Ampliamento Facoltà di Farmacia dell’Università degli Studi di...

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Area della Prevenzione e della Sicurezza Via di Sangiuliano, 257 - 95131 Catania tel. 095 7307857 fax 095 7307868 e-mail: [email protected] www.unict.it/aps 1 Area della Prevenzione e della Si curezza Università degli S tudi di Catania Settore Gestione Amministrativa Ampliamento Facoltà di Farmacia dell’Università degli Studi di Catania. Fornitura e messa in opera di cappe chimiche ad espulsione, cappe biologiche, armadi di sicurezza e arredi tecnici per i nuovi laboratori. CAPITOLATO TECNICO E NORMATIVO Il tecnico progettista: Ing. P.Barbera Il dirigente dell’A.P.S Ing. P. Ricci Ottobre 2009

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Area della Prevenzione e della Sicurezza

Università degli Studi di Catania Settore Gestione Amministrativa

Ampliamento Facoltà di Farmacia

dell’Università degli Studi di Catania. Fornitura e messa in opera di cappe

chimiche ad espulsione, cappe biologiche, armadi di sicurezza e arredi tecnici per i

nuovi laboratori.

CAPITOLATO TECNICO E NORMATIVO Il tecnico progettista: Ing. P.Barbera

Il dirigente dell’A.P.S Ing. P. Ricci

Ottobre 2009

Area della Prevenzione e della Sicurezza Via di Sangiuliano, 257 - 95131 Catania – tel. 095 7307857 – fax 095 7307868 – e-mail: [email protected]

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ART.1 OGGETTO DELL’APPALTO L’appalto ha per oggetto la fornitura e l’installazione degli arredi tecnici, cappe chimiche, cappe biologiche e armadi di sicurezza per i laboratori di ricerca e di didattica del nuovo corpo di fabbrica della Facoltà di Farmacia dell’Università degli Studi di Catania. Sono comprese nell’oggetto dell’appalto le opere impiantistiche necessarie per l’allacciamento degli arredi tecnici agli impianti e alle reti di servizio esistenti per le quali dovrà essere fornito, a cura dell’aggiudicatario, il progetto esecutivo come meglio specificato nel successivo articolo. Importo presunto a base d'asta: € 163.300,00 (dicesi euro centosessantatremilatrecento/00) + IVA, come dettagliato nell’Allegato 1e 2, oltre oneri di sicurezza pari a € 1.700,00 + IVA, come dettagliato nel DUVRI – Allegato 3. L’appalto sarà aggiudicato ai sensi dell’art.82, comma 2, lett. b) del D.Lgs. 163/2006 al concorrente che avrà presentato l’offerta con il prezzo più basso rispetto all’importo posto a base d’asta escluso di IVA e degli oneri di sicurezza. ART. 2 GENERALITA’ L’oggetto del seguente Capitolato è la fornitura ed installazione di Arredi Tecnici, Cappe chimiche ad espulsione totale previa filtrazione a carboni, Cappe microbiologiche classe II, Armadi di sicurezza, compresi gli allacciamenti impiantistici (fluidi, scarichi, elettrico, ecc), da eseguirsi presso i laboratori di didattica e di ricerca del nuovo corpo di fabbrica della Facoltà di Farmacia dell’Università degli Studi di Catania. Le prescrizioni tecniche che seguono costituiscono il livello minimo richiesto. Le ditte potranno presentare soluzioni differenti purché di qualità e prestazioni superiori rispetto allo standard minimo richiesto. Tutte le Ditte partecipanti alla gara dovranno, nel redigere l’offerta, rispettare le Leggi, Regolamenti e Norme vigenti in materia di sicurezza, costruzione, funzionamento ed installazione, applicabili alla realizzazione oggetto dell’appalto, anche quando non esplicitamente menzionato nei documenti di gara. La fornitura si intende comprensiva di posa in opera e messa in funzione delle cappe, degli armadi e degli arredi tecnici, ivi compreso, l’allacciamento alle utenze predisposte nei laboratori, per dare il tutto finito a regola d’arte. L’offerta dovrà essere formulata nel rispetto delle planimetrie predisposte dall’amministrazione, e di tutta la documentazione fornita in sede di gara, nonché nel rispetto della normativa vigente. L’installatore, derivandosi dai quadri di zona previsti per i laboratori, dovrà provvedere all’alimentazione elettrica delle cappe e degli armadi di sicurezza e degli arredi tecnici. I collegamenti dovranno essere realizzati usando, conduttori che garantiscano all’impianto un grado di protezione adeguato al tipo di locale.

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La ditta dovrà provvedere al collegamento sia degli impianti idrici che dei gas tecnici e speciali di tutte le cappe e degli arredi tecnici dislocati in ciascun laboratorio. La ditta dovrà altresì sincerarsi che tutti gli arredi siano corredati degli accessori necessari al buon funzionamento degli stessi. Saranno a carico della ditta realizzatrice gli obblighi e gli oneri derivanti dalla formazione della rete di scarico dal punto di raccolta sottocappa e sottobanco al punto di scarico predisposto dal Committente. Gli impianti di estrazione d’aria dovranno comprendere i ventilatori delle singole cappe e dei sistemi di estrazione localizzati posti sugli arredi tecnici, box filtro con carboni attivi e dovranno essere posizionati esternamente all’edificio, in corrispondenza della terrazza. Sarà, in ogni caso, obbligo della ditta una valutazione appropriata della portata, prevalenza e potenza necessaria per ciascun gruppo di aspirazione in relazione alla tipologia, dimensioni e flusso di aria richiesta per le cappe e per i sistemi di estrazione localizzati. Sarà a carico dell’impresa la fornitura e la posa in opera dei collegamenti e dei collarini di raccordo fra gli arredi forniti e le canalizzazioni, nonché la fornitura e la posa in opera completa, ove mancante, delle canalizzazioni stesse necessarie fino al foro presente in ciascun laboratorio e da questo sino al ventilatore da posizionare esternamente all’edificio, l’eventuale smontaggio e rimontaggio dei controsoffitti, nonché la realizzazione degli alloggiamenti esterni dei ventilatori. Per la parte impiantistica sopra descritta dovrà essere redatto il relativo progetto da tecnico abilitato ed iscritto al relativo albo professionale. Al termine dei lavori dovrà essere rilasciata dichiarazione di conformità ai sensi del D.M. 37/08. La ditta realizzatrice dovrà effettuare un sopralluogo per verificare puntualmente le dimensioni dei locali, la posizione delle canalizzazioni per le aspirazioni, gli scarichi, i punti di fornitura dei fluidi e dei gas, nonché la collocazione dei quadri di allacciamento dell’impianto elettrico, e dovrà realizzare i collegamenti da detti punti alle attrezzature fornite. Gli scarichi delle attrezzature dovranno essere portati fino ai punti di allaccio predisposti. La fornitura e posa in opera si intende comprensiva di tutti gli oneri, nessuno escluso per gli allacciamenti elettrici, scarichi, gas tecnici e speciali, fluidi e tubi di aspirazione indipendentemente dalla loro posizione, tali da rendere perfettamente funzionanti gli arredi forniti senza che ciò costituisca un onere aggiuntivo per il Committente. Si precisa che negli oneri sopraccitati, si devono intendere anche le necessarie opere murarie accessorie per fori, tracce, etc, che si rendessero necessarie. ART. 3 PRESCRIZIONI GENERALI Le Cappe, gli Armadi e gli arredi tecnici con i relativi impianti tecnologici dovranno permettere che ogni attività svolta nei vari laboratori possa essere eseguita non solo nel rispetto delle norme di Legge, ma seguano i criteri di buona tecnica, costruzione e sicurezza.

