SUI SENTIERI DELLA STORIA -...

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ISSN 1590-7716 NOTIZIARIO MENSILE MAGGIO 2011 LA RIVISTA DEL CLUB ALPINO ITALIANO Passo dopo passo, mentre si celebrano i 150 anni della prima scalata, i tesori della montagna-simbolo del CAI SUI SENTIERI DELLA STORIA SOLIDARIETÀ Fausto De Stefani e i bambini di Kirtipur SPOLETO 2011 L’ordine del giorno dell’Assemblea Numero 5 - Maggio 2011 - Mensile - Poste Italiane S.p.a – Sped. in A.P. – D. L. 353/03 (conv. in L. 27/02/04 n°46) art. 1 comma 1 DCB Milano - La Rivista del Club Alpino Italiano - Lo Scarpone Il Monviso visto dai declivi dell’alta valle di Guil, nel Queyras (Archivio Lo Scarpone).

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ISSN

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NOTIZIARIO MENSILE MAGGIO 2011 LA RIVISTA DEL CLUB ALPINO ITALIANO

Passo dopo passo, mentre si celebrano i 150 anni dellaprima scalata, i tesori dellamontagna-simbolo del CAI

SUI SENTIERIDELLA STORIA

SOLIDARIETÀFausto De Stefani e i bambini di Kirtipur

SPOLETO 2011L’ordine del giornodell’Assemblea

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Il Monviso visto daideclivi dell’alta valle di

Guil, nel Queyras(Archivio Lo Scarpone).

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nel museo a cielo aperto

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Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 184 del 2.7.1948 - Iscrizione al Registro

Nazionale della Stampa con il n.01188 vol. 12, foglio 697 in data 10.5.1984

Lo Scarpone è stato fondato nel 1931 da Gaspare Pasini

La redazione accetta articoli, possibilmente succinti, compatibilmente con lo

spazio, riservandosi ogni decisione sul momento e la forma della pubblicazione.

Il materiale da pubblicare deve essere in redazione, possibilmente per posta

elettronica o con supporti informatici, entro l’ultimo giorno del mese.

Club Alpino Italiano fondato nel 1863

315.032 soci (fine dicembre 2009)

Presidente generale: Umberto Martini

Vicepresidenti generali: Ettore Borsetti, Goffredo Sottile, Vincenzo Torti

Componenti del Comitato direttivo centrale: Paolo Borciani, Luca Frezzini, Sergio Viatori

Consiglieri centrali:Alberto Alliaud, Alberto Bargagna, Sergio Chiappin, Antonio Colleoni, Enzo

Cori, Massimo Doglioni, Franco Giacomoni, Ugo Griva, Luigi Grossi, Aldo

Larice, Claudio Malanchini, Lorenzo Maritan, Giancarlo Nardi, Umberto

Pallavicino, Manlio Pellizon, Giovanni Maria Polloniato, Angelo Schena,

Gianni Zapparoli

Revisori nazionali dei conti: Mirella Zanetti, Vincenzo Greco (in rappresentanza del Ministero dell’Economia e

Finanze), Luigi Brusadin, Roberto Ferrero (supplente)

Probiviri nazionali:Silvio Beorchia, Vincenzo Scarnati, Tullio Buzzelli, Tino Palestra, Lucia Foppoli

Past president:Gabriele Bianchi, Leonardo Bramanti, Roberto De Martin, Annibale Salsa

Direttore: Andreina Maggiore

Il Club Alpino Italiano è membro e socio fondatore di:

4 MuseomontagnaLe Alpi nell’Italia unita

5 EscursionismoLa 13ª Settimana nazionaledi Carlo Diodati, Anna Maria Martorano e Attilio Piegari

6 EsperienzeSui sentieri della storiadi Irene Affentranger

8 Medicina di montagnaLe frontiere dell’emergenzadi Gian Celso Agazzi

9 TrentoFilmfestivalDalle grotte alle vette

10 CAI ScuolaIl primo corso invernaledi Francesco Carrer

11 AppenniniIncontro CAI-Arpacal

12 Scuole10 anni della “Mentigazzi”di Chiara Peyrani e Mario Brusa

16 Fauna alpinaLa stagione degli amoridi Luca Pellicioli e Roberto Viganò

17 AlpinistiLacrime di rabbia al Torredi Ermanno Salvaterra

18 IncontriNuovo cinema CAIIntervista a Pino Brambilla

19 Anniversari1961: la tragedia del Frêneydi Franco Citterio

20 SolidarietàDe Stefani e i bimbi di Kirtipurdi Claudio Di Scanno

22 Convenzione delle Alpi20 anni di attivitàIntervista a Marco Onida

29 SenioresIl trittico dei raduni 2011

Sommario

Rubriche14 BOOKSHOP 14 LIBRI PER AQUILOTTI

24 MONDOMONTAGNA

25 DOVE E QUANDO IN MAGGIO

28 NEWS DALLE AZIENDE 30 QUICAI

31 I NOSTRI CARI 35 VITA DELLE SEZIONI

37 PICCOLI ANNUNCI

Fondato nel 1931 - Numero 5 - Maggio 2011

Direttore editoriale per le pubblicazioni periodiche e non periodiche: Alessandro Giorgetta

Direttore responsabile: Luca Calzolari

Coordinamento redazionale: Roberto Serafin

e-mail: [email protected]

CAI Sede Sociale 10131 Torino, Monte dei Cappuccini.

CAI Sede Legale 20124 Milano, Via Errico Petrella, 19

casella postale 10001 - 20110 Milano

Tel. 02.205723.1 (ric. aut.) - Fax 02.205723.201

CAI su Internet www.cai.it

Teleg. CENTRALCAI MILANO

C/c post. 15200207, intestato a: CAI

Club Alpino Italiano Servizio Tesoreria

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LO SCARPONE, MAGGIO 2011 - 3

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4 - LO SCARPONE, MAGGIO 2011

Dal piazzale del Monte dei Cappuccinila Mole Antonelliana si staglia, con iltriplo anello bianco, rosso e verdeche la cinge, nella foschia di un

inclemente 17 marzo, centocinquantesimoanniversario dell’Unità d’Italia, e Torino è untripudio di bandiere nazionali che sventola-no dai balconi e drappeggiano le vetrine coninfinite variazioni. Lassù al Museomontagnafervono i lavori per l’organizzazione di unaltro grande evento, un percorso biennaleche condurrà alle celebrazioni nel 2013 per ilcentocinquantesimo anniversario del ClubAlpino Italiano. Le due ricorrenze s’intrec-ciano. Cinque sono le rassegne organizzatenell’ambito di un percorso di avvicinamentoai festeggiamenti del 2013 : rassegne pensa-te per coinvolgere l’intero territorio naziona-le in un’opera di sensibilizzazione interna edesterna al Sodalizio. Ai Cappuccini squilla incontinuazione il telefono di Aldo Audisio,dal 1978 direttore entusiasta e infaticabile. Enon è difficile indovinarne il motivo. In que-sti giorni sono già quattro le rassegne che sifanno ammirare a Torino, Trento e Napoli.Rappresentano la prima parte del percorsoetichettato CAI 150. “Un’ulteriore dimostra-zione della nostra presenza sul territorio”,dice soddisfatto il direttore. “Perché sullacarta il nostro è semplicemente il museo

della Sezione di Torino alMonte dei Cappuccini,ma di fatto rappresentapiù che mai l’intero Clubalpino. Significativo è ilfatto che al museo fac-ciano capo le primequattro iniziative cheportano in giro perl’Italia il nuovo logo deifesteggiamenti per ilcentocinquantennale:una sui villaggi alpini euna sull’Unità d’Italia aiCappuccini, una mostradi immagini di GiorgioSommer dal Vesuvio alleAlpi a Napoli, presso ilMuseo di etnopreistoriaa Castel dell’Ovo, infineuna rassegna dedicata a una serie di antichiincanti fotografici dal Garda alle Dolomitiesposti a Trento, a Palazzo Roccabruna, inoccasione del Festival della montagna”.

“Grazie alle importanti raccolte di docu-mentazione del Museo, con l’integrazionedei volumi della Biblioteca nazionale delCAI”, spiega Audisio, “abbiamo voluto, findalla mostra sui villaggi alpini e le grandiesposizioni dell’inizio del Novecento, ricor-dare l’Unità nazionale in modo diverso, sof-fermandoci anche sui rapporti tra gli Statialpini e sulle costituzioni e il rafforzamentodelle diverse identità”. Le due mostre torine-si, aperte fino al prossimo autunno, sonoinserite all’interno del programmaEsperienza Italia 150.

“La speranza, più che fondata, è che molti

siano i visitatori dispostia cogliere l’occasioneper una visita al Monte diCappuccini: un percorsoche mi auguro positivo,quale si era determinatocinque anni fa nel perio-do dei Giochi olimpici”.E certo, come ignorar-lo?, sono tempi di magraper la cultura e il diretto-re non se lo nasconde.“Nonostante tutto però ilMuseo cerca di mantene-re lo standard qualitativofin qui dimostrato. Eposso assicurare che ciriesce in pieno”, spiegaAudisio. Che sa di avereun asso nella manica.

“Nessun dubbio, la maggior ricchezza delMuseo riguarda l’immenso patrimonio dellesue collezioni. Quando sono arrivato quassùnel 1978 questo patrimonio era in veritàpiuttosto ridotto ed è stato necessario rim-boccarsi le maniche. Di anni ne sono passa-ti 33 e il patrimonio ha raggiunto dimensio-ni smisurate, uniche al mondo, ed è la baseindispensabile per l’organizzazione di tuttele nostre esposizioni. Un tesoro al qualeattingiamo a piene mani per la gran partedegli eventi. Ne sono una lampante dimo-strazione le attuali mostre legate ai 150 annidel CAI e organizzate totalmente con le col-lezioni del museo”.

A due anni dall’inaugurazione fervonointanto i preparativi per la mostra ufficialedel Club Alpino Italiano per il 150° anniver-sario di fondazione, che verrà allestita nel2013 con particolare attenzione alla storiadel Sodalizio e agli aspetti sociali e di costu-me che hanno interessato l’alpinismo. La ras-segna sulla storia del CAI sarà costituita, aquanto è possibile anticipare, da pannelliespositivi con riproduzione di immagini edocumenti, con testi esplicativi e didascalici;verrà proposta in tre versioni e presentata intutte le esposizioni che si avvarranno dellogo “CAI 150”, a garanzia di qualità e per raf-forzare l’immagine coordinata dell’evento.

Curata da Audisio e da Alessandro Pastore,due “grandi firme” della storia della monta-gna, s’inaugurerà sabato 25 maggio 2013 neltardo pomeriggio: in concomitanza conl’Assemblea generale del delegati che obbli-gatoriamente sarà organizzata quell’annonella città dove Quintino Sella nel 1863 vollefar nascere il nostro amatissimo Club alpino.

L’impegno del Museomontagna

Quattro mostre aperte incontemporanea a Torino,Trento e Napoli: un exploitsenza precedenti in vista del150° anniversario del CAI

Gli appuntamenti• I villaggi alpini, l’identità nazionale alle grandi esposizioni

Aperta fino al 20 novembre al Monte dei Cappuccini. A cura di Alessandro Pastore.• Le Alpi e l’unità nazionale, trasformazioni e mutamenti

Fino al 20 novembre ai Cappuccini. A cura di Enrico Camanni e Annibale Salsa.• Giorgio Sommer – Dal Vesuvio alle Alpi, fotografie d’Italia, Svizzera e Tirolo

Fino al 30 aprile è stata aperta a Napoli, Museo di Etnopreistoria, Castel dell’Ovo. A curadi Pierangelo Cavanna. In autunno al Museomontagna a Torino.

• Dal Garda alle Dolomiti. Incanti fotograficiFino al 18 maggio a Trento, Palazzo Roccabruna. A cura di Maurizio Casagranda eSalvatore Izzo. Seguirà un allestimento al Museomontagna.

In preparazione per il 2013, anno del centocinquantenario:• CAI 150, la mostra, e CAI 150, il libro

Esposizione ufficiale per i festeggiamenti del 150° anno di fondazione del Club AlpinoItaliano. A cura di Aldo Audisio e Alessandro Pastore. Inaugurazione prevista il 25maggio 2013 a Torino e contemporaneamente in varie sedi, integrata da elementi dellecollezioni locali. Gli stessi curatori prepareranno il “libro” ufficiale per la ricorrenza: lastoria del sodalizio riletta attraverso una nuova luce.

Le Alpi nell’Italia unita

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“La Natura è la forza che tenendo uniti gli ele-menti determina l’Armonia” (Fisici pluralisti –

IV sec. a.C.). È con questo spirito, seguendo le orme dei filosofi, cheil Gruppo regionale Campania invita a partecipare dal 1° al 9 ottobrealla XIII Settimana nazionale dell’escursionismo e al XIII Meetingnazionale della sentieristica, l’incontro annuale voluto dal CAI per farconoscere ai suoi iscritti non solo montagne e paesaggi, ma anchecostumi e tradizioni d’Italia, fonti di ricchezza culturale oltre che diamicizia. Il Meeting avrà luogo a Benevento nel pomeriggio di sabato1° ottobre, con il convegno e la mostra dedicata, e proseguirà la mat-tina successiva con dimostrazioni didattiche su un sentiero del Parcodel Matese. La Settimana vedrà i partecipanti, accompagnati dai socidelle otto sezioni organizzatrici, percorrere le catene montuosedell’Appennino Campano all’interno di parchi nazionali e regionali,fra panorami insoliti, pendii impegnativi, rocce vulcaniche, grottesuggestive e quei segni dell’uomo che da una parte testimonianocome la presenza di genti di varia provenienza abbia contribuito all’e-voluzione della nostra terra, dall’altra che la tutela dell’ambientemontano è indispensabile per salvaguardare non solo la bellezzadella natura ma anche la qualità della vita. Il programma propone, inaggiunta alle venti escursioni con differenti livelli di difficoltà, tretrekking, due uscite di ciclo escursionismo, serate culturali su temivari, accessi ad aree archeologiche, musei e complessi monumentali,nonché visite enogastronomiche. In rapida sintesi gli escursionisti,domenica 2 ottobre, inizieranno a percorrere i sentieri casertani delMatese e del Parco di Roccamonfina, per poi passare sul massicciobeneventano del Taburno, portarsi sui Picentini dell’avellinese, spo-starsi sugli Alburni salernitani e concludere sui Monti Lattari dellapenisola sorrentina. In parallelo si svolgeranno le escursioni in terrapartenopea: Vesuvio, Isola di Ischia e Sentiero degli dei.

In attesa di incontrarvi nella calda e ospitale terra campana, viattendiamo numerosi per una settimana che di certo sarà vincenteper il nostro Sodalizio e l’intero mondo escursionistico.

Gruppo Regionale CampaniaAAnnnnaa MMaarriiaa MMaarrttoorraannoo

OTTO Escursionismo AAttttiilliioo PPiieeggaarrii

LO SCARPONE, MAGGIO 2011 - 5

Escursionismo La XIII Settimana nazionale

In apertura, Benevento ospiterà il 1° ottobre il XIII Meeting nazionale della sentieristica

Nel segno della continuità

Il Club Alpino Italiano, con la Commissione centrale perl’escursionismo e con l’organizzazione e il coordinamento sulterritorio del CAI Campania e delle sue sezioni, sono lieti di

proporvi la Settimana nazionale dell’escursionismo, nel segnodella continuità, finalizzata alla conoscenza più completa edettagliata del patrimonio naturale dell’Italia, in linea con le finalitàdi un escursionismo sostenibile e naturalistico. “Camminareconoscendo, conoscere camminando” è una formula concreta persalvaguardare e tutelare l’ambiente e i valori antropologici ereditatidai nostri avi.

Commissione Centrale per l’EscursionismoIl presidente Carlo Diodati

Regione per regione, ecco quanto c’è da camminare

Il Piemonte è la regione che dispone della rete di sentieri piùestesa, pari a 9600 km. Questo è quanto risulta dal prospettodella Commissione centrale per l’escursionismo, in base al

quale si stima che in Italia la rete raggiunga la cifra di 67.885 km. I dati sono stati comunicati nell’ambito della mostra “L’Italia dei

sentieri”, realizzata dalla Sezione Aspromonte e curata daAlfonso Picone Chiodo del Gruppo lavoro sentieri grazie alleinformazioni fornite dai vari organi periferici del CAI.

L’allestimento della rassegna è composto da 16 pannelli(dimensioni 200x80 cmq) che presentano la situazione dellevarie regioni italiane, una struttura espositiva semplice daallestire e comoda da trasportare. La spedizione, tramitecorriere, è a cura e a carico della Sede centrale: sezioni, GR eorgani del CAI interessati possono richiederla [email protected]. In concomitanza con i festeggiamenti del150° dell’Unità d’Italia è calzante il messaggio trasmesso dalpoter camminare lungo i sentieri delle nostre montagneseguendo uno stesso segnale: un contributo, anche se piccolo,per unificare il Paese.

PER SAPERNE DI PIÙNotizie dettagliate sul sito www.caicampania.it. Per ottenere ulte-

riori informazioni inviare una mail a [email protected] o telefonare aiseguenti numeri: 089.251539 - 089.954436. Sono previsti pacchetti ditre, cinque e otto giorni, con costo giornaliero per pernottamento epasti da 45 euro. La partecipazione ai trekking è a numero chiuso.

Le iscrizioni chiuderanno il 15 luglio. Queste le sezioni campaneospitanti: Avellino, Benevento, Caserta (CE), Castellammare diStabia, Cava de’ Tirreni, Napoli, Piedimonte Matese, Salerno. �

La Campania ci aspetta

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Esperienze Con Irene Affentranger intorno alla montagna-simbolo

Inizio estate: le telefonate che regolarmente ricevo dall’amicaCarla Aimar, appostata sul suo avamposto di Ontana, suonanocome bollettini di guerra, lapidari e inesorabili: di qui non si passa.Il Monviso, il pinifer Vesulus di virginiana memoria, il maestoso re

di pietra celebrato in un libro munumentale da Ezio Nicoli, carissimoe compianto amico, è per il momento inaccostabile.

Canali e gole rigurgitano di neve: fanno pensare alle candide zampedi un ragno mostruoso in attesa di prede umane. Così decidiamo dirimandare l’attuazione del nostro progetto “Giro del Viso”: solo iprimi di settembre ci mettiamo in marcia. Si tratta di un eccezionaleitinerario a cui intendiamo dedicare quattro intense e speriamo appa-ganti giornate.

Si parte da Castello di Pontechianale. Ancora abbacchiata per l’in-terminabile trasferta da Monaco di Baviera a Ostana (10 ore di costri-zione al volante), assorbo con voluttà la frescura del bosco che scio-glie l’irrigidimento dei muscoli e dona energie come un miracolosoelisir. Così, quasi senza provar fatica, avanziamo sul ripido sentieroche in poco più di due ore, costeggiando le irruenti acque di uno sbri-gliato torrente, ci porta al rifugio Vallanta (2450 m), una costruzionemoderna, tutta cemento e metallo, a mio modo di vedere in stridentecontrasto con l’ambiente circostante. Ma forse il mio giudizio negati-vo è influenzato da ricordi remoti e dalle brume del passato emergeuna luminosa giornata d’autunno…Avevo allora realizzato un sognoa lungo accarezzato, l’ascensione del Visolotto, dopo avere trascorsola notte al rifugio Gagliardone. Già, il Gagliardone lo si scorge chia-ramente, e da qui è raggiungibile in un quarto d’ora. Ma adesso è chiu-so e la sua sagoma un po’ dimessa, con i muri di onesta pietra senzapretese icomunica il messaggio triste di un abbandono non meritato.

Ma bando alla malinconia: una finestra azzurra fra le creste lanciaun magico richiamo: è il Passo di Vallanta (2811 metri) che un piace-vole sentierino serpeggiante ci permette di raggiungere in poco menodi due ore.

Silenzio e solitudine assoluti. Alcuni stambecchi pascolano imper-turbabili, vicinissimi; sopra di noi incombe la turrita parete nord-ovest del Monviso e gli sguardi spaziano in terra francese, accarezza-no i dolci declivi dell’alta valle di Guil (Queyras). La custode delRefuge du Viso ci accoglie con aperta cordialità mettendosi comple-tamente a nostra disposizione. Ci dividiamo con altri tre alpinisti (gliospiti sono tutti qui) una cameretta deliziosa cosicché all’alba pos-siamo affrontare a cuor leggero la ripida salita che in due ore ci portaa uno dei punti privilegiati del nostro giro: il leggendario buco di Viso(Pertuis du Viso) che s’apre come una voragine una settantina dimetri sotto il detritico colle delle Traversette (2550 metri).

Sono emozionata. Il buco nero in cui stiamo per calarci è l’imboc-co alquanto difficoltoso del più antico traforo delle Alpi, tanto checi fa sentire pellegrine sui sentieri della storia. Se un supposto pas-saggio del colle da parte di Annibale con i suoi 37 elefanti è da con-siderare un’ipotesi non suffragata da valide prive, questo strettotunnel di circa 75 metri sta invece a testimoniare di un’impresaimpensabile nella seconda metà del Quattrocento. Promotore fu il

Marchese Lodovico II di Saluzzo che, ottenuto il permesso dal re diFrancia Luigi XI con una celebre lettera conservata presso gliArchivi nazionali di Torino (e riportata da Luigi Vaccarone nel suopregevole studio storico “Le Pertuis du Viso” edito da Casanova,Torino, 1881), eseguì i lavori del traforo dal 1475 al 1480 con l’in-tento di favorire gli scambi commerciali con il Delfinato e laProvenza agevolando il passaggio alle carovane di muli sulla anticae frequentatissima “via del sale”.

Munite di pile ci caliamo lungo il grosso masso che ostruisce l’im-bocco della galleria continuamente esposto a rovinose frane e dopodieci minuti siamo all’ingresso italiano evidenziato da un pannelloesplicativo del Rotary Club. Ai nostri piedi si apre il tormentatoVallone delle Traversette, il percorso in discesa ci farà raggiungere ilPian del Re. Trascorsa la notte nell’incantevole dimora di Carla, unaloggia di lusso creata apposta per perdersi nella contemplazione delnostro “re di pietra”, riprendiamo il giro e dal Pian del Re saliamo alrifugio Quintino Sella (2640 m).

Lago Fiorenza, lago Chiaretto, Balze di Cesare…Immagini, emozio-ni credute sepolte per sempre riaffiorano con prepotenza. Come perun inspiegabile fatale sortilegio rivivo momenti irripetibili dei mieiprimi passi sui monti. Allora il Quintino Sella, mitica roccaforte dellagloriosa dinastia dei Perotti, solida costruzione di pietra a tre piani, ciconcesse un’ospitalità molto spartana: una camerata gelida e polve-rosa, brulicante di aspiranti al Monviso, come noi arrivati nel cuore

Dal 2008 è socia onoraria del CAIIrene Affentranger sosta davanti al Buco di Viso durante la “circumnavigazio-ne” del re di pietra. Eletta socia onoraria del CAI nel 2008 a Mantova, haalquanto superato l’ottantina ma la sua passione e, soprattutto, la sua ener-gia sono intatte. “Anzitutto posso dire grazie ai miei genitori”, racconta,“soprattutto a mia madre Margherita Rudolf, che mi hanno iniziato alla mon-tagna. I tempi non erano facili, dunque la mia gratitudine è doppia. PapàFrancesco era svizzero, lavorava in banca. Ci siamo trasferiti a Torino quandoavevo cinque anni. Papà ci ha iscritto all’Unione escursionisti e si andava ingita con il famoso Giovanni Bobba, tra i padri della Guidamonti. Il mio batte-simo sulla roccia lo devo invece al famoso Cichin Ravelli che aveva un rino-mato negozio, un tempio per gli alpinisti torinesi… Quale virtù apprezzo dipiù negli alpinisti, anzi negli uomini in genere? Non ho dubbi: la forza divolontà. Mai farsi mettere sotto!”.

“Uno dei punti privilegiati del nostro giro è il leggendario Buco di Viso (Pertuis du Viso) che s’apre come una voragine una settantina di metri sotto il colle delle Traversette (2550 metri). Sono emozionata. È il più anticotraforo delle Alpi”

Monviso, sui sentieri della storia

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della notte. E per concludere in bellezza, il giorno successivo l’a-scensione dell’agguerrita parete est del Viso, affrontata in pantalonicorti perché quelli lunghi erano rimasti a casa, fu tutt’altro che unozuccherino.

Oggi il rifugio, di recente ampliato, è grande almeno il doppio diquello primitivo che ne costituisce il nucleo centrale. Dispone di 94posti letto in confortevoli cuccette e di un locale ristorante moltoaccogliente, quasi civettuolo per via delle eleganti tendine di pizzoalle finestre, ed è gestito con ammirevole efficienza dai coniugi Hervée Germana Tranchero validamente coadiuvati nella stagione estivadallo sherpa Lapka Temba (che ha al suo attivo, fra l’altro, quattrosalite all’Everest), e in cucina dalle sherpani Doma Lama e MendokLama, rispettivamente moglie e cognata. Quando ci annunciamo perprenotare il posto letto, Germana ci sussurra in tono confidenziale:“Vi metto in camera con una signora un po’ particolare, ma sonocerta che andrete d’accordo”. “Vedremo”, rispondo, piuttosto incu-riosita. A cena, reciproche presentazioni e il racconto avvincente del-l’avventura vissuta da quell’originale personaggio. La signora – bion-da, non più giovanissima, minuta e scattante, dal piglio deciso – ciconfida emozionata l’esperienza da cui è reduce. Franca Biglio, vice-sindaco di Marmaglia, un paese nell’Alta Langa, nonè un’alpinista nel senso stretto della parola, ma unacamminatrice e un’amante della natura. Un giorno lecapita per le mani il numero della Stampa del 19 ago-sto con un servizio dal titolo per lei galeotto: “Sullavetta del Monviso si parla francese”. Infatti, comeconferma Hervé, più della metà dei frequentatori delQuintino Sella sono stranieri, in stragrande maggio-ranza francesi, tutti appassionati escursionisti la cuimeta più ambita è per l’appunto il Giro del Monviso.

La nostra Franca legge con attenzione l’articolo, nerimane conquistata e ci rimugina sopra: come italia-na si sente punta del suo amor proprio (“Voglio far-gliela vedere io a questi francesi…”). Detto fatto,contatta la guida Marco Curti e appena il tempovolge al bello stabile sale e pernotta al Sella.Tascorre poi la notte successiva al BivaccoAndreotti. Di lì fino alla vetta l’accompagna un’altraguida, Eugenio Testa. E sotto la croce del Monviso, atestimonianza tangibile dell’impresa compiuta, lascia la menzionatapagina della Stampa. Ha appena portato a termine la discesa, sempreimpegnativa per un’inesperta, e si sente un po’ le ossa rotte, ma è feli-ce e fiera di essere stata in punta a una montagna così importante,che con l’ascensione di Quintino Sella e compagni ha, per così dire,dato i natali al Club Alpino Italiano. Stanotte dividerà ancora la came-ra con noi (“scusatemi, qualche volta mi capita di russare”), quinditornerà al suo paese, alla politica, sostenuta dalla speranza che i suoiamministrati vogliano riconfermarle la fiducia. Che donna straordi-naria! L’ammiro e penso che uno spirito del genere dovrebbe sempreanimare chiunque – socio o non socio del CAI – cerchi motivazione eappagamento nell’andare per monti.

