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ALIMENTAZIONE E PATOLOGIE CARDIOVASCOLARI Curarsi con gusto

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ALIMENTAZIONE E PATOLOGIE

CARDIOVASCOLARICurarsi con gusto

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Questo libretto è parte del programma EAT Alimentazione Sostenibile promosso dal Gruppo Ospedaliero

San Donato Foundation. Il progetto si rivolge a tutta la popolazione e a tutte le fasce di età, per

sensibilizzare su corretti stili di vita e sana alimentazione, come strumenti fondamentali per prevenire le

malattie. EAT Educational, nato come un programma di educazione alimentare e ai corretti stili di vita,

si svolge nelle scuole medie dal 2009 e ha coinvolto, finora, oltre 2.000 ragazzi.

EAT Alimentazione Sostenibile ha voluto anche focalizzare la propria attenzione a particolari

condizioni, come la gravidanza (consigli nutrizionali alle future mamme, con il libretto “Alimentazione

in Gravidanza”) o a particolari condizioni patologiche che traggono beneficio da una sana alimentazione

come principio generale di cura (libretto “Diabete: curarsi con gusto” e libretto dedicato alla salute

dentale e del cavo orale).

Questo libretto è dedicato a tutti coloro che hanno (o che hanno avuto) a che fare con una patologia

cardiaca (congenita o acquisita) e che stanno seguendo i consigli e le terapie dei loro cardiologi,

eventualmente anche dopo un intervento cardiochirurgico.

Le malattie cardiovascolari costituiscono uno dei maggiori problemi di salute pubblica per l’alta

prevalenza e per il possibile sfavorevole impatto sulla salute e sulla stessa sopravvivenza. Approc-

ciarle non solo con le più idonee terapie, ma anche con un corretto stile di vita e con un’alimentazione

equilibrata, rappresenta elemento di fondamentale importanza per migliorarne la prognosi.

Il libretto è, però, dedicato anche a chi desidera intervenire in ambito preventivo: nutrirsi in modo

adeguato e consapevole costituisce un aspetto essenziale nella prevenzione delle patologie

cardiovascolari. Infine, una sottolineatura: è importante saper gestire la propria condizione di salute

anche dal punto di vista nutrizionale, ma questo non può e non deve comportare i “sacrifici” che

in genere sono associati a una “dieta”.

Mangiare bene ha importanti risvolti psicologici e saper apprezzare i cibi è - prima di tutto - cultura e

conoscenza non solo degli alimenti, ma anche del territorio dove viviamo e delle opportunità che ci offre.

La vista di un buon cibo, l’apprezzare i suoi profumi, l’imparare a prepararlo al meglio, assaggiarlo e

consumarlo nelle giuste quantità: TUTTO CIÒ NON È VIETATO A UN PAZIENTE CARDIOPATICO!

Dott. Paolo Rotelli Dott.ssa Gilda Gastaldi

Presidente Gruppo Ospedaliero San Donato Gruppo Ospedaliero San Donato Foundation

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A cura di:

Dott. Lelio Morricone

Co-fondatore e responsabile scientifico del Programma EAT Alimentazione Sostenibile

Direttore Servizio di Nutrizione Clinica e Prevenzione Cardiovascolare

IRCCS Policlinico San Donato

Dott. Alexis Elias Malavazos

Co-fondatore e responsabile del Programma EAT Educational

Responsabile Centro di Eccellenza di Dietetica,

Educazione Alimentare e Prevenzione Cardiometabolica

IRCCS Policlinico San Donato

Dott. Roberto Tramarin

Responsabile Unità Operativa di Cardiologia Perioperatoria e Riabilitativa

IRCCS Policlinico San Donato

Dott.ssa Gloria Capitanio

Nutrizionista del Programma EAT Educational

Centro di Eccellenza di Dietetica,

Educazione Alimentare e Prevenzione Cardiometabolica

IRCCS Policlinico San Donato

In collaborazione con lo staff del Programma EAT

Dott.ssa Alice Cancellato

Dott.ssa Daniela Ignaccolo

Dott.ssa Irene A. Matelloni

Dott.ssa Gloria Romeo

Dott.ssa Chiara Saccomani

Dott.ssa Francesca Sironi

Dott.ssa Elisabetta Stella

Dott.ssa Roberta Zelaschi

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Adattato da The Healthy Eating Plate Copyright ©2011, Harvard University.

Usa l' olio extravergine d'oliva, le erbe aromatiche, i semi e le spezieper cucinare o condire le pietanze. Limita il burro e le salse, elimina le margarine, l'olio di palmae di cocco. Sono condimenti ricchi di grassi pericolosi .Usa poco sale, ma iodato,per il buon funzionamentodi cuore, reni e tiroide .

Bevi tanta acqua durantela giornata, ha zero calorie.Assumi una porzione di yogurtal giorno e modera il consumodi bevande zuccherate.Se vuoi un succo di frutta, consuma quelli senza zuccheri aggiunti.

Privilegia i cereali integrali e aiuterai la tua salute. Modera quelli raffinati che, nel tempo, possono rendere difficileil controllo del pesoe della glicemia.

Riduci carne e formaggi. Ricorda che pesce, legumi e uova - 2

alla settimana - sono ottime

alternative e contengono sostanze utili all’organismo. Cur ati della loro qualità e provenienza.

Esistono numerosi frutti,di tanti colori: concludi il pasto in modo divertente seguendo la loro stagionalità.

Le verdure sonotantissime, devono essere sempre presenti nel nostro piatto. Privilegia quelle di stagione e ricorda: non mangiare lepatate tutti i giorni perché sono ricche di amido.

ORRTATAGGGGIICEREALIINTEGRALI

PROTEINEDI QUALITÀÀ

OFRUTTA

IL PIATTO “IN-FORMA“PIATTO “IN-FORMA”

IL PIATTO “IN-FORMA” NON CONTIENE:

Zuccheri aggiunti, ma soltanto lo zucchero naturale della frutta e dei cereali.

Sostanze artificiali aggiunte: nessun alimento con conservanti, coloranti, edulcoranti e aromi artificiali.

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IL PIATTO “IN-FORMA” è lo strumento educativo che, dopo un’attenta revisione scientifica,

ha sostituito la ben nota piramide alimentare di non immediata e facile interpretazione.

Il piatto rappresenta un pasto equilibrato e salutare capace di saziarci rispettando il buon

funzionamento dell’organismo e di prevenire molte patologie del mondo moderno.

È diviso in 4 spicchi, ognuno dei quali rappresenta un alimento proporzionalmente distribuito.

Il denominatore comune del PIATTO “IN-FORMA” sono le fibre, indispensabili

per la regolazione dell’assorbimento dei nutrienti

e per il corretto funzionamento intestinale.

Il piatto dovrà avere come condimento

preferenziale l’olio extravergine d’oliva, ricco

di grassi buoni, vitamine e antiossidanti.

Come bevanda da accompagnare al piatto scegliamo l’acqua, che ha zero calorie ed è ricca

di sali minerali importanti.

Nella metà di sinistra del piatto troviamo

la frutta (spicchio rosso) e gli ortaggi (spicchio

verde), che la natura offre in molteplici varietà

e colori diversi in ogni stagione.

Entrambi rappresentano una fonte importantissima di sostanze protettive -

antiossidanti con azione antinfiammatoria,

fibre, sali minerali e vitamine - responsabili

del corretto funzionamento del metabolismo.

Nella metà di destra del piatto troviamo

i cereali integrali (spicchio marroncino),

fonti di carboidrati complessi non raffinati,

ricchi in fibre e con basso indice glicemico,

e le proteine salutari (spicchio arancione),

rappresentate dal pesce e dai legumi, sorgenti

di proteine vegetali ricchi di aminoacidi

essenziali, fibre e privi di grassi.

Entrambe sono un’ottima alternativa alla

carne e ai formaggi che, invece, contengono

grassi saturi da consumare con moderazione.

Il PIATTO “IN-FORMA“ è l’icona di EAT Educational e aiuta a comprendere i principi della sana alimentazione... anche per il benessere del cuore!

IL CONSIGLIO DI EAT

Assumi una porzione al giorno di yogurt

o di latte e modera il consumo di bevande

zuccherate. Se assumi un succo di frutta,

scegli sempre quelli senza zuccheri

aggiunti.

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PANE, PATATE,RISO, PASTA

VERDURA,FRUTTA, ORTAGGI

ALMENO 30 MINUTI 2 o 3 VOLTE A SETTIMANA DI ATTIVITÀ FISICA DI INTENSITÀ MODERATA

ACQUA

FORMAGGI,PIZZA, FRITTI

DOLCI, BIBITE

LEGUMI, UOVA, CARNE, PESCE OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA

La piramide comportamentaleUNA CORRETTA ALIMENTAZIONE consente di ridurre il rischio cardiovascolare e di nuovi

eventi nei soggetti che ne abbiano già avuti, direttamente e attraverso una serie di effetti

favorevoli su altri fattori di rischio quali l’ipercolesterolemia, l’ipertensione arteriosa, il diabete,

l’eccesso ponderale e l’obesità.

UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE riduce il rischio anche dell’insorgenza di altre malattie croni-

che e di sviluppare tumori.

La Piramide Comportamentale è il simbolo di un sano ed equilibrato stile di vita: ci deve guidare

nella scelta degli alimenti e dei comportamenti quotidiani. Essa è formata da sei sezioni,

contenenti vari gruppi di alimenti e l’acqua, più una sezione dedicata all’attività fisica.

Ciascun gruppo alimentare deve essere presente nella nostra dieta in modo proporzionale

alla grandezza della sua sezione.

Alla base della Piramide, troviamo gli alimenti che possiamo assumere più spesso mentre, al

vertice, troviamo quelli che sarebbe meglio limitare.

Discuti il tipo di attività e la sua durata con il tuo medico e il tuo cardiologo!

