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MI PUOI TELEFONARE il giovedì dalle 9 alle 12 allo 02 69.61.577 MI PUOI SCRIVERE A [email protected] Conto corrente fino a 100.000 euro La garanzia è per ogni depositante in carne e ossa, non per ogni deposito. Titoli di Stato Anche quando l’emittente è sicuro, se scadono tra molti anni hanno prezzi ballerini. Obbligazioni Insieme alle azioni delle banche sono i primi a saltare in caso di fallimento. Altroconsumo Finanza – settimanale – Anno XXV – 5,20 € – Abb. anno 217,20 € – Altroconsumo Edizioni s.r.l. – via Valassina, 22 – 20159 Milano – Poste Italiane s.p.a. – Spedizione in a.p. – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, LO/MI BASSO MEDIO ALTO Banche? Solidissime! Questo è il risultato della nostra indagine su quasi 300 banche italiane: il 76 % scoppia di salute. Ma se il sistema è così solido cos’è cambiato? Poco. Solo che prima se una banca falliva, pagava Pantalone, ora paghi tu. Chi è chiamato a controllare può dirsi fiero della tenuta del sistema, se si tralascia quell’1 % del salvadanaio italico andato in fumo - tanto rappresentano Banca Marche, Cari- chieti, Cariferrara e Banca Etruria. Ma io, forse per miopia, riesco a pensare solo a quell’1 % e così mi sono inventato uno strumento per dirti quanto la tua banca sia affidabile. Non ho scoperto nulla di nuovo, non l’abbiano a male i banchieri che si trovano in fondo alla classifica, mi sono limitato a sbirciare i dati di bilancio delle principali banche italiane (restano fuori solo gli istituti con meno di 10 sportelli) e a mettere in fila gli indici di affidabilità che la normativa obbliga già ora a pub- blicare e a dar loro un voto: 5 stelle, affidabilità massima, e via a scendere, fino a 1 stella. Come per i ristoranti. Che fare dopo che hai letto questo numero Hai il conto in una banca commissariata? Con flemma fai armi e bagagli. Hai un conto in una banca che viene valutata con 1 sola stella? Se non soddisfasse i requi- siti patrimoniali minimi richiesti dalle norme - lo trovi indicato - anche in questo caso fai armi e bagagli: è vero che gli aumenti di capitale che ne raddrizzerebbero le sorti sono in dirittura d’arrivo, ma prudenza è saggezza. In tutte le banche con un rating di 1 stella l’affidabilità va costantemente tenuta sott’occhio: se sei avverso al rischio fai attenzione ai prodotti che prevedono dei vincoli all’uscita. Pensaci due volte prima di fare un prestito titoli o un pronti contro termine con, sottostanti, bond della banca stessa. Per tutte le altre banche sentiti relativa- mente protetto. Dico relativamente perché anche Monte Paschi – oggi 4 stelle – un anno fa dopo un aumento di capitale monstre aveva i conti a posto meritan- dosi 2 stelle e poi se li è bruciati in un anno di perdite. Ecco perché continueremo a fare questo lavoro di rating stellare. Seguici. Qualunque sia la tua banca non devi avere sue obbligazioni senza basarti su nostri consigli puntuali. Al momento il mercato non prezza correttamente questi titoli. Vendili indipendentemente dalle stelle della banca. Valuta sempre i costi del tuo conto corrente e sfrutta il nostro comparatore on line www.altroconsumo.it/finanza/conticorrenti/. IN EVIDENZA Valutazione del rischio inanza F 1154 Anno XXV - 2015 29 Dicembre www.altroconsumo.it/finanza SPECIALE BANCHE Vincenzo Somma, direttore

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MI PUOI TELEFONAREil giovedì dalle 9 alle 12 allo 02 69.61.577

MI PUOI SCRIVERE A [email protected]

Conto corrente fino a 100.000 euroLa garanzia è per ogni depositante in carne e ossa, non per ogni deposito.

Titoli di StatoAnche quando l’emittente è sicuro, se scadono tra molti anni hanno prezzi ballerini.

ObbligazioniInsieme alle azioni delle banche sono i primi a saltare in caso di fallimento.

Altroconsumo Finanza – settimanale – Anno XXV – 5,20 € – Abb. anno 217,20 € – Altroconsumo Edizioni s.r.l. – via Valassina, 22 – 20159 Milano – Poste Italiane s.p.a. – Spedizione in a.p. – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, LO/MI

BASSO

MEDIO

ALTO

Banche? Solidissime!Questo è il risultato della nostra indagine su quasi 300 banche italiane: il 76 % scoppia di salute. Ma se il sistema è così solido cos’è cambiato? Poco. Solo che prima se una banca falliva, pagava Pantalone, ora paghi tu. Chi è chiamato a controllare può dirsi fiero della tenuta del sistema, se si tralascia quell’1 % del salvadanaio italico andato in fumo - tanto rappresentano Banca Marche, Cari-chieti, Cariferrara e Banca Etruria. Ma io, forse per miopia, riesco a pensare solo a quell’1 % e così mi sono inventato uno strumento per dirti quanto la tua banca sia affidabile. Non ho scoperto nulla di nuovo, non l’abbiano a male i banchieri che si trovano in fondo alla classifica, mi sono limitato a sbirciare i dati di bilancio delle principali banche italiane (restano fuori solo gli istituti con meno di 10 sportelli) e a mettere in fila gli indici di affidabilità che la normativa obbliga già ora a pub-blicare e a dar loro un voto: 5 stelle, affidabilità massima, e via a scendere, fino a 1 stella. Come per i ristoranti.

Che fare dopo che hai letto questo numeroHai il conto in una banca commissariata? Con flemma fai armi e bagagli. Hai un conto in una banca che viene valutata con 1 sola stella? Se non soddisfasse i requi-siti patrimoniali minimi richiesti dalle norme - lo trovi indicato - anche in questo caso fai armi e bagagli: è vero che gli aumenti di capitale che ne raddrizzerebbero le sorti sono in dirittura d’arrivo, ma prudenza è saggezza. In tutte le banche con un rating di 1 stella l’affidabilità va costantemente tenuta sott’occhio: se sei avverso al rischio fai attenzione ai prodotti che prevedono dei vincoli all’uscita. Pensaci due volte prima di fare un prestito titoli o un pronti contro termine con, sottostanti, bond della banca stessa. Per tutte le altre banche sentiti relativa-mente protetto. Dico relativamente perché anche Monte Paschi – oggi 4 stelle – un anno fa dopo un aumento di capitale monstre aveva i conti a posto meritan-dosi 2 stelle e poi se li è bruciati in un anno di perdite. Ecco perché continueremo a fare questo lavoro di rating stellare. Seguici. Qualunque sia la tua banca non devi avere sue obbligazioni senza basarti su nostri consigli puntuali. Al momento il mercato non prezza correttamente questi titoli. Vendili indipendentemente dalle stelle della banca. Valuta sempre i costi del tuo conto corrente e sfrutta il nostro comparatore on line www.altroconsumo.it/finanza/conticorrenti/.

IN EVIDENZAValutazione del rischio

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Anno XXV - 201529 Dicembre

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Vincenzo Somma, direttore

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Rischio (4) Commento Consigli al 24/12/2015

SETTORE FINANZIARIOAegon (5) 5.26 EUR Amsterdam 1129 3/5 risultati trimestrali deludenti BAgeas (5) 42.76 EUR Bruxelles 1066 4/5 3° trimestre deludente BAllianz (5) 163.13 EUR Francoforte 1151 4/5 prevede una crescita del 5 % annuo per 3 anni BAxa (5) 25.09 EUR Parigi 1152 3/5 si rafforza in Polonia AB. Pop. Milano 0.90 EUR Milano 1150 4/5 S&P alza il rating da B+ a BB- CBanco Popolare 12.90 EUR Milano 1149 4/5 ultimata la cessione della quota in Arca Sgr CBank of America 17.27 USD New York 1135 4/5 i ricavi non crescono BBarclays Bank 221.70 p. Londra 1140 4/5 nuovo direttore generale ABBVA (5) 6.94 EUR Madrid 1050 4/5 punta sul Messico BBCP 0.05 EUR Lisbona 1148 4/5 3° trimestre un po’ sotto le attese ABlackRock 337.40 USD New York 1135 3/5 3° trimestre migliore delle attese BBNP Paribas (5) 53.30 EUR Parigi 1130 4/5 interesse per attivi di HSBC in Turchia BDeutsche Bank (5) 22.34 EUR Francoforte 1130 4/5 piano di ristrutturazione non convincente CGenerali 16.92 EUR Milano 1147 3/5 riassetto organizzativo in Italia AING (5) 12.55 EUR Amsterdam 1121 4/5 3° trimestre solido BIntesa Sanpaolo 3.09 EUR Milano 1150 4/5 nuova emissione di bond garantiti AMediobanca 8.84 EUR Milano 1151 4/5 CheBanca! acquisirà retail ital. di Barclays CMediolanum 7.47 EUR Milano 1151 3/5 Banca Mediolanum, raccolta novembre positiva CMonte Paschi 1.25 EUR Milano 1150 5/5 Consob accerta non conformità bilancio CNordea 93.30 SEK Stoccolma 1135 3/5 accusa le pressioni sui tassi d’interesse BSantander (5) 4.69 EUR Madrid 1112 4/5 il Brasile è il suo problema principale BSociété Génér. (5) 43.27 EUR Parigi 1138 4/5 vuol ridurre il numero delle sue agenzie BUBI Banca 6.32 EUR Milano 1134 4/5 nomina i consulenti per possibili fusioni CUBS Group 19.31 CHF Zurigo 1151 3/5 calo eccessivo del titolo AUnicredit 5.16 EUR Milano 1153 5/5 accordo con sindacati per fondo pensione AUnipol 4.71 EUR Milano 1132 5/5 Dagong Europe assegna rating BBB- CUnipolSai 2.35 EUR Milano 1132 5/5 venderà a IGD la società Punta di Ferro srl CWestern Union 18.50 USD New York 1147 3/5 l’azione è sottovalutata AZurich Insur. 255.70 CHF Zurigo 1152 3/5 acquisizione in Nord America B

BENI DI CONSUMOadidas Group 90.29 EUR Francoforte 1128 2/5 management più ottimista dopo il 3° trim. CBasicNet 4.91 EUR Milano 1146 2/5 vendite dei marchi primi 9 mesi: +14,1 % CDe’Longhi 26.65 EUR Milano 1137 2/5 ricavi trimestrali in crescita dell’8,2 % CGeox 3.93 EUR Milano 1143 2/5 siglato accordo in Cina CInditex 31.79 EUR Madrid 1141 3/5 risultati trimestrali in linea con le attese CKimberly-Clark 126.88 USD New York 1044 2/5 prospettive confermate BL’Oréal (5) 156.70 EUR Parigi 1136 3/5 3° tr.: 3,7 % crescita interna del fatturato CLVMH (5) 146.05 EUR Parigi 1122 3/5 deludenti le vendite trim. di Louis Vuitton COriflame 139.00 SEK Stoccolma 1090 4/5 3° trim. incoraggiante ma i rischi persistono BProcter&Gamble 79.79 USD New York 1032 2/5 buoni risultati nel 3° trimestre BReckitt Benck. 6226.00 p. Londra 1043 2/5 alza obiettivo di vendite per il 2015 BSalv. Ferragamo 21.50 EUR Milano 1153 2/5 ricavi primi 9 mesi: +7 % CSioen 18.55 EUR Bruxelles 1149 3/5 fatturato in leggero calo nel 3° trimestre BStefanel 0.23 EUR Milano 1149 5/5 primi 9 mesi: riduce perdite BTod’s 73.70 EUR Milano 1150 2/5 acquista marchio Roger Vivier CUnilever (5) 39.95 EUR Amsterdam 1076 2/5 +5,7 % crescita interna del fatturato 3° trim. CVan de Velde 61.94 EUR Bruxelles 1134 2/5 dividendo 2014 sopra le attese AZignago Vetro 5.87 EUR Milano 1152 2/5 ricavi primi 9 mesi: +5,1 % B

