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Autore:

ALESSIO SALVI

Corso:

OPERAZIONE COMPUTO METRICO

Il modo più semplice per imparare a realizzare il tuo

computo metrico estimativo!

ANTEPRIMA DEL CORSO


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Tutti i Diritti Riservati - Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

ANTEPRIMA MODULO 1

ATTENZIONE: questo ebook contiene i dati criptati al fine di un

riconoscimento in caso di pirateria. Tutti i diritti sono riservati a

norma di legge. Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta

con alcun mezzo senza l’autorizzazione scritta dell’Autore. È

espressamente vietato trasmettere ad altri il presente libro, né in

formato cartaceo né elettronico, né per denaro né a titolo gratuito. Le strategie riportate

in questo libro sono frutto di anni di studi e specializzazioni, quindi non è garantito il

raggiungimento dei medesimi risultati di crescita personale o professionale. Il lettore si

assume piena responsabilità delle proprie scelte, consapevole dei rischi connessi a

qualsiasi forma di esercizio. Il libro ha esclusivamente scopo formativo.

ANTEPRIMA DEL CORSO


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Sommario

Introduzione: Pag. 7

Perché realizzare un computo metrico: Pag. 11

Parti del computo metrico: Pag. 13

Quando redigere il computo metrico estimativo: Pag. 17

Cosa fare dopo aver individuato le lavorazioni: Pag. 19

Come misurare le opere: Pag. 21

Le tolleranze nelle misurazioni: Pag. 25

Le unità di misura convenzionali utilizzate: Pag. 31

Come calcolare le quantità: Pag. 34

I software applicativi per redigere il computo metrico: Pag. 39

Riassunto/Punti chiave: Pag. 42

Conclusioni: Pag. 45

ANTEPRIMA DEL CORSO


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Introduzione

In questo primo modulo del corso, andremo ad affrontare le

fondamenta che stanno dietro un ottimo computo metrico, sono tutte quelle

conoscenze che avrei voluto sapere per iniziare nel migliore dei modi a

realizzare un qualsiasi computo metrico, e che solo dopo molti anni sono

riuscito ad acquisire grazie all’esperienza maturata. E’ vero che questa

conta e non poco nel campo delle costruzioni edili, ma anche

l’applicazione e la determinazione non sono da meno e sono proprio quello

che servono per imparare a quantificare in termini monetari un’ intervento

edilizio.

Sempre più spesso, nell’ambito della mia professione, mi capita di

dover discutere con il cliente sul perché una scelta progettuale o esecutiva

abbia comportato determinati costi, così come sulle caratteristiche tecniche

di un determinato materiale o impianto.

Ciò è probabilmente legato a due aspetti:

Le informazioni sulle caratteristiche dei materiali e degli

impianti possono essere facilmente ricercate ed acquistate sui siti

web dei produttori, oltre ad essere spesso e volentieri presentate

anche in un formato non tecnico e apparentemente più

comprensibile;

ANTEPRIMA DEL CORSO


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un aspetto psicologico, che purtroppo non sempre coincide con

la realtà, per cui si presume che i prodotti di grande serie siano

esenti da difetti.

Specie nel settore delle costruzioni in campo civile o edile, la

questione del preventivo, del calcolo dei costi e del controllo delle quantità

dei materiali impiegati, assume fondamentale importanza, soprattutto a

causa delle pressoché infinite possibilità di scelta delle tipologie e delle

modalità di realizzazione di un’opera.

In particolare:

In fase preventiva/progettuale: quando devi calcolare un budget

necessario alla realizzazione dell’opera;

In fase esecutiva: quando devi verificare ad esempio che le

quantità di materiale impiegato non siano superiori (o inferiori) a

quelle previste, e che i costi previsti siano rispettati.

Alla conclusione dei lavori: quando devi contabilizzare le opere

con l’impresa esecutrice, per verificare il rispetto della somma

stanziata, o per valutare eventuali costi non preventivati.

In ogni caso, visto che incide direttamente sul portafoglio di chi opera

sul cantiere, il problema della gestione della quantità dei materiali, dei

ANTEPRIMA DEL CORSO


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costi e delle opere da realizzarsi, è di fondamentale importanza per

chiunque si trovi coinvolto nella realizzazione dell’opera.

