Alma Mater, la laurea per Ravasi - Chiesa di Bologna...tutto (nella Genesi e nel Prologo del Vangelo...

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Dosso, l’arcivescovo riapre la chiesa Dosso siamo arrivati al tra- guardo» diceva il parroco don Gabriele Carati il mese scorso, e infatti, terminati gli interventi di ripri- stino della chiesa e i lavori di completa- mento, domenica 17 alle 17.30 l’arcive- scovo Matteo Zuppi celebrerà la Messa di riconsegna della chiesa alla comunità par- rocchiale. «I festeggiamenti – spiega il par- roco – inizieranno mercoledì 13 quando, come tradizione, festeggeremo sant’An- tonio di Padova. Infatti i nostri padri, un A « tempo molto lontano, pensarono di an- ticipare la festa principale del paese dal- la data della ricorrenza liturgica del pa- trono, san Giovanni Battista, il 23 giu- gno, quando nei campi è già in corso la mietitura, al 13 giugno, giorno in cui si celebra appunto la memoria di Sant’An- tonio. Come ogni anno, la festa culmi- nerà con la solenne celebrazione della Messa alle 19.30, seguita dalla proces- sione con l’immagine del Santo per le vie del paese, accompagnata dalla banda di Renazzo. Venerdì seguirà “Alla riscoper- ta della nostra chiesa”, una serata spiri- tuale e culturale. Col contorno di canti e preghiere, verranno presentati attraverso spiegazioni, aneddoti e particolari ine- diti i vari elementi di cui è composta. La serata inizierà alle 21 e si concluderà al- le 22.30 con un buon gelato offerto ai pre- senti nel campetto dietro la chiesa. I fe- steggiamenti culmineranno domenica con la Concelebrazione eucaristica presieduta dal- l’Arcivescovo, al termine della quale ci sarà un sem- plice momento convivia- le nel campetto dietro la chiesa». «Speriamo – ag- giunge don Carati – di poter accogliere tra noi anche monsignor Valentino Fe- rioli, che è stato parroco a Dosso dal 1967 al 1982, che tanto ha fatto per questa chiesa e in questo anno ricorda il 65° an- niversario di ordinazione sacerdotale. Co- me segno di ringraziamento al Signore per il dono di essere ritornati nella nostra chiesa, abbiamo pensato, insieme al Con- siglio pastorale, di aiutare chi la chiesa ancora non ce l’ha, ma la desidera. La rac- colta della celebrazione di domenica sarà perciò destinata alla missione diocesana di Mapanda, per la costruzione della nuo- va chiesa». (R.F.) Domenica alle 17.30 Zuppi celebrerà la Messa di riconsegna dell’edificio, danneggiato dal sisma del 2012 e ora ripristinato, alla comunità parrocchiale. Don Carati: «Siamo arrivati al traguardo» Alma Mater, la laurea per Ravasi Sabato il cardinale, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura riceverà la pergamena «ad honorem» in Filologia, Letteratura e Tradizione classica dell’Università di Bologna DI CHIARA UNGUENDOLI l cardinale Gianfranco Ravasi «individua nella Bibbia e nel sapere ebraico–cristiano il grande codice della letteratura e della cultura occidentale, in alleanza con la grande cultura classica e il sapere di Atene e Roma». È questa una delle principali motivazioni per la quale Ivano Dionigi, docente di Letteratura latina e già Magnifico Rettore dell’Università di Bologna ha chiesto che l’Alma Mater assegnasse la Laurea «honoris causa» in Filologia, Letteratura e Tradizione classica al cardinale Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura. La laurea gli verrà conferita sabato 16 alle 11 nell’Aula Magna di Santa Lucia. Alla cerimonia saranno presenti il Rettore Francesco Ubertini, il direttore del Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica Francesco Citti e Dionigi che pronuncerà la «Laudatio»; seguirà la Lectio magistralis del Cardinale. Assisterà anche l’arcivescovo Matteo Zuppi. «L’Alma Mater, “madre” di tutti gli Atenei del mondo, culla del sapere e dei saperi, non poteva non annoverare tra i suoi “dottori” il professor Ravasi – sottolinea Dionigi –. E so che anche lui considera un grandissimo onore ricevere questa Laurea, nonostante le numerosissime altre che gli sono state conferite. Egli infatti celebra in sé la sinfonia di tanti saperi: l’esegesi biblica, la teologia, la filosofia, la filologia, le arti visive, la poesia, la letteratura, la musica, attraverso I oltre mille titoli e oltre cento libri. Il suo non è un sapere frettoloso, post moderno, perciò la laurea è in Filologia, Lettaratura e anche “Tradizione” classica, termine che io stesso ho voluto introdurre. Egli unisce infatti la solidità letteraria e filologica del sapere di Gerusalemme e dei saperi classici, teologia e classicità; e per questo ha analizzato analogie e contaminazioni fra Bibbia e cultura classica». «Nel cardinale Ravasi – prosegue – vedo una sorta di “pietas” per la tradizione: vede saperi classici che non sono confinati nei musei o cristallizzati in officine chiuse, ma vengono “rivissuti” in tutti i saperi e le letterature, fino ad oggi. Per questo anche definisce la Bibbia il “grande codice della cultura occidentale”: pensa che ci sia un “duetto”, non un “duello”, una continuità e non una discontinuità fra la lettaratura classica e quella ebraica, tra l’ellenismo e il giudaismo e il cristianesimo; con tre livelli intrecciati: quello letterario, quello concettuale e quello linguistico. Il tutto fondato sulla parola, cioè sulla filologia». «Il cardinale Ravasi ci parlerà della Parola, quella con la P maiuscola che nella Bibbia, Antico e Nuovo Testamento è posta all’inizio di tutto (nella Genesi e nel Prologo del Vangelo di Giovanni) – dice ancora Dionigi –; io della parola in senso più laico, quella “ars dicendi” che il Cardinale possiede in modo eminente, unendo nel proprio eloquio il “delectare” (affascinare), il “docere” (insegnare) e il “movere”, cioè mobilitare le coscienze. Una parola che oggi soffre, è ridotta a vocabolo, al lessico di Babele e che invece deve essere custodita e onorata, perché tutto le è possibile, nel bene e nel male, essendo essa il fondamento dell’uomo. Purtroppo i saperi di Atene, di Gerusalemme e di Roma sono per un verso fondativi della nostra lingua e di alcuni nostri saperi, ma per altri versi invece, antagonisti dei nostri saperi. Noi siamo in mezzo a due rivoluzioni. La prima è l’immigrazione, che ci porta altre parole, con le quali dobbiamo confrontarci: così la nostra parola, logos, attraversa le altre e diventa “dialogos”: e il cardinale Ravasi è l’uomo del dialogo, come mostra l’iniziativa “Il cortile dei Gentili”. L’altra è l’invadenza dei nuovi saperi scientifico–tecnologici, che rischiano di degenerare in tecnocrazia. Noi abbiamo bisogno, in un’epoca di frammentazione, di ricondurre ad unità i saperi, indicare il loro comune scopo. Il cardinale Ravasi ci aiuta a cercare un nuovo “alfabeto” che ci facci dialogare con queste due “rivoluzioni”. Del resto, le civiltà di Atene, di Gerusalemme e di Roma hanno già affrontato prima di noi questi problemi e ci danno gli strumenti per affrontarli, assicurandoci che l’uomo ce l’ha sempre fatta, e ce la farà ancora». «Il Cardinale ci dice – conclude Dionigi – che ogni uomo ha la sua parola, che è degna di essere ascoltata e “attraversata” per costruire il dialogo. E che, qualunque rivoluzione avvenga, dobbiamo evitare che la tecnologia diventi tecnocrazia. Le storie di Atene, di Gerusalemme e di Roma non sono ancora concluse, e ci danno gli “attrezzi” per affrontare il futuro». Il cardinale in Santa Lucia Il cardinale Ravasi sarà sabato prossimo nell’Aula Magna dell’Università di Bologna, la ex chiesa di Santa Lucia. Qui è stato già diverse volte, in particolare per tenere conferenze nell’ambito de «I Classici», annuale appuntamento promosso dal Centro studi «La permanenza del classico» dell’Alma Mater, nonché in occasione di una tappa de «Il cortile dei Gentili», struttura del Pontifico Consiglio della Cultura costituita per favorire l’incontro e il dialogo tra credenti e non credenti. L’ultima occasione è stata l’11 maggio 2017, quando il Cardinale parlò di «Beatitudini» nell’ambito della XVI edizione de «I Classici», che aveva come tema «La felicità». Biblista, teologo ed ebraista l cardinale Gianfranco Ravasi, biblista, teologo e e- braista è stato ordinato presbitero per l’Arcidiocesi di Milano nel 1966. Ottenuta la laurea in Teologia e la Li- cenza in Sacra Scrittura, diventa docente di esegesi biblica al Seminario aricivescovile di Milano e alla Facoltà teo- logica dell’Italia settentrionale e membro della Pontifi- cia commissione biblica. Nel 1989 è nominato Prefetto della Biblioteca Ambrosiana, carica che mantiene fino al2007, qando papa Benedetto XVI lo nomina presiden- te del Pontificio Consiglio della Cultura. Nel 2010 è crea- to cardinale da papa Benedetto XVI. Dal 2011, in qualità di presidente del Pontificio Consiglio per la cultura, col- labora al Cortile del Gentili, la struttura vaticana creata per favorire l’incontro e il dialogo tra credenti e non cre- denti. Partecipa in qualità di cardinale elettore al Con- clave che porterà all’elezione di papa Francesco che gli rinnoverà gli incarichi curiali e nel 2014 lo conferma pre- sidente del Pontificio Consiglio della Cultura e lo nomi- na membro della Congregazione per gli istituti di vita consacrata. Nel 2016 lo nomina membro della Congre- gazione per il culto divino e la disciplina dei sacramen- ti. È presidente della Pontificia Commissione di Archeo- logia Sacra. I La proposta è stata avanzata dal latinista ed ex rettore Ivano Dionigi, che terrà la «Laudatio»; seguirà la Lectio magistralis del neo dottore Cenacchio, torna il Santissimo Crocifisso L’Aula Magna di Santa Lucia; nel riquadro in alto a destra, il cardinale Gianfranco Ravasi ontinuano nella nostra diocesi le riaperture delle chiese ristrutturate, in seguito ai danni provocati dal terremoto del 2012. Domenica 17 a riaprire le porte al culto sarà la chiesa di San Michele Arcangelo di Cenacchio (frazione del Comune di San Pietro in Casale). Alle 10 Messa solenne presieduta dall’arcivescovo Matteo Zuppi, cui seguirà un momento di festa e di comunione fraterna. In preparazione alla celebrazione, si terrà un Triduo di ringraziamento che prevede la Messa giovedì 14 e venerdì 15 alle 20.30 e la Via Crucis sabato 16 alle 20.30. «Ha un significato particolare – spiega il parroco don Pietro Vescogni – la riapertura di questa chiesa, per la presenza del Santissimo Crocifisso di Cenacchio, meta di pellegrinaggi devozionali da tutto il territorio fino al terremoto del 2012. Attualmente il Sacro Crocifisso è custodito nella canonica di Cenacchio e nei prossimi giorni sarà nuovamente ricollocato al suo posto». «Si è trattato di un intervento di riparazione con rafforzamento locale – spiega l’architetto Antonino Persi – comprese le opere di finitura strettamente connesse. I principali interventi effettuati sono stati il consolidamento delle volte con fasciature, la ricucitura delle lesioni, il consolidamento della parete di facciata con fasciatura esterna e l’inserimento di catene metalliche; oltre le opere di finitura come la realizzazione di manto di intonaco e la tinteggiatura esterna ed interna». I lavori sono stati realizzati dall’impresa edile Rescazzi di Ferrara, mentre il progetto e la direzione dei lavori sono stati affidati all’architetto Antonino Persi (Persi & Xsi architetti associati) e il coordinamento alla sicurezza all’architetto Matteo Persi. (R.F.) C Cenacchio riapertura www.bo7.it Pagine a cura del Centro Servizi Generali dell’Arcidiocesi di Bologna Via Altabella 6 Bologna tel. 051 64.80.707 - 051 64.80.755 fax 051 23.52.07 email: [email protected] Abbonamento annuale: euro 58 - Conto corrente postale n.° 24751406 intestato ad Arcidiocesi di Bologna - C.S.G. Per informazioni e sottoscrizioni: 051. 6480777 (dal lunedì al venerdì, orario 9-13 e 15-17.30) la traccia e il segno ra gli spunti offerti dalle letture di oggi vorrei cogliere una suggestione del salmo 129 che si apre con un’invocazione icastica: «dal profondo a te grido, o Signore; Signore, ascolta la mia voce. Siano i tuoi orecchi attenti alla voce della mia supplica». Il testo si riferisce all’appello alla misericordia divina, perché conceda il perdono, ma ci può fare anche pensare all’appello silenzioso che talora si eleva all’indirizzo degli educatori e degli insegnanti da parte delle persone loro affidate. È compito di un educatore cercare di dare risposta ai bisogni educativi, sia che si tratti di quelli esplicitamente espressi, ma soprattutto di quelli che rimangono inespressi, perché troppo profondi, imbarazzanti, o perché le persone non ne sono consapevoli. Vorrei soffermarmi soprattutto su quest’ultima tipologia di bisogni educativi: quelli di cui la persona stessa non è ancora consapevole, perché magari «distratta» da questioni più superficiali o desideri estemporanei. In quel caso l’educatore non riceve una richiesta esplicita, ma è qui che si vede la sua saggezza ed il suo coraggio: c’è un bisogno di senso che spesso rimane inespresso, proprio perché uno dei compiti dell’educatore è anche quello di educare la persona a scavare dentro se stessa, per arrivare a percepire i bisogni più profondi, senza fermarsi a quelli superficiali. Solo allora anche l’educatore umano potrà rispondere ad un appello che suonerà come le parole del salmo: «dal profondo a te grido». Andrea Porcarelli T Le «invocazioni» agli educatori Sport, chiamati a «dare il meglio» Aggiornamento sulla «Laudato si’» La via bolognese all’umanesimo a pagina 3 a pagina 2 a pagina 5 Domenica, 10 giugno 2018 Numero 23 – Supplemento al numero odierno di Avvenire il curriculum

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Dosso, l’arcivescovo riapre la chiesa

Dosso siamo arrivati al tra-guardo» diceva il parroco donGabriele Carati il mese scorso,

e infatti, terminati gli interventi di ripri-stino della chiesa e i lavori di completa-mento, domenica 17 alle 17.30 l’arcive-scovo Matteo Zuppi celebrerà la Messa diriconsegna della chiesa alla comunità par-rocchiale. «I festeggiamenti – spiega il par-roco – inizieranno mercoledì 13 quando,come tradizione, festeggeremo sant’An-tonio di Padova. Infatti i nostri padri, un

tempo molto lontano, pensarono di an-ticipare la festa principale del paese dal-la data della ricorrenza liturgica del pa-trono, san Giovanni Battista, il 23 giu-gno, quando nei campi è già in corso lamietitura, al 13 giugno, giorno in cui sicelebra appunto la memoria di Sant’An-tonio. Come ogni anno, la festa culmi-nerà con la solenne celebrazione dellaMessa alle 19.30, seguita dalla proces-sione con l’immagine del Santo per le viedel paese, accompagnata dalla banda diRenazzo. Venerdì seguirà “Alla riscoper-ta della nostra chiesa”, una serata spiri-tuale e culturale. Col contorno di canti epreghiere, verranno presentati attraversospiegazioni, aneddoti e particolari ine-diti i vari elementi di cui è composta. Laserata inizierà alle 21 e si concluderà al-le 22.30 con un buon gelato offerto ai pre-senti nel campetto dietro la chiesa. I fe-steggiamenti culmineranno domenica

con la Concelebrazioneeucaristica presieduta dal-l’Arcivescovo, al terminedella quale ci sarà un sem-plice momento convivia-le nel campetto dietro lachiesa». «Speriamo – ag-giunge don Carati – di poter accoglieretra noi anche monsignor Valentino Fe-rioli, che è stato parroco a Dosso dal 1967al 1982, che tanto ha fatto per questachiesa e in questo anno ricorda il 65° an-niversario di ordinazione sacerdotale. Co-me segno di ringraziamento al Signoreper il dono di essere ritornati nella nostrachiesa, abbiamo pensato, insieme al Con-siglio pastorale, di aiutare chi la chiesaancora non ce l’ha, ma la desidera. La rac-colta della celebrazione di domenica saràperciò destinata alla missione diocesanadi Mapanda, per la costruzione della nuo-va chiesa». (R.F.)

