P ANORAMA INTERNAZIONALE LA SCUOLA DELLOBBLIGO IN EUROPA Maria Rita Salvi.

29
PANORAMA INTERNAZIONALE LA SCUOLA DELL’OBBLIGO IN EUROPA Maria Rita Salvi

Transcript of P ANORAMA INTERNAZIONALE LA SCUOLA DELLOBBLIGO IN EUROPA Maria Rita Salvi.

Page 1: P ANORAMA INTERNAZIONALE LA SCUOLA DELLOBBLIGO IN EUROPA Maria Rita Salvi.

PANORAMA INTERNAZIONALE

LA SCUOLA DELL’OBBLIGO IN EUROPA

Maria Rita Salvi

Page 2: P ANORAMA INTERNAZIONALE LA SCUOLA DELLOBBLIGO IN EUROPA Maria Rita Salvi.

GRAFICI EURYDICE

I grafici sono stati elaborati dalla Rete Eurydice e rappresentano la situazione attuale di ciascun paese dell’Unione europea.

L’anno di riferimento di tutti i grafici è l’a.s. 2006/07, ad eccezione di: Belgio (francese), Bulgaria, Germania, Grecia,Irlanda, Malta, Portogallo, Ungheria (a.s. 2005/06), Slovenia (2004/05) e Lussemburgo (2002/03).

Page 3: P ANORAMA INTERNAZIONALE LA SCUOLA DELLOBBLIGO IN EUROPA Maria Rita Salvi.

I SISTEMI SCOLASTICI E LA PRODUTTIVITA’ (O.C.S.E.) Esigenza di comparare i sistemi scolastici per

individuare il modello maggiormente efficace La comparazione è effettuata dall’OCSE sulle

competenze in uscita degli alunni di 15 anni (termine medio dell’obbligo e comunque fase di “passaggio” nella maggior parte dei sistemi scolastici)

La comparazione dei titoli di studio e delle qualifiche è premessa indispensabile per garantire il libero mercato europeo (mobilità delle persone, delle idee e del lavoro)

NON E’ VERO CHE IL MODELLO E’ NEUTRO RISPETTO AI RISULTATI

Page 4: P ANORAMA INTERNAZIONALE LA SCUOLA DELLOBBLIGO IN EUROPA Maria Rita Salvi.

QUATTRO INDICATORI DURATA DELL’OBBLIGO

STRUTTURA DEL MODELLO SCOLASTICO DELL’OBBLIGO

COLLOCAZIONE DEL PASSAGGIO AL SEGMENTO NON OBBLIGATORIO

POST OBBLIGO

Page 5: P ANORAMA INTERNAZIONALE LA SCUOLA DELLOBBLIGO IN EUROPA Maria Rita Salvi.

DURATA DELL’OBBLIGO

NELLA MAGGIOR PARTE DEI PAESI L’ISTRUZIONE DURA 9/10 ANNI FINO AL 15/16 ANNO DI ETA’

I PERCORSI SCOLASTICI SONO EQUIVALENTI, FINO ALLA SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO, CHE SI CONCLUDE INTORNO AI 14/15 ANNI (16 ANNI IN SPAGNA, POLONIA, REGNO UNITO, ROMANIA)

Page 6: P ANORAMA INTERNAZIONALE LA SCUOLA DELLOBBLIGO IN EUROPA Maria Rita Salvi.

DURATA E TERMINE DELL’OBBLIGO

NAZIONE OBBLIGO FASCIA ETA’ POST

AUSTRIA 9 anni 6/15

BELGIO 12 anni 6/18 2 anni t. par.

BULGARIA 9 anni 7/16

CIPRO 9 anni 6/15

DANIMARCA 9 anni 7/16

ESTONIA 9 anni 7/16

FINALNDIA 9 anni 7/16

FRANCIA 10 anni 6/16

GERMANIA 10 anni 6/15 2/3 anni a t. p.

Page 7: P ANORAMA INTERNAZIONALE LA SCUOLA DELLOBBLIGO IN EUROPA Maria Rita Salvi.

NAZIONE OBBLIGO FASCIA ETA’ POST

GRECIA 9 anni 6/15

IRLANDA 10 anni 6/16

LETTONIA 11 anni 5/16

LITUANIA 9 anni 7/16

LUSSEMBURGO 11 anni 4/15

PAESI BASSI 12 anni 5/17 1 anno a t.p.

