AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli...

91
AMORE E PSICHE O DELLA PERSONA UMANA E SUA CRESCITA ARMONICA DI OSCAR PELLESI

Transcript of AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli...

Page 1: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

AMORE E PSICHE

O

DELLA PERSONA UMANA

E SUA CRESCITA ARMONICA

DI OSCAR PELLESI

Page 2: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

2

AMORE E PSICHE

O

DELLA PERSONA UMANA

E SUA CRESCITA ARMONICA

DI OSCAR PELLESI

Page 3: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

3

-Che cosa vuoi conoscere? -Due cose. -E cioè ?

-Dio e l’uomo. -Nient’altro ? -Nient’altro.

( S. Agostino, Soliloqui. 1.2. )

“ Nessuno ha mai visto Dio; proprio il Figlio Unigenito

Lui lo ha rivelato.”

( Gv. 1. 18 )

Possiamo anche dire: “ La persona umana

nessuno l’ha conosciuta, proprio il Figlio Unigenito Lui l’ha fatta conoscere”

Page 4: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

INTRODUZIONE

Sul frontale del tempio di Delfi, nell’antica Grecia, era scritto: “Conosci te stesso”. L’intuizione, prima ancora della riflessione, porta in se la certezza che possiamo e dobbiamo sapere di noi. Da sempre la persona umana ha cercato se stessa, seguendo i tenui fili che la tengono ancorata all’origine. Al termine del viaggio ha percepito spesso la sorgente: il nome è vario, ma la presenza è avvertita e in qualche modo anche raccontata. Il pensiero religioso, filosofico, scientifico e psicologico dice di questa avventura mai cessata perché mai colmata. IL cuore inquieto ha sempre scrutato l’orizzonte della Creazione intuendo vicine le orme del Creatore per trovare in esse, come in uno specchio, qualcosa del proprio volto. Col passare del tempo, l’immensamente grande, l’immensamente piccolo e l’immensamente organizzato si sono messi nelle nostre mani come un giardino irrigato, come un fiume abbondante e come un regalo prezioso da contemplare perché di noi e di Lui “porta significazione”. Il libro della Creazione ci appare stupefacente, affascinante, logico e rigoroso: una casa perfetta per la nostra esistenza, nonostante gli sconvolgimenti e le durezze che spesso ci riserva. Sentiamo comunque di esserne i signori e i custodi, più grandi di ogni cosa e più preziosi di ogni ricchezza. Siamo rimandati a noi stessi e al nostro mistero insondabile. Secondo la speranza cristiana Dio stesso, nel suo Figlio Gesù, si è fatto abitante della nostra terra, assumendo il volto della nostra vita, “in tutto simile a noi fuorché nel peccato”, divenendo così, a chi lo contempla col cuore, Via Verità e Vita per noi e per i nostri giorni. Ma tutto sembra essersi fermato a questo punto. Per i cristiani, come per ogni credente, dall’incontro con Dio fatto uomo pare non sia successo nulla di nuovo. La persona umana si è incontrata forse con Dio ma non con se stessa. Troppo smarrita, senza averne una chiara consapevolezza, ha preferito perdersi in Dio, farne spesso un assoluto, il più delle volte a propria immagine e somiglianza,divenendone un difensore strenuo o un servo inutile, dimenticando se stessa e gli altri, nella luce di Dio, ovviamente.

Page 5: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 5 -

Dio si è fatto uomo o si è fatto conoscere agli uomini in carne ed ossa, ma loro non si sono guardati. Dio ci ha messi al centro ma noi ci siamo rimessi all’ultimo posto, timorosi di rubagli chissà cosa, e siamo rimasti fondamentalmente privi di una vera evoluzione umana. Si parla di nostalgia nel cuore dell’uomo, ma anche questa è solo di Dio. “Ci hai fatti per te, Signore, e il nostro cuore è inquieto finchè non riposa in te. Che io ti cerchi, invocandoti e t’ivochi credendoti”.S. Agostino, Conf. 1,1. Ma non è questa la sola nostalgia che ci portiamo dentro. La persona umana – nonostante sia difficile crederlo per l’eterno “saputo e ripetuto” – non ha soprattutto nostalgia di Dio, pur fortissima e profonda, ma di se stessa nella verità di Dio. “Ci hai fatti per noi, Signore, e il nostro essere è inquieto finchè non si ritrova nella verità e in essa riposa”.

Straordinario Affascinante

Finalmente

Sembra una verità senza esito, ma è vera. Sarà ovvia tra cento anni. Ci sono dei” buchi neri” nella storia della persona umana. Li vedremo. Eppure è sempre stata al centro della riflessione credente e soprattutto della riflessione cristiana.Se ne è cercato il volto intimo, la radice profonda e i connotati essenziali. Immagine di Dio – libera, cosciente e responsabile – unica e sempre identica – in relazione essenziale con tutti. Il momento opportuno da cui tutto poteva illuminarsi, lo si è avuto nei primi secoli del cristianesimo, là dove è stata affrontata la costituzione intima, la struttura profonda della persona di Gesù, il Figlio eterno del Padre fatto uomo; ma come vedremo meglio in seguito, non è stato così. La storia concreta, quella che abbiamo tutti i giorni sotto gli occhi , ci obbliga a porci la domanda se tutte le affermazioni riportate sulla persona umana, tocchino la verità o non continuino piuttosto a lasciarla orfana di un elemento costitutivo senza del quale il suo essere, la sua crescita e maturazione non possono essere né avvenire secondo verità. Troppo grande, rimane, infatti, il divario tra teoria e pratica.

Page 6: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 6 -

Queste pagine vogliono entrare nel mistero della persona umana, ma per altra strada; non per riflessione sulla parola di Dio e non per strade del pensiero teologico o antropologico comune e tradizionale, ma per contemplazione, per visione diretta, se così si può dire. Al di fuori cioè di ogni meditazione che non sia la persona umana stessa, che si svela lentamente. Infatti, ora, oltre l’immensamente grande, l’immensamente piccolo e l’immensamente organizzato, anche l’immensamente profondo e intimo, si svela al nostro sguardo. La vita parla di se stessa e si mostra senza veli andando oltre e superando tutte le strade intraprese dagli uomini per avvicinarsi al mistero. Strade che, pur conservando tutta la loro validità, dignità e preziosità, non hanno però la possibilità di accedere al volto compiuto della persona. La vita, cioè, al di là dell’esterno e tumultuoso accadere, spesso devastante e sempre in qualche modo fuorviante, ha conservato la sua voce innocente e il suo profumo divino: una memoria abissale, puntualmente registrata, poi sepolta e dimenticata, ma presente come “luogo dell’invio dall’alto, della partenza, del viaggio e del ritorno promesso”.

Page 7: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 7 -

Per questo può essere rivisitata, rivissuta e ricompressa in tutta la sua bellezza, tragicità e verità. Ognuno lo può fare – salvo inevitabili e per ora inspiegabili eccezioni, per quanto ne ho potuto comprendere io – attraverso un inabissarsi nelle viscere del proprio essere, in un dialogo appassionante e appassionato, in un raccontare sempre più luminoso e liberante, in un vedere e conoscere progressivo senza ombre e pieno di vita. Sapere qualcosa della propria vita è sempre una grande luce, riviverla significa vederla nella sua verità. Sapere qualcosa della propria vita è sempre un grande dono, riviverla è recuperare l’armonia perduta. Sapere della propria vita è sempre una grande forza, riviverla è ritrovare se stessi. IL volto emerge dalla nebbia, nella sua scomparsa bellezza. Lasciata a se stessa, la mente può arrivare a conoscere cose meravigliose,ma non incontra mai la Meraviglia. Può vivere e far vivere esperienze laceranti e sconvolgenti,ma non vede mai il Mistero. Può sperimentare nostalgie struggenti, ma non si sente mai avvolta dall’abbraccio infinito. Se tutti possono avere una Cronaca da raccontare, non tutti hanno un Romanzo da narrare, non perché non ci possa essere, ma perché la Cronaca impietosa soffoca il Cuore che, solo, possiede storie d’amore. Come una noce di cocco. Il guscio sembra robusto, solido, protettivo, prezioso da custodire. In realtà è solo un involucro. Ciò che è davvero forte è il succo. Se rompi il guscio e guardi dentro, ne esce il frutto saporoso e puoi esserne inebriato per la vita. Così qui. Si cercava la luce sulla vita ed essa si è mostrata al di là di ogni attesa, svelando ifinite e misteriose meraviglie. Ha parlato spontaneamente di sé con squarci lampeggianti e con messaggi di semplicità cristallina e di insondabile profondità. Come un cibo saporoso, appunto.Con esultanza alla fine del cammino. Per aprire gli occhi, a volte, una vita intera non è sufficiente. Per vedere, invece, basta un istante. Tutto deve nascere,in qualche modo, da un grande malessere che non si riesce a togliere e crea una grande esigenza di scavare, di andare all’essenziale, alla nudità assoluta…E, in qualche modo, in questo,si è sempre soli… Per cercare l’unità spezzata bisogna aver sperimentato in qualche modo, l’abbandono. Per amare la vita bisogna aver provato la morte.

Page 8: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 8 -

Per gustare la verità bisogna aver provato la confusione. E’ qualcosa che va oltre l’intelligenza e il sapere. Fino a quando non senti di essere un peso a te stesso, non ti cercherai mai e non ti troverai mai. E’ più facile sfuggire all’essenziale e nascondersi ai propri occhi e rimanere così tanto confusi da non sapere come muoversi. Ma perché? Alla fine di queste pagine si potrà intuire la risposta, sapere della persona umana e della vita, avere un messaggio di speranza, un approccio nuovo con la nostra intimità, col mondo che ci circonda e di cui facciamo parte essenziale, con tutte le cose e con Dio stesso, la Fonte. Una nuova angolazione sotto cui vedere il senso del nostro pellegrinaggio terreno e il profondo disagio umano che ci nutre troppo spesso senza darci vita e lo smarrimento del nostro tempo che sembra così pieno di luce. Una strada aperta verso una miniera cui attingere a piene mani. Una strada di tutti e per tutti. Non serve farsi domande o interrogativi: basta entrare nell’esperienza. La porta è quasi sempre aperta. Vi sono due storie bellissime nella letteratura mondiale che raccontano della nostalgia struggente inappagata e poi finalmente consumata nella gioia, della persona che si cerca e si celebra nell’unità ritrovata. La prima è il famoso Mito di Amore e Psiche, raccontata da Apuleio, scrittore latino del primo secolo dopo Cristo. Il dio Amore si innamora perdutamente di una principessa di nome Psiche. Si incontrano, si amano e si vivono con infinita trepidazione, perché lo possono solo nel buio nel buio della notte in quanto l’occhio umano non potrebbe reggere allo splendore del divino. Psiche per un po’ di tempo è fedele alla consegna, ma poi, istigata dalle sorelle invidiose e curiose. .con uno stratagemma riesce a guardare in volto l’Amato mentre dorme. Per una sbadataggine l’incanto si rompe e i due amanti si perdono nel dolore e si cercano nella disperazione. Si ritrovano quando, dopo infinite peripezie e prove di ogni genere, Zeus, decide di porre termine alla ricerca e alla separazione. A Psiche viene concessa l’immortalità e l’Olimpo, dimora degli dei, esplode in una festa della vita. Tutta la mitologia greca e non solo, esprime l’eterno rincorrersi degli dei e degli uomini. Al di là del volto concreto di questo cercarsi e rincorrersi, si evidenzia una

Page 9: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 9 -

nostalgia insopprimibile che sembra portarli gli uni verso gli altri. Nella gioia, nel dolore, nella vita, nella morte, nella sconfitta e nel trionfo. La stessa nostalgia, anche se espressa in modo estremamente più sobrio, percorre la Bibbia. In essa brilla un racconto amoroso che è l’immagine perfetta del mistero della persona che si cerca nell’unità perduta (- conveniamo che le interpretazioni sono molteplici e quella riportata non esclude le altre -). Si tratta del famoso libro Il Cantico dei Cantici del IV o V secolo prima di Cristo, in cui due amanti si cercano, si rincorrono, si raggiungono, si perdono e si ritrovano. Riportiamo solo alcune espressioni. “Mi baci con i baci della sua bocca… Attirami dietro a te, corriamo… Come sei bella, amica mia…Come sei bello mio diletto… Il mio diletto è per me ed io per lui… Ho cercato l’amato del mio cuore, l’ho cercato ma non l’ho trovato… Tu mi hai rapito con un solo tuo sguardo”… Si cercano, si perdono e si ritrovano in un inno finale. “Mettimi come sigillo sul tuo cuore, sul tuo braccio; perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi acque non possono spegnere l’amore, né i fiumi travolgerlo. Se uno desse tutte le ricchezze della sua casa in cambio dell’amore, non ne avrebbe che dispregio… La sua sinistra è sotto il mio capo e la sua destra mi abbraccia”. La stessa tensione amorosa che percorre la mitologia – ma ora in modo molto più concreto e quasi fisicamente visibile – percorre le pagine della Bibbia, fino al suo compimento inatteso e impensato: il Figlio eterno di Dio prende carne mortale e vive la nostra esperienza in tutta la sua pienezza, diventando davvero, per chi sa guardare, luce sfolgorante sul mistero della persona umana.

Page 10: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 10 -

UN PO’ DI STORIA

Sono arrivato a questo traguardo, se è un traguardo, percorrendo una strada abbastanza lunga. Estate 1942. Ho soltanto cinque anni e respiro la vita nel verde intenso dei campi e dei boschi che abbracciano la mia casa in collina. Accolgo le stagioni che mi vengono incontro, con un volto sempre nuovo, fantastico. Sotto, il fiume scorre in un eterno sorriso, sui sassi del greto. Attorno come un muro di cinta segnato da colline verdi di alberi o da calanchi aridi come pietre che si sgretolano al sole. La casa è una grande costruzione contadina, regno di sentimenti caldi, intensi, a volte burrascosi e violenti, ma umani. Mi ci perdo e mi ci ritrovo. Sono tutto un sussulto in ascolto e il cuore trova spazio per tutto e per tutti. Il gioco è un mondo nel mondo. La guerra è un gioco nel gioco, lontana, e più tardi, vicina. Poi il "fatto" che in qualche modo ha segnato la mia vita dandole una intonazione particolare, non certo avvertita sul momento. Un pomeriggio, come tante altre volte, mentre una tiepida brezza accarezzava ogni cosa trasformandola in una danza bellissima, io gironzolavo attorno a casa la-sciandomi avvolgere da quella presenza misteriosa come un abbraccio.. In alto, un falco, planava dolcemente come un signore sul suo trono. Mi avvicino ad un lungo filare di viti, amico da sempre, e mi inoltro "per smarrire" con veloci battiti di mano, gli uccelli dai nidi appena costruiti. Improvvisamente mi fermo, bloccato, vedendo piccoli tralci caduti sul prato: tagliati, muti, appassiti, come morti. Perché così privi di vita? Perché staccati dalla madre? Il mio piccolo cuore di bimbo non comprendeva e corro dal nonno. "Nonno, vieni a vedere! Un disastro: qualcuno ha ucciso la vita!". "Dove?". "Cosa dici?”, mio piccolo crostino": così mi chiamava. "Vieni a vedere". Gli occhi sono umidi. Andiamo e vediamo. Il nonno sorride. Mi guarda commosso, capisce e mi spiega. "E' necessario per la vita dell'uva futura, per la luce e il calore del sole sui grappoli che già si intravedono fitti". Capisco senza capire. Mi rimane soltanto il dolore per i tralci spezzati, come figli strappati alla madre. Un filo di vita che mi lega al presente. Una esperienza che ritrovo ogni giorno, da quel giorno, nello smarrimento di tante giovani vite. Intuisco sempre meglio che deve essere avvenuto uno strappo, una separazione, un taglio iniziale. Ma non conosco altro e sono impotente. La mia vita di bimbo continuò un poco irrequieta da allora. Ricordo giorni ed anni sereni e magia dell'esistenza, insieme ad una profonda malinconia mai detta ma sempre avvertita. Come una incompiutezza. La pioggia sui tetti, nelle notti primaverili, mi teneva sveglio per ore, in un ascolto che mi portava lontano.

Page 11: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 11 -

Il sole col vento mi facevano distendere sull'erba soffice dei prati guardando senza sosta le nuvole bianche che si rincorrevano nell'azzurro del cielo. Ero vispo come un grillo, giocherellone come un cucciolo, ma obbediente di istinto e servizievole, fin troppo. Bisogno profondo d'appartenenza senza sapere il perché. Tanti ricordi così. A undici anni colpo di scena. E' domenica e con un gruppo di amici stiamo andando alla chiesa per il cate-chismo e per una partita al pallone. Ad un certo momento, in un punto preciso, indelebile nella memoria, mi fermo perché qualcosa - lo sento - sta per accadere dentro di me. Decido di entrare in Seminario dai Padri Cappuccini. Non so bene chi siano e non so dove si trovi il loro convento. Mi sento sereno, pieno, non so perché. Sgomento e perplessità in casa. Sono irremovibile. Proprio io, così accondiscendente! Non ho mai avuto rimpianti e non mi sono mai pentito. Quel momento continua a riempirmi di stupore. Come un essere stato chiamato per nome ad una tale profondità da esserne rimasto segnato per sempre! Ho vissuto spesso negli anni successivi esperienze belle, ma sempre mi lasciavano un senso di incompiutezza, di disagio interiore, come una impotenza a gioire con risonanza continua. Non capivo, e le mie domande rimanevano senza risposta. Più avanti, nella giovinezza, vedo la mia fatica a percepirmi, ad avere intima coscienza di me. Il cammino di formazione è stato sereno e abbastanza tranquillo, ma come ovatta-to, come sospeso. Esami sofferti e subito rimossi, come un bisogno di pulito, di terra vergine, di leggerezza. Li ho vissuti come qualcosa di più grande di me, come un essere guardato, frugato, giudicato, scrutato e quasi processato. Perché? La fine degli studi è stata come una liberazione, un riavermi tra le mani. Perché? 1962: sacerdote. Sento di essere più libero, ma continuo a sentirmi come so-speso. Tante cose imparate. Tutto "imparato". Non avverto vuoti particolari, se non una continua, sottile nostalgia senza contenuto preciso. Poi l'Università: una opportunità unica di conoscenze ed esperienze. Invece...uno scossone terribile. Ogni volta che arrivavo all'Università venivo immerso in una festa di giovinezza ed entusiasmo. Io invece, come spinto da una forza maggiore, mi ritiravo subito in aula e, finite le lezioni, rientravo con gran fretta. Perché?

Page 12: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 12 -

E all'Università nasce un primo, vero interrogarmi e un decidermi a voler capire. Voglio sapere, voglio conoscere, voglio arrivare ad una spiegazione: si tratta di me, alla fine. Inizia la caccia al "tesoro". Non mi sono mai più fermato. Ho letto tutti i libri che ho potuto trovare di Psicanalisi e Psicologia. In tanti anni di ricerca non sono approdato a nulla. Io, rimanevo una domanda senza risposta. A ventotto anni una grossa crisi e una prima misteriosa spiegazione. Ero rientrato dall'Università e davo lezioni di spiritualità ad un gruppo di nostri studenti. Ero in camera, sdraiato sul letto e stavo leggendo un autore russo sulle "età della vita spirituale", e in alcune pagine si parlava della impossibilità di arrivare ad una vera esperienza di Dio là dove i sentimenti non avessero potuto dispiegarsi in libertà. Come se una fucilata mi avesse colpito al cuore. Come se ogni mia domanda ed ogni mio interrogativo si fossero concentrati in un nucleo essenziale. Sentivo, in modo forte, certo, senza ombre di dubbio, da sempre, che la grandezza della persona umana, la sua unicità nella creazione, consisteva nel "ricco sentire", nella bellezza e pastosità dei sentimenti e nella libertà del loro manifestarsi. Come i colori dell'arcobaleno. lo invece, mi sentivo legato, imbavagliato, cementato, bloccato proprio nel senti-menti. Ero disperato. Urlavo a Dio che in questa situazione non volevo vivere; non volevo servirlo in questa condizione: non così volevo vivere il mio sì. Altre scelte non mi interessavano: ero in ballo io e solo io. Lunghi giorni e interminabili notti a tormentarmi. Mi sentivo dimezzato, spezzato, defraudato, impotente, stanco e sfiduciato. Il mio passato si concentrava tutto lì. Ma perché lì? Perché così? Un tunnel nero... Poi pensieri pacati e tranquilli, lucidi come cristalli: farla finita, ritornare "a Casa". Una scelta serena dentro al buio senza luce. E un giorno, dentro a questi giorni, dal profondo, con chiarezza limpida, nel silen-zio del mondo, una voce che sembrava venire dall'Essere: “All’inizio sta il mio si. Quello che è avvenuto dopo, è degli uomini”. Che volevano dire quelle parole? Cosa significavano? Erano una risposta? Ho camminato con quella frase dentro di me e quella frase ha camminato con me. Nulla era cambiato. Continuavo a sentirmi legato, dimezzato, spezzato e impove-rito; ma ora sapevo che all'inizio di tutto c'era un sì: il sì di Dio. Avrei continuato a cercare e a cercarmi, volevo sapere cosa era successo.

Page 13: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 13 -

Avevo nostalgia della morte perché avevo nostalgia di me e volevo vedere il mio volto originario. Quando nei mesi autunnali mi capitava di camminare nella nebbia, un nodo mi prendeva alla gola e alcune lacrime mi bagnavano il viso. Avvertivo la nostalgia della luce e della chiarezza: il mio mistero! Per anni mi sono donato, regalato, consumato, senza rendermene conto, per rispondere alle attese e ai desideri dei miei confratelli, vere o non vere che fossero. Pensavo così di amare e di realizzare la mia vocazione. Quando sperimentavo l'impotenza a corrispondere, il cuore sembrava spaccarsi nel torace, faticavo a respirare e sono caduto nelle tachicardie che non mi hanno più abbandonato: displasia ventricolare destra. La centralina del cuore, sotto pressione, andava in cortocircuito. Il mio malessere aveva dunque una radice così lontana nel tempo? Era nato con me, lasciando nel mio cuore un segno indelebile? Riposo forzato, anche se limitato, perché mi sono piano piano abituato a convivere con le tachic-ardie senza troppa apprensione, anche se con qualche collasso. Inaspettatamente mi si apre, in quel lungo periodo di malattia, la possibilità di incontrarmi con dei giovani. I problemi interiori e i malesseri dell'anima li trovavo in continuazione. Ho cercato la luce nei conosciuti sentieri dell'esperienza e del sapere acquisito, ma la notte rimaneva nei cuori smarriti. Ho cercato la luce nei sentieri di Dio, percorsi e sperimentati, ma l'esito è stato lo stesso: la notte è rimasta nei cuori smarriti. Impotenza dolorosa. lo e loro sulla stessa barca in un mare tempestoso. Terra deserta, arida, senz’acqua. Sassi accarezzati dalla corrente ma non toccati nel profondo. Razionalizzare i problemi non era difficile, ma questo non sfiorava nemmeno le di-namiche profonde: le fondamenta. La vita rimaneva ingabbiata, le radici incatenate e il respiro inadeguato. Poi una svolta nella continuità degli incontri. Mi viene consegnato un libro: " Prova a leggerlo...". Leggo , rileggo e leggo ancora: affascinato, conquistato, pieno di speranza. Dentro come la certezza di qualcosa di prezioso e di sicuro. Una sola affermazione fondamentale: esiste nella persona umana la facoltà di rivivere tutta la propria vita, rivisitandola e comprendendola nella luce con il felice esito di riportarla alla sua integrità nativa.

Page 14: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 14 -

Forte sensazione di coinvolgimento, un sentirmi trascinato in quella direzione con l'emozione di un principiante davanti ad una meraviglia. Ogni persona porterebbe in sé "la registrazione" completa della propria vita nel bene e nel male, nel vero e nel falso, in ogni suo più piccolo dettaglio. E ogni persona avrebbe la capacità e la possibilità "di riviverla" e di guarirla. La mente umana sarebbe un computer meraviglioso, di grandezza e potenza incomparabile; un "archivio" infinito al quale accedere per rivivere la proprio vita. Essa sarebbe anche un "allarme" di una sensibilità inaudita che, con niente, trascinerebbe la persona in stati emotivi i più diversi e spesso devastanti, legando passato e presente. La persona può essere rimandata - rimanendo completamente presente a se stessa e al mondo esterno - a qualunque esperienza del passato, riviverlo, raccontarlo e scioglierlo in tutto ciò che limita lo scorrere della vita. "La verità vi farà liberi": non è mai stato così vero!. Non è Psicologia, Psicanalisi, Psichiatria,Ipnosi regressiva o altro. E' un cammino tra un collaboratore e un paziente che domanda aiuto,in un rapporto di reciproca stima e fiducia. La sua applicazione è estremamente semplice, almeno nelle sue linee essenziali; ma la parte più significativa non è mai stata messa in luce fino ad ora. E’ un miracolo che mi è fiorito tra le mani lentamente, in vent'anni di dialoghi. L'esperto, infatti, è fondamentalmente un ascoltatore che inizialmente spiega, poi sostiene e incoraggia. Preso coscienza della cosa, si trattava ora di passare alla sperimentazione con-creta. Era proprio così? Poteva funzionare sul serio? E in modo così semplice e ovvio? Ho iniziato. Tutto sembrava succedere con grande semplicità e naturalezza. Ero sbalordito. Era il primo passo verso la luce, l'inizio di un cammino di vita, il risveglio dal torpore di morte dell'essere. Il ghiaccio era rotto. L'entusiasmo mi sosteneva e le richieste di aiuto si moltiplicavano. Per anni mi sono esercitato in questo cammino. La vita, nel suo mistero profondo, si svelava da sola e camminava verso la verità originaria, con una precisione e ampiezza da sbalordire, passando attraverso esperienze e vissuti che ne avevano rotto l'unità e l'armonia. Era come un vedere l'invisibile, un capire l’incapibile, uno scoprire il nascosto e un liberare l'imprigionato.