Privilegiare alimenti come:

- Pesce (2-3 volte a settimana)

- Legumi (2 -3 volte a settimana)

- Verdura (200 g 2-3 volte al giorno)

- Frutta (150 g 2-3 volte al giorno)

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Impariamo a conoscere i cibi di cui ci nutriamo! La migliore dieta possibile è basata su un’alimentazione equilibrata, bilanciata e varia.

Bisogna sempre introdurre i principali nutrienti nelle giuste percentuali.

Inoltre, occorre tenere presente che, con gli alimenti, introduciamo anche altre sostanze importanti

per l’equilibrio dell’organismo: fibre, minerali e vitamine.

Il concetto fondamentale di una dieta sana consiste anche nel rispetto del proprio fabbisogno

energetico.

Ogni individuo consuma quotidianamente una quantità di energia, che occorre rifornire attraverso

il cibo. Questa quantità è variabile, dipende da età, sesso, attività svolte durante la giornata,

esercizio fisico e costituzione dell’individuo.

10 - 20% DI PROTEINE

45 - 60%

DI CARBOIDRATI

20 - 35% DI GRASSI

Il CONSIGLIO DI EAT

Cerca sempre di mangiare in modo

proporzionato alle attività che svolgi.

Se sei attivo e ti muovi tanto, potrai

mangiare un po’ di più!

Privilegiare alimenti come:

- Pesce (2-3 volte a settimana)

- Legumi (2 -3 volte a settimana)

- Verdura (200 g 2-3 volte al giorno)

- Frutta (150 g 2-3 volte al giorno)

In genere, anche nel soggetto con malattie

cardiologiche, a fronte di uno stile alimentare

salutare coerente alle indicazioni fornite in

questo libretto, non è necessario il ricorso ad

alcun integratore alimentare.

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I carboidrati

Per apprendere, studiare, muoversi, compiere uno sforzo o più

semplicemente camminare, il nostro organismo ha bisogno di energia.

I carboidrati ci forniscono il materiale energetico di pronto uso.

Si dividono in semplici e complessi.

Gli zuccheri semplici devono rappresentare fino a un massimo del

10% circa delle calorie totali giornaliere. Li troviamo nello zucchero da

tavola, nei dolciumi, nel miele, nella frutta, nel latte, nella marmellata e

nelle bevande zuccherate.

Gli zuccheri complessi rappresentano la restante quota calorica

ricavata dai carboidrati e sono contenuti nel pane, nella pasta, nei

grissini, nei crackers, nelle fette biscottate, nel riso e in tutti i cereali,

nei legumi e nelle patate.

IL CONSIGLIO DI EAT

Prediligi i cereali integrali perchè,

rispetto a quelli raffinati, contengono,

oltre alla fibra, ai sali minerali e alle

vitamine, i fitosteroli che sono molecole

che riducono il colesterolo.

Cereali, pane, pasta e

riso vanno consumati

ogni giorno.

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Le fibrePer una corretta alimentazione, è utile incrementare l’apporto di fibre nella dieta.

L’assunzione quotidiana di una adeguata quantità di fibre è in grado di ridurre

il rischio di malattie cardiovascolari.

L’obiettivo è assumerne circa 35-40 grammi al giorno.

Le fibre sono i componenti dei vegetali (frutta, verdura, cereali integrali, legumi) che danno loro

la forma e che non vengono assorbite dall’intestino, ma nutrono la flora batterica intestinale.

Esistono due tipi di fibre:

• SOLUBILI: si dissolvono in acqua e hanno una consistenza gommosa

che aiuta ad abbassare i livelli di colesterolo nel sangue e a controllare

la glicemia (proteggendo, in tal modo, dal diabete e dalle malattie cardiovascolari).

• INSOLUBILI: non si dissolvono in acqua, ma sono molto utili per

regolarizzare l’intestino e prevenire la stitichezza.

Se non si è abituati a introdurre fibre con la dieta, è utile farlo gradualmente per

evitare formazione di gas e senso di gonfiore.

Alimenti Fibresolubili Fibreinsolubili

Legumi Fagioli, piselli,lenticchie

Frutta Mele, arance,pere,pesca,uva

More,lamponi,prugne

Verdure Carote, patate,zucca,mais

Broccoli, peperoni,spinaci,carote,pomodori,carciofi

Cerealiintegraliealimenticonfarinaintegrale

Riso,avena,orzo,mais,frumento(pasta,paneeprodottidaforno)

Riso,avena,orzo,mais,frumento(pasta,paneeprodottidaforno)

Come vedi, alcuni alimenti, contengono sia fibre solubili sia insolubili.

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Zuccheri aggiuntiLe linee guida stilate dall’Organizzazione Mondiale della

Sanità (OMS) raccomandano l’assunzione giornaliera

di zuccheri semplici al di sotto del 10% dell’apporto

energetico giornaliero totale.

Tale raccomandazione non riguarda gli zuccheri

naturalmente presenti nella frutta e nella verdura fresche

o nel latte, ma quelli aggiunti agli alimenti e alle bevande,

oltre a quelli naturalmente presenti nel miele e nei succhi

di frutta prodotti da concentrati.

Gli zuccheri aggiunti si trovano sotto forma di saccarosio,

glucosio, fruttosio, destrosio, sciroppo di glucosio,

sciroppo di fruttosio ricavato dal mais, malto e zucchero

d’uva.

Sono contenuti nelle merendine e nelle barrette, nei

succhi di frutta, in aggiunta agli zuccheri naturalmente

presenti nella frutta, in alcuni yogurt, nelle caramelle,

nelle marmellate, nelle salse, nelle creme e nelle bevande

dolci come il tè freddo, gli integratori per lo sport,

le bevande energetiche e le bibite. Tutti questi alimenti

ricchi di “calorie invisibili” contribuiscono ad aumentare

il nostro introito calorico comportando il rischio di

sovrappeso,obesità e malattie cardiovascolari.

Non è vero che i prodotti senza zucchero

possono essere consumati liberamente.

È sempre meglio scegliere un prodotto

ricco in fibre e con pochi zuccheri

naturali, piuttosto che un prodotto

con edulcoranti e poche fibre.

Pur essendo uno zucchero, il fruttosio

viene metabolizzato come un grasso

facendo aumentare i trigliceridi

nel sangue. Quindi, è bene evitare

gli alimenti in cui il fruttosio sia

aggiunto artificialmente come

dolcificante.

PER UN SOGGETTO CARDIOPATICO OCCORRE FARE MOLTA ATTENZIONE AGLI

Presta molta attenzione alle

etichette e saprai quanti grammi

di zucchero sono contenuti nel

prodotto che stai consumando.

5 g di zucchero =

1 cucchiaino di caffè

IL CONSIGLIO DI EAT

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I grassi (o lipidi) sono molto ricchi in energia,

infatti forniscono 9 kcal per grammo (più del

doppio degli zuccheri!). Vengono immagazzinati

nel tessuto adiposo e, quando vengono assunti

in eccesso, si depositano anche intorno e dentro

al cuore, al fegato e al pancreas danneggiandoli.

È per questa ragione che bisogna consumarne in

quantità moderata. Gli elementi costituivi dei lipidi

sono gli acidi grassi che, però, non sono tutti uguali:

in particolare, vi sono due famiglie differenti di

acidi grassi, dette insaturi e saturi.

Condisci le pietanze con 1 o 2

cucchiai di olio extravergine

d’oliva, mangia 20 grammi

di frutta oleosa al giorno e

pesce oleoso almeno 2 volte

alla settimana per avere effetti

positivi sul cuore: abbassare le

probabilità di progressione della

malattia cardiaca e di incorrere

in nuovi eventi cardiovascolari.

I grassi insaturiSi trovano in abbondanza negli oli vegetali, nella frutta

secca e nel pesce e, nelle giuste quantità, contribuiscono

a migliorare la salute del cuore. Si dividono in monoinsaturi

e polinsaturi. L’olio extravergine d’oliva è la migliore fonte

di grassi monoinsaturi perché ne contiene circa il 70%.

I grassi polinsaturi sono rappresentati dai cosiddetti

Omega 6, prevalentemente di origine vegetale, e Omega 3,

prevalentemente derivanti dal grasso del pesce.

Sono principalmente contenuti

in panna, burro, formaggi, frutta

secca, carni, salumi, pesce, oli

vegetali, margarine e strutto.

I Grassi

Il migliore è il pesce azzurro

(sardine, alici, sgombro)

... è il più ricco di acidi grassi

Omega 3, è sempre pescato e non

di allevamento, è di piccola taglia

e perciò accumula meno metalli

pesanti.

A temperatura ambiente, i grassi

insaturi sono liquidi. Possono essere

trasformati in solidi (es. le margarine)

diventando però grassi “trans”

o grassi idrogenati, che sono

nocivi per la salute

del cuore.

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Grassi saturiI grassi saturi non dovrebbero superare il 10% dell’apporto

energetico totale; pertanto, è soprattutto su di essi che va posta

particolare attenzione, perché vengano consumati con

moderazione. I grassi saturi si trovano soprattutto negli alimenti

di origine animale: carne, salumi, formaggi, burro, panna e strutto.

Il ColesteroloIl colesterolo è un costituente naturale di tutte le nostre

cellule, delle loro membrane e indispensabile per il loro corretto

funzionamento. Viene prodotto direttamente dal fegato e messo a

disposizione di tutti gli organi e, solo in parte, introdotto con l’assunzione di cibi.

Maggiore è la sua concentrazione nel sangue circolante, maggiore è la

probabilità di andare incontro a eventi cardiaci (infarto, ischemia, scompenso

cardiaco, morte improvvisa) e dei vasi (ictus, vasculopatie periferiche).