POLONIA 10 anni 6/16 2 anni a t.p.

PORTOGALLO 9 anni 6/15

REGNO UNITO 11 anni 5/16

Page 8: P ANORAMA INTERNAZIONALE LA SCUOLA DELLOBBLIGO IN EUROPA Maria Rita Salvi.

NAZIONE OBBLIGO FASCIA ETA’ POST

REP. CECA 9 anni 6/15

ROMANIA 10 anni 6/16

SLOVACCHIA 10 anni 6/16

SLOVENIA 9 anni 6/15

SPAGNA 10 anni 6/16

SVEZIA 9 anni 7/16

UNGHERIA 11 anni 5/16 2 anni a t.p.

Page 9: P ANORAMA INTERNAZIONALE LA SCUOLA DELLOBBLIGO IN EUROPA Maria Rita Salvi.

MODELLO

A STRUTTURA UNICA

A STRUTTURA BIPARTITA

A STRTUTTURA TRIPARTITA

Page 10: P ANORAMA INTERNAZIONALE LA SCUOLA DELLOBBLIGO IN EUROPA Maria Rita Salvi.
Page 11: P ANORAMA INTERNAZIONALE LA SCUOLA DELLOBBLIGO IN EUROPA Maria Rita Salvi.
Page 12: P ANORAMA INTERNAZIONALE LA SCUOLA DELLOBBLIGO IN EUROPA Maria Rita Salvi.
Page 13: P ANORAMA INTERNAZIONALE LA SCUOLA DELLOBBLIGO IN EUROPA Maria Rita Salvi.
Page 14: P ANORAMA INTERNAZIONALE LA SCUOLA DELLOBBLIGO IN EUROPA Maria Rita Salvi.

COLLOCAZIONE DEL PASSAGGIO

IN GENERE LA FINE DELL’OBBLIGO COINCIDE CON IL PASSAGGIO DALLA SCUOLA SEC. DI PRIMO GRADO A QUELLA DI II GRADO

IN ALCUNI PAESI SI PASSA ALLA SECONDARIA DI II GRADO PRIMA DI AVER CONCLUSO L’OBBLIGO (BELGIO, FRANCIA, IRLANDA, PAESI BASSI, AUSTRIA, SLOVACCHIA, REGNO UNITO, BULGARIA)

Page 15: P ANORAMA INTERNAZIONALE LA SCUOLA DELLOBBLIGO IN EUROPA Maria Rita Salvi.

POST OBBLIGO ESISTE IN ALCUNI PAESI L’OBBLIGO DI

COMPLETAMENTO DEL CICLO DI FORMAZIONE ALMENO A TEMPO PARZIALE, PER ALTRI 1 O 2 ANNI (BELGIO, UNGHERIA, POLONIA, GERMANIA, PAESI BASSI)

Page 16: P ANORAMA INTERNAZIONALE LA SCUOLA DELLOBBLIGO IN EUROPA Maria Rita Salvi.

DUE MODELLI DI SVILUPPO DELL’AREA DUE MODELLI DI SVILUPPO DELL’AREA DELLA FORMAZIONE A CONFRONTO:DELLA FORMAZIONE A CONFRONTO:

IL MODELLO INGLESE IL MODELLO INGLESE (fortemente decentrato)(fortemente decentrato)

IL MODELLO FRANCESEIL MODELLO FRANCESE

(fortemente centralizzato)(fortemente centralizzato)

(dati Eurydice)(dati Eurydice)

Page 17: P ANORAMA INTERNAZIONALE LA SCUOLA DELLOBBLIGO IN EUROPA Maria Rita Salvi.

MODELLO INGLESE

Gli Inglesi si sono posti queste due domande:

1. Come far raggiungere alla loro nazione il primato nella capacità di apprendimento diffuso delle COMPETENZE DI BASE

2. Come mantenere il più a lungo possibile i giovani nel canale formativo, sia dell’istruzione che della formazione

Page 18: P ANORAMA INTERNAZIONALE LA SCUOLA DELLOBBLIGO IN EUROPA Maria Rita Salvi.

