A Occhi Bendati Di Silvana Uber

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Si comincia Una musica assordante mi raggiunge dall`autoradio di un`auto parcheggiata accanto all`ingressodell`Aims Community College. Non credo di aver mai visto tante macchine in quei cento metriquadri di parcheggio riservato a noi studenti. Avevo dovuto abbandonare la mia Renault scassata, etemo ormai quasi in Iin di vita, nel parcheggio sotterraneo della CBM, l`azienda piu importante e invista di tutta Loverland. Eppure avrei dovuto aspettarmi un simile ingorgo, dal momento che oggi el`ultima data Iissata per gli esami orali di Iine semestre. Per me, l`ultima speranza di recuperare inextremis almeno un corso.Mi Iisso con pignoleria al grande specchio appeso sopra i lavandini dei bagni delle ragazze.Il livido che aIIiora alla mia spalla e diventato bluastro ed e circondato da un sottile alonegiallognolo. Lo nascondo meglio che posso sotto la spallina larga e soIIice del vestito, ma ostinatospicca visibilmente sulla mia pelle color avorio. I miei occhi scintillano riIlettendosi nello specchio.Li guardo come se non li conoscessi aIIatto.sembrano Iuoco, e ardono come un raggio di solecapace di incenerire l`ombra. Stonano con la carnagione pallida del mio viso, reso inIantile dalineamenti sottili ed esageratamente innocenti.Ho sempre vissuto a Loverland, la cittadina piu tetra, mediocre e aIosa di tutto il Colorado. Conta lastrabiliante ciIra di sessantacinquemila abitanti. sessantacinquemila e uno, da quando mia nonnasi e trasIerita Iin qui da New York.e cio nonostante, a diIIerenza di molti miei vecchi compagnidella Thompson Valley High School scappati nelle grandi metropoli accanto, la amo tanto da volerciinvecchiare. Credo d`essere l`unica persona al mondo al disotto dei venti anni che sogna di restareper sempre, magari sposata, in un posto come questo, dove l`unica attrattiva e la Iesta di SanValentino. Una buona parte della popolazione americana si lascia ancora suggestionare dall`anticaleggenda che questa sia la citta natale dell`angelo Valentino. L`unica singolarita di questoagglomerato di case e che la criminalita sembra averci trovato un posto sicuro dove mettere radici.Volendo Iare una proporzione, vi sono piu crimini qui in un anno che in citta come Los Angeles.Ma e anche questo uno dei tanti motivi per il quale ho scelto volontariamente di non Irequentare uncollege a Denver. La polizia comunque, e almeno per il momento, non ritiene necessario istituire il copriIuoco. Con me ci hanno pensato i miei genitori. E d`altra parte come biasimarli? Da quando due anni Ia mio Iratello gemello era stato ucciso da dueladri penetrati in casa nostra, mio padre mi aveva messa sotto una campana di vetro.In ogni modo il copriIuoco rappresenta l`ultimo dei miei pensieri. Non e un problema.assolutamente! In Iondo e solo questione di sapersi organizzare.Con Andy e Kristin ho il classico rapporto che ogni Iiglio in eta post-adolescenziale ha con i proprigenitori. Giorni di continui mugugni, seguiti da giorni d`insistenti litigi, alternati da giornate diassoluta distensione. L`ultima Iuribonda discussione risale ad ieri notte, quando mio padre ha avutola pessima idea di aspettare sveglio che rincasassi tre ore piu tardi di quanto mi Iosse stato concesso.Per me il copriIuoco non e un problema.per Andy lo e, eccome. Con lui non sono mai stata un libro aperto.anche se in diverse occasioni ha dimostrato di avereuna capacita eccellente di smascherare qualunque mia bugia. Non so come Iaccia.a volte michiedo come riesca a capirmi guardandomi semplicemente negli occhi per meno di cinque secondi.Ma e piu che naturale avere qualche segreto con i propri genitori. Chi non ne ha? Ecco, Iorse i mieisegreti sono solo piu scomodi ed eccessivi rispetto a quelli degli altri. Ma ormai, anche questorientra nella mia normalita. E ci sono cosi abituata che non Iaccio piu alcuna Iatica a mostrarmi agliocchi degli altri per la ragazza che in realta non sono. E pare che nessuno sospetti neanchelontanamente la mia natura ostile e vendicativa.Il che signiIica due cose: o io sono molto brava a Iingere; o gli altri sono completamente deIicienti.Per quanto ritengo sciocco stare a perdere tempo a Iantasticare su come sarebbe stata la mia vita seavessi scelto di essere esattamente come tutti gli altri si aspettavano che Iossi, ultimamente nonriesco a pensare ad altro.Due cheerleaders mi passano accanto bisbigliandosi consigli e stratagemmi su come superarequest`ultimo esame orale del semestre accademico.Tento disperatamente di non pensare alla mia vita, concentrandomi sulla prova di istologia che miaspetta tra meno di dieci minuti, e mi sIorzo di sorridere alla mia immagine snella, Iin troppo esile,riIlessa alla specchiera. Ma il mio sorriso distorto e incerto non convince neppure me. Mi sciacquo la Iaccia con l`acqua gelata, sperando di riuscire a cancellare la stanchezza dal mioviso e ripasso mentalmente parte di cio che, in linea di massima, dovrei ripetere tra poco ai mieiproIessori.La prospettiva di una mattinata nera mi deprime piu di quanto dia a vedere.Se solo ieri sera avessi avuto il tempo di ripassare l`ultima lezione, ora non sarei tanto agitata. MaAndrew era stato categorico: la ronda prima d`ogni altra cosa. E onestamente, Iino ad ieri sera, eropienamente d`accordo con lui.Invece ora, il Iatto di aver dormito si o no tre ore, non mi aiuta certo a mantenere la giustaconcentrazione. Sembra che gli ultimi quattro capitoli del mio libro d`istologia si siano volatilizzatidalla mia memoria. Chi diavolo avra stabilito che per diventare degli psichiatri bisogna studiarequesta materia? Con gesti automatici mi passo del mascara sulle ciglia, sbirciando di tanto in tanto verso la piccolaIinestra che da sul cortile del campus. L`autoradio ha smesso di gracchiare. La Ioschia mattutina sista completamente dissolvendo ed il sole illumina le vette piu alte delle montagne che circondano lacittadina. Sono solo le prime ore della giornata e il caldo si Ia gia sentire.'Sembri stanca, Irene Ia il suo ingresso nei bagni quasi sIilando.La bacio sulla guancia sbadigliando. 'Ho dormito pochissimo..Metto via il mascara ed esco di malavoglia dal bagno, seguendo imbronciata la mia migliore amicalungo i corridoi aIIollati di studenti. Le pareti sono interamente ricoperte da tabelloni che riportano ipiani didattici e gli orari delle lezioni, ma nessuno come al solito vi presta troppa attenzione.Accanto all`ampia biblioteca al secondo piano dove tra pochissimo dovro aIIrontare il mio quartoesame- e stata allestita una specie di saletta d`attesa.come se in un college ci Iosse davvero daattendere qualcosa. Mi siedo sulle sedie poste in Iila lungo la parete e apro il libro sugli ultimicapitoli. Nessuno come al solito bada a me e la cosa comincia a seccarmi. Cerco di concentrarmimentre Irene non Ia altro che ciarlare di come la sera prima si Iosse divertita all`inaugurazione delTwenty One, il terzo locale della citta. Erano mesi che tutti i ragazzi di Loverland aspettavanoquesto evento. Evento, poiche in questa cittadina l`apertura di un nuovo locale e la cosa piueccitante che possa accadere. E ieri sera erano praticamente tutti li, compresa Irene con tutto il restodella nostra compagnia di amici. Tutti meno una persona.cioe io. Il mio allenatore negli ultimimesi ha aIIinato una capacita straordinaria nel mandarmi di ronda ogni volta che qualcosa di nuovoaccade in citta.Ovunque guardo, trovo gli occhi eccitati degli studenti che si scambiano opinioni esageratamentepositive sul Twenty One.e la cosa sta cominciando a snervarmi piu di quanto non lo sia gia.'Ammettilo, Irene mi osserva per un istante, studiando le mie occhiaie bluastre. 'Hai passato lanotte a studiare..'Proprio cosi., mento prontamente, evitando di incrociare il suo sguardo. Abbasso gli occhi sulla prima riga del ventesimo capitolo del libro che tengo aperto sulle ginocchia.Irene mi conosce Iin troppo bene. E il Iatto che studi psicologia mi obbliga a restare sempre sul chiva la quando le sue domande si Ianno troppo impertinenti.D`altra parte non posso certo dirle cosa ho Iatto ieri notte. 'Come te lo sei Iatto questo?, preme un dito sopra il livido sulla mia spalla. 'Ahi!, sobbalzo appena sulla sedia, contorcendo le labbra in una smorIia.'Fa male?, mi chiede indiIIerente, mordendo una ciambella.'No, Irene., la Iulmino con lo sguardo. 'In genere i lividi sono un ottimo rimedio per migliorare ilproprio stato emotivo..Mi guarda poco convinta. Non le e sIuggito il mio ironico riIerimento alla sua stupida Irase. Forsecome psicologa non e poi cosi brava come ho sempre temuto.'E` grosso!, commenta osservandolo a lungo. 'Come te lo sei Iatto?.'Mi sono imbattuta contro un tizio che voleva aggredirmi., le conIido con Iare cospiratorio,abbassando il tono di voce.'Stai scherzando?, mi stringe un polso. Un pezzo di ciambella le va di traverso e inizia a tossire e sputacchiare attirando l`attenzione dialcuni studenti seduti accanto a noi. Come me, stanno aspettando l`inizio dell`esame. 'E come ti senti ora?, riesce a dire dopo essersi liberata la gola deglutendo rumorosamente.'Irene., spazientita sIilo la mia mano dalla sua. 'La mia era pura e semplice ironia..'Ah, commenta rilassandosi parecchio. 'Per un momento ho temuto..'Ma piantala!. Rido, ma lei resta tesa.'Anche se la polizia non ha stabilito un copriIuoco non e prudente uscire da soli la sera. Lo sai! C`eil rischio di essere molestati o picchiati da qualcuno., ribatte usando un tono vagamente scontroso.'Tu, Corin, sei piccolina. e normale che mi preoccupi per te..'Io so diIendermi., ribatto con un Iilo di voce, atteggiando le labbra al broncio di una bambinasgridata.'Come no!, alza gli occhi al cielo, dandomi una leggera pacca sulla spalla. Sobbalzo nuovamente quando il palmo della sua mano Iinisce ancora una volta sopra il livido.Quando il proIessor Terz arriva, chiudo rassegnata il libro e m`incolonno lungo la Iila di studentidavanti all`aula. Nessuno pare abbia piu voglia di parlare del Twenty One. Sono talmente agitatache Iatico a tenere il mio libro saldo tra le mani. Considerando che il proIessore chiama noi studentiper ordine alIabetico, io saro la seconda a dover entrare. Osservo angosciata un ragazzo alto ebiondo, che mi pare Iaccia parte della squadra di pallacanestro, entrare con aria sicura dentro lagrande stanza. Quando si chiude la porta alle spalle, l`ansia s`impadronisce completamente di me.Sono la prossima. E sono l`unica temo a non aver la piu pallida idea di cosa rispondere alledomande del proIessor Terz. Quando arriva il mio turno, incoraggiata dal sorriso di Irene, passo accanto alla lunga Iila di studentie mi Iermo davanti alla porta prendendo tempo. Devo tirare un proIondo respiro prima di aprirla. La stanza e meno luminosa di quanto mi ricordavo. Ammassati ai muri ci sono alti scaIIalitraboccanti di libri vecchi e ingialliti. In Iondo, una scrivania si allunga da una parete all`altra ealcune sedie gli sono state sistemate davanti. Attraverso la biblioteca, sIorzandomi di sorridere allaIaccia seria e annoiata del mio proIessore. Non sembra ricordarsi di me, per quanto questa sia laquarta volta che mi siedo su una sedia di Ironte a lui, nel tentativo di superare lo stesso identicoesame. Rassegnata riposo il libro nella mia tracolla e nascondo le mani sotto la scrivania per nonIargli notare che stanno tremando. L`incubo ha inizio con una sequela di domande di cui ignoro completamente la risposta e terminacon un`altra sequela di rimproveri.Quando lascio la stanza, ho seriamente paura che mi si possa leggere in Iaccia il mio quarto totaleIallimento. Per Iortuna Irene e a lezione, almeno la prima dose di compassione me la sonorisparmiata.AIIlitta, attraverso il prato a testa bassa stringendomi il libro al petto. Raggiungo in pochi attimi ilcancello dell`entrata principale dove Nick mi sta aspettando. Quando mi vede, si alza dai gradini dipietra e mi viene incontro con un ampio sorriso stampato in Iaccia. Non credo di averlo mai vistoarrabbiato o irritato in questi ultimi diciannove anni.'Ciao Corin, mi bacia in Ironte. 