Page 15: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 15 -

A volte il cammino scivolava via liscio e senza intoppi, ma altre volte si inceppava. A volte le porte non si aprivano. Era inesperienza? Erano errori nella conduzione del dialogo? Oppure era una strada che l'intimo non voleva percorrere? Difficile dare una risposta: il mistero rimane come un segreto non detto. In un primo momento era questo svelarsi che mi affascinava, anche se qualcosa mi diceva che si trattava di una fase incompiuta: doveva esserci dell'altro e di meglio. Piano piano, infatti, la mia attenzione dovette spostarsi, quasi obbligata a piegarsi in avanti, per contemplare qualcosa di nuovo che affiorava sempre più chia-ramente e fortemente. Ero sempre più avvolto dal mistero, in ascolto pieno di stupore. La vita era come se piegasse il suo volto tra le mie mani. Mi parlava di sé, si confidava in modo nuovo disarmante, fiduciosa. A volte per la stanchezza e la difficoltà di alcuni casi, ho avuto la tentazione di abbandonare l'impresa. Ma non sono mai riuscito: una forza misteriosa dentro, mi ha sempre spinto ad andare avanti come per una certezza, come in attesa di cose nuove e di luce diversa. La vita mi ha dato ragione e lentamente, dalla persona stessa, è arrivata nuova meraviglia: la spiegazione di se stessa e la strada della soluzione. Non avevo più bisogno di guidare l'intimo a "rivivere" i diversi avvenimenti nega-tivi della sua storia. Nei miei colloqui, ricchi di dialogo e di ascolto, mi andavo accorgendo che qual-cosa, a volte, si opponeva al metodo delle domande e del rimandare. Era come se l'intimo volesse la sua libertà di movimento, come sapesse benissimo cosa fare e come fare. Voleva condurre lui il cammino, in prima persona e percorrerlo secon-do regole precise che lui solo conosceva. In dialogo, sempre, ma in totale autonomia. Qualcosa di stupendo e di stupefacente. La persona, ogni persona, aveva così un percorso tutto suo, originale, intimo, personale. Nessuna strada tracciata in an-ticipo: andava alle radici di se stessa, ritornava lentamente al suo mistero iniziale e si riappropriava della sua perduta integrità e armonia, svelando - altra cosa nuova ed essenziale - le sue dimensioni strutturali sconosciute o appena percepite dalla storia del pensiero. L'intimo, appena si sentiva pronto, dopo aver percorso per qualche volta, ma non sempre, un avvenimento significativo, prendeva l'iniziativa, e secondo modalità sue personali, svelava e illuminava la sua storia portando ad evidenza gli esiti negativi e distruttivi di essa, e poi, piano piano, come seconda tappa o momento iniziava l'opera di ricostruzione e di ristrutturazione della stessa, fino al compimento finale. Chiariamo meglio, per un attimo questi diversi passaggi.

Page 16: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 16 -

In un primo momento l'intimo svela tutto ciò che da fuori è stato assorbito dal paziente - parendo dal concepimento - e lo ha profondamente condizionato, tramite l'opera della mente, come vedremo meglio in seguito, quasi modificando i codici genetici originari in codici di comportamento spuri e falsi, ma creduti veri. Al termine di questa opera di illuminazione, i grossi problemi svelano il loro volto prendendo forma visibile, le più strane, ma sempre significative, e così si ingaggia una battaglia fino alla loro distruzione. In un secondo momento l'intimo porta alla luce i condizionamenti che da fuori hanno modificato la verità interiore della persona: come se avesse assorbito e fatto proprio quanto da fuori si è verificato e ha avuto rapporto col suo sviluppo originario. Una strada lunga. Un vedere e rivedere sempre più profondo e detta-gliato fino alla consapevolezza più esistenziale che porta come ad una lenta cancellazione del tutto. Come terzo momento c'è come il compimento: il vuoto creato da tutto questo mondo interiorizzato ma spurio, viene riempito lentamente dalla vita che si era svuotata e disseccata fino al raggiungimento dell'armonia delle diverse dimensioni che costituiscono la persona: unica vera possibilità di vita cosciente e personale. Come detto, le diverse dimensioni della persona venivano svelate nella loro realtà e verità, nel loro compito e nel loro dover essere. Dimensioni spezzate lungo il corso della crescita da bugie possenti venute dall'esterno. Questa lacerazione è l'unica vera sofferenza che attanaglia la persona umana. La persona come rimessa in piedi, sulle sue gambe e nella sua bellezza perduta. La vita svelava se stessa e si ridonava a se stessa: piena, carnosa e senza ombre. La vita,come detto, nel suo mistero profondo, si svelava anche ai miei occhi illuminando piano piano anche la MIA VITA, la mia storia, i suoi interrogativi e le ragioni della sofferenza. La luce era indiretta ma sufficiente a portare liberazione e consapevolezza, forse per la partecipazione intensa di tutto il mio essere alle vicende degli altri. La mia mente è rimasta esterefatta da ciò che ha visto e si è fatta silenziosa, molto silenziosa e l'intimo ha potuto farsi spazio, emergere, parlare e parlarmi, dandomi una sensazione e percezione di me sempre più vera, profonda, umana, carnosa; mi sentivo riaffiorare a me stesso con un senso di pace e di verità in tutto l'essere. Le dimensioni della mia persona ritrovavano unità e c'era esultanza, insieme ad un dialogo interiore sconosciuto. E' stato un cammino lungo ma ne è valso la pena. Non tutte le persone sono chiamate a percorrere questa strada e non per tutti è questo cammino. Casi troppo complessi e devastati dovranno o potranno tentare altri percorsi. Ma non sta qui l'importante e questo non è un limite almeno nell'economia di quanto vogliamo cercare di comunicare e far conoscere.

Page 17: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 17 -

Ciò che è basilare è il fatto che là, dove questa strada viene percorsa, il mistero della persona nella sua verità, si svela e questo è luce per tutti. La verità è sempre la stessa quando è verità, anche là dove non potesse essere raggiunta per questa strada. E' una grande luce sulla persona umana, sulla sua struttura originaria, così come è uscita dal Cuore del Creatore, e sulle vicende umane che via via, dal concepimento in poi, la condizionano e spesso stravolgono. E sulla sua lenta ma progressiva ricomposizione. Poi un'ultima sorpresa. La più semplice ma la più strabiliante. Mentre l'intimo andava via via mostrando il suo volto nella verità, ecco apparire qualcosa di nuovo, stupendo, ma ovvio, alla fine. Spesso questa novità si mostrava subito, altre volte lungo il cammino, ma difficil-mente mancava pur se con modalità diverse. In un "ritorno al concepimento", l'intimo mi ha dato la sensazione di un "prima ancora". E il "prima" c'era, senza tempo e senza spazio, ma c'era. C'era cioè l'esperienza dello stare con la Fonte della vita ,in una pienezza senza ombre e in una sensazione di pace beatificante. Un essere immersi nella luce e nell'amore più avvolgente, nella piena gioia dell'esserci. Un esserci come parte viva, personale e autonoma, ma del Tutto. Un esserci speciale, divino. Come un tralcio da Vite. Poi c'era il venir chiamati per nome e l'essere inviati a prendere forma e vita di carne, in un posto preciso dove qualcuno sembra attendere. E c'era ancora il partire sereno, fiducioso, abbandonato. Come un andare per poi ritornare più maturi e consapevoli del dono, lunga o breve fosse stata la strada da percorrere: pochi istanti o lunghi giorni. C'era tutto un dialogo filiale senza parole. Pieno, sufficiente, appagante. Una Presenza che continuava nel dopo - dentro al ventre - anche se ben presto veniva avvolta dalla nebbia sempre più fitta del mondo esterno. E' stato questo cammino - sempre diverso ma anche sempre uguale nella sostanza - a ricondurmi a "casa", alla Fonte della verità umana, Gesù di Nazaret, il Figlio di Dio fatto uomo, in tutto simile a noi fuorché nel peccato: fatto uno di noi come noi, ma prima di noi e noi a sua immagine. La persona umana appare giustamente, in questa luce, come una Incarnazione: il Soffio divino creato prende forma umana perfetta costituita di anima razionale e di corpo. Ma questo è un discorso ancora prematuro: se ne parlerà più avanti.

Page 18: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 18 -

La storia del pensiero e della fede hanno sempre visto e interpretato l'unità costitutiva della persona umana come composta di anima e di corpo. Il punto di arrivo ha conosciuto infinite sfumature e anche grandi differenze, ma alla fine la concezione dell'unità di anima e di corpo è diventata tradizionale e comune. In sostanza essa dice: la persona umana è composta di anima e di corpo. Il corpo riceve forma dall'anima che è spirituale e creata immediatamente da Dio. Insieme però sono i principi costitutivi dell'essere umano. Non si tratta dell'accostamento successivo e a diversi livelli di due parti separate e che stanno l'una accanto all'altra in modo estraneo. E' sempre l'uomo, uno e intero, tutto anima e tutto corpo, in modo che le affermazioni circa l'anima come quelle circa il corpo possono stare per tutta la persona umana. L'anima è così strettamente legata al corpo che ne è la forma singolare e individuale. L'anima però è spirituale e immortale ed è lei che dona personalità al tutto. Da lontano però si intravedono tante manchevolezze e imprecisioni in questa formulazione peraltro troppo sintetica. Ma con questo la storia della riflessione sulla persona non è terminata... Gli studiosi non si danno pace: qualcosa sembra sempre sfuggire alla loro ricerca è continuano a scavare nella speranza di trovare il tesoro. Ma il cerchio sembra non uscire dall'anima e dal corpo. Questo è stato il percorso compiuto dal pensiero tradizionale - filosofico, essenzialista e metafisico - Un vedere e un cercare di capire il mistero della persona umana prima, e della realtà nel suo complesso dopo, ma sempre lasciando intatta la realtà nel suo valore immutabile e per la vita quotidiana. Ma tutto questo, al pensiero illuminista, razionalista e suoi derivati dei secoli scorsi, non è più bastato. Si è sentita la presenza di Dio nel pensiero umano come una specie di incubo, come un fardello inconciliabile alla leggerezza e alla libertà del pensiero puramente umano, razionale, alla potenza onnipotente della Ragione. Così la persona umana - e con essa tutta la realtà creata - è stata come strappata alla sua unità e la si è voluta guardare con occhi puramente scientifici o pseudo - scientifici e così, in modo consapevole o meno, le dimensioni della persona e della vita, sono state portate all'esterno, sono come state trafugate dal loro posto nativo per diventare oggetto quasi inanimato di studio. Nasce così quella che è stata chiamata "la grande promessa del progresso illimi-tato, vale dire la promessa del dominio sulla natura, di una abbondanza materiale per tutti, della massima felicità per il massimo numero di persone e di una illimitata libertà personale. Questa promessa ha sostenuto le speranze e la fede delle generazioni che si sono succedute a partire dall'inizio dell'era industriale.

Page 19: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 19 -

Ma il fallimento era dietro la porta ed era contenuto nella natura stessa del processo - progresso economico. Marx stesso esprime molto bene questo dato irreversibile: "Meno si é e meno si esprime la propria vita; più si ha e più è alienata la pro-pria vita". Come a dire la vita e la gioia non è frutto dell'avere. La realtà era sotto gli occhi di tutti, ma ormai il mistero della persona era come perso nel nulla delle cose. I passi successivi, quasi tentativi spasmodici di uscire dalla trappola, sono impietosi. Lo sviluppo del sistema economico - frutto di una razionalità assoluta - non venne più condizionato dalla domanda: "Che cosa è bene per l'uomo?", bensì dalla domanda: "Che cosa è bene per lo sviluppo del sistema?". Ma persona umana è diventata la serva della macchina. La macchina si è trasformata in una speranza che ha preso il posto di tutto, come fosse una "intelligenza superiore; finalmente il dio a misura umana! La persona è diventata cosa tra le cose. Un poco dentro e un poco fuori dall’ingranaggio, ma sempre impigliati nella ragnatela delle cose. Se cade il sistema , cade il mondo; se cade la persona, cade soltanto un piccolo ingranaggio. Si è se si ha. Ecco la grande ragnatela! Ci sono alternative? Diversi studiosi, analizzando lo stato attuale e del prossimo futuro, sono del parere che l'unica alternativa a una inevitabile catastrofe, sia il rinnovamento del cuore umano, non tanto sul piano religioso, quanto piuttosto nella presa di coscienza delle sue responsabilità sulla terra. Ma al di là delle belle parole e delle promesse, tutti sono come impotenti di fronte a questa cosa. E' proprio vero: la persona è diventata cosa e non ha potere sulle cose. Il progressivo spezzarsi del suo intimo, la divisione sempre più accentuata delle sue dimensioni costitutive, hanno portato la persona sempre più lontana da se stessa e le manifestazioni di questa rottura si sono fatte visibili specialmente agli studiosi di medicina clinica. Ai loro occhi si è presentata la persona in tutta la sua fragilità interiore ed esteriore: ansia, angoscia, depressione e mille altri sentimenti negativi e distruttivi. In questo contesto nasce la Psicanalisi in tutte le sue forme.

Page 20: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 20 -

Al dominio della ragione, come potere esaltante e speranza di tutto, subentra ora la psiche che urla tutta la sua delusione e frustrazione. Come il gemito della persona che si è sentita proprio mandata a pezzi dalla ragione e chiede aiuto per ritrovarsi. Gli studiosi si avvicinano a questo mistero nello sforzo di comprenderlo e di portare aiuto. Si sono aperte sulla scia degli studi fondamentali di Siegmund Freud, mille strade, come mille tentativi di trovare finalmente la strada per un problema che sembra rimanere insolubile. Sembra introvabile una soluzione che riesca a riunire la persona nella sua integrità originaria ridonando senso pieno al vivere e alla speranza. E di nuovo il concetto di persona riappare come centrale. Troppo angusta la definizione della persona se si guarda solo la mente e non an-che la sua interiorità. Essa è una nostalgia infinita senza possibilità di trovare riposo nelle cose. Essa è apertura al Totalmente altro da se stessa. Essa è un nulla rispetto all'infinito ma anche un tutto rispetto al nulla: è qualcosa tra il tutto e il nulla e questo la rende cosciente anche di una destinazione che non può essere il niente. E ancora: la persona si realizza in modo concreto soltanto nelle sue relazioni: non è un orso, un'isola. La persona è relazione, alla fine, in un triplice senso: è riferita a sé, ai suoi simili e al suo ambiente. L'essenza della persona è allora e in modo definitivo, l'amore. Ma queste relazioni hanno senso compiuto soltanto se sono sorrette dalla relazione avvolgente che la lega all'Infinito personale. Questa relazione, infatti, è l'unica che dà ragione sia all'unicità che all'apertura illimitata della persona. E questo esige che la persona non sia soltanto riferita all'Infinito personale, ma ne sia anche partecipe dell'essere. Dio stesso, in definitiva rientra nella definizione della persona. Essa è - come dice la Bibbia - immagine e somiglianza di Dio. La storia è il racconto macrocosmico di questa tensione umana: finito e infinito. Lo studio dell'interiorità della persona è la dimostrazione microcosmica della stessa tensione, ma nelle sue lacerazioni. La fede - e si ritorna all'inizio assoluto - è la luce che apre alla speranza perché riporta la persona fuori dai buchi neri dei suoi drammi laceranti. La ricerca umana sulla persona e suo mistero sembra fermarsi qui; ma il suo gemito rivela incompiutezza e la sua interiorità è immagine della sua orfanatezza.

Page 21: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 21 -

Queste pagine vogliono fare un passo in avanti verso il ricupero della pienezza umana. Prima di procedere, riprendiamo - quasi come riconferma momentanea - alcune brevi affermazioni della Cristologia, là dove, parlando di Gesù, Figlio di Dio fatto uomo, si afferma: “Solamente nel mistero del Verbo Incarnato trova vera luce il mistero della persona umana. Adamo, infatti, il primo uomo, era figura di quello futuro e cioè di Cristo Signore... Nascendo da Maria Vergine, Egli si è fatto veramente uno di noi, in tutto simile a noi fuorché nel peccato...In Lui la natura umana è stata assunta, senza per questo venire annientata...Con l'Incarnazione il Figlio di Dio ha lavorato con mani umane, ha pensato con mente umana, ha agito con volontà umana, ha amato con cuore umano. . .” Conc. Vat . II, GS. 22. Molto tempo prima il Concilio di Calcedonia del 451 aveva affermato: “All'unanimità noi insegniamo a confessare un solo e medesimo Figlio, il Nostro Signore Gesù Cristo, perfetto nella sua divinità e perfetto nella sua umanità, vero Dio e vero uomo, di anima razionale e di corpo...uno e medesimo Signore Unigenito, da riconoscersi in due nature, senza confusione, senza mutazione, senza divisione e senza separazione, non essendo venuta a meno la differenza delle nature a causa della loro unione, ma essendo anzi salvaguardata la proprietà di ciascuna e concorrendo a formare una sola persona, quella del Verbo..” .DS, 424 - 432. E nel Concilio Costantinopolitano 111 del 680-81 si dice: "Nello stesso modo proclamiamo in Lui due volontà naturali e due attività naturali, senza divisione, mutazione, separazione o confusione... Ciascuna natura agisce con l'altra secondo ciò che le è proprio...DS, 556 - 557. Ora queste affermazioni della fede, sono sempre state accolte come determinazione della sola costituzione interiore di Gesù Cristo, mentre, invece, come abbiamo già accennato, esse esprimono, traducono e custodiscono anche e, vorrei dire, soprattutto, il volto intimo, la costituzione essenziale di ogni persona umana nel suo essere e perciò nel suo farsi, così come è stata pensata da Dio. All'inizio, anzi, prima del tempo e in vista del nostro tempo, sta, nel disegno di Dio, il Figlio fatto uomo e noi a sua immagine. Una perdita incalcolabile. La costituzione interiore di Gesù, il suo essere una persona in due nature perfet-te, così come tutta la sua vita, è rivelazione della persona umana. Soprattutto per questo Egli si è fatto uomo ed è Salvatore, secondo la speranza dei cristiani.

Page 22: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 22 -

In questo senso l'Incarnazione del Figlio di Dio è una realtà abbagliante, una lieta novella da far impazzire dallo stupore. In Lui tutto è armonia che si esprime espandendosi nel suo crescere umano e nel suoi gesti vero il Padre e verso di noi. Splende in Lui, in un crescendo detto, vissuto e osservato, la persona del Figlio nel quale la dimensione umana è così presente e operante da non essere mai na-scosta o menomata. Nell'armonia dell'essere, tutto fluisce come fiume da sorgente. Splende la natura umana nell'unità della persona del Figlio che sembra farsi silenzio premuroso e nel silenzio si dona e si effonde perché l'umano si viva, se ne nutra vitalmente e si espanda esprimendosi insieme e attraverso di Lui, tra noi e per noi. Ma un noi e per noi – crediamo - molto diverso dal tramandato e dall'interpretato. La natura umana perfetta - anima razionale e corpo - ma è già dire il di più, -riposa sempre più consapevolmente sulla verità, sulla vita e sulla roccia che è il Figlio che l'inabita avvolgendola di pace stabile e solida. L'umano appare di una grandezza quasi infinita pur nella sua intrinseca povertà e limitatezza. Essa vive della presenza personale del Figlio eterno che però, a sua volta, può incarnarsi, farsi storia di salvezza del mondo e nel mondo, soltanto attraverso la natura umana che gli dona volto umano, quasi lo plasma, con una sua propria autonomia resa possibile da Dio. Così vicini, così insieme, così uno, da confon-dersi quasi. La natura umana è come chiamata a dare il suo volto, un volto fisico al divino che può così farsi salvezza visibile, parola udibile, vita sperimentata. Il Silenzio divino diventa parola nella parola umana. L'Incarnazione porta in sé una luce abbagliante: l'operare ha come fondamento l'essere e un integro agire ha come base un integro essere. Nel Figlio dunque abbiamo la luce per conoscerci, per sapere di noi e la possibilità per ritrovarci e vivere e morire da persone autentiche e originali. Allora, lo ripetiamo, la prima, grande affermazione che si deve poter fare è questa: la persona umana nel suo intimo più intimo, è di essere una Incarnazione. Certo, non senza le dovute differenze da quella di Cristo, ma una Incarnazione. I giorni di Gesù, dunque, sono stati quelli del Figlio eterno, ma in modo perfetta-mente umano. Una crescita progressiva in età, sapienza e grazia, fatta di mille stagioni. Unità nella dualità. Armonia nella diversità. Due ambiti di verità e di attività in una sintesi sempre più vitale e personale. Gesù è uomo e più che uomo, ma in modo perfettamente umano e totalmente umano. Chi non crede al suo “essere di più”, non può non credere alla sua pienezza umana. In Gesù l'umano splende come il sole. Vicino, vero concreto. L'umanità di Gesù è davvero la “primizia”, l' umanità perfettamente attuata. Egli è il “primogenito tra molti fratelli”.

Page 23: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 23 -

In Gesù splende l'unità personale in una armonia dell'umano e del divino da riempire di stupore. Concludendo: siamo una Incarnazione. Chiamati alla stessa crescita progressiva e armonica -umano e divina - anche se poi, per la nostra condizione particolare, siamo aperti alle spaccature più profonde e alle disarmonie più laceranti. Come vedremo. Il discorso - lo comprendiamo - da semplice accenno si è fatto più complesso o più completo, ma rimane come un punto di riferimento vero, di una verità assolu-ta sulla persona umana. Quello che diremo nelle pagine seguenti, ha un altro punto di partenza ma ha lo stesso punto di arrivo, anche se la strada che si percorrerà mostrerà cose mai dette sulla persona umana e sua verità concreta, nell’oggi dei nostri giorni.

Page 24: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 24 -

La verità è sempre prima e più grande di ogni sua formulazione.

LA PERSONA UMANA IN SE STESSA Un grande, infinito silenzio, un profondo ascolto e una muta contemplazione dovrebbero avvolgere Chiese e studiosi nella speranza di ritrovare e contemplare il volto della persona, ormai diventato” “uno nessuno centomila”, per le troppe parole tramandate, imparate e ripetute e per i troppi avvenimenti falsi e falsati che abbiamo dovuto fare nostri, come codici genetici spuri, stravolgendo, senza potercene rendere conto, la nostra originaria - originalità, nell'intento fin dal ventre materno, di riuscire a cavarcela nel e col mondo degli adulti. Questa pagine possono essere giudicate in mille modi: accolte nel silenzio, o rifiutate nel rumore, derise o prese sul serio, ma rimangono e rimarranno vere nella loro parte più profonda e genuina, perché non sono frutto di studio o di ragionamenti interpretativi, immutabili e immutati perché tramandati e imparati, ma perché sono lo svelarsi completo, lento e progressivo dell'intimo e di tutto l'essere personale, al nostro sguardo. Un essere invitati alla contemplazione distante e vicina, ma senza mediazioni, del profondo dell'essere, da secoli sempre vissuto e creduto come frutto fondamentale della mente, creduta nostro costitu-tivo essenziale anche se solo facilità dell'anima, e dal funzionamento quasi perfetto e impeccabile… Rimanendo così ai margini del mistero della nostra vita nella sua verità nativa. Sono pagine vere perché sono un cammino che può essere percorso da milioni di persone con la semplicità delle cose più ovvie. La vita non viene "frugata" dallo studioso, servendosi delle sue mille e un inter-pretazioni o ipotesi, ma si mostra spontaneamente. Ha bisogno solo di una presenza rispettosa e paziente, perché ha i suoi tempi e i suoi modi. E' scienza, quindi, scienza vera, umana, tangibile, osservabile perché ripetibile all'infinito anche se non a tutti l'intimo sembra riuscire ad aprire l'accesso. E' un cammino che lascia ad ogni altro cammino la propria dignità e libertà, i propri metodi e strumenti. Questo cammino è altra cosa. Forse limitata ai casi più normali, alle sofferenze più accessibili e ai disagi più lievi. Ma non è questo l 'importante. Fondamentale è lo svelarsi della persona nella sua verità, nelle sue dimensioni costitutive e nella sua unità, perché solo conoscendo-si ci si può prendere in mano, crescere e svilupparsi nel miglior modo possibile. Insieme al mistero interiore della persona l'intimo mostra e porta a conoscenza tutto lo sfacelo che la persona ha subito nel corso della sua vita, rompendone l'armonia e causandone infinite sofferenze.

