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107 Ambito AC 8a 1. CARATTERI FISICI E CONDIZIONI AMBIENTALI Localizzazione: il settore in cui l’ambito si inserisce, collocato a sud in adiacenza al centro città, si sviluppa lungo la sponda destra del Torrente Parma. Esso è perimetrato a nord da viale San Martino e via Frank, a est da via Traversetolo, a sud dalla tangenziale e ad ovest da via Terrano e via Argini. Caratteri morfologici e funzionali: l’ambito è caratterizzato da insediamenti urbani a media densità di cui la maggior parte di recente formazione. Di prevalenza residenziale si distingue da una buona offerta di servizi. Le attività commerciali si concentrano lungo alcuni fronti di via Montebello e di via Traversetolo con alcune particolari concentrazioni attorno alle piazze di quartiere. Vulnerabilità delle risorse naturali e pressioni antropiche Risorse naturali Acque superficiali e sotterranee : il settore in cui l’ambito si inserisce è interamente attraversato dal Canale Maggiore, in parte tombinato e dal Canale Corto interamente tombinato, rappresentando una delle zone di principale sovraccarico idraulico della rete idrografica minore, con particolare riferimento al sistema del Canale Naviglio Navigabile a nord della città, anche in relazione all’inadeguatezza dello scolmatore. Il sistema delle acque sotterranee è caratterizzato dalla presenza di Zone di alimentazione ritardata degli acquiferi del Gruppo A; lungo il t. Parma è presente una Zone di alimentazione ritardata degli acquiferi del Gruppo A. Nella porzione nord-occidentale del settore in cui l’ambito si inserisce è presente un pozzo idropotabile (Bizzozzero) con le relative aree di tutela e rispetto; il settore è inoltre interessato dalle aree di rispetto del campo pozzi di Marore nella porzione sud-orientale. Rischio idraulico : l’ambito è classificato a rischio di inondazione per piena catastrofica del torrente Parma (fascia C). Biodiversità e paesaggio : il settore in cui l’ambito si inserisce si caratterizza per una edificazione diffusa. Pressioni antropiche Rumore : nel settore in cui l’ambito si inserisce si evidenziano condizioni di clima acustico decisamente buone, con criticità limitate alle porzioni di territorio prospiciente i principali elementi della viabilità (Tangenziale Sud, via Montebello, via Traversetolo, via Argini Parma). Sistema fognario : la zona è servita dal depuratore Parma Est, a meno di una zona con presenza di scarichi non collettati a depurazione lungo via Argini Parma. Radiazioni non ionizzanti : il settore in cui l’ambito si inserisce è interessato dall’attraversamento di due linee ad alta tensione, che, sebbene interressino solo poche aree urbanizzate, sono comunque classificate ad alto impatto per gli effetti generati negli ambiti vicini. Attività a rischio potenziale di incidente : nel settore in cui l’ambito si inserisce si rilevano depositi di combustibili lungo via Traversetolo e un’attività di stoccaggio di gas naturale a rischio di incidente rilevante lungo via Argini Parma. Aspetti problematici riscontrati: o Presenza di campi elettromagnetici dovuti alla presenza di elettrodotti; o Carenza di spazi urbani centrali; o Presenza di aree agricole intercluse; o Zona di generazione dei sovraccarichi idraulici della rete idrografica minore; o Presenza di zone di tutela di pozzi idropotabili; o Presenza di una zona con scarichi non collettati a fognatura; o Presenza di un’attività a rischio di incidente rilevante.

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Ambito AC 8a 1. CARATTERI FISICI E CONDIZIONI AMBIENTALI • Localizzazione: il settore in cui l’ambito si inserisce, collocato a sud in adiacenza al centro città, si sviluppa lungo la sponda

destra del Torrente Parma. Esso è perimetrato a nord da viale San Martino e via Frank, a est da via Traversetolo, a sud dalla tangenziale e ad ovest da via Terrano e via Argini.

• Caratteri morfologici e funzionali: l’ambito è caratterizzato da insediamenti urbani a media densità di cui la maggior parte di

recente formazione. Di prevalenza residenziale si distingue da una buona offerta di servizi. Le attività commerciali si concentrano lungo alcuni fronti di via Montebello e di via Traversetolo con alcune particolari concentrazioni attorno alle piazze di quartiere.

• Vulnerabilità delle risorse naturali e pressioni antropiche

Risorse naturali Acque superficiali e sotterranee: il settore in cui l’ambito si inserisce è interamente attraversato dal Canale Maggiore, in parte tombinato e dal Canale Corto interamente tombinato, rappresentando una delle zone di principale sovraccarico idraulico della rete idrografica minore, con particolare riferimento al sistema del Canale Naviglio Navigabile a nord della città, anche in relazione all’inadeguatezza dello scolmatore. Il sistema delle acque sotterranee è caratterizzato dalla presenza di Zone di alimentazione ritardata degli acquiferi del Gruppo A; lungo il t. Parma è presente una Zone di alimentazione ritardata degli acquiferi del Gruppo A. Nella porzione nord-occidentale del settore in cui l’ambito si inserisce è presente un pozzo idropotabile (Bizzozzero) con le relative aree di tutela e rispetto; il settore è inoltre interessato dalle aree di rispetto del campo pozzi di Marore nella porzione sud-orientale. Rischio idraulico: l’ambito è classificato a rischio di inondazione per piena catastrofica del torrente Parma (fascia C). Biodiversità e paesaggio: il settore in cui l’ambito si inserisce si caratterizza per una edificazione diffusa. Pressioni antropiche Rumore: nel settore in cui l’ambito si inserisce si evidenziano condizioni di clima acustico decisamente buone, con criticità limitate alle porzioni di territorio prospiciente i principali elementi della viabilità (Tangenziale Sud, via Montebello, via Traversetolo, via Argini Parma). Sistema fognario: la zona è servita dal depuratore Parma Est, a meno di una zona con presenza di scarichi non collettati a depurazione lungo via Argini Parma. Radiazioni non ionizzanti: il settore in cui l’ambito si inserisce è interessato dall’attraversamento di due linee ad alta tensione, che, sebbene interressino solo poche aree urbanizzate, sono comunque classificate ad alto impatto per gli effetti generati negli ambiti vicini. Attività a rischio potenziale di incidente: nel settore in cui l’ambito si inserisce si rilevano depositi di combustibili lungo via Traversetolo e un’attività di stoccaggio di gas naturale a rischio di incidente rilevante lungo via Argini Parma.

