ALL’INTERNO La carica dei trentenni alla sfida del mercatol’identikit...

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44 15 - 20 NOVEMBRE 2010 Supplemento al n. 44 Anno XV Poste It. sped. in A.P. D.L. 353/2003 Conv. L. 46/2004, art. 1, 1, DBC Roma E clettico e realista, vi- sionario ma con buon senso. È questo l’identikit dell’archi- tetto trentenne di suc- cesso che ha rotto con la tradizio- ne e l’accademia senza però nemmeno cadere nelle facili mo- de dello star system. Un po’ per scelta e un po’ per necessità (per la recessione contingente e per le difficoltà croni- che italiane) ten- tano la strada del- la concretezza. Restauri, ri- conversioni, alle- stimenti, desi- gn d’interni: la carica dei trentenni si vede con le micro-opportunità, con la valo- rizzazione del patrimonio esi- stente, con i progetti che fanno sintesi tra disegni elaborati con software iper-sofisticati e meto- di artigianali. Bastano pochi esempi per dimostrarlo: la Casa sulla Morella in provincia di Reggio Emilia firmata da An- drea Oliva, iperconosciuta an- che perchè ripresa in uno spot dell’Enel. È un’opera prima an- che la riqualificazione di un com- plesso residenziale del ’900 riabi- litato a nuova vita da Filippo Taidelli nel cuore di Milano. Il mercato è una priorità più del dibattito culturale che invece ha animato la generazione dei quarantenni. E se mancano le occasioni pubbliche si vira sui privati. Come hanno fatto i gio- vani torinesi dello studio Marc, con progetti capaci di portare l’innovazione anche sui vecchi palazzi della periferia. Poi c’è chi ha deciso di tenere un piede in Italia e la mente all’estero. Carlo Ratti, tra Tori- no e Boston, Elena Manferdini, attiva tra Bologna e Los Angeles e Mab Arquitectura, tra Barcel- lona, Milano e Palermo rappre- sentano la dinamica sempre più diffusa di professionisti che per realizzarsi lasciano il Belpaese. Con loro ci sono anche Lan Ar- chitecture con base a Parigi, i londinesi Dos Architects, Ba- rozzi e Veiga con base a Barcel- lona e Lin con base a Berlino: realtà di studi misti, con un part- ner italiano e uno straniero. Al- l’estero i giovani hanno decisa- mente più chance e risultati: Mab ad esempio si è aggiudicato in questi giorni un concorso per il Comune di Parigi per realizza- re un edificio di uso misto nel 15ème arrondissement, dove è previsto un centro polivalente e 30 alloggi per giovani. Nel dna della maggior parte dei giovani c’è il tema «green»: non c’è progetto che non preve- da l’integrazione di qualche nuo- va tecnologia o che non sfrutti fonti rinnovabili, c’è un ritorno delle architetture organiche e non è più un’eccezione il verde sui tetti o sulle pareti verticali. Eredi della scuola di Renzo Pia- no sono ad esempio i genovesi Obr. Tra i giovani professionisti di talento, pochi corrono come “prime donne”: Nemogruppo, Baukuh, NuvolaB e Scape so- no studi emergenti con team nu- merosi. Nel fragile panorama di un mercato della progettazione iper-affollato di professionisti per altro alle prese con la crisi, la burocrazia, e i tempi in genere infiniti per passare dall’idea al taglio del nastro, i trentenni cer- cano una via alternativa. La rivoluzione digitale che ha trasformato i curriculum in siti web è già superata, e oggi gli studi della generazione post Era- smus si raccontano per slogan e immagini accattivanti rinuncian- do a descrivere i loro lavori: «per intercettare contatti e occa- sioni professionali – dice Nabi- to – anche gli architetti si affida- no più semplicemente ai social network». Nei meandri di una concorren- za esasperata c’è chi prova co- munque ad accendere i riflettori su una generazione che inizia la carriera in uno dei momenti for- se più difficili del mercato del- l’architettura. È stato lanciato in questi giorni anche il «Premio Fondazione Renzo Piano» pro- mosso dalla stessa fondazione, e dall’Associazione Italiana di Ar- chitettura e Critica, per selezio- nare un giovane di talento: sarà infatti premiata un’opera costrui- ta realizzata da un architetto ita- liano under 40, scelto in fase finale dalla stessa archistar geno- vese. In palio c’è un premio di 10mila euro. E soprattutto la pos- sibilità di far circolare il proprio nome. Opportunità non banale in un momento in cui la doman- da pubblica è ridotta al minimo. Tanto che i giovani studi attivi che fanno dei concorsi la via maestra per emergere si possono contare sulla dita di una mano. Tra questi gli emiliani Iotti+Pavarani, protagonisti del padiglione italiano alla Bienna- le, vincitori di numerose gare pubbliche e private, e dell’ulti- mo Europan. Per trovare giovani studi con un curriculum ricco di realizzazioni bisogna invece spo- starsi in Alto Adige. Attenzione alla qualità e casse pubbliche più floride che altrove hanno al- levato sul campo una intera gene- razione di progettisti under 40 come Modusarchitects e Mono- vlume in grado di competere con i pari età europei per qualità e quantità delle realizzazioni por- tate a termine. © RIPRODUZIONE RISERVATA 7 SOCIAL HOUSING A Terni e Perugia gli appartamenti modello frutto del concorso lanciato dalla Regione Umbria La carica dei trentenni alla sfida del mercato FOTOGRAFIA DEGLI UNDER 40 ITALIANI ALLA PROVA DEL CANTIERE: CON I MICRO INTERVENTI LA QUALITÀ ARRIVA ANCHE IN PROVINCIA PAGINE 2-5 6 CONCORSI E GARE Lissoni ridisegna il Grand Hotel di Saint Vincent Progettazione integrata: sulle tracce di Pia- no lo studio Obr (foto) ma anche la genera- zione di altoatesini cresciuti con CasaClima Hi-tech senza eccessi: Andrea Oliva (nella foto), Filippo Tai- delli e Onsitestudio SOFT-TECH 8-9 PERIFERIE HI-TECH Shopping center modello Stealth tra le ville dell’Olgiata Sperimentazione con materiali e tecniche. Seguono questo filone Simone Giostra e Ele- na Manferdini (foto) INCHIESTA «Europan» è un concorso che indaga sulla città. Tra i vincito- ri 2010 anche Iotti+Pavarani (foto), Lapo Ruffi e Ludens 14 TECNOLOGIA E DESIGN La cupola fotovoltaica di Matteo Ruzza vince il premio Gse-Beni culturali STRATEGIA URBANA Dagli Usa all’Australia la ricerca di Carlo Ratti (foto). Tra gli italia- ni all’estero Mab Arquitectura, Lan Architecture e Dos Architects INNOVAZIONE DI PAOLA PIEROTTI DNA ECO NETWORK GLOBALI SPECIALE LATERIZIO Il mattone protagonista del design contemporaneo grazie ai risultati dell’innovazione industriale ALLE PAGINE 10-13 ALL’INTERNO Tra gare e cantieri la galassia dei giovani di successo – E Piano premia il miglior under 40

