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All’interno degli istituti lavorano pro- fessionisti altamente qualificati, che sanno contemperare le contrapposte esigenze alle quali le carceri devono obbedire. Accanto agli educatori e agli assistenti sociali e sotto il control- lo dei direttori d’istituti, oggi dirigenti penitenziari, opera in particolare la polizia penitenziaria. È un corpo ad ordinamen- to civile che nel 1990 ha preso il posto del Corpo degli agenti di custodia, con la prospettiva di trasformarsi in un vero corpo di polizia.Sul piano delle caratteristiche professionali questi uomini non hanno nulla da invidiare alle altre forze. Anzi se è vero chela professionalità degli operatori si misura con la quantità di situazioni critiche che riesce ad a affrontare e risolvere, potremmo a ermare che la “penitenziaria” dovrebbe condividere il primato ex aequo con i più prestigiosi corpi di polizia. Ogni giorno infatti accadono episodi critici nei quali questi agenti danno prova di coraggio e professionalità. Ma si tratta di fatti che non avvengono sulla strada e non possono essere documentati e raccontati come meriterebbero. Aggressioni, liti furibonde fra reclusi, minacce e botte che se accadessero fuori sarebbero oggetto di filmati e servizi giornalistici; se vengono a afrontati e gestiti dentro una cinta di cemento armato invece nessuno li vede. Se le condizioni dei reclusi migliorano, al contrario quelle degli operatori sono quasi disumane. La notte ad esempio nelle carceri italiane la sicurezza è affidata solo a pochi agenti, che in qualche istituto non raggiungono la decina e devono tenere a bada centinaia di reclusi, alcuni dei quali molto pericolosi. Appare fin troppo evidente che in una situazione simile per potere impedire che si verifichino rivolte o incidenti occorre che ci siano dei forti deterrenti, e cioè che ai detenuti eventualmente malintenzionati non venga in mente di approfittare della situazione. È certo infatti che l’indomani, quando le forze saranno riequilibrate, potrebbero essere identificati e ne avrebbero delle conseguenze fortemente negative sul piano disciplinare e di sicurezza. Ma da un paio di anni anche durante il giorno la gestione dello spazio interno è cambiata. Prendendo esempio da ciò che accade all’estero – ma al solito senza tenere conto di molti altri fattori – si è ritenuto che durante la giornata i detenuti debbano stare fuori dalle loro celle e vagare per gli spazi comuni dell’istituto di pena. Si tratterebbe di una scelta opportuna se ricadesse solo su reclusi che sono impegnati in attività lavorative e che non creano problemi di sicurezza. Infatti in tutti i paesi che adottano questo sistema vi è la preventiva esclusione dei soggetti che possono essere ritenuti pericolosi. Il problema è che questa scelta a partire dal 2012 è stata adottata in modo abbastanza indiscriminato nei confronti di quasi la totalità dei reclusi e senza valutare la loro pericolosità...(continua) dal profilo GIUSTIZIALISTI di P. Davigo e S. Ardita Bloccata dalla Polizia penitenziaria dopo aver portato droga al fidanzato ,condannata una donna Pavia, porta la droga al fidanzato in carcere: condannata Quando gli agenti lo hanno fermato, dopo il colloquio, gli hanno trovato addosso un piccolo involucro di cellophane. Una volta aperto, non è stato difficile capire che si trattava di droga. I fatti risalgono al febbraio del 2014. Siamo all'interno del carcere di Torre del Gallo, a Pavia, e un detenuto di 28 anni, originario dell'Ecuador, sta parlando con la sua compagna nella saletta riservata ai colloqui familiari. Con un movimento rapido lei gli passa la dose, circa 8 grammi di hashish, poi i due si salutano. L'uomo non riesce però a superare i controlli della polizia penitenziaria all'uscita della saletta e una volta compreso che era stata la ragazza a portare la droga, gli agenti la fermano prima che possa uscire dal penitenziario. La giovane, anche lei ecuadoregna, viene ovviamente identificata e denunciata a piede libero per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Dopo un processo durato più di tre anni, la ragazza è stata infine giudicata colpevole e condannata a otto mesi di carcere e al pagamento di una multa da 1500 euro.(Tele Pavia) Polizia Penitenziaria progetto “scuola e legalità” Campo Sportivo di Ercolano maggio 2017Si è appena conclusa la manifestazione “SCUOLA E LEGALITÀ” a cui hanno partecipato centinaia di alunni delle scuole elementari, medie e superiori della città di Ercolano.

