REGIONE CALABRIA alla Borsa Internazionale del Turismo a ... · e sul superamento della...

1
“Pur essendo la Calabria la regione a più alta potenzialità turistica meridionale” - ci spiega infat- ti l’Assessore Regionale al Turismo Damiano Guagliardi - “essa non sarà mai adeguatamente competitiva se persisterà l’attuale sistema di mobi- lità e di infrastrutture. I collegamenti con il Nord Italia e con l’Europa richiedono, purtroppo, tempi lunghi. Se poi alle distanze si uniscono i deficit cronici, il quadro è ancora più scoraggiante. Tardano a concludersi i lavori sulla A3, il sistema ferroviario è inadeguato e obsoleto e l’infrastrutturazione portuale non riesce a decollare. Tuttavia, quant’anche questi sistemi fossero al massimo della loro efficienza, il quadro complessi- vo non sarebbe in grado di dare risposte efficaci per rompere l’isolamento. Occorre chiedersi in quali modi la Calabria e l’economia calabrese pos- sano ridurre i tempi di percorrenza per i mercati che vanno oltre l’Italia Centrale e superare le distanze del mare per collegarsi ai paesi del Mediterraneo dopo il 2010. Quando si sostiene la necessità di un aeroporto per il nord della regione, capace di potenziare un’area importante dell’econo- mia agricola e turistica come quella della piana di Sibari, non lo si fa per provincialismo culturale, ma in seguito ad un’accurata analisi sullo sviluppo e sulla competitività dei mercati, compreso quello turistico. Attrezzare la Calabria di quattro piste di atterraggio e prevedere un’unica gestione del sistema aeropor- tuale, magari specializzandosi con vettori di picco- la dimensione o con forme di aereo-taxi per il tra- sporto delle persone, può, invece, rappresentare la svolta innovativa sui cui puntare per velocizzare i tempi di arrivo nel territorio e per facilitare una politica di riduzione dei costi dei voli che, allo stato attuale - subendo il monopolio di Alitalia, sia la vecchia azienda sia la nuova - non è in grado di favorire la competitività del trasporto aereo calabre- se. L’approvazione della legge regionale n. 8/2008 sulla riorganizzazione del sistema turistico calabre- se, avvenuta qualche mese prima della mia nomina ad Assessore al Turismo, mi ha indicato da subito il sentiero da intraprendere: procedere speditamen- te verso la sua applicazione per consentire tempi celeri alla spesa prevista negli Assi Turismo e Beni Culturali della programmazione comunitaria. Costituito il Comitato istituzionale, abrogate le parti della legge contestate dal governo, approvato il regolamento per l’albergo diffuso e avviato il fun- zionamento del Sistema Informativo Turistico si è passati all’approvazione del regolamento che isti- tuisce i STL - Sistemi Turistici Locali - e all’elabo- razione del testo della Carta dei Diritti del Turista. La Parte prima della legge n°8/2008 sarà intera- mente attuata con l’approvazione del PRSTS, Piano Regionale di Sviluppo Turistico Sostenibile, entro il 30 giugno prossimo. Il ritardo legislativo degli anni passati non ci permette di perdere ulteriormente tempo. Il caos normativo, l’approssimazione orga- nizzativa, la solitudine di molti operatori costretti a lavorare senza un contesto programmatico genera- le, possono diventare, se non si interviene in tempi brevi, impedimenti insormontabili per il decollo del turismo calabrese. L’impegno prioritario è l’elaborazione di un indiriz- zo strategico mediante il quale, utilizzando adegua- tamente le risorse comunitarie, sia possibile svi- luppare la domanda e costruire offerte che puntino all’incremento delle presenze e all’allungamento della stagione turistica. Tuttavia, c’è bisogno di un profondo e articolato intervento normativo capace di costruire un solido sistema turistico calabrese. Bisogna considerare che la Calabria è tra le regio- ni italiane la più giovane in materia di imprendito- ria turistica; che in quasi tutti i Comuni calabresi la delega al turismo praticamente non esiste, o si limita all’organizzazione di sagre; e infine che il sistema di accoglienza alberghiero è carente nelle città capoluogo come nei più grandi comuni, fatto- re che non agevola, nel medio periodo, l’espansio- ne del mercato turistico da quello esclusivamente estivo a quello destagionalizzato, rendendo più dif- ficile anche il dispiegarsi di un’evoluta offerta che si rivolge al turismo sostenibile. Il confronto, pertanto, serve per individuare una linea di azione comune e, soprattutto, per ricercare una consapevole condivisione delle grandi oppor- tunità di sviluppo che offre la materia”. L’altra grande criticità del turismo locale è legata, invece, alla storia stessa della regione. La competitività richiede anche e soprattutto risor- se umane: la formazione costante di figure impren- ditoriali e l’attenzione al potenziamento della loro professionalità è la strada su cui proseguire, riser- vando all’UniCal ed alle altre Università calabresi un ruolo strategico nella costruzione delle profes- sioni turistiche e dei saperi scientifici di supporto. “Manca inoltre” - aggiunge l’Assessore Guagliardi - “un adeguato e competitivo sistema di tour ope- rator calabresi. Occorre indirizzare gli operatori verso forme di collaborazione e di mutualità, utiliz- zando le grandi e variegate offerte regionali. La quarta criticità, di natura strategica, è invece con- centrata sulle nostre città più importanti. Esse