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Alghero, 11 giugno 2009

Il Progetto Partecipato e le Politiche di Sostenibilità Ambientale della Regione

Autonoma della Sardegna

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Il contesto• Rifiuti : problema e risorsa

• Le disposizioni nazionali e comunitarie

• La pianificazione regionale per la gestione integrata dei rifiuti

• Il ruolo della prevenzione e delle azioni per la riduzione dei rifiuti

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Nuova Direttiva CE 2008

programmi di prevenzione dei rifiuti in cui sono tenuti a fissare «gli obiettivi di prevenzione», descrivere le misure di prevenzione esistenti e valutare l’utilità degli esempi di misure indicate dalla direttiva. Lo scopo di tali obiettivi e misure, è «di dissociare la crescita economica dagli impatti ambientali connessi alla produzione dei rifiuti».

“prevenzione” : qualsiasi azione adottata prima che i prodotti o le sostanze siano divenuti rifiuti e mirante a ridurre la produzione di rifiuti o la nocività di questi

La Commissione entro 2011, dovrà formulare un piano d’azione per ulteriori misure di sostegno atte «a modificare gli attuali modelli di consumo» e definire una politica di progettazione ecologica (eco-design) dei prodotti che riduca al contempo la produzione di rifiuti e la presenza in essi di sostanze nocive, favorendo tecnologie incentrate su prodotti sostenibili, riutilizzabili e riciclabili -Politica di prodotto ed estensione responsabilità del produttore

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Il percorso

L’idea del progetto partecipato partendo dal tema UNESCO per promuovere su tutto il territorio regionale un progetto sulla riduzione dei rifiuti da attuare attraverso le amministrazioni Provinciali i Nodi Infea, i

centri di educazione ambientale e della rete di agenda 21

Riunioni con il tavolo tecnico di coordinamento del 10 giugno e del 9 luglio 2008 per mettere a punto il progetto ed elaborazione della scheda guida

15 settembre Consegna progetti da parte delle Amministrazioni Provinciali

10 ottobre Discussione dei progetti con il tavolo tecnico di coordinamento

Delibera di giunta regionale n.59/11 del 29 ottobre 2008 di approvazione del programma

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Decennio UNESCO per educazione allo sviluppo sostenibile

• L’iniziativa s’inquadra nel "DESS - Decennio dell’Educazione allo Sviluppo Sostenibile 2005-2014", campagna mondiale proclamata dall’ONU, e coordinata dall’UNESCO, allo scopo di diffondere valori, conoscenze e stili di vita orientati al rispetto per il prossimo e per il pianeta.

• La manifestazione ha lo scopo di sviluppare nei giovani come negli adulti, negli individui come nelle collettività capacità operative e di azione responsabile finalizzate alla riduzione e al riciclo dei rifiuti.

• La “Settimana” del 2008 prevede che i vari attori impegnati sul territorio, aderenti alla campagna italiana UNESCO – DESS (enti, istituzioni, scuole, associazioni, università..) organizzino, sotto l’egida della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, iniziative di vario genere mirate a diffondere la cultura della prevenzione dei rifiuti, promuovere le più efficaci forme di raccolta differenziata e costruire così una società più equa e armoniosa.

La campagna Europea per la riduzione dei rifiuti

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La scheda guida

• Tema: Prevenzione e recupero dei rifiuti e consumo eco-sostenibile

• Obiettivi: sensibilizzare e rendere le persone consapevoli relativamente alle tipologie e alle relative strategie di prevenzione e recupero del rifiuto;

• far comprendere “l’emergenza rifiuti” e l’importanza dell’immediato avvio di strategie per la riduzione;

• incentivare strategie ed azioni individuali e partecipate finalizzate al riutilizzo, al riciclo, e alla trasformazione dei rifiuti;

• porre in relazione i principi della produzione e del consumo sostenibile alla problematica dei rifiuti;

• valorizzare le buone pratiche individuali e delle comunità del territorio, attraverso una loro diffusione a livello regionale.

• accrescere la consapevolezza e determinare cambiamenti sensibili sui modelli e le attitudini di produzione e consumo adottati individualmente, socialmente e territorialmente attraverso la scoperta, la sperimentazione e l’adozione di nuove pratiche quotidiane sostenibili.