Domenica alle 17.30 Zuppicelebrerà la Messa di riconsegnadell’edificio, danneggiato dal sismadel 2012 e ora ripristinato, allacomunità parrocchiale. Don Carati:«Siamo arrivati al traguardo»

Alma Mater,la laureaper Ravasi

Sabato il cardinale, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura riceverà la pergamena«ad honorem» in Filologia, Letteratura e Tradizione classica dell’Università di Bologna

DI CHIARA UNGUENDOLI

l cardinale Gianfranco Ravasi«individua nella Bibbia e nel sapereebraico–cristiano il grande codice

della letteratura e della culturaoccidentale, in alleanza con la grandecultura classica e il sapere di Atene eRoma». È questa una delle principalimotivazioni per la quale Ivano Dionigi,docente di Letteratura latina e giàMagnifico Rettore dell’Università diBologna ha chiesto che l’Alma Materassegnasse la Laurea «honoris causa» inFilologia, Letteratura e Tradizione classicaal cardinale Ravasi, presidente delPontificio Consiglio della Cultura. Lalaurea gli verrà conferita sabato 16 alle 11nell’Aula Magna di Santa Lucia. Allacerimonia saranno presenti il RettoreFrancesco Ubertini, il direttore delDipartimento di Filologia Classica eItalianistica Francesco Citti e Dionigi chepronuncerà la «Laudatio»; seguirà laLectio magistralis del Cardinale. Assisteràanche l’arcivescovo Matteo Zuppi.«L’Alma Mater, “madre” di tutti gli Ateneidel mondo, culla del sapere e dei saperi,non poteva non annoverare tra i suoi“dottori” il professor Ravasi – sottolineaDionigi –. E so che anche lui consideraun grandissimo onore ricevere questaLaurea, nonostante le numerosissimealtre che gli sono state conferite. Egliinfatti celebra in sé la sinfonia di tantisaperi: l’esegesi biblica, la teologia, lafilosofia, la filologia, le arti visive, lapoesia, la letteratura, la musica, attraverso

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oltre mille titoli e oltre cento libri. Il suonon è un sapere frettoloso, postmoderno, perciò la laurea è in Filologia,Lettaratura e anche “Tradizione” classica,termine che io stesso ho volutointrodurre. Egli unisce infatti la soliditàletteraria e filologica del sapere diGerusalemme e dei saperi classici,teologia e classicità; e per questo haanalizzato analogie e contaminazioni fraBibbia e cultura classica». «Nel cardinaleRavasi – prosegue – vedo una sorta di“pietas” per la tradizione: vede sapericlassici che non sono confinati nei museio cristallizzati in officine chiuse, mavengono “rivissuti” in tutti i saperi e leletterature, fino ad oggi. Per questo anchedefinisce la Bibbia il “grande codice dellacultura occidentale”: pensa che ci sia un“duetto”, non un “duello”, unacontinuità e non una discontinuità fra lalettaratura classica e quella ebraica, tral’ellenismo e il giudaismo e ilcristianesimo; con tre livelli intrecciati:quello letterario, quello concettuale equello linguistico. Il tutto fondato sullaparola, cioè sulla filologia». «Il cardinaleRavasi ci parlerà della Parola, quella conla P maiuscola che nella Bibbia, Antico eNuovo Testamento è posta all’inizio ditutto (nella Genesi e nel Prologo delVangelo di Giovanni) – dice ancoraDionigi –; io della parola in senso piùlaico, quella “ars dicendi” che ilCardinale possiede in modo eminente,unendo nel proprio eloquio il “delectare”(affascinare), il “docere” (insegnare) e il“movere”, cioè mobilitare le coscienze.Una parola che oggi soffre, è ridotta avocabolo, al lessico di Babele e cheinvece deve essere custodita e onorata,perché tutto le è possibile, nel bene e nelmale, essendo essa il fondamentodell’uomo. Purtroppo i saperi di Atene,di Gerusalemme e di Roma sono per unverso fondativi della nostra lingua e dialcuni nostri saperi, ma per altri versiinvece, antagonisti dei nostri saperi. Noisiamo in mezzo a due rivoluzioni. Laprima è l’immigrazione, che ci porta altreparole, con le quali dobbiamo

confrontarci: così la nostra parola, logos,attraversa le altre e diventa “dialogos”: eil cardinale Ravasi è l’uomo del dialogo,come mostra l’iniziativa “Il cortile deiGentili”. L’altra è l’invadenza dei nuovisaperi scientifico–tecnologici, cherischiano di degenerare in tecnocrazia.Noi abbiamo bisogno, in un’epoca diframmentazione, di ricondurre ad unità isaperi, indicare il loro comune scopo. Ilcardinale Ravasi ci aiuta a cercare unnuovo “alfabeto” che ci facci dialogarecon queste due “rivoluzioni”. Del resto, leciviltà di Atene, di Gerusalemme e diRoma hanno già affrontato prima di noiquesti problemi e ci danno gli strumentiper affrontarli, assicurandoci chel’uomo ce l’ha sempre fatta, e ce la faràancora». «Il Cardinale ci dice –conclude Dionigi – che ogni uomo hala sua parola, che è degna di essereascoltata e “attraversata” per costruire ildialogo. E che, qualunque rivoluzioneavvenga, dobbiamo evitare che latecnologia diventi tecnocrazia. Le storiedi Atene, di Gerusalemme e di Romanon sono ancora concluse, e ci dannogli “attrezzi” per affrontare il futuro».

Il cardinale in Santa Lucia

Il cardinale Ravasi saràsabato prossimo nell’AulaMagna dell’Università diBologna, la ex chiesa diSanta Lucia. Qui è stato giàdiverse volte, in particolareper tenere conferenzenell’ambito de «I Classici»,annuale appuntamentopromosso dal Centro studi«La permanenza delclassico» dell’Alma Mater,nonché in occasione di unatappa de «Il cortile deiGentili», struttura delPontifico Consiglio dellaCultura costituita perfavorire l’incontro e ildialogo tra credenti e noncredenti. L’ultima occasioneè stata l’11 maggio 2017,quando il Cardinale parlòdi «Beatitudini» nell’ambitodella XVI edizione de «IClassici», che aveva cometema «La felicità».

Biblista, teologo ed ebraistal cardinale Gianfranco Ravasi, biblista, teologo e e-braista è stato ordinato presbitero per l’Arcidiocesi di

Milano nel 1966. Ottenuta la laurea in Teologia e la Li-cenza in Sacra Scrittura, diventa docente di esegesi biblicaal Seminario aricivescovile di Milano e alla Facoltà teo-logica dell’Italia settentrionale e membro della Pontifi-cia commissione biblica. Nel 1989 è nominato Prefettodella Biblioteca Ambrosiana, carica che mantiene finoal2007, qando papa Benedetto XVI lo nomina presiden-te del Pontificio Consiglio della Cultura. Nel 2010 è crea-to cardinale da papa Benedetto XVI. Dal 2011, in qualitàdi presidente del Pontificio Consiglio per la cultura, col-labora al Cortile del Gentili, la struttura vaticana creataper favorire l’incontro e il dialogo tra credenti e non cre-denti. Partecipa in qualità di cardinale elettore al Con-clave che porterà all’elezione di papa Francesco che glirinnoverà gli incarichi curiali e nel 2014 lo conferma pre-sidente del Pontificio Consiglio della Cultura e lo nomi-na membro della Congregazione per gli istituti di vitaconsacrata. Nel 2016 lo nomina membro della Congre-gazione per il culto divino e la disciplina dei sacramen-ti. È presidente della Pontificia Commissione di Archeo-logia Sacra.

I

La proposta è stataavanzata dal latinista edex rettore Ivano Dionigi,che terrà la «Laudatio»;seguirà la Lectiomagistralis del neo dottore

Cenacchio, torna il Santissimo Crocifisso

L’Aula Magna di Santa Lucia; nel riquadro in alto a destra, il cardinale Gianfranco Ravasi

ontinuano nella nostra diocesi le riaperturedelle chiese ristrutturate, in seguito ai danni

provocati dal terremoto del 2012. Domenica 17a riaprire le porte al culto sarà la chiesa di SanMichele Arcangelo di Cenacchio (frazione delComune di San Pietro in Casale). Alle 10 Messasolenne presieduta dall’arcivescovo MatteoZuppi, cui seguirà un momento di festa e dicomunione fraterna. In preparazione allacelebrazione, si terrà un Triduo diringraziamento che prevede la Messa giovedì 14e venerdì 15 alle 20.30 e la ViaCrucis sabato 16 alle 20.30. «Ha unsignificato particolare – spiega ilparroco don Pietro Vescogni – lariapertura di questa chiesa, per lapresenza del Santissimo Crocifissodi Cenacchio, meta di pellegrinaggidevozionali da tutto il territorio finoal terremoto del 2012. Attualmenteil Sacro Crocifisso è custodito nella

canonica di Cenacchio e nei prossimi giorni sarànuovamente ricollocato al suo posto». «Si ètrattato di un intervento di riparazione conrafforzamento locale – spiega l’architettoAntonino Persi – comprese le opere di finiturastrettamente connesse. I principali interventieffettuati sono stati il consolidamento delle voltecon fasciature, la ricucitura delle lesioni, ilconsolidamento della parete di facciata confasciatura esterna e l’inserimento di catenemetalliche; oltre le opere di finitura come la

realizzazione di manto di intonaco ela tinteggiatura esterna ed interna».I lavori sono stati realizzatidall’impresa edile Rescazzi diFerrara, mentre il progetto e ladirezione dei lavori sono statiaffidati all’architetto Antonino Persi(Persi & Xsi architetti associati) e ilcoordinamento alla sicurezzaall’architetto Matteo Persi. (R.F.)

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Cenacchio

riapertura

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la traccia e il segno

ra gli spunti offerti dalle letture di oggi vorrei cogliere una suggestionedel salmo 129 che si apre con un’invocazione icastica: «dal profondo a

te grido, o Signore; Signore, ascolta la mia voce. Siano i tuoi orecchi attentialla voce della mia supplica». Il testo si riferisce all’appello alla

misericordia divina, perché conceda il perdono, ma ci può fare anchepensare all’appello silenzioso che talora si eleva all’indirizzo degli

educatori e degli insegnanti da parte delle persone loro affidate. Ècompito di un educatore cercare di dare risposta ai bisognieducativi, sia che si tratti di quelli esplicitamente espressi, masoprattutto di quelli che rimangono inespressi, perché troppoprofondi, imbarazzanti, o perché le persone non ne sono

consapevoli. Vorrei soffermarmi soprattutto su quest’ultimatipologia di bisogni educativi: quelli di cui la persona stessa non èancora consapevole, perché magari «distratta» da questioni più

superficiali o desideri estemporanei. In quel caso l’educatore nonriceve una richiesta esplicita, ma è qui che si vede la sua saggezza edil suo coraggio: c’è un bisogno di senso che spesso rimane inespresso,proprio perché uno dei compiti dell’educatore è anche quello dieducare la persona a scavare dentro se stessa, per arrivare a percepire ibisogni più profondi, senza fermarsi a quelli superficiali. Solo alloraanche l’educatore umano potrà rispondere ad un appello che suonerà

come le parole del salmo: «dal profondo a te grido».Andrea Porcarelli

TLe «invocazioni» agli educatori

Sport, chiamatia «dare il meglio»

Aggiornamentosulla «Laudato si’»

La via bologneseall’umanesimo

a pagina 3

a pagina 2

a pagina 5Domenica, 10 giugno 2018 Numero 23 – Supplemento al numero odierno di Avvenire

il curriculum

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Mi pare che il documento abbia colto moltidi sorpresa, ma arriva al termine di un lungocammino della Chiesa. D’altra parte, idocumenti nella Chiesa devono ratificareuna prassi e incoraggiare un percorso giàavviato. Questo poi è il primo documentodella Santa Sede sullo sport, ma la Cei adesempio, già nel 1995 aveva promulgato laNota pastorale «Sport e vita cristiana». Se c’èuna ragione che lo rende necessario è ilrischio, se non già la realtà, di una derivaantropologica per la quale occorrerimboccarsi le maniche. Quale il significato del titolo, «Dare ilmeglio di sé»?

Intanto, mi fa piacere che esso sia tratto daun intervento che Papa Francesco ha fatto inoccasione del 70° del Csi nazionale.Rivolgendosi ai ragazzi ha detto: «Mettervi ingioco con gli altri e con Dio; nonaccontentarsi di un “pareggio” mediocre,dare il meglio di sé stessi, spendendo la vitaper ciò che davvero vale e che dura persempre». Il Csi è il segno che la Chiesa ha datempo guardato allo sport con un’ispirazionecristiana. Negli anni della guerra, alcunicristiani hanno dato origine aquest’associazione per far sì che lo sport siauno straordinario strumento educativo ancheper la Chiesa. «Dare il meglio di sé nello

sport è anche una chiamata ad aspirare allasantità», dice il Papa nella Lettera cheaccompagna il documento. Mi sembraappassionante questa indicazione. D’altraparte, sono assistente dell’Antal Pallavicinidove risuonano ancora le parole di donGiulio Salmi agli atleti: «Un’aquila è ilvostro emblema. Siate aquile nella vita.Volate sempre più alto. Lo sport è unmezzo per vincere le tentazioni, esserepuro e vedere Dio». Come il documento colloca la praticasportiva all’interno della società e dellaChiesa di oggi? Il documento ricorda lo straordinario

A Galliera come ad Emmausnel giorno del Corpus Domini

DI CHIARA UNGUENDOLI

1 giugno il Dicastero pontificio per ilaici, la famiglia e la vita ha pubblicatoil documento «Dare il meglio di sé»

sulla prospettiva cristiana dello sport e dellapersona umana. Ne abbiamo parlato condon Massimo Vacchetti, direttore dell’Ufficiodiocesano per la Pastorale dello sport.È la prima volta che un dicastero pontificiosi esprime in modo organico sullo sport?Sì. Questo è il dato storico di questodocumento, al di là del contenuto, cheriprende in sostanza quanto il magistero deiPapi nel secolo scorso e in nei primi decennidi questo hanno annunciato nell’immensocampo dello sport. L’altra cosa importante,anche se può sembrare da «addetti ai lavori»,è che il Dicastero da cui è uscito questodocumento è quello dei laici e della famiglia.Negli anni scorsi c’era stato il tentativo diannoverare lo sport come un fatto culturale eil riferimento per lo sviluppo di un pensierosu di esso era affidato al Pontificio Consigliodella cultura. È una scelta interessante perchési rivolge a tutti coloro che operanonell’ambito sportivo perché ci sia «nonuno sport cristiano, ma una visionecristiana dello sport». Quali i motivi che hanno portato aldocumento e le sue finalità?

’Lpatrimonio di valori propedeutici allaformazione integrale della persona umanasecondo la visione paolina, ossia corpo,anima e spirito. Lo sport è anche generatoredi comunione e di unità secondol’aspirazione che «tutti siano uno». È semprepiù un fattore di pace: la competizionesportiva trasferisce su un campo di giocotante rivalità politiche e militari ofavorisce il dialogo tra parti in discordia.Alle recenti Olimpiadi invernali in Corea,le due Coree avversarie e separate dadecenni hanno ripreso a parlarsi nelmomento in cui hanno realizzatoun’unica squadra di Hockey femminile,che è candidata al Nobel per la Pace.Quale la missione che i cattolici sonochiamati a svolgere nel mondo sportivo? Nella «Gaudete et exultate» l’Esortazionesulla santità di Papa Francesco, è scritto:«Quello che conta è che ciascun credentediscerna la propria strada e faccia emergere ilmeglio di sé, quanto di così personale Dio haposto in lui». Non c’è un mandato diversoper i cristiani che vivono la vita sportiva.L’unico modo di fare le cose è «dare il megliodi sé» sapendo che «la Chiesa si interessa disport perché le sta a cuore l’uomo, tuttol’uomo, e riconosce che l’attività sportivaincide sulla formazione della persona, sullerelazioni, sulla spiritualità».