dovranno diventare anche città turistiche, poten- ziando da una parte la struttura di accoglienza e individuando e costruendo dall’altra quei micro- attrattori turistici che possano trasformarle in luo- ghi di accoglienza e visita. La cultura di villaggio, aggregante e accogliente, che si ritrova nella gente di Calabria delle aree interne; il dispiegarsi antro- pologico dell’esistenza dei calabresi, tramite le feste religiose e popolari, i miti legati al cibo e alle stagioni, al ciclo della vita dell’uomo; l’immenso patrimonio culturale portato dalle minoranze lin- guistiche o legato al mondo della fede; questi e altri ancora, come i luoghi e i sapori dell’ enogastrono- mia calabrese, sono i volti dei tanti turismi che si vogliono mettere a sistema per vendere l’intero ter- ritorio come unica offerta. C’è bisogno dell’interazione e della comunicazione, della conoscenza e del dialogo. Stiamo investendo e programmando sul turismo sociale, ma contemporaneamente è necessario continuare sulla strada di attuazione della legge regionale n. 8 del 2008, soprattutto per rispettare i tempi di elaborazione del primo PRSTS. Concentrarsi infine sul marchio di qualità per pro- grammare e razionalizzare l’essere stesso del turi- smo sostenibile calabrese è una sfida importante che si rivolge alle imprese e alle autonomie locali. È lo strumento etico e convenzionale per presenta- re la correttezza dell’offerta senza ingannare con falsi mediatici il movimento turistico, per creare un patto di lealtà tra utenza, impresa e istituzione. In questa direzione va anche la produzione della prima Carta dei Diritti del Turista di questa regione: un documento importante al servizio dell’ utenza e delle imprese; uno strumento utile per il coinvolgi- mento dei Comuni che in questo senso dovranno essere i veri protagonisti della rimodulazione del- l’organizzazione turistica regionale”. T urismo: un termine divenuto in Calabria quasi una parola magica, sulla quale si riversano continue attese di rilancio del- l’economia regionale. In essa si racchiudono significati plurimi: tesori e risorse naturali, pro- poste e speranze, ricerca e saperi, monumenti e arte. Turismo è il clima mediterraneo, il sole, le spiagge dello Jonio e del Tirreno, i boschi della montagna, i colori. È la cultura generata dalla storia di popoli come gli Ausoni, gli Enotri, i Bruzi, i Greci ed i Romani, fino ai Greci Bizantini, agli Svevi, ai Normanni, agli Aragonesi, agli Angioini. Si nutre delle culture mediterranee delle comunità di lingua albanese, greca e occitana; dei sapori mediterranei, del- l’olio, del vino, dei prodotti agroalimentari tipi- ci; della religiosità di santi come Francesco di Paola e Nilo da Rossano, o dell’ingegno di Tommaso Campanella, Bernardino Telesio, Gioacchino da Fiore, Leonzio Pilato, Domenico Mauro. Tuttavia, se questi sono alcuni dei pos- sibili attrattori turistici di questa regione, biso- gna non tacere sulle grandi criticità che ne impediscono il decollo. L a Calabria ha avuto dal 2000 al 2007 un periodo di grande sviluppo turistico, miglio- rando la propria quota di mercato nazionale in termini di presenze dall’1,9% al 2,2%, con una variazione del 39% ed un tasso d’incremento medio annuo del 4,8%. Nel 2008 si è interrotta questa serie favorevole facendo registrare una contrazione delle presen- ze pari all’1,9% che risulta ancor più accentuata per il comparto nazionale. Dal 2000 al 2007 si è registrata una presenza percentuale di stranieri sul totale degli arrivi con un tasso medio annuo pari al 8,3%, a fronte di un aumento nazionale del 2,2% e del Sud Italia dell’1,8%. Nel Mezzogiorno quasi la metà del movimento turistico (46,6%) dei nazionali è dovuta ai resi- denti nell’area, mentre vi si reca solo il 18% dei residenti nel Centro Nord. Esiste, dunque, un problema di appeal: in particolare in Calabria, dove il 58,8% del movimento interno è determi- nato dai residenti. Occorre realizzare un Progetto Attrattiva Sud Italia, articolato secondo due linee: una di consolidamento per il turismo di prossi- mità, una di valorizzazione e sviluppo per i turi- sti del Centro nord. I miglioramenti riscontrati dal 2000 al 2008 riguardano in particolare il sistema alberghiero: il numero di esercizi è cresciuto del 77,7% con un incremento di posti letto del 2,7%. Nell’extra alberghiero, però, a fronte di una crescita notevo- le degli esercizi i posti letto diminuiscono, per via dell’effetto sostituzione tra le grandi strutture e le piccole. Muta il sistema d’accoglienza: diminuiscono campeggi e villaggi a favore di una ricettività nuova - agriturismo, B&B, alloggi privati - e muta la domanda con il diffondersi di un turismo indipendent, fatto di low cost e internet. Il limite alla valorizzazione della regione è dato dall’essere percepita per la sua mono-valenza balneare e/o come destinazione a buon mercato. Occorre puntare sulla formazione degli operatori e sul superamento della stagionalità dell’offerta turistica, possedendo la Calabria clima, tradizio- ni, storia arte e cultura da offrire per tutto l’anno. Alcuni dati sul Turismo in Calabria C ircondata per circa 200 Km di costa dal Tirreno a nord e dallo Jonio a sud, con un territorio interessato dal graduale decrescere del massiccio aspromontano verso la costa stessa, la provincia di Reggio Cala- bria rappresenta la cosid- detta «punta dello