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Dal 5 all’11 giugno Milano ha ospitato il primo, grande evento internazionale dedicato all’ambiente in preparazione dell’Expo 2015 che si terrà nel capoluogo lombardo, e che avrà come tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. Moltissimi dibattiti, eventi e spettacoli hanno animato per una settimana la vita cittadina. Tavole rotonde, occasioni d’incontro e scambi d’esperienze a livello internazionale e mondiale si sono susseguiti durante il Festival, facendone un’imperdibile occasione per un gran numero di appassionati al tema dell’ambiente e del risparmio energetico. Molte iniziative collegate si sono svolte anche nei centri urbani limitrofi, sempre con lo scopo di sensibilizzare e informare l’opinione pubblica su uno dei temi più importanti e urgenti dell’attualità. Tra gli eventi di maggior rilievo, oltre all’incontro su “La certificazione energetica: metodo e buone prassi”, il convegno sul tema “Grandi parchi e biodiversità”, con interventi di Francesco Borella, consigliere di Italia Nostra Milano, Francesco Escalona, Presidente del Parco Regionale dei Campi Flegrei, Gianni Ferrario, dirigente dell’Unità Organizzativa Parchi e Aree Protette della Direzione Generale Ambiente Regione Lombardia, Valter Giuliano, Assessore alla Cultura, Protezione della Natura, Parchi ed Aree Protette della Provincia di Torino, Marco Onida, Segretario Generale della Convenzione delle Alpi, Francesco Sala, Direttore degli Orti Botanici dell’Università di Milano, Bernhard Schön dell’Accademia di Educazione Ambientale dell’Alta Austria, Governo dell’Alta Austria, Enzo Venini, Presidente WWF Italia, Antonio Zulberti, Presidente Parco Adamello Brenta.

Logo del Festival Internazionale dell’Ambiente, manifesto per Milano Expo 2015.

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Onida ha sottolineato come la Convenzione delle Alpi sia nata negli anni Novanta “per tutelare la fauna e la flora di uno straordinario scrigno di biodiversità e ricchezza naturale, ma anche per lo sviluppo economico sostenibile degli abitanti dell’arco alpino”. Essa ha elaborato alcune linee d’azione in riferimento all’emergenza clima che il pianeta sta vivendo: “in primo luogo la mitigazione – ha detto Onida -, quindi l’adattamento. Si tratta di creare una vera e propria rete ecologica per estendere la progettualità anche a livello internazionale e coordinarla in diverse regioni del mondo, come ad esempio nei Carpazi. Accordi come la Convenzione sulla Biodiversità vanno proprio in questa direzione”. Il fine complessivo delle azioni politiche e culturali che riguardano le Alpi, ha concluso Onida, “è garantire la qualità dell’ecosistema naturale e dello sviluppo economico alpino. Ovvero sostenere un nuovo modo di vivere in armonia con l’ambiente sviluppando in questo rapporto le potenzialità imprenditoriali dei popoli di montagna”.

Il fondamentale ruolo della Convenzione delle

Alpi nell’intervento di Marco Onida

MILANO FESTIVAL INTERNAZIONALE DELL’AMBIENTE

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MILANO FESTIVAL INTERNAZIONALE DELL’AMBIENTE

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Il sindaco di Milano Letizia Moratti, il ministro Stefania Prestigiacomo e il Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni a colloquio coi giornalisti.

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MILANO FESTIVAL INTERNAZIONALE DELL’AMBIENTE

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Un momento del Convegno “La città sostenibile” e una veduta del Castello Sforzesco di Milano.