Puoi eseguire il calcolo più probabile dei costi per via sintetica o per

via analitica. Il metodo sintetico consiste nell’accertare il costo di opere

simili a quelle da stimare, eseguendo le dovute proporzioni in base ad un

parametro prestabilito. Il metodo analitico, invece, è quello in cui le opere

vengono valutate nella misura geometrica effettiva o preventiva, e stimate

singolarmente.

La scelta del metodo dipende chiaramente dal grado di esattezza che

richiede la nostra stima.

Il metodo sintetico si serve di parametri che nel caso degli edifici

civili possono essere: il metro cubo vuoto per pieno, il vano normale, il

metro quadrato di superficie coperta, ed altri parametri idonei alla

tipologia edilizia con cui si ha a che fare. Uno dei parametri più

comunemente usati nella pratica professionale è il metro cubo vuoto per

pieno (spesso abbreviato m3

v.p.p.), che viene riferito alla figura

geometrica del solido che costituisce il fabbricato, ricavandola dalla

superficie occupata (in metri quadrati), moltiplicata per l’altezza del livello

medio del suolo alla linea di gronda.

ANTEPRIMA DEL CORSO


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I metri cubi di fabbricato, così misurati, vengono moltiplicati per il

costo medio di un metro cubo, misurato nello stesso modo, risultante dai

costi singoli, a cui si deve sommare il valore del terreno dove sorge o

sorgerà il fabbricato.

Una stima di questo genere è molto comoda nel caso in cui il calcolo

non richieda un’esattezza assoluta, come quando si elabora un progetto di

massima e si voglia valutare la sua fattibilità economica. Se infatti mi si

chiede quale possa essere il costo di ristrutturazione di un appartamento,

senza entrare troppo nel merito delle caratteristiche e delle tipologie,

giusto per dare un’idea al cliente, potrò senz’altro dire che il costo previsto

rientra tra i 150 ed i 300 €/m3 v.p.p. (metodo sintetico, ricavato dal

rapporto tra la somma dei costi rilevati in analoghi lavori di

ristrutturazione e il volume totale degli ambienti ristrutturati).

Il metodo analitico per il calcolo più probabile del valore di costo

viene applicato nella pratica professionale in due modi:

1. Calcolo analitico delle quantità e uso dei prezzari;

2. Calcolo analitico delle quantità e determinazione analitica dei

prezzi.

ANTEPRIMA DEL CORSO


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In altri termini, una stima dettagliata delle quantità:

applicando i prezzi già elaborati da uffici statali e/o altri enti

qualificati (es. Camere di Commercio, Genio Civile, etc.),già

raccolti in appositi prezzari, ritenendo che tali prezzi siano

appropriati e applicabili nel nostro caso,

oppure determiniamo direttamente i prezzi con apposite analisi.

Se scegli di utilizzare i prezzari, occorre tenere presenti e

verificare l’applicabilità delle norme tecniche, le condizioni in

cui eseguire le opere e le modalità di misurazione utilizzate

legate al prezzo indicato.

Se hai ben definito le scelte progettuali, le dimensioni delle opere, le

tipologie edilizie e i materiali da impiegare, potrai senz’altro utilizzare il

metodo analitico che fornisce una stima più accurata e attendibile. Tra i

metodi analitici, quello senz’altro più in uso e maggiormente trattato nella

presente guida è il computo metrico estimativo.

Perché realizzare un computo metrico

La redazione di un computo metrico, agevola tutte le persone

coinvolte nella realizzazione di un opera non solo in fase decisionale, ma

anche nel controllo in fase realizzava, essendo utile non soltanto nel campo

delle opere civili o edili, ma anche nel settore impiantistico o commerciale,

vista la facilità di lettura e comprensione anche ai meno esperti.

ANTEPRIMA DEL CORSO


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Questo corso, oltre ad insegnarti a realizzare un computo metrico, ti

aiuterà a comprenderne tutti i segreti e a verificare la bontà di un computo

metrico che un domani potrai avere tra le mani, sia in veste di

committente, sia in veste di fornitore (tecnico o impresa).

In veste di committente, infatti, dovrai chiederti se il preventivo

redatto dall’impresa alla quale ti sei rivolto sia per caso “gonfiato” nelle

quantità o nei prezzi, allo scopo di guadagnare di più (a tue spese!). In

veste di fornitore, d’altra parte, dovrai verificare se il computo fornito dal

cliente comprende tutte le lavorazioni necessarie, perché se mancasse

qualche voce in questo documento, ciò potrebbe comportare costi ulteriori

da parte tua (che non sempre potranno esserti compensati – come vedremo

in seguito). Dovrai inoltre controllare se le quantità riportate sono adeguate

o stimate e se le caratteristiche delle lavorazioni descritte nelle voci di

prezzo contengano specifiche tali da comportare costi particolari.