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1. le Ditte partecipanti, in funzione delle Leggi, Norme e Regolamenti sopra descritti unitamente alla propria esperienza, potranno proporre soluzioni tecniche diverse SOLO SE migliorative 2. gli arredi le cappe e gli armadi ed i relativi impianti tecnologici dovranno minimizzare particolari situazioni anomale come : - rischi da prodotti tossici e geno tossici - rischi da prodotti caustici e/o infettivi - rischi da folgorazioni elettriche - rischi da inquinamento atmosferico ed ambientale - rischi da incendio dovranno essere adottati tutti gli accorgimenti necessari per : - limitare il carico di incendio, secondo le vigenti Leggi inerenti la prevenzione incendi - limitare la possibile creazione di atmosfere esplosive - evitare che gli impianti elettrici possano risultare fonte di innesco di eventuali atmosfere esplosive 3. le cappe chimiche offerte dovranno possedere Certificato EN 14175 parte 1-2-3-6 ed essere accompagnati da test report, inerente i dispositivi di sicurezza applicati secondo le EN 14175 parte 2 ed il grado di robustezza secondo le EN 14175 parte 3; sia il certificato che i test report comprovanti un indice di contenimento almeno pari a 0,1 ppm, saranno da allegare alla documentazione tecnica della gara. 4. le cabine di sicurezza per rischi biologici in classe II dovranno possedere Certificato secondo le EN 12469 da allegare alla documentazione tecnica della gara. 5. gli armadi di sicurezza per infiammabili dovranno possedere Certificato secondo le norme EN 14470 parte 1 da allegare alla documentazione tecnica della gara. 6. I banchi da laboratorio nel loro assieme dovranno possedere certificati EN 13150:2001 da allegare alla documentazione tecnica della gara. 7. le Ditte partecipanti dovranno risultare in possesso della Certificazione ISO EN 9001:2000 da allegare alla documentazione tecnica della gara. ART. 4 CARATTERISTICHE GENERALI DEI MATERIALI I materiali impiegati per la realizzazione degli arredi tecnici dovranno essere di prima qualità, privi di difetti intrinseci e rispondenti all’uso proprio cui sono destinati. Tutti i pannelli combustibili costituenti l’arredo dovranno avere la certificazione Classe 1 di reazione al fuoco e E1 di emissione di formaldeide secondo la norma UNI EN 120/95. Le strutture metalliche, dovranno essere verniciate con resine epossidiche; i piedini di appoggio dovranno essere in materiale antiacido con dispositivo di regolazione a vite.

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- Caratteristiche dei materiali per impianti elettr ici delle cappe. Le apparecchiature elettriche, quali interruttori, prese, etc. saranno racchiuse in custodie in materiale non propagante l’incendio con grado di protezione idoneo. Le distribuzioni saranno realizzate con tubo rigido e guaina in PVC autoestinguente. I conduttori dovranno essere rispondenti alle norme CEI, le linee dovranno essere opportunamente dimensionate. Le giunzioni fra porta-conduttore e le custodie delle apparecchiature elettriche saranno realizzate con opportuni raccordi idonei a garantire un grado di protezione meccanica adeguato. Tutti i conduttori impiegati dovranno essere di tipo conforme e dovranno essere opportunamente dimensionati. Per l’illuminazione dello spazio di lavoro sottocappa sarà previsto un corpo illuminante del tipo adeguato. L’interruttore per il comando dell’impianto luce sarà inserito in un quadro di comando. I quadri elettrici installati sulle cappe di aspirazione dovranno avere un grado di protezione adeguato al loro utilizzo. - Caratteristiche dei materiali per impianti di aspirazione per cappe, sistemi di aspirazione localizzati e armadi Le cappe chimiche e quelle biologiche, i sistemi di aspirazione localizzati e gli armadi di sicurezza andranno collegati mediante tubazioni di espulsione, che sarà cura ed onere della ditta fornitrice provvedere alla realizzazione, in PVC, o in altro materiale adeguato e con caratteristiche idonee all’uso richiesto, al relativo dimensionamento, al fissaggio alle pareti o al soffitto del locale con staffe in acciaio zincato e collegate al collettore delle cappe e all’elettroaspiratore mediante giunti in PVC elastico allo scopo di eliminare le vibrazioni, lo smontaggio e rimontaggio del controsoffitto e quant’altro necessario per dare il lavoro finito a regola d’arte. - Caratteristiche dei materiali per impianti tecnologici di distribuzione per fluidi e gas tecnici Il collegamento tra i collettori ed i rubinetti di erogazione dovrà essere realizzato con tubo dello stesso materiale della relativa linea. Gli impianti di alimentazione fluidi, acqua fredda, gas metano, gas tecnici, aria compressa dovranno essere realizzati in materiale adeguato e come specificato al punto “IMPIANTI IDRAULICI – RUBINETTI, ACQUA, GAS, GAS TECNICI – SC ARICHI” . Le tubature per acqua dovranno essere realizzate interamente in PVC a giunti incollati. Le tubature per i gas, gas tecnici, saranno in acciaio inox giuntati senza saldatura o in rame madicale. Tutte le tubazioni dovranno essere tappate alle estremità per il trasporto in cantiere. Gli impianti di alimentazione sistemati all’interno dell’intercapedine degli arredi dovranno essere ancorati alla struttura da appositi sostegni e supporti. Le tubazioni di alimentazione devono essere complete di relativa raccorderia, valvolame e quant’ altro necessario a dare il lavoro finito a regola d’arte. Gli impianti di scarico dovranno essere realizzati con tubazioni in materiale plastico resistente agli acidi, alle basi ed ai solventi.

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Le vaschette dei piani di lavoro dovranno essere collegate all’impianto di scarico con giunti che permettano di regolare la pendenza dell’impianto e di assorbirne le dilatazioni termiche. Gli elementi che costituiscono l’impianto devono permettere di ispezionarlo facilmente e di intercettare materiali caduti accidentalmente al suo interno.

ART. 5 CARATTERISTICHE GENERALI ARREDI Tutti gli arredi e le attrezzature devono essere realizzati con componenti modulari, sostituibili od integrabili in ogni momento. Il modulo tecnico porta servizi deve essere concepito in modo da permettere il posizionamento dei punti di arrivo dei fluidi e dei quadri elettrici tramite trave porta-servizi orizzontale posizionabile ad altezze differenziate che consenta di avere completamente libero il piano di lavoro. Eventuali vaschette di scarico in polipropilene dovranno essere contenute nello spessore del porta-servizi. Le mensole porta-reagenti o porta-oggetti devono essere realizzate in acciaio verniciato a fuoco, profondità cm. 30 – 40 circa, con bordo di contenimento sui 4 lati.; devono essere posizionabili a diverse altezze nella parte superiore dei moduli tecnici, regolabili secondo le varie esigenze. La struttura deve altresì consentire il posizionamento di armadi pensili e bracci aspiranti – da posizionare eventualmente in corrispondenza di strumenti che potranno produrre esalazioni nocive e consentirne la loro eventuale traslazione in tempi successivi senza oneri aggiuntivi. Le strutture devono essere con conformazione a “C” realizzate in profilato d’acciaio e presentare, al di sotto del piano di lavoro ampio spazio per poter inserire mobiletti contenitori. I piani di lavoro dovranno risultare generalmente a 90 cm ca. da terra, salvo diversa indicazione. Per le postazioni di lavoro con seduta (scrivanie o banchi per microscopia) l’altezza del piano dovrà essere di ca. cm 75. La profondità delle strutture dovrà essere di max 170 cm per quelli centrali a doppio fronte di lavoro, salvo diverse indicazioni. I piani di lavoro dovranno avere una profondità di 75 cm. Tutte le strutture portanti, in genere, dovranno essere in metallo adeguatamente trattato contro la corrosione. Le basi di appoggio dovranno essere di materiale anticorrosione e regolabili con dispositivo a vite per il livellamento. Gli elementi mobili da inserire sotto il piano di lavoro, come armadietti, cassettiere, ecc., dovranno essere dotati di ruote con freno anteriore. I contenitori in genere saranno realizzati in conglomerati opportunamente protetti contro la corrosione, tali da risultare: - resistenti agli acidi, alcali, oli, detergenti; - atossici ad elevato isolamento elettrico; - resistenti agli urti e abrasioni. Tutti i materiali ed i rivestimenti devono essere realizzati con materiali ignifughi rispondenti alla normativa italiana CSE 2/75/A e CSE RF 3/77.