Mercoledì 11 giugno si è svolto a Palazzo Marino l’evento finale del Festival Internazionale dell’Ambiente con il convegno “La città sostenibile: una sfida per il XXI secolo”. Interventi di William McDonough, architetto; Pape Diop, sindaco di Dakar; Imma Mayol, vicesindaco di Barcellona; Fernando Ariel Camara, assessore all’Ambiente di Cordoba; Lari Pitkä-Kangas, vicesindaco della città svedese di Malmö; Paul Pelosi Jr, presidente Commissione Ambientale di San Francisco; Werner Neumann, presidente Agenzia Energetica di Francoforte. Gli interventi si sono sviluppati attorno all’introduzione di McDonough, tra i principali intellettuali a favore di una nuova armonia tra uomo e ambiente, che ha parlato di “restituire alla natura ciò che consumiamo in termini di energia e risorse” e di “crescita positiva delle stesse risorse e dell’economia attraverso il riutilizzo intelligente di ciò che può essere recuperato”. In sostanza, ha concluso il relatore, “solo amando il nostro pianeta e le ricchezze che ci può offrire, saremo in grado di costruire una nuova coscienza ambientale per il XXI secolo”. A seguire gli interventi di Piercarlo Fabbio, sindaco di Alessandria; Lorenzo Guerini, sindaco di Lodi; Piera Capitelli, sindaco di Pavia; Roberto Dipiazza, sindaco di Trieste; Michele Vianello, vicesindaco di Venezia; Pietro Vignali, sindaco di Parma, che hanno parlato di alcuni esempi virtuosi sul tema dell’efficienza energetica e della sostenibilità ambientale realizzati nelle rispettive città. La conferenza stampa conclusiva del Festival Internazionale dell’Ambiente si è tenuta presso Palazzo Affari ai Giureconsulti, affacciato su Piazza Duomo. Letizia Moratti, Sindaco di Milano, ha annunciato di aver firmato con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, due accordi: per aumentare l’efficienza energetica della città, e per fare dell’Expo 2015 un evento a impatto zero: “A Milano – ha dichiarato il Sindaco – stiamo sviluppando tre linee strategiche: efficienza energetica, energie rinnovabili e promozione di una nuova cultura ecologica. Il Festival che si è svolto in questi giorni ha visto una notevole partecipazione di pubblico, grazie all’assoluta qualità dei contenuti proposti. E’ nostra intenzione – ha ribadito il Sindaco – avviare da qui al 2015 una serie di progetti per un’Expo che non abbia impatti sull’ambiente, e i due accordi siglati con il Ministero sono il miglior modo per concludere l’esperienza pienamente positiva di questa prima edizione del Festival”. Roberto Formigoni, Presidente della Regione Lombardia, ha parlato di un “bilancio positivo dell’evento. Vogliamo farne – ha proseguito – un appuntamento annuale, un laboratorio permanente per conoscere e capire meglio le sfide del futuro e i metodi per porre rimedio ai cambiamenti del clima. Milano è stato l’epicentro del Festival, ma molte iniziative collegate si sono svolte anche nelle province. Credo che l’evento sia stato molto importante anche sotto il profilo della sensibilizzazione dell’opinione pubblica: va promossa una cultura ambientalista realistica e propositiva, una visione che ponga al centro dello sviluppo del pianeta l’uomo come custode della Terra e delle sue risorse”. Stefania Prestigiacomo, Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, ha sottolineato alcuni contenuti fondamentali dell’evento: “Lo scambio di esperienze a livello internazionale, la promozione di una cultura del rispetto dell’ambiente, il ruolo essenziale delle città per una governance efficace delle politiche ambientali. E’ fondamentale – ha dichiarato il Ministro – puntare sul tema dell’educazione ambientale anche nelle scuole, al fine di sviluppare una coscienza che veda nell’ambiente non un ostacolo da superare, ma al contrario un’opportunità di crescita. Solo adottando un approccio globale, che contempli sviluppo economico e tutela dell’ambiente, si potranno realizzare politiche integrate vincenti per le nuove sfide che si profilano all’orizzonte”.