RIFORMA DEL 2007: NUOVO DISEGNO DI LEGGE SU ISTRUZIONE E COMPETENZE

L’innalzamento del tempo di permanenza dentro i canali dell’istruzione e della formazione produce un guadagno del 2,4, ml di sterline per fascia di età, migliora le competenze dei giovani e gli assicura un livello maggiore di occupabilità

Livelli più alti di competenze DIFFUSE = benefici apportati alla società e alla economia

(e’ esattamente il concetto opposto a quello del secolo scorso)

Page 19: P ANORAMA INTERNAZIONALE LA SCUOLA DELLOBBLIGO IN EUROPA Maria Rita Salvi.

PUNTI CHIAVE DEL PROGRAMMA

- innalzamento dell’età di permanenza all’interno dei corsi di istruzione e formazione fino a 17 anni nel 2013 e a 18 nel 2015

Nuove possibilità di accesso alla formazione, quali DIPLOMI PROFESSIONALI, FORMAZIONE A TEMPO PARZIALE parallela all’impiego, APPRENDIMENTO SUL POSTO DI LAVORO

NUOVE STRUTTURE E FORME DI “ACCRESCIMENTO DEI SAPERI”, NON SOLO LA CLASSICA VECCHIA SCUOLA (formazione diffusa che coincide con la società)

Page 20: P ANORAMA INTERNAZIONALE LA SCUOLA DELLOBBLIGO IN EUROPA Maria Rita Salvi.

ANCORA..

Riconoscimento del diritto degli adulti a conseguire COMPETENZE DI BASE ED INTERMEDIE che dovranno essere misurabili

LEARNING SKILL COUNCIL: adeguata offerta di corsi gratuiti per

l’afabetizzazione letteraria e numerica di base NATIONAL INTERNAZIONAL FRAMEWORK che

stabilisce i Livelli relativi alle QUALIFICHE dal LIVELLO ENTRY al LIVELLO 8

inserimento nelle scuole di SERVIZI PER L’ORIENTAMENTO E LA CARRIERA, con tanto di standard sui servizi da offrire

Page 21: P ANORAMA INTERNAZIONALE LA SCUOLA DELLOBBLIGO IN EUROPA Maria Rita Salvi.

UN PROGETTO COMUNE

Far conoscere i reali benefici che conseguono al permanere nel percorso formativo oltre i 16 anni

Far crescere le aspettative delle famiglie nei confronti del sistema e dei figli

Aumentare il numero dei giovani che conseguono DIPLOMI e QUALIFICHE sia a scuola sia nel mondo del lavoro (apprendistato, tempo parziale..)

Impegno dei genitori, delle scuole, dei datori di lavoro e delle autorità locali affinché un giovane di 16 anni non percepisca che fuori della scuola non c’è niente che lo aspetti

(IL VERO SISTEMA FORMATIVO INTEGRATO)

Page 22: P ANORAMA INTERNAZIONALE LA SCUOLA DELLOBBLIGO IN EUROPA Maria Rita Salvi.

LA FRANCIA

Settore in trasformazione, negli ultimi anni sono state individuate alcune priorità per la riforma dei sistemi di istruzione e formazione:

DEFINIZIONE DELLO ZOCCOLO DURO PROGRAMMI PERSONALIZZATI PER IL

SUCCESSO SCOLASTICO LIBRETTO DELLE COMPETENZE RILANCIO DELL’EDUCAZIONE DI BASE LA PROMOZIONE DELL’APPRENDISTATO LA FORMAZIONE DEI DOCENTI

Page 23: P ANORAMA INTERNAZIONALE LA SCUOLA DELLOBBLIGO IN EUROPA Maria Rita Salvi.

DEFINIZIONE DELLO ZOCCOLO DURO La formazione scolastica deve garantire a tutti gli

alunni il cosidetto “socle commun”, conoscenze e competenze indispensabili per ogni persona. Stabilito con decreto l’11 luglio del 2006, è strutturato in 7 pilastri, che sono poi il riferimento per la costruzione dei Programmi scolastici nazionali:

1. Padronanza nella lingua francese

2. Pratica di una lingua straniera moderna

3. Cultura matematica, scientifica e tecnologica

4. Padronanza delle tecnologie e dell’informatica della comunicazione

5. Cultura umanista

6. Competenze sociali e civiche

7. Autonomia e iniziativa

Page 24: P ANORAMA INTERNAZIONALE LA SCUOLA DELLOBBLIGO IN EUROPA Maria Rita Salvi.

