AMPI ELETTROMAGNETICI E IRCUITI - Microwave...

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Corso di Campi Elettromagnetici e Circuiti: Propagazione Guidata - Prof. Maurizio Bozzi Lezione 1 - 1 CORSO DI CAMPI ELETTROMAGNETICI E CIRCUITI -PROPAGAZIONE GUIDATA - Università di Pavia, Facoltà di Ingegneria [email protected] http://microwave.unipv.it/bozzi/ Prof. Maurizio Bozzi

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    CORSO DI

    CAMPI ELETTROMAGNETICI E CIRCUITI

    - PROPAGAZIONE GUIDATA -

    Università di Pavia, Facoltà di Ingegneria

    [email protected]

    http://microwave.unipv.it/bozzi/

    Prof. Maurizio Bozzi

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    INTRODUZIONE AL CORSO

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    ONDE ELETTROMAGNETICHE

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    TELEFONIA MOBILE - 5G & IOT

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    APPLICAZIONI AUTOMOTIVE

    Verso la guida autonoma

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    OBBIETTIVI DEL CORSO

    Il modulo di Propagazione guidata rappresenta la prima parte del corso di

    Campi elettromagnetici e circuiti.

    Scopo del corso è di fornire agli studenti informazioni di base sulle onde

    elettromagnetiche e introdurli alle metodologie di calcolo per l’analisi

    quantitativa dei fenomeni che le coinvolgono.

    Oggetto di studio sono in particolare la propagazione delle onde

    elettromagnetiche nel vuoto, nei dielettrici, nei conduttori, nel plasma

    freddo e in strutture guidanti quali le linee di trasmissione e le guide

    d’onda.

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    PROGRAMMA DEL CORSO

    1. Leggi e concetti fondamentali

    2. Onde piane

    3. Linee di trasmissione e guide d’onda

    4. Parametri dei circuiti a microonde

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    ORARIO DELLE LEZIONI

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    LIBRO DI TESTO

    David M. Pozar,

    Microwave Engineering

    (Fourth Edition),

    Wiley, 2011

    Note/slide disponibili sul sito

    http://microwave.unipv.it/

    http://microwave.unipv.it/

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    MODALITÀ D’ESAME

    1. Prova scritta

    La prova scritta consiste di 2 esercizi.

    È possibile utilizzare libri e appunti

    Ammissione alla prova orale con 15/30

    2. Prova orale

    Prima domanda: argomento a scelta

    Gli studenti che superano la prova scritta con un voto maggiore o uguale a

    18/30 possono decidere di non sostenere la prova orale. In questo caso il

    voto complessivo è min{24/30, voto della prova scritta}.

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    LEZIONE 1

    LE EQUAZIONI DI MAXWELL

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    SOMMARIO DELLA LEZIONE

    Equazioni di Maxwell in forma differenziale

    Equazioni di Maxwell in forma integrale

    Legge di Faraday-Neumann

    Legge di Ampere-Maxwell

    Equazione di continuità della corrente

    Legge di conservazione della carica

    Notazione fasoriale

    Equazioni di Maxwell per campi sinusoidali

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    LE EQUAZIONI DI MAXWELL

    I fenomeni elettromagnetici sono descritti a livello macroscopico dalle

    equazioni di Maxwell, che nel dominio del tempo e in forma differenziale

    (puntuale) sono espresse come:

    Queste equazioni sono valide dove il mezzo è continuo, e quindi i campi

    sono continui.

    ℰ campo elettrico [V/m] ℋ campo magnetico [A/m] 𝒟 spostamento elettrico [C/m2] ℬ induzione magnetica [Wb/m2] ℳ densità di corrente magnetica [V/m2] 𝒥 densità di corrente elettrica [A/m2]

    𝜌 densità di carica elettrica [C/m3]

    𝛻 × ℰ = −𝜕 ℬ

    𝜕𝑡− ℳ

    𝛻 × ℋ =𝜕 𝒟

    𝜕𝑡+ 𝒥

    𝛻 ∙ 𝒟 = 𝜌

    𝛻 ∙ ℬ = 0

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    LE EQUAZIONI DI MAXWELL

    La densità di corrente elettrica 𝒥 e la densità di corrente magnetica ℳ,

    insieme alla densità di carica 𝜌, rappresentano le sorgenti del campo

    elettromagnetico.

    La densità di corrente magnetica ℳ è una quantità fittizia, priva di

    significato fisico, con sola utilità matematica.

    I vettori di campo sono discontinui:

    sulle superfici di discontinuità del mezzo;

    sulle lamine di carica e/o di corrente.

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    LE EQUAZIONI DI MAXWELL

    Le equazioni di Maxwell nel dominio del tempo possono essere espresse

    anche in forma integrale, considerando un volume V racchiuso da una

    superficie S:

    Queste equazioni hanno valore più generale, in quanto hanno senso

    anche quando i campi sono discontinui.

    𝑆

    𝑛 × ℰ 𝑑𝑆 = −𝜕

    𝜕𝑡 𝑉

    ℬ 𝑑𝑉 − 𝑉

    ℳ 𝑑𝑉

    𝑆

    𝑛 × ℋ 𝑑𝑆 =𝜕

    𝜕𝑡 𝑉

    𝒟 𝑑𝑉 + 𝑉

    𝒥 𝑑𝑉

    𝑆

    ℬ ∙ 𝑛 𝑑𝑆 = 0

    𝑆

    𝒟 ∙ 𝑛 𝑑𝑆 = 𝑉

    𝜌 𝑑𝑉 = 𝒬𝑉

    𝑆 𝑛

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    LA LEGGE DI FARADAY-NEUMANN

    Altre importanti relazioni possono essere ottenute a partire dalle equazioni

    di Maxwell.