Page 25: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 25 -

Tutto questo viene portato a conoscenza perfetta e diventa luce per chiunque è responsabile della propria vita e della vita di altri: genitori, educatori, formatori ecc. Una luce senza limiti sul nostro camminare nella nebbia creduta giornata di sole. ORA POSSIAMO ASCOLTARE IL RACCONTO DI ALCUNI PERCORSI E LA LUCE CHE PORTANO SUL MISTERO DELLA PERSONA UMANA. Sarà fatto nella maniera più sintetica possibile, lasciando alla intuizione quanto non è detto. Alcuni percorsi costituirebbero grossi volumi da soli.

MORENA Le pagine che seguono sono il racconto tenue, quasi sfumato, di un viaggio della mente nella sua storia e nella storia del suo intimo. Un viaggio dell'intimo nella sua storia e nella storia della sua mente. Un viaggio dell'anima che si ritrova e muove i suoi primi passi di vita tra il silenzio della mente e l'emergere del Cuore. Alla Fonte, prima del tempo e dello spazio. Poi nel tempo e nello spazio. Si cercava la luce sulla vita tormentata e confusa ed essa si è mostrata al di là di ogni attesa, svelando infinite e meravigliose meraviglie. Ha parlato di sé con squarci lampeggianti e con messaggi di cristallina semplicità e di insondabile profondità. Come un cibo saporoso. Dentro le parole ma oltre le parole. Come un libro sacro: da ascoltare con abbandono per esserne resi partecipi. Ecco uno squarcio: ”Dio non ci manda mai con gioia piena: sa cosa ci aspetta. Dio ci accoglie sempre con gioia traboccante:sa cosa ci ha preparato”.

Page 26: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 26 -

PRIMA DEL TEMPO

Una voce mi dice: “ Parti dal Soffio di vita”. Anche l'aria si ferma. La voce riprende: “sali il fiume, fino alla Sorgente, contro corrente, da dove tutto ha inizio, fino alla materia prima, ancora non plasmata, all'origine di te stessa”. Devo staccarmi e scendere. Sento che lo posso perché mi è concesso. Non mi muoverei di un puntino se non mi fosse dato. Scendo...scendo...scendo... Inizia tutto da un Soffio, da un Respiro, in un Silenzio profondo. Egli alita nelle mie narici il suo Respiro, il suo Soffio di vita che sembra un nulla ma è eterno. Nel suo Respiro c'è tutta la mia essenza creata. lo sono. Non c'è distinzione pur nella distinzione. Ci sono. Mi sento felice. Tutto è stupore e meraviglia. Lo chiama “Padre”! Mio Dio, è troppo grande la gioia! Mi abbraccia e mi sento persa, ma ci sono. Non c'è il mio corpo e non c'è il Suo corpo, ma è come vedessi il mio corpo e vedessi il suo corpo che non è corpo. Qui la verità è pura e non può essere confusa. Tutto "è". Non riesco a descrivere il luogo perché ho la sensazione che sia dentro di me. Si, il luogo è dentro di me. Sento che mi chiama. Intuisco e percepisco che devo separarmi da Lui. Non posso non rispondere, non posso non fare la sua volontà. Non è costrizione, ma ho dentro di me il desiderio di fare la sua volontà. Lui non me lo chiede ma sento che gioisce. Non vorremmo separarci, ma sappiamo che lo dobbiamo fare. Mi dice: “Adesso vai, sei pronta”. E' tutto un dialogo senza parole: di presenza. Mi chiamano e devo andare...non so ancora dove. E vado e sono in pace. Vedo Dio - Uomo che passeggia con me. Talmente inscindibile dall'uomo da sembrare che Dio sia Dio perché Uomo! E' un Dio - Uomo per la sua unità insieme a noi. Egli, Dio - Uomo è accanto a me sua creatura. Forse è insostenibile per i pensieri che vengono dopo, ma non qui all' 'origine. E' l'ultima volta che lo vedo così. Come affidasse il suo Soffio eterno alle mie mani! Ad un tratto è come se tutto si facesse buio. La notte scende su di noi ed Egli sembra dovermi confidare una cosa importante. Mi dice: “Alla Notte tutto è stato concesso tranne possedere il nostro Silenzio. Alla notte tutto è stato concesso tranne il “Mio per sempre” alla tua Vita.

Page 27: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 27 -

Dio è Padre della vita. Della morte è Padrone. Sono pronta per il viaggio. “Non sei sola”, mi dice.” Mi troverai ogni volta che vorrai; tu sai dove trovarmi: nel nostro Silenzio. Sarà forte il tuo desiderio per me. Il tuo posto però è anche con gli altri e io sono con coloro: mi troverai anche lì”. E vado. Vado incontro a qualcosa. Parto nuda ma ho tutto ciò che mi serve. Io vado sempre più lontano e mi percepisco piano piano come cosa a parte. Lui mi ripete: “ogni volta potrai ritornare nel nostro silenzio. Non mi sentirai ma la mia mano ti tiene per sempre. Ricorda che sei anche figlia della terra”. E mi chiama scherzando:”Figlia del mondo, ma figlia mia”. E mi dice: “Dio – Uomo non ti lascia sola”. Poi una sensazione di dolore dentro, come se qualcosa venisse strappato. Incomincio a sentire il sapore della terra

Page 28: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 28 -

NEL TEMPO E NELLO SPAZIO UMANO “Vai”! E' come se dovessi prendermi tra le mani. Solo così i miei occhi, non ancora occhi, potranno vedere; la mia bocca, ora assente, parlare; le mie orecchie, ora chiuse, udire; le mie mani, informi, toccare; i miei piedi, in attesa, camminare, e il mio cuore, da tessere, danzare. Ma dovrò respirare da sola. Poi come un distacco, quasi un passaggio di mani e un dover bastare a me stessa. Prima ero dentro di me ed ero in Lui; ora non sono più dentro di Lui ed è come se Lui dovesse entrare dentro di me. Ora devo respirare con un mio respiro, anche se suo dall'origine. Mi ha lasciata una perla da custodire: ho me stessa nelle mie mani, senza appartenermi. So dove devo andare. Vedo, la strada e i miei piedi che camminano. Devo entrare in un corpo e prendere forma perché possa vivere anche una esistenza di carne. Sulla terra solo attraverso il corpo tutto si fa percepibile. lo mi sento nello spazio donna. Egli mi ha pensata così. Mi manda donna. Ma sono anche in un altro spazio, nello spazio ”amore uomo – donna”. Sono alla fonte di un uomo e di una donna. Alla fonte dove anche Lui è presente. Vedo papà e mamma sereni. Si sentono reciprocamente amati. Si sorridono e si accarezzano. Sento le loro carezze come accarezzassero me. E’ come fossi l'uno e l'altra insieme. E' una fusione tra noi. Non potrei sentire solo l'uomo e solo la donna in questo spazio “amore uomo – donna”. Se fossero staccati non li sentirei così. Mi sento nel corpo e uomo e donna purché siano uniti. Sento ciò che provano nell'unirsi. Sento i loro cuori diventare un solo cuore. Sento che nell'unione, il cuore dell'uomo è unito al cuore della donna, ma il cuore che sta all'origine. C'è anche il mio cuore, quello che sta all'origine, senza del quale non potrei essere. Il loro cuore si è unito al mio cuore. Loro sono attratti fisicamente e a loro basta, ma quello che percepisco io è infinitamente più profondo. Loro si avvolgono e avvolgono me, ma c'è anche il Suo avvolgimento. Egli avvolge loro e avvolge me. E io sono. E' bellissimo. Sono totalmente fusi e provano un piacere incontenibile. Ma io sento che è più profondo. A loro, forse, basta così. Ora anche se il corpo dell'uomo non è più nel corpo della donna, sento che una parte dell'uomo è rimasta nella donna, e io sono in quella parte di uomo nello spazio che è la donna. lo sono donna pensata tale dall'origine. Ora la parte dell'uomo rimasta nella donna, cerca la parte donna e la trova. E' lì che io sono avvolta dall'uomo e dalla donna contemporaneamente. E' come se i fili dell'uomo e della donna entrassero in me e diventassero una cosa sola. E lì, anche i fili di Lui mi intessano formando una cosa sola. Nello spazio donna non sono più divisa; ora sono “una” anch'io. Sento l'uomo e la donna che mi avvolgono, ma soprattutto Lui. Sono in questa dimensione donna e sto bene.

Page 29: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 29 -

Mi vedo, non però con gli occhi, non li ho ancora, ma mi vedo lo stesso. E' un vedere profondo. Sono in pace e non sono sola. C'è stata una grande esplosione, un distruggere per ricreare, uno stravolgimento per riordinare, uno spezzare per fondere insieme, un morire per rivivere. Tutto è così necessario: uomo donna, maschio femmina, cielo, terra, acqua, vento, spirito, vita. Ora è necessaria anche questa terra. Il mio essere di terra diventa vitale. Tutto fuso insieme. La terra si è aperta e chiusa su di me. Forte è la sensazione del formarsi fisicamente, del divenire umana. Io ci sono da sempre. Sono una piccola cosa ma grande. E ho bisogno di spazio per allargarmi. Ci vuole tempo: come un quadro per un pittore. E' qualcuno che mi dipinge. E' bellissimo. Mi vedo mentre divento corpo. Il corpo prima non era necessario: ora lo è. Mi è dato questo corpo per essere donna. L'invisibile diventa sempre più visibile. Ma è strano: più divento visibile e più non mi vedo. Prima tutto era visibile. Viene costruita una casa per il Soffio di vita. Il “fuori” è importante per esprimere il Cuore. Lui è come se piano piano si concentrasse tutto nel Cuore. Ho l'immagine di un'anfora: mani esperte modellano il vaso. Mi ci sento dentro: piccola fiamma avvolta da cera viva, facile da plasmare. Nel suo Respiro c'è tutta la mia essenza. Io sono, ma non basta più. Il contenuto ha bisogno di un contenitore. Il mio Soffio di vita ha bisogno del mio corpo. Ma potrei nascere anche solo col Cuore. Quando c'è il Cuore che sente, c'è tutto. Mi vedo, mi piaccio. Vedo il cuore che batte e fa tutto. E' una cosa nuova anche per me. Formo i tessuti da una cellula. Ci sono ma non sono percepita come una cosa solida. Mi devo espandere. Ci vuole tempo ma devo dilatarmi. E' Lui che mi disegna. E' bello come mi fa. Si è belli perché si è. E' così perché si è. Sono dentro a mia madre ma sono avvolta da Lui. Poi è come se Lui sparisse per far posto a me, nel ventre. Adesso per trovarmi è come avessi bisogno di guardarmi e guardarmi anche per sentire Lui. Lui dentro mi forma. Anche mamma mi forma ma è un'altra cosa: io vivo per Lui. Lui dentro di me mi fa vivere. E' una Sorgente viva che mi fa vivere.

Page 30: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 30 -

NEL LORO TEMPO Io ora sono un puntino e sono nella donna. Ma loro non lo sanno. Eppure mamma ha una percezione immediata della mia presenza e ne è spaventata. “Signore”, supplica, “fa che non sia rimasta incinta, non ora ti prego. Ho già una bambina ancora molto piccola. Non ora, Signore”. Passano i giorni e la sua certezza cresce e la sua paura aumenta, e si va ripetendo, come un ritornello: “Era meglio se non c'era...era meglio se non c'era”. “Mamma, le urlo da dentro, ma io ci sono, io ci sono. Sono piccola e non ti darò fastidio” Quando sento la sua paura io non vorrei essere lì. Tendo tutto il mio essere come a voler ritornare da dove sono venuta. Sono appena arrivata e mamma mi dice che sarebbe meglio tornassi indietro, via da lei. Sento forte la tentazione di non esserci. Qualcosa dentro di me si ferma. Tutto si dilata e trasforma fuori, ma dentro qualcosa non riesce a sbocciare. Mi sento solo un peso che non dovevo esserci. Mi sento tutta testa, sospesa al niente. Tanti sassi sulla mia vita. Come se il Soffio non valesse niente e come se quella parte di me che si è fermata non avesse senso. “Era meglio se non c'ero. Signore riprendimi”. Lui mi dice: “ stai tranquilla, io sono con te, ma per ora non puoi tornare da me. La mia luce è su di te ma non per portarti via”. Adesso sento mamma più tranquilla: si affida e si abbandona. Io ascolto il mio cuore che cresce. Sento la sua Presenza concentrata tutta nel Cuore e devo ritor-nare al Silenzio del cuore e ricordarmi che Lui è lì. Poi un giorno mamma dice a papà: “Aspetto un bambino, ora ne sono sicura”. “Bene”, risponde papà. “Speriamo almeno sia un maschio”, aggiunge mamma.”Abbiamo già la bambina”. “Una vita è sempre una vita”. “Si, ma speriamo sia un maschio”. “Mamma”, urlo dal ventre, “io non sono un maschio! Io sono come te, non sono un maschio!”. “Signore, ma dove mi hai mandata? Come faccio a vivere sulla terra?” “Vai avanti, mi dice, lo sono con te e anche con lei”. Lui è contento di me; ma io sento già di essere divisa e spezzata. Mi faccio piccola e mi domando come posso accontentare mia mamma. Prima non dovevo esserci e ora devo essere un maschio! Lui mi dice: “dentro di te ho messo il senso di te. Devi seguire solo l'essenza di te, altrimenti ti perdi e non ti ritrovi più. Essere come ti vogliono ti sembrerà più facile e bello, ma ti ritroverai a mani vuote quando farai silenzio. Solo nel silenzio mi potrai sentire e ti potrai sentire”. Per non pensare mamma si abbandona spesso al sonno. Un giorno viene richiamata alla realtà dal pianto della sorellina. Lei corre e stringendola le dice:

Page 31: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 31 -

“Tu sei la mia vita! Senza di te non potrei vivere. Io sono la tua vita. Senza di me non potresti vivere. Io ho bisogno di te e tu hai bisogno di me. Staremo sempre insieme”. Queste parole le sento come dette a me e le faccio più mie della mia stessa vita. Il cuore è come sospeso perché tutto lo spazio l'ha preso la mente. E c'è una parte di me ferma, senza respiro, bloccata, immobile. Tutto è arrivato alla mia mente ed ora la mente lo fa arrivare al corpo come compito. E' come se la mente dovesse riempire un vuoto immenso fatto da mamma in me; ma non riesce. Sento che è da dentro che dovrebbe essere riempito,perché è una bugia che mia ha derubato. Sento dentro una grande solitudine: si è rotta l'unità e la mente non fa che aumentarla coi suoi inutili sforzi per corrispondere. La mente crea codici genetici tutti suoi: piano piano diventa padrona della terra. La testa è un gigante e copre tutto anche il cuore. La mente è di tutti, il Cuore no. La mente ha bisogno di compagnia, il Cuore no. Se la mente non capisce quello che le sta succedendo va giù di testa. Eppure nel profondo sento che la vita spinge e vuole farsi strada. La notte già mi avvolge, ma non può farmi sua: non sono notte! Il mio essere si sta formando sempre meglio. E' come se venisse costruita una casa per il Cuore. Il fuori è importante per esprimere il cuore. Sento che non posso più fare a meno del corpo e mi piace. Non voglio dimenticare però da dove vengo. E Lui: ”cerca nel profondo, nell'essenziale. Farai spesso fatica. Io ho permesso alle seduzioni di tentarti: sarai attirata da tante cose. Ti ho fatta libera ma dovrai costruire la tua libertà. Ci sono tante libertà, ma una sola è vera. Devo imparare subito tante lingue. Il Silenzio non è più parlato. La terra è sempre più importante. So di Lui ma è come riposare su di una promessa viva. Sento forte i miei pensieri. Ho dei bisogni: prima non era così. Da fuori le voci come passi che si avvicinano sulla mia strada. I loro pensieri si intrecciano con i miei e tutto si fonde come vitale. Mi tirano come fuori da me...e ho un pò di paura. Lui mi ha passato ad altre mani e queste già modellano la mia vita. Entro nella loro esistenza e piano piano dimentico la mia. Divento tanti e perdo sempre più l'unità. Adesso so già quello che “devo fare”. So che devo fare di tutto per essere gradita perché ci sia spazio per me sulla terra, nella loro vita e nel loro amore. Devo corrispondere. Non mi sento più tanto libera. Lui mi dice: “Loro sono solo un ponte. Devi solo attraversarlo per la tua vita. Non puoi vivere divisa: per te e per loro. Ti ho creata per te come loro per loro. Non puoi vivere legata: ti ho creata libera. Ti ho fatto due gambe perché ne avevi bisogno, ma non quattro”. Eppure loro hanno tanti progetti su di me...e io resto confusa e a volte non so più chi sono. Ed essere come loro mi vogliono mi fa paura e a volte ho paura anche di Lui. Non sono miei questi pensieri perché sento che vengono fa fuori, ma come posso non accoglierli dal momento che mi riguardano e mi chiamano in causa così da vicino?

Page 32: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 32 -

Ho ancora l'immagine di una tela che viene intessuta. Le ombre si mescolano ad essa e ne fanno parte. Perché permetti alla Notte di regnare attorno a me? Perché non ti fai vedere e mi lasci sola? Perché mi è più vicino il buio della luce? Perché ti nascondi mentre le tenebre mi avvolgono? Sto entrando in un paese di schiavi e di padroni. E' forte la tentazione di lasciarmi andare! Il loro abbraccio rimane in superficie, è vero, ma da forma ai miei pensieri e sto dimenticando il Silenzio. E c'è un'altra cosa - non so come dire - una realtà che sembra appartenermi. Dopo il suo sì per sempre, anche la morte la sento di casa. Il mio corpo è un tempio e un sepolcro, contiene la vita e la morte. Passano i giorni e gli anni. Ho la luce nel cuore ma la notte cerca sempre più di avvolgermi. Terra con terra e cielo con cielo. Ho l'immagine di un popolo fatto schiavo. La terra dei Padroni può diventare un dolce esilio, se non vigili. Bisogna ritornare indietro, ma tanto, per non avere Padroni. Anche Dio piano piano non sembra più lui: troppi pensieri umani lo coprono. Tutto entra da fuori e l'intimo si sfalda in tanti pezzi che diventano estranei l'uno all'altro. Vorrei che tutto sparisse e rimanesse solo la verità che ho dentro da sempre. Non c'è niente da fuori che possa riempirmi. Mi vengono indicate tante strade ma non quella del Silenzio dove Lui abita. “Segui le sue orme” “Fai le cose per suo amore” ”Fai le cose per il suo regno” “Porta la sua croce” “Devi essere” “Devi fare” “Devi volere” “Devi amare” “Esisti solo se” “Avrai solo se” “Sarai solo se” Un mondo pesante. Tutto imparato da fuori! Sento che mi nascondono la verità. E così gli occhi vedono vedono quello che i pensieri inducono a vedere. Sembrano messaggi del cuore ma ti spostano la vita e non ti permettono di essere nel presente. Tutto deve sparire perché riappaia il mio volto genuino.

Page 33: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 33 -

C'è una lotta dentro. Il cuore vuole riemergere insieme all'anima sul silenzio della mente che ancora imperversa come fosse una seconda persona. E continuano ad arrivare parole da fuori a mettere su pareti e muri; chiamano le cose “mie, tue, sue”. C'è un “mio un tuo un suo”. Tutto diventa divisione e chiusura. Sulla mensa della terra nulla sembra mancare. Tutto è movimento frenetico e agi-tazione. Si pensa in un modo e si agisce in un altro. Parlano e sparlano della vita e di Dio. Le mani sembrano diventare artigli. lo sento di appartenermi sempre meno ma questo non interessa a nessuno. E mi abbandono facilmente al loro vuoto e alle loro apparenze. La terra ha fame e io ne sono il cibo. “Perché permetti alla notte di regnare attorno a me?” “Perché ora mi fai vivere solo di ricordi, anche se intensi?” Vorrei trattenerti, ma mi scivoli via! Come si fa a scegliere il silenzio da soli? Ad abbandonare la condizione umana così bene assimilata? Alla notte tutto è stato concesso tranne il nostro Silenzio e il mio “per sempre”. In me ci sono ancora due vite che non riescono a fondersi bene. Sete di unità.

NEL MIO TEMPO Vedo la mia strada: non posso più tornare indietro. Ora so che devo scavarmi intorno per ripulire e ritrovarmi. E' come se la mia vita partisse dalla mia mente. Lei vuole andare per la sua strada, precisa come un orologio, sempre piena di domande e di perché senza mai risposte vere. Il Cuore saprebbe la strada: lui è vita, ma è in attesa del giorno, ormai vicino, di poter camminare insieme all'anima che già muove i primi passi sicuri ma che è ancora condizionata dalla mente che non vuole cedere il suo spazio. Cuore ed anima ancora separati dal potere della mente. Ma piano piano prendono spazio nella luce che illumina anche la mente. Ma la mente teme ancora di cadere nel vuoto e nel niente di un mondo a lei sconosciuto. E' spaventata e lotta fino allo spasimo. E' difficile far morire la morte: più facile far morire la vita. La mente vuoi sapere e capire. Ha sempre guidato la vita e urla la sua paura. Ma la luce lentamente la penetra ed è come se un regno si sfaldasse piano piano. E' guerra tra il Cuore e la mente ed ora anche tra la mente e l'anima di cui è solo

Page 34: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 34 -

strumento. La mente cala col crescere dell'anima e con la presenza sempre più viva del Cuore. Sento che devo arrivare alla nuda verità del mio essere. La mente sente che dentro c'è la verità, anche la sua verità, ma fatica ancora ad afferrarla. E' a galla ma non riesce ancora a vederla bene per abbandonarsi. E' dall'intimo che la vita spinge. La mente vuole rimanere attaccata al guscio che si sfalda e non allo stelo pieno di vita nuova. “Come faccio a cambiare strada e a non avere la mente come autista”, dice l'anima? Fidarsi è il grande dramma della mente. Eppure tutto l'essere ha bisogno di ritrovarsi nella sua verità ultima e questa consapevolezza sta fortificando l'anima e sfaldando la mente. Il regno unito non teme nulla; la casa sulla roccia sorride alla tempesta. E' un lotta che sembra un morire senza mai morire perché si deve rinascere alla fine. Il deserto mi invita - lo vedo - e la città dei rumori si allontana sempre di più. Nel deserto è tutta nudità e silenzio: c'è la mia essenza. Non posso più essere due. La città mi urla: “ora no, c'è ancora tanto da fare”! Ma un'altra voce mi dice: “lascia che i morti seppeliscano i morti”... Nel deserto c'è silenzio e chiarezza, ma la testa vuole ancora rumore. Nel deserto vedo un sentiero: la paura mi blocca ma devo solo camminare. Per un attimo vedo la mente piena di stanze:è il mio passato. Apro e chiudo. E' uno spettacolo da baraccone, da mercato orientale. Non riesco ancora a fondere umano e divino; spirito e carne nel quotidiano. Come trasformare la mia casa in un luogo di silenzio? Un passo alla volta, mi dice una voce, non puoi percorrere tutti i passi insieme. Ho due immagini: io che lavoro alla catena di montaggio e io che respiro in uno spazio ampio e libero. Se sono alla catena di montaggio, una voce dice: “a che serve se poi perdi ciò che sei?”. Se respiro libera, una voce dice: “ecco due braccia rubate alla catena di montaggio”.