DI MATTEO PROSPERINI *

n occasione dellasolennità del CorpusDomini, domenica 3

giugno, la comunità diGalliera ha celebratol’Eucaristia domenicalepercorrendo undicichilometri come i discepoliche da Gerusalemmegiunsero a Emmausfacendo esperienza dellacompagnia del Risorto.Centodieci «discepoli diEmmaus» si sono datiappuntamento alle 8 delmattino davanti alla chiesadi San Vincenzo einiziando il cammino nelnome del Signore e conl’atto penitenziale, hannopercorso le strade e isentieri di campagna dellanostra comunità. Munititutti di apparecchiointerfono, ci siamo fattiaccompagnare lungo la viada una meditazionesull’Eucaristia…incominciando da Mosè eda tutti i profeti. Comel’Eucaristia è prefiguratanella Scrittura e realizzatain Gesù nella cena pasqualee nel sacrificio della croce.Dopo un’ora circa dipercorso, in una bellissimaaia ci siamo fermati per unaenergetica colazione equindi siamo ripartiti, inascolto questa volta delleparole di Gesù in quellacena. Cosa significaspezzare il pane? Cosasignifica questo è il mio

corpo e il mio sangue?Cosa significa io vi ho datol’esempio, perché come hofatto io facciate anche voi?Giunti a Galliera Anticaabbiamo proclamato leletture della domenica edopo un breve ristorosiamo ripartiti alla volta diSan Vincenzo verso lagrande sala al pianosuperiore, ove il Vangelo ciha indicato sarebbeavvenuta la frazione delpane. Negli ultimichilometri abbiamomeditato su cosa significasalire «al piano superiore»nella nostra vita esoprattutto cosa significa«mangiate e bevetene tutti».Tutti.L’Eucaristia non è mai unpremio per i bravi, è ilcapolavoro dell’amore diDio che non esclude, maguarisce le nostre infermità.Questo fa sì che lacomunità cristiana sia illuogo nel quale siradunano i peccatoribisognosi di misericordia eanche i peccatori che hannonel cuore (come Giuda) ditradire cinque minuti dopoaver ricevuto il boccone.Negli ultimi faticosichilometri del nostrocammino abbiamo fattorisuonare le parole diPaolo: la prova che Dio ciama tutti è che Cristo èmorto per noi, mentre noieravamo peccatori (Rm5,7–8). Giunti nella Saladon Dante (dove

celebriamo semprel’Eucaristia festiva) ci haaccolto il resto dellacomunità, nel frattemporadunata nell’ascolto dellaParola di Dio, nellaproclamazione del Vangeloe nella preghiera, guidatadal nostro diacono Luigi.Ci siamo radunati attornoall’altare nella preghieraeucaristica e i nostri occhi sisono aperti allo spezzaredel pane, aperti al donodella comunione con ilSignore. Vi lascio duepiccole domande cheabbiamo condiviso contutti i «discepoli diEmmaus» alla fine diquesto bel Corpus Domini.Come mai il Signore hascelto la modalità delcammino per apparire aidiscepoli, conversare conloro e spiegare le scritture?Perché lo ha fattocamminando e non sedutosu un comodo divano? Chevalore ha il camminareinsieme nella vita dellaChiesa? La secondadomanda, dopo tutta lafatica che abbiamo fatto è:quanta gioia nel cuoredovevano avere i duediscepoli (dopo averriconosciuto Gesù allospezzare del pane) perrifarsi gli undici chilometrie ritornare subito indietro aGerusalemme? * parroco a San Venanzio,

Santi Vincenzoe Anastasio

e Santa Maria di Galliera

I

A sinistra, una foto dal pellegrinaggio di Galliera.Sopra, giovani atleti del Lions Bologna

Casteldebole

Si è concluso ieriil Trofeo «Mongoalfiera»

i è concluso ieri al Centro sporti-vo del Bologna a Casteldebole il

V Trofeo «Mongoalfiera», torneo cal-cistico di beneficenza organizzatoper sostenere le attività dell’associa-zione La Mongolfiera onlus. Per duemesi 17 squadre formate da istitu-zioni, corpi dello Stato, forze dell’or-dine, ordini professionali e aziendedel territorio si sono date battagliasul campo di calcio. Oltre alle finalidel torneo ieri una bella giornata diamicizia per le famiglie con giochiper bambini, spettacolo delle VerdiNote dell’Antoniano e una partitacon la partecipazione tra gli altri diBeppe Signori, Claudio Bellucci, Jo-natan Binotto e Andrea Sussi. L’e-vento è organizzato grazie a Illumia,Deutsche Bank, e agli avvocati del-l’Asd Toghe nel Pallone, e ha comeprotagonista La Mongolfiera onlus,associazione che, oltre a promuove-re una cultura dell’accoglienza e del-la disabilità che pone al centro lapersona nella sua piena dignità, so-stiene i minori svantaggiati e le lorofamiglie, organizzando momenti diincontro ed erogando contributi eborse di studio attraverso un bandoestivo annuale. «Un appuntamentocapace di essere nuovo e originale o-gni anno – ha affermato Davide DeSantis, presidente de La Mongolfie-ra onlus – perché fatto da personemosse da un’amicizia cresciuta ne-gli anni con l’ingrandirsi dell’even-to. Illumia a Deutsche Bank fino aicari amici de Le Toghe nel Pallone so-no ben più che promotori, siamo di-ventati insieme un soggetto capacedi proporre alla città una cosa bellae utile perché aiuta chi è in difficoltà.È come per il nostro tentativo di com-pagnia alle famiglie che vivono ognigiorno l’esperienza della disabilità:se non si parte da un’amicizia e dauna condivisione non è possibile co-struire qualcosa di vero e duraturo».

S

Il nuovodocumento del Dicasteropontificio per i laici, la famiglia e la vita

Dare il meglio di séper vivere lo sport

DI MASSIMO VACCHETTI *

uando Alberto mi ha chiamatonon pensavo di stupirmi. Albertodi cognome fa Alberghini ed èpresidente del Bologna Lions

Rugby. L’appuntamento è al campo dellaBirra, l’oratorio della parrocchia che siaffaccia su via Triumvirato. Da giovane cigiocavo con gli amici. Conosco bene quel«campo di patate». Alberto mi racconta,sul sagrato della chiesa, di un progetto,ossia costituire una società di rugby perbambini e giovanissimi fino a 16 anni. Miparla di sponsor, di luoghi e persone.Infine, mi racconta di don AndreaGrillenzoni che, nel 2015, mette adisposizione lo spazio di quell’oratorio,in disuso da oltre 10 anni. Dal sagrato cispostiamo sul retro. Non trattengo lasorpresa. Il campo è verde, come puòesserlo un terreno estremamente curato

con due pali protesi verso l’alto senzaalcuna chiusura verso il cielo. Lo spazioattorno con una bella staccionata è tenutomolto bene, ma soprattutto ci sono oltrecinquanta bambini che giocano a rugbycon quello strano pallone tra le mani. Mipresenta lo staff degli allenatori. Ilresponsabile è francese, mentreun’allenatrice è irlandese e conducel’allenamento in lingua madre. Il «BirraStadium» si presenta con un volto nuovo.Siccome il rugby è uno sport di squadra,gli incontri per dare corpo a questoprogetto non si esauriscono qui. Il Csi, laSg Fortitudo, alcune aziende che voglionoassociare il proprio nome a quello delrugby e ad un progetto educativo a partiredal luogo in cui viene svolto restituendocentralità all’oratorio. Qualche giorno fa,ho partecipato ad un Convegno all’HotelAmadeus in cui gli amici di cui Albertomi ha parlato quel pomeriggio, si sono

dati appuntamento. Ognuno hasviluppato un aspetto di questocomplesso e affascinante sport che dallenostre parti sta crescendo in popolaritàcome mai in passato. A me è toccato iltema «Insegnare a passare la palla». IlRugby – ho provato a spiegare – è ilcommento plastico ad una parola diGesù. «La palla non è fatta per esseretrattenuta. Altrimenti, il gioco si fermaperché ti fermi tu. La palla occorrepassarla al compagno che sulla destra osulla sinistra si affianca alla tua corsa.“Chi tratterrà la vita, la perderà. Chiperderà la vita per causa mia, la troverà”.In fondo, Gesù conosceva già le regolefondamentali del rugby e la palla – comela vita – o la si dona e allora la siguadagna, o la si trattiene, finendoinesorabilmente per perderla».

* direttore Ufficio diocesano per la pastorale dello sport

Q

Don Vacchetti,responsabile diocesanoper la Pastorale dellosport: «Il testo riprende ilmagistero degli ultimiPapi ma è il primo che siesprime in modoorganico sul tema»Per Francesco gli atleti«chiamati alla santità»

Quell’appuntamento al «Birra Stadium»

primo piano2 BOLOGNASETTE

Domenica10 giugno 2018

Page 3: Alma Mater, la laurea per Ravasi - Chiesa di Bologna...tutto (nella Genesi e nel Prologo del Vangelo di Giovanni) – dice ancora Dionigi –; io della parola in senso più laico,

Giovani in pellegrinaggio a piedi nei luoghi della fede

l Servizio diocesano per la Pastoralegiovanile organizza dal 5 al 12 agostoun pellegrinaggio a piedi in luoghi

significativi della diocesi per giovani dai18 ai 35 anni. I posti disponibili sono 350.Le iscrizioni si chiuderanno venerdì 15(telefonare martedì e venerdì dalle 10 alle13 in segreteria di Pastorale giovanile,0516480747). Info sul sito e su tutti icanali social della Pastorale giovanile.

I

Domenica 17 gli iscritti al pellegrinaggiosono invitati a un momento particolare:raduno alle 17 a Porta Santo Stefano, daqui si raggiungerà a piedi, prima la basilicadi Santo Stefano e poi l’Arcivescovadodove si terrà un incontro preparatorio.Il pellegrinaggio è in preparazioneall’inizio del Sinodo della Chiesamondiale e pre–Gmg per chi non potràpartecipare a Panama 2019. Tutta la Chiesaitaliana si metterà in cammino nelleproprie zone e convoglierà a Roma per unaveglia e una Messa col Papa in stile Gmg.Non sarà solo un cammino fisico, maanche spirituale e di discernimento. Partendo dalla propria parrocchia con unaMessa di partenza, i giovani sonoconvocati in Piazza Maggiore la sera didomenica 5 agosto per un momento conl’Arcivescovo in cui consegnerà il mandatoai pellegrini (per significare il doppio

mandato: a livello locale e diocesano); lamattina seguente, passando per ilsantuario di San Luca per un affidamentodel cammino alla Madonna, si arriverà aPontecchio Marconi. Ogni giorno poi sigiungerà in un posto diverso, toccandoMonte Sole, Montovolo e Castiglione deiPepoli, fino ad arrivare a Boccadiriovenerdì 10 agosto. La mattina del sabato sipartirà poi alla volta di Roma.Sono due i «pacchetti» disponibili: il«pacchetto 1» (pellegrinaggio «allinclusive» dal 5 al 12 agosto) costa 280euro e comprende: alloggio con modalitàsacchi a pelo nelle tappe delpellegrinaggio; vitto dalla cena del 5 allacolazione dell’11 agosto; spese di logistica;gadget del pellegrino bolognese (magliettae scaldacollo). Il «pacchetto 2» (soloRoma, 11 e 12 agosto) costa 110 euro ecomprende viaggio in pullman e spese

autisti; alloggio nelle modalità offertedall’organizzazione nazionale; cena delsabato, colazione e pranzo della domenicaa Roma; pass di entrata agli eventi; kitdegli italiani e gadget del pellegrinobolognese (scaldacollo).

Organizzato dal 5 al 12 agosto dal Servizio diocesano per laPastorale giovanile in preparazioneall’inizio del Sinodo della Chiesamondiale e pre-Gmg per chi nonpotrà partecipare a Panama 2019

Trebbo di Reno, il nuovo parroco don Bastia si presenta alla comunità domenica 17

omenica 17 la comunità di Trebbo diReno accoglierà il nuovo parroco donGiuseppe Bastia. Che sul bollettino

parrocchiale si presenta ai suoi parrocchiani:«La mia vocazione è nata nella parrocchia diorigine, Anzola dell’Emilia, dove sono nato ebattezzato. Sono entrato nel seminario, dovesono grato di essere cresciuto, perché è statauna grande scuola di vita. Sono statoordinato il 19 settembre 1992. Poi per treanni sono stato cappellano a Cristo Re conl’indimenticabile parroco don Fermo Stefani.Il 24 ottobre 1994 iniziai un nuovoministero, quello di cappellano militare. Hovissuto questa bella esperienza a Pistoia in unreggimento di paracadutisti. Il 30 giugno1996 vengo inviato in Bosnia al seguito deinostri militari, la terribile guerra era finita adicembre del ’95, è stata una esperienzadifficile dove ho visto la sofferenza e leconseguenze della guerra». In Italia, don

D Giuseppe passa dalla scuola Marescialli deiCarabinieri di Firenze alla LegioneCarabinieri Marche di Ancona, fino aBologna come cappellano della RegioneEmilia Romagna della Guardia di Finanza ecapo servizio interforze della VII zonapastorale. «Sono stati anni molto belli –sottolinea – di incontri, di esperienze e diconoscenze. In questi anni ho aiutato laparrocchia di S. Cristoforo e ho apprezzato lavivacità di questa comunità e la profondadedizione del parroco monsignor IsidoroSassi, grande maestro di fede. Ora il vescovoMatteo, dopo 26 anni di sacerdozio in varierealtà, mi affida la cura pastorale dellaparrocchia di Trebbo di Reno. Con gioia,entusiasmo e trepidazione inizio questanuova esperienza. Confido nell’aiuto di tutti,perché in questo nuovo periodo della Chiesadobbiamo essere tutti partecipi e responsabilidella vita di una comunità». (P.Z.)Don Giuseppe Bastia

Tra le tappe del pellegrinaggio, Monte Sole

Messa con Zuppi

Monsignor Zuppi domenicaconferirà la cura pastorale dellaparrocchia di Trebbo di Reno a donBastia. Alle 15.30 benvenuto alleautorità e all’arcivescovo che alle 16attribuirà l’incarico pastorale econcelebrerà la Messa; aperitivo nelgiardino della materna.