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Gli arredi tecnici dovranno essere rispondenti alle specifiche normative vigenti sia per quanto riguarda la decontaminazione dei piani di lavoro o dei rivestimenti, sia per il corredo tecnologico. ART. 6 CARATTERISTICHE DEI MATERIALI PER GLI ARREDI I materiali impiegati per la realizzazione degli arredi tecnici dovranno essere di prima qualità, privi di difetti intrinseci e rispondenti all’uso proprio cui sono destinati. Si dovrà altresì considerare che i materiali necessari alla realizzazione degli arredi con i relativi impianti tecnologici a corredo, verranno utilizzati nei laboratori chimici, biologici e microbiologici quindi in zone a potenziale rischio di incendio ed esplosione. Tutti i materiali costituenti l’arredo (tavoli, banchi, mobiletti sottostrutturali, pensili, scrivanie, ecc.) dovranno essere del tipo ignifugo Classe 1 (non combustibile - come da DM 26.06.84 e Circolare Ministero dell’Interno nr.17 MI.SA. (87) 10 del 16.04.87), secondo le norme CSE 2/75/A e CSERF 3/77. I pannelli dovranno essere rispondenti oltre al precedente punto anche alle seguenti norme: - Classe 1 di reazione al fuoco secondo il D.M. 26/06/84 e Circolare Ministero dell'Interno n° 17 MI. SA. (87) 10 del 16/04 1987. - Classe E1 di rilascio della formaldeide e derivati (inferiore a 0.1 ppm) (a bassissimo contenuto di formaldeide secondo le più recenti disposizioni internazionali). - ASTM D-756-78 (elevata resistenza all'abrasione) - DIN 68761 - parte 4 - TIPO FF0 (nobilitazione) - DIN 52362 (flessione) - DIN 52365 (trazione) - DIN 53799-4.14.5 (immunità alle macchie) A termine lavori, con la documentazione finale, di tutti i materiali impiegati dovrà essere prodotta la necessaria documentazione tecnica che ne certifichi le caratteristiche. Unitamente all’offerta le Ditte dovranno presentare: a) - una relazione descrittiva con indicate tutte le caratteristiche dei materiali utilizzati; b) – la planimetria dei locali con il posizionamento degli arredi, nonché i disegni degli arredi stessi. ART. 7 ALZATE TECNICHE I banchi centrali dovranno essere attrezzati con alzate tecniche modulari (moduli 600, 1200, 1500, 1800 mm), necessarie per contenere i vari impianti tecnologici quali: utenze fluide, scarichi, gas tecnici, impianti elettrici, impianti telefonici, così come portareagenti, mensole, bracci aspiranti, colatoi, porta stativi ecc. Le alzate porta servizi doppio fronte, dovranno avere un’altezza fino a ca 190 cm e garantire la possibilità di poter alimentare i servizi del banco dall’alto. Inferiormente, dietro lo spazio per i mobiletti e le cassettiere, dovrà essere previsto un vano tecnico per il passaggio delle tubazioni (acqua, gas tecnici,

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scarico liquidi, elettrico etc.), con tamponamento facilmente asportabile per eventuale manutenzione. I pannelli di tamponamento dovranno essere sempre presenti. Requisiti minimi richiesti per le alzate tecniche portautenze: - essere modulari, quindi non costruite/assemblate in successione - avere una finitura superficiale con alta resistenza chimica - disporre di una struttura portante modulare, costituita da profili in acciaio trattato con resine epossidiche e profili in lamiera zincata con nervature - disporre di trave portaservizi orizzontale posizionabile ad altezze differenziate in modo da posizionare liberamente ed ergonomicamente i punti di utenza dei fluidi e dei quadri elettrici e di avere completamente libero il piano di lavoro . - Sulla trave dovranno essere fissate le varie utenze quali rubinetti, riduttori di pressione per gas tecnici, box elettrici, prese dati e telefoniche, interruttori di comando , con la possibilità di integrare queste utenze anche in un secondo tempo senza alcuna necessità di rimozione del banco antistante. ART. 8 PORTAREAGENTI, MENSOLE, PENSILI, ILLUMINAZIO NE Le mensole porta reagenti saranno dotate di adeguati bordi di contenimento perimetrali e collegati ai sostegni del modulo tecnico ad altezza regolabile. Esse dovranno essere in acciaio verniciato epossidico, con portata minima 20Kg. I mobiletti pensili, dell’altezza di cm. 70 circa, con bordi rivoltati, dovranno essere realizzati con pannelli in fibra di legno tipo E1 ignifugo Classe 1 spessore 20 mm circa e rivestiti in melamina su entrambe le facce; la bordatura del lato frontale sarà realizzata con bordi in plastica spessore 3 mm circa. I vetri scorrevoli orizzontalmente dovranno essere del tipo di sicurezza; ogni pensile sarà dotato di proprio ripiano interno (regolabile in altezza); la lunghezza dei pensili sarà modulare, come le strutture, saranno collocati, di norma, a 50 cm circa di altezza, ove non diversamente indicato e saranno dotati di predisposizione al montaggio sottostante di lampade. L’illuminazione del posto di lavoro, quando richiesto, dovrà essere con lampade fluorescenti in custodie stagne marchio CE e IMQ, dotate di proprio interruttore, cavetto e spina. I porta stativi necessari per la formazione di reticoli in acciaio inox porta colonne, apparecchi ecc. saranno accoppiati alla mensola portareagenti . Eventuali colatoi per vetrerie saranno in misura modulare, con raccogli gocce. ART. 9 STRUTTURE PORTANTI PER PIANI DI LAVORO Le strutture modulari portanti per i piani di lavoro saranno del tipo a “C” e dovranno essere integrate alle alzate tecniche e realizzate con profilati in acciaio di sezione non inferiore a 22 cm.2 x 2,5 mm e trattati con resine epossidiche (lunghezza modulare di 60, 120, 150 e 180 cm). Inferiormente la struttura avrà i piedini regolabili per una perfetta messa a livello; dovrà essere garantita un’ottima stabilità e resistenza alle oscillazioni.