stivale» d’Italia. L'estremità della penisola calabrese si pre- senta come il «cuore del Mediterraneo», sia per la propria posizione di colle- gamento tra oriente ed occidente sia per il partico- lare clima mite - favorevole per il turismo, ma anche per la preservazione di spe- cie vegetali uniche al mondo, come il bergamot- to, il gelsomino, l'annona «cherimolia» e la ginestra - che permane tutto l'anno. Il fascino “mediterraneo” delle tre costiere - quella tirrenica, quella jonica e quella “dello Stretto” - ren- dono Reggio una località di eccezionale interesse turi- stico: vocazione che viene sempre più assecondata dalle lungimiranti politiche portate avanti in questi ulti- mi anni dall’Amministrazio- ne Provinciale. www.provincia.rc.it Vibo Valentia: un territorio splendido da visitare e scoprire www.provincia.rc.it Un obiettivo educativo al passo con i tempi Nasce il progetto C.L.A.C. www.unical.it <La Regione Calabria - spiega la prof.ssa Carmen Argondizzo, Responsabile scientifico del pro- getto - con questo intervento valo- rizza ulteriormente la scelta adottata in questi anni di proiettare i giova- ni, la scuola, le Università, sempre più in una dimensione europea e internazionale. Si tratta di un’inizia- tiva che mette in luce chiaramente lo spirito profondamente moderno di un obiettivo educativo al passo con i tempi e al quale viene asse- gnata una priorità ben definita nella scala delle esigenze prese in consi- derazione per recuperare gap e ina- deguatezze antiche che devono necessariamente essere risolte>. G ran parte dell’alto- piano silano è oggi tutelato dal Parco Nazionale della Sila, istituito con D.P.R. del 14.11.2002. Il parco ha una estensione di 73.695 Ha, compren- de 21 Comuni di cui 11 in provincia di Cosenza, 6 in provin- cia di Catanzaro e 4 in provincia di Crotone e tutela aree di rilevante interesse ambientale in Sila Grande, Sila Piccola e Sila Greca. Il nome Sila deriva dal latino Silva e rende giustizia alla grande ricchezza di foreste che lo ricoprono. È un Parco in cui si ammirano paesaggi mozzafiato, che susci- tano profonde emozio- ni invitando alla visita ed al soggiorno. [email protected] www.parcosila.it Il “Gran Bosco d’Italia” I l territorio racchiuso nella Provincia di Vibo Valentia è uno straordinario compendio di pregiatissime testimonianze sto- riche, di panorami paesaggistici mozzafiato e di intensi profumi di cultura e tradizione. Esso proietta al visitatore l’immagine della più incredibile esperienza di turismo, alla scoperta dei luoghi della memoria e della natura più incantevoli ed esclusivi. Un cammino attraverso i percorsi di un turismo variopinto, condito da scenari unici ed introvabili, in cui respirare un profondo senso di cordialità e ospitalità. La natura e la storia, l’archeologia e la cultura, i riti della tradizione ed i sapori, un itinerario comple- to per i visitatori più attenti ed esigenti. www.regione.calabria.it Biglietteria a Lampugnano (MI) Terminal Bus Autostradale Viaggi www.provincia.vibovalentia.it REGIONE CALABRIA alla Borsa Internazionale del Turismo a Milano Un percorso virtuoso verso la creazione di un solido sistema turistico regionale S ei mesi di impegno intenso e costante, dedicati allo studio delle lingue moderne, in modo particolare quella inglese, durante i quali saranno coinvolti centinaia di studenti, dottorandi, borsisti, asse- gnisti di ricerca dell’Università della Calabria, ma anche numerosi inse- gnanti di scuola primaria e seconda- ria; a conferma che quello della com- petenza linguistica rappresenta un elemento fondamentale per chiunque non intenda rimanere emarginato e desideri, al contrario, misurarsi da protagonista nel selettivo scenario professionale e culturale del nostro tempo. Il progetto, promosso dall’Assessorato Istruzione, Alta Formazione e Ricerca della Regione Calabria, è condensato nell’acronimo C.L.A.C ., che individua, da un lato, il ruolo affidato nell’iniziativa ad una delle strutture più dinamiche dell’UniCal, il C.L.A. - Centro Linguistico d’Ateneo (cui compete la responsabilità scientifica e l’organiz- zazione dei corsi); dall’altro, una lette- ra, la C , nella quale si sommano le peculiarità e le finalità di un interven- to formativo caratterizzato da una forte connotazione strategica. Una serie di elementi identificativi, che sintetizza- no la portata di un investimento allo stesso tempo nuovo ed innovativo: C, come Calabria , intesa nel senso dell’Istituzione regionale, che ha destinato importanti risorse per la realizzazione dell’intervento; C, come ter ritorio calabr ese , visto che il pro- getto è destinato ad avere ricadute profonde non solo all’interno del Campus di Arcavacata, al cui interno si sviluppa l’UniCal, ma, appunto, rispetto all’identità socio-culturale della regione; C, come competenze linguistiche , fondamentali per supera- re la tradizionale pigrizia in questo campo, sia italiana che calabrese; C, come consapevolezza e volontà di integrazione con altri stili di vita, modi di essere, esperienze diverse; C come curiosità di viaggiar e , conosce- re altri posti, altre persone, e con essi entrare in rapporto; C, come cr eatività interattiva e volontà di comunicare le proprie opinioni agli altri; infine, ma certo non per importanza, C, come cer tificazioni inter nazionali , sempre più richieste dal mondo del lavoro e dai diversi contesti accademici.

