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Analisi degli scostamenti Biennio 2010 – 2011 e Integrazioni e modifiche all’analisi scostamenti tariffari triennio 2007-2009 – Comuni Riuniti AATO 2 PIEMONTE Biellese, Vercellese, Casalese Pag. 1 ALLEGATO SUB B) ATO 2 PIEMONTE BIELLESE, VERCELLESE, CASALESE Analisi degli scostamenti Biennio 2010 – 2011 e Integrazioni e modifiche all’analisi scostamenti tariffari triennio 2007-2009 – Comuni Riuniti

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ALLEGATO SUB B)

ATO 2 PIEMONTE

BIELLESE, VERCELLESE, CASALESE

Analisi degli scostamenti

Biennio 2010 – 2011

e

Integrazioni e modifiche all’analisi scostamenti

tariffari triennio 2007-2009 – Comuni Riuniti

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Sommario

1 Sintesi dell’analisi degli scostamenti

Premessa

2 La revisione tariffaria: metodologia

2.1 Fasi lavorative per l’analisi degli scostamenti

2.2 Analisi degli scostamenti, adeguamento tariffario nella Convenzione e Disciplinare Tecnico

2.3 La verifica delle componenti tariffarie: costi operativi, investimenti, ammortamenti e remunerazione

del capitale investito

2.3.1 I costi operativi

2.3.2 Il canone di concessione

2.3.3 Gli investimenti, gli ammortamenti e la remunerazione del capitale investito

2.3.4 I ricavi

3 Analisi degli scostamenti del Gestore AMC

3.1 Costi operativi

3.1.1 Analisi degli scostamenti

3.2 Gli investimenti

3.2.1 Gli investimenti al netto dei contributi pubblici a fondo perduto e il calcolo degli scostamenti

3.3 Gli ammortamenti e la remunerazione del capitale investito

3.3.1 Analisi degli scostamenti ammortamenti e remunerazione capitale investito

3.4 Il canone di concessione

3.4.1 Analisi degli scostamenti del canone di concessione

3.5 I ricavi regolati

3.5.1 Le previsioni del Piano d’Ambito

3.5.2 Analisi degli scostamenti dei ricavi

3.6 Riepilogo analisi degli scostamenti e relativi effetti

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3.7 Osservazioni sul risultato dell’analisi degli scostamenti

4 Analisi degli scostamenti del Gestore AMV

4.1 Costi operativi

4.1.1 Analisi degli scostamenti

4.2 Gli investimenti

4.2.1 Gli investimenti al netto dei contributi pubblici a fondo perduto e il calcolo degli scostamenti

4.3 Gli ammortamenti e la remunerazione del capitale investito

4.3.1 Analisi degli scostamenti ammortamenti e remunerazione capitale investito

4.4 Il canone di concessione

4.4.1 Analisi degli scostamenti del canone di concessione

4.5 I ricavi regolati

4.5.1 Le previsioni del Piano d’Ambito

4.5.2 Analisi degli scostamenti dei ricavi

4.6 Riepilogo analisi degli scostamenti e relativi effetti

4.7 Osservazioni sul risultato dell’analisi degli scostamenti

5 Analisi degli scostamenti del Gestore ATENA

5.1 Costi operativi

5.1.1 Analisi degli scostamenti

5.2 Gli investimenti

5.2.1 Gli investimenti al netto dei contributi pubblici a fondo perduto e il calcolo degli scostamenti

5.3 Gli ammortamenti e la remunerazione del capitale investito

5.3.1 Analisi degli scostamenti ammortamenti e remunerazione capitale investito

5.4 Il canone di concessione

5.4.1 Analisi degli scostamenti del canone di concessione

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5.5 I ricavi regolati

5.5.1 Le previsioni del Piano d’Ambito

5.5.2 Analisi degli scostamenti dei ricavi

5.6 Riepilogo analisi degli scostamenti e relativi effetti

5.7 Osservazioni sul risultato dell’analisi degli scostamenti

6 Analisi degli scostamenti del Gestore COMUNI RIUNITI

6.1 Costi operativi

6.1.1 Analisi degli scostamenti

6.2 Gli investimenti

6.2.1 Gli investimenti al netto dei contributi pubblici a fondo perduto e il calcolo degli scostamenti

6.3 Gli ammortamenti e la remunerazione del capitale investito

6.3.1 Analisi degli scostamenti ammortamenti e remunerazione capitale investito

6.4 Il canone di concessione

6.4.1 Analisi degli scostamenti del canone di concessione

6.5 I ricavi regolati

6.5.1 Le previsioni del Piano d’Ambito

6.5.2 Analisi degli scostamenti dei ricavi

6.6 Riepilogo analisi degli scostamenti e relativi effetti

6.7 Osservazioni sul risultato dell’analisi degli scostamenti

6.8 Integrazioni e modifiche all’analisi scostamenti tariffari triennio 2007-2009 – Comuni Riuniti

7 Analisi degli scostamenti del Gestore CORDAR BIELLA

7.1 Costi operativi

7.1.1 Analisi degli scostamenti

7.2 Gli investimenti

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7.2.1 Gli investimenti al netto dei contributi pubblici a fondo perduto e il calcolo degli scostamenti

7.3 Gli ammortamenti e la remunerazione del capitale investito

7.3.1 Analisi degli scostamenti ammortamenti e remunerazione capitale investito

7.4 Il canone di concessione

7.4.1 Analisi degli scostamenti del canone di concessione

7.5 I ricavi regolati

7.5.1 Le previsioni del Piano d’Ambito

7.5.2 Analisi degli scostamenti dei ricavi

7.6 Riepilogo analisi degli scostamenti e relativi effetti

7.7 Osservazioni sul risultato dell’analisi degli scostamenti

8 Analisi degli scostamenti del Gestore CORDAR VALSESIA

8.1 Costi operativi

8.1.1 Analisi degli scostamenti

8.2 Gli investimenti

8.2.1 Gli investimenti al netto dei contributi pubblici a fondo perduto e il calcolo degli scostamenti

8.3 Gli ammortamenti e la remunerazione del capitale investito

8.3.1 Analisi degli scostamenti ammortamenti e remunerazione capitale investito

8.4 Il canone di concessione

8.4.1 Analisi degli scostamenti del canone di concessione

8.5 I ricavi regolati

8.5.1 Le previsioni del Piano d’Ambito

8.5.2 Analisi degli scostamenti dei ricavi

8.6 Riepilogo analisi degli scostamenti e relativi effetti

8.7 Osservazioni sul risultato dell’analisi degli scostamenti

9 Analisi degli scostamenti del Gestore S.I.I.

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9.1 Costi operativi

9.1.1 Analisi degli scostamenti

9.2 Gli investimenti

9.2.1 Gli investimenti al netto dei contributi pubblici a fondo perduto e il calcolo degli scostamenti

9.3 Gli ammortamenti e la remunerazione del capitale investito

9.3.1 Analisi degli scostamenti ammortamenti e remunerazione capitale investito

9.4 Il canone di concessione

9.4.1 Analisi degli scostamenti del canone di concessione

9.5 I ricavi regolati

9.5.1 Le previsioni del Piano d’Ambito

9.5.2 Analisi degli scostamenti dei ricavi

9.6 Riepilogo analisi degli scostamenti e relativi effetti

9.7 Osservazioni sul risultato dell’analisi degli scostamenti

10 Prospetti complessivi sull’intero ATO2 degli scostamenti 2010-2011

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1 Sintesi dell’analisi degli scostamenti

Premessa

Nell’Ambito Territoriale Ottimale n. 2 Piemonte (Biellese, Vercellese, Casalese) operano 7 gestori del Servizio

Idrico Integrato. I gestori sono stati inizialmente salvaguardati, nell’anno 2003, con Atto della Conferenza

d’Ambito n. 55 del 15 Dicembre. Si è successivamente effettuata un’estensione della salvaguardia per i Co-

muni prima gestenti il servizio in economia diretta a favore dei gestori già salvaguardati, con Atto della Confe-

renza d’Ambito n. 105 del 2 Maggio 2005.

L’affidamento definitivo a regime delle gestioni è avvenuto successivamente con Atti della Conferenza

d’Ambito, n. 149 del 13 Marzo 2006 e n. 173 del 4 Dicembre 2006, con i quali si è deciso di affidare agli stessi

gestori la gestione del S.I.I. per il periodo che va dal 01/01/2007 al 31/12/2023.

Il Piano d’Ambito originario ha subito una completa revisione nel 2006, con Atto n. 176 del 21 Dicembre, suc-

cessivamente, dopo l’entrata in vigore del nuovo Metodo Tariffario Transitorio approvato dall’Autorità per

l’Energia Elettrica e il gas, il Piano Economico Finanziario allegato al Piano d’Ambito è stato debitamente ag-

giornato secondo le indicazioni fornite dall’Autorità medesima con Deliberazione 73/2013 ed il documento è

stato approvato dalla Conferenza dell’Autorità d’Ambito con Deliberazioni 24 aprile 2013 n° 436 e n° 459 del

19 dicembre 2013.

La prima revisione triennale della tariffa è stata effettuata in riferimento al triennio 2007 – 2009 ed è stata ap-

provata con Deliberazione della Conferenza dell’Autorità d’Ambito n ° 363 in data 28 settembre 2011 succes-

sivamente modificata con Deliberazione n ° 401 del 14 novembre 2012.

La presente revisione riguarda il successivo biennio 2010 – 2011, precisamente per il restante periodo prima

dell’entrata in vigore del predetto Metodo Tariffario Transitorio approvato dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il

gas.

La prima attività da svolgere nell’ambito della revisione biennale è costituita dall’analisi degli scostamenti dei

dati a consuntivo rispetto a quelli pianificati, con i conseguenti effetti sullo sviluppo della Tariffa Reale Media a

livello di Decurtazioni e/o Conguagli che di seguito vengono riportati sinteticamente per ogni gestore - valori in

euro – (l’analisi dettagliata è contenuta nei capitoli successivi):

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Gestore AMC

Descrizione 2010 2011 Totale

Decurtazioni (-) / Conguagli (+)

Ammortamenti 144.000 159.000 303.000

Remunerazione -6.905 -9.411 -16.316

Canone di concessione 40.734 86.163 126.897

Ricavi -256.358 -272 -256.631

Totale -78.529 235.479 156.950

Gestore AMV

Descrizione 2010 2011 Totale

Decurtazioni (-) / Conguagli (+)

Ammortamenti -11.145 -33.952 -45.097

Remunerazione -8.102 -7.160 -15.262

Canone di concessione 25.808 -16.407 9.401

Ricavi -81.371 -145.152 -226.523

Totale -74.810 -202.671 -277.480

Gestore ATENA

Descrizione 2010 2011 Totale

Decurtazioni (-) / Conguagli (+)

Ammortamenti 11.000 -47.000 -36.000

Remunerazione -35.105 -24.436 -59.542

Canone di concessione -39.410 40.020 610

Ricavi 98.071 166.616 264.687

Totale 34.556 135.199 169.755

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Gestore COMUNI RIUNITI

Descrizione 2010 2011 Totale

Decurtazioni (-) / Conguagli (+)

Ammortamenti 8.713 704 9.417

Remunerazione 16.026 9.683 25.710

Canone di concessione -19.428 -46.707 -66.136

Ricavi 0 0 0

Totale 5.311 -36.320 -31.009

Gestore CORDAR BIELLA

Descrizione 2010 2011 Totale

Decurtazioni (-) / Conguagli (+)

Ammortamenti 3.132 307.611 310.743

Remunerazione -18.305 -45.673 -63.978

Canone di concessione -915.513 -306.478 -1.221.991

Ricavi 39.991 104.349 144.340

Totale -890.694 59.809 -830.885

Gestore CORDAR VALSESIA

Descrizione 2010 2011 Totale

Decurtazioni (-) / Conguagli (+)

Ammortamenti 92.726 279.486 372.212

Remunerazione -13.050 -74 -13.124

Canone di concessione -34.723 -33.103 -67.826

Ricavi 59.306 -184.982 -125.676

Totale 104.258 61.328 165.586

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Gestore S.I.I.

Descrizione 2010 2011 Totale

Decurtazioni (-) / Conguagli (+)

Ammortamenti 91.000 380.000 471.000

Remunerazione 6.306 36.074 42.380

Canone di concessione -52.837 -59.356 -112.193

Ricavi 185.264 130.394 315.659

Totale 229.733 487.112 716.845

2 La revisione tariffaria: metodologia

2.1 Fasi lavorative per l’analisi degli scostamenti.

Nella prima fase di lavoro, sono stati raccolti i documenti ufficiali su cui svolgere le prime valutazioni e sono

stati individuati gli scostamenti tra le previsioni inserite nel piano e l’andamento effettivo con i dati a consuntivo

della gestione nel periodo regolatorio trascorso.

Nella seconda fase, di cui il presente rapporto è la sintesi, è stata compiuta l’analisi degli scostamenti e del r i-

spetto degli obblighi, riguardo a:

gli investimenti previsti e quelli realizzati, con particolare attenzione agli ammortamenti (previsti dal

Piano) ed effettivamente contabilizzati dal soggetto gestore e alla remunerazione del capitale investi-

to;

i costi operativi, confrontandoli con quanto previsto nel Piano d’Ambito;

i ricavi regolati, valutando gli scostamenti dei ricavi realizzati dal gestore attraverso l’applicazione

dell’articolazione tariffaria rispetto ai ricavi previsti dal Piano in vigore; alla luce di questi risultati stabili-

re gli eventuali conguagli da applicare nella revisione tariffaria e ai volumi effettivamente erogati rispet-

to a quelli previsti nei piani stralcio di ognuno dei 7 gestori;

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Una volta effettuati i rilievi relativi all’andamento della gestione, è stato redatto il presente report, in cui si illu-

strano le analisi svolte e si commentano i risultati ottenuti, al fine di poter adempiere ai disposti della Delibera-

zione AEEGSI 643/2013.

2.2 Analisi degli scostamenti, adeguamento tariffario nella Convenzione e Disciplinare Tecnico.

L’AATO 2 Piemonte ha approvato la Convenzione di servizio e il disciplinare tecnico di gestione con Atto Am-

ministrativo n. 160 dell’11/09/2006.

Riguardo all’attività di controllo, in materia di revisione tariffaria e di metodologia per l’analisi degli scostamenti,

l’articolo n. 39 della Convenzione obbliga il Gestore a sottostare al controllo da parte dell’Autorità d’Ambito

del corretto esercizio del Servizio. A tal fine, l’Autorità d’Ambito si riserva d'intervenire in qualunque momento

nel caso di significativi scostamenti dalle previsioni del piano finanziario e dal modello gestionale per assicura-

re che il Servizio sia effettuato nel rispetto della Convenzione e del Disciplinare Tecnico allegato e che nei

confronti degli utenti sia rispettata la Carta del Servizio.

Per ottemperare alle importanti attività di controllo, è necessario un funzionante sistema informativo mediante

il quale reperire tutti i dati utili a tal fine. L’articolo 40 della Convenzione obbliga il Gestore a comunicare tutti

gli elementi indicatori della gestione dettagliati all’art. 35 del Disciplinare Tecnico con le modalità nello stesso

specificate richiesti, entro le date del 30 aprile e 15 luglio di ogni anno.

Inoltre il Coordinatore delle gestioni deve presentare all’Autorità d’Ambito, con le scadenze indicate all’art. 36

del Disciplinare Tecnico i seguenti documenti:

a) Le schede di monitoraggio degli interventi realizzati dai singoli Gestori.

b) La rendicontazione annua riguardante lo stato di attuazione del Piano di Coordinamento delle gestioni

di cui al comma 5) lettera e) dell’articolo 9 della presente Convenzione.

c) Il rapporto consuntivo triennale sulla realizzazione del Programma degli Interventi e corrispondenti Piani

economico – finanziari relativi al passato triennio.

d) L’indagine di customer satisfaction volta a rappresentare il giudizio degli utenti sul Servizio fornito dai

Gestori.

I dati sopra menzionati, sono necessari al fine della verifica del raggiungimento degli Obiettivi Strutturali e Ge-

stionali approvati con il Piano Stralcio Triennale.

Stando all’art. 34 del Disciplinare tecnico, le modalità di controllo sono :

di tipo continuativo, con riferimento principalmente alla gestione operativa, effettuata attraverso siste-

mi informativi;

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di tipo periodico, riferita principalmente al raggiungimento degli obiettivi di Servizio (c.d. Obiettivi Ge-

stionali) e all’effettuazione dei programmi di intervento (c.d. Obiettivi Strutturali), attuata attraverso

l’analisi di una relazione annuale presentata dai Gestori.

I Gestori devono trasmettere all’AATO i seguenti documenti (art. 35, Disciplinare Tecnico):

Entro il 30 aprile di ogni anno:

Relazione sul Programma degli interventi, suddivisi per area omogenea, comprensiva dei dati relativi

agli investimenti, alle manutenzioni straordinarie, al piano di copertura finanziaria, ai tempi di realizza-

zione e ai cespiti ammortizzabili. Consuntivo degli interventi di manutenzione straordinaria e scosta-

mento rispetto al Programma degli interventi dell’anno precedente con indicazione delle motivazioni

degli scostamenti. I dati andranno riassunti anche all’interno del prospetto degli interventi di cui

all’allegato 2 del presente Disciplinare (stampe cartacee da fornirsi in formato max A3);

Inventario dei beni dati in uso ai Gestori, di cui all’allegato 1 del presente Disciplinare, aggiornato

(stampe cartacee da fornirsi in formato max A3);

Schede di rilevazione di cui all’allegato 3 del presente Disciplinare;

Scheda 3A modulario CIPE (ai sensi del Regolamento 8 gennaio 1997 n. 99 e s.m.i.) modificato;

Scheda 3B contenente: i quantitativi d’acqua mensili e annui immessi in rete per ogni impianto di pro-

duzione e complessivamente (stampe cartacee da fornirsi in formato max A3);

Scheda 3C contenente i quantitativi annui erogati, distinti per la classe tipologica di consumo (dome-

stico, uso pubblico, uso industriale, commerciale, ecc.) (stampe cartacee da fornirsi in formato max

A3);

Scheda 3D contenente i consumi elettrici annui totali, specifici e di punta (stampe cartacee da fornirsi

in formato max A3);

Scheda 3E contenente la rendicontazione degli allacciamenti e dei distacchi nell’anno (stampe carta-

cee da fornirsi in formato max A3);

Scheda 3F contenente la rendicontazione dei danni e degli interventi di pronto intervento eseguiti sul-

la rete (stampe cartacee da fornirsi in formato max A3);

Scheda 3G contenente i dati riguardanti le sedi operative e gli sportelli (stampe cartacee da fornirsi in

formato max A3);

Scheda 3H contenente l’analisi, la rappresentazione e la codifica dei reclami scritti (stampe cartacee

da fornirsi in formato max A3);

I dati relativi alla Qualità dell’Acqua Potabile Erogata con riferimento a: l’ubicazione dei punti di prelie-

vo e la frequenza dei campionamenti, il numero totale di determinazioni analitiche effettuate nel corso

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dell’attività di controllo interno, numero totale di determinazioni analitiche eccedenti i limiti imposti dal-

le tabelle A e B dell’allegato 1 del D.L.vo 31/2001 e s.m.i., il numero totale di determinazioni eccedenti

i limiti imposti dalla tabella C dell’allegato 1 del D.L.vo 31/2001 e s.m.i., l’indicazione dei punti in cui si

è verificato il superamento dei limiti, le possibili cause e i provvedimenti posti in essere dal Gestore. I

dati andranno riassunti in forma tabellare secondo lo schema delle schede 4A, 4B e 4C dell’allegato 4

al presente Disciplinare (stampe cartacee da fornirsi in formato max A3).

I dati relativi alla Qualità dell’Acqua Depurata Scaricata con riferimento a: il numero totale di determi-

nazioni analitiche, il numero totale di determinazioni eccedenti i limiti imposti sui parametri dalla nor-

mativa vigente, l’indicazione dei punti in cui si è verificato il superamento dei limiti, le possibili cause e

i provvedimenti posti in essere dal Gestore, nonché i principali scarichi fognari non depurati. I dati an-

dranno riassunti in forma tabellare secondo lo schema delle schede 4D, 4E e 4F dell’allegato 4 al pre-

sente Disciplinare (stampe cartacee da fornirsi in formato max A3).

Entro il 15 luglio di ogni anno:

Conto economico, stato patrimoniale, relazione di accompagnamento redatta dal Collegio dei Revisori

di ciascuna Società, il tutto opportunamente certificato da un revisore esterno ai sensi dell’art. 42 della

Convenzione di affidamento (bilancio certificato di azienda). Le Società multiservizi sono tenute a re-

digere il conto economico e lo stato patrimoniale per la gestione del Servizio, oggetto della Conven-

zione, separatamente da ogni altro esercizio e gestione, anche dello stesso genere in ATO diversi e di

provvedere alla certificazione separata degli stessi. Dovrà essere specificata e dettagliata la voce “altri

ricavi” del conto economico.