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MILANO FESTIVAL INTERNAZIONALE DELL’AMBIENTEFOTOCRONACHE

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FOTOCRONACHE

MILANO FESTIVAL INTERNAZIONALE DELL’AMBIENTE

La Casa dell’Energia ha ospitato una mostra, da venerdì 6 a martedì 10 giugno, sul tema “Alle fonti dell’energia. Dalla natura risorse per il cammino dell’uomo”. Decine di pannelli illustrativi hanno spiegato che cos’è l’energia, come la si ottiene e la si manipola, e il rapporto dell’uomo con essa e con l’ambiente. Sono stati presentati molti temi, dagli esempi più semplici e intuitivi alla spiegazione dei metodi attuali per produrla, le potenzialità ma anche i rischi per ottenerla e la situazione del clima e dell’ambiente oggi. Con la suggestione ultima, poetica, del recupero di un’armonia col creato che possa far rivivere il messaggio francescano del “Cantico delle Creature”. Di notevole interesse anche le installazioni multimediali e i laboratori destinati soprattutto alle scolaresche per ripetere famosi esperimenti scientifici, come quelli di Faraday e di Volta. E per vedere da vicino, in modo intuitivo e simpatico, il principio di funzionamento delle nuove tecnologie di utilizzo delle fonti rinnovabili, come quella eolica e solare.

In questa pagina e nella precedente: alcune foto presentate nella mostra “Alle fonti dell’energia. Dalla natura risorse

per il cammino dell’uomo”.

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Cartolina pubblicitaria. ADCI art directors club italiano. Agenzia pubblicitaria Ogilvy. Direttore creativo Roberto Greco. Art/Copy Marco Bertolini. Illustratrice Cinzia Sileo.

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MILANO FESTIVAL INTERNAZIONALE DELL’AMBIENTEFOTOCRONACHE

Il Museo Civico di Storia Naturale ha ospitato una mostra sul tema “Una pausa (pubblicitaria) per l’ambiente”, organizzata dall Art Directors Club Italiano: alcune delle migliori campagne pubblicitarie sul rispetto dell’ambiente e l’efficienza energetica. La Triennale ha invece esposto le opere di venti giovani artisti emergenti dedicate al tema dell’ambiente: “Hyperorganic”. Il National Geographic ha allestito una mostra fotografica in Piazza Meda. Le immagini ruotano intorno al tema dei quattro elementi, che danno il titolo alla mostra: “Acqua Aria Terra Fuoco”.

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Mentre a Milano si svolgeva il Festival Internazionale dell’Ambiente, Bolzano veniva dichiarata ufficialmente “Città alpina dell’anno 2009”. Le motivazioni sono: protezione del clima e pianificazione orientata al futuro. Bolzano si è posta l’obiettivo di diventare clima-neutrale entro i prossimi dieci anni. Ciò significa che la città dovrà produrre solo la quantità di CO2 che può essere fissata dai processi naturali all’interno dell’area urbana. Seconda la giuria, questa linea strategica è d’esempio anche per altre città alpine. Bolzano è all’avanguardia non solo nelle politiche per la salvaguardia del clima, ma anche nella comunicazione all’opinione pubblica. Vengono infatti organizzati incontri mirati e visite guidate ai cantieri dei principali edifici in via di costruzione, progettati e realizzati secondo gli standard dell’Agenzia CasaClima, il top europeo nella consulenza per l’efficienza e nella certificazione energetica degli edifici. Tis Innovation Park organizza incontri tematici e visite attraverso gli “enertour”. Particolarmente interessanti il progetto Zero Emissioni e la visita ai cantieri del nuovo quartiere Casanova di Bolzano. Il progetto Zero Emissioni prevede la realizzazione del primo edificio commerciale in Italia appunto esente da emissioni di CO2. La palazzina ospiterà la nuova sede della ditta Naturalia-Bau a Merano, vicino Bolzano. Per l’architetto Dietmar Dejori, responsabile del progetto, “in Alto Adige dobbiamo molto alla cultura edilizia del nostro passato montanaro. Senza di essa e senza conoscere i complessi rapporti tra i diversi materiali, difficilmente avremmo potuto sviluppare tecnologie di risparmio ed efficienza energetica come quelle che stiamo utilizzando ora”. Il quartiere Casanova, che dovrebbe essere completato entro il 2012, si basa su un concetto energetico di fondo: riduzione dei consumi per il riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria, rispetto agli standard CasaClima A. Per ottenere questo risultato prevede una riduzione delle dispersioni grazie a elevati livelli di isolamento, basso rapporto superficie/volume, forma compatta dell’edificio. Mira anche ad ottimizzare gli apporti solari e ad utilizzare in modo razionale le fonti energetiche, attraverso il teleriscaldamento e i pannelli solari. Sono infine previsti sistemi di mobilità sostenibile e di utilizzo efficiente delle risorse idriche.

