni generali del Ministero svolgono un importante ruolo di indirizzo alle DTL che svolgono compiti operativi in molti settori.

Le DTL hanno un ruolo preminente nell’attività ispettiva, nell’attività di gestione dei flussi migratori per ragioni di lavoro e nell’attività inerente ai contenziosi tra lavoratori e datori di lavoro. In maniera più estesa, le loro attività sono articolate in quattro aree legate agli uffici in cui operano le unità operative e schematizzate nel Grafico 1:

1. le attività di carattere generale, svolte dall’Ufficio generale, che riguardano la gestione e il controllo interno delle attività del personale degli uffici e dei servizi resi all’utenza e, di conseguenza, la gestione degli uffici di relazioni con il pubblico;

2. le attività legate agli affari legali e ai contenziosi (di competenza dell’Ufficio affari legali e contenzioso), che riguardano i procedimenti nei casi di mancato pagamento delle sanzioni e le ordinanze di ingiunzione. Un esempio importante è l’erogazione della “maxisanzione”, che è una prerogativa allargata anche a tutti gli altri organi di vigilanza (art. 17 della legge n. 689/1981 e art. 33 della

5 Le dotazioni organiche del Ministero di cui alla tabella in allegato al D.P.R. n. 144/2011 sono in fase di rideterminazione.

L’Amministrazione ha elaborato una proposta di riduzione in attuazione del DL n. 138/2011, dimensionata sulle occorrenze di fabbisogno che consentono di soddisfare gli obiettivi istituzionali e di missione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, nel necessario rispetto dei criteri di efficacia e di efficienza della azione amministrativa e secondo gli indirizzi programmatici di Governo. Secondo tale proposta, le dotazioni organiche del Ministero vengono quantificate complessivamente in 8.168 posizioni, con una riduzione rispetto a quelle di cui al citato D.P.R., in termini di posti, pari a 868, di cui 20 nell’area dirigenziale di seconda fascia e 848 nell’area non dirigenziale. Tali riduzioni comporteranno, in termini di spesa di organico, un risparmio complessivo pari a 36.617.409,46 euro. In attuazione di quanto richiesto dal decreto legge n.138 del 2011 l’Amministrazione non risulta, quindi, in esubero di personale nelle aree funzionali essendovi negli organici ancora una vacanza di 423 unità.

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legge n. 183/2000). Gli organi di vigilanza hanno l’obbligo di invio di segnalazione alla DTL per le violazioni di competenza del Ministero del lavoro, come la tutela dei rapporti di lavoro e di legislazione sociale, etc. In caso di mancato pagamento della maxisanzione, la DTL è responsabile delle successive fasi che portano all’ingiunzione, al pagamento e alle altre fasi del procedimento, con l’obbligo da parte degli altri organi che hanno notificato la maxisanzione di trasmettere la documentazione alla DTL (circolare n. 38/ 2010, Ministero del lavoro e delle politiche sociali). Inoltre le DTL forniscono servizi di consulenza legale, producono inchieste amministrative sugli infortuni di lavoro e si occupano delle richieste di interpello. L’ufficio di competenza è l’Ufficio affari legali e contenziosi;

3. l’attività ispettiva (Servizio ispezione del lavoro)6 è svolta, oltre che dal personale civile delle DTL e delle DRL, anche dal personale militare appartenente ai Nuclei Carabinieri Ispettorato del Lavoro, operanti all’interno del Servizio ispezione del lavoro, che - a livello funzionale - dipendono dalle rispettive DTL mentre - a livello gerarchico - sono alle dipendenze del Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro; l’attività ispettiva si può suddividere in due filoni principali:

la vigilanza tecnica, sull’applicazione delle norme in materia di salute e sicurezza nei cantieri edili, informando i dipartimenti delle Aziende sanitarie locali competenti in materia (art. 13, comma 2 del decreto legislativo n. 81/2008) e la vigilanza congiunta con le Ferrovie dello Stato in materia di sicurezza e prevenzione degli infortuni negli impianti e nei luoghi di lavoro delle Ferrovie dello Stato. Viene svolta attività di accertamento tecnico in materia di tutela delle donne, dei minori, delle lavoratrici madri, delle categorie protette compresa l’attività accertatoria. Inoltre viene eseguita attività di controllo amministrativo-contabile sugli strumenti di sostegno al reddito, sulla Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS) e l’applicazione dello statuto dei lavoratori; all’interno del Servizio ispezione del lavoro è presente il Nucleo ispettorato del lavoro dell’Arma dei carabinieri, che collabora e si coordina con il personale della DTL per l’attività di ispezione. Infatti, a livello funzionale dipende dalla DTL mentre a livello gerarchico è alle dipendenze del Comando carabinieri ispettorato del lavoro come disposto dal D.M. 31 luglio 1997;

la vigilanza ordinaria, che riguarda l'accertamento della corretta applicazione delle disposizioni dei contratti collettivi di lavoro e di tutte le leggi in materia di lavoro e di previdenza sociale e l’effettuazione delle verifiche amministrativo-contabili. Importante è l’attività di programmazione e di coordinamento con l’INAIL e l’INPS in materia previdenziale ed assicurativa, insieme all’attività di coordinamento attraverso i Comitati per il lavoro e l'emersione del sommerso (CLES) secondo gli artt. 4 e 5 del decreto legislativo n. 124/2004; inoltre gli ispettori delle DTL effettuano inchieste

6 Sono riportate le principali attività. Più recentemente (partire al 2012) le direzioni territoriali del lavoro sono state chiamate

a effettuare anche verifiche ispettive amministrativo-contabili sui rendiconti dei cinque per mille presso le sedi dei beneficiari e con l’entrata in vigore della Legge 44/2012 sono state assegnate al Ministero le funzioni dell’ex Agenzia del Terzo Settore. Inoltre, le direzioni territoriali del lavoro svolgono attività di vigilanza per contro della Direzione Generale per le Politiche dei Servizi per il Lavoro del Ministero, sul corretto andamento delle attività delle Agenzie per il Lavoro.

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amministrative in relazione agli infortuni su lavoro, forniscono chiarimenti in sede di ispezione relativamente ad irregolarità che non comportano l’irrogazione di sanzioni amministrative o penali e svolgono attività di informazione ed aggiornamento presso enti, datori di lavoro ed associazioni (art. 8, comma 2 e 3, decreto legislativo n. 124 del 2004). Un’altra attività riguarda infine la vigilanza sull’ attività e l’organizzazione dei Patronati ai sensi della Legge n. 152/2001;

4. l’attività per le politiche attive del lavoro del Servizio politiche del lavoro:

nelle relazioni sindacali e nei conflitti di lavoro, cioè l’intervento nelle controversie individuali e plurime dei settori pubblico e privato. Quando si verifica una richiesta di intervento ispettivo, la DTL può avviare tentativi di conciliazione prima degli accertamenti ispettivi (le c.d. conciliazioni monocratiche), come disposto dall’art. 11 del decreto legislativo n. 124 del 2004. L’assistenza alle parti può essere svolta da professionisti con specifico mandato. Rilevante è anche l’attività di conciliazione non monocratica, come rilevata dagli artt. 410 e ss. del codice di procedura civile, che viene proposta alla commissione di conciliazione istituita dal Direttore della Direzione territoriale; infine, la proposta di conciliazione può avvenire anche tramite le associazioni sindacali. La commissione è composta dal Direttore dell’ufficio territoriale, dai rappresentanti del datore di lavoro e dai rappresentanti del lavoratore. Gli ispettori forniscono, inoltre, chiarimenti in sede di ispezioni se non vengono adottate sanzioni amministrative o penali e svolgono attività di informazione e aggiornamento presso enti, datori di lavoro ed associazioni (art. 8, comma 2 e 3, decreto legislativo n. 124 del 2004);

per le politiche del lavoro e autorizzazioni per il lavoro, nelle situazioni di gravidanza e di lavoro di minori. La DTL può autorizzare, previo assenso dei titolari di potestà genitoriale, l’impiego di bambini in attività lavorative come quelle culturali e artistiche (art. 4, legge n. 977 del 1967), oppure autorizzare gli adolescenti a svolgere attività lavorative purché abbiano il solo scopo didattico e formativo (art. 6, legge n. 977/1967). Inoltre è prerogativa della Direzione territoriale l'interdizione dal lavoro delle lavoratrici in stato di gravidanza nei casi previsti dal d.lgs n. 151/2001 negli artt. 7, 12 e 17, cioè nei casi di lavori vietati quando le condizioni di lavoro o ambientali siano ritenute pregiudizievoli alla salute della donna e del bambino e nel caso di impossibilità di effettuare modifiche organizzative che permettano lo spostamento della lavoratrice ad altre mansioni;

e nell’attività di gestione dei flussi migratori per ragioni di lavoro. La Direzione territoriale fornisce un parere obbligatorio nella fase istruttoria del rilascio del nulla osta per l’avviamento al lavoro subordinato di cittadini stranieri in base ai criteri fissati dalla legge. Questi criteri sono relativi all'osservanza del contratto collettivo di lavoro, la congruità del numero delle richieste presentate, per il medesimo periodo, dallo stesso datore di lavoro tenendo conto della sua capacità economica e delle esigenze dell'impresa come indicato nell’art. 30 bis, comma 8, del DPR n. 394/1999. Quest’attività viene condotta dalla DTL nell’ambito del procedimento istruttorio svolto dallo Sportello unico per l’immigrazione presso la Prefettura - Ufficio Territoriale del Governo per il rilascio del nulla osta al lavoro. Lo Sportello

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unico include almeno un rappresentante della DTL (art. 30, comma 1, DPR n. 394/1999). In alcuni casi, un dirigente di una direzione territoriale del lavoro ne è il responsabile (negli altri, il responsabile è un funzionario della prefettura). Al 2011, sono 32 le DTL il cui dirigente è anche responsabile dello Sportello unico. Caso particolare è quello della Sardegna, regione a statuto speciale, per la quale le DTL, oltre a fornire i pareri di competenza, svolgono direttamente l’attività di rilascio del nulla osta per l’avviamento al lavoro subordinato di cittadini stranieri. Infine, nella Regione a statuto speciale del Friuli-Venezia Giulia le attività relative ai flussi migratori non sono di competenza degli uffici territoriali del Ministero (per questo motivo le unità di analisi sono pari a 88) (cfr. Grafico 2).

Grafico 2 Sportelli unici per l’immigrazione che hanno come responsabile il dirigente della DTL. Anno 2011.

Le Direzioni regionali del lavoro hanno invece un compito di coordinamento, sia rispetto ad altri enti, organismi e parti sociali sia rispetto alle strutture del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, e un compito di supporto all’attività operativa delle DTL. In sintesi le attività svolte sono:

1. la gestione delle risorse e degli affari generali con la segreteria della commissione regionale di coordinamento dell’ attività di vigilanza e la segreteria del comitato regionale per i rapporti di lavoro;

2. gli affari legali, con l’attribuzione delle competenze riguardanti i ricorsi ai vari procedimenti messi in atto dalle Direzioni territoriali: i ricorsi amministrativi, i ricorsi contro le diffide accertative e sulla sussistenza o la qualificazione dei

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rapporti di lavoro ed i ricorsi contro le ordinanze di ingiunzione emesse dalle Direzioni territoriali del lavoro;

3. nel settore ispezione del lavoro, con il compito di coordinamento e di supporto-operativo nella vigilanza in materia di sicurezza e igiene sul lavoro, in materia di vigilanza ordinaria, di vigilanza tecnica. Per quanto riguarda le tematiche del lavoro e della previdenza sociale ciò avviene con il coordinamento con l’INAIL e l’INPS. Il Direttore della direzione regionale del lavoro può convocare la commissione regionale di coordinamento dell'attività di vigilanza che ha il compito di fornire alla Direzione generale del Ministero elementi per l'elaborazione delle direttive per l’attività di vigilanza di competenza del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, come disposto dall’art. 4 del decreto legislativo n. 124/2004;

4. nel settore politiche del lavoro con il compito di coordinamento in materia di conciliazione delle vertenze individuali e plurime e di coordinare i rapporti con gli enti locali e gli organismi economici e sindacali per gli interventi sul mercato del lavoro, anche a supporto dell'amministrazione centrale;

5. la gestione dei flussi migratori per ragioni di lavoro con la rilevazione dei fabbisogni per la determinazione dei flussi di immigrazione e della quota regionale.

Grafico 1- Diagramma delle Direzioni territoriali del lavoro (DTL).

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Vista l’articolazione delle attività svolte, l’indirizzo delle attività coinvolge diverse Direzioni Generali del Ministero competenti per parti specifiche: la Direzione Generale per le politiche del personale, l'innovazione, il bilancio e la logistica, la Direzione Generale per l’attività ispettiva; la Direzione Generale dell'immigrazione e delle politiche di integrazione; la Direzione Generale delle relazioni industriali e dei rapporti di lavoro; e la Direzione Generale per le politiche attive e passive del lavoro.

Il finanziamento delle Direzioni territoriali del lavoro è in gran parte concentrato nel programma di spesa del bilancio dello Stato denominato “Servizi territoriali del lavoro” (missione 26, programma 11), ma le spese per le missioni ispettive sono - a partire dal 2011 - attribuite al programma “Programmazione e coordinamento della vigilanza in materia di prevenzione e osservanza delle norme di legislazione sociale e del lavoro” (missione 26, programma 9). Agli uffici periferici fanno capo funzionari delegati ossia ordinatori secondari di spesa che operano sulle aperture di credito (ordini di accreditamento) di contabilità ordinaria effettuate a proprio favore dall’amministrazione centrale per l'esecuzione di spese occorrenti al normale funzionamento dell'ufficio o per l'espletamento dei compiti istituzionali.

Le risorse umane e finanziarie in dotazione alle Direzioni territoriali e regionali del lavoro costituiscono sostanzialmente gli input di tali strutture. I dati disponibili consentono di distinguere il personale per tipologia (dirigente, ispettivo, non-ispettivo) e le spese di funzionamento complessive, di cui alcune poste specifiche (spese per le missioni ispettive, spese telefoniche, fitti, e spese connesse all’accertamento ispettivo come le spese postali, notifiche tramite messi comunali e traduzioni). Dal lato degli output, trovano una misurazione soltanto alcune delle funzioni svolte, in particolare: a) l’attività ispettiva, tramite il numero di aziende ispezionate e il motivo dell’ispezione (su richiesta, rivisita, etc.), il numero di irregolarità riscontrate per tipologia, le sanzioni accertate e riscosse; b) l’attività di conciliazione, tramite il numero di conciliazioni monocratiche avviate e quelle riuscite; c) l’attività relativa ai flussi migratori, tramite il numero di pareri richiesti ed emessi per permessi di soggiorno ai fini lavorativi.

Mentre per gli input è possibile distinguere tra le direzioni territoriali del lavoro (DTL) e le direzioni regionali (DRL), gli output si riferiscono all’ambito territoriale, e per quanto siano il risultato combinato delle attività operative degli uffici territoriali e quelle di coordinamento degli uffici regionali, sono attribuiti alle direzioni territoriali. In Valle d’Aosta è presente una sola struttura di tipo regionale DRL, che svolge anche i compiti tipici delle DTL, e ai fini dell’analisi è stata considerata come tale. Il numero delle unità di analisi nel caso delle DTL è quindi pari a 92 e nel caso delle DRL è pari a 17 (la Sicilia e le province di Trento e Bolzano sono escluse poiché agiscono entro le proprie competenze autonome).

Per quanto riguarda il personale, su un totale di 7.9047 persone impiegate dal Ministero, più di 6400 appartengono alle strutture periferiche (cfr. Tavola 1) di cui circa 6 mila nelle DTL e 500 nelle DRL, più della metà (il 52,4 per cento) è composto da personale specializzato, cioè dagli ispettori del lavoro. Il personale ispettivo lavora in entrambe le strutture, anche se con un’incidenza più alta nelle DTL, pari a 54 per cento del totale contro il 45 per cento del totale nelle DRL. La composizione del personale inoltre è maggiormente variabile nelle DTL che nelle DRL.

7 Dato 2010, come riportato dal sistema informatico “Sistema Conoscitivo del personale dipendente dalle Amministrazioni

pubbliche (SICO)” della RGS

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Tavola 1 – Gli input delle DTL e DRL, anno 2011.

Input N Media Coef. di

var. Min. Max. Totale

Spese funzionamento + spese per missioni

109 138.586,57 0,72 28.23 641.137 15.105.936

Personale totale 109 58,78 0,75 12 301 6.407

Personale ispettivo 109 30,81 0,78 6 174 3.358

Fonte: Elaborazioni RGS su dati del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

La dimensione delle strutture in termini di personale mostra una forte variabilità, soprattutto nel caso delle DTL: con riferimento al 2011, la struttura più piccola ha 12 lavoratori (tra le sole DTL la struttura di dimensioni inferiori è quella di Lodi con 17 lavoratori), mentre il massimo di 301 unità di personale è raggiunto nella DTL di Roma. Il numero di risorse umane impiegate nelle strutture nell’arco del triennio mostra una leggera diminuzione sia per il personale specializzato che non specializzato (con una riduzione pari a 6,31 per cento per il primo e di 11,73 per cento per il secondo). Nelle DRL il personale ispettivo è tuttavia rimasto praticamente costante.

Per queste 109 strutture sono state sostenute, nel 2011, spese di funzionamento (incluse le spese per missioni) poco superiori ai 15 milioni di euro l’anno, pari a una media di 138 mila euro l’anno (150 mila euro l’anno in media per le direzioni territoriali e oltre 90 mila euro per le direzioni regionali), con una forte variabilità tra le strutture , anche per la diversa dimensione delle stesse. La spesa minima è pari a 28 mila euro mentre quella massima viene registrata dalla DTL di Roma con più di 640 mila euro.

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3 - Metodologia e fonti utilizzate

3.1 - L’analisi di efficienza tramite metodi non parametrici

In questo lavoro viene utilizzata una metodologia di analisi di tipo non parametrico. Questo approccio è più adatto a casi in cui è difficile formulare precise ipotesi sulla complessa natura delle relazioni tra input e output e non richiede la specificazione di una funzione di produzione.

Tra le tecniche non parametriche la Data Envelopment Analysis (DEA) è particolarmente utile per la valutazione della efficienza relativa di diverse unità simili che convertono molteplici input in molteplici output.

Alla base della DEA c’è l’obiettivo di confrontare una serie di unità produttive che hanno input e output comuni. Queste unità produttive sono definite come unità decisionali ossia decision making units, DMU. Il confronto avviene tramite la costruzione di una frontiera di efficienza relativa, segmentata, basata sui dati di input e di output effettivamente osservati. A livello formale è una metodologia diretta alla frontiera piuttosto che alle tendenze centrali, in cui la frontiera rappresenta i migliori risultati, le best practice all’interno del campione analizzato. L’assunzione rilevante di questa metodologia è l’accesso uguale agli input, l’eliminazione senza costo degli input in eccesso (free disposal) e la condizione di convessità.