• Aspetti problematici riscontrati:

o Presenza di campi elettromagnetici dovuti alla presenza di elettrodotti; o Carenza di spazi urbani centrali; o Presenza di aree agricole intercluse; o Zona di generazione dei sovraccarichi idraulici della rete idrografica minore; o Presenza di zone di tutela di pozzi idropotabili; o Presenza di una zona con scarichi non collettati a fognatura; o Presenza di un’attività a rischio di incidente rilevante.

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2. DISCIPLINA GENERALE • Politiche urbanistiche generali che si vogliono perseguire: le politiche urbanistiche generali per questo settore,

pongono come obiettivo primario l’attuazione e il completamento degli interventi previsti dal PSC vigente. In particolare, la realizzazione della vasta scheda norma posta nell’ambito limitrofo sarà occasione per risolvere il problema principale emerso quale la carenza di punti di centralità di riferimento e la dotazione di esercizi commerciali con grandi e medio grandi strutture di vendita.

• Obiettivi particolari e complementari:

o Attuare e completare le previsioni del PSC vigente, riducendo al minimo gli impatti ambientali indotti; o Bilanciare la concentrazione di funzioni centrali nella parte nord del quartiere; o Garantire l’attraversamento del settore da parte della rete ecologica; o Ridurre la necessità di mobilità, prevedendo una mobilità sostenibile; o Eliminare le attività produttive incongrue; o Potenziare il verde; o Potenziare la dotazione di parcheggi; o Garantire l’allaccio delle fognature agli scarichi esistenti non collettati; o Ridurre l’incidenza dei campi elettromagnetici.

• Interventi di trasformazione / riqualificazione proposti:

Generali o Attuare e portare a completamento le previsioni del PSC vigente. o Potenziare i nuclei di concentrazione delle attività commerciali permanenti e temporanee attorno alle piazze di quartiere

attraverso l’incremento degli esercizi di vicinato e la riqualificazione degli spazi pubblici. o Localizzare le nuove edificazioni in continuità con quelle esistenti, evitando la formazioni di aree intercluse inutilizzabili. o Delocalizzare l’attività di stoccaggio di gas naturale a rischio di incidente rilevante posta nel settore in cui l’ambito si inserisce. o Potenziare il sistema delle piste ciclabili urbane (completamento secondo anello attraverso la direttrice di V. Montebello,

direttrice V. Argini Parma e completamento della direttrice di V. Traversetolo). o Collegare al sistema fognario comunale gli edifici attualmente non collettati. o Incentivare l’uso dei mezzi pubblici prevedendo una mobilità sostenibile. o Incentivare l’impiego di fonti di energia alternativa per gli edifici esistenti. o Garantire la tutela dei pozzi idropotabili.

Puntuali o Realizzare all’interno del settore in cui l’ambito si inserisce una struttura commerciale in cui è prevista una grande struttura di

vendita alimentare; o Prevedere collegamenti diretti tra la nuova area commerciale e i quartieri residenziali a nord. o Potenziare la centralità di via Montebello attraverso il potenziamento delle strutture commerciali e la riqualificazione degli spazi

aperti pubblici di connessione. o Spostamento o interramento del tratto di elettrodotto.

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3. DOTAZIONI TERRITORIALI • Infrastrutture per l’urbanizzazione degli insediamenti

- Infrastrutture per la mobilità:

- Viabilità principale: via Traversetolo e viale Guglielmo du Tillot. Su questi assi portanti dovrà essere posta particolare attenzione alle intersezioni con la viabilità secondaria sia attraverso una opportuna disciplina della circolazione sia attraverso interventi infrastrutturali volti alla messa in sicurezza dei nodi.

- La rete esistente dei percorsi ciclabili dovrà essere potenziata al fine di collegare il percorso esistente lungo via Traversetolo e lungo via Sidoli con le direttrici V. Montebello e V. Argini.

- Viabilità secondaria/ di quartiere: via Montebello, Strada bassa dei Folli, via Argini Parma, via Pastrengo. Su queste strade si strutturerà la viabilità locale di servizio agli insediamenti residenziali.

- Viabilità locale: la rete della viabilità interna dovrà essere progettata e/o adeguata secondo criteri di moderazione del traffico (isole ambientali), con provvedimenti a favore della priorità ciclo-pedonale e per la limitazione degli impatti del traffico veicolare sul clima acustico. Si dovrà valutare l’opportunità dell’inserimento di barriere antirumore a protezione degli insediamenti residenziali nei pressi della tangenziale.

- Dovrà essere garantita una efficiente connessione tra le nuove aree di espansione e le zone centrali della città, tramite la strada Traversetolo che dovrà costituire asse privilegiato per il trasporto pubblico; a tal fine si potrà valutare l’opportunità di inserire sistemi di protezione e asservimento del trasporto pubblico (bus prioritiy). Dovranno inoltre essere garantite le condizioni di intescambio in corrispondenza del parcheggio scambiatore Sud-Est Traversetolo.

- La dotazione di sosta andrà valutata ed eventualmente adeguata in funzione del bilancio domanda/offerta esistente. - Applicare sistemi telematici (ITS) per l’indirizzamento dinamico ai parcheggi in funzione della disponibilità di posti liberi.

• Dotazioni ecologiche e ambientali

Le dotazioni e standard minimi di qualità ecologico-ambientale devono accompagnare gli interventi di trasformazione e riqualificazione proposti.

Dotazione Fabbisogno Requisiti prestazionali Localizzazione Collettamento a depurazione delle aree attualmente non servite

aree attualmente non collettate

per le aree attualmente non collettate, realizzare reti separate delle acque nere e delle acque bianche; le acque nere dovranno essere collegate alla rete fognaria comunale e recapitate al depuratore Parma Est; le acque bianche dovranno essere convogliate in opportuni sistemi di laminazione (sovradimensionamento delle tubazioni e/o riciclo delle acque meteoriche) in modo che i quantitativi di acqua scaricati nel corpo idrico non determinino una portata superiore a quella derivante dalla stessa porzione di territorio non urbanizzata.