Il giorno seguente – ahimé, già l’ultimo – ci decidiamo per una

variante al programma. Invece di proseguire varcando i passiGallarino (2727 m) e San Chiaffredo (2764 m) prendiamo la dirama-zione che toccando la Croce Bulé porta direttamente a Oncino.

Il motivo della digressione è eminentemente storico-culturale eanche affettivo: se alle falde del Monviso si è concretizzata l’idea difondare il Club Alpino Italiano, nel gruppo dell’Alpetto (2268 m, un’o-ra di marcia dal Quintino Sella) fu eretto il cosiddetto Ricovero

dell’Alpetto, il primissimo rifugio del CAI, inaugu-rato nel 1866 e in seguito abbandonato perché glialpinisti diretti al Monviso incominciarono a prefe-rire l’itinerario che partendo da Crissolo passavaper le Balze di Cesare dove nel 1905 sorse il piùampio e confortevole Quintino Sella. Qui i nostripionieri trovarono riparo dai rigori notturni e dallafuria degli elementi, qui si prepararono per cimen-tarsi in imprese oggi divenute storia, indicandociuna via sulla quale è gratificante seguirli e indiriz-zare verso nuove mete i loro sempre validi ideali,perché la normale e indiscussa evoluzione dell’alpi-nismo non si trasformi in deleteria involuzione.Anche se purtroppo la porta è chiusa, i pochi minu-ti di sosta davanti al vetusto edificio sono un atto diprofondo, quasi religioso rispetto. Riemergo a fati-ca dal breve, toccante viaggio a ritroso nel tempo:e mi compiaccio nell’apprendere che questo relittoprezioso giunto fino a noi venga finalmente trasfor-

mato in museo, in una specie di santuario agibile a quanti avventu-randosi sui monti cercano di conciliare passato e futuro, di aprirsi aivalori intramontabili dello spirito mettendo alla prova i muscoli sucreste e pareti.

A brevissima distanza dallo storico ricovero è sorta nel 1998 unanuova struttura ricettiva, un edificio esternamente molto simile aquello vecchio e che indubbiamente offre un’ospitalità più conforte-vole. Una buona opportunità per soffermarvisi e magari anche tra-scorrervi una notte: allora, per chi saprà ascoltarli, i venti della seraporteranno le voci vere della montagna offrendo sogni da raccoglie-re come frutti maturi.

IIrreennee AAffffeennttrraannggeerrCAI Torino - DAV Munchen – GISM

“Davanti al miticoricovero dell’Alpettoche fu una culladell’alpinismo nelleAlpi occidentali sostopochi minuti: un attodi profondo, quasireligioso rispetto. Qui i nostri pionieritrovarono riparo dairigori notturni e dallafuria degli elementi”

“Si arrivava al Sella nel cuore della notte”Un’altra immagine di Irene Affentranager scattata durante il giro del Monviso.Alle sue spalle il rifugio Quintino Sella che frequentò in giovane età. “Allora ilrifugio”, racconta, “ci concedeva un’ospitalità molto spartana: una cameratagelida e polverosa, brulicante di aspiranti al Monviso, tutti come noi arrivati nelcuore della notte”. Nel suo libro più recente “Racconti nel vento” (NuoviSentieri) la Affentranger elargisce una serie di episodi che ripercorrono a ritro-so la sua vita di alpinista. Dalle prime gite da ragazzina attraverso la Svizzera,alle grandi montagne (Bianco, Cervino, Ruitor) sino al Nepal, al Tibet e alKailas. Un’ascesa che ha impegnato tutta la sua vita e le è valsa il massimoriconoscimento del CAI.

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Raccogliere e analizzare dati e con-frontare le varie strategie terapeuti-che attuate nel mondo, valutandovantaggi e svantaggi dei diversi

approcci realizzati da medici e paramedicidel Soccorso in montagna: questo il progettopresentato da Peter Mair, responsabile delReparto di terapia intensiva dell’Universitàdi Innsbruck, alla conferenza “Nuove fron-tiere della medicina di emergenza in monta-gna” svoltasi il 25 marzo a Bolzano.

L’International Alpine Trauma Registry èpartito il 1° gennaio e presenta non pochedifficoltà nella raccolta, nel confronto e nel-l’analisi dei dati. Il simposio, organizzatodall’Istituto per la medicina di emergenza inmontagna dell’EURAC e dall’Universitàmedica di Innsbruck, è stato introdotto daHermann Brugger e di R. Theiner e F. Zerzere si è aperto con una relazione di FidelElsensohn, austriaco, presidente dellaCommissione medica della CISA-IKAR, cheha descritto le linee-guida messe a punto, iprogrammi di prevenzione e di addestra-mento, e i progetti (corsi e convegni) in con-divisione con altri organismi, quali l’UIAA el’International Society of MountainMedicine.

Beath Walpoth, cardiochirurgo presso gliHopiteaux Universitaires de Genève, esper-to di ipotermia, ha parlato dell’InternationalAccidental Hypothermia Registry, un data-base che vuole raccogliere una casisticariguardante casi di ipotermia accidentaledovuti in particolare al travolgimento davalanga (si possono raccogliere informazio-ni sul sito www.hypothermia-registry.org).

Andrea Semplicioni del reparto di Medicinainterna dell’Ospedale SS. Giovanni e Paolodi Venezia, ha fatto un raffronto circa il trat-tamento delle emergenze cardiovascolarinelle zone urbane rispetto a quelle che acca-dono in aree remote, sottolineando l’impor-tanza di un intervento tempestivo ed effica-ce avvantaggiato dall’uso dei defibrillatoriportatili. Peter Paal, del reparto di Terapiaintensiva della Facoltà medica di Innsbruck,ha parlato dell’utilizzo del defibrillatore por-tatile nelle zone remote.

Elfriede Ruttmann, del Reparto di cardio-chirurgia dell’Università di Innsbruck, haparlato del trattamento ospedaliero dei casidi ipotermia accidentale con uso della circo-lazione extra-corporea e dell’ECMO (extra-

corporeal membrane oxygenation). Giacomo Strapazzon, dell’Istituto per la

Medicina di emergenza in montagnadell’EURAC, ha parlato del trattamento dellevittime di incidenti dovuti all’ipotermia.Mario Milani, responsabile dei medici delCNSAS, ha sottolineato l’importanza dellegolden six hours entro le quali riuscire a tra-sportare i soggetti traumatizzati in ospedale.Annalisa Cogo ha illustrato le emergenzemediche a moderata e alta quota, sofferman-dosi in particolare su soggetti asmatici edando alcune indicazioni in proposito.Fulvio Kette del Dipartimento di medicina diurgenza dell’Ospedale di San Vito alTagliamento ha parlato delle emergenzemediche in caso di disastri. È seguita unatavola rotonda. Alla ripresa dei lavori sonointervenuti Marie Nordgren, svedese, eGunther Suman, austriaco, che hanno illu-strato le linee-guida per la gestione delleemergenze, con particolare riguardo al trat-tamento pre-ospedaliero dei pazienti vittimedi incidenti. Deborah Mascalzoni ha espostogli aspetti etici nella gestione della fase pre-ospedaliera dei soggetti vittime di incidentiin montagna. Hermann Brugger ha poi par-lato dell’EURAC Estreme EnvironmentSimulator Project riferendosi a simulazionidi ambiente ostile, mentre Peter Paal ha illu-strato gli aspetti burocratici della ricercascientifica svolta in ambiente alpino o,comunque, in condizioni avverse. Il conve-gno si è concluso con le relazioni del relato-re tedesco Burkhard Dirks che ha parlatodella possibilità di stendere delle linee-guidacirca il trattamento degli incidenti in monta-gna o in zone disagiate.

GGiiaann CCeellssoo AAggaazzzzii

Medicina di montagna La conferenza di Bolzano

Le frontiere dell’emergenza

E a Trento si discute di disabilità

Montagna, sport e disabilità: questo il tema del convegno organizzato sabato 30aprile a Trento dalla Società italiana di medicina di montagna in collaborazionecon l’Ordine dei medici di Trento, la Commissione centrale medica del CAI e con

TrentoFilmfestival. Nella prima sessione, moderatori Robert Odorizzi e Annalisa Cogo, sianalizzano gli aspetti sociali, culturali e antropologici (Annibale Salsa), l’interessamentoneurologico (Corrado Angelini), le problematiche motorie e lo sci (Cristina Smiderle).Viene presentato un kit di pronto soccorso in montagna (Giorgio Martini). Altri argomenti:compromissioni psichiche e aspetti riabilitativi della montagna (Sandro Carpineta),visione e protezione della vista in montagna con particolare riferimento all’handicap visivo(Paolo Conci), le malattie reumatiche (Antonella Bergamo e Giuseppe Paolazzi).

Il simposio prosegue nel pomeriggio con una seconda sessione (moderatori AndreaPonchia e Adriano Rinaldi). Si parlerà della riabilitazione motoria nelle attività dimontagna sportive e ludiche (Anna Moser, Francesca Simoni), attrezzature e ausilispecifici (Rinaldo Sacchetti). Infine saranno messe a confronto testimonianze personalied esperienze (Gianfranco Corradini, Melania Corradini, Gianni Garbin, Juri Maschio,Paolo Baldessari, Andrea Borney). Considerazioni conclusive di Oriana Pecchio (SIMeM)e Giuseppe Zumiani (Ordine dei medici di Trento).

Per iscrizione gratuita [email protected] tel 0461.986120

Gli specialisti che hanno partecipato alla conferenza di Bolzano sulla medicina di emergenza in montagna.

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Dodici giorni di manifestazioni, 128 film, proiezioni in quattrosale, un corollario fittissimo di eventi collaterali: il TrentoFilmFestival (28 aprile-8 maggio), presentato il primo aprilenella Sede centrale del CAI a Milano, è più che mai “un soli-

do punto di riferimento per gli appassionati di alpinismo, cinema ecultura in generale, a cui il Club Alpino Italiano è legato a filo doppioe che noi tutti consideriamo il momento topico dell’anno”, come haribadito il presidente generale Umberto Martini. All’anteprima hannopartecipato rappresentanti dell’Organizzazione centrale con il diret-tore del CAI Andreina Maggiore e il direttore editoriale delle pubbli-cazioni sociali Alessandro Giorgetta. A presentare le intense giorna-te della 59a edizione sono intervenuti il presidente della rassegnaEgidio Bonapace, la direttrice Luana Bisesti, il responsabile dellaselezione cinematografica Sergio Fant, esponenti del consiglio diret-tivo. E c’era, gradito ospite, l’ex direttore Maurizio Nichetti.

Come era stato in parte anticipato in queste pagine, la 59esima edi-zione apre la porta al grande alpinismo con quattro serate-evento:Reinhold Messner presenta e racconta il primo maggio “100 anni difree solo, dal Campanile Basso di Paul Preuss ad Alexander Huber” evenerdì 6 “Montagna, pericolo ed esposizione. Walter Bonatti e PierreMazeaud, i 50 anni di un’amicizia nata nella tragedia del PiloneCentrale del Frêney”. Lunedì 2 maggio sale sul palco Simone Moro,protagonista in febbraio assieme al kazako Denis Urubko e all’ame-ricano Cory Richards di un’impresa storica: la prima ascesa inverna-le del Gasherbrum II, 8.035 metri (conduce la serata Marco AlbinoFerrari). Mercoledì 5 la stella è il trentenne britannico Leo Houldingche racconta la sua esperienza di arrampicatore.

Grande interesse, tra i film in cartellone, è riservato all’anteprimaitaliana di “Cave of Forgotten Dreams” (La grotta dei sogni dimenti-cati), film in 3D di Werner Herzog, realizzato in Francia all’internodelle grotte di Chauvet che rappresentano la più antica espressionepittorica dell’umanità (datano 32 mila anni fa). Vi si ammirano caval-li al galoppo, rinoceronti all’attacco, bisonti impegnati in combatti-

mento e mammuth. Il governo francese ha dato un permesso specia-le a Herzog per entrare e filmare, purché rispettasse regole ferree:quattro ore d’accesso per sei giorni, troupe ridotta a quattro personee l’obbligo di non abbandonare il percorso prestabilito. E l’utilizzo dilampade che non sviluppassero calore. Prigioniero di ambienti clau-

strofobici e privato della libertà di manovra perscegliere i punti di vista migliori, Herzog ha fattougualmente il miracolo. Quel che ha avuto la for-tuna di vedere con i suoi occhi, e che svela a quel-li dello spettatore, sono immagini di una moder-nità e uno stile che lasciano allibiti. A Trento ven-gono inoltre celebrati i 100 anni dalla prima sali-ta in solitaria sulla parete est del CampanileBasso da parte di Paul Preuss, i 50 anni dalla tra-gedia del Pilone del Freney sul Monte Bianco eancora i 50 anni dell’ascensione della parete suddel Mount McKinley dei Ragni di Lecco guidatida Riccado Cassin. E non basta: si festeggia unmito, il trentino Rolly Marchi, uno dei più grandicantori del “circo bianco” arrivato alla sogliadelle novanta primavere con una riedizione delsuo libro autobiografico “Il silenzio delle cicale”.

La rassegna “Destinazione Finlandia” inaugu-ra un nuovo corso, un viaggio alla ricerca diculture gemelle. La rassegna MontagnaLibrifesteggia infine i suoi primi 25 anni con Erri DeLuca, protagonista del recital “La difficile artedella fuga”, con Neri Marcorè in “Leggerezza inquota”, con l’immancabile Mauro Corona, econ Enrico Brizzi che presenta “Italica 150”sulla sua ultima esperienza a piedi, dalla vettad’Italia a capo Passero. �

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TrentoFilmfestival Dalle grotte alle vette

Un festival in 3D

Una staffetta in rosaQui accanto Luana Bisesti, al suoesordio come direttrice delTrentoFilmfestival, dopo aver curatoa lungo in precedenza Montagnalibri(sullo sfondo il tendone che ospita larassegna). Sopra, nella foto, SimonaManfredini che riceve il testimone daLuana con l’incarico di curare, perl’associazione Altrispazi, il dopo-festival a Milano, in programma alloSpazio Oberdan dall’11 al 15 maggio.

Nella fabbrica dei sogni“Cave of Forgotten Dreams” è l’evento speciale che sabato 30 inaugura l’intensasettimana di proiezioni a Trento. Il regista Werner Herzog, qui fotografato con latroupe durante le riprese, ha ottenuto dal Ministero della cultura francese il per-messo di filmare solo per alcune ore al giorno, per pochi giorni, all’interno dellagrotta Chauvet, altrimenti rigorosamente chiusa ai visitatori.

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Una scuola coi fiocchi

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CAI Scuola Il primo corso invernale

Grazie all’ultimo protocollo sottoscritto con il MIUR, il Clubalpino ha ripreso con nuovo slancio il suo impegno verso ilmondo della scuola, riallacciando i vecchi rapporti attraversola proposta d’iniziative analoghe a quelle, a suo tempo, avvia-

te da Mariangela Gervasoni.Sono nati così numerosi progetti di formazione e aggiornamento

programmati a livello nazionale in ambiente montano, sia alpino cheappenninico, realizzati con le risorse umane messe in gioco da treOTCO: Alpinismo giovanile, TAM, Comitato scientifico. A partire dal2007 sono state avanzate con cadenza regolare due proposte artico-late sul calendario della scuola, una primaverile e una autunnale: duecorsi di aggiornamento per ogni anno scolastico, il primo in ottobre,il secondo in aprile.

Le proposte, rivolte di volta in volta ai docenti dei tre diversi livellidi scuola primaria e secondaria, hanno incontrato un successo cre-scente in termini di partecipazione; il numero degli insegnanti coin-volto è cresciuto di edizione in edizione, con vivo apprezzamento deipartecipanti, arrivando a sommarne diverse centinaia, anche se inrealtà le nostre attività rimangono le classiche gocce d’acqua nelmare infinito della scuola, che conta oltre 700 mila insegnanti.

Dal successo ottenuto è nata l’idea di ampliare l’offerta, di aggiun-gere alle proposte ormai collaudate un nuovo progetto: un corsoinvernale, sulla neve. Subito battezzato “Una scuola coi fiocchi” ilnuovo corso di formazione è stato progettato mettendo in campo letante sfaccettature della materia prima, ovvero la neve, presentatacome elemento di gioco e di conoscenza, come fenomeno meteoro-logico e ambientale, ben utilizzabile per la progettazione di attivitàdidattiche e ludico-motorie, nello scenario meraviglioso della monta-gna invernale, ma da affrontare sempre con cautela, rispettando inecessari accorgimenti di tutela della sicurezza.

Il nuovo progetto formativo ha offerto ai docenti l’opportunità diacquisire tanto conoscenze scientifiche, quanto competenze metodo-logiche e operative trasferibili all’interno della programmazione sco-lastica, favorendo la nascita e la realizzazione di esperienze didatti-che pratiche, tali da coinvolgere gli alunni quali protagonisti di unaccostamento all’ambiente pensato anche in termini di sicurezza, percoglierne le opportunità di scoperta e di osservazione ambientale conmetodologie scientificamente corrette. Allo stesso tempo permetteagli insegnanti di conseguire maggiore autonomia operativa nellafruizione delle meravigliose risorse offerte dall’ambiente montanoinvernale innevato, inteso come laboratorio didattico e educativo,scenario ideale per promuovere attività atte a favorire e incoraggiarenei giovani allievi la frequentazione della montagna invernale.

Durante le quattro giornate di corso sono state approfondite le stra-tegie di approccio alle tematiche e alle componenti ambientali dirilievo, sia di carattere generale che peculiari dell’area dolomitica.

Antonio Guerreschi ha ricoperto il ruolo di direttore scientifico,Giuliano De Menech quello di direttore tecnico, mentre MassimoCasagrande, presidente della Sezione di Auronzo, ha aiutato nellalogistica. Alla realizzazione del corso hanno inoltre collaborato il GRVeneto, il Servizio valanghe italiano, la Commissione medica centra-le, il Corpo forestale dello Stato.

Per la trattazione dei contenuti proposti sono stati utilizzati per laquasi totalità relatori attinti dalle diverse commissioni e scuole delCAI, mettendo in luce, ancora una volta, la straordinaria ricchezza diesperienze e di competenze esistenti all’interno del Sodalizio che benrisultano spendibili verso il mondo della scuola. Come relatori sonointervenuti Luciano Filippi del Servizio valanghe italiano del CAI, cheha illustrato i volti della neve, da bianco elemento di fascino a killersilenzioso, Adriano Rinaldi della Commissione medica centrale, che

ha trattato con competenza di medico la fisiologia del freddo, PaolaFavero del Corpo forestale dello Stato e Michela Ivancich, operatricenaturalistica e culturale, che hanno portato le loro valide esperienzedi educazione ambientale, Giorgio Maresi, esperto nazionale TAM,che ha mostrato le conseguenze dell’impatto ambientale delle attivi-tà turistiche nell’ambiente invernale, Oscar Casanova, esperto nazio-nale TAM, che ha documentato le strategie dell’adattamento di pian-te ed animale per la sopravvivenza nell’ambiente invernale.

Durante la varie fasi del corso è filtrata, attraverso la straordinariadensità di temi e di spunti, la consapevolezza della ricchezza di unpatrimonio naturalistico, poco visibile in abito invernale, consideratocoperto e addormentato. Certamente ora i docenti che vi hannopreso parte saranno in grado di programmare esperienze di avvicina-mento rispettando anzitutto i più elementari criteri della sicurezzaindividuale e collettiva, per vivere e far vivere ai loro alunni la mera-vigliosa scoperta dell’ambiente montano invernale.

Il successo della proposta è certificato dalle numerose richieste dipartecipazione, ben superiori alla capienza del corso fissata a 45posti. A Misurina sono giunti docenti e dirigenti scolastici da tutte leregioni d’Italia, compresa la Sardegna, la Sicilia e la Calabria.Risultati tanto positivi hanno posto le condizioni naturali per ripete-re l’esperienza. Una nuova proposta è già pronta e depositata alMinistero in attesa di approvazione per il prossimo inverno, questavolta ubicata nelle Alpi Occidentali, in Alta Val Chisone tra Pragelatoe Sestriere.

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A lezione nel cuore delle DolomitiPer esordire con il primo corso invernale è stata scelta una località nota e accat-tivante, dal fascino irresistibile: Misurina, nel cuore delle Dolomiti, ai piedi delleTre Cime di Lavaredo, incastonata tra i Cadini e il Cristallo, luogo ideale per for-nire abbondanti strumenti d’approccio a un’area protetta, dichiarata dall’UnescoPatrimonio dell’umanità, in un abito non consueto, ovvero nella veste invernale,e in un contesto alternativo a quello tradizionalmente offerto dall’industria turisti-ca, che privilegia il mondo degli impianti e delle piste. Nella foto di FrancescoCarrer un momento del corso.

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“La tutela dell’ambiente montano reggino.Realtà e prospettive”, è il tema del convegnoche si è tenuto nella giornata di sabato 5marzo presso il Palazzo storico dellaProvincia di Reggio Calabria, in occasionedella presentazione del programma annualedelle attività della Sezione Aspromonte. “Daquesto incontro è emersa una visione digrande respiro, aperta alla realizzazione dinuove sinergie con il Parco nazionaledell’Aspromonte e l’Agenzia regionale per laprotezione dell’ambiente della Calabria,operanti sul territorio con compiti di cono-scenza, tutela e sviluppo sostenibile, cheben si conciliano con gli aspetti ludico-ricreativi e che definiscono il Club alpinoItaliano sempre più realtà di collegamentotra i mondi e le culture della montagna edella città”. Con queste parole GoffredoSottile, vicepresidente generale del ClubAlpino Italiano e socio della sezione reggi-na, ha sintetizzato il risultato dei lavori,aggiungendo: “Un ringraziamento particola-re va alla sezione organizzatrice per la sen-sibilità dimostrata ai temi della montagna eper il ricco programma delle attività”.

Il convegno, che ha visto la partecipazionedi molti soci, giovani e autorità, si è apertocon la relazione di Antonino Falcomatà,presidente della sezione, che si è sofferma-to in particolare sulla improrogabile neces-sità di creare una grande sensibilità ai pro-cessi ecologici intervenendo sul piano del-l’informazione e dell’educazione. “Bisognatrasmettere ai nostri giovani”, ha detto, “l’a-more per la montagna e per l’Aspromonte,un amore che si traduce in rispetto per lanatura quando si impiegano comportamentiresponsabili, dettati almeno da leggi morali.Il compito di trasmettere questo amore el’acquisizione di una migliore conoscenza egestione del proprio territorio, soprattuttoquello montano, viene riconosciuto al ClubAlpino Italiano che lo attua sia a livello loca-le che nazionale, grazie anche a convenzio-ni con il Ministero della pubblica istruzione,con il Ministero dell’ambiente, con laFederparchi, con diverse università, con leassociazioni Scout, con il Touring ClubItaliano”.

I lavori sono entrati nel vivo con la rela-zione di Giuseppe Trovato, delegato regio-nale del Corpo nazionale del soccorso alpi-no e speleologico, che ha posto l’attenzionesulla tutela dell’uomo in montagna. SabrinaSantagati, commissario dell’Agenzia regio-nale Arpacal, ha precisato che “protezionesignifica conoscenza dello stato dell’am-biente, che per la nostra agenzia si traduce

nell’attivazione di interventi di controllo,monitoraggio, reporting ambientali a sup-porto delle attività di pianificazione e pro-grammazione di enti locali e ASP”. Dopoaver rimandato al sito dell’agenziawww.arpacal.it per gli approfondimenti, haauspicato l’attivazione di un nuovo modusoperandi tra enti e istituzioni che a vari livel-li si occupano di tutela dell’ambiente raffor-zando l’idea di operare in rete per avere uncontrollo più efficace del territorio e massi-mizzare le risorse economiche e strumenta-li disponibili. Proposta che ha incontrato ilplauso di Sottile che ha suggerito un proto-collo d’intesa con l’agenzia per l’attivazionedi un’azione di sinergia.

Sono intervenuti Leo Autellitano, presi-dente dell’Ente parco nazionale del-l’Aspromonte, Maria Rosa Morbegno, diret-tore Centro di prima accoglienza di ReggioCalabria del Dipartimento giustizia minori-le, e Guido Leone, docente e giornalista, giàispettore del Ministero della pubblica istru-zione e animatore del CSA di ReggioCalabria per le Politiche giovanili), i qualihanno riconosciuto, attraverso le attivitàsvolte, la centralità del CAI nelle politiche diconoscenza, tutela e sviluppo della monta-gna. I responsabili sezionali hanno poi pre-sentato le principali attività che prevedonouscite di vario livello. Gli scolari della scuo-la primaria “Collodi” hanno allietato lamanifestazione con canti di montagna equando è stato intonato l’inno di Mameli ipresenti, tutti in piedi, hanno cantatoabbracciando idealmente i soci sparsi inItalia e all’estero, ribadendo l’unità delSodalizio e la fedeltà alla Patria anche attra-verso la vicinanza alle truppe alpine impe-gnate in missioni di pace all’estero. �

Convegni La Sezione Aspromonte incontra l’agenzia Arpacal

Il CAI per l’Appennino reggino

Verso un protocollo d’intesaGli scolari della scuola primaria “Collodi” di ReggioCalabria intonano canti di montagna sotto lo sguar-do del vicepresidente generale Goffredo Sottile cheha proposto un protocollo d’intesa tra il CAI e l’a-genzia regionale Arpacal.

Lombardia

Il Festival delle Alpi

Com’era stato annunciato inqueste pagine, si avvicina laprima edizione del “Festival

delle Alpi di Lombardia”. Prevista per il24, 25 e 26 giugno e organizzata dalClub Alpino Italiano RegioneLombardia insieme con l’Associazioneculturale Montagna Italia, lamanifestazione è rivolta a tutte lesezioni e sottosezioni CAI Lombardecon proprie iniziative per promuoverela montagna lombarda, mettendola inprimo piano all’inizio della stagioneestiva. “La montagna come ambientenaturale, come passione e come luogodi vita dell’uomo: sono questi i cardiniche reggono l’idea del Festival”: cosìRenata Viviani, presidente delle sezionilombarde, definisce questo progetto.L’evento principale si terrà aClusone/Castione della Presolana il 24giugno, parallelamente al convegno“Vivere IN montagna, vivere DImontagna” che vedrà in conclusionel’intervento del past president del CAIAnnibale Salsa. Il 25 giugno ci saràinvece una suggestiva “Notte dellelanterne nel cielo delle Alpi”. Info su www.festivaldellealpi.it

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L’andar per monti è attività sofisticatae completa, in grado di soddisfare leesigenze dell’uomo del nuovo millen-nio. L’escursionismo alpino infatti è

contemporaneamente bagno di natura, atti-vità sportiva, arricchimento culturale, dis-trazione ludica, ricerca spirituale e moltoaltro ancora!

