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19Lunedì 12 Dicembre 2011A M B I E N T E

Le novità della Comunitaria 2010 approvata in via defi nitiva. La nuova Ippc con la 2011

Autoriparatori, stretta sui rifiutiRitorna l’obbligo di conferimento a operatori autorizzati

Pagina a cura DI VINCENZO DRAGANI

Ritorno dell’obbligo per gli autoriparatori di conferire tutti i rifiuti derivanti dalla manu-

tenzione dei veicoli a opera-tori autorizzati e stretta sulle emissioni di vapori di benzina degli impianti di distribuzio-ne. Queste le novità di matrice ambientale previste dalla legge «Comunitaria 2010» licenziata in via definitiva lo scorso 30 novembre dal Parlamento e in corso di pubblicazione in G.U.. Autoriparatori e gestione rifiuti. Dall’entrata in vigore della «Comunitaria 2010» le autofficine dovranno avviare tutti i rifiuti derivanti dalla loro attività di autoriparazione a impianti di trattamento au-torizzati, con l’unica eccezione dei beni a fine vita tecnicamen-te non conferibili. Mediante il diretto intervento sull’art. 5 del dlgs 209/2003, la legge per l’al-lineamento alle norme comuni-tarie ha infatti, ripristinando la versione del decreto precedente alle modifiche introdotte dalla legge 96/2010, (ri)trasformato da mera «facoltà» a vero e pro-prio obbligo la consegna ai cen-tri di raccolta dei rifiuti diversi da quelli «di filiera». In base al nuovo tenore del citato art. 5 del dlgs 209/2003, le imprese di autoriparazione dovranno così gestire i beni a fine vita in base a un «doppio binario», ossia: conferire i rifiuti non destinati ad un consorzio obbligatorio di rac-colta a un centro di raccolta au-torizzato; continuare a conferire i rifiuti destinati a un consorzio obbligatorio di raccolta ai rela-tivi raccoglitori autorizzati. La gestione dei veicoli a fine vita, lo ricordiamo, risulta disciplinata dal concorso di due provvedimen-ti, ossia: dal dlgs 209/2003 che si applica ai veicoli a motore appar-tenenti alle categorie M1 e N1 di cui all’allegato II, parte A, della direttiva 70/156/Cee, nonché ai veicoli a motore a tre ruote come definiti dalla direttiva 2002/24/Ce; dal dlgs 152/2006 (cd. «Codice dell’ambiente»), che disciplina in via residuale la gestione di tutti i rifiuti costituiti dagli altri veicoli a motore.

Distributori benzina ed emissioni nocive. Arriverà in-vece tramite due futuri provve-dimenti di matrice governativa l’upgrade delle attuali norme na-zionali sul recupero dei vapori di benzina emessi dagli impianti di distribuzione. La legge Comuni-taria 2010 prevede infatti l’attua-zione dell’ultima direttiva comu-nitaria in materia (la 2009/126/Ce) mediante un dlgs che riscri-verà direttamente la Parte V del dlgs 152/2006 e un decreto dell’Ambiente che sostituirà gli attuali requisiti costruttivi e di installazione degli impianti di di-stribuzione previsti dal punto 3, allegato VIII, parte V del «Codice ambientale».

«Rinvio» per Ippc ed effi -cienza energetica. Originaria-mente previste dal ddl recante la «Comunitaria 2010», sono in-vece confl uite nel parallelo sche-ma di provvedimento recante la «Comunitaria 2011» (all’esame della Camera) le norme per il recepimento di due importanti provvedimenti ambientali di matrice europea, ossia la nuova direttiva 2010/75/Ce sull’«Ippc» e la direttiva 2010/31/Ce sulla prestazione energetica edilizia. Il recepimento delle nuove re-gole comunitarie «Ippc» (da ef-fettuarsi entro il gennaio 2013) comporterà la riformulazione dell’attuale dlgs 59/2005, con un upgrade delle misure a dife-sa dell’ambiente. Con la riscrit-tura del dlgs 59/2005 dovranno essere infatti tradotti sul piano nazionale: l’allargamento del-le severe norme sul controllo integrato dell’inquinamento a impianti di combustione di po-tenza termica compresa tra 20 e 50 Mw, impianti industriali per conservazione prodotti di legno, imprese produzione pannelli a base di legno; l’introduzione del meccanismo di scambio dei di-ritti di emissione per inquinanti altamente tossici, tra cui ossidi di azoto e zolfo; il rafforzamento del ruolo delle «migliori tecniche disponibili»; maggiori ispezioni sugli impianti autorizzati e più controllo sul rinnovo delle auto-rizzazioni. Con il recepimento della direttiva 2010/31/Ce sulla prestazione energetica edilizia arriverà invece un upgrade delle performance che i nuovi immo-bili dovranno soddisfare per il raggiungimento dell’obiettivo comunitario di una riduzione del 20% dei consumi entro il 2020. La traduzione nazionale della direttiva 2010/31/Ce im-porrà una rivisitazione del dlgs 192/2005 riguardo ai requisiti minimi di prestazione energeti-ca e alla previsione di edifi ci a energia «quasi a zero».

Saltano appello tutela ac-que e rumore. Inizialmente previste dal ddl «Comunitaria 2010» non risultano invece nep-pure traghettate nella «2011» in itinere le deleghe per il pieno recepimento di due altre nodali direttive comunitarie, ossia: la di-rettiva 2000/60/Ce sulla protezio-ne delle acque (atto dovuto alla luce della procedura d’infrazione Ue n. 2007/4680 verso il governo nazionale), la cui trasposizione imporrà la rivisitazione della di-sciplina della gestione del patri-monio idrico disegnata dal dlgs 152/2006; la direttiva 2002/49/Ce sul rumore ambientale che dovrà essere tradotta sul piano nazio-nale mediante la riformulazione delle regole sull’insonorizzazione degli edifi ci attualmente previste dalla legge 447/1995 e provvedi-menti satellite (dpcm 5 dicembre 1997) ma parzialmente sospese proprio dalla Comunitaria 2008 proprio in vista della loro rifor-mulazione.

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Cosa prevedono le nuove leggi “Comunitarie”

Legge “Comunitaria 2010” (approvata in via defi nitiva)

Rifi uti da autoriparazione Obbligo (e non più facoltà) per autoriparatori di conferire a centri di raccolta autorizzato i rifi uti non destinati a consorzi obbligatori di raccolta

Emissioni distributori benzina

Upgrade regole nazionali per recupero dei vapori di ben-• zina da impianti di distribuzioneModifi ca requisiti costruttivi e di installazione ex Dlgs • 152/2006 impianti distribuzione

Legge “Comunitaria 2011” (in corso di approvazione)

“Ippc”Recepimento della nuova direttiva 2010/75/Ce che allarga il novero delle industrie da sottoporre al controllo integrato dell’inquinamento

Prestazione energetiche edifi ci

Recepimento della direttiva 2010/31/Ce che innalza i requisiti minimi di prestazione energetica dei nuovi edifi ci