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Altra Scienza n.60 23
Qui di seguito vorremmo raccontare, in parole, in immagini e qualche filmato il convegno svoltosi il 23 giugno a Roma di cui abbiamo pubblicato sul nostro sito la locandina e la brochure.L'A.S.S.E. comunque non organizzava (vedi editoriale), ma ha comunque esposto un proprio tavolo.
di Eugenio Odorifero
Lo sforzo organizzativo è stato notevole ed ha prodotto un discreto convegno, peccato per la poca gente intervenuta. In quanto a qualità dei partecipanti, invece, è quello che ha fatto la differenza. Ma incominciamo dall'inizio.
Il Banco della N.W.T.Il Banco della N.W.T.Durante i preparativi conosciamo il tavolo della NWT (New World Technologies) che per altro è anche lo sponsor della manifestazione. Molte cose che espongono, a dir la verità, sono la versione “light” delle loro vere tecnologie – e a quanto pare possono vantare anche produzioni overunity. Hanno prodotto e producono tuttavia altre chicche frutto delle loro appassionate sperimentazioni. Una di queste è un giochino chiamato motore senz'asse. Consiste in una trottola magnetica azionata da un secondo magnete. Il disco all'interno sembra racchiudere un semplice bipolo magnetico.
Potete trovarlo nel filmato1:Convegno 23 giugno motore magnetico senza asse di NWT.avi
Erroneamente, la timida vocina che fa le domande (sono io) osserva similitudini col motore di Johnson mentre forse avrebbe fatto meglio a collegarlo al sistema di Hamel.
1 I filmati, di consueto, li mettiamo negli stessi DVD in cui si trova il numero della rivista. Tuttavia, quelli abbinati a questo articolo, sono anche scaricabili su http://asse.altervista.org nella sezione documenti.
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I Dispositivi dell'A.S.S.E.I Dispositivi dell'A.S.S.E.Anche se non abbiamo organizzato il convegno, già sufficientemente appesantiti dalle nostre attività, abbiamo comunque portato tra me, Martucci e, attraverso Medda, anche Montefuscoli e Carlo Splendore dei dispositivi da mostrare al pubblico.
Non mi resta che commentare le foto.In alto a sinistra abbiamo il magnete sospeso di Montefuscoli, capace di incuriosire tutti come sempre. In basso a sinistra invece abbiamo l'orgonometro di Carlo Splendore. A causa della forte umidità l'orgonometro non ha dato il meglio di sé, questo comunque è un fenomeno già osservato da tempo.La foto grande a destra mostra il nostro tavolo. Sulla sinistra del tavolo si può vedere il Progetto Valery. Il lavoro sul dispositivo continua, la difficoltà oggettiva è trovare un circuito che piloti il rotore con impulsi elaborati su misura, questo insieme alle varie partecipazioni ne ha rallentato terribilmente lo studio.Più a destra, una torcia ricaricabile solare modificata da Martucci: funziona a supercondensatori al posto delle batterie, inoltre si può ricaricare velocemente anche con luce artificiale. Ancora più a destra la sua implementazione di fusione fredda. Questa però ha dato problemi – poco male, la FF è stata la tecnologia più riprodotta e discussa nella manifestazione.Nella foto è visibile anche Martucci, a sinistra e Matteo Viviani delle Iene (Italia1), al centro. Le Iene erano interessate principalmente a Giordano Mariani (di cui parleremo più tardi), ma sapete, visto che era là...In ogni caso potete vedere i filmati sull'orgonometro, sul magnete sospeso e sul Valery cercando i seguenti files:Convegno 23 giugno orgonometro di Carlo Splendore.aviConvegno 23 giugno magnete sospeso di Franco Montefuscoli.aviConvegno 23 giugno Progetto Valery.avi
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Macchine da CondividereMacchine da CondividereIl primo ad aprire la conferenza è stato Giorgio Nanni, di Legambiente. Nulla di straordinario, Giorgio punta solo sul buon senso. Roma, e le altre grandi metropoli, hanno il problema del traffico: questo significa, spreco di benzina, rumore, inquinamento. Se guardiamo però dentro le auto vedremo la maggior parte di queste avere una o due persone. Il CarSharing (letteralmente condivisione di automobili) è la pratica di far viaggiare più persone possibile nella stessa auto che debbano fare lo stesso tragitto. Meno auto e sfruttate meglio, meno inquinamento e spese condivise.
Schermare la GravitàSchermare la GravitàWalter Radica e Antonio Iadicicco (nella foto) lavorano da lungo tempo su un generatore magnetofluidodinamico che in certe condizioni interferisce col campo gravitazionale, schermandolo. Questo è basato, essenzialmente, sulla rotazione del mercurio ad alta velocità. La loro presentazione tuttavia è stata molto generica, anche per l'assenza del prototipo che non hanno potuto portare con loro e che invece a Grottammare era presente. Iadicicco, che è un tecnico altamente qualificato, comunque garantisce che le sperimentazioni si trovano in un punto avanzato e forse l'anno
prossimo possono portare delle dimostrazioni concrete sulla schermatura di ciò che è effettivamente la cosa più difficile da schermare nella fisica.