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La scheda guida• Possibili Azioni : campagne di comunicazione e di sensibilizzazione

per la prevenzione dei rifiuti e per il consumo e la produzione sostenibile;

• azioni per la riduzione degli imballaggi attraverso accordi con la grande distribuzione;

• azioni di sensibilizzazione finalizzata alla promozione e al potenziamento delle pratiche del riuso e del risparmio nella P.A;

• azioni per l’attivazione di buone pratiche per il consumo e la produzione sostenibile (es. gruppi locali di acquisto sostenibile; filiere corte; chilometro zero; …)ideazione, strutturazione e sviluppo di laboratori e azioni di accompagnamento all’acquisto consapevole e responsabile dedicate alla Comunità scolastica e alla cittadinanza;

• progetti e percorsi di valorizzazione delle pratiche innovative di recupero dei rifiuti (es. recupero e valorizzazione degli alimentari in scadenza o con packaging compromesso; percorsi di recupero delle eccedenze delle mense scolastiche; eco compostaggio;…).

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La scheda guida• Modalità di attuazione : carattere di concretezza, innovazione e

replicabilità.• sviluppo attraverso accordi con la scuola, le amministrazioni

locali, il settore produttivo, ed il settore agricolo, e saranno finalizzati alla creazione e alla promozione di azioni sperimentali e buone pratiche.

• Soggetti coinvolti prioritariamente i Centri di Educazione Ambientale e alla Sostenibilità (CEAS), le Agende 21 Locali e gli altri soggetti che si occupano attivamente di sostenibilità ambientale nell’ambito del territorio di appartenenza.

• Condizione comune Inizio delle attività nella settimana tra il 10-16 novembre 2008

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Centro Regionale di Coordinamento IN.F.E.A. Operante presso il Servizio Sostenibilità Ambientale, supportato da un Gruppo Tecnico; (Deliberazione della Giunta Regionale n.54/22 del 22.11.2005);

Nodi Provinciali (Deliberazioni n. 47/11 del 22.12.2003 e n. 54/22 del 22.11.2005);

Centri di Educazione Ambientale;

Altri soggetti operanti nel settore dell’educazione allo sviluppo sostenibile Scuola, Associazioni, ecc…

Altre reti operanti nel settore dell’educazione allo sviluppo sostenibile Rete AMP, Fattorie didattiche, Inforesta, …

Il Sistema Regionale INformazione Formazione.Educazione.Ambientale INFEA Sardegna

Articolazione

Progetto SIQUAS- ultimata la fase di accreditamento (fine maggio) deliberazione della giunta regionale 12/16 del 18 marzo 2008

Piano triennale di educazione ambientale

2009-2011

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39 Agende 21 locali attivate al 2008

Dati su Agenda 21 - 20081.200.000 ab – 72,62%260 Comuni – 71,02%

CriticitàDifficoltà nel dare continuità al processo per cambiamenti istituzionali, chiusura comunità montane, inadeguato coinvolgimento dei tecnici interni alle amministrazioni proponenti, legame esclusivo attività/finanziamentoPossibilità di non conseguire l’integrazione con le altre problematiche e di vedere vanificato il modello partecipativoProcesso stenta a concludersi con delle azioni efficaci e partecipate

I risultati raggiuntiMaggiore informazione e sensibilizzazionemaggiore conoscenza del territorio e accresciuta consapevolezza delle problematicheUtilizzo del Forum per altre attività di Pianificazione (P.I. Pianificazione Strategica ecc.)RSA come strumento di studio e analisi delle componenti ambientaliAzioni di promozione del territorio e visibilità all’esterno

L’evoluzione

Le agende 21 tematiche ( bandi 2006-2007)

Il protocollo d’intesa

Il meeting delle agende 21

Lo sviluppo di gruppi di lavoro tematici

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• Euro 500.000,00 da destinare alle otto Province, • per la realizzazione di progetti partecipati di educazione all’ambiente, • alla sostenibilità e governance sul tema della prevenzione e recupero dei

rifiuti e del consumo eco-sostenibile coerentemente con le iniziative della settimana UNESCO;

• Euro 120.000,00 da destinare, all’Ambito Territoriale Ottimale della Sardegna

• per la realizzazione di una campagna di sensibilizzazione mirata alla riduzione degli imballaggi e a promuovere ed incentivare l’utilizzo dell’acqua del rubinetto anche attraverso l’installazione a scopo dimostrativo di erogatori di acqua di rete filtrata eventualmente refrigerata e/o gassata presso alcuni uffici delle Amministrazioni Pubbliche

• Euro 30.000,00 da destinare all’iniziativa denominata “Cartoniadi 2008” e• in particolare al premio da destinare al Comune primo classificato.