La quantità di colesterolo che introduciamo con i cibi influenza solo in parte

i livelli di colesterolo nel sangue. Molto più importante è la composizione

degli acidi grassi nella dieta e, in particolare, la quantità di grassi saturi.

Pur avendo poco senso sulla base delle attuali evidenze scientifiche parlare

di “dieta a basso contenuto di colesterolo”, rimane comunque raccomandabile

non superare un introito di colesterolo di 300 mg al giorno.

Per capire meglio tale quantitativo, ecco alcuni esempi:

- 1 uovo di gallina medio ne contiene circa 220 mg

- 10 g di burro ne contengono circa 25 mg

- 5 fette di salame ne contengono circa 50 mg

- 150 g di fegato di bovino ne contengono circa 400 mg

- 200 g di gamberi ne contengono circa 300 mg

- 60 g di fontina ne contiene circa 70 mg

- L’ olio extravergine d’oliva non ne contiene

Anche alcuni oli vegetali,

in particolare l’olio di palma

contenuto in molti prodotti da

forno, contengono grassi saturi.

È importante, quindi, leggere le

etichette per evitarli!

PER UN SOGGETTO CARDIOPATICO OCCORRE FARE MOLTA ATTENZIONE AI

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IN UN PAZIENTE CARDIOPATICO O DOPO UNA CONVALESCENZA

È IMPORTANTE PREDILIGERE IL GIUSTO APPORTO PROTEICO

Le proteineLe proteine sono sostanze di fondamentale importanza per il nostro organismo e, in assenza

di complicanze renali, ne dovremmo assumere circa 1 grammo per ogni chilo di peso

corporeo ideale e, comunque, le proteine non dovrebbero fornire più del 10-20% delle nostre

calorie totali giornaliere.

Le proteine possono avere origine animale, come quelle contenute nelle uova, nel latte e nei

suoi derivati, nel pesce e nella carne, oppure origine vegetale (da prediligere) come quelle contenute

nei legumi e, in percentuale minore, nei cereali. Dovremmo assumere circa un terzo di proteine

animali e due terzi di proteine vegetali.

Animali Vegetali

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Carne La carne rappresenta una fonte di proteine, quindi un possibile secondo piatto all’interno del

pasto. Contiene molti nutrienti e oligoelementi utili per il benessere del nostro organismo

(vitamina B12 e ferro). Le carni rosse devono il loro colore alla presenza nei tessuti di due

proteine l’emoglobina e la mioglobina che contengono una molecola, detta gruppo eme,

fondamentale per catturare, trasportare e fissare le molecole di ossigeno. Per questo ne vengono

immagazzinate grandi quantità nei muscoli.

CARNE E COLESTEROLO

In media, la carne contiene circa 80 mg di colesterolo per una porzione da 150 grammi.

Considerando che l’assunzione quotidiana di colesterolo non deve superare i 300 mg, è, quindi,

buona regola ridurne l’assunzione. Un elevato introito di carne rossa causa un

aumento del livello di colesterolo LDL nel sangue, incrementando, così, il rischio di eventi

cardiovascolari. Attenzione alle frattaglie (fegato, rognone, cervella): il colesterolo aumenta fino

a 1000 mg per porzione!

CARNE E FERRO

Le fonti principali di ferro sono la carne ma anche, se pur in misura minore, il pesce.

Vi sono, in ogni caso, alcune fonti vegetali alternative in grado di fornire una discreta quantità

di ferro. Tra queste cioccolato fondente, legumi, germe di grano, frutta secca e muesli.

CARNE PROCESSATA E RISCHIO GENERALE PER LA SALUTE?

Le carni trattate o lavorate sono quelle indicate come più pericolose per l’uomo, essendo state

inserite dall’OMS-Organizzazione Mondiale della Sanità nel gruppo di alimenti a maggior rischio

cancerogeno. Le carni lavorate, spiega l’OMS, includono le carni che sono state trasformate

‘’attraverso processi di salatura, polimerizzazione, fermentazione, affumicatura o sottoposte ad

altri processi per aumentare il sapore o migliorare la conservazione’’. Esempi di carni lavorate

includono dunque gli insaccati, gli hot dog, il prosciutto, la carne in scato-

la, le preparazioni e le salse a base di carne. Il problema delle carni conservate

è la presenza di conservanti che si trasformano in cancerogeni all’interno dello

stomaco e alla presenza eccessiva di sale. Quindi sarebbe consigliato, leggere gli ingredienti

delle etichette per scegliere quelli senza sali di nitrato e di nitrito (E249 E250 E251 E252).

PER UN SOGGETTO CARDIOPATICO OCCORRE FARE MOLTA ATTENZIONE ALLA

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ATTENZIONE ALLA COTTURA!

Il rischio è, inoltre, aumentato dai metodi di conservazione, processazione e cottura: affumicatura

e grigliatura possono favorire la formazione di sostanze cancerogene (ammine eterocicliche

e idrocarburi policiclici aromatici). Il rischio cancerogeno legato genericamente alla carne potrebbe

essere strettamente collegato alla sua modalità di cottura.

Per mangiare la carne e ridurre il rischio, è importante evitare i tipi di cottura che provocano

le combustioni e che portano alla formazione del benzopirene e degli idrocarburi policiclici

aromatici, tra le sostanze responsabili dell’effetto cancerogeno della carne.

QUINDI, COME COMPORTARSI?

Le linee guida di una sana alimentazione e della dieta mediterranea prevedono un consumo

moderato di carne e incoraggiano il consumo di cereali integrali, verdure, frutta, frutta secca,

spezie e olio extravergine d’oliva che, apportando fibre, sali minerali e vitamine, possono

svolgere azione antiossidante e antagonizzare gli effetti “negativi” della carne. In Italia, le norme

che regolano la produzione di carne sono molto rigide e questo ci deve rassicurare.

Prestate attenzione alla filiera di

produzione e preferite la filiera corta,

comprando la carne direttamente

dal macellaio di fiducia,

conoscendone la provenienza

e, possibilmente,

il modo con cui gli animali

sono stati nutriti e allevati.

Ricorda che pesce (in particolare

sardine, aringhe, sgombri ma anche

salmone, pesce spada e tonno) e legumi

(ceci, lenticchie, fave, piselli, fagioli)

sono una sana fonte di proteine di

qualità alternativa alla carne.

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Frutta e verdura

Consumare 5 porzioni di frutta e verdura fresca e di stagione

al giorno è una sana abitudine alimentare per prevenire

l’insorgenza di molte patologie croniche, incluse le malattie

cardiovascolari.

Entrambe sono ricche in vitamine, sali minerali, antiossidanti

e fibre (che limitano l’assorbimento dei grassi).

Grazie al bassissimo contenuto di sodio e all’elevato

contenuto di potassio e magnesio, frutta e verdura

contribuiscono a tenere sotto controllo la pressione arteriosa.

Anche la frutta oleosa come noci, mandorle, nocciole,

anacardi e pistacchi, ricca in acidi grassi essenziali, vitamine,

steroli e fibre, è molto utile nella prevenzione delle malattie

cardiovascolari. Attenzione a non superare i 30 grammi

al giorno perché molto calorica.

IL CONSIGLIO DI EAT

La frutta e la verdura di colore rosso-

arancio e blu-violetto (frutti di bosco,

uva rossa, cavolo viola, melanzane…)

contengono antocianine, composti

che hanno un’importante azione

antinfiammatoria, fondamentale per

proteggere il sistema cardiovascolare.

Alcuni ortaggi come, ad esempio,

broccoli, cavolfiori, cavoletti di

Bruxelles, sedano e carote, contengono

piccole quantità di fitosteroli

vegetali che riducono l’assorbimento

intestinale del colesterolo.

PER UN SOGGETTO CARDIOPATICO OCCORRE FARE MOLTA ATTENZIONE

E GARANTIRE UN ADEGUATO CONSUMO DI

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Consigli dietetici in corso di terapia anticoagulante oraleIn alcune condizioni (fibrillazione atriale, presenza di protesi valvolari meccaniche), molti cardiopatici

assumono farmaci anticoagulanti orali anti-Vitamina K (Coumadin® o Sintrom®). La loro efficacia

nel mantenere l’effetto anticoagulante è in qualche modo influenzata dalla alimentazione ed è per

questo che è importante adottare alcune semplici cautele.

In genere i soggetti che assumono Coumadin® o Sintrom® non devono seguire particolari regole

dietetiche ma mangiare un po’ di tutto in modo equilibrato. Non ci sono motivi per abolire o ridurre

l’assunzione di verdura e frutta le quali non alterano in modo significativo la risposta alla terapia,

ma sono molto utili per non aumentare di peso, tenere sotto controllo il colesterolo e regolarizzare

l’intestino. Le verdure inoltre sono ricche di vitamine, elementi indispensabili per il nostro organismo.

L’assunzione costante di verdure contribuisce a mantenere nel giusto equilibrio l’azione

anticoagulante del farmaco. Anche le verdure a foglia larga (lattuga, spinaci, broccoli, cavoli,

cavolfiori) possono far parte dell’alimentazione delle persone in terapia anticoagulante orale, a

condizione che non vengano assunte in quantità elevate, in quanto la vitamina K ostacola l’azione

degli anticoagulanti. Occorre inoltre evitare eccessive o drastiche variazioni delle abitudini

alimentari. Se improvvisamente si dovesse cambiare tipo di alimentazione, potrebbe essere

necessario adeguare la dose del farmaco anticoagulante assunto.

Più importante, è invece l’assunzione di alcolici. I sistemi che nel fegato eliminano l’alcol sono

gli stessi che eliminano i farmaci anticoagulati anti-Vitamina K. Il consumo esagerato di vino, ma

soprattutto di aperitivi, digestivi, superalcolici provoca un rallentamento dell’eliminazione degli

anticoagulanti orali e di conseguenza un aumento del loro effetto e del rischio di sanguinamenti e

emorragie. L’abitudine a un consumo contenuto di vino (fino a 2 bicchieri al giorno per l’uomo, e 1

per la donna) non influenza in modo significativo l’effetto degli anticoagulanti orali. È molto meglio

assumere una quantità moderata di vino tutti i giorni, piuttosto che esagerare in alcuni giorni della

settimana o in occasioni particolari.