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NUMERO 1857 DI MARTEDI 23 MAGGIO 2017 A CURA DELLA SEGRETERIA GENERALE AD USO INTERNO APERTO AL CONTRIBUTO DÌ TUTTI_

Sulla POLIZIA PENITENZIARIA e sulle carceri con parole semplici, per spiegare a chi non è addetto ai lavori

In Italia le carceri sono tra le più civili d’Europa e anche di recente ci si è giustamente preoccupati di migliorare le condi- zioni di vita dei reclusi. All’interno degli istituti lavorano pro- fessionisti altamente qualificati, che sanno contemperare le contrapposte esigenze alle quali le carceri devono obbedire. Accanto agli educatori e agli assistenti sociali e sotto il control- lo dei direttori d’istituti, oggi dirigenti penitenziari, opera in particolare la polizia penitenziaria. È un corpo ad ordinamen- to civile che nel 1990 ha preso il posto del Corpo degli agenti di custodia, con la prospettiva di trasformarsi in un vero corpo di polizia.Sul piano delle caratteristiche professionali questi uomini non hanno nulla da invidiare alle altre forze. Anzi se è vero chela professionalità degli operatori si misura con la quantità di situazioni critiche che riesce ad a affrontare e risolvere, potremmo a ermare che la “penitenziaria” dovrebbe condividere il primato ex aequo con i più prestigiosi corpi di polizia. Ogni giorno infatti accadono episodi critici nei quali questi agenti danno prova di coraggio e professionalità. Ma si tratta di fatti che non avvengono sulla strada e non possono essere documentati e raccontati come meriterebbero. Aggressioni, liti furibonde fra reclusi, minacce e botte che se accadessero fuori sarebbero oggetto di filmati e servizi giornalistici; se vengono a afrontati e gestiti dentro una cinta di cemento armato invece nessuno li vede. Se le condizioni dei reclusi migliorano, al contrario quelle degli operatori sono quasi disumane. La notte ad

esempio nelle carceri italiane la sicurezza è affidata solo a pochi agenti, che in qualche istituto non raggiungono la decina e devono tenere a bada centinaia di reclusi, alcuni dei quali molto pericolosi. Appare fin troppo evidente che in una situazione simile per potere impedire che si verifichino rivolte o incidenti occorre che ci siano dei forti deterrenti, e cioè che ai detenuti eventualmente malintenzionati non venga in mente di approfittare della situazione. È certo infatti che l’indomani, quando le forze saranno riequilibrate, potrebbero essere identificati e ne avrebbero delle conseguenze fortemente negative sul piano disciplinare e di sicurezza. Ma da un paio di anni anche durante il giorno la gestione dello spazio interno è cambiata. Prendendo esempio da ciò che accade all’estero – ma al solito senza tenere conto di molti altri fattori – si è ritenuto che durante la giornata i detenuti debbano stare fuori dalle loro celle e vagare per gli spazi comuni dell’istituto di pena. Si tratterebbe di una scelta opportuna se ricadesse solo su reclusi che sono impegnati in attività lavorative e che non creano problemi di sicurezza. Infatti in tutti i paesi che adottano questo sistema vi è la preventiva esclusione dei soggetti che possono essere ritenuti pericolosi. Il problema è che questa scelta a partire dal 2012 è stata adottata in modo abbastanza indiscriminato nei confronti di quasi la totalità dei reclusi e senza valutare la loro pericolosità...(continua) dal profilo GIUSTIZIALISTI di P. Davigo e S. Ardita

Bloccata dalla Polizia penitenziaria dopo aver portato droga al fidanzato ,condannata una donna

Pavia, porta la droga al fidanzato in carcere: condannata Quando gli agenti lo hanno fermato, dopo il colloquio, gli hanno trovato addosso un piccolo involucro di cellophane. Una volta aperto, non è stato difficile capire che si trattava di droga. I fatti risalgono al febbraio del 2014. Siamo all'interno del carcere di Torre del Gallo, a Pavia, e un detenuto di 28 anni, originario dell'Ecuador, sta parlando con la sua compagna nella saletta riservata ai colloqui familiari. Con un movimento rapido lei gli passa la dose, circa 8 grammi di hashish, poi i due si salutano. L'uomo non riesce però a superare i controlli della polizia penitenziaria all'uscita della saletta e una volta compreso che era stata la ragazza a portare la droga, gli agenti la fermano prima che possa uscire dal penitenziario. La giovane, anche lei ecuadoregna, viene ovviamente identificata e denunciata a piede libero per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Dopo un processo durato più di tre anni, la ragazza è stata infine giudicata colpevole e condannata a otto mesi di carcere e al pagamento di una multa da 1500 euro.(Tele Pavia)