Nel dettaglio, la frontiera viene costruita sulle DMU con i migliori punteggi d’efficienza, utilizzate come benchmark d’efficienza. Le restanti unità produttive si troveranno al di sotto della frontiera d’efficienza che, quindi, avvolge, avviluppa8, il campione di osservazione (cfr. Grafico 3). Il calcolo dei punteggi d’efficienza avviene attraverso procedimenti di programmazione lineare in cui si ottengono i “pesi” degli input e degli output dai quali si calcolano i singoli punteggi d’efficienza di ogni DMU. I valori ottenuti sono compresi (o possono essere riportati tramite una semplice normalizzazione) tra il valore zero il valore uno, definito come massima efficienza relativa (Cooper, Seiford e Tone, 2000).

8 Da ciò deriva envolpment nella denominazione della metodologia in esame.

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Grafico 3 - Frontiera d’efficienza relativa con due input e un output.

Fonte: cfr. Battese et al., 2005.

La trattazione formale di questo modello di analisi dell’ efficienza è stata introdotta da Abraham Charnes, William W. Cooper e Edwardo Rhodes in un articolo del 1978. Il loro contributo nasce dalle riflessioni sulla misurazione dell’efficienza della produzione, avendo come riferimento principale l’articolo di Michael James Farrell “The measurement of productive efficiency” del 19579. La particolare innovazione del modello è la possibilità di misurazione dell’efficienza di strutture multi-input e multi-output (Førsund Sarafoglou, 2000).

In questa prima formalizzazione dell’analisi DEA si ipotizza la presenza di rendimenti di scala costanti, (denominati CRS, constant return to scale) che descrive una situazione di scala ottimale all’interno della quale l’unità produttiva si trova ad operare. Per ovviare a questa restrizione sono stati proposti dei modelli a rendimenti variabili (VRS, variable return to scale), inserendo il vincolo della convessità nell’equazione di programmazione lineare. L’ipotesi dei rendimenti variabili porta ad aumentare i punteggi d’efficienza poiché viene ristretta la frontiera di efficienza. Ciò a livello economico è spiegabile con il fatto che ci sono fattori non controllabili dalla DMU per i quali al variare del volume della produzione cambia la relazione tra input ed output. A fronte di ciò questi fattori non devono influenzare la valutazione dell’efficienza della produzione. Quindi, in una situazione di rendimenti variabili, i punteggi d’efficienza sono più alti.

La metodologia prevede anche la possibilità di scegliere se effettuare una analisi con modelli di tipo input-oriented o di tipo output-oriented. Il modello input-oriented prevede un’analisi in cui l’output è considerato fisso ed è possibile modificare il livello degli input, mentre se si ipotizza di analizzare situazioni di produzione in cui i decisori possono intervenire sugli output e non sugli input si può utilizzare un modello di analisi DEA output-oriented (Battese et al., 2005).

In questo lavoro la metodologia DEA è applicata ai fini di analizzare l’efficienza delle strutture nello svolgimento della loro principale attività – che è quella ispettiva – per poi

9 L’obiettivo di Farrel era di sviluppare dei metodi e modelli migliori per la valutazione della produttività. In particolare ha

curato il passaggio a modelli multi-input. Inoltre ha esteso il concetto di produttività per passare al concetto più generale di efficienza (Cooper, Seiford e Zhu, 2004).

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confrontare i risultati con quelli che si ottengono considerando, invece, altre attività svolte dalle strutture che stanno assumendo un peso crescente nelle loro funzioni (gestione flussi migratori e conciliazioni tra lavoratore e datore di lavoro). Inoltre viene indagata la possibilità di rilevare ulteriori margini di miglioramento dell’efficienza che nell’analisi DEA corrisponde ad una riduzione del numero di input o con la produzione di maggiori output - a parità di condizioni. Da un punto di vista grafico la questione è la possibilità di ottenere una migliore combinazione di input e di output rimanendo lungo la frontiera di efficienza. Questi ulteriori margini di manovra sono definiti come slack o input excess e permettono di confrontare i relativi potenziali risparmi e potenziali aumenti di produttività (Battese et al., 2005).

3.2 - Fonti utilizzate e osservazioni sui dati disponibili

L’analisi di efficienza, come evidenziato nei precedenti paragrafi, pone al centro l’esigenza di informazioni specifiche, che spesso risultano di difficile acquisizione anche per elementi quali i costi o la numerosità del personale.

Con riferimento ai costi, il sistema di contabilità economico-analitica10 della Ragioneria generale dello Stato (http://www.rgs.mef.gov.it/VERSIONE-I/e-GOVERNME1/SICOGE/) non necessariamente fornisce le informazioni desiderate al livello di dettaglio voluto – quello di ogni singolo ufficio territoriale. La contabilità economico-analitica consente una rilevazione dei costi a livello dei cosiddetti “centri di costo”, che corrispondono a strutture organizzative di livello generale (ovvero dirette da un dirigente di prima fascia o equiparato) a cui è assegnata la responsabilità di gestire risorse. Le Direzioni territoriali e regionali del lavoro sono invece poste sotto la responsabilità di figure dirigenziali di seconda fascia che possono essere funzionari delegati alla spesa.

Le principali informazioni disponibili sulle spese di funzionamento delle Direzioni territoriali e regionali del lavoro sono pertanto desumibili solo dai rendiconti semestrali della contabilità ordinaria11 presentati dai funzionari delegati di ciascuna struttura periferica. In particolare l’amministrazione provvede alle spese degli uffici periferici tramite ordinativi diretti, ruoli di spesa fissa (per gi stipendi del personale) e con ordini di accreditamento a favore dei funzionari delegati di ciascuna struttura12.

Con riferimento al personale, una rilevante fonte informativa è il Sistema Conoscitivo del personale dipendente dalle Amministrazioni pubbliche (SICO) della Ragioneria generale dello

10 introdotto nella contabilità pubblica ai sensi del Titolo III del d.lgs. 7 agosto 1997, n. 279 e impiegato per la rilevazione dei

costi per ogni centro di costo di tutte le Amministrazioni centrali dello Stato tramite il sistema SICOGE (Sistema Informativo Contabilità Gestionale)

11 I rendiconti di contabilità ordinaria in quanto soggetti a controllo successivo (ex art. 11 del D.Lgs. 123/2011) sono inviati semestralmente, alla competente Ragioneria Territoriale dello Stato e all’ufficio regionale della Corte dei Conti (art. 5 del DPR n. 367/1994), ed evidenziano nella sezione finanziaria, tutte le entrate e le uscite riguardanti l'intervento o le spese delegate, con indicazione della provenienza dei fondi, dei soggetti beneficiari e della tipologia delle spese sostenute, secondo lo schema predisposto con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze.

12 I funzionari delegati hanno l’obbligo di inviare, entro il 31 gennaio di ogni anno, un prospetto degli ordini di accreditamento utilizzati e rimasti in tutto o in parte non estinti alla chiusura dell'esercizio, da cui risultino le informazioni necessarie per individuare il capitolo di provenienza. Sono inoltre inviati dei rendiconti, semestralmente, alla competente Ragioneria Territoriale dello Stato e all’ufficio regionale della Corte dei Conti (art. 5 del DPR n. 367/1994).

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Stato13 (http://www.rgs.mef.gov.it/VERSIONE-I/e-GOVERNME1/SICO/). Contiene informazioni sulla numerosità, le caratteristiche e le spese per il personale rilevate a livello di unità organizzativa dirette da dirigenti di seconda fascia e dovrebbero fornire elementi anche sull’attività svolta e i servizi resi. Si tratta però di informazioni che allo stato attuale sono ancora eterogenee e incomplete, che e non necessariamente consentono di distinguere quali sono gli uffici che operano in periferia. In questo lavoro, i dati relativi alla numerosità del personale assegnato a ciascuna DTL e DRL sono stati desunti dalla rilevazione svolta dall’Organismo Interno di Valutazione (OIV) del Ministero del lavoro e delle politiche sociali nell’ambito del Piano della Performance14.

In merito ai dati sugli output, la Direzione delle attività ispettive pubblica un rapporto annuale sull’attività di vigilanza in materia di lavoro e previdenziale ai sensi dell’art. 20 della Convenzione C81 dell’11 luglio 1947 della Conferenza generale dell’Organizzazione Internazione del Lavoro (OIL)15. Il rapporto presenta in modo ampio e approfondito i risultati dell’attività di vigilanza compiuta dal personale ispettivo del Ministero, dall’INPS e dall’INAIL. Nel dettaglio, il rapporto è corredato di una serie di tavole nazionali e settoriali che illustrano i principali esiti dell’attività ispettiva sotto il profilo delle irregolarità riscontrate, delle aziende ispezionate e delle sanzioni irrogate, nonché il monitoraggio del numero di aziende soggette a provvedimenti di sospensione ed il numero di revoche dei suddetti provvedimenti. Il rapporto contiene anche una apposita sezione dedicata all’attività non autoritativa di stampo sanzionatorio svolta delle strutture periferiche mediante il ricorso alle conciliazioni monocratiche e alle diffide accertative. Non esiste un analogo rapporto, per quanto concerne le numerose altre attività svolte dalle strutture periferiche (es. pareri per permessi di soggiorno per motivi di lavoro). Pertanto, anche in questo caso il grado di copertura delle informazioni sugli output risulta incompleto perché contiene dati limitati alla sola attività ispettiva.

La rassegna delle fonti informative necessarie per effettuare questa prima analisi di efficienza delle strutture periferiche del Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha fatto emergere la necessità di potenziare e dettagliare sotto il profilo dei costi e degli impieghi di risorse i sistemi informativi esistenti, nonché promuovere un monitoraggio continuo di tali informazioni per ciascuna struttura. Sebbene vi siano rilevazioni strutturate degli output, soprattutto relativamente all’attività ispettiva, sul lato degli input e dell’effettivo costo (più che spesa) il livello di dettaglio disponibile è limitato. Non vi sono per esempio informazioni di facile accesso per quanto attiene alle attrezzature disponibili, agli spazi e gli edifici utilizzati.

13 Il SICO (Sistema Conoscitivo del Personale Dipendente delle Amministrazioni Pubbliche) è stato introdotto nel 2002 e

rappresenta il sistema informativo utilizzato dalla Ragioneria Generale dello Stato per rilevare i dati statistici del pubblico impiego sulla base di quanto disposto dal titolo V del D. Lgs n.165/ 2001.

14 Il Piano della performance previsti per ciascuna Amministrazione dall’art.10 del D. Lgs. 150/2009 viene adottato in coerenza con i contenuti ed il ciclo di programmazione finanziaria e bilancio ed ha una durata triennale. Nell’ambito del Piano della performance l’Amministrazione individua gli obiettivi strategici ed operativi, gli indicatori per la valutazione e misurazione della performance, nonché gli obiettivi assegnati al personale dirigenziale e relativi indicatori. Il Piano della performance 2012-2014 del Ministero del lavoro e delle politiche sociali è consultabile al seguente link: cfr http://www.lavoro.gov.it/Lavoro/Istituzionale/Ministero/Trasparenza/PianoPerformance/

15 L’ultimo rapporto, riferito al 2011, è disponibile sul sito del Ministero del lavoro e delle politiche sociali: http://www.lavoro.gov.it/NR/rdonlyres/A7113140-8050-4BFB-A1B2-BA172C54703E/0/Rapporto_annuale_vigilanza_2011.pdf a cui si rimanda per una presentazione più dettagliata.

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4 - Analisi dell’efficienza delle Direzioni territoriali del lavoro

4.1 - Attività ispettiva

Il modello di riferimento proposto focalizza l’attenzione sull’attività ispettiva poiché questa attività, oltre ad essere rilevante all’interno delle strutture oggetto di osservazione, utilizza risorse specializzate come il personale ispettivo e le spese per missioni. Naturalmente non è possibile eliminare tout court la complessità dell’agire delle strutture16, ma l’ampia disposizione di indicatori per l’output riguardante le ispezioni permette di isolare l’analisi di questa attività dal resto.

Vengono presi in considerazione due input specificatamente utili all’attività ispettiva: il numero di ispettori e le spese per missioni sostenute. Gli ispettori sono personale specializzato e compongono complessivamente più della metà del personale impiegato dalle strutture periferiche. Nel 2011 il numero totale degli ispettori era pari a 3358 con una media di 34,58 unità per le DTL e 10,41 per le DRL e un coefficiente di variazione alto (0,70). Le spese per missioni superavano i 5 milioni, con un range di spesa dal valore minimo di 4.116 euro spesi a un massimo superiore a 260 mila euro. In questa caso la variabilità è ancora maggiore, anche nel confronto con le spese di funzionamento generale. La spesa media per missione per struttura era pari a circa 51 mila euro.

Dal lato degli output vengono presi in considerazione il numero delle aziende ispezionate e il rapporto tra i lavoratori irregolari riscontrati nelle ispezioni e il numero delle aziende ispezionate. Le aziende che sono state ispezionate nell’anno 2011 superavano le 140 mila unità, con una media di circa 1600 aziende per struttura periferica. Il contesto socio-economico molto variegato e le diverse dimensioni delle strutture incidono sulla variabilità di questo dato. Il coefficiente di variazione era pari a 0,69 con un valore minimo di 389 aziende ispezionate e un massimo di oltre 6.550 unità.

Per quanto riguarda il numero dei lavoratori irregolari si riscontrano cifre poco superiori con un totale di circa 164 mila ed una media di circa 1800 lavoratori. Il coefficiente di variazione è pari a 1,09 che dimostra anche in questo caso una forte variabilità data dal contesto in cui si trovano ad operare le strutture periferiche. L’importo totale delle sanzioni riscosse è superiore ai 140 milioni di euro con un coefficiente di variazione praticamente uguale ai lavoratori irregolari (1,10) (tavola 2). I dati fanno riferimento all’anno 2011 e le risorse delle DRL sono assegnate alle DTL in proporzione alla loro dimensione, secondo la quota del personale impiegato nella direzione territoriale sul totale regionale. In questo modo si vuole rappresentare nell’analisi anche il contributo delle DRL poiché svolgono compiti di coordinamento e supporto verso le strutture territoriali.

16 Per esempio gli ispettori svolgono anche le attività legate ai contenziosi e alle conciliazioni insieme al personale

amministrativo.

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Tavola. 2 – Gli output delle DTL, con ri-assegnazione dei dati delle DRL, anno 2011.

Output N Media Coef. di var.

Min. Max. Totale

aziende ispezionate 92 1.614,71 0,67 389,00 6.599,00 148.553,00

sanzioni riscosse 92 1.572.224,18 1,10 199.911,45 9.952.035,00 144.644.624,39

Lavoratori irregolari riscontrati

92 1.787,75 1,06 338,00 14.146,00 164.473,00

Fonte: Elaborazioni RGS su dati del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

L’analisi DEA effettuata è di tipo input-oriented. L’ipotesi di base è che le DTL controllano i livelli di input utilizzati e la loro composizione, mentre gli output sono determinati soprattutto da fattori esogeni, dal contesto in cui la struttura si trova ad operare. Inoltre si ipotizza che le strutture riescano a soddisfare completamente la domanda dei servizi da parte degli utenti. La procedura di analisi adottata considera i rendimenti di scala variabili17.

La stima dei punteggi d’efficienza DEA (eff) presenta generalmente una distorsione dei punteggi verso il valore uno, cioè verso il punteggio massimo, e tende a essere sensibile a eventuali errori di misurazione o outliers nei dati. Per ovviare a questi inconvenienti sono state adottate procedure di bootstrapping che prevedono l’estrazione di sottocampionamenti casuali (in questo caso 100) in modo da ottenere un punteggio di efficienza medio più robusto. Queste stime sono definite bias-corrected (eff.bc).

Osservare graficamente come si posiziona il punteggio bias corrected rispetto agli intervalli di confidenza come calcolati tramite i sottocampionamenti del bootstrap è utile per osservare la stabilità della stima. In questo caso è possibile osservare che i punteggi bassi hanno un intervallo di confidenza minore, ma il punteggio medio è fuori dallo stesso intervallo di confidenza. Ciò è spiegabile dalla bassa numerosità delle osservazioni e della loro ampia variabilità. Per i punteggi più alti, invece, aumenta la banda dell’intervallo e diminuisce la stabilità della stima (cfe. Grafico 4).

17 Per verificare l’ipotesi dei rendimenti di scala variabili è possibile effettuare un test. Nel caso del modello con solo attività

ispettiva viene accettata l’ipotesi nulla dei rendimenti costanti. Mentre nei modelli che ricomprendono anche le altre attività l’ipotesi nulla viene rifiutata.

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Grafico 4 – Intervalli di confidenza dei punteggi d’efficienza bias-corrected.

Fonte: Elaborazioni RGS su dati del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

Per verificare la robustezza dei risultati ottenuti sono stati inoltre costruiti due modelli aggiuntivi riguardanti l’attività ispettiva. Nel secondo modello vengono aggiunte le sanzioni riscosse rapportate alle aziende ispezionate, mentre nel terzo modello sono presenti le stesse variabili ma con i dati delle sole DTL in modo da valutare quanto l’attività delle DRL incida sull’efficienza dell’attività ispettiva delle strutture.

Le statistiche descrittive ottenute dai tre modelli analizzati per la sola attività ispettiva sono praticamente identiche. La media dei punteggi è pari a 0,66, mentre il coefficiente di variazione registra un valore di 0,22 che registra la presenza di variabilità tra i punteggi, anche se non elevata. È da notare che la distanza dei punteggi tra il valore minimo (0,26) e il valore massimo (0,94) è ampia, mentre la vicinanza del primo quartile (0,55) e del terzo (0,77) evidenziano comunque una concentrazione dei valori verso la mediana (cfr. Tavola 3).

0

0,2

0,4

0,6

0,8

1

1,2

1 4 7 10

13

16

19

22

25

28

31

34

37

40

43

46

49

52

55

58

61

64

67

70

73

76

79

82

85

88

91

eff eff.bc

Intervallo confidenza eff.bc 2,5% Intervallo confidenza eff.bc 97,5%

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Tavola 3 - Punteggi d'efficienza, modelli solo attività ispettiva. rendimenti variabili, bias corrected.