ALIMENTARI E BEVANDEAB InBev 114.95 EUR Bruxelles 1144 3/5 offerta ufficiale per SABMiller CAutogrill 8.77 EUR Milano 1153 3/5 contratti nelle stazioni ferroviarie olandesi CCampari 7.91 EUR Milano 1141 2/5 risultati per i primi nove mesi in crescita BCoca - Cola 43.54 USD New York 1146 2/5 capacità di aumentare i prezzi nel 3° trim. BDanone (5) 62.47 EUR Parigi 1131 3/5 +4,6 % la crescita interna nel 3° trimestre CDiageo 1856.50 p. Londra 1122 2/5 conferma previsioni per l’esercizio in corso BHeineken 79.38 EUR Amsterdam 1070 3/5 +7,5 % il fatturato nel 3° trimestre CKraft Heinz Co 73.96 USD Nasdaq 1135 3/5 dividendo trimestrale alzato a 0,575 dollari BMondelez Int. 45.35 USD Nasdaq 1023 3/5 sotto pressione da parte degli azionisti BNestlé 73.35 CHF Zurigo 1076 2/5 riduce leggermente l’obiettivo per il 2015 B

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Parmalat 2.36 EUR Milano 1148 3/5 acquista produttore yogurt australiano C

DISTRIBUZIONEAhold (5) 19.76 EUR Amsterdam 1149 3/5 buoni risultati nel 3° trimestre BCarrefour (5) 27.04 EUR Parigi 1061 3/5 crescita delle vendite accelera nel 3° trim. CDelhaize 90.66 EUR Bruxelles 1070 3/5 risultati trimestrali di buona fattura BMetro 29.55 EUR Francoforte 1131 3/5 centra gli obiettivi 2014/2015 BSainsbury 266.40 p. Londra 1148 2/5 3° trimestre migliore del previsto AWal-Mart Stores 60.83 USD New York 1144 2/5 3° tr. migliori delle attese BYoox NAP 33.61 EUR Milano 1151 2/5 bene vendite giorno del ringraziamento C

SALUTE E FARMACIAAbbott 45.10 USD New York 1087 3/5 conforme alle attese il 3° trimestre BAmplifon 7.70 EUR Milano 1145 3/5 ricavi primi 9 mesi: +17,7 % CAstraZeneca 4540.00 p. Londra 1092 3/5 acquisisce il 55 % di Acerta CDiasorin 47.22 EUR Milano 1129 2/5 utile trimestrale in crescita del 9 % CEli Lilly 85.85 USD New York 1060 3/5 beneficia dei dati positivi sul Trulicity BGlaxoSmithKline 1376.00 p. Londra 1147 3/5 acquista attivi nel campo dell’Aids BLivaNova 60.58 USD Nasdaq 1149 3/5 lancia un nuovo defibrillatore CLuxottica 60.10 EUR Milano 1153 2/5 risultati sopra le attese CMerck 52.85 USD New York 1035 3/5 aumenta la forchetta di stime BNovartis 85.05 CHF Zurigo 1111 3/5 paga una multa negli Usa BPfizer 32.62 USD New York 1150 3/5 +7 % il dividendo trimestrale CRecordati 23.34 EUR Milano 1143 2/5 acconto dividendo 2015 di 0,3 euro per azione CRoche GS 272.50 CHF Zurigo 1134 3/5 conta di lanciare 8 nuovi farmaci entro 2018 BSanofi (5) 79.09 EUR Parigi 1153 4/5 in trattative con Boehringer BTeva Pharma 66.32 USD New York 1151 4/5 avviso positivo di esperti Usa sul Reslizumab B

ENERGIA E SERVIZI ALLE COLLETTIVITÀA2A 1.23 EUR Milano 1147 4/5 fusione con Linea group vicina BACEA 13.75 EUR Milano 1150 4/5 agenzia S&P conferma rating BAstm 11.39 EUR Milano 1151 4/5 accordo per investimenti in Brasile BAtlantia 24.54 EUR Milano 1145 4/5 migliora traffico a Fiumicino CBP 365.95 p. Londra 1135 3/5 contesto diventato troppo difficile per BP BChevron 92.05 USD New York 1142 2/5 buona tenuta dei risultati nel 3° trimestre AE.ON (5) 8.95 EUR Francoforte 1117 4/5 calo degli utili su 9 mesi BEDP 3.23 EUR Lisbona 1137 3/5 profitti (-4 %) su 9 mesi in linea con attese AEDP Renováveis 7.08 EUR Lisbona 1096 3/5 +88 % l’utile per azione su 9 mesi BEnel 3.90 EUR Milano 1149 3/5 cedute le attività slovacche BEngie (5) 16.48 EUR Parigi 1147 3/5 dei deprezzamenti peseranno su risultati 2015 AENI 13.96 EUR Milano 1152 3/5 preoccupata per situazione in Libia BExelon 27.75 USD New York 1127 2/5 3° trimestre in linea con le nostre attese BExxon Mobil 79.33 USD New York 1138 1/5 azione troppo sanzionata dai mercati AGas Natural 19.05 EUR Madrid 1140 3/5 rigorosa disciplina finanziaria AIberdrola 6.50 EUR Madrid 1150 3/5 Avangrid (controllata Usa) in Borsa BION Geophysical 0.50 USD New York 1152 5/5 piano di riduzione dei costi BIren 1.44 EUR Milano 1152 3/5 salirà al 60 % dell’Atena di Vercelli BJinkoSolar 29.48 USD New York 1132 4/5 azione rischiosa, ma conveniente ANational Grid 935.00 p. Londra 1128 3/5 cessioni in vista nella distribuzione di gas AR.Dutch Shell A 21.48 EUR Amsterdam 1140 3/5 3° trim. in perdita (pesanti deprezzamenti) BRepsol 10.94 EUR Madrid 1144 3/5 risultati trimestrali in rosso ASabesp 4.78 USD New York 1120 4/5 accusa siccità in Brasile e calo del real BSaipem 7.76 EUR Milano 1151 4/5 contratti da 180 milioni di euro BSIAS 9.60 EUR Milano 1138 3/5 accordo per gestire tratte autost. brasiliane CSnam 4.74 EUR Milano 1146 3/5 perfeziona ingresso in gasdotto Tap B

(1) Prezzo in valuta locale (EUR = euro; AUD = dollaro au-straliano; CHF = franco svizzero; DKK = corona danese; JPY = yen giapponese; p. = pence; SEK = corona sve-dese; USD = dollaro americano), 1 AUD = 0.6636 EUR; 1 CAD = 0.6588 EUR; 1 CHF = 0.9243 EUR; 1 DKK = 0.1340 EUR; 100 JPY = 0.7586 EUR; 100 p. = 1.3633 EUR; 1 SEK = 0.1087 EUR; 1 USD = 0.9125 EUR.

(2) Principale Borsa di quotazione.(3) Ultimo numero della rivista in cui si è parlato di

quest’azione.(4) Indicatore di rischio (da 1/5 a 5/5): maggiore è il

numero, più elevato è il rischio legato all’azione. Quest’indicatore tiene conto delle fluttuazioni del prezzo dell’azione in Borsa (volatilità), della situa-

zione finanziaria e del settore di attività dell’im-presa, nonché del rispetto delle regole di corporate governance.

(5) Quotata anche alla Borsa di Milano.

a acquistare b mantenere c vendi/aderisci all’OPA

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Tenaris 11.27 EUR Milano 1139 2/5 chiude i primi 9 mesi dell’anno in perdita CTerna 4.71 EUR Milano 1152 3/5 finanziamento Bei da 150 milioni euro BTotal (5) 42.11 EUR Parigi 1110 3/5 risultati del 3° trim. in linea con le attese BVeolia Envir. 21.38 EUR Parigi 1153 3/5 dividendo in crescita dal 2015 AVestas Wind 479.00 DKK Copenhaghen 1060 3/5 lancia piano di acquisto di azioni proprie C

CHIMICABASF (5) 71.03 EUR Francoforte 1142 3/5 riduce le previsioni BBayer (5) 116.04 EUR Francoforte 1118 3/5 confermate le previsioni di utili CDuPont 66.40 USD New York 1153 3/5 fusione con Dow Chemical BSolvay 98.31 EUR Bruxelles 1131 3/5 aumento di capitale riuscito B

SETTORE AUTOMOBILISTICOBMW (5) 98.44 EUR Francoforte 1109 3/5 3° trim. in crescita nonostante la Cina BBrembo 44.20 EUR Milano 1142 3/5 risultati per i primi nove mesi in crescita CCNH Industrial 6.48 EUR Milano 1151 4/5 terzo trimestre in perdita BDaimler (5) 77.53 EUR Francoforte 1112 3/5 risultati di buona fattura nel 3° trimestre BFCA 13.02 EUR Milano 1150 4/5 multa da 70 milioni di dollari negli Usa CFerrari 46.75 USD New York 1153 2/5 il 4 gennaio quotazione a Piazza Affari CMichelin 88.45 EUR Parigi 1093 3/5 +8,7 % il fatturato nel 3° trimestre BPeugeot 16.38 EUR Parigi 1067 3/5 beneficia della crescita del mercato europeo BPiaggio 2.35 EUR Milano 1151 2/5 in arrivo un finanziamento di 70 mln di euro CPininfarina 3.00 EUR Milano 1153 5/5 dati trimestrali peggiori del previsto CRenault (5) 95.25 EUR Parigi 920 3/5 la sua alleata Nissan rialza le previsioni BVolkswagen 143.00 EUR Francoforte 1142 4/5 dopo lo scandalo riduce gli investimenti B

SIDERURGIA, MINERALI NON FERROSI, MINIEREArcelorMittal 4.20 EUR Amsterdam 1148 4/5 approfitta del calo del titolo in Borsa AIntek 0.31 EUR Milano 1150 3/5 cederà 60 % di Kme France CRio Tinto 2006.50 p. Londra 1136 3/5 mantiene il dividendo ASchnitzer Steel 15.26 USD Nasdaq 1133 4/5 4° trimestre conforme alle attese A

COSTRUZIONI E IMMOBILIAcciona 78.40 EUR Madrid 1143 4/5 fonde la controllata AWP con Nordex BBeni Stabili 0.71 EUR Milano 1146 3/5 vende un immobile a Telecom Italia CBuzzi Unicem 16.72 EUR Milano 1150 3/5 via libera antitrust a acquisizione di Sacci CHeadwaters 17.30 USD New York 1077 4/5 il titolo riflette già le buone prospettive BItalcementi 10.18 EUR Milano 1142 2/5 cede Italgen e Bravosolution a Italmobiliare CMDC Holdings 25.94 USD New York 1099 4/5 buona crescita delle vendite nel 1° trim. APrelios 0.29 EUR Milano 1145 5/5 riduce le perdite nei primi nove mesi CSacyr 2.00 EUR Madrid 1131 4/5 risente dei risultati di Repsol CSaint - Gobain 39.87 EUR Parigi 1105 4/5 riduce leggermente le stime di utili per 2015 BSal. Impregilo 3.97 EUR Milano 1152 3/5 S&P conferma rating BB+ B