«Laudato si’»,come curarela casa di tuttiI teologi: le ferite inferte al pianeta e le «energie rinnovabili» del Vangelo Immagine da un progetto Cefa per l’agricoltura in Africa

DI FEDERICO BADIALI *

essanta partecipanti, 12 ore di lavori,12 interventi. Questi i numeri delcorso di aggiornamento teologico

sull’enciclica di papa Francesco «Laudatosi’» promosso dal Dipartimento diTeologia dell’evangelizzazione dellaFacoltà teologica dell’Emilia–Romagna, loscorso 6 e 7 giugno. È difficile rendere inpoche righe la ricchezza dei contenutiofferti. Chi è interessato, potrà leggere gliAtti del corso, che saranno pubblicaticome supplemento alla «Rivista diTeologia dell’evangelizzazione». Qui cilimitiamo semplicemente ad offrirequalche pennellata impressionistica. Laprima riguarda lo stato di salute della«casa comune». Le ferite ecologicheinferte al nostro pianeta suscitano semprepiù preoccupazione, anche all’internodella comunità scientifica. NicolaArmaroli, del Cnr, ha fatto riferimentoalla deforestazione, al buco dell’ozono,alla plastica negli oceani, all’estrazionedei combustili fossili, all’impattoambientale del loro utilizzo. La comunitàcivile e le Chiese non rimangonoindifferenti, ma si stanno impegnando aporre qualche segno significativo perinvertire la rotta. A ben vedere, però,dietro la crisi ecologica in atto vi è unapiù preoccupante crisi antropologica, cheriguarda l’autocoscienza che l’uomocontemporaneo ha di sé e il suo modo divivere le relazioni. D’altra parte, l’uomo eil Creato sono tra loro inscindibilmenteconnessi: questo dato, attestato dallarivelazione biblica, è stato rilevato conforza dalla filosofia e dalla teologia delNovecento. Don Matteo Prodi ha

Smostrato quali sono le frontiere con cuil’umanità è chiamata a confrontarsi, sevuole avviare, in una prospettivaintegrale, quella «rivoluzione ecologica»di cui parla papa Francesco nella«Laudato si’». Occorre rivedere alcunequestioni, quali la gestione del potere, ilruolo del lavoro, lo spazio assegnato allatecnologia, la comprensione dellaproprietà privata, l’esercizio dellademocrazia. Matteo Marabini, presidentedell’associazione «La Strada», ha provatoad indicare alcune piste da esplorare, apartire dalla «Lettera a san Cristoforo» diAlexander Lenger. Si tratta di traghettarechi non ce la fa; riconoscere il debitoecologico che l’Occidente ha contratto neiconfronti dei Paesi più poveri; cambiarestili di vita, sostituendo la ricerca dellavelocità, dell’altezza e della forza, con la

ricerca della calma, della profondità edella tenerezza. Ma la conversioneecologica sognata da papa Francesco nonè solo un’utopia. I primi segni sono giàvisibili. Lo attestano alcune buonepratiche, ispirate alla parola del Vangelo.Stefano Caria ha portato l’esperienza delGruppo cooperativo Goel, nato inCalabria, su impulso di monsignorGiancarlo Bregantini, per la lotta controle mafie, attraverso il lavoro legale e lapromozione sociale. Paolo Chesani hapresentato i progetti portati avanti dalCefa in Africa: il sostegno offertoall’agricoltura familiare e al lavorocooperativo. Insomma, di fronte alladesertificazione spirituale in atto, diventasempre più urgente ricorrere alle «energierinnovabili» del Vangelo.

* docente incaricato Fter

Aperture estive a San Lucanche quest’anno nei mesi di giugnoe luglio la basilica della Beata

Vergine di San Luca resterà aperta, nelleserate di sabato e domenica (dalle 20 alle23), per consentire di conoscere meglio ilpatrimonio storico e artistico delsantuario e per offrire l’opportunità diraccogliersi in preghiera in un momentodi calma e tranquillità. Durante questidue mesi estivi sono state programmatenei weekend numerose iniziative coninizio alle 20.30. Nei sabati di giugnoverranno trattati alcuni temi ispirati allanota pastorale dell’arcivescovo Matteo

Zuppi, «Non ci ardeva forse il cuore?», eall’argomento del sinodo dei Vescovi delprossimo ottobre, «I giovani, la fede e ildiscernimento professionale». Stasera siesibirà il Coro lirico di Bologna, sabato 16le Missionarie dell’Immacolata PadreKolbe presenteranno «Maria che indica lastrada per incontrare Gesù Cristo, datoredella gioia» e domenica 17 si terrà ilconcerto del Coro di Galliera. Seguiranno:sabato 23 incontro con l’AssociazioneArca con testimonianze di attenzione aipoveri, domenica 24 concerto del corodella parrocchia di Zola e sabato 30incontro con l’arcivescovo.

A

a venerdì 22 a lunedì 25 saràreplicata la ormai ultratrentennale

iniziativa del «Treno della Grazia» alsantuario di Loreto. Anche se da alcunianni il mezzo di trasporto per raggiungeretale località marchigiana è stato sostituitoda moderni pullman, chene hanno modificato laterminologia in«Pellegrinaggio deibambini», sempre vivarimarrà nei cuori deipartecipanti una cosìesaltante esperienza.Organizzata dall’Unitalsiemiliano–romagnola,dall’Acr (Azione cattolicaragazzi) e dallaCommissione regionale perla Famiglia e rivoltaprevalentemente aifanciulli (disabili e non), ailoro genitori, agliadolescenti e ai giovanivolenterosi diintraprendere un’attività diapostolato in forma ludico–assistenziale, senza trascurare quellaspirituale, coinvolge sempre 600/700persone. Ho chiesto ad un giovane che dadiversi anni partecipa a tale pellegrinaggioun suo parere al riguardo. «Sono moltolegato – mi ha risposto – al “Treno dellaGrazia” di Loreto, anche se oggi hacambiato denominazione, perché èun’occasione d’incontro per bambini e

giovani di tutte le età. Questa esperienza diquattro giorni unisce preghiera edivertimento, accomunati da un’unicatematica che varia di anno in anno. Quelladi quest’anno si intitola “Fiori di Festa” evedrà Loreto, la sua piazza, il santuario con

la Casa di Nazaret e il suoborgo, in una “terrazza acielo aperto”, in cui s’intrecceranno forti legamidi amicizia, attraverso ilcanto, il gioco, larappresentazione della“storia” e la preghiera».Tutti uniti in un unicoabbraccio d’amore, daivolontari dell’Unitalsi, davalidi sacerdoti, come ilveterano don EdelweissMontanari che si occupadei genitori, portando loroparole di aiuto e diconforto. Un invito,soprattutto ai giovani, divivere con spirito difratellanza e generositàuna vera esperienza di

vita. Per informazioni e iscrizioni,rivolgersi alle Sottosezioni diocesaneUnitalsi o ai rispettivi Gruppi. LaSottosezione di Bologna, via Mazzoni 6, tel.051335301, e–mail:[email protected], è aperta neigiorni di martedì, mercoledì e giovedìdalle ore 15.30 alle ore 18.30.

Roberto Bevilacqua

D

OrganizzanoUnitalsi, Acre Commissioneregionaleper la famiglia

La sera del 5 agosto in PiazzaMaggiore l’arcivescovo conse-gnerà il mandato ai pellegrini.Tappe giornaliere a PontecchioMarconi, Monte Sole, Monto-volo, Castiglione dei Pepoli eBoccadirio. Ultima tappa Ro-ma: Veglia e Messa col Papa

nei weekend

Loreto (foto M. Grillo)

L’enciclica del Papa posta al centro del Corso di aggiornamentoche è stato promosso

dalla Facoltà teologica dell’Emilia Romagna «L’uomo e il Creato inscindibilmente connessi»

Loreto, torna il Treno della Grazia

vita ecclesiale BOLOGNA 3SETTE

Domenica10 giugno 2018

Apre la Neuroradiologia al Bellaria aglio del nastro importante all’Istituto delle Scienze neurologichedi Bologna, in via Altura di fianco al Bellaria dove è stata inaugu-

rata la nuova Neuroradiologia: 700 metri quadri d’innovazione tecno-logica con attrezzature dia-gnostiche di ultima genera-zione in ambienti moderni efunzionali. Investimento daun milione e 500mila europer le strutture e da quasi 4milioni per le nuove tecno-logie: due Risonanze ma-gnetiche, una Tac, unaconfortevole sala d’attesa, unopen space con 7 postazioniper la preparazione pre-esa-me e l’osservazione post-esame, un ambulatorio e tre studi per la re-fertazione. In più locali di supporto all’attività di neuroradiologia e a-rea relax per gli operatori. All’interno della Neuroradiologia sarà ospi-tata la nuova area di Angiografia, oltre 200 metri quadri per attivitàdiagnostiche e interventistiche angiografiche. La Neuroradiologia assi-cura attività diagnostica avanzata, interventistica e pediatrica. Ogni an-no si eseguono oltre 500 angiografie, 8mila risonanze e 10mila Tac inregime ambulatoriale, di ricovero ordinario o in day hospital, e in am-bito pediatrico. Fanno parte del team 14 neuroradiologi, 16 tecnici sa-nitari di radiologia medica, 11 infermieri e 3 operatori sociosanitari.

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San Petronio Mille modi per aiutare il restauro

Dalle borse agli accessori creati conil telo di copertura del ponteggio,all’adozione dei mattoni dellabasilica, alle esibizioni di artisti vari

DI GIANLUIGI PAGANI

e borse e gli accessori per San Petronio.Continua l’iniziativa di raccolta fondi afavore della Basilica, con la vendita

delle borse e degli accessori (portafogli,portadocumenti, borsellini, ecc.) creati conil telo di copertura del ponteggio, utilizzatoper il restauro della facciata. Dopo ilsuccesso degli ultimi mesi, la Basilica hadovuto ordinare nuove borse con gli ultimimetri del telo che riproduce l’immaginedella Basilica, sia dei mattoni della partesuperiore che delle statue e dei portali dellaparte inferiore. Al termine del cantiere, iltelo è stato prima smontato, poi pulito daivolontari dell’associazione Amici di SanPetronio e quindi trasformato in pezziunici dagli artisti forlivesi. «Le borse e gliaccessori sono veramente pezzi rari –

Lafferma Lisa Marzari, degli Amici di SanPetronio – in quanto una sola personapossiederà la riproduzione di una singolaparte delle statue del portale centrale,consapevole che la sua donazione è servitaper il restauro del simbolo di Bologna». Leborse possono essere ammirate presso ilbookshop della Basilica. «Fin dall’inizio deilavori ho sostenuto quest’opera meritoria –racconta l’attore Giorgio Comaschi, uno deiprimi sostenitori del progetto – ossia ilrestauro del più importante monumentodella nostra città. Le mie visite guidate dellaBasilica, ed oggi gli incontri sul silenzionella terrazza panoramica, permettono diraccogliere fondi per i lavori, ed insieme difar conoscere ai bolognesi ed ai turisti lebellezze della città e della Basilica. Invitotutti a donare un contributo per questeborse per fare un bel regalo a parenti ed

amici». «Chi è interessato – conclude LisaMarzari – può contribuire al mantenimentodi un così importante patrimonio culturalee religioso, quale la Basilica di SanPetronio, ed alla trasmissione dei suoivalori, sostenendo i lavori di restauroattualmente in corso o semplicementepartecipando alle diverse iniziative culturaliche li accompagnano. Privati e aziende, adesempio, possono sostenere i restauri dellaBasilica mediante il progetto “Adotta unmattone”, per contribuire al suoconsolidamento e alla sua pulizia. Aldonatore sarà consegnata un’immaginedella facciata della Basilica conl’indicazione precisa del mattone pulito.Una targa ed una pagina dedicata nelnostro sito web ricorderanno, al terminedei lavori, i nomi di coloro che hannocontribuito in questo modo al restauro».

Sopra la facciata della basilica di SanPetronio

Pubblichiamo il comunicato stampa delMovimento per la Vita Italiano emessoper la ricorrenza dei quarant’anni annidella legge 194 sull’Interruzionevolontaria della gravidanza approvatail 22 maggio 1978.

opo 40 anni il Movimentoper la Vita Italiano continuaa giudicare ingiusta la legge

194 del 1978, con il cui timbro econ il cui incoraggiamento sonoavvenuti quasi 6 milioni di abortilegali in Italia. Tuttavia, questa ricorrenza ci invita

D

alla speranza ricordando i 200.000nati, non contro le madri ma insiemealle madri, grazie ai Centri di Aiutoalla Vita e ai servizi ad essi collegati:Progetto Gemma, SOS Vita, Case diaccoglienza. Il Movimento per la vita mette adisposizione della società italianaquesta ricca esperienza, maturata neiquaranta anni alle nostre spalle, econtinuerà a contrastare la pretesa diaffermare l’aborto come dirittoumano fondamentale e a riconoscerenel concepito uno di noi, con lafiducia che tale convinzione divenga

patrimonio comune della interasocietà italiana perché conforme allaragione, alla scienza moderna, allacultura giuridica che ha perfondamento la dignità umana,l’eguaglianza e i diritti dell’uomo.Per questo è rivolto un appello a tuttele forze politiche perché il tema deldiritto alla vita fin dal concepimentonon sia emarginato, ma consideratoprimario, in quanto il riconoscimentodell’uguale dignità di ogni essereumano è fondamento dello Statomoderno.

Movimento per la Vita italiano

Solo elettronici i pagamenti dei ticket ddio ai contanti per il pagamento dei ticket in tutti iCup cittadini e in alcuni Cup provinciali. Agli sportelli

si potranno effettuare i pagamenti solo con modalitàelettroniche (bancomat, postamat, carte di credito, didebito e prepagate), mentre si potrà continuare autilizzare i contanti ai riscuotitori automatici abilitati.Infine, nei punti Cup delle farmacie è possibile pagare incontanti. Eventuali istanze di rimborso possono esserepresentate ai Cup, indicando il codice Iban per consentirel’erogazione tramite bonifico, in caso di approvazione. «Lascelta, in linea con le norme vigenti – spiega l’Ausl –consente un risparmio per l’Azienda e un vantaggio per icittadini, con lo snellimento delle code agli sportelli, euna diminuzione dei rischi legati all’uso del contante».

A

na nuova struttura socio–assistenzialeComunità alloggio per over 65 al Centroservizi Giovanni XXIII in viale Roma 21 e

un Gruppo appartamento multiutenza per adultifragili, entrambi dell’Asp Città di Bologna. Questo,mentre dalla Regione arriva bando di oltre 1.7milioni per l’innovazione sociale che riguardaanziani, disabili e poveri. Aperto fino al 14 luglio,il bando, destinato alle realtà del Terzo settore,guarda a progetti che vanno dall’assistenza socio–sanitaria all’inclusione sociale di disabili e nonautosufficienti, dall’integrazione dei migrantiall’inserimento lavorativo delle fasce deboli dellapopolazione. E, ancora, dagli interventi a favoredei cittadini che vivono in povertà assoluta osenza fissa dimora, fino al coinvolgimento deglianziani in attività di socializzazione. Tornandoall’Asp Città di Bologna, la nuova struttura in vialeRoma 21 e il Gruppo appartamento per adultifragili sono due «servizi innovativi pensati erealizzati dall’Azienda pubblica di servizi allapersona con l’obiettivo di ritardare il ricorso aservizi residenziali, incoraggiando relazioni che

potenzino le risorse personali». Il tutto «con lagaranzia, da un lato di un supporto assistenziale einfermieristico di base, e dall’altro di una parzialeautogestione della quotidianità, grazie adun’impostazione che incoraggia relazioni di aiutoattive». La Comunità alloggio ospita over 65autosufficienti o con lieve non autosufficienza: lastruttura è interamente organizzata al piano terradel Centro servizi di viale Roma 21 e conta dodiciposti letto. L’ingresso prevede un colloquioiniziale con l’anziano e la sua famiglia cui segue lacompilazione del Piano assistenzialeindividualizzato che definisce obiettivi e attivitàassistenziali in base alle condizioni presenti e aibisogni che emergono progressivamente. Seiinvece sono i posti letto a disposizione degli ospitidel Gruppo appartamento: in questo caso ilservizio è di tipo multiutenza e comprende adultifragili in carico ai servizi dell’Ausl nella fascia degliunder 65. E’ previsto un Progetto educativoindividuale, elaborato dai servizi invianti, cheviene condotto in collaborazione con gli operatoriinterni di Asp. (F.G.S.)