'E` andato bene l`esame?.'No, non direi., rispondo seccata, lasciandolo stringermi teneramente al suo petto.'Sei andata completamente Iuori corso!, mi ricorda con una punta d`ansia nella voce. Come se non lo sapessi gia da me!Annuisco pensierosa, osservando Irene raggiungerci mano nella mano col suo Iidanzato Matt. 'Ciao Corin., mi saluta alzando velocemente la mano avvinghiata a quella della mia miglioreamica. 'Hai Iame?.Lo osservo mirare bene un punto alle mie spalle prima di lanciare la sua lattina vuota di birra,cercando di centrare un minuscolo bidone dell`immondizia. Il barattolo si schianta rumorosamentesul metallo del bidoncino e rotola sull`erba Iino a Iermarsi sulle mie scarpe.Per il momento, il discorso esame sembra essere passato in secondo piano ed io non mi lasciosIuggire l`occasione per cambiare discorso. Parlare dei miei Iallimenti con degli amiciperennemente al passo con le lezioni e ancor piu deprimente che dover ascoltare i rimproveri daparte del nostro proIessore.Sono talmente inIuriata con me stessa che lo stomaco mi si e chiuso. Ma, dal momento chel`alternativa sarebbe di tornarmene a casa ed aIIrontare i miei genitori, Iingo prontamente di avereuna Iame incredibile. 'Vi va di Iare un salto da Mac Donald?, ci chiede Matt mentre con gesti calcolati, prova di nuovo acentrare il cestino. Per la seconda volta la lattina Iinisce sopra le mie scarpe. Spazientita mi piego per raccoglierla e,senza esitazioni, la lancio alle mie spalle dimenticandomi totalmente di mirare. Faccio centro alprimo colpo sotto lo sguardo meravigliato di tutti.'Come diavolo hai Iatto?, Nick sposta lentamente lo sguardo dal cestino a me.Faccio spallucce sorridendo timidamente e cercando di non dare troppo peso e importanza al miocanestro.'Ehm.Iortuna., ridacchio, cercando di sviare il suo sguardo stupito.A volte mi scordo di mostrarmi per quella che dovrei essere.'Perche non pranziamo da me?, propone Irene, salvandomi dalla situazione. Non sembranemmeno essersi accorta di cio che ho appena Iatto.'PerIetto, mi aIIretto a risponderle. 'Hamburger e patatine sono un ottimo rimedio per sollevarmiil morale dopo un ennesimo Iallimento., mi sIorzo di mostrarmi entusiasta.'Venite in macchina con noi?, chiede a me e a Nick.'D`accordo., annuisco pensierosa. Tutto pur di non dover tornare a casa.Mentre c`incamminiamo verso il parcheggio Iingo di ascoltare distratta i loro commenti sul TwentyOne. In realta non mi sto perdendo una parola. Sono davvero l`unica in tutta Loverland a non esserestata presente all`inaugurazione. Con un sospiro mi aggrappo saldamente al braccio di Nick.'Avresti dovuto esserci, Corin., mi dice Nick, accorgendosi della mia aria aIIlitta. 'C`eranopraticamente tutti i ragazzi del college. Anche quel ragazzo che mi avevi presentato l`anno scorso.Andrew, mi pare si chiami., mi sorride incerto.Digrigno i denti per la Irustrazione. Ecco perche aveva insistito tanto per mandarmi di ronda. Mi sIorzo di ricambiare il suo sorriso ma la mia bocca si piega in una smorIia quando il trillo delmio cellulare stona col silenzio del parcheggio. Mi scosto da Nick e aspetto nervosa che proseguacon gli altri, prima di leggere il messaggio che mi e arrivato. Per quanto il mio numero lopossiedono in molti, so gia chi mi ha cercata. Solo una persona al mondo ha la capacita di rovinareirrimediabilmente e instancabilmente i pomeriggi con la mia compagnia di amici. Scorro svelta gliocchi sullo schermo illuminato limitandomi a leggere il mittente, per quanto i miei sospetti nonnecessitano di una conIerma. Con un lungo sospiro ripongo il cellulare nella tasca della giacca e agrandi passi raggiungo i miei amici che nel Irattempo hanno gia preso posto nell`auto di Matt.'Ehm ragazzi., attacco impacciata, sentendomi proIondamente in colpa. 'Purtroppo non possovenire con voi.'Ma come?, Irene si sporge dal Iinestrino con aria oIIesa.Senza saperlo Andrew ha rovinato anche a loro il programma per il pomeriggio. A volte sembra chelo Iaccia a posta. 'Mi dispiace., mormoro piegando la testa di lato.'Ma se Iino a due minuti Ia eri entusiasta di venire con noi?, la voce di Matt mi raggiunge sopra lamusica alta dello stereo della sua auto.'Staremo insieme stasera e., cerco di giustiIicarmi.Irene si volta verso i sedili posteriori. 'Nick, dimmelo tu dove deve andare. Tu lo sai di sicuro.. Nick, senza degnarla di un`occhiata Ia spallucce. 'Non lo so invece. La mia stella e muta come unatomba.. Poi si volta di scatto verso di me aggrottando la Ironte. 'Non e che hai un ragazzo?, evidenzia ogniparola in modo aggressivo. Sento le guance inIuocarsi per la vergogna. Solitamente riesco ad arrossire, a piangere e a ridere acomando. Non e mia abitudine lasciarmi andare cosi. E` solo che certi discorsi m`intimidiscono.Non ce la Iaccio proprio a parlare della mia vita privata.'Pensi che se cosi Iosse te lo avrei tenuto nascosto?, mormoro, cercando di sviare il suo sguardoaccigliato.'Giurami che non esci con nessuno., insiste scuro in volto.'Te lo giuro., mi ritrovo a bisbigliare dando una sbirciata veloce all`orologio.'Lo sai che, prima di uscire con qualcuno che non e nel nostro giro, voglio vederlo e parlarci unpo`., mi ricorda dolcemente.Annuisco convinta. Me l`ha ripetuto cosi tante volte, che dimenticarlo sarebbe praticamenteimpossibile. Devo dar ragione ad Irene quando mi Ia notare che i nostri amici hanno un particolare occhio diriguardo per me. Non che questi loro atteggiamenti mi diano Iastidio. se non altro per pochimomenti mi spingono a credere di essere normale. Il Iatto e che vivere recitando non e sempre unpiacere.'Ci vediamo questa sera alla Iesta., taglio corto, rendendomi conto che sto perdendo troppo tempo.Nick annuisce seccato e con un gesto della mano incita Matt a mettere in moto. Osservo avvilita laloro macchina imboccare Thompson Street, l`unica provinciale che porta verso il centro, stringendotra le mani il mio teleIonino. Sola nel parcheggio, rileggo un`altra volta il messaggio.

Con un colpo secco chiudo lo sportellino e mi guardo attorno. In mezzo a studenti che mi passanoaccanto senza degnarmi di un minimo d`attenzione, mi sento normalissima. Per quanto mi siasIorzata di legare con loro non ho mai avuto il tempo per integrarmi. Non pretendevo molto maalmeno essere riconosciuta all`interno del campus. L`unica volta che il mio nome e stato sulla boccadi qualcuno di loro, e stato quando non ero riuscita a passare le audizioni delle cheerleaders. Perquanto me la cavassi molto bene nel ballo, mi avevano scartata a causa della mia Iaccia troppoinnocente, ingenua, e a sentir le ragazze, troppo da 'liceale..Nascondo il cellulare nella tasca interna della giacca e mi avvio lentamente verso il parcheggiodella CBM.'Si comincia., sospiro mormorando tra me e me.Per raggiungere la palestra devo attraversare praticamente tutta la citta e salire per Mountain Road,lasciandomi alle spalle i quartieri residenziali della periIeria.Una pioggerella Iine e insistente macchia l`asIalto e rende la temperatura leggermente piusopportabile. Apro la grande porta a vetri tirandola verso di me e mi avvio verso la sala centrale doveprobabilmente Andrew mi sta aspettando. Questa palestra e Irequentata solo da me e da altri due allievi: Derryl ed Anne. Non e aperta alpubblico e per dirla tutta non e nemmeno una vera palestra anche se io, per ovvie ragioni, mi ostinoa chiamarla cosi. E` semplicemente un`ampia sala spoglia, arredata da una mediocre panca in legnoe da una scrivania pericolante sulla quale Andrew, il nostro allenatore, ha sistemato un computerpaleolitico sul quale si diverte ad annotare ogni lavoro che portiamo a termine. Ho cercato di trattenermi ma non posso rinnegare i miei pensieri. Il Iatto e che per me eassolutamente una cosa stupida mettersi davanti ad un pc per Iare un promemoria di ogni nostrospostamento. Onestamente ritengo che un Ioglio e una penna possano bastare. Solo che quando,alcuni giorni Ia, avevo dato voce a questa mia considerazione, Andrew mi aveva guardata come seIossi un raro animale da baraccone e aveva commentato usando la parola 'bizzarra la miatestardaggine a non volermi tenere al passo coi tempi. Aveva concluso il discorso dicendo che ungiorno la tecnologia avanzata avrebbe avuto la meglio anche su di me. Andrew lo avevo conosciutoper puro caso un pomeriggio, mentre ero intenta a Iare jogging lungo le rive del Iiume. Stavocorrendo da due ore, sIidando la Iatica che appesantiva le mie gambe. Correvo e piangevo. E adAndrew questo non era sIuggito. A volte mi sembra di sentire ancora la sua voce tuonarmi nelleorecchie. Mi aveva chiesto come mai stessi piangendo ed io gli avevo risposto con naturalezza. Gliavevo raccontato senza preamboli della morte di mio Iratello, ucciso da dei ladri che tentavano dipenetrare in casa mia. Martin aveva tentato semplicemente di diIendere me e nostra madre, e perquesto era morto. Cosi Andrew mi aveva aperto la mente verso la vendetta e aveva dato inizio aduna mia seconda vita, Iatta di violenza e di menzogne. E devo ringraziare solo lui, se ora sono ingrado di potermi diIendere e di proteggere gli altri. Il punto e che sto Iingendo da cosi tanto tempo ecosi magistralmente, che sto cominciando a Iar Iatica a distinguere la realta dalla Iinzione. E devostare sempre piu attenta per non lasciarmi scoprire.'Ciao., Andrew solleva per un attimo lo sguardo dallo schermo del computer. 'Tutto bene conl`esame?.'Come al solito., gli rispondo amareggiata, andandogli incontro.'Ah.mi dispiace., riposa gli occhi sul pc, digitando qualcosa sulla tastiera.'Che stai cercando?, gli chiedo curiosa, sedendomi su un angolo della scrivania.Osservo le varie scritte sullo schermo senza capirci niente. Che cosa mai signiIichera la parolaGOOGLE?'Sono appena entrato nel sito uIIiciale della polizia.vorrei capirne di piu riguardo al caso di tuoIratello..'E` stato archiviato, lo sai., sospiro Irustrata.'Questo e vero., continua, senza lasciarsi condizionare dal mio abbattimento. 'Ma ci sono alcuneIoto segnaletiche che magari potrebbero tornarci utili. Quella sera tu, nascondendoti nell`armadio,hai potuto vedere in Iaccia gli assassini e sapresti riconoscerli. Come posso aiutarti a ritrovarli senon ho idea di chi possano essere?, mi spiega mentre digita un`altra strana parola che non miprendo nemmeno la briga di comprendere.Cerco di respirare normalmente mentre passo in rassegna ogni volto che appare sullo schermo. Nonriconosco nessuno ma seleziono lo stesso una decina di volti i cui tratti mi appaiono in qualchemodo Iamiliari. 