INDUSTRIE E SERVIZI VARIAdecco 68.80 CHF Zurigo 1104 3/5 dubbio su obiettivi di redditività per 2015 BAgfa - Gevaert 5.26 EUR Bruxelles 1153 4/5 dovrebbe stabilizzare le vendite nel 2015 AAnsaldo 9.82 EUR Milano 1152 2/5 presentata istanza a Consob contro prezzo Opa BBeghelli 0.47 EUR Milano 1128 5/5 accordo per la cessione di parte dei crediti CBME 31.94 EUR Madrid 1137 2/5 3° trimestre senza sorprese BBouygues 36.48 EUR Parigi 1152 3/5 Orange interessata a Bouygues Télécom ACIR 0.95 EUR Milano 1096 3/5 finalizzata cessione partecipazione in Seg CCompass Group 1160.00 p. Londra 1151 2/5 obiettivi confermati CD’Amico 0.69 EUR Milano 1137 4/5 acquista azioni proprie BDeutsche Post 25.98 EUR Francoforte 1117 2/5 costi di ristrutturazione pesano sul 3 trim. BExor 41.37 EUR Milano 1150 2/5 perfezionata emissione obbligazionaria decen. CFinmeccanica 12.86 EUR Milano 1148 4/5 slitta ancora chiusura commessa Kuwait CGeneral Electr. 30.83 USD New York 1145 3/5 si aspetta dei buoni profitti nel 2016 AInterpump 14.23 EUR Milano 1141 2/5 utile primi 9 mesi: +21,8 % CLufthansa 14.41 EUR Francoforte 1150 3/5 3° trim. record (carburante a buon mercato) BNasdaq OMX 57.99 USD Nasdaq 1149 3/5 malgrado il calo il titolo non è da vendere BNice 2.46 EUR Milano 1118 1/5 ricavi in crescita del 6,4 % nei primi 9 mesi CPoste Italiane 7.15 EUR Milano 1152 3/5 firmato il contratto di programma BPrysmian 20.02 EUR Milano 1153 2/5 diverrà azionista di magg. di Oman cable ind C

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Rischio (4) Commento Consigli al 24/12/2015

Republ. Airways 4.29 USD Nasdaq 1139 4/5 evita il peggio grazie a accordo con i piloti BSeaspan 16.36 USD New York 1126 4/5 troppo presto per acquistare BSiemens (5) 89.65 EUR Francoforte 1100 3/5 chiude l’esercizio con risultati in crescita BSpirit Aerosys. 48.38 USD New York 1112 3/5 rialza le previsioni di utili per il 2015 BUS Ecology 37.73 USD Nasdaq 1134 3/5 3° trimestre sotto le attese BVivendi (5) 19.61 EUR Parigi 1134 3/5 3° trimestre in perdita CWaste Connect. 56.36 USD New York 1113 3/5 aumenta il dividendo dell’11,5 % AXerox 10.88 USD New York 1121 3/5 3° trimestre in perdita B

MEDIA E TEMPO LIBEROIGT 16.39 USD New York 1121 3/5 torna in utile nel terzo trimestre BL’Espresso 0.98 EUR Milano 1146 3/5 3° trimestre in crescita come da attese BMediaset 3.85 EUR Milano 1148 2/5 terzo trimestre in perdita CMondadori 1.01 EUR Milano 1142 2/5 riduce le perdite rispetto al 2014 BPearson 768.00 p. Londra 1153 3/5 il calo del titolo ci sembra eccessivo ARCS MediaGroup 0.53 EUR Milano 1153 5/5 approvato nuovo piano industriale CTime Warner 64.39 USD New York 1147 3/5 lancia avvertimento sugli utili 2016 BWalt Disney 105.86 USD New York 1142 3/5 gli utili continueranno a ben progredire BWolters Kluwer 30.99 EUR Amsterdam 1032 3/5 1° semestre buono, ma il 2° sarà meno solido CWPP 1538.00 p. Londra 1141 2/5 conferma obiettivo crescita annua sopra il 3 % B

TELECOMUNICAZIONIAT & T 34.66 USD New York 1123 2/5 rialza le stime sull’utile per azione 2015 ABT Group 467.05 p. Londra 1102 3/5 in linea con attese risultati 2° tr. 2015/16 BDeutsche Telek. (5) 16.56 EUR Francoforte 1121 3/5 risultati trim. in linea con le nostre attese CKPN 3.43 EUR Amsterdam 1098 3/5 risultati sopra le attese nel 3° trimestre CMobistar 22.18 EUR Bruxelles 1057 3/5 lancio di offerta TV attesa in maggio 2016 COrange (ex FT) (5) 15.36 EUR Parigi 1104 3/5 ritrova la crescita nel 3° trimestre CPHAROL (ex PT) 0.29 EUR Lisbona 1133 4/5 filiale Oi: possibili movimenti in Brasile BProximus 29.41 EUR Bruxelles 1147 2/5 ottimista per l’ultimo trimestre 2015 BTelecom Italia 1.17 EUR Milano 1153 4/5 assemblea respinge conversione az. risparmio CTelefónica (5) 10.54 EUR Madrid 1144 3/5 3° trimestre in linea con le attese BTelefônica Bras 9.48 USD New York 1152 4/5 risultati trim. inferiori alle nostre attese ATelenet 48.99 EUR Bruxelles 1062 4/5 3° trim. solido, confermati obiettivi 2015 CVerizon 46.71 USD New York 1136 3/5 risultati trim. sopra le nostre attese AVodafone Group 216.65 p. Londra 1148 3/5 risultati semestrali migliori delle attese A

ALTA TECNOLOGIAApple 108.03 USD Nasdaq 1139 3/5 sopra le attese il 4° trimestre 2014/15 BApplied Mat. 19.11 USD Nasdaq 1145 3/5 superiori alle attese i risultati 2014/15 ACA 28.97 USD Nasdaq 1136 3/5 +2 % dividendo 2016/17 e acquisti d’azioni pr. ACisco Systems 27.38 USD Nasdaq 1065 3/5 atteso un rallentamento della crescita BCorning 18.56 USD New York 1138 3/5 dividendo: almeno +10 % annuo da qui al 2019 AEricsson B 82.20 SEK Stoccolma 1149 2/5 raggiunto accordo di licenza con Apple AFacebook 105.02 USD Nasdaq 1034 4/5 ammonito da tribunale belga (vita privata) CIBM 138.25 USD New York 1145 2/5 azione troppo sanzionata dagli investitori AIntel 34.98 USD Nasdaq 1144 3/5 annuncia obiettivi 2016 migliori delle attese AMelexis 49.66 EUR Bruxelles 1138 3/5 prevede un calo delle vendite nel 4° trim. AOption 0.23 EUR Bruxelles 1139 5/5 l’americana Danlaw investirà in Option CPhilips (5) 23.78 EUR Amsterdam 1140 3/5 2° tr.: +3,2 % crescita interna del fatturato CSage Group 596.00 p. Londra 1152 2/5 titolo correttamente valutato dopo la salita BSAP (5) 73.10 EUR Francoforte 1124 3/5 conferma obiettivo su utili industriali 2015 CSTMicroelectr. (5) 6.16 EUR Parigi 1151 3/5 risultati trim. e prospettive deludenti BTexas Instrum. 56.75 USD Nasdaq 1145 3/5 risultati 3° tr. e previsioni sopra le attese ATiscali 0.06 EUR Milano 1135 5/5 via libera alla fusione con Aria CZetes 39.70 EUR Bruxelles 1074 3/5 prevede utili 2015 in salita di oltre il 10 % B

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Rivoluzione in bancaQuello che è successo con Banca Marche e le altre banche “salvate” è solo un’anteprima. Dal 1° gennaio, se la tua banca traballa a pagare sei tu.

REGOLE UGUALI PER TUTTICon il nuovo anno anche l’Italia si è dovuta adattare alla direttiva BRRD (Bank Recovery and Resolution Directive), che introduce in tutti i Paesi europei le stesse regole per prevenire e gestire le crisi delle banche. Un argomento particolarmente delicato, anche perché gli effetti potrebbero non fermarsi alla banca coinvolta: se dopo il fallimento di una banca il timore di perdere i propri soldi sfocia in una “corsa agli sportelli”, la crisi può allargarsi all’intero sistema. E a quel punto non importa più quanto sia sana, in teoria, la tua banca: son dolori per tutti.Per questo, si è deciso di definire in anticipo come far fronte alla crisi di una banca. L’obiettivo è far continuare la banca nella sua normale operatività, per evitare che fallisca (la cosiddetta liquidazione coatta amministrativa) ed evitare, di conseguenza, “l’effetto-panico” sul mercato.Un primo assaggio lo si è avuto con le quattro banche “salvate” lo scorso novembre (vedi riquadro). Il passaggio dalla “vecchia” alla “nuova” banca è avvenuto senza che filiali e sportelli chiudessero neanche un solo giorno. Bello vero? Sì… ma non significa che non puoi rimetterci.

COSA CAMBIA PER TE? TANTO!Se fino ad adesso le crisi bancarie sono state risolte, in un modo o nell’altro, con l’intervento di altre banche o con aiuti pubblici, d’ora in poi dovrà essere la banca stessa, o meglio i suoi investitori, a “auto-salvarsi”: bail-in significa proprio auto salvataggio. Ma andiamo con ordine.Il primo passo è stato stabilire una “autorità di

risoluzione” per ogni Paese (per l’Italia, è Banca d’Italia). Questa autorità ha diversi compiti. Il primo è preparare un “piano

di azione” pronto all’uso se e quando si dovessero manifestare i primi segnali di pericolo per i conti della banca. Il secondo compito è intervenire per tempo, avviando questo “piano di azione” prima che sia troppo tardi per risanare la banca.

QUATTRO STRADE PER EVITARE IL FALLIMENTOQuando non c’è modo di risolvere la crisi con la normale gestione (ad esempio con un aumento di capitale), le “autorità di risoluzione” possono intervenire in più modi,

scegliendo quello più adatto o combinandoli tra loro. Il primo è vendere una parte delle attività della banca a un acquirente privato. A patto, ovviamente, che la banca abbia dei “gioielli” da vendere e che ci sia un acquirente.La seconda possibilità è trasferire temporaneamente l’attività della banca a una nuova società, gestita dalle autorità per proseguire le funzioni più importanti, in vista di una successiva vendita sul mercato. È quello che è stato fatto anche con le quattro banche “salvate” a novembre.La terza opzione è trasferire i crediti dubbi, in sostanza la parte “malata” del bilancio della banca, a una bad bank, cioè a una società che ne curi la liquidazione. Anche questa parte della nuova normativa è già stata “anticipata” con il salvataggio in extremis delle quattro banche.E se tutto questo non è applicabile o non basta, si arriva all’opzione più temuta: il bail-in. Si svalutano azioni, obbligazioni, depositi per riassorbire le perdite e rifornire la banca del capitale necessario per proseguire l’attività.

SERVONO CONTROLLI PIÙ SEVERIPer il legislatore europeo, in sintesi, ora sei tu a doverti prendere la piena responsabilità dei tuoi investimenti, senza più contare sullo Stato che, in un modo o nell’altro, ci metteva una pezza. Principio condivisibile, in teoria, ma solo a patto che tu sia sufficientemente informato sullo “stato di salute” della banca in modo da prendere decisioni consapevoli. Ma la triste realtà è che, spesso, non è così: casi più o meno recenti di scandali bancari hanno dimostrato che la pubblicazione dei bilanci non basta a garantire un’adeguata informazione. Tanto più che a mettere i bastoni tra le ruote è un’altra direttiva europea che impone d’ora in poi alle società quotate di pubblicare i conti semestralmente, e non più trimestralmente!Ora più che mai occorre che le autorità di vigilanza stringano di più le maglie dei controlli e delle ispezioni: la mancata vigilanza ora rischia di ricadere sulle tue spalle!

UN PRIMO ASSAGGIO DI BAIL-INA fine novembre Governo e Banca d’Italia hanno utilizzato al-cune delle nuove regole per salvare quattro banche in crisi: Banca delle Marche, Cassa di risparmio di Chieti, Banca Popo-lare dell’Etruria e del Lazio e Cassa di risparmio di Ferrara.Di fatto, questa operazione è stata concepita per dribblare le regole del bail-in e il suo spirito di base: e cioè che a pagare devono essere in primis i privati (azionisti, obbligazionisti, cor-rentisti per gli importi sopra 100.000  euro) e solo in ultima istanza il fondo di risoluzione, o peggio ancora la collettività.Azionisti e obbligazionisti “subordinati” hanno pagato in prima persona (ora si parla di un fondo di solidarietà per ri-sarcirli almeno in parte, te ne parliamo nelle prossime pagine). E il resto delle perdite su chi ricade? Ancora una volta sulla collettività, tramite il sistema bancario e tramite lo Stato che comunque, tra garanzie e minori tasse dalle banche “salvatri-ci”, ci ha rimesso.Per saperne di più su questo argomento, puoi ascoltare l’intervista al nostro direttore che trovi a questo link: http://www.economia.rai.it/articoli/salvataggio-delle-banche-facciamo-il-punto/31886/default.aspx.