Polizia Penitenziaria progetto “scuola e legalità”

Campo Sportivo di Ercolano maggio 2017Si è appena conclusa la manifestazione “SCUOLA E LEGALITÀ” a cui hanno partecipato centinaia di alunni delle scuole elementari, medie e superiori della città di Ercolano.

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La Scuola di Polizia Penitenziaria di Portici è presente, come ogni edizione, con gli specialisti del Nucleo Regionale Cinofili della Campania – Distaccamento Antidroga di Benevento. Sono ancora gli Uomini del Distaccamento Antidroga di Benevento ha spadroneggiare all’interno del campo sportivo. Il delirio dei bambini seduti sugli spalti del campo è esploso alla vista dei cani poliziotto Umea e Zolly. Gli sbirri a quattro zampe hanno rinvenuto le droghe che gli erano state nascoste, per l’esibizione, sia sulle persone che in alcuni bagagli ferroviari. Come sempre infallibili, ricevuta la loro pallina hanno iniziato a giocare con i propri conduttori lanciandosi in corse e salti sfrenati! A termine delle esibizioni i bambini hanno potuto giocare con i cani poliziotto oltre che a portarsi a casa una foto ricordo con le specializzazioni del Corpo di Polizia Penitenziaria.

MotorShow Napoli 2017 , i complimenti al personale dell’Ufficio Rappresentanza

del Prap Campania per l’ottima organizzazione dell’evento

POLIZIA PENITENZIARIA MOTORSHOW NAPOLI 19 – 20 – 21 MAGGIO 2017 Da pochi minuti si è conclusa la I edizione del Motoshow di Napoli. Anche nella città partenopea la Polizia Penitenziaria, come per le edizione che si sono svolte in altre regioni d’Italia, è stata presente con le varie specializzazioni del Corpo. Non sono mancati i Berretti Bianchi del Reparto Navale, i Motociclisti, il Servizio Stradale, i Nuclei Operativi di Traduzione e Piantonamenti e gli specialisti del Nucleo Regionale Cinofili della Campania – Distaccamento Antidroga di Benevento. L’evento, come ogni anno, ha visto la partecipazione degli Uomini della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, dell’Aeronautica Militare, del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e della Croce Rossa Italiana. I rappresentanti dello Stato in Divisa si sono esibiti, ognuno nei rispettivi compiti Istituzionali, in eccellenti simulazioni di operatività quotidiana. La Polizia Penitenziaria, coordinata dall’Ufficio Rappresentanza della Campania, ha riscosso il plauso delle migliaia di persone

che si sono succedute nello stand allestito nel Padiglione 5. Anche in questa circostanza gli Uomini del Nucleo Regionale Cinofili Campania del Distaccamento Antidroga di Benevento hanno rapito l’attenzione di centinaia di persone. I cani poliziotto Igor, Umea, Buk, Zolly e Barry si sono esibiti nella ricerca di droghe su bagagli ferroviari e su persone. Al termine delle simulazioni, tantissime persone hanno chiesto di potersi fare una foto con i poliziotti a quattro zampe dei Baschi Azzurri e, come vere e proprie star, sono stati oggetto di migliaia di flash. La manifestazione si è conclusa con un grandissimo consenso per il Corpo di Polizia Penitenziaria. Il nostro plauso va all’Ufficio Rappresentanza del PRAP Campania ed al Personale che ha rappresentato il Corpo nella manifestazione in quanto qualsiasi apparato dello Stato, dotato delle migliori strumentazioni e risorse, non eccellerebbe se non ci fossero Uomini dediti al Servizio per alto senso di appartenenza al Corpo. Sardegna: "stop al trasferimento dei detenuti di Alta sicurezza nelle carceri isolane"

Lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell'associazione "Socialismo Diritti Riforme", rivolgendo un appello "affinché si limitino i trasferimenti nell'isola di detenuti in regime di Alta Sicurezza". "La presenza della Commissione presieduta dall'on. Rosy Bindi è un importante segnale per la Sardegna. Un'occasione per avere rassicurazioni in merito all'organizzazione del sistema penitenziario e per chiedere un'attenzione particolare alla gestione dei Penitenziari dove la grave carenza di Direttori e di Vice Direttori determina situazioni particolarmente difficili per l'intero comparto. Basti pensare che la Casa Circondariale di Cagliari-Uta è priva di due Vice Direttori e attualmente la responsabilità grava su un Direttore con altri due incarichi a Isili e Lanusei". Lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell'associazione "Socialismo Diritti Riforme", rivolgendo un appello

"affinché si limitino i trasferimenti nell'isola di detenuti in regime di Alta Sicurezza e si favorisca la valorizzazione delle Case di Reclusione all'aperto". "Operatori e Agenti insufficienti, scarse occasioni di lavori, eccessiva distanza dal centro abitato delle nuove strutture rendono spesso l'esperienza detentiva - sottolinea - esclusivamente contenitiva laddove la riabilitazione e il reinserimento sociale sono indispensabili per la sicurezza e sanciti dalle norme. Occorre dunque investire per chi esce dal carcere affinché le mafie non abbiano terreno fertile per facili raccolti". (cagliaripad.it)

Concorso per agente di polizia penitenziaria per trecento uomini e cento donne, presentata interrogazione parlamentare

ATTO CAMERA INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/11361

Dati di presentazione dell’atto

Prove scritte del test attitudinale per il concorso di agente polizia penitenziaria per trecento uomini e cento donne, con bando pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 28 luglio 2015 Atto CameraInterrogazione a risposta immediata in commissione 5-11361 presentato daFERRARESI Vittoriotesto di Martedì 16 maggio 2017, seduta n. 797 FERRARESI, SARTI, AGOSTINELLI, BONAFEDE, BUSINAROLO e COLLETTI. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che: le prove scritte del test attitudinale per il concorso di agente polizia penitenziaria per trecento uomini e cento donne, con bando pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 28 luglio 2015, si sono svolte tra il 20 ed il 22 aprile 2016, presso la «Fiera di Roma» sotto la diretta organizzazione del dipartimento della polizia penitenziaria; alle prove hanno partecipato circa 15.000 concorrenti; secondo quanto appreso dagli organi di stampa e dalla stessa amministrazione penitenziaria, durante lo svolgimento della prova, al seguito di controlli effettuati dal Nic (nucleo investigativo centrale) della polizia penitenziaria, e da due commissari, ottantotto concorrenti sarebbero stati sorpresi in possesso di radiotrasmittenti, auricolari, bracciali contenenti le risposte, cellulari contraffatti, cover dei telefonini con

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all’interno le soluzioni; relativamente all’inchiesta penale – è in corso anche quella a livello amministrativo – la procura di Roma dovrà evidentemente chiarire se elementi del sistema penitenziario, non solo e non tanto a livello centrale, ma anche nelle diramazioni territoriali, abbiano avuto un ruolo e se vi siano figure esterne coinvolte, nonché accertare la fondatezza di talune indiscrezioni secondo le quali partecipanti al concorso abbiano pagato somme di denaro – fino a venticinquemila euro – per ottenere aiuti e soluzioni anticipate delle prove d’esame; in seguito agli eventi riportati, a pochi giorni dallo svolgimento della prova dell’aprile 2016, la procedura concorsuale è stata sospesa in attesa degli sviluppi delle indagini da parte della magistratura; ad oggi, in merito alla menzionata procedura, non vi è stato alcun aggiornamento da parte dell’amministrazione penitenziaria o del Ministero sui suoi possibili sviluppi, ciò a discapito della maggioranza di partecipanti onesti, che si sono sottoposti alla prova e che ancora non ne hanno conosciuto il risultato, mediante la pubblicazione di una graduatoria; dopo oltre un anno, gli incolpevoli partecipanti, visto l’articolo 27 della Costituzione, della prova di aprile 2016, a fronte delle spese sostenute e degli studi effettuati, nonostante le limitazioni personali, economiche e familiari legate alla contingente crisi economica, esigono delle risposte sin qui negate dagli organi che dovrebbero garantire giustizia e trasparenza, anche in considerazione del fatto che alcuni, per limiti di età, non potranno più partecipare ad ulteriori concorsi –:quali iniziative intenda intraprendere il Ministro interrogato al fine di pubblicare, quanto prima, gli esiti delle prove concorsuali svolte nell’ambito della procedura di cui in premessa a tutela dei giovani partecipanti che vi aderirono in totale buona fede e che attendono notizie sul proprio futuro. (5-11361) Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 17 maggio 2017nell’allegato al bollettino in Commissione II (Giustizia)5-11361

