ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 132 · 2016-11-02 · ALLEGATO A3 Dgr n.259 del...

32
ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 1/32 BANDO PUBBLICO per la selezione delle Aree urbane e per l’individuazione delle Autorità urbane POR FESR 2014-2020 - Asse 6 Sviluppo Urbano Sostenibile Comuni capoluogo MODULO DI CANDIDATURA MODULO DI CANDIDATURA SCHEDA ANAGRAFICA a.1 Dati relativi al Comune capoluogo dell’Area e capofila per la presente candidatura Comune capoluogo COMUNE DI VICENZA Indirizzo Corso Palladio 98, 36100 Vicenza Nome e Cognome del Rappresentante Legale Achille Variati Ruolo Sindaco Indirizzo email [email protected] PEC [email protected] Numero di telefono 0444 221318-221111 a.2 Dati relativi agli ulteriori Comuni facenti parte dell’Area urbana Comune Rappresentante legale Indirizzo PEC Email 1 Altavilla Vicentina Claudio Catagini [email protected] veneto.net [email protected]. vi.it 2 Caldogno Marcello Vezzaro [email protected] [email protected] 3 Creazzo Stefano Giacomin [email protected] [email protected] 4 Sovizzo Marilisa Munari [email protected] [email protected] 5 Torri di Quartesolo Ernesto Ferretto [email protected] veneto.net [email protected] rtesolo.vi.it

Transcript of ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 132 · 2016-11-02 · ALLEGATO A3 Dgr n.259 del...

Page 1: ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 132 · 2016-11-02 · ALLEGATO A3 Dgr n.259 del 08/03/2016 pag. 2/32 b. REQUISITI IN MERITO ALL’IDENTIFICAZIONE DELL’AREA URBANA b.1

ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 1/32

BANDO PUBBLICO

per la selezione delle Aree urbane e per l’individuazione delle Autorità urbane POR FESR 2014-2020 - Asse 6 Sviluppo Urbano Sostenibile

Comuni capoluogo

MODULO DI CANDIDATURA

MODULO DI CANDIDATURA

SCHEDA ANAGRAFICA

a.1 Dati relativi al Comune capoluogo dell’Area e capofila per la presente candidatura

Comune capoluogo COMUNE DI VICENZAIndirizzo Corso Palladio 98, 36100 VicenzaNome e Cognome del Rappresentante Legale

Achille Variati

Ruolo SindacoIndirizzo email [email protected] [email protected] di telefono 0444 221318-221111

a.2 Dati relativi agli ulteriori Comuni facenti parte dell’Area urbana

Comune Rappresentante legale

Indirizzo PEC Email

1 Altavilla Vicentina Claudio Catagini [email protected]

[email protected]

2 Caldogno Marcello Vezzaro [email protected] [email protected] 3 Creazzo Stefano Giacomin [email protected] [email protected]

4 Sovizzo Marilisa Munari [email protected] [email protected] 5 Torri di Quartesolo Ernesto Ferretto [email protected]

veneto.net [email protected]

Page 2: ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 132 · 2016-11-02 · ALLEGATO A3 Dgr n.259 del 08/03/2016 pag. 2/32 b. REQUISITI IN MERITO ALL’IDENTIFICAZIONE DELL’AREA URBANA b.1

ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 2/32

b. REQUISITI IN MERITO ALL’IDENTIFICAZIONE DELL’AREA URBANA

b.1 – b.2. Comune capoluogo ed eleggibilità e omogeneità dell’Area

L’Area urbana candidata è omogenea ed è composta dai seguenti Comuni oltre al Comune capoluogo: minimo 2, massimo 5 Comuni, senza Comuni isolati.Capoluogo VICENZA1 Altavilla Vicentina2 Caldogno3 Creazzo4 Sovizzo5 Torri di Quartesolo

b.3. Dichiarazione di intenti sottoscritta dai Comuni facenti parte dell’Area

Si vedano n.5 allegati tutti firmati digitalmente: Allegato A4 – Modello di Dichiarazione di Intenti dei Comuni di: Altavilla Vicentina, Caldogno, Creazzo, Sovizzo, Torri di Quartesolo.

Si veda il modello dell’Allegato A4 del bando, da sottoscriversi ed allegare al presente modulo per ciascun Comune componente dell’Area.

Page 3: ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 132 · 2016-11-02 · ALLEGATO A3 Dgr n.259 del 08/03/2016 pag. 2/32 b. REQUISITI IN MERITO ALL’IDENTIFICAZIONE DELL’AREA URBANA b.1

ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 3/32

REQUISITI IN MERITO ALL’INDIVIDUAZIONE DELL’AUTORITA’ URBANA

c.1.1. Identificazione della struttura amministrativa del Comune capoluogo che espleterà le funzioni di Autorità urbana

Denominazione struttura Autorità Urbana di VicenzaReferente (nome e ruolo del Dirigente incaricato):

Dott. Mauro Bellesia

Dirigente del Comune di Vicenza Responsabile del Dipartimento Risorse Economiche e Finanziarie - Ragioniere Capo

Indirizzo Corso Palladio 98, 36100 VicenzaNumero di telefono 0444 221248-221321Indirizzo email [email protected]

[email protected] [email protected]

c.1.2. Atto che incarica formalmente la struttura amministrativa in oggetto ad espletare le funzioni di Autorità urbana

Indicare gli estremi dell’atto del Comune capoluogo che incarica formalmente la struttura prescelta per lo svolgimento delle funzioni delegate dall’Autorità di Gestione.

Si chiede di allegare l’atto di cui sopra al presente modulo.

A seguito della D.G.C. nr. 69 del 19/04/2016, il Direttore Generale ha emesso l'atto di Nomina dei componenti della Struttura Organizzativa interna all'Autorità Urbana – POR FESR Veneto 2014-2020 – Asse 6 Sviluppo Urbano Sostenibile Pgn52475 del 19/04/2016

Si vedano in allegato: DGC n.69 del 19/04/2016 e Pgn.16663 del 09/02/2016 - Nomina del Sindaco del Dirigente responsabile dell'Autorità Urbana

c.2. Significative esperienze pregresse di gestione di fondi UE nel Comune capoluogo dell’Area urbana

Elencare per ciascuna esperienza le informazioni principali.Esperienza n1Titolo intervento Progetto 12829 “Museo Civico Pinacoteca di Palazzo Chiericati: restauro

dell'Ala novecentesca”

Comune VICENZABreve descrizione Recupero dell’ala novecentesca di Palazzo Chiericati, progettato nel 1550 da

Andrea Palladio per Girolamo Chiericati, sede del Museo civico e della Pinacoteca comunale.

Page 4: ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 132 · 2016-11-02 · ALLEGATO A3 Dgr n.259 del 08/03/2016 pag. 2/32 b. REQUISITI IN MERITO ALL’IDENTIFICAZIONE DELL’AREA URBANA b.1

ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 4/32

Programma e periodo di programmazione POR CRO FESR 2007-2013 del Veneto. Azione 3.2.2 "Interventi di

valorizzazione del patrimonio culturale"

Progetto approvato con DGR del Veneto n. 848 del 21 giugno 2011. Codice azione SMUPR 2A322.

Obiettivi Il progetto di restauro e riallestimento espositivo di Palazzo Chiericati, con il recupero dell'ala novecentesca, l’ampliamento delle opere esposte, i nuovi percorsi espositivi, le nuove modalità di fruizione, i percorsi per la didattica, i nuovi e migliorati accessi per le persone disabili e a minore mobilità, l’utilizzo di strumenti informatici e multimediali per la fruizione del catalogo e l’impiego di un nuovo sistema impiantistico-illuminotecnico a LED, in grado di abbattere di 2/3 i consumi energetici attuali, si inserisce dunque perfettamente nelle strategie europee, nazionali (riferite alle priorità individuate dal QSN ai punti 4.1 e 5.1) e in particolare quelle regionali definite nel POR 2007-2013, in relazione all’asse prioritario 3 e al relativo obiettivo operativo “ambiente e valorizzazione del territorio”.

Output I lavori di restauro sono terminati a dicembre 2015, quindi non sono ancora disponibili i dati relativi agli indicatori di output, ma riportiamo di seguito quanto l'Amministrazione si era prefissata:- restauro dell'intera ala novecentesca;- promozione nello specifico di un incremento dell’accessibilità materiale e immateriale di un bene architettonico e storico e della relativa collezione artistica, attraverso un incremento dell’accessibilità (compresa quella specifica per le persone disabili e a minore abilità) e l’uso delle più moderne tecnologie fruitive;- incremento delle opere esposte, grazie al recupero di spazi prima adibiti ad uffici di gestione;- abbattimento dei consumi energetici.

Spesa programmata e spesa effettuata Programmata: 1.820.000 € (di cui 1.274.000,00 € pari al 70% da fondi FESR)

Effettuata: 1.820.000 € (100% della spesa programmata)

Esperienza n2Titolo intervento IEE/10/380/SI2.589427 – CONURBANT - An inclusive peer-to-peer

approach to involve EU CONURBation and wide areas in participating to the CovenANT of Mayor (www.conurbant.eu )

Comune Vicenza Coordinatore di 15 Partner Europei (10 città e 5 partner tecnici)Breve descrizione L'acronimo del progetto fa riferimento al coinvolgimento delle conurbazioni

di tutte le principali città aderenti al progetto, nell’ottica di allargare ai piccoli comuni contermini lo stimolo allo sviluppo di un programma di azioni per le energie sostenibili che risulti omogeneo e coerente per una vasta area del territorio locale. Vicenza nello specifico ha coinvolto i Comuni contermini di Creazzo, Sovizzo, Arcugnano, Monticello Conte Otto

Programma e periodo di programmazione

IEE (Intelligent Energy Europe) DG EACI/EASI 2007-2013

Obiettivi - accompagnare alla firma del patto dei Sindaci le diverse città coinvolte a livello europeo e le loro conurbazioni; - accompagnare le medesime città, grandi e piccole, nella stesura del proprio PAES e nell’implementazione di almeno due delle azioni previste dal documento redatto;

Page 5: ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 132 · 2016-11-02 · ALLEGATO A3 Dgr n.259 del 08/03/2016 pag. 2/32 b. REQUISITI IN MERITO ALL’IDENTIFICAZIONE DELL’AREA URBANA b.1

ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 5/32

- formare comunità locali nelle quali politici, promotori, attori del mercato e cittadini cooperano attivamente per sviluppare elevati gradi di erogazione decentrata di energia, favorire l'utilizzo delle fonti rinnovabili, nonché l'adozione di misure sull'efficienza energetica in tutti i consumi finali d'energia.

Output 50 adesioni al Patto dei Sindaci e altrettanti PAES approvati (compresi quelli di Vicenza, Creazzo e Sovizzo)ca. 7.5 milioni di euro di investimenti avviati in ogni Conurbazione (ca.75 milioni di euro in totale)ca. 2.500 (toe/year) avvio di Produzione di Energie Rinnovabilica. 11.000 (toe/year) di Risparmio Energetico (energie primarie) comparato alle proiezionica. 37.800 (t CO2e/year ) di Riduzione di gas effetto serra

Spesa programmata e spesa effettuata

Programmata: 1.279.634 € (di cui 959.725 € pari al 75% da Fondi EACI) Effettuata: 1.279.634 € (100% della spesa programmata)

Esperienza n3Titolo intervento ECHO/SUB/2013/661051 – ACHELOUS - Action of Contrast to Hydraulic

Emergency in LOcal Urban Site (www.achelous.eu )Comune Vicenza coordinatore di 9 partner europeiBreve descrizione Molti dei Comuni ricadenti nel Bacino imbrifero del Bacchiglione-Leogra

sono stati interessati da criticità idrogeologiche ed idrauliche che hanno manifestato il proprio culmine nell’evento alluvionale del 2010. L’assodata tendenza ad una riduzione dei tempi di ritorno di tali criticità è determinata in parte dal cambiamento climatico, che tende a produrre precipitazioni concentrate nel breve periodo ma più intense rispetto il passato, e da cause antropiche che favoriscono una riduzione dei tempi di corrivazione dell’acqua precipitata. Tali condizioni producono l’innesco di situazioni emergenziali che tenderanno a verificarsi con maggiore frequenza e rapidità rispetto il passato. Il ruolo della Protezione Civile nell’ambito di tali fenomeni ha una valenza di assoluta importanza e si esplica sia in tempo di pace nell’attività di prevenzione per la riduzione del rischio, sia nella fase critica dell’evento, attraverso la previsione, il monitoraggio, la gestione dell’emergenza e del ripristino della normalità.Il progetto si propone anzitutto di rafforzare la comunicazione ed il coordinamento delle funzioni di Protezione Civile operanti nei vari enti territoriali, al fine di organizzare azioni orientate alla riduzione delle conseguenze derivanti da criticità idrauliche ed idrogeologiche. Il primo step è stato, dunque, l'individuazione di un ambito territoriale di rischio omogeneo, una sorta di distretto nel quale, in virtù delle caratteristiche idrografiche ed idrogeologiche del territorio, si rappresenti una possibile relazione e consequenzialità negli effetti delle scelte intraprese durante la gestione della criticità. Le autorità di Protezione Civile operanti nell’ambito di tale distretto hanno costituito il target del progetto. La fase successiva è stata l’organizzazione di un focus group nell’ambito del quale si è qualificata la situazione esistente attraverso l’esame di un “case history”. L’analisi che ne è derivata ha rappresentato il parametro su cui valutare l’efficacia del progetto rispetto le successive modalità di gestione dell’emergenza.

Programma e periodo di programmazione

DG ECHO – 2007-2013 call 2013

Obiettivi - una prima fase di analisi della situazione di fatto; - sessioni formative sul fronte del “disaster management”, lo scopo di tale attività formativa, orientata alle figure professionali della Protezione Civile, è

Page 6: ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 132 · 2016-11-02 · ALLEGATO A3 Dgr n.259 del 08/03/2016 pag. 2/32 b. REQUISITI IN MERITO ALL’IDENTIFICAZIONE DELL’AREA URBANA b.1

ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 6/32

di dotare coloro che operano nell’ambito del distretto del bagaglio comune di conoscenze tecnico operative indispensabili ad una gestione efficace e coordinata dell’emergenza. - verifica della corretta assunzione delle capacità di gestione dell’emergenza idrogeologica ed idraulica. - implementazione di un sistema mobile di monitoraggio visivo da utilizzare durante la gestione operativa delle criticità idrauliche sul territorio, tale sistema consente la condivisione in tempo reale delle attività di gestione da parte dei partner di progetto e la valutazione ex post dell’efficienza gestionale. Contestualmente alla condivisione delle immagini derivanti dal sistema di monitoraggio si è proceduto alla messa in rete, tra i partner, delle disposizioni impartite dal Centro Operativo che coordina l’emergenza.- costituzione di un archivio nell’ambito di una piattaforma web che sarà appositamente creata per la condivisione delle informazioni rilevate durante le esercitazioni. Le informazioni archiviate costituiranno un patrimonio che potrà essere posto a disposizione per lo studio di nuove procedure di gestione dell’emergenza.