Inoltre, le tariffe possono, su determinazione dell’Ente d’Ambito, variare, come previsto dall’articolo 24 della

Convenzione, attraverso l’adeguamento annuale in conformità al Decreto 1/08/1996 “ Metodo Normalizzato” e

in conformità al Programma degli interventi e relativo Piano Economico-finanziario costituenti il Piano stralcio

triennale. L’Autorità dovrà però verificare che :

a. l’esatto importo della spesa per gli investimenti sostenuta per il raggiungimento di ogni singolo Obiettivo

Strutturale e l’esatto importo del totale del capitale investito;

b. il raggiungimento degli Obiettivi Strutturali;

c. il raggiungimento degli Obiettivi Gestionali;

d. l’avvenuto adempimento di tutti gli obblighi di comunicazione ed ogni altro evento suscettibile di penalizza-

zione ai sensi dell'art. 25 ;

e. l’esatto importo dei ricavi del servizio idrico integrato conseguiti nel triennio;

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f. l’entità dei volumi fatturati nel triennio;

g. l’esatto importo dei costi operativi effettivi sostenuti.

L’art. 17 del Disciplinare prevede inoltre l’aggiornamento della tariffa ogni tre anni (Revisione triennale) en-

tro il 30 novembre successivo a ciascuna scadenza sulla scorta dei dati ricavabili dal periodo precedente.

L’AATO in tale contesto procede alla verifica di:

la variazione dei costi operativi rispetto alle previsioni del Piano Stralcio Triennale;

lo stato degli investimenti e ammortamenti in confronto a quanto prospettato dal Piano Stralcio Trien-

nale;

l'incasso effettivo dovuto all'applicazione tariffaria in confronto a quanto previsto dal Piano Stralcio

Triennale;

la valutazione annua dei parametri di misurazione del Servizio ai fini del raggiungimento degli Obiettivi

Gestionali nonché dello stato degli interventi al fine del raggiungimento degli Obiettivi Strutturali fissati

dal Piano Stralcio Triennale.

La Conferenza dell’AATO2 approva la tariffa aggiornata, tenendo conto:

- del recupero di efficienza da determinarsi sui costi operativi dell’anno precedente;

- della valutazione del servizio erogato tramite il livello di raggiungimento degli Obiettivi Gestionali;

- del tasso d'inflazione annua programmata, aggiornando la componente dei costi operativi;

- delle eventuali discordanze tra gli investimenti realizzati e quelli previsti dal Piano Stralcio Triennale.

- dell’applicazione delle penalità.

Stando sempre a tale articolo e in particolare al comma 2, motivo di incremento del valore tariffario pregresso

(e quindi soggetto a conguaglio) può essere una variazione in diminuzione in misura superiore al 2% del vo-

lume idrico erogato e di conseguenza di quello trattato rispetto a quanto programmato, sempre che ciò non

derivi da inosservanza delle strategie d'intervento programmate o inefficienze. In questo caso, su motivata e

documentata richiesta dei Gestori, si procederà al ritocco in aumento della tariffa. Altrettanto, ma in diminuzio-

ne nel caso il volume erogato superi della stessa percentuale quanto programmato.

Per quanto riguarda invece i costi operativi, il comma 3 del suddetto articolo ci dice che minori costi operativi

riconducibili all'efficienza, efficacia e economicità della gestione saranno incamerati dal Gestore a fine bilancio.

I costi operativi del triennio successivo saranno determinati come media tra i costi previsti dal Piano d’Ambito

per quel triennio e gli stessi corretti dal rapporto tra quelli effettivamente sostenuti e quelli previsti nel triennio

precedente.

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Viceversa maggiori costi operativi sostenuti rispetto a quanto previsto dal Piano d’ambito non saranno ricono-

sciuti al Gestore.

Per quanto riguarda invece gli investimenti, il comma 4 del suddetto articolo ci dice che qualora gli investimenti

realizzati siano minori rispetto a quelli previsti dagli Obiettivi Strutturali del Piano Stralcio Triennale, la quota in

tariffa per ammortamenti e remunerazione del capitale nell’anno successivo viene calcolata tenendo conto de-

gli investimenti effettivamente realizzati.

Viceversa qualora gli investimenti siano maggiori di quelli previsti, nulla sarà riconosciuto al Gestore, salvo

una compensazione di pari importo legata alla realizzazione di minori investimenti nell’anno successivo.

2.3 La verifica delle componenti tariffarie: costi operativi, investimenti, ammortamenti e remunera-

zione del capitale investito

La revisione triennale delle componenti tariffarie riguarda in particolare:

a. la verifica dei miglioramenti di efficienza dei costi operativi,

b. la verifica dell’attività di investimento ed, eventualmente, il recupero delle quote di ammortamento e

remunerazione del capitale investito nel caso si rilevino scostamenti,

c. la verifica della corrispondenza della tariffa media rispetto a quella articolata.

2.3.1 I costi operativi

L’art. 13 del Disciplinare definisce le componenti dei costi operativi (COP) ed esattamente tutti quelli per ma-

terie di consumo e merci, per tutti i servizi inerenti il servizio idrico integrato compresi servizi e manutenzioni

ordinarie, tutte le spese per personale tranne per quello adibito a manutenzioni straordinarie o nuove realizza-

zioni che andranno capitalizzati, e tutto quanto previsto dal D.Lgs. 127/91.

2

*_

_

_1_1

_1

previston

sostenutin

previstonpreviston

applicaton

COP

COPCOPCOP

COP

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Rientrano nei costi operativi i canoni di utilizzazione di acqua pubblica, il costo dell'acqua acquistata da terzi, il

costo per lo smaltimento ed il trattamento dei fanghi eventualmente da terzi operato, gli oneri per la salva-

guardia delle risorse idriche dell'ambito e comunque tutto quanto previsto dal D.M. 01/08/96, punto 3.1 e tutte

le attività ordinarie previste dal presente Disciplinare.

I costi operativi negli anni successivi al primo sono determinati tenendo conto del recupero di efficienza e del

tasso di inflazione programmata.

Sono stati previsti pertanto costi operativi di progetto riconducibili alle categorie di costo consentite dal

D.M.LL.PP. 01 agosto 1996 (Metodo Normalizzato) e in particolare le seguenti categorie:

B6. Costo per materie di consumo e merci (al netto di resi abbuoni e sconti);

B7. Costi per servizi;

B8. Costi per godimento di beni di terzi;

B9. Costo del personale;

B11. Variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci;

B12. Accantonamento per rischi, nella misura massima ammessa dalle leggi e prassi fiscali;

B13. Altri accantonamenti;

B14. Oneri diversi di gestione.

Gli artt. 6 e 8 del D.M.LL.PP. 01-08-1996 – Metodo Normalizzato, impegnano il Gestore, in base agli investi-

menti previsti nel Piano d’Ambito, a perseguire il costante miglioramento dell’efficienza del servizio attraverso

la progressiva riduzione dei costi operativi. L’art. 8 del D.M.LL.PP. 01-08-1996 prevede che l’Autorità di Ambi-

to, ferma restando la verifica triennale, possa in qualsiasi momento rivedere straordinariamente – e quindi an-

che in un momento diverso dalla Fase di Revisione – il livello dei costi operativi a seguito di variazioni struttu-

rali della produzione e della distribuzione come ad esempio in caso di modifica del perimetro di servizio.

E’ sempre escluso in Fase di Revisione, ordinaria e straordinaria, calcolare conguagli a compensazione dello

scostamento dei costi operativi sostenuti dal Gestore rispetto a quelli previsti in sede di programmazione. Per

la revisione della variabile “costi operativi”, l’Autorità è pertanto tenuta a seguire un criterio basato esclusiva-

mente sulla determinazione a preventivo della variabile, svincolandosi dalla logica di partite compensative da

attuare a posteriori a mero titolo di rimborso a piè di lista.

La prima verifica da compiere è l’analisi dell’andamento, nel caso in questione relativamente al solo biennio

2010-2011, dei costi operativi sostenuti dal Gestore da confrontare con i costi operativi determinati in sede di

programmazione. Ciò permette di evidenziare gli eventuali scostamenti della gestione operativa dal budget dei

costi autorizzati dall’Autorità in applicazione dei criteri indicati nel Metodo Normalizzato.

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Prima di eseguire il confronto e calcolare gli scostamenti assoluti e percentuali su ciascun anno, occorre pro-

cedere ad una duplice rettifica dei costi di consuntivo al fine di renderli omogenei con i valori programmatici:

a. Prima rettifica. La prima operazione di rettifica mira a portare in detrazione le voci direttamente colle-

gabili ai costi iscritti a bilancio che rappresentano il dato di partenza su cui articolare la riclassificazio-

ne. Le voci utilizzate per la rettifica si riferiscono a:

i. Servizi non idrici relativi ad attività extra ciclo idrico;

ii. Attività del servizio idrico non regolate dalla Convenzione;

iii. Costi capitalizzati che non rientrano tra i costi operativi bensì tra gli investimenti;

iv. I Mutui dei Comuni, le spese di funzionamento dell’Autorità e il canone d’uso delle reti, rien-

tranti in una voce specifica.

b. Seconda rettifica. La sottrazione diretta delle voci di costo riconducibili alle rispettive categorie è utile

per effettuare un primo confronto sulle singole categorie. Successivamente, occorre riclassificare il va-

lore complessivo dei costi operativi calcolati con la prima rettifica attraverso la sottrazione indiretta del

totale dei ricavi collegati a costi non individuabili in modo diretto, come ad esempio:

i. Rimborsi da parte degli utenti (ad esempio rimborso recupero crediti),

ii. Rimborsi da parte delle compagnie assicurative (ad esempio per risarcimento danni),

iii. Per rettifiche di costi relativi ad attività non regolate (ad esempio ricavi derivanti dagli extra-

flussi o da prestazioni conto terzi);

oppure i contributi in conto esercizio:

i. pubblici da parte di Comuni, Province, Regione, Stato o Comunità Europea;

ii. da parte degli utenti come i fitti attivi;

iii. da parte degli utenti per l’allacciamento all’acquedotto o alla fognatura nel caso in cui il relat i-

vo costo sia considerato di competenza dell’esercizio.

Alla sottrazione indiretta dei costi operativi non partecipano i ricavi in conto impianti considerato che il

loro importo è messo in deduzione degli ammortamenti lordi (Ruzzo Reti adotta la tecnica contabile di

iscrizione al lordo dei contributi degli investimenti e dei risconti passivi) e i contributi di allaccio da par-

te degli utenti (nel caso in cui il relativo costo di realizzazione sia capitalizzato ad investimento).

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2.3.2 Il canone di concessione

Nella voce canone di concessione rientrano costi non sottoponibili ad efficientamento in quanto non dipendono

da scelte aziendali bensì sono ad esse esogeni. Tali voci sono:

a. mutui dei Comuni. L’art. 153 del d.lgs. 152 del 03 aprile 2006, prevede che “le passività relative al ser-

vizio idrico integrato, ivi compresi gli oneri connessi all'ammortamento dei mutui oppure i mutui stessi,

al netto degli eventuali contributi a fondo perduto in conto capitale e/o in conto interessi, sono trasferi-

te al soggetto gestore, che subentra nei relativi obblighi. Di tale trasferimento si tiene conto nella de-

terminazione della tariffa, al fine di garantire l'invarianza degli oneri per la finanza pubblica.”. Dunque,

tali oneri si tengono separati dal resto dei costi operativi per riallinearli, in caso di scostamento,

all’esatto valore di consuntivo che può variare a causa di mutui a tasso variabile.

b. spese di funzionamento dell’Ente d'Ambito.

c. quote a favore delle Comunità Montane per l’attuazione di specifici interventi connessi alla tutela e

produzione delle risorse idriche e delle relative attività di sistemazione idrogeologica del territorio mon-

tano, ai sensi dell’art. 8 comma 4 della L.R. Piemonte n. 13/1997.

d. canone di concessione alle Società Immobiliari.

2.3.3 Gli investimenti, gli ammortamenti e la remunerazione del capitale investito

L’art. 14 del Disciplinare ci dice che Il Piano Stralcio Triennale approvato riporta anno per anno l’ammontare

dell'importo delle opere e dei lavori da eseguirsi da parte dei Gestori, in relazione a quanto previsto nel Piano

d’Ambito. Sulla media del capitale investito calcolato al 1° gennaio e al 31 dicembre dell'anno si applica il tas-

so fissato per la remunerazione. Il capitale di fine anno è determinato aggiungendo al capitale di inizio anno gli

investimenti effettuati e sottraendo la quota di ammortamento dell’anno stesso. Il valore del capitale investito è

sempre al netto dei contributi in conto capitale. Quanto investito per manutenzione straordinaria entra nella

presente voce. Qualora nel triennio ci sia una discordanza tra gli investimenti realizzati e quelli previsti dal

Piano d’Ambito, tale differenza dovrà essere recuperata nel triennio n+1.

I costi di realizzazione del catasto delle infrastrutture del servizio idrico integrato di cui al precedente art. 10

rientrano negli investimenti.

L’art. 15 disciplina gli ammortamenti i quali verranno riconosciuti in tariffa mediante le quote legate agli inve-

stimenti effettivamente realizzati e alle spese di manutenzione straordinaria in adempimento alle previsioni del

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Piano Stralcio. Ogni tre anni si effettuerà una verifica tra le quote ammortamento riconosciute in tariffa e

l’ammortamento tecnico di cui al D.M. 31/12/88 per l’eventuale riallineamento.

L’art. 16 invece disciplina la Remunerazione del capitale investito il quale spetta al gestore sulla base del ca-

pitale effettivamente investito secondo il tasso di remunerazione previsto nel Piano stralcio triennale che inci-

derà sulla tariffa. La percentuale di remunerazione del 7% si applica alla semisomma tra il capitale investito di

inizio anno e quello di fine anno secondo il criterio previsto D.M.LL.PP. 01 agosto 1996 (Metodo Normalizzato)

riassunto nella seguente formula:

Capitale investito → t1 = [ V0 + (I1 - A1)] / 2 = (V0 + V1) / 2

Reddito sul capitale investito (R) → t1 = [ (V0 + V1) / 2 ] ⋅ r

V0= Valore del capitale investito al tempo 0

V1= Valore del capitale investito al tempo 1

I1= Investimenti effettuati al tempo 1

A1= Ammortamenti relativi agli investimenti al tempo 1

r= tasso di ritorno sul capitale investito

R= remunerazione sul capitale investito

In caso di revisione, l’art. 8 del D.M.LL.PP 01 agosto 1996 prevede che l’Autorità verifichi il livello della spesa

investita e provveda, in caso di significativi scostamenti, al rimborso delle componenti di ammortamento e ri-

torno del capitale sulla tariffa. Affinché la verifica degli scostamenti tra la spesa autorizzata nel Piano d’Ambito

e quella sostenuta sia omogenea, si rettifica la spesa investita accertando che questa:

a. si riferisca a interventi autorizzati dal Piano d’Ambito,

b. sia considerata al netto dei contributi pubblici a fondo perduto come prescritto dall’art. 3.3 del

D.M.LL.PP 01 agosto 1996;

c. non si riferisca ai nuovi allacciamenti pagati con contributo da parte degli utenti.

L’analisi degli scostamenti sulla componente tariffaria ammortamenti viene condotta solo sugli investimenti en-

trati in esercizio confrontando per ciascun anno le quote riconosciute nel Piano d’Ambito (già al netto della

parte finanziata con contributi pubblici a fondo perduto) con le quote di ammortamento desumibili dal libro ce-

spiti, dalle quali devono essere sottratti i contributi in conto impianti rilevati nella voce A5 Altri ricavi del valore

della produzione del conto economico.

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Invece, l’analisi degli scostamenti sulla componente ritorno del capitale viene condotta sulla spesa investita

rettificata (comprensiva delle immobilizzazioni in corso) confrontando per ciascun anno il livello riconosciuto

nel Piano d’Ambito (già al netto della parte finanziata con contributi pubblici a fondo perduto) con il livello che

scaturisce applicando alla spesa investita rettificata i criteri prescritti dall’art. 3.3 del D.M.LL.PP 01 agosto

1996.

Per effetto dell’esito del Referendum svoltosi in data 12 e 13 giugno 2011 è stato parzialmente abrogato l’art.

154, comma 1, del d.lgs. 152/06 nella parte in cui includeva, tra i criteri per la determinazione della tariffa del

servizio idrico integrato, l’“adeguatezza della remunerazione del capitale investito” e che tali effetti sono da

considerarsi decorrenti dal 21 luglio 2011.

L’Autorità per l’energia elettrica, il gas ed il sistema idrico (AEEGSI) ha approvato una propria deliberazione, la

273/2013/R/idr con la quale ha disciplinato le modalità di calcolo del valore da restituire agli utenti riguardante

la remunerazione del capitale investito per il periodo 21 luglio – 31 dicembre 2011.

Sulla base dei disposti della Deliberazione AEEGSI sopra richiamata, l’Ente d’Ambito ha già provveduto con

proprio atto n. 446 del 19 settembre 2013, alla valorizzazione dell’onere della restituzione agli utenti della

componente della remunerazione del capitale investito, per il periodo 21 luglio – 31 dicembre 2011.

Su tale atto l’AEEGSI, con propria deliberazione 561/2013/R/idr, ha disposto di non formulare rilievi all’analisi

condotta da questo Ente d’Ambito deliberando che i Gestori dovessero di conseguenza procedere alla restitu-

zione dell’onere calcolato alle utenze. Attività questa attualmente in corso da parte dei Gestori di ATO2.

Pertanto l’analisi degli scostamenti 2010-2011 è avvenuta attraverso il ricalcolo del valore della Remunerazio-

ne per il solo anno 2011 per il periodo di competenza non coperto dalla Delibera AEEGSI 273/2013, ossia con

il criterio del pro-die su 201/365 gg. Ovvero dal 01 gennaio 2011 al 20 luglio 2011.

2.3.4 I ricavi

Per quanto riguarda i ricavi, vi è il compito di assicurare la corretta applicazione della tariffa del Servizio Idrico

Integrato, accogliendo quanto previsto all’art. 8 comma 1) punto 8) del D.M.LL.PP 01 agosto 1996 secondo cui

l’Ente d'Ambito verifica la corrispondenza della tariffa media rispetto alla tariffa articolata.

Infatti la tariffa media non è altro che il ricavo medio che scaturisce dal seguente rapporto

Costi Totali = Ricavi Totali/volume erogato,

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per cui l’Ente d'Ambito verifica che l’articolazione tariffaria sia in grado di generare esattamente il livello dei ri-

cavi previsti nel Piano d’Ambito. Ciò non sempre accade per effetto di una variazione del volume erogato che

può discostarsi in più o in meno dai livelli previsti e/o da una diversa distribuzione dei metri cubi tra le diverse

tipologie d’uso.

La regolazione del Servizio Idrico Integrato si basa dunque su un meccanismo improntato alla verifica di even-

tuali scostamenti dei ricavi conseguiti da quelli fissati a preventivo (revenue-cap o tetto sui ricavi) e non sulla

base del livello di Tariffa Reale Media applicata (tariff-cap o tetto sulla tariffa). Il meccanismo del tetto sui ricavi

disincentiva il Gestore ad attivare politiche che mirino ad incrementare la domanda di servizio. Tutela quindi la

risorsa idrica considerato che i ricavi eccedenti sono conguagliati a favore degli utenti e, al tempo stesso, co-

stituisce per il Gestore la garanzia di ottenere i ricavi stabiliti in sede di programmazione anche mediante con-

guagli successivi.

3 Analisi degli scostamenti del Gestore AMC

3.1 Costi operativi

Si effettua l’analisi degli scostamenti per verificare l’andamento dei costi operativi sostenuti da AMC nonché

l’adeguatezza dei costi operativi di progetto riconosciuti dal Piano Stralcio. In base ai risultati dell’analisi si va-

luta l’eventualità di applicare diverse percentuali di efficientamento da applicate ai costi operativi di progetto

e/o di rivedere il livello dei costi operativi degli anni successivi, escludendo comunque di riconoscere conguagli

compensativi qualora si accertino scostamenti nel periodo 2010 - 2011.

Per compiere l’analisi degli scostamenti occorre prendere a riferimento il livello dei costi operativi riconosciuti

dal Piano Stralcio triennale e confrontarli con i costi operativi sostenuti da AMC.

Tuttavia, affinché il confronto sia condotto tra valori omogenei, occorre da un lato adeguare al tasso di infla-

zione programmata e dall’altro lato riclassificare i costi operativi di consuntivo avendo cura di:

1. Rilevare solo gli importi inscritti alle categorie di costo indicate dal DM LL.PP. 01/08/1996;

2. Rettificare direttamente i costi escludendo gli importi non attinenti ai costi operativi o alle attività rego-

late;

3. Rettificare indirettamente, dal lato dei ricavi, i costi precedentemente corretti.

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3.1.1 Analisi degli scostamenti

Compiute le opportune rettifiche sui costi operativi previsti dal Piano Stralcio e quelli sostenuti da AMC nel pe-

riodo di riferimento 2010 - 2011, si procede con l’analisi degli scostamenti per verificare il grado di efficienta-

mento praticato sui costi operativi nonché la congruità dei costi operativi di progetto, come da tabella succes-

siva.