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ART. 10 PIANI DI LAVORO I piani di lavoro ad uso laboratorio avranno lunghezza modulare pari alla struttura portante e una profondità minima di 75 cm. utile. I piani di lavoro dovranno essere realizzati in GRES MONOLITICO, con bordo perimetrale raggiato e soprelevato a contenimento. I piani di lavoro in gres monolitico potranno essere costituiti, se richiesto, anche con vasche incassate in gres, incollate e sigillate nel piano, a filo inferiore (senza sporgenze) e complete di raccordo di scarico in PE (materiale resistente a sbalzi repentini di temperatura, liquidi corrosivi, prodotti chimici e solventi). Tutti i restanti piani ( per uso scrivania) dovranno essere realizzati in laminato plastico omogeneo a tutto spessore, particolarmente resistente ai prodotti da laboratorio. Spessore minimo di mm 15. Bordature perimetrali arrotondate secondo norme di sicurezza. I piani devono essere in materiale e ignifugo, Classe 1 di reazione al fuoco, secondo il D.M. 26/06/84 e Circolare Ministero dell'Interno n° 17 MI.SA. (87) 10 del 16/04 1987. Per i lavelli i piani saranno in polipropilene stampati ad iniezione (compresa la vasca con dimensioni di 500x400x300 mm. dotata di troppopieno, tappo e catenella – per i gruppi di lavaggio/lavelli), con o senza colatoio laterale e completi di rinforzi sottopiano; bordi di contenimento sui 4 lati. ART .11 MOBILETTI SOTTOSTRUTTURALI E SOTTOCAPPA Dovranno essere di tipo estraibile, su ruote con freno; dovranno garantire la massima capienza sfruttando tutto lo spazio disponibile sotto le strutture modulari portanti per il piano di lavoro (con esclusione della zona riservata al passaggio delle reti impiantistiche); saranno del tipo ad ante e cassetti. Realizzati con pannelli in fibra di legno tipo E1 (classe di emissione della formaldeide), ignifugo Classe 1 spessore 20 mm circa e rivestiti in melamina su entrambe le facce; sia i bordi a vista della struttura del mobiletto che le antine a battente ed i frontali dei cassetti, dovranno essere rivestiti in PP spessore 2 mm arrotondato; nel caso di ante a battente si richiede l’apertura almeno a 180°; ogni mobiletto sarà dotato di proprio ripiano interno in acciaio, con bordi rivoltati (regolabile in altezza). Le guide dei cassetti dovranno avere sponde laterali in acciaio trattato con resine epossidiche, scorrere silenziosamente, disporre di sistema di auto chiusura, avere il fermo ed essere estraibili per più dei 2/3; Le cassettiere dovranno essere dotate tassativamente di sistema di sicurezza anti ribaltamento; le rotelle dovranno garantire una portata minima cad. di 70 Kg., essere gommate (per una movimentazione silenziosa sulle superfici dure), ed almeno 2 essere dotate di blocco. Le antine ed i cassetti saranno dotate di maniglie ergonomiche in materiale antiacido.

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ART. 12 SGABELLI e SEDIE Saranno costruiti secondo le più recenti normative di sicurezza; in particolare saranno con sedile e schienale ergonomici e imbottiti; rivestimento in materiale impermeabile (poliuretano o similpelle – stoffa esclusa), lavabile e ignifugo; senza ruote, anello poggiapiedi; regolabili in altezza con meccanismo a gas da 55 cm. a 80 cm. circa, schienale a contatto inclinabile e regolabile. Normativa di riferimento: UNI 8585, 8586, 8587, 8589, 8590, 9089, 9243, 9430, EN 12727. ART.13 SERVIZI ELETTRICI E MECCANICI I servizi distribuiti sulla trave portaservizi orizzontale avranno le seguenti caratteristiche: - Quadri elettrici Le prese dovranno essere posizionabili singolarmente e potranno essere tipo UNEL (shüko + complementare) o tipo CEE17, da 230V/16A/2P+T, salvo diversa indicazione. La protezione minima delle prese elettriche dovrà essere IP44. Ogni banco dovrà essere corredato da uno o più interruttori automatici magnetotermici da 10/16A. In presenza di una tripla linea di alimentazione (normale + privilegiata UPS+ gruppo elettrogeno) destinata a servire un unico gruppo prese, sarà necessario prevedere un magnetotermico per ciascuna linea. Ad ogni magnetotermico dovranno essere collegate non più di 8 prese elettriche da 16A. Le prese di tipo interbloccato dovranno essere protette singolarmente mediante interruttore adeguato; saranno allacciati con cavi elettrici tipo FG7OM1 LS0H o similare, di sezione adeguata. Dovrà inoltre essere prevista la possibilità di inserire eventuali prese per reti EDP o per fonia di tipo RJ45 a 8 pin o di tipo RJ 11 a 4 pin. - Rubinetterie e riduttori di pressione Le rubinetterie da laboratorio per acqua, gas e fluidi devono essere costruite in ottone stampato con rivestimento in smalto epossidico adatto per uso con destinazione laboratorio; devono rispondere inoltre alle normative DIN 30661 (classe 3), DIN DVGW 8601 e 632, EN 13792 (color-code), DIN 12898. L’installazione delle rubinetterie dovrà essere effettuata sulla trave orizzontale porta servizi in modo da non sporgere sul piano di lavoro. Le rubinetterie saranno provviste di manopole di comando con identificazione del fluido, attacco in entrata con filettatura e portagomma rastremato in uscita. Le prese per gas tecnici dovranno essere provviste di : - riduttore di pressione di II° stadio con regolazione della pressione in uscita da 0.5 a 8 bar; - manometro indicatore con scala 0 -16 bar; - rubinetto micrometrico a spillo con regolazione extrafine; - raccordo di uscita a portagomma. Il riduttore di pressione dovrà essere con sistemi di regolazione e membrane in acciaio inossidabile.

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- Vaschette di scarico Le vaschette per lo scarico in polipropilene dovranno essere contenute nello spessore del porta servizi e avere una dimensione utile del pozzetto di scarico tale da garantire un accesso e utilizzo agevole per gli utenti. Su ogni singola vaschetta dovrà inoltre essere possibile alloggiare uno o più rubinetti per acqua. - braccetti aspiranti a snodo I sistemi di aspirazione localizzata a snodo dovranno essere conformi alla norma EN 100015-1, gli snodi dovranno essere dotati di cuscinetti a sfera ed anello di frizione in gomma con trattamento antiattrito per consentire un semplice posizionamento. I tubi saranno in polipropilene dal diametro di 75 mm e completi di serranda ermetica manuale per la regolazione della portata. I componenti metallici a contatto con il flusso d’aria saranno realizzati in acciaio inossidabile. La cappa di aspirazione sarà del tipo a cupola in PMMA trasparente. Il braccetto aspirante andrà collegato con elettroaspiratore e box filtri, posti all’esterno dell’edificio, per abbattimento dei fumi e gas aspirati. ART. 14 CAPPE CHIMICHE Le cappe chimiche ad estrazione totale dovranno avere lunghezza esterna di 1500 mm, come da norma EN 14175 PARTE 2 ed essere corredate delle Certificazioni, da allegare alla documentazione tecnica della gara ai sensi della norma EN 14175 con copia del relativo test report per ogni modulo cappa. Detto test dovrà garantire un indice di contenimento almeno pari a 0,1 ppm ai sensi delle EN14175-3 e anche al test di robustezza previsto dalla norma UNI EN 14175-4 prevedendone anche una prova in loco per ciascuna cappa chimica ad espulsione che verrà installata. La ditta fornitrice dovrà rilasciare la dichiarazione di conformità relativa alle seguenti norme europee: Direttiva Macchine 89/392 CEE; Direttiva Bassa Tensione 73/23 CEE; Direttiva sulla compatibilità elettromagnetica 89/336 CEE; Prescrizioni sulla sicurezza su apparecchi elettrici di misura, controllo utilizzo in laboratorio CEI EN 61010-1, EN 55022, EN 61000-3-2, EN 61000-3-3; Dichiarazione che il prodotto è conforme a quanto previsto dal D.Lgs. 81/08. Le cappe chimiche dovranno essere del tipo ad espulsione totale con sistema a portata dell’aria variabile UNI EN 14175-6. In generale le cappe dovranno presentare i seguenti requisiti minimi costruttivi e di sicurezza: - basamento metallico costituito con montanti d’acciaio verniciati e

opportunamente trattati a forno con verniciatura ad alta resistenza chimico-fisica, piedini regolabili alla base;

- incastellatura realizzata con struttura in laminato plastico melamminico ignifugo ad alta resistenza chimico-fisica;

- fianchi in agglomerato idrofugo rivestito in laminato plastico ignifugo ad alta resistenza chimico-fisica.