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Deliberazione della giunta regionale n.59/11 del 29 ottobre 2008

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12Progetto Partecipato di Educazione all’Ambiente e alla Sostenibilità

La giornata di presentazione del progetto

Campagna europea sulla riduzione dei rifiuti- Meno 100 kg per abitante giorno

Le buone pratiche per la riduzione dei rifiuti previste nel Piano regionale di gestione dei rifiuti

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Politiche di Sostenibilità

• GPP

• Piano di Azione Ambientale

• PO FESR 2007 2013

• SIQUAS

• Piano Triennale di Educazione Ambientale

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Che cos’è il GPP

Il Green Pubblic Procurement (GPP) ovvero Acquisti Pubblici Ecologici, rappresenta una modalità d’acquisto, da parte delle Pubbliche Amministrazioni locali e nazionali, basata su criteri ambientali oltre che sulla qualità e sul prezzo di prodotti e servizi.

In questo modo, al momento dell’acquisto, si scelgono prodotti e servizi tenendo conto degli impatti ambientali che questo può avere nel corso del suo ciclo di vita, durante tutte le fasi del processo produttivo, dall’uso fino allo smaltimento dei rifiuti.

E’ uno strumento che gli Enti hanno a disposizione per mettere in atto strategie di sviluppo sostenibile mirate a ridurre gli impatti ambientali dei processi di consumo e produzione, rendendo “verde” l’offerta di prodotti e servizi, razionalizzando la spesa pubblica, integrando le considerazioni ambientali nelle altre politiche dell’Ente.

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Obiettivi del GPP

Il Green Public Procurement mira a raggiungere tre obiettivi essenziali:

migliorare le prestazioni ambientali degli Enti in fase d’acquisto e consumo;

indicare all’industria il percorso per la produzione di beni con caratteristiche di sostenibilità ambientali superiori, pur tenendo conto delle leggi di mercato;

indurre comportamenti eco-compatibili nei consumatori.

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Deliberazione della Giunta Regionale n. 2/6 del 16.01.07“Promozione dell’introduzione di criteri e azioni di eco-efficienza e sostenibilità ambientale nelle procedure di acquisto di beni e servizi dell’Amministrazione Regionale”

Realizzare un efficiente sistema di raccolta differenziata negli uffici regionali e di sensibilizzare i dipendenti ad un maggior ricorso all’uso degli strumenti informatici per gli atti amministrativi (anche avvalendosi di cooperative sociali);

raggiungere una quota pari al 50% di acquisti di carta riciclata nel 2007;

adottare una politica di Acquisti Pubblici Ecologici quale strumento di orientamento agli acquisti e raggiungere entro il 2008 una quota non inferiore al 30% di acquisti di beni e servizi prodotti con criteri ecologici;

predisposizione di un Piano d’Azione regionale per il GPP; definire un programma di informazione e formazione rivolto

all’Amministrazione regionale e agli Enti Locali

La politica degli acquisti pubblici ecologici in Sardegna

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Le attività realizzate (1)

Seminari di informazione rivolti alle 8 Province e ai Comuni (2007 e 2008) ai dirigenti regionali e degli Enti Regionali (2008) in collaborazione con Consip, Formez, Province e Servizio Provveditorato (CAT – Centro di Acquisti Territoriale);

Percorsi formativi rivolti agli enti locali e regionali (2006) e percorso formativo rivolto agli addetti agli acquisti regionali (2007) con la collaborazione del Formez;

Inserimento nella rete nazionale degli enti che attuano il GPP per apprendere dalle esperienze altrui;

Azioni di sensibilizzazione al consumo responsabile attraverso il sito www.sardegnambiente.it, il vademecum, l’opuscolo informativo, il cd contenente le linee guida;

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Le attività realizzate (2)

Realizzazione di bandi verdi con il Servizio Provveditorato regionale e il Centro di Acquisti Territoriali su:

- carta in risme naturale e riciclata; - buste per corrispondenza; - noleggio di apparecchiature multifunzione a basso impatto ambientale; - acquisto hardware e software a ridotto consumo energetico; - sperimentazione cartucce da rigenerare; - raccolta carta selettiva (Cooperativa sociale tipo B).

Interventi nel campo del risparmio energetico e delle energie rinnovabili.