Modello Dea Unità Media Coef. di

variazione Min. Max. p25 p50 p75

Modello 1 - 2 input 2 output, dati DTL e DRL

92 0,66 0,22 0,26 0,94 0,55 0,67 0,77

Modello 2 - 2 input 3 output, dati DTL e DRL

92 0,66 0,22 0,27 0,94 0,55 0,68 0,78

Modello 3 - 2 input 3 output, dati solo DTL

92 0,66 0,22 0,27 0,93 0,54 0,68 0,78

Fonte: Elaborazioni RGS su dati del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

Queste indicazioni sono confermate dai grafici 5 e 6 dove è possibile notare come i punteggi molto bassi siano rari e anche i punteggi superiori al valore 0,8 non sono particolarmente numerosi. Viene evidenziata la concentrazione dei valori nella fascia medio-alta, in particolare tra 0,55 e 0,80.

Grafico 5 - Distribuzione dei punteggi d’efficienza bias-corrected..

Fonte: Elaborazioni RGS su dati del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

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Grafico 6 - Distribuzione territoriale dei punteggi d’efficienza bias-corrected per provincia.

Fonte: Elaborazioni RGS su dati del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

La distribuzione geografica dei punteggi d’efficienza rivela come i valori più alti siano ottenuti nel Sud, nella zona della regione Basilicata e territori circostanti, e nel Centro Italia in Toscana e nella zona dell’Emilia, mentre nel Settentrione le DTL con i punteggi più vicini ad uno si trovano nel Nord-Ovest. In relazione invece alla dimensione delle strutture, cioè al numero del personale totale impiegato, è possibile ravvisare delle tendenze nella distribuzione dei punteggi, anche se non in maniera netta. Infatti al Sud ottengono punteggi più elevati le DTL medio-grandi, mentre per il Centro Italia le DTL di piccole dimensioni hanno valori più alti. Nella parte Settentrionale del paese sono le piccole e le grandi strutture ad avere punteggi più alti. Ciò non è un comportamento lineare del campione, infatti le strutture con valori più bassi sono strutture piccole del Nord, mentre per quanto riguarda il Mezzogiorno due grandi strutture sono nella parte bassa della distribuzione.

Queste tendenze sono riscontrabili anche attraverso l’analisi più puntuale della distribuzione delle strutture secondo la dimensione e l’area geografica di appartenenza in termini percentuali. Il 33 per cento delle strutture del meridione hanno un punteggio d’efficienza superiore a circa 0.77 (terzo quartile) con una prevalenza di quelle di medio-grandi dimensioni. Anche al Nord le strutture di grandi dimensioni hanno un’alta percentuale di punteggi al di sopra del terzo quartile. Diversamente nel Centro Italia sono numerose le strutture di piccole dimensioni nella parte della distribuzione dei punteggi. In generale sembrano essere le strutture di medie dimensioni ad essere nella parte bassa della distribuzione mostrando un andamento dei punteggi rispetto alla dimensione delle strutture simile a una curva ad U (cfr. Grafico 7 e Tavola 4).

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Grafico 7 - Punteggi d’efficienza bias-corrected e personale totale. Indicazione dei quartili secondo dimensione/personale totale.

Fonte: Elaborazioni RGS su dati del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

Tavola 4 – Distribuzione secondo area geografica e dimensione dei punteggi d'efficienza bias-corrected superiore al terzo quartile (0,77) Modello 1, valori percentuali.

Classe dimensionale secondo il personale totale

Nord Centro Sud Totale

personale <41.2028 0,286 0,571 0,000 0,348

personale >=41.2028 & <55.2689 0,000 0,000 0,333 0,043

personale >=55.2689 & <81.3550 0,111 0,250 0,500 0,304

personale >81.3550 0,500 0,200 0,250 0,304

Totale 0,182 0,286 0,333 0,250

Fonte: Elaborazioni RGS su dati del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

Al fine di verificare se le due suddette dimensioni (geografica e dimensionale) hanno una rilevanza statistica nello spiegare le differenze nei punteggi di efficienza è stata adottata una procedura di scomposizione della varianza tramite l’analisi ANOVA. Come variabile dipendente sono stati utilizzati i punteggi di efficienza e come esplicative la dimensione geografica (la variabile “Area geografica”, suddivisa in Nord, Centro, Sud) e la dimensione delle strutture

,2,4

,6,8

1

Pu

nte

gg

io d

'eff

icie

nza

0 100 200 300q2/4 q3/4

q1/4

Personale totale

Nord Centro

Sud

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periferiche, “classe demo”, suddivisa in quattro gruppi18. Una specificazione ulteriore dell’analisi della varianza include anche una variabile di interazione tra le due dimensioni, denominata “Areageog*classe demo”. L’analisi evidenzia l’assenza di differenze statisticamente significative tra i punteggi di efficienza rispetto ai gruppi dimensionali mentre viene rilevata una debole significatività (al 10%) per la componente geografica. Il modello che include anche l’’interazione tra questi due effetti non determina invece una differenza statisticamente significativa per nessuna delle tre variabili considerate (cfr. Tavola 5).

Tavola 5 – analisi ANOVA della componente geografica e della dimensione strutturale.

Modello DEA Variabili gradi di libertà

somma degli scarti della media

al quadrato

media quadratica

Valore F Pr > F

Punteggi d'efficienza. Modello 1 - solo attività ispettiva

Areageog 2 0,106 0,053 2,610 0,0792

Classe demo. 3 0,124 0,041 2,040 0,1144

residuo (intragr.) 86 1,747 0,020

totale 91 1,952 0,021

Fonte: Elaborazioni RGS su dati del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

Le tavole riportate in appendice presentano le graduatorie complete dei punteggi d’efficienza per ciascun modello. Si noti che tra le dieci strutture con i valori più elevati siano presenti le piccole strutture del Centro-Nord come quelle di Prato, e di Massa Carrara e le strutture medio-grandi del Sud situate a Lecce, Salerno e Potenza. È interessante confrontare due strutture come la DTL di Padova e la DTL di Potenza che hanno dimensioni simili in termini di personale. Impiegano rispettivamente 71 e 76 dipendenti, di cui 41 e 45 di personale specializzato. La struttura del Nord ha una spesa per le missioni, 26799 euro, inferiore rispetto ai circa 168 mila euro della direzione territoriale di Potenza, ma il dato di output riguardante il numero delle aziende ispezionate ha un peso maggiore. La DTL di Potenza ha ispezionato 2955 aziende contro le 962 della struttura di Padova. Il rapporto lavoratori irregolari su aziende ispezionate è favorevole invece alla DTL del Veneto.

4.2 Attività ispettiva ed altri servizi

Gli input considerati nei modelli che ricomprendono anche le altre attività, oltre a quella ispettiva, sono quattro e comprendono, oltre al numero degli ispettori e alle spese per missioni, le spese di funzionamento generale e il numero del personale amministrativo. In particolare vengono aggiunte le spese di funzionamento, una macro-voce che ricomprende tutte le risorse impiegate per svolgere le funzioni non specializzate. Non si hanno a disposizione, al momento, dati in maggior dettaglio e l’ipotesi che viene avanzata è l’uguaglianza degli strumenti e delle risorse utilizzate tra gli ispettori ed il personale amministrativo e che quindi, si presume, debbano avere lo stesso consumo pro-capite.

18 L’individuazione di quattro gruppi dimensionali per le strutture periferiche è stata effettuata utilizzando i quartili della

distribuzione.

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Le attività monitorate diverse dall’ispezione sono la gestione dei permessi di soggiorno per motivi di lavoro attraverso il numero dei pareri forniti e la gestione delle conciliazioni monocratiche. Tra gli output, nel primo modello di confronto di cui verranno analizzati i punteggi d’efficienza, sono quindi ricompresi quattro fattori: i pareri per il rilascio dei nulla osta al lavoro legati ai permessi di soggiorno per motivi di lavoro, il numero di conciliazioni monocratiche avviate, insieme al numero delle aziende ispezionate e al rapporto tra numero dei lavoratori irregolari riscontrati e le aziende ispezionate. Come nel caso dell’analisi dell’attività ispettiva, per verificare la robustezza dell’analisi viene proposto anche un secondo modello di confronto in cui vengono aggiunte le sanzioni riscosse in rapporto alle aziende ispezionate, mentre nel terzo modello di confronto sono presenti le stesse variabili ma con i dati delle sole direzioni territoriali in modo da valutare quanto l’attività delle DRL incida sull’efficienza dell’attività ispettiva delle strutture.

I pareri rilasciati ammontano a un totale superiore ai 110 mila, con una media di 1343 pareri per struttura periferica. Anche questo dato presenta una forte variabilità un coefficiente di variazione pari a 1,46 e un’ampia distanza tra il valore minimo di 25 e il valore massimo superiore ai 13 mila pareri forniti in un anno da una sola struttura (che concentra il 10 percento del totale delle attività dedicate ai flussi migratori per motivi di lavoro, in base alla forte concentrazione territoriale della domanda). L’altra attività rilevante delle DTL è la gestione delle conciliazioni, in particolare delle conciliazioni monocratiche. Il dato preso in considerazione è il numero delle conciliazioni avviate alla presenza delle due parti19 il cui totale è superiore a 11 mila unità. Anche questo dato presenta un’ampia variabilità, anche se non ai livelli dei pareri dei permessi di soggiorno (coefficiente di variazione pari a 0,73). La media è di quasi 115 conciliazioni avviate a strutture con un minimo di 12 ed un valore massimo di 485 (cfr. Tavola 7).

Tavola 7 – Gli output delle DTL, con ri-assegnazione dei dati delle DRL, anno 2011.

Output N Media Coef. di

var. Min. Max. Totale

conciliazioni avviate alla presenza delle due parti

92 114,87 0,73 12 485 10.568

pareri forniti per il permesso di soggiorno

88 1.342,80 1,46 25 13.858 118.166

Fonte: Elaborazioni RGS su dati del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

L’analisi DEA per questo gruppo di modelli di confronto ha mantenuto le stesse caratteristiche e le stesse ipotesi del procedimento descritto nel paragrafo precedente. Sono modelli input-oriented con l’ipotesi dei rendimenti di scala variabili. Anche in questo caso è stata utilizzata la tecnica bootstrap per intervenire sulla distorsione verso il punteggio massimo dei punteggi d’efficienza.

19 Viene utilizzato il dato sul numero delle conciliazioni avviate alla presenza di entrambe le parti poiché nei casi di assenza di

una delle due parti raramente il procedimento stesso si conclude positivamente.

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Per questo modello la stabilità dei risultati bias corrected è maggiore, in particolare per i valori più bassi dei punteggi d’efficienza mentre le strutture posizionate sulla frontiera di efficienza (lungo la linea rossa, con punteggio pari a 1), presentano una banda di confidenza più ampia di valori (cfr. Grafico 8).

Grafico 8 - Intervalli di confidenza dei punteggi efficienza bias-corrected, modello completo.

Fonte: Elaborazioni RGS su dati del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

I punteggi d’efficienza del modello completo di confronto hanno una media molto alta, pari a 0,82 e con una variabilità molto bassa (il coefficiente di variazione è pari a 0,13). Ciò si può notare dai quartili molto ravvicinati, il primo quartile è 0,75, mentre il terzo a 0,89, con la mediana pari a 0,86. Il valore minimo, invece, è basso 0,49 e distanziato dal primo quartile (tavola 8).

0

0,2

0,4

0,6

0,8

1

1,2

1 4 7 10

13

16

19

22

25

28

31

34

37

40

43

46

49

52

55

58

61

64

67

70

73

76

79

82

85

88

91

eff eff.bc Intervallo di confidenza eff.bc 2,5% Intervallo di confidenza eff.bc 97,5%

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Tavola 8 - Statistiche descrittive punteggi d'efficienza, modelli solo attività ispettiva. rendimenti variabili, bias corrected.

Modello Dea Unità Media Coef. di

var. Min. Max. p25 p50 p75

Modello 1 - 4 input 4 output, dati DTL e DRL

92 0,82 0,13 0,49 0,95 0,75 0,86 0,89

Modello 2 - 4 input 5 output, dati DTL e DRL

92 0,83 0,12 0,49 0,95 0,78 0,88 0,90

Modello 3 - 4 input 5 output, dati solo DTL

92 0,82 0,13 0,51 0,95 0,78 0,88 0,90

Fonte: Elaborazioni RGS su dati del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

Questo è confermato dalla distribuzione del campione verso il valore massimo, uno, anche dal punto di vista grafico. La maggior parte delle strutture hanno punteggi al di sopra di 0,80, se non intorno a 0,90. I punteggi più bassi si attestano verso un punteggio di 0,60, anche se è da rilevare l’allungamento della distribuzione nella coda inferiore dato da tre DTL con un punteggio (intorno allo 0,5) distanziato rispetto al restante campione.

Nel dettaglio è possibile evidenziare come i risultati vicini al punteggio massimo sono riscontrabili nell’area Nord-Ovest del paese e in Calabria. I punteggi più bassi sono concentrati nell’area Centro-Sud compresa tra l’Abruzzo, il Molise e la parte settentrionale della Puglia, nonché in Sardegna e, per il Nord, in Piemonte (cfr. Grafici 9 e 10).

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Grafico 9 - Distribuzione dei punteggi d’efficienza bias-corrected..

Fonte: Elaborazioni RGS su dati del Ministero del lavoro e delle politiche sociali

È possibile verificare come nel Nord e nel Centro Italia quasi un terzo delle strutture hanno un punteggio d’efficienza relativa superiore al terzo quartile dell’intera distribuzione (pari a circa 0,89). Il 19 per cento circa delle strutture del Sud raggiunge uno stesso livello di efficienza.

La distribuzione geografica delle DTL con un punteggio d’efficienza inferiore al primo quartile (pari a circa 0,75) è maggiormente equilibrata rispetto ai risultati della stessa analisi dell’attività solo ispettiva. Infatti queste DTL incidono in maniera analoga in tutte le macro-aree, rappresentando sempre circa un quarto delle strutture.

Grafico 10 - Distribuzione dei punteggi d’efficienza bias-corrected, per provincia.

Fonte: Elaborazioni RGS su dati del Ministero del lavoro e delle politiche sociali

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Aggiungendo la caratteristica dimensionale nell’analisi si può vedere che le DTL di piccole dimensioni, con meno di 41 dipendenti e compreso il personale delle DRL ri-assegnato, siano il 40 per cento delle strutture con punteggi d’efficienza superiore a 0,89. Mentre solo il 10 per cento delle DTL di minori dimensioni hanno punteggi d’efficienza inferiori al primo quartile (0,76). Al di sotto di questo quartile sono maggiori quelle con dimensioni che si possono definire medie. Le DTL con personale compreso tra le 41 e le 55 unità sono il 37,5 per cento del totale di questa parte della distribuzione e le strutture con il numero del personale compreso tra 55 e 82 sono il 36 per cento. L’indicazione che è possibile trarre è che le DTL più piccole del Nord e del Centro Italia hanno i punteggi alti mentre le strutture di piccole e medie dimensioni del Nord hanno i punteggi d’efficienza relativi inferiori. Nel Sud sono le strutture medie e grandi ad ottenere punteggi migliori (cfr. Grafico 11 e Tavole 9 e 10).

Anche in questo caso è stata effettuata un’analisi ANOVA, adottando le stesse variabili utilizzate per il modello che considera la sola attività ispettiva. I risultati che emergono dall’analisi mostrano il ruolo della variabile dimensionale, denominata “Classe demo”, nello spiegare la differenza nei punteggi di efficienza (con una significatività statistica al 5%), che risulta essere robusta in entrambe le specificazioni del modello, con o senza la variabile di interazione tra le due caratteristiche (cfr. Tavola 11).

Grafico 11 - Punteggi d’efficienza bias-corrected e personale totale. Indicazione dei quartili secondo dimensione/personale totale, modello completo.

Fonte: Elaborazioni RGS su dati del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

,5,6

,7,8

,91

Pu

nte

gg

io d

'eff

icie

nza

0 100 200 300q1/4q2/4 q3/4

Personale totale

Nord Centro

Sud

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Tavola 9 – Distribuzione secondo area geografica e dimensione dei punteggi d'efficienza bias-corrected superiore al terzo quartile (0,89) Modello completo, valori percentuali.

Classe dimensionale secondo il personale totale

Nord Centro Sud Totale

personale <41.2028 0,286 0,571 0,000 0,348

personale >=41.2028 & <55.2689 0,000 0,000 0,333 0,043

personale >=55.2689 & <81.3550 0,111 0,250 0,500 0,304

personale >81.3550 0,500 0,200 0,250 0,304

Totale 0,182 0,286 0,333 0,250

Fonte: Elaborazioni RGS su dati del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

Tavola 10 – Distribuzione secondo area geografica e dimensione dei punteggi d'efficienza bias-corrected inferiore al primo quartile (0,76) Modello completo, valori percentuali.

Classe dimensionale secondo il personale totale

Nord Centro Sud Totale

personale <41.43 0,063 0,125 0,250 0,107

personale >=41.43 & <55.66 0,467 0,333 0,000 0,375

personale >=55.66 & <83.70 0,333 0,500 0,375 0,368

personale >83.70 0,000 0,200 0,250 0,190

Totale 0,250 0,238 0,259 0,250

Fonte: Elaborazioni RGS su dati del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

Tavola 11 – Analisi ANOVA della componente geografica e della dimensione strutturale.

Modello DEA Variabili gradi di libertà

somma degli scarti della media

al quadrato

media quadratica

Valore F Pr > F

Punteggi d'efficienza. Modello 1 - solo attività ispettiva

Areageog 2 0,014 0,0072 0,67 0,5156

Classe demo. 3 0,148 0,0492 4,57 0,0051

residuo (intragr.) 86 0,925 0,0108

totale 91 1,099 0,0121

Fonte: Elaborazioni RGS su dati del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

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La costruzione di una possibile graduatoria dei migliori punteggi medi delle DTL mostra come siano le strutture del Centro-Nord a stare nella parte alta della graduatoria in misura maggiore. In questo caso sono presenti anche strutture di medie dimensioni, oltre a quelle piccole. Rimangono per il Sud le strutture medio-grandi come si può vedere dalle graduatorie complete presentate in Appendice.

Il punteggio più elevato viene raggiunto dalla DTL di Biella con una media di 0,953, seguita con punteggi praticamente simili dalle DTL di Novara e Catanzaro. La distanza tra la prima struttura e la decima (punteggio 0,924) è ridotta a conferma delle considerazioni esposte sopra sulla distribuzione dei punteggi d’efficienza. La graduatoria sottolinea inoltre come le tre strutture che hanno i valori minori di efficienza siano relativamente distaccate dal campione delle DTL e corrispondono alla coda sinistra della distribuzione del grafico 9. La distanza esistente tra la DTL di Rieti (0,588) e la successiva DTL di Chieti (0,501) è maggiore in confronto al resto della distribuzione.