Dunque, riassumendo, l’utilizzo di un computo metrico estimativo

risulta essere di particolare utilità per i seguenti soggetti:

Il committente, che può effettuare:

– la programmazione degli investimenti;

– la valutazione delle offerte fornite dalle imprese.

L’Appaltatore, che ha la possibilità di:

ANTEPRIMA DEL CORSO


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– valutare la convenienza delle opere da eseguire (in

anticipo);

– utilizzare i dati del calcolo preventivo quando dovrà

eseguire le ordinazioni e nella contabilità (in corso

d’opera).

Il mancato rispetto di quanto detto sopra, oltre a portare a inevitabili

discussioni, spesso a lavori iniziati, comporta certamente costi aggiuntivi

sia per il cliente che per il fornitore, in termini di denaro, tempo, risorse.

Dunque la redazione di un computo di qualità è una condizione necessaria

(ma non l’unica), per realizzare un’opera di qualità e inoltre per il rispetto

dei tempi e degli obblighi contrattuali stabiliti dalle parti coinvolte nella

realizzazione dell’opera.

ANTEPRIMA DEL CORSO


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ANTEPRIMA MODULO 2











ANTEPRIMA DEL CORSO


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Sommario

Sezione 1: Come stimare economicamente le lavorazioni: Pag. 6

La stima economica delle lavorazioni: Pag. 7

Come utilizzare i prezzari delle opere: Pag. 8

Perché costruire l’elenco dei prezzi unitari: Pag. 15

Come si attribuisce un costo unitario ad una lavorazione: Pag. 17

Come effettuare l’analisi dei prezzi: Pag. 18

Come calcolare l’incidenza della manodopera: Pag. 21

Offerte a prezzi unitari: Pag. 23

Punti chiave: Pag. 26

Sezione 2: I livelli di progettazione: Pag. 27

Il progetto preliminare: Pag. 29

Il progetto definitivo: Pag. 31

Il progetto esecutivo: Pag. 32

Analisi e classificazione delle lavorazioni: Pag. 33

Il quadro economico dei lavori: Pag. 41

Contratto di appalto e capitolati d’appalto: Pag. 42

Tipologie di capitolato: Pag. 43

Cronoprogramma delle opere: Pag. 47


ANTEPRIMA DEL CORSO


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Sezione 3: Come vengono contabilizzate le opere: Pag. 52

I criteri di contabilizzazione: Pag. 53

- i lavori a corpo: Pag. 56

- i lavori a misura: Pag. 59

- appalto misto a corpo e a misura: Pag. 61

- i lavori in economia: Pag. 62

- i lavori a percentuale: Pag. 62

Gli elaborati per la contabilità: Pag. 63

Come compilare il giornale dei lavori: Pag. 65

Come compilare il libretto delle misure: Pag. 66

Come compilare il registro della contabilità: Pag. 68

Come compilare lo Stato Avanzamento Lavori (SAL) : Pag. 69

I certificati di pagamento: Pag. 70

Come avviene la liquidazione delle opere: Pag. 71

Come stimare gli oneri e i costi della sicurezza: Pag. 73



ANTEPRIMA DEL CORSO


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Sezione 1

Come stimare economicamente le lavorazioni

In questa sezione scoprirai come attribuire ad ogni lavorazione un costo

unitario. Vedremo come reperire i prezzi e come utilizzare i prezzari

regionali. Informazioni indispensabili per poter realizzare il COMPUTO

METRICO ESTIMATIVO (preventivo di spesa)

ANTEPRIMA DEL CORSO


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La stima economica delle lavorazioni

Il passaggio successivo alla quantificazione delle lavorazioni, è il

calcolo del loro costo economico. Per questa operazione dovrai individuare

gli appositi importi unitari (riferiti cioè all’unità di misura con cui è stato

quantificato l’aspetto materiale della lavorazione da eseguire) che

andranno moltiplicati per le quantità misurate, al fine di ottenere un

importo economico per ciascuna lavorazione. In tal modo il computo

metrico, elaborato in precedenza, assumerà anche una valenza estimativa.