Page 35: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 35 -

In un attimo mi viene ridata la mia vita dall'inizio: come se non ci fosse mai stato incontro fra cielo e terra; come se il corpo fosse stato abbandonato alla mente per sempre e l'anima messa da parte. Eppure c'è qualcosa che mi è sempre mancato, come se non fosse avvenuto ma debba avvenire una fusione, un incontro. La mente si è preso tutto come volesse salvarsi da un naufragio; ma dentro qualcosa urla e la mente non vorrebbe farmelo sentire; come non fossi fatta di carne ma solo di pensieri. Ma vedo anche che si sta sbriciolando tutto quello che non è mio. Il Soffio è fermo, il corpo uno strumento, l'anima la vita dell'umano e la mente un passaggio. Ma è ancora un dover essere. E' come dovessi prendermi in mano e riconoscere i miei pezzi uno per uno sotto lo sguardo di chi mi ha creata. Si susseguono tanti incontri dove tutto viene visto e rivisto e la lotta tra le tenebre e la luce si fa serrata. L'immagine simbolica che appare è un gruppo di cavalli e cavalieri pronti a sbarrare la strada e una voce dentro: “fino a quando continuerete ad ostacolare la mia vita?". Poi un deserto come un invito a lasciare la terra e ad inoltrarmi sola e nuda nella solitudine dove non ci sono orme ne strade tracciate. In lontananza la città coi suoi inviti. In me come se una parte cercasse l'altra: ancora divisa. Sensazione forte della mia strada da percorrere. Dentro quasi informe, ma sono io. Una voce: “Ti ho fatta nel Silenzio. Ritorna al Silenzio. Hai in te quanto ti serve”. E' dentro di me la fiamma viva del Soffio. E' lui che mi tira verso la luce. Il silenzio è presenza di tutto l'essere a me stessa. La mente è piena di schede e teme a lasciarle. Ma sente il bisogno di riposarsi e ogni tanto ne lascia cadere una ed è per sempre. Sento che devo entrare in casa perché io sono la mia casa. Un sentire profondo di esserci nella pace. Mi sento un piccolo seme ma ben piantato in terra: la mia terra. Nessuno mi può più staccare da qui. Consapevolezza che nessuno mi tiene legata. Erano i fantasmi dei pensieri. Sento che il mio volto è dentro di me e lo voglio. Ero come avvolta da una ragnatela metallica e viscida che mi imprigionava. Biso-gno di stendere sul mio passato una pietra sepolcrale e andare per la mia strada. Soffio, anima, mente e corpo si ritrovano faccia a faccia. E' stato un morire per un vivere. Un morire sperimentato per un vivere atteso ma sconosciuto. L'umano è stato ricondotto a se stesso sotto i riflettori della verità. Mi sento sempre più rinata. Un sentire profondo, calmo, pacificante. Mi sento semplificata e unificata. Non ho più nulla da inseguire per essere. Sono e basta. Sento che devo vivere nel presente e presente a me stessa. Mi sento ancora molto piccola. Sento di possedere gli occhi della vita. Avverto una coscienza personale solida. L'umano si abbandona sempre più al Soffio pur conservando intatta la sua luce. La mente si riposa sempre più e il

Page 36: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 36 -

corpo è tranquillo. E' finita la lotta furibonda durata mesi: prima esterna e poi interna. Prima c'era il fare come legge di vita; ora c'è l'essere. Il grano e marcito e si riempie sempre più della sua vita carnosa. Sembra fatta pace fra cielo e terra. Non volevo essere sola e sono finita nella valle del rumore. Volevo la pace e sono finita in un vortice di confusione. La mente è diventata un mercato e la mia esistenza una merce di scambio. Il Soffio e l'anima hanno faticato a trovare il loro spazio, come un fiore a spaccare la zolla. Senza liberazione il passato rivive e si ripete all'infinito. Mi sento crescere, espandermi e mettere le ali. Voglio percorrere la mia strada intatta. Ho una immagine. L'umano è una piantina e il Soffio divino ne è la radice. Tutti vedono la piantina crescere, mentre le radici possono rimanere nascoste anche per sempre. Eppure la piantina non può crescere senza le radici, e le radici non hanno scopo senza la piantina. Ecco perché le radici hanno sempre gridato dentro di me e non mi hanno mai lasciata tranquilla. Io sono! Il suo “sì” mi ha costituita per sempre.

Vedo un sentiero di montagna. E' autunno. Qualcuno cammina tra gli alberi. Sono io che mi guardo e poi mi dico: “Mettiamoci in cammino, abbiamo aspettato troppo. Ossigeniamoci, finalmente!” Un uccello spicca il volo e si perde nell'aria profumata.

Si deve essere, solamente essere. E l'essere esiste per celebrarsi nel dono. La vita è tutta nell'esserci. E' un dono:ha solo bisogno di cura. La vita è fatta su misura. La tua strada è solo tua, non può essere percorsa in massa.

Page 37: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 37 -

NOEMI

Giovane laureata in lingue moderne. Figura minuta, proporzionata nell'insieme,ma come scolorita, con due occhi grandi da voler contenere il mondo. Impressiona la sua paura di disturbare, di far perdere tempo, di esserci in più. Stupita e incredula per ogni gesto gratuito, la sua vita è stata un farsi continuamente attenta a tutti e a tutto, fino allo sfinimento. E' ormai convinta sia questo l'unico volto della vita, ma è insieme, così stanca, da domandare un aiuto per capire e, spera, soprattutto, per stare bene. Dopo alcuni incontri mi accenna ad una "presenza" inquietante che avverte vicina e che la rimprovera per quanto sta iniziando a fare: “Dove vuoi andare, si sente dire?” “Cosa speri di ricavarne? Smettila e stiamo in pace”. Apparirà altre volte con lo stesso messaggio. Capisco subito che è la mente. Il ritorno al già vissuto si dimostra semplice e immediata, senza ostacoli. La verità inizia a scorrere come un fiume amaro. Un lento vedere e un forte capire la vita nelle sue pieghe più nascoste. Il problema si rivela subito uno ed unico, essenziale, micidiale: il no della madre al suo esserci. Questo no, opera da subito una tale confusione e un tale smarrimento da impedire a Noemi di accorgersi del suo stesso corpo nel costruirsi per preparare il Tempio al Soffio divino. Il cammino è un progressivo ricupero della luce sulle tenebre, in un continuo do-mandarsi interiore, interrogarsi, vedere, fino a cogliere lentamente il mistero vero della persona. Ovviamente anche questo cammino è molto sintetizzato. Forte e intensa è la presenza del Soffio di vita. Forte e intensa è la presenza e l'opera della mente. Più sfumata ma sottintesa sempre ed evidenziata in pochi ma significativi mo-menti è la presenza dell'anima. Il corpo vi è come un elemento di spicco e un servo obbediente fino alla consu-mazione.

Page 38: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 38 -

Inizia il cammino Vedo papà e mamma che giocano con due bambini: felici, pieni, appagati. Poi li rivedo a letto in un pomeriggio estivo. C'è una atmosfera nera e rosso fuoco. Papà è molto sicuro di sé ed é molto preso da mamma. Lei è preoccupata. “Stai attento, gli dice, perché se rimango incinta, me la devo vedere io, lo sai” Ma non vuole dispiacere papà, e si abbandona. Poi la vedo voltata di schiena e pensierosa. Sa già - è un sentire profondo - di essere rimasta incinta e “tanto le preoccupazioni me le tengo io”, si dice. Poi si alza e va dai suoi bambini: dormono sereni. Io sono appena arrivata ma già mi sento un poco schiacciata da questa cosa. Sono contenta per loro, ma vorrei che mamma avesse un pensierino anche per me. Mamma sente i figli come cosa tutta sua. Io sono nel buio e sto zitta; non sono calcolata ancora ma è come intuissi che devo abituarmi alla esclusione. Mamma è preoccupata e non mi pensa. Tutto qui per ora. Ma io ci sono e non ci posso fare niente. E' andata così. Loro non mi pensano. Forse valgo poco. Vorrei essere come i loro bambini: sereni, liberi. Invece mi sento diversa: è come fossi già carica di pensieri. Io arrivo in un posto dove c'è già pienezza. Non sarà facile avere un mio posto: dovrò non dare mai fastidio e farli sempre contenti. Vedo mamma in cortile. Passano veloci le macchine sulla strada e lei sogna una libertà che non ha più. Le è capitato l'irreparabile...e lo dice a papà. Papà è contento ma non mi personalizza: è superficiale. A me dispiace. Cosa ci posso fare? Non è che mi sono inventata da sola! Mamma mi ignora. Rimuove dentro di sé il fatto d'essere rimasta incinta. Io sono lì trascurata e come un problema. Spero, col passare del tempo, in qualcosa di meglio. Un giorno vedranno che non sono poi da buttare. Non sarò come i fratellini, ma neanche una disgrazia. Quanta energia mi costa però questo continuo pensare. Per mamma sono una catastrofe. Io invece ho la sensazione di essere una cosa preziosa, importante, pulita, luminosa come una perla, un filo di luce scintillante e bellissimo. Adesso vedo. Questo filo di luce chiarissimo e sottile, viene da Dio che è proprio contento. Ecco perché è prezioso Lui è contento e felice, lo sento. lo arrivo lì, preziosa e importante e lo dico intorno, agli organi del corpo che mi circondano: “E' arrivata una meraviglia, non ve ne accorgete? Non sono come voi, sono diversa”! So di essere una piccola scintilla infinita e vengo da Dio. Sono qualcosa fatta di Lui e da Lui. Il Tutto e il Niente. Sono io.

Page 39: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 39 -

Lassù, da dove viene il fascio di luce, lì c'è Dio. Il suo sguardo è pieno di un sorriso compiaciuto per questa cosa che, nel momento in cui esce da Lui, gli crea una gioia felice, perché questa cosa è parte di lui pur essendo altro. E' come guardasse una parte di sé ed è soddisfatto, contento: è amore. Come al-zasse un dito della mano e dicesse: “Che bello: sono contento di averlo!”. E' una parte d'infinito e lei stessa infinita. Vivo una sensazione forte di esserci...la vita che riempie tutto...Io sono immersa nell'esserci. Grande sentimento di calore! Poi ho la percezione di me come di venir mandata in un punto luminoso di questo Tutto. Sono qualcosa di indescrivibile, una potenzialità senza limiti. C'è un Tutto che può essere nel Tutto ma anche in una parte piccola che si separa. Io sono così immersa in questo che non ho la percezione di separarmi, di star allonta-nandomi da lì. lo sono lì, una pienezza, gioia felice. C'è uno sguardo di contentezza, di felicità, di piena soddisfazione: Dio! lo sono lì, senza sensazioni di contorni: un Tutto. Da questo Tutto parto. Appartenenza piena, appagamento totale in sé e nel riversarsi fuori. Parte viva di me che si stacca, come un filo di luce. Staccata da Lui acquisto contorni, confini più definiti, ma pieni di Lui. Mi viene da dire che quello è l'incontro di papà e di mamma! Piano piano divento autonoma, ma il passaggio avviene senza lacerazioni. La diversità inizia quando sono io; ma non ho paura di essermi staccata da quella percezione di felicità fino a lì. E' dopo di lì che tutto diventa diverso! La corporeità di papà e di mamma non mi piace, vorrei rimanerne fuori...tornare indietro...Non so cosa avviene. Per ora sento che mi saltano i pezzi di me. Ma vedo che quel contorno che hanno papà e mamma lo devo avere anch'io per relazionarmi. Ma come avviene questo? So che cadendo in loro sono già in un posto dove tutti hanno i loro contorni. Arrivo in mamma e trovo tutto un meccanismo che funziona bene: arrivo lì come cosa preziosa, diversa, a diretto contatto con Dio. Ho tutto ciò che mi serve, non mi manca nulla, ma sento che me la devo cavare da sola, come staccata da Lui. Quando arrivo giù, io sono quel fascio di luce che piano piano è come se si mate-rializzasse. La dimensione infinita si perde e si fa tutto definito perché è tutto spazio chiuso. Ma c'è ancora del bello anche se tanto limitato. Prima era tutto spazio infinito, ora è diverso, come più staccata da Lui e più autonoma non essendo più in quella unità. Ma so di me come di potenzialità infinita: una cosa piccola che contiene una vastità senza misura.

Page 40: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 40 -

Poi come diventassi una massa grigia che si espande ribollendo. Si è formata attorno al Centro quasi per custodirlo. Ha qualcosa di quello che ero io ma in se stesso non ha nè preziosità né senso (natura umana che si forma). Poi passa del tempo e c'è un momento in cui vedo come qualcosa di informe, rosso nero,quasi senza vita. Come se ci fosse stata una battaglia e uno è rimasto ferito, abbandonato e non vuole più vivere. Io ridotta così! Che tristezza! Mi sono lasciata andare alla morte per un attimo! (Mamma non la vuole e con rabbia astiosa,definitiva!). Ora mi vedo rosso sangue attaccata a mamma e assorbo tutto da lei: i suoi colori negativi. Vedo che vengono da lei e non dal mio mondo interiore. Sono stata rivestita da fuori e questo non mi va. Potrei essere una meraviglia! Mamma è arrabbiata, astiosa da sempre. Potevo essere me stessa invece sono stata trasformata nei suoi pensieri e sentimenti. Dalla sua testa, attraverso il corpo , tutto passa a me! Sono svilita, svuotata, morta dal dispiacere. Ho perso la mia natura: ne ho solo memoria. Una parte di me dice che non è stato Dio:a Lui lo sapeva. Lo sapevamo tutti e due per l'unità tra noi. Ora sento solo il mio corpo che mi avvolge. Sono triste e rassegnata. Dico addio alle cose stupende che potevo essere. Ora tutto sembra spento dentro. Ma penso che Dio, Lui non mi ha abbandonata: me la dovrò cavare da sola. Intanto mi faccio andare bene ogni desiderio dei genitori. E'però un martirio! Ora sono più cresciuta e si è formato il corpo che sembra incompatibile con la mia preziosità: mi dispiace e mi rassegno. La luce verrà piano piano anche su questo aspetto. Dal tubo che mi lega a mamma mi arriva di tutto e divento il suo mondo. Ma è ingiusto. Perché gli adulti devono diventare il mio modo di essere? Perché non più scintillante come quando arrivo? Ne ho ormai solo una memoria struggente! Ma la vita è così? Ho la percezione di essere questa cosa che non è Niente ma e anche Tutto: esplo-sione di luce, forza, sentimenti: una piccola cosa che contiene una vastità senza misura.

Page 41: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 41 -

Il mio corpo è nutrito da mamma e mi riempie di colori che sono i suoi terribili sentimenti. La luce leggera e preziosa è come stata soffocata lì dentro: non ho più posto. La perla è triste come non potesse più espandersi. Assorbo tutto da mamma. Rinuncio a me stessa per essere attenta a lei e a loro. Mi adeguo alle aspettative: è la chiave della mia vita. Mi obbligo a dei ragionamenti innaturali per una bambina. Ragiono da persona adulta fin da subito. E' un peso troppo grosso pagato per tutelare la mia vita così crede la mia mente. Non è gioia e non ho libertà. Devo sempre stare all'erta per corrispondere alle attese di tutti. Mi sento trasformata in loro; ma so che non ero così: ora è un martirio. Continuo a vivere la sensazione di perdere la meraviglia che sono e di diventare sempre più corpo e suoi contorni. Sento che per essere umana non posso non avere limiti. Rimane il sigillo nel profondo. Dio deve aver voluto così,ma non capisco ancora bene. Ora risento vicino a me quella parte cattiva che lotta contro me stessa. Non vuole che continuo questo cammino. Mi sgrida dicendomi che non è adatto per me. Sono come divisa in due. Chi sono veramente io? A chi debbo credere? Quella parte è lì come minaccia, come fosse in me ma non mia. Oppure è me? Come avesse certezze su di me. E' una parte fredda, autonoma, mi critica sempre. Di solito le obbedisco perché diversamente mi sento sbagliata. E' come dentro, ma ora la vedo come fuori (!). Sono due me? Rivedo i miei orizzonti infiniti, chiusi in un piccolo spazio. Dalla pienezza ai limiti. So però da dove vengo e che Lui mi ha attrezzato per questo stato. Cerco di cavarmela. Sento che papà e mamma sono i miei genitori. Piano piano mi perdo in loro come una cosa sola. Arrivo da Dio come una pienezza ai luce e di vita e finisco in una pallina e lì divento autonoma. Sono io. Divento concreta: ma so che sono della stessa natura di Dio in cui c'è solo pienezza e l'esserci. In Lui è stupendo l'esserci. Dopo è come se tutto questo se ne andasse. Nasce l'obbligo di adeguarsi. All’inizio c'è l'esserci aperto al tutto; dopo è un darsi da fare con quello che si ha... Mamma mi soffoca coi suoi pensieri: lei è viva solo nella mente. Ma io non posso non esserci. Questo lo potrebbe fare solo Dio, ma Egli ha voluto che io ci sia. Ho memoria di questo e sento di avere un mio modo di essere contrapposto a mamma. Quante cose belle potevamo fare insieme! Sono lì cementata, sfinita e sfiduciata, ma aspetto di riemergere. Ho la forza di continuare che mi viene dal dono iniziale, altrimenti sarei morta. Sento che Dio vuole che vada avanti.

Page 42: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 42 -

Mamma rifiuta proprio me. Eppure eravamo fatte per una comunione meravigliosa! Sento che ci sono ma vado a brandelli: i brandelli però rimangono. Mamma si è fatta di pietra, ma io non sono pietra in lei. Io sono lì e ho forza e coraggio di procedere. Non è forza di volontà, ma di vita. I brandelli, della stessa forza di Dio, sono le armi rimaste. Con la mamma in quello stato è come dovessi reinventarmi una specie di esisten-za. Divento sempre più sua e la percezione di me si assottiglia. Nessuno si accorge di questa mia profondità e io piano piano è come vi rinunciassi. Dopo, più tardi e più avanti, devo fare finta di essere tutta integra, come non fosse successo niente. Ma quanta fatica e quale coraggio! L'umano sembra bastare a quelli di fuori. Sembro una bambina normale, timidina, timidina, ma io non mi sento normale. Il mio essere non è contento. Faccio quello che dicono loro, ma avrei tanto di mio da dire e da fare. Sento che per esserci devo fare poco posto a me stessa. Devo tenere tutto dentro, come infagottata, zitta e riservata. Da fuori sembro così ma la cosa è molto più profonda. Faccio quello che ho imparato vada fatto, ma vorrei correre, scatenarmi, sbagliare anche, come tutti i bambini. Espandermi, insomma. Invece... Così mi sto vedendo da piccola. Che tristezza! Vorrei essere diversa. I miei grandi occhi sembra mi tradiscano, sembrano vogliano uscire perché dentro tutto vorrebbe esplodere. Sono due spie che mi tormentano. Devo trattenermi come fossi un fagottino. Non so più chi mi ha detto di fare così, ma faccio così. Ogni giorno, ogni anno. E' una forza che mi sovrasta e che ho dentro. Essere attenta agli altri sembra il volto della mia vita. Non so stare in libertà. E' una cosa sfiancante da morire. Non posso mai essere creativa! Mi sento divisa. Come sono fatta? Sento che la testa tiene imprigionata la parte più viva di me. Ed è a questo punto che Noemi inizia a guardarsi dentro e scopre piano piano le dimensioni della sua persona, ora senza unità. Avverte che il dominio di tutto lo possiede la mente, la parte più esterna di se stessa, quella che sembra avere preso le redini della vita per farsi sentinella col mondo esterno. Sente che un poco più dentro, più in profondità c'è una parte viva che cerca di farsi custode premurosa - come un sacrario - di una parte ancora più profonda. Una parte di natura diversa, preziosa, scintillante, in pace, gioiosa, pronta a vivere. Vivere è la sua vita. Queste due parti, a modo loro, vorrebbero esplodere fuori, espandersi e gioire. La gioia di vivere è in tutte e due queste parti. Due voglie grandi!

Page 43: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 43 -

Ma la parte più esterna è dura e forte, agguerrita e sempre in movimento e tiene lontani dal mondo di fuori e dagli altri che lo abitano. Sono piccola e già così ingarbugliata nella parte fuori! Ho preso un impegno di mente 24 ore su 24 in mamma. I brandelli della parte più preziosa di me sono come calati nel fondo. Sono tutti livelli di me, diversi ma miei. Il corpo fa da contorno a tutti e custodisce i frammenti. Agli altri il mio intimo non interessa e neanche il loro. Eppure ci sarebbe così facile essere in comunione di vita! La parte intermedia di me ha lo slancio di uscire e di espandersi attraverso il corpo ed entrare in relazione col mondo; ma la parte più esterna, che sembra sapere tutto la mette in guardia e le dice di non muoversi e di fidarsi di lei. C'è lotta e dialogo tra loro due! La parte più profonda, che è da sempre, chiara, libera e senza problemi e che vivrebbe e basta, è addolorata per i compiti impossibili e devianti che si è assunti la parte più esterna, impedendo così alla vita di esprimersi. Io lo vedo bene. E' una fatica infinita. Quando ero in mamma è successo un grande subbuglio nella mia persona. C'è lotta tra la parte più esterna e quella interna ma meno profonda. Quella più interna la prega di lasciarla libera che lei non ha paura del mondo; ma quella esterna teme ormai solo per se stessa. teme di perdere il suo ruolo! Io mi sono imparata così. Fare diversamente non so a cosa porterebbe. Eppure sento che se fossi libera farei gli stessi gesti che faccio ora, ma li farei senza paura, come avessi cento braccia e cento mani spontanei. Sei sempre in tutto quello che faccio. Avrei una visione più ampia delle cose e degli altri. Che contrasto! Eppure sono sempre io. Vedo che all'inizio della mia vita la mente ha detto alla parte più interna, ma non alla perla preziosa: “Tu stai lì ferma, che con l'esterno ci penso io. Faccio tutto io. So come fare: tu sei troppo libera ed esplosiva, calda e pastosa, mentre le variabili, fuori sono infinite e bisogna stare attenti con occhio vigile, freddo e deciso”. Mi sono imparata così da allora! La parte più profonda è ancora tutta nel suo esserci, nel viversi, anche se più circoscritta, ora. La mente, invece è tutta nel suo fare.

Page 44: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 44 -

Sono modi distinti da me. Pur così divisi sono sempre me stessa. Sono parti che sono me, così vicine a me perché sono me. Sono come due persone, una divina e l'altra umana che parlano di me. Sono me. Se mi metto in una parte vedo l'altra come compagna. Ma perché la mente teme tanto per me? Teme davvero per me o teme per la sua posizione e il suo ruolo? Adesso il dialogo è come tra la mente e il Soffio divino creato. Non sono in lotta. Sono sempre me. Dialoghiamo. lo sento di essere coraggio, vita, espansione, ma la mente cerca di mettermi in guardia. Capisco però che non mi comprende bene perché io sono di natura diversa. Ognuna ha un suo modo di percepire e di pensare. Io sono pienezza mentre la mente sa di me solo quel tanto che si scontra con me attraverso i miei desideri di espandermi senza limiti. Di me dentro non sa nulla, neanche di me persona. Da piccola vedo molto bene tutto questo. Poi col passare del tempo sempre meno. L'intimo viene come sepolto e non dialogano più: vivo in superficie. Sono contenuta dal corpo e guidata dalla mente che guarda, osserva e agisce credendo di sapere ogni cosa, ma la realtà è ben più grande di lei: lo sento molto forte. E mi vengono molti dubbi sulle sue vere capacità. Vedo che il suo è tutto un mondo di pensieri e di paure trasformate in pensieri. Si è creata e si crea continuamente una rèaltà che non esiste. Eppure so che la sua esistenza c'è solo come servizio alla parte interiore: senza di essa non esisterebbe neanche. Eppure la mente è sempre più protagonista, e l'intimo è come obbligato al silenzio. I contorni servono, lo so, ma la vita vera è dentro. Come fare per ricreare la giusta armonia? Comprendo sempre meglio l'inganno della mente. La realtà è diversa e mi sento fatta per essa. Allora le dico: “Ma non ti accorgi che stai smarrendo la Meraviglia? Così come sei, nel tuo fare continuo, non mi servi più”. Le paure sono opera sua e ora protegge solo se stessa e non si pone più il problema del senso del suo esserci. Tutto è incominciato nel ventre di mamma. Lì, per i colpi che sono arrivati, si è dimenticata di me, tutta presa dal compito di difendermi. Piano piano tutto è diventato un meccanismo assoluto che si autoalimenta. Una struttura di pensieri che mi sovrasta e condiziona la vita creandomi sofferenza e nebbia. Si sono come formate due vite parallele Ma perché hanno smarrito il dialogo?