U

DI FEDERICA GIERI SAMOGGIA

ono stati 41mila, nel 2017, i giovaniche hanno potuto fare il loro ingressonel mondo del lavoro attraverso un

contratto di apprendistato. Ora, però, laRegione spinge l’acceleratore grazie ad unProtocollo della durata di un anno emezzo (prorogabile per altri dodici mesi)teso a promuovere e a valorizzare questoimportante istituto contrattuale. A metterela firma, in calce al documento, la Regione,l’Agenzia regionale per il lavoro, l’Ufficioscolastico regionale e UnioncamereEmilia–Romagna. Con questa firma, lequattro istituzioni «si impegnano acollaborare per il riconoscimento e lavalorizzazione delle aziende “virtuose” cheadottano e favoriscono percorsi formativiinterni di qualità per giovani assunti concontratto di apprendistato». Al contempo,

Sspiegano «intendono organizzare iniziativedi presentazione e promozionedell’apprendistato anche attraverso ladiffusione delle esperienze più significativerealizzate dalle singole aziende e dalleistituzioni scolastiche e formative».Molteplici le azioni in cantiere: dalledefinizione di criteri di qualità edefficienza delle imprese che eroganopercorsi di formazione in apprendistatoall’iscrizione di nuove imprese al Registronazionale Alternanza Scuola Lavoro. Edancora: supporto alle scuole nelprogrammare un’offerta formativa chevede un’integrazione con il mondo dellavoro. Così da far conseguire agli studentiil titolo di studio anche all’interno delpercorso di apprendistato di primo livello.All’interno di Unioncamere, sarà creato unTavolo di indirizzo e coordinamento acadenza semestrale. Questo ‘strumento’

mira a individuare e proporre interventiper raggiungere l’obiettivo della diffusionedell’apprendistato e il conseguentemonitoraggio dei risultati. Dopol’investimento di 16 milioni di euro sullaformazione per l’apprendistatoprofessionalizzante, spiega l’assessoreregionale alla Scuola e al lavoro, PatrizioBianchi, «con il protocollo, appena siglato,continuiamo a sostenere questo contrattoquale opportunità di ingresso qualificatodei giovani nel mercato del lavoro». Per ildirettore generale dell’Usr, Stefano Versari,«ogni iniziativa tesa a rafforzare il raccordotra scuola e mondo del lavoro trova ilnostro sostegno sia per facilitare latransizione occupazionale degli studenti altermine degli studi sia per contribuire allacostruzione del loro progetto di vita emeglio caratterizzare l’offerta formativaprogettata dalle scuole».

Nuovi accordi per l’apprendistato: il sistema funziona

Con il protocollo appena sigla-to continuiamo a sostenerequesto contratto quale opportu-nità di ingresso qualificato deigiovani nel mercato del lavoro

Patrizio Bianchi, assessore regionale Scuola e LavoroCon Unioncamere sarà

creato un Tavolo di indirizzoper diffondere questa realtà everificare i risultati

Nel 2017 41mila giovani hanno potuto fare illoro ingresso nel mondo del lavoro attraversoun contratto di apprendistato

Così la Regione punta sull’innovazione sociale

Cup Movimento per la vita

L’inaugurazione del Gruppo appartamenti multiutenza

società4 BOLOGNASETTE

Domenica10 giugno 2018

Legge 194, un bilancio quarant’anni dopo

Sul ponteggio della basilica serata con Comaschiopo il successo dellaserata inaugurale, sono

aperte le prenotazioni per ilprossimo incontro con GiorgioComaschi sulla terrazza sulponteggio per i restauri dellaBasilica. Comaschi parlerà diSan Petronio ma proporràanche i temi trattati dalla suarubrica «La Mosca» su Il Restodel Carlino. Al termine, unbrindisi con uno sguardodall’alto su Bologna, unmonologo e un esperimentoinedito sul silenzio e i suoisignificati. Titolo: «Silenzio!Parla Bologna… riflessioni,sorrisi e altre storie dallaterrazza della Basilica di SanPetronio». Doppioappuntamento alle 20.30 e21.30 di sabato 16; ingressopiazza Galvani 5. Il contributodi 15 euro a persona è per ilrestauro della Basilica.

D

Giorgio Comaschi

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DI CHIARA SIRK

onostante diverse, qualificateiniziative svoltesi in passato,Bologna non è ancora

unanimemente riconosciuta comeuna delle capitali dell’Umanesimo,al pari di Firenze e Padova. Eppure,ad uno sguardo più attento nonsfugge che si trattò di un periodofulgido per la città, all’epoca guidatadalla famiglia Bentivoglio.Purtroppo le tracce di tantosplendore sono andate per lo piùperdute e il fatto che il governobentivolesco sia stato duramentesconfitto, la famiglia abbia lasciatola città precipitosamente, hacomportato una sorta di damnatiomemoriae. Come sempre la storia lafanno i vincitori. Quel poco cheresta è di una grazia, di un’eleganzastupefacente. Per fare il punto sullericerche e sugli studi in corso, ilDipartimento delle Arti, sezionemedievale e moderna, e ilDipartimento di Filologia Classica eItalianistica dell’Università diBologna e Histara – Histoire de l’art,des représentations et del’administration dans l’Europemoderne et contemporainedell’École Pratique des HautesÉtudes, della Sorbona di Parigi,hanno promosso un convegnointernazionale su «Arte, architetturae Umanesimo a Bologna 1446–1530» che avrà luogo nell’AulaMagna di Santa Cristina, piazzettaMorandi 2, dal 13 al 15. Da semprecrocevia di esperienze, anche nelRinascimento Bologna riuscì aprodurre e attrarre talentid’eccellenza che sepperonaturalizzarsi nel contesto cittadinoe ricavarne nuovi spunti diriflessione e di creazione. Ne nacque,anche grazie all’ambiziosamagnificenza del clan bentivolesco ealla perdurante vitalità dell’anticoStudium, una civiltà figurativa,architettonica e letteraria omogeneae ben connotata, capace di muoversitra stravaganze eccentriche e puntedi rustica classicità. Un processo che

N

i conclude oggi, nell’Oratorio San Rocco, in via Calari 4/2, ore 21,con il concerto dei vincitori, l’ottava edizione del Concorsopianistico internazionale Andrea Baldi che ha visto in lizza nei

giorni scorsi più di novanta giovani musicisti provenienti da Italia,Bulgaria, Cina, Russia, Giappone, Ucraina, Messico, Corea e Moldavia(ingresso a offerta libera). Sotto l’occhio vigile di una giuria di respirointernazionale formata dai pianisti Andrea Lucchesini (1° Premio alConcorso internazionale Dino Ciani di Milano, ha registratol’integrale delle sonate di Beethoven), Mariangela Vacatello (1°premio al «Top of the World» 2009 in Norvegia e 2° premio al Busonidi Bolzano) , e poi ancora da celebri interpreti come Ivan Donchev,Riccardo Risaliti, Luca Rasca e Giorgio Farina, ai quali si aggiunge ilproduttore discografico Alberto Spano, hanno suonato divisi in seicategorie. Una riservata agli alunni delle scuole medie a indirizzomusicale, la seconda fino a 10 anni (quindi giovanissimi), la terzafino a 13, la successiva fino a 16. Poi i più grandi: fino a 22 e fino a35. I vincitori si divideranno un montepremi di 3500 euro, un«premio Endas Emilia Romagna», un «premio speciale Andrea Baldi»per le migliori esecuzioni delle composizioni del piccolo Andrea,revisionate e pubblicate a cura del Circolo della Musica, e un «premioCurci» consistente in due buoni acquisto di libri delle edizioni Curci,un premio Sidexe un premio Giuseppe Accorsi. Non solo: ilConcorso, fondato dal pianista Sandro Baldi nel 2011 per perpetuarela memoria del figlio Andrea, scomparso a 18 anni in un incidentestradale, che aveva mostrato una precocissima predisposizione per lamusica, componendo anche diversi brani, prevede per i più «grandi»anche nove concerti da realizzarsi in diverse città. Il Concorso, l’unicodestinato a chi suona uno strumento ormai ospitato da Bologna, siconferma un punto di riferimento per chi voglia cimentarsi conquest’esperienza, anche in vista di future, altre partecipazioni adeventi analoghi. Del resto esso ha, negli anni, consolidato la suafama: sono stati quasi seicento i concorrenti delle prime setteedizioni, provenienti da Italia, Brasile, Giappone, Estonia, Taiwan,Corea, Cina, Polonia, Romania, Russia, Spagna, Albania, Bulgaria,Slovenia, Svizzera. Nelle passate edizioni ha segnalato il grandetalento di Elena Nefedova, Saori Toyama, Ayumi Matsumoto, JohanRandvere, Tomoko Ikuta, Liao Xianji, Megumi Nakanomori,JoãoTavares Filho Josiko Furukawa, Susanna Braun, e degli italianiFernanda Damiano, Lorenzo Mazzola, Giulio Andreetta, VirginiaRossetti, Alessandra Giunti, Alberto Tessarotto, Margherita Santi,Dario Zanconi, Jacopo Giacopuzzi. L’edizione 2018 si realizza grazieal sostegno della Fondazione Del Monte, dell’Endas EmiliaRomagna, di Sidex, di Antonella Brunelli e di Sandro Baldi.

S

non si interruppe nemmeno dopo latraumatica cacciata degli stessiBentivoglio, ma che anzi toccò unapice nel 1530, quando la solenneincoronazione di Carlo V riportòBologna al centro della scenacontinentale. Il Convegno sipropone di gettare nuova luce sulledinamiche che portarono allosviluppo dell’Umanesimobolognese. Numerosi i relatori(programma completowww.dar.unibo.it/it/eventi/arte–architettura–e–umanesimo–a–bologna). La prima sessione,mercoledì, ore 15–17.20, saràdedicata a «Committenze e nuovilinguaggi figurativi». Tra le relazionisegnaliamo quella di Virna Ravaglia(Trento) su «Commemoratiosepulchri dominici: forme esignificati dei Compianti sul Cristomorto in Emilia» e di CarlaBernardini (Bologna) su«Riconsiderando alcune paled’altare: committenze e apportiesterni». Alle 17.30 Lectio magistralisdi Angela De Benedictis dedicata a«Umanesimo civile e sapienza civilenel Rinascimento bolognese». Tra inumerosi interventi di giovedìricordiamo nel pomeriggio, dopo le13,30, Aula 2 di Santa Cristina,quello di Luca Annibali (Pisa), su«L’altare marmoreo della Madonnadi Galliera di JacopoFantoni», il contributo diLucia Crowther e GiannaPalucci (Bologna) su «Theeconomic success of theConfraternita delBaraccano: unpublisheddocuments in Bologna’sState Archives», JustinGarrett Greenlee(Charlottsville, VA) cheparlerà di «CardinalBessarion and theGeography of Bologna»,Elvira Miceli (Baltimore,MD) con un relazione su«La Madonna di Piazza diNiccolò dell’Arca e laretorica visiva nell’epocabentivolesca».

Torna «Concerto per un amico»Ricordando padre Michele Casali

Le note dell’Orchestra filarmonicaUna serata all’insegna di Rossini

l domenicano Michele Casaliamava molto la musica. Delresto, figlio di un impresario, il

padre, e di un soprano, la madre,sarebbe stato difficile non avere neldna interesse e passione per questotipo di espressione artistica. Così, daquando è scomparso, il 13 giugno2004, viene ricordato con il«Concerto per un amico».Quest’anno, giovedì 14, alle ore 21,a suonare in ricordo di fra MicheleCasali, fondatore del Centro SanDomenico, ma anche della famosaOsteria delle Dame, ci sarà DeborahKoopermann, storica chitarrista diFrancesco Guccini. La Kooperman,durante l’infanzia conobbe artistidel calibro di Woody Guthrie, CiscoHouston e Pete Seeger, amici difamiglia. Diciassettenne, erano glianni Sessanta, ispirata da unconcerto dell’allora sconosciuta JoanBaez, si trasferì a Greenwich Village,

I omani all’AuditoriumManzoni, alle 21 avrà luogoil concerto in chiusura di

Stagione dell’Orchestra Filarmonicadi Bologna. Protagonista dellaserata sarà il direttore artistico dellaOfbo, Hirofumi Yoshida. Ildirettore d’orchestra nel 2013 èstato insignito del PremioInternazionale «Enrico Caruso»,attribuito ai non–italiani chehanno prestato un grandecontributo alla promozionedell’opera in Italia. Nell’ottobredello stesso anno è stato nominatoDirettore artistico del Kyoto OperaFestival e, dal gennaio 2014, èDirettore artistico dell’OrchestraFilarmonica di Bologna. È inoltreDirettore artistico del Japan OperaFestival. Il programma saràincentrato sulle più note Ouvertureoperistiche di Gioachino Rossini dicui nel 2018 si celebra il 150°

anniversario dalla morte. Sempredel Maestro pesarese, ma per tantianni vissuto a Bologna AlessandroFalco interpreterà le virtuosisticheVariazioni per clarinetto e orchestrain Do maggiore. Si celebra così, trale trascinanti note delle Ouverturede La gazza ladra, Il barbiere diSiviglia, L’Italiana in Algeri e altre, ilsolido legame tra Rossini eBologna. Ricordiamo che purvantando Pesaro i natali delcompositore, lì nato nel 1792,Rossini si trasferì definitivamente aBologna nel 1805. I registri diclasse del Liceo Filarmonico diBologna (oggi l’attualeConservatorio G.B. Martini),sembrano confermare cheGioachino abbia frequentatoregolarmente tale Istituto per dueanni consecutivi: il 1807–1808 e il1808– 1809 pur iscrivendosinell’aprile del 1806.

Ddove iniziò a suonare nei localinewyorkesi, incontrando tra gli altriBob Dylan, Richie Havens, JoséFeliciano e John Sebastian. Nel 1968con una borsa di studio arrivòall’Università di Bologna. Quiconobbe Francesco Guccini, con ilquale suonò all’Osteria delle Dame.Per diversi anni collaborò con lui,suonando la chitarra e il banjo. Intour con Lucio Dalla e Ron, è autricedi «...E tornò la primavera», che saràinciso anche da Patty Pravo nel 1971e inserito dell’album «Di vero infondo». Nel 2006 ha pubblicato ilterzo album «Yesterday...Tomorrow». Di recente, il 17febbraio scorso, il suo ritorno sullascena, proprio all’Osteria delleDame. Giovedì, alle ore 19, nellabasilica di San Domenico saràcelebrata una Santa Messa nel 14°anniversario della scomparsa di fraMichele Casali. (C.S.)

Al Duse l’Estate miticaambini a teatro, anzi nel cortile delteatro. È una proposta di Fantateatro che

presenta la rassegna «Estate Mitica» nellasuggestiva corte interna nei pressi del TeatroDuse, un ricco programma di spettacoli concui ripercorrere le storie dei maggioriprotagonisti del mito greco. L’ iniziativa sipone l’obiettivo, caro a Fantateatro, diavvicinare con leggerezza i bambini ai piùgrandi classici della letteratura e del teatroantico. Adattati e diretti dalla regista SandraBertuzzi, gli spettacoli ripropongono anche

nella loro fruizione le ambientazioni dell’antico teatro greco. Gliattori, infatti, scendono dal palco per trovare il loro spazioscenico all’interno del cortile che, per l’occasione, si trasforma inuno splendido teatro a cielo aperto, pronto ad accogliere grandie piccini. Da martedì 12 a giovedì 14, ogni sera, ore 20,45, saràin scena «Ercole. L’eroe dalla forza eccezionale». Ercole è un eroee semidio della mitologia greca, figlio di Alcmena e di Zeus,dotato di una forza sovrumana. Ed è proprio la sua leggendariaforza il filo conduttore di tutte le avventure, fatiche e gioie diquesto instancabile eroe greco, entrato a far parte della culturaoccidentale. In caso di pioggia lo spettacolo si terrà al Duse.

B

Umanesimo,la via bolognese

Concerto di classica per un restauroiovedì 14, alle ore 18, nella Sala Bossi del Conservato-rio G.B. Martini, si terrà un concerto promosso dal Cen-

tro culturale San Martino a favore del progetto di restaurodell’affresco del convento di San Martino, assai bisognosodi un urgente intervento che richiederà molte risorse da-to lo stato di conservazione e la grandezza. L’evento pre-senta un nutrito programma di musiche del XVI e XVII se-colo, di autori anche legati a Bologna, come Maurizio Caz-zati, Ottavio Vernizzi, Girolamo Giacobbi. A questi si alter-nano musiche di Johann Sebastian Bach, Georg FriedrichHandel e altri. I brani saranno eseguiti dalla Cappella mu-sicale arcivescovile della Basilica di San Petronio, diretta daMichele Vannelli. Da segnalare la presenza di Michele San-ti, tromba barocca. Andrea Macinanti, organo.