Tabella 1 – Analisi degli scostamenti sui costi operativi

Analisi degli scostamenti sui costi operativi AMC

Descrizione Voce 2010 2011 TOTALI

Per materie prime, sussidiarie, cons. e merci 156.955 195.861 352.816

Per Servizi 3.873.358 3.253.645 7.127.003

Costi per godimento di beni di terzi 137.653 137.355 275.008

Costi del Personale 1.758.229 1.726.958 3.485.187

Var. rimanenze mat. prime, suss., di cons. e merci 9.695 0 9.695

Accantonamenti 0 70.000 70.000

Oneri diversi di gestione 967.906 894.777 1.862.683

Totale 6.903.796 6.278.596 13.182.392

Canoni Immobiliare 0 0 0

Quota Comunità Montane 247.156 248.676 495.832

Quota AATO 123.578 124.338 247.916

Mutui 280.129 278.435 558.564

Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 1.235.751 1.177.218 2.412.969

ricavi extra 718.020 619.082 1.337.102

Totale 2.604.634 2.447.749 5.052.383

Totale Costi operativi da Bilancio al netto delle rettifi-

che 4.299.162 3.830.847 8.130.009

Totale Costi operativi Piano di Ambito 3.624.226 3.625.666 7.249.892

RETTIFICHE

quota ricavi extra/SII 540.000 440.000 980.000

efficientamento al 2% 72.000 73.000 145.000

costi operativi in tariffa 3.012.226 3.112.666 6.124.892

Tasso d'inflazione (dal 2007) 198.960 248.249 447.209

Totale Costi operativi da Piano di Ambito rettificati 3.211.186 3.360.916 6.572.101

Scostamento effettivo/previsionale 1.087.976 469.931 1.557.908

percentuale scostamento 30,02% 12,96% 21,49%

NOTA

Tasso d’inflazione :

2010 : 1,5% ; 2011 : 1,5 %

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tariffari triennio 2007-2009 – Comuni Riuniti

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L’importo derivato dall’applicazione del tasso d’inflazione è dato dal tasso cumulato cioè dal prodotto dei tassi

d’inflazione dell’anno precedente e dell’anno considerato.

Dall’analisi di Tabella 1, si rilevano complessivamente costi operativi superiori a quelli previsti dal Piano

d’Ambito. Gli scostamenti sono abbastanza significativi, con circa 1,6 mln. di euro in termini assoluti ed il 21%

in termini percentuali. Tali maggiori costi non trovano adeguata copertura con voci di ricavo se non, solo in

parte attraverso le componenti ammortamenti e canoni riconosciute in tariffa. La categoria dei costi del perso-

nale e dei costi per servizi ha inciso in modo significativo sul livello dei costi operativi del biennio (oltre l’ 80%).

3.2 Gli investimenti

L’AATO 2 Piemonte, attraverso la ricognizione delle infrastrutture del Servizio Idrico Integrato, ha potuto ev i-

denziare le criticità del territorio e di conseguenza gli interventi necessari a conseguire gli obiettivi fissati dalla

normativa di settore per i servizi di acquedotto, fognatura e depurazione.

Il calcolo degli ammortamenti è avvenuto ai sensi degli articoli 15 e 16 del Disciplinare Tecnico, sulla base de-

gli investimenti effettivamente realizzati nel biennio (il primo anno di ogni investimento viene calcolato al 50%

dell’importo) con una aliquota media del 2,2%.

3.2.1 Gli investimenti al netto dei contributi pubblici a fondo perduto e il calcolo degli scostamenti

Nella seguente tabella 2, si riporta l’elenco degli investimenti per anno e progetto come da Piano di Stralcio,

considerato al netto dei contributi pubblici a fondo perduto, al fine di procedere con l’analisi degli scostamenti

sulla base del livello annuale di investimenti effettivamente realizzati.

Individuati gli investimenti lordi, i contributi pubblici a fondo perduto e i fondi gestore e canoni corrisposti come

effettivamente sostenuti dal Gestore, si può procedere con l’analisi degli scostamenti tra valori omogenei di

preventivo e consuntivo dopo aver calcolato per differenza il livello della spesa investita netta per ogni anno

del periodo 2010 - 2011.

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Tabella 2 – Analisi degli scostamenti sugli investimenti:

GESTORE : AMC

Descrizione Anno 2010 Anno 2011 TOTALI

Investimenti realizzati (a consuntivo) 1.487.141 1.617.505 3.104.646

Totale Investimenti realizzati 1.487.141 1.617.505 3.104.646

RETTIFICHE

contributi pubblici percepiti 291.229 459.481 750.710

mutui comunali 0 0 0

fondi gestore e canoni corrisposti 295.542 358.901 654.443

Investimenti NETTI realizzati

900.370

799.123

1.699.493

Importo investimenti previsti Piano di Am-

bito 1.000.000 1.000.000 2.000.000

RETTIFICHE

contributi in c/capitale 0 0 0

Importo investimenti previsti Piano di Am-bito rettificati

1.000.000 1.000.000 2.000.000

Scostamento effettivo/previsionale -99.630 -200.877 -300.507

percentuale scostamento -9,96% -20,09% -15,03%

Dalla tabella 2 risulta che l’attività di investimento sia al di sotto delle previsioni, con uno scostamento com-

plessivo nel periodo 2010-2011 in termini assoluti di circa 300mila euro e percentuali intorno al 15%.

3.3 Gli ammortamenti e la remunerazione del capitale investito

Compiuta l’analisi degli scostamenti della spesa investita, si procede con la quantificazione dei relativi costi

riconosciuti in tariffa, cioè degli ammortamenti e della remunerazione del capitale investito. A tal proposito va

ricordato che non occorre applicare l’inflazione sulle componenti di ammortamento e remunerazione del capi-

tale.

Per quanto riguarda la sola annualità 2011, l’analisi degli scostamenti della voce “remunerazione del capitale

investito” è avvenuta attraverso il ricalcolo del valore della Remunerazione per il solo periodo di competenza

non coperto dalla Deliberazione AEEGSI 273/2013, ossia con il criterio del pro-die su 201/365 gg. Ovvero dal

01 gennaio 2011 al 20 luglio 2011. Per l’annualità 2010 invece si è svolta l’analisi con periodo di competenza

annuale.

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3.3.1 Analisi degli scostamenti ammortamenti e remunerazione capitale investito

Tabella 3 – Analisi degli scostamenti sugli ammortamenti:

GESTORE : AMC

2010 2011 TOTALE

Ammortamenti beni presistenti 937.000 928.000 1.865.000

Ammortamenti post affidamento 355.000 401.000 756.000

Totale Ammortamenti effettivi 1.292.000 1.329.000 2.621.000

Totale Ammortamenti Piano 1.148.000 1.170.000 2.318.000

Scostamento effettivo/previsionale 144.000 159.000 303.000

% di scostamento 12,54% 13,59% 13,07%

La Tabella 3 evidenzia un lieve scostamento complessivo del costo realmente sostenuto dal gestore AMC per

la componente ammortamenti rispetto alle previsioni di Piano stralcio (circa 300 mila di euro in termini assoluti

e 13% in termini percentuali in più rispetto alle previsioni) nonostante il minore livello di investimenti realizzati

constatabile dalla Tabella 2, per effetto delle aliquote di ammortamento applicate dal gestore. Questo può di-

pendere dalla realizzazione di maggiori interventi che hanno aliquote più alte di quella media prevista dal Pia-

no.

Tabella 4 – Analisi degli scostamenti sulla remunerazione del capitale investito:

GESTORE : AMC

2010 su 365 gg 2011 su 201/365 gg TOTALE

Totale remunerazione a consuntivo 554.095 330.361 884.457

Totale Remunerazione da Piano 561.000 339.773 900.773

Scostamento effettivo/previsionale -6.905 -9.411 -16.316

% di scostamento -1,23% -2,77% -1,81%

Come riflesso del minor livello di spesa investita evidenziato in Tabella 2, si rileva nella precedente tabella 4,

un minor livello di remunerazione riconoscibile a consuntivo rispetto al livello previsto dal Piano, mostrando un

lieve scostamento complessivo sull’intero periodo 2010-2011, in termini assoluti di circa 16 mila euro e per-

centuali dell’ 1,8%.

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3.4 Il canone di concessione

Il Piano prevede come voci di costo da includere in tariffa le seguenti componenti:

I mutui ancora da estinguere dei Comuni contratti per la realizzazione delle opere del SII;

I costi di funzionamento dell’A.A.T.O. 2 Piemonte;

Le quote destinate alle Comunità montane.

Discorso diverso vale per gli oneri inseriti nella voce canone di concessione, per i quali si è tenuti a garantire

sui mutui contratti dai Comuni l’invarianza degli oneri per la finanza pubblica. L’analisi degli scostamenti svol-

ge dunque, in questo caso, la funzione di quantificare i differenziali da recuperare sugli anni successivi, diffe-

renziali che possono dipendere da rinegoziazioni dei mutui e/o da variazioni delle rate dei mutui a tasso varia-

bile, sopravvenute agli atti di programmazione.

3.4.1 Analisi degli scostamenti del canone di concessione

Tabella 5 – Analisi degli scostamenti canone di concessione:

GESTORE : AMC

Descrizione Voce 2010 2011 TOTALE

spese di funzionamento AATO 123.578 138.721 262.299

quota comunità montane 247.156 277.442 524.598

rimborso rate mutui in essere 280.129 278.435 558.564

canone concessione Soc. Imm. - - -

Totale canone di concessione a consuntivo 650.863 694.598 1.345.461

Totale Canone di conc. da Piano 610.129 608.435 1.218.564

Scostamento effettivo/previsionale 40.734 86.163 126.897

% di scostamento 6,68% 14,16% 10,41%

La Tabella 5 evidenzia un lieve scostamento complessivo del costo realmente sostenuto dal gestore AMC per

la componente canone di concessione rispetto alle previsioni di Piano stralcio (circa 120 mila di euro in termini

assoluti e 10% in termini percentuali in più rispetto alle previsioni).

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3.5 I ricavi regolati

3.5.1 Le previsioni del Piano d’Ambito

Il Piano stralcio prevede per il periodo 2010 - 2011, ricavi garantiti generati dalla somma delle componenti dei

costi operativi, del canone del SII (mutui dei Comuni, spese di funzionamento AATO e quota comunità monta-

ne), degli ammortamenti e della remunerazione del capitale investito.

Ai fini dell’analisi degli scostamenti sui ricavi, occorre dunque – al pari di quanto fatto per i costi - aggiornarli al

tasso di inflazione programmata del DPEF più recente e confrontarli con i ricavi ottenuti a consuntivo da AMC,

come evidenziato nella successiva tabella 6.

3.5.2 Analisi degli scostamenti dei ricavi

Tabella 6 – Analisi scostamenti dei ricavi:

GESTORE : AMC

Anno 2010 Anno 2011 TOTALE

Ricavi da Bilancio 5.786.552 5.756.565 11.543.117

Ricavi da Piano 5.307.008 5.482.377 10.789.385

RETTIFICHE

quota agevolazione tariffe zone montane 24.226 25.666 49.892

Tasso d'inflazione sui costi operativi (dal 2007) 198.960 248.249 447.209

Ricavi regolati da Piano rettificati 5.530.194 5.756.293 11.286.486

Scostamento effetti-vo/previsionale -256.358 -272 -256.631

percentuale scostamento -4,64% 0,00% -2,27%

Dalla tabella 6 è possibile notare che il gestore AMC ha ottenuto maggiori ricavi per circa 257 mila euro (2,3 %

in più), che dovranno essere scomputati in fase di conguaglio finale.

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3.6 Riepilogo analisi degli scostamenti e relativi effetti

Compiuta l’analisi degli scostamenti, si procede con l’applicazione di conguagli (che aumentano la tariffa) e

decurtazioni (che riducono la tariffa).

Il D.M.LL.PP. 01 agosto 1996 stabilisce che sono oggetto di conguagli/decurtazioni i ricavi e le componenti del

costo del capitale, ammortamenti e remunerazione. Inoltre, a garanzia del principio di invarianza degli oneri

per la finanza pubblica, previsto all’art. 153 del d.lgs. 152 del 3 aprile 2006 e dell’equilibrio economico finanzia-

rio del gestore del servizio, sono soggette a conguaglio/decurtazione anche le rate dei mutui contratti dai Co-

muni e dall’Autorità d’Ambito riferiti alla realizzazione delle opere del Servizio Idrico Integrato. Non possono

invece essere conguagliati i costi operativi del periodo 2010 - 2011.

Tabella 7 – Effetti dell’analisi degli scostamenti:

Gestore AMC

Descrizione 2010 2011 Totale

Decurtazioni (-) / Conguagli (+)

Ammortamenti 144.000 159.000 303.000

Remunerazione -6.905 -9.411 -16.316

Canone di concessione 40.734 86.163 126.897

Ricavi -256.358 -272 -256.631

Totale -78.529 235.479 156.950

3.7 Osservazioni sul risultato dell’analisi degli scostamenti

Dall’analisi degli scostamenti sono emerse le seguenti osservazioni:

1. Il Gestore non è riuscito ad effettuare gli investimenti preventivati nel biennio 2010-2011, con uno sco-

stamento sugli importi previsti di circa 300mila euro;

2. L’analisi degli scostamenti ha prodotto un conguaglio positivo per il gestore degli importi degli ammor-

tamenti e una decurtazione della remunerazione del capitale investito, rispettivamente di 303 mila eu-

ro e -16 mila euro;

3. Si è avuto un conguaglio (segno positivo per il gestore) per circa 127 mila euro sul canone di conces-

sione;

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4. Per quanto riguarda i ricavi, avendo il Gestore ottenuto maggiori ricavi rispetto ai previsti dal Piano si

rileva una decurtazione di circa -257 mila euro;

5. Il risultato dell’analisi degli scostamenti ha prodotto, pertanto, complessivamente circa 157 mila euro

di conguagli a favore del Gestore da trattare ai sensi degli artt. 31 e 32 della Deliberazione AEEGSI

643/2013 – Metodo Tariffario Idrico.

4 Analisi degli scostamenti del Gestore AMV

4.1 Costi operativi

Si effettua l’analisi degli scostamenti per verificare l’andamento dei costi operativi sostenuti da AMV nonché

l’adeguatezza dei costi operativi di progetto riconosciuti dal Piano Stralcio. In base ai risultati dell’analisi si va-

luta l’eventualità di applicare diverse percentuali di efficientamento da applicate ai costi operativi di progetto

e/o di rivedere il livello dei costi operativi degli anni successivi, escludendo comunque di riconoscere conguagli

compensativi qualora si accertino scostamenti nel periodo 2010 - 2011.

Per compiere l’analisi degli scostamenti occorre prendere a riferimento il livello dei costi operativi riconosciuti

dal Piano Stralcio triennale e confrontarli con i costi operativi sostenuti da AMV.

Tuttavia, affinché il confronto sia condotto tra valori omogenei, occorre da un lato adeguare al tasso di infla-

zione programmata e dall’altro lato riclassificare i costi operativi di consuntivo avendo cura di:

1. Rilevare solo gli importi inscritti alle categorie di costo indicate dal DM LL.PP. 01/08/1996;

2. Rettificare direttamente i costi escludendo gli importi non attinenti ai costi operativi o alle attività rego-

late;

3. Rettificare indirettamente, dal lato dei ricavi, i costi precedentemente corretti.

4.1.1 Analisi degli scostamenti

Compiute le opportune rettifiche sui costi operativi previsti dal Piano Stralcio e quelli sostenuti da AMV nel pe-

riodo di riferimento 2010 - 2011, si procede con l’analisi degli scostamenti per verificare il grado di efficienta-

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mento praticato sui costi operativi nonché la congruità dei costi operativi di progetto, come da tabella succes-

siva.

Tabella 8 – Analisi degli scostamenti sui costi operativi

Analisi degli scostamenti sui costi operativi AMV

Descrizione Voce 2010 2011 TOTALI

Per materie prime, sussidiarie, cons. e merci 616.434 645.329 1.261.763

Per Servizi 750.830 809.107 1.559.937

Costi per godimento di beni di terzi 365.839 360.162 726.001

Costi del Personale 1.032.232 1.068.167 2.100.399

Var. rimanenze mat. prime, suss., di cons. e merci 4.164 7.036 11.200

Accantonamenti 0 59.659 59.659

Oneri diversi di gestione 324.026 347.565 671.591

Totale 3.093.525 3.297.025 6.390.550

Canoni Immobiliare 230.000 250.903 480.903

Quota Comunità Montane 121.474 117.970 239.444

Quota AATO 60.737 58.985 119.722

Mutui 115.521 105.000 220.521

Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 16.206 24.413 40.619

ricavi extra 412.905 327.239 740.144

Totale 956.843 884.510 1.841.353

Totale Costi operativi da Bilancio al netto delle rettifi-che 2.136.682 2.412.515 4.549.197

Totale Costi operativi Piano di Ambito 2.274.037 2.293.555 4.567.592

RETTIFICHE

quota ricavi extra/SII 460.000 460.000 920.000

efficientamento al 2% 45.000 45.000 90.000

costi operativi in tariffa 1.769.037 1.788.555 3.557.592

Tasso d'inflazione (dal 2007) 124.395 152.886 277.281

Totale Costi operativi da Piano di Ambito rettificati 1.893.432 1.941.441 3.834.873

Scostamento effettivo/previsionale 243.250 471.074 714.324

percentuale scostamento 10,70% 20,54% 15,64%

NOTA

Tasso d’inflazione :

2010 : 1,5% ; 2011 : 1,5 %

L’importo derivato dall’applicazione del tasso d’inflazione è dato dal tasso cumulato cioè dal prodotto dei tassi

d’inflazione dell’anno precedente e dell’anno considerato.

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Analisi degli scostamenti Biennio 2010 – 2011 e Integrazioni e modifiche all’analisi scostamenti

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Dall’analisi di Tabella 8, si rilevano complessivamente costi operativi superiori a quelli previsti dal Piano

d’Ambito. Gli scostamenti sono abbastanza significativi, con circa 714 mila euro in termini assoluti ed il 16% in

termini percentuali. Tali maggiori costi non trovano adeguata copertura con voci di ricavo. La categoria dei co-

sti del personale e dei costi per servizi ha inciso sul livello dei costi operativi del biennio con una percentuale

oltre il 50%.

4.2 Gli investimenti

L’AATO 2 Piemonte, attraverso la ricognizione delle infrastrutture del Servizio Idrico Integrato, ha potuto evi-

denziare le criticità del territorio e di conseguenza gli interventi necessari a conseguire gli obiettivi fissati dalla

normativa di settore per i servizi di acquedotto, fognatura e depurazione.

Il calcolo degli ammortamenti è avvenuto ai sensi degli articoli 15 e 16 del Disciplinare Tecnico, sulla base de-

gli investimenti effettivamente realizzati nel biennio (il primo anno di ogni investimento viene calcolato al 50%

dell’importo) con una aliquota media del 5%.

4.2.1 Gli investimenti al netto dei contributi pubblici a fondo perduto e il calcolo degli scostamenti

Nella seguente tabella 9, si riporta l’elenco degli investimenti per anno e progetto come da Piano di Stralcio,

considerato al netto dei contributi pubblici a fondo perduto, al fine di procedere con l’analisi degli scostamenti

sulla base del livello annuale di investimenti effettivamente realizzati.

Individuati gli investimenti lordi, i contributi pubblici a fondo perduto e i fondi gestore e canoni corrisposti come

effettivamente sostenuti dal Gestore, si può procedere con l’analisi degli scostamenti tra valori omogenei di

preventivo e consuntivo dopo aver calcolato per differenza il livello della spesa investita netta per ogni anno

del periodo 2010 - 2011.

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Analisi degli scostamenti Biennio 2010 – 2011 e Integrazioni e modifiche all’analisi scostamenti

tariffari triennio 2007-2009 – Comuni Riuniti

AATO 2 PIEMONTE Biellese, Vercellese, Casalese Pag. 32

Tabella 9 – Analisi degli scostamenti sugli investimenti:

GESTORE : AMV

Descrizione Anno 2010 Anno 2011 TOTALI

Investimenti realizzati (a consuntivo) 361.415 693.163 1.054.578

Totale Investimenti realizzati 361.415 693.163 1.054.578

RETTIFICHE

contributi pubblici percepiti 0 6.937 6.937

mutui comunali 0 0 0

fondi gestore e canoni corrisposti 0 0 0

Investimenti NETTI realizzati

361.415

686.226

1.047.641

Importo investimenti previsti Piano di Am-

bito 600.000 600.000 1.200.000

RETTIFICHE

contributi in c/capitale 0 0 0

Importo investimenti previsti Piano di Am-bito rettificati

600.000 600.000 1.200.000

Scostamento effettivo/previsionale -238.585 86.226 -152.359

percentuale scostamento -39,76% 14,37% -12,70%

Dalla tabella 9 risulta che l’attività di investimento sia al di sotto delle previsioni, con uno scostamento com-

plessivo nel periodo 2010-2011 in termini assoluti di circa 152 mila euro e percentuali intorno al 13%.