'Che state cercando?, irrompe Anne.'Stiamo provando a vedere se la polizia ha trovato gli assassini di Martin prima di noi, le spiegascettico Andrew. 'Dovresti guardare queste Ioto anche tu.Osservo Anne e Derryl avvicinarsi a piedi scalzi e, quando sono a pochi passi da noi, sIerro asorpresa un pugno sulla mandibola del mio allenatore.'Adesso che ci siamo tutti possiamo cominciare!, rido vedendolo cadere all`indietro.In un attimo, nonostante l`abbia preso alla sprovvista, scatta in piedi e mi punta con lo sguardo. 'Derryl.Anne., li richiama all`ordine con tono Iermo. Sono ancora sorpresi dalla mia improvvisareazione. 'Oggi combatterete uno contro l`altro..Impartisce loro qualche rapido consiglio, senza mai perdermi di vista. Finito di parlare accenna unacorsa verso di me. A meno di un metro di distanza balza in alto e cerca di colpirmi al costato con undoppio calcio. AIIerro a Iatica le sue caviglie, bloccandogli le gambe a mezzo centimetro dalla miaIaccia, e con un rapido movimento le roteo su se stesse. L`allenamento e cominciato.'Per caso sei arrabbiata oggi?, mi chiede cercando di colpirmi allo stomaco con un pugno.Faccio un balzo indietro evitando il colpo prima di rispondergli: 'Non sopporto che i miei amici mivedono come una bambina indiIesa. Odio dover Iingere con i miei genitori, odio i lividi che mirestano sul corpo, urlo mentre tento di divincolarmi dalla sua stretta. Una volta libera lo stendo sultappeto e riprendo a parlare ansimando. 'E in questo momento odio anche te!.Lo aiuto a rialzarsi per riprendere l`allenamento. 'Odio a parte., mi dice spostandosi di qualche passo indietro per evitare una mia ginocchiata. 'Cheintendi Iare col college? Andrai avanti?.Prima che riesca anche solo a pensare ad una risposta mi colpisce al mento col palmo della mano.Un dolore intenso ai nervi del collo mi Ia stringere i denti. Sento la sua mano aIIerrarmi i polsi etrascinarmi verso il basso. InIilo rapidamente una gamba tra le sue caviglie e con uno strattone milibero i polsi. Mi basta poi colpirlo lievemente al costato per Iargli perdere l`equilibrio. 'Non lo so Andrew., gli rispondo. Quando siamo nuovamente Iaccia a Iaccia, lo colpisco al nasocol gomito.'Lavorare non mi dispiacerebbe ma abbandonare gli stu., un suo pugno allo stomaco mi soIIocale parole in bocca, '.gli studi mi spaventa., continuo nonostante mi abbia colpito con un altrodestro in pieno volto. Ricambio il colpo subito con tanta violenza da Iarlo volare all`indietro. Siscontra con la parete. Aggrotto le sopracciglia. Secondo i miei piani sarebbe dovuto cadere.Si scaglia contro di me usando la stessa Iuria di prima e Iatico non poco per evitare che la maggiorparte dei suoi attacchi vada a buon Iine.Con un braccio blocco le sue dietro la schiena mentre con l`altro gli stringo la gola. E` una mossache lui stesso mi aveva insegnato.'Tu cosa credi sia meglio che Iaccia?, chiedo pensierosa.Si libera dalla mia presa colpendomi al naso con uno scatto all`indietro della nuca.'Sei libera di Iare cio che vuoi. Ma ricorda che un lavoro ti rubera del tempo prezioso. E tu hai dadedicarne molto a me e ai nostri allenamenti..'Come se non lo sapessi gia., mugugno.Andrew mi Ia cenno di Iermarmi alzando una mano in segno di resa. Si volta per qualche istante acontrollare cio che stanno Iacendo i nostri due compagni e dalla sua espressione intuisco che non eper niente soddisIatto.'Guarda Corin. Vedi come Anne alza il gomito quando vuole tirare un pugno?, commenta stizzito.'Un po` troppo alto., concordo, studiando attentamente i movimenti di lei.'Gia. Cosi Iacendo toglie quasi il cinquanta per cento di Iorza al suo colpo., mi spiegaguardandomi di sbieco.Annuisco sospirando rumorosamente.'Sei stanca?, mi chiede.'Ieri notte non e stata una ronda semplice, gli sorrido soddisIatta, ripensando a come avevo stesoquel tizio spregevole che aveva tentato di aggredirmi.'Te la sarai cavata benissimo come sempre.. 'Cio non toglie che non sia stata aIIatto semplice. A proposito, e bello il Twenty one?, ribattoscontrosa, aIIerrando una salvietta per asciugarmi la Ironte sudata.Andrew si lascia scappare un ghigno. 'Molto bello..'Senti, ora e proprio meglio che vada..'Mi dispiace di dover mandare ancora te di ronda.. Sembra davvero dispiaciuto mentre guardadistratto il livido sulla mia spalla. 'Ma Anne deve allenarsi.. 'Certo, non mi dispiacerebbe avere anche una vita sociale.e qualche ora per studiare., ammettovoltandomi verso gli altri due. 'Ehm.ciao ragazzi.. Appena li vedo mi blocco. Come diavolo sono riusciti a ridursi in un simile stato in solo due ored`allenamento?Mi soIIermo qualche secondo a squadrare sconvolta Derryl che, seduto sopra la schiena di Anne, lesta tirando i capelli. Ma cosa diavolo sta.?No, meglio non cercare una risposta. Non sono poi cosi sicura di voler scoprire che razza di mossaidiota ed ineIIiciente sia quella che si sta sIorzando di mettere in atto. Senza il minimo entusiasmolascio la palestra. Il cielo e nuovamente terso e azzurro. L`acquazzone non e durato piu di quindici minuti.E` un autunno torrido, che sembra non dover Iinire mai. Il secondo che passo senza mio Iratello, incompagnia unicamente del desiderio di rivendicarne la morte e di quel 'Iastidioso senso diprotezione che ho verso i miei concittadini.E il solo pensiero che ora dovro percorrere Loverland in lungo e in largo, m`invoglia solamente atornarmene a casa e inIilarmi nel letto per almeno dodici ore di Iila. Per quanto consideri una.vocazione, lo stile di vita che ho scelto di intraprendere, non riesco piu a Iare a meno di desiderareuna serata spensierata al Twenty One. Imbronciata, m`incammino lungo Thompson Street senzaprestare la dovuta attenzione a cio che accade attorno a me o a cio che potrebbe accadere. La miaronda e iniziata.mentre tutti si stanno godendo questo caldo e soleggiato giorno d`autunno.CompliceAppena apro la porta della cucina un Iorte proIumo di pollo stuzzica il mio appetito.'Dimmi che hai passato l`esame., mia madre mi corre incontro asciugandosi le mani nelgrembiule. 'Dimmelo!.Piego le labbra di lato non sapendo se mentirle o meno. Do una veloce sbirciata all`interno del Iornoper prendere tempo. Dov`e il pollo?Come un segugio spalanco le narici e seguo la scia. Mi Iermo davanti alla credenza e Iinalmenteadocchio il vassoio di alluminio colmo di ali di pollo e patatine Iritte. E` molto meglio del MacDonald e della cucina di Irene.'Stasera Iaro un po` tardi perche abbiamo organizzato una Iesta a casa di Nick., eludovolontariamente la domanda,pregando che non se ne accorga.'Sono tanto cari i tuoi amici., precisa con una strana espressione sul volto. Non so perche, ma questa sua espressione non mi piace per niente. Somiglia troppo a quella cheadotta quando vuole aIIrontare certi discorsi imbarazzanti. 'Forse sono solo un po` troppo apprensivi. Soprattutto Nick, si blocca un secondo quando Andy,mio padre, Ia il suo ingresso in cucina. Attende che lo saluti prima di continuare. 'Gli piaci sai?!.Una patatina dalla mia bocca scivola direttamente nel piatto. Lo sguardo di Andy si Iaimprovvisamente attento.No ti prego. davanti a lui no!'A Nick?, riesco a dire recuperando un minimo di contegno nella voce. 'Non scherziamo. Maperche nessuno crede piu all`amicizia tra un uomo e una donna?!.'Tu crederesti a qualcosa che non esiste?, s`intromette mio padre. Lo sguardo si Ia ancora piuserio.Davanti alla sua supposizione non posso Iare a meno che sproIondare il viso nel piatto. Riuscissialmeno a non arrossire cosi tanto.EIIettivamente non ci credo piu nemmeno io all`amicizia tra un uomo e una donna. Ma su Nick nonho dubbi!'Mamma.cambiamo discorso. Non vorrai rovinarmi la cena?!.Addento con Iatica un`altra patatina Iumante. Certe insinuazioni hanno il potere di irritarmi nonpoco. E poi, devo stare sempre molto attenta a parlare con i miei genitori. Soprattutto quando i lorodiscorsi cominciano con 'secondo noi piaci a quello, oppure con 'hai visto che carino il nuovomacellaio.perche e scontato che poi dovro propinarmi almeno per una buona mezz`ora i lorocomizi. Fossero almeno le classiche prediche che Ianno i genitori comuni.che ne so.'.stai attenta hai ragazzi che vogliono una cosa sola.,'..non accettare passaggi da qualche sconosciuto.,'..prendi sempre le dovute precauzioni..Gia, sono abbastanza imbarazzanti questi tipi di predicozzi. Iiguriamoci quando ti devi sorbireIrasi come queste: 'Ti devi trovare l`uomo giusto.,'e ora di pensare a qualcosa di piu serio che a un`avventura.,'ti senti pronta per il matrimonio?....Oh mio Dio!Soprattutto Andy. Anche se non ne abbiamo mai parlato, sono certa che in cuor suo spera ancora divedermi Ielicemente sposata con Manuel. D`altronde e un ispettore della polizia.quale migliorpartito per la sua unica Iiglia. Ma proprio per questo motivo avevo dovuto allontanarmi da lui. Ovviamente Manuel aveva pensatobene di inIormarmi di essere un poliziotto solo dopo ben cinque mesi che ci Irequentavamo, cosi nelIrattempo mi ero aIIezionata. 'Ok. Parliamo d`altro allora., la voce squillante di mia madre interrompe i miei pensieri.Si siede accanto a me e comincia a sbucciare una mela. Ogni tanto mi lancia un`occhiata.Non mi piace quando mi lancia questo genere di occhiate. 'Ma.dimmi una cosa., si sporge verso di me appoggiando i gomiti al tavolo e abbassando di unbel po` il tono della voce.Presumo l`abbia Iatto per non Iar sentire quello che ci diciamo a mio padre che nel Irattempo, vistala piega che la nostra conversazione stava prendendo, si e spostato in salotto a leggere il giornalesportivo.'Tu e Nick...'Mamma., roteo gli occhi.'No no, davvero, sono incuriosita.mi chiedevo.ecco.voi due.avete mai Iatto sesso?.'MAMMA!. 'Ma perche ti scaldi tanto? Dopotutto la mia era solo una domanda., si diIende imbronciata.Mi alzo di scatto e nel Iarlo urto violentemente la caviglia sulla gamba del tavolo. Maledizione! Eramolto meglio il Mac Donald!Sciacquo il mio piatto nel lavello e mi sposto in camera mia prima che mio padre possa essere coltodalla curiosita di indagare sul mio ultimo esame. Scorro velocemente lo sguardo dentro all`armadio. Scelgo un abito nero che mi lascia scoperte dimolto le gambe. Estraggo dall`armadietto del bagno una serie inIinita di trucchi e creme.Mi sento particolarmente su di giri al pensiero di partecipare a questa Iesta. Anche perche e Iorsel`ultima occasione che mi resta per entrare in sintonia con i miei compagni di college prima didover arrendermi all`evidenza e abbandonare deIinitivamente gli studi.Quando mi ero iscritta all`Aims Community College ancora non potevo sapere che gli allenamenticon Andrew mi avrebbero sottratto cosi tanto tempo.Raccolgo i capelli in un nastro rosa e torno a grandi passi in camera mia urtando maldestramente lospigolo della porta col dito mignolo del piede. Sono cosi emozionata che non riesco a coordinare imovimenti. E come al solito sono in ritardo di ben venti minuti. Irene mi ha gia inviato diversimessaggi intimidatori del tipo: 'se non scendi immediatamente dico a tuo padre che hai lasciatoManuel. Mi inIilo un sandalo color crema. Altro messaggio di Irene.ho paura a leggerlo.Scesa al piano di sotto trovo Andy piazzato davanti alla porta, tipo sentinella. Mi Iissa severo,tenendo le braccia incrociate al petto. 