BOLZANO

“Città alpina dell’anno 2009”

ALPI ESEMPI VIRTUOSI

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FOTOCRONACHE ALPI ESEMPI VIRTUOSI

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FOTOCRONACHE ALPI ESEMPI VIRTUOSI

Bolzano. Quartiere Casanova in costruzione. Vista progettuale e pannello sulla geotermia presentati durante la visita guidata Enertour.

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CAI STRATEGIA VINCENTE

Il Presidente Generale del Club Alpino Italiano, Annibale Salsa, spiega la linea culturale e operativa dell’Associazione per sostenere uno sviluppo capace di futuro: “Con l’equazione amare per tutelare siamo protagonisti dell’ambientalismo convinti del rapporto natura-cultura. Ma nell’arcipelago della difesa dell’ambiente siamo forti portatori della filosofia della tutela attiva, seguendo una linea del Come e non seguaci della cultura del No. Con le nuove tecnologie sono possibili azioni importanti e positive per la vita in montagna. Lo dimostra l’attività della nostra costellazione di rifugi, che non devono essere solo luoghi di pernottamento o base per le ascensioni, ma si stanno trasformando in presidi culturali. Tutto per impedire che le montagne diventino dei non-luoghi. Il CAI è impegnato in diversi progetti scientifici, nella dotazione di reti wireless, nella cooperazione con gli altri Club europei. D’altronde il Club Alpino è nato come ente scientifico, formato da geologi”.

Annibale Salsa

Presidente Generale CAI

“Amare per tutelare”

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CAI STRATEGIA VINCENTE

“145 anni di cultura ecologica”

Il Direttore del Club Alpino Italiano, Paola Peila, sottolinea l’importanza strategica che il tema dell’ecologia e dell’utilizzo razionale delle risorse può rivestire, anche in relazione all’universo alpino: “Le scelte dei governi e dell’opinione pubblica si stanno sempre più orientando a favore di un approccio sostenibile ai problemi energetici: il Festival Internazionale dell’Ambiente e la dichiarazione di Bolzano “Città alpina dell’anno 2009” per l’impegno ecologico confermano questa linea. Il CAI è riconosciuto dal Ministero dell’Ambiente come “associazione di protezione ambientale”. Possiede risorse dedicate: Comitato Scientifico Centrale, Commissione Centrale Tutela Ambiente Montano, Ufficio Tecnico Ambiente, una sezione del portale web. L’articolo 1 dello Statuto sancisce tra gli scopi “l’alpinismo, la conoscenza e lo studio delle montagne, e la difesa del loro ambiente naturale”. Questa cultura ecologica e “amica dell’ambiente”, che ha 145 anni di storia, può ora proiettare il Sodalizio nella modernità come protagonista.