Gli elementi che sembrano determinare il posizionamento in cima alla graduatoria o nella parte bassa di essa sono il numero delle aziende ispezionate e le conciliazioni avviate tra gli output. Questo è particolarmente evidente se si confrontano la DTL di Catanzaro e la DTL di Alessandria, simili nella struttura dimensionale. Queste due DTL hanno il totale di personale, sia amministrativo che ispettivo, e il rapporto tra ispettori e personale totale dello stesso livello. Il rapporto tra ispettori e personale totale è pari a 46 per cento per la struttura calabrese e 47 per cento per quella del Piemonte. Nonostante ciò sono collocate nelle code opposte della distribuzione di efficienza, con la DTL di Catanzaro che ha ispezionato più di 1500 aziende ed avviato 256 conciliazioni contro le 1.100 aziende ispezionate dalla DTL piemontese e le 44 conciliazioni avviate dalla stessa.

Questa differenza si registra anche dal rapporto tra le spese di funzionamento e il personale impiegato nelle strutture. La DTL di Alessandria impiega 1.525 euro per dipendente mentre quella di Catanzaro impiega 1.226 euro per dipendente. Quest’ultima presenta invece una maggiore spesa per le missioni rapportata al numero delle aziende ispezionate per una cifra pari a 50 euro per azienda, mentre nella DTL del Piemonte si ha una spesa per le missioni pari 32 euro per azienda ispezionata (cfr. Tavola A4 – in appendice).

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5 - Confronto tra i modelli, potenziali risparmi e incrementi di produttività

L’analisi di efficienza condotta sulle due tipologie di modelli (sola attività ispettiva ed il modello completo) ha messo in luce diversi elementi di differenziazione tra le frontiere produttive. Queste diverse caratteristiche sono osservabili anche confrontando le graduatorie di efficienza delle strutture periferiche dei due modelli. La correlazione di rango di Spearman si rileva bassa (tavola 12), e a conferma della differenza sostanziale tra i due modelli, il test non parametrico di Wilcoxon20 rigetta l’ipotesi nulla di uguaglianza tra le distribuzioni di efficienza. I due modelli pertanto catturano delle componenti di efficienza delle strutture periferiche significativamente diverse.

Per verificare la robustezza dei risultati ottenuti, sono state analizzate alcune varianti dei modelli base. In particolare sono state aggiunte due diverse specificazioni per ciascun modello base che includono rispettivamente: un output aggiuntivo (sanzioni riscosse su aziende ispezionate) oppure l’assenza del contributo delle DRL.

L’inserimento del fattore sanzioni riscosse su aziende ispezionate non incide sui punteggi d’efficienza. Il coefficiente rho dell’analisi di correlazione di ranking di Spearman indica infatti per i modelli di sola attività ispettiva un valore molto elevato, pari a 0,979. Al contempo, l’apporto delle DRL non incide sulla composizione della graduatoria, segnalando una sostanziale omogeneità del contributo che forniscono all’indirizzo e coordinamento delle direzioni territoriali. Il coefficiente di correlazione tra il terzo modello e il primo diminuisce infatti solo leggermente per attestarsi a 0,958. Tale risultato si conferma ed è robusto anche disaggregando territorialmente l’analisi per ripartizione territoriale (Nord, Centro, Sud) la correlazione di rango rimane molto alta e stabile rispetto al confronto nazionale per tutte le ripartizioni.

Questa dinamica si ripete anche se confrontiamo le varianti del modello completo di tutte le attività, anche se in questo caso la variante che include le sanzioni erogate sembra differenziarsi in misura maggiore (il coefficiente di rango è pari a 0,88, vedi tavole 12 e 13).

20 Il test non parametrico di Wilcoxon è utilizzato per verificare, in presenza di valori ordinali provenienti da una distribuzione

continua, se le due distribuzioni provengono dalla stessa popolazione.

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Tavola 12 - Coefficiente di ranking di Spearman tra i sei modelli di analisi DEA proposti.

Modelli solo attività ispettiva Modelli attività ispettiva ed

altri servizi

mod. 1 mod. 2 mod. 3 mod. 4 mod. 5 mod. 6

Modelli solo attività ispettiva

Modello 1 - 2 input 2 output, dati DTL e DRL

rho 1,00

p-value Modello 2 -

2 input 3 output, dati DTL e DRL

rho 0,979* 1,00

p-value 0,00 Modello 3 -

2 input 3 output, dati solo DTL

rho 0,958* 0,98* 1,00

p-value 0,00 0,00

Modelli attività ispettiva ed altri servizi

Modello 1 - 4 input 4 output, dati DTL e DRL

rho 0,504* 0,508* 0,493* 1,00

p-value 0,00 0,00 0,00 Modello 2 -

4 input 5 output, dati DTL e DRL

rho 0,366* 0,382* 0,357* 0,881* 1,00

p-value 0,00 0,00 0,00 0,00

Modello 3 - 4 input 5 output, dati solo DTL

rho 0,316* 0,327* 0,309* 0,805* 0,888* 1,00

p-value 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Fonte: Elaborazioni RGS su dati del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

Tavola 13 - Wilcoxon signed-rank test tra i punteggi d’efficienza del modello solo attività ispettiva e modello completo delle altre attività ispettive.

Segno Osservazioni Sommatoria

di rango Valore atteso

Prob > |z|

positivo 7 104 2139 negativo 85 4174 2139 zero 0 0 0 totale 92 4278 4278 0,0000

Fonte: Elaborazioni RGS su dati del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

Una ulteriore possibilità di analisi e di confronto dei modelli viene data dall’analisi degli slack o degli input excess che si possono definire come ulteriori margini di manovra per ottenere una migliore combinazione di input o di output.

I valori ottenuti con questa tecnica (slack analysis)non tengono naturalmente conto delle diversità nei fabbisogni date dal contesto per lo svolgimento delle attività. Per esempio ogni ambito territoriale esprime una domanda differenziata di pareri per il rilascio del nulla osta al lavoro. Le quote annuali di ingresso dei lavoratori stranieri sono assegnate a livello provinciale e sono molto variabili, e ciò determina una rigidità nel livello di output da produrre che questo particolare procedimento dell’analisi dell’efficienza relativa non può rappresentare.

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35

Si ipotizza inoltre la soddisfazione piena della domanda di servizi da parte delle DTL nel loro territorio.

I risultati ottenuti con l’analisi delle slacks, per il modello di riferimento con la sola attività ispettiva, evidenziano un livello simile di impiego degli input da parte di tutte le DTL. Dal lato degli input il margine di riduzione del personale ispettivo a parità di prodotto appare limitato, con una variazione percentuale potenziale pari allo 0,29 per cento, mentre si rileva per le spese per missioni un valore di diminuzione possibile più ampio, oltre il 4 per cento. Per quanto riguarda gli output, anche se tutte le strutture si comportassero come le unità più efficienti, il numero delle aziende ispezionate non vedrebbe significativi incrementi (solo 0,03 per cento), mentre il rapporto tra lavoratori irregolari riscontrati e aziende ispezionate vedrebbe un miglioramento del 6 per cento.

La stessa analisi compiuta con il modello completo delle altre attività delle DTL, evidenzia che le strutture con punteggi d’efficienza minori potrebbero raggiungere risultati pari a quelle sulla frontiera di efficienza con un livello del personale ispettivo appena inferiore (1,63 per cento degli ispettori su cui intervenire) e con una spesa per le missioni complessivamente inferiore dell’8,29 per cento. Questi due valori sono più alti rispetto al modello con la sola attività ispettiva, derivanti da una minore stabilità negli input (tavole 14 e 15). Ciò potrebbe essere dovuto alla sostituibilità tra le figure del personale impiegato. Infatti è ipotizzabile che il personale amministrativo possa per alcuni compiti svolgere le mansioni degli ispettori (tramite per esempio un forte contributo di back-office piuttosto che in loco presso aziende e cantieri edili) e questo potrebbe essere colto dal modello completo che tiene conto anche del personale amministrativo. La tavola 17 mostra come il dato del personale totale, in rapporto alle spese per missione, sia più variabile del dato sugli ispettori, sempre in relazione alle spese per missione.

Al fine di verificare il grado di sostituibilità tra le due tipologie di personale sono stati confrontati gli input ratio (il rapporto tra il personale ispettivo e il personale amministrativo) delle strutture con i punteggi d’efficienza più alti (pari a uno) con quelli delle strutture con i punteggi più bassi. In particolare, l’ipotesi che le mediane dei rapporti tra tipologie di personale siano le stesse indipendentemente dall’efficienza della struttura viene rifiutata con una significatività statistica del 10 per cento (test di Mann-Whitney, tavola 16). La composizione del personale appare, per quanto debolmente, avere un ruolo sulla condizione di efficienza tecnica delle strutture. Non vi è quindi una perfetta sostituibilità tra ispettori e personale amministrativo. Le strutture periferiche più efficienti si caratterizzano per una quota di ispettori leggermente superiore (di circa il 7 per cento) rispetto alle strutture meno efficienti, considerando il valore sia medio sia mediano.

In quanto alle potenzialità di incrementare la produttività, come del modello ristretto alle sole attività ispettive, non è tanto il volume di attività in termini di aziende ispezionate a mostrare margini di miglioramento (0,05 per cento), quanto la “qualità” delle ispezioni ossia la loro capacità di essere mirate alle aziende con situazioni di irregolarità maggiore. Infatti il numero di lavoratori irregolari per azienda ispezionata evidenza un potenziale aumento dell’ordine del 5,11 per cento. Con riferimento all’attività di conciliazione, si osserva il maggiore incremento dell’output, con un possibile guadagno, a parità di input, dell’ordine del 27 per cento. Il confronto delle slacks riguardanti le aziende ispezionate mostra chiaramente come i possibili incrementi siano piuttosto stabili tra i due modelli base.

Questo può derivare da una parziale indipendenza, all’interno delle DTL, tra i compiti svolti dagli amministrativi e dagli ispettori come segnalato anche dalla scarsa sostituibilità tra le due tipologie di personale. Inoltre, il grado di correlazione atteso tra le due componenti

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dell’output, teoricamente connesse ovvero il numero di aziende ispezionate in loco ed il numero di conciliazioni avviate (che potrebbero diminuire l’esigenza di effettuare ispezioni) si è rilevato scarsamente significativo (cfr. Tavola 18).

Tavola 14 - Analisi slack, eccessi di input e mancanze di output del modello 1 solo attività ispettiva (input DTL/DRL).

Input Output

Personale ispettivo

Spese di missioni

Aziende ispezionate

lav irregolari su aziende

ispezionate

Slack 10 248992 43 6,18

Valori iniziali 3358 5651749 148553 103,71

Variazione percentuale 0,29% 4,41% 0,03% 5,96%

Fonte: Elaborazioni RGS su dati del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

Tavola 15 - Analisi slack, eccessi di input e mancanze di output del modello 4 completo (input DTL/DRL).

Input

Personale

amministrativo Personale ispettivo

Spese di funzionamento

Spese di missioni

Slack 121,75 54,58 284.629,49 468.530,51

Valori iniziali 3.049,00 3.358,00 9.454.186,99 5.651.749,01

Variazione percentuale 3,99% 1,63% 3,01% 8,29% Output

Aziende

ispezionate Conciliazioni

avviate Pareri

permessi Lav irregolari su

aziende ispezionate

Slack 69,03 2.856,44 6.332,23 5,30

Valori iniziali 148.553,00 10.568,00 118.166,00 103,71

Variazione percentuale 0,05% 27,03% 5,36% 5,11%

Fonte: Elaborazioni RGS su dati del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

Tavola 16 - Two-sample Wilcoxon rank-sum (Mann-Whitney) test tra gli input ratio delle prime 40 strutture e delle ultime 40 strutture del modello completo delle altre attività.

DMU efficienti Osservazioni Sommatoria

di rango Valore atteso Prob > |z|

0 40 1.442 1.620

1 40 1.798 1.620

80 3.240 3.240 0,09

Fonte: Elaborazioni RGS su dati del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

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Tavola 17 - Statistiche descrittive tra il rapporto numero ispettori su spese di missioni e numero personale ottale su spese per missioni (input DTL/DRL).

Indicatore N Media Coef. di var. Min. Max. p25 p75

Ispettori su spese per missione

92 0,0006 0,0002 0,0034 0,0005 0,0007 0,0010

Personale su spese per missione

92 0,0016 0,6538 0,0005 0,0057 0,0009 0,0018

Fonte: Elaborazioni RGS su dati del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

Tavola 18 – Correlazione tra il rapporto delle aziende ispezionate su personale totale e il numero delle conciliazioni avviate sul personale totale (output DTL/DRL).

Aziende ispezionate su personale totale

Conciliazioni avviate su personale totale

aziende ispezionate su personale totale

correlazione 1,00 p-value

conciliazioni avviate su personale totale

correlazione 0,26 1,00

p-value 0,01

Fonte: Elaborazioni RGS su dati del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

Concentrare l’analisi solo sull’attività ispettiva restituisce punteggi di efficienza distribuiti lungo quasi tutto il range di valori da zero a uno e con una ampia variabilità interna, mentre comprendere anche le attività di gestione dei permessi di soggiorno e delle conciliazioni porta alla costruzione di valori di efficienza relativa concentrati verso il punteggio massimo e con una minore variabilità.

Cambiano anche le tipologie delle strutture con i punteggi più alti. Considerare solo l’attività ispettiva mette in evidenza principalmente le strutture del Sud di medio-grandi dimensioni come quelle presenti in Puglia e in Basilicata, e le strutture piccole del Centro e del Nord Italia in regioni come la Toscana e la Liguria. Generalmente sono le strutture di medie dimensioni a risiedere nella parte bassa delle graduatorie, determinando un andamento ad U.

Nell’ipotesi di considerare nell’analisi anche le altre attività invece è possibile costatare la presenza di econome di scala. In questo modello le strutture medie ottengono punteggi più elevati e paragonabili alle strutture di diversa dimensione. In particolare ciò avviene nelle zone del Piemonte e della Calabria, a dimostrazione che in nessuno dei due casi è possibile ravvisare una macro area geografica del paese più efficiente dell’altra. È possibile affermare invece che le strutture del Mezzogiorno svolgono principalmente attività ispettiva, mentre soprattutto nel Nord Italia sono rilevanti le attività per la gestione dei flussi migratori e delle conciliazioni.

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Conclusioni

Il contesto in cui le amministrazioni pubbliche si trovano a operare richiede una sempre maggiore attenzione alla capacità di utilizzare le risorse pubbliche in maniera efficiente. In questo lavoro è stato approfondito il tema dell’efficienza delle strutture periferiche del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Come diverse altre amministrazioni centrali dello Stato, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali presenta una struttura organizzativa articolata territorialmente in maniera piuttosto capillare e la periferia assorbe una quota rilevante delle spese di funzionamento e del personale. Pur in presenza di una minore diffusione di lavori empirici sul tema (e in particolare l’assenza di contributi su strutture con compiti analoghi a quelli del Ministero del lavoro e delle politiche sociali), la rassegna della letteratura ha messo in luce l’importante ruolo che questo tipo di analisi può svolgere per rafforzare il coordinamento e indirizzo dell’Amministrazione centrale nei confronti della sua periferia. Una comparazione dei risultati degli uffici sotto il profilo dell’efficienza ed efficacia può infatti contribuire a una migliore allocazione delle risorse e a promuovere processi competitivi orientati a un migliore utilizzo delle risorse messe a disposizione a ciascun ufficio.

Per raggiungere questo obiettivo è necessario avere a disposizione dati dettagliati sui costi, sugli impieghi delle risorse e sulle attività di ciascuna struttura ed è utile effettuare un loro monitoraggio continuo. Nel caso delle strutture periferiche del Ministero del lavoro vi sono diverse rilevazioni strutturate degli output, soprattutto relativamente all’attività ispettiva, mentre per quanto riguarda gli input il livello di dettaglio delle spese di funzionamento e delle caratteristiche del personale disponibili per il presente lavoro è limitato. Non vi sono informazioni di facile accesso per quanto attiene per esempio alle attrezzature disponibili, agli spazi e gli edifici utilizzati.

L’analisi di efficienza relativa è stata condotta adottando tecniche non parametriche, sulla base di due modelli di caratterizzazione delle attività svolte. Ha evidenziato come le strutture periferiche siano caratterizzate da apprezzabili livelli medi di efficienza che si confermano in entrambi i modelli presi in considerazione (sola attività ispettiva e con l’inclusione delle altre attività come la gestione dei flussi migratori per motivi di lavoro e le conciliazioni tra lavoratori e datori di lavoro). In entrambi i modelli il contributo delle direzioni regionali (DRL) a supporto dei compiti operativi delle direzioni territoriali (DTL), non appare modificare in maniera sostanziale la graduatoria dei punteggi d’efficienza.

Le principali differenze che emergono da una analisi più dettagliata dei punteggi di efficienza di ciascuna struttura mostrano come le graduatorie risultino sensibilmente diverse se analizziamo la sola attività ispettiva o un modello completo che include anche le altre attività. Questo risultato presenta una importante valenza informativa, in quanto dimostra come nel caso di strutture periferiche che svolgono una pluralità di attività, la lettura dei risultati in termini di efficienza può essere sensibilmente diversa a seconda se si focalizza l’attenzione su una sola attività o sul complesso di funzioni e compiti che la struttura svolge.

In particolare, considerare solo l’attività ispettiva, mette in evidenza l’efficienza relativa delle strutture di medio e di grandi dimensioni del Sud situate in Puglia e in Basilicata, mentre

ANALISI DELL’EFFICIENZA DELLE DIREZIONI TERRITORIALI DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

39

per il Nord ed il Centro quella delle strutture piccole delle regioni come la Toscana e la Liguria. Le strutture di medie dimensioni ottengono invece generalmente punteggi più bassi.

Nello spiegare una maggiore o minore efficienza l’area geografica sembra avere una maggiore rilevanza nel caso dell’analisi delle sole attività ispettive, mentre nel modello completo è la dimensione delle strutture ad assumere una maggiore rilievo. Nel modello completo si riscontrano, inoltre, delle economie di scala attribuibili alle strutture medie che ottengono punteggi più elevati. Ciò è evidente nelle zone del Piemonte e della Calabria, a dimostrazione che, soprattutto nel modello completo di tutte le attività, non è possibile ravvisare una macro area geografica del paese più efficiente dell’altra. Da evidenziare inoltre che l’analisi slack rivela come il modello completo di tutte le attività abbia una minore stabilità del dato sul personale. Un’analisi più attenta della composizione del personale indica l’assenza di una perfetta sostituibilità tra gli ispettori e gli amministrativi e come la stessa composizione del personale abbia un ruolo, seppure debole, sulla condizione di efficienza tecnica delle strutture.