Sono attualmente disponibili anticoagulanti orali di nuova generazione chiamati DOAC (Pradaxa®,

Xarelto®, Eliquis® e Lixiana®) che agiscono con meccanismi completamenti diversi rispetto agli anti-

Vitamina K. Questi nuovi anticoagulanti orali vengono assunti a dosaggio fisso che non necessita di

essere modificato nel tempo e per i quali non sono richieste particolari attenzioni di tipo alimentare.

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Sale

Il sale da cucina (cloruro di sodio), oltre a essere impiegato per la preparazione e la cottura dei cibi,

è contenuto principalmente in alimenti conservati (salumi e formaggi), trasformati (scatolame,

patatine, snack…), pre-cucinati (sughi pronti, surgelati da riscaldare), consumati fuori casa (fast food,

ristorante, bar...) ma anche in alimenti che consumiamo quotidianamente (crackers, pane, biscotti,

pizza e focaccia).

L’alto apporto di sale favorisce l’aumento dei livelli di pressione arteriosa, un fattore di rischio

assai rilevante per le malattie croniche e cardiovascolari. Vi sono ormai prove convincenti per

sostenere che una riduzione del sale abbassa la pressione sanguigna e riduce il rischio di morte per

malattie cardiovascolari. In alcune malattie molto comuni, come l’insufficienza cardiaca, il diabete e

l’insufficienza renale cronica, l’obiettivo suggerito dall’Organizzazione Mondiale di Sanità (OMS) è

di ridurre l’assunzione di sale almeno al di sotto di 3-5 g/die (pari a 1,2/2 g di sodio).

Usare sali iposodici può aiutare a non aumentare la pressione sanguigna per il loro basso contenuto

in sodio. I sali iposodici devono comunque essere consigliati dallo specialista (cardiologo, internista,

specialista in scienza dell’alimentazione) per la presenza di un contenuto di potassio maggiore

rispetto al sale comune.

PER UN SOGGETTO CARDIOPATICO OCCORRE FARE MOLTA ATTENZIONE AL

Come comportarsi? Alcuni pratici suggerimenti

- Riduci progressivamente l’uso di sale sia a tavola sia in cucina

- Limita l’uso di condimenti alternativi contenenti sodio (dado da brodo, salse, ecc.)

- Insaporisci i cibi con erbe aromatiche e spezie

- Preferisci, se disponibili, i prodotti a basso contenuto di sale

- Consuma solo saltuariamente alimenti trasformati ricchi di sale

- Frutta e spremute sono un’ottima alternativa agli spuntini salati

- Nell’attività sportiva, reintegra con acqua i liquidi persi con la sudorazione

- Quando fai la spesa, controlla le etichette e preferisci i prodotti con minor contenuto di sale

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IL CONSIGLIO DI EAT

Evita di mettere il sale a tavola!

Per ridurre il consumo di sale

utilizza le spezie o il gomasio

come condimento!

(Ricetta a pag. 41)

OCCHIO al sale nascosto!

La quantità di sale utile al nostro organismo è assicurata dal contenuto naturalmente presente nei

cibi. Oggi il consumo medio giornaliero di un italiano adulto arriva o supera i 9 grammi che per il 75%

derivano da prodotti, soprattutto conservati e precotti, acquistati dai consumatori.

Controlla l’etichetta dei prodotti

e scegli quelli in cui

la quantità di sale non supera

1-1,2 g/100 g

Come considerare i valori riportati in etichetta?

SODIO SALE

ALTO Superiore a 0,4-0,5 g/100 g Superiore a 1-1,2 g/100 g

MEDIO Da 0,12 a 0,4-0,5 g/100 g Da 0,3 a 1-1,2 g/100 g

BASSO Inferiore a 0,12 g/100 g Inferiore a 0,3 g/100 g

N.B. Sodio = Sale x 0,4 Sale = Sodio x 2,5

Fonte: World Action on Salt and Health (WASH).

Le quantità di SALE nascoste NEL PIATTO (g/100 g di prodotto)

PIZZA da 0,04 g a 14,5 g

PANE da 0,53 g a 2 g

CRACKERS da 0,01 g a 3,43 g

SALSE da 0,70 g a 3,75 g

INSCATOLATI da 0,25 g a 10 g

SALUMI da 1,5 g a 6,5 g

FORMAGGI da 0,5 g a 5 g

IMPANATURE da 3,85 g a 24,25 g

BISCOTTI da 0,03 g a 3,5 g

Fonte: Gruppo di lavoro Intersocietario per la Riduzione del Consumo di Sodio in Italia (GIRCSI); Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU).

20

Spezie ed erbe aromatiche

CANNELLA Ricca in polifenoli, ha proprietà antibatteriche e antiossidanti

Secondo studi recenti, favorisce il controllo della glicemia.

CURCUMA

È uno dei componenti del curry e contiene curcumina, una

sostanza attiva con importanti proprietà antinfiammatorie.

CHIODI DI GAROFANO

Ha funzioni stimolanti per la digestione, facilita l’eliminazione

dei gas dallo stomaco e dall’intestino. Ha effetto disinfettante e

battericida grazie alla presenza di eugenolo.

CURRY

È un mix di spezie di origine orientale, tra cui curcuma,

pepe nero, zenzero, cumino, coriandolo e cardamomo.

Grazie a questi componenti, ha proprietà antiossidanti,

digestive e antibatteriche.

ZENZERO

Aiuta i processi digestivi e facilita l’eliminazione dei gas intestinali.

Utile contro il raffreddore, la nausea e il mal di testa.

Ha proprietà antinfiammatorie.

PEPERONCINO

Contiene sostanze antiossidanti, antinfiammatorie e disinfettanti

dell’apparato gastrointestinale.

ALLORO Ha spiccate proprietà antisettiche, antiossidanti e digestive.

Le spezie consentono di dare sapore, profumo e colore ai piatti riducendo l’uso di sale.

Esse, inoltre, contengono numerose sostanze benefiche antinfiammatorie e antibatteriche.

21

Acqua e cuore Bere acqua è importantissimo e, salvo non ci siano particolari

problemi di salute, si può scegliere una qualunque acqua,

sia minerale sia della rete idrica domestica, assumendone circa

1,5-2 litri al giorno.

Le acque oligominerali (sia in bottiglia sia della rete idrica

comunale) contengono generalmente pochi minerali (calcio,

sodio, magnesio) mentre quelle minerali ne contengono di più

a seconda della sorgente di origine.

Le acque oligominerali sono le più adatte a chi ha problemi

di ipertensione arteriosa o di cardiopatia, proprio per il ridotto

contenuto di sodio, elettrolita importante del sangue che può

essere, insieme ad altri fattori quali l’ereditarietà e l’obesità,

corresponsabile dell’ipertensione arteriosa.

Il rene è un organo importante nella regolazione e

nel mantenimento costante, per quanto possibile, della quantità

di acqua e di sodio dell’organismo. Nel caso di malattia renale

o di alcune malattie del cuore, l’organo perde queste capacità e

di conseguenza l’organismo può andare incontro a un’eccessiva

e pericolosa ritenzione di liquidi oppure, meno frequentemente,

a un’eccessiva perdita d’acqua.

L’acqua si trova

“nascosta anche negli alimenti”!

Nei pazienti cardiopatici, specie

in presenza di scompenso

cardiocircolatorio, un eccesso di

apporto di acqua o bevande può

essere pericoloso. In questo caso,

occorre seguire le raccomandazioni

del medico o dello specialista, che

potrebbe consigliare al paziente di

limitare l’assunzione di liquidi e di

controllarne l’apporto giornaliero.

Un modo per monitorare

l’assunzione di liquidi e la loro

escrezione è quella di controllare

il peso corporeo!

22

Il vino rosso nelle malattie cardiovascolari

Uno dei fattori protettivi della dieta mediterranea è attribuito al

consumo moderato ai pasti di vino, in particolare di quello rosso.

Parecchi studi scientifici confermano le positive associazioni

cliniche e biologiche del consumo di vino rosso sulle patologie

cardiovascolari e la mortalità. Un moderato consumo di vino

rosso produce, infatti, numerosi effetti benefici su tutte le fasi

del processo aterosclerotico dalla formazione e crescita della

placca, al processo di occlusione dei vasi.

Il vino rosso apporta, infatti, una notevole quantità di polifenoli

principalmente tannini e flavonidi (tra cui il più famoso è il

resveratrolo) ma anche di epicatechine che sono molecole

con importanti proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e

antiaterogene che agiscono anche alzando i livelli di colesterolo

‘buono’ (HDL) e diminuendo la viscosità del sangue.

Ricordiamo, comunque, che il vino è una bevanda alcolica e la

sua concentrazione di alcol ne impone un consumo limitato.

Secondo i livelli di assunzione raccomandata di nutrienti per la

popolazione italiana (LARN) “nella popolazione adulta SANA,

l’assunzione quotidiana di alcol con i pasti può raggiungere i 40 g

nei maschi e i 30 g nelle donne”. Questo significa che, per un vino

con una gradazione di 10-11 % vol., il consumo di vino concesso

è di massimo tre bicchieri (da 125 ml) per gli uomini, e poco più

di due bicchieri per le donne; nell’anziano, la quantità si riduce

a 30 g nei maschi e 25 g nelle femmine. Importante ricordare

sempre che è meglio evitare l’alcol prima dei 18 anni di età.

IL CONSIGLIO DI EAT

I polifenoli dietetici si possono

assumere oltre che attraverso il vino

rosso anche attraverso un adeguato

consumo di frutta e verdura fresche,

e di olio extravergine d’oliva.