GGli appuntamenti della settimana

ggi, alle ore 18, al SanGiacomo Festival

nell’Oratorio Santa Cecilia ilpianista Enrico Elisi presenta ilcd «Johann Sebastian Bach,Partite e Preludi». Per «Icone – pensare perimmagini», ottava edizionedella rassegna delle Serate nelChiostro curata dalla Societàeditrice il Mulino e dal CentroSan Domenico, Sergio Givone,filosofo di Estetica, con MarcoSantagata ci condurranno, il 12

giugno, ore 21,15, alle sogliedell’ignoto, riflettendo sul«Viandante» di Caspar DavidFriedrich, sull’Infinito dileopardiana memoria e oltre. Mercoledì 13, alle 21, concertodel Mirada de Tango Quartet alParco 2 Agosto a San Lazzaro.In caso di maltempo il concertosi terrà alla Mediateca di SanLazzaro di Savena, via Caselle22.Sabato 16, ore 21, nella chiesadi San Martino, a San Martinoin Casola (Monte San Pietro)serata dedicata ad Antonio

Rimedio compositore edesecutore, dalla musicapopolare alle colonne sonoretratte dai film «Il Volo» e «Ilvento fa il suo giro». Possibilitàdi cenare allo standgastronomico della Festacampestre parrocchiale dalleore 19 alle ore 22. Domenica 17 alle 11, al Museodella Musica, il maestro dellachitarra flamenca, OscarHerrero, suonerà brani del suonuovo disco «Salinas»presentando anche braniinediti col figlio Mario Herrero.

O

Concorso «Andrea Baldi»I vincitori a San Rocco

Nelle foto da sinistraMariangela Vacatello eAndrea Lucchesini

storia.Le traccedello splendorefelsineo sonoandate perdutecon la cacciata deiBentivoglio e la loro «damnatiomemoriae»

Museo Medievale, due «ospiti» d’eccezionel Museo Civico Medievale è statainaugurata la mostra «Ospiti tedeschi.Goldschmiede und Bildhauer», che

vede esposti due oggetti di elevatissimopregio provenienti da musei tedeschi: unprezioso busto reliquiario del capo di SanPaolo del XV secolo dal Museo dellaCattedrale di Munster e una sculturarinascimentale in legno raffigurante il CristoSalvatore, opera di Gregor Erhart, dalMaximilianmuseum di Augusta (Augsburg).L’iniziativa si inserisce nell’ambito del ciclo«Ospiti», promosso dai Musei Civici d’ArteAntica di Bologna dal 1996. Il reliquiario abusto, realizzato in argento sbalzato edorato, testimonia il radicamento dellavenerazione di San Paolo nella regione diMunster e, unitamente a un altro reliquiariodi formato più piccolo raffigurante la testadello stesso Santo, costituisce la parte piùpreziosa dell’attuale tesoro della cattedraledella città. San Paolo è raffigurato secondo

A l’iconografia tradizionale, con una ciocca dicapelli sulla fronte calva e una lunga barba.All’altezza del petto la barba si apre adincorniciare un bottone di piviale a formadi medaglione, che contiene ilmonogramma «IHS», un elemento checonsente di datare l’oggetto al XV secolo eattribuirlo alla fattura di una bottega orafadi Munster. Dal Medioevo alla SecondaGuerra Mondiale la sede originale delreliquiario fu l’altare maggiore dellacattedrale di San Paolo. Dopo la suadistruzione da parte degli Anabattisti, nel1534/35, fu conservato nel retablo diGerhard Groningers, ancora oggi esistente,per poi essere trasferito nella collezione del«Domkammer», il tesoro del Duomo,aperto nel 1981. La figura del CristoSalvatore è scolpita da Gregor Erhart (1470ca. – 1540) dopo il suo arrivo, nel 1494, adAugusta dalla nativa Ulm, dove si formanella bottega del padre Michel, tra i più

raffinati interpreti della scultura ligneatardogotica. L’opera è un mirabile esempiodel mutamento che si manifesta lentamentea nord delle Alpi per influenza dello stilerinascimentale nella ricerca di una «nuovaimmagine dell’uomo». Ciò èparticolarmente evidente nel volto delCristo, che appare più vivo, più umanonell’espressione. Non solo i pittori tedeschi,come Durer e Burgkmair, che hanno fatto leloro esperienze in Italia, ma anche lascultura intraprende il cammino verso unanuova vivacità nel movimento enell’espressione delle figure che sicongedano dal gotico, aprendo una nuovavia espressiva sia nell’arte sacra che in quellaprofana. L’esposizione delle due opere aBologna si inserisce in un accordo diprestito che vede il Museo Civico Medievaleconcedere due pezzi tra i più prestigiosidella propria collezione ad altrettanteistituzioni museali tedesche. (C.D.)Busto reliquiario di San Paolo, inizi XV secolo

L’incoronazione di Carlo V a Bologna

Tre giornate di studio in SantaCristina ripercorreranno un secolo di arte e architettura Un lungo periodo ricco di talenti

e opere che non furono seconde a quelle prodotte nelle ben più note città di Firenze, Padova, Roma o Venezia

taccuinoSan Martino

BOLOGNA 5SETTE

Domenica10 giugno 2018

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DI GIOIA LANZI *

i tratterà del mondo ignoto eignorato della «Stregoneria: criminefemminile», venerdì 15, ore 21, al

Museo della Beata Vergine di San Luca.E’ un mondo ignoto e ignorato, perchétroppi sono i luoghi comuni e le falsitàdiffuse sul tema. L’autrice, MoniaMontechiarini, che ha effettuato sudocumenti originali una ricercaapprofondita, dialogherà conGiampiero Bagni – storico allaNottingham Trent University e autore diinnovativi libri sui Templari a Bologna– e con il direttore del Museo FernandoLanzi. Il saggio prende inizio dallostudio di un processo del 1588 controuna donna sospettata di essere unastrega che succhiava il sangue aibambini. L’autrice esamina e mette aconfronto altri casi in Italia e in Europadi cui i processi furono celebrati tra ilMedioevo e l’Età Moderna. Nei verbaliesaminati, curatrici, ostetriche, forestieree imprenditrici di diverso tipo,diventano nell’immaginario collettivopersone pericolose perché non se necomprendevano metodi e conoscenze,spesso accusate proprio dai vicini dicasa. Emerge che i tribunali civili eranopiù duri di quelli ecclesiastici, che c’eradivieto di comminare con leggerezza lapena capitale, che si tendeva a noncondannare nei casi di dubbiacolpevolezza, che le pene erano

prevalentemente pecuniarie, che latortura era usata moderatamente, e ingenerale si nota che i processi perstregoneria, che si pensano soprattuttomedievali, si tennero inveceprevalentemente nei secoli XVI–XVII.Un intero capitolo, il VI, mette in risaltola clemenza dei giudizi e le assoluzioni«inaspettate», quando l’inquirente siaccorgeva della inconsistenza delleaccuse. Risulta poi che le presuntestreghe inquisite e condannate al rogoin Italia furono assai meno di quanteindicate nella storiografia ottocentesca enei romanzi. Il testo immerge nelpassato, dando voce a donne accusateper ignoranza e paura del diverso, allequali si imputavano epidemie e mortipremature. Nel volume la ricerca èpresentata da una prefazione deldirettore del «Centro diocesano per lastoria e la cultura religiosa» di Viterbo–Tuscania Luciano Osbat. L’incontro saràaccompagnato dalla lettura di verbalioriginali, effettuata dall’attrice ChiaraPasquali. L’autrice, giurista, scrittrice edeuroprogettista, da venti anni si occupadi ricerche documentali per ricostruire iprocessi alle streghe. Organizzaconvegni e giornate formative ufficialicon il patrocinio del Mibact, partecipacome relatrice a rassegne come ilFestival del Medioevo, e scrive articolisulla living history su riviste comeFocus, Storia, Wars.* Centro studi per la cultura popolare

S

Stregonerie: un crimine femminile?Il Medioevo e le (poche) condanne

A fianco: labenedizione diCasa Betania aFuno da parte

dell’arcivescovoZuppi

DI ARCA DELLA MISERICORDIA

ercoledì scorso a Funo diArgelato: un avvenimentoincredibile per l’Arca della

Misericordia, ed a pensarci nessunodi noi avrebbe sperato in tanto, inuna festa così bella e speciale: ilSantissimo Sacramento nelle manidelll’arcivescovo Matteo Zuppi che habenedetto, nel giorno della suainaugurazione, la Casa di Funodell’Arca della Misericordia onlus. Iltempo della processione eucaristicadel Corpus Domini, quest’anno hacoinciso con il tempodell’inaugurazione della casa offerta

dalla parrocchia all’Arca, perciò i dueeventi sono stati uniti. Abbiamocamminato dalla «chiesetta di GesùPovero» con il Signore presentenell’Ostia consacrata, con lui che «daricco che era si è fatto povero perarricchire noi con la sua povertà». Esiamo arrivati alla casa dell’Arca,battezzata «Casa Betania». Betania è illuogo dove abitava la famiglia diLazzaro, Marta e Maria; il Vangelodice che Gesù «li amava». Eraprobabilmente una famigliabenestante e soprattutto la loro era lacasa dove Gesù veniva accoltoquando soggiornava a Gerusalemme.Gesù–Eucarestia è pertanto giunto,quale «povero», a «Betania», il luogoin cui non solo chi ci abita, maciascuno di noi è invitato adaccoglierlo, perché in fondo Betaniasiamo noi, amati da Dio. Laprocessione è terminata con labenedizione là, e non nella chiesaparrocchiale, perché le nostre case e lenostre chiese non sono la dimoradefinitiva del Signore, che è sempre

«in cammino». «Non è facilecamminare insieme – ha ricordatol’Arcivescovo nella sua omelia – c’èchi vuole camminare prima, c’è chi siferma, c’è chi guarda, c’è chi dice“faccio prima a fare da solo”. Eppureil Signore cammina con noi perinsegnarci a camminare insieme, peraiutare questa comunità e tutte le suecomunità a camminare insieme e afare in modo che il mio camminoaiuti quello degli altri e insiemesperimentiamo che il Signore non èlontano ma cammina con noi.Camminare insieme significaimparare a volersi bene». «Siamovenuti dalla chiesa a questa casa – haricordato – ed è l’itinerario delSignore che ci porta da quel pane chel’Eucaristia e la Parola a quest’altropane che è il pane dei poveri, dellasolidarietà, del voler bene agli altri.Gli ospiti di questa casa sono comegli ospiti di Betania: qui Gesù si fatrovare! E come Maria con l’unguentounse i piedi di Gesù facciamoloanche noi col nostro servizio, col

nostro amore. Questo unguento cheabbiamo nel cuore usiamolo peraiutare chi abbiamo vicino». Dopoquella di Caselle a San Lazzaro diSavena e quella di Casadio adArgelato, che accolgono entrambe 25ospiti, Casa Betania a Funo è la terzaCasa d’accoglienza dell’Arca dellaMisericordia per persone chevivevano in strada, composta da 4appartamenti, per un totale di 14persone. Nell’appartamento piùgrande sono accolti 6 uomini; in unappartamento di medie dimensioni èaccolta una famiglia di 4 personecomposta dalla madre vedova con 3figli di cui 2 minori; in un bilocale èaccolta una coppia sposata; in unaltro bilocale vivono 2 donne. L’Arcadella Misericordia ringrazia di cuorela parrocchia di Funo, il parroco donAlberto De Maria per le spesesostenute al fine della ristrutturazionee dell’arredamento di tutta la casa.Un ringraziamento particolare alparrocchiano Stefano Marani che hacoordinato ed eseguito i lavori.

M

Arca della misericordiaha aperto Casa BetaniaMercoledì scorso a Funo di Argelato laprocessione eucaristica guidatadall’arcivescovo, seguitadall’inaugurazione del nuovo luogo diaccoglienza, donato e ristrutturato dalaparrocchia . Vi abitano persone chevivevano in strada, in 4 appartamentiper un totale di 14 persone.

È stata una festa bella especiale: il SantissimoSacramento nelle manidell’arcivescovo, che habenedetto, nel giornodella sua inaugurazio-ne, questa realizzazione,che si affianca alle altredi Caselle a San Lazza-ro di Savena e di Casa-dio. Zuppi: «Gesù ciporta dal pane dell’Eu-caristia e della Parola alpane che sono i poveri»

A fianco, unoscorcio diCasa Betaniaa Funo diArgelato

OGGIAlle 10.30 nella parrocchia di Nostra Signora della Fiducia Messa e Cresime. Alle 18 a Padova nel Santuario di Sant’Antonio Messa per la «Tredicina di sant’Antonio».

MARTEDÌ 12 Alle 11 a San Marino di Bentivoglio inaugura la Comunità alloggio per anziani «La Casa diAlma» dell’Opera Padre Marella.

MERCOLEDÌ 13 Alle 10.30 a San Marino di Bentivoglio nel parco di Villa Smeraldi partecipa alla Giornatavicariale di Estate Ragazzi. Alle 19 nel santuario di Sant’Antonio di Padova Messa per la festa del patrono.

GIOVEDÌ 14 Alle 15 nella Sala Biagi del complesso del Baraccano partecipa al convegno «Ecologiaquotidiana» promosso dall’Ordine degli architetti sull’Enciclica «Laudato si’».

VENERDÌ 15 Alle 19.30 a Monteveglio Messa per il 16° dell’inaugurazione della chiesa parrocchiale.

SABATO 16 Alle 11 nell’Aula Magna di Santa Lucia assiste alla assegnazione della Laurea «honoriscausa» in Filologia, Letteratura e Tradizione classica al cardinale Gianfranco Ravasi. Alle 17.30 nella parrocchia di Piumazzo Messa e momento di ricordo di suor AnaniaTabellini.

DOMENICA 17 Alle 10 nella parrocchia di Cenacchio Messa per la riapertura della chiesa ripristinata dopoil terremoto del 2012. Alle 16 nella parrocchia di Trebbo di Reno conferisce la cura pastorale di quella comunità adon Giuseppe Bastia. Alle 17.30 nella parrocchia di Dosso Messa per la riapertura della chiesa ripristinata dopo ilterremoto del 2012. Alle 20.30 in Piazza Maggiore saluto all’evento sulla sicurezza stradale promossodall’Osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale della Regione a conclusione delconcorso «Guida e basta».