    Calcolando il flusso di entrambi i membri della prima equazione di Maxwell

    attraverso una superficie S e applicando il teorema di Stokes si ottiene:

    che, in assenza del termine con la

    corrente magnetica, rappresenta la

    legge di Faraday-Neumann.

    Questa equazione è alla base della legge di Kirchhoff alle maglie.

    𝐶

    ℰ ∙ 𝑑 𝐶 = −𝜕

    𝜕𝑡 𝑆

    ℬ ∙ 𝑛 𝑑𝑆 − 𝑆

    ℳ ∙ 𝑛 𝑑𝑆

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    LA LEGGE DI AMPERE-MAXWELL

    Analogamente, calcolando il flusso di entrambi i membri della seconda

    equazione di Maxwell attraverso una superficie S e applicando il teorema

    di Stokes si ottiene:

    che rappresenta la legge di Ampere-Maxwell.

    La corrente 𝔗 è definita come il flusso della densità di corrente elettrica 𝒥

    attraverso la superficie S:

    𝔗 = 𝑆

    𝒥 ∙ 𝑛 𝑑𝑆

    𝐶

    ℋ ∙ 𝑑 𝐶 =𝜕

    𝜕𝑡 𝑆

    𝒟 ∙ 𝑛 𝑑𝑆 + 𝑆

    𝒥 ∙ 𝑛 𝑑𝑆

    corrente 𝔗

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    CORRENTE E DENSITÀ DI CORRENTE

    Densità di corrente volumetrica Densità di corrente superficiale

    Corrente

    𝒥 (x,y,z,t) [A/m2]

    𝒥 (x,y,t) [A/m]

    𝑥𝔗(x,t) [A]

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    L’EQUAZIONE DI CONTINUITÀ

    Applicando la divergenza a entrambi i termini della seconda equazione di

    Maxwell ed utilizzando la terza, si ottiene:

    che viene definita equazione di continuità.

    Il significato fisico risulta più chiaro integrando entrambi i termini

    dell’equazione su un volume V ed applicando il teorema della divergenza:

    𝑆

    𝒥 ∙ 𝑛 𝑑𝑆 = 𝔗 =

    = −𝜕

    𝜕𝑡 𝑉

    𝜌 𝑑𝑉 = −𝜕

    𝜕𝑡𝒬

    𝛻 ∙ 𝒥 +𝜕𝜌

    𝜕𝑡= 0

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    LEGGE DI CONSERVAZIONE DELLA CARICA

    La relazione

    afferma che la carica si conserva, o che la corrente è continua, e consente

    di formulare la legge di conservazione della carica:

    𝔗 = −𝜕

    𝜕𝑡𝒬

    La variazione della carica elettrica contenuta in un

    volume dipende solo dalla migrazione della carica da o

    verso l’esterno, e non da fenomeni di generazione o

    annichilimento.

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    NOTAZIONE FASORIALE

    In molti casi di interesse, i campi oscillano con legge sinusoidale (o

    armonica), in quanto le sorgenti presentano variazioni temporali di tipo

    sinusoidale, almeno approssimativamente, ed il mezzo è lineare.

    Questa situazione si verifica nella stragrande maggioranza delle

    applicazioni, per le quali si utilizzano segnali a banda stretta. In generale,

    il teorema di Fourier consente di esprimere campi con variazione

    arbitraria come combinazione di campi sinusoidali.

    In questo caso è conveniente adottare una notazione fasoriale, in cui i

    campi sono rappresentati da vettori complessi con dipendenza temporale

    𝑒𝑗𝜔𝑡 implicita.

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    NOTAZIONE FASORIALE

    Un campo elettrico sinusoidale polarizzato lungo x

    dove 𝐴 (reale) rappresenta l’ampiezza, 𝜔 = 2𝜋𝑓 è la pulsazione o

    frequenza angolare, e 𝜙 indica la fase all’istante t=0, può essere

    rappresentato dal fasore vettoriale

    in cui la dipendenza temporale 𝑒𝑗𝜔𝑡 è implicita.

    La relazione tra fasori e campi tempo-varianti è la seguente:

    ℰ 𝑥, 𝑦, 𝑧, 𝑡 = 𝑥 𝐴 𝑥, 𝑦, 𝑧 cos(𝜔𝑡 + 𝜙)

    𝛦 𝑥, 𝑦, 𝑧 = 𝑥 𝐴 𝑥, 𝑦, 𝑧 𝑒𝑗𝜙

    ℰ 𝑥, 𝑦, 𝑧, 𝑡 = Re 𝛦 𝑥, 𝑦, 𝑧 𝑒𝑗𝜔𝑡

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    EQUAZIONI DI MAXWELL PER CAMPI SINUSOIDALI

    Le equazioni di Maxwell possono essere riformulate nel regime sinusoidali,

    sostituendo le grandezze sinusoidali con i corrispondenti fasori, e

    l’operatore di derivata temporale con la moltiplicazione per 𝑗𝜔.

    𝛻 × 𝐸 = −𝑗𝜔 𝐵 − 𝑀

    𝛻 × 𝐻 = 𝑗𝜔 𝐷 + 𝐽

    𝛻 ∙ 𝐷 = ρ

    𝛻 ∙ 𝐵 = 0