In caso di patologie specifiche, è

sempre meglio chiedere al proprio

medico se si possono assumere

bevande alcoliche e in quali

quantità!

23

La dieta mediterranea

La dieta mediterranea è un modello nutrizionale che si basa

sugli alimenti tradizionali dei paesi del bacino del Mediterraneo.

Esso tiene conto di tutte le conoscenze e le tradizioni che

riguardano i cibi di cui ci nutriamo in questa particolare area

geografica, che vanno dalla coltura delle materie prime alla

preparazione del cibo. Si fonda sul rispetto del territorio e sulla

biodiversità.

La dieta mediterranea si basa sul consumo prevalente e

quotidiano di frutta, verdura, cereali integrali e prevede un

ridotto consumo di carne a favore del pesce e dei legumi come

fonti proteiche alternative; prevede, inoltre, un moderato

consumo di latte e prodotti caseari, l’utilizzo di erbe aromatiche,

spezie e frutta secca. L’olio extravergine d’oliva ne costituisce

il principale condimento ed è consentita anche l’assunzione di

moderate quantità di vino rosso.

Sono ormai numerosi gli studi, apparsi su prestigiose riviste

scientifiche, che dimostrano come la dieta mediterranea abbia

un’azione protettiva per il nostro organismo, in particolare

contro diabete, tumori, patologie neurodegenerative e,

soprattutto, nei confronti di quelle cardiovascolari.

Dal 2010 la dieta mediterranea, cultura del cibo attenta alla

qualità degli alimenti e alla semplicità delle preparazioni, è

stata inserita dall’UNESCO nella lista dei patrimoni culturali

immateriali dell’umanità condivisa da Italia, Spagna, Grecia,

Portogallo, Cipro, Croazia e Marocco.

Il CONSIGLIO DI EAT

Utilizza l’olio extravergine

d’oliva, verificandone la

provenienza e dosandolo sempre

con attenzione.

24

LA SEDENTARIETÀ

- Aumenta il rischio di malattie cardiache e di progressione della malattia in soggetti cardiopatici

- Raddoppia il rischio di nuovi eventi cardiovascolari nel soggetto con problemi cardiaci

- Aumenta il carico di lavoro di cuore e polmoni essendo i muscoli più deboli.

Attività fisica

IN OGNI CASO RICORDARE:

OLTRE A UNA SANA ALIMENTAZIONE È INDISPENSABILE MANTENERE UN’ ADEGUATA

Dopo un pasto gustoso e piacevole, l’attività fisica deve essere parte integrante nella vita quotidiana.

QUALI SONO I BENEFICI DELL’ATTIVITÀ FISICA NEL CARDIOPATICO?

L’esercizio fisico aiuta a perdere peso:

- Bruciando le calorie in eccesso (più è prolungato, più ne brucia)

- Aumentando la massa muscolare nel nostro organismo e rendendo il nostro corpo capace

di consumare più calorie

L’esercizio fisico:

- Allena il cuore che, essendo un muscolo, ha bisogno di rimanere attivo

- Aumenta i livelli di colesterolo buono (HDL) aiutando, in tal modo,

a diminuire i livelli di colesterolo cattivo (LDL)

- Aiuta a ridurre la pressione arteriosa

- Aiuta a prevenire o a curare il diabete

- Previene, soprattutto nelle donne, l’osteoporosi

- Favorisce il controllo dello stress con azione rilassante

- Migliora la quantità e la qualità del sonno

CUORE E POLMONI

Cuore in gola, respiro corto e mancanza di fiato sono disturbi che insorgono tanto più precocemente

quanto più si è sedentari. Questi sintomi sono dovuti a un aumento di frequenza cardiaca e

respiratoria.

Utilizzare un contapassi o

trovare un’App può essere un

facile metodo per verificare

quanto movimento

facciamo quotidianamente.

1200

25

Attività fisica

Aderenza

Buona volontà

Continuità

L’ATTIVITÀ FISICA PUÒ ESSERE EFFICACE COME UN FARMACO!

MA PERCHÈ L’ATTIVITÀ FISICA SIA EFFICACE È IMPORTANTE:

- Preferire le attività che impegnano il maggior numero di muscoli

- Praticare per un periodo abbastanza lungo di tempo (30-45 minuti)

- Preferire attività a sforzo almeno tra MODERATO e VIGOROSO

- Praticarla in modo continuativo (3-4 volte la settimana)

L’ATTIVITÀ FISICA DEVE ESSERE:

- Gradevole, non noiosa, sostenibile nel tempo e facilmente inseribile nella quotidianità

- Lontano dai pasti

- Non nelle ore più fredde/calde

- Coinvolgente per familiari, amici o comunque in compagnia per mantenere l’adesione nel tempo

Il cuore è un muscolo,

se allenato

lavora meglio!

Attività Costo calorico (cal/h)

Passeggiare a 3.2 km/h 175Passeggiare a 4.8 km/h 245Giardinaggio 310Ciclismo (lento) 280Ciclismo (moderato) 400Nuoto (lento) 315Nuoto (veloce) 490Corsa (9.0 km/h) 710Corsa (12.0 km/h) 930

TABELLA DEL CONSUMO CALORICO

Per ottenere i vantaggi

di un esercizio fisico

bisogna... farlo!

Maggior en

ergia

per og

ni con

trazion

e...

26

NELLE PERSONE SANE DI TUTTE LE ETÀ

È raccomandabile uno stile di vita che comprenda da 2.5 a 5 ore la settimana di attività fisica o di

esercizio fisico di tipo aerobico di intensità almeno moderata, o da 1 a 2.5 ore la settimana di

esercizio fisico intenso.

Queste attività dovrebbero essere distribuite in 4 o 5 giorni anche in modo frazionato nella stessa

giornata, ma in fasi della durata di almeno 10 minuti.

QUALI SONO LE ATTIVITÀ AEROBICHE DI INTENSITÀ MODERATA?

- Cammino a passo veloce (4-6 km/h) ma non marcia sportiva

- Nuotare in scioltezza

- Bicicletta a meno di 6-7 km/h

- Tennis (doppio)

- Ballo

- Golf

- Acquagym

- Giardinaggio

QUALI SONO LE ATTIVITÀ AEROBICHE INTENSE?

- Marcia sportiva

- Jogging, corsa

- Nuotare tipo competizione

- Tennis (singolo)

- Bicicletta a più di 6-7 km/h

- Giardinaggio intensivo

- Trekking in montagna

ATTIVITÀ DI POTENZIAMENTO MUSCOLARE

Opzionali e utili, ma nel complesso meno efficaci in termini di prevenzione delle malattie

cardiovascolari, rispetto alle attività di tipo aerobico:

- Portare la spesa

- Esercizi con pesi, elastici, attrezzi in palestra, ecc.

- Pilates

- Alcune attività di giardinaggio (scavare, ecc..)

- Lavare le finestre o i pavimenti

Utilizzare un conta passi o

trovare un’App, può essere un

facile metodo per verificare

quanto movimento facciamo

quotidianamente.

27

Per il tuo CUORE

Almeno 30 MINUTI di attività aerobica a

MODERATA INTENSITÀ

Almeno 25 MINUTI di attività aerobica a

VIGOROSA INTENSITÀ

Almeno

5 giorni a settimana

Almeno

3 giorni a settimana

TOTALE DI 150 MINUTI

TOTALE DI 75 MINUTI

O la combinazione di entrambi e

attività di rinforzo muscolare a

MODERATA-ALTA INTENSITÀ

2 giorni a settimana

per ulteriori

benefici per

la tua salute

28

ATTIVITÀ FISICA NON STRUTTURATA O “LIBERA”

Per chi non ha mai praticato uno sport, o sono anni che non lo pratica, è bene sapere che giovano alla

salute anche le attività fisiche “non strutturate“, purché diventino regolari abitudini di vita come ad

esempio, camminare almeno 30 minuti per la maggior parte dei giorni della settimana (5 giorni la

settimana è un ottimo obiettivo raggiungibile da tutti).

Ovviamente, per tutti è consigliabile la regola della gradualità: è bene iniziare con una passeggiata di

10 minuti per poi aumentare progressivamente il tempo dedicato a tale attività.

Se si fosse sedentari da molto tempo, oppure se si soffrisse di patologie croniche, sarebbe prudente

- prima di intraprendere un programma di attività fisica - parlarne con un cardiologo.

FAI DELL’ESERCIZIO FISICO UNA PARTE DELLA TUA ROUTINE QUOTIDIANA

Se proprio non riuscissi a svolgere 30 minuti continuativi di attività fisica, cerca di intervenire sulle

abitudini di tipo sedentario:

- Fai qualche lavoro domestico mentre guardi la televisione

- Cammina mentre parli al telefono, o come dicono gli Americani, “Walk your talk”

- Usa la bicicletta ogni volta che puoi. Fallo per andare al lavoro, per andare a fare spese...

- Lavori tutto il giorno al computer? Concediti almeno 5 minuti di movimento per ogni ora di lavoro

- Fai le scale ogni volta che puoi, evita di usare l’ascensore o le scale mobili.

- Cerca di camminare il più possibile, sfrutta ogni occasione per muoverti

- Se ciò che devi fare è a breve distanza non prendere la macchina o i mezzi pubblici

- Se devi usare l’automobile, parcheggia lontano e fai un tratto a piedi, allo stesso modo,

se prendi i mezzi pubblici, puoi scendere la fermata prima e proseguire a piedi

- Taglia l’erba del prato, fai giardinaggio

- Scegli un’attività che ti piaccia (anche il ballo è un’attività fisica!)

- Preferisci lo sport in compagnia, sarà più facile trovare lo stimolo giusto

- Porta spesso a spasso il tuo cane!

Ricordati:

anche poca attività fisica

è meglio di nulla!