Page 45: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 45 -

La mente aveva il compito di creare relazioni e mediazioni e non questo groviglio. Avverto che tutto questo groviglio non è dalla creazione ma dalla mia storia personale. lo sono stata mandata per essere persona che prende dimora in un tempio di carne. Il groviglio è opera della terra e della carne di terra. Debbo entrare in questo groviglio rigido per rendermelo amico e trasmettergli la mia morbidezza. “Vieni in me” vorrei dirgli, “e così potresti diventare un poco come me”. Ma non voglio metterla in crisi: so che non molla facilmente per paura che crolli il mondo. Eppure diventerebbe davvero un poco come me, e il corpo si farebbe morbido anche lui e potrei espandermi fuori. Come portare armonia? Quando parto da Lui sento che devo farmi anche di terra per avere contorni e diventare visibile e avere una mia identità in mezzo agli altri. So che è parte di me prima ancora di essere me. All'inizio, infatti, c'è gioia e accoglienza reciproca. Non può venire da Dio questo groviglio. Dio fa soltanto dei doni positivi. ( N.B. C'è un lento cammino di chiarificazione. Appena entrata in mamma tutto è entrato in confusione e piano piano la matassa di dipana nella luce). Ora rivedo bene le mie tre dimensioni. Quella più esterna: la mente, diventata tutta artificiale. Quella intermedia, fatta per i contatti. Mi custodisce come in un sacrario. E quella più profonda, il Soffio divino creato che dona vita e personalità a tutto. All'inizio vedo che c'è gioia tra noi e per noi, come invitante e invitati alla festa della vita. Dopo succede il finimondo e ci perdiamo. Ci siamo persi senza colpa. Il Soffio divino sta nel piccolo e nel grande senza modificarsi. Umano e divino si danno una forma l'uno all'altro:l'uno contenendo e l'altro riempiendo. Sono così vicini da fare unità. Compagne di viaggio nell'unità: per il tempo e per l'eternità. Dopo no, si è creato come un vuoto dentro e la mente si è allontanata dal Soffio. L'uno non accompagna più l'altra. Non c'è più dialogo. Non mi ascolta più: siamo di natura diverse. Quella esterna crede di fare tutto per me, ma ormai fa tutto per se stessa. Si è costruita una se stessa e non riesce più a venire verso l'interno. Ha costruito una seconda

Page 46: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 46 -

persona. All'inizio non era così: c'era gioia reciproca. Si camminava insieme. Faceva da contorno ma non passivamente. Aveva un suo modo specifico di essere. Poi quella costruzione di nebbia fitta! Capisco che perché il dentro si mostri, il di fuori deve farsi più trasparente e leggero e poi lo deve accompagnare fuori. E' una pena per l'intimo così. Non c'è più armonia tra noi. Chi deve fare il primo passo? E come? Il Soffio non può venire intaccato: è di natura divina. Dio non si è sbagliato. La mente si è sbagliata e ha costruito questo groviglio confuso. lo mi vedo dentro che sono anche attorno al corpo, come un alone, ,come l'abbracciassi, lo stringessi a me per farmi sentire, scuoterla e avvicinarla a me. Ma il meccanismo blocca tutto. Bisogna farlo saltare!. Intanto col mio alone le do un pò di aiuto e di normalità perché da sola è anomala. Vedo che sono io che le garantisco l'esistenza, ma lei ormai non si fida più a darmi spazio e voce e mi tiene fermo. La mente crede di riempire dei vuoti col suo fare, ma non sono di carne bensì di niente. C'è una montagna di pezzi tappabuchi. La mente vi annaspa dentro senza più luce. Ha messo in moto una follia. E' istupidita. Il Soffio è laggiù, sepolto ma non intaccato. Siamo separate da un grande vuoto. Cosa e come fare per ritrovarci? Quel meccanismo infernale non permette l'oggettività della vita. Sempre in primo piano: è la mente. Vivo una tristezza infinita: sono come sospesa sopra un baratro e io caduta laggiù e vorrei tirarmi su. Vedo la parte meno esterna di me, quella che vuole, che ha desideri, che sente le cose e che ora vuole ricuperare il Soffio divino creato e portarlo alla luce. Le manca questa parte ed è come persa senza di lei: ne ha bisogno. Sente che dopo potrebbe fare tutto. Diversamente si sente come agitata, mai ferma. Debbo ricuperare tutte le parti perché ho esigenza ad avere piena percezione di me. Se tutto fosse al suo posto sarei una cosa tutta piena di me. Voglio sentirmi io. Sento che quello che mi dice la gente è niente per me, mentre quello che mi dice il Soffio profondo conta tantissimo e quello che mi dice è quello che sono. Come mi dicesse: “quello che tu senti di essere lo sei esattamente ed è la cosa più bella che sei: va benissimo. Quello che senti di essere è il meglio!” Sono sempre io che lo dico a me ma con un modo che ci credo senza sforzo. Quello che sento da dentro mi lascia serena perché sicura. Del Soffio ne ho bisogno. Voglio essere alla presenza di qualcuno che sono io. E' indispensabile, fondamentale. Non è ancora a galla: è però solo lì che io sono. Come fare per togliere quel vuoto immenso per fare incontrare le due parti? Anche la parte intermedia ha lo stesso desiderio.

Page 47: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 47 -

Ogni dimensione cerca le altre e sperano di ritrovarsi per camminare insieme. E' una esigenza di presenza di amicizia e di comunione. Sento che la mente ha bisogno di essere riempita di carne e non di pensieri costruiti, che sono solo rottami e col vuoto sotto. Bisogna ripulire questa parte anomala, sproporzionata, innaturale e che c'entra pochissimo con la vita vera. Meglio poco ma in carne ed ossa che tutta quella montagna di rottami, fredda, senza calore né sfumature. Non mi fa vivere la realtà ma me la deforma. Vedo tutto filtrato dai suoi mecca-nismi. Ho nostalgia della realtà. Sono vittima di uno squilibrio micidiale. Come ricongiungere le due parti? Togliere i vuoti o togliere i pezzi? Il Soffio pensa che potrebbe bastare un attimo di silenzio dall'esterno. Intanto nel mio crescere mi sento sola, con la sensazione che dovrei essere qualcosa di pieno, invece sono come vuota: un involucro vuoto. Sono senza di me. Mi manco. Questo gemito è della parte intermedia che le manca il Soffio di vita e non sa come ricuperarlo… A volte si estranea dormendo. Quanto vorrei che la mente facesse silenzio per riposarmi un poco, abbracciandomi. Stare con me in pace per un poco. Questa parte - non Mente né Soffio - ha esigenza di sentirsi nel calore di qualcuno che è da dentro: come due parti che si toccano e si confortano e si fanno compagnia avvolgendosi. C'è ora come l'invito all'incontro delle parti, all'unirsi per una unità che fa sentire insieme, solidali, preziosi tutti. Come esserci in tanti e tutti solidali e attenti, in comunione, senza per questo perdere le proprie caratteristiche. Solidarietà, un darsi pace e serenità. Una pace affollata, piena di vita, di presenza e da poterti appoggiare in armonia. C'è attesa che questo si realizzi. Mi sento fragile nella mia unità, mi sento fatta per essa. Poi finalmente: Sento ora le parti come unite: ancora non ben unite ma fatte per stare vicine. Sono destinate dalla natura di come sono ad essere unite. Sta capitando lentamente. Ero già unita fin dall'inizio. Poi sono arrivati dei colpi che hanno allargate le maglie della mia rete e i fili si sono indeboliti perdendo d'unità. Ma ci sono ancora tutte. Sono contenta. Sento che ora ricomporrò tutto riprendendo la mia forma giusta. E' la mia natura che lo esige. Dentro e fuori, con presenza, dignità e chiarezza. Mi dico: ci sono tutta: mettiamoci all'opera. E' bello vedere che c'è tutto e poterlo ricongiungere bene. Mi vedo in un momento in cui la mente è in silenzio e la parte carnosa e morbida di me può emergere e riempirmi. Gioisco. Lì ci sono.

Page 48: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 48 -

Sento che la mente deve calare e l'anima crescere. Il primo passo è la sensazione forte del volto dell'anima: carnosa e morbida, tenera ma non debole, che sa vivere con consapevolezza e fare le giuste scelte, senza i condizionamenti degli altri. Ho bisogno di uno spazio nel quale dialogare con me stessa. Ho bisogno che venga tolto tutto lo spazio che non lascia espandere il Soffio di vita, altrimenti sono sempre fuori a guardare gli altri e mai in pace con me. Io devo conoscermi ed avere confidenza con me stessa e pace. Intanto il Soffio di vita continua ad avvolgere con un alone tutte le sue parti dando loro dignità. Ora vedo la mente come un pallone gonfiato, vuoto dentro. Basta, lo lascio andare portato via dal vento. Mi sento finalmente libera. NB.: Poi il cammino si interrompe perché Noemi parte per l 'America, ma il più è fatto e la luce abbondante.

Page 49: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 49 -

C L A U D I O (E' una super sintesi. Il dattiloscritto completo, infatti comprendeva più di 400 pagine.) La mia vita sembrava trascorrere tranquilla come quella di mille altri: casa, scuo-la, amici; ma anche un senso latente di insoddisfazione, tristezza strisciante e inaccessibile al mio sguardo e alla mia comprensione. I problemi esplosero alla prima esperienza affettiva con una ragazza. Mi aggrappai a quel tenero amore come un disperato nel deserto si aggrappa alla speranza dell'acqua. Cercavo da sempre un pieno, una presenza nel vuoto avvertito. Ma quell'amore che inizialmente sembrava avere tutta la forza per illuminare la mia esistenza, mostrò in poco tempo tutta la sua pochezza per colmare i miei vuoti. Come avessi sbattuto contro un muro in valica bile. Fu una esperienza di una durezza inenarrabile: l'amore umano che doveva salvarmi dalla notte oscura che avevo dentro, aveva fallito, e le mie speranze perse. Senza più una meta mi aggiravo come un fantasma per il mondo chiedendomi il perché di questo macello interiore. Disperazione, smarrimento, e angoscia fino alle allucinazioni. Capii che qualcosa non andava dentro. Che senso e da dove questo andare a pezzi? Domande che mi soffocavano il respiro e mi ronzavano nella mente giorno e notte senza sosta e senza risposte. Avevo bisogno di qualcuno che mi aiutasse ed ho cercato. Già subito all'inizio del cammino, la vita manifesta il suo volto stravolto. Mi sento schiacciato dal mondo dei miei genitori e dei miei nonni. E' come se la mamma - non accettata nel suo esserci iniziale - manchi sempre di una parte di sé stessa e la cerca subito in me e da me. Io devo essere in funzione della sua vita. Devo riempire un vuoto che avverto come un grido di aiuto che viene da molto lontano e da molto vicino. E sulla mia vita cala apprensione e paura. Sento le sue attese come un ombrello sulla mia persona. Mamma è tutta per me ed io devo essere tutto per lei. Poi un altro pensiero opprimente. Mamma mi ripetete spesso: “Se tu starai con me io ti vorrò sempre bene. In famiglia sarai protetto. Il mondo è cattivo; non ti devi allontanare da noi perché ti inghiottirebbe!” Vedo la mamma bambina, impaurita che si sente ripetere le stesse parole e trema tutta. Per me il mondo diventa solo una realtà cattiva, da evitare per non essere annullato.

Page 50: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 50 -

Sono schiacciato tra due massi che mi soffocano. Il mio compito è riempire il vuoto di mamma; ma sento che mi confondo: come posso riempire un vuoto così grosso? Il mondo è cattivo e malvagio. Come posso affrontarlo se è così feroce da non sopportare nemmeno la mia presenza? Sento che è come dovessi portare tra le braccia mia madre. Non c'è un sorriso, non c'è distensione, ma solo un grande vuoto. Sono come dentro ad un grande ricatto e ad una grande paura. Mi sento legato a catene invisibili che vengono da dentro e da fuori e mi tengono ferma la vita. Mamma mi svuota la mente riempiendomela della sua. Col mondo devo stare continuamente all'erta e rimanerne lontano. Sento la mia vita imprigionata. Pesi insopportabili che vedo ora per la prima volta e dai quali voglio liberarmi. Mi vedo piccolo dentro questo buio, ma nel profondo c'è un lumicino che non si spegne perché vorrebbe dire morire come persona. Ma è ancora debole e impotente. Quel lumicino ha in sé la spinta ad essere con gioia e mi fa intuire il non senso del vissuto fino a questo momento. E' luce di speranza:un andare verso la vita. Sono attimi ma so già dove andare. Sono in un prato e gioco, ma qualcosa mi blocca: non lo posso fare perché ho un altro compito. Ma ho un grande desiderio di essere contento. Sono in una piazza e sento il desiderio di essere come tutti, costruendo qualcosa di mio. Ma una voce dentro mi dice che non va bene per me: ho un altro dovere. Ma ho anche una forte spinta ad essere me stesso, unito e completo. Come cercassi un mio posto, ma papà e mamma mi ripetono che non ce la potrò mai fare da solo, nel mondo. “Non ce l'hai mai fatta e non ce la farai mai”. Sono parole che me le sento scritte dentro come un marchio di ferro. Ma c'è an-che la speranza e il desiderio di andarmene per la mia strada. Sono diviso dentro. Una voce mi dice:”Vai, perché se rimani, soffochi”. Sento che devo fare un lungo viaggio per trovare qualcosa e lo devo fare da solo. Dentro la stessa voce: “Sei fatto per fare quello che il tuo cuore ti dice: niente può coprire per sempre i sogni e le speranze”. Ma la mente, col suo meccanismo automatico mi dice il contrario. Sento che devo camminare coi passi che ho e conoscere la mia storia e camminare verso la liber-tà interiore. Di fronte al mondo sento una voce che mi dice: ”O con noi oppure da solo”.

Page 51: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 51 -

Io scelgo di stare da solo ma non più per paura come sempre in precedenza, ma per iniziare a prendermi cura di me senza disperdere le forze. Sono come spezzato in due. Inizio le cose ma non le porto a termine. Incompiuto. Vorrei scappare dal mondo. Una voce mi dice: “ Ma siamo fatti anche per stare insieme”. La mia storia imparata mi fa essere sfasato nei rapporti. La mente urla ma il Cuore spinge verso la vita. Inizio a vedere i miei problemi un poco più staccati da me. Ci sono come due per-sone in me. Come avessi bisogno di andare a vedere centimetro per centimetro quello che è mio e quello che non lo è. Sento che è come stessi nascendo piano piano. Sto ricomponendo i pezzi, ricostruendoli secondo verità. Fino ad ora sono stato vissuto. Una parte di me è congelata, ma viva. Devo liberarmi dai comandi e dalle paure e solo dopo sento che riprenderò vita. Continuo a vedere i miei pezzi cellula per cellula. Vedendoli sento che la parte negativa perde consistenza e il nuovo è in germinazione. Sono seduto in un prato ed è come fossi ancora informe e mi sto componendo. Mi sento sempre più ripulito dentro. Il mondo invece mi fa ancora paura: ci vorrà tempo. Sono in un prato e ho la sensazione di essere piccolissimo ma intero. Come avessi riacquistato la funzionalità delle mie parti. Il lumicino si è fatto più forte e maggiore è la luce. Come muovessi i primi passi e sono titubante ed entusiasta nello stesso tempo. Il mondo è un insieme di brutti ricordi ancora. Dentro ho come una forza che mi sostiene. Sento che devo portare il mio passato dentro di me e ricreare l'unità col tutto. Sono nel prato e cammino. Improvvisamente la mente mi blocca coi suoi ricordi. Mi sento ancora diviso. Vorrei correre ma una voce mi dice: “Togliamo prima la vecchia vita. Vivi l'oggi, sei sulla strada buona”. La mente è smarrita perché ha sempre avuto mete concrete. Ora il punto sicuro è il mio esserci. Col mondo sono come un bambino tra giganti: devo riappropriarmelo lentamente. Ora vedo i miei genitori e gli altri: li vedo per come sono. Cercavo il pieno da fuori. Ora so che ognuno deve essere se stesso e può donare solo ciò che sovrabbonda in lui. Ci si può scambiare solo il di più, ma non per completarsi. Ognuno è se stesso. Nessuno ha veramente bisogno di qualcuno: deve riempire lui stesso i buchi piano piano.

Page 52: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 52 -

Sento che questo cammino comporta un certo estraniarsi dagli altri per costruire bene la propria casa: dopo si possono invitare gli altri alla festa. La mente vorrebbe portarmi a fare, ma la mia anima non è ancora pronta. La volontà cerca quasi di violentarla, ma l'anima, con la pace del Soffio di vita, vuole i suoi tempi. Vedo che sono due livelli di crescita ma mi stancano. Ho una intuizione: tutti i miei problemi finiranno quando mente e anima cammineranno insieme. La mente è la parte terminale, la più vicina all'esterno e quindi vede tutto nell'immediato. L'anima invece, col Cuore, coglie il significato vitale delle persone e delle cose. La mente dà risposte immediate, l'anima le vuole sentire sue, capire nel profondo e cammina lentamente. Il Cuore è ancora più profondo: in lui abita la sapienza e la luce e la vita che tutti avvolge. La mente si è imparata così e non crede facilmente al nuovo. Come sentissi il mio io che dice: “Il vero crescere non è quello della mente, ma con la conoscenza che si fa col Cuore. Guarda dentro perché è lì che troverai risposte vere alle tue domande. La razionalità è troppo piccola”. La mente strattona l'anima, ma l'anima è, ora, calma. La crescita non è questione di fare ma di essere. Anche la mente dovrà unirsi all'anima e al Cuore. Sento che la vita non è lotta ma espansione naturale. Ho sempre cercato il senso fuori di me. Era un ingranaggio. Ora non ho mete e sono un poco sconcertato ma sento che l'esserci mi tiene. La vita e la verità sgorgano da dentro. Devo purificare la memoria del passato e vivere il presente. La cosa straordinaria è l'inesorabilità del cammino: è da dentro, pieno di luce. La lotta tra la mente e il Cuore dipende dal fatto che sono di due nature diverse. La mente può anche ingabbiare il Cuore, ma non lo può spegnere. La sofferenza, dentro, è il grido della libertà sognata e voluta. Il passato pesa ancora. L'anima è piccola e il Cuore si fa della misura dell’anima pur essendo libero e pieno di vita e di espansione. La sofferenza è vivere confondendo verità e bugia. L'anima è fatta per la verità e il Cuore la possiede e i due devono camminare insieme. Questo cammino, lo vedo bene, ora, aiuta la mente ad entrare nella luce del Cuore e così l'anima ha più spazio. Vedo dentro, il Cuore che brilla come un sole. Per una vita, ho cercato fuori quello che era in me. La luce del Cuore è come un seme: cresce per forza interiore e vuole espandersi nell'umano e nel mondo. I problemi, lo sento, sono una questione di luce e di crescita. La luce del Cuore illumina tutto piano piano. E' come una forza divina in noi che squarcia il falso e perciò libera dalla sofferenza. La vita non è volontà ma fluisce da dentro. E' un sentirci nel progetto di Dio e nella verità.

Page 53: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 53 -

Credevo che essere nella luce fosse già anche avere risolto il problema del mondo, invece sento che ci devo fare i conti perché sono fatto anche di terra e perciò di mondo. Dov'è il punto d'incontro tra il divino e l'umano? Sono in un cimitero e vi sono tante tombe. Dentro vi sono le parti di me più sacrificate dai comandi e dalle attese. Le apro e loro mi dicono: “Prendici. Siamo tue parti di vita”. Alla fine tutte mi fanno festa per essere in me. Il cimitero si è trasformato in un campo di fiori. Sente che non so ancora fare funzionare le mie parti insieme. Cuore e mente sono ancora come due mondi opposti e camminano su due binari diversi. Prima la mente era il motore della vita; ora lo è il Cuore ma non si intendono ancora bene. Impareranno. Per la mente si tratta di abituarsi al suo vero compito: vedere, registrare e attuare ciò che vive il Cuore con l'anima. Mi sono riappropriato di ciò che era sepolto ma intatto perché divino. Sento che debbo affrontare una barriera costruita dai miei coi loro pensieri: “- Non ci può essere felicità - la vita è solo sofferenza - nella vita tutto finisce male - la vita è dolore - la gioia è illusoria - tu sei per noi e noi siamo per te -". Come se queste parole mi staccassero la spina della vita. Come sgretolarlo? Lo devo illuminare. Vedo che c'è una casa - fortezza che custodisce queste false certezze. Scendo nel profondo: sento le urla della mamma e della nonna che ripetono il disco all’infinito. Cerco di sgretolare la casa. Mi tirano sassi che sono le loro paure. Lotta titanica. Dentro una voce: “Vai, non fermarti!”. Tutto il passato con le sue paure me lo sento addosso, sono terrorizzato per il futuro: ma la vita, lo sento bene, è più forte. La mia vita si era fermata lì. Togliendo il buio tutta la casa crolla su se stessa. Ora sento che devo entrare dentro di me per rivedere le sofferenze vissute e ripercorrerle e riviverle: come un morire per rinascere. Vedo la mia vita passata mai nata: desolazione. Come stessi facendo il mio funerale. Mi domando nel silenzio di tutto: “Potrà nascere vita da questa morte?”. L'anima si è irrobustita come per poter vedere questo spettacolo: tutto di me moriva congelato. Rimaneva solo il dolore. Luce e tenebre da generazioni. Luce e tenebre si sono contese la mia vita. C'è il lumicino: mi fido! Vedo il Cuore come punto di contatto tra spirito e materia. Troppo grande. Come se il Cuore contenesse tutti i sogni dell'umano. Il Cuore è il punto di contatto con

Page 54: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 54 -

l'anima ma non lo posso cogliere. Una voce mi dice: “Abbi fiducia in te, ma non andare oltre per ora, e accontentati della luce e del potercela fare”. Chiamato ad abbandonarmi: “ Stai sereno, mi dice il Cuore, quando sei pronto partirai”. E' gioia questo incoraggiamento mai avuto. Mi è dato di fare l'esperienza della vita nel suo aspetto originario, come sarebbe stata senza gli intoppi incontrati. Una forza che da dentro conduce la vita al suo espandersi. Da subito, da dentro c'è un senso di sicurezza , di essere e basta. La vita è e basta: si espande. L'io sente che questo è ovvio. E' una forza che è da Dio prima della nascita. La natura umana si sente punto di incontro tra due mondi. Come dovesse mettersi al servizio di qualcosa di più grande che non può comprendere. Deve fidarsi di questa forza non sua ma che è alla radice dell'esserci, che ci abbraccia e illumina la vita. E' necessario accogliere ciò che è più grande di noi. Come riempire il vuoto creato dalla distruzione del passato? Rivedo la mia vita nella sofferenza e l'accolgo per la prima volta come momento mio che mi ha portato a questo cammino di rinascita. Ma fatico ancora a identi-ficarmi con me stesso. Sento che l'io deve imparare a vivere in unità, nella pratica: Cuore, anima e mente, perché tutto fluisca in armonia. Cuore e anima già in piccola armonia. La mente trema ancora. L'anima deve abituarsi al naturale fluire della vita. La vita è, si vive. La mente teme ma non può più non vedere la pace e gli effetti della vita. La vita è il presente vissuto con consapevolezza. Sento che devo come appropriarmi tutto da capo. Niente mi apparteneva davvero. L'anima si sta abituando a viversi nel presente in modo pieno. C'è un grande senso dell'esserci dentro. La mente urla ancora le sue paure. Una forza dentro sostiene: è come rinascere. L'anima sente che è lei che deve riempire il vuoto da dentro ricacciando quanto vuole entrare da fuori. E' un'opera di ristrutturazione lenta. E' un cammino di solitudine quello della verità ritrovata. L'anima ha lampi di luce ma non è ancora luminosa ma si sente sempre più parte viva della vita. La mente e più lenta. La vita non è una conquista ma un sentire permanente. E' un imparare ad ascoltare il Cuore e a viverlo. La vita c'è o non c'è: è un forte sentirsi. Piano piano l'anima non sente più il mondo come nemico, ma come luogo di crescita e sua casa preziosa. Non più il vuoto che risucchia ma il Cuore che sostiene. Sento la lotta tra il bene e il male, tra la luce e le tenebre: ma la vita è più forte.

Page 55: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 55 -

Sento il Cuore che piano piano è come riplasmasse l'umano. Per la mente è come un sentirsi annullata nelle sue sicurezze ed entrare in una nuova dimensione. Solo entrando nella luce del Cuore sente però che potrà veramente ritrovare il suo posto e il suo compito. Anche per l'umano è come un morire: era tutto costruito da fuori ed ora deve come rivestirsi di abiti nuovi. Sento l'anima viva e il Cuore fa festa per questa piccola vita. Come un lungo cammino dalla morte alla vita per ritrovarsi e c'è gioia per l'incontro. L'anima è piccola ma dentro ha una grande forza. Come se il Cuore mi dicesse: “tu mi hai cercato e dopo tante fatiche mi hai trovato: resterò sempre con te!”. Cuore e anima prendono il posto vuoto che si è creato e si uniscono e fondono sempre più. Come un ritornare alle origini. Anche la mente si sta ripulendo dei suoi ricordi, che cadono a pezzi e si sfaldano. Sta cambiando il metro delle sue certezze e si sta abituando come a camminare sulle acque. Anche il corpo, abituato ai comandi della mente, si sta adeguando a quelli del Cuore: si sente più libero e vitale e sente il Cuore e l'anima come i suoi normali padroni. E fa festa e diventa consapevole della sua vera dimensione: strumento del Cuore attraverso l'anima. Tutto l'essere si sente fatto per la verità e la vita. L'anima vorrebbe calarsi nel profondo ma una voce le dice: “non è qui che devi cercare, ma nella parte più esterna che ha più bisogno di luce”. L'anima è la parte più nobile dell’umano. L'arcobaleno dei sentimenti. L'artista della vita. Sento che si va facendo armonia dentro. Prima ero mendicante, ora mi sento portatore di vita, anche nel mondo che non temo più. Mi vedo ricondotto al concepimento, al punto di partenza della mia vita: materia informe da plasmare. Come morire al vecchio mondo per aprirsi al nuovo. Il Cuore mi incoraggia: lo posso perché sostenuto. Rivedo le mie fondamenta originarie: il Signore come Vite ed io come Tralcio: sono parte di Lui che dona vita alla mia vita. Il passato morto, di fronte alla verità. Sento che perché fluisca la vita, è necessario che l'umano si veda nella sua verità:come dono, come luogo di passaggio, sacramento, reso trasparente al passaggio del Cuore. La vita fluisce da dentro come dono. Il mistero umano è questo: lo Spirito che prende casa nell'umano e vi si manifesta attraverso il corpo pulito della mente. Tutto piano piano entra nella luce del Cuore.