-

Misure di risparmio energetico

-

Per tutte le ristrutturazioni dovranno essere intraprese azioni di risparmio energetico, secondo quanto indicato dal nuovo PEC

-

Interramento o spostamento di parte della rete elettrica AT “220 256 Colorno La Spezia”

- garantire il rispetto del limite di qualità (0,2 microT), che non dovrà interessare recettori sensibili o edifici in cui sia richiesta la presenza di persone per 4 o più ore giornaliere; in seguito all’eventuale interramento dovrà essere misurata l’ampiezza della fascia di rispetto citata per verificare la correttezza delle previsioni effettuate

-

Connessione tra la rete ecologica urbana e la rete ecologica di bacino

- come da Tavola “Rete ecologica”

Aree per forestazione urbana e territoriale (Kyoto forest)

5,5 ha complessivi di settore

- come da Tavola “Rete ecologica”

Per ulteriori specificazioni sulle caratteristiche delle mitigazioni si rimanda alla Val.S.A.T. – allegato 4.B.

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• Attrezzature e spazi collettivi

- Attrezzature e spazi collettivi di carattere comunale:

- Potenziare il sistema delle piste ciclabili urbane mediante il completamento della direttrice di via Montebello e di via Pastrengo;

- Mettere in sicurezza delle intersezioni viarie di via Montebello con via Bizzozero e via Traversetolo; - Potenziare la centralità di via Montebello con interventi tesi a favorire l’integrazione tra i servizi collocati sui lati opposti della

via, in particolare in prossimità del complesso scolastico Don Milani, Don Cavalli, e del verde pubblico attrezzato; - Potenziare e integrare i servizi scolastici del complesso S. Rosa e le attrezzature religiose adiacenti, collocati su via Brigate

Julia e via Brigate Matteotti e via S. Eurosia, con quelli di piazzale Maestri; - Potenziare la pedonalità lungo le strade di quartiere (via Montebello, via Pastrengo, via Cenni, via S. Eurosia, via Casaburi,

via Brigate Julia; via Brigate Matteotti e lungo la direttrice di via De Gasperi; - Integrare i servizi esistenti con quelli di progetto da realizzare all’interno della scheda Norma A4.

- Spazi e attrezzature pubbliche di interesse sovracomunale:

- Interrare, nell’ambito adiacente, l’elettrodotto AT passante sulla scheda Norma A4 e sul Parco urbano e comprensoriale;

• Prestazioni di qualità urbana richieste: - Realizzare corridoi ecologici di collegamento con il sistema dei parchi urbani, attraverso la definizione dei margini dell’edificato e

la progettazione del verde. - Collegare in rete dei principali servizi pubblici. - Ai fini prestazionali di qualità urbana, i volumi dell’edificato nelle aree di completamento previste dovranno rispettare e

rapportarsi alla morfologia del quartiere. Inoltre nella progettazione degli spazi aperti sarà buona norma incrementare la qualità di quest’ultimi attraverso l’attento studio dei materiali, il potenziamento del verde negli spazi di risulta e la completa fruibilità dei percorsi ciclo-pedonali.

4. SUB – AMBITI DI TRASFORMAZIONE

Al fine di ottenere gli obiettivi prefissati, l’ambito AC 8a comprenderà al suo interno i seguenti:

• Sub – ambiti di trasformazione

Sub - ambito Codice Funzione caratterizzante

Ut Indice di

Utilizzazione Territoriale

[m²/ m²]

Ut Parziale [m²/ m²]

St Superficie Territoriale

[m²]

SLU Superficie Lorda Utile

[m²]

Polo Funzionale

ERP [%]

Abitanti teorici

[ab]

Standard in loco minimi

[m²]

• Schede Norma di trasformazione / riqualificazione PSC previgente

Scheda Norma Sub – ambito Funzione caratterizzante St

Superficie Territoriale

[m²]

SLU Superficie

Lorda Utile [m²]

Abitanti teorici

[ab] Standard

[m²]

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Ambito AN 8b 1. CARATTERI FISICI E CONDIZIONI AMBIENTALI • Localizzazione: il settore in cui l’ambito si inserisce, collocato a sud in adiacenza al centro città, si sviluppa lungo la sponda

destra del Torrente Parma. Esso è perimetrato a nord da viale San Martino e via Frank, a est da via Traversetolo, a sud dalla tangenziale e ad ovest da via Terrano e via Argini.

• Caratteri morfologici e funzionali: l’ambito è contraddistinto dalla presenza di aree agricole – alcune intercluse – e dalla

carenza di uno spazio urbano centrale. Le attività commerciali si concentrano lungo alcuni fronti di via Montebello e di via Traversetolo con alcune particolari concentrazioni attorno alle piazze di quartiere poste nel settore di cui l’ambito fa parte.