29

NELLE PERSONE CON PROBLEMI CARDIACI

Anche se in linea di massima gli effetti benefici della attività fisica si riconoscono anche nei

soggetti cardiopatici, la modalità con cui la persona che ha avuto un evento cardiovascolare

o che presenta una malattia cardiaca imposta il proprio stile di vita in relazione all’attività

e all’esercizio fisico deve essere molto più cauta, individualizzata e guidata dal cardiologo.

In presenza di una malattia cardiaca, ogni generalizzazione deve essere trattata con cautela.

È sempre indispensabile conoscere in modo accurato e circostanziato, oltre al tipo di malattia

cardiaca, sia la capacità di esercizio sia le condizioni di rischio associato all’esercizio fisico.

È per questo che, in genere, la definizione dei programmi di esercizio fisico nei soggetti con

malattia cardiovascolare nota avviene nel contesto di un programma supervisionato di riabilitazione

cardiaca. Quindi, in analogia a quanto avviene per un farmaco, il tipo, la durata, l’intensità,

la frequenza delle sessioni di attività fisica e gli eventuali criteri per monitorarne gli effetti,

devono essere definiti in modo individualizzato dal cardiologo sulla base della valutazione

funzionale e del rischio clinico connesso all’esercizio fisico.

Attenzione: In pochi casi, l’attività fisica può risultare, indipendentemente dalla percezione di

benessere del paziente, controindicata.

Quali sono i test sulla base dei quali è possibile definire un programma di attività fisica adeguata

e sicura per un soggetto cardiopatico?

Gli strumenti di valutazione funzionale sono molteplici (Valutazione clinica cardiologica, ECG,

Ecocardiogramma, Holter, monitoraggio pressione 24 ore, etc..) e il loro utilizzo varia molto a

seconda della situazione clinica del singolo paziente, delle sue abitudini e preferenze, ecc.

Per un soggetto cardiopatico (con esiti di un infarto, di una angioplastica o di un by-pass

aorto-coronarico, con angina pectoris o scompenso cardiaco cronico in fase di stabilità)

è raccomandabile uno stile di vita che comprenda 30 minuti di attività fisica o di esercizio

fisico di tipo aerobico di intensità almeno moderata o intensa, almeno 3 volte la settimana.

Sempre il cardiologo e il fisioterapista potranno fornire indicazioni appropriate in relazione

al tipo di training fisico (cammino a passo veloce, bicicletta, cyclette, treadmill, ecc.), alla modalità

di riscaldamento e di defaticamento, alla necessità dell’utilizzo di un cardiofrequenzimetro

e alla possibilità di affrontare o di riprendere attività di tipo sportivo.

È bene ricordare che, al contrario di quanto raccomandato per le persone sane,

per il cardiopatico un atteggiamento “fai-da-te”

sui vari aspetti dell’attività/esercizio fisico è pericoloso!

30

Il fumo fa male Questo perché in ogni sigaretta sono presenti numerose sostanze irritanti e ossidanti.

Quelle irritanti creano una reazione infiammatoria, quelle ossidanti producono i cosiddetti “radicali

liberi” che, reagendo con il DNA umano, creano fenomeni di mutazione, carcinogenesi e morte

cellulare.

ELEMENTI NOCIVI NELLE SIGARETTE

NICOTINA (Insetticida)

BUTANO (Combustibile)

CADMIO (Batterie)

METANO (Gas)

ARSENICO (Veleno)

MONOSSIDO DI CARBONIO

METANOLO (Combustibile per razzi)

VERNICE

AMMONIACA (Igienizzanti da bagno)

TOLUENE (Solvente)

ACIDO STEARICO (Cera)

ACIDO ACETICO (Aceto)

In ogni sigaretta sono presenti catrame (quello dell’asfalto), acetone, ammoniaca (che si usa per

le pulizie), ancora monossido di carbonio, formaldeide, arsenico, derivati del cianuro, e additivi

chimici.

TUTTI SANNO CHE FUMARE FA MALE

Eppure c’è un’industria che promuove il marketing diretto ai giovanissimi e che realizza immensi

fatturati. Non solo. Recenti studi dimostrano che i figli dei fumatori hanno una più elevata

probabilità di fumare.

TUTTI SANNO CHE LA NICOTINA CREA DIPENDENZA

L’effetto iniziale rende piacevole il fumo perchè apparentemente stimola la capacità di

concentrazione e la resistenza allo stress psicofisico. A lungo andare però il fumo diventa

una necessità dalla quale non ci si riesce ad allontanare.

RICORDATI SEMPRE CHE

31

QUALI PROBLEMI PROVOCA IL FUMO?

- L’eccessiva produzione di muco nei bronchi e la distruzione

del tessuto polmonare sano (bronchite cronica ed enfisema)

- Indurisce le arterie e le occlude causando ipertensione

arteriosa, infarto e ictus cerebrale

- L’affaticamento e scarso rendimento muscolare,

dal momento che riduce la concentrazione di ossigeno

nel sangue

- L’aumento delle secrezioni acide dello stomaco,

provocando gastriti e ulcere

- La bocca è spesso colpita da gengiviti e alitosi

- I dipendenti dalla nicotina hanno un sonno ridotto

di ben 1,2 minuti in media per ogni sigaretta fumata

- 3 fumatori su 10 faticano a prendere sonno,

si svegliano frequentemente durante la notte

o troppo presto al mattino

- Più del 40% dei fumatori maschi soffre di disfunzione

erettile, mentre in entrambi i sessi si riduce la fertilità

- Aumenta il rischio di calvizie

- Aumenta le rughe, le borse e pelle giallastra

- Provoca i tumori. Il più conosciuto è certamente quello

al polmone, ma il fumo provoca anche neoplasie

al cavo orale, faringe, esofago, laringe, pancreas,

reni e vescica.

IL CONSIGLIO DI EAT

In Italia, ogni anno, muoiono

circa 80 mila persone a causa

del fumo di sigaretta, una ogni

2 ore e mezza. Chi non fuma

ha un’aspettativa di vita di ben

10 anni superiore rispetto ai

fumatori.

Allontanati e allontana i

bambini dalle persone che

fumano perché anche il fumo

passivo è tossico.

Se le persone non fumassero

eviteremmo il 90% di tumori

polmonari.

VUOI SMETTERE DI FUMARE?

Fatti aiutare da un Centro Antifumo.

www.iss.it/fumo

www.ospedalesenzafumo.it

SENZA FUMO

OSPEDALE

32

LE STAGIONI DELLA FRUTTA*gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre

ALBICOCCA • •AGRUMI • • • • • • •

CACO • • COCOMERO • • • •

CILIEGIA • • •FRAGOLA • • • •

FICO • • •KIWI • • • • • • •

MARRONI • •MELA • • • • • • • •

MELONE • • • •PERA • • • • • • •

PESCA • • • • •PRUGNA • • • • •

UVA • • • • •* esempio valido per il nord Italia.

Seguiamo il ritmo delle stagioni: è una pratica rispettosa dell’ambiente e che tutala anche la nostra salute!

33

gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre

ASPARAGI • • •BIETA • • •

CARCIOFO • • • • • • •CARDO • • • • •

CAROTA • • • • • • • • • • • •CAVOLO • • • •

CETRIOLO • • • • •CIPOLLA • • • • • • • • • • • •

FAGIOLINI • • • • • • •FAGIOLIFRESCHI • • •

FAVEFRESCHE • •

FINOCCHIO • • • •LATTUGA • • • • • • • • • • • •

MELANZANA • • • • •PEPERONE • • • • •

PISELLIFRESCHI • •

POMODORO • • • • •RADICCHIO • • • • • • • •

RAVANELLO • • • • • • •SEDANO • • • • • • • • • • • •

VERZA • • • • • • • •ZUCCA • • • • • • •

ZUCCHINA • • • • •

LE STAGIONI DELLA VERDURA*

* esempio valido per il nord Italia.

Quando fai la spesa verifica sempre la provenienza dei prodotti ortofrutticoli e rispetta la staigionalità.

34

Un esempio di ricette per una dieta

“antinfiammatoria”

Alla base delle patologie cardiovascolari, ma anche del diabete,

del cancro e della malattie neurodegenerative c’è uno stato

infiammatorio cronico silente influenzato anche da

un’alimentazione ricca di grassi saturi e zuccheri aggiunti.

Una dieta che segua i principi della dieta mediterranea

e il PIATTO “IN-FORMA“ a base di cereali integrali,

frutta e verdura di stagione, proteine derivate dal pesce

e dai legumi e acidi grassi insaturi

(principalmente, l’olio extravergine di oliva)

è in grado di ridurre questo stato infiammatorio.

In questa sezione, troverete alcune particolari ricette

di cibi con spiccate proprietà antinfiammatorie.

35

Muesli fatto in casaIngredienti

100 g di fiocchi d’avena

1 cucchiaino di semi di lino

1 cucchiaino di semi di zucca

1 cucchiaino di semi di girasole

3 noci

10 mandorle

1 cucchiaio di uva passa

Procedimento

Sbriciolare le noci e le mandorle. Mescolare tutti gli ingredienti.

Conservare in un contenitore a chiusura ermetica.

IL CONSIGLIO DI EAT

L’avena è uno dei cereali a più basso

indice glicemico, particolarmente

adatto al controllo dei livelli di

glucosio e di colesterolo nel sangue.

Noci, semi di girasole, semi di lino

e semi di zucca sono ottime fonti di

vitamina E, acidi grassi, Omega 3

antinfiammatori e protettivi per il

sistema cardiovascolare.

36

Riso integrale

Procedimento

Sciacquare il riso in acqua fredda. Tostare il riso a secco in una padella dal fondo spesso finché

non diventa leggermente dorato. Travasare il riso in pentola con l’acqua e cuocere per circa 2 ore

(se usate la pentola a pressione, dimezzate i tempi e le tazze d’acqua).