Output - Creazione di un Distretto del Rischio, per la gestione del rischio idrogeologico, per ogni città partner (Vicenza ha costituito, a luglio 2014, il proprio distretto con i Comuni di Caldogno, Longare, Montegalda e Montegaldella)- Attività di formazione per il personale della Protezione Civile (anche volontario)- Creazione di un sistema di monitoraggio all'avanguardia, grazie all'uso di un drone specificamente creato dal partner Università di Meccatronica di Vicenza- Applicazione e studio delle soluzioni migliori sul campo attraverso specifiche esercitazioni organizzate da ciascun partner in presenza di tutto il consorzio

Spesa programmata e spesa effettuata

Programmata: 636.180,00 € (di cui 477.135 pari al 75% da fondi ECHO) Effettuata: 636.180,00 € (100% della spesa programmata)

Esperienza n4Titolo intervento LIFE NADIA - Noise Abatement Demonstrative and Innovative Actions and

information to the public (http://www.nadia-noise.eu )Comune Capofila: Provincia di Genova. Vicenza Partner con: CIRIAF (Centro

Interuniversitario di ricerca sull'Inquinamento da Agenti Fisici) quale coordinatore tecnico-scientifico, Provincia di Savona e Comune di Prato

Breve descrizione Il Progetto NADIA nasce come strumento in grado di realizzare procedure per la riduzione del rumore ambientale. L'acronimo di Azioni dimostrative e innovative per la riduzione del rumore e informazioni alla cittadinanza definisce, infatti, un progetto per il risanamento acustico di aree urbane e strade provinciali per abbassare i decibel del rumore da traffico.Nello specifico Life NADIA mira allo sviluppo di strategie realisticamente applicabili per il risanamento acustico da traffico veicolare attraverso la realizzazione di interventi concreti nei casi più critici ed emblematici e lo sviluppo di utili esperienze esportabili in altre situazioni.L'obiettivo di Life NADIA è coerente con l'azione che l'amministrazione comunale di Vicenza sta perseguendo, in particolare con l'approvazione del Piano di Classificazione Acustica del Comune e quindi si coniuga perfettamente con le azioni in essere, in particolare con la definizione del piano di intervento e con gli interventi già programmati e già inseriti nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche.

Programma e periodo di LIFE+ 2009 (programmazione 2007-2013)

Page 7: ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 132 · 2016-11-02 · ALLEGATO A3 Dgr n.259 del 08/03/2016 pag. 2/32 b. REQUISITI IN MERITO ALL’IDENTIFICAZIONE DELL’AREA URBANA b.1

ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 7/32

programmazioneObiettivi − dimostrare la fattibilità tecnica ed economica e l'efficacia delle

migliori pratiche per la riduzione del livello del rumore da traffico stradale (così come le emissioni di CO2 e la riduzione degli usi energetici, in alcuni casi) grazie all'integrazione della mappatura del rumore con le attività di pianificazione, mediante l'attivazione di sistemi innovativi (barriere antirumore, finestre coibentate, asfalti fonoassorbenti, ecc.), con la gestione del traffico e l'organizzazione di attività educative;

− dimostrare l'efficacia del coinvolgimento degli stakeholders (portatori di interesse) e della corretta comunicazione al pubblico per incrementare la consapevolezza sulle emissioni di rumore da parte del traffico e i loro effetti sulla salute e sulla qualità della vita;

− realizzare un modello integrato basato sul "NMPB model" (quello normalmente utilizzato dai software commerciali), considerando la distribuzione della popolazione, i dati meteorologici, la natura del terreno al fine di permettere un migliore monitoraggio del rumore e della sua propagazione;

− dare un contributo all'innovazione con l'implementazione di modelli in cooperazione con i gruppi di lavoro nazionali ed europei sul tema;

− valorizzare le attività di progetto e i risultati in termini di educazione e sensibilizzazione degli studenti;

− disseminare in modo quanto più ampio possibile i risultati durante e alla fine del progetto, sia a livello locale che nazionale ed europeo, preparando attività di comunicazione specifiche dopo la conclusione del progetto.

Output Obiettivi generali della riduzione del rumore:− almeno 30 dB(A) per le finestre innovative;− almeno 5 dB(A) per le superfici stradali innovative.− almeno 15 dB(A) per le barriere fonoassorbenti.

Obiettivi del Comune di Vicenza:• sostituzione infissi/finestre di scuole con prodotti ad alta perfomance

per l'abbattimento del rumore (scuole primaria Cabianca e scuola materna Lattes);

• installazione di innovative barriere anti rumore (300 m2 presso la rotatoria di via Quadri a protezione della scuola materna Lattes);

• asfalto fonoassorbente (500m lineari di fronte alla scuola primaria Cabianca in Strada Statale Pasubio);

• Mappatura Acustica Strategica dell'agglomerato di Vicenza e delle linee di Trasporto Pubblico Locale;

• Piano di Classificazione Acustica del Territorio Comunale(PCATC).

Spesa programmata e spesa effettuata

Programmata: 140.000,00 € Effettuata: 140.000,00 € (100% della spesa programmata)

Esperienza n5Titolo intervento URBAN_WFTP - Urban Water Footprint: a new approach for water

management in urban areas (http://www.urban-wftp.eu )Comune Vicenza Partner del Capofila Università di Padova insieme a Fondazione

Giacomo Rumor - CPV.AUSTRIA: IKB Austria, Innsbruck University, Agency ALPS-LAB

Page 8: ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 132 · 2016-11-02 · ALLEGATO A3 Dgr n.259 del 08/03/2016 pag. 2/32 b. REQUISITI IN MERITO ALL’IDENTIFICAZIONE DELL’AREA URBANA b.1

ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 8/32

UNGHERIA: Trans-Tisza, ENEREAGERMANIA: Camera di Commercio di NorimbergaPOLONIA: Wroclaw University, Comune di Wroclaw

Breve descrizione Il progetto Central Europe denominato sinteticamente "U_WFTP", avviato ufficialmente a dicembre 2012, ha visto il Comune di Vicenza tra i 9 partner europei coinvolti nello studio del monitoraggio, valutazione e miglioramento della cosiddetta impronta idrica urbana, in inglese urban water footprint.Il progetto è stato condotto in stretta collaborazione con gli altri partner italiani, la Facoltà di Ingegneria dell'Università di Padova e la Fondazione Centro Produttività Veneto "G. Rumor" ed ha permesso un approccio di studio su due diversi piani.

Da un lato tre università europee hanno condiviso le modalità scientifiche per la definizione del concetto di impronta idrica urbana, degli indicatori e dei modelli di calcolo applicabili; dall'altro i tre laboratori costituitisi in quest'ultimo anno (Vicenza, Wroclaw e Innsbruck) si sono fatti interpreti dello sforzo di individuare e di calare nelle diverse realtà territoriali alcuni obiettivi di miglioramento dell'impronta.

Programma e periodo di programmazione

Central Europe call 2011 (programmazione 2007-2013)

Obiettivi L’introduzione del progetto Urban Water Footprint (URBAN_WFTP) propone un sistema per valutare e migliorare l'uso dell'acqua nelle aree urbane atto a controllare, concentrandosi sull’uso sia privato che commerciale, con lo scopo di sviluppare un approccio comune per l'Europa centrale valutando l'uso dell'acqua e la conservazione delle risorse idriche nelle aree urbane. L’applicazione di questo approccio avverrà in tre diverse aree urbane, tre città laboratorio, di tre Paesi dell'Europa Centrale al fine di testarne l’efficacia in questi contesti e di promuovere la condivisione di tale approccio nei Comuni in grado di impostare politiche e strategie locali di sviluppo in collaborazione con aziende che abbiano esperienza nell’organizzazione e gestione delle risorse idriche specializzate nel trasferimento di tecnologie e nella diffusione delle attività di progetto.Infine il progetto prevede la formazione di un gruppo di tecnici esperti che a loro volta istruiranno a livello locale le proprie strutture, rendendole attive nell’uso sostenibile delle risorse idriche locali.

Output Il Comune di Vicenza, si è costituito in Laboratorio U_WFTP nel febbraio 2014 ed ha potuto contare sul supporto tecnico di due enti esperti nella gestione del ciclo integrato dell'acqua e nel controllo quali-quantitativo nel nostro territorio, Acque Vicentine e il Centro Idrico di Novoledo.

Per il raggiungimento degli obiettivi di miglioramento individuati dal Laboratorio per ridurre l'impronta idrica urbana è necessaria l'attiva collaborazione della cittadinanza che è stata invitata ad aderire volontariamente alla campagna di automonitoraggio per ridurre entro il 2016 l'impronta urbana del 5%.

Spesa programmata e spesa effettuata

Programmata: 144.500,00 € (100% da fondi Central Europe e Fondo di Rotazione Nazionale)Effettuata: 144.500,00 € (100% della spesa programmata)

Page 9: ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 132 · 2016-11-02 · ALLEGATO A3 Dgr n.259 del 08/03/2016 pag. 2/32 b. REQUISITI IN MERITO ALL’IDENTIFICAZIONE DELL’AREA URBANA b.1

ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 9/32

c.3.1. – Elenco personale della struttura organizzativa interna all’Autorità urbana

N° persone

Settore/servizi di appartenenza Incarico/funzioni Tipologia

contrattualeProfilo

professionale Categoria %lavorativa

1 Contabilità Economico-Finanziaria

Coordinatore referenteRagioniere CapoMauro Bellesia

T.Indet. Dirigente DIR 10,00%2 gg/mese

1 Contabilità Economico-Finanziaria

MonitoraggioUfficio Politiche ComunitarieFederica Fontana

T.Indet. Istruttore Direttivo Amm.vo

D1 30,00%6gg/mese

1 Contabilità Economico-Finanziaria

Entrate e PagamentiP.O. Andrea Marani

T.Indet. Funzionario Posizione Organizzativa

D3 10,00%2gg/mese

1 LLPP Referente Tecnico Programmazione/LLPPSilvia Caneva

T.Indet. Istruttore Direttivo Tecnico

D1 10,00%2gg/mese

1 S.I.T. Referente Tecnico OT2 Patrizia Pianalto

T.Indet. Istruttore Direttivo Informatico

D1 20,00%4gg/mese

1 MOBILITA' Referente Tecnico OT4Cesare Balbo

T.Indet. Istruttore Direttivo Amministrativo

D1 20,00%4gg/mese

1 SERVIZI SOCIALI

Referente Tecnico OT9Paola Baglioni

T.Indet. Istruttore Direttivo Assistente Sociale

D1 20,00%4gg/mese

c.3.2. Descrizione struttura organizzativa dell’Autorità urbana

Si descriva la struttura organizzativa, funzionale e gestionale dell’Autorità urbana. Si descriva un funzionigramma che dettagli chiaramente obiettivi, finalità, compiti e responsabilità di ciascun membro del personale.

max. 3000 caratteri spazi inclusiMauro Bellesia:Dirigente Responsabile del dipartimento finanze e sviluppo economico-Ragioniere capoNell’AU, responsabile attuazione strategia di sviluppo urbano sostenibile-firma accordo scritto che definirà responsabilità e obblighi rispettivamente in capo a AdG e AU nella gestione di azioni integrate per lo sviluppo urbano sostenibile-conduzione e coordinamento risorse e persone, con responsabilità di iniziativa, direzione esecutiva e con autonomia operativa sulla base delle strategie, degli indirizzi e dei programmi definiti e delle responsabilità a esso delegate dalla AdG-POR Veneto-coordinamento ed elaborazione SISUS-approvazione procedure e atti di selezione delle operazioni e dei beneficiari della SISUS-predisposizione ed esecuzione atti di gestione dell’AU-monitoraggio attuazione della SISUSFederica Fontana:Responsabile Ufficio Politiche Comunitarie - Dipartimento finanze e sviluppo economicoNell’AU, responsabile del monitoraggio e della verifica dell'utilizzo dei Fondi Europei.-referente per incontri di raccordo con l'AdG-supporto al dirigente e al gruppo di lavoro nella elaborazione SISUS

Page 10: ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 132 · 2016-11-02 · ALLEGATO A3 Dgr n.259 del 08/03/2016 pag. 2/32 b. REQUISITI IN MERITO ALL’IDENTIFICAZIONE DELL’AREA URBANA b.1

ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 10/32

-raccolta e analisi dati necessari al monitoraggio e alla valutazione-supervisione attività di tracciabilità dei Fondi EuropeiAndrea Marani:PO Dipartimento finanze e sviluppo economico. Nell’AU,responsabile uffici Entrata e Spesa-approvazione procedure e atti per l'accertamento Fondi in Entrata e impegno dei Fondi in Spesa-coordinamento, verifica e monitoraggio dei tempi di pagamentoSilvia Caneva:Settore LLPPNell’AU,referente tecnico per tutte le attività inerenti l'implementazione delle azioni legate all'OT9 parte LLPP-valutazione azioni proposte dai soggetti beneficiari-approvazione procedure e atti per la progettazione e l'esecuzione dei lavori previsti per la realizzazione delle azioni-coordinamento, verifica e monitoraggio tempi di esecuzioneCesare Balbo:Settore MobilitàNell’AU,referente tecnico per tutte le attività inerenti l'implementazione delle azioni legate all'OT4-valutazione azioni proposte dai soggetti beneficiari-approvazione procedure e atti per la progettazione e l'esecuzione dei lavori previsti per la realizzazione delle azioni-coordinamento, verifica e monitoraggio tempi di esecuzionePatrizia Pianalto:Settore SITNell’AU, referente tecnico per tutte le attività inerenti l'implementazione delle azioni legate all'OT2-valutazione azioni proposte dai soggetti beneficiari-approvazione procedure e atti per la progettazione e l'esecuzione dei lavori previsti per la realizzazione delle azioni-coordinamento, verifica e monitoraggio tempi di esecuzionePaola Baglioni:Settore Servizi SocialiNell’AU, referente tecnico per tutte le attività inerenti l'implementazione delle azioni legate all'OT9 parte Politiche Sociali-valutazione azioni proposte dai soggetti beneficiari-approvazione procedure e atti per la progettazione e l'esecuzione dei lavori previsti per la realizzazione delle azioni-coordinamento, verifica e monitoraggio tempi di esecuzione

c.3.3. Coinvolgimento di altre strutture del Comune capoluogo

Descrivere le altre strutture del Comune capoluogo coinvolte nell’esercizio di funzioni diverse da quelle delegate di selezione delle operazioni, comprendenti anche le strutture tecniche responsabili dei settori di intervento relativi agli OT 2, 4, 9

max. 3000 caratteri spazi inclusi

L'Autorità Urbana potrà contare su di una Struttura Organizzativa di base, che ha al suo interno sia rappresentanti del settore risorse economico-finanziarie, capaci quindi di gestire, monitorare e programmare l'uso dei Fondi Europei, che dei maggiori settori coinvolti nella progettazione della SISUS. I quattro referenti tecnici saranno in grado di contribuire alla valutazione e selezione delle azione proposte dai beneficiari finali dei Fondi FESR, pur garantendo la separazione del loro ruolo dai settori di appartenenza, qualora questi fossero direttamente coinvolti in qualità di beneficiari diretti.

