Amore e gelosia nella dorica Ancona di Silvana Delfuoco

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di Silvana Delfuoco aprile 2013 100 l’ italiainmostra Amore e gelosia nella dorica Ancona È il volto di Costanza Piccolomini Bonarelli, amante di Gian Lorenzo Bernini, quello inciso nel marmo del Busto della Medusa, opera in esposizione fino al 28 aprile nella città che alla “modella” diede i natali. Un gioiello poco noto, da scoprire

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Articolo sul numero di Aprile di VdG Magazine, rivista di bordo dei voli AirOne

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di Silvana Delfuoco

aprile 2013100

l’italiainmostra

Amore e gelosia nella dorica Ancona

È il volto di Costanza Piccolomini Bonarelli, amante di Gian Lorenzo Bernini, quello inciso nel marmo del Busto della Medusa, opera in esposizione fino al 28

aprile nella città che alla “modella” diede i natali. Un gioiello poco noto, da scoprire

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Una cucina che bada al sodoPiatti di mare e di terra, per la gioia dei buongustai: Ancona a tavola mette davvero tutti d’accordo. Un classico della zona sono i semplici e prelibati moscioli alla marinara, rigorosamente freschissimi, ma anche il brodetto all’anconetana, dalle tredici qualità diverse di pesce locale, di cui ogni famiglia custodisce gelosamente la propria variante. Tra i primi, o meglio tra i piatti unici vista l'incredibile ricchezza degli ingredienti, gli storici vincisgrassi, a base di sfoglia fatta in casa o in uno dei numerosi pastifici artigianali delle zona, tra i migliori in Italia: accompagna il tutto un profumato Rosso Conero Doc o un solido Verdicchio, magari dei Castelli di Jesi. E per chi teme i chili di troppo, basta accontentarsi: di una originale insalata di paccasassi, una sorta di finocchi di mare, o di una mistiganza di erbe di campo: caccialepri, grugnetti, rugola… Per chiudere, un assaggio di tipici biscottini di mosto accompagnato da un bicchiere di dolcissimo e casalingo, vino di visciole.

Celebra nel 2013 2400 anni il capoluogo marchigiano fondato dai Dori nel IV secolo a.C., arrampicato su un promontorio a picco sul mare, con i suoi scorci romantici e il suo antico porto

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aprile 2013 101aprile 2013

L’ha scelta Nanni Moretti nel 2001 per am-bientarvi La stanza del figlio, Palma d’oro al 54° Festival di Cannes; nel 1943 Luchi-no Visconti aveva girato nel suo porto le scene centrali di Ossessione, capolavoro del neorealismo italiano. E, sempre grazie al cinema, molti altri scorci cittadini, dai più famosi ai più anonimi, ci sono diventati fa-miliari. Perché questa è la magia di Ancona, città italiana per antonomasia, in cui tutti noi riusciamo a riconoscere qualcosa che ci ap-partiene: per il suo paesaggio, certo, ma pri-ma ancora per la sua storia millenaria. Era il 387 a.C. quando dei coloni Dori, esuli da Si-racusa tiranneggiata dal crudele Dionisio, si fermarono in questa zona per fondare il loro porto, attirati dal naturale ankon, la forma a “gomito” che qui prende la costa. Da allora il porto, e i suoi commerci, hanno segnato nel bene e nel male la vita della città. Flori-da capitale della Marca anconetana al tempo del Sacro Romano Impero, divenne poi in-trepido libero Comune e ricca Repubblica marinara fino all’apogeo del XV-XVI seco-lo, quando la scoperta dell’America spostò dal Mediterraneo all’Atlantico il baricentro del mondo. Sulle barricate durante il Risor-gimento e sotto i bombardamenti all’epoca della Seconda Guerra Mondiale, dopo una faticosa ma rapida ricostruzione la città do-vette ancora subire, nel giro di pochi anni, tre gravi calamità naturali: un’alluvione, un ter-remoto e una frana. Ma anche in questo caso Ancona si è ripresa, pronta a celebrare, pro-prio nel 2013, i suoi 2400 anni di storia.