Transcript of REGIONE CALABRIA alla Borsa Internazionale del Turismo a ... · e sul superamento della...

“Pur essendo la Calabria la regione a più altapotenzialità turistica meridionale” - ci spiega infat-ti l’Assessore Regionale al Turismo DamianoGuagliardi - “essa non sarà mai adeguatamentecompetitiva se persisterà l’attuale sistema di mobi-lità e di infrastrutture. I collegamenti con il Nord Italia e con l’Europarichiedono, purtroppo, tempi lunghi. Se poi alledistanze si uniscono i deficit cronici, il quadro èancora più scoraggiante. Tardano a concludersi ilavori sulla A3, il sistema ferroviario è inadeguato eobsoleto e l’infrastrutturazione portuale non riescea decollare. Tuttavia, quant’anche questi sistemi fossero almassimo della loro efficienza, il quadro complessi-vo non sarebbe in grado di dare risposte efficaciper rompere l’isolamento. Occorre chiedersi inquali modi la Calabria e l’economia calabrese pos-sano ridurre i tempi di percorrenza per i mercatiche vanno oltre l’Italia Centrale e superare ledistanze del mare per collegarsi ai paesi delMediterraneo dopo il 2010. Quando si sostiene lanecessità di un aeroporto per il nord della regione,capace di potenziare un’area importante dell’econo-mia agricola e turistica come quella della piana diSibari, non lo si fa per provincialismo culturale, main seguito ad un’accurata analisi sullo sviluppo esulla competitività dei mercati, compreso quelloturistico.