In particolare la Struttura Organizzativa potrà contare su specifiche commissioni tecniche che si metteranno a disposizione dell'Autorità Urbana in base alle diverse esigenze di attuazione delle diverse fasi della SISUS.

I settori principalmente coinvolti saranno quindi i seguenti:

Settore SIT: al Settore è attribuita la funzione di: “Coordinamento, consulenza e supporto alla realizzazione dei programmi di informatizzazione delle strutture comunali. Gestione e manutenzione dei sistemi informatici centrali, telematici e di comunicazione. Piano di sviluppo delle architetture, dei sistemi e delle reti. Standard e

Page 11: ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 132 · 2016-11-02 · ALLEGATO A3 Dgr n.259 del 08/03/2016 pag. 2/32 b. REQUISITI IN MERITO ALL’IDENTIFICAZIONE DELL’AREA URBANA b.1

ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 11/32

metodologie di valutazione e di sviluppo dei progetti di informatizzazione”. Il Settore è suddiviso in: Area Amministrativa, Area Sistemi e Reti, Area Applicativi, Area Telefonia, Area “Help Desk”.

Settore servizi sociali e abitativi: al settore sono attribuite le funzioni relative alle erogazione dei servizi e delle prestazioni sociali e abitative a favore della popolazione in condizione di disagio economico e sociale I servizi sociali sono articolati territorialmente attraverso i tre Centri di Servizio Sociale Territoriale, dove vengono accolte le istanze della popolazione residente secondo la fascia di età (famiglie con minori, anziani, adulti in condizione di fragilità e vulnerabilità; i servizi abitativi sono gestiti centralmente attraverso l'ufficio di gestione del patrimonio pubblico (ERP) e l'agenzia della locazione per l'intercettazione di alloggi di edilizia privata da mettere temporaneamente a disposizione delle famiglie in condizioni di difficoltà abitativa.

Settore Mobilità e Trasporti: al Settore è attribuita la funzione di pianificazione e gestione delle politiche di mobilità dell'Amministrazione. Al suo interno sono presenti diverse professionalità, tra cui coloro che gestiscono i rapporti con l'azienda di trasporto pubblico locale.

Saranno inoltre chiamati a collaborare i referenti tecnici dei settori:

- Appalti e Gare, per garantire la capacità della struttura di elaborare bandi, gare ed i successivi affidamenti;

- Ufficio Stampa e Ufficio Politiche Comunitarie, per garantire un adeguato piano di comunicazione, che rispetti le linee guida europee e regionali e che garantisca un'approfondita conoscenza della rete comunicativa locale e delle tecniche di comunicazioni avanzate

c.4. Coinvolgimento del partenariato locale

Descrizione delle modalità che si intendono utilizzare per coinvolgere e collaborare con le altre Amministrazioni comunali parte dell’Area urbana candidata nell’elaborazione della SISUS e nella sua attuazione

max. 3000 caratteri spazi inclusiPer l’elaborazione e la attuazione della SISUS verrà istituito un apposito Tavolo di Partenariato Urbano per la concertazione istituzionale, economica e sociale dell’area urbana di Vicenza.Il Tavolo di Partenariato Urbano sarà così composto:Sindaco del Comune di Vicenza o suo delegato, presidente del TavoloSindaco del Comune di Altavilla Vicentina o suo delegatoSindaco del Comune di Caldogno o suo delegatoSindaco del Comune di Creazzo o suo delegatoSindaco del Comune di Sovizzo o suo delegatoSindaco del Comune di Torri di Quartesolo o suo delegato3 rappresentanti delle parti economiche e sociali1 rappresentante dell’economia sociale1 rappresentante delle associazioni culturali1 rappresentante delle associazioni ambientaliIl Tavolo di Partenariato avrà compiti consultivi e concertativi ed esaminerà in particolare:a) la proposta di SISUS;b) l'attuazione della SISUS;c) i programmi e i piani che possano incidere sui risultati della SISUS;d) l'avanzamento dei progetti;e) la azioni per favorire la trasparenza, la comunicazione, l’animazione e la partecipazione alla SISUS.Nella sua prima riunione, il Tavolo di Partenariato Urbano approverà il regolamento interno, finalizzato ad assicurare la trasparenza dei processi partecipativi.La segreteria tecnica del Tavolo sarà assicurata dalla struttura amministrativa del Comune di Vicenza che espleterà le funzioni di Autorità urbana.Il Tavolo di Partenariato Urbano opera attraverso tavoli di lavoro tematici, uno per ciascun OT della SISUS.

Page 12: ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 132 · 2016-11-02 · ALLEGATO A3 Dgr n.259 del 08/03/2016 pag. 2/32 b. REQUISITI IN MERITO ALL’IDENTIFICAZIONE DELL’AREA URBANA b.1

ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 12/32

Descrizione delle modalità che si intendono utilizzare per coinvolgere gli altri livelli di governo competenti per ciascun settore, stakeholders pubblici e privati, la società civile e la cittadinanza nell’elaborazione della SISUS e nella sua attuazionemax. 3000 caratteri spazi inclusi

Nel rispetto dei principi di sussidiarietà e proporzionalità e in conformità con il diritto dell'Unione e nazionale, le fasi di preparazione e di esecuzione saranno svolte in coerenza con i principi di parità fra uomini e donne e di non discriminazione.

La SISUS sarà formulata e attuata nel rispetto del principio di partenariato, da intendersi sia in senso verticale (in collegamento con le amministrazioni pubbliche ai differenti livelli in un approccio di governance multilivello), sia in senso orizzontale (coinvolgendo gli stakeholders del territorio e i differenti settori della società passando per la costituzione del Tavolo di Partenariato Urbano).

La strategia integrata mirerà a costruire iniziative e progetti d’innovazione sociale per favorire la nascita di un ecosistema urbano collaborativo in cui i bisogni delle persone e le prospettive economiche vengano soddisfatti o sviluppati facendo leva su strategie centrate su tecnologie diffuse, collaborazione pubblica e governance collaborativa per uno sviluppo economico locale.

Gli strumenti utilizzati nell'elaborazione della SISUS e nella sua attuazione saranno coerenti con l'idea di condivisione, accoglienza, approfondimento e sviluppo dei principi, valori e metodi di governo dell'area urbana, favorendo il più ampio confronto, anche critico, con tutti i soggetti chiamati, in diversa misura e con modalità differenti, al suo governo e su questa base definire finalità, obiettivi e risultati attesi.

Le modalità saranno orientate a valorizzare le buone prassi e le esperienze realizzate nei diversi comuni coinvolti, cercando di valorizzare le differenze e di ricondurle ad un disegno unitario che consenta l'individuazione di una strategia comune.

L'AU svilupperà forme strutturate e innovative di confronto, cooperazione e collaborazione da implementare lungo il processo per facilitare il dialogo tra le parti e favorire una maggiore efficacia dei progetti:

- si definirà il calendario degli incontri di approfondimento;

- si programmeranno momenti pubblici per garantire un percorso partecipativo e per costruire con i principali stakeholders una visione condivisa di sviluppo anche con workshop tematici e position papers;

- si formeranno i tecnici dei comuni per facilitare le azioni di comunicazione, partecipazione, gestione e monitoraggio;

- si attiveranno tavoli di lavoro per raccogliere le indicazioni dei soggetti pubblici e degli altri partner;

- si produrranno ricerche e indagini conoscitive e consultazioni pubbliche;

- si attiveranno momenti di interazione fra i soggetti interessati per l’individuazione di soluzioni condivise ed attuabili, fino al controllo delle fasi di attuazione;

- si predisporrà e si distribuirà materiale informativo da divulgare anche su web con link ai siti dei Comuni;

- si utilizzerà il Forum Center del Comune di Vicenza quale punto informativo dell’Autorità Urbana;

- si attiverà il portale dell’Autorità Urbana con accesso regolato ai partner e agli altri soggetti coinvolti.

Page 13: ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 132 · 2016-11-02 · ALLEGATO A3 Dgr n.259 del 08/03/2016 pag. 2/32 b. REQUISITI IN MERITO ALL’IDENTIFICAZIONE DELL’AREA URBANA b.1

ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 13/32

REQUISITI IN MERITO AL PRELIMINARE DI STRATEGIA

d.1 - Sintesi del contesto urbano e individuazione dei principali problemi e sfide politiche

d.1.1 – Descrizione del contesto urbano con riferimento alle 5 sfide di cui all’art. 7 del Regolamento UE n. 1301/2013

Area geografica ed amministrativa di riferimento: dati demografici relativi ai Comuni dell’Area urbana (dati ISTAT 2014)

Comuni Popolazione(ISTAT 2014)

Superficie Kmq(ISTAT)

Densità ab/kmq (ISTAT 2014)

Comune capoluogo Vicenza 113.655 80,57 1.410,64

Comune di Altavilla Vicentina 12.026 16,72 719,26

Comune di Arcugnano 7.860 41,57 189,08

Comune di Bolzano Vicentino 6.568 19,84 331,05

Comune di Caldogno 11.293 15,88 711,15

Comune di Castegnero 2.935 11,62 252,58

Comune di Costabissara 7.386 13,13 562,53

Comune di Creazzo 11.216 10,54 1.064,14

Comune di Dueville 14.024 20,01 700,85

Comune di Gambugliano 841 7,95 105,79

Comune di Grumolo delle Abbadesse 3.813 15,01 254,03

Comune di Longare 5.662 22,77 248,66

Comune di Montegalda 3.386 17,41 194,49

Comune di Monteviale 2.725 8,44 322,87

Comune di Monticello Conte Otto 9.212 10,24 899,61

Comune di Quinto Vicentino 5.767 17,40 331,44

Comune di Sovizzo 7.360 15,66 469,99

Comune di Torri di Quartesolo 11.921 18,67 638,51

Comune di Zovencedo 791 9,04 87,50

Totale Area urbana 238.441 372,47 640,16

Page 14: ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 132 · 2016-11-02 · ALLEGATO A3 Dgr n.259 del 08/03/2016 pag. 2/32 b. REQUISITI IN MERITO ALL’IDENTIFICAZIONE DELL’AREA URBANA b.1

ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 14/32

Analisi territoriale dell’area, corredata di dati statistici e referenziati, relativa ai contesti delle 5 sfide (economica, ambientale, climatica, sociale, demografica) max. 5000 caratteri spazi inclusi

L’area urbana di Vicenza si basa su di uno studio condotto dall’OCSE e dalla Commissione europea – pubbli-cato nel 2012 con il titolo “CITIES IN EUROPE THE NEW OECD-EC DEFINITION” a cura di Lewis Dijk-stra and Hugo Poelman - il quale ha definito un nuovo modello di individuazione delle aree urbane europee, ba -sato sul classico “paradigma funzionale” legato a forme di interdipendenza tra territori gravitanti attorno a un “centro urbano”. L’area urbana di Vicenza risulta formata dal comune capoluogo – Vicenza – e da altri 18 co -muni contermini, con una popolazione totale, al 31.12.2014, di 238.441 abitanti (pari al 27,4% della popolazio-ne provinciale che è di 869.813 abitanti), una superficie totale pari a 372,47 kmq (pari al 13,68% della superfi-cie provinciale che è di 2.722,53 kmq) e una densità media di popolazione di 640 abitanti per kmq (rispetto a una media provinciale di 319,48 km).

Analisi socio-demografica:

Nel corso degli ultimi 10 anni la popolazione residente nel territorio considerato è nel complesso aumentata passando da poco più di 230.00 residenti nel 2005 agli oltre 237.000 del 2015. Questa tendenza però non è sta-ta omogenea nel territorio: nel comune di Vicenza la popolazione è leggermente diminuita (da 114.232 a 113.092) mentre negli altri comuni la popolazione è aumentata (da 116.637 a 124.905) a causa del saldo migra-torio che va diminuendo per il capoluogo mentre rimane costante per la cintura dove confluisce la maggior par -te della popolazione in uscita da Vicenza.Il calo demografico si accompagna anche al generale invecchiamento della popolazione. Rispetto a 10 anni fa tutti gli indicatori di questo fenomeno risultano in crescita: a Vicenza l’indice di vecchiaia registra 182 anziani ogni 100 giovani, contro i 157 del 2005 e l’età media passa da 43,3 a 45,3. Valori inferiori ma andamenti analo-ghi si registrano sugli altri comuni considerati.

Elevato è il numero di persone sole, soprattutto nella città capoluogo: nella cintura urbana al censimento del 2011 si sono contate quasi 11.000 famiglie unipersonali su un totale di circa 48.000 (23%) mentre a Vicenza nello stesso periodo erano 16.498 pari al 37,6% (sono il 40% a fine 2015).Infine, nel vicentino la popolazione straniera rappresenta una quota importante dei residenti totali: a Vicenza la percentuale si attesta sopra al 15% mentre nel territorio circostante la percentuale si attesta a livelli sensibil -mente inferiori. (7-8%).