Il quesito posto dagli Onorevoli interroganti consente di affrontare il tema delle politiche del personale, con particolare riguardo al personale della Polizia penitenziaria, tema che ha visto il mio Ministero porre le basi per il superamento del blocco delle assunzioni nel settore.In questo quadro, è stato pubblicato il 28 luglio del 2015 il bando di concorso per l’assunzione di trecento uomini e cento donne quali agenti di Polizia penitenziaria.Nel corso delle prove scritte del concorso, gestito dal Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, prove tenutesi tra il 20 ed il 22 aprile 2016, vennero accertati da parte della stessa Polizia penitenziaria irregolarità tali e di tale gravità da imporre la sospensione del concorso, contestualmente all’avvio da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma di indagini preliminari. La sospensione della procedura concorsuale non poteva che essere dettata dall’esigenza di attendere l’esito delle indagini e, conseguentemente,

l’ampiezza del quadro di irregolarità riscontrate, anche al fine di orientamento delle scelte che l’amministrazione penitenziaria sarebbe stata chiamata a prendere in ordine alla validità delle prove effettuate ed all’identificazione dei concorrenti da escludere.Sulla vicenda sono state richieste notizie di aggiornamento tanto al Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria quanto alla procura della Repubblica procedente.Sul versante dell’accertamento penale, il Procuratore di Roma ha comunicato che è tuttora pendente e coperto da segreto investigativo un procedimento penale per truffa aggravata iscritto a carico di «svariati indagati».Il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, dalcanto suo, ha comunicato che, data l’urgenza di definizione della questione, è in attesa che l’Avvocatura Generale dello Stato si pronunci sul parere, richiestole in data 15 marzo u.s., in merito alla validità delle prove concorsuali svolte sino alla sospensione e sulla legittimità di un ventaglio di soluzioni alternative ipotizzate per sbloccare la situazione. In attesa delle decisioni che dovranno essere celermente assunte dalla competente articolazione ministeriale e che provvederò a sollecitare, anche al fine di assicurare ai candidati non coinvolti forme di garanzia e di salvaguardia, segnalo che l’attenzione alle politiche del personale ha consentito di ottenere (con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 19 ottobre 2016) che l’Amministrazione penitenziaria fosse autorizzata ad assumere n. 887 unità di agenti già vincitori di concorso. Misura, quest’ultima, che con il decreto «milleproroghe», convertito con la legge 27 febbraio 2017, n. 19, è stata prorogata, sino al dicembre 2017. Tale intervento normativo consentirà, dunque, all’Amministrazione di attingere alle graduatorie concorsuali per avviare le procedure finalizzate all’assunzione, nell’anno in corso, di 887 agenti, che andranno a colmare, almeno in parte, i vuoti in organico del corpo di Polizia penitenziaria.

Seconda edizione del Torneo della Legalità “Filippo Raciti”

Si svolgerà mercoledì 17 maggio, allo stadio comunale di Casalnuovo di Napoli, la giornata finale della seconda edizione del Torneo della Legalità “Filippo Raciti” L’iniziativa, organizzata dalla FAI Antiracket-Antiusura, ha visto impegnati