Page 56: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 56 -

Sento che la vita da consapevolezza deve trasformarsi in concretezza, in azione. Vivere il quotidiano che arriva. Il Cuore è un pozzo di doni, una immensa forza che dona vitalità e personalità. Imparare che il pieno è dentro e non c'è più da mendicare da fuori. Al fare su-bentra l'esserci. Le dimensioni della vita fatte per incontrarsi e camminare unite. Non è abbandonarci ad un lumicino - gli altri - che si trova il sole che è den-tro di noi! Bisogna fidarsi della potenza della vita. Grande silenzio fuori: parla il Cuore dentro. C'è l'unità da vivere. C'è stata una morte di tutte le false verità e scopi: è rimasta la vita nel suo senso più profondo, divino e umano, nella sua essenza. Ciò che non era verità è stato spazzato via. Scavando sono arrivato alla roccia. Il Cuore non si può scalfire: su di lui il male non ha potere: è divino. Ma c'è la parte intermedia -anima, mente e corpo - aperta al mondo e soggetta a tutti gli attacchi. Ora anche la parte umana è sempre più disponibile ad accettare la voce del Cuore, specialmente l'anima che dal Cuore riceve direttamente vita e personalità. La vita è un mistero non programmabile. Essa è un mostrarsi nell'accadere, un esserci nell'esserci. Provo a scendere verso il Cuore e rimango abbagliato. E' un luogo misterioso da cui sgorga la vita, come fuoco che si alimenta da solo. Da lì mi arrivano risposte e indicazioni. La mente è la più impaurita perché vuole prima capire: come se ora dovesse camminare con gambe nuove. Ritrovarsi è rinascere. La vita è nella verità e non negli schemi mentali. Ora e il Cuore la fonte della vita: in lui ci si sente agganciati alla roccia. La mente vede soltanto lentamente, ma cede sempre meglio. Ritrovare se stessi pieni di senso è la più bella festa a cui si è chiamati. La vita la conosci quando ti accade. Vivo ora l'esperienza dell'umano inconsistente e incapace di dare vita in se stesso; ma però si sente nel progetto di Dio e del Cuore che lo sostengono perché possa viversi nelle sue speranze e progetti di amore con qualcuno che faccia comunione vera nel mondo. Il Cuore è la roccia e l'umano è la casa costruita sulla roccia e la vita prende volto concreto nella casa sulla roccia . Quando tra i due non c'è armonia allora regna la sofferenza nei suoi mille volti. Il volto profondo della vita non è capibile. La conosciamo nel momento in cui ci accade. Non abbiamo certezze previe se non che siamo amati e in un progetto più

Page 57: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 57 -

grande di noi, per cui la vita ha senso anche se incapibile. E' un sentire profondo che viene dalla pace del cuore. Lui aiuta a dire i sì alla vita. Vedo le realtà della mia persona: Cuore, anima, mente e corpo. L'anima fa prima della mente ad unirsi al Cuore. Appena libera dalle bugie, emerge e si unisce al Cuore. L'umano e il divino sono due realtà nell'unica persona: fatte per affidarsi. L'umano ha visto la sua vita e l'ha ripulita: ora deve solo lasciarsi fare dal Cuore. L'anima è la parte più vicina al divino che e il Cuore e lo può percepire solo per segni. La mente è molto più lenta. In qualche modo ella deve fare anche in questo ambito le sue esperienze, anche se diverse. Ora sto vivendo un attimo di pace e di armonia tra le mie diverse parti. Si stanno abituando al Cuore in modo familiare: sentono di esserne tempio vivente. Solo in questa armonia col Cuore c'è personalità: la persona è. Ora la mia anima è come dentro al Cuore. Avvolta. Senso di pienezza e di realizza-zione. Il Cuore, scalda, consola, abbraccia. Per la mente è cosa impensabile. Il corpo è il tempio del Cuore e la sede della mente. La mia anima sta entrando nel mondo infinito del Cuore e la mente si addomestica piano piano. La verità è la cosa che più di tutto sconvolge le persone confuse e le fa fuggire. Per rinascere c'è prima il morire. Il Cuore emerge sulla nudità di tutto. Anche l'umano è fatto e vive di verità. La mente continua a cercare di contenere ciò che invece la contiene e cioè la vita, ma non lo può. La vita accade, non la si programma. Ciò che in noi non è verità diventa piano piano come polvere e appare la roccia. La storia umana viene piano piano assorbita nel sì del Cuore: il corpo come tem-pio, la mente come serva e il Cuore come signore della vita. Il Cuore è un grande fiume che scorre e ci domanda di lasciarci andare alla sua acqua. La mente fatica ad abbandonarsi. La pace totale non è possibile sulla terra proprio per questo. La persona è punto di incontro tra spirito e materia e in lei le due dimensioni convivono: è una questione strutturale. Le domande e le tensioni sono inelimina-bili. La fusione non è di questa terra. La mente e intrinsecamente limitata e capisce solo ciò che vede. La mente non può capire ciò che non può contenere. Le tensioni sono inevitabili anche quando le bugie sono state tolte. Ma sono pur sempre in cammino di avvicinamento. Divi-no e umano convivono e interagiscono.

Page 58: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 58 -

Il Cuore è una finestra sull'infinito. Io sono come questa porta con una faccia rivolta verso l'infinito e con l'altra rivolta verso il mondo esterno. Sono nel Signore e anche tra i lupi. La mente deve abituarsi a pensare in modo scandaloso. E' la sua rinascita. Dopo la purificazione dalle bugie, c'è un cammino ai affinamento, di elevazione. Ciò che non è roccia viene tolto e il Cuore diventa sempre più il signore col Signore. E' un avvicinamento all'unità armonica con naturalezza. Il cammino si avvicina sempre più ad una grande pacificazione delle diverse dimensioni della persona nell'ascolto del Cuore. In questo affinamento ed elevazione Dio può agire sempre più liberamente attra-verso la persona, nel mondo. E' un morire ai progetti umani e un far posto a Dio là dove gli idoli sono caduti. L'umano però conserva integra la sua dignità. Esso, infatti è la dimensione attraverso cui il Signore vuole che ci esprimiamo nella luce del Cuore. Una cosa vedo molto bene: la lotta non è tra la mente e il Cuore. La loro verità, anche tolte le bugie, ha senso l'una per l'altra. La vita è un integrare queste due verità: ci deve essere contatto e armonia tra di loro altrimenti ci sarà nella persona lacerazione dolorosa. Non è questione di volontà: se c'e sofferenza vuol dire che nell'umano ci sono bugie. La mente deve essere ripulita, però e sempre secondaria al Cuore libero. Se emerge il Cuore, la mente ne viene illuminata. La mente e limite, è vero, ma è nostro costitutivo. Siamo cosi e cosi ci dobbiamo accogliere. La mente deve avere un occhio dentro e uno fuori. Nel dialogo avviene il punto di incontro e di armonia. Ma è proprio questo gioco di rispetto, fiducia e dialogo che fa crescere in età e grazia. La mente fa propri i pensieri e i sentimenti del Cuore e il Cuore rispetta e plasma i limiti umani. “Semplici come colombe e prudenti come serpenti”. Sintesi della convivenza. La sintesi dona pace. Il cuore e pulito; egli va oltre le storie umane. Vedo che anche la mente cerca il riposo nella verità. Vedo l'umano e il Cuore sempre più in sintonia. Si stanno amando: dialogano e cercano di conoscersi sempre meglio. Sento il Cuore che non ha più le paure dell'umano sul mondo e spinge per espan-dersi fuori e costruire qualcosa di veramente suo: suo e dell'umano.

Page 59: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 59 -

In questo abbraccio tra umano e divino sento che vivo anche il gratuito impensa-to dell'amore: la grande paura e il grande blocco della mia vita. Sento che l'amore non è il mostro che ha sempre reclamato la mia vita fin dall’inizio. Ora sento che sono gratuità, festa. Sento per la prima volta che posso essere amato per me stesso e che questo è il volto dell’amore umano e divino. E' la ricostruzione finale del mio essere. In questo passaggio un grosso dramma l'ho vissuto quando e apparso all'orizzonte l'amore di Dio. Ero convinto che mi avrebbe chiesto il sacrificio della mia umanità. Tutto il mio essere si ribellava. Il mio umano voleva il suo giardino autonomo, e un cuore col quale dividere la vita. Lentamente la morsa si è allentata e ho sentito l'amore di Dio accanto ai miei sogni e nei miei sogni. Ciò che è mia gioia e anche sua gioia senza pretese o attese. Potevo andare tranquillo nel mondo. Sento l'unità dentro: la forza del Cuore e il silenzio dell'anima in festa. L'esserci. Non c'e conflitto dentro, ma verità. Tranquillo e sicuro: senza vuoti. Anche la costruzione teorica su Dio sta crollando. Sento che l'umano lo deve sentire incarnato nella sua esistenza, come qualcosa di familiare e non più di astratto. Il Regno di Dio e qui, dentro di noi. L'umano vede sempre meglio che la fonte della vita e in lui e non fuori di lui. La persona sembra una contraddizione logica: totale inconsistenza e fuoco perenne di vita. Il Niente e il Tutto che convivono. Il cammino fatto, lo sento, e stato per umanizzarmi. La mente si pacifica solo quando accetta il mistero della vita e vi si abbandona. Ora il Cuore consola la mente come una bambina che ha sempre faticato invano. Il corpo si riposa e l'anima con la mente si appoggia sul cuore in un abbraccio di pacificazione amorosa. E’ una intimità indicibile. Stanno imparando il silenzio e l'abbandono Dopo questo incontro e questo abbraccio tutto il resto e dato in sovrappiù. Sto esplorando tutto il mio essere e lo trovo unito e in armonia. Vedo l'albero della mia vita con le radici sempre più inserite nella terra. La realizzazione finale ha due volti: ritrovarsi nella verità e condividerla con un altro volto nel quale abita l’esserci nella verità. Esserci nella verità è la vita. Vi sono finalmente dentro.

Page 60: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 60 -

TEMPO DI SINTESI

Dopo aver ascoltato alcune testimonianze di questo cammino - se ne poteva riportare molte altre -ora è tempo di sintesi. Sarà inevitabile, nella sintesi,non ricordare i due filoni di verità o quella rivelata in Gesù e quella che si manifesta dal cammino percorso su altro piano. E' come se si dessero concretezza definitiva l'un l'altra. L'intento è quello di portare luce sufficiente a illuminare il mistero della persona umana e sua crescita in consapevolezza e libertà. La sintesi comprende alcune affermazioni basilari che vengono via via sviluppate. Non tutto è detto ma solo ciò che sembra veramente importante per la comprensione della persona nel suo essere originario prima e nella sua storia concreata poi. Quando si parla della persona umana sembra tutto venga compreso nelle affermazioni: siamo esseri intelligenti e perciò capaci di verità e di bene. E sembra ovvio. Ognuno è convinto della propria ragione e di comprendere cose e persone attraverso l'uso della sua ragione. La realtà, invece, è molto diversa. Se si potesse vedere la mente si rimarrebbe sconvolti ed esterrefatti. Gesù parlava della necessità di Rinascere, come a dire che la prima era fallita. ” Se non si muore come il grano sotto terra, non nascerà mai vita!” E soprattutto l'invito centrale della sua predicazione sul Regno: "Convertitevi, come a dire cambiate mente, modo di pensare, ritornate al vostro intimo…abbandonate le illusione e le falsità, i vuoti idoli che vi hanno tolto la vita. La mente sembra una luce - è la è anche o almeno tale avrebbe dovuto essere ma in realtà è diventata per un misterioso meccanismo naturale,una terribile pa-drona della vita,quasi una seconda persona che imperversa sulla persona originaria.

Page 61: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 61 -

LA PERSONA UMANA IN SE STESSA Balbettando, ci avviciniamo, ora a noi per coglierci con verità, dopo esserci guar-dati nel mistero di Dio, a cui immagine e somiglianza siamo stati voluti e creati. Ora il Figlio, che è da sempre, prende forma umana nel tempo, anche se un tempo pensato da sempre. Carne Lui anche noi. Ma questo lo diciamo non per fede, ma come esito del cammino fatto con l'intimo umano in questi anni. Da esse appare che il Soffio divino creato - lo Spirito Creato, il Cuore profondo, che dir si voglia che ci dona vita e personalità, - escludiamo in modo assoluto per indicare questo principio divino, il termine anima, perché secondo la luce che emerge dal cammino fatto, esprime soltanto il principio vitale della natura umana che è Tenda e Abitazione, Tempio e Casa del Soffio divino creato – dunque il Soffio divino creato, inizia nel tempo, ma un tempo pensato da sempre, e nel tempo prende forma in una natura umana perfetta composta di anima razionale e di corpo e creata da Dio per questa accoglienza e per questa unità personale, come sua abitazione e sacrario, ma senza confusione, senza mutazione, senza divisione e senza separazione. Questa particolare forma d'Incarnazione costituisce la persona umana e in questa unità si dispiega e vive. Così è dall'origine - dal concepimento.- Ripetiamo: il Signore della vita - anche questo appare in questo cammino - alita il suo Soffio creato in una natura umana fatta per questa accoglienza e per questa unità e la persona è: piccola, fragile ma piena anche se in evoluzione. Cielo e terra si toccano e quasi si fondono. L'invisibile diventa, piano piano, attraverso la sua dimora di terra visibile: prende corpo per essere persona umana nel mondo degli uomini. La persona è interamente Soffio divino e interamente anima umana. Una sola persona in due modalità di vita. Due coscienze. due volontà, due attività e due ambiti di verità,ma una sola persona armonica e fatta per crescere in armonia. Solo nell'armonia delle sue dimensioni diverse c'è vera vita, piena, comunione costitutiva e crescita; ma non mai identificazione. Il Soffio divino creato è fatto per assumere in sé, nell'unità più vitale,la natura umana perfetta, senza menomarla nel suo modo proprio di essere. Un unico soggetto: il Soffio divino, in due nature. in due modalità di vita e di espressione.

Page 62: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 62 -

Non preesistono, non sono separabili, ma non sono la stessa cosa. Il modo di essere, di percepirsi, di agire, di amare e di sentire sono diversi, pur nell'unità costitutiva. Soffio divino creato e natura umana sono fatti per stare in comunione, in presenza, in sintonia, per stare bene. Fatti l'uno per l'altra, bisognosi l'uno dell'altra con gioia e fierezza. Si danno una forma precisa l'un l'altra. La natura umana contiene e il Soffio divino riempie, dona spessore, vita, pienezza, personalità. La natura umana non può sapere veramente e pienamente del Soffio divino perché di natura diversa: lo percepisce, lo può soltanto intuire, quasi appena sfiorare, ma non coglierlo nella sua intimità e nel suo modo divino di essere. Quando questo accade, è una esperienza indicibile, ineffabile e profondamente attesa. Ma anche senza il Soffio divino la natura umana non potrebbe avere neanche una vera percezione di se stessa, perché è tutta funzionale al Soffio divino e solo in esso e per esso ha la percezione di sé e dell'unità personale. Ma senza la natura umana neanche il Soffio divino avrebbe possibilità di essere percepito nel mondo e di farsi storia in esso. E' la natura umana che gli dona contorni precisi e lo mette in relazione col mondo esterno, espandendosi ed abbracciando ogni cosa. Il Soffio divino è tutto ciò che è una persona quando è persona. Ma insieme alla natura umana si esprimono, si manifestano e maturano, pieni di dignità e di grandezza. Il Soffio divino - lo ripetiamo - non è fatto per sostituirsi alla natura umana, ma per darle pienezza di vita, spessore, forza e per ampliarne lo sguardo sul mistero della vita. La natura umana, a sua volta rende possibile al Soffio la vita sulla terra e di terra. Il Soffio divino è porta aperta verso l'Infinito e allo stesso tempo è porta aperta verso la natura umana e il mondo. La natura umana è, a sua volta, porta aperta verso il Soffio divino di cui è Tenda e Tempio vivente e porta aperta verso il mondo nel quale vive e del quale si nutre. Il Soffio divino è il regno dell'Infinito, dell'esserci per l'esserci, della vita per la vita, dell'amore gratuito, della fiducia e dell'abbandono. E' nella pace perché nella verità e nell'innocenza pulita. La natura umana, invece, è il regno della logica, della scienza, dell'esperienza, della storia, del vedere, capire e progettare e della conquista. E' un archivio sconfinato, una biblioteca di dati senza limiti. Tutto racchiude in schemi precisi ,in schedari perfetti. La terra è il suo regno e l'agire la sua forza. Il Soffio divino si ciba della volontà divina mentre la natura umana, pur essendo fatta per la verità ha il suo cibo nella terra. Il Soffio divino viene direttamente

Page 63: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 63 -

dalla Vita e porta Vita e ne coglie, per quanto può, il mistero. La natura umana, invece coglie solo la superficie delle cose e delle persone, ma è aperto costituti-vamente al non limite, alla pienezza; non direttamente, ma come promessa, speranza certa e nostalgia sicura. E si potrebbe continuare senza fine. Da questa unità personale derivano conseguenze dalle implicazioni abissali per la verità della nostra vita; per la vita della nostra vita. Ci avviciniamo lentamente al nucleo di quello che il cammino fatto ha portato a luce. L’unità della persona si attua e si vive soltanto se e in quanto c' è unità e armonia nella natura umana. Non si dice che là dove non c'è armonia nella natura umana, non c'è persona. Si afferma che là, dove prima di tutto e soprattutto non c'è armonia nella natura umana - tra anima mente e corpo - non è possibile si realizzi l'unità col Soffio divino e quindi la vita si manifesterà per forza e si esprimerà in malesseri interiori, come ansia, angoscia, paure, gravi dipendenze o mille altre cose. Solo all’interno, dunque, di questa unità umana prima e personale dopo, si attua e matura la persona, esplicandosi in rapporti genuini e corrispondenti a verità. Solo in questa complessa armonia la persona e la sua vita fluisce in espressioni vere, gratuite e amorose. In Gesù di Nazaret tutto questo si manifesta con pienezza incomparabile. Noi siamo a sua immagine. .L'intrecciarsi dei due discorsi diventa normale, naturale perché questa è la verità della persona umana quale appare dal cammino di cui si è parlato all'inizio. Questo intrecciarsi non è una contraddizione, un uscire dalla strada percorsa, ma è come una serena e meravigliosa conferma di verità. Perché in Lui viviamo, ci muoviamo ed esistiamo, poiché di Lui noi siamo stirpe. -Arato di Soli. Cilicia. III sec. A. C. e Cleante III sec. Siamo dentro al suo abbraccio che tutti ci avvolge. Ma qui si vuol dire molto di più. La persona umana non ha solo in Dio la sua esistenza - ciò che appare molto bene dal cammino percorso - ma essa è chiamata costitutivamente, alla

Page 64: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 64 -

comunione personale con Lui, ad una almeno iniziale esperienza filiale originaria. E' Tralcio da Vi te. La persona umana non può essere derubata di questo dono, di questa memoria viva e vivente. Diversamente è obbligata a rimanere orfana e dimezzata. Se Dio, cioé, non prende carne, non si fa storia nella vita della persona, se non entra come esperienza almeno iniziale – Dio che non significa esperienza mistica- rimarrà sempre una verità astratta, una nozione, un imparato, un mondo mentale ma sterile ed inefficace, e perciò, alla fine, manipolabile al caso, Solo in questa esperienza nasce la fiducia e l'abbandono costruttivo. Ma, ancora una volta, tutto questo è possibile soltanto se e nella misura in cui l'umano è in armonia dentro di sé. Questa armonia è vita e in questa armonia si attua la vita. Fermiamoci ancora un attimo su questo mistero "pulito", non ancora "intaccato". Dicevamo all'inizio che, col passare del tempo, l'immensamente grande,l'immensamente piccolo, l'immensamente organizzato ed ora anche l'immensamente profondo ed intimo si sono messi nelle nostre mani come un giardino irrigato, come un fiume abbondante e come un regalo prezioso da contemplare perché di noi e di Lui "porta significazione". La vita parla di se stessa e si mostra senza veli, superando tutte le strade intraprese dagli uomini per avvicinarsi al mistero. Le parole sono limite invalicabile che appena appena permettono di intravedere. L'orizzonte che si apre davanti alla persona umana nella sua bellezza originaria - anche solo in questo cammino - è senza limiti. Spazi infiniti, terreni sconfinati sui quali dovrebbe camminare con passo di danza l'essere umano appena uscito dalla Fonte e mandato sulla terra che lo dovrebbe accogliere come perla preziosa, scintillante, vivente. Piccolo seme in crescita: stupore della creazione. Un essere dal valore stesso di Dio e dalla fragilità del niente. Un mistero immenso e delicato come nessun’altra creatura, abbandonata al cuore di chi l'accoglie nel suo giardino, così come la pioggia si abbandona al terreno che la fa sua, come il grano di frumento che si dona alla zolla aperta e si lascia fare fino allo spogliamento della morte senza saperne l’esito di vita. In un silenzio trepidante fatto di accoglienza piena di stupore e di contentezza, di dialoghi soffusi, di sicurezza donata, di valore fatto percepire senza ombre, come a continuare quella della partenza dall'alto e che è nutrimento di vita.

Page 65: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 65 -

Il rumore, per la piccola vita che inizia, è quasi sempre assordante; le parole troppe e contraddittorie e i pensieri ripetuti diventano come leggi di vita e i comportamenti come codici genetici estranei. Gli spazi infiniti si fanno lentamente piccoli piccoli e le parole e i sentimenti grandi grandi. Gli adulti camminano per la loro strada, ormai imparata - non del cuore ma della mente - pensano che la piccola vita che sta nascendo, non comprenda e non assorba. Ci è ancora quasi ignoto il fatto che la piccola vita, già presente in tutta la sua realtà di Soffio divino che si fa subito abitazione umana, al momento del concepimento sente tutto e assorbe tutto e subisce tutto nel bene e nel male, portandone le conseguenze per la vita. Il mondo dovrebbe farsi soffice per accogliere la creatura umana. Invece, accanto a lui, uomini e donne camminano frettolosi...non sanno fermarsi...Guardano e camminano, camminano e guardano senza accorgersi di nulla se non di ciò che vita non è. Eppure dentro di loro una vita è racchiusa in uno spazio appena visibile al microscopio. Per alcuni mesi il Sole è racchiuso in una scatoletta, la terra fra quattro mura e una pienezza appena percepita respira in un ovetto invisibile. Tutto vede , tutto sente, tutto ascolta e tutto assorbe con una facilità incredibile. Ha bisogno di un dialogo delicato e affettuoso coi cuori che lo hanno accolto, di festa, di gioia, di sentirsi piena di valore in se stessa e per se stessa, ma anche di libertà. Sono due mondi vicini e legati, ma insieme autonomi e indipendenti. Niente è paragonabile a questo mistero e niente è più prezioso. Niente quindi merita tanta attenzione quanto il dono di un figlio che mette radici nel giardino della propria vita. Niente è più importante del saper accogliere con amore ed amare il figlio che sboccia dalla propria vita. Non è compito di queste pagine affrontare e neppure sfiorare il problema sessuale - il mistero uomo-donna -. E' un problema secondario se quanto viene detto in queste pagine viene ascoltato in profondità. Non può che essere una espressione dell’armonia della persona ritrovata; fuori da questa armonia può prendere il volto di mille bugie, tutte quelle che circolano fuori della persona. Occorre comunque - anche qui - la capacità di un grande silenzio, perché si tratta di cogliere con immediatezza e naturalezza il proprio mistero personale visto unicamente a partire dal proprio corpo. L'amore tra un uomo e una donna è soprattutto una questione di persone che si sono ritrovate nella propria armonia. Pur parlando, principalmente del corpo e del sesso, non potremo separarli dal mistero delle persone che

Page 66: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 66 -

sono – uomo e donna – e del loro amore, strettamente legato ai loro corpi e al loro sesso. Occorre guardarli con occhio limpido, fin dall’inizio del loro sviluppo umano, vorrei dire della loro differenziazione psicofisica perché portano in se stessi il messaggio della loro vita e il perché del loro esserci. Ogni centimetro della loro crescita è una preparazione alla vita, al donarla e all’accoglierla. Alla fine tutti e due sono dentro, avvolti e coinvolti nel grande mistero dell’amore. Questo mistero si chiama figlio. Il senso della persona umana è il figlio. Ma questo dice molto di più: il senso della vita e della crescita della persona consiste nella maturazione interiore che rende capaci di amare. Come è ovvio, qui si parla della vita umana così come esce dalle mani del Creatore. I suoi spazi sono infiniti perché la creazione è senza numero. Chi ama, chiama alla vita e questo non conosce spazi chiusi. L'armonia degli adulti è condizione indispensabile per il respiro libero della giovane vita che fiorisce nel ventre. I pensieri trasparenti e vicini alla verità sono il suo nutrimento, la loro accoglienza gratuita e consapevole sono la sua danza. Il mistero della vita che si fa carne nella nostra carne dovrebbe essere la Buona Notizia più gridata, più sconvolgente, più impegnativa. E far tacere il mondo almeno per un attimo. E l'uomo e la donna fermarsi a contemplare il mistero della loro carne così segnata dalla vita e dall' amore. Utopia? Sconfitta certa? La creazione impedita e l'uomo piegato su se stesso?.. Un infinto parlare di un mistero donato ma non posseduto.... Un continuo dire di una opera costruita con le proprie mani e con la propria volontà e non appena ricevuta gratuitamente? Il silenzio in dialogo. Il dialogo della verità. La memoria dell' origine. il volto di chi tutto ha creato chiamando alla luce! Utopia questa memoria vissuta insieme? SEMBRA PROPRIO DI SI. Eppure nell' armonia fiorisce e si attua la vita. COSA E' SUCCESSO?