� Banca in crisi?Lo Stato non paga più

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Speciale banche

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Bail-in: chi si salva e chi noA giudicare dalle molte domande che ci avete inviato e dal nostro sondaggio, su questo punto le banche non vi hanno informato. E allora, facciamo chiarezza noi.

QUANDO LA BANCA VA A ROTOLI CHI PAGA?I primi sono gli azionisti: le azioni emesse dalla banca vengono azzerate per coprire almeno parte delle perdite.Se non basta, i secondi della lista sono i detentori di obbligazioni subordinate. Nonostante il nome, sono una “via di mezzo” tra azioni e obbligazioni: anche prima della nascita del bail-in, erano comunque rimborsate per ultime in caso di default. Si tratta quindi di un investimento rischioso: in caso di fallimento della banca, i detentori di questi titoli recuperano parte dei soldi se, e solo se, avanza qualcosa dopo aver ripagato tutti gli altri creditori (da qui il termine “subordinato”). Eppure, le banche hanno spesso e volentieri piazzato questi titoli anche a investitori inconsapevoli. Anzi! Spesso sono stati le prime “vittime” di questi collocamenti, finiti sotto i riflettori solo con i recenti casi di cronaca. Proprio perché considerati “quasi capitale”, le banche traballanti hanno spesso usato questi titoli come alternativa a un aumento di capitale, che avrebbe potuto essere male accolto dal mercato. Gli investitori istituzionali, tuttavia, non acquistano “quasi-capitale” che non gli attribuisce diritto di voto in assemblea, o lo fanno in cambio di lauti interessi. Molto più facile “rifilare” questi bond agli investitori al dettaglio, a cui concedere interessi più bassi seppur superiori a quelli dei bond “normali”. Ecco perché te li consigliamo, sì, ma col contagocce: visti i magri rendimenti attuali abbiamo pescato anche in questa categoria, ma solo selezionando i pochi bond con interessi tali da remunerare il rischio.Terzi a pagare, i detentori di obbligazioni “ordinarie”. Se il sacrificio di azionisti e obbligazionisti non basta, anche le obbligazioni “senior” emesse dalla banca possono essere azzerate, senza alcun importo minimo garantito.Infine, i conti correnti e gli altri strumenti di liquidità (ad esempio i conti deposito), per la parte eccedente i 100.000 euro. Fino a questa cifra, i conti sono garantiti dal fondo interbancario (te ne parliamo a pagina 14). Oggi più che mai, quindi, è importante rispettare questa soglia: alle pagine 15-16 ti diamo qualche dritta su come fare.Dopo, ma solo dopo, che tutte queste categorie di investitori hanno ripianato le perdite per almeno l’8 % del totale delle passività della banca, solo allora interviene il fondo di risoluzione, in sostanza il sistema bancario.

…E CHI SI SALVACome ti dicevamo, si salvano i conti correnti “e affini” fino a 100.000 euro. Purché il fondo interbancario sia in grado di reggere: te ne parliamo nelle prossime pagine.Altra categoria salva, le obbligazioni garantite (covered bond). In Paesi come la Germania esistono da secoli, da noi l’iter che permette alle banche di emetterle si è concluso nel 2007. Sono garantite da un “pacchetto” di attività (ad esempio, dei mutui concessi alla clientela); se la banca dovesse andare in default, queste attività sono “intoccabili” dagli altri creditori e serviranno esclusivamente a ripagare i covered bond. Non solo: Banca d’Italia impone alle banche che emettono questi bond un controllo semestrale, per verificare che la garanzia basti a ripagare capitale e interessi. Perfino le agenzie di rating assegnano spesso il giudizio di massima affidabilità a queste emissioni, anche per banche non affidabilissime. Troppo bello per essere vero? Purtroppo sì. Primo, i rendimenti sono inferiori a quelli delle “normali” obbligazioni proprio perché meno rischiose: non a caso, le banche italiane le stanno sfruttando sempre più (Intesa ne ha appena emesso una da 1,25 miliardi, Unicredit una da 500 milioni, Bpm è tornata su questo mercato dopo 5 anni di assenza con un bond da 1 miliardo che è la prima “fetta” di un piano da 10 miliardi). Secondo, con tagli elevati e nessuna quotazione (o quotazione in Borse “particolari” come quella del Lussemburgo) sono sostanzialmente riservati a investitori istituzionali, gli unici quindi che possono approfittare di questa maggiore sicurezza. D’altronde, per essere collocati al “dettaglio” Banca d’Italia impone un prospetto informativo, che le banche reputano troppo costoso: una “teorica” tutela dell’investitore che si rivela un’arma a doppio taglio!Altri strumenti che si salvano sono quelli che sono solo depositati presso la banca: ad esempio il contenuto delle cassette di sicurezza. Ma anche quello che è presente nel conto titoli: azioni, obbligazioni o altro, che la banca custodisce per te e che non può usare per ripagare i debiti. A parte, ovviamente, azioni e bond della banca stessa.

COL BAIL IN…

Il conto corrente è a rischio solo sopra i 100.000 euro, i titoli e i fondi depositati presso la banca sono tuoi e non possono essere usati per ripianare i debiti della banca. Le banche avrebbero dovuto far chiarezza sui rischi che corri con i tuoi investimenti, ma a giudicare dai risultati del nostro sondaggio non è così.

Non ho capito bene,spiegatemelo

Corro tutti questirischi

I miei fondi possonosaltare

I titoli che ho indeposito sono a

rischio

Il mio conto correnteè a rischio

60%

50%

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30%

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Quanto è sicura la tua banca?Scoprilo qui! Dopo aver sbirciato i bilanci ecco il nostro voto a tutto (o quasi) il sistema bancario italiano.

DUE INDICATORI DA NON PERDERE DI VISTAPuntiamo i riflettori su due indicatori: common equity tier 1 (spesso lo trovi indicato come Cet1 ratio) e total capital ratio. Entrambi rapportano il patrimonio al totale degli impegni assunti dalla banca, ma il primo è più “severo” nel definire il patrimonio. Il Cet1 ratio tiene in considerazione solo il capitale vero e proprio (quanto pagato all’emissione delle azioni e gli utili accumulati), il total capital ratio considera anche altri strumenti, ad esempio alcuni tipi di bond subordinati, considerati “quasi-capitale”.Questo capitale viene poi rapportato al totale degli impegni assunti dalla banca, ad esempio concedendo prestiti. In pratica, quindi, questi rapporti ti dicono quanto la banca è in grado di fronteggiare eventuali difficoltà nel recuperare i prestiti concessi.

HANNO DEI LIMITI? SÌ, MA ANCHE DEI PREGINon vogliamo darti l’illusione che questi due indicatori, da soli, bastino a riassumere tutto lo stato di salute delle banche: anche loro hanno dei limiti. Il primo è che se una banca non opera in tutti i possibili campi di attività, ma solo in alcuni, questi indicatori possono essere “dopati”.Un esempio. Se una banca presta al settore privato, si considera l’intero importo dei prestiti, se invece presta al settore pubblico i prestiti vengono dimezzati. Supponiamo che una banca abbia un capitale di 10 e faccia prestiti per 100: se ha prestato a privati ha un indicatore pari al 10 %, se i prestiti li ha fatti allo Stato l’indicatore balza al 20 % (10/50). Questo, perché si suppone che lo Stato sia più affidabile dei privati… e su questo ci sarebbe da discutere.L’altro limite di questi indicatori è che forniscono solo una “fotografia” della banca, ma le cose possono cambiare in fretta. Prendiamo ad esempio Monte Paschi. Il gruppo ottiene un buon giudizio nella nostra valutazione perché è stata “fotografata” a poca distanza di tempo da un corposo aumento di capitale, che ha rimpinguato il capitale. Peccato che il gruppo l’anno precedente avesse fatto la stessa cosa e “bruciato” i capitali raccolti in un solo anno. Lo stesso indice, calcolato in un momento diverso, avrebbe mostrato tutte le debolezze del gruppo. Discorso opposto per la Cassa di Risparmio di Bolzano: con gli ultimi dati di bilancio disponibili (su cui è calcolato il punteggio in tabella) non presenta una situazione lusinghiera, ma nel frattempo il gruppo ha effettuato un aumento di capitale che ha migliorato molto la situazione.

Nonostante i limiti, questi indicatori hanno anche grandi pregi: non ultimo, il fatto di permettere un confronto facile e immediato. Non a caso, la Banca centrale europea (Bce) li utilizza come principale strumento di vigilanza chiedendo il rispetto di un minimo prestabilito. Per il 2015, ad esempio, la Bce ha chiesto un minimo del 7 % per il Cet1 ratio e 10,5 % per il total capital ratio (ma di caso in caso, e spesso lo fa, può chiedere livelli più alti).Anche noi, seguendo l’esempio della Bce, li abbiamo messi alla base della nostra valutazione, ma non escludiamo, per il futuro, di affinare ancora di più la nostra metodologia.

LA NOSTRA METODOLOGIAAbbiamo analizzato la stragrande maggioranza delle banche italiane (quasi 300, tutte quelle che hanno almeno 10 sportelli). Come primo passo, abbiamo riassunto in un “indice sintetico” il Cet1 ratio e il total capital ratio, dando un punteggio complessivo. Abbiamo usato l’ultimo dato disponibile: per le banche più “trasparenti” è quello al 30 settembre 2015, per altre abbiamo dovuto utilizzare il dato al 31 dicembre 2014. Un punteggio di 100 indica che la banca rispetta esattamente i limiti del 7 % e del 10,5 % (per uniformità abbiamo utilizzato questi “paletti” per tutte, anche per le banche cui la Bce chiede livelli diversi).Se il punteggio è inferiore a 100 la banca non raggiunge i limiti, se è superiore a 100 la banca supera i minimi che ti abbiamo indicato. L’indice ti dice anche quanto è ampio il “margine di sicurezza”. Se ad esempio una banca ha un Cet1 del 14 % e un total capital ratio del 21 %, doppi rispetto ai minimi, troverai un punteggio di 200. Se supera i livelli minimi del 50 % troverai un 150, e così via.A questo punto, sai come leggere il punteggio: più è alto, meglio è. Noi lo abbiamo tradotto in un “rating” da 1 a 5 stelle (1 le meno affidabili, 5 le più sicure). Abbiamo dato: 1 stella a chi ha un punteggio fino a 110; 2 stelle per punteggi tra 110 e 130; 3 stelle per punteggi tra 130 e 150; 4 stelle per punteggi da 150 a 200; 5 stelle per chi ha parametri più che doppi rispetto ai minimi stabiliti.

TI SENTI PIÙ TUTELATO SE IL FALLIMENTO…

Stando al nostro sondaggio, ben i due terzi di voi si sentono maggiormente tutelati se a pagare sono i clienti della banca, e non “un po’ per uno” tutta la collettività, come accadeva in passato quando era lo Stato a metterci una pezza. Il messaggio che ci state dando, in sostanza, è “ma tanto non sono io quel cliente”… sicuro che non sia proprio la tua banca quella a rischio? Verificalo in queste pagine!