Attrezzare la Calabria di quattro piste di atterraggioe prevedere un’unica gestione del sistema aeropor-tuale, magari specializzandosi con vettori di picco-la dimensione o con forme di aereo-taxi per il tra-sporto delle persone, può, invece, rappresentare lasvolta innovativa sui cui puntare per velocizzare itempi di arrivo nel territorio e per facilitare unapolitica di riduzione dei costi dei voli che, allo statoattuale - subendo il monopolio di Alitalia, sia lavecchia azienda sia la nuova - non è in grado difavorire la competitività del trasporto aereo calabre-se. L’approvazione della legge regionale n. 8/2008sulla riorganizzazione del sistema turistico calabre-se, avvenuta qualche mese prima della mia nominaad Assessore al Turismo, mi ha indicato da subitoil sentiero da intraprendere: procedere speditamen-te verso la sua applicazione per consentire tempiceleri alla spesa prevista negli Assi Turismo e BeniCulturali della programmazione comunitaria.Costituito il Comitato istituzionale, abrogate le partidella legge contestate dal governo, approvato ilregolamento per l’albergo diffuso e avviato il fun-zionamento del Sistema Informativo Turistico si èpassati all’approvazione del regolamento che isti-tuisce i STL - Sistemi Turistici Locali - e all’elabo-razione del testo della Carta dei Diritti del Turista. La Parte prima della legge n°8/2008 sarà intera-mente attuata con l’approvazione del PRSTS, Piano

Regionale di Sviluppo Turistico Sostenibile, entro il30 giugno prossimo. Il ritardo legislativo degli annipassati non ci permette di perdere ulteriormentetempo. Il caos normativo, l’approssimazione orga-nizzativa, la solitudine di molti operatori costretti alavorare senza un contesto programmatico genera-le, possono diventare, se non si interviene in tempibrevi, impedimenti insormontabili per il decollo delturismo calabrese. L’impegno prioritario è l’elaborazione di un indiriz-zo strategico mediante il quale, utilizzando adegua-tamente le risorse comunitarie, sia possibile svi-luppare la domanda e costruire offerte che puntinoall’incremento delle presenze e all’allungamentodella stagione turistica. Tuttavia, c’è bisogno di unprofondo e articolato intervento normativo capacedi costruire un solido sistema turistico calabrese. Bisogna considerare che la Calabria è tra le regio-ni italiane la più giovane in materia di imprendito-ria turistica; che in quasi tutti i Comuni calabresi ladelega al turismo praticamente non esiste, o silimita all’organizzazione di sagre; e infine che ilsistema di accoglienza alberghiero è carente nellecittà capoluogo come nei più grandi comuni, fatto-re che non agevola, nel medio periodo, l’espansio-ne del mercato turistico da quello esclusivamenteestivo a quello destagionalizzato, rendendo più dif-ficile anche il dispiegarsi di un’evoluta offerta chesi rivolge al turismo sostenibile.