(Velocità della Luce)(Velocità della Luce)2424
Vasile Droj quando parla è un fiume in piena. Ed è difficile stargli dietro perché spazia dalla fisica, alla cosmologia, alla religione passando per l'ufologia. Per lui, la costante suprema dell'universo è 25/9 e spiega perché. La costante c è la velocità della luce, che per lui è superabile. Elevandola alla 24 si ottiene un numero di oltre 163 cifre, ma che inizia per 277777375478... e 25/9 fa 2.7777777. Non lo stesso numero, ma cifre simili. Poniamo 277777375478... e correggiamolo in 277777777777... ritorniamo alla 24° radice e otteniamo 299.792.476,091 che rispetto a 299.792.458 differisce di soli 18,091m: una piccola correzione che può portare molti benefici. Inoltre rivela l'esistenza di 24 universi, di cui risiediamo al primo con la costante c: il secondo ha come costante c2, il terzo c3 e così via. Negli universi superiori al nostro la materia conta meno: qui infatti abbiamo E=mc2, ma all'universo superiore a di noi E=m(c2)2, e con una la massa è molto meno significativa rispetto alla luce. Quando arriviamo a E=m(c24)2 nel 24° universo, il più “divino”, la materia è praticamente una nullità.E questo è stato solo l'inizio del suo intervento...
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E.N.E.L., mi sentite? Parlo a voi...E.N.E.L., mi sentite? Parlo a voi...L'intervento dell'anziano signore della foto, Libero Borra, è una delle novità italiane di questo periodo. Vi avverto di non farvi ingannare dalle apparenze, perché più lucido di molti venticinquenni in circolazione. Il suo Impianto Solare Termodinamico strutturalmente è più semplice rispetto quello di Rubbia: quest'ultimo infatti fa scaldare dei sali, Borra invece fa scaldare acqua. L'impianto di Borra ha però un vantaggio: oltre che essere usato per produrre energia e/o calore, può avere come finalità anche la dissalazione diretta dell'acqua in circolo. Borra stesso dichiara il costo dell'impianto pari a 500
Euro per elemento, e ognuno rende fino a 4KW. La caratteristica dell'impianto di Borra inoltre è quello di essere costituito da uno specchio parabolico e il cui punto di fuoco è una serpentina in cui passa l'acqua. Il tutto conferisce la vaga, ma curiosa, somiglianza con un'antenna satellitare. In cui, però, l'acqua raggiunge la temperatura centinaia di gradi, anche se è preferibile l'intervallo tra i 375°C, temperatura in cui l'acqua passa allo stato gassoso, e i 500°C, temperatura oltre il quale il dispositivo ha problemi di tenuta. Libero Borra, fuori del suo intervento, mi ha chiesto di scrivere queste righe. Vorrebbe rivolgersi a chiunque operi e lavori all'E.N.E.L., affinché possa essere ricevuto e ascoltato in quegli ambienti riguardo la sua implementazione di Solare Termodinamico. Finora non gli hanno concesso ascolto. Ai suoi futuri interlocutori dell'azienda elettrica, o di realtà che hanno contatto con essa, raccomando il suo sito web:http://www.borra.info e la sua email [email protected]
Funzionerà?Funzionerà?Sarò sincero. L'invenzione di Ruggero Falcione non l'ho capita molto bene, e il poco che ho compreso non mi fa credere molto a questo progetto. Progetto che è stato concepito negli anni '70, proposto all'epoca come brevetto e respinto dall'ufficio brevetti italiano. E che attualmente non è ancora stato costruito. Il modello di generatore idrogravitazionale dovrebbe essere alto decine di metri, per meglio sfruttare l'effetto della gravità. L'acqua è in circolo e l'energia si dovrebbe ricavare dall'effetto idraulico noto come “colpo d'ariete”. Da un lato un circuito idraulico sfrutta la pressione atmosferica per lo stesso colpo d'ariete.In effetti, il sistema dell'ariete idraulico esiste dal 1800 (dai fratelli Mongolfier!) e si basa su un sistema a valvole. Falcione utilizza un concetto simile pur non avendolo conosciuto.Non vado oltre, perché è meglio, perché oltre non ho compreso. Ma chissà, chi l'ha detto che le centrali del futuro non saranno generatori idrogravitazionali?