'Eri in castigo, ricordi?.'Il castigo era Iinito., sottolineo.'Ma e ricominciato quando l`altra sera sei rientrata alle due del mattino..'Dai And. papa., allargo le braccia. 'Ero uscita con dei compagni di corso. Sai come vanno certecose. Non e colpa mia.. La colpa e di quel tale che ha avuto la pessima idea di aggredirmi propriodieci minuti prima che scadesse il mio coprifuoco. aggiungo sottovoce-Il suo sguardo resta sul chi va la. 'Avete avuto un incidente?.'.No., rispondo dopo qualche attimo, mentre cerco di raggiungere la porta d`ingresso. 'Percheme lo chiedi?.Indica la mia spalla. 'E` solo una botta, papa. Puo capitare., taglio corto.'Ma avevi anche i pantaloni macchiati di sangue., si ostina.Apro la porta, dando volontariamente le spalle a mio padre. 'Ho il ciclo., mento svelta.Quando sbircio verso di lui mi accorgo che le sue guance hanno cambiato colore. 'D`accordo. Vai.,balbetta imbarazzato.Quando parcheggiamo lungo il marciapiede di Ironte casa di Nick, tutti i ragazzi del college,cheerleaders comprese, sono gia arrivati. Mentre mi Iaccio largo tra la Iolla di invitati, i miei occhicadono inevitabilmente su un ragazzo che sta ridendo insieme a Matt. Non lo ho mai visto primad`ora. Ho ancora gli occhi Iissi su di lui quando Nick compare al mio Iianco, dandomi unoschioccante bacio sulla guancia. 'Ciao piccolina mia!.Gli sorrido aggrappandomi al suo braccio e proseguiamo verso la cucina per stare, come al solito,un po` da soli a parlare. Mi siedo sul tavolo accavallando le gambe, prestando attenzione a nonsporcarmi il vestito con la birra che qualcuno ha rovesciato. Nick mi guarda con i suoi soliti occhitrasognanti, celati dietro alle lenti dei suoi minuscoli occhiali da vista. 'Come te lo sei Iatto quellivido sulla spalla?, mi chiede porgendomi una bottiglia di vino bianco.Aaaah.ci risiamo. 'Ho urtato la portiera della mia auto., gli rispondo distratta.'Ancora!?, commenta stranito. 'E` la terza volta questo mese..Porto il collo della bottiglia alla mia bocca e ne bevo un generoso sorso, ignorando la sua illazione.'Hai piu visto Manuel?, mi chiede poi, cingendomi le spalle con un braccio.'Non ci tengo. Non e il tipo di ragazzo con cui posso star bene. Insomma, mi ci vuole un genere deltutto diverso..'Che genere di ragazzo ti serve?, indaga Iacendosi attento.-Un Iattorino magari- penso chiunque, purche non sia un poliziotto.-Prima che possa Iormulare una risposta abbastanza convincente, irrompe in cucina il ragazzo cheavevo intravisto appena entrata in casa.'Oh, scusate. Non volevo disturbare., dice imbarazzato, distogliendo subito lo sguardo da noi. Senza dare nell`occhio cerco disperatamente di allontanarmi da Nick. Mi sorride cordialepassandomi accanto per prendere una birra dal IrigoriIero.Nick gli Ia cenno di Iermarsi. 'Ma quale disturbo. Vieni, ti presento la mia ragazza..Guardo sgomenta il mio amico arrossendo Iino alla radice dei capelli. Magari ho solo capito male.condizionata come sono dalle insinuazioni di mia madre. Mi rilasso un poco e sIoggio un sorrisoaIIascinante.'Io sono Micheal, un vecchio compagno di liceo di Nick., si presenta stringendomi la mano. I suoi occhi si Iermano per un istante sulla mia spalla.Oh mio dio!'Corin., cerco di sedurlo sIoderando il mio sorriso migliore.'La donna di Nick., conclude ammiccando.Non riesco neppure a rispondergli. Nick deve essere impazzito oppure deve avere ha unavalidissima ragione. Ormai comunque Micheal e gia nella sala grande insieme agli altri. Perche hai mentito?, mi ritrovo ad aggredire il mio amico.'Perche sei una bella ragazza e Micheal e molto sensibile a certe cose. Ma dove eravamo rimasti?Ah, si! Dicevi che e un altro, il genere di Iidanzato che vuoi, giusto?.'Esattamente. Ed ora ho capito chi voglio..voglio LUI!, sbraito Iuriosa saltando giu dal tavolo.Nick scuote la testa risoluto. 'Te lo puoi scordare! Micheal non e il ragazzo giusto. Corin, tu haibisogno di qualcuno che ti protegga. Non hai bisogno di un marpione che corre dietro a tutte quante.Lascialo perdere, Iidati di me..'Perche stai cercando in tutti i modi possibili di descrivere Micheal come un orco assatanato chevuole uccidere tutte le indiIese Ianciulle qua presenti?, gli chiedo sospettosa. 'Perche lo conosco., mi risponde serio.'Oh andiamo, Nick. Se do retta a te mi ritrovero quarantenne, zitella, senza Iigli, e con lo sguardoperso nel nulla, mentre la mia mente correra pericolosamente indietro nel tempo ricordando tuttocio che mi sono persa..'Non essere drammatica. C`e sempre un pro a tutte le situazioni., ride, immaginandomiprobabilmente vecchia e rugosa mentre accarezzo un gatto.'Non a quella di avere un migliore amico protettivo come te., lo accuso inIastidita.Sulle sue labbra appare un ghigno. 'Potresti sempre sposartelo questo tuo amico..almeno noncorreresti il rischio di imbatterti in qualche depravato.. Ride ancora piu Iorte.'Non scherziamo.se dovessi Iinirti in moglie non sarei nemmeno libera di Iare la lista dellaspesa..'Beh, eIIettivamente hai dimostrato piu volte di non capirci un`acca su certe cose., si aggiusta gliocchiali sul naso.'Ma che dici?, nego inIastidita.'Vogliamo parlare di quando hai scambiato le rape per la lattuga?, mi stuzzica divertito.'Ma stiamo parlando di tanto tempo Ia. Nel Irattempo sono migliorata., mi diIendo alzando gliocchi verso il soIIitto.'Allora vogliamo parlare di quando la scorsa settimana ho dovuto Iarti cercare da quella mia amicache lavora alle casse perche ti eri persa nel supermercato?.'E va bene, d`accordo., mi arrendo con uno sbuIIo. 'Ma questo e un altro discorso. Ho diritto aIarmi delle esperienze e tu non me lo permetti..'Facciamo cosi., mi aIIerra i Iianchi. 'Ti prometto che da oggi in poi sarai libera di Iare cio cheriterrai piu opportuno..'Davvero?, chiedo dubbiosa.'Certo., ammicca. 'Tranne che con Micheal, ovviamente..Sto cominciando seriamente a odiarlo. Nick, s'intende.Non mi lascero inIluenzare dalle sue parole. Cerca di scoraggiarmi solo perche.un`altra volta leparole di mia madre mi ritornano alla mente.sto cominciando veramente a credergli. Perche vabene interessarsi ad un`amica, lo Ianno tutti con me, ma gli altri miei amici non si permettono divietarmi di uscire con un ragazzo. E non sara di certo Nick a riuscirci.Me ne torno indignata nel salotto dove Irene e intenta a sgranocchiare dei salatini.'Che aria scura hai. Ti stai annoiando?, mi urla per sovrastare la musica assordante.Un po` delusa, con un veloce movimento della testa le indico Micheal, poco lontano da noi.'Oh beh..quel ragazzo e decisamente poco noioso., commenta drizzandosi sulle punte dei piediper riuscire a vederlo meglio tra il gruppetto di ragazze che lo circonda.Sempre piu delusa mi lascio cadere su una sedia. 'Lui pensa che sto con Nick..'Oh.ma e quello che pensa chiunque appena vi vede., resta ottimista come al solito. 'Basteraspiegargli che.'Glielo ha detto Nick., sospiro.Un salatino a Iorma di IarIalla gli scivola dalla bocca. Mi guarda senza capire aggrottando appena laIronte. 'Cioe insomma.spiegati meglio Corin. Ti sei Iidanzata con Nick e non mi hai dettoniente?.'NO!, urlo sconvolta.Irene segue la traiettoria del mio sguardo e rimane delusa quanto me nel vedere Micheal salutare eandarsene.'Ma.ma., guarda l`orologio. 'E` mezzanotte. Perche se ne va adesso?.Mi stringo nelle spalle ancor piu demoralizzata di prima.PerIetto! Non solo se n'e andato senza degnarmi di un`occhiata -al che e palese che ho totalmenteIrainteso lo sguardo languido che mi ha lanciato mentre stavo in cucina- ma non mi ha lasciatonemmeno il tempo di spiegargli che in realta io sono single. Quando la maggior parte degli invitati lascia la Iesta, Nick abbassa la musica e viene a sedersiaccanto a me sul divano macchiato di birra. Mi passa un braccio attorno alle spalle, e resta aIissarmi per qualche secondo con aria colpevole.'Ti rendi conto che la tua idea di protezione sta diventando piuttosto.eccessiva?, sibilo senzaricambiare il timido sorriso che mi rivolge.'Corin, ascoltami. Viviamo in una citta dove e molto meglio tenere gli occhi sempre aperti.Succedono cose strane ultimamente..'Ultimamente?, ribatto critica.'Beh.da sempre., si corregge con una smorIia. 'E da sempre mi sono preso la responsabilita diproteggerti. Perche ti voglio bene e perche tu sei., si blocca imbarazzato voltando di lato la testa.'Sono.cosa?, gli chiedo dubbiosa sollevando un sopracciglio. Mi guarda per poco piu di due secondi, poi si alza dal divano per inIilarsi la giacca. 'Tiaccompagno a casa.. Mi aIIerra la mano e mi conduce verso la sua auto parcheggiata sul retro. Svolta per ThompsonStreet e a tutta velocita si lancia verso casa mia. Quando dico che lui ha un`eccessiva idea diprotezione nei miei conIronti, intendo dire che non mi e permesso nemmeno passeggiare da sola perpoco piu di un chilometro dopo le nove di sera.'Sono cosa, Nick?, senza preamboli riprendo il discorso interrotto.Le sue dita si irrigidiscono sul cambio. Si morde il labbro inIeriore e Iissa la strada di Ironte a lui.Finge di non aver sentito la mia domanda percio mi ritrovo costretta a scuoterlo per una spalla.'Vuoi dirmelo?, insisto petulante.'Maledizione Corin, guardati., si volta per un momento dalla mia parte. 'Sei.sei piccola, indiIesae soprattutto.attraente. Sei troppo di tutte queste cose per sopravvivere ad una citta come lanostra., sembra davvero convinto di quello che sta dicendo ed io non posso Iare a meno disorridere soddisIatta. Le sue parole sono la dimostrazione che riesco a Iingere molto bene.Osservo per qualche minuto il suo proIilo rischiarato dalla luce dei lampioni che sIrecciano accantoa noi. Poi un`ombra, al limite del mio campo visivo, mi Ia voltare di scatto verso una stradinalaterale immersa, quasi completamente, nel buio della notte. AIIino lo sguardo nello specchiettoretrovisore e l`aria smette per qualche attimo di raggiungere i miei polmoni. 'Fermati!, urlo a Nick.Il suo piede non accenna a sollevarsi dall`acceleratore.'Perche?, mi chiede distratto.'Ferma la macchina, Nick!, urlo piu Iorte, quando dallo specchietto non riesco a vedere altro chebuio e oscurita.'Non e una bella zona per Iermarsi., commenta accelerando.Senza ragionare, in preda alla Irenesia, aIIerro il Ireno a mano sollevandolo con Iorza. Le ruotestridono sull`asIalto e l`auto Ia un`inversione completa, ingombrando parte della corsia opposta.Con un sussulto il motore perde vita e sia io che Nick rimbalziamo contro il parabrezza.'Stai bene?, gli chiedo.Nick mi guarda sgomento, tastandosi la Ironte. 'Sei impazzita!?.'Torna indietro., gli ordino girando la chiave.'Indietro dove?.'Nick, non c`e tempo. Fa quello che ti ho detto e basta., strillo.Con movimenti lenti ed incerti inserisce la prima e ripercorre il centinaio di metri che ci separanodalla stradina laterale.'Corin.che ti prende?.'Ok.Iermati qui..Prima ancora che le ruote si Iermino del tutto, slaccio la cintura con movimenti Irenetici e balzoIuori dall`abitacolo cadendo rotoloni sull`asIalto. Mi alzo giusto in tempo per non essere investitada un Iurgoncino che ci supera ad alta velocita e, dimenticandomi completamente di Nick, corro nelpunto esatto dove, pochi minuti prima, avevo intravisto quell`ombra.'Corin?, mi chiama raggiungendomi. 