Dove il tempo raccontaNata come città di mare, Ancona ha nel suo porto marittimo un importante scalo com-merciale, ma anche uno dei più importanti monumenti antichi della città. Basta fermar-si a osservare l’Arco di Traiano, che spicca sul Molo della Lanterna, o la settecentesca Mole Vanvitelliana per rendersi conto di come qui

Marche

Ancona

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Scelti per voi

dove mangiareEnopolis Nelle cantine di Palazzo Jona, in pieno centro. Prezzo medio, senza vino: 35 euroVia Mazzini, 7 Tel. 071.2071505www.enopolis.it

La GiuggiolaOspitale agriturismo che offre piatti e vini della tradizione. Prezzo medio: 30 euro Via Boranico, 24/a – Fraz. Varano Tel. 071.804336www.lagiuggiola.it

MandracchioEclettico locale in posizione panoramica all’interno del porto.Prezzo medio, senza vini: 45 euroLargo Fiera della pesca, 11Tel. 071.202990www.ristorantemendracchio.it

dove dormireGrand Hotel PalaceIn un palazzo del Seicento con vista sul porto, un quattro stelle con camere in stile. Doppia da 130 euroLungomare Vanvitelli, 24 Tel. 071.201813www.hotelancona.it

Hotel della RosaUn moderno tre stelle, davanti alla stazione ferroviaria ma ottimamente insonorizzato. Doppia da 85 euroPiazza Rosselli, 3Tel. 071.41388www.hoteldellarosa.it

La CarpinellaB&b a 100 metri dalla spiaggia, nel Parco del Conero. Doppia da 105 euroVia frazione Poggio, 15b Portonovo di Ancona Tel. 071.801300www.lacarpinella.it

dove comprareCooperativa Pescatori PortonovoLocalità Portonovo – AnconaTel. 071.801042

Gastronomia CamillettiOttima per salumi e formaggi.Mercato di via Maratta Tel. 071.200807

La vendetta del Bernini Ruota tutta intorno al Busto di Medusa in prestito dai Musei Capitolini, l'esposizione che ripercorre la tormentata storia d’amore tra Gian Lorenzo Bernini e la nobile Costanza Piccolomini Bonarelli, moglie dello scultore Mario Bonarelli, suo collaboratore in San Pietro, anconetana di origine. L’artista, amante tradito, si vendica a suo modo raffigurando Costanza sotto le mostruose sembianze di Medusa. La potente carica emotiva dell’opera viene accentuata da un allestimento multisensoriale, tra musica e profumo, per una full immersion in una struggente atmosfera di violenza e passione.

fino al 28 aprile

Medusa tra luce ed emozionePinacoteca Civica Francesco ModestiVia Ciriaco Pizzecolli, 17 – www.musan.it

Quando l'arte sublima violenza e dolore: il Busto della Medusa del Bernini, in mostra ad Ancona

l’italiainmostra

aprile 2013102 aprile 2013102102

passato e presente convivano felicemen-te assieme. E poi, a sorprendere il visita-tore attento e curioso, c’è la città interna, dalla inconsueta soluzione urbanistica. Ar-rampicata sul suo promontorio, tra il col-le Astagno e il Guasco, con la Cattedrale di San Ciriaco a picco sul mare, la città è percorribile da ovest a est grazie a un asse pressoché ininterrotto di corsi. Passeggio domenicale, il lungo e alberato Viale del-la Vittoria introduce allo storico rione del Passetto e al suo bel parco pubblico da cui, scendendo per una lunga scalinata bianca o per uno dei suggestivi stradelli che l’af-fiancano, si arriva direttamente al mare: la rocciosa spiaggia del Parco del Conero, do-ve ancora si pescano i moscioli, gli ottimi mitili della cucina locale.