Paola Peila

Direttore CAI

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CAI STRATEGIA VINCENTE

La Capanna-Osservatorio Regina Margherita, a 4.559 metri sulla Punta Gnifetti del Monte Rosa, è il più alto osservatorio fisso del mondo e il rifugio più alto d’Europa. La struttura, di proprietà del CAI di Varallo, fu costruita per “consentire ad alpinisti e scienziati maggior agio ai loro intenti in un ricovero elevatissimo”. Venne inaugurata il 4 settembre 1893, mentre il 18 e 19 agosto vi aveva pernottato la Regina, all’epoca sovrana d’Italia, cui il rifugio era dedicato. Nel 1899 fu aggiunta la torretta destinata ad osservatorio meteorologico. Nel 1903 il Consiglio Internazionale delle Accademie, a Londra, riconosceva la Capanna istituzione “di utilità scientifica e meritevole di appoggio”. Negli anni Settanta del secolo scorso il rifugio dovette essere ristrutturato. I lavori iniziarono nel 1977 da parte della Sezione di Varallo, su incarico della Sede centrale del CAI. La nuova Capanna fu inaugurata il 30 agosto 1980. Essa è sia rifugio che osservatorio meteorologico della Regione Piemonte e laboratorio scientifico convenzionato con l’Università di Torino. Situato in una posizione spettacolare, al centro di un delicato ecosistema importante tanto per l’uomo che per la natura, il rifugio ha ospitato missioni scientifiche per individuare le caratteristiche fisico-chimiche della neve e per studiare i cambiamenti climatici ed ambientali e l’incidenza delle attività umane su di essi. La Capanna Regina Margherita è all’avanguardia nel campo dell’utilizzo efficiente delle fonti di energia rinnovabili e del risparmio energetico. E’ isolata termicamente per risparmiare energia e protetta dall’ambiente esterno contro fulmini e scariche atmosferiche. Lo scambiatore di calore del generatore di corrente elettrica recupera l’energia termica che si produce durante il funzionamento dell’impianto. Nel 2006 il generatore è stato sostituito con un nuovo modello ancora più efficace. Da alcuni anni inoltre il rifugio è dotato di pannelli solari sia termici che fotovoltaici. Nel 2002 la Capanna Regina Margherita è stata certificata UNI EN ISO 14001 per il suo minimo impatto sull’ambiente circostante.

CAI Excellence

La Capanna-Osservatorio Regina Margherita

Ph. Pietro Geroni, g. c. Archivio CAI

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CAI STRATEGIA VINCENTECAI Excellence

Il Rifugio Toesca

Il rifugio Toesca, di proprietà del CAI Torino, affidato alla Sottosezione Unione Escursionisti Torino, si trova in Val di Susa a 1710 metri di quota. Grazie alle scelte di risparmio energetico e tutela dell’ambiente che ha adottato, dal 2005 ha ottenuto la certificazione Ecolabel. Il rifugio si è potuto fregiare del marchio di qualità ecologica europea grazie a politiche di raccolta differenziata e risparmio energetico. Una micro-centrale idroelettrica lo rende indipendente nell’approvvigionamento di energia. La struttura cura inoltre progetti di laboratorio ambientale rivolti a scuole o piccoli gruppi.

Nel 1992 l’Unione Europea istituisce un marchio di qualità ecologica per prodotti e servizi, una garanzia di eccellenza nel rispetto di criteri ambientali per tutto il ciclo di vita dei beni, dalla produzione allo smaltimento. Il Regolamento europeo Ecolabel si pone l’obiettivo di contribuire ad un utilizzo efficiente delle risorse e alla protezione dell’ambiente. L’Ecolabel Europeo per il Settore Turistico può essere assegnato alle strutture ricettive che offrono un servizio di pernottamento a pagamento come alberghi, locande, rifugi, agriturismi. L’obiettivo è incoraggiare i clienti, attraverso politiche mirate, al rispetto dell’ambiente e al risparmio ed utilizzo efficiente delle risorse naturali. Le strutture che ottengono il marchio Ecolabel garantiscono agli ospiti alloggi salubri, un’alimentazione a base di prodotti tipici locali e biologici, l’uso di detergenti il più possibile “amici dell’ambiente”, l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili e un’informazione specifica sulla tutela e il rispetto della natura.

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Testi e foto: Michele Mornese per www.cai.it

STRATEGIE VINCENTI PER LA SALVAGUARDIA DELL’AMBIENTE MONTANO