• Vulnerabilità delle risorse naturali e pressioni antropiche

Risorse naturali Acque superficiali e sotterranee: il settore in cui l’ambito si inserisce è interamente attraversato dal Canale Maggiore, in parte tombinato e dal Canale Corto interamente tombinato, rappresentando una delle zone di principale sovraccarico idraulico della rete idrografica minore, con particolare riferimento al sistema del Canale Naviglio Navigabile a nord della città, anche in relazione all’inadeguatezza dello scolmatore. Il sistema delle acque sotterranee è caratterizzato dalla presenza di Zone di alimentazione ritardata degli acquiferi del Gruppo A; lungo il t. Parma è presente una Zone di alimentazione ritardata degli acquiferi del Gruppo A. Nella porzione nord-occidentale del settore in cui l’ambito si inserisce è presente un pozzo idropotabile (Bizzozzero) con le relative aree di tutela e rispetto; il settore è inoltre interessato dalle aree di rispetto del campo pozzi di Marore nella porzione sud-orientale. Rischio idraulico: l’ambito è classificato a rischio di inondazione per piena catastrofica del torrente Parma (fascia C). Biodiversità e paesaggio: il settore in cui l’ambito si inserisce si caratterizza per una edificazione diffusa. Pressioni antropiche Rumore: nel settore in cui l’ambito si inserisce si evidenziano condizioni di clima acustico decisamente buone, con criticità limitate alle porzioni di territorio prospiciente i principali elementi della viabilità (Tangenziale Sud, via Montebello, via Traversetolo, via Argini Parma). Sistema fognario: la zona è servita dal depuratore Parma Est, a meno di una zona con presenza di scarichi non collettati a depurazione lungo via Argini Parma. Radiazioni non ionizzanti: il settore in cui l’ambito si inserisce è interessato dall’attraversamento di due linee ad alta tensione, che, sebbene interressino solo poche aree urbanizzate, sono comunque classificate ad alto impatto per gli effetti generati negli ambiti vicini. Attività a rischio potenziale di incidente: nel settore in cui l’ambito si inserisce si rilevano depositi di combustibili lungo via Traversetolo e un’attività di stoccaggio di gas naturale a rischio di incidente rilevante lungo via Argini Parma.

• Aspetti problematici riscontrati:

o Presenza di campi elettromagnetici dovuti alla presenza di elettrodotti; o Carenza di spazi urbani centrali; o Presenza di aree agricole intercluse; o Zona di generazione dei sovraccarichi idraulici della rete idrografica minore; o Presenza di zone di tutela di pozzi idropotabili; o Presenza di una zona con scarichi non collettati a fognatura; o Presenza di un’attività a rischio di incidente rilevante.

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2. DISCIPLINA GENERALE • Politiche urbanistiche generali che si vogliono perseguire: le politiche urbanistiche generali per questo settore,

pongono come obiettivo primario l’attuazione e il completamento degli interventi previsti dal PSC vigente. In particolare, la realizzazione della vasta scheda norma a sud sarà occasione per risolvere il problema principale emerso quale la carenza di punti di centralità di riferimento e la dotazione di esercizi commerciali con grandi e medio grandi strutture di vendita. La valorizzazione degli spazi attualmente ad uso agricolo nella fascia a sud, adiacenti al tratto di tangenziale, avverrà attraverso il collegamento con il parco urbano dei Torrenti Parma e Baganza, i parchi urbani a nord e il corridoio ecologico ad est lungo la tangenziale.

• Obiettivi particolari e complementari: o Attuare e completare le previsioni del PSC vigente, riducendo al minimo gli impatti ambientali indotti; o Garantire l’attraversamento del settore da parte della rete ecologica; o Ridurre la necessità di mobilità, prevedendo una mobilità sostenibile; o Eliminare le attività produttive incongrue; o Potenziare il verde; o Potenziare la dotazione di parcheggi; o Garantire l’allaccio delle fognature agli scarichi esistenti non collettati; o Ridurre l’incidenza dei campi elettromagnetici.

• Interventi di trasformazione / riqualificazione proposti:

Generali o Attuare e portare a completamento le previsioni del PSC vigente. o Localizzare le nuove edificazioni in continuità con quelle esistenti, evitando la formazioni di aree intercluse inutilizzabili. o Delocalizzare l’attività di stoccaggio di gas naturale a rischio di incidente rilevante posta nel settore in cui l’ambito si inserisce. o Potenziare il sistema delle piste ciclabili urbane (completamento secondo anello attraverso la direttrice di V. Montebello,

direttrice V. Argini Parma e completamento della direttrice di V. Traversetolo). o Mitigare gli impatti ambientali derivanti dalla presenza della tangenziale. o Collegare al sistema fognario comunale gli edifici attualmente non collettati. o Incentivare l’uso dei mezzi pubblici prevedendo una mobilità sostenibile. o Incentivare l’impiego di fonti di energia alternativa per gli edifici esistenti. o Garantire la tutela dei pozzi idropotabili.

Puntuali o Realizzare una struttura commerciale in cui è prevista una grande struttura di vendita alimentare; o Prevedere collegamenti diretti tra la nuova area commerciale e i quartieri residenziali a nord. o Spostamento o interramento di tratti di elettrodotti.

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3. DOTAZIONI TERRITORIALI • Infrastrutture per l’urbanizzazione degli insediamenti

- Infrastrutture per la mobilità:

- Viabilità principale: via Traversetolo e viale Guglielmo du Tillot. Su questi assi portanti dovrà essere posta particolare attenzione alle intersezioni con la viabilità secondaria sia attraverso una opportuna disciplina della circolazione sia attraverso interventi infrastrutturali volti alla messa in sicurezza dei nodi.

- La rete esistente dei percorsi ciclabili dovrà essere potenziata al fine di collegare il percorso esistente lungo via Traversetolo e lungo via Sidoli con le direttrici V. Montebello e V. Argini.

- Viabilità secondaria/ di quartiere all’interno del settore in cui l’ambito si inserisce: via Montebello, Strada bassa dei Folli, via Argini Parma, via Pastrengo. Su queste strade si strutturerà la viabilità locale di servizio agli insediamenti residenziali.

- Viabilità locale: la rete della viabilità interna dovrà essere progettata e/o adeguata secondo criteri di moderazione del traffico (isole ambientali), con provvedimenti a favore della priorità ciclo-pedonale e per la limitazione degli impatti del traffico veicolare sul clima acustico. Si dovrà valutare l’opportunità dell’inserimento di barriere antirumore a protezione degli insediamenti residenziali nei pressi della tangenziale.

- Dovrà essere garantita una efficiente connessione tra le nuove aree di espansione e le zone centrali della città, tramite la strada Traversetolo che dovrà costituire asse privilegiato per il trasporto pubblico; a tal fine si potrà valutare l’opportunità di inserire sistemi di protezione e asservimento del trasporto pubblico (bus prioritiy). Dovranno inoltre essere garantite le condizioni di intescambio in corrispondenza del parcheggio scambiatore Sud-Est Traversetolo.