Potrai ricercare i prezzi necessari alla quantificazione economica del

computo metrico per mezzo di:

Prezzari delle opere;

Analisi dei prezzi;

Indagini di mercato;

Tabelle dei costi rilevati da associazioni di categoria;

Stima diretta;

Chiaramente, qualunque sia il metodo utilizzato, lo scopo di tale

operazione è di avere un riferimento che sia quanto più possibile realistico

rispetto alla realtà economica e al mercato locale. Per questo motivo ti

sconsiglio vivamente l’utilizzo di fonti di prezzo non aggiornate (es.

prezzari lavori degli anni passati), oppure riguardanti realtà locali diverse

ANTEPRIMA DEL CORSO


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(es. uso dei costi della manodopera ricavati nel Veneto per lavori da

eseguirsi in Sardegna).

Come utilizzare i prezzari delle opere

Uno dei metodi più comuni per la stima dei prezzi concernenti le

lavorazioni elementari è l’utilizzo di appositi prezzari, ovvero di raccolte

di prezzi già analizzati, a cura dell’autore della pubblicazione, realizzate

attraverso specifiche analisi prezzi basate su prezzi elementari noti (e

generalmente riportati nelle stesse pubblicazioni). Per prezzi elementari

s’intendono gli importi che rientrano nel calcolo del prezzo delle singole

categorie di lavoro, come ad esempio:

Il costo orario della manodopera;

Il costo dei noli delle macchine e delle attrezzature;

Il costo dei trasposti dei materiali;

Le spese generali e gli utili dell’appaltatore.

Nell’ambito delle costruzioni civili ed edili, i prezzari di riferimento

più comunemente utilizzati sono quelli regionali per i lavori pubblici,

aggiornati con cadenza generalmente annuale. Si ricorre a dei prezzari a

livello regionale perché generalmente le voci elementari sopra indicate (in

particolare il costo della manodopera) subiscono delle variazioni secondo

la posizione del cantiere. Per una più accurata valutazione delle opere è

ANTEPRIMA DEL CORSO


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bene che tu faccia riferimento all’ultimo prezzario disponibile per la

regione in cui andranno ad eseguirsi i lavori.

Il livello di dettaglio di tali prezzari varia da regione a regione e da

Ente a Ente (ad esempio: qualche migliaio di pagine per il Prezzario della

regione Piemonte contro qualche centinaio di pagine per il Prezzario della

regione Sicilia), ma un maggiore dettaglio comporta spesso, per ovvi

motivi, frequenze di aggiornamento più lunghe rispetto alla frequenza

annuale. Ci sono inoltre metodi di revisione non proprio ortodossi (come

l’applicazione di alcuni coefficienti correttivi globali invece di specifiche

analisi prezzo per prezzo) che possono falsare (in eccesso o in difetto) il

valore di prezzo rispetto a quello reale.

In una situazione ideale, quindi, i prezzi rispecchiano la situazione di

mercato emersa dai dati acquisiti mediante indagini condotte nelle più

rappresentative località della regione di competenza, e devono ritenersi

validi per opere che riguardano le nuove costruzioni. Per quanto riguarda

invece le opere di ristrutturazione, come anche per gli interventi di restauro

monumentale, si applicano in genere i prezzi inseriti in appositi capitoli,

come i seguenti (riportati a titolo esemplificativo):

ANTEPRIMA DEL CORSO


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I prezzi elencati sono calcolati, considerando le incidenze medie di

oneri correnti per le relative lavorazioni. E' pertanto facoltà dei progettisti

e/o dei direttori dei lavori, e loro diretta responsabilità formulare nuovi

prezzi, anche in sostituzione di quelli presenti nel prezzario, laddove siano

accertate obiettive situazioni per le quali tali prezzi non siano idonei,

calcolandoli mediante dettagliate analisi che tengano conto delle specifiche

situazioni.

ANTEPRIMA DEL CORSO


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I prezzi pubblicati comprendono tutti i costi indicati nelle voci per

terminare il lavoro e si riferiscono a lavori eseguiti con l'impiego di

materiali di ottima qualità e di marche riconosciute, corredati delle

attestazioni di conformità e delle certificazioni di qualità richieste,

necessari ai sensi delle leggi vigenti. In essi sono comprese le spese

generali e l'utile d'impresa generalmente quantificati nella misura

complessiva del 25,00% arrotondata per difetto, ottenuta sommando

l'aliquota del 14 % circa per spese generali e l'ulteriore aliquota del 10 %

per utili d'impresa, ed anche i costi "medi" per la sicurezza.