…viene posto a carico del cliente e "spalmato" su tutta la collettività

…lo pagano solo i clientidelle banche stesse

70%

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20%

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36%

64%

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Speciale banche

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SORVEGLIATE SPECIALIEcco le banche commissariate: per precauzione, meglio uscire

Banca di Cascina Credito Cooperativo Cassa di Risparmio di LoretoBanca Popolare delle Province Calabre Cassa Rurale di Folgaria Bcc BCC Banca Brutia GBM BancaBCC di Terra d’Otranto Istituto per il credito sportivoBCC Irpina

PREMIATA LA TRASPARENZACi siamo chiesti se fosse giusto equiparare le banche più trasparenti, che pubblicano i dati più volte l’anno, a chi si limita a rispettare l’obbligo di pubblicazione annuale. La risposta è no: in un anno sono molte le cose che possono cambiare. Il caso di Mps è solo uno dei tanti esempi, Banca Popolare di Vicenza è un altro caso. A fine 2014 aveva un total capital ratio di 11,55 %, non male, ma pochi mesi dopo era crollato al 7,63 % dopo le ispezioni delle autorità.Per questo, abbiamo tolto una stella alle banche che pubblicano questi dati solo una volta l’anno, limitandosi a fare il minimo indispensabile (il voto che trovi in tabella tiene già conto di questa eventuale penalizzazione). Abbiamo esentato da questo “taglio” le banche che fanno parte di un gruppo più grande che pubblica, durante l’anno, un resoconto: anche se non c’è un focus particolare su quella banca, c’è comunque un aggiornamento sull’intero gruppo e questo è già un passo in più rispetto alla totale mancanza di aggiornamento delle informazioni.È un metodo penalizzante per le banche più piccole? In parte sì… ma sono anche quelle su cui c’è meno visibilità. E in finanza c’è una massima: non conosco… non compro. Si tratta di soldi tuoi, la cautela non è mai troppa.

CHE FARE?Se il “rating” della tua banca è pari a 1 stella, l’evoluzione della sua affidabilità va costantemente tenuta sott’occhio: i più avversi al rischio facciano attenzione ai prodotti bancari che prevedono dei vincoli all’uscita, sono da evitare il prestito titoli e i pronti contro termine con sottostante obbligazioni della banca stessa. Per le banche da 2 a 5 stelle, posto che nessuna banca è sicura al 100 %, è bene non trascurare le “precauzioni” che trovi alle prossime pagine. In ogni caso vale sempre la pena ricercare migliori condizioni. Usa il nostro comparatore: https://www.altroconsumo.it/finanza/conticorrenti.

NON TROVI LA TUA BANCA? ECCO CHE FARESe non trovi la tua banca, è per uno di questi motivi:È una banca commissariata: cambiala! Primo perché non pub-blicando più bilanci c’è poca visibilità, secondo perché, pur essendo vari i possibili motivi del commissariamento, spesso alla base ci sono forti perdite.È una delle quattro banche appena “salvate”. Ora sono, sulla carta, risanate, ma sono troppo poche le informazioni fornite, non c’è un bilancio (pur sintetico) che supporti la presunta solidità. Al momento, non possiamo giudicarle: nel dubbio, punta altrove.È un marchio diffuso, ma non pubblica un bilancio a sé stante. È il caso di CheBanca! (gruppo Mediobanca), Webank (Bpm) o IWBank (Ubi). Per queste banche, puoi prendere come rife-rimento il giudizio sulla controllante.È una banca con meno di 10 sportelli. Se vuoi sapere quanto è affidabile, chiedile l’importo di Cet1 ratio e Total capital ratio, e la data cui si riferiscono. Inviali a [email protected] e ti faremo sapere il giudizio.

BANCHE ITALIANE AL SETACCIO

Banca o gruppo bancario Punteg-gio (1)

Rating AF (2) Banca o gruppo bancario Punteg-

gio (1)Rating AF (2)

Aletti & C Banca di Investimento Mobiliare 289,64 ***** Banca dell’Adriatico 136,57 ***

Allianz Bank Financial Advisors 139,60 *** Banca di Anghiari e Stia Credito Cooperativo 165,00 ***

Artigiancassa 220,48 ***** Banca di Bedizzole Turano Valvestino Credito Cooperativo 161,07 ***

Banca Adria - Credito Cooperativo del Delta 194,81 *** Banca di Bologna Credito Cooperativo 143,21 **

Banca Agricola Popolare di Ragusa 283,53 ***** Banca di Caraglio del Cuneese e della Riviera dei Fiori 149,02 **

Banca Alpi Marittime Credito Cooperativo Carru’ 128,19 * Banca di Carnia e Gemonese Credito Cooperativo 263,45 ****

Banca Annia - Credito Coop. di Cartura e Polesine 156,87 *** Banca di Cesena Credito Cooperativo di Cesena e Ronta 187,12 ***

Banca Apulia 82,69 * Banca di Credito Popolare 148,57 ***

Banca Carim CR di Rimini 118,00 ** Banca di Filottrano Credito Coop. di Filottrano e Camerano 168,93 ***

Banca Carime 507,50 ***** Banca di Forli’ Credito Cooperativo 125,83 *

Banca Caripe 96,19 * Banca di Imola 174,95 ****

Banca Centro Emilia Credito Cooperativo 183,31 **** Banca di Monastier e del Sile Credito Cooperativo 135,12 **

Banca Centropadana Credito Cooperativo 167,07 *** Banca di Pesaro Credito Cooperativo 248,83 ****

Banca CR di Savigliano 123,17 * Banca di Piacenza 219,95 ****

Banca Cras Credito Coop. Chianciano Terme Costa Etrusca S. 169,40 *** Banca di Pistoia Credito Cooperativo 124,52 *

Banca Cremasca Credito Cooperativo 246,54 **** Banca di Rimini Credito Cooperativo 189,64 ***

Banca Cremonese Credito Cooperativo 175,83 *** Banca di Romano e Santa Caterina Credito Cooperativo 167,88 ***

Banca del Centroveneto Cc 161,31 *** Banca di Sassari 195,24 ****

Banca del Cilento e Lucania Sud - Credito Cooperativo 133,12 ** Banca di Saturnia e Costa d’Argento Credito Cooperativo 230,36 ****

Banca del Fucino 125,79 * Banca di Udine Credito Cooperativo 188,81 ***

Banca del Mugello Credito Cooperativo 312,67 **** Banca di Valle Camonica 151,95 ****

Banca del Piemonte 189,29 *** Banca di Verona Credito Cooperativo Cadidavid 265,05 ****

Banca della Marca Credito Cooperativo 174,48 *** Banca di Viterbo Credito Cooperativo 208,21 *****

Banca della Valsassina Credito Cooperativo 333,67 **** Banca Don Rizzo Credito Coop. della Sicilia Occidentale 152,02 ***

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BANCHE ITALIANE AL SETACCIO

Banca o gruppo bancario Punteg-gio (1)

Rating AF (2) Banca o gruppo bancario Punteg-

gio (1)Rating AF (2)

Banca Etica (gruppo) 156,31 **** BCC Bergamasca e Orobica - BERGAMASCA 186,79 ***Banca Etica (spa) 145,69 *** BCC Bergamasca e Orobica - OROBICA 232,14 ****Banca Euromobiliare 134,52 *** BCC Bergamo e Valli 181,10 ***Banca Farmafactoring 327,38 **** BCC dei Comuni Cilentani 211,55 ****Banca Generali 167,62 **** BCC del Carso 212,79 ****Banca Ifis (gruppo) 185,86 **** BCC del Friuli Centrale 242,98 ****Banca Ifis (spa) 167,86 **** BCC del Garda BCC Colli Morenici del Garda 155,79 ***Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni 168,64 **** BCC del Metauro 190,36 ***Banca Malatestiana Credito Cooperativo 261,31 ***** BCC del Veneziano 129,29 *Banca Nuova 104,02 * BCC della Bassa Friulana 206,86 ****Banca Passadore & C 159,95 *** BCC della Romagna Occidentale 160,12 ***Banca per lo Sviluppo della Cooperaz. del Credito 109,76 * BCC dell’Alta Brianza Alzate Brianza 203,57 ****Banca Picena Truentina Credito Cooperativo 185,71 *** BCC delle Prealpi 223,79 ****Banca Pop. Emilia Romagna (gruppo) 145,38 *** BCC dell’Oglio e del Serio - CALCIO E COVIO 225,40 ****Banca Pop. Emilia Romagna (spa) 161,48 **** BCC dell’Oglio e del Serio - GHISALBA 166,52 ***Banca Popolare del Cassinate 227,86 **** BCC di Alba, Langhe, Roero e del Canavese 123,69 *Banca Popolare del Lazio 211,71 **** BCC di Alberobello e Sammichele di Bari 251,45 ****Banca Popolare dell’Alto Adige 133,62 *** BCC di Barlassina 279,65 ****Banca Popolare di Ancona 184,40 **** BCC di Basiliano 236,90 ****Banca Popolare di Bari (gruppo) 148,07 ** BCC di Bene Vagienna 134,05 ***Banca Popolare di Bari (spa) 262,31 **** BCC di Borghetto Lodigiano 192,50 ***Banca Popolare di Bergamo 218,81 ***** BCC di Brescia 211,48 ****Banca Popolare di Cividale (gruppo) 120,24 ** BCC di Busto Garolfo e Buguggiate 198,50 ***Banca Popolare di Cividale (spa) 139,45 *** BCC di Cambiano 180,05 ****Banca Popolare di Commercio e Industria 227,62 ***** BCC di Carate Brianza 225,31 ****Banca Popolare di Fondi 169,07 *** BCC di Caravaggio 202,38 ****Banca Popolare di Lajatico 159,05 **** BCC di Carugate e Inzago 231,67 ****Banca Popolare di Mantova 111,79 ** BCC di Casalgrasso e Sant’Albano Stura 176,50 ***Banca Popolare di Puglia e Basilicata 138,33 *** BCC di Cassano delle Murge e Tolve 316,48 ****Banca Popolare di Sondrio (gruppo) 129,86 ** BCC di Castagneto Carducci 152,48 ****Banca Popolare di Sondrio (spa) 124,83 ** BCC di Castel Goffredo 173,38 ***Banca Popolare di Spoleto 114,10 ** BCC di Cherasco 150,83 ***Banca Popolare di Vicenza (gruppo) 85,90 * BCC di Civitanova Marche e Montecosaro 253,36 ****Banca Popolare di Vicenza (spa) 145,60 *** BCC di Fano 194,84 ***Banca Popolare Friuladria 135,71 *** BCC di Fiumicello ed Aiello del Friuli 196,19 ***Banca Popolare Pugliese 174,45 **** BCC di Gradara 215,93 ****Banca Popolare Sant’Angelo 143,21 ** BCC di Laurenzana e Nova Siri 319,05 ****Banca Popolare Valconca 137,24 ** BCC di Lesmo 247,38 ****Banca Privata Leasing 201,55 **** BCC di Manzano 225,55 ****Banca Prossima 207,26 ***** BCC di Marcon 138,52 **Banca Regionale Europea 231,43 ***** BCC di Pachino 241,86 ****Banca San Biagio del Veneto Orientale BCC 196,31 *** BCC di Palestrina 272,76 ****Banca San Francesco Credito Cooperativo 159,26 *** BCC di Pianfei e Rocca de’ Baldi 152,79 ***Banca San Giorgio Quinto Valle Agno - Credito Cooperativo 153,07 *** BCC di Piove di Sacco 155,12 ***Banca Santo Stefano Credito Cooperativo 146,48 ** BCC di Pisa e Fornacette 139,98 ***Banca Sella (gruppo) 123,74 ** BCC di Pompiano e della Franciacorta 211,19 ****Banca Sella (spa) 153,93 **** BCC di Recanati e Colmurano 87,19 *Banca Sistema 210,95 ***** BCC di Roma 199,93 ****Banca Valdichiana Credito Cooperativo Tosco Umbro 180,19 *** BCC di San Marco dei Cavoti e del Sannio-Calvi 220,93 ****Banca Valsabbina 177,62 **** BCC di Sant’Elena 204,93 ****Banca Veronese Credito Cooperativo di Concamarise 203,95 **** BCC di Sesto San Giovanni 110,36 *Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana - Credito Cooperativo 214,64 **** BCC di Spello e Bettona 176,95 ***Banco di Brescia San Paolo Cab 174,76 **** BCC di Staranzano e Villesse 269,11 *****Banco di Credito Paolo Azzoaglio 128,21 * BCC di Triuggio e della Valle del Lambro 337,67 ****Banco di Desio e della Brianza (gruppo) 138,57 *** BCC di Vignole e della Montagna Pistoiese 206,67 ****Banco di Desio e della Brianza (spa) 173,19 **** BCC G.Toniolo di San Cataldo 273,57 ****Banco di Napoli 209,74 ***** BCC la Riscossa di Regalbuto 305,86 ****Banco di Sardegna 248,57 ***** BCC Monte Pruno di Roscigno e di Laurino 178,93 ***Banco Emiliano Credito Cooperativo 130,57 ** BCC Picena 163,55 ***Banco Popolare (gruppo) 155,17 **** BCC Pordenonese 156,67 ***Banco Popolare (spa) 168,21 **** BCC San Marzano 214,40 *****BCC Agrobresciano 112,57 * BCC Sangro Teatina di Atessa 207,14 ****

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Speciale banche

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(1) Punteggio calcolato da Altroconsumo Finanza sulla base dell’ultimo Cet1 e total capital ratio disponibile. (2) Una stella indica le banche meno affidabili, 5 stelle le più sicure. Le banche che pubblicano solo annualmente il dato, e non fanno parte di un gruppo che fornisce informazioni infrannuali, sono state penalizzate di una stella.