Il 7 maggio la Scuola di escursionismo“Ezio Mentigazzi” compie dieci anni efesteggia con diverse iniziative. Ultima anascere fra le Scuole del CAI Torino, lasua costituzione fu deliberata il 7maggio 2001 dal Consiglio direttivo.Occorre però risalire all’autunnodel 1999, quando si tenne aDruogno, in Val Vigezzo, unaggiornamento per gli AE riaf-fermando la volontà di valorizzare l’escur-sionismo come disciplina alpina, e al con-tempo il desiderio di dotare la Sezione diTorino di una struttura organica e perma-nente, che ne riflettesse la tanto ricca quan-to variegata esperienza. Nel 1999 laCommissione escursionismo e segnaleticaLPV dettava le linee guida per uniformare ilmodo di agire dei vari AE nella conduzionedelle gite sociali, perché i corsi veri e proprinon erano ancora stati istituiti. Fu proprio aDruogno che venne presentata la grandenovità del Regolamento istitutivo dei corsidi escursionismo. Gli AE di Torino presenti,stimolati da Mauro Brusa, intuirono leopportunità che il regolamento offriva allaloro peculiarità di sezione non centralizzata,in cui sottosezioni e gruppi operano in tota-le autonomia e con modalità differenti, purin osservanza di un regolamento comuneadottato proprio nel 1999. Si persuaserocioè della necessità di creare un organo

nuovo per la didattica dell’e-scursionismo secondo ilregolamento, che accoglies-

se al suo interno rappresentanti di tutte lesottosezioni, gruppi e scuole del CAI Torino,divenendo luogo di sintesi e compendiodello straordinario patrimonio di saperi econoscenze della sezione.

L’allora presidente Roberto Ferrero avallòl’idea e dopo alcune riunioni fra gli AE perpromuovere una visione unitaria dellasezione quale elemento di raccordo, e tantostudio e lavoro degli ideatori (fra cuiGiorgio Viano, prematuramente scompar-so), finalmente il Consiglio direttivo del 7maggio 2001 deliberò la costituzione dellascuola. Essa fu intitolata all’ex presidenteEzio Mentigazzi, tragicamente scomparso inmontagna nel 1995 durante un’escursionesolitaria. La direzione fu affidata a RiccardoBrunati, istruttore di sci alpinismo, e la neo-nata scuola esordì il 9 settembre con l’usci-ta del 1° Corso base al Buco del Viso e Passodelle Traversette. La presentazione si tenneil 5 settembre alla presenza delle massime

cariche sezionali, della signora Anna Maria,vedova di Ezio, e delle figlie. In quell’occa-sione la famiglia Mentigazzi volle offrireanche un contributo economico, preziosoper accompagnarne i primi passi.

Nella direzione Brunati fu affiancato daDomenica Biolatto (direttore della Scuolanel triennio 2007-09 e prima donna a rico-prire un incarico di questo tipo nel CAITorino), Mauro Brusa (attuale segretario delCAI Torino), Piero Marchello (attuale teso-riere della scuola), Osvaldo Marengo (diret-tore del 1° Corso base e attuale presidentedel CAI Torino), Maurizio Rivetti (direttoredel 1° corso avanzato, direttore della Scuoladal 2004 al 2006 e attuale direttore del corsoinvernale). La metodicità e lo scrupolo concui si svolgono gli aggiornamenti interni, l’a-micizia e l’affiatamento che legano gliaccompagnatori producono un clima positi-vo che dagli allievi viene percepito e apprez-zato, e un’altra cifra distintiva è la qualitàdella didattica: grazie alla curiosità e alladisponibilità a collaborare, la proposta for-mativa ha raggiunto alti livelli qualitativi.

La scuola offre una proposta articolata sutre corsi: Base, Invernale (dal 2003) eAvanzato, che in progressione fra loroaccompagnano gli allievi da settembre a giu-gno su terreni diversi, ad affrontare condi-zioni e situazioni di crescente difficoltà.Ogni corso prevede una parte teorica (da 5a 6 serate) e una pratica (5 uscite con eser-citazioni).

ll Base è volutamente aperto a tutti, senzabarriere d’età o di esperienza. Vi si proponeun approccio graduale e completo all’attivi-tà escursionistica, con nozioni di sentieristi-ca e segnaletica, storia e cultura della civil-tà alpina, “filosofia dell’andar per monti”,natura e tutela ambientale, topografia eorientamento, sicurezza. La sua impostazio-ne è quella che rispecchia in maniera piùimmediata la filosofia dell’escursionismo

Scuole Dieci anni della “Mentigazzi”

Un escursionismo consapevole

Un maestro indimenticabile

Ezio Mentigazzi alla scuola non ha dato solo il suonome, ma soprattutto il senso del percorso. Non cisono per farlo parole migliori di quelle di Roberta,

una delle sue tre figlie, che ha scelto di vivere comeallieva l’esperienza della Scuola. “Posso dire che avevaun’adorazione incondizionata per la montagna e che perlui raggiungere la vetta era come sedersi a tavola con ilmigliore amico che non si vede da tempo, lasciarsiaccogliere per goderne appieno il momento, senzasostare furtivamente sulla soglia. Ringrazio a nome ditutta la mia famiglia il CAI nel suo insieme, gli amici esoccorritori; gli istruttori e allievi della Scuola diescursionismo e tutto il mondo di volontari che ne faparte o ne condivide i principi”.

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LO SCARPONE, MAGGIO 2011 - 13

che la Scuola vuole trasmettere. Il territorioalpino è presentato agli allievi come unsistema complesso di valori che interagisco-no da secoli e che si possono cogliere solose l’attenzione dedicata a flora e fauna èuguale a quella riservata ai segni dell’uomo edella cultura, presente e passata. Un puntosu cui la didattica insiste è la sicurezza.

Dal corso base, previa selezione, gli allievipiù motivati accedono al corso Invernale,dove la progressione su racchette si accom-pagna con esercitazioni pratiche di valuta-zione dell’ambiente innevato, interpretazio-ne dei bollettini valanghe e meteorologici,orientamento e marcia strumentale, usodell’ARTVA, nozioni e pratica di autosoccor-so. Il corso avanzato, infine, cui si è ammes-si dopo un’ulteriore selezione, consente achi lo frequenta di affinare le competenzeacquisite in forma propedeutica all’alpini-smo. Aumenta la complessità dei percorsi esi compiono esercitazioni di manovre, nodi,uso di ramponi e piccozza. Il cammino degliallievi è coronato dalla salita di un “4000”,come gita premio extra corso.

Dalla sua nascita a oggi la ScuolaMentigazzi ha formato oltre 500 persone. Ilsuo organico è cresciuto dai sei membri delDirettivo iniziale agli oltre trenta istruttori dioggi, oltre la metà ex allievi titolati con ilsupporto della Scuola, alcuni parallelamen-te attivi nelle sottosezioni, nei gruppi e nellealtre scuole. Fra gli allievi molti hanno pro-seguito la formazione all’interno del CAIindirizzandosi all’alpinismo, allo sci alpini-smo e all’attività sezionale. Tutti hanno vis-suto un’esperienza alpinistica e umanaintensa e altamente formativa, che ha per-messo di imparare che la montagna va cono-sciuta, compresa e studiata, rispettata.

CChhiiaarraa PPeeyyrraannii,, MMaauurroo BBrruussaaSezione di Torino

L’impegno degli istruttori

La Scuola Mentigazzi si ponecome punto di riferimento pertutti quanti desiderano avvicinarsi

al modo di interpretare l’escursionismopromosso dal CAI, in cui la risposta albisogno di natura è intesa anche comeapproccio culturale alla complessarealtà alpina. Tra le recenti iniziative sisegnalano il contributo economicoofferto personalmente dagli istruttoriper la ricostruzione del rifugio Gonella,nel 2008, e il supporto organizzativodato dalla Scuola al 1° Corso ASE del2010. Va infine ricordato l’impegno dialcuni istruttori negli organiinterregionali LPV, e più precisamentenell’ambito della Scuola e dellaCommissione di escursionismo esegnaletica.

Decatleta della vita, come luistesso ama definirsi, RollyMarchi compie novant’anni il 31

maggio e grande non può che essere iltributo del mondo della montagna edello sci per questo nuovo traguardoraggiunto. Scrittore, editore,giornalista, fotografo, organizzatore,filantropo, Rolando Marchi, per tuttiRolly, ha attraversato questo e l’altrosecolo offrendo incomparabili lezioni distile e di operosità. Nato a Lavis(Trento), medaglia al valore nell’ultimaguerra, è iscritto al CAI (SAT) daquando era bambino e c’è daaspettarsi che al Club alpinoappartengano tanti degli amici chequesto mese lo festeggeranno. Ecco, intanto, un brindisi in anteprima e in esclusivaper lo Scarpone. A fare cin cin con Rolly, che viene festeggiato il 1°maggio alTrentofilmfestival, è, a destra, un altro ragazzo irresistibile, Claudio Baldessari,giornalista, capitano degli alpini e illustre rappresentante dell’alpinismo trentino.Claudio è stato il secondo di cordata prediletto di Cesare Maestri che lo ha trascinato il2 dicembre 1970 nella seconda storica avventura al Cerro Torre lungo la via delcompressore. Excelsior!

Ragazzi irresistibili

Rolly a quota 90

Nella terza edizione del Premio Marcello Meroni,tenutasi al Rosetum di Milano il 29 novembre (dicui Lo Scarpone ha riferito a suo tempo), aveva

destato emozione la presentazione del video e ilracconto dell’esperienza umana del valtellineseGiancarlo Lenatti, detto il Bianco, che dopo aver persoun figlio dodicenne per una rara malattia ha fondatol’Associazione “Per Bianco…e chi come lui”, per aiutarele famiglie colpite da simili drammi. Gli organizzatori delpremio - Franco Meroni, padre di Marcello, in primis -hanno proposto una sottoscrizione a sostegnodell’iniziativa. Così in marzo Franco è salito inValmalenco per incontrare Giancarlo e consegnargli ifondi raccolti. Nel corso del colloquio è stato ricordatoMarcello Meroni, istruttore di alpinismo della SEM diMilano e ricercatore astrofisico dell’Università meneghina. Ma il tema principale è statol’associazione fondata dal Bianco, che nel 2010 ha donato all’Ospedale di Sondrionuove apparecchiature per la radiologia. Attualmente il sodalizio assiste nove famiglie,prevalentemente in Valtellina, con bambini affetti da malattie rare. L’ultima in ordine ditempo è una famiglia di kossovari residente in Valmalenco, con una bimba malata,oltre ad altri tre figlioletti, e limitate entrate economiche.

Giancarlo vive ormai questa iniziativa come una missione, non perde occasione perpresentarla a possibili sostenitori e si preoccupa che possa continuare nel tempo. Perquesto ha un progetto ambizioso: realizzare un rifugio sul Sasso Nero e intestarlo allaFondazione affinché il ricavato divenga una fonte di finanziamento, magari piccolo maregolare. Il paragone con cui illustra la parte economica del progetto è quello dellaraccolta dell’acqua al suo rifugio, la famosa capanna Marco e Rosa, che a 3600 m puòcontare solo sull’acqua di fusione, tesaurizzando le gocce che stillano nelle gronde,lentamente ma continuamente, fornendo così l’acqua necessaria. Un esempio di comela passione per la montagna e quella per l’umanità sofferente possono intrecciarsinobilmente.

Lorenzo Dotti

Benemeriti

La missione di “Bianco” Lenatti

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STORIAI VILLAGGI ALPINILe identità nazionali alle grandiesposizioni (1881, 1884, 1911,ecc.)a cura di Alessandro Pastore.Cahier Museomontagna numero172. www.museomontagna.org

LA PROVA DEL FUOCOQuasi un anno di conflitti a fuoco,dal luglio 1916 alla fine di aprile del1917. Riproposta di un celebre librodi guerra che in sessant’anni hatotalizzato una trentina di edizionidi Carlo Pastorino. Associazioneculturale Tra le Rocce e il Cielo(tel 392.2272326 -www.tralerocceeilcielo.net), 222 pagine, 15 euro

MONZA – RESEGONEStoria, tradizione e leggenda di unatra le più belle corse podistiche asquadre che da mezzo secolo fondeil mito della montagna con lamagia della notte di Michele Mauri, Bellaviteeditore (www.bellavite.it), 144 pagine, 15 euro

STORIA DELLA BRIGATA“MAIELLA” 1943-1945Già pubblicato nel 1967 e orariproposto con materiale inedito, ilvolume racconta la storiadell’epopea della “Maiella”partendo da documenti ufficiali delreparto e dalle testimonianze dimolti patrioti, primo fra tuttil’autore che - giovanissimo -

contribuì con il padre Ettore ascrivere una pagina importantedella Guerra di liberazionedi Nicola Troilo, Mursia, 344 pagine, 18 euro

GUIDEDAL RENO AL CORNOALLE SCALEL’alto Appennino bolognese-pistoiese in 126 itinerari a piedi, 15 trekking di 2 giorni e 8 trekking da 3 a 9 giornidi Paolo Cervigni, L’escursionistaeditore, tel e fax 0541.772586 –[email protected], 336 pagine, 20 euro

SCIALPINISMO NELL’APPENNINOSETTENTRIONALE84 itinerari scelti. PatrocinioSezione CAI di Castelfranco Emiliae Scuola di alpinismo escialpinismo “Angela Montanari”di Gianni Fabbri e Fabio Montorsi.L’escursionista editore, tel e fax 0541.772586 –www.escursionista.it, 175 pagine, 19 euro

SENTIERI NEL CANTON TICINO54 nuovi itinerari intorno al LagoMaggiore, a Lugano, nella ValVerzasca e nel Mendrisiottodi Cinzia Pezzani e Sergio Grillo,Guide Iter (tel 0774 84900 / 0774822434), 192 pagine, 14 euro

UN’ESCURSIONE NELLO SPAZIO E NEL TEMPO18 itinerari geologici lungo la via geo-alpina coordinamento di Mario Panizza,

Associazione italiana di geografiae turismo, Tipolitografia CSR, tel 0641.182113, 292 pagine,prezzo non indicato

NARRATIVALA FORTEZZA DI CRISTALLOUna strana richiesta di soccorsocoinvolge nel diciottesimo secoloun ufficiale della posta imperialeche dovrà risolvere il mistero conl’aiuto di un frate alchimista e di undrappello di frati tirolesidi Massimo Maggiari. AlpineStudio, 192 pagine, 14 euro

LO SPIRITO DEL BOSCOLa rinascita interiore, l’incontro con la natura nel racconto di unartista che “tra le rocce e il cielo”delle Piccole Dolomiti di Vallarsaritrova se stesso scrivendo epascolando le capredi Mario Martinelli(www.mariomartinelli.net),Editrice La Grafica, 127 pagine, 12 euro

IL TEMPO CHE TORNAUn classico della letteratura dimontagna in ristampa anastatica.Prefazione di Dante Collidi Guido Rey. CAI, collana IPionieri. Ediz. originale ed. A. Formica, Torino 1929

RITRATTO DI MONTAGNAUn alpinista a tu per tu con unquadro inquietante e rivelatore.di Piero Mozzi([email protected]) con gli acquerelli di Riccarda deEccher (www.deeccher.net),Antiquità Edizioni, Udine

Cosa c’è di nuovo

Nelle pagine dellaRivista del CAI lerecensioni dei libri dimontagna più attuali e interessanti

BOOKSHOP

“Vai Dino Vai!” è il nuovo libro a fumetti dedicato ai bambinidella collana “educazione ambientale” del Parco NazionaleDolomiti Bellunesi (www.dolomitipark.it/). Il volume racconta lastoria di due orsi, Dino (recentemente ucciso) e KJ2G2, l’unosloveno l’altro trentino, che si incontrano sulle montagnebellunesi. I due plantigradi faranno la conoscenza di diversianimali, farfalle, camosci e allocchi e impareranno a convivereinsieme. Si tratta del terzo titolo della collana pubblicata con ilfinanziamento della cooperativa veneta del settore lattiero-caseario Lattebusche. Il testo si rivolge ai bambini delle classiquarte elementari e fa parte del progetto “Lettura pensata”,iniziativa dell’Ufficio scolastico di Belluno, giunta quest’annoalla sua ottava edizione. Ideato dal direttore del Parco, NinoMartino, sceneggiato da Evidenzia e illustrato dai disegni diAndrea Cozzarin. Il progetto propone alle scuole la lettura ditutti i tre volumi della collana: il primo “Marmotte alla riscossa” èdedicato alla scuola dell’infanzia, il secondo “Piano, pianoandiamo lontano” alle classi di terza elementare e questo nuovo“Vai Dino, vai!” alle quarte.

Libri per aquilotti

Gli orsi sapienti

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(riccarda@antiquità.com), 26 pagine formato 13x17 cm

SAGGII MONTI DEL COMELICO 2Antologia di scritti dalla rivista “Le Dolomiti Bellunesi” in occasionedel quarantennale della SezioneValcomelico. AA. VV. Sezione Valcomelico del CAI, 200 pagine

I GRANDI AMORI DELLA MONTAGNAVita e imprese di famosi alpinistidi Spiro Dalla Porta Xydias, Alpine Studio (tel 0341.5934.95 –www.alpinestudio.it), 140 pagine, 14,90 euro

IL PAESE DEGLI STRUZZIClima, ambiente, sovrapopolazionesecondo un importante politologodi Giovanni Sartori, EdizioniAmbiente (tel 02.45487277 –www.edizioniambiente.it, 160 pagine, 14,50 euro

IL RESPIRO DELLA MONTAGNAAnimali delle montagne italiane inun’opera enciclopedica multidisci-plinare realizzata da decine diautori, con un glossario faunistico-naturalistico e una mappa perriconoscere rapidamente le tracceAA. VV. Touring Club Italiano(www.touringclub.it), 288 pagineformato 24 x 28 cm

RESPIRO LA MONTAGNATestimonianze fotografiche di un socio 25ennale della Sezionedi Treviglio, accompagnatore dialpinismo giovaniledi Dario Ferrandi, Edizioni Negri,info: www.dadioag.it, 80 pagine,20,50 euro

MONTAGNE DI VINI LONTANIEtichette per botti (Argentina 1900-1950), un’originale mostra delMuseomontagnaa cura di Aldo Audisio e MariaJosefina Cerutti. CahierMuseomontagna numero 171.www.museomontagna.org

1861/2011 ITALIA UNITA E DIVERSAUn viaggio ideale a 150 annidall’Unità

AA. VV. Touring Club Italiano(www.touringclub.it), 288 pagineformato 24 x 28 cm

CARTOLINE DALL’ENGADINAStoria, natura, loisir con dvddi Laura Ceretti, stampato inproprio (www.delcampe.net/)

TESTIMONIANZEL’UOMO DEL TORRE“Pensieri nel vento” di ErmannoSalvaterra, profondo conoscitoredella Patagonia dove ha effettuato25 spedizioni aprendo numerosenuove vie, alcune delle quali sulCerro Torre. Prefazione di ReinholdMessnerdi Ermanno Salvaterra, AlpineStudio (tel 0341.5934.95 –www.alpinestudio.it), 246 pagine, 22 euro

CARLO SICOLA: IL FASCINO DELLA MONTAGNAVita ed esperienze alpinistiche di unmilanese innamorato dellamontagna, tra i fondatori dellarinomata Scuola “Parravicini”di Marco Della Torre, CAI Sezionedi Milano e GISM, delegaz. dellaLombardia, 65 pagine, 10 euro

UN ALPINISMO D’ECCEZIONEQuando l’alpinismo si ammantavadi eroismo, con una rassegna difotografie rare e inedite di Buhl,Hillary, Compagnoni e altri storiciprotagonisti Edizioni Mare Verticale(www.edizionimareverticale.com),120 pagine, 28 euro

LA FIAMMA DELL’AVVENTURAAvventure sulle montagne di tutto ilmondo dell’alpinista inglese che persalvarsi tagliò la corda a cui eralegato Joe Simpsondi Simon Yates, Alpine Studio (tel 0341.5934.95 –www.alpinestudio.it), 276 pagine, 21 euro

AFFAMATI DI ROCCIAAmori, amicizie, vicende comiche etragiche di un gruppo di ragazzinegli anni Ottanta alla scoperta delmondo dell’arrampicata.“Nutrendosi” di roccia si tempranoe diventano adultidi Gianni Fantini,

Tempo al Libro (tel 347.2567067,www.temopoallibro.it), 199 pagine, 12 euro

VIAGGI CON UN SOMARO NELLE CEVENNENegli anni Settanta del 1800avventure nel sud della Franciadell’autore dell’”Isola del tesoro”con un’appassionante storia diamicizia tra un uomo e un’asinadi Robert Luis Stevenson. Mursia,162 pagine, 14 euro

MOUNTAIN MADNESSBiografia dell’alpinista americanoScott Fischer che nel 1996 più siprodigò, lasciandovi la vita, nellagrande tragedia dell’Everestdescritta da Jon Krakauer in “Aria sottile”. Il titolo riguardal’agenzia di viaggi d’avventura che organizzò la spedizionedi Robert C. Birkby, Alpine Studio (tel 0341.5934.95 –www.alpinestudio.it), 276 pagine, 22 euro

L’ULTIMA ARRAMPICATAPer anni ha condiviso con il padrela fatica della parete, l’esaltazionedella vetta finalmente conquistata.Anche quando per il padre, malatodi Alzheimer, l’altura da scalare è la vita quotidiana dove anche igesti più banali costano l’impegnodi un sesto gradodi Sergio Resta, Mursia, 88 pagine, 9 euro

MANUALII PERICOLI DELLA MONTAGNA INNEVATACome muoversi in sicurezza con scie racchette: un libro per capire ladimensione del problema, noncerto per trasformare ‘al volo’ in unesperto un frequentatore dellamontagna innevatadi Pier Luigi Mussa, UJA Editrice (www.ujaeditrice.it),96 pagine, 12 euro

24 CANTI DI MONTAGNAArmonizzazioni originali del CoroEdelweiss del CAI Torinopresentazione di Andrea Gherzi,con CD del concerto delsessantennale (19 novembre 2010)al Conservatorio di Torino, Vivaldaeditori, 95 pagine, 21 euro. �

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Il fagiano di monte (Tetrao tetrix), noto anche come gallo forcello,è un galliforme della famiglia dei tetraonidi, di cui fanno parteanche il gallo cedrone, la pernice bianca e il francolino di monte.Tra questi, il fagiano di monte è l’unico ad avere ancora oggi una

buona distribuzione territoriale sull’intero arco alpino italiano, predi-ligendo aree dall’elevata eterogeneità ambientale situate ai marginisuperiori di boschi di conifere nelle zone prettamente alpine, o di lati-foglie nelle aree prealpine.

La sua natura schiva rende questo animale di difficile osservazioneper i normali frequentatori della montagna. Tuttavia, coloro cheapprezzano le bellezze delle Alpi in periodi non prettamente turisticie in orari inconsueti, sanno bene che il fagiano di monte è in grado diregalare durante la stagione degli amori uno degli spettacoli più belliche si possono osservare sulle nostre montagne. Infatti, verso metàmaggio, alle prime luci dell’alba, in luoghi particolari, conosciuti conil nome di “arene di canto” (aree solitamente aperte, situate in posi-zioni dominanti), si può assistere alle parate nuziali dei maschi.

Durante il periodo centrale degli amori, i maschi che visitano l’are-na cercano di attirare le femmine attraverso un complesso ritualecomportamentale abbinato al canto, che si esprime con manifesta-zioni vocali tipiche: rugolii e soffi. Il corteggiamento consiste in ener-gici movimenti delle ali che segnalano visivamente e acusticamentel’esatta posizione dei maschi in parata, accompagnati dal canto. Nonè raro assistere anche a piccoli combattimenti e inseguimenti tra imaschi dominanti all’interno dell’arena.

Le femmine frequentano le arene nel periodo di massima attività deimaschi, e dopo essere state fecondate, cominciano a deporre le uova.La nidificazione avviene sul terreno, nella maggior parte dei casi allabase di una pianta in rinnovazione, o di una grossa pianta matura,dove la neve scompare prima, oppure tra i rododendri. Dopo unacova, che dura in media 26/27 giorni, avviene la schiusa delle uovache si realizza generalmente nelle prime due settimane di luglio.

I giovani “pulli”, sotto la guida della femmina, abbandonano subitoil nido alla ricerca d’insetti, alimento fondamentale per un accresci-mento rapido nei primi mesi di vita. Sin dall’inizio le nidiate compio-no spostamenti giornalieri nell’ordine di 100-150 metri, con punteanche di 300-500 metri nell’arco di una sola giornata a partire dallaseconda settimana di vita. I primi venti giorni rappresentano la fasepiù critica per la sopravvivenza, in quanto i pulcini non sono ancorain grado di regolare autonomamente la propria temperatura corporeae risultano essere molto vulnerabili alle condizioni atmosfericheavverse. In tal caso sono costretti a trascorrere molto tempo al ripa-ro della femmina, e questo va a scapito della possibilità di andare alla

ricerca del nutrimento, con conseguenze negative per la loro soprav-vivenza.

L’accrescimento è molto rapido e già a fine agosto è possibile distin-guere il sesso nei giovani pulli. Il dimorfismo sessuale nel fagiano dimonte risulta in effetti molto elevato. I maschi hanno un aspettoinconfondibile, caratterizzati da un piumaggio nel complesso nero ariflessi blu metallici, che fa risaltare le bande alari bianche e il sotto-coda candido. L’andamento ricurvo delle timoniere laterali conferi-sce la caratteristica forma “a lira” molto evidente durante le parate.Tipiche dei maschi anche le caruncole (cresta semilunare carnosa)posta sopra l’occhio, e di colore rosso vivo durante il periodo degliamori. Le femmine hanno un piumaggio molto mimetico, di colorebruno-rossastro, caratterizzato da barrature bruno-nerastre, con unasottile barra alare bianca visibile in volo, e una coda leggermente for-cuta.

Il peso varia da 1200/1500 grammi nei maschi a 850/950 gramminelle femmine.

In natura i fagiani di monte possono vivere fino a 5-6 anni. La prin-cipale causa di mortalità naturale è la predazione, dovuta in partico-lar modo a rapaci e carnivori (soprattutto la volpe). Altre cause comel’attività venatoria e l’impatto contro i fili di linee aree (ski-lift, seg-giovie, linee elettriche), possono avere localmente importanza nel-l’influenzare la dinamica di popolazione di questo tetraonide in deter-minate località delle Alpi.

LLuuccaa PPeelllliicciioollii ee RRoobbeerrttoo VViiggaannòò

Fauna alpina La stagione degli amori

Quando in maggio il gallo cantaL’elegante volo del maschioQui accanto: un maschio di galloforcello in volo e (sotto) una fem-mina in cova (foto di RobertoViganò). Gli esemplari maschihanno un piumaggio nel com-plesso nero a riflessi blu metalli-ci, che fa risaltare le bande alaribianche e il sottocoda candido.L’accrescimento di questi tetrao-nidi è molto rapido.

Verso la metà di maggio, inluoghi particolari, il fagiano di monte (conosciuto anchecome gallo forcello) siesibisce in pittoreschicorteggiamenti: un’occasioneper incontrare questocaratteristico tetraonide delquale riferiscono in questapagina due specialisti, i medici veterinari LucaPellicioli e Roberto Vigano.

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LO SCARPONE, MAGGIO 2011 - 17

Lasciamo sfuriare la tempesta per alcu-ni giorni, poi, non appena le condizio-ni migliorano, saliamo fino al comodocrepaccio sulla spalla, dove il mal-

tempo, come una maledizione, di nuovo ciblocca per altri quattro giorni. Ma non mol-liamo, resistiamo; quando la tempesta sem-bra essersi temporaneamente placatariusciamo ad arrivare all’inizio del grandetraverso, dove un altro bivacco forzato di 45ore ci mette a dura prova. Ma quando final-mente possiamo ripartire perdiamo unsacco di tempo perché la roccia è ricopertada uno strato di ghiaccio-neve schiumoso,dai 10 ai 30 centimetri di spessore, e ci è dif-ficile ritrovare i chiodi lasciati 15 anniprima. Per questo impieghiamo un’interagiornata a raggiungere la cengia che si trovaad appena un tiro oltre il traverso.