- La dotazione di sosta andrà valutata ed eventualmente adeguata in funzione del bilancio domanda/offerta esistente. - Applicare sistemi telematici (ITS) per l’indirizzamento dinamico ai parcheggi in funzione della disponibilità di posti liberi.

• Dotazioni ecologiche e ambientali

Le dotazioni e standard minimi di qualità ecologico-ambientale devono accompagnare gli interventi di trasformazione e riqualificazione proposti.

Dotazione Fabbisogno Requisiti prestazionali Localizzazione Misure di risparmio energetico

-

Per tutte le ristrutturazioni dovranno essere intraprese azioni di risparmio energetico, secondo quanto indicato dal nuovo PEC

-

Interramento o spostamento di parte della rete elettrica AT “220 256 Colorno La Spezia”, e “n.661/680”

- garantire il rispetto del limite di qualità (0,2 microT), che non dovrà interessare recettori sensibili o edifici in cui sia richiesta la presenza di persone per 4 o più ore giornaliere; in seguito all’eventuale interramento dovrà essere misurata l’ampiezza della fascia di rispetto citata per verificare la correttezza delle previsioni effettuate

-

Connessione tra la rete ecologica urbana e la rete ecologica di bacino

- come da Tavola “Rete ecologica”

Aree per forestazione urbana e territoriale (Kyoto forest)

5,5 ha complessivi di settore

- come da Tavola “Rete ecologica”

Fasce di ambientazione connesse alla realizzazione di infrastrutture per la mobilità

4,6 ha complessivi di settore

- come da Tavola “Rete ecologica”

Per ulteriori specificazioni sulle caratteristiche delle mitigazioni si rimanda alla Val.S.A.T. – allegato 4.B.

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• Attrezzature e spazi collettivi

- Attrezzature e spazi collettivi di carattere comunale:

- Potenziare il sistema delle piste ciclabili urbane mediante il completamento della direttrice di via Montebello e di via Pastrengo;

- Integrare i servizi esistenti con quelli di progetto da realizzare all’interno della scheda Norma A4.

- Spazi e attrezzature pubbliche di interesse sovracomunale: - Interrare l’elettrodotto AT passante sulla scheda Norma A4 e sul Parco urbano e comprensoriale; - Riqualificare e ridefinire il margine sud mediante la classificazione di aree a Parco urbano e comprensoriale

incrementandone anche l’accessibilità.

• Prestazioni di qualità urbana richieste: - Realizzare corridoi ecologici di collegamento con il sistema dei parchi urbani, attraverso la definizione dei margini dell’edificato e

la progettazione del verde. - Collegare in rete dei principali servizi pubblici. - Ai fini prestazionali di qualità urbana, i volumi dell’edificato nelle aree di completamento previste dovranno rispettare e

rapportarsi alla morfologia del quartiere. Inoltre nella progettazione degli spazi aperti sarà buona norma incrementare la qualità di quest’ultimi attraverso l’attento studio dei materiali, il potenziamento del verde negli spazi di risulta e la completa fruibilità dei percorsi ciclo-pedonali.

4. SUB – AMBITI DI TRASFORMAZIONE

Al fine di ottenere gli obiettivi prefissati, l’ambito AN 8b comprenderà al suo interno i seguenti:

• Sub – ambiti di trasformazione

Sub - ambito Codice Funzione caratterizzante

Ut Indice di

Utilizzazione Territoriale

[m²/ m²]

Ut Parziale [m²/ m²]

St Superficie Territoriale

[m²]

SLU Superficie Lorda Utile

[m²]

Polo Funzionale

ERP [%]

Abitanti teorici

[ab]

Standard in loco minimi

[m²]

Tangenziale sud 08 S1 Residenza 0,18 38.623

6.952,20

208,77

4.175,50 • Schede Norma di trasformazione / riqualificazione PSC previgente

Scheda Norma Sub – ambito Funzione caratterizzante St

Superficie Territoriale

[m²]

SLU Superficie

Lorda Utile [m²]

Abitanti teorici

[ab] Standard

[m²]

Scheda Norma A4 - S. Eurosia 08 SN1 Residenza 547.699** 78.919* 2.369 171.499***

* quota minima di SLU di tipo residenziale sul totale della scheda Norma A4 ** sup. territoriale complessiva Scheda Norma A4 *** standard complessivo residenza + commercio Scheda Norma A4

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Codice identificativo PFN 8c STATO DI ATTUAZIONE Di progetto DENOMINAZIONE Polo commerciale “Ipercoop” LOCALIZZAZIONE Via Traversetolo, Tangenziale Sud, Parma - Settore 08 “Montebello” Estratto cartografico con individuazione del polo funzionale

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DATI IDENTIFICATIVI DATI DIMENSIONALI

Superficie complessiva (mq)

100269,05

ATTIVITÀ PREVALENTI PREVISTE

Attività commerciali

Attività artigianali e di intermediazione connesse alla residenza

Nuovo insediamento complesso di edifici specializzati che ospiteranno le attività commerciali, con caratteri tipologici e funzionali differenti da quelli del tessuto in cui andranno ad inserirsi. Sono previsti spazi per la sosta pertinenziali. Il polo confinerà in parte con la Tangenziale Sud per la quale è prevista una idonea fascia di mitigazione e rispetto

CARATTERI SPAZIALI E MORFOLOGICI

Sistema insediativo di appartenenza

E’ un’area di frangia caratterizzata da insediamenti urbani a media densità di cui la maggior parte di recente formazione e di prevalenza residenziale; è contraddistinta dalla presenza di aree agricole – alcune intercluse – e dalla carenza di uno spazio urbano centrale.