PROGRAMMI PERSONALIZZATI PER IL SUCCESSO SCOLASTICO

Devono obbligatoriamente essere attuati per quegli alunni che hanno difficoltà nell’apprendimento dello zoccolo duro. Si dividono in:

Precise forme di aiuto da realizzarsi all’interno della scuola e durante il tempo scolastico

Proposte alle famiglie in orario extrascolastico

L’obbligo diventa sempre più per tutti non solo l’obbligo di frequentare quanto quello di apprendere.

Page 25: P ANORAMA INTERNAZIONALE LA SCUOLA DELLOBBLIGO IN EUROPA Maria Rita Salvi.

LIBRETTO DELLE COMPETENZE

Gestito dall’equipe pedagogica, supportata dai corpi ispettivi.

Questo strumento serve per ridisegnare il percorso di ogni alunno, fin dalla scuola primaria, e permettergli di conoscere i suoi punti di partenza e gli obiettivi che si deve porre per raggiungere lo zoccolo duro

INSERIMENTO DEL VOTO DI VITA SCOLASTICA (livello college): l’educazione civica e l’apprendimento di condotte responsabili sono apprendimenti primari. Il voto di vita scolastica è una componente essenziale della valutazione degli alunni

Page 26: P ANORAMA INTERNAZIONALE LA SCUOLA DELLOBBLIGO IN EUROPA Maria Rita Salvi.

RILANCIO DELL’EDUCAZIONE DI BASE

Mira a rafforzare l’azione educativa laddove l’insuccesso scolastico è più alto

Vuole correggere gli effetti negativi delle diseguaglianze sociali, non lascia la scuola da sola di fronte a quello che è un compito sociale

Il PIANO si distingue in due livelli di azione: LE 249 RETI “AMBISSION REUSSITE” LE ALTRE RETI “REUSSITE SCOLAIRE”

Il primo livello di reti è costituto dalle scuole e dai college che accolgono ragazzi con gravi difficoltà. Questo tipo di rete ha molte risorse in più, es. 1000 docenti in più, 3000 assistenti pedagogici, più risorse economiche

Page 27: P ANORAMA INTERNAZIONALE LA SCUOLA DELLOBBLIGO IN EUROPA Maria Rita Salvi.

LA PROMOZIONE DELL’APPRENDISTATO È al centro delle politiche per la mobilità

lavorativa e la coesione sociale. Si sono posti l’obiettivo di aumentare, entro il 2010, il 50% del numero dei giovani che preparano il loro futuro attraverso l’apprendistato

Fa parte di queste politiche anche l’inserimento degli alunni H nelle scuole, soprattutto secondarie, e nei canali di formazione professionale

Per ogni alunno H è istituito un DOCENTE REFERENTE che lo segue per tutta la carriera formativa

Sono state create circa 200 UNITA’ PEDAGOGICHE PER L’INTEGRAZIONE

Page 28: P ANORAMA INTERNAZIONALE LA SCUOLA DELLOBBLIGO IN EUROPA Maria Rita Salvi.

LA FORMAZIONE DEI DOCENTI Affidata alle Università con corsi speciali Il Governo ha emanato il “Cahier des charges” che, dal

2007/08 precisa quali debbano essere le 10 competenze professionali dei docenti:

1. Agire come dipendenti dello Stato in maniera etica e responsabile

2. Padroneggiare la lingua francese per insegnare

3. Padroneggiare le discipline ed avere una buona cultura generale

4. Avere padronanza del metodo di insegnamento della propria disciplina

5. Saper organizzare il lavoro per la classe

6. Porre attenzione alla diversità dell’alunno

7. Saper valutare gli alunni

8. Padroneggiare le TIC

9. Lavorare in equipe e cooperare con i genitori e con i partner della scuola

10.Formarsi ed innovare

Page 29: P ANORAMA INTERNAZIONALE LA SCUOLA DELLOBBLIGO IN EUROPA Maria Rita Salvi.

Si insiste molto sulla formazione professionale in ALTERNANZA, e sulla valutazione del docente

Si affida a tutti e tre i segmenti dell’istruzione (école, collége, lycée) il compito di accogliere i nuovi professori e i tirocinanti.

In ogni scuola ci deve essere UN AMBIENTE DI SOSTEGNO per i tirocinanti e i nuovi assunti. E’ proprio una forma istituzionalizzata di sostegno alla professione, che coinvolge tutte le figure della scuola, a partire dal D.S., ma anche funzioni ad hoc, tipo il maestro formatore, il docente tutor, il referente, ecc..