Il giorno seguente, dopo aver superatotutta la “zona delle torrette”, arriviamo allabase della parete finale. Ormai sta facendobuio (…). Quando arrivo ad agganciare ilprimo chiodo a pressione mi tolgo i rampo-ni e, mentre li sto agganciando all’imbrago,accade l’incredibile: mi sfuggono di mano ecadono nel vuoto. Mi metto a piangere;piango come un bambino perché mi sem-bra che, dopo gli sforzi e le sofferenze vis-sute finora, la salita mi sfugga di mano.Sono i miei compagni che mi consolano emi ridanno un po’ di tranquillità. (…)

Al mattino la giornata è bellissima e nonc’è un filo di vento. Il termometro segna -23°. La salita prosegue, anche se lo spesso-

re del ghiaccio è di almeno 30 centimetri.L’ultimo tiro, quello di Bridwell, m’impegnaa fondo. Salgo senza guanti perché per lavo-rare con quelle “piccole cose” ho bisognodelle dita libere, ma quando raggiungo lasosta sono intirizzito dal freddo e non sentopiù le mani. Infine prosegue Maurizio finoalla base del fungo di ghiaccio. Poco dopo ciritroviamo tutti e quattro insieme, riunitisotto la cima. Maurizio mi riscalda le mani emi mette tre paia di guanti.

È il 7 luglio e in pochi minuti siamo invetta al Torre mentre il buio si sta avvici-nando (…). Ti abbracci con i tuoi compa-gni, nell’abbraccio senti anche la loro emo-zione, magari non le vedi, ma anche lorohanno le lacrime ghiacciate sul viso. Lacima la vivi davvero quando sei tornato avalle, quando capisci che tutto è finito eche la cima rappresenta la cornice del qua-dro che hai dipinto.

Dopo i pochi minuti passati in vetta, sop-portiamo un’altra volta un penoso bivaccoalla base della parete terminale. Il giornodopo la discesa in corda doppia senza ram-poni non è molto piacevole (…). A seraraggiungiamo la spalla con quel poco checi rimane delle corde completamente sfi-lacciate. L’indomani, dopo una giornatadurissima, con una forte nevicata e unvento terribile, arriviamo al campo basesolo verso mezzanotte per scoprire cheanche le tende sono state schiacciate dallaneve.

EErrmmaannnnoo SSaallvvaatteerrrraa

Alpinisti Ermanno Salvaterra

Lacrime di rabbia al Torre

Innamorato della Patagonia, iltrentino Ermanno Salvaterra vanta25 spedizioni in quelle terreremote. Sul Cerro Torre ha apertouna via nuova sulla parete sud,una variante diretta alla via delcompressore di Cesare Maestri,una nuova via alla parete est unasulla linea che Maestri disse diaver percorso nel ‘59 con ToniEgger. Dal libro fresco di stampa“L’uomo del Torre”, scritto conPete Parisetti (Alpine Studio, 246pagine, 22 euro), emergono pagineimportanti del suo alpinismoestremo. Tra questel’appassionante racconto dellaprima scalata invernale del Torrecompiuta nel 1985 con MaurizioGiarolli, Andrea Sarchi e PaoloCaruso. Ne pubblichiamo alcunibrani per gentile concessione.

Apprezzato dal pubblico e un po’meno dalla critica, il lungometraggiodi Danny Boyle “127 ore” racconta

l’odissea di un tipo avventuroso (l’attoreJames Franco) rimasto per 127 oreincastrato tra le rocce di un canyon nelloUtah. Con la mano imprigionata fra laroccia e un macigno che si è smosso,sembra non gli resti che attendere lamorte. Disperato, alla fine sceglie diamputarsi la mano, se la cava e oggi vivecon una protesi. Si tratta di una storia vera,ma chi ha dimestichezza con la montagnae l’avventura sa che di odissee più a meno a lieto fine tra le rocce e i ghiacci sonopiene i libri. Fanno testo le storie di Kurt Diemberger, intrappolato per cinque giorni nel1986 a quota ottomila, come egli stesso racconta nel suo appassionante libro “K2 ilnodo infinito” (Dall’Oglio, 1989), e di Severino Compagnoni, rimasto per quattro giorninel 1961 in un crepaccio del Cevedale in attesa dei suoi salvatori.

Realtà e finzione

L’arte di sopravvivere

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Chi semina raccoglie. E oggi laCommissione cinematografica cen-trale può dirsi soddisfatta per i risul-tati ottenuti con un corso svoltosi

nel 2009 a Campo Imperatore, destinato aformare organizzatori sezionali di eventicinematografici. E’ stata la prima volta chel’organo tecnico si è aperto all’esterno, alcorpo sociale, per seminare conoscenzefinora appannaggio, nel CAI, di pochi addet-ti ai lavori. Solo Renato Gaudioso infatti,storico conservatore della Cineteca, avevaorganizzato negli anni Sessanta e Settantapiccoli e artigianali corsi agli alpinisti perriprendere filmati in montagna. Nuovi radio-si mattini dunque per il cinema di monta-gna? “Il periodo è di magra dal punto di vistaeconomico, ma abbastanza ricco di propo-ste”, osserva Pino Brambilla, presidente del-l’organo tecnico ed eccellente film makerlecchese. “Il nostro ruolo consiste nel favo-rire una diffusione della cultura della mon-

tagna e dell’alpinismo attraverso il cinema.E grazie all’archivio di cui il Club alpino dis-pone non c’è che l’imbarazzo della scelta”.

Certo, sarebbe più facile diffondere questomateriale a sezioni, associazioni, istituzioniculturali se finalmente venisse realizzato (èin fase finale, da recenti notizie) l’auspicatosito internet. Il Gruppo lombardo ha accet-tato di ospitare il sito della Cineteca nel suoserver, ma la visibilità è scarsa e siamoancora lontani dal sogno di Brambilla: la dif-fusione in dvd, on line o attraverso partico-lari applicazioni, di brevi trailer che consen-tano agli utenti una scelta oculata.

“Durante questa fase di ristrutturazionedegli organi tecnici centrali ci è stata fattauna proposta che abbiamo rifiutato: l’accor-pamento con la Commissione pubblicazio-ni”, spiega Brambilla. “Perché non bastasostenere che oggi sempre più di frequenteun dvd viene associato a un libro. La nostracommissione svolge molti compiti, assaidiversificati. Non si tratta solo di gestire unacineteca e istruire operatori sezionali, maanche di promuovere produzioni come, direcente, ‘Le spalle nel vuoto’ sulla vita diMary Varale con la regia di Sabrina Bonaitie, in corso d’opera, un documentario sulmitico Alfonso Vinci con la regia di MicheleRadici e i testi di Eugenio Pesci, e con la col-laborazione della figlia Ialina che ci ha giàmesso a disposizione parecchio materialefotografico e filmico sul suo avventurosogenitore per le mostre realizzate nel passatoa Sondrio e a Trento”.

Certo, più facile sarebbe secondo

Brambilla chiedere finanziamenti in modoautonomo a banche, privati, enti, se il CAIaccettasse di trasformare l’organo tecnicoin una struttura operativa. Il fatto è che laCineteca, sepolta negli scantinati di viaPetrella, non ha molta visibilità, specie sela si raffronta alla Biblioteca nazionalesuper organizzata e impegnata in mille pro-getti. Il ruolo della Cineteca dovrebbeanche essere quello di fornire materialealle scuole di ogni ordine e grado per ri-alfabetizzare i giovani alla montagna. Maentrare nelle scuole è la cosa più difficiledel mondo se non ci sono solidi agganciscuola per scuola. Eppure la montagnaoffre continuamente temi e spunti, ed ènotoriamente scuola di vita. Forse nonresta che aspettare un… rinascimentodello storico Bergfilm di teutonica memo-ria, con un nuovo scintillante Luis Trenker,grande affabulatore. Il grande sogno diPino Brambilla. Che, detto tra noi, anchedietro la cinepresa dimostra di saperci fareraccontando la montagna che cambia.

RReedd

Incontri Pino Brambilla

Nuovo cinema CAILa Commissionecinematografica fa proseliticon i suoi operatori sezionalidi eventi e produce nuovidocumentari, mentre in Italialangue l’interesse per questacinematografia. Ne parliamocon il presidente dellacommissione centrale

Tra gli “aquilotti”Non è soltanto la sua competenza di film-makerche il lecchese Pino Brambilla, appena confermatoalla presidenza della Commissione cinematograficacentrale, mette a disposizione del Club AlpinoItaliano. Dopo essere stato a lungo presidente dellaSezione di Olgiate Molgora (LC) dove lavora e risie-de, continua instancabile ed entuasiasta la sua atti-vità di accompagnatore di alpinismo giovanile.Eccolo durante un’escursione con un gruppo di“aquilotti”. Di fronte a lui, in piedi, il figlio Martino,a sua volta accompagnatore AG. Nella foto in alto lo vediamo impegnato tra gli scaf-fali della cineteca di via Petrella.

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16 luglio 1961. Pilone Centrale del Frêney,Monte Bianco. Una data, un luogo. Sono trascorsicinquant’anni. Quel giorno si è consumata una tra-gedia umana tra le più incredibili dell’alpinismodell’epoca. Una tragedia che ha colpito Oggioni,Kohlmann, Vieille e Guillaume, ma che ha segnatonel fisico e soprattutto nello spirito anche isopravvissuti Mazeaud, Gallieni e Bonatti. Unastoria di destini che si incrociano. Due gruppidistinti che si incontrano, diretti alla stessa meta.Che si fondono e si consumano in unfinale wagneria-no. Quando d’e-state, da Cour-mayeur, si guardail Monte Bianco, inun caos di serac-chi, pareti e creste,là in mezzo, diffici-le da distinguere senon si è esperti, nelpunto più altospunta un pilastrodalla forma impres-sionante. Dirittocome una candela,leggermente incli-nato verso il vuoto,è il Pilone Centraledel Frêney. Neglianni Cinquanta lepiù importanti cimedelle Alpi erano statein gran parte salite,l’alpinismo cercavalinee inesplorate. IlPilone Centrale era ilsimbolo di questoalpinismo. Alpinisti ditutta Europa ne eranostati respinti. Era unodegli ultimi problemiirrisolti.

Guidata da Bonatti e Mazeaud, la cordata italo-francese formava un formidabile gruppo.Sarebbero bastati un paio di giorni per portare atermine l’impresa. Invece, in quella anomala esta-te si concentrarono le più micidiali condizioniambientali. Sei giorni e sei notti di tormenta,acqua, neve e ghiaccio. E la tragedia si consumò.

Inviati speciali di tutte le testate, decine dimetri quadrati di fotografie hanno offerto le piùdisparate interpretazioni dei fatti. Con il risulta-to di creare pregiudizi tra le persone comuni,lontane dal conoscere come sono andate le coseche solo chi era lassù in quei giorni poteva cono-scere, aprendo ferite che non si è potuto o volu-to rimarginare.

Dopo la stampa di alcuni volumi sulla vita di

Andrea Oggioni, e il volume di Marco Ferrari,“Frêney 1961”, la ricorrenza è stata tenuta vivadalla Sezione di Villasanta che a Oggioni è dedi-cata. Ogni lustro si è celebrata la ricorrenza, si èricordato il concittadino. Nelle varie occasioniabbiamo avuto l’onore della presenza di varie per-sonalità di spicco del mondo della montagna.

Non abbiamo notizie di come si siano compor-tati i francesi. Nel decimo anniversario, in occa-sione della salita al rifugio Monzino, abbiamo tro-

vato un messaggio disaluti di PierreMazeaud, transitatoil giorno prima.

È un prezioso ci-melio che conser-viamo con ricono-scenza. Anche nelc i n q a n t e n n a l eintendiamo pro-grammare alcuneoccasioni di incon-tro. Sappiamo del-la partecipazionedella Sezione diMonza. Parlare diOggioni a Villa-santa acquistasempre un saporeparticolare: quellodei ricordi e dellenostalgie, quellodelle emozioni edei sentimentilegati al nome diun piccolo gran-de uomo entratosenza clamorinella storia dellacittadina e inquella del gran-de alpinismo.

Verranno allestite unamostra sul personaggio di Oggioni, una serie diserate con filmati e testimonianze. Nel giorno del-l’anniversario intendiamo salire al rifugioMonzino e al Colle dell’Innominata. Abbiamoavuto notizia che in occasione del Festival diTrento si è pensato di ricordare l’evento.

La serata, curata e condotta da ReinholdMessner, è in programma venerdì 6 maggio alleore 21 all’Auditorium S. Chiara. Di altri segni ditestimonianza aspettiamo notizia.

Noi di Villasanta continueremo a ricordare. Inquesta occasione, come in tutte le precedenti,intendiamo invitare tutti gli appassionati di mon-tagna.

FFrraannccoo CCiitttteerriiooSezione di Villasanta (Milano)

Anniversari 1961: nella bufera perirono in quattro

La tragedia del Frêney

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Non ha certezze Fausto De Stefani,per questo lotta ancora per conqui-starne. E forse non ne avrà mai.Probabilmente non ne cerca affat-

to! Se l’incertezza è fucina di inquietudine,l’inquietudine è la condizione giusta perprodurre energie oltre i limiti, per continua-re a respirare in maniera differente, affattonormale, affatto tranquilla. Per cercare lavita oltre il respiro e tentare la vita, toccar-ne delle altre ancora. Altre cose più grandidi me, ribadirà. Di certo l’Everest, le altremontagne più alte della Terra, le montagnetutte, perché anche quelle più basse sonopiù grandi di noi, comunque. E parla deibimbi del Nepal, di questo paese bellissimoe poverissimo, di come dopo aver visto ilvolto dei bambini di Kirtipur segnato daldestino, ricorda di aver pensato che nonfacendo nulla sarebbe stato come prendereil loro futuro e buttarlo via.

Da qui la sfida, con tanto timore per lanuova fatica da sopportare. Perché è faciledire che l’unica possibilità di un futuro perquei bambini sarebbe l’istruzione. Ma poicostruire quattro scuole e dotarle delnecessario, in Nepal, è tutt’altro che facile,è una impresa oltre il limite. E mentre loascolti ogni tanto il pensiero ti ricade suquei pezzi di carne che gli mancano nelledita delle mani. (“quando le vide, miamadre mi disse: guarda che io ti ho fattosano”!)

Sembra una favola, una favola triste, tra-

gica, quella del pallone di stracci con i qualigiocano i bambini che vivono sulle discari-che delle città del Nepal. Io gli porto deipalloni normali – racconta Fausto - li gon-fiamo e iniziano a dare calci, e quelli, i pal-loni, che non sono più di stracci, corronovelocemente, si fa fatica a inseguirli. Allorasi avvicina un uomo e in malo modo mi rim-provera di aver portato i palloni che fannocorrere di più, perché poi gli viene fame,dice, e chiederanno da mangiare e se man-giano poi magari vivono due giorni di più…

Sarà per queste forti emozioni, di quelleche ti segnano la vita. Sarà perché a unacerta età si inizia a dimenticare ciò che ti èaccaduto tre giorni prima, mentre semprepiù nitidamente riemergono i ricordi del-l’infanzia, dice Fausto, fatto è che il rappor-to con i bambini è per lui l’elemento fon-dante delle sue nuove avventure. Prima fratutte quella di dimostrare che il mondo si

può cambiare agendo con ostinazione, pas-sando cocciutamente di scommessa inscommessa. E così, di scommessa in scom-messa, e senza fermarsi mai, scrive i capi-toli consequenziali e successivi della suafavola grande, “perché – afferma - non sideve mai smettere di sognare, propriocome fanno i più ostinati “zucconi” cui ras-somiglio”.

Ed è sulle ali dei sogni che Fausto è salitosu K2 e sul’Everest e poi su tutte le altremontagne più alte della Terra. Così come suquelle stesse ali viaggia per esplorare ilCielo che nutre la Terra, anche attraverso lestorie che vuole narrare nella sua Officinadelle Favole, appunto, e dove da uno spion-cino lo sguardo scorre sulla linea che passaper la vecchia bicicletta di Mandelo e finoalla mongolfiera pronta a librarsi verso quelcielo che per 14 volte, dalle terre himalaya-ne, ha cercato di toccare con il naso. Per

Solidarietà A tu per tu con l’alpinista filantropo

De Stefani e i bambini di KirtipurIl 26 marzo la Sezione di Popoli (PE)ha ospitato Fausto De Stefani per illancio del progetto di montagna esolidarietà “I bambini di Kirtipur”,un progetto di adozioni scolasticheper i bimbi orfani, con lacostruzione di una scuolaprofessionale a pochi chilometri daKathmandu in Nepal, fondatadall’illustre alpinista e socioonorario del CAI (info 3925615903 –www.caipopoli.it). A margine diquesto incontro Claudio Di Scanno,vice presidente della sezione, ha scritto questo resoconto per Lo Scarpone, suggestivamenteintitolato “La smemoratezza dellamemoria / Pensieri sparsi in meritoa un incontro a Popoli”. Circondato dagli

amici di PopoliFausto De Stefani, in occasione dellasua visita in Abruzzo, è circondato dagli amici della Sezione di Popoli(www.caipopoli.it) che hanno aderito alprogetto di solidarietà “I bambini diKirtipur” lanciato dall’illustre alpinista,filantropo e ambientalista (è presidentedi Mountain Wilderness). Qui accanto De Stefani è con Claudio Di Scanno, vice presidente della sezioneabruzzese e autore di queste note. Foto di Ottennio Ciancarelli.

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LO SCARPONE, MAGGIO 2011 - 21

essere poi pronto a rimboccarsi le manichequi, sulla Terra, soprattutto là dove i bimbivivono sopra le discariche a cielo aperto, inattesa soltanto di morire… E se pensi acosa regalare a Fausto, perché gli resti unpiccolo ricordo del nostro incontro, beh,allora si va nel panico: cosa puoi mai rega-lare a uno cui hanno regalato una collinaintera!

Ancora una volta lo sguardo si depositasulle sue mani, e pensi che il suo libro foto-grafico (“Mani”, appunto) sintetizzi almeglio l’esperienza di vita che testimonia.Perché quelle sono davvero mani che muo-vono i sogni! Così, mentre la conferenzavolge al termine, lo sguardo mi cade sul-l’immagine della copertina di “Un viaggiolungo una fiaba”: adesso lui è sulla biciclet-ta del vecchio Mandelo, quella tutta rattop-pata sulla quale da bambino lo aspettavaper sentirsi raccontare le favole, cioè isogni. E Mandelo è lì che lo guarda, che gliindica la strada, che lo aspetta, immaginesfocata di un maestro capace di rincorrere ilsole con la sua vecchia bicicletta rattoppataper raccontare favole ai bambini come soloi maestri sanno fare.

Perché, deve essere ben chiaro, i veri mae-stri di vita sono quelli in grado di rincorrerei sogni per poterli raccontare, ai bambini enon solo. Lo apro, vi leggo la dedica che miha autografato: “Continua a sognare…”. Edè in quel preciso istante che penso a comele parole di quella dedica siano forse la por-ticina di accesso al mondo di Fausto, splen-dido viaggiatore del nostro tempo, maestrodi montagna e di vita, pedagogo e uomostraordinario che ancora ha il coraggio dicommuoversi, di piangere, di istigarci amuovere le mani con semplicità, e con essei sogni. Le mani e i sogni di chi le cose leafferma negandole (“Sono uno smemorato,per questo rincorro la memoria delle cose!Non ho alcuna certezza, per questo conti-nuo a cercarla!”) o anche – se vogliamo - lenega affermandole (“Credo che scalare lemontagne sia una cosa del tutto inutile, maè necessario farlo!”). Le mani che rincorro-no i sogni avverti allora che hanno bisognodi linee di opposizione e di vivo contrasto:perché sono queste che lasciano i cosiddet-ti significati ai bordi del loro definirsi, perpoter rivelare il senso, denso e crudele chesia, che si cela nello strato più profondo del-l’esistenza. Il senso dell’agire, per un mondoche ancora – come direbbe Fausto - si puòcambiare… forse.

CCllaauuddiioo DDii SSccaannnnooVice presidente Sezione di Popoli (PE)

Si è tenuta il 7 aprile aVerona, nella giornatainaugurale del Vinitaly,la presentazione del

marchio collettivo dedicatoalla viticoltura eroica. Sonointervenuti Roberto Gaudiopresidente del CERVIM(Centro di ricerca, studi e valo-rizzazione per la viticolturamontana, www.cervim.org),Osvaldo Failla e Michele Finomembri del Comitato tecnico-scientifico del CERVIM eAnnibale Salsa past presidente del CAI.

I lavori sono stati coordinati da FrancescoArrigoni, giornalista del Corriere della Sera.Il vino, perfetta sintesi di produzione agrico-la e tecnica di trasformazione, nel caso dellaviticoltura eroica è testimone della vita di unterritorio. La viticoltura eroica assume poiuna rilevante importanza per i molti aspettiche tutela e preserva: dal paesaggio antropi-co alle tradizioni, dalla biodiversità viticolaalle tecniche di coltivazione capaci di rende-re accessibili e produttive zone impervie eche oggi rappresentano un patrimonio ine-stimabile.

Proprio all’interno del concetto di azione ditutela, è stato creato il marchio collettivo“viticoltura eroica” che ha come finalità quel-la di identificare la viticoltura di montagna

e/o in forte pendenza e delle piccole isole.Questo permette di valorizzare la tipicità, diassolvere a un ruolo di garanzia della prove-nienza, di incentivare l’imprenditoria localea produrre attraverso tecniche e modalitàcompatibili con il rispetto delle tradizioni edell’ecosistema territoriale montano.

Il marchio collettivo permette quindi diriconoscere i prodotti frutto delle viticolturaeroica che si identificano nel CERVIM. “Èimportante essere subito riconoscibili”, spie-ga Gaudio (a sinistra nella foto, accanto aSalsa), “un modo per dichiararsi, per ricor-dare che un prodotto ha una storia e unaidentità, espressione unica della cultura deiluoghi di provenienza”.

SStteeffaannoo MMaannddeelllliiUfficio Stampa Club Alpino Italiano

Iniziative Il CAI al Vinitaly

Una viticultura eroica

L’Associazione delle sezioni vicentine, cheraggruppa le 14 sezioni del CAI della provincia diVicenza in rappresentanza di quasi 14.000 soci,

promuove importanti iniziative culturali e attività inambiente montano tra cui, per la terza volta, unconcorso pubblico per l’assegnazione di tre premi(2.000 euro, 1.000 euro e 500 euro, più una settimana incampeggio in val di Sole) destinati a tesi di laureariguardanti la montagna, discusse nel periodo maggio2009 - luglio 2011. La domanda di partecipazione incarta semplice (con i dati anagrafici del candidato e ilnumero di codice fiscale) dovrà essere accompagnatada: due copie cartacee (e se possibile anche in cd rom)delle tesi che rimarranno acquisite agli atti, una brevescheda di presentazione del lavoro svolto, più un’autocertificazionedi avere discusso le tesi nel periodo indicato. Le domande dovranno essere inviatepresso una delle sedi vicentine del Club Alpino Italiano (Arzignano, Asiago, Bassanodel Grappa, Dueville, Lonigo, Malo, Marostica, Montebello Vicentino, MontecchioMaggiore, Recoaro Terme, Schio, Tiene, Valdagno, Vicenza ) entro il 31 luglio. Permaggiori informazioni rivolgersi all’indirizzo e-mail [email protected] o auna delle sedi provinciali del CAI. I premi saranno consegnati in autunno duranteuna serata della manifestazione “Altramontagna”.

Sezioni vicentine

Premi alle migliori tesi di laurea

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Chi riuscirà a svegliarla, si chiede laCommissione internazionale per la prote-zione delle Alpi. E non c’è dubbio che laCIPRA abbia deciso di sferrare un attac-

co durissimo alla Convenzione delle Alpi pro-prio in occasione del suo ventennale. Bastaosservare la copertina del suo house organ“Alpinscena” per rendersene conto. LaConvenzione viene rappresentata come la“bella addormentata” della favola di CharlesPerrault ripresa dai fratelli Grimm, beatamente(e disperatamente) immersa tra i fiori e le fre-sche frasche. Che cosa si è rotto nel tradizio-nale rapporto di fiducia tra la Commissione e laConvenzione? E che cosa può esserci di veronelle critiche della CIPRA?

“La CIPRA è una ONG ambientalista”, spiegain questa intervista allo Scarpone il segretariogenerale della Convenzione delle Api MarcoOnida, “e ha il dovere di ‘spronare’ le istituzio-ni a fare meglio. Tuttavia credo che questo spe-cifico intervento sia sbagliato nei tempi, neimodi e, in parte, nella sostanza. L’ultima Conferenza delle Alpi(marzo 2011) ha approvato alcune decisioni importanti (quali lelinee guida per l’idroelettrico e la dichiarazione sulla macroregionealpina) e catalizzato altre iniziative fondamentali (rete delle regionialpine e futura Convenzione dei Paesi Dinarici). Parlare di ‘bellaaddormentata’ dà un’immagine sbagliata della Convenzione e, vistal’influenza della CIPRA sui media, rischia di vanificare i molti sforzifatti per rafforzare la Convenzione quale priorità politica negli Statialpini. Inoltre si dovrebbe essere specifici. Anche l’UE, in alcuni set-tori, ha grossi problemi (si pensi alla politica estera), ma nessuno sipermette di criticarne l’esistenza, piuttosto si punta il dito controquesta o quella decisione o mancanza. In questo senso anche l’inter-vento orale della CIPRA internazionale alla Conferenza delle Alpi dimarzo è stato controproducente: non a caso i rappresentanti delleCIPRA nazionali (Francia e Slovenia) presenti in aula ne hannopreso le distanze”.

MMiissccoonnoosscciiuuttaa oo ttoottaallmmeennttee ssccoonnoosscciiuuttaa?? ÈÈ llaa ddoommaannddaa cchheessii ppoonnee,, aa pprrooppoossiittoo ddeellllaa CCoonnvveennzziioonnee ddeellllee AAllppii,, llaa CCIIPPRRAA..CChhee ccoossaa ppuuòò eesssseerrccii ddii vveerroo??

“C’è del vero purtroppo: la Convenzione delle Alpi, fatta per il ter-ritorio, è ancora spesso sconosciuta al territorio stesso, compostoda 6000 comuni e 14 milioni di persone. Alcuni Stati hanno negozia-to fin dal principio sia la Convenzione che i protocolli, in accordocon le rappresentanze regionali e locali, altri invece non lo hannofatto: è in questi che la Convenzione è meno conosciuta. Non a caso

la ‘territorializzazione’ è la primapriorità del Segretariato, anche sequesto dovrebbe essere un compitodegli Stati: su questo la CIPRA haragione, nulla da eccepire”.

IIll ddiirreettttoorree ddii CCIIPPRRAA iinntteerrnnaa--zziioonnaallee cchhiieeddee cchhee llaaCCoonnvveennzziioonnee ddeellllee AAllppii aaccqquuiissttiiffiinnaallmmeennttee uunnaa vviissiibbiilliittàà iinntteerrnnaa--zziioonnaallee.. CChhee ccoossaa ppuuòò ggiiuussttiiffiiccaa--rree qquueessttoo uullttiimmaattuumm??