BANCHE ITALIANE AL SETACCIO

Banca o gruppo bancario Punteg-gio (1)

Rating AF (2) Banca o gruppo bancario Punteg-

gio (1)Rating AF (2)

BCC Valdostana Cooperative De Credit Valdotaine 146,81 ** Credito Siciliano 89,90 *BCC Vicentino Pojana Maggiore 148,57 ** Credito Valdinievole BCC Montecatini Terme e Bientina 135,29 **Binck Bank 457,14 ***** Crediumbria BCC 159,52 ***Bnl 136,90 *** Creval (gruppo) 149,57 ***Bpm (gruppo) 150,10 **** Creval (spa) 182,00 ****Bpm (spa) 161,19 **** CRU Adamello Brenta BCC 137,19 **Carifano 118,88 ** CRU Alta Valdisole e Pejo BCC 188,32 ***Carige (gruppo) 158,10 **** CRU Alto Garda BCC 203,60 ****Carige (spa) 176,19 **** CRU BCC di Treviglio 148,10 **Cariparma (gruppo) 141,90 *** CRU d’Anaunia BCC 208,57 ****Cariparma (spa) 228,33 ***** CRU della Valle dei Laghi BCC 157,21 ***Cassa dei Risparmi di Forlì e della Romagna 126,19 ** CRU di Aldeno e Cadine BCC 151,21 ***Cassa di Risparmio di Bolzano (gruppo) 126,05 ** CRU di Bolzano 126,05 **Cassa di Risparmio di Bolzano (spa) 97,86 * CRU di Pergine BCC 250,38 ****Cassa di San Miniato (gruppo) 124,24 ** CRU di Rovereto BCC 135,48 **Cassa di San Miniato (spa) 128,00 ** CRU di Trento BCC 170,52 ***Cassa Padana BCC (gruppo) 228,86 **** CRU di Tuenno Val di non BCC 193,81 ***Cassa Padana BCC (spa) 238,33 ***** CRU Giudicarie Valsabbia Paganella BCC 124,83 *Cassa Raiffeisen di Brunico 206,00 **** CRU Lavis Valle di Cembra BCC 166,24 ***Cassa Rur. Valsugana e Tesino BCC 161,88 *** CRU Novella e Alta Anaunia BCC 223,31 ****Casse di Risparmio dell’Umbria 266,67 ***** CRU Val di Fassa e Agordino BCC 172,90 ***Centromarca Banca 200,69 **** CRU Valli di Primiero e Vanoi BCC 156,48 ***Cereabanca 1897 Credito Cooperativo 252,38 **** Deutsche Bank (gruppo) 132,19 ***Chiantibanca - Credito Cooperativo 176,04 *** Deutsche Bank (spa) 114,19 **CR del Friuli Venezia Giulia 166,33 **** Emil Banca - Credito Cooperativo 144,52 **CR del Veneto 208,90 ***** Extra Banca 388,33 ****CR Della Spezia 131,19 *** Findomestic (gruppo) 126,79 **CR di Asti (gruppo) 133,57 *** Findomestic (spa) 130,12 ***CR di Asti (spa) 174,90 **** FinecoBank 243,21 *****CR di Biella e Vercelli 200,83 ***** Friulovest Banca - Credito Cooperativo 192,56 ***CR di Bra 92,88 * Hypo Alpe Adria Bank 6,90 *CR di Cento 145,19 ** IBL Banca 134,98 ***CR di Cesena (gruppo) 108,90 * ICCREA Banca Istituto Centrale del Credito Cooperativo 152,76 ****CR di Cesena (spa) 112,62 ** ICCREA Bancaimpresa 112,67 **CR di Fermo 196,55 *** Ing Bank 159,29 ****CR di Firenze 194,05 **** Intesa Sanpaolo (gruppo) 178,10 ****CR di Fossano 132,88 ** Intesa Sanpaolo (spa) 276,19 *****CR di Pistoia e della Lucchesia 222,26 ***** Mantovabanca 1896 Credito Cooperativo 131,86 **CR di Ravenna (gruppo) 161,38 **** Mediobanca (gruppo) 161,79 ****CR di Ravenna (spa) 217,38 ***** Mediobanca (spa) 157,10 ****CR di Saluzzo 152,49 *** Mediocredito del Friuli 156,24 ***CR di Volterra 166,29 *** Mediocredito Italiano 121,55 *CR in Bologna 237,29 ***** Mediolanum 223,81 *****CRA BCC di Battipaglia e Montecorvino Rovella 325,48 **** Monte Paschi (gruppo) 163,33 ****CRA dell’Agro Pontino BCC 287,19 **** Monte Paschi (spa) 164,21 ****CRA di Binasco Credito Cooperativo 194,40 *** MPS Capital Services Banca per le Imprese 59,50 *CRA di Brendola Credito Cooperativo 167,71 **** MPS Leasing & Factoring 68,81 *CRA di Cantu’ BCC 220,52 **** Romagna Est BCC 212,86 ****CRA di Castellana Grotte Credito Cooperativo 262,74 **** Sanfelice 1893 Banca Popolare 222,02 ****Credito Cooperativo Centro Calabria 229,55 **** Santander Consumer Bank (gruppo) 145,26 ***Credito Cooperativo dell’Adda e del Cremasco 205,25 **** Santander Consumer Bank (spa) 197,45 ****Credito Cooperativo Friuli 210,99 **** Tercas 85,55 *Credito Cooperativo Interprovinciale Veneto 164,14 *** Ubi banca (gruppo) 165,76 ****Credito Cooperativo Mediocrati 197,88 *** Ubi banca (spa) 455,81 *****Credito Cooperativo Ravennate ed Imolese 211,40 **** Unicredit (gruppo) 145,69 ***Credito Cooperativo Rovigobanca - Soc. Coop 130,02 ** Unicredit (spa) 270,10 *****Credito Cooperativo Umbro - BCC Mantignana 142,03 ** Unipol Banca 122,93 **Credito di Romagna 84,24 * Valpolicella Benaco Bca Credito Cooperativo 129,46 *Credito Emiliano (gruppo) 168,48 **** Veneto Banca 89,57 *

Credito Emiliano (spa) 135,95 ***

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Come diamo il giusto prezzo ai rischi che corriIl rischio di una obbligazione bancaria non si può mai eliminare, ma noi siamo diventati abili a farti scegliere solo i bond che ti ripagano correttamente.

Al bail-in non si sfugge! Il solo modo per non rischiare affatto i tuoi soldi è un conto di deposito con sopra al più 100.000 euro per ogni intestatario del conto. Negli altri casi (sopra i 100.000 euro e acquistando bond) rischi sempre. Però se sono disposti a pagarti il giusto per il rischio che corri coi bond puoi sempre tentare un acquisto.Lo strumento che abbiamo messo a punto per farti

sapere se i rendimenti che ti danno giustificano il rischio funziona come segue.

In primo luogo calcoliamo il rendimento delle obbligazioni secondo le regole standard: teniamo conto di prezzo di acquisto, delle cedole che saranno staccate, di quanto sarà rimborsato al momento della scadenza, dell’importo del rimborso finale al momento della scadenza, delle tasse che ti sono defalcate e delle spese. Tutto in maniera analoga (anche se più fine) a quella che ti indichiamo qui a fianco in Come calcolare i rendimenti?A questo punto, però, non ci fermiamo e interveniamo una seconda volta. Prendiamo innanzitutto il valore di rimborso del bond (di solito, anche se non sempre, è pari a 100) e lo sostituiamo con un valore di rimborso corretto per la probabilità di fallimento di chi ha emesso il titolo. Ad esempio, se c’è una probabilità del 15 % che chi ha emesso il titolo fallisca noi anziché 100 indichiamo come prezzo di rimborso 85 (100-15). È ovvio che così facendo anche il rendimento calcolato dal bond scenderà perché gli si toglie una fetta di rimborso.A questo punto siamo pronti per un confronto con altre opportunità di investimento simili e vediamo se i suoi rendimenti sono più alti e, quindi ti ripaga a sufficienza i rischi che corri.Come calcoliamo la probabilità di fallimento? Semplice: usiamo i Cds, le assicurazioni sul fallimento di un bond. Il prezzo di questa assicurazione è direttamente legato a quanto il mercato stima che una società porterà (o meno) i suoi libri in tribunale.

SAPERNE DI PIÙ

Come calcolare i rendimenti?Ti piace la matematica? Sei uno che ama valutare da sé i prodotti che acquista? Eccoti qualche strumento per sapere da solo il rendimento delle obbligazioni che hai comprato.

Facciamo innanzitutto una premessa: qui ti forniamo delle formule abbastanza semplici in grado di approssimare in maniera accettabile il risultato finale dei nostri conti. Devi innanzitutto procurarti il prezzo di emissione, il prezzo di acquisto, le cedole, il valore di rimborso, le commissioni di acquisto e il carico fiscale, ossia l’importo della tassazione sul tuo bond (il 12,5 % nel caso dei titoli di Stato e di bond di enti sovranazionali, il 26 % in caso di obbligazioni societarie).La formula semplificata per il fai da te è:

r = (CN + KN / n ) / PP × 100

dove:r= rendimentoCN= Cedola annuale netta, cioè diminuita della ritenuta fiscale che è il 26 % per i bond societari, il 12,5 % per titoli di Stato e di enti sovranazionali;KN= differenza tra valore di rimborso e prezzo di acquisto al netto del carico fiscale e della ritenuta fiscale sulla differenza tra valore di rimborso e prezzo di emissione;n= numero di anni alla scadenza;PP= prezzo pagato, cioè il prezzo d’acquisto maggiorato delle commissioni.

Per capirci meglio facciamo un esempio: bond societario con cedola annuale del 2 %, emessa a 99 e acquistata il 1/07/2015 ad un prezzo di 97. Alla data di scadenza (il 1/01/2020) viene rimborsata a 100.

Quelle che hai visto fin qui, però, sono solo alcune delle condizioni che andiamo a verificare. Il nostro lavoro non si limita a questo. Dopo aver “scontato” il rischio insito nei Cds effettuiamo una ulteriore selezione dei titoli e eliminiamo le obbligazioni il cui emittente è in odore di avere problemi. L’affidabilità si misura infatti anche sulla base delle notizie sul conto degli emittenti e la scelta dei migliori bond è, infatti un processo dinamico e in continua rivisitazione. I risultati li trovi aggiornati sul nostro sito www.altroconsumo.it/finanza/obbligazioni/.