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4415 - 20NOVEMBRE2010

Supplementoal n. 44Anno XVPoste It. sped. in A.P.D.L. 353/2003Conv. L. 46/2004,art. 1, 1,DBC Roma

Eclettico e realista, vi-sionario ma conbuon senso. È questol’identikit dell’archi-tetto trentenne di suc-

cesso che ha rotto con la tradizio-ne e l’accademia senza perònemmeno cadere nelle facili mo-de dello star system. Un po’ perscelta e un po’ per necessità (perla recessione contingente e perle difficoltà croni-che italiane) ten-tano la strada del-la concretezza.

Restauri, ri-conversioni, alle-stimenti, desi-gn d’interni: lacarica dei trentenni si vede conle micro-opportunità, con la valo-rizzazione del patrimonio esi-stente, con i progetti che fannosintesi tra disegni elaborati consoftware iper-sofisticati e meto-di artigianali. Bastano pochiesempi per dimostrarlo: la Casasulla Morella in provincia diReggio Emilia firmata da An-drea Oliva, iperconosciuta an-che perchè ripresa in uno spotdell’Enel. È un’opera prima an-che la riqualificazione di un com-plesso residenziale del ’900 riabi-litato a nuova vita da FilippoTaidelli nel cuore di Milano.

Il mercato è una priorità piùdel dibattito culturale che inveceha animato la generazione deiquarantenni. E se mancano leoccasioni pubbliche si vira suiprivati. Come hanno fatto i gio-vani torinesi dello studio Marc,con progetti capaci di portarel’innovazione anche sui vecchipalazzi della periferia.

Poi c’è chi ha deciso di tenereun piede in Italia e la menteall’estero. Carlo Ratti, tra Tori-no e Boston, Elena Manferdini,attiva tra Bologna e Los Angelese Mab Arquitectura, tra Barcel-lona, Milano e Palermo rappre-sentano la dinamica sempre piùdiffusa di professionisti che perrealizzarsi lasciano il Belpaese.Con loro ci sono anche Lan Ar-chitecture con base a Parigi, ilondinesi Dos Architects, Ba-rozzi e Veiga con base a Barcel-lona e Lin con base a Berlino:

realtà di studi misti, con un part-ner italiano e uno straniero. Al-l’estero i giovani hanno decisa-mente più chance e risultati:Mab ad esempio si è aggiudicatoin questi giorni un concorso peril Comune di Parigi per realizza-re un edificio di uso misto nel15ème arrondissement, dove èprevisto un centro polivalente e30 alloggi per giovani.