Page 67: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 67 -

LA PERSONA UMANA COME ESCE DALLE MANI DEGLI UOMINI

Un altro passo in avanti nella comprensione del mistero umano. L'intrecciarsi delle due storie: quella del Figlio di Dio fatto uomo e quello della persona umana come appare dall' autosvelarsi lungo il cammino che abbiamo descritto - prescindendo dalle Testimonianze che non abbiamo voluto riportare per l'economia essenziale di queste pagine - è inevitabile: l'una richiama l'altra quasi per necessità interiore: troppo legate , troppo inscindibili. Se dunque l'armonia è la verità della persona umana e della sua vita, così come ci è stato svelato nell'Incarnazione di Gesù e così come appare dal cammino descritto, la sua storia concreta, nel quotidiano della terra, è ben altro. Ed è anche per questo " ben altro" che il Figlio eterno del Padre si è fatto uomo Ripetiamo: di Gesù è detto che le due volontà e le due attività naturali non erano in contrasto tra loro, ma seguivano, senza opposizione o riluttanza, o meglio erano sottoposte alla sua volontà divina e onnipotente, guidate e sottomesse al suo volere. Ma è proprio su questo versante che si è verificato e si verifica in noi, ciò che non poteva avvenire e non è avvenuto in Gesù. E' ancora e solo un balbettare estremamente sintetico. Forse ogni frase ed ogni parola dovrebbe venire ampliata perché comprensiva di tutto un mondo che avvolge da fuori e subito dopo da dentro la giovane vita dal concepito. E' un mondo che dalla scienza è ancora appena percepito ma non negato, anzi. La consapevolezza del mistero che si compie nel nascituro sta diven-tando sempre più evidente, anche se non se ne traggono le conseguenze dal punto di vista pedagogico e formativo. Elemento, invece, essenziale e dalla importanza basilare per il presente e per il futuro del bimbo. Soffio divino creato e natura umana, sono due modalità di vita che insieme, per disegno creativo originario, costituiscono la persona umana. Sono porte aperte sull’infinito e sul mondo della finitudine. Ed è appunto in questo rapporto col mondo esterno - necessario ed ineliminabile che la persona, nella sua dimensione di terra, viene avvolta, penetrata, condizionata, sconvolta e stravolta. Appena viene affidata a mani umane, al momento stesso del concepimento, essa perde di leggerezza e di verità. Un intreccio di pensieri, desideri attese, speranze,

Page 68: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 68 -

luci ed ombre, verità e menzogne entrano da fuori nella giovane vita e si fondono con essa come tanti codici genetici spuri. E' una grande illusione ed una grossa menzogna involontaria pensare che al momento del concepimento l'embrione non sia cosciente e non assorba quanto sente e quanto viene vissuto da fuori. In questo cammino appare evidentissima la presenza del Soffio divino accanto ai genitori prima del loro rapporto aperto alla vita. Ogni loro pensiero e ogni loro sentimento viene captato e inciso nella carne non appena il Soffio entra nell'ovulo fecondato dal seme. Non tocca a queste pagine spiegare la cosa; qui si dice solo ciò che viene visto e si constatano gli esiti nella vita successiva. Per es. - un esempio tra i mille - un bambino non voluto ma poi accolto, nella vita successiva si sentirà sempre privo di valore e senza sapore di vita. Il no era detto già prima del concepimento. Il fatto che queste cose siano ignorate non cambia nulla: la realtà è realtà e gli esiti sono esiti. I vissuti in quelle prime ore o in quei primi mesi sono spesso così devastanti che più tardi, di fronte a certi comportamenti aberranti, ci si fanno cento domande e si danno cento risposte, ma la verità è molto più profonda ed operante. Se si volessero portare , anche solo per brevissimi accenni, ai mille casi, un grosso volume non sarebbe sufficiente...Ma i casi che sono sotto i nostri occhi tutti giorni, partendo dalla irrequietezza sfrenata dei bambini, ai disagi laceranti dei giovani, alla incapacità di assunzione di responsabilità quando toccano la sfera affettiva, ai gesti estremi degli omicidi o suicidi per il terrore dell'abbandono, alle divisioni familiari, ne sono una prova lampante. Si vaga nel buio e si danno spiegazioni le più diverse, ma l'intimo della persona non è quasi mai preso in seria considerazione. Non si è consapevoli della realtà umana profonda. Riprendiamo. Per un attimo -sempre troppo breve- il Soffio divino creato e la natura umana, si guardano, si riconoscono e si percepiscono nella loro unità personale: fatti l'uno per l'altra. Fanno in tempo a sapere e a gioire l'uno dell'altro e l'uno per l'altro. Una pienezza di senso e di vita - là dove per la maggioranza degli uomini si pensa non vi sia neppure vita umana - un esserci gioioso in espansione, come dono anche se di natura diversa. Si portano ancora dentro il sorriso di Dio che li ha voluti e che ha un disegno d'amore su di loro: esserci per l'esserci, viversi per il viversi. Vita. Poi un lento, inesorabile perdersi di vista, un camminare da soli, un dimenticarsi e un permanente attendersi senza saperlo per una pienezza che nessuno può derubare definitivamente dall'intimo.

Page 69: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 69 -

Il Soffio divino creato è sempre limpido e tale rimane per sempre perché di natura divina, ma la natura umana non la è mai se non raramente e per i primi attimi di vita. L'innocenza è più antica della confusione, ma anche la confusione è più antica dell’ innocenza. Soffio divino e natura umana partono dalla comunione e dall'unione, ma entrano ben presto in una fitta nebbia che li porta a perdersi di vista. Il dialogo iniziale, l'intesa immediata e spontanea nell'unità dell'unico essere, si trasforma via via in un groviglio inestricabile. La lampada della terra - natura umana - prende il sopravvento sul sole della vita che è il Soffio divino. L’ esistenza di carne diventa fondamentale e il Soffio divino viene sempre più isolato e ridotto al silenzio. Il mondo della terra dilaga in mille diramazioni e il Soffio divino tace, nella sua pace imperturbabile e misteriosa, in attesa del suo giorno, senza potere né volere contrastare questa penetrazione "mondana" della sua abitazione vivente. Ma non abbandona del tutto la natura umana, ma la avvolge di un alone misterioso di vita che la sostiene perché altrimenti non riuscirebbe a sopravvivere. La vita è falsificata per ignoranza e viene chiamata con le parole più strane e ridotta a un sapere dai mille volti: i volti del sapere degli adulti, che non è più un sapere ma un imparato sempre più personalizzato e creduto vero. La Fonte stessa della vita viene ridotta a puro sapere e a dottrina astratta sempre più a misura umana e a servizio della persona. Non è più presenza vitale, respiro ed energia, memoria saporosa, ma qualcosa di usato o subito. Si viene consegnati alla terra che pieno piano avvolge di se e determina l'esistenza a profondità impensate. Una notte di non vita, di non verità e di non libertà, spesso neanche più percepite perché credute normali, se non fosse per quella insaziabile fame e nostalgia di pieno che non trova rimedio in niente. Tante sono le ragioni per soffrire, ma la vera, grande sofferenza umana, è questa interiore spaccatura che divide e manda in pezzi l'unità della persona. Arrivano le parole da fuori a indicare tante strade, a mettere pareti e muri di cinta, a chiamare le cose " mie, tue sue ".C'è un "mio un tuo e un suo". Tutto è divisione e chiusura. Non ci sono più spazi aperti. Tutto è legge, giudizio e dito puntato. Nella terra degli uomini, tutto è movimento frenetico e agitazione. Si pensa in un modo e si agisce in un altro. Parlano e sparlano della vita e di Dio. Uno stordimento.

Page 70: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 70 -

La terra è piena di stimoli che penetrano l'intimo come folgorazioni e accompagnano come un sottofondo cui obbedire sempre.

devi essere devi fare devi volere

devi amare esisti solo se avrai solo se

sarai solo se

Sono stimoli così vicini, concreti, così intellettualmente allettanti che la natura li accetta e li fa suoi con entusiasmo. Sembrano parole di vita: riempiono tanto e non sono noiosi, anzi! Intanto però rubano l'esistenza. Quello che si è deve essere sostituito da quello che si fa. Viene portato via il gusto dell'esserci e dell'espandersi da dentro. La vita, da fiume che scorre, diventa sforzo disumano. Sono bugie che cambiano la verità delle cose. La loro presenza diventa quasi per-sonale: comandano, dirigono, guidano, spingono, dividono, spezzano, divorano e si annidano come codici genetici. E così non si può mai essere né sentire veramente che si é. La vita non è mai "ora”, “adesso": è sempre rinviata sospesa al dopo, al domani, al futuro. E’ sempre il risultato di qualcosa che non siamo noi. Non si riesce mai a dire "io sono". Altri messaggi sono infinitamente più devastanti e possono arrivare appena concepiti. Sono, i "no", i "ni", le esitazioni, le perplessità, ciò che fa sentire problema, ciò che crea scompiglio, ciò che muta i programmi: tutti messaggi che spingono verso la morte, la disperazione, facendo sentire la giovane vita un niente e un rifiuto. E un pò più avanti le attese, le pretese, i progetti, i giudizi di valore,il poco amore o il nessun amore. I figli hanno l'esigenza nativa di nutrirsi della carne amorosa dei genitori: tutto ciò che rimane esterno a questa realtà, rinsecchisce la persona e la blocca nella sua crescita. Nessuno può illuminare la notte col buio! Il luogo della lacerazione e della spaccatura interiore - operata da quanto si è detto - è l'unità del Soffio divino e della natura umana. Chi prende le redini della vita, a questo punto, bloccando ogni crescita e ogni vera armonia, è la mente, questa facoltà dell'anima data per la vita immediata sulla terra. Con una potenza inimmaginabile e con un trasformismo impensabile -visibilissimo però nel cammino del quale stiamo parlando - la mente - al primo grosso problema che colpisce l'anima - prende come il posto della stessa con il preciso intento di evitarle altre sofferenze - così pensa la mente nel suo misterioso

Page 71: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 71 -

modo di essere - sentendosi all'altezza di sapersela cavare col mondo esterno lavorando alacremente per farsi accettare e per corrispondere e tutte le attese e pretese degli adulti. Dialoga proprio con l'anima e la prega di starsene ferma o nascosta, a se-condo dei casi e di lasciar fare a lei che con l’esterno sa come fare. E' un'opera questa, della mente, che a vederla in azione, stupisce , spaventa e terrorizza nello stesso tempo. E' un lavorio frenetico, una continua risposta agli stimoli esterni da fare impazzire. Ciò che all'inizio era una buona intenzione, lentamente diventa un'opera di autentica distruzione della persona, perché la mente perde ben presto il senso delle cose e del suo compito e si trasforma automaticamente in un meccanismo di pura autodifesa irrazionale e lacerante. Ma niente riesce più a fermarla. I problemi che hanno creato sofferenza nell'anima non vengono soppressi o sepolti, ma conservati alla coscienza per quel continuo, allucinante tenerli desti. L'umano sempre più diviso e lontano dal Soffio divino è eternamente divorato dalla nostalgia dell’ unità che si esprime negli infiniti disagi del quotidiano. Mai vera pace. Sempre un turbinio di domande e di risposte che non approdano a nulla. Le strade della psicologia rimangono troppo lontane da questa profondità. E ci crediamo autonomi e liberi, mentre molto spesso siamo dei copioni che reci-tiamo opere di altri. La mente, da strumento del cuore e dell'anima, diventa padrona e tiranna, coi suoi meccanismi ripetitivi che cercano invano di rimediate alla lacerazione avvenuta. Tutta una ricerca da fuori in uno sforzo di dare vita alla vita. Il mondo degli adulti o comunque il mondo da fuori, a secondo del potere di incidenza, viene sempre più assorbito senza vera possibilità di assimilazione, e si trasforma in un codice genetico sovrapposto all'originale. La mente si esalta per la sua abilità e diventa come una seconda persona che domina e tutto determina lasciando l'illusione di essere se stessi. Un freddo e gelido meccanismo di azione e reazione infinita. Il Soffio divino e l'anima non si riconoscono più pur ricercandosi sempre. A questo punto che la mente sia piena della sete di potere, di ricchezza, di sesso, di Dio o di angosciose paure dai mille volti, è la stessa cosa. La mente è un computer, una macchina che racchiude infinite esperienze, attese e pretese, ordini e comandi e soprattutto imparati, imparati e ancora imparati, e blocca la vita della persona in una prigione senza uscita, mentre tutti pensano di essere in un campo aperto sterminato. La terra chiama la terra e abbandona il cielo. Il Soffio silenzioso come in un sacrario. L'unità sempre più lacerata; l'armonia spezzata e la verità confusa.

Page 72: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 72 -

La mente sempre più autonoma e tiene i fili della vita in un continuo e logorante trasformismo. Tutti si credono liberi, inventivi, creativi mentre quasi sempre sono solo ripetitivi di pensieri che non nascono dalla visione delle cose del nostro intimo, ma da ciò che altri hanno detto ridetto infinite volte. Ecco perché sembra non si possa mai fare una affermazione se non è supportata da un nugolo di altri autori che sembrano dare verità alle nostre affermazioni che neanche sappiamo da dove nascano. Una incessante ricerca di vita e di verità, ma tutta e solo da fuori. C'è una lotta dentro, come un dibattersi di uccellini intrappolati. Due vite che non riescono a fondersi. Sofferenza, disagio e nostalgia. Sete di unità non più saputa. La persona manca a se stessa. Orfana perché non si possiede. Un vuoto di vita piena di cose vacue e inconsistenti. Il corpo, così, subisce infinite sollecitazioni e porta pesi non suoi. La vita è imparata e costruita e la realtà necessariamente sfasata. La "salvezza" - si prenda il termine in senso globale - si pone proprio in questo ambito preciso, all'interno di questa duplice spaccatura e disarmonia: nella natura umana per il predominio assoluto della mente chiusa nei suoi meccanismi ripetitivi, e di conseguenza, tra la natura umana e il Soffio divino che la inabita.

Page 73: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 73 -

La persona umana e le sue dimensioni costitutive

Conosci te stesso: sono state le parole con le quali abbiamo aperto queste pagine.

Conosci te stesso: vogliono essere anche le parole conclusive del tutto.

La storia del pensiero e specialmente dell’esperienza religiosa, in senso ampio, è ricca di personaggi che, avendo vissuto una grande conoscenza interiore, ce ne hanno lasciato non solo memoria ma anche una strada tracciata.

In Oriente, per fare un nome, abbiamo Budda con le sue infinite diramazioni. Caratteristica è l’introspezione e il distacco per arrivare a quella illuminazione che a tutto da senso e significato. In Occidente prevale il pensiero sull’esperienza, la tecnica sul silenzio, l’analisi sulla contemplazione. Ma l’intento è unico: la ricerca di se stessi e della propria interiorità. Là dove gli uomini credono che Dio si sia fatto uno di loro, per loro, è evidente che questa ricerca trova fondamenti più solidi e veri…ma non è detto con questo che la luce necessariamente sia cercata ed amata. L’umano senza il divino è solo egoismo. Il divino senza l’umano è solo astrazione. Quando si smarrisce l’identità personale, ci si rende inevitabilmente irrilevanti. Le pagine precedenti hanno testimoniato di un vuoto e di una mancanza proprio nell’intimo della persona; di una dimensione fondamentale ignorata e una visione d’insieme estremamente disarmonica. Lungo la storia del pensiero la persona è rimasta orfana, incompleta e in ricerca continua di pienezza. Le stesse pagine di questa sintesi hanno mostrato il volto intimo, completo, della persona partendo dal quale è possibile ricostruire l'unità, armonia e la fonte della vita. Molte cose sono già state dette o fatte intuire. Manca solo di parlare, pur sempre per accenni, delle dimensioni che costituiscono la struttura interiore della persona e le rendono possibile lo sviluppo e la crescita armonica. Il resto è compito del silenzio e della forte nostalgia che tutti avvolge.

Page 74: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 74 -

A questo punto tutto dipende dalla persona e dal suo amore totale per se stessa; dal desiderio di essere protagonista dei propri giorni e non fotocopia ripetitiva anche se di cose belle e affascinanti. Fare silenzio e prendersi sul serio è infinitamente più difficile dell'impresa più eroica. Siamo estranei a noi stessi e non sappiamo dove mettere le mani per iniziare a toccarci. E' una esperienza quotidiana per me da oltre vent'anni. Pur nella loro semplicità, queste cose non sono ovvie, non appartengono ancora alla consapevolezza comune; hanno quindi bisogno di intimità di ascolto e di una lenta assimilazione. Rappresentano uno squarcio sul mistero della persona umana nella luce dell'esperienza del cammino indicato e descritto. Sono un primo balbettare, un dire sommesso, un lasciare intuire… una porta aperta sul mistero della persona umana sempre incompiuta e in uno stato di orfanatezza. Il cammino percorso e percorribile ha svelato sia l'incompiutezza che la possibilità di un ricupero di pienezza.

Page 75: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 75 -

PRIMA DIMENSIONE: IL SOFFIO DIVINO CREATO

All’inizio della persona umana sta il Soffio divino creato – il cuore profondo, lo Spirito creato -. Inizia tutto in un silenzio profondo. Egli, il Padre della vita, alita il suo Soffio in una natura umana creata per questa accoglienza e per questa unità personale, e la persona è. Piccola fragile ma piena. Cielo e terra si toccano, quasi si fondono. Inizia il cammino di crescita.

L’invisibile diventa piano piano visibile e prende corpo per essere persona umana. Figlio di Dio nel tempo e per l’eternità e, figlio della terra nel tempo e per l’eternità come promessa certa. Il Soffio divino creato è della natura stessa di Dio, vivo, vivente e portatore di vita. Esso è tutto ciò che è persona in una persona. E’ Tralcio della Vite divina che è il Figlio Eterno e i suoi frutti sono trasparenti e intoccabili dal male. “ Lo spirito è pronto ma la carne è debole”. I suoi frutti sono saporosi: amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé. E’ sapienza, sapore di vita e di Dio. Il Soffio divino creato viene all’esistenza dall’abisso del Padre della vita, nel tempo, anche se è un tempo pensato da sempre, e nel tempo prende forma in una natura umana perfetta, composta di anima, mente e corpo, come sua tenda, sua abitazione vivente, ma senza confusione, senza mutazione, senza divisione e senza separazione tra Soffio divino e natura umana. Come la natura umana sia giunta a questa idoneità, non ha importanza qui. Soffio divino creato e natura umana perfetta per dare la vita alla persona, perché la persona sia. Questa specifica Incarnazione costituisce la persona umana e in questa unità si dispiega e vive. Siamo stati pensati, voluti e creati così. Come sposo – sposa chiamati all’unità; come amico – amica chiamati alla comunione; come invitante – invitato chiamati alla festa. Due in uno. Uno in due.

Page 76: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 76 -

SECONDA D I M E N S I O N E: L' A N I M A La seconda dimensione evidenziata dal cammino dell' intimo sopra descritto, e come sua rivelazione, è l'ANIMA. L'anima è la meraviglia delle meraviglie, sconosciuta come tale - se non per significare una cosa totalmente diversa - nella sua verità originaria. E qui la dottrina tradizionale viene superata definitivamente e, viene ricuperata una dimensione fondamentale per la verità e la vita della persona umana. La dottrina tradizionale afferma che la persona umana è composta di anima razionale e di corpo in unità sostanziale. Questa è il grande buco nero dell' antropologia. Un buco nero che può anche fare sorridere e sembrare insignificante tanto è profonda la nostra convinzione della struttura tradizionale della persona umana. Fare i conti con la verità, per un lungo imparato e tramandato è uno scandalo quasi insuperabile. L'anima, invece, è il principio di vita della natura umana, senza esserne tuttavia la sorgente, che rimane invece il Soffio divino creato. Insieme formano la persona umana ma il soggetto unico della persona umana è e rimane il Soffio divino. Molte cose sono già state dette e del Soffio divino e dell'anima e del loro mutuo rapporto, ma senza mettere in risalto ciò che è proprio dell'anima e sue facoltà, ma come viste nell'insieme. La persona è interamente Soffio divino e interazione, principio vitale di tutto ciò che è umano. Una sola persona in due modalità di vita. Due coscienze, due volontà, due attività e due ambiti di verità. Soltanto nella loro mutua collaborazione c'è vita vera e piena, comunione costitutiva e operante, ma non mai identificazione. Il Soffio divino è tutto ciò che è una persona quando è una persona. Insieme all'anima, come detto, si esprime, si manifesta, cresce e matura, ma lo ripetiamo, senza confusione, senza mutazione, senza divisione e senza separazione. L'anima umana, per disegno divino, trova in questa comunione, la realizzazione perfetta di se stessa. L'unico soggetto, - il Soffio divino - in due nature, in due modalità di vita e di espressione. L'anima è il genio creativo della persona umana, l 'arcobaleno meraviglioso dei sentimenti che trovano in essa, se appena può incominciare ad esprimersi liberamente, una ricchezza che fanno della persona umana un pozzo di capacità di entrare e di esprimersi.

Page 77: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 77 -

Un sentire ed un esprimersi che non è quello comune, degli stati emotivi mentali o dei crampi dolorosi nel corpo che somatizza traumi insopportabili; ma è un sentire sapienziale, sono intuizioni vitali, è il linguaggio dell'intimo che vede le cose e le persone in una luce molto più profonda e veloce. Soffio divino e natura umana mai fusi, ma si danno tuttavia una forma l'un l'altra che diventa il volto preciso che il Soffio assume nella vita concreta, nella storia con le persone e le cose. Nell'anima abita la magia dell'amore e la sua stabilità sempre nuova. Sono reciprocamente, a modo loro, porta aperta verso l'infinito e il mondo della finitudine. Solo se c'è unità e armonia nell'anima stessa e subito dopo tra il Soffio e l'anima ci può essere unità personale e una vita umana piena e senza disarmonie più o meno laceranti che spengono lo splendore interiore ed esteriore della persona. Questa armonia è vita e in questa armonia si attua la vita. Questo volto ritrovato della persona porta in sé, come conseguenza spontanea, quasi naturale, anche una certa vera esperienza di Dio. Senza di essa, è troppo intima e fondamentale la relazione che ci lega a Lui da sempre, e la nostalgia interiore che niente e nessuno può spegnere, ne porta messaggio incancellabile Senza questa almeno iniziale esperienza di Dio, l'esistenza non trova vera pace, oppure si costruisce idee astratte su Dio, nelle quali rifugiarsi nei momenti di difficoltà, ma senza portare frutti di vita. Sarà sempre un rapporto mentale, ma non vitale.

Page 78: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 78 -

TERZA DIMENSIONE: L A M E N T E Ripetiamo: Soffio divino e anima sono due modalità di vita che, insieme per disegno divino - così appare anche dal cammino tracciato - costituiscono la persona umana. Porte aperte sull'infinito e sul mondo. Ma è proprio in questo rapporto col mondo - lo abbiamo già detto - necessario ed inevitabile che la persona, nella sua dimensione di terra, viene avvolta, penetrata, condizionata, sconvolta e spesso stravolta in se stessa. La vita di terra diventa fondamentale e si viene piano piano consegnati alla terra. Piano piano l'unità interiore si spezza e il malessere ne rimane l'unica memoria. La mente non è una dimensione vera e propria della persona umana, ma ne è uno strumento per la vita sulla terra. Uno strumento della persona. Ma in questo cammino l'intimo ha svelato il volto della mente: un volto impensabile, inimmaginabile e incredibile. Qualcosa che lascia ammutoliti e sconvolti. Il compito della mente sarebbe ovvio e semplice: un dolce strumento di luce immediata sulla terra. Ma questo compito lentamente si stravolge. Il cammino fatto e in parte descritto ha messo in evidenza questo sconvolgimento in una maniera impensabile. La funzione iniziale sembra sconvolgersi e da strumento di vita, diventa strumento di confusione, di tenebre e di sapore di morte. I messaggi che da fuori entrano nella giovanissima anima, concepita da poco, obbligano la mente, per un suo naturale meccanismo operativo - che dovrà essere studiato dagli specialisti o analizzato a parte lungo questo cammino - a fissarsi su di essi nel vano tentativo di dare risposte adeguate e soddisfacenti al pensieri, attese, comandi, modi di vivere e di pensare degli adulti. Essa registra tutto come su dischetti o schede o altro, in modo perfetto, e al momento opportuno, a secondo degli stimoli che le vengono dall'esterno o da ricordi che emergono per qualsiasi ragione, mette in moto il suo infernale meccanimo di risposte, le quali però, invece di creare luce e pace si moltiplicano all’ infinito in una girandola che sfianca la psiche e la opprime sotto la sofferenza. Ogni tentativo di risposta corrisponde sempre ad una esperienza negativa che l’intimo si porta dentro e la mente rinnova - come fosse la prima volta - nel suo dolore dai mille volti.