� Bond subordinatiNon azzeri il rischio ma devi farti pagare

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Speciale banche

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Iniziamo con la cedola netta (CN) con imposta al 26 %:CN = 2 × (1 – 0,26) = 1,48.Applichiamo ora le commissioni della banca al momento dell’acquisto. Poniamo siano l’1 %. Abbiamo, quindi:PP = 97 + 1 = 98Il fisco incide anche sul valore di rimborso: sulla differenza tra il valore di rimborso e prezzo di emissione va infatti applicata la ritenuta del 26 %. In altri termini il titolo non sarà rimborsato a 100, ma a 100 - ((100 - 99) × 0,26) ossia a 99,74. Il guadagno in conto capitale (KN) netto si calcola applicando l’imposta 26 % sulla differenza tra il valore di rimborso netto e il prezzo di acquisto.KN = (99,74 – 97) × (1 - 0,26) = 2Il numero di anni alla scadenza (n) si ottiene dividendo i giorni che mancano a scadenza per 365 (numero di giorni in un anno).n = 1645:365 = 4,51.Il rendimento è quindi il seguente:r = (1,48 + 2 / 4,51) / 98 × 100 = 1.96 %

RICORDA SEMPRE LA NOSTRA STRATEGIAIn generale per quanto concerne i tuoi investimenti a reddito fisso in euro la nostra strategia di investimento è oggi quella di mescolare opportunità diverse. Un terzo lo puoi mettere nei migliori bond bancari che trovi al link che ti abbiamo detto prima. Un altro terzo lo devi mettere in un conto di deposito sfruttando le generose promozioni che sono offerte per attrarre nuovi clienti. Quali sono i conti di deposito da usare? Li trovi qui: www.altroconsumo.it/finanza/contideposito/. Anche

questo elenco è in costante aggiornamento. Ci trovi solo le banche che troviamo affidabili e se una banca ad un tratto diviene a rischio la eliminiamo dall’elenco e/o ti avvisiamo (è successo con Banca Marche e Banca Etruria, chi ci segue con attenzione ne è uscito con largo anticipo rispetto alla crisi). Il restante terzo dei tuoi soldi da mettere in euro li devi investire in un Etf che investe in titoli societari e che ti permette di diversificare su più emittenti. Anche quello è sul nostro sito: www.altroconsumo.it/finanza/etf-confronta-e-scegli-p237928/pre_advice/acquista.htm.

ATTENTO AI BOND IN VALUTA ESTERAOvviamente non è detto che nel tuo portafoglio ci debbano per forza essere solo bond in euro. In questo caso anche se l’emittente è super affidabile, resta comunque un rischio a cui dovrai fare fronte: quello dei cambi che salgono e scendono rispetto all’euro.Non è un rischio trascurabile (nel 2015 ad esempio alcune valute emergenti hanno subito pesantissimi scossoni anche del 30 %). E per questo è anche qui necessario effettuare una continua manutenzione. Noi consigliamo diversi bond in valuta estera (per sapere quali vedi www.altroconsumo.it/finanza/portafogli dove proponiamo la corretta ripartizione globale dei tuoi investimenti). Ma anche in questo caso, visto che le valute fluttuano è importante fare manutenzione.

E SE NON VUOI SAPERNE DI NULLA?Se sei, infine, un tipo che non vuole seguire i suoi investimenti in maniera attiva e cerchi il massimo della sicurezza non ti resta che investire in titoli di Stato in euro o in obbligazioni di emittenti sovranazionali (sempre in euro) come per esempio quelli emessi da Bei, Birs e Bers. Ovviamente se Bei, Birs e Bers sono emittenti AAA (affidabilità eccellente) da sempre (non è detto che lo restino per sempre, ma al momento non è in vista un loro declassamento) per quanto riguarda gli Stati non è così. La Germania è più affidabile dell’Italia, il Portogallo non è al momento un porto tanto sicuro. Il problema con questi titoli è che con l’attuale campagna acquisti della Banca centrale europea che ne compra vagonate, rendono quasi zero, anzi, considerando pure i costi di acquisto, quelli del conto titoli, e l’imposta di bollo, un investimento in questi titoli finisce spesso in rosso.

ALCUNI STRUMENTI PER TENoi facciamo sempre di tutto per farti avere, come si suol dire, la pappa pronta. Anche per aiutarti a calcolare i rendimenti delle obbligazioni senza faticare con i conti a mano.Al link https://www.altroconsumo.it/finanza/rendimento-di-un-obbligazione-a-tasso-fisso-s5193394.htm trovi lo strumento per calcolare i rendimenti di una obbligazione a tasso fisso che stacca periodicamente delle cedole.Al link https://www.altroconsumo.it/finanza/rendimento-di-un-obbligazione-zero-coupon-s5193404.htm trovi, invece, lo strumento per calcolare i rendimenti di uno zero coupon, ossia di un bond privo di cedole (come i BoT).Per utilizzarli ti basta avere alcune informazioni: – Il prezzo a cui acquisti i bond – Il giorno in cui ti viene addebitato il costo dei bond – La scadenza del bond – Commissioni (in %) che paghi per comprare il bond – Spese fisse che paghi alla banca per l’acquisto del bond – Prezzo di emissione del bond – Data di emissione del bond – Come sono tassati i guadagni dei bond (26 % per quelli

societari; 12,5 % per titoli di Stato e simili)In più, nel solo caso di bond che staccano cedola devi sapere importo della cedola, data di stacco dell’ultima cedola, data di stacco della prossima cedola, frequenza delle cedole.

BUONI E LIBRETTI POSTALI? SON SICURI QUANTO L’ITALIAIn Posta puoi trovare dei prodotti piuttosto sicuri: si tratta dei buoni postali e dei libretti postali. L’emittente è la Cassa depo-siti e prestiti, una società controllata dal Tesoro italiano e sulle sue emissioni c’è la garanzia dello Stato.Il problema è che oggi pagano tassi in linea coi rendimenti dei BoT e dei BTp, quindi rendono molto poco. Unico vantaggio: sono anche a costo zero, e visto quanto incidono i costi sui rendimenti dei prodotti bancari (per non parlare di quelli assi-curativi ancora più cari) è un fatto di cui tenere conto.

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100.000 euro son sicuri?Questo è quanto garantito dal fondo interbancario. Scopri come funziona e quali sono i suoi limiti.

Iniziamo con un ripasso dell’abc del fondo interbancario di tutela dei depositi. Le norme europee messe in cantiere dopo la crisi di Cipro prevedono quanto segue: i conti correnti godono di una “assicurazione” per ogni banca e ogni depositante fino a 100.000 euro. Per ogni banca significa che se hai 200.000 euro divisi a metà in due banche diverse e per somma sventura falliscono entrambe sei assicurato per 200.000 euro. Per ogni depositante significa che se hai due conti da 75.000 euro presso una banca non si vanno a vedere i singoli conti, ma si somma l’importo (150.000 euro) e la somma che ti vedi “protetta” è sempre di 100.000 euro. E così se hai un solo conto cointestato la garanzia di 100.000 euro va moltiplicata per il numero dei cointestatari. Attenzione: la garanzia vale per depositi, conti correnti, assegni circolari, certificati di deposito nominativi (NB: nominativi, non al portatore). Non sono garantite forme diverse di investimento come le obbligazioni (salvo il caso delle Banche di credito cooperativo, vedi riquadro). I tempi per riavere i soldi: sono 20 giorni lavorativi da quando iniziano gli effetti della liquidazione coatta della banca (prorogabili di altri 10 al massimo). Se pensi, però, al caso di Banca Marche in cui il problema è stato risolto ben prima della liquidazione coatta hai due spunti di riflessione. Primo: i tuoi 100.000 euro potrebbero essere messi al sicuro molto prima (bello!). Secondo: la liquidazione non è una cosa che necessariamente parte subito e quindi il termine di 20 giorni da un fatto non immediato rassicura fino a un certo punto (ahia!). Attenzione: le norme europee prevedono che i giorni lavorativi di attesa si riducano a sette dal 2024. Ma questa riduzione a soli sette giorni potrebbe arrivare ben prima. La cosa è allo studio.

CHI METTE I SOLDI NEL FONDO? LE BANCHEIl finanziamento del fondo avviene in quattro modi: contribuzione ordinaria ex-ante, contribuzione straordinaria ex-post, forme alternative di finanziamento, prestito volontario tra fondi di garanzia dell’Unione Europea. Approfondiamo bene le prime tre voci che sono le più interessanti. Iniziamo dalla prima: entro il 3/7/24 le banche devono versare lo 0,8 % dei depositi oggetto di garanzia. Oggi non siamo ancora a regime e nel fondo c’è dentro molto meno. Il bilancio del fondo del 2014 dice che ci sono 2 miliardi di euro su 508 miliardi di euro di depositi garantiti (lo 0,4 %). Seconda voce: impegni ex post (cioè soldi che le banche versano dopo che è avvenuto il pasticcio) ammontano allo 0,5 % dei conti (sono altri 2,5 miliardi). Tutti questi soldi sono tanti o sono pochi? Sono tanti se salta una banca piccola, non lo sono se a saltare è un gigante del calibro di Unicredit o di Intesa Sanpaolo, o tante banche insieme, anche se piccole. E, infatti, la norma prevede la

possibilità che i soldi non bastino e la terza voce lo prevede chiaramente: si possono chiedere prestiti sul mercato o… alla Banca centrale. In particolare la normativa richiede che anche lo Stato si dia da fare per procurare i soldi al fondo, se questi non ci sono.

NON SI ARRIVA FACILMENTE A UN INTERVENTOC’è comunque da dire che il fondo interbancario di tutela dei depositi interviene solo quando oramai non c’è molto più da fare e si è grattato il fondo del barile. In altri termini quando una banca va male e viene liquidata si fa il conto dei soldi che avanzano e si redistribuiscono tra i creditori. Se i soldi non bastano (cioè quasi sempre) si paga solo chi ha priorità più alta. Gli ultimi in ordine di priorità sono gli azionisti, quindi sono i primi a restare a bocca asciutta, poi vengono gli obbligazionisti e solo in ultima istanza ci sono i correntisti. Ed è, quindi, solo se i soldi avanzati sono troppo pochi per pagare pure i correntisti che deve intervenire il fondo interbancario. Ovviamente stiamo ipotizzando che una banca “muoia”. Spesso non viene fatta neppure morire (o è accompagnata alla morte in modo dolce e progressivo) come hai potuto vedere nel recente caos di Banca Marche, Banca Etruria, Carife e Carichieti in cui si sono salvati alla fine non solo i correntisti (anche sopra i 100.000 euro), ma anche i titolari di bond senior. E i paracadute, oltretutto, non finiscono qui. Se la crisi bancaria può generare epidemie europee è previsto un meccanismo di risoluzione europeo che si appoggia sul Fondo di risoluzione unico, finanziato dalle banche, che verrà costruito nel giro di otto anni (la normativa è recente) fino ad arrivare a circa 55 miliardi di capienza. Lo scopo? Sempre agevolare una soluzione non troppo dolorosa delle crisi e evitare l’intervento dei fondi interbancari di tutela dei depositi. D’altronde non devi dimenticare che, come vedi col recente caso di Banca Marche e compagnia bella, una crisi bancaria crea un tale allarme sociale che poi sono sempre possibili forme di intervento ad hoc (nel caso di Banca Marche, Banca Etruria, Carife e Carichieti c’è stata la creazione di un fondo ad hoc anche per gli obbligazionisti subordinati).