Nel dna della maggior partedei giovani c’è il tema «green»:non c’è progetto che non preve-da l’integrazione di qualche nuo-va tecnologia o che non sfruttifonti rinnovabili, c’è un ritornodelle architetture organiche enon è più un’eccezione il verdesui tetti o sulle pareti verticali.Eredi della scuola di Renzo Pia-no sono ad esempio i genovesiObr.

Tra i giovani professionisti ditalento, pochi corrono come“prime donne”: Nemogruppo,Baukuh, NuvolaB e Scape so-no studi emergenti con team nu-merosi.

Nel fragile panorama di unmercato della progettazioneiper-affollato di professionistiper altro alle prese con la crisi,la burocrazia, e i tempi in genere

infiniti per passare dall’idea altaglio del nastro, i trentenni cer-cano una via alternativa.

La rivoluzione digitale che hatrasformato i curriculum in sitiweb è già superata, e oggi glistudi della generazione post Era-smus si raccontano per slogan eimmagini accattivanti rinuncian-do a descrivere i loro lavori:«per intercettare contatti e occa-sioni professionali – dice Nabi-to – anche gli architetti si affida-no più semplicemente ai socialnetwork».

Nei meandri di una concorren-za esasperata c’è chi prova co-munque ad accendere i riflettorisu una generazione che inizia lacarriera in uno dei momenti for-se più difficili del mercato del-l’architettura. È stato lanciato inquesti giorni anche il «PremioFondazione Renzo Piano» pro-mosso dalla stessa fondazione, edall’Associazione Italiana di Ar-chitettura e Critica, per selezio-

nare un giovane di talento: saràinfatti premiata un’opera costrui-ta realizzata da un architetto ita-liano under 40, scelto in fasefinale dalla stessa archistar geno-vese. In palio c’è un premio di10mila euro. E soprattutto la pos-sibilità di far circolare il proprionome. Opportunità non banalein un momento in cui la doman-da pubblica è ridotta al minimo.Tanto che i giovani studi attiviche fanno dei concorsi la viamaestra per emergere si possonocontare sulla dita di una mano.Tra questi gli emilianiIotti+Pavarani, protagonisti delpadiglione italiano alla Bienna-le, vincitori di numerose garepubbliche e private, e dell’ulti-mo Europan. Per trovare giovanistudi con un curriculum ricco direalizzazioni bisogna invece spo-starsi in Alto Adige. Attenzionealla qualità e casse pubblichepiù floride che altrove hanno al-levato sul campo una intera gene-razione di progettisti under 40come Modusarchitects e Mono-vlume in grado di competerecon i pari età europei per qualitàe quantità delle realizzazioni por-tate a termine.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

7 SOCIALHOUSINGA Terni e Perugiagli appartamentimodello frutto del

concorsolanciatodallaRegioneUmbria

La carica dei trentennialla sfida del mercato

FOTOGRAFIADEGLI UNDER 40

ITALIANIALLA PROVA

DEL CANTIERE:CON I MICROINTERVENTI

LA QUALITÀ

ARRIVA ANCHEIN PROVINCIA

PAGINE 2-5

6 CONCORSIE GARELissoni ridisegnail Grand Hoteldi Saint Vincent

Progettazione integrata: sulle tracce di Pia-no lo studio Obr (foto) ma anche la genera-zione di altoatesini cresciuti con CasaClima

Hi-tech senza eccessi: AndreaOliva (nella foto), Filippo Tai-delli e Onsitestudio

SOFT-TECH

8-9 PERIFERIEHI-TECHShopping centermodello Stealth trale ville dell’Olgiata

Sperimentazione conmateriali e tecniche.Seguono questo filoneSimone Giostra e Ele-na Manferdini (foto)

INCHIESTA

«Europan» è un concorso cheindaga sulla città. Tra i vincito-ri 2010 anche Iotti+Pavarani(foto), Lapo Ruffi e Ludens

14 TECNOLOGIAE DESIGN

La cupolafotovoltaicadi MatteoRuzza vinceil premioGse-Beniculturali

STRATEGIAURBANA

Dagli Usa all’Australia la ricercadi Carlo Ratti (foto). Tra gli italia-ni all’estero Mab Arquitectura,Lan Architecture e Dos Architects

INNOVAZIONE

DI PAOLA PIEROTTI

DNA ECO

NETWORK GLOBALI

SPECIALE LATERIZIOIl mattone protagonista deldesign contemporaneo grazieai risultati dell’innovazioneindustrialeALLE PAGINE 10-13

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