'Dove stai andando?.Mi blocca aIIerrandomi per un braccio, mentre i suoi occhi Iissano il punto dove sono rimastiparalizzati i miei.'Oh mio Dio., mormora spalancando la bocca. 'Torna alla macchina, Corin. Chiama la polizia..'Non c`e tempo, Nick., cerco di liberare il braccio dalla sua stretta, ma le sue dita si Ianno ancorapiu salde.L`urlo di una ragazza rimbomba tra gli alti muri delle case diroccate che si ergono, desolate e cupe,in entrambi i lati della stradina. Terrorizzata, osservo la Iigura sproporzionata dell`uomo che staimprigionando quella ragazza tra due cassonetti della spazzatura.'Non essere idiota, Corin. Ragiona. Se ti avvicini quello se la prendera anche con te., misuggerisce spaventato. Retrocede di qualche passo cercando di trascinarmi con lui.La voce mi esce in un Iischio. 'E` quello che vedremo., piego le labbra di lato. 'Ora per Iavore,Nick, lasciami il braccio..Stravolto, mi guarda con la bocca e gli occhi spalancati. Quando la ragazza lancia un altro urlo, ilsussulto dovuto allo spavento lo costringe Iinalmente ad allentare le dita attorno al mio braccio. 'Cosa vuoi Iare?, bisbiglia Iurioso, camminandomi accanto. 'Pensi davvero che avvicinandoci,quell`uomo si spaventera a tal punto da scappare?.Guardo poco convinta le sue dita tremanti che si stringono nuovamente al mio polso, mentre cerca,disperato e ansioso, di Iarmi cambiare idea. Provo a pensare alla svelta un modo per Iermarequell`uomo, senza che Nick scopra chi sono e cosa Iaccio, ma quando siamo a pochi passi daibidoni della spazzatura non sono ancora riuscita a trovarlo. Davanti a noi vedo la ragazza giacere traqualche borsa dell`immondizia, immobilizzata sotto il peso di un ragazzo. Con una mano le statappando la bocca mentre con l`altra e intento a strapparle una manica della maglietta.'Ehi!, ringhio.Con uno scatto l`uomo volta sorpreso il viso verso me e Nick. Senza lasciargli il tempo di reagire locolpisco con un calcio alla mandibola. Gemendo, rotola all`indietro sbattendo la Ironte contro ilmuro. 'Prendiamo la ragazza., ordino a Nick. Ammutolito mi ubbidisce senza obiettare. Lo aiuto a sollevarla da terra passandole un braccioattorno alla vita, e insieme corriamo verso la macchina il piu velocemente possibile. Svoltatol`angolo, approIitto di una distrazione da parte del mio amico e mi blocco, lasciandolo proseguiresenza di me lungo la strada vuota. Non mi occorre voltarmi per intuire che quell`uomo e a pochipassi dalle mie spalle.'Cosi Iinalmente ci incontriamo!, lo sento ridere.'Ti era stato detto di lasciare la citta., gli ricordo parlando piano, continuando a dargli le spalle.'Non sono abituato a prendere ordini da dei mocciosi., sghignazza.Sento i suoi passi Iarsi sempre piu vicini. Quando percepisco che mi e praticamente addosso, roteosu me stessa e lo colpisco al costato con la punta della scarpa. Il colpo lo Ia indietreggiare.'Dovresti., sorrido scagliandomi ancora contro di lui.Con un pugno alla mandibola mi stordisce. Sento le sue braccia sollevarmi da terra e scagliarmicontro un cassonetto. Allungo le mie in avanti per proteggermi il viso, mentre rotolo inermenell`aria, cadendo poi pesantemente di spalle a terra. Quando la lama del suo coltello lampeggia nelbuio contro il mio volto, roteo lateralmente sollevandomi con un balzo.'Ehi.impressionan..Prima ancora che Iinisca la Irase lo colpisco con un calcio alle ginocchia, Iacendolo scivolare aimiei piedi.Continuo a colpirlo allo stomaco, e ad ogni mio colpo sobbalza. Gli ci vuole un bel po`prima di reagire. Allunga la mano sull`asIalto verso un pezzo di vetro di una bottiglia rotta, e me loconIicca nel polpaccio. Irrigidisco la gamba sentendola cedere sotto il mio peso e,irrimediabilmente, precipito a terra rovesciandomi sopra di lui. Istintivamente mi spinge lontano. LaIoga del mio avversario mi Ia barcollare, ma riesco lo stesso a rendermi conto che con un balzocerca di saltarmi contro. Mi immobilizza Iaccia al muro. Velocemente riesco a sollevare all`indietrola gamba e a colpirlo alle costole con tale violenza da Iarlo capitolare direttamente sopra ilcoperchio di un cassonetto dell`immondizia. I bidoni si rovesciano con un colpo sordo e resti diimmondizia marcia si sparpagliano lungo la strada. Adocchio un bastone alla mia sinistra, maquando mi piego per aIIerrarlo un suo pugno alla testa mi lascia distesa e stordita.'Avevo sentito parlare di te., ansimante, mi si accuccia di Ironte sIoderando un sorriso beIIardo. Iltono di voce e palesemente sarcastico. 'La terribile e misteriosa ragazzina della notte che Ierma noicriminali. Onestamente ti credevo diversa.piu muscolosa., mi stringe un bicipite per misurare lamia Iorza. 'Piu alta e con qualche chiletto in piu. E anche meno bella., avvicina le sue labbra allamia gola senza smettere mai di sorridere. E` divertito nel vedermi inerme, sdraiata sul terreno. Con un colpo in avanti della testa lo colpisco al naso. Immediatamente alcune gocce del suo sanguemi cadono sulle guance. Il ragazzo piega le ginocchia coprendosi il viso con entrambe le mani. NeapproIitto per aIIerrare il bastone. 'Non sopporto chi sostiene che io sia bassa., piego le labbra inun ghigno prima di colpirlo alla nuca.Lascio cadere il bastone accanto al suo corpo privo di sensi e zoppicando mi allontano lungo lastradina buia. 'Corin?.Nick da dietro l`angolo Iissa paralizzato la mia gamba sanguinante.Sollevo la testa verso di lui e dal suo sguardo intuisco che e li da tempo.'Che diavolo.?, non riesce a terminare la Irase. Mi Iissa deglutendo rumorosamente mentre miavvicino a lui.'Dov`e la ragazza?, gli chiedo osservando la macchina da sopra la sua spalla.'E`.e scappata. Credeva che io volessi.Corin? Quell`uomo ti ha Ierita., mi Ia notare.Sospiro Iacendo spallucce, osservando distratta il taglio sulla mia gamba. 'Non e niente., e neldirlo mi tolgo pezzi di vetro ancora conIiccati nella mia pelle.'E tu.hai.picchiato quel tale., sembra incredulo mentre lo dice. Abbasso istintivamente la testa verso terra per non sostenere il suo sguardo perplesso e indagatore. 'Come ci sei riuscita?, la domanda sottintende un qualcosa che non mi riesce diIIicile intuire, mache tento disperatamente di ignorare.'Sai.qualche corso di auto diIesa., invento rapidamente, distogliendo poi lo sguardo da lui ognivolta che Ia per interrompermi. 'E poi ho.ho una buona guid.istruttore., mi correggoprontamente, sorridendogli.Da come mi guarda non sembra aIIatto convinto.'Corin.ti ho appena vista stendere un uomo di novanta chili., IarIuglia conIuso, alzando losguardo verso il corpo che avevo lasciato inerme sull`asIalto. Improvvisamente le sue palpebre sispalancano terrorizzate e mi aIIerra Irettolosamente una mano. 'Un uomo che si sta alzando proprio in questo momento., grida stritolandomi le dita.'Stai tranquillo., lo rassicuro calma, voltandomi di lato.Senza dire una parola, alzo molto, molto lentamente, gli occhi verso quell`uomo, incenerendolo conlo sguardo. Lo vedo Iare qualche passo indietro e cadere subito a terra, Iissandomi con ansia. Conmovimenti goIIi e impacciati si trascina nel punto piu lontano da noi, Iino a scomparire dietrol`angolo di una casa.'Beh.per stasera direi che hai subito abbastanza traumi., inIilo il mio braccio attorno ai suoiIianchi, mentre ci incamminiamo verso la macchina.Mi rendo conto dello shock che Nick ha subito nel vedermi annientare una minaccia di novantachili. Chiudo la portiera e attendo impaziente che il mio amico si riprenda. Non Ia altro chestudiarmi da dietro le lenti dei suoi occhiali. Dopo qualche minuto, alzo gli occhi sul suo voltosconcertato e guido la sua mano verso il volante.'Non dovevi accompagnarmi a casa?, gli ricordo sorridendo.So che da li a poco comincera a parlare. Nick mette in moto, inverte il senso di marcia e lentamenteprocede lungo Thompson Street.'Dimmi una cosa, Corin. Le tue serate sono sempre cosi.movimentate?, mi chiede ad un certopunto, usando un tono stranamente calmo.Lo guardo di sbieco, studiando per qualche attimo la sua espressione. Sembra essersi veramentetranquillizzato.'Non tutte., gli rispondo restando sul vago, sIoderando un sorriso imbarazzato. 'Questa sera peresempio ero alla tua Iesta..Mi lancia un`occhiataccia eloquente. 'Quindi tu te ne vai in giro per Loverland quasi tutte le sere,Iermando delinquenti, aggressori e ladri di borsette?. Dal tono che ha usato ho l`impressione che non riesca a credere ancora del tutto a cio che mi havisto Iare. 'Faccio quello che posso., ridacchio al culmine dell`imbarazzo. Messa cosi, mi Ia sentire come unastupida pazza alla costante ricerca del suicidio. Teniamo gli occhi puntati sulla strada, senza piu dire nulla, Iino a quando l`auto si arresta davanti alvialetto di casa mia. Con orrore lo vedo girare la chiave e spegnere il motore prima di voltarsi dallamia parte. Segno che e smanioso di ricavare, dalla nostra discussione, altri dettagli sull`altra. me.'Corin.normalmente una donna quando viene colpita o aggredita da un uomo.piange., mi dicegesticolando con le mani. Aggrotto la Ironte, cercando di Iare chiarezza nelle sue parole sconnesse.'E`.e statisticamente provato. quindi.ritengo non normale, il Iatto che tu abbia steso quellamontagna d`uomo. Nel senso che se tu lo volessi potresti picchiare anche me e io non..'Nick!, gli blocco le mani tra le mie senza smettere di sorridergli. 'Calmati ora..'Ero l`unico a non saperlo?, mi squadra indignato.'Oltre al mio gruppo sei l`UNICO a saperlo., gli spiego, alzando gli occhi al cielo.'Gruppo?.E` incredibile come, davanti ad una simile notizia, lui pensi semplicemente ad una mia eventualedecisione di escluderlo dalla mia vita.Piega le labbra in un ampio sorriso e i lineamenti del suo volto iniziano a distendersi.'Ed e inutile che ora ti dica che non dovrai Iarne parola con nessuno. Giusto Nick?, la domanda eassolutamente retorica.Soprapensiero, giocherella con le chiavi dell`auto.'Perche non vuoi che tutti lo sappiano? InIondo tu salvi molte persone.. Il suo commento mi spiazza completamente. Lo guardo perplessa e mi ci vuole qualche secondo perrecuperare tutta la lucidita.'Ti dice niente polizia.prigione., gli spiego sarcastica.'Ah., mi lancia uno sguardo apprensivo. 'Beh., sospiro allegra, aprendo la portiera. 'Adesso suppongo tu non abbia piu obiezioni a Iarmiuscire con Micheal., commento divertita.La sua reazione mi prende completamente in contropiede.'Te lo puoi scordare!, sbraita allarmato. 'Tu hai bisogno di un ragazzo serio, che si prenda cura dite..Resto imbambolata, una gamba penzoloni Iuori dal veicolo, lo sguardo stupito Iisso sul visopaonazzo del mio amico.'Credo di averti appena dimostrato di saper badare a me stessa., azzardo dubbiosa.Nick schiocca la lingua in segno di disapprovazione. 