CARATTERI FUNZIONALI DELL’AREA

Prevalenza di residenza e attività agricole

Di persone

elevata ATTRATTIVITÀ

Di merci

media

BACINO D’UTENZA

Sovralocale

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DOTAZIONI TERRITORIALI

Rete viaria

Il polo funzionale presenta una buona accessibilità viaria dalle strade di collegamento urbano e territoriale e dalla tangenziale

Rete ferroviaria

Il polo di colloca molto lontano dalla stazione ferroviaria, raggiungibile comunque con il trasporto pubblico

Rete ciclabile

Il polo funzionale presenta una scarsa accessibilità ciclabile

INFRASTRUTTURE PER LA MOBILITÀ

Rete del trasporto pubblico

Il polo è servito da una linea degli autobus urbani

DOTAZIONI TECNOLOGICHE

Collegamento alle reti tecnologiche principali: - rete fognaria e smaltimento reflui: collegamento al

depuratore est - acquedotto - gasdotto - teleriscaldamento

ATTREZZATURE E SPAZI COLLETTIVI

COMPATIBILITÀ AMBIENTALE Aria Dovrà essere interamente servito dalla centrale di teleriscaldamento esistente in prossimità dell’area di trasformazione e gli interventi di progettazione degli edifici dovranno essere tali da minimizzare le dispersioni termiche. In corrispondenza delle zone lungo V. Traversetolo e lungo la Tangenziale sud si ritiene opportuna la messa a dimora di formazioni arboree ed arbustive, da dimensionare in fase di progettazione. Inoltre, relativamente alle emissioni generate dal traffico indotto dalla fase di esercizio della nuova attività commerciale dovrà essere garantito un efficiente servizio di trasporto pubblico da/per il centro ed il collegamento dell’area con la rete ciclabile urbana e locale, in modo da incentivare gli spostamenti di mobilità sostenibile.

Rumore Per gli eventuali ricettori presenti in prossimità della nuova area dovrà essere garantito il rispetto dei limiti di classe acustica definita dalla ZAC che caratterizzano l’area in cui sono situati. In fase di progettazione dovrà quindi essere predisposta una valutazione previsionale di impatto acustico ad opera di un tecnico competente, finalizzata al rispetto dei limiti di zona ed eventualmente alla definizione di opportune misure di mitigazione, preferenzialmente realizzate con dune vegetate ed eventualmente con barriere artificiali opportunamente mascherate con essenze arboree ed arbustive. Completati gli interventi previsti dovrà essere effettuata una verifica del clima acustico con la predisposizione di eventuali misure correttive. Risorse idriche Considerando la situazione di criticità idraulica attuale del depuratore Parma Est, recapito finale della rete acque nere, si ritiene opportuno vincolare l’attuazione dell’intervento all’ultimazione dei lavori di scollegamento del Canale Margarino dal depuratore stesso e alla verifica, in fase di progettazione, della sua reale capacità depurativa residua, anche in relazione agli altri interventi di trasformazione e di nuovo collettamento previsti. In relazione alla presenza di zone di rispetto di 60 gg e 180 gg dei pozzi idropotabili, l’attività commerciale che si insedierà dovrà rispettare le prescrizioni contenute nel D.lgs 152/2006 e s.m.i., nel Piano Tutela Acque regionale e nel RUE del Comune di Parma. In particolare, nella zona di rispetto dei pozzi sono vietati l'insediamento di centri di pericolo

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e lo svolgimento delle alcune attività, tra le quali: a) dispersione, ovvero immissione in fossi non impermeabilizzati, di reflui, fanghi e liquami, anche se depurati; b) dispersione nel sottosuolo di acque meteoriche proveniente da piazzali e strade; c) apertura di pozzi ad eccezione di quelli che estraggono acque destinate al consumo umano e di quelli finalizzati alla variazione dell'estrazione ed alla protezione delle caratteristiche quali-quantitative della risorsa idrica; d) gestione di rifiuti (discariche di qualsiasi tipo anche se controllate, impianti di trattamento rifiuti, stoccaggio rifiuti); e) stoccaggio di reflui, prodotti o sostanze chimiche pericolose, sostanze radioattive; f) pozzi perdenti e stazioni di distribuzione carburanti. Dal momento che l’area ricade completamente in una Zona di protezione degli acquiferi sotterranei, dovrà essere comunque evitato il mantenimento e la realizzazione di pozzi perdenti. Dovrà essere prevista la realizzazione di impianti separati tra la rete acque bianche (acque meteoriche) e la rete acque nere (reflui civili). Per quanto riguarda i reflui civili prodotti dovrà essere garantito l’allaccio della nuova area produttiva alla rete fognaria esistente, con particolare riferimento al collettore presente lungo via Traversetolo, che recapita i reflui al depuratore Parma Est, nel rispetto delle prescrizioni del D.lgs 152/2006 e s.m.i. relative alle zone di rispetto dei pozzi (all’interno delle quali è vietata la dispersione di reflui, anche se depurati) e in conformità con quanto previsto dal D.M.L.P. del 12/12/1985 (punti 1, 2, 3, 4), dalla circolare del M.L.D. n. 27291 del 20/03/1986 e dal Regolamento Comunale di Pubblica Fognatura. La costruzione di nuove fognature all’interno della zona di rispetto di 60 giorni e 180 giorni dei pozzi idropotabili potrà essere assentita unicamente nel caso in cui non sussistano alternative di percorso rispetto all’attraversamento di tali zone e dovrà essere subordinata alla redazione di un apposito studio idrogeologico elaborato da un tecnico competente che ne verifichi la fattibilità senza rischi di inquinamento per la risorsa. Nella progettazione e nella costruzione di condotte fognarie dovrà essere garantita l’affidabilità dell’opera in relazione al grado di sicurezza statica, di resistenza alla corrosione, di integrità della tenuta nel tempo, tenendo conto della caratterizzazione geologica e geotecnica dei terreni interessati dal tracciato delle tubazioni. I materiali e i particolari costruttivi delle reti dovranno essere conformi al Regolamento di Pubblica Fognatura. Per quanto riguarda le acque meteoriche, in relazione a quanto prescritto dal D.lgs 152/2006 e s.m.i. per le zone di rispetto dei pozzi, e a quanto previsto dal PTA per il settore di ricarica della falda di tipo B (che interessa l’intera area di trasformazione e nel quale è vietata la dispersione nel sottosuolo di acque meteoriche provenienti da piazzali e strade) e nel rispetto di quanto previsto dalla Direttiva concernente la gestione delle acque di prima pioggia: - si dovranno impermeabilizzare completamente tutte le aree destinate alla viabilità e a parcheggi; - si dovrà provvedere a separare le acque di prima pioggia di strade e parcheggi e prevederne un adeguato