200% di Rendimento!200% di Rendimento!Su una cosa Alessandro Goi ha fatto arrabbiare il pubblico: il fatto di essere reticente, oltre all'atteggiamento un po' canzonatorio di chi si sente arrivato. Ma una giustificazione, almeno per la reticenza, ce l'ha: il brevetto è in corso e tutto non si può dire. Non che sia l'unico a fare
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fusione fredda, come abbiamo già visto e vedremo ancora, ma in effetti è arrivato ad un reattore stabile, funzionante da un anno, in cui esce il 200% di energia in entrata, in cui parte dell'energia in uscita rientra e rialimenta la cella, l'altra è energia elettrica o calore utilizzabile. Al centro di questa soluzione, degli elettrodi che a differenza di quelli di tungsteno o di altri non si consumano e possono essere utilizzati per anni. E qui, nonostante le sollecitazioni del pubblico, non è prodigato oltre in descrizioni per i motivi già detti. Non produrrà direttamente la cella, la darà in licenza secondo appositi
accordi.Al momento Goi cerca persone per concretizzare ed accrescere questa realtà.Un appunto. Negli ambienti dello stabilimento si sono formate delle correnti orgoniche. Non sa perché. Non sa se sono orgoni OR, DOR oppure ORANUR, anzi per la verità non conosceva nemmeno la differenza tra questi. Nessuno che sappia risolvere il mistero?
Consuma poco e non inquina. V'interessa?Consuma poco e non inquina. V'interessa?L'invenzione della turbina vaporizzatrice non è certo di Franco Proietti. Franco però ha recuperato questa tecnologia per adattarla ai motori attuali per consumare e inquinare meno, anzi, come vedremo, ha un impatto ambientale quasi nullo. Infatti il motore di Proietti va ad acqua e benzina – spera nei prossimi studi di eliminare quest'ultima – intanto i gas prodotti rientrano in gran parte nella combustione. Questo spiega lo scarso inquinamento. Dietro suggerimento di un chimico ha aggiunto della polvere di calce prima dello scarico. La CO2 si
combina con la calce e gradualmente la pietrifica. Qualcuno ironicamente ha fatto notare che ciò che nei motori normali costituisce inquinamento ambientale, in questo modo può addirittura servire a fini decorativi – decisamente un bel salto! Il prototipo di Franco non è salito sul palco con lui, comunque lo ha esposto; potete anche ammirarlo nella foto a fianco.
Passare al Bioetanolo. In un Solo Passo.Passare al Bioetanolo. In un Solo Passo.Giordano Mariani è il più giovane dei relatori. E quello che, con tutta probabilità, riscuoterà maggiore attenzione dei media. Il fine della sua indagine era quello di passare da una macchina a benzina ad una al bioetanolo, sul modello ed esempio delle auto brasiliane. Ha notato in primis che il problema non è nel motore, ma nel carburatore. Nella carburazione a benzina occorrono una parte di combustibile e 14 di aria, mentre in quella a bioetanolo è una parte di bioetanolo e 9 di aria. Facendo un piccolo calcolo matematico vediamo che 14/1.6
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è quasi uguale a 9. Quindi il diametro del getto deve passare da 1 a 1.6, cioè aumentare del 60%. L'auto che ha modificato da Euro 0 è diventata migliore di una Euro 4 in consumi e scarico, peccato che in Italia tale modifica è vietata in quanto si elude il pagamento delle accise della benzina. La stupidità umana, in quanto a decretare certe leggi, è invece autorizzatissima, ma produce problemi ambientali che non sono più eludibili. Questa è la parte della conferenza che ha riscosso, come già detto all'inizio, l'attenzione del programma “le Iene”, attualmente non in onda. Questo comunque è un fatto che proviene da precedenti contatti. Io e Martucci poi gli abbiamo mandato il filmato dello stesso Mariani. In bocca al lupo, Giodano.
L'Esperimento IncompresoL'Esperimento IncompresoQuando Renzo Mondaini gira per mostrare la sua applicazione di Fusione Fredda, non lo fa tanto per spiegare le reazioni alle persone. Al contrario, come potrebbe spiegare qualcosa che è ancora misterioso persino per lui? Iniziamo per dire che inserendo elettrodi in acqua e dando corrente ciò che si ottiene è l'elettrolisi, lo sanno tutti. Quando però, con una forte corrente, il negativo viene inserito solo per un terzo, allora succede la formazione del plasma. Succedono inoltre diverse altre anomalie: è possibile fondere, ad esempio, il ferro con
una quantità di corrente 20 volte inferiore, le impurità degli elettrodi, parte di questi disciolti in acqua, aumentano di quantità (ma da dove vengono?), e questo per dire una parte di quello che succede, e che può succedere, in quella cella.Renzo ha capito che tutto questo non è spiegabile solo con la chimica e che c'è qualcos'altro.Ma soprattuto fa capire che non abbiamo capito niente.
Filmati:Convegno 23 giugno fusione fredda di Renzo Mondaini.aviConvegno 23 giugno fusione fredda di Renzo Mondaini 2.avi
NoteNoteLa vera conclusione dovrebbe essere l'uscita degli atti del convegno, cosicché ognuno può approfondire le questioni dalla mano degli stessi autori. Noi all'A.S.S.E. abbiamo preferito fare questo articolo in quanto uscirà a pochi giorni dal convegno stesso, con l'ulteriore vantaggio della sintesi e della libertà di esprimerci. Tatticamente l'abbiamo giudicata la cosa migliore, anche a beneficio degli organizzatori. Vorrei ringraziare comunque Eugenio Martucci e Walter Radica, per i consigli e le correzioni.