sul terreno di gioco, oltre ai soci delle associazioni antiracket, i rappresentanti delle forze dell’ordine e nello specifico dei Carabinieri, della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza, della Polizia Penitenziaria. A questi si sono uniti le squadre in rappresentanza del CCN, Centro Commerciale Naturale, di Casalnuovo di Napoli, la Napoli Calcio a.s.d. dell’Ordine Provinciale degli Architetti di Napoli, e la San Giorgio Veterani Calcio. L’obiettivo del torneo è stato quello di creare momenti di educazione alla legalità, un percorso mirato a far scoprire agli giovani l’importanza di un territorio riscattabile solo attraverso l’impegno e la volontà di tutti.Il programma prevede alle 9:30 l’apertura della manifestazione con la premiazione degli studenti per la seconda edizione del progetto “Funny School”. Alle 10 l’esibizione straordinaria della Fanfara dell’8° Reggimento dei Bersaglieri di Caserta che precede l’inizio della partita finale del torneo. A battersi in campo ci saranno la squadra della Guardia di Finanza e quella del Centro Commerciale Naturale. A seguire i saluti del Sindaco di Casalnuovo, avv. Massimo Pelliccia. Intervengono Rosario D’Angelo, Coordinatore regionale delle associazioni FAI antiracket e antiusura della Campania; Marisa Grasso, vedova del poliziotto Filippo Raciti, cui è dedicato il torneo; Tano Grasso, Presidente Onorario della FAI; Domenico Cuttaia, Commissario straordinario del Governo per le iniziative antiracket e antiusura. «Dopo il successo dello scorso anno, abbiamo deciso di rinnovare l’impegno anche quest’anno in ambito sportivo per dire no alle mafie e per confermare ancora una volta la straordinaria sinergia consolidata tra la FAI e le forze dell’ordine. Questa edizione assume particolare rilievo in quanto abbiamo deciso di dedicarla alla memoria di Filippo Raciti, il poliziotto ucciso il 2 febbraio 2007 a Catania, nei disordini che seguirono l’incontro di calcio tra la squadra locale e il Palermo. Sarà una manifestazione sportiva ma soprattutto di educazione alla legalità, considerata la partecipazione di oltre 1000 studenti» dichiara Rosario D’Angelo, Coordinatore regionale FAI per la Campania.All’evento partecipano artisti, sportivi napoletani e un calciatore della SSC Napoli e numerosi studenti delle scuole del circondario.

Circolari ministeriali e note D.A.P. maggio 2017

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Convenzioni nazionali e regionali per gli iscritti Alsippe

La Segreteria Generale in collaborazione con i rappresentanti regionali provinciali e locali presenti sul territorio ha stipulato una serie di convenzioni per gli iscritti Alsippe e i propri familiari , per usufruire di servizi con sconti particolari. Per usufruire dei predetti sconti bastera’ esibire la Tessera Servizi Alsippe che potra’ essere richiesta ai responsabili delle Segreterie Sindacali . Cliccando il link sotto potrete visionare i servizi offerti http://www.alsippe.it/it/category/convenzioni/ oppure CONVENZIONI del sito : www.alsippe.it.

Per ulteriori richieste ed informazioni contattate l’indirizzo email:

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Compilazione gratuita del modello 730/2017 reddito anno 2016

E’ attiva la convenzione tra la Segreteria Generale Alsippe e la Services Agency centro di Assistenza Fiscale , dove sara’ effettuata l’elaborazione e compilazione dei modelli 730/2017 inerenti la dichiarazione dei redditi per l’anno 2016.Tutti i delegati Alsippe , gli iscritti e familiari ,interessati alla compilazione GRATUITA del modello dovranno inoltrare una mail ad [email protected] , indicando i dati anagrafici e numero telefonico , verranno ricontattati per definire la modalita’ di consegna della documentazione necessaria alla compilazione della dichiarazione consegna che potra’ avvenire tramite fax al numero 081 0139841 oppure email all’indirizzo [email protected], oppure attraverso l'invio di un plico postale ad indirizzo da richiedere telefonicamente alla Services Agency . Il Modello 730/2017 si potrà consegnare integrato entro il 7 luglio. Richiedi alla Segreteria Generale Alsippe all’indirizzo email [email protected] l’elenco dei principali oneri deducibili e detraibili per i redditi 2016

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Convenzione per la stipula di polizze assicurative RC auto per gli iscritti Alsippe e propri familiari

La Segreteria Generale Alsippe ha definito una convenzione per la stipula di polizze assicurative RC auto e moto per gli iscritti Alsippe ed i propri familiari. Per eventuali preventivi e ulteriori informazioni chiamare al numero di telefono 3931383562 oppure inviare la documentazione direttamente all’indirizzoemail: [email protected] Documenti richiesti per il preventivo 1)Fotocopia del libretto di circolazione fronte e retro 2) Documento di riconoscimento Nel caso in cui sia un familiare intestatario della polizza un autocertificazione che ne attesti la parentela ai sensi della normativa vigente, per altre informazioni contattare l’ufficio ai numeri indicati sopra

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