Analisi economico-produttiva

Vicenza occupa una posizione di eccellenza nel panorama economico nazionale, con un tessuto produttivo e commerciale dinamico e ben strutturato e con una strategica propensione all’export. L’area considerata si con -traddistingue per l’elevato numero di aziende con una forte diversificazione produttiva. L’ambito urbano di Vi-cenza conta, al 31/12/2015, 29.083 unità locali distribuite tra il comune capoluogo (53%) e la cintura (47%) che occupano complessivamente oltre 81.000 addetti (Fonte: CCIAA Vicenza). Il tasso di disoccupazione (Censi-mento 2011) varia dal 3,7% di Quinto Vicentino al 8,5% di Vicenza. I dati aggiornati a livello provinciale regi-strano nel 2015 un tasso di disoccupazione del 6,7% contro un 12,7% nazionale; quello giovanile è pari al 25,8% contro il 42,7% nazionale.

L’imponibile pro capite nell’area urbana si attesta nel 2013 poco sopra ai 16.000 euro, con il capoluogo sopra la media (17,037 euro pro capite) e con punte assai elevate (Monteviale oltre 19.328 euro per residente). (Fonte: Camera di Commercio di Vicenza).

I dati economici, demografici e di scolarizzazione nel complesso confermano che l’area considerata non presen-ta, almeno genericamente, criticità sociali particolari. L’indice di disagio sociale complessivo è -4,47 sensibil -mente inferiore al valore nazionale. Esso risulta peraltro disomogeneo tra i comuni interessati: dal -3,45 di Creazzo al -7,99 di Monteviale, con Vicenza che si trova al quarto posto con -3,87. Valori un po’ peggiori riguardano la situazione degli edifici residenziali: l’indice di disagio edilizio è più vicino alla media nazionale con un caso (Monteviale) addirittura superiore.

Page 15: ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 132 · 2016-11-02 · ALLEGATO A3 Dgr n.259 del 08/03/2016 pag. 2/32 b. REQUISITI IN MERITO ALL’IDENTIFICAZIONE DELL’AREA URBANA b.1

ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 15/32

Analisi climatico ambientale

La cementificazione negli ultimi anni ha accentuato la trasformazione del territorio vicentino di pianura in una “conurbazione” di grandi dimensioni. Una massiccia produzione edilizia ha in qualche modo modificato la morfologia del territorio, arrivando con il tempo a dover affrontare criticità idrogeologiche inaspettate (la gran-de alluvione del 2010 e i successivi fenomeni alluvionali minori dei successivi 2 anni). Questo fenomeno, che caratterizza tutta l’area centrale veneta, tende però ora a rallentare, grazie anche all’attuazione del Piano Terri -toriale di Coordinamento che consente di mitigare le criticità ambientali. L’ambiente, inoltre, viene oggi tutela-to dall’azione della Pubblica Amministrazione che si occupa della difesa delle aree verdi, del monitoraggio del-l’inquinamento dell’aria e della preservazione della qualità dell’acqua.

Descrizione sintetica della situazione attuale con riferimento ai seguenti aspetti: contesto istituzionale - ruoli e responsabilità delle diverse agenzie/enti; strategie e politiche esistenti pertinenti (locali, regionali e nazionali) per il contesto di ciascuna sfida, tenendo conto delle scelte di delimitazione urbana e della scelte delle sub-aree e/o fasce di popolazione marginali (max. 5000 caratteri spazi inclusi)

Contesto istituzionale Vicenza, così come i comuni inclusi nell'intera Area urbana di riferimento, lavora e collabora con le diverse istituzioni e portatori di interesse del territorio (Provincia, ULSS, Genio Civile, Associazioni di Categoria, CCIAA, Istituti di Formazione e Ricerca), già da tempo intenzionati ad offrire al proprio territorio la maggior quantità possibile di servizi ed opportunità di qualità.

Lavorando in sinergia per la costruzione di percorsi tali da assicurare il benessere dei propri cittadini, i Comuni si sono uniti anche attorno a nuove tematiche come le politiche attive del lavoro, un tempo tipicamente di pertinenza della sola Provincia, come si può evincere dall'esperienza di“Cercando il Lavoro” (vedi § d.4.2).

Pubblico e Privato sono in continua interazione nella gestione dei servizi al cittadino e nella promozione dell’economia locale, ne è un esempio il fiore all'occhiello di Vicenza che è la VELOCE (Vicenza Logistic City Center), partecipata da enti pubblici ed associazioni di categoria e fornitrice del servizio di consegna dell'ultimo miglio, in zona ZTL, con mezzi puramente elettrici. L'Area urbana di Vicenza si inserisce quindi in un percorso istituzionale di allineamento rispetto alle nuove sfide europee.

Sfida socio-demografica

Il Consiglio Europeo ha introdotto nella Strategia EU 2020 una visione “sociale” del modello europeo, inserendo tra gli obiettivi della strategia anche la lotta alla povertà e all’esclusione sociale.

L’Italia nel PNR si è posta l’impegno di concorrere all’obiettivo comunitario di contrasto alla povertà, riducendo entro il 2020 di 2,2 milioni le persone che vivono in condizioni di povertà o di esclusione sociale

La L.R. n. 23 del 29 giugno 2012 e il Piano socio-sanitario regionale 12-16 recepiscono quanto previsto a livello nazionale

A livello locale questo si è tradotto nell'approvazione dei Piani di Zona, ultimo documento approvato dall’Esecutivo della Conferenza dei Sindaci il 28 aprile 2015 recepito dal Direttore Generale A.U.L.SS. n. 6 con deliberazione n. 263 del 30 aprile 2015

Sfida economico-produttiva

L'Agenda Digitale Europea al 2020, si pone l’obiettivo dell’accesso alla banda larga pari o superiore a 30 Mbps per il 100% dei cittadini dell’Unione.

Il nuovo Piano nazionale Banda ultra-larga e il nuovo Piano Crescita Digitale, adottati dal Governo italiano nel 2015 si uniscono al Piano nazionale della ricerca (PNR) e a livello regionale nell’agosto del 2009 è stato siglato tra Regione del Veneto e MISE un Accordo di Programma per lo Sviluppo della Banda Larga sul Territorio della Regione del Veneto (DGR n. 2414 del 4 agosto 2009) con il fine di creare le premesse per “Piano di Sviluppo della Banda Larga in Veneto”.

L’Accordo di Programma prevede l’implementazione di infrastrutture di rete pubbliche, denominate “Backhaul pubblico”, da parte del MISE (legge nr 80/2005)

Page 16: ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 132 · 2016-11-02 · ALLEGATO A3 Dgr n.259 del 08/03/2016 pag. 2/32 b. REQUISITI IN MERITO ALL’IDENTIFICAZIONE DELL’AREA URBANA b.1

ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 16/32

Il Piano Regionale ha l’obiettivo finale di superare il digital divide regionale e creare le premesse per la rete di nuova generazione (NGN). Per la parte locale si richiama quanto riportato al § d.1.2.

Sfida climatico-ambientale

A livello EU, 3obiettivi della strategia “Europa 2020”: riduzione del 20% delle emissioni gas a effetto serra rispetto al 1990; produzione del 20% di energia da fonti rinnovabili; riduzione del 20% del consumo energia rispetto proiezioni 2020 e nel nuovo “Quadro per le politiche dell’energia e del clima per il periodo dal 2020 al 2030” [COM(2014) 15 del 22.1.2014]

Il MISE ha elaborato la Strategia Energetica Nazionale (2013) ed ha emanato il Piano nazionale infrastrutturale per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti (2014)

Il sistema del trasporto pubblico locale (TPL) nella Regione Veneto è disciplinato dalla LR 30 ottobre 1998, n. 25 “Disciplina ed organizzazione del trasporto pubblico locale” e dalla D.G.R. n. 2048 del 19 novembre 2013

Il trasporto pubblico di Vicenza ha visto la nascita, nel2016 di SVT Società Vicentina Trasporti, integrazione di Ferrotramvie Vicentine e Aim, con cui si è avviato il lavoro per unificare fermate e titoli, anche con la ferrovia, in un'ottica di un servizio pubblico più efficiente e più sostenibile. Decisione resa inevitabile dai tempi e dalla consapevolezza che solo l’aggregazione consentirà di avere risultati apprezzabili in questo campo.

Vicenza, che nel 2012 ha presentato il proprio PAES (a seguito della firma del Patto dei Sindaci), insieme ai Comuni di Creazzo e Sovizzo (nel contesto del progetto europeo IEE Conurbant), punta ad elaborare strategie condivise. In funzione infatti del Piano Territoriale di Coordinamento (PTCP), punta fortemente sulla consultazione e sulla partecipazione dei diversi soggetti alla costruzione di azioni condivise tra le amministrazioni locali. La strategia principale dell’intervento pubblico sul territorio sarà quella del contenimento della dispersione insediativa.

Analisi SWOTPunti di forza Punti di debolezza

1 Popolazione straniera sostanzialmente integrata e, in gran parte, giovane

1 Popolazione residente Italiana in progressivo invecchiamento e con impatto rilevante di persone anziane che vivono sole.

2 Economia diversificata e con forte propensione all’export che ha risentito della crisi in modo marginale

2 Passaggio a produzioni a più alto valore aggiunto e a minor apporto di lavoro con possibile sovrabbondanza di manodopera di basso profilo soprattutto extra-comunitaria e difficoltà di reinserimento di manodopera poco specializzata espulsa dal settore industriale.

3 Realizzazione di opere infrastrutturali coordinate a livello intercomunale per la riduzione del rischio idrogeologico

3 Territorio ad elevato rischio idrogeologico, accentuato dalla progressiva concentrazione delle precipitazioni

4 45 5

Opportunità Minacce1 Agenda europea e nazionale per le aree

urbane, che fornisce un impulso alle politiche di sviluppo sostenibile delle città

1 Riforma costituzionale che modifica l’assetto dei poteri a livello locale, definendo nuovi soggetti (città metropolitane) ed eliminandone altri (provincie) senza individuare alcun ruolo per le città medie

2 Due strategie macroregionali (EUSALP ed EUSAIR) e i Programmi di cooperazione territoriale europea a livello transfrontaliero

2 Una poco lungimirante gestione dei vincoli imposti agli enti locali dal “principio dell’equilibrio di bilancio” (che dal 2016 sostituisce il “patto di

Page 17: ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 132 · 2016-11-02 · ALLEGATO A3 Dgr n.259 del 08/03/2016 pag. 2/32 b. REQUISITI IN MERITO ALL’IDENTIFICAZIONE DELL’AREA URBANA b.1

ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 17/32

e transnazionale (PO Interreg V - Italia-Austria 2014-2020, PO Central Europe 2014-2020, PO Alpine Space 2014-2020, PO MED 2014-2020, PO ADRIATIC-IONIAN COOPERATION PROGRAMME2014-2020 ) che interessano l’area urbana di Vicenza offrono importanti occasioni per creare nuove relazioni e nuovi progetti di sviluppo

stabilità interno”) può influire sul successo delle pianificazioni e sulle capacità di realizzare gli interventi necessari allo sviluppo urbano, nonché sulle capacità di assicurare il cofinanziamento dei progetti e, quindi, di attrarre risorse aggiuntive unionali, statali, regionali.

3 Le nuove infrastrutture di trasporto e comunicazione programmate a livello europeo e nazionale (corridoi europei) contribuiranno a migliorare anche l’accessibilità dell’area, favorendo il reinsediamento della popolazione, la manutenzione e la fruibilità del patrimonio naturale e culturale.

3 La frammentazione degli interventi infrastrutturali nell’area urbana di Vicenza e lo scarso coordinamento tra i soggetti promotori delle infrastrutture strategiche (stato. FS; enti locali) rischia di rallentare sforzi e risorse stanziate a livello europeo, nazionale e regionale.

d.1.2 – Descrizione del contesto urbano con riferimento ai tre Obiettivi Tematici (OT 2, OT 4, OT 9)

OT 2

Analisi territoriale dell’area, corredata di dati statistici e referenziati max 3000

Vicenza occupa una posizione complessivamente buona nel rating nazionale delle smart cities: 30° posto nel 2016(graduatoria Smart City Index).Risultato che dimostra punti di forza e di debolezza:il capoluogo infatti si colloca in prima fascia nelle categorie Infrastrutture e reti (telecomunicazioni, trasporto, energia e ambiente) Service delivery platform (valorizzazione dei big data del territorio),Applicazioni e servizi (government, mobili-tà, turismo e cultura, scuola, sanità) e Vision e strategia (Piani e azioni per l’energia sostenibile, comunicazio-ne, trasparenza e partecipazione), in seconda fascia per i temi legati a Smart citizen e vivibilità della città (do-manda di carsharing, interventi di riqualificazione energetica, alfabetizzazione digitale) e solo in terza fascia per il tema Sensoristica (Rilevatori del traffico, semafori intelligenti, sensori su autobus, controllo condizioni dell’ambiente, videosorveglianza di aree pubbliche). Nell’ultimo rapporto Smart City Index (2016) emerge che al di là della posizione assoluta, Vicenza sta perdendo terreno rispetto agli anni passati (25° posto nel 2014): è quindi impellente provvedere ad investire nuove e maggiori risorse nel campo dell’ICT.A Vicenza la banda lar-ga (2-20 mb) raggiunge il 97,7% della popolazione (http://www.infratelitalia.it/).Nell'applicazione dell'agenda digitale i Comuni della costituenda AU presentano contesti abbastanza differenti in termini organizzativi e tecnologici:ciascuno ha internamente 1sistema informatico di back office funzionale alle esigenze;sono però ancora pochi i servizi on-line per i cittadini,soprattutto quelli pienamente interattivi.Il Comune di Vicenza dispone del Settore Sistema informativo che collabora attivamente allo sviluppo di pro-getti dell'agenda digitale di Regione Veneto e che è capofila del CST Vicentino(Centro Servizi Territoriale “Vi -centino”),istituito con delibera CC 25/2007 per realizzare forme di cooperazione intercomunale finalizzate alla gestione associata di sistemi informativi, di infrastrutture tecnologiche e servizi legati all’ICT; raggruppa circa 40Enti tra cui anche i 5comuni che partecipano all’AU. Attualmente sono attivi circa 20servizi on line per il cit -tadino, pochi dei quali pienamente interattivi. E’ dotato di 1 complessa struttura informatica che sta potenzian-do per poter offrire servizi ai comuni del CST. Offre ottimi servizi di connettività disponendo di complessiva-mente 59 hot spot di free WiFi per il cittadino che coprono molti punti di interesse.I comuni di Torri di Quartesolo,Altavilla,Creazzo,Sovizzo e Caldogno dispongono tutti di sistema informatico di back-office completo e, in alcuni casi (Torri di Quartesolo) gestiscono alcuni servizi on-line(pagamento contravvenzioni e gestione segnalazioni da parte dei cittadini, portale anagrafico e tributario). In generale il personale dedicato ai servizi ICT non supera le 1-2 unità, spesso non esclusivamente dedicate, e in 1caso (Caldogno) non ha alcuna figura di riferimento