“La visibilità internazionale dellaConvenzione è, paradossalmente, piùforte di quella interna: laConvenzione delle Alpi ha fattonascere quella dei Carpazi, ha ispira-to la nascenda ‘Convenzione’ deiPaesi Dinarici, è vista con interesseda varie organizzazioni internazionali.Il problema è semmai interno, legato auna ‘resistenza’ culturale a un trattatoconsiderato, dagli enti territoriali,come troppo statale e ambientale. Suquest’ultimo punto anche la CIPRA hauna sua responsabilità, perché conti-nua a concentrarsi soprattutto su temi‘conservazionistici’, come i parchi(senza metterne in dubbio ruolo e fun-zioni, una politica ‘attiva’, volta a fre-nare lo spopolamento della montagna,non può essere delegata ai parchi, chein alcuni Stati oltralpe tendono a scon-finare nell’autoreferenzialismo), e aconsiderare quasi ‘inutili’ i ministeri,

incensando invece sempre il livello locale”. IIll nnoo ddeellllaa SSvviizzzzeerraa aaii pprroottooccoollllii ddii aattttuuaazziioonnee ppuuòò ddaavvvveerroo

eesssseerree,, ccoommee iippoottiizzzzaa llaa CCIIPPRRAA,, ll’’iinniizziioo ddeellllaa ffiinnee ddeellllaaCCoonnvveennzziioonnee ddeellllee AAllppii??

“Penso di no: come ha recentemente detto il Presidente dellaRepubblica, i rappresentanti delle istituzioni non possono permet-tersi il lusso di essere pessimisti. Ma è vero che gli effetti del votosvizzero si avvertono. Per intenderci: la cooperazione con gli entiterritoriali svizzeri, che non è mai stata facile, adesso è ancora piùdifficile”.

NNeeaanncchhee ll’’IIttaalliiaa hhaa ffiinnoorraa rraattiiffiiccaattoo ii pprroottooccoollllii.. CCoonn qquuaalliiggiiuussttiiffiiccaazziioonnii??

“Almeno ci fossero delle giustificazioni! La procedura di ratifica,sostenuta dal Governo, è stata bloccata dalla Lega Nord su pressio-ne degli autotrasportatori, con motivazioni che non trovano alcunarispondenza nei testi da ratificare (scrivono che per realizzare qual-siasi strada nelle Alpi servirà l’autorizzazione della Convenzionedelle Alpi e che le valutazioni di impatto ambientale per le strade ita-liane dovranno essere fatte dagli altri Paesi: tutte sciocchezze). Manon è esclusivamente un problema della maggioranza: con pochissi-me eccezioni anche l’opposizione è stata inattiva, così come ilGruppo amici della montagna. Tuttavia c’è una buona e recente noti-zia: il voto della Camera è stato previsto per giugno. Speriamo sia lavolta buona e che tutti i deputati comprendano che l’Italia non hanulla da guadagnare da un ulteriore rinvio o da una ratifica parziale

Argomenti Pro e contro la Convenzione delle Alpi

“Nel ventennale del trattato notodiversi segnali positivi”, spiega inquesta intervista il segretario dellaConvenzione Marco Onida.“Dall’assemblea generale di Rivadel Garda del 2010 c’è di nuovo,anche da parte del CAI, un certodinamismo che mi fa ben sperare”

Addormentata? Mai stata tan

“Critiche infondate,aiutiamola a crescere”La copertina della rivista della CIPRA con l’immagine della“bella addormentata” tramandataci dalla favola di Perrault.“Si tratta di critiche infondate”, replica il segretario dellaConvenzione Marco Onida. “La Convenzione ha solo ven-t’anni e bisogna aiutarla a crescere”.

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dei protocolli. Al contrario, essendo il Paese con il maggior numerodi abitanti e (con l’Austria) con la più grande superficie nel territo-rio della Convenzione, ratificando potrà assumere appieno un ruolodi leadership”.

SSAATT,, CCAAII AAllttoo AAddiiggee ee AAllppeennvveerreeiinn ssoonnoo rreecceenntteemmeennttee iinntteerr--vveennuuttii ccoonn uunn ddooccuummeennttoo ssoolllleecciittaannddoo uunnaa rraattiiffiiccaa.. SSii ttrraattttaaddii uunnaa ssvvoollttaa nneellll’’aatttteeggggiiaammeennttoo ddeeii cclluubb aallppiinnii??

“Direi di sì. C’era già stata un’iniziativa nel 2007, dopo l’incontro diSalorno. Poi per lungo tempo i club alpini sono stati a guardare.Dall’assemblea generale di Riva del Garda del 2010 c’è di nuovo uncerto dinamismo, che mi fa ben sperare”.

AAmmmmeessssoo cchhee ssiiaannoo ffoonnddaattee llee ccrriittiicchhee ddeellllaa CCIIPPRRAA,, ssuu qquuaalliibbaassii ppuuòò aavvvveenniirree iill ““rriissvveegglliioo”” ddeellllaa CCoonnvveennzziioonnee ddeellllee AAllppii??

“Come ho già detto, ritengo che in questo specifico caso si tratti inlarga parte di critiche non fondate. Più che di risveglio si dovrebbeparlare di crescita. La Convenzione ha ‘solo’ 20 anni (pensiamo inche stato è ancora l’Italia che ne ha 150…). Bisogna aiutarla a cre-scere. I ‘genitori’, cioè gli Stati, devono fare in modo che laConvenzione possa volare alto, mettendo da parte i piccoli egoisminazionali. La crescita della Convenzione passa poi necessariamenteper la sua ‘territorializzazione’. Le regioni, in accordo con gli Stati,devono prenderne in mano le redini, dato che detengono molte dellecompetenze per attuarla. La CIPRA può essere di grande aiuto inquesto processo, deve capire che le Alpi non sono un’isola, ma unsistema integrato nel resto d’Europa. Come scrive Baumgartner sulgiornale della CIPRA, bisogna saper ‘guardare fuori dall’orto’. Devepoi smettere di pensare che tutto quello che viene dagli Stati è pernatura brutto e sbagliato, mentre solo quello che viene dai comuni èbello e giusto. È vero che attualmente gli Stati - tutti quanti trannel’Austria – non considerano la Convenzione delle Alpi una vera prio-rità politica. Ma esistono molte iniziative intraprese dagli Stati chesono degne di nota. I recenti ‘manuali per l’attuazione della

Convenzione nei comuni’ sono stati finanziati interamente dagli Stati(in parte direttamente, in parte tramite il Segretariato). La stessa,meritevole, rete di Comuni alleanza nelle Alpi conta circa 300 comu-ni, il 5% rispetto al totale dei comuni alpini: non si può certo dedur-re che la media dei comuni alpini abbia un interesse attivo per laConvenzione delle Alpi. C’è la lavorare, e tanto, su questo fronte.Occorre smettere di pensare che ‘amministrazione’ (Stati, organidella Convenzione, Segretariato compreso) significhi ‘burocrazia’,mentre ONG implichi ‘sostanza e progetti’. Qualsiasi organizzazioneinternazionale ha bisogno di regole per funzionare. È vero che nel-l’ambito della Convenzione delle Alpi (come in tutte le organizzazio-ni governative, e spesso anche in quelle non governative) si tendespesso a discutere di questioni formali. Sarebbe bello poterne fare ameno. Ma l’informalità, nella politica internazionale, è un’arma adoppio taglio. Il rispetto delle regole e procedure è necessario perfare funzionare le organizzazioni in modo efficace e credibile, l’im-portante è non cadere negli eccessi. Se tutti rispettassero le regolevigenti non ci sarebbe bisogno di lunghe discussioni formali”. �

to sveglia

“Ripensare la montagna” è il titolo deldossier presentato a Trento il 16 marzocon una riflessione a più voci, nellacornice di Palazzo Roccabruna, su comeimpostare un nuovo approccio alla vita eall’economia in montagna. “Riteniamo”,ha spiegato Adriano Dalpez, presidentedella Camera di commercio artigianato eindustria, “che proprio la specificità delTrentino come terra di montagna cipermetta di confrontarci oggi in terminioriginali con la politica, l’economianazionale e il libero mercato”.

Secondo Mauro Gilmozzi, assessoreall’Urbanistica, enti locali e personaledella Provincia autonoma, vivere lamontagna significa curarla e conservarlasenza escluderla dalla contemporaneità:“È importante sostenere le attivitàturistiche e agricole, ma per centrarequesto obiettivo è necessario impostare

una pianificazione ragionata che tenga indovuta considerazione la dimensionemontana della nostra terra”. Occorrequindi “ripensare le Alpi” nella loroaccezione transnazionale, comemacroregione, e impedire che diventinomeramente la periferia della pianurapadana, come ha sottolineato AnnibaleSalsa, presidente del Comitato scientificodell’Accademia della montagna delTrentino che si prefigge di formare sotto ilprofilo culturale gli operatoridell’economia. “È importante recuperaregli esempi di buongoverno dei tempi piùremoti, quando le Alpi erano territorio dieccellenza anche per l’alto grado discolarizzazione che le caratterizzava, ericostruire la montagna avvalendosi dellatecnologia odierna. In questo modo ildualismo centro/periferia da oppositivodiventerà integrativo”, ha sottolineato

Salsa. Ugo Morelli, presidente della Scuola per

il governo del territorio e del paesaggio, siè infine soffermato sul concetto divivibilità: “Oggi abbiamo il problema dicostruire una vivibilità ‘con’ la natura. Lescelte dell’uomo devononecessariamente misurarsi conl’ambiente in cui egli vive e opera. LaScuola per il governo del territorio ha ilcompito di facilitare questo processo,formando tecnici responsabili e capaci, evalorizzando l’autorevolezza di chigoverna e deve decidere”. Così speriamoche, dopo aver “ripensato la montagna”nel modo più consono all’oggi, sia giuntofinalmente il tempo di rimboccarsi lemaniche e “ripararla” dagli errori edall’incuria del passato prossimo. Anchefuori dalle province autonome.

Maser

Ripensare la montagna

Dal Medioevo una lezione di buongoverno

Pietro Dal Pra, fortissimo alpinista vicentino, annuncia lanascita di Climbfor life-GiveBoneMarrow(www.climbforlife.it), un logo che promuove a livello

internazionale la donazione di midollo osseo nel mondo dellamontagna e della scalata. L’iniziativa nasce grazie all’energiae all’entusiasmo di Giovanni Spitale, giovane scalatore inattesa di trapianto. “Più donatori ci saranno, più personeavranno la possibilità di guarire da malattie fatali come laleucemia, le talassemie, l’anemia aplastica”, spiega Dal Pra,convinto che gli scalatori e gli amanti della montagna abbianoun tipo di sensibilità che permette loro di recepirel’importanza di questo tema. Diventare donatori di midolloosseo è in effetti facile, indolore. “Per me”, conclude Dal Pra,al quale nel 2000 Fulvio Mariani dedicò il film “Le Dolomiti diPietro”, “ha più senso essere al mondo da quando sonodonatore. Perché la mia vita vale potenzialmente per chi saquante altre”.

Invito agli alpinisti

Diventate donatori!

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Happening• MELLOBLOCCO BOULDERda giovedì 5 a domenica 8 mag-gio ritorna per chi ama o vuoleconoscere il bouldering, l’ar-rampicata e la grande naturadella Val Masino e della Val diMello (www.melloblocco.it).

Rassegne� LETTERALTURA (www.let-teraltura.it), arrivata alla suaquinta edizione, si svolgerà dal22 al 26 giugno a Verbania e“sarà un’edizione di riflessionesulla bellezza senza rumoredella montagna, sull’importan-za di abbassare i toni ogni tantoe riscoprire il silenzio”, spiegaGiovanni Margaroli, presidentedell’associazione Letteraltura.

Sei sono i percorsi tematici.� SONDRIOFESTIVAL, mostrainternazionale di documentarisui parchi, si svolgerà dal 10 al16 ottobre. La scheda per parte-cipare va scaricata dal sitowww.sondriofestival.it e man-data compilata entro il 16 mag-gio alla segreteria della rasse-gna (via Perego 1, 231000Sondrio, e-mail: [email protected])

Riconoscimenti� KURT DIEMBERGER, socioonorario del CAI, è stato insi-gnito dalla Sezione di Parmacon il premio Luigi Leoni, dedi-cato a un istruttore dellaScuola di scialpinismo “EnricoMutti” scomparso nel 2000. Inoccasione della premiazione,l’illustre alpinista ha presentatoil nuovo libro sull’Himalayascritto a quattro mani conRoberto Mantovani.� LUCIANO COVOLO ha rice-vuto il premio Caterina De CiaBellati Canal “per le sue nume-rose pubblicazioni e per averesempre sostenuto progetti disolidarietà”. Covolo nel 2003fondò la C&B Edizioni con laquale ha realizzato 12 libri foto-grafici di viaggi, esplorazione,montagna, natura. Per la pros-sima edizione del premio leopere dovranno essere presen-

Il Parco dello Stelvio, istituito nel 1935, con decreto del Consiglio dei ministridel 22 dicembre 2010 è stato, come noto, smembrato nei tre ambiti politici dicui faceva parte: si avrà dunque il Parco regionale dello Stelvio dell’AltoAdige, il Parco regionale dello Stelvio del Trentino e il Parco regionale dello

Stelvio della Lombardia. I tre parchi saranno completamente autonomi finanzia-riamente e come scelte politiche e amministrative.

Sulle recenti vicende del parco, CAI SAT e Alpenverein hanno chiesto una regiaunica in vista della divisione che le associazioni ambientaliste, CAI compreso,hanno malinconicamente definito una “rottamazione”.

Unica nota positiva: il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano non hafirmato la norma d’attuazione per la provincializzazione ribadendo la necessità diuna gestione unitaria. Il via libera, secondo Napolitano, può arrivare solo dopo lapresentazione di un documento firmato dai presidenti delle tre province e dallaRegione Lombardia che certifichi l’accordo consensuale sulla nuova ripartizionee gestione del Parco dello Stelvio.

Nella vignetta di Alberto De Bettin l’interminabile agonia del parco.

MondomontagnaEchi e notizie

Un parco da rottamare?

Leggimontagna fra le numerose manifestazioni europee chevalorizzano la produzione editoriale riferita alla montagna sidistingue per essere integrata all’intero spettro dell’attività di

creazione e produzione, dalle scritture creative alla saggistica, dallaletteratura d’escursione a quella tecnica, dalle pratiche di scrittura aquelle visuali, facendo della regione FVG uno dei più interessanti“luoghi di dialogo” per gli attori delle culture alpine a livello nazio-nale. Con queste considerazioni il prof. Gri docente di antropologiapresso l’Università di Udine e componente della giuria, d’intesa coldirettore del Premio Aldo Larice, traccia il profilo della manifesta-zione, importante punto di riferimento sia a livello regionale chenazionale.

La sezione audiovisivi, giunta alla 6ª edizione, prende spunto dallatappa del Giro d’Italia Lienz - Monte Zoncolan, che si svolgerà il 21maggio: i filmati in concorso, da consegnare entro il 31 luglio,potranno trattare l’argomento da diversi punti di vista (sportivo,ambientale, antropologico, delle tradizioni locali, etc.) ed avere libe-ra durata (corto, medio e lungometraggio). Tre i premi: 1° 2.500 €,2° 1.000 €, 3° 500 €. L’Asca, organismo promotore che ha assunto ladirezione del Premio, si riserva su indicazione della giuria la facoltàdi assegnare un premio speciale ad un’opera ritenuta particolar-mente meritevole.

Il Premio letterario, che giunge quest’anno alla 9ª edizione, com-prende quattro sezioni, edite ed inedite in lingua italiana, dedicatealla montagna: Narrativa, Saggistica e Giornalismo (massimo 3 arti-coli), con opere edite riferite alla montagna e publicate a partire damarzo 2009, e Inediti (massimo 40.000 battute). Così i premi per lesezioni Narrativa, Saggistica e Giornalismo: 1° 2.500 €, 2° 1.000 €,3° 500 €; e per la sezione Inediti: 1° 1.500 €, 2° 1.000 €, 3° 500 €. Leopere inedite dovranno essere consegnate entro il 30 giugno.

Tutte le opere vanno consegnate alla Segreteria del premio - dr. ssaElena Puntil - Francesca Vriz, Ufficio Cultura della ComunitàMontana della Carnia, Via Carnia Libera 1944 n. 29, 33028 Tolmezzo- tel. 0433/487740 - 487735, [email protected]. Le schede di par-tecipazione sono scaricabili dal sito www.leggimontagna.it

Leggimontagna 9a edizione

24 - LO SCARPONE, MAGGIO 2011

Page 25: SUI SENTIERI DELLA STORIA - archivio.cai.itarchivio.cai.it/uploads/media/LO_SCARPONE__MAGGIO_2011.pdf · 4 - LO SCARPONE, MAGGIO 2011 D al piazzale del Monte dei Cappuccini la Mole

tate entro il 30 settembre. Infosul sito dell’Istituto Bellunesedi Ricerche Sociali e Culturaliwww.ibrsc.sunrise.it�ELIO ORLANDI, illustre alpi-nista nato all’ombra delleDolomiti di Brenta, ha ricevutoil 10° Premio nazionale “Unavetta per la vita” del gruppo LeTracce di Castelfranco insiemecon Beppe Agostini del “Teatrodei Sapori”. Alla premiazione èintervenuto Giusto Pio di cui èstata proposta la suggestivasinfonia dedicata al montePelmo.� Il GISM bandisce la terza edi-zione del Premio d’alpinismo“Paolo Armando”, rivolto aglialpinisti che si siano distinti inuna zona delle Alpi Occidentalicon particolare considerazione

all’etica di apertura e allecaratteristiche delle nuove sali-te. Il premio sarà consegnatosabato 30 luglio al SaloneComunale di Cantoira (Torino)in occasione del raduno inter-nazionale “Vallone di SeaClimbing Meeting 2011”. Lesegnalazioni, corredate da unaccurato curriculum alpinisti-co del candidato, dovrannopervenire alla segreteria (c/oMarco Blatto, Via Perotto 410070 Cantoira (To) – ValGrande di Lanzo) entro e nonoltre il 30 maggio.

Islanda� SI INAUGURA il 21 maggio avilla Borghi a Biandronno (VA)la mostra fotografica di EnricoChiaravalli dal titolo “Islanda,

LO SCARPONE, MAGGIO 2011 - 25

a

18 Giugno Italia settimana di vie ferrate in Val Badia - € 1300 hotel 4*25 Giugno Italia corso arrampicata in Val Badia - € 1450 hotel 4*24 Giugno Pakistan ascensione all’Ihakora Peak e Gondoghoro - La € 355002 Luglio Italia giro del Marguareis - € 58502 Luglio Pakistan campi base del Nanga Parbat - € 309018 Luglio Africa ascensione al Monte Kenya - € 298018 Luglio Groenlandia traversata del Ghiacciaio Rasmussen - € 350030 Luglio Marocco 4x4000mt in Alto Atlante - € 199006 Agosto India ascensione allo Stok Kangri - € 316013 Agosto India trekking della Markha Valley - € 299003 Settembre Italia le più belle ferrate delle Dolomiti - € 92017 Settembre Corsica trekking GR20 - € 100001 Ottobre Nepal CB Everest & Island Peak - € 309015 Ottobre Italia settimana di arrampicata a Finale Ligure - € 700

www.guidestarmountain.it - [email protected] Cormore 11 - 17020 Magliolo Loc. Isallo (SV) - Tel: +39 019-681 6206 - Fax: +39 019 250 45264

Dove equando in � AA SSPPOOLLEETTOO il 21 e 22 maggio Assemblea dei delegati del CAI.Vedere in QUI CAI l’ordine del giorno.

� AA TTOORRIINNOO, al Museomontagna Le Alpi e l’unità nazionale, tra-sformazioni e mutamenti.

� AA TTRREENNTTOO fino all’8 maggio 59° edizione del Trentofilmfesti-val. Il programma in www.trentofestival.it

� AA IIMMBBEERRSSAAGGOO (Lecco) il 25 maggio 20° Raduno dei Senio-res di CAI Lombardia.

� AA LLEECCCCOO il 20 maggio consegna del premio letterario CarloMauri, quindicesima edizione. Info: www.camma-lecco.eu

� IINN VVAALL MMAASSIINNOO ((SSOO)) da giovedì 5 a domenica 8 maggioMelloblocco, happening internazionale.

� AA TTOORRIINNOO il 7 e l’8 maggio ottantaquattresima adunata nazio-nale degli alpini.

� IINN VVAALLSSEESSIIAA ciclo di conferenze “Alle origini del Club Alpi-no”. Il 14 maggio a Varallo “Gli impresari culturali valsesiani; il 28maggio ad Alagna “Gli ideologi del Monte Rosa”.

� AA MMIILLAANNOO, presso la SEM, Andrea Gabrieli presenta il 13maggio la sua nuova guida sul Catinaccio. Sempre alla SEM il 27maggio presentazione de “I fuorilegge della montagna” (OscarMondadori, 2010) a cura di Lorenzo Vigano.

� AA TTOORRIINNOO continuano nella Sala degli Stemmi al Monte deiCappuccini i martedì della Biblioteca nazionale. Il 3 maggio in pro-gramma “Alpi e ricerca. Proposte e progetti per i territori alpini”in collaborazione con l’Associazione Dislivelli.

� AA PPEESSCCAARRAA la Sezione del CAI organizza una serie di incon-tri sul viaggio e i viaggiatori. Info: [email protected]

� AA TTOORRIINNOO il Coro Edelweiss presenta giovedì 5 e sabato 7maggio nell’Auditorium Giorgio La Pira del SERMIG la cantata“Gli italiani delle montagne”.

� IILL 2299 MMAAGGGGIIOO su tutto il territorio 11° edizione della Giorna-ta dei sentieri del Club Alpino Italiano,

� PPEERR IILL PPRROOGGRRAAMMMMAA TTRREENNOOTTRREEKKKKIINNGG il 1°maggio aPisa marcia dell’acqua, org. CAI Pisa, tel 050.578004, resp.Gaudenzio Margotti. Il 15 maggio tradizionale uscita con gli stu-denti dell’Università di Pisa. Sezione di Pisa tel 050.578004.

MAGGIO

Tre atleti in cordata scolpiti nellegno dal valdostano GiuseppeBinel sono rappresentati nel

nuovissimo trofeo alzato al cielo dallasquadra che ha vinto il 30 aprile ilTrofeo Mezzalama. La sculturarappresenta una delle novità delladiciassettesima edizione andando asostituire una statuetta che nelleprecedenti edizioni riproduceva unbronzo dedicato a OttorinoMezzalama, “padre” dell’omonimotrofeo. L’originale è conservato alCentro addestramento alpino diAosta: un’icona dello sci piùavventuroso di cui Mezzalama,sottotenente di artiglieria e istruttorenei corsi per “guerrieri bianchi”, fu unvero profeta che “amò e servì lamontagna con cuore di poeta e disoldato”, com’è scritto sulla suaepigrafe. Mezzalama morì sotto unavalanga nel 1931 prima della nascitadel “suo” trofeo che si corre ad anni alterni. E francamente unpo’ dispiace che quella sua figuretta, impegnata inpiegamento-curva con le braccia larghe e gli sci uniti, sia statamandata in pensione dopo avere fatto bella mostra di se anchenella rassegna “Alpi, spazi e memorie” che la RegioneLombardia organizzò qualche anno fa ai milanesi Musei diPorta Romana. Per completezza d’informazione va tuttaviariferito che nel 1938 un altro modello di trofeo, opera delloscultore Stefano Borrelli, fu vinto dal Dopolavoro Aziendaelettrica di Milano. Da allora se ne sono perse le tracce. Esenza rimpianti, si direbbe.

Il vecchio e il nuovotrofeo Mezzalama

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26 - LO SCARPONE, MAGGIO 2011

racconto di un fotografo natu-ralista”, che illustra il viaggiopercorso in fuoristrada daBodio Lomnago, in provinciadi Varese, dove l’autore risiede,fino alle estreme latitudinidell’Europa. Info e contatti:[email protected] tel0332949694 cell 3336729855.

Alleanza� “QUATTRO paesi, un solocammino” è un progetto dellarete Alleanza nelle Alpi: alcunicomuni italiani e francesi svi-luppano insieme alternativesostenibili al turismo sciistico,elaborando offerte per tuttol’arco dell’anno. Informazionidettagliate sui progetti finan-ziati sono disponibili su:http://www.alpenallianz.org/it/progetti/dynalp-climate

In marcia � SI È CONCLUSA il 16 marzoa Torino la Marcia dell’Unitàd’Italia. Partito da Trieste il 3novembre Michele Maddalenain quasi quattro mesi ha per-corso circa 4200 chilometriattraversando tutta l’Italia,isole comprese, con tappe gior-

naliere di circa quaranta chilo-metri ciascuna. Info: www.isti-tutonastroazzurro.org

Ultramaratona� DALL’11 al 18 settembre sicorrerà in Valle d’Aosta il Tordes geants, l’ultramaratona chealla seconda edizione è la piùattesa da tutti gli appassionatidella corsa in montagna.

On line�NELLA NUOVA guida on linewww.outdoortest.it presenta-zione e test di nuovi prodottiper vivere la montagna, ininverno e in estate, a piedi,sciando, arrampicando, peda-lando.

Sette stelle� SELVA DI VAL GARDENAospiterà il primo hotel 7 stelledelle Alpi. Il progetto, chevedrà la luce nel 2013, è statorealizzato da sir NormanFoster, architetto di fama inter-nazionale. Il nuovo hotel di lusso sorgerànei pressi della famosa pista“Saslong” e avrà la forma di unalveare.

Penne nere� Il 7 e l’8 MAGGIO Torino ospi-ta l’ottantaquattresima adunatanazionale degli alpini. Fissateanche le date dell’adunata 2012che si svolgerà l’11 e 13 maggioa Bolzano.

Castelli� A MERANO e nei suoi dintor-ni si svolge la prima edizione di“Stelle, malghe e castelli”, cheprevede cinque cene, aperte al

pubblico, in cinque scenograficicastelli altoatesini.L’inaugurazione è prevista il 27maggio nelle sale di CastelTirolo; la seconda tappa gastro-nomica si terrà il 17 giugno, que-sta volta nella cornice di Scenapresso l’omonimo castello.Terza cena gourmet il 7 agosto,presso il castello di Castelbelloin Val Venosta.

Foreste� Il 2011 è stato proclamatoAnno internazionale delle fore-ste. I boschi ricoprono il 40%del territorio alpino e il 31% diquello mondiale. Proteggono da frane, valanghee caduta massi. Ospitano 300milioni di persone e l’80% dellabiodiversità. Attenuano glieffetti del cambiamento clima-tico. Le attività economiche legatealle foreste in tutto il mondocoinvolgono 1 miliardo e 600milioni di persone.

Turismo� ALPINE PEARLS è tra i fina-listi del premio ‘Tourism forTomorrow’, riservato ai net-work turistici le cui attivitàhanno portato dei benefici tan-gibili all’economia delle comu-nità ospitanti e al benesseredegli individui che lavorano evivono nei loro spazi. Il ricono-scimento viene consegnato il17 maggio a Las Vegas.

Come gestire le situazioni di incertezza nei confrontidel rischio valanghe? E come mettere a frutto valu-tazioni probabilistiche e valutazioni analitiche?

Sull’argomento il periodico “Neve e valanghe”dell’AINEVA (http://www.aineva.it) pubblica nel fascico-lo di dicembre, sotto il titolo “Intuizione, riconoscimentoe modelli noti”, i risultati di una tesi di laurea su questotema. L’interessante ricerca mette in luce, secondo l’au-tore dell’articolo Jan Mersch, psicologo e guida alpina,come l’intuizione, la percezione e l’esperienza sembrinorivestire una parte di tutto rispetto nel processo decisio-nale. Concetti non del tutto scontati. L’autore fa riferi-mento in particolare al comportamento delle guide alpi-ne, considerate esperte nella gestione del pericolo valan-ghe, aventi alle spalle almeno dieci anni di servizio. Vienein questo contesto analizzato il modello “Recognition-Primed-Decision”(RPD) in base al quale le persone pren-dono le loro decisioni basandosi, nel bene e nel male, sulriconoscimento delle similitudini tra le loro passate espe-rienze e la loro situazione presente. L’articolo è illustratodalle belle vignette di Gorge Sojer (Grafik-Designer AGD– Skifurer – Herenweg 13 – 83324 Ruhpolding): ne ripro-duciamo una particolarmente significativa per gentileconcessione dell’autore.