'No.mi hai solo dimostrato di saper tirare unpugno. Ma io resto Iermo nell`idea che tu sia sostanzialmente una persona Iragile..Alzo un sopracciglio trattenendo a stento le risate, mentre cerca, impacciato, di descrivermi perquella che gli ho dimostrato di non essere.'Hai tutta la mia stima per quello che Iai e se cerchi dei sensi di colpa non li troverai da me. Ma noncredere che ti permettero una seconda volta di aIIrontare un pericolo e., gli muoiono le parole inbocca. Si lascia andare in una risata divertita, gettando la testa all`indietro.'Com`e che ti ha chiamato quel tale? Ah si.la terribile e misteriosa ragazzina della notte.,continua a ridere mentre inserisce la prima.'Che c`e di cosi divertente?, gli chiedo indignata, saltando Iuori dell`auto.'Tu? Terribile e misteriosa?, prende a ridere ancora piu Iorte.ProIondamente oIIesa, sbatto violentemente la portiera e resto a Iissare la sua macchina allontanarsie svoltare lungo la provinciale. Il mattino dopo mi sveglio con un Iorte mal di testa, segno che la sera prima alla Iesta devo averesagerato con gli alcolici. Fisso le lancette della sveglia. La lezione di psicologia inizia alle nove, troppo tardi ormai pensaredi poter arrivare in tempo. Troppo tardi ormai pensare che mi sia rimasta anche una sola possibilitaper recuperare il mio primo semestre di college.Salto completamente la colazione, accendo lo stereo a tutto volume, controllo la posta nellasperanza che qualche mio curriculum abbia avuto un buon esito, e comincio con gesti meccanici aprepararmi. Scendo al piano di sotto e trovo Andy seduto sul divano, completamente assorto nellalettura di un giornale. Quando il teleIono di casa prende a squillare non si muove di un millimetro.Non alza la testa nemmeno quando rispondo, ma da come si irrigidisce sospetto abbia tuttal`intenzione di spiare la mia conversazione.'Sono Irene, la voce della mia amica squilla eccitata dall`altra parte del ricevitore.'Non crederai mai a chi mi ha chiamato? Ti dice niente questo nome: Micheal?.'Micheal?, boccheggio.'Ha detto che gli Iarebbe piacere uscire con te., mi spiega tutto d`un Iiato.'Grandioso!, esplodo.'Sara meglio passare dall`estetista questo pomeriggio.se ti chiama per stasera non vorraipresentarti ridotta cosi?.Allontano indignata il cordless dall`orecchio ed osservo per qualche attimo la mia immagine allospecchio. Cos`ho che non va? 'Questo pomeriggio non ci sono., riporto il teleIono all`orecchio.'Oh andiamo., piagnucola per convincermi. 'Hai davvero bisogno di una pulizia completa delviso..Non posso impedire ai miei occhi di scorrere nuovamente sulla mia immagine riIlessa. 'Ho un appuntamento, te l`ho detto., divago.'Tu e i tuoi misteri. A volte mi domando se hai una seconda vita., sbotta irritata.Cerco di mantenere il mio autocontrollo. Irene e troppo brava a capire cio che passa nella testa dellepersone. Evito di darle spago. 'Non ti sto nascondendo nulla.e che devo accompagnare mia nonna dal medico., bisbiglioallontanandomi da mio padre.'Sara.ci vediamo piu tardi in mensa. Ah.senti! Com`e andato l`esame l`altra mattina?.Il mio stomaco si contrae. 'Non l`ho passato., dichiaro secca.'Accidenti, Corin. Sei completamente andata Iuori corso. Non recupererai mai entro l`inizio delprossimo semestre., mi ricorda con una vena preoccupata nella voce.'Temo che dovro lasciare il college., ammetto sIiduciata.'Beh.questa e una decisione un po` drastica. Perdere un po` di materie non signiIica che tu nonpossa laurearti mai., cerca di sollevarmi il morale.'E` che.mi piacerebbe lavorare.Senti, devo proprio andare ora. Ciao Irene..'Ciao Corin.pensaci su bene, prima di decidere..Abbasso istintivamente gli occhi sulla pagina di giornale aperta sugli annunci di lavoro.'Ehm.d`accordo. Un bacio..Con un colpo secco chiudo la chiamata e mi precipito Iuori verso la mia auto parcheggiata.L`idea di un pomeriggio con Irene mi entusiasmava. Avrei senz`altro preIerito uscire con leipiuttosto che con Andrew.Ormai, mi alleno con lui quasi tutti i pomeriggi.e sto cominciando ad essere a corto di idee persviare i numerosi inviti da parte dei miei amici. Anche perche, la scusa della nonna malata nonregge piu. Mi accorgo di un`auto parcheggiata all`ingresso del mio vialetto solo quando sto perinIilarmi dentro la mia Renault. Di colpo Nick mi appare accanto, Iacendo incespicare i battiti delmio cuore.'Buongiorno., mi bacia in Ironte.'Che ci Iai qua? Sto andando al college e sono come al solito in ritardo., accendo il motoredell`auto.'Posso venire con te?.Prima ancora di aver il tempo di rispondergli, si e gia seduto nel sedile accanto al mio e allacciato lacintura. Con un grugno inserisco la retro ed esco dal mio vialetto.Restiamo in silenzio Iino a quando imbocco la strada che porta dritta ai parcheggi del college. Nickper tutto il tempo mi ha studiata di sottecchi, Iingendo di cercare una stazione radio decente sul miostereo scassato.'Che cosa vuoi, Nick?, sbotto quando arresto la Renault.'Ci ho pensato tutta la notte., ammette con una certa ansia nella voce. Da come evita di guardarminegli occhi, sembra non essere poi cosi convinto di voler aIIrontare questo discorso con me.Mi sporgo verso di lui per aprirgli la portiera ma nel Iarlo, sbatto inavvertitamente la mia gambasulla leva del cambio, esattamente nel punto dove l`uomo di ieri sera mi aveva Ierita. Stringo i dentiper un attimo, pregando che lui non se ne accorga. Ma la sua espressione, da ansiosa diventaimmediatamente terrorizzata.'Ti Ia molto male?, mi chiede, osservando attentamente il taglio proIondo.'Guarda che non sono Iatta di Ierro., alzo gli occhi al cielo mentre apro lo sportello.Ci avviamo Iianco a Iianco attraverso il campus, evitando di proposito di passare accanto ai gruppidi ragazzi che si godono, sdraiati sull`erba, i caldi raggi di sole che la giornata ha voluto regalare.'Allora, cosa vuoi sapere?, attacco disgustata, abbassando lo sguardo.Non riesco ad immaginare cosa trovi di cosi interessante in me e in quello che Iaccio. Dopotutto erostata chiara ieri sera. 'Voglio sapere cos`e che Iai esattamente., avanza dopo qualche secondo di indecisione. 'Nonposso credere che tu non abbia bisogno della mia protezione.e sempre stato cosi. Tu l`indiIesa edio la tua personale guardia del corpo..'Te l`ho gia detto cosa Iaccio., alzo le spalle, tranquilla. 'Si ma.da sola?.'Sono stata scelta da Andrew, quel ragazzo che ti avevo presentato qualche tempo Ia. Quello che haiincontrato al Twenty One. Lui aveva creduto in me e col tempo mi ha portata ad essere capace diaiutare tutti voi..'Tutti noi?, mi Iissa corrucciato. 'Nick.ma guardati attorno., allargo le braccia come a voler abbracciare l`intero campus. 'Non tichiedi del perche in questo college non succede mai niente di strano? Perche nella zona doveabitiamo noi non c`e mai una rissa, mai una rapina? Viviamo in una citta dove e gia molto sperare diarrivare tutti interi ai venti anni..Lancia un`occhiata veloce tutto attorno, per poi rivoltarsi immediatamente verso di me. Mi guardaancora piu stupito e pensieroso di prima.'Percio e grazie a te e non alla polizia, se a noi non capita niente?.'La polizia?, rido disgustata. 'In tutta la citta ci saranno si e no venti poliziotti e la meta sonocorrotti. L`altra. sta seriamente cominciando a pensare di chiedere il trasIerimento a Denver..'Percio, tutti i lividi, tua nonna perennemente malata, la tua storia con Manuel.erano tutte bugieper nasconderci quella che sei veramente?, Ia una smorIia.'La mia storia con Manuel era vera., sorrido timida.'Ed e Iinita perche e un poliziotto!, evita prudente di ricambiare il mio sorriso.Nel suo sguardo vi leggo un`improvvisa comprensione. Qualcosa nella sua testa sta cominciando aconvincerlo che sto parlando sul serio.'Quindi, Iammi capire. Tu sei una specie di Dottor Jekyll e Mister Hyde?.'Non ci avevo mai pensato., gli rispondo soprapensiero.Dottor Jekyll e Mister Hyde?'No! Non penso che quei due centrino qualcosa con me..Nick sbuIIa inIastidito. 'Dottor Jekyll e Mister Hyde erano la stessa persona., mi spiega.'Ah.Beh, allora Iorse si., mi correggo.'Ma perche lo Iai? Non ti e stato imposto. Potresti morire o.Ierirti gravemente., punta il ditoverso la mia Ierita, nel tentativo di dare piu peso alle sue parole.'Sono stata io a scegliere di Iarlo. E comunque, se non mi Iossi unita al gruppo di Andrew rischiereisenz`altro di piu..'E questo Andrew, ti paga?.Indignata, alzo lo sguardo su di lui. 'No. Ma abbiamo stretto un accordo. Lui mi aiuta a trovare gliassassini di mio Iratello mentre io lo aiuto a dimezzare la delinquenza in questa citta.Apro la porta a vetri dell`ingresso principale e mi avvio su per le scale. Nick mi ronza attorno comeuna mosca, lanciandomi un`inIinita sequela di domande alla maggior parte delle quali non mi lascianemmeno il tempo di rispondere. Continua cosi mentre mi accompagna alla lezione di matematica,durante la pausa caIIe e perIino dopo l`esame scritto di Iisica. Mi Ia domande apparentemente senzasenso su tutti i dettagli della mia seconda vita. E ad ogni mia Irase mi risponde con un`altra serieinterminabile di interrogatori. Col risultato che a meta mattina, la testa mi gira come una trottola.Non ricordo un`altra occasione in cui abbia parlato tanto a lungo di me. Ha voluto sapere dove mialleno, come mi alleno, come Iunzionano le ronde, se Anne e bella, se ho una storia con il mioallenatore. Ha preteso perIino di sIidarmi cinque volte a braccio di Ierro ed ha conclusochiedendomi se potevo dare una lezione a quel suo compagno di corso che tormenta Irene da mesi.'Ora basta, Nick!, mi lamento mentre stiamo raggiungendo Irene e Matt alla sala mensa.'Solo un`altra domanda., mi blocca davanti alla porta per impedirmi di avvicinarmi ai nostri dueamici.Sbircio verso di loro e spero con tutta me stessa che non intuiscano la natura del nostro discorso.Sono seduti attorno al tavolo piu isolato della mensa e ci Iissano curiosi. Prima che Nick possaIormulare la sua domanda ad alta voce, lo squillo del mio cellulare mi salva. Leggo velocemente ilnumero sul display prima di rispondere.'Ciao Corin..'Ciao Andrew., pronuncio il suo nome senza problemi.'E` LUI?, Nick avvicina l`orecchio al ricevitore, Iacendosi curioso.Mi sposto di lato, lanciandogli un`occhiataccia. 'Dimmi., bisbiglio lanciando uno sguardo aglistudenti seduti appena Iuori del raggio della mia voce.'C`e un problema..devi venire da me stasera., dal tono di voce intuisco che il problema deveessere serio.Cerco di sviare lo sguardo di Nick, ma per quanto mi sIorzo di stargli lontana me lo ritrovo sempreappiccicato alle spalle.'Andrew, Iorse ti stupirai nel sentirmelo dire., lo aggredisco secca. 'Ma il pensiero di avere unavita privata non so come, sta cominciando ad attirarmi..'Ma.Corin...La tua vita privata sono io., mi ricorda stranito.'Anche lo shopping al centro commerciale se e per questo., sbuIIo contrariata. 'Hai letto il giornale?, cambia discorso, ignorando completamente la mia lamentela.'Negli unici momenti in cui non sono impegnata con te preIerisco riIarmi lo smalto alle unghie.,ribatto sarcastica mentre do una gomitata al Iianco di Nick.Andrew insiste con l`ignorarmi. 'Sono stati trovati parti di corpi seppelliti al cimitero.. 'Che strana cosa. Pensavo che nei cimiteri ci si andasse per ballare., sottovaluto le sue parolepregando con tutta me stessa che le sue intenzioni non siano quelle di mandarmi nuovamente dironda. Attendo per un momento che controbatta ma quando lo Ia, sono troppo intenta a seminare ilmio amico per prestargli la giusta attenzione. 'Pensi che siano piu importanti smalti e shopping oposso contare su di te?.'Ci serve un piano, prima di., prendo tempo.'Il piano siamo noi due. mi blocca seccato. 