Page 18: ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 132 · 2016-11-02 · ALLEGATO A3 Dgr n.259 del 08/03/2016 pag. 2/32 b. REQUISITI IN MERITO ALL’IDENTIFICAZIONE DELL’AREA URBANA b.1

ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 18/32

Descrizione sintetica della situazione attuale con riferimento ai seguenti aspetti: contesto istituzionale - ruoli e responsabilità delle diverse agenzie/enti; strategie e politiche esistenti pertinenti per questo settore (locali, regionali e nazionali) tenendo conto delle scelte di delimitazione urbana e della scelte delle sub-aree e/o fasce di popolazione marginali max 3000Nel quadro dell’Agenda Digitale Europea, l’Italia ha elaborato una propria strategia nazionale, individuando priorità e modalità di intervento, nonché azioni da compiere e da misurare sulla base di specifici indicatori, in linea con l’Agenda Digitale Europea. Con il contributo della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome la strategia italiana è stata elaborata enfatizzando la complementarietà tra il livello nazionale e quello regionale, nonché l’integrazione tra le stesse iniziative regionali.L’intento è ora quello di promuovere una maggiore interazione tra Vicenza e gli altri comuni con le iniziative a livello nazionale/regionale al fine di promuovere la definizione di un’agenda urbana condivisa tra il capoluogo e i comuni limitrofi e conurbati.L’agenda urbana condivisa ha come focus quello di fornire servizi on-line standardizzati ai cittadini che si basino sulle piattaforme abilitanti previste dall’Agenda Digitale Nazionale (ANPR, PagoPA, SPID) ed infrastrutture possibilmente condivise e razionalizzate. Tali servizi dovranno integrare le differenti componenti dei sistemi informatici eliminando replicazioni di dati e funzioni individuando univocamente le fonti informative. Un ulteriore obiettivo è quello di fornire servizi a supporto ai processi di trasparenza e partecipazione attraverso l’implementazione di strumenti on-line di analisi e di sintesi (attraverso indicatori standardizzati, condivisi e confrontabili almeno a livello regionale) della galassia di dati derivabili dall’internet delle cose.A livello istituzionale il Comune di Vicenza, in quanto capofila del CST Vicentino, adotta da tempo forme di collaborazione con gli Enti della costituenda Autorità Urbana che prevedono una cooperazione intercomunale che assicuri un reale e qualificato supporto all'azione amministrativa grazie allo sviluppo del governo elettronico, al coordinamento dell'acquisizione, gestione e pubblica fruizione dei servizi ICT ed alla realizzazione di una rete “logica” intercomunale con il risultato di mettere a disposizione dei cittadini, delle imprese e dei Comuni, un più vasto e qualificato sistema di servizi telematici accessibili online.Gli atti alla base di quanto sopra sono i seguenti:

- Delibera GC PGN 45777/2011, approvazione protocollo d'intesa tra Comune di Vicenza in qualità di capofila del CST Vicentino e Regione del Veneto per la condivisione di regole, applicazioni, stardards, interoperabilità, sviluppo e riuso di soluzioni condivise, integrato con Delibera G.C. 91004/2013 “Collaborazione ad attività di progettualità condivise con Regione Veneto e CST”;- Delibera GC 119/2012 “Partecipazione all’accordo tra Amministrazioni, coordinato da Anci Lombardia, denominato Rete Comuni in qualità di Ente promotore”.

Analisi SWOTPunti di forza Punti di debolezza

1 L’88% della popolazione dell’area urbana è raggiunta da copertura con banda larga (fissa o wireless) almeno tra i 2 e i 20 Mbps (Fonte: Infratel)

1 Il 12 % della popolazione dell’area urbana non è raggiunta da copertura con banda larga (fissa o wireless) almeno tra i 2 e i 20 Mbps (Fonte: Infratel)

2 Vicenza, Comune Capoluogo, risulta tra i Comuni meglio posizionati (prima fascia) nello Smart City Index, nelle categorie Infrastrutture e reti, Service delivery platform, Applicazioni e servizi e Vision e strategia

2 Mediocre livello di conoscenza specifica degli stru-menti ICT da parte dei dipendenti dei comuni, anche a causa di un’età media elevata.

3 Pre-accordo di collaborazione con i Comuni Capoluogo, per la pianificazione, progettazione e sviluppo unitario dei sistemi informatici per l'agenda digitale – SUS – OT2 e dispiegamento dei

3 Modesta capacità degli Enti locali di offrire servizi ad elevata interattività e livello medio-basso di interope-rabilità e cooperazione tra enti pubblici

Page 19: ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 132 · 2016-11-02 · ALLEGATO A3 Dgr n.259 del 08/03/2016 pag. 2/32 b. REQUISITI IN MERITO ALL’IDENTIFICAZIONE DELL’AREA URBANA b.1

ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 19/32

servizi a livello di area urbana4 Elevato grado di informatizzazione dei processi di bac-

k-office nel Comune di Vicenza.Limitata informatizzazione negli altri Comuni coin-volti.

5 Elevata esperienza nell'erogazione di servizi On-Line Limitata esperienza nell'erogazione di servizi On-Line da parte degli altri Comuni coinvolti.

Opportunità Minacce1 L’agenda digitale europea [COM(2010) 245 del

19.5.2010] crea le basi per lo sviluppo della rete infrastrutturale dell’area urbana nonché per la digitalizzazione dei processi amministrativi e diffusione di servizi digitali pienamente interoperabili e potenziamento della domanda di ICT di cittadini e imprese in termini di utilizzo dei servizi online, inclusione digitale e partecipazione in rete

1 La scarsa alfabetizzazione digitale e la bassa propensione all’innovazione della popolazione e delle imprese che operano nel territorio dell’area urbana di Vicenza, possono frenare la diffusione dei vantaggi delle tecnologie della informazione e della comunicazione.

2 Il nuovo Piano nazionale Banda ultra-larga e il nuovo Piano Crescita Digitale, adottati dal Governo italiano nel 2015, creano le condizioni per conseguire gli obiettivi dell'Agenda Digitale Europea al 2020 in particolare l’obiettivo dell’accesso alla banda larga pari o superiore a 30 Mbps per il 100% dei cittadini dell’Unione: le opportunità offerte dalle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione (tele-lavoro, tele-assistenza, scuola on line, ecc.) possono concorrere, nel territorio dell’area urbana di Vicenza, alla creazione di nuove attività economiche e a uno sviluppo territoriale equilibrato, riducendo l’isolamento e le possibilità di accesso ai servizi.

2 Ampliamento del gap con le regioni che hanno dimostrato maggior capacità di recepimento e applicazione delle inno-vazioni digitali

3 Pre-accordo per una progettazione integrata e com-plementare con OT2 del POR-FESR di Regione Ve-neto e possibilità di utilizzare fondi complementari POR-FESR 2014-2020 per sviluppare azioni ulterio-ri nel settore ICT

3 Carenze di risorse proprie a disposizione di ciascun Comu-ne per l’attivazione di iniziative di formazione in ambito ICT

4 Aumento della consapevolezza da parte della PA della necessità di digitalizzare l'azione amministrativa

4 Variazioni normative repentine

5 Evoluzione tecnologica nel campo dei sistemi informatici

5 Tempi lunghi di realizzazione e complessità del progetto

6 Aumento della consapevolezza del cittadino dei propri diritti “digitali”

Ulteriore incremento del gap generazionale tra giovani e Over 50 nell’utilizzo delle nuove tecnologie, anche a causa del rapido sviluppo delle innovazioni nel settore

7 Azioni diffuse a livello regionale per favorire la connettività degli Enti, diffondere pratiche di intero-perabilità e condivisione di standard

7 Discrepanza dei tempi di allineamento tra i Comuni dell'AU e del resto della Provincia

8 Politiche per la digitalizzazione dei processi interni della PA, la semplificazione amministrativa del rapporto pub-blico-privato, adozione precoce delle direttive europee sull’Open Government da parte della Regione

8 Variazioni normative repentine e discrepanza dei tempi di allineamento tra i Comuni dell'AU e del resto della Provincia

Page 20: ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 132 · 2016-11-02 · ALLEGATO A3 Dgr n.259 del 08/03/2016 pag. 2/32 b. REQUISITI IN MERITO ALL’IDENTIFICAZIONE DELL’AREA URBANA b.1

ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 20/32

OT 4

Analisi territoriale dell’area, corredata di dati statistici e referenziati

max. 3000 caratteri spazi inclusi Il PUM (DG 48/2012) ha analizzato il sistema della mobilità di Vicenza, raccogliendo i dati necessari a illustrare i livelli di mobilità della città e della sua relazione con il territorio circostante.

Quasi il 50% degli spostamenti pendolari che interessano la città di Vicenza è generato dai comuni esterni al capoluogo e di questi quasi il 65% proviene dai comuni dell'area vasta costituita dai comuni contermini, più i comuni di Sovizzo, Montecchio Maggiore, Camisano Vicentino e Isola Vicentina.

Relazioni più importanti: Creazzo/Sovizzo (più di 2500 spostamenti sistematici) e Altavilla Vicentina (più di 1700 spostamenti) a ovest, Torri di Quartesolo (2240 spostamenti) a est e Caldogno (più di 2000 spostamenti) a nord, che rappresentano i comuni scelti per il SISUS.

Le direttrici più cariche dal punto di vista veicolare sono la SR11 Padana Superiore, sia da est che da ovest, che raccoglie il traffico proveniente da Torri di Quartesolo, Creazzo/Sovizzo, Altavilla Vicentina, la SP248 e la SP46, che raccoglie il traffico proveniente dai comuni dell'Alto Vicentino.

Analizzando i dati degli spostamenti veicolari in ingresso in città emerge che il 45% degli spostamenti ha origine nei comuni delle direttrici poste lungo la SR 11 Padana Superiore, quindi nei quadranti sud est ed ovest della città capoluogo (Torri di Quartesolo, Altavilla Vicentina, Creazzo e Sovizzo).

Dal punto di vista del trasporto pubblico, Vicenza e l'area vasta sono servite da tre linee ferroviarie e su Vicenza gravitano 24 linee del servizio di trasporto pubblico extraurbano.

Nella città capoluogo di Vicenza è attivo anche il servizio di trasporto pubblico urbano, che arriva a servire anche alcuni comuni contermini caratterizzati da continuità di abitato.

La linea 1 effettua il percorso est-ovest della SR11 da Viale San Lazzaro alla Stanga (con prosecuzioni per Torri di Quartesolo) e rappresenta la linea più forte con quasi 100 coppie di corse offerte al giorno e quasi 8000 passeggeri saliti/giorno con il miglior indice di efficacia (+40%).

I comuni contermini serviti dalle linee suburbane sono Altavilla Vicentina, Creazzo, Sovizzo (linea 12/14), Caldogno (linea 9), Longare (linea 8), Torri di Arcugnano (linea 8 e 13), Bolzano Vicentino e Quinto Vicentino (linea 5), Costabissara (linea 6), Monticello Conte Otto (linea 11), Monteviale e Gambugliano (linea 16).

Torri di Quartesolo è servito da 41 coppie di corse al giorno, Altavilla–Creazzo e Sovizzo da 25 coppie/giorno e Caldogno da 20 coppie/giorno; nei rimanenti casi l'offerta è inferiore a 20 coppie/giorno.

Solo 1/3 degli abbonati risiede a Vicenza: la maggior parte risiede nei comuni di prima cintura, in particolare ad Altavilla Vicentina, Caldogno, Creazzo e Torri di Quartesolo.

Il servizio TPL urbano è caratterizzato dalla presenza di 13 corsie riservate, da un sistema di preferenziazione semaforica dei bus sugli impianti semaforici lungo le linee di TPL e dalla presenza di 3 parcheggi di interscambio bus–auto.

Page 21: ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 132 · 2016-11-02 · ALLEGATO A3 Dgr n.259 del 08/03/2016 pag. 2/32 b. REQUISITI IN MERITO ALL’IDENTIFICAZIONE DELL’AREA URBANA b.1

ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 21/32

Descrizione sintetica della situazione attuale con riferimento ai seguenti aspetti: contesto istituzionale - ruoli e responsabilità delle diverse agenzie/enti; strategie e politiche esistenti pertinenti per questo settore (locali, regionali e nazionali) tenendo conto delle scelte di delimitazione urbana e della scelte delle sub-aree e/o fasce di popolazione marginali

max. 3000 caratteri spazi inclusiLa Legge Regionale del Veneto 25/1998, approvata in attuazione al decreto legislativo 19 novembre 1997, n. 422, detta la disciplina e l’organizzazione dei servizi di trasporto pubblico locale regionale e locale ricadenti nel territorio della Regione Veneto. In seguito all'individuazione da parte della Giunta regionale (DGR n. 2048 del 19/11/2013) dei bacini provinciali quali bacini territoriali ottimali e omogenei del trasporto pubblico locale, nel marzo 2014 è stato costituito l'Ente di Governo del trasporto pubblico locale del bacino di Vicenza che comprende i servizi di trasporto pubblico urbano, suburbano ed extraurbano di Vicenza, organizzati dal Comune di Vicenza, dell'area provinciale extraurbana di Vicenza, organizzati dalla Provincia di Vicenza e delle aree urbane dei comuni di Bassano del Grappa, Schio, Valdagno e Recoaro Terme.I rapporti tra i diversi enti facenti parte dell'Ente di Governo del bacino di Vicenza sono regolati da apposita convenzione. Scopo dell'Ente di Governo del bacino di Vicenza è il perseguimento dell’integrazione tra i servizi di trasporto urbano ed extraurbano nell’ambito del bacino della Provincia di Vicenza e la riduzione o l'eliminazione di diseconomie e sovrapposizioni tra i servizi, ai fini di una maggiore efficacia ed economicità del servizio reso.L'Ente di Governo pertanto provvede all’esercizio associato delle funzioni amministrative, di pianificazione, programmazione, affidamento, controllo e vigilanza dei servizi di trasporto pubblico locale ricadenti nel bacino della provincia di Vicenza. Si tratta di una modifica epocale nella gestione dei servizi di trasporto pubblico che prima derivavano da un rapporto diretto tra ogni singolo ente e la regione dalla quale venivano erogati i fondi statali per l'esercizio dei servizi di trasporto pubblico finalizzati alle aziende, che comunque avevano e hanno l'obbligo della copertura del 35% del rapporto tra ricavi e costi.La costituzione dell'Ente di Governo per il trasporto pubblico incentiva ad un ruolo di maggiore coordinamento tra gli enti, così da rendere un servizio più efficiente, coordinato ed omogeneo nell'ambito almeno provinciale, dando opportunità importanti per implementare servizi come la bigliettazione elettronica e l'integrazione dei vari servizi offerti. Nell'ambito dei rapporti con la regione Veneto per le gestione dei fondi statali destinati al Trasporto Pubblico Locale, vengono annualmente individuati dei fondi per la sostituzione dei bus più obsoleti con mezzi a ridotto impatto ambientale. Nel 2013 si è potuto utilizzare anche dei fondi derivanti da un bando del Ministero dell'ambiente per la sostituzione di bus a ridotto impatto ambientale.