6 BOLOGNASETTE

Domenica10 giugno 2018primo piano

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in memoria

LA SCOLA. Proseguono le manifestazioni al borgo de «La Scola». Sabato 16alle 16.30 nella Sala Grande Fabrizio Carollo e Mauro Fornaro presentano iloro libri: «7 rintocchi» e «Racconti americani»; domenica 17 «Parole epensieri in movimento» in collaborazione con AssolutamenteAzzurro: dalle15.30 mostre di pittura, performance poetiche e teatrali inframezzatidall’organetto di Fiore Stavole.

spettacoliTEATRO LAZZARI MONTERENZIO. Prosegue al Teatro Lazzari di Monterenzio larassegna «La bella Stagione». Venerdì 15 alle 21.15 Paolo Cevoli debutteràcon lo spettacolo «Paolo Cevoli Show». Biglietti in vendita su Vivaticket o ilsabato dalle 10 alle 12 in Comune. Info: [email protected]

diocesiNOMINA. L’Arcivescovo ha nominato don Matteo Monterumisi parroco deiSanti Antonio e Andrea di Ceretolo, succedendo a don Luigi Garagnani; donMonterumisi avrà anche l’incarico della Pastorale giovanile della Zonapastorale di Casalecchio.

spiritualitàSANTO STEFANO. Oggi nell’abbazia di Santo Stefano (via Santo Stefano 24), siconcludono gli «Incontri che cambiano la vita. Storie di conversioni sullestrade del Messia», proposti dai monaci benedettini e dai Gesuiti colsupporto della Comunità di vita cristiana «Debarim». Dalle 9 alle 12,riflessione su «Pietro»; guida il priore dei benedettini di Santo Stefano padreBenedetto Albertin. SPIRITUALITÀ IGNAZIANA. Proseguono le proposte di spiritualità ignaziana percoppie e famiglie organizzate dalla Rete delle famiglie ignaziane. Da venerdì22 (cena) a domenica 24 alle «Querce della Porrettaccia» di Predappio Alta(FC), si terrà il corso «Il principio e fondamento del legame coniugale e dellerelazioni familiari». Info: tel. 0543923432; e–mail:[email protected]. CELESTINI. È iniziata in centro città un’esperienza nel contesto dell’Anno dellaParola: la possibilità di ascoltare il Vangelo. Porta aperta ogni giovedì, fino al26 luglio nella chiesa di San Giovanni Battista dei Celestini (piazza deiCelestini) dalle 11 alle 18.30, per ascoltare Gesù che parla, in un contesto disilenzio e preghiera. I fratelli e le sorelle della Piccola Famigliadell’Annunziata e quanti vorranno unirsi leggeranno i 4 Vangeli alternati a unsalmo e a intercessioni. MILIZIA DELL’IMMACOLATA. La Milizia dell’Immacolata organizza unpellegrinaggio da sabato 18 a venerdì 24 agosto ai santuari di Notre Dame deLa Salette e Notre Dame de Lourdes. Info e prenotazioni: Centro regionaleMilizia della Immacolata, tel. 051237999.MISSIONARIE PADRE KOLBE. Si terrà dal 12 al 14 ottobre il pellegrinaggio aRoma dell’associazione. Il programma prevede, il primo giorno, la visita allabasilica di S. Pietro. Si proseguirà l’indomani alla volta della basilica diSant’Andrea della Valle e piazza di Spagna. Da lì si continuerà fino allaPontificia Università gregoriana e alla chiesa di Sant’Andrea delle Fratte.L’ultimo giorno si svolgerà nel convento dedicato a san Massimiliano Kolbe.Info, tel. 051846065.

associazioni e gruppiAPOSTOLATO DELLA PREGHIERA. Alla libreria Paoline si possono ritirare leintenzioni del secondo semestre dell’Apostolato della Preghiera.MAC.«Cerchiamo in te Vergine Madre la salute del corpo e la pace dellospirito». Il Movimento apostolico ciechi sabato 16 si recherà in pellegrinaggioal Santuario di Boccadirio. Alle 11 Messa celebrata dall’assistente ecclesiasticopadre Vincenzo; alle 13 pranzo; alle 15 meditazione.

cultura«ANDIAMO A GAGGIO». La mostra «Andiamo a Gaggio» di Bill Homes eJohann Rosenboom, in corso nel Centro convegni Alto Reno di GaggioMontano è prorogata fino a domenica 17. Oggi è previsto un intermezzomusicale col soprano Belen Díaz Falú e Gianni Landroni alla chitarra. Lamostra è aperta tutti i giorni dalle 17 alle 19 e su richiesta al Gruppo di Studi«Gente di Gaggio», tel. 053437013 – 3397371101 – 3667382018.ROCCHETTA MATTEI. Continuano «I giovedì della Rocchetta. Storia e culturadella montagna bolognese», corso di formazione per diventareaccompagnatori alla Rocchetta Mattei. Giovedì 14 alle 20.30 nella SalaNovanta, Giacomo Ventura parlerà di «Le terme di Porretta nel Rinascimentoe la novelle “Porretane” di Giovanni Sabadino Degli Arienti».GAIA EVENTI. Tra gli appuntamenti di Gaia Eventi, si segnala, giovedì 14,«Santa Maria Maddalena: scrigno d’arte e di musica»; dopo la visita, si svolgeràunconcerto di musiche rossiniane per ricordare il 150° anniversario dellascomparsa del compositore; in collaborazione col soprano Paola Matarrese eil maestro Enrico Bernardi. Ritrovo in via Zamboni 49 alle 20.30. Costo: 25euro. Info e prenotazioni: [email protected] o 0519911923.

Proseguono i corsi di formazione per diventare accompagnatori alla Rocchetta MatteiGaia Eventi: visita a Santa Maria Maddalena e concerto di musiche rossiniane

Da Bologna a Porretta sul treno a vaporella scoperta delle bellezze naturali e paesaggistiche dell’Appenninobolognese lungo la storica Ferrovia Porrettana, viaggiando su treni

e carrozze del primo Novecento, in occasione di tre eventi speciali in pro-gramma a Porretta Terme, che propongono un ricco calendario di ap-puntamenti musicali, teatrali e letterari. Ad organizzare i viaggi sui tre-ni a vapore, messi a disposizione dalla Fondazione Fs italiane è la Re-gione Emilia Romagna insieme a Fer (Ferrovie Emilia–Romagna), in col-laborazione col Comune di Alto Reno Terme. La prima corsa sarà effet-tuata sabato 23 in concomitanza col Festival internazionale dell’acquae con la Notte celeste del terma-lismo di Porretta (le altre due il13 ottobre e l’8 dicembre). Perl’andata partenza da BolognaCentrale alle 10.30 e arrivo a Por-retta Terme alle 12.52, con fer-mate intermedie a Casalecchiodi Reno, Sasso Marconi, Marza-botto, Vergato e Riola. Per il ri-torno partenza da Porretta alle18.45 e arrivo a Bologna alle21.10. Il biglietto A/R costa 15euro (gratuito per ragazzi fino a12 anni non compiuti). Il ricava-to dei biglietti sarà donato al-l’onlus bolognese Bimbo Tu, cheassiste le famiglie di bambini col-piti da gravi malattie.

A

Canali ed emittenti dove vedere «12Porte»icordiamo che «12Porte», il settimanale televisivo diocesano, èconsultabile sul proprio canale di Youtube (12portebo) e sulla

propria pagina Facebook. In questi due social è presente l’interoarchivio della trasmissione e sono presenti anche alcuni servizi extracome alcune omelie integrali dell’Arcivescovo o approfondimenti cheper motivi di tempo non possono essere inseriti nello spaziotelevisivo. E’ possibile vedere 12 Porte il giovedì sera alle 21 suNettuno Tv (canale 99) e alle 21.50 su TelePadre Pio (canale 145). Ilvenerdì alle 15.30 su Trc (canale 14),alle 18.05 su Telepace (canale 94),alle 19.30 su Telesanterno (canale18), alle 20.30 su Canale 24 (canale212), alle 22 su E’ tv–Rete 7 (canale10), alle 23 su Telecentro (canale 71).Il sabato alle 17.55 su Trc (canale 15)e la domenica alle 9 su Trc (canale15) e alle 18.05 su Telepace (canale94). Gli orari sono passibili dimodifica nelle varie emittenti peresigenze di palinsesto.

R

Bentivoglio, l’Opera Padre Marellainaugura la Comunità «La Casa di Alma»

artedì 12 alle 11 a Bentivoglio si inaugurerà la Comunità alloggio«La Casa di Alma» dell’Opera Padre

Marella. Alla presenza dell’arcivescovoMatteo Zuppi e della vicepresidente dellaRegione Emilia Romagna ElisabettaGualmini, oltre alla sindaca di BentivoglioErika Ferranti, al vicepresidente dell’OperaMarella Michelangelo Ranuzzi De’ Bianchi eal presidente di Gesser, Carlo Carletti. Graziealla disponibilità di un immobile ricevuto indono e ristrutturato dall’Opera PadreMarella, e il successivo affidamento allacooperativa sociale Gesser che gestirà inautonomia la struttura, a Bentivoglio si èvoluto offrire una nuova opportunità per icittadini anziani del territoriometropolitano: una comunità alloggio per16 ospiti autosufficienti o parzialmente nonautosufficienti con necessità di sostegno per

il mantenimento dell’autonomia. Questo il programma dellamattinata: alle 11, il saluto del vicepresidente dell’Opera Marella,Michelangelo Ranuzzi De’ Bianchi; alle 11.10 l’intervento di ElisabettaGualmini, vicepresidente della Regione Emilia Romagna; alle 11.20 la

Benedizione dell’arcivescovo MatteoZuppi e il taglio del nastro con la primaospite del servizio; alle 11.45, il salutofinale della sindaca di Bentivoglio, ErikaFerranti; alle 11.50, le conclusioni diCarlo Carletti, presidente di Gesser; alle12 il buffet. Per informazioni contattarelo 0516255070. L’Opera Marellapossiede un’altra struttura a Madonnadei Boschi, la Comunità alloggio «PadreMarella». Vi vengono accolti anziani odisabili in difficoltà economica e spessoprovenienti da situazioni familiaridifficili. Oltre all’assistenza di base 24ore su 24, gli ospiti sono accuditi dapersonale qualificato; sono assicuratepresenza infermieristica e visitemediche periodiche.

M

Al cinema in Rocca con mamma e papàorna per il terzo anno a Bazzano la rassegna «Una Rocca animata»: sei serate persei film di animazione, rivolti in particolare ai bambini a partire dai cinque anni.

Da domani al 27 giugno infatti, il cortile della Rocca dei Bentivoglio si trasformerà inuna vera e propria arena cinematografica. Come ogni anno la Mediateca di Bazzanoha selezionato i migliori titoli delle passate stagioni cinematografiche per offrire a bim-bi e famiglie sei serate all’insegna del divertimento e dell’avventura. Il cartellone pre-senta grandi successi americani acclamati dai bambini, come «Oceania», «Coco» e «Fer-dinand» e produzioni europee meno conosciute,ma di elevato valore artistico e narrativo, come «I-qbal – bambini senza paura» (ispirato alla storia ve-ra di Iqbal Masih e patrocinato dall’Unicef), «Phan-tom Boy» (dei francesi Gagnol e Felicioli, candida-ti all’Oscar nel 2012 con «Un gatto a Parigi») e «Sa-sha e il Polo Nord» (premio del pubblico al Festi-val d’Annecy). Questo il calendario completo (ini-zio film alle 20.45): domani, «Oceania»; mercoledì13, «Sasha e il Polo Nord»; lunedì 18, «Iqbal – Bam-bini senza paura»; mercoledì 20, «Ferdinand»; lu-nedì 25, «Phantom Boy», mercoledì 27, «Coco» (info:tel. 051836430 / 051836405). Il ricavato della ras-segna sarà destinato alle Scuole di Bazzano.

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Le proposte estive del Cenacolo marianoono diverse le proposte estive del Cenacolo mariano di Borgo-nuovo di Sasso Marconi. Dal 2 al 9 luglio si terranno gli Eserci-

zi spirituali mariani per le Missionarie dell’Immacolata Padre Kol-be, religiose e consacrate, sul tema: «Vino nuovo in otri nuovi (Mc2,22)». Guiderà don Matteo Mioni; chi lo desidera può usufruire diun accompagnamento personale. Due i cicli di Esercizi spiritualiper laici, sul tema: «Il Regno dei cieli è simile… (Mt 13). Le para-bole: vie per l’incontro con Dio». Dal 17 al 20 agosto saranno gui-dati da padre Raffaele Di Muro, francescano conventuale e dal 30agosto al 2 settembre da padre Roberto Mario De Souza, missio-nario dell’Immacolata. Dal 12 al 19 luglio (dalle 9 alle 17.30) si svol-gerà il Corso di iconografia, con la realizzazione dell’icona «Ascen-sione del profeta Elia sul carro di fuoco» (fine XIII, inizio XIV sec.),guidato da suor Maddalena Malagu-ti. Mentre si terrà a Villa Imelde (Idi-ce di San Lazzaro di Savena) dal 6 all’8luglio (ore 9–12.30 e 14–17.30), il Cor-so di grafologia, su: «La mia storia la-scia il segno», guidato da AlessandraCervellati, Chiara Biaggioni e Rita To-sarelli. Infine dal 1° all’8 agosto sisvolgerà il pellegrinaggio in Polonia,sulle orme di san Massimiliano Kol-be, santa Faustina Kowalska e sanGiovanni Paolo II. Info: 051846283.

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Gli anniversari della settimana

11 GIUGNO Monti don Santino, guanelliano(1996) Sandri don Annibale (2005)

12 GIUGNO Lodi don Adolfo (1969) Rizzi don Gino (1977)

13 GIUGNO Bisson don Giovanni (1945) Paganelli don Domenico (1955) Chiusoli don Vincenzo (1955)

14 GIUGNO Pasquali don Antonio (1983) Celli padre Sante, francescano(1987) Fumagalli don Domenico (1998) Malaguti don Antonio (2007)

15 GIUGNO Pazzafini don Primo Egidio(1985)

16 GIUGNO Berizzi padre Antonino,domenicano (1987)

17 GIUGNO Lambertini monsignor Antonio(1978)

I programmi di Nettuno Tv (canale 99)ettuno Tv (canale 99 del digitale terrestre e in streaming sul

sito www.nettunotv.tv)presenta la consuetaprogrammazione. La Rassegnastampa va in onda dal lunedìal venerdì dalle 7 alle 10;punto fermo, le due edizionidel Telegiornale alle 13.15 ealle 19.15, con servizi edirette su attualità, cronaca,politica, sport e vita dellaChiesa bolognese. Vengonoinoltre trasmessi in diretta iprincipali appuntamentidell’arcivescovo Matteo Zuppi.Il giovedì alle 21l’appuntamento con ilsettimanale televisivodiocesano «12 Porte».

N

Alla scoperta della Balena fossile della Val di Zenal Museo geologico «Giovanni Capellini» oggi, nell’ambito dellarassegna Bologna Estate 2018, promuove una passeggiata tra le

colline bolognesi alla scoperta delle geocache della Balena della Valdi Zena e del borgo scomparso di Gorgognano. Ritrovo alle 10 neipressi del luogo di ritrovamento dello scheletro di una balena fossileoggi conosciuta come Balena fossile della Val di Zena (Casetta Magli,via Gorgognano 9, località Zena Pianoro), ora conservata al MuseoCapellini. Sul sito è oggi installata una scultura della balena in scalareale, realizzata dall’istituto delle Belle Arti con la consulenza delmuseo, ispirata all’opera di Melville. Il Museo Capellini, presenterà laBalena della Val di Zena ai partecipanti e farà rivivere il ricordo delmare pliocenico. Ci si recherà al cimitero sconsacrato di Gorgognano,che custodisce una geocache asuo tempo avventurosissima,visto che il luogo giacevaabbandonato e inghiottito dauna vegetazionelussureggiante. Si passerà suiluoghi che ospitano i restidelle case e della chiesa perpoi tornare al punto dipartenza. Info: Giorgia,3282963809; Lamberto,3336124867.

I

Il Cenacolo mariano

Mercoledì la Festa di sant’Antonio di Padovaercoledì 13 si celebra nel santuario parrocchia di Sant’An-tonio di Padova (via Jacopo della Lana 2) la Festa di sant’An-

tonio. Oggi, domani e martedì il triduo solenne: alle 17.45 Ro-sario; alle 18.10 preghiera a sant’Antonio; alle 18.30 Messa con-celebrata, presieduta dal parroco, il francescano padre France-sco Marchesi. Oggi, nel campo sportivo di via Jacopo della Lana4, dalle 20 grigliata e prima estrazione della Lotteria di sant’An-tonio. Mercoledì 13, festa del santo, Messe alle 7, 9, 10.30 e 12;alle 17 benedizione dei bambini; alle 18 processione per via Ja-copo della Lana, viale Oriani, piazza Trento e Trieste e via Guini-zelli; alle 19 Messa presieduta dall’arcivescovo Matteo Zuppi e a-nimata dal Coro polifonico «Fabio da Bologna»; alle 21 Messa (du-rante le Messe sarà distribuito il pane di sant’Antonio). Alle 20.30,al cinema teatro Antoniano (via Guinizelli 3) si terrà un concertodel Piccolo Coro «Mariele Ven-tre». Per tutto il giorno, nelchiostrino di via Guinizelli 3 siterrà il Mercatino missionario;dalle 14 alle 18 Festa «Labora-torio migranti»; dalle 16 alle17 buffet multietnico; dalle 17alle 18 attività musicale mul-tietnica. Dalle 20, nel chiostri-no, karaoke e serata di frater-nità e seconda estrazione Lot-teria di sant’Antonio.