trattamento o inviarle in pubblica fognatura nera; - le acque di seconda pioggia dovranno essere smaltite direttamente in loco, previo passaggio nei sistemi di

laminazione successivamente descritti. Le acque meteoriche provenienti dalle coperture degli edifici dovranno essere in parte riutilizzate per usi compatibili quali sistemi antincendio, irrigazione di aree verdi, lavaggio aree esterne; l’eccedenza dovrà essere inviata ai sistemi di laminazione descritti successivamente. Inoltre dovrà essere incentivato l’impiego di dispositivi a basso consumo idrico negli impianti termoidraulici, idrosanitari e nelle apparecchiature irrigue. Per quanto riguarda l’aumento delle superfici impermeabilizzate dovrà essere prevista l’applicazione di sistemi di laminazione delle acque meteoriche, quali il sovradimensionamento delle tubazioni e/o la realizzazione di vasche di laminazione con lo scopo di invasare temporaneamente le acque piovane non riutilizzate e rilasciarle progressivamente in seguito all’evento di piena; in ogni caso i quantitativi di acqua scaricati nel corpo idrico non dovranno determinare una portata superiore a quella derivante dalla stessa porzione di territorio non urbanizzata. Suolo e sottosuolo Per la realizzazione dei piazzali, dei parcheggi e della viabilità di accesso dovrà essere valutata la possibilità di utilizzare materiali di recupero da demolizione in sostituzione degli inerti di cava o trattamenti dei terreni presenti in sito con calce o cemento.

Paesaggi ed ecosistemi Con la finalità di tutelare il paesaggio che caratterizza il territorio interessato dall’area di trasformazione si dovrà prevedere la realizzazione di siepi arboreo-arbustive, plurispecifiche e disetanee, perimetrali al comparto commerciale, realizzate con sesto d’impianto non regolare e dello spessore medio di almeno 20 m che limitino la visibilità delle nuove edificazioni e della sede stradale e il contrasto da esse generato sul contesto circostante. E’ ammessa localmente l’interruzione delle siepi per gli accessi e per garantire i coni ottici di visibilità del comparto commerciale. Nella porzione meridionale del comparto commerciale dovrà essere prevista una fascia a verde (dell’ampiezza mediamente di almeno 50 m) realizzata con formazioni boscate, impiegando essenze arboree ed arbustive autoctone e disetanee, in modo da garantire il potenziamento e la continuità del corridoio verde in direzione est-ovest lungo la tangenziale, come elemento di connessione con il corridoio ecologico territoriale del T. Parma. Si potranno prevedere anche ridotte movimentazioni del terreno. Le essenze da utilizzare per le siepi perimetrali dovranno essere rigorosamente autoctone e individuate fra quelle di seguito elencate: - Alberi da frutto in genere; - Acero campestre (Acer campestre); - Albero di Giuda (Cercis siliquastrum); - Bagolaro (Celtis australis); - Carpino bianco (Carpinus betulus); - Ciliegio (Prunus avium); - Frassino comune (Fraxinus excelsior); - Frassino meridionale (Fraxinus oxycarpa); - Gelso bianco (Morus alba); - Gelso nero (Morus nigra); - Melo selvatico (Malus sylvestris);

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- Noce (Juglans regia); - Olmo campestre (Ulmus campestris); - Olmo minore (Ulmus minor); - Olmo siberiano (Olmus umilia); - Ontano nero (Alnus glutinosa); - Orniello o Frassino della manna (Fraxinus ornus); - Pero selvatico (Pyrus pyraster); - Pioppo bianco (Populus alba); - Pioppo cipressino (Populus niigra var. italica); - Pioppo ibrido (Populus canadensis); - Pioppo nero (Populus nigra); - Pioppo tremolo (Populus tremula); - Rovere (Quercus petraea); - Roverella (Quescus pubescens); - Salice bianco (Salix alba); - Salice piangente (Salix Babilonia); - Sorbo domestico (Sorbus domestica); - Tiglio nostrale o dalle foglie grandi (Tilia platyphyllos). I parcheggi dovranno essere alberati, impiegando le essenze di cui all’elenco precedente. I sistemi di illuminazione dovranno evitare la propagazione dei raggi verso l’alto e dovranno essere localizzati in modo da minimizzarne il numero, ottimizzando l’efficienza. Per quanto riguarda l’archeologia, prima della fase attuativa dovranno essere effettuate opportune indagini preventive, secondo le normative e le indicazioni fornite dalla Soprintendenza; inoltre, in fase di progettazione e di esecuzione dovranno essere previste tutte le attività necessarie per assicurare il rispetto degli elementi archeologici eventualmente rinvenuti durante la fase di scavo, secondo le indicazioni del D.Lgs. 42/2004.

Consumi e rifiuti All’attività commerciale dovrà essere associato un efficiente sistema di raccolta e smaltimento degli imballaggi prodotti, che garantisca la separazione dei rifiuti in base alla tipologia. Inoltre, per limitare quanto più possibile il conferimento di rifiuti indifferenziati, si presenta la necessità, da parte del gestore del servizio di raccolta, di attrezzare l’area con adeguati sistemi di raccolta differenziata.

Energia ed effetto serra Per limitare i consumi energetici i nuovi edifici dovranno garantire una classe energetica almeno pari alla B (equivalente ad un consumo termico degli edifici non superiore a 50 kWh/m2), attraverso interventi da definire in fase attuativa e da scegliera tra “caldaie ad alto rendimento”, “collegamento alla rete di TLR e cogenerazione di quartiere”, “sistemi di illuminazione ad alta efficienza”, “indicatori standard per l’illuminazione”, “contabilizzazione individuale dell’acqua potabile”, come definiti nel Piano Energetico Comunale di Parma. In particolare, considerando la vicinanza con la centrale di teleriscaldamento, l’intero comparto di trasformazione dovrà essere allacciato e l’area commerciale si dovrà dotare di pannelli fotovoltaici in grado di soddisfare parte del fabbisogno energetico annuale.