Naturalmente, queste considerazioni non tengono conto dei diversi fabbisogni a livello territoriale per lo svolgimento delle diverse attività. È necessario comunque tenere presente che la diversità e la quantità delle attività svolte dalle strutture periferiche del Ministero del lavoro e delle politiche sociali richiedono una riflessione su come aumentare la complessità delle rappresentazioni e come avere maggiori strumenti e dati di analisi.

ANALISI DELL’EFFICIENZA DELLE DIREZIONI TERRITORIALI DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

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Bibliografia

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Ragioneria generale dello Stato (2011), Conto annuale 2010, http://www.rgs.mef.gov.it/VERSIONE-I/e-GOVERNME1/SICO/Pubblicazi/;

Ragioneria generale dello Stato (2012), Rendiconto generale dello Stato, - bilancio consuntivo del Ministero del lavoro e delle politiche sociali 2011; http://www.rgs.mef.gov.it/VERSIONE-I/Bilancio-d/Rendiconto/2011/Conto-del-/;

ANALISI DELL’EFFICIENZA DELLE DIREZIONI TERRITORIALI DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

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APPENDICE

Tavola A.1 – Graduatorie modello 1 con solo attività ispettiva e con rassegnazione dati DRL, 2011. Parte 1

Rank Area geog.

Regione struttura periferica Punteggio

d'efficienza personale ispettivo

spese di missioni

aziende ispezionate

lav irregolari su aziende

ispezionate

1 Centro Toscana DTL Prato 0,9416 19 19806 1038 1,2755

2 Sud Abruzzo DTL L'Aquila 0,9298 20 51678 1028 1,0331

3 Nord Liguria DTL Imperia 0,9228 13 15660 723 0,7911

4 Sud Campania DTL Benevento 0,9207 24 93274 1681 1,1314

5 Sud Puglia DTL Lecce 0,8976 49 128829 3239 0,5387

6 Sud Campania DTL Salerno 0,8941 55 139520 3488 0,5955

7 Centro Toscana DTL Massa Carrara 0,8712 17 53882 1138 0,5703

8 Sud Basilicata DTL Potenza 0,8647 45 167109 2955 0,4193

9 Sud Basilicata DTL Matera 0,8641 28 95473 2300 0,4222

10 Nord Friuli V.G. DTL Gorizia 0,8532 13 15845 670 0,6399

11 Centro Toscana DTL Pisa 0,8477 23 24811 1181 1,0703

12 Nord Emilia Romagna DTL Bologna 0,8319 70 23076 2196 1,7796

13 Sud Campania DTL Avellino 0,8072 30 55122 1595 1,5276

14 Centro Toscana DTL Siena 0,8050 20 29301 1012 0,6957

15 Nord Piemonte DTL Novara 0,7996 21 12668 931 0,7455

ANALISI DELL’EFFICIENZA DELLE DIREZIONI TERRITORIALI DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

42

Tavola A.1 – Graduatorie modello 1 con solo attività ispettiva e con rassegnazione dati DRL, 2011. Parte 2

Rank Area geog.

Regione struttura periferica Punteggio

d'efficienza personale ispettivo

spese di missioni

aziende ispezionate

lav irregolari su aziende

ispezionate

16 Centro Marche DTL Ascoli Piceno 0,7930 37 90480 2174 2,2801

17 Sud Campania DTL Napoli 0,7876 103 190628 5579 0,9489

18 Sud Sardegna DTL Oristano 0,7835 27 15272 709 2,0677

19 Nord Lombardia DTL Lodi 0,7823 11 7127 389 1,4267

20 Centro Toscana DTL Firenze 0,7789 51 25746 2840 0,6585

21 Nord Lombardia DTL Milano 0,7784 104 55105 3340 2,7431

22 Nord Piemonte DTL Torino 0,7754 115 57261 4154 0,3138

23 Nord Emilia Romagna DTL Ferrara 0,7732 34 9970 1772 1,0587

24 Nord Lombardia DTL Lecco 0,7718 16 10967 600 1,4167

25 Nord Valle D'Aosta DTL Aosta 0,7676 8 13804 413 1,1816

26 Centro Toscana DTL Livorno 0,7664 18 36891 851 1,8519

27 Centro Lazio DTL Roma 0,7656 180 226428 6599 0,7739

28 Nord Lombardia DTL Bergamo 0,7609 50 65574 2073 6,8239

29 Nord Piemonte DTL Vercelli 0,7584 23 33063 1090 1,2650

30 Centro Marche DTL Pesaro 0,7577 27 70210 1530 1,1843

31 Centro Toscana DTL Arezzo 0,7536 24 35427 1137 1,1847

32 Nord Liguria DTL Savona 0,7412 22 25272 1039 0,7786

33 Nord Piemonte DTL Cuneo 0,7357 30 30742 1347 1,4504

34 Centro Toscana DTL Lucca 0,7314 26 54971 1243 2,2220

35 Centro Marche DTL Macerata 0,7250 30 56445 1580 0,6962

ANALISI DELL’EFFICIENZA DELLE DIREZIONI TERRITORIALI DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

43

Tavola A.1 – Graduatorie modello 1 con solo attività ispettiva e con rassegnazione dati DRL, 2011. Parte 3

Rank Area geog.

Regione struttura periferica Punteggio

d'efficienza personale ispettivo

spese di missioni

aziende ispezionate

lav irregolari su aziende

ispezionate

36 Sud Campania DTL Caserta 0,7240 46 125532 2661 0,7526

37 Sud Calabria DTL Crotone 0,7146 19 19245 830 0,8904

38 Sud Puglia DTL Bari 0,6947 99 280950 4811 0,5163

39 Nord Friuli V.G. DTL Udine 0,6850 30 41795 1433 0,7165

40 Nord Piemonte DTL Biella 0,6849 16 18176 665 1,1901

41 Nord Lombardia DTL Mantova 0,6819 21 27061 909 0,5842

42 Nord Lombardia DTL Sondrio 0,6819 16 34071 776 0,8544

43 Centro Umbria DTL Terni 0,6803 34 60700 1641 0,8697

44 Centro Toscana DTL Grosseto 0,6750 17 30731 769 1,0884

45 Sud Calabria DTL Cosenza 0,6740 45 129670 2321 2,3262

46 Sud Puglia DTL Taranto 0,6707 46 84449 2365 0,8820

47 Centro Toscana DTL Pistoia 0,6706 22 45225 1050 0,9229

48 Nord Emilia Romagna DTL Modena 0,6619 42 30242 1791 1,4997

49 Nord Liguria DTL La Spezia 0,6604 23 18666 1344 0,7426

50 Nord Emilia Romagna DTL Parma 0,6594 37 21412 1591 0,4799

51 Nord Piemonte DTL Asti 0,6561 21 15204 774 0,4924

52 Nord Friuli V.G. DTL Trieste 0,6541 17 8620 490 1,1425

53 Sud Calabria DTL Catanzaro 0,6520 30 79645 1573 0,8589

54 Sud Molise DTL Campobasso 0,6500 24 97439 1329 0,6837

55 Nord Veneto DTL Rovigo 0,6486 20 30415 840 1,1286

ANALISI DELL’EFFICIENZA DELLE DIREZIONI TERRITORIALI DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

44

Tavola A.1 – Graduatorie modello 1 con solo attività ispettiva e con rassegnazione dati DRL, 2011. Parte 4

Rank Area geog.

Regione struttura periferica Punteggio

d'efficienza personale ispettivo

spese di missioni

aziende ispezionate

lav irregolari su aziende

ispezionate

56 Sud Calabria DTL Reggio Calabria 0,6447 50 157427 2682 0,7002

57 Sud Abruzzo DTL Teramo 0,6435 35 67888 1607 0,9477

58 Sud Puglia DTL Brindisi 0,6366 38 109383 2074 0,9204

59 Nord Lombardia DTL Cremona 0,6165 23 41691 960 1,0990

60 Sud Calabria DTL Vibo Valentia 0,6147 23 46249 1015 0,8443

61 Nord Piemonte DTL Alessandria 0,5997 31 37886 1167 1,2736

62 Centro Lazio DTL Viterbo 0,5945 30 39591 1192 0,6158

63 Nord Emilia Romagna DTL Ravenna 0,5869 38 62763 1486 1,4872

64 Nord Liguria DTL Genova 0,5865 48 24429 1974 0,6505

65 Nord Veneto DTL Verona 0,5673 47 57480 1820 1,0742

66 Nord Emilia Romagna DTL Piacenza 0,5634 26 10877 908 1,2936

67 Nord Emilia Romagna DTL Rimini 0,5630 35 46221 1286 1,0778

68 Nord Emilia Romagna DTL Reggio Emilia 0,5525 36 15045 1338 0,9978

69 Centro Lazio DTL Rieti 0,5523 27 125615 1338 0,8356

70 Nord Veneto DTL Venezia 0,5513 36 45713 1330 1,0361

71 Sud Molise DTL Isernia 0,5394 18 38447 740 0,6087

72 Nord Piemonte DTL Verbania C.O. 0,5352 15 29441 609 1,0417

73 Centro Marche DTL Ancona 0,5228 38 46693 1298 1,6772

74 Centro Umbria DTL Perugia 0,5188 55 110690 2481 0,7299

75 Nord Veneto DTL Treviso 0,5166 30 33108 1044 0,8841

ANALISI DELL’EFFICIENZA DELLE DIREZIONI TERRITORIALI DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

45

Tavola A.1 – Graduatorie modello 1 con solo attività ispettiva e con rassegnazione dati DRL, 2011. Parte 5

Rank Area geog.

Regione struttura periferica Punteggio

d'efficienza personale ispettivo

spese di missioni

aziende ispezionate

lav irregolari su aziende

ispezionate

76 Sud Sardegna DTL Cagliari 0,5164 79 118187 3130 1,7176

77 Nord Lombardia DTL Brescia 0,5135 55 64230 2049 1,9375

78 Sud Sardegna DTL Nuoro 0,5044 34 58495 1200 0,9550

79 Nord Lombardia DTL Pavia 0,5034 27 46233 947 1,0391

80 Nord Friuli V.G. DTL Pordenone 0,5007 19 14694 541 0,6246

81 Sud Abruzzo DTL Pescara 0,4999 36 61421 1309 0,8052

82 Sud Abruzzo DTL Chieti 0,4975 37 64491 1358 0,7187

83 Centro Lazio DTL Frosinone 0,4949 44 150752 2059 0,8946

84 Sud Puglia DTL Foggia 0,4772 50 181589 2445 0,5746

85 Nord Veneto DTL Vicenza 0,4728 35 35046 1108 1,6245

86 Nord Lombardia DTL Varese 0,4671 32 79562 1156 1,7024

87 Sud Sardegna DTL Sassari 0,4245 53 140355 2019 1,2893

88 Nord Emilia Romagna DTL Forlì Cesena 0,3973 37 29759 1035 1,6297

89 Nord Lombardia DTL Como 0,3958 34 29630 963 1,1381

90 Centro Lazio DTL Latina 0,3813 44 147485 1930 0,4648

91 Nord Veneto DTL Belluno 0,3170 18 19693 394 1,4162

92 Nord Veneto DTL Padova 0,2640 41 26799 962 1,1975

Fonte: Elaborazioni RGS su dati del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

ANALISI DELL’EFFICIENZA DELLE DIREZIONI TERRITORIALI DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

46

Tavola A.2 – Graduatorie modello 2 con solo attività ispettiva e riscossione sanzioni, e. rassegnazione dati DRL, 2011. Parte 1

Rank Area geog.

regione struttura periferica Punteggio

d'efficienza personale ispettivo

spese di missioni

aziende ispezionate

lav irregolari su aziende

ispezionate

sanzioni riscosse su aziende ispezionate

1 Centro Toscana DTL Prato 0,9425 19 19806 1038 1,2755 432,15

2 Sud Campania DTL Benevento 0,9206 24 93274 1681 1,1314 610,11

3 Nord Liguria DTL Imperia 0,9189 13 15660 723 0,7911 708,09

4 Sud Abruzzo DTL L'Aquila 0,9090 20 51678 1028 1,0331 932,13

5 Sud Campania DTL Salerno 0,9034 55 139520 3488 0,5955 821,21

6 Centro Toscana DTL Massa Carrara 0,8744 17 53882 1138 0,5703 357,35

7 Sud Basilicata DTL Potenza 0,8721 45 167109 2955 0,4193 254,99

8 Sud Basilicata DTL Matera 0,8530 28 95473 2300 0,4222 1113,39

9 Nord Friuli V.G. DTL Gorizia 0,8487 13 15845 670 0,6399 680,64

10 Centro Toscana DTL Pisa 0,8435 23 24811 1181 1,0703 419,10

11 Nord Emilia Romagna DTL Bologna 0,8335 70 23076 2196 1,7796 574,37

12 Sud Puglia DTL Lecce 0,8203 49 128829 3239 0,5387 2741,44

13 Centro Toscana DTL Livorno 0,8128 18 36891 851 1,8519 1228,96

14 Nord Lombardia DTL Milano 0,8079 104 55105 3340 2,7431 1363,48

15 Sud Campania DTL Avellino 0,8063 30 55122 1595 1,5276 690,59

ANALISI DELL’EFFICIENZA DELLE DIREZIONI TERRITORIALI DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

47

Tavola A.2 – Graduatorie modello 2 con solo attività ispettiva e riscossione sanzioni e rassegnazione dati DRL, 2011. Parte 2

Rank Area geog.

regione struttura periferica Punteggio

d'efficienza personale ispettivo

spese di missioni

aziende ispezionate

lav irregolari su aziende

ispezionate

sanzioni riscosse su aziende ispezionate

16 Nord Piemonte DTL Novara 0,8017 21 12668 931 0,7455 762,03

17 Centro Marche DTL Ascoli Piceno 0,7999 37 90480 2174 2,2801 772,36

18 Sud Sardegna DTL Oristano 0,7995 27 15272 709 2,0677 552,50

19 Centro Toscana DTL Siena 0,7991 20 29301 1012 0,6957 736,75

20 Nord Lombardia DTL Lodi 0,7932 11 7127 389 1,4267 2040,10

21 Sud Campania DTL Napoli 0,7896 103 190628 5579 0,9489 1783,96

22 Sud Campania DTL Caserta 0,7846 46 125532 2661 0,7526 3326,90

23 Centro Lazio DTL Roma 0,7815 180 226428 6599 0,7739 735,67

24 Nord Valle D'Aosta DTL Aosta 0,7720 8 13804 413 1,1816 896,48

25 Nord Emilia Romagna DTL Ferrara 0,7718 34 9970 1772 1,0587 1607,52

26 Nord Lombardia DTL Lecco 0,7717 16 10967 600 1,4167 1707,75

27 Centro Toscana DTL Firenze 0,7643 51 25746 2840 0,6585 710,48

28 Nord Liguria DTL Genova 0,7635 48 24429 1974 0,6505 3119,91

29 Nord Lombardia DTL Bergamo 0,7617 50 65574 2073 6,8239 1246,63

30 Centro Toscana DTL Arezzo 0,7590 24 35427 1137 1,1847 1165,12

31 Nord Piemonte DTL Vercelli 0,7547 23 33063 1090 1,2650 446,25

32 Centro Marche DTL Pesaro 0,7488 27 70210 1530 1,1843 772,83

33 Nord Piemonte DTL Torino 0,7460 115 57261 4154 0,3138 787,96

34 Nord Piemonte DTL Cuneo 0,7317 30 30742 1347 1,4504 1059,00

35 Centro Toscana DTL Lucca 0,7307 26 54971 1243 2,2220 614,42

ANALISI DELL’EFFICIENZA DELLE DIREZIONI TERRITORIALI DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

48

Tavola A.2 – Graduatorie modello 2 con solo attività ispettiva e riscossione sanzioni, e rassegnazione dati DRL, 2011. Parte 3

Rank Area geog.

regione struttura periferica Punteggio

d'efficienza personale ispettivo

spese di missioni

aziende ispezionate

lav irregolari su aziende

ispezionate

sanzioni riscosse su aziende ispezionate

36 Nord Liguria DTL Savona 0,7274 22 25272 1039 0,7786 836,98

37 Sud Puglia DTL Bari 0,7252 99 280950 4811 0,5163 764,76

38 Centro Marche DTL Macerata 0,7158 30 56445 1580 0,6962 767,42

39 Sud Calabria DTL Crotone 0,7137 19 19245 830 0,8904 517,22

40 Nord Friuli V.G. DTL Trieste 0,6994 17 8620 490 1,1425 880,45

41 Nord Lombardia DTL Sondrio 0,6928 16 34071 776 0,8544 1179,77

42 Nord Piemonte DTL Biella 0,6837 16 18176 665 1,1901 567,74

43 Sud Puglia DTL Taranto 0,6812 46 84449 2365 0,8820 517,25

44 Nord Friuli V.G. DTL Udine 0,6810 30 41795 1433 0,7165 701,78

45 Centro Umbria DTL Terni 0,6800 34 60700 1641 0,8697 396,75

46 Sud Calabria DTL Cosenza 0,6798 45 129670 2321 2,3262 563,25

47 Centro Toscana DTL Pistoia 0,6707 22 45225 1050 0,9229 580,46

48 Nord Lombardia DTL Mantova 0,6695 21 27061 909 0,5842 779,28

49 Centro Toscana DTL Grosseto 0,6694 17 30731 769 1,0884 751,11

50 Nord Liguria DTL La Spezia 0,6538 23 18666 1344 0,7426 1035,77

51 Nord Piemonte DTL Asti 0,6532 21 15204 774 0,4924 258,16

52 Sud Calabria DTL Catanzaro 0,6500 30 79645 1573 0,8589 429,63

53 Nord Emilia Romagna DTL Modena 0,6480 42 30242 1791 1,4997 1118,22

54 Sud Abruzzo DTL Teramo 0,6430 35 67888 1607 0,9477 570,50

55 Nord Veneto DTL Rovigo 0,6426 20 30415 840 1,1286 744,03

ANALISI DELL’EFFICIENZA DELLE DIREZIONI TERRITORIALI DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

49

Tavola A.2 – Graduatorie modello 2 con solo attività ispettiva e riscossione sanzioni, e rassegnazione dati DRL, 2011. Parte 4

Rank Area geog.