Bando cofinanziamento Agende 21 tematiche “GPP”

Progetti partecipati sulla riduzione dei rifiuti e consumo sostenibile con le Province, i CEA, le A21L (campagna UNESCO 2008).

La politica degli acquisti pubblici ecologici in Sardegna

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Alla Sardegna il Premio Nazionale 2009 “Progetti sostenibili e Green Pubblic Procurement”

La politica degli acquisti pubblici ecologici in Sardegna

Il Premio è stato promosso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e da Consip.

Regione Sardegna: Miglior progetto di implementazione del Green Public Procurement 

Motivazione:“per aver promosso una grande azione di cambiamento e sensibilizzazione sulla sostenibilità e sul GPP, ponendo molta attenzione all'attivazione di tutte le sinergie possibili sul territorio attraverso la collaborazione con gli attori interessati interni all'amministrazione regionale e esterni, promuovendo un approccio organizzativo innovativo ed efficace”.

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Piano d’Azione regionale sugli acquisti pubblici ecologici

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Finalità 1. Introduzione del GPP nell’Amministrazione regionale: Assessorati ed Enti e agenzie regionali.

Obiettivi operativi (2009-2013)Inserire i criteri di minimizzazione degli impatti ambientali nel:

• 50% del fabbisogno regionale delle forniture di beni e servizi necessari all’ordinario funzionamento dell’Amministrazione• 20% negli appalti di lavori effettuati direttamente dalla Regione;

sviluppare il ricorso a fonti energetiche rinnovabili, il risparmio, la riduzione dell'intensità e l'efficienza energetica.

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Piano d’Azione regionale sugli acquisti pubblici ecologici

La politica degli acquisti pubblici ecologici in Sardegna

Finalità 2. Promozione e incentivazione del GPP negli Enti Locali: Amministrazioni provinciali e comunali, Comunità montane, Società a prevalente capitale pubblico e Enti Parco Regionali

Obiettivi operativi (2009-2013) radicare la politica del GPP in tutto il territorio regionale, e, in particolare:

• in tutte le amministrazioni provinciali;• nel 50% delle amministrazioni comunali;• nel 100% degli Enti parco regionali;• nel 30% degli altri Enti Pubblici.

Sviluppare in almeno il 50% degli Enti Locali il ricorso a fonti energetiche rinnovabili, il risparmio, la riduzione dell'intensità e l'efficienza energetica.

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Azioni per l’Amministrazione regionale (ESEMPI)

Obiettivo 1: Accrescere le competenze interne -Laboratori per la predisposizione di bandi verdi-Supporto tecnico rivolto agli Assessorati e Agenzie regionali 

Obiettivo 2: Aumentare la percentuale di acquisti di beni e servizi a ridotto impatto ambientale-Realizzare bandi verdi-Incentivazione di convegni ecologici

Obiettivo 3: Promuovere l’introduzione di criteri ecologici negli appalti dei lavori-Realizzare bandi per le infrastrutture

Obiettivo 6: Promuovere il consumo responsabile dentro gli uffici regionali-Erogatori di acqua di rete filtrata e rinfrescata-Installazione di riduttori di flusso nei rubinetti-Realizzazione seminari informativi

Obiettivo 7: Inserire criteri ecologici nella normativa e nella programmazione regionale-Legge regionale sulla edilizia sostenibile-Premialità nei bandi rivolti agli Enti locali che attuano GPP

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Azioni per gli Enti Locali (ESEMPI)

Obiettivo 1. Promuovere l’adozione della politica del GPP negli Enti

- 8 ecosportelli provinciali informativi e di supporto tecnico - Seminari informativi per amministratori e laboratori di approfondimento per i tecnici- Azioni esemplari e dimostrative di consumo responsabile degli Enti e del territorio- Informazione e divulgazione sugli acquisti verdi - Promozione degli acquisti centralizzati realizzati dal CAT

Obiettivo 2: Promuovere il risparmio, la riduzione dell'intensità e l'efficienza energetica degli edifici

- Incentivi per interventi di diagnosi energetica e di aumento dell’efficienza energetica di edifici- Sostegno all’adozione dei principi della bioedilizia - Regolamento edilizio-tipo improntato ai criteri dell’edilizia sostenibile - Interventi di riduzione dell’inquinamento luminoso e del consumo energetico dell’illuminazione pubblica

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Programmazione comunitariaPO FESR (2007-2013)