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- tutta la facciata, dovrà essere esente da spigoli vivi, in modo da garantire un corretto flusso d’aria verso l’interno cappa;

- il saliscendi verticale dovrà essere costruito secondo quanto prescritto dalla normativa EN 14175 parte 2 e cioè disporre del dispositivo di blocco caduta saliscendi che – in caso di rottura funi - garantisca l’incolumità dell’operatore (il saliscendi deve subito bloccarsi), disporre del dispositivo di blocco meccanico apertura saliscendi oltre alla quota di 500 mm dal piano lavoro e corredato di allarme ottico ed acustico che si attivano al momento del superamento della quota di blocco, disporre di opportuno dispositivo di scolo – versante sul piano di lavoro - applicato internamente al saliscendi.

Il saliscendi dovrà essere attrezzato con lastre in vetro di sicurezza certificato con spessore minimo di 6 mm, dotato inferiormente di speciale maniglione conformato in modo tale da ottimizzare l’ingresso del flusso d’aria verso l’interno cappa; il saliscendi in posizione di chiusura garantirà l’operatore contro eventuali fuoriuscite di corpi contundenti in caso di accidentali esplosioni o incidenti;

- il piano di lavoro dovrà essere in gres monolitico; - il doppio schienale di aspirazione dovrà essere conformato in modo tale da

aspirare uniformemente, vapori, gas e fumi, leggeri e pesanti, senza lasciare punti morti di intercettazione; detto schienale dovrà essere asportabile per garantirne la pulizia;

- il raccordo di aspirazione dovrà essere realizzato in materiale adeguato e la volta superiore dovrà favorire il convogliamento dei fumi e vapori;

- disporre di valvola o pannello di sfogo contro esplosioni accidentali poste sopra il cielino cappa;

- rubinetti per acqua, fluidi e gas a comando remoto esterno al vano di lavoro ed erogatori interni;

- i gruppi di comando per i gas combustibili saranno sempre dotati di meccanismi di sicurezza per impedire l’apertura involontaria;

- i gruppi di comando per gas tecnici, puri e ultrapuri, vuoto, aria compressa, dovranno essere del tipo regolazione fine e controllo di flusso di gas combustibile mediante elettrovalvola che si apre solamente al verificarsi contemporaneo di due condizioni: azionamento del dispositivo e presenza di aspirazione forzata. In caso che l’aspirazione venisse a mancare il flusso di gas verrebbe interrotto;

- esecuzione elettrovalvola EExd antideflagrante; - i gas tecnici dovranno essere dotati di riduttore di pressione con manometro

indicatore della pressione erogata e valvola di regolazione, posti all’esterno del vano di lavoro;

- gli erogatori d’acqua all’interno del pannello vaschetta; - la vaschetta di scarico in polipropilene dovrà essere applicata sulla parte

posteriore del piano di lavoro; - i moduli porta-erogatori fluidi e gas, asportabili per manutenzione, dovranno

essere previsti sulla parete posteriore; - cruscotto porta-utenze elettriche e comandi fluidi con rubinetterie idonee al tipo

di gas previsto e manopole con colorazioni codificate secondo norma; - la plafoniera dovrà essere stagna con protezione, con illuminamento del piano di

lavoro adeguato;

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- i mobiletti sottostrutturali saranno estraibili su ruote; - impianti elettrici eseguiti secondo le norme CEI EN; - impiantistica gas realizzata secondo le norme UNI CIG ; - essere corredate di aspiratore centrifugo a pale rovesciate; - carcassa in polipropilene orientabile e resistente ai raggi UV; - ventola con mozzo in nylon graffitato; - sediola motore in acciaio trattato con resine epossidiche; - motore con alimentazione trifase da 380V, 50Hz, potenza adeguata e grado di

protezione IP 55; Inoltre si dovrà prevedere il pannello di comando con: - accensione e spegnimento dell’aspiratore; - regolazione dei sistemi di allarme; - accensione e spegnimento luce del vano di lavoro; - apertura e chiusura della valvola elettrica che controlla il gas combustibile. Le cappe dovranno essere corredate dai seguenti servizi e utenze elettriche: - interruttore del tipo magnetotermico 1P + N, 16 A alloggiato in contenitore

stagno IP55; - sistema di comando e controllo come sopra descritto; - illuminazione come sopra descritta. Utenze elettriche di servizio (prese elettriche) composte da prese: - tipo UNEL Schuko 2P + T 10/16A 220 V con contatto di terra centrale e laterale,

grado di protezione IP 55; - interbloccate tipo CEE 17 2P + T 16 A 220 V –grado di protezione IP65 con fusibile; - interbloccate tipo CEE 17 3P + T 16 A 380 V –grado di protezione IP65 con fusibile. Le cappe dovranno essere corredate di un sistema di regolazione automatica di portata VAV certificata secondo norma UNI EN 14175-6. Dovrà essere predisposta la connessione del pannello di controllo con delle unità esterne per la centralizzazione e il controllo da remoto dei parametri che la cappa monitorizza quali la portata e/o velocità del flusso di aspirazione e gli allarmi, attraverso un segnale digitale che consenta l’implementazione di un sistema di supervisione delle apparecchiature. Il sistema di controllo deve avere una garanzia minima di 24 mesi per tutti i suoi componenti. ART. 15 ELETTROASPIRATORI PER CAPPE CHIMICHE E SIST EMI

ASPIRANTI LOCALIZZATI Gli elettroaspiratori per le cappe e i sistemi aspiranti saranno in polipropilene a pale rovesciate, saranno raccordati alle cappe attraverso un collettore in PVC, dovranno prevedere l’espulsione a livello della copertura e dovranno avere le seguenti caratteristiche costruttive: - l’aspiratore dovrà essere adatto al montaggio esterno all’edificio; - tutto l’elettroaspiratore dovrà essere facilmente smontabile in modo da poter agevolmente sostituire la girante o altre parti in caso di usura; - il motore deve essere esterno al flusso d’aria aspirata;

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- la bulloneria dovrà essere in acciaio inox AISI 316; - il ventilatore sarà di tipo anticondensa, antiscintilla e antistatico e dotato di guarnizioni di tipo antiacido, di supporti ammortizzatori in gomma antivibranti, di rete antivolatile e di protezione dalla pioggia del motore, la coclea, le pale e le altri parti in contatto con i vapori in materiale plastico di grande resistenza meccanica e inerzia chimica e in grado di sopportare temperatura di esercizio di almeno 80°C; - il motore avrà un grado di protezione uguale o maggiore a IP 66. L’elettroaspiratore dovrà essere dotato di interruttore per lo spegnimento, per consentire la manutenzione. L’elettroaspiratore dovrà essere fornito e messo in opera tenendo conto dei seguenti elementi: - diametro delle tubazioni; - lunghezza delle tubazioni dalla cappa al posto di installazione; - espulsione a livello della copertura e comunque secondo le indicazioni fornite dal committente. - tensione 380 / 220 V. La portata massima corrispondente dovrà essere dimensionata per le perdite di carico dovute ai percorsi delle tubazioni di aspirazione e alla presenza del box filtri. In ogni caso il motore dovrà essere di potenza adeguata per garantire una velocità di aspirazione adeguata per un fattore di contenimento richiesto per le cappe chimiche. Sono compresi nella fornitura dell’elettroaspiratore il relativo supporto, tutte le giunzioni, le flangiature e la bulloneria necessarie al corretto montaggio e al perfetto funzionamento dell’apparecchiatura nonché il coprimotore in PVC di protezione dagli agenti atmosferici, nonché i relativi collegamenti elettrici. Si ricorda che i motori delle cappe dovranno essere collegati alla linea preferenziale derivata dagli appositi quadri ubicati nei pressi dei locali. ART. 16 CAPPE MICROBIOLOGICHE CLASSE II (BIOHAZARD) Le cappe microbiologiche dovranno avere lunghezza utile interna di 1200 mm, e corredate delle Certificazioni, da allegare alla documentazione tecnica della gara, ai sensi della norma EN 12469. Parte inferiore del pannello di fondo della camera di lavoro in acciaio inossidabile spessore 12/10 ed inoltre:

• Piano di lavoro in acciaio inossidabile AISI 316 Ti a settori rimovibili e autoclavabili in versione cieca o forellinata.