regione struttura periferica Punteggio

d'efficienza personale ispettivo

spese di missioni

aziende ispezionate

lav irregolari su aziende

ispezionate

sanzioni riscosse su aziende ispezionate

56 Nord Emilia Romagna DTL Parma 0,6413 37 21412 1591 0,4799 678,30

57 Sud Calabria DTL Reggio Calabria 0,6412 50 157427 2682 0,7002 500,42

58 Sud Puglia DTL Brindisi 0,6345 38 109383 2074 0,9204 472,64

59 Sud Molise DTL Campobasso 0,6182 24 97439 1329 0,6837 981,05

60 Sud Calabria DTL Vibo Valentia 0,6134 23 46249 1015 0,8443 685,47

61 Nord Piemonte DTL Alessandria 0,6069 31 37886 1167 1,2736 773,79

62 Nord Lombardia DTL Cremona 0,6058 23 41691 960 1,0990 1005,64

63 Centro Lazio DTL Viterbo 0,5900 30 39591 1192 0,6158 421,22

64 Nord Emilia Romagna DTL Piacenza 0,5761 26 10877 908 1,2936 1071,74

65 Nord Emilia Romagna DTL Ravenna 0,5643 38 62763 1486 1,4872 1174,85

66 Nord Veneto DTL Verona 0,5585 47 57480 1820 1,0742 958,10

67 Nord Emilia Romagna DTL Reggio Emilia 0,5574 36 15045 1338 0,9978 621,15

68 Centro Lazio DTL Rieti 0,5549 27 125615 1338 0,8356 470,18

69 Nord Piemonte DTL Verbania C.O. 0,5531 15 29441 609 1,0417 1054,68

70 Nord Emilia Romagna DTL Rimini 0,5374 35 46221 1286 1,0778 1327,65

71 Centro Umbria DTL Perugia 0,5362 55 110690 2481 0,7299 611,88

72 Sud Sardegna DTL Cagliari 0,5305 79 118187 3130 1,7176 611,65

73 Sud Molise DTL Isernia 0,5268 18 38447 740 0,6087 908,93

74 Centro Marche DTL Ancona 0,5260 38 46693 1298 1,6772 975,11

75 Nord Veneto DTL Treviso 0,5080 30 33108 1044 0,8841 632,94

ANALISI DELL’EFFICIENZA DELLE DIREZIONI TERRITORIALI DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

50

Tavola A.2 – Graduatorie modello 2 con solo attività ispettiva e riscossione sanzioni, e rassegnazione dati DRL, 2011. Parte 5

Rank Area geog.

regione struttura periferica Punteggio

d'efficienza personale ispettivo

spese di missioni

aziende ispezionate

lav irregolari su aziende

ispezionate

sanzioni riscosse su aziende ispezionate

76 Sud Abruzzo DTL Chieti 0,4926 37 64491 1358 0,7187 608,86

77 Sud Abruzzo DTL Pescara 0,4912 36 61421 1309 0,8052 739,93

78 Nord Friuli V.G. DTL Pordenone 0,4900 19 14694 541 0,6246 1270,03

79 Nord Lombardia DTL Brescia 0,4896 55 64230 2049 1,9375 1274,36

80 Nord Veneto DTL Venezia 0,4882 36 45713 1330 1,0361 1769,37

81 Centro Lazio DTL Frosinone 0,4869 44 150752 2059 0,8946 732,55

82 Nord Veneto DTL Vicenza 0,4853 35 35046 1108 1,6245 963,96

83 Sud Sardegna DTL Nuoro 0,4843 34 58495 1200 0,9550 995,23

84 Sud Puglia DTL Foggia 0,4842 50 181589 2445 0,5746 606,05

85 Nord Lombardia DTL Varese 0,4803 32 79562 1156 1,7024 1899,63

86 Nord Lombardia DTL Pavia 0,4728 27 46233 947 1,0391 1260,33

87 Nord Lombardia DTL Como 0,4254 34 29630 963 1,1381 2381,89

88 Nord Emilia Romagna DTL Forlì Cesena 0,4043 37 29759 1035 1,6297 819,11

89 Sud Sardegna DTL Sassari 0,3950 53 140355 2019 1,2893 910,68

90 Centro Lazio DTL Latina 0,3693 44 147485 1930 0,4648 837,63

91 Nord Veneto DTL Belluno 0,3359 18 19693 394 1,4162 1002,03

92 Nord Veneto DTL Padova 0,2745 41 26799 962 1,1975 949,96

Fonte: Elaborazioni RGS su dati del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

ANALISI DELL’EFFICIENZA DELLE DIREZIONI TERRITORIALI DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

51

Tavola A.3 – Graduatorie modello 3 con solo attività ispettiva e riscossione sanzioni. Senza rassegnazione dati DRL, 2011. Parte 1

Rank Area geog.

regione struttura periferica

Punteggio d'efficienza

personale ispettivo

spese di missioni

aziende ispezionate

lav irregolari su aziende

ispezionate

sanzioni riscosse su aziende ispezionate

1 Centro Toscana DTL Prato 0,9288 18 17136 1038 1,2755 432,15

2 Sud Abruzzo DTL L'Aquila 0,9093 18 44966 1028 1,0331 932,13

3 Nord Liguria DTL Imperia 0,9012 12 14152 723 0,7911 708,09

4 Sud Basilicata DTL Potenza 0,8820 41 160785 2955 0,4193 254,99

5 Sud Campania DTL Salerno 0,8709 53 129951 3471 0,5886 808,98

6 Nord Friuli V.G. DTL Gorizia 0,8669 12 13868 657 0,6530 667,68

7 Sud Campania DTL Benevento 0,8511 23 88924 1673 1,1273 597,62

8 Centro Toscana DTL Pisa 0,8315 22 21429 1181 1,0703 419,10

9 Sud Basilicata DTL Matera 0,8286 25 90092 2300 0,4222 1113,39

10 Centro Toscana DTL Massa Carrara 0,8263 16 51123 1138 0,5703 357,35

11 Sud Puglia DTL Lecce 0,8166 46 115365 3239 0,5387 2741,44

12 Sud Campania DTL Napoli 0,8141 100 172913 5548 0,9429 1775,11

13 Nord Friuli V.G. DTL Trieste 0,8132 16 6385 475 1,1789 866,56

14 Nord Valle D'Aosta DTL Aosta 0,8070 8 13804 413 1,1816 896,48

15 Centro Toscana DTL Livorno 0,8058 17 33865 851 1,8519 1228,96

ANALISI DELL’EFFICIENZA DELLE DIREZIONI TERRITORIALI DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

52

Tavola A.3 – Graduatorie modello 3 con solo attività ispettiva e riscossione sanzioni. Senza rassegnazione dati DRL, 2011. Parte 2

Rank Area geog.

regione struttura periferica

Punteggio d'efficienza

personale ispettivo

spese di missioni

aziende ispezionate

lav irregolari su aziende

ispezionate

sanzioni riscosse su aziende ispezionate

16 Sud Sardegna DTL Oristano 0,8019 25 12580 709 2,0677 552,50

17 Sud Campania DTL Avellino 0,7933 29 49112 1585 1,5243 672,91

18 Nord Emilia Romagna DTL Bologna 0,7898 67 21525 2163 1,7975 583,17

19 Nord Lombardia DTL Milano 0,7898 100 52806 3340 2,7431 1363,48

20 Nord Piemonte DTL Novara 0,7879 20 12261 927 0,7454 759,64

21 Nord Piemonte DTL Torino 0,7833 110 55499 4135 0,3117 785,75

22 Nord Lombardia DTL Bergamo 0,7831 48 64664 2073 6,8239 1246,63

23 Centro Toscana DTL Firenze 0,7784 49 18180 2840 0,6585 710,48

24 Sud Campania DTL Caserta 0,7768 44 115172 2643 0,7439 3326,49

25 Centro Marche DTL Ascoli Piceno 0,7717 35 89385 2174 2,2801 772,36

26 Nord Lombardia DTL Lecco 0,7713 15 10668 600 1,4167 1707,75

27 Nord Lombardia DTL Lodi 0,7660 11 6888 389 1,4267 2040,10

28 Nord Emilia Romagna DTL Ferrara 0,7583 32 9000 1751 1,0640 1626,54

29 Nord Liguria DTL Genova 0,7582 45 20747 1974 0,6505 3119,91

30 Centro Toscana DTL Siena 0,7565 19 26542 1012 0,6957 736,75

31 Centro Toscana DTL Arezzo 0,7557 23 32045 1137 1,1847 1165,12

32 Centro Lazio DTL Roma 0,7469 174 175209 6599 0,7739 735,67

33 Nord Piemonte DTL Vercelli 0,7429 22 32646 1086 1,2670 442,86

34 Sud Puglia DTL Bari 0,7377 95 261055 4811 0,5163 764,76

35 Nord Piemonte DTL Cuneo 0,7338 29 30200 1341 1,4534 1058,09

ANALISI DELL’EFFICIENZA DELLE DIREZIONI TERRITORIALI DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

53

Tavola A.3 – Graduatorie modello 3 con solo attività ispettiva e riscossione sanzioni. Senza rassegnazione dati DRL, 2011. Parte 3

Rank Area geog.

regione struttura periferica

Punteggio d'efficienza

personale ispettivo

spese di missioni

aziende ispezionate

lav irregolari su aziende

ispezionate

sanzioni riscosse su aziende ispezionate

36 Centro Marche DTL Pesaro 0,7278 25 69190 1530 1,1843 772,83

37 Centro Toscana DTL Lucca 0,7278 25 50966 1243 2,2220 614,42

38 Nord Liguria DTL Savona 0,7147 21 23453 1039 0,7786 836,98

39 Nord Liguria DTL La Spezia 0,7075 22 17113 1344 0,7426 1035,77

40 Centro Marche DTL Macerata 0,7018 28 55482 1580 0,6962 767,42

41 Nord Piemonte DTL Biella 0,6977 15 17926 662 1,1918 564,89

42 Centro Toscana DTL Grosseto 0,6901 16 27972 769 1,0884 751,11

43 Nord Friuli V.G. DTL Udine 0,6894 28 37325 1403 0,7320 688,51

44 Centro Umbria DTL Terni 0,6879 30 58620 1601 0,8795 402,72

45 Sud Calabria DTL Crotone 0,6876 18 18476 830 0,8904 517,22

46 Sud Calabria DTL Cosenza 0,6819 42 126592 2321 2,3262 563,25

47 Sud Molise DTL Campobasso 0,6765 19 91440 1207 0,6669 966,75

48 Nord Lombardia DTL Sondrio 0,6703 15 33616 776 0,8544 1179,77

49 Centro Toscana DTL Pistoia 0,6654 21 41665 1050 0,9229 580,46

50 Sud Abruzzo DTL Teramo 0,6600 32 58277 1607 0,9477 570,50

51 Nord Veneto DTL Rovigo 0,6517 19 29329 840 1,1286 744,03

52 Sud Puglia DTL Taranto 0,6506 44 75707 2365 0,8820 517,25

53 Nord Emilia Romagna DTL Modena 0,6503 40 29159 1768 1,5113 1132,85

54 Nord Emilia Romagna DTL Parma 0,6446 35 20362 1569 0,4780 688,00

55 Nord Piemonte DTL Asti 0,6396 20 14797 770 0,4909 252,42

56 Nord Lombardia DTL Mantova 0,6314 20 26486 909 0,5842 779,28

ANALISI DELL’EFFICIENZA DELLE DIREZIONI TERRITORIALI DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

54

Tavola A.3 – Graduatorie modello 3 con solo attività ispettiva e riscossione sanzioni. Senza rassegnazione dati DRL, 2011. Parte 4

Rank Area geog.

regione struttura periferica Punteggio

d'efficienza personale ispettivo

spese di missioni

aziende ispezionate

lav irregolari su aziende

ispezionate

sanzioni riscosse su aziende ispezionate

57 Sud Calabria DTL Reggio Calabria 0,6260 47 154294 2682 0,7002 500,42

58 Sud Calabria DTL Catanzaro 0,6247 28 77914 1573 0,8589 429,63

59 Sud Puglia DTL Brindisi 0,6215 36 100240 2074 0,9204 472,64

60 Nord Piemonte DTL Alessandria 0,6009 29 37240 1160 1,2767 770,82

61 Nord Lombardia DTL Cremona 0,6002 22 41188 960 1,0990 1005,64

62 Sud Calabria DTL Vibo Valentia 0,5785 22 45205 1015 0,8443 685,47

63 Nord Emilia Romagna DTL Piacenza 0,5750 24 10118 892 1,3061 1091,24

64 Centro Lazio DTL Viterbo 0,5694 29 31488 1192 0,6158 421,22

65 Sud Molise DTL Isernia 0,5692 14 33396 637 0,5699 874,47

66 Nord Piemonte DTL Verbania C.O. 0,5591 14 29222 607 1,0428 1053,85

67 Sud Sardegna DTL Cagliari 0,5574 74 112240 3130 1,7176 611,65

68 Nord Emilia Romagna DTL Ravenna 0,5528 36 61680 1463 1,5010 1193,42

69 Nord Emilia Romagna DTL Reggio Emilia 0,5462 34 14205 1320 1,0030 629,60

70 Centro Marche DTL Ancona 0,5378 36 45655 1298 1,6772 975,11

71 Nord Veneto DTL Verona 0,5345 45 55592 1820 1,0742 958,10

72 Centro Umbria DTL Perugia 0,5221 48 107195 2413 0,7368 624,57

73 Sud Abruzzo DTL Pescara 0,5158 33 51200 1309 0,8052 739,93

74 Nord Emilia Romagna DTL Rimini 0,5151 33 45381 1268 1,0844 1346,45

75 Centro Lazio DTL Rieti 0,5109 26 115524 1338 0,8356 470,18

ANALISI DELL’EFFICIENZA DELLE DIREZIONI TERRITORIALI DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

55

Tavola A.3 – Graduatorie modello 3 con solo attività ispettiva e riscossione sanzioni. Senza rassegnazione dati DRL, 2011. Parte 5

Rank Area geog.

regione struttura periferica

Punteggio d'efficienza

personale ispettivo

spese di missioni

aziende ispezionate

lav irregolari su aziende

ispezionate

sanzioni riscosse su aziende ispezionate

76 Sud Abruzzo DTL Chieti 0,5056 34 54422 1358 0,7187 608,86

77 Nord Friuli V.G. DTL Pordenone 0,5036 18 12459 526 0,6426 1268,70

78 Nord Veneto DTL Treviso 0,4991 29 32070 1044 0,8841 632,94

79 Sud Sardegna DTL Nuoro 0,4920 31 55763 1200 0,9550 995,23

80 Nord Veneto DTL Vicenza 0,4892 34 33772 1108 1,6245 963,96

81 Nord Lombardia DTL Brescia 0,4875 53 63212 2049 1,9375 1274,36

82 Nord Lombardia DTL Varese 0,4674 31 78891 1156 1,7024 1899,63

83 Nord Veneto DTL Venezia 0,4631 35 44037 1330 1,0361 1769,37

84 Nord Lombardia DTL Pavia 0,4539 26 45718 947 1,0391 1260,33

85 Sud Puglia DTL Foggia 0,4346 48 170737 2445 0,5746 606,05

86 Centro Lazio DTL Frosinone 0,4148 42 137450 2059 0,8946 732,55

87 Nord Emilia Romagna DTL Forlì Cesena 0,4084 35 28903 1017 1,6480 833,84

88 Nord Lombardia DTL Como 0,3967 33 29007 963 1,1381 2381,89

89 Sud Sardegna DTL Sassari 0,3767 49 136538 2019 1,2893 910,68

90 Nord Veneto DTL Belluno 0,3618 17 19103 394 1,4162 1002,03

91 Centro Lazio DTL Latina 0,3434 42 132960 1930 0,4648 837,63

92 Nord Veneto DTL Padova 0,2669 40 25170 962 1,1975 949,96

Fonte: Elaborazioni RGS su dati del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

ANALISI DELL’EFFICIENZA DELLE DIREZIONI TERRITORIALI DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

56

Tavola A.4 – Graduatorie modello 4 completo e con rassegnazione dati DRL, 2011. Parte 1

Rank Area geog.

regione struttura periferica Punteggio

d'efficienza personale

ammin. personale ispettivo

spese di missioni

spese di funzionamento

aziende ispezionate

conciliaz. avviate

pareri permessi

lav irregolari su aziende

ispezionate

1 Nord Piemonte DTL Biella 0,9530 9 16 18176 48609 665 21 253 1,1901

2 Nord Piemonte DTL Novara 0,9469 16 21 12668 56321 931 99 347 0,7455

3 Sud Calabria DTL Catanzaro 0,9392 37 30 79645 81783 1573 256 483 0,8589

4 Centro Toscana DTL Livorno 0,9343 16 18 36891 77511 851 127 602 1,8519

5 Nord Piemonte DTL Cuneo 0,9274 21 30 30742 137198 1347 29 2356 1,4504

6 Centro Toscana DTL Siena 0,9267 13 20 29301 71214 1012 148 954 0,6957

7 Sud Campania DTL Benevento 0,9262 32 24 93274 100005 1681 41 150 1,1314

8 Sud Calabria DTL Reggio Calabria 0,9256 64 50 157427 84557 2682 136 1127 0,7002

9 Nord Emilia Romagna DTL Reggio Emilia 0,9245 16 36 15045 71614 1338 138 889 0,9978

10 Centro Toscana DTL Massa Carrara 0,9241 15 17 53882 62599 1138 100 197 0,5703

11 Nord Lombardia DTL Mantova 0,9239 30 21 27061 53914 909 42 2036 0,5842

12 Nord Friuli V.G. DTL Pordenone 0,9233 8 19 14694 40834 541 89 . 0,6246

13 Nord Friuli V.G. DTL Gorizia 0,9190 12 13 15845 41319 670 30 . 0,6399

14 Centro Marche DTL Ascoli Piceno 0,9146 24 37 90480 99381 2174 89 1271 2,2801

15 Sud Puglia DTL Lecce 0,9074 90 49 128829 121811 3239 43 2100 0,5387

ANALISI DELL’EFFICIENZA DELLE DIREZIONI TERRITORIALI DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

57

Tavola A.4 – Graduatorie modello 4 completo e con rassegnazione dati DRL, 2011. Parte 2

Rank Area geog.