'Si passa in azione?, Nick bisbiglia al mio orecchio.'Chi c`e li con te?, la voce di Andrew si Ia all`erta.'Nessuno., rispondo Irettolosa, incenerendo Nick con lo sguardo.'Corin, e una cosa molto seria. C`e un gruppo di pazzi che brucia parti del corpo delle proprievittime e ne seppellisce i resti al cimitero..Rabbrividisco alle sue parole. 'Ti aspetto da me questa sera. Il mio inIormatore mi ha conIermato che colpiranno nuovamentequesta notte. A dopo Corin..'Ciao Andrew., IarIuglio sconvolta.Quando chiudo la comunicazione noto che Nick mi osserva paonazzo.'Che c`e?, gli chiedo innocente, mentre proseguo verso Irene e Matt.'Stasera dovevamo andare al cinema., mi ricorda mordendosi il labbro.'Stasera non posso. Mia nonna e.. Mi blocco sotto la sua occhiataccia. Cerco di correggermiprima di arrivare a portata di orecchio dei nostri amici. 'Cioe.devo.devo lavorare. Ci sono deiproblemi..'Potevi riIiutare., mi accusa.'No che non potevo Iarlo, Nick!, mi volto come una Iuria. Mi domando come possa non capire dopo un`intera giornata passata a conIidargli anche i particolaripiu insigniIicanti di cio che Iaccio, quando dico di dover assistere mia nonna. 'C`e gente chemuore.che rischia di morire. Ogni momento. Non posso andarmene al cinema come se nienteIosse, Iingendo che in questa maledetta citta non ci sia un gruppo di assassini che bruciano..'Chi e che brucia?, Irene solleva la testa dal suo piatto. Resto a Iissarla boccheggiando, cercando disperatamente di trovare una risposta adeguata.'La Irizione., Nick risponde al posto mio con una prontezza inaspettata. 'Se schiacci incontinuazione la Irizione va a Iinire che si brucia., mi spinge verso una sedia libera e mentre mi stosedendo si sporge verso il mio orecchio. 'Ne riparliamo dopo.. Mi si siede accanto sbirciando di traverso la mia espressione accigliata. Con una lieve gomitataattira la mia attenzione. 'Non dimenticarti che sei una ragazzina gentile e indiIesa ai loro occhi.,mi ricorda ironico.Come un`attrice da premio oscar, allargo le labbra in un sorriso luminoso e mi stringo, come alsolito, al braccio del mio migliore amico.Per tutta la durata della pausa-pranzo non riesco a prestare attenzione ai loro discorsi. Sono come intrance, mentre penso e ripenso a cio che Andrew ha letto sul giornale. Per la prima volta mi sentoinutile e Iuori luogo, seduta attorno a questo tavolo. Quando a Iatica termino la mia porzione di arrosto, aIIerro il vassoio e mi alzo senza degnarenessuno di uno sguardo. Mi allontano dal tavolo soprapensiero. La mia mente si risveglia soloquando sento Irene rivolgersi ad Nick. 'Ma cosa diavolo le e preso?.'Ha bruciato la Irizione della sua Renault., risponde svelto.Lascio il campus in Iretta e Iuria e ritorno a casa, con l`ansia e il terrore per cio che mi aspettera nonappena caleranno le ombre della sera.Tutta la verit'Andrew, ma sei proprio sicuro che colpiranno questa sera?. Dondolo lentamente le gambe, mentrevolgo il naso all`insu per perdermi nel cielo stellato. Qualche nuvola scura nasconde l`orsamaggiore e getta ombre sul parco. Sono piu di due ore che ce ne stiamo seduti sul muretto in pietrache delimita la parte est del parco piu grande della periIeria.'Cosi mi hanno detto., borbotta, cercando di capire cosa sto osservando con tanto interesse.Distolgo gli occhi dal cielo nero e lo guardo poco convinta mentre mi porge un enorme sacchetto dicarta pieno di popcorn. Ne aIIerro un paio automaticamente.'Forse chi ti ha inIormato si e sbagliato., avanzo un`ipotesi.Non sarebbe la prima volta. E qualcosa, Iorse la noia, mi spinge a credere che non siamo aIIatto nelposto giusto. Avrei preIerito Iare la ronda camminando lungo le vie del centro, se nonIosse statoche il giornale riportasse questo parco come meta preIerita di questi assassini.Il Iatto che non ci siano poliziotti non mi stupisce per niente. Mi guardo attorno, cercando dimettere a Iuoco i punti meno illuminati. Ma a parte me, Andrew e un barbone sdraiato su unapanchina non sembra esserci nessun altro.Annoiata controllo l`ora. Non riesco ad evitarmi un enorme sbadiglio.'Tra poco scade il mio copriIuoco., gli ricordo sbuIIando.Non ho piu voglia di starmene Ierma su un muretto, considerando poi che ho da recuperare unintero semestre accademico e il rapporto con i miei genitori, che si deteriora ogni volta che rientro anotte Ionda.'Aspettiamo ancora un po`., mi suggerisce calmo, con la bocca piena di popcorn. 'Derryl ed Annesono andati a perlustrare ogni cimitero della citta. Anche quello sconsacrato. Se tra mezz`ora ancheloro non avran..Prima di riuscire a terminare la Irase cade in avanti rotolando sull`asIalto. Resta disteso,apparentemente privo di sensi. Mi volto di scatto e alzo il braccio bloccando un bastone indirizzatoalla mia nuca. Tre uomini, coperti da un mantello, mi Iissano sghignazzando dall`altra parte delmuretto.Con una piroetta all`indietro evito in tempo un'altra bastonata mirata alla mia Iaccia. Uno dei tre,quello piu in disparte, tiene tra le mani una Iiaccola ardente.'Ma bene! A quanto pare siete degli stregoni o., alzo un sopracciglio studiando il loroabbigliamento alquanto macabro. '.o degli idioti..Mi circondano, Iissandomi attraverso i cappucci neri dei loro mantelli. Quando sono a pochi passida me, pronti a colpirmi, aIIerro al collo quello alla mia sinistra e lo getto a terra con una spinta.Miro alla sua mascella che, con uno scatto all`indietro, sbatte brutalmente contro l`asIalto. Gli altridue si voltano istintivamente verso di me, Iissandomi con occhi Ianatici. Il cuore mi parte a mille eun tremolio si impadronisce delle mie ginocchia. Tiro un proIondo respiro e colpisco agli stinchiuno dei due mentre l`altro, aIIerrandomi per le spalle, cerca di immobilizzarmi. Richiamo a Iorza imuscoli della schiena e, piegandomi in avanti, lo sollevo da terra lasciandolo capovolgere di Irontea me. Non Iatica a rialzarsi, e in meno di un secondo mi stanno puntando di nuovo. Mi arrivanopugni e calci su ogni parte del corpo, agli stinchi, ai reni, sulle braccia. In breve comincio a sentiremale a tutti i muscoli, anche a quelli che non sapevo di avere. Con un balzo evito una gomitata sulnaso, ma vado a sproIondare proprio nelle braccia dell`uomo che regge la Iiaccola. Mi trascina aterra e, dopo avermi immobilizzata sotto il peso delle sue gambe, cerca di bruciarmi il volto. Perquanto l`ansia mi blocchi il respiro tento disperatamente di ignorarla. Con una mano stringo conIorza quella armata dell`uomo, lottando aIIinche le Iiamme non raggiungano la mia giugulare.D`istinto appoggio l`altra tra la gola e la Iiaccola. La cenere ardente si posa sul mio polso e alcunirigagnoli di sangue colano dal dorso della mia mano Iino a adagiarsi sul collo.Intravedo due braccia Iorti posarsi sulle sue spalle e a poco a poco sento diminuire il peso da sopradi me. Mi gira la testa per la paura e la nausea mi rallenta i movimenti. Sposto lo sguardo sulla miamano insanguinata, mentre con l`altra mi tasto la gola per accertarmi di non essere stata ustionata.Andrew intanto tiene testa ai due uomini.Mi aIIianco a lui per aiutarlo. In due mi sento molto piu Iorte e sicura. Faccio una piroetta tendendola gamba sopra il busto. La mia scarpa va a sbattere violentemente sui denti del mio avversario che,cadendo a terra, lancia un grido soIIocato.Mi accovaccio su di lui e, aIIerrandogli una ciocca dei capelli, gli sollevo la testa Iino a portarlavicino alla mia. Accosto le labbra al suo orecchio e quando riesco ad immobilizzarlo gli stringo lagola.'Ascoltami bene. Ho avuto una pessima giornata e non ho ne voglia ne intenzione di discutere..Fa per muoversi, ma con un colpo secco Iaccio scontrare la sua Ironte con l`asIalto. 'Tu e i tuoi compagni lascerete la citta. Obiezioni?.'Altrimenti?, cerca di provocarmi. La voce gli esce roca sotto la pressione delle mie dita.'Cerchero di essere piu chiara. Se muore un`altra persona. muori anche tu., scandisco lentamentele parole. Per quanto la mia voce e calma, la minaccia aleggia pesante nell`aria.Lascio la presa nello stesso istante in cui Andrew sbatte a terra uno degli altri due.Le nostre labbra si piegano in un ghigno quando li vediamo scappare attraverso i pini del parco.'Sara meglio che ci allontaniamo, prima che arrivi la polizia., Andrew mi aIIerra la manoconducendomi velocemente verso l`uscita del parco.'Abbiamo Iatto presto., commento allegra, osservando l`orologio. 'Se mi sbrigo non arrivero acasa dopo il copriIuoco..Mi sorride di sbieco.'Secondo te erano proprio i tali che seppellivano i corpi delle loro vittime al cimitero?, gli chiedoprecedendolo di qualche passo.'Vestiti cosi? Erano senz`altro loro., obietta critico.Annuisco convinta. 'Che Iai ora? Prosegui il giro?, gli chiedo, sIilandogli un ramo conIiccato tra icapelli.Mi schiocca un bacio sulla guancia prima di rispondermi. 'Raggiungo Derryl ed Anne. Vorrei unloro parere sul perche quei tre hanno avuto la macabra idea di bruciare le persone..Increspo le labbra, disgustata al pensiero dei corpi carbonizzati. 'Pensi che Iacciano parte diqualche setta?.'Probabile., sospira poco convinto. 'Comunque mi documentero su internet..Segue un breve silenzio. Poi Andrew mi rivolge uno sguardo preoccupato e Iugace. 'Corin! Va tuttobene?.'Si. Perche me lo chiedi?.'Ho avuto l`impressione che tu volessi in qualche modo sIogare la tua rabbia su quei tre. Il che none un male. Ma solitamente..Alzo una mano per zittirlo. 'Non sono arrabbiata., taglio corto.'Si, che lo sei. Ti conosco meglio di chiunque altro. E mentre stavi picchiando quei tali, ho avutoseriamente paura per loro..Alzo le spalle, indiIIerente. 'Li odio quei tali esaltati. E` per colpa loro se questa sera non sonopotuta andare al cinema con Nick..Andrew si schiarisce Iorte la voce. 'Fammi capire. Tu odi quei tre, non perche hanno ucciso degliinnocenti, ma perche per colpa loro hai perso uno stupido Iilm?.Gli lancio un`occhiata di sbieco. 'Anche. Ma tu non puoi capire..'Perche no?.'Beh, non so la tua eta. Ma suppongo tu non abbia diciannove anni..'No, non li ho., mi conIerma stranito.'Appunto. Quindi non puoi capire., dico imbronciata.'Non posso capire cosa?.'Non puoi capire che le priorita di una ragazza di diciannove anni sono gli smalti, lo shopping, leIeste, bla bla bla.. Piego le labbra verso il basso quando dalla sua espressione intuisco che non hacompreso la mia lamentela. Tuttavia, si sIorza di essere comprensivo. 'Cerchero di venirti incontro. Promesso.. Faccio per proseguire lungo il parco, ma mi Ierma con uno strillo. 'Ehi.esiste comunque lapossibilita che quei tre non Iossero aIIatto chi stavamo cercando. Dovessero esserci altre.vittime,si rabbuia nel pronunciare l`ultima parola. 'Domani sera, torneremo tutti insieme di ronda..Mi blocco di colpo col cuore a mille. 'Non posso assolutamente, Andrew..'Perche?, mi urla dietro, aIIrettandosi a raggiungermi. 'Non sara perche devi Iarti la manicure?.Sospiro inIastidita. 'Dopo domani inizio il periodo di prova alla CBM.,gli rispondo irritata.'Ma e un`azienda d`inIormatica e tu non sai nemmeno accendere un computer., mi ricorda con untono beIIardo.'Appunto!, conIermo indispettita, sostenendo il suo sguardo. 'Domani sera volevo provare acapirci qualcosa..Un`ombra di preoccupazione nei suoi occhi mi trattiene. Mi Iissa esitante per qualche attimo poi,come a leggermi nel pensiero, si chiarisce. 