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La Rocca dei Bentivoglio

La Balena fossile

La «Casa di Alma» a Bentivoglio

[email protected]

le saledellacomunità

cine

ma A cura dell’Acec–Emilia Romagna

ALBA v. Arcoveggio Chiusura estiva 051.352906

ANTONIANO v. Guinizelli Chiusura estiva 051.3940212

BELLINZONA v. Bellinzona Ippocrate 051.6446940 Ore 18.30 – 21

BRISTOL v. Toscana 146 Hotel Gagarin 051.477672 Ore 16.45 – 18.30 – 20.30

CHAPLIN P.ta Saragozza Jurassic World 051.585253 Fallen Kingdom

Ore 16 – 18.30 – 21 (v.o.)

GALLIERA v. Matteotti 25 Sala riservata 051.4151762

ORIONE v. Cimabue 14 L’arte della fuga 051.382403 Ore 16 – 21.15

051.435119 Wajib. Invitoal matrimonioOre 17.45Sergio & SergeiIl professoree il cosmonautaOre 19.30

TIVOLI v. Massarenti 418 Chiuso 051.532417

CASTEL D’ARGILE (Don Bosco) v. Marconi 5 Chiusura estiva 051.976490

CASTEL S. PIETRO (Jolly) v. Matteotti 99 Dogman 051.944976 Ore 21.15

CENTO (Don Zucchini) v. Guercino 19 Loro 2 051.902058 Ore 16 – 21

LOIANO (Vittoria) v. Roma 35 Nobili bugie 051.6544091 Ore 21

S. PIETRO IN CASALE (Italia) p. Giovanni XXIII Chiusura estiva 051.818100

VERGATO (Nuovo) v. Garibaldi Chiusura estiva 051.6740092La chiesa di S. Antonio

notizie BOLOGNA 7SETTE

Domenica10 giugno 2018

Page 8: Alma Mater, la laurea per Ravasi - Chiesa di Bologna...tutto (nella Genesi e nel Prologo del Vangelo di Giovanni) – dice ancora Dionigi –; io della parola in senso più laico,

percorsi educativiFederazione delle Libere Università,il Congresso nazionale all’Istituto Tincani

i è svolto in questi giorni (dal 7 al 9 giugno), allaSede dell’Istituto Tincani, in piazza S.

Domenico, il 36° Congresso nazionale dellaFederuni (Federazione delle Libere Università). È laprima volta che la Sede della Libera Università diBologna è scelta per questa esperienza. Tema delCongresso (nel corso del quale è stata eletta lanuova presidenza nazionale), «Dirittoall’autonomia cognitiva nei confronti delletecniche sociali di persuasione». Argomentoimpegnativo, ma certamente attuale, che è statodeclinato attraverso una serie di conferenze, fragiovedì e venerdì: I. Germani, per la partesociologica («Le tecniche sociali di persuasione»); G.Venturi per quella storica («Le tecniche sociali dipersuasione ieri e oggi»); Luca Tentori per la parteinformatica («Autonomia cognitiva e sapere aitempi di Internet»); A. Porcarelli per quellapedagogica («L’autonomia cognitiva: che cos’è ecome si raggiunge»). Ad arricchire il Congresso conun tema di piena attualità e di forte interesse pertutte le Libere Università, S. Zamagni («Il terzosettore può essere una risposta ai nostri

S problemi»). Come si vede, argomenticomplementari tra loro, svolti, come è tradizione alTincani, da persone competenti, qualificate,comunicative. Ce n’è abbastanza, volendo, pertrarne, ancor più che una «dispensa» (i testi dellerelazioni verranno presentati sul periodico delTincani, «Geometrie della Cultura»), un libro, adutilità e riflessione sia interna alle LibereUniversità, sia esterna (per farle meglio conoscere ecoinvolgere il territorio». I partecipanti provenientida altre regioni hanno potuto visitare la nostracittà, a cominciare dalle «nostre chiese», come leha definite nel suo saluto il vicario generale perl’Amministrazione monsignor Giovanni Silvagni. Acominciare, quindi, dalla basdilica di SanDomenico. Il gruppo del Coro e teatro del Tincaniha rallegrato una delle serate con una «antologia»del proprio repertorio. Un’occasione impegnativaper il «Tincani», anche se i suoi corsi sono tutticonclusi, ma una vetrina unica, per ripetere latradizione di cultura che lo caratterizza, farnepartecipi altre Libere Università italiane epresentarsi, una volta di più, alla nostra città. (G.V.)

Architetti ed ecologia quotidiana

Possibile criterio in Regioneper fissare le rette dei servizieducativi per l’infanzia

critte ed epigrafi dei tempi passati ritor-nano alla luce. Con l’apertura al pub-blico del sottotetto della Basilica di San

Petronio, si possono ora ammirare le tantescritte, dal 1600 in avanti, che i muratori, isagrestani, i custodi ed i militari hanno la-sciato sui muri del sottotetto, quando si re-cavano ad oltre 60 metri di altezza per con-trollare l’arrivo dei nemici, oppure per ripa-rare le perdite del tetto, oppure per calare nel-la Basilica i candelabri per le funzioni not-turne, o ancora i drappi di seta per migliora-re l’acustica della chiesa durante i concertidella Cappella musicale. Gli Amici di San Pe-tronio, insieme alla professoressa Maddale-na Modesti del Dipartimento di Filologiaclassica ed Italianistica ed alla professoressaFrancesca Roversi Monaco del Dipartimentodi Storia, Culture, Civiltà entrambe dell’U-niversità di Bologna, e alla laureanda Federi-ca Zani hanno coordinato la riproduzione

S fotografica delle scritte, e stanno compiendoun’attenta analisi ed una catalogazione del-le stesse. Oltre ad epigrafi e firme, nel cam-panile è anche custodito il disegno di un sol-dato, forse francese o papalino, che qualcu-no ha riprodotto sul muro, nelle lunghe at-tese come vedetta. Con i lavori di manuten-zione e restauro, è possibile percorrere ora lapasserella di legno, sopra le volte di San Pe-tronio, proprio sotto il tetto, per l’intera e-stensione della Basilica, ed ammirare un pa-norama mozzafiato dalle due finestre su Piaz-za Maggiore e su Piazza Galvani ad oltre 60metri di altezza. Percorrendo la passerella sipossono ammirare queste antiche scritte suimuri, dal commento entusiasta dell’anonimocustode della Basilica per il completamentodella Basilica nel 1663 fino all’Ottocento,quanto era d’uso che i muratori lasciasseroanche solo il loro nome e la data per dimo-strare di essere passati da quel luogo. (G.P.)

DI CHIARA UNGUENDOLI

cologia quotidiana.Responsabilità di tutti nellosviluppo sostenibile ed integrale

della città del futuro» è il titolo delconvegno promosso dall’Ordine degliArchitetti di Bologna che si terrà giovedì14 a partire dalle 15 nella Sala «MarcoBiagi» del Complesso del Baraccano (viaSanto Stefano 119). Dopo lapresentazione di Alberto Piancastelli,vicepresidente dell’Ordine Architetti di

Bologna, la prima parte prevede unapresentazione dell’enciclica «Laudato si’»di Papa Francesco da partedell’arcivescovo Matteo Zuppi e poi undialogo tra lo stesso Arcivescovo eGianluca Galletti, già Ministrodell’Ambiente. Temi, il Manifesto Cei«Sulla cura della casa comune», la radiceumana della crisi ecologica, i rimedi in unapproccio integrale, le linee di azionefuture. Seguirà una tavola rotondamoderata dalla giornalista Paola Pierottisu «Resilienza, smart cities, economiacircolare, rivoluzione 4.0. Nuovidiritti/doveri e stili di vita. Bologna: Paes,Pums, BlueAp, il nuovo Centro meteoeuropeo»; intervengono Lorenzo Frattini,presidente LegambienteEmilia Romagna, LeopoldoFreyrie, presidenteFondazione RI.U.SO.,Gianluca Galletti eValentina Orioli, assessoracomunale all’Urbanistica,Edilizia privata, Ambiente,Tutela e riqualificazionedella città storica. Leconclusioni saranno tratteda monsignor Zuppi, cheparlerà di «Come applicarel’Enciclica: il contributo ditutti al cambiamento».«Come Ordine degliArchitetti di Bologna –spiega Piancastelli –abbiamo organizzato unaserie di manifestazioni dal21 marzo al 21 giugno, perfare promozione e metterel’attenzione sul nostro

E«mestiere e sulle trasformazioniurbanistiche, in un momento in cuicertamente il mestiere sta cambiando. Iltema dell’ambiente è uno dei “nodi” chelo evidenzia meglio, nel senso che stacambiando il modo di costruire, conl’attenzione all’energia, ai materiali e cosìvia. L’enciclica “Laudato si’” ha il meritodi dire in proposito cose che magari tuttiabbiamo già sentito, ma le dicefinalmente con un linguaggio che arriva atutti e che poi è la chiave per risolvere laquestione». «Ho pensato di mettere nelprogramma anche una parte cheriguardasse fattivamente quello che si stafacendo nella nostra città – prosegue –.Nella prima parte monsignor Zuppi cispiegherà l’Enciclica, la sua genesi, il suosignificato profondo e come essa tocca deitemi umanistici ed etici. La seconda partesarà più politica, tecnica: si potrà ancheparlare di una certa legge o di un certostrumento che non stanno funzionando,parlando di cose concrete anche con uncerto dibattito. L’ambizione è fare unapiccola, ma “decente” opera didivulgazione sui temi dell’Ambiente, apartire dall’Enciclica. E il nostro scopo, sepotesse essere realizzato, sarebbe quellodi non avere un’aula riempita da 100architetti ma da 100 “signore Maria”.Perché l’ecologia è qualcosa di cui tuttipossiamo e dobbiamo diventareprotagonisti». «Il problema infatti –conclude – è che ci si trova spesso fratecnici e non si educa nessuno, almassimo si istruiscono persone adiventare certificatori energetici o cosesimili. Si istruisce un esercito di tecnici,ma non si fa in modo che la gente, inparticolare le nuove generazioni,capiscano qual è la natura del problema».

Sabato la festa per il 40° anniversarioroseguono le celebrazioni per il 40° anniversariodella nascita di Ant, oggi Fondazione, la più ampia

realtà non profit italiana per le attività gratuite diassistenza specialistica ai malati di tumore e diprevenzione oncologica. Sabato 16 infatti si terrà «AntInsieme», una grande festa che vedrà riuniti a Bolognaoltre 500 volontari da tutte le delegazioni d’Italia perincontrarsi, confrontarsi, lanciare nuove sfide per ilfuturo e celebrare insieme il valore della solidarietà edell’Eubiosia, la vita in dignità anche nella malattia.Intanto, c’è tempo fino al 30 giugno per partecipare aSprint4Ideas, il bando da 50000 euro che Fondazione Antha lanciato in occasione del 40° per soluzioni innovativeda integrare al proprio modello assistenziale e trovarerisposte inedite ai bisogni dei pazienti oncologici, delleloro famiglie e dello staff socio–sanitario.

P

assemblea legislativa dell’EmiliaRomagna introduce una rilevantenovità per le famiglie della regione,

attraverso il riconoscimento del «FattoreFamiglia» quale possibile sistema dideterminazione delle rette per i servizieducativi per l’infanzia. Questoimportante principio è stato introdottocon un emendamento presentato dallavicepresidente della Regione, ElisabettaGualmini, agli indirizzi diprogrammazione per il sistema integratodei servizi educativi per l’infanzia per ibambini in età 0–6 anni relativi altriennio 2018–2020.

’L

Il «Fattore Famiglia», se applicato, potràriconoscere un maggior peso ai carichifamiliari rispetto a quanto avviene oggicon l’Isee, con conseguente riduzionedelle rette soprattutto per le famiglie conpiù figli, quelle in cui sono presentisituazioni di monogenitorialità, disabilitào altri elementi qualitativi che le singoleamministrazioni vorranno individuare.L’emendamento proposto e approvato, èil primo concreto frutto del tavolo apertodalla Regione sul tema «Famiglia enatalità» a cui partecipal’associazionismo familiare –rappresentato dal Forum delleassociazioni familiari e dall’Associazionenazionale famiglie numerose – insieme atre vescovi della regione: l’arcivescovo diBologna Matteo Zuppi, il vescovo diParma monsignor Enrico Solmi el’arcivescvovo di Ravenna–Cervia

monsignor Lorenzo Ghizzoni. «Leamministrazioni comunali della regione,ci auguriamo numerose, che aderiranno aquesto sistema di determinazione dellerette, potranno così passare da unapproccio assistenziale, legato all’Isee, aduna concreta politica familiare, chericonosce nei figli un bene sociale su cuiinvestire», spiega Alfredo Caltabiano,presidente del Forum delle Famigliedell’Emilia Romagna. «Ci rendiamo finda ora disponibili ad affiancare e aiutare icomuni per l’adozione del “FattoreFamiglia”, già applicato in Italia dadiverse amministrazioni virtuose».Caltabiano auspica che il segnale datodalla Regione Emilia Romagna «sia solol’avvio di un maggior ventaglio diinterventi a favore delle famiglie e deifigli, che diventano ogni giorno semprepiù necessari. In questa fase infatti stiamo

iniziando ad avvertire le drammaticheconseguenze della denatalità, destinata apeggiorare se continua a permanerel’inerzia che finora ha caratterizzatol’Italia sulle politiche familiari. Mentreinvestire su figli, giovani e famiglie, puòrappresentare una decisiva svolta positivaper il futuro del nostro Paese», concludeil presidente Caltabiano.

«Fattore famiglia» al via, una conquista A Migliori e Gigèn Livrail Nettuno d’Oro

Il sindaco VirginioMerola ha deciso leprossime assegnazionidel Nettuno d’Oro edella Turrita d’Argento.Al fotografo NinoMigliori e al cultoredella «lingua» bologneseLuigi Lepri, noto comeGigèn Livra, «dicitore dibrani in dialetto» colcantautore FaustoCarpani, sarà assegnatoil Nettuno d’Oro.All’imprenditore nelsettore della moda edella finanza FrancescoAmante e al creativomilanese Marco «OreaMalià» Zanardi saràassegnata la Turritad’Argento.

Un asilo nido

Nella prima parte Zuppi spiegheràil documento, la sua genesi, il suosignificato e come esso tocchi temiumanistici ed etici. La secondaparte sarà più politica e tecnica, si parlerà di temi locali con dibattito

Giovedì nella Sala Biagi del Baraccano un convegno promosso dall’Ordinesull’enciclica «Laudato si’» di papaFrancesco; partecipa l’arcivescovo

Il convegno della Scuola lacaniana di psicoanalisi abato 16 e domenica 17 si terrà a Palazzo Re Enzo (piazza del Net-tuno 1/c) il XVI Convegno nazionale della Scuola Lacaniana di Psi-

coanalisi. Tema guida del confronto la riflessione sul desiderio dello psi-coanalista come strumento attraverso cui le cure psicoanalitiche si man-tengono sul loro asse etico. I principali relatori che si alterneranno tratavole rotonde, conferenze e momenti di incontro più informali sonomembri delle Segreterie territoriali della Slp e dell’Associazione mon-

diale di Psicoanalisi,politici e politologi. Ilconvegno è realizzatocol supporto dellaFondazione AugustaPini ed Istituto delBuon Pastore onlus,attiva sul territorio diBologna, che lavoraprincipalmente conragazzi e ragazze insituazioni complesse,in condizioni d’isola-mento o dipendenzao con famiglie in dif-ficoltà. Gli operatoridella Fondazione(psicologi, psicotera-peuti, educatori pro-fessionali) orientanoi propri interventi apartire dagli insegna-menti di Freud e La-can. Le attività dellaFondazione sono in-dirizzate dal Comita-to dei Clinici appar-tenenti alla Slp.

S

San Petronio, nel sottotetto spuntano scritte e disegni

A destra, la sededell’Istituto Tincani inpiazza San Domenico

Fondazione Ant

San Petronio, il disegno di un soldato

8 BOLOGNASETTE

Domenica10 giugno 2018