regione struttura periferica Punteggio

d'efficienza personale

ammin. personale ispettivo

spese di missioni

spese di funzionamento

aziende ispezionate

conciliaz. avviate

pareri permessi

lav irregolari su aziende

ispezionate

16 Nord Liguria DTL Imperia 0,8999 22 13 15660 44886 723 166 1364 0,7911

17 Nord Veneto DTL Vicenza 0,8997 17 35 35046 39743 1108 45 1173 1,6245

18 Nord Emilia Romagna DTL Bologna 0,8991 34 70 23076 135167 2196 81 1893 1,7796

19 Centro Toscana DTL Prato 0,8986 18 19 19806 38673 1038 217 398 1,2755

20 Sud Basilicata DTL Potenza 0,8983 31 45 167109 121802 2955 171 834 0,4193

21 Centro Toscana DTL Lucca 0,8982 20 26 54971 94435 1243 234 1092 2,2220

22 Nord Lombardia DTL Lodi 0,8962 7 11 7127 47700 389 19 590 1,4267

23 Nord Valle D'Aosta DTL Aosta 0,8941 23 8 13804 46419 413 18 239 1,1816

24 Nord Emilia Romagna DTL Piacenza 0,8937 21 26 10877 51366 908 64 972 1,2936

25 Sud Sardegna DTL Cagliari 0,8927 76 79 118187 269417 3130 485 433 1,7176

26 Nord Piemonte DTL Verbania C.O. 0,8927 9 15 29441 65705 609 12 150 1,0417

27 Nord Liguria DTL La Spezia 0,8914 14 23 18666 75317 1344 247 490 0,7426

28 Nord Emilia Romagna DTL Modena 0,8906 28 42 30242 80097 1791 143 2707 1,4997

29 Sud Basilicata DTL Matera 0,8904 33 28 95473 97667 2300 202 450 0,4222

30 Sud Campania DTL Salerno 0,8890 72 55 139520 186420 3488 100 4344 0,5955

31 Nord Lombardia DTL Brescia 0,8886 36 55 64230 173540 2049 321 3519 1,9375

32 Nord Lombardia DTL Bergamo 0,8869 26 50 65574 89397 2073 67 2285 6,8239

33 Centro Lazio DTL Roma 0,8814 135 180 226428 491825 6599 132 13858 0,7739

34 Nord Veneto DTL Verona 0,8804 37 47 57480 110048 1820 78 5586 1,0742

35 Nord Emilia Romagna DTL Ferrara 0,8804 23 34 9970 156941 1772 22 684 1,0587

ANALISI DELL’EFFICIENZA DELLE DIREZIONI TERRITORIALI DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

58

Tavola A.4 – Graduatorie modello 4 completo e con rassegnazione dati DRL, 2011. Parte 3

Rank Area geog.

regione struttura periferica Punteggio

d'efficienza personale

ammin. personale ispettivo

spese di missioni

spese di funzionamento

aziende ispezionate

conciliaz. avviate

pareri permessi

lav irregolari su aziende

ispezionate

36 Nord Veneto DTL Belluno 0,8803 6 18 19693 30770 394 47 277 1,4162

37 Centro Lazio DTL Latina 0,8803 53 44 147485 67827 1930 80 5687 0,4648

38 Sud Sardegna DTL Oristano 0,8798 43 27 15272 96703 709 166 25 2,0677

39 Nord Friuli V.G. DTL Trieste 0,8792 11 17 8620 62037 490 132 . 1,1425

40 Sud Campania DTL Napoli 0,8767 118 103 190628 222880 5579 279 3217 0,9489

41 Centro Toscana DTL Grosseto 0,8751 14 17 30731 61161 769 132 581 1,0884

42 Nord Emilia Romagna DTL Ravenna 0,8746 33 38 62763 92131 1486 298 1227 1,4872

43 Sud Abruzzo DTL Teramo 0,8743 34 35 67888 27898 1607 115 323 0,9477

44 Centro Toscana DTL Firenze 0,8723 37 51 25746 119544 2840 70 1686 0,6585

45 Nord Piemonte DTL Torino 0,8722 62 115 57261 312843 4154 73 2961 0,3138

46 Nord Lombardia DTL Milano 0,8679 90 104 55105 403516 3340 299 9699 2,7431

47 Nord Lombardia DTL Lecco 0,8617 12 16 10967 53503 600 40 635 1,4167

48 Centro Toscana DTL Pisa 0,8586 17 23 24811 94038 1181 70 511 1,0703

49 Centro Umbria DTL Perugia 0,8529 39 55 110690 139867 2481 266 1285 0,7299

50 Sud Molise DTL Campobasso 0,8358 25 24 97439 68905 1329 48 782 0,6837

51 Centro Toscana DTL Arezzo 0,8352 17 24 35427 80853 1137 104 849 1,1847

52 Sud Calabria DTL Cosenza 0,8328 63 45 129670 132369 2321 207 370 2,3262

53 Centro Umbria DTL Terni 0,8224 22 34 60700 75919 1641 23 353 0,8697

54 Sud Calabria DTL Crotone 0,8176 12 19 19245 65841 830 119 74 0,8904

55 Sud Puglia DTL Bari 0,8137 102 99 280950 333953 4811 245 2787 0,5163

ANALISI DELL’EFFICIENZA DELLE DIREZIONI TERRITORIALI DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

59

Tavola A.4 – Graduatorie modello 4 completo e con rassegnazione dati DRL, 2011. Parte 4

Rank Area geog.

regione struttura periferica

Punteggio d'efficienza

personale ammin.

personale ispettivo

spese di missioni

spese di funzionamento

aziende ispezionate

conciliaz. avviate

pareri permessi

lav irregolari su aziende

ispezionate

56 Centro Marche DTL Macerata 0,8088 24 30 56445 102152 1580 180 1015 0,6962

57 Nord Liguria DTL Genova 0,8071 41 48 24429 95702 1974 52 1210 0,6505

58 Nord Lombardia DTL Cremona 0,8037 22 23 41691 42058 960 51 535 1,0990

59 Sud Campania DTL Avellino 0,8027 49 30 55122 88262 1595 129 272 1,5276

60 Nord Liguria DTL Savona 0,8009 21 22 25272 78136 1039 52 1159 0,7786

61 Centro Marche DTL Pesaro 0,7931 27 27 70210 84891 1530 173 635 1,1843

62 Sud Abruzzo DTL L'Aquila 0,7913 27 20 51678 61350 1028 66 1009 1,0331

63 Nord Piemonte DTL Vercelli 0,7867 19 23 33063 74817 1090 68 172 1,2650

64 Sud Campania DTL Caserta 0,7849 91 46 125532 186062 2661 115 2424 0,7526

65 Nord Emilia Romagna DTL Parma 0,7843 27 37 21412 94186 1591 174 851 0,4799

66 Nord Lombardia DTL Sondrio 0,7800 21 16 34071 66101 776 108 261 0,8544

67 Sud Puglia DTL Taranto 0,7689 44 46 84449 107486 2365 115 632 0,8820

68 Sud Calabria DTL Vibo Valentia 0,7539 18 23 46249 55835 1015 106 162 0,8443

69 Nord Emilia Romagna DTL Rimini 0,7511 20 35 46221 87261 1286 136 1288 1,0778

70 Nord Veneto DTL Venezia 0,7413 35 36 45713 90021 1330 198 2079 1,0361

71 Nord Piemonte DTL Asti 0,7373 17 21 15204 67819 774 42 923 0,4924

72 Nord Veneto DTL Treviso 0,7343 16 30 33108 79611 1044 69 952 0,8841

73 Centro Toscana DTL Pistoia 0,7328 20 22 45225 82260 1050 110 367 0,9229

74 Centro Lazio DTL Frosinone 0,7278 46 44 150752 81460 2059 139 481 0,8946

75 Nord Emilia Romagna DTL Forlì Cesena 0,7196 18 37 29759 77665 1035 95 1718 1,6297

ANALISI DELL’EFFICIENZA DELLE DIREZIONI TERRITORIALI DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

60

Tavola A.4 – Graduatorie modello 4 completo e con rassegnazione dati DRL, 2011. Parte 5

Rank Area geog.

regione struttura periferica

Punteggio d'efficienza

personale ammin.

personale ispettivo

spese di missioni

spese di funzionamento

aziende ispezionate

conciliaz. avviate

pareri permessi

lav irregolari su aziende

ispezionate

76 Centro Lazio DTL Viterbo 0,7047 23 30 39591 66804 1192 108 708 0,6158

77 Sud Sardegna DTL Sassari 0,7009 44 53 140355 110448 2019 238 148 1,2893

78 Nord Veneto DTL Rovigo 0,6981 25 20 30415 92285 840 77 982 1,1286

79 Nord Lombardia DTL Pavia 0,6950 18 27 46233 75319 947 115 883 1,0391

80 Nord Friuli V.G. DTL Udine 0,6865 24 30 41795 104348 1433 46 . 0,7165

81 Sud Molise DTL Isernia 0,6782 20 18 38447 58422 740 36 118 0,6087

82 Sud Puglia DTL Foggia 0,6745 60 50 181589 127051 2445 174 1719 0,5746

83 Sud Puglia DTL Brindisi 0,6583 57 38 109383 121966 2074 30 350 0,9204

84 Nord Lombardia DTL Varese 0,6571 25 32 79562 77268 1156 33 988 1,7024

85 Centro Marche DTL Ancona 0,6293 19 38 46693 123310 1298 121 960 1,6772

86 Nord Veneto DTL Padova 0,6260 30 41 26799 72705 962 64 1404 1,1975

87 Nord Piemonte DTL Alessandria 0,6049 35 31 37886 99854 1167 44 797 1,2736

88 Nord Lombardia DTL Como 0,5937 20 34 29630 74431 963 61 883 1,1381

89 Centro Lazio DTL Rieti 0,5882 40 27 125615 125706 1338 55 326 0,8356

90 Sud Abruzzo DTL Chieti 0,5009 36 37 64491 89657 1358 43 218 0,7187

91 Sud Sardegna DTL Nuoro 0,4897 35 34 58495 96670 1200 66 123 0,9550

92 Sud Abruzzo DTL Pescara 0,4895 39 36 61421 127018 1309 54 259 0,8052

Fonte: Elaborazioni RGS su dati del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

ANALISI DELL’EFFICIENZA DELLE DIREZIONI TERRITORIALI DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

61

Tavola A.5 – Graduatorie modello 5 completo e riscossione sanzioni. Con rassegnazione dati DRL, 2011. Parte 1

Rank Area geog.

regione struttura periferica Punteggio

d'effic. personale

ammin. personale ispettivo

spese di missioni

spese di funzion.

aziende ispez.

conciliaz. avviate

pareri permessi

lav irregolari su aziende

ispezionate

sanzioni riscosse su

aziende ispezionate

1 Nord Piemonte DTL Novara 0,9492 16 21 12668 56321 931 99 347 0,7455 762,03

2 Sud Calabria DTL Catanzaro 0,9446 37 30 79645 81783 1573 256 483 0,8589 429,63

3 Sud Calabria DTL Reggio Calabria 0,9437 64 50 157427 84557 2682 136 1127 0,7002 500,42

4 Nord Lombardia DTL Mantova 0,9356 30 21 27061 53914 909 42 2036 0,5842 779,28

5 Sud Campania DTL Benevento 0,9349 32 24 93274 100005 1681 41 150 1,1314 610,11

6 Nord Piemonte DTL Biella 0,9315 9 16 18176 48609 665 21 253 1,1901 567,74

7 Centro Toscana DTL Siena 0,9288 13 20 29301 71214 1012 148 954 0,6957 736,75

8 Nord Friuli V.G. DTL Gorizia 0,9283 12 13 15845 41319 670 30 . 0,6399 680,64

9 Centro Toscana DTL Massa Carrara 0,9275 15 17 53882 62599 1138 100 197 0,5703 357,35

10 Nord Piemonte DTL Cuneo 0,9269 21 30 30742 137198 1347 29 2356 1,4504 1059,00

11 Centro Marche DTL Ascoli Piceno 0,9252 24 37 90480 99381 2174 89 1271 2,2801 772,36

12 Centro Toscana DTL Livorno 0,9198 16 18 36891 77511 851 127 602 1,8519 1228,96

13 Nord Piemonte DTL Verbania C.O. 0,9150 9 15 29441 65705 609 12 150 1,0417 1054,68

14 Centro Umbria DTL Perugia 0,9147 39 55 110690 139867 2481 266 1285 0,7299 611,88

15 Nord Veneto DTL Vicenza 0,9125 17 35 35046 39743 1108 45 1173 1,6245 963,96

ANALISI DELL’EFFICIENZA DELLE DIREZIONI TERRITORIALI DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

62

Tavola A.5 – Graduatorie modello 5 completo e riscossione sanzioni. Con rassegnazione dati DRL, 2011. Parte 2

Rank Area geog.

regione struttura periferica

Punteggio d'effic.

personale ammin.

personale ispettivo

spese di missioni

spese di funzion.

aziende ispez.

conciliaz. avviate

pareri permessi

lav irregolari su aziende ispezionate

sanzioni riscosse su

aziende ispezionate

16 Sud Campania DTL Salerno 0,9111 72 55 139520 186420 3488 100 4344 0,5955 821,21

17 Nord Emilia Romagna DTL Reggio Emilia 0,9108 16 36 15045 71614 1338 138 889 0,9978 621,15

18 Nord Emilia Romagna DTL Bologna 0,9100 34 70 23076 135167 2196 81 1893 1,7796 574,37

19 Nord Friuli V.G. DTL Pordenone 0,9066 8 19 14694 40834 541 89 . 0,6246 1270,03

20 Nord Veneto DTL Venezia 0,9061 35 36 45713 90021 1330 198 2079 1,0361 1769,37

21 Centro Lazio DTL Latina 0,9051 53 44 147485 67827 1930 80 5687 0,4648 837,63

22 Nord Lombardia DTL Bergamo 0,9038 26 50 65574 89397 2073 67 2285 6,8239 1246,63

23 Sud Abruzzo DTL Teramo 0,8998 34 35 67888 27898 1607 115 323 0,9477 570,50

24 Nord Emilia Romagna DTL Piacenza 0,8990 21 26 10877 51366 908 64 972 1,2936 1071,74

25 Nord Emilia Romagna DTL Modena 0,8983 28 42 30242 80097 1791 143 2707 1,4997 1118,22

26 Nord Lombardia DTL Brescia 0,8974 36 55 64230 173540 2049 321 3519 1,9375 1274,36

27 Centro Toscana DTL Firenze 0,8967 37 51 25746 119544 2840 70 1686 0,6585 710,48

28 Sud Campania DTL Caserta 0,8966 91 46 125532 186062 2661 115 2424 0,7526 3326,90

29 Centro Toscana DTL Lucca 0,8960 20 26 54971 94435 1243 234 1092 2,2220 614,42

30 Sud Basilicata DTL Matera 0,8959 33 28 95473 97667 2300 202 450 0,4222 1113,39

31 Nord Lombardia DTL Milano 0,8943 90 104 55105 403516 3340 299 9699 2,7431 1363,48

32 Centro Lazio DTL Roma 0,8941 135 180 226428 491825 6599 132 13858 0,7739 735,67

33 Nord Lombardia DTL Como 0,8924 20 34 29630 74431 963 61 883 1,1381 2381,89

34 Centro Umbria DTL Terni 0,8918 22 34 60700 75919 1641 23 353 0,8697 396,75

35 Nord Valle D'Aosta DTL Aosta 0,8918 23 8 13804 46419 413 18 239 1,1816 896,48

ANALISI DELL’EFFICIENZA DELLE DIREZIONI TERRITORIALI DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

63

Tavola A.5 – Graduatorie modello 5 completo e riscossione sanzioni. Con rassegnazione dati DRL, 2011. Parte 3

Rank Area geog.

regione struttura periferica

Punteggio d'effic.

personale ammin.

personale ispettivo

spese di missioni

spese di funzion.

aziende ispez.

conciliaz. avviate

pareri permessi

lav irregolari su aziende ispezionate

sanzioni riscosse su

aziende ispezionate

36 Sud Sardegna DTL Oristano 0,8917 43 27 15272 96703 709 166 25 2,0677 552,50

37 Sud Sardegna DTL Cagliari 0,8915 76 79 118187 269417 3130 485 433 1,7176 611,65

38 Sud Basilicata DTL Potenza 0,8908 31 45 167109 121802 2955 171 834 0,4193 254,99

39 Sud Puglia DTL Lecce 0,8902 90 49 128829 121811 3239 43 2100 0,5387 2741,44

40 Nord Emilia Romagna DTL Ferrara 0,8897 23 34 9970 156941 1772 22 684 1,0587 1607,52

41 Nord Lombardia DTL Lodi 0,8892 7 11 7127 47700 389 19 590 1,4267 2040,10

42 Nord Liguria DTL Imperia 0,8877 22 13 15660 44886 723 166 1364 0,7911 708,09

43 Centro Toscana DTL Prato 0,8867 18 19 19806 38673 1038 217 398 1,2755 432,15

44 Nord Liguria DTL La Spezia 0,8861 14 23 18666 75317 1344 247 490 0,7426 1035,77

45 Sud Campania DTL Napoli 0,8860 118 103 190628 222880 5579 279 3217 0,9489 1783,96

46 Nord Piemonte DTL Torino 0,8841 62 115 57261 312843 4154 73 2961 0,3138 787,96

47 Nord Liguria DTL Genova 0,8836 41 48 24429 95702 1974 52 1210 0,6505 3119,91

48 Nord Veneto DTL Verona 0,8802 37 47 57480 110048 1820 78 5586 1,0742 958,10

49 Nord Emilia Romagna DTL Ravenna 0,8785 33 38 62763 92131 1486 298 1227 1,4872 1174,85

50 Nord Friuli V.G. DTL Trieste 0,8771 11 17 8620 62037 490 132 . 1,1425 880,45

51 Nord Veneto DTL Belluno 0,8751 6 18 19693 30770 394 47 277 1,4162 1002,03

52 Centro Toscana DTL Grosseto 0,8747 14 17 30731 61161 769 132 581 1,0884 751,11

53 Centro Toscana DTL Pisa 0,8640 17 23 24811 94038 1181 70 511 1,0703 419,10

54 Nord Lombardia DTL Lecco 0,8597 12 16 10967 53503 600 40 635 1,4167 1707,75

55 Sud Molise DTL Campobasso 0,8421 25 24 97439 68905 1329 48 782 0,6837 981,05

ANALISI DELL’EFFICIENZA DELLE DIREZIONI TERRITORIALI DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

64

Tavola A.5 – Graduatorie modello 5 completo e riscossione sanzioni. Con rassegnazione dati DRL, 2011. Parte 4

Rank Area geog.

regione struttura periferica

Punteggio d'effic.

personale ammin.

personale ispettivo

spese di missioni

spese di funzion.

aziende ispez.