Non sono, invece, generalmente compresi nei prezzi i costi per gli

accertamenti di laboratorio e le verifiche tecniche obbligatorie finalizzate

all'accettazione dei materiali e delle singole lavorazioni previste nel

capitolato generale d'appalto; i costi relativi vanno eventualmente inseriti

fra le somme a disposizione del committente.

Per tali voci sono solitamente presenti degli appositi capitoli dei

prezzari, dove sono indicati i costi delle prove in sito e di laboratorio che

devono essere eseguite dai laboratori ufficiali o comunque autorizzati,

comprensivi dei costi di certificazione e di redazione del rapporto di prova.

In ogni voce è indicato il relativo riferimento che identifica la prova

secondo le norme vigenti.

ANTEPRIMA DEL CORSO


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Per i lavori da eseguire nelle isole minori, i prezzi vanno maggiorati di

una percentuale massima del 30% variabile, a discrezione del progettista, a

seconda delle categorie di lavoro che si dovranno realizzare, ad esclusione

di quelle voci in cui è specificamente indicato.

A fianco dei prezzi elencati, è inoltre esposta la percentuale

d'incidenza media della manodopera utilizzata in cantiere per ogni tipo di

lavorazione. Questa voce è particolarmente utile nel caso si voglia

calcolare l’incidenza del costo complessivo della manodopera per i lavori

oppure, più semplicemente, nel caso in cui si voglia avere un riferimento

del costo di sola posa di un materiale fornito dal cliente (è il cosiddetto

scorporo delle forniture dai prezzi).

Ad esempio nel caso del seguente prezzo:

per un pavimento di 100 m2, si otterrà un costo complessivo (relativo

quindi a fornitura e posa in opera) pari a:

100 m2 x 41,40 €/m

2 = 4.140,00 €

ANTEPRIMA DEL CORSO


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Qualora l’impresa esecutrice voglia avere un’idea del costo (ed

indirettamente della quantità) della manodopera da impiegarsi nella

lavorazione farà il seguente conto:

4.140,00 € x 31 % = 1.283,40 €

Ipotizzando un costo medio orario della manodopera pari a 22 €/h si

otterrà:

1.283,40 € : 25 €/h = 51 h di lavoro circa

Questo vuol dire che impiegando due operai per 8 ore al giorno, la posa

di 100 mq di pavimento potrà eseguirsi in circa:

51 h : 8 ore/giorno : 2 operai = 3 giorni circa

Qualora invece il cliente voglia provvedere direttamente alla fornitura ed

al trasporto presso le aree di cantiere del materiale, delegando

all’impresa il solo onere della collocazione secondo quanto descritto nella

voce di prezzo, il costo che potrà preventivare per detta fornitura e

trasporto sarà dato percentualmente dal complemento a 1 del costo della

manodopera, ovvero:

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4.140,00 € x (100–31)% = 4.140,00 € x 69% = 2.856,60 €

Naturalmente, questo sono solo dei costi e dei calcoli presuntivi, utili

soltanto per farsi un’idea di massima, prima dell’inizio dei lavori. E’

chiaro che in fase esecutiva:

sarà interesse dell’impresa ottimizzare i lavori al fine di

impiegare per meno tempo la propria manodopera, al fine di

conseguire un maggiore utile sui lavori, a parità di prezzo

concordato.

sarà interesse del committente ricercare le migliori offerte di

mercato che gli consentano di ottenere delle economie sui costi

dei materiali preventivati, consentendogli un risparmio sul budget

preventivato.

E’ spesso inserito un capitolo sulla "Sicurezza nei cantieri temporanei

o mobili" ai fini della stima analitica degli oneri della sicurezza specifici ai

sensi del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e successive modifiche o

integrazioni.

In ultimo, come già detto, allo scopo di avere un riferimento che sia

quanto più possibile realistico con riferimento alla realtà economica e di

mercato locale, ti sconsiglio l’utilizzo di fonti di prezzo non aggiornate (es.

prezzari lavori degli anni passati), oppure relative a realtà locali differenti.

ANTEPRIMA DEL CORSO


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Questo perché, generalmente i costi elementari (manodopera, materiali),

ed anche noli e trasporti hanno un’incidenza variabile da regione a regione

legata a specifiche realtà e circostanze locali.