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Asse IV del PO FESR prevede:Obiettivo operativo 4.1.2: Miglioramento degli strumenti per la sostenibilità

ambientale (importo complessivo 25,5 milioni di euro per l’ob 4.1)

Sistemi di monitoraggio ambientale (matrici ambientali e sistema marino-costiero e rifiuti) e completamento del Sistema Informativo Regionale Ambientale (SIRA) al fine di rafforzare la base conoscitiva e l’interoperatività dei sistemi di monitoraggio ambientale finalizzati a consentire l'attuazione degli interventi del POR (Cod.11) 13.976

Realizzazione di azioni innovative e sperimentali del Piano di Azione Ambientale regionale scelte in base al loro carattere dimostrativo (Cod. 53) 6.381

Adeguamento infrastrutturale dei Centri di Educazione Ambientale e dei nodi della Rete di informazione, Formazione ed Educazione Ambientale (Cod. 54) e Azioni di accompagnamento per l’adozione di procedure di acquisti verdi nei settori produttivi, civile e nella PA (Cod. 54) 5.168

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IL PAAR

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Il Piano di Azione Ambientale Regionale (PAAR) vuole contribuire a perfezionare il processo di convergenza tra gli strumenti della programmazione dello sviluppo e quelli del governo del territorio che hanno nella sostenibilità ambientale il denominatore comune. Il PAAR si configura dunque come un piano d’indirizzo che traccia le linee guida per il coordinamento, in materia ambientale, tra i piani ed i programmi regionali fornendo anche il supporto necessario per il raggiungimento degli obiettivi ambientali in essi già presenti.

Azioni •diffondere sistemi di trasporto sostenibili; •le azioni legati al risparmio energetico; •l’incentivazione delle certificazioni ambientali; •azioni per il riutilizzo dei prodotti e l’autorecupero;•iniziative di educazione all’ambiente e alla sostenibilità, formazione e accompagnamento a supporto dei centri di educazione ambientale e del sistema regionale IN.F.E.A.

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Programma Triennale per l’Educazione Ambientale e alla Sostenibilità della Regione Sardegna 2009/2011

Progetto Partecipato di Educazione all’Ambiente e alla Sostenibilità

obiettivo generale: sollecitare e supportare i comportamenti della cittadinanza verso stili di vita più sostenibili.

Gli obiettivi specifici: •strutturare una risposta concreta ai bisogni informativi, formativi e educativi del territorio regionale anche in riferimento alle problematiche ambientali;•potenziare, le conoscenze, le abilità e le competenze dei soggetti facenti parte del Sistema Regionale IN.F.E.A., con particolare riferimento agli operatori, ai progettisti di percorsi/progetti per la sostenibilità e agli educatori ambientali;•valorizzare i Centri di Educazione Ambientale e alla Sostenibilità (CEAS) e potenziare la loro riconoscibilità nel territorio, la promozione dei loro prodotti informativi ed educativi, la capacità di strutturare progettazioni di rete;•accompagnare la nuova progettualità e il conseguente sviluppo della rete educativa locale IN.F.E.A. attraverso l’adeguamento ed il potenziamento strutturale e funzionale dei CEAS, dei Nodi Provinciali e del Centro Regionale di Coordinamento

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SIQUAS

Progetto Partecipato di Educazione all’Ambiente e alla Sostenibilità

Il progetto Sistema Indicatori di Qualità Sardegna (SIQUAS) dei Centri di Educazione Ambientale e alla Sostenibilità è finalizzato a costruire uno strumento utile per l’indirizzo, la crescita e lo sviluppo del Sistema sardo dell’Educazione Ambientale e allo Sviluppo Sostenibile (EASS) e dei Centri di Educazione Ambientale e alla Sostenibilità (CEAS) che ne fanno parte.

Alcuni Obiettivi generali del progetto sono:•la definizione di un Sistema di Indicatori di Qualità quale strumento strategico per il riconoscimento e la valorizzazione delle identità dei singoli CEAS e per orientarne l’evoluzione e l’innovazione;•la concretizzazione di una rete sarda per l’EASS attraverso una progettazione che coinvolge i propri Centri per l’educazione Ambientale e tutti gli elementi del territorio: scuole, cittadini, EE.LL., agenzie educative, soggetti economici pubblici e privati.

Alcuni Obiettivi per la Regione Sardegna accreditare i CEAS;•certificare le eccellenze dei CEAS;•premiare i percorsi di autoanalisi e di sviluppo della qualità.