• Schermo frontale in cristallo temperato di sicurezza a saliscendi con azionamento elettrico inclinato per una postura dell’operatore ergonomicamente corretta.

• Illuminazione del piano di lavoro ottenuta con n°1 lampada fluorescente da 36 W, posizionata in zona non contaminata.

• Livello minimo d’illuminazione pari a 1000 Lux. • Struttura portante in lamiera d’acciaio trattata con vernice epossipoliestere

resistente ai più comuni disinfettanti industriali. • Sistema di ventilazione atto a garantire il flusso d’aria di riciclo

unidirezionale sulla zona di lavoro, in ragione del 70% dell’aria in gioco e l’espulsione dell’aria nella quota pari al 30%.

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• Il ventilatore di tipo centrifugo a doppia aspirazione con motore a rotore esterno e grado di protezione IP 55.

• Filtrazione dell’aria in ricircolo ed espulsione effettuata con filtri HEPA H14 secondo le normative EN 1822 con efficienza 99.999%.

• Controllo della ventilazione effettuato con regolazione automatica della velocità di rotazione dei ventilatori ottenuta mediante sensori volumetrici di portata ad alta risoluzione.

• Dispositivi di allarme di tipo luminoso e acustico attivati in tempo reale dal microprocessore a corredo e interfaccia RS 232 per contatto remoto allarmi.

• Supporto da pavimento. • Rubinetto gas costruito in accordo con le norme UNI/CIG e provvisto di

elettrovalvola di sicurezza. In caso di interruzione di alimentazione elettrica o di blocco del ventilatore, interrompe il flusso di gas al rubinetto.

• Presa di corrente supplementare. • Conformità alle normative Europee EN 12469, protezione del prodotto con

sterilità della zona di lavoro superiore alla classe ISO 5 EN 14644 1 su particelle da 0,3 e 0,5 µm (Classe 100/M3.5 secondo F.S. 209E), protezione dell’operatore e dell’ambiente con filtrazione della quota d’aria espulsa effettuata con filtri HEPA H14 secondo EN 1822 con efficienza 99.995% MPPS (equivalente al 99,999% su particelle da 0,3 µm al test DOP/DOS).

• Norme e direttive per quanto riguarda il sistema elettrico: o Norme EN 61010 (ex CEI 66.5). o EN 292-1 EN 292-2 EN 61010-1 EN 50081-1 EN 50082-1 EN 50081-2. o EN 50082-2 IEC 801-2 IEC 801-4 ENV 50140 ENV 50141.

ART. 17 IMPIANTI ELETTRICI Tutti gli impianti elettrici a bordo arredi, armadi e cappe, dovranno essere contenuti in box e/o canaline elettriche con protezione adeguata al tipo di locale, minima di IP 44 certificata secondo le norme EN 60529 – CEI 70-1. Gli impianti elettrici a bordo arredi e a muro nei vari laboratori, dovranno essere realizzati secondo le seguenti norme: - Norme CEI 31-33 (CEI EN 60079-14) costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas – parte 14: impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas (diversi dalle miniere); - Norme CEI 31-30 (CEI EN 60079-10) costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas – parte 10: classificazione dei luoghi pericolosi; - CEI 64-8 impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua. I componenti utilizzati per realizzare gli impianti elettrici, oltre a riportare il marchio IMQ e CE, dovranno rispondere alle seguenti norme: - CEI 23-3 EN 60898 interruttori automatici; - CEI 17-9 e 17-11 interruttori di manovra; - CEI 20-20 e 20-22/2 cavi unipolari e multipolari; - CEI 23-5, 23-16, 23-12; - CEI EN 60309.1-2 – IEC 309.1-2 prese elettriche industriali con e senza interblocco.

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I riferimenti normativi sopraccitati non si devono intendere esaustivi in quanto sarà cura ed onere dell’aggiudicatario della redazione di un progetto a firma di tecnico abilitato della parte elettrica e della dichiarazione di conformità secondo il D.M. 37/08. Prese per cappe - Prese elettriche tipo Unel Schuko 2P+T, 220V, 10/16A, con contatto di terra centrale e laterale grado di protezione IP 55; - Prese elettriche interbloccate tipo CEE 17 2P + T 16 A 220 V - grado di protezione IP65 con fusibile; - Prese elettriche interbloccate tipo CEE 17 3P + T 16 A 380 V - grado di protezione IP65 con fusibile; - Ogni gruppo di prese individuato con la dicitura QE, TQE e MQE dovranno essere protette con l’interrutore magnetotermico 2P, 16A, inserito in apposito sportello a tenuta con grado di protezione IP 55. Le prese interbloccate tipo CEE 17 220 /380 V saranno protette con fusibili. ART. 18 IMPIANTI IDRAULICI – ACQUA, GAS, GAS TECNIC I – SCARICHI I punti di consegna (da rilevare in loco), per acqua fredda e calda, aria compressa, gas metano, gas tecnici e scarico, si troveranno in prossimità dell’area delle singole posizioni. Materiali inerenti le tubazioni (di opportune sezioni), da impiegarsi a bordo degli arredi tecnici: acqua fredda Rame UNI 6507 acqua demineralizzata PVC o Inox 316 aria compressa Rame UNI 6507 vuoto Rame UNI 6507 o Inox Aisi 316 gas metano Rame secondo norme UNI 6507 gas tecnici Rame secondo norme UNI 5649-71 sgrassato Le tubazioni per acqua fredda e refrigerata saranno coibentate con guaina in materiale espanso autoestinguente. I raccordi dovranno essere: Serto in ottone per tubazioni in rame, Serto o Parker o Swagelok acciaio inox per le tubazioni in Aisi 316. Per quanto concerne il gas metano gli impianti dovranno rispettare quanto prescritto dalle norme UNI-CIG 71129, UNI-CIG 9860 e UNI-CIG 7140. La rubinetteria, avente caratteristiche tecniche secondo le norme sotto riportate, dovrà essere realizzata in ottone a forte spessore OT-58 trattato con resine epossidiche e dotate di manopole ergonomiche in poliammide; per quanto riguarda l’acqua demineralizzata, distillata e pura, le rubinetterie saranno realizzate in PP massivo. Il tipo di chiusura dovrà essere a dischi ceramici per l’acqua, a scatto secondo le norme DIN 3537 parte 3, UNI CIG 7140-72 e 7141-72 per quanto riguarda il gas metano e con regolazione fine per tutti gli altri gas tecnici (aria pura, azoto, elio ecc.).

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La colorazione delle manopole dovrà essere secondo le norme EN 13792. Gli attacchi previsti sui rubinetti dovranno essere del tipo: a oliva secondo norma DIN 12898 con attacco a vite per l’acqua ed a oliva fisso secondo norma DIN 12898 per quanto riguarda i gas in generale. I comandi delle cappe chimiche saranno del tipo indiretto e con caratteristiche come sopra descritte. I riduttori di pressione dovranno presentare le seguenti caratteristiche minime : - realizzati in ottone nickelato OT58 Ni-Cr oppure in Aisi 303 (per Acetilene) - rubinetto on-off posto a monte del riduttore e facente corpo con lo stesso - parti a contatto con il gas in OT58 o Aisi 303 - membrana a soffietto in Hastelloy - manometro OT58 o Aisi 303 - presa OT58 o Aisi 303 - pressione max in ingresso 40 Bar - pressione regolabile in uscita 2-4-6-8 Bar - presa ad innesto con valvola di ritegno - innesto differenziato per evitare collegamenti con riduttori non compatibili con gas - valvola di intercettazione a spillo in uscita - etichettatura in base al gas utilizzato Gli impianti di scarico dovranno essere realizzati in Geberit e/o Nirlene; ogni pozzetta prevista sugli arredi e sulle cappe chimiche, dovrà avere proprio sifone ispezionabile così come per ogni unità di lavaggio attrezzata con lavello; le tubazioni di scarico dovranno essere complete di raccordi e braghe, per dare finito l’impianto. ART. 19 ARMADI DI SICUREZZA PER LO STOCCAGGIO DI

PRODOTTI INFIAMMABILI Dimensioni 60 cm, dovranno essere costruiti completamente in lamiera di acciaio elettro-zincata presso-piegata a freddo con struttura esterna monolitica (completamente saldata) verniciata con polveri epossidiche, antiacido e passaggio in galleria termica a 200° C. Coibentazione atta ad ottenere, dimostrato da certificazione da allegare pena esclusione, resistenza a fuoco 90 minuti. - Le porte si dovranno aprire singolarmente, quindi indipendentemente l’una

dall’altra in modo che l’operatore sia libero di aprire con la mano destra la porta destra e con la mano sinistra la porta sinistra.