Tutte queste voci (manodopera, materiali, noli, trasporti), come

vedremo nel paragrafo concernente l’analisi dei prezzi, hanno un’influenza

sul singolo prezzo unitario. Una prova di quanto detto la puoi ottenere

confrontando i prezzi di una lavorazione tipica (ad esempio la fornitura e

posa di acciaio per armature di calcestruzzi armati) presi da due diversi

prezzari regionali per lavori pubblici pubblicati nello stesso anno.

ANTEPRIMA DEL CORSO


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ANTEPRIMA MODULO 3











ANTEPRIMA DEL CORSO


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Sommario

Introduzione: Pag. 6

Cos’è il processo costruttivo edilizio: Pag. 8

Le fasi del processo costruttivo edilizio: Pag. 8

Esempio: la realizzazione di un fabbricato per civile abitazione:

Pag. 12

Come si realizzano e come si computano le fondazioni: Pag. 17

Come si realizzano e come si computano gli scavi e i movimenti terra:

Pag. 25

Come si realizzano e come si computano le demolizioni: Pag. 31

Come si realizzano e come si computano le opere provvisionali

(ponteggi e trabatelli): Pag. 34

Come si realizzano e come si computano le murature, le tramezzature

e le tamponature: Pag. 39

Come si realizzano e come si computano gli intonaci, le rasature e le

pitture: Pag. 43

Come si realizzano e come si computano le impermeabilizzazioni e gli

isolamenti: Pag. 50

Come si realizzano e come si computano le pavimentazioni e i

rivestimenti: Pag. 52

ANTEPRIMA DEL CORSO


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Come si realizzano e come si computano le strutture in calcestruzzo

armato: Pag. 56

Come si realizzano e come si computano le strutture e le opere in

acciaio: Pag. 65

Come si realizzano e come si computano le opere di falegnameria e le

opere in vetro: Pag. 67

Come si realizzano e come si computano gli impianti tecnologici:

Pag. 75

Impianto elettrico: Pag. 76

Impianto idrico: Pag.78

Impianto termico: Pag. 80

Impianto di sicurezza: Pag. 82

Cosa sono e come si computano le assistenze murarie: Pag. 84


ANTEPRIMA DEL CORSO


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Introduzione

Benvenuto in questo terzo modulo! Uno dei problemi principali per molti

tecnici operanti nel settore dell’edilizia, e soprattutto per quelli che sono

agli inizi, è la mancanza di conoscenze pratiche relative alle singole

lavorazioni che possono essere svolte per la costruzione di un fabbricato

per civile abitazione.

Come ti avrò già detto nel corso di questo programma, ritengo le

conoscenze pratiche in alcuni casi, molto più importanti di molti concetti

puramente teorici. Questo succede perché la formazione nella scuola,

presenta, a mio modo di vedere, alcune carenze che non facilitano

l’ingresso nel mondo del lavoro a neo diplomati e a neo laureati. La scuola

ci insegna a studiare tutta la parte teorica, ma che senso ha sapere la teoria

se non si sa metterla in pratica?

Non sto dicendo che devi imparare a costruire un muro in cemento armato

o a intonacare una parete, ma devi assolutamente conoscere e vedere sul

posto come vengono svolte materialmente queste operazioni. E’

importantissimo se vuoi avere sempre in mano la situazione del cantiere

che devi seguire e per preventivare nel modo corretto l’importo dei lavori.

Un consiglio che cerco sempre di dare, è quello di fare esperienza diretta

in cantiere con un’impresa edile almeno per pochi mesi, ti servirà a capire

come si realizzano alcune lavorazioni che sui libri ti sembravano

ANTEPRIMA DEL CORSO


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impossibili. Non per niente, l’esperienza che più mi ha formato in ambito

professionale, sono state le estati e i mesi successivi al diploma passati in

cantiere a svolgere il lavoro di muratore che mi sono serviti in modo

determinante per capire come funziona un cantiere e come si realizzano

materialmente le opere.