Valanghe, quanto conta l’intuizione

S’inaugura l’8 maggio il “Sentiero Frassati” della Sardegna defi-nito un “sentiero stellare”, in quanto composto da quattro iti-nerari che muovendo dai versanti dei Comuni del

Gennargentu: Arzana, Desulo, Fonni e Villagrande Strisaili, con-vergono e raggiungono Punta Lamarmora (1834 m), tetto dellaSardegna. L’intitolazione a Pier Giorgio Frassati di questi quattropercorsi convergenti - ispirata e fortemente caldeggiata dall’AzioneCattolica diocesana di Nuoro, in ciò sospinta dalla grande deter-minazione della Dott.ssa Anna Cicalò - coincide con il 10° com-pleanno della manifestazione escursionistica “La montagna cheunisce”, proposta dalla Sezione CAI di Nuoro.

L’inaugurazione vedrà - nella mattina dell’8 maggio - quattrodistinte comitive di camminatori muoversi dai versanti di Arzana,Desulo, Fonni e Villagrande Strisaili con l’intento di convergere eraggiungere simultaneamente - circa alle ore dodici - la vetta piùalta del Gennargentu, La difficoltà dei quattro itinerari è di tipoescursionistico (E). Le escursioni saranno dirette da accompagna-tori del CAI. Notizie aggiornate sui siti www.sentierifrassati.org ewww.cainuoro.it

Nasce il “sentiero stellare”Mondomontagna

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Arte e fumetti� FUMETTARTE viene defini-ta la pittura di Alberto DeBettin, che tutti i mesi raccontala montagna nelle pagine delloScarpone. Le sue tele “fumetti-stiche” realizzate in acrilicosono state esposte con succes-so dal 26 marzo al 14 aprileall’atelier Chagall a Milano.

Ragni� VELOCE prima ripetizione il10 febbraio in Val Masino dellavia “La Spada nella roccia”sulla bastionata est delQualido, da parte di DanieleBernasconi, presidente deiRagni di Lecco e SimonePedeferri. Picca e ramponisullo zoccolo iniziale e sulleghiacciate cenge d’uscita. Per ilresto un’arrampicata esigente eimpegnativa (VIII- obbl.), macon temperatura discreta,

almeno nelle prime ore dellamattinata inondate di sole. La“Spada”, aperta il 7, 13 e 14maggio 1989 da Tarcisio eOttavio Fazzini con NorbertoRiva, è considerata per logica ebellezza dell’arrampicata unadelle vie su granito più belledelle Alpi Centrali.

Valsusa• “LA MONTAGNA del futuro:creatività alpina, idee, valori ecultura”. Questo il titolo della15a edizione della rassegna inprogramma dal 25 aprile al 1°maggio in diverse località dellaValle di Susa. La sfida della montagna, chenon vuole arrendersi a diventa-re parco giochi della città omondo dei vinti, consiste pro-babilmente nel trovare una for-mula che abbini l’innovazioneai valori e alla cultura dellamontagna. Tra le sezioni diconcorso una riguarda le Alpi.Informazioni e bando di parte-cipazione su: www.valsusafilm-fest.it/index.html

Centenario• L’UNIONE OPERAI ESCUR-SIONISTI ITALIANI (UOEI)compie cent’anni. Previste unamostra fotografica itinerante edue giornate celebrative alPalamonti di Bergamo l’11 e 12giugno. �

Intensa stagione anche quest’anno al rifugio Giorgio Dal Piaz(1993 m, Vette Feltrine, Parco nazionale delle Dolomiti bellune-si). In questo ospitale “rifugio tra i fiori” gestito da Anna Mainardi

(0439 9065; cell 348 2208808) numerose sono le occasioni d’incon-tro. Sabato 11 giugno serata dedicata ai racconti dei forestali concena montanara e le favole di Paola Favero, scrittrice e ufficiale delCorpo forestale. Sabato 18 serata con Nino Martino, direttore delParco nazionale Dolomiti Bellunesi, e presentazione del suo nuovolibro sull’orso delle Dolomiti “Vai...Dino, vai...”.

Domenica 18 la stagione si apre ufficialmente con messa, alza-bandiera e brindisi tra le vette e i fiori con i “Sixteen strings”. Inluglio si svolgono incontri con Fausto De Stefani (2/7) e con CesareLasen e il naturalista Luca De Bortoli (23 e 24/7). In agosto: dome-nica 7 l’arte in montagna con gli artisti Roberto Longo, TeresaBonaventura, Paolo Schenal e Lina; sabato 13 notte delle stellecadenti con cena sotto le stelle; lunedì 15 concerto di Ferragostocon i “Jaima”. Numerose le iniziative anche in settembre. Info e pre-notazioni: www.rifugiodalpiaz.it - [email protected]

Brindisi tra le vette

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News dalle aziende A cura di Susanna Gazzola (Servizio pubblicità)

MAIN SPONSOR DEL XVIII“TROFEO MEZZALAMA”

Ferrino, da oltre 140 anni pioniere di ogninuova frontiera nel mondo outdoor, èstato ancora una volta partner del

“Trofeo Mezzalama” con HighLab, lacollezione di abbigliamento da montagnadel marchio. La leggendaria maratona, la piùalta gara di scialpinismo delle Alpi, si svolgedal 1933 sui ghiacciai valdostani, luoghisempre molto cari al marchio di outdoor.Per l’occasione Ferrino ha vestito tutto ilteam organizzativo e omaggiato tutti i parte-cipanti alla gara con QUINTAY VEST, gilet insoftshell membranato antivento. Molto prati-co, il capo ha tasche frontali con rete perventilazione aggiuntiva e regolazione in vita.È realizzato nel tessuto a 3 strati HL ActiveShell, impermeabile e traspirante grazie allaperformance della membrana HL accoppia-ta a un poliestere 50 den stretch e dotata diun ottimo coefficiente di trasmissione delvapore acqueo. Quest’anno per la primavolta hanno gareggiato al trofeo Mezzalamasei cordate, di cui una femminile, sotto icolori di Ferrino HighLab. Esclusivamenteper i propri atleti, Ferrino ha realizzato delletute da gara a edizione limitata. I team hannoutilizzato anche il nuovissimo zaino HLRACE 15+3, progettato in accordo con laISMF ( International Ski MountaineeringFederation) nel rispetto delle normativevigenti. Si tratta di uno zaino ultraleggero(380GR.) con dotazioni specifiche per l’utiliz-zo in gare di sci alpinismo, con tasca porta-pala, marsupio porta ramponi amovibile(160GR.) e doppio porta sci frontale consistema di aggancio/sgancio rapido. Ulteriori dotazioni prevedono lo spazio perl’utilizzo di due sacche porta liquidi FerrinoH2 Bag, asole porta sonda e manico pala,cinturino pettorale con fischietto di emer-genza e stampa interna delle istruzioni sos. Per informazioni: www.ferrino.it

GIOCA CON SALEWA E VINCI LA GROENLANDIA

L’isola più grande del mondo. Fiordienormi, ghiacciai imponenti e naturaincontaminata a perdita d’occhio. A chi

ama l’avventura e desidera prendere parte auna spedizione esclusiva SALEWA offre lapossibilità di un viaggio in Groenlandia.La scorsa estate il team alpineXtrem diSALEWA è partito per la Groenlandia orien-tale. Daniel Kopp, Simon Gietl e RogerSchäli hanno conquistato i 1882 metri delGrundtvigskirken, una “big wall” tra le piùemozionanti. Un’avventura senza eguali. Ora, gli appassionati di alpinismo e di mon-tagna, potranno rivivere le straordinarieatmosfere della avventura in Groenlandiagrazie a SALEWA e al DAV Summit Club.Come? Dando inizio ad unavirtuale e perso-nale spedizione! Iscrivendosi sul sitowww.salewa.com/greenland gli utentiavranno la possibilità di giocare su face-book all’applicazione SALEWA “Spedizionein Groenlandia”. L’obiettivo del gioco è per-correre nel più breve tempo possibile i 1800chilometri che separano l’Europa, e quindi ilgiocatore, dalla base del Grundtvigskirken,esattamente la stessa cima conquistatadagli atleti del team alpineXtrem di SALE-WA. Ecco come funziona. Gli utenti registratipotranno rispondere ogni giorno a tre diver-se domande che hanno per argomento laGroenlandia e la spedizione compiuta dagliatleti SALEWA. Per ogni risposta esatta ver-ranno accreditati 25 km. Inoltre, il giocatorepuò invitare i propri amici a entrare a farparte della sua spedizione: i primi 5 amiciche ogni giorno si uniranno al team, con-sentiranno l’accredito di 25 km ciascuno.Ma non è tutto, perché la pagina facebookdedicata ai fan di SALEWA (www.face-book.com/SalewaTeam ) metterà in palio

ogni giorno un numero limitato di “buonid’acquisto” virtuali e pubblicati in modocasuale: i partecipanti più veloci e scaltri (ogli amici dei partecipanti), li potranno acqui-sire e utilizzare per l’attrezzatura necessariaalla spedizione, come corde, zaini e altroequipaggiamento.Tra le persone registrate sul sito www.sale-wa.com/greenland fino al 31 maggio 2011verrà estratto il fortunato vincitore che potràpartecipare al tour di 13 giorni nel sud dellaGroenlandia: escursioni artiche, navigazionenei fiordi e tante emozioni!www.salewa.com/greenland

PYTHON, IL NUOVO PUNTO DI RIFERIMENTO

PER LE COMPETIZIONI

Èla scarpetta sensibile per eccellenza,pensata per il mondo dellecompetizioni e per utilizzi indoor su

pareti artificiali dove è richiesta la massimasensibilità. Particolarmente adatta per tallonaggi eagganci di rovescio, Python è una ballerinamolto fasciante che adotta una soluzione dichiusura innovativa. Una banda in velcro,infatti, blocca la scarpetta al piede in fase ditallonaggio ed evita che si sfili durante gli uti-lizzi più estremi. La costruzione del tallone è anch’essa inno-vativa: utilizza una gomma ultra-aderentemolto fasciante e anti-scollaggio, con i van-taggi di una costruzione a guscio ma con lasensibilità del tallone a costruzione tradizio-nale. La gomma ultra-aderente è presenteanche sulla parte anteriore, grazie a un ripor-to pensato per gli agganci di punta. La suola è in mescola Vibram Xs Grip 2 pergarantire massima aderenza. Per informazioni: www.lasportiva.com

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Sono confermate le date del “trittico” dei raduni Seniores2011 per i quali si preannuncia ai Gruppi Sezionali l’immi-nente arrivo della lettera di invito definitiva, che conterrà ilpieghevole dell’iniziativa, il modulo di iscrizione con even-

tuali opzioni, le informazioni logistiche e i 2 fogli per la “6a indagi-ne” su un nampione nazionale, per “dire la nostra” su come sono leescursioni Seniores e come le vorremmo. Sui risultati del sondag-gio si tireranno le fila al 2° Convegno Nazionale Seniores a marzo2012. In questa pagina un quadro riassuntivo delle tre giornate chesi svolgeranno il 25/5, l’8 e il 26/6.

IMBERSAGO, 25 MAGGIOIl 19° Raduno Regionale “Anna Clozza” sarà a Imbersago (LC) il 25

maggio, sulle sponde dell’ Adda, con il Resegone e la Grigna a far dalontane quinte, nella inconsueta cornice di un ambiente fluviale riccodi natura e di storia. Organizzato a cura delle “pianeggianti” sezionidel CAI di Vimercate e Vaprio d’Adda, l’incontro si svolgerà neglispazi attrezzati messi a disposizione dal Comune di Imbersago. Entrole ore 8 è previsto l’arrivo dei gruppi, la registrazione dei partecipan-ti e il raggruppamento per le gite su tre percorsi. Si parte entro le ore9 in scaglioni distanziati sui tre percorsi previsti: il percorso AzzurroImbersago - Madonna del Bosco - Laghetto di Sartirana - Alzaiadell’Adda, ore 3, dislivelli trascurabili, diff. T; il percorso Giallo,Imbersago - Alzaia dell’Adda - Diga Poiret - Mulino Colombo - Pontesull’Adda - Belvedere, ore 2,30, dislivelli trascurabili, diff. T; il percor-so verde, Imbersago - Attraversamento del fiume sul traghetto, sen-tiero di ripa per l’osservatorio ornitologico dell’oasi dell’Alberone,ore 1,30/2, completamente pianeggiante, diff. T. Alle 12 la SantaMessa e il saluto delle autorità, alle 13 il pranzo nei ristoranti o nellestrutture predisposte e alle 15 il ritrovo di tutti i gruppi e i festeggia-menti allietati dal gruppo musicale “Vaprio Folk” e dalla distribuzio-ne dei “gadget”. I gruppi saranno accompagnati dai soci CAI diVimercate e Vaprio d’Adda con l’assistenza della Protezione Civile diImbersago,Villa d’Adda e Calusco. Info: [email protected](segretario Commissione Seniores LOM).

PIAN DELLE FUGAZZE, 8 GIUGNOIl 1° Raduno Seniores Pian delle Fugazze si terrà l’8 giugno e sarà

organizzato dalla Commissione per l’Escursionismo VFG con ilpatrocinio della Associazione delle Sezioni Vicentine del C.A.I. Inprogramma alle ore 8 l’accoglienza e registrazione, alle 9 la partenzaper i percorsi scelti accompagnati dai vari esperti della zona, e alle15.30 il rientro di tutti i gruppi al Pian delle Fugazze dove verrà cele-brata una santa messa al campo a ricordo dei compagni che “sonoandati avanti” a cui seguirà il discorso delle autorità presenti. Sottoil tendone gentilmente eretto dagli amici della SAT di Vallarsa sipotranno quindi gustare le specialità che ogni gruppo avrà portatocon sé per condividerle generosamente con tutti i partecipanti.

Ecco le escursioni in programma: Sengio Alto, sentiero di arrocca-mento, diff. EE, ore 5, disl. S/D 680/450 m, accompagnatori CAIMontecchio Maggiore; Sengio Alto, Strada del Re e anello del SengioAlto, diff. E, ore 5, disl. S/D 550/550 m, accompagnatori SAT Vallarsa;Campogrosso, anello storico, diff. T, ore 2, disl. S/D 100/100 m,accompagnatori CAI Valdagno e Recoaro Terme; Monte Pasubio,Strada degli Eroi, diff.T, ore 2, disl. S/D 130/130 m, accompagnatoriCAI Malo; Monte Pasubio, Sentiero delle Creste e Cima Palon, diff.EE, ore 3, disl. S/D 350/350 m, accompagnatori CAI Schio; Pian delleFugazze: Giardino botanico Alpino S. Marco, Sacello Ossario delPasubio e Museo Della 1ª Armata, diff T, ore 3, disl S/D 200/200 m,accompagnatori CAI Vicenza. Info: [email protected]

L’AQUILA, 26 GIUGNOCoordinato dal Gruppo Seniores della sezione dell’Aquila il 4°

raduno, organizzato per il solstizio d’estate il 26 giugno all’Aquila, eaperto a tutte le sezioni abruzzesi, comincia alle ore 7,15 con il ritro-vo alla sede provvisoria CAI al Centro Commerciale “ Meridiana” perpartire alle 7,30 con mezzi propri alla volta di “Castel del Monte”dove è previsto l’inizio dell’escursione alle 8,30.

Seguendo la strada che porta a Campo Imperatore si raggiunge unavecchia mulattiera (1367) e si scavalca il crinale del Monte Licciardiverso il Guado della Montagna (1635), si segue poi la Costa Zorlanafino a quota 1688 per poi deviare decisamente a sinistra e risalire ilcostone che porta sul crinale del Bolza a quota 1860 discendendonepoi con ripido percorso per le coste del monte fino al punto di par-tenza; diff. E, disl. salita/discesa 493m, ore 4/5; si pranza al ristoran-te “Gattone” di Castel del Monte (prenotare per tempo). Per infor-mazioni dettagliate: Gian Carlo Speranza, Gruppo di LavoroSeniores CCE, Abruzzi, [email protected]

LO SCARPONE, MAGGIO 2011 - 29

Il trittico dei raduni 2011Seniores Appuntamenti da non perdere

Per anni, nella storia dell’alpinismo, il tricolore hasventolato su ogni cima conquistata. Dopo ilSessantotto tuttavia si sono deposte le bandiere, e un

giovane sudtirolese, Reinhold Messner, ha confessato che incima preferiva sventolare il suo foulard. Gli ha fatto eco untorinese, Gian Piero Motti, sostenendo che le montagne nonsi conquistano, ma si sognano e si amano. Comunque sia iltricolore è sempre stato un compagno inseparabile nellagrande avventura del Club Alpino Italiano, issato sui pennonidei rifugi insieme con la bandiera del CAI ed esposto alleventate, talvolta inclementi, che spirano dalle vette. Comerisulta da questa immagine dove appare orgogliosamentelacerato nella parte rossa.

Il nostro Tricolore

Lacerato dal vento delle vette

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L’Assemblea dei delegati 2011 del CAIsi tiene, come già annunciato sul noti-ziario e sul portale www.cai.it, sabato21 e domenica 22 maggio a Spoleto

presso il Chiostro di San Nicolò, viaGregorio Elladio. L’ordine del giorno di saba-to prevede: l’inizio dei lavori (ore 15), il salu-to degli ospiti, la nomina del presidente del-l’assemblea (punto 1) e di 12 scrutatori, lalettura del verbale dell’Assemblea del 22 e23 maggio 2010 (punto 2), le celebrazioni(punto 3) del 150° del Club Alpino Italiano(relatore Umberto Martini), la consegna(punto 4) del Riconoscimento Paolo

Consiglio 2010 (relatore Giacomo Stefani),valutazioni e proposte (punto 5) sulle cate-gorie dei soci (relatore Piergiorgio Motter),la stampa sociale 2012 (punto 6, relatoreUmberto Martini). I lavori riprendono dome-nica alle ore 9 con: la relazione morale delpresidente generale sullo stato del ClubAlpino Italiano con Bilancio d’esercizio 2010e relazione del Collegio nazionale dei reviso-ri dei conti (punto 7), interventi dei delegati(punto 8) sul punto 7 e deliberazioni ineren-ti, (punto 9) elezione di 1 vicepresidentegenerale, 3 revisori nazionali dei conti (2effettivi e 1 supplente), 5 probiviri nazionali,

12 componenti il Comitato elettorale (6effettivi e 6 supplenti). Al punto 10 relazionesull’attività del Comitato centrale di indiriz-zo e di controllo (relatore: Sergio Chiappin),al punto 11 quote di ammissione e associati-ve 2012 (relatore Sergio Viatori), al punto 12sede Assemblea dei delegati 2012.

La verifica dei poteri sabato 21 maggioavrà inizio alle ore 14 e verrà chiusa alle ore16, mentre domenica 22 maggio verrà riaper-ta alle ore 8 e chiusa alle ore 10. Il numerodei delegati spettanti a ciascuna sezione èstato stabilito in base al numero dei soci al31 dicembre 2010.

Bergamo Cambio della guardia Per Paolo Valoti l’assemblea del 28 marzo al Palamonti è stata l’ul-

tima dopo tre mandati al timone del CAI di Bergamo, che ha rag-giunto la rispettabile cifra di 10 mila iscritti. Più che positivo il bilan-cio per il 2010: 60 mila sono state le presenze al Palamonti e 11 milanella palestra di arrampicata, numerose le esperienze alpinistiche ele iniziative culturali. “Personalmente sono stato onorato, privilegia-to e fortunato socio fra i soci”, ha detto il presidente Valoti, “e puravendo coscienza che si poteva fare di più e meglio, sono sicuro diavere lavorato insieme a tanti amici tenaci e affiatati - a cui natural-mente va il mio grazie più sentito - seguendo tre fondamentali pila-stri: un CAI di tutti i soci, una casa della montagna aperta a chiunquee la volontà di lavorare con ogni realtà”. Gratitudine è stata espressaa Valoti dal consiglio direttivo e anche la redazione della stampasociale del CAI gli è particolarmente grata per la disponibilità e ilcostante spirito di collaborazione.

Pordenone Oltre le porte del buioPer ricordare i valori che uniscono il Paese, gli speleologi

dell’Unione speleologica pordenonese hanno voluto, in occasionedella giornata dell’Unità d’Italia, esporre “oltre le porte del buio” labandiera tricolore per ribadire, ancora una volta, come anche la spe-leologia unisca, non solo idealmente, tutte le regioni italiane, e acco-muni gli Italiani che vogliono conoscere, valorizzare, e tutelare il ter-ritorio anche nelle sue eccezioni più nascoste.

Varallo (VC) Alle origini del CAIHa preso il via in Valsesia il ciclo di conferenze primaverili, raccolte

sotto il titolo di “Alle origini del Club Alpino: un progetto integrato dipolitica, progresso, scienza, e montagna”, organizzato, cone è statoriferito il mese scorso in queste pagine, dalla Commissione scientifi-ca della sezione del Club alpino di Varallo in collaborazione conZeisciu Centro Studi per celebrare i personaggi valsesiani che visseroil periodo dell’Italia unitaria e contemporaneamente contribuironoalla nascita dell’associazione alpinistica. Il primo dei quattro incontrisi è svolto l’8 aprile a Grignasco (Novara), con il concorso della loca-le sottosezione CAI e il patrocinio del Comune.

Venerdì 29 aprile a Varallo si è parlato dei costruttori dello sviluppoindustriale, con interventi di Edoardo Dellarole e Riccardo Cerri.Sabato 14 maggio a Varallo, Palazzo dei Musei, alle ore 15 è in pro-gramma “Gli impresari culturali valsesiani”, relatori Roberto Fantoni,

QUICAIAttività, idee, proposte

Assemblea 2011: le due giornate di Spoleto

Convegni

“Geograficamente” al CAI Milano

L’Associazione italiana insegnanti di geografia dellaLombardia, in collaborazione con la Sezione di Milano delCAI (Commissione scientifica), presenta il 7 maggio presso

la Sala Romanini (via Silvio Pellico 6, ore 10-13 e 14.15-17)“Geograficamente”, un convegno/ seminario sulle geografiecontemporanee, territori dell’essere e dell’agire: dalla città allamontagna. La riforma della Secondaria di secondo grado el’accorpamento della geografia con la storia nel biennioimpongono urgenti spunti di riflessione sulle nuovecaratteristiche delle due discipline, chiamate a interagire pergran parte di aree tematiche e ad aprire a nuove occasionididattiche e di incontro con la contemporaneità. Sulle nuovepolisemie della geografia, crocevia tra storia, antropologia,economia, intervengono E. Fiorani del Politecnico di Milano, M.Montuschi, ordinario a Firenze, G. Arazzi, G. Barbieri ex Irrsae,L. Battaglia dell’Università di Genova, M. Carari, dell’Universitàdi Ferrara, F. Panetti dell’Università Sacro Cuore di Milano.

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LO SCARPONE, MAGGIO 2011 - 31

Riccardo Cerri, Edoardo Dellarole e Gabriele Federici (PietroCalderini) e Alberto Vercellino (Carlo Montanaro e Carlo Regaldi).Sabato 28 maggio infine ad Alagna, Unione Alagnese, ore 15: “Gliideologi del Monte Rosa” con contributi di Pier Paolo Viazzo(Giovanni Gnifetti, Giuseppe Farinetti, Giovanni Giordani) e diRoberto Fantoni, Attilio Ferla, Adriano Negro (Antonio Carestia).

Valsessera (BL) No al nuovo invaso Già oggi la portata del torrente Sessera, che scorre nel Biellese

nord-orientale per 35 km e confluisce nel fiume Sesia pressoBorgosesia, è ridotta in alcuni tratti e in certi periodi.

Con la realizzazione del progetto del Consorzio di bonifica dellaBaraggia biellese e vercellese, che prevede l’ampliamento dell’attua-le invaso da 1.6 milioni a 12 milioni di metri cubi mediante una digadi 44 m di altezza per fini idroelettrici, il torrente si ridurrà a un lungorigagnolo impoverendo il fiume Sesia cui oggi garantisce un quartodella portata. Le sezioni CAI Valsessera, Trivero e Mosso Santa Maria,i cui territori sono interessati al progetto, hanno presentato un docu-mento comune in cui esprimono parere contrario al “Progetto di rifa-cimento invaso sul torrente Sessera”, dal momento che esso insistesu un Sito di interesse comunitario (S.I.C.) ed è destinato a compro-mettere il particolare microclima. Informazioni più dettagliate nelsito di “Custodiamo la Valsessera”: http://sites.google.com/site/comi-tatosessera

Gozzano (NO) Il CAI compie 50 anni Fondata nel 1961, dopo essere stata sottosezione di Borgomanero,

la Sezione di Gozzano (www.caigozzano.altervista.org) festeggia ilsuo cinquantesimo anno di vita con numerose iniziative: in particola-re il giro del Monviso (fine luglio), una serata con i cori del CAI (metàgiugno) e una serata-incontro con un noto alpinista (ottobre). Lecelebrazioni iniziano il 14 maggio in sede (viale Parona – villaRanzini) con la posa di una targa e la partecipazione del CorpoMusicale Martinetti di Gozzano e delle due sezioni “gemelle” diBesana Brianza accompagnata dal proprio Coro e Gorla Minore. Saràindetto anche un concorso fotografico sul tema “Tracce e sentieri inmontagna”.

Cenate Sotto (BG) Giovani e famiglieTerzo raduno provinciale “Giovani e famiglie in montagna” venerdì

20, sabato 21 e domenica 22 maggio al Palaincontro di Cenate Sotto(BG). Sono in programma giornate di gioco, incontri, conoscenze eeducazione alla montagna insieme con i protagonisti dello sport inmontagna e dell’alpinismo bergamasco. Le giornate sono aperte atutti gli appassionati di montagna, da 1 a 99 anni, e alle loro famiglie.

È possibile partecipare iscrivendosi tramite il sito internet www.cai-bergamo.it o presso la sezione e le sottosezioni del CAI di Bergamo.Quota di partecipazione alle attività della domenica: 3 euro (è com-presa l’assicurazione per i non soci CAI).

Milano In vetrina alla SEM• Andrea Gabrieli presenta il 13 maggio alla Società Escursionisti

Milanesi (via Volta 2, ore 21) la sua nuova guida sul Catinaccio in cuidescrive i sette sottogruppi (Vael, Catinaccio Centrale, Larsec/Lausa,Valbona, Antermoia/Molignon, Principe e Sciliar) e 134 ascensionilungo la via normale alle cime. Una guida completa, utile all’escur-sionista che voglia percorrere i classici itinerari (comprese quindi levie ferrate), o che preferisca addentrarsi negli angoli sconosciuti delgruppo. Vincitore del prestigioso premio Berti (LS 3/2011, pag. 14),Gabrieli illustrerà con letture, immagini e sottofondi musicali la sto-ria e i percorsi del celebre gruppo dolomitico.