Il riso integrale così preparato si conserva in frigorifero e può essere poi riscaldato e utilizzato

per molte altre preparazioni (nelle zuppe, come accompagnamento di ricette con verdure);

infatti, le sue caratteristiche organolettiche e nutritive non vengono alterate nella conservazione.

Ingredienti

2 tazze di riso semi-integrale6 tazze di acqua1 pizzico di sale marino integrale

IL CONSIGLIO DI EAT

Il riso integrale è un cibo molto

equilibrato. Infatti, oltre agli amidi,

contiene una discreta quantità

di proteine, grassi polinsaturi,

sali minerali, fibre e vitamine del

gruppo B. Molti di questi nutrienti

vengono persi durante il processo

della brillatura e sono perciò assenti

nel riso bianco.

37

Passato di zucca con zenzero e semi di zucca

Procedimento

Mettere in un tegame tutte le verdure mondate, lavate con l’acqua, tagliate a pezzi e lasciarle

cuocere per almeno un’ora e mezza. Frullare, poi, tutto con il mixer. Unire olio extravergine d’oliva,

sale e pepe e servire decorando con i semi di zucca e lo zenzero grattugiato.

Ingredienti (per 4 persone)

300 g di polpa di zucca100 g di radice fresca di zenzero o polvere di zenzero 50 g di semi di zucca1,5 lt di acqua3-4 carote2-3 cipolle1 patata2 cucchiai di olio extravergine d’olivaSale integrale q.b.Pepe q.b.

IL CONSIGLIO DI EAT

La radice di zenzero contiene

sostanze antiossidanti

e antinfiammatorie.

I semi di zucca sono

ricchissimi di acidi grassi

Omega 3 importanti

per le loro proprietà

antinfiammatorie.

38

Cous cous integrale al curry

Procedimento

Mettere il cous cous in una ciotola. Far bollire l’acqua con un pizzico di sale iodato e, quando bolle,

spegnere e aggiungere la polvere di curry, mescolando. Versare l’acqua calda sul cous cous fino a

ricoprirlo. Coprire e lasciar riposare per circa 10 minuti. Versare un cucchiaio d’olio extravergine

d’oliva nella ciotola del cous cous e sgranare con una forchetta. Unire in una ciotola carote, zucchine

e peperoni e condirli con 2 cucchiai d’olio extravergine d’oliva e un pizzico di sale iodato. Far

appassire la cipolla in una padella con 4 cucchiai d’acqua per circa 2 minuti e aggiungere le verdure.

Lasciar cuocere a fiamma bassa con coperchio per circa 15 minuti mescolando ogni tanto. Condire il

cous cous con le verdure e servire caldo o freddo.

Ingredienti (per 4 persone)

250 g di cous cous integrale precotto270 ml acqua1 carota media a dadini2 zucchine piccole a dadini1 peperone medio a dadiniMezza cipolla rossa o bionda tritata3 cucchiai di olio extravergine d’olivaSale iodato q.b.Curry q.b.

IL CONSIGLIO DI EAT

Questo primo piatto si può consumare

caldo o come piatto freddo. Il curry, che

contiene curcuma, pepe nero, zenzero,

cumino, coriandolo e cardamomo,

ne caratterizza il sapore e conferisce

ottime proprietà antinfiammatorie.

39

Hummus di ceci con pinzimonio di verdure

Procedimento

In una padella, mettere 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva, 2 spicchi d’aglio e le spezie in polvere;

far tostare il tutto per un paio di minuti a fuoco medio. Aggiungere i ceci scolati e lasciarli insaporire

per altri 2-3 minuti; spremere, nel frattempo, i limoni e mettere il loro succo da parte. Trasferire i

ceci (con aglio e spezie) all’interno di un mixer, aggiungere la tahina e il succo di limone, poi frullare

il tutto fino a ottenere una crema omogenea e liscia. Aggiungere un po’ di acqua e amalgamare il

composto aiutandosi con un cucchiaio. Servire in una ciotola con le verdure mondate e tagliate a

listarelle dopo aver cosparso la superficie con del prezzemolo tritato o del peperoncino.

Ingredienti (per 4 persone)

200 g di carote novelle1 cuore di sedano8 ravanelli12 pomodorini400 g di ceci lessati1 cucchiaio di salsa di sesamo tahina 3 cucchiai di olio extravergine d’ oliva2 spicchi d’aglioSucco di 2 limoni2 cucchiai di cumino Acqua calda q.b.Prezzemolo tritato o peperoncino q.b.1 pizzico di sale iodato

IL CONSIGLIO DI EAT

I ceci sono legumi utilizzati, fin dall’antichità,

in tutto il bacino del Mediterraneo.

Sono un’ottima fonte di proteine vegetali e

sono fonte di acidi grassi essenziali. Con i ceci

si prepara l’hummus, ottimo da spalmare sui

crostini. Ogni paese ha la sua variante: infatti,

usando diversi tipi di spezie (curry, paprika,

coriandolo) otterremo gustose versioni.

40

Zuppa di cavolo nero e fagioli

Procedimento

Pulire il cavolo nero e tagliarlo a listarelle non troppo grandi. Pelare le patate e le carote e tagliarle

a pezzi. In una pentola capiente aggiungere le patate, le carote e il cavolo. Dopo pochi minuti,

aggiungere 2 litri di acqua, legare con uno spago il rosmarino, il timo e i peperoncini e immergerli

nel brodo, lasciando fuori parte dello spago (in questo modo non si disperderanno i rami nel brodo).

Portare a bollore e continuare la cottura coperto per un’ora. Scolare i fagioli e unirli al resto degli

ingredienti, aggiungere un pizzico di sale iodato. Lasciar cucinare ancora 30 minuti. Togliere lo

spago con le spezie. Frullare una parte del composto e amalgamarlo al resto. Servire caldo con un

cucchiaio di olio extravergine d’oliva e i crostini di pane.

Ingredienti (per 4 persone)

400 g di fagioli cannellini (in scatola o secchi)1 cavolo nero3 patate2 carote2 rametti di rosmarinoRametti di timo q.b.2 cucchiai di olio extravergine d’oliva1 spicchio d’aglio1 peperoncino1 pizzico di sale iodato8 fette di pane integrale

IL CONSIGLIO DI EAT

Il cavolo nero è un vegetale appartenente alla

famiglia delle crucifere (come le verze, i cavolfiori,

i broccoli, il cavolo cappuccio) e contiene oltre

a fibre, sali minerali, vitamine, importanti

sostanze antiossidanti e antinfiammatorie.

I fagioli sono un’ottima fonte di proteine vegetali,

ricchi di fibre e prive di grassi.

41

Polpette di miglio, verdure e curcuma

Procedimento

Cuocere il miglio a fuoco basso in acqua bollente e salata (una parte di miglio per due d’acqua in

modo tale che, una volta asciugata l’acqua, sarà cotto anche il cereale). Nel frattempo, cuocere con

2 cucchiai di olio extravergine d’oliva le verdure tagliate a cubetti con il peperoncino. Mescolare,

infine, il miglio alle verdure ripassandolo, per qualche istante, in padella e, in seguito, unire l’uovo e

la curcuma. Mettere a riposare e raffreddare il tutto per 20 minuti in frigo. Una volta raffreddato e

abbastanza compatto, togliere dal frigo, formando delle piccole polpettine e ripassandole nei semi

di sesamo. Cuocere in forno a 180°C per 15-20 minuti, girandole almeno una volta.

Ingredienti (per 4 persone)

200 g di miglio 1 peperone2 zucchine1 melanzana 1 carota1 uovo 1 pizzico di sale iodato Pepe nero q.b.Curcuma q.b.2 cucchiai di olio extravergine d’oliva 1 cucchiaio di semi di sesamo

IL CONSIGLIO DI EAT

La curcuma, tra tutte le spezie, è quella con il

maggior potere antinfiammatorio. Per essere ben

assorbita dall’organismo, va mangiata insieme

a un po’ di pepe nero. Il miglio è un cereale molto

antico senza glutine adatto, perciò, anche nella

celiachia che contiene buone quantità di sali

minerali, vitamine, amido e proteine.

42

Salmone con verdure millecolori al cartoccio

Procedimento

Lavare e asciugare i tranci di salmone, adagiandoli su 4 pezzi di carta da forno. Tagliare a julienne

carota, zucchina, porro e peperone. Condire le verdure con poco sale iodato, pepe nero ed erba

cipollina. Adagiare le verdure sul salmone. Chiudere le fette nella carta da forno. Cuocere in forno

ventilato a 180°C per circa 30 minuti. Servire i cartocci aperti decorati con l’erba cipollina.

Ingredienti (per 4 persone)

4 tranci di salmone fresco (da 120 g ognuno)1 carota1 zucchina1 porro piccoloMezzo peperone1 ciuffetto di erba cipollina1 pizzico di sale iodatoPepe nero q.b.

IL CONSIGLIO DI EAT

Il salmone è un ottimo alimento ricco

di proteine di alta qualità, acidi grassi

polinsaturi, vitamine e sali minerali

ma molto povero di sodio. Per questi

motivi, è molto protettivo per il sistema

cardiovascolare.

43

Filetti di sgombro profumati

Procedimento

In una ciotola capiente versare il pepe, il sale iodato, il succo di limone e l’olio extravergine d’oliva,

adagiarvi i filetti. Lasciare marinare per 2 ore coperti in frigorifero. In una pirofila da forno, mettere i

filetti con la marinata. Cospargere con il pane grattugiato, il prezzemolo tritato e la scorza di limone.

Cuocere in forno preriscaldato a 180°C fino a completa doratura.