Analisi SWOTPunti di forza Punti di debolezza

1 Costituzione Ente di Governo per il TPL nel marzo 2014

1 Età media parco autobus

2 Avvio della SVT srl nel marzo 2016 2 Continua produzione normativa per il TPL 3 Approvazione PUM ottobre 2012 3 Risorse limitate4 Approvazione Protocolli d'Intesa con

comuni contermini per realizzazione piste ciclabili

4 Fondi incerti per il TPL: negli ultimi anni si è verificata una contrazione delle risorse nazionali per il TPL e non è chiaro come sarà l'andamento per i prossimi anni

5 Avvio SVT per maggior coordinamento su tecnologie (bigliettazione automatica, ecc.)

5 Mancanza di standardizzazioni (esempio nella bigliettazione automatica)

6 Progetto di Filobus 6 Essendo il progetto Filobus strettamente collegato al progetto di sviluppo della linea ferroviaria ad alta velocità, è possibile che si subiscano

Page 22: ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 132 · 2016-11-02 · ALLEGATO A3 Dgr n.259 del 08/03/2016 pag. 2/32 b. REQUISITI IN MERITO ALL’IDENTIFICAZIONE DELL’AREA URBANA b.1

ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 22/32

rallentamenti nello sviluppo di entrambi, che non dipendono dalle decisioni della sola Amministrazione Locale.

7 Avvio gare per il servizio di TPL nel medio periodo

7 Eventuali ritardi nell'avvio delle procedure di gara/appalto.

Opportunità Minacce1 L’iniziativa faro della Commissione

europea nell'ambito della strategia Europa 2020 denominata “Un’Europa efficiente nell'impiego delle risorse” [doc. COM (2011) 21 del 26.1.2011] promuove un nuovo modello di sviluppo economico per continuare ad affrontare il mutamento climatico e per riuscire a ridurre dell'80-95% entro il 2050 le emissioni di gas a effetto serra nell'UE

1 Interventi pubblici o privati (ad esempio, sulla gestione del territorio, sulle risorse idriche, ecc.) finalizzati a estrarre risorse dal territorio senza generare innovazione o benefici a livello locale. Spesso le amministrazioni locali hanno acconsentito a questo tipo di interventi per condizioni negoziali di debolezza legate alla scarsità dei mezzi finanziari; oppure, in altri casi, l’innovazione è stata scoraggiata da fenomeni di comunitarismo locale chiuso a ogni apporto esterno (cfr. F. Barca, Strategia nazionale per le aree interne: definizione, obiettivi, strumenti e governance, in Collana Materiali Uval, n. 31, 2014).

2 La risposta europea all’esigenza di mitigare i cambiamenti climatici, sintetizzata nei tre obiettivi della strategia “Europa 2020” in materia climatico-ambientale per il 2020 di riduzione del 20% delle emissioni gas a effetto serra rispetto al 1990 (obiettivo Italia: -13%); di produzione del 20% di energia da fonti rinnovabili (obiettivo Italia 17%); di riduzione del 20% del consumo energia rispetto proiezioni 2020 (obiettivo Italia: 27,9%) e nel nuovo “Quadro per le politiche dell’energia e del clima per il periodo dal 2020 al 2030” [COM(2014) 15 del 22.1.2014], possono concorrere a ridurre l’impatto dei cambiamenti climatici nell’area urbana di Vicenza, anche traendo ispirazione dal recente accordo di Parigi del 12 dicembre 2015 sui cambiamenti climatici.

2 Gli eccezionali eventi meteorologici che hanno interessato il comune di Vicenza negli ultimi anni hanno accentuato i fenomeni di dissesto idrogeologico dell’area, creando problemi alle reti di infrastrutture, minacciando le normali condizioni di vita della popolazione e concorrendo al deterioramento del paesaggio e dei beni storico-culturali.

3 Il LIBRO BIANCO della Commissione europea “Tabella di marcia verso uno spazio unico europeo dei trasporti - Per una politica dei trasporti competitiva e sostenibile” [doc. COM (2011) 144 del 28.3.2011] promuove i trasporti sostenibili e il passaggio a una economia a basse emissioni di carbonio.

3 La programmazione nazionale e regionale in materia di trasporti sostenibili ancora in fase evolutiva e la scarsità di risorse possono comportare un aumento degli attuali livelli di inquinamento da traffico.

4 Possibile superamento delle divisioni istituzionali sul tracciato della linea AV/AC con l’ipotesi di stazione dedicata nell’area di Vicenza Ovest.

4 Ritardo nella linea AV/AC per difficoltà di finanziamento e scelta del percorso migliore

Page 23: ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 132 · 2016-11-02 · ALLEGATO A3 Dgr n.259 del 08/03/2016 pag. 2/32 b. REQUISITI IN MERITO ALL’IDENTIFICAZIONE DELL’AREA URBANA b.1

ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 23/32

5 Possibilità di investimento in infrastrutture locali a seguito del prolungamento della concessione autostradale alla Serenissima.

5 Difficoltà connesse al possibile mancato rinnovo della concessione dell’autostrada A4 alla società “Serenissima”

OT 9

Analisi territoriale dell’area, corredata di dati statistici e referenziati

max. 3000 caratteri spazi inclusi

Il territorio dell'area urbana è contrassegnato da due indicatori socio demografici particolarmente rilevanti:è un territorio che invecchia, la percentuale di popolazione sopra i 65 anni è superiore al 22%, con punte del 24% nel capoluogo. L'invecchiamento della popolazione è correlato alla contrazione demografica con evidenti conseguenze sociali ed economiche. Rispetto a 10 anni fa tutti gli indicatori di questo fenomeno risultano in crescita: a Vicenza l’indice di vecchiaia registra 182 anziani ogni 100 giovani, contro i 157 del 2005 e l’età me -dia passa da 43,3 a 45,3. Valori inferiori ma andamenti analoghi si registrano sugli altri comuni considerati;

è un territorio che presenta progetti migratori di lungo periodo: nei Comuni dell'area urbana vicentino la popo-lazione straniera rappresenta una quota importante dei residenti totali ma con distribuzione territoriale squilibra-ta verso il capoluogo: a Vicenza la percentuale si attesta sopra al 15% mentre nel territorio circostante la per -centuale risulta più che dimezzata.

Dal punto di vista dei principali indicatori sociali l'area urbana presenta una relativa omogeneità, seppure con uno squilibrio, in termini di situazioni con maggiori caratteristiche di fragilità, nel capoluogo.

• famiglie uni-personali: censimento 2011,contate quasi 11.000 famiglie uni-personali su un totale di cir-ca 43,000 (23%) mentre a Vicenza esse nello stesso periodo erano 18.856 pari al 37,6% (40% a fine 2015). Dalle rilevazioni sulla vulnerabilità della popolazione anziana a Vicenza risultano oltre 5.000 anziani soli - con età pari o superiore agli 80 anni

• famiglie composte da un solo genitore con figli: l’analisi dei dati mostra come questo dato è indicativo sia di figli ancora dipendenti economicamente per l’età a carico di un unico genitore (per il 62% considerando la fascia di età tra 0 e 26 anni) che di una possibile permanenza nella casa di origine di adulti che avrebbero alcune difficoltà nella completa autonomia (dato stimabile intorno al 18% considerando la fascia di età dei figli tra i 27 e i 54 anni), o di figli che si prendono cura dei genitori anziani (dato stimabile intorno al 20% considerando la fascia di età dei figli dai 55 anni in su)

• tossicodipendenti: il numero di persone in carico per disturbi legati all'assunzione di sostanze sono state censite nel 2015 per un totale di 101, oltre il 70% vive nel comune capoluogo, nei comuni individuati nell'area urbana si concentra circa un altro 20%

• disoccupazione: il tasso di disoccupazione provinciale è passato dal 3,7% del 2008 al 7,3% del 2013 per poi riscendere al 4,8% nel 2015 (dati Istat). Il dato è influenzato dalle politiche temporanee di defiscalizzazione del costo del lavoro e si riferisce ai soli iscritti alle liste di collocamento, ai quali i giovani inoccupati non si iscrivono. Nel portale informatico dei progetti di orientamento al lavoro risultano iscritti 3.970 disoccupati di cui 2.461 residenti nel Comune di Vicenza (pari al 3,6% della popolazione attiva); negli altri Comuni dell'area urbana la percentuale degli iscritti al portale oscilla tra il 2,5% e l'1,3% della popolazione attiva)

• accesso ai servizi sociali: l'alto numero di persone prive di occupazione ha determinato un accesso ai servizi sociali di nuove tipologie di utenza, arrivando a interessare complessivamente quasi l’8% della popolazione, la metà della quale riceve aiuto in forma di contributi o servizi.

• famiglie con minori che hanno avuto accesso a contributi economici nel 2015 sono state a Vicenza 551, pari al 64% di tutte le famiglie che hanno avuto accessi a contributi economici (totale nuclei con benefici economici 861) la maggioranza delle quali ha usufruito di contributi continuativi per il sostegno al reddito. Le famiglie straniere sono state il 34%.

Page 24: ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 132 · 2016-11-02 · ALLEGATO A3 Dgr n.259 del 08/03/2016 pag. 2/32 b. REQUISITI IN MERITO ALL’IDENTIFICAZIONE DELL’AREA URBANA b.1

ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 24/32

• sfratti e bisogni abitativi: I dati in possesso del Comune Capoluogo (fino al 2012) evidenziano che nel 2012 è stato registrato il numero maggiore dei provvedimenti emessi a partire dall’anno 1999. Nel dettaglio dai dati rilevati nel 2012 rispetto al 2011, si registra un aumento del 20% (291 provvedimenti emessi nel 2012 a fronte dei 243 del 2011). Per quanto riguarda la causa si evidenzia la netta prevalenza di procedimenti relativi a morosità rispetto a quelli dovuti a finita locazione: in particolare, nel 2012 i provvedimenti di sfratto dovuti a morosità costituiscono sono il 93% del totale dei provvedimenti emessi (271 a fronte di 20 relativi a finita locazione). La situazione negli altri Comuni seppure con meno drammaticità registra comunque una grave sofferenza relativamente alla domanda di alloggio.

Si può affermare che il territorio di riferimento presenta caratteristiche demografiche simili per quanto riguarda l’invecchiamento generale, sia nel capoluogo che nel resto dei comuni, mentre presenta dinamiche opposte per quanto riguarda la crescita demografica con Vicenza che decresce e gli altri comuni i cui residenti complessiva-mente aumentano.Descrizione sintetica della situazione attuale con riferimento ai seguenti aspetti: contesto istituzionale - ruoli e responsabilità delle diverse agenzie/enti; strategie e politiche esistenti pertinenti per questo settore (locali, regionali e nazionali) tenendo conto delle scelte di delimitazione urbana e della scelte delle sub-aree e/o fasce di popolazione marginali

max. 3000 caratteri spazi inclusi

L'area interessata dalla Strategia è un sotto insieme dei Comuni della Conferenza dei Sindaci dell'ULSS n. 6. Il contrasto alla marginalità sociale per la promozione dell'inclusione e il contrasto alla povertà e alla discrimina-zione ha visto negli ultimi anni un particolare interesse direttamente proporzionato all'aggravarsi della crisi del mercato del lavoro che ha colpito il territorio.

Nella ripianificazione del Piano di Zona anno 2015 tale tema viene articolato a partire dalle azioni programmate dal sistema integrato socio-sanitario, osservato da ciascun settore (infanzia e adolescenza, anziani, disabilità, di-pendenze, psichiatria)

Azioni di inclusione sociale e contrasto alla discriminazione sono state attivate sia dalle singole Amministrazio-ni Comunali che da accordi specifici tra Comuni anche con la partecipazione di altri partner istituzionali o del privato sociale (volontariato e cooperative)

Il contesto istituzionale vede il Comune Capoluogo capofila e responsabile di 1serie di accordi e intese con i Comuni partner a partire dalle indicazioni normative nazionali e regionali e dalla attivazione di specifici proget-ti. In particolare nell'area OT9:

• accordo di programma per la gestione del Servizi Affidi e Solidarietà Familiare, deliberato da ogni singola amministrazione, con il quale viene incaricato il Comune di Vicenza per la gestione del servizio

• gestione associata delle politiche attive per il lavoro, definite nell'accordo di programma con il quale viene incaricato il Comune di Vicenza per la gestione dell'Ufficio

• adesione al Reddito di Inclusione Attiva della Regione del Veneto, che vede il Comune di Vicenza capofila del progetto “Cittadinanze Reincontrate” e l'attivazione nei Comuni partner di azioni coordinate e condivi-se per la promozione di azioni per il sostegno al reddito e all'inclusione sociale delle fasce economicamente e socialmente più fragili

• gestione da parte del Comune di Vicenza del Centro Antiviolenza, rivolto alle donne vittime di violenza fi-sica, psicologica, economica residenti nell'area urbana

• gestione da parte del Comune Capoluogo dei progetti regionali e nazionali volti al contrasto del fenomeno della prostituzione coatta e della tratta che coinvolgono in particolare i Comuni interessati alla strategia in-tegrata

• necessità, certificata anche dalla riprogrammazione del Piano di Zona, di azioni coordinate tra Amministra-zioni Comunali per far fronte all'incremento statisticamente significativo del fenomeno degli sfratti esecuti-

Page 25: ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 132 · 2016-11-02 · ALLEGATO A3 Dgr n.259 del 08/03/2016 pag. 2/32 b. REQUISITI IN MERITO ALL’IDENTIFICAZIONE DELL’AREA URBANA b.1

ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 25/32

vi e più in generale del disagio abitativo, a causa principalmente della situazione di disagio socioeconomi -co che si avverte ormai da alcuni anni.Non sempre è pensabile rispondere con soluzioni tradizionali di tipo abitativo, mentre sembrano più appropriate formule di temporanea accoglienza comunitaria per nuclei fa-miliari in convivenza

• possibilità dell'Amministrazione Capoluogo di mettere a disposizione a seguito di appositi accordi, in ottica di valorizzazione e ottimizzazione, le proprie strutture di co-housing e di accoglienza notturna a favore del-le situazioni di particolare fragilità

Analisi SWOT Punti di forza Punti di debolezza

1 Presenza di accordi e protocolli formalizzati con i comuni dell'Area Urbana

1 Modalità e procedure non ancora uniformate e mancanza di un sistema di raccolta dati uniformato

2 23 34 45 5

Opportunità Minacce1 Ottimizzazione e integrazione delle risorse

per le situazioni di fragilità, vulnerabilità e marginalità

1 Rischio di delega della risoluzione delle criticità al Comune Capoluogo

2 Incremento delle banche dati sulla situazione dell'utenza

2 Eventuale necessità di uniformare i dati raccolti

3 Miglioramento dei servizi di base a favore dei cittadini.

3 La riduzione della spesa pubblica in Italia può comportare limitazioni nell’accesso della popolazione ai servizi di base (scuola, sociale, ecc.).