conciliaz. avviate

pareri permessi

lav irregolari su aziende ispezionate

sanzioni riscosse su

aziende ispezionate

56 Sud Calabria DTL Cosenza 0,8414 63 45 129670 132369 2321 207 370 2,3262 563,25

57 Nord Lombardia DTL Cremona 0,8412 22 23 41691 42058 960 51 535 1,0990 1005,64

58 Sud Puglia DTL Bari 0,8400 102 99 280950 333953 4811 245 2787 0,5163 764,76

59 Nord Emilia Romagna DTL Forlì Cesena 0,8362 18 37 29759 77665 1035 95 1718 1,6297 819,11

60 Centro Toscana DTL Arezzo 0,8342 17 24 35427 80853 1137 104 849 1,1847 1165,12

61 Sud Calabria DTL Crotone 0,8202 12 19 19245 65841 830 119 74 0,8904 517,22

62 Centro Marche DTL Macerata 0,8127 24 30 56445 102152 1580 180 1015 0,6962 767,42

63 Sud Campania DTL Avellino 0,8083 49 30 55122 88262 1595 129 272 1,5276 690,59

64 Nord Lombardia DTL Sondrio 0,8077 21 16 34071 66101 776 108 261 0,8544 1179,77

65 Sud Abruzzo DTL L'Aquila 0,8065 27 20 51678 61350 1028 66 1009 1,0331 932,13

66 Nord Liguria DTL Savona 0,8015 21 22 25272 78136 1039 52 1159 0,7786 836,98

67 Centro Marche DTL Pesaro 0,7964 27 27 70210 84891 1530 173 635 1,1843 772,83

68 Nord Piemonte DTL Vercelli 0,7903 19 23 33063 74817 1090 68 172 1,2650 446,25

69 Nord Emilia Romagna DTL Parma 0,7893 27 37 21412 94186 1591 174 851 0,4799 678,30

70 Sud Calabria DTL Vibo Valentia 0,7778 18 23 46249 55835 1015 106 162 0,8443 685,47

71 Sud Puglia DTL Taranto 0,7756 44 46 84449 107486 2365 115 632 0,8820 517,25

72 Nord Emilia Romagna DTL Rimini 0,7617 20 35 46221 87261 1286 136 1288 1,0778 1327,65

73 Nord Veneto DTL Treviso 0,7580 16 30 33108 79611 1044 69 952 0,8841 632,94

74 Nord Lombardia DTL Varese 0,7508 25 32 79562 77268 1156 33 988 1,7024 1899,63

75 Centro Lazio DTL Frosinone 0,7392 46 44 150752 81460 2059 139 481 0,8946 732,55

ANALISI DELL’EFFICIENZA DELLE DIREZIONI TERRITORIALI DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

65

Tavola A.5 – Graduatorie modello 5 completo e riscossione sanzioni. Con rassegnazione dati DRL, 2011. Parte 5

Rank Area geog.

regione struttura periferica

Punteggio d'effic.

personale ammin.

personale ispettivo

spese di missioni

spese di funzion.

aziende ispez.

conciliaz. avviate

pareri permessi

lav irregolari su aziende

ispezionate

sanzioni riscosse su

aziende ispezionate

76 Nord Piemonte DTL Asti 0,7380 17 21 15204 67819 774 42 923 0,4924 258,16

77 Sud Sardegna DTL Sassari 0,7365 44 53 140355 110448 2019 238 148 1,2893 910,68

78 Centro Toscana DTL Pistoia 0,7357 20 22 45225 82260 1050 110 367 0,9229 580,46

79 Centro Marche DTL Ancona 0,7187 19 38 46693 123310 1298 121 960 1,6772 975,11

80 Centro Lazio DTL Viterbo 0,7145 23 30 39591 66804 1192 108 708 0,6158 421,22

81 Sud Molise DTL Isernia 0,7121 20 18 38447 58422 740 36 118 0,6087 908,93

82 Nord Veneto DTL Rovigo 0,7030 25 20 30415 92285 840 77 982 1,1286 744,03

83 Nord Lombardia DTL Pavia 0,6941 18 27 46233 75319 947 115 883 1,0391 1260,33

84 Nord Friuli V.G. DTL Udine 0,6858 24 30 41795 104348 1433 46 . 0,7165 701,78

85 Sud Puglia DTL Foggia 0,6759 60 50 181589 127051 2445 174 1719 0,5746 606,05

86 Sud Puglia DTL Brindisi 0,6667 57 38 109383 121966 2074 30 350 0,9204 472,64

87 Nord Veneto DTL Padova 0,6316 30 41 26799 72705 962 64 1404 1,1975 949,96

88 Nord Piemonte DTL Alessandria 0,6144 35 31 37886 99854 1167 44 797 1,2736 773,79

89 Centro Lazio DTL Rieti 0,5916 40 27 125615 125706 1338 55 326 0,8356 470,18

90 Sud Abruzzo DTL Chieti 0,5192 36 37 64491 89657 1358 43 218 0,7187 608,86

91 Sud Sardegna DTL Nuoro 0,4997 35 34 58495 96670 1200 66 123 0,9550 995,23

92 Sud Abruzzo DTL Pescara 0,4941 39 36 61421 127018 1309 54 259 0,8052 739,93

Fonte: Elaborazioni RGS su dati del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

ANALISI DELL’EFFICIENZA DELLE DIREZIONI TERRITORIALI DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

66

Tavola A.6 – Graduatorie modello 6 completo e riscossione sanzioni. Senza rassegnazione dati DRL, 2011. Parte 1

Rank Area geog.

regione struttura periferica

Punteggio d'effic.

personale ammin.

personale ispettivo

spese di missioni

spese di funzion.

aziende ispez.

conciliaz. avviate

pareri permessi

lav irregolari su aziende ispezionate

sanzioni riscosse su

aziende ispezionate

1 Nord Piemonte DTL Biella 0,9500 8 15 17926 45358 662 21 253 1,1918 564,89

2 Centro Umbria DTL Perugia 0,9407 35 48 107195 115145 2413 266 1285 0,7368 624,57

3 Sud Calabria DTL Catanzaro 0,9404 33 28 77914 71590 1573 256 483 0,8589 429,63

4 Nord Piemonte DTL Cuneo 0,9397 19 29 30200 130155 1341 29 2356 1,4534 1058,09

5 Centro Marche DTL Ascoli Piceno 0,9375 23 35 89385 87200 2174 89 1271 2,2801 772,36

6 Centro Toscana DTL Siena 0,9368 12 19 26542 65641 1012 148 954 0,6957 736,75

7 Centro Toscana DTL Massa Carrara 0,9323 14 16 51123 57026 1138 100 197 0,5703 357,35

8 Nord Emilia Romagna DTL Reggio Emilia 0,9299 15 34 14205 66335 1320 138 889 1,0030 629,60

9 Centro Toscana DTL Livorno 0,9212 15 17 33865 71399 851 127 602 1,8519 1228,96

10 Nord Friuli V.G. DTL Pordenone 0,9172 7 18 12459 32911 526 89 . 0,6426 1268,70

11 Sud Molise DTL Campobasso 0,9122 18 19 91440 59579 1207 48 782 0,6669 966,75

12 Centro Toscana DTL Prato 0,9104 17 18 17136 33280 1038 217 398 1,2755 432,15

13 Nord Lombardia DTL Como 0,9096 18 33 29007 65861 963 61 883 1,1381 2381,89

14 Nord Lombardia DTL Lodi 0,9080 6 11 6888 44404 389 19 590 1,4267 2040,10

15 Nord Lombardia DTL Brescia 0,9061 33 53 63212 159531 2049 321 3519 1,9375 1274,36

ANALISI DELL’EFFICIENZA DELLE DIREZIONI TERRITORIALI DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

67

Tavola A.6 – Graduatorie modello 6 completo e riscossione sanzioni. Senza rassegnazione dati DRL, 2011. Parte 2

Rank Area geog.

regione struttura periferica Punteggio

d'effic. personale

ammin. personale ispettivo

spese di missioni

spese di funzion.

aziende ispez.

conciliaz. avviate

pareri permessi

lav irregolari su aziende

ispezionate

sanzioni riscosse su

aziende ispezionate

16 Sud Calabria DTL Reggio Calabria 0,9055 57 47 154294 66112 2682 136 1127 0,7002 500,42

17 Nord Lombardia DTL Mantova 0,9053 28 20 26486 46003 909 42 2036 0,5842 779,28

18 Sud Campania DTL Caserta 0,9029 84 44 115172 176638 2643 115 2424 0,7439 3326,49

19 Nord Emilia Romagna DTL Ferrara 0,9018 22 32 9000 150850 1751 22 684 1,0640 1626,54

20 Sud Campania DTL Salerno 0,9017 66 53 129951 177716 3471 100 4344 0,5886 808,98

21 Nord Friuli V.G. DTL Gorizia 0,9012 11 12 13868 34310 657 30 . 0,6530 667,68

22 Nord Emilia Romagna DTL Bologna 0,9011 32 67 21525 125421 2163 81 1893 1,7975 583,17

23 Centro Toscana DTL Lucca 0,9007 19 25 50966 86345 1243 234 1092 2,2220 614,42

24 Nord Veneto DTL Venezia 0,9003 33 35 44037 79121 1330 198 2079 1,0361 1769,37

25 Centro Toscana DTL Firenze 0,8994 34 49 18180 104264 2840 70 1686 0,6585 710,48

26 Nord Emilia Romagna DTL Piacenza 0,8984 20 24 10118 46594 892 64 972 1,3061 1091,24

27 Nord Piemonte DTL Novara 0,8978 15 20 12261 51039 927 99 347 0,7454 759,64

28 Nord Emilia Romagna DTL Ravenna 0,8970 32 36 61680 85329 1463 298 1227 1,5010 1193,42

29 Nord Piemonte DTL Verbania C.O. 0,8968 8 14 29222 62861 607 12 150 1,0428 1053,85

30 Nord Veneto DTL Vicenza 0,8953 16 34 33772 31453 1108 45 1173 1,6245 963,96

31 Nord Veneto DTL Belluno 0,8943 5 17 19103 26932 394 47 277 1,4162 1002,03

32 Centro Umbria DTL Terni 0,8940 19 30 58620 61203 1601 23 353 0,8795 402,72

33 Nord Valle D'Aosta DTL Aosta 0,8930 23 8 13804 46419 413 18 239 1,1816 896,48

34 Centro Lazio DTL Roma 0,8921 127 174 175209 465928 6599 132 13858 0,7739 735,67

35 Nord Lombardia DTL Milano 0,8914 83 100 52806 371872 3340 299 9699 2,7431 1363,48

ANALISI DELL’EFFICIENZA DELLE DIREZIONI TERRITORIALI DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

68

Tavola A.6 – Graduatorie modello 6 completo e riscossione sanzioni. Senza rassegnazione dati DRL, 2011. Parte 3

Rank Area geog.

regione struttura periferica

Punteggio d'effic.

personale ammin.

personale ispettivo

spese di missioni

spese di funzion.

aziende ispez.

conciliaz. avviate

pareri permessi

lav irregolari su aziende ispezionate

sanzioni riscosse su

aziende ispezionate

36 Sud Campania DTL Napoli 0,8906 107 100 172913 206766 5548 279 3217 0,9429 1775,11

37 Sud Puglia DTL Lecce 0,8906 84 46 115365 112713 3239 43 2100 0,5387 2741,44

38 Nord Piemonte DTL Torino 0,8903 57 110 55499 289953 4135 73 2961 0,3117 785,75

39 Sud Basilicata DTL Matera 0,8889 30 25 90092 79327 2300 202 450 0,4222 1113,39

40 Nord Veneto DTL Verona 0,8884 35 45 55592 97767 1820 78 5586 1,0742 958,10

41 Nord Liguria DTL La Spezia 0,8863 12 22 17113 67226 1344 247 490 0,7426 1035,77

42 Sud Basilicata DTL Potenza 0,8858 27 41 160785 100245 2955 171 834 0,4193 254,99

43 Nord Liguria DTL Imperia 0,8851 20 12 14152 37026 723 166 1364 0,7911 708,09

44 Sud Abruzzo DTL Teramo 0,8822 31 32 58277 21931 1607 115 323 0,9477 570,50

45 Nord Liguria DTL Genova 0,8799 36 45 20747 76515 1974 52 1210 0,6505 3119,91

46 Nord Emilia Romagna DTL Modena 0,8793 27 40 29159 73295 1768 143 2707 1,5113 1132,85

47 Centro Lazio DTL Latina 0,8782 51 42 132960 60483 1930 80 5687 0,4648 837,63

48 Sud Sardegna DTL Sassari 0,8776 40 49 136538 81818 2019 238 148 1,2893 910,68

49 Nord Friuli V.G. DTL Trieste 0,8737 10 16 6385 54114 475 132 . 1,1789 866,56

50 Sud Sardegna DTL Oristano 0,8702 40 25 12580 76512 709 166 25 2,0677 552,50

51 Nord Lombardia DTL Bergamo 0,8673 23 48 64664 76871 2073 67 2285 6,8239 1246,63

52 Sud Campania DTL Benevento 0,8668 29 23 88924 96048 1673 41 150 1,1273 597,62

53 Sud Sardegna DTL Cagliari 0,8641 70 74 112240 224815 3130 485 433 1,7176 611,65

54 Centro Toscana DTL Grosseto 0,8598 13 16 27972 55588 769 132 581 1,0884 751,11

55 Nord Lombardia DTL Lecco 0,8578 11 15 10668 49383 600 40 635 1,4167 1707,75

ANALISI DELL’EFFICIENZA DELLE DIREZIONI TERRITORIALI DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

69

Tavola A.6 – Graduatorie modello 6 completo e riscossione sanzioni. Senza rassegnazione dati DRL, 2011. Parte 4

Rank Area geog.

regione struttura periferica

Punteggio d'effic.

personale ammin.

personale ispettivo

spese di missioni

spese di funzion.

aziende ispez.

conciliaz. avviate

pareri permessi

lav irregolari su aziende ispezionate

sanzioni riscosse su

aziende ispezionate

56 Centro Toscana DTL Pisa 0,8525 16 22 21429 87207 1181 70 511 1,0703 419,10

57 Nord Lombardia DTL Cremona 0,8444 21 22 41188 35136 960 51 535 1,0990 1005,64

58 Sud Puglia DTL Bari 0,8317 94 95 261055 320509 4811 245 2787 0,5163 764,76

59 Sud Calabria DTL Cosenza 0,8201 56 42 126592 114248 2321 207 370 2,3262 563,25

60 Sud Calabria DTL Crotone 0,8185 10 18 18476 61311 830 119 74 0,8904 517,22

61 Centro Toscana DTL Arezzo 0,8088 16 23 32045 74022 1137 104 849 1,1847 1165,12

62 Nord Liguria DTL Savona 0,8030 19 21 23453 68658 1039 52 1159 0,7786 836,98

63 Nord Emilia Romagna DTL Forlì Cesena 0,8010 17 35 28903 72284 1017 95 1718 1,6480 833,84

64 Sud Calabria DTL Vibo Valentia 0,7910 16 22 45205 49687 1015 106 162 0,8443 685,47

65 Sud Campania DTL Avellino 0,7872 45 29 49112 82795 1585 129 272 1,5243 672,91

66 Centro Marche DTL Macerata 0,7853 23 28 55482 91441 1580 180 1015 0,6962 767,42

67 Sud Abruzzo DTL L'Aquila 0,7850 25 18 44966 57182 1028 66 1009 1,0331 932,13

68 Nord Lombardia DTL Sondrio 0,7844 20 15 33616 59838 776 108 261 0,8544 1179,77

69 Centro Marche DTL Pesaro 0,7825 26 25 69190 73550 1530 173 635 1,1843 772,83

70 Sud Molise DTL Isernia 0,7750 15 14 33396 50568 637 36 118 0,5699 874,47

71 Nord Piemonte DTL Vercelli 0,7715 18 22 32646 69399 1086 68 172 1,2670 442,86

72 Nord Lombardia DTL Varese 0,7251 23 31 78891 68039 1156 33 988 1,7024 1899,63

73 Nord Piemonte DTL Asti 0,7194 16 20 14797 62537 770 42 923 0,4909 252,42

74 Sud Puglia DTL Taranto 0,7184 40 44 75707 101579 2365 115 632 0,8820 517,25

75 Nord Veneto DTL Treviso 0,7111 15 29 32070 72856 1044 69 952 0,8841 632,94

ANALISI DELL’EFFICIENZA DELLE DIREZIONI TERRITORIALI DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

70

Tavola A.6 – Graduatorie modello 6 completo e riscossione sanzioni. Senza rassegnazione dati DRL, 2011. Parte 5

Rank Area geog.

regione struttura periferica

Punteggio d'effic.

personale ammin.

personale ispettivo

spese di missioni

spese di funzion.

aziende ispez.

conciliaz. avviate

pareri permessi

lav irregolari su aziende ispezionate

sanzioni riscosse su

aziende ispezionate

76 Nord Emilia Romagna DTL Parma 0,7032 26 35 20362 87587 1569 174 851 0,4780 688,00

77 Nord Emilia Romagna DTL Rimini 0,7019 19 33 45381 81982 1268 136 1288 1,0844 1346,45

78 Centro Toscana DTL Pistoia 0,6994 19 21 41665 75069 1050 110 367 0,9229 580,46

79 Nord Friuli V.G. DTL Udine 0,6915 22 28 37325 88502 1403 46 . 0,7320 688,51

80 Nord Lombardia DTL Pavia 0,6863 17 26 45718 68232 947 115 883 1,0391 1260,33

81 Centro Lazio DTL Viterbo 0,6856 22 29 31488 62707 1192 108 708 0,6158 421,22

82 Nord Veneto DTL Rovigo 0,6716 24 19 29329 85223 840 77 982 1,1286 744,03

83 Centro Marche DTL Ancona 0,6564 18 36 45655 111759 1298 121 960 1,6772 975,11

84 Centro Lazio DTL Frosinone 0,6536 44 42 137450 74735 2059 139 481 0,8946 732,55

85 Sud Puglia DTL Brindisi 0,6426 53 36 100240 115787 2074 30 350 0,9204 472,64

86 Nord Veneto DTL Padova 0,6352 28 40 25170 62112 962 64 1404 1,1975 949,96

87 Sud Puglia DTL Foggia 0,6081 55 48 170737 119718 2445 174 1719 0,5746 606,05

88 Nord Piemonte DTL Alessandria 0,6034 33 29 37240 91456 1160 44 797 1,2767 770,82

89 Centro Lazio DTL Rieti 0,5546 38 26 115524 120604 1338 55 326 0,8356 470,18

90 Sud Abruzzo DTL Pescara 0,5223 35 33 51200 120672 1309 54 259 0,8052 739,93

91 Sud Sardegna DTL Nuoro 0,5213 32 31 55763 76177 1200 66 123 0,9550 995,23

92 Sud Abruzzo DTL Chieti 0,5109 32 34 54422 83406 1358 43 218 0,7187 608,86

Fonte: Elaborazioni RGS su dati del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

ANALISI DELL’EFFICIENZA DELLE DIREZIONI TERRITORIALI DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

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Per informazioni e approfondimenti contattare la segreteria

del Servizio Studi Dipartimentale

della Ragioneria Generale dello Stato allo 06.47617318

o scrivere a [email protected]