• “Tutti, assolutamente tutti i grandi talenti, secondo me, hanno incomune una caratteristica, cioè l’estrema semplicità, che non vuoldire facilità”. Così parla Dino Buzzati, ed è proprio la chiarezza e lasemplicità di scrittura di questo grande autore del Novecento che civiene riproposta con “I fuorilegge della montagna” (OscarMondadori, 2010). L’antologia in due volumi racchiude racconti, arti-coli, appunti su avvenimenti, luoghi e personaggi legati all’ambientedi montagna. L’opera è a cura di Lorenzo Vigano, giornalista delCorriere della Sera, che venerdì 27 maggio alle ore 21 sarà allaSocietà Escursionisti Milanesi (via A. Volta 22) per parlare di Buzzati,affiancato dalla collega Cristina Marrone, autrice del libro su Karl

I nostri cari CIRO LEONARDO CERULLI

Si è spento a Perugia dopo breve malattia, all’età di 94 anni, CiroLeonardo Ceruli, socio della Sezione di Perugia dal 1967. Ne dànotizia l’amico e consocio Filippo Minelli che con lui ha salitocentinaia di montagne. “Frequentandolo, ho potuto apprezzarnela dirittura morale, la ricchezza culturale e la modestia. Ti saluto,vecchio Ciro. Sei stato il mio migliore amico. Chi ti ha conosciutoe apprezzato non ti dimenticherà”, scrive Minelli.

GIANCARLO GUIZZETTIIl Gruppo Seniores di Lovere piange l’amico Giancarlo

Guizzetti, morto il 14 ottobre all’età di 71 anni dopo breveinesorabile malattia. Coordinatore per molti anni, ha semprecoltivato l’amicizia, i buoni rapporti e una determinazione bonariae rispettosa verso ciascun consocio, perché ogni appuntamentodiventasse un incontro tra amici. Per unanime volontà delConsiglio sezionale e dei soci, il gruppo prenderà il suo nome.

UMBERTO OGGERINOSocio della Sezione di Mondovì, si è spento in dicembre a 84

anni Umberto Oggerino. Ne dà notizia il periodico sezionale“L’alpinista” ricordando le sue sofferte e indelebili esperienzenella guerra di Liberazione e la ferma difesa di valori politici esociali maturati fin dalla giovinezza e mai traditi, da lui sempremessi a confronto dialettico e rispettoso con le idee altrui.Funzionario comunale scrupoloso e preparato, membroautorevole della commissione tributaria e infine segretario delConsorzio per area industriale attrezzata Mondovì-Ceva,Oggerino è stato fino agli ultimi giorni presidente dell’ANPImonregalese e vice presidente dell’Istituto storico dellaResistenza di Cuneo. La stessa passione e dedizione l’hadedicata alla montagna e al CAI coprendo diversi incarichi: èstato presidente sezionale della Commissione Tutela Ambientemontano dal 1989 al 1969 e consigliere centrale dal 1980 al 1985.

Ambiente

In escursione con la TAM

La Commissione tutela ambiente montano del Piemontecomunica il calendario delle iniziative aperte a tutti i sociCAI interessati alle tematiche ambientali: domenica 22

maggio al Parco Pesio e Tanaro, giro delle cascate; sabato 25 edomenica 26 giugno a Frabosa Sottana, escursione guidata evisita all’ecomuseo di Miroglio (domenica mattina convegno su“rispetto e salvaguardia del sottosuolo montano”); 17 luglio alParco Alpi Marittime Entracque, visita guidata; sabato 3 edomenica 4 settembre, e inoltre sabato 1 e domenica 2 ottobre, inValle di Aosta, aggiornamento ORTAM. Programma definitivo sulsito www.caipiemonte-tam.it Per ogni chiarimento e iscrizionealle varie iniziative rivolgersi a Francesco [email protected] [email protected], Carla [email protected],Massimo [email protected] Lidia [email protected]

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Unterkircher “L’ultimo abbraccio della montagna”. InterverrannoOreste Ferrè e Claudio Bisin, istruttori nazionali d’alpinismo dellaSEM, moderatrice Elisabetta Risari della Mondadori. (Laura Posani)

Codroipo (UD) Una sede biosostenibile

Il 12 marzo la Sezione di Codroipo, assieme al Comune di Codroipo,ha inaugurato la nuova palestra e sede sociale. Al taglio del nastro tri-colore erano presenti il presidente della sezione Enzo Pressacco, ilpresidente generale del CAI Umberto Martini, il presidente dellaRegione Renzo Tondo e il sindaco Vittorino Boem. Realizzata con icriteri di biosostenibilità e a costo energetico zero, la nuova struttu-ra è la prima del genere in regione. Alla sua realizzazione la sezioneha partecipato finanziando in proprio la progettazione e l’allestimen-to delle superfici arrampicabili per un totale di 142 mila euro. “Si èvoluto creare un luogo d’incontro e non solo di competizione”, spie-ga il progettista, architetto Andrea Martinella, socio della sezione,“uno spazio che si trasforma in sala didattica, un luogo di relazione econviviale, di promozione culturale”.

Carnago (VA) Il primo mezzo secoloLa Sezione di Carnago (Varese), in occasione dei festeggiamenti per

i 50 anni dalla data di fondazione, ha ospitato il 10 aprile l’Assembleadei delegati delle Sezioni Lombarde. Molte le iniziative per celebrareanniversario.

Casale Monferrato Variante per la FrancigenaIl convegno “Lungo il cammino Superga Crea. Una variante della

Via Francigena per il pellegrino del III millennio”, organizzato dallaSezione di Casale Monferrato, dal Parco del Sacro Monte di Crea edal Parco della Collina Torinese con il patrocinio della RegionePiemonte, delle provincie di Torino, Asti e Alessandria,dell’Associazione europea Vie Francigene, si è tenuto l’8 aprile pres-so la Basilica di Superga e il 9 presso il Santuario di Crea.

Tra i relatori Teresio Valsesia, Annibale Salsa, Massimo Tedeschi,Marco Devecchi, Piero Lanza e il presidente del CAI di CasaleMonferrato Antonio Bobba che ha illustrato il progetto. Il convegnoha evidenziato le potenzialità di sviluppo di un percorso lungoun’Italia minore, sostanzialmente integra e ricca di bellezze paesaggi-stiche e straordinari monumenti (basti pensare alla Sacra di SanMichele, all’Abbazia Vezzolano, al Sacro Monte di Crea, patrimoniodell’Unesco). Grande vantaggio trarrà inoltre il sistema delle VieFrancigene nel dotarsi di un percorso che eviti il lungo tratto di pia-nura, estremamente antropizzata e spesso degradata, comprerso traTorino e Reggio Emilia (passando per Vercelli, Pavia, Piacenza,Parma). (Franco Degiovanni, ASGRE Piemonte)

Carpi Tutto OK ai Cadini Il bivacco invernale del rifugio Città di Carpi, posto ai Cadini di

Misurina (Auronzo di Cadore), è tornato agibile dopo i lavori di ripri-stino dell’inverter e di alcune batterie dell’impianto fotovoltaico.

Torino I martedì della BibliotecaContinuano in maggio nella Sala degli Stemmi al Monte dei

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QUI CAI Attività, idee, proposte

Accordi

Moto sui sentieri, dialogo avviato

Il Palamonti ha ospitato il 24 marzo un primo confronto traFederazione motociclistica italiana e CAI, presenti il presidentesezionale e i componenti della Commissione tutela ambiente

montano e Commissione sentieri del CAI e, al completo, laCommissione normative fuoristrada FMI. In una lettera aperta del18 febbraio i presidenti delle sezioni e sottosezioni bergamaschedel Club Alpino avevano sollevato il problema del transito deimezzi motorizzati sui sentieri di montagna dopo un sondaggiointerno che aveva evidenziato la necessità di una presa diposizione in merito da parte del sodalizio. I successivi scambipubblici di opinioni hanno rimarcato la distanza tra le posizionidei due enti. Al Palamonti si è così discusso dei principifondamentali che animano le due associazioni. CAI e FMI hannoavviato il dialogo all’insegna dell’interesse e rispetto reciprociche porterà a un tavolo tecnico territoriale ove si discuterannonel dettaglio delle ipotesi di lavoro per superare le criticità.

Iniziative

Primi passi da “scarponcini”

Lanciato il 19 marzo in occasione della Festa dei papà, unnuovo progetto della Sezione CAI SAT di Arco (Trento) èdedicato a genitori e figli. Battezzato “Gruppo

Scarponcini”, ha l’obiettivo di creare una rete all’insegna dellapassione per le gite in montagna alla scoperta del territorio,rivolta ai giovanissimi e alle famiglie. A quanto è statocomunicato, il gruppo si affianca all’alpinismo giovanile perconsentire ai genitori di seguire in montagna i propri figli senzalimite d’età. Ogni uscita ha un tema. Responsabili del grupposono il presidente Fabrizio Miori (335.6936132) e ClaudiaCigalotti (347.1151107): entrambi genitori, hanno colto leesigenze delle famiglie giovani. “Scarponcini è un germoglio,che speriamo possa diventare un frutto da cogliere, un gruppoconsolidato”, ha detto Miori. Un’iniziativa per molti versi analogaè attuata da tempo dalla consorella Sezione di Riva del Gardacon il progetto “In montagna con le famiglie” che si è aggiudicatol’importante riconoscimento del marchio Family da parte dellaRegione autonoma e si è tradotto in un libro, “Emozioni incammino”, realizzato dal presidente Marco Matteotti con ilgiornalista Paolo Liserre (vedere Lo Scarpone di febbraio). Eccointanto i prossimi impegni degli “scarponcini” di Arco: 1/5 tuttiinsieme sullo Stivo, 14/5 spettacolo di burattini al Castello diArco, 4 e 5/6 notte stellata, notte fatata (weekend in tenda a BaitaCargoni), 28/6 “Raccontami la storia della Maga Margi” (LagoCampo in Val di Fumo), 10/7 “Alla ricerca della PrincipessaPresanella” (escursione al rifugio Segantini), 21/8 “Re Laurino eil Giardino delle Rose” (rifugio Roda di Vael), 18/9 “Ma che belcastello…”, dal Castel Pietra al Castel Beseno, 8/10“L’acqua…come per magi” (giro delle Cascate Alte dellaVallesinella), 13/11 “Mi racconti una storia?” (il Bosco Capronid’autunno), 4/12 “Nel regno della neve”, 10/12 Aspettando SantaLucia, serata conclusiva.

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LO SCARPONE, MAGGIO 2011 - 33

Cappuccini di Torino, alle 18,30, i martedì della Biblioteca nazionale,un’iniziativa della Biblioteca e del Museo nazionale della montagna –CAI Torino. In programma: il 3 maggio “Alpi e ricerca. Proposte e pro-getti per i territori alpini”, in collaborazione con l’AssociazioneDislivelli; il 10 maggio “Ghiaccio vivo. Storia e antropologia dei ghiac-ciai alpini” di Enrico Camanni (Priuli & Verlucca), con l’interventodell’autore e del geologo Gianni Boschis, collaborazione della socie-tà I Meridiani per l’educazione e la comunicazione ambientale.

Cedegolo (BS) Sulle orme di Zio BertoLa Scuola intersezionale di

Alpinismo giovanile del CAICedegolo – Chiari (BS) è stata inti-tolata alla figura di un socio cari-smatico, Alberto Bonomelli, dettoZio Berto. Per l’occasione è statostampato un opuscolo curato daCaterina Facchini, accompagna-trice e presidente della sezionecamuna. “Ricordo la sera in cui cisiamo trovati per decidere il nomedella nuova scuola”, raccontaCaterina. “Seduti attorno a untavolo, uno di noi accompagnatoripropose il nome dello Zio Berto.Subito mi apparve la sua figura, ilsuo sorriso, la sua voce, il suosguardo profondo, le sue pause disilenzio, i suoi abbracci quandosalutava. Ricordo ancora le sueparole durante la cena sociale del1998, quando gli consegnai ildistintivo d’oro per il 50° di appar-tenenza al Club Alpino Italiano:‘Voglio ringraziare il CAI per aver-

mi fatto compagnia’. Oltre a essere stato un alpinista, una brava guidaalpina, un importante membro del Soccorso alpino, era soprattuttoun grande uomo, un artista, un amico dal cuore grande, e un altrui-sta, che ha dedicato molto tempo alla nostra Sezione di Cedegoloaccompagnando tanti giovani in montagna. Nato a Valle di Saviorenel 1922, dopo l’otto settembre ‘43 fece parte della 54a BrigataGaribaldi fino alla fine della guerra.

Arco (TN) Incontri con l’autoreNotevole successo ha riscosso l’ottavo appuntamento della rasse-

gna “Incontri con l’autore”, organizzata dalla SAT di Arco. Il bilanciorisulta positivo grazie alla grande partecipazione di pubblico ed è allostudio un’edizione autunnale. “Se ci sono autori interessati a presen-tare le loro opere saremo ben lieti di accoglierli”, spiega il presidenteFabrizio Miori. Per i contatti è possibile fare riferimento alla sua mail([email protected]) o a quella della sezione ([email protected]).

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Media

Cinema di vetta a Milano

Un grande successo, mille spettatori circa, per la terzaedizione di Cinema di vetta allo Gnomo, la rassegna difilm di montagna voluta dal Comune di Milano

(Assessorato alla cultura, nella persona dell’assessoreMassimiliano Finazzer Flory) e realizzata dalla Sezione di Milanoattraverso la sua Commissione cinematografica. Sei giorni diproiezioni, 29 film proiettati, quasi tutti provenienti dallo strepitosopatrimonio della Cineteca centrale di via Petrella che da oltre 50anni acquisisce filmati da mettere a disposizione delle sezioni,associazioni e scuole per serate promozionali e didattiche, RollyMarchi testimonial, sei registi coinvolti come ospiti, uno perserata, questo il bilancio più che positivo di un evento che haportato ancora una volta sugli schermi di un cinema milanese filmdocumentari di montagna.

Molti sono stati i film che hanno catturato in modo superlativol’attenzione degli spettatori con il contributo di Piero Carlesi dellaCommissione cinematografica, che ha condotto con maestriaquesta appassionante maratona; difficile citarli tutti, ancheperché l’emozione è stata vissuta sia per filmati recentissimi siaper film storici. Praticamente, per un motivo o per un altro i filmsono piaciuti tutti. E gli spettatori sono usciti soddisfatti, certi cheil successo dell’evento garantirà nella primavera del 2012 ilproseguo dell’iniziativa, con Cinema di vetta IV.

Corsi

Organizzare eventi cinematografici

La Commissione centrale cinematografica annuncia che dal 6al 9 ottobre, a Filorera di Val Masino (SO), sarà proposta laseconda edizione del Corso di formazione per organizzatore

di eventi sezionali. Dopo il successo del primo corso realizzato aCampo Imperatore (AQ) nell’ottobre 2009, la rinnovatacommissione ripresenta l’iniziativa perché vi siano nelle sezionipersone cui demandare questa specifica attività. Il corso saràospitato presso il Centro polifunzionale della montagna e si rivolgeai soci che già operano nell’ambito del volontariato in sezionecome organizzatori di serate, conferenze, proiezioni e incontriculturali. La segreteria del corso è presso la Cineteca centrale viaPetrella 19, affidata a Luciano Calabrò tel. 02.205723213(mattino); e-mail [email protected]. Informazioni: Pino Brambilla,presidente Commissione cinematografica centrale, tel.039.9274360; [email protected] Iscrizioni entro il 15luglio, quota 300 euro da versare sul cc postale n. 15200207intestato al Club Alpino Italiano, Sede centrale, Milano; oppuretramite bonifico bancario sul ccb n. 200X27 presso la BancaPopolare di Sondrio, AG. 21, intestato a Club Alpino Italiano, ABI05696, CAB 01620, specificando la causale : “Corso perOrganizzatori di eventi della Commissione cinematograficacentrale, Filorera di Val Masino SO, ottobre 2011”.

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Bari Incanta il Coro della GinestraNella sala delle feste del Circolo Unione, ricca di arredi e stucchi

barocchi, si sono esibiti a Bari il Coro della Ginestra del CAI e il coroMusica Mundi: un concerto in cui si sono avvicendati i brani legatitradizionalmente alla montagna (Signore delle cime, La strada ferra-ta ecc) ai dolcissimi canti sacri di grande impatto emotivo (AveMaria, Il Cantico delle Creature ecc). In tutto 11 brani accolti da unpubblico attento e che ha tributato scroscianti applausi ai coristi. Lemontagne sono lontane ma lo spirito del CAI è presente ovunque cisiano appassionati che abbiano voglia e desiderio di vivere le emo-zioni che solo le cime sanno dare. In occasione del 150° anniversariodell’Unità d’Italia, il Coro della Ginestra ha confermato l’alto livello dipreparazione raggiunto: le melodie dei canti di montagna e la dolcez-za armonica delle musiche liturgiche unitamente ai canti patriottici(“Fratelli d’Italia”, “Va Pensiero”) allietano platee dal palato fine. Natoquasi per scommessa, il complesso è diventato una realtà anche gra-zie all’impegno profuso con serietà e dedizione dai coristi. Il profumodel mare aleggia nell’aria di Bari e le note degli struggenti canti dimontagna entrano sempre di più nelle menti e nei cuori di chi ama esi avvicina con passione alle vette. (Memmo Borzacchini)

Pescara Mettersi in caminoLa Sezione di Pescara organizza una serie di incontri dedicati al

viaggio e ai viaggiatori. Il ciclo ideato da Gianfranco Di Profio eMimmo Di Bartolomeo si intitola “Mettersi in cammino”. Incontri alleore 19 presso la Sala conferenze dell’Aeroporto d’Abruzzo. In pro-

gramma nuovi appuntamenti: 4/5 Regina Mucciarella “L’Etiopia: i pae-saggi dell’altopiano e le cerimonie del Timkat”; 11/5 Edoardo Micati“Un viaggio particolare: la ricerca”; 20/5 Dino Burtini “Antropologiadell’amore, in viaggio con Eros. Tutta la cittadinanza è invitata. [email protected] - 085693471 - 3687022617,[email protected] - 330877151.

Mirano (VE) Vivere l’ambiente Ancora una conferenza in programma per il ciclo Vivere l’Ambiente:

il 9/6 a San Donà di Piave, Centro culturale, piazza Indipendenza,“Tarvisio, l’antica foresta di Risonanza” di Marco Viviani. Programmidettagliati presso le varie sezioni venete o su internet all’indirizzowww.viverelambiente.it, [email protected]. Per iscrizioni tel3481800969, per informazioni 3282173019

Teramo Percorsi di montagnaUn corso di escursionismo giunto alla decima edizione, un corso di

introduzione alla speleologia e una serie d’incontri intitolati “Percorsidi montagna”: questo e altro annuncia sul suo sito la Sezione diTeramo (www.caiteramo.it - e-mail: [email protected]), insie-me con appassionanti racconti dei soci.

Lecco Grignetta, intervengono i RagniIl gruppo Ragni di Lecco, presente nell’attività alpinistica sulle mon-

tagne di tutto il mondo, si occupa anche della realtà locale delle mon-tagne lecchesi, della manutenzione delle strutture fisse di supportoad escursionisti e alpinisti: il socio Silvano Arrigoni e altri volentero-si hanno, tra l’altro, provveduto a sistemare una nuova porta dellostorico bivacco Ferrario sulla vetta della Grignetta.

Val Veny (AO) Nasce la Biblioteca alpinaPresso il rifugio Monte Bianco in Val Veny (AO) la Sezione CAI

UGET di Torino (www.caiuget.it) ha inaugurato una Biblioteca alpi-na in memoria di Andrea Cane, Guido Otone e Michele Pelassa, i treistruttori caduti nel 2009 sulla Mejie. La biblioteca, realizzata grazie auna sottoscrizione, dispone di oltre 100 libri quasi tutti dedicati alMonte Bianco. �

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Musica sinfonica

Gli italiani delle montagne

Cantata per orchestra, coro maschile, voci recitanti,solistae immagini, viene presentata giovedì 5 e sabato 7maggio, presso l’Auditorium Giorgio La Pira del SERMIG

di Torino in prima e seconda nazionale, la cantata “Gli italianidelle montagne” (Alpini, alpinisti e montanari per l’Unità d’Italia).Promossa dal CAI Torino e dal Coro Edelweiss del CAI Torino, lacantata è stata ideata dal maestro Vittorio Antonellini e dalcompositore Luciano Di Giandomenico con testi di RobertoBiondi e la consulenza artistica e organizzativa di GianluigiMontresor. Si tratta di una composizione sinfonica originale di70’, nella quale vanno a incastonarsi 10 brani corali, 2 branisolistici, numerose letture di testi espressamente ideati per lacantata; il tutto accompagnato da proiezione di immagini.

Un prologo e un epilogo (Manet Immota) racchiudono 5 areetematico-temporali, ripercorrendo alcuni snodi significativi delrapporto tra la gente di montagna e la storia d’Italia degli ultimi150 anni: l’alba (dal Risorgimento alla prima guerra mondiale), ilmezzogiorno (dalla prima alla seconda guerra mondiale), iltramonto (La seconda guerra mondiale fino all’armistizio), lanotte (dal 1943 alla nascita della Repubblica), l’alba di un nuovogiorno (il dopoguerra). In ciascuno di questi momenti storici lagente di montagna ha dato un contributo determinante allacreazione e alla crescita dell’Unità d’Italia: personaggi di rilievoe gente comune, cittadini appassionati e montanari solidi comela roccia hanno onorato la bandiera italiana con la vita di tutti igiorni e con gli eroismi dei giorni più bui. A loro è dedicata questacantata, e a tutti gli italiani che ancor oggi credono che l’unitànazionale non sia un retaggio retorico del passato, ma una fonteperenne di impegno civile e di partecipazione democratica allacrescita morale e economica dell’Italia, di cui CAI e ANA sonoespressione concreta e operativa.

Il Club Alpino Italiano, attraverso ilGruppo lavoro sentieri dellaCommissione centrale per

l’escursionismo, propone il 29maggio la consueta Giornata deisentieri giunta all’11a edizione,volta a richiamare l’attenzione deipropri associati e di tutti i cittadini,amministratori pubblici, massmedia, sul valore dei sentieri per lafrequentazione, la conoscenza, latutela e la valorizzazione delterritorio. In quella data ognisezione/associazione/ente aderente sarà,come di consueto, libera di organizzare e pubblicizzare comemeglio crede iniziative che abbiano per tema i sentieri:dall’auspicata uscita per la manutenzione o intervento disegnaletica all’inaugurazione di un sentiero ripristinato, da unaconferenza a un corso di sentieristica.

Le sezioni/associazioni/enti che aderiranno sono pregate didarne comunicazione alla Sede centrale entro il 15 maggio amezzo di apposito modulo da inviare via fax 02205723201 omail, [email protected]

Escursionismo

11a Giornata dei sentieri

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LO SCARPONE, MAGGIO 2011 - 35

MILANOVia Silvio Pellico, 6(M1 e M3 Duomo)Tel. 0236515700/01 02.86463516 Fax [email protected] Lu Ma Gv 14-19Me Ve 10-19 Sa e festivi chiusoApertura serale: Ma 21-22,30Biblioteca Ma Gv 10-12,30 e 14-19� ASSEMBLEA STRAORDINARIA.In sede il 10/5 h 10 in prima convo-cazione e occorrendo, il 13/5 h21 inseconda convocazione; all’O.d.g.l’autorizzazione all’alienazione delrifugio “Giovanni Bertacchi” al Lagod’Emet in Comune di Madesimo, el’autorizzazione all’acquisizione diaree circostanti il rifugio “FrancescoAllievi” in Comune di Val Masino e irifugi V Alpini, Pizzini-Frattola,Branca e Casati in Comune diValfurva.� CAMPAGNA ASSOCIATIVA. InSegreteria e telefonicamente, utiliz-zando la carta di credito, è possibilerinnovare la propria adesione allaSezione di Milano del CAI per il2011: ordinario € 53, famigliare €

31, giovane € 22, vitalizio € 17.� COMMISSIONE SCIENTIFICA. 29/5 Corna Trenta Passi (Lagod’Iseo); 17-23/7 SettimanaNaturalistica nel parco NazionaleSvizzero della Val Monastero (AlpiRetiche Occidentali).� ESCURSIONISMO. 1/5 Stage diferrata; 8/5 Sasso Palazzo; 15/5Pizzo Alben (orobie); 22/5 Valle deiMolini (gruppo delle Grigne); 29/5Punta della Regina (gruppo delMonte Rosa); 2-6/6 Trekking nelle“Gole del Verdon” (Francia del sud);12/6 Alpe Motta-Cima Serenissima(Alpi Lepontine); 19/5 Val Sanguigno(Valcanale-Orobie bergamasche).� GRUPPO NORDIC WALKING. 2/5h 21 in sede, assemblea generaledei soci, nuove adesioni e rinnovi,presentazione corsi e videoproiezio-ne; 6-13-20/5 h 15,30 e 8-15-22/5 h9,30 a Monte Stella (M1 QT8) corsodi “Primavera” per imparare la tecni-ca e l’uso degli elastici sportivi, duemoduli 1) 3 uscite al venerdì, 2) 3uscite la domenica, possibilità dinoleggio dei bastoncini; uscita finaleil 29/5 in Engadina, aperta a tutticon prezzo speciale ai partecipanti

del corso; a giugno 1° Settimanaverde di Nordic Walking in ValPusteria; info: www.nordicwalking-mi.org� GRUPPO SCI DISCESA. 15-16/05Val Senales.� ATTIVITÀ GIOVANILIALPES. 15/5 Monte Magnodeno(Gruppo Resegone) ; 5/6 Pizzod’Erna (Gruppo del Resegone);29/6-6/7 Dolomiti Trek.FAMILY. 1/5 Monte Boletto(Triangolo Lariano).� GRUPPO SENIORES. Ritrovo insede il martedì h 14,30 - 17; opu-scoli informativi disponibili in Sede;4/5 Val Verzasca da Corippo; 7/5Sorgenti del Fiume Latte; 11/5Monte Maggiorasca da SantoStefano d’Aveto; 14/5 San PonzoSemola (Val Staffora); 14-21/5Arcipelago delle Isola Ponziane sulletracce di Ulisse; 18/5 Poncione diGanna (varesotto); 25/5 Radunoregionale Seniores ad Imbersago;1/6 Monte Lesima (oltrepo pavese);4/6 Alpe Spezzola (triangolo laria-no); 8/6 Sentiero delle Casere (Valbrembana); 15/6 Cima dell’Ometto(Valsesia).

EDELWEISSVia Perugino, 13/1520135 MilanoTel e fax: 02/55191581Lun 18-20, Mer 18-22,[email protected]: 02/89072380� SCIALPINISMO. 7-8/5 PuntaGiordani.� TREKKING. 1-5/6 Massif deL’Esterel; 11-17/6 Francia Vercor;25/6-3/7 Madeira; 9-17/7 Via Alpina2 Italia, Slovenia, Austria; 23-26/7Cima D’Asta-Lagorai; 30/7-7/8 Trekdel Gran Combin; 6-13/8 Alta viadelle Dolomiti; 16-27/8 RepubblicheBaltiche Estonia, Lettonia, Lituania;10-17/9 Croazia Costa Dalmata; 1-11/10 Egitto.� ESCURSIONISMO. 17/4 LiguriaMonte Treggin; 8/5 Lombardia SanMamete; 15/5 Liguria MonteArgentea; 22/5 Piemonte Uja diCalcante; 29/5 Svizzera MuottasSchilarigna; 5/6 Lombardia ValCaffaro; 12/6 Piemonte Val GrandeOssolana; 19/6 Piemonte PizzoCroce; 26/6 Piemonte Rif. GreppiLaghetti.