4 Le nuove politiche e programmi dell’Unione europea in materia di occupazione – in particolare, il cosiddetto “Pacchetto occupazione 2014-2020 [COM(2012) 173 del 18.4.2012] e il “Pacchetto occupazione giovani 2014-2020” [COM(2012) 727 del 5.12.2012] - con l’obiettivo di elevare il tasso di occupazione, per la fascia di età compresa tra i 20 e i 64 anni, al 75% (obiettivo Italia: 67-69%) entro il 2020, offrono importanti opportunità per i giovani, le donne e i soggetti svantaggiati dell’area urbana.

4 Il livello medio di istruzione della popolazione del territorio e la carenza di figure altamente qualificate, dovute all’assenza di opportunità di formazione “terziaria”, sono un freno ai processi di innovazione a livello locale e allo sviluppo di una economia basata sulla conoscenza.

5 Nuove strategie, politiche e programmi per l’inclusione sociale a livello europeo – in particolare, il cosiddetto “Pacchetto investimenti sociali 2014-2020” [COM(2013) 83 del 20.2.2013] - con l’obiettivo di liberare dalla situazione di povertà almeno 20 milioni di persone (obiettivo Italia: 2,2 milioni di persone) entro il 2020, sono un’opportunità per avviare processi di innovazione sociale anche nell’area urbana di Vicenza.

5 La domanda di manodopera poco qualificata da e la scarsa domanda di lavoratori con competenze elevate (“high-skills”) da parte di un tessuto produttivo locale ancora legato ai settori manifatturieri più tradizionali comporta la fuga dall’area dei cosiddetti “talenti”.

Page 26: ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 132 · 2016-11-02 · ALLEGATO A3 Dgr n.259 del 08/03/2016 pag. 2/32 b. REQUISITI IN MERITO ALL’IDENTIFICAZIONE DELL’AREA URBANA b.1

ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 26/32

6 Nuova consapevolezza a livello europeo e nazionale sul ruolo che le imprese dell’economia sociale (cosiddetto “terzo settore”) potranno sempre più svolgere nel futuro per integrare gli sforzi del settore pubblico nel settore sociale e per creare nuova occupazione, come auspicato nella comunicazione della Commissione europea intitolata: Iniziativa per l'imprenditoria sociale. Costruire un ecosistema per promuovere le imprese sociali al centro dell'economia e dell'innovazione sociale [COM(2011) 682 della Commissione, del 25.10.2011].

6 Scarsa propensione della pubblica amministrazione italiana, anche a livello locale, all’innovazione sociale, al ricorso al settore privato, alla individuazione di formule di finanziamento innovative, mediante strumenti come la microfinanza o le “obbligazioni di investimenti sociali”.

d.2 Scelta della delimitazione territoriale dell’Area urbana

Descrizione della motivazione della delimitazione dell’Area urbana e del come l’analisi di contesto effettuata abbia condotto alla scelta e all’esclusione dei Comuni dell’hinterland, illustrando l’omogeneità dell’Area sotto il profilo sostanzialemax. 5000 caratteri spazi inclusiCome appare evidente dai dati e dalle mappe riportate, i comuni coinvolti sono quelli demograficamente più rappresentativi tra quelli che nell’Area urbana rappresentano, anche idealmente, la continuità territoriale, economica, edilizia ed infrastrutturale con Vicenza.L’esclusione di Dueville si spiega con la non contiguità delle aree più densamente abitate mentre l’inserimento di Sovizzo è dovuto alla sua consolidata continuità urbana con Creazzo.La loro contiguità non solo territoriale con Vicenza è testimoniata anche dall’analisi dei dati:

− per i profili anagrafici, emerge dalle mete di destinazione dei vicentini che escono da Vicenza per decidere di vivere altrove (abitanti emigrati da Vicenza, dati 2015: a Altavilla Vicentina 80 ab su 12.062, a Torri di Quartesolo 118 ab su 11.821, a Creazzo 74 ab su 11.331, a Caldogno 101 ab su 11.291, a Sovizzo 32 ab su 7.769);

− per i profili della mobilità, in termini di spostamenti pendolari giornalieri, legati allo studio o al lavoro, si rileva che le relazioni più importanti in termini quantitativi, si hanno con i comuni di Creazzo/Sovizzo (più di 2500 spostamenti sistematici) e di Altavilla Vicentina (più di 1700 spostamenti) a ovest, di Torri di Quartesolo (2240 spostamenti) a est e di Caldogno (più di 2000 spostamenti) a nord, che rappresentano non a caso i comuni scelti per il SISUS.

I comuni scelti per il SISUS - Altavilla Vicentina, Caldogno, Creazzo, Sovizzo e Torri di Quartesolo, guidati dalla città capoluogo Vicenza -, partendo dall’asse di collegamento e penetrazione non solo viabilistica costituito dalla Strada Regionale 11 “Padana Superiore”, affrontano la sfida di cooperare per individuare ed innescare strategie di crescita e di riordino urbano, necessarie in un territorio denso e qualificato di azioni e attività economiche, popolato complessivamente da quasi 167.000 residenti. La SR11 è infatti dominata dalla presenza di strutture ed edifici (al censimento 2011 assommavano a 23.682 ) a destinazione commerciale, artigianale, industriale e residenziale, posti in modo quasi continuo lungo l'asse stradale. La SR11 è inoltre uno degli assi della viabilità di accesso al capoluogo più carichi di traffico ed il 45% del traffico in ingresso a Vicenza ha origine proprio nei comuni delle direttrici poste lungo la SR 11 Padana Superiore, che comprendono appunto Torri di Quartesolo, Altavilla Vicentina, Creazzo e Sovizzo. Lungo l'asse della SR11 si articolano le più importanti linee di TP, come le linee di AIM Mobilità n.1 e n. 12/14.Gli stessi aspetti che rendono la SR11 un'asse importante di collegamento del territorio ne fanno un elemento attrattivo per lo sfruttamento della prostituzione e per altre situazioni di marginalità (tossicodipendenza,

Page 27: ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 132 · 2016-11-02 · ALLEGATO A3 Dgr n.259 del 08/03/2016 pag. 2/32 b. REQUISITI IN MERITO ALL’IDENTIFICAZIONE DELL’AREA URBANA b.1

ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 27/32

persone senza dimora, povertà estrema) e quindi il coordinamento tra i Comuni che si sviluppano lungo l'asse della SR11 da Torri di Quartesolo ad Altavilla è fondamentale per il contrasto a questi fenomeni. Parimenti i principali luoghi di accoglienza di bassa e media soglia sono localizzati lungo il predetto asse e nella zona nord di Vicenza verso Caldogno. Ci troviamo di fronte ad un elemento territoriale a sviluppo non solo lineare, privo di fattori identitari di natura sociale, al quale è stata nel tempo attribuito l'appellativo di “strada mercato”. Ne consegue che il miglioramento dei sistemi insediativi e residenziali, in alternativa ai processi di espansione, potrà fortemente caratterizzare i nuovi strumenti di governo del territorio ai diversi livelli e diventare il principale obbiettivo delle scelte amministrative locali. Tra detti strumenti si richiama, ad esempio, l’Area Progetto Vi-Ver, previsto nel PTCP, che contiene direttive per la pianificazione intercomunale al fine di condurre ad una riorganizzazione del sistema insediativo.Come accennato, lungo la SR11 risulta assente una "equilibrata" interrelazione tra fattori umani e naturali e “pianificatori” che possa esprimere una visione identitaria dei luoghi. L'assetto territoriale è il frutto dello spontaneismo insediativo ed è necessario dunque un piano strategico capace di guidare realmente le scelte urbanistiche intercomunali e di incidere sui processi di riqualificazione urbana e sociale. Va rilevato a riguardo come la pianificazione comunale proceda in tempi e modi estremamente eterogenei; nessun PATI tematico è nato, per iniziativa dei comuni, sul territorio della SR 11.Una positiva trasformazione urbana deve inoltre, in molti casi, passare attraverso la revisione delle previsioni urbanistiche vigenti (vedi gradi aree di trasformazione) che, se attuate senza una condivisa strategia complessiva, rischiano di vanificare le iniziative di miglioramento del sistema insediativo.

d.3 Preliminare localizzazione delle aree urbane marginali/degradate e fasce svantaggiate di popolazione

Descrizione degli elementi che hanno portato alla definizione e individuazione delle aree marginali, degradate e svantaggiate e di fasce di popolazione svantaggiata sotto il profilo socio-economico e/o con maggior problemi di connessione ai centri di erogazione dei servizi.

Fornire in allegato una mappa contente la localizzazione delle suddette aree.

max. 5000 caratteri spazi inclusi

L'individuazione dell'area urbana ha tenuto conto dei seguenti elementi:

prerequisiti: coinvolgimento del massimo numero dei Comuni previsti (5 + Comune Capoluogo); prossimità geografica nell'asse est/ovest (SS 11) per la geolocalizzazione delle strutture oggetto degli interventi di recupero edilizio e di disponibilità per strutture di co-housing; numero di abitanti; valutazione preliminare delle aree urbane vaste in cui si concentrano maggiori elementi di vulnerabilità, fragilità e marginalità sociale

Aspetti specifici: il Comune di Torri di Quartesolo (area est) è contermine al Capoluogo, nel territorio del Comune (ai confini con il territorio di Vicenza) insiste uno delle principali aree commerciali, polo di attrazione per tutto il territorio. Vi è nel territorio del Comune la presenza di alcune famiglie Rom, collegate alla stesso ramo di quelle presenti nel capoluogo; i Comuni di Creazzo e Sovizzo (comuni contermini area ovest) sono particolarmente interessati alla presenza di forme di marginalità lungo la statale, anche con la presenza di fenomeni legati allo sfruttamento della prostituzione, che ha visto la necessità di attivare interventi integrati con il capoluogo sia per il controllo del territorio che per il sostegno alle vittime di tratta. Creazzo in particolare presenta il tasso di disagio sociale maggiore nei Comuni dell'area urbana, essendo un territorio che ha particolarmente risentito della crisi occupazionale del 2008. Sovizzo, pur presentando dati di minore complessità sociale, presenta aspetti di vulnerabilità relativamente alla presenza di un alto numero di popolazione anziana e al rischio di isolamento sociale.

Il Comune di Altavilla, il più a est del territorio individuato, è in numero di abitanti il terzo dopo il Capoluogo e il Comune di Dueville (quest'ultimo nell'asse sud/nord) ed è stato individuato per le sue particolari caratteristiche di una alta percentuale di cittadini stranieri (quasi il 10%) in particolare di minori stranieri, di un tasso stimato di disoccupazione pari a quello del capoluogo e perché può rappresentare nei prossimi anni un

Page 28: ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 132 · 2016-11-02 · ALLEGATO A3 Dgr n.259 del 08/03/2016 pag. 2/32 b. REQUISITI IN MERITO ALL’IDENTIFICAZIONE DELL’AREA URBANA b.1

ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 28/32

territorio di sperimentazione soprattutto per il previsto ampliamento del territorio dell'azienda socio sanitaria con l'inclusione dell'attuale ULSS 5 (Montecchio, Valdagno, Chiampo) con il quale il Comune di Altavilla è limitrofo.

Il Comune di Caldogno, storicamente è il Comune maggiormente integrato con la realtà del Capoluogo, di fatto tra i due Comuni vi è una continuità urbanistica, particolarmente evidenziatasi in occasione degli eventi alluvionali del 2010, data da cui i due comuni hanno intrecciato una forte collaborazione anche in termini di cura del territorio.

Tutti e 5 i Comuni individuano nel Capoluogo il punto di riferimento per l'accesso ai servizi sanitari e socio sanitari, in particolare i servizi per la marginalità (servizi del volontariato, Ser.D e psichiatria) non hanno presidi territoriali distaccati e le persone quindi gravitano sulla città.

La collaborazione tra le realtà del privato sociale, il volontariato e l'associazionismo di questi territori sono comunque fortemente in rete tra loro e con il Comune di Vicenza, che per capacità e disponibilità economica svolge un ruolo attrattivo e di sostegno alla sussidiarità in parte anche per questi territori.

I dati economici, demografici e di scolarizzazione fanno si che l’area considerata non presenti almeno generi-camente, criticità sociali particolari, infatti l’indice di disagio sociale complessivo è pari a -4,47 sensibilmente inferiore al valore nazionale. Esso risulta peraltro piuttosto disomogeneo tra i diversi comuni interessati: si va infatti dal -3,45 di Creazzo al -7,99 di Monteviale, con Vicenza che risulta essere al quarto posto con -3,87.

Tra i comuni che dell’Autorità Urbana Creazzo è quello con l’indice “peggiore” ma comunque abbondante-mente negativo.