- Chiusura delle porte dovrà essere idraulica automatica ad ogni apertura, e dove previsto, con sistema che ne consente di mantenere aperte le porte che dovranno comunque chiudersi ad una temperatura ambiente, superiore a 50 °C. Saranno presi in considerazione sistemi che consentono di chiudere le porte senza l’utilizzo delle mani.

- Serratura con chiave e blocco delle porte. - Valvole di chiusura automatiche (70 °C) dei condotti di ingresso ed uscita

dell’aria, poste sul cielo e sul fondo dell’armadio. - Foro espulsione diam. 70/100 mm. sul tetto dell’armadio.

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- Filtro a carbone attivo per solventi facilmente sostituibile. - La cerniera dovrà essere antiscintilla in ferro naturale con spina in ottone, o

comunque di due materiali non della stessa natura. Possibilmente a tutta lunghezza della porta per garantire nel tempo la perfetta chiusura della stessa.

- Guarnizioni termo-dilatanti di 3+3 cm. (DIN 4102) atte a sigillare i gap tra porta e struttura in caso di incendio.

- Ripiani a vassoio in acciaio verniciato con bordi saldati a TIG per contenere eventuali liquidi. Dovranno essere spostabili in altezza su e dotati di blocco laterale che ne evita la caduta accidentale.

- Vasca di fondo in acciaio verniciato. Resistenza a fuoco 90 minuti certificati secondo EN 14470-1. Sarà cura della ditta aggiudicataria predisporre il collegamento, mediante tubi in PVC di colore bianco, con l’esterno degli armadi per l’espulsione dei vapori, con l’impiego di moduli di aspirazione aria idonei ai vapori e gas generati dalle sostanze in esso contenuti e che abbiano dei livelli di rumore minimi adatti per l’installazione diretta nell’ambiente di lavoro. La ditta curerà anche la realizzazione di tutti i lavori necessari per il posizionamento della tubazioni in PVC, inclusi gli eventuali fori e relativi ripristini.

ART. 20 ARMADI PER LO STOCCAGGIO DI PRODOTTI CHIMIC I ACIDI E BASI

Dimensioni da 60 cm, parte aspirante completamente in lamiera di acciaio elettro-zincata FE P01 spessore 10/10 mm. presso-piegata a freddo e verniciata, previo trattamento di sgrassaggio, con una prima applicazione di fondo epossidico e con 2 successive applicazioni di polveri termoindurenti e successivo passaggio in galleria termica a 200° C. La sezione centrale è costruita completamente in agglomerato idrofugo rivestito in laminato plastico HPL ignifugo F1 con bordi arrotondati. Costruzione di tipo "smontabile", e base con piedini per la messa a livello dell'armadio. Porte costruite come sopra complete di maniglie con chiusura di sicurezza e serratura. Apertura a 110° che permette l'estrazione del ripiano senza doverlo inclinare. Cartelli di sicurezza che indicano la presenza di prodotti pericolosi e tossici oltre ad indicare i limiti di portata e di prodotto da stoccare.

- 3 RIPIANI A VASCHETTA in materiale plastico per l'eventuale contenimento dei liquidi in caso di rottura dei contenitori; regolazione dell'altezza del ripiano.

- ELETTROASPIRATORE con marcatura CE con cassa in resina poliammidica rinforzata con fibra di vetro autoestinguente, antistatica resistente agli agenti corrosivi, termo-protezione interna; grado di protezione IP 44 secondo DIN 4005 IMQ IPX4 CE rispondente alle norme EN 61010-1/ CEI 66-5.

- FILTRO A CARBONE ATTIVO adatto per sostanze acide ad elevata superficie filtrante. Sostituzione facilitata da un sistema incernierato con apertura a chiave.

Sarà cura della ditta aggiudicataria predisporre il collegamento, mediante tubi in PVC bianco, con l’esterno degli armadi per l’espulsione dei vapori in essi generati.

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La ditta curerà anche la realizzazione di tutti i lavori necessari per il posizionamento delle tubazioni in PVC, inclusi gli eventuali fori e relativi ripristini. ART. 21 FRIGORIFERO ANTIDEFLAGRANTE Il frigorifero con vano interno antideflagrante dovrà essere conforme alle norme armonizzate EN 1127-1 e IEC 60079/0/ e/o IEC 60079/15 e testato ai sensi della direttiva ATEX 94/9/CE zona II. Le dimensioni di ca. 600x600x1800 ed una capacità di 360 lt ed un range della temperatura da +3 °C a + 8 °C. Dovrà mantenere costante la temperatura e garantire una distribuzione uniforme all’interno del vano antideflagrante con spessore della coibentazione non inferiore a 75 mm. Dovrà essere dotato di cassetti estraibili con apertura della porta a 90° con frontale trasparente per una chiara visione degli oggetti conservati. Ripiani interni in vetro con massimo carico fino a 40 Kg. La finitura del corpo esterno dovrà essere realizzata con resine epossidiche bianche e il sistema di chiusura a chiave. Sbrinamento automatico e manuale con propria sonda indipendente, vaschetta raccogli condensa posta nella parete posteriore dell’armadio e sistema di raffreddamento ventilato. Pannello di controllo a microprocessore con doppio display, con visualizzazione delle temperature in decimali. ART. 22 OSSERVANZA DELLA NORMATIVA La fornitura è disciplinata dalle seguenti disposizioni, per quanto non previsto nel presente Capitolato speciale: - Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 163/2006 e s.m.i.) - Capitolato d'oneri generale per le forniture ed i servizi di competenza del Provveditorato generale dello Stato (Decreto Ministero del Tesoro 28.10.1985 e successive modifiche ed integrazioni). - R.D.2440/1923 e R.D.827/1924 (Regolamento per l’Amm.ne del Patrimonio e per la Contabilità Generale dello Stato e successive modifiche ed integrazioni) - Regolamento per l’Amministrazione, la contabilità e la finanza dell’Università degli Studi di Catania, approvato con D.R. n.3994 del 25/09/1996.