Ingredienti (per 4 persone)

4 filetti di sgombro (da 150 g ciascuno) Succo di 2 limoniScorza di limone grattugiata4 cucchiai di pane grattugiato2 cucchiai di olio extravergine d’oliva 1 pizzico di sale iodatoPepe q.b.Prezzemolo q.b.

IL CONSIGLIO DI EAT

Dal punto di vista nutrizionale, lo

sgombro è un pesce azzurro dalle proprietà

davvero eccezionali che dovremmo

introdurre di frequente nella nostra dieta.

Contiene, infatti, acidi grassi Omega 3

antinfiammatori e, inoltre, essendo un

pesce di piccola taglia, è a minor rischio di

contaminazione da metalli pesanti.

44

Tortino di acciughe e patate

Procedimento

Lavare le acciughe eliminando la testa e la spina centrale. Pelare le patate, tagliarle a fette alte circa 1

cm e farle bollire in acqua per 5 minuti. In seguito, scolarle. Ungere con 2 cucchiai di olio extravergine

d’oliva una pirofila tonda da forno, sistemarvi le patate e le acciughe a strati spolverando ogni strato

con poco pane grattugiato, aglio, prezzemolo, sale iodato e pepe. Aggiungere 2 cucchiai d’olio

extravergine d’oliva. Cuocere in forno a 180°C per circa 30 minuti fino a doratura della superficie.

Ingredienti (per 4 persone)

400 g di acciughe fresche4 patate di media grandezza30 g di pane grattuggiato2 spicchi d’aglio1 mazzetto di prezzemolo fresco4 cucchiai di olio extravergine d’oliva1 pizzico di sale iodatoPepe q.b.

IL CONSIGLIO DI EAT

Le patate sono una fonte di carboidrati perciò

rappresentano un sostituto di pasta e pane.

Le acciughe sono un pesce azzurro ricco di proteine

e acidi grassi polinsaturi Omega 3 protettivi per

il sistema cardiovascolare. Pesci di piccola taglia

sono esclusivamente pescati perché non è possibile

allevarli.

45

Gomasio

Ingredienti

7 cucchiai di semi di sesamo

1 cucchiaino di sale marino integrale grosso

Procedimento

Lavare e scolare i semi di sesamo in un colino. Farli tostare in una padella ben calda.

Aggiungere il sale. Dopo circa due minuti, macinare in un mortaio oppure utilizzare un minipimer.

Lasciar raffreddare e versare il gomasio così preparato in un recipiente a chiusura ermetica.

Conservare in frigorifero un massimo di 10 giorni.

IL CONSIGLIO DI EAT

I semi di sesamo sono un’ottima fonte di calcio

e di acidi grassi mono e polinsaturi che aiutano

il sistema circolatorio a funzionare al meglio.

Perciò, utilizzando il gomasio al posto del sale,

si eviteranno influenze negative sulla pressione

arteriosa fornendo adeguate quantità di calcio al

nostro corpo.

46

Zuppa di miso

Ingredienti

1 cucchiaino di miso d’orzo

1 tazza di brodo vegetale non salato

1 cm di alga wakame

Procedimento

Utilizzare del brodo di verdure già pronto, portarlo a ebollizione in un pentolino.

Spegnere, utilizzare una parte del brodo per sciogliere il miso e incorporatelo al resto aggiungendo

1 cm di alga wakame tagliata a piccoli pezzi.

IL CONSIGLIO DI EAT

Il miso è un condimento tipico della cucina

macrobiotica ottenuto con un ricco processo

di fermentazione dei fagioli di soia gialla.

È ricco di fermenti naturali, sali minerali e

lecitina di soia, favorisce un buon funzionamento

intestinale e aiuta il controllo dei livelli

di colesterolo.

47

‘Alimenta la tua salute’

L’ESPERIENZA SALUTARE DEL GRUPPO OSPEDALIERO SAN DONATO

In tutti gli ospedali del Gruppo San Donato, i comuni

distributori di merendine, bevande zuccherate e cibo

spazzatura sono stati sostituiti con i distributori di cibo

salutare.

È ormai noto che, per vivere meglio e più a lungo, è

necessario avere un corretto stile di vita e una sana

alimentazione.

Questo non è però sempre facile, al contrario: viviamo in un

ambiente definito obesogeno, che propone cibi e bevande

dannosi alla nostra salute, contribuendo così allo sviluppo

di varie patologie.

I distributori “EAT Alimentazione Sostenibile” sono

rivoluzionari.

Rappresentano la sana alternativa al solito junk food

(cibo spazzatura) che l’ambiente obesogeno ci propone a

ogni angolo, sotto forma di distributori automatici di snack,

bevande zuccherate e merendine.

Nei nostri distributori non c’è spazio per i grassi

di bassa qualità, quei grassi trans e idrogenati che,

per il loro basso costo, vengono utilizzati nella produzione

di snack industriali. Queste dannose sostanze fanno

aumentare non solo il peso ma anche il colesterolo cattivo

o LDL, che si accumula nelle pareti delle arterie favorendo

l’arteriosclerosi e aumentando il rischio cardiovascolare.

Non troverete neppure olio di palma e di cocco, di

provenienza tropicale e ricchi di grassi saturi.

Scegli la salute,

ora è possibile.

Meno calorie,

meno zuccheri semplici,

meno grassi animali,

meno sale,

più proteine

e più fibre.

IL CONSIGLIO

DI EAT

48

Per saperne di più:www.alimentalatuasalute.it

I grassi presenti nei nostri spuntini sono

principalmente grassi mono e polinsaturi

provenienti dall’olio extravergine d’oliva e

dalla frutta secca, ad azione antiossidante

e antinfiammatoria. Solo una minima parte è

costituita da grassi saturi provenienti da burro

di alta qualità.

I prodotti alimentari contenuti nei

distributori “EAT Alimentazione Sostenibile”

hanno, inoltre, un significativo ridotto

contenuto di sale e un maggior apporto di

fibre, due fattori essenziali per proteggere

la salute di tutti.

Ora l’alternativa c’è,

oltre al gusto scegli la qualità.

Alimentare la tua salute dipende solo da te.

State passeggiando e siete colti da un improvviso attacco di fame e non volete rinunciare per nulla al mondo a concedervi una pausa snack?

Per uno spuntino sano, equilibrato e, allo stesso tempo, gustoso, i nostri distributori EAT

rappresentano una valida alternativa al tradizionale junk food. Grazie alla vasta gamma di prodotti,

potrete scegliere tra le differenti proposte, salutari e genuine, senza rinunciare alla qualità e al gusto!

Progetto editoriale e graficoChloé Larsay

Paolo Coroneo

Lara Benvenuti

Gaia Negri

Laura Grassi

SegreteriaChiara Sernacchioli

StampaColor Art

Si ringrazianoDott. Paolo Rotelli

Dott. Marco Rotelli

Prof. Gabriele Pelissero

Dott. Nicola Bedin

Dott. Andrea Mecenero

Dott. Alessandro Curti

Un particolare ringraziamento al personale dietistico dell’IRCCS Policlinico San Donato

Giusi Sassano

Francesca Gallo

Rosanna Ferrara

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Progetto editoriale e graficoChloé Larsay

Paolo Coroneo

Lara Benvenuti

Gaia Negri

Laura Grassi

SegreteriaChiara Sernacchioli

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Si ringrazianoDott. Paolo Rotelli

Dott. Marco Rotelli

Prof. Gabriele Pelissero

Dott. Nicola Bedin

Dott. Andrea Mecenero

Dott. Alessandro Curti

Un particolare ringraziamento al personale dietistico dell’IRCCS Policlinico San Donato

Giusi Sassano

Francesca Gallo

Rosanna Ferrara

50

Grazie ai partner e agli sponsor per la loro grande sensibilità

nell’aver accolto e “fatto loro” un progetto così innovativo.

Per aver creduto nelle potenzialità, etiche, didattiche, sociali e di comunicazione,

nazionali e internazionali, di un progetto di educazione alimentare.

Grazie ai partner che ci hanno sostenuto nella “Settimana del Cuore”

in occasione del WORLD HEARTH DAY 2016

Main partner

Partner

Media partner

Educazione Alimentare per le ScuolePer la prima volta nella storia dell’umanità, le nuove generazioni potrebbero avere un arco di vita

in buona salute più breve di quello dei loro genitori.

Le principali cause sono il sovrappeso, l’obesità e il diabete.

L’unico modo di combattere questo fenomeno è sensibilizzare ed educare le nuove generazioni

ad avere un’alimentazione e uno stile di vita più sano.

I nutrizionisti del programma EAT Educational lavorano con passione per dare agli adolescenti gli strumenti più adatti per intraprendere uno stile di vita sano che permetta di prevenire e ridurre il rischio di insorgenza di malattie gravi o croniche.

Il programma EAT Educational insegna nelle scuole dal 2009.

di educazione alimentare svolte dai nostri medici specialisti grazie alle donazioni di chi ci crede.

BONIFICO BANCARIOIBAN IT 77K0690601605000000037420c/c numero 37420 – Banca Regionale EuropeaIntestato a: Gruppo Ospedaliero San Donato FoundationCausale: EAT

ASSEGNO BANCARIONon trasferibile, intestato e spedito in busta chiusa a: Gruppo Ospedaliero San Donato FoundationCorso di Porta Vigentina, 18 20122 Milano

CONTO CORRENTE POSTALEN. 1028400990Intestato a: Gruppo Ospedaliero San Donato FoundationCausale: EAT

CARTA DI CREDITO o PAYPALSu http://www.gsdfoundation.it/donazione-on-line/

Con una tua donazione puoi aiutarci a far durare e far crescere il programma EAT Educational dando così la possibilità a più ragazzi di adottare uno stile di vita sano equilibrato che aprirà loro le porte di un futuro migliore.

Come sostenere EAT?

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Questo libretto fa parte del programma EAT Alimentazione Sostenibile

e EAT Educational promossi dal Gruppo Ospedaliero San Donato