Radiazioni Dovrà essere previsto l’interramento e/o lo spostamento dei cavi AT e MT interni all’area e, in ogni caso, il progetto dovrà prevedere un azzonamento interno al comparto che eviti destinazioni che richiedano la permanenza di persone per quattro o più ore giornaliere all’interno delle fasce di rispetto 0,2 μT delle linee AT e MT, così come stabilito dall’art. 13, comma 4 della L.R. n. 30/2000. In relazione alle cabine secondarie (MT/BT) presenti all’interno e in prossimità dell’area di trasformazione dovrà essere garantito il perseguimento, da parte dei gestori, dell'obiettivo di qualità di 0,2 μT valutato ai ricettori, secondo quanto stabilito dalla Direttiva applicativa della L.R. 30/2000; qualora si renda necessaria la realizzazione di nuove cabine di trasformazione MT/BT, esse dovranno essere localizzate lontano da aree che richiedano la permanenza di persone per quattro o più ore giornaliere, come l’eventuale realizzazione di nuove linee elettriche non dovrà interessare, in riferimento alle fasce di rispetto di 0,2 μT, zone che richiedano la presenza di persone per quattro o più aree giornaliere. Dovranno essere comunque rispettati tutti i disposti della normativa di legge vigente, tra i quali: - il D.M.LL.PP. 16/1/1991, la Legge n. 36 del 22/02/2001 e relativo DPCM applicativo del 08/07/2003 “Fissazione dei limiti di

esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici e magnetici alla frequenza di rete (50 Hz) generati dagli elettrodotti”, per quanto riguarda i limiti di esposizione ai campi elettrico e induzione magnetica e l’obiettivo di qualità per l’induzione magnetica (3 μT) e relative distanze di rispetto;

- il D.M.LL.PP. del 21/3/1988 al riguardo dell’esecuzione e l’esercizio delle linee elettriche; - la Legge Regionale sull’Elettrosmog n. 30/2000 del 31/10/2000 e la relativa Direttiva di applicazione in merito alle basse

frequenze (frequenze degli elettrodotti); - in ossequio alla Direttiva CEM in applicazione degli artt. 4, 6, 8, 13 della Legge regionale 30/2000 i gestori/progettisti

dell’impianto dovranno attestare il perseguimento dell’obiettivo di qualità di 0,2 μT e 0,5 μT valutato ai recettori ai sensi del comma 4 art. 13 della Legge regionale 30/2000;

- dichiarare a quanti metri (sull’intero angolo solido) dalle pareti della cabina l’induzione magnetica in essa generata è inferiore ai 0,2 μT e 0,5 μT tenuto conto dell’azione delle linee ad alta tensione e delle linee a MT (che non siano in entrata/uscita alla cabina).

Ai sensi della Direttiva per l’applicazione della L.R. 22 febbraio 1993, n. 10 recante “Norme in materia di opere relative a linee ed

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impianti elettrici fino a 150.000 Volt. Delega funzioni amministrative”, così come modificata dall’art. 90 della L.R. 21 aprile 1999, n. 3, la distanza minima tra le parti con qualsiasi tensione entro la cabina MT/BT ed aree o ambienti a permanenza umana prolungata (maggiore od uguale alle quattro ore giornaliere) deve essere di m 3,15.

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ACCESSIBILITÀ Pedonale e ciclabile

scarsa

Trasporto pubblico

buona

Viabilistica

buona

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CRITICITÀ RILEVATE CRITICITÀ FUNZIONALI

Carenza di spazi urbani centrali e riconoscibili Presenza di aree agricole intercluse

CRITICITÀ INFRASTRUTTURALI

Carenza di collegamenti pedonali e ciclabili

CRITICITÀ AMBIENTALI Rumore: elevati livelli di rumore ambientale causati dalla vicinanza alla tangenziale sud Risorse idriche: problematiche di natura idraulica correlate alla possibilità di drenaggio delle acque; interessamento della zona di rispetto 60 gg e 180 gg dei pozzi idropotabili di Marore Paesaggio ed ecosistemi: l’area di progetto potrebbe interessare alcune aree di interesse archeologico accertato Radiazioni: presenza di inquinamento elettromagnetico (l’area è attraversata da un elettrodotto ad alta tensione)

OBIETTIVI PROPOSTI DAL PSC OBIETTIVI GENERALI DI QUALITÀ

Le politiche urbanistiche generali pongono come obiettivo primario l’attuazione e il completamento degli interventi previsti dal PSC vigente con la realizzazione della vasta scheda norma A4 che sarà occasione per risolvere il problema della carenza di centralità e la dotazione di esercizi commerciali con grandi e medio grandi strutture di vendita. Si persegue l’incremento dell’integrazione spaziale e funzionale del polo e il contesto, con attenzione allo sviluppo di attività attrattive e servizi

INTERVENTI DI TRASFORMAZIONE Indirizzi insediativi

Congruenza degli indirizzi per la trasformazione con le indicazioni contenute nella scheda norma A4. Migliorare la qualità spaziale e funzionale degli spazi aperti di pertinenza e degli spazi pubblici di connessione con l’inserimento di fasce verdi

Indirizzi infrastrutturali

Predisporre percorsi ciclopedonali di connessione con il centro urbano. Creazione di una nuova accessibilità e riqualificazione dell’accesso alla tangenziale sud

Indirizzi ambientali

Garantire l’attraversamento da parte della rete ecologica Limitare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici Incentivare l’impiego di fonti di energia rinnovabile Garantire la tutela dei pozzi idropotabili

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SUB-AMBITI DI TRASFORMAZIONE

St SLU Standard

Superficie

Territoriale Superficie Lorda Utile [m²]

Sub - ambito Codice Funzione

caratterizzante

[m²] [m²] Polo

Funzionale Abitanti teorici

[ab] Scheda Norma

A4 - S. Eurosia 08 SN1 Commercio 547699** 18.500*

Polo Funzionale 171499***

* quota massima di SLU per funzioni di tipo commerciale sul totale della Scheda Norma A4 ** sup. territoriale complessiva Scheda Norma A4 *** standard complessivo Scheda Norma A4

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