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ART. 23 TEMPI E MODALITA’ DI CONSEGNA - PENALITA ’ Il tempo utile per la consegna della fornitura e per dare ultimati i lavori inerenti al presente capitolato è fissato in giorni 60 (sessanta) successivi e continui dalla data di stipula del contratto d’appalto. La programmazione delle installazioni all’interno di ogni laboratorio dovrà essere preventivamente concordato con il Committente. Ogni eventuale ritardo dovrà essere comunicato tempestivamente al Committente. Le eventuali penalità saranno calcolate sulla base del suddetta programmazione in applicazione degli articoli 47,48 e 49 del Capitolato d’oneri generale per le forniture ed i servizi di competenza del Provveditorato Generale dello Stato. ART. 24 COLLAUDO DELLA FORNITURA

In considerazione delle modalità di consegna ed installazione degli arredi tecnici definita all’art.21, al completamento dell’installazione ed entro 30 (trenta) giorni dalla consegna da parte della ditta aggiudicataria della seguente documentazione: - dichiarazione di conformità degli impianti ai sensi della Legge 37/08; - rapporti delle prove di tenuta, gas e fluidi; - rapporti di prova di performance ed efficienza delle cappe; - certificazione classe reazione al fuoco; - certificazione classe di emissione di formaldeide il Committente procederà al collaudo definitivo ed al rilascio del relativo certificato per il singolo lotto. Il collaudo dovrà accertare che la fornitura per quanto riguarda i materiali impiegati, l'esecuzione e la funzionalità, siano corrispondenti alle condizioni dell'offerta e alle specifiche del presente Capitolato nonché di tutti gli elaborati allegati. Nel caso l’esito del collaudo non risultasse positivo e/o la fornitura e le opere annesse non corrispondessero, in tutto o in parte alle caratteristiche tecniche richieste, le stesse possono essere totalmente o parzialmente rifiutate dal Committente e sarà obbligo della ditta aggiudicataria renderle idonee alle specifiche richieste nello stesso Capitolato. Le parti sostituite o rifatte saranno sottoposte a collaudo. In caso di esito negativo di detto collaudo, l’Amministrazione avrà facoltà di dichiarare risolto il contratto in tutto o in parte.

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ART. 25 OBBLIGHI ED ONERI GENERALI E SPECIALI A CAR ICO DELLA DITTA AGGIUDICATARIA Oltre agli oneri indicati nel presente Capitolato, saranno a carico della ditta aggiudicataria e quindi compresi nel prezzo dell'offerta accettata dall'Amministrazione Appaltante, gli oneri ed obblighi seguenti: 1) la redazione del progetto esecutivo da parte di tecnico abilitato, degli arredi tecnici e relativi allacciamenti ( idrici, elettrici, meccanici, ecc.); 2) la redazione del Piano Operativo di sicurezza da tecnico abilitato ai sensi delle vigenti normative; 3) dichiarazione di conformità ai sensi della Legge 37/08; 4) la rispondenza dei materiali offerti a quanto prescritto dal D.Lgs. 81/08; 5) la produzione della documentazione tecnica relativa ai materiali oggetto di fornitura certificante le caratteristiche prestazionali, di sicurezza e di quanto richiesto nel Capitolato Tecnico; 6) i ponti di servizio ed ogni altra opera provvisionale, i mezzi d'opera e il personale comune e specializzato necessario per lo scarico dei materiali per il montaggio, per l'esecuzione di tutti i lavori al fine di garantire la fornitura completa sotto ogni riguardo; 7) l'allontanamento e il trasporto al pubblico scarico entro 15 giorni dall'ultimazione del montaggio di tutti i materiali di risulta, imballaggi; 8) l'osservanza delle norme derivanti dalle vigenti leggi e decreti relativi alle assicurazioni varie degli operai contro gli infortuni sul lavoro, la disoccupazione involontaria, l'invalidità e vecchiaia, e delle altre disposizioni in vigore o che potranno intervenire in corso d'opera; 9) l'adozione, nell'esecuzione di tutti i lavori, dei procedimenti e delle cautele necessarie per garantire la vita, l'incolumità e la sicurezza in genere degli operai, delle persone comunque addette ai lavori stessi e dei terzi, nonché per evitare danni ai beni pubblici e privati, osservando le vigenti disposizioni. Il personale impiegato dovrà essere dotato dei D. P. I. previsti dalle norme vigenti in materia di sicurezza sul lavoro, e di ogni misura necessaria per la tutela della salute e per la sicurezza dei lavoratori, prevista dal Decreto Legislativo 81/08. Pertanto ogni più ampia responsabilità in caso di infortuni ricadrà sulla ditta aggiudicataria, restando sollevata l'Amministrazione nonché il personale preposto in suo nome alla direzione ed alla sorveglianza; 10) lo sgombero entro 15 giorni dall'ultimazione dei lavori di tutti i locali precedentemente occupati per deposito di materiali ed attrezzi, ecc.; 11) l'adatta manodopera, per eseguire le eventuali verifiche e prove utili al collaudo; 12) la nomina di un preposto, che vigili l'organizzazione del montaggio della fornitura oggetto del presente Capitolato, con funzione di direttore tecnico di cantiere per conto della Ditta appaltatrice. Il corrispettivo di tutti i su richiamati e specificati obblighi ed oneri è compreso nel prezzo complessivo dell'appalto.

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ART. 26 CESSIONE E SUBAPPALTO Ai sensi dell’art.118 del D. Lgs.163/2006, con le limitazione e prescrizioni nello stesso articolo indicate, ai concorrenti è data la possibilità di indicare nell’offerta le parti dell’appalto che eventualmente intendono subappaltare a terzi. E’ fatto divieto di cessione o subappalto ad avvenuta stipulazione del contratto. In tal caso alla cessione o subappalto di tutto o di parte del contratto di fornitura consegue di diritto la risoluzione del contratto con l’incameramento del deposito cauzionale definitivo, nonché il risarcimento di ogni danno maggiore. I suddetti provvedimenti sono adottati da questa Università con atto amministrativo, senza messa in mora e pronuncia giudiziale. Nei casi di subappalto autorizzati rimane impregiudicata la responsabilità dell’impresa contraente, la quale risponde pienamente di tutti gli obblighi contrattuali. L’Amministrazione non corrisponde al subappaltatore l’importo dei lavori eseguiti, pertanto, è fatto obbligo alla ditta aggiudicataria di trasmettere, entro venti giorni dalla data di ciascun pagamento, copie delle fatture quietanzate relative ai pagamenti corrisposti al subappaltatore con le indicazione delle ritenute di garanzia effettuate. ART. 27 CAUZIONE DEFINITIVA Ai sensi dell’art. 113 del D. Lgs.163/2006, la ditta aggiudicataria è obbligata a costituire una garanzia fideiussoria del 10% dell’importo contrattuale. Se l’offerta della ditta aggiudicataria supera il 10% di ribasso, la garanzia fideiussoria sarà aumentata di tanti punti percentuali quanti sono quelli eccedenti il 10%; ove il ribasso sia superiore al 20%, l’aumento sarà di due punti percentuali per ogni punto di ribasso superiore al 20%. La mancata costituzione di detta garanzia nei modi prescritti determina la revoca dell’affidamento e l’acquisizione della cauzione provvisoria richiesta nell’Elaborato contenente le modalità di partecipazione e svolgimento alla gara. Allo svincolo della garanzia fideiussoria si procederà con le modalità stabilite nel sopracitato art.113 del D.Lgs. 163/2006. ART. 28 GARANZIA DELLA FORNITURA La ditta aggiudicataria si assume l’obbligo di garantire il materiale offerto, sia per la qualità dei materiali, sia per il montaggio, sia infine per il regolare funzionamento per un periodo di 24 (ventiquattro) mesi a decorrere dalla data di collaudo definitivo.

Area della Prevenzione e della Sicurezza Via di Sangiuliano, 257 - 95131 Catania – tel. 095 7307857 – fax 095 7307868 – e-mail: [email protected]

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ART. 29 PAGAMENTI Il corrispettivo della fornitura si intende comprensivo di tutti gli oneri ed obblighi previsti per la fornitura consegnata e installata e non sarà soggetto a variazione o revisione. Dopo la redazione del certificato di collaudo sarà corrisposto il pagamento della fornitura e verranno applicate le eventuali penalità in cui la Ditta è incorsa durante l’espletamento del contratto. Tutti i pagamenti saranno disposti previa redazione del certificato di collaudo.

Art. 30 FORO COMPETENTE Per tutte le controversie relative alla interpretazione, validità ed esecuzione del

contratto è competente il Foro di Catania.