4.3 Gli ammortamenti e la remunerazione del capitale investito

Compiuta l’analisi degli scostamenti della spesa investita, si procede con la quantificazione dei relativi costi

riconosciuti in tariffa, cioè degli ammortamenti e della remunerazione del capitale investito. A tal proposito va

ricordato che non occorre applicare l’inflazione sulle componenti di ammortamento e remunerazione del cap i-

tale.

Per quanto riguarda la sola annualità 2011, l’analisi degli scostamenti della voce “remunerazione del capitale

investito” è avvenuta attraverso il ricalcolo del valore della Remunerazione per il solo periodo di competenza

non coperto dalla Deliberazione AEEGSI 273/2013, ossia con il criterio del pro-die su 201/365 gg. Ovvero dal

01 gennaio 2011 al 20 luglio 2011. Per l’annualità 2010 invece si è svolta l’analisi con periodo di competenza

annuale.

Page 33: Analisi degli scostamenti Biennio 2010 2011 e · 6.1.1 Analisi degli scostamenti . 6.2 Gli investimenti . 6.2.1 Gli investimenti al netto dei contributi pubblici a fondo perduto e

Analisi degli scostamenti Biennio 2010 – 2011 e Integrazioni e modifiche all’analisi scostamenti

tariffari triennio 2007-2009 – Comuni Riuniti

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4.3.1 Analisi degli scostamenti ammortamenti e remunerazione capitale investito

Tabella 10 – Analisi degli scostamenti sugli ammortamenti:

GESTORE : AMV

2010 2011 TOTALE

Totale Ammortamenti effettivi 204.855 212.048 416.903

Totale Ammortamenti Piano 216.000 246.000 462.000

Scostamento effettivo/previsionale -11.145 -33.952 -45.097

% di scostamento -5,16% -13,80% -9,76%

La Tabella 10 evidenzia un lieve scostamento complessivo del costo realmente sostenuto dal gestore AMV

per la componente ammortamenti rispetto alle previsioni di Piano stralcio (circa -45 mila di euro in termini as-

soluti e -10% in termini percentuali in meno rispetto alle previsioni) in ragione probabilmente del minore livello

di investimenti realizzati constatabile dalla Tabella 9 e delle aliquote di ammortamento applicate dal gestore.

Tabella 11 – Analisi degli scostamenti sulla remunerazione del capitale investito:

GESTORE : AMV

2010 su 365 gg 2011 su 201/365 gg TOTALE

Totale remunerazione a consuntivo 248.898 148.684 397.582

Totale Remunerazione da Piano 257.000 155.844 412.844

Scostamento effettivo/previsionale -8.102 -7.160 -15.262

% di scostamento -3,15% -4,59% -3,70%

Come riflesso del minor livello di spesa investita evidenziato in Tabella 9, si rileva nella precedente tabella 11,

un minor livello di remunerazione riconoscibile a consuntivo rispetto al livello previsto dal Piano, mostrando un

lieve scostamento complessivo sull’intero periodo 2010-2011, in termini assoluti di circa -15 mila euro e per-

centuali del 3,7%.

4.4 Il canone di concessione

Il Piano prevede come voci di costo da includere in tariffa le seguenti componenti:

I mutui ancora da estinguere dei Comuni contratti per la realizzazione delle opere del SII;

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I costi di funzionamento dell’A.A.T.O. 2 Piemonte;

Il canone di concessione alla Società Immobiliare;

Le quote destinate alle Comunità montane.

Discorso diverso vale per gli oneri inseriti nella voce canone di concessione, per i quali si è tenuti a garantire

sui mutui contratti dai Comuni l’invarianza degli oneri per la finanza pubblica. L’analisi degli scostamenti svol-

ge dunque, in questo caso, la funzione di quantificare i differenziali da recuperare sugli anni successivi, diffe-

renziali che possono dipendere da rinegoziazioni dei mutui e/o da variazioni delle rate dei mutui a tasso varia-

bile, sopravvenute agli atti di programmazione.

4.4.1 Analisi degli scostamenti del canone di concessione

Tabella 12 – Analisi degli scostamenti canone di concessione:

GESTORE : AMV

Descrizione Voce 2010 2011 TOTALE

spese di funzionamento AATO 60.737 43.867 104.604

quota comunità montane 121.474 87.934 209.408

rimborso rate mutui in essere 115.521 105.000 220.521

canone concessione Soc. Imm. 230.000 250.903 480.903

Totale canone di concessione a consuntivo 527.732 487.704 1.015.436

Totale Canone di conc. da Piano 501.924 504.111 1.006.035

Scostamento effettivo/previsionale 25.808 - 16.407 9.401

% di scostamento 5,14% -3,25% 0,93%

La Tabella 12 evidenzia una quasi completa coerenza del costo realmente sostenuto dal gestore AMV per la

componente canone di concessione rispetto alle previsioni di Piano stralcio (circa 9 mila euro in termini asso-

luti e l’1% in termini percentuali in più rispetto alle previsioni).

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4.5 I ricavi regolati

4.5.1 Le previsioni del Piano d’Ambito

Il Piano stralcio prevede per il periodo 2010 - 2011, ricavi garantiti generati dalla somma delle componenti dei

costi operativi, del canone del SII (mutui dei Comuni, spese di funzionamento AATO, canone di concessione

alla Società Immobiliare e quota comunità montane), degli ammortamenti e della remunerazione del capitale

investito.

Ai fini dell’analisi degli scostamenti sui ricavi, occorre dunque – al pari di quanto fatto per i costi - aggiornarli al

tasso di inflazione programmata del DPEF più recente e confrontarli con i ricavi ottenuti a consuntivo da AMV,

come evidenziato nella successiva tabella 13.

4.5.2 Analisi degli scostamenti dei ricavi

Tabella 13 – Analisi scostamenti dei ricavi:

GESTORE : AMV

Anno 2010 Anno 2011 TOTALE

Ricavi da Bilancio 2.949.241 3.119.077 6.068.318

Ricavi da Piano 2.731.438 2.807.484 5.538.922

RETTIFICHE

quota agevolazione tariffe zone montane 12.037 13.555 25.592

Tasso d'inflazione sui costi operativi (dal 2007) 124.395 152.886 277.281

Ricavi regolati da Piano rettificati 2.867.870 2.973.925 5.841.795

Scostamento effetti-

vo/previsionale -81.371 -145.152 -226.523

percentuale scostamento -2,84% -4,88% -3,88%

Dalla tabella 13 è possibile notare che il gestore AMV ha ottenuto maggiori ricavi per circa 227 mila euro (3,9

% in più), che dovranno essere scomputati in fase di conguaglio finale.

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4.6 Riepilogo analisi degli scostamenti e relativi effetti

Compiuta l’analisi degli scostamenti, si procede con l’applicazione di conguagli (che aumentano la tariffa) e

decurtazioni (che riducono la tariffa).

Il D.M.LL.PP. 01 agosto 1996 stabilisce che sono oggetto di conguagli/decurtazioni i ricavi e le componenti del

costo del capitale, ammortamenti e remunerazione. Inoltre, a garanzia del principio di invarianza degli oneri

per la finanza pubblica, previsto all’art. 153 del d.lgs. 152 del 3 aprile 2006 e dell’equilibrio economico finanzia-

rio del gestore del servizio, sono soggette a conguaglio/decurtazione anche le rate dei mutui contratti dai Co-

muni e dall’Autorità d’Ambito riferiti alla realizzazione delle opere del Servizio Idrico Integrato. Non possono

invece essere conguagliati i costi operativi del periodo 2010 - 2011.

Tabella 14 – Effetti dell’analisi degli scostamenti:

Gestore AMV

Descrizione 2010 2011 Totale

Decurtazioni (-) / Conguagli (+)

Ammortamenti -11.145 -33.952 -45.097

Remunerazione -8.102 -7.160 -15.262

Canone di concessione 25.808 -16.407 9.401

Ricavi -81.371 -145.152 -226.523

Totale -74.810 -202.671 -277.480

4.7 Osservazioni sul risultato dell’analisi degli scostamenti

Dall’analisi degli scostamenti sono emerse le seguenti osservazioni:

1. Il Gestore non è riuscito ad effettuare gli investimenti preventivati nel biennio 2010-2011, con uno sco-

stamento sugli importi previsti di circa 152 mila euro;

2. L’analisi degli scostamenti ha prodotto una decurtazione per il gestore degli importi degli ammorta-

menti e della remunerazione del capitale investito, rispettivamente di -45 mila euro e -15 mila euro;

3. Si è avuto un conguaglio (segno positivo per il gestore) per circa 9 mila euro sul canone di concessio-

ne;

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4. Per quanto riguarda i ricavi, avendo il Gestore ottenuto maggiori ricavi rispetto ai previsti dal Piano si

rileva una decurtazione di circa -227 mila euro;

5. Il risultato dell’analisi degli scostamenti ha prodotto, pertanto, complessivamente circa 277 mila euro

di decurtazioni per il Gestore da trattare ai sensi degli artt. 31 e 32 della Deliberazione AEEGSI

643/2013 – Metodo Tariffario Idrico.

5 Analisi degli scostamenti del Gestore ATENA

5.1 Costi operativi

Si effettua l’analisi degli scostamenti per verificare l’andamento dei costi operativi sostenuti da ATENA nonché

l’adeguatezza dei costi operativi di progetto riconosciuti dal Piano Stralcio. In base ai risultati dell’analisi si va-

luta l’eventualità di applicare diverse percentuali di efficientamento da applicate ai costi operativi di progetto

e/o di rivedere il livello dei costi operativi degli anni successivi, escludendo comunque di riconoscere conguagli

compensativi qualora si accertino scostamenti nel periodo 2010 - 2011.

Per compiere l’analisi degli scostamenti occorre prendere a riferimento il livello dei costi operativi riconosciuti

dal Piano Stralcio triennale e confrontarli con i costi operativi sostenuti da ATENA.

Tuttavia, affinché il confronto sia condotto tra valori omogenei, occorre da un lato adeguare al tasso di infla-

zione programmata e dall’altro lato riclassificare i costi operativi di consuntivo avendo cura di:

1. Rilevare solo gli importi inscritti alle categorie di costo indicate dal DM LL.PP. 01/08/1996;

2. Rettificare direttamente i costi escludendo gli importi non attinenti ai costi operativi o alle attività rego-

late;

3. Rettificare indirettamente, dal lato dei ricavi, i costi precedentemente corretti.

5.1.1 Analisi degli scostamenti

Compiute le opportune rettifiche sui costi operativi previsti dal Piano Stralcio e quelli sostenuti da ATENA nel

periodo di riferimento 2010 - 2011, si procede con l’analisi degli scostamenti per verificare il grado di efficien-

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tamento praticato sui costi operativi nonché la congruità dei costi operativi di progetto, come da tabella suc-

cessiva.

Tabella 15 – Analisi degli scostamenti sui costi operativi

Analisi degli scostamenti sui costi operativi ATENA

Descrizione Voce 2010 2011 TOTALI

Per materie prime, sussidiarie, cons. e merci 1.266.000 1.294.000 2.560.000

Per Servizi 4.117.000 4.059.000 8.176.000

Costi per godimento di beni di terzi 2.087.000 1.837.000 3.924.000

Costi del Personale 1.718.000 1.679.000 3.397.000

Var. rimanenze mat. prime, suss., di cons. e merci 0 0 0

Accantonamenti 150.000 0 150.000

Oneri diversi di gestione 735.000 743.000 1.478.000

Totale 10.073.000 9.612.000 19.685.000

Canoni Immobiliare 1.692.000 1.430.000 3.122.000

Quota Comunità Montane 340.000 368.000 708.000

Quota AATO 170.000 184.000 354.000

Mutui 295.000 296.297 591.297

Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 2.522.000 1.196.000 3.718.000

ricavi extra 413.000 444.710 857.710

Totale 5.432.000 3.919.007 9.351.007

Totale Costi operativi da Bilancio al netto delle rettifi-che 4.641.000 5.692.993 10.333.993

Totale Costi operativi Piano di Ambito 5.261.586 5.320.525 10.582.111

RETTIFICHE

quota ricavi extra/SII 450.000 450.000 900.000

efficientamento al 2% 105.000 106.000 211.000

costi operativi in tariffa 4.706.586 4.764.525 9.471.111

Tasso d'inflazione (dal 2007) 307.372 382.812 690.184

Totale Costi operativi da Piano di Ambito rettificati 5.013.958 5.147.337 10.161.294

Scostamento effettivo/previsionale -372.958 545.656 172.699

percentuale scostamento -7,09% 10,26% 1,63%

NOTA

Tasso d’inflazione :

2010 : 1,5% ; 2011 : 1,5 %

L’importo derivato dall’applicazione del tasso d’inflazione è dato dal tasso cumulato cioè dal prodotto dei tassi

d’inflazione dell’anno precedente e dell’anno considerato.

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AATO 2 PIEMONTE Biellese, Vercellese, Casalese Pag. 39

Dall’analisi di Tabella 15, si rilevano complessivamente costi operativi superiori a quelli previsti dal Piano

d’Ambito. Gli scostamenti sono moderatamente significativi, con circa 173 mila euro in termini assoluti ed il

1,6% in termini percentuali. Tali maggiori costi non trovano copertura con voci di ricavo. La categoria dei costi

del personale e dei costi per servizi ha inciso sul livello dei costi operativi del biennio per oltre il 50%

5.2 Gli investimenti

L’AATO 2 Piemonte, attraverso la ricognizione delle infrastrutture del Servizio Idrico Integrato, ha potuto evi-

denziare le criticità del territorio e di conseguenza gli interventi necessari a conseguire gli obiettivi fissati dalla

normativa di settore per i servizi di acquedotto, fognatura e depurazione.

Il calcolo degli ammortamenti è avvenuto ai sensi degli articoli 15 e 16 del Disciplinare Tecnico, sulla base de-

gli investimenti effettivamente realizzati nel biennio (il primo anno di ogni investimento viene calcolato al 50%

dell’importo) con una aliquota media del 4%.

5.2.1 Gli investimenti al netto dei contributi pubblici a fondo perduto e il calcolo degli scostamenti

Nella seguente tabella 16, si riporta l’elenco degli investimenti per anno e progetto come da Piano di Stralcio,

considerato al netto dei contributi pubblici a fondo perduto, al fine di procedere con l’analisi degli scostamenti

sulla base del livello annuale di investimenti effettivamente realizzati.

Individuati gli investimenti lordi, i contributi pubblici a fondo perduto e i fondi gestore e canoni corrisposti come

effettivamente sostenuti dal Gestore, si può procedere con l’analisi degli scostamenti tra valori omogenei di

preventivo e consuntivo dopo aver calcolato per differenza il livello della spesa investita netta per ogni anno

del periodo 2010 - 2011.

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Analisi degli scostamenti Biennio 2010 – 2011 e Integrazioni e modifiche all’analisi scostamenti

tariffari triennio 2007-2009 – Comuni Riuniti

AATO 2 PIEMONTE Biellese, Vercellese, Casalese Pag. 40

Tabella 16 – Analisi degli scostamenti sugli investimenti:

GESTORE : ATENA

Descrizione Anno 2010 Anno 2011 TOTALI

Investimenti realizzati (a consuntivo) 2.319.759 2.250.040 4.569.799

Totale Investimenti realizzati 2.319.759 2.250.040 4.569.799

RETTIFICHE

contributi pubblici percepiti 0 84.237 84.237

mutui comunali 0 0 0

fondi gestore e canoni corrisposti 0 0 0

Investimenti NETTI realizzati

2.319.759

2.165.803

4.485.562

Importo investimenti previsti Piano di Am-

bito 2.400.000 2.400.000 4.800.000

RETTIFICHE

contributi in c/capitale 0 0 0

Importo investimenti previsti Piano di Am-bito rettificati

2.400.000 2.400.000 4.800.000

Scostamento effettivo/previsionale -80.241 -234.197 -314.438

percentuale scostamento -3,34% -9,76% -6,55%

Dalla tabella 16 risulta che l’attività di investimento sia al di sotto delle previsioni, con uno scostamento com-

plessivo nel periodo 2010-2011 in termini assoluti di circa 314 mila euro e percentuali intorno al 6,5%.

5.3 Gli ammortamenti e la remunerazione del capitale investito

Compiuta l’analisi degli scostamenti della spesa investita, si procede con la quantificazione dei relativi costi

riconosciuti in tariffa, cioè degli ammortamenti e della remunerazione del capitale investito. A tal proposito va

ricordato che non occorre applicare l’inflazione sulle componenti di ammortamento e remunerazione del cap i-

tale.

Per quanto riguarda la sola annualità 2011, l’analisi degli scostamenti della voce “remunerazione del capitale

investito” è avvenuta attraverso il ricalcolo del valore della Remunerazione per il solo periodo di competenza

non coperto dalla Deliberazione AEEGSI 273/2013, ossia con il criterio del pro-die su 201/365 gg. Ovvero dal

01 gennaio 2011 al 20 luglio 2011. Per l’annualità 2010 invece si è svolta l’analisi con periodo di competenza

annuale.

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5.3.1 Analisi degli scostamenti ammortamenti e remunerazione capitale investito

Tabella 17 – Analisi degli scostamenti sugli ammortamenti:

GESTORE : ATENA

2010 2011 TOTALE

Totale Ammortamenti effettivi 735.000 773.000 1.508.000

Totale Ammortamenti Piano 724.000 820.000 1.544.000

Scostamento effettivo/previsionale 11.000 -47.000 -36.000

% di scostamento 1,52% -5,73% -2,33%

La Tabella 17 evidenzia un lieve scostamento complessivo del costo realmente sostenuto dal gestore ATENA

per la componente ammortamenti rispetto alle previsioni di Piano stralcio (circa -36 mila di euro in termini as-

soluti e -2,3% in termini percentuali in meno rispetto alle previsioni) in ragione probabilmente del minore livello

di investimenti realizzati constatabile dalla Tabella 16 e delle aliquote di ammortamento applicate dal gestore.

Tabella 18 – Analisi degli scostamenti sulla remunerazione del capitale investito:

GESTORE : ATENA

2010 su 365 gg 2011 su 201/365 gg TOTALE

Totale remunerazione a consuntivo 1.062.895 642.994 1.705.888

Totale Remunerazione da Piano 1.098.000 667.430 1.765.430

Scostamento effettivo/previsionale -35.105 -24.436 -59.542

% di scostamento -3,20% -3,66% -3,37%

Come riflesso del minor livello di spesa investita evidenziato in Tabella 16, si rileva nella precedente tabella

18, un minor livello di remunerazione riconoscibile a consuntivo rispetto al livello previsto dal Piano, mostrando

un lieve scostamento complessivo sull’intero periodo 2010-2011, in termini assoluti di circa -59 mila euro e

percentuali del 3,4%.

5.4 Il canone di concessione

Il Piano prevede come voci di costo da includere in tariffa le seguenti componenti:

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I mutui ancora da estinguere dei Comuni contratti per la realizzazione delle opere del SII;

I costi di funzionamento dell’A.A.T.O. 2 Piemonte;

Il canone di concessione alla Società Immobiliare;

Le quote destinate alle Comunità montane.

Discorso diverso vale per gli oneri inseriti nella voce canone di concessione, per i quali si è tenuti a garantire

sui mutui contratti dai Comuni l’invarianza degli oneri per la finanza pubblica. L’analisi degli scostamenti svol-

ge dunque, in questo caso, la funzione di quantificare i differenziali da recuperare sugli anni successivi, diffe-

renziali che possono dipendere da rinegoziazioni dei mutui e/o da variazioni delle rate dei mutui a tasso varia-

bile, sopravvenute agli atti di programmazione.

5.4.1 Analisi degli scostamenti del canone di concessione

Tabella 19 – Analisi degli scostamenti canone di concessione:

GESTORE : ATENA

Descrizione Voce 2010 2011 TOTALE

spese di funzionamento AATO 170.000 196.900 366.900

quota comunità montane 340.000 392.120 732.120

rimborso rate mutui in essere 295.000 296.297 591.297

canone concessione Soc. Imm. 1.396.000 1.146.000 2.542.000

Totale canone di concessione a consuntivo 2.201.000 2.031.317 4.232.317

-

Totale Canone di conc. da Piano 2.240.410 1.991.297 4.231.707

Scostamento effettivo/previsionale - 39.410 40.020 610

% di scostamento -1,76% 2,01% 0,01%

La Tabella 19 evidenzia una quasi perfetta corrispondenza del costo realmente sostenuto dal gestore ATENA

per la componente canone di concessione rispetto alle previsioni di Piano stralcio (circa 610 euro in termini

assoluti e lo 0,01% in termini percentuali in più rispetto alle previsioni).

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tariffari triennio 2007-2009 – Comuni Riuniti

AATO 2 PIEMONTE Biellese, Vercellese, Casalese Pag. 43

5.5 I ricavi regolati

5.5.1 Le previsioni del Piano d’Ambito

Il Piano stralcio prevede per il periodo 2010 - 2011, ricavi garantiti generati dalla somma delle componenti dei

costi operativi, del canone del SII (mutui dei Comuni, spese di funzionamento AATO, canone di concessione

alla Società Immobiliare e quota comunità montane), degli ammortamenti e della remunerazione del capitale

investito.