Il confronto, pertanto, serve per individuare unalinea di azione comune e, soprattutto, per ricercareuna consapevole condivisione delle grandi oppor-tunità di sviluppo che offre la materia”. L’altra grande criticità del turismo locale è legata,invece, alla storia stessa della regione. La competitività richiede anche e soprattutto risor-se umane: la formazione costante di figure impren-ditoriali e l’attenzione al potenziamento della loroprofessionalità è la strada su cui proseguire, riser-vando all’UniCal ed alle altre Università calabresiun ruolo strategico nella costruzione delle profes-sioni turistiche e dei saperi scientifici di supporto.“Manca inoltre” - aggiunge l’Assessore Guagliardi- “un adeguato e competitivo sistema di tour ope-rator calabresi. Occorre indirizzare gli operatoriverso forme di collaborazione e di mutualità, utiliz-zando le grandi e variegate offerte regionali. Laquarta criticità, di natura strategica, è invece con-centrata sulle nostre città più importanti. Essedovranno diventare anche città turistiche, poten-ziando da una parte la struttura di accoglienza eindividuando e costruendo dall’altra quei micro-attrattori turistici che possano trasformarle in luo-ghi di accoglienza e visita. La cultura di villaggio,aggregante e accogliente, che si ritrova nella gentedi Calabria delle aree interne; il dispiegarsi antro-pologico dell’esistenza dei calabresi, tramite lefeste religiose e popolari, i miti legati al cibo e allestagioni, al ciclo della vita dell’uomo; l’immensopatrimonio culturale portato dalle minoranze lin-guistiche o legato al mondo della fede; questi e altriancora, come i luoghi e i sapori dell’ enogastrono-mia calabrese, sono i volti dei tanti turismi che sivogliono mettere a sistema per vendere l’intero ter-ritorio come unica offerta. C’è bisogno dell’interazione e della comunicazione,della conoscenza e del dialogo.

Stiamo investendo e programmando sul turismosociale, ma contemporaneamente è necessariocontinuare sulla strada di attuazione della leggeregionale n. 8 del 2008, soprattutto per rispettare itempi di elaborazione del primo PRSTS.Concentrarsi infine sul marchio di qualità per pro-grammare e razionalizzare l’essere stesso del turi-smo sostenibile calabrese è una sfida importanteche si rivolge alle imprese e alle autonomie locali.È lo strumento etico e convenzionale per presenta-re la correttezza dell’offerta senza ingannare con

falsi mediatici il movimento turistico, per creare unpatto di lealtà tra utenza, impresa e istituzione. In questa direzione va anche la produzione dellaprima Carta dei Diritti del Turista di questa regione:un documento importante al servizio dell’ utenza edelle imprese; uno strumento utile per il coinvolgi-mento dei Comuni che in questo senso dovrannoessere i veri protagonisti della rimodulazione del-l’organizzazione turistica regionale”.

Turismo: un termine divenuto in Calabriaquasi una parola magica, sulla quale siriversano continue attese di rilancio del-

l’economia regionale. In essa si racchiudonosignificati plurimi: tesori e risorse naturali, pro-poste e speranze, ricerca e saperi, monumenti earte. Turismo è il clima mediterraneo, il sole, lespiagge dello Jonio e del Tirreno, i boschi della

montagna, i colori. È la cultura generata dallastoria di popoli come gli Ausoni, gli Enotri, iBruzi, i Greci ed i Romani, fino ai GreciBizantini, agli Svevi, ai Normanni, agliAragonesi, agli Angioini. Si nutre delle culturemediterranee delle comunità di lingua albanese,greca e occitana; dei sapori mediterranei, del-l’olio, del vino, dei prodotti agroalimentari tipi-

ci; della religiosità di santi come Francesco diPaola e Nilo da Rossano, o dell’ingegno diTommaso Campanella, Bernardino Telesio,Gioacchino da Fiore, Leonzio Pilato, DomenicoMauro. Tuttavia, se questi sono alcuni dei pos-sibili attrattori turistici di questa regione, biso-gna non tacere sulle grandi criticità che neimpediscono il decollo.