Page 79: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 79 -

Ci si è imparati così: fotocopie della mente nei suoi vani tentativi risolutori. Non si corrisponde mai, non si realizzano le attese degli altri, i loro desideri e così via, proprio perché non fanno parte della propria vita e verità. C'è nell' intimo come uno spazio vuoto pieno di questi fantasmi. Fino a quando la verità non l'ha riempito della carne della persona, i fantasmi avranno sempre il potere di buttare nella sofferenza che non si prosciuga mai. Si smarrisce sempre più la propria leggerezza, originalità e trasparenza. Senza via di uscita. L'unità tra il Soffio divino e l'anima - attraverso questa opera infernale della mente - si allontana sempre di più. La natura umana verso l'esterno e il Soffio di-vino nel silenzio profondo del profondo. Il cammino ha colto anche il dialogo tra la mente e l'anima all'inizio di questa opera di sfasamento. La mente, al primo avvenimento che la giovane vita in formazione incontra - e di solito siamo nel ventre materno - prende le redini della vita ed è come se dicesse - lo fa davvero - all'anima già impaurita per ciò che ha sentito e vissuto: "Ecco, vedi quello che succede là fuori? Allora, tu rimani li ferma e immobile, non esporti, non farti vedere e neanche sentire, sei troppo piccola, pastosa e ingenua per il mondo fuori, che è duro e spietato: ti farebbe solo soffrire come ha già fatto. Lascia dunque fare a me, che col mondo esterno me la so cavare bene, perché questo è il mio compito aiutarti e salvaguardarti". E l'anima, obbediente, si mette in silenzio, a volte ammutolita, altre volte agghiac-ciata, altre volte angosciata o smarrita, per ciò che si è detto o pensato di lei o ci si aspetta da lei, e così viene sempre più trascinata verso il mondo, vicino alla mente, ma anche da lei separata da uno spazio fatto di vuoto che sono tutti i pensieri del mondo esteriore, e perciò sempre più isolata dal senso della sua vita che dovrebbe essere la comunione armonica col Soffio di vita in una crescita serena e gioiosa. La mente, intanto, continua a cercare le sue soluzioni senza tregua e in modo sempre più meccanico e inconcludente, si forma attorno alla mente come un grande cumulo di macerie che sono le risposte inefficaci e il cumulo diventa una montagna. Di stabile rimangono le esperienze negative registrate come su nastri o schede in modo perfetto e sono lì per essere rivissute ogni qualvolta che dall'esterno le richiama alla memoria e ritornano, purtroppo, col loro carico di negatività. Piano piano la mente si trasforma come in una seconda persona, con tutte le caratteristiche che la fanno sembrare tale nel suo operare da dentro, e prende in mano i fili della vita sballottandola a secondo del vento che tira. L'anima sempre più immobile e il Soffio come in un sacrario che attende, ma nel frattempo avvolge come in un alone la sua casetta umana perché non venga a meno. La persona sempre più disarmonica, orfana e mancante di se stessa.

Page 80: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 80 -

E' davvero sconfortante l’immagine errata che ci siamo fatti della mente e del suo effettivo posto nella persona umana, nel suo pensare, amare, sentire e vivere. Siamo sicuri che sia la quint’essenza della nostra persona. All'inizio della creazione, la mente non era che un abile strumento per la vita con-creta e immediata sulla terra, la prima sentinella della persona alla quale inviava i messaggi di ciò che vedeva, pensava e accoglieva e dalla quale riceveva altret-tanti messaggi per essere tradotti in concreto. Dovevano essere una collaborazione piena d'armonia. E' tutta da riscrivere la storia della mente nella vita della persona umana e la parte reale che essa ha nella crescita e maturazione della medesima. Essa è una facoltà della persona, o meglio è uno strumento particolare dell'anima:emerge con l' emergere della stessa ma si sviluppa con una tale velocità, rapidità e autonomia da sembrare, più avanti, l'unica realtà operante nella persona. la mente sarebbe lo strumento del pensare e dell'agire logico, ma non del comprendere l'essere. Esiste al servizio dell'essere ma non si identifica con l'essere. E’ dell’essere ma non è l'essere. Altra cosa importante: non è riducibile alla coscienza, anzi, il più delle volte ne è uno stravolgimento e un travisamento. La coscienza è del Soffio divino e della natura umana sviluppata. La mente si è persa nel suo compito originario ed è diventata una macchina che si autoalimenta in uno sforzo continuo di dare risposte adeguate, ma troppo confusa per attendere al suo compito: diventata una seconda persona che circonda l'originale. La mente smarrisce il suo compito appena il bambino smarrisce la sua verità e questo si protrae fino alla fine dei suoi giorni. L'esistenza si riduce a inseguire mete impossibili - come vere espressioni personali ad atti di volontà faticosi e senza requie, perché così ci si è imparati. Mille inquietudini si agitano nell' intimo togliendo leggerezza alla vita e alle cose. Questo predominio della mente spezza l'unità interiore in mille modi e gradazioni. La vita nel suo libero scorrere viene bloccata. C'è tutto un imparato che si fissa nella mente e, come schede da computer, si ripetono all'infinito come un copione da recitare. Un copione che porta solo sofferenza perché la mente non fa che tener viva la speranza di una soluzione che non arriva mai e che è come una spada nella carne dell'anima.

Page 81: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 81 -

Tra il Soffio divino e l'anima si crea un buco nero pieno di fantasmi della mente, che sono poi tutti i suoi tentativi vani, vecchi e sempre rinnovati di soluzioni. Tutto diventa una costruzione di pensiero e ci si allontana sempre più dall’unità. L'unica sofferenza veramente umana è quella che deriva da questa rottura interiore, in senso ampio: umano – divina. La mente è un computer straordinario, potentissimo e un sistema di allarme efficientissimo. Tutto è schedato in modo preciso e impeccabile. Un lavoro matematico, ma inconcludente e portatore soltanto di malessere. La mente si autoalimenta continuamente, ma non sa più come gestirsi. Quando, durante il cammino di guarigione, la luce si avvicina alla mente, o a qualunque altro dramma, e lentamente scardina la loro struttura inconsistente, c'è tutta una ribellione, proprio come fossero persone viventi: urlano, supplicano implorano e persino piagnucolano prima di cedere e sparire come fumo. Spesso si trasformano in mostri e tentano con la paura di bloccare il cammino. In questo cammino ognuno è il suo mistero, la sua storia unica. Ognuno ha la sua strada e le sue modalità di guarigione. Ma la verità, alla fine è identica in tutti.

LA MENTE E L' ANIMA

E’ sull’anima che la mente agisce ed opera principalmente, quasi avesse il compito nativo di proteggerla e condurla per mano. Ho incontrato i casi più drammatici, quasi incredibili, ma veri. La spiegazione ul-tima potrà essere ulteriormente approfondita, ma il dato immediato si è mostrato così. Ho incontrato persone che sembravano vagare, come vuote, con un grido sulle labbra: non ce la faccio. Lungo il cammino è stato chiaro che la loro anima non aveva ancora avuto il coraggio di uscire dal ventre materno, per il terrore di venir massacrate dal padre - uomo violento e violentatore. Ogni notte erano come sospese nell'attesa che il peggio si verificasse. Eppure il corpo si era ben sviluppato e la mente pure. Ma erano svuotate di vita. Il cammino è stato il lento uscire dalla stanza blindata di casa - il ventre - e uscire alla vita. Una vita tutta da rifare. Ho incontrato altre anime rimaste come ghiacciate dal terrore dell'abbandono e nascoste sotto macerie che solo lentamente sono state liberate. Ma il loro

Page 82: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 82 -

cammino è partito ripercorrendo tutte le tappe da neonato in su, senza saltare gradini. Altre erano rimaste nel ventre della madre per una specie di osmosi - nirvana creata dalle parole del padre dette alla madre: lui avrebbe pensato a tutto. Lei doveva solo aspettare...E la giovane vita si era fermata in questa osmosi materna col dramma poi, appena nata di vedere tutto cambiato...E' dovuta come rinascere dal ventre per staccarsi dalla madre e diventare autonoma. Ho incontrate anime letteralmente ibernate da subito per un rifiuto secco e cattivo nel ventre Ho visto tante anime apparentemente cresciute ma rimaste invece bambine e perciò inadeguate alla vita affettiva e alle responsabilità inerenti ad essa. Tutto troppo grande e sproporzionato. In tutto questo rimaneva più o meno visibile il vuoto e la nostalgia non saputa dell'incontro e della comunione col Soffio divino; la persona mancante di se stessa. E quando 1'incontro poteva realizzarsi era una festa di danza incredibile.

Page 83: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 83 -

IL CORPO: DIMENSIONE ESSENZIALE DELLA PERSONA Apparentemente c'è poco da dire sul corpo perché il suo mistero è come ingoiato dalla mente e dai suoi meccanismi che imperversano inesorabili sul corpo. Il corpo è un magnifico ed esile contenitore, una tenda, un tempio, una casa di accoglienza perfetta, un passaggio, un ponte per l'anima e per il Soffio divino, ma che poi finisce quasi subito per subire le infinite oscillazioni della mente; ob-bligato in questo modo a portare pesi non suoi e logoranti. Eppure ha una sua meravigliosa dignità e un suo linguaggio perfetto. Cassa di risonanza squisita, docile, quieto, amorevole. Si dice giustamente - ma anche rivelando subito una imperfetta conoscenza della persona umana e sue dimensioni - che corpo ed anima costituirebbero la persona nella sua interezza e che quindi non sarebbero due entità che sussisterebbero giustapposte l'una all'altra, ma costituirebbero però un intero indivisibile. L'uomo sarebbe interamente corpo e interamente anima ed entrambi sarebbero la persona nella sua pienezza. Ma questo è il grande buco nero dell'antropologia cristiana e non. La persona umana, come si è visto, non è costituita dall'insieme del corpo e dell'anima. Questa, invece, è costituita dal Soffio divino creato e dall'anima razio-nale e dal corpo. La persona, è vero, costituisce un intero indivisibile, ma secondo dimensioni diverse che la costituiscono e dal Soffio divino che dona a tutto personalità e vita. Si dice ancora che l'uomo può anche nascondersi dietro il suo corpo e giocare ruoli non suoi, mentre il suo perché profondo, è quello di essere manifestazione ed espressione esterna dell'intimo umano. Proprio nel corpo egli manifesterebbe quanto gli sia difficile essere se stesso e vivere realizzando la propria armonia. Tanto più che, attraverso il corpo, il mondo esterno influisce su di lui fino a poter-lo condizionare come un prigioniero. Si sarebbe definiti così nel nostro essere, anche da ciò che gli altri sono. Soprattutto da ciò che gli altri non sono. Ma sorge spontanea una domanda. Tutto questo è opera del corpo oppure il corpo è soltanto quel dono sul quale la mente, attraverso i suoi meccanismi e schematismi fissi e la sua struttura di pensiero, lo condiziona fino a fargli smarrire la propria identità di corpo e il proprio linguaggio originario? Sarà appunto questo che apparirà dal cammino che stiamo descrivendo.

Page 84: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 84 -

LE TAPPE DEL CAMMINO Il cammino inizia portando a conoscenza - rivivendoli con modalità propria ad -ogni persona - gli avvenimenti che hanno operato negativamente sulla crescita armonica della persona secondo verità e libertà. Inizia partendo da un preciso ambito: la confusione avvenuta all'interno della na-tura umana prima e poi dalla natura umana e Soffio divino creato. Non tutto è subito così chiaro ed evidente, ma è ciò che apparirà sempre meglio lungo il cammino e nella sua prima fase. E' infatti la natura umana il punto d'incontro e di scontro tra la verità e le bugie: la verità originaria e le bugie degli uomini. Non è l'essenza della persona che va a pezzi, ma sono le sue dimensioni che vengono separate e lacerate, sparpagliate e confuse. Gesù dice: è necessario rinascere dall'alto! Come se la prima nascita fosse diventata un fallimento. Guarigione, infatti, non può che significare recupero della integrità della vita umana nelle sue dimensioni. Certo con l'Infinito, con gli uomini e col mondo: ma soprattutto e in primo luogo con e in se stessi. Sembrerebbe ovvio dire e dover dire che la prima lacerazione avviene tra la crea-tura e il suo Creatore e che soltanto in questa armonia e comunione ritrovata consiste il recupero dell'integrità personale. E' anche vero, ma questa affermazione - proclamata da sempre - sembra ignorare il volto concreto della persona e della vita umana nel suo essere e nel suo poter essere. La realtà è più complessa e va meglio determinata secondo quanto appare dal mostrarsi stesso della persona nella sua intimità ed esteriorità costitutiva. La rottura avviene prima di tutto all'interno della persona e da qui dilaga sul resto senza lasciare scoperto nessun lembo d'esistenza. E' nel passaggio dalle mani di Dio a quelle degli uomini che il mistero di lacera-zione si compie, lentamente o bruscamente. Dio stesso, presente alla sua creatura che muove i primi passi nel ventre, viene smarrito nella nebbia di ogni altra cosa. Ma è una sofferenza profonda, una nostalgia struggente, un allungare le mani e il cuore perché la Presenza non scompaia nel rumore. Ma proprio il rumore porta via il volto di Dio e lentamente non è più sentito né avvertito e alla fine viene an-

Page 85: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 85 -

che dimenticato. Rimane una memoria che si fa flebile in superficie, perché il Sof-fio divino ne ha esperienza forte e attende il suo giorno. L'intimo dunque, ripercorre la sua vita svelando e portando alla luce tutto ciò che da fuori l'ha confuso e ingannato. E' necessario quindi un cammino a ritroso. Scoprire, vedere, capire e poi liberare la natura umana dai meccanismi mentali illusori e negativi riportandola all’unità insieme al Soffio divino che la sostiene e la inabita personalmente. E' un vedere e rivedere fino a luce piena. Solo dopo la vita può dispiegarsi in libertà e verità. Ciò che avviene lungo questo cammino ha dell'incredibile: il prendere forma dei drammi che la mente non vuole lasciare; la lotta contro di loro da parte dell’anima sostenuta spesso, specialmente all’inizio, dal Soffio divino; e poi il ritrovarseli ancora quando dall’esterno la lotta si sposta all’interno della persona che li ha fatti propri. Le. parole per dirlo sono semplici, ma la loro realizzazione comporta una esperienza che assomiglia spesso ad una autentica morte. E' un lento cammino di verità che avanza lentamente e misteriosamente dall'intimo e che spaventa la mente abituata ai suoi schematismi ripetitivi... E' un lento emergere - detto in positivo - dalla notte creduta giorno, alla luce creduta notte. E' un processo doloroso che scarica definitivamente il dolore racchiuso nella schede della mente e si fa liberazione e purificazione, leggerezza e trasparenza. E' un cammino compiuto dall'intimo e soltanto dall'intimo, pur in un dialogo quasi sempre silenzioso. La natura umana viene ricondotta a se stessa, alla sua verità e dignità: ritrova ciò che si era smarrito. Essa si riscopre tempio e abitazione del Soffio divino, non fonte né sorgente di vita, ma avvolta e penetrata dalla vita che è il Soffio divino col quale impara di nuovo a camminare nella verità e ad abbandonarsi con fiducia nel grande mistero della esistenza che la supera avvolgendola vitalmente. In ogni tappa del cammino la mente è sempre la più presente nel tentativo di non cedere il suo territorio di conquista. Solo lentamente impara - anche da un dialogo che spesso intercorre tra lei e l'anima - a piegarsi fiduciosa al Soffio e all'anima, perché comprende che non è un perdersi ma un ritrovarsi nella pienezza della verità per la quale si sente fatta e in essa può finalmente riposarsi, realizzata. Tutto piano piano viene ricondotto alla sua verità senza sogni vani e illusori, senza più costruzioni mentali o fantasmi operanti. Nella pace.

Page 86: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 86 -

L'esito del cammino è proprio quello di portare luce dentro da dentro, scacciando le tenebre dai mille volti, dando comprensione alle fonti di dolore che piano piano si dissolvono. Le dimensioni della persone si riuniscono in un grande senso di pieno e di sere-nità. L'essere è di nuovo nella sua unità e la vita fluisce liberamente. Il divino e l'umano si ritrovano come in un abbraccio atteso da sempre, dopo una lunga, innaturale separazione. Nel vuoto tra il Soffio divino e l 'anima, cresce la carne della verità. Il Soffio divino può operare, l 'anima è pronta a riappropriarsi della mente e il corpo di distende nel suo ruolo ritrovato. La mente soprattutto è come dovesse venir riscritta dalla verità e nella verità. Ritrovare la propria vita sembra follia. Seguire la propria strada sembra pazzia. Camminare con la propria morte era sempre sembrato naturale così come essere fotocopie viventi. Il mondo è una assurdità logica. Ritrovare la libertà sembra la cosa più sconcertante per la mente. Alla fine del cammino si ha la sensazione di aver vissuto, fino a quel momento, una vita strana, parallela alla propria, ma non la propria. La vita, infatti, sgorga, non la si costruisce. La verità non si dice a parole ma con l'esserci, infatti la verità della vita consiste nell'esserci. Rinascere non è un sapere ma un ritrovarsi. E' un cammino di vita, non di cono-scenza. L'anima è un arcobaleno di sentimenti. E' lei l'artista della vita e l'artefice dei modi di amare. Il Soffio la sostiene come roccia incrollabile. Quando l'umano e il divino entrano in comunione, tutto diventa più semplice. Ciò che accade attorno diventa relativo perché ciò che ha veramente valore è in noi e nessuno ce lo può togliere. Però da un certo punto di vista il cammino non ha mai termine. La natura umana ha limiti invalicabili. Spesso luce e tenebra camminano vicinissime. Nasce però da questa consapevolezza un atteggiamento nuovo che è la dolcezza

Page 87: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 87 -

dell'accettazione di se stessi per come siamo strutturati nel profondo: divini e umani. La vita è un seme che crescendo si espande ma secondo un ritmo che conosce diverse stagioni: gioia, dolore, fiducia, abbandono ecc. La verità deve farsi carne in tutto l'essere perché la mente non cerchi più fuori di sé ciò che ha già in abbondanza. Piano piano la natura umana riprende a parlare la lingua dimenticata, a credere e a pensare in modo quasi scandaloso per i vecchi schemi. Ma lo fa con la freschez-za di chi vive le cose come per la prima volta. E' essenziale alla natura umana sperimentare che la vita fluisce dal profondo. Lo deve poter sentire in qualche modo nel suo quotidiano, perché è parte viva della sua verità. Fino a quando questo non avviene e non diventa carne della sua carne, l'umano sarà tentato a cercare fuori di sé, nelle cose e persone. L'essere è fatto per la verità e vive di realtà. Deve poter camminare coi suoi piedi sulla nuda terra. E' troppo abituata al vecchio modo di vivere. Lo stesso vale per Dio. Dio finisce di essere una verità astratta e impersonale, un saputo della mente, e diventa familiare, si incarna nella vita. Dio esce finalmente dallo straordinario, dall'eccezionale, dal miracolismo e fideis-mo per entrare nell'ordinario della vita, nel quotidiano degli avvenimenti. La natura umana percepisce di far parte dl un disegno molto più grande che le dona senso e significato. Si sente dono e intuisce che il suo Signore cammino vicino a lei, sui prati della creazione. Il senso della vita non appartiene alla volontà umana, ma è dentro di noi . La vita non è più conquista ma dono e accoglienza, e Dio si fa presente come un grande abbraccio nell'abbraccio del Soffio divino che avvolge la natura umana e le dona vita. Quando c'è sofferenza interiore vuol dire che c'è lacerazione. La vita, infatti non è lotta tra il divino e l'umano, bensì integrazione dei due.

Page 88: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 88 -

EPILOGO Siamo consapevoli, come detto altrove, che questo cammino non è una strada per tutti: vi sono situazioni che lo rendono impossibile e occorrerà percorrere altri sentieri. Ma per sapere della salute non è necessario fissarsi sulla malattia. Qui è vissuto un cammino che illumina la vita della persona umana nella sua verità profonda e questo é l'èssenziale. Dio consegna al giardino umano la sua creatura perché vi trovi continuità nella verità dell'amore. Questo dato ci porta lontano e ci dice quale maturità e consapevolezza dovrebbero avere le persone che si preparano alla vita e a donare la vita. Se manca questa consapevolezza i disastri esistenziali entrano nella vita come ladri che lavorano nella notte della nostra vita. La verità della vita non è quella che circola per le strade del mondo, in televisione o suoi giornali, ma è quella che è uscita dalle mani di Dio e che nonostante tutto, conserva nel tempo la nostalgia di se stessa. Si può sorridere su tutto ma non sulla propria verità.. Alla fine la persona nella sua verità cerca se stessa, ritrova se stessa e celebra se stessa. LA VITA E' AUTOCELEBRAZIONE NELLA VERITA' .

Page 89: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 89 -

SCHEGGE DI VITA

Lungo il cammino delle singole persone, sono emerse, spesso schegge di vita luminose. Ne riportiamo le più significative. Si deve essere. Soprattutto essere. Solamente essere. La vita ci è data e fluisce come una pianta dal sempre: non si conquista. L'essere esiste per celebrarsi nel dono. Nel Soffio divino abita per partecipazione, la vita e la verità. Non dobbiamo cercare fuori di noi, ma in noi. Ognuno deve cercare se stesso: non ha senso cercare gli per gli altri. Non è necessario voler essere più grande della vita o diversi da essa per dimostrare che si è qualcosa. La vita è tutta nell’esserci. E' un dono: ha solo bisogno di cura. La vita non è nelle cose: le cose appesantiscono. A che serve saper fare tante cose se non sappiamo essere noi stessi? Basta un soffio per portare via tutte le cose. La nostra strada è fatta su misura per noi. La tua strada è solo tua: non può essere percorsa in massa. Il Soffio di vita ha la luce e conosce la strada. Soltanto se guardi coi suoi occhi vedi davvero. Ognuno cammina da solo. L'importante è esserci. Ognuno ha le proprie radici: non possiamo dare le nostre radici ad un altro. Non possiamo respirare per un altro: ognuno ha i propri polmoni. Non siamo uguali: siamo unici. Ognuno deve essere se stesso coi propri colori e con la propria luce. Ognuno deve esserci solo per se stesso: non per un altro. Non dobbiamo aspettare di essere "assieme a qualcuno": esistiamo anche da soli.

Page 90: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 90 -

Non dobbiamo uniformarci tra di noi: non siamo copie, ma originali. Siamo uguali in dignità. Non esistono condizioni di superiorità o di inferiorità. Nessuno viene prima di te, perché ognuno ha il suo posto e c'è posto per tutti. Se la tua luce è viva, il vento non ti porta via come foglia secca. Senza la luce tutto è vuoto. La vita ci sfugge e si annega. Ognuno ha la sua luce. La luce non ha limiti: può arrivare ovunque. Le luci non sono in conflitto tra di loro: le tenebre sì. Non ci si deve fermare alle apparenze: è necessario guardare l'essenza. Il Soffio di vita vede l’essenza. Per vivere non servono le maschere; non serve nascondersi dietro le cose, Essere. La vita non fa rumore. Dobbiamo andare. Essere. Al buio ci si perde: per vivere bisogna vederci. Non si può far camminare il vuoto. Dobbiamo essere. Non si riesce ad essere nel vuoto. Ognuno, può esserci solo per se stesso. Non possiamo esserci per un altro. Tante foglie cadute: non si possono riattaccare le foglie morte. Non possiamo accendere le luci degli altri. Ognuno c'è per se stesso. Non si può essere per un altro. Non possiamo dare la nostra vita agli altri. Non possiamo aspettare gli altri: ognuno ha il suo cammino da seguire. Ognuno ha la sua crescita: nessuno può interferire. Non dobbiamo cercare per gli altri. Ognuno deve trovarsi dentro. Ognuno può solo cercare se stesso. Ognuno ha la sua strada da seguire: non si possono seguire due strade insieme. Non c'è bisogno di arrivare, di dimostrare qualcosa a qualcuno. Non dobbiamo diventare niente, siamo già, non dobbiamo diventare niente altro.

Page 91: AMORE E PSICH1 - tennisgambara.it · perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore. Le grandi

- 91 -

Non bisogna ascoltare quello che dicono gli altri: ma solo il tuo cuore. Non bisogna andare né arrivare da nessuna parte per esserci. Non bisogna fare né diventare niente per esserci. Non bisogna farsi distrarre dalle altre voci che non sono il tuo cuore. Siamo tutti diversi. Si fa fatica ad ascoltare il cuore nella confusione. Se ascolti il cuore non c'è confusione. Dobbiamo pensare ad essere non a diventare. Essere e basta. Cuori di pietra: inutile cercare di entrare dentro. Guardare non è uguale per tutti. Se non usi la tua luce non vedi niente. Senza la luce del cuore non ti accorgi se sei incatenato. Bisogna lasciare espandere la luce: questo è vivere. Le luci non sono in conflitto tra loro. Non bisogna fare quello che fanno tutti: bisogna muoverci liberi. Bisogna ascoltare il cuore per essere in armonia col mondo. Le false sicurezze non illuminano la vita. Liberare la testa per seguire la luce. La testa è piena di vincoli. Non bisogna farci legare dalle leggi. Non ci sono leggi per vivere. Non dob-biamo seguire nessuna legge per vivere. Le cose non ti fanno felice: devi solo essere per stare bene. Non bisogna fare niente altro. Se non ci sei non senti niente: non senti proprio di esistere. Quando non funziona la parte profonda, funzionano solo le schede su cui è scritto tutto quello che devi fare. Non dobbiamo costringerci ad ascoltare: nel niente non potrai trovare qualcosa.