Ai fini dell’analisi degli scostamenti sui ricavi, occorre dunque – al pari di quanto fatto per i costi - aggiornarli al

tasso di inflazione programmata del DPEF più recente e confrontarli con i ricavi ottenuti a consuntivo da ATE-

NA, come evidenziato nella successiva tabella 20.

5.5.2 Analisi degli scostamenti dei ricavi

Tabella 20 – Analisi scostamenti dei ricavi:

GESTORE : ATENA

Anno 2010 Anno 2011 TOTALE

Ricavi da Bilancio 8.977.716 9.003.432 17.981.148

Ricavi da Piano 8.726.829 8.744.711 17.471.540

RETTIFICHE

quota agevolazione tariffe zone montane 41.586 42.525 84.111

Tasso d'inflazione sui costi operativi (dal 2007) 307.372 382.812 690.184

Ricavi regolati da Piano rettificati 9.075.787 9.170.048 18.245.835

Scostamento effetti-

vo/previsionale 98.071 166.616 264.687

percentuale scostamento 1,08% 1,82% 1,45%

Dalla tabella 20 è possibile notare che il gestore ATENA ha ottenuto minori ricavi per circa 265 mila euro (1,4

% in meno), che dovranno essere conguagliati in fase di analisi complessiva.

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5.6 Riepilogo analisi degli scostamenti e relativi effetti

Compiuta l’analisi degli scostamenti, si procede con l’applicazione di conguagli (che aumentano la tariffa) e

decurtazioni (che riducono la tariffa).

Il D.M.LL.PP. 01 agosto 1996 stabilisce che sono oggetto di conguagli/decurtazioni i ricavi e le componenti del

costo del capitale, ammortamenti e remunerazione. Inoltre, a garanzia del principio di invarianza degli oneri

per la finanza pubblica, previsto all’art. 153 del d.lgs. 152 del 3 aprile 2006 e dell’equilibrio economico finanzia-

rio del gestore del servizio, sono soggette a conguaglio/decurtazione anche le rate dei mutui contratti dai Co-

muni e dall’Autorità d’Ambito riferiti alla realizzazione delle opere del Servizio Idrico Integrato. Non possono

invece essere conguagliati i costi operativi del periodo 2010 - 2011.

Tabella 21 – Effetti dell’analisi degli scostamenti:

Gestore ATENA

Descrizione 2010 2011 Totale

Decurtazioni (-) / Conguagli (+)

Ammortamenti 11.000 -47.000 -36.000

Remunerazione -35.105 -24.436 -59.542

Canone di concessione -39.410 40.020 610

Ricavi 98.071 166.616 264.687

Totale 34.556 135.199 169.755

5.7 Osservazioni sul risultato dell’analisi degli scostamenti

Dall’analisi degli scostamenti sono emerse le seguenti osservazioni:

1. Il Gestore non è riuscito ad effettuare gli investimenti preventivati nel biennio 2010-2011, con uno sco-

stamento sugli importi previsti di circa 314 mila euro;

2. L’analisi degli scostamenti ha prodotto una decurtazione per il gestore degli importi degli ammorta-

menti e della remunerazione del capitale investito, rispettivamente di -36 mila euro e -59 mila euro;

3. Si è avuto un conguaglio (segno positivo per il gestore) per circa 610 euro sul canone di concessione;

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4. Per quanto riguarda i ricavi, avendo il Gestore ottenuto minori ricavi rispetto ai previsti dal Piano si ri-

leva un conguaglio a favore del Gestore di circa 265 mila euro;

5. Il risultato dell’analisi degli scostamenti ha prodotto, pertanto, complessivamente circa 170 mila euro

di conguaglio a favore del Gestore da trattare ai sensi degli artt. 31 e 32 della Deliberazione AEEGSI

643/2013 – Metodo Tariffario Idrico.

6 Analisi degli scostamenti del Gestore COMUNI RIUNITI

L’analisi degli scostamenti tariffari della gestione COMUNI RIUNITI del periodo 2010-2011 ha reso necessario,

rispetto a tutte le altre gestioni presenti in ATO2, un’ulteriore indagine di approfondimento per la corretta ind i-

viduazione dei ricavi tariffari di pianificazione da porre al confronto con i ricavi effettivi da bilancio, non solo per

il periodo 2010 e 2011 oggetto del presente rapporto, ma anche per il periodo 2007-2009 oggetto della prece-

dente revisione tariffaria già approvata da quest’Autorità con proprio Atto n. 363 in data 28 settembre 2011.

Tale necessità di ulteriore indagine è in ragione del fatto che negli anni dal 2007 al 2011 da parte di codesto

Gestore sono state applicate all’utenza tariffe in valore inferiore a quelle approvate da quest’Autorità, conside-

rate, queste ultime, dalla Società, quali tariffe massime applicabili.

Detta questione, che per quanto riguarda questa Autorità d’Ambito, si è appalesata, solo in occasione della

predisposizione delle tariffe 2012 e 2013 con il nuovo MTT approvato dall’AEEGSI, ha messo pertanto in di-

scussione anche i risultati degli scostamenti già definiti e già deliberati per il periodo 2007-2009 che occorre

rivedere, modificare e riapprovare.

Si è reso pertanto necessario, per tutto il periodo 2007/2011, prendere in considerazione, non già i valori di

ricavo pianificati, che hanno quale base di riferimento le tariffe approvate da questa Autorità, bensì i minori ri-

cavi tariffari di pianificazione attesi da codesto Gestore negli anni dal 2007 al 2011 non applicando la tariffa al

suo valore massimo, richiedendo a codesta Società i dati specifici che individuano anno per anno le tariffe ef-

fettivamente applicate all’utenza.

I valori delle tariffe inferiori applicate all’utenza negli anni dal 2007 al 2011, hanno consentito di determinare i

nuovi valori dei ricavi di pianificazione, ovvero quelli attesi dal Gestore e decisi dal medesimo entro i limiti

massimi in sede di applicazione delle tariffe all’utenza, che sono stati posti a confronto con i ricavi effettivi di

bilancio per i medesimi anni, onde determinare il nuovo valore corretto dello scostamento sui ricavi.

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Quanto sopra ha ovviamente avuto implicazioni sulla necessità di rideterminazione non solo degli scostamenti

delle voci di ricavo, ma anche sulla determinazione delle altre componenti dello scostamento - ammortamenti,

remunerazione del capitale investito, canone di concessione – per le quali è stato necessario determinare,

per le ragioni sopra esposte, il nuovo valore di pianificazione rettificato da confrontare con i valori effettivi di

bilancio, sulla base del peso del ricavo atteso dal Gestore e non di quello Pianificato in origine dall’Ente

d’Ambito .

6.1 Costi operativi

Si effettua l’analisi degli scostamenti per verificare l’andamento dei costi operativi sostenuti da COMUNI RIU-

NITI nonché l’adeguatezza dei costi operativi di progetto riconosciuti dal Piano Stralcio. In base ai risultati

dell’analisi si valuta l’eventualità di applicare diverse percentuali di efficientamento da applicate ai costi opera-

tivi di progetto e/o di rivedere il livello dei costi operativi degli anni successivi, escludendo comunque di ricono-

scere conguagli compensativi qualora si accertino scostamenti nel periodo 2010 - 2011.

Per compiere l’analisi degli scostamenti occorre prendere a riferimento il livello dei costi operativi riconosciuti

dal Piano Stralcio triennale e confrontarli con i costi operativi sostenuti da COMUNI RIUNITI.

Tuttavia, affinché il confronto sia condotto tra valori omogenei, occorre da un lato adeguare al tasso di infla-

zione programmata e dall’altro lato riclassificare i costi operativi di consuntivo avendo cura di:

1. Rilevare solo gli importi inscritti alle categorie di costo indicate dal DM LL.PP. 01/08/1996;

2. Rettificare direttamente i costi escludendo gli importi non attinenti ai costi operativi o alle attività rego-

late;

3. Rettificare indirettamente, dal lato dei ricavi, i costi precedentemente corretti.

6.1.1 Analisi degli scostamenti

Compiute le opportune rettifiche sui costi operativi previsti dal Piano Stralcio e quelli sostenuti da COMUNI

RIUNITI nel periodo di riferimento 2010 - 2011, si procede con l’analisi degli scostamenti per verificare il grado

di efficientamento praticato sui costi operativi nonché la congruità dei costi operativi di progetto, come da ta-

bella successiva.

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Tabella 22 – Analisi degli scostamenti sui costi operativi

Analisi degli scostamenti sui costi operativi COMUNI RIUNITI

Descrizione Voce 2010 2011 TOTALI

Per materie prime, sussidiarie, cons. e merci 38.287 37.483 75.770

Per Servizi 625.303 699.919 1.325.222

Costi per godimento di beni di terzi 17.870 8.136 26.006

Costi del Personale 263.026 300.849 563.875

Var. rimanenze mat. prime, suss., di cons. e merci 0 0 0

Accantonamenti 0 0 0

Oneri diversi di gestione 130.562 122.883 253.445

Totale 1.075.048 1.169.270 2.244.318

Canoni Immobiliare 0 0 0

Quota Comunità Montane 47.360 50.140 97.500

Quota AATO 23.680 25.070 48.750

Mutui 0 0 0

Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 0 0 0

ricavi extra 0 0 0

Totale 71.040 75.210 146.250

Totale Costi operativi da Bilancio al netto delle rettifi-che 1.004.008 1.094.060 2.098.068

Totale Costi operativi Piano di Ambito 1.062.407 1.077.183 2.139.590

RETTIFICHE

quota ricavi extra/SII 0 0 0

efficientamento al 2% 21.000 21.000 42.000

costi operativi in tariffa 1.041.407 1.056.183 2.097.590

Tasso d'inflazione (dal 2007) 73.366 90.202 163.568

Totale Costi operativi da Piano di Ambito rettificati 1.114.773 1.146.385 2.261.158

Scostamento effettivo/previsionale -110.765 -52.325 -163.090

percentuale scostamento -10,43% -4,86% -7,62%

NOTA

Tasso d’inflazione :

2010 : 1,5% ; 2011 : 1,5 %

L’importo derivato dall’applicazione del tasso d’inflazione è dato dal tasso cumulato cioè dal prodotto dei tassi

d’inflazione dell’anno precedente e dell’anno considerato.

Dall’analisi di Tabella 22, si rilevano complessivamente costi operativi inferiori a quelli previsti dal Piano

d’Ambito. Gli scostamenti sono significativi, con circa 163 mila euro in termini assoluti ed il 7,6% in termini per-

centuali. La categoria dei costi del personale e dei costi per servizi ha inciso in maniera rilevante sul livello dei

costi operativi del biennio per l’ 84%

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6.2 Gli investimenti

L’AATO 2 Piemonte, attraverso la ricognizione delle infrastrutture del Servizio Idrico Integrato, ha potuto ev i-

denziare le criticità del territorio e di conseguenza gli interventi necessari a conseguire gli obiettivi fissati dalla

normativa di settore per i servizi di acquedotto, fognatura e depurazione.

Il calcolo degli ammortamenti è avvenuto ai sensi degli articoli 15 e 16 del Disciplinare Tecnico, sulla base de-

gli investimenti effettivamente realizzati nel biennio (il primo anno di ogni investimento viene calcolato al 50%

dell’importo) con una aliquota media del 5%.

6.2.1 Gli investimenti al netto dei contributi pubblici a fondo perduto e il calcolo degli scostamenti

Nella seguente tabella 23, si riporta l’elenco degli investimenti per anno e progetto come da Piano di Stralcio,

considerato al netto dei contributi pubblici a fondo perduto, al fine di procedere con l’analisi degli scostamenti

sulla base del livello annuale di investimenti effettivamente realizzati.

Individuati gli investimenti lordi, i contributi pubblici a fondo perduto e i fondi gestore e canoni corrisposti come

effettivamente sostenuti dal Gestore, si può procedere con l’analisi degli scostamenti tra valori omogenei di

preventivo e consuntivo dopo aver calcolato per differenza il livello della spesa investita netta per ogni anno

del periodo 2010 - 2011.

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Tabella 23 – Analisi degli scostamenti sugli investimenti:

GESTORE : COMUNI RIUNITI

Descrizione Anno 2010 Anno 2011 TOTALI

Investimenti realizzati (a consuntivo) 483.074 604.017 1.087.091

Totale Investimenti realizzati 483.074 604.017 1.087.091

RETTIFICHE

contributi pubblici percepiti 37.500 21.000 58.500

mutui comunali 0 0 0

fondi gestore e canoni corrisposti 0 0 0

Investimenti NETTI realizzati

445.574

583.017

1.028.591

Importo investimenti previsti Piano di Am-bito

500.000 500.000 1.000.000

RETTIFICHE

contributi in c/capitale 0 0 0

Importo investimenti previsti Piano di Am-

bito rettificati 500.000 500.000 1.000.000

Scostamento effettivo/previsionale -54.426 83.017 28.591

percentuale scostamento -10,89% 16,60% 2,86%

Dalla tabella 23 risulta che l’attività di investimento sia al di sopra delle previsioni, con uno scostamento com-

plessivo nel periodo 2010-2011 in termini assoluti di circa 29 mila euro e percentuali intorno al 2,9%.

6.3 Gli ammortamenti e la remunerazione del capitale investito

Compiuta l’analisi degli scostamenti della spesa investita, si procede con la quantificazione dei relativi costi

riconosciuti in tariffa, cioè degli ammortamenti e della remunerazione del capitale investito. A tal proposito va

ricordato che non occorre applicare l’inflazione sulle componenti di ammortamento e remunerazione del cap i-

tale.

Per quanto riguarda la sola annualità 2011, l’analisi degli scostamenti della voce “remunerazione del capitale

investito” è avvenuta attraverso il ricalcolo del valore della Remunerazione per il solo periodo di competenza

non coperto dalla Deliberazione AEEGSI 273/2013, ossia con il criterio del pro-die su 201/365 gg. Ovvero dal

01 gennaio 2011 al 20 luglio 2011. Per l’annualità 2010 invece si è svolta l’analisi con periodo di competenza

annuale.

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6.3.1 Analisi degli scostamenti ammortamenti e remunerazione capitale investito

Tabella 24 – Analisi degli scostamenti sugli ammortamenti:

GESTORE : COMUNI RIUNITI

2010 2011 TOTALE

Totale Ammortamenti effettivi 108.914 125.131 234.045

Totale Ammortamenti Piano 117.000 142.000 259.000

Totale Ammortamenti pianificati rettificati 100.201 124.427 224.628

Scostamento effettivo/previsionale 8.713 704 9.417

% di scostamento 8,70% 0,57% 4,19%

La Tabella 24 evidenzia un lieve scostamento complessivo del costo realmente sostenuto dal gestore COMU-

NI RIUNITI per la componente ammortamenti rispetto alle previsioni rettificate di Piano stralcio (circa 9 mila di

euro in termini assoluti e 5% in termini percentuali in più rispetto alle previsioni rettificate) in ragione probabil-

mente del livello modestamente maggiore di investimenti realizzati constatabile dalla Tabella 23 e delle aliquo-

te di ammortamento applicate dal gestore.

Tabella 25 – Analisi degli scostamenti sulla remunerazione del capitale investito:

GESTORE : COMUNI RIUNITI

2010 su 365 gg 2011 su 201/365 gg TOTALE

Totale remunerazione a consuntivo 140.207 92.197 232.404

Totale Remunerazione da Piano 145.000 94.167 239.167

Totale Remunerazione pianificato rettificato 124.181 82.513 206.694

Scostamento effettivo/previsionale 16.026 9.683 25.710

% di scostamento 12,91% 11,74% 12,44%

Come riflesso del maggiore livello di spesa investita evidenziato in Tabella 23, si rileva nella precedente tabel-

la 25, un conguaglio sull’intero periodo 2010-2011 della voce di remunerazione riconoscibile a consuntivo ri-

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spetto al livello previsto dal Piano rettificato, che in termini assoluti è parti a circa 26 mila euro e percentuali

del 12,4%.

6.4 Il canone di concessione

Il Piano della gestione COMUNI RIUNITI prevede come voci di costo da includere in tariffa le seguenti com-

ponenti:

I costi di funzionamento dell’A.A.T.O. 2 Piemonte;

Le quote destinate alle Comunità montane.

Non è previsto tra le voci del canone di concessione l’onere relativo ai mutui contratti dai Comuni poiché gli

Enti locali soci della Società hanno deciso per statuto di non coprire tale costo con la tariffa del servizio idrico

integrato.

L’analisi scostamenti sulla voce canone di concessione, per la sola gestione operata dalla COMUNI RIUNITI

ha dovuto anche tenere in considerazione i “conguagli già effettuati” sulle due componenti di costo per il fun-

zionamento dell’Ente d’Ambito e per le Comunità Montane, operati sui valori effettivi di fatturato dell’anno (n-1)

rispetto alla annualità di competenza degli stessi oneri.

Tale ultima necessità di valutazione aggiuntiva sui “conguagli già effettuati”, si manifesta per la sola gestione

della COMUNI RIUNITI in quanto rappresenta l’unica realtà che si è già vista riconosciuti i maggiori oneri ver-

sati come canoni di concessione.

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6.4.1 Analisi degli scostamenti del canone di concessione

Tabella 26 – Analisi degli scostamenti canone di concessione:

GESTORE : COMUNI RIUNITI

Descrizione Voce 2010 2011 TOTALE

spese di funzionamento AATO 23.680 13.772 37.452

quota comunità montane 47.360 27.544 74.904

rimborso rate mutui in essere - - -

canone concessione Soc. Imm. - - -

Totale canone di concessione a consuntivo 71.040 41.316 112.356

Totale Canone di conc. da Piano 87.000 87.000 174.000

Totale Canone di conc. di pianificazione rettifica-to 74.508 76.233 150.742

Scostamento effettivo/previsionale - 3.468 - 34.917 - 38.386

Conguagli già effettuati - 15.960 - 11.790 - 27.750

Scostamento DEFINITIVO - 19.428 - 46.707 - 66.136

% di scostamento -26,08% -61,27% -43,87%

La Tabella 26 evidenzia quindi il costo realmente sostenuto dal gestore COMUNI RIUNITI per la componente

canone di concessione rispetto alle previsioni di Piano stralcio rettificate e dei “conguagli già effettuati” (circa

66 mila euro in termini assoluti e il 44% in termini percentuali in meno rispetto alle previsioni rettificate).

6.5 I ricavi regolati

6.5.1 Le previsioni del Piano d’Ambito

Il Piano stralcio prevede per il periodo 2010 - 2011, ricavi garantiti generati dalla somma delle componenti dei

costi operativi, del canone del SII (spese di funzionamento AATO e quota comunità montane), degli ammor-

tamenti e della remunerazione del capitale investito.

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Come già indicato nelle premesse per la COMUNI RIUNITI si è dovuto operare una rettifica dei dati di pianifi-

cazione al fine di prendere in considerazione, non già i valori di ricavo pianificati, che hanno quale base di rife-

rimento le tariffe approvate da questa Autorità, bensì i minori ricavi tariffari di pianificazione attesi da codesto

Gestore negli anni 2010 e 2011 oggetto della presente revisione, non applicando la tariffa al suo valore mas-

simo.

I valori delle tariffe inferiori applicate all’utenza negli anni 2010 e 2011 comunicati dal Gestore, hanno consen-

tito di determinare i nuovi valori dei ricavi di pianificazione, ovvero quelli attesi dal Gestore e decisi dal mede-

simo entro i limiti massimi in sede di applicazione delle tariffe all’utenza, che sono stati posti a confronto con i

ricavi effettivi di bilancio per i medesimi anni, onde determinare il nuovo valore corretto dello scostamento sui

ricavi.

Oltre a quanto sopra indicato come per le altre gestioni operanti in ATO2, sono stati ulteriormente aggiornati i

ricavi di pianificazione rettificati al tasso di inflazione programmata del DPEF più recente, per il successivo

confronto con i ricavi ottenuti a consuntivo da COMUNI RIUNITI, come evidenziato nella successiva tabella

27.

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6.5.2 Analisi degli scostamenti dei ricavi

Tabella 27 – Analisi scostamenti dei ricavi:

GESTORE : COMUNI RIUNITI

Anno 2010 Anno 2011 TOTALE

Ricavi da Bilancio 1.253.501 1.354.883 2.608.384

Ricavi attesi dal Gestore al lordo dell'infla-

zione e della quota per agevolazione tariffe montane 1.149.489 1.245.455 2.394.944

Ricavi da Piano 1.382.883 1.448.853 2.831.736

RETTIFICHE

quota agevolazione tariffe zone montane 7.407 7.183 14.590

Tasso d'inflazione sui costi operativi (dal 2007) 73.366 90.202 163.568

Ricavi regolati da Piano rettificati 1.463.656 1.546.238 3.009.894

Scostamento tra RICAVI ATTESI e RICAVI BILANCIO -104.012 -109.428 -213.440

Scostamento DEFINITIVO (se Scostamento

RICAVI ATTESI/RICAVI BILANCIO <0 e RI-CAVI ATTESI < RICAVI PIANIFICATI; Sco-

stamento DEFINITIVO = 0) 0 0 0

Dalla tabella 27 è possibile rilevare l’impostazione data per l’analisi degli scostamenti delle voci di ricavo in ta-

le caso specifico. Ne risulta che il gestore COMUNI RIUNITI ha ottenuto un valore di scostamento complessi-

vo sui ricavi del periodo 2010-2011 nullo.