La Calabria ha avuto dal 2000 al 2007 unperiodo di grande sviluppo turistico, miglio-rando la propria quota di mercato nazionale

in termini di presenze dall’1,9% al 2,2%, con unavariazione del 39% ed un tasso d’incrementomedio annuo del 4,8%.Nel 2008 si è interrotta questa serie favorevolefacendo registrare una contrazione delle presen-ze pari all’1,9% che risulta ancor più accentuataper il comparto nazionale.Dal 2000 al 2007 si è registrata una presenzapercentuale di stranieri sul totale degli arrivi conun tasso medio annuo pari al 8,3%, a fronte di unaumento nazionale del 2,2% e del Sud Italiadell’1,8%. Nel Mezzogiorno quasi la metà del movimentoturistico (46,6%) dei nazionali è dovuta ai resi-denti nell’area, mentre vi si reca solo il 18% deiresidenti nel Centro Nord. Esiste, dunque, unproblema di appeal: in particolare in Calabria,dove il 58,8% del movimento interno è determi-nato dai residenti. Occorre realizzare un ProgettoAttrattiva Sud Italia, articolato secondo due linee:

una di consolidamento per il turismo di prossi-mità, una di valorizzazione e sviluppo per i turi-sti del Centro nord.I miglioramenti riscontrati dal 2000 al 2008riguardano in particolare il sistema alberghiero: ilnumero di esercizi è cresciuto del 77,7% con unincremento di posti letto del 2,7%. Nell’extraalberghiero, però, a fronte di una crescita notevo-le degli esercizi i posti letto diminuiscono, pervia dell’effetto sostituzione tra le grandi strutturee le piccole. Muta il sistema d’accoglienza: diminuisconocampeggi e villaggi a favore di una ricettivitànuova - agriturismo, B&B, alloggi privati - emuta la domanda con il diffondersi di un turismoindipendent, fatto di low cost e internet.Il limite alla valorizzazione della regione è datodall’essere percepita per la sua mono-valenzabalneare e/o come destinazione a buon mercato.Occorre puntare sulla formazione degli operatorie sul superamento della stagionalità dell’offertaturistica, possedendo la Calabria clima, tradizio-ni, storia arte e cultura da offrire per tutto l’anno.

Alcuni dati sul Turismo in Calabria

Circondata per circa 200Km di costa dal Tirreno

a nord e dallo Jonio a sud,con un territorio interessatodal graduale decrescere delmassiccio aspromontanoverso la costa stessa, laprovincia di Reggio Cala-bria rappresenta la cosid-detta «punta dello stivale»d’Italia. L'estremità dellapenisola calabrese si pre-senta come il «cuore delMediterraneo», sia per la

propria posizione di colle-gamento tra oriente edoccidente sia per il partico-lare clima mite - favorevoleper il turismo, ma ancheper la preservazione di spe-cie vegetali uniche almondo, come il bergamot-to, il gelsomino, l'annona

«cherimolia» e la ginestra -che permane tutto l'anno. Ilfascino “mediterraneo”delle tre costiere - quellatirrenica, quella jonica equella “dello Stretto” - ren-dono Reggio una località dieccezionale interesse turi-stico: vocazione che vienesempre più assecondatadalle lungimiranti politicheportate avanti in questi ulti-mi anni dall’Amministrazio-ne Provinciale.

www.provincia.rc.it

Vibo Valentia: un territorio splendido da visitare e scoprire

www.provincia.rc.it

Un obiettivo educativo al passo con i tempiNasce il progetto C.L.A.C.

www.unical.it

<La Regione Calabria - spiega laprof.ssa Carmen Argondizzo,Responsabile scientifico del pro-getto - con questo intervento valo-rizza ulteriormente la scelta adottatain questi anni di proiettare i giova-ni, la scuola, le Università, semprepiù in una dimensione europea einternazionale. Si tratta di un’inizia-tiva che mette in luce chiaramentelo spirito profondamente modernodi un obiettivo educativo al passocon i tempi e al quale viene asse-gnata una priorità ben definita nellascala delle esigenze prese in consi-derazione per recuperare gap e ina-deguatezze antiche che devononecessariamente essere risolte>.