NON SOLO UN SISTEMA, MA PIÙ SISTEMIQui a fianco ti abbiamo parlato del Fondo interbancario di tu-tela dei depositi (www.fitd.it) che copre molte banche italiane, ma non tutte, le banche di credito cooperativo (Bcc) hanno, infatti, un fondo tutto loro il Fondo di garanzia dei depositanti del credito cooperativo (http://www.fgd.bcc.it/).In più, nel caso delle Bcc esiste il Fondo di Garanzia dei por-tatori di titoli obbligazionari emessi da banche appartenenti al Credito Cooperativo (http://www.fgo.bcc.it/) per somme fino a 103.291,38 euro (i vecchi 200 milioni di  lire). Anche qui la garanzia è al portatore dei titoli e il possesso deve essere sta-to continuato nei tre mesi prima del default. Attenzione: non tutte le obbligazioni sono garantite, ma solo alcune. Quali? Quelle di una Bcc che aderisce al consorzio, e tra queste solo quelle per cui è prevista esplicita garanzia. Quali? Le puoi sco-prire qui: www.fgo.bcc.it/geremodoc/default.asp.

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Speciale banche

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DOMANDE & RISPOSTE

Bail-in istruzioni per l’usoQui trovi le risposte a una serie di domande che ci sono pervenute sul tema del bail-in.

Quali banche verranno sottoposte al bail-in?Quelle per cui il patrimonio di vigilanza sarà al di sotto di una soglia minima stabilita e quelle per le quali le azioni di risanamento “ordinarie” non saranno sufficienti.

Quali sono i requisiti patrimoniali minimi?Il patrimonio di vigilanza deve essere sufficiente a tutelare i creditori della banca dagli effetti delle perdite. L’indicatore usato è il Total capital ratio a cui si affianca di CET1 ratio (Common equity tier 1 ratio). Entrambi servono per valutare se la banca è sufficientemente “attrezzata” per far fronte a eventuali problemi economici o finanziari. Secondo gli accordi di Basilea 3 –un insieme di provvedimenti volti a tenere sotto controllo il rischio delle banche che sono stati studiati e messi a punto dalle banche centrali dei 10 principali Paesi industrializzati - il livello minimo di CET1 deve essere pari al 4,5 % (al 7 % dal 2019) e il Total capital ratio dell’8 % (10,5 % dal 2019).

La mia banca è commissariata, scatterà automaticamente il bail-in? No, prima di coinvolgere correntisti e risparmiatori nel salvataggio della banca facendo uso dei loro risparmi, verranno tentate altre strade di risanamento, come, per esempio, la cessione di un “pezzo” dell’istituto di credito a un’altra banca, o il trasferimento delle passività a una banca creata appositamente per gestirne la liquidazione (la cosiddetta bad bank), come nel caso di Banca Etruria, eccetera. Se tutti questi provvedimenti non bastano per salvare la banca allora si ricorrerà al bail-in.

Quali prodotti finanziari sono coinvolti nel bail in?Titoli azionari della banca sottoposta al bail-in, obbligazioni emesse dall’istituto di credito, sia subordinate, sia “senior”, depositi (conti correnti, conti deposito, depositi vincolati) che superano i 100.000 euro per depositante.

Quali prodotti finanziari non saranno coinvolti nel bail-in?Sono “salvi” i depositi di importo fino a 100 mila euro, conti correnti e conti deposito, protetti dal sistema di garanzia dei depositi, le passività garantite (per esempio covered bond) e altre passività della banca, derivanti dalla detenzione di beni della clientela (per esempio il contenuto delle cassette di sicurezza).

C’è una “gerarchia” nei prodotti oggetto del bail in?Sì, il bail-in si applicherà seguendo una gerarchia. Chi ha investito in strumenti finanziari più rischiosi sosterrà prima degli altri le eventuali perdite. Solo dopo aver esaurito tutte le risorse della categoria più rischiosa si passa alla categoria successiva.

Qual è questa gerarchia?Prima le azioni, poi i titoli subordinati, quindi le obbligazioni “senior” e infine i depositi superiori a 100.000 euro di piccole e medie imprese e privati.

Quando parlate di azioni e bond a rischio in caso di fallimento della banca, vi riferite a i titoli della banca stessa o a tutti quelli contenuti nel deposito titoli?Ci riferiamo ai titoli della banca stessa. Se hai sue azioni o obbligazioni puoi perdere il tuo denaro, tutto o in parte, per salvarla dal crack. I titoli di altri emittenti resteranno sempre di tua proprietà.

La soglia dei 100.000 euro che non verranno toccati in caso di bail-in è per correntista o no?Sì, è per correntista: la Direttiva europea 2014/59 UE che ha introdotto il bail-in richiama la Direttiva 2014/49/UE, che specifica chiaramente che la soglia di 100.000 euro è da intendersi per correntista. In pratica, se hai il conto corrente cointestato con tua moglie, allora la soglia “protetta” in caso di bail-in si alza a 200.000 euro.

Ho un conto corrente in una banca diversa da quella sottoposta al bail-in con depositati più di 100.000 euro, devo preoccuparmi? La liquidità depositata sul tuo conto corrente non verrà toccata, perché in caso di bail-in si ricorrerà al contributo dei correntisti della banca sottoposta a bail-in per il suo salvataggio. Per prudenza, ti raccomandiamo comunque, di non lasciare in giacenza su qualsiasi conto corrente più di 100.000 euro a intestatario.

Se ho obbligazioni “senior” sono più tutelato?In caso di avvio della procedura di bail-in le tue obbligazioni contribuiranno a risanare la banca solo se il denaro raccolto con azioni e titoli subordinati non dovesse essere sufficiente a risanarla. Quindi, in caso di bail-in, sei più tutelato rispetto a chi possiede, per esempio, bond subordinati, ma non sei del tutto al sicuro.

Alla garanzia di 100.000 euro per depositante concorrono le somme depositate sui conti correnti, conti deposito e anche “time deposit”?La garanzia offerta dal Fondo interbancario è per depositante e per banca. Per cui, se hai aperto un conto corrente e alcuni conti deposito presso la stessa banca, le cifre depositate su ciascuno di questi prodotti contribuiranno tutte al raggiungimento della soglia dei 100.000 euro garantiti dal Fondo per ogni correntista.

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Euroconsumers S.A. avenue Guillaume 13b, L-1651 Luxembourg. Test-Achats S.C. rue de Hollande 13, 1060 Bruxelles. Deco Proteste, Editores, Lda. Av. Eng.º Arantes e Oliveira, n.º 13, 1.º B, 1900-221 Lisboa. Ocu Edicio-nes S.A., C/Albarracín, 21-28037 Madrid. Le analisi pubblicate da Altroconsumo Finanza sono sempre redatte in autonomia secondo metodologie liberamente consultabili all’indirizzo http://www.altroconsumo.it/finanza/metodologia. Le analisi non vengono mai preventivamente inviate all’emittente gli strumenti finanziari oggetto di valutazione e, pertanto, non vengono mai modificate su richiesta di quest’ultimo. La retribuzione del per-sonale coinvolto nella produzione dell’informazione finanziaria non è in alcun modo collegata all’andamento dello strumento oggetto di analisi. Tutti i consigli, azionari e obbligazionari, se non diversamente specificato, vengono riconsiderati e, se necessario aggiornati, settimanalmente sulla rivista. Nessuno può fare previsioni sicure o garantire il successo dell’investimento. I prezzi delle azioni sono quelli di chiusura in Borsa, modalità “last” dell’ultimo giorno di quotazione della settimana commentata, così come riportati da Datastream. I prezzi delle obbligazioni sono quelli “denaro” riportati dal circuito Reuters il lunedì alle ore 9, mentre i cambi sono quelli di chiusura del venerdì. Stampa: Sumisura S.r.l.– via Como, 45 – 23887 Olgiate Molgora (LC). Reg. Trib. Milano n° 631 del 30.08.1991. Direttore responsabile: Vincenzo Somma.

garantirti la restituzione del tuo denaro. Resta il fatto che, in caso di “bisogno” è sempre la Cassa depositi e prestiti a mettere mano al portafogli e a salvare le aziende italiane in difficoltà, per cui un minimo rischio resta sempre. Ti consigliamo, anche in questo caso, di non superare i 100.000 euro in giacenza sul libretto.

Il conto corrente delle Poste è più sicuro degli altri?Il conto corrente di Poste italiane è garantito da Poste Italiane Spa e non da Cassa depositi e prestiti. Dunque, sempre sulla carta, ha una garanzia inferiore rispetto agli altri prodotti postali, garantiti dalla Cdp, ma, considerando che le Poste non fanno prestiti importanti alle aziende, è teoricamente più sicuro di quelli della maggior parte delle banche italiane.

Ho un fondo pensione, cosa rischio?In caso di bail-in il tuo fondo pensione non verrà toccato, sempre ovviamente che non abbia investito a sua volta in bond bancari coinvolti nel fallimento della banca. Ma trattandosi di un fondo è improbabile che il peso delle obbligazioni della banca in questione sia elevato.

E i fondi comuni?Non verranno “aggrediti” in caso di bail-in.

Ho un rapporto di pronti contro termine con la mia banca, cosa rischio?Se possiedi pronti contro termine che hanno come sottostante titoli emessi dalla banca oggetto del bail-in rischi di non vederti restituire la somma investita. Se, invece, hanno come sottostante un titolo di Stato, non verrai coinvolto nel bail-in. Al momento della sottoscrizione del pronti contro termine informati sulla natura delle obbligazioni sottostanti al contratto per non avere sorprese.

Ho attivato l’opzione portafoglio remunerato, cosa rischio?Con la sottoscrizione dell’opzione portafoglio remunerato cedi in prestito alla tua banca i titoli (azioni, obbligazioni…) contenuti nel tuo dossier, per un periodo predefinito, in cambio di una remunerazione aggiuntiva. La proprietà degli strumenti finanziari coinvolti nel prestito passa alla banca per tutta la durata dell’operazione di prestito. Ne consegue che, se mentre la banca ha in mano i tuoi titoli dovesse fallire, tu perderesti quanto vi hai investito.

Ho un’obbligazione di una banca per cui è stato necessario ricorrere al bail-in, cosa rischio?Di perdere quanto hai investito nell’obbligazione, ma solo se quanto ricavato dal capitale azionario non sarà sufficiente a coprire il “buco”.

Quanto ho depositato sul conto deposito fa cumulo con quanto ho in giacenza sul conto corrente presso un’altra banca?No, anche in questo caso vale il limite dei 100.000 euro per depositante e per banca. Nel malaugurato caso in cui entrambe le banche presso cui hai aperto un conto fossero oggetto di bail-in entrambe in contemporanea avrai comunque una garanzia di 100.000 euro a depositante per ogni banca.

Ho conto corrente e conto deposito presso la stessa banca, le somme depositate su entrambi concorrono al raggiungimento dei 100.000 euro garantiti dal Fondo interbancario?Sì. Il limite dei 100.000 euro a correntista non è, in questo caso, fissato per il singolo prodotto finanziario, ma è da considerarsi per intestatario e si riferisce a un’unica banca. In pratica devi sommare tutti i soldi che hai depositato presso la stessa banca in conti correnti, conti deposito e anche includere le cifre depositate su certificati di deposito nominativi. Se la somma supera i 100.000 euro a correntista, questa eccedenza potrà essere colpita per salvare la banca in caso di difficoltà.

Ho un conto corrente con più di 100.000 euro depositati, che cosa devo fare?Sposta la quota eccedente i 100.000 euro - cifra calcolata per correntista - su un conto corrente o deposito presso un’altra banca, oppure investili in un altro prodotto finanziario.

Ho investito in azioni diverse da quelle della mia banca, per la quale è stato deciso il bail-in, me le porteranno via?No, resteranno di tua proprietà. Metti però in conto delle qualche lungaggine burocratica prima di rientrare in possesso dei tuoi titoli.

Ho un libretto postale, rischio di meno nel caso di bail –in?Teoricamente sì. I Libretti postali – così come i Buoni postali – sono garantiti dalla Cassa depositi e prestiti, un po’ come dire che è direttamente lo Stato italiano a

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