La Guerra di TroiaAMO LA MITOLOGIA

Illustrazioni: Nikos MaroulakisTesti: Anastasia D.Makris

Traduzione:Cristina Di Dio Ragusa

Correzione e revisione testi: Stefano Garbin

SOTTO L’EGIDIA DI

Eris e la mela della discordia

A Ftia si teneva una grande festa: si cele-bravano le nozze del re Peleo con la figlia

primogenita di Nereo, Teti. Questo matrimo-nio, che si era svolto sull’Olimpo, lo aveva or-

ganizzato Zeus e vi erano state invi-tate tutte le divinità, tranne Eris, la dea della discordia.

Appena la dea lo venne a sape-re, andò su tutte le furie dalla rab-

bia. Per vendicarsi di loro, prese una mela d’oro e scrisse su di essa: “Alla più bella”, cioè: la

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ALLA PIÙ BELLA

dea più bella avrebbe do-vuto ottenerla.

Dopodiché fece rotola-re la mela davanti ad Era, Atena e Afrodite. Subito scoppiò un gran litigio fra le dee, perché tutte e tre la pretendevano.

Zeus e le altre divinità si trovarono così in una posizione molto difficile: qualunque dea avreb-

bero favorito, avrebbe-ro creato ostilità con le altre.

Allora Zeus per mettere fine al litigio decise di nominare giudice qualcun’altro. Chiamò Ermes e gli disse di con-durre le dee sul monte Ida, a Troia; lì, Paride, figlio del re di Troia Priamo, avrebbe deciso chi era la più bella. Ermes eseguì subito l’or-dine di Zeus e, in un attimo, le dee si trovarono di fronte a un bellis-simo pastore, che altri non era che Paride.

Come mai un principe era diventato un pastore? Ecco qual è la spiegazione!

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Quando la regina Ecuba, moglie di Priamo, diede alla luce Paride, il più piccolo dei suoi figli, fece un sogno terribile: que-sto bambino avrebbe causato la distruzione di Troia. Priamo, per prevenire il male, lo aveva mandato sul monte Ida, dove lo crebbe un’orsa. Quando divenne ragazzo, imparò a pasco-lare le pecore.

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Afrodite ottiene la mela della discordia

P aride, non appena vide le tre dee ed

Ermes con le ali ai piedi, rimase senza parole. A quel punto Ermes si av-vicinò e gli spiegò cosa doveva fare.

Le tre dee rimasero abbagliate dalla bellez-za di Paride, ciascuna cercava di conquistarlo, e portarlo dalla propria

parte. Era gli promise, che se avesse dato a lei la mela d’oro, lo avrebbe reso padrone della Terra. Atena gli promise in cambio che lo avrebbe reso saggio e, infine, Afrodite gli promise che l’avrebbe aiutato a con-quistare la donna più bella del mondo, che altri non era che la regina di Sparta, Elena.

Paride ci pensò per un po’ e, subito dopo, inginocchiandosi davanti alla dea Afrodite le offrì la mela d’oro.

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Il rapimento di Elena

N on passò molto tempo che Paride, partecipan-

do a delle gare di tiro con l’ar-co che si svolgevano a Ilion (Troia), ne uscì vincitore e Priamo, al momento dell’in-coronazione, gli chiese quale era la sua stirpe. Allora Paride gli raccontò la sua storia, di-cendo che lo aveva cresciuto un’orsa. Priamo, commosso, si rese conto che era suo fi-

glio e decise di tenerlo vicino a sé.Paride, entusiasta della sua nuova vita, si lasciò andare ai

piaceri e al lusso del palazzo. Ad un certo punto disse a suo padre che aveva il desiderio di viaggia-re e conoscere nuovi luoghi. Naturalmente non gli rivelò il suo vero scopo, ovvero rapire la bella Elena.

Il viaggio non fu fa-cile. Con l’aiuto, però, del la dea Afrodite, Paride riuscì a raggiun-

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