�MOUNTAIN BIKE E SCAMPAGNA-TE. 1/5 Lombardia Parco delleGroane; 7/5 Lombardia Gran Fondodei Longobardi; 15/5 LombardiaCiclabile Val Seriana; 20-22/5 EmiliaRomagna, Parco dei Laghi Suviana eBrasimone; 29/5 LombardiaCampagne di Casalpusterlengo; 2-5/6 Toscana Val di Chiana.� INIZIATIVE SOCIO CULTURALI.16/5 India in bicicletta; 6/6 ViaggioSpedizione in Etiopia; 20/6 Viaggionell’Africa Australe.

GESAvia Kant 8 - 20151 Milano Mar21-23 [email protected] www.gesacai.itInformazioni: Ornella 0238008844 Fausta tel. 0238008663 Guido tel. 3391296657� ATTIVITÀ. 8/5 Pedalata; 22/5Pizzo Ruscada 2004 m (ValVigezzo); 1-5/6 Trekking; 12/6 Il sen-tiero del fiume Valle di Era (Grigna);18-19/6 Corno Bianco mt.3320(Valsesia) Alpinismo.

GAMVia C.G. Merlo, 320122 Milanotel./fax [email protected] e Giov 21-23� SCIALPINISMO. 7-8/5 Palù m.3882 da Chamanna del Diavolezza alVedret da Pers. Discesa, versoMorteratsch, disl. primo giorno880m. secondo 1150, diff. OSA; 21-22/5 Tresero 3594 m.. Dal rifugioForni, disl. 1394 m diff BSA,[email protected] cell.3472628747 [email protected]. 348 5692945.� ESCURSIONISMO. 8/5-Sentierodelle Anime in Valchiusella daTraversella 800 m. ai Piani di Cappia1350 m. e Succinto, disl. 550 m,diff. E; 15/5; La fioritura dei narcisi inValcava, Monte Linzone - MonteTesoro, Valcava lungo la semplicedorsale, disl. 900 m,[email protected],diff. E; 21-25/5 Le perle dellaToscana Grand Tour culturale SanGimignano – Volterra – MonteOliveto – Siena Montepulciano –Pienza – Sorano – Pitigliano – MassaMarittima, Grazia Larroux Archinti,

tel. 02531415, [email protected].� CORSI DI ALPINISMO. 15/5 ValMasino salita su roccia; 29/5 maggioMorteratsch neve / misto; [email protected], 02 89301570(casa).� TREKKING. 2-5/6 Trek nel Parcodei 100 Laghi nell’AppenninoParmense, nel regno dei caprioli edei lupi, dislivelli tra 200 e 500, diff.E; 17-26/6 Trek in Corsica sentiero20 della Grande Randonnée, diff. EE;9-23/7 1 o 2 settimane verdi invacanza nelle Dolomiti ; 30/9-7/10Trek a Pantelleria: monti, cale, laghi,diff. E; 29/10– 2/11 Trek sul maredella RIVIERA ligure. Diff. E.

F.A.L.C. ONLUSVia Mac Mahon, 113(entrata da Via Bramantino, 4)20155 Milano – tel. 339 [email protected] 21,15-23� CORSO SCIALPINISMO AVAN-ZATO. Sette lezioni teoriche e 10giornate di esercitazioni pratiche,per scialpinisti che praticano daqualche anno, iscrizione € 250 (€200 giovani fino a 25 anni), dir. I.N.S.A. Luciano del Tufo tel.3337908928 e I.S.A Michele Stella3483008624: 7/4 uso dell’ARTVA;9-10/4 ricerca ARTVA e progressio-ne su ghiaccio; 14/4 nodi, mano-vre progressione in cordata, 16 -17/4 scelta del percorso, bivacco;21 aprile cartografia; 28/4 neve evalanghe; 30 apr-1-2/5 schizzo dirotta, recupero di crepaccio, strati-grafia, blocco di slittamento; 14-15-16/5 autosoccorso in valanga,trasporto di infortunato.� GITE DI SCIALPINISMO. 1/5 rifMantova (m 3498) piramide Vincent(m 4215) passo del Naso (m4100)rif, Q. Sella (m3578) tempo 6 ore dif-ficoltà, BSA; 2/5 rif Q. Sella Castore(m4226) Rir Q. Sella Stafal (m1825)tempo 6 ore difficoltà OSA; quotesoci € 13 non soci € 18, iscr.Andrea Taddia 348 7418734, AlbertoAngeloni 335 7508469, Enrico Ratti338 2477524, Franco Mariani 3389867706, Mario Campi 0258318678.� ESCURSIONISMO. 8/5 LaghiGemelli, da Carona (m1116) disl. M900, h 3 diff. E; 22/5 Vallone S.Grato (m1950) Gressoney, da Issimem 1350 disl. m 600, h 2.15 diff. T,

QUI CAI Vita delle sezioni

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36 - LO SCARPONE, MAGGIO 2011

QUI CAI Vita delle sezioni

quota iscr. € 2, non soci € 4, MarioCampi 02 58318678; andre Magolati328 9034718.� FALCHETTINI. 15/5 località dadestinare Quota di iscrizione € 5,Stefano Zucali 3482238255 MaoKovacs 3357508470.� RIFUGIO FALC IN VAL VARRONE.Nuovo gestore: Sergio Piatta tel3483058548, [email protected];ringraziamo Serena Sironi per la col-laborazione di sempre.� PALESTRA DI ARRAMPICATA.Mar e giov h 19-23, info Carlo Passet3357150963, [email protected].

SEMSocietà Escursionisti MilanesiVia A. Volta 22, MilanoTel. 02653842 - Fax. 0262066639C.P. 1166 - 20101 Milano [email protected]. 15-19 gio. 21-23.Segr. e Biblioteca giov. 21-22,30.� IL 5 PER 1000 ALLA SEM. LaSEM è un’APS e può ricevere il con-tributo: scrivere il numero80106050158 nel riquadro destinatoal “Sostegno del volontariato e dellealtre ONLUS” del CUD o del 730 odel Modello Unico e firmarlo.� IN SEDE. 13/5 Presentazione delvolume “Gruppo del Catinaccio” di econ A. Gabrielli, a cura dellaCommissione Scientifica e Culturale.� GITE SOCIALI. 8/5 Monte Barro(m. 922). Gita per famiglie, daGalbiate, passando per il monaste-ro, fino alla cima, tra i fiori. disl+/- 300 m, Diff. T; 15/5 prosecu-zione Alpinismo Giovanile AG; 15/5Mountain Bike in Piemonte MTB;22/5 Al M. Rama 1148 mnell’Appennino Ligure Con gli amicidell’Unione Ligure Escursionisti(ULE) attraverso diversi percorsialla vetta principale del gruppo delBeigua. Diff. E o A; 29/5Prosecuzione Alpinismo GiovanileAG; 5/6 78° Collaudo Anziani inValle Intelvi, dalla riva del Lago diComo (Argegno 200 m) al rif.Prabello 1200 m, lungo mulattieree strade militari, per antichi paesiDisl + m 1000 Diff. E� CORSI SCUOLA S. SAGLIO. 2/5presentazione e iscrizioni al 30°Corso di Ghiaccio 2011, h 21 inSede.

� NEWSLETTER. Richiedetela a [email protected].

BOVISIO MASCIAGOVia Venezia, 33 tel. e Fax 0362. 593163Me e Ve 21 - 23www.caibm.it e-mail: [email protected]� CORO GIOVANILE. 27/5 h 21scambio corale con il Coro di VociBianche S. Pietro al Monte a Civate(Lecco).� CORO CAI. 2/6 concertoall’Auditorium di Morbegno, 3° setti-mana del canto Lombardo; 4/6 con-certo a Verona alla “7a Fiera dellaCoralità”.� ALPINISMO GIOVANILE. 1/5Trekking nel triangolo Lariano intreno; 15/5 arrampicata a Cuzzago-Verbania (solo ragazzi); 8/05 ValCodera, per tutti i soci.� ASTROCAI. 20/5 h 21 osservazio-ne pubblica all’ex campo sportivocomunale di via Superga; 27/5 sera-ta “Stelle e Costellazioni”.� BAITA SOCIALE. A Dezzo in Val diScalve 10’ di cammino, 25 postiletto, prenotarsi in sede.

CORSICOVia 24 Maggio, 51 - Corsico (MI)Tel. 02 45101500Fax 02 [email protected] Gio. 21-23� PULLMAN. 15/5 Framura–Levanto (SP) esc Cerutti 024471874Concardi 0248402472 Panvini3490538262, recupero del 13/3;19/6 Alagna (Valsesia) esc BurgazziZapparoli 3398828946. � ESCURSIONISMO. Mer 11/5Sormano–Brunate (CO)treno+bus+funicolare Concardi;22/5 Monte Grona (Monti Lariani)mp Cerutti Concardi Panvini; Mer25/5 Sentiero dei Carbonai (BG) mpConcardi; 29/5 Monte Guglielmo (ValTrompia) mp Cerutti; 5/6 MonteAlben (Val Serina) mp Panvini (anti-cipata dal 12/6); Mer 8/6 RifugioComo (Mesolcina) mp Concardi; Mer22/6 Punta Cadreigh (Svizzera -Canton Ticino) mp Concardi; 26/6Monte Sodadura (Valsassina) mpCerutti. � CICLOESCURSIONISMO. 8/5Pizzighettone (CR) mp Verderio

3392449039. � TREK PRIMAVERA/ESTATE. 15-22/5 Selvaggio Blu (Sardegna) Cortitreno+traghetto esc impegnativo338 7671797; 2-5/6 Canyon dellaVal di Non (Trentino) mp escBergamaschini 3288523090; 23-31/7 Las Valadas Occitanas a Pè(Piemonte) dalla Valle Stura allaValle del Po treno+bus Casè 0226148787; 29/7-6/8 Bretagna(Francia) treno Nerini 02 89126560;6-13/8 Vipiteno (Valle Isarco) escmp D’Ilio 02 45101500Bergamaschini 328 8523090; 16-23/8 Bregaglia Trek (Grigioni -Svizzera) treno+bus trek alpinisticoConcardi; 20-27/8 Val Venosta (AltoAdige) esc mp Uboldi 349 3591091Verderio 3392449039. � PIANETA TERRA. incontri conproiezioni; 13/5 Thailandia, arte, cul-tura, mare (Valeria Pellegrini e AndreaViari) h21 Sala La Pianta via Leopardi7; 27/5 Evia, la Grecia nascosta(Roberto Burgazzi) h21 in sede. � CORSO ARRAMPICATA LIBERA.Lezioni teoriche aperte a tutti fino al31/5 c/o Palestra Arrampicata viaDante ang. Parini aperta lun - mer -gio dalle 21 alle 23 [email protected]. � AUGURI al ConsigliereAlessandro Pirola, novello sposo diLaura dal 26 marzo.

CARATE BRIANZAVia Cusani, 220048 Carate Brianza (MI)tel/fax [email protected] 21-22,30� ESCURSIONISMO. 15/5 “Monta-gna e guerra”, Prealpi Varesine,Monte Orfano, Mergozzo (LagoMaggiore); 31/5 “Montagna e stel-le”; 30/5 Presentazione in Sede;31/5 Osservazione del cielo notturnoin montagna.� SCIALPINISMO. 7-8/5 Puntod’Arbola 3235m, val Formazza, disl1980 m, meta ind. da def. in baseall’innevamento.� CORSO DI ALPINISMO. 4/5Medicina e pronto soccorso inmontagna; 18/5 procedimento incordata (teoria); 25/5 preparazionedi una salita, meterologia, lezioniteoriche aperte a tutti i soci in sedeh 21; per il 50° anniversario della

Scuola di Alpinismo proseguono iprogrammi dei festeggiamenti,sono in preparazione un libro e unamostra fotografica, e sono previstiincontri sul territorio con alpinistifamosi e cori alpini.

DESIOVia Lampugnani, 78Tel. e Fax 0362 621668Mer 21 - 22.30Gr. MALTRAINSEM Mar [email protected]�CORSO DI ESCURSIONISMO GIO-VANILE. 17/4 Rifugio Murelli –Monte Colmeglione; 1/5 ValChiusella; 15/5 Riomaggiore-Portovenere; 29/5 grotta Europa(Valle Imagna) ; 5/6 RifugioFormazza; 11-12/6 Rifugio Lancia;11/9 Rifugio Menaggio; 25/9 laghiGemelli; 10/10 castagnata.� GRUPPO “MALTRAINSEM”. 4/5forte di Fenestrelle; 11/5 Val Perlana– San Benedetto; 14-21/5 settimanaescursionistica; 25/5 raduno senio-res; 1/6 Rifugio Griera Vecchia: 8/6Rifugio Buzzoni, 15/6 Cinque Laghi(Lucendro) ; 22/6 Casera Vecchia diVarrone; 29/6 Rifugio Menaggio; 2-9/7 settimana escursionistica aSolda.� PALESTRA DI ARRAMPICATA.Tutti i martedì e i giovedì dalle 19.30alle 22 è aperta la struttura di arram-picata presso la palestra dell’ITIS “E.Fermi” in via Agnesi a Desio.

SEREGNOVia S.Carlo, 47–CP n.27Seregno (MI)Tel.0362 [email protected] e Ve 21-23� SERATA. 13/5 h 21 Oreste Fornoc/o sala Mons.Gandini, via XXIVMaggio, Seregno.� XXXVI CORSO DI ALPINISMO.11/5 Meteorologia; 25/5 Topografia eorientamento; lezioni teoriche apertea tutti � GRUPPO TEMPO LIBERO. 11/5Pregasina-Malga Palaer (Alto lago diGarda).� ESCURSIONISMO (con sez.Mariano C.). 22/5 Monte Tamaro-Monte Lema (Canton Ticino).

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LO SCARPONE, MAGGIO 2011 - 37

VIMERCATEVia Terraggio Pace, 7Tel/Fax 039/6854119Merc e Ven 21-23www.caivimercate.it [email protected]� ALPINISMO GIOVANILE. 12/5Giochi d’arrampicata in palestraindoor; 26/5 Lezione sulla geologia;1/5 Monte Boletto – Bolettone(Triangolo Lariano); 15/5 Val Grigna(BS); 29/5 rif. Bogani / Grigna sett.).� ESCURSIONISMO. 8/5 Colma diSormano – Guggiate (TriangoloLariano); 22/5 Lagdei – Lago Santo(App. Tosco Emiliano).� ESCURSIONISMO SENIORES.11/5 Novazza – rif. Alpe Corte (ValSeriana); 25/5 Raduno regionalelombardo gruppi seniores(Imbersago LC) in coll. con la sezio-

ne di Vaprio d’Adda.� PALESTRA DI ARRAMPICATA. Èaperta la palestra di arrampicatasportiva presso l’Oratorio diVimercate, via Valcamonica 25, dalle19 alle 21 il martedì e il giovedì.

SOTTOSEZIONEDI ARCOREVia IV Novembre, 9Mar. e Ven. 21-22,30 Tel. 039/6012956www.cea-arcore.com [email protected]� MOUNTAIN BIKE. 21/5 Arcore -Montevecchia.� ESCURSIONISMO. 8/5 par-cod’Aveto (GE); 22/5 Riviera ligure.� ALPINISMO GIOVANILE (in coll.con sezione di Vimercate). 12/5Giochi d’arrampicata in palestra

indoor; 26/5 Lezione sulla geologia;1/5 Monte Boletto – Bolettone(Triangolo Lariano); 15/5 Val Grigna(BS); 29/5 rif. Bogani / Grigna sett.).

SOTTOSEZIONEDI BURAGO MOLGORACascina Abate d’Adda; lunedì 21-23� ESCURSIONISMO. 8/5 m.Berlinghera (Co/So); 22/5 valle diPreda Rossa (val Masino).� ESCURSIONISMO SENIORES. 4/5Corni di Canzo; 11/5 Monte di Nese– Canto Alto (BG); 18/5 Monte Barro(LC); 25/5 Mondonico sorgentiMolgora (LC)

SOTTOSEZIONEDI SULBIATEVia Don Ciceri, 2 Ven 21-23

e-mail: [email protected]� ESCURSIONI GIORNALIERE. 1/5partecipazione al Raduno scialpinisti-co al Suretta; 8/5 Trekking al mare(Liguria); 22/5 Biciclettata al lago diVarese.

GALLARATEVia Cesare Battisti n. 121013 Gallarate (VA)Tel 0331 [email protected]. e Ven. ore 21-23� SCUOLA DI ALPINISMO E SCIAL-PINISMO COLIBRI’. Corso di arram-picata libera settembre-ottobre,Luciano 3287171057; corso di ferra-te, Antonio Maginzali 0331295162.� SCUOLA INTERSEZIONALE DIESCURSIONISMO. Maggio-giugno

PICCOLI ANNUNCI

Guide alpine

www.claudioschranz.it mag. Grecia-M.Olimpo - lug. Islandaago. Perù -ott. India e Nepal - nov. Algeriagen.2012 Uganda M.Elgon e Ruwenzoriinfo 3333019017 [email protected]

www.planetrek.net -Trekking -Alpinismo -Sci-alpinismo -Mountain bike

www.montagnaenatura.it trek Licia e Etiopia

www.bouldermonviso.it Boulder e arrampicate Plaisir in val Po

Monviso Cai Barge www.giacoletti.itIl Gran Tour del Viso in 6 giorniSalite ai 3000, Arrampicata e Alpinismo Info 0121-82127

Nepal - Tibetda Simikot al Kailash dal 10/10 al 02/11/2011www.freetrek.info - cell. 338 5030887

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Trekking in NepalShiva Ram BasnetEsperta guida locale, parla italianowww.highspirittreks.com

Pedalare in Corsicadal 29 maggio al 4 giugnowww.tenereviaggi.com

Islanda e Patagonia e ....25 anni di gran tour natura PER TUTTIcon guida/produttore dall’Italiawww..trovaviaggi.turistipercaso.it/agenzia/[email protected] - 347 5413197

www.trekkinglight.it Ritmi lenti e trasporto dei bagagli

Ladakh Zanskar SpitiGuida locale trekking Buon inglese [email protected]@gmail.com

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www.accompagnatoriditerritorio.itmargonauta@interfree.itTrentino-Sudtirolo: trekking x piccoli gruppiVia Andreas Hofer - Via San Vili -Via Dürer

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- Guide alpine. Gli interessati ad apparire sotto questavoce devono dichiarare, sotto la loro responsabilità, ilCollegio di appartenenza loro personale o della scuola oassociazione.

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corso base, lezioni teoriche infraset-timanali, uscite pratiche domenicali,trekking finale.� ALPINISMO GIOVANILE. Sotto-sezione di Casorate Sempione, Mas-simo Franchini 3487731778, LorenzoGoffi 3477933737.� ESCURSIONISMO. 1/5 Giro adAnello Valle Agrasina – Valle Isornoda Agarina 1204 m per il Passo delLago Gelato 244 m, h 7, diff. EE, dir.Stefania Caletti e AntonellaLombardo; 1/5 Festa Walser aSalecchio (val Antigorio), partenza daAltillone, dir. Ugo Budelli; 20-27/5Aspromonte (Calabria), Trekking eTurismo, dir. Giuseppe Benecchi;22/5 Giro delli frazioni di Rimella, ilpiù antico insediamento Walser, dir.Ermanno Bagatti e PierantonioScaltritti; 5/6 Galehorn 2797 m,Sempione (CH) Da Engiloch 1769 m,disl. 1030 m Tempo A h 3, diff. E/EE,dir. Paolo Radice.� GRUPPO SENIORES. DirettoriGiuseppe Benecchi e FilippoBrunetto; 5/5 Alpe Cangello 1324 m,da Campertogno 815 m, disl. 509m, diff. E, h 1,30, part. ore 7,30; 20-27/5 trekking e turismo inAspromonte.� GRUPPO MOUNTAIN BIKE. 22/5Rifugio Venini, Alta Via dei MontiLariani (CO), IG.� GRUPPO GROTTE. Infowww.gruppogrottecaigallarate.it omartedì sera in sede.� RIFUGI. Enrico Castiglioni, AlpeDevero, 1640 m, gest. MicheleGalmarini 0324619126; PietroCrosta, Alpe Solcio (Varzo) 1750 m,pacchetti per sezioni CAI,0324634183 www.rifugiocrosta.it,[email protected].

COLICOVia Campione, 923823 Colico (LC)tel. 0341 [email protected] Ven. 21-22,30tel. rif. Scoggione 034363034� ATTIVITÀ. 1/5 Breithorn Occiden-tale e Centrale 4165 m., sci alp.; 8-14/5 grande trekking nelle AlpiApuane; 15/5 Resegone sentiero ovie ferrate.� ALPINISMO GIOVANILE. 8/5Mottarone-Lago Maggiore; 22/5Monte Grona; 5/6 San Bernardo;

28/5-4/6 Pirenei e Catalogna GR 92,gite sociali; 10-16/6 grande trekkingVia Alpina Gialla; 3/7 Grigna sentieroo ferrata Sasso Carbonari; 2-9/7grande trekking Via Alpina Rossa.

ERBAVia Riazzolo, 26Mar. e ven. 21-22,30Tel.031/[email protected]� GITE SOCIALI. 8/5 Sentiero delleCreste, Monte Resegone 1.870 m.dai Piani d’Erna m. 1.330(Escursionistica); 22/05 Laghetti diMuino 1.915 m. - da Arvogno disl.700 m. - Val Vigezzo, E.� GRUPPO SENIORES. 4/5 RifugioPrabello 1.201 m. - da Cabbio(Svizzera) - Monti Lariani disl. 550m; 18/5 Monte Isola Santuario dellaCeriola 600 m. da Peschira Maraglio– Lago d’Iseo disl. 400 m; 25/5Raduno Regionale.� CORSO ALPINISMO GIOVANILE.8/5 Rifugio Menaggio 1383 m; 15/5Rifugio Alpinisti Monzesi 1173 m;29/5 Traversata Tamaro/Lema.

LANZO TORINESEVia Don Bosco, 3310074 Lanzo (To)giov 21 - 23 [email protected]� ESCURSIONISMO. 8/5 RoccaPatanua con sotto sezione di Viù.� ALPINISMO GIOVANILE. 1/5Arrampicata a Bertesseno; 15/5Escursione a S. Cristina; 29/5 Puliziasentiero Val Servin.� PULIZIA SENTIERI. 22/5 Anellostorico Lemie.

MONCALIERIPiazza Marconi 110027 Moncalieri (Fraz. Testona)Tel e Fax 011 [email protected]. h 18-19 e Mer. h 21-23� ESCURSIONISMO. 1/5 MonteGalero 1704 m, Colle San Bernardo(CN), da Garessio, disl. 950 m, sali-ta h 3, diff. E; 8/5 Punta della Merla1907 m, Val Chisone (TO), da SerreMarchetto, disl. 800 m, salita h 2,5diff. E; 22/5 Monte Cavallaria, LaColma 1653 m, Val Chiusella (TO) daBrosso, disl. 900 m, salita h 3,5 diff.

E; 29/5 Sentiero “Arturo Genre” ValGermanasca (TO), da Maniglia, disl.750 m, h 5,5 diff. E.� ALPINISMO GIOVANILE. 15/5Rafting; 28/5 Sacra di San Michele,arrampicata e gita notturna.� MOUNTAIN BIKE. 15/5 “Bici faci-le”, San Lorenzo, Sanremo (IM) daSan Lorenzo (IM), 40 Km, diff. TC.� APPUNTAMENTI. 7/5 Pulizia sen-tieri della collina di Moncalieri (pre-notazione obbligatoria entro il 13/4).

MONVISO SALUZZOPiazza Cavour, 1212037 SaluzzoVen dalle 21� ESCURSIONISMO. Corso base diescursionismo, con inizio il 28 aprilepresso la sede sociale, info [email protected] o tel.0175249370 il venerdì sera dopo leore 21.� ALPINISMO GIOVANILE. 15/5evento su cartografia e orientamentonel parco del Monte Beigua, ScuolaAG “Quota 3841” info in sede o0175248839, ag. [email protected]� CONCORSO FOTOGRAFICO“EMOZIONI DAL MONVISO”. Contema il Monviso e le sue bellezze,regolamento su www.caimonviso.ito invio postale su richiesta.��MONVISO 150. Nei prossimi mesivari eventi per commemorare laprima salita al Monviso di WilliamsMethews, info www.monviso150.it� GIRO DEL MONVISO 2011. 5-7/8tre giorni attorno al Monviso, percor-rendo i suoi sentieri e le sue valli,info AAG Franco Galliano0175248839 uff. 017546391 casa,3355606712 cell. o AE BartoloGiusiano 3407261992.

SOTTOSEZIONE DI VIÙV. Roma, 32 - 10070 Viù (TO)Sa 21-22:[email protected]� ATTIVITÀ. 8/5 Rocca Patanua;22/5 Torrione Mazzuchini; 5/6 Uja diCalcante (escursione interrregionaleLPV); 19/6 ferrata Les Vigneaux.

DOLO30031 Dolo (VE) – CP 87Via C. Frasio - DOLOMerc. 21-23www.caidolo.it

� ESCURSIONI. 1/5 Anello fluvialedi Padova, escursione in bicicletta;8/5 Giro del Monte Cabia (ArtaTerme-Carnia); 15/5 Lessinia: trapascoli e contrade. Escursione conil CAI di Tregnago (VR); 22/5 Grottadi S.Giovanni d’Antro, PrealpiGiulie, uscita Speleologica; 29/5Cadini del Brenton, Valle del Mis.Uscita fotografica; 2-3-4-5/6 quat-tro giorni sui sentieri del novelloParco delle Alpi Liguri; 5/6 ValFiorentina, Monte Pore, sugli anti-chi sentieri delle miniere di ferro.� SERATE. 27/5 Mira Porte, VillaPrincipe Pio, “Messico, sulle antichevie di Veneti e Aztechi”, relatore V.Mason.

MACUGNAGAPiazza Municipio 28876Macugnaga (VB) Tel e fax 0324.65485www.caimacugnaga.org� CORSI. Il CLUB dei 4000 e il CAIorganizzano dal 25 al 30 luglio2011 presso il rifugio Zamboni-Zappa, con le Guide di Macugnaga,il 38° corso di introduzione all’alpi-nismo, il 35° corso di alpinismo eil 20° corso di perfezionamentoalpinistico: tecniche su roccia,ghiaccio e misto. Età minima 14anni, attrezzatura adeguata, iscri-zione obbligatoria al CAI. Info eiscriz: Corpo Guide Alpine393.8169380, www.guidealpine-macugnaga.it; Schranz Sport0324.65172; I.A.T. 0324.65119,fax 0324.65775; www.caimacu-gnaga.org

S. DONA’ DI PIAVEVia Guerrato, 3Tel. /fax 0421 332288www.caisandona.itMar. e Giov. 19-20 Giov. 21-22� ALPINISMO GIOVANILE. 8/5 ValResia(UD) visita alla miniera delResartico; 29/5 Altopiano dei 7Comuni, Cima Vezzena.� ESCURSIONISMO. 29/5 Stalla diVal Dumella (Massiccio del Grappa(BL). Diff. E, disl 850 m� SERATA CULTURALE. 6/5 h20,45 al centro culturale L. daVinci “Storia d’ Italia-dall’ oceanomesozoico nascono le Alpi e gliAppennini” rel. Corrado Venturini(geologo, università di Bologna). �

QUI CAI Vita delle sezioni

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