Gran parte dell’alto-piano silano è

oggi tutelato dal ParcoNazionale della Sila,istituito con D.P.R. del14.11.2002. Il parcoha una estensione di73.695 Ha, compren-de 21 Comuni di cui11 in provincia di

Cosenza, 6 in provin-cia di Catanzaro e 4 inprovincia di Crotone etutela aree di rilevanteinteresse ambientalein Sila Grande, SilaPiccola e Sila Greca. Il nome Sila deriva dallatino Silva e rendegiustizia alla grande

ricchezza di foresteche lo ricoprono.È un Parco in cui siammirano paesaggimozzafiato, che susci-tano profonde emozio-ni invitando alla visitaed al soggiorno.

[email protected] www.parcosila.it

Il “Gran Bosco d’Italia”

Il territorio racchiuso nellaProvincia di Vibo Valentia èuno straordinario compendio di

pregiatissime testimonianze sto-riche, di panorami paesaggisticimozzafiato e di intensi profumi dicultura e tradizione. Esso proiettaal visitatore l’immagine della piùincredibile esperienza di turismo,alla scoperta dei luoghi dellamemoria e della natura piùincantevoli ed esclusivi.

Un cammino attraverso i percorsidi un turismo variopinto, conditoda scenari unici ed introvabili, incui respirare un profondo sensodi cordialità e ospitalità. La natura e la storia, l’archeologiae la cultura, i riti della tradizioneed i sapori, un itinerario comple-to per i visitatori più attenti edesigenti.

www.regione.calabria.it

Biglietteria a Lampugnano (MI) Terminal Bus Autostradale Viaggi

www.provincia.vibovalentia.it

REGIONE CALABRIA alla Borsa Internazionale del Turismo a MilanoUn percorso virtuoso verso la creazione di un solido sistema turistico regionale

Sei mesi di impegno intenso ecostante, dedicati allo studiodelle lingue moderne, in modo

particolare quella inglese, durante iquali saranno coinvolti centinaia distudenti, dottorandi, borsisti, asse-gnisti di ricerca dell’Università dellaCalabria, ma anche numerosi inse-gnanti di scuola primaria e seconda-ria; a conferma che quello della com-petenza linguistica rappresenta unelemento fondamentale per chiunquenon intenda rimanere emarginato edesideri, al contrario, misurarsi daprotagonista nel selettivo scenarioprofessionale e culturale del nostrotempo. Il progetto, promossodall’Assessorato Istruzione, AltaFormazione e Ricerca della RegioneCalabria, è condensato nell’acronimoC.L.A.C., che individua, da un lato, ilruolo affidato nell’iniziativa ad unadelle strutture più dinamichedell’UniCal, il C.L.A. - CentroLinguistico d’Ateneo (cui compete laresponsabilità scientifica e l’organiz-zazione dei corsi); dall’altro, una lette-ra, la C, nella quale si sommano lepeculiarità e le finalità di un interven-to formativo caratterizzato da una forteconnotazione strategica. Una serie dielementi identificativi, che sintetizza-no la portata di un investimento allostesso tempo nuovo ed innovativo: C,come Calabria, intesa nel sensodell’Istituzione regionale, che hadestinato importanti risorse per la

realizzazione dell’intervento; C, cometerritorio calabrese, visto che il pro-getto è destinato ad avere ricaduteprofonde non solo all’interno delCampus di Arcavacata, al cui internosi sviluppa l’UniCal, ma, appunto,rispetto all’identità socio-culturaledella regione; C, come competenzelinguistiche, fondamentali per supera-re la tradizionale pigrizia in questocampo, sia italiana che calabrese; C,come consapevolezza e volontà diintegrazione con altri stili di vita,modi di essere, esperienze diverse; Ccome curiosità di viaggiare, conosce-re altri posti, altre persone, e con essientrare in rapporto; C, come creativitàinterattiva e volontà di comunicare leproprie opinioni agli altri; infine, macerto non per importanza, C, comecertificazioni internazionali, semprepiù richieste dal mondo del lavoro edai diversi contesti accademici.