6.6 Riepilogo analisi degli scostamenti e relativi effetti

Compiuta l’analisi degli scostamenti, si procede con l’applicazione di conguagli (che aumentano la tariffa) e

decurtazioni (che riducono la tariffa).

Il D.M.LL.PP. 01 agosto 1996 stabilisce che sono oggetto di conguagli/decurtazioni i ricavi e le componenti del

costo del capitale, ammortamenti e remunerazione. Inoltre, a garanzia del principio di invarianza degli oneri

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per la finanza pubblica, previsto all’art. 153 del d.lgs. 152 del 3 aprile 2006 e dell’equilibrio economico finanzia-

rio del gestore del servizio, sono soggette a conguaglio/decurtazione anche le rate dei mutui contratti dai Co-

muni e dall’Autorità d’Ambito riferiti alla realizzazione delle opere del Servizio Idrico Integrato. Non possono

invece essere conguagliati i costi operativi del periodo 2010 - 2011.

Tabella 28 – Effetti dell’analisi degli scostamenti:

Gestore COMUNI RIUNITI

Descrizione 2010 2011 Totale

Decurtazioni (-) / Conguagli (+)

Ammortamenti 8.713 704 9.417

Remunerazione 16.026 9.683 25.710

Canone di concessione -19.428 -46.707 -66.136

Ricavi 0 0 0

Totale 5.311 -36.320 -31.009

6.7 Osservazioni sul risultato dell’analisi degli scostamenti

Dall’analisi degli scostamenti sono emerse le seguenti osservazioni:

1. Il Gestore ha effettuato maggiori investimenti nel biennio 2010-2011 rispetto alla pianificazione, con un

conguaglio positivo di circa 29 mila euro;

2. L’analisi degli scostamenti ha prodotto un conguaglio per il gestore degli importi degli ammortamenti e

della remunerazione del capitale investito, rispettivamente di circa 9 mila euro e 26 mila euro;

3. Si è avuto una decurtazione per circa 66 mila euro sul canone di concessione;

4. Per quanto riguarda i ricavi, l’analisi condotta ha determinato un valore nullo per lo scostamento sui ri-

cavi;

6. Il risultato dell’analisi degli scostamenti ha prodotto, pertanto, complessivamente circa 31 mila euro di

decurtazioni per il Gestore da trattare ai sensi degli artt. 31 e 32 della Deliberazione AEEGSI

643/2013 – Metodo Tariffario Idrico.

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6.8 Integrazioni e modifiche all’analisi scostamenti tariffari triennio 2007-2009 – Comuni Riuniti

Per la gestione COMUNI RIUNITI è necessario, per le ragioni già indicate in premessa, provvedere

all’integrazione e modifica dell’analisi scostamenti tariffari 2007-2009 già approvata da quest’Autorità con pro-

prio Atto n. 363 in data 28 settembre 2011.

Nel seguito sono riportati i nuovi prospetti dell’analisi scostamenti tariffari del triennio 2007-2009, integrati e

modificati in ragione del fatto che codesto Gestore negli anni dal 2007 al 2009 non ha applicato all’utenza la

tariffa al suo valore massimo deliberato da questa Autorità.

Tabella 29 – Analisi degli scostamenti sugli ammortamenti 2007-2009:

GESTORE : COMUNI RIUNITI

2007 2008 2009 TOTALE

Totale Ammortamenti effettivi 33.000 55.000 86.000 174.000

Totale Ammortamenti Piano 44.400 93.300 169.200 306.900

Totale Ammortamenti pianificati retti-ficati

38.811 76.854 134.757 250.423

Scostamento effettivo/previsionale -5.811 -21.854 -48.757 -76.423

% di scostamento -14,97% -28,44% -36,18% -30,52%

Tabella 30– Analisi degli scostamenti sulla remunerazione del capitale investito 2007-2009:

GESTORE : COMUNI RIUNITI

2007 su 365 gg 2008 su 365 gg 2009 su 365 gg TOTALE

Totale remunerazione a consuntivo 28.000 76.000 111.000 187.000

Totale Remunerazione da Piano 39.046 91.276 170.639 261.915

Totale Remunerazione pianificato

rettificato 34.131 75.187 135.904 211.091

Scostamento effetti-vo/previsionale

-6.131 813 -24.904 -30.222

% di scostamento -17,96% 1,08% -18,32% -14,32%

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Tabella 31– Analisi degli scostamenti del canone di concessione 2007-2009:

GESTORE : COMUNI RIUNITI

Descrizione Voce 2007 2008 2009 TOTALE

spese di funzionamento AATO 22.000 23.000 34.000 79.000

quota comunità montane 45.000 46.000 49.000 140.000

rimborso rate mutui in essere - - -

canone concessione Soc. Imm. - - -

Totale canone di concessione a consuntivo 67.000 69.000 83.000 219.000

Totale Canone di conc. da Piano 66.900 71.400 81.200 219.500

Totale Canone di conc. di pianificazione rettificato 58.479 58.815 64.671 181.965

Scostamento effettivo/previsionale 8.521 10.185 18.329 37.035

Conguagli già effettuati - 12.213 - 4.752 - 16.929 - 33.894

Scostamento DEFINITIVO - 3.692 5.433 1.400 3.141

% di scostamento -6,31% 9,24% 2,17% 1,73%

Anche per il triennio 2007-2009 l’analisi ha dovuto tenere in considerazione i “conguagli già effettuati” sulle

due componenti di costo per il funzionamento dell’Ente d’Ambito e per le Comunità Montane, operati sui valori

effettivi di fatturato dell’anno (n-1) rispetto alla annualità di competenza degli stessi oneri.

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Tabella 32– Analisi degli scostamenti dei ricavi 2007-2009:

GESTORE : COMUNI RIUNITI

Anno 2007 Anno 2008 Anno 2009 TOTALE

Ricavi da Bilancio 1.063.572 1.041.800 1.145.762 3.251.134

Ricavi attesi dal Gestore al lordo dell'inflazione e della quota per

agevolazione tariffe montane 982.146 1.153.099 1.267.661 3.402.906

Ricavi da Piano 1.189.575 1.354.050 1.527.600 4.071.225

RETTIFICHE

quota agevolazione tariffe zone montane 6.365 5.995 7.059 19.420

Tasso d'inflazione sui costi operativi (dal 2007) 20.780 39.799 57.001 117.581

Ricavi regolati da Piano rettificati 1.216.720 1.399.845 1.591.661 4.208.226

Scostamento tra RICAVI ATTESI e

RICAVI BILANCIO -81.426 111.299 121.899 151.772

Scostamento DEFINITIVO (se Sco-stamento RICAVI ATTESI/RICAVI

BILANCIO <0 e RICAVI ATTESI <

RICAVI PIANIFICATI; Scostamen-to DEFINITIVO = 0) 0 111.299 121.899 233.198

percentuale scostamento 0,00% 9,65% 9,62% 6,85%

Tabella 33– Effetti dell’analisi degli scostamenti 2007-2009 – COMUNI RIUNITI:

Descrizione 2007 2008 2009 Totale 2007/2009

Decurtazioni (-) / Conguagli (+)

Ammortamenti -5.811 -21.854 -48.757 -76.423

Remunerazione -6.131 813 -24.904 -30.222

Canone di concessione -3.692 5.433 1.400 3.141

Ricavi 0 111.299 121.899 233.198

Totale -15.635 95.691 49.638 129.694

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7 Analisi degli scostamenti del Gestore CORDAR BIELLA

7.1 Costi operativi

Si effettua l’analisi degli scostamenti per verificare l’andamento dei costi operativi sostenuti da CORDAR

BIELLA nonché l’adeguatezza dei costi operativi di progetto riconosciuti dal Piano Stralcio. In base ai risultati

dell’analisi si valuta l’eventualità di applicare diverse percentuali di efficientamento da applicate ai costi opera-

tivi di progetto e/o di rivedere il livello dei costi operativi degli anni successivi, escludendo comunque di ricono-

scere conguagli compensativi qualora si accertino scostamenti nel periodo 2010 - 2011.

Per compiere l’analisi degli scostamenti occorre prendere a riferimento il livello dei costi operativi riconosciuti

dal Piano Stralcio triennale e confrontarli con i costi operativi sostenuti da CORDAR BIELLA.

Tuttavia, affinché il confronto sia condotto tra valori omogenei, occorre da un lato adeguare al tasso di infla-

zione programmata e dall’altro lato riclassificare i costi operativi di consuntivo avendo cura di:

1. Rilevare solo gli importi inscritti alle categorie di costo indicate dal DM LL.PP. 01/08/1996;

2. Rettificare direttamente i costi escludendo gli importi non attinenti ai costi operativi o alle attività rego-

late;

3. Rettificare indirettamente, dal lato dei ricavi, i costi precedentemente corretti.

7.1.1 Analisi degli scostamenti

Compiute le opportune rettifiche sui costi operativi previsti dal Piano Stralcio e quelli sostenuti da CORDAR

BIELLA nel periodo di riferimento 2010 - 2011, si procede con l’analisi degli scostamenti per verificare il grado

di efficientamento praticato sui costi operativi nonché la congruità dei costi operativi di progetto, come da ta-

bella successiva.

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Tabella 34 – Analisi degli scostamenti sui costi operativi

Analisi degli scostamenti sui costi operativi CORDAR BIELLA

Descrizione Voce 2010 2011 TOTALI

Per materie prime, sussidiarie, cons. e merci 1.244.853 1.277.936 2.522.789

Per Servizi 5.634.616 5.647.940 11.282.556

Costi per godimento di beni di terzi 4.708.043 5.405.284 10.113.327

Costi del Personale 4.818.464 4.434.796 9.253.260

Var. rimanenze mat. prime, suss., di cons. e merci 13.982 -1.982 12.000

Accantonamenti 400.000 270.000 670.000

Oneri diversi di gestione 62.622 83.918 146.540

Totale 16.882.580 17.117.892 34.000.472

Canoni Immobiliare 2.470.000 3.124.219 5.594.219

Quota Comunità Montane 596.057 636.162 1.232.219

Quota AATO 298.029 318.081 616.110

Mutui 2.179.035 2.103.988 4.283.023

Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 223.215 17.830 241.045

ricavi extra 4.317.918 4.507.221 8.825.139

Totale 10.084.254 10.707.501 20.791.755

Totale Costi operativi da Bilancio al netto delle retti-fiche 6.798.326 6.410.391 13.208.717

Totale Costi operativi Piano di Ambito 9.690.315 10.136.897 19.827.212

RETTIFICHE

quota ricavi extra/SII 3.900.000 3.900.000 7.800.000

efficientamento al 2% 193.000 202.000 395.000

costi operativi in tariffa 5.597.315 6.034.897 11.632.212

Tasso d'inflazione (dal 2007) 409.370 505.195 914.565

Totale Costi operativi da Piano di Ambito rettificati 6.006.685 6.540.092 12.546.777

Scostamento effettivo/previsionale 791.641 -129.701 661.940

percentuale scostamento 8,17% -1,28% 3,34%

NOTA

Tasso d’inflazione :

2010 : 1,5% ; 2011 : 1,5 %

L’importo derivato dall’applicazione del tasso d’inflazione è dato dal tasso cumulato cioè dal prodotto dei tassi

d’inflazione dell’anno precedente e dell’anno considerato.

Dall’analisi di Tabella 34, si rilevano complessivamente costi operativi superiori a quelli previsti dal Piano

d’Ambito. Gli scostamenti sono significativi, con circa 662 mila euro in termini assoluti ed il 3,3% in termini per-

centuali. Tali maggiori costi trovano copertura solo in parte con voci di ricavo. La categoria dei costi del perso-

nale e dei costi per servizi ha inciso sul livello dei costi operativi del biennio per il 60% circa.

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7.2 Gli investimenti

L’AATO 2 Piemonte, attraverso la ricognizione delle infrastrutture del Servizio Idrico Integrato, ha potuto evi-

denziare le criticità del territorio e di conseguenza gli interventi necessari a conseguire gli obiettivi fissati dalla

normativa di settore per i servizi di acquedotto, fognatura e depurazione.

Il calcolo degli ammortamenti è avvenuto ai sensi degli articoli 15 e 16 del Disciplinare Tecnico, sulla base de-

gli investimenti effettivamente realizzati nel biennio (il primo anno di ogni investimento viene calcolato al 50%

dell’importo) con una aliquota media del 5%.

7.2.1 Gli investimenti al netto dei contributi pubblici a fondo perduto e il calcolo degli scostamenti

Nella seguente tabella 35, si riporta l’elenco degli investimenti per anno e progetto come da Piano di Stralcio,

considerato al netto dei contributi pubblici a fondo perduto, al fine di procedere con l’analisi degli scostamenti

sulla base del livello annuale di investimenti effettivamente realizzati.

Individuati gli investimenti lordi, i contributi pubblici a fondo perduto e i fondi gestore e canoni corrisposti come

effettivamente sostenuti dal Gestore, si può procedere con l’analisi degli scostamenti tra valori omogenei di

preventivo e consuntivo dopo aver calcolato per differenza il livello della spesa investita netta per ogni anno

del periodo 2010 - 2011.

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Tabella 35 – Analisi degli scostamenti sugli investimenti:

GESTORE : CORDAR BIELLA

Descrizione Anno 2010 Anno 2011 TOTALI

Investimenti realizzati (a consuntivo) 1.556.190 1.791.310 3.347.500

Totale Investimenti realizzati 1.556.190 1.791.310 3.347.500

RETTIFICHE

contributi pubblici percepiti 178.775 701.227 880.002

mutui comunali 0 0 0

fondi gestore e canoni corrisposti 0 0 0

Investimenti NETTI realizzati

1.377.415

1.090.083

2.467.498

Importo investimenti previsti Piano di Am-

bito 2.200.000 2.200.000 4.400.000

RETTIFICHE

contributi in c/capitale 0 0 0

Importo investimenti previsti Piano di Am-bito rettificati

2.200.000 2.200.000 4.400.000

Scostamento effettivo/previsionale -822.585 -1.109.917 -1.932.502

percentuale scostamento -37,39% -50,45% -43,92%

Dalla tabella 35 risulta che l’attività di investimento sia significativamente al di sotto delle previsioni, con uno

scostamento complessivo nel periodo 2010-2011 in termini assoluti di circa - 1,9 mln di euro e percentuali in-

torno al -44%.

7.3 Gli ammortamenti e la remunerazione del capitale investito

Compiuta l’analisi degli scostamenti della spesa investita, si procede con la quantificazione dei relativi costi

riconosciuti in tariffa, cioè degli ammortamenti e della remunerazione del capitale investito. A tal proposito va

ricordato che non occorre applicare l’inflazione sulle componenti di ammortamento e remunerazione del capi-

tale.

Per quanto riguarda la sola annualità 2011, l’analisi degli scostamenti della voce “remunerazione del capitale

investito” è avvenuta attraverso il ricalcolo del valore della Remunerazione per il solo periodo di competenza

non coperto dalla Deliberazione AEEGSI 273/2013, ossia con il criterio del pro-die su 201/365 gg. Ovvero dal

01 gennaio 2011 al 20 luglio 2011. Per l’annualità 2010 invece si è svolta l’analisi con periodo di competenza

annuale.

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7.3.1 Analisi degli scostamenti ammortamenti e remunerazione capitale investito

Tabella 36 – Analisi degli scostamenti sugli ammortamenti:

GESTORE : CORDAR BIELLA

2010 2011 TOTALE

Totale Ammortamenti effettivi 728.132 1.142.611 1.870.743

Totale Ammortamenti Piano 725.000 835.000 1.560.000

Scostamento effettivo/previsionale 3.132 307.611 310.743

% di scostamento 0,43% 36,84% 19,92%

La Tabella 36 evidenzia un significativo scostamento complessivo del costo realmente sostenuto dal gestore

CORDAR BIELLA per la componente ammortamenti rispetto alle previsioni di Piano stralcio (circa 311 mila eu-

ro in termini assoluti e 20% in termini percentuali in più rispetto alle previsioni) nonostante il significativo mino-

re livello di investimenti realizzati constatabile dalla Tabella 35. Questo fatto è presumibilmente dovuto alle ali-

quote di ammortamento applicate dal gestore.

Tabella 37 – Analisi degli scostamenti sulla remunerazione del capitale investito:

GESTORE : CORDAR BIELLA

2010 su 365 gg 2011 su 201/365 gg TOTALE

Totale remunerazione a consuntivo 848.695 486.288 1.334.983

Totale Remunerazione da Piano 867.000 531.962 1.398.962

Scostamento effettivo/previsionale -18.305 -45.673 -63.978

% di scostamento -2,11% -8,59% -4,57%

Come riflesso del minor livello di spesa investita evidenziato in Tabella 35, si rileva nella precedente tabella

37, un minor livello di remunerazione riconoscibile a consuntivo rispetto al livello previsto dal Piano, mostrando

un lieve scostamento complessivo sull’intero periodo 2010-2011, in termini assoluti di circa -64 mila euro e

percentuali del 5% circa.

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7.4 Il canone di concessione

Il Piano prevede come voci di costo da includere in tariffa le seguenti componenti:

I mutui ancora da estinguere dei Comuni contratti per la realizzazione delle opere del SII;

I costi di funzionamento dell’A.A.T.O. 2 Piemonte;

Il canone di concessione alla Società Immobiliare;

Le quote destinate alle Comunità montane.

Discorso diverso vale per gli oneri inseriti nella voce canone di concessione, per i quali si è tenuti a garantire

sui mutui contratti dai Comuni l’invarianza degli oneri per la finanza pubblica. L’analisi degli scostamenti svol-

ge dunque, in questo caso, la funzione di quantificare i differenziali da recuperare sugli anni successivi, diffe-

renziali che possono dipendere da rinegoziazioni dei mutui e/o da variazioni delle rate dei mutui a tasso varia-

bile, sopravvenute agli atti di programmazione.

7.4.1 Analisi degli scostamenti del canone di concessione

Tabella 38 – Analisi degli scostamenti canone di concessione:

GESTORE : CORDAR BIELLA

Descrizione Voce 2010 2011 TOTALE

spese di funzionamento AATO 298.029 318.081 616.110

quota comunità montane 596.057 636.162 1.232.219

rimborso rate mutui in essere 2.179.035 2.103.988 4.283.023

canone concessione Soc. Imm. 2.470.000 3.124.219 5.594.219

Totale canone di concessione a consuntivo 5.543.121 6.182.450 11.725.571

Totale Canone di conc. da Piano 6.458.634 6.488.928 12.947.562

Scostamento effettivo/previsionale - 915.513 - 306.478 - 1.221.991

% di scostamento -14,18% -4,72% -9,44%

La Tabella 38 evidenzia un significativo scostamento del costo realmente sostenuto dal gestore CORDAR

BIELLA per la componente canone di concessione rispetto alle previsioni di Piano stralcio (circa -1,2 mln di

euro in termini assoluti e il 9% in termini percentuali in meno rispetto alle previsioni). I maggiori valori di minor

costo riguardano soprattutto il canone corrisposto alla Società Immobiliare.

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AATO 2 PIEMONTE Biellese, Vercellese, Casalese Pag. 65

7.5 I ricavi regolati

7.5.1 Le previsioni del Piano d’Ambito

Il Piano stralcio prevede per il periodo 2010 - 2011, ricavi garantiti generati dalla somma delle componenti dei

costi operativi, del canone del SII (mutui dei Comuni, spese di funzionamento AATO, canone di concessione

alla Società Immobiliare e quota comunità montane), degli ammortamenti e della remunerazione del capitale

investito.

Ai fini dell’analisi degli scostamenti sui ricavi, occorre dunque – al pari di quanto fatto per i costi - aggiornarli al

tasso di inflazione programmata del DPEF più recente e confrontarli con i ricavi ottenuti a consuntivo da

CORDAR BIELLA, come evidenziato nella successiva tabella 39.

7.5.2 Analisi degli scostamenti dei ricavi

Tabella 39 – Analisi scostamenti dei ricavi:

GESTORE : CORDAR BIELLA

Anno 2010 Anno 2011 TOTALE

Ricavi da Bilancio 14.017.469 14.726.201 28.743.670

Ricavi da Piano 13.593.776 14.269.458 27.863.234

RETTIFICHE

quota agevolazione tariffe zone montane 54.315 55.897 110.212

Tasso d'inflazione sui costi operativi (dal 2007) 409.370 505.195 914.565

Ricavi regolati da Piano rettificati 14.057.460 14.830.550 28.888.010

Scostamento effetti-

vo/previsionale 39.991 104.349 144.340

percentuale scostamento 0,28% 0,70% 0,50%

Dalla tabella 39 è possibile notare che il gestore CORDAR BIELLA ha ottenuto minori ricavi per circa 144 mila

euro (lo 0,5 % in meno), che dovranno essere conguagliati in fase di analisi complessiva.