In questo modulo, forse il più importante e il più ricco di informazioni

pratiche, ho cercato di illustrarti cos’è il processo costruttivo edilizio e

spiegarti minuziosamente come si realizzano sul lato pratico tutte le opere

per la realizzazione di un fabbricato di civile abitazione. Non mi sono

limitato a riportarti solo la spiegazione di come vengono svolte le opere,

ma ho creato un percorso guidato che dovrai seguire per computare tutte le

lavorazioni specifiche suddivise per categoria, aiutandoti nel difficile

lavoro dell’attribuzione dei costi, spiegandoti quali sono i fattori che

possono influenzare il costo della lavorazione.

Nessuno ha mai creato una guida di questo genere e non puoi immaginare

quanto tempo e fatica mi sia costata, ma penso proprio che rimarrai a

bocca aperta appena inizierai la lettura. Fatta questa premessa entriamo un

po’ nel vivo di questo volume!

ANTEPRIMA DEL CORSO


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Come si realizzano e come si computano le fondazioni.

L’opera di fondazione è una parte fondamentale dell’edificio, spesso

sottovalutata e trascurata (specie dai non addetti ai lavori - come lo sono

quasi tutti i committenti). Essa è necessaria per la corretta stabilità

dell’edificio perché trasmette i carichi derivanti dal peso della struttura e

dall’azione delle forze naturali (vento, neve, azioni sismiche, etc.) al

terreno sottostante. Spesso quest’ultimo, essendo di diversa natura, per

quanto riguarda la composizione e la presenza di strati diversi, fornisce

delle risposte a tali azioni non sempre uniformi ed omogenee. Questo

comporta la necessità di ricorrere a tipi di fondazione piuttosto che altri.

Più semplicemente, e per chiarire il concetto, è lo stesso principio che

adottiamo quando scegliamo delle scarpe da indossare: se dobbiamo

giocare una partita di calcetto su erba metteremo delle scarpe rigide con i

tacchetti, viceversa (a seconda del terreno che calpesteremo) potremo

utilizzare delle scarpe più morbide e con una suola che garantisca

maggiore ammortizzazione.

Nell'ambito dell'ingegneria civile, lo studio delle fondazioni strutturali

implica la conoscenza approfondita della geotecnica, della scienza delle

costruzioni e della tecnica delle costruzioni. La scelta e il disegno di un

tipo di fondazione, quindi, nasce in fase di progettazione e difficilmente

verrà variata in corso d’opera (come può accadere per altri elementi

http://it.wikipedia.org/wiki/Ingegneria_civile

http://it.wikipedia.org/wiki/Geotecnica

http://it.wikipedia.org/wiki/Scienza_delle_costruzioni

http://it.wikipedia.org/wiki/Scienza_delle_costruzioni

http://it.wikipedia.org/wiki/Tecnica_delle_costruzioni

ANTEPRIMA DEL CORSO


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costruttivi) perché, come detto, dipende da fattori difficilmente prevedibili,

se non con uno studio molto approfondito, realizzato mediante indagini e

calcoli specifici sulla natura del terreno e sul tipo di struttura da realizzare.

Per questo motivo, considerato che una volta realizzato l’edificio risulta

difficile ogni altro intervento sull’opera, di norma si scelgono soluzioni

che, attraverso il dimensionamento delle opere di fondazione, garantiscano

una sicurezza notevole. Nell’ambito della pratica professionale, mi è

capitato spesso di riscontrare edifici con fondazioni così generosamente

dimensionate da poter costruire sull’edificio un ulteriore piano senza

metterne a rischio la sicurezza.

Possiamo suddividere le fondazioni in due famiglie:

Superficiali (o dirette) quali plinti, travi rovesce, piastre o

platee.

Profonde (o indirette) quali pali o micropali.

Le fondazioni dirette sono quelle più comuni, utilizzate nel caso di edifici

costruiti su terreni senza particolari problemi di resistenza.

ANTEPRIMA DEL CORSO


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Generalmente le fondazioni superficiali sono distinte in:

Fondazioni continue: Se l'edificio è

costituito da una struttura continua,

cioè da murature portanti, allora anche

la fondazione sarà continua,

presentandosi come un allargamento della sezione trasversale

del muro. Nel campo dell'edilizia moderna, la fondazione

continua prevede la costruzione di un cordolo in cemento

armato prima dell'allargamento della sezione. La sezione

allargata è solitamente formata da un getto di calcestruzzo, di

solito armato (ma non sempre).