'E perche un`azienda cosi importante avrebbe bisogno diuna come te?.Borbotto oIIesa qualche parola che non riesco a distinguere nemmeno io, poi alzo il braccio insegno di saluto, evitando di prestargli altro tempo.'Ti aspetto domani pomeriggio per un allenamento veloce, allora, mi urla dietro.'Va bene, ciao.Prima di rientrare in casa ispeziono il mio volto nello specchietto dell`auto. Ho un livido sullaIronte celato da un ciuIIo di capelli, ed una macchia enorme di sangue sul colletto della giacca.Cerco di grattarla via con l`unghia ma non Iaccio altro che peggiorare le cose. Sistemo le cioccheche sIuggono all`elastico e mi passo del lucidalabbra. Mentre abbasso la maniglia della porta ispiroa pieni polmoni e nascondo la mano ustionata all`interno della tasca della giacca. Entro in punta dipiedi, pregando silenziosamente che Andy stia gia dormendo e che, per un`altra volta ancora, riescaa tenerlo all`oscuro di cio che ho scelto di essere.Una coltre di nubi grigie copre interamente il cielo e l`umidita mi appiccica i capelli sulla Ironte. Micopro la testa col cappuccio della giacca mentre corro lungo le rive del Iiume.Improvvisamente, un groppo alla gola mi impedisce di deglutire normalmente. Fisso l`erbascivolare veloce sotto le mie scarpe e asciugo una lacrima rimasta impigliata nelle mie ciglia. Avreiuna dannata voglia di sedermi di Ironte a mio padre e parlare, parlare, parlare. Parlare come non homai Iatto in questi ultimi due anni della mia vita. Raccontare che non mi sento aIIatto imbattibile,che ho una paura pazzesca ogni volta che esco di ronda in piena notte, che aIIrontare un esamescritto con la mano sanguinante e troppo anche per una come me. Tutti mi hanno detto che a volte il lieto Iine esiste. anche nella vita reale. Ma io non ho tempo pertrovare un lieto Iine a tutto questo.Mi siedo su una panchina per riprendere Iiato.Ho semplicemente il disperato bisogno di conIidarmi con un interlocutore che non sia imparzialecome Nick.Ho un bisogno impellente di dire a qualcuno che l`occasione oIIertami dalla CBM, e il modomigliore per non sentirmi in colpa di voler lasciare l`universita. Anche se non ho la piu pallida ideadi come Iar Iunzionare una semplice calcolatrice, Iiguriamoci un computer. Ho bisogno di smetteredi vergognarmi perche sono l`unica ragazza che a diciannove anni non ha ancora Iatto l`amore conqualcuno. Vorrei parlare di mio Iratello Martin e di come la sua morte mi abbia spinta a credere dipoter Iare qualcosa per salvare molti altri ragazzi come lui. Dire che se la spalla mi Ia un maletremendo, non e perche ho sbattuto contro la porta del bagno, ma perche un ragazzo ieri sera mi hacolpita con una Iiaccola accesa..'Interessante.Balzo come una molla per lo spavento e quasi cado dalla panchina. Chi diavolo e questo sedutoaccanto a me? Quando si e seduto qui?'Vuol lasciare l`universita?, mi interroga divertito.'Come Ia a saperlo?, balbetto diIIidente.'Lo ha detto circa dieci minuti Ia. Forse non se ne e resa conto ma ha parlato a voce alta., misorride cordiale.'Ma come si e permesso?, urlo sconvolta.'Permesso a Iare cosa?, mi chiede spiazzato, ritraendosi di poco.'A.ad ascoltare quello che stavo dicendo. Lo sa che e violazione della.della.insomma eantimorale lo sanno tutti., mi accorgo che le mie parole suonano stupide perIino a me.L`uomo seduto sulla panchina mi guarda divertito, alzando di poco un sopracciglio. 'Veramente ionon volevo ascoltare. Ma come le ho gia detto, lei parlava a voce molto alta., si giustiIica.Mi Iissa con uno strano sguardo e mi ritrovo ad arrossire come una qualunque adolescente colta inIragrante mentre Ia 'buca a scuola. Si comporta come se mi conoscesse, come se non aspettassealtro che io mi decida a raccontargli tutto di me.'Non mi ero resa conto che lei avesse scelto tra tante panchine proprio quella che stavo occupandoio., borbotto inIastidita.Trattiene un ghigno, coprendosi parzialmente la bocca col palmo della mano. L`esperienza mi hainsegnato che le cose non avvengono per caso, percio mi sento molto sospettosa nei conIronti diquesto signore.'Vuole lasciare l`universita?, mi chiede.'Si., incrocio le braccia sul petto.'Bene. Come mai questa decisione?, torna a Iarsi serio.Comincio ad elencare le mie motivazioni, contando con le dita: 'Non ho mai contribuito per lespese domestiche..non so cosa sia veramente avere un proprio guadagno personale..non conoscoil mondo adulto.Irequento l`universita piu per crearmi un alibi che per passione..Oddio, ho usato le stesse parole di mia madre.Mi Iermo per riprendere Iiato. Guardo lo sconosciuto che stupito mi Iissa con tranquillita. 'Beh, ma.qualcosa del mondo lo avra capito., m`incoraggia con un tono di voce dolce e paterno.'Le assicuro che io conosco solo la Ieccia del mondo., mi accascio sulla panchina. 'Addirittura.., sospira, prendendo alla leggera le mie parole.Alzo lo sguardo su di lui. Lo osservo sempre piu irritata e solo ora mi accorgo esattamente di lui.Un uomo sulla cinquantina, vestito distintamente. Ma c`e qualcosa nel suo viso che mi blocca ilrespiro.Tiene le sopracciglia lievemente inarcate, ma non sembra inIastidito da questa nostraconversazione. Anzi, sembra piuttosto interessato. Piu di quanto potrei mai esserlo io verso unqualunque sconosciuto.'Non deve preoccuparsi. Lei aveva bisogno di sIogarsi ed io ero nel posto giusto al momentogiusto., uno strano sorriso aIIiora sulle sue labbra. Lo ignoro.'Gia ma.deve dimenticare quello che le ho detto.non corrisponde alla realta..Un lampo di divertimento gli passa negli occhi. 'Non e vero che ha mandato un Ialso curriculumalla mi.alla CBM?.'EIIettivamente qualcosa di vero c`e., Iaccio marcia indietro. 'Posso sapere come si chiama?, cambia radicalmente discorso, Iacendosi attento. Il buon umoresembra essergli passato.'Corin Annabel Alley, gli rispondo automaticamente, senza pensarci su. 'Lei invece chi e?.'Le sta suonando il cellulare., mi Ia un cenno garbato con la mano, senza comunque togliermi losguardo di dosso.Estraggo il teleIonino dalla tasca della tuta e senza nemmeno guardare il display, rispondo. Glistrilli di Andrew mi rimbombano nell`orecchio.'MA DOVE DIAVOLO SEI? SONO VENTI MINUTI CHE TI STO ASPETTANDO!!!,'Andrew!, ridacchio nervosa, allontanando il ricevitore dall`orecchio. 'Scusa, mi erodimenticata..'SE ENTRO DIECI SECONDI NON SEI QUI..'Arrivo! Sto arrivando...Balzo in piedi e comincio a correre verso la mia auto posteggiata. Mi arriva alle spalle la voce diquel signore.'Signorina! SIGNORINA!.'Mi scusi ma devo proprio scappare., gli rispondo senza neanche voltarmi.'Stia tranquilla signorina Alley. sono piu che sicuro che il male alla spalla le passera presto..Al suono di queste parole ho un sussulto e per poco non inciampo nel marciapiede. Raggiungo lamacchina senza voltarmi e mi precipito verso la palestra. Per tutto il tragitto non Iaccio altro chepensare ad una scusa valida da dire ad Andrew. Come ho potuto dimenticare il nostro allenamento?Non posso dirgli che le donne quando hanno il ciclo si dimenticano degli appuntamenti. ormainon ci crede piu nemmeno lui.Arrivo davanti al portone e per poco non entro direttamente con la macchina all`interno dellapalestra.'Andrew!, lo chiamo traIelata mentre cerco di slacciare la giacca della mia tuta da ginnastica.'Ce ne hai messo ad arrivare. Hai gia inventato una scusa non banale da raccontarmi per giustiIicarela tua dimenticanza?.'Molto spiritoso., rido sarcastica. 'E comunque ora sono qui. Vogliamo cominciare?.'Calmati e siediti sulla panca., mi ordina con un`espressione enigmatica sul volto.'Non vorrai Iarmi la predica?, inarco le sopracciglia, mentre mi siedo su un angolo della panca.'No. Non ne hai bisogno. O almeno. quasi..Viene a sedersi accanto a me e mette tra noi una piccola scatola nera.'Che cos`e?, cerco di sbirciare all`interno.'Tu, Corin, sei la mia allieva piu Iorte e Iaccio molto aIIidamento su di te. TUTTI NOI, IacciamoaIIidamento su di te. Percio ho pensato che se dovesse succederti qualcosa..'Molte grazie!, lo interrompo irritata.'Sai bene cosa intendo.se dovesse.ecco mi sentirei responsabile. Per questo ho pensato siameglio tutelarti in qualche modo..'Che intendi dire?, mi Iaccio sospettosa.Mi lancia un sorriso incerto mentre mi porge la scatola. 'Aprila..Quando tolgo il coperchio nero resto senza Iiato.All`interno, avvolto in un panno beige, c`e un coltello lungo almeno trenta centimetri col manico inlegno scuro. Lo sollevo con mani tremanti, restando a studiarlo a bocca aperta per qualche secondo.'E`.davvero per me questo coltello?, mi dimeno sulla panca.'Ti potra servire in qualche occasione..'Andrew., la voce mi muore in gola.'Lasciami Iinire. Tu sei in gamba, sei sempre riuscita a cavartela senza aver bisogno di un`arma, maponi il caso...'Argomento chiuso, Andrew., ripongo il coltello nella scatola con decisione. 'Io non sonoun`assassina, questo lo sai! Non me ne andro in giro armata, col rischio di Ierire mortalmentequalche persona. So cavarmela unicamente con le mie Iorze..'Corin sIorzati di ragionare.., mi interrompe cauto, senza trovare la Iorza di sostenere il miosguardo Iurente.Istintivamente gli tendo un pugno sulla mascella, Iacendolo scivolare giu dalla panca. Totalmentestordito tenta di rialzarsi senza riuscirci.'Questa e solo una piccola dimostrazione di come posso riuscire nelle mie imprese senza armarmiIino ai denti. Spero ti basti!, gli volto le spalle e Iaccio per andarmene.'Sai perche ho quel coltello?, cerca di catturare la mia curiosita.AIIondo le mani sui Iianchi e scocciata appoggio la schiena alla parete. Seppur controvoglia, decidodi lasciargli la possibilita di spiegarsi e giustiIicarsi.Con la coda dell`occhio, noto quanto sia seria la sua espressione.'Dov`e il problema?, mi chiede sorpreso.'Te l`ho detto.non sono un`assassina., gli spiego sprezzante. 'E poi ho paura., aggiungo con unIilo di voce, abbassando lo sguardo.'Paura? Proprio tu? Tu che aIIronti ogni criminale senza mai..'Andrew., lo interrompo acida. 'Non e questo a spaventarmi.ho paura che qualcuno possascoprire cio che Iaccio..'Soprattutto ora che un tale di cui ignoro il nome sa tutto su di me, aggiungo con un tono talmentebasso da non permettere alla mia voce di giungere alle orecchie di Andrew.Mi metto seduta a terra, nascondendo la testa tra le ginocchia.'All`inizio di questa nostra avventura sapevi benissimo dei rischi cui saresti andata incontro., miricorda, accucciandosi di Ironte a me.'Ora pero vedo tutto in modo diverso., tengo il volto nascosto per non incrociare i suoi occhi.'Non puoi tirarti indietro proprio adesso, Corin. Ho puntato tutto su di te..'Non mi sto tirando indietro. Ma non usero quell`arma., sospiro, rialzandomi e stiracchiandomi imuscoli delle gambe. Lo studio per un attimo, prima di parlare. 'Andrew.cosa ti ha spinto acredere che sia giusto Iarci giustizia da soli? Quanti anni hai?...Non so assolutamente niente di te..Si sIrega il volto, spirando e sbuIIando contemporaneamente.'Ho trentun anni., si blocca e resta a guardarmi Iisso negli occhi. 'Corin, giuramelo! Giura chenon Iarai parola con nessuno di quello che ti raccontero..Annuisco, sentendomi improvvisamente e per la prima volta, veramente sua complice.'Ho trentun anni e.e da cinque sono vedovo..'Tu sei stato sposato?, nella mia voce traspare un`esagerata sorpresa.'Gia.per un solo meraviglioso anno. Tania, mia moglie, era incinta di sette mesi q