Valori sensibilmente peggiori si evincono dal punto di vista della situazione degli edifici residenziali: l’indice di disagio edilizio (che dà un’indicazione sullo stato di conservazione degli edifici) è più vicino alla media na -zionale con un caso (Monteviale) addirittura superiore.Tra i comuni Caldogno è quello con l’indice “peggiore”.

Vedi mappe allegate (VI autorità urbana aree degradate - VI autorità urbana aree degradate e ERP)

Page 29: ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 132 · 2016-11-02 · ALLEGATO A3 Dgr n.259 del 08/03/2016 pag. 2/32 b. REQUISITI IN MERITO ALL’IDENTIFICAZIONE DELL’AREA URBANA b.1

ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 29/32

d.4 Presenza preliminare di strumenti di programmazione e pianificazione negli ambiti di intervento

d.4.1. Presenza di strumenti di pianificazione della mobilità e del traffico

Indicare gli strumenti di pianificazione e programmazione della mobilità e del traffico a livello urbano, che contengano misure finalizzate, tra l’altro, alla dissuasione dell’uso dei mezzi privati e alla promozione dell’uso di mezzi collettivi alternativi a basso impatto ambientale; per ciascuno indicare estremi dell’atto che lo approva ed eventuali link web per la consultazione (ad esempio: PT, PUT, PUM, Piano di Bacino). Se intercomunali, elencare anche i Comuni che ne fanno parte.

max. 1000 caratteri spazi inclusi

Gli strumenti di pianificazione della mobilità e del traffico del Comune di Vicenza sono i seguenti: PIANO URBANO DELLA MOBILITÀ – PUMCon delibera di C.C n. 48 del 22.10.2012 il Comune di Vicenza ha approvato il Piano Urbano della Mobilità (P.U.M.) ai sensi dell'art. 22 della L. 340/2000.

http://www.vicenzaforumcenter.it/progetti/pagina108018.htmlPIANO PROVINCIALE DELLA RETE DEGLI ITINERARI CICLABILIhttp://www.provincia.vicenza.it/ente/la-struttura-della-provincia/servizi/lavori-pubblici/piano-provinciale-della-rete-ciclabile

APPROVAZIONE PROTOCOLLI D'INTESA per la realizzazione di un percorso ciclabile tra Vicenza, Creazzo, Sovizzo, Montecchio Maggiore con diramazioni verso Altavilla Vicentina e Castelgomberto e per la realizzazione di percorsi ciclopedonali nei comuni di Costabissara, Creazzo, Monteviale, Vicenza. (DGC 136/PGN34349 del 15/5/2012)

d.4.2. Presenza di piani d’azione integrati locali nel settore dell’inclusione sociale

Indicare gli strumenti o piani d’azione integrati locali, che prevedano misure di accompagnamento in materia di occupazione istruzione e assistenza; per ciascuno indicare estremi dell’atto che lo approva ed eventuali link web per la consultazione (ad esempio: Piani di zona). Se intercomunali, elencare anche i Comuni che ne fanno parte.max. 1000 caratteri spazi inclusi

Attività di contrasto alla povertà estrema e alla tratta di essere umani DG 51/2015.

Accordo tra casa circondariale di Vicenza e Comune di Vicenza per la costituzione di 1“Sportello per dimittendi” DG 45/2016.

Accordo tra Azienda ULSS N.6Vicenza – e Comune di Vicenza capofila del CASF (Centro per l'Affido e la Solidarietà Familiare) per la gestione del progetto“Famiglie in rete”-DGRV 2678 del 29 dicembre 2014 DG 57/2016

Progetto "Cercando il lavoro": coinvolge 21 Comuni della provincia di Vicenza con la creazione di una rete pubblico-privato per dare una risposta concreta alle richieste occupazionali di cittadini ed aziende.Il progetto si propone di fornire alle persone disoccupate, inoccupate, in mobilità in cerca di lavoro gli strumenti utili per una ricerca attiva (DG 260/2013). Dal 2014 Vicenza coordina anche per conto dei Comuni limitrofi 1progetto a favore dell'utenza più fragile per il sostegno al reddito e il reinserimento sociale.

Page 30: ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 132 · 2016-11-02 · ALLEGATO A3 Dgr n.259 del 08/03/2016 pag. 2/32 b. REQUISITI IN MERITO ALL’IDENTIFICAZIONE DELL’AREA URBANA b.1

ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 30/32

d.4.3. Presenza di ulteriori strumenti di pianificazione utili ai fini della SISUS

Indicare la presenza di strumenti di pianificazione relativi all’Agenda digitale; per ciascuno indicare gli estremi dell’atto che lo approva. Se intercomunali, elencare anche i Comuni che ne fanno partemax. 1000 caratteri spazi inclusiDelibera GC 121/2014 “Approvazione accordo di Collaborazione tra le Pubbliche Amministrazioni e Regione del Veneto ai sensi dell'art. 15 della Legge n. 241/1990, finalizzato alla gestione associata della procedura per acquisto servizi di firma digitale, marcatura temporale, conservazione a norma dei documenti informatici, nonché di posta elettronica certificata ed help desk”;

Delibera GC 33/2015 “Approvazione Piano di Informatizzazione delle procedure per la presentazione di istanze, dichiarazioni e comunicazioni”;Delibera GC 90/2015 “Partecipazione al Sistema dei pagamenti informatici a favore delle Pubbliche Amministrazioni ai sensi del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 - Attivazione prodotto MyPay della Regione del Veneto - Nodo Regionale dei Pagamenti Telematici.”;

Delibera GC n. 80/2015 “Approvazione del Piano Esecutivo di Gestione 2015/2017“ nel quale vengono indicati i principali assi strategici di sviluppo dei sistemi informatici nel triennio 2015/2017

Indicare la presenza di strumenti di pianificazione relativi alla tutela dell’atmosfera, ambiente, energia (ad esempio i piani di azione o provvedimenti comunali previsti dal Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera - PRTRA, i PAES, i PICIL); per ciascuno indicare gli estremi dell’atto che lo approva. Se intercomunali, elencare anche i Comuni che ne fanno partemax. 1000 caratteri spazi inclusiUrban Water Footprint 4CE439P3 Vicenza è partner del progetto http://www.comune.vicenza.it/uffici/dipterr/ambiente/areetematiche/utilizzourbanoacqua.phpMappatura acustica strategicaVicenza è partner del progetto LIFE+ NADIA (LIFE09 ENV/IT/000102)Con Delibera n. 233 del 05.11.2013 la Giunta ha preso atto delle risultanze della Mappaturahttp://www.comune.vicenza.it/uffici/dipterr/ambiente/areetematiche/mappaturaacusticastrategica.phpPiano d'Azione dell'Agglomerato VicenzaAdottato con Delibera di G.C. n.56 del 08.02.2014 http://www.comune.vicenza.it/utilita/documento.php/104448PAESApprovato con Delibera di C.C. n.14 del 14.02.2013, sviluppato nel contesto del progetto europeo IEE CONURBANThttp://www.comune.vicenza.it/uffici/dipterr/ambiente/areetematiche/paes.phpPICILApprovato con Delibera di C.C. n.69 del 18.12.2012http://www.comune.vicenza.it/uffici/dipterr/ambiente/areetematiche/picil.php

Indicare la presenza di piani assetto del territorio, e di piani urbanistici attuativi; per ciascuno indicare gli estremi dell’atto che lo approva. Se intercomunali, elencare anche i Comuni che ne fanno partemax. 1000 caratteri spazi inclusi

CaldognoP.A.T.: DCC 26/4/2012 P.I.: Delib. C.C n. 40 del27/07/2015 AltavillaP.A.T.: DGR n. 927 del 07/04/2008 P.I.: DCC n. 2 del 29/2/2016CreazzoP.A.T.: DCC. 14 del 30.3.2014 P.I.: DCC n. 5 del 4/2/2016

Page 31: ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 132 · 2016-11-02 · ALLEGATO A3 Dgr n.259 del 08/03/2016 pag. 2/32 b. REQUISITI IN MERITO ALL’IDENTIFICAZIONE DELL’AREA URBANA b.1

ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 31/32

SovizzoP.A.T.: DCC del 04/06/2013ratifica con provvedimento di Giunta Provinciale n. 118 del 18/06/2013P.I vigente: Delib. di CC.C. n. 13 del 9/4/2014Torri di QuartesoloP.A.T. Delib. Commissario straordinario n. 163/2013della Prov. Vicenza n. 163 del14/8/2013. BUR n. 82 del 27/09/2013 P.I vigente: Delib. C.C. n. 49 del 30/07/2015.VicenzaP.A.T.: Delib. di adozione C. C. n. 84 11/12/2009. Conf. servizi del 26.08.2010 di approvazione. Efficacia dal 15.12.2010. VARIANTE PARZIALE AL PAT: Delib. di C. C. n. 37 del 25.07.2011. BUR n. 88 del 26.10.2012. P.I. vigente: adozione: Delibera C.C. n. 50 del 23-24/10/ 2012. Approvazione: Delibera C.C. n. 10 del 07.02.2013. Esecutivo dal 18.3.2013. Efficace dal 23.03.2013

d.5. Definizione degli obiettivi e delle possibili soluzioni ai problemi individuati

d.5.1. Descrizione dell’obiettivo generale della Strategia

Descrizione dell'obiettivo o della visione strategica generale, sintetizzando le principali aspirazioni della strategia in un’idea-guida. In particolare, descrizione di come la Strategia contribuirà al miglioramento delle condizioni economiche, ambientali, climatiche, sociali e demografiche dell’Area

max. 3000 caratteri spazi inclusi

La SISUS offre l’occasione di attuare le “Linee programmatiche di governo relative al mandato amministrativo 2013-2018”, approvate dal Consiglio comunale di Vicenza con deliberazione n. 42 del 25.07.2013, dove si legge: “Vicenza dovrà assumere sempre più il ruolo di capoluogo, coordinando l’attività amministrativa dell’area metropolitana e assicurando pari dignità a tutti i comuni. Vicenza, inoltre, terrà contatti con le altre Città Capoluogo del Veneto e con la Regione anche per la definizione delle aree metropolitane dopo i cambiamenti istituzionali che stanno riguardando l’ente Provincia”.

Prima di tutto, quindi, la SISUS è l’occasione per sviluppare le “vocazioni” dell’area vasta urbana di Vicenza di fronte alle nuove sfide poste dall’evoluzione del contesto istituzionale, economico e sociale. L’idea guida della SISUS è quella di rendere l’area urbana di Vicenza un’area fortemente integrata e attrattiva per nuovi talenti imprenditoriali e professionali, per nuove risorse e per nuovi investimenti. Infatti, l’analisi del contesto ha evidenziato che il territorio dell’area urbana di Vicenza si trova davanti a tre grandi sfide:- economica: come affrontare la concorrenza mondiale, le nuove fonti di competitività e di innovazione nell'era della globalizzazione?- demografico-sociale: come affrontare i cambiamenti demografici e le tendenze sociali emergenti, quali disoccupazione, nuove forme di povertà ed esclusione sociale, immigrazione?- climatico-ambientale, come affrontare le minacce dei cambiamenti climatici sull’ambiente naturale, sulla biodiversità e sulle condizioni di vita dei residenti e come gestire in modo efficace la disponibilità limitata di risorse?Le risposte della SISUS a queste tre sfide sono:l’innovazione, perché il futuro di questa area dipende dalla capacità di cittadini, imprese e istituzioni di innovare, cioè di promuovere e sostenere la ricerca e la formazione per introdurre innovazioni di prodotto e nelle imprese, nei servizi e nei processi e modelli sociali;la solidarietà, cioè la capacità di costruire un nuovo modello di welfare territoriale per assicurare a tutti le opportunità e le risorse necessarie per partecipare pienamente alla vita economica, sociale e culturale della città e per avere una vita dignitosa;la sostenibilità, cioè un nuovo modello di sviluppo caratterizzato da emissioni ridotte di carbonio e basato su un’economia circolare senza sprechi, in cui le risorse naturali sono gestite in modo sostenibile e la biodiversità è protetta, valorizzata e ripristinata in modo tale da rafforzare la resilienza dell’area urbana.Si vuole dare quindi maggiore e più evidente impulso all'obiettivo di costruire una città solidale, chiamata a

Page 32: ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 132 · 2016-11-02 · ALLEGATO A3 Dgr n.259 del 08/03/2016 pag. 2/32 b. REQUISITI IN MERITO ALL’IDENTIFICAZIONE DELL’AREA URBANA b.1

ALLEGATO A3 Dgr n. 259 del 08/03/2016 pag. 32/32

sostenere il passo del suo cittadino più fragile e incardinata su chiari obiettivi di inclusione sociale e di equità nell’accesso ai servizi.

d.5.2. Obiettivi specifici della Strategia

Elenco delle priorità e degli obiettivi fondamentali della strategia.Elenco delle azioni dell’Asse 6 – SUS che si ipotizza di attivare.

Obiettivo specifico Azione POR FESR corrispondenteche viene attivata

OT 2 16 - Digitalizzazione dei processi amministrativi e diffusione di servizi digitali pienamente interoperabili della PA offerti a cittadini e imprese (RA 2.2 AdP).

Azione 2.2.2

OT 4 17 - Aumento della mobilità sostenibile nelle aree urbane (RA 4.6 AdP)

Azione 4.6.2Azione 4.6.3

OT 9 18 - Riduzione del numero di famiglie con particolari fragilità sociali ed economiche in condizioni di disagio abitativo (RA 9.4 AdP)

Azione 9.4.1

19 - Riduzione della marginalità estrema e interventi di inclusione a favore delle persone senza dimora (RA 9.5 AdP)

Azione 9.5.8

RIEPILOGO DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE AL PRESENTE MODULO DI CANDIDATURA

[criterio c.1] Atto di incarico della specifica struttura amministrativa che espleterà i compiti dell’AU (Delibera di Giunta Comunale, con allegato organigramma, Atto di nomina del Sindaco al Dirigente Responsabile dell'AU, Atto del Direttore Generale di nomina della Struttura Organizzativa);

[criterio d.3] Mappa dell’Area urbana con localizzazione di potenziali aree svantaggiate di intervento (nr.2 mappe a) aree svantaggiate; b) aree svantaggiate con indicazioni ERP);

Indicare eventuali altri allegati opzionali:

Luogo e data: Vicenza, 22/04/2016

Nome e cognome del legale rappresentante: ACHILLE VARIATI

Ente rappresentato: COMUNE DI VICENZA

Il presente documento deve essere sottoscritto con firma digitale