Fondazioni a travi rovesce: in caso di strutture intelaiate, le

sollecitazioni sono maggiori nei punti in corrispondenza dei

pilastri. La soluzione consiste nel ribaltare grossomodo lo

schema statico della travatura in elevazione, collegando fra loro

i pilastri della struttura con delle travi di fondazione dette

rovesce. La fondazione che si ottiene è particolarmente efficace

per contrastare i cedimenti differenziati e nella pratica

antisismica.

ANTEPRIMA DEL CORSO


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Fondazioni a plinti: utilizzate per

strutture che devono trasmettere al

terreno carichi elevati, sono realizzati

ingrossando la base del pilastro con un

plinto di forma approssimativamente

piramidale. Per assicurare un maggiore legame fra i diversi

plinti, questi vengono spesso collegati con cordoli in

calcestruzzo armato; con l'ingresso della nuova normativa, per

progetti in zona sismica, l'utilizzo di tali cordoli è obbligatorio.

Fondazioni a platea: utilizzato con

strutture particolari o in presenza di

terreni deboli, questo sistema può

essere considerato una evoluzione

della fondazione a travi rovesce, con

l’ulteriore presenza di un solettone inferiore cui spesso si

aggiungono nervature ortogonali secondarie rispetto a quelle

delle travi rovesce, per garantire maggiore rigidità della

struttura.

Per quanto riguarda invece le fondazioni indirette, queste sono eseguite

quando gli strati superficiali del terreno non hanno una portanza sufficiente

per sopportare il carico della struttura o nel caso in cui si prevedono

http://it.wikipedia.org/wiki/Cordolo

http://it.wikipedia.org/wiki/Soletta_(edilizia)

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eccessivi cedimenti con le fondazioni di tipo diretto. In questo caso si

ricorre solitamente a strutture di tipo monodimensionale come pali o opere

di tipo analogo.

Il computo delle opere di fondazione riguarda essenzialmente il calcolo di

una normale costruzione in cemento armato, dopo che sono stati realizzati

gli scavi (generalmente computati a parte). Per fare questo devi assicurarti

di utilizzare voci di prezzo che tengano conto dei costi legati alla posa del

calcestruzzo per opere di fondazione (spesso definito come “magrone”, per

realizzare un piano di appoggio uniforme sul terreno – in genere spesso

10-15 cm – e calcestruzzo per realizzare la fondazione vera e propria). A

questi costi possono aggiungersi altri, secondo il caso, legati alla

realizzazione di vespai, opere d’impermeabilizzazione, reti elettrosaldate,

etc.

Una volta in possesso degli esecutivi di cantiere, i disegni che definiscono

la sagoma delle fondazioni e la loro armatura, a seguito di un calcolo

strutturale, procedi nella scelta dei prezzi presenti nel prezzario regionale

ed esegui il computo esatto delle singole quantità, come già illustrato nei

precedenti capitoli.

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Vista la mole di ferri solitamente presente in una struttura, per quanto

semplice essa possa sembrare, è buona norma seguire un procedimento

chiaro che utilizzerai regolarmente per evitare spiacevoli dimenticanze.

In particolare, quello che ritengo più efficace è il seguente:

1. Dal diametro di ferro più piccolo, fino ad arrivare al più

grande; per ogni diametro esegui la somma delle lunghezze

degli spezzoni, annotandole infine a parte;

2. Una volta che conosci lo sviluppo complessivo delle armature,

procedi nel calcolo del peso di acciaio necessario, solitamente,

utilizzando un manuale dei pesi teorici (che per ogni diametro

nominale delle barre indica la sezione e il peso a metro

lineare).

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3. Somma i pesi ottenuti per ogni diametro, moltiplicando la

lunghezza complessiva degli spezzoni per il peso a metro

lineare relativo al diametro corrispondente. Riporta nel

computo metrico estimativo il valore complessivo ottenuto.

Se non è presente il calcolo dettagliato delle singole armature, potrai

calcolare l’incidenza di armatura per metro cubo di calcestruzzo, facendo

riferimento ai seguenti valori che di solito variano da: 80 kg/mc (per

strutture debolmente armate) a 150 kg/mc (per strutture fortemente

armate).

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In sintesi: I fattori che maggiormente influenzano il costo delle opere di

fondazione sono: il tipo di fondazione e di terreni d’imposta delle stesse;

l’incidenza delle armature; la quantità di eventuali casserature per i getti in

cemento armato; la movimentazione dei mezzi per i movimenti di terra (es.

macchine per pali e fanghi bentonitici nel caso di fondazioni profonde)

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