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7.6 Riepilogo analisi degli scostamenti e relativi effetti

Compiuta l’analisi degli scostamenti, si procede con l’applicazione di conguagli (che aumentano la tariffa) e

decurtazioni (che riducono la tariffa).

Il D.M.LL.PP. 01 agosto 1996 stabilisce che sono oggetto di conguagli/decurtazioni i ricavi e le componenti del

costo del capitale, ammortamenti e remunerazione. Inoltre, a garanzia del principio di invarianza degli oneri

per la finanza pubblica, previsto all’art. 153 del d.lgs. 152 del 3 aprile 2006 e dell’equilibrio economico finanzia-

rio del gestore del servizio, sono soggette a conguaglio/decurtazione anche le rate dei mutui contratti dai Co-

muni e dall’Autorità d’Ambito riferiti alla realizzazione delle opere del Servizio Idrico Integrato. Non possono

invece essere conguagliati i costi operativi del periodo 2010 - 2011.

Tabella 40 – Effetti dell’analisi degli scostamenti:

Gestore CORDAR BIELLA

Descrizione 2010 2011 Totale

Decurtazioni (-) / Conguagli (+)

Ammortamenti 3.132 307.611 310.743

Remunerazione -18.305 -45.673 -63.978

Canone di concessione -915.513 -306.478 -1.221.991

Ricavi 39.991 104.349 144.340

Totale -890.694 59.809 -830.885

7.7 Osservazioni sul risultato dell’analisi degli scostamenti

Dall’analisi degli scostamenti sono emerse le seguenti osservazioni:

1. Il Gestore non è riuscito ad effettuare gli investimenti preventivati nel biennio 2010-2011, con uno sco-

stamento sugli importi previsti di circa 1,9 mln di euro;

2. L’analisi degli scostamenti ha prodotto un conguaglio per il gestore degli importi degli ammortamenti e

una decurtazione della remunerazione del capitale investito, rispettivamente di 311 mila euro e -64 mi-

la euro;

3. Si è avuto una decurtazione per circa 1,2 mln di euro sul canone di concessione;

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4. Per quanto riguarda i ricavi, avendo il Gestore ottenuto minori ricavi rispetto ai previsti dal Piano si ri-

leva un conguaglio a favore del Gestore di circa 144 mila euro;

5. Il risultato dell’analisi degli scostamenti ha prodotto, pertanto, complessivamente circa 831 mila euro

di decurtazioni per il Gestore da trattare ai sensi degli artt. 31 e 32 della Deliberazione AEEGSI

643/2013 – Metodo Tariffario Idrico.

8 Analisi degli scostamenti del Gestore CORDAR VALSESIA

8.1 Costi operativi

Si effettua l’analisi degli scostamenti per verificare l’andamento dei costi operativi sostenuti da CORDAR

VALSESIA nonché l’adeguatezza dei costi operativi di progetto riconosciuti dal Piano Stralcio. In base ai risu l-

tati dell’analisi si valuta l’eventualità di applicare diverse percentuali di efficientamento da applicate ai costi

operativi di progetto e/o di rivedere il livello dei costi operativi degli anni successivi, escludendo comunque di

riconoscere conguagli compensativi qualora si accertino scostamenti nel periodo 2010 - 2011.

Per compiere l’analisi degli scostamenti occorre prendere a riferimento il livello dei costi operativi riconosciuti

dal Piano Stralcio triennale e confrontarli con i costi operativi sostenuti da CORDAR VALSESIA.

Tuttavia, affinché il confronto sia condotto tra valori omogenei, occorre da un lato adeguare al tasso di infla-

zione programmata e dall’altro lato riclassificare i costi operativi di consuntivo avendo cura di:

1. Rilevare solo gli importi inscritti alle categorie di costo indicate dal DM LL.PP. 01/08/1996;

2. Rettificare direttamente i costi escludendo gli importi non attinenti ai costi operativi o alle attività rego-

late;

3. Rettificare indirettamente, dal lato dei ricavi, i costi precedentemente corretti.

8.1.1 Analisi degli scostamenti

Compiute le opportune rettifiche sui costi operativi previsti dal Piano Stralcio e quelli sostenuti da CORDAR

VALSESIA nel periodo di riferimento 2010 - 2011, si procede con l’analisi degli scostamenti per verificare il

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grado di efficientamento praticato sui costi operativi nonché la congruità dei costi operativi di progetto, come

da tabella successiva.

Tabella 41 – Analisi degli scostamenti sui costi operativi

Analisi degli scostamenti sui costi operativi CORDAR VALSESIA

Descrizione Voce 2010 2011 TOTALI

Per materie prime, sussidiarie, cons. e merci 239.540 267.743 507.283

Per Servizi 2.217.971 1.954.880 4.172.851

Costi per godimento di beni di terzi 2.649 2.520 5.169

Costi del Personale 1.230.087 1.381.776 2.611.863

Var. rimanenze mat. prime, suss., di cons. e merci 3.289 16.848 20.137

Accantonamenti 152.931 50.977 203.908

Oneri diversi di gestione 596.676 760.480 1.357.156

Totale 4.443.143 4.435.224 8.878.367

Canoni Immobiliare 0 0 0

Quota Comunità Montane 159.283 160.362 319.645

Quota AATO 79.643 80.182 159.825

Mutui 482.429 498.535 980.964

Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 577.470 395.284 972.754

ricavi extra 1.453.971 1.389.742 2.843.713

Totale 2.752.796 2.524.105 5.276.901

Totale Costi operativi da Bilancio al netto delle rettifi-

che 1.690.347 1.911.119 3.601.466

Totale Costi operativi Piano di Ambito 3.163.763 3.198.406 6.362.169

RETTIFICHE

quota ricavi extra/SII 1.500.000 1.500.000 3.000.000

efficientamento al 2% 63.000 64.000 127.000

costi operativi in tariffa 1.600.763 1.634.406 3.235.169

Tasso d'inflazione (dal 2007) 115.021 141.061 256.082

Totale Costi operativi da Piano di Ambito rettificati 1.715.784 1.775.467 3.491.251

Scostamento effettivo/previsionale -25.437 135.652 110.215

percentuale scostamento -0,80% 4,24% 1,73%

NOTA

Tasso d’inflazione :

2010 : 1,5% ; 2011 : 1,5 %

L’importo derivato dall’applicazione del tasso d’inflazione è dato dal tasso cumulato cioè dal prodotto dei tassi

d’inflazione dell’anno precedente e dell’anno considerato.

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Dall’analisi di Tabella 41, si rilevano complessivamente costi operativi superiori a quelli previsti dal Piano

d’Ambito. Gli scostamenti sono di circa 110 mila euro in termini assoluti ed il 2% in termini percentuali. La ca-

tegoria dei costi del personale e dei costi per servizi ha inciso sul livello dei costi operativi del biennio per il

76% circa.

8.2 Gli investimenti

L’AATO 2 Piemonte, attraverso la ricognizione delle infrastrutture del Servizio Idrico Integrato, ha potuto ev i-

denziare le criticità del territorio e di conseguenza gli interventi necessari a conseguire gli obiettivi fissati dalla

normativa di settore per i servizi di acquedotto, fognatura e depurazione.

Il calcolo degli ammortamenti è avvenuto ai sensi degli articoli 15 e 16 del Disciplinare Tecnico, sulla base de-

gli investimenti effettivamente realizzati nel biennio (il primo anno di ogni investimento viene calcolato al 50%

dell’importo) con una aliquota media del 5%.

8.2.1 Gli investimenti al netto dei contributi pubblici a fondo perduto e il calcolo degli scostamenti

Nella seguente tabella 42, si riporta l’elenco degli investimenti per anno e progetto come da Piano di Stralcio,

considerato al netto dei contributi pubblici a fondo perduto, al fine di procedere con l’analisi degli scostamenti

sulla base del livello annuale di investimenti effettivamente realizzati.

Individuati gli investimenti lordi, i contributi pubblici a fondo perduto e i fondi gestore e canoni corrisposti come

effettivamente sostenuti dal Gestore, si può procedere con l’analisi degli scostamenti tra valori omogenei di

preventivo e consuntivo dopo aver calcolato per differenza il livello della spesa investita netta per ogni anno

del periodo 2010 - 2011.

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Tabella 42 – Analisi degli scostamenti sugli investimenti:

GESTORE : CORDAR VALSESIA

Descrizione Anno 2010 Anno 2011 TOTALI

Investimenti realizzati (a consuntivo) 1.620.703 1.866.100 3.486.803

Totale Investimenti realizzati 1.620.703 1.866.100 3.486.803

RETTIFICHE

contributi pubblici percepiti 64.557 941.041 1.005.598

mutui comunali 0 30.987 30.987

fondi gestore e canoni corrisposti 91.180 0 91.180

Investimenti NETTI realizzati

1.464.966

894.072

2.359.038

Importo investimenti previsti Piano di Am-

bito 1.000.000 1.000.000 2.000.000

RETTIFICHE

contributi in c/capitale 0 0 0

Importo investimenti previsti Piano di Am-bito rettificati

1.000.000 1.000.000 2.000.000

Scostamento effettivo/previsionale 464.966 -105.928 359.038

percentuale scostamento 46,50% -10,59% 17,95%

Dalla tabella 42 risulta che l’attività di investimento sia maggiore delle previsioni, con uno scostamento com-

plessivo nel periodo 2010-2011 in termini assoluti di circa 359 mila euro e percentuali intorno al 18%.

8.3 Gli ammortamenti e la remunerazione del capitale investito

Compiuta l’analisi degli scostamenti della spesa investita, si procede con la quantificazione dei relativi costi

riconosciuti in tariffa, cioè degli ammortamenti e della remunerazione del capitale investito. A tal proposito va

ricordato che non occorre applicare l’inflazione sulle componenti di ammortamento e remunerazione del cap i-

tale.

Per quanto riguarda la sola annualità 2011, l’analisi degli scostamenti della voce “remunerazione del capitale

investito” è avvenuta attraverso il ricalcolo del valore della Remunerazione per il solo periodo di competenza

non coperto dalla Deliberazione AEEGSI 273/2013, ossia con il criterio del pro-die su 201/365 gg. Ovvero dal

01 gennaio 2011 al 20 luglio 2011. Per l’annualità 2010 invece si è svolta l’analisi con periodo di competenza

annuale.

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8.3.1 Analisi degli scostamenti ammortamenti e remunerazione capitale investito

Tabella 43 – Analisi degli scostamenti sugli ammortamenti:

GESTORE : CORDAR VALSESIA

2010 2011 TOTALE

Ammortamenti beni presistenti 304.681 463.082 767.763

Ammortamenti post affidamento 447.045 525.404 972.449

Totale Ammortamenti effettivi 751.726 988.486 1.740.212

Totale Ammortamenti Piano 659.000 709.000 1.368.000

Scostamento effettivo/previsionale 92.726 279.486 372.212

% di scostamento 14,07% 39,42% 27,21%

La Tabella 43 evidenzia un significativo scostamento complessivo del costo realmente sostenuto dal gestore

CORDAR VALSESIA per la componente ammortamenti rispetto alle previsioni di Piano stralcio (circa 372 mila

euro in termini assoluti e 27% in termini percentuali in più rispetto alle previsioni), legato al maggiore livello di

investimenti realizzati constatabile dalla Tabella 42.

Tabella 44 – Analisi degli scostamenti sulla remunerazione del capitale investito:

GESTORE : CORDAR VALSESIA

2010 su 365 gg 2011 su 201/365 gg TOTALE

Totale remunerazione a consuntivo 352.950 227.359 580.309

Totale Remunerazione da Piano 366.000 227.433 593.433

Scostamento effettivo/previsionale -13.050 -74 -13.124

% di scostamento -3,57% -0,03% -2,21%

Nonostante il maggior livello di spesa investita evidenziato in Tabella 42, si rileva nella precedente tabella 44

un minor livello di remunerazione riconoscibile a consuntivo rispetto al livello previsto dal Piano, mostrando un

modesto scostamento complessivo sull’intero periodo 2010-2011, in termini assoluti di circa -13 mila euro e

percentuali del 2% circa.

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8.4 Il canone di concessione

Il Piano prevede come voci di costo da includere in tariffa le seguenti componenti:

I mutui ancora da estinguere dei Comuni contratti per la realizzazione delle opere del SII;

I costi di funzionamento dell’A.A.T.O. 2 Piemonte;

Le quote destinate alle Comunità montane.

Discorso diverso vale per gli oneri inseriti nella voce canone di concessione, per i quali si è tenuti a garantire

sui mutui contratti dai Comuni l’invarianza degli oneri per la finanza pubblica. L’analisi degli scostamenti svo l-

ge dunque, in questo caso, la funzione di quantificare i differenziali da recuperare sugli anni successivi, diffe-

renziali che possono dipendere da rinegoziazioni dei mutui e/o da variazioni delle rate dei mutui a tasso varia-

bile, sopravvenute agli atti di programmazione.

8.4.1 Analisi degli scostamenti del canone di concessione

Tabella 45 – Analisi degli scostamenti canone di concessione:

GESTORE : CORDAR VALSESIA

Descrizione Voce 2010 2011 TOTALE

spese di funzionamento AATO 79.643 80.182 159.825

quota comunità montane 159.283 160.362 319.645

rimborso rate mutui in essere 482.429 498.535 980.964

canone concessione Soc. Imm. - - -

Totale canone di concessione a consuntivo 721.355 739.079 1.460.434

Totale Canone di conc. da Piano 756.078 772.182 1.528.260

Scostamento effettivo/previsionale - 34.723 - 33.103 - 67.826

% di scostamento -4,59% -4,29% -4,44%

La Tabella 45 evidenzia uno scostamento del costo realmente sostenuto dal gestore CORDAR VALSESIA per

la componente canone di concessione rispetto alle previsioni di Piano stralcio (circa -68 mila euro in termini

assoluti e il 4% in termini percentuali in meno rispetto alle previsioni).

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8.5 I ricavi regolati

8.5.1 Le previsioni del Piano d’Ambito

Il Piano stralcio prevede per il periodo 2010 - 2011, ricavi garantiti generati dalla somma delle componenti dei

costi operativi, del canone del SII (mutui dei Comuni, spese di funzionamento AATO e quota comunità monta-

ne), degli ammortamenti e della remunerazione del capitale investito.

Ai fini dell’analisi degli scostamenti sui ricavi, occorre dunque – al pari di quanto fatto per i costi - aggiornarli al

tasso di inflazione programmata del DPEF più recente e confrontarli con i ricavi ottenuti a consuntivo da

CORDAR VALSESIA, come evidenziato nella successiva tabella 46.

8.5.2 Analisi degli scostamenti dei ricavi

Tabella 46 – Analisi scostamenti dei ricavi:

GESTORE : CORDAR VALSESIA

Anno 2010 Anno 2011 TOTALE

Ricavi da Bilancio 3.437.862 3.854.886 7.292.748

Ricavi da Piano 3.368.383 3.515.437 6.883.820

RETTIFICHE

quota agevolazione tariffe zone montane 13.763 13.406 27.169

Tasso d'inflazione sui costi operativi (dal 2007) 115.021 141.061 256.082

Ricavi regolati da Piano rettificati 3.497.168 3.669.904 7.167.072

Scostamento effetti-vo/previsionale 59.306 -184.982 -125.676

percentuale scostamento 1,70% -5,04% -1,75%

Dalla tabella 46 è possibile notare che il gestore CORDAR VALSESIA ha ottenuto maggiori ricavi per circa

126 mila euro (1,7 % in più), che dovranno essere decurtati in fase di analisi complessiva.

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Analisi degli scostamenti Biennio 2010 – 2011 e Integrazioni e modifiche all’analisi scostamenti

tariffari triennio 2007-2009 – Comuni Riuniti

AATO 2 PIEMONTE Biellese, Vercellese, Casalese Pag. 74

8.6 Riepilogo analisi degli scostamenti e relativi effetti

Compiuta l’analisi degli scostamenti, si procede con l’applicazione di conguagli (che aumentano la tariffa) e

decurtazioni (che riducono la tariffa).

Il D.M.LL.PP. 01 agosto 1996 stabilisce che sono oggetto di conguagli/decurtazioni i ricavi e le componenti del

costo del capitale, ammortamenti e remunerazione. Inoltre, a garanzia del principio di invarianza degli oneri

per la finanza pubblica, previsto all’art. 153 del d.lgs. 152 del 3 aprile 2006 e dell’equilibrio economico finanzia-

rio del gestore del servizio, sono soggette a conguaglio/decurtazione anche le rate dei mutui contratti dai Co-

muni e dall’Autorità d’Ambito riferiti alla realizzazione delle opere del Servizio Idrico Integrato. Non possono

invece essere conguagliati i costi operativi del periodo 2010 - 2011.

Tabella 47 – Effetti dell’analisi degli scostamenti:

Gestore CORDAR VALSESIA

Descrizione 2010 2011 Totale

Decurtazioni (-) / Conguagli (+)

Ammortamenti 92.726 279.486 372.212

Remunerazione -13.050 -74 -13.124

Canone di concessione -34.723 -33.103 -67.826

Ricavi 59.306 -184.982 -125.676

Totale 104.258 61.328 165.586

8.7 Osservazioni sul risultato dell’analisi degli scostamenti

Dall’analisi degli scostamenti sono emerse le seguenti osservazioni:

1. Il Gestore ha realizzato maggiori investimenti rispetto a quelli preventivati nel biennio 2010-2011, con

uno scostamento sugli importi previsti di circa 359 mila euro;

2. L’analisi degli scostamenti ha prodotto un conguaglio per il gestore degli importi degli ammortamenti e

una decurtazione della remunerazione del capitale investito, rispettivamente di 372 mila euro e -13 mi-

la euro;

3. Si è avuta una decurtazione per circa 68 mila euro sul canone di concessione;

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4. Per quanto riguarda i ricavi, avendo il Gestore ottenuto maggiori ricavi rispetto ai previsti dal Piano si

rileva una decurtazione per il Gestore di circa 126 mila euro;

5. Il risultato dell’analisi degli scostamenti ha prodotto, pertanto, complessivamente circa 166 mila euro

di conguaglio a favore del Gestore da trattare ai sensi degli artt. 31 e 32 della Deliberazione AEEGSI

643/2013 – Metodo Tariffario Idrico.

9 Analisi degli scostamenti del Gestore S.I.I.

9.1 Costi operativi

Si effettua l’analisi degli scostamenti per verificare l’andamento dei costi operativi sostenuti da S.I.I. nonché

l’adeguatezza dei costi operativi di progetto riconosciuti dal Piano Stralcio. In base ai risultati dell’analisi si va-

luta l’eventualità di applicare diverse percentuali di efficientamento da applicate ai costi operativi di progetto

e/o di rivedere il livello dei costi operativi degli anni successivi, escludendo comunque di riconoscere conguagli

compensativi qualora si accertino scostamenti nel periodo 2010 - 2011.

Per compiere l’analisi degli scostamenti occorre prendere a riferimento il livello dei costi operativi riconosciuti

dal Piano Stralcio triennale e confrontarli con i costi operativi sostenuti da S.I.I..

Tuttavia, affinché il confronto sia condotto tra valori omogenei, occorre da un lato adeguare al tasso di infla-

zione programmata e dall’altro lato riclassificare i costi operativi di consuntivo avendo cura di:

1. Rilevare solo gli importi inscritti alle categorie di costo indicate dal DM LL.PP. 01/08/1996;

2. Rettificare direttamente i costi escludendo gli importi non attinenti ai costi operativi o alle attività rego-

late;

3. Rettificare indirettamente, dal lato dei ricavi, i costi precedentemente corretti.

9.1.1 Analisi degli scostamenti

Compiute le opportune rettifiche sui costi operativi previsti dal Piano Stralcio e quelli sostenuti da S.I.I. nel pe-

riodo di riferimento 2010 - 2011, si procede con l’analisi degli scostamenti per verificare il grado di efficienta-

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mento praticato sui costi operativi nonché la congruità dei costi operativi di progetto, come da tabella succes-

siva.

Tabella 48 – Analisi degli scostamenti sui costi operativi

Analisi degli scostamenti sui costi operativi SII

Descrizione Voce 2010 2011 TOTALI

Per materie prime, sussidiarie, cons. e merci 320.412 348.998 669.410

Per Servizi 3.603.404 3.696.720 7.300.124

Costi per godimento di beni di terzi 304.416 334.144 638.560

Costi del Personale 1.800.007 1.864.220 3.664.227

Var. rimanenze mat. prime, suss., di cons. e merci 20.585 1.650 22.235

Accantonamenti 0 100.000 100.000

Oneri diversi di gestione 2.059.711 1.802.023 3.861.734

Totale 8.108.535 8.147.755 16.256.290

Canoni Immobiliare 0 0 0

Quota Comunità Montane 307.577 344.051 651.628

Quota AATO 153.788 172.026 325.814

Mutui 728.504 685.113 1.413.617

Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 139.764 170.496 310.260

ricavi extra 1.354.464 1.418.811 2.773.275

Totale 2.684.097 2.790.497 5.474.594

Totale Costi operativi da Bilancio al netto delle rettifi-

che 5.424.438 5.357.258 10.781.696

Totale Costi operativi Piano di Ambito 6.239.378 6.265.249 12.504.626

RETTIFICHE

quota ricavi extra/SII 1.050.000 1.050.000 2.100.000

efficientamento al 2% 123.000 123.000 246.000

costi operativi in tariffa 5.066.378 5.092.249 10.158.626

Tasso d'inflazione (dal 2007) 342.325 423.254 765.579

Totale Costi operativi da Piano di Ambito rettificati 5.408.702 5.515.503 10.924.205

Scostamento effettivo/previsionale 15.736 -158.245 -142.509

percentuale scostamento 0,25% -2,53% -1,14%

NOTA

Tasso d’inflazione :

2010 : 1,5% ; 2011 : 1,5 %

L’importo derivato dall’applicazione del tasso d’inflazione è dato dal tasso cumulato cioè dal prodotto dei tassi

d’inflazione dell’anno precedente e dell’anno considerato.

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Dall’analisi di Tabella 48, si rilevano complessivamente costi operativi inferiori a quelli previsti dal Piano

d’Ambito. Gli scostamenti sono di circa 142 mila euro in termini assoluti e l’1% in termini percentuali. La cate-

goria dei costi del personale e dei costi per servizi ha inciso sul livello dei costi operativi del biennio per il 67%

circa.

9.2 Gli investimenti

L’AATO 2 Piemonte, attraverso la ricognizione delle infrastrutture del Servizio Idrico Integrato, ha potuto ev i-

denziare le criticità del territorio e di conseguenza gli interventi necessari a conseguire gli obiettivi fissati dalla

normativa di settore per i servizi di acquedotto, fognatura e depurazione.

Il calcolo degli ammortamenti è avvenuto ai sensi degli articoli 15 e 16 del Disciplinare Tecnico, sulla base de-

gli investimenti effettivamente realizzati nel biennio (il primo anno di ogni investimento viene calcolato al 50%

dell’importo) con una aliquota media del 7%.

9.2.1 Gli investimenti al netto dei contributi pubblici a fondo perduto e il calcolo degli scostamenti

Nella seguente tabella 49, si riporta l’elenco degli investimenti per anno e progetto come da Piano di Stralcio,

considerato al netto dei contributi pubblici a fondo perduto, al fine di procedere con l’analisi degli scostamenti

sulla base del livello annuale di investimenti effettivamente realizzati.

Individuati gli investimenti lordi, i contributi pubblici a fondo perduto e i fondi gestore e canoni corrisposti come

effettivamente sostenuti dal Gestore, si può procedere con l’analisi degli scostamenti tra valori omogenei di

preventivo e consuntivo dopo aver calcolato per differenza il livello della spesa investita netta per ogni anno

del periodo 2010 - 2011.

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Tabella 49 – Analisi degli scostamenti sugli investimenti:

GESTORE : SII

Descrizione Anno 2010 Anno 2011 TOTALI

Investimenti realizzati (a consuntivo) 2.308.489 4.361.804 6.670.293

Totale Investimenti realizzati 2.308.489 4.361.804 6.670.293

RETTIFICHE

contributi pubblici percepiti 898.239 561.586 1.459.825

mutui comunali 0 0 0

fondi gestore e canoni corrisposti 172.196 299.994 472.190

Investimenti NETTI realizzati

1.238.054

3.500.224

4.738.278

Importo investimenti previsti Piano di Am-

bito 1.500.000 1.500.000 3.000.000

RETTIFICHE

contributi in c/capitale 0 0 0

Importo investimenti previsti Piano di Am-bito rettificati

1.500.000 1.500.000 3.000.000

Scostamento effettivo/previsionale -261.946 2.000.224 1.738.278

percentuale scostamento -17,46% 133,35% 57,94%

Dalla tabella 49 risulta che l’attività di investimento sia significativamente maggiore delle previsioni, con uno

scostamento complessivo nel periodo 2010-2011 in termini assoluti di circa 1,7 mln di euro e percentuali intor-

no al 58%.

9.3 Gli ammortamenti e la remunerazione del capitale investito

Compiuta l’analisi degli scostamenti della spesa investita, si procede con la quantificazione dei relativi costi

riconosciuti in tariffa, cioè degli ammortamenti e della remunerazione del capitale investito. A tal proposito va

ricordato che non occorre applicare l’inflazione sulle componenti di ammortamento e remunerazione del cap i-

tale.

Per quanto riguarda la sola annualità 2011, l’analisi degli scostamenti della voce “remunerazione del capitale

investito” è avvenuta attraverso il ricalcolo del valore della Remunerazione per il solo periodo di competenza

non coperto dalla Deliberazione AEEGSI 273/2013, ossia con il criterio del pro-die su 201/365 gg. Ovvero dal

01 gennaio 2011 al 20 luglio 2011. Per l’annualità 2010 invece si è svolta l’analisi con periodo di competenza

annuale.

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9.3.1 Analisi degli scostamenti ammortamenti e remunerazione capitale investito

Tabella 50 – Analisi degli scostamenti sugli ammortamenti:

GESTORE : SII

2010 2011 TOTALE

Totale Ammortamenti effettivi 954.000 1.348.000 2.302.000

Totale Ammortamenti Piano 863.000 968.000 1.831.000

Scostamento effettivo/previsionale 91.000 380.000 471.000

% di scostamento 10,54% 39,26% 25,72%

La Tabella 50 evidenzia un significativo scostamento complessivo del costo realmente sostenuto dal gestore

S.I.I. per la componente ammortamenti rispetto alle previsioni di Piano stralcio (471 mila euro in termini asso-

luti e 26% in termini percentuali in più rispetto alle previsioni), legato al maggiore livello di investimenti realiz-

zati constatabile dalla Tabella 49.

Tabella 51 – Analisi degli scostamenti sulla remunerazione del capitale investito:

GESTORE : SII

2010 su 365 gg 2011 su 201/365 gg TOTALE

Totale remunerazione a consuntivo 797.306 493.693 1.290.999

Totale Remunerazione da Piano 791.000 457.619 1.248.619

Scostamento effettivo/previsionale 6.306 36.074 42.380

% di scostamento 0,80% 7,88% 3,39%

Il maggior livello di spesa investita evidenziato in Tabella 51, si rileva nella precedente tabella 46, con un

maggior livello di remunerazione del capitale riconoscibile a consuntivo rispetto al livello previsto dal Piano,

mostrando uno scostamento complessivo sull’intero periodo 2010-2011, in termini assoluti di circa 42 mila eu-

ro e percentuali del 3,4% circa.

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9.4 Il canone di concessione

Il Piano prevede come voci di costo da includere in tariffa le seguenti componenti:

I mutui ancora da estinguere dei Comuni contratti per la realizzazione delle opere del SII;

I costi di funzionamento dell’A.A.T.O. 2 Piemonte;

Le quote destinate alle Comunità montane.

Discorso diverso vale per gli oneri inseriti nella voce canone di concessione, per i quali si è tenuti a garantire

sui mutui contratti dai Comuni l’invarianza degli oneri per la finanza pubblica. L’analisi degli scostamenti svo l-

ge dunque, in questo caso, la funzione di quantificare i differenziali da recuperare sugli anni successivi, diffe-

renziali che possono dipendere da rinegoziazioni dei mutui e/o da variazioni delle rate dei mutui a tasso varia-

bile, sopravvenute agli atti di programmazione.

9.4.1 Analisi degli scostamenti del canone di concessione

Tabella 52 – Analisi degli scostamenti canone di concessione:

GESTORE : SII

Descrizione Voce 2010 2011 TOTALE

spese di funzionamento AATO 153.788 177.099 330.887

quota comunità montane 307.577 354.199 661.776

rimborso rate mutui in essere 728.504 685.113 1.413.617

canone concessione Soc. Imm. - - -

Totale canone di concessione a consuntivo 1.189.869 1.216.411 2.406.280

-

Totale Canone di conc. da Piano 1.242.706 1.275.767 2.518.473

Scostamento effettivo/previsionale - 52.837 - 59.356 - 112.193

% di scostamento -4,25% -4,65% -4,45%

La Tabella 52 evidenzia uno scostamento del costo realmente sostenuto dal gestore S.I.I. per la componente

canone di concessione rispetto alle previsioni di Piano stralcio (circa -112 mila euro in termini assoluti e il 4,4%

in termini percentuali in meno rispetto alle previsioni).

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9.5 I ricavi regolati

9.5.1 Le previsioni del Piano d’Ambito

Il Piano stralcio prevede per il periodo 2010 - 2011, ricavi garantiti generati dalla somma delle componenti dei

costi operativi, del canone del SII (mutui dei Comuni, spese di funzionamento AATO e quota comunità monta-

ne), degli ammortamenti e della remunerazione del capitale investito.

Ai fini dell’analisi degli scostamenti sui ricavi, occorre dunque – al pari di quanto fatto per i costi - aggiornarli al

tasso di inflazione programmata del DPEF più recente e confrontarli con i ricavi ottenuti a consuntivo da S.I.I.,

come evidenziato nella successiva tabella 53.

9.5.2 Analisi degli scostamenti dei ricavi

Tabella 53 – Analisi scostamenti dei ricavi:

GESTORE : SII

Anno 2010 Anno 2011 TOTALE

Ricavi da Bilancio 8.119.239 8.459.916 16.579.155

Ricavi da Piano 7.922.801 8.127.807 16.050.608

RETTIFICHE

quota agevolazione tariffe zone montane 39.378 39.249 78.626

Tasso d'inflazione sui costi operativi (dal 2007) 342.325 423.254 765.579

Ricavi regolati da Piano rettificati 8.304.503 8.590.310 16.894.814

Scostamento effetti-vo/previsionale 185.264 130.394 315.659

percentuale scostamento 2,23% 1,52% 1,87%

Dalla tabella 53 è possibile notare che il gestore S.I.I. ha ottenuto minori ricavi per circa 316 mila euro (1,87 %

in meno), che dovranno essere conguagliati in fase di analisi complessiva.

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9.6 Riepilogo analisi degli scostamenti e relativi effetti

Compiuta l’analisi degli scostamenti, si procede con l’applicazione di conguagli (che aumentano la tariffa) e

decurtazioni (che riducono la tariffa).

Il D.M.LL.PP. 01 agosto 1996 stabilisce che sono oggetto di conguagli/decurtazioni i ricavi e le componenti del

costo del capitale, ammortamenti e remunerazione. Inoltre, a garanzia del principio di invarianza degli oneri

per la finanza pubblica, previsto all’art. 153 del d.lgs. 152 del 3 aprile 2006 e dell’equilibrio economico finanzia-

rio del gestore del servizio, sono soggette a conguaglio/decurtazione anche le rate dei mutui contratti dai Co-

muni e dall’Autorità d’Ambito riferiti alla realizzazione delle opere del Servizio Idrico Integrato. Non possono

invece essere conguagliati i costi operativi del periodo 2010 - 2011.

Tabella 54 – Effetti dell’analisi degli scostamenti:

Gestore SII

Descrizione 2010 2011 Totale

Decurtazioni (-) / Conguagli (+)

Ammortamenti 91.000 380.000 471.000

Remunerazione 6.306 36.074 42.380

Canone di concessione -52.837 -59.356 -112.193

Ricavi 185.264 130.394 315.659

Totale 229.733 487.112 716.845

9.7 Osservazioni sul risultato dell’analisi degli scostamenti

Dall’analisi degli scostamenti sono emerse le seguenti osservazioni:

1. Il Gestore ha realizzato maggiori investimenti rispetto a quelli preventivati nel biennio 2010-2011, con

uno scostamento sugli importi previsti di circa 1,7 mln di euro;

2. L’analisi degli scostamenti ha prodotto un conguaglio per il gestore degli importi degli ammortamenti e

della remunerazione del capitale investito, rispettivamente di 471 mila euro e 42 mila euro;

3. Si è avuta una decurtazione per circa 112 mila euro sul canone di concessione;

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4. Per quanto riguarda i ricavi, avendo il Gestore ottenuto minori ricavi rispetto ai previsti dal Piano si ri-

leva un conguaglio a favore del Gestore di circa 316 mila euro;

5. Il risultato dell’analisi degli scostamenti ha prodotto, pertanto, complessivamente circa 717 mila euro

di conguaglio a favore del Gestore da trattare ai sensi degli artt. 31 e 32 della Deliberazione AEEGSI

643/2013 – Metodo Tariffario Idrico.

10. Prospetti complessivi sull’intero ATO2 degli scostamenti 2010-2011

Prendendo in considerazione tutto il lavoro svolto e i dati a consuntivo pervenuti dai Gestori, è possibile evi-

denziare il quadro complessivo a livello di intero ATO2 degli scostamenti tariffari del periodo 2010-2011:

1. COSTI OPERATIVI:

Gestori 2010 2011 TOTALE

SCOSTAMENTO TOTALE preventivo consuntivo preventivo consuntivo preventivo consuntivo

AMC € 3.211.186 € 4.299.162 € 3.360.916 € 3.830.847 € 6.572.101 € 8.130.009 € 1.557.908

AMV € 1.893.432 € 2.136.682 € 1.941.441 € 2.412.515 € 3.834.873 € 4.549.197 € 714.324

ATENA € 5.013.958 € 4.641.000 € 5.147.337 € 5.692.993 € 10.161.294 € 10.333.993 € 172.699

COMUNI RIUNITI € 1.114.773 € 1.004.008 € 1.146.385 € 1.094.060 € 2.261.158 € 2.098.068 -€ 163.090

CORDAR BIELLA € 6.006.685 € 6.798.326 € 6.540.092 € 6.410.391 € 12.546.777 € 13.208.717 € 661.940

CORDAR VALSESIA € 1.715.784 € 1.690.347 € 1.775.467 € 1.911.119 € 3.491.251 € 3.601.466 € 110.215

SII € 5.408.702 € 5.424.438 € 5.515.503 € 5.357.258 € 10.924.205 € 10.781.696 -€ 142.509

TOTALI € 24.364.519 € 25.993.963 € 25.427.140 € 26.709.183 € 49.791.660 € 52.703.146 € 2.911.486

2. INVESTIMENTI:

Gestori 2010 2011 TOTALE

SCOSTAMENTO TOTALE preventivo consuntivo preventivo consuntivo preventivo consuntivo

AMC € 1.000.000 € 900.370 € 1.000.000 € 799.123 € 2.000.000 € 1.699.493 -€ 300.507

AMV € 600.000 € 361.415 € 600.000 € 686.226 € 1.200.000 € 1.047.641 -€ 152.359

ATENA € 2.400.000 € 2.319.759 € 2.400.000 € 2.165.803 € 4.800.000 € 4.485.562 -€ 314.438

COMUNI RIUNITI € 500.000 € 445.574 € 500.000 € 583.017 € 1.000.000 € 1.028.591 € 28.591

CORDAR BIELLA € 2.200.000 € 1.377.415 € 2.200.000 € 1.090.083 € 4.400.000 € 2.467.498 -€ 1.932.502

CORDAR VALSESIA € 1.000.000 € 1.464.966 € 1.000.000 € 894.072 € 2.000.000 € 2.359.038 € 359.038

SII € 1.500.000 € 1.238.054 € 1.500.000 € 3.500.224 € 3.000.000 € 4.738.278 € 1.738.278

TOTALI € 9.200.000 € 8.107.553 € 9.200.000 € 9.718.548 € 18.400.000 € 17.826.101 -€ 573.899

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Analisi degli scostamenti Biennio 2010 – 2011 e Integrazioni e modifiche all’analisi scostamenti

tariffari triennio 2007-2009 – Comuni Riuniti

AATO 2 PIEMONTE Biellese, Vercellese, Casalese Pag. 84

3. AMMORTAMENTI:

Gestori 2010 2011 TOTALE

SCOSTAMENTO TOTALE preventivo consuntivo preventivo consuntivo preventivo consuntivo

AMC € 1.148.000 € 1.292.000 € 1.170.000 € 1.329.000 € 2.318.000 € 2.621.000 € 303.000

AMV € 216.000 € 204.855 € 246.000 € 212.048 € 462.000 € 416.903 -€ 45.097

ATENA € 724.000 € 735.000 € 820.000 € 773.000 € 1.544.000 € 1.508.000 -€ 36.000

COMUNI RIUNITI € 100.201 € 108.914 € 124.427 € 125.131 € 224.628 € 234.045 € 9.417

CORDAR BIELLA € 725.000 € 728.132 € 835.000 € 1.142.611 € 1.560.000 € 1.870.743 € 310.743

CORDAR VALSESIA € 659.000 € 751.726 € 709.000 € 988.486 € 1.368.000 € 1.740.212 € 372.212

SII € 863.000 € 954.000 € 968.000 € 1.348.000 € 1.831.000 € 2.302.000 € 471.000

TOTALI € 4.435.201 € 4.774.627 € 4.872.427 € 5.918.276 € 9.307.628 € 10.692.903 € 1.385.276

4. REMUNERAZIONE DEL CAPITALE INVESTITO:

Gestori 2010 2011 TOTALE

SCOSTAMENTO TOTALE preventivo consuntivo preventivo consuntivo preventivo consuntivo

AMC € 561.000 € 554.095 € 339.773 € 330.361 € 900.773 € 884.457 -€ 16.316

AMV € 257.000 € 248.898 € 155.844 € 148.684 € 412.844 € 397.582 -€ 15.262

ATENA € 1.098.000 € 1.062.895 € 667.430 € 642.994 € 1.765.430 € 1.705.888 -€ 59.542

COMUNI RIUNITI € 124.181 € 140.207 € 82.513 € 92.197 € 206.694 € 232.404 € 25.710

CORDAR BIELLA € 867.000 € 848.695 € 531.962 € 486.288 € 1.398.962 € 1.334.983 -€ 63.978

CORDAR VALSESIA € 366.000 € 352.950 € 227.433 € 227.359 € 593.433 € 580.309 -€ 13.124

SII € 791.000 € 797.306 € 457.619 € 493.693 € 1.248.619 € 1.290.999 € 42.380

TOTALI € 4.064.181 € 4.005.046 € 2.462.574 € 2.421.576 € 6.526.754 € 6.426.622 -€ 100.132

5. CANONE DI CONCESSIONE :

Gestori 2010 2011 TOTALE

SCOSTAMENTO TOTALE preventivo consuntivo preventivo consuntivo preventivo consuntivo

AMC € 610.129 € 650.863 € 608.435 € 694.598 € 1.218.564 € 1.345.461 € 126.897

AMV € 501.924 € 527.732 € 504.111 € 487.704 € 1.006.035 € 1.015.436 € 9.401

ATENA € 2.240.410 € 2.201.000 € 1.991.297 € 2.031.317 € 4.231.707 € 4.232.317 € 610

COMUNI RIUNITI (*) € 74.508 € 71.040 € 76.233 € 41.316 € 150.742 € 112.356 -€ 66.136

CORDAR BIELLA € 6.458.634 € 5.543.121 € 6.488.928 € 6.182.450 € 12.947.562 € 11.725.571 -€ 1.221.991

CORDAR VALSESIA € 756.078 € 721.355 € 772.182 € 739.079 € 1.528.260 € 1.460.434 -€ 67.826

SII € 1.242.706 € 1.189.869 € 1.275.767 € 1.216.411 € 2.518.473 € 2.406.280 -€ 112.193

TOTALI € 11.884.389 € 10.904.980 € 11.716.954 € 11.392.875 € 23.601.343 € 22.297.855 -€ 1.331.237

(*) Per la Gestione Comuni Riuniti si rimanda ai dettagli di specificazione del cap. 6

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Analisi degli scostamenti Biennio 2010 – 2011 e Integrazioni e modifiche all’analisi scostamenti

tariffari triennio 2007-2009 – Comuni Riuniti

AATO 2 PIEMONTE Biellese, Vercellese, Casalese Pag. 85

6. RICAVI :

Gestori 2010 2011 TOTALE

SCOSTAMENTO TOTALE preventivo consuntivo preventivo consuntivo preventivo consuntivo

AMC € 5.530.194 € 5.786.552 € 5.756.293 € 5.756.565 € 11.286.486 € 11.543.117 € 256.631

AMV € 2.867.870 € 2.949.241 € 2.973.925 € 3.119.077 € 5.841.795 € 6.068.318 € 226.523

ATENA € 9.075.787 € 8.977.716 € 9.170.048 € 9.003.432 € 18.245.835 € 17.981.148 -€ 264.687

COMUNI RIUNITI (**) € 1.149.489 € 1.253.501 € 1.245.455 € 1.354.883 € 2.394.944 € 2.608.384 € -

CORDAR BIELLA € 14.057.460 € 14.017.469 € 14.830.550 € 14.726.201 € 28.888.010 € 28.743.670 -€ 144.340

CORDAR VALSESIA € 3.497.168 € 3.437.862 € 3.669.904 € 3.854.886 € 7.167.072 € 7.292.748 € 125.676

SII € 8.304.503 € 8.119.239 € 8.590.310 € 8.459.916 € 16.894.814 € 16.579.155 -€ 315.659

TOTALI € 44.482.471 € 44.541.580 € 46.236.485 € 46.274.960 € 90.718.956 € 90.816.540 -€ 115.855

(**) Per la Gestione Comuni